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EDITORIALE 04 Per noi di JPG Edizioni la qualità è al primo posto. In ogni situazione l’abbiamo sempre cercata, che si trattasse di editoria o belle donne, la qualità nella nostra vita è sempre stata un pensiero fisso. Per noi è tutto, è quello che c’è dentro e quello che c’è fuori. Una pizza deve essere invitante per i nostri occhi e stupefacente per la nostra bocca, ed una donna oltre ad essere bella e intelligente, deve saper fare l’amore e farci innamorare. Questo è quello che abbiamo cercato di trasmettervi con questo 4° numero di The Pill. Ormai non ci basta più vedervi leggere e sfogliare le nostre pagine, da oggi noi, vogliamo farvi fare l’amore con ognuna di loro. The Pill ora è cambiato, è maturato ed è diventato decisamente un vero e proprio magazine di qualità. Da oggi The Pill è la rivista, con la R maiu-
EDITO
scola, settoriale di board sport, che si distingue dalle altre per le sue immagini, i suoi nuovi contenuti e il suo nuovo formato di pregiatissimo livello. Tutti questi elementi vi porteranno fino a sentire la sua mancanza, fino ad essere ossessivamente gelosi della vostra copia. Analog Surf Trip, l’artista Sergio Ferrero di Muresanu, l’Italia Surf Expò e l’intervista al patron di RRD sono solamente il vestito corto e le scarpe coi tacchi. Adesso tocca a voi il compito di metterla a nudo e pensare al resto, noi non possiamo far altro che lasciarvi soli... Enrico Santillo
NIKE THE CHOSENPAGE 02
THE PILL NEWS PAGE 03
ANALOG SURF TRIP PAGE 04
SEQUENCE WEEK PAGE 06
SERGIO FERRERO PAGE 08
VARAZZE RESORT PAGE 10
VALENTINA VITALE PAGE 12
PRO SETUP D’AMICO CARDONE PAGE 14
O’NEILL STORY PAGE 15
VARAZZE SURF SHOP PAGE 16
MARCO MORIGI SCHOOL PAGE 18
NICOLA BRESCIANI PAGE 20
RANDOM COLDFOCUS DIFFERENT PAGE 21
SERGIO CANTAGALLI PAGE 24
RRD ITW PAGE 28
CREW EDITOR DENIS PICCOLO, PAOLO SALVATORE, CRISTIAN MURIANNI DIRETTORE DENIS PICCOLO (DENIS@JPGEDIZIONI.COM) COORDINAMENTO EDITORIALE NICOLÒ BALZANI (NIK@JPGEDIZIONI.COM) ART DIRECTOR GEORGE BOUTALL (GEORGE@EVERGREENDESIGNHOUSE.COM) CONTRIBUTORS ENRICO SANTILLO (ENRICO@JPGEDIZIONI.COM) WEB LIKEMILK.COM NICOLÒ BALZANI (NIK@JPGEDIZIONI.COM) ENRICO SANTILLO (ENRICO@JPGEDIZIONI.COM) PHOTO SENIOR ROBERTO BRAGOTTO DIRETTORE COMMERCIALE PAOLO SALVATORE (PAOLO@JPGEDIZIONI.COM) CONTATTI ESTERI MARTINA MINETTI FOTOGRAFI & FILMER DENIS PICCOLO, MURIO, ANDREA RIGANO, CRISTIAN SCALCO, ALESSANDRO BELLUSCIO EDITORE JPG EDIZIONI | VIA COLLE DI ANDROMEDA, 4| 65016 MONTESILVANO (PE) | TEL. (085) 9151471 | FAX (085) 9151230 | P.IVA: 01875110684 | WWW.LIKEMILK.COM | BENVENUTI@JPGEDIZIONI.COM STAMPA GRAFICHE AMBERT | VEROLENGO - TO | 011.2495371 DISTRIBUZIONE FREEPRESS | SEQUENCE SNOWBOARDING RIVISTA MENSILE REGISTRATA AL TRIBUNALE DI PESCARA IL 14/05/2003 AL NUMERO 173/5
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txt: Nicolò Balzani
NEWS
THE CHOSEN NEW NIKE ADVERTISING The Chosen, è la nuova campagna pubblicitaria globale ‘Just Do It’ dedicata agli action sport e che vede come protagonisti tutti i rider più importanti della grande swoosh. Credo, libero da giudizi, che mai nessun’altro brand al mondo abbia messo in gioco mezzi economici e un credo sportivo così forte verso gli action sport come ha fatto Nike per questa campagna pubblicitaria. Questo non può che fare onore al marchio americano che dimostra di crederci veramente nello snowboard come nello skate e nel surf, permettendoli una visibilità che supera i muri e rompe gli schemi, finalmente, in maniera decisa. Per promuovere al meglio questa iniziativa Nike ha deciso di produrre un videocomunicato, lanciato in rete da poche settimane, con Danny Kass e Peetu Piiroinen per lo snowboard, Paul Rodriguez per lo skate e Julian Wilson e Laura Enever per il surf… giovani rider che sono già leggende! La caratteristica peculiare del video è che è stato girato in notturna con luci ed effetti speciali veramente incredibili. Mentre la campagna pubblicitaria sarà incentrata solo sui pro rider, Nike ha anche attivato il video contest The Chosen indirizzato a tutti i rider del mondo, quelli che si sentono tali, e le loro crew che potranno così partecipare al concorso inviando video delle loro scorribande; le regole sono semplici, basta che a partecipare alle riprese siano un gruppo di ragazzi da un minimo di due ad un massimo di quattro nel quale dovranno dimostrare le loro doti di rider. I fortunati vincitori, votati tramite la pagine Facebook del brand, avranno l’onore di vivere esperienze di riding e life style con i pro by Nike! Non si può certo negare che in Nike manchino d’iniziativa creando uno nuovo modo di fare pubblicità fuori dai consueti (spesso banali) metodi. Per capire la portata dell’evento, il video spot, oltre a debuttare su Facebook, andrà in onda durante le finali NBA, mentre la versione 3-D sarà proiettata in alcuni cinema selezionati nei week end di luglio in oltre 23 paesi al mondo. Il video/spot vede 25 rider protagonisti: Paul Rodriguez, Theotis Beasley, Omar Salazar, Danny Kass, Nicolas Muller, Annie Boulanger, Ellery Hollingsworth, Mason Aguirre, Greg Bretz, Louie Vito, Peetu Piiroi-
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nen, Andreas Hatveit, Julian Wilson, Alejo Muniz, Monyca Byrne-Wickey, Michel Bourez, Kolohe Andino, Malia Manuel, Laura Enever, Garrett Reynolds, Dennis Enarson, James Stewart e Ryan Dungey. Il tutto magistralmente filmato e montato dal regista Lance Acord in collaborazione con 72andSunny, mentre la colonna sonora è stata scritta da Clarence “Fuzzy” Haskins del complesso dei Funkadelic ed eseguita da Hanni El Khatib. Whistler, Aspen, Bali, Hawaii, Florida, New York City e Los Angeles, sono solo alcuni dei resort dove è stata girata la pellicola. A completare l’opera verranno lanciati spezzoni video inediti dei “dietro le quinte” girati in ciascuna delle località. In Italia, la campagna The Chosen si completa inoltre di due altri grandi eventi realizzati localmente: - Believers, 42 documentari dedicati ad altrettante crew degli action sport in Italia, che andranno in onda su Deejay TV - Un main event che si terrà a luglio a Roma. Anche se la grande chiusura è prevista per il 29 luglio, sembra certo un suo proseguimento anche per il prossimo inverno in modo da dare agli amanti della neve modo di potersi esprimere al meglio!
THE PILL NEWS MAX STAMPFL X OBERALP
RACHELE CANTENNE RC AGENCY
ASHBURY
NEWS novembre come confermato anche il contest di snowboard 4 star TTR Stomp It per domenica 30!
FIAT FREESTYLE WEEK X FS
Max Stampfl, uno dei rider altoatesini più forti ed esperti, nonostante la giovane età ha deciso di abbandonare la carriera di rider per dedicarsi alla promozione e all’organizzazione dei brands di casa Oberalp! Infatti da un paio di mesi ha assunto la qualifica di Brand Promoter italiano per i marchi Flow Snowboarding, Rip Curl ed Armada Skies. Un grandissimo in bocca al lupo da tutta la Jpg Edizioni.
La nostra amica Rachele Cantenne aka Rak ha deciso di mettersi in proprio e creare una propria agenzia, RC Agency, e si è subito accaparrata il suo primo cliente dal nome altisonante: Vans Italy. Il mitico brand di shoes e non solo si è affidato alle sue cure e, siamo sicuri, che non se ne pentirà.
HOPPIPOLLA
LOVE SKATE & SNOWBOARD
Max Gionco comunica che la sua società dal quest’anno distribuirà il brand austriaco Love Skate & Snowboarding Clothing, il marchio che ha tra i suoi rider gente del calibro di Mark Swoboda e che è anche una vera e propria casa di produzione video! Anche a lui e alla sua nuova attività massimo rispetto!
NICOLA BORELLA X ANALOG
Nik Borella ormai sta facendo carriera nel board business e i fasti passati di pro rider sono giunti, quasi, al termine. Da pochi giorni Nik è stato infatti “eletto” come Team Manager di Analog, lavoro che siamo sicuri svolgerà con grande professionalità e coerenza. Never Give Up Nik!
Dalle fredde terre del nord Europa, più precisamente dalla Norvegia, con Friendistribution approda in Italia il freschissimo brand di headwear, Hoppipolla! Hoppipolla, fondata nel 2010 dalla crew di Factor Films produzione di video del calibro di “They Came From… “, è un brand che sicuramente si saprà ritagliare il suo spazio nella scena anche grazie al team, condito con i più potenti shredders scandinavi, i fratelli Helgassons, in grado conquistare il pubblico con la loro fantasia ed una quantità impressionante di videoclip. Friendistribution - info@friendistribution.it - www.friendistribution.it
BAG JUMP
La distribuzione toscana si è accaparrata Bag Jump, un marchio arcinoto nel mondo per la produzione di strutture gonfiabili, o meglio conosciuti come “Air Bag”, adatte ad attutire gli atterraggi da qualsiasi tipo di salto o di rampa. In numerosi video snowboard si possono ammirare questi enormi cuscini d’aria utili per incrementare le doti di ogni rider senza correre nessun rischio. Frindistribution, oltre alla vendita, offre anche la possibilità di affittare le strutture per eventi e manifestazioni. info@friendistribution.it/ w w w. f r i e n d i st r i b u t i o n . i t
Ashbury è orgogliosa di annunciare la collaborazione con Carl Zeiss Vision, azienda leader che garantisce qualità nella fabbricazione di lenti e protezione per i vostri occhi. Ashbury si concentra sulla qualità con uno stile senza tempo, i prodotti sono realizzati utilizzando i materiali migliori e per questa ragione Ashbury ha deciso di montare ottiche Carl Zeiss che garantiscono un livello estremamente elevato di protezione per gli occhi in tutte le condizioni. Wood Morning Srl - info@woodmorning.eu - www.woodmorning.eu
WADE GOODALL TEAM VANS Il Vans Surf Team cresce ed accoglie una giovane promessa, un talento di creatività sia dentro che fuori dall’acqua; Vans è lieta di annunciare l’entrata nel team surf dell’australiano Wade Goodall. Direttamente dalla soleggiata costa del Queensland, Australia, il 24enne Goodall, negli ultimo 10 anni si è fatto riconoscere nelle classifiche delle competizioni, vincendo nel 2006 l’Australasian Pro Junior Series e aggiudicandosi diversi titoli nel circuito mondiale degli air show, grazie anche al fatto di aver affiancato l’elite di questa disciplina. Goodall fa parte del Team Vans Surf insieme ad altri talenti come Nathan Fletcher, Joel Tudor, Pat, Dane and Tanner Gudauskas, Alex Knost, John Florence, Andrew Doheny e Dylan Graves.
Dal 18 giugno al 27 agosto, FIAT Freestyle Team vi aspetta al Facciosnao Camp di Les 2 Alpes – Francia. Il Team supporterà le numerose attività previste dal ricchissimo programma di Facciosnao, per una stagione all’insegna di snowboard, skate, bmx e relax. La base di Facciosnao a Les 2 Alpes sarà anche quest’anno la Facciosnao House, una struttura costituita da 27 appartamenti, una speciale zona relax con 2 jacuzzi, 1 hammam e 1 sauna, un centro test, una mini ramp 8x8 e lo Snaocafè, il bar ristorante con terrazza e Wi-Fi zone, tutto a disposizione degli ospiti a prezzi davvero interessanti. I partecipanti al Facciosnao Camp potranno snowboardare sul ghiacciaio a 3600 metri con i ragazzi di 3B Camp (Albi Farronato, Max “Bubba” Ferro, Fabio Onorini e Matteo Zappaterra). Tra gli appuntamenti speciali nel calendario del Facciosnao Camp, vi consigliamo di non perdere la FIAT Freestyle Team Week vs Bliss by Level, dal 5 al 10 luglio; e la storica Sequence Week dall’11 al 16 luglio! Se ai ghiacciai innevati preferite le onde, Facciosnao vi aspetta a Hossegor, sulla costa atlantica francese, luogo ideale per ogni tipo di surfer, dal beginner all’esperto, o per chi vuole semplicemente godersi una vacanza tra oceano, dune di sabbia e night life.
ROMA WORLD CUP SKATE
SKIPASS 2011: LE DATE
Confermate le date per il prossimo Skipass di Modena Fiere che, quindi, si terrà dal 29 ottobre al 1°
Nel weekend dal primo al 3 di luglio torna al The Spot di Ostia Lido il World Cup Skateboarding. Dopo l’edizione 2010 chiamata “the Spot Inferno” quest’anno l’evento si chiamerà The Spot Paradise; non cambierà il ricco montepremi che rimane di 25’000 euro e le categorie, che saranno Man, Girls, Man Vert e Bowl. Sembrano già confermati nomi come Sandro Dias e Mike Valley che affiancheranno i nomi noti da World Cup. Per info: http://wcsk8.com.
