Iboo Magazine- giugno 2015

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Una vita per

IL NUOTO! ph. PRO RECCO

n째43 Giugno 2015 periodico free press


L’UNIONE FA IMPRESA

Ecco il nuovo piano di rilancio del Val Vibrata Village

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l difficile momento dell’economia e della finanza ha portato molte attività commerciali in una situazione di forte sofferenza. Il flusso dei potenziali clienti si sta concentrando in aree commerciali aggregate dedicate allo shopping e al tempo libero. In questa situazione, comune a molte zone d’Italia, è stato necessario creare una nuova opportunità che si affiancasse ai tradizionali centri commerciali e che potesse fornire un valore aggiunto al cliente, ormai assuefatto dalle offerte di sconti e sempre più in difficoltà nella selezione e nella valutazione della qualità del prodotto. Design, Turismo, Cultura, Artigianato, Enogastronomia, Intrattenimento, Arte e naturalmente Shopping sono le parole chiave intorno alle quali è stato sviluppato il rilancio del nuovo Val Vibrata Village. DOVE SI TROVA IL VAL VIBRATA VILLAGE? Il Val Vibrata Village si trova in posizione strategica, al centro di un’area commerciale molto importante, a soli 500 m dall’uscita A14 Val Vibrata e ad un crocevia di strade che portano verso gli importanti comuni del territorio sia montano che costiero. E’ circondato da attraenti destina-

zioni commerciali come il Centro Commerciale Val Vibrata (IPER), Brico, Pittarello e da innumerevoli outlet e spacci di piccole imprese locali. I dati indicano oltre 1,5 Milioni di abitanti nell’arco di 60 minuti di auto con circa 700.000 famiglie. Questi numeri non tengono conto del turismo stagionale che raddoppia le presenze sul territorio ed infatti la rotonda di accesso al Val Vibrata Village viene percorsa da circa 4 milioni di auto l’anno. LA STRUTTURA Il Val Vibrata Village ha una superficie di vendita di 10.000 mq e 6.250,00 mq di para-commerciale e magazzini. La struttura propone un’area parcheggi di 28.458 mq con oltre 1000 parcheggi al coperto. Strutturato in 44 esercizi commerciali offre tutte le facilities necessarie a farne un luogo ideale per questo tipo di attività. LA PECULIARITÀ La peculiarità di un Centro Commerciale nasce dalla proposta di prodotti e servizi. Nel caso di Val Vibrata Village le priorità sono legate al rapporto qualità/prezzo con una forte focalizzazione sul design, sull’artigianalità e sull’innovazione. Nel momento di

massimo sviluppo dell’economia globale, il Centro rappresenta un modo per coniugare le tradizioni all’innovazione nel settore retail. Val Vibrata Village apre le sua attività in relazione a 5 diverse tematiche di interesse: • DESIGN: arredi e complementi d’arredo delle migliori marche per la casa • MODA/FASHION: Capi di abbigliamento ed accessori delle migliori marche del made in Italy ma non solo • ENOGASTRONOMIA: l’eccellenza del territorio • RISTORAZIONE: ristoranti multietnici e intrattenimenti vari • TURISMO: accoglienza dedicata al cliente/turista a supporto della destagionalizzazione I NEGOZI PRESENTI Oggi sono già presenti alcune attività commerciali che hanno creduto nel progetto e si sono proposte per far tornare a vivere un luogo straordinario, capace di essere trasformato in una “destination” per tutta l’area adriatica per la qualità del prodotto e l’ unicità dei negozi. Val Vibrata Village propone una formula innovativa che raduna oggi importanti eccellenze italiane nel settore dell’Arredamento e del Complemento di Arredo. Con più di 70 marchi si può tro-


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CREARE LE CONDIZIONI PER IL RILANCIO DI INIZIATIVE LOCALI E REGIONALI È ARGOMENTO DI DISCUSSIONE DEL QUOTIDIANO. vare tutto il meglio del design italiano con prezzi ridotti, con ulteriori riduzioni durante i saldi estivi e invernali. Val Vibrata Village si inserisce all’interno di format distributivi evoluti, che arricchisce il tempo dedicato all’acquisto con esperienze coinvolgenti e servizi accurati. Una struttura articolata con negozi multisettoriali per offrire ai clienti un percorso emozionale di grande impatto. Importantissime le nuove aperture dei punti Ristoro e Divertimento quali KING – struttura di eccellenza che propone il modello sushi-wok e THEPLACE, la

innovativa area discoteca dedicata a balli latino-americani ma non solo. LO SPAZIO AI PRODUTTORI LOCALI La sfida è anche quella di promuovere il territorio con l’offerta di prodotti innovativi, di tradizione e di qualità nel segmento dell’arredamento, della moda e dell’ enogastronomia. Saranno create iniziative commerciali importanti che, inserite in percorsi turistici, potranno dare il giusto elemento di attrazione di un flusso potenziale assolutamente rilevante.

Un particolare attenzione viene data al Km ZERO su più fronti, alla disintermediazione (dal produttore al consumatore), alla comunicazione basata su strumenti innovativi e alla valorizzazione del rapporto speciale e personale con il cliente. Collaborazione con le istituzioni per la promozione del turismo Val Vibrata Village, nell’estate 2015, offrirà un Infopoint che si porrà come ufficio turistico del territorio in piena collaborazione con le istituzioni, con le DMC e con le associazioni locali.

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“Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l'opportunità in ogni difficoltà.” Winston Churchill

Diamond Media Group s.r.l. comunicazione - concessione pubblicitaria - editoria Via C.Levi, 1 64027 Sant’ Omero (TE) Tel 0861.887405 mail: info@diamondgroup.it



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INDICE

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F ORNARESIO E LA SUA GALLERIA D’ARTE

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ILANO: DOVE ABITA IL M DESIGN?

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T RE INCONTRI DEDICATI ALL’ARCHITETTURA E AL DESIGN

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I NTERVISTA A ALEX GIORGETTI E FRANCESCO DI FULVIO

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IBIZA GIORNO E NOTTE

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LA BUONA USCITA

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“LIVING APART TOGETHER”

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ARTE IN MOSTRA

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BEAUTY

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IRACUSA TRA STORIA E S MONUMENTI


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IBOO MAGAZINE

EDITORIALE SUMMER 2015

Ed eccoci con il nuovo numero estivo di iBoo Magazine. Per questo mese vi proponiamo le interviste a due giovani ragazzi della Nazionale di Pallanuoto e al designer Gianni Fornaresio che si occupa da sempre di collezionismo d’arte e grafica. Non può di certo mancare la movida e come si fa a non citare Ibiza, l’isola balearica che oltre ad essere il paradiso delle feste, ha tanto altro da mostrare: dalla città vecchia fino ad arrivare in cima con le sue gallerie d’arte ed esposizioni. E poi ancora arte con la personale di Maurizio Donzelli e la collezione di circa 500 opere che spaziano dal Cinquecento al Novecento di Antonio Ligabue e Pietro Ghizzardi Infine il viaggio, meta ambita questo mese è sicuramente lei: Siracusa, caratterizzata da immense ricchezze ed importanti patrimoni storici, archeologici e paesaggistici. Infatti nel 2005 la città è stata insignita del titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Buoni sogni e buone vacanze!

