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HA POOL CONSTRUCTION: 2 uscite/anno, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa.
COMITATO DI REDAZIONE: Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, – Comitato di Redazione per l’edizione HA Pool Construction: Rossana Prola, Paolo Ferrario
HANNO COLLABORATO: Francesco Betti, Enrica Brachi, Giorgio Caramori, Lucio Fattori Riccardo Pennati, Rossana Prola, Simone Rasia.
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com
STAMPA: Centro Offset Master Srl – Mestrino (PD)Chiuso in tipografia: 02/11/2024
INSERZIONISTI
II AQQUATIX
3 HA WELLBEINGCONSTRUCTION 5 POLIMPIANTI
Sommario
ANNO XXV - NUMERO 6 - NOVEMBRE - DICEMBRE 2024
EDITORIALE
4 I vantaggi della tecnologia che preferiamo ignorare Marco Tornatore
CONSTRUCTION
22 La prova colore e la prova in pressione delle tubazioni
Simone Rasia
30 Non esistono competenza e professionalità senza la conoscenza, ecco cos’è Master Pool Building Redazione di Construction
32 Come attrarre e mantenere validi collaboratori in azienda - Intelligenza Emotiva e Comunicazione Generativa Enrica Brachi
38 Convegno d’Autunno 2024 Redazione di Construction
42 “Salva Casa” e le novità applicabili alle piscine Riccardo Pennati
46 Gli impianti delle piscine private - UNI EN 16713-3 Redazione di Construction
50
Gli obblighi di garanzia del costruttore di una piscina Giorgio Caramori
56 La patente a crediti nei cantieri: la nuova era della sicurezza nel settore delle costruzioni
Francesco Betti
62 La norma UNI 1090 per i pannelli metallici delle piscine
Lucio Fattori
16
EXTRA
La nuova legge sulle piscine. Facciamo il punto Rossana Prola
66 C ONSTRUCTION Imprese
68 EAA - Calendario corsi ed eventi
Foto di copertina:
Piscina privata – Famiglia Bignotti - a Solferino (MN)
HAPPY AQUATICS, DA 25 ANNI IL MAGAZINE PIÙ
SEGUITO NEL SETTORE PISCINA & WELLNESS
Edito da sempre in forma cartacea ogni 2 mesi, è oggi pubblicato su due portali web e promosso attraverso newsletter contenenti anche comunicati commerciali.
Dal 2019 si presenta in due linee editoriali ben definite che nel 2023 hanno cambiato nome per adeguarsi alle necessità del momento diventando così:
4 NUMERI ALL’ANNO CHE TRATTANO DI ARGOMENTI DI INTERESSE PER GESTORI E PROPRIETARI DI IMPIANTI NATATORI E CENTRI FITNESS
2 NUMERI ALL’ANNO DI APPROFONDIMENTI TECNICI PER COSTRUTTORI E MANUTENTORI DI PISCINE CURATI DA PROFESSIONE ACQUA
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Editoriale
I vantaggi della tecnologia che preferiamo ignorare
Proprio mentre stavamo per riportare alcune considerazioni sul comparto piscina, l’ACSM – American College of Sport Medicine ha pubblicato la top ten dei trend del mondo sportivo-fitness per il 2025. Una sorta di bussola che guida gli operatori dell’attività fisica americani e mondiali su scelte, investimenti, servizi alla clientela.
Al primo posto dei nuovi trend figura, come nel 2024 e 2023, la tecnologia indossabile, la “wearable”: in pratica quella tecnologia che molti di noi, operatori delle piscine, utilizziamo a titolo personale ogni giorno a nostro beneficio, sfruttando in parallelo le app dello smartphone.
Direte: perché parlare di trend dell’esercizio fisico, di tecnologia e app. La ragione è che, in settori contigui al nostro, la tecnologia viene sfruttata in modo proficuo per interpretare bisogni e modalità operative del cliente, considerando innovazione e investimenti un must imprescindibile per intercettare una nuova crescente domanda e puntare sull’allargamento del ventaglio di servizi qualitativi e su ambiziosi traguardi di business da raggiungere.
Quello che disarma è rilevare che mentre noi tutti oggi ci avvaliamo di tecnologia, AI e app per migliorare i nostri processi professionali e di vita, come avviene nelle palestre, negli hotel, nei circoli sportivi e nell’edilizia, dove spesso la piscina trova spazio, nei centri acquatici questa tendenza è piuttosto limitata.
Come già sottolineato da Rossana Prola, regista e anima editoriale HA Pool Construction, riferendosi alle gestioni dei centri natatori pubblici, e come abbiamo ribadito a più riprese, le piscine sembra abbiano una sorta di idiosincrasia per tutto
quanto rappresenti evoluzione: il software gestionale è guardato dai più con diffidenza, quando sarebbe uno strumento fondamentale per monitorare, migliorare, semplificare la propria attività “aziendale”. Collegate al software ci sono le app e le app interagiscono con la wearable che altrimenti fornirebbe solo informazioni in tempo reale, senza ulteriori benefit.
Ma nelle piscine, intese come poli natatori territoriali o opere da realizzare e mettere al servizio del cittadino – impianti pubblici – o del privato – piscine domestiche - la tecnologia fatica ad affermarsi, con un ritardo e un rallentamento dei processi innovativi e di modernizzazione di cui il settore, anche per incrementare numeri fermi al pre covid, avrebbe bisogno.
Il turismo, le palestre dal posizionamento premium-medium, l’hospitality stanno crescendo a doppia cifra grazie anche alla capacità di fare leva sulla tecnologia, motore di un cambiamento determinante. Noi disponiamo di una risorsa unica, l’acqua, e la tecnologia in questa epoca è il suo potente alleato: nella gestione della piscina, con effetti rilevanti per essere più attrattivi attraverso un’offerta basata soprattutto sull’innovazione di cui ogni persona si serve, senza però ritrovarla o trovare risposte adeguate nei centri acquatici, affezionati a modelli di un ventennio fa, forse per nostalgia delle code alla reception che oggi un’ app per le prenotazioni escluderebbe. Il software aiuterebbe nel controllo accessi e a rilevare chi deve pagare o meno, e un sistema di monitoraggio dell’ esercizio fisico motiverebbe di più anche i sedentari ad allenarsi e a frequentare le vasche. Ah, ma questa è tecnologia completata dalla digitalizzazione che troppo spesso non fa rima con piscina.
Marco Tornatore
La tecnologia è al servizio anche delle piscine, ma si fatica a considerarla in modo adeguato
ph Vladimir Gappovfreepik
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ACQUANET NEWS
GLI ASSOCIATI SI INCONTRANO
Tre sono le occasioni di incontro programmate da Acquanet in questa stagione invernale. Il primo incontro si terrà il 20 novembre in occasione del Caffè Italia all’interno della Fiera Piscine Global di Lione.
Il 2 dicembre gli Associati si ritroveranno a Paestum per un pomeriggio all’insegna della cultura e dell’arte. Nel pomeriggio, gli associati visiteranno il parco archeologico, che ospita tre templi greci splendidamente conservati, per poi spostarsi al vicino Museo Archeologico. La giornata terminerà con aperitivo e cena.
L’ultimo incontro di questa stagione invernale si terrà a febbraio per l’Assemblea Ordinaria a Bologna in occasione di Forum Piscine.
A questi incontri se ne aggiungeranno altri, anche in modalità online, ogni qualvolta si verifichi la necessità di informare il settore su novità che lo riguardano. Torneranno i webinar serali Mi Formo da Fermo che, iniziati durante il covid quando era impossibile organizzare eventi in presenza, si sono trasformati in pillole di aggiornamento e di confronto su temi di particolare interesse per i Professionisti della piscina.
Per saperne di più sulle iniziative di Acquanet visita il sito QRcode
APERTE LE ISCRIZIONI PER ENTRARE IN ACQUANET
Per Statuto, l’adesione ad Acquanet scade al 31 dicembre di ogni anno e deve essere rinnovata di anno in anno. La scadenza della quota associativa è quindi il 31 dicembre 2024 e l’importo da versare è pari a € 400, invariato rispetto a quello del 2024. Chi ancora non fa parte di Acquanet può iscriversi anche prima del 31 dicembre e l’adesione avrà valore fino a fine 2025.
Ma perché un Costruttore di Piscine dovrebbe entrare in Acquanet? Perché Acquanet rappresenta questa categoria più di ogni altra Associazione italiana, poiché in Acquanet i costruttori di piscine rappresentano la stragrande maggioranza degli associati, e perché Acquanet garantisce di essere presente quando serve e di rispondere rapidamente ed in modo esaustivo alle necessità. Tra i servizi offerti ricordiamo l’abbonamento gratuito per l’accesso alle norme tecniche UNI e UNI EN sulle piscine, i webinar serali di aggiornamento Mi formo da Fermo, l’assistenza all’acquisizione della qualifica di Installatore Idraulico – lettera d, la risposta in tempi brevi, normalmente non oltre 48h, su quesiti legislativi, fiscali, tecnici e relativi alla sicurezza.
ACQUANET, UN’ASSOCIAZIONE CHE TUTELA E RAPPRESENTA IL SETTORE
Non tutti sanno che, nei suoi dodici anni di vita, Acquanet ha permesso, attraverso trattative dirette con Unioncamere, di ottenere la lettera d a numerose aziende del settore che ne erano sprovviste; ha portato la figura del Tecnico di Piscina all’interno del sistema scolastico nazionale; ha promosso la scrittura del primo ed unico CCNL per le aziende di costruzione e manutenzione di piscine; presidia da 10 anni tutti i tavoli di normazione nazionali ed europei selle piscine; ha creato il primo percorso di qualificazione per le aziende di costruzione di piscine (il Master Pool Building); interloquisce direttamente con funzionari ed esponenti politici di ogni livello.
Tutte queste attività hanno contribuito al processo di riconoscimento del settore, spesso trascurato ma indispensabile all’industria turistica ed al benessere psicofisico tutti i cittadini attraverso la pratica del nuoto e del wellbeing acquatico.
I mesi di settembre e ottobre hanno visto Acquanet impegnata in numerose iniziative di tutela e rappresentanza del settore. Il 4 settembre 2024 il Presidente ed il Segretario di Acquanet sono stati a Palazzo Chigi al tavolo di confronto sul futuro progetto di disegno di legge sulle piscine promosso dal Dipartimento della Protezione Civile e delle Politiche del Mare. Venti giorni dopo Acquanet era presente all’Assemblea nazionale di Conflavoro, associazione datoriale delle piccole e medie imprese a cui aderisce, che ha visto la partecipazione di numerosi politici, tra cui i Vicepremier Tajani e Salvini. In ottobre infine gli Esperti dell’associazione hanno seguito a Vienna i progetti di norma sui centri benessere e le revisioni di alcune norme EN sulle piscine pubbliche ed i loro componenti.
Per un’azienda che si occupa di piscine, aderire ad Acquanet serve anche a questo: tutelare e promuovere il settore in cui opera.
IL SETTORE DELLE PISCINE
Entra anche tu in Acquanet, l'Associazione che garantisce una pronta, costante ed affidabile consulenza su tutti i temi specifici delle aziende di gestione e costruzione di piscine.
ASSOPISCINE NEWS
LA PATENTE A CREDITI PER L’EDILIZIA E LA CERTIFICAZIONE
DI QUALITÀ PROMOSSA DA ASSOPISCINE: NUOVE SFIDE E OPPORTUNITÀ PER IL SETTORE.
L’introduzione della “Patente a Crediti per le Aziende Cantieristiche”, in vigore dal 1 ottobre 2024, segna un passo significativo per il settore italiano dell’edilizia. Questo nuovo strumento mira a monitorare e valutare la conformità di imprese e lavoratori autonomi, inclusi i costruttori di piscine, elevando gli standard di sicurezza e protezione nei cantieri temporanei o mobili. Si tratta di una misura che ridefinisce il modo in cui vengono garantite la sicurezza sul lavoro e la conformità normativa, grazie a un sistema di valutazione che assegna e decurta punti in base al comportamento adottato in cantiere e alle attività svolte in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
UN CAMBIAMENTO RILEVANTE PER IL SETTORE PISCINE
La nuova patente a crediti coinvolge direttamente i professionisti della costruzione e manutenzione di piscine e impianti natatori, che dovranno allinearsi rapidamente alla regolamentazione. Questo strumento rappresenta una sfida e al contempo un’opportunità per migliorare l’organizzazione aziendale, rafforzando la reputazione sul mercato.
Assopiscine, come associazione italiana di riferimento per il settore piscine e wellness, in collaborazione con i consulenti de "La Prevenzione srl" di Brescia, ha organizzato due appuntamenti formativi online dedicati al tema della patente a crediti. Questi webinar, aperti a tutti gli interessati, hanno fornito strumenti pratici e strategie operative per supportare gli operatori del settore nell'affrontare con competenza le nuove disposizioni normative.
LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ: UNA SCELTA STRATEGICA
In un contesto sempre più competitivo, la Certificazione “Piscine & Wellness di Qualità” diventa un importante asset per garantire un servizio di eccellenza. Promossa da Assopiscine, questa certificazione attesta la conformità aziendale a standard elevati in ogni fase del processo, dalla progettazione alla costruzione e manutenzione.
Aderire alla certificazione significa non solo rispettare le normative vigenti, ma anche distinguersi come leader del settore. I costruttori certificati dimostrano ai clienti – siano essi privati, enti pubblici o investitori – che la loro attività rispetta elevati standard di qualità, sicurezza e sostenibilità, fornendo una garanzia aggiuntiva in un mercato che valorizza sempre più l’affidabilità e l’innovazione.
UN IMPEGNO PER IL FUTURO
L’entrata in vigore della patente a crediti segnala un cambiamento di paradigma nel settore delle costruzioni e infrastrutture, imponendo alle aziende un aggiornamento continuo e l’adozione di standard più rigorosi. In questo contesto, la certificazione “Piscine & Wellness di Qualità” si pone come uno strumento fondamentale per le imprese che desiderano non solo conformarsi alle normative, ma anche posizionarsi come punti di riferimento in un mercato orientato verso la qualità.
Assopiscine, con il suo ruolo di guida, supporta le imprese nella creazione di un percorso di miglioramento continuo, promuovendo una cultura della sicurezza e della qualità che coinvolge tutto il settore. Investire nella formazione e nelle certificazioni significa investire nel futuro, garantendo che ogni progetto, dalla piscina residenziale agli impianti più complessi, rappresenti un esempio di eccellenza tecnica e professionale.
In un contesto di evoluzione normativa e crescenti aspettative dei clienti, Assopiscine rimane il partner ideale per affrontare le sfide del presente e costruire insieme il futuro del settore piscine e wellness.
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NOVITÀ NORMATIVE DELLE PISCINE
La normazione a livello nazionale, in sede UNI, ha terminato a febbraio la revisione della norma UNI 10637 sul trattamento dell’acqua delle piscine ad uso pubblico e continua il processo di revisione della norma UNI 11718 sulle coperture per piscina, ad uso privato e domestico. In questi mesi estivi non si sono viste novità, a parte il cambio della guida del GL11, il gruppo che si occupa della revisione della UNI 10637, che da Ivano Pelosin è passata a Eugenio Bertolotti. Il gruppo che si occupa della norma delle coperture, invece, si sta riunendo con la periodicità stabilita per terminare la proposta di revisione entro la data massima, prevista entro il 2025.
Per quanto riguarda l’attività a livello europeo, i progetti in corso sono più di uno.
Si sta terminando la revisione della norma UNI EN 13451-4 sulle piattaforme di partenza, comunemente denominati
“blocchi di partenza”, la cui scrittura è terminata e che verrà pubblicata nel corso del 2025. Questa norma contiene, per la prima volta, indicazioni di tipo gestionale relativamente a segnali di sicurezza da apporre sui blocchi e alla possibilità di utilizzo solamente sotto la sorveglianza di un istruttore/allenatore in particolari circostanze, quali una ridotta profondità dell’acqua della vasca. E’ una norma che dovrà essere diffusa tra i gestori di piscine pubbliche e sportive, per evitare responsabilità importanti in caso di incidente.
La revisione della norma UNI EN15288, parti 1 e 2, ha avuto un percorso travagliato. La revisione non è stata accettata dalla maggioranza dei Paesi membri, ma il regolamento consente al gruppo di lavoro, il WG 8 all’interno del TC 132, di chiedere ed ottenere comunque la revisione. La richiesta al TC è stata inoltrata nel corso della riunione che si è tenuta a Vienna il 15
e 16 ottobre scorsi e quasi certamente verrà accettata, consentendo di iniziare la revisione completa delle due parti della norma. La 15288 è la norma più importante per la sicurezza delle piscine ad uso pubblico, il testo al quale molte altre norme fanno riferimento, compresa la UNI 10637. Alcuni aspetti di questa norma vanno rivisti, sia perché le condizioni del mercato sono cambiate, sia perché alcuni gruppi di lavoro ne hanno richiesto l’implementazione.
Il gruppo di lavoro che si sta occupando delle spa ad uso pubblico, il WG 16 sempre all’interno del TC 136, ha cambiato sia il Segretario, passato dalla Svezia alla Germania, sia il coordinatore. Mille Ornmark, rappresentante svedese, ha infatti ceduto
il posto al tedesco Carsten Sonnenberg. Il gruppo ha inoltre deciso di modificare il titolo della futura norma in “Wellness facilities for public use – Climated rooms – Requirements”, con il seguente nuovo scopo: “This document specifies requirements for the design and construction of climated rooms and any associated equipment for public use. This document does not apply to electrotechnical aspects of climated rooms. NOTE A climated room is defined as an indoor air bath with heated air with a temperature of at least 30 °C.”. Il lavoro normativo non tratterà più quindi in generale di spa, comprese le piscine, ma solo di cabine intese come saune, bagni turchi e altro. Avendo escluso le piscine, molti aspetti tecnici sono stati demandati al WG 8 che riscriverà la UNI EN 15288, inserendoli all’interno della revisione di questa norma.
E’ in fase di revisione anche la norma UNI EN 1069 sugli acquascivoli, anch’essa divisa nelle parti 1 e 2. I lavori degli esperti del WG 3 all’interno del TC 136 si sono conclusi durante il meeting di ottobre a Vienna ed ora le due parti della norma andranno in inchiesta pubblica. In questa fase i comitati tecnici dei singoli Paesi potranno inviare i propri commenti e osservazioni, che verranno esaminati nella riunione calendarizzata in ottobre 2025. La pubblicazione della norma revisionata è prevista per il 2027. Le modifiche apportate sono rilevanti ed incideranno in modo significativo per lo sviluppo futuro del mercato degli acquascivoli.
Nessuna novità, invece, per le piscine domestiche, a parte la richiesta di qualche chiarimento e l’intenzione espressa di procedere, ma non si sa quando, alla revisione della norma UNI EN 16713-3 sul trattamento dell’acqua.
