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La comunicazione sul luogo di lavoro

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ossedere una buona capacità comunicativa è fondamentale in qualsiasi rapporto. Noi oggi affronteremo, in special modo, l’importanza che assume nel mondo del lavoro. E’ utile nei rapporti con i clienti, ma anche con i colleghi con cui si interagisce quotidianamente, infatti quando si lavora più serenamente si valorizzano meglio le proprie abilità e si ottengono risultati più soddisfacenti. Ora vediamo come cercare di raggiungere alcuni di questi obiettivi, che so già non sarà cosa semplice, poiché la materia è molto vasta e piena di variabili, in quanto va a interagire con la sfera personale di ognuno che ha un proprio modo, giusto o sbagliato che sia, di comunicare. Innanzitutto bisogna essere chiari e precisi nel dare le informazioni ed assegnare dei compiti, così da evitare incomprensioni sui ruoli e sulle competenze e questo fa sì che tutti siano al corrente di ciò che serve per svolgere meglio il proprio lavoro e per non interferire con quello degli altri. Le conversazioni positive rafforzano i legami interpersonali e migliorano il clima dell’azienda in cui si lavora, trasmettendo anche a coloro i quali si viene in contatto questa sensazione. Se i componenti di un team di lavoro riescono a dialogare bene tra loro, ognuno si sentirà maggiormente responsabilizzato e motivato. Non solo, ma sicuramente la comunicazione efficace e collaborativa all’interno dell’ambiente di lavoro, permette uno scambio di idee che porta a generare ulteriori stimoli creativi e spunti nuovi, consentendo di migliorare la qualità del lavoro e di risparmiare anche sui tempi. Ne guadagnano i nostri risultati e anche quelli dell’azienda. Un altro aspetto importante, soprattutto nel mondo del lavoro, è di usare il linguaggio più adatto in modo che si stabilisca la corretta distanza con le altre persone, facendo attenzione al livello del nostro interlocutore se di grado pari al nostro o più elevato. E’ fondamentale questa scelta: più formale con i superiori, più diretto, informale ed anche più schietto con i colleghi. Mai mescolare, magari inavvertitamente, i due livelli di linguaggio soprattutto nelle mail e nelle chat di gruppo. Scegliete parole ed emoticon che tengano conto non solo delle persone a cui ci si sta rivolgendo, ma anche di tutte le altre a cui il messaggio arriva o potrebbe essere riferito. Lasciarsi sfuggire dei termini inappropriati può portare a gravi conseguenze, anche perché le parole scritte non si possono cancellare. Ma quali caratteristiche deve avere la comunicazione sul

Bisogna essere chiari e precisi nel dare le informazioni ed assegnare dei compiti, così da evitare incomprensioni sui ruoli e sulle competenze

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Se i componenti di un team di lavoro riescono a dialogare bene tra loro, ognuno si sentirà maggiormente responsabilizzato e motivato posto di lavoro per essere davvero efficace? Lo abbiamo già accennato in apertura ma vale la pena ribadirlo: diretta, mirata ed essenziale. Si consiglia di ripeterlo, scriverlo sui post.it e attaccarli ovunque. In queste tre parole c’è tutto! Analizziamone le conseguenze. Per esempio un buon capo deve comunicare ciò che desidera con chiarezza, senza bisogno di alzare la voce o di strigliare i suoi collaboratori; allo stesso modo un dipendente non ha bisogno di usare toni servili per esprimere le sue richieste: è sufficiente che parli con sincerità e rispetto. Non perdersi in giri di parole, in premesse vuote e inutili, è una perdita di tempo che non porta a risultati e potrebbe molto spa-

Per esempio un buon capo deve comunicare ciò che desidera con chiarezza, senza bisogno di alzare la voce o di strigliare i suoi collaboratori; allo stesso modo un dipendente non ha bisogno di usare toni servili per esprimere le sue richieste: è sufficiente che parli con sincerità e rispetto zientire chi ci ascolta e lo spinge a interrompere il dialogo. Occorre sempre manifestare cortesia e rispetto reciproco, sia tra colleghi che tra superiori e subordinati; bisogna poter comunicare guardandosi in volto. Diffidate da chi parla a testa bassa o vi ascolta guardando altrove. Riprendendo il discorso sul rispetto, esso deve essere manifestato anche nelle riunioni e nelle discussioni ascoltando con attenzione l’opinione altrui, senza respingerla a priori. Se non si prende in considerazione quello che dicono gli altri e si rimane sempre dello stesso parere, è difficile che il dialogo possa arrivare a essere

Se non si prende in considerazione quello che dicono gli altri e si rimane sempre dello stesso parere, è difficile che il dialogo possa arrivare a essere costruttivo e a proporre qualcosa di nuovo, che può risultare utile per entrambi costruttivo e a proporre qualcosa di nuovo, che può risultare utile per entrambi. Tipico esempio sono le assemblee condominiali, dove è l’occasione per tutti di poter raggiungere un obiettivo comune ma, immancabilmente, si finisce quasi sempre per litigare. Perché succede, pur avendo tutti lo stresso interesse, ovvero di considerare il luogo in cui si vive come luogo condiviso da altri e che tutti debbano concorrere alla sua conservazione per il bene individuale e collettivo? Una delle risposte potrebbe essere che il gruppo dei condomini non si è scelto, ma si è formato per caso: un insieme di persone che acquistano una casa e si ritrovano ad abitare forzatamente lo stesso luogo. Quindi sono persone che non si conoscono bene tra

Poiché la sinergia deve essere totale e quando il dialogo sul lavoro è fatto di frequenti lamentele, significa che ci sono errori di comunicazione in tutte le direzioni loro e non si percepiscono come membri di un gruppo misto, in cui tutti cooperano per lo stesso obiettivo. Mentre sul lavoro questo non deve accadere, poiché la sinergia deve essere totale e quando il dialogo sul lavoro è fatto di frequenti lamentele, significa che ci sono errori di comunicazione in tutte le direzioni. Da una parte i dirigenti che non riescono a motivare i lavoratori e a recepire le loro esigenze per una maggiore funzionalità, dall’altra i dipendenti non riescono ad esprimere in maniera costruttiva le loro richieste, in modo che l’ambiente lavorativo funzioni meglio. Gli sfoghi dietro, le dicerie, i pettegolezzi continui tra colleghi non servono a risolvere la situazione, perché appesantiscono il clima, demotivano ancora di più e generano atteggiamenti negativi. Ricordarsi che lamentarsi di continuo incattivisce il nostro animo e ci rende fastidiosi a chi ci ascolta e che la condizione essenziale perché si svolga un vero dialogo è la capacità di porsi dal punto di vista dell’altro

Antonio Guido

Esperto di Galateo ed immagine relazionale Dirguido@libero.it

Ricordarsi che lamentarsi di continuo incattivisce il nostro animo e ci rende fastidiosi a chi ci ascolta e che la condizione essenziale perché si svolga un vero dialogo è la capacità di porsi dal punto di vista dell’altro

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