Iboo Magazine - dicembre 2015/ gennaio 2016

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Barbie as Marilyn, 1997 Š Mattel Inc.

The portrait of an icon

BARBIE

n°45 Dicembre 2015 - Gennaio 2016 periodico free press


L’UNIONE FA IMPRESA

Ecco il nuovo piano di rilancio del Val Vibrata Village

I

l difficile momento dell’economia e della finanza ha portato molte attività commerciali in una situazione di forte sofferenza. Il flusso dei potenziali clienti si sta concentrando in aree commerciali aggregate dedicate allo shopping e al tempo libero. In questa situazione, comune a molte zone d’Italia, è stato necessario creare una nuova opportunità che si affiancasse ai tradizionali centri commerciali e che potesse fornire un valore aggiunto al cliente, ormai assuefatto dalle offerte di sconti e sempre più in difficoltà nella selezione e nella valutazione della qualità del prodotto. Design, Turismo, Cultura, Artigianato, Enogastronomia, Intrattenimento, Arte e naturalmente Shopping sono le parole chiave intorno alle quali è stato sviluppato il rilancio del nuovo Val Vibrata Village. DOVE SI TROVA IL VAL VIBRATA VILLAGE? Il Val Vibrata Village si trova in posizione strategica, al centro di un’area commerciale molto importante, a soli 500 m dall’uscita A14 Val Vibrata e ad un crocevia di strade che portano verso gli importanti comuni del territorio sia montano che costiero. E’ circondato da attraenti destina-

zioni commerciali come il Centro Commerciale Val Vibrata (IPER), Brico, Pittarello e da innumerevoli outlet e spacci di piccole imprese locali. I dati indicano oltre 1,5 Milioni di abitanti nell’arco di 60 minuti di auto con circa 700.000 famiglie. Questi numeri non tengono conto del turismo stagionale che raddoppia le presenze sul territorio ed infatti la rotonda di accesso al Val Vibrata Village viene percorsa da circa 4 milioni di auto l’anno. LA STRUTTURA Il Val Vibrata Village ha una superficie di vendita di 10.000 mq e 6.250,00 mq di para-commerciale e magazzini. La struttura propone un’area parcheggi di 28.458 mq con oltre 1000 parcheggi al coperto. Strutturato in 44 esercizi commerciali offre tutte le facilities necessarie a farne un luogo ideale per questo tipo di attività. LA PECULIARITÀ La peculiarità di un Centro Commerciale nasce dalla proposta di prodotti e servizi. Nel caso di Val Vibrata Village le priorità sono legate al rapporto qualità/prezzo con una forte focalizzazione sul design, sull’artigianalità e sull’innovazione. Nel momento di

massimo sviluppo dell’economia globale, il Centro rappresenta un modo per coniugare le tradizioni all’innovazione nel settore retail. Val Vibrata Village apre le sua attività in relazione a 5 diverse tematiche di interesse: • DESIGN: arredi e complementi d’arredo delle migliori marche per la casa • MODA/FASHION: Capi di abbigliamento ed accessori delle migliori marche del made in Italy ma non solo • ENOGASTRONOMIA: l’eccellenza del territorio • RISTORAZIONE: ristoranti multietnici e intrattenimenti vari • TURISMO: accoglienza dedicata al cliente/turista a supporto della destagionalizzazione I NEGOZI PRESENTI Oggi sono già presenti alcune attività commerciali che hanno creduto nel progetto e si sono proposte per far tornare a vivere un luogo straordinario, capace di essere trasformato in una “destination” per tutta l’area adriatica per la qualità del prodotto e l’ unicità dei negozi. Val Vibrata Village propone una formula innovativa che raduna oggi importanti eccellenze italiane nel settore dell’Arredamento e del Complemento di Arredo. Con più di 70 marchi si può tro-


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CREARE LE CONDIZIONI PER IL RILANCIO DI INIZIATIVE LOCALI E REGIONALI È ARGOMENTO DI DISCUSSIONE DEL QUOTIDIANO. vare tutto il meglio del design italiano con prezzi ridotti, con ulteriori riduzioni durante i saldi estivi e invernali. Val Vibrata Village si inserisce all’interno di format distributivi evoluti, che arricchisce il tempo dedicato all’acquisto con esperienze coinvolgenti e servizi accurati. Una struttura articolata con negozi multisettoriali per offrire ai clienti un percorso emozionale di grande impatto. Importantissime le nuove aperture dei punti Ristoro e Divertimento quali KING – struttura di eccellenza che propone il modello sushi-wok e THEPLACE, la

innovativa area discoteca dedicata a balli latino-americani ma non solo. LO SPAZIO AI PRODUTTORI LOCALI La sfida è anche quella di promuovere il territorio con l’offerta di prodotti innovativi, di tradizione e di qualità nel segmento dell’arredamento, della moda e dell’ enogastronomia. Saranno create iniziative commerciali importanti che, inserite in percorsi turistici, potranno dare il giusto elemento di attrazione di un flusso potenziale assolutamente rilevante.

Un particolare attenzione viene data al Km ZERO su più fronti, alla disintermediazione (dal produttore al consumatore), alla comunicazione basata su strumenti innovativi e alla valorizzazione del rapporto speciale e personale con il cliente. Collaborazione con le istituzioni per la promozione del turismo Val Vibrata Village, nell’estate 2015, offrirà un Infopoint che si porrà come ufficio turistico del territorio in piena collaborazione con le istituzioni, con le DMC e con le associazioni locali.

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IBOO MAGAZINE

EDITORIALE BUONE FESTE

Eccoci di nuovo con un nuovo numero di Iboo Magazine in occasione delle festività natalizie. In questo numero troviamo l’icona intramontabile Barbie che riesce ancora ad appassionare un nutrito numero di fan, nonostante il suo debutto in società al New York International Toy Fair, nel lontano 9 marzo 1959. Passiamo allo sport con l’intervista allo schermidore Valerio Aspromonte, medaglia d’oro nel torneo di fioretto a squadre nel 2002. All’interno del magazine troverete anche un interessante speciale dedicato alla musica, com’è cambiata rispetto a tanti anni fa. Infine le nostre proposte di viaggio: l’affascinante isola rossa del Madagascar, l’esplosione di colori e profumi della Liguria e i mercatini originali dell’Alto Adige. Buona lettura e Buon Natale

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DIRETTORE RESPONSABILE Virginia Ciminà

VIRGINIA CIMINA’

HANNO COLLABORATO Francesca Lori Virginia Maloni Riccardo Sada EDITORE Diamond Media Group s.r.l. Via Metella Nuova, 84 A Sant’Omero (TE) Tel. 0861 887405 redazione@diamondgroup.it IBOO MAGAZINE È una testata registrata presso il Tribunale di Teramo al n.546 del 08/11/2005 GRAFICA Diamond Media Group s.r.l. STAMPA Arti Grafiche Picene s.r.l. PUBBLICITA’ info@diamondgroup.it SITO WEB www.iboomagazine.com FACEBOOK Iboo Magazine Italia RESPONSABILE TRATTAMENTO DATI Dlgs 196/03 Virginia Ciminà Riservato ogni diritto e uso. Vietata la riproduzione anche parziale


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INDICE

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BARBIE: PORTRAIT OF AN ICON I SUCCESSI DI VALERIO ASPROMONTE L’INTERVENTO CHIRURGICO RENDE BELLI? BEAUTY MANIA LA BUONA USCITA SPECIALE MUSICA ARTE IN MOSTRA ARRIVA LA PRIMAVERA A GENOVA MERCATINI IN ALTO ADIGE MADAGASCAR: LA SORPRENDENTE ISOLA ROSSA


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IBOO ICON

B ARBIE PORTRAIT OF A ICON

Barbie indossa l’outfit Evening Splendour, 1959 (Collectors Edition) © Mattel Inc.