E’ iniziato 18 mesi fa l’iter per la scrittura di una nuova norma ISO sui sistemi elettronici antiannegamento. La nuova norma detterà le prassi di riferimento per tutti i sistemi, compresi quelli che utilizzano l’intelligenza artificiale. L’ultima riunione si è svolta nel mese di ottobre presso la sede della DIN a Berlino ed ha visto la partecipazione attiva di esperti provenienti da sei diverse nazioni, Australia compresa. L’Italia è stata rappresentata da Paolo Ferrario di Professione Acqua e da Paolo Nicolini di Angel Eye. Il percorso di scrittura di questo nuovo progetto normativo non è semplice perché complesse e molteplici sono le tecnologie da considerare, quasi tutte in continua e rapida evoluzione. La prossima riunione è prevista in primavera a Oslo. La nuova norma potrebbe diventare operativa dal 2026.
In generale, l’attività normativa soffre di una carenza sempre più evidente di esperti che partecipano attivamente alla scrittura delle norme. La Francia è rimasta praticamente priva di esperti per i tavoli di normazione delle piscine pubbliche, mentre partecipa sporadicamente solo a quelli delle piscine domestiche, e sempre solamente online. Nell’ultima riunione del TC (Technical Committee) 402, il comitato che si occupa delle piscine domestiche, a guida francese, non era presente nemmeno il coordinatore. Questa situazione, probabilmente dovuta alla sempre più limitata disponibilità di tempo e denaro da parte delle aziende per il settore ricerca e sviluppo, porta inevitabilmente ad avere norme tecniche scritte da pochi, situazione che non assicura più la neutralità.
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Editoriale Construction
La nuova legge sulle piscine. Facciamo il punto
Si parla da tempo di una bozza di revisione dell’Accordo Stato-Regioni sulle piscine, ferma al Ministero della Salute da quattro anni. Parallelamente, si parla di una nuova legge sulla sicurezza delle piscine, in discussione presso il Ministero della Protezione Civile e le Politiche del Mare.
Questi due iter legislativi hanno avuto un inizio di percorso indipendente, con uno sviluppo autonomo della revisione dell’Accordo partita nel 2021 e la successiva idea, nel 2023, di una legge sulla sicurezza delle piscine. Negli ultimi mesi del 2023 il Ministero del Mare, che aveva preso in carico la scrittura della legge sulla sicurezza, ha deciso di unire i due progetti in un unico documento
Questo documento è ora al vaglio di altri Ministeri, tra cui quello del Turismo, e sono stati riuniti più volte tavoli di consultazione ai quali hanno partecipato le associazioni coinvolte, tra cui Acquanet ed Assopiscine, quest’ultima promotrice della parte di legge riguardante la sicurezza, mentre Acquanet ha partecipato attivamente alla definizione della legge nel suo
complesso, chiedendo di unificare i due procedimenti.
Le intenzioni espresse dal Ministero del Mare, che coordina il progetto, sono quelle di procedere con celerità, ma l’esperienza di anni di tentativi di revisione falliti spinge alla prudenza. Gli interessi in gioco sono molteplici e nella maggior parte dei casi sono contrastanti, soprattutto tra le associazioni del mercato delle piscine e quelle di altri settori coinvolti solo marginalmente, come quelli legati al turismo.
Il nostro settore ha un disperato bisogno di una profonda revisione dell’attuale sistema, del tutto inadeguato a rispondere alle esigenze attuali e troppo frammentato per risultare applicabile. Le leggi, oggi, si confondono e si sovrappongono, dettando molto spesso requisiti difformi da quelli delle norme tecniche, rendendo di fatto impossibile sapere quale sia l’agire corretto, ammesso che ne esista uno che consenta di rispettare le leggi attuali. La proposta di legge allo studio indubbiamente supera questa situazione, poiché riduce sensibilmente i poteri delle Regioni di modifica del testo, che sarà valido su tutto il territorio nazionale. Si tratta indubbiamente di un enorme passo avanti, che non è l’unico. Nella bozza del testo di legge viene ribadita l’importanza delle norme tecniche di settore e l’obbligo della produzione della certificazione di conformità secondo il D.M.37/08, per tutte le piscine, comprese quelle domestiche.
Tutte le piscine, infatti, non solamente quelle ad uso pubblico, saranno interessate al provvedimento. Per le piscine domestiche, in particolare, viene introdotto l’obbligo di recinzione o di copertura dello specchio d’acqua.
Certamente, il testo contiene anche non poche criticità
Le diverse parti del documento risentono di una scrittura sovrapposta nel tempo, che ha lasciato alcune imperfezioni, in alcuni casi veri e propri errori. Alcune decisioni prese appaiono discutibili, e ci si augura che le argomentazioni inviate dalle Associazioni vengano correttamente valutate e ne vengano accolte le richieste. Certo è impossibile, allo stato attuale e con le informazioni di cui si dispone, sapere con certezza se, come e quando questa nuova disposizione di legge, di cui ancora non si conosce la forma, verrà approvata
Il settore tutto se lo augura, perché operare nelle condizioni di confusione, di incertezza, di requisiti contrastanti tra le diverse disposizioni presenti, non coordinate tra loro, sta diventando impossibile. Quando è praticamente impossibile osservare le regole, prendono forma due possibili scenari: l’anarchia totale, oppure il mercato si regola da solo. In entrambi i casi, sarebbe meglio intervenire per tempo e cercare di mettere ordine.
Il settore delle piscine non coinvolge un grande numero di operatori economici, rispetto ad altri settori ben più importanti, è vero, ma gli utenti delle piscine sono molti, e sempre in crescita; una disciplina che assicuri la sicurezza sotto tutti i punti di vista dei frequentatori delle vasche è più che mai urgente L’evoluzione tecnica e culturale degli operatori è indispensabile per garantire agli utilizzatori di poter fruire delle piscine in sicurezza e l’evoluzione tecnica e culturale degli operatori passa anche dalla esistenza di regole chiare e condivise
Rossana Prola
I controlli sull’acqua della piscina
Rossana Prola prola@professioneacqua.it
L’entrata in vigore della revisione 2024 della norma tecnica UNI 10637 sul trattamento dell’acqua delle piscine ad uso pubblico ha leggermente modificato la frequenza e la tipologia dei controlli, soprattutto per quanto riguarda le piscine di Tipo 2. Riepiloghiamo in questo articolo come si deve controllare l’acqua delle piscine, sia ad uso pubblico che ad uso domestico.
Le piscine ad uso pubblico
Dalla pubblicazione dell’ “Accordo Stato-Regioni relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio” nel 2003, le piscine condominiali, quelle a servizio delle strutture turistico-ricettive e delle comunità, le piscine aperte ad un pubblico indifferenziato sono entrate a pieno titolo tra le piscine ad uso pubblico e sono soggette a controlli.
L’Accordo 2003 ha infatti stabilito che i controlli sulle piscine ad uso pubblico si dividono in due categorie: i controlli esterni, cioè quelli effettuati dalle aziende sanitarie, e quelli interni, cioè quelli messi in atto dal gestore della struttura o da un suo incaricato. Va inoltre individuata e nominata la figura del Responsabile della piscina, che è colui che deve garantire la corretta gestione sotto il profilo igienico–sanitario di tutti gli elementi funzionali del complesso che concorrono alla sicurezza della piscina nel rispetto delle indicazioni di seguito riportate (punto 6.1).
In alcune Regioni, come la Toscana ad esempio, le eventuali multe previste dalla legge regionale di riferimento vengono comminate direttamente al Responsabile della piscina e non al titolare dell’attività.
I controlli interni vengono descritti al punto 6.2 dell’Accordo 2003:
I controlli interni vanno eseguiti secondo protocolli di gestione e di auto-controllo: a tal fine iI responsabile della piscina deve redigere un documento, di valutazione del rischio, in cui è considerata ogni fase che potrebbe rivelarsi critica nella gestione dell’attività. Il documento deve tenere conto dei seguenti principi:
a) analisi dei potenziali pericoli igienico-sanitari per la piscina;
b) individuazione dei punti o delle fasi in cui possono verificarsi tali pericoli e definizione delle relative misure preventive da adottare;
c) individuazione dei punti critici e definizione dei limiti critici degli stessi;
d) definizione del sistema di monitoraggio;
e) individuazione delle azioni correttive;
f) verifiche del piano e riesame periodico, anche in relazione al variare delle condizioni iniziali, delle analisi dei rischi, dei punti critici, e delle procedure in materia di controllo e sorveglianza. Il responsabile deve garantire che siano applicate, mantenute e aggiornate le procedure previste nel documento di valutazione del rischio.
Nel documento che deve essere redatto allo scopo, che nel tempo è stato definito “piano di autocontrollo” anche per distinguerlo dal DVR sulla sicurezza dei lavoratori, vanno indicate le procedure di gestione della piscina, comprese le analisi dell’acqua giornaliere (sul campo) e periodiche (di laboratorio).
Inoltre, sempre secondo l’Accordo 2003, Il responsabile deve altresì tenere a disposizione dell’autorità incaricata del controllo i seguenti documenti, redatti secondo opportuni sistemi di controllo possibilmente automatizzati:
a) un registro dei requisiti tecnico-funzionali con l’indicazione della dimensione e del volume di ciascuna vasca, il numero e la tipologia dei filtri, la portata delle pompe, il sistema di manutenzione, ecc.
b) un registro dei controlli dell’acqua in vasca contenente:
b1) gli esiti dei controlli di cloro attivo libero, cloro attivo combinato, temperatura, pH;
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b2) la lettura del contatore installato nell’apposita tubazione di mandata dell’acqua di immissione, utile al calcolo della quantità di acqua di reintegro;
b3) le quantità e la denominazione dei prodotti utilizzati giornalmente per la disinfezione dell’acqua;
b4) la data di prelievo dei campioni per l’analisi dell’acqua;
b5) il numero dei frequentatori dell’impianto.
La documentazione relativa ai controlli e alle registrazioni effettuati dal responsabile è a disposizione dell’Azienda Unità Sanitaria
Locale che potrà così acquisire tutte le informazioni concernenti la natura, la frequenza ed i risultati delle analisi effettuate.
Qualora, in seguito all’auto-controllo effettuato, il responsabile riscontri valori dei parametri igienico - sanitari in contrasto con la corretta gestione della piscina, deve provvedere per la soluzione del problema e/o il ripristino delle condizioni ottimali. Qualora la non conformità riscontrata possa costituire un rischio per la salute il titolare dell’impianto deve darne tempestiva comunicazione all’ Azienda unità sanitaria locale.
La documentazione di cui ai precedenti commi è a disposizione dell’azienda sanitaria per un periodo di almeno due anni.
I parametri di riferimento delle sostanze contenute nell’acqua di piscina sono quelli riportati nella Tabella A presente nell’Allegato 1 dell’Accordo 2003
PARAMETRO
Temperatura
pH
Torbidità
Ma quali sono le modalità dei controlli da effettuare, e con quale periodicità?
Sull’argomento non esiste molto. L’Accordo non ne parla, e nemmeno le disposizioni legislative emanate dalle Regioni.
Ci viene in aiuto la Norma UNI 10637, che tratta dei controlli da eseguire sull’acqua nella prima sezione della norma, al punto 5.2 Requisiti dell’acqua. In questa lunga sezione vengono riportate molte indicazioni, ferma restando l’impossibilità di una
Frequenza minima analisi sul campo effettuate da un addetto agli impianti tecnologici o persona da lui delegata
Tipo 1 – Tipo 2 >100 m2 – Tipo 3
Una al giorno – prima dell’apertura al pubblico
Una un’ora prima dell’apertura + una durante l’orario di apertura
Una al giorno visiva
Una a settimana strumentale
Solidi sospesi -
Solidi grossolani
Assenza da verificarsi a cura del personale a bordo vasca durante l’orario di apertura
Colore -
Cloro attivo libero
Cloro attivo combinato
Acido isocianurico
Ozono
Una un’ora prima dell’apertura + ogni 3 ore durante l’orario di apertura
Contestualmente alla prima e all’ultima analisi quotidiana del cloro attivo libero
Una alla settimana
Una al giorno
Sostanze organiche -
Nitrati
Una al mese
Flocculante (*)
norma tecnica di indicare requisiti diversi rispetto a quelli della legislazione vigente, che in questo caso è l’Accordo del 2003, in particolare l’Allegato 1.
I punti e le modalità di prelievo sono riportati al punto 5.2.5 della norma e spiegano in modo esaustivo come e dove devono essere eseguiti i prelievi sull’acqua di approvvigionamento, di immissione e di vasca.
Ricordiamo che l’acqua di approvvigionamento è quella utilizzata per riempire la vasca e per effettuare i rabbocchi periodici e deve possedere i requisiti di potabilità prescritti dal D.Lgsl.18/23; l’acqua di immissione è l’acqua prelevata sul circuito dell’impianto di trattamento, a valle dei filtri e delle iniezioni dei prodotti chimici; l’acqua di vasca è quella prelevata in qualunque punto della vasca.
L’acqua di approvvigionamento e di immissione devono essere prelevate da appositi rubinetti, flambabili, cioè disinfettabili con una fiamma. Va da sé che non possono essere rubinetti in pvc, ma devono essere di metallo.
L’acqua della vasca va prelevata manualmente, e le modalità
di prelievo, conservazione e trasporto sono indicate nel punto 5.2.5.3 della norma.
Dalla vasca vengono prelevati sia i campioni necessari ad effettuare le cosiddette analisi sul campo, quelle cioè destinate a fornire risultati immediati su determinati parametri, sia i campioni per le analisi di laboratorio
In una piscina ad uso pubblico, infatti, è necessario eseguire entrambi i campionamenti: quelli relativi all’analisi sul campo e quelli relativi alle analisi di laboratorio.
I parametri relativi a:
• Cloro libero
• Cloro combinato
• pH non possono essere testati in laboratorio ma devono essere necessariamente verificati sul campo, con attrezzatura portatile (ad esempio il fotometro). Gli altri parametri possono, ed in alcuni casi devono poiché non esistono metodi di campionamento portatili, essere campionati in laboratorio.
Tabella con la frequenza delle analisi sul campo e di laboratorio (Norma UNI 10637:2024)
Frequenza minima delle analisi di laboratorio (per tutte le piscine)
Tipo 2 <= 100 m2
Una al giorno – prima dell’apertura al pubblico -
Una un’ora prima dell’apertura + una circa a metà dell’orario di apertura
Una al giorno visiva (*) - (*)
Assenza da verificarsi a cura del personale a bordo vasca durante l’orario di apertura-
Una ogni due mesi
Una un’ora prima dell’apertura + una circa a metà dell’orario di apertura
Una un’ora prima dell’apertura + una circa a metà dell’orario di apertura
Una alla settimana
Una ogni due mesi
Una al giorno-
Una al mese
(*)
Una ogni due mesi
Una ogni due mesi
Una ogni due mesi
(*) analisi da effettuarsi solo nel caso in cui i valori di torbidità siano superiori ai limiti prescritti
La nuova versione della norma ha introdotto la possibilità di variare all’interno del piano di autocontrollo la frequenza riportata in tabella, limitatamente alle piscine di Tipo 2 dotate di impianti di misurazione e dosaggio automatici, sulla base di motivate argomentazioni e di evidenze analitiche.
Per le piscine di Tipo 1, le analisi microbiologiche dell’acqua di vasca devono essere effettuate con frequenza mensile. Qualora le analisi di 4 mesi consecutivi non abbiano rilevato difformità dai limiti riportati nella Tabella A dell’Accordo 2003, è consentita la riduzione della frequenza da mensile a bimestrale. Qualora una delle successive analisi bimestrali rilevi non conformità, deve essere ripristinata la frequenza mensile, sino al raggiungimento di ulteriori 4 mesi consecutivi conformi.
Per le piscine di Tipo 2 e 3, invece, le analisi microbiologiche devono avere una frequenza minima bimestrale. Qualora una delle analisi rilevi non conformità, deve essere introdotta la frequenza mensile, sino a raggiungere almeno due analisi conformi. A questo punto è possibile tornare ad una analisi bimestrale.
Per tutte le piscine la prima analisi deve essere effettuata prima dell’inizio dell’attività.
In conclusione, quando si gestisce una piscina ad uso pubblico è necessario mettere in atto un processo di gestione con il relativo monitoraggio, effettuando controlli di cui si devono conservare le registrazioni. Il responsabile della piscina è la persona di riferimento che deve redigere il manuale di autocontrollo e decidere le operazioni da compiere, nonché le analisi di verifica, per mantenere la piscina sana e sicura.
Le piscine ad uso domestico
La norma UNI EN 16713-3 è interamente dedicata al trattamento acqua delle piscine ad uso domestico.
È evidente che nessuno può obbligare il proprietario di una piscina ad eseguire specifici trattamenti, o ad utilizzare solo determinati prodotti. Lo scopo della norma è quindi quello di tutelare i costruttori di piscina da danni causati ai materiali da un uso scorretto dei prodotti per il trattamento dell’acqua.
Su questa rivista è presente un articolo di Speciale piscine private che tratta proprio di questa norma.
La norma contiene alcuni suggerimenti sul trattamento dell’acqua, relativamente alle caratteristiche delle sostanze da utilizzare, ed una tabella che contiene i limiti dei parametri chimici dell’acqua.
Questi parametri, se ben specificati nel manuale d’uso e manutenzione della piscina, possono costituire i limiti oltre ai quali la garanzia dei materiali, soprattutto quella del rivestimento in pvc, viene a cadere.
La norma non dà però nessuna indicazione sulle tipologie di test e sulla frequenza da utilizzare.
La prova colore e la prova in pressione delle tubazioni
La recente revisione della norma UNI 10637:2024 ha introdotto alcune modifiche in merito alla esecuzione della prova colore e l’obbligo della prova in pressione delle tubazioni per gli impianti delle piscine pubbliche. Vediamo in sintesi cosa è cambiato nelle procedure di esecuzione e verbalizzazione di questi importanti test e cosa prevedono in merito le norme per le piscine private.
LA PROVA COLORE
La prova colore è un metodo riconosciuto a livello europeo per valutare l'efficacia della distribuzione dell'acqua nella piscina. Il test consiste nella immissione di un colorante nell’impianto, a pompe funzionanti, e la successiva registrazione del tempo di colorazione completa del bacino. Questo test è condotto con l’intento di verificare le prestazioni del sistema di ricircolo dell'acqua nelle condizioni di progetto, rilevando eventuali carenze e rendendo evidenti le zone afflitte da scarsa circolazione. L’ esecuzione della prova consente anche all'operatore di mettere in atto le opportune regolazioni, agendo sulle valvole de l sistema di immissione, al fine di ottimizzare i flussi destinati alle diverse aree del bacino, operando un bilanciamento di impianto.
