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Anno 13 Numero 7
LUGLIO 2021
libertà informazione politica cronaca cultura sport ARRIVANO I TURISTI, VIA ALLA STAGIONE: ECCO COME SI E’ PREPARATO IL TERRITORIO
V O G L I A D ’ E S TAT ESPO PASTICCIERI E USURAI SUL LITORALE
Ecco le intercettazioni choc (da p.6) PARCO DELLA MINERVA
Polizza fideiussoria: “buttati” oltre 100.000€ per una causa sbagliata. E i soldi potevano essere già in cassa
VIA FELLINI Dopo i controlli la situazione è peggiorata (da p.12) FANCO VINCE LA CAUSA
Comune di Ardea condannato a pagare i danni all’ex Consigliere ESTATE 2021 Il programma degli eventi a Pomezia e Torvaianica
VIA FARINA E DINTORNI Sbandati e ubriaconi bivaccano in strada tutto il giorno I residenti: «Siamo esasperati»
CALCIO DILETTANTI Unipomezia in Serie D!
Editoriale AAA CERCASI TRANQUILLITA’
V
entotto giugno 2021: termina l’obbligo della mascherina all’aperto in zona bianca. Da quella stessa data inoltre tutta Italia è finita in zona bianca e malgrado si predichi ancora “cautela e prudenza” (ora a spaventare c'è questa nuova Variante Delta) la voglia di tornarsi a godere un po’ di tranquillità ha già avuto la meglio. Dopo mesi di sacrifici, lockdown, restrizioni e quant’altro finalmente si può provare a voltare pagina, magari non ripetendo gli errori commessi lo scorso anno quando tutti pensavano che la pandemia fosse già finita. Ma quest’anno in più, e non è poco, abbiamo anche l’arma dei vaccini. Nonostante i nuovi ritardi di questi giorni, complice il caos scoppiato a giugno nuovamente con AstraZeneca, la campagna vaccinale procede a ritmo sostenuto tanto che l’immunità di gregge non appare più così lontana almeno nel Lazio. Basterà ad evitarci la terza ondata del Covid? Staremo a vedere. (continua a pag.4)
LUGLIO 2021 NUMERO 7
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USURA ED ESTORSIONI SUL LITORALE
Editoriale L a vo g l i a d ’ E s t a te ol t re i l C ov i d INCHIESTE Arresti sul litorale, tutti i dettagli.................da p.6 Parco della Minerva, causa “sbagliata” del Comune....da p.8
Via Fellini, situazione peggiorata................da p.12 POLITICA Fanco vince la causa contro il Comune.....pp.14-15 Concorso con graduatoria ancora valida.........p.16 Collegamento Torvaianica-Ostia, tutto fermo.p.18 CRONACA Degrado in Via Farina e dintorni.............pp.28-29 LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG. 32
Le vittime chiedevano aiuto nel momento del bisogno. Ma con i soldi arrivano terrore e minacce
SPORT ECCELLENZA
Unipomezia in Serie D, è festa grande
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EDITORIALE
Il Corriere della Città luglio 2021
Oltre il Covid: voglia di “normalità” per l’Estate (segue dalla copertina) Proprio il Lazio è la prima regione italiana per numero di immunizzati sulla popolazione. In questo momento, arrivati a fine giugno, si registra un calo netto dell’incidenza con 12,83 casi ogni 100mila abitanti (dati 28 giugno). I posti letto Covid sono in via di riconversione e si stanno liberando le terapie intensive. Tutto questo, bisogna darne atto, è merito di una campagna vaccinale che prosegue spedita, con la Regione che ha già superato i 5 milioni di dosi somministrate mentre quasi 2 milioni di cittadini hanno concluso il ciclo vaccinale. Se il trend rimarrà invariato per l'8 agosto il 70% della popolazione del Lazio sarà immunizzata, il che, come dicevamo poc’anzi, fa ben sperare. E a Pomezia e Ardea? Sotto la Rocca sono scesi a 22 i casi positivi al Covid-19 nel Comune a fine mese, di cui 10 ricoverati presso strutture ospedaliere e 12 in isolamento domiciliare. A Pomezia sono invece 58. Nessun allarme insomma. Per questo è tempo di guardare avanti. Il litorale, complice la stagione estiva che sta entrando nel vivo, sta già accogliendo i turisti che da qui in avanti popoleranno le nostre spiagge. Per accoglierli il Comune di Pomezia ha annunciato un poderoso piano marketing volto a ridisegnare completamente il volto delle sue due “anime”, quella interna e quella costiera puntando sulle rispettive vocazioni. A quali risultati porterà? Non ci resta che aspettare. Intanto, altra cosa altrettanto importante, sono stati annunciati gli eventi che dal primo luglio Vaccini Lazio: se il trend rimarrà invariato per l'8 agosto il 70% della popolazione del Lazio sarà immunizzata
Il Comune di Pomezia ha annunciato un poderoso piano marketing volto a ridisegnare completamente il volto delle sue due “anime”, quella interna e quella costiera puntando sulle rispettive vocazioni. A cosa porterà? animeranno il territorio e sui quali, come sempre, sarà atteso poi il giudizio di cittadini e turisti (all’interno un ampio servizio con tutte le date). Come spesso ci è capitato di raccontare in questi anni partirà più indietro invece Ardea almeno dal punto di vista della macchina degli eventi considerando che non ci saranno grandi appuntamenti (forse ripartirà Ardea Jazz) ma soltanto iniziative minori in grado comunque, sostiene l'Ente, di richiamare pubblico e partecipazione. Ci
sarà comunque il mare, e non è poco, senza contare il consueto aumento della popolazione residente nei consorzi. Ma i cittadini, siamo convinti, più che gli appuntamenti estivi attendono semmai…gli “interventi” estivi come quelli sulle strade udite, udite qualcosa si è mosso anche per la Laurentina - o per i rifiuti. In pratica può anche andar bene un’Estate più sobria, del resto ci sono abituati e in fondo le alternative nelle località limitrofe di certo non mancano, ma che almeno qualcosa venga fatto di concreto per la vivibilità della città. Ad ogni modo l’augurio è che possa essere davvero un’Estate il più serena possibile, all'insegna sì della cautela, ma anche del divertimento. E quindi buone vacanze a tutti!
Seconda Estate in piena pandemia ma con l’arma in più dei vaccini: basterà per evitare la terza ondata?
Il Corriere della Città APPROFONDIMENTO 6 Pasticcieri e usurai sul litorale: «Se non paghi t luglio 2021
nteressi mensili pari al 15% (pari al 180% annuo…), che portavano i debiti quasi a raddoppiare e per riscuotere i quali, se le vittime non avessero pagato, sarebbero arrivate frasi come “raddrizzati la testa, altrimenti te la raddrizziamo noi con una tortorata” per incutere timore e spingere i malcapitati a saldare. E, se gli importi prestati erano piccoli, i tassi di interesse arrivavano anche al 25% mensile. È l’ennesima storia di estorsione e usura che flagella il litorale di Ardea e Pomezia, quella scoperta L’operazione dei Carabinieri e della Guardia di Finanza scattata a fine giugno la mattina del 29 giugno, con l’operazione “Babà”, svolta dai Carabinieri della Compagiorni a seguito degli interrogatori di garan- piccoli imprenditori, commercianti o addignia di Anzio, guidati dal Capitano Giulio Pizia, a decidere se confermare le ipotesi inve- rittura semplici dipendenti o pensionati, sani, e coadiuvata, per quanto riguarda le stigative che hanno portato agli arresti. Per residenti sul litorale compreso tra Pomezia, perquisizioni domiciliari, dagli uomini della alcuni degli indagati c’è anche l’ipotesi di Ardea e Nettuno. Tra loro figura anche un ex Guardia di Finanza di Pomezia, guidati dal reato di autoriciclaggio, bancarotta fraudo- carabiniere della forestale. Il comune denoComandante Leonardo Cuneo. 6 gli arresti, lenta, infedele ed omessa dichiarazione e sot- minatore è che sono tutte persone amiche o 3 in carcere e 3 ai domiciliari: quello trazione fraudolenta al pagamento delle conoscenti dei loro carnefici, ai quali si sono che ha fatto clamore sono i imposte. Frasi come "Non farmi in- rivolte in momenti di difficoltà, pensando di GLI ARRESTI nomi dei protagonisti, alcazzare, sennò ti faccio vedere io... poter ricevere un aiuto. Sei le persone finite in meno per quanto rivengo a casa tua e ti squaglio, ti La scoperta del giro di usura: manette. Tra loro ci sono i guarda 3 persone, note faccio sparire", "Devi rispondere tutto nasce dalla denuncia di una vittima nel territorio in quanto fratelli Guiderdone, riconducidel debito e basta, che ti devo Ma ecco la ricostruzione dei fatti secondo collegate a rinomati lo- bili alle notissime pasticcerie La dire che ti apro la testa in due. quanto riportato nell’ordinanza di custodia Salernitana e La Royal: cali, ma non solo. Io ad ammazzare una persona ci cautelare di 133 pagine emessa dal GIP GiVincenzo e Leonardo sono Spesso si erano fatti nometto 30 secondi: vengo e ti sberto Muscolo. La scoperta degli uomini tare per azioni benefiche, finiti in carcere, Gerardo si scanno", “Ti hanno bruciato il dell’Arma avviene a seguito della denuncia da trova ai domiciliari come la distribuzione di forno sì infame, merda… portami i parte di una delle vittime, un commerciante pacchi alimentari ai terremosordi, perché ti pigghiu a cutiddati, ti di Nettuno. L’uomo si rivolge a Leonardo tati, la distribuzione di cornetti, faccio fare la fine del commercialista”, erano Guiderdone, che conosceva e di cui si fidava panettoni o uova di cioccolata ai bambini. alcune delle minacce con cui gli usurai si ri- in quanto suo fornitore, per avere alcuni picAdesso, però, la situazione è ben diversa: loro volgevano alle loro vittime per spaventarli e coli prestiti in un momento di difficoltà ecosono i fratelli Guiderdone, riconducibili alle costringerli a pagare. nomica, per un totale di 15 mila euro. I notissime pasticcerie La Salernitana e La Te devo spacca' la capoccia primi, con tassi del 10% mensili, vengono Royal, con sedi a Tor San Lorenzo, Nuova "Te devo spacca' la capoccia, te muro la tutti saldati, seppur con enorme difficoltà e Florida e Pomezia e di altri locali aperti reporta de casa", “Ti frantumo”, erano altre tra tante minacce. Ma all’ultimo prestito, centemente ad Anzio e Nettuno. La mattina delle minacce con cui gli usurai si rivolge- vista la pressione che veniva fatta, al punto del 29 giugno, all'alba, Vincenzo e Leovano alle loro vittime. L’operazione è la fase che la vittima deve ormai ricorrere ad assegni nardo sono stati arrestati e condotti in carconclusiva dell’articolata attività investigativa firmati anche dai suoi familiari per poter recere, mentre il terzo fratello, Gerardo, è stato condotta dai Carabinieri della Compagnia di stituire l’importo gravato dagli interessi, non posto agli arresti domiciliari. L'accusa è Anzio e diretta dalla Procura della Repub- ce la fa più - specie dopo che uno degli assequella di usura in concorso ed estorsioni. Inblica presso il Tribunale di Velletri, che ha gni di sua figlia era andato in protesto - e desieme ai 3 fratelli sono stati arrestati portato a far scattare le manette per i soggetti cide di denunciare tutto ai carabinieri di anche Roberto Matta (in carcere), Daniele che, tra il 2015 e il 2019, a seguito di piccoli Anzio, raccontando per filo e per segno l’acDe Stefanis e Giuliano Scarcella ai domiciprestiti richiedevano ai debitori interessi con caduto. liari. Adesso saranno i giudici, nei prossimi tassi usurari. Al prestito in contanti, talvolta (continua) Le vittime sono tutte piccoli richiesto per tentare di salvare l’attività comAlcuni degli arrestati si erano spesso fatti imprenditori, commercianti o addirittura merciale di famiglia, seguivano nel tempo le notare per azioni benefiche, come la semplici dipendenti o pensionati, richieste di restituzione che si trasformavano distribuzione di pacchi alimentari ai residenti sul litorale compreso tra ben presto in minacce di ritorsione fisica o terremotati o dolci ai bambini Pomezia, Ardea e Nettuno addirittura di morte. Le vittime sono tutte
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È l’ennesima storia di estorsione e usura che flagella il litorale di Ardea e Pomezia: le accuse vanno, a vario titolo, dall’usura in concorso alle estorsioni fino ai reati di autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta
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APPROFONDIMENTO
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ti scasso la testa», ecco le intercettazioni choc (segue) I militari iniziano quindi le indagini, riscontrando che gli assegni dati dal commerciante di Nettuno (in tutto 39 assegni, per un importo di 74.430 euro, ma effettivamente ne erano stati pagati solo 17, per un totale di 24.728 euro) erano stati usati da Guiderdone per pagare alcuni suoi fornitori di caffè e farina. Grazie a questi gravi indizi, il giudice autorizza le intercettazioni sia ambientali che telefoniche a carico di Leonardo Guiderdone, cosa che fa scoprire il coinvolgimento dei suoi fratelli e delle altre 3 persone arrestate. I pagamenti dei debiti, a seconda della cifra da restituire, erano settimanali o mensili: più l’importo prestato era piccolo, maggiore era il tasso d’interesse applicato. Diversi i “clienti”, spesso abituali, che si rivolgevano a loro nei momenti di bisogno. Emblematico il fatto che alcune vittime, sentite dai carabinieri durante le fasi di indagine, abbiano negato di aver ricevuto soldi in prestito con tasso usuraio e di aver ricevuto minacce, non sapendo delle registrazioni delle conversazioni intercorse tra loro e gli aguzzini. Ma le prove trovate dagli investigatori appaiono sufficienti, perché, al contrario, alcune delle vittime hanno invece trovato liberatorio raccontare tutto, trovando rispondenza in quanto intercettato dai carabinieri, i quali, nel corso delle perquisizioni, hanno rinvenuto ulteriori riscontri a quanto sospettato, come un’agenda trovata a casa di Leonardo Guiderdone, dove venivano riportati nomi dei debitori e le date delle scadenze delle varie restituzioni. Da 2000 a 4500 euro e non bastavano In un’intercettazione si sente una vittima che, esasperata dalle continue minacce, anche di morte, reagisce in maniera inaspettata, ricordando che fino a quel momento ha sempre pagato. “Io mi pare che te li ho dati ‘sti soldi, Leona’… e mo’ addirittura adesso da 2000 euro te ne sto a dà 4500, a Leonà ehhh, è ovvio che a mente mo’ non ce l’ho i soldi…”, ma ovviamente Guiderdone non si fa convincere e rispondere che quelli restituiti erano i suoi soldi e, arrabbiato per il timore di essere intercettato, cerca di convincere il suo interlocutore a smettere di parlare insultandolo. L’uomo era talmente assoggettato e spaventato dalle continue minacce che, qualche giorno dopo, senza più soldi neanche per mettere benzina alla sua auto e pressato da Leonardo Guiderdone, arI Guiderdone e l’inchiesta “Equilibri”: in occasione dell’apertura della Salernitana a Torvaianica i Fragalà, che qui avevano i loro locali e non volevano che venisse invaso il territorio, "avvisarono" del loro malcontento gli avversari incendiando l'ingresso del locale a Nuova Florida