Barbie. The Icon: in mostra al Mudec di Milano la fashion doll diventata icona globale

di Rosalba Radica

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i scrive Barbie ma si legge icona globale. E definirla una bambola sarebbe profondamente riduttivo. Il Museo delle Culture di Milano le dedica una retrospettiva, a cura di Massimiliano Capella, dal titolo “Barbie. The Icon”, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura e Gruppo 24 ORE in collaborazione con Mattel. Dal 28 ottobre 2015 al 13 marzo 2016, la mostra racconta l’incredibile vita di questa bambola, trasversale alle generazioni, alle latitudini, alle culture e che si è fatta specchio dei tempi che ha Sugar Barbie Doll, 2006 Byron Lars collection ©Mattel Inc.

Barbie as Audrey Hepburn, 1998 © Mattel Inc. Audrey Hepburn con il Black evening gown disegnato per il Breakfast at Tiffany’s da Hubert de Givenchy


attraversato. Barbie, 30 centimetri scarsi di perfezione, debutta in società al New York International Toy Fair, il 9 marzo 1959. Non solo il giocattolo preferito da milioni di bambine ma anche l’immagine di una donna che ha saputo raccontare al mondo, con leggerezza, i grandi cambiamenti di un’epoca: è stata sulla Luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha indossato 1 miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa. Soprattutto, Barbie è cambiata con lo scorrere del tempo, non solo delle mode o della moda, ma si è trasformata per essere sempre al passo con il mondo. Non è tanto la bambola che ha influenzato la società, ma il contrario. The Icon, in 5 sezioni tematiche, testimonia l’impatto smisurato e inesausto sull’immaginario globale: Barbie è molto di più di una bionda di plastica in un patinato universo rosa. E’ proprio questo il messaggio che vuole trasmettere al suo pubblico il MUDEC. La prima sezione “Barbie è la moda”, è dedicata al rapporto lungo e fertile con il glam. Barbie è prima di tutto un’icona di stile. Fin dal 1959 alcune creazioni sfoggiate sono talmente in linea con le nuove tendenze estetiche internazionali che rappresentano un vero campionario in miniatura dell’evoluzione della moda e dello stile. Qui sono raccolte alcune delle creazioni che i più grandi stilisti del mondo hanno espressamente realizzato nel corso dei decenni: da Valentino a Ferré, da Versace a Dior, da Gucci a Prada, da Vivienne Westwood a Givenchy. La seconda sezione si intitola “Barbie Family”. La grande famiglia di Barbie conta alcune sorelle e

Barbie Millicent Roberts © Mattel Inc. Teen Age Fashion Model Barbie Doll nella riedizione del 2009 per la linea Collectors

Barbie Twist’N’ Turn, 1967 © Mattel Inc. Barbie Twist’N’Turn appare nel 1967, con il busto ruotabile, il makeup completamente cambiato, le ciglia in fibra sintetica applicate agli occhi più grandi. I capelli si allungano e sono legati alla sommità del capo da un nastrino colorato. Barbie non è più identificabile con le Pin up americane o icone britanniche della moda, da Jean Shrimpton a Twiggy.

Ruth Handler e il marito Elliott © Mattel Inc. Ruth e Elliott Handler con una Barbie modello Bubblecut del 1962. Come Barbie, anche Ruth sfoggia per l’occasione una nuova acconciatura: un cachetto con cotonatura e frangia.


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IBOO ICON

Barbie, modello WaistUp, 2004 © Mattel Inc.

e un fratello, amici, il fidanzato Ken e animali. La terza sezione “Barbie Careers”, attraverso la collezione di carriere planetarie, mostra la filosofia di Barbie che ha ispirato e incoraggiato tre generazioni di ragazze a sognare, scoprire ed esplorare un mondo dove tutto è possibile. All’insegna di quello che è sempre stato il suo motto “I Can Be”, diventa medico, insegnante, attrice, poliziotta e perfino candidata alla presidenza degli Stati Uniti. La quarta sezione “Dolls of the world” rende onore a uno degli aspetti più originali della storia di Barbie: la ricerca di un legame tra le diverse culture, una varietà multietnica intesa come valore coevo imprescindibile. In questo modulo, Barbie Dolls vestite con i costumi tradizionali di ben 50 paesi e i modelli celebrativi di importanti momenti della storia contemporanea, come la fine della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica o la caduta del Muro di Berlino. L’ultima sezione, “Regina, diva e celebrity” racconta come nel tempo Barbie si sia identificata e confron-

Barbie’s evolution style (Collectors edition) © Mattel Inc. La storia di Barbie, qui in uno scatto per la linea Collectors, dal modello Teen Age Fashion Model Barbie Doll (1959) fino alla Hard Rock Cafe #2 Barbie (2004)


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Barbie Grease Dolls: Frenchy (2008), Barbie come Sandy (2004), Rizzo (2008) © Mattel Inc. Barbie celebra le Pink Ladies di Grease nel 2004 e nel 2008.

tata con molte delle eroine dei suoi tempi. Prima delle dive contemporanee, infatti, Barbie si è trasformata in alcune delle leggendarie figure della storia, vere e autentiche icone culturali: Cleopatra, Elisabetta I, Caterina de’ Medici, Madame Pompadour. Al secolo Barbara Millicent Roberts, la celebre bambola lanciata sul mercato da Ruth e Elliot Handler, si conferma la fashion doll più conosciuta, venduta, amata e collezionata. Barbie è un codice comunicativo. È design, moda e tendenza. Icona pop che ha segnato la storia e che è stata fonte ispiratrice di tanti artisti che ne hanno riletto l’immagine in chiave emblematica. Anche Andy Warhol, che amava tradurre i miti della contemporaneità in ritratti Pop-Art, la rende eterna in un’opera del 1985.Una parabola evolutiva in continuo divenire, che da oltre mezzo secolo aggiorna ispirazioni e tendenze. Credits: © Courtesy of Ufficio Stampa 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE


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IBOO PEOPLE

La mia vita da sportivo

VALERIO Aspromonte

Giovane, bello e tenace. Valerio Aspromonte, schermidore specializzato nel fioretto sa bene cosa vuole dalla vita: fare sport, continuare ad allenarsi e chissà un giorno lavorare nel campo del management. Di successi ne ha incassati tanti fino ad arrivare a vincere la medaglia d’oro nel 2012 nel torneo di fioretto a squadre insieme ad Andrea Baldini, Andrea Cassarà e Giorgio Avola. Ora è membro della squadra delle Fiamme Gialle e della nazionale.

