la Costituzione

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presentato dagli alunni di classe V di Selino Basso (S. Omobono T.) BG ANGIOLETTI Martino BOLIS Alexa CHIUSDEA VOLMER Adrian Valentin CORTINOVIS Francesca FROSIO Alessandro FROSIO Arianna FROSIO Svevo LAGHROUCH Siham LOCATELLI Jennifer MEDOLAGO Patrick MOUJAHID Habib OUBLAL Kamal PREVITALI Lucrezia RILLOSI Viola RODESCHINI Simone ROTA Alessandro ROTA Antonio ROTA Denise TIRLONI Mirco WISKRAN Latifa INS. CARMINATI Tiziana Anno scolastico 2009 - 2010

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La Costituzione, dal latino costituire, è un insieme di centotrentanove articoli che garantiscono i diritti fondamentali dell’individuo, uomo, donna bambino o bambina. La Costituzione cioè detta le regole fondamentali per far funzionare in modo corretto la vita di tutti i cittadini. Essa garantisce:

,

,e

Se la conosceremo, accresceremo dentro di noi il senso appartenere all’unica famiglia di un grande paese democratico.

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di


Il 2 giugno 1946 tutti i cittadini italiani (per la prima volta anche le donne) vennero chiamati a decidere se l’Italia dovesse rimanere una monarchia o diventare una repubblica. Il popolo scelse: Repubblica. I rappresentanti del popolo eletti in quella occasione si misero al lavoro per preparare una nuova legge fondamentale che entrò in vigore il 1 gennaio1948: è l’attuale Costituzione.

Il capo provvisorio dello Stato, Enrico Di Nicola, appone la sua firma sulla Costituzione della Repubblica italiana

Da quel giorno tutte le leggi che vengono emanate devono rispettare i principi costituzionali, altrimenti non hanno alcun valore. La Costituzione è divisa in tre parti: 1) I Principi Fondamentali dello Stato (1-12 ) che sono alla base di tutte le regole successive. 2) I diritti e doveri dei cittadini raccolti in 39 articoli (13-54); per la maggior parte sono dedicati alla tutela dei diritti 3) L’ordinamento della Repubblica (55-139); sono molti articoli che si occupano del funzionamento della Repubblica

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Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta; dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa! Dov’è la vittoria? Le porga la chioma; che schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a corte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Goffredo Mameli

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Nell’ottobre del 1946, il governo bandì un concorso per realizzare il simbolo della Repubblica appena nata. Vinse Paolo Paschetto che realizzò questo simbolo:

L’emblema dalla Repubblica è caratterizzata da tre elementi: * la stella: è uno dei simboli più antichi del nostro paese. Risale a più di cinque secoli fa e rappresenta l’Italia. * la ruota dentata d’acciaio: è il simbolo del lavoro e richiama il primo articolo della Costituzione. * le foglie di ulivo: rappresentano la volontà di pace del nostro paese. Da sempre l’ulivo è la pianta della pace. * le foglie della quercia: insieme all’ulivo, la quercia è un tipico albero italiano. Rappresenta la forza, perché è una pianta forte e resistente.

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La sovranità appartiene al popolo L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Abbiamo letto il primo articolo e abbiamo cercato di esprimerlo con le nostre parole e idee. Tutti siamo d’accordo che la democrazia è una forma di convivenza che ci permette di stare bene insieme nel rispetto delle regole. Ciascuno di noi ha espresso i punti più importanti per vivere in modo costruttivo la vita di classe. o Salutarsi quando ci si incontra. o Essere amici invisibili di tutti. o Essere sempre accoglienti verso ciascuno. o Non avere pregiudizi verso chi è diverso. o Cercare di capire i compagni. o Non interrompere chi sta parlando. o Ascoltare ciò che gli altri dicono. o Non essere aggressivi o violenti. o Impegnarsi nel lavoro scolastico. Da queste idee abbiamo ideato: le cinque regole per la democrazia della classe. 1_ La classe è un insieme di bambini che lavorano nel rispetto reciproco. 2_ Tutti gli alunni hanno il diritto e il dovere di studiare in condizioni che rendono possibile questo diritto. 3_ La classe tutela e rispetta i bambini stranieri. 4_ Ogni alunno ha il dovere di rispettare il pensiero e le opinioni altrui. 5_ Ogni alunno ha il diritto di studiare e eseguire i compiti. 8_ Ogni alunno ha il diritto alla spiegazione dell’ insegnante e al momento ricreativo. Lavoro realizzato da Jennifer,Arianna, Svevo e Habib

