The Pill Magazine 18

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POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% PESCARA AUT. C/PE/55/2012






PIC Mattia Vettorello

EDITORIALE BY DAVIDE FIORASO

C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso...Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un’esistenza non convenzionale - Christopher McCandless Nessuno si isola più, diciamocelo, ma sapere che il nostro smartphone deve gareggiare con un tramonto in riva al mare o con un trekking in mezzo ai boschi, ci regala un sottile piacere nei confronti di quel perfido schermo che si illumina in continuazione. E quella sensazione di benessere, di pura felicità, vorresti ritrovarla nella valigia quando torni a casa. Anzi, ti aggrappi a quel pensiero e prometti che quest’anno

sarà la volta buona: elenco delle priorità, spazio alle passioni, libri al posto della TV. Poi, bastano pochi giorni nella solita routine e tutto inizia a sbiadire. Buoni propositi che si frantumano nello spezzatino del flusso quotidiano. Diversivi, distrazioni, fantasie. Cambiamenti di culture, cibo e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo. Le radici sono importanti nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, e le gambe sono fatte per andare altrove. Nel viaggio c’è un certo sapore di libertà, di semplicità. Un certo fascino dell’orizzonte senza limiti, del percorso senza ritorno, delle notte senza tetto, della vita senza superfluo. Viaggiare non è solo spostarsi da un luogo a un altro: è conoscere, è incontrare, è capire, è curiosare, è confrontarsi. Non importa se parliamo di gite di un solo giorno o di lunghi viaggi. Alleniamo i nostri sensi a non perdere nulla di quello che viviamo. Impariamo a incontrare luoghi e persone con la curiosità e il rispetto che meritano, cambiando opinioni e pregiudizi. Non esiste un luogo che non nasconda sorprese. E’ una questione di testa, di cuore, di occhi, di orecchi.

E’ sul tema del viaggio che si concentra questo nuovo numero di The Pill. Un viaggio che parte ancora una volta da Ispo Munich, dove ogni anno, più di 2500 espositori internazionali si riuniscono a presentare i loro ultimi prodotti dei segmenti outdoor ed action sports. Vi porteremo a conoscere l’avventura di Alice Pontini, nella sua lunga traversata di oltre nove mesi dal Canada fino al Cile e quella di Mattia Vettorello, nel suo trekking di 800 km in autosufficienza tra i ghiacci islandesi del Vatnajokull. Torneremo a Les Deux Alpes per proseguire il nostro Outdoor Experience Tour, prima di concludere a Berlino, dove lo stile outdoor convive nella vita quotidiana e nel contesto urbano. La destinazione la decide chi viaggia. Ma se cercate dei compagni di strada, siamo qui. Andiamo.


Thermochromatic lug senses when temperatures drop to 32˚F / 0˚C M Select™ WARM lightweight, low bulk 100 grams insulation and fleece lining keep you comfortable

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Introducing the MERRELL CAPRA GLACIAL ICE+ MID WATERPROOF Featuring VIBRAM ARCTIC GRIP, the new groundbreaking sole technology that intends to make ice obsolete.

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PIC Massimo Malpezzi

THE PILL CREW EDITOR IN CHIEF Denis Piccolo | denis@tabcommunication.com EDITORIAL COORDINATOR Riccardo Miracoli | riccardo@jpgedizioni.com EDITORIAL Davide Fioraso | davide@jpgedizioni.com SUPPORT EDITORIAL Paolo Testa | poldo@facciosnao.com EDITORS Tab Communication Denis Piccolo | denis@tabcommunication.com Cristian Murianni | murio@tabcommunication.com ADVERTISING OFFICE welcome@tabcommunication.com ART DIRECTOR Massimo Tanganelli | massimocontrasto@gmail.com FLY FISHING Antonio Piscione | antonio.piscione@gmail.com

THEPILLMAGAZINE.COM Davide Fioraso | davide@tabcommunication.com PHOTO SENIOR Denis Piccolo | denis@tabcommunication.com Cristian Murianni | murio@tabcommunication.com Alberto Bonardi | contact@albertobonardi.com PHOTOGRAPHERS & FILMERS Denis Piccolo, Cristian Murianni, Davide Fioraso, Marco Morandi, Gianfranco Battaglia, Andrea Schiliro COVER Mattia Vettorello Collaborators Enrico Santillo, Simone Natale, Marco Contardi, Alessandro Belluscio, George Boutall, Massimo Mantelli, Kim Mantelli

COMPANY EDITOR Tab Communication Via Paolo Bassi 29 Milano 20159 welcome@tabcommunication.com PRINT Grafiche Ambert Verolengo TO DISTRIBUZIONE FreePress

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CONTENTS FOCUS MAMMUT THE DAILY PILL BEST MADE KILLER COLLABS ISPO PREVIEW FOCUS THE NORTH FACE E9 TEAM - LUOGOSANTO outDOOR EXPERIENCE TOUR HATCH OF THE DAY ECOSEVEN TRAVELLERS 40000 KM SOUTH OUT OF THE COMFORT ZONE SPECIALE BRAND - PETROMAX BERLIN TRIP TESTED BY THE PILL

PIC Alice Pontini



AKU ITALIA Via Schiavonesca Priula, 65 31044 Montebelluna (TV) www.aku.it | info@aku.it

FEDA PLUS

NEMES PLUS

NEMES MID PLUS

Feda Plus, modello da tempo libero di alta qualità ispirato alle calzature da lavoro dei pastori sardi, rappresenta un esempio dell’impegno di Aku nella ricerca di soluzioni progettuali a ridotto impatto ambientale. La tomaia è realizzata in pelle pieno fiore di alta qualità, ottenuta mediante un processo di concia completamente privo di cromo.

Calzatura per utilizzo in ambito urbano, viaggio e tempo libero a contatto con la natura. Realizzata con materiali selezionati e di alta qualità, tutti tracciabili rispetto all’origine, a ridotto impatto ambientale. Il modello Nemes Plus è la prima e unica calzatura nel settore outdoor con fodera interna in pelle Zero Impact.

Il modello Nemes Plus è la prima e unica calzatura nel settore outdoor, con fodera interna in pelle Zero Impact ottenuta da un processo di concia che esclude l’utilizzo di metalli pesanti. Perfetta per un utilizzo urbano/viaggio e tempo libero a contatto con la natura.

BELLAMONT PLUS

BELLAMONT MID PLUS

La Bellamont plus è una calzatura esclusiva e di alta qualità, adatta per un utilizzo urbano o nel tempo libero attivo. Rappresenta un esempio dell’impegno di Aku nella ricerca di soluzioni progettuali a ridotto impatto ambientale. Il 99% dei materiali impiegati nella costruzione è di origine europea.

Variante Mid del modello Bellamont Plus, calzatura esclusiva e di alta qualità. Entra nella categoria di calzature per uso quotidiano che prende ispirazione outdoor. Materiali di costruzione europei, concia e pellami senza l’utilizzo di cromo e battistrada e intersuola composti da materiali riciclati.

ALPINA PLUS Modello versatile e ultra confortevole per escursionismo. Alpina Plus, derivazione di Transalpina GTX, è progettata secondo criteri di riduzione dell’impatto ambientale e per la sicurezza dell’utilizzatore. La tomaia è in pelle di alta qualità senza cromo. La suola Vibram con sistema per Aku IMS3 garantire ammortizzazione e ottima stabilità.



MAMMUT Socrep S.R.L. Via Arnaria 13 - 39046 Ortisei (BZ) mammut.ch | socrep.it | facebook.com/MammutItalia

Ultralight Removable Airbag

Ride Removable Airbag

Questo zaino airbag apre una nuova dimensione di peso in questa categoria di prodotto. Lo zaino con airbag removibile e bombola in carbonio, pesa solamente 1,7 kg. e offre tutti i dispositivi necessari per lo scialpinismo e ovviamente anche il sistema airbag garantisce la stessa sicurezza come in altri zaini airbag Mammut.

Zaino funzionale da 22 o 30 litri con il sistema “Removable Airbag” di Snowpulse. Ideale per snowboard, freeride, escursioni con racchette da neve o scialpinistiche. Offre possibilità di fissaggio e l’integrato sistema anti-valanga “Removable Airbag System R.A.S.” convince per le funzioni affidabili e l’efficiente maneggevolezza.

SUNRIDGE GTX PRO 3L BIP PANTS W Pant tre strati progettati con la tecnologia Gore-tex Pro. Massima robustezza e duratura. Perfetto per una giornata in freeride in qualsiasi condizione, adatti per farne un uso estremo. Il loose fit sottolinea e categorizza questo prodotto come panta da freeride/scialpino.

SUNRIDGE GTX PRO 3L JACKET W

ACONCAGUA JKT W Questo Midlayer in La Polartec Power Stretch Pro 13100. Superficie resistente al vento e alle abrasioni e interno soffice. Essendo in grado di trasferire efficacemente l’umidità all’esterno, garatisce un’asciugatura rapida e quindi la pelle asciutta e calda. Il capo è certificato bluesign.

L’abbigliamento progettato con la tecnologia di prodotto Gore-tex Pro garantisce la massima robustezza ed è l’ideale per un uso estremo e prolungato. Il taglio loose fit sottolinea il design freeride.

STONEY PANTS ALYESKA GTX PRO 3L JKT Giacca tecnica con triplo strato Gore-tex, garantisce il massimo comfort per attività come freeride. Sia collo che cappuccio sono regolabili. La cerniera di chiusura YKK Vision è bidirezionale e impermeabile e le due cerniere laterali garantiscono un’ideale areazione. Le asole ad altezza cintura permettono di fissare la giacca al pantalone.

Pantalone due strati della linea Mammut. Un design semplice, regular fit, proposto in sette colori diversi. Realizzato in alta qualità Drytech Premium e materiali di alta qualità, si addice sia alla sciata in pista che al freeride e boarding.

STONEY JKT Le Stoney Jacket Men è la classica giacca da sci a tre strati della collezione Mammut. Un design semplice con una cerniera a contrasto, realizzata in alta qualità Drytech. Materiali di qualità, ventilazione ascellare, un cappuccio staccabile e una gonna neve fanno di questa giacca un elemento essenziale sui percorsi fuori pista.


Con la mente siete già in vacanza? Eh no! Ogni impresa inizia nella testa. Sciare nella neve fresca? Sì, ma in sicurezza!

ULTRALIGHT REMOVABLE AIRBAG Massima sicurezza, peso minimo Ultralight Removable Airbag detta nuovi standard in materia di peso e prestazioni! Questo zaino sottile per escursioni sciistiche e per il freeride, con il sistema airbag e la cartuccia in carbonio, pesa soltanto 1720 g. L›esterno è leggerissimo ed estremamente resistente ed è studiato tecnicamente per non pesare un grammo più del necessario. La sicurezza non era mai stata così leggera. www.mammut.ch +++ www.socrep.it

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Esame di maturità.


FOCUS MAMMUT PULSE BARRYVOX BY RICCARDO MIRACOLI


Apparecchio Artva a tre antenne a funzione analogica e digitale, dotato di programma Basic e Advanced. Un’innovazione del modello è la commutazione automatica da ricezione a trasmissione e i sensori che segnalano dati vitali per una ricerca multipla. L’utilizzo del dispositivo è sorprendentemente semplice anche per i principianti. La ricerca guidata con sostegno acustico semplifica l’individuazione della persona ricercata. Il display LCD orientato permanentemente a 360° garantisce una ricerca facile, veloce ed efficace grazie all’indicazione della distanza e della direzione visualizzate in modo chiaro. Contraddistinto e premiato più volte, fra cui l’ISPO Oudoor Award Ulteriori dettagli:

Caratteristiche aggiuntive:

- utilizzo tramite due tasti - segnale acustico di utilizzo - marcatura del numero delle vittime - indicazione della direzione e della distanza - test automatico all’accensione dell’apparecchio - test iniziale utile ad impostare le funzioni dell’apparecchio prima dell’escursione - elevata resistenza all’impatto e alla rottura

- portata massima superiore ai 60 m (digitale), più di 95 m (analogico) - larghezza della banda di ricerca: 50 m - frequenza di trasmissione: 457 kHz - 3 batterie alcaline AAA 1,5 Volt - ca. 200 ore di autonomia


THE DAILY PILL

BY DAVIDE FIORASO

COLUMBIA SPORTSWEAR PRESENTA TESTED TOUGH

Columbia Sportswear ha lanciato Tested Tough, la nuova piattaforma globale che si ispira alla storica campagna Tough Mother. Tested Tough rivede protagonista la 91enne matriarca e Presidente, Gert Boyle, che per molti anni ha dimostrato e assicurato in maniera ironica la qualità dei prodotti. Uno dei famosi detti della signora Boyle? “È perfetto. Ora fallo meglio”. Questo mantra si riflette su tutta la campagna attraverso un timbro con la sua firma. Il timbro rappresenta la promessa di Columbia che i prodotti sono stati testati in condizioni estreme ed hanno superato gli alti standard di qualità: “Noi sappiamo da sempre che se i prodotti superano i miei test in questa parte del Pacifico, non possono non superare anche i test dei consumatori”. La campagna globale ha preso il via ad ottobre 2015 su web, store e carta stampata.

SCARPA CON STIHL TIMBERSPORTS ITALIA

disputata secondo regole codificate. Le cose cambiarono nel 1890 quando venne fondata la prima associazione. Questi sport si diffusero nel mondo, coinvolgendo con entusiasmo Canada e Stati Uniti e regolamentando le nuove discipline con ascia e sega, quasi tutte derivate da pratiche forestali tradizionali. Nel 1985 Stihl cominciò a sponsorizzare le competizioni, selezionando le sei discipline più spettacolari: Springboard, Stock Saw, Standing Block Chop, Single Buck, Underhand Chop e Hot Saw.

FERRINO SAFE COLLECTION

PATAGONIA RIPARARE È UN ATTO RADICALE La neve è un lupo in veste d’agnello. La giornata perfetta di freeride o di scialpinismo si può complicare nel giro di pochi istanti; per questo l’eventuale distacco di una valanga deve essere affrontato con grande preparazione e con i migliori mezzi possibili. Con la presentazione della rivoluzionaria Ferrino Safe Collection le due tecnologie, il sistema airbag Alpride ed il respiratore Airsafe, vengono integrate in una specifica gamma di zaini in cui il modello di punta, Full Safe 30, rappresenta il primo zaino al mondo a possederle entrambe. Questo straordinario risultato è dovuto a un lungo lavoro di studio e collaborazione tra Ferrino, il Soccorso Alpino Valdostano e il Centro di Medicina di Montagna dell’ospedale di Aosta.

LA SPORTIVA SOUNDS OF A BRAND SCARPA è il nuovo sponsor tecnico del team azzurro Stihl Timbersports. Una collaborazione nata lo scorso ottobre, a poche settimane dai campionati mondiali di Poznan, e che si protrarrà per i prossimi due anni. La storia degli sport dei taglialegna risale al XIX° secolo. Secondo la leggenda, nel 1870, due boscaioli della Tasmania si sfidarono su chi di loro avrebbe abbattuto più velocemente un albero. Tra il 1870 e il 1890 sono documentate dozzine di competizioni, nessuna

stano poche parole per farlo, perchè sono le immagini ed i suoni a parlare, a raccontare che cosa succede dietro le quinte di un’azienda che dal 1928 produce calzature tecniche per vivere la montagna, nel suo quartier generale a Ziano di Fiemme (TN), nel cuore delle Dolomiti. Con il video Sounds Of A Brand, disponibile sul proprio canale YouTube, La Sportiva apre le porte della propria fabbrica dove si producono ancora oggi le scarpette d’arrampicata e gli scarponi da alpinismo più tecnici, con processi completamente manuali dove la cura per i dettagli, la scelta dei materiali, l’attenzione per ogni aspetto di una calzatura da montagna, integrano alla perfezione tradizione artigiana ed innovazione, elementi che permettono all’azienda di essere leader nel mondo outdoor e di esportare l’82% della propria produzione.

