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DIARIO DI SOPRAVVIVENZA PER IL LICEO

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DANTE

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Solidarietà e rispetto

di Alessia Oreti

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La scuola è il nostro ambiente. Purtroppo? Per fortuna? Dipende da come si vive la cosa. Ognuno di noi dovrebbe aiutare l'altro e fare in modo che ogni aspetto della nostra permanenza a scuola possa essere gradito. Molto spesso però non succede. Pur non volendo ammetterlo, siamo esseri egoisti, molto spesso inconsciamente. Purtroppo ancora più spesso la solidarietà tra compagni non è così frequente come vorremmo. La rivalità, la necessità di primeggiare, di eccellere e di spiccare rispetto ad altri sono ostacoli dannosi alla convivenza tra i banchi scolastici. Perché ci sentiamo giustificati ad affossare il prossimo pur di ottenere ciò che vogliamo? Perché non potremmo pensare anche agli altri, invece che solo a noi stessi? Perché non pensiamo egoisticamente solo dove concesso? Spalleggiarsi è importante e ammirevole, ma non è sempre la scelta migliore. Non è necessario fare totale affidamento sugli altri per sentirsi al riparo da ogni cosa. Parlando in termini più concreti: se si ha la convinzione che all'interrogazione del giorno dopo il nostro compagno andrà volontario, dovremmo fidarci ciecamente e non studiare, oppure prepararci a dovere lo stesso? La risposta è scontata. Ognuno pensa alla propria istruzione, ai propri voti e alla propria vita scolastica. Non si può ignorare la percentuale di possibilità che qualcosa vada storto e che il volontario in questione non si presenti. Questo è il punto focale. Affidiamoci pure agli altri, è così bello, ma non lamentiamoci delle ripercussioni che avremo su noi stessi. Ricordiamo sempre, in aggiunta, che essendo la scuola il nostro ambiente, è necessario non solo essere solidali, ma anche rispettosi. È inutile fare finta che non accada, si sa che siamo portati a dubitare degli altri. Nessuno ci impedisce di farlo, chiaramente, ma forse sarebbe il caso di pensare svariate volte a ciò che potrebbe accadere nel caso in cui iniziassimo ad esprimere ad alta voce questi dubbi. Un altro esempio pratico? Siamo ragazzi, e come tali, è più che naturale che ci venga da sparlare di un nostro compagno, esprimendo anche idee non richieste e facendo girare voci forse non corrette. Cosa dire riguardo questo? Be', semplicemente, smettiamola! Può essere che qualche volta ci si dimentichi che anche gli altri hanno sentimenti e possono rimanerci male, ma probabilmente dovremmo averlo più presente, si eviterebbero molte spiacevoli situazioni. Non è necessario essere amici tra compagni, ma come in ogni altro campo della vita vale una semplice regola: essere rispettosi. Inviterei chiunque a farsi un piccolo esame di coscienza per potersi migliorare. Non siamo perfetti, ma il primo passo per vivere tranquillamente con gli altri è capire dove stanno i nostri errori e cercare di rimediare. Se lo facessimo tutti la scuola sarebbe sicuramente un posto più tranquillo e piacevole.

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