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EVENTS txt: Andrew Cotton photo Courtesy Analog
ANALOG SURF TRIP MANTAWAI INDONESIA DIARY
E’ sempre un piacere leggere i racconti di viaggio. Ti fanno sognare, immaginare e rivivere sensazioni uniche. Sensazioni paragonabili a quelle vissute durante il proprio viaggio, durante la propria avventura. In questa occasione, il surfista inglese Andrew Cotton, ci racconta e ci descrive le sensazioni e i ricordi vissuti durante l’Analog Surf Trip in Indonesia. Una cosa che ho sempre desiderato, è quella di arrivare in qualche aereoporto del mondo e ritrovare all’uscita, uno di quei personaggi con il cartello in mano con sopra scritto il mio nome. Finalmente all’uscita dell’aereporto di Heatrow ad attendermi c’era uno di loro, ma purtroppo per via del mio pessimo stato, non ho potuto godere di quel momento. Un viaggio di ritorno così da incubo fino ad ora non mi era mai capitato. Pensate che all’aereporto internazionale di Jakarta, ho dovuto richiedere la consulenza del team di medici, che una volta descritti i miei sintomi mi hanno consigliato vivamente di lavarmi spessissimo viso e mani e di assumere ogni quattro ore un medicinale per il mal di stomaco. Comunque siano andate le cose, voglio raccontarvi l’arrivo sulla bellissima isola indonesiana di Mantawai. Quattro ragazzi provenienti dall’Inghilterra, Irlanda, Francia e Portogallo, pronti tutti insieme per affrontare la tanto desiderata avventura surfistica indonesiana. Il primo giorno ovviamente lo abbiamo dedicato al completo relax e all’ambientazione nella nostra nuova casa. Sistemazione delle valigie, uno spuntino e qualche chiacchiera con la gente del posto. Il giorno seguente, sveglia alle ore sei, mi infilo il costume e di corsa mi reco (senza fare nemmeno colazione) con la mia tavola da surf sottobraccio, in direzione del porto. Ci contiamo, siamo tutti, via si parte. Si parte con un’imbarcazione tipica del luogo, molto grande e colorata, ma non adatta secondo me alla situa-
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zione che una volta raggiunto il largo si era venuta a trovare. Il cielo di colpo diventa una grossa nuvola nera e il vento incomincia a soffiare. Raffiche fortissime, onde di tre metri da scavalcare, botti di benzina senza tappo e due capitani a bordo che fumavano continuamente. Noi, increduli di tutto ciò, abbiamo provato a dare fiducia ai due, anche se il pensiero di saltare in aria da un momento all’altro continuava a perseguitarci. Una volta arrivati a terra, bagnati e traumatizzati dall’esperienza scegliamo come prima cosa, di noleggiare un idrovolante per il ritorno. Ma niente, i budget erano troppo bassi da non poterci permettere questo lusso. Scegliamo quindi, di affidarci al destino, e per fortuna questa volta devo dire che ci è andata molto bene. Immediatamente la situazione climatica è migliorata di netto. Onde perfette facevano oscillare morbidamente la barca, mentre tutti noi eravamo concentrati sulla ricerca dello spot perfetto. Tuboni, air, slash e anche qualche rodeo flip ci hanno dato modo di
sfogarci, e di apprezzare ancor di più lo splendido pranzetto che ci aspettava a bordo... Tanti ricordi e tante sensazioni già mi mancano. Ognuno di noi ha trasmesso qualcosa, qualcosa di vivo, qualcosa di puro, come l’amicizia. Un’amicizia molto bella e particolare è nata tra me e Manuel, quello strano surfista proveniente da Lanzarote. Lui, non parlava molto bene l’inglese, ma nonostante tutto è stata la persona che ci ha fatto divertire di più. Il mare in burrasca e lui che cantava, la sveglia alle sei e lui che giocava a calcio con i ragazzini del posto. A volte non lo trovavamo per ore, ma poi tutto di un tratto lo si vedeva tornare all’orizzonte in compagnia di qualche soggetto ancor più particolare di lui. Infiniti paesaggi, tramonti mozzafiato e colori mai visti, hanno fatto da cornice alle nostre lunghe e piacevoli surfate. Il senso di libertà ci ha accomunato per tutto il surf trip, quel senso di libertà che solo vivendolo e viaggiando, si ha la possibilità di capirlo realmente.
Io sono dell’opinione che i viaggi arricchiscono l’uomo. Credo che non importa dove vai, con chi vai e cosa farai. Secondo me importa solamente saper viaggiare, cercando di entrare nel vivo di ogni situazione, riuscendo a creare quel qualcosa di unico, come saper condividere la libertà.
THE PILL NEWS ITALIAN SURF EXPÒ
VANS DOWNTOWN SHOWDOWN
QUIKSILVER IN PARIS
NEWS soprattutto, in cotone organico, certificati faiware e prodotti per il 90% da fonti rinnovabili. Grande Wolly! Per info: www.zoestore.net oppure www.facebook.com/zoestoreitaly
KING OF THE GROM
Anche quest’anno si svolgerà l’Italian Surf Expò dal 29 al 31 luglio a Santa Severa (Roma), una kermesse unicamente dedicata al mondo della “surf culture” e del Lifestyle che ruota attorno al mondo del boardsport, Durante l’evento farà tappa il tour 105 On The Beach, ma non solo si potranno provare le brezza del surf grazie alla Rip Curl School of Surf, quelle del windsurf con la X Ray Windsurf Academy e con la Hobie Sup Academy anche il Sup sarà protagonista. Tre giornate quindi anche all’insegna del divertimento e dell’insegnamento! Info: www.italiasurfexpo.it
ANALOG 3/4 SURF CHALLENGE
L’ormai noto evento di skateboard, Vans Downtown Showdown ritorna in Europa. Il prossimo 20 agosto 2011 sarà Londra, ad ospitare l’evento aprendo le porte dello storico Old Spitalfields Market nella East London, location perfetta per la terza edizione del leggendario skateboard contest. Dodici Team potranno partecipare al contest che metterà alla prova capacità, unicità e creatività di ogni singola squadra. Lontano dai classici format, l’evento si svolgerà su strutture uniche, personalizzate e studiate appositamente dagli stessi Team invitati. Alcune aziende top dello skateboarding internazionale hanno già confermato la loro partecipazione, ora non resta che aspettare di vedere i Pro Skater di Death Skateboards, Element Europe, Antiz, Superdead, Cliché, Blind Europe, Blueprint e molti altri ancora, che arriveranno a Londra per portarsi a casa la somma più grande del montepremi totale di 50’000 euro! Info: www.vans.com
ZENTA SUMMER CAMP
Analog Clothing in collaborazione con Gravis Footwear e BMW presentano la quinta edizione dell’ Analog 3/4 Surf Challenge, il surf contest più importante della penisola! Spot dell’evento il famoso pontile di Forte Dei Marmi che, grazie al Patrocinio del Comune Forte dei Marmi, si riconferma lo scenario ideale per una gara così innovativa e spettacolare. L’ Analog 3/4 Surf Challenge, dal 1 giugno al 30 luglio, propone oltre alla categoria maschile e femminile, anche la categoria junior-under 18 con formula invitational ed inoltre, durante la giornata di gara, si disputerà l’Expression Session: “Massive Air on Demand” , un Extra Surf Contest in cui gli atleti daranno sfoggio delle loro qualità aeree interpretando tra le onde la manovra “air” che verrà estratta dalla giuria! Prize money di 3.000 euro.
Il più grande store di surf, skate e snow apre a Parigi! Quiksilver, inaugura il suo nuovo negozio pilota nel cuore della capitale francese. Ad 1 anno esatto dalla riapertura del Boardriders di Capbreton, Quiksilver sbarca a Parigi con il nuovo concept store a Bercy con uno spazio di 120 mq dove si potranno trovare i prodotti di Quiksilver, Quiksilver Women, Roxy, DC, Libtech, Gnu e Moskova.
DA BOOT SUPER PARK
Finalmente un FMX park anche in Italia! L’idea non poteva che venire dal mitico Alvaro Dal Farra che, dopo una carriera ai vertici della specialità e qualche infortunio di troppo, ha deciso di dedicare tempo e passione alla creazione di questo park in quel di Lentiai (Belluno). Un park accessibile a tutti, con possibilità di lezioni ed aperto tutto l’anno. Il park è composto da: 10 rampe, 1 quarter pipe ramp, 2 box, 1 Transfert Jump ed un’infinità di strutture naturali pronte da essere sfruttate al meglio. Per info: www.alvarodalfarra.com
ZOE’S FASHION
Il KOG è il contest di surf ideato da Quiksilver per i giovani surfer di tutto il mondo! Come ogni anno, anche nell’edizione 2011 il giovane vincitore del contest, realizzato a livello nazionale, avrà occasione di misurarsi con alcuni dei più promettenti atleti internazionali nel corso della finale europea che si terrà a Newquay, Inghilterra, il 25-26 agosto. I migliori due surfer, accederanno poi alla finale mondiale che avrà luogo in Francia durante il Quiksilver Pro France dal 4 al 13 ottobre. La tappa italiana del King Of The Groms 2011 nazionale è organizzato da Terza Linea Surf Club, in collaborazione con Versilia Surf School, e si svolgerà al Bagno Genova di Viareggio, dove si trova uno dei beach-break più tecnici di tutta la Versilia tra l’11 giugno e l’11 luglio 2011. Per le iscrizioni andare sul sito: quiksilverlive.com/kotg11. Ricordiamo che il campione europeo in carica è il nostro Leo Firavanti!
ZOE’S FASHION DC, Capita Snowboarding e Union Binding sono lieti di supportare Zenta Summer Camp 2011 a Les 2 Alpes nel park più famoso d’Europa. Zenta Summer Camp è pronto a vivere di nuovo la magia dello snowboard anche questa estate. Il team, guidatato da Bimbi e Willy, vi aspetta! Tutti coloro che fanno parte dell’estate con Zenta parlano di camp unici, di emozioni, di amicizia. I marchi DC, Capita ed Union credono che l’esperienza Zenta sia ciò che rende questi camp indimenticabili. Da Zenta Summer Camp a Les 2 Alpes, per tutta l’estate, sarà possibile testare le tavole 2012 di DC e Capita, gli scarponi DC e gli attacchi Union!
Valentina Quaranta aka La Wolly ha deciso di buttarsi nel business della moda giovane per ragazze! La rider di Manerbio (Brescia), nota per la sua costante presenza in quel di Les 2 Alpes e più precisamente nello Chalet di FaccioSnao, da qualche anno aveva aperto uno store ma, visto il successo, ha pensato bene di creare una sua linea d’abbigliamento, soprattutto T-shirt con la prerogativa di essere super stilose graficamente e,
CAPiTA snowboarding ha appena annunciato l’uscita del nuovo company video. Il video completo sarà disponibile a partire da settembre 2011. Per aggiornamenti basta diventate fans su facebook.com/CAPiTAsuperCORP.
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txt: Nicolò Balzani | ph: Denis Piccolo
EVENTS
SEQUENCE WEEK 4 EDIZIONE LES2ALPES 12/15 LUGLIO 2011 Quarta edizione della Sequence Week, settimana di test tavole, scarponi e attacchi 2012 con la presenza di oltre 150 negozianti e tutti i più famosi brand italiani. Sempre nel fantastico Chalet di Faccio Snao alle Les2Alpes, con tutta la crew di Sequence e molti dei nostri amici Pro !!! Siamo alla quarta edizione… ed anche questa volta ritorna con lo stesso spirito di aggregazione e divertimento ma con tante nuove idee, ovviamente stiamo parlando della settimana più pazza dell’estate: La Sequence Week! Nata come sfida editoriale dalla fervida mente del trio JPG Edizioni (Paolo, Murio, Denis) con lo scopo di essere una settimana di test tavole, successivamente recensite sul catalogo snowboard Fifth Season, si è rapidamente tramutata in un vero evento cult del movimento snowboardistico italiano all’insegna dello svago e del relax. Quest’anno vedrà la luce, sempre e come di consueto
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a Les Deux Alpes, dal 12 al 15 luglio 2011 e già fervono i preparativi nello Chalet di Facciosnao e tra la crew della JPG Edizioni, per accogliere un numero di negozi presenti, sempre più numerosi giorno dopo giorno, di amanti della tavola da neve provenienti da tutta Italia. Rider incalliti, distributori, agenti e brand manager italiani ed europei ecco chi saranno i protagonisti delle giornate francesi, che per della JPG semplicemente definiamo nostri amici, accomunati dalla passione per lo snowboard. Nessuno, quest’anno più che mai, sembra voglia perdersi la festa estiva dello snowboard ma soprattutto nes-
suno sembra voglia lasciarsi sfuggire i test delle più importante ditte di settore. Allo Chalet di Facciosnao, mamma Erika, papà Poldo e gli zii Paolo e Denis, una vera famiglia con la missione di far divertire, regaleranno emozioni uniche e speciali e, dalle prime voci, sembra che le sorprese saranno all’ordine del giorno. Novità, ovviamente, ce ne sono a cominciare dal fatto che, come avete intuito, la settimana non sarà più riservata solo agli addetti del settore, permettendo così a tanti amateur rider, il core del movimento italiano snowbordistico, di poter girare con i tanti pro rider presenti sul ghiacciaio francese compresi una folta pattuglia di italiani. Le attività si svilupperanno ovviamente anche al di fuori del ghiacciaio, ogni pomeriggio verranno organizzati workshop su varie tematiche che, visto il successo dell’anno scorso,
attireranno l’attenzione di moltissimi dei partecipanti… sperando che, anche quest’anno qualche d’uno non si dimentichi di offrire birre e giri di aperitivi a profusione. Se la birra non avrà fatto effetto siamo sicuri che le grigliate realizzate da Poldo, Ciccio Neuro e Alex Fakie daranno il giusto colpo di vita per arrivare fino a sera con il sorriso sulle labbra. Nelle lunghe giornate francesi non potrà mancare un “classico all’italiana”: il torneo di calcetto, che vedrà la partecipazioni di agenti, manager del settore, il team JPG e i rider sfidarsi per la “Sequence Cup”. Bisogna ricordare che ogni singolo evento verrà immortalato dai fotografi delle testate JPG, per essere pubblicati sul nostro sito likemilk.com mentre, le più belle e particolari, troveranno spazio anche sulle nostre testate editoriali. Imperdibile la serata conclusiva con il party finale dove sarà permesso tutto all’insegna dello sballo totale. A questo punto non ci resta che viverla questa ennesima avventura e, per i pochissimi rider costretti a rimanere a casa con la famiglia al seguito, non vi preoccupate che nei prossimi numeri della rivista troverete un ampio report che vi stuzzicherà talmente tanto da obbligarvi a essere presenti anche voi la prossima estate. Check It Out on The Pill Magazine!
THE PILL FOOTWEAR SELECTED
NEWS
DC VERSATILE (€120)
VANS ERA PRO SHOES
DC MATCH (€99)
OSIRIS NY C83 MID
OSIRIS PIXEL
REEBOK WORKOUT LOW PLUS
OSIRIS CHINO LOW
EMERICA ROMERO 2 (€80)
EMERICA WINO
OSIRIS RYME RMX
ETNIES DEVICALLWAY
ETNIES NUMBER MID (€90)
ETNIES RVM 2 (€90)
OSIRIS PIXEL
ETNIES OLLIE KING
VANS TNT5
NIKE SB STEFAN JANOSKY
FALLEN LOTUS (€ 79,00)
NIKE BLAZER
FALLEN PATRIOT II (€79,00)
FALLEN CHIEF (€75,00)
NIKE 6.0
NIKE BLAZER LOW VINTAGE
FALLEN T-GUNS (€79,00)
DC California Sport | 011 9277943 | info@californiasport.it | www.californiasport.it | www.dcshoes.com EMERICA Blue Distribution | 045 671711 | info@bluedistribution.com | www.bluedistribution.com | www. emerica.com ETNIES Blue Distribution | 045 671711 | info@bluedistribution.com | www.bluedistribution.com | www.etnies.com FALLEN A4 Distribution srl | 0342 683494 | info@a4distribution.it | www.a4distribution.it | www.fallenfootwear.com NIKE Nike Italy | 051 61155 OSIRIS Nitro Distribution Italia | nitro@nitro.it | www.osirishoes.com VANS Vans Italia | 0423 683701 | www.vans.com
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ITW
txt: Nicolò Balzani | ph: Roberto Granata + Nayra Caravaca Orozco
SERGIO FERRERO DI MURESANU AMOR OMNIBUS ITER L’arte di vivere la vita… l’arte di un’uomo, di un grande artista e sportivo alla ricerca della felicità e dei propri limiti, per scoprire che alla fine siamo solo noi, esseri umani, a crearceli. Sergio Ferrero di Muresanu, forse l’unico artista italiano ad aver collaborato con Andy Warhol, ci parla di lui, della sua storia e della sua anima.