La prova colore per le piscine pubbliche
La norma UNI 10637, al paragrafo nel quale si descrivono i requisiti generali degli impianti di circolazione (UNI 10637:2024 par. 5.3.1) stabilisce che ogni piscina deve superare la prova colore descritta nella UNI EN 15288-1 con colorazione uniforme raggiunta in 15 minuti. La descrizione della prova colore contenuta in allegato nella versione 2016 della norma UNI 10637 è stata tolta ed è stato inserito un rimando diretto alla descrizione contenuta nella norma UNI EN 15288-1. Tale prova
colore costituisce un adempimento obbligatorio per l’installatore ed è annoverata tra i documenti da produrre a fine lavori per attestare un collaudo positivo dell’impianto (par 5.10 UNI 10637:2024. Il verbale del test deve contenere la indicazione di data e ora dell’esecuzione, il risultato (prova superata o non superata) e la firma dei soggetti presenti. La prova deve essere successivamente documentata da un rapporto tecnico descrittivo delle procedure svolte, comprendente il materiale video-fotografico illustrativo. La prova deve quindi essere obbligatoriamente svolta per tutte le piscine rientranti nell’ambito di applicazione della norma UNI 10637.
È stata tolta, in questa versione della norma, la prescrizione di ripetere la prova ogni 5 anni, tuttavia permane la indicazione a una sua ripetizione in occasione di eventuali modifiche all’impianto idraulico, ai terminali di ripresa o immissione o in seguito a variazioni strutturali. La norma UNI 10637 invita a ripetere la prova come eventuale verifica a supporto del riesame periodico del piano di autocontrollo, in particolar modo quando si sospetti un malfunzionamento del sistema di circolazione.
La procedura di esecuzione del test, secondo il criterio generale di armonizzazione delle norme tecniche nazionali a quelle comunitarie, fa oggi riferimento all’allegato A della norma tecnica europea UNI EN 15288-1, ed in particolare alla appendice A (normativa). La UNI 10637:2024 si allinea quindi alla prassi di esecuzione del test già in uso e normato a livello europeo.
Simone Rasia
Responsabile del settore tecnico di Professione Acqua rasia@professioneacqua.it
La procedura prevede i seguenti passaggi:
• L’impianto deve essere posto nel suo stato di funzionamento di regime, alla portata nominale di progetto, a filtri puliti. La piscina deve essere libera da bagnanti.
• Eventuali apparecchiature possono esser bypassate, purché si introduca una perdita di carico corrispondente (strozzatura di una valvola in mandata per ottenere la stessa pressione alla pompa). Dovrebbero essere by passate apparecchiature che possono influire sulla prova (es filtri a carboni attivi, lampade UV..). Gli impianti di dosaggio devono essere spenti.
• Prima di procedere alla prova è fondamentale declorare la vasca con una delle sostanze generalmente impiegate (Sodio tiosolfato o Perossido di Idrogeno) attendendo un tempo congruo per la effettiva declo-
razione. A tal proposito si ricordi che la declorazione insufficiente, così come quella in eccesso, possono interferire sul processo di colorazione.
• A verifica della avvenuta declorazione si deve eseguire una prova aggiungendo 2 ml di soluzione colorante in 10 l di acqua di piscina e osservando che la colorazione sia efficace. Se la colorazione non avviene o non persiste, sarà necessario ripetere l’analisi e procedere a una ulteriore declorazione, attendendo il tempo necessario alla sua efficacia.
• Si deve preparare una quantità di colorante secondo le indicazioni riportate nell’appendice A della norma UNI EN 15288-1: possono essere impiegati 4 tipi di coloranti, in diversi intervalli di concentrazione ammessi
123 (colorante alimentare)
Amaranto
133 (colorante alimentare)
Uranina (Fluoresceina) (colorante
Blu brillante
Giallo fluorescente
Da 0,1 a 0,15 g/m³
Da 0,1 a 0,15 g/m³
Minimo: 0,1 g/m³
Raccomandato: 0,3 g/m³
Tipo di colorante Colore in soluzione Aspetto
Concentrazione nell’acqua di piscina
Nero Eriocromo T (indicatore chimico)
Nero violastro
Minimo: 0,2 g/m³
E
E
Il colorante più comunemente usato è il nero eriocromo, che era anche l’unico colorante citato nella versione precedente della norma UNI 10637; trova una certa diffusione l’impiego di fluoresceina, sperimentato largamente anche in ambiti diversi dalle piscine (tracciamento geologico/speleologico di corsi d’acqua, ricerca perdite). Nella determinazione delle quantità si deve far riferimento al volume dell’acqua contenuta nella vasca, sommato al 60% del volume convenzionale della vasca di compenso.
• Il colorante preparato si deve sciogliere in una modica quantità d’acqua e introdurre nell’impianto in modo continuo per il tempo di 15 minuti. A tale scopo può essere impiegata una pompa dosatrice di portata idonea oppure è consentita l’immissione da uno skimmer, dalla vasca di compenso o dallo scarico del canale di sfioro.
• Si registra il tempo a partire dai primi segni di uscita di colorante dalle bocchette di immissione
• Si documentano le fasi di colorazione con foto e video, eventualmente si considera utile anche l’impiego di una fotocamera subacquea.
• La prova ha esito positivo se la colorazione uniforme del bacino è raggiunta in un tempo non superiore a 15 minuti; sono ammesse aree a concentrazione di colorazione differenti, è ammessa un’area non colorata non superiore al 2% della superficie dello specchio d’acqua.
Tutte le fasi della prova, la registrazione di tempi e la documentazione video- fotografica della progressiva colorazione devono essere riportati in un rapporto tecnico. La colorazione dell’acqua può essere facilmente rimossa mediante clorazione e non permane sulle superfici dei rivestimenti.
Alla fine della prova si deve compilare un verbale, controfirmato dai presenti.
Esempio di sequenza di colorazione
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La prova colore per le piscine private
Per le piscine private si tratta di un test facoltativo, descritto dalla norma UNI EN 16713-2 al punto 5.1. Per le piscine private, quindi, la prova colore costituisce il metodo di riferimento, normato, per verificare eventuali difetti del sistema di circolazione, ma non è un documento obbligatorio per il collaudo. Le differenze sono sostanzialmente due: il tempo di colorazione è raddoppiato, da 15 a 30 minuti, ed è presente anche la decolorazione, che deve avvenire anch’essa entro 30 minuti.
La procedura indicata si riferisce al solo utilizzo di Nero Eriocromo T.
a. Preparare il Nero Eriocromo T con un dosaggio di 10 g per 50 m3 di volume d’acqua, più l’eventuale 60 % del volume della vasca di compenso;
b. Tenere in considerazione il possibile assorbimento dei mezzi filtranti che potrebbero interferire con la colorazione (sabbia dei filtri, idro antracite, carbone attivo…). Il test deve essere effettuato con la stessa Perdita di carico del sistema in funzione;
c. Ridurre a zero la concentrazione di cloro, anche mediante l’utilizzo di prodotti decloranti;
d. Preparare una soluzione di Nero Eriocromo T al 1 % (10 g di colorante in 1 litro d’acqua). Usare 1 litro di questa soluzione per 50 m3 di acqua;
e. Introdurre la soluzione nel sistema di circolazione nella vasca di compenso, nel canale di sfioro, in uno skimmer, mediante una pompa dosatrice;
f. L’introduzione in acqua deve essere continua, per non meno di 30 min;
g. L’evoluzione della colorazione deve essere documentato tramite video o foto, documentando in modo certo il tempo della colorazione.;
h. La prima parte della prova colore è superata se si ottiene una colorazione uniforme entro 30 minuti;
i. Aspettare che la colorazione si stabilizzi;
j. Introdurre cloro con un dosaggio di 5 mg/l negli stessi punti in cui è stato introdotto il colorante;
k. La decolorazione deve essere documentata con foto e video che documentino anche il tempo;
l. La seconda parte della prova colore è superata se si ottiene una decolorazione uniforme entro 30 minuti.
Al di là dell’aspetto normativo, questo test si rivela di estremo interesse per installatori e progettisti in quanto consente di visualizzare l’efficacia del sistema di distribuzione, confrontando il dato reale con le assunzioni di progetto. Il posizionamento delle immissioni, il loro numero e il loro corretto collegamento all’impianto rappresentano spesso una sfida, specie in situazioni complesse in vasche di forme particolari o in caso di impianti molto estesi. La prova colore ha il pregio di mostrare in modo
immediato quello che sarebbe prevedibile solo con simulazioni fluidodinamiche che richiedono competenze ed investimenti molto elevati e costituiscono uno strumento di comprensione insostituibile nel lavoro di un tecnico.
LA PROVA IN PRESSIONE DELLE TUBAZIONI
La prova in pressione delle tubazioni è un passaggio importantissimo per verificare e, soprattutto, attestare la corretta posa e funzionalità delle tubazioni interrate.
La nuova versione della norma UNI 10637 e la norma UNI EN 16713-2 per le piscine domestiche stabiliscono esplicitamente che non sono ammesse perdite sull’impianto di trattamento acqua. A corredo di questa prescrizione le norme introducono l’obbligo di esecuzione di una prova in pressione per le tubazioni e i raccordi, in particolare per le parti di impianto che non risulteranno più accessibili dopo la costruzione del manufatto, perché poste sotto getto di calcestruzzo, interrate o comunque non raggiungibili.
Per le piscine ad uso pubblico, normate dalla UNI 10637:2024, il test deve essere eseguito almeno una volta, prima della esecuzione dei getti o del rinterro; tuttavia, se ne consiglia la ripetizione anche successivamente, in modo da verificare che in corso d’opera i tubi o i terminali non siano stati danneggiati.
Per le piscine ad suo domestico, normate dalla UNI EN 167132:2016, invece, il test va eseguito dopo la posa delle tubazioni e dopo il reinterro o il getto, in modo da verificare che non siano intervenute rotture successivamente alla posa.
Queste prove, correttamente verbalizzate e archiviate, costituiscono uno strumento di tutela per l’installatore nei confronti della committenza e di terze parti coinvolte nelle lavorazioni. Oltre a questo, il test di pressione, opportunamente eseguito, consente di intervenire, riparando eventuali perdite prima che le tratte interessate siano inglobate nel calcestruzzo o per lo meno prima della posa dei rivestimenti, limitando considerevolmente il danno economico.
Procedura per piscine ad uso pubblico
Per la procedura di prova la norma UNI 10637 indica di fare riferimento alle dettagliate indicazioni contenute nell’appendice C. Il test viene condotto isolando, con chiusura ermetica, tutti i punti terminali del circuito con eccezione di uno, al quale si applica un dispositivo di prova composto da un manometro, una valvola a tenuta ermetica e un raccordo alla sorgente di pressione; tramite la valvola si carica gradualmente il ramo interessato con aria o acqua portandolo a una pressione pari ad almeno 1,5 volte la pressione prevista di esercizio. La pressione di prova non deve essere comunque inferiore a 1 bar (100 kPa). Una volta raggiunta la pressione di prova si chiude la valvola collegata alla sorgente di pressione isolando completamente il circuito. La pressione viene controllata mediante il manometro presente sul dispositivo di prova. Il test risulta superato se la pressione di prova non cala in un intervallo di tempo compreso tra 30 e 60 minuti.
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Procedura per piscine ad uso domestico
La norma UNI EN 16713-2:2016 fa riferimento alla appendice
A, che prevede la stessa procedura ma con criteri diversi. L’aria o l’acqua devono essere introdotti nelle tubazioni ad una pressione minima di 250 kPa (2,5 bar) ± 3 % che deve essere mantenuta per almeno 3 minuti.
In entrambi i casi, l’esito della prova deve essere registrato in un apposito rapporto, redatto in contraddittorio con la parte contrattuale; nel documento devono essere fornite le indicazioni minime, quali la data e l’ora, il riferimento alla procedura seguita, la descrizione della parte di impianto sottoposta a test, la indicazione della pressione di prova e la durata del periodo di osservazione; devono essere segnalati inoltre il nominativo di chi effettua la prova, l’esito del controllo, la documentazione video/fotografica, la identificazione di un testimone. Qualora non risulti possibile la presenza del direttore lavori o dello stesso committente, fa fede la documentazione fotografica a corredo del verbale.
Il rapporto di prova in pressione
Il rapporto di prova in pressione deve essere poi reso disponibile al committente, alla consegna dell’impianto, unitamente alla Dichiarazione di Conformità (D.M. 37/08) comprensiva degli allegati obbligatori e agli altri documenti a corredo previsti, per le piscine ad uso pubblico, al paragrafo 5.10.1 della norma UNI 10637, cioè il Verbale di consegna di impianto funzionante, la Relazione descrittiva dell’impianto di trattamento, l’Identificazione funzionale degli impianti, il Manuale di conduzione e manutenzione, il Verbale di esecuzione di prova colore.
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NON ESISTONO COMPETENZA E PROFESSIONALITÀ SENZA LA CONOSCENZA, ECCO COS’È MASTER POOL BUILDING
MPB è il percorso di qualificazione delle aziende di costruzione di piscine che Acquanet Associazione Piscine ha iniziato, primo in Italia, nel 2022. Oggi le aziende certificate sono 34, distribuite in 11 Regioni. Qualificare la propria azienda come Master Pool Building richiede impegno, ma permette di differenziarla dalle concorrenti. Il logo MPB infatti contraddistingue solo le aziende i cui titolari o Responsabili Tecnici si sono impegnati in un severo percorso formativo e si sono impegnati a mantenersi costantemente aggiornati frequentando ogni anno almeno 20 ore di corsi di aggiornamento. Perché tanto lavoro? Perché sempre più spesso il cliente vuole interfacciarsi con un Professionista competente e la competenza si ottiene solo attraverso la conoscenza. Questo è ciò che vuole garantire il marchio MPB al cliente finale.
Per diventare MPB è necessario essere Associati ad Acquanet e possedere l’abilitazione di Impiantista Idraulico (lettera “D”). Con questi requisiti è possibile iscrivere al prossimo corso, che si terrà dal 10 dicembre al 23 gennaio.
Il corso si struttura su 12 giornate (3 giorni a settimana per 4 settimane) per un totale di più di 70 ore di lezioni di alto livello tecnico, su temi strettamente collegati alla costruzione e al funzionamento delle piscine. Il corso si tiene in forma ibrida. Chi vorrà potrà seguire le lezioni in presenza, scelta consigliata, presso l’Hotel Dunant di Castiglione delle Stiviere, mentre chi avrà difficoltà a spostarsi potrà seguirle in DAD. E’ obbligatoria la frequenza di almeno l’80% delle lezioni. Il collegamento da remoto dovrà essere dotato di telecamera, che dovrà restare sempre accesa, e microfono.
Al termine di questo impegnativo percorso formativo, solo chi avrà superato un severo test finale potrà fregiarsi del logo MPB – Master Pool Building certificato Acquanet Associazione Piscine ed aggiungersi così alle aziende che già hanno ottenuto
questo marchio.
Chi garantisce tutto questo? Acquanet, la principale Associazione Italiana di Costruttori di Piscine, e gli stessi Master Pool Building, che contribuiscono attivamente a mantenere il valore del marchio.
Che vantaggi ha un’azienda certificata MPB? L’uso del logo MPB già di per sé rappresenta un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Acquanet realizza inoltre periodicamente campagne pubblicitarie di promozione del marchio MPB e delle aziende certificate ed organizza occasioni di incontro tra i Master Pool Building stessi, che condividono le proprie esperienze senza nessuna interferenza esterna. Va infatti ricordato che Master Pool Building è indipendente da loghi e influenze commerciali del settore piscine.
Per saperne di più è possibile visitare il sito masterpoolbuilding.it oppure scrivere a info@acquanetpiscine.it o, meglio ancora, parlare con chi è già MPB!
Le domande più frequenti degli imprenditori oggi, quando non riescono a trovare collaboratori validi o a trattenerli in azienda, è: Dove stiamo sbagliando? e Cosa possiamo fare per attrarre le persone giuste e mantenere le nostre preziose risorse?
L’attuale contesto: “Mondo VUCA” e Mercato del lavoro
Il nostro attuale contesto è caratterizzato da un mondo V.U.C.A., acronimo che deriva dalle iniziali delle parole Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity. La Volatilità riguarda la rapidità di cambiamenti, con fluttuazioni e turbolenze. L’Incertezza si lega alla difficoltà di comprendere il cambiamento in atto e di prevedere la forma che prenderà. La Complessità risiede nelle interconnessioni dei fattori in gioco e nelle loro relazioni reciproche. L’Ambiguità consiste in mancanza di informazioni certe e complete, difficoltà interpretative e dunque assenza di conclusioni sicure.
Se questo è il nostro campo di gioco, è lì che dobbiamo dare il meglio di noi, per usare una metafora sportiva.
Nel contesto VUCA è ancora più necessario possedere Intelligenza Emotiva Inside-Out, cioè quelle competenze strategiche comunicativo-relazionali che generano valore, prima dentro di noi e poi con gli altri, per acquisire capacità manageriali e di leadership adatte a navigare e prosperare nella complessità e nella incertezza.
Nel mercato del lavoro si è manifestato negli utlimi anni il fenomeno Great Resignation - le Grandi Dimissioni-, insieme al “Job Hopping”, che tradotto letteralmente significa “saltare da un lavoro all’altro”, un fenomeno di massa cresciuto a cavallo del periodo pandemico, che continua ad alimentare riflessioni nelle imprese per capire come gestire questa nuova realtà.
Alla base della crescita esponenziale del fenomeno di chi lascia il lavoro troviamo quattro motivazioni:
1. Mercato del lavoro più volatile
2. Aziende che cambiano
3. Ricerca di maggiore flessibilità e migliore worklife balance
4. Leve salariali e la ricerca di maggiori opportunità di carriera.
Dalle interviste effettuate emerge l’infelicità e il malessere sul luogo di lavoro e quindi il bisogno di reinventarsi un personale percorso professionale.
Come creare un vantaggio competitivo differenziante?
Le possibilità da percorrere per costruire un vantaggio competitivo e scalare la crescita sono molteplici, nonostante tutti i nonostante, oltre ogni scusa o alibi.
La differenza si realizza nella comunicazione; se qualcosa non va per il verso giusto il problema è nel non essere abbastanza preparati e consapevoli degli impatti, positivi e negativi, che agiscono dentro e fuori l’azienda, dove si riconoscono circoli viziosi o virtuosi e si percepisce il clima aziendale e il senso di
appartenenza.
È capitato a tutti di sentire “Qui è tutto assurdo… non si capisce niente”, “le riunioni non funzionano”, “è tutto inutile, tanto non cambierà mai niente”, “siamo solo numeri”, “qualsiasi cosa fai, non è mai abbastanza”, e si potrebbe continuare all’infinito. Alla base c’è sempre la gestione della fiducia
“Le persone vogliono che si abbia fiducia in loro. Rispondono alla fiducia. Progrediscono con la fiducia. In qualsiasi situazione abbiamo bisogno di diventare bravi nel creare, trasmettere e ricostruire la fiducia come modo più efficace per relazionarsi agli altri e per lavorare con loro e come modo più efficace per ottenere risultati.”
