Il notiziario agricolo n. 6

Page 1

CONTIENE I.P.

Spedizione in abbonamento postale -45% Poste Italiane Spa – Spedizione in A.P. D.L. 353/03 (Conv. 27/02/04 L. 46) Art. 1 comma 1, DCB Asti. Numero 6 Anno 2018 - In caso di mancato recapito rinviare all'Ufficio P.T. 14100 Asti CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il relativo importo

Anno

67° Periodico della Federazione Provinciale COLDIRETTI

numero

ASTI

COLDIRETTI

6

GIUGNO 2018



Al CAA Coldiretti la leadership delle domande Pac

L

e domande di aiuti Pac di quest’anno sono state presentate al 100% in modalità grafica. Gli ettari interessati per le richieste trasmesse all’organismo pagatore Agea sono stati pari a 5.638.923,69. Un risultato importante sia in termini quantitativi che qualitativi raggiunto grazie anche alla professionalità del Caa Coldiretti che ha rafforzato la sua leadership. Dopo una lunga maratona, che nella maggior parte delle regioni ha avuto inizio il 15 novembre 2017, la campagna Pac 2018 è dunque giunta al traguardo e alla data del 15 giugno sono state censite dall’Agea circa 518.000 domande, tutte lavorate in modalità grafica, di cui 408.000 ordinarie e 110.000 di piccoli agricoltori alle quali si aggiungono 213.000 do-

mande degli organismi pagatori. Il Caa Coldiretti ha presentato oltre 2.600 domande Pac di agricoltori dell’Astigiano che, sommando quelle del Piano di Sviluppo Rurale, diventano quasi 4 mila. Il Caa Coldiretti sottolinea il passaggio fondamentale nel processo di modernizzazione del sistema di erogazione degli aiuti comunitari, finalizzato a rendere più efficiente e fluido il sistema di compilazione degli atti in favore delle imprese agricole. Il positivo risultato di questa campagna, secondo il Caa Coldiretti, è stato ottenuto grazie ai produttori agricoli che hanno compreso l’importanza del momento e l’utilità della ricognizione delle superfici in modalità grafica e hanno accolto l’invito del Caa ad anticipare e svolgere in maniera programmata le attività di

aggiornamento dei propri fascicoli; ma anche grazie agli Organismo Pagatori ed in particolare ad Agea che quest’anno, con significativo anticipo, ha messo a disposizione dei Centri di assistenza agricola gli applicativi necessari per la lavorazione dei fascicoli in modalità grafica e ha risolto molti dei problemi tecnici riscontrati negli anni precedenti. Il Caa Coldiretti ha confermato il suo ruolo fondamentale nel sistema di accesso ai contributi comunitari di trait d’union tra imprenditori agricoli, organismi pagatori e altre amministrazioni interessate. Anno dopo anno si dimostra così la capacità di dialogare in maniera paritaria e costruttiva con le amministrazioni perseguendo la reale semplificazione dei sistemi e una maggiore sburocratizzazione delle procedure.

Attualità

La totalità presentata in modalità grafica: oltre 2.600 nell’Astigiano, 518 mila in Italia

3

In questo numero: Speciale “Testo Unico del Vino” Inserto di 32 pagine sul sistema dei controlli per il settore vitivinicolo legge. Particolarmente significativi anche gli articoli sulla revisione dei sistemi di controllo dei Dop e sulla riscrittura del sistema sanzionatorio. Per i viticultori e per i produttori di vino, lo “Speciale Testo Unico del Vino”, realizzato nell’ambito del Misura 1, Operazione 1.2.1, Azione 1 “Attività dimostrative e di informazione in campo agricolo” del Psr della Regione Piemonte e con la supervisione dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti Agroalimentari”, può sicuramente essere uno strumento da consultare con attenzione e da tenere a portata di mano.

Periodico Ufficiale di Coldiretti Asti

Direzione, Redazione, Amministrazione: 14100 ASTI Corso Felice Cavallotti, 41 Tel. 0141.380.400 - Fax 0141.355.138 e-mail: stefano.zunino@coldiretti.it www.coldiretti.it Anno 67° numero 6 - Giugno 2018 Stampa Artigrafiche M.A.R. Reg. Trib. di Asti n.44 del 20-04-1949