Ciao Sergio, ci puoi raccontare chi sei? Sono un uomo libero e felice. Nella mia vita cercato di fare quello che ho sentito di fare, trasformando i miei hobby in un lavoro. Il lavoro, per come lo concepisco io, limita moltissimo il tempo a disposizione e per questa ragione io ho sempre cercato di essere fuori da questi schemi e, posso tranquillamente affermare, che a me è riuscito sempre molto bene. Tramite lo sport e il gioco ho sempre cercato di guadagnare, ed insieme a quello per le donne, sono e sono stati i miei hobby preferiti! Alla base della vita ho sempre voluto seguire quello che sono non quello che ho, sono convinto che quello che sei veramente serve ad aprire il cuore delle persone, invece se pensi a quello che hai attrai solo persone che pensano al superfluo. Cosa è e cosa è stato lo sport per te? La mia carriera di sportivo ha avuto inizio con il windsurf e con le mie due vittorie ai campionati italiani, da lì a poco decisi di iniziare a partire per le attraversate. Sono stato il primo navigatore d’altura con il windsurf, facendo la prima
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attraversata da Ibiza a Barcellona in 36 ore, al tempo era il record mondiale. Nel frattempo vivevo nella mia barca a vela, dove ho scoperto quanto fosse importante l’essenziale ed inutile il superfluo, vivere in barca a vela significa un rapporto con la natura completamente differente dal consueto, in simbiosi con essa 24 ore su 24. Ho vissuto per 18 anni in barca e credo sia stata l’esperienza più bella e forte della mia vita. Poi sono andato alle Hawaii dove passavo tutta la giornata a surfare e lì ho imparato tantissimo sulle onde e sul mare. Nell’82 decisi di attraversare l’Oceano Atlantico in windsurf battendo ogni record, partendo dalle Gran Canaria e arrivando alle Barbados il tutto in 24 giorni. Quella esperienza mi ha insegnato che in mezzo all’Atlantico non sei nessuno, meno di una goccia d’acqua, sei circondato dall’infinito e tu non sei nulla, in base a ciò ho cercato di ridimensionare il mio essere e, quindi, la gente con cui mi relazionavo. Da quel momento sono partito con altre imprese, tra le quali, mi piace citare quella che mi ha portato in canoa
dall’India alle Maldive, 550 miglia in solitario. Nell’88, ispirato dal mio amore per la canoa, ho inventato il Quadriathlon, cioè il triatlon con in più la canoa (5 km nuoto, 20 in canoa, 100 bici, 20 corsa per 7/8 ore di gara), fino a creare una federazione ed ad organizzare i campionati mondiali che vinsi 8 volte. Allenandomi così duramente ho scoperto che i limiti sono solo quelli nostri, che ci creiamo noi e con questa idea mi sono rimesso in discussione nelle competizioni di Triathlon di Ultra distanza, dove al terzo tentativo ho vinto il mondiale dopo 23 giorni di gara (57 km nuoto, 2.700 km bici, 633 km corsa). Alla fine nel 2000 sono andato alle Isole di Capo Verde e lì ho scoperto ed imparato il Kite, importandolo ad Ibiza e volando ad oltre 5 m. Nel 2004 ho trovato il tempo anche di fare un bambino, l’unico amore che è sempre in crescita. La tua vita da artista? In tutti gli anni da atleta non ho mai smesso di creare la mie opere, facendo mostre in giro per il mondo, da Parigi a New York avendo così la possibilità di conoscere tutto il jet set artistico in-
ternazionale. Prossimamente realizzerò altre mie mostre ad Ibiza, dove vivo, a Biarritz e Parigi. Adesso che ho 68 anni per forza di cose la mia vita è molto più incentrare sull’arte che sullo sport. Perché hai scelto Ibiza per vivere? Ibiza ti lascia libero di essere quello che sei, è un vero paradiso, forse l’ultimo paradiso esistente. A dire la verità quello che mi ha colpito di
ITW L’arte non si può giudicare! La mia arte è il risultato di mille storie, mille viaggi, mille amori, un mix di emozioni che vengono fuori dai miei pennelli attraverso il mio cuore.
questa isola, la prima volta che sono sbarcato, sono state le donne con la loro bellezza… anche se venivo da Parigi dove frequentavo tantissime modelle ad Ibiza le donne avevano qualche cosa di particolare difficile da ritrovare altrove. Hai qualche rammarico nella tua vita? L’unico rammarico è Andy Warhol! Non sono mai stato attirato dai soldi e, quando ho lavorato con lui, avrei potuto comprare uno dei suoi quadri che adesso valgono milioni! Ma infondo è andato tutto come doveva andare! Cosa significa aver collaborato e vissuto artisticamente con un mostro come Andy Warhol? Frank Sinatra, conosciuto a St Tropez, aveva organizzato una mia mostra a NY nel
74, dove vendetti i miei quadri a Kissinger, Nixon, Elisabeth Taylor. Proprio in quelle giornate incontrai Andy Warhol, un signore molto timido e riservato che alla fine mi convinse a venire a NY a lavorare con lui. A dire la verità all’epoca non avevo capito l’importanza di quell’incontro fino in fondo perchè la persona più importante in quel periodo ero io non lui! Cosa hai imparato dalla sua arte? Da lui ho imparato a non avere limiti nella creatività! Warhol era ed è il re della Pop Art e nella sua rivista “Interview” ha sempre voluto parlare ed intervistare personaggi che avevano da raccontare qualche cosa e voglia di fare/creare, piuttosto di dar voce a personaggi importanti ma senza un perché. Nella Pop Art c’è un perchè e lui mi ha aiutato a capire questo tipo di arte e mi ha fatto capire che c’è un motivo per ogni forma di arte e, soprattutto, bisogna capire senza giudicare anziché giudicare senza capire… questa è la Pop Art. In senso materiale rimarranno sempre con me i 10 quadri fatti insieme. Cosa c’è di italiano nella tua arte? L’arte non si può giudicare! La mia arte è il risultato di mille storie, mille viaggi, mille amori, un mix di emozioni che vengono fuori dai miei pennelli attraverso il mio cuore. Le differenze che senti facendo wind e kite? È la stessa cosa se mi chiedessi se sono stato più innamorato della mia ultima o penultima fidanzata… Hai mai provato lo snow? Io ho fatto il campionato del mondo O’Neill, uno dei primi ad essere stati organizzati, con Pino Bucci. Con lui ho fatto una serie di filmati di snow bellissimi ed è il mio uno dei primi scatti in cui eseguivo un loop! Il futuro? In uno dei miei libri, Ibiza 1979, scrissi: Il futuro risolve sempre i problemi del futuro… pensiamo al presente!
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txt: Nicolò Balzani | ph: courtesy Comune di Varazze
SPOTCHECK
VARAZZE YOUNG RESORT FOR YOUNG RIDERS! Enrico Schiappapietra, è l’assessore al turismo della località ligure, a differenza di molti altri suoi colleghi, non mi fa attendere nemmeno un minuto e risponde alle domande con grande conoscenza, idee chiare e senso di responsabilità. Insieme alla sua giunta ha sviluppato un piano turistico che punta diritto verso un turismo giovanile legato agli action sport, ottenendo risultati invidiabili. Varazze un esempio di turismo alternativo di successo… basta credere nei giovani! Perché Varazze? Varazze è una località comoda e veloce da raggiungere, è collocata a poche ore dalle città più importanti del Nord ed è attrezzata per questo tipo di turismo grazie a prezzi competitivi anche a livello di ricezione alberghiera. Negli ultimi anni ha avuto un ottimo riscontro come surf resort ed il successo stato incrementato dalla locale scuola di vela. Lo scopo della nostra giunta comunale è quello di fare di Varazze un centro per i giovani, sia dal punto di vista sportivo che per un intrattenimento serale. Perché lavorare sul turismo giovanile? Noi vorremmo sfatare il mito che la riviera ligure è solo per le famiglie! Vorremmo far passare il messaggio che la riviera è per tutti, specialmente per i giovani che più facilmente si spostano e che amano il turismo breve. Avete uno skatepark? Si, abbiamo anche uno skatepark che montiamo a periodi nei pressi del molo Marinai d’Italia, il molo del surf. La sua apertura è permanente per tutto l’invernale mentre, in estate, l’unica struttura montata è quella degli europei di sk8 vans per la sola durata dell’evento. Perché un comune dovrebbe dare importanza ad una struttura come lo skatepark? Direi che montandolo nel periodo invernale, riusciamo a destagionalizzare e portare una fetta di turismo che oltrertutto lega molto con l’ormai abituale popolazione di surfisti che affollano il litorale nelle più impensabili giornate. Oltre al mare riteniamo che proporre motivazioni legate alle attività sportive sia utile e necessario! Ma oltre allo skatepark e al surf che cosa offre per i giovani Varazze? Nella diversificazione delle offerte oltre al mare proponiamo anche l’entroterra montano circostante. Nel nostro comune c’è lo splendido parco del Monte Beiugua che raggiunge oltre i 1200 m, dove si sono stati realizzati dei sentieri attrezzati per
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la monutain bike/downhill,( http:// www.jfclub.it/) vie per il climbing e il canyoning. Non dimentichiamo che in località Campolungo ci sono tra i più impegnativi e gettonati blocchi per i professionisti del bouldering (http:// www.infoboulder.com/varazze.php ) Da questo tipo di turismo, prettamente giovanile, avete avuto dei riscontri positivi? Assolutamente si! Abbiamo già riscontrato segnali positivi sia dal punto di vista di presenze alberghiere che dal punto di vista delle offerte commerciali della nostra cittadina, con solo un paio di anni di lavoro. Il giovane è veloce a recepire le novità ed è pronto a coglierne il meglio. Il nostro compito è quello di continuare ad offrire nuove forme attrattive con la possibilità di divertirsi attraverso eventi sia di notte che di giorno. Dai dati in nostro possesso dall’anno scorso abbiamo avuto un incremento del turismo del 10%, che si aggiunge al 10% dell’anno precedente. Visti i risultati continueremo sicuramente su questa linea. C’è chi afferma che il turismo giovanile sia molto difficile da accontentare… Tanti vedono il giovane come un turista difficile solo per il fatto che ha voglia di divertirsi. La voglia di divertimento va soddisfatta nelle giuste maniere e nelle giuste misure, permettendo al giovane di esprimere la sua voglia senza eccessi, per questa ragione abbiamo creato gli spazi idonei al tipo di attività! Possiamo affermare di aver raggiunto una buona convivenza del turismo giovanile con quello della famiglia. Anche in prospettiva futura non bisogna sottovalutare il fatto che il giovane, una volta “ambientato”, poi ritornerà più volentieri anche dopo aver maturato una famiglia, quindi il nostro è anche un turismo lungimirante. La manifestazioni più importanti? Partirei con i nostri Riviera Summer Fest, concerti gratis di musica dal vivo realizzati tutti i sabati sera estivi
sul molo del surf, questi tipi di eventi hanno la caratteristica che si auto referenziano da soli grazie ad un passaparola giovanile e i social network… insomma si auto creano senza grandi spese in pubblicità. Oltre a questo abbiamo eventi sportivi come l’Off The Wall by Vans e stiamo realizzando una struttura di illuminazione sul molo del surf per rendere l’attività praticabile anche di notte. Che vantaggi offre morfologicamente Varazze? Il molo centrale è la parte dedicata ai surfisti ed grazie ai suoi fondali marini si sviluppano onde naturali perfettamente adatte al surf da
onda. Il successo che fa di Varazze è uno degli surf spot più importanti del Mediterraneo è la facilità con cui viene raggiunta, infatti a seconda delle condizioni, in poche ore di macchina e all’ultimo momento si può decidere di raggiungerla. Ci terrei a sottolineare che le zone per il surf sono collocate anche al di fuori del molo centrale e in molte spiagge limitrofe, nella zona di levante, sempre all’interno del territorio comunale.
THE PILL T-SHIRTS SELECTED
DAILY DOSE
QUIKSILVER POINT BREAK
5BORO JOIN OR DIE
ELEMENT
MATIX
QUIKSILVER
ELM COMPANY
OSIRIS
BURTON DEAD HIPPIE
BURTON LINES T
INSIGHT
ELM LEAF TEE
ELM LEAF TEE
ELEMENT
QUIKSILVER
INSIGHT
ELM 3 STRIPES
OSIRIS
MAGENTA PONTUS GUEST TEE 2
NOMAD AFRO TEE
CREME
OXBOW SPANKY
DC
REESON SALVADOR
VANS
CARACAS
BURTON Sport Agency | 00800 28786613 | info@burton.it | www.burton.com ELM Wood Morning Srl | 06 43251922 | info@woodmorning.eu | www.woodmorning.eu MAGENTA PlayWood Distribution Italia | +39 0828 355638 | www.playwood-distribution.com MURDER Green Records snc di Giulio Repetto | Via Giotto 10/12 - 35131 Padova | www.greenrecords.net NOMAD PlayWood Distribution Italia | +39 0828 355638 | www.playwood-distribution.com OXBOW Oxbow Italia | 393 959 0984 | lcanali@oxbow.fr | www.oxboworld.com REESON Reeson | 3407836240 | info@reesonproject.com | www.reesonproject.com VANS Vans Italia | 0423 683701 | www.vans.com
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SCHOOL
txt: Nicolò Balzani | ph: Ostia Surf School
VALENTINA VITALE OSTIA SURF SCHOOL Insalate di riso, gelati e cocomeri sono stati per anni i protagonisti delle nostre giornate al mare. Oggi, nei litorali italiani si incomincia a respirare un leggero profumo di surf. Per questo motivo ho scelto di intervistare Valentina Vitale, ideatrice e istruttrice dell’Ostia Surf School. Come e quando è nata l’Ostia Surf School? L’Ostia Surf School nasce nell’ottobre 2006 grazie ad un’idea mia e di Alessandro Clinco. Entrambi abbiamo imparato a surfare senza l’aiuto di nessuno, come quasi tutti i surfisti della nostra età e delle generazioni precedenti. Proprio per questo, abbiamo deciso di creare una scuola di surf ed un club aperti a tutti, grandi e bambini, in modo da poter insegnare e trasmettere questa nostra passione. Spiegami cos’è l’Ostia Surf School? L’Ostia Surf School è principalmente una scuola di surf, con istruttori qualificati ISA/Surfing Australia. Oltre alla scuola di surf (da Aprile a Novembre), e oltre al fatto di essere una grande famiglia aperta a tutti, organizziamo Surfcamp all’estero, allenamenti bisettimanali per ragazzi fino ai 18 anni, grigliate in spiaggia e tantissime iniziative legate ovviamente al divertimento in compagnia. Quali sono gli eventi che ospiterete durante la stagione? L’evento più importante della stagione è il Roxy Girls Surf Festival giunto alla sua 6° edizione, è ormai un rituale nel mondo del surf femminile nazionale. E’ una giornata dedicata a tutte le ragazze, bambine e donne che vogliono avvicinarsi al mondo della tavola, in maniera sicura e senza spendere soldi! Chi vi supporta e in quale modo? I nostri main sponsor sono Quiksilver e Roxy che ci supportanto principalmente dal punto di vista tecnico. Inoltre dall’anno scorso collaboriamo con il negozio City Beach di Roma, tra i migliori surf shop della penisola, in modo da dare ai nostri clienti un punto vendita di riferimento e sopratutto di fiducia che possa rispondere a tutte le loro esigenze. Sempre più persone si avvicinano a questo sport e la sua evoluzione sembra non fermarsi più, parlami di questo aspetto... Il surf ha avuto negli ultimi anni una crescita a livello esponenziale. Sarà una moda, uno stile di vita, una passione diffusa, questo non lo so. Sicuramente il numero dei praticanti è aumentato e aumenta a vista d’occhio ogni anno. Nella nostra scuola il surf è divenuto così contagioso che non lo praticano più solo i bambini, ma anche i geni-
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tori, zii, fratelli, sorelle e mamme.... Quale tipologia di surf è più diffusa tra i neopraticanti? Ovviamente dipende principalmente dalla categoria di cui fa parte il soggetto, adulti o bambini. I bambini stravedono per le tavolette, appena finiscono un corso vogliono subito la loro tavola, short board naturalmente. Per loro è molto più facile imparare a surfare una short rispetto ad un adulto, che per cause di forza maggiore come l’età, il peso e l’altezza, è quasi sempre costretto ad adattarsi ad un longboard o minimalibu. In quale modo riuscite a far avvicinare le persone a questo sport? La pubblicità conta molto, ma il passaparola a mio avviso, è il mezzo di diffusione e propaganda della scuola più potente. Far sorridere come un bambino un uomo di 45 anni dopo
la sua prima giornata di surf, è una grande soddisfazione per noi istruttori e non può far altro che bene al nome della scuola. Noi non trasmettiamo pura tecnica e nozioni, il nostro obiettivo è far divertire le persone, e trasmettere in loro la nostra grande passione per il surf. Perchè chi sta leggendo questa intervista dovrebbe scegliere Valentina Vitale e la sua Ostia Surf School? Perchè l’Ostia Surf School è una
scuola di surf seria con istruttori qualificati, con tanti anni di esperienza nel mondo del surf, fornita di attrezzatura di prima qualità con tavole softboards, mute per ogni temperatura, taglia ed esigenza. Inoltre la nostra scuola è collegata benissimo con tutte le zone di Roma, grazie ai mezzi pubblici, a due passi dalle stazioni principali.