Ci sono storie che meritano di essere raccontate perchè sono parte della tradizione di un territorio. A volte ba-

Con un editoriale pubblicato sulla rivista Quartz, Rose Marcario (CEO di Patagonia) ha chiesto espressamente alle imprese e a noi consumatori di impegnarsi a prolungare la vita delle cose che già utilizziamo. Il semplice gesto di far durare più a lungo i capi che indossiamo, senza acquistarne di nuovi, evita di generare le emissioni di CO², la produzione di rifiuti e il consumo di acqua associati ai cicli produttivi del settore tessile. “Perché riparare è un atto così radicale? Per molte persone, riparare qualcosa che si potrebbe buttare via è un’idea quasi inconcepibile, soprattutto in quest’epoca che celebra moda e sviluppi tecnologici a getto continuo. Eppure, avrebbe un impatto sbalorditivo. Lo dico come CEO di un’azienda che produce abbigliamento: nonostante il nostro profondo impegno a una produzione responsabile, ciò che realizziamo esige dalla Terra più risorse di quante sia in grado di ripristinarne”.


THE DAILY PILL PRIMALOFT NUOVA AGENZIA PR NEI PAESI DI LINGUA TEDESCA

traspiranti, e il nuovo Gore Thermium che mantiene protetta l’imbottitura. Grazie alla nuova classificazione sarà più semplice per i consumatori scegliere l’abbigliamento protettivo più adatto. I futuri brand affiliati beneficeranno della forza trainante di Gore, derivante dalla nuova organizzazione dei suoi brand.

TRAILRUNNING TEAM VIBRAM UN 2015 DI SUCCESSI

PrimaLoft, Inc., azienda leader mondiale nella fornitura di soluzioni comfort in materiali isolanti ad alte prestazioni e tessuti funzionali, comunica la partnership con l’agenzia PR e marketing Crystal Communications di Monaco. Dal 1° novembre 2015 il team di Crystal Communications è responsabile delle attività stampa in Germania, Austria e Svizzera. L’obiettivo è quello di sottolineare e incrementare il grado di notorietà nei vari ambiti di attività di PrimaLoft - in particolare sport, outdoor, lifestyle e moda - e di supportare la distribuzione nella regione GAS. Con la strategia di ingredient branding verranno rafforzati anche i rivenditori locali, ma soprattutto i partner del marchio nonché i marchi di importazione dell’azienda. Crystal Communications farà riferimento a Irina Mock, European Public Relations Manager con sede presso l’ufficio di Taufkirchen.

GORE – NUOVA ORGANIZZAZIONE DEI BRAND

OSPREY SI TRASFERISCE A POOLE (UK) Si tratta di un gruppo di “ordinary people” nato nel 2011, che ad oggi conta sette atleti provenienti da cinque Paesi e che ha saputo farsi notare e conoscere nei circuiti trail in tutto il mondo. Nazionalità diverse, ma un unico comun denominatore: la passione sfrenata per il trail running e l’outdoor. Gli atleti del Team Vibram hanno partecipato a 60 competizioni nel corso del 2015, raccogliendo 12 vittorie e 15 piazzamenti sul podio. Tra i risultati migliori, quelli dell’atleta spagnola Uxue Fraile, rispettivamente prima e seconda all’Ultra-Trail Mt. Fuji e all’UTMB. Per il Trailrunning Team Vibram importanti novità in arrivo per la stagione 2016, a partire dall’ingresso di Gediminas Grinius, l’atleta lituano che si è fatto conoscere alla Lavaredo Ultra Trail del 2014 e che ha ottenuto importanti piazzamenti internazionali che gli sono valsi il secondo posto nell’Ultra Trail World Tour 2015.

NEW BALANCE PRESENTA LA PRIMA SCARPA DA RUNNING STAMPATA IN 3D W. L. Gore & Associates, l’azienda produttrice dei brand Gore-Tex e Windstopper, da oltre 40 anni influenza il mercato dell’outdoor con scoperte e tecnologie innovative. Per l’autunno 2016 Gore ha deciso di ristrutturare i suoi marchi. La nuova organizzazione è stata sviluppata per aiutare i consumatori a distinguere tra i benefici dei prodotti Gore-Tex, impermeabili nel tempo e traspiranti, i nuovi prodotti Gore Windstopper, completamente antivento ed estremamente

running con intersuola stampata in 3D. Grazie ad un’esclusiva collaborazione con 3D Systems, che ha recentemente sviluppato una nuova polvere elastomerica, DuraForm Flex TPU, New Balance ha potuto fare importanti progressi nella performance delle parti stampate delle scarpe da running. La nuova intersuola migliora i benefici della stampa 3D e garantisce un bilanciamento perfetto tra flessibilità, reattività, leggerezza e resistenza. Questa limited edition sarà lanciata ad aprile 2016 a Boston e in alcuni negozi selezionati a livello globale. La scarpa sarà anche esposta ed utilizzata dallo staff del 3D Systems al Consumer Electronics Show (CES), a gennaio 2016.

Leader globale nell’atletica, New Balance annuncia il lancio della prima scarpa

Alla fine di luglio 2015, Osprey Europe ha concluso il proprio anno finanziario 2014/15 incrementando le vendite del 26% rispetto all’ultimo periodo e superando per la prima volta la soglia dei 27 milioni di Euro di ricavi. Al fine di supportare questa rapida e continua crescita, Osprey traslocherà in una nuova sede su misura adatta ad agevolare ulteriori espansioni. Rob Wylie, managing director di Osprey Europe, ha dichiarato: “A novembre 2015 Osprey si sposterà nella nuova sede di Poole, una struttura polivalente di 1.000 mq chiamata Talon House. Questo complesso all’avanguardia, distribuito su tre piani, rappresenta un investimento di capitale pari a 2,7 milioni di Euro. Il trasloco porterà gli uffici vendite, marketing, web, creativo, direzione, finanza e garanzia sotto un unico tetto. Allo stesso tempo, l’azienda sposterà i propri magazzini nei Paesi Bassi, permettendo di avere una piattaforma più modulare e sostenibile per supportare i futuri piani di crescita”.


BEST MADE

BY DAVIDE FIORASO

VIBRAM FUROSHIKI Furoshiki è l’arte giapponese di impacchettare oggetti avvolgendoli in drappi di stoffa (solitamente cotone). Inspirandosi a quest’arte, Vibram ha creato la prima e unica “suola che avvolge”. Leggere, sofisticate e colorate, le nuove Furoshiki di Vibram sono confortevoli da usare e si adattano facilmente ad ogni superficie grazie all’innovativo design della suola, che garantisce comfort e durabilità. Perfette per il tempo libero, la scarpa Furoshiki by Vibram rappresenta un nuovo punto di svolta nel settore footwear: scarpe minimaliste per un uso quotidiano, con un look originale ed unico, dotate di tecnologia Vibram, sinonimo di qualità da più di 75 anni.

AXALKO MAKILLA HIKING POLE La vasta esperienza professionale nel settore ha permesso ad Axalko di comprendere le infinite possibilità di un materiale flessibile come il legno. La passione per il trekking ed il ciclismo, ha fornito invece le conoscenze necessarie ad affrontare le sfide tecnologiche dietro lo sviluppo di prodotti unici. Makilla è un bastoncino telescopico realizzato a mano nei Paesi Baschi, disponibile in 9 combinazioni di noce, ciliegio ed acero. Il design della maniglia segue le forme naturali del legno per creare una presa comoda. E’ rifinito con un cinturino in morbido camoscio, una punta in titanio ed una rondella in gomma naturale. Estendibile fino a 1330 mm.

SMALL FOOT POCKET SNOWSHOES Le racchette da neve tradizionali sono generalmente ingombranti da trasportare. Small Foot risolve il problema con Pocket Snowshoes, le racchette da neve più compatte al mondo grazie ad un sistema gonfiabile che utilizza una piccola pompa in dotazione. Compatibili con tutti i tipi di scarpe invernali (snowboarding, ski, trekking boots), consentono un movimento libero, naturale e sicuro in ogni direzione, galleggiando in modo efficace sulla neve. La camera d’aria in TPU è avvolta in tessuto Cordura 1000 con cerniere YKK, mentre la struttura adattabile segue il terreno minimizzando lo stress sulle caviglie. Il rampone in acciaio inox ed il sistema di sollevamento del tallone garantiscono un’ottima presa e funzionalità sul ripido.

FJALLRAVEN KEB ECO-SHELL ANORAK L’uso dei fluorocarburi è stato a lungo un prerequisito per l’abbigliamento outdoor ad alte prestazioni, comune nei trattamenti idrorepellenti e nelle membrane impermeabili. Fjallraven Keb Eco-Shell Anorak fa a meno di questi agenti, potenzialmente dannosi per l’ambiente e la salute, utilizzando un tessuto Eco-Shell in poliestere riciclato che mantiene alti standard di resistenza al vento, traspirabilità e impermeabilità. Questa giacca a tre strati dal design minimalista è altamente funzionale, con una cerniera a tre quarti e taglio leggermente più lungo sulla parte posteriore. Anorak vanta un cappuccio regolabile a tre vie compatibile con il casco e due ampie tasche sul petto con rete elastica interna.

HÜTTE HUT Hütte Hut esplora l’idea di spazio mobile attraverso materiali di prima qualità ed un design modernista. Questa cabina a rimorchio, ispirata alle tecniche di costruzione delle imbarcazioni, evolve la classica sagoma a goccia attraverso particolari architettonici che abbracciano artigianalità e precisione. ll progetto – curato da Brian e Katrina Manzo dello studio californiano Sprouting Sprocket – si è concentrato sulla leggerezza ed il design: ampie finestre panoramiche, doppia porta d’ingresso, capriate in legno massiccio e tetto a baldacchino in tela di cotone, naturalmente impermeabile. Il telaio prefabbricato ha uno space frame in alluminio, la cabina è realizzata con resine epossidiche a base vegetale, gli esterni sono in compensato marino Joubert Okoumé, pavimenti e infissi in betulla del Baltico.


BEST MADE BAREBONES CANYON LANTERN Con il suo design vintage di ispirazione militare potrebbe sembrare un oggetto semplice e primitivo, ma la tecnologia al suo interno è tutt’altro. Sotto il corpo in metallo la Canyon Lantern di Barebones Living nasconde una batteria ricaricabile agli ioni di litio in grado di garantire 4 ore di luce a massima potenza e più di 80 ore se impostata in versione risparmio. Grazie ad una lente retrattile è possibile variare il fascio di luce in modalità ambiente o torcia. Oltre ad alimentare un LED da 5W la batteria può ricaricare altri gadget tramite porta USB standard. E’ completa di manico incorporato che la rende facile da trasportare e appendere.

NORTHERN LIGHTS OPTIC NL6 Northern Lights è un marchio canadese deciso a reinterpretare i classici occhiali da alpinismo in moderni accessori moda. Progettati tra le montagne della British Columbia secondo il motto “luxury eyewear, exploration style“ questi occhiali dalle silhouettes vintage incarnano lo spirito intrepido dei primi esploratori alpini. E’ il caso della versione NL6, modello unisex disponibile in diversi stili e montature, dotato di alette in cuoio removibili e lenti moderate Aurora CR39. Realizzati a mano con materiali di alta qualità, vengono forniti in apposito gift box completi di hard case, morbido astuccio e panno in microfibra.

BLUE FREEDOM HYDROPOWER GENERATOR L’utilizzo di pannelli solari è il metodo più comune per alimentare i dispositivi tecnologici nelle avventure outdoor, ma in presenza di corsi d’acqua c’è una nuova opzione: Blue Freedom Hydropower Generator. La più piccola centrale idroelettrica mai realizzata pesa solo 400 g e dispone di una turbina idrodinamica da 5W del diametro di 12 cm. L’utilizzo è davvero semplice. Al momento del bisogno la microturbina collegata ad un cavo può essere rimossa e posizionata nell’acqua corrente. In 60 minuti catturerà abbastanza energia per alimentare la batteria al litio da 5000mAh in grado di ricaricare qualsiasi dispositivo elettronico via USB, utilizzando un piccolo LED che segnala il buon funzionamento.

SOREL CHEYANNE L’imprescindibile scarponcino invernale ideale in montagna come in città. Fondata in Canada nel 1962, Sorel porta le sue capacità e la sua tradizione di perizia artigianale nel mondo della moda di oggi, ispirando una nuova generazione di artigiani, imprenditori e creatori. Cheyanne è lo scarpone impermeabile e versatile realizzato con cuciture termosaldate, tomaia in pelle primo fiore e suola in gomma vulcanizzata. La fodera Thinsulate da 200 g garantisce condizioni di tepore e asciutto durante le attività quotidiane nel rigido clima invernale (Sorel rated -32°C). Disponibile nelle tre versioni colore Chipmunk/Black, Madder Brown/ Stout e Sage/Sanguine.

CAMP CHAMP MOBILE KITCHEN Ecco un nuovo modo di semplificare le cucine da campeggio. Come spesso accade, l’idea di Camp Champ nasce dall’esigenza del suo progettista, Franz Moser, di adattare e migliorare le comuni kitchen-in-a-box per uso personale. Camp Champ racchiude il valore di una vera cucina in una soluzione sofisticata particolarmente utile per overlanding e 4WD. E’ completo di fornelli, pentole, piatti, stoviglie, ed ogni tipo di utensile contenuto in pratici scomparti per servire fino a 6 persone. Viene addirittura integrato un ceppo di coltelli, un portaspezie, ed un supporto per il sacco della spazzatura. Camp Champ è prodotto in Austria con elegante mogano sapelli, intarsi in okoumé, cerniere e maniglie in acciaio zincato.


KILLER

COLLABS BY DAVIDE FIORASO

PENDLETON HORWEEN ROOTS COLLECTION

MOUNTAIN HARDWEAR COLE HAAN ZERØGRAND COLLECTION Il leggendario marchio di calzature nato nel 1928 da Trafton Cole e Eddie Haan ha collaborato con l’altrettanto popolare brand outdoor Mountain Hardwear per progettare una serie di capi destinati all’esploratore urbano. La prima avventura di Cole Haan in questo settore ha dato vita alla collezione outerwear ZerøGrand, giacche per la città dallo stile sofisticato che rivelano caratteristiche tecniche e innovazioni tipiche degli ambienti più estremi e difficili.

Una collezione unica e senza tempo, che parte dal Canada, passando da Portland e Chicago. La triplice collaborazione che nasce da Roots lega i pregiati pellami di Horween Leather Company alle morbide texture di Pendleton, una miscela di pura lana vergine all’82% e 18% cotone. Borse, accessori, giacche e capispalla che incarnano i valori fondamentali di qualità e di integrità. L’intera collezione, prodotta a Toronto, è disponibile su roots.com.

OUTLIER BOREAS ULTRAHIGH TRAVEL SYSTEM La serie Ultrahigh Duffle di Outlier si arricchisce del sistema modulare Super-Tramp Suspension di Boreas, il telaio progettato per essere facilmente scambiato tra zaini e compatibile a seconda delle necessità e delle occasioni. Questa edizione limitata, in grado di trasformarsi rapidamente da zaino a borsa a tracolla, include un Double Action Strap e una versione a tema dell’Hopper daypack.

THE HUNDREDS TIMBERLAND WEST COAST TRAIL COLLECTION

RAPHA

LIBERTY CAP

La nuova collezione donna presentata dal marchio Rapha, in collaborazione con Liberty of London, rielabora un’iconica stampa del 1930 in abbigliamento tecnico e capi moda. Nei dieci giorni che hanno preceduto il lancio, Rapha ha rilasciato una serie di cappellini, con stampe esclusive provenienti dagli archivi di Regent Street, progettati da donne influenti della comunità ciclistica di Londra.

AVI8 WORN & WOUND WANDW1 WATCH Worn & Wound, famoso portale per appassionati di accessori da polso, ha recentemente collaborato con AVI-8, marchio inglese che produce orologi ispirati al mondo dell’aviazione. Il risultato è WANDW1: stile militare del XX secolo, cassa in acciaio satinato bicolore, lente in zaffiro, movimento automatico Miyota 8245, illuminazione C3 SuperLuminova. Fornito con una propria custodia in Cordura. Edizione limitata a 150 unità.

Per varietà di paesaggi non c’è luogo sulla Terra più versatile della costa ovest. Spiagge di sabbia nera, foreste sempreverdi e deserti; tutto quello che ogni escursionista cerca. The Hundreds è orgogliosa di presentare la Trail Collection nata in collaborazione con Timberland e progettata con specifiche destinazioni in mente, ricalcando l’atmosfera unica dei più rinomati sentieri della West Coast. Il GT Scramble Burgundy è ispirato all’Anza Borrego Desert Trail, la versione Black al Lost Coast, mentre quella Navy al Timberline Trail in Oregon.