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Garantire i diritti inviolabili La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Abbiamo capito che in Italia la Repubblica chiede a tutti i cittadini di rispettare alcuni doveri fondamentali di solidarietà in modo che lo Stato possa funzionare al meglio. Noi abbiamo rappresentato l’articolo così: Diritto alla vita Domani ci sarà un mondo Io lo rispetterò. Ove solidarietà Rivedrò Verità Insieme a E Tutti Rispetto si Tutto ciò che riguarda Innalzeranno insieme. Il diritto alla vita. Anche noi, in piccola parte, contribuiamo ad aiutare le persone in difficoltà

Noi alunni della scuola primaria di Selino Basso, insieme ai nostri genitori e insegnanti abbiamo pensato di fare ogni settimana dei piccoli gesti di collaborazione in casa: apparecchiare e sparecchiare la tavola, tenere in ordine la cameretta. Le mamme offriranno un piccolo compenso che verrà portato a scuola. Le offerte raccolte serviranno per comprare le medicine ai bambini che non possono essere curati. Il nostro contributo servirà anche ad aiutare associazioni benefiche che hanno come obiettivo curare, per compiere insieme un atto di solidarietà sociale. Lavoro realizzato da Siham, Habdellah, Mirco e Simone. 8


Rimuovere gli ostacoli alla partecipazione Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Abbiamo capito che in Italia tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge e che lo Stato si impegna ad aiutare i cittadini in difficoltà. Noi abbiamo rappresentato l’articolo raccontando alcune esperienze personali. “Nei nostri cinque anni di scuola abbiamo incontrato diversi bambini stranieri con aspetti fisici diversi ma con i nostri stessi diritti. Forse inizialmente non siamo riusciti a farli ambientare e non li abbiamo coinvolti nelle attività. Col passare del tempo abbiamo imparato a giocare insieme senza badare alle diversità. È bellissimo vedere bambini di razza e colore diversi che si aiutano e stanno insieme! Quando Habdellah è arrivato da noi dal Marocco, era completamente spaesato e se ne stava sempre in disparte perché non conosceva la lingua italiana. Dopo aver giocato tanto con noi, ora è totalmente cambiato: ha tanti amici che gli vogliono bene e lo fanno giocare, ma soprattutto parla, parla, parla … in italiano. Anche Hicham un altro bambino marocchino ha frequentato con noi la prima e la seconda classe. Era un bambino timido che non parlava quasi mai; ora sta bene con tutti ed è un bambino molto solare. In classe terza abbiamo conosciuto Latifa, una bambina molto spigliata che si è ben inserita in classe: molte femmine sono sue amiche e lei è disponibile con tutti. In classe quinta si sono iscritti Siham e Habib, due bambini che hanno fatto amicizia con noi e con cui abbiamo trascorso un sereno anno scolastico. Per ultimo si è inserito Adrian, un bambino chiacchierone e simpatico che è riuscito stringere dei legami con tutti noi.”

“Mi chiamo Kamal e sono nato in Italia. L’anno scorso con la mia classe sono andato in gita a Rota Imagna. C’erano alcuni ragazzi che mi prendevano in giro e mi dicevano frasi offensive. Io mi sono arrabbiato e ho dato un calcio a uno di loro. A questo punto mi sono allontanato, ma alcuni di loro continuavano a provocarmi con frasi cattive e razziste. Per fortuna sono poi intervenuti i miei compagni di classe che mi hanno difeso e mi hanno fatto sentire meno solo. Io ho sbagliato a reagire in quel modo alle loro provocazioni, ma loro non dovevano usare quelle parole che fanno così male.

Lavoro realizzato da Lucrezia, Francesca, Alexa e Kamal. 9


Riconoscere a tutti il diritto al lavoro La Repubblica garantisce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Il lavoro è un diritto di tutti i cittadini, perché permette loro di realizzarsi e di avere buone condizioni di vita: per questo lo Stato lo tutela. Il lavoro è un dovere, perché garantisce lo sviluppo sociale, quindi tutti i cittadini adulti hanno il dovere di contribuire al progresso del nostro Paese. Abbiamo capito che il lavoro è molto importante e per questo abbiamo realizzato queste interviste all’interno del nostro gruppo. Interviste LAVORO NEL FUTURO Quale lavoro vorresti fare tra vent’anni? ALESSANDRO ROTA e ANTONIO: - Il calciatore. VIOLA e LATIFA: - La maestra.