Stephen M.R. Covey definisce la fiducia come l’acqua per i pesci, indispensabile e alla base di ogni relazione. Meno fiducia = meno velocità e più costi. Più fiducia = più velocità e meno costi.
Suddivide la fiducia in cinque onde: fiducia in se stessi, nelle relazioni, fiducia aziendale, del mercato, fiducia sociale e indica 13 comportamenti virtuosi:
- ESSERE SCHIETTI
- MOSTRARE RISPETTO
- ESSERE CRISTALLINI
- RIMEDIARE AGLI ERRORI
- DIMOSTRARE LEALTÀ
- PRODURRE RISULTATI
- MIGLIORARE
- AFFRONTARE LA REALTÀ
- CHIARIRE LE ASPETTATIVE
- ESERCITARE LA RESPONSABILITÀ
- ASCOLTARE PRIMA DI TUTTO
- MANTENERE GLI IMPEGNI
- TRASMETTERE FIDUCIA
L’invito è all’autoanalisi su come agiamo rispetto ai comportamenti generativi, ricordando che l'equilibrio è fondamentale in ognuno di questi aspetti, in quanto sia il troppo che il troppo poco non aiutano il conseguimento dei risultati. Nel trasmettere fiducia, per esempio, ci sono due incompetenze contrapposte: inibizione/incapacità totale nel dare fiducia o eccesso nel darla; in pratica alcuni tendono a non darla mai o soltanto dopo molto tempo e solo a fronte di un grande impegno da parte di chi dovrebbe averla, altri esprimono una fiducia eccessiva senza controllare ciò che viene agito.
Va
compreso che,
dato che è impossibile non comunicare, noi comunichiamo sempre!
La comunicazione generativa, costruttiva, funzionale, efficace/ efficiente nel tempo e la vera collaborazione, essere una squadra come azienda, un team coeso e altamente performante, si distingue nettamente da altre forme comunicative come quelle inefficaci, violente, aggressive, impositive, manipolative o passivo/remissive.
L’incapacità di generare valore nella diversità, di trovare accordi
16th International Pool & Spa Expo and Congress
L’evento di riferimento sulle ultime innovazioni in materia di Piscine e Spa rafforza il proprio orientamento al business, al networking e all’internazionalizzazione nella nuova cornice di XLeisure, format che prevede lo svolgimento in concomitanza di ForumClub e Outex - Outdoor Experience. Tre giorni da vivere intensamente, per essere protagonisti in un mercato in progressiva espansione.
convincenti e compartecipati, le paure legate al sano confronto, le difficoltà nel dare continuativamente adeguati feedback sia su ciò che deve essere migliorato sia su ciò che viene fatto bene, il non saper delegare, creano situazioni ambigue, sospese, irrisolte, creano malesseri, uno spreco di energie mentali ed emozionali e/o degenerazioni che avvelenano le relazioni.
La mappa della comunicazione efficace, che si basa su rispetto e fiducia, diviene uno straordinario strumento di consapevolezza e continuo miglioramento, in particolare se condivisa.
Trasformare la frustrazione in determinazione e coltivare un mindset dinamico
Le performance, ciò che effettivamente otteniamo, derivano sempre dall’eliminare le interferenze, le comunicazioni disfunzionali, per sprigionare il potenziale. Il termine mindset significa letteralmente “mentalità” ed è indicato spesso per descrivere un atteggiamento o, meglio, un particolare modo di porsi davanti alle sfide e agli eventi che ci offre la vita.
Se abbiamo un mindset fisso, cioè imprigionato su convinzioni che non vengono mai messe in discussione, spesso ci auto-sabotiamo e non comprendiamo come sia accaduto qualcosa di negativo, in quanto il mindset seleziona anche le nostre modalità percettive, influenzando pensieri, emozioni e azioni.
Conoscere il mondo dei mindset e come questi entrano in gioco continuamente è oggi essenziale e strategico. In alcune aziende tutti sono chiamati a vivere percorsi di consapevolezza e trasformazione, preziosi momenti formativi di incontro e crescita che facilitano cambiamenti concreti che creano più motivazione, senso di connessione, speranza e appartenenza, inclusività, e rappresentano sani momenti di ascolto, per trovare soluzioni intelligenti e sostenibili.
L’intelligenza emotiva rappresenta autoefficacia ed eccellenza nel lavoro e non si tratta di una moda passeggera del momento, ma il frutto di osservazioni e ricerche di anni. L’intelligenza emotiva si può sempre apprendere e migliorare, essendo in sintesi la capacità di saper ben-comunicare dentro di noi e con gli altri, un variegato insieme di macro-competenze per ben-relazionarsi e ben-vivere.
Avere una visione chiara del valore - anche economico - dell’intelligenza emotiva e dei mindset ci permette di diventare esperti di ciò che spesso è nascosto, non accontentarci di visioni e soluzioni superficiali, di poter utilizzare il “complex problem solving” e sapere come muoversi per non disperdere energie. Per innovare dobbiamo sempre innovarci.
Intelligenza emotiva e mentalità vincente in azienda. La paura diviene avventura
Come essere realmente una azienda “emotivamente intelligente” che ogni giorno comunica e genera il proprio valore?
Attualizzando la gestione della fiducia, impegnandosi a far crescere le persone, a curare e mantenere un ambiente di lavoro sano, sereno, motivante, divertente, capace di valorizzare al
meglio le capacità di ognuno. L’intelligenza emotiva è una caratteristica fondamentale per comprendere ed entrare in contatto con le persone. Imparare a gestirla è un passo indispensabile per qualunque imprenditore di successo.
La capacità di crescere attraverso gli errori e trasformarli in opportunità per divenire migliori, ricercare sempre l’esperienza di apprendimento in ogni problema e viverlo profondamente come una sfida per fare la differenza per noi e per gli altri è “essere emotivamente intelligenti”, capaci di utilizzare veramente e completamente le nostre risorse mentali ed emozionali. Illuminante è la frase di Julio Velasco “Allenare è rompere il meccanismo biologico umano di risparmiare energia e sopravvivere!”.
Coloro che sono riconosciuti come “emotivamente intelligenti”, di fronte a eventi di criticità, disagio, conflittualità, riescono a trasformare i circoli viziosi in percorsi virtuosi, gli scontri distruttivi per sé e per gli altri in confronti costruttivi, capaci di nutrire la qualità di vita individuale e creare benessere.
Oggi esistono diversi modelli di leadership legati alla intelligenza emotiva: Gentile, Carismatica, da Coach, Situazionale. Con l’intelligenza emotiva si valuta se la gestione dei collaboratori crea dissonanza o risonanza: qualcosa stride o prevale l’armonia?
Anche il lavoro sulle emozioni così come sui propri mindset e comportamenti comunicativi può essere semplice con le giuste conoscenze, preparandosi ed essendo disponibile a mettersi in gioco. Come in ogni ambito, la preparazione è tutto. Ottimizzare risultati e gratificazione/benessere è sempre possibile.
Per tornare al contesto da cui siamo partiti, a livello aziendale può essere utile rispondere in maniera intelligente e sostenibile ad alcune sfide.
Trasformare la volatilità in visione, con una direzione chiara e condivisa per guidare le azioni.
Abitare l’Incertezza e ricercare la comprensione, grazie ad un ascolto attivo e diffuso per accogliere la diversità e trasformarla in ricchezza.
Vivere la complessità con supporto reciproco, perché sia chiaro che rispetto alla competizione individuale si sceglie la collaborazione e il gioco di squadra.
Muoversi nell’ambiguità con agilità, ricercando come prosperare invece di soccombere.
In sintesi, anche se ogni risposta deve essere contestualizzata e personalizzata, alcune indicazioni sono come fari nella notte, indispensabili per apprendere a fare veramente la differenza nel lavoro, attrarre persone capaci e affidabili e tenersi stretto, valorizzare, fidelizzare chi sa lavorare bene.
Tra il dire e il fare c’è sempre l’iniziare e il perseverare.
CONVEGNO D’AUTUNNO 2024
Come ogni anno, il 3 e 4 dicembre torna il Convegno d’Autunno di Professione Acqua, l’unico appuntamento italiano riservato ai soli Professionisti della piscina.
L’evento di Professione Acqua torna per la seconda volta al Sud, per la precisione a Paestum (SA), località alle porte del Cilento famosa per i sui templi greci splendidamente conservati. Come nelle precedenti edizioni, il Convegno d’autunno si terrà all’interno di un hotel bello e confortevole, il Mec Paestum, un 5 stelle di design che ospiterà l’evento e in cui pernotteranno i congressisti che per primi hanno prenotato il loro posto.
Il format è quello tradizionale: due giorni, due sale congressi, una grande area espositiva con 40 espositori, aree demo di prodotto, coffee point gratis per tutti i presenti, ristorante dedicato, convenzione alberghiera per espositori e partecipanti, una formula di palese successo visto che dal 2014 vede aumentare i partecipanti di edizione in edizione.
Due le forme di partecipazione: Congressista, a cui è chiesto il pagamento di una piccola quota di partecipazione che dà diritto anche al pranzo al ristorante dell’hotel e che permette l’accesso a tutte le aree del Convegno e Visitatore gratuito che accede solo all’area expo e alla sala workshop. A prescindere dalla forma di partecipazione, è necessario iscriversi preventivamente sul sito professioneacqua.it. Le iscrizioni termineranno il 25 novembre o anche prima se dovessero esaurirsi i posti disponibili. Cuore del Convegno d’Autunno è, per l’appunto, la parte congressuale. Due sale Convegno, una principale, a pagamento, in cui Relatori di sicura competenza selezionati da Professione
Acqua trattano di temi sensibili per chi ha nella piscina il proprio core-business. A questa prima sala si affianca la sala workshop, ad accesso gratuito, in cui gli espositori realizzano i loro interventi in assoluta autonomia.
Quest’anno, nella Sala principale si parlerà dell’ultima versione della norma UNI 10637, della patente a punti per i cantieri, di diritti dei consumatori, di prodotti sicuri, di fontane e giochi d’acqua, di ristrutturazione delle piscine, di come e quando rilasciare le dichiarazioni di conformità, dei test obbligatori da realizzare prima di consegnare una piscina, di sostanze alternative al cloro per il trattamento dell’acqua di piscina (anche se si scoprirà che poi non è proprio così…), di come non farsi sfuggire collaboratori validi e di… finestre rotte! Nella sala workshop si parlerà di elettrolisi del sale, di pulitori per piscina, di domotica, di chimica dell’acqua, di illuminazione in piscina, di trattamento dell’aria in piscina, di impermeabilizzazione e di spray park. Sempre in sala workshop sarà possibile saperne di più su Acquanet Associazione Piscine, sul suo percorso di qualificazione dei costruttori di piscine Master Pool Building e sui servizi di Professione Acqua dedicati a costruttori di piscine. In entrambe le giornate sarà anche possibile assistere (e partecipare) a demo pratiche di saldature del telo per piscina e incollaggi a freddo delle tubazioni. Tutte attività per veri Professionisti. Altrettanto elevata la qualità dei prodotti presentati dagli espositori che sanno di trovare una platea di alto livello, a differenza di altre manifestazioni a cui accedono anche visitatori esterni al settore piscina. Insomma, il 3 e 4 dicembre a Paestum si parlerà solo e soltanto di piscine ed a farlo saranno solo persone competenti, un’occasione imperdibile per tutti i veri Professionisti del settore.
Chi verrà scoprirà che le due giornate saranno tutto tranne che noiose. Il fatto che 4 aree lavorino in contemporanea (sala convegno, sala workshop, aree demo e expo) permette ad ogni partecipante di spostarsi di zona in zona per seguire le attività che ritiene di maggior interesse. Il coffee point e la circostante area leisure offrono spazi e comode poltrone per momenti di relax e di chiacchiere con colleghi provenienti da ogni regione d’Italia. Al piano superiore, l’ampia hall del Mec Paestum Hotel ospiterà una piccola mostra pittorica promossa da Acquanet
ELENCO ESPOSITORI
ACQUANET la più grande Associazione italiana di costruttori di piscine
ATI DI MARIANI
ASPER STUDIO
BARCHEMICALS
BASECRETE
CHEMARTIS
produttore di docce inox per esterni e docce solari
da 30 anni distributore esclusivo per l'Italia di Reviglass, azienda spagnola leader nella produzione di mosaico di vetro 100% spagnolo
biocidi, PMC, prodotti chimici e Tecnologie di dosaggio e controllo per il Trattamento Acqua
miscela brevettata di polimeri e cementi speciali che garantisce una impermeabilizzazione waterproof quando è necessaria una barriera solida e duratura
distributore nazionale di prodotti chimici per il trattamento dell’acqua di piscine e SPA. Prodotti di qualità, assistenza tecnica, formazione e strumenti per l’analisi dell’acqua
ITALIAN POOL prodotti e soluzioni per piscine
LAPI CHIMICI
LED ITALY
LEISTER ITALIA
LOVIBOND TINTOMETER
azienda specializzata nella progettazione, produzione e fornitura di soluzioni chimiche avanzate per il trattamento delle acque, dal 1951
leader nella produzione di sistemi a led lineari, flessibili e rigidi, per l’illuminazione in vari contesti, tra cui piscine, fontane e wellness
filiale italiana dell’azienda svizzera LEISTER e distributore per l’Italia delle saldatrici manuali ed automatiche per materiali termoplastici
strumenti professionali per la misurazione delle caratteristiche chimico-fisiche delle acqua di piscina
MAPEI adesivi, sigillanti e prodotti chimici per edilizia e piscina
MARETTO PISCINE piscine fuoriterra dal design innovativo e qualità senza compromessi con possibilità di personalizzazione completa
CONTROLCHEMI
da oltre 40 anni accanto al cliente nella gestione della piscina con fornitura di prodotti chimici e sistemi di dosaggio, assistenza tecnica, formazione tecnico-normativa e analisi di laboratorio
CPA specializzati da oltre 30 anni nella distribuzione e realizzazione di componenti per piscine con l’obiettivo di offrire soluzioni innovative e di alta qualità, che migliorino l’esperienza dei clienti garantendo al contempo rispetto per l’ambiente, comfort e sicurezza
DONCHAMP costruzioni professionali in acrilico
ELBTAL PLASTICS lo specialista dei rivestimenti per piscina
EMEC pompe dosatrici e sistemi di controllo e disinfezione
EPS GROUP strutture modulari autoportanti in EPS
FITT gruppo multinazionale che sviluppa e produce soluzioni complete di tubi rigidi e flessibili, raccordi e accessori per il ricircolo dell’acqua e la pulizia di piscine e vasche idromassaggio
FLUIDRA gruppo multinazionale specializzato nella realizzazione di componenti e soluzioni per piscine residenziali, pubbliche, fontane e wellness
FORUM PISCINE 16th International Pool & Spa Expo and Congress
GLONG e BLULOGICA produttori di elettropompe professionali per piscine, idromassaggio e domotica per locali tecnici
GRIFFON specialista del settore incollaggio, assemblaggio, costruzione, sigillatura, saldatura, lubrificazione
HAOGENPLAST produttore di liner vinilici e membrane armate in pvc di alta qualità per piscine
HIDEW DEHUMIDIFIERS
produttore affermato e dinamico di deumidificatori per sistemi di riscaldamento/ raffrescamento radiante, piscine, processi industriali e ventilazione meccanica controllata per applicazioni di comfort
INSIDE WATER distribuzione professionale di prodotti per piscine
MASTER POOL BUILDING il percorso di qualificazione certificata per costruttori di piscine
MTF PROJECT SOLUTIONS specialisti di pavimentazioni e rivestimenti legati al mondo piscine con materiali unici nel settore. Trattiamo bordi piscina antiscivolo e pezzi speciali, gres spessore 2 e 3 cm e mosaico esclusivo con punto colla
NEWPOOL una nuova e dinamica realtà nella distribuzione dei componenti per piscina
POLIMPIANTI dal 1975 produce su proprio progetto coperture e sistemi di avvolgimento per piscine residenziali e pubbliche. Distributore ufficiale e centro assistenza dei pulitori Dolphin by Maytronics
POOLLOCK ITALIA coperture per piscine
POOL’S produttore e distributore di componenti e accessori per piscine
PROCOP POOLSIDER produttore di pannelli in acciaio per piscine
PROLEADER® piscine innovative per tutti
PROMINENT sistemi di dosaggio sostanze chimiche e trattamento acque
SCHILLACI COPERTURE 20 anni di esperienza nella realizzazione di coperture per piscine
SCP ITALY specialista nella distribuzione di prodotti per piscine e di vasche SPA. Proprietaria del marchio Busatta Piscine
S.I.T.A impianti a raggi UVC per piscine pubbliche e private
SOPREMA membrane in PVC per piscine dal design innovativo
STEIEL ELETTRONICA strumenti di analisi e sistemi di dosaggio per il trattamento acque
TASCO tubi, raccordi e valvole per il trasporto dei fluidi
TECLUMEN
sistemi di illuminazione professionale per piscine, fontane, ambienti interni e esterni, uffici, aree produttive, teatri, studi televisivi e service
WATERLINE soluzioni tecnologiche, componenti e accessori per piscina
Associazione Piscine, perchè anche chi si occupa di piscine per lavoro ha altre virtù. I Congressisti potranno pranzare seduti nel ristorante dell’hotel senza pagare nessun extra e, chi vorrà uscire per fumare una sigaretta o fare una passeggiata, potrà raggiungere il mare in pochi passi.
Come negli anni precedenti, il Convegno d’Autunno sarà anche occasione di incontro per gli Associati ad Acquanet. Il 2 dicembre, giorno precedente l’evento, Acquanet ha organizzato una visita guidata al parco archeologico ed al museo che conservano, tra le altre cose, la piscina ellenistica, una delle prime piscine private della storia posizionata all’interno di una casa patrizia e il dipinto del tuffatore (quando si parla di casualità!), a cui seguirà la tradizionale cena associativa.
Gli organizzatori hanno attivato convenzioni alberghiere per tutti coloro che verranno al Convegno d’Autunno con due hotel 4 stelle non lontani dal Mec. Una navetta, offerta da Maretto Piscine, uno dei tre Platinum sponsor dell’evento, garantirà i collegamenti nelle due giornate di evento tra gli hotel e con la stazione ferroviaria di Paestum. Italian Pool, altro Platinum sponsor, offrirà invece un simpatico ed utile cadeau a tutti i Congressisti.