THE PILL SUNGLASSES SELECTED
DAILY DOSE
ADIDAS EVIL EYE HALF RIM (€140-210)
ASHBURY DAY TRIPPER
QUIKSILVER THE FERRIS (€135)
ASHBURY DAY TRIPPER
POC DO
ELECTRIC KNOXVILLE
ELECTRIC SHAKER
ASHBURY DAY TRIPPER
QUIKSILVER THE FERRIS (€135)
RIP CURL LENNOX
QUIKSILVER THE FERRIS (€135)
SMITH COLLECTIVE
SPY KUBRIK
SMITH ROUNDHOUSE
OXBOW LUNOJA (€55)
SMITH SWINDLER
SPY FLYNN
SMITH BECKET
SPY TICE
OXBOW LUNOXAS 970 (€60)
SPY FIONA
SUPREME ALTON
VANS SPICOLI
SUPREME ALTON
RIP CURL RAGLAN
VANS SPICOLI
QUIKSILVER THE STOMP (€59,00)
VANS SPICOLI
SUPREME ALTON
RIPCURL RESORT
RIP CURL TALLOWS
POC DID
QUIKSILVER KIDS SMALL FRY (€27,90)
VANS SPICOLI
GLASSING FUNNY
Nicolò Balzani
Nicolò Balzani
ADIDAS Silhouette Italia Srl | +39 031 525656 | office@it.silhouette.com | www.adidas.com/Eyewear ASHBURY Wood Morning Srl | Tel/Fax: +39 06 43251922 | info@woodmorning.eu | www.woodmorning.eu ELECTRIC Comvert S.r.l. | electric@comvert.com | www.electricvisual.com GLOSSING La Patti S.r.l. | info@glassing.it | www.glassing.it OXBOW Oxbow Italia | 393 959 0984 | lcanali@oxbow.fr | www.oxboworld. com POC Summit Srl | 0471 793164 | info@summitsports.it | ww.pocsports.com QUIKSILVER Haapiti Srl | 02 39005065 | showroom.milano@quiksilver-europe.com | www.quiksilver-europe.com RIP CURL Oberalp | info@oberlap.it | www.ripcurl.com SMITH Safilo Spa | 049 6985111 | europe@smithsport.com | www.smithsport.com SPY Spy Optic | 03322949833 | www.spyoptic.com SUPREME www.supremenewyork.com VANS Vans Italia | 0423 683701| www.vans.com
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PRO SETUP
ROBY D’AMICO Roberto D’Amico: lui il rider Quiksilver e del Fiat Fresytle Team, il Campione d’Italia 2010, è il nostro primo rider vivisezionato e messo sotto i rilettori! Non potevamo scegliere di meglio per debuttare con questa nuova sezione dedicata al Set Up di un uomo immagine dell’action sport italiano.
QUIKSILVER BLINDER
QUIKSILVER IGNITE CROSSING
QUIKSILVER SUNSET GUN
QUIKSILVER JEREMY FLORES PRO MODEL
QUIKSILVER IGNITE CROSSING FIAT QUBO NIKE 6.0 BRATA AEROFISH
DANIEL CARDONE
QUIKSILVER JUMPER
Daniel Cardone: uno skater “come pochi”, forse il più grande talento italiano dell’ultimo decennio, anche lui rider Quiksilver e del Fiat Freestyle Team. Nel suo personalissimo Set Up non possiamo che non ammirare le shoes Quik firmate da lui stesso!
QUIKSILVER DISTORTION GRAY USED
HOSOI SKATEBOARDS ROCKETS CARDONE OG 54MM
QUIKSILVER CARDONE 3 HIGH PRO MODEL
QUIKSILVER LA RAX
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HOSOI SKATEBOARDS PROMODEL CARDONE
QUIKSILVER BRIGADIER
O’NEILL COME NASCE UN BRAND
txt: Marco | ph: Courtesy O’Neill
BRAND STORY
Uno dei brand di action sport più importati al mondo non solo per quello che riguarda il surf. Tra le sue file annovera grandi nomi del surf. Ma come è nato il mito e come si è evoluto? Andiamo a scoprire chi era il grande Jack, il suo shop trasformato in un’azienda e la sua famiglia. E’ impossibile parlare di surf e dei brand legati a questo sport-stile di vita, senza parlare di O’Neill. Senza ombra di dubbio, uno dei marchi più rappresentativi e fondamentali per l’evoluzione e la diffusione della cultura surf. Nato intorno al 1959, da un’idea del visionario Jack O’Neill, il brand ha imboccato una strada che l’ha portato sempre più in alto, da un piccolo negozio di surf alla conquista di un mercato mondiale, con una distribuzione che tocca ottanta paesi. Tutto inizia negli anni ‘50, Jack abita nel nord della California e gestisce un negozietto di surf (forse il primo surf-shop in assoluto) in cui vende paraffina per le tavole e delle strane mute che produce da sè. A quel tempo, i surfer uscivano in mare con “equipaggiamenti di fortuna”, improbabili cuffie e maglioncini imbevuti d’olio per renderli impermeabili, inutili contro il freddo dell’Oceano. Così Jack ha la pensata di creare delle mute in neoprene, come fossero una seconda pelle, e vendere ai surfisti il suo prodotto rivoluzionario. I suoi amici cercano di scoraggiarlo, ma lui è troppo deciso. Appena il business delle mute decolla, Jack vi si butta a capofitto, e conia il geniale claim “it’s always summer in the inside”, poi, nel 1959 apre un altro negozio, a Santa Cruz, in una zona super strategica, e incrementa ulteriormente le sue vendite. Poco dopo, si ritrasferisce nel primo negozio, dove c’era spazio per un piccolo impianto di produzione, e coinvolge nel progetto O’Neill i suoi sei figli (uno dei quali avrà l’idea di attaccare un laccio alla tavola, così da non perderla in caso di caduta, ed è un’altra trovata geniale firmata o’neill). Col tempo, le tute O’Neill si fanno sempre più impeccabili, sempre più all’avanguardia per materiali e design, comfort e funzionalità, e si arricchiscono di particolari e caratteristiche nuove, rispondendo alle esigenze non solo dei surfer, ma anche a quelle dei waterskier, windsurfer e snow-skier. Di certo le mute in neoprene di Jack, modelli come la “shorty”, la “long john” e la “beaver-tail jacket”, sono una delle innovazioni più significative nella storia degli sport acquatici. Nei primi anni ‘80 O’Neill, da surfshop che era, si trasforma in un’azienda internazionale di successo, leader nel mercato delle mute da surf soprattutto, ma anche di
sportwear e beachwear in USA, Europa, Australia e Giappone. Da allora, le collezioni O’Neill comprendono anche t-shirt, felpe, giacche, vestiti, gonne, scarpe, cappelli e borse, ma anche “multimedia-clothing” (così lo chiamano in o’neill) come le giacche dotate di connessioni per cellulari o lettori mp3, e gli zaini con caricatori ad energia solare. Oltre al business, O’Neill è caratterizzato dal suo impegno nel sociale, e lo dimostra il suo interesse nella salvaguardia dello squalo bianco dall’estinzione, o il progetto “O’Neill sea odyssey program”, che consiste nell’organizzazione di crociere gratuite nella baia di Monterey sul catamarano del team O’Neill, per avvicinare i più piccoli alla microbiologia marina della loro zona (e sensibilizzarli su tematiche ambientali legate all’oceano e ai suoi abitanti).
Inclusa nella “Surfboard Industry Manufacturers’ Association Hall of Fame” nel ‘98, la faccia di Jack è una delle più conosciute nel mondo surf, anche per via dell’aspetto piratesco di mr.O’Neill, che porta una benda sull’occhio sinistro (dopo un incidente in mare risalente ai primi anni ‘70, quando è stato colpito da una tavola da surf che gli ha danneggiato l’iride, rendendolo fin troppo sensibile alla luce del sole). Recentemente, alla guida del brand è passato uno dei figli di Jack, pat, che in passato ha sfiorato la carriera di pro-surfer, prima di innamorarsi del proprio lavoro, e se suo padre assicura che il figlio ha innato talento per gli affari, noi non possia-
mo che fidarci... Oggi Jack ha ottantatre anni, sette figli che lavorano al progetto della sua vita, le mute da surf più vendute al mondo, uno dei top brand per lo sportswear e un’azienda di settecento dipendenti, che fattura oltre un milione di dollari all’anno. Tanto di cappello.
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txt: Nicolò Balzani | ph: courtesy Varazze Surf Shop
SHOP
Filippo Piacentini
VARAZZE SURF SHOP Piccolo, ben fornito e pratico, ecco la ricetta del successo del Varazze Surf Shop, lo shop di Filippo Piacentini e punto di riferimento per moltissimi rider di tutto il nord Italia. Ciao Filippo presentati e presentami il tuo shop: Piacentini Filippo nato a Varazzewood nel 76’ luogo nel quale vivo splendidamente tutt’oggi! Cerco di condurre al massimo delle possibilità e potenzialità uno dei più piccoli shop del paese insieme a Diego, il ragazzo che ormai dal 2004 lavora qui e che considero a tutti gli effetti un socio più che un dipendente vista la professionalità la sua passione per questo lavoro! Allora come nasce l’idea del tuo shop? Nasce in Sardegna durante un surf trip con Cola (mio ex socio con il quale ho lavorato per 10 anni e che ora ha scelto di fare il rappresentante per ditte del settore) e Alex Leoncini (uno dei 3 soci fondatori di Useless e tuttora Ignoboy) dove nel 97’ si parlava delle difficoltà di trovare attrezzatura tecnica di un certo livello e tavolette belle tirate per surfare le onde di casa! Cosa significa avere un surf/ skate shop in una location come Varazze? Significa rispettare gli equilibri del surf spot più famoso d’Italia e spiegare, con molta pazienza, le regole che si devono rispettare in mare a tutti coloro che si affacciano a questo sport per la prima volta! Comunque, se devo essere sincero, la maggior parte della clientela è composta da surfisti esperti, non alle prime armi, proprio perché il negozio propone
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una scelta impostata su tavole per un pubblico esigente. Quale è stato il prodotto che meglio hai venduto nella passata estate? T-shirt, bermuda e costumi sono il nostro punto di forza! Proponiamo ogni stagione sulle 400 grafiche di t-shirt e un’ottantina di modelli sia di costumi che di bermuda. Mentre in inverno? Giacche! Cerchiamo sempre nuovi materiali e nuovi tagli da proporre passando dalla Cordura a spalmati waterproof e, sicuramente, le scarpe dove il nostro impegno è diventato quasi una malattia! Che tipo di evoluzione ha avuto il mercato delle sneakers? Sinceramente qui da noi il fenomeno è abbastanza contenuto, poiché avendo parecchi skaters (veri) come clienti, proponiamo molte scarpe stando attenti non solo all’estetica ma anche alle caratteristiche tecniche. Chi sono i tuoi clienti più affezionati? Cerchiamo di far diventare ogni cliente, che varca la soglia del negozio, un cliente affezionato trattandolo al meglio e facendolo divertire durante gli acquisti! Quale è la ricetta per avere un negozio dedicato gli action sport come il tuo? Praticarli, investire nella scena, essere dei poeti investendo del capitale in prodotti che poi hanno dei ricarichi ridicoli. Percentuale tra prodotti skate
e prodotti surf che tieni nel negozio? Un 50% che tradotto, vuol dire una quarantina di surfboards tra nuove e usate e una sessantina di sk8 più svariati accessori. Ho sempre cercato di tenere l’offerta delle 2 discipline equilibrata! Percentuale di tue clienti uomini/donne? Non trattando più prodotti da donna direi che solo il 20% della mia clientela sono di sesso femminile, soprattutto fidanzate di molti rider. Fornisci un servizio di vendita on line? Perché si/no? Su www. vsssurf.com c’è tutto fotografato e indossato per una più facile consultazione. Abbiamo già spedito delle tavole, ma il servizio di PayPall non è attivo, anche perché amiamo avere il contatto diretto con il cliente! L’importante è avere i prezzi concorrenziali e saper consigliare senza essere invadente! Come pubblicizzi il tuo shop? Con un team che spacca (vsssurf. com/teamriders.shtml), organizzando insieme a Ignoramps e
Vans una tappa degli europei di sk8 (vimeo.com/23787857) e ultimamente con il primo capitolo del VSS Movie (youtube.com/ watch?v=bijzvlwYCc8). Varazze ha uno skate park, un bike park e un mare fantastico per il surf… cosa gli manca? Personalmente adoro Varazze e non la cambierei con nessun posto al mondo! Premesso questo, ritengo che ci sia da lavorare ancora molto sulla scena e sulle potenzialità di questa piccola città! Quest’inverno abbiamo montato una rampa da sk8 in spiaggia grazie ai ragazzi del JF Club. La rampa ha dato un’alternativa ai vari rider locali sostituendosi alla passeggiata nuova, spot veramente bello e con tantissime possibilità di trick grazie ad un’ottima pavimentazione. Varazze offre anche un entroterra che è una bomba. In 20 min si arriva a quota 1200 m, esattamente nel parco del Beigua da dove partono molti sentieri per i bikers più esperti! Alcuni di questi sono già attrezzati con passerelle e jumps che non hanno nulla da invidiare alle più rinomate località del settore. Delle onde e dei suoi 5 spot non voglio dilungarmi a parlare perché vi assicuro che è il massimo che si possa chiedere nel Mediterraneo, World Class con una frequenza terribile!
