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Scommettere sul franchising Gianluca Scazzosi

Gianluca Scazzosi

scazzosigianluca@gmail.com FITNESS

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SCOMMETTERE SUL FRANCHISING

Franchising, un modello di business in grande crescita nell’industria del fitness e che ora anche in Italia sta prendendo piede

ph Precor

Anytime Fitness è una delle catene in franchising più diffuse al mondo, con una buona presenza anche in Italia

Il vocabolo “franchising” non ha una specifica traduzione letterale in italiano. Nel nostro paese la normativa specifica identifica questo contratto con il nome di: “affiliazione commerciale”. La nascita di questo modello di business risale alla fine degli anni venti del Novecento, probabilmente in contemporanea sia Francia che negli Stai Uniti con alcune differenze strutturali, ma, fondamentalmente, con lo stesso obiettivo. La sostanza di questa forma di collaborazione prevede che un imprenditore (personalmente o, come avviene più spesso, attraverso una società) si affili (affiliazione appunto) ad un brand, al fine di commercializzare un prodotto o un servizio beneficiando del Know How e del posizionamento del brand in questione. Normalmente l’affiliato è un imprenditore che vuole gestire un business in relativa autonomia partecipandovi quotidianamente, senza avere le conoscenze specifiche del prodotto/servizio e vuole ridurre il rischio di errore. Esistono anche investitori che non vogliono essere coinvolti operativamente ma che investono finanziariamente nel brand attraverso il franchising. Negli Stai Uniti e nel Nord Europa il franchising è una formula consolidata e particolarmente diffusanella ristorazione (il brand più conosciuto è certamente Mc Donald’s) e nel commercio al dettaglio, ma anche nell’industria del fitness esistono molti brand. Il primo in assoluto è stato il marchio Gold’s Gym che, dopo aver aperto il suo primo club a Venice Beach in California nel 1965, ha lanciato il suo franchising nel 1979 diventando il più grande master franchisor nell’industria del fitness a livello globale fino agli anni 2000. Oggi Gold’s Gym è presente anche in Italia, a Milano, da quando il brand è stato acquisto nel 2020 dal gruppo tedesco RSG che possiede anche il marchio Mc Fit. Nell’industria del Fitness in Italia, oltre a Gold’s Gym, esistono attualmente una decina di marchi che promuovono lo sviluppo con la formula del franchising. La maggior parte di essi è di origine italiana e propongono una formula di

ph StefanTrocha

Gold's Gym: uno dei club legati al marchio storico del fitness e del franchising

affiliazione “ibrida” nella quale il franchisee (così si chiama in gergo l’affiliato) possiede una partecipazione, il più delle volte con quote di minoranza, nella società che gestisce il punto vendita che a sua volta è partecipata anche dalla casa madre proprietaria del brand. Il franchising tradizionale invece prevede che il franchisee sia una società nella quale il master franchisor non abbia partecipazioni nel capitale, ma semplicemente sottoscrive un contratto di affiliazione commerciale per via del quale trasferisce il proprio Know How e l’utilizzo del marchio al franchisee a seguito del pagamento di fees e royalties di vario genere. Lo sviluppo di questo modello di business in Italia (in particolare nel fitness, ma anche negli altri comparti merceologici) è stato ostacolato dalla cultura imprenditoriale, o meglio artigianale, che caratterizza il nostro Paese, nel quale abbiamo la presunzione di saper fare business meglio di chiunque altro: perché quindi pagare qualcun’altro per insegnarci a fare qualcosa che noi sappiamo sicuramente fare meglio da soli? Negli ultimi dieci anni finalmente il mondo del fitness si

L’AFFILIATO È UN IMPRENDITORE CHE INTENDE GESTIRE UN BUSINESS IN RELATIVA AUTONOMIA SENZA AVERE LE CONOSCENZE SPECIFICHE DEL PRODOTTO/SERVIZIO E VUOLE RIDURRE IL RISCHIO DI ERRORE

QUESTO MODELLO DI BUSINESS IN ITALIA È STATO OSTACOLATO DALLA CULTURA IMPRENDITORIALE, O MEGLIO ARTIGIANALE, CHE CARATTERIZZA IL NOSTRO PAESE

sta trasformando da bottega artigianale ad industria strutturata e va da sé che la formula franchising si sta affermando sempre di più anche in questo comparto. Se volete operare nel fitness, ma non avete in mente un posizionamento ben preciso e una strategia distintiva, e quindi cercate una partnership con un brand consolidato, gli elementi da considerare per scegliere a quale marchio affidarsi sono molteplici. Innanzitutto, il volume economico dell’investimento (aprire un boutique studio richiede meno denaro di aprire una palestra di 1.500 mq.), poi il segmento di mercato al quale vi volete rivolgere, il modello di business del brand (low cost, premium club, ecc.), il consolidamento del marchio, le fees e le royalties che siete disposti a pagare, e molti altri elementi che vi orientano nella scelta di quel brand, ma, primo fra tutti, la serietà e la credibilità del master franchisor. Non fatevi ingolosire da false promesse e da business plan ipotetici che presentano una condizione di bilancio che non sarà mai possibile realizzare, fate un’analisi approfondita del business model, parlate con chi è già affiliato e chiedete il loro feedback, leggete a fondo il contratto di franchising (che se ben strutturato dovrebbe essere di un centinaio di pagine) per conoscere nei minimi dettagli diritti e doveri delle parti. Il fitness è un comparto attrattivo e continuamente in crescita, è vero, ma è un business di servizi come molti altri, ha le sue regole, la sua redditività (che è più bassa di quello che normalmente la gente comune immagina) e le sue difficoltà. Rimane però una delle attività più coinvolgenti che io abbia mai sperimentato ed è per questo motivo che me ne occupo da più di trentacinque anni e non ho intenzione di cambiare. 

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