Capitolo III
N ella Francia dell’assolutismo l’aristocrazia francese ha quotidianamente l’occasione di dare sfoggio della propria nobiltà di rango mentre, nelle corti italiane sono incoronazioni e nozze di sovrani, visite di nobili o personaggi di spicco gli eventi durante i quali le famiglie più abbienti facevano a gara nel dare sfoggio della magnificenza delle rispettive casate. Feste pubbliche e private si svolgono secondo minuziosi rituali cerimoniali, lo stesso abbigliamento dei nobili e dei borghesi che vi prendono parte è rigidamente codificato. “Tutto in questa città è spettacolo, lusso e voluttà” scrive Goudar, ad indicare le numerose ricorrenze del calendario veneziano colte dalle classi più abbienti quale pretesto per sfoggiare abiti sempre più sfarzosi, intessuti di pietre preziose, di perle e di ori. Di contrasto alle leggi suntuarie che cercano di mettere un freno agli eccessi modaioli ed al lusso eccessivo del popolo veneziano, cerimonie quali matrimoni, festività e lutto, sono occasioni per veri e propri sfoggi di ostentazione.
Tra il 1706 e il 1707 a Venezia viene proibito alle donne nobili e alle cittadine di indossare vesti colorate nei luoghi pubblici, imponendo invece l’uso di abiti rigorosamente neri. Da tale imposizione vengono esentate soltanto le novizze ma anch’esse, una volta sposate, devono sottostare alla regola “del nero”. Conseguenza è che il nero diventa un colore simbolo di distinzione sociale, indicativo dell’appartenenza alla classe aristocratica, tanto che viene reso obbligatorio anche per gli abiti dei nobiluomini. è invece proibito indossare il suddetto colore a tutte le altre donne, specialmente alle cortigiane e a coloro che fanno parte del popolo. E’ opportuno sottolineare come l’abbigliamento d’occasione, differenziandosi spesso da una città all’altra, riflette la frammentazione politica dell’Italia del tempo, i cui i stati regionali sono sottoposti al dominio di una differente casata nobiliare, ognuno con il proprio patrimonio di tradizioni ed influenze culturali. Per quanto riguarda le nozze, lo sfarzo che si sfoggia durante le celebrazioni di un matrimonio è principesco, preceduto da un complesso cerimoniale, seguito da balli e banchetti. A Firenze, per esempio, è previsto che le esponenti dell’alta nobiltà in occasione delle nozze, siano adornate da preziose perle, vestite di velluto cremisi, con frappe di pizzi e nastri d’oro. A Venezia le nozze dei patrizi, avvengono in un’atmosfera di sfarzosa magnificenza. Prima della cerimonia nuziale la futura suocera regala alla nuora una collana di perle, che questa indosserà solo un determinato numero di anni dopo il