Vince l’oro nel 2012 e le sue passioni, oltre alla scherma, sono la moto e tutto quello che cammina su ruote. di Francesca Lori


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Come ti sei avvicinato al mondo del fioretto?

nesio e molto irritabile. Oltre allo sport hai altre passioni?

Mi sono avvicinato alla scherma per caso alla tenera età di 8 anni, quando il mio maestro Salvatore Di Naro é venuto a fare un corso di circa tre mesi a scuola: mi sono innamorato di lui e di questo sport e non ho più smesso!

La moto e tutto quello che cammina su ruote. Il tuo rito scaramantico prima di ogni gara Non si può dire, altrimenti perde di significato! Se non avessi fatto lo sportivo, quale mestiere avresti fatto?

Questo sport richiede sacrifici e rinunce. Ad oggi sei contento della scelta che hai fatto o rimpiangi qualcosa? Come ogni sport la scherma richiede delle rinunce ma questo credo sia normale e non mi é pesato assolutamente. Sono contentissimo delle scelte fatte. Qual era il tuo sogno da bambino? Il mio sogno era vincere le Olimpiadi... Nel 2012 hai vinto l’oro a squadre a Londra, raccontaci questa esperienza E’ stato il coronamento di una carriera, eravamo emozionantissimi sul podio anche perché insieme a noi tutto il palazzetto ha cantato l’inno di Mameli.

Non saprei, non riesco a immaginare la mia vita senza lo sport!

Sei approdato anche in tv a “Ballando con le stelle”, parlaci di questa avventura. Cosa ti ha lasciato il ballo? E’ stato magnifico provare una nuova esperienza, uscire dalla solita vita quotidiana che ho fatto per 20 anni; mi ha sicuramente dato la possibilità di conoscere persone nuove, un ambiente diverso, una disciplina diversa e migliorare sotto molti aspetti anche fisici. Parlaci dei tuoi pregi e dei tuoi difetti Sono generoso, altruista e sincero; per quanto riguarda i difetti sono egocentrico, va-

Progetti futuri? Continuare ad allenarmi tanto e nel momento in cui smetterò fare il tecnico, il maestro e – chissà – forse lavorare sempre nel mondo dello sport ma da un’altra prospettiva, magari nel campo del management.


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IBOO SALUTE

di Virginia Maloni, psicoterapeuta

L'intervento chirurgico rende NATURALMENTE belli La bellezza del corpo, intesa come equilibrio delle forme, costruita su determinati canoni di riferimento, assume un significato particolare nella vita sociale contemporanea. Storicamente siamo stati “condizionati” a pensare che le persone che piacciono e hanno successo sono quelle esteticamente belle e attraenti alle quali “quasi magicamente” vengono attribuiti dei tratti di personalità che le fanno apparire socialmente ‘desiderabili’; più socievoli, brillanti e dotate di maggior competenza sociale. Questo risultato deriva dal mondo greco, dal concetto di “Kalokagathia”(significa ‘bello e buono’), che indicava l’ideale umano, la sintesi di un’armonia estetica ed etica. Oggi sul corpo femminile e maschile si effettuano sempre più numerosi interventi di chirurgia estetica, che allargano occhi, riducono nasi, ingrossano labbra, tirano la pelle, prolungano i capelli e il volume del seno. L’autostima scaturisce, e si mantiene nel tempo, quando si possono attribuire a se stessi in modo forte dei tratti e dei modi di agire desiderabili o buoni. I mass media hanno da sempre mostrato parametri di bellezza irrealizzabili sollecitando nelle donna e negli uomini senso di inferiorità ed inadeguatezza. Queste percezioni emergono in maggior misura in momenti di vita fortemente stressanti che fanno scendere il livello di autostima delle persone. . E’ in queste condizioni che si aziona la richiesta di un parere dal chirurgo estetico. Sia gli uomini che le donne sentono il bisogno di vedersi in modo differente da come sono particolarmente quando la società ci persuade a pensare che è opportuno diventare bellissimi per essere “qualcuno”. Dietro le numerose richieste di interventi di chirurgia estetica si nascondono motivazioni psicologiche sia visibili che irrazionali. Negli ultimi anni, infatti, si sta facendo strada il bisogno di affiancare la figura dello psicologo al chirurgo estetico.

Una efficiente valutazione psicologica deve puntare a esaminare: quali sono le condizioni psicologiche della persona al momento della richiesta dell’intervento estetico e che immagine ha del proprio corpo (reale o deformata); quali sono le aspettative che la persona ha di cambiare la propria vita dopo l’ intervento estetico (realistiche o idealizzate). I pazienti portatori di aspettative realistiche rispetto alla chirurgia estetica sono quelli che conseguono

maggiori risultati sul miglioramento della qualità di vita, mentre coloro che si illudono di risolvere i loro disagi interiori rischiano di alterare il loro stato psicologico perfino deteriorandolo. Ognuno di noi desidera essere più bello in quanto la bellezza ci gratifica e ci fa avere fiducia nelle relazioni con gli altri e tutto ciò che ci circonda, infatti il beneficio che la paziente può trarre dall’intervento di chirurgia estetica spesso non si ferma solo all’aspetto fisico ma si espande anche all’aspetto psicologico, offrendo maggior fiducia e sicurezza in se stessi e nei confronti del mondo esterno, cambiando in meglio il proprio stile di vita. Sentirsi più belli spesso coincide con l’esserlo REALMENTE. Se ci sentiamo più belli indubbiamente appariremo più belli anche agli occhi degli altri.



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IBOO BEAUTY

JOLI ROUGE

CLARINS

Con il nuovo Joli Rouge, Clarins reinterpreta umori e desideri in una palette che incanterà tutte le donne... e gli uomini! Una palette di 25 tonalità luminose per colorare tutte le emozioni delle donne. Clarins reinterpreta il suo grande classico. Vellutato, sensuale e fedele, Joli Rouge rivela una nuova formula ancora più idratante... sempre così sensoriale.

CRAYON SOURCILS La texture ideale della mina permette di disegnare con precisione l’arcata delle sopracciglia con un effetto mat poudré straordinariamente naturale.

NYC LOVATICS New York Color presenta queste meravigliose palette, le Lovatics, ispirate allo stile ed ai look della giovane e affermata star americana Demi Lovato.