Perché? ALESSANDRO ROTA: - Sono molto bravo in questo sport. ANTONIO: - Mi piace giocare a calcio. VIOLA e LATIFA: - Mi piace stare a contatto con i bambini.

In quale città vorresti lavorare? ALESSANDRO ROTA, ANTONIO, VIOLA e LATIFA: - A Bergamo. In alternativa quale altro lavoro vorresti fare? ALESSANDRO ROTA: - L’ingegnere. ANTONIO: - Lo scienziato. VIOLA: - L’insegnante di nuoto. LATIFA: - La negoziante.

In cosa sarai esperto? ALESSANDRO ROTA, ANTONIO: - Calciatore VIOLA e LATIFA: - Maestra

Le nostre inserzioni Latifa: buona e gentile con i bambini assicura tanta disponibilità verso i piccoli.

Antonio: garantisco di essere capace in difesa e di segnare goal spettacolari.

Viola: maestra sicura, decisa, disponibile verso i bambini, pronta ad insegnare.

Alessandro Rota: calciatore veloce, agile e scattante, capace di segnare un goal in ogni momento.

Lavoro realizzato da Viola, Latifa, Alessandro Rota e Antonio.

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Promuovere le autonomie locali La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più alto decentramento amministrativo, adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento. Grazie a questo articolo possiamo avere enti che si occupano in modo particolare di una specifica realtà. Noi abbiamo schematizzato così gli enti che attuano un decentramento del nostro Paese.

Il Comune I cittadini Il sindaco

eleggono

Il consiglio comunale

nomina la giunta comunale, formata dagli assessori

che si occupano di • • • • • • •

Salute e igiene pubblica. Sport e tempo libero Lavori pubblici Servizi sociali Raccolta rifiuti Sicurezza pubblica Gestione asili nido e materne

scuole 11


La provincia I cittadini Il presidente della provincia

eleggono

Il consiglio provinciale

nomina la Giunta provinciale formata dagli assessori

che si occupano di o o o o o o

Tutela ambientale. Manutenzione stradale Edilizia scolastica Trasporti pubblici Raccolta rifiuti Lavoro

La regione I cittadini Il presidente della regione

eleggono

Il consiglio regionale

nomina la Giunta regionale formata dagli assessori

che si occupano o o o o o

Â

Assistenza sanitaria. Istruzioni professionali. AttivitĂ economiche. Turismo. Lavori pubblici

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Lo Stato italiano I cittadini

La Camera dei deputati

eleggono

630 deputati

Il Senato della Repubblica

315 senatori

eleggono

Il presidente della Repubblica

nomina

Il capo del governo

nomina

I ministri

Lavoro realizzato da Denise, Alessandro Frosio, Martino, Patrick.

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Tutelare le minoranze linguistiche La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. In Italia vi sono alcune minoranze linguistiche, cioè gruppi di cittadini che parlano una lingua diversa dall’italiano: la lingua francese in Valle d’Aosta;la lingua slovena in Friuli Venezia Giulia; il tedesco in Trentino Alto – Adige. Come dice l’articolo 3, tutti i cittadini sono uguali e quindi non possono essere discriminati perché hanno una lingua diversa. Anzi, nel nostro paese la diversità è ritenuta un valore perché ci permette di confrontarci e arricchirci a vicenda. Anche noi a scuola abbiamo bambini provenienti da paesi diversi con i quali abbiamo imparato a diventare amici. Questa è la nostra esperienza di bambini provenienti dal Marocco e giunti in Italia circa due anni fa. “Eravamo due bambini più grandi rispetto ai nostri compagni , ma non ce ne vergognavamo. Conoscevamo l’alfabeto e scrivevamo il nostro nome. Avevamo un grandissimo desiderio di leggere e di scrivere; le parole ci piacevano per il suono e nostro padre ci aveva comperato un dizionario per ragazzi. Imparavamo le parole a memoria anche se non sempre le capivamo. Avevamo un quaderno dove avevamo scritto le paroli più utili: - Come ti chiami? - Come stai? - Ciao, grazie, prego. È stato un po’ faticoso, ma grazie alle nostre insegnanti e ai nostri amici siamo riusciti a imparare una nuova lingua.” Habib e Siham hanno scritto come si pronunciano tre parole in tre lingue diverse: in italiano CIAO GRAZIE ARRIVEDERCI in arabo ‫ﺳﻠَﻢ‬ َ ‫ﺷﻜﺮن‬ ‫ﭔﺴﻠﻤﻢ‬ in rumeno

ciao

multụmesc

Lavoro realizzato da Latifa, Habib, Siham e Adrian.

