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ANNO XXVI - NUMERO 01 - GENNAIO-FEBBRAIO 2025
FITNESS
HA WELLBEING / HA POOL CONSTRUCTION
Periodico cartaceo bimestrale: 4 uscite HA Wellbeing – 2 Speciali HA Pool Construction
Registrazione Tribunale di Padova n. 1727 del 9 marzo
2001
Aggiornamento denominazione testata “HA Wellbeing” depositato in Tribunale di Padova il 24 novembre 2022 - redazione@wbox.it
Redazione: via Praimbole, 7 - 35010 Limena (PD)
Telefono: +39 049 9600938
EDITORE/PROPRIETARIO: W.BOX SRL - Via Praimbole 7 – 35010 Limena (PD) - info@wbox.it
DIRETTORE RESPONSABILE:
Marco Tornatore - redazione@wbox.it
PUBBLICITÀ:
Professione Acqua srl - ferrario@professioneacqua.it
COME RICEVERE HA:
Per ricevere HA Wellbeing al proprio indirizzo basta inviare richiesta direttamente a info@wbox.it.
Per le uscite degli speciali HA Pool Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta info@professioneacqua.it o a info@wbox.it.
NOTE ESPLICATIVE SU HA WELLBEING: 4 uscite/anno con servizi su fitness, piscina, hospitality; in versione digitale è aggiornato quotidianamente e accessibile a tutti su wbox.it; per ricevere la newsletter settimanale fare richiesta a info@wbox.it oppure iscriversi dal sito wbox.it
HA POOL CONSTRUCTION: 2 uscite/anno, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa.
COMITATO DI REDAZIONE: Linda Marabello, Antonella Barbieri, Alessandro Favero, Marco Barbazza– completano il Comitato di Redazione per l’edizione Pool Construction di Happy Aquatics: Rossana Prola, Paolo Ferrario
HANNO COLLABORATO: Rossana Prola, Sara Zanatta, Beatrice Masserini, Viviana Venticinque, Gerardo Ruberto, Francesco Belà, Gianluca Scazzosi, Igor Castiglia, Livio Leardi, Marco Sublimi, Francesco Iezzoni, Maurizio Taruggi, Andrea Massagli, Stefano Candidoni, Ciro Lo Giudice.
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com
STAMPA: Centro Offset Master Srl – Mestrino (PD) Chiuso in tipografia: 10/01/2025
20 Attirare i consumatori over 65 nei centri sportivi
Gianluca Scazzosi
LEADERSHIP
24 GetFIT: quarant’anni di fitness fra eleganza, smart training, lotta alla sedentarietà
Marco Tornatore
54 Gym Nation Italia: il polo tutto nazionale del fitness
Marco Tornatore
AQUAPOOL
30 Gli acquisti irrazionali che non fanno risparmiare
Rossana Prola
42 Marco Sublimi: il settore piscina da ripensare fra consapevolezze e nuove sfide
Marco Tornatore
AQUATIC WELLNESS
38 Monitoraggio della frequenza cardiaca nel vertical aquatic training
Stefano Candidoni
40 Creare un mind set vincente
Viviana Venticinque
32 La prevenzione e la salute
Gerardo Ruberto
48 Il futuro delle attività nei centri fitness
Igor Castiglia
MANAGEMENT
58 Regime fiscale delle
Società Sportive
Dilettantistiche: prevale il criterio della sostanza sulla forma
Beatrice Masserini
70 Nuove tendenze da integrare con il proprio business
Francesco Belà
WELLNESS
62
Andrea Massagli: il progetto Longevity come nuova spinta all’innovazione di Hidron
Ciro Lo Giudice
68 Athlon Club 4.0: Innovazione e Tradizione con il Group Reformer La redazione
08
Lo splendido volo che ci attende
Marco Tornatore
16 Stretching Zone
74 WELLBEING Imprese
80
Calendario EAA Eventi/Fiere
Livio Leardi, fondatore di GetFIT, il gruppo fitness che nel 2024 ha festeggiato il suo quarantennale I primi ruggenti quarant’anni di GetFIT raccontati a pagina 24 dal suo leader, Livio Leardi, che ha dato vita ad un modello di fitness club affermatosi come autentico e ineguagliabile riferimento per il settore benessere di Milano e di tutta Italia. Quattro decenni interpretati da protagonista fra innovazione, eleganza, scelte coraggiose e l’impegno per combattere la sedentarietà. Un cammino costellato di successi e tappe significative che il fondatore ha progressivamente condiviso con i suoi figli, Federico e Stefano, facilitando un cambio generazionale che, nel nostro comparto, non è sempre così scontato.
La linea Octagon è adattabile a tutti gli spazi, indoor e outdoor, resiste in qualsiasi ambiente e condizione atmosferica. Garantita 10 anni.
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Preparati a passare ad un’esperienza cardio superiore
È stato professionalmente un bel 2024. O, meglio, lo è stato per chi ha fatto scelte corrette e in risposta ad una domanda molto diversa da quella del passato, caratterizzata da maggiori consapevolezze. In particolare, oggi il cliente o il cittadino medio sa che esercizio fisico significa prevenzione, salute, prospettiva di vita longeva e in buone condizioni.
Ma è altrettanto consapevole che, per trovare risposte a quello che cerca, deve rivolgersi a chi è professionale e credibile. In questa evoluzione, con la domanda che accelera il ritmo del cambiamento, diverse palestre sono state veloci a trasformare quello che non era più attrattivo per la clientela, aggiornando l’offerta: considerare i trend che non siano un fuoco di paglia, dare sostanza alle proposte attraverso innovazione e rigorosa formazione del proprio team sono passaggi chiave di scelte opportune e vincenti.
Non lo decretano queste righe, ma i risultati raggiunti da palestre e centri sportivi che vengono raccontati anche da HA Wellbeing, attraverso interviste e approfondimenti di esperti e personalità, tutte autenti-
che guide del settore del Benessere. Wellness, di cui la piscina, per la forza del suo elemento distintivo, l’acqua, è l’ambiente con un richiamo senza eguali: rappresenta un vantaggio ideale per la popolazione attiva o sedentaria alla ricerca di soluzioni ai propri bisogni, ma ancor più ai propri desideri di evasione, di emozioni, di piacere di muoversi o rilassarsi.
Però mentre molte palestre volano verso traguardi impensabili, con una prospettiva incrementale per i prossimi 36 mesi, troppe piscine sono ferme ai problemi finanziari e energetici – che ci sono (oggi preoccupa molto il costo del gas), ma ogni criticità richiede rimedi rapidi, pena un’agonia che peggiora la condizione del malato – o di modelli gestionali condizionati da gestori e enti pubblici incapaci di aggiornare parametri e soluzioni ideali sia per la sostenibilità gestionale che per la collettività.
I promotori delle “piscine che sorridono” ci sono, eccome: forti di scelte e visioni che accentuano l’obsolescenza di chi ancora pensa alle vasche solo per nuotare e come sede di agonismo e manifestazioni
Palestra e Piscina sono gli ambienti dove il benessere è accessibile a tutti, ma a fronte di scelte decisive di chi le governa
sportive.
Se le scelte fanno la differenza per il futuro di ogni piscina, nelle pagine che seguono non mancano le idee e i suggerimenti per accelerare il cambiamento. Parecchie piscine vantano ottimi risultati gestionali: lo racconteranno anche i relatori della tavola rotonda a ForumPiscine, quali interpreti della “nuova piscina”. Nuova non perché si rinunci all’agonismo o alla scuola nuoto e al fitness acquatico, ma perché espressione di opzioni decisive per non essere il malato cronico destinato a scomparire.
Il Wellness vola grazie a decisioni persuasive: che ognuno, palestra o piscina, possa essere protagonista di uno splendido volo nel 2025.
Marco Tornatore
Il Wellness, declinato dalla piscina, potrebbe avere un richiamo senza eguali
La linea adidas dedicata alle palestre è distribuita da Advanced Distribution Spa tramite Aqquatix Srl Per maggiori informazioni: info@aqquatix.com
Dal 12 al 14 febbraio 2025 arriva al Quartiere fieristico, padiglioni 21 e 22, il nuovo format XLeisure - the sport & recreation factory. Tre eventi in uno, per una sinergia senza precedenti: ForumPiscine, il salone internazionale per piscine e Spa, Outex - Outdoor Experience, dedicato all’ideazione e gestione di spazi all’aperto, e ForumClub, punto di riferimento professionale per fitness e wellness club.
XLeisure è un’esperienza integrata e innovativa: con la sua formula esclusiva unisce le diverse anime del tempo libero in un unico contesto espositivo e congressuale, progettato per favorire la crescita strategica dei settori coinvolti.
L’edizione 2025 di XLeisure può contare, per ciascun’area di riferimento, su preziose new entry, solide conferme e significativi ritorni. I numeri a oggi prospettano un incremento percentuale delle aziende espositrici rispetto al 2024, segnale tangibile di un mercato dinamico e di un
INDAGINE CLASSPASS: LA TOP TEN DEGLI ALLENAMENTI DEL 2024 NELLE PALESTRE
Indagine annuale di Classpass aiuta ad interpretare la domanda della clientela riferita alle attività nelle palestre: una guida per orientare scelte e strategie degli operatori del fitness per il 2025.
Pilates cresce dell’84% e conferma il suo primato per il secondo anno, mentre, per la prima volta, nella top
interesse crescente verso il nuovo concept. Un’espansione che non solo amplifica l’offerta espositiva, ma garantisce ai visitatori un’esperienza completa, con un mix integrato di innovazione e networking, senza dimenticare la proposta convegnistica e formativa, vero fiore all’occhiello della fiera, proposta alla quale collaborano testate e associa-
ten delle attività più gradite, pur se al 10° posto, compare l’allenamento a basso impatto (+109%): segno che il progressivo avvicinarsi dei sedentari all’attività fisica induce a scegliere attività meno intese, approccio che per buona parte riguarda anche il target del futuro, gli Over 65. Fra le altre note di rilievo, cresce del 51% la tendenza a servirsi delle app per prenotazioni in palestra; l’allenamento della forza, al terzo posto, non è più solo d’interesse per
Pilates, per il secondo anno domina la classifica 2024 stilata da Classpass
del settore, tra cui l’E.A.A. Per maggiori info: www.xleisure.it; www.forumpiscine.it/it; www.outex.it/it; www.forumclub.it/it
le generazioni giovani ma riguarda anche altre categorie. In particolare, con + 25%, ha vissuto una fase di crescita verticale tra le donne. Il riepilogo dei trend più affermati nel 2024 è ben documentato dall’immagine riepilogativa di Classpass.
THERME GROUP ACQUISISCE
LE TERME DI ERDING PER 320 MILIONI DI EURO
L’austriaca Therme Group ha rilevato per 320 milioni di euro le Therme di Erding di Monaco di Baviera, il più grande centro termale del mondo Un complesso termale che, già nel 2006, era stato visitato e ben presentato in un servizio da HA Wellbeing, allora ancora con la vecchia
denominazione Happy Aquatics. Il centro termale bavarese, vero hub della salute e del divertimento, ideale per le famiglie, non vanta solo dimensioni da primato, ma numeri e caratteristiche che non hanno eguali al mondo: 1,9 milioni di visitatori all'anno, una struttura di 180.000 metri quadrati con 35 saune, 40 sorgenti termali, un grande parco acquatico indoor e outdoor per bambini, spa, ristoranti e tutto
quanto serva per trascorrervi l’intera giornata o il weekend.
La sontuosa realtà termale, che in passato aveva vissuto una fase espansiva e di ammodernamento che aveva portato il volume degli investimenti ad oltre 200 milioni di euro, torna quindi protagonista con questa operazione che registra il cambio di proprietà per la rilevante cifra sopra riportata e probabili nuovi sviluppi nel medio periodo.
CONVEGNO D’AUTUNNO 2024: UN SUCCESSO
OLTRE LE ASPETTATIVE
Il tradizionale happening di Professione Acqua si è tenuto il 3 e 4 dicembre a Paestum (SA)
L’edizione 2024 ha ottenuto un grande successo con un’affluenza analoga a quella del 2023, nonostante la difficoltà di raggiungere la sede dell’evento. L’hotel scelto da Professione Acqua, il Mec Paestum, un 5 stelle di design a ridosso del mare, ha saputo accogliere perfettamente il Convegno d’Autunno. Nelle due sale congressuali si sono alternate 28 relazioni di alto profilo, più della metà delle quali gestite direttamente da alcuni dei 42 espositori presenti: per tutti i presenti, una coffee station gratuita. I partecipanti sono giunti da tutte le regioni d’Italia con una forte rappresentanza del Centro-Sud (circa il 65% del totale).
Il prossimo anno il Convegno d’Autunno tornerà al Nord, sempre sull’acqua, quella del Lago Maggiore, il 4 e 5 novembre. Sede dell’evento sarà il Grand Hotel Dino di Baveno (VB), un 4 stelle superior di grandi dimensioni affacciato sul lago e con forte vocazione congressuale (già sede di Pool & fitness Contact). Il Convegno d’Autunno 2025 prenderà così il posto di PISCINA25 perché, dicono gli organizzatori, la formazione di alto livello deve essere fatta in posti belli e, aggiungono, nelle location confortevoli si parla meglio anche di affari. L’evento 2025 si rivolgerà anche alla filiera della Gestione delle Piscine.
Paest um (SA ), 3 e 4 dicembre
LA CORSA, ANCHE BREVE, FA MOLTO BENE
Una ricerca americana conferma i grandi benefici della corsa, i cui effetti positivi si avvertono anche correndo per alcuni minuti o percorsi non lunghi. Anzi, sembra faccia benissimo purché si sia regolari e costanti nella scelta di tale attività che, escludendo intensità eccessive, va interpretata come divertente e veicolo sociale aggregante.
La ricerca mette in evidenza che chi corre di frequente per tratti brevi e senza esagerare con la fatica è destinato a vivere più a lungo e in salute anche rispetto a chi corre ad intensità impegnative.
Un messaggio da non sottovalutare da palestre e piscine che dovrebbero incentivare, anche per minutaggi ridotti, questa attività sia nei club, con treadmill adeguati a garantire la salute di muscoli e giunture, che nelle piscine, con tapis roulant acquatici di riconosciuta qualità e funzionalità. Meglio proporre modelli ibridi di allenamento, divisi fra palestra/piscina e attività outdoor: la ricerca dimostra che correre solo 5-10 minuti al giorno riduce il rischio di patologia e mortalità per causa cardiovascolare e per cancro rispettivamente del 27% e del 23%.
Inoltre i runner regolari hanno i migliori risultati in termini di salute ph freepikdrazenzigic
NOVITÀ EVENTI 2025 E NUOVI CORSI PER ISTRUTTORI
Il 2025 segnerà un'importante ripartenza per il settore degli eventi di EAA che al contempo rilancia il proprio calendario formativo, ricco di novità e occasioni per condividere esperienze uniche. Vengono introdotti nuovi corsi per istruttori, focalizzati sulle tematiche più attuali:
Longevity, Posturale, Metabolico, Cueing e Musica
In materia di eventi e a riconferma del valore unico che distingue EAA, a gennaio, dal 24 al 26 gennaio, si terrà la seconda edizione di Dubai Aquafitness World, sotto la bandiera internazionale di IAA e il coordinamento di Francisco Estevao: presenti venti scuole di altrettanti Paesi e la delegazione italiana, tutta EAA, rappresentata da Anna Rita Misciglia, Martina Maisto e Viviana Venticinque
Un avvio di 2025 di levatura mondiale per poi proseguire in Italia (Spring AquaMarathon a Milano, 13 aprile) con appuntamenti presto annunciati secondo un preciso calendario annuale.
EAA: FORMAZIONE ON DEMAND E NUOVE TENDENZE PER IL SETTORE ACQUATICO
A sostegno delle esigenze dei club e degli operatori sportivi, EAA rafforza le proposte di percorsi formativi personalizzati e integrati da strumenti innovativi per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione. Per i club consapevoli dell’importanza di contare su uno staff aggiornato e all’altezza delle competenze imposte da una nuova domanda, EAA propone un rinnovato servizio di formazione On Demand. Una modalità flessibile che consente di pianificare corsi specifici, adattandoli alle esigenze di ogni realtà e interpretando i trend più attuali del settore.
Scegliere EAA significa investire su professionalità e credibilità del proprio staff e del proprio impianto: https://euroaquatic.it/formazione
La quarta edizione di Pool&Fitness Contact, l’evento itinerante per il mondo del fitness e delle piscine, si è tenuto a Baveno, sulle sponde del Lago di Como, il 28 e 29 ottobre 2024. L’iniziativa, giunta ormai a una fase di maturità, ha radunato 90 partecipanti tra titolari di palestre, gestori di impianti natatori e rappresentanti di brand del settore. Questo appuntamento, caratterizzato da un format innovativo che coniuga momenti di confronto tra operatori di alto profilo, incontri B2B e networking, è stato accolto con grande entusiasmo da tutti i presenti.
Un dialogo costruttivo sui temi del settore
Il cuore della prima giornata si è focalizzato su una sessione di confronto tra i partecipanti, coordinata da Igor Castiglia, figura di spicco nel settore, che ha aperto i lavori introducendo anche Gianluca Scazzosi, special guest dell’evento. Durante questo momento, è emerso chiaramente come la ripresa del comparto fitness e piscine sia strettamente legata a scelte strategiche ben ponderate.
Tra le tematiche discusse, la diver-
Significativi gli interventi che hanno sottolineato l’importanza di investire sui target in crescita, come gli over 65, e di puntare sulla convergenza tra fitness e mondo medicale, seguendo un trend sempre più diffuso in Italia e all’estero. Questa visione si inserisce nella necessità di creare un'offerta integrata che possa rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più consapevole dell’importanza del benessere fisico a tutte le età.
Due giorni di incontri B2B: un format apprezzato
sificazione dell’offerta è risultata una delle più rilevanti, con il 30% dei partecipanti che ha indicato questo come elemento chiave per rispondere alle nuove esigenze del mercato. La fidelizzazione del cliente e la formazione del personale sono emerse come altre priorità, con l'obiettivo di garantire una qualità del servizio sempre più elevata e una maggiore soddisfazione della clientela.
La seconda parte dell’evento è stata dedicata agli incontri B2B, strutturati in appuntamenti da 20 minuti, che hanno rappresentato un’opportunità concreta di dialogo tra aziende e operatori del settore. Il processo di matching, curato con attenzione sulla base delle preferenze espresse da entrambe le parti, ha garantito incontri mirati ed efficaci. Questo format ha riscosso particolare apprezzamento, poiché ha permesso di ottimizzare il tempo e creare nuove sinergie in maniera funzionale e produttiva.