VIRGINIA CIMINA’

DIRETTORE RESPONSABILE Virginia Ciminà HANNO COLLABORATO Chiara Gallo Francesca Lori Virginia Maloni Riccardo Sada EDITORE Diamond Media Group s.r.l. Via C. Levi, 1 Sant’Omero (TE) Tel. 0861 887405 redazione@diamondgroup.it IBOO MAGAZINE È una testata registrata presso il Tribunale di Teramo al n.546 del 08/11/2005 GRAFICA Diamond Media Group s.r.l. STAMPA Arti Grafiche Picene s.r.l. PUBBLICITA’ info@diamondgroup.it SITO WEB www.iboomagazine.com FACEBOOK Iboo Magazine Italia RESPONSABILE TRATTAMENTO DATI Dlgs 196/03 Virginia Ciminà Riservato ogni diritto e uso. Vietata la riproduzione anche parziale



Design

di Chiara Gallo

Dagli anni '70 ad oggi. Storia dello Studio Fornaresio Lo studio Fornaresio ha sede a Torino e si occupa da sempre di collezionismo d’arte, grafica ed editoria. Il suo fondatore Gianni Fornaresio vanta un percorso molto particolare che risale agli anni ’70, quando cominciò a lavorare come rivenditore di carboncini in Piazza San Marco sotto la direzione del gruppo “Artisti Associati”. Un insieme di ragazzi con ruoli e mansioni totalmente differenti, ma che uniti hanno permesso una rapida evoluzione di successo. Oggi il gruppo si è sciolto, ma lo Studio è andato avanti e Gianni Fornaresio ci permette di rivelarne alcuni segreti.


mai niente, ma ho sempre pensato che fosse stato un viaggio premio. Questo è forse il migliore ricordo per me, fu un viaggio ricco di imprevisti e di sorprese ma non lo dimenticherò mai.

he cosa vuol dire oggi essere collezionisti e C galleristi d’arte? Pare che i collezionisti di vertice in tutto il mondo si possano riassumere in una quindicina di nomi. La crisi attuale ha fatto sparire quella categoria di “pseudo collezionisti” che più che altro specu-

L o Studio si occupa di editoria, grafica e collezioni, ma come potrebbe riassumere il percorso che lei ha compiuto a partire dagli anni ‘70 fino ad oggi?

Partendo da zero e arrivando a collaborare con i più importanti artisti viventi del panorama artistico italiano. uali sono i più bei ricordi legati al Q periodo trascorso a Venezia con i cosiddetti “Artisti associati”? Eravamo un gruppo di circa 25 ragazzi che arrivavano un po’ da tutta Italia, dalla Spagna o anche dalla Francia. L’artista in realtà era uno solo, Marco Bravura, un mosaicista di Ravenna che oggi lavora per committenti russi. Anche se erano tempi di anarchia e libertà la struttura era piramidale e gerarchica, vi era infatti un presidente, un vicepresidente, i pittori, i venditori e i corniciai. La tecnica di vendita era molto semplice, si trattava di andare in piazza San Marco e vendere i carboncini di Venezia ai turisti di passaggio, ovviamente, non potevamo andare tutti, quindi nei weekend ci dividevamo: c’era chi andava a Padova, chi a Treviso, chi a Verona e chi a Brescia. Quando entrai nel gruppo non avevo mai neanche visto un quadro in vita mia e il mio primo incarico fu come aiuto corniciaio. Dopo due mesi divenni venditore. Un giorno a Verona un signore mi chiese se i quadri fossero opera mia, risposi di sì sebbene non fosse vero ed egli mi disse di essere l’ Assessore al Turismo di Venezia. Stavano organizzando una manifestazione in Lussemburgo e mi chiese se volessi partecipare. Quando lo comunicai a Bravura andarono in Lussemburgo lui e il primo venditore, ma dopo qualche giorno chiamò dicendo che si vendeva tantissimo e che dovevo portare altre cornici. Non mi disse

lavano, considerando più il “nome dell’autore” che la bellezza del lavoro. Oggi chi compra un quadro vuole fare un “grande affare”, per cui i collezionisti di rilievo sono quelli che riescono a far muovere i milioni per un’opera d’arte. I collezionisti per passione non esistono più o almeno, io non ne conosco. Moltissime gallerie hanno chiuso e sopravvivono solo quelle che hanno dei quadri importanti di loro proprietà, mentre altre aprono e chiudono nel giro di pochi mesi. I quadri oggi si possono comprare in vari modi, con internet tutti possono arrivare alla fonte. Il risultato è che tutto è bloccato. Una volta le notizie erano poche e ci si poteva affidare a un gallerista competente ed affidabile. Per quanto mi riguarda, ho sempre fatto mostre esclusivamente con artisti con i quali ho prodotto opere grafiche. L a sottile linea tra arte e design. Quando un pezzo di design diventa arte e viceversa? Questo rimane per me un mistero! i recente ha intrapreso una collaborazione con Onlywood, concept store che D si occupa di arredamento e di design di alta qualità. Come mai ha fatto questa scelta? Le opere grafiche che ho prodotto nel corso degli anni sono state distribuite anche ai negozi d’arredamento di vertice e ovviamente questi show room sono sparsi in tutta Italia. Onlywood è una realtà abbastanza giovane, gestita in un modo innovativo, che, oltre a trattare arredamento consolidato e di qualità, offre ai suoi clienti il lavoro di creativi, anche poco conosciuti, ma sicuramente molto bravi i quali a loro volta propongono un’alternativa al modo classico di arredare casa. Per me è un esempio che dovrebbero seguire anche altri negozi del settore. Sia come editore che come autore ho sempre concepito lavori non fini e sé stessi ma che devono trovare collocazione in una casa da vivere tutti i giorni, insomma che rispetti lo spirito di chi ci abita. i parli delle opere che ha presentato durante l’evento “I loft you”, come sono C state realizzate e come si legavano all’evento? Ho conosciuto Gigi, uno dei titolari e organizzatore dell’evento, qualche mese fa. Era venuto nel mio studio e dopo aver visto una mia opera che rappresentava un cuore, il cui titolo è “I love you”, mi chiese se era possibile realizzarne una serie per Onlywood. Tali lavori, come la maggior parte delle mie opere, sono principalmente stati realizzati con la tecnica del carborundum, si ottiene un