Alcune vittime hanno negato di aver ricevuto i soldi o di aver subito minacce non sapendo delle intercettazioni. I pagamenti erano settimanali o mensili: minore era l’importo maggiore era il tasso d’interesse rivò a dire: “Guarda, se posso mi vado a vendere un rene, che ti devo fa…eh, Leonà, io non so che fa”. Le minacce contro l’uomo erano continue: “Ti scasso la testa come apro un melone: in due. Se non mi porti i soldi entro il 5 mi faccio 20 anni di galera perché ti scanno”. Ma la cosa assurda è che tutte queste minacce erano per farsi pagare un residuo di 100 euro sulla rata del debito mensile. Ad un certo punto, a seguito di una perquisizione domiciliare dei carabinieri, per paura di essere intercettato Leonardo Guiderdone (così come gli altri indagati nello stesso periodo) cambia atteggiamento nelle sue telefonate con le vittime, chiamando “torte” i soldi che deve ricevere, salvo confondersi su chi deve comprare o fornire le stesse ed evita le minacce. Da quanto emerge dalle intercettazioni, il più minaccioso era proprio Leonardo, che riusciva a terrorizzare le sue vittime tenendole in stato di assoggettazione psicologica. Eppure proprio lui sembrava il più dolce e romantico, visto che voleva farsi strada come cantante melodico: “A volte penso come la musica possa cambiare lo stato delle persone e riesca a farci vibrare l’anima...stasera mi sento di dire proprio ciò: la musica esprime ciò che non può essere espresso a parole e ciò
che non può rimanere in silenzio”, aveva dichiarato in occasione dell’uscita di un suo singolo, a marzo di quest’anno, dal titolo “Siamo perfetti”. A maggio, invece, l’ultima creazione, DNA, e queste le parole per presentarla: Chi mi conosce ormai da anni, sa che sono un perfezionista e amo sempre che le persone siano entusiaste dei miei prodotti… e la stessa caparbietà la metto nelle canzoni, sarà nel mio “DNA”? Chi lo sa. Una cosa è certa, o troverò una strada o ne costruirò una, ma non resterò mai con le mani in mano, anche perché le risposte nella vita le ho sempre avute dai comportamenti e non dalle parole”. I fratelli Guiderdone sono molto noti sul litorale anche per aver fatto molta beneficienza: quando ci fu il terremoto di Amatrice fu Vincenzo ad andare a consegnare, aiuti alimentari e, a Natale, panettoni e dolci per i bambini. Anche in altre occasioni le loro pasticcerie sono state al centro dell’attenzione per attività benefiche, ma anche di un episodio oscuro, riportato all’interno del faldone dell’operazione "Equilibri", che ha visto l'arresto di molti esponenti del clan Fragalà, dove si parla dell'apertura della filiale della pasticceria La Salernitana a Torvaianica: i Fragalà, che qui avevano i loro locali, non volevano che venisse invaso il territorio e "avvisarono" del loro malcontento gli avversari incendiando l'ingresso del locale a Nuova Florida. Poi, però, tutto rientrò e la pasticceria aprì. Ma questa è un'altra storia... Maria Corrao
«Se non paghi mi faccio 20 anni di galera perché ti scanno», vittime minacciate e terrorizzate anche per poche decine di euro di debito
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INCHIESTA
Il Corriere della Città luglio 2021
Parco della Minerva, polizza fideiussoria: oltre 100mila ontinuiamo a parlare della vicenda del Parco della Minerva, il quartiere “fantasma” mai terminato nel quadrante sud della città di Pomezia legato al crack dell'imprenditore Raffaele Di Mario. Nello scorso numero vi abbiamo raccontato le vicende dei promissari acquirenti i quali, nonostante numerose difficoltà e con contenziosi legali durati anni, erano riusciti a riottenere le caparre versate per le abitazioni all'epoca comprate su carta ma mai ultimate. Non solo. Dall'attuale Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, in merito ad un possibile futuro recupero dell'area, avevamo inoltre appreso che parte degli immobili sono stati già venduti all'asta e che quindi a breve potrebbero esserci importanti novità circa il completamento del quartiere. Quartiere che è già dotato, lo ricordiamo, di tutta una serie di servizi quali strade, marciapiedi, Il quartiere “fantasma” del Parco della Minerva: è uno dei capitoli del crack Di Mario rotonde, e illuminazione. Ma oltre a tutto questo c'è un altro capitolo che merita un ul- legali. Ma perché non si è proceduto diver- zione relativa ai comprensori P12, P13 P14 a teriore approfondimento: si tratta della vi- samente? Interpellando vari esperti su questi Casale della Crocetta Selva Piana, quello a cenda della polizza fidejussoria dal valore temi, è emerso infatti che se l'Ente avesse ri- tutti noto come il quartiere “Parco della Midi 16 milioni di euro legata alla mancata chiesto l'esatto importo della polizza fide- nerva”. Si legge nel documento: «A garanzia realizzazione di tutte le opere di urbanizza- jussoria, ovvero i 16 milioni meno le opere dell'esatta e piena esecuzione dei lavori e zione previste dalla convenzione originaria. già fatte, tale cifra sarebbe stata accreditata delle opere oggetto dei Piani di lottizzazione immediatamente da parte dell'assicura- sopra citati, Parsitalia costruzioni, in qualità La nostra inchiesta: i soldi potevano già zione e senza probabilmente nemmeno bi- di Concessionario, ha costituito apposita poessere nelle casse comunali Tutto nasce da un annuncio fatto dal prece- sogno di ricorrere al Giudice. E, lizza fidejussoria decennale per un importo dente Sindaco di Pomezia Fabio Fucci che a aggiungiamo, gli Uffici non potevano non es- di 16.352.404,59 euro rilasciata da Assicurafebbraio 2018 comunicava alla città l'immi- sere al corrente di quanto effettivamente rea- zioni Generali S.p.A. con scadenza nente arrivo di questa importante somma di lizzato proprio in termini di opere di 30/06/2016». A questo punto si inserisce un denaro. In realtà oggi scopriamo, parola in urbanizzazione dato che queste ultime erano passaggio importante: nel 2008 infatti il Conlegate ad ogni singolo permesso a co- sorzio Unitario la Sughereta, altra controquesto caso del nuovo Primo Cittadino struire rilasciato. Tirando le parte nella vicenda, aveva già chiesto “lo succeduto proprio all'oggi Consomme quindi, la città in que- svincolo parziale della sopra citata polizza fiLA POLIZZA sigliere leghista, che non solo sti anni non solo non ha ri- dejussoria” ma l'atto – finito in una proposta FIDEIUSSORIA DA i soldi non sono arrivati cevuto un centesimo ma di delibera avente per oggetto proprio la ri16 MILIONI DI EURO nelle casse comunali ma che in realtà non si parla E’ legata alla realizzazione delle opere ha anche sostenuto delle duzione della suddetta polizza (evidentecospicue spese legali in mente perché parte delle opere di affatto di 16 milioni di di urbanizzazione previste dalle una battaglia giudizia- urbanizzazione era già stata realizzata) – non euro. A tale cifra ci sono convenzioni urbanistiche dei ria “sbagliata”. In- fu mai deliberato dalla Giunta Comunale. infatti da sottrarre le “Comprensori P12-P13-P14” stipulate somma, una doppia opere di urbanizzazione nel 2006 con la società Parsitalia beffa per i cittadini. (continua) – che non sono poche Real Estate. La maggior parte di La cronistoria come vedremo – già realizqueste è stata consegnata al “Peccato originale”: il Dirigente sin Ma andiamo con ordine. E' zate. Il problema è però che, Comune dall’inizio ha fatto leva sul mancato il 21 giugno 2016 quando l'alin questi anni, precisamente dal rispetto della convenzione (ma la polizza lora Dirigente all'Urbanistica invia 2016, sono stati spesi soldi pubblici non è una penale) chiedendo il pagaper affrontare cause in Tribunale nel tenta- una lettera di diffida alla Parsitalia Real mento dell’intera polizza fideiussoria. tivo di recuperare l'intero importo della po- Estate, società con cui 10 anni prima il CoOggi scopriamo che è stata una decisione lizza facendo così lievitare il costo delle spese mune di Pomezia aveva stipulato la convensbagliata: ma perché agire così?
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Il Comune ha cercato di ottenere l’intero importo della polizza (16 milioni) non considerando le opere di urbanizzazione già realizzate. Ma non si poteva fare. Risultato: l’Ente non ha incassato un centesimo e in più ha sostenuto ingenti spese legali
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luglio 2021
INCHIESTA
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euro a Leoncilli, ma la causa è “sbagliata” fin dall’inizio (segue) Per il Dirigente dunque non ci sono dubbi: «Tenuto conto che alla data odierna non è stato adempiuto quanto espressamente previsto nella convenzione […] giacché non risulta effettuata la consegna della restante quota delle opere di urbanizzazione nei termini e nelle modalità prescritte agli articoli 11 e 12 delle Convenzioni, è intenzione dichiarare la decadenza per le parti non eseguite». In pratica, dato che il Privato non aveva rispettato l'accordo tra le parti il Comune manifestò l'intenzione di “procedere all'escussione della garanzia fideiussoria per la somma di 16 milioni acquisendo altresì la piena proprietà e disponibilità delle opere, manufatti e impianti e di ogni altra proprietà così come previsto nelle Convenzioni [...]”. Logicamente parlando resta tuttavia difficile da capire, malgrado il Dirigente citi espressamente due articoli specifici della Convenzione, come possa aver fatto l'Assicurazione a garantire un simile passaggio, se anche un solo euro di mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione avrebbe poi fatto scattare l'intero versamento della polizza. Ad ogni modo è qui che inizia il contenzioso legale. Iniziano le ingenti spese legali: causa affidata a Leoncilli Siamo al 2017. Piazza Indipendenza intenta causa contro il Consorzio Unitario la Sughereta e l'Assicurazione Generali ma il Tribunale, non è ancora chiaro ad oggi per quale motivo, inizialmente emette un decreto ingiuntivo soltanto avverso il Consorzio. Serve dunque un ulteriore atto da parte del Comune – che arriva sempre lo stesso anno – che agisce quindi anche contro l'Assicurazione coinvolta. La cifra oggetto del contenzioso, è un passaggio dirimente, è sempre la stessa: gli ormai famosi 16 milioni di euro. Entrambe le controparti tuttavia decidono di opporsi (il procedimento contro il Consorzio – RG 6535/2017 – peraltro è ancora in corso con prossima udienza fissata il 23 settembre, ndr) e il Comune è costretto così a costituirsi in Giudizio. A rappresentare l'Ente è l'Avvocato Luigi Leoncilli, nome noto alle cronache pometine degli ultimi anni per i numerosi incarichi ricevuti dal Comune: in questo caso la doppia determina di impegno di spesa per i relativi procedimenti legali sfiora i 100.000 euro (Det. Dirigenziale 1690/2017 importo 46.945,00 e la numero 882/2018 dall'importo di 45.844,28). In sede di opposizione tuttavia il Giudice decide di riunire la causa anche se ormai la doppia spesa da parte del Comune è già stata sostenuta. L'apparente svolta: il Tribunale emette un decreto provvisoriamente esecutivo Passano i mesi e arriviamo così al 27 febbraio
legale da noi interpellato si tratta di un passaggio “eccezionale” che “quasi mai avviene in questo tipo di contenziosi”. Difficilmente infatti un Giudice revoca un decreto provvisoriamente esecutivo e comunque non con queste modalità, peraltro senza nemmeno audire le parti in causa. Da ciò si deduce che, evidentemente, l'opposizione presentata dalla controparte era fondata a tal punto 2018, altra data spartiacque nella vicenda. da bloccare l'ingiunzione di pagamento. Di Quel giorno infatti il Tribunale di Velletri questo ovviamente non se ne è saputo nulla emette un decreto provvisoriamente esecuse non il mese scorso grazie alla nostra intertivo contro l'Assicurazione Generali e la devista con l'attuale Sindaco di Pomezia (ma ci cisione viene notificata al Comune di torneremo tra poco). Pomezia. L'allora Sindaco Fabio Fucci coglie Ancora soldi la palla al balzo e annuncia, sulla scorta della Ebbene il 28 giugno 2018, come “se nulla decisione del Giudice, “l'imminente arrivo fosse” verrebbe da dire e nel pieno delle eledei 16 milioni di euro per la città” organizzioni Amministrative, viene firmata zando inoltre un incontro pubblico una nuova Determina Dirigenziale con i residenti per programmare I COSTI (la 863/2018) con la quale si dà il futuro della zona. Il succesLa doppia determina di nuovamente mandato a Leonsivo 4 aprile arriva l'opposiimpegno di spesa per i cilli per la rappresentanza zione da parte relativi procedimenti legali a dell'Ente “nella procedura dell'Assicurazione all'ingiunLeoncilli sfiora i 100.000 euro esecutiva mobiliare da prozione di pagamento. E' qui (D.D. 1690/2017 importo muovere nei confronti della che si registra una nuova 46.945,00 e la numero società Generali Italia” e – atsvolta nella vicenda. Notate 882/2018 dall'importo tenzione a questo passaggio – bene: a seguito di questo atto, di 45.844,28) per “eventuali accordi transattivi che ai più, compreso chi scrive, e/o conciliativi”. Importo circa sembrerà “scontato”, il 14 giugno il 20.000 euro. Tribunale, senza sentire le parti e fuori udienza, revoca la provvisoria esecutività (continua) del Decreto Ingiuntivo. Secondo un esperto Il Tribunale concede inizialmente il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo (27 febbraio) ma poi lo ritira dopo l’opposizione dell’Assicurazione (14 giugno). Il 28 giugno il Comune tuttavia prosegue lo stesso la causa nonostante il titolo non sia più “valido” spendendo altri 20.000€
Chiedendo l’importo esatto, e gli Uffici avevano i conteggi perché legati ai permessi a costruire, i soldi della polizza sarebbero stati liquidati subito senza nemmeno ricorrere al Giudice
Oggi parte degli immobili sono stati venduti all’asta: ci sarà un nuovo futuro per la zona?