Il successo degli incontri B2B è stato confermato anche dalla qualità dei partecipanti, tutti selezionati per garantire un alto livello di professio-
L'hotel, estremamente ospitale e confortevole, con affaccio sul lago Maggiore, ha contribuito al gradimento di insieme dell'evento
nalità e competenza. Tale formula, che concentra in due giorni numerosi appuntamenti ben focalizzati, è stata descritta dai partecipanti come un’opportunità preziosa per stringere nuove collaborazioni e rafforzare le relazioni esistenti.
Una location di prestigio e un format vincente
Il grande valore aggiunto di Pool&Fitness Contact non risiede solo nella qualità degli incontri e dei partecipanti, ma anche nella scelta di una location esclusiva come il Grand Hotel Dino, che ha offerto uno scenario suggestivo in grado di facilitare le due intense giornate di scambi e networking. I partecipanti hanno sottolineato come questa cornice di prestigio, insieme alla possibilità di entrare in contatto con operatori selezionati e di alto profilo, abbia reso l’evento unico nel suo genere.
Non da ultimo, i costi contenuti e la formula agile ed efficace del format hanno reso Pool&Fitness Contact un appuntamento accessibile a un’ampia platea di operatori del settore,
consolidandosi come evento di riferimento per il mondo del fitness e delle piscine italiane.
Il successo di Pool&Fitness Contact conferma la validità di un format che sa rispondere alle esigenze del
Buyer e Seller costruiscono relazioni che solo questo format riesce a facilitare
mercato e dei professionisti, offrendo un mix vincente di confronto, formazione e opportunità di business.
Pool&Fitness Contact è un evento organizzato e gestito da Assosport – Associazione Nazionale fra i Produttori di Articoli Sportivi, Professione Acqua e HA Wellbeing/ Wbox.
Per l’edizione di ottobre, si ringrazia RiminiWellness per il supporto.
Appuntamento a fine marzo per un’edizione che si preanuncia già da “tutto esaurito”.
“Evento ben organizzato, ben strutturato e utilissimo alla nostra società” Paolo Polito, Gaia Sport
“Sono stato entusiasta, ottima organizzazione, anche in termini di contatti. Sono sicuro faccia bene al nostro mondo avere la possibilità di parlare con diverse aziende e poi confrontarsi con noi” Christian Brogi, Area Sport
“Un evento piacevolissimo, location meravigliosa. C’è l’occasione e l’opportunità di fare networking con tutti i partner, ritrovare colleghi e amici e confrontarsi con tutti” Barbara Carli, Area 4
Chi, fra palestre e piscine o imprese fornitrici, fosse interessato a partecipare alla prossima edizione, può scrivere a assosport@assosport.it
Gianluca Scazzosi scazzosigianluca@gmail.com
Negli ultimi vent’anni l’industria del fitness è cresciuta costantemente e sta raggiungendo una segmentazione tipica dei mercati maturi.
Da spazio quasi esclusivo per segmenti generazionali appassionati di allenamento e forma fisica ad ambiente inclusivo per persone di tutte le età, i centri fitness dovrebbero adattare la loro offerta ad un nuovo target in crescita inarrestabile: gli over 65. Non si tratta solo di seguire un trend demografico inarrestabile (oggi, in Italia, gli over 65 sono circa il 25% della popolazione, nel 2050 saranno il 33%!) ma di rispondere ad una reale esigenza sociale. L’attività fisica rappresenta, per questa fascia d’età, una delle chiavi per mantenere l’autonomia, migliorare la qualità della vita e prevenire malattie croniche. Riassumendo in unica parola rappresenta la “medicina della longevità”
Ma come trasformare una palestra in un luogo in grado di attrarre e
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soddisfare questa clientela? La risposta sta in un mix di innovazione, personalizzazione e attenzione alle esigenze specifiche dei Senior.
Per gli over 65, il fitness non è più una corsa verso la performance o uno strumento per migliorare il proprio aspetto fisco (esteriore) , ma un percorso verso il benessere. Gli esercizi e i programmi di allenamento devono essere pensati per migliorare la forza, la resistenza e la flessibilità, ovvero le capacità condizionali che possono garantire una vita indipendente e appagante. Non si tratta di proporre programmi stan-
Il fitness non è più una corsa verso la performance ma un percorso verso il benessere
dardizzati, ma di costruire percorsi su misura, che tengano conto delle peculiarità di ogni individuo, come eventuali problemi articolari o cardiovascolari causati dal processo di invecchiamento.
Attività come il Pilates e lo Yoga devono essere combinate a routine di allenamento con i pesi e a sessioni aerobiche alla giusta intensità. Il vocabolo che dovrebbe guidare la scelta dei programmi di allenamento da proporre è:” prevenzione”.
Per attrarre i Senior, è fondamentale ripensare il concetto stesso di centro fitness, trasformandolo in un luogo dove il movimento si intreccia con la socialità. Gli over 65 non cercano solo un luogo dove fare fatica, ma soprattutto un contesto nel quale vivere un’esperienza. Organizzare, per esempio, corsi in piccoli gruppi omogenei per età ed interessi favorisce la creazione di legami e incoraggia la partecipazione regolare. La socializzazione, infatti, ha un impatto diretto sul benessere mentale, contribuendo a combattere solitudine e depressione.
Accanto ai corsi, eventi come workshop sulla nutrizione, seminari sulla gestione dello stress o incontri con esperti di wellness possono arricchire l’offerta, rendendo il centro fitness la “hub” attorno alla quale ruota lo stile di vita di questi clienti
La sicurezza è un aspetto cruciale per i senior. Oltre ad un ambiente fisico accessibile, con ascensori, attrezzature ergonomiche e spazi dedicati, dove tutti possono muoversi con facilità, la vera differenziazione dell’offerta è caratterizzata da una specifica competenza da parte del reparto tecnico.
Dai corsi di gruppo “personalizzati” ovvero calibrati sui bisogni motori dei partecipanti ai programmi individuali redatti e spiegati da un Personal Trainer che monitora costantemente i progressi e inserisce gli eventuali correttivi.
La tecnologia può diventare un valido alleato in questo processo. App semplici e intuitive possono aiutare i clienti a verificare i propri progressi, motivandoli a mantenere una routine regolare. Il mercato è pieno di wearable device e smart watch che monitorano decine di parametri vitali e di allenamento, ma il ri-
Per le persone meno giovani, dedicare del tempo alla propria forma fisica è positivo pure per il benessere mentale
schio è quello di sovraccaricare di informazioni il cliente e di deviare il suo percorso di benessere se gli strumenti non vengono usati intelligentemente e sotto la guida di un trainer esperto.
Attrarre gli over 65 non significa solo sviluppare servizi ad hoc, ma anche comunicare in modo efficace. Le campagne pubblicitarie dovrebbero enfatizzare i benefici del fitness per questa fascia d’età, presentando il movimento come una strada per migliorare la qualità della vita e mantenere la propria indipendenza. Un approccio positivo, che valorizzi il benessere fisico e mentale.
UNA SFIDA CHE VALE LA PENA ACCETTARE
Includere gli over 65 nei centri fitness non è solo una scelta strategica, ma anche un’opportunità per fare la differenza nella vita di molte persone. Offrire loro un luogo dove prendersi cura di sé, sentirsi accolti e costruire nuove relazioni significa
La vera differenziazione dell’offerta è caratterizzata da una specifica competenza da parte del reparto tecnico
rispondere a un bisogno sempre più sentito.
Gli over 65 non sono semplicemente un nuovo segmento di mercato: rappresentano una chance per ridefinire il concetto di fitness, trasformandolo in uno spazio inclusivo, e per riposizionarsi sul mercato creando un vantaggio distintivo rispetto ai competitori. I centri che sapranno cogliere questa sfida non solo cresceranno dal punto di vista economico, ma diventeranno punti di riferimento per il benessere nella propria comunità.
Marco Tornatore info@wbox.it
Livio, Federico, Stefano Leardi, attraverso due generazioni di leadership, hanno varato e rinnovato un modello di respiro decisamente nazionale che è l’incontrastato riferimento per il wellness milanese
Tempo di lettura: 8’
Partito nel 1984 con la prima palestra, BFit a Legnano, l’architetto Livio Leardi ha poi fondato GetFIT nel 1996: un cammino, costellato di successi, iniziato 40 anni fa. Nel 2024, infatti, è stato festeggiato il quarantennale dello storico e ormai iconico brand del fitness italiano, modello di riferimento nazionale che, ovviamente a Milano detiene una leadership ineguagliabile riconosciuta ampiamente dagli oltre 32.000 soci. Quando si parla di imprenditori visionari e capaci di un disegno unico, sicuramente Livio Leardi occupa una posizione di vertice. Ha avuto anche la capacità di coinvolgere progressivamente i suoi figli Federico e Stefano che oggi, nell’impresa di famiglia, condividono con il padre la conduzione degli 8 club di Milano, tutti elegantissimi, confortevoli, ben progettati, con un’offerta di qualità molto trasversale che va dalle attività in palestra a quelle in piscina, con padel e tennis presenti in alcuni dei centri GetFIT. Anche nel felice passaggio generazionale, molto stentato in Italia se guardiamo alle palestre e alle piscine, Livio Leardi con il suo progetto GetFIT si distingue: un percorso che ha segnato le tappe decisive dell’evoluzione del fitness e wellness milanesi e nazionali. Giusto quindi celebrare degnamente il quarantennale prima con il convegno, Lo Spettacolo della Salute, co-organizzato con Show Care di Padova, il 3 ottobre a Milano, poi con i festeggiamenti condivisi con i propri soci ed ora con questa intervista, dove Livio Leardi racconta sinteticamente la sua idea di fitness e di impegno per portare in palestra i sedentari, “scadregandoli”.
Aiutare le persone a “scadregarsi”, cioè a scegliere e mantenere sani stili di vita basati sul movimento
– Livio Leardi
Grazie alle nostre coperture isotermiche e alla tecnologia dei nostri sistemi di avvolgimento, l’acqua della tua piscina potrà mantenere il calore accumulato durante le ore del giorno, evitando il raffreddamento per evaporazione nelle ore notturne. Il risparmio energetico è garantito.
“Scadregati” è una delle idee marketing e identificative di GetFIT che è più riuscita con l’obiettivo di combattere la sedentarietà. Come nasce un’idea così originale ed efficace?
L’idea nasce dalla nostra “mission”, che è quella di aiutare le persone a scegliere e mantenere sani stili di vita basati sull’attività fisica e dalla nostra identità “milanese” .
GetFIT, una storia che inizia quaranta anni fa: le origini e le motivazioni alla base del progetto e le tappe per voi più significative del vostro splendido viaggio.
Tutto nasce nel 1984 a Legnano con la creazione del primo B.FIT, erano gli albori del Fitness perché si sentiva il bisogno di avere spazi piacevoli dove poter fare attività fisica e non gli scantinati che erano la norma per questa attività. La prima tappa importante è stata, nel 1994, l’apertura del nuovo B.FIT o del B.FIT grande come veniva chiamato, una struttura super avveniristica che era stata paragonato al Reebok Sport Center di New York. Poi altra tappa particolarmente significativa, nel 1996, con l’apertura del primo GetFIT a Milano, e le successive aperture fino al 2007 dove si è deciso (dopo alcune esperienze fatte fuori dalla metropoli lombarda) di rimanere solo milanesi.
Le celebrazioni nel 2024 del vostro quarantennale, culminate nel congresso “Lo Spettacolo della Salute” in collaborazione con Show Care,
partecipatissimo e tenutosi a Milano: al di là dell’ulteriore consacrazione di GetFIT che messaggio intendevate trasmettere in particolare?
Il messaggio è stato di evidenziare la nostra volontà di creare cultura del benessere, con stili di vita sani, attività fisica, sana alimentazione e dedicarsi del tempo. La stragrande maggioranza della popolazione sa che fare attività fisica fa bene ma pochissimi la fanno. Noi abbiamo voluto fare una dichiarazione di intenti, puntando sulla capacità di motivare chi fa fatica a fare il primo passo.
Cosa significa fare impresa nel fitness, operando in particolare in una metropoli come Milano, la città dove ogni tendenza si afferma e trova immediata diffusione rispetto al resto d’Italia?
Il settore Fitness non è, come sembra all’esterno, un settore facile. Anzi, ci sono molte particolarità e dinamiche che lo rendono molto complesso e impegnativo. È necessario avere una visione maggiormente imprenditoriale e riuscire a dare valore al proprio prodotto per dare valore alle nostre imprese.
Essere architetto, quindi avere un’inclinazione spontanea a progettare prestando attenzione al dettaglio, ma anche alla resa estetica, è stato un vantaggio nell’ ideazione e realizzazione di ambienti, arredi e atmosfere che distinguono GetFIT?
Certamente. Come già detto prima, è molto meglio frequentare un ambiente gradevole, funzionale rispetto a spazi raffazzonati in qualche modo.
Una cosa molto apprezzabile per noi osservatori è che GetFIT sia un felice esempio di passaggio generazionale che funziona e che invece fa difetto ad altre realtà, dove i giovani stentano a trovare spazio: a cosa è dovuta questa differenza che reputiamo molto positiva per GetFIT e il suo futuro?
Sono riuscito ad inserire i miei due figli sin da quando erano studenti, nei ruoli più basic, cercando di farli innamorare di questa attività, perché, secondo me, è una delle attività più belle del mondo. Puntiamo di
far star meglio le persone. Poi man mano con il tempo gli ho fatto fare ulteriore esperienza, interpretando diversi ruoli sempre più manageriali. Adesso sono molto soddisfatto di come stanno lavorando e di come si sono inseriti in GetFIT.
Siete stati fra i primi ad affiancare alla prevalente area fitness, la piscina: con quali scopi iniziali e con che benefici attuali ritenete questo mix vincente nella vostra offerta?
La piscina è uno spazio che si integra molto in un’attività Fitness, soprattutto da quando è esplosa tut-
ta l’attività legata all’Acquagym. Il collegamento vasca-fitness “eleva”, secondo me, lo status della palestra a quello di Club.
L’apertura di GetFIT Pinerolo ha invertito un po’ il vostro modello di struttura, con la piscina che per dimensioni prevale sull’area fitness: cosa cambia nella vostra strategia per il singolo club e per GetFIT come gruppo?
Era già da diversi anni che stavo cercando uno spazio per realizzare questo modello di “Village” e, dopo diversi tentativi, sono riuscito a lanciare il primo in via Pinerolo. L’idea è
Livio Leardi mentre interviene a Lo Spettacolo della Salute del 3 ottobre 2024, co-organizzato da Show Care e GetFIT
È necessario avere una visione maggiormente imprenditoriale
e riuscire a dare valore al proprio prodotto per dare valore alle nostre imprese
quello di averne due o tre a Milano per coprire bene la città con una proposta di attività particolarmente interessante per 12 mesi all’anno.
Tornando alla lotta alla sedentarietà e all’esercizio fisico pensato non per la performance ma per il wellbeing e la salute di ogni persona che frequenti GetFIT, quali sono le leve su cui puntate di più per portare nuova clientela nei vostri club senza disamorare chi da sempre viene a Get Fit?
Sicuramente noi cerchiamo di convincere le persone che in GetFIT trovano un ambiente, uno staff che fa il tifo per loro. Come ho già detto cerchiamo di essere prima dei motivatori e poi dei Trainer.
Quali novità reputate importanti per l’evoluzione di GetFIT e in che modo prende forma una nuova idea che ogni volta è orientata a tenere alta l’asticella che il Team e ogni singolo club riescono ad esprimere?
La formazione dello staff per il nostro modello di gestione è essenziale. C’è pochissima professionalità in giro e noi cerchiamo giovani che vogliono innamorarsi di questo lavoro e li facciamo crescere all’interno.
GetFIT oggi conta 8 club, diversi dei quali sono ubicati nel cuore di Milano: cosa cambia fra essere in via Ravizza o in via Meda rispetto a zone meno centrali?
I club diretti sono 8, diciamo che il format, la proposta e il modello di gestione sono uguali per tutti i centri. Abbiamo tre livelli di prezzi in base al posizionamento sulla città.
Come vede il futuro del fitness in Italia e quali limiti rileva rispetto a quello che oggi avviene nelle palestre di altri Paesi?
Il problema principale è la polverizzazione delle aziende. La mancanza di grossi gruppi rallenta moltissimo la crescita manageriale e imprenditoriale di tutto il settore.
Dall’alto della vostra ineguagliabile esperienza, su cosa ritiene opportuno scommettere nel medio periodo per raggiungere nuovi ambiziosi traguardi?
Il nostro primo obiettivo è rafforzare la nostra presenza sul territorio milanese, cercando di presidiare il più possibile i vari quartieri della città. Poi di cercare di fare sempre meglio quello che stiamo facendo.
Tutto nasce nel 1984 a Legnano con la creazione del primo B.FIT, erano gli albori del Fitness alla ricerca di spazi piacevoli dove poter fare attività fisica
Get Fit, il Gruppo in sintesi:
• Nr di club 8
Personale: in totale 440 di cui palestra 195 e piscina 90; padel 5, altri servizi (reception, commercial, ecc.) 115, head office 35.
• Numero indicativo clienti totale e percentuale di crescita 2024 rispetto 2023: 32.000 clienti e crescita rispetto 2023 dell'8%
info@aqquatix.com
In questi tempi difficili, quella di risparmiare è diventata una esigenza irrinunciabile per i gestori delle piscine pubbliche, che spesso lo fanno nel modo sbagliato
Rossana Prola prola@professioneacqua.it
Una piscina è come una pentola con acqua riscaldata senza coperchio e come tale si comporta
Risparmiare. Da alcuni anni è diventato un mantra, non si parla d’altro quando si discorre di impianti natatori pubblici. I costi, soprattutto quelli energetici, sono saliti alle stelle ed incidono in modo ormai insopportabile sui bilanci dei gestori. Di conseguenza, si cercano tutte le strade possibili per ridurli.
Ma come fare? Non è un problema da poco. Una piscina è come una pentola con acqua riscaldata senza coperchio, e come tale si comporta. Quando si cucina, senza la cappa aspirante si appannano i vetri, ma se la cappa aspirante funziona bene, o se si apre la finestra, entra il freddo. Tenere in equilibrio il risparmio ed il corretto microclima, il benessere ambientale indispensabile sia per gli utenti che per la durabilità della struttura, non è semplice e soprattutto non è economico Non può esserlo. Una piscina coperta non può che essere uno spreco assurdo di energia, qualcosa che va nella direzione opposta alla razionalità in senso ambientale. Una piscina riscaldata è, dal punto di vista logico, la cosa più simile alla pista da sci coperta e raffreddata a Dubai. È uno spreco di energia allo stato puro.