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IBOO DESIGN

risultato cromatico autonomo e irripetibile. Quando facemmo il primo incontro per organizzare l’evento e si doveva trovare un titolo, scegliemmo “I loft you”. Durante l’evento ho poi omaggiato i partecipanti di una stampa digitale

che riprendeva lo stesso cuore. Come ho già detto, ritengo che certi negozi di arredamento siano la prima sede in cui proporre quadri, fotografie e più in generale opere di design, per questo ho accettato la collaborazione con Onlywood e ho contribuito all’organizzazione di “I loft you”.

i sono progetti a breve termine o nuove collaborazioni di cui C vorrebbe parlarci? Vi anticipo che la mia “Gioconda italiana” sarà la copertina di Torino Magazine del mese di luglio e che sto elaborando nuovi progetti come Love, il Geco, Adamo ed Eva, Mappamondo, Ci tengo a sottolineare come le tematiche su cui decido di elaborare una ricerca sono sempre molto positive.

ome si evolveranno secondo lei in futuro le grafiche d’arte? C La manualità e l’originalità resisteranno? Ho sempre pensato che se mai fosse esistito un autore dedito all’opera grafica avrebbe avuto molte possibilità di lavorare, ma occorrerebbe uno spazio e un’attrezzatura che quasi nessuno possiede. L’opera grafica offre varianti infinite e addirittura si potrebbero realizzare degli esemplari unici partendo dalla stessa matrice. Per quanto riguarda il futuro, da qualche parte ho letto quali saranno i lavori che scompariranno e quelli che invece perdureranno nel tempo e c’è una buona probabilità di sopravvivenza per la manualità e l’originalità. Ricordo infatti che tra i mestieri destinati all’estinzione si parlava di impiegato di banca - impensabile fino a qualche anno fa - e tra quelli che rimarranno l’artista, sebbene aggiungevano…se quello che produrrà piacerà alla gente.



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IBOO CUCINA

Milano: dove abita il design?

Milano Design Film Festival lancia la seconda edizione del concorso k.i.s.s. – keep it simple ’n’ short – dedicato alle espressioni del progettare a Milano. Giunto alla sua seconda edizione, il contest K.I.S.S. – Keep It Simple ’n’ Short – invita a esplorare ancora la città meneghina da sempre celebrata come capitale e protagonista del mondo della progettazione. Milano: dove abita il design? Questo il tema – promosso da MiCue Milano Design in occasione della terza edizione di Milano Design Film Festival, dal 15 al 18 ottobre 2015 – al quale ispirarsi per la produzione di un cortometraggio, con durata massima di 10 minuti, senza alcuna preclusione ai soggetti di indagine. “Abbiamo scelto questo tema osservando le mutazioni in corso a Milano”, dicono Antonella Dedini e Silvia Robertazzi. “Ci sembrava interessante metterle a fuoco in una città che per sua definizione non si mostra, ma si lascia scoprire e in cui l’operosità è diffusa, ma mai ostentata. Il punto interrogativo vuole essere da stimolo a una ricerca anche critica”. MiCue Milano Design selezionerà i progetti finalisti, che verranno poi sottoposti a una giuria di esperti – Antonella Dedini, architetto, fondatrice e curatrice MDFF, Silvia Robertazzi, giornalista, fondatrice e curatrice MDFF, Porzia Bergamasco, giornalista, curatrice MDFF, Cristiana Capotondi, attrice e regista, Lionello Cerri, produttore, Lumiére & Co., Franco Raggi, architetto, Max Rommel, fotografo e regista, vincitore dello Short Film MDFF Award 2014 – per l’assegnazione del Short Film MDFF Award, durante i giorni del festival. Il vincitore avrà diritto a un premio di 4.000 euro e alla proiezione durante le rassegne cinematografiche organizzate per le iniziative di Milano Design Film Festival. Sarà, invece, il pubblico presente in sala durante la terza edizione del festival a decretare l’opera vincitrice dell’Audience Short Film MDFF Award, che prevede la proiezione del cortometraggio durante gli eventi itineranti realizzati da Milano Design Film Festival. Le iscrizioni al contest, aperte il 15 giugno, termineranno il primo settembre 2015. Il bando completo e la scheda di partecipazione sono scaricabili sul sito milanodesignfilmfestival.com. I partecipanti devono inviare le opere audiovisive presso la sede di MiCue Milano Design Srl in Corso Magenta 76, 20123 Milano.


MILANO DESIGN FILM FESTIVAL: TRE INCONTRI DEDICATI ALL’ARCHITETTURA E AL DESIGN Si rinnova l’appuntamento estivo di Milano Design Film Festival, che torna al MAXXI a Roma per tre giornate – 1, 8 e 15 luglio – all’insegna dell’architettura e del design.

Comunicare l’architettura e il design. Questo il titolo scelto per la rassegna proposta da Milano Design Film Festival, in occasione dello YAP Fest 2015 – Young Architects Program – il programma di promozione e sostegno alle giovani leve dell’architettura, giunto alla sua quinta edizione italiana e organizzato dal MAXXI a Roma in collaborazione con il MoMA/MoMA PS1 di New York, Constructo di Santiago del Cile, Istanbul Modern – Turchia – e MMCA National Museum of Modern and Contemporary Art di Seoul – Corea. Milano Design Film Festival torna, per il secondo anno, con questo appuntamento itinerante presentando quattro pellicole che vogliono indagare la progettazione di ieri e di oggi. L’inaugurazione del primo luglio si è aperta con Dove vivono gli architetti di Francesca Molteni e Davide Pizzigoni, un intimo sguardo nelle case di otto archistar che hanno aperto le porte a una biografia d’eccezione, tra vita privata e lavorativa. Durante la serata, c’è stato l’intervento dell’architetto Mario Bellini, insieme alla regista. La doppia proiezione dell’8 luglio comincia con Achille Castiglioni. International Design Conference in Aspen del 1989, pellicola restaurata grazie all’intervento di Flos. Una lezione non convenzionale che racchiude tutta la creatività eccentrica e la grande portata comunicativa e umana del designer. Ospite della serata è Carlo Castiglioni, curatore dello Studio-Museo e della Fondazione intestata al padre. A seguire il film Great Expectations di Jesper Wachtmeister, un viaggio all’interno del secolo scorso tra architetture realizzate e progetti mai concretizzati. Termina il 15 luglio il calendario della programmazione romana di MDFF, con un tributo al cinquantesimo anniversario della morte di Le Corbusier: Le Corbusier 50 - Storia di incontri che hanno rivoluzionato il design. Realizzato da Didi Gnocchi e Valeria Parisi in collaborazione con Sky Arte HD, è incentrato sulle creazioni di Le Corbusier, divenute icone del design internazionale e contributo fondamentale alla celebre importanza del Made in Italy nel mondo. Con questa rassegna romana, Milano Design Film Festival si espone come format di riferimento dedicato alle diverse modalità di comunicazione e creatività che nascono dall’audiovisivo, anticipando l’edizione ufficiale del festival a Milano – giunto al suo terzo anno – dal 15 al 18 ottobre 2015.