CARACENI Domenico Caraceni, noto in tutto il mondo per i suoi abiti simbolo di uno stile inconfondibile. Domenico Caraceni ha realizzato un’ essenza celebrativa senza tempo. Un’esperienza in cui l’uomo contemporaneo può rivivere l’eleganza discreta, rigorosa ma attuale di una firma storica.

foto: omar algenii


SHISEIDO

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FESTIVE CAMELLIA - XMAS LOOK 2015 Shiseido ha firmato con Yohji Yamamoto la Festive Camellia, la nuova Palette pensata per le donne glamour che sanno riconoscersi in questo mistico fiore, la cui bellezza cambia in ogni stadio della vita. Due i look di Festive Camellia ideati da Dick Page per le festività natalizie: Floral Radiance, caratterizzata da eleganti toni di rosa e viola in una composizione monocromatica e Sunset Camellia per uno sguardo ipnotico dalle sfumature dorate. Le labbra si tingono di rosa come per incanto.

OPI STARLIGHT COLLECTION VACANZE INVERNALI 2015-2016 L’esclusiva Starlight Collection firmata OPI porta una costellazione di nuovi colori ideali da sfoggiare durante le prossime vacanze invernali. Questa nuova collezione di 8 tonalità limited edition irradierà la stratosfera con colori brillanti che traggono ispirazione dal cielo notturno, il profondo spazio e le affascinanti stelle.

PLAY IT WILD FOR HER AND HIM

Playboy Fragrances presenta un nuovo audace duo di fragranze per lui e per lei: Play It Wild. Play It Wild For Her, fragranza orientale fruttata che lo farà impazzire di desiderio. Vaporizza l’Eau de Toilette e il 24H Deodorant Body Spray e avvolgiti con le persistenti bollicine profumate al caramello del Softening Shower Gel. Play It Wild For Him, un’invitante fragranza orientale ambrata per uomini sempre pronti a correre un rischio.Oltre a un’Eau de Toilette e un After Shave Lotion, la collezione comprende un 24H Deodorant Body Spray e 2-in-1 Shampoo & Shower Gel.


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IBOO BEAUTY

TI AMO 500 - COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2016 Batte forte il cuore del progetto ‘Ti Amo Italia’ di Collistar. E batte all’unisono con uno dei simboli più autentici della nostra Italia, la Fiat 500, un’icona che fa sognare milioni di appassionati dal 1957. Una collezione ironica & iconica che mixa due universi apparentemente distanti materializzandosi in un ‘marchio di fabbrica’ molto originale: un pattern metallico a pois dégradé dai colori vivaci. Ti Amo 500 - Strobing Look - € 29,80 Mascara Art Design € 23,50 Eye Liner Professionale € 21,50 Ombretto Effetto Seta € 15 Ombretto Wet & Dry € 15 Rossetto Art Design € 22,50 Gloss Design € 18,70 Smalto Effetto Cromato e Smalto Gloss Effetto Gel - € 7


IBOO BEAUTY 21

PARTY LOOK Una mini collezione tutta da scoprire, l’indispensabile per costruirsi un look fatto di contrasti: due gloss e un luminosissimo rouge à lèvres rosso, due ombretti, un mascara multitasking – per ciglia, sopracciglia e capelli – e due smalti lunga durata. Rossetto Puro Design Party Look - € 17,20 Gloss Design Party Look - € 17,70 Mascara Party Look 3 in 1 – € 22,50 Ombretto Party Look Effetto Strass € 18 Smalto Party Look Effetto Strass - € 6,60


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IBOO BEAUTY

ECLAT INSTANTANÉ - LOOK PRIMAVERA 2016

Clarins invita ad immergersi in una luce magica. La pelle ritrova equilibrio, il colorito si illumina… Sulle palpebre, ombretti nude sottilmente perlati; sulle labbra, colori freschi e golosi regalano al viso inedito splendore. Eclat Instantané - Collezione Clarins Primavera 2016 BB Skin Detox Fluid spf 25 - prezzo praticato nelle boutique Clarins chez Coin € 36 Multi Blush - prezzo praticato nelle boutique Clarins chez Coin € 27 Ombre Iridescente - prezzo praticato nelle boutique Clarins chez Coin € 22 Palette 5 Couleurs - prezzo praticato nelle boutique Clarins chez Coin € 45 Be Long Mascara - prezzo praticato nelle boutique Clarins chez Coin € 25,50 Rouge Eclat - prezzo praticato nelle boutique Clarins chez Coin € 24,50 Eclat Minute Embellisseur Lèvres - prezzo praticato nelle boutique Clarins chez Coin € 19,50 Gloss Prodige - prezzo praticato nelle boutique Clarins chez Coin € 2



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IBOO MUSICA

la Buona uscita segnalazioni discograFiche e librarie di Riccardo Sada

i dischi AA. VV. “The Annual 2016” (Just Entertainment) In collaborazione con Sony Music arriva “The Annual 2016”, la compilation che a prezzo speciale mette insieme il meglio di tutte le hit dance del 2015 e le novità 2016. Si parte da “I’m an Albatraoz” di AronChupa e si passa poi a “Right Here, Right Now” di Moroder e Kylie. Poi i successi di OMI, Calvin Harris e Dimitri Vegas & Like Mike vs. NeYo con “Higher Place”, “L’Amour Toujours” di Dzeko & Torres e tantissime altre hit ancora. Tra le novità: “Staring at the Sun” di Early Bright e “Light The Sky” firmato Regi & Wolfpack. Ben 100 brani per una tracklist da vero primato. Il meglio della musica pop, house ed EDM: un anno, tre generi, quattro compilation.

Babylonia “Multidimensional” (Smilax/Universal Music) Il progetto di Max Giunta e del prematuramente scomparso Robbie Rox è una perfetta sintesi tra musica elettronica, dance e sperimentazione. Sono 13 brani che soddisfano non solo i cultori del genere ma anche gli amanti del pop di Robbie Rox al quale il disco è dedicato. Il suono dell’album, potente e raffinato grazie all’utilizzo di sintetizzatori, chitarre e archi, è stato affidato al sound engineer Marco Barusso (Nek, Modà, Lacuna Coil) e al leggendario Ted Jensen dello Sterling Sound Studio di New York. Tra i collaboratori figurano Steve Lyon (Depeche Mode, Subsonica, L. Pausini, The Cure), Stefano Mariani (D. Silvestri, Paola Turci, PFM), Silvio Masanotti (Pacifico, S. Bersani) e Ivan Ciccarelli (A. Ruggiero).