Ma si può risparmiare? Si può cercare di limitare l’assurdo, ma non
risparmiare.
È imprescindibile mettere in campo accorgimenti utilissimi, come coperture isotermiche, pompe a velocità variabile, isolamenti termici, luci a led, o altro, e certamente vanno ottimizzati i processi di gestione.
Dalla definizione di Treccani: non spendere una certa somma di denaro, sia rinunciando a una spesa, a un acquisto, sia ottenendo un ribasso, uno sconto. Si può evitare di riscaldare una piscina coperta d’inverno? No, non si può. Si può pagare meno l’energia? No, si può cercare di non pagarla di più, che è diverso. Si può risparmiare l’energia elettrica delle pompe? Si, in un solo modo: facendole lavorare meno. Si può risparmiare acqua? Forse, se si vieta agli utenti di farsi la doccia… I risparmi possibili, in una gestione già bene impostata, si limitano a ben poca cosa. Una piscina ben
gestita consuma tantissima energia, e di questo bisogna essere consapevoli e anche, in un certo modo, a questo bisogna rassegnarsi. Invece, si vedono sempre più spesso aziende che propongono novità mirabolanti, in grado di fare le magie più impensate.
Si parte con le possibili “fonti alternative di produzione di energia”: cogeneratori, pannelli solari, pannelli fotovoltaici, pompe di calore. Funzionano? Certo che sì! Si risparmia sul costo dell’energia? Si, se si valuta il puro costo energetico: molto probabilmente, anche se non sempre, si risparmia. Ma l’ammortamento dell’impianto, chi lo paga? Se si fanno i conti per bene, nella quasi totalità dei casi l’impianto, e la relativa manutenzione, non si pagano mai. Anche nella circostanza in cui il costo della installazione dell’impianto fosse sostenuto dal Comune, perché mai si dovrebbe fare un intervento che non arrivi mai al pareggio economico? Non sarebbe meglio riconoscere un incentivo al gestore? Molto spesso le dinamiche dell’ente pubblico che sottendono a questa tipologia di investimenti sono di difficile comprensione per i comuni
cittadini, perché passano da capitoli di spesa che sono accessibili solo in un verso, da motivazioni di tipo politico, tecnico-economico, o altro. In questo caso, l’intervento si fa. Ma non prendiamoci in giro sulle vere motivazioni.
Il capitolo delle fonti alternative riguarda investimenti che possono, comunque, avere un senso ed una base tecnica accettabile. Si passa all’inaccettabile quando vengono proposti macchinari che promettono cose impossibili e tecnicamente infondate, come quelli che dichiarano di filtrare l’acqua di scarico e re-introdurla in vasca come acqua potabile. Una assurdità tecnica e una via normativa impossibile da percorrere.
Una piscina riscaldata, dal punto di vista logico, è uno spreco di energia allo stato puro
Scendendo ulteriormente di livello, si arriva alle sfere magnetiche o altre diavolerie simili che trasformano l’acqua rendendola “viva”, priva di contaminanti, senza calcare, senza polifenoli, senza cloroammine, senza cloro, senza acqua, senza senso. In molti casi si sfiora o si prende dritta la truffa.
Macchine, che vengono vendute spesso a prezzi folli, e che poi si ritrovano spente ed abbandonate dopo pochi mesi.
Ma perché i gestori ci cascano? Questa è la domanda importante. Perché? Imprenditori solitamente attenti, che valutano ogni euro di spesa che, invece di approfondire e di informarsi, firmano. “Tanto paghi con il risparmio!”, si sentono dire. Intanto paghi, a rate ma paghi, e poi il risparmio vediamo. Come diceva Darrell Huff nel 1954, se torturi i dati abbastanza, alla fine confesseranno quello che vuoi.
Gerardo Ruberto info@smilingcoachsystem.it
Sono i motori trainanti per il settore fitness, terrestre ed acquatico, nel prossimo quinquennio 2025-2030
Il settore fitness, come del resto gli altri mercati, è in continua evoluzione, con nuove tendenze ed innovazioni.
È appena iniziato l’anno 2025 e prende il via il quinquennio che ci porterà verso il 2030; le imprese del settore, oltre a valutare le nuove tendenze da inserire nei servizi da erogare, devono sviluppare un pensiero strategico proiettato alle mutevoli esigenze e preferenze dei consumatori a lungo termine. Molte ricerche, fatte da università e da esperti, mostrano che le esigenze dei nuovi consumatori saranno legate ai progressi della tecnolo-
gia, della prevenzione e ad una crescente consapevolezza e comprensione dei benefici derivati dal movimento fisico. È diffusa la certezza che le nuove tendenze rivoluzioneranno l’approccio delle persone nella scelta e delle attività che migliorano il benessere e la salute sia fisica che mentale.
I consumatori , nei prossimi 5 anni, daranno sempre più importanza all’esercizio fisico come “farmaco” naturale per la salute mentale e il benessere fisico; il consumatore di fitness cambierà capillarmente la relazione con i club e la conoscenza di cosa essi necessitano; il con-
sumatore avrà il desiderio di avere risposte tempestive collegate ad ogni informazione recuperabile; le persone si muovono sempre di più alla ricerca di risposte mirate sul proprio benessere, e lo fanno attraverso i social e internet.
Come è ormai noto all’intera comunità mondiale, l’esercizio fisico migliora l’umore, riduce lo stress, allevia i sintomi di ansia e depressione e migliora la funzione cognitiva generale.
Dal 2025 al 2030 l’esercizio fisico come strumento per la salute sarà una parte ancora più prevalente nel-
La nuova dimensione del divertimento ora è accessibile anche in Italia!
Ogni prodotto viene consegnato con il kit d'installazione e riparazione. In piscina, mare o lago, in sicurezza e con i migliori standard qualitativi.
L'esercizio fisico previene patologie come l'obesità o aiuta ad affrontarle, ma serve comunicarlo correttamente a chi in palestra non viene
le abitudini quotidiane delle persone; è importante che le imprese si facciano trovare pronte sotto ogni punto di vista, dall’avere professionisti esperti capaci di dosare il farmaco naturale in base alle esigenze e/o malattie non trasmissibili e programmi in grado di avvicinare sempre più persone al movimento ed esercizio fisico.
Diventa sempre più cruciale per le imprese ( e imprenditori) saper “navigare”, con delicatezza ma con fermezza, nel panorama in continua evoluzione, non essere al passo potrebbe essere lesivo per molte imprese.
È finito il tempo di rimediare con qualche miglioramento qua e là, non basta più mettere delle pezze ad una modalità “vetusta” di operare: è giunto il momento di tracciare nuove “rotte” su cui far navigare il proprio business, le imprese devono assicurarsi una continuità duratura e adattabile al continuo cam-
biamento da parte dei consumatori che, ormai, sanno come “muoversi” in un oceano fatto di proposte sia in termini di prezzi che di assistenza.
La tecnologia, a cui guardano le persone, è più avanti rispetto a quanto le imprese riescono a fare; continuare a dire che l’attività fisica fa bene, che bisogna muoversi per stare meglio, che muovendosi si prevengono le malattie non trasmissibili, non è più attraente per qualsiasi target di persone. È ora di dimostrarlo con i fatti.
Oggi per gli imprenditori del settore fitness è fondamentale pensare a come prosperare e non semplicemente sopravvivere. Bisogna che le imprese si scostino da una strategia competitiva basata sul prezzo, quando poi in Italia il prezzo, per il 95% delle palestre e piscine, si equivale Euro più Euro meno, e da una sfida di chi offre più mesi gratuiti Gli imprenditori con la I maiuscola sanno che devono uscire da una
zona di agiatezza legata al pensiero di come competere secondo le regole di settore ben definite nel tempo e cercare nuovi modi di organizzare le proprie imprese per garantire salute alle persone e alla propria palestra o piscina.
Il
compito delle imprese del futuro non è quello di imporsi con i clienti, ma quello di rendere le persone consapevoli che hanno bisogno di muoversi in chiave preventiva
“Muoversi fa bene” non basta, non basta! Le imprese devono conoscere le vere esigenze dei possibili target di consumatori
Quindi quali suggerimenti per andare oltre il meglio (mettere costantemente delle pezze a scarsi risultati di sopravvivenza), per definire nuovi percorsi e rendere la concorrenza irrilevante?
Per vincere nuove sfide le imprese del fitness devono aprirsi a inediti orizzonti ed orientare la propria organizzazione verso opportunità che
il mercato sta iniziando a svelare; offrire servizi carichi di valore per i propri clienti, differenziandosi dalle altre palestre e piscine: ad esempio, attraverso un pensiero strategico a lungo termine, possono rendere la salute e la prevenzione momenti di cultura, informazione e formazione – sia in presenza che online -ancor prima di vendere abbonamenti (seguono esempi pratici): ciò garantirà “credibilità” aziendale per tutte le fasce di utenti.
Per poter cambiare bisogna porsi alcune domande e cercare le giuste risposte per intercettare nuove fette di mercato; domande tipo: “come possiamo attrarre i non clienti per creare una nuova domanda?”; e ancora, “come creare servizi ed offerte che ci distinguono dalla concorrenza?” o “che tipo di organizzazione devo strutturare per poter supportare i cambiamenti necessari per il futuro?”
Per andare oltre il meglio è necessario uscire dallo status quo e non
temere di rischiare perché stando in una posizione semi statica si rischia molto di più per il futuro. Per uscire dallo stallo, servirà una “task force” composta da personale capace e stimolato a partecipare al cambiamento, uscire da una gestione di “bottega” per entrare in un concetto di azienda efficiente.
ESSERE AZIENDE DIROMPENTI NON UNA DELLE TANTE NEL MERCATO
Il fitness, pur molti vedendolo in crescita, è un settore “stagnante”; prendiamo ad esempio la proposta commerciale, sempre la stessa da molti anni, oppure le famose schede e/o proposte di percorsi di allenamento, l’approccio alle relazioni con i consumatori: gli allenamenti vengono spiegati e proposti come se le persone fossero delle comparse capaci o meno di eseguire ciò che gli viene detto. Fermiamoci e ragioniamo!
Se oggi la prevenzione e la salute
con tantissime opportunità per gli imprenditori dirompenti, capaci di andare oltre la semplice competizione: bisogna proporre i servizi per la salute e la prevenzione con strategie creative che possono sbloccare vecchi concetti rispetto a valore, costi, assistenza e relazioni.
Un esempio di prevenzione e salute che i centri fitness e piscine possono “servire”, può riguardare il diabete di tipo 2. Gli italiani affetti da diabete tipo 2 sono circa il 6% della popolazione, cioè quasi 4 milioni. Si stima, tuttavia, che a questo numero possa aggiungersi circa 1,5 milione di persone a cui la malattia non è ancora stata diagnosticata (dati ISTAT 2020).
Cambiare stile di vita può aiutare a prevenire l'insorgenza del diabete di tipo 2, la forma più comune della malattia. La prevenzione è particolarmente importante se si è attualmente a rischio: è il caso di persone sovrappeso o obese, con colesterolo alto o una storia familiare di diabete. I centri fitness possono facilitare, con informazioni e programmi strutturati, qualche milione di persone, evitando di farle sentire ammalate e inadatte a palestre o piscine.
Creare un programma, come riportato nell’articolo, può avvicina-
sono argomenti capaci di attrarre persone non ancora clienti, le imprese devono strutturare soluzioni innovative rispetto a quanto fatto sino ad oggi.
“Muoversi fa bene” non basta, non basta! Le imprese devono conoscere le vere esigenze dei possibili target di consumatori che necessitano di muoversi in base alle problematiche che li hanno colpiti o stanno per colpirli, senza generalizzare.
Bisogna trovare soluzioni veramente innovative per cose che già si conoscono. Dobbiamo occuparci di quel 91,7% circa della popolazione che non frequenta, non solo di quell’8,3% che comunque frequenterebbe le palestre e le piscine. Sul 91,7% non c’è concorrenza e servono strategie creative!
STRATEGIA CREATIVA DELLA PREVENZIONE E DELLA SALUTE
La prevenzione e la salute sono un campo appena seminato, quindi
• Scopri come gestire lo stress, restare motivato e risolvere i problemi che possono rallentare i tuoi progressi. ph freepik
Dal 2025 al 2030 l’esercizio fisico come strumento per la salute sarà una parte ancora più prevalente nelle abitudini quotidiane delle persone
re molte persone, all’esercizio fisico, attraverso la giusta comunicazione e uno staff di professionisti capaci di dosare le attività fisiche per coloro che sentono disagio nel fare movimento, secondo alcuni punti di seguito riepilogati:
• Workshop: il diabete e l’uso del farmaco naturale esercizio fisico.
Programma in piccoli gruppi della durata di 12 settimane.
• Sessioni settimanali 1 per il primo mese 2 per il secondo mese 3 per il terzo mese.
• Tutte le sessioni durano 40 minuti e sono condotte da un lifestyle coach qualificato.
• Ridurre il rischio di diabete.
• Affidati a un coach qualificato per apportare cambiamenti duraturi al tuo stile di vita.
• Impara sane abitudini alimentari.
• Aggiungi l'attività fisica alla tua routine quotidiana.
• Ricevi supporto da persone con obiettivi e sfide simili ai tuoi.
La prevenzione aiuta le persone e le imprese del settore fitness: stop alla banalità di comunicare che bisogna muoversi, il compito delle imprese del futuro non è quello di imporsi con i clienti ma quello di
rendere le persone consapevoli che hanno bisogno di muoversi ancor prima che le patologie possano sopraggiungere per stili di vita sedentari e alimentazione non coerente con il proprio benessere.
Un elemento fondamentale per ogni persona, che non incontra ancora la sensibilità e le attenzioni di trainer e titolari, quando ogni cliente avrebbe necessità di controllare i propri parametri per essere motivata e non abbandonare la piscina
Stefano Candidoni stefanocandidoni@gmail.com
La realtà ci dice che sono più le ritrosie degli imprenditori e dei trainer che, in acqua, fermano lo sviluppo del monitoraggio della frequenza cardiaca
Il monitoraggio della frequenza cardiaca nelle attività terrestri è ormai una priorità diffusa, non ci sono più sorprese: a parte ciò che avviene nelle palestre, tutte le persone, diciamo tantissime, portano al polso un device in grado di misurare tanti parametri legati all’attività fisica, e non solo, tra cui appunto la frequenza cardiaca.
Per l’allenamento in acqua in verticale siamo ancora molto lontani dalla possibilità che tutti possano
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monitorare andamento dei battiti, mettendo a disposizione i propri dati “in diretta” al trainer, piuttosto che visibili ad ogni allievo che partecipi ad una lezione o a un allenamento. Sembra ancora qualcosa di difficile attuazione ma la realtà ci dice che sono più le ritrosie degli imprenditori e dei trainer, insieme al superamento di alcuni ostacoli logistici e organizzativi, che fermano questo sviluppo che fra qualche anno sarà assolutamente norma-
le: dobbiamo misurare la frequenza cardiaca nell'attività in verticale, siamo rimasti pesantemente indietro nel processo di evoluzione della proposta!
Siamo ancora alla velocità del movimento dettato dal ritmo della musica, nascondendosi dietro la consuetudine o ignorando l’evidenza, sotto gli occhi di tutti, che le caratteristiche dell'acqua sono tali per cui proprio la densità e la diversa altezza delle vasche, rispetto alle persone, rendono i movimenti in acqua, non facili ed immediati, uguali per tutti. Facciamo qualche riflessione sui tre attori principali del Vertical Aquatic: clienti, trainer, imprenditori. Cosa accade quando le persone cominciano a vedere, trasmesso live su uno schermo, quello che sta succedendo al loro corpo-organismo quando fanno attività in acqua? Ac-
cade esattamente ciò che a terra, ripeto, è ormai presente da tantissimi anni: non possono più farne a meno, sono veramente drogate del dato, di incrociare l’evidenza con l’emozione che questo dato regala, di sfidarsi continuamente avendo un obiettivo in più da raggiungere. Quanto può forzare ancora, quante Kcal sta consumando, quanto può insistere e combattere la fatica, sono tutti aspetti base per rendere produttivo un allenamento, facendo sì che un percorso di lezioni in acqua abbia un valore non solo e non tanto per l'acqua di per sé ma che possa essere riportato fuori nella vita “terrestre”, che dia benefici nella vita di tutti i giorni, che possa compendiare altre attività sportive che le persone svolgono.
Come migliora il trainer attraverso il monitoraggio della frequenza cardiaca?
1. È in grado di valutare ogni singolo cliente in acqua;
2. può apportare subito piccole variazioni singolarmente, dando la netta percezione che l’allenamento sia individualizzato più possibile, pur essendo in gruppo;
3. può guidare perfettamente un gruppo;
4. può suggerire obiettivi da raggiungere e sottolinearne l’importanza.
Cambiamenti notevoli rispetto alla solita proposta!
Cosa accade all’imprenditore?
1. Vede improvvisamente la fidelizzazione salire;
2. mette a plan proposte che hanno
Sperimentato l’allenamento con il monitoraggio, il cliente non può più farne a meno o rinunciare ad incrociare l’evidenza con l’emozione che questo dato regala
un valore tangibile;
3. può interagire con i clienti su aspetti molto concreti del loro stato di benessere (se c’è), cercando i perché.
La domanda, quindi, è “perché non è così diffusa questa metodica di svolgimento di allenamento?”
Certo, talvolta può esserci una difficoltà collegabile alla proiezione del dato su uno schermo in piscina, alla continuità di trasmissione del segnale, alla gestione dei clienti in base alla profondità dell’acqua, alla gestione delle fasce cardio (di proprietà o noleggiate), all’erogazione di un servizio che non può più essere solo focalizzato sull’abbonamento venduto, all’utilizzo degli attrezzi. Riflettiamo un attimo e capiamo se sono davvero difficoltà insormontabili o se la verità è che non si vuole prendere in considerazione l’enorme potenziale che queste tecnologie e approccio assicurano al cliente e alla piscina intesa come trainer e come titolare.