KILLER

HUCKBERRY JAMES BRAND CHAPTER KNIFE Il classico monolama The James Brand personalizzato in esclusiva per lo store di San Francisco. Semplice, affidabile e di facile manutenzione, con costruzione in titanio frame-lock e lama in acciaio inox da 6 cm. Questa edizione estremamente limitata, disponibile anche in versione Black, riporta il logo Huckberry stampato sul manico e incisioni laser su entrambi i lati della lama.

STUSSY

GORE-TEX PACLITE SHELL COAT

Rimanere protetti con comfort e stile. Stussy è orgogliosa di presentare questo lungo cappotto in nylon che utilizza la tecnologia Paclite Shell di Gore-Tex, una membrana estremamente traspirante, impermeabile ed antivento, che garantisce leggerezza e minimo ingombro. Disponibile nella sola colorazione Navy, con i loghi riportati sulle cuciture interne a rimarcare il co-branding.

COLLABS

CRAP FREELIFE TUFF PASTROL SUNGLASSES Concepita come un omaggio alla proprie origini, ovvero la città di Los Angeles, questa edizione limitata di occhiali da sole unisce il classico stile californiano del modello Tuff Patrol di Crap Eyewear, unito al tocco estetico black-on-black che porta la firma di Freelife, brand lifestyle fondato dai Bixel Boys. Limitata a soli 200 paia esclusivamente disponibili attraverso il negozio online.

WOOLRICH TOPO DESIGN ROVER PACK Non troppo grande, non troppo piccolo, non troppo semplice. Il Rover Pack di Topo Design è il Goldilocks di tutti gli zaini. L’ennesima collaborazione con l’iconico brand Woolrich dona una nuova svolta al popolare accessorio che si arricchisce con alcuni dei loro tessuti senza tempo. Il Rover presenta una robusta base in Cordura 1000D, custodia interna per laptop, cinghie di compressione laterali e due tasche esterne con cerniera.

HILLSTREET LEATHERWORKS VISUAL AMBITION VICTOR AXE CAMERA BAG

THE NORTH FACE VANS VAULT DESERT CHUKKA

Dal nuovo laboratorio di Round Lake, NY, Bobby Durham continua a creare alcuni dei più pregiati articoli di pelletteria disponibili sul mercato. Ogni prodotto è tagliato a mano e cucito un pezzo alla volta senza cedere a compromessi o scorciatoie. Dalla collaborazione con lo studio fotografico Visual Ambition, ed il brand Victor Axe, ha creato una linea artigianale di borse fotografiche dotate di ascia da 13” del migliore legno americano. Per il vero outdoorsman moderno.

Vans e The North Face si uniscono per creare uno dei prodotti più tecnici mai presentati in una collezione Vans. L’elegante Vault Desert Chukka è costruito con materiali resistenti agli agenti atmosferici: tomaia idrorepellente in pelle e camoscio, rivestimento interno Cosmo Comfort per la conservazione del calore, suola con composto in gomma winterGRIP. Tra i dettagli da segnalare il logo TNF sul tallone, affiancato al classico Off The Wall in rilievo sulla suola.


Preview vibram

ARCTIC GRIP Vibram, da oltre 75 anni leader mondiale del settore delle suole ad alte prestazioni nel mondo dell’outdoor, tempo libero, lavoro, moda, ortopedia e riparazione, presenta in occasione di ISPO 2016 la nuova tecnologia Vibram Arctic Grip, una soluzione innovativa destinata a rivoluzionare il mondo delle calzature. Tecnologia in assoluto più avanzata in termini di grip su ghiaccio (in particolare su ghiaccio bagnato), che l’azienda dell’ottagono giallo abbia mai realizzato.

MAMMUT 03 01

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01 - Botnica SO Jkt W Questo soft shell ibrido a 3 strati è un compagno affidabile per lunghe escursioni di sci alpinismo. Un mix di tessuti funzionali rende questo capo la scelta giusta per ogni situazione meteorologica. Capo certificato bluesign. 02 - Aenergy SO Pants Questi pantaloni sono stati progettati per le rapide salite con le pelli. Con un tessuto elastico a 3 strati traspirante è un compagno ideale per sciatori ambiziosi. 03 - ALYESKA GTX PRO 3L JKT Senza compromessi per quanto riguarda funzione e style. Questa giacca tecnica con triplo strato Gore-Tex garantisce il massimo comfort che si può pretendere da una giacca freeride/boarding. 04 - Ultralight Removable Airbag 3.0 Questo zaino airbag apre una nuova dimensione di peso in questa categoria di prodotto. Con il nuovo sistema rimovibile 3.0, il nuovissimo Ultralight Airbag pesa solamente 1500 grammi, uguale a una bottiglia di 1,5 litri. 05 - Ride Removable Airbag 3.0 Zaino funzionale da 28lt o 30 litri con il sistema “Removable Airbag” (Airbag removibile) di Snowpulse. Ideale per snowboard, freeride, escursioni con racchette da neve o scialpinistiche di uno o più giorni.


Preview AKU

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01 - PRIMA PLUS La prima calzatura da trekking per i piccoli escursionisti con fodera in pelle ZERO IMPACT e tomaia priva di cromo. Ottima per affrontare qualsiasi tipo di terreno in ogni condizione ambientale. 02 - NEMES PLUS Realizzata con materiali selezionati e di alta qualità, tutti tracciabili rispetto all’origine, a ridotto impatto ambientale. Il modello Nemes Plus è la prima ed unica calzatura nel settore outdoor con fodera interna in pelle ZERO IMPACT.

La SPORTIVA 03

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01 - Spectre 2.0 Lo scarpone da sci alpinismo a quattro ganci dedicato a skialper e freerider. Utilizzabile anche per passaggi tecnici grazie alla suola Vibram integrale. 02 - Lulin Primaloft Jkt W Design pulito e tasche ad accesso rapido ne fanno un prodotto estremamente versatile. Perfetto anche per utilizzo lifestyle nelle mezze stagioni. 03 - Vanguard Pant Pantalone softshell molto confortevole e duraturo dedicato al touring. Costruzione all’avanguardia che prevede zone di massimo comfort. 04 - Devotion Pant W Lo sci alpinismo richiede applicazione e molta devozione, a partire dall’allenamento. Devotion riassume questi concetti in un pantalone per sci alpiniste veloci. 05 - Sparkle 2.0 La versione femminile dello scarpone da sci alpinismo a quattro ganci. Un’evoluzione rivoluzionaria per tutte le amanti delle nevi più polverose. 06 - Task Hybrid Jkt M L’obiettivo di ogni sci alpinista è raggiungere la vetta nel più breve tempo possibile. Task agevola il compito con un prodotto estremamente performante.


Preview ADIDAS

DYNAFIT

DNA

TX Skyclimb Top

TX Skyclimb Top W

Punta di diamante della nuova collezione di caschi da ski touring, DNA è dedicato all’agonismo e agli scialpinisti più ambiziosi.

Il top che tutti gli sportivi vorrebbero, in grado di svolgere il lavoro di tre differenti strati, riducendo il peso e la necessità di cambiarsi durante l’attività.

TLT7

TX Radical Ho

TX Radical Ho W

Ridotto al minimo indispensabile: questo è il nuovo scarpone da scialpinismo TLT7. Si regola, si apre e si chiude con un’unica leva.

Leggera e traspirante grazie all’isolamento Polartec Alpha, tecno-tessuto in grado di fornire comfort totale in diverse situazioni.

TX Solo Wool Hoody

TX Solo Wool Hoody W

Struttura ibrida (naturale-sintetico) che unisce i benefici delle due fibre in un unico tessuto. Il Pertex Equilibrium esterno protegge da pioggia e vento.

TLT 3L Leggerezza, elasticità e ingombro ridotto. Dal triplo strato Dyna-Shell nasce una giacca antivento e idrorepellente perfetta per lo ski touring veloce.


Preview Millet

PRIMALOFT

Zaino Touring LTK 18

Zaino Steep Pro 27

Zaino da scialpinismo della linea LTK, leggero e versatile, convertibile in zaino da fast hiking. Apertura centrale con zip, portasci diagonale.

Zaino da freeride dotato del sistema di localizzazione RECCO. Design ergonomico, rescue pocket per pala e sonda, portasci laterale, compatibile con idratazione.

Adidas Terrex Ndosphere Flex Hooded Jacket Capo leggero e caldo grazie agli 80 gr di isolamento PrimaLoft Gold Active, alla soffice fodera e al guscio in Pertex Quantum.

Trilogy Gore Thermium Jkt

Trilogy Gore WDS Jkt

Giacca da alpinismo calda e leggera, grazie alla nuova membrana Gore Thermium 2L resistente al vento. Interno in Primaloft Wool Blend.

Action Shell in Windstopper 3L resistente al vento. Cuciture termosaldate, struttura Flex Comfort, cappuccio integrato compatibile con casco.

Bergans Kongsberg Insulated Jacket Giacca softshell in grado di fornire la massima libertà di movimento grazie ai materiali elastici nel tessuto principale e nell’isolamento PrimaLoft Gold Insulation Active.

JULBO

Trilogy Storm WDS Wool Hoodie

Trilogy Synthesis Down Hoodie

Airflux

Action Shell In Element Shield Flywool 3L con interno in Schoeller Wool per un apporto di calore maggiore, con le qualità termoregolatrici della lana.

Strato termico con imbottitura in K Dry impermeabile. Struttura esclusiva Synthesis: l’imbottitura è inserita all’interno di camere d’aria senza cuciture.

Ventilazione eccellente e ottimo rapporto qualità­ prezzo. Dopo Aerospace, Julbo rende accessibile a tutte le tasche la tecnologia SuperFlow.


Preview BUFF

THULE

Versant Dotato di un sistema di regolazioni che consente di aggiustare il busto e la cintura lombare garantendo un fitto perfetto. Disponibile nelle misure da 50, 60 e 70L.

Merino Wool Neckwarmer Uno scaldacollo come pochi, multifunzionale e versatile. Realizzato in pura lana merino, regola la temperatura in modo naturale eliminando i cattivi odori.

Stir Progettato per tutti coloro che prediligono la semplicità e la comodità di utilizzo. Disponibile da uomo e da donna nella versione 35L (universale nei modelli da 15 e 20L).

Merino Wool Reversible Hat Berretto reversibile a due strati in calda lana merino. Confortevole e morbido da indossare, è ideale per escursioni all’aria aperta.

Windproof Hat Berretto antivento in tessuto Windstopper con fodera in morbido pile. Ideale per attività ad alta intensità aerobica come corsa e sci alpinismo.

Atmos X5 La nuova generazione di cover protettive per iPhone 6 & iPhone 6 Plus. Waterproof e resistente agli urti è la custodia ideale per vivere ogni avventura.


Preview REDA REWOOLUTION

Huron M’s Waffle Hooded Full Zip

Glace W’s Merino Graphic Tee

Lizard M’s Tecno Felt Jacket

Al nuovo Merino Waffle Microfleece Reda Rewoolution ha abbinato il proprio Merino Fleece per assicurare massima tecnicità ai capi.

T-shirt manica lunga con scollo femminile e grafica ispirata alla neve. Realizzata in tessuto leggero ed estremamente confortevole.

Straordinariamente caldo e morbido, Tecno Felt si riconosce per il caratteristico aspetto che richiama i tradizionali tessuti montani in lana cotta.

Energy M’s Merino Graphic Tee

Ideale per chi ricerca la vera naturalità senza compromessi, questo capo è caratterizzato da tessuto tecnico in 100% Reda Active Merino Jersey.

Cloud W’s Waffle Hooded Half Zip Il nuovo modello half-zip è realizzato in 100% Merino Waffle Microfleece, tessuto tecnico leggero in grado di trattenere il calore corporeo.

Queen W’s Dress T-shirt manica lunga con stampa bicolore. Realizzata con tessuto 100% Reda Active Merino Jersey.

SALICE

Fairweather W’s Tecno Felt Full Zip Novità della stagione, l’innovativo tessuto Tecno Felt è un robustissimo intreccio di filato pura lana vergine lavabile trattato WR.

Flip Mc Curdy M’s Full Zip LS Secondo strato realizzato in esclusivo tessuto Punto Roma 100% Merino Reda Active Optimal Comfort.

Nuovo casco pensato per snowboard e freestyle. Costruzione con calotta esterna in ABS policarbonato, interno in EPS ad alta intensità e 14 fori di areazione.


Preview EIDER

THE NORTH FACE

Aster Wool Jkt W

Bright Shell Jkt

Thermoball Plus Hoodie

Strato termico in Thermo Wool, isolante, confortevole e traspirante. L’interno in pile lo rende particolarmente piacevole da indossare.

Guscio protettivo in Defender High Performance 3L, altamente traspirante per sport attivi come ski touring, ciaspole e fast hiking.

Giacca in Thermoball tutto in uno perfetta per qualunque condizione atmosferica. Massimo calore, peso ridotto al minimo.

Bright Warm Jkt

Canyonlands Parka

Fuse Form Brigadine 3L Jacket W

Giacca termica ideale per gli sport invernali con imbottitura in Primaloft Active, calda ma altamente traspirante grazie all’interno in mesh 3D.

Parka per un uso urbano e outdoor, offre calore e protezione dalle intemperie. Apertura centrale con cerniera sottopatta, cappuccio removibile.

Nuova versione ancora più performante. Traspirabilità, resistenza all’acqua e peso sensibilmente ridotto grazie alla tecnologia FuseForm che elimina le cuciture.

Horizon 2.0 Jkt W

Mile end fleece Jkt

Slackpack 20

Giacca termica in Defender Soft Light. Cuciture termosaldate, apertura centrale con cerniera, cappuccio removibile, tasca sul petto.

Strato termico in tessuto eco-friendly Recycled Prowool, stretch e confortevole. Cappuccio integrato e ampie tasche riposamani.

Nuovo zaino snowsports compatibile con sistema di idratazione. Studiato per ospitare gli attrezzi da valanga e trasportare sci o snowboard.


Preview OGIO

OSPREY

Access Pack

Backstage Action Pack

Daylite 13

La linea di zaini e borse compatibile con i prodotti GoPro. Tasca posteriore ad accesso rapido e custodia brainbox con capienza fino a tre action cam.

Zaino per action cam con predisposizione tablet o sacca idrica. Area protettiva frontale per camera e telecomando. Organizer interno in mesh elasticizzato.

Per l’inverno 2016 il Daylite sarà disponibile in una nuova serie di colori. Un compagno leggero e versatile per un’ampia gamma di avventure giornaliere.

All Elements Pack

Ascent 15

Nebula 34

Il prodotto ideale per coloro che sfidano neve e intemperie. L’innovativa chiusura roll top e la struttura impermeabile riparano e mantengono gli oggetti all’asciutto.

La nuova proposta per muoversi con agilità nel traffico cittadino e nella vita quotidiana, o durante brevi trekking in montagna. Design accattivante e minimale.

Realizzato per sopportare i rigori della vita quotidiana. Orientato alla funzionalità, offre livelli impareggiabili di organizzazione e comfort.

COLUMBIA

Throttle 15 Pratico, versatile e dotato di numerose tasche e vani protettivi per trasportare computer, tablet o altri oggetti tecnologici. Interamente idrorepellente.

OutDry Ex Diamond Down Insulated Jacket

OutDry Ex Diamond Down Insulated jacket w

La tecnologia OutDry Extreme unitamente allo strato isolante di piuma: completamente impermeabile ed eccezionalmente traspirante.


Preview SCARPA

F1

F1TR

TX Comp

Nuovo prodotto di riferimento della categoria Alpine Tour Lite. Pesi e volumi ridotti, precisione di calzata, performance sia in fase di salita che in discesa.

La versione con sistema Tronic, meccanismo di aggancio e sgancio automatico del gambetto, per un utilizzo più touring e ancora più intuitivo.

Il prodotto per le competizioni di telemark, utilizzato in larga scala dai migliori atleti nel panorama internazionale. Rigido, preciso e performante.