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IBOO SPORT

UNA VITA per il nuoto!

Chiara Gallo

ome è nata la passione C per la pallanuoto e come siete giunti fino alla Pro Recco e alla nazionale? G: Mia mamma è ungherese ed è stata lei spingermi verso questa passione fin da piccolo. A 17 anni mi chiamò la Pro Recco e lo stesso anno mi convocò la Nazionale. Tutto questo percorso è frutto di talento e tanta voglia di arrivare. F: La passione per questo sport ce l’ho da quando bambino: mio padre giocava, i miei due fratelli maggiori giocano, quindi, alla prima opportunità, sono passato dal

ph. PRO RECCO

La parola alla pallanuoto. Eh sì, perché noi di Iboo Magazine abbiamo scelto di distogliere per un attimo l’attenzione dal patinato sport italiano per eccellenza, il calcio, per concentrarci su una disciplina altrettanto valida e per cui a livello internazionale ci stiamo distinguendo. Alex Giorgetti e Francesco Di Fulvio, rispettivamente classe 1987 e 1993, fanno parte della Pro Recco e della Nazionale e di successi ne hanno riscossi non pochi nel corso delle loro carriere. Per noi hanno risposto ad alcune domande:

nuoto alla pallanuoto! Ho fatto un’ottima scelta, sono molto contento di praticare questo sport e passo dopo passo, seguendo i consigli di mio padre, ho iniziato una crescita personale che mi ha portato a giocare nel club più forte del mondo e ad indossare la calottina della Nazionale. Sia con la Pro Recco, sia con la Nazionale state accumulando una serie di importanti vittorie, qual è il vostro segreto? G: Bisogna sicuramente avere fame di vittorie ed eccellere in ogni situazione e ambito. F: Il segreto dei successi e delle vittorie è il sacrificio: allenarsi ogni giorno dando il 100% e seguendo le istruzione del proprio mister. Solo attraverso il sudore e la fatica si raggiungono traguardi importanti. Vi sentite pronti per le finali di World League? G: Sì certo, speriamo di compattarci bene e crescere partita dopo partita. F: Siamo molto preparati per questa World League. Non è una competizione facile perché partecipano squadre di altissimo livello ma il 7Bello ha fatto vedere più volte di essere in grado di confrontarsi con tutte. ph. Armando Rotoletti


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E per i Mondiali di nuoto? G: La nostra ambizione è di arrivare fino in fondo come in ogni competizione, speriamo quindi di raggiungere il nostro obiettivo. Mi raccomando...tifate per noi! (ovviamente! n.d.r) F: Per i Mondiali vale la stessa cosa a parte il fatto di non giocare in casa. Ce la metteremo tutta come sempre per arrivare il più in alto possibile. ome C vi preparate psicologicamente prima di una gara importante? C’è qualche rituale scaramantico sportivo

G: No, per me l’importante è essere carichi e molto concentrati al tempo stesso, la regola fondamentale in questo sport, come in tanti altri, è pensare lucidamente e agire con grande intelligenza. F: Non sono una persona scaramantica, prima delle partite non ho nessun rituale. L’importante è la concentrazione: i pre-partita cerco di viverli sempre con serenità ripensando nella mia testa a quello che il mister ci ha chiesto di fare. (niente scaramanzia per la pallanuoto, di questo siamo molto contenti!) Qual è il vostro rapporto con il resto della squadra? Tra di

IBOO People

anche per voi?


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IBOO SPETTACOLO

voi andate d’accordo o ci sono momenti di screzio? G: Siamo amici in acqua e fuori dall’acqua, per questo il legame che ci unisce è evidente anche durante la partita. F: Ho la fortuna di giocare in una squadra composta da ragazzi fantastici. Ci rispettiamo e ci ammiriamo a vicenda, dal capitano fino all’ultimo arrivato, perché anche il più esperto può imparare qualcosa dal più giovane. Questo ci ha portato ad essere un gruppo unito e compatto senza gelosie nello spogliatoio. F uori dalla vasca avete altre passioni? Magari per un altro tipo di sport? G: In realtà sì, mi piacciono il calcio, il volley e la pallamano. F: Seguo diversi sport di squadra, dalla pallavolo al calcio e quando ho tempo mi piace andare allo stadio per vedere la mia squadra del cuore, il Pescara. E ’ difficile conciliare vita privata e un lavoro che inevitabilmente porta a stare spesso sotto i riflettori? G: È difficile, ma abbiamo scelto questa vita per cui dobbiamo accettarne i lati positivi e quelli per così dire più negativi.

ph. PRO RECCO


F: Sicuramente non è facile, tra la Nazionale e club sono spesso in trasferta e impegnato anche nei weekend. Mi rimane quindi poco tempo per vedere gli amici e soprattutto per stare con la mia fidanzata che studia in un’altra città. Se non aveste intrapreso questa carriera, che cosa avreste voluto fare? G: Sarei stato un “turista” per sempre! Amo la vita, la natura e conoscere paesi nuovi con la loro terra la loro cultura. F: Nella mia famiglia sono tutti sportivi, già da bambino vedevo nel mio futuro la pallanuoto e ho sempre dato il massimo per riuscire ad arrivare a questi livelli. Non saprei quindi dire cosa avrei fatto senza questo sport.


di Riccardo Sada

Gli incontri all’ultimo IMS danno i loro frutti. Il settore evidenza importanti cambiamenti nella musica dance. A sipario calato sull’evento ibizenco, l’industria della musica elettronica riflette su ciò che è accaduto quest’anno. Ma non si vive di sola musica. Sull’isola si va oltre ogni parametro.

Dai panel alle performance dal vivo, dalle feste ai nomi dei relatori ospiti speciali, l’IMS 2015 si è dimostrato sicuramente “fondamentale”, per il suo fondatore Ben Turner. Un certo numero di punti sono stati sollevati e discussi in più occasioni, in particolare quello relativo alla monetizzazione di Soundcloud. Ne ha parlato il fondatore Alexander Ljung. Ulteriori dibattiti sono stati anche sollevati su altri argomenti, tra cui la collaborazione tra Apple e Beats, e il ruolo e le responsabilità di Simon Cowell nel suo talent per Yahoo! “Ultimate DJ”. Poi, attenzioni all’importanza dei social media e i nuovi servizi web che stanno contagiando il settore. IMS 2015 si è aperto con la consegna del