Per saperne di più inquadra il QR code:
ELENCO RELATORI
VALTER RAPIZZI: Tecnico Progettista, Esperto in trattamento dell’acqua, Membro Esperto UNI e CEN, Vice Presidente di Acquanet Associazione Piscine
SONIA PECCHIOLI: Progettista di giochi d’acqua e fontane
SIMONE RASIA: Perito, Tecnico Progettista di Professione Acqua
ROSSANA PROLA: Consulente nel settore piscine, titolare di Professione Acqua, Membro Esperto UNI-CEN-ISO, Presidente di Acquanet Associazione Piscine
PIETRO BORDONALI: Chimico, esperto nel trattamento dell’acqua di piscina
PAOLO FERRARIO: Responsabile del rapporto con i clienti di Professione Acqua, Membro Esperto CEN-ISO
GIORGIO CARAMORI: Avvocato esperto di Diritto Commerciale e contenzioso civile e commerciale, Membro Esperto
FRANCESCO BETTI: Esperto di salute e sicurezza sul lavoro
ENRICA BRACHI: Senior Trainer e Consulente Innovation Management
SPONSOR PLATINUM
SPONSOR GOLD
PROGRAMMA 3 DICEMBRE
Orario Sala convegno Solo per congressisti paganti
10.00 – 10.30 La nuova UNI 10637
10.30 – 11.00
Valter Rapizzi
Sala workshop Accesso libero
Demo Esterne Accesso libero
11.30 – 12.00
11.00 – 11.30 Come attrarre e mantenere validi collaboratori in azienda
Enrica Brachi
12.00 – 12.30 La teoria delle finestre rotte
Valerio Tagliacarne
12.30 – 13.00
13.00 – 14.30
14.30 – 15.00
15.00 – 15.30 I diritti del consumatore
15.30 – 16.00
Giorgio Caramori
16.00 – 16.30 La nuova patente a crediti per la sicurezza in cantiere
Francesco Betti
16.30 – 17.00
17.00 – 17.30 Il Regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti (2023)
17.30 – 18.00
20.30
Giorgio Caramori
PROGRAMMA 4 DICEMBRE
10.30 – 11.00
10.00 – 10.30 La magia dell’acqua, fontane e giochi d’acqua per ogni piscina. Progettazione, installazione e gestione
Sonia Pecchioli
Un partner affidabile per progettare e costruire a norma
A cura di Professione Acqua
La gestione dell'elettrolisi a bassa salinità con il cloro libero
A cura di Newpool
Nuova gamma robot cordless “Tracker” by Maytronics –guida alla scelta e gestione green
A cura di SCP
Le Soluzioni Tecnologiche di Waterpool per il Controllo dei Livelli in Piscina e per il Controlavaggio dei Filtri
A cura di Waterline
PAUSA RELAZIONI
Macchie in piscina e analisi
A cura di Chemartis
L’evoluzione tecnologica dei robot pool cleaner by maytronics
A cura di Polimpianti
Spray Park: tra sostenibilità e innovazione. La trasformazione di aree outdoor in spazi dal carattere naturale e distintivo
A cura di Fluidra
Innovazioni per la Gestione della Piscina. Un locale tecnico innovativo, efficiente e sostenibile
A cura di Glong
Illuminazione lineare in piscina: la vera tecnologia innovativa
A cura di Led Italy
Acquanet, l’Associazione vicina ai costruttori di piscine –vieni a conoscerci
A cura di Acquanet Associazione Piscine
Cena Acquanet Young: solo per Professionisti under 40 Evento Acquanet Associazione Piscine
Master Pool Building, la qualificazione dei costruttori di piscine certificata Acquanet
A cura di Acquanet Associazione Piscine
Fluidra, verso la sostenibilità, presenta la nuova tecnologia brevettata per l’elettrolisi: durata, sicurezza e controllo da remoto
A cura di Fluidra
Nell’area expo, durante tutta la giornata, DEMO DI PRODOTTO a cura di: Haogenplast e Leister, Glong e Blulogica, Griffon, MTF, Maretto Piscine, Soprema e Proleader®
11.30 – 12.00
11.00 – 11.30 La prova in pressione delle tubazioni e la prova colore in piscina
Simone Rasia
La luce in acqua
A cura di Teclumen
Il trattamento dell’aria nelle piscine coperte: quando deumidificare non basta più
A cura di Hidew
Efficienza e manutenzione: Ridurre problemi e tempi nella gestione della piscina
A cura di Lapi Chimici
12.30 – 13.00
12.00 – 12.30 La dichiarazione di conformità: quando è obbligatoria e come si compila
Paolo Ferrario
13.00 – 13.30
L’importanza dell’automazione per il trattamento dell’acqua in piscina
A cura di Emec
PAUSA RELAZIONI
Nell’area expo, durante tutta la giornata, DEMO DI PRODOTTO a cura di: Haogenplast e Leister, Glong e Blulogica, Griffon, MTF, Maretto Piscine, Soprema e Proleader®
15.30 – 16.00
15.00 – 15.30 La ristrutturazione delle piscine
Rossana Prola
16.00 – 16.30 L’utilizzo dell’ossigeno in piscina
16.30 – 17.00
17.00
Pietro Bordonali
Piscine, spa e ambienti wellness: prodotti e sistemi innovativi per l’impermeabilizzazione e la posa di rivestimenti ceramici
A cura di Mapei
Saluti finali e arrivederci all’anno prossimo
“Salva Casa” e le novità applicabili alle piscine
Riccardo Pennati
Esperto di Urbanistica pennikov@yahoo.it
Entrato in vigore a fine luglio, il cosiddetto Decreto Salva Casa porta semplificazioni e maggiori margini di libertà di azione in ambito edile, ma le piscine rimangono ai margini e solo indirettamente coinvolte dal provvedimento.
Il cosiddetto decreto “Salva Casa” è stato tradotto in legge in piena estate, apportando diverse modifiche al Testo Unico dell’Edilizia (TUE DpR 380/2001), al fine di semplificare la normativa esistente e snellire gli iter burocratico/autorizzativi.
Nonostante gli obiettivi generali della legge fossero altri e orientati più al riordino delle pratiche e degli interventi sul tema residenziale, per il nostro settore ci si sarebbe potuti aspettare, anche sotto forma di emendamento, qualche misura o indicazione diretta per un più corretto inquadramento delle piscine in ambito urbanistico-edilizio. Purtroppo, tali aspettative sono state deluse. La legge interviene a livello indiretto per quanto concerne sia opere accessorie alla realizzazione di una piscina (coperture, pavimentazioni) sia per interventi su impianti esistenti per i quali è necessario un titolo autorizzativo (CILA-SCIA-Permesso di Costruire) ex novo o in sanatoria.
Edilizia libera
Partiamo dalle modifiche all’art. 6 del TUE, quello relativo alle opere in edilizia libera, dove sono state inserite le VEPA (VEtrate Panoramiche Amovibili). Queste devono avere funzione di protezione dagli eventi atmosferici e miglioramento delle prestazioni energetiche, purché la vetrata non si configuri come uno spazio stabilmente chiuso. Le VEPA si installano su logge-aggetti (balconi e terrazzi) e porticati. Questi ultimi non devono essere gravati da diritti di uso pubblico o essere su fronti esterni dell’edificio prospicienti aree pubbliche.
Come possibile applicazione nel nostro settore è ipotizzabile un intervento di protezione di una piccola piscina, ad esempio una vasca idromassaggio, posizionata su di un terrazzo o sotto il portico di una villa, al fine di poterne disporre anche nelle stagioni meno calde o tenerla riparata, sia durante la notte che dagli eventi atmosferici.
Oltre alle VEPA sono state inserite all’art.6 anche le opere per la protezione dal sole e dagli agenti atmosferici quali tende, tende da sole e da esterni, pergole, tende e pergole bioclimatiche. Le condizioni affinché possano essere ritenute opere in edilizia libera sono quelle che, oltre a non configurare uno spazio stabilmente chiuso come per le VEPA, queste non siano agganciate stabilmente agli immobili; l’applicazione pratica ad una piscina potrebbe essere quella di delimitare zone adibite a gazebo-spogliatoio.
Si ricorda che tali interventi sono sempre subordinati anche alle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali, alle norme di settore (es. antisismica) e a possibili vincoli paesaggistico ambientali che possono ridurre i margini di libertà previsti.
Documentazione amministrativa e stato legittimo
Se si intende realizzare una piscina o è necessario apportare modifiche ad una piscina esistente, e si rende quindi necessario un titolo abilitativo (CILA-SCIA-PdC), per avviare l’iter è necessario presentare documentazione che attesti la piena titolarità del bene e quindi all’agire. Questo aspetto è regolato dall’art.9 del TUE e le modifiche apportate dalla legge per dimostrare lo stato legittimo sono le seguenti:
• si potrà presentare anche l’ultimo titolo edilizio rilasciato o assentito (al momento sono escluse le CILA) a patto che i lavori oggetto del titolo abbiano interessato tutto l’immobile o che il Comune in quella sede abbia già verificato la legittimità dei titoli pregressi;
• avvenuta regolarizzazione varianti pre legge 10/1977 con pagamento della relativa sanzione;
• i titoli rilasciati a seguito dei procedimenti per l’accertamento di conformità in sanatoria (artt. 36 e 36 bis), sempre previo pagamento delle sanzioni;
• pagamento di sanzioni pecuniarie a seguito di annullamento del PdC;
• pagamento delle sanzioni previste per interventi di ristrutturazione edilizia in assenza o totale difformità del PdC e della SCIA.
Cambio di destinazione d’uso
Altre innovazioni apportate al TUE dal “Salva Casa” riguardano i cambi di destinazione d’uso. Queste novità intervengono, ad esempio, nel caso in cui si intenda trasformare un immobile come un capannone o il piano terra di uno stabile che prima ospitava un’attività commerciale, in una spa con piscina, o in un centro benessere o riabilitativo in acqua. E’ oggi possibile effettuare il cambio di destinazione d’uso anche in presenza di opere murarie, in tutte le aree del Comune ad eccezione di quelle rurali, sempre che lo strumento urbanistico locale non preveda per quella zona delle limitazioni o norme di dettaglio. I cambi di destinazione d’uso sono consentiti sia in senso orizzontale (all’interno della stessa categoria) che verticale (es. da commerciale a residenziale), anche in caso di prevalenza nella zona di una specifica categoria. Per quanto concerne il pagamento degli oneri, sono esentati dal reperimento degli standard in base al DM 1444/1968, così come al reperimento dei parcheggi come previsto dalla legge urbanistica nazionale 1150/1942, ma si è tenuti al versamento degli oneri di urbanizzazione secondaria. Per quanto concerne il titolo autorizzativo, in presenza o meno di opere, è sempre richiesta la SCIA a meno che gli strumenti urbanistici regionali o locali prevedano diversamente.
Tolleranze costruttive
Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024 è stata effettuate una riparametrazione delle tolleranze costruttive in funzione della superficie utile dell’immobile.
I limiti di scostamento dai parametri (altezze, distacchi, cubature, superfici coperte...) che non si configurano come violazione edilizia, variano in funzione della superficie dell’immobile e sono:
• superficie superiore a 500 mq: 2%;
• superficie tra i 300 e 500 mq: 3%;
• superficie tra i 100 e i 300 mq: 4%;
• superficie inferiore a 100 mq: 5% ;
• superficie inferiore a 60mq: 6%.
Rimane confermato il limite del 2% per gli interventi precedenti a tale data, valido per ogni superficie.
Interventi in difformità parziale o totale del titolo abilitativo
Una delle principali modifiche apportate al TUE è quella relativa agli interventi da realizzare in sanatoria per diverse tipologie di difformità. Potrebbe accadere di essere in procinto di costruire o ristrutturare una piscina su un immobile esistente, scoprendo che esistono irregolarità, o che a seguito di un controllo emergano opere difformi e vi è la necessita di sanare la posizione.
In casi di regolarizzazione di difformità edilizie con titoli rilasciati prima dell’entrata in vigore della Legge 10/1977 è necessario presentare una SCIA ed il pagamento di una sanzione.
Nei casi invece di parziale difformità di PdC o SCIA alternativa al PdC, assenza o difformità della SCIA o nel caso di variazioni essenziali, sarà sufficiente provare la conformità urbanistica al momento della presentazione della domanda e la conformità edilizia
ossia alla normativa tecnica vigente all’epoca della realizzazione dell’opera. Il responsabile dell’abuso o l’attuale proprietario possono richiedere al Comune il Permesso di Costruire in sanatoria o presentare la SCIA in sanatoria che dovranno essere accompagnate da una dichiarazione di un tecnico abilitato che attesti le necessarie conformità.
Il rilascio di PdC o SCIA in sanatoria è sempre subordinato al pagamento di una sanzione che varia se l’intervento realizzato presenti o meno la doppia conformità:
• Parziali difformità dal PdC o SCIA e variazioni essenziali: pagamento di un importo pari al doppio del contributo di costruzione o pari al contributo di costruzione, incrementato del 20%. Tale incremento non si applica nel caso di doppia conformità (intervento conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda);
• Assenza o difformità dalla SCIA: pagamento di un importo pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile, e comunque non inferiore a 1.032 euro e non superiore a 10.328 euro e in misura non inferiore a 516 euro e non superiore a 5.164 euro in caso di doppia conformità.
Tali procedure vengono inoltre applicate anche in caso di immobili vincolati.
Conclusioni
La nuova legge snellisce determinati iter procedurali e concede maggiori margini di libertà di azione in ambito edilizio, anche se si stanno riscontrando una serie di problematiche e contrasti con le diverse leggi regionali urbanistiche, le quali hanno parametri differenti rispetto alla legge appena approvata. Come sempre, si consiglia di fare affidamento sulle indicazioni che verranno rilasciate dai diversi Comuni in base all’intervento edilizio.
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SPECIALE PISCINE PRIVATE N.13
Gli impianti delle piscine private - UNI EN 16713-3
La Redazione info@professioneacqua.it
La norma UNI EN 16713-3 Piscine domestiche – Sistemi di trattamento acqua – Parte 3: trattamento acqua – Requisiti tratta degli aspetti relativi al trattamento chimico delle piscine private. Si tratta di una norma interessante, che prende in considerazione le modalità del trattamento chimico, definendone gli ambiti della sicurezza e del corretto dosaggio dei prodotti.
Si tratta di una norma diversa dalle altre, in quanto entra nel merito di attività ed azioni che sono di tipo prettamente gestionale. Essendo nel campo delle piscine domestiche, il testo appare interamente sotto forma di raccomandazione e non di obbligo. Non sono presenti, nella versione inglese, i verbi nella forma shall, termine che convenzionalmente indica un obbligo, ma solo nella forma should e may, che indicano un suggerimento.
È quindi una norma che assomiglia più ad un manuale di istruzioni che ad uno standard, ma probabilmente è il meglio che si potesse fare in questo ambito.
Nonostante ciò, le affermazioni riportate sono comunque utili per aiutare i costruttori di piscina a scrivere meglio i manuali di uso e manutenzione, perché alcuni principi importanti, a volte non graditi dai clienti, possono essere presentati come requisiti normativi.
Riferimenti normativi
È interessante valutare il paragrafo 2 della norma, che, come in tutte le norme, elenca i riferimenti normativi inerenti lo scopo. In questo paragrafo vengono elencate tutte le norme che riguardano i prodotti chimici usati in piscina, di seguito l’elenco:
EN 15031, Chemicals used for treatment of swimming pool water — Aluminium based coagulants
EN 15074, Chemicals used for treatment of swimming pool water — Ozone
EN 15797, Chemicals used for the treatment of swimming pool water — Iron based coagulants
EN 16380, Chemicals used for treatment of swimming pool water — Potassium peroxomonosulfate
EN 16400, Chemicals used for treatment of swimming pool water — Hydrogen peroxide
Alle norme citate, in vigore nel 2015, aggiungiamo la nuova norma UNI EN 17818 sulla produzione di cloro per elettrolisi.
Si ritiene importante riportare queste norme perché troppe volte i prodotti chimici vengono acquistati, anche per uso professionale, tenendo in considerazione solo il prezzo, senza verificare se vengono prodotti secondo standard di qualità codificati.
Parametro
Limpidezza dell’acqua
Colore dell’acqua
Torbidità in NFU/NTU
Concentrazione di nitrati oltre l’acqua di riempimento
Carbonio organico totale (TOC) in mg/l a
Potenziale redox
Caratteristiche dell’acqua di riempimento
Si precisa che l’acqua proveniente da acquedotto si ritiene adatta allo scopo e non necessita di verifica, mentre per l’acqua che deriva da altre fonti di approvvigionamento, non ulteriormente specificate, è necessario testare almeno i seguenti parametri, con i relativi limiti massimi: ferro: 0,1 mg/l; rame: 0,2 mg/l; manganese: 0,05 mg/l; polifosfati come fosforo: 0,001 mg/l; nitrati: 50 mg/l.
Se questi valori risultano eccessivi si raccomanda di trattare opportunamente l’acqua per ridurli. Per quanto riguarda i fosfati, che possono influire sulla crescita delle alghe, si suggerisce di ridurli utilizzando un opportuno ricircolo, aumentando la portata, con una adeguata filtrazione e flocculazione.
Requisiti chimici e fisici dell’acqua di vasca
In questo paragrafo si riporta una tabella dei requisiti dell’acqua. È evidente che non è possibile obbligare un privato a rispettarla, ma è molto utile per determinare i limiti della garanzia di apparecchiature ed importanti accessori quali ad esempio il rivestimento in pvc. Va però riportata in modo molto chiaro nel manuale d’uso e manutenzione della piscina
Cloro combinato in mg/l Max 0,5, preferibilmente intorno a 0,00
Quando si utilizzano disinfettanti diversi dal cloro devono essere considerati altri parametri appropriati
a) Quando si usano composti organici questo valore può essere più alto
b) Se i regolamenti nazionali ammettono un valore superiore a 100, deve essere attuato un trattamento (ad esempio la diluizione)
c) Soggetto anche ai flocculanti utilizzati (se utilizzati)
d) Quando il pH è maggiore di 7,5 il cloro libero si riduce del 50%
e) Acque di origine naturale possono introdurre colore
f) È esclusa la colorazione intenzionale
I requisiti relativi ai parametri microbiologici sono riportati nell’Allegato B della norma:
Batterio
Limite da considerare
Pseudomonas aeruginosa a (36 ± 1) °C in 100 ml Non presente
Escherichia coli a (36 ± 1) °C in 100 ml Non presente
Legionella speci a (36 ± 1) °C in 100 ml Non presente
Unità formanti colonie a (36 ± 1) °C in 1 ml Max 100
Flocculazione
Questo paragrafo descrive cos’è e a cosa serve la flocculazione, specificando che in una piscina ad uso domestico potrebbe non essere necessario aggiungere all’acqua queste sostanze. Le sostanze citate dalla norma sono:
a. coagulanti a base di alluminio, secondo EN 15031; b. coagulanti a base di ferro, secondo EN 15797.
Viene inserita una avvertenza sui flocculanti a base ferro, che potrebbero causare ruggine.