Coldplay “A Head Full Of Dreams” (Parlophone Records) Preceduto dal singolo “Adventure Of A Lifetime”, il nuovo album dei Coldplay, registrato tra Malibu, Los Angeles e Londra, è stato prodotto dal duo norvegese Stargate insieme al collaboratore di lunga data della band Rik Simpson. In nessun altro album della band ci sono così tante collaborazioni: Beyoncé, Noel Gallagher, Tove Lo, Merry Clayton sono tra i nomi che compaiono nelle 11 canzoni dell’album (12, se si conta anche la ghost track “X Marks The Spot” nascosta alla fine dell’incisione del cd). L’ampio respiro del progettto multicolore carico di gioia consacra la squadra di Chris Martin, che non si era mai divertita tanto a registrare un album.


il libro Alessandro Kola “Kernel Panik” (Nobook) “Kernel Panik - Sound Against System” è un reportage sul movimento rave internazionale direttamente dalle parole di uno dei protagonisti. Scritto da Alessandro Cola aka Kola, uno dei co-fondatori della celebre crew omonima, nonché responsabile della non più attiva crew di Fakir-Show&Suspension “Freak’s Bloody Tricks” e del gruppo di psiconauti e sperimentatori “P3” con il quale è conosciuto come “Godfather”, il libro racconta della crew omonima nata a Roma, dopo l’arrivo degli Spiral Tribe, precursori della scena techno traveller e primi a esportare fuori dall’Inghilterra il loro sound system e il loro stile di vita, che ha creato una vera e propria scena techno alternativa cambiando l’attitudine e il modo di fare i party.“Kernel Panik. Sound Against System” descrive i viaggi in Europa e in America, i percorsi e le difficoltà, le lotte contro le forze dell’ordine per le occupazioni e non solo, le feste illegali, la vita da camion e sound system, le droghe, i pride, il vegetarianismo. Nel volume si fa spazio un mondo sconosciuto a chi non l’ha vissuto: non una semplice crew festaiola ma una filosofia di vita, musicale, creativa, nomade, libera.

Kaskade “Automatic” (Warner Music/Arkade) Nove album in tutta la sua carriera, un’evoluzione costante e coerente per uno dei dj che guadagnano di più al mondo, secondo la classifica annuale di Forbes. Ma il benessere di Kaskade si avverte anche nella sua produzione e in un album che è per nulla EDM big room bensì molto nu funky indie rock e progressive house (e mettere le cose insieme non è un gioco da ragazzi). C’è anche Estelle, nel cd, chi non ricorda la sua hit del 2008 “American Boy”? E ancora: collaborazioni con Galantis e tantissimi cantanti e dj. Tutti uniti a supportare con la propria bravura un artista davvero credibile. Secondo chi scrive, l’album dell’anno: talmente bello che potrebbe passare inosservato.

AA. VV. “Cosmopolis” (Smilax/Warner Music Italy) (Virgin / Emi) La nuova compilation ufficiale di Radio Monte Carlo Cosmopolis è un mosaico di escursioni sonore firmate Papa DJ: 18 brani che ruotano intorno a un’insolita idea di musica contemporanea. L’intento è quello di esplorare i confini del genere lounge, inseguendo curiose traiettorie antropologiche e pittoreschi fenomeni di musica tradizionale. Un originale mix di settanta minuti in cui l’acustica folcloristica (“Improbabile Venerdì”) danza a braccetto con sequenze elettroniche digitali (“Hello You”). Revisioni di capisaldi della melodia italiana ripensate in chiave downtempo (“Parole Parole”) o in versione salsa/caplypso (“Caruso”), condividono il salotto con eleganti esempi di tango neoclassico (“Secreto”). Steve Angello “Wild Youth” (Size) Annunciato per il 20 di questo mese, uscirà invece il 22 gennaio l’album da solista del dj greco naturalizzato svedese Steve Angello. L’ex membro degli Swedish House Mafia, dopo la pubblicazione del video di “Children of the Wild”, singolo uscito a giugno, spiega che “Wild Youth” non è un lavoro EDM, inteso per quel suono che va per la maggiore nei festival: è invece un album con un suono maturo, facile ma nello stesso tempo molto elegante, a tratti molto pop, quindi lontano anni luce dai martelli riservati al clubbing. Musica sì da ballare ma anche da cantare e ascoltare. Con Angello anche Dougy Mandagi dei Temper Trap, Andrew Watt, Mako, AN21, David Garza, Francesco Rossi, Gary Go, The Presets e tanti altri.


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IBOO MUSICA

Come cambia

a musica

In generale, il supporto fisico è, sfortunatamente, più un gadget che altro. Compilation one-shot, brani usa e getta, album triturati, talent show televisivi che rimpiazzano talent scout. Le nuove stelle della musica si spintonano nelle graduatorie mentre i negozi di dischi vengono trasposti sul web nonostante ci sia un lento ritorno del vinile di Riccardo Sada

Tiene vivo il carrozzone delle sette note la musica dance, mentre il rock è in discesa, la classica si difende nell’elite e il folk arranca. La dj Tigerlily ha avuto la fortuna di aver firmato con due grandi marchi, ultimamente: Island in Australia e Casablanca negli Stati Uniti (entrambe del gruppo Universal Music). “Ne sono felice ma ricordiamoci che ormai ci sono così tante etichette che sostengono la musica dance, che sviluppano e pubblicano brani straordinari, che un professionista vale l’altro”, spiega la disc jockey australiana.

Cosa succede all’orizzonte della dance? Lo abbiamo chiesto direttamente al CEO del celebre marchio Media Records, il produttore e visionario Gianfranco Bortolotti. Che parla di vera innovazione. “La totale gratuità della musica, associata al concetto di motivazioni intrinseche dell’artista, in particolare alla sua necessità di entrare in contatto con i suoi seguaci, detti oggi fan, non è un regalo in sé. Significa, per l’artista, trovare un percorso di comunicazione più rapido, in grado di portarlo finalmente davanti alle sue masse di ammiratori e suonare per il piacere di farlo insieme. La pecunia si trasferisce dal mezzo (ormai quasi non più esistente: il supporto) al concerto”.


Il “Man in black” della discografia indipendente italiana, Sergio Cerruti, dj, imprenditore e produttore, con la sua Just Entertainment, si impone sul mercato con nomi come Claudio Coccoluto e “Tomorrowland”. I numeri parlano chiaro: il mercato discografico in Italia sta crescendo e nel 2015 i risultati sono stati sorprendenti. “Il digitale ha svolto un ruolo determinante in questa crescita, con un boom degli abbonamenti streaming, dei file condivisi e della musica smaterializzata”, aggiunge Cerruti. Cosa bisogna fare? “Prima di tutto assecondare questa tendenza. Il mercato deve modellarsi su un nuovo tipo di consumatore, che ha richieste diverse rispetto al passato. Ma dirò di più: il vecchio ma caro vinile non perderà mai il suo fascino. Tra l’altro nel 2015 il mercato del vinile è cresciuto in Italia del 75%, e questo è un trend che deve essere osservato e tenuto in considerazione. Bisogna puntare a recuperare i consumatori sfuggenti, quelli abituati ad ascoltare la musica con un click, instaurando con loro un rapporto più intimo, magari proprio riportando al centro il disco. Per questo sono molto fiducioso”.