THE PILL STUFF SELECTION
DAILY DOSE
ANALOG CARGO
LOMO DIANA F+PACKAGE (89,95 €)
TSG BASIC SET
VOLCOM LEATHER BELT
BURTON BEERACUDA
QUIKSILVER HARRINGTON
NIXON BEASTY BOYS
BURTON TRANSISTOR PACK
CASIO G-SHOCK GA-110HC
BERN RETRO AUDIO
RIP CURL DOME CORPO
LOBSTER RAPPI
PROTEC CLASSIC
FYDELITY COOLER STEREO
NIKE DANNY KASS PRO
POC RECEPTOR
INVICTA JOLLY
LIZARD ATENA
ELM TRUCKER
SKULL CANDY UPROCK
OXBOW MON29 (50,00 €)
SALOMON RELAX M
CASIO G-SHOCK GA-110HC
QUIKSILVER ECLIPSED PRINT
VANS STRIPER TRUCKER
ANALOG & BURTON Sport Agency | 00800 28786613 | info@burton.it BERN Wave Distribution | 347 4999218 | alex@wavedistribution.it ELM &FYDELITY & SKULL CANDY Wood Morning Srl | 06 43251922 | info@woodmorning.eu G SHOCK Casio Italia | 02 40708614 INVICTA Invicta | 011 9970511 | info@invicta.it LIZARD Aicad Srl | info@aicad.com LOBSTER Tag snc | 04221780027 LOMOGRAPHY Uki Yo srl | 0331 701234 NIKE Nike Italy | 051 61155 NIXON Camilletti e Renallo Snc | 055698316 OXBOW 393 959 0984 | lcanali@oxbow.fr PROTEC & VANS Vans Italia | 0423 683701 QUIKSILVER Haapiti Srl | 02 39005065 | showroom.milano@quiksilvereurope.com SALOMON Amer Sports Italia S.p.a | 0422 5291 | www.salomon.com TSG Blast! Distribution | 0362 1855454 | info@blast-distribution.it VOLCOM Bka Distribution | 02 48958158 | info@volcom-italy.com
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SCHOOL
txt: Nicolò Balzani | ph: Miccoli + Bolla
SKATEBOARD SCHOOL RAVENNA MARCO MORIGI E’ una scuola organizzata e strutturata sul territorio nazionale costituita da skaters esperti e motivati a trasmettere con metodologia la loro passione ed attitudine per la tavola a rotelle. A Seregno (Mi) e Ravenna (RA) hanno sede le principali Associazioni che hanno dato il via alla Skateboard School. Dalla scorsa stagione (2010) sono partiti i corsi ufficiali “Skateboard School Ravenna” grazie all’impegno di Marco Miccoli, Marco Morigi, Gianni e Giorgio Zattoni con lezioni non stop da giugno a settembre ed una richiesta in continuo aumento. Dopo la pausa obbligata per l’inverno, riparte l’organizzazione della nuova sessione di corsi per la stagione 2011. Quest’anno la scuola ha organizzato anche una mostra di tavole... “Concrete Skateboard Art Exhibition” curata da Marco Miccoli che ha avuto luogo dal 7 al 22 maggio 2011 a Ravenna. Ciao Marco, come è venuta in mente l’idea di costituire una scuola di skate? A Ravenna siamo un gruppo affiatato di skaters da oltre 20 anni quindi con tanta esperienza legata allo skateboarding. Non faccio riferimento solo al tempo trascorso sulla tavoletta ma per tutto quello che ci gira attorno: scattare foto, effettuare riprese, produrre video, costruire e gestire skatepark, organizzare eventi, etc. etc., eccoci quindi maturi al punto da sentire l’esigenza di trasmettere il nostro bagaglio di conoscenze e così Marco Miccoli, nella estate del 2009, su richiesta di alcuni amici, ha dato il via ad una serie di liberi incontri/ lezioni spontanee con scadenza settimanale. Viste le inaspettate richieste ci siamo organizzati per la stagione estiva del 2010 dove, con il solo passa parola, abbiamo raggiunto circa 50 corsisti e per il 2011 sicuramente avremo un incremento di partecipanti. “Lo skate è uno sport non per tutti”, quale è la tua opinione a riguardo? Penso che lo skateboarding sia praticabile ed approcciabile da qualsiasi persona “abile” senza alcun tipo di problema con persone più o meno portate alla disciplina. La corporatura è un fattore che potrebbe influenzare la capacità di progredire nello skateboarding ma non limitare l’entusiasmo di praticare la disciplina stessa. Il discorso per le persone “diversamente abili” è differente, essendo lo skateboarding un’attività fisica molto complessa che richiede una coordinazione evoluta, il mio pensiero è che non sia per tutte le persone che presentano queste patologie, forse alcuni tipi di handicap possono permettere un approccio all’attività ma occorre di base una determinazione
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non indifferente da parte dell’atleta e una serie di strutture e supporti totalmente assenti in Italia. Ogni tanto compaiono video su youtube con skater che presentano handicap ma che sono comunque riusciti a raggiungere un livello di skateboarding molto alto, quando vedo questi filmati non posso che ammirare tali persone. Ho avuto la fortuna di vedere dal vivo al Munster Monster Mustership nel 1998 Og De Sousa, un ragazzo brasiliano con le gambe paralizzate, che skateava in mezzo a tutti i pro senza problemi, avrò un ricordo positivo ed indelebile del suo skateboarding. Come si forma la figura professionale del maestro di skate? Ad oggi non esistono in Italia iter o corsi all’interno di un organo ufficiale capaci di formare realmente ed in maniera completa ed efficace maestri di skateboard. Il tutto è in via di sviluppo su più fronti e sono certo che in un lasso di tempo non troppo lungo potranno nascere validi centri di formazione riconosciuti. Concettualmente la formazione dovrebbe prevedere una parte di psicopedagogia che potrebbe essere generica per più sport ed una parte più tecnica strettamente legata allo skateboard. A Ravenna abbiamo una metodica, una didattica ed un nostro programma di lezioni frutto delle nostre riflessioni, capacità ed esperienze. Tra i nostri allenatori abbiamo chi, oltre al “solo” insegnamento della parte tecnica, ha conseguito l’attestato per corso di primo soccorso, ha ottenuto il certificato di Personal Trainer F.I.F, seguito vari master su stretching, pilates, alimentazione, supplementazione e svariati stage di aggiornamento per
Giorgio Zattoni
il fitness musicale. Recentemente la maggior parte degli istruttori della Skatebaord School Ravenna hanno partecipato ad un corso di formazione sui seguenti temi: lo sviluppo psico-motorio del fanciullo e dell’adolescente, l’alimentazione, la figura dell’allenatore-educatore, la comunicazione e l’ascolto attivo, la gestione del conflitto e la promozione del fairplay, la relazione con la famiglia e la gestione del gruppo. A chi è indirizzata la scuola principalmente, principianti o rider esperti? Senza dubbio ai principianti, è molto gratificante il potere accendere una passione visto che la maggior
parte degli utenti non ha mai messo piede su di uno skateboard. Sono tutti giovanissimi e lo skateboarding è molto ricercato a priori. La gente ha bisogno di una scuola di skateboard bene organizzata. Grazie alla rosa di istruttori altamente esperti siamo in grado di seguire senza problemi anche rider molto capaci per migliorare la loro tecnica. L’età media dei corsisti? Nel 2010 abbiamo avuto skater dai 6 ai 14 anni con una età media compresa tra i 9 ed i 10 anni. La tendenza per l’anno in corso è quella di avere un maggior numero di giovanissimi. Ho letto tra l’elenco dei vostri mae-
SCHOOL
Marco Morigi
Giorgio Zattoni
stri nomi importanti del panorama nazionale, come è nata la collaborazione con questi rider? Siamo tutti amici, compaesani e coetanei e si skatea assieme da una vita. Senza dubbio siamo fortunati ad avere maestri con nomi importanti ma per noi è una cosa del tutto nella norma “collaborare” con questi skater, siamo sulla stessa barca, vogliamo fare al contempo qualcosa di utile per lo skateboarding nel nostro territorio. Ci sono anche ragazze che partecipano? Anno scorso ne abbiamo avute un paio ma per il 2011 vogliamo promuovere maggiormente la presenza femminile ai corsi riservandogli le-
zioni esclusive per ragazze e dedicandogli particolari scontistiche sulle tariffe. Lezioni singole o collettive? Cosa consigliate e perché? Vediamo lo skateboarding come un importante strumento per socializzare quindi consigliamo le lezioni collettive dove i partecipanti potranno conoscersi, collaborare, confrontarsi, e magari instaurare rapporti di amicizia. Il percorso dello skateboarding, al seguito dei nostri corsi, dovrà continuare in modo autonomo, noi diamo una serie di input e di impostazioni iniziali poi lo skater dovrà crescere e maturare in mezzo agli altri, nella strada o all’interno degli skatepark. Le lezioni singole sono per chi ha particolari esigenze di orari o, perché no, per chi vuole essere seguito al meglio. Quale disciplina dello skate ha maggior successo tra i partecipanti? In linea generale con una utenza alle prime armi si parte dal pavimento, dallo street, per poi evolvere le lezioni sulle strutture. Non abbiamo corsi specifici su determinate discipline, chi segue un nostro corso potrà saggiare i diversi terreni: street, slalom, skatepark, minirampa e anche halfpipe alternando tutto questo per uno skateboarding all round. Da che area d’Italia vengono i ragazzi che partecipano al vostro camp? Quello del camp estivo è un progetto legato anch’esso all’Associazione Marianna Skatepark come la Skateboard School ma non è ancora partito ne tanto meno è stato ufficializzato. Non è quindi possibile sapere ad oggi la provenienza degli utenti del camp fino all’apertura delle iscrizioni ma faremo il possibile per dare il via a questo importante progetto nel 2011. Quale è la cosa più difficile da insegnare? Non c’è postura o trick particolarmente difficile da insegnare ma è difficoltoso insegnare a chi non ha interesse verso questa disciplina. Per fortuna quasi tutti i corsisti sono altamente motivati all’apprendimento ma qualche raro caso ci è capitato. In
queste circostanze bisogna mettere da parte l’abilità di skater-istruttori e cercare di coinvolgere e conoscere il ragazzo che potrebbe anche avere dei problemi e, perché no, con lo skateboarding potremo cercare di dargli una mano. Quale è la ricetta per un buon maestro? Sapere ascoltare gli utenti, porsi nel giusto modo e soprattutto usare un linguaggio consono all’età degli skaters. Quando abbiamo a che fare ad esempio con bambini di 6 anni bisogna considerare la loro timidezza e il fatto che potrebbero ancora dover sviluppare la conoscenza del loro corpo ma anche del linguaggio verbale ed inoltre hanno bisogno di alternare l’insegnamento alla ludica attività.L’altro aspetto fondamentale è quello di non essere rigidi, la nostra non vuole essere una formazione “dura” ne tanto meno vogliamo creare dei “campioni”! Ci puoi dire i costi e il vostro programma per l’estate? Per giugno i corsi collettivi saranno distribuiti nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì con due sessioni pomeridiane di 90 minuti dalle 17.00 e dalle 18.30. Da luglio a settembre ci saranno in aggiunta anche le giornate di martedì con gli stessi orari. Non sono escluse sessioni serali o mattiniere. Di seguito i costi per la stagione 2011: Lezioni collettive: 1 lezione da 90 minuti = 12 euro, 10 lezioni da 90 minuti = 100 euro, 20 lezioni da 90 minuti = 180 euro, Stagionale 2011 ragazze = 150 euro, Stagionale 2011 ragazzi e adulti = 250 euro. Lezioni private: 1 persona = 25 euro/ora/persona, 2 persone = 20 euro/ora/persona, 3 persone = 15 euro/ora/persona Che “aria tira” nel mondo dello skate a tuo parere, è uno sport in espansione? Dopo tanto tempo che faccio parte e seguo il movimento skate in Italia è sempre difficile capire se lo sport è realmente in espansione. Non essendoci un coordinamento nazionale, solo gli skateshop o ancora meglio i distributori di materiale tecnico possono sapere i numeri e l’andamento del mercato e di conseguenza se lo sport sia o meno in aumento. La mia impressione è che ci sia un lento miglioramento ma l’utenza potenziale potrebbe essere altissima, ne sono la prova quelle poche realtà in Italia dove troviamo importanti skatepark, eventi rilevanti o associazioni bene strutturate che organizzano ad esempio attività di promozione o corsi, qui il numero di praticanti e di “simpatizzanti” al mondo della tavoletta è impressionante. Finché le istituzioni non daranno la giusta importanza a questa disciplina l’espansione continuerà ad essere lenta e difficoltosa, abbiamo bisogno di nuovi e validi impianti, questo ritengo sia alla base di tutto per fare aumentare i numeri dello skateboarding nostrano.
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ITW
txt: Enrico Santillo | ph: courtesy Analog
NICOLA BRESCIANI LA SUA FORTE DEI MARMI E IL SUO SURF STYLE
Polivalente ed efficace, due parole che da tempo associo alla persona che vi sto presentando. Rider di successo, regista di surf movie e direttore tecnico dell’Analog 3/4 Surf Challenge. Questo è Nicola Bresciani e in questa intervista ci svela un pò di cose riguardo il suo conto. Ciao Nicola, spiegaci qual’è il tuo ruolo all’interno del surf Italiano, dopo la tua gloriosa carriera da rider... Non vorrei parlare di un ruolo, non voglio prendere una posizione nei confronti degli altri, preferisco dire che seguo la mia passione per il surf e “coltivo” ogni giorno i miei sogni, senza mai mollare. Parlami dell’Analog 3/4 Surf Challenge? L’Analog 3/4 Surf Challenge oltre ad essere una gara di surf è un evento concepito per coinvolgere surfisti e spettatori. Da quattro anni fa parlare di se; per le sue onde, per l’organizzazione, per l’energia che trasmette a tutti e per le novità che ogni volta presenta. Quest’anno, alla sua 5° edizione, le sorprese saranno molte. Per due anni è stato il primo surf contest Italiano a svolgersi in diurna e notturna. La location e il Pontile di Forte dei Marmi, ci continuano a sorprendere per le onde che si vengono a creare. Inoltre l’organizzazione della 3/4 Surf School di Forte dei Marmi, ha fatto si che l’evento per 4 anni consecutivi fosse sempre organizzato al meglio delle condizioni. Non voglio dirvi altro, preferisco che veniate per vedere e capire con i vostri occhi e la vostra mente, che l’Analog 3/4 Surf Challenge è l’evento di surf da ricordare. Il waiting period è dal 01 Giugno al 31 Luglio. Cosa significa un contest di questa importanza e quanti mesi prima inizi ad organizzarlo? Portare avanti un evento del genere comporta tanta dedizione, pazienza e sopratutto una conoscenza del surf spot molto approfondita. Quando si parla di gare di surf nel Mediterraneo, si rischia di passare mesi ad aspettare la mareg-
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giata giusta e molte delle volte le condizioni non risultano come previste. Organizzare al meglio questa gara è sempre un’impresa ardua, e per ora Dio Nettuno, ci ha sempre supportato al meglio. Altro aspetto fondamentale è tutto lo staff organizzativo e la giuria selezionata per dare la massima efficenza. Le tempistiche per l’organizzazione sono del tutto variabili e molto dilatate. Come e da dove è nata l’idea della sua realizzazione? Tutto è nato dall’esigenza mia e di Analog di creare una gara di surf che uscisse al di fuori di qualsiasi schema. 5 anni fa decisi di non partecipare più alle gare nazionali, forse per l’età e forse perchè avevo bisogno di nuovi stimoli. Analog a differenza degli altri brand mi ha dato la grande possibilità di dare sfogo alla mia creatività. Così, grazie al suo importante supporto è nato l’Analog 3/4 Surf Challenge. Quanto è importante la città di Forte dei Marmi per il surf e quanto è importante il surf per la città di Forte dei Marmi? Il pontile di Forte dei Marmi è il fulcro del surf versiliese. Per anni fucina di grandi atleti che hanno segnato il surf Mediterraneo, ed è forse il surf spot più conosciuto in Italia. Il comune di Forte dei Marmi ha capito che il surf crea movimento turistico e ha sempre cercato di supportare ogni iniziativa mirata a pubblicizzarlo, pur non essendone la sua fonte primaria. Cosa è per Nicola Forte dei Marmi? Forte dei Marmi è il luogo dove sono nato e cresciuto, infiniti ricordi mi legano al pontile e recentemente è il posto dove ritrovo i miei amici durante le mareggiate.
