ZAHA HADID IN ITALIA. Allestimento mostra monografica negli spazi del MAXXI

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ZAHA HADID IN ITALIA

Allestimento mostra monografica negli spazi del MAXXI PROGETTO DI TESI Interior Design A.A. 2016/2017



ZAHA HADID IN ITALIA

Allestimento mostra monografica negli spazi del museo del MAXXI PROGETTO DI TESI Interior Design A.A. 2016/2017


IED DESIGN

DIREZIONE Laura Negrini, Direttore IED Design Roma

COORDINAMENTO CORSO Gianfranco Bombaci, Interior Design SEGRETERIA Marta Seghezza, Segreteria direzione IED Design Simona Ruzzini, Segreteria IED Design Pietro Cagnazzi, Segreteria IED Design Andrea Pasquale, Tutor Interior Design PROGETTO GRAFICO Pietro Cagnazzi


ZAHA HADID IN ITALIA Allestimento mostra monografica negli spazi del museo del MAXXI

Coordinamento progetto Laura Negrini Gianfranco Bombaci Relatori tesi Alberto Iacovoni

Docenti Gianfranco Bombaci, Correlatore Giulio Aleandri, Tecnologia dei Materiali Mario Boni e Giampaolo Barberi, Modellistica Bruno Capezzuoli, Interaction Design Claudio Esposito, Video


INDICE

09 TEMA 11 IL PROGETTO


12 ZAHAMAZE Babayeva Gunay , Pasqualini Valentina, Romano Greta 18 CROSSOVER Giampiero Bartoli, Giulia Perna, Federica Pilloni 24 XYZAHA Francesca Di Fiordo, Carlotta Nardi, Giulia Salini 30 MIRROR Giusy Gallè 36 Z-FRAME Guglielmo Iannello 42 INLINE Liu Yuntong, Xu Yiyang 48 UNCOVER Marianna Sette


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TEMA IED Istituto Europeo di Design di Roma, attraverso il Dipartimento di Interior Design, propone un laboratorio di tesi dal titolo “ZAHA HADID IN ITALIA”. Il progetto ha come obiettivo quello di sviluppare progetti di allestimento della Galleria 5 del museo MAXXI che ospiterà nella prossima estate 2017 una grande mostra monografica sull’architetto iracheno Zaha Hadid, scomparsa quest’anno, progettista dello stesso museo. Una straordinaria occasione per cimentarsi in un progetto di allestimento nei fluidi e difficili spazi del MAXXI, per celebrarne lo stesso progettista. Il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo è la prima istituzione nazionale dedicata alla creatività contemporanea. Pensato come un grande campus per la cultura, il MAXXI è gestito da una Fondazione costituita nel luglio 2009 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e presieduta da Giovanna Melandri. Da dicembre 2013 Hou Hanru è il Direttore Artistico del museo, di cui fanno parte il MAXXI Architettura, diretto da Margherita Guccione, e il MAXXI Arte, diretto dal 2016 da Bartolomeo Pietromarchi. La programmazione delle attività – mostre, workshop, convegni, laboratori, spettacoli, proiezioni, progetti formativi – rispecchia la vocazione del MAXXI ad essere non solo luogo di conservazione ed esposizione del patrimonio ma anche, e soprattutto, un laboratorio di sperimentazione e innovazione culturale, di studio, ricerca e produzione di contenuti estetici del nostro tempo. Sede del MAXXI è la grande opera architettonica, dalle forme innovative e spettacolari, progettata da Zaha Hadid nel quartiere Flaminio di Roma. http://www.fondazionemaxxi.it 9


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IL PROGETTO Il progetto dovrà sviluppare un sistema di allestimento nella Galleria 5 de MAXXI, al secondo e ultimo piano, ovvero lo spazio che si affaccia dal cosidetto “occhio” vetrato che sovrasta tutta la struttura del museo. Le opere dell’architetto iracheno che andranno in mostra saranno di diverse dimensioni e caratteristiche: dalle grosse tele dei sui disegni e schizzi preparatori, modelli, disegni, video, prototipi di grosse dimensioni. Sarà necessario quindi sviluppare un layout e un sistema di allestimento capace di rendere chiaro un percorso attraverso materiali molto eterogenei e con una presenza nello spazio molto forte. La ricerca vuole anche indagare la possibilità di applicazione di tecnologie multimediali di interazione per la fruizione delle informazioni sulle opere esposte. Grande attenzione dovrà infine essere data anche agli apparati informativi e didascalici per una adeguata comprensione del percorso espositivo.

