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Corrado Sorrentino: nuotare con il cuore per Amelia e per beneficenza Ciro Lo Giudice

Ciro Lo Giudice

redazione@quroaquatic.it

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CORRADO SORRENTINO: NUOTARE CON IL CUORE PER AMELIA E PER BENEFICENZA

Per amore della sua adorata Amelia e per generoso altruismo, diviso fra passione, impegno nel sociale, ricerca di un nuovo percorso di vita, l’ex campione e azzurro di nuoto affronta grandi sfide per donare un sorriso e un aiuto a chi ne ha bisogno

Reduce dalla infinita maratona di 2 mesi nuotando attorno alla Sardegna, Corrado Sorrentino ci racconta le ragioni di questa scelta e cosa significhi nuotare instancabilmente con al fianco la propria bimba, per sostenere chi ha bisogno. Ognuno può dare il suo contributo, anche con il 5x1000 all’associazione Amelia

Cosa significa per il campione/ papà Corrado alimentare il proprio amore per Amelia con grandi progetti o iniziative benefiche? Si tratta di pura sopravvivenza, ho promesso ad Amelia che avrei vissuto a mille per lei e con lei, proprio per onorare l’opportunità che lei stessa ci ha dato di risvegliarci e apprezzare la vita.

Ha definito la recente maratona di 59 giorni nuotando per oltre 700 km attorno alla Sardegna un “viaggio bellissimo “ con al fianco la sua Amelia. Quali obiettivi e cosa l’ha motivata ad affrontare questa grande impegno fisico ed emotivo? Mario Venuti in una delle sue canzoni dice “la vita è così lunga da passare ma troppo breve per disperderla”. Sono continuamente alla ricer-

Corrado Sorrentino mostra il nome di Amelia tatuato sul suo braccio destro

ca di nuovi stimoli nel tentativo di sentirmi “vivo“ e sono sempre stato uno un po’ sopra le righe; ho sempre cercato di fare qualcosa che gli altri o la maggior parte delle persone non erano in grado di fare, così l’idea del Giro di Sardegna. Mi sembrava però uno “spreco” lascia-

IL RUOLO DI AMELIA IN QUESTO PIANETA È DI REGALARCI UNA GRANDE OPPORTUNITÀ DI “RISVEGLIO” DESTINATA ANCHE AGLI ALTRI BAMBINI E RAGAZZI AFFINCHÉ NON BUTTINO VIA LE OCCASIONI CHE LA VITA OFFRE

re l’impresa fine a se stessa e quindi ho unito le raccolte fondi per la ODV di Amelia in modo da dare un valore differente al progetto. In questo modo ho avuto l’opportunità di fare qualcosa per me stesso in termini sportivi, ottenendo però qualcosa per gli altri ovvero raccogliere fondi per i bambini.

Amelia, entusiasta dell’acqua e di nuotare, ai suoi occhi poteva avere un grande futuro natatorio: può essere un insegnamento per tutti i bambini e in cosa Amelia si distingueva rispetto ai suoi coetanei nell’esperienza acquatica? Amelia era la gioia, era palese che dentro l’acqua lei fosse a suo agio, sin da neonata lo dimostrava, purtroppo è riuscita a fare soltanto una gara nella sua vita ma sono sicuro che avrebbe potuto avere un bel futuro da nuotatrice agonista se lo avesse desiderato. Ma il suo ruolo in questo pianeta questa volta era un altro, regalandoci una grande opportunità di “risveglio”, per gli altri bambini e ragazzi affinché non buttino via le occasioni che la vita offre e per gli adulti l’opportunità di non buttare via il tempo alla ricerca di una felicità fatta di cose futili.

Cosa invece per lei, Corrado, significa il nuoto e nuotare, visto che quotidianamente allena e si allena? Ogni volta che mi immergo nell’ acqua è come se mi spostassi in

L'entusiamo e il tributo festante del numeroso pubblico che ha puntualmente accolto Sorrentino all'arrivo di ogni tappa un’altra dimensione, sento il mondo alle mie spalle e mi affaccio altrove, dove posso ogni volta vivere un viaggio spirituale lontano, meglio se in mezzo al mare lontano dalla costa, dove non si sentono più i rumori fastidiosi della vita quotidiana, al largo: lì in fondo gli unici suoni sono quelli dell’acqua e del proprio cuore che batte.

In che modo collega il nuoto ad Amelia e alla onlus a lei dedicata che ha fondato? Cerco di abbinare sempre le mie imprese alla raccolta fondi che hanno ovviamente come beneficiario la organizzazione di volontariato che prende il nome di Amelia: con questa acquistiamo macchinari per gli ospedali in modo da poter offrire ai bambini ricoverati delle degenze migliori e quindi, in qualche modo, questo è il nostro contributo per migliorare le lacune della sanità locale. Chi vuole sostenere i progetti può farlo attraverso una donazione con bonifico, oppure durante gli eventi; o anche nella pagina Facebook coach Corrado Sorrentino, durante le dirette, è possibile donare delle stelle che hanno un equivalente economico.

Il Giro di Sardegna ha avuto un rilevante successo ed un ampio impatto mediatico: 51.000 euro raccolti, accoglienza entusiasta e molto partecipata all’arrivo di ogni tappa della sua fatica quotidiana, un viaggio vissuto con la sua Amelia. Cosa le lascia questa esperienza e i suoi progetti futuri. Lascia una ricchezza interiore che non ha prezzo, abbiamo ampiamente superato l’obiettivo e questo ci mette nella condizione di poter fare ancora di più per l’ospedale e quindi per i bambini anche sotto il profilo umano. In un periodo storico come questo poi, in cui la pandemia ci ha isolati, poter riabbracciare la gente e poter guardare la profondità degli occhi delle persone mi ha riempito di gioia. Ripartirei subito. 

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