Possono essere utilizzate anche altre sostanze, a patto che rispondano ai requisiti relativi ad efficacia, reazioni ed effetti residui.
Disinfezione
Il paragrafo relativo alla disinfezione è, come è ovvio che sia, il più lungo e complesso. La parte introduttiva spiega lo scopo dell’utilizzo di un disinfettante in piscina, che dovrebbe possedere i seguenti requisiti:
• Sicuro, semplice ed economico da utilizzare;
• Reagire rapidamente;
• Possedere una azione residua;
• Facile e veloce da misurare.
Per questa ragione, indica la norma, i migliori disinfettanti da usare in piscina sono il cloro (in forma liquida, solida o gassosa, o prodotto in situ tramite elettrolisi) ed il bromo
Si conclude con la raccomandazione, che non è un obbligo normativo, di utilizzare apparecchiature automatiche per la rilevazione ed il dosaggio.
Le sostanze indicate come disinfettanti primari, sono:
a. Cloro gas/acido ipocloroso/ipoclorito, prodotti in situ tramite elettrolisi come da EN 16401;
b. Soluzione di sodio ipoclorito, come specificato in EN 15077, contenente 150 kg/t di cloro e circa 12 g/l di idrossido di sodio, con pH di circa 11. Durante lo stoccaggio, la concentrazione di cloro diminuisce di circa 1 g/l al giorno a 20 °C;
c. Ipoclorito di calcio, come specificato in EN 15796, in granuli, pastiglie o pellet, contenente non meno del 65% (m/m) di Ca(OCl)2 e meno del 16% di acqua;
d. Dicloro e Tricloro isocianurati come specificato in EN 15032, EN 15072 e EN 15073;
e. 1- Bromo-3 cloro-5.5-dimetilidantoina (BCDMH) in forma di pastiglie, particolarmente raccomandato per spa o acqua con alta temperatura:
f. Acido ipobromoso: in acqua contenenti bromo in una reazione con cloro o ozono, l’acido ipobromoso si è dimostrato un efficace disinfettante.
Le sostanze indicate come metodi di disinfezione alternativi sono:
a. Ozono (azione residua molto bassa), come specificato in EN 15074;
b. UV (nessun effetto residuo);
c. Perossido di idrogeno (reazione lenta), come specificato in EN 16400;
d. Potassio monopersolfato (reazione lenta) come specificato in EN 16380;
e. PHMB (poly hexa methylene biguanide) usata solamente in associazione con perossido di idrogeno e alghicidi (incompatibile con alcuni componenti).
Ozono ed UV richiedono di essere usati in combinazione con disinfettanti ad azione residua. Il paragrafo precisa che nessuno di questi disinfettanti è in grado di soddisfare tutti i requisiti di efficacia, velocità di reazione, effetto residuo, velocità e facilità di analisi contemporaneamente.
Correzione del pH
Dopo una descrizione del perché la correzione del pH dell’acqua sia l’azione più importante da effettuare, vengono elencate le sostanze che possono essere (may be) utilizzate:
a. Carbonato di sodio (vedi EN 15362), bicarbonato di sodio (vedi EN 15075) o idrossido di sodio (vedi EN 15076) se il valore di pH è troppo basso;
b. Anidride carbonica (vedi EN 15513), acido cloridrico (vedi EN 15514), acido solforico (vedi EN 15078) o sodio bisolfato (vedi EN 16038) se il valore di pH è troppo alto
Bilanciamento dell’acqua e diluizione
Il paragrafo conclude sottolineando l’importanza di un corretto bilanciamento dell’acqua tra pH, alcalinità, temperatura e sali disciolti, raccomandando di utilizzare anche la diluizione per mantenere corretti i vari parametri.
Pulizia
L’ultima parte della norma è riservata alla pulizia della piscina. Si raccomanda di avvertire sempre il proprietario della piscina della necessità di effettuare interventi regolari di pulizia della piscina, nel corso del tempo, anche se la piscina è dotata di sistemi automatici di trattamento dell’acqua. Per pulizia si intende la periodica spazzolatura di fondo e pareti, l’aspirazione ed il lavaggio con detergenti/disinfettanti
Quando necessario, si dovrà sostituire tutta l’acqua del bacino
Il paragrafo raccomanda una accurata pulizia della vasca e, se presenti, del canale di sfioro e della vasca di compenso, che va pulita regolarmente e deve essere svuotabile completamente all’occorrenza. Allo stesso modo, vanno mantenuti puliti il bordo vasca e i componenti interni alle vasche (skimmers e bocchette).
Gli obblighi di garanzia del costruttore di una piscina
Giorgio Caramori
Avvocato - Aree di competenza: Diritto Civile e Diritto Commerciale, Contrattualistica nazionale ed internazionale, Contenzioso civile e commerciale
g.caramori@clex.it
Il tema della disciplina degli obblighi di garanzia nel settore della fornitura e installazione di piscine è piuttosto articolato in considerazione di vari aspetti, tra cui l’individuazione della fattispecie contrattuale applicabile, la qualificazione dei soggetti del contratto, i termini di durata e di richiesta di attivazione, i contenuti dell’obbligo di garanzia, le garanzie di legge, la regolamentazione contrattuale delle garanzie.
La tipologia contrattuale
Il tema principale è quello della esatta qualificazione della tipologia contrattuale, al fine di determinare quale sia la disciplina legale cui fare riferimento.
L’attività di realizzazione di una piscina, sia costruita in opera che composta da elementi prefabbricati di materiali diversi, si configura normalmente come appalto e il fornitore/fabbricante della piscina si qualifica come appaltatore. Si intendeno per attività di costruzione gli interventi di carattere edile come scavi, realizzazione di vasche in cemento o prefabbricate, impiantistica di servizio e altro, compresa la fornitura dei componenti come, ad esempio, i sistemi di filtrazione, depurazione, il rivestimento in pvc con la relativa installazione.
In altri casi invece l’attività può configurarsi come contratto misto di fornitura e posa. Si pensi, ad esempio, all’at-
tività del fornitore di una piscina fuori terra, dove manca del tutto una fase di costruzione nel senso comune del termine, ma vi può essere una fase di installazione, con una attività di valore molto contenuto o inferiore rispetto al valore del bene venduto. Un esempio è l’intervento della fornitura e posa del solo impianto di trattamento dell’acqua e/o del rivestimento.
Per definire queste due diverse situazioni, occorre fare una distinzione: l’appalto è il contratto con il quale l’appaltatore si obbliga nei confronti del committente a compire un’opera (la piscina, appunto, come costruzione anche se con elementi prefabbricati), a fronte di un corrispettivo in denaro, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio; il contratto di fornitura e posa è atipico, cioè non specificatamente regolato dalla legge, ed è quello con il quale si provvede sia alla fornitura o cessione della proprietà di un bene (fornitura), sia alla prestazione di manodopera, cioè l’installazione (posa).
La differenza tra le due fattispecie è determinata da una parte dalla volontà dei contraenti, dall’altra dal rapporto tra il valore dei beni forniti ed il valore della prestazione d’opera: inoltre, mentre al contratto di appalto si applica la disciplina prevista dalla legge, al contratto di fornitura e posa in opera si applica la disciplina del contratto di compravendita se il valore dei beni forniti è superiore rispetto all’entità e al valore dell’attività, mentre si applicherà la regolamentazione in materia di appalto se il valore della manodopera e dell’attività di realizzazione o anche solo di posa della piscina sia superiore rispetto al valore dei componenti. Il contratto di fornitura e posa non è disciplinato di per sé, ma si applica il contratto di appalto o quello di vendita, a seconda del valore della manodopera rispetto al valore del bene.
Questi criteri si applicano indipendentemente dalla denominazione che le parti possono aver dato al contratto, perché il criterio prevalente è dettato dalla verifica di fatti oggettivi desumibili dal contratto o dalla relativa documentazione esecutiva, nonché dalla volontà espressa dalle parti nelle singole clausole contrattuali.
Si può ritenere che, nel caso di una piscina che non richieda alcun lavoro edile, o nel caso di una installazione di modesto valore economico come ad esempio le piscine prefabbricate, gonfiabili, o con strutture semplici, senza lavori di edilizia, potremo considerare applicabile la disciplina della fornitura e posa, e fare riferimento alla regolamentazione della compravendita, in particolare per la garanzia; nel caso, invece, molto più frequente e direi preponderante, di costruzione di una piscina, anche se con elementi prefabbricati, la disciplina sarà quella dell’appalto.
La garanzia
In materia di appalto, la garanzia si sostanzia nell’obbligo del fabbricante/fornitore di eliminare, a propria cura e spese, i vizi e le difformità dell’opera, considerandosi come vizi i difetti dell’opera realizzata in modo non conforme alle regole tecniche o regole dell’arte alle quali l’appaltatore deve attenersi, e come difformità le differenze riscontrabili tra l’opera commissionata, le sue caratteristiche e le specifiche tecniche, e quella effettivamente eseguita.
In questo senso, dunque, il contenuto dell’obbligo di garanzia si sostanzia in rifacimenti, riparazioni o sostituzione delle parti dell’opera non realizzate a regola d’arte o in difformità con le specifiche e caratteristiche del manufatto definite nel contratto.
Da ricordare che, in alternativa alla attivazione della garanzia, il committente può chiedere la riduzione del prezzo, e, in entrambi i casi, il risarcimento del danno; inoltre, se i vizi e le difformità sono tali da rendere l’opera totalmente inidonea all’uso il committente può chiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno. E’ questa una ipotesi alquanto remota, atteso che la risoluzione comporterebbe la restituzione della piscina.
I termini di decorrenza
Restando al tema della garanzia, oltre ai contenuti della stessa occorre evidenziare quali siano i termini per il suo esercizio. materia di appalto, il committente deve denunciare i vizi e/o le difformità entro il termine di sessanta giorni dalla loro scoperta, a pena di decadenza, salvo che l’appaltatore ne abbia spontaneamente riconosciuto l’esistenza in qualunque modo, cioè in verbali di collaudo, piuttosto che in comunicazioni orali o scritte fatte al committente, o si sia attivato spontanea mente per porre rimedio ai difetti, o li abbia tenuti volutamente nascosti al committente: in questi casi avviene il riconoscimen to dei difetti e la denuncia diviene superflua. vendita, il termine è invece di otto giorni dalla scoperta
La garanzia decennale
Quella dell’eliminazione di vizi e difformità non è l’unica ga ranzia dovuta dall’appaltatore/fabbricante di una piscina: nel caso di piscine costruite in opera, o comunque stabilmente unite o incorporate al suolo a titolo non transitorio, e, quindi, costituenti un bene immobile, si applica l’ulteriore per rovina o difetti di cose immobili
è responsabile nei confronti del committente se la piscina, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, rovina in tutto o in parte, ovvero presenta evidente pericolo di rovina o gravi difetti; la garanzia è efficace per dieci anni ed opera a condizione che la denuncia dei vizi sia fatta un anno dalla scoperta
Le possibili deroghe alla garanzia
E’ possibile escludere convenzionalmente l’obbligo di garanzia? In materia di appalto, le disposizioni relative alla garan zia possono essere derogate, possono cioè essere oggetto
di diversi accordi tra le parti quanto, ad esempio, ai termini di denuncia dei vizi, al contenuto, alla ripartizione di talune spese, alla limitazione degli obblighi per l’appaltatore. E’ necessario che questi accordi siano validi e dimostrabili, per cui si suggerisce la redazione di un contratto adeguatamente predisposto, da far sottoscrivere al committente.
Situazione diversa dall’appalto si verifica quando l’oggetto del contratto è la fornitura e posa di una piscina prefabbricata e solo da installare con un livello di impegno economico inferiore al valore del bene, oppure la semplice fornitura di componenti e/o accessori per la struttura della piscina o per la sua manutenzione: ad esempio, una scaletta, prodotti per la sanificazione dell’acqua, attrezzi robotizzati per la pulizia. In questi casi operano le disposizioni di legge in materia di compravendita, per cui il venditore è tenuto a garantire che il bene venduto sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore. Il contenuto della garanzia consiste o nella risoluzione del contratto o nella riduzione del prezzo, ma per accordo tra le parti possono essere previste condizioni diverse, quali la eliminazione dei difetti o la sostituzione: la garanzia, in questi casi, può essere gestita contrattualmente, salvo il caso in cui l’acquirente sia un consumatore, nel qual caso la limitazione o l’esclusione degli obblighi di garanzia – come vedremo – trova il suo limite nella normativa speciale a tutela del consumatore.
Il Codice del Consumo
In materia di appalto come in materia di vendita possono trovare applicazione le disposizioni specifiche a protezione del consumatore, come previste dal Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005 e ss.mm.) che ha condensato e riunito le varie normative nazionali e di derivazione comunitaria in materia di tutela dei consumatori. A tale proposito occorre chiarire alcuni concetti: la norma ora citata definisce le figure, e i requisiti soggettivi affinché la specifica normativa possa applicarsi, individuando come professionista la persona fisica o giuridica che agisce nell'esercizio della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario; definisce come produttore il fabbricante del bene o il fornitore del servizio; definisce come consumatore la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, mentre definisce come prodotto qualsiasi prodotto destinato al consumatore, anche nel quadro di una prestazione di servizi, o suscettibile, in condizioni ragionevolmente prevedibili, di essere utilizzato dal consumatore, anche se non a lui destinato, fornito o reso disponibile a titolo oneroso o gratuito nell'ambito di un'attività commerciale, indipendentemente dal fatto che sia nuovo, usato o rimesso a nuovo, precisandosi che “Il difetto di conformità che deriva dall’imperfetta installazione del bene di consumo è equiparato al difetto di conformità del bene quando l’installazione fa parte del contratto di vendita del bene ed è stata effettuata dal ven-
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ditore o sotto la sua responsabilità”. Tale disposizione si applica anche nel caso in cui il prodotto, concepito per essere istallato dal consumatore, sia istallato dal consumatore in modo non corretto a causa di una carenza delle istruzioni di installazione (Corte di Giustizia dell’Unione Europea, sentenza 07/9/2017). Volendo chiarire il quadro generale, anche con riferimento alla tutela del consumatore, vanno quindi distinti due casi.
Nel caso di vendita e installazione fatta dal professionista, produttore o venditore e installatore della piscina a un consumatore professionale, ad esempio una struttura alberghiera o ricettiva, un ente pubblico, un centro natatorio, un parco acquatico o simili, la garanzia è regolata dalle norme del codice civile, come sopra individuate. Viene stabilito un termine di garanzia minimo di dodici mesi, salva la garanzia decennale in caso di gravi difetti o rovina dell’opera, ferme restando le disposizioni in materia di appalto con la possibilità di derogare alla normativa sulla garanzia, prevedendo ad esempio limitazioni a favore del fornitore, oneri a carico dell’acquirente, tempi di attuazione degli interventi tecnici.
Nei contratti che hanno come cliente/acquirente/committente un consumatore, come sopra definito, si devono applicare termini di garanzia maggiori, e cioè un minimo di ventiquattro mesi, con limiti molto precisi alla possibilità di escludere o ridurre contrattualmente la responsabilità del fornitore attraverso le cosiddette clausole vessatorie, e con contenuti specifici in relazione agli obblighi del fornitore, come nel caso in cui il
contratto debba qualificarsi come vendita, che si sostanziano, in estrema sintesi, nel diritto di pretendere la riparazione o la sostituzione del bene.
Ulteriori obblighi di garanzia
Oltre a queste garanzie che diremo di natura contrattuale, il costruttore di piscine ha ulteriori obblighi di garanzia, con specifico riferimento alla sicurezza del proprio prodotto: alla attività di fabbricazione delle piscine si applica infatti la normativa sulla sicurezza generale dei prodotti, di cui al Regolamento (UE) 2023/988, che ha lo scopo di imporre ai fabbricanti di immettere sul mercato solo prodotti sicuri. I prodotti definiti sicuri sono quelli che in condizioni normali o ragionevolmente prevedibili di uso, compresa la durata effettiva dell’uso, non presentano alcun rischio o solo rischi minimi compatibili con l’uso del prodotto, considerati accettabili e coerenti con un elevato livello di protezione della salute e della sicurezza dei consumatori.
Come si vede, la materia rimane comunque delicata e piuttosto complessa, per cui è opportuno che i contratti per la realizzazione di piscine, piuttosto che per la semplice vendita di piscine fuori terra, con o senza la relativa installazione, piuttosto che la vendita di componenti, sia disciplinata contrattualmente, avendo riguardo sia al contenuto effettivo del rapporto, che alla condizione soggettiva del cliente/contraente.
La patente a crediti nei cantieri: la nuova era della sicurezza nel settore delle costruzioni
Francesco Betti bettifra@gmail.com
Il settore delle costruzioni in Italia, che comprende anche le circa 2.500 imprese attive nel settore piscina, è storicamente tra i più esposti a rischi di infortuni sul lavoro. Le statistiche mostrano un elevato tasso di infortuni gravi e, purtroppo, spesso mortali. Nel 2023, secondo i dati dell’INAIL, in Italia si sono verificati 1041 infortuni mortali, di cui 150 solo nel settore delle costruzioni, segnando un aumento del 4,9% rispetto al 2022. Inoltre, sono stati denunciati 585.356 infortuni complessivi, di cui circa 40.000 nel settore delle costruzioni.
Finalità della patente a crediti e quadro normativo di riferimento
La patente a crediti nasce con l’obiettivo di contrastare il lavoro sommerso e migliorare la vigilanza sulla sicurezza nei cantieri. Questa misura, che mira a ridurre il numero di infortuni e a salvare potenzialmente vite umane, è stata pensata per rafforzare l’attività ispettiva dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e delle ASL. L'introduzione di questo sistema rappresenta una risposta alla crescente esigenza di maggiori controlli, soprattutto in quei settori dove la sicurezza sul lavoro viene spesso trascurata, con conseguenze a volte tragiche. Il Decreto Legge 19/2024, successivamente convertito nella Legge 56/2024, ha riscritto l’articolo 27 del Decreto Legislativo 81/08, aggiornando il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi e introducendo l’attuale patente a crediti.
A seguire, il Decreto Ministeriale n.132 del 18 settembre 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 settembre 2024, ha stabilito
il regolamento che disciplina le modalità di presentazione della domanda e il conseguimento della patente a crediti.
In ultimo, la Circolare n.4 emessa dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro il 23 settembre 2024, ha fornito ulteriori chiarimenti riguardo ai diversi profili applicativi per il rilascio e la gestione della patente a crediti, delineando i vari aspetti operativi del sistema.
Soggetti interessati al possesso della patente a crediti
A partire dal 1° ottobre 2024, secondo l’articolo 27 del Decreto Legislativo n. 81/2008, sono obbligati a ottenere la patente a crediti le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili, come definiti dall'articolo 89, comma 1, lettera a), dello stesso decreto. Sono esclusi da tale obbligo coloro che svolgono esclusivamente forniture o prestazioni di natura intellettuale, come ingegneri, architetti o geometri.