IBIZA

GIORNO E NOTTE

L’ISOLA BALEARICA CONSUETO LABORATORIO DELLA NIGHTLIFE

Rapporto 2015 sugli affari del settore, a livello mondiale, valutato a 6,9 miliardi di dollari, in crescita su scala globale. Il capo dell’etichetta Mobilee, Ralf Kollmann, ha detto: “Se buona musica e gusto non ci sono, si tratta di un vero e proprio fake economico. L’industria reagisce al gusto, piuttosto che alle imposizioni dei grandi nomi”. Patrick Moxey di Ultra, incalzato dalle domande di Pete Tong, ha raccontato invece le personali esperienze vissute guidando l’etichetta nel corso degli ultimi due decenni. Il secondo giorno si è aperto con una serie di incontri sull’influenza del settore in Asia e sull’emergente Africa. Importante anche la presenza davanti ai microfoni di un’iconica figura come quella di Trevor Horn. Il terzo giorno si è aperto con quello che è diventato uno dei meeting più attesi del summit stesso: la continua influenza di Ibiza nel mondo della musica da ballo. Si è anche discusso di social e di un locale come il Café Mambo, ormai leggenda di San Antonio che dalle 250 persone iniziali rilassate a guardare il tramonto si è passato a 25mila. Ben


IBIZA IBOO VIAGGI 23

Turner ha poi aggiunto: “Questo è stato sicuramente l’IMS con le dichiarazioni e gli insegnamenti più importanti degli ultimi anni. Le discussioni e i dibattiti sull’educazione intorno alla droga hanno coinvolto anche un personaggio come Mark Lawrence”.

cima, è un susseguirsi di gallerie d’arte, esposizioni. Da Santa Gertrudis a Sant Miquel, passando per Es Vedrà, ci si accorge che la Isla Blanca sta cambiando pelle come un camaleonte. Ci sono, ovunque, mercatini che vedono sì costumi fluo made in Cina ma anche braccialetti e collane realizzati dagli isolani e dai prezzi per tutte le tasche. La cucina è fusion, da quella israeliana a quella mediterranea, senza contare i sushi shop e i ristoranti che vanno dal biologico, al crudista, al vegano, al vegetariano. Sino alle grigliate infinite di carne e di pesce. Nelle strade strette di Ibiza ogni sera si sviluppa una specie di euforia che coinvolge tutti in un’atmosfera anticonformista, a volte un po’ snob, a volte osé. Ma mai banale. Quasi a fare da contrasto con le calette nascoste, le ampie distese di sabbia: a sud si trovano quelle più “in”, Es Cavallet e Salinas, dove è praticato il naturismo, e Playa d’en Bossa, dove sorgono parecchi stabilimenti balneari. Senza contare Cala Tarida, animata anche di giorno come la più sfrenata delle notti, e gli ombrelloni e le cabine alla riminese di Es Canar, adattissimo alle famiglie; o ancora Cala de Sant Vincent, spaziosa e pacifica, infine gli scogli di Sant Miguel e Cala Portinaux. “Alloggiavo in un villaggio che era l’ultimo volo-pacchetto che esisteva al mondo da prendere”, dice un ragazzo che distribuisce il flyer del Bora-Bora. “Questi villaggi sono carini, simpatici, il problema è che non facevano mica i miei orari (notturni) e alcuni alle dieci del mattino si mettevano a giocare a pallavolo davanti alla mia camera. Io ero andato a letto alle undici, del mattino, sì”. Come dire: andate in Italia a fare i “normali”.

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Ibiza è un posto assurdo, te ne accorgi quando scendi dall’aereo e vedi gente distrutta ancor prima di aver assistito a una maratona notturna fatta di percussioni di Carl Cox o pestoni di Martin Garrix. Una guida come la Routard qui non serve: occorre una bibbia online come Resident Advisor, che porta a serate di ogni genere, dallo Space al Pacha, dall’Amnesia sino all’Ushuaïa. Ma sull’isola non vive solo il sesso sfrenato e la trasgressione: oggi la movida tiene e bene ma il relax è al centro dell’attenzione. Dalla città vecchia fino ad arrivare alla


IBIZA GIORNO E NOTTE Qualche dritta Tanto per iniziare, per recarsi in Spagna l’ideale è a bordo di un volo charter, così non si lucra su un budget che verrà dilapidato durante le nottate. Altra idea? Viaggiare nel week-end sfruttando le tariffe agevolate per i giovani, riservate spesso e (mal)volentieri solo agli under 26. Si arriva in Spagna, ci si imbarca a Siviglia e si approda là. Resta il problema di dove alloggiare. Un ostello della gioventù? Un appartamento? Ce n’è per tutte le tasche. Asciugamano e spiagge. Sconfinate: topless, bikini, fanciulle alla ricerca dell’abbronzatura e del macho. Ma è la notte che impera: si può spendere venti euro come anche trecento a botta. L’italiano (nel senso dell’individuo) è ben visto mentre l’italiano (come lingua) è abbastanza parlato: è simile allo spagnolo e poi i locali conoscono quasi sempre anche l’inglese.



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IBOO Musica

la Buona uscita segnalazioni discograFiche e librarie di Riccardo Sada

il disco Dolls Combers

“Cooking Some Music”

(Little Angel Records) Secondo Album per il trio milanese Dolls Combers dopo la grande prova di “Globalizing”. Dopo aver lavorato con la famosa label americana King Street e avuto il piacere di collaborare con i più grandi artisti della house music, il terzetto presenta dodici tracce che vanno dal funky alla disco, dalla soulful house alla deep più morbida. Breve parentesi con “Just3” e poi ecco entrare subito la voce di James Vargas per “Return To My Home”. Kholi ci mette del suo in “Bliss”. Title track a parte (“Cooking Some Music”), si fa largo Dana Byrd con “The Other Side”. Interessante poi la performance del gruppo composto da K-Modi, Stone e Bones per “You Gotta Love Me”. Da segnalare anche Dawn Williams per “I’m Here”.

Simply Red

“Big Love”

(East West Records) Dopo otto anni i Simply Red pubblicano il nuovo album in studio. Tutti i dodici brani sono stati scritti da Mick Hucknall e prodotti da Andy Wright. I punti di forza del disco sono i singoli “Shine On”, trainato dal classico “blue-eyed soul”, marchio di fabbrica della band, e “The Ghost Of Love” (secondo singolo in radio dal 29 giugno), brano molto soul punteggiato dal wah-wah della chitarra e dal coraggioso arrangiamento orchestrale dello stesso tipo di quello che un tempo ha caratterizzato il suono di Barry White e della sua Love Unlimited Orchestra. La pausa ha fatto un gran bene a Mick Hucknall; rigenerato e in forma ora Mick apprezza molto più consapevolmente la consistente eredità sonora dei Simply Red.

AA. VV.