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Roberto Turatti, produttore discografico, dimostra che oggi la musica si ascolta on demand, su Spotify, su iTunes. “Si pubblica su Soundcloud, si condivide, i vinili e i cd rimangono ‘cimeli’ per pochi eletti. Una volta capivi i gusti delle persone entrando nelle loro case e sbirciando tra gli scaffali pieni di libri e dischi; adesso valuti guardando il profilo (a volte fake) di Facebook”. Turatti prosegue: “Mi piacerebbe immaginare il futuro della musica non solo nello streaming, come molti programmi oggi permettono di fare, ma, anche attraverso la tecnologia, tornare a offrire una certa esclusività: assistere a concerti ‘privati’ stando tranquillamente seduti sul divano (magari aiutati dalla realtà virtuale) o ritrovarsi ad assistere a show sempre più coinvolgenti e interattivi. Una cosa è certa: la musica è linfa vitale e quindi andrà sempre realizzata e prodotta”. Flavio Morana aka The Buildzer, fondatore della High Scream Records, dj e produttore discografico, aggiunge: “Che il mondo della discografia come lo abbiamo conosciuto negli anni ‘80 e ‘90 sia stato completamente scardinato non è una novità. Il costo della produzione discografica con l’avvento delle nuove tecnologie si è incredibilmente abbassato, portando il mercato a essere saturato dai ‘wannabe rockstar’. Così come il guadagno dalle vendite è crollato; e se prima poteva essere tranquillamente il 50% dell’incasso di un artista assieme al live, ormai è stato ridotto a una percentuale molto più bassa. Ma con questo crollo è cambiato anche il suo senso, mentre prima il live era finalizzato alla promozione del disco, ora è il disco che diventa materiale di promozione per il live. Non credo che questo sia un male per il mondo discografico, anzi: apre a tutta una serie di scenari che prima erano inconcepibili e inimmaginabili”.


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Viviamo in un’era in cui tutto è veloce, in continuo movimento e in permanente mutazione. È il pensiero, questo, di Bruno Oggioni di Art&Music. “Social e web hanno radicalmente cambiato il nostro modo di vivere e di essere. Non solo nella vita privata ma, nel nostro caso, anche nel mondo della discografia che, grazie (o per colpa: a seconda dei punti di vista) a queste nuove tecnologie, si è modificato drasticamente. Lo stesso mondo della produzione non è più lo stesso”. Abbiamo più canzoni e meni hit. Perché? “I motivi da esaminare sono diversi”, prosegue Oggioni. “Uno di questi è che il livello medio di produzione si è abbassato in modo critico. La seconda causa è sicuramente da imputare alle etichette discografiche”. Con 99 centesimi si può comprare un singolo su iTunes. “Prima dell’avvento del digitale se si voleva prendere lo stesso singolo si dovevano spendere 10 euro (per cd, non menziono il vinile, che nonostante il ritorno di cui tanto si parla rimane in una nicchia). In generale, il supporto fisico è, sfortunatamente, più un gadget che altro”.

Strategic Marketing manager di Sony Music Italy, Renato Tanchis è un professionista da primati: ha collezionato 41 primi posti (numeri 1) su 50 classifiche in tutto il 2015. Tanchis è il re Mida delle compilation. “Due hanno fatto rispettivamente platino e oro, si tratta di quella di Sanremo e quella di Radio Italia, che non vendevano più da parecchio tempo. Questo è stato l’anno della musica italiana. Le fanbase fanno la differenza anche nella musica italiana”. E il mercato, che direzione sta seguendo? “Come detto, una strada che porta sempre più allo streaming, dettata dal consumatore e non pilotata dalle case discografiche”. Tutto questo nonostante nell’ultimo anno si sia registrata una crescita del supporto fisico. “Ma questo è dovuto in particolare ad album di singoli artisti. Lo streaming ha una fascia d’età molto giovane, tra i 16/25 anni, e la tendenza è a consumarla con gli smartphone. Oggi il mercato si divide tra fanatici, entusiasti, casuali e indifferenti. Si tratta solo di dare a questi quattro soggetti quello di cui hanno bisogno”.


“Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l'opportunità in ogni difficoltà.” Winston Churchill

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PAOLO MEDICI. MOTUS ANIMI Mostra personale del pittore Paolo Medici nella sala delle colonne del ModernArtMuseum Cà la Ghironda di Ponte Ronca di Zola Predosa -Bologna. Il titolo della mostra Motus Animi di questo artista romano che risiede a Bologna, che resterà aperta fino al 10 febbraio 2016. Paolo Medici fa rivivere in quadri figurativi dall’esecuzione forbita, preziosa, mirabile, per certi versi inattuale, lo statuto della pittura quale “ seconda realtà “, quale parafrasi poetante della vita, capace di andare “ oltre ” le apparenze per attingere alla profondità dell’ io. L’oggettivazione del “ Motus Animi “, l’emozione, la soggettività, l’interpretazione, l’ambiguità del sentire, sono quei componenti che complicano e incrinano l’effetto “ realistico “ del dipinto. Una realtà non sfacciatamente fotografica, bensì una sorta di super-realtà poetica, ingentilita dal complice ammiccare della regia, della finzione, del gioco delle parti condiviso fra autore e spettatore. Le sue immagini femminili, dai fondali piatti, sono un personale teatro dei sentimenti, delle ansie, delle paure, dei sensi di colpa, delle fragilità, degli enigmi. BRUEGHEL. CAPOLAVORI DELL’ARTE FIAMMINGA Fino al 28 febbraio 2016 è possibile visitare, presso Palazzo Albergati Arthemisia Group di Bologna, la mostra mostra Brueghel, Capolavori dell’arte fiamminga, cura di Sergio Gaddi e Andrea Wandschneider. Ripercorre la storia, lungo un orizzonte temporale, familiare e pittorico di oltre 150 anni portando a Bologna i capolavori di un’intera dinastia di eccezionale talento attiva tra il XVI e il XVII secolo. Brueghel, nome di una dinastia diventata nei secoli passati marchio di eccellenza nell’arte pittorica, comprendeva la più importante famiglia di artisti fiamminghi a cavallo tra il XVI e XVII secolo interpreti dello splendore del Seicento. RAFFAELLO PARMIGIANINO BAROCCI. METAFORE DELLO SGUARDO A Roma, ai Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli, fino al 10 gennaio 2016 si terrà la mostra “Raffaello Parmigianino Barocci, Metafore dello sguardo”. Tre giganti dell’arte italiana in un confronto senza precedenti. Dipinti, disegni e stampe raccontano la profonda relazione che lega Raffaello a Francesco Mazzola detto il Parmigianino e a Federico Barocci, entrambi ricordati dalle fonti più antiche come eredi dell’artista urbinate. L’esposizione si propone di evidenziare come il modello di Raffaello abbia concorso a determinare gli orientamenti artistici di Francesco Mazzola detto il Parmigianino e quelli, assai diversi, di Federico Barocci.