I soggetti obbligati sono pertanto:
• Imprese, anche non necessariamente edili, purché operanti in cantieri temporanei o mobili.
• Lavoratori autonomi, inclusi coloro che operano come imprese individuali senza dipendenti.
Le imprese e i lavoratori autonomi stabiliti in uno Stato estero, che sia membro dell'Unione Europea o extra-UE, devono essere in possesso di un documento equivalente rilasciato dalle autorità competenti del loro paese di origine. In mancanza di tale documento, è richiesto che ottengano la patente a crediti secondo le modalità previste per le imprese e i lavoratori autonomi italiani.
Sono esclusi dall’obbligo della patente a crediti:
• Coloro che forniscono esclusivamente materiali.
• Chi svolge prestazioni di natura intellettuale (ingegneri, architetti, geometri).
• Le imprese in possesso di un’attestazione di qualificazione SOA, con classifica pari o superiore a III
Requisiti per il rilascio della patente
Il rilascio della patente a crediti è subordinato al rispetto di sei requisiti fondamentali, che hanno l'obiettivo di garantire che l'impresa o il lavoratore autonomo operi in regola con le normative vigenti in materia di salute e sicurezza, e che il richiedente deve possedere al momento di presentazione della domanda:
a. iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA);
b. adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi previsti dal D.lgs. n. 81/2008;
c. possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità (DURC);
d. possesso del documento di valutazione dei rischi (DVR), nei casi previsti dalla normativa vigente;
e. possesso della certificazione di regolarità fiscale (DURF), di cui all'art. 17-bis, commi 5 e 6, del D.lgs. n. 241/1997, nei casi previsti dalla normativa vigente;
f. avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), nei casi previsti dalla normativa vigente.
Il possesso dei requisiti è attestato mediante autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà ai sensi del DPR n. 445/2000.
La patente è revocata nelle ipotesi in cui sia accertata in via definitiva, in sede di controllo successivo al rilascio, la non veridicità di una o più dichiarazioni già rese sulla presenza dei requisiti. Decorsi dodici mesi dalla revoca, l’impresa o il lavoratore autonomo può richiedere il rilascio di una nuova patente. Occorre segnalare, per completezza, che rendere una mendace dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, configura un reato di falso ideologico ex art. 483 Codice Penale, punito con la reclusione fino a due anni.
Modalità operative per il rilascio della patente
La patente a crediti viene rilasciata tramite il portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, a cui si accede attraverso l’identificazione digitale tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica. Una volta effettuato l’accesso, i richiedenti devono compilare la domanda e autocertificare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa.
La domanda può essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, o, in alternativa, da un soggetto delegato in possesso di una delega scritta. All’esito della richiesta il portale genererà un codice univoco associato alla patente che sarà rilasciata in formato digitale.
Nelle more del rilascio della patente, è consentito alle imprese e ai lavoratori autonomi di continuare a operare nei cantieri, salvo diversa comunicazione dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Questo garantisce la continuità delle attività di cantiere, pur permettendo all’INL di effettuare i necessari controlli
Il Sistema dei Crediti
Ogni patente viene inizialmente dotata di 30 crediti, e consente di operare nei cantieri temporanei o mobili con una dotazione pari o superiore a 15 crediti
Il punteggio può essere incrementato fino a un massimo di 100, attraverso vari meccanismi premianti:
• Crediti per storicità dell'azienda (fino a 10),
• Crediti per mancanza di provvedimenti di decurtazione (fino a 20)
• Crediti ulteriori: per attività, investimenti o formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro (fino a 40).
Il sistema prevede anche la decurtazione dei crediti in caso di violazioni accertate: la riduzione può variare da 1 a 20 punti, a seconda della gravità dell’infrazione. Alcuni esempi:
• sanzione di 3 punti per l’omessa valutazione del rischio biologico e da sostanze chimiche;
• sanzione di 5 punti per l’omessa elaborazione del DVR;
• sanzione di 15 punti in caso di infortunio che comporti una inabilità permanente al lavoro (per violazione delle norme sulla prevenzione infortuni);
• sanzione di 20 punti in caso di infortunio mortale (per violazione delle norme sulla prevenzione infortuni).
I crediti decurtati, fino ad un massimo di 15, possono essere recuperati mediante:
• Corsi di formazione;
• Investimenti in materia di salute e sicurezza.
Il recupero dei crediti è subordinato alla valutazione positiva dell'efficacia delle azioni correttive, espressa da una Commissione territoriale composta da membri dell'INL e dell'INAIL, con la partecipazione dei rappresentanti dell'ASL e dei RLST.
Contenuti della patente
Come previsto dall’art. 2 del D.M. 132/2024, per ciascuna patente il portale rende disponibili le seguenti informazioni:
• dati identificativi della persona giuridica, dell'imprenditore individuale o del lavoratore autonomo titolare della patente;
• dati anagrafici del soggetto richiedente la patente;
• data di rilascio e numero della patente;
• punteggio attribuito al momento del rilascio;
• punteggio aggiornato alla data di interrogazione del portale;
• esiti di eventuali provvedimenti di sospensione in caso di violazione delle normative in materia di sicurezza;
• esiti di eventuali provvedimenti definitivi, di natura amministrativa o giurisdizionale, ai quali consegue la decurtazione dei crediti.
Con provvedimento dell’INL, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, le informazioni contenute nella patente sono rese accessibili:
• alle pubbliche amministrazioni;
• ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
• agli organismi paritetici;
• al responsabile dei lavori;
• ai coordinatori per la sicurezza in fare di progettazione e di esecuzione;
• e ai soggetti che intendono affidare lavori o servizi ad imprese o lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili.
Obbligo di verifica della patente
L’obbligo di verifica del possesso di una patente con un sufficiente numero di crediti spetta al committente o al responsabile dei lavori
Infatti, come previsto dall’art. 90, comma 9, del Decreto Legislativo 81/08, Il committente o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un’unica impresa o ad un lavoratore autonomo:
verifica il possesso della patente o del documento equivalente di cui all’articolo 27 nei confronti delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi, anche nei casi di subappalto, ovvero, per le imprese che non sono tenute al possesso della patente ai sensi del comma 15 del medesimo articolo 27, dell’attestazione di qualificazione SOA; trasmette all’amministrazione concedente, prima dell’inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, una dichiarazione attestante l’avvenuta verifica della documentazione.
Sanzioni e revoca della patente
Le imprese e i lavoratori autonomi che operano senza la patente a crediti, o con una patente al di sotto della soglia minima di 15 crediti, non possono continuare ad operare in cantiere, salvo il completamento delle attività oggetto di appalto o subappalto in corso di esecuzione, quando i lavori eseguiti sono superiori al 30% del valore del contratto. Sono comunque previste le seguenti sanzioni: multa pari al 10% del valore dei lavori, con un minimo di 6.000 euro;
esclusione dalla partecipazione ai lavori pubblici per sei mesi.
Sono previste sanzioni anche per il committente e il responsabile lavori che non ottemperino all’obbligo di verifica del possesso della patente a crediti o dell’attestato di qualificazione SOA di classifica pari o superiore a III. In particolare, è prevista una sanzione amministrativa da 711,92 € a 2.562,91 €.
Sospensione della patente
L’Ispettorato del Lavoro territorialmente competente, può adottare un provvedimento di sospensione cautelare della patente, qualora si verificassero infortuni mortali o dai quali derivasse un’inabilità permanente di uno o più lavoratori, purché imputabili al datore di lavoro a titolo di colpa grave.
In base alla gravità delle violazioni, la sospensione può arrivare fino ad un massimo di 12 mesi.
La sospensione della patente è strettamente legata al concetto di colpa grave, che implica una consapevole negligenza da parte del datore di lavoro nel garantire la sicurezza dei lavoratori
Considerazioni
La patente a crediti rappresenta una svolta nel campo della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, introducendo un sistema di monitoraggio che premia le imprese virtuose e penalizza quelle inadempienti. Con l'adozione di questo strumento, l'Italia compie un passo significativo verso una maggiore trasparenza e sicurezza nei settori a rischio, come quello delle costruzioni. L'efficacia della patente a crediti sarà valutata nel tempo, ma le premesse indicano che potrebbe ridurre significativamente il numero di infortuni e garantire migliori condizioni di lavoro per tutti gli operatori del settore.
La norma UNI 1090 per i pannelli metallici delle piscine
Lucio Fattori fattori@smartsicurezza.it
La norma UNI EN 1090 è fondamentale per la progettazione, la produzione e la messa in opera delle strutture in acciaio e alluminio, regolando il controllo di produzione in fabbrica e la marcatura CE dei prodotti metallici strutturali. È strettamente connessa al Regolamento CPR (305/2011/UE) , che disciplina i prodotti da costruzione nell’Unione Europea.
La Norma UNI EN 1090
La norma si articola in tre sezioni:
1. UNI EN 1090-1: specifica i requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali in acciaio e alluminio, compreso il sistema di controllo di produzione in fabbrica (FPC).
2. UNI EN 1090-2: tratta i requisiti tecnici per la realizzazione di strutture in acciaio.
3. UNI EN 1090-3: si concentra sui requisiti tecnici per le strutture in alluminio.
Questa norma si applica sia ai componenti prefabbricati sia a quelli prodotti in sito, assicurando che siano progettati e realizzati secondo standard qualitativi stabiliti.
Il CPR richiede la marcatura CE per tutti i prodotti da costruzione, incluse le strutture in acciaio e alluminio disciplinate dalla UNI EN 1090. In questo contesto, la norma UNI EN 1090-1 definisce il processo per ottenere la marcatura CE, attraverso una serie di verifiche sulla qualità e conformità dei prodotti. Il fabbricante deve garantire che i componenti strutturali soddisfino le specifiche tecniche e i requisiti prestazionali stabiliti nella Dichiarazione di Prestazione (DoP) del CPR.
Le implicazioni principali includono:
• Controllo di produzione in fabbrica (FPC): la norma impone alle aziende di implementare un sistema di FPC, che garantisce il controllo continuo dei processi di produzione, per soddisfare i requisiti del CPR.
• Dichiarazione di prestazione (DoP): la UNI EN 1090 richiede che i produttori forniscano una DoP per i prodotti strutturali, specificando le prestazioni tecniche e la conformità alle norme di sicurezza.
• Sorveglianza e certificazione di terza parte: è necessario che organismi notificati eseguano controlli periodici per garantire il rispetto delle procedure e il mantenimento della marcatura CE.
L’accettazione in cantiere dei manufatti metallici
Un aspetto fondamentale legato alla norma UNI EN 1090 e al Regolamento CPR è l’accettazione in cantiere dei manufatti in acciaio. Questi componenti strutturali possono essere accettati solo se provvisti di Dichiarazione di Prestazione (DoP), che attesta la conformità del prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza, resistenza e durabilità previsti dal Regolamento. La DoP è il documento che accompagna ogni prodotto con marcatura CE e garantisce che il materiale impiegato sia stato fabbricato seguendo procedure controllate e certificate. In cantiere, pertanto, il direttore dei lavori deve verificare che tutti i manufatti in acciaio siano dotati di DoP prima dell’installazione, assicurando così che la costruzione rispetti gli standard tecnici e normativi stabiliti a livello europeo. La DoP andrà conservata con cura, in quanto se fosse smarrita l’unico
modo per averne copia sarebbe rivolgersi al fabbricante con gli esatti riferimenti di commessa, DDT, e altri documenti utili a comprovarne l’esistenza.
Ruoli e responsabilità
Nell’applicazione della norma UNI EN 1090, i ruoli e le responsabilità sono chiaramente definiti lungo tutta la filiera produttiva, dalla progettazione alla messa in opera dei componenti strutturali in acciaio e alluminio.
• Progettisti delle strutture: hanno il compito di specificare nelle fasi di progettazione i requisiti relativi alla classe di esecuzione (EXC) appropriata per le strutture, in conformità con le esigenze prestazionali e di sicurezza stabilite anche dalle NTC 2018. Devono assicurarsi che le specifiche tecniche siano coerenti con la UNI EN 1090 e che i prodotti siano progettati per soddisfare tali requisiti.
• Produttori: sono responsabili dell’attuazione del controllo di produzione in fabbrica (FPC), garantendo che i processi di fabbricazione dei componenti strutturali siano conformi agli standard della UNI EN 1090. Ciò include l’implementazione di sistemi di gestione della qualità, il monitoraggio delle saldature e l’ispezione delle materie prime utilizzate. Il produttore è anche responsabile della redazione della Dichiarazione di Prestazione (DoP) e dell’applicazione della marcatura CE, certificando che il prodotto è conforme ai requisiti europei e nazionali.
• Organismi notificati: hanno un ruolo di vigilanza, in quanto sono incaricati di eseguire le ispezioni periodiche presso i produttori, verificando che i sistemi FPC siano correttamente implementati e rispettino le prescrizioni della norma. Devono anche rilasciare i certificati necessari per consentire al produttore di apporre la marcatura CE sui suoi prodotti.
• Direttori dei lavori strutturali: sono incaricati di verificare che i componenti strutturali in acciaio e alluminio consegnati siano conformi, cioè provvisti di DoP e marcatura CE. Devono inoltre garantire che i materiali siano installati in conformità con le specifiche del progetto e con i requisiti della norma UNI EN 1090, effettuando i controlli necessari durante la posa in opera.
L’efficace collaborazione tra questi attori è essenziale per assicurare la conformità ai requisiti normativi e garantire la sicurezza strutturale delle opere.
Se il produttore viola l’obbligo di redigere la DoP è prevista una sanzione da 4.000€ a 24.000€, mentre è previsto l’arresto sino a 6 mesi e una sanzione da 10.000€ a 50.000€ qualora la violazione si riferisca all’utilizzo di prodotti e materiali destinati a uso strutturale o a uso antincendio, ivi compresi quelli identificati e qualificati ai sensi delle Norme Tecniche per le Costruzioni
La DoP è costituita da uno schema grafico, allegato alla fornitura, redatto secondo le indicazioni della norma UNI EN 1090 (vedi immagine allegata). Non sono previste stampigliature o altre impressioni sul manufatto metallico.
(Fonte immagine ABICERT)
UNI EN 1090 e NTC 2018
Le Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (NTC 2018) e la norma UNI EN 1090 si intrecciano in modo significativo, poiché entrambe regolano gli aspetti di progettazione, realizzazione e controllo delle strutture in acciaio, contribuendo alla sicurezza strutturale e alla qualità delle costruzioni.
Le principali implicazioni sono:
1. Progettazione strutturale: Le NTC 2018 forniscono criteri per il dimensionamento e la progettazione strutturale degli edifici e delle opere civili, inclusi i componenti in acciaio. La UNI EN 1090, integrandosi con le NTC 2018, si occupa del controllo della fabbricazione e dell’installazione di questi componenti, fornendo li-
nee guida specifiche per la qualità della produzione. La conformità alla UNI EN 1090 assicura che i manufatti in acciaio siano realizzati in accordo con le esigenze prestazionali stabilite dalle NTC 2018.
2. Marcatura CE e controllo di produzione: La UNI EN 1090 è il riferimento per la marcatura CE dei componenti strutturali in acciaio e alluminio, che è obbligatoria per poter commercializzare questi prodotti. Le NTC 2018, dal canto loro, stabiliscono che i prodotti utilizzati nelle costruzioni debbano rispettare i requisiti di sicurezza e resistenza, e devono essere utilizzati solo componenti che siano conformi alla UNI EN 1090 e corredati dalla Dichiarazione di Prestazione (DoP) Questo assicura che i prodotti installati soddisfino le performance richieste in termini di stabilità e durabilità.
3. Classificazione delle strutture: Le NTC 2018 definiscono le classi d’uso e le categorie di rischio delle costruzioni, influenzando così le scelte progettuali e costruttive. La UNI EN 1090, in questo contesto, si integra fornendo le classi di esecuzione (EXC1-EXC4) per le strutture in acciaio, che indicano il livello di controllo e ispezione necessario durante la fabbricazione. Ad esempio, per strutture con elevata rilevanza strategica (come ospedali o ponti), è richiesta una classe di esecuzione più alta, che implica controlli più rigorosi durante il processo produttivo e di posa in opera, come prescritto dalle NTC.
4. Sicurezza e affidabilità: Le NTC 2018 stabiliscono che la sicurezza strutturale deve essere garantita sia durante il ciclo di vita delle costruzioni sia in condizioni sismiche. La UNI EN 1090, con il suo focus sulla produzione controllata e certificata, garantisce che i componenti in acciaio utilizzati abbiano caratteristiche meccaniche, qualità di saldatura e protezione contro la corrosione adeguate, contribuendo alla sicurezza e alla resistenza delle opere, in particolare in zone sismiche.
Cosa fare se non è stata seguita la procedura corretta
Nel caso in cui il controllo in cantiere non sia stato eseguito in modo corretto, anche a causa della latitanza della Direzioni Lavori, è necessario essere in grado di produrre, su richiesta, la documentazione attestante la rispondenza della DoP ai pannelli effettivamente consegnati in cantiere. È quindi indispensabile poter correlare in modo certo i due documenti, il DDT dei pannelli e la relativa DoP. È quindi importante rendere sempre perfettamente tracciabili i percorsi e le consegne dei pannelli e della relativa Dichiarazione di Prestazione, il cui percorso deve essere chiaramente identificabile.
Conclusioni
Si può pertanto concludere che le NTC 2018 e la UNI EN 1090 si complementano nella regolamentazione delle strutture in acciaio con le NTC che forniscono i requisiti di progetto e la UNI EN 1090 che assicura la qualità e la conformità dei componenti attraverso un sistema di controllo e certificazione riconosciuto. Il rispetto di entrambe le normative è essenziale per garantire la sicurezza e la durabilità delle costruzioni, specialmente in contesti dove la resistenza a fattori ambientali e sismici è cruciale.
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AQQUATIX E EAA: INNOVAZIONE E PERSONALIZZAZIONE PER PALESTRE, PISCINE RESIDENZIALI E HOSPITALITY
Ideare una piscina o uno spazio wellness che si distingua e attragga nuovi utenti richiede attrezzature di alta qualità e personale qualificato. Aqquatix ed EAA (European Aquatic Association) offrono soluzioni ideali per i costruttori e progettisti di piscine e centri fitness che desiderano valorizzare i propri progetti e incrementare l'attrattività della struttura.
Le attrezzature Aqquatix, note a livello globale per qualità, design e resistenza, rappresentano la scelta perfetta per ogni piscina, residenziale o hospitality, che voglia offrire il meglio ai propri clienti. Grazie a condizioni finanziarie personalizzate – inclusi finanziamenti e noleggio operativo – anche le strutture più esigenti possono dotarsi delle soluzioni più avanzate, garantendo un’esperienza acquatica unica e di alta qualità.
