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Active Ageing e prevenzione nei centri sportivi Gianluca Scazzosi

Gianluca Scazzosi

scazzosigianluca@gmail.com FITNESS

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ACTIVE AGEING E PREVENZIONE NEI CENTRI SPORTIVI

Il salto di paradigma nell’offerta di fitness e piscine passa da un monitoraggio più puntuale dei parametri vitali, determinanti per personalizzare al meglio programmi e percorso di ogni cliente, ancor più se over 40. La tecnologia oggi assicura soluzioni impensabili fino a ieri

Il mondo occidentale invecchia progressivamente. In Italia l’età media della popolazione è passata da 42,5 anni nel 2008 a 44,7 nel 2018, due anni e due mesi in più nell’arco di 10 anni. L’aspettativa di vita è aumentata in modo considerevole in tutta Europa, un “Baby Boomer” nato nel 1955 ha - statisticamente - un’aspettativa di vita di 67 anni se uomo e di 72 se donna. Un “Millenial” nato nel 1995 ha un’aspettativa di vita di 75 anni se uomo e di 80 se donna. La parola “vecchio” assume un significato diverso e, soprattutto, un collocamento cronologico diverso. Oggi in Italia vivono quasi 14 milioni di over 65 un mercato potenziale enorme per palestre e centri sportivi. Anti Ageing può essere considerata un’attività con un doppio obiettivo: il primo è quello di trovare, ed utilizzare, tutti i mezzi efficaci nel contrastare i cambiamenti dovuti all’avanzare dell’età, il secondo è il tentativo di rallentare il processo di invecchiamento dal punto di vista fisiologico. Anti, è un prefisso che in italiano ha due significati, il primo, quello derivato dal latino ante, significa prima, il secondo, quello derivato dal greco antì, significa contro. Ed è su questo significato che dobbiamo ragionare parlando di Anti Ageing, perché mettersi “contro” l’invecchiamento è una lotta contro i mulini a vento come quella del povero Don Chisciotte nel romanzo di Cervantes: una battaglia inutile e impossibile da vincere. Nel 2002 l’OMS (L’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha pubblicato un documento definendo l’invecchiamento attivo (Active Ageing appunto) come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza al fine di migliorare la qualità della vita delle persone anziane”. Questo approccio permette agli individui di realizzare il proprio benessere fisico, sociale e mentale attraverso il corso della vita e partecipare personalmente a una società che da parte sua fornisce adeguata protezione e cura.

ph Karolina Grabowska da Pexels

ph VTS

Una start up tutta italiana, VST, ha lanciato di recente il dispostivo medico ButterfLife che permette di rilevare cinque parametri vitali in poco tempo

LA TECNOLOGIA DIGITALE OGGI OFFRE UNA VASTA GAMMA DI APPARECCHIATURE CHE PERMETTONO DI MONITORARE IN MODO NON INVASIVO MOLTI INDICATORI E PARAMETRI FISIOLOGICI

PER VALUTARE I COSIDDETTI “PARAMETRI VITALI” DOBBIAMO USARE PIÙ STRUMENTI DIVERSI CHE FINO A QUALCHE ANNO FA NON ERA POSSIBILE TROVARE ACCORPATI IN UN UNICO DEVICE

La parola “attivo” non si riferisce solo all’essere fisicamente efficienti, ma anche al continuare a partecipare alla vita economica, culturale e civica della comunità. Per far fronte a questi bisogni, i centri sportivi e le palestre potrebbero arricchire il proprio servizio dotandosi di strumenti diagnostici che permettano di fare un check up dello stato fisico del proprio cliente quando quest’ultimo inizia il proprio programma di allenamento direttamente all’interno della propria struttura e utilizzare il training come strumento di prevenzione. La tecnologia digitale oggi offre una vasta gamma di apparecchiature che permettono di monitorare in modo non invasivo molti indicatori e parametri fisiologici. Quelli più diffusi e a portata del consumatore finale sono i cosiddetti Wearable Device, ovvero bracciali e smartwatch (indossabili appunto) che misurano la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e altri parametri in tempo reale e sono compatibili con decine di applicazioni dedicate all’allenamento e alla salute. Esistono poi sul mercato altre apparecchiature più sofisticate (e più attendibili dal punto di vista scientifico perché brevettate e “medicali”) che permettono agli operatori di raccogliere molte informazioni preziose, consentendo di impostare i programmi di allenamento in maniera più personalizzata e partendo da una base scientifica.

Se valutiamo solo gli aspetti ponderali e metabolici possiamo utilizzare le bilance impedenziometriche che raccolgono le informazioni sulla percentuale di massa grassa (e grasso viscerale), massa ossea, acqua corporea , carenze nutrizionale e Indice di Massa Corporea . Per valutare invece i cosiddetti “parametri vitali” (l’OMS ha definito come parametri vitali la temperatura, la frequenza cardiaca, l’ossigenazione, la frequenza respiratoria e la pressione arteriosa), dobbiamo usare più strumenti diversi che fino a qualche anno fa non era possibile trovare accorpati in un unico device. Oggi esistono delle attrezzature tecnologicamente avanzate (e soprattutto a prezzi accessibili) che, attraverso sensori evoluti e algoritmi specifici, riescono a raccogliere tutti i parametri di cui sopra con un unico strumento utilizzabile anche da personale non medico. La sfida del futuro per i centri sportivi e le palestre è quella di allargare la propria offerta non fermandosi alla sola attività motoria praticata per il dimagrimento e l’aspetto estetico, ma inglobando una serie di servizi che avvicinano il fitness all’aspetto medicale e preventivo rivolgendosi a segmenti generazionali più ampi e con un potere d’acquisto maggiore, segmenti di popolazione che di questi servizi collaterali non possono più fare a meno. 

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