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INCHIESTA
Il Corriere della Città luglio 2021
Il “paracadute “ di Leoncili? Una clausola del 5%, non ammessa dal disciplinare e chiesta peraltro un giorno prima della revoca del decreto ingiuntivo da parte del Tribunale, sulle effettive somme versate al Comune a fronte di un’eventuale conciliazione a importi più bassi (segue) In merito al secondo passaggio è degno di nota constatare come lo stesso Avvocato, in data 13 giugno, ovvero un giorno prima della revoca della provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo, abbia allegato una nota a parte nel preventivo (una sorta di “paracadute”?) per le attività da svolgere evidenziando che “la parte variabile del compenso, relativa ad eventuali ed aggiuntive attività che esulano dalla cd. fase esecutiva (eventuali accordi transattivi e/o conciliativi sottoscritti con l'Assicurazione), […] viene quantificata nella percentuale del 5% da calcolarsi sulle somme che verranno corrisposte da controparte in via transattiva […] effettivamente introitate dall'Ente”. Ma che senso avrebbe avuto anche solo considerare la possibilità da parte del Comune di Pomezia di un eventuale “accordo transattivo e/o conciliativo” con l'Assicurazione se si era certi di incassare l'intero importo della polizza? Non solo. L'azione stessa intentata dall'Ente, così come configurata nella Det. 863 sopracitata, risulterebbe alla luce dei fatti “non ammissibile” proprio perché il Giudice aveva già revocato la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo, notizia che ovviamente gli Uffici – e lo stesso Avvocato – non potevano non sapere. E allora perché si è andati avanti lo stesso spendendo ulteriori 20mila euro? Su queste somme peraltro abbiamo raccolto un altro parere scoprendo che, a prescindere, la parcella richiesta risulterebbe comunque troppo alta rispetto al disciplinare sulle “liquidazioni giudiziali e il relativo compenso agli Avvocati in ambito civile” nei casi di esecuzioni mobiliari. Apprendiamo infatti che “per una causa da 16 milioni fino a 32 il compenso tabellare (valori medi) si aggirerebbe intorno ai 16.000 euro, importo tuttavia da abbattere del 50%”; senza contare inoltre che, nel caso specifico di Leoncilli, è stata aggiunta a prescindere “un'ulteriore clausola del 5% non prevista anche qui dal disciplinare considerando che in fase di un'eventuale conciliazione all'Avvocato non spettano compensi aggiuntivi in più rispetto alla parcella concordata”. La doppia beffa alla città: spese legali (che si potevano evitare) e il mancato incasso della polizza
Strade, illuminazione, marciapiedi: almeno il 60% delle opere è stato già realizzato A conti fatti il danno subito dai cittadini di Pomezia – perché sempre di soldi pubblici parliamo – è evidente. Da un lato il Comune, malgrado tutte le evidenze sembrassero contrarie, ha scelto di tirare dritto puntando a recuperare l'intero importo della polizza richiamando il mancato rispetto della convenzione. Ma, trattandosi di una polizza fideiussoria (cioè una garanzia) e non, ad esempio di una penale, resta da capire perché l'Ente abbia a tutti i costi voluto intraprendere ostinatamente questa strada. Che le opere di urbanizzazione fossero state realizzate del resto, a parte essere sotto agli occhi di tutti, era chiaro per forza al Comune ma ciò nonostante si è preferito fondare la propria azione su altri presupposti. Che a qualcuno dunque possa essere stato di beneficio portare avanti una causa dall'importo così alto? Di certo c'è che oggi, a distanza di anni, sappiamo con certezza che il percorso intrapreso è stato quello sbagliato e questo, riassumendo, almeno per tre motivi: il primo è che il Tribunale ha revocato la provvisoria esecutività del Decreto e dunque un minimo di fondatezza nell'opposizione da parte dell'Assicurazione Generali deve pur esserci stato; il secondo motivo è che alla fine è stato dato mandato all'Avvocato di poter, eventualmente, conciliare a somme più basse ma perché mai se il Comune era sicuro di poter rientrare dell'intera polizza? In ultimo, ma certamente è la motivazione più importante, ci sono le parole dell'attuale Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà che ai nostri microfoni ha ammesso: «Rapportandoci con trasparenza alla cittadinanza – ha dichiarato il primo cittadino nemmeno un mese fa – attualmente è in corso un contenzioso tra il Consorzio Unitario la Sughereta con l'assi-
curazione Generali Italia S.p.A e il Comune di Pomezia per la definizione di quanto dovuto all'Ente. Un commissario tecnico terzo ha quantificato le opere di urbanizzazione realizzate fino ad oggi, queste dovranno essere scomputate dai 16 milioni della polizza e ad oggi siamo in attesa che la questione venga dibattuta nell’aula di tribunale. Appena avremo aggiornamenti sul tema li condivideremo prontamente con la cittadinanza». Ma quanto spetterà effettivamente al Comune? Stando ad una stima, molto al ribasso precisiamo, almeno il 60% delle opere di urbanizzazione sarebbe già stata realizzata e già questo dimezzerebbe di per sé gli importi nella vicenda; di conseguenza infatti, anche di fronte ad un eventuale contenzioso legale, sicuramente le somme richieste dall'Avvocato sarebbero state decisamente più basse. Chiudendo il cerchio dunque, anche a costo di sembrare ripetitivi, ribadiamo che se il Comune avesse agito diversamente, cercando di recuperare gli importi effettivi della polizza, oggi quelle somme sarebbero già state versate nelle casse comunali, pronte per essere utilizzate per la collettività. Ma sopratutto non si sarebbero spesi oltre 100.000 euro (se non di più) per una causa trascinata per anni che non si sarebbe mai potuta vincere. Luca Mugnaioli
Così Zuccalà: «Un commissario tecnico terzo ha quantificato le opere di urbanizzazione realizzate fino ad oggi, queste dovranno essere scomputate dai 16 milioni della polizza. Siamo in attesa che la questione venga dibattuta in Tribunale»
A chi ha fatto comodo tenere in piedi per anni una causa da 16 milioni di euro quando era palese che l’importo era decisamente inferiore, forse anche meno della metà?
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INCHIESTA
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Via Fellini, tre mesi dopo: abusivi in trincea dopo i con ase popolari di via Fellini, cosa è successo dopo la maxi operazione del 28 aprile? Quel giorno, con grande dispiegamento di forze dell’ordine, il Comune di Roma effettuò un censimento di tutti gli abitanti delle palazzine ai civici 4 e 9, con l’intento di identificare gli abusivi, tagliare la fornitura di luce e gas a chi si allacciava abusivamente e iniziare le procedure di sgombero al fine di assegnare gli appartamenti agli aventi diritto e di liberare i negozi utilizzati come case. Ma vediamo, a distanza di due mesi, qual è la reale situazione nei due palazzi dove, ricordiamo, abitano anche tantissime persone assegnatarie regolari, che pagano le utenze e che vorrebbero vivere in un ambiente dignitoso e non degradato. Via Fellini: situazione peggiorata dopo il blitz La situazione che si presenta ai nostri occhi Case popolari a Via Fellini: dopo il blitz delle forze dell’ordine la situazione è peggiorata è quella del degrado di sempre, ma con e tutto è tornato come prima, alla faccia è degenerata dal giorno in cui polizia locale qualcosa in più: per vendicarsi della soddisfazione espressa dalla e polizia di stato sono venuti a fare i controlli. dell’arrivo delle forze dell’ordine, Sindaca Virginia Raggi nei Si sono incattiviti. Ovviamente da qui non IL BLITZ “qualcuno” ha distrutto le comunicati stampa e dei se ne andranno mai e stanno cercando di cassette della posta e i Il 28 aprile il Comune di cittadini che invece pagano dimostrare la loro supremazia. Il loro scopo Roma ha effettuato un portelloni dei contatori regolarmente luce, acqua e è quello di far fuggire noi, per occupare delle utenze elettriche. censimento con l’intento di gas, oltre che affitto. Ma non anche le nostre case. Vogliono portarci identificare gli abusivi e Riguardo gli allacci abusivi, solo: da quel giorno si è all’esasperazione”. Già, le occupazioni sono il iniziare le procedure di staccati dalla polizia locale di deciso di infastidire gli fulcro: dopo il blitz del 28 aprile, ce n’è stata sgombero per assegnare Roma Capitale il giorno dei inquilini “regolari” con almeno un’altra. Si tratta di un appartamento agli appartamenti aventi controlli, sono stati riattaccati schiamazzi notturni. Ogni notte lasciato dagli inquilini regolari e occupato diritto dagli occupanti circa mezz’ora musica, trambusto sulle scale e circa un mese fa da cittadini di origine dopo che vigili e poliziotti hanno assembramenti nel cortile, con urla e tunisina, i cui parenti già vivevano nella lasciato via Fellini: il tempo di sistemare i fili risate almeno fino 4 del mattino. A nulla palazzina. Ma il problema non sono solo gli valgono le chiamate ai carabinieri, perché stranieri – tunisini e marocchini – che Inquilini regolari infastiditi a ogni ora del non appena si vede arrivare la gazzella, tutti spesso, andando contro i principi della loro giorno e della notte: schiamazzi, musica, spariscono e tutto tace. “Non ne possiamo religione, si ubriacano con la birra e poi urla e risate fino alle 4 di mattina. A nulla più”, commentano alcuni inquilini regolari, lanciano le bottiglie contro i malcapitati di servono le chiamate ai Carabinieri, “ci stanno facendo impazzire. La situazione passaggio. Sono, a detta di chi vive qui, all’arrivo delle sirene spariscono tutti alcune famiglie di Camminati di origine siciliana, ormai stanziali prima a Roma e ora a Pomezia da anni, che hanno occupato le case e creato una vera e propria rete ormai impenetrabile di illegalità.
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(continua)
Atti vandalici per vendicarsi dell’arrivo delle forze dell’ordine
La caccia agli appartamenti “liberi” non si è fermata: dopo il blitz del 28 aprile, ce n’è stata almeno un’altra. Si tratta di un appartamento lasciato dagli inquilini regolari e occupato circa un mese fa da cittadini di origine tunisina
Gli “abusivi”, ancor più sono incattiviti, vogliono dimostrare la loro supremazia: «Vogliono scacciare noi che abbiamo il diritto di vivere qui per prendersi anche le nostre case. Siamo disperati»
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INCHIESTA
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ntrolli, “dispetti” e vendette contro i residenti regolari La vendita di droga è H24, ora con il caldo si “sfrutta” di più la notte. Gli spacciatori si dividono lo spiazzo mentre chi è ai domiciliari “lavora da casa” con varie tecniche. La merce più venduta tra questi i palazzi resta la cocaina (segue) Lo spaccio, il grande affare di via Fellini Un altro problema rimane lo spaccio di droga, che avviene spesso in ambito familiare. La vendita è h24, anche se adesso, con la bella stagione, si preferiscono le ore notturne. La notte gli spacciatori si dividono lo spiazzo (meglio conosciuto come “vasca”) antistante il civico 9, due per lato. Quando le dosi a loro disposizione terminano, risalgono nelle abitazioni a prendere le altre: il via vai è continuo, perché i pusher preferiscono non avere indosso mai più di due o tre dosi a testa. In questo modo, qualora venissero fermati, potrebbero tentare di affermare che si trattava di droga per uso personale. La cocaina è la “merce” più venduta, anche se non mancano hashish e marijuana. Riesce a spacciare anche chi è detenuto agli arresti domiciliari, con varie tecniche, come quella del pomello che abbiamo già spiegato la volta scorsa, in cui il cliente mette il denaro sulla maniglia, il pusher guarda dallo spioncino per vedere chi sia il cliente e per vedere se non ci sono trappole, poi apre quel tanto per prendere i soldi e lasciare in cambio la merce, senza mai farsi vedere. “Qui ci sarebbe bisogno della sorveglianza”, affermano alcuni residenti, “Sarebbe questo l’unico modo per poter arginare il fenomeno dello spaccio continuo e di tanti altri tipi di illegalità. Ma nessuno ci ascolta: il Comune di Roma è il grande assente, Pomezia sembra aver dimenticato la nostra esistenza. Noi siamo in un limbo, a nessuno importa di quello che succede qua dentro. Abbiamo chiesto innumerevoli volte di poter parlare con il sindaco Adriano Zuccalà, stiamo ancora aspettando un cenno di risposta. Magari non si conclude nulla, ma almeno potremmo sentirci conformati da una presenza autorevole. E invece niente, siamo abbandonati a noi stessi, in balia di questi sbandati, per non dire delinquenti. La notte non riusciamo a dormire a causa del rumore che fanno, di giorno vediamo con i nostri occhi i traffici che gestiscono, ma dobbiamo stare zitti per paura. Così non si vive. Ci stanno ghettizzando, mentre noi vorremmo solo poter stare in una palazzina normale”. L’appello dei residenti regolari: «Viviamo in un limbo tra i Comuni di Pomezia e Roma, nessuno pensa a noi. Siamo in balia di questi delinquenti»
Problemi a Via Ugo La Malfa CASE POPOLARI - Alcuni dei problemi di via Fellini li possiamo ritrovare anche nel complesso delle case Ater di via Ugo La Malfa, dove il 18 giugno, al settimo piano della scala S del civico 42, è scoppiato un grosso incendio di natura dolosa: le fiamme sono partite da un mucchio di abiti, ammucchiati nel pianerottolo insieme ad alcuni elettrodomestici e altri oggetti che non erano stati ancora portati via in quanto da qualche giorno l’ascensore era rotto. Ben presto l’incendio è diventato di dimensioni molto importanti, coinvolgendo i 4 appartamenti che affacciano nel pianerottolo e rendendoli inagibili. I vigili del fuoco intervenuti hanno lavorato dalle 22:00 fino all’una di notte e le famiglie sono state
costrette a lasciare le loro case. Ma di incuria e di atti vandalici, all’interno di questi palazzi, ce n’è in abbondanza e i residenti, quelli “regolari”, che ogni mattina si alzano per andare a lavorare e pagano affitti e bollette, non ne possono più. Chiedono manutenzione, controlli, più sostegno sia da parte dell’Ater che del Comune. Dopo l’incendio, il danno nella scala S è enorme: lucernaio distrutto, quindi se piove l’acqua entra all’interno, scale annerite (l’ascensore è ancora fuori uso), 4 appartamenti inagibili. Gli affittuari giustamente vorrebbero tornare nelle loro case, ma nessuno da parte dell’Ente provvede a rendere le abitazioni nuovamente fruibili.
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POLITICA
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Ardea, Luca Fanco vince la causa col Comune Il contenzioso era nato cinque anni fa dopo essere caduto in strada per colpa di una buca
erse il posto da consigliere comunale per aver intrapreso un’azione legale contro il Comune, oggi il Tribunale gli dà ragione. E condanna il Comune al pagamento dei danni. Dovremmo dire che il protagonista della vicenda è Luca Fanco, ma in realtà i veri protagonisti sono altri: il degrado cittadino e l’ostinazione del Comune a non riconoscere i propri errori. Tutto nasce nel maggio 2016, quando Fanco, in sella al suo scooter, cade rovinosamente a terra per colpa di una buca, anzi – come è scritto agli atti: “due profonde buche… non segnalate da cartelli né da transenne e non visibili dal conducente”. Con tanto di danni fisici evidenti e, ovviamente, materiali. La cosa finì sui giornali, ma soprattutto finì nelle aule di tribunale in quanto la richiesta di risarcimento danni fu impugnata dal Comune. Da lì un contenzioso che, come primo risultato, ha
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visto il decadimento dal ruolo di consigliere comunale dello stesso Luca Fanco, in quanto incompatibile la figura istituzionale di consigliere comunale (anche Presidente della Commissione Controllo e Garanzia) con un procedimento giudiziario aperto nei confronti dello stesso Comune. Insomma, oltre al danno per la salute e per lo scooter, anche un danno politico. La storia va avanti, senza mai arrivare ad una definizione bonaria. Anche perché all’origine il contenzioso avrebbe potuto essere chiuso con un concordato tra le parti (il cui costo di risarcimento avrebbe gravato Casa di Spedizioni Internazionali interamente sulricerca giovane ambosesso anche primo l’assicurazione impiego per inserimento immediato del Comune, già in essere), al nella filiale di Pomezia quale il Sindaco preferì non parRequisiti: Età massima 29 anni - Diploma di tecipare, atto che scuola superiore - Non iscrizione a corsi di studi ebbe come conseguenza il reno di formazione - Buona conoscenza lingua d e r e inglese (almeno scritta) - Buona conoscenza “incompatibile” pacchetto Office (Outlook, Excel, Word) Luca Fanco e farlo decadere dal suo ruolo poOfferta: Contratto iniziale tirocinante litico a capo delProspettiva di rapporto continuativo l ’ i n t e r a Formazione professionale in un settore opposizione, perin continua evoluzione ché costretto a denunciare il CoPer informazioni: mune dove ricopriva la carica pomezia@overseas-itxcargo.com politica. Una Tel. 0687165324 scelta, quella di non presenziare,
Per l’ex Consigliere arrivano soldi e riabitazione politica. Il Comune di Ardea prima non tratta, poi non fa ricorso
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L’incidente nel 2016 quando Fanco cadde a causa di una buca. Da lì l’inizio del contenzioso che ebbe come prima conseguenza il decadimento da Consigliere confermata anche in questo caso: la sentenza infatti è diventata definitiva ed esecutiva perché il Comune di Ardea non ha fatto appello nei 30 giorni previsti dalla legge. Il giudice, dott. Renato Buzi del Tribunale di Velletri, in assenza di contraddittorio, ha emesso 15 pagine di sentenza nella quale ha sostanzialmente condannato il Comune di Ardea in tutti i punti in esame. Soldi che adesso dovrà versare in parte il Comune e in parte l’assicurazione dell’Ente, dunque la collettività, e che avrebbero potuto essere risparmiati. Anche perché la legge è chiara: se si seguono le giuste procedure, il Comune sarà sempre condannato a risarcire i danni subiti dai cittadini che, per tutte le buche che trovano sulle strade, subiscono danni fisici e materiali. Con questa sentenza, vittoriosa per l’ex consigliere comunale Luca Fanco contro il Comune di Ardea, si esaurisce l’incompatibilità, pertanto Fanco si potrà candidare nelle prossime elezioni amministrative ad Ardea. La replica del sindaco Mario Savarese Per quanto riguarda la decadenza dal ruolo di consigliere comunale ecco le precisazioni del Primo Cittadino. “Non è stata decisa da me o dalla Giunta. Bensì dal TUEL, che stabilisce che nel momento in cui un consigliere comunale – anche se lo fa in maniera postuma, come ha fatto Fanco - denuncia l’Ente in cui è stato eletto, il suo diritto va a decadere automaticamente. Adesso che la causa è terminata, può ricandidarsi. (continua) Con questa sentenza, vittoriosa per l’ex consigliere comunale Luca Fanco contro il Comune di Ardea, si esaurisce l’incompatibilità, pertanto Fanco si potrà candidare nelle prossime elezioni amministrative ad Ardea
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luglio 2021 (segue) Per il rimborso economico, il sindaco si “schiera” dalla parte di Fanco e ne spiega il motivo. “È giusto che Luca Fanco – come qualsiasi altro cittadino nelle stesse condizioni – venga risarcito. Vorrei spiegare che il Comune non ha fatto ricorso perché sarebbero stati soldi sprecati: il ricorso sarebbe stato giustamente rigettato, perché era chiaro che l’ex consigliere in questo caso, cadendo in una buca, aveva diritto a un risarcimento da parte dell’assicurazione, con la quale il Comune ha stipulato un contratto proprio per queste evenienze”, ha spiegato il sindaco Mario Savarese. “Quindi adesso sarà l’assicurazione a pagare, salvo la franchigia, una piccolissima parte, che spetta al Comune. Ma questo, ripeto, succede per tutti gli incidenti, non solo per quello di Luca Fanco”. Sindaco, a questo punto la domanda che si faranno i cittadini è questa: ma i soldi che vengono sborsati per risarcire gli incidenti – che sono all’ordine del giorno – non potrebbero Nelle foto: l’ex Consigliere essere utilizzati per ripaLuca Fanco e il rare le strade? “Se chi ci governa ce lo Sindaco di consentisse, sì, ma purArdea Mario troppo non è possibile: i biSavarese
POLITICA
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lanci di un ente pubblico non funzionano “C’è una sorta di scappatoia, che stiamo adotcosì. Per riparare le strade si devono usare tando adesso: il Comune si può indebitare necessariamente i soldi delle spese correnti, per rifare le strade da capo, non per ripararle. cioè quelli incassati dai cittadini come tasse, Quindi come strade nuove, oppure rifarle ovvero sostanzialmente dall’IMU, perché la con la “scusa” di aggiungere le fognature perTARI è una partita di giro. Ma con quel de- ché mancanti, o perché si rifà l’assetto idronaro occorre pagare tutti i servizi al citta- geologico. Ma non posso accendere un dino, non solo la riparazione delle mutuo per riasfaltare una strada e sistemare buche: quando i soldi sono pochi – le buche. Adesso, dopo 30 anni in cui non vee noi ne abbiamo pochissimi – oc- niva fatto nulla, la mia amministrazione sta corre fare delle scelte. E allora: gli rifacendo 20 chilometri di strade”. stipendi vanno pagati, le scuole de- Ovviamente le chiedo se si tratta di campavono funzionare bene, il servizio di gna elettorale imminente… assistenza sociale deve essere garan- “E ovviamente io le rispondo di no: viene tito… e allora cosa rimane in coda? Pur- fatto solo adesso, perché prima non era postroppo una delle cose che restano sono sibile. Dovevamo saldare i debiti precedenti, proprio le strade, che non rientrano ben 24 milioni lasciati in eredità. tra i servizi cosiddetti “essenziali” Quindi non c’erano i soldi per poterlo e che vanno soddisfatti per primi. fare. Lo facciamo ora, tutto insieme, Quindi siamo costretti a limitare tra l’estate e l’inizio dell’autunno. Le le spese per le manutenzioni orstrade che stiamo procedendo a ridinarie, perché non si può spenfare sono il lungomare, viale Tor San dere più di ciò che si incassa. Però, Lorenzo, via Nuova Florida, tutta come Ente, si ha la facoltà di dotarsi di Nuova California, viale Marino, viale Forlì un’assicurazione per coprirsi da eventualità e tante altre”. come gli incidenti dovuti alle buche. Per rimettere tutte le strade in ordine – ben 400 chilometri – avrei bisogno di 50 milioni di Savarese: «Giusto risarcire l’ex Consigliere euro. Ma il Comune ne incassa 12: come poFanco così come lo sarebbe stato per trei fare?” qualsiasi altro cittadino. Non abbiamo fatto Non ci sono altre soluzioni? ricorso perché sarebbe stato rigettato»
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POLITICA
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Concorso con graduatoria ancora valida?