TX Pro

T1

T2 Eco

Prodotto multifunzionale e versatile, ottimo in salita come in discesa. Perfetto per un utilizzo backcountry su neve di qualsiasi conformazione.

Prodotto top per utilizzo nel backcountry per gli amanti del classico sistema di attacco a 75mm. Ottimo per utilizzo massiccio su terreni difficili.

Scarpone in Pebax Rnew Arkema, materiale derivato dalla pianta di ricino. Perfetto per i telemarker esigenti e per gli amanti del tallone libero.

R5T R5T rispecchia le linee del passato pensando ai giovani di oggi. Le linee non invecchiano, possono invece ricaricarsi per creare nuove storie, nuovi viaggi e nuove scoperte.

Prime X-Lite

Anfibio Lite

Prime X-Lite rompe gli schemi con le sue linee old-school, associate a materiali leggeri e una costruzione moderna.

Pelle scamosciata e nubuck dagli spessori dedicati, cucitura a mano della vaschetta e suola Vibram Roccia Block. A metà tra l’outdoor e il quotidiano.


Preview ZAMBERLAN

VAUDE

Ampeza 3in1 Jkt 3000 Eiger Lite GTX RR

2060 Cervino GTX RR

Scarpone estremamente tecnico, progettato per alpinismo di alto livello. Ottimo isolamento e microclima interno, nuova intersuola in fibra di carbonio.

La scelta per alpinismo e via ferrata. Easy fit e design compatto per una sensazione di migliore performance. Suola Vibram Mulaz Evo con climb zone.

Giacca 3 in 1 studiata per gli hiking più impegnativi. Impermeabile e antivento, offre grande calore e traspirabilità grazie all’isolamento Polartec Alpha.

Golliat Jkt 1000 Baltoro GTX

982 Quazar GTX

Scarpone tecnico ideale per alpinismo e alpine training. Tomaia in pelle Hydrobloc Perwanger con inserti in Cordura. Fodera in Gore-Tex Performance Comfort.

Progettato per il backpacking più duro, questo scarpone fornisce supporto di altissimo livello su sentieri irregolari. Stabile, protettivo e robusto.

Giacca tre strati invernale progettata per alpinismo. Impermeabile, antivento, estremamente traspirante: tutte peculiarità dovute al tessuto Polartec Neoshell.

490 Brenta GTX

320 New Trail Lite Evo GTX

Lory Jkt W

Scarpone per backpacking di medio livello con tomaia i Hydrobloc Split Leather e inserti Cordura. Fodera in Gore-Tex Performance Comfort.

Scarpone da trekking per terreni e condizioni miste. Tomaia realizzata con un pezzo unico di Tumbled Nabuk. Trattamento Hydrobloc e fodera in Gore-Tex Vision.

Calda giacca ad asciugatura veloce, realizzata con Polartec Power Wool. Questo tessuto è in grado di offrire un ottimale trasporto del sudore e calore.


Preview SALEWA

GARMIN

Fenix 3 Sapphire HR Ortles PTC Full Zip

Ortles PTC HZ

Fleece realizzato in Polartec Power Stretch Pro, studiato per attività verticali quali alpinismo e arrampicata. Morbido e di rapida asciugatura.

Fleece super tecnico ideato per affrontare le avventure invernali, dall’arrampicata all’alpinismo, dallo scialpinismo al freeride.

Caratterizzato dall’innovativa tecnologia Garmin Elevate che permette la rilevazione della frequenza cardiaca direttamente al polso.

camelbak

Sesvenna 2 PTC JKT

Agner PTC L/S HZ Tee

Chute Stainless Vacuum Insulated

Giacca da scialpinismo e speed hiking invernale, incredibilmente performante per le attività più intense. Tessuto Pertex Quantum e isolamento Polartec Alpha.

Maglia a manica lunga che sfrutta la funzionalità del tessuto Polartec Power Grid, la cui costruzione traforata a 2 superfici è altamente traspirante.

Nuova borraccia termica in grado di mantenere la temperatura delle bevande per 24h. Disponibile nei formati da 0.60L e 1.2L.

NORrONA

Puez Heritage PTC FZ HDY Fleece caldo e morbido, resistente al vento grazie al tessuto Polartec Wind Pro, che lo rende un compagno insostituibile quando si fa trekking.

Trollveggen Thermal Pro Jkt

Trollveggen Thermal Pro Jkt W

Caldo e confortevole, questo pile da arrampicata presenta un design dallo stile vintage. Il tessuto Polartec Thermal Pro è leggero e altamente isolante.


Preview CLIMBING TECHNOLOGY

NIMBLE EVO SET

TAMY Imbracatura da alta quota/spedizioni, sci-alpinismo e alpinismo, sviluppata in collaborazione con Tamara Lunger. Estremamente compatta e leggera, solo 185 g, è costruita con un leggero e resistente tessuto in rete.

Rinvii ergonomici e robusti per arrampicata sportiva, con elevati carichi di tenuta: 25KN asse maggiore, 10 KN a leva aperta ed asse minore. Ideali per usi intensivi e per lavorare le vie. Dotati di moschettoni di dimensioni ampie e forgiati a caldo.

ORION Casco ultraleggero, confortevole e performante, concepito per l’arrampicata, l’alpinismo e le cascate di ghiaccio. Design avvolgente e protettivo estremamente confortevole e stabile.

SCOTT

WALL Imbracatura leggera e versatile, sviluppata per l’alpinismo, l’arrampicata su ghiaccio e l’arrampicata sportiva. Nuova costruzione con cintura lombare ergonomica, senza punti di compressione che garantisce un’eccellente ripartizione del carico.

FERRINO BVERTIC TOUR JKT

VERTIC TOUR PANT

Scott sta chiudendo il divario tra la linea alpinismo Explorair e la linea freeride Vertic, introducendo la Vertic Tour, una giacca tecnica da scialpinismo in salita che non sacrifica lo stile o il comfort in discesa.

Implementa due tessuti Gore-Tex differenti (Gore-Tex 3L e il nuovo Gorer C-Knit backer technology) si ha in questo capo un comfort migliorato, regolazione della temperatura corporea e liberta di movimento.

KIT AIR FREE AP 32

KIT AIR FREE AP 24

Ideale per i fuoripista, lo Scott Air Free AP 32 è lo zaino perfetto per soccorritori e assistenti alle piste da sci. Questo zaino da 32 litri è il compagno ideale per qualsiasi avventura sulla neve.

Versatile zaino antivalanga di medie dimensioni, lo Scott Air Free AP 24 è l‘ideale per tutte le avventure in fuoripista. Questo zaino rappresenta la soluzione perfetta per una gita fuoripista lunga un giorno.

Ultimate 38 Il risultato della collaborazione con Outdry è uno zaino impermeabile al 100%, dal design essenziale, adatto a tutte le attività alpinistiche.


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Alla base della nuova collezione Summit Series, rivisitata da The North Face per l’AI 2015/16 seguendo il concept il concept “The Other Way”: i prodotti sono infatti stati creati in modo diverso da quello tipico del processo di ricerca e sviluppo e anche la disponibilità dei capi nei negozi si differenzia dalla strategia abituale. Questa collezione, unica e realizzata per particolari attività e per atleti davvero esperti, è composta da sei strati, da L1 ad L6, i cui nomi suggeriscono la modalità con cui ogni capo dovrebbe essere indossato. 01 Summit L1 Top e Pant Capi baselayer essenziali in tessuto tecnico, pensati per garantire calore in specifiche parti del corpo e gestire al meglio l’umidità, e caratterizzati da una costruzione articolata per agevolare al massimo i movimenti. 02 Summit L2 Jacket Un mid-layer in Polartec Thermal Pro, estremamente resistente, con pile caratterizzato da Hardface Technology e dotata di una parte posteriore perfezionata per garantire il calore nell’area e il miglior controllo della sudorazione.

FOCUS THE NORTH FACE SUMMIT SERIES BY RICCARDO MIRACOLI


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03 Summit L3 Jacket Strato intermedio ultra leggero, con un’imbottitura in piuma 800-fill RDS. Lo strato esterno in FuseForm garantisce massima resistenza e durata di utilizzo, riducendo al minimo le cuciture e stampando il colore in digitale. 04 Summit L4 Jacket Imbottitura in ThermoBall, materiale sintetico proprietario del brand, che è in grado di mantenere il calore anche se bagnato. La costruzione minimale e unibody riduce al minimo le cuciture ed il design trapuntato evita spostamenti del materiale isolante e riduce dunque la formazione di zone fredde. 05 Summit L5 Shell e Shell Pant L’abbigliamento a guscio esterno più avanzato che The North Face abbia mai creato, utilizzando una membrana DryVent 3L waterproof e traspirante. Lo shell e i pantaloni sono caratterizzati da materiale FuseForm che assicura massima durata e libertà di movimento. 06 Summit L6 Jacket Lo strato finale proposto dalla nuova Summit Series è la Summit L6 Jacket, una giacca intermedia in piuma 800-fill RDS caratterizzata da una costruzione Z-baffle saldata che ottimizza calore e resistenza alle condizioni climatiche più estreme, ed è inoltre dotata di tecnologia FuseForm per una maggiore resistenza e durata.


Alla ricerca di un Luogosanto di granito

Una inaspettata scoperta ad opera di filippo manca, decine di blocchi di granito perfetto come meteore cadute un milione di anni fa. PICS E TXT MASSIMO MALPEZZI COURTESY E9 TEAM

Esiste l’avventura senza la scoperta intesa come ricerca? Una domanda che deve far riflettere su che cosa davvero si intenda con la parola “avventura” oggi. Al di là dell’impresa, del terreno d’azione più o meno selvaggio, della pericolosità oggettiva, è possibile vivere le proprie emozioni dimenticando lo stereotipo che include la performance come una prova di forza estrema contro la natura. La ricetta è più semplice di quello che può sembrare, si chiama ricerca, scoperta, viaggio. Senza andare all’altro capo del mondo è possibile vivere l’avventura camminando semplicemente nei boschi alla ricerca di sassi da scalare, un esercizio che Mauro Calibani e il suo team E9 ha nel suo dna, un presupposto ideale per ritrovare emozioni semplici. E ‘ con questo spirito che Filippo Manca, isolano sardo di origine, ma trapiantato a Milano, propose a Mauro Calibani e al suo

team formato da Gabriele Moroni, Anna Borella, Irene Bariani di visitare Il Monte Giovanni nel centro della Gallura. In quell’angolo di natura incontaminata all’interno del parco delle Tre Cime che raggruppa i Monti Casteddu e i Monti Ruiu, Filippo ha scoperto un area boulder di grande importanza. Ci troviamo in Sardegna a 320 metri di altitudine dove sorge il piccolo paese di Luogosanto di poco più di mille anime. Un borgo che deve il suo nome al gran numero di edifici di culto disseminati nel suo territorio. Si narra infatti che il nome Luogosanto derivi dalla scoperta delle reliquie del Santo Nicola di Trano che visse dentro una roccia in cima alla montagna a pochi chilometri dal paese. Una roccia perfetta e il sapore del mare portato dal vento sono gli ingredienti che il gruppo avrà a disposizione, ma solo per pochi giorni quindi non vediamo l’ora di saggiare il bel granito che Filippo ha scovato dopo un duro anno di lavoro ripulendo

il bosco e spazzolando oltre 30 blocchi dalle forme perfette per essere scalati. A me il compito di fotografarne l’azione è di scriverne la storia. Veniamo accolti da Roberta, la fidanzata di Filippo e da Caterina che ci apre il suo accogliente Agriturismo Concasoni immerso in una natura primordiale, sarà questo il nostro campo base. Siamo baciati dalla fortuna, è il primo giorno di sole dopo un periodo di alluvioni e di pioggia battente. La mattina l’eccitazione è palpabile, ci raggiunge Mauro da Ascoli e come sempre sprizza di entusiasmo da tutti i pori, il giorno dopo è il turno di Riccardo Traini che arriva dal sud della Sardegna, poi i local Marco Caboi, Giorgio Soddu e Simone Masimi, ora siamo al completo: si parte. Si ha la certezza d’essere in un luogo esclusivo quando si arriva al parcheggio: è vuoto, Saremo gli unici a vivere questa nostra piccola avventura.


Il bosco é incantevole, Filippo ci racconta che tutta la zona ospita siti di grande importanza archeologica, alcuni antichissimi accampamenti nuragici in pietra sono sparsi nel bosco rendendo il luogo ancora più affascinante. Ma è ora di misurarsi sui sassi, moltissime linee attendono ancora d’essere liberate, il primo blocco ci appare perfetto, sembra un uovo, tondeggiante altro più di 3 metri. Cade subito “Spiace dirlo” un solido 7a+, ci pensa Gabri Moroni, poco a destra Altre Mentalità mette a dura prova le dita di Mauro e Gabri che lo risolvono con alcuni giri di sofferenza ,grado 7b. Si capisce subito che Filippo ha davvero scoperto un luogo magico ma soprattutto fantastico per fare bouldering. Poco distante ecco Lo Squalo, un enorme meteorite di granito arancione che si apre in cima con alcune grandi tafonate che bucano la roccia verso il cielo, Sarà necessario passarci dentro per sbucare sulla sommità, la linea viene chiamata proprio Lo Squalo 7b.

Gabri intuisce che dallo Squalo è possibile traversare a sinistra per uscire poi sulla placca sommitale, ci vorranno alcuni tentativi per venirne a capo ma alla fine nasce Altri Concetti 8a+. In questa prima giornata si concretizza quell’idea di avventura lontana dalla sofferenza e dalla conquista eroica. È stato sufficiente ricercare nelle pieghe della natura per vivere l’emozione della scoperta ed è ciò che il team E9 vuole con forza... Sappiamo che esiste un blocco che non è altro che la parte finale di una barriera rocciosa che culmina con la cima del monte Giovanni, Gabri Filippo e Mauro capiscono, una volta visto, che ci potrebbe scappare il grado più alto per quanto riguarda il bouldering, una prua impressionante esce dal granito schiacciando la vista verso l’alto, si inizia a sognare. A destra dello strapiombo prima Gabri poi Mauro risolvono Beppe Papassino 7c, ora tocca a Gabriele cercare il colpo grosso. Si tratta di entrare sotto il tetto e di uscirne diritti su una fessura oriz-

zontale appena disegnata per le dita per poi ricongiungersi con Beppe Patassino. La sera, cercando il grip necessario e illuminati dalla luce delle lampade Gabri inizia l’assalto con una serie tentativi frustranti fino a che un nuovo metodo da speranza. Al buio sotto fasci di luce che sembrano linee antiaeree nasce Patagarroso, il primo 8b della Sardegna. La nostra avventura finisce, rimangono i ricordi limpidi e divertenti di una spedizione perfetta. Grazie a Mauro che ha sostenuto i ragazzi che hanno voluto, con forza, cercare il gioco tramutandolo in azione. Un grazie ai local Sardi così disponibili e simpatici, Giorgio Soddu, Simone Masini, Marco Caboi. Alle ragazze del gruppo Irene e Anna che hanno portato eleganza e grinta, e un ringraziamento particolare all’ente del turismo di Luogosanto che ha permesso all’arrampicata di diventare una realtà nell’attesa di molti altri climber attratti da questo luogo incantevole.


