Marciano
Torna il fascino di «Suoni dalla Torre» A settembre la mostra dedicata ai reperti archelogici La bellezza e la ricchezza culturale del territorio sono gli ingredienti dell’Estate Marcianese. Torna anche quest’anno, nel contesto della manifestazione Festival delle Musiche, l’appuntamento con Suoni dalla Torre, giunto alla sua ottava edizione. La manifestazione organizzata in collaborazione con Officine della Cultura si terrà dal 24 al 26 Luglio con un programma riadattato per garantire la sicurezza e il rispetto di tutte le normative vigenti sul distanziamento. Venerdì 26 luglio sarà inaugurata la mostra di liuteria e strumenti antichi nella Rocca, preceduta da un seminario sugli strumenti che si svolgerà nella piazza antistante l’ingresso con proiezione sulla mura antiche. Il sabato e la domenica si terranno concerti itineranti anche
10
all’aperto con il coinvolgimento di tutti i luoghi simbolo del centro storico. Il 2 agosto dai giardini comunali di Cesa alle 22 fa tappa il concerto itinerante dedicato a Ettore Petrolini. Dal 12 al 27 settembre nella Torre del Comune di Marciano si terrà un’esposizione dal titolo «Fragmenta»dedicata al patrimonio archeologico rinvenuto durante i lavori di restauro
il mensile della valdichiana - n. 29 luglio-agosto 2020
del complesso della Rocca. Tra i materiali che verranno esposti ci sono frammenti di vasi e di boccali; ceramiche dipinte di particolare valore cromatico; utensili; un flauto ricavato da un osso animale ed altri materiali simili a quelli sopra elencati. I reperti saranno disposti all’interno della Rocca per permettere di valorizzare i reperti e consentire al fruitore d’immergersi nella
scoperta del ricco patrimonio archeologico, storico ed artistico del Comune di Marciano della Chiana e del nostro territorio. La mostra avrà quindi la struttura di una narrazione che, attraverso l’arte, racconterà al pubblico la nostra storia - non solo quella del paese - a partire dalle origini, sino ai giorni nostri. Oltre ai reperti archeologici di proprietà del Comune, la mostra esporrà le opere di Giustino Caposciutti, un artista contemporaneo di fama internazionale, le cui tele richiamano la tematica della «frammentarietà”, che è poi ciò che caratterizza i reperti che verranno esposti. Le opere di Caposciutti accompagneranno quindi le tavole su cui saranno disposti i reperti, intrecciando così un dialogo tra passato e presente.