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3.10 Cleveland e McGill

Questi sono gli espedienti più efficaci per ottenere l’attenzione. Il processo che il progettista fa per scegliere gli attributi e decidere quali proprietà grafiche utilizzare viene definito mappatura visiva. Colin Ware definisce questi attributi come: il più importante contributo che la scienza visiva può dare alla data visualization. Il numero degli attributi preattentivi da utilizzare in una rappresentazione è però limitato, questo è dovuto dalle limitazioni della memoria di lavoro (come ho chiarito in precedenza), Ware suggerisce così di limitare a non più di 6 colori, 8 differenti tonalità, 4 diversi orientamenti, 4 diverse dimensioni e a meno di 10 tutti gli altri attributi.

Cleveland e McGill hanno empiricamente verificato che alcuni attributi sono più accurati di altri per giudicare valori quantitativi; il loro lavoro nasce, appunto, dal fatto che alcune proprietà grafiche sono più efficaci rispetto ad altre dal punto di vista della percezione di valori quantitativi. Nel 1984 Mc Gill e Cleveland, due statistici, hanno pubblicato un saggio “Graphical perception: theory, experimentation and Application to the development of graphical methods”. Il loro approccio è basato sulla percezione grafica e include esperimenti per testare la propria teoria.

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«Oggi i grafici sono una parte essenziale dell’analisi dei dati statistici e della comunicazione nella scienza e nella tecnologia, nel business, nell’educazione e dei mass media».

La loro teoria è un tentativo di identificare i blocchi percettivi e di descrivere un aspetto della loro costruzione. Inizialmente nel loro saggio mostrarono come la percezione elementare, elementary perceptual task, viene usata per rappresentare una determinata quantità di informazioni su una varietà di comuni forme grafiche.

Illustrano uno schema con 10 attività percettive elementari che le persone utilizzano per estrarre informazioni dai grafici:

1. posizione lungo una scala comune 2. posizione lungo scale non allineate 3. lunghezza, direzione, angolazione 4. area 5. volume, curvatura 6. tonalità, intensità del colore. Dopo di che ipotizzano un ordine di queste 10 attività in base a quanto bene riusciamo a percepire le differenze. Da questa classifica si deduce che la posizione spaziale è uno degli elementi più accurati per percepire le informazioni quantitative, anche il colore ha una grande importanza. Infatti, il colore è l’unica proprietà grafica la cui percezione

9. Dal saggio Graphical perception: theory, experimentation and Application to the development of graphical methods.

10. Scala percettiva di Cleveland e Mc Gill.

9.

10.

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