OUTDOOR EXPERIENCE TOUR TXT RICCARDO MIRACOLI PICS MURIO


L’Outdoor Experience Tour abbraccia il concetto di viaggio, cercando di trasmettere spunti stimolanti su alcune “discipline” o meglio “passioni” che legano il vasto mondo dell’outdoor al team di The Pill Magazine. È una continua ricerca di luoghi allettanti dal punto di vista ambientale, da esplorare e documentare al massimo delle potenzialità. Così che per il numero diciotto siamo partiti concedendoci un viaggio verso la valle di Isère nei pressi di Les Duex Alpes, una località a noi molto a cuore sopratutto per quanto riguarda lo snowboard, ma che comunque rispecchia a pieno l’ideologia del nostro giornale... un luogo che offre una moltitudine di servizi e location per divertirsi in più modi e circostanze. Sia d’estate che d’inverno rimane “viva” concedendo a tutti gli amanti dell’aria aperta di scoprire e avventurarsi in luoghi incantevoli. Siamo partiti con l’obbiettivo di creare un reportage fotografico della nostra esperienza, affrontando più argomenti e condizioni, accompagnati dai prodotti di maggior spicco dell’ambiente, gentilmente inviatici dalle aziende con cui collaboriamo. Abbiamo focalizzato le uscite, in questi tre giorni, su attività come il trekking, il trail running e la pesca a mosca, curiosi di scoprire ciò che questa fantastica località potesse offrirci. Abbiamo camminato in passaggi sotto maestose cascate, corso su stretti sentieri sterrati tra montagne e laghetti alpini, e infine pescato in acque cristalline alla dura ricerca di una trota o di un salmerino alpino. La location da spazio a una vastissima rete di sentieri per chi è amante del trekking e del trail, sia per una corsetta molto tranquilla tra i boschetti circostanti ma anche per percorsi difficoltosi per gli appassionati più incalliti che amano mettersi alla prova... camminando, magari su piccoli e ripidi sentieri in quota, andando a sfociare sulle rocciose vette dei monti della zona. Per chi ama pescare invece, la scelta dello spot è veramente immensa: se siete dei puristi della pesca a mosca secca, i torrentini in cui vi troverete vi faranno passare giornate nel pieno relax e divertimento. Nella giornata dedicata al fly fishing, il team è andato un po’ più sul pesante cercando di insidiare qualche vecchia iridea nei insidiosi fondali di alcuni dei laghi incastonati tra le imponenti montagne di Les 2 Alpes, con il risultato di qualche bella cattura dalla perfetta livrea e forma. Non resta che dare spazio alle foto scattate durante questa avventura, senza dimenticarci di ringraziare per la collaborazione le aziende che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto. Un grazie va a New Balance, Haglofs, Mizuno, Camelback, Asolo, Burton, La Sportiva, North Face, Thule, Buff e Vision. Chissà il prossimo viaggio cosa ci riserverà... nel frattempo vi lasciamo alla visione del magazine in attesa di nuove Outdoor Experience.


OUTDOOR EXPERIENCE TOUR

TREKKING


THE NORTH FACE

VERTO S3K

SPEEDLIGHT SHORT

Scarponi tecnici da montagna in Gore-Tex, calzature scelte per percorsi alpini e Vie Ferrate. Rivestimento a 270 gradi in Kevlar per protezione, dotati di suola in Vibram Mulaz che dona una trazione ottimale.

Short tecnici elasticizzati dotati di asciugatura rapida, completamente impermeabili, ideali per escursioni in montagna. Realizzati in tessuto soft shell anti-vento con finiture in DWR.

FUSEFORM ORIGINATOR JKT Progettata per attività in ambienti alpini, questa giacca low-profile è realizzata con struttura FuseForm che integra punti rinforzati nelle zone critiche, più a rischio di abrasione. Protezione totale dagli agenti atmosferici


LA SPORTIVA

THULE

Synthesis Mid GTX

CORE HIGH GTX

Calzatura mid-cut ibrida dedicata all’utilizzo mountain/fast hiking per escursionismo veloce con carichi leggeri su sterrato. Struttura in Gore-Tex Surround per traspirabilità e impermeabilità mischiata al particolare uso delle celle Nano-Cells della tomaia.

Core GTX è lo scarponcino dedicato ad all’utilizzo mountain/fast hiking, al trekking ed all’escursionismo veloce in montagna. Particolare struttura traspirante Nano-Cells dalla tomaia, struttura esclusiva in Gore-Tex Surround.

CAPSTONE 50L Lo zaino da 50 litri Capstone è stato progettato per tutti gli escursionisti che vogliono muoversi più facilmente con piena libertà in uscite di uno o due giorni. L’accesso all’interno e’ dalla parte superiore, all’interno troverete anche uno scompartimento separato per la sacca idrica da 3L.


ASOLO

MAGIX Scarpa che prende parte alla collezione Approach di Asolo. Tomaia in Schoeller K-Tech più pelle scamosciata idrorepellente. Calzatura resistente e versatile. Suola Vibram con intersuola in microporosa, inserti Anti-Shock in PU.

BURTON

Farrel Long Sleeve Woven Classic fit, per una camicia in flanella dal profilo vintage. Stile e comodità sia per una rilassante scarpinata in montagna che in un contesto più urbano.


OUTDOOR EXPERIENCE TOUR

TRAIL RUNNING


camelbak

OCTANE 18X L’Octane 18X è uno zaino innovativo, versatile e ultra-leggero. La riserva idrica è di tre litri, perfetta per attività fisiche intense tra le due e le quattro ore. Zip centrale per modificare il volume di carico.

HAGLÖFS

GRAM COMP II Questa scarpa è il giusto compromesso tra estetica e comparto tecnico. Design pulito, progettata per alte prestazioni su sentieri anche non battuti. Protegge perfettamente da roccie e rami grazie alla sua suola ben bilanciata tra grip e supporto nei movimenti.


MIZUNO

NEW BALANCE

BG3000 LONG TIGHTS

DRYLITE ENDURA TEE

LEADVILLE 1210V2

La tecnologia di gestione dell’umidità Mizuno Drylite mantiene il corpo asciutto. Dynamotion Fit consentirà una maggiore vestibilità anatomica offrendo completa libertà di movimento. Tasche laterali con cerniera e interno con punti rinforzati anti-abrasione.

Tecnologia Mizuno DryLite proteggerà il vostro corpo dall’umidità. Dotato di cuciture Blindstitch che riducono le abrasioni e donano maggior comfort. Inserti in silicone sulle spalle per migliore grip con zaino. vestibilità Dynamotion.

Scarpa dai trail running dedicata alle lunghe distanze. Perfetta per addentrarsi e percorre sentieri su qualsiasi tipo di terreno. Innovativa intersuola REVlite per una rapida risposta e peso inferiore rispetto a qualsiasi schiuma simile.


NEW BALANCE

910v2 Reattività, ammortizzazione, flessibilità e protezione sono le caratteristiche che la distinguono. Gore-Tex combinato a una intersuola REVlite, dotata di un’aggressiva tassellatura per dominare qualsiasi tipo di terreno.

NB ICE SHORT SLEEVE La particolarità di questa T-Shirt è la sua tecnologia che si attiva con la sudorazione, che mantiene in giornate calde, generando freschezza e tenendovi sempre asciutti.proprietà che permettono rapida asciugatura e resistenza ai cattivi odori. Protezione dai raggi UV.

ACCELERATE TIGHT Realizzato per soddisfare anche gli atleti più incalliti, L’elegante tessuto scivola perfettamente e protegge dal vento. Se siete appassionati di corsa notturna, sicurezza con gli inserti catarifrangenti


OUTDOOR EXPERIENCE TOUR

FLY FISHING



burton

PIERCE FLEECE

HCSC - SHRED SCOUT BACKPACK

Un ibrido di giacca in puro stile Burton. Realizzata in Dryride Thermex per mantenere il calore corporeo e Dryride Mist-Defy Ripstop sulle spalle e sulle maniche per essere efficace anche in momenti in cui la pioggia arriva senza preavviso.

Caratteristico zaino Ideato per trasportare tutto l’attrezzature necessaria a svolgere la vostra attività. la particolarità è il cappuccio estraibile che diventa utile per proteggervi in giornate con cambi improvvisi di tempo.


buff

PRO SERIES ANGLER 2 SKOOLIN SAGE La scelta perfetta per ripararsi le mani pescando. Le dita sono tagliate per maggiore praticità e dotati si Stripping Guards per controllare meglio la coda. Tessuto rinforzato e protezione dai raggi UV grazie alla copertura UVF 50+

fasce coolmax RAINBOW T2

CARP

SPORT SERIES WATER 2 GLACIER BLUE

La protezione UV Buff è un sistema unico. Multifunzionale e ideale per molte attività sotto il sole. Realizzato in Coolmax Extreme, favorisce la fuoriuscita del sudore e dell’umidità in eccesso.

Pattern ideato dalle scaglie della nostra amata carpa, questo tubolare vi proteggerà perfettamente dai raggi UV e nello stesso tempo controllerà il fattore umidità a contatto con la pelle. realizzato in 100% Coolmax.

Tessuto traspirante e anti-strappo, inserti in silicone presenti sul palmo anti-scivolo. Fabbricato in 95% Nylon e 5% Lycra, proteggerà le vostre mani dai dannosi raggi UV, grazie alla protezione UPF 50+


VISION

BIG DADDY ROD

BIG DADDY REEL

VENUS

Canna ideata per lanciare esche voluminose e pesanti, con azione rigida e potente. Personalizzata in purò stile Big Daddy è un ottima scelta per pesche che richiedo una coda grossa e una canna robusta, sicuramente perfetta per tentare al luccio.

Struttura e design in stile retrò, che ricordano i vecchi mulinelli da pesca a mosca. Estremamente leggero, ottima capacità coda/backing e molto resistente. Sistema di frizione a disco in carbonio regolabile perfetta per gestire al meglio i combattimenti.

La Vision a sviluppato queste canne molto potenti appositamente per la pesca in mare. L’azione rapida è ideale in ogni situazione anche su lanci lunghi e precisi in condizioni estreme. Sicuramente perfetta per un’utilizzo in qualche “flat” cubano.


Hatch of the day “I’m going deeper underground” FLY TYING E DETAILS ANTONIO PISCIONE C.F.F. TEAM PICS: Eric Gimenez

Quando il freddo si fa sentire è il momento di sondare gli strati più profondi d’acqua. Quelli che vi proponiamo sono due artificiali di facile realizzazione, perfetti per entrare in pesca velocemente e creare molte vibrazioni.


Purple Viva

Reinterpretazione di un classico della pesca a streamer. Ci allontaniamo dall’eleganza del nero e proponiamo una più interessante colorazione Viola e Rosa. Questo artificiale si è dimostrato vincente nei più diversi contesti, dalla pesca in cava alla pesca in fiume sempre alla ricerca dei nostri amici predatori. Una scelta vincente per diverse specie ittiche ma di certo micidiale per ogni tipo di salmonide. DETTAGLI Amo: Gamakatsu L 5013 F Filo di montaggio: Veevus Nero 16/0 Coda: Marabout Sottocorpo: Un rigaggio serrato di piombo Corpo: Mylar color argento Ala: Marabout e 4 filamenti di rubberlegs Testa: Un piccolo collarino di ice-dub blu elettrico e cone head in tungsteno


Woolly Sculpin

Anche per questo artificiale partiamo dalla ricetta costruttiva di un classico: Il Woolly Bugger. Per mantenere il principio per del lavorare nelle correnti più profonde ed evitare di rimanere incagliati con l’amo tra i sassi, monteremo in testa una Fish Skull Sculpin Head posizionando il belly (la “pancia” della testina) dalla parte opposta rispetto la curvatura dell’amo in modo che la nostra mosca lavori “reverse”. DETTAGLI Amo: Gamakatsu L 5013 F Filo di montaggio: Veevus Nero 8/0 Coda: Marabout nero e Flat Flash marrone scuro Sottocorpo: Un rigaggio serrato di piombo Corpo: Avvolgiamo la stessa piuma di Marabout montata in coda ed una piuma di spalla di gallo Viola avvolta in montaggio palmer Testa: Una testina Fish Skull “Sculpin Head”


ECOSEVEN

7 Notizie Dal Mondo Green BY DAVIDE FIORASO

PATAGONIA – ADDIO AL NEOPRENE

EXPO 2015 – LA SECONDA VITA DEI PADIGLIONI

Patagonia presenta le prime mute al mondo realizzate senza neoprene, grazie all’impiego di un materiale di origine vegetale: una straordinaria innovazione che consolida l’ingresso dell’azienda nel campo della gomma naturale. La linea completa è realizzata con un innovativo materiale, proposto per la prima volta da Yulex, ricavato da una piantagione di hevea (o albero della gomma) con certificazione FSC rilasciata dal Rainforest Alliance che garantisce una produzione basata su pratiche responsabili. Impiegando gomma naturale, Patagonia è in grado di ridurre addirittura dell’80% le emissioni di CO² abitualmente generate dalla produzione di mute in neoprene tradizionale. La nuova linea debutterà in anteprima a Marzo 2016 per il mercato australiano. Tutti i 21 modelli saranno invece disponibili in Nord America, Europa e Giappone da Luglio 2016.

L’IMMENSO E FRAGILE LAGO BAJKAL

Serbatoio del 20% delle riserve d’acqua dolce della Terra, e dell’80% di quelle russe, il Lago Bajkal è un bacino passato miracolosamente indenne attraverso i disastri ambientali dell’era sovietica. Ancora oggi le sue acque sono potabili e le oltre sessanta specie di pesci vengono abbondantemente pescate e consumate. La buona ossigenazione e l’eccezionale trasparenza lo rendono abitabile, e abitato, fino all’ultimo metro. Un mondo di biodiversità e peculiarità che tuttavia corre rischi seri. Dagli incendi e dalla deforestazione lungo le sponde dei principali fiumi che affluiscono. Al record di siccità del 2014, complici il cambiamento climatico e i crescenti prelievi per usi civili e industriali. Fino all’impatto inevitabile della presenza umana e del turismo, sempre più intenso, sul mare dei russi. Nelle acque del Bajkal ormai proliferano specie invasive di alghe alimentate dagli scarichi fognari dei centri abitati, delle barche e dei traghetti. 25mila tonnellate l’anno solo per quest’ultima voce. Tante, anche per un lago dai grandi numeri.

Con la chiusura di Expo 2015 è iniziata la trasformazione dell’area che diventerà una cittadella universitaria ed un parco dell’innovazione: vi saranno ospitate non solo facoltà dell’Università Statale, ma anche un gruppo di aziende scientifiche e tecnologiche. Al momento mancano sia i progetti che i finanziamenti per la realizzazione, ma vi è un’unica certezza: circa il 40% dell’area sarà convertita in parco urbano. Entro il 30 Giugno 2016 tutte le strutture saranno smontate; la maggior parte dei padiglioni verrà smantellata per essere ricostruita altrove, come nel caso di Barhain, Azerbaijan ed Emirati Arabi. Il Principato di Monaco donerà invece la struttura a scopi umanitari, utilizzandola in Burkina Faso come sede della Croce Rossa. Altri Stati abbatteranno quanto costruito, riconvertendolo in materiale di recupero come stabilito dalle linee guida del l’Esposizione.


ECOSEVEN 7 Notizie Dal Mondo Green

GERMANIA – L’AUTOSTRADA DELLE BICICLETTE

GOOGLE E FAO INSIEME PER MONITORARE IL CLIMA

Dopo essere diventate protagoniste della mobilità urbana, le bici cominciano a giocare un ruolo importante anche nella mobilità extraurbana e sulle medie percorrenze. Tutto questo grazie al progetto Radschnellweg, letteralmente superstrada ciclabile, che ha preso vita nella regione della Ruhr, cuore industriale della Germania con decine di migliaia di pendolari. Un percorso veloce e sicuro che deve facilitare la tenuta di una velocità media sufficientemente alta. Vengono quindi ridotte al massimo le curve strette, i semafori, gli attraversamenti e altri ostacoli di questo tipo. A fine 2015 è stato inaugurato il primo tratto della Radschnellweg RS1, da Duisburg a Essen (circa 20 km) lungo il tracciato di una ferrovia in disuso. L’intera RS1 passerà da Dortmund per arrivare fino ad Hamm, coprendo un tratto di 100 km.

Una collaborazione per monitorare le risorse naturali e fornire assistenza tecnologica ai paesi e agli esperti. La finalità è quella di rendere più accessibili il controllo geo-spaziale e i prodotti di mappatura per sviluppare politiche per la gestione delle risorse fondiarie e forestali e affrontare i cambiamenti climatici. Lo rileva un comunicato della Fao che sottolinea la connessione sempre più stretta tra tecnologia digitale e controllo ambientale. Le immagini satellitari, infatti, stanno rivoluzionando il modo in cui i paesi possono stimare e pianificare l’utilizzo delle proprie risorse naturali, incluso il monitoraggio della deforestazione e della desertificazione. “Per la Fao questa non è solamente una partnership, ma un’alleanza strategica”, ha affermato il direttore della Fao José Graziano da Silva. L’applicazione Fao Collect Earth di Google si inserisce proprio nella logica di sinergia tra i due enti.