Il training fine a se stesso in acqua, alla lunga demotiva, come invece non accade monitorando i parametri dell'allenamento
Essere un trainer fuori dagli schemi in un mondo in continua evoluzione
Viviana Venticinque ninavivi25@gmail.com
Sviluppare soft skills
è il valore aggiunto di un trainer/ professionista di successo
Era il 1999 e mi ero già innamorata dell'acqua per “riabilitare” un infortunio alle ginocchia dopo anni di attività terrestre. Avevo iniziato come istruttrice di nuoto nel 1997. Avevo 25 anni quando decisi di andare in Florida nel 1999 acquisendo la certificazione AEA per questa nuova disciplina chiamata Acqua Fitness che in America stavano sperimentando per le persone in sovrappeso: come un colpo di fulmine diventò la mia passione e, solo dopo, il mio lavoro; una professione che avrebbe potuto convergere con EAA, l’ente di riferimento nel nostro Paese che, dal 1996, aveva varato un modello italiano di fitness acquatico il quale presto sarebbe stato un riferimento mondiale.
Il legame con EAA sarebbe arrivato
qualche anno più tardi; nel frattempo, nel 2000, insieme ad un gruppo di professionisti, partecipai alla creazione della prima hydrobike (realizzata da H3Oz) e iniziammo a far conoscere l’attrezzo in tutto il mondo: una vera tappa miliare del fitness acquatico che riconferma un autentico primato dell’Italia in tale ambito. Ho sempre pensato, che, per essere un trainer ed un imprenditore di successo, non bastassero solo competenze tecniche ma servissero strumenti che mi aiutassero ad avere consapevolezza piena della direzione che stavo intraprendendo.
“Ho capito che, per trovare le giuste risposte e mantenere ben chiara la mia direzione, dovevo solo conoscere i giusti strumenti.”
Un trainer con un mind set vincente sa che non ci sono fallimenti ma solo risultati
Per un trainer o un imprenditore o un manager che punti ad essere un riferimento credibile e sappia con certezza come porsi per interpretare al meglio mercato e domanda di chi frequenta una piscina, ritengo sia fondamentale girare il mondo o confrontarsi con altre realtà e colleghi con il solo scopo di imparare, apprendere e individuare o definire nuove strategie per tenere ben salda la propria vision: “creare la differenza nel mondo acquatico e non perdere mai di vista la mission: guidare attraverso l’esempio e dare sempre il 110% per ottenere risultati che fanno la differenza, per me e per i miei clienti”. Questa è la sintesi della vision alla base del mio credo professionale.
Considerando organizzazione, motivazione e determinazione i pilastri di un percorso grazie al quale sono cresciuta e potrebbe condividere qualsiasi professionista che creda nella piscina e nel fitness acquatico, interpretandoli per dare il meglio, nasce nel 2020 il Metodo25, progettato e strutturato per raggiungere una nuova mentalità da trainer e di gestore di impianti sportivi in un mondo in continua evoluzione dove non bastano solo le competenze tecniche, ma sono determinanti le abilità trasversali, ovvero qualità personali, atteggiamenti e capacità relazionali che hanno influenza sulla vita personale e il modo in cui si interagisce con il mondo che ci circonda.
Sviluppare soft skills è il valore aggiunto di un trainer/professionista di successo.
Competenze che si acquisiscono “studiando” (così sono diventata un Coach): in un mondo in costante cambiamento un trainer ha necessità di lavorare in un ambiente potenziante, con un mind set vincente.
Un trainer con un mind set vincente sa che non ci sono fallimenti ma solo risultati; un fallimento è solo un incidente di percorso dove imparo e trasformo per generare un risultato diverso. Nessun evento è positivo o negativo, ma lo utilizzo per fare il meglio che posso. La differenza di un trainer del passato è la capacità di sapersi adattare al cambiamento velocemente.
Un trainer vincente sa di meritare successo, perché sa che, se ottiene dei risultati, gli altri – i clienti, gli allievi, ma anche i colleghi di un Team coeso - di conseguenza li raggiungono. Un'altra abilità di un trainer con mind set vincente è circondarsi
di persone di valore perché sa che sono risorse preziose per la sua crescita e per generare risultati, e consapevolmente sarà sempre alla ricerca di questa tipologia di persone. Sono profondamente convinta che un istruttore di successo non si limita a trasmettere tecniche e conoscenze, ma condivide passione e energia che ispirano e motivano.
La vera forza risiede nella capacità di connettersi con gli altri e questo crea un ambiente di fiducia e sostegno.
Questo è il primo passo.
Un bravo istruttore allena il corpo, un grande istruttore ispira l’anima.
LE CARATTERISTICHE PER UN TRAINER CON UN MIND SET VINCENTE
Un trainer di successo ha credenze molto forti.
Marco Tornatore info@wbox.it
Il post pandemia ha messo in evidenza pregi ma anche alcuni limiti di un comparto che fatica a interpretare una trasformazione gestionale-sistemica senza la quale il futuro rischia di essere in salita
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Pochi, in Italia, possono vantare una conoscenza profonda e trasversale del settore con un profilo tanto completo di competenza ed esperienza: Marco Sublimi è il vero “Esperto” del settore piscina. Anima da anni di ForumPiscine, ha dato il la alla formazione di una confederazione volta ad unire i gestori, Congepi, arrivando, per amore del comparto, a mettersi in gioco nelle ultime elezioni federali non per andare contro, ma per aiutare a superare le difficoltà del sistema che deve vivere di gestioni sane delle piscine. Capace di uno sguardo sapientemente rivolto al domani, senza tuttavia ignorare l’oggi, a più riprese si è prodigato per aiutare il settore ad una crescita non scontata e resa meno facile dalle pesanti criticità che attanagliano il comparto nonché dall’ingresso di grandi gruppi che alimentano una stagione di cambiamento senza precedenti.
“Oggi,
come mai, dobbiamo anticipare i problemi che deriveranno dal cambiamento per riuscire a gestirlo e ad organizzarlo al meglio. Visione proattiva per prevenire anziché curare”
– Marco Sublimi
l'Associazione che garantisce una pronta, costante ed affidabile consulenza su tutti i temi specifici delle aziende di gestione e costruzione di piscine.
Quale è lo stato di salute del settore piscina e quali prospettive possono avere le società di gestione?
Uno stato di salute particolare, per certi versi siamo molto affascinanti agli occhi di investitori che vedono parcheggi tutti occupati e corsie piene di gente. Spesso ci sentiamo dire che siamo fortunati per la forte domanda del servizio acqua. In effetti registriamo una domanda in crescita e l’affluenza è mediamente ritornata a quella del pre-covid 2019, ma il settore delle piscine ha subito alcuni radicali cambiamenti che stanno avendo una ricaduta molto pesante sui bilanci delle società.
Anzitutto gli aspetti energetici, il costo del gas da settembre 2020 a settembre 2024 è aumentato di oltre il 70%, nello stesso periodo il costo dell’energia elettrica è aumentato di oltre il 35%. Il costo del lavoro sportivo è aumentato con una percentuale a doppia cifra; a differenza del passato oggi gli impianti sportivi fanno molta fatica a trovare personale: siamo sicuri che riforma del lavoro sportivo e nuovo CCNL abbiano reso il lavoro nel mondo dello sport più interessante rispetto al passato? Le normative obbligano il gestore ad una impostazione aziendale di alta qualità, programmazione di procedure, analisi e studi documentati, applicazione di processi e verifiche con archiviazioni testimoniali da esibire in caso di verifiche degli enti ispettivi. Pensate, a solo titolo di esempio, a: Safeguarding, manuale di autocontrollo, DVR, piano di emergenza, corsi sulla sicurezza, ecc. L’Italia è un paese che offre un servizio tecnico/ didattico acquatico di altissimo livello invidiato da molti paesi europei e non solo, un’eccellenza espressa all’interno di piscine molto vecchie,
con importanti criticità impiantistiche e non allineate con i criteri attuali di efficientamento energetico.
Restando al tema gestionale: quali reputa oggi siano le scelte più convincenti per superare le difficoltà e i cambiamenti attuali?
Credo che una società di gestione debba orientare la propria attenzione su alcuni importanti temi:
• pretendere dalla proprietà (quasi sempre i comuni) che sia parte attiva nella vita di un impianto natatorio e non limitata alle in-
combenze delle procedure di affidamento: le piscine sono beni pubblici ed il pubblico deve avere contezza e prendersene cura con puntuali interventi di manutenzione straordinaria e di messa a norma.
• Ricerca, formazione e aggiornamento continuo del personale attraverso temi generali che interessano tutte le mansioni ed altri temi specifici.
Attenzione alle nuove norme, sono tante e poco chiare, l’errore è lì che ci aspetta
• Pianificazione di investimenti finalizzati alla riduzione dei costi energetici e all’aumento della qualità dei servizi offerti
• Ascoltare i propri clienti e i propri collaboratori che sono a stretto contatto con l’utenza, alleniamoci tutti all’ascolto per poter interpretare i bisogni.
Tener ben presente i cambiamenti generazionali e le nuove esigenze
Quale ritiene siano le aree di criticità maggiori del sistema nazionale piscina e del gestore medio italiano che fatica a interpretare le veloci trasformazioni cui stiamo assistendo?
La mancanza di un’associazione di categoria forte, trasversale ed indipendente che possa raccogliere le esigenze dei gestori, rappresentarle al mondo della politica e fare da punto di informazione/aggiornamento su tutte le tematiche di interesse ai gestori delle piscine. Le FN e gli EPS sono fruitori delle piscine, hanno obiettivi di carattere tecnico-didattico, mentre i gestori di oggi devono affrontare principalmente tematiche di carattere imprenditoriale come normative di settore, aspetti lavoristici, aspetti fiscali, temi finanziari, pianificazione strategica, ecc. Un ottimo lavoro lo sta svolgendo CONGEPI, ma per poter diventare interlocutore credibile dei temi cardine con le istituzioni governative e rappresentare la totalità dei gestori italiani, la strada da percorrere e ancora molto lunga.
Da un recente incontro fra alcuni osservatori del comparto wellness da lei coordinato, sono emerse considerazioni e idee che ritiene potrebbero essere utili per ritrovare un rinnovato slancio a beneficio delle tante ed eterogenee realtà gestionali?
Assolutamente si, l’idea più importante è proprio quella che ha motivato l’incontro a cui si riferisce, ovvero il confronto e il dialogo tra due
mondi che hanno similitudini ma non sono uguali. Dobbiamo elevare il nostro lavoro di gestori ad un livello superiore e, se vogliamo essere imprenditori sportivi, nessuno deve più limitarsi a ragionare come “un piscinaro” anni ’80. Se è vero che la chiave del successo parte dalla conoscenza dei bisogni dei nostri clienti, forse non c’è fucina migliore del confronto tra operatori sui bisogni espressi e non espressi dei nostri clienti. Credo sarà fondamentale inserire in questi momenti qualche giovane che porti le sensibilità di questa generazione: oggi un quarantenne non comprende il comportamento degli adolescenti, se pensiamo di riuscirci noi pecchiamo di grande presunzione. Attenzione a non dimenticarci la grande opportunità del futuro, i “maturi” saranno sempre di più e vorranno tenersi sempre più in forma con una vita sociale attiva, cercheranno grande professionalità al giusto prezzo. Una riflessione condivisa dal tavolo di lavoro a cui fa riferimento è stata proprio questa, stop ad elenchi dei servizi erogati lunghissimi e per tutti, forse bene specializzarsi in alcuni di essi e farlo con grande professionalità
La guida di una piscina pubblica spesso è collegata a profili tecnico-sportivi al vertice di società gestionali: una base utile e positiva. Ma cosa ritiene manchi perché la gestione di un polo natatorio evolva con ricadute positive per la collettività, la sostenibilità e il sistema piscina nazionale, movimento sportivo incluso?
Consapevolezza, ancora non abbiamo piena coscienza dell’importanza del lavoro che svolgiamo ed in particolare del servizio che eroghiamo e che potremmo erogare. Le nostre sono collettività di persone che scelgono una vita attiva per loro e i loro figli; oltre ai ben noti benefici legati alla salute, le piscine sono i presidi ideali per prevenire e/o saper gestire il pericolo dell’annegamento, un tema che politica, ISS e tanti altri “attori” di questo mondo conoscono bene. Le piscine sono anche “centri di formazione professionale” per lavoratori sportivi e per addetti ad altre mansioni. Le piscine sono luogo di inclusività per eccellenza: grazie alla fisica dell’elemento acqua molte persone con problemi di schiena, di gambe, ecc. trovano la possibilità di fare attività fisica. Il servizio acqua va ben oltre alle attività sportive agoni-
Il settore delle piscine ha subito alcuni radicali cambiamenti che stanno avendo una ricaduta molto pesante sui bilanci delle società
stiche delle 5 federazioni che se ne occupano: Federnuoto, Federtriathlon, Pentathlon moderno, Fipsas e Finp. Manca la piena coscienza di tutti i servizi che si potrebbero offrire a migliaia di persone che frequentano le nostre piscine. Se si spiegassero i benefici che il nostro corpo trae dalla semplice immersione in verticale, potremmo aver centinaia di persone che ogni giorno verrebbero in piscina a camminare, magari parlando tra di loro in corsie dedicate. Il sistema Italia porta alla realizzazione di vasche molto simili tra di loro, con caratteristiche votate allo sport tradizionale, questo spesso diventa un limite per poter avviare piani gestionali, con offerte e servizi legati alla salute e allo svago della persona, che vadano oltre al tradizionale “nuoto sportivo”.
ForumPiscine, di cui lei è una delle anime ideative per le sessioni convegnistiche, è ben di più di un evento espositivo e di contenuti, ma l’operatore fatica a partecipare: quali sono le ottime ragioni per essere presenti e seguire i tanti momenti di confronto e di approfondimento?
Su questo tema le do una risposta ed una riflessione particolare.
Forum Piscine ti permette di visionare quattro settori contemporaneamente: piscine, spa, fitness oltre la new entry del Leisure. Un evento dove i temi congressuali sono particolarmente importanti e sempre trattati con grande professionalità, un momento di incontro tra gestori e aziende del settore, un luogo dove puoi incontrare persone con cui condividere idee e sviluppare nuovi progetti, una sorta di Agorà dove gli operatori del nostro comparto possono ritrovarsi ogni anno ed essere parte attiva di quel processo affascinante generato dallo scambio di esperienze e di opinioni.
Una delle criticità maggiori del sistema piscina è la mancanza di un’associazione di categoria forte, trasversale e indipendente
Forum Piscine è ormai una grande famiglia, composta da tanti professionisti appassionati e aziende leader che hanno segnato la storia del nostro comparto. L’evento bolognese viene interpretato da molti operatori proprio come una grande piazza dove ci si trova con piacere con colleghi e concorrenti uniti da un filo comune, la grande passione per il nostro settore
Una riflessione singolare condivisa con altri colleghi è il dover prendere atto che gli operatori che visitano il Forum Piscine sono di fatto presenti anche agli altri eventi di settore, li ritroviamo tra i lettori più “fedeli” delle riviste specializzate e tra i più attivi ai corsi di aggiornamento on-line. In sintesi, si determina una grande forbice che vede da una parte chi opera in modo curioso e attivo e chi invece rimane nella propria confort-zone e non investe tempo e risorse per eventi di settore. Curiosità, disciplina, perseveranza, umiltà insieme al divertimento credo rappresentino alcune delle caratteristiche principali che un imprenditore sportivo dovrebbe avere: non è un caso che siano molto simili alle caratteristiche di un atleta che punta al successo.
Oggi più che mai ci troviamo a vivere in una società che cambia ad una velocità mai vista in epoche precedenti, questa ragione basterebbe per invitare tutti ad essere presenti al Forum Piscine ed agli altri eventi, per cercare di capire le esigenze di attuali e anticipare quelle di domani. Spesso sento interesse per i gruppi che hanno avuto successo, ma in altrettante occasioni ho potuto imparare ascoltando storie di insuccessi…
Se osservare i clienti della piscina da quando arrivano nel parcheggio, a quando ripartono con la loro auto, seguendoli mentre approcciano la reception e mentre svolgono l’attività per cui sono venuti è frutto di un’estrazione manageriale direi questa! Ma per interpretare e comprendere, capitalizzare quanto osservato per consolidare o migliorare la sua soddisfazione, serve conoscere l’elemento acqua e saper gestire un team di persone con un progetto vincente allora direi che utilizzo tutte in parti diverse a seconda del momento. Una cosa è certa, ho Tanto da Imparare!
Ritiene possibile che dal 9,3%-9,5% della popolazione che oggi frequenta le piscine indoor, si possa passare ad un sensibile aumento e se sì in che percentuale e a quali condizioni?
Non esiste persona, (tranne rarissimi casi legati allo stato di salute) che non potrebbe trarre benefici dall’attività in piscina, non esiste elemento più naturale dell’acqua che doni ai più sensibili sensazioni ancestrali con grandi benefici rilassanti, non esiste condizione migliore del “lavoro in scarico” per fare attività fisica a qualunque età. Un caro amico/collega, molto più esperto di me (ndr: Gerardo Ruberto), sta facendo una “battaglia mediatica” finalizzata a far comprendere l’importan-
za dell’attività fisica fatta quando si sta bene per continuare a star bene, se tutti aiuteremo Gerardo ad aiutare la nostra società a comprenderlo, quelle percentuali saranno solamente un ricordo.
In conclusione, è azzardato pensare che la piscina possa avere un grande futuro se gli operatori sapranno cogliere tutto il potenziale del comparto?
Non è azzardato pensare che la società potrà ricevere un grande beneficio dall’attività in acqua se la Politica comprenderà e si farà promotrice della sua importanza a partire dall’inserimento come materia curricolare in tutte le scuole di ogni ordine e grado, come si meriterebbe un paese che vanta 7000 chilometri costa. A quel punto gli operatori sapranno cogliere le occasioni imprenditoriali.
Per far capire quanta strada dobbiamo ancora fare tutti insieme vi potrei raccontare di numerosi casi dove la politica territoriale ha finanziato i corsi per i bambini delle scuole, ma per futili ragioni, la mancanza di volontà da parte delle maestre nel seguire i bambini negli spogliatoi e nel percorso per arrivare alla piscina i corsi non si sono svolti. Oltre ai grandi ragionamenti per chiedere sforzi e investimenti alla politica dobbiamo crederci alla base, solo così potremo evolverci
Nel suo modo di interpretare la piscina prevale la sua estrazione “acquatica” o dirigenziale o manageriale e progettuale o altro e con quali obiettivi?