Indetto a Pomezia il nuovo bando per la Polizia Locale: intanto però Latina "attinge" a quella del 2012 merge qualche perplessità circa l'indizione da parte del Comune di Pomezia nel gennaio scorso del nuovo concorso per assumere agenti della Polizia Locale. Si tratta di un bando per l'assunzione di 9 agenti (posizione C1) a tempo indeterminato per andare ad implementare l'organico comunale. Fin qui non sembrerebbe esserci niente di strano senonché, stando a quanto abbiamo raccolto, a Pomezia ci sarebbe ancora una graduatoria in essere, sebbene risalente al 2012. Ciò nonostante l'Ente ha comunque avviato la procedura che verrà espletata nei prossimi mesi. Graduatoria a Pomezia ancora valida "usata" dal Comune di Latina Ed è proprio quest'ultimo aspetto che vale la pena di approfondire. Nei mesi scorsi infatti il Comune di Pomezia e quello di Latina Auto della Polizia Locale in Piazza Indipendenza a Pomezia hanno stipulato un accordo per dare modo al Comune del capoluogo pontino di attin- corso? Perché non si è attinto alla graduatoria La risposta del Sindaco: «I motivi per cui gere proprio alla graduatoria pometina del ancora in essere tanto più che si è concesso non è stata utilizzata la graduatoria di 10 2012 per poter assumere nuovo personanni fa, oltre che facilmente ipotizzabili, ad un altro Comune di farlo per imale. Il concorso, nello specifico, era sono riportati negli atti propedeutici al plementare il proprio organico? In stato indetto da Piazza Indipenconcorso avviato nel 2019» definitiva, considerando tutto IL CONCORSO denza in quell'occasione per ciò che implica, anche in terLa procedura, indetta nel la medesima posizione lavorativa quando, in "la copertura a tempo pieno mini di risorse economiche, teoria, potrebbe far ricorso anch'esso all'egennaio scorso, mira ed indeterminato di n. 36 all’assunzione di nove agenti l'organizzazione di un nuovo lenco di aspiranti candidati già pronto e posti di categoria C1 profilo della Polizia Locale a tempo concorso, era una decisione disponibile (con evidente risparmio di tempi professionale di Agente di indeterminato. La posizione che si poteva evitare? e costi). Perché allora non lo si è fatto? Nel Polizia Locale", la stessa catericercata è la categoria C1 I quesiti frattempo abbiamo rivolto il quesito all'Amgoria che si va oggi a ricercare Ciò che preme sottolineare è ministrazione Comunale. mediante una nuova procedura dunque l'apparente comporta- Risponde il Comune concorsuale. Considerando dunque mento contraddittorio del Comune Perché il Comune di Pomezia ha deciso di l'accordo tra i due Comuni sembrerebbe che da un lato sembrerebbe aver riconosciuto procedere con un nuovo concorso e non si è emergere chiaramente che la graduatoria ufficialmente ancora valida la graduatoria di attinto alla graduatoria ancora in essere tanto emersa nel 2012 ad oggi sia a tutti gli effetti nove anni fa, concedendo a Latina di atpiù che si è concesso ad un altro Comune di ancora valida. Ma perché allora da Pomezia tingervi come visto, dall'altro però ha indetto farlo per implementare il proprio organico? si è deciso di procedere con un nuovo con- un nuovo concorso per assumere 9 agenti per «La Polizia locale svolge un ruolo fondamen-
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tale: presenza costante sul territorio, controllo delle disposizioni di legge, tutela della sicurezza pubblica; per tali ragioni riteniamo necessario ampliare le risorse umane presenti», fa sapere il Sindaco Zuccalà. «Ne approfitto per ringraziare il Comandante Angelo Pizzoli e i nostri agenti, in prima linea nella battaglia al Covid-19 tutt’ora in corso, per il duro lavoro quotidiano affrontato. I motivi per cui non è stata utilizzata la graduatoria di 10 anni fa, oltre che facilmente ipotizzabili, sono riportati negli atti propedeutici al concorso avviato nel 2019». Il Comune di Latina ha attinto alla graduatoria di un precedente concorso a Pomezia, svoltosi nel 2012: perché l’Ente Pometino non ha fatto la stessa cosa anziché avviare una nuova procedura?
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POLITICA
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Collegamento permanente Torvaianica–Ostia: che fine ha fatto? Sembrava ormai realtà, invece la mozione è ferma in un cassetto da 20 mesi embrava fatta, tanto che i giornali all’epoca, ormai 20 mesi fa, avevano dedicato spazio alla notizia: finalmente realtà il bus di collegamento tra Torvaianica e Ostia. E invece ancora oggi del collegamento tanto agognato dai pendolari non c’è traccia, nonostante l’approvazione all’unanimità di una mozione, presentata dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Mario Pinna. “La mozione – spiega il consigliere - era stata presentata il 4 ottobre 2019 al presidente del Consiglio Comunale. L’oggetto della richiesta era l’ “incremento del trasporto pubblico extraurbano Cotral e/o di trasporto pubblico urbano Atac”, motivato dal fatto che non sono presenti sul territorio, in modo permanente, mezzi di trasporto pubblico che colleghino direttamente Torvaianica a Ostia e a Roma, tramite la litoranea S.P. 601”. Il 31 ottobre 2019 la mozione posta all'ordine del giorno dal Consiglio Comunale viene votata all'unanimità da parte di tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione, ma a distanza di 21 mesi dalla presentazione della mozione e di circa 20 mesi dalla approvazione all'unanimità, il Comune non ha ancora fornito alcuna notizia certa sull'attivazione degli impegni assunti al momento del voto preso all'unanimità da tutti i componenti dei Gruppi Consiliari e di conseguenza ancora non si sa se e quando ci sarà un incremento dei trasporti pubblici da Pomezia e Torvaianica fino a Ostia. “Ma non solo – aggiunge Pinna, che in tutto questo tempo ha cercato di sollecitare l’intervento della Giunta – visto che il 2 luglio 2020 e il 19 febbraio 2021 sono state presentate ulteriori due Interrogazioni a risposta orale con lo scopo di poter conoscere lo stato di avanzamento della pratica. Ma la cosa non ha sortito alcun effetto positivo: anzi, per quanto mi risulta, le soluzioni deliberate e prospettate in Assemblea Nella foto: Consiliare il 31 ottobre (dall’alto) 2019, risulterebbero, il Consigliere di verosimilmente, ancora FDI Mario Pinna; chiuse nei cassetti delle il Sindaco di varie scrivanie ComuPomezia Adriano nali, in attesa di… sviZuccalà
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La litoranea SP601 che collega Torvaianica ad Ostia luppi futuri. Per questo nei giorni scorsi ho presentato una terza proposta di interrogazione, nell'intento di sensibilizzare ancora una volta la Giunta comunale nel mantenere gli impegni formalmente assunti, sia nei confronti del Consiglio Comunale che nei confronti dei cittadini che vorrebbero usufruire del servizio. Mi chiedo il motivo per cui, dopo quasi due anni, nulla sia stato fatto, nonostante il Consiglio Comunale si sia espresso in modo unanime in rappresentanza dei cittadini”. “La mozione era stata presentata allo scopo di coinvolgere gli enti superiori, in questo caso Regione Lazio, Roma Capitale e Città Metropolitana, allo scopo di individuare una soluzione congiunta e fattibile per poter facilitare i nostri concittadini e pendolari, oltre ai turisti provenienti da Roma che magari vogliono una soluzione alternativa alla Pontina. Ma, ad oggi, nonostante i lunghi mesi trascorsi, non si ha alcuna risposta, né positiva né negativa, né tantomeno di eventuali tempi necessari. Un silenzio assordante che mi sembra poco rispettoso nei confronti dei cittadini che vorrebbero usufruire di tale servizio. Questo collegamento – conclude il consigliere – sarebbe stato una vittoria per gli utenti, che con un rafforzamento del collegamento tra Pomezia, Torvaianica e Ostia
avrebbero potuto evitare le lunghe odissee a cui ora sono costretti per percorrere pochi chilometri. Purtroppo, a causa delle poche corse e della mancanza di coincidenze, spesso per raggiungere Ostia da Pomezia con i mezzi pubblici occorrono più di due ore. Vorrei che questo problema sia risolto una volta per tutte e non capisco il motivo di tale immobilismo”. Risponde il Sindaco di Pomezia Per avere una risposta a questa domanda abbiamo chiesto al sindaco Adriano Zuccalà. “Ad oggi – chiarisce il Primo Cittadino - la situazione è congelata per via della circostanza straordinaria in cui ci troviamo a causa della pandemia: le energie nell’ambito dei trasporti si sono concentrate sull'adeguamento dei programmi di esercizio alle contingenze attuali, che hanno visto l’implementazione del numero di mezzi per l’ampliamento della capienza, soprattutto in ambito scolastico, sottraendo inevitabilmente risorse e mezzi per nuovi servizi. Riteniamo tuttavia, come già condiviso, che il collegamento si possa e si debba fare, per questo stiamo sollecitando, dopo la chiusura delle scuole, i soggetti interessati per accelerare i tempi”. Attacca Pinna: «Le soluzioni deliberate in Assemblea Consiliare il 31 ottobre 2019, risulterebbero, verosimilmente, ancora chiuse nei cassetti delle varie scrivanie Comunali. Solleciti caduti nel vuoti»
Un anno e mezzo fa il provvedimento era stato dato per certo ma ad oggi non ce n’è traccia. Spiega il Comune: «Situazione congelata causa Covid, stiamo sollecitando per sbloccare l’impasse. Il collegamento si può e si deve fare»
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CRONACA
Il Corriere della Città luglio 2021
Laurentina, via ai primi interventi
Dopo un'attesa lunga mesi partiti i primi cantieri sulla strada Provinciale che attraversa Ardea i fa quasi fatica a credere perfino alle foto degli operai al lavoro sulla Laurentina tanta è stata l'attesa per questi interventi. Le promesse, gli annunci a cadenza ciclica, i fondi che si sbloccano ma poi non arrivano lo stesso, e la solita, stancante, litania degli “interventi che dovrebbero partire a breve”. Ma la realtà era sempre la stesse: buche su buche, voragini sempre più grandi e lo slalom gigante per evitare danni alle automobili. Ora, finalmente, è arrivata la notizia dell'avvio effettivo degli interventi. Precisiamo: questo primo pacchetto di lavori di certo non basterà a riportare le strada di Ardea in una condizione quantomeno accettabile ma comunque è pur certo un punto di partenza. Cantieri al via Ad ogni modo i lavori di rifacimento del manto stradale hanno interessato la via Laurentina nel tratto tra il ponte in prossimità della Conad e la rotonda di Idrica da parte di Città Metropolitana. I tecnici e gli operai si sono messi al lavoro per il rifacimento dell’asfalto, a cui seguirà il posizionamento della segnaletica orizzontale e verticale. Per ridurre al massimo i disagi i lavori sono partiti di notte. «Si tratta di lavori che i cittadini richiedevano da almeno 10 anni e che sono sempre stati rinviati in un tratto di strada ormai divenuto impraticabile ed estremamente pericoloso, costringendo gli automobilisti ad invadere la corsia opposta per evitare le buche», fa sapere il Comune. «La nostra Amministrazione ha continuamente sollecitato Città Metropolitana, con continue interlocuzioni con il vicesindaco Maria Teresa Zotta e la sindaca Virginia Raggi, affinchè potessero realizzarsi questi lavori. Siamo coscienti delle difficoltà nel reperire i fondi per questi lavori necessari e non più
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procrastinabili. Anche per questo apprezziamo lo sforzo fatto per mantenere fede alle promesse fatte e ringraziamo la Sindaca e la Vice Sindaca per il loro lavoro. Prossimamente, un aggiornamento sui cantieri di prossima apertura», aggiungono da Via Salvo D'Acquisto. Il piano di interventi La prima tranche di interventi riguarda la S.P. 95/b Laurentina dal km 28+500 al km 31+500 e dal km 33+300 al km 37+500 a tratti, nel Comune di Ardea. Si tratta, nello specifico, di 3 km nel tratto dalla Pontina fino al confine di competenza comunale (Rio Verde) e poi i quattro km che vanno dal Via Niso (ponticello del Conad) fino alla rotonda con la fontana (via severiana), ovvero il cantiere mostrato nelle foto. «Successivamente verranno realizzati altri interventi ad
integrazione dei tratti mancanti, con un investimento di 650 mila euro previsti dal Piano delle Opere dell’Ente. I lavori che inizieranno la prossima settimana prevedono il ripristino della pavimentazione deteriorata, con interventi puntuali nelle aree più ammalorate e la successiva verniciatura della segnaletica orizzontale. Abbiamo programmato l’intervento nelle ore notturne per limitare eventuali disagi al traffico», ha dichiarato Teresa Zotta, Vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale.