La revedere 12


Stato e Chiesa cattolica indipendenti Lo Stato e la Chiesa cattolica sono ciascuno ne proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. In questo articolo si afferma la distinzione tra Stato e Chiesa cattolica. Questo principio riconosce l’autonomia e la laicità dello Stato. Quindi non c’è una religione unica, ma ognuno è libero di scegliere quale religione professare. I rapporti tra la Repubblica italiana e la Chiesa cattolica sono regolati dai patti Lateranensi, un trattato firmato nel 1929 dal papa e dal capo del Governo Mussolini. Nel 1984 questi Patti sono stati modificati con l’accordo delle due parti. Martino, Simone e Mirco hanno trovato alcuni proverbi riferiti ai santi del calendario. 20 Gennaio. SAN BENEDETTO: San Benedetto la rondine sul tetto. 14 Febbraio. SAN VALENTINO: a san Valentino la primavera è vicino. 2 Marzo. SAN BASTIANO: per San Bastiano sali il monte e guarda il piano. 27 Aprile. SANTA ZITA: Santa Zita fa il fiore, poi Maggio dà colore. 25 Maggio. SANT URBANO: per sant’ Urbano il frumento è fatto grano. 24 Giugno SAN GIOVANNI: se piove a San Giovanni il secco non fa danni 26 Luglio SANT’ ANNA: l’acqua a Sant’ Anna è meglio della manna. 10 Agosto SAN LORENZO: a san Lorenzo sfilano splendenti stelle cadenti. 29 Settembre SAN MICHELE: a San Michele la castagna nel paniere. 15 Ottobre SANTA TERESA: a Santa Teresa si semina a distesa. 11 Novembre SAN MARTINO: l’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino. 4 Dicembre SANTA BARBARA: a Santa Barbara sta intorno al fuoco e guardala. Lavoro realizzato da Simone, Mirco e Martino. 13


Tutte le confessioni religiose sono libere Tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla religione cattolica hanno il diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato italiano sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. Tutte le religioni hanno diritto all’uguaglianza e alla libertà purché non abbiano comportamenti contrari alla legge dello Stato. Quando una religione usa comportamenti violenti verso le persone, lo Stato deve intervenire per impedire questi comportamenti contrari alla legge italiana. - Qual è la religione vera? - abbiamo chiesto all’insegnante – Quella nella quale ciascuno crede – risponde l’insegnante – perché non è possibile stabilire niente di preciso. Gli Arabi credono che Maometto sia il grande profeta che ha rivelato le leggi di Allah, il loro Dio. La religione dei giapponesi si chiama Shintoismo: vengono adorate numerose divinità e si celebrano molte cerimonie sia per i vivi che per i defunti. Gli europei e i popoli dell’America del Nord e del Sud sono Cristiani divisi in cattolici, protestanti e ortodossi. Potrei dire che Dio è uno solo e ogni popolo lo adora con nomi e forme diverse. I bambini cristiani pregano al mattino e prima di andare a letto. I bambini buddisti meditano in silenzio. I bambini sikh dicono le loro preghiere la mattina e la sera. I bambini ebrei mangiano con la famiglia ogni venerdì e in quell’occasione ricevono la benedizione dal padre. Nelle case musulmane, il padre guida la preghiera della famiglia ogni mattina e ogni sera. In tutte le religioni c’è la regola d’oro: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”, cioè amali. Lavoro realizzato da Kamal, Antonio e Denise.

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Promuovere la cultura e la ricerca La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione.