Direttore Resp.: Antonio Ciotta Vice Direttore: Stefano Zunino Pubblicità: Impresa Verde Asti srl Tel. 0141.380.400 - Tel. 335.471017 Abbonamento annuale: Euro 10,00 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

numero 6 - 2018

I

n questo numero de “Il Notiziario Agricolo” trovate in allegato un inserto speciale sulla legge 238 del 2016 nota come “Testo Unico del Vino” che ha introdotto numerose novità nel settore vitivinicolo. Articolo per articolo vengono esposti i passaggi principali della legge che ha riscritto le regole con un occhio più attento alla semplificazione burocratica. Vengono così elencati tutti gli adempimenti previsti per il passaggio dalla vigna alla bottiglia, notevolmente ridotti rispetto alle 70 pratiche da 20 soggetti diversi necessari prima del varo della nuova


In 700 mila hanno visitato il Villaggio Coldiretti Marco Reggio, presidente Coldiretti Asti: la tre giorni di Torino è stata esaltante

15/17 Giugno

M

numero 6 - 2018

4

aximercato, raduno, kermesse, rassemblement, happening, meeting, manifestazione, fiera, sagra... Ogni definizione è riduttiva di quanto si è visto tra il 15 e il 17 giugno a Torino. Oltre settecentomila persone hanno visitato il “Villaggio Coldiretti” (questo il nome scelto dagli agricoltori del nord-ovest) con trentamila metri quadrati di mercati tra Piazza Castello e i Giardini Reali Superiori aperti al pubblico per l’occasione.
Ai consumatori sono stati offerti cibo di strada contadino ed esposizioni ad hoc dove è stato possibile acquistare direttamente dagli agricoltori le eccellenze del made in Italy ma anche gustare piatti di altissima qualità degli agriturismi a prezzi popolari, per dare a tutti la possibilità di vivere un giorno da gourmet. Nel weekend sono stati circa 200 gli stand con aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, assieme a oltre ventimila agricoltori dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Val d’Aosta ma anche da altre regioni del Nord Italia e dalle aree terremotate. Protagonisti anche gli astigiani, con Danilo Merlo, leader di Giovani Impresa Asti e Piemonte, nella giornata inaugurale a fare lezione di grigliatura della carne in occasione del “Bisteccaday”, insieme all’allevatore Diego Lequio dell’Agrimacelleria Pantalein di Vesime ad illustrare i sistemi di allevamento e ad Alessandro Sapello dell’Agrimacelleria Cisi di Mombercelli

Le autorità intervenute venerdi al Villaggio Coldiretti, con al centro il presidente nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo

a spiegare i tagli migliori della carne. Nel corso della giornata è anche emersa una importante inversione di tendenza sui consumi, con un incremento di oltre il 5% in più di carne nella spesa delle famiglie italiane nel 2018, il valore più alto degli ultimi sei anni dopo un brusco calo. Nei giorni successivi i nostri giovani astigiani sono stati impegnati principalmente nel “Villaggio delle idee” per rendere sempre più una realtà la “disintermediazione”, una parola d’ordine che vuole decretare la fine degli inutili passaggi intermedi lungo la filiera con l’emarginazione dei relativi “furbetti” che guadagnano senza fare nulla. Le rappresentanti di Donne Impresa Coldiretti Asti, con la responsabile Micaela Soldano, sono invece state impegnate ad illustrare gli impegni maggiormente creativi della nostra agricoltura. Successone degli agrichef di Campagna Amica, una dozzina in trasferta dalle campagne dell’Astigiano capitanati da Giovanna Soligo, ad offrire i menu con le ricette della tradizione. In una sezione dedicata al cibo di strada c’era anche la birra del Monferrato

dell’agribirrificio Castagnero di Agliano Terme. In primo piano anche i nostri grandi vini, due le enoteche presenti e una grande sala degustazioni dove sono state ospitate ben 114 etichette dei vignaioli dell’Astigiano con Barbera d’Asti, Moscato d’Asti, Grignolino d’Asti, Terre Alfieri Arneis, Terre Alfieri Nebbiolo, Cisterna d’Asti, Malvasia di Castelnuovo don Bosco, Freisa d’Asti, Albugnano, Ruchè di Castagnole Monferrato, Nizza, Dolcetto d’Asti, Cortese dell’Alto Monferrato, Brachetto d’Acqui e Alta Langa. Durante la tre giorni, il responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Asti, Paolo Anziano, sotto la stretta collaborazione di Secondo Rabbione, responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte (la cui sede è a San Damiano d’Asti), e con l’intervento di Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, ha guidato le degustazioni di Ruchè, Barbera e Moscato. Grande soddisfazioni per le vendite effettuate dai 15 partecipanti astigiani (vedasi elenco a parte) al maximercato degli


agricoltori dislocato in piazza Castello. Sugli scudi la Robiola di Roccaverano Dop, la Nocciola Piemonte Igp, succhi di frutta, composte e conserve, zafferano, erbe aromatiche e medicinali, frutti e ortaggi freschi. L’afflusso del pubblico è stato costante fin dal venerdì e per tutto il sabato, con picchi sorprendenti durante la domenica. Non solo torinesi e piemontesi hanno girato per le postazioni dei contadini facendo acquisti, ma anche visitatori arrivati da ogni altra parte d’Italia, dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dalla Spagna. Alla domenica, hanno sfilato al Villaggio e ottenuto un grande successo gli sbandieratori del Palio di Asti, grazie al Comitato di Torretta. Da annotare le numerose adesioni alla raccolta firme per la