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ZAHAMAZE

Babayeva Gunay , Pasqualini Valentina, Romano Greta Il labirinto è un percorso meditativo, un percorso di preghiera un progetto archetipo dove la mente incontra lo spirito. Il percorso inizia dal punto più esterno, in un modo circolare fino ad arrivare all’interno. Non ci sono trucchi ne vicoli ciechi. Il labirinto è uno strumento spirituale che può aiutarti a trovare la via. È un simbolo ancestrale che ritroviamo in molte culture nel mondo.

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CROSSOVER

Giampiero Bartoli, Giulia Perna, Federica Pilloni Il nostro concept si basa sulla pianta del MAXXI e sulla sua fluidità-. Partendo dalle linee principali del progetto di Zaha Hadid, abbiamo creato un’allestimento che dividesse le tre tipologie (architettura , design e fashion) attraverso linee, distinte tramite tre colori diversi, evidenziati nell’illuminazione dei banconi allestitivi. Attraverso questa tipologia di allestimento, si viene a creare uno spazio che non ha un inizio ben definito ne una fine, e che permette quindi allo spettatore di godersi l’allestimento come più preferisce.

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TITOLO

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XYZAHA

Francesca Di Fiordo, Carlotta Nardi, Giulia Salini Attraverso un sistema di assi cartesiani (XYZ) la spazialità complessa di Hadid viene regolarizzata, permettendo di ospitare in una geometria spaziale lineare l’eterogeneità della produzione dell’architetto. Il sistema espositivo sfrutta i percorsi e le differenti altezze degli espositori per delineare/ definire un percorso che fa dialogare le differenti scale progettuali (architettura, product design e pittura e fotografia). Il sistema espositivo, flessibile e adattabile anche a differenti spazi, integra anche l’infografica e l’apparato illuminotecnico. I vari moduli, differenti anche per tipologia (vbasi a pavimento, griglie sospese e volumi con alcune pareti aperte) permettono, quindi, nonostante la estrema regolarità della gometria, una fruizione dinamica delle opere.

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SVILUPPO CONCEPT PROPSPETTO

MIRROR

Giusy Gallè Il concept del progetto, lo specchio, viene realizzato all’interno della galleria 5 secondo la costruzione di un muro che divide per metà lo spazio. Esso rappresenta concettualmente la funzione dello specchio, emblema della connessione tra spazio concreto e virtuale, tra realtà ed immaginazione. È proprio per questo motivo il muro sarà la divisione tra i progetti concreti di Zaha Hadid e quelli che toccano la sfera artistica e sensoriale. Gli ambienti saranno due, il bianco dove si troveranno i modelli e i prodotti da esporre e il nero in cui verranno esposti quadri e foto legate e non ai vari progetti.

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SVILUPPOA-A’ SEZIONE CONCEPT

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Z-FRAME

Guglielmo Iannello L’idea progettuale si basa sulla divisione dello spazio in aree ben definite, che sono però visibili da diversi punti di vista attraverso delle bucature\ strombature sui muri a tutta altezza che mettono in connessione le diverse zone allestitive della mostra. Il muro diviene un demarcatore temporale, che divide la galleria in cinque zone principali, decenni diversi in cui si sviluppa il lavoro di Zaha Hadid. Attraverso le bucature, si cerca di mergere opere che siano di simile stampo, o di soffermare l’attenzione su lavori singolari, che necessitano di una cornice (testo di concept). Si è tentato di creare un percorso che obbligasse lo spettatore a seguirlo e quindi immergerlo temporalmente nella mostra.

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IN LINE

Liu Yuntong, Xu Yiyang In questo progetto si è tentato di creare un contrasto tra l’allestimento e le opere di Zaha Hadid. Il risultato è un concept che si basa sulla contrapposizione tra l’ordine ed il caos, il lineare rispetto al complesso. Il tema è stato affrontato prendendo come punti chiave le forme geometriche seplici: triangolo cerchio e quadrato, che intersecati tra loro creano nuove forme. L’idea è stata poi realizzata in due scale di progetto, la prima quella dell’allestimento, e la seconda dei piani d’esposizione.

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Svelare. Monocromia. Smaterializzare.

UNCOVER

Marianna Sette L’intento è quello di privare della realtà materiale e del peso l’espressione artistica dei lavori dell’architetto Zaha Hadid, attraverso un allestimento che sia coerente con le opere da lei realizzate, in modo da renderle protagoniste dello spazio museale. Gli elementi espositivi presenti all’interno dell’allestimento sono di varie tipologie e, oltre ad avere la funzione di espositore, fungono come divisori degli spazi.

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Istituto Europeo di Design via Alcamo, 11 - 00182 Roma www.ied.it





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