La crescita di un paese dipende dal livello di sviluppo culturale che riesce a raggiungere. Lo Stato si impegna a proteggere l’ambiente contro l’inquinamento e a tutelare le grandi ricchezze artistiche e storiche del nostro Paese, che rendono l’Italia unica al mondo. L’ambiente, il patrimonio storico e artistico rappresentano la cultura italiana. Il nostro è un paese infatti è pieno di tesori archeologici, artistici e ambientali. Si dice che l’Italia è un “museo a cielo aperto” e che, secondo l’UNESCO, possieda il 37% del patrimonio culturale del mondo intero in biblioteche, musei, chiese, statue mosaici, dipinti …. Lo Stato protegge, conserva e rende accessibile a tutti questo grande patrimonio. Un uomo italiano che ha messo in atto ciò che promuove la Costituzione è stato Leonardo da Vinci. Egli stava delle ore a osservare le piante, poi le disegnava e annotava tutto ciò che gli interessava. Leonardo sapeva tante cose non solo delle piante, ma su tutto quello che lo circondava: sapeva deviare un fiume, come funzionano gli organi del corpo umano e sapeva anche dipingere. Un suo quadro, piccolo ma famoso si trova in un grande museo di Parigi: la GIOCONDA. Leonardo, ancora oggi, rimane un uomo che ha intuito e realizzato in anticipo i progressi della scienza e della tecnica.

Lavoro realizzato da Jennifer, Arianna e Lucrezia 15


Conformarsi al diritto internazionale L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolato dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della repubblica , secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.

L’Italia riconosce le leggi internazionali che regolano i rapporti tra gli stati; le norme europee sono riconosciute e rispettate dal nostro paese che fa parte dell’Unione europea. Il nostro stato inoltre accoglie e protegge i cittadini stranieri che nei loro paesi d’origine non sono liberi o addirittura sono perseguitati per loro idee. Ci ha colpito l’esperienza vissuta da due bambini fuggiti dall’Iraq. “Io e i miei fratelli siamo scappati dal Iraq, perché eravamo perseguitati politici. I nostri genitori erano morti e la polizia voleva imprigionarci e torturarci. Siamo riusciti a fuggire e ora siamo in Italia dove ci troviamo benissimo, perché abbiamo una casa decente e del cibo. Abbiamo molti amici e uno si chiama Alì Barac; noi giochiamo sempre con lui e andiamo anche a scuola. Facciamo fatica a leggere, ma non ci demoralizziamo. La sera quando ceniamo ricordiamo le lunghe passeggiate nel deserto che ci mancano tanto. Lavoro realizzato da Viola, Alexa e Patrick. 16


L’Italia ripudia la guerra L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni, promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo Abbiamo capito che l’Italia ritiene importante il dialogo pacifico tra le Nazioni per risolvere i problemi. Infatti la Repubblica italiana si impegna a creare, con altri Stati, delle organizzazioni internazionali che lavorano per favorire la pace e il dialogo tra gli Stati. Questa canzone di Fabrizio De Andrè ci ha fatto capire quanto sia crudele la guerra che mette gli uni contro gli altri e che porta solo morte e odio. “Dormi sepolto in un campo di grano non è la rosa, non è il tulipano che ti fan veglia dall’ ombra dei fossi, ma sono mille papaveri rossi; lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non più cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente. E mentre marciavi con l’anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma con la divisa di un altro colore; sparagli Piero, sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora

fino a che tu non lo vedrai esangue cadere in terra, a coprire il suo sangue e mentre gli usi questa premura quello si volta, ti vede ha paura ed imbracciata l’artiglieria non ti ricambia la cortesia; cadesti a terra senza un lamento e ti accorgeresti in un solo momento che la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato ritorno. Dormi sepolto in un campo di vigna non è la rosa, non è il tulipano che ti fan veglia dall’ombra dei fossi, ma sono mille papaveri rossi.”

Lavoro realizzato da Alessandro Frosio e Svevo.

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La bandiera è verde, bianca e rossa La bandiera della Repubblica è il tricolore: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. Questo articolo spiega che la nostra bandiera italiana deve avere tre strisce verticali di uguali dimensioni, di colore verde, bianco e rosso; il colore bianco rappresenta le Alpi, il colore rosso i due vulcani e il verde l’erba. Il tricolore italiano apparve la prima volta il 14 novembre 1795 a Bologna e diventa bandiera nazionale il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, ma è a bande orizzontali. Quello a bande verticali venne adottato l’11 maggio 1798. Nel 1802 il tricolore diventa a quadrati concentrici con l’aquila imperiale nel quadrato verde. Carlo Alberto inserisce nella fascia bianca centrale lo scudo dei Savoia. Nel 1946 quando nasce la Repubblica italiana dal tricolore viene tolto il simbolo dei Savoia e diventa la bandiera usata ai giorni nostri.