“Bringing Home The Madness”

(Just Entertainment) Dicembre 2013: 36mila persone partecipano in massa ai concerti di Dimitri Vegas & Like Mike. La loro prima vera mix-compilation, “Bringing Home The Madness”, vince il Disco di Platino e continua a vendere. Ora è arrivato il momento per i dj numeri 2 al mondo (secondo la DJ Mag Top 100) di diffondere il progetto per tutto il pianeta. Il loro tour planetario sarà accompagnato da questo doppio cd che esce in versione deluxe digipak e contenente due top-quality mix-compilation: nel Cd 1 tutto quello che ci si può aspettare dalla coppia belga e moltissimo altro; nel Cd 2 invece un mix unico delle migliori tracce deep, tropical, future house del momento.


il libro “L’Uomo Cangiante - Paul Weller (The Modfather)” Antonio Tony Face Bacciocchi (VoloLibero) Paul Weller, uno dei più importanti cantori dell’Inghilterra, si è scoperto mod a metà degli anni Settanta. All’apice del successo ha disintegrato i Jam, ripartendo subito dopo con gli Style Council: tutt’altra musica ma uguali radici. Grazie agli Style Council ha conosciuto la gloria e l’infamia dell’oblio. È ripartito da solo, con passo incerto eppure caparbiamente ancorato alle origini, ai tempi soul, all’estetica 60’s, alla chitarra Rickenbaker. Ed è riuscito di nuovo a fare centro. Artista arrogante, sfrontato ed eccessivo, questo libro ne ricostruisce un ritratto fedele attraverso la sua biografia, i successi e le curiosità. L’uomo cangiante. The changing man, è il titolo di uno dei brani più significativi firmati da Paul Weller, dichiarazione d’intenti rispettata da sempre.

Bang Gang

“The Wolves Are Whispering” (Bangehf) Dopo sette anni di silenzio è pronto il nuovo album del compositore Bardi Johannsson. Per capire l’artista bisogna innanzitutto immergersi nell’atmosfera tipica dell’Islanda, pensare ai venti gelidi di Reykjavik, alle aurore boreali e alla natura che regna sovrana sull’uomo. È da questi elementi che nasce “The Wolves Are Whispering” (ovvero... “I Lupi Stanno Sussurrando”). Hanno preso parte a questa impresa Helen Marnie (Ladytron), Keren Ann (Lady & Bird), Jofridur Akadottir (Samaris, Pascal Pinon) e i Bloodgroup. Tra le collaborazioni di Johannsson vi sono anche quelle con il duo electro-pop Starwalker. Grande lavoro, comunque, molto indie e coraggioso.

AA. VV.

“105 Miami Compilation vol. 3 (2015)”

(Smilax Publishing) Dopo il successo dei primi due volumi, torna la compilation che racchiude il suono di 105 Miami, il programma in onda su Radio 105, con Vicky e Dj Erasmo, sempre pronti a raccontarci quanto accade nella città che non dorme mai e ad offrirci le novità più calde che riecheggiano dagli stereo sulle spiagge di South Beach, finendo per ammaliare il mondo. La terza uscita regalerà ad un fortunato vincitore un viaggio di una settimana nella splendida Miami infatti, acquistando la compilation, è possibile accedere al concorso “Vola a Miami con Radio 105”. Nei due cd pezzi come “Cheerleader” di Omi, “Perdóname” di Deorro, “What I did for Love” di David Guetta, “The Nights” di Avicii e tantissimi altri.

Papik

“Cocktail Mina”

(Irma Group) Dopo i tre album a nome Papik e le produzioni dei dischi di Ely Bruna, Matteo Brancaleoni e Fred Buccini, la grande passione di Nerio “Papik” Poggi sono gli album tributo dedicati ai suoi miti musicali. Il primo è uscito due anni fa ed era dedicato al grande compositore e cantate Bruno Martino. Questo nuovo del 2015 è dedicato alla più grande cantante che abbia avuto l’Italia: Mina Mazzini, interprete insuperabile. Tra i classici come “Parole parole”, “Le 1000 bolle blu”, “Grande Grande Grande” ecco l’estro di Alfredo Bochicchio, Massimo Guerra e Fabrizio Foggia ma anche Bengi e tanti altri. Non mancano anche alcuni importanti e speciali ospiti tra i musicisti come Fabrizio Bosso alla tromba e Giuseppe Milici all’armonica.


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IBOO DIALOGO

Virginia Maloni - psicoterapeuta

“Living apart together”

Alcune coppie di fidanzati prediligono di abitare in case separate per proteggere e custodire i propri spazi e le proprie consuetudini. Nelle società del passato in cui, in tutte le classi sociali, il matrimonio era un’alleanza tra famiglie e i sentimenti degli individui erano del tutto irrilevanti, la stabilità matrimoniale era garantita dagli interessi economici e di potere. In passato dunque l’unione permanente finalizzata alla formazione di una famiglia orientava certamente le tipologie di scelte, decisioni e parametri per le quali il coinvolgimento sentimentale dei futuri coniugi non appariva per niente essenziale. Del tutto impensabile oggi per gli individui di una coppia occidentale immaginare di escludere il fattore ‘amore’ nella scelta del partner. “Certo, anche oggi esistono le unioni fondate su interesse e calcolo o le unioni fondate su altri bisogni primari, come la fine della solitudine, la libertà, la fame, etc., ma, a parte queste eccezioni, nell’immaginario collettivo di ognuno l’innamoramento e l’amore sono l’indispensabile cemento senza il quale non può aver luogo alcun discorso di coppia”. Nella storia dell’umanità, l’attrazione e l’innamoramento non sono stati quasi mai il fattore indispensabile della costruzione delle coppie. L’amore romantico diventa ingrediente sempre più centrale per la formazione delle coppie solo dal XIX secolo in poi prima nelle classi alte della società, e diventa cultura diffusa solo nel corso del XX secolo ed in special modo dall’ultimo dopoguerra fino ad oggi. Il progressivo avanzamento del mondo del lavoro e ciò che questo richiedeva soprattutto alle donne (in termini di cambiamento) ha necessitato una ri-contrattazione all’interno delle coppie su diversi piani, sia simbolici sia pratici. Le coppie contemporanee sono costrette a riconfigurare radicalmente i loro itinerari e le loro rappresentazioni della vita insieme. Cambiano di conseguenza anche ruoli e funzioni (sociali e psichiche) maschili, con tutto il portato di crisi della virilità di cui si parla tanto ovunque. Cambia dunque l’orizzonte generale di regole relazionali dentro il quale la coppia si muove obbligando gli uomini ad accettare la parità della donna e a condividere tutte le incombenze inerenti la conduzione quotidiana – economica, logistica, morale – di coppia e famiglia. In questa ri-negoziazione tra sessi, la coppia e i suoi individui non possono far riferimento a modelli relazionali precedenti. Ma anche la donna oggi da sola non ce la fa, è orgogliosa e non lo dice per non sentirsi recriminare la propria autonomia e gli uomini non sanno come prenderle, a volte il loro ruolo non si sa bene qual è e la donna non sa che farsene dell’uomo che non si sa bene cos’è. Quindi quello a cui una relazione può andare incontro si articola su diversi livelli. Tra le tante scelte possibili, c’è anche quella della coppia stabile che vive una relazione sentimentale ma che evita la convivenza. Come? Si parla in questo caso di coppia LAT, in altre parole i Living apart together, conosciuti anche come coppie del fine settimana, coppie a convivenza intermittente o coppie part-time. Due fidanzati decidono di vivere in case differenti, ognuno per conto proprio. Una tipologia in crescita, che comprende storie molto diverse, associate da una comune apprensione: difendere i propri spazi personali, le proprie abitudini, senza però rinunciare a una relazione affettiva stabile. Insomma “la botte piena e la moglie ubriaca”. Quali sono i lati positivi e negativi di tale scelta? LATI POSITIVI 1. Quale miglior metodo per non affrontare la quotidianità fatta di calzini in giro per la casa, cattivi umori, preoccupazioni per spese e quant’altro? Evitare la noia e vedersi solo quando si sta di buon umore. 2. Avendo la propria indipendenza e i propri spazi, si può continuare a custodire i propri hobby e le proprie passioni, cosi che il fine settimana lo si dedica completamente al partner che sarà contento di essere al centro dell’attenzione. 3. Abitare in case separate aiuta anche l’eros: vivere distanti stimola la fantasia ed il desiderio. LATI NEGATIVI 1. Rendersi conto a poco a poco di essere soli quando l’altro non c’è, in momento di sconforto o per necessità concrete della casa. 2. La non condivisione delle responsabilità, è un po’ come mantenere l’estasi dell’essere sempre fidanzati, mantenere l’effetto eccitante, un po’ come una droga se ci pensiamo bene, che equivale a non vedere i problemi della vita e quindi equivale a non affrontare mai se stessi ed il confronto con gli altri. 3. Nei momenti di vuoto o di sconforto oppure nei momenti in cui l’altro chiede di più, il rischio è quello di essere sostituiti perché poi si diventa coppia come tutti gli altri. Bibliografia D’Elia L., “La Coppia che non si forma e che non continua” (Parte 1).Posted on July 9, 2010, Number of View: 70, http://luigidelia.it. Maloni V., “Patologia della Coppia. Relazioni e Dintorni”. Edizioni Psiconline, Febbraio 2014, Francavilla al Mare (CH).



