Spedizione in abbonamento postale -45% Poste Italiane Spa – Spedizione in A.P. D.L. 353/03 (Conv. 27/02/04 L. 46) Art. 1 comma 1, DCB Asti. Numero 1 Anno 2018 - In caso di mancato recapito rinviare all'Ufficio P.T. 14100 Asti CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il relativo importo
Anno
66° Periodico della Federazione Provinciale COLDIRETTI
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ASTI
COLDIRETTI
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GENNAIO 2018
Freisa d’Asti: un grande e straordinario vino
Periodico Ufficiale di Coldiretti Asti
Direzione, Redazione, Amministrazione: 14100 ASTI Corso Felice Cavallotti, 41 Tel. 0141.380.400 - Fax 0141.355.138 e-mail: stefano.zunino@coldiretti.it www.coldiretti.it Anno 67° numero 1 - Gennaio 2018 Stampa Artigrafiche M.A.R. Reg. Trib. di Asti n.44 del 20-04-1949
Direttore Resp.: Antonio Ciotta Vice Direttore: Stefano Zunino Pubblicità: Impresa Verde Asti srl Tel. 0141.380.400 - Tel. 335.471017 Abbonamento annuale: Euro 20,00 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
storico vino. I tre noti giornalisti ospiti hanno ripercorso la storia della Freisa, confrontandosi in seguito con i produttori intervenuti riguardo alle possibili prospettive future del vitigno. L’evento è poi continuato al piano superiore del Castello, dove Daniele Cernilli ha condotto una degustazione dal titolo “Nuovo come una Freisa”: una verticale con ben 16 etichette. “Pochi sanno – ha detto Cernilli - che la Freisa d’Asti Docg esprime il meglio di se nella tipologia ferma. Abbiamo assaggiato un Freisa d’Asti di 13 anni, sembrava fatto ieri. È un vino sorprendente, non è solo quel vino frizzantino che si trova in giro per il mondo, ma ha una potenzialità straordinaria, nel senso che si possono fare vini molto importanti e complessi”. Paolo Massobrio, che successivamente e con la consueta sagacia ha illustrato la ricca merenda sinoira con i prodotti locali, ha invece rimarcato: “È uno dei più grandi vini d’Italia, abbiamo assaggiato dei
Per l’occasione una verticale con 16 etichette ha sentenziato la grandezza del vino fermo; Cernilli: una bottiglia di 13 anni sembrava fatto ieri; Massobrio: Annate 2004 e 2006 ancora con i tannini “scalpitanti”
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2004 e 2006 ancora con i tannini “scalpitanti” come i grandi Barolo e Barbaresco”. “Le celebrazioni per i suoi 500 anni – ha chiosato Mobrici – non potevano che concludersi sulle colline dove la Freisa è da sempre coltivata. Abbiamo vissuto un intero anno di eventi, dando a questo vitigno la visibilità che merita”.
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l 20 gennaio scorso a Pino d’Asti, il Consorzio di tutela Barbera d’Asti e vini del Monferrato in collaborazione con quello del Freisa di Chieri e collina torinese, ha organizzato un interessante incontro per dare un futuro alla Freisa d’Asti, anche in occasione delle celebrazioni di chiusura dei 500 anni dello storico vitigno. Alla presenza di istituzioni, produttori e giornalisti, hanno tenuto un dibattito il presidente del Consorzio Filippo Mobrici, l’Assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero con la partecipazione del giornalista Gioacchino Bonsignore, curatore della rubrica del TG5 – Gusto”, Daniele Cernilli, ideatore del sito “DrWine.it” e l’ enogastronomo Paolo Massobrio,. Il Presidente del Consorzio della Barbera e dei Vini del Monferrato ha voluto sottolineare come si debba e si possa puntare sulla tipologia ferma della Freisa d’Asti per dar lustro a questo
Celebrazioni
Si sono chiuse a Pino d’Asti le celebrazioni dei 500 anni
Fissato il valore delle nocciole: 8,35 punto resa 160 corilicoltori dell’Astigiano ricevono, in media, oltre 380 euro, con punte di 410 al quintale
Progetto di Filiera
L’Accordo di filiera fra Coldiretti e Novi-Elah Dufour ha fissato il saldo definitivo dell’annata 2017 e aggiunto un premio qualità di 4 euro; la resa media è stata del 44,83%
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oldiretti e l’industria dolciaria Novi, hanno fissato il valore definitivo delle nocciole. C’era molta attesa, soprattutto fra i 160 corilicoltori dell’Astigiano che hanno conferito le loro nocciole, di conoscere le quotazioni ufficiali delle Nocciole Piemonte, nella varietà tonda gentile trilobata. Per molti, considerando anche la resa media, che definisce il valore qualitativo, il risultato è stato superiore alle attese: Euro 8,35 punto resa. Il punto resa viene applicato sull’effettivo peso del frutto, il gariglio, rapportato a quello del guscio, scartando a campione eventuali nocciole bacate (cimiciate, raggrinzite ecc...). Per l’annata 2017 la resa media ponderata, ovvero applicata all’ammontare complessivo di tutti e 160 conferitori, è stata del 44,83%. Così facendo, ogni partita di nocciole può essere ora quotata in base all’effettivo suo valore. Per fare un esempio, con il prezzo base di 8,35 euro punto resa e una partita con una resa del 45%, moltiplicando 8,35 per 45, si ottiene il prezzo liquidato dall’Accordo di filiera stipulato fra Coldiretti e Novi, vale a dire 377,10 euro al quintale. A questo occorre poi aggiungere un premio qualità, fissato quest’anno in 4 euro per ogni quintale. Quindi, media-
mente, ogni produttore riceve oltre 380 euro per ogni quintale delle sue nocciole. “Per la nostra corilicoltura – sottolinea il presidente provinciale di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale – l’ultima campagna è positiva, nonostante l’annata sia stata particolarmente tribolata, segnata da un andamento climatico sfavorevole, dalle gelate e dalle grandinate, dalla siccità e dal proliferare delle cimici. Il valore segna 75 centesimi in meno dell’eccezionale 2016 (8,35 euro contro i 9,10), e la resa media, alla fine, sconta poco più di un punto percentuale (dal 46% del 2016 al 44,83). Tutto questo ci conferma come la strada intrapresa con l’accordo di filiera e con il grande lavoro per incrementare l’aspetto qualitativo, sia giusta e ci incoraggia ad andare avanti”. Sicuramente diventa sempre più strategico l’accordo siglato con l’azienda dolciaria Novese. “Abbiamo avuto un giusto riconoscimento sul prezzo – sottolinea Antonio Ciotta, direttore Coldiretti Asti – e per questo mi sento di sottolineare la disponibilità del cavalier Flavio Repetto, patron di Novi. Per altro i nostri produttori hanno risposto con un attento impegno verso la qualità e un incremento delle adesioni, siamo di fatto passati dai 101 conferitori
del 2016 ai 160 del 2017, per un valore di oltre un milione di euro. Proprio in questi giorni i produttori stanno ricevendo il saldo di quanto gli spetta, rispetto ad un acconto già liquidato a fine 2017”. Ogni aderente al progetto di filiera attuato da Coldiretti e Novi è associato alla cooperativa “Monferrato Frutta” (aderente a UeCoop e opera anche in provincia di Alessandria) che organizza la consegna delle nocciole all’azienda di Novi Ligure, a fronte di una quota minima di 1,5 euro al quintale. Una struttura molto snella che permette di ottenere il corrispettivo franco azienda, quindi senza i costi di trasporto e consegna delle nocciole per i corilicoltori, il cui risparmio è stimabile in almeno 10 euro al quintale. “Dopo un 2016 sopra ogni media – rileva Luigi Franco, vice direttore e responsabile economico di Coldiretti Asti – sapevamo di dover scontare un decremento quantitativo che alla fine è stato attorno al 40%, ma forse per la prima volta nella storia, il mercato ha tenuto bene, grazie alle contromisure attuate con i produttori e all’accordo con Novi. Il valore delle nocciole è rimasto su
Luigi Franco, Vice Direttore Coldiretti Asti
Attenti alle nocciole dalla Turchia
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buoni livelli, anche grazie all’innovativo meccanismo di fissazione del prezzo, basato su due livelli. Quello della Camera di Commercio di Cuneo che ha fissato due prezzi in base alla qualità, procedendo a rilevazioni settimanali e quello del nostro accordo con Novi che ha tenuto conto degli incrementi di prezzo verificatisi da inizio campagna fino al 12 gennaio di quest’anno, a cui sono stati aggiunti in premio 4 euro al quintale”.
n base all’ultimo rapporto del “Sistema di allerta rapido europeo” (RASFF), che registra le emergenze per rischi alimentari verificati a causa di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti nell’Unione Europea, la Turchia risulta al primo posto, addirittura davanti alla Cina. Gli allarmi alimentari ascritti all’import turco per eccesso di aflatossine cancerogene, riguardano soprattutto le nocciole, oltre i peperoni, i fichi secchi e i pistacchi. Dei 2.925 allarmi scattati nell’Unione Europea, 276 notifiche per prodotti non conformi sono state presentate alla Turchia, seguono la Cina con 256 notifiche, quindi l’India con 194 e gli Stati Uniti con 176. L’Italia è il secondo produttore
mondiale di nocciole dopo la Turchia. Il Piemonte è, a livello italiano, la terza area produttiva corilicola con una superficie complessiva investita di circa 20 mila ettari. La produzione storica si colloca intorno alle 20 mila tonnellate, ma in questi anni sono stati messi a dimora molti nuovi impianti. È evidente come ci sia una grande distanza fra gli standard europei di qualità e quelli stranieri. E’ quindi importante attuare controlli mirati e continui, anche alla luce dell’intensificarsi degli scambi commerciali tra l’Italia e la Turchia. “In questo senso come consumatori – fa appello Roberto Cabiale, presidente di Coldiretti Asti – possiamo leggere attentamente le etichette e acquistare direttamente dai nostri produttori, anche negli agrimercati di Campagna Amica”.