Un aggettivo per descriverla? Fiabesca, tutto è perfetto, pure le onde. Quali sono le differenze del surf italiano di ieri rispetto ad oggi dal punto di vista di Marketing? A mio parere il surf in Italia si è evoluto tantissimo in questi ultimi 30 anni, migliaia di surfisti; Centinaia di brand, eventi, progetti, portali web, concorsi e tanto altro ancora. Se parliamo di Marketing, ho notato che si potrebbe fare di più e sarebbe opportuno che le aziende investissero in maniera concreta sui giovani e sui progetti innovativi. Il Marketing che viene fatto nel “surf italiano” non è cambiato molto, e non è un argomento facile. Sicuramente le aziende di livello Internazionale puntano sempre di più sul web che ormai sta invadendo la nostra vita. L’Italia su questo va un pò a rilento. Gli eventi ci sono sempre stati, ora se ne fanno di più, ma si sa, quando c’è quantità non c’è qualità. Vorrei vedere più progetti, collaborazioni finalizzate a promuovere il surf nel Mediterraneo ed eventi ben pensati e organizzati al meglio. Dall’ultima intervista fatta su likemilk.com, Mediterranean Surf Culture “Collection” era solo un progetto, invece oggi che cosa è? Oggi è una realtà concreta e all’avanguardia che coinvolge tutta la scena del surf Mediterraneo, surfisti, appassionati e curiosi di questo sport. Come mai la scelta di farla FreePress? Semplice, ritengo giusto che chiunque possa avere tra le mani un prodotto fatto per mostrare il Surf nel Mediterraneo. Invece da cosa nasce la scelta di fare anche un sito internet? Il web è il fu-
turo, stiamo sempre andando verso quella direzione. Nei prossimi anni tutto ruoterà intorno ad Internet. Per noi è importante poter raggiungere chiunque con la nostra informazione, il web è lo strumento perfetto. Avanty, cosa è, cosa è stato e cosa sarà? Avanty fa parte della storia del surf Mediterraneo. Abbiamo unito fotografi, filmer e artisti del panorama surfistico italiano, in un collettivo per portare avanti un progetto finalizzato alla realizzazione di un book fotografico e dvd, con immagini, foto e video di alta qualità.Nessuno finora aveva realizzato un prodotto del genere in Italia, permettendomi di dire che siamo stati i primi e sopratutto direi inimitabili. Consiglio a tutti voi di vederlo, in modo da capire realmente l’ottimo lavoro svolto. Molte produzioni video di action sport faticano ancora per trovare sponsor e budget, per Avanty è stata la stessa cosa? Per fortuna no, Avanty è stato totalmente finanziato da una produzione extrasettore. Avete intenzione di produrre un nuovo surf movie? Al momento abbiamo diversi progetti in fase di sviluppo, ma preferisco non parlarne troppo. I fatti sono il nostro forte. Tirando le somme: Chi è Nicola Bresciani? Un surfer professionista, un’editore o un video produttore di surf movie? Nicola è un ragazzo come tanti altri, che ha trasformato la sua grande passione per il surf in un percorso professionale finalizzato a promuovere questo sport. Cosa ne pensi del nucleare? Ci sono varie opinioni riguardo al nucleare. Può essere una risorsa positiva o negativa, dipende da come viene gestita.
Matteo Moggi
txt: Nicolò Balzani | ph: Denis Piccolo + Roby Bragotto
RANDOM+COLDFOCUS +DIFFERENT VISION IL VIDEO POKER DI SEQUENCE
Sono rimaste in tre e tutte e tre hanno scelto Sequence e le testate del gruppo JPG per farsi conoscere in giro per l’Italia e l’Europa! Stiamo parlando, ovviamente, delle video produzioni italiane in tema di snowboard, Random Video, Cold Focus Production e Different Vision Production aka Garbage. A questo filotto di nomi non bisogna dimenticare di aggiungere, Bad Quality Production, casa di produzione video internazionale che presenta una crew di rider sudamericani e spagnoli super spessi! Quindi possiamo dire che quest’anno Sequence ha calato il poker, o meglio un video poker vincente! Ma partiamo con l’ultima arrivata in casa JPG Edizioni, la new entry dell’ultima ora, cioè Cold Focus. La produzione realizzata da Matteo Maggi è giunta al suo quarto video snowboard (quarto, se si considera anche il documentario “Siberia Teaches”) e, dopo il successone di Transitmies lanciato questo inverno, ha già pubblicato il teaser del nuovo video, su likemilk.com e coldfocus.it , intitolato “Ashley”. Ogni video Cold Focus ha come location la Finlandia, patria di adozione di Matteo, con i suoi street spot sempre più improponibili, quasi impossibili, e con rider finnici che non si tirano mai indietro. Il pregio di questa produzione è stato, ed è quello, di riuscire creare una miscela esplosiva in salsa italiana. Grazie al talento di rider scandinavi e quello di due rider nostrani, Stefano Bergamaschi e Stefano Benchimol aka Benky, i video targati Cold Focus hanno trovato estimatori ben oltre al confine italico. Quest’anno, a giudicare dai rumors e dal teaser di “Ashley”, ci saranno parecchi nuovi street spot cittadini dove i rider hanno realizzato manovre sempre più azzardate e preso botte al limite del ricovero ospedaliero. Le qualità di filmer di Matteo, non sono passate inosservate, e quest’anno ha girato ben 5 puntate del programma dedicato agli action sport “Believers” in onda su Deejay Tv! La cosa rende pieno d’orgoglio lui e la JPG Edizioni. Ricordiamo che “Ashley” sarà on line nella versione full a partire da quest’autunno, circa fine settembre, su likemilk.com e Cold Focus.it. Eccoci arrivati ai cattivi ragazzi di Garbage che, da un anno circa, hanno ribattezzato la loro produzione Different Vision Production, con la cabina di regia sempre affidata al buon “vecchio” Marco Morandi aka Jhonny. I rider protagonisti sono gli
VIDEO REVIEW
Random Crew + Alessandro Miniotti
Arturo Bernardi
storici della Garbage Family (Jhonny, DDP, Matte Ferraris e Tuberosa) con qualche new entry (Federico Jovanovich aka Scienza). La novità del progetto video 2011, battezzato “Believers”, è sicuramente lo spirito totalmente indipendente e free, niente sponsors e quindi niente obblighi! I ragazzi hanno voluto così esprimere se stessi al 100%, senza dover rendere conto a niente e nessuno e questo sicuramente significa coraggio e spirito di iniziativa, quello stesso spirito d’iniziativa che gli ha portati a superare i confini fino ad arrivare in America. Negli States hanno visitato i famigerati park della zona di Mammoth Mountain, accompagnati dalla macchina fotografica di Roby Bragotto, che offrirà così ai lettori di Sequence un punto di vista d’eccezione di questa ennesima avventura della Garbage Gang! Anche in questo caso il video sarà visibile dalle prime settimane d’autunno su likemilk.com! Visto che gli ultimi saranno i primi, abbiamo lasciato questo onore a Mr. Alessandro Miniotti aka Killer il papà di Random Video! Quest’anno Killer, grazie all’ottimo lavoro degli anni precedenti e ad un numero sempre crescente di sponsor, ha avuto veramente tantissimi rider con cui girare, molti di più rispetto agli anni passati, con nuovi nomi del calibro
Marco Jhonny Morandi
di Munny e Lollo Barbieri! I ragazzi non si sono risparmiati, così come il regista che ha girato tutta l’Italia alla ricerca della powder, senza abbandonare la location più amata da tutti, Argentera, la piccola Alaska. Nella località del cuneese, le motoslitte della crew sono andate a scovare ogni più piccolo angolo di powder senza lasciare nessun trick intentato. Il titolo del prossimo capitolo by Random ancora non si cono-
sce, poco importa, perché la qualità delle immagini, dell’editing e, ovviamente, delle video part sembra non aver paragoni… e i rumors raramente sbagliano! Il dvd del video Random dovrebbe uscire con il numero di Sequence di novembre in occasione della fiera di Skipass di Modena e, come di consueto, le video part verranno postate durante tutto l’arco dell’anno su likemilk.com… sempre e solo su likemilk.com!
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TRADESHOW
txt: Nicolò Balzani
ALESSANDRO MARCIANO’ ITALIA SURF EXPO’ Nel 1° numero di The Pill, avevamo intervistato il papà della più grande fiera in Italia di sport invernali. In questo 4° ed estivo numero invece, abbiamo pensato di intervistare il papà della più grande fiera italiana di board sport acquatici. Il suo nome è Alessandro Marcianò, ideatore ed organizzatore dell’Italia Surf Expo. Ciao Alessandro, raccontami chi sei e cosa fai? E’ un piacere rispondere a quest’intervista. Che dire di me? Sono una ragazzo di 38 anni, che ha iniziato a fare surf all’età di 26 anni. Questa passione è cresciuta con me negli anni grazie alla possibilità che ho avuto di viaggiare molto e di scoprire luoghi diversi e bellissimi dove poterlo praticare. Ciò mi ha portato a trasformare questo sport nel mio lavoro attuale ossia l’ideatore/organizzatore dell’evento “Italia Surf Expo” e di altri eventi sempre legati al surf. Cosa è l’Italia Surf Expo? Oggi il Surf Expo rappresenta l’evento più conosciuto nel panorama nazionale per la promozione dei water-board-sport in termini storici (13 edizioni), di media coinvolti e di affluenza di pubblico. Dove e quando si svolge? L’evento si svolge in estate, l’edizione 2011 sarà dal 29 al 31 luglio ad ingresso gratuito, presso la spiaggia di Santa Severa vicino Roma. Come mai la scelta di questa location? Questa location è molto adatta al nostro evento per diversi motivi. In primis perchè questa zona è riconosciuta come “altamente surfistica”, la vicinanza del main-spot Banzai si sente molto. Poi perchè è una spiaggia fatta di sabbia, e come saprete Santa Marinella non ne dispone molte, e questo rende il luogo facilmente accessibile sia a livello organizzativo che per la comodità delle persone, poi per la vicinanza (solo mezz’ora di auto da Roma) e, infine, ma non per ordine di importanza, per la bellissima posizione ai piedi del Castello Odescalchi. Parliamo un po’ di numeri, quanti visitatori ci sono stati durante la scorsa edizione? La scorsa edizione sono venuti a trovarci malgrado le condizioni climatiche avverse del primo giorno, ben 20.000 visitatori, sicuramente un’ottima soddisfazione! Chi sceglie di visitare l’ISE? Il target è
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molto diverso. Si va dai riders, ai bambini, alle famiglie, alle persone di una certà età, ma soprattutto ai giovani che vedono in questo evento la possibilità di avvicinarsi alla culura del surf e di provare in prima persona gli sport da tavola. Da quando è nato fino ad oggi, cosa e’ cambiato all’interno di questo evento? E’ cambiato l’obiettivo della manifestazione in quanto si è passati da una comunicazione prettamente riservata al settore ad un’apertura in senso trasversale ossia rivolto ad un pubblico più vasto. Attualmente lavoriamo al coinvolgimento dei media più importanti per la comunicazione di massa capaci di far crescere il movimento intero. Lo scorso anno abbiamo avuto la visita delle troupe di tutti i TG nazionali (Rai, Mediaset e Sky) con servizi speciali importanti. Parlami delle novità dell’edizione 2011? La novità più grande sarà sicuramente la componente musicale vista
la concomitanza con il tour estivo di Radio 105, e il grinch air contest in notturna. Oltre alle sempre richiestissime academy di surf, wind e sup. Mentre a grande sopresa, come nella passata edizione con Mr. Sunny Garcia, la presenza di una leggenda vivente del surf che scoprirete solamente venendoci a trovare! Quali brand saranno presenti? Saranno protagonisti alcune tra le migliori marche di settore e affiancati da grandi sponsor nazionali. Alcuni esempi possono essere, Hot Buttered, Rip Curl, Lightning Bolt, Emu, Alala, Surf Lab, Surf to Live, Hobie, 69 Slam, Starboard, Nalsh, Semente Surfboard, Oglo, Jimmy Lewis, Cool Shoes, Cobian, Surf 69 e tantissimi altri brand per ora segreti! Parlami dell’ISE Film Festival, come funziona e quali produzione video partecipano? L’ISE film festival consiste nella proiezione, in 3 serate, delle migliori produzioni video-surf di livello mondiale sul più grande “schermo-
wall” d’Italia. Negli anni abbiamo proiettato i cult movie come “Un Mercoledi da Leoni”, “Point Break”, “Dog Town & Z Boys” e molti altri. Ma ultimamente stiamo cercando produzioni indipendenti, sempre di alto livello. Lo spettacolo è assistere a queste proiezioni... Immaginate di vedere un cult movie seduti in spiaggia con una birra in mano su uno schermo enorme come in questo caso, il muro intero del suggestivo castello di Santa Severa! Perchè scegliere di visitare l’ISE? Perchè è un luogo dove trascorrere tre giorni all’insegna del divertimento, dello sport, dell’amicizia, dello spettacolo tutto rigorosamente gratuito. Consigliato a chi vuole vivere forti emozioni. Il tuo rapporto con questo sport? Il surf è la fonte d’ispirazione per la mia vita quotidiana, anche se purtroppo in questo periodo c’è una piatta assurda! Completa con un’aforisma che ti descriva? Meglio osare per se stessi e non essere giudice degli altri.