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IBOO ARTE

Mostra 1

NUTRIRE LA MENTE CONCEPT STORE EXPO ROVERETO

Il Mart di Rovereto è stato scelto insieme a Piazza Duomo e alle Pale di San Martino come luogo di rappresentanza del Trentino presso il Padiglione Italia di Expo 2015. Continuano così le iniziative che coinvolgono differenti zone d’Italia in occasione della grande kermesse internazionale. Per celebrare il suo legame con il nutrimento, per così dire “culturale”, il museo trentino ha scelto un ricco programma di eventi che mirano ad un pubblico variegato e di tutte le età. Degustazioni, laboratori, spettacoli e appuntamenti tematici sono le parole d’ordine del museo. Cercando di rimanere il più possibile fedele al fil rouge di Expo, il Mart ha deciso comunque di mantenere il suo carattere di alto livello con eventi e mostre ideati appositamente per un visitatori amanti della cultura e dell’arte. A queste intenzioni si deve la trasformazione dello slogan “Nutrire il pianeta” in “Nutrire la mente”. Una vera e propria rassegna che promette di valorizzare ancora di più il Museo di Arte moderna e Contemporanea di Roreto, già di per sè assolutamente da non perdere! Mart - Rovereto Fino al 31 ottobre 2015 Mostra 2

IL GENIO DELLE ACQUE

Ravenna è una città simbolo per i suoi mosaici. Ad arricchire ulteriormente la sua offerta culturale sono i nuovi ed unici allestimenti che dal 6 maggio sono stati presentati al centro TAMO nel Complesso di San Nicolò. Il titolo prende spunto dal più importante reperto della collezione: la raffigurazione di un uomo con barba, simbolo di una divinità fluviale, che è stato portato alla luce durante l’ultimo ritrovamento archeologico in Piazza Anita Garibaldi. La riscoperta della divinità barbata e di altri mosaici, risalenti al I e II secolo d.C., è avvenuta casualmente come spesso accade, ma promette di affascinare migliaia di visitatori provenienti da tutt’Italia e non solo. Il nostro Paese così ricco di risorse non smette mai di stupirci. Ravenna non fa eccezione e anche per quest’estate ci garantisce un’offerta storico-culturale che incuriosisce tutti. TAMO Complesso di San Nicolò - Ravenna


IBOO ARTE 31

Mostra 3

Mostre

ARTE E FOLLIA ANTONIO LIGABUE, PIETRO GHIZZARDI

Metti una collezione di circa 500 opere che spaziano dal Cinquecento al Novecento, una location fantastica come il Labirinto della Masone, due artisti celebri per la loro romantica emarginazione sociale e per la loro altrettanta originalità come Antonio Ligabue e Pietro Ghizzardi, aggiungi un critico come Vittorio Sgarbi et voilà successo già assicurato! A seguire la ricetta è la Fondazione Franco Maria Ricci, la quale fino al 30 ottobre 2015 decide di offrire al suo pubblico un’esposizione unica, in un luogo unico. 45 sono i capolavori di Antonio Ligabue e 30 quelli Pietro Ghizzardi. Volti, colori e linee riconoscibili per gli amanti dell’arte e apprezzati anche da coloro che sono per lo più spinti da curiosità, circondati dalle bellezze naturali del labirinto e da quelle dell’arte classica della Fondazione. Lasciarsi trasportare dall’atmosfera generale sarà facile come perdersi tra le vie di questo fantastico labirinto! Fondazione Franco Maria Ricci - Fontanellato Fino al 30 ottobre 2015

Mostra 4

MAURIZIO DONZELLI. AD ALTEMPS

Una personale che unisce passato, presente e futuro quella presentata a Palazzo Altemps - Museo nazionale Romano. Fino al 26 luglio sarà possibile visitare le opere di Maurizio Donzelli, artista delle forme, forme che utilizza con sapienza e che espone secondo un ordine ben preciso e regolato. Linee, colori, luci e ombre sono dosate delicatamente e negli ambienti classici di Palazzo Altemps sembrano da un alto dare movimento e visibile novità, dall’altro adattarsi perfettamente alle sale che vanno ad arricchire. I soggetti cangianti e multiformi, che si rispecchiano quasi l’uno l’altro, creano un vortice infinito molto piacevole per il fruitore. Un’amante della bellezza e della perfezione che cerca di coinvolgere attivamente chi guarda. La personale di Donzelli è una tappa obbligata per tutti coloro che ricercano tradizione e originalità all’interno della capitale, per chi vuole lasciarsi trasportare dai sensi e dall’immaginazione. La Sala di Serapide, la Sala delle Grandi Dee, la Sala del Trono Ludovisi, all’interno vi si potrà riscoprire un museo che da esteriore diventa interiore, un tour affascinante e multisensoriale. Museo Nazionale Romano - Roma Fino al 26 luglio

di Chiara Gallo


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IBOO BEAUTY

SMALTI 60 SECONDS SUPER SHINE BY RITA ORA Rimmel con Rita Ora porta in scena il suo spirito libero e psichedelico con Colourfest. Le mani sono al centro dell’attenzione grazie alle 12 tonalità - dal pastello o ai colori più accesi - della nuova formula 60 Seconds Super Shine.

