Due atti unici: «Torna fra nove mesi» e «Il viaggio di Carlotta».
Due donne (o forse le due anime di una sola donna) di fronte alla tragedia piú atroce: la morte di un figlio. In «Torna fra nove mesi» l’autrice ripercorre, con accenti di verità e di pathos, di graffiante ironia e di tenera semplicità, di lucidità quasi cinica e di disperata commozione, il vuoto interiore e l’arcana solitudine di chi ha subito la piú terribile delle perdite e si affanna a ricostruirsi un’identità nuova con i brandelli di quella ormai devastata, nel contesto di una società che, a dispetto di ogni migliore intenzione, non può mai veramente con-patire.
Ne «Il viaggio di Carlotta» la prospettiva è quella opposta: la protagonista, giunta al varco dell’eternità, ripercorre le tappe che l’hanno condotta al passo supremo e definitivo, compiuto nel pieno della pulsione vitale.
http://www.ikona.net/maria-evelina-buffa-nazzari-altrove/