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txt: Nicolò Balzani
SERGIO CANTAGALLI DIVERTIRSI TRA LE ONDE Da più di vent’anni gestisce eventi e una delle scuole di wave riding più importanti d’Italia. Tutto quello che realizza ha il solo compito di arricchire gli sport che ama, vissuti in ogni sua sfaccettatura sempre e solo al 100%. Lasciamo a lui stesso il compito di presentarsi ai pochissimi amanti degli action sport che non lo conoscessero ancora! Chi è Sergio? Nasco come atleta, anche se il mio livello non è mai stata molto performante, ed come coordinatore del Team Italia di Windsurf in giro per i contest mondiali, soprattutto come supporter di mio fratello che era tra i top rider del mondo. In seguito ho iniziato a coordinare gli eventi a livello di giuria di Coppa del Mondo e nel 91 ho organizzato il mio primo contest di una certa importanza, prima gara di Coppa del Mondo a Torbole. Con la nascita TWA sono passato alla gestione e all’organizzazione della produzione media sempre di Coppa del Mondo, una grande esperienza lavorativa che mi ha segnato molto. Da quel momento sono partiti una lista infinita di eventi che ho iniziato ad organizzare e seguire. Come è nato il tuo amore per il surf/kite e wind? Dalle spiagge romagnole seguendo mio fratello, poi il tempo passato alle Hawaii mi ha
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portato a scoprire le altre discipline dove ho imparato il surf e, solo recentemente, ho iniziato con il kite grazie all’apertura della mia prima scuola nel 99. Io mi sveglio la mattina ed in base alle condizioni scelgo l’attrezzatura con cui sfidare le onde. Cerco di interpretare la giornata a seconda delle condizioni e da come mi sento… questo è per me il piacere di divertirsi tra le onde. Come riesci a conciliare la tua passione con la tua attività di organizzatore? Cerco di fare ciò che mi piace e che ritengo valido per promuovere lo sport. Non organizzo eventi solo per lucro, se non trovo una forma di divertimento ed un modo di promuovere lo sport tra gli appassionati preferisco lasciar perdere. L’utilità dei tuoi eventi? Lo devono vedere gli altri! Se prendo in esame la Capo del Capo, iniziato nel 2005, nata con lo scopo di sviluppare
l’ambiente del wave riding, oggi è diventata una delle manifestazioni di wave riding più importanti e ha sicuramente centrato il suo obiettivo. Oggi esiste un circuito nazionale di windsurf, ed anche questo ha permesso di accrescere una cultura legata a questi sport, fino a qualche anno fa quasi inesistente. Attraverso queste iniziative portiamo atleti giovani a farsi conoscere e rinnoviamo lo sport. Altri eventi come il San Teodoro E-Vento e l’Open Water Challenge sono, invece, più diretti alla massa, realizzate con un grande
spirito di partecipazione, dove vengono realizzati concerti, musica e offriamo stand per aziende che propongono le loro novità… insomma creare un luogo di ritrovo per tutti gli amanti del wave riding. La tua scuola Surf Concept? Nasce nell’86, quando sono arrivato a Vieste sulla Spiaggia Lunga e, anche se avevo una scuola sul Garda, ho deciso di accettate la sfida visti, soprattutto, i successi dei nostri primi week end. Coraggiosamente decisi di chiedere matariale a Fanatic che mi aiutò fornendomi 5 tavole e da
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quel momento partì tutto. Perché la scuola? Intanto non c’era una scuola in un’area importante come quella di Vieste e ce ne era bisogno. La scuola rispecchiava il mio stile di vita e la mia vita era il surf, quindi riuscire a vivere di quello che mi piaceva fare era il top. I programmi attuali della scuola? Noi abbiamo due centri sportivi a Vieste: a Capo Vieste e uno Spiaggia Lunga. Entrambi sono all’interno di due strutture ricettive grandi ed importanti, ed in entrambi insegnano tutte le discipline con docenti polivalenti dal windsurf al surf fino al kite anche se, negli ultimi anni tutti, abbiamo avuto ottimi risultati, sullo Stand Up Paddling (Sup). Con il Sup riusciamo a portare le persone a fare delle vere e proprie escursioni e scoprire il Gargano. Quest’anno punteremo tanto sui corsi per bambini, grazie alla nostra tecnica sviluppata proprio sulle caratteristiche fisiche e di apprendimento dei più piccoli. Il surf a Vieste? Purtroppo c’è poca
regolarità e funziona solo su chiamata a seconda delle condizioni. La clientela su quali sport si indirizza? 60% wind, 35% kite, 15% surf e sup. Ma la crescita esponenziale prevista per i prossimo futuro è nettamente a favore del kite che anche se è più difficile del wind sta piacendo parecchio. Anche il Sup ha margine di crescita notevoli, bisogna pensare che il windsurf è la bicicletta del mare e il Sup è quel meccanismo che porterà la gente ad approcciare il mare ma avrà un grandissimo sviluppo. La clientela è incremento, se si può dire? È in incremento ma non posso dire una percentuale. Ma si può dire che c’è una crescita ed interesse giovanile. La percentuale uomo/donna/bambino? 60% uomo, 20% bimbo, 20 donna. Un tuo motto e della scuola? Mai mollare! Imparato alle Hawaii in tutti i sensi… rimanere sempre attaccato all’attrezzatura e questo mi è servito anche nella vita.
L’unico catalogo Freepress stampato in 26.000 copie distribuito in 480 snowshop!!! In distribuzione a Settembre. Vi Aspettiamo a Les2Alpes per la Sequence Week!!!
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txt: Nicolò Balzani | ph: Denis Piccolo
CAMP
ERIKA FACCIOSNAO SNOWBOARD CAMP Facciosnao, un camp e un marchio con un crescente successo estate dopo estate e che, anche quest’anno, ospita la Sequence Week by JPG Edizioni. Erika Guareschi è la sua leggendaria capa, ecco cosa ci ha raccontato alla vigilia di un’altra fantastica stagione a Les Deux Alpes! Dieci anni fa sognavi Facciosnao come è oggi? Oppure cambieresti qualche cosa? La gioia delle cose consiste nel lavorarci, quindi non immaginavo nulla, ero impegnata sul presente come ho detto con gioia e i risultati si sono visti. Facciosnao è ormai un marchio affermato quanto ti sei divertita a farlo crescere e invece quanto è stata una “rottura”? Facciosnao è la mia creatura di sicuro è fonte di divertimento e grandissime soddisfazioni e interazioni, ovvio che più cresci e più la burocrazia mina il sorriso, ma non mi avranno mai. Che cosa è esattamente Facciosnao? Prova a spiegarlo in una frase o poco più. Facciosnao è un luogo, una casa, Facciosnao è Relax , Sport, punto d’incontro tra riders e artisti e fucina di idee. Come suddividete i compiti tu e il tuo alterego Poldo? Tu lavori e lui gioca a golf? Vedo che conoscete Poldo! L’anno scorso nel periodo estivo sono stata in America per 2 settimane, Poldo è rimasto da solo a tirare avanti la baracca, quando sono tornata era tutto apposto! Buuuuuuuu! Come è andata la vostra (prima?) esperienza invernale a San Martino di Castrozza? Siamo più che soddisfatti. Un inverno sotto la direzione
CARTA D’IDENTITA FACCIOSNAO: LUOGO E DATA DI NASCITA: Torino ottobre 1993 ANNI: 1993 – 2011 = 18 GENITORI: Erika Guareschi, Paolo Testa e Sig. Nilson RESIDENZA: 2 Alpes, Hossegor, San Martino di Castrozza SEGNI PARTICOLARI: Una casa aperta a tutti SESSO: 65% uomini 35% donne RIDERS: 65% park rider 35% principianti
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di Alberto Farronato, che con la sua professionalità si è impegnato molto con ottimi risultati. Non era facile! Quale è il motto di quest’anno di Facciosnao? Alla Sequence Week “Più Limoncello per tutti!” Cosa differenzia il vostro camp dagli altri? Noi abbiamo una struttura tutta nostra, dove puoi arrivare e partire quando vuoi, a differenza di altri camp che sono costretti a prendere le case dalle agenzie da sabato a sabato. Il forte link con i nostri sponsor e riders condisce tutto come in un piatto ben riuscito. Cosa ti ha insegnato, in tutti questi anni, lavorare per un tuo progetto come quello di Facciosnao? Beh! E’ stato un bel dare e avere, per una donna poi in un ambiente di “maschietti” il percorso è stato un po’ più difficile ma pieno di soddisfazioni, gli insegnamenti sono stati: il pieno rispetto del cliente, il mantenere le parole date e tolleranza a 360°, come diceva Che Guevara “Dura senza perdere la tenerezza”...suggeritami da chi questa frase?! Immaginate! Il Team per quest’estate da chi è composto? Io (Erika) Poldo (purtroppo) il Sig. Nilson, Alberto Farronato, Max Bubba Ferro, Fabio Onorino, Zappa e Lollo Barbieri con il 3b Camp, Giacomo Kratter con la sua squadra, Markino Grigis, la Maiocco e Piller Family,Yes Snowboard Camp di Guido Salassa, il Club di Pila di Alessio Bazzana, i golfisti Bergamaschi con Dima e la new entry Ale Foglia, tutto il nostro staff, Filippo e Munni con Simone Zannerini del Fiat Freestyle Team, la Vans Crew, Nitro e i Nitro Warrios di Andi, poi il ritorno di Mattia Bonaguro con cui abbiamo un progetto Surf. Si può dire che la Sequence Week sia cresciuta con Facciosnao e viceversa? Il termometro della crescita sono le feste finali! Direi che siamo
cresciuti assieme che dici? Cosa hanno in comune le testate della Jpg con il mood di Facciosano? Dio li fa e poi li accoppia! Provate a mettere assieme il mio carattere, quello di Poldo, Murio, Denis e Paolo! Camera Cafè sono dei dilettanti a confronto. Les 2Alpes i pro e i contro della stazione francese. 2 Alpes ha creduto subito sullo snowboard e ci ha visto lungo, e un ottimo connubio tra sport e relax a pochi passi dall’Italia, non riesco a trovare dei contro. Il rider a cui sei più affezionata… un solo nome e perché? No! Li ho visti crescere tanti se non tutti, mi affeziono sempre ai più piccoli, che come tutti i cuccioli poi crescono ma non mi dimenticano, vedi Markino! Il ricordo più importante in tanti anni di camp? Il giorno che mi hanno portato a vedere lo Snaocafè e la nostra struttura nell’estate del 1997, è stato amore a prima vista! Quanto è cambiato e quanto si è implementato il business di uno snowboard camp come il tuo? Più soldi al
commercialista cribbio... e non solo a quello italiano anche a quello francese! Quanta gente passa annualmente sotto il tetto del vostro Chalet ogni estate? In estate circa un migliaio! Con Poldo vi siete specializzati anche nell’organizzare eventi cosa avete in futuro? Abbiamo in cantiere un altro evento alla Mole Antonelliana per novembre, la mostra itinerante FIAT Freestyle Team Picuters Awards, i test Drive FIAT assieme ai test Nitro, a settembre di nuovo lo Street Golf e anche un segreto che non si può dire. I vostri partner per questa stagione? Squadra che vince non si cambia. Il FIAT Freestyle Team è sempre attivo e presente, faremo la FIAT Week assieme a Bliss e Level, con Nitro il legame è sempre più stretto e fruttuoso, con Vans i sentimenti sono sempre più vivi, i nostri sguardi saranno protetti dagli Smith Optics visto che ormai siamo pronti alla partenza faremo le valigie e zaini Eastpak. Un abbraccio a tutti Erika!
txt: Enrico Santillo | ph: Ale Tacco & Damiano Levati
SUP NASCE UN NUOVO BUSINESS ???
NEW BUSINESS
Robby Naish
In uno dei suoi diari l’esploratore James Cook racconta di aver osservato, nel lontano 1778, alcuni abitanti delle isole Hawaii navigare in posizione eretta su grosse e lunghe tavole. Altre fonti invece, ci svelano che negli anni ‘50, nell’isola di Waikiki, alcuni pescatori diedero vita a questa nuova forma di surf. Intorno a quegli anni sui quotidiani locali si incominciarono a vedere le prime foto di surfisti in azione, scattate da varie angolazioni molto vicine al soggetto. Con il SUP, fu scoperto uno strumento di lavoro, un nuovo modo per entrare a contatto diretto con il surfista e una differente interpretazione del Surf. Da lì nacque il SUP originariamente soprannominato “Beachboys Surfing”, che con il passare degli anni fu modificato e reso più stabile grazie agli studi di Laird Hamilton e Dave Kalama, storici surfisti degli anni ‘70 e leggende viventi del surf mondiale. Oggi, il SUP è uno sport acquatico affermato in molte parti del mondo
e in forte crescita anche qui in Italia. Sempre più curiosi e appassionati delle discipline Surf e Windsurf si avvicinano ad esso, e le grandi aziende produttrici, non possono far altro che essere alla continua ricerca di nuove tecnologie e materiali per accontentare una richiesta sempre più massiccia. Il suo successo è sicuramente dovuto dal fatto che lo Stand Up Paddling, è una disciplina che accomuna sia esperti di Boardsport acquatici che principianti. Un semplice approccio iniziale, un movimento fluido e morbido come un vero e proprio esercizio di fitness, la possibilità di cavalcare anche le onde più piccole, sono le principali caratteristiche di questo sport. Le tavole si differenziano in base alle condizioni di utilizzo.“All Round” per acqua piatta e lunghe passeggiate, “Fun” più versatili e ideali per surfare onde di medie dimensioni e le “Shortboard” dedite a situazioni piuttosto impegnative, consigliate esclusivamente a professionisti ed
Robby Naish
Robby Naish
esperti. Tecnologicamente più avanzate rispetto ad una normale tavola da Surf, le tavole da SUP si costruiscono generalmente con un composto di polistirolo, fibra di vetro e una speciale resina. Inoltre possono raggiungere dimensioni 2 o 3 volte maggiori rispetto a quelle del Surf. Prendendo d’esempio una Fish Board che difficilmente arriva a sfiorare i 6’ (piedi) di lunghezza, le tavole da SUP partono generalmente da una base di 9’2” fino ad un massimo di 11’2”. Il costo, dell’attrezzatura per chi si vuole avvicinare al SUP, si aggira da 900 a 1.200 euro per la tavola e da 200 a 500 euro per la pagaia. Oltre al fattore tecnico, in questo articolo, abbiamo sondato l’opinione di negozianti, produttori ed esperti del settore, a riguardo di questa interessante disciplina. Dopo una lunga ricerca e varie interviste, il 63% degli utenti intervistati danno il SUP
in espansione per i prossimi anni, anche se attualmente in Italia ci troviamo in una fase iniziale dove si sta ancora investendo in questa disciplina, si prospettano, infatti, ottime possibilità di guadagno future. Il rimanente 37% invece, afferma l’esatto contrario, ovvero che non sarà di certo uno sport di massa e che ci saranno basse possibilità di guadagno future. Per via della differente cultura non possiamo paragonare l’Italia a luoghi come Hawaii, Polinesia o California, dove il SUP e le altre discipline legate agli “sport da onda” riscuotono da sempre enorme successo e garantiscono ampi profitti. Nonostante tutto abbiamo riscontrato negli ultimi anni, una crescita d’interesse esponenziale da parte dei media e dell’aziende extrasettoriali, questo ci fa ben sperare in un cambiamento radicale futuro.