Igor Castiglia igorcastiglia@hotmail.com
Trend, innovazione e nuove richieste dei consumatori: tecnologie e metodologie per rimanere competitivi e attrattivi nel panorama fitness
Tempo di lettura: 10’
Negli ultimi anni, il settore del fitness ha attraversato una profonda trasformazione, guidata da cambiamenti sociali, tecnologici ed economici. L’evoluzione delle esigenze dei consumatori, l’adozione di tecnologie innovative e l’emergere di nuovi modelli di business stanno ridefinendo le regole del gioco. I centri fitness e gli impianti sportivi si trovano oggi di fronte a una sfida cruciale: rimanere competitivi e attrattivi in un panorama sempre più dinamico.
I PRINCIPALI TREND CHE STANNO MODELLANDO IL FUTURO DEL FITNESS
1. Digitalizzazione e allenamento connesso
L’integrazione di piattaforme digitali è ormai imprescindibile. Applicazioni mobili, sistemi di monitoraggio delle performance e wearable technology permettono agli utenti di personalizzare i propri allenamenti e monitorare i progressi in tempo reale.
L’utilizzo di sensori e software integrati favorisce la creazione di programmi di allenamento che, pur svolgendosi fuori dalla palestra, restano connessi in modo diretto o indiretto con essa e con il proprio trainer. Attraverso l’uso di piattaforme condivise, gli utenti possono continuare ad avere il monitoraggio e il supporto dei professionisti scelti per il miglioramento della propria forma fisica. Questo approccio consente di mantenere un legame tra trainer e cliente, offrendo la sicurez-
za di un controllo costante e personalizzato anche a distanza.
2. L’ascesa dei programmi di allenamento personalizzati
Gli utenti richiedono sempre più soluzioni su misura. Non si tratta solo di raggiungere obiettivi estetici, ma di migliorare il benessere generale e le performance fisiche. Offrire programmi personalizzati basati su analisi dettagliate è diventato un elemento distintivo
3. Fitness olistico e integrazione del benessere
Molti consumatori di oggi cercano un approccio più ampio alla salute, andando oltre la performance convenzionale che vede nella forza, nella resistenza e nell’estetica le principali qualità allenate. Cresce l’interesse verso attività che permet-
Tecniche come il Pilates, lo yoga e altre discipline mirate a migliorare la flessibilità e l’equilibrio posturale stanno guadagnando popolarità
tono di lavorare su ambiti quali la postura, la mobilità e lo stretching funzionale.
Tecniche come il Pilates, lo yoga e altre discipline mirate a migliorare la flessibilità e l’equilibrio posturale stanno guadagnando popolarità. I centri fitness che offrono servizi integrati di benessere, spesso in collaborazione con esperti esterni, rispondono meglio a questa domanda crescente. La capacità di combinare allenamenti funzionali con programmi di recupero e rilassamento rappresenta una strategia vincente per attrarre utenti che desiderano una visione olistica del fitness.
4. Sostenibilità e design degli spazi
La sostenibilità ambientale è un tema prioritario per molte aziende, inclusi i centri fitness. L’adozione di
attrezzature eco-friendly, l’ottimizzazione energetica degli impianti e la promozione di comportamenti sostenibili sono elementi chiave per attrarre una clientela sempre più sensibile a queste tematiche. Inoltre, il design degli spazi – che favorisce il comfort e la socializzazione – contribuisce a migliorare l’esperienza utente.
Analisi per Fasce d’Età
La Generazione Z sta emergendo come un segmento significativa nel mercato del fitness, influenzando non solo le offerte dei club ma anche le strategie di marketing. Tuttavia, pur essendo estremamente digitalizzata e continuamente connessa, questa generazione non è tra quelle maggiormente interessate a classi di fitness virtuali o a utilizzare sistemi di monitoraggio biometrico. I giovani tra i 17 e i 24 anni si concentrano principalmente su obiettivi estetici, spesso assimilabili al tipico concetto di bodybuilding. Questa fascia è tendenzialmente molto informata e preferisce condividere tra pari esperienze, metodologie e strategie per raggiungere gli obiettivi di allenamento, piuttosto che affidarsi a un trainer o a una scheda fornita dal club.
I Millennials, invece, restano il gruppo più numeroso nei club, preferendo programmi personalizzati e obiettivi legati al miglioramento delle performance fisiche. La Generazione X si concentra su attività che combinano fitness e benessere,
mentre l’interesse per sport come il pickleball e il padel tennis si diffonde trasversalmente tra le fasce d’età.
Inoltre, la crescente adozione di approcci "omni fitness", che combina-
I consumatori non cercano più solo un luogo dove allenarsi, ma un’esperienza completa e appagante
no allenamenti in presenza e virtuali, riflette un cambiamento trasversale nei comportamenti degli utenti di diverse generazioni. I dati confermano che i Millennials rappresentano il 35% degli iscritti alle palestre, seguiti dai Gen X con il 22% e dai Boomers con il 21%. Questi numeri dimostrano una coerenza generale, con alcune variazioni regionali. La Generazione Z, pur rappresentando una quota significativa del mercato, necessita di strategie innovative per essere ulteriormente attratta.
Longevity e Silver Economy
Con l'invecchiamento della popolazione globale, il concetto di "longevity" sta acquisendo rilevanza, promuovendo uno stile di vita attivo nelle fasi avanzate della vita. Gli utenti over 50-60 rappresentano una fetta crescente del mercato, con un interesse specifico per programmi orientati al benessere e alla prevenzione di patologie legate alla sedentarietà.
Inoltre, l'integrazione dell'industria del fitness con il settore sanitario offre opportunità per servire meglio questa popolazione, con soluzioni mirate come allenamenti a basso impatto e classi di riabilitazione. Il trend della "Silver Economy" indica che questa fascia demografica è disposta a investire in servizi premium per migliorare la qualità della propria vita. Dati recenti evidenziano che, tra il 2010 e il 2019, la fascia di età 55-64 anni è cresciuta del 42,48%, mentre gli over 65 hanno registrato un aumento del 34,16% Questo consolida ulteriormente l'importanza del segmento senior nel mercato del fitness.
Innovazione tecnologica: il cuore della trasformazione
Le tecnologie innovative stanno trasformando il settore del fitness, offrendo nuove opportunità per migliorare l'esperienza degli utenti e
BolognaFiere pad. 21-22 12 - 13 - 14 FEBBRAIO 2025
Piscine e spa, fitness e wellness club, prodotti e soluzioni per l’outdoor. Dal 12 al 14 febbraio 2025 Bologna si conferma capitale del Leisure, raggruppando in un unico appuntamento fieristico e congressuale tre eventi ad alto tasso di specializzazione: ForumPiscine, ForumClub e Outex - Outdoor Experience. Il risultato è XLeisure, un entusiasmante ampliamento di prospettive che moltiplica le opportunità di business, formazione e networking tra le community nazionali e internazionali dei rispettivi settori.
Attraverso l’uso di piattaforme condivise, gli utenti possono continuare ad avere il monitoraggio e il supporto dei professionisti scelti per il miglioramento della propria forma fisica
ottimizzare le operazioni dei centri fitness. Ecco alcune delle più rilevanti:
• Spazi per test, misurazioni e valutazioni: Un trend in crescita è l’ampliamento degli spazi dedicati a test e valutazioni. Molti centri fitness stanno integrando postazioni multi-analisi che includono test posturali, analisi della composizione corporea e valutazioni delle performance. Che si tratti di postazioni uniche o strumenti dedicati a specifici test, queste tecnologie consentono di raccogliere dati dettagliati e monitorare lo storico dei progressi degli utenti. Ciò permette ai centri di dimostrare la qualità dei servizi e del personale, offrendo prove tangibili dei miglioramenti raggiunti.
• Tecnologia indossabile (Wearable Technology): Dispositivi come smartwatch e fitness tracker si sono evoluti, permettendo di analizzare dati avanzati come il livello di stress, l'HRV (variabilità della frequenza cardiaca) e la qualità del sonno Oggi questi dispositivi forniscono grafici chiari che evidenziano, ad esempio, se il sonno ha incluso le tre fasi REM necessarie per un recupero ottimale.
• Piattaforme digitali e app di fitness: Le applicazioni mobili offrono programmi di allenamento personalizzati, video tutorial e la possibilità di tracciare le attività fisiche, rendendo l'allenamento più accessibile e flessibile.
• Allenamenti virtuali e on-demand: La possibilità di accedere a classi di fitness virtuali consente agli utenti di allenarsi ovunque
e in qualsiasi momento, aumentando la flessibilità e l'accessibilità degli allenamenti.
• Piattaforme di prenotazione online: Software di pianificazione e prenotazione online facilitano la gestione delle sessioni di allenamento, migliorando l'efficienza operativa dei centri fitness e offrendo maggiore comodità agli utenti.
Consiglio per i centri fitness
Analizzare tutti i punti sopra indicati è essenziale per individuare soluzioni tecnologiche integrate. L’obiettivo dovrebbe essere quello di offrire ai propri clienti un’unica applicazione che permetta di interagire a 360°, oppure più piattaforme che comunicano perfettamente tra loro. È fondamentale che ogni canale digitale riporti sempre al club, mantenendo la priorità sulla percezione del valore offerto dal centro stesso e rafforzando il senso di appartenenza dei clienti
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel fitness
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale è diventata una delle tecnologie più discusse, trovando applicazioni concrete sia nella vita personale che lavorativa. In qualità di professionista che lavora nel settore tecnologico, ho avuto il privilegio di osservare da vicino gli sviluppi più recenti nel campo dell’AI, e ciò che sta per arrivare sul mercato è sorprendente.
L’AI consente di analizzare grandi quantità di dati per creare programmi di allenamento estremamente personalizzati e prevedere le esigenze future degli utenti. La precisione e la potenza di questi sistemi rappresentano una svolta per chi è pronto a evolvere. I professionisti del fitness che abbracciano queste tecnologie possono ottenere risultati migliori in meno tempo, aumentando la propria capacità di gestire e servire più clienti con maggiore efficienza Tuttavia, chi rimane ancorato a metodi tradizionali rischia di trovarsi in difficoltà. La competizione con chi integra l’AI sarà difficile da sostenere senza un adeguamento delle proprie competenze. Per questo motivo, l’adozione di un approccio proattivo è fondamentale per restare competitivi e continuare a offrire valore ai clienti.
Nuove richieste dei consumatori
I consumatori non cercano più solo un luogo dove allenarsi, ma un’esperienza completa e appagante. Tra le richieste emergenti spiccano:
• Flessibilità: Abbonamenti dinamici e pay-per-use stanno diventando sempre più popolari.
• Trasparenza: I clienti vogliono sapere esattamente cosa stanno pagando e quali benefici otterranno.
• Community: Creare un senso di appartenenza attraverso eventi, gruppi e competizioni favorisce la fidelizzazione.
Come rimanere competitivi
Per rispondere a queste sfide, i centri fitness devono:
• Investire nella formazione del personale - I trainer devono essere preparati non solo dal punto di vista tecnico, ma anche relazionale.
• Collaborare con partner strategici - Creare sinergie con aziende tecnologiche, nutrizionisti e professionisti del settore sanitario.
• Adottare un approccio basato sui dati - Utilizzare strumenti di analytics per comprendere meglio le esigenze della clientela e ottimizzare le strategie.
• Comunicare efficacemente - Utilizzare i canali digitali per promuovere i propri servizi e mantenere un dialogo costante con gli utenti.
Conclusioni
Il futuro del fitness è ricco di opportunità, ma richiede una costante capacità di innovare e adattarsi. I centri che sapranno integrare tecnologia, personalizzazione e attenzione al cliente si posizioneranno come leader in un mercato sempre più competitivo. Non è solo una questione di attrezzature o programmi, ma di creare esperienze memorabili che trasformino il fitness in uno stile di vita.
I Millennials rappresentano il 35% degli iscritti alle palestre, seguiti dai
Gen X con il 22% e dai Boomers con il 21%
Un progetto che coinvolge alcune delle personalità di spicco del comparto per lanciare un gruppo d’eccellenza totalmente italiano puntando su una leadership di valore per prevalere nella sfida con le catene nazionali e straniere
Il movimento fitness deve tendere a quel meccanismo che, a parità di aspettativa di vita, ti faccia vivere meglio o addirittura ti faccia vivere di più!”
– Francesco Iezzoni
Non è certo nuovo ad iniziative che pochi imprenditori hanno saputo interpretare nel nostro settore: dal suo inedito disegno aziendale evolutosi in Egosistema, con 11 club all’attivo, oggi è co-protagonista del progetto Gym Nation che mette insieme 21 club d’eccellenza. Inclinazione a sorprendere il mercato o uno dei passaggi fondamentali per raggiungere nuovi successi?
Entrambi. È la prima volta che un equity partner di successo totalmente italiano investe nel mercato italiano del fitness. Era la mia per-
sonale “sfida” dal primo momento in cui ho mosso “i primi passi” imprenditoriali nel nostro settore. Quella di rendere il settore del fitness italiano degno di essere considerato tale, capace di attrarre capitali e di produrre valore “reale”.
Come e quando nasce l’idea di Gym Nation Italia che coinvolge alcune delle personalità di spicco imprenditoriale e manageriale del panorama nazionale e internazionale del fitness?
Ho incontrato VAM, nella persona
del suo CEO Marco Piana, nel 2019 e, causa Covid, nel 2020 abbiamo deciso di rinviare il progetto a momenti migliori.
All’inizio del 2024 ci siamo rincontrati e, da subito, entrambi più maturi ed esperti rispetto al 2019, siamo entrati in sintonia per lavorare insieme a rivoluzionare (finalmente) il mercato del fitness italiano.
Il mercato italiano del fitness vive da anni un immobilismo imbarazzante.
Si etichetta come “mercato sportivo” senza averne né titolo né essenza, ma solo per godere di uno status che legittima l’applicazione di normative fiscalmente favorevoli, a scapito di una crescita esigua rispetto a quella in doppia cifra degli altri paesi europei.
VAM ha fatto “all in” e non poteva che partire con il meglio in circolazione in questo momento. Ha acquisito i “migliori” centri fitness come quelli di Egosistema e Orange - sia in termini organizzativi che di performance eco-finanziarie - e le figure manageriali più capaci, in primis il CEO Luca Sommaruga. Un onore essere tra questi.
Per un Paese facile alle frammentazioni lei, con i suoi compagni di viaggio, ha deciso di aggregare: con quali obiettivi nel medio e lungo termine?
Aggregare non significa acquistare. Crescere per aggregazione è diverso (e molto meglio) che crescere per acquisizioni.
Chi decide di aggregarsi, resta a bordo e contribuisce al successo del gruppo per “monetizzare” quando si verifica la exit di tutti gli aggregati.
Chi vende vuole massimizzare subito evidenziando solo gli aspetti positivi di quello che vende e omettendo gli aspetti critici. Chi si aggrega vuole dare il proprio apporto alla crescita del valore, contribuendo a fare sistema con tutte le altre com-
ponenti. Per questo non può che essere meno commerciale in fase di trattativa.
Questa differenza ci permette di valorizzare i tanti piccoli centri fitness in Italia trasformando le palestre in vere e proprie business unit di un’azienda vera
Italianamente, per un imprenditore non è facile svestirsi della propria identità progettuale: cosa l’ha convinta di più di questa idea e come vive la condivisione di brand
Prime è il brand delle palestre già Egosistema il cui posizionamento è premium, dove eleganza, stile e attenzione al dettaglio sono solo alcuni dei punti distintivi
e strategia che significa rinunciare al primato personale nel guidare un’impresa?
La mia identità professionale la metto al servizio di questo nuovo progetto, non me ne svesto, il mio intento è quella di farla evolvere e arricchire.
E poi mi reputo una persona poco incline alle etichette e a quanto scritto sul proprio biglietto da visita.
Non esiste un primato personale nel nostro settore degno di nota.
E poi, mi sia consentito, tanti si riempiono la bocca di sport quando uno dei più importanti insegnamenti che arrivano dallo sport è che vince non il singolo ma la squadra. E questo, ad alti livelli, vale anche per le discipline individuali, con il grande valore che rivestono gli staff degli atleti.
I ruoli, sotto la guida di Luca Sommaruga e la presenza di figure di peso come la sua e quello di Cesare Fornasero, sembrano abbastanza chiari: dal punto di vista pratico e operativo, come si muoveranno vertice e macchina Gym Nation?
Ci sono tantissime cose da fare che semplicemente si possono tradurre in un processo dal titolo: passare da un nuovo modello di business teorico a un nuovo modello effettivo e performante, aggregando quante più catene e centri fitness in linea con i kpi del nostro modello.
Se la macchina operativa non è perfetta, il processo rallenta o addirittura si ferma.
Con Luca e Cesare c’è molta sinto-
quanto, ahimè di costi di gestione. La vera sfida è rendere le piscine performanti dal punto di vista economico-finanziario.
Partiremo da questo assioma per analizzare l’importanza dell’acqua e finalmente darle la giusta identità e dignità.
Si parla di obiettivi ambiziosi: oltre 100 milioni di fatturato, un centinaio di club in un triennio e sfida ai player più importanti del settore. È così e su cosa effettivamente puntate?
100 è più un riferimento che un vero e proprio obiettivo. Per noi si traduce con una sola frase:
nia personale e identica condivisione del modello di business.
E non vediamo l’ora di “rimboccarci le maniche” per iniziare a lavorare insieme.
Oltre al brand sono previste rivisitazioni cosmetiche e di sostanza dei vari club che compongono Gym Nation o il processo si basa su un percorso con posizionamenti e servizi che non cambiano nel rispetto della storia e della configurazione di ogni palestra?
Una identità unica, un restyling necessario, un mood innovativo
Per il resto non vi resta che aspettare le prossime ore per capire meglio il tutto. Non voglio rovinarvi la sorpresa.
Con Prime lei aveva avuto l’intuizione di proporre palestre completate da piscine belle e accoglienti, che per Orange, salvo un club, non ritroviamo: cosa cambia nell’offerta e quali novità strategiche e di servizio interpreterete con strutture non sempre speculari?
L’acqua è tanto foriera di servizi
l’obiettivo è essere i leader indiscussi di centri fitness totalmente di proprietà con un modello vincente e soprattutto performante.
Cosa ritiene distinguerà Gym Nation per la clientela che territorialmente potrà accedere ad uno dei vostri club e quali saranno i valori distintivi che faranno la vera differenza?
La flessibilità dell’offerta da un lato (zero vincoli) e dall’altro l’accessibilità, l’inclusività e la sostenibilità dei modelli.
Ditemi dove trovate tutte queste cose in un modello di business che opera in Italia ora?