I primi lavori riguardano la S.P. 95/b Laurentina dal km 28+500 al km 31+500 e dal km 33+300 al km 37+500 a tratti, nel Comune di Ardea
Turismo a Pomezia e Torvaianica. Un passo nel futuro Il Sindaco Adriano Zuccalà: «Partiamo da qui per ripartire tutti insieme» iano di Marketing Turistico Strategico e Territoriale, nuovo sito web turistico, nuovi siti web dei musei cittadini, nuovo progetto Qrcode e partecipazione al bando della regione Lazio per la costituzione di una DMO turistica: “Torvaianica enjoy”, un litorale unico che offre storia, arte, tradizioni, cinema, gastronomia, sport, parchi divertimento ed eventi. Sono queste le novità presentate dall'Amministrazione comunale. I soggetti coinvolti Si tratta di un progetto a 360 gradi che ha visto per la prima volta una forte collaborazione e sinergia tra l'Amministrazione e tutti gli stakeholders coinvolti: alberghi, agenzie turistiche, balneari, i parchi tematici Cinecittà World e Zoomarine, Castel Romano Outlet, associazioni, aziende, musei, città di fondazione e Ente parco. Un polo turistico d’eccellenza «Pomezia - spiega la vice Sindaco Simona Morcellini – presenta un polo industriale e d’innovazione di primaria importanza e un polo turistico d'eccellenza che comprende, un consistente polo alberghiero, musei e aree archeologiche, paesaggi naturalistici, patrimoni storico-artistici, parchi tematici e, nelle immediate vicinanze, un Outlet di grandi dimensioni. Muovendo da questa ricchezza, siamo partiti per dotarci per la prima volta di uno strumento innovativo, il Piano di Marketing Turistico Strategico e Territoriale, che mira allo sviluppo del territorio a partire dalle risorse turistiche: due differenti identità, Pomezia e Torvaianica, la prima caratterizzata dall'arte, dalla storia e dalla cultura legata alle due fondazioni, ma anche dallo shopping e da un grande polo indu-
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striale e di innovazione; la seconda più legata alla storia e alla tradizione del mare, con una forte vocazione turistica grazie ai parchi divertimento, al paesaggio naturalistico e agli eventi. Una città solida e in sviluppo, con le radici ben piantate nella storia e i rami protesi verso il domani, che muove un passo deciso nel futuro». Il sito web turistico Due territori e una Città, raccontati nel primo sito turistico di Pomezia e Torvaianica (www.pomeziaetorvajanica.it/) e nel nuovo progetto QrCode, che mette a disposizione di tutti, cittadini e turisti, le bellezze del nostro territorio. “Valorizzare il volto turistico della nostra Città, superando i confini territoriali con una programmazione di mediolungo termine – conclude il Sindaco
Adriano Zuccalà – E' questo il nostro obiettivo, ancora più importante oggi, in un momento storico in cui ci apprestiamo a rilanciare il tessuto economico e produttivo del Paese dopo mesi di crisi sanitaria, economica e sociale. Partiamo da qui per ripartire tutti insieme”. Festival Estate 2021.Vivi l'Estate! Al via un’estate di cultura e divertimento a Pomezia e Torvaianica. Dal 1 luglio la Città sarà illuminata ogni sera con concerti, cinema, teatro, spettacoli, sagre, street food e laboratori. Oltre cento eventi che animeranno il territorio nei mesi di luglio e agosto, anche quest'anno nel rispetto delle norme anti-Covid. A Pomezia torna il Musical, alla sua terza edizione; Pomezia Jazz, quest'anno nella splendida cornice di Selva dei Pini; e la tradizionale Festa di San Benedetto. Novità di quest'anno il Flame Festival, una rassegna di spettacoli di teatro urbano e di immagine. Torvaianica sarà teatro della Festa dei pescatori e delle tradizionali sagre con le specialità nostrale, ma sarà anche il palco del cinema, con i classici appuntamenti in piazza e il ritorno della famiglia Tognazzi con il Festival “TrentUgo” dedicato al grande artista Ugo Tognazzi. «Anche quest'anno arriviamo all'estate dopo tanti sacrifici, in particolare per gli operatori turistici – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – Pomezia e Torvaianica sono pronte per ripartire con una nuova estate ricca di eventi, accanto ad albergatori, ristoratori, pescatori, attività commerciali, associazioni culturali e artisti. Vogliamo regalare un'estate di cultura e divertimento a grandi e piccoli, con eventi di alta qualità pensati per tutti. Auguro una buona estate ai miei concittadini e ai tanti turisti che arriveranno sul nostro litorale».
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Estate a Pomezia e Torvaianica, le date
Ecco il calendario con gli eventi estivi a luglio: programma al via con la “Sagra del Torvicello”
iniziata l'Estate 2021 a Pomezia e Torvaianica. Dal 1 luglio in Città è iniziato il programma estivo degli eventi e Pomezia, così come il litorale, ha già iniziato a illuminarsi ogni sera con concerti, cinema, teatro, spettacoli, sagre, street food e laboratori. Oltre cento eventi che animeranno piazza Indipendenza nel mese di luglio e piazza Ungheria a luglio e agosto, anche quest'anno nel rispetto delle norme anti-Covid. A Pomezia tornerà il Musical, alla sua terza edizione; Pratica Jazz, quest'anno nella splendida cornice di Selva dei Pini. E la tradizionale Festa di San Benedetto. Novità di quest'anno il Flame Festival, una rassegna di spettacoli di teatro urbano e di immagine. Torvaianica sarà teatro della Festa dei pescatori e delle tradizionali sagre con le specialità nostrale, ma sarà anche il palco del cinema, con i classici appuntamenti del cinema in piazza e il ritorno della famiglia Tognazzi con il Festival “TrentUgo” dedicato al grande artista Ugo Tognazzi. Questo il programma per il mese di luglio. Si parte con la Sagra del Torvicello Dal 2 al 4 luglio ha aperto la rassegna degli eventi estivi la Sagra del Torvicello a Torvaianica nell'inedita sede di Via Danimarca, 97. Via anche a Pomezia Jazz alla Selva dei Pini con tre appuntamenti dal 1 al 3 luglio. Esordio anche per il Flame Festival in Piazza Indipendenza venerdì 2 luglio. Lunedì 5 luglio è stata anche la prima per il Cinema in Piazza con la riproposizione di uno dei successi di Checco Zalone, “Cado dalle Nubi” in Piazza Ungheria. Bis il giorno dopo con un altro classico poliziesco “The departed”, prima del terzo appuntamento con
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Sagra della tellina a Torvaianica nell’Estate 2018 Oltre cento eventi che animeranno Piazza Indipendenza nel mese di luglio e Piazza Ungheria a luglio e agosto, anche quest'anno nel rispetto delle norme anti-Covid “Toy Story 3” il 7 luglio. L'8 luglio spazio al teatro al Museo Lavinium (Piccole stelle del tuo ricordo) e ancora Piazza Ungheria (Tanto di cappello) in entrambi i casi alle 21.30. Festa di San Benedetto a Pomezia Il secondo grande evento è la tradizionale festa di San Benedetto nel secondo weekend di luglio a partire dal 9 luglio alle 19,00. Sempre il 9 nuovo appuntamento con il Flame Festival e poi sabato 10 con Pomezia in Musical. Domenica 11 si esibiranno sul palco in Piazza Indipendenza il duo
giovanissimo Ser e Leot e a seguire Emilio Stella. A Torvaianica il 9 sarà di scena in Piazza l'animazione di Zoomarine mentre il giorno dopo toccherà allo spettacolo comico di “Pablo e Pedro”. Il 12,13, e 14 luglio – il giorno prima lo spettacolo sempre a Torvaianica di Daniele Antonini (Big Babol Circus) – nuovo appuntamento col cinema in piazza in Piazza Ungheria: “Il ricco, il povero e il maggiordomo”,“La ricerca della felicità” e “Coco” i film in programma. Il 16 luglio, spostandoci di nuovo a Pomezia, ancora spazio al Flame Festival. (continua)
A Pomezia torna il Musical, alla sua terza edizione e Pratica Jazz, quest'anno nella splendida cornice di Selva dei Pini. Novità di quest'anno il Flame Festival
Cinema in Piazza: i film proiettati a luglio 4 luglio – Grandi bugie tra amici (Pomezia) h 21.30 5 luglio – Cado dalle nubi (Pomezia) h 21.30 6 luglio – The departed (Torvaianica) h 21.30 7 luglio – Toy Story 3 (Torvaianica) h 21.30 12 luglio – Il ricco, il povero e il maggiordomo (Torvaianica) h 21.30 13 luglio – La ricerca della felicità (Torvaianica) h 21.00 14 luglio – Coco (Torvaianica) h 21.30 18 luglio – Yesterday (Pomezia) h 21.30 19 luglio – Perfetti sconosciuti (Pomezia) h 21.30
20 luglio – Grand Hotel Budapest (Torvaianica) h 21.30 21 luglio – Le follie dell'imperatore (Torvaianica) h 21.30 25 luglio – Non ci resta che vincere (Pomezia) h 21.30 26 luglio – Che bella giornata (Torvaianica) h 21.30 27 luglio – Forrest Gump (Torvaianica) h 21.30 28 luglio – Ploi (Piazzale Aldo Moro, Pomezia) h 21.30 28 luglio – Monster University (Torvaianica) h 21.30 29 luglio – 10 giorni senza mamma (Piazzale Aldo Moro) h 21.30 30 luglio – Sing (Piazzale Aldo Moro, Pomezia) h 21.30
(Proiezione a Pomezia in Piazza Indipendenza e a Piazzale Aldo Moro; a Torvaianica Piazza Ungheria)
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(segue) l'animazione di Zoomarine. A Pomezia per La sagra della tellina il Cinema in Piazza “Non ci resta che Si torna a mangiare il 16-17-18 vincere” (25 luglio) mentre “Che luglio con la Sagra della Tellina bella giornata” animerà la a Torvaianica in Via serata del 26 luglio a SAGRE, FOOD E FESTE Danimarca 97. Negli Torvaianica e “Forrest Gli eventi di luglio stessi giorni si terrà il gump” quella del 27. Il Festival e premio 9-10-11 luglio Festa di San Benedetto 28 a Piazzale Aldo (Pomezia) letterario “Le parole di Moro Cine Lavinium lavinia” II edizione al con “Ploi” mentre a 16-17-18 luglio Sagra della Tellina Museo Lavinium. Il 18 Torvaianica ci sarà (Torvaianica, Via Danimarca 97) ancora cinema in Piazza “Monster University”. a Pomezia con Fine luglio 22-23-24-25 Street Food (Torvaianica, Piazza Italia) “Yesterday” e lo spettacolo Eccoci dunque agli ultimi (a Torvaianica) “Ruma – eventi del mese. Il 29 luglio ponentino Trio Canzoni, parole, ancora Cinema a Piazzale Aldo poesie, modi di dire di Roma di ieri e Moro con “10 giorni senza mamma” di oggi. Il 19 luglio a Torvaianica Cinema in mentre a Torvaianica spettacolo di Cabaret . piazza con “Perfetti sconosciuti” mentre il Il 30 Flame Festival sempre in Piazza giorno seguente si replica con “Grand Hotel Indipendenza mentre per il Cine Lavinium Budapest”. Sempre il 20 luglio “Il premio “Sing”. Chiude il programma del mese luglio Letterario Internazionale Città di Pomezia Pomezia in musical in piazza Indipendenza XXX edizione” alle ore 18 (Museo e il Gran Galà Operistico a Torvaianica. Lavinium). Il 21 “Le follie dell'imperatore” alle 21,30 per il Cinema in Piazza. Torna lo street food Appuntamenti anche per i più piccoli: il 7 Dal 22 al 25 luglio tornano i truck dello street luglio laboratorio creativo , il 14 food, il festival culinario del cibo da strada. “Personalizza la tua maglietta”, il 21 “Crea Il 23 nuovo appuntamento con il Flame il tuo gadget”. Gli eventi sono sempre Festival alle ore 21,00 in Piazza Indipendenza dalle 17.30 al Museo Città di Pomezia mentre in Piazza a Torvaianica torna
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Bando ad Ardea
L’AVVISO - Si avvisano i soggetti pubblici o privati, che intendano fornire prestazioni o forme di collaborazione con il Comune di Ardea, nel rispetto della normativa vigente e di quanto contenuto nell’Ordinanza del Ministro della Salute di concerto con il Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia 21 maggio 2021 che è possibile presentare manifestazioni di interesse per la gestione/organizzazione di attività ludico ricreative ed educative. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire al protocollo generale del Comune di Ardea con Pec:uff.protocollo@pec.comune.ardea.rm.it entro e non oltre il giorno 11 luglio 2021 ore 23,59. Link:https://comune.ardea.rm.it/notizie/av viso-pubblico-per-lacquisizione-di-manifestazioni-di-interesse-per-lorganizzazione-gestione-di-attivita-ludico-ricreative -ed-educative-anno-2021/
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Lazio, superata quota 5 milioni di vaccini L'Assessore Regionale alla Sanità D'Amato: «Entro 8 agosto 70% popolazione immunizzata» orre veloce la campagna vaccinale nel Lazio. Nel mese di giugno è stato superato il traguardo delle 5 milioni di somministrazioni con il 40% degli Over 18 dell’intera popolazione che ha completato il percorso vaccinale. Un trend che permetterà, ha affermato l'Assessore Regionale alla Sanità laziale D'Amato di raggiungere entro l'8 agosto l'immunizzazione per il 70% della popolazione. La Regione si sta dimostrando virtuosa anche nella classifica riguardante il rapporto tra dosi consegnate e quelle somministrate che al 30 giugno superava il 92%. Immunizzato il 90% degli over 90 Oltre due i milioni di cittadini che hanno completato il percorso vaccinale. Vedendo il dettaglio delle classi d'età con la copertura L’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato con almeno una dosa questa è la ripartiazione: Over 80 95%, Over 70 90%, medica – ovvero i posti letto di area medica Over 60 83%, Over 50 70% e Over 40 60%. afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia – è Le percentuali chiaramente scendono al 3%. Il 29 giugno nel Lazio, a se si guarda al completamento del fronte di quasi 9mila tamponi percorso vaccinale per fascia I NUMERI nel Lazio e oltre 15mila d'età. Anche in questo caso la (al 30/06/2021) antigenici per un totale di categoria più “immunizzata” oltre 24mila test, si erano è la Over 80 (90%), seguita 5.176.247: vaccini inoculati registrati 46 nuovi casi dalla fascia 70-79 (75%). Più 92%: rapporto dosi positivi, 2 decessi. 191 i indietro le altre categorie. consegnate/somministrate ricoverati (non gravi) 54 La situazione contagi 40%+: percentuale Over18 quelli in terapia intensiva. Il Da mesi il Lazio vive una immunizzati rapporto tra positivi e tamponi situazione ampiamente sotto era attestato allo 0,5% ma se controllo. L'incidenza dei casi a consideriamo anche gli antigenici la sette giorni per 100mila abitanti è scesa alle 12 unità circa. La percentuale dei posti percentuale scendeva fino allo 0,2%. 34 i casi Letto di Terapia Intensiva occupata da registrati nella Capitale. Pazienti Covid−19 nella Regione si attesta sul 6% (soglia 30%) mentre quella di area
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Asl Roma 6
Vaccininazioni anti Covid nel Lazio: la ripartizione per fascia d’età a fine giugno
LA SITUAZIONE - Nell'ultimo bollettino settimanale diramato dalla Asl Roma 6 prima di andare in stampa (settimana dal 21 al 27 giugno 2021) 227 erano i casi attualmente positivi, di cui 83 nell’ultima settimana. Zero i decessi, 145 le guarigioni. 2.334 invece i tamponi processati mentre il numero delle vaccinazioni totali al 28 giugno era di 346.200. POMEZIA - A Pomezia sono invece 58 i casi attualmente positivi al 29 giugno. 47 i decessi da inizio pandemia. ARDEA - Sotto la Rocca sono scesi a 22 i casi positivi al Covid-19 nel Comune a fine mese, di cui 10 ricoverati presso strutture ospedaliere e 12 in isolamento domiciliare. 51 le vittime da inizio pandemia.