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Mostre GIOTTO, L’ITALIA Giotto, l’Italia è il grande evento espositivo che concluderà il semestre di Expo 2015 a Palazzo Reale di Milano. La mostra, in scena al Palazzo Reale di Milano fino al 10 gennaio, propone al pubblico cosmopolita dei visitatori di Expo di incontrare i grandi capolavori dell’artista fondatore della cultura figurativa italiana, riunendo 13 opere, prevalentemente su tavola, nessuna delle quali prima esposta a Milano. Una sequenza di capolavori assoluti mai riuniti tutti insieme in una esposizione. Ognuno di essi ha provenienza accertata e visualizza quindi il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia del suo tempo, in circa quarant’anni di straordinaria attività. MONET. DALLE COLLEZIONI DEL MUSEE D’ORSAY La mostra documenta, proprio a partire da opere capitali come la Colazione sull’erba, momenti decisivi del percorso di Monet sino al 1886, anno in cui l’artista realizza l’emblematica figura intrisa di luce dello Studio di figura en plein air: donna con parasole girata verso destra, affiancando a essa capolavori come il dipinto Rue Montorgueil a Parigi. Festa del 30 giugno 1878, con l’immagine delle bandiere che si sfaldano nella luce parigina o Le ville a Bordighera (1884) che restituisce gli sfolgoranti colori che Monet registra nel suo primo soggiorno nella Riviera ligure. Sono presenti in mostra alcune opere di carattere eccezionale, mai presentate prima in Italia: un esempio su tutti è quello del grande frammento centrale della Colazione sull’erba, opera fondamentale nel percorso di Monet per la precoce affermazione di una nuova, audace concezione della pittura en plein air, rappresentativa di un passaggio cruciale che culminerà con l’Impressionismo. Torino, al GAM - Galleria d’Arte Moderna di Torino fino al 31 gennaio 2016. RAFFAELLO. IL SOLE DELLE ARTI La mostra “Raffaello, il sole delle arti, in scena alla Reggia di Venaria Reale fino al 24 gennaio 2016 è a cura di: Gabriele Barucca e Sylvia Ferino, con un comitato scientifico presieduto da Antonio Paolucci.Con la partecipazione di: Mondo Mostre srl. Il fulcro della mostra è costituito da un nucleo di celebri capolavori di Raffaello, che evocano il racconto della sua prodigiosa carriera artistica, le persone che ha conosciuto, le diverse città dove ha vissuto. A documentare gli anni della sua formazione è una scelta di opere dei maestri che hanno avuto un ruolo fondamentale, vale a dire il padre Giovanni Santi, il Perugino, il Pinturicchio e Luca Signorelli.


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Arriva la primavera: un’esplosione di colori e profumi è pronta a invadere la Liguria Alla scoperta dei più bei giardini della regione dove le bellezze paesaggistiche fanno da cornice a un patrimonio artistico di grande valore

In Liguria la primavera arriva prima! Complice il piacevole clima mite che pervade l’intera regione, con i primi innalzamenti delle temperature un mare di giardini fiorisce davanti agli occhi stupefatti dei visitatori che, da Levante a Ponente, possono ammirare come natura, arte e architettura sappiano dar vita a un connubio unico. Pochi luoghi al mondo come la Liguria vantano giardini lussureggianti con vista sulle onde che s’infrangono a pochi metri di distanza. Ad Albissola Marina (SV), un giardino di cedri, magnolie e alberi di canfora circonda Villa Faraggiana, nota per i suoi ricchissimi interni tardo barocchi, la cappella con l’affresco di Ratti, la fantastica specchiera di Filippo Parodi, la Galleria delle Quattro Stagioni, gli stucchi, i saloni e le maioliche di pavimenti e pareti. Accanto alle due grandi fontane e al lussureggiante viale d’accesso, nel giardino si possono ammirare aiuole dalle forme irregolari attorno alla vasca

Villa Faraggiana

centrale e disseminate di piante d’alto fusto, tra cui anche ibiscus, un piccolo agrumeto e un esemplare di Sofora Iapponica.

Nelle belle giornate di sole, un tripudio di colori accoglie i visitatori del Giardino Esotico Pallanca, una vera e propria oasi verde situata a Bordighera (IM), su un ripido pendio roccioso a picco sul mare. Ben 3.200 tipi diversi di piante esotiche trovano spazio in questo luogo unico in Italia, conosciuto soprattutto per la sua preziosa collezione di cactus che conta, tra gli altri, anche uno splendido esemplare di copiapoa cilena che, con i suoi tre secoli di vita, è considerato uno dei più longevi esistenti al mondo.

Giardino Esotico Pallanca


A Imperia Oneglia esiste un luogo capace di lasciare a bocca aperta i più piccoli e di far tornare bambini gli adulti. Si tratta di Villa Grock, un meraviglioso esempio di architettura Liberty, con elementi persiani, barocchi e rococò che riflettono l’identità del suo vecchio proprietario, il clown svizzero Adrien Wettach, conosciuto in tutto il mondo come “Grock”. Ogni elemento del parco richiama elementi legati alla simbologia circense come le palle dei clown, il tempietto, la cornucopia, la fontana della giovinezza e la balaustra con le maschere del clown, oltre agli scenografici giochi d’acqua che accolgono i visitatori all’arrivo.

Villa Grock

A Sanremo, scienza, storia e natura si uniscono nella splendida Villa Nobel, che fu per 6 anni la dimora del famoso scienziato svedese Alfred Nobel, l’inventore della dinamite e del premio che ancora oggi porta il suo nome. La villa, nella quale sono custoditi numerosi elementi di grande interesse, appare circondata da un parco che un tempo si estendeva sino al mare, con numerose piante pregiate tra cui l’altissima Cupressus macrocarpa di origine californiana e un boschetto di bambù.

Villa Nobel Avvicinandosi verso il confine francese, sul promontorio della Mortola, non si può prescindere da una visita agli splendidi Giardini Hanbury di Ventimiglia. Su un terreno di oltre 18 ettari caratterizzato da un clima unico, un paradiso di fiori e di piante risalente al 1867 raduna migliaia di piante esotiche, secondo il progetto originario di sir Thomas Hanbury, ricco viaggiatore inglese. Passeggiando tra questi bellissimi giardini, suddivisi tra una vegetazione parzialmente spontanea (9 ettari) e parzialmente esotica (9 ettari), si ammirano autentici tesori botanici come il Giardino dei profumi, l’antico roseto. In primavera i colori prendono il sopravvento tra il bianco della Rosa Levigata originaria della Cina, il carminio della Salvia Cinnabarina del Messico e il blu dell’Echium, mentre in estate è il profumo intenso della brugmansia ad attrarre maggiormente i visitatori.

Foto Archivio Agenzia Regionale “In Liguria”

Giardini Hanbury


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Mercatini Originali in Alto Adige Südtirol

Ancora più green e più originali ancora più “buoni” e di qualità!