DETOX OUTDOOR – GREENPEACE CONTRO I PFC

LAGHI IN AUMENTO SUI GHIACCIAI DELL’EVEREST

Nel corso nel 2015 Greenpeace ha lanciato una campagna aperta, basata sulla collaborazione e la partecipazione di tutti, per chiedere ai grandi marchi l’eliminazione dei perfluorurati (PFC) impiegati da decenni nella produzione di abbigliamento sportivo. Nei mesi di maggio e giugno volontari e ricercatori hanno condotto spedizioni in alcune aree remote del pianeta, tra cui il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, riscontrando tracce di queste sostanze chimiche in tutte le località oggetto d’indagine. Nel sondaggio dello scorso autunno sono state raccolte oltre 32 mila preferenze su prodotti e marchi outdoor che Greenpeace si impegnerà ad analizzare nei primi mesi del 2016. Il marchio più votato a livello mondiale è stato The North Face, seguito da Columbia, Jack Wolfskin, Patagonia, Mammut e Haglöfs. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito www. detox-outdoor.org.

Un inquietante aumento di laghi glaciali sta interessando la regione dell’Everest. L’ultimo allarme, lanciato dai ricercatori delle università di Sheffield e Leeds, riguarda il ghiacciaio Khumbu, nel nord-est del Nepal. A causa delle temperature elevate in rapporto alla stagione, le pozze di ghiaccio fuso sulla sua superficie, prima isolate e sparse, si stanno ingrandendo a formare ampi specchi d’acqua. Un fenomeno già osservato su altri ghiacciai himalayani e che potrebbe favorire improvvise e pericolose inondazioni, generate dalla rottura delle sponde di ghiaccio o roccia che li racchiudono, con il conseguente straripamento di enormi masse d’acqua. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), nell’ultimo secolo ci sono stati 35 eventi di questo tipo tra Nepal, Pakistan, Bhutan e Cina.



TRAVELLERS

40.000 KM SOUTH BY ALICE PONTINI


Il binario 16 è difficile da trovare. E’ semplicemente un cartello bianco posto nel mezzo della stazione dei treni di Toronto e somiglia più ad un garage sotterraneo che alla stazione ferroviaria di una metropoli. Il treno non è decisamente il mezzo preferito dai canadesi. Come dargli torto in un paese grande come l’ Europa dove le città principali si distanziano una dall’altra da migliaia di chilometri di “nulla”. Questo loro “nulla” ho deciso di attraversarmelo tutto in treno, metro dopo metro. I primi 5000 di 40000 chilometri di viaggio ed il primo di una lunga serie di mezzi che in nove mesi e mezzo mi hanno portata all’altro capo del continente americano. Sono partita con un biglietto in tasca, i soldi guadagnati nell’anno precedente in due nazioni ed in due lingue diverse, il sito di couchsurfing tra i segnalibri della mia homepage ed una curiosità che è stata la chiave di partenza di questo progetto. Il centro e Sud America sono sempre stati nella mia lista. Dopo l’Asia c’era voglia di allegria, caos, disordine, passione ed entusiasmo. Impossibile scegliere una zona, un paese ed un itinerario, così ho riempito uno zaino da 65 litri, aperto una cartina delle Americhe, preso un pennarello rosso e tirato una linea, lunghissima che, partita dal Canada, da Vancouver e attraverso l’Ovest del continente scivolava fino laggiù in fondo, in Cile. Quello era l’obbiettivo,

quella era la meta. Non c’era altro da fare che partire. Le idee erano chiare, gli obiettivi anche, sarebbe stato un progetto lungo, senza dubbio difficile, l’intero continente americano senza volare, con i piedi a terra metro dopo metro. Volevo vedere ogni luogo, parlare tutte le lingue possibili, conoscere le culture, viaggiare sulle strade meno battute, di quelle con gli strapiombi e le buche fonde come piscine e soprattutto volevo indagare il cambiamento, la metamorfosi lunga migliaia di chilometri dal più settentrionale al più meridionale di quell’unico blocco di terra. Sarebbe stato “on the road” certo, ma soprattutto sarebbe stato “on the people, the smiles, the cultures and good vibes”. Sarebbe stata un analisi, una prova, un esperimento. Avevo bisogno di definire i miei limiti, conoscerli e superarli. E di limiti, paure, difficoltà e soprattutto asperità ne abbiamo incontrate, conosciute ed infine superate, tante. Abbiamo si, perché sono partita da sola ma ho condiviso più di nove mesi con decine di compagni di viaggio da ogni parte del mondo, a volte per un solo giorno a volte per interi mesi. Difficoltà culturali, linguistiche, ideologiche, ambientali – soprattutto - perché quando i luoghi si vogliono vivere intensamente metro dopo metro allora ci s’infila gli scarponi, si riempie lo zaino e si cammina,

ci si arrampica, si arranca. L’ho fatto per nove mesi, in ognuno dei 15 stati attraversati. Dai luoghi più turistici a quelli più incontaminati, sconosciuti e pericolosi. La mia ricerca di allegria, caos e disordine è iniziata in Messico, percorrendo un altro tratto di strada ferrata, quella che da Los Mochis porta a Chihuahua attraverso la Sierra Madre, sulle orme di un viaggio di cui sentivo l’eco da quando sono nata. Un treno, un paesaggio, una civiltà completamente diversi da quelli che mi accompagnata attraverso il Canada. Dal Messico è stata una vera invasione invadente come la gente, i colori, i sapori e gli odori che ho seguito attraverso un intera nazione fatta di spiagge bianche e deserte, di vulcani borbottanti e canyon lussureggianti, di rovine visitate alla luce della luna arrampicandoci di notte sui templi di Chichén Itzá e scivolando tra gli antichi palazzi di Uxmal. Un mondo completamente diverso da quello montano che ho sempre amato e che ho ritrovato in Bolivia. Lo stato Sud Americano più povero, in termini economici, ma forse il più ricco in termini di vette altissime, sorrisi, e luoghi deserti ed incontaminati. E proprio in questo angolo lontano dal mare, incastrato tra le vette, i deserti e la giungla che è iniziata la realizzazione del mio sogno d’alta quota.


Come quella notte, ai piedi della Huayna Potosì, 6088 metri. Mi sembrava di essere appena andata a dormire, o meglio di essermi appena abbozzolata nel sacco a pelo nel gelo dell’auto pronta per rimanerci per le sei ore successive, quando la sveglia è suonata - a mezzanotte - per scalare una montagna di 6088 metri che da giorni mi vedevo biancheggiare ed abbagliare nel blu intenso del cielo. Non una nuvola nell’inverno boliviano, terra di grandi cieli, grandi vette e grande freddo. Sento solo quello, faccio fatica ad uscire dal sacco a pelo la mattina, quasi è doloroso. Dopo circa quattro mesi ad un altitudine media superiore ai 4000 metri, avevamo deciso di scendere dall’ Ecuador seguendo le Ande e arrampicandoci il più possibile, complice soprattutto la 4x4 di Simon - mio compagno di viaggio per 7 mesi - che ci ha permesso di raggiungere i luoghi più remoti, incontaminati e difficilmente percorribili. Seguendo il motto: “Il viaggio inizia quando la strada finisce”. Dai vulcani Ecuadoriani ai lunghi giorni di trekking nella solitudine e nella pioggia nelle cordigliere peruviane, di allenamento ne avevamo fatto. Per non parlare dei tre mesi passati a correre ogni giorno sulle spiagge del Messico e del centro America.

Eppure era il nostro secondo tentativo in cinque giorni, perché scalare a 1000 metri è completamente diverso che farlo a 5.000. Non ci avevo mai pensato davvero, nemmeno io fino a che non mi sono trovata davanti quel ghiaccio verticale, quel troppo poco ossigeno e quel freddo intenso. Con la mia dose di spavalderia e le giornate in falesia e palestra pensavo solo: “Cosa vuoi che sia, è solo un arrampicata come tutte le altre!”. Non funziona così perché qui anche una passeggiata può essere una sofferenza, quella traccia nella neve, sembra facile, pianeggiante, veloce, in realtà no! Tutto cambia, tutto è diverso, tutto viene amplificato, il dolore, il freddo, la fatica ma anche l’entusiasmo, la passione, la felicità. E’ intensità allo stato puro. A pochi metri dalla cima il dolore alla mano destra è insopportabile, buon segno: il sangue ricomincia a circolare. La stanchezza si fa sentire, le gambe arrancano e il respiro si fa lunghissimo e rumoroso, i polmoni si dilatano cercando d’immagazzinare più ossigeno possibile, ma quello è, e bisogna farselo bastare. Pochi metri ancora e festeggio i miei primi 6088 metri con una tavoletta di cioccolata congelata ed un paio di foto rosa, appena sopra un piumino soffice di nuvole. A 6000 metri c’è un altro mondo, lì sotto è diverso. Quassù è qualcos’altro e io non mi sono mai sentita così vicina alle stelle, così orgogliosa e così

Seguendo il motto: “Il viaggio inizia quando la strada finisce”.


lontana da una fonte decente di ossigeno. Condividiamo la cima in pochi, nessuna ragazza e meno della metà di quelli che sei ore prima avevano lasciato il campo Alto. La luna tramonta e la sua luce lascia il posto a quella dorata, tiepida e rassicurante del sole. Lo stesso che mi aveva regalato tramonti, albe e luci nello Yosemite Park e poi nel rosso del Grand Canyon dopo un solo mese di viaggio, che già mi aveva tanto entusiasmato. Ma questa, in Bolivia è tutta un’altra storia. Questa volta scendo dalla cima sorridendo leggera perché, come mi ha insegnato Simon: “Un fallimento è tale solo nel momento in cui ci si rifiuta di tentare una seconda volta”. E’ quanto accaduto qualche mese e tre stati prima: un altro, iniziale, fallimento si era rivelato invece una meravigliosa conquista. Dopo la velocissima permanenza nel Belize, le rovine, i laghi e le bellezze naturali del Guatemala, le spiagge nere di El Salvador, i vulcani del Nicaragua, i colori e l’agiatezza del Costa Rica ci stavamo avvicinando al “gap” - alla fine della strada - all’assenza di questa tra i due continenti americani. Senza dubbio l’avventura più estrema, importante e sotto ogni punto di vista impegnativa dell’intero viaggio: l’individuazione di una via di collegamento tra

gli stati di Colombia e Panama attraverso la fitta giungla più comunemente conosciuta come Darièn Gap, che interrompe naturalmente i collegamenti terrestri tra il centro e il Sud America, rendendo così impossibile il proseguimento on the road lungo i 45.000 chilometri della famosa Panamericana. Simon non aveva alcuna intenzione di caricare su un traghetto l’auto che guidava dall’Alaska e che l’avrebbe poi portato fino in Patagonia. Dal momento in cui accennò l’idea di traversata di uno dei luoghi più remoti, inospitali e pericolosi del pianeta (Google rende bene l’idea), iniziai ad aggiungerlo alla lista “to do” che aggiornavo stato dopo stato. Raggiunta Panama l’entusiasmo, la determinazione e lo spirito d’avventura di entrambi ci videro lottare per giorni tra gli uffici governativi della capitale, ottenendo scarse soddisfazioni. Essendo un “gap” vi sono due facce, due ingressi, due stati. L’idea della traversata in auto, era decisamente troppo impegnativa. Traghettiamo un pò contro voglia e raggiungiamo la Colombia; parcheggiamo l’auto a Turbo e c’inoltriamo a piedi, barca e piroga, alla ricerca di uno spiraglio d’accesso. Arriviamo fino all’ultimo villaggio, nel folto della giungla a solo una decina di chilometri dal confine Panamense.

“Avete molti turisti stranieri da queste parti?” domanda ad un certo punto il mio compagno di viaggio, con un pizzico d’ironia nella voce ad una signora mulatta che ci prepara per cena una pietanza a base di riso, fagioli, le immancabili banane fritte e tonno in scatola. Lo sguardo serio e la risposta sconcertante “Si certo, moltissimi, vengono dall’Africa, dalla Cina, dal Vietnam, dall’India…”. Io e Simon ci guardiamo ammutoliti ed è tutto chiaro. La notte ci fanno dormire in una casa grande di legno su palafitte, due piani vuoti proprio nel mezzo del villaggio. Il piano sotto è affollato da ragazzi nigeriani, indossano stivali di gomma e tutto quello che posseggono è il contenuto di una borsa di plastica. Questi ragazzi partono alle prime ore del mattino con una guida, una grande dose di fortuna e nessun passaporto. Siamo capitati nel bel mezzo della tratta clandestina, diretta negli Stati Uniti. Senza rendercene troppo conto siamo entrati a far parte di quel gruppo di immigrati che dalle coste brasiliane tenta di raggiungere il paese del sogno e della vita facile, illegalmente, attraverso una delle zone più impervie della terra. Le zanzare non mi danno pace durante la notte, il legno del balcone è marcio e traballante, troppi pensieri mi affollano la testa e la consapevolezza di trovarmi nel cuore del Darièn Gap non rende la notte piacevole.


Sembrava passata una vita dalla partenza, dal viaggio in treno e poi da quello in auto con i miei primi compagni di viaggio con i quali formavamo un trio così variegato ed eterogeneo da rendere quel mese attraverso gli Stati Uniti e la West Coast una delle esperienze più divertenti dell’intero viaggio. Sebbene dormivo oramai da un anno su divani, materassini, auto, amache, spiagge ecc.. quella notte nel folto del Darièn Gap aveva forse segnato una svolta. Quanto era già cambiato dalla mia partenza, quanto avevo già imparato, immagazzinato e fatto mio. Quanti limiti avevo già superato e quanti soprattutto non me ne ero posti. Un viaggio lungo a volte cambia, prende una piega diversa da quella con cui era iniziato. I propositi con cui si parte vengono rivisti, trasformati, adattati in base a ciò e a chi si trova. Si giunge a compromessi, a volte si sacrificano parte degli obiettivi, del programma, le aspettative vengono deluse e sorgono nuove proposte, i ritmi e le abitudini cambiano. Ebbene si, è tutto vero, nel mio caso in senso assolutamente positivo. La scelta dei compagni di viaggio, dei mezzi di trasporto, delle avventure e delle spedizioni affrontate, dei luoghi scelti e delle attività da svolgere hanno sempre trovato coerenza con quello che era il mio piano iniziale, rimanendo fedele all’ entusiasmo e alla passione, obbiettivi con cui ero partita. La scalata ad una vetta non ha mai sacrificato l’interazione con comunità

o villaggi, il lato avventuroso e sportivo non ha mai contrastato con quello culturale ed umano. I pranzi e le cene cucinate in auto con il fornello a benzina non hanno mai escluso l’esplorazione culinaria dei luoghi, elemento importantissimo dei miei viaggi, a cui non riuscirei mai a rinunciare. I fast food americani sono stati fondamentali nella mia indagine così come le centinaia di Taquerie locali o i carrettini dagli sgabelli di plastica dove con un euro pranzavamo dall’Equatore in giù. Simon ed io ci siamo salutati a San Pedro de Atacama nel luogo, che forse, ha meglio riassunto i sette mesi del nostro viaggio insieme: vulcani, deserti e una coperta stellata che ci ha sempre fatto risparmiare le pile della torcia. Con l’intero continente che avevo appena attraversato ci siamo salutati a Santiago. L’ultima settimana l’ho trascorsa in compagnia di due amiche, per tornare all’umanità, centri commerciali, per tornare alla civiltà e lezioni di yoga, per tornare all’equilibrio. Ci sono voluti nove mesi e mezzo, 40.000 chilometri, due auto, due treni, un traghetto 14 compagni di viaggio ed altrettanti timbri sul passaporto, due paia di scarpe, cinque chili, tre visite mediche, due barattoli di crema solare, un nuovo sacco a pelo, 22 divani ma soprattutto c’è voluto tanto entusiasmo, fatica, spirito d’adattamento e convinzione. Ci sono volute idee chiare, polmoni grandi e stomaco di ferro.

Tutto ciò che ho vissuto non era nella mia “bucket list”. Una “bucket list” è solo un etichetta per chi vuole sognare. Io non etichetto, perché qualsiasi cosa si voglia fare nella vita, basta semplicemente andare e farla.