Quanto vedremo in Gym Nation del suo pensiero imprenditoriale evoluto e quali altre intuizioni felici dei suoi business partner guideranno un progetto così inedito per l’Italia?
L’idea nuova è spesso la somma di più idee già esistenti.
È sicuro che vedremo delle novità. E saranno frutto del pensiero di imprenditori e manager che hanno fatto bene finora.
Gym Nation, il Gruppo in sintesi: il numero di club e le città delle diverse sedi
• Torino, Milano, Parma, Padova, Bologna, Roma 21 club + 2 nuove aperture 2025
• Numero indicativo clienti totale: 70.000
Valore fatturato complessivo e Ebitda di Egosistema e Orange: 25 milioni di euro il fatturato, oltre 8 milioni di euro l'Ebitda.
• VERIFICA CONFORMITÀ NORMATIVE
• PIANI DI AUTOCONTROLLO
• STUDI DI FATTIBILITÀ
• PIANI ECONOMICO FINANZIARI
• CONSULENZA PER GARE D’APPALTO
• POOL SAFETY TEST
Analisi della sentenza della Corte di Cassazione n. 38800 del 22 ottobre 2024
Beatrice Masserini beatrice.masserini@studiocassinis.com
Con una interessante pronuncia pubblicata lo scorso ottobre 2024, la Terza Sezione Penale della Suprema Corte si è occupata del disconoscimento della natura sportivo dilettantistica di una SSD
Con la sentenza n. 38800 del 22.10.2024 la Cassazione ha confermato la condanna per omessa dichiarazione ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. n. 74/2000 decisa in sede di merito nei confronti del legale rappresentante di una SSD, poiché ha ritenuto che la stessa, operando di fatto come ente commerciale, non fosse meritevole dell’applicazione del regime fiscale agevolato, e ciò sulla base di una lunga serie di indizi.
L’esame della sentenza e, in particolare, della serie di elementi che hanno portato i giudici a confermare la condanna per omessa dichiarazione, offre spunti di estremo interesse per meglio comprendere quali siano quei comportamenti che, seppure presi singolarmente, non sono sufficienti a giustificare la decisione assunta, e tutti insieme considerati sono idonei a formare un quadro solido a fronte del quale sarà difficile ravvisare la natura dilettantistica dell’ente in questione.
Innanzitutto, va evidenziato come la Suprema Corte in tale sentenza abbia, ancora una volta, richiamato un principio fondamentale nel panorama fiscale delle SSD e ASD, per
Rilasciare ricevute non nominative non significa che non si tratti di incassi da ricavi istituzionali e non commerciali
cui le esenzioni d'imposta a favore degli enti non lucrativi dipendono non dalla veste giuridica assunta dall'ente stesso, bensì dall'effettivo esercizio di un'attività senza fine di lucro, il cui onere probatorio incombe sull'ente interessato, sicché l'agevolazione fiscale non spetta
L'agevolazione fiscale non spetta in base al solo dato formale, bensì all'effettivo svolgimento dell’attività considerata
in base al solo dato formale, bensì all'effettivo svolgimento dell’attività considerata
Dunque, laddove l’effettivo svolgimento della finalità sportiva dilettantistica non sia riscontrabile nel concreto, a prescindere dall'attività di gestione di palestra, l’avere assunto la veste giuridica di SSD, non fa altro che confermare la finalità di accedere, indebitamente, al regime fiscale più vantaggioso previsto per le società sportive dilettantistiche, e, quindi, di evadere il pagamento delle imposte dovute.
Vediamo, ora, quali sono singolarmente gli indizi considerati dalla Suprema Corte e quali sono le considerazioni che possiamo formulare riguardo alla fondatezza degli stessi.
1) La società non ha mai manifestato l’opzione per il regime di cui alla Legge 398/1991 in dichiarazione (dei redditi), né ha mai inviato la comunicazione alla SIAE. Inoltre, per quanto riguarda l’esercizio di tale opzione mediante comportamenti concludenti, non sono stati indicati dalla società, né allegatiné tantomeno giudizialmente accertati – elementi integranti detto comportamento.
2) La società gestita dall’imputato nell’arco di ben 4 anni, e cioè dal momento della sua costituzione fino al momento della verifica fiscale, non aveva mai effettuato attività di promozione e diffusione dell’attività sportiva dilettantistica 3) “non aveva mai tenuto corsi di addestramento per l’avvio o l’educazione allo sport “.
4) “non aveva mai partecipato a gare, tornei, campionati o competizioni sportive, né mai ne aveva promosso l’organizzazione “.
5) La società svolgeva la propria attività senza soluzione di continuità con la … Srl, società di natura commerciale all’interno degli stessi lo-
cali. Inoltre, le quote della SRL erano state acquisite nel 2013 dall’imputato insieme a un altro socio e con tale SRL era stato stipulato un contratto di affitto di azienda, subentrando nella gestione della palestra privata”.
6) Al momento dell’accertamento da parte dell’Amministrazione Finanziaria, “gli avventori accedevano alla palestra tramite badge, fruivano di specifiche prestazioni di fitness individuale non riconducibili a pratiche dilettantistiche “.
7) “le ricevute per tali prestazioni erano impersonali e quindi non idonee ad escludere che tra i fruitori ci fossero soggetti non associati“.
8) “le attività promozionali promosse dalla società – sostanziandosi in inviti al pubblico all’iscrizione “in palestra” anche per periodi molto brevi, con scontistica sui corsi di iscrizioni in occasione di determinate festività (ad esempio San Valentino e Halloween) e con un periodo gratuito in caso di procacciamento di ulteriori clienti da parte degli iscritti – avevano il carattere di offerte commerciali poiché fondate su logiche chiaramente concorrenziali “.
9) “A fronte di tale apparato argomentativo … il ricorrente … non ha
allegato elementi di fatto indicativi della coerenza dell’attività svolta con la forma societaria assunta –quali, ad esempio, lo svolgimento di attività tipiche di un’associazione sportiva dilettantistica “.
10) “… ha confezionato censure di natura fattuale, che, laddove contestano la valutazione della prova in ordine alla attività concretamente svolta dalla società, si limitano ad eccepire, in maniera generica e assertiva, la lacunosità del compendio probatorio, sollecitando una diversa valutazione delle prove, delle quali non viene nemmeno dedotto il travisamento“.
11) “ l’imputato, dopo pregresse esperienze di società di persone o di capitali, dal 2015 ha continuato a svolgere quelle medesima attività cambiando, però, la forma societaria, optando per la società sportiva dilettantistica“.
12) “la società, subito dopo la sua costituzione, aveva stipulato un contratto di affitto con la … Srl (pure riconducile all’imputato), la quale, essendo una società di capitali svolgente attività commerciale, sarebbe stata soggetta all’ordinario regime fiscale in materia di i.v.a.“. È sulla scorta di tutti questi elemen-
Secondo la regola della prevalenza della sostanza sulla forma, la SSD è stata ritenuta alla stregua di un ente commerciale
ti, di fatto cumulativamente considerati, e che i giudici hanno valutato secondo la regola della prevalenza della sostanza sulla forma, che la SSD – nonostante la veste giuridica assunta - è stata ritenuta alla stregua di un ente commerciale e, in quanto tale, priva dei requisiti per accedere al regime fiscale agevolato.
Come anticipato, gli elementi considerati dai giudici del merito prima e, dalla Suprema Corte poi, se singolarmente presi, non sono tutti idonei a determinare la riqualificazione di una SSD come ente commerciale, anzi per alcuni di essi sono opportune delle precisazioni che andiamo qui di seguito ad evidenziare.
I giustificativi (per es. gli scontrini) che la SSD rilascia ai propri abbonati a fronte degli incassi da abbonamenti o corsi, non devono essere obbligatoriamente nominativi, a meno che debbano essere utilizzati per scaricarne il costo nella dichiarazione dei redditi di chi frequenta. Dunque, il rilasciare ricevute non nominative non significa che non si tratti di incassi da ricavi istituzionali e non commerciali.
Le SSD non sono tenute obbligatoriamente a partecipare a gare, tornei, campionati o competizioni sportive, a maggior ragione se non hanno una propria squadra che le possa rappresentare.
Dalla sentenza non si riesce a desumere se la SSD abbia tenuto corsi di addestramento per l’avvio o l’educazione allo sport e se detta attività sia stata inserita nel Registro CONI; se l’attività svolta è quella di specifiche prestazioni di fitness individuale tramite ricorso a personal trainers, si tratta pur sempre di svolgimento di attività sportivo dilettantistica (ginnastica di vario tipo) riconosciuta dal CONI.
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Le critiche mosse alla SSD e che sono sicuramente condivisibili e che ci spingono anche a suggerire i corretti comportamenti da tenere da parte di ASD/SSD sono i seguenti:
Decidere di optare per la Legge 398/91 deve essere fatto secondo le corrette modalità. Tale Legge consente di pagare al 50% l’Iva sui ricavi commerciali inerenti l’attività istituzionale e di non portarsi in detrazione assolutamente l’Iva sui costi, e l’opzione per tale Legge deve avvenire tramite comunicazione (anche via raccomandata) alla SIAE con apposito modulo, inviando la prima dichiarazione dei red-
diti barrando il quadro VO dell’Iva e mantenendo un comportamento concludente come appena descritto (pagando al 50% l’Iva sui ricavi commerciali e non detraendo mai l’Iva sui costi).
Una persona che inizia a gestire un’attività sportiva tramite una realtà commerciale (SAS, SRL, SNC, Ditta Individuale, ecc.) e che lo fa per tanti anni e ad un certo punto costituisce lei stessa una SSD e stipula un contratto di affitto di azienda tra la realtà commerciale e detta SSD, assume un comportamento errato duplice: da un lato crea lei stessa una realtà con agevolazioni fiscali e
lavoristiche e non dà in gestione ad un terzo estraneo tale attività (questo sarebbe un comportamento certamente lecito: dare in gestione l’attività ad una SSD estranea), dall’altro lato la stessa persona tramite il contratto di affitto di azienda paga a sé stessa un canone che rappresenta un forte indizio di distribuzione indiretta di utili (non percepisce dividendi dalla SSD, ma se li prende in modo indiretto tramite il canone di affitto che paga a sé stessa).
Le attività promozionali sono ovviamente consentite anche alle SSD (basti leggere il contenuto della Circolare dell’AE n. 18/E del 2018), ma
devono essere volte alla promozione delle proprie attività sportive e di eventi organizzati a fini sportivi o anche sociali, ma mai rivolte a prezzi, sconti, offerte commerciali fondate su logiche concorrenziali. Dunque, nel caso di ASD o di SSD, la pubblicità è possibile a patto che non sia tesa a “vendere” una attività, ma piuttosto a proporre di associarsi/tesserarsi alla associazione/ società per praticare l’attività sportiva. A tale riguardo, è preferibile che ASD/SSD limitino la pubblicità alle sole discipline sportive riconosciute dal CONI con le delibere n. 1566, n. 1568 e 1569 per le quali, come noto,
opera la de-commercializzazione dei corrispettivi ai sensi dell’art. 148, comma 3, TUIR, e che sono pubblicate sul sito del Dipartimento per lo Sport. Quindi, occorre fare molta attenzione alle metodologie di pubblicità utilizzate anche tramite il sito web ed i canali social, riportando sempre la ragione sociale di SSD.
Le Conclusioni:
Alla luce di quanto sopra esposto e delle criticità emerse in sede di analisi in tema di legittima applicazione del regime fiscale agevolato di determinazione delle imposte ai fini Ires ed Iva, è bene osservare il criterio della necessaria trasparenza nella tenuta della contabilità, provvedere ad una chiara gestione dei compensi, procedere ad un costante aggiornamento dello statuto sociale per rispecchiare in modo chiaro le attività istituzionali ed i limiti delle attività commerciali.
La sentenza n. 38800/2024 rappresenta un monito per tutte le ASD/ SSD ad una conformità sostanziale alle normative, che non è soltanto una questione di obbligo legale, ma anche di tutela dell’integrità dello sport dilettantistico. Una gestione trasparente e professionale non solo evita sanzioni, ma rafforza la fiducia dei frequentatori, degli sponsor e delle istituzioni, comprese quelle preposte ai controlli.
LINK ALLA SENTENZA
Le attività promozionali delle SSD devono essere volte alla promozione delle proprie attività sportive e di eventi organizzati a fini sportivi o anche sociali
Le scelte strategiche e imprenditoriali fanno la vera differenza fra chi nel comparto piscina-palestra guida il settore, mentre troppi faticano a reggere i ritmi di un cambiamento la cui velocità è triplicata rispetto a una decina di anni fa: un modello cui ispirarsi
Tempo di lettura: 8’
Ciro Lo Giudice info@wbox.it
Andrea Massagli è una sorta di pioniere del comparto, dote che lo ha sempre contraddistinto in ragione di una visione che pochi imprenditori possono avvicinare nel nostro settore. In tal senso, Hidron, la sua creatura fin dalle origini, è il “laboratorio” delle idee nuove e vincenti, che talvolta hanno del sorprendente. La scelta di Massagli, che oggi fa la differenza e la farà ancor più nel 2025, è il nuovo progetto Longevity, varato dall’illuminato capitano di impresa, Massagli e il suo team di Hidron: l’esercizio fisico e i programmi personalizzati sono collegati a check e assistenza medica che rendono la proposta unica, misurabile e decisiva per la salute di ogni persona. Un progetto che, senza trascurare gli attuali trend (es. la forza in palestra o l’outdoor) parte da una targhettizzazione per fasce d’età: dagli over 45, per differenziarsi per over 55 e 65. Prove di un nuovo futuro per piscine e palestre: temporeggiare, per chi vuole essere protagonista nel nostro settore, potrebbe essere perdente, inclinazione che assolutamente non ritroviamo in Andrea Massagli, la cui statura di imprenditore ha profonde radici nella sua passione per lo sport.
L’ attività fisica come farmaco preventivo è dagli anni ‘90, grazie A.C.S.M., un riferimento fondamentale per chi si allena da una certa età in poi. Grazie alla classe medica, tale principio ha avuto un ulteriore sviluppo"
– Andrea Massagli
Hidron, la sua creatura guidata fin dall’inizio, rilanciata poi acquisendola dopo il periodo critico, sta vivendo una nuova primavera: le idee alla base di questo convincente rilancio.
Hidron è partito agli inizi degli anni 2000, come centro wellness polivalente, per target medio alti.
Dopo 20 anni, il concetto si è amplificato nella sua vision, diventando una vera cittadella dello sport e dell’intrattenimento. Lo dimostra l’ampliamento dei servizi (centro di medicina e traumatologia dello sport, Centro federale Toscano Padel, punto di intrattenimento not-
turno estivo della provincia di Firenze, con ben due discoteche, una squadra agonistica di nuoto con oltre 400 atleti, di cui diversi nazionali e un orario che inizia alle 6.30 del mattino e si conclude alle 5.00 della notte). Tutto questo in oltre i 9.000 metri quadrati coperti e gli 11.000 metri quadrati scoperti, che offrono tutti i servizi di fitness terrestre e acquatico per circa 6000 abbonati, in aggiunta al parco acquatico estivo che raggiunge 100.000 presenze a stagione.
L’innovazione incessante che distingue il pensiero imprenditoriale di Andrea Massagli ora si indentifica nel progetto Longevity di Hidron: perché puntare su questa idea e gli aspetti che la rendono unica?
Per attivare il progetto Longevity abbiamo impiegato due anni. Siamo partiti dalla costruzione del centro di medicina dello sport in collaborazione con la Misericordia di Campi Bisenzio, che ha inserito uno staff di circa 20 unità, tra medici specializzati e fisioterapisti. Il passaggio successivo è stato preparare il progetto con un importante centro Analisi Toscano che è riuscito a creare un insieme di test medici per avere, in modo semplice, una valutazione dello stato di salute del cliente. Ciò arrivando ad una valutazione della sua età biologica, confrontata con quella anagrafica. Il passaggio successivo è stato creare un team tecnico, che ha preparato
percorsi di allenamento specifici per età e situazione fisica.
Se la parte medica è il forte elemento distintivo di tale percorso, in che misura incide sul servizio che avete varato e come si collega alle attività che offrite in Hidron?
La parte medica è il perno del progetto. Inoltre, in base alle esigenze
Per attivare il progetto Longevity abbiamo impiegato due anni
specifiche del cliente, l’opportunità di poter contare su specialisti in varie branche mediche dà un valore tangibile a tutto il percorso tecnico, che è naturalmente visionato dallo staff sanitario.
A che prezzo offrite tale servizio che muove da test medici iniziali, come lo differenziate per fasce d’età e che obiettivi indicate ad ogni cliente interessato?
Grazie alla collaborazione del centro analisi e della Misericordia, il prezzo della valutazione medica è molto vantaggioso e di appena 60 euro Il programma tecnico varia in base alle proprie esigenze, il tempo a disposizione e zone specifiche da utilizzare; in pratica, possiamo migliorare il nostro stato di salute con poche decine di euro…
Lei che ha una competenza manageriale trasversale, dal progetto Longevity così ideato che cosa si aspetta in termini di ricadute nel
L’obiettivo è far capire quanto sia fondamentale fare attività di prevenzione, non curare
breve e medio periodo, come crescita di iscritti e dei ricavi, e sulla fidelizzazione nei prossimi anni?
È un progetto a lunga scadenza che ha come fine l’importanza di far capire quanto sia fondamentale fare attività di prevenzione, non curare. Lo scopo è rendere partecipe la popolazione che fare attività fisica ha un notevole risultato sul proprio benessere, se naturalmente svolta con supporto medico, con programmi tecnici specifici e in base alle proprie necessità. La fidelizzazione si ottiene grazie all’ educazione al movimento e dando prova misurabile del miglioramento della propria salute.
Puntare sulla salute e su soluzioni che rallentino l’invecchiamento per contare su una longevità attiva e in perfetta efficienza è un modo di differenziare l’offerta o interpreta un bisogno che oggi pochi sanno intercettare nella corretta modalità?
Oggi il nostro mondo di centri sportivi offre infinite opportunità, molte delle quali basate su un prezzo scontato e su proposte del fai da te. È un percorso che abbassa sempre di più il valore del servizio e che porta il percepito del cliente a livello di commodity. Ritengo che una struttura sportiva debba targettizzare il proprio servizio in base non solo al prezzo, ma alle varie età delle persone e alle loro esigenze. Muoversi, si, ma con specificità e esigenze differenziate.
Se questa nuova scelta sta dando ragione all’alta progettualità di cui lei è da sempre illuminato artefice, come si integra con il “sistema” Hidron e quali aree di servizio reputa siano più congruenti con il progetto Longevity?