Bolzano, Merano, Bressanone, Vipiteno e Brunico aprono nuovamente i battenti ai Mercatini Originali Alto Adige/Südtirol. I Mercatini Originali Alto Adige/Südtirol hanno ormai consolidato il concetto “Green Event” con una particolare attenzione all’ambiente, l’utilizzo di prodotti locali e l’eliminazione di posate e piatti in plastica, mantenendo l’originalità e quell’aspetto tradizionale che li contraddistingue. Per l’edizione 2016 i Mercatini pongono l’accento sul concetto di qualità. Dal 27 novembre 2015 al 6 gennaio 2016 i cinque Mercatini saranno costantemente posti sotto stretto controllo; grazie a dei “mistery check” verrà testata in gran segreto la qualità dei mercatini in generale e

in modo particolare quella degli stand gastronomici. Un’iniziativa particolare riguarda proprio questi ultimi: ogni stand dovrà offrire una specialità regionale, un piatto particolare e tipico, in modo da distinguersi dagli altri e da offrire agli ospiti delle vere e proprie emozioni culinarie. Basterà dunque seguire i vari profumini che condurranno da uno stand all’altro per gustare delizie e golosità. Eco sostenibilità che va quindi a braccetto con la qualità. Ecco qualche chicca gastronomica: a Brunico lo stand “Großmutters Küche” (la cucina della nonna) propone i famosi “Strauben” (filaccetti fritti con marmellata di mirtilli rossi), mentre lo stand “Schafstandl” prepara salsicce fatte in


casa con crauti. Le famose patate della Val Pusteria cotte al forno si gustano presso lo stand “Ofenkartoffel” di Helmut Fuchs. E ancora la zuppa d’orzo, “Gerstesuppe”, con “Tirtlan” (frittelle ripiene) è la specialità della “Heidis Almhütte” (la baita di Heidi). La minestra servita in un cestino di pane si trova allo stand “Maggie”. È l’angolo delle streghe, la “Hexenküche”, invece, da scovare a Bolzano, dove viene offerto il piatto fisso del giorno “Lagreinetti”, la pasta a base di Lagrein. A Merano sono lo Speck e il pane a farla da padrone. L’arte della panificazione si esprime nell’accogliente casetta di Mein Beck (www.meinbeck.com/it) dove si possono seguire le diverse fasi di preparazione del pane, fino alla più gradita, quella dell’assaggio! Grazie al particolare allestimento dell’azienda Siebenförcher all’interno del Mercatino, il visitatore potrà compiere un viaggio alla scoperta dello Speck,

questo gustoso prodotto tipicamente altoatesino, della sua storia e della sua produzione. Non sarà però solo il cibo a deliziare i palati, quest’anno i mercatini hanno in serbo un’ulteriore sorpresa: i colori per eccellenza del Natale, il rosso e l’oro, sono stati racchiusi in due esclusive bevande! Si chiamano Golden & Rubin e sono i nuovi protagonisti dei Mercatini Originali, nati dall’estro creativo del cuoco stellato Herbert Hintner e del ©Alto Adige Marketing – Alex Filz


produttore Weissenhof di Vilpiano. “Golden” ha i toni più chiari e dorati mentre “Rubin” è più scuro, dai toni più intensi. Ma non fatevi ingannare dal colore. “Golden” oltre a succo di mela, mela cotogna e anice contiene sidro di mela (leggermente alcolico) mentre “Rubin” è analcolico ed è composto da bacche di sambuco, succo di mela, mela cotogna e anice. Le due bevande si possono gustare in almeno uno degli stand gastronomici dei cinque Mercatini. L’Assemblea Generale dell’ONU ha proclamato il 2015 Anno internazionale UNESCO della Luce e così il mercatino di Bressanone ha allestito per l’occasione uno spettacolo di luci, colori e musica. “Il sogno di Soliman”, l’elefante di Bressanone (realmente esistito) intraprende un fantastico viaggio nel magico mondo dei sogni. All’interno del cortile del Palazzo Vescovile

(Hofburg) saranno proiettate immagini in movimento e proiezioni animate che daranno vita alle meravigliose facciate barocche del palazzo. L’artigianato locale resta uno dei punti di forza dei Mercatini. I soci della cooperativa “Artigiani Atesini” presenteranno a turno i loro mestieri dal vivo, ogni giorno durante l’apertura del Mercatino di Natale di Bolzano presso lo loro stand in piazza Walther. Anche a Brunico 4 artigiani mostrano ogni giorno il loro mestiere e vendono i loro prodotti fatti a mano come candele, lavoretti in materiali naturali, lavori in tessuto, cuscini di erbe, gioielleria in fimo. Non possono mancare anche quest’anno diversi corsi in tutti i Mercatini proposti nei veri e propri laboratori natalizi dove poter imparare a realizzare la corona dell’Avvento, i famosi biscotti di Natale e oggetti con il feltro.


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MADAGASCAR

QUESTA DESTINAZIONE È FATTA PER TE Il Madagascar, chiamato anche “L’Isola Rossa” ti sorprenderà. Situata nell’Oceano Indiano, nasconde tesori imprevedibili

Il Madagascar è una terra unica da una cultura senza eguali. È proprio la sua storia a determinare la sua unicità. Il Madagascar infatti si è staccato molto presto dal continente africano, facendo sì che la sua flora e la sua fauna si distinguano rispetto a quelle presenti sulla terraferma. Nei millenni, inoltre, è stato abitato da diverse popolazioni: asiatiche prima, arabe poi ed infine dell’Africa orientale. Questa commistione di culture ha come risultato una tradizione che si basa sul culto degli antenati e sull’oralità dove canto, poesia e musica hanno un ruolo centrale. Per non parlare poi dei circuiti pensa-


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ti dagli agenti locali in Madagascar, i primi due più classici e gli altri due più fuori dal comune. Il viaggiatore può decidere se affidarsi a questi tour o se creare un’esperienza 100% su misura: La terra dei Lemuri , un tour di 9 giorni che tocca i principali parchi nazionali

e le riserve dell’est e del


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centro-sud dell’isola sulle tracce dell’animale più caratteristico del Madagascar. Splendido sud, uno dei tour più completi per coloro che desiderano scoprire tutta la ricchezza e la diversità del Madagascar: natura, cultura e relax! Nosy-Be e il nord in Catamarano, alla scoperta degli arcipelaghi inesplorati a bordo di un catamarano. Il nord e la Costa della Vaniglia ,questo itinerario vi condurrà attraverso i luoghi più belli del Madagascar: il nord dell’isola tra piantagioni di caffè, cacao e banane, foreste tropicali, laghi, cascate e spiagge da sogno e la costa orientale in cui il profumo di vaniglia si mescola con quello dei chiodi di garofano, della cannella e del pepe rosa. Posti mozzafiato e meravigliosi che vale la pena visitare almeno una volta nella vita e perché non organizzare una vacanza proprio durante le feste natalizie?


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