Con attrezzi come Aquabike, Aqua Treadmill, Aqua Jump e altri, Aqquatix permette di creare percorsi personalizzati, circuit training e attività di gruppo che coinvolgono gli utenti in ogni sessione. Il tutto è potenziato dal sistema di monitoraggio AMP (Aqquatix Monitoring Pulse), una tecnologia all'avanguardia che consente di monitorare le performance e personalizzare i programmi di allenamento, migliorando così la motivazione e il coinvolgimento di ogni frequentatore.
A questo si affianca la formazione garantita da EAA, che assicura la preparazione di un team di trainer altamente qualificati, in grado di sfruttare al meglio le attrezzature e le tecnologie Aqquatix. I corsi EAA, disponibili sia come percorsi interni personalizzati per ogni club, sia attraverso il calendario "open" di formazione, garantiscono la professionalità necessaria per offrire programmi di qualità che soddisfano anche i clienti più esigenti.
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Perfetto per l’incollaggio di membrane in PVC flessibile per i rivestimenti delle piscine. Particolarmente indicato specialmente per rifiniture di bordi e gradini.
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POMPA DI CALORE ZODIAC Z650IQ
La pompa di calore Zodiac Z650IQ - la prima, ad oggi, di una lunga serie a espulsione laterale - è progettata per garantire elevate prestazioni in condizioni climatiche variabili, grazie alla sua tecnologia Full Inverter che permette un controllo fine della potenza erogata, offrendo quattro modalità operative per soddisfare le diverse sigenze di comfort e risparmio energetico:
• Boost: utilizzata per il riscaldamento rapido dell’acqua.
• Intelligente: regola automaticamente la potenza tra la modalità Ecosilence e Boost
• Ecosilence: dedicata al massimo risparmio energetico e alla riduzione del rumore operativo.
• Smart +: offre una regolazione automatica e dinamica sia per il riscaldamento che per il mantenimento della temperatura.
Il corpo della pompa è realizzato in acciaio zincato e verniciato, rendendola ideale per installazioni esterne anche soggette a umidità.
La pompa di calore è equipaggiata con diverse funzionalità avanzate per ottimizzare il funzionamento dell’impianto:
• Modalità di priorità di riscaldamento
• Modalità temporizzata
• Sbrinamento automatico
Il sistema è dotato di uno scambiatore d’acqua in titanio, che lo rende compatibile con trattamenti chimici come l’elettrolisi. Inoltre, è presente un compressore rotativo a palette, capace di garantire un funzionamento silenzioso e stabile nel tempo.
GESTIRE LE CONTESTAZIONI DEI CLIENTI
Lavorare è sempre più difficile, lo sappiamo tutti così come sappiamo che i clienti diventano sempre più esigenti. Cosa fare quando un cliente ci contesta il lavoro?
Per prima cosa va cercata la causa che ha portato alla contestazione che, a volte, poco c’entra con l’opera realizzata. Questa analisi va fatta con oggettività e certi che tutto sia stato fatto correttamente sia dal punto di vista realizzativo che documentale: i tempi sono stati rispettati? Le fasi di costruzione sono state documentate? I documenti ci sono tutti? Se, facendo questa analisi, ci si accorge che qualcosa non è andato come doveva meglio affidarsi ad un consulente esperto in contenziosi come Professione Acqua e delegare a lui l’analisi. Iniziare un contenzioso nel modo sbagliato può compromettere tutta la trattativa! Se solo hai il dubbio che un tuo cliente possa contestarti un lavoro, contattaci: info@professioneacqua.it
CORALLO: ILLUMINA LE TUE FONTANE CON STILE E INNOVAZIONE
CORALLO è la gamma di prodotti pensata per l’illuminazione di fontane danzanti, combinando prestazioni eccezionali e un’estetica impeccabile. Queste lampade a LED offrono un’illuminazione professionale che garantiscono un’elevata qualità visiva e un’ottima efficienza luminosa. La tecnologia avanzata di miscelazione dei colori assicura tonalità vivide e ben equilibrate, creando scenari visivi che catturano l’attenzione.
Un punto di forza della linea Corallo è la tecnologia flicker-free, che consente riprese video fluide e di alta qualità, fondamentale per eventi e concerti. Con un’ampia gamma di ottiche disponibili, queste lampade possono essere personalizzate per adattarsi a diverse configurazioni, ottimizzando l’illuminazione in base alla geometria della fontana e alle esigenze progettuali.
L’alimentazione a 24 V DC facilita l’integrazione nel sistema elettrico esistente, semplificando l’installazione e la manutenzione. CORALLO non solo migliora l’estetica degli spazi, ma offre anche una soluzione duratura ed efficiente, capace di trasformare ogni fontana in un punto di attrazione visiva.
Tel: 0376 778670
Mail: info@teclumen.it
Sito: teclumen.it
Piscine sostenibili
FORUMPISCINE: LE ANTICIPAZIONI PER L’EDIZIONE 2025
Dal 12 al 14 febbraio 2025 si terrà alla Fiera di Bologna la sedicesima edizione di ForumPiscine, il Salone leader in Italia per progettisti, costruttori, installatori e gestori. Da oggi parte di XLeisure, piattaforma comune a ForumClub e Outex-Outdoor Experience, questo appuntamento si propone di integrare comparti sinergici – benessere ed esercizio fisico (a secco e in acqua, indoor e outdoor), relax, salute – per ripensare l’uso dell’acqua in tutte le sue declinazioni.
Pool Builders Days
I Pool Builders Days propongono un percorso tematico ricco di incontri, seminari e live show. Grazie a questo nuovo spazio di riflessione e confronto, progettisti, costruttori e installatori potranno rispondere meglio alle sfide del futuro. Tra gli incontri di punta dell’edizione 2025, una tavola rotonda – cui parteciperanno anche esperti statunitensi – sarà dedicata al presente e al futuro della progettazione di piscine sostenibili.
Un’altra significativa novità è l’avvio di un ciclo di tavole rotonde internazionali, che ospiteranno a rotazione rappresentanti della stampa internazionale. Il prossimo febbraio saranno coinvolte importanti testate specializzate come Piscinas Hoy e Schwimmbad+Sauna per discutere di crisi energetica e idrica in Europa.
Duplice vocazione
ForumPiscine rafforza la propria duplice vocazione di fiera, dove vengono presentate le tecnologie di ultima generazione e le innovazioni da parte delle aziende, e anche incubatore di idee e progetti, con un programma congressuale che esplorerà temi di grande attualità come la sicurezza e la prevenzione, il risparmio idrico ed energetico e, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il nuovo impianto legislativo per il settore delle piscine.
LIFE FITNESS E HAMMER STRENGTH: IL VALORE AGGIUNTO PER LE PALESTRE INTEGRATE IN PROGETTI RESIDENZIALI E HOSPITALITY
Nel progettare spazi fitness per hotel, centri residenziali o piscine condominiali, l’identità distintiva degli ambienti è fondamentale per offrire un servizio di alta qualità e attrarre un pubblico esigente. In un mercato sempre più competitivo, proporre soluzioni standardizzate può compromettere il valore percepito del progetto. Ecco perché collaborare con brand di riferimento come Life Fitness e Hammer Strength rappresenta un vero vantaggio per i costruttori e i progettisti.
Life Fitness, marchio leader globale nel settore del fitness, insieme a Hammer Strength, rinomato per la biomeccanica all'avanguardia, permette di offrire spazi fitness esclusivi, caratterizzati da attrezzature di eccellenza che elevano il prestigio delle strutture. Questo significa non solo fornire soluzioni tecniche di altissimo livello, ma anche differenziare il progetto grazie a un’identità forte, riconoscibile e in grado di attrarre i clienti finali con una qualità percepita immediata.
Progettare una palestra con Life Fitness e Hammer Strength significa garantire innovazione e personalizzazione: dalla nuova linea cardio Symbio alla selezione cromatica e allestitiva che si integra armoniosamente con l’estetica dell’intero progetto. Questi marchi iconici offrono ai costruttori l’opportunità di creare spazi fitness unici, perfetti per integrarsi in strutture residenziali o hospitality di alto livello, elevando così l’offerta globale del complesso.
Affidarsi a Life Fitness e Hammer Strength tramite il distributore ufficiale italiano, Aqquatix, consente di progettare palestre che non solo rispondono ai più alti standard di qualità, ma che contribuiscono a definire un valore aggiunto tangibile per il cliente finale. Per maggiori informazioni, visita www.aqquatix. com o contatta info@aqquatix.com e scopri come trasformare il fitness in un vero punto di forza per i tuoi progetti. www.aqquatix.com
I SOLLEVATORI MOBILI PER PISCINA DI DIGI PROJECT
A partire dal 2005, l’azienda DiGi Project di Pegognaga (MN) ha fatto strada nel mondo dell’accessibilità negli ambienti acquatici diventando un riferimento unico per qualità e design.
L’azienda mantovana oggigiorno opera in oltre 40 Paesi del mondo fornendo ausili che agevolano l’accessibilità agli ambienti acquatici delle persone disabili o con difficoltà motorie.
Fra le attrezzature che distinguono l’azienda nel mondo vi è BluOne: il primo sollevatore mobile in grado di trasportare e sollevare contemporaneamente l’utente. Oltre al modello BluOne, DiGi Project ha sviluppato altri quattro sollevatori mobili (PandaPool, BluPool, EcoPool, Pelican Pool) per soddisfare le differenti esigenze specifiche degli utenti.
L’azienda propone inoltre una gamma di sollevatori fissi che garantiscono l’accessibilità in ogni tipo di piscina: centri di riabilitazione, piscine fuori terra rialzate in muratura, pvc o legno, idromassaggi, piscine a bordo sfioro o a skimmer, ma anche porti, banchine, moli.
Per maggiori informazioni su come rendere accessibile la vostra piscina, vi invitiamo a visitare il nostro sito: www.digiproject.biz.
ILLUMINAZIONE LINEARE SUBACQUEA LED ITALY
La vera innovazione in piscina
LED ITALY introduce nel mondo della piscina un nuovo modo di pensare e realizzare l’illuminazione subacquea. Il concetto dell’installazione di una linea di luce in piscina nasce dall’esigenza di evidenziare ed esaltare le scelte architettoniche ideate oggi per la costruzione di una piscina. Avvolgere e accompagnare le linee di una piscina con la luce per esaltare gli spazi e dare risalto alle tecnologie di alto livello utilizzate oggi per la costruzione di un sogno che deve differenziarsi e distinguersi tra mille proposte. Snake Pvc e Flex Light sono la soluzione pensata da Led Italy per disegnare linee di luce in piscina per qualsiasi soluzione costruttiva adottata. www.leditaly.com
IN ACQUA SU MISURA PER OGNI PROGETTO RESIDENZIALE E HOSPITALITY
Integrare spazi di divertimento acquatico in progetti residenziali, piscine condominiali o strutture hospitality rappresenta un'opportunità unica per attrarre ospiti e utenti di ogni età. BAW Sports, leader francese nel settore del divertimento in acqua, offre soluzioni personalizzate per soddisfare qualsiasi esigenza di spazio, capienza e budget, rendendo piscine e aree acquatiche il fulcro di esperienze indimenticabili.
Con le sue molteplici combinazioni di percorsi e giochi modulari, BAW Sports trasforma piscine scoperte e indoor, stabilimenti balneari e laghi in veri e propri parchi acquatici. Dai percorsi sicuri e divertenti per i più piccoli alla linea AQUAPLAY, facile da gestire, ogni installazione è pensata per garantire il massimo divertimento, sia per famiglie che per gruppi di amici. Queste soluzioni, progettate su misura, offrono un significativo incremento delle presenze, moltiplicando gli ingressi nei weekend e durante le stagioni più tranquille.
Eventi tematici, sfide tra squadre di amici e feste di compleanno sono solo alcune delle attività che possono essere organizzate per rendere la struttura un punto di riferimento per il divertimento. BAW Sports progetta percorsi modulari sicuri e conformi alle normative locali e comunitarie, assicurando la massima sicurezza per tutti gli utenti.
Oltre alla progettazione di aree gioco personalizzate, BAW Sports offre un eccellente servizio di assistenza post-vendita, con interventi rapidi per riparazioni e manutenzioni, assicurando la massima efficienza e durata nel tempo delle attrezzature.
In Italia, BAW Sports è distribuito in esclusiva da Aqquatix Srl. Scopri come trasformare la tua piscina o spazio acquatico in un centro di attrazione per grandi e piccini visitando www.aqquatix.com o contattando info@aqquatix.com.
AQUAMATIC, LE NUOVE CENTRALINE PER COPERTURE DI POLIMPIANTI
Attenti alle esigenze del mercato Polimpianti ha sviluppato le nuove centraline per coperture Aquamatic e sistemi di avvolgimento volte a semplificare al tecnico installazione e programmazione.
Due le versioni disponibili: PREMIUM e BASIC. Entrambe garantiscono una migliore efficienza energetica ed un facile utilizzo.
Dotata di uno touch screen a colori, la centralina PREMIUM di Polimpianti fornisce chiari messaggi sulla configurazione dell’impianto, l’elettronica garantisce un riconoscimento del verso di installazione del motore senza intervenire sui cablaggi, consente di gestire le rampe di accostamento in velocità e distanza in fase di apertura e chiusura della copertura e di disattivare pompe e cloratore a vasca chiusa; oltre alla gestione della sensoristica a corredo della copertura. Grazie all’APP dedicata (utilizzabile sia dall’installatore che dall’utente finale) può essere comandata anche tramite Smartphone che permette di gestire una rapida taratura dei finecorsa da bordo vasca. www.polimpianti.it, info@polimpianti.it
BAW SPORTS: IL DIVERTIMENTO
LE COPERTURE QUATTRO STAGIONI POOLLOCK
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Le coperture di sicurezza per piscina 4 stagioni PoolLock Italia sono sinonimo di sicurezza, protezione, risparmio e sostenibilità.
L’esclusivo telo in PVC rinforzato non solo garantisce la straordinaria portanza di 200 kg/mq, rendendo impossibile l’intrappolamento, ma sigilla anche ermeticamente la vostra piscina, proteggendola da sporco e agenti esterni e limitando al contempo raffreddamento ed evaporazione dell’acqua.
Tutto questo si traduce in un risparmio di denaro, tempo, energia elettrica e prodotti chimici.
Anche la normativa UNI 11718 classifica le nostre coperture al top per sicurezza, risparmio energetico ed impermeabilità.
Che siano a skimmer, a sfioro, ex novo o esistenti, la vasta gamma dei nostri prodotti assicura la copertura perfetta per quasi ogni tipo di piscina con dimensioni fino a 8x30 metri.
Niente più noiose operazioni di pulizia, niente più paure per bambini e animali domestici: con le coperture di sicurezza PoolLock ti godi solo il meglio della tua piscina!
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INVERX, IL PULITORE WIRELESS A LUNGA AUTONOMIA
InverX è il pulitore automatico che ridefinisce gli standard di pulizia delle piscine con la sua tecnologia wireless all'avanguardia. Grazie alla sua performante batteria consente fino a 8 ore di autonomia. Dotato di tre motori perfettamente sincronizzati, utilizza la tecnologia full inverter per garantire una maggiore performance e una pulizia impeccabile. Il sistema di controllo avanzato regola in maniera efficiente la potenza e la velocità per ottimizzare il consumo della batteria e garantire una pulizia efficace in ogni angolo della piscina. Attraverso l’esclusivo sistema di percorso “3D S” brevettato, InverX analizza l’ambiente della piscina e adotta la modalità di pulizia più efficiente. Con InverX puoi goderti le vacanze senza preoccupazioni. Grazie al timer programmabile, protegge la tua piscina con una pulizia continua fino a due settimane. Scopri la potenza della pulizia intelligente con InverX di Pool’s, la soluzione tecnologica per una pulizia perfetta della piscina.
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I SERVIZI DI PROFESSIONE ACQUA PER I COSTRUTTORI DI PISCINE
Molti sono i costruttori di Piscine che hanno individuato in Professione Acqua il loro Consulente Tecnico. Esattamente come ci si rivolge al proprio commercialista o al proprio legale, il costruttore di piscine italiano può trovare in Professione Acqua le risposte e i servizi che gli permettono di lavorare in tranquillità e sicurezza.
Per i costruttori di piscine, i tecnici di Professione Acqua realizzano calcoli e dimensionamenti, schemi funzionali, disegni tecnici in scala, relazioni tecniche, relazioni scarichi, manuali d’uso, prove colore, verbali di collaudo, DVR, POS, messa in funzione e taratura di centraline di dosaggio e tanto altro. I documenti posso apparire anche col solo logo del cliente, come se gli stessi venissero fatti internamente da lui. Tutti i documenti possono essere realizzati anche as-built, ovvero a lavori già eseguiti. Questi servizi possono essere acquistati singolarmente o attraverso l’attivazione di un abbonamento “Carte in Mano” Acquistando un Carte in Mano il costruttore ottiene un pacchetto di punti che permettono di usufruire immediatamente di tutti i servizi e le consulenze di Professione Acqua, Il pagamento avviene in 12 piccole rate mensili. Il Carte in Mano è disponibile in 3 taglie: Silver, Gold e Platinum. Con questa formula si ottengono anche forti sconti che, col Platinum possono arrivare anche al 50%.
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FIERE, EVENTI E CONVEGNI INTERNAZIONALI
Per GESTORI/MANAGER
FIERA POOL & FITNESS CONTACT
FIERA PISCINE GLOBAL
FIERA CONGRESSO XLEISURE - FORUM PISCINE / FORUM CLUB 2025
FIERA FIBO 2025
FIERA RIMINIWELLNESS
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FIERA PISCINE GLOBAL
CONVEGNO CONVEGNO D’AUTUNNO
FIERA SPATEX
FIERA CONGRESSO XLEISURE - FORUM PISCINE / FORUM CLUB 2025
Baveno (VB) / Grand Hotel Dino Italia dal 28/10/2024 al 29/10/2024
Lione / Eurexpo Francia dal 19/11/2024 al 22/11/2024
Bologna / Fiera di Bologna Italia dal 12/02/2025 al 14/02/2025
Colonia / Exhibition Centre Cologne Germania dal 10/04/2025 al 13/04/2025
Rimini / Fiera di Rimini Italia dal 29/05/2025 al 02/06/2025
Lione / Eurexpo Francia dal 19/11/2024 al 22/11/2024
Paestum (SA) / Mec Hotel Italia dal 03/12/2024 al 04/12/2024
Coventry / Coventry Society Arena UK dal 04/02/2025 al 06/02/2025
Bologna / Fiera di Bologna Italia dal 12/02/2025 al 14/02/2025
Attenzione: date e sedi del calendario potrebbero variare per motivi organizzativi, suggeriamo di verificare sempre sul Calendario Corsi del sito - Questa pagina è stata aggiornata il 25 ottobre 2024
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