Oltre al centro di medicina, le zone tecniche coinvolte, sono sia quelle terrestri che acquatiche. La parte funzionale può essere effettuata alternata alle zone menzionate. Oggi
parlare di palestra acquatica, dove si possono svolgere le stesse attività, che si effettuano nella sala fitness ma con i grandi benefici dell’acqua, deve diventare normalità
Intuibile che anche lo staff debba essere formato e aggiornato su proposte orientate alla longevità attiva e in salute: come sta agendo in tal senso e che step evolutivi prevede per questo percorso dalle importati ricadute aziendali?
Venendo dal mondo formativo, ritengo che la formazione debba essere parte integrante dello sviluppo di un trainer. Stare a contatto con la parte medica è per i trainer un grosso vantaggio di crescita. L’ azienda deve dare le linee guida di come gestire un cliente all’ interno dei vari percorsi tecnici e valutare i dati (vedi c.r.m, indici di fidelizzazione, redditività pro capite… e via dicendo) e il lavoro effettuato dalla parte tecnica.
Quale è l’investimento di partenza e quale risultato d’insieme si attende per i traguardi che intende fare raggiungere a Hidron che resta sempre un unicum su scala nazionale?
L’ investimento importante è stato creare il centro di medicina dello sport. Struttura con tutti gli accreditamenti per fare attività sanitaria a 360°.
Per dare completezza al progetto di “cittadella dello sport” c’è la necessità di creare una location per ospitare atleti e gruppi che vogliono usufruire della struttura. I permessi ci sono, ma naturalmente va trovata finanza specifica per l’ operazione vedremo, le idee per arrivare alle soluzioni necessarie sicuramente non mancheranno.
È fondamentale targettizzare il proprio servizio in base non solo al prezzo, ma alle varie età delle persone e alle loro esigenze
Hidron è un ricco mix di offerta dove, storicamente, palestra e piscina si equivalgono
L’acqua è il bene primario di una piscina, è importante sapere come gestirla al meglio.
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Un’attività di tendenza destinata a durare: fra i club che l’hanno introdotta, quello di Maurizio Taruggi, la cui scelta piace ai clienti ed è strategicamente vincente
redazione@wbox.it
Con il Group Reformer, Athlon ha dimostrato che innovazione e tradizione possono convivere per offrire esperienze uniche e soddisfacenti
“Abbiamo scelto di puntare sul Group Reformer per rispondere alla crescente domanda di allenamenti mirati e funzionali. Il Pilates Reformer, con la sua versatilità, è perfetto per soddisfare queste esigenze”, spiega Maurizio Taruggi, titolare di Athlon Club, un centro fitness esclusivo nel cuore di Roma
Con una tradizione di oltre 50 anni, Athlon Club 4.0 rappresenta un punto di riferimento nel settore del fitness e del benessere, coniugando eleganza e modernità. Gli ambienti raffinati, le attrezzature all’avanguardia e un team di trainer altamente qualificati sono il biglietto da visita di un club che ha sempre messo al centro il benessere dei propri soci
La missione di Athlon, infatti, è offrire un’esperienza premium attraverso programmi personalizzati che garantiscono risultati tangibili
Una storia di innovazione e tradizione
Il Reformer non è un semplice attrezzo fitness, ma una macchina con oltre 100 anni di storia. Da sempre, è utilizzato negli Studi Pilates -centri specializzati- per migliorare forza, flessibilità e postura, diventando il simbolo del metodo Pilates. In molti paesi il Group Reformer è già
Recentemente, questa filosofia si è tradotta in un importante passo avanti: l’introduzione del Group Reformer, un’attività che unisce i principi del Pilates tradizionale con il dinamismo delle lezioni di gruppo, offrendo un’esperienza innovativa e coinvolgente per i frequentatori del club.
Il Group Reformer
aggiunge un elemento sociale e motivazionale, trasformando ogni sessione in un’esperienza collettiva e stimolante
una realtà consolidata. L’innovazione portata da club come Athlon è quella di integrare questa macchina storica all’interno di un fitness club, in gruppi più numerosi rispetto ai tradizionali Studi Pilates, rendendo questa disciplina accessibile a un pubblico ancora più vasto. Nella sua declinazione di gruppo, il Group Reformer aggiunge un elemento sociale e motivazionale, trasformando ogni sessione in un’esperienza collettiva e stimolante.
“Con il Group Reformer volevamo portare un’offerta che andasse oltre il fitness tradizionale. Mantenendo i principi fondamentali del Pilates e adattandoli a un contesto di gruppo più ampio, proponiamo una formula che unisce tradizione e innovazione, offrendo un’esperienza coinvolgente e adatta alle esigenze dei nostri soci e non solo,” racconta Taruggi. Da ottobre, questa nuova proposta ha già conquistato molti soci, ridefinendo l’offerta del club.
Una sala con 10 Reformer - Allegro di Balanced Bodyprogettata per garantire concentrazione e benessere.
Vegetazione sulle pareti, illuminazione soffusa e un design olistico contribuiscono a rendere ogni sessione un momento speciale. “Non ci siamo limitati a scegliere attrezzature di alta qualità che soddisfacessero le nostre esigenze, ma abbiamo anche investito nella formazione dei nostri trainer”, afferma Taruggi, evidenziando come la preparazione degli istruttori sia centrale per il successo di queste classi. Il team di istruttori è stato preparato e continua a formarsi per garantire lezioni di alto livello, in linea con gli standard del club stesso.
Ogni giorno vengono offerte 3-4 classi, con circa 20 sessioni settimanali. Le lezioni, orientate prevalentemente al fitness, sono pensate per un pubblico attivo che desidera un’evoluzione delle attività tradizionali senza perdere i benefici del Pilates. Per chi desidera un percorso ancora più mirato, è disponibile anche il personal training, che offre un approccio completamente personalizzato. Questa varietà ha attirato una clientela eterogenea, che spazia dai principianti agli atleti avanzati, rendendo il Group Reformer una disciplina inclusiva e versatile.
Come è stata accolta questa novità?
L’introduzione del Group Reformer è stata una sfida entusiasmante per Athlon, che ha lavorato intensamente per far conoscere ai soci
i benefici di questa nuova disciplina. “Abbiamo organizzato eventi di prova gratuiti, open day e promosso l’attività attraverso social media, sito web, newsletter e WhatsApp,” prosegue Taruggi. Questa strategia ha stimolato il passaparola e incoraggiato molti a sperimentare le lezioni. “Stiamo osservando con interesse le prime reazioni dei nostri soci,” afferma. “Anche se è ancora presto per trarre conclusioni definitive, l’interesse dimostrato e la partecipazione alle lezioni sono segnali positivi. Questo ci motiva a continuare su questa strada e a perfezionare ulteriormente la proposta.”
Uno sguardo al futuro
Con il Group Reformer, Athlon ha dimostrato che innovazione e tradizione possono convivere per offrire esperienze uniche e soddisfacenti. Guardando al futuro, il club punta a espandere ulteriormente questa proposta, integrandola con nuove iniziative per continuare a sorprendere e soddisfare le esigenze di una clientela sempre più esigente.
La missione di Athlon Club 4.0 è offrire un’esperienza premium attraverso programmi personalizzati che garantiscono risultati tangibili
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Francesco Belà f.bela@mia24.it
L’avvertimento è: non ignorate i nuovi trend che potrebbero sconvolgere il progetto imprenditoriale
L’attenzione dei manager o responsabili di settore deve essere massimale: questi devono essere spronati a pensare in modo più aperto e creativo a come i trend possono generare nuove value proposition nei loro mercati principali e fornire qualche consiglio di alto livello su come rendere le organizzazioni di ricerca e di sviluppo prodotto più pronte ad analizzare e sfruttare le tendenze.
A prima vista sembrerebbe di impiegare grandi risorse per integrare elementi di una tendenza apparentemente irrilevante nelle proprie offerte più essenziali e che difficilmente valga lo sforzo. Le aziende possono adottare tre linee strategiche d’innovazione che seguono i trend rilevanti:
• Possono fondere aspetti del trend nella loro categoria per accrescere i prodotti e servizi
• Possono abbinare aspetti del trend con attributi della loro categoria per produrre offerte radicalmente innovative che trascendano dalla categoria tradizionale e ne creino una nuova
• Possono contrastare effetti della tendenza percepiti come negativi, sviluppando prodotti e servizi che riaffermino i valori tipici della categoria.
Infondere e accrescere
L’obiettivo di questa linea guida e strategia consiste nel progettare un nuovo prodotto o servizio che
Le aziende possono adottare tre linee strategiche d’innovazione che seguono i trend rilevanti
mantenga la maggior parte degli attributi e delle funzioni tipiche dei prodotti della sua categoria, ma ne aggiunga anche altri rivolti ai bisogni e ai desideri scatenati da un trend importante. In altre parole, questa strategia prevede l’accrescimento della categoria esistente, non l’invenzione di una categoria nuova.
Abbinare e trascendere
Questa strategia è più radicale dell’approccio infondi-e-accresci. Implica l’abbinamento di aspetti di value proposition di prodotti già esistenti con attributi che soddisfino le aspirazioni, le attitudini, e i comportamenti che nascono da una tendenza per creare un’esperienza originale che potrebbe traghettare l’azienda in uno spazio di mercato completamente nuovo.
Contrastare e riaffermare
Questo approccio comporta lo sviluppo di prodotti o servizi che enfatizzino i valori tradizionalmente associati con la categoria, per fare in modo che i consumatori cancellino, o almeno mettano temporaneamente da parte, gli aspetti di trend che considerano negativi
PERCHÈ LE AZIENDE NON RIESCONO A SFRUTTARE LE TENDENZE?
Identificare i trend è una cosa. Assicurarsi che il proprio gruppo di sviluppo prodotto (tecnico, commerciale, marketing, direzionale, etc.) li prenda sul serio e li integri nel modo giusto è tutt’altra cosa. Il nostro settore negli ultimi anni, diciamocelo, non ha “sfornato” grandissime novità e cambiamenti ma, sta subendo una trasformazione generazionale
ed epocale dovuta al cambiamento in atto dei nostri clienti e consumatori, che, per fortuna, grazie ai grandi stimoli e innovazioni sociali, culturali, economiche ci stanno “sfidando” e mettendo alla prova a causa dei cambiamenti di fabbisogni esigenze e necessità nell’approccio culturale allo sport, al benessere, alla socialità, alla quotidianità. Ci sono però, nell’inseguire e cercare di essere proattivi, anticipatori o precursori dei trend, 3 trappole che possono impedire alle aziende di sfruttare importanti tendenze di consumo.
1) Ignorare le tendenze che nasco-
Il nostro settore non ha “sfornato” grandissime novità e cambiamenti ma sta subendo una trasformazione generazionale ed epocale dovuta al cambiamento in atto dei nostri clienti
no al di fuori del proprio mercato.
La maggior parte delle aziende e club pensa ovviamente di offrire prodotti all’interno di categorie predefinite. (“siamo un club fitness&wellness e la nostra missione è il benessere delle persone la loro qualità di vita e la persona al centro…” ). Spesso questa convinzione incanala tutto l’impegno per l’innovazione verso bisogni del consumatore ritenuti rilevanti all’interno della categoria. Anche quando le aziende sono alla ricerca di bisogni nuovi o latenti, spesso il loro scopo è scoprire i limiti dei propri prodotti esistenti, non inventarne di nuovi che tengano conto dei comportamenti del consumatore provenienti da ambiti lontani.
Risultato? Perdono occasioni generate dai trend che sembrano marginali.
2) Rispondere a un trend in modo superficiale
I trend non passano inosservati: sono messi in risalto dai media e possono influenzare i dipenden-
FRANCESCO BELÀ
ti-collaboratori e i clienti principali oltre ai potenziali clienti nuovi. Questo potrebbe spingere gli esperti tecnici, i direttori tecnici, il reparto marketing e commerciale a cercare di rispondere troppo rapidamente, prima che l’azienda abbia sviluppato una conoscenza profonda di come la tendenza stia influenzando i consumatori.
Risultato? Offerte mal concepite che non parlano ai nuovi bisogni e
desideri dei consumatori e che spesso diluiscono, piuttosto che aumentare, il valore del brand, dei servizi, della relazione con il cliente, ect. Xelibri 6 di Siemens, lo smartphone creato come aspettativa di icona femminile grazie a due specchietti e ad una forma di trusse da trucco, ma chiaramente non contenendo trucchi. Un fiasco colossale.
3) Aspettare troppo a lungo Rimandare l’azione può essere altrettanto pericoloso che rispondere troppo rapidamente.
I fitness trend pesano anche sulle scelte strategiche
Valutando l’incertezza riguardo all’importanza del trend e ai rischi di integrarlo in modo scorretto, molte aziende preferiscono lasciare che altri guidino la sperimentazione.
Pensano che se un concorrente trovasse un’innovazione significativa, loro potrebbero seguirlo rapidamente. Questa strategia può funzionare a volte ma non è esente rischi. Per esempio chi fa la prima mossa spesso preclude agli altri l’accesso a risorse preziose. Un caso su tutti di qualche anno fa, nike+, un kit e servizio web con partnership nike-apple che chiaramente, viste le posizioni di entrambe le aziende, se un competitor avesse voluto o pensato di tentare l’entrata in una parte di mercato con qualcosa di simile si
sarebbe trovato forse di fronte una salita invalicabile…in quel preciso momento.
QUATTRO TAPPE PER AFFRONTARE I TREND:
I Trend, tecnologici, economici, ambientali, sociali o politici che influenzano il modo in cui le persone percepiscono il mondo che le circonda e plasmano le loro aspettative riguardo ai prodotti e ai servizi, offrono alle imprese opportunità uniche per la crescita Ma le aziende devono imparare a cavalcarne l’onda del successo. Se non lo fanno, rischiano di esser spazzate via dalla loro potente marea.
1) Identificare i trend significativi
Il primo passo ovvio consiste nell’identificare le tendenze in particolare quelle che risultano marginali dotate del potenziale per rimodellare il nostro business. In qualsiasi momento solo una manciata di trend importanti è in grado di cambiare le aspirazioni, le attitudini e i comportamenti dei consumatori. L’ esercizio suggerito tra qualche riga, può aiutarvi a valutare se certe forze o eventi costituiscono una tendenza che valga la pena sfruttare. Si basa sulle analisi seguenti:
I Trend, che influenzano il modo in cui le persone percepiscono il mondo che le circonda e plasmano le loro aspettative, offrono alle imprese opportunità uniche per la crescita
• Effetto macchia d’olio – i cambiamenti avvengono in diverse aree della vita del consumatore? Per esempio, considerate come i social network stiano influenzando le relazioni di amicizia, ma anche quelli professionali o come l’AI sconvolgerà le dinamiche commerciali e non solo…
• Impatto – quanto sono profondi i cambiamenti nelle priorità delle persone nella percezione del loro ruolo nella società e nelle loro aspettative?
• Portata – il trend coinvolge un vasto numero di consumatori attraverso diversi segmenti di mercato?
• Persistenza – ci sono indicazioni che questi cambiamenti saranno
la forza dominante nel comportamento dei consumatori per un lungo e prossimo futuro periodo?
2) Condurre due esplorazioni separate
Il passo successivo prevede due immersioni profonde completamente distinte
La prima è negli effetti meno ovvi della tendenza: quali obiettivi, quali tendenze e percezioni importanti stanno emergendo tra i consumatori? La gente sta sviluppando nuove convinzioni riguardo ai ruoli e alle interazioni sociali? Il bacino di utenza a “target” non è più il più noto e conosciuto, ma può essere lontano e fuori dal perimetro su cui precedentemente ho costruito il portafoglio clienti acquisito.
La seconda esplorazione riguarda le percezioni e i comportamenti dei consumatori in relazione alla nostra categoria di prodotto. Diverse tecniche di ricerca possono aiutare in queste analisi. Monitorare i parametri del “momento S.F.E.N.”, Sogni, Fabbisogni, Esigenze, Necessità che si modulano e cambiano nel ciclo di vita di acquisto e di utilizzo dei nostri prodotti e servizi e per i quali è doveroso un monitoraggio, un’analisi temporale, dei questionari di soddisfazione o altro. Il CRM è sempre aggiornato? Utilizzato? Analizzato? Di stagione in stagione, di anno in anno?
3) Confrontare i risultati
Le app utilizzate grazie allo smartphone sono ritenute fondamentali dai consumatori e trovano ampia diffusione in palestre e piscine
Una volta raggiunta una comprensione esaustiva degli aspetti più importanti del trend e della vostra categoria di prodotto, è giunto il momento di immaginare come gli aspetti chiave della tendenza possano entrare in relazione con gli aspetti chiave delle esperienze di consumo della nostra categoria. Potreste scoprire una grande corrispondenza, discrepanza o forse persino un conflitto latente tra la nostra categoria e il trend con il quale ci stiamo confrontando (nuove attrezzature o nuove discipline, nuove risorse o nuovi servizi?).
4) Isolare le strategie possibili
Una volta ottenuta una visione d’insieme su come i concetti importanti relativi alla nostra categoria interagiscono con i cambiamenti vitali provocati dai trend negli atteggiamenti dei consumatori, potete determinare quale delle tre strategie di innovazione inseguire. Se la value proposition di base della vostra categoria continua a essere significativa per i consumatori influenzati dal trend, la strategia “infondi e accresci” vi permetterà di rinvigorire la categoria. Se l’analisi rileva una crescente discrepanza tra la vostra categoria e la nuova attenzione dei consumatori, le vostre innovazioni devono trascendere la categoria per integrare i due mondi
Infine, se gli aspetti della categoria si scontrano con cambiamenti indesiderati che emergono da un trend, potete contrastare questi cambiamenti riaffermando i valori di base della categoria stessa
Tutto questo allo scopo di dare continuita’ al nostro settore, innovazione professionale, cambiamento a ciclo continuo, ma maggiormente alimentare domande su cui riflettere e lavorare in ottica di coniare un nuovo “modo di fare business”.
Adesso, per questo 2025, c’è un duro e faticoso lavoro e sforzo da compiere, come quello di uno dei visionari più importanti nel mondo, Bill Gates che, qualche anno fa, nel giorno del 40esimo compleanno dell'azienda, aveva mandato una lettera ai dipendenti in cui scriveva:
"Ora ciò che conta di più è quello che faremo dopo. Se oggi vado a letto non avendo fatto niente di nuovo rispetto a ieri, allora oggi è un giorno sprecato"
DISEGNA LE NUOVE FRONTIERE DEL MOVIMENTO IN PALESTRA
Homing Training di TecnoBody è il sistema compatto e all-in-one che sta acquisendo un successo sempre maggiore tra chinesiologi, personal trainer e tutti i professionisti del movimento per affiancare sportivi e non solo nei propri percorsi personalizzati.