La Festa del Tricolore, ufficialmente Giornata Nazionale della Bandiera, è una giornata nazionale italiana, istituita per celebrare la bandiera nazionale. Si festeggia ogni anno il 7 gennaio, principalmente a Reggio nell'Emilia Lavoro realizzato da Alessandro Rota e Francesca.

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Abbiamo discusso e conversato in classe sul significato della parola diritto e della parola dovere, termini che si trovano al centro della Costituzione. Nella nostra Costituzione i diritti e i doveri sono raccolti in 39 articoli, per la maggior parte dedicati alla tutela dei diritti. Noi abbiamo cercato di spiegare il significato di alcuni diritti e doveri attraverso le parole e i disegni. Siamo tutti d’accordo nel dichiarare che “la libertà di una persona finisce dove comincia la libertà degli altri” e condividiamo l’affermazione della scrittrice Sarfatti, “se chiami un diritto risponde un dovere”; per questo abbiamo pensato di scrivere l’elenco dei diritti e dei doveri presenti nella Costituzione. Tutto ciò che ad ognuno spetta, ciò che è giusto egli abbia o sia libero di fare per soddisfare i propri bisogni.

Diritti

- istruzione - lavoro - salute - riposo - voto - libertà - solidarietà - pace - sicurezza - assistenza - informazione - nome - uguaglianza - pagare le tasse - mantenere, educare, istruire i figli

Obblighi da rispettare nei rapporti sociali.

Doveri

- istruzione - lavoro - salute - riposo - voto - libertà - solidarietà - pace - sicurezza - assistenza - informazione - nome - uguaglianza - pagare le tasse - mantenere, educare, istruire i figli - fedeltà alla Repubblica - fedeltà alla Costituzione - difesa 20


Altri diritti dell’uomo - pari opportunità - riunione - alimentazione - dignità - parola - stampa - religione - risparmio - associazione - proprietà

Lavoro realizzato dalla classe V

- sciopero - cittadinanza - famiglia - circolazione - retribuzione - ferie - assistenza - cooperazione - collaborazione - espressione

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Articolo 14 Nessuno può entrare in casa nostra senza il nostro permesso.

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Articolo 15 La corrispondenza e ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili: (nessuno può aprire le nostre lettere o i nostri messaggi o ascoltare le nostre telefonate) Articolo 16

Ogni cittadino può andare liberamente dove vuole in Italia e

all’estero.

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Articolo 19 Tutti hanno il diritto di professare la loro fede religiosa. Articolo 20 Le associazioni religiose non devono avere limitazioni speciali dalle leggi e non devono pagare tasse particolari per costituirsi.

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Articolo 22

Nessuno può essere privato, per le sue idee politiche, dei diritti

stabiliti dalla legge, della cittadinanza e del suo nome.

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Articolo 27

Ogni cittadino è responsabile penalmente del mancato rispetto

delle leggi.

L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna

definitiva. Le pene non devono essere disumane, ma devono

rieducare il condannato. La pena di morte è abolita.

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Articolo 29 La Repubblica riconosce i diritti della famiglia, che è una società naturale fondata sul matrimonio. Articolo 30 I genitori devono mantenere ed educare i figli. Articolo 31 La Repubblica aiuta la formazione della famiglia, sia economicamente che con altri mezzi.

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Articolo 32 La Repubblica riconosce che la salute è un diritto importante di ogni individuo e di ogni società. Articolo 38 Ogni cittadino, inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere deve essere assistito. In caso di infortunio i lavoratori hanno diritto ad un’assistenza adeguata.

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Articolo 33 L’arte e la scienza sono libere e libero è anche l’insegnamento.

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Articolo 34 La scuola è aperta a tutti.

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Articolo 35 La Repubblica protegge ogni tipo di lavoro.

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Articolo 36 Chi lavora deve essere pagato secondo le ore e il lavoro che fa e in ogni caso con una paga sufficiente per far vivere bene lui e la sua famiglia. Ogni lavoratore ha il diritto a un giorno di riposo settimanale e a un periodo di ferie pagate ogni anno a cui non può rinunciare.

31


Articolo 37

La donna che fa lo stesso lavoro di un uomo ha gli stessi diritti e uguale retribuzione.