Progetto di Filiera
Antonio Ciotta, direttore Coldiretti Asti
Il Cavalier Flavio Repetto, patron di Novi-Elah-Dufour
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Roberto Cabiale, presidente Coldiretti Asti
Il 92% delle tipicità nasce nei piccoli comuni Indagine Coldiretti/Symbola per l’apertura dell’anno nazionale del cibo
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l 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. E’ quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità” presentato dalla Coldiretti e dalla Fondazione Symbola a Roma, a Palazzo Rospigliosi, in occasione dell’apertura dell’anno nazionale del cibo italiano nel mondo. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, che potrà ora essere finalmente valorizzato e promosso grazie alla nuova legge n.158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni. Un sistema virtuoso che rappresenta ben il 69,7% dei 7977 comuni italiani e in cui vivono poco più di 10 milioni di persone, secondo l’analisi Coldiretti/Symbola. Il Piemonte è la regione con il maggior numero di Piccoli Comuni (1067) seguito dalla Lombardia (1055) e dalla Campania (338) ma in percentuale la più alta densità di centri sotto i 5mila abitanti sul totale regionale è in Valle d’ Aosta (99%) e Molise (92%). Ben 270 dei 293 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) italiani riconosciuti dall’Unione Europea hanno a che fare con i Piccoli Comuni che, nel dettaglio, garantiscono la produzione di tutti i 52 formaggi a denominazione, del 97% dei 46 olii extravergini di oliva, del 90% dei 41 salumi e dei prodotti a base di carne, dell’89% dei 111 ortofrutticoli e cereali e dell’85% dei 13 prodotti della panetteria e della pasticceria. Ma grazie ai piccoli centri è garantito anche il 79 per cento dei vini più pregiati che rappresentano il
Made in Italy nel mondo. Un patrimonio conservato nel tempo dalle 279mila imprese agricole presenti nei piccoli Comuni con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. “Dalla valorizzazione dei tesori enogastronomici custoditi nei Piccoli Comuni dipendono molte delle opportunità di lavoro dei 3,9 milioni di giovani under 40 che hanno scelto di non abbandonare gli antichi borghi ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “la nuova legge rappresenta il riconoscimento anche giuridico del valore economico, sociale ed ambientale della provincia italiana che si apre con bellezza e orgoglio al turismo nell’anno dedicato al cibo italiano nel mondo.” “I Piccoli comuni – ha affermato il presidente di Symbola Ermete Realacci – non sono un peso ma una straordinaria opportunità per l’Italia: un’economia più a misura d’uomo che punta su comunità e territori, sull’intreccio fra tradi-
Escludendo i vini ci sono: 52 formaggi, 46 olii extravergini, 41 salumi e prodotti a base di carne, 111 ortofrutticoli e cereali, 13 prodotti della panetteria e della pasticceria
zione e innovazione, fra vecchi e nuovi saperi. Qui si producono la maggior parte delle nostre Dop e Igp e dei nostri vini più pregiati, insieme a tanta parte di quel made in Italy apprezzato a livello internazionale. Possiamo competere in un mondo globalizzato se innoviam o senza
Dalla Robiola Roccaverano alla Vitellone Piemontese: 6 Dop e 4 Igp
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scludendo i vini, in totale le altre denominazione della provincia di Asti sono 10, ma non ricomprendono necessariamente l’intero territorio. Le Dop, Denominazione di Origine Protetta, sono 6, mentre le Igp, Indicazione di Origine Protetta, sono 4. Di seguito l’elenco, unitamente ai territori dell’Astigiano in cui sono comprese. La più recente è quella dei Vitelloni Piemontesi della Coscia, approvata a fine 2016 e quindi operativa dall’anno scorso. Robiola di Roccaverano Dop seguenti comuni della provincia di Asti: Bubbio, Cessole, Loazzolo, Mombaldone, Monastero Bormida, Olmo Gentile, Roccaverano, San Giorgio Scarampi, Serole e Vesime; Toma Piemontese Dop comuni di Monastero Bormida, Roccaverano, Mombaldone, Olmo Gentile e Serole in provincia di Asti;
Vitelloni Piemontesi della coscia Igp tutti i Comuni della Provincia di Asti. Nocciola del Piemonte/Nocciola Piemonte Igp Provincia di Asti intero territorio dei seguenti comuni. Salame Piemonte Dop (Crudo) Tutti i Comuni della Provincia di Asti. Castagna Cuneo Igp provincia di Asti: Bubbio, Cassinasco, Cessole, Loazzolo,Mombaldone, Monastero Bormida, Olmo Gentile, Roccaverano, San Giorgio Scarampi, Serole, Sessame, Vesime. Crudo di Cuneo Dop (Prosciutto) Tutti i Comuni della Provincia di Asti. Gran Suino Padano Dop Tutti i Comuni della Provincia di Asti. Grana Padano Dop: Tutti i Comuni della Provincia di Asti. Mortadella Bologna Igp: Tutti i Comuni della Provincia di Asti.
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Sono 10 le denominazioni dell’Astigiano
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cancellare la nostra identità, se l’Italia fa l’Italia.” Una prospettiva che aveva fin dall’inizio colto il Presidente Ciampi e che oggi appare coerente anche con l’ispirazione dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’. La nuova normativa prevede misure per favorire la diffusione della banda larga, la promozione dell’agroalimentare a filiera corta, il turismo di qualità. La legge punta su una dotazione di servizi adeguata, sulla cultura, sulla manutenzione del territorio, sulla tutela dell’ambiente, sulla messa in sicurezza di strade, scuole e del patrimonio edilizio pubblico. Dal tessuto territoriale dei centri sotto i 5mila abitanti dipende gran parte della leadership italiana in Europa con il sistema della qualità alimentare Made in Italy (Dop/Igp) che sviluppa un fattu-
rato annuo al consumo di quasi 14 miliardi, dei quali circa 4 miliardi realizzati sul mercato estero. Una risorsa per l’Italia che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica. Non a caso due stranieri su tre considerano la cultura e il cibo le principali motivazione del viaggio nel Belpaese mentre per ben il 54 per cento degli italiani il successo della vacanza dipende dalla combinazione cibo, ambiente e cultura, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.
In Piemonte ci sono anche 336 specialità tradizionali I Pat sono ottenuti con regole protratte per almeno 25 anni
PAT
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ono 5047 le specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio nazionale nel 2017 in Italia che detiene così il record mondiale per varietà e ampiezza del patrimonio agroalimentare. E’ quanto emerge dal nuovo censimento delle specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. Il primato è di pani, paste e dolci di cui esistono 1521 tipi diversi, seguiti da 1.424 verdure fresche e lavorate, 791 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 497 formaggi, 253 piatti composti o prodotti della gastronomia, 147 bevande tra analcoliche, birra, liquori e distillati, 167 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 159 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei. Il Piemonte, che si trova tra i primi posti della classifica, ha ben 338 specialità alimentari così suddivise: 98 tipologie di paste, pani e dolci, 94 prodotti vegetali, 67 carni fresche e preparazioni derivate, 51 formaggi, 11 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro), 8 bevande analcoliche, distillati e liquori, 5 condimenti, 3 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei, 1 grasso (burro, margarina e oli). Dal bicerin al bovino piemontese, dagli agnolotti alla bagna cauda, dal brus alle rane, dagli
asparagi alle tome, dalle mele ai mostaccioli, dalle pastiglie di zucchero ai rubatà, dai torcetti allo zabaione: solo alcune delle tante produzioni tipiche del Piemonte che concorrono a rendere sempre più d’eccellenza il patrimonio agroalimentare nazionale. “Dietro ad ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che bisogna continuare a difendere rispetto all’omologazione delle produzioni e a quanto falsificato e spacciato per Made in Italy sulle nostre tavole – sottolinea il Presidente nazionale Coldiretti, Roberto Moncalvo – Questo patrimonio enogastronomico che la nostra regione è capace di offrire è un gran valore aggiunto anche per i turisti, sia italiani sia stranieri, che visitano ogni anno i nostri territori. Un’offerta ampia e variegata di produzioni che, grazie anche alla rete di vendita diretta dei mercati, delle fattorie e degli agriturismi di Campagna Amica, i consumatori hanno a disposizione per scegliere quanto di più genuino, sano e fresco”.
LA LISTA PER REGIONE Regione
Specialità
Campania
515
Toscana
461
Lazio
409
Emilia-Romagna
388
Veneto
376
Piemonte
338
Liguria
294
Puglia
276
Calabria
268
Lombardia
248
Sicilia
244
Sardegna
193
Friuli-Venezia-Giulia
169
Molise
159
Marche
151
Abruzzo
148
Basilicata
114
Trentino
105
Alto Adige
90
Umbria
69
Valle d’Aosta
32
Totale
5.047
Fonte: Elaborazione Coldiretti sul censimento dei prodotti tradizionali regionali 2017.
Shopper a pagamento: ecco le regole L’interpretazione della normativa sulle buste di plastica
Il Ministero dell’Ambiente ha emesso una circolare interpretativa delle nuove norme entrate in vigore dal 1° gennaio 2018 con la L. 123 del 3 agosto 2017 relativa alle cessione delle Borse di Plastica. 13432). Inoltre TUTTE le Borse di Plastica devono avere indicati gli elementi identificativi del fabbricante nonché diciture idonee che attestino in quale categoria commercializzabile rientrino. Le nuove norme, entrate ora in vigore, mantengono comunque gli obblighi di conformità alla normativa sull’utilizzo dei materiali destinati al contatto con gli alimenti (Regolamenti Ue n. 10/2011, CE n.1935/2004, CE n. 2023/2006) nonché il divieto di utilizzare plastica riciclata per le Borse destinate al contatto alimentare.
Legislazione
cento fornite, come imballaggio per il trasporto, in esercizi che commercializzano esclusivamente merci e prodotti diversi dai generi alimentari; 3. borse di plastica biodegradabili e compostabili certificate da organismi accreditati e rispondenti ai requisiti di biodegradabilità e di compostabilità; 4. borse ultraleggere biodegradabili e compostabili di spessore inferiore a 15 micron, realizzate con almeno il 40% di materia prima rinnovabile, ai fini di igiene fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi, come frutta, verdura ed altri alimenti che non siano già stati preincartati dal produttore. Di conseguenza tutte le Borse e i Sacchetti non riutilizzabili, con o senza manici, utilizzati per il trasporto di merci e prodotti, oppure le Borse ultraleggere di spessore inferiore a 15 micron richieste a fini d’igiene o forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi, dovranno essere BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI, etichettate o marchiate ai sensi della Direttiva 94/62/CE (devono avere in evidenza la dicitura UNI EN
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OBBLIGO DELLA FORNITURA A PAGAMENTO Inoltre la citata circolare del Ministero dell’Ambiente ha ribadito che la nuova norma prevede che tali borse e sacchetti dovranno essere distribuiti esclusivamente a PAGAMENTO. numero 1 - 2018
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USTE DI PLASTICA COMMERCIALIZZABILI Alla luce della disposizione applicabile dal 1° gennaio 2018, si ritiene utile riassumere la disciplina dell’utilizzo delle borse di plastica fornite ai consumatori per il trasporto di merci o prodotti (art. 218, comma 1, lett. dd-ter, D.Lgs. n. 152/2006). 1. borse di plastica riutilizzabili con maniglia esterna alla dimensione utile del sacco: • con spessore della singola parete superiore a 200 micron e contenenti una percentuale di plastica riciclata di almeno il 30 per cento fornite, come imballaggio per il trasporto, in esercizi che commercializzano generi alimentari; • con spessore della singola parete superiore a 100 micron e contenenti una percentuale di plastica riciclata di almeno il 10 per cento fornite, come imballaggio per il trasporto, in esercizi che commercializzano esclusivamente merci e prodotti diversi dai generi alimentari; 2. borse di plastica riutilizzabili con maniglia interna alla dimensione utile del sacco: • con spessore della singola parete superiore a 100 micron e contenenti una percentuale di plastica riciclata di almeno il 30 per cento fornite, come imballaggio per il trasporto, in esercizi che commercializzano generi alimentari; • con spessore della singola parete superiore a 60 micron e contenenti una percentuale di plastica riciclata di almeno il 10 per
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OBBLIGO DI FAR PAGARE TUTTE LE BORSE DI PLASTICA Sull’argomento, si evidenzia che gli articoli 226-bis, comma 2, e 226-ter, comma 5, del D. Lgs. n. 152/2006, dispongono che le borse di plastica biodegradabili e compostabili e le borse di plastica riutilizzabili nonché le borse ultraleggere “non possono essere distribuite a titolo gratuito e, a tal fine, il prezzo di vendita per singola unità deve risultare dallo scontrino o fattura d’acquisto delle merci o dei prodotti trasportati per il loro tramite”. ASPETTI FISCALI Sotto il profilo degli adempimenti fiscali, l’Imprenditore Agricolo dovrà far risultare il prezzo di vendita dei sacchetti ceduti nello scontrino - ricevuta fiscale - fattura di vendita dei prodotti, evidenziandolo separatamente dai prodotti ceduti. La norma si applicherebbe a tutti gli imprenditori (con particolare riferimento a quelli che svolgono l’attività di vendita diretta) indipendentemente dal regime IVA applicato ma precisazioni in corso con le Autorità competenti, a seguito di approfondimenti richiesti da Coldiretti, ci permettono di sostenere che la nuova norma non fa venire meno l’esonero agli imprenditori agricoli in regime speciale IVA per le cessioni dirette di prodotti “propri” rientranti nella Tabella A, Parte I del DPR. 633/72.