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Accessi a mare “sepolti” dalla sabbia I residenti di Marina di Ardea chiedono più attenzione per il lungomare: «Serve una riqualificazione» assaggi a mare seppelliti sotto la sabbia. E' questo quanto abbiamo potuto constatare di persona dopo la segnalazione giunta alla redazione da parte di alcuni residenti. In particolare il problema riguarda il tratto (ma non è l'unico) tra Via Cagliari e Via Campobasso, nei pressi di Via Bergamo. Ebbene qui, nonostante siano presenti dei varchi per accedere al mare mancano totalmente le passerelle e anche laddove presenti sono state letteralmente sommerse dalla sabbia. Il che rende l'accesso al mare una vera e propria impresa. «Come fa chi ha un passeggino o difficoltà a camminare?» Insomma, arrivare in riva e godersi un po' di sole non è facile, o almeno non per tutti. «Io vengo in spiaggia con un passeggino e devo trascinarlo a fatica per arrivare vicino all'acqua. Al ritorno poi, in salita, è ancora più difficile», ci racconta una mamma che viene in spiaggia in questa zona. «Mia madre ha difficoltà a camminare, portarla in spiaggia è una vera impresa. Perché non vengono installate delle passerelle?», aggiunge un'altra donna. Proprio davanti a Via Cagliari c'è inoltre una piazzetta con una fontanella che ogni anno resta puntualmente chiusa. «Ci rendiamo conto che ci sono problemi ben più gravi ma anche queste piccole cose, che penso non costino molto,
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Sabbia accumulata a pochi metri dal marciapiede: “in mezzo” è stato ricavato un accesso possono contribuire a migliorare la vita di residenti e turisti. Dato che c'è perché non viene riattivata così da poter essere un ottimo punto per rinfrescarsi?», aggiunge. AAA cercasi riqualificazione Ad ogni modo le potenzialità di questo specifico tratto – ma il discorso può benissimo essere esteso all'intero litorale rutulo – non mancano di certo, anzi. La passeggiata sul lungomare, dotata di illuminazione, è in buono stato. Peccato però che, anche qui, il senso di degrado e abbandono salti subito all'occhio. In alcuni punti, di nuovo, il marciapiede è invaso dalla sabbia così come le tante aiuole “ravvivate” soltanto da qualche sporadica pianticella. Alcuni blocchi inoltre si sono rotti e sono lì chissà da quanto tempo. Tornando al
problema della sabbia il tema non è certo nuovo in questo tratto: di inverno i forti venti la riversano in strada rendendo talvolta difficile perfino il transito dei veicoli; d'estate occupa invece parcheggi (a proposito: perché non metterli a pagamento da giugno a settembre come accade in tutte le località di mare?) e marciapiedi creando comunque disagi. Ad oggi, in quel tratto di Marina di Ardea, la sabbia si trova attualmente accumulata poco oltre la strada e in mezzo sono stati ricavati varchi per il transito delle persone come si vede nelle foto. Ritorniamo così al punto iniziale, ovvero l'assenza di passerelle. Intanto l'unica presente in quel tratto, in cemento, andrebbe quantomeno tenuta pulita facendo inoltre in modo di evitare l'accumulo di sabbia; negli altri punti invece, dove è stata messa anche una staccionata che potrebbe essere anche funzionale, si potrebbe invece optare per l'installazione di passerelle “mobili”, magari in legno. In questo modo anche chi vive in questa zona avrebbe la possibilità, finalmente, di accedere alla spiaggia in tutta comodità. Luca Mugnaioli Senso di degrado e abbandono lungo la passeggiata sul mare: aiuole non curate ricoperte dalla sabbia e marciapiedi rotti in alcuni tratti
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Discarica abusiva alla Sughereta Una stradina parallela a Via Gronchi è stata usata per abbandonare ogni tipo di rifiuto tra la vegetazione na discarica a cielo aperto “mimetizzata” nella vegetazione incolta. E' questa la scoperta che abbiamo fatto in una parte della riserva della Sughereta a Pomezia che alcuni incivili hanno scambiato evidentemente per una pattumiera. Siamo sulla strada cosiddetta “nuova” che collega Pomezia a Torvaianica, precisamente lungo Via Gronchi. Qui insiste una stradina senza uscita (non sappiamo se privata o pubblica) all'altezza della rotonda con Via della Selva Piana. Lo scempio Ebbene qui, malgrado campeggi il cartello indicante l'appartenenza alla riserva protetta, è stato buttato di tutto. Dagli elettrodomestici alla spazzatura di varia natura sfruttando, verosimilmente, il fatto che si tratti di un sentiero isolato e soprattutto senza sbocchi. Confidiamo dunque che presto le autorità competenti possano procedere alla bonifica dell'area e provvedere magari con delle telecamere affinché il fenomeno non si ripeta.
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Restyling
ARTE URBANA - E’ stata restaurata dalla stessa autrice Giovanna Alfeo l’opera di arte urbana realizzata sulla cabina elettrica di Largo Catone a Pomezia, nei pressi della Biblioteca Comunale. La sua creazione era stata inaugurata alla presenza dell’ex Sindaco Fabio Fucci e oggi torna a splendere in tutta la sua bellezza grazie al restyling avvenuto nel mese di giugno. L’ARTISTA - Giovanna Alfeo, naturalizzata” pometina, dato che da oltre 20 anni vive a Pomezia, ha concluso gli studi artistici presso l’Accademia delle Belle Arti di Lecce; vanta al suo attivo numerose esposizioni nazionali ed internazionali che ne hanno completato il suo percorso artistico con opere pubbliche di arte urbana. E' vincitrice inoltre di diversi concorsi d'arte. A Pomezia, 15 anni fa, ha fondato, insieme ad altri, l'Associazione culturale Hesperia di cui ne cura a tutt'oggi le attività.
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Via Farina e dintorni, residenti esasperati L'appello: «Ubriaconi bivaccano qui tutto il giorno fino a tarda sera». La causa? Il minimarket nella piazza na specie di “triangolo del degrado” si è formato a pochi passi dal centro di Pomezia e ora i residenti chiedono interventi urgenti al Comune. La zona interessata – ben nota per fenomeni di questo tipo – è quella di Via Farina ma i problemi riguardano adesso anche le vie limitrofe. Nello specifico parliamo di Via Jacopo da Lentini (non distante dalla Chiesa, ndr) e Piazza Federico II. Tutto ruota intorno ad un minimarket aperto proprio in quest’ultimo punto che, a conti fatti, è preso d’assalto praticamente a tutte le ore da un gruppo di persone, in prevalenza stranieri, che si riforniscono di alcol per poi consumarlo nel parco o in strada. Senza (ovviamente) alcun tipo di rispetto circa le prescrizioni su assembramenti e, fino al 28 giugno, sull'uso della
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appena se ne vanno tutto torna come prima. Le persone anziane sono arrivate al punto di aver paura la sera a scendere per buttare la spazzatura e anche sedersi sulle panchine di Via Jacopo da Lentini è diventato impossibile perché ci sono sempre queste persone con le loro immancabili birre in mano», aggiunge. Finora, precisiamo, non si sono registrati gravi episodi di ordine pubblico (sarà così per sempre?) ma i disagi per la zona, sia in termini di decoro che di rispetto della quiete (schiamazzi e grida sono infatti all’ordine del giorno), sono evidenti. Di certo a non mancare sono le frequenti discussioni che si accendono spesso tra gli abitanti dei palazzi e le persone in strada proprio a motivo dei comportamenti molesti di questi ultimi. Infine, ma non per importanza, la questione ambientale: i resti dei bivacchi rimangono infatti strada fino all’indomani, o buttati nel
con tanto di raccolta firme nei mesi scorsi – alla Polizia Locale di Pomezia e al Sindaco
«Le persone anziane hanno paura la sera a scendere per buttare la spazzatura. Anche sedersi sulle panchine di è diventato impossibile: ci sono sempre queste persone con le loro immancabili birre in mano» mascherina all'aperto. Nessuna soluzione? «Abbiamo già presentato degli esposti alle autorità ma non è cambiato nulla», ci racconta un cittadino che vive qui. «Le forze dell’ordine qualche volta intervengono ma
parco di Via Farina, e tocca agli operatori ecologici farsene carico. Lettera alla Polizia Locale e al Sindaco Per tutti questi motivi a fine giugno i residenti hanno protocollato una nuova segnalazione – una lettera era già stata inviata
Il gruppetto staziona stabilmente nella zona e non mancano le discussioni con i residenti
Adriano Zuccalà. «Ogni giorno dalle 17,30 a mezzanotte più persone, acquistando birre al minimarket adiacente la Piazza, si raggruppano in Piazza Federico II, nelle vie e parchi limitrofi», esordisce la missiva redatta dai residenti. «Si siedono quindi sul marciapiede sotto i balconi dei vari palazzi bivaccando, strillando e sporcando tutte le aree interessate, arrivando perfino a fare i bisogni dove capita», continua il testo. «I comportamenti di queste persone – prosegue ancora la lettera – sono estremamente molesti e creano profondi disagi a chi vive in questa zona. Chiediamo quindi il ripristino della legalità con norme che, ad esempio, vietino la vendita di alcolici non oltre le ore 18,00. E controlli più severi perché spesso capita di vedere che chi li compra non sempre ha la maggiore età». (continua)
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luglio 2021 (segue) Risponde il Comune Sindaco i residenti di questa zona lamentano da tempo la presenza costante, a qualsiasi ora del giorno (adesso anche fino a sera tardi), di persone che bivaccano in strada consumando continuamente alcol. Tutto ruota attorno ad un minimarket dove questo gruppo "si rifornisce". I disagi vissuti dai residenti vanno dal decoro urbano, al mancato rispetto della quiete pubblica (schiamazzi e grida sono infatti all’ordine del giorno), senza contare i rifiuti lasciati sul posto e le discussioni sempre più frequenti con queste persone. E' possibile ipotizzare provvedimenti per il minimarket vietandone ad esempio la vendita dell'alcol dopo un certo orario? Più in generale cosa si può fare per risolvere il problema? «Il decoro urbano rappresenta la bellezza degli spazi cittadini e come Amministrazione stiamo lavorando per rilanciare tutte quelle aree che necessitano di interventi di rigenerazione. Ritengo che contribuire individualmente alla cura della propria Città, con comportamenti virtuosi e civili, sia il modo migliore per la comunità locale di partecipare alla tutela del territorio e impegnarsi per raggiungere la piena fruibilità delle aree pubbliche. Nei casi in cui le regole del vivere civile non vengono rispettate, intervengono i controlli e le sanzioni, ed in questa direzione andranno i futuri provvedimenti anche per le situazioni da voi segnalate».
I resti del bivacco in Via Jacopo da Lentini
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Il parco di Via Farina ZONA OFF LIMITS – Il piccolo parco situato all'entrata di Pomezia, zona nota come “il bivio”, è da anni preda di degrado e abbandono. Nessuna Amministrazione è riuscita infatti a restituire decoro a questo piccolo spazio verde che pure sarebbe a pochi passi dalla Via principale della città, Via Roma. E invece l'area è totalmente ignorata dal Comune, quasi come non esistesse. Erba incolta, vegetazione lasciata crescere in modo disordinato e sopratutto i tanti, tantissimi rifiuti abbandonati dalle stesse persone che ora hanno esteso il loro “raggio d'azione” alle limitrofe Via Jacopo da Lentini e Piazza Federico II. Praticamente a qualsiasi ora del giorno è
possibile vedere gruppetti di sbandati e perdigiorno che, nella migliore delle ipotesi, si dedicano all'alcol buttati sulle malridotte panchine o in piedi vicino alla strada. Prima o poi qualcuno riuscirà a fare qualcosa? Chissà.
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Unipomezia, centrato il sogno della Serie D La Società del Presidente Valle è regina d’Eccellenza: grande festa per lo storico traguardo UniPomezia è, per la prima volta nella sua storia, in serie D. Dopo i 4 punti ottenuti nei play-off frutto del pari pirotecnico (4-4) alla prima giornata con il Real Monterotondo Scalo e la vittoria contro la Tivoli lontano dalle mura amiche (0-1) grazie al chirurgico diagonale di Ramceski. Sicuramente il merito di questo grandioso successo è da attribuire alla compattezza del gruppo che, dopo diversi tentativi, è riuscito a raggiungere un traguardo storico ripagando tutti gli sforzi umani ed economici di patron Valter Valle, supportato dal vicepresidente ed ex giocatore pometino Emanuele Morelli. Nel segno dei “Valle” Un giocatore simbolo di questa squadra è sicuramente Federico Valle, che nel pomeriggio indimenticabile dell’Olindo Galli, ha espresso tutta la sua emozione: “Dopo un anno in cui ne ho passate tante è stata una gioia immensa. Il giusto premio, l’abbiamo meritato noi giocatori ma uomini prima di tutto, e ovviamente la società e l’intero staff tecnico – ha chiosato Valle. È tutto molto bello, questi ragazzi mi hanno dato una gioia troppo grande dal più piccolo al più esperto, la nostra forza è stata proprio questa - ha concluso il numero 10. Il mini torneo e il successo finale Va dato atto del grande lavoro fisico, tecnico ma soprattutto mentale che ha caratterizzato la squadra pometina in uno dei periodi storici e sportivi più duri di sempre. Non era sicuramente facile per nessuno affrontare questo mini campionato a questi livelli in un
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periodo di emergenza sanitaria ed in un contesto generale molto difficile. Più che i calciatori, sono gli uomini – come confermato anche da Federico Valle - che riescono in questi casi a traghettare il gruppo verso un obiettivo così importante come il raggiungimento della Serie D. Un cammino cominciato ad aprile 2021 che ha portato in cascina ben 8 vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta, macinando 28 reti e rimanendo saldamente la miglior difesa del proprio girone d’appartenenza con 6 reti subite. I protagonisti Una menzione speciale la merita bomber Massella che è riuscito ad andare a segno per ben 22 volte divenendo così il giocatore più prolifico, per distacco, dell’intera edizione di Eccellenza Laziale 2020/21. Non solo Massella. L’UniPomezia ha avuto il grande pregio di saper coinvolgere ogni componente del gruppo in una stagione particolare come questa dove servivano grandi motivazioni prima di tutto, che unite ai valori di una rosa ben dotata in ogni reparto alla fine hanno fatto la differenza. Nelle logiche e nei meccanismi del club è stato determinante l’apporto
del tecnico Antonio Foglia Manzillo e del coallenatore Gianni D’Alessio, l’allenatore campano ha riassunto così la stagione: “E’ stato un cammino che abbiamo vissuto tutto d’un fiato. Con un campionato così corto non abbiamo avuto il tempo di goderci le vittorie, ma dopo ogni partita dovevamo subito iniziare a pensare alla prossima sapendo di non poter sbagliare. Per questo credo che adesso i ragazzi e la società debbano continuare a festeggiare e a godersi appieno questo successo finché si può. Sono stato colpito in positivo dal carattere del gruppo. – ha sottolineato Foglia Manzillo. L’Unipomezia partiva con i favori del pronostico ed è inutile negarlo, ma proprio per questo la pressione era maggiore e posso garantire che nessuno ci ha regalato nulla. Riguardo invece la mia esperienza personale, non posso che ringraziare la proprietà trovando nel Presidente Valle una persona di grandissimo carisma che ci ha permesso, insieme al mio co-allenatore D’Alessio, di lavorare con la massima serenità sviluppando quelle che erano secondo noi le idee più adatte per questa squadra. Ringrazio il direttore sportivo Proietti che di fatto è stato lui a portarmi all’Unipomezia. Sono convinto che una società del genere saprà raggiungere ottimi risultati anche in Serie D” - ha concluso il tecnico. Manuel Ferrara «L’Unipomezia partiva con i favori del pronostico ed è inutile negarlo, ma proprio per questo la pressione era maggiore e posso garantire che nessuno ci ha regalato nulla»
All’Olindo Galli di Tivoli, festa grande per la promozione in Serie D con il presidente Valter Valle (Foto: Pagina Facebook ASD UniPomezia©)
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Lezione d’arteterapia entre dipingo ed il pennello si muove sinuoso sulla tela io mi perdo tra colori, resine e profumo di trementina. Passo le ore davanti alle mie tele e mi arricchisco ogni momento di quel qualche cosa che mi rende felice. Riesco a dimenticare tutti i problemi e quell'immediato dareavere mi regala un benessere sia fisico che mentale, La mia mano traccia il disegno sulla tela, attimi d'arte che mi avvolgono e mi inebriano come sorsi di vino rosso… mentre quel fluire di colori mi riempie di stupore ed incanto. Ecco come è nato il quadro Elaborazione cristallina che ha viaggiato dall'Italia per arrivare fino a Dubai seguendo la Mostra itinerante dei Maestri Italiani del colore. L'indiana rappresenta il viaggio nella sfera emozionale di ognuno di noi, tramite la valenza simbolica dei colori, utile a dipanare quei grovigli di emozioni presenti in tutti noi. Come nella tavolozza così nell'animo esiste la regola dell'opposizione: bianco e nero che rappresenL’OPERA tano luce ed ombra, rosso per L'indiana rappresenta il amore o violenza, giallo che irradia come il sole o equi- viaggio nella sfera emozionale di ognuno di noi, tramite la vale a crudeltà, blu che racchiude qualcosa come valenza simbolica dei colori, l'universo od esprime peri- utile a dipanare quei grovigli di emozioni presenti colo. L'incontro con gli occhi moin tutti noi dell'indiana dipinta, simboleglazione gia l'imdelle celmediatezza di lule della reNella foto: acrilico su tela 60x90, comunicazione con tina, alla produzione l'animo dell'osserva- dello stimolo elettrico Laura Piacentini. tore, che potrà cap- fino all'immagine viMostra d'Arte contemporanea, Galleria tare e riconoscere siva, che possiamo pad'Arte Micro di Roma, nei colori le sfuma- ragonare alla preziosa ture emotive più in- finestra che tutti noi 2019, Gran Premio e la esseri umani abbiamo Internazionale Antica time Pompei Fauno d'Oro, consapevolezza del sul mondo. Guardare proprio io. 'energia un quadro vuol dire Palazzo Maffei, Vaticano, Roma 2019, luminosa è il punto inserire l'esperienza d'inizio da cui scatu- visiva in un contesto Premio Jacopo da riscono quegli eventi cerebrale dove alcuni Ponte, Spoleto Art che vanno dalla sti- stimoli visivi stimoFactory 2020
«L'atto creativo va considerato come un' esperienza ottimale in quanto con la sua attuazione si verifica un flusso spontaneo di pensieri»
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Il Corriere della Città
lando i centri dell'emozione del cervello e si trasformano in un valore emozionale. L'arteterapia, come altre forme di psicoterapia, e' quel valido supporto necessario per migliorare la crescita personale e la conoscenza del Sé e viene utilizzata con bambini, adulti ed anziani. Ogni età e' quella giusta per poter raggiungere l'insight personale, trovando sollievo a dispiaceri, traumi, ansia e depressione. L'atto creativo va considerato come un' esperienza ottimale in quanto con la sua attuazione si verifica un flusso spontaneo di pensieri; la persona si trova piacevolmente coinvolta nella sua azione a tal punto che tutte le altre cose perdono d'importanza. Ecco che questa fenomenologia va a produrre un effetto positivo e di grande benessere sia per il corpo che per lo spirito, generando nuove energie vitali. Laura Piacentini
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03/07/2021
Numero 7 Anno 13
DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Corrao
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luglio 2021
IN REDAZIONE: Arianna Azzurra Achille, Matteo Acitelli, Luca Mugnaioli, Alessia Achille, Federica Rosato, Anna Di rocco, Irene Tozzi
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Tutto scorre rescendo il nostro corpo cambia e questo non è certo un segreto. Dobbiamo imparare a convivere con quella nuova ruga, con la forza di gravità che piano piano attira tutto verso il basso, magari con qualche chilo di troppo, ma in cambio otteniamo una nuova consapevolezza e in qualche modo impariamo a fare pace con i nostri difetti. Scopriamo e sperimentiamo una nostra personale nuova femminilità che matura e cambia portando con sé anche qualche disturbo di cui volentieri faremmo a meno come per esempio la menopausa e con lei le vampate, l’insonnia e quel bruciore, pruriginoso che chiamano atrofia vulvo vaginale , meglio nota come secchezza vaginale. La colpa è del calo degli estrogeni che rende la mucosa vaginale più sottile, meno elastica e anche meno lubrificata e di conseguenza più fragile. Gli effetti sono inizialmente relegati alla mucosa vaginale, quindi più interni, ma con l passare del tempo possono colpire anche le grandi labbra e divenire esterni ed ecco perché parlare di atrofia vulvo- vaginale è più corretto che parlare di atrofia vaginale. Ma non sempre è colpa degli ormoni, infatti, secondo l’Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani la secchezza vaginale è una condizione molto più frequente di quello che si pensa e che colpisce in media una donna su tre anche molto prima della menopausa, diciamo nella fascia di età tra i 20 e i 40 anni… quindi non sempre è colpa della maturità. La causa in questo caso andrebbe ricercata in una scorretta igiene intima, lavarsi troppo spesso o con un sapone non adatto e che altera il PH vaginale, può condurre alla stessa conseguenza, come anche l’uso di biancheria intima sintetica, perizomi, o abbigliamento troppo stretto. Perché le donne non ne parlano volentieri? Perché spesso si associa ad un altro sintomo imbarazzante che prende il nome di dispareunia, cioè dolore al rapporto sessuale. Immaginate quanti pregiudizi intorno ad una donna, magari non più giovanissima, ma che ancora avrebbe desiderio di vivere la sua sessualità, oppure l’imbarazzo di una giovane donna, che arriva a sentirsi ”sbagliata” perché “incapace” di avere una vita intima appagante e piena come i suoi anni richiederebbero. Si’! diciamocelo, non è il massimo associare dolore ad un’esperienza che invece dovrebbe avere tutt’altro significato e sicuramente non è facile raccontare dei problemi della propria vita di coppia a chiunque, fosse anche al proprio medico di famiglia. Si finisce per perdere fiducia in sé stessi, si finisce per nascondere il problema, per sfuggire alle situazioni scomode, si finisce per tacere e in-
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vece mai come in questo contesto la comunicazione è fondamentale!! La situazione può essere a tal punto “grave” da determinare piccole abrasioni durante i rapporti che possono addirittura sanguinare e questo potrebbe spingere a credere in un peggioramento di una situazione già critica. Diciamo che la presenza di sangue oggettivizza un problema che potrebbe essere erroneamente confinato alla sola sfera psicologica. Su tutto, insomma, gioca un ruolo fondamentale la psiche, le donne che sperimentano questo disturbo, potrebbero cercare di evitare i momenti di intimità con il proprio partner, gli uomini potrebbero on capire la vera natura del problema inducendo, da entrambi i lati, una serie di meccanismi che riducono ulteriormente il desiderio sessuale e quindi il coinvolgimento mentale che può essere fondamentale perché tutto scorra per il giusto verso. Diminuisce l’autostima di entrambi e potrebbe essere compromessa l’intera relazione. Affrontare il problema è fondamentale!! La cosa più semplice è cambiare le abitudini scorrette. Evitare lavande vaginali troppo aggressive, scegliere un sapone adatto, limitandone l’uso, evitare gli assorbenti interni preferendo, magari, la coppetta mestruale o i classici assorbenti esterni in cotone al 100% che riducono il rischio di infezioni. Per facilitare i rapporti sessuali si può scegliere di utilizzare un lubrificante a base acquosa che corregga la scarsa lubrificazione naturale. Non c’è nulla di cui vergognarsi in questo, anzi, potrebbe diventare una inaspettata ventata di novità!! Se ciò non bastasse potrebbe essere utile rivolgersi ad uno specialista. In base al momento in cui viene posta la diagnosi di atrofia vulvo vaginale è
possibile intervenire a vari livelli e con differenti tecniche che possono andare dall’assunzione di estrogeni, fino all’uso di laser terapia, passando per creme all’acido ialuronico. La terapia ormonale con estrogeni di solito viene somministrata per via topica, cioè a mezzo di ovuli o creme da mettere localmente, questo ne riduce l’assorbimento per via sistemica, abbassando il rischio trombotico e con ottimi risultati sulla mucosa. Tuttavia molte donne sono contrarie all’assunzione di ormoni e quindi molto scarsa è l’aderenza alla terapia. Più efficace è il trattamento farmacologico non ormonale, o ancora, il trattamento fisico con laser o radiofrequenza. Quale che sia la vostra età o la gravità del vostro problema, se questo vi impedisce di vivere serenamente la vostra sessualità, così come la desiderate, così come vorreste che fosse, non continuate ad aspettare che qualcosa cambi da solo, ma… parlatene con il medico, con il ginecologo, con l’ostetrica, fatevi consigliare un rimedio o uno specialista, andate al consultorio se referite, ma parlatene.Non siete sbagliate! Non c’è qualcosa che non funziona in voi, avete semplicemente bisogno di un trattamento, proprio come accade quando quel terribile mal di testa vi impedisce di godervi quel bellissimo film al cinema che aspettate da un po'. La vita continua a scorrere, siete sicure che volete restare sedute ad aspettare senza assaporarne tutti i piaceri? Dott. Ost Catiuscia DeRenzis dovevolalacicogna@libero.it
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The day after er fronteggiare la grave crisi ecologica in corso è oramai necessario cambiare l’ abito mentale, epistemologico dell’uomo, ovvero il modo stesso di pensarsi e di pensare l’ambiente. Provvedimenti ad hoc non bastano a correggere le profonde cause delle difficoltà che investono l’ambiente nel quale viviamo, urge che tutto l’establishment, enti statali, universitari , scientifici si impegnino nella diagnosi e nella cura dei processi di degradazione sociale ed ambientale che stanno minacciando la sopravvivenza dell’intero pianeta. I valori alla base della cultura occidentale iniziati con la rivoluzione industriale sono risultati sbagliati, la tecnologia è utilizzata come “longa manus” dell’uomo per spremere al massimo le risorse del pianeta, che testarde restano limitate; è impossibile soddisfare le richieste sempre più pressanti derivanti dall’aumento della popolazione mondiale. Il progresso tecnico è inevitabile ma al punto in cui si è giunti andrebbe guidato in direzioni più opportune, l’esplosione demografica è il problema più importante, minaccia la sopravvivenza della intera specie, la ricchezza di pochi si regge sulla carestia di tanti che ci si è illusi di tenere fuori dai cancelli come protetti da frontiere che si potevano estendere a piacimento, in fondo si prospetta una situazione definitiva di carestia di tutti. L’arroganza degli atteggiamenti della cultura occidentale sfida le regole basilari della possibilità di permanenza della specie umana ed animale nel mondo, la condizione primissima della stabilità ecologica è un equilibrio tra il tasso di natalità e quello di mortalità, è una legge di natura. L’uomo ha interferito in tale equilibrio e con l’aiuto di una tecnologia sempre più perfezionata ha modificato sia il tasso di mortalità, attraverso il controllo delle malattie più gravi e della mortalità infantile, sia quello di natalità attraverso fecondazioni artificiali, assistite, etc.Ogni squilibrio pro-
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duce in sé i fattori che lo limitano, oggi la natura corregge lo squilibrio con lo smog, l’inquinamento, l’avvelenamento ma lo squiibrio ha raggiunto un punto tale che non si può essere sicuri che non lo corregga in modo eccessivo, la recente pandemia dalla quale pare esserne venuti fuori - certamente non l’ultima e forse neanche la peggiore - ne è un assaggio. L’individualismo, l’idea che conta rima il singolo, dell’uomo che lotta contro l’uomo, che si scaglia contro la natura come un nemico da combattere e non l’unica fonte reale di sussistenza (con l’illusione di poter avere l’ultima parola) è assurda, erano più saggi i primitivi che pregavano le divinità per difendersi dalle catastrofi o facevano la danza della pioggia contro il rischio delle siccità. Chi distrugge l’ambiente distrugge se stesso. Questo modo di pensare corrotto da interessi economici, non è l’unico modo di essere uomo, esistono altri sistemi di valori che hanno da sempre retto il rapporto tra l’uomo e l’ambiente e l’uomo e il suo prossimo in altre civiltà e in altri tempi neanche tanto lontani. Appena quarant’anni l’Italia contadina considerava l’ambiente esterno come il cortile di casa, un luogo sociale dove vivere, lavorare, da tenere pulito non come luogo per riversarvi i propri rifiuti e poi chiudersi la porta alle spalle. Dal punto di vista antro-
pologico il materiale primitivo indica che l’uomo traeva spunti dal mondo naturale circostante e li applicava alla società in cui viveva (un po’ come i concetti della moderna branca dell’architettura cosiddetta organica), cioè egli si identificava con l’ambiente, apprendeva da esso come da un gran maestro, le forme da imprimere alla propria organizzazione sociale, il rispetto degli equilibri. Questo cambiamento nel modo di pensare è già cominciato tra scienziati, filosofi ma soprattutto tra i giovani che sulla loro pelle stanno scoprendo la falsità di tutte le premesse dei loro padri che ormai considerano puri egoisti, peccatori di onnipotenza e devoti del dio potere e del dio denaro suo fratello, oltre che affetti da colpevole miopia. Vi sono anche tanti uomini di affari, tecnici, militari e legislatori che hanno capito e vorrebbero poter cambiare ma temono sia troppo pericoloso o contro il “buon senso”; le vecchie premesse sono dure da estirpare e radicate profondamente in ogni aspetto della società. Allora scelgono di restare ancòra per un po’ ciechi e anche sordi ai segnali che la natura manda che indicano che i suoi cambiamenti sono inevitabili e irreversibili a meno di una pronta adozione di misure adeguate atte a contrastarli. Durante il lock down l’inquinamento atmosferico era crollato, occorrono linee guida diverse che impongano una nuova rotta attraverso nuove filosofie, nuove politiche educative. Oasi di saggezza che ancora sopravvivono nel mondo e anche in fondo ad ogni essere umano, lasciano ben sperare nella possibilità di una svolta, alcuni degli sforzi confusi dei giovani lo mostrano, sforzi che contengono nuove idee e più saggezza delle convenzioni dell’ establishment. Francesca Tomasino Psicologa-Psicoterapeuta francesca.tomasino@hotmail.it
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Pillole di diritto: sfratto per morosità, si riparte apevate che… dal 01 luglio 2021 possono ripartire le procedure di sfratto per morosità precedentemente bloccate a causa della pandemia sanitaria? Tali procedure avevano subito una prima sospensione sino al 31.12.2020 in forza dell’art. 54 ter della L. n. 27 del 24/04/2020 poi prorogata dall’art. 13, comma 14, d.l. 183/2020 (convertito con modificazioni dalla L. 21/2021) sino al 30 giugno 2021. La Corte Costituzionale, però, con la sentenza n. 128 pubblicata in G.U. il 22 giugno 2021, ha dichiarato illegittimo l’art. 13 comma 14 del d.l. 183/2020 laddove ha introdotto la proroga generalizzata della sospensione degli sfratti dal 1 gennaio 2021 al 30 giugno 2021 operata (a differenza della prima) quando imprese e attività economiche varie sono ripartite anche se gradualmente sino ad arrivare alla totale zona bianca pressoché in tutte le Regioni dal 14 giugno 2021. In pratica, sostiene giustamente la Corte Costituzionale, si sarebbero dovuti introdurre dei criteri selettivi nel confermare il blocco degli sfratti solo in presenza di effettive situazioni di difficoltà per evitare di creare un danno ingiusto ai diritti dei proprietari (anch’essi meritevoli di tutela) senza che ve ne fosse la necessità, rappresentata solo da effettive esigenze di tutela dei conduttori, magari selezionando tra loro in base, ad esempio, al reddito o alla certificazione ISEE o ad una oggettiva difficoltà sanitari a documentata. A partire dal primo luglio 2021, quindi, non solo le procedure esecutive per il rilascio di immobili possono ripartire regolarmente ma, per effetto della caducazione ex tunc della sospensione ex lege con decorrenza dal 01/01/2021, conseguente alla illegittimità dichiarata dalla Corte, rivivranno tutte le riassunzioni delle esecuzioni precedentemente rigettate dai giudici dell’ esecuzioni sulla scorta della proroga della sospensione non più legittima. La ripartenza delle procedure esecutive bloccate in forza del primo provvedimento di so-
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spensione sino al 31/12/2020, invece, resta legata alla necessità di presentare un ricorso in riassunzione nell’ambito del quale però lo sfrattando avrà comunque la possibilità di rappresentare con una opposizione tempestiva le proprie ragioni e, in presenza di situazioni di soggettiva e comprovata difficoltà dovuta anche a particolari situazioni sanitarie legate anche al Covid, ottenere un provvedimento di sospensione ad hoc. Difatti la sentenza della Corte Costituzionale non ha operato una semplice declaratoria di illegittimità ma ha anche - come è sua precipua facoltà - enunciato un principio ispiratore cui dovrà attenersi sia la magistratura che il legislatore: la necessità di operare un bilanciamento proporzionato dei diritti ed interessi in gioco nella vicenda allocativa, e quindi, del diritto di proprietà dei locatori da una parte e, dall’altra, dei diritti dei conduttori di immobili adibiti a principale abitazione, i quali, in presenza di cause di forza maggiore, non riescono ad onorare con regolarità e/o tempo-
raneamente le proprie obbligazioni di pagamento dei canoni. Pertanto, alla luce del citato e recentissimo pronunciamento della Corte Costituzionale, anche qualora la situazione sanitaria dovesse avere una ricaduta, bisognerà prevedere una sospensione mirata degli sfratti che consenta di bilanciare il diritto degli inquilini a mantenere l’abitazione in caso di emergenza reddituale causata da una situazione emergenziale sanitaria comprovata, con i diritti di credito dei proprietari ugualmente meritevoli di tutela in un contesto di ripartenza economica del Paese. Si tratterà, insomma, di dover cucire un vestito su misura e non di sfornare una generica sospensione di tutti gli sfratti; ferma restando la possibilità di rappresentare dinanzi ad un giudice in sede di opposizione all’esecuzione tutte le eventuali peculiari ragioni che legittimano comunque una richiesta di sospensione dell’esecuzione per gravi motivi ex art. 623 e ss. c.p.c. Avvocato Ida Nazzaro Patrocinante in Cassazione Sede studio di Pomezia Via F. Domenico Guerrazzi n. 2 CAP 00071 Tel.: 06.60674482 – Cell.: 3383616295 E-mail: avvocatoidanazzaro@alice.it
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Il bisogno di fermarsi: fa bene a sé stessi e agli altri gnuno di noi ha bisogno di staccare la spina, porre un limite chiaro tra tempo di lavoro e tempo per se stessi, per la famiglia, per il riposo. Altrimenti il rischio che si corre è che le continue pressioni e lo stress rendono malati. A spezzare una lancia in favore del “diritto al tempo libero inviolabile” è stato il vicecancelliere tedesco SIGMAR GABRIEL in persona, superministro dell’ Economia, che consentiva ai propri dipendenti di ignorare e-mail o sms aziendali nel week-end.Per ogni essere umano è importante avere tempo garantito per la famiglia, per gli amici e per se stessi, anche per non cadere nella tentazione di pensare che la propria vita quotidiana sia solo quella trascorsa nel proprio ambiente di lavoro. Perché se vivi sempre e solo in contatto con le persone che frequenti in azienda, scambi la tua vita professionale per la realtà, invece la vita è anche altrove! Non solo: è stato dimostrato che la gente si ammala quando vive sotto la pressione costante del lavoro, quindi si assenta più frequentemente arrecando un danno maggiore alle aziende stesse. Avere sempre la sensazione che il lavoro non sia finito ti toglie la dimensione del riposo e della tranquillità. Fece scalpore BARACK OBAMA che non appena finito il discorso alla nazione dopo la decapitazione del giornalista americano JAMES FOLEY da parte dei JIHADISTI, se n’è tornato subito sul campo di golf. In molti lo hanno criticato. La risposta dello staff della casa Bianca è secca: “ le vacanze servono al presidente per mantenere il giusto distacco, ridurre lo stress, prendere con lucidità e senza affanno le decisioni giuste nell’interesse del paese”. Dall’altra parte del pianeta lo ha imitato il premier giapponese SHINZO ABE: 40 morti e 47 dispersi per delle frane ad Hiroshima, ma lui ha deciso di non interrompere la villeggiatura in una località turistica di montagna. Persino ERIC SCHMIDT, presidente di Google, fece scalpore rivelando che lui ogni tanto si impone di staccare la spina al suo computer e di interrompere qualsiasi comunicazione perché altrimenti non riuscirebbe mai a leggere un buon libro. Così come un altro caso celebre è SHERYL SANDBERG, direttrice generale di Facebook, manager più potente di America che stacca tutte le sere alle ore 17:00 per non essere mai in ritardo all’ora di cena in famiglia. E noi invece siamo sempre di corsa, rincorriamo il tempo che non si
Dobbiamo convincerci che tutto ciò che ci circonda deve essere a favore della felicità umana poiché lo sviluppo non può essere contrario alla felicità
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Per le imprese, avere dei dipendenti stressati ed infelici, si traduce in mancanza di stimoli e quindi poca produttività e minor competitività
Siamo sempre di corsa, rincorriamo il tempo che non si ferma, ossessionati delle cose che non facciamo piuttosto da quelle che siamo riusciti a concludere
ferma, ossessionati delle cose che non facciamo piuttosto da quelle che siamo riusciti a concludere. Purtroppo però, sempre più spesso, decidiamo di fermarci solo nel momento in cui ci troviamo davanti ad un problema di salute. In quel momento e, solo allora, ci rendiamo conto che “darsi una calmata” è fondamentale per noi e per le persone che ci vogliono bene. Di fronte alla prospettiva che la nostra vita possa interrompersi di colpo, ci fa pensare in maniera più convincente che “il combattere fino alla morte” è fatica inutile. Il mangiare bene, coltivare interessi, frequentare persone piacevoli, concedersi del sano e meritato riposo ci aiuta ad essere persone positive, serene e più produttive anche professionalmente. E’ sempre più dimostrato che la salute dei bilanci di un’azienda e quella dei suoi impiegati sono strettamente correlate e che quando le si considera due entità separate, il prezzo da pagare è consistente, sia sul piano personale, sia su quello collettivo. Come individui, mettiamo a repentaglio la nostra salute e la nostra felicità. Per le imprese, avere dei dipendenti stressati ed infelici, si traduce in mancanza di stimoli e quindi poca produttività e minor competitività. Ma è vero anche il contrario: ciò che fa bene a noi come persone, ovvero prendersi cura del corpo della mente e dello spirito, fa bene anche alle aziende con cui collaboriamo. Dobbiamo partire dalla considerazione che non veniamo alla luce per svilupparci solamente ma nasciamo per essere felici, perchè dobbiamo tenere sempre in mente che la vita è corta e se ne va via rapidamente e nessun bene vale come la vita stessa. Invece la sprechiamo correndo sempre dietro a produrre
ciò che consumiamo, perché il mercato questo vuole: produrre per consumare in maniera inarrestabile perché, in definitiva, se si paralizza il consumo si ferma l’economia. Per questo bisogna produrre cose che durano poco , perché si deve vendere tanto. Ma questo non è consentito perché dobbiamo lavorare e dobbiamo sostenere una civilizzazione dell’usa e getta che crea questo terribile circolo vizioso che sta aggredendo il pianeta. Non si tratta di immaginarci il ritorno all’epoca primitiva, però non possiamo continuare ad essere succubi del mercato, dobbiamo cominciare noi a governare il mercato. E questo lo si comincia a fare se riusciamo a modificare il nostro modo di vivere! Passiamo la nostra vita a lavorare per pagare una quantità di rate: casa, moto, auto ecc.. per poi arrivare a ritrovarsi già vecchi con la vita che ci è sfuggita davanti! Allora bisogna porsi questa domanda: è questo il destino della mia vita? Dobbiamo convincerci che tutto ciò che ci circonda deve essere a favore della felicità umana poiché lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Cominciare ad apprezzare le piccole gioie della vita, coltivare relazioni piacevoli e, soprattutto,accontentarsi del giusto. Non esiste una strada unica che ci porta verso la felicità, ma ognuno deve cercare la propria, abbandonandosi talvolta anche al caso, ricordandoci che ci si deve impegnare per vivere pienamente ogni istante di serenità, perché sebbene la felicità non dipenda esclusivamente da noi, spetta a ognuno scegliere come affrontare le gioie e i dolori che la vita ci riserva. Antonio Guido
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Arriva il gran caldo, i consigli alimentari meteorologi prevedono nei prossimi mesi di luglio ed agosto delle punte di caldo estremo, simili a quelle della estate 2003, che forse molti di voi ricorderanno, speriamo che si sbaglino, ma in ogni caso meglio non farsi trovare impreparati. Una corretta alimentazione e una adeguata idratazione possono sicuramente aiutarci a superare meglio le afose giornate che ci aspettano. Quando fa molto caldo siamo maggiormente esposti al rischio di disidratazione, soprattutto i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani. La prima cosa da fare quindi è quella di ricordarci di bere e di far bere acqua a sufficienza (l’OMS, per gli adulti, raccomanda almeno due litri di acqua al giorno). Ma a volte lo stimolo della sete non è sufficiente, o siamo troppo presi da altro per ricordarci di bere, quindi meglio tenere sempre a portata di mano, anche al lavoro o in vacanza, una bottiglia d'acqua impegnandoci a vuotarla entro la fine della giornata. Con il caldo, inoltre, si perdono minerali con l’aumento della sudorazione e della traspirazione, ma attenzione agli integratori salini, meglio consultarsi sempre con il proprio medico prima di assumerli perché in molti casi potrebbero non essere indicati. Verdura e frutta di stagione ci forniscono in genere tutti i sali minerali, micronutrienti e vitamine di cui abbiamo bisogno in modo più sano ed economico. Analoga attenzione va riservata a tutti gli altri liquidi che non siano solo acqua. Alcune bevande e succhi di frutta infatti hanno un contenuto di zuccheri semplici enorme, in grado di scombinare completamente l’equilibrio glicemico. Analogamente andrebbe limitato il consumo di bevande moderatamente alcoliche come vino e birra ed evitato quello dei superalcolici. Insomma, a tutte le età l'unica cosa che possiamo bere liberamente è l'acqua. Ottimi i contenitori ecologici che potete riempire con la semplice acqua di rete del rubinetto che è sempre tra le migliori che possiamo trovare, soprattutto se microfiltrata e privata del cloro. Per quanto riguarda il cibo, d’estate tendiamo a consumare un maggior numero di pasti fuori casa e ad avere scarsa attenzione agli apporti nutrizionali mangiando molto più liberamente, ma con il caldo, l’organismo consuma meno energia, quindi al contrario dovremmo limitarci e non esagerare a tavola, privilegiando cibi freschi, facilmente digeribili e ricchi in acqua. Possiamo saziarci con le verdure, crude lesse o cotte al vapore, ma non esagerate con quelle ripassare in padella o troppo condite. La dieta mediterranea ci offre una enorme gamma di scelta, con le semplici e genuine ricette estive della nostra
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Quando fa molto caldo siamo maggiormente esposti al rischio di disidratazione, soprattutto i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani. Bere tanta acqua e una corretta alimentazione possono aiutarci tradizione alimentare, che permettono di preparare piatti fantasiosi e con grande ricchezza di colori. Gustosi e “belli” da vedere ma anche ricchi di sostanze ad azione antiossidante (vitamine, polifenoli ecc.) che danno il naturale colore ad ortaggi, legumi, verdura, ecc. Più si variano i colori, più completa è la loro assunzione. Ma attenzione, scegliete sempre con cura gli ingredienti ed evitate condimenti eccessivi e troppo elaborati, soprattutto nei ristoranti ove spesso sono usati per mascherare, abilmente, del cibo di pessima qualità. Impariamo a riscoprire il profumo e l’aroma dei nostri cibi con poco sale e solo olio extravergine di oliva a crudo come condimento. Al ristorante evitate pasti completi con primo, secondo e contorno, soprattutto se durate le vacanze consumate in albergo sia il pranzo che la cena. Optate in una delle due occasioni per piatti unici bilanciati che possono fornire i nutrienti di un pasto completo. Alcuni degli abbinamenti possibili sono pasta con legumi e/o verdure, carne/pesce/uova con verdure. Fondamentale è anche
la distribuzione dei pasti. La prima colazione è il pasto più importante, arriva dopo il periodo di digiuno notturno e ci fornisce il “carburante” per tutta la giornata. Non consumare un’adeguata prima colazione predispone ad una maggiore assunzione di calorie nelle ore successive, ma attenzione, anche a colazione preferite alimenti semplici e senza troppi zuccheri aggiunti. Negli altri pasti durante la giornata occorre moderazione. Alternarli con uno spuntino di meta mattinata e metà pomeriggio può aiutare a ridurre il senso di fame nei pasti principali. Yogurt e frutta, fresca o secca, come anche un frullato o un centrifugato, possono rappresentare un’ottima soluzione per i pasti intermedi, ma non bisogna esagerare con spuntini salati o zuccherati o troppo abbondanti che vanno sempre inquadrati nell’ambito dell’apporto nutrizionale giornaliero. Consumate poco sale e preferire quello iodato. Per gli ipertesi può essere utile consumare sale iposodico o asodico. A pranzo e soprattutto a cena teniamoci leggeri, eviteremo il senso di stanchezza e spossatezza postprandiale dei caldi pomeriggi estivi e la notte dormiremo meglio. Inutile dire che se dobbiamo metterci alla guida dobbiamo stare particolarmente attenti. Molti incidenti che trasformano i viaggi estivi in un incubo trovano concause in un pranzo o una cena troppo abbondanti, magari accompagnati da quel bicchiere in più di vino o di birra che è sempre meglio evitare. Per i ragazzi occorre inoltre ricordare che molte delle morti per "annegamento" sono in realtà un effetto della cosiddetta idrocuzione, quindi anche se siete provetti nuotatori non entrate mai in acqua in piena digestione. Monica Grosso - Biologo nutrizionista Se volete contattare l’Autore di questo articolo rivolgetevi al 3208942854 monicagrosso1@tiscali.it
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Il Corriere della Città luglio 2021
Via Arno: pista ciclabile o giungla? CAMPO ASCOLANO - Il percorso dedicato alle bici che costeggia la base di Pratica di Mare si è trasformato in una vera e propria giungla. E' questa la segnalazione giunta alla nostra Redazione nei giorni scorsi che descrive una situazione praticamente fuori controllo, con la pista diventata ai limiti della percorribilità. «L'erba alta e i rovi sporgenti ti feriscono quando passi», ci scrive un lettore. «Evitarli è impossibile dato che il sentiero è letteralmente scomparso dentro la vegetazione. In più continuamente si corre il rischio che qualcosa si incastri nella corona della vegetazione. Essendo l’nico sentiero sicuro in quella zona per ciclisti e corridori, io credo che debba essere tenuto pulito», conclude la lettera.