Jennifer

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Articolo 39 I lavoratori possono liberamente unirsi in associazioni (sindacati) per fare proposte o richieste, per discutere e firmare contratti di lavoro. Articolo 40 Lo sciopero è un diritto dei lavoratori, ma si deve svolgere rispettando la legge.

33


Articolo 42 Tutto ciò che esiste in Italia (terreni, case, strade, fabbriche …) è o di proprietà pubblica, cioè di tutti o privata, cioè di un cittadino o di un gruppo di cittadini.

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Articolo 48 Possono votare tutti i cittadini maggiorenni, uomini e donne. Anche i cittadini italiani residenti all’estero hanno diritto al voto. Votare è un dovere importante per ogni cittadino.

35


Articolo 49 Tutti i cittadini possono associarsi liberamente.

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Articolo 53 Tutti i cittadini devono pagare le tasse secondo le loro possibilità: meno tasse chi guadagna poco e più chi ha grandi redditi, nella giusta retribuzione.

37


Articolo 47

La

Repubblica

incoraggia

e

risparmio in tutte le sue forme.

difende

il

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Articolo 52 Se la Patria è attaccata da un esercito straniero, i cittadini in grado di farlo hanno il dovere di difenderla.

39


Articolo 54 Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica, osservando la Costituzione e le altre leggi.

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A SCUOLA

Anche nel mondo della scuola ci sono diritti e doveri da rispettare. Noi abbiamo evidenziato quelli che ci sembrano i pi첫 importanti per stare bene insieme.

DIRITTI

DOVERI

- Scrivere - scrivere - Leggere - leggere - Studiare - studiare - Ascoltare - ascoltare - Imparare - imparare - Essere rispettato - rispettare - Aiutare - aiutare - Fare i compiti - fare i compiti - Conoscere - conoscere - Collaborare - collaborare - Prestare - prestare - Riordinare - riordinare - Fare i compiti - fare i compiti - Accoglienza - accoglienza - Partecipare - Andare ai servizi - Avere amici Ora attraverso i nostri disegni cerchiamo di rappresentare il nostro mondo dei diritti e dei doveri. 41


Diritto / dovere di accoglienza

Diritto/dovere di leggere, studiare e imparare

Diritto/dovere di aiutare

Ale Frosio Alexa

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Diritto/dovere di intervenire, partecipare e impegnarsi

Diritto/dovere di sperimentare e giocare

Habib

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Gli organi di potere dello Stato italiano sono tre: il PARLAMENTO. il GOVERNO e la MAGISTRATURA. I cittadini eleggono deputati e senatori che formano il Parlamento. Al Parlamento spetta il potere di proporre, discutere e deliberare le leggi. (potere legislativo) Il Parlamento elegge il Presidente della Repubblica che, a sua volta, nomina il presidente del Consiglio (il primo ministro) che insieme ai suoi collaboratori, i ministri, forma il Governo. Il Governo ha il compito di far applicare le leggi approvate dal Parlamento. (potere esecutivo) Il presidente del Consiglio sceglie i ministri e affida a ciascuno un ambito di intervento (istruzione, difesa, sanità, ambiente, affari esteri …). La Magistratura, costituita dai giudici (o magistrati), ha il compito di giudicare e di punire chi non rispetta le leggi. (potere giudiziario)

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IL PARLAMENTO (da articolo 55 a 74) Il Parlamento italiano ha sede a Roma. I parlamentari cioè i deputati e i senatori sono scelti direttamente dai cittadini con il voto, nelle elezioni politiche che si ripetono ogni cinque anni. Il Parlamento è composto da due Camere che a volte lavorano separatamente, altre volte lavorano riunite.

CAMERA DEI DEPUTATI Palazzo Montecitorio (il suo nome deriva da Mons acceptorius)

Deputati

SENATO DELLA REPUBBLICA Dove si riunisce? Da chi è composto? Quanti sono i suoi membri?

630

Palazzo Madama

( deve il suo nome a madama Margherita d’Austria)

Senatori

315

Cittadini che abbiano almeno 18 anni

Chi lo elegge?

Cittadini che abbiano almeno 25 anni

Cittadini che abbiano almeno 25 anni

Chi può essere eletto?

Cittadini che abbiano almeno 40 anni

5 anni

Quanto resta in carica?