Pertanto il Produttore Agricolo che adotta il regime speciale IVA dovrà sicuramente addebitare (vendere) al consumatore i sacchetti a norma UNI EN 13432, ma potrà non fare lo scontrino/ricevuta fiscale e gli importi incassati per le cessioni dei sacchetti dovranno essere comunque annotati nel registro dei corrispettivi. Di fatto non sono tenuti ad emettere lo scontrino fiscale ma solo a contabilizzare e indicare in una colonna a parte dei corrispettivi (aliquota IVA 22%) l’importo giornaliero della vendita delle Borse Biodegradabili e Compostabili. La normativa però dice chiaramente che tali Borse non possono essere distribuite a titolo gratuito e quindi è obbligo del Produttore dimostrare che il costo delle stesse viene inserito nel conto totale. A tal fine i Produttori Agricoli è bene posizionino sul banco di vendita un cartello con l’indicazione del costo al cliente delle Borse Biodegradabili e Compostabili. Tale costo è consigliabile essere il puro costo d’acquisto per non risultare commercio di uno strumento d’uso, e, soprattutto agli utilizzatori di bilance con annesso emettitore di scontrino non fiscale, è bene non inserire nel costo complessivo della spesa anche il costo delle borse, riservandosi eventualmente di fare uno sconto sul comples-
sivo di vendita al momento del pagamento da parte del cliente. Il principio dovrebbe essere: le Borse non si regalano ma è sempre possibile fare uno sconto su tutta la spesa. SANZIONI Gli imprenditori che non osserveranno tali obblighi, sia in riferimento all’utilizzo di tale tipologia di sacchetti leggeri ed ultraleggeri che rispetto alle disposizioni di carattere fiscale, saranno soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 a 25.000 euro, sanzione che potrà essere aumentata fino al quadruplo del massimo se la violazione del divieto riguarda ingenti quantitativi di borse di plastica oppure un valore di queste ultime superiore al 10 per cento del fatturato del trasgressore, nonché per il caso in cui vengano utilizzate diciture o altri mezzi elusivi degli obblighi (tipo l’indicazioni “per uso interno” o “non utilizzabile per asporto merci”). Si conferma che in base alle attuali normative il SACCHETTO DI CARTA, la cassetta di plastica o di Cartone sono utilizzabili per il trasporto senza obblighi fiscali e possono essere ceduti gratuitamente. RICHIESTE COLDIRETTI Coldiretti si sta adoperando per sollecitare modalità semplificate di applicazione in merito agli adempimenti fiscali.
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LEGGE STABILITÀ 2018
Detrazione per sistemazione a verde Si introduce, limitatamente all’anno 2018, una detrazione del 36% dall’IRPEF delle spese sostenute (nel limite massimo di 5.000 euro) per interventi di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni. Si usufruisce della detrazione anche per le spese relative alla realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e di giardini pensili. La detrazione spetta anche per
le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali (art. 1117 e 1117-bis del codice civile), fino ad un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. Tra le spese agevolabili sono comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi ivi indicati. La detrazione spetta a condizione che i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni ed è ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. Cedolare secca ridotta per alloggi a canone concordato Viene prorogata, fini al 2019, l’applicazione dell’aliquota ridotta del 10% per i contratti: - a canone concordato stipulati nei maggiori comuni italiani (e nei comuni confinanti), negli al-
tri capoluoghi di provincia o nei comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE; - relativi agli immobili locati nei confronti di cooperative edilizie per la locazione o enti senza scopo di lucro di cui al libro I, titolo II, del cod. civ. (in materia di persone giuridiche), purché sublocate a studenti universitari se dati a disposizione dei Comuni con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione o assegnazione; - di locazione stipulati nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi 5 anni, lo stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi calamitosi. Esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali Viene riconosciuto, anche per il 2018, un esonero contributivo triennale, nonché una riduzione contributiva per un ulteriore biennio (nel limite massimo delle norme europee sugli aiuti de minimis di importo complessivo non su-
Speciale
gevolazioni per gli interventi di efficienza energetica negli edifici, di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili Si dispone la proroga fino al 31 dicembre 2018, della misura della detrazione al 65% per cento per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (c.d. ecobonus). La detrazione è ridotta al 50% per i seguenti interventi: acquisto e installazione di finestre e infissi, di schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione oppure con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Si dispone inoltre la proroga fino al 31 dicembre 2018, della misura della detrazione al 50% cento per gli interventi di ristrutturazione edilizia così come pure della detrazione al 50% per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, limitatamente a quelli connessi a ristrutturazioni iniziate a decorrere dal 1° gennaio 2017.
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Tutte le novità fiscali introdotte quest’anno
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periore a 15.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari), per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni, con riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate nel 2018. L’esonero (che consiste nella dispensa dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti) è riconosciuto, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, per un periodo massimo di 36 mesi, decorsi i quali viene riconosciuto in una percentuale minore per ulteriori complessivi 24 mesi (per la precisione nel limite del 66% per i successivi 12 mesi e nel limite del 50% per un periodo massimo di ulteriori 12 mesi). Affiancamento in agricoltura Per il triennio 2018-2020, si prevede un contratto di affiancamento per i giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, anche organizzati in forma associata, che non siano titolari del diritto di proprietà o di diritti reali di godimento su terreni agricoli, da stipularsi con imprenditori agricoli o coltivatori diretti, di età superiore a 65 anni o pensionati: al contratto è collegato l’accesso prioritario alle agevolazioni di cui al capo III del titolo I del decreto legislativo n. 185 del 2000 che, in particolare, prevedono mutui agevolati per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile. Il contratto di affiancamento, da allegare al piano aziendale presentato all’ISMEA che può prevedere un regime di miglioramenti fondiari anche in deroga alla legislazione vigente, impegna da un lato l’imprenditore agricolo o il
coltivatore diretto a trasferire al giovane affiancato le proprie competenze nell’ambito delle attività agricole, così come descritte dall’art. 2135 del codice civile; dall’altro lato, il giovane imprenditore agricolo si impegna a contribuire direttamente alla gestione, anche manuale, dell’impresa, d’intesa con il titolare, e ad apportare le innovazioni tecniche e gestionali necessarie alla crescita d’impresa. L’affiancamento non può avere durata superiore ai 3 anni e comporta in ogni caso la ripartizione degli utili di impresa tra giovane e imprenditore agricolo, in percentuali comprese tra il 30% ed il 50& a favore del giovane imprenditore. Il contratto può stabilire il subentro del giovane imprenditore agricolo nella gestione dell’azienda, e in ogni caso prevede le forme di compensazione del giovane imprenditore in caso di conclusione anticipata del contratto. Al giovane imprenditore è garantito in caso di vendita, per i sei mesi successivi alla conclusione del contratto, il diritto di prelazione con le modalità di cui all’articolo 8 della legge n. 590 del 1965 (purché, quindi, coltivi il fondo stesso da almeno 2 anni, non abbia venduto, nel biennio precedente, altri fondi rustici per un valore imponibile fondiario specificamente determinato, salvo il caso di cessione a scopo di ricomposizione fondiaria, ed il fondo per il quale intende esercitare la prelazione in aggiunta ad altri eventualmente posseduti in proprietà od enfiteusi non superi il triplo della superficie corrispondente alla capacità lavorativa della, sua famiglia). Nel periodo di affiancamento il giovane imprenditore è equiparato all’imprenditore agricolo pro-
fessionale (IAP), ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99. Divieto di corrispondere la retribuzione in contanti Si dispone che i datori di lavoro o committenti a decorrere dal 1° luglio 2018 non possono più corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante direttamente al lavoratore, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato. Per rapporto di lavoro, ai fini del comma 910, si intende ogni rapporto di lavoro subordinato di cui all’art. 2094 del codice civile, indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto, nonché ogni rapporto di lavoro originato da contratti di collaborazione coordinata e continuativa e dai contratti di lavoro instaurati in qualsiasi forma dalle cooperative con i propri soci ai sensi della legge 3 aprile 2001, n. 142. Si dispone inoltre che la firma ap-
Distretti del cibo La norma sostituisce la disciplina vigente dei distretti rurali e agroalimentari di qualità, di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, istituendo invece i “distretti del cibo”. Essi assorbono i distretti già istituiti dalla disciplina previgente e, per i nuovi, devono soddisfare ulteriori requisiti; il fine, enunciato nel capoverso 1 della disposizione novellata, è di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare,
Disciplina dell’attività di enoturismo Viene estesa a coloro che svolgono attività di enoturismo la determinazione forfetaria del reddito imponibile con un coefficiente di redditività del 25%. In particolare, si ricomprende nella disciplina relativa all’”enoturismo” tutte le attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine. Si demanda ad un decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, il compito di definire le linee guida e gli indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per esercizio dell’attività enoturistica. Si dispone che l’attività enoturistica è esercitata previa presentazione al Comune di competen-
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dell’impresa agricola, si chiarisce l’ambito oggettivo di applicabilità del comma 8-bis dell’articolo 4 del decreto legislativo n. 228 del 2001, prevedendosi, nell’ambito della vendita diretta, la possibilità di vendere prodotti agricoli, anche manipolati o trasformati, già pronti per il consumo, mediante l’utilizzo di strutture mobili nella disponibilità dell’impresa agricola anche in modalità itinerante su aree pubbliche o private. Oltre il tetto di legge alle entrate derivanti dalla vendita diretta, comunque, la vendita dei prodotti rientra nella normale attività commerciale, e non gode più dei benefici previsti per i prodotti agricoli (ad esempio della ridotta aliquota IVA).
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p o sta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione. Al datore di lavoro o committente che viola il suddetto l’obbligo si applica la sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1.000 euro a 5.000 euro.
diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari. Saranno le Regioni, attraverso propri provvedimenti, ad individuare i distretti del cibo, secondo le forme giuridiche previste dalla normativa regionale. Viene quindi istituito - presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - il Registro nazionale dei distretti del cibo che raccoglie i distretti riconosciuti dalle Regioni. Al fine di sostenere gli interventi per la creazione e il consolidamento dei distretti del cibo si applicano le disposizioni relative ai contratti di distretto. Le modalità per i nuovi interventi saranno fissate - secondo il capoverso 5 - con decreto del MiPAAF, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, da emanarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge proposta. Si prevede quindi uno stanziamento pari a 5 milioni di euro per l’anno 2018 e a 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019. Le risorse stanziate sono finalizzate ad attivare investimenti privati nei territori coinvolti dai distretti del cibo coerentemente con le finalità e gli obiettivi previsti: esse saranno erogate direttamente dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, sotto forma di contributo in conto capitale e finanziamento agevolato, tenuto conto della localizzazione, della tipologia di interventi e della dimensione dell’impresa. Infine, per consentire il pieno sfruttamento del ciclo produttivo
za della segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A), in conformità alle normative regionali, sulla base dei requisiti e degli standard disciplinati come sopra.
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Apicoltura in aree montane La disposizione prevede che, al fine di promuovere l’apicoltura quale strumento di tutela della biodiversità e di integrazione del reddito nelle aree montane, non concorrano alla formazione della base imponibile, ai fini IRPEF, i proventi dell’apicoltura condotta da apicoltori con meno di venti alveari e ricadenti nei comuni classificati come montani.