“Un fallimento è tale solo nel momento in cui ci si rifiuta di tentare una seconda volta”.



TRAVELLERS

OUT OF THE COMFORT ZONE A STORY FROM ICELAND15 BY MATTIA VETTORELLO


da. Non vedevo l’ora di cenare con questo piatto di nouvelle cuisine.

Che cos’è l’avventura? E’ quando ci spingiamo oltre la nostra comfort zone approcciandosi a qualcosa di nuovo, di sconosciuto fin prima. Il 30 Luglio 2015 sono partito per la mia prima spedizione in solitaria attraverso le desolate e ostili terre islandesi. Sono stati 806 km pieni di pura adrenalina ed emozioni. La partenza dalla maestosa cascata Skogafoss mi anticipava quello che avrei incontrato in quel pomeriggio attraverso i primi 20 km e 1000m di dislivello positivo. Il fiume Skogar si imbatte in una ventina di salti d’acqua affascinanti e abbracciati dal verde acceso. La salita però fu impervia, non tanto per i chilometri, per il dislivello o altro. Ma per le poche ore di sonno dormite la notte prima, dove mi ritrovai a preparare lo zaino una volta atterrato; le energie iniziavano a mancare e lo stomaco a brontolare. La mia prima pasta carbonara liofilizzata in Islan-

La notte che arrivai in bus all’ostello di Reykjavik, dove avrei ritirato la SIM Islandese, mi sentii dire, come temevo, che l’estate è stata fredda e di conseguenza era rimasta una forte presenza di neve. Ciò non mi permise di portare con me il ricercato carretto, che avrebbe sostenuto il maggior peso durante la spedizione. Queste erano questioni passate, ormai ero sul passo Fimmvörðuháls con due giganti ai miei lati, da una parte l’ Eyjafjallajokull dall’altra il Myrdalsjokull. La prima notte la passai li. Stremato dalla stanchezza preparai la tenda, feci bollire l’acqua, preparai il liofilizzato. E mi addormentai. Troppo poche erano le energie per mangiare. Recuperate le forze, il secondo giorno mi aspettavano una trentina di chilometri, per la maggior parte in discesa. Le pendenze e la poca visibilità richiedevano un alto livello di attenzione. Non ero mai stato prima di quel giorno in Islanda, e l’acclimatamento stava procedendo con una certa celerità, anche se sapevo che le cose sarebbero diventate più dure verso l’interno. Durante i primi tre giorni - dove da Skogafoss arrivai a Landmannalaugar - potei ammirare una palette di colori unici nel suo genere. Se il progetto non era quello di

percorrere 806km a piedi sarei rimasto li ad ammirare tutte le sfumature. Bisognava procedere avanti, lasciandosi alle spalle passo dopo passo il turismo. Stavo cercando la natura incontaminata. Decisi di non fermarmi nella “terra dell’uomo” (traduzione di Landmannalaugar) ma procedere verso il deserto lavico islandese, sapendo che sarei ritornato qui per completare il circuito da me disegnato. Nessuno prima ad ora aveva completato la circumnavigazione del Vatnajokull.


I 30 chili di zaino iniziarono a farsi sentire. Le spalle portavano il segno del peso, graffiate dal contatto tra i vestiti e gli spallacci. Gli acciacchi uscirono dopo la prima settimana. Alcuni conseguenze del meteo. Lasciata Landmannalaugar mi diressi verso Askja. E li mi imbattei nel famigerato vento islandese. Forte. Intenso. Instancabile di soffiare. Una costante in Islanda che ruggisce anche nel più acuto silenzio. Così potente non lo avevo ancora vissuto. Talmente vigoroso che non potei più camminare dritto: inizialmente obliquo per cercare di contrastarlo. Poi non potei far altro che ripararmi dietro una riva aspettando che Eolo si calmasse e mi lasciasse procedere. La natura si è mostrata per quello che è: un connubio di potenza e bellezza. Mancava ancora qualche giorno di camminata per addentrarsi nel deserto islandese, lì la tavolozza di colori si sarebbe presenta in una monocromia grigiastra. Attendendo di vivere le desolate distese laviche attraversai due fiumi dalle acque glaciali e turbolenti. Sabbie mobili. Acqua al livello della vita. Tempesta di sabbia. – Adesso direi che figata – li nel momento di attraversali, rispettivamente il Sylgia e lo Svedja, ci furono delle difficoltà. Soprattutto di bilanciamento, che grazie ai due appoggi supplementari dati dai bastoncini (fondamentali per spedizioni come queste) riuscii ad oltrepassare.

Dopo queste fatiche e una notte dove l’umidità mi rubò ore di sonno, decisi di fermarmi un giorno a recuperare le forze, non fisiche, ma mentali. Ebbi un crollo psicologico. Mi aspettavo che prima o poi sarebbe successo, e sinceramente non fu così facile andare oltre. Ma queste cose fanno parte del gioco e imparai una lezione: quando accadono cose del genere bisogna fermarsi, ragionare e con la forza di volontà e la ricerca di stimoli, ripartire per portare a casa la spedizione. Dopo il giorno di riposo, era l’ora del deserto monotono, nel colore ma mai nelle forme. Le difficoltà però non mancavano e i dolori, che arrivavano improvvisi come delle saette, ai tendini d’Achille, non metteva di buon umore. Il quale si risollevava qua e la con la vista di qualche risorgiva e del verde che accompagnava il rivolo nei suoi due lati. Immaginatevi questa distesa nera con queste linee evidenziate di verde. Stupendo. Qui le temperature erano molto più basse di quelle che trovai nei primi giorni. Avevo sempre dai 3 ai 4 strati, per ripararmi dal freddo, vento e sabbia. Sembravo un aviatore con la maschera da sci. Arrivato verso le 7/8 della sera non vedevo l’ora di montare la tenda ed entrare nel sacco a

pelo. Questa per l’intera spedizione è stata la mia casa, il mio conforto. Aspetto psicologico fondamentale. Ero ad una settimana di marcia dalla costa sud, li i colori ripresero vita e il mio animo si rivitalizzò dall’idea di terminare le vere fatiche: perché una volta sulla ring road one, sarebbe stata una passeggiata tra i turisti e lo smog rientrare a Landmannalaugar. Ma l’avventura non finii lì, mi imbattei in 4 giorni di brutto tempo che mi rallentarono pesantemente prima di raggiungere l’obiettivo finale. La vita è fatta di esperienze, e vanno vissute tutte fino all’ultima goccia. www.frostscape.com


PETROMAX La tradizione ai giorni nostri BY RICCARDO MIRACOLI

Per oltre 100 anni la lanterna Petromax è stata conosciuta ed usata in tutte le parti del mondo; ma poi lentamente è sempre stata meno richiesta, sino agli anni 2000 quando uno studente dell’università di Magdeburgo in Germania ha rilanciato il brand in Sassonia-Anhalt, ampliandone la produzione. In tempi nei quali prodotti innovativi nascono e scompaiono alla velocità della luce, un prodotto di grande storia e tradizione, abbinato ad una corretta gestione commerciale, è il must vincente. Petromax è una delle più antiche lanterne a kerosene. Jonas Taureck in un suo viaggio Africano scoprì questa incredibile lampada dalla luce sfavillante di 400 watts. Il giovane studente tedesco restò affascinato e scoprì che in Germania veniva ancora prodotta in piccole quantità e praticamente nello stesso modello dei tempi passati. Da questa scoperta si passò nel 2005 alla ripartenza della produzione su basi commerciali. Comprando poi nel 2006 i diritti del marchio d’azienda. Con una giusta strategia

d’innovazione e di “old style” questo gruppo di studenti capitanati dal giovane Taureck cominciò a produrre 2000 esemplari all’anno. La lanterna Petromax viene assemblata manualmente con oltre 200 pezzi e prodotta in 40.000 esemplari all’anno. Sempre più prodotti diversificati trovano il giusto collocamento nel mondo Petromax; come le multifunzionali griglie con casseruole in ghisa o le lucenti lampade a LED. L’importanza della funzionalità di questi prodotti, appare evidente nella semplicità del montaggio, indispensabile in condizioni estreme di camping, un classico esempio è il trepiedi per agganciare il grill. Allargandone l’utilizzo e le varie applicazioni questa azienda può annoverare clienti in tutto il mondo. Taureck ora trentaquattrenne conferma che la crescita della società è stata costante e si è auto-finanziata con gli utili della stessa. I collaboratori giovani e meno sono come una famiglia votata a mantenere l’alta qualità nella tradizione. I prodotti sono praticamente indistruttibili e con ciò danno

grande beneficio nel contesto ambientale che li circonda, non dovendo essere smaltiti e giocando di conseguenza un ruolo socialmente utile d’innovazione. Questa famiglia composta da menti giovani e brillanti e da collaboratori di provata e lunga esperienza, fanno di questa società un punto di riferimento nell’ambiente. Una magnifica storia di tradizione.



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01 Petromax 500 HK Questo modello rientra nelle lanterne più famose a livello internazionale. Modello inventato nel 1910, oggi riproposto con un moderno comparto tecnico e un elegante design. Resistente a ogni tipo di temperature e affidabile in qualsiasi condizione meteo. 02 Petromax Atago Estremamente resistente, è un all-in-one che può essere usato sia come convezionale griglia, come pentola, come forno o semplice fuoco da compagnia. Offre vari utilizzi e semplici metodi di cottura. Grazie al suo unico meccanismo di montaggio è pronta all’uso in pochissimo tempo. Vincitore del BBQ Award 2015 e finalista del UK Outdoor Industry Awards. 03 Petromax Griddle and Fire Bowl Una magnifica griglia da camping, struttura totalmente in acciaio, si può utilizzare in tre misure preparando deliziosi manicaretti. Utile per cucinare, grigliare e friggere. smontabile e facilmente trasportabile nella borsa d’utilizzo. senza la parte inferiore è possibile utilizzala con il Petromax Atago. 04 Petromax Rocket Stove rf33 Combina perfettamente un’effetto camino a una caldaia a legna. Combustione estremamente efficiente grazie ad un’ottima struttura che consente un circolo d’aria ottimale. Fuoco regolabile, facile da utilizzare e con un contenitore in ghisa diventa un prodotto versatile, dando la possibilità di cucinare.


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05 Petromax Loaf Pan with Lid Contenitore in ghisa multi-funzione, distribuisce il calore in maniera ottimale. Utilizzabile sia in casa che in occasioni di campeggio. Funziona su tutti i piani da cottura anche su quelli a induzione 06 Petromax Fire Skillet Realizzata in ghisa di alta qualità. Estremamente resistente , utilizzata anche da chief professionisti. Distribuzione del calore eccezionale ed effetto anti-adesivo naturale. 07 Petromax Tea Kettle Struttura in acciaio inossidabile di alta qualità. L’acqua bolle rapidamente anche con fornelli elettrici o a induzione. Utensile elegante e utile per campeggio e giardino, ma anche molto comodo in un utilizzo casalingo. 08 Petromax Tea and Coffee Percolator “Perkomax” Ideale per preparare un tè o un caffè aromatico senza alcuno sforzo, grazie al suo filtro esclusivo. Nasce dal principio della caffettiera, l’acqua sale verso l’alto attraverso a un tubo di piccole dimensioni passando dal filtro. 09 Petromax Hobo Stove bk1 Compatta ed efficiente stufa, assemblabile in pochi passaggi. Realizzata in acciaio inossidabile è esattamente ciò che serve per riscaldarsi in qualsiasi tipo di escursione. Facile da montare e trasportare, scalda fino a temperature elevate e brucia qualsiasi tipo di materiale fornito da un ambiente come il sotto-bosco.


BERLIN TRIP OUTDOOR LIFESTYLE TXT E PICS ALBERTO BONARDI



La continua ricerca di luoghi dove lo stile di vita Outdoor sia vissuto nel quotidiano dalle persone, ci ha portati a Berlino - una città capace di mixare con armonia le passioni vissute all’aria aperta degli individui con le abitudini di tutti i giorni. Da subito si nota che il contatto con la natura è diretto, senza indugi, e con pochi spostamenti si raggiungono zone dove la presenza del ‘verde’ è ancor più marcata. Le piste ciclabili attraversano completamente il quadro urbano e i dintorni, e le strutture che offrono servizi per escursionisti e turisti sono davvero innumerevoli (come campeggi, uffici informazioni, posteggi gratuiti per auto e roulotte dove sostare gratuitamente anche di notte). Quasi persi per Berlino - mentre aguzziamo gli occhi su ciò che ci sta attorno - notiamo come l’abbigliamento tecnico, solitamente utilizzato in un contesto sportivo, sia una consuetudine delle persone che qui vivono giorno per giorno... realtà che regala spunti stimolanti per il nostro lavoro. Chiaramente la ragione primaria è senza dubbio il clima, sopratutto durante le stagioni più fredde quando le temperature si fanno sentire e impongono una determinata tipologia d’indumenti per affrontarle. Dopo aver girato all’interno del centro urbano vero e proprio, dotati di un’inarrestabile Lada Niva 1600 a benzina ci

spingiamo appena al di fuori della città... dove le strade incominciano a essere sterrate, per cercare luoghi dove realizzare qualche scatto interessante. Dopo neanche mezz’ora di auto ci imbattiamo in uno splendido lago dove boschi e vegetazione ricoprono interamente il perimetro. È fantastico che qui l’argomento “balneazione” sia alla portata di tutti e in breve tempo, anche grazie all’organizzata rete di canali che collega i bacini limitrofi alla città... e che l’ecosistema e la realtà del bosco siano rimasti intatti nonostante la vicinanza della città. Avremmo di certo voluto esplorarlo più a fondo e magari fare qualche pagaiata, ma le condizioni meteorologiche non erano a nostro favore, così abbiamo optato per una passeggiata addentrandoci nel bosco circostante... qui abbiamo incontrato diverse persone che, dopo i primi convenevoli, affrontando il discorso ‘natura’ ci hanno sottolineato più volte la facilità di raggiungimento di questi luoghi dalla realtà urbana; questo ci ha fatto riflettere, arrivando all’ipotesi in cui gli abitanti di queste persone abbiano inconsciamente sviluppato un ‘Outdoor Lifestyle’, godendosi la natura e la vita all’aria aperta grazie a questi luoghi meravigliosi e all’aiuto di un’organizzazione efficace. Berlino è una realtà viva e riesce a trasmettere l’importanza della parola Outdoor e del

sapersi concedere, ad ogni buona occasione, un contatto diretto con la natura che ci circonda. Tramite questa breve esperienza documentata, il Team di The Pill vi consiglia di non soffermarvi solo a quanto riguarda la bellezza della città in se, ma di spingervi oltre, dove potrete ammirare la ricchezza e il fascino di posti meravigliosi... cercando di comprende la seconda faccia di un centro urbano, sicuramente per noi appassionati e amanti della natura la faccia migliore.

“Berlino è una realtà viva e riesce a trasmettere l’importanza della parola Outdoor”




AKU - JAGER EVO LOW GTX Scarpone realizzato con tomaia in pelle pieno fiore, dedicato ad un utilizzo intenso, in ambienti umidi e freddi. Foderato con la membrana Gore-Tex, impermeabile e traspirante, Ottimo anche per lavori in ambiente boschivo, grazie al fascione protettivo in gomma e alla suola Vibram FourĂ , che garantisce un grip eccellente in ogni condizione di utilizzo.

AKU - WINTER SLOPE MAX HI GTX Storico modello da escursionismo AKU, qui proposto nella sua veste invernale, in pelle nabuk. Straordinario livello di comfort di calzata, leggerezza e traspirazione. Ideale per trekking invernali giornalieri su terreni di media difficoltĂ .



LA SPORTIVA - SPACER JKT La Spacer JKT è una giacca termica leggera dedicata a chi prima di tutto predilige la funzionalità e la pulizia di design. Le spalle sono realizzate esternamente in materiale anti-abrasione per prevenire da sfregamenti con lo zaino. Le sottili fasce elastiche interne poste in vita evitano di scoprire le zone lombari durante l’attività.