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txt: Enrico Santillo | ph: Courtesy RRD
BRAND
RRD L’AZIENDA A CONDUZIONE FAMILIARE Un’azienda forte, con un’immagine forte e un patron forte. Si, proprio così, la RRD grazie al suo stile 100% made in Italy e Hawaii, vola ad alta quota. Roberto Ricci titolare e brand manager dell’azienda, ci svela gli ingredienti segreti di questa succulenta e prelibata ricetta... Ciao Roberto, raccontami la storia della RRD... Roberto Ricci Design nasce nel 1989 a metà tra l’isola di Maui, alle Hawaii, e la Toscana. Io allora ero un atleta di coppa del mondo di windsurf, disegnavo e costruivo tavole da windsurf per soli professionisti nel mio laboratorio artigianale di Grosseto. Il marchio è inizialmente stato registrato come RRD Roberto Ricci Designs, Italy-Hawaii, a dimostrazione del connubio tra la tradizione surfing tipicamente hawaiana e la tecnica e la creatività italiana del mio team. Nel 1993 c’è stata la vera svolta ed è nata una vera e propria azienda che nel giro di 10 anni è diventata una delle aziende di spicco nel settore windsurf e kitesurf. Quante persone lavorano all’interno della RRD? La RRD è nata come azienda a conduzione famigliare. Oggi anche se siamo inevitabilmente cresciuti, continuiamo a lavorare con lo stesso spirito di piccola azienda che si confronta con le grandi aziende del mercato. In linea di massima in RRD sono impiegate una ventina di persone, fra dipendenti e collaboratori esterni. L’azienda è strutturata su 3 blocchi: la Custom Factory, è il laboratorio dove vengono realizzati internamente tutti i prototipi di tavole, che una volta provate e approvate vengono avviate alla produzione in serie. La produzione in serie di tavole, vele e kite viene poi effettuata esternamente in Tahilandia e China, dove un nostro collaboratore provvede a controllare che la produzione segua le nostre di-
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rettive. Il reparto commerciale segue la produzione dei prodotti di serie e organizza la distribuzione e triangolazione ai vari distributori nazionali, oppure l’importazione diretta presso il nostro magazzino, che rappresenta un pò il 3° blocco della nostra azienda. Un vero e proprio polmone per tutti i distributori europei. Per ognuno di questi blocchi c’è un responsabile che comunque fa riferimento a me, in quanto ancora oggi mi piace essere presente personalmente all’interno di ogni scelta che viene fatta in RRD. Quale tipo di prodotti producete? Produciamo tavole e vele da windsurf, tavole e ali da kitesurf, e poi tavole da surf e SUP e tutta la parte accessori legata alla pratica di questi sport. Dove vengono prodotti? Come ho già detto, i prototipi delle tavole vengono realizzati a mano nel laboratorio di Grosseto, mentre la produzione viene fatta in Tahilandia e China. Per quanto riguarda ali da kite, vele e accessori, questi prodotti vengono progettati e disegnati su file in Italia, ma poi vengono prototipati e prodotti diretta-
mente in Cina. Da quest’anno inoltre, siamo orgogliosi di poter dire che abbiamo avviato una collaborazione con un’azienda italiana. Loro sono specializzati nella lavorazione dei materiali composti e realizzeranno per noi, una serie di tavole da kite ad altissima tecnologia. Ritenete che la grafica sia un punto di forza per il prodotto? Sì, la grafica da sempre rappresenta una delle caratteristiche e dei punti di forza dei nostri prodotti. Noi abbiamo addirittura coniato un nuovo termine per descrivere i nostri prodotti: Perf-romance, che è la fusione fra la parola performance e romance. Un prodotto non deve semplicemente essere performante, ma deve essere in grado di trasmettere sensazioni anche solo guardandolo. Il mercato mondiale come sta andando? Il mercato a livello mondiale ha risentito pesantemente della crisi economica e molti big player hanno subito fortemente questa situazione. Per fortuna, noi siamo riusciti a mantenere le nostre quote di mercato grazie al continuo investimento su ricerca e
BRAND
“Il tocco finale che rende questo articolo ancor più innovativo è la possibilità di sostituire la parte esterna del frame: in questo modo sembra di avere due maschere di colori diversi!”
sviluppo. Questo ci ha permesso di affrontare i mercati in burrasca con prodotti azzeccati anche grazie allo spazio lasciato libero dalle grosse aziende in difficoltà. Il nostro bilancio continua ad essere positivo e le prospettive di crescita continuano ad essere buone. Dei team RRD invece, cosa mi dici? Nell’ambito dei nostri sport è molto importante avere atleti che dimostrino quanto il materiale di serie sia performante, e la cosa è diventata ancora più importante da quando anche nell’ambito delle competizioni professionali internazionali, si può utilizzare solo materiale strettamente di serie. Nel nostro team internazionale di windsurf abbiamo atleti come Finian Maynard, più volte detentore del record assoluto di velocità, che oggi si batte per conquistare il titolo di coppa del mondo di Slalom. Nella stessa disciplina abbiamo anche il francese Julien Quentel, che è sicuramente il giovane più promettente in assoluto. Nelle competizioni fra le onde invece, i nostri atleti di punta sono l’inglese John Skye, che svolge anche un im-
portante lavoro nella messa a punto dei materiali, e il canario Dario Ojeda. Nel kite abbiamo il francese Julien Kerneur, campione del mondo in carica della disciplina Race, lo spagnolo Abel Lago, uno dei più forti wave rider al mondo, e il francese Sebastien Garat, campionissimo della disciplina Freestyle. Inoltre un importante jolly del nostro team è l’italiano Luca Marcis, che sta vincendo il campionato italiano kite nella disciplina Racing. Si è piazzato al terzo posto in un’importante gara fra le onde in Sardegna, ed è anche un virtuoso della tavola da surf e da SUP! Perchè la scelta di creare un proprio team? La passione sicuramente è un filo conduttore del mio lavoro e delle mie scelte. Amo ripetere che “la passione è il mio lavoro e il mio lavoro è la mia passione!” Lo stesso discorso vale per il team, se non ci fosse una forte passione e un trascorso da atleta di coppa del mondo forse non si investirebbero tante risorse in un team del genere. Nello stesso tempo dal punto di vista commerciale è impor-
tante avere testimonial credibili, che possano portare sotto gli occhi di tutti, le prestazioni e le qualità dei propri prodotti. Windsurfing, Sup, Kiteboarding e Surf. Quale sport è più diffuso tra questi in Italia? Senza ombra di dubbio lo sport ancora maggiormente praticato è il windsurf, ma il kiteboarding continua a crescere, mentre le previsioni danno il SUP in esplosione per i prossimi anni. Quello che è sicuro è che quello dei board sport è un mondo ancora molto vivo, capace ancora di fare scoppiare passioni e fare sognare gli appassionati. Questo continua a farci ben sperare per il futuro. Per quanto riguarda l’Advertising quale tipologia avete scelto? Per sport come il windsurf si resta ancora molto legati alla carta stampata, mentre in sport più giovani come il kite, la pubblicità è più sbilanciata verso il web. Stesso discorso per quanto riguarda il SUP. La crisi economica invece, l’avete sentita? Chi più, chi meno, tutti quanti hanno risentito della crisi economica. Noi abbiamo avuto la fortuna di poter contare su una solida rete di distribuzione mondiale, che ci ha permesso di poter sfruttare alcuni mercati trainanti mentre altri erano fermi o in contrazione. Ora le cose sembrano essere in ripresa, ma la crisi ha cambiato molti equilibri. L’equilibrio con i rapporti con le banche, i fornitori, i prezzi delle materie prime, nella stabilità di alcuni mercati. Questo continuerà ad avere i suoi strascichi anche nel medio e lungo periodo. Cosa è cambiato da ieri ad oggi nel mercato dei board sport? C’è sicuramente stato un grosso sviluppo nei materiali, che adesso permettono anche all’utente medio di provare sensazioni e prestazioni un tempo riservate a pochi eletti. Adesso tutto è più performante, ma anche molto più facile. Concludi... La nostra passione ci permette di sintetizzare nei nostri prodotti un perfetto connubio tra pura performance sportiva e pura emozione, sentimento e romanticismo. “Non stop research and development” è lo slogan che rappresenta da sempre la filosofia del brand: Sottintende la passione per la ricerca e per lo sviluppo, con i quali è sviluppato, progettato e realizzato un prodotto RRD.
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DAILY DOSE
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THE PILL SKATE DECKS SELECTED
5BORO MODERN ART SERIES: MANHATTAN (8,3”X 31,5”)
5BORO MODERN ART SERIES: STATEN ISLAND (7,8”X 31,1”)
5BORO 5B EMPIRE (8”X 31,5”)
5BORO JOIN OR DIE (8,3”X 31,1”)
5BORO CINCO BARRIOS: SMALL CRUISER (7,5”X 30,5”)
5BORO HAPPY TO CRUSH YOU: LARGE COFFEE (8”X 31,5”)
MAGENTA TEAM BOARDS: GREEN (7,6”X31/8,1”X32”)
ALMOST DAEWON SONG: SIMPLY RUBBISH (8.0”)
BLIND MARIANO REISSUE (8.6”)
BLIND CRASH BLACK/WHITE (7.0”)
CLICHE EMBLEM JB GILLET (8”)
DARKSTAR SWARM ADAM DYET (7.875”)
DARKSTAR MIDKNIGHT NAVY/YELLOW (7.875”)
MURDER LOGO SERIES
ENJOI WIEGER MARTINI (8.25”)
JART LINEA BASIC
NOMAD KNIFE
NOMAD SKULL
NOMAD PRO MODEL
NOMAD PRO MODEL
SPEED DEMONS MOB MIXMASTER (7.75”)
MURDER PHEDORA
MURDER QUEEN ZOMBIE
MURDER MURDERHEAD
MURDER EL GORDO ELVEEZ
MURDER LONDON’S BURNING
MAGENTA MONUMENT SERIES: VIVIEN FEIL (7,9X31,5/8,2X32)
MAGENTA ANIMAL RACE: KENNY REED (7,75X31,5/8,1X32)
5BORO PlayWood Distribution Italia | +39 0828 355638 | www.playwood-distribution.com JART Comvert S.r.l. | via Scipio Slataper, 19 - 20125 Milano | jart@comvert.com | www.jartskateboards.com MAGENTA PlayWood Distribution Italia | +39 0828 355638 | www.playwood-distribution.com MURDER Green Records snc di Giulio Repetto | Via Giotto 10/12 - 35131 Padova | www.greenrecords.net NOMAD PlayWood Distribution Italia | +39 0828 355638 | www.playwood-distribution.com ALMOST Blast! Distribution | 0362 1855454 | info@blast-distribution.it CLICHE’ Blast! Distribution | 0362 1855454 | info@blast-distribution. it DARKSTAR Blast! Distribution | 0362 1855454 | info@blast-distribution.it ENJOY Blast! Distribution | 0362 1855454 | info@blast-distribution.it
THE PILL SURFBOARDS SELECTED
DAILY DOSE
7S SUPER FISH 5’9”- 6’6” € 490
7S SUPER FISH XL 6.8 - 7.3 FIBERGLASS € 558
7S UBER SMOOTH 7.10 EPOXY € 1030
AEREOFISH FLIPPER FISH 5’8
BEAR FISH 5.10 € 800
BEAR LONGBOARD BEAU COMP 9.1 € 1100
BEAR MINI MALIBU 7.4 € 800
MSF BY ROB MACHADO 5’9”-7’0”
MSF G2 BY ROB MACHADO
CHANNEL ISLAND THE WATER HOG 7’0”-8’11”
RRD MEZZA & MEZZA 6’1’’
RRD SCODONA 6’2’’
SANTA CRUZ 6’ 2” PUMPKIN SEED DEAD POOL
RUSTY JAVELIN 6’6”-7’0”
RUSTY SURFBOARDS PROJECT DESIGN AIDO
RUSTY SURFBOARDS RED LINE JOSH KERR 5’8”-6’6”
SANTA CRUZ 5’ 8” PUMPKIN SEED ROB TIKI
SANTA CRUZ 6’ 0” STYLEMASTER LARRY BERTLEMANN
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txt & foto Nicolò Balzani
TRADESHOW
THE LAST CALL WINTER 2011
The Last Call, una piccola fiera/evento fatta con orgoglio, l’orgoglio di un popolo (quello degli skater) che sempre e comunque crede, ha creduto e crederà in questo sport e nella sua cultura. Un popolo che ama lo skate al difuori dei numeri e del suo successo. Entrando in questa piccola fiera assaporo l’aria di chi vive con passione e, anche se è poco affollata, The Last Call regala proprio l’idea di essere stata realizzata con passione; con il ricordo ancora lucido di quei momenti e di quelle emozioni decido di scrivere questo report. Ammetto che una fiera, per la mia esperienza, è qualche cosa di caotico, di eccessivamente caotico… invece a The Last Call tutto è ridimensionato più a misura d’uomo, proprio come lo sport che rappresenta. In fondo lo skate è uno sport per uomini che vivono di fatti e di piccole soddisfazioni quotidiane e, proprio per questo, che The Last Call mi ha conquistato. In giro tutti skaitano, prendono un gran numero di cartelle si rialzano e ripartono… la loro immagine è una perfetta metafora della vita, perché devi rialzarti sempre dopo una botta, se ti rialzi e ci riprovi prima o poi la vita ti premierà. Ci sono stand di gente venuta da tutta Italia, come i ragazzi di Ies Clothing from Salerno che con il loro ghetto blaster riscaldano l’ambiente, oppure quelli di Reeson Skateboard (main sponsors dell’evento) poco importa che la loro terra sia un isola chiamata Sardegna. Guardando le loro facce capisco che questo spirito di unione si può respirare solo in un ambiente così e comprendo anche il significato di una fiera dedicata in tutto e per tutto allo skate. A Milano i giorni della fiera tutti, ma proprio tutti, fanno/facciamo parte di una grande famiglia, non esistono crew come in altri sport dove il termine divide più che unire realmente, ma solo un grande famiglia di skater.
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Molti espositori hanno organizzato l’evento con senso di appartenenza, non importano i numeri di vendita e i conflitti d’interesse, perché in questo week end invernale sono tutti uniti sotto la stessa bandiera, sotto lo stesso ideale. C’è Giulio Repetto e Max Bonassi che, durante una nostra chiacchierata, non parlano quasi nemmeno del loro stand e della loro “roba” ma solo del motivo perché sono qui e del perché hanno scelto di collaborare per la creazione di questa fiera evento. Sia Max che Giulio credono in The Last Call oltre i loro interessi, non mi era mai capitato di intervistare persone e sentirle parlare del bene comune di uno sport che, onestamente parlando, rispetto al mio “piccolo” mondo snowboard sarà più povero ma è molto più ricco (chi ha orecchie per intendere intenda). Incappo in Cento, fondatore di Lobster Apparell, il suo brand ha pochi nego-
zi sparsi soprattutto nel Nord Est ma grazie ad un’idea, un sogno ed ad un logo (una chela di aragosta appunto) sta tramutando, un brand a conduzione famigliare, in un vero prodotto di tendenza. Anche Cento è uno skater che rimane fedele alle sue radici, non pensa a fare palate di soldi, pensa alla sua passione e a come divertirsi con essa… skate o vestiti, a volte, sono la stessa cosa, una forma d’arte. Luca Basilico (Blast! Distribution) è da una vita in questo pianeta, anche lui è uno dei promotori, anche lui crede in The Last Call dal primo giorno ed anche lui non sta a perdere tempo raccontandomi dei suoi eventi e della sua distribuzione. Luca, invece, mi parla dei rider che qui stanno girando e dell’importanza di The Last Call per far crescere la scena skate italiana: “In fondo se non facciamo crescere il movimento noi distributori, non potremmo mai crescere e far maturare
con i nostri brand”. Parole sante Luca, parole sante! Passano le ore e passano i minuti ma, quasi senza accorgermene, arrivo fino al piccolo stand dei ragazzi di All Ramps, i realizzatori delle strutture che movimentano la fiera, anche loro super easy e disponibili. Scopro che costruire rampe, rail e oggettistica varia per la tavoletta con le rotelle, comporta una grande “perdita” di tempo e un ritorno assai esiguo. Loro hanno portato le strutture da skaitare gratuitamente e, anche se verranno scheggiate, rotte o distrutte, per loro è bello sapere che verranno vissute e che su ognuna di esse verrà impressa una storia! Ecco cosa è stato il mio primo, mi auguro non ultimo, The Last Call, raccontato in prima persona per dare a questo mini report personalità e senso di realtà. Keep in Touch and I Love Skateboarding!