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Regime fiscale dei premi per polizze assicurative sulle calamità naturali Si inseriscono tra le spese detraibili al 19% dall’IREPF i premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulate relativamente a unità immobiliari ad uso abitativo. Le stesse polizze sono interamente esentate dalla imposta sulle assicurazioni. Le due misure si applicano esclusivamente per le nuove polizze stipulate a decorrere dal 1° gennaio 2018.
confermando l’aliquota dell’8% in relazione alla relativa imposta sostitutiva. In particolare, la norma consente di rivalutare anche i terreni e le partecipazioni posseduti al 1° gennaio 2018; il termine di versamento dell’imposta sostitutiva è fissato conseguentemente al 30 giugno 2018 (nel caso di opzione per la rata unica, altrimenti, come già previsto in passato, in tre rate annuali di pari importo); la perizia di stima dovrà essere redatta ed asseverata, al massimo, entro il medesimo temine del 30 giugno 2018.
Proroga della rivalutazione di terreni e partecipazioni Si prorogano i termini per la rivalutazione di quote e terreni da parte delle persone fisiche,
Regime fiscale dei redditi di capitale e dei redditi diversi derivanti da partecipazioni qualificate realizzati da persone fi-
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siche, al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa Si assoggettano i redditi di capitale e i redditi diversi conseguiti da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, in relazione al possesso e alla cessione di partecipazioni societarie qualificate, a ritenuta a titolo d’imposta con aliquota al 26%, analogamente a quanto già previsto per le partecipazioni non qualificate. Informazione antimafia per i terreni agricoli Si differisce al 31 dicembre 2018 l’obbligo di presentare l’informazione antimafia per i titolari di terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei per importi fino a 25.000 euro.
LEGGE DI BILANCIO 2018 Spicca l’esonero contributi agli under 40; riproposta l’Ape guamenti successivi. Novità per lavoratori con professioni gravose ed attività usuranti È prevista l’esclusione dall’adeguamento all’incremento della speranza di vita stabilita per l’anno 2019 (pari a 5 mesi per il biennio 2019-2020) ai fini del requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia e del requisito contributivo per l’accesso alla pensione anticipata in presenza però di specifiche categorie di lavoratori. Conferma dell’adeguamento all’incremento della speranza di vita per l’accesso al pensionamento per Lavoratori Precoci e Ape Sociale LAVORATORI PRECOCI: il requisito dei 41 anni di anzianità contributiva, come è noto, è soggetto solo dal 2019 all’incremento: il requisito richiesto dal 01/01/2019 sarà dunque pari a 41 anni e 5 mesi. BENEFICIARI APE SOCIALE: Si conferma l’applicazione ordinaria dell’adeguamento alla speranza di vita per il 2019 (ulteriori 5 mesi) ai soggetti che al momento del pensionamento godono dell’indennità APE Sociale. APE Volontaria L’istituto sperimentale dell’APE volontaria viene prorogata al 31 dicembre 2019. APE Sociale e beneficio per Lavoratori Precoci Sono state apportate alcune modifiche riguardanti l’APE Sociale e l’accesso al beneficio per lavoratori precoci.
PER L’APE SOCIALE: per i soggetti in stato di disoccupazione SIA IN CASO DI APE SOCIALE CHE DI BENEFICIO PER PRECOCI: per i soggetti che assistono da almeno 6 mesi familiari con handicap grave, per i lavoratori dipendenti che svolgono una professione gravosa è variato l’arco temporale richiesto entro cui deve essere svolta l’attività gravosa. Inoltre nell’elenco delle professioni gravose sono state aggiunte altre 4 professioni: • operai dell’agricoltura • pescatori della pesca costiera • lavoratori del settore siderurgico • marittimi. Per i lavoratori dipendenti che svolgono professioni gravose non è più richiesto il requisito dell’assoggettamento alla tariffa Inail del 27 per mille. SOLO IN CASO DI APE SOCIALE: il requisito contributivo per le donne per accedere all’APE Sociale viene ridotto nella misura di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni. Calendario pagamenti trattamenti previdenziali ed assistenziali A partire dal 2018 per tutti i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili e le rendite Inail, i pagamenti saranno effettuati il primo giorno bancabile di ciascun mese, o il giorno successivo se si tratta di giorno festivo o non bancabile, fatta eccezione per il mese di gennaio nel quale l’erogazione è stata ancora eseguita il secondo giorno bancabile.
Speciale
ella legge di bilancio 2018 sono contenute alcune misure di interesse previdenziale, tra cui spiccano l’esonero dei contributi agli under 40 e il ritorno dell’Ape. Di seguito tutte le novità degne di rilievo: Esonero contributivo per Coltivatori Diretti e IAP La legge ripropone un esonero contributivo per le prime iscrizioni nella gestione previdenziale da parte dei coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni che vengono presentate nel corso del 2018 con conseguente riduzione della contribuzione presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, nella misura del 100% per i primi 36 mesi, nella misura del 66% per altri 12 mesi e il 50% per ulteriori 12 mesi. La richiamata disposizione si applica nei limiti previsti dai regolamenti UE, concernenti i cosiddetti aiuti de minimis da parte degli Stati membri. Modifica del meccanismo dell’adeguamento all’incremento della speranza di vita Il criterio di calcolo della variazione della speranza di vita, seguirà la seguente articolazione: - L’adeguamento decorrente dal 2019 (5 mesi in più) continua ad operare il criterio attualmente vigente. - Gli adeguamenti (a decorrere da quello operante del 2021) non possono essere superiori a 3 mesi. - Gli adeguamenti non avranno luogo qualora la variazione sia di segno negativo. In questo caso le eventuali variazioni negative devono essere recuperate in occasione degli ade-
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Tutti i provvedimenti in materia di previdenza
Quest’anno riesco ad andare in pensione, se... Breve vademecum per sfruttare tutte le occasioni “offerte” dalla legge
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UMULO DEI CONTRIBUTI Lo scopo del provvedimento è di valorizzare i contributi versati in più gestioni, per raggiungere la pensione di vecchiaia o anticipata. Senza costi per i pensionandi, ogni gestione calcolerà la pensione, secondo le sue regolamentazioni, e pagherà la relativa quota di assegno.
Speciale pensioni
APE VOLONTARIA
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Si tratta del cosiddetto “mutuo” per andare anticipatamente in pensione. Destinatari dell’Ape sono i lavoratori con almeno 20 anni di contributi e 63 anni di età e non più di 43 mesi di distanza alla pensione di vecchiaia. Una volta raggiunta l’età della pensione, si pagherà il corrispettivo dell’anticipo pensionistico in rate mensili per i prossimi 20 anni. APE AZIENDALE Ricalca sostanzialmente l’Ape volontaria, ma è riservata ai lavoratori dipendenti.
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APE SOCIAL È riservata ai lavoratori in difficoltà o che svolgono attività faticose, con almeno 63 anni di età e 30 di contributi (36 per le mansioni faticose), in questo caso senza attivare il mutuo, in quanto trattasi di prestazione sociale. LAVORATORI PRECOCI Sia uomini che donne, senza costi o penalizzazioni, potranno andare in pensione anticipata con 41 anni di contributi. Può aderire chi ha versato almeno 1
PENSIONE DI VECCHIAIA Requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia
Lavoratrici dipendenti settore privato
Lavoratrici autonome settore privato
2018
66anni e 7 mesi
66 anni e 7 mesi
Lavoratori dipendenti settore pubblico, privato e autonomi e per le lavoratrici pubblico impiego 66 anni e 7 mesi
PENSIONE ANTICIPATA Requisito contributivo per il pensionamento anticipato 2018 Lavoratori dipendenti pubblici, privati e lavoratori autonomi Lavoratrici dipendenti pubbliche, private e lavoratrici autonome
42 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi
Per i neoassunti dal 1° gennaio 1996 Requisito età 2018 Lavoratori e lavoratrici dipendenti pubblici e privati, e autonomi con 20 anni di contributi
anno di contributi prima dei 19 anni di età e si trova in difficoltà o svolge attività particolarmente faticose. PENSIONE DI VECCHIAIA La pensione di vecchiaia si consegue al raggiungimento di un requisito minimo di età, che deve essere accompagnato anche da un requisito contributivo di almeno vent’anni. La norma stabilisce che l’età richiesta è la seguente: 66 anni e sette mesi per le lavoratrici dipendenti del settore privato; 66 anni e sette mese per le lavoratrici autonome; 66 anni e sette mesi per i lavoratori dipendenti del settore pubblico, privato ed autonomi e per le lavoratrici del pubblico impiego. Per i lavoratori che hanno iniziato a versare dal 1°gennaio1996, inoltre, è richiesto che l’importo dell’assegno sia di almeno pari a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale, con delle eccezioni per chi raggiunge i 70 anni di età. PENSIONE ANTICIPATA Nel 2018, per accedere alla pen-
63 anni e 7 mesi
Tutte le opportinità del 2018: L’Epaca (Ente di patrocinio e assistenza per i servizi ai cittadini e l’agricoltura) illustra le forme di accesso alle prestazioni pensionistiche sione anticipata, a prescindere dal raggiungimento dell’età anagrafica, sarà necessario possedere un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per i lavoratori dipendenti pubblici, privati e lavoratori autonomi e di 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici dipendenti pubbliche, private e lavoratrici autonome. Per una consulenza personalizzata invitiamo gli interessati a contattare il Patronato E.P.A.C.A., gli operatori forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, per la verifica del raggiungimento dei requisiti previsti dalla normativa vigente, per la conseguente formulazione della decorrenza e per definire l’importo presuntivo di pensione. Gli operatori provvederanno successivamente all’invio telematico della domanda all’INPS.
Controllare l’importo della pensione Occorre verificare quanto si è percepito fin’ora
Speciale pensioni
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PACA con tutti i suoi operatori è impegnata, come ogni inizio d’anno, ad effettuare un controllo sulla correttezza degli importi pensionistici che sono stati messi in pagamento dall’INPS. In particolare si procederà ad effettuare un’analisi delle posizioni assicurative e delle situazioni pensionistiche degli assistiti. Le verifica in questione riguarda prevalentemente l’accredito di periodi di maternità o servizio militare, di periodi di lavoro effettuati successivamente o precedentemente la decorrenza della pensione, la trasformazione della pensione da invalidità o vecchiaia, la quattordicesima mensilità ed eventuali maggiorazioni sociali. L’iniziativa assume un valore considerevole e va a privilegiare una categoria quella dei pensionati coltivatori diretti che spesso gode di trattamenti pensionistici assai
modesti. A tal proposito invitiamo tutti i pensionati a contattare gli sportelli EPACA per un
controllo della propria posizione pensionistica e previdenziale. Tel. 0141.380.404 / 432.
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Disoccupazione agricola e domande per le prestazioni di disoccupazione agricola devono essere presentate all’Inps entro e non oltre il 31/03/2018. L’Istituto da qualche anno non provvede più ad inviare la modulistica al domicilio dei lavoratori per la richiesta della prestazione, pertanto invitiamo gli operai agricoli aventi titolo all’indennità di disoccupazione a voler contattare i nostri Uffici per l’inoltro dell’istanza. I documenti
necessari per la liquidazione sono i seguenti: fotocopia di un documento di identità personale, codice fiscale ed i dati per le modalità di pagamento della prestazione (banca o posta).
Si ricorda che il 31 marzo è un termine perentorio, pertanto le domande presentate in data successiva non determineranno l’erogazione dell’indennizzo.
