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3.1 Data Visualization e le Infografiche

Più generalmente l’information design è la disciplina che si propone di rielaborare le informazioni in forma diagrammatica per favorirne la comprensione.

«Information design is defined as the art and scienze of preparing information so that it can be used by human beings with efficiency and effectiveness. […] The values that distinguish information design from other kinds of design are efficiency and effectiveness at accomplishing the communicative purpose». Robert E. Horn

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Secondo Robert Spencer, professore emerito di ingegneria dell’informazione, esistono molti usi del termine visualizzazione, che letteralmente indica l’attività in cui ogni essere umano è coinvolto nella costruzione interna di immagini all’interno della mente. Considerando questo, si può definire la visualizzazione come un’attività cognitiva facilitata da rappresentazioni visive esterne con il quale le persone costruiscono rappresentazioni mentali interne del mondo. Una parte importante dell’information design sono: Data Visualization e le Infografiche Si fa molta confusione con questi due termine, a volte vengono usati e intercambiati come se rappresentassero lo stesso concetto, ma non è cosi.

«Una visualizzazione è qualsiasi tipo di rappresentazione visiva dell’informazione destinata a consentire comunicazione, analisi, scoperta, esplorazione e così via. Un grafico è una visualizzazione in cui i dati sono codificati con simboli che hanno forme, colori o proporzioni diverse»( .

9 Alberto Cairo, L’arte del vero. Dati, grafici e mappe per la comunicazione, Pearson, 2016.

La data visualization, o visualizzazione di dati, ha lo scopo di tradurre i dati attraverso un codice visivo comprensibile da tutti, il tentativo è quello di creare nuove soluzioni per la rappresentazione di questi complex data e di dare struttura ai dati presentando la loro continua dinamicità. Una visualizzazione di dati è uno strumento che l’utente può utilizzare per esplorare liberamente i dati e creare informazioni attraverso la presentazione di un tema rappresentato nella sua completezza.

Come spiega John Costa, un docente spagnolo di design, visualizzare significa:

«rendere certi fenomeni e certe porzioni della realtà visibili e comprensibili; molti di questi fenomeni non sono naturalmente accessibili a occhio nudo e molti non sono nemmeno di natura visiva».

Riassumendo:

«Una visualizzazione di dati è un modo per esporre i dati e consentire di analizzarli, esplorarli e fare delle scoperte. […] di solito sono concepite come strumenti che consentono al pubblico di trarre conclusioni proprie in merito ai dati».

Il termine infografica è la traduzione del termine anglosassone infographics, fusione delle parole information e graphics. In italiano il vocabolo “infografica” non esiste, l’enciclopedia Treccani non lo include nelle sue voci. Più correttamente si dovrebbe parlare di grafica d’informazione ma in questa tesi ricorrerò al termine infografica, poiché è quello comunemente utilizzato.

4. Brazil’s Demographic Opportunity, Alberto Cairo, Epoca Magazine.

5. Brazilian Population, Alberto Cairo, Epoca Magazine, 2010. L’infografica, al contrario accompagna l’utente nella lettura delle informazioni attraverso una storia, si tratta quindi di un lavoro grafico di elaborazione dati, di uno storytelling, creato per comunicare al pubblico un determinato messaggio e un aspetto ben preciso. Solitamente vengono organizzate in senso lineare, possono essere piene di dettagli, contenere dei disegni, icone e pittogrammi. L’infografica chiarisce e anticipa il processo che farebbe il cervello di creare ordine, è un mezzo che si occupa dello smistamento delle informazioni, inoltre è un metodo per rendere visibile ciò che altrimenti non saremmo in grado di percepire.

«Le rappresentazioni grafiche vengono realizzati per curiosità, per la voglia di approfondire, non possiamo comunicare qualcosa se non sviluppiamo un interesse “un impulso ad apprendere il più possibile. […] la vita di un comunicatore visuale dovrebbe essere caratterizzata da un sistematico ed entusiasmante caos intellettuale».

Alberto Cairo

Esse permettono al pubblico di muoversi e di esplorare interagendo visivamente con gli artefatti, favoriscono l’apprendimento e inoltre sono un meccanismo euristico generatore di senso, ciò significa che portano l’osservatore a ipotizzare nuove conoscenze.

Di seguito due infografiche realizzate da Cairo (Fig. 4 e 5). La prima La difesa dei vicini: una panoramica delle forze armate dei paesi che circondano il Brasile, vuole mostrare come il governo brasiliano sia orgoglioso del nuovo piano strategico di difesa. La seconda riguarda tre diversi argomenti: il confronto tra il sistema carcerario brasiliano e quelli di altri paesi tra il 1997 e il 2007; un elenco degli stati brasiliani con un aumento drastico di detenuti dal 2007 al 2012; lo squilibrio tra il numero di detenuti e il numero di posti disponibili nelle carceri.

4.

5.

6. The Billion Dollar Gram, Mc Candless, Information is Beautiful, pp.010, 011. Questa infografica si mostra come un vero e proprio racconto basato su grafici, diagrammi e mappe.

Nella pagina, a fianco invece troviamo una visualizzazione di dati di Mc Candless con la quale rappresenta i miliardi spesi per operazioni diverse tra loro. Utilizza una mappa a segmenti, molto intuitiva, attraverso il quale associa la grandezza dei quadranti alle somme spese.

Cosa hanno in comune data visualization e infografiche? Presentano dei dati e ne permettono un certo grado di esplorazione, hanno entrambi una componente di presentazione e una di esplorazione, esse esistono in un continuum. Visualizzazione dei dati e infografiche sono considerati da Alberto Cair)*o come tecnologie (in questo caso il termine tecnologia viene utilizzato secondo il senso attribuitogli da Brian Arthur nel suo The nature of technology, egli afferma che la tecnologia può essere un oggetto, un processo o un metodo concepito per raggiungere uno scopo umano, anche le rappresentazioni grafiche sono tecnologie, mezzi, dispositivi il cui obiettivo è quello di aiutare il pubblico a portare a termine determinati compiti e processi), sono delle estensioni di noi stessi, ci permettono di raggiungere degli scopi. La visualizzazione di dati, come anche l’infografica, non sono altro che la traduzione di informazioni astratte in rappresentazioni visive che possono essere facilmente decodificate. La forma di queste informazioni prende vita attraverso principi di progettazione derivati dalla comprensione della percezione umana11 .

10 Alberto Cairo insegna infografica e visualizzazione dell’informazione alla school of Communication della University of Miami. 11 Stephen Few, Data Visualization for Human Perception, http//interaction-design. org.

7. Una visualizzazione può anche essere un esplosione di ibridazioni tra diverse forme di diagrammi e grafici, come una sorta come una sorta di sfida per creare ogni volta qualcosa di unico, complesso e originale. L’esempio emblema di ciò è una rappresentazione realizzata dallo studio Accurat (l’azienda fondata da Giorgia Lupi, nota designer di informazioni italiana.), “Premi Nobel”. La base della

visualizzazione è una linea temporale, sovrapposta a un grafico a barre (l’età del vincitore) e un diagramma di flusso (la correlazione con le più importanti università statunitensi), tre diverse soluzioni per diversi tipi di dati. Questo risultato consente di individuare ed estrarre i dati confrontando diverse variabili. Essa combina tutte le principali forme di attività cognitiva, dando al lettore la libertà di giocare con i dati. L’atteggiamento esplorativo sembra essere dominante.

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