Attraverso i secoli - 2

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Capitolo II Il XVI secolo è un’epoca di conquiste a livello militare, politico ed economico. È il secolo in cui la grande potenza spagnola prevale sulle altre e influenza gran parte della cultura europea di quel periodo. Grazie alla moda l’immagine di forza e potenza emanata dalle grandi corti come ad esempio quella francese e in modo particolare quella italiana non fa che enfatizzarsi con il passare dei decenni. L’Italia è la culla del rinascimento in Europa. La caratteristica tipica della moda italiana è l’uso di tessuti di lusso, tra i quali i diaspri (un tipo di lampasso), i damaschi, e i velluti con broccato di seta e pizzi. Nel Rinascimento lombardo la moda femminile milanese subisce le influenze della corte spagnola fino al 1600 e di quella francese nel secolo successivo.

struttura a clessidra. Questa forma è enfatizzata ulteriormente da una ricca cintura a catena che si allaccia al vertice del triangolo formato dal busto e che poi scende fino a metà della gonna. In epoca successiva, invece, si passerà alla sovrapposizione di ricche vesti che realizzano sul corpo, dal collo ai piedi, una struttura conica; dal penultimo decennio del secolo, a completare la copertura, vi sarà la comparsa del collare a lattughe e le uniche parti che rimarranno visibili saranno la piccola testa, caratterizzata da acconciature raccolte che non ne enfatizzano il volume e le mani, messe in risalto con evidente significato erotico e adornate da gioielli. Prevarrà grande austerità: dai colori tendenzialmente scuri degli abiti ai veti, ad esempio quello contro i cappelli, gli orecchini e gli anelli, imposti dalle leggi saltuarie. L'influenza francese si può vedere sia dalla scollatura ampia sia dal busto a punta con chiare allusioni sessuali che le donne lombarde adottano nel secolo successivo; invece, per la parte inferiore rimangono fedeli alla faldiglia spagnola ed è a Milano che l'ampiezza della gonna è più eccessiva grazie all'impiego del guardinfante. Sono d'influenza francese anche le maniche gonfie chiuse sotto al gomito che terminano spesso con un giro di pizzo. Le pettinature, del tutto irrilevanti precedentemente, diventano più sviluppate in altezza e completate da creste di trina.

Nel periodo spagnolo l'elemento fondamentale è l'ampia scollatura quadrata, poi velata da camicie con un piccolo collo alto e arricciato, ripreso dal costume maschile. La silhouette subisce una graduale trasformazione: la parte superiore della veste prima termina in vita, successivamente, a punta, molto più in basso; inferiormente essa si apre a triangolo sulla sottana, racchiudendo così il corpo femminile in un'innaturale

Nella prima parte del 1500 la moda femminile fiorentina ha alcuni capi principali per il loro abbigliamento come la gamurra (il bustino delle dame


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