3

4

3) AZ. AGRICOLA “OPIFICIUM” CASTEL BOGLIONE Erbe aromatiche

4) AZIENDA AGRICOLA CORDA PAOLO VILLAFRANCA D’ASTI Zafferano

15/17 Giugno

2) AZ. AGRICOLA SCAGLIA ANDREA CISTERNA D’ASTI Frutta, Verdura, Uova

2

5

campagna #stopcibofalso per chiedere alla Ue l’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari. Ottimi risultati anche per l’iniziativa “Spesa sospesa” di Coldiretti, Campagna Amica e Ca-

ritas, con i visitatori che hanno lasciato pagato, per le famiglie in difficoltà economiche, frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare, per un totale di oltre una tonnellata.

numero 6 - 2018

1) SOC. AGR. IL CORTILE DELLE DELIZIE - ASTI Confetture, Composte e Nettare di frutta

1


15/17 Giugno numero 6 - 2018

6

5) AZIENDA AGRICOLA MUSOLINO GIUSEPPA ROCCAVERANO Robiole

5

6

7

8

6) APICOLTURA BECHIS CASTELNUOVO DON BOSCO Miele

Decine di migliaia di bambini hanno invaso l’agriasilo e la fattoria didattica dove hanno imparato a impastare il pane, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varietà di piante il tutto con l’assistenza dei tutor e delle agritate di Coldiretti e di Campagna Amica. Tra le varie aree una delle più “gettonate” è stata sicuramente la fattoria degli animali dove gli splendidi esemplari di mucche, cavalli, asini, maiali, polli, tacchini e conigli hanno attirato l’attenzione di grandi e piccini. Successo anche per il “battesimo della sella” promosso dai carabinieri forestali con i cavallini di Monterufoli. “Uno sforzo organizzativo senza precedenti per Coldiretti – sottolinea Antonio Ciotta, direttore della Federazione di

7) AZ. AGRICOLA CASA MARIANIN CASTAGNOLE LANZE Composte, Confetture, Bagnet

Asti -, viste le richieste abbiamo anche organizzato 30 pullman da Asti, Nizza, Canelli, San Damiano, Vesime, Castelnuovo don Bosco, Villanova e Moncalvo portando al Villaggio almeno

8) AZIENDA AGRICOLA PONTEBALLERINE SAN DAMIANO D’ASTI Miele

1.500 persone, più tutti coloro che hanno raggiunto Torino in treno o in auto”. “E’ stato un favoloso successo – evidenzia Marco Reggio, presidente Coldiretti Asti - una


11

12

12) AZ. AGRICOLA ROSSOZAFFERANO MONCALVO Creme ed Erbe aromatiche 13) AZ. AGR. TENUTA SANTO STEFANO MONTEGROSSO D’ASTI Formaggi caprini

grande vetrina dove abbiamo presentato il nostro modello di agricoltura, un modello esportabile che sta dimostrando di contribuire efficacemente allo sviluppo di tutto il Paese. Per noi è stato un punto di approdo importante, dove abbiamo potuto far vivere un’esperienza unica a tutti i cittadini, abbiamo potuto presentare la distintività dei nostri prodotti per offrire cibi unici e dove abbiamo potuto fare sintesi dei nostri progetti. Il Villaggio è stato un evento

esaltante che ci fa ora ripartire verso rinnovati traguardi, a favore degli agricoltori e di tutti i consumatori”. Al Villaggio Coldiretti con il presidente nazionale Roberto Moncalvo e il segretario generale Vincenzo Gesmundo non sono mancate le personalità, dal Vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa al Ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, dalla sindaca di Torino Chiara Appendino all’arcivescovo

13

15/17 Giugno

10

7

di Torino Cesare Nosiglia, fino alla popolare presentatrice tv Elisa Isoardi. “Il successo del Villaggio contadino del Nord Ovest - ha dichiarato il presidente Moncalvo - è la testimonianza dell’enorme crescita della sensibilità degli italiani verso stili di vita sani e in equilibrio con la natura per i quali l’agricoltura nