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COPERTINA - FOTO CARNEVALE

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ANGOLO DEL POETA

ANGOLO DEL POETA

Agli angoli di strada il muschio cresce già Sui muri d'una casa Che ormai è alla terza età

Per strada molta gente Che parla e fa silenzio Un uomo al barrettino Sì scola il suo assenzio

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Il mare in lontananza Che rumoreggia già Il mattino è già vicino E mai più ritornerà

E all'angolo di strada Il buio che mi chiama Ma io non andrò là Ancora non ho l'età

In casa una bambina Che piange ed ha paura La mamma non è a casa E il papà la rassicura

La vita infondo è questo Che passa e va più in là E quando passa oltre Mai più ritornerà E se mi sveglierò domani Ancora avanti andrò E se non mi sveglio allora Non mi dispererò

Ma prendimi per mano E non lasciarmi più Adesso voleremo Tu non guardare giù E chi ci vuol capire Prima o poi ci capirà Perché tutto ha un senso Per chi lo afferrerà

E io di questa vita Che sfonda, irrompe e paga Ne scopro la bellezza In una goccia di rugiada

E all'angolo di strada Il buio che mi chiama Mi dice io ti sento Mi dice vieni qua Ma passo e vado avanti, E a chi capiterà Mi spiace per davvero Ma io non ho l'età

E il tutto è ancora niente E il niente deve arrivare Una bambina cade e piange Ed impara a giocare

Qualcuno al campanello Si vergogna di suonare In mano ha Delle rose E il cuore è dinamite

Le chiacchiere sicure Lo danno già perduto Ma l'artista non le ascolta Non lo hanno mai abbattuto

Molti sono già vissuti Io non son vissuto già La vita è una sola E mi soddisferà D'altronde siamo uomini, La Vita è quel che è Il come viverla La scelta spetta a te.

RECITAZIONE di Giovanni Gori Recitazione, Un applauso o un fischio, Mesi di prove per poter sfondare, Ma guarda cosa hai dovuto fare! Emergere dal nulla non è cosa da poco, ma tra una prova e l'altra l'amore non è un gioco, Tu hai avuto troppo tempo da dedicare a lei, e ora siete in crisi... Tu le dici "È ok"! Passa il tempo, il giorno è arrivato, lui al debutto da sempre sospirato, anni a studiare recitazione, ormai è la sua occasione, dopo anni di povertà, ma la fama non fa la felicità, lei ti guarda in prima fila e ti accenna un sorriso, ma tra le lacrime vorrebbe morire in paradiso, e pensa "In fin dei conti è tutta colpa mia, fui io a suggerirgli di tentare, siamo poveri, da mesi si vivacchia, ci volevamo riscattare". Ed alla fine, ecco, esce dalle quinte e va a cercare lei, le dice tra le lacrime che non se la sente ormai di lasciarla quando ancora si amano, nonostante abbiano avuto poco tempo, sincero e atteso è alla fine il sentimento, non hanno avuto quello che speravano, Ma hanno capito che così si bastano, in quel bacio che consuma la felicità, tra sogno e realtà...

SPIEGAZIONE

Nel testo si parla di un uomo che sogna da sempre di diventare un attore e adesso ha finalmente la sua occasione, l'uomo però per le numerose prove ha dovuto trascurare la sua ragazza, ed era stata proprio lei a suggerirgli di tentare, perché speravano che con i soldi ricavati potessero risollevarsi dalla loro crisi economica. Alla fine lui va da lei e le dice che in fin dei conti vuole continuare a stare con lei per tutta la vita. C'è anche una parte finale, "In quel bacio che consuma la felicità, tra sogno e realtà" che può racchiudere vari significati: uno è il bacio, appartenente alla realtà, ma tanto bello che può essere percepito come un sogno, l'altro, più triste, è che in realtà lei non lo voglia più e che quindi il bacio finale altro non è che l'illusione finale del protagonista.

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