Homing Training, infatti, nasce dall’esperienza di TecnoBody nel campo medicale e riabilitativo, garantendo un allenamento consapevole con analisi in tempo reale della qualità di esecuzione e permettendo un’inedita integrazione di allenamento all’interno della palestra e continuità anche da remoto.
Grazie ai training proposti e alla speciale postazione di controllo, il professionista può gestire sessioni di training a distanza.
Inoltre, con la modalità asincrona, lo sportivo è guidato da ricche librerie di esercizi e dall’Intelligenza Artificiale, per un’esecuzione ottimale e senza errori anche in assenza del trainer.
Il professionista può, così, costruire e monitorare più percorsi personalizzati avendo sempre a disposizione report con dati scientifici sui progressi, arricchendo la propria esperienza e massimizzando il ritorno di investimento.
Homing Training si sta dimostrando l’alleato ideale per affiancare sportivi, persone che desiderano mantenersi in forma e in salute prevedendo i danni della sedentarietà, oltre che per i più piccoli e per le persone con problematiche croniche come il Parkinson, per il quale si rende utile l’attività fisica costante e supportata da riscontro sulla qualità di svolgimento. www.tecnobody.com
Misurare i progressi è essenziale per mantenere alta la motivazione nell’allenamento. EGYM BioAge è l’indicatore innovativo che misura l’età biologica di un individuo, riflettendo le sue reali condizioni fisiche rispetto all’età anagrafica. Basata su un approccio scientifico, la BioAge considera quattro fattori chiave: forza, flessibilità, metabolismo e resistenza cardiovascolare. Ogni parametro viene rilevato tramite test specifici con attrezzature interconnesse che forniscono dati oggettivi e precisi, archiviati nel cloud EGYM. Il Fitness Hub elabora i dati raccolti
dai test trasformandoli nella BioAge, un valore chiaro e intuitivo che consente di visualizzare i progressi in modo tangibile nel tempo. Ridurre la propria BioAge rispetto all’età anagrafica diventa un obiettivo concreto e motivante, incentivando gli utenti a superare i propri limiti.
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Nata in Australia, patria del nuoto, Zoggs è ormai presente in tutto il mondo. In Zoggs abbiamo come obiettivo quello di sviluppare e produrre costumi da bagno e articoli per il nuoto innovativi, di qualità e grande comfort, per adulti e bambini.
Ci rivolgiamo a tutti i nuotatori, indipendentemente dal loro livello: da chi nuota per sport a chi lo fa per svago, Zoggs è per chiunque voglia godersi il sentimento di gioia trasmesso dall’acqua.
Per noi conta soprattutto che i nuotatori si godano ogni momento della loro nuotata, potendo fidarsi ciecamente del materiale tecnico utilizzato.
Grazie al suo ingresso nel Gruppo Head nel 2020 e alla sua lunga esperienza a livello internazionale nella gestione degli spazi di vendita all’interno delle piscine, Zoggs è ormai un brand di riferimento per i centri sportivi, grazie alla sua gamma completa di prodotti e servizi.
Il range di articoli tecnici per il nuoto, disponibili tutto l’anno, è ideale per allestire pro-shop e offrire un servizio puntuale alla clientela del centro. Zoggs offre inoltre un servizio di personalizzazione unico e di qualità per i tanti prodotti presenti nella gamma, perfetti per vestire squadre e staff, con l’obiettivo di valorizzare e migliorare l’immagine delle società sportive.
l’importanza di affidarsi ad un costruttore di piscine costantemente aggiornato
Master Pool Building, o più semplicemente MPB, è un percorso di qualificazione volontaria per costruttori di piscine certificato da Acquanet Associazione Piscine, primaria Associazione del settore. I MPB certificati sono 34 e sono presenti in 11 Regioni italiane.
Per ulteriori informazioni su prodotti e servizi offerti da Zoggs in Italia, scrivere a: d.ottaviani@zoggs.com / www.zoggs.com/it
Per diventare un Master Pool Building, il costruttore, già in attività ed in possesso dell’indispensabile abilitazione di impiantista idraulico, deve frequentare un percorso formativo di 70 ore, superare un severo test finale ed impegnarsi in un aggiornamento continuo delle proprie conoscenze e competenze frequentando ogni anno almeno 20 ore di lezioni.
Oggi nessun altro network di costruttori di piscine offre le garanzie di competenza che offre MPB. Ecco perché è importante, per la società che ha nella piscina il proprio business, affidarsi ad un Master Pool Building certificato Acquanet Associazione Piscine. Affidarsi alle aziende che espongono il logo MPB significa avere la garanzia di avere una piscina ben fatta e rispondente a tutte le normative vigenti.
Per saperne di più su MPB e sapere chi sono i costruttori di piscine certificati MPB vicini a te, visita il sito masterpoolbuilding.it o scannerizza il QR-code
PER LE PALESTRE (E LE PISCINE): ABBIGLIAMENTO PERSONALIZZATO PER LO STAFF, GLI ATLETI, IL PRO-SHOP
adidas , grazie alla distribuzione esclusiva di Advanced Distribution e alla partnership con Aqquatix, offre a palestre e centri fitness italiani una linea completa di prodotti sportivi d’eccellenza, pensata per rispondere alle esigenze specifiche delle attività indoor.
La selezione comprende abbigliamento tecnico, zaini, borse e accessori progettati per il comfort del personale tecnico e per migliorare la vestizione e la performance degli atleti. Ogni capo è realizzato con materiali di alta qualità, studiati per garantire durata, traspirabilità e uno stile moderno, senza rinunciare alla funzionalità.
Un servizio esclusivo di personalizzazione consente di applicare il logo e i colori del club sugli articoli scelti, contribuendo a rafforzare l’identità visiva del centro e a promuoverne il brand sia all’interno della propria community che sul territorio.
Le collezioni adidas Italia – Teamwear, LookerRoom e SwimPerformance – rappresentano la soluzione ideale per valorizzare il tuo centro fitness, offrendo prodotti che coniugano innovazione, estetica e prestazioni elevate.
Per maggiori informazioni sui prodotti e i servizi dedicati ai club sportivi, contatta il tuo referente Aqquatix.
Da più di 20 anni Professione Acqua, Centro Formativo Paritetico riconosciuto da UNASF Conflavoro, organizza corsi di formazione per manutentori e responsabili di piscina.
Dalla pandemia questi corsi sono fruibili on-line. Acquistando il corso, l’allievo accede da subito al materiale didattico (manuale e slides) e può seguire le lezioni registrate, organizzandosi in piena autonomia. Una volta pronto potrà chiedere di affrontare la sessione d’esame. Gli esami si tengono online, in collegamento con un Tutor che, verificata l’identità dei presenti e risposto ad eventuali dubbi circa lo svolgimento, invierà il test a risposte multiple.
Ad esame superato si riceverà l’attestato, emesso da UNASF-Conflavoro, che riconosce anche 4 crediti formativi per la sicurezza dei lavoratori.
Nel caso in cui l’esame non venisse superato, sarà possibile ripresentarsi ad una sessione successiva.
Ogni mese viene programmata una sessione d'esame. Se le date o gli orari proposti non vanno bene, si può richiedere una sessione personalizzata.
Per saperne di più sui nostri corsi online inquadra il QR code o scrivi a formazione@professioneacqua.it.
MARS 2.0 di Escape Fitness è la risposta ideale per quelle aree gym in cui il coaching ad personam non è sempre possibile, come hotel, palestre aziendali o private e non solo. Con uno schermo touchscreen ad alta definizione, MARS 2.0 mette a disposizione:
• 600+ esercizi e oltre 45 programmi completi per allenamenti guidati.
• Tutorial su 25 attrezzature, per sfruttare al meglio ogni spazio. Disponibile in tre versioni, si adatta a ogni esigenza:
1. Mobility and Recovery Station: pacchetto completo di recupero attivo, riscaldamento e mobilità con schermo touchscreen da 21,5” e dispositivo di massaggio Hypervolt Pro 2.
2. Functional Station: 2 rack con istruzioni dettagliate su esercizi e workout suddivisi per fascia muscolare e tipologia di attrezzatura con touchscreen ad alta definizione da 31,5”.
3. Strength Station: allenamenti total body con manubri da 2-20kg con touchscreen da 21,5” per integrare qualsiasi tipologia di struttura con un servizio effettivo sicuro e sempre disponibile.
Con MARS 2.0 potrai ottimizzare spazi e servizi, offrendo workout per ogni livello e per ogni distretto muscolare per un’esperienza fitness innovativa potenziando la tua offerta assistita e non. Scegli il futuro del fitness con MARS 2.0. info@aqquatix.com www.aqquatix.com
DiGi Project da oltre quindici anni è sinonimo di garanzia e affidabilità per quanto riguarda l’esigenza universale di abbattere le barriere architettoniche negli ambienti acquatici.
L’azienda mantovana propone una gamma di sollevatori, sia fissi che mobili, che consentono alle persone con difficoltà motorie di entrare in acqua in modo sicuro e confortevole, rendendo piacevole l’esperienza sia per l’operatore che per l’utente.
I sollevatori mobili che DiGi Project propone sono dotati di vari livelli di sicurezza e hanno una capacità di carico dai 120 ai 150 kg, al fine di soddisfare ogni esigenza.
Nello specifico, la gamma mobile si compone di: BluOne: il nostro best-seller lanciato sul mercato nel 2005, BluPool: un’evoluzione di BluOne in termini di caratteristiche tecniche, PandaPool: l’unico sollevatore motorizzato sul mercato, EcoPool: la miglior sintesi di essenzialità e praticità, fino al più recente PelicanPool con braccio motorizzato per trasporto, rotazione e messa in acqua.
Per sapere come rendere accessibile la tua piscina: www.digiproject.biz
Ideata e prodotta interamente in Italia da Kwell, Iron Bench Pro non è solo una panca multifunzionale ma molto altro. Stabile e robusta, Iron Bench Pro garantisce performance elevate grazie alla struttura rinforzata e all’imbottitura antiscivolo, che assicurano durata e comfort in ogni allenamento.
Grazie alla sua impareggiabile versatilità, con Iron Bench Pro è possibile svolgere sia tutti gli esercizi tipici di una panca a 4 usi, sia esercizi e movimenti tipici del mondo funzionale. Lo schienale è regolabile in 5 posizioni, sono presenti due ruote per una facile movimentazione.
Soluzione ideale per studi di personal training, corner one-to-one, hotel gym e palestre aziendali.
La manifattura artigianale e la qualità dei materiali offrono un’esperienza d’allenamento gratificante a 360 gradi. Iron Bench Pro non è solo una panca, ma uno strumento per ottimizzare le performance e raggiungere nuovi obiettivi. www.kwell.it
La gestione di una piscina pubblica comporta costi energetici significativi, ma oggi esiste una soluzione per abbatterli in modo concreto: la micro-cogenerazione XRGI® di EC POWER. Questo sistema innovativo permette di produrre energia elettrica e calore direttamente in loco, garantendo un risparmio fino al 40% e una riduzione delle emissioni.
Investire nella micro-cogenerazione significa trasformare la tua piscina in un modello di sostenibilità, mantenendo servizi eccellenti per l’utenza e ottimizzando i costi operativi.
Tecnocasa Climatizzazione è al tuo fianco per guidarti in questa transizione. Visita www.energiaperpiscine.it come rendere la tua piscina più sostenibile ed efficiente.
Il nuovo anno ha inizio e le aspettative per una stagione di piena ripresa delle attività sono oramai una concreta realtà. Con i percorsi modulari BAW SPORTS o con la divertente linea AQUAPLAY, rendi il tuo centro una calamita che attrae clienti di ogni fascia d’età, aumentando la visibilità ed il profitto della tua attività. La casa madre francese, in linea con l’attuale tendenza che promuove l’attività fisica come fonte di salute e benessere, presenta diverse accattivanti soluzioni indicate sia per le piscine che per le acque libere. Con le infinite combinazioni possibili potrai offrire nuovi percorsi per sviluppare le abilità motorie, soprattutto di equilibrio e coordinazione, attraverso il divertimento. O aggiungere, ad un percorso già esistente, nuovi stimolanti ostacoli rafforzando l’appeal del tuo parco e elevando l’immagine del tuo centro. Preparati alla nuova stagione estiva ormai alle porte e contattaci al più presto per layout personalizzati, assistenza su permessi e pratiche burocratiche, ancoraggi e soluzioni finanziarie: info@aqquatix.com www.aqquatix.com
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Il circuito include attrezzi iconici come BPM Aquabike, Star Treadmill, Moon Walker, Round Jump, Vertical Dynamic, Galaxy Aquabike, Puzzle Step
La vera innovazione del Circuito Cardio risiede nella possibilità di integrarlo con AMP (Aqquatix Monitoring Pulse), il sistema di monitoraggio cardiaco distribuito da Aqquatix e powered by Angel1. Questo strumento avanzato consente di monitorare in tempo reale i parametri cardiaci, migliorando la sicurezza e ottimizzando le prestazioni degli allenamenti.
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CONSULENZE SMART DI PROFESSIONE ACQUA
Professione Acqua è una società di consulenza composta da esperti in piscine. Da 21 anni, infatti, si occupa esclusivamente di piscine e spa senza costruirle o vendere prodotti e componenti. Lo staff di Professione Acqua ogni giorno visita ed analizza piscine sempre diverse e di ogni genere: pubbliche, turistico-ricettive, di club sportivi, parchi acquatici, ecc. Parla e si confronta con proprietari, gestori, direttori tecnici, funzionari pubblici ed ispettivi e con altri Professionisti italiani e stranieri sempre parlando solo e soltanto di piscine e spa. A tutto questo si aggiungono le attività nei Gruppi nomativi UNI, CEN e ISO. Ecco perché il know-how di Professione Acqua in questo settore è unico!
Una consulenza da Professione Acqua costa meno di quanto pensi. Col nuovo servizio CONSULENZE SMART, avrai una call di 30 minuti con un esperto. Senza muoverti da casa potrai avere consigli su gestione, sicurezza, legislazione, rapporti con enti di controllo, ottimizzazione energetica, tecnologie sul trattamento acqua, dubbi normativi e qualunque altro quesito che abbia come oggetto una piscina o una spa!
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Balanced Body, leader mondiale nelle attrezzature e nella formazione Pilates & Reformer, sarà presente al Forum Club di Bologna, dal 12 al 14 febbraio 2025, con Genesi Group Reformer, una formula che ha già conquistato il settore del fitness in Italia.
Non si tratta di un debutto, ma di una conferma: Genesi Group Reformer è una realtà consolidata, scelta da Studi Pilates, Fitness Club e Boutique che hanno deciso di puntare su un format scalabile, versatile e altamente redditizio. Tra i club ci sono Möt Studio, Get Fit e Vita Boutique Fitness a Milano, e Athlon Club, Juvenia, Enjoy Sporting Club a Roma.
Cosa comprende la formula Genesi Group Reformer?
• Fornitura dell’attrezzatura: Il Reformer Balanced Body®, riconosciuto leader mondiale nelle attrezzature Pilates, selezionato per rispondere alle specifiche esigenze di ogni club.
• Formazione dei trainer: Programmi completi e aggiornamenti continui per garantire sessioni all'avanguardia e capaci di fidelizzare i clienti.
• Consulenza specializzata: Supporto integrato per la definizione della strategia di business, mirata a massimizzare i profitti e mantenere il club competitivo sul mercato.
• Assistenza garantita e formule di pagamento agevolate
Scopri al Forum Club di Bologna come Genesi Group Reformer possa aiutarti a espandere e diversificare l’offerta del tuo club, rispondendo alla crescente domanda di allenamenti su Reformer.
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TRAINING:
PER OGNI ESIGENZA
Life Fitness offre attrezzi cardio progettati per rispondere alle necessità di ogni palestra, dai club low price alle strutture premium. Le linee Aspire, Integrity+ e Symbio garantiscono tecnologia e qualità per esigenze specifiche.
Aspire: accessibile e affidabile - è ideale per palestre in crescita, con prestazioni affidabili, manutenzione ridotta e console intuitive per utenti di ogni livello. Unisce economicità e durabilità in un design essenziale.
Integrity+: funzionalità avanzate - offre resistenza all’uso intensivo e opzioni personalizzabili. Le console interattive e connesse motivano i clienti e aggiungono valore alle palestre più frequentate.
Symbio: innovazione premium - è pensata per esperienze esclusive: console immersive, materiali di alta qualità e design ergonomico per un allenamento di lusso.
In Italia, Aqquatix è il distributore ufficiale Life Fitness e Hammer Strength. Con una rete agenti professionali e un team di assistenza efficiente, Aqquatix/Life Fitness Italia offre prodotti di qualità per un business solido e di successo. Ecco i prossimi appuntamenti dove trovare Life Fitness con tutte le novità: dal 12 al 14 marzo HFA (IHRSA), dal 10 al 13 aprile a Fibo in Germania oppure vieni a trovarci a ForumClub, dal 12 al 14 febbraio 2025 a Bologna.
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Qualifica CSI-Q1 certificato CONI DD001
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FIERA SPATEX Coventry / Coventry Society Arena UK dal 04/02/2025 al 06/02/2025
FIERA CONGRESSO XLEISURE - FORUM PISCINE / FORUM CLUB 2025 Bologna / Fiera di Bologna Italia dal 12/02/2025 al 14/02/2025
FIERA THE HFA SHOW 2025 – IHRSA
Las Vegas / Mandalay Bay Convention Center/ Nevada - USA dal 12/03/2025 al 14/03/2025
FIERA FIBO 2025 Colonia / Exhibition Centre Cologne Germania dal 10/04/2025 al 13/04/2025
FIERA RIMINIWELLNESS
Rimini / Fiera di Rimini Italia dal 29/05/2025 al 01/06/2025
Attenzione: date e sedi del calendario potrebbero variare per mo tivi organizzativi, suggeriamo di verificare sempre sul Calendario Corsi del sito - Questa pagina è stata aggiornata il 7 gennaio 2025
Noi di Matrix crediamo nel miglioramento. Ciò significa un ecosistema tecnologico che trasforma gli allenamenti, ti mantiene connesso e mette il tuo brand, la tua attività e i tuoi clienti al centro dell’esperienza fitness.
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