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Presentare domanda entro il 31 marzo
Nuovi importi delle pensioni per il 2018 Non aumentavano da 2 anni: rivalutazione provvisoria dell’1%
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’Inps ha aggiornato i valori delle pensioni per l’anno 2018. l’Istituto ha applicato la rivalutazione pari all’ 1%, in via provvisoria, per il 2018 dopo due anni di “non-rinnovo”. Di conseguenza cambieranno tutti i pricipali importi di riferimento. L’adeguamento pieno del 1% sarà riconosciuto però solo agli importi fino a tre volte il trattamento minimo (cioè fino a 1506,67 euro), dopo la percentuale di adeguamento si riduce progressivamente.
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I nuovi valori Trattamento minimo mensile
507,42 euro
Pensione Sociale mensile
373,33 euro
Assegno Sociale mensile
453,00 euro
Invalidità Civile mensile
282,55 euro
Si può chiedere una riduzione dei contributi Chi compie 65 anni nel corso dell’anno, può pagare meno
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a legge finanziaria 1997 aveva introdotto alcune innovazioni in materia di contribuzione per i lavoratori agricoli autonomi. In particolare era stato previsto per i coltivatori diretti già pensionati nelle gestioni INPS di età superiore a 65 anni, la facoltà di ottenere a richiesta la riduzione dell’importo del contributo previdenziale relativo alla sola quota di pertinenza della gestione pensionistica. La suddetta norma può essere applicata per tutti quei lavoratori autonomi pensionati (es. coltivatori, artigiani, commercianti) ancora regolarmente iscritti nella gestione che compiranno
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i 65 anni nel corso dell’anno 2018. Pertanto invitiamo tutti coloro che si trovino nella situazione sopradescritta a volersi presentare presso il nostro ufficio Provinciale o Zonale per l’inoltro della richiesta di riduzione contributi all’INPS al compimento dei 65 anni di età, con la seguente documentazione: - dati relativi alla pensione - codice fiscale - modelli di pagamento dei contributi CD anno 2017 L’invito è rivolto solo a coloro che raggiungeranno i 65 anni nell’anno 2018, in quanto per coloro che hanno compiuto tale età nel 2017 e negli anni prece-
denti, la riduzione contributiva è già stata effettuata se inoltrata apposita istanza all’Inps. Info: 0141.380.404.
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Tel. & Fax 0141.975146
cell. 336.253369
Indennità di accompagnamento per assistenza È semplice verificare i requisiti e ottenere il sussidio di 12 mensilità
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n soggiorno organizzato dall’Associazione regionale Coldiretti, dal 13 al 15 aprile 2018, tra le Bonifiche Ferraresi, Ferrara ed il Po di Comacchio. Adesioni entro il 12 marzo. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a Coldiretti Asti al numero 0141.380400
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SOGGIORNO PENSIONATI COLDIRETTI
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’indennità di accompagnamento come invalidità civile è il sostegno economico che lo Stato riconosce a favore di quelle persone, che a causa delle gravi condizioni fisiche o psichiche, necessitano di un’assistenza continua. L’indennità di accompagnamento viene erogata in 12 mensilità e non è condizionata a limiti di età. Il beneficio non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o autonoma; tuttavia, non è cumulabile con altre indennità similari erogate per cause di servizio, lavoro o guerra e non è reversibile (cioè non spetta agli eredi del titolare del diritto). L’Epaca (Ente di Patrocinio e Assistenza per i Servizi ai Cittadini e l’Agricoltura) è in grado di fornire assistenza gratuita per verificare i requisiti e presentare la domanda di indennità di accompagnamento.
Esonero contributi per gli under 40 Coltivatori Diretti e Iap possono ottenere l’agevolazione totale triennale
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ome anticipato nel precedente articolo sulla nuova legge di Bilancio, l’art. 1, commi 117 e 118, ha previsto anche per l’anno 2018 l’esonero contributivo per le prime iscrizioni nella Gestione previdenziale da parte di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni. Di conseguenza alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018 da titolare d’azienda con età inferiore a 40 anni compiuti, è riconosciuto, per un periodo massimo di trentasei mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi INPS dovuti per l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti. Decorsi i primi trentasei mesi, l’esonero è ulteriormente riconosciuto per un periodo massimo
di dodici mesi con riduzione del 66% e per un periodo massimo di ulteriori dodici mesi con riduzione del 50%. Il comma 118 prevede inoltre che l’esonero possa essere concesso nei limiti previsti dai regolamenti (UE) 1407/2013
e 1408/2013, concernenti i cosiddetti aiuti de minimis da parte degli Stati membri. I soggetti interessati potranno rivolgersi agli uffici di zona Coldiretti per avere indicazioni sulle modalità di richiesta del beneficio dell’esonero contributivo.
Anagrafe avicola per gli allevamenti con oltre 50 capi Necessaria la registrazione in BDN anche per chi non commercializza
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on una circolare ufficiale, la direzione generale del Ministero della Salute, ha chiarito che con la legge 205, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre scorso, entrano in vigore le modifiche alle disposizioni obbligatorie di registrazione in BDN per le aziende avicole a carattere non commerciale “Anagrafe Avicola”.
Pertanto, d’ora innanzi, anche le aziende avicole che allevano da 50 capi e fino ad un numero massimo di 250 a carattere non commerciale, sono tenute all’obbligo di registrazione degli animali. Ovviamente, al fine della registrazione in BDN, è indispensabile avere il codice di allevamento rilasciato dalle ASL. Maggiori informazioni presso gli uffici Coldiretti.
FEASR
INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”
C’é bisogno di equilibrio, anche nei vini Correlazioni tra sensazione acida e altri fattori condizionanti
L’equilibrio, l’armonia e la gradevolezza vengono determinate dall’insieme delle cosiddette sensazioni tattili di un vino. Il senso di calore, la sensazione acida e l’intensità tannica contribuiscono in modo fondamentale all’equilibrio e alla gradevolezza di un vino. Articolo redatto dagli esperti del Centro Studi Vini del Piemonte
in modo diverso l’equilibrio e la gradevolezza di un vino. L’acido citrico si contraddistingue per la sua grande freschezza. Esso può influire indirettamente sulla morbidezza e rotondità, riducendo l’equilibrio e mettendo in risalto certe sensazioni tanniche e note astringenti che influiscono negativamente sull’armonia. L’acidità dell’acido citrico influenza molto lo stimolo del ca-
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si ha sensazione di calore; se prevale l’acidità si ha sensazione di freschezza. L’astringenza è un fenomeno irreversibile dovuto alla formazione di legami tra i flavani e le proteine della saliva. Essa dà un’impressione di secchezza e rugosità. La rugosità è determinata dai prodotti di ossidazione dei tannini e trasmette generalmente stimoli negativi. Un giusto ed equilibrato rapporto tra le sensazioni tattili determina l’equilibrio o armonia o gradevolezza di un vino. L’equilibrio di un vino, anche se è la risultante di un complesso di fattori, rappresenta all’assaggio sempre un dato molto oggettivo. Per questi motivi l’eventuale acidificazione o disacidificazione di un vino deve essere sempre bilanciata in funzione dei valori di alcol, acidità totale, pH e potere tampone, per ricercare un equilibrio tra le sensazioni tattili di calore ed acidità. Inoltre, il contributo dei singoli acidi del vino può condizionare
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l sapore acido è sicuramente il più importate del vino. Un vino potrà essere più o meno amaro o più o meno dolce, ma sarà sempre acido. Nel vino sono presenti alcuni composti che ne mantengono inalterata la sensazione acida ed il pH, quando si verificano diluizioni, aggiunte di sostanze basiche o acide. Queste sostanze rappresentano il cosiddetto potere tampone del vino stesso. Un vino che presenta un elevato potere tampone aumenta la sensazione di acidità in quanto, alla degustazione, si oppone fortemente al potere neutralizzante della saliva, ed oppone resistenza al cambiamento del valore di pH. L’acidità di un vino è correlata e condizionata da alcuni contributi sensoriali quali le cosiddette sensazioni tattili, dette anche sensazioni corporee del vino; occorre pertanto ricercare un giusto rapporto ed equilibrio tra sensazioni tattili di un vino e la sua acidità. Le sensazioni tattili sono rappresentate dalla sensazione di calore ed acidità; dal volume in bocca (anche detto rotondità, morbidezza, nel linguaggio degli enologi tessitura, spessore, grasso) determinato dal contenuto in polisaccaridi e glicerina; dall’intensità tannica. La sensazione di calore è vigorosa ed è dovuta all’alcol, essa impressiona per prima in ordine di tempo il palato. La stimolo trasmesso è condizionato dall’acidità. Generalmente, se nel rapporto alcol-acidità prevale l’alcol
FEASR
INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”
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Segue dalla pagina precedente
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lore dovuto all’alcol e può condizionare, sia negativamente che positivamente, la scala dei valori legata al rapporto sensazione di calore e freschezza d un vino. L’acido tartarico è l’acido organico più forte presente nel vino i cui sali sono insolubili. La sua presenza in quantità eccessive, oltre a creare problemi di stabilità fisico chimica, può indurre una eccessiva durezza che, al pari dell’acido citrico, riduce la gradevolezza del prodotto. Oltre alla sensazione acida eccessiva esso può rendere il vino duro in bocca e far rilevare certe spigolosità metalliche. L’acido malico ha la maggiore intensità acida. Quando è presente in eccesso determina sul palato sensazioni erbacee e verdi. L’acido lattico in eccesso può trasmettere all’assaggio sensazioni di acre e di acerbo. L’acido succinico conferisce sapidità e contribuisce alla vinosità di un vino, talvolta contribuendo alle sensazioni di amaro. Quindi l’acidità, oltre ad essere il sapore più importante del vino, può condizionare fortemente le sensazioni gustative di tipo tattile, influenzando le caratteristiche di equilibrio, di armonia e di gradevolezza di tanti vini. Tale impronta coinvolge soprattutto la componente tannica condizionando le sensazioni di astringenza e di intensità tannica trasmesse dai tannini più rugosi e di elevata astringenza. In definitiva, l’equilibrio del vino si riferisce ad una impressione fisiologica generale che dipende dal un giusto rapporto tra le sensazioni tattili di morbidezza, di calore, di astringenza e soprattutto di sensazioni acide.
