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E’ Elezioni Comunali 2023, cosa serve a Pomezia

L'appalto rifiuti

Impossibile non partire dall'appalto dei rifiuti. L'attuale ditta, Formula Ambiente, sta operando in proroga da oltre tre anni. Non solo. Come vi abbiamo spiegato nel numero di febbraio la passata Amministrazione ha contribuito ad alimentare l'incertezza sul futuro della raccolta della spazzatura in città e sul litorale andando ad annullare un bando già assegnato, a pubblicarne un secondo, anch'esso finito aggiudicato, e il tutto senza prima attendere gli esiti dei vari ricorsi in Tribunale. Risultato: in questo momento abbiamo due gare vinte da due società differenti, il Tar che ha stabilito che a dover svolgere il servizio dovrà essere la vincitrice del primo bando (la Etambiente, ndr), e una ditta, la vecchia, che continua a svolgere il servizio in proroga non si sa a quali costi essendo ormai il contratto scaduto da mesi e mesi.

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La situazione finanziaria

Qual è lo stato di salute delle casse del Comune? E' questa la domanda che ci stiamo ponendo da mesi e a cui per il momento nessuno ci ha dato risposta. Gli indizi e gli elementi raccolti sin qui però non sono incoraggianti: tra questi le dichiarazioni dell'ex Commissario straordinario Dionisi rilasciate al nostro giornale non appena insediatosi - “stiamo lavorando per evitare possibili dissesti” - oppure alla decisione di ridurre al minimo le spese per gli eventi Natalizi decidendo di destinare tali somme a degli aiuti economici per le famiglie maggiormente bisognose erogando buoni spesa. Un'iniziativa senza dubbio lodevole ma che, al tempo stesso, ha rimarcato i dubbi sulla tenuta finanziaria dell'Ente nonostante negli ultimi anni le due Amministrazioni pentastellate abbiano sempre rimarcato la virtuosità del Comune. Qual è allora la verità?

L'estate 2023 (e 2024)

IL FUTURO DELLA CITTA’

A Pomezia servirebbe uno sviluppo maggiormente organico e armonioso del territorio, senza ricorrere per forza a nuovo cemento; il litorale, molto gettonato come localià di mare, deve crescere come meta turistica per rappresentare una vera alternativa agli altri Comuni costieri

Il terzo tema sul quale lavorare è quello della stagione estiva. Torvaianica è conosciuta come località di mare ma servirebbe fare qualcosa in più per renderla turistica a tutti gli effetti. Il litorale pometino, rispetto alle altre località del litorale, ha puntato molto in tempi recenti sulle feste tradizionali e sulle sagre, molto apprezzate da cittadini e turisti (come dimostrano ogni anno le presenze), ma poco sui grandi eventi, cioè su quegli appuntamenti in grado di richiamare sul litorale il grande pubblico facendolo preferire ad Ostia, Anzio o Nettuno. Creando insomma un'alternativa vera. Andando a memoria l'ultimo a provarci, forse precorrendo un po' troppo i tempi, era stato Fabio Fucci che seppur, probabilmente, sbagliando il tiro, aveva provato con il Circo Nero a realizzare per Torvaianica qualcosa di diverso; prima ancora ci viene in mente lo show di Enrico Brignano (ma era il 2014). L'ultima Giunta ha invece scelto il format dei Festival dedicati a Tognazzi, ben realizzati ma forse un po' troppo di nicchia, ma menzioniamo anche quello dedicati alle luci come il Pomezia Light Festival fermatosi a due sole edizioni, o gli eventi dedicati alla cultura, anch'essi molto apprezzati, fino ad arrivare all'intrattenimento per le famiglie, da promuovere senz'altro. Ecco, a nostro avviso, bisognerebbe allora potenziare l'offerta per i più giovani, lasciata soltanto agli stabilimenti, che vada oltre il semplice “food” (come lo street food e similari). Anche perché dalla pandemia in poi il litorale è stato molto gettonato dai turisti che hanno riscoperto le vacanze “di prossimità”: ma per farli restare anche in futuro sarà necessario lavorare nella giusta direzione.

Il futuro di Piazza Ungheria

Ecomostro. Doveva essere abbattuto in tre mesi. E la cittadinanza usufruire di nuovi spazi e di un progetto valido entro tempi brevi. Invece, almeno tecnicamente, anche se l'ex Biagio non c'è più, con tutta probabilità quest'estate dovremo fare i conti con una sorta di limbo tra ciò che non c'è più e ciò che dovrà essere. Anche ammesso infatti che il Commissario (difficilissimo) decida di assegnare i lavori per realizzare la nuova Piazza Ungheria, magari scegliendo tra uno dei progetti arrivati al Comune nei mesi scorsi, gli interventi non saranno comunque pronti per questa estate; la verità è che tutto sarà rimandato a dopo le elezioni e che dunque sarà questa una delle prime opere che contraddistingueranno la nuova Amministrazione. Ma, gioco forza, per vederne i risultati, sarà necessario aspettare – almeno – il 2024. Intanto, molto probabilmente, ai turisti forniremo “un'opera a metà” con una recinzione a separare ciò che resta del cantiere dalla strada (quantomeno però almeno la vista sarà più libera).

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