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01 Pom Beanie Lo stile retrò del Pom Beanie lo rende adatto sia sulle piste che in caffetteria, ma la sua robusta lavorazione con inserti lavorati a maglia si pone un obiettivo più importante: intrappolare letteralmente il calore, grazie alla densa e compatta trama del tessuto. 02- Re-Tool Snap-T Fleece Pullover Straordinariamente morbido, il Re-Tool Snap-T Pullover è realizzato in leggero, corposo e soffice fleece di poliestere Polartec Thermal Pro (riciclato al 51%), con fibre extra-lunghe che trattengono il calore senza aggiungere volume. I dettagli includono la classica tasca Snap-T con flap in nylon sul petto. 03 - Better Sweater Insulated Fleece Hoody Il fleece Better Sweater, con esterno lavorato a maglia e imbottitura in poliestere Thermogreen riciclato da 60 g/m², è ancora più caldo, carré spezzato in stile western e tasche scaldamani a marsupio. Lunghezza alle anche. 04 Lined Beanie Il Lined Beanie presenta un esterno lavorato a maglia sottile realizzato in tessuto misto di 45% lana merino prodotta senza l’utilizzo di cloro e resistente all’acqua. 55% poliestere a rapida asciugatura per una maggiore resistenza. Tessuto approvato da bluesign.

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05 05 Cragsmith Pack 35L Il versatile design del Cragsmith offre facile accesso al contenuto sia dall’inserto superiore che da quello posteriore; quest’ultimo si apre a mezzaluna, evitando di dover appoggiare le cinghie dello zaino per terra. Un anello di fettuccia esterno offre un comodo punto di aggancio per attrezzature extra.

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06 Better Sweater Fleece Gloves Il fleece Better Sweater è realizzato in 100% poliestere tinto con un procedimento a basso impatto che consente di ridurre significativamente l’utilizzo di sostanze coloranti, energia elettrica e acqua rispetto ai tradizionali metodi di tintura. 07 Black Hole Duffel 60L Il Black Hole Duffel portatutto, infaticabile e robusto, consente di organizzare al meglio le attrezzature e offre la giusta quantità di spazio per un weekend avventuroso o per un viaggio più lungo.


CAMELBAK ULTRA 10 PICS Nicola Buosi (www.nicolabuosi.com) TXT Davide Fioraso



Era il 1988 quando l’appassionato di ciclismo Michael Eidson pose le basi per la fondazione di Camelbak. Un’idea nata da un bisogno fisiologico fondamentale: l’acqua. Eidson stava correndo la Hotter ‘N Hell 100, una 100 miglia nel caldo estenuante di Wichita Falls, Texas, con pochissimi rifornimenti a disposizione. Operatore medico di professione, decise di riempire una sacca per la flebo, infilarla in un calzino e fissarla sul retro della maglia. Nasceva così l’idratazione hands-free che permise a Eidson di bere anche mentre pedalava. Sono lontani quei tempi, come pure le condizioni climatiche di Wichita Falls, ma c’è un nesso con il mondo del ciclismo. Il Passo dello Stelvio fu teatro di una delle ultime grandi imprese di Fausto Coppi e i 48 tornanti che salgono dal versante altoatesino contribuiscono ad innalzare la popolarità del luogo, come ricorda Paolo Rumiz nel libro “La leggenda dei monti naviganti”. Il mito dello Stelvio è anche questa salita perfetta, regolare, che aiuta anche i più scalcagnati. Prendete i tornanti. Sono fatti apposta per riposare.

Chi va in auto non può capire. Non sa che su quei curvoni a strapiombo, per qualche metro, si può scendere anche in salita. Basta restare incollati al muretto esterno e sfruttare la contropendenza. Una goduria assoluta. Per noi lo Stelvio rappresenta un appuntamento fisso che segna l’inizio della stagione invernale. Per chi ha trascorso qui un’intera estate, la conclusione di una stagione lavorativa. A novembre il passo chiude i battenti, isolato e irraggiungibile, dai suoi 2758 m che ne fanno il secondo valico automobilistico più alto d’Europa. E’ in questo lungo weekend tra le Alpi Retiche che abbiamo scelto di testare lo zaino Ultra 10. Sfruttando i dislivelli che scendono verso Bormio e la Valtellina, corrono lungo i confini con la Svizzera e sovrastano il passo da Cima Garibaldi. Perennemente in bilico tra Lombardia, Trentino-Alto Adige e Canton Grigioni. Perennemente al cospetto dell’Ortles. Per introdurre lo zaino da corsa più tecnico della gamma Camelbak vorrei partire da un aneddoto. Quando iniziai ad allungare le distanze, decisi che era il momento di sostituire quel sacchetto per la spesa che mi portavo dietro la schiena a favo-

re di un accessorio più ricercato. L’unica prerogativa, erano le tasche frontali. Chiesi direttamente al mio mentore in materia, e mostrandomi il suo zaino la risposta fu rapida e decisa: “questo. Fidati. Non ci sono paragoni…”. Esattamente un anno dopo, in partenza per il Gran Raid delle Prealpi Trevigiane, lo vidi estrarre dal bagagliaio un Camelbak Ultra 10. Chiesi un parere sul nuovo acquisto, e anche in questo caso la sua risposta fu rapida e decisa: “questo. Fidati. Non ci sono paragoni…”. La risposta a quel runner che vuole uno zaino in grado di gestire le endurance senza tralasciare alcun aspetto. Nel suo segmento Ultra 10 è stata la novità di punta della collezione Camelbak primavera/estate 2015, affiancata dal modello Circuit e dalla versione 4L (award Outdoor Running 2015). Ultra 10 è stato progettato appositamente con lo scopo di soddisfare e contenere tutto il materiale obbligatorio richiesto dall’Ultra Trail du Mont Blanc (UTMB): liquidi, riserve alimentari, giacca a vento, indumenti, frontale, telefono. Insomma, la risposta a quel runner che vuole uno zaino in grado di gestire le en-




durance senza tralasciare alcun aspetto. Camelbak Ultra 10 si allontana dalla tradizionale forma di zaino idrico verso il più popolare vest fit. Non tra i più leggeri (550 g), giustificato dalla grande qualità dei materiali e dall’elevata capacità di carico: 8L + 2 di riserva idrica. Da una prima impressione si presenta compatto e pieno di scomparti sapientemente posizionati. E’ stato progettato in taglia unica regolabile, con chiusura custom-fit e dual slider strap che si adattano ad un giropetto da 76 a 116 cm, consentendo una regolazione perfetta ed il massimo comfort. Potrebbe sembrare un’operazione complessa di fronte a così tanti cinghie, ma vi assicuro che è davvero intuitiva. Gli spallacci sono regolabili su diverse lunghezze e collegati allo schienale tramite una chiusura in velcro. Facile, veloce, per un fit incredibile! Il materiale da costruzione è stato studiato per essere il più confortevole e traspirante possibile. Il pannello dello schienale è rigido e ben imbottito, con una fascia centrale in mesh 3D che agevola la traspirabilità. Proprio perché progettato per le ultra, non mancano gli inserti riflettenti. La sacca è frazionata in tre settori principali, il primo dei quali incorpora il popolare serbatoio idrico Antidote Reservoir con Quick Link System, tecnologia HydroGuard e valvola Big Bite brevettata. L’esclusivo vano è agevolato da chiusure

a clip e cerniera laterale che velocizza l’operazione di riempimento. Da notare come questi particolari siano colorati di giallo per distinguere immediatamente l’accesso al proprio approvvigionamento idrico. Nulla è lasciato al caso. Si arriva poi al comparto cargo centrale, al cui interno c’è un piccola cerniera dove riporre al sicuro oggetti preziosi come chiavi o documenti. Infine una tasca esterna, utile per lo stoccaggio provvisorio di materiale bagnato, all’interno della quale passa il cavo di compressione. Questo elastico svolge una funzione davvero fondamentale, minimizzando la capacità dello zaino in caso di carico ridotto. Un potere estendibile molto pratico, in grado di ridurre al minimo l’ingombro e comprimere o meno a seconda delle esigenze. A completare il tutto, ci sono altri due vani laterali in tessuto elastico, lacci di attacco per i bastoni ed asole per carichi supplementari, utili anche come punti di ancoraggio. Ma le sue opzioni non finiscono qui. Gli spallacci con cargo pockets sono in grado di contenere 2 flask o borracce fino a 750 ml ed altro materiale di piccola scala che necessariamente si vuole a portata di mano. Da notare la tasca antiumidità, la cosiddetta Multimedia Pocket, per preservare il telefono dal sudore. Ultra 10 risolve qualsiasi problema di spazio quando si tratta di stipare tutto quello che serve.

La capacità di carico di Camelbak Ultra 10 è stata finora oggetto di pro e contro, giudicato in alcune occasioni troppo grande e pesante per le medie tirature. Noi la pensiamo diversamente: Ultra 10 risolve qualsiasi problema di spazio quando si tratta di stipare tutto quello che serve e testato con solo antivento, sacca idrica e qualche piccolo oggetto ha rivelato un comportamento impeccabile. La possibilità di compressione e le regolazioni donano un ottima sensazione anche a mezzo carico, mentre i rinforzi sui bordi offrono quel tocco di rigidità che agevola il fit sul proprio corpo. Oltre ad una grandissima stabilità, possiamo concludere dicendo che Ultra 10 spicca per resistenza e facilità d’uso. E’ uno zaino robusto, costruito con ottimi materiali (70D reverse chain nylon, 230 taffeta) che trasmette subito l’impressione di durabilità. I diversi alloggiamenti sono molto semplici da gestire (anche in gara) e non da meno, l’eccellente sistema di idratazione che fatto di Camelbak un pioniere e punto di riferimento in questo settore. Garanzia di qualità e un grande alleato per le nostre corse più lunghe.


ECCO BIOM TRAIL FL GTX PICS Chiara Pavan TXT Davide Fioraso



Raggiungere l’equilibrio nella propria vita è un presupposto della cultura scandinava. La perfetta armonia tra famiglia, ambizione professionale, amici e svago. E’ seguendo questi ideali che nasce la collezione outdoor del marchio ECCO, progettata in maniera versatile per seguirvi dal salotto di casa alla scrivania dell’ufficio, dalla città ai luoghi più selvaggi. L’azienda danese - fondata nel 1963 da Karl Toosbuy - è il terzo produttore mondiale di scarpe casual, celebri per comfort e vestibilità. Una produzione da 20 milioni di paia ogni anno, supportata da 19.800 dipendenti ed oltre 14.000 punti vendita in 88 paesi. Outdoor footwear driven by nature for your adventures and for your life Immaginabile quindi una certa curiosità nei confronti di Biom Trail FL – la nuova linea presentata a fine 2014 nella Riserva Naturale di Kullaberg – ed inserita nella collezione outdoor Autunno/Inverno 2015. Biom Trail FL - con una versione in

GORE-TEX ed una con tomaia rafforzata in Kevlar - inaugura di fatto l’ingresso del marchio nel settore trail running, affiancandosi ai segmenti Hiking, Multi Sport, Lifestyle ed Everyday. Con un proprio processo produttivo e distributivo - ECCO ha la libertà di essere innovativa, garantendo nel contempo la qualità in ogni fase della manifattura. La collezione Trail Running è stata progettata per la velocità e l’agilità, facendo forza sulla tecnologia avanzata Biom Natural Motion e l’opzione di una membrana GORE-TEX integrata nella tomaia. Come la Biom Trail FL GTX utilizzata nella nostra prova. Il terreno di gioco questa volta è Dolomitico e si snoda ai piedi dell’Agner, versante meridionale, Gruppo delle Pale di San Martino. I sentieri sono quelli tra Col di Luna, il Rifugio Scarpa e Frassenè Agordino, accompagnati dalle splendide viste su Moiazza, Piz di Mezzodì, San Sebastiano. Le prime impressioni sono di estrema

flessibilità e morbidezza. Prerogative della tecnologia Biom Natural Motion che permette al piede di esprimere il suo pieno potenziale con una calzata estremamente confortevole. Il concetto alla base di Biom (abbreviazione di Bio-Mechanical Optimization) si realizza attraverso 3 caratteristiche principali: plantari anatomici Comfort System, un fit cosiddetto second-skin (risultato di materiali estremamente morbidi), flessibilità e leggerezza che favoriscono il movimento barefoot, impegnando gli ammortizzatori naturali del proprio corpo, e consentendo di concentrarsi su una propulsione più efficiente. Alla base di Biom un programma di ricerca che ha analizzato il movimento naturale di oltre un migliaio di atleti. “Nature and Natural Motion go handin-hand. The more often someone runs trails, the more i expect they will appreciate this shoe” - Andrzej Bikowski, Lead Designer ECCO Outdoor


Biom Trail FL presenta una linea semplice, non aggressiva, con una interessante combinazione di colori (l’unica disponibile) e bande laterali riflettenti. Offre subito una buona sensazione di comfort, con pianta stretta e affusolata che si ampia nella parte anteriore. Buono anche il fit laterale, che diventa generoso in punta (consigliata una mezza misura in meno; nelle discese tende a scappare in avanti). Il piede è avvolto in una tomaia dal profilo morbido; la linguetta ergonomica sul collo migliora decisamente la sensazione di contenimento. La costruzione a basso profilo favorisce la posizione naturale del piede e un ottima reattività. Di contro, la protezione è abbastanza limitata in tutte le sue parti e non si può certo dire che sia un peso piuma (circa 350 g). Fantastica la soletta in poliuretano con stampa in silicone che garantisce un ottimo grip all’interno della scarpa minimizzando lo scivolamento. Insieme all’intersuola in schiuma compone il sistema

ammortizzante di Biom Trail FL. A differenza dei numerosi modelli con intersuola EVA presenti sul mercato, ECCO utilizza un’intersuola in PU direttamente iniettato, meno soggetta a degrado e deformazione. E’ un processo chiamato DIP - Direct Injection Production – che permette di legare la suola alla tomaia senza colla o cuciture offrendo una durata senza pari. La tenuta nel complesso non ci ha soddisfatto pienamente. Il disegno della suola, con ampi tacchetti su tallone e avampiede, richiama un uso su superfici morbide e fangose, con piccole borchie all’altezza del metatarso progettate per aggrappare su pietre e radici. Il nostro test è avvenuto in condizioni asciutte su terreni misti, rivelando instabilità su diversi tratti in discesa. La suola in gomma, molto morbida, ci è sembrata più affidabile su passaggi di roccia pura. Molto bene la trazione anteriore in fase di spinta e salita. Gli stessi tasselli sulla punta si estendono fino al bordo della suola aiutando il supporto sui traversi.

“Running trails is what Biom Natural Motion was born. Everything that people love about trail running feels wonderful in this shoe” - Andrzej Bikowski, Lead Designer ECCO Outdoor In conclusione, una scarpa estremamente flessibile, decisamente morbida, che predilige il lavoro di avampiede trovando il giusto compromesso per chi vuole iniziare a stabilire un contatto con il terreno sottostante. Anche se non siamo amanti del GORE-TEX sulle calzature da running, la tomaia ha garantito una buona traspirabilità, mantenendo il piede ad una temperatura ideale nella fredda giornata di Dicembre.



Abbiamo sottoposto alcune domande al reparto sportivo di ECCO: QUALI SONO LE MOTIVAZIONI CHE VI HANNO SPINTO AD ENTRARE NEL MONDO DEL TRAIL RUNNING? Il trail running è un settore in forte crescita. Pensiamo che ECCO sia stata in grado di offrire una scarpa da corsa competitiva, supportata da tecnologie reali (come Biom Natural Motion), così come da una grande qualità e durabilità dei materiali, fondamentale per la corsa su terreni impegnativi.

QUALI SONO LE PROSPETTIVE FUTURE E LE IDEE DI SVILUPPO IN QUESTO SETTORE? Nel 2016 vogliamo continuare a offrire una varietà di opzioni sulla tomaia, sia sui nostri modelli di punta per il trail running sia sulla linea urban trail (door to trail). Troverete sempre GORE-TEX, elementi di protezione in Kevlar, suole stampate in silicone per una vestibilità ottimale, pelle e inserti in mesh leggeri e traspiranti.

LA DISTRIBUZIONE. DOVE POSSIAMO TROVARE I VOSTRI MODELLI? ECCO può contare su oltre 14.000 partner store in tutto il mondo e ben 3.060 negozi monomarca ECCO Shop, tra cui Bolzano, Merano, Verona. Potete consultare la sezione find a store sul sito www.ecco.com.


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