Castella eletto presidente UeCoop Piemonte Giovane chierese presidente di una cooperativa sociale
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atteo Castella è il nuovo presidente di Uecoop Piemonte. E’ stato eletto durante i lavori svoltisi, l’11 gennaio a Torino, alla presenza del coordinatore nazionale organizzativo Vincenzo Sette. L’Assemblea ha anche nominato gli 8 delegati per l’assemblea nazionale, in programma a Roma nel prossimo febbraio per l’elezione dei nuovi organi. Castella, che succede a Daniela Pallisco, è presidente della cooperativa sociale Patchanka di Chieri, nata nel 2012 con l’obiettivo di consentire ai giovani del territorio di realizzarsi all’interno del mondo del lavoro, ai soggetti in difficoltà di trovare una strada occupazionale, al territorio e alla città di usufruire di una giovane impresa votata al rilancio economico in un momento di crisi. “Sinceramente – ha affermato Matteo Castella al momento dell’investitura - sono un po’ frastornato ed emozionato per essere stato eletto presidente di Ue.Coop Piemonte. Sicuramente ci sarà tanto da lavorare. Ue.Coop è una centrale cooperativa fondata da pochi anni, ma ha già fatto un bel pezzo di strada. Ora, anche in Piemonte, bisogna proseguire su questo cammino. L’intento del mio operato sarà mettere al centro le persone e i territori al fine di sostenere i valori e i principi del modello cooperativo che si fondano sulla solidarietà, sulla sostenibilità e sulla sussidiarietà per essere uno strumento efficace al servizio degli associati. Il primo impegno sarà riunire gli associati e ascoltare le loro
idee. Ue.Coop conta su una bellissima base sociale. Partiremo dagli associati, dalle loro proposte e dalle loro idee. Per il futuro - ha chiosato Castella - l’obiettivo principale sarà creare rete e sinergia tra le varie realtà. Abbiamo la fortuna di poter contare su realtà cooperative interessantissime che operano in tanti modi diversi e che spesso hanno bisogno l’una dell’altra. Cooperare tra cooperative sarà l’impegno per il mio mandato”. “Alla base dei principi ispiratori di UeCoop - ha spiegato Vincenzo Sette - vi è un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile; una rappresentanza capace di rivolgersi alla gente, alle comunità, di leggere il territorio e di aprirsi al mondo”. Vittorio Marabotto, coordinatore regionale, ha ricordato: “In Piemonte contiamo 45 mila soci e oltre 350 cooperative che hanno sposato in pieno il codice etico di UeCoop e che hanno la volontà di operare per raggiungere gli obiettivi economici, ma anche di realizzare gli ideali di lavoro in un ambiente di piena lealtà ed onestà. Continuiamo, quindi, ad operare per crescere ed allargare il sistema cooperativo piemontese e per mettere in campo azioni idonee a supportare i nostri soci”.
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INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”
Inail: contributi del 40-50% fino a 60 mila euro no maggiormente pertinenti e di interesse i seguenti finanziamenti: - l’Asse 3 per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, dotazione: € 3.859.326,00; - l’Asse 5 per i progetti presentati esclusivamente da micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli (natura giuridica aziende ammissibili: ditte individuali, società agricola, società cooperativa), dotazione: € 7.511.533,00. Tale asse risulta così suddiviso: Asse 5.1: per la generalità delle imprese agricole, dotazione: € 6.519.225,00; Asse 5.2: riservato ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria, dotazione: € 992.308,00. Per quanto concerne l’Asse 5, si applica il Reg. Ue n. 702/2014, per cui il contributo in conto capitale (considerando anche il cumulo con altre agevolazioni riguardanti le medesime spese) non può essere superiore al: - 40% per i soggetti di cui all’Asse 5.1; - 50% per i soggetti di cui all’Asse 5.2. In ogni caso il contributo massimo ottenibile è pari a € 60 mila; quello minimo a € 1.000,00 (la base di riferimento è costituita dalle spese sostenute, al netto dell’IVA) riferite ad bonifica di materiali contenenti amianto oppure acquisto trattori o macchinari agricoli
Le spese ammissibili devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data del 31 maggio 2018. Le domande di sostegno possono essere presentate solo in modalità telematica; al riguardo la procedura telematica si articola in tre fasi: Prima fase: accesso alla procedura online e compilazione della domanda nel periodo: dal 19 aprile alle ore 18.00 del 31 maggio; Seconda fase: invio della domanda online nel periodo: successivamente al 07 giugno 2018 (data dalla quale sarà possibile acquisire il codice identificativo, necessario per l’inoltro on-line). Entrando nel merito, il bando prevede che le date e gli orari inerenti l’apertura e la chiusura dello sportello informativo per l’invio delle domande saranno pubblicate sul sito sopra indicato a decorrere dal 07/06/2018. Si evidenzia che, trattandosi di un bando a sportello, l’orario di registrazione delle domande telematiche costituisce priorità per la concessione dei contributi/ finanziamenti, quindi attraverso il cosiddetto Click Day”. Terza fase: conferma eventuale della domanda online tramite l’invio della documentazione (da effettuarsi entro 30 giorni decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione degli elenchi provvisori delle domande ammesse a contributo). Per eventuali ulteriori informazioni rivolgersi agli uffici zonali o provinciali di Coldiretti Asti.
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’Inail ha predisposto l’avviso pubblico per il Bando “ISI 2017”. Esso prevede una dotazione finanziaria complessiva nazionale pari a € 249,4 milioni. Lo stanziamento per la regione Piemonte è di 20.096.206,00 euro. Gli obbiettivi del bando sono: • di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori; • di incentivare le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali, ciò al fine di soddisfare l’obiettivo del miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali dell’azienda agricola mediante un contenimento dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione assicurando, al contempo, un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. In linea generale, il Bando riguarda le imprese iscritte alla CCIAA ed è articolato in 5 Assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari. Per le aziende agricole sono maggiormente, risulta-
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Avviato il Bando “ISI 2017” (con oltre 20 milioni in Piemonte) che porterà al click day
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Contributi nel settore forestale
Misura 8.6.1.: Presentare le domande entro il 2 aprile
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ell’ambito del PSR-Operazione 8.6.1 - Investimenti per incrementare il potenziale economico delle foreste e dei prodotti forestali – entro il 02/04/2018 è possibile presentare istanze di contributo per diversificati investimenti finalizzati a incrementare il potenziale forestale o ad accrescere il valore aggiunto dei prodotti forestali attraverso. Bando regionale: D.D. n. 4403 del 27/12/2017. Beneficiari: selvicoltori privati e pubblici e altri enti di diritto privato o pubblico, singoli o associati. Piccole e Medie Imprese che operano nel settore forestale e che risultano regolarmente iscritte all’Albo delle imprese forestali del Piemonte. Tipo di sostegno: contributo in conto capitale, contributo in conto interessi o accesso a fondo di rotazione destinato a coprire il 40% della spesa massima ammissibile sostenuta per la realizzazione degli investimenti previsti. Costi ammissibili: • acquisto di macchine e attrezzature destinate ad operazioni di abbattimento, allestimento, concentramento, esbosco, cippatura, caricamento, movimentazione e trasporto in bosco dei prodotti legnosi forestali e dell’arboricoltura da legno, inclusa la realizzazione della viabilità forestale eventualmente necessaria; • acquisto di rimorchi specializzati o di container scarrabili per il trasporto del cippato; • acquisto di macchine, attrez-
zature e impianti per la classificazione dei prodotti forestali; • acquisti di macchine e attrezzature mobili destinate allo svolgimento delle prime lavorazioni del legno: piccoli impianti mobili di segagione e macchine per la preparazione della legna da ardere; • realizzazione di interventi selvicolturali purché realizzate una sola volta durante il periodo di validità del programma o del piano di gestione; • rimboschimenti o rinfoltimenti utilizzando specie autoctone adatte alla stazione; • elaborazione di piani di gestione forestale o di strumenti equivalenti; • spese generali e per consulenza tecnica da parte di tecnici abilitati necessarie per la realizzazione degli investimenti. Condizioni di ammissibilità: sono ammessi gli investimenti che interessano la fase di prima trasformazione per la produzione di
semilavorati, precedente la fase di trasformazione industriale; non quelli che interessano la fase di trasformazione industriale per la produzione di prodotti finiti a partire da semilavorati. Le macchine, attrezzature e procedimenti di raccolta devono essere rispettosi del suolo e delle risorse forestali. Sono escluse dal sostegno le imprese che lavorano un volume di legname tondo superiore a 10.000 m3 all’anno. Non sono ammissibili al sostegno costi di manutenzione, esercizio e funzionamento; costi per la realizzazione di strade o piste forestali a servizio di più soggetti; costi per la realizzazione di rimboschimenti costituenti la normale rinnovazione dei popolamenti utilizzati e rimboschimenti o rinfoltimenti con specie non autoctone, aliene o inadatte; costi amministrativi di certificazione di gestione forestale sostenibile o di altri regimi di certificazione basati sul mercato; costi per l’acquisto di beni non durevoli o non ammortizzabili.
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“Ocm Vino”: contributi su investimenti esteri aderenti all’UE, pena la non ammissibilità degli stessi. Vincoli: il punto vendita extraaziendale finanziato dovrà, per almeno 5 anni, essere utilizzato per la vendita dei prodotti di tutte le aziende facenti parte del progetto, pena il proporzionale recupero del contributo. Agevolazioni previste: il sostegno per gli investimenti realizzati da micro, piccole o medie imprese è concesso nel limite massimo del 40% della spesa effettivamente sostenuta. Tale limite è ridotto al 20% della spesa effettivamente so-
stenuta qualora l’investimento sia realizzato da una impresa classificabile come intermedia (o da un raggruppamento di imprese nel quale sia inclusa un’impresa classificabile come intermedia) ovvero che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo sia inferiore ai 200 milioni di euro per la quale non trova applicazione il titolo 1, articolo 2, paragrafo 1 dell’allegato della raccomandazione 2003/361/CE. Spesa massima ammissibile: euro 350.000. Spesa minima ammissibile: euro 20.000.
Florovivaismo: come attuare il bonus verde
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Limite massimo di 5 mila euro e pagamenti rintracciabili
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l bonus verde permette la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari ad uso abitativo e sulle parti esterne condominiali. La norma è applicabile dal 1° di gennaio 2018 e produrrà i suoi effetti nelle dichiarazione dei redditi che verranno presen-
tate nel 2019 e negli anni seguenti. È quindi fondamentale che i pagamenti per le spese sostenute dal 1° di gennaio siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni, in modo da consentire al committente di poter richiedere la detrazione prevista, ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo. Nella domanda di sostegno i richiedenti dovranno fornire elementi informativi atti a dimostrare che gli investimenti previsti determinano un aumento del potenziale economico delle foreste, stabilito sulla base dei volumi di legname raccolto.