5 anni

Le leggi Le leggi Che cosa fa? potere legislativo potere legislativo Il Parlamento ha tre compiti: deve discutere e approvare le leggi, deve approvare il bilancio dello Stato, cioè stabilire come saranno spesi i soldi raccolti con le tasse; deve eleggere il capo dello Stato. Lavoro svolto da Arianna, Adrian, Kamal e Patrick

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IL GOVERNO (articolo 77, 78, 92, 95 e 96) Il governo è composto dal Presidente del Consiglio e dai ministri che insieme formano il Consiglio dei Ministri. Il Governo esercita il potere esecutivo, cioè rende effettive le leggi approvate dal Parlamento e gestisce la politica interna ed estera del Paese. Propone disegni di legge al Parlamento.

LA SEDE DEL GOVERNO È PALAZZO CHIGI

Lavoro svolto da Martino, Latifa, Denise e Francesca.

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IL PRESIDENTE (da articolo 87 a 91) Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune delle due Camere. All’elezione partecipano tre delegati per ogni regione. Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto 50 anni. Il Presidente della Repubblica dura in carica circa 7 anni. Egli svolge una serie di compiti: * Può inviare messaggi alle camere. * Indice le elezioni del nuovo parlamento. * Autorizza il Governo a presentare in parlamento i disegni di legge. * Promulga le leggi. * Indice il referendum. * Nomina i funzionari dello stato. * Può nominare 5 senatori a vita. * Ha il comando delle forze armate. * Presiede il consiglio superiore alla magistratura. * Può concedere la grazia ai detenuti. I presidenti della Repubblica Italiana dal 1947 ad oggi: Enrico de Nicola (giugno 1946-dicembre1947) Luigi Einaudi (maggio 1948-maggio1955) Giovanni Gronchi (maggio 1955-maggio1962) Antonio Segni (maggio 1962-dicembre1964) Giuseppe Saragat (dicembre 1964-dicembre1971) Giovanni Leone (dicembre 1971-dicembre1978) Sandro Pertini (luglio 1978-giugno1985) Francesco Cossiga (giugno 1985-maggio1992) Oscar Luigi Scalfaro (maggio 1992-maggio 1999) Carlo Azelio Ciampi (maggio 1999-maggio2006) Giorgio Napolitano (maggio 2006-…) 46


Lavoro svolto da Alessandro Rota, Svevo, Mirco e Lucrezia.

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La MAGISTRATURA (da articolo 101 a 113)

LA SEDE DELLA MAGISTRATURA È IL PALAZZO DEI MARESCIALLI

Il potere giudiziario è affidato ai giudici, i quali nel loro insieme formano la MAGISTRATURA. La Costituzione ne parla negli articoli da 101 a 113, ma anche nella prima parte dove si enunciano i principi fondamentali e i diritti e i doveri dei cittadini, vengono precisati i compiti e i limiti del potere giudiziario. I cittadini infatti sono tutelati, cioè protetti, contro possibili abusi di azioni giudiziarie e di polizia non rigidamente giustificate o contrarie alla dignità umana. La Costituzione fu scritta alla fine di un periodo di dittatura, durante il quale la “giustizia” si limitava a condannare chi era contro il potere. Proprio per questo la Costituzione difende i cittadini da errori e prepotenze dei magistrati; gli stessi giudici sono tutelati perché possano giudicare con imparzialità. L’organo che controlla le azioni dei magistrati è il Consiglio Superiore della Magistratura che è presieduto dal Presidente della Repubblica.

Lavoro svolto da Antonio, Jennifer, Habib e Simone

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LA CORTE COSTITUZIONALE (articolo 134, 135)

LA SEDE DELLA CORTE COSTITUZIONALE È IL PALAZZO DELLA CONSULTA

La Corte Costituzionale controlla che le leggi rispettino i principi stabiliti dalla Costituzione. È composta di quindici giudici nominati un terzo dal Presidente della Repubblica, un terzo dal Parlamento e un terzo dai magistrati. Ogni giudice dura in carica nove anni. Se una legge viene dichiarata costituzionalmente illegittima, cioè contraria alla Costituzione, non ha più efficacia. La Corte Costituzionale giudica:

sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge, dello Stato e delle regioni, sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra Regioni, sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione, sull' ammissibilità delle richieste di referendum abrogativo.

I membri della Corte Costituzionale sono quindici; il presidente è Francesco Amirante e il vice presidente è Ugo De Servio. Lavoro svolto da Viola, Siham, Alexa e Alessandro Frosio.

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