NARCISO LINEA BAGNO PROFUMATA Una linea bagno che prolunga l’effetto delle note di NARCISO, trasformandone la natura misteriosa e sexy per offrire alle donne una nuova esperienza sensoriale in cinque differenti piaceri profumati.

SHAMPOO EXTRA-DELICATO Questo shampoo rinforza il capello, che ritrova così le sue naturali funzioni protettive. Il risultato bellezza è immediato: la capigliatura è morbida, leggera e setosa. Dal fresco profumo naturale, lo shampoo Naturia deterge delicatamente tutti i tipi di capelli.

MAGNIFICENCE CRÈME ROUGE Trattamento Perfezionatore Levigante per tutte le donne, a partire dai 40 anni, che ricercano Un trattamento anti-età dall’efficacia immediata e visibile sul colorito e sulla pelle. All’istante leviga la pelle e ravviva il colorito. Nel tempo le rughe sono attenuate e la pelle perfezionata.

foto: omar algenii


AQUATIC TREASURES COLLEZIONE ESTATE 2015

SPRAY SOLAIRE LAIT-FLUIDE SÉCURITÉ SPF 50 Grazie all’associazione di Phyto-Sunactyl 2 e un complesso multifiltro ad alta performance, la Multiprotezione Cellulare custodisce la “bellezza-salute” della tua pelle. Le difese naturali dell’epidermide sono rinforzate e la pelle viene preservata dall’invecchiamento precoce.

ELIZABETH ARDEN DREAM TEAM PER L’ESTATE

Dall’efficacia del balsamo multitasking Eight Hour Cream nascono trattamenti specifici formulati per proteggere la pelle dai danni provocati dai raggi del sole e idratarla in profondità.

FULL LASH VOLUME MASCARA Shiseido MakeUp - Linea trucco innovativa, nata dall’abbinamento della rivoluzionaria tecnologia Advanced Luminous Technology con una gamma di colori moda e le attraenti proposte trucco stagionali. Un moderno makeup tool ad alta precisione che definisce lo sguardo e moltiplica il volume delle ciglia, donando agli occhi una nuova, vibrante espressività. Infoltisce le ciglia creando un sontuoso effetto a ventaglio. Disponibile in due tonalità.

Le profondità di acque turchesi celano autentici tesori, reinterpretati quest’estate da toni oro rosa, beige nacré, verde laguna, da riflessi iridescenti e un effetto glowy.


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di INFOPOINT TURISMO del Libero Consorzio dei Comuni

IBOO VIAGGI

Siracusa Cosa Vedere I maggiori luoghi interesse da vedere a Siracusa Siracusa, città sul mare tra le più belle del Mediterraneo, ricca di storia e monumenti, luminosa espressione della complessità culturale della Sicilia, è composta da un centro storico denominato Ortigia, che insiste su un isolotto a forma di “quaglia”, animale da cui l’isola prende il nome. La storia della città d’Aretusa è ricca di numerose stratificazioni, dall’epoca greca fino al dopoguerra, e presenta un’area nella terraferma, con i resti di importanti vestigia, quali il Teatro greco, l’Anfiteatro romano, l’Ara di Ierone, le

Latomie del paradiso e l’Orecchio di Dionisio, un tempo adibito a prigione. La Cattedrale di Siracusa, fulgido esempio della stratificazione storica della città, è costruita su un tempio greco che mostra ancora le maestose colonne doriche, così come evidenzia gli interventi successivi effettuati ad opera dei bizantini che trasformarono il tempio in Chiesa Cristiana. Splendida è la facciata barocca, costruita dopo il terremoto del 1693. Il Museo archeologico Regionale “Paolo Orsi” contiene la più grande collezione di reperti archeologici d’Europa. Di luminosa bellezza è la Venere Anadiomene, una statua greca dalle forme sinuose. Nel Museo è possibile ammirare anche gli scheletri di elefante nano autoctono oltre ad una incomparabile collezione numismatica. Il Parco archeologico della Neapolis è tra i più ricchi della Sicilia, comprende il Teatro Greco, tra i meglio conservati del mondo, tuttora utilizzato per l’annuale rappresentazione degli spettacoli classici. La Valle dell’Anapo, attraversata dall’omonimo fiume, comprende una parte di Pantalica, una delle più importanti Necropoli d’Europa. Il sito, riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, è un luogo incontaminato dove natura ed archeologia convivono in una unione mirabile, arricchita dalla


la sua forma esagonale che, insieme a Grammichele, in provincia di Catania, costituisce una eccezione nel panorama urbanistico della Sicilia orientale. Noto, capitale del barocco, che nasconde ad ogni angolo di strada sorprese entusiasmanti, emoziona il visitatore con le sue chiese, e le sue splendide scalinate monumentali. Vendicari oasi faunistica e naturalistica, amena ed incontaminata, è annoverata tra i litorali più belli d’Italia.

Marzamemi, frazione di Pachino, è un borgo marinaro in cui il fascino dell’antico mondo dei pescatori aleggia indisturbato fra le sabbiose e dorate spiagge. Portopalo di Capo Passero, comune più a sud di Tunisi ed estremo lembo della Sicilia, dove lo Jonio ed il Canale di Sicilia si incontrano e si fondono in un meraviglioso spettacolo marino. E poi ancora le aree archeologiche da scoprire di Thapsos, Megara Hyblea e Leontinoi.

IBOO VIAGGI 35

suggestiva visione di oltre 5.000 tombe a grotticelle artificiali, scavate nei costoni di roccia calcarea. Il Teatro dell’opera dei pupi, in passato presente a Sortino così come in tantissimi paesi della Sicilia, rappresenta una delle tradizioni culturali più nobili del siracusano. Palazzolo Acreide, che sorge sul sito dell’antica Akrai, edificata dai corinzi siracusani nel 664-663 A.C, ricca di chiese barocche, è rinomata sia per le bellezze architettoniche, che per le tradizioni popolari e religiose radicate nel borgo medievale, e possiede un piccolo e suggestivo Teatro greco. Avola, con la sua Riserva naturale di Cava Grande del Cassibile, in cui flora, fauna ed aspetti geomorfologici ed archeologici convivono in armonia assoluta, è nota anche per



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