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al 10 gennaio 2018 è aperto il bando relativo alla misura OCM VINO investimenti per la campagna 2017/2018. Le domande potranno essere presentate telematicamente attraverso il SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) entro il 15 febbraio 2018. Entro il 16 luglio 2018 è prevista la scadenza per il completamento dell’investimento e il rilascio telematico della domanda di pagamento. Gli investimenti ammissibili sono spese: - di natura edilizia (costruzione, acquisto per un valore massimo del 30% delle spese ammissibili, ristrutturazione, riattamento di fabbricati); - acquisto di impianti, attrezzature fisse e macchinari per l’esposizione, la degustazione e la commercializzazione del prodotto; - acquisto di elementi di arredo per i punti vendita aziendali purché non ubicati all’interno delle unità produttive, comprensivi di sale di degustazione; - acquisto di strumentazioni di controllo e di apparecchiature informatiche (personal computer, stampanti, fax) e dei relativi programmi e piattaforme a servizio dei punti vendita extra-aziendali.” Gli investimenti devono essere localizzati nel territorio della Regione Piemonte e dei paesi
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Aperto il bando per i punti vendita extra aziendali
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Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro I controlli saranno estesi a tutti gli operatori della filiera
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l tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è quanto mai attuale, interessa trasversalmente tutti i settori e fa capo, in prima persona, alla responsabilità del Datore di Lavoro. Fra gli obblighi di Legge, le verifiche periodiche sulle attrezzature di lavoro (mezzi di sollevamento, attrezzature in pressione) e la verifica degli impianti elettrici di messa a terra meritano particolare attenzione. Le aziende vitivinicole si trovano a dover far fronte ad entrambi gli adempimenti, devono infatti ottemperare alla corretta installazione, uso e manutenzione delle attrezzature di lavoro e garantire la sicurezza dell’impianto elettrico di messa a terra facendo eseguire le verifiche secondo la periodicità prevista. Con l’intento di chiarire un tema ostico e che lascia ancora numerosi interrogativi negli utenti, proponiamo, di seguito, l’elenco delle principali attrezzature in pressione presenti nelle Cantine e un prospetto-guida su come procedere per la regolarizzazione delle stesse. Si aggiungono a questi i disoleatori, i filtri tangenziali e i serbatoi di accumulo dei generatori di azoto e dei compressori d’aria. GUIDA PER LE VERIFICHE PERIODICHE SULLE ATTREZZATURE IN PRESSIONE La regolarizzazione di un’attrezzatura in pressione prevede che, innanzitutto, il proprietario delle stessa inoltri la denuncia di messa in servizio all’INAIL, con conseguente rilascio del numero di matricola. Dopo la verifica di messa in servizio, secondo la periodicità stabilita per l’attrezzatura, si deve fare richiesta di prima verifica periodica, indicando il nominativo del Soggetto Abilitato che l’INAIL può incaricare, in sua sostituzione, per l’esecuzione dell’attività. A questo punto, si entra nel regime delle verifiche periodiche successive di funzionamento (secondo periodicità) e di integrità (ogni 10 anni). Per l’espletamento delle pratiche burocratiche e per le attività propedeutiche alle verifiche periodiche (es. analisi spessimetriche) è possibile ri-
ATTREZZATURE IN PRESSIONE PRESENTI IN CANTINA AUTOCLAVE Le autoclavi devono supportare pressioni normalmente di 6 bar (o superiori), pertanto sono sottoposte alla Direttiva PED 97/23/ CE che riguarda la progettazione, costruzione ed installazione in sicurezza degli apparecchi a pressione. PRESSA Nelle presse, l’aria compressa prodotta dal motore elettrico mette in funzione il meccanismo di pressatura dell’uva GRUPPO FRIGORIFERO PER IL CONTROLLO DELLA TEMPERATURA Per il monitoraggio della temperatura è predisposto un impianto termocondizionante: Il circuito frigorifero si compone di compressore, evaporatore, condensatore ed organo di laminazione GENERATORE DI AZOTO L’azoto può essere autoprodotto attraverso appositi generatori alimentati dall’aria compressa prodotta da un compressore COMPRESSORE D’ARIA Il compressore d’aria produce aria compressa utilizzata per la produzione e l’imbottibliamento dei vini
VERIFICHE PERIODICHE ATTREZZATURE IN PRESSIONE D:Lgs 81/08 art. 71 comma 11 e All. VII e DM 11 aprile 2011 1. DENUNCIA DI MESSA IN SERVIZIO/IMMATRICOLAZIONE
STEP 1
IL NUMERO DI MATRICOLA E LA MESSA IN SERVIZIO
STEP 2
LA PRIMA VERIFICA PERIODICA
STEP 3
LE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE 1. VERIFICHE PERIODICHE DI FUNZIONAMENTO (soggetto pubblico o soggetto 2. VERIFICHE OERIODICHE DI INTEGRITÀ abilitato prvato)
volgersi ad aziende private, con tecnici di provata competenza che supportano l’utente finale nell’individuare il corretto iter da seguire; per le verifiche periodiche successive bisogna rivolgersi o ai Soggetti Pubblici, o ai Soggetti Abilitati privati, questi ultimi possono applicare uno sconto massimo pari al 15% sul Tariffario Ministeriale in vigore. GUIDA PER LA VERIFICA DELL’IMPIANTO ELETTRICO DI MESSA A TERRA A monte della verifica dell’impianto elettrico di messa a terra, è necessario predisporre/far predisporre: • Copia del progetto dell’impianto elettrico; • Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico (o dichiarazione di rispondenza); • Denuncia dell’impianto elettrico (da
2. RICHIESTA DI VERIFICA DI MESSA IN SERVIZIO 1.RICHIESTA DI PRIMA VERIFICA PERIODICA
inoltrare all’ INAIL unitamente alla dichiarazione di conformità) Presa visione della documentazione sopra citata, un tecnico qualificato effettuerà prove strumentali sui dispositivi di protezione dell’impianto. Anche per le verifiche degli impianti elettrici di messa a terra è necessario appoggiarsi ad Organismi Abilitati ad effettuare i previsti controlli. Articolo redatto in collaborazione con Normatempo Italia srl Soggetto Abilitato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per le verifiche delle attrezzature di lavoro. (D. Lgs. 81/08 art. 71 comma 11 e All. VII e DM 11 aprile 2011). Organismo di Ispezione abilitato dal Ministero dello Sviluppo Economico ad effettuare le verifiche periodiche e straordinarie sugli impianti elettrici di messa a terra (D.P.R. 462/01)
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Aiuti Comunitari: Condizionalità e Sicurezza alimentare • i risultati di ogni analisi, rapporto o controllo effettuati sugli animali o sui prodotti animali, che abbia una rilevanza ai fini della salute umana, comprese le denunce di mortalità in allevamento; • immagazzinare gli alimenti destinati agli animali separatamente da prodotti chimici o da altri prodotti o sostanze proibite per l’alimentazione animale; • immagazzinare e manipolare separatamente gli alimenti trattati a scopi medici, destinati a determinate categorie di animali, al fine di ridurre il rischio che siano somministrati impropriamente o che si verifichino contaminazioni. Gli impegni previsti nel settore delle Produzioni vegetali sono i seguenti: - curare corretto stoccaggio e manipolazione delle sostanze pericolose (compresi carburanti, oli lubrificanti, batterie esauste, fitofarmaci, ecc.) al fine di prevenire ogni contaminazione(ad es. locali separati e lontani rispetto ai locali di stoccaggio delle derrate prodotte, tempistiche di utilizzazione o smaltimento, ecc.); - tenere opportuna registrazione e corretto aggiornamento delle registrazioni relative ai risultati di ogni analisi effettuata sulle piante o sui prodotti vegetali, che abbia una rilevanza ai fini della salute umana; - conservare in azienda il registro dei trattamenti effettuati per gli ultimi tre anni, a partire dal 2013 ed in particolare: presenza e aggiornamento del registro; per ogni coltura devono essere registrate le fasi fenologiche/agronomiche principali della coltura (semina o trapianto, inizio, fioritura e raccolta);
- il registro deve essere conservato per gli ultimi tre anni, a partire dal 2013 e deve essere disponibile per ogni verifica; - l’aggiornamento deve essere fatto entro 30 (trenta) giorni dal trattamento. Per registro dei trattamenti si intende un modulo aziendale che riporti cronologicamente l’elenco dei trattamenti eseguiti sulle diverse colture, oppure, in alternativa, una serie di moduli distinti, relativi ciascuno ad una singola coltura agraria (vedi articolo CGO 10). Gli impegni previsti nel settore della Produzione di latte sono i seguenti: - rispettare le condizioni di salute degli animali in produzione: animali in buona salute, esenti da malattie, peri quali siano rispettati gli eventuali tempi di sospensione dalla produzione previsti dalla norma; - essere in possesso della certificazione come allevamento esente da brucellosi e tubercolosi; - rispettare i requisiti minimi delle strutture e degli impianti, al fine del raggiungimento dei livelli attesi di igiene e sicurezza alimentare in termini di: - caratteristiche costruttive e posizionamento nell’azienda degli impianti e locali di mungitura, stoccaggio e refrigerazione del latte; - protezione dagli agenti patogeni dei locali di stoccaggio del latte; - utilizzo di strumenti, impianti e locali, facilmente lavabili e disinfettabili; - rispettare le condizioni di igiene nelle operazioni mungitura e trasporto del latte e, in caso di non conformità del latte, rispettare le procedure per la comunicazione alle autorità competenti e per il ritiro del latte non conforme;
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beneficiari degli aiuti Comunitari che realizzano prodotti animali, vegetali o derivati, quali latte, uova, mangimi o alimenti per animali devono rispettare gli adempimenti previsti nel “CGO 4” della Condizionalità sulla sicurezza alimentare. L’azienda deve rispettare gli impegni previsti dalla normativa sulla sicurezza alimentare relativamente ai seguenti settori di attività: 1. produzioni animali; 2. produzioni vegetali; 3. produzione di latte; 4. produzione di uova; 5. produzioni di mangimi o alimenti per gli animali. In fase di controllo la verifica riguarda anche le strutture aziendali, per quanto concerne le modalità di immagazzinamento e manipolazione di sostanze e prodotti ai fini della sicurezza alimentare. Gli impegni previsti nel settore delle produzioni animali sono i seguenti: • curare il corretto stoccaggio e manipolazione delle sostanze pericolose al fine di prevenire ogni contaminazione; • prevenire l’introduzione e la diffusione di malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso gli alimenti, mediante opportune misure precauzionali; • assicurare il corretto uso degli additivi dei mangimi e dei prodotti medicinali veterinari; • tenere opportuna registrazione, nei casi previsti, o conservare la documentazione dinatura, origine degli alimenti e mangimi somministrati agli animali; prodotti medicinali veterinari o altri trattamenti curativi somministrati agli animali;
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Produzioni animali, vegetali e derivati devono seguire gli adempimenti “CGO 4”
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Segue dalla pagina precedente
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- assicurare la rintracciabilità del latte prodotto attraverso la corretta e completa identificazione, documentazione e registrazione del latte venduto e della sua prima destinazione; - assicurare la presenza e completezza del Manuale aziendale per la rintracciabilità del latte (per le sole aziende che producono latte fresco). Gli impegni previsti nel settore della Produzione di uova sono i seguenti: rispettare le condizioni di igiene e buona conservazione delle uova, in particolare che, all’interno dei locali aziendali, le uova siano conservate pulite, asciutte, lontane da fonti di odori estranei, riparate dall’esposizione diretta alla luce solare e protette dagli urti in maniera efficace. Gli impegni previsti nel settore della Produzione di mangimi o alimenti per gli animali sono i seguenti: - registrare l’operatore all’autorità regionale competente, in quanto requisito obbligatorio per poter svolgere l’attività e acquistare i mangimi solo da operatori registrati; - curare il corretto stoccaggio e manipolazione delle sostanze pericolose (compresi carburanti, oli lubrificanti, batterie esauste, ecc.) che consentano di evitare ogni contaminazione (ad es. locali separati e lontani rispetto ai locali di stoccaggio dei foraggi o dei mangimi, tempistiche, ecc.); - tenere opportuna registrazione completa e aggiornata, ove previsto, o conservare la documentazione relativa a: analisi e controlli effettuati sui foraggi e mangimi dagli Enti preposti o dalla stessa azienda; - eventuale uso di semente geneticamente modificata (OGM); - movimentazioni in entrata ed in uscita di foraggi e componenti dei mangimi.
Encefalopatie spongiformi trasmissibili Condizionalità allevamenti bovini e ovi-caprini
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utte le aziende zootecniche assoggettate alla condizionalità con allevamenti di bovini, bufalini e ovi-caprini devono rispettare gli adempimenti contenuti nell’atto denominato CGO 9 che prevede la prevenzione, controllo ed eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili. Tali tipologie di aziende devono rispettare i seguenti divieti e obblighi: • divieto di somministrazione ai ruminanti di: - Farina di pesce (ammessa solo per ruminanti non svezzati nei sostituti del latte); - Fosfato dicalcico e fosfato tricalcico di origine animale; - Prodotti sanguigni derivati da animali non ruminanti; - Farina di sangue di non ruminante; - Proteine Animali Trasformate (PAT) di animali non ruminanti; - PAT di ruminanti; • divieto di somministrazione agli
animali di allevamento non ruminanti di: - Farina di sangue di non ruminante; - PAT di animali non ruminanti; - PAT di ruminanti; • obbligo di immediata denuncia alle autorità competenti in ogni caso di sospetta infezione da TSE in un animale; • obbligo di attuare quanto previsto dai piani regionali di cui al Decreto 25 novembre 2015 “Misure di prevenzione su base genetica per l’eradicazione della scrapie ovina classica, finalizzate all’incremento dell’allele di resistenza della proteina prionica (ARR) nell’intero patrimonio ovino nazionale”. Data la natura estremamente specializzata dei controlli da effettuare per determinare il rispetto degli impegni del presente atto, al fine di stabilire la posizione aziendale per la condizionalità, Agea tiene in considerazione i soli esiti dei controlli effettuati dai Servizi Veterinari delle ASL
ORARI UFFICI COLDIRETTI ASTI Validi fino all’8 aprile 2018 mattino
pomeriggio
Lunedì
8,30 – 12,30
14,00 – 18,00
Martedì
8,30 – 12,30
14,00 – 18,00
Mercoledì
8,30 – 12,30
14,00 – 18,00
Giovedì
8,30 – 12,30
14,00 – 18,00
Venerdì
8,30 – 12,30
14,00 – 17,00
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INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”
CreditAgri Italia è partner delle imprese Rete di Risorse professionali capillari altamente qualificate in materia di Credito Agrario e Finanza d’Impresa, a supporto delle Imprese ricadenti nel territorio nazionale, sia in condizione di inizio attività (“Start-Up”), che storicamente operative, contribuendo a migliorare il processo di ottimizzazione ed ammodernamento delle stesse, a fronte della maggiore “competitività” ed “esigenze commerciali” dei Mercati, interni ed esteri. Come opera CreditAgri Italia: • Sviluppa prodotti e servizi “a canale dedicato” da gestire unicamente per le Imprese e Cooperative associate, con prodotti esclusivi a condizioni di mercato riservate; • Svolge attività di formazione ed informazione in ambito finanziario e ricopre il ruolo di “catalizzatore” delle esigenze imprenditoriali; • Concorda con le imprese le azioni per una migliore gestione finanziaria; • Pianifica con l’Impresa il reperimento ed il miglior utilizzo delle fonti finanziarie; • Definisce “Accordi Quadro” con le Banche, finalizzati ad attivare ampio Sistema di partenariato con prodotti dedicati ed in esclusiva, e non “da sportello”; • Fornisce alle Banche informazioni certe e certificabili della situazione economica e patrimoniale dell’Impresa valorizzando caratteristiche ed i “Punti di forza”; • Condivide con le Banche la corretta chiave di lettura delle Imprese attraverso un modello di valutazione del credito condiviso; • Veicola l’utilizzo di Fondi Pubblici di garanzia (ISMEA/SGFA/FCG - MCC) Prodotti e Servizi finanziari per il Settore Agricolo: • Acquisto Terreni per Formazione/ Ampliamento azienda • Acquisto, Costruzione e Ristrutturazione fabbricati strumentali esigenze aziendali • Progetti nel Settore Agrituristico e per la Multifunzionalità
• Investimenti in Agro-energia (fotovoltaico, biogas, ecc.) • Opere Miglioramento fondiario (impianti arborei, fertirrigazione, antigrandine) • Sostegno e ripristino per danni da calamità atmosferiche • Acquisto Mezzi ed Attrezzi per l’Agricoltura, Silvicoltura, Pesca ed Acquacoltura • Investimenti ed Acquisti per il Settore Zootecnico • Investimenti Strutturali al PSR (Piano Sviluppo Rurale) • Anticipazione Spese annuali conduzione • Anticipazione Fatture e/o Conferimenti • Anticipo Contributi Pubblici • Progetti per l’Internazionalizzazione delle Imprese • Leasing Strumentale Prodotti e Servizi finanziari per il Settore Agroindustriale e Alimentare -Interventi Sviluppo Strutturale (Immobili, Impianti, Acquisto Marchi e Brevetti) -Interventi Competitività Azienda (Adeguamento norma legge, Sicurezza sul lavoro) -Interventi Leasing Strumentale -Interventi Finanza Strutturata (Acquisizione, Fusione, Riorganizzazione aziendale) -Operazioni di Anticipazione Crediti Commerciali -Processi Internazionalizzazione, Ingresso Mercati Esteri -Valutazione sostenibilità Piani industriali ed Assistenza Progetti d’impresa -Interventi Strutturali PSR, Misure per Agroindustria e Finanza Agevolata -Garanzie Pubbliche: ISMEA e M.C.C (Legge 662/96) Per informazioni: Resp.le Creditagri, Isabella Vivaldi, telefono 388-8920723, isabella.vivaldi@ creditagri.com, www.creditagri.com, info@creditagri.com.
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numero 1 - 2018
N
ell’ambito della necessità di fornire adeguati Prodotti e Servizi Finanziari dedicati alle PMI (Piccole Medie Imprese) e Cooperative della Filiera Agricola e Agroindustriale, CreditAgri Italia assume sempre più un ruolo prioritario e spesso indispensabile, nell’accompagnamento e nella gestione della consulenza finanziaria, apportando concrete opportunità e soluzioni dedicate alle varie esigenze aziendali. Creditagri Italia nella sua veste di Ente Finanziario di Interesse Pubblico quale Intermediario Finanziario Vigilato da Banca d’Italia, mai come in questo momento storico particolarmente ricco di cambiamenti e contestuale bisogno di efficienza delle strutture produttive e commerciali delle PMI, è progressivamente chiamata a valutare e sostenere “Progetti di sviluppo e miglioramento” aziendali, e ricercare il corretto equilibrio finanziario, necessario per affrontare con responsabilità e consapevolezza le nuove sfide di mercato. L’attività e ruolo di Creditagri Italia è favorire l’accesso al Credito Ordinario e Agevolato, incentivando lo sviluppo imprenditoriale con prodotti di dedicati e personalizzati tipo “Tailor Made”, soprattutto con attività di Consulenza personalizzata gestionale a carattere dedicato “Spot” e “Continuativo” nel rispetto delle esigenze ordinarie e straordinarie delle Imprese. Nel panorama degli Intermediari Finanziari Vigilati CreditAgri Italia rappresenta il più articolato Ente di garanzia fidi fortemente specializzato nella Filiera Agroalimentare, ma contestualmente in grado di affrontare anche le diverse necessità e fabbisogni di Imprese a carattere “Non Agricolo”, considerata la versatilità e le diverse professionalità delle Risorse interne, in ragione della attuale veste come Ente Finanziario, iscritto dal Giugno 2016, all’Albo Unico degli Intermediari finanziari previsto dall’art.106 del nuovo Testo Unico Bancario. L’operatività è sviluppata con propria
Misura 121
Consulenza finanziaria specifica per gli investimenti e i miglioramenti
ANNUNCI B
VENDO - COMPRO - AFFITTO - CERCO - LAVORO
VENDO PICCOLI ATTREZZI A MOTORE
Vendo pompa per irrigazione, compresa di 18 tubi e 4 girandole. Se interessati tel 3496340526
C
VENDO ATTREZZATURA AGRICOLA
Vendesi rimorchio Bitti, portata q.li 35, ribaltabile tri laterale. Omologato. Tel 3393294267 Vendo atomizzatore Dragone con barra per diserbo da mt 7 e capacità hl 4. Tel 3334620969
Annunci Economici
Vendo aratro Olivero bivomere idraulico, fresa Palladino mt 2,30; sarchiatore per mais a tre file; trincia Palladino mt 1,50 (tipo banchina) con spostamento laterale fuori trattore; barra di diserbo mt 10; spandiconcime; spandiletame Annovi omologato, sponde alte, scarico anteriore. Ecc. Tel 3663803459 Vendo ranghinatore marca Claas mod. Liner 370. Tel 3334461174
D
VENDO MATERIALE DA CANTINA
Vendo verricello agricolo forestale idraulico con radiocomando Tel 3384204155 Vendesi damigiane in ottimo stato, capacità 54 lt. Tel 014133513 ore pasti o serali Vendesi attrezzatura di laboratorio usata per analisi agrarie – enologiche. Bilancia idrostatica, bagno termostatico phmetro gibertini, centrifughe, colorimetro, acidimetro velox per acidità volatile a 6 posti, muffola, stufa, densimetro, vetrerie varie, banconi, reattivi e reagenti, distillatori e attrezzature varie.Vendo
inoltre carro agricolo a 4 ruote da esposizione e Jeep CJ5 immatricolata agricola anno 1965 e ranghinatore andanatore trainato grande. Pigiadiraspatrice piccola, capacità di lavoro 100 q/h con pompa incorporata per trasporto pigiato. Tel 0141292171 oppure 3355605840
utilizzata tre anni. Prezzo interessante. Tel 3334461174 Vendesi seme di erba medica – tel 3332066199
G
Vendo calesse per cavallo con finimenti. Ottimo stato. Euro 1.000. tel 3355826026
Vendesi terreno in zona Salere, comune di Agliano, con leggero declivio, non in zona paludosa, ottimo per vigneto e noccioleto. Attualmente coltivato a seminativo. Superficie oltre un ettaro. Tel 0141644555 preferibilmente in ore serali
Vendo puffer litri 1500, come nuovo. Euro 500. tel 3355826026 Vendo termoventilatore Aermec nuovo. Euro 400. tel 3355826026
Vendo tartufaia recintata, terreno pianeggiante, accessibile da strada comunale, superficie 2000 mq, situata nel comune di Piovà Massaia, Asti. Tel 3398656753
Vendo montascale Senior Life. Come nuovo. Mt 5,80. Euro 3.000,00. tel 3355826026
O
Vendo seminatrice per mais, soia, girasole, pisello ecc. a 4 file, pnemantica, marca Kuhn con microgranulatore e distribuzione localizzata del concime. Ottime condizioni. Tel 3396369681
CERCO MACCHINARI ATTREZZI
Acquisto autocarri FIAT IVECO 110, FIAT IVECO 135, FIAT IVECO 115, FIAT IVECO 145 Tel. 3482630746
Vendo macchina per raccolta nocciole T.R. 200 (Cassinelli) con cesto di contenimento (Chianchia) usata tre stagioni – anno di costruzione 2014 – come nuova. Ideale per trattore reversibile di almeno 80 CV. Prezzo da concordare alla visione. Tel al 3332753818 oppure 0141961126 ore pasti.
E
VENDO TERRENI - CASCINE ALLOGGI - CASE - FABBRICATI
Cerco trebbiatrice o mietitrebbia per cereali di piccole dimensioni ( tipo sperimentale) per cereali Tel 3299866848 Cerco spandiletame da vigneto autolivellante con spargimento posteriore. Tel 3355632176
VENDO MATERIALE VARIO
P
Vendesi 300 piante di nocciole di 2 anni. Tel 0141208164
CERCO TERRENI - CASE
Azienda qualificata cerca vigneti in affitto (qualunque varietà) in zona Costigliole d’Asti, Canelli, Valle Belbo, Valle Bormida. Tel 3318608328
Vendo cassone trasporto bestiame in ottimo stato, funzionante. Misure lungh 4 mt, larghezza 2,30 mt e altezza 1,80. Tel 3393768420
Cercasi noccioleti in affitto, zona Nizza M.to e paesi limitrofi. Tel 3478193462 ore pasti
Vendo caldaia Termorossi, 35.000 calorie, elettronica,
PUBBLICAZIONE ANNUNCIO ECONOMICO
Gli annunci sono riservati agli Associati Coldiretti in regola con il Tesseramento, per i non tesserati è necessario associarsi con tessera da € 15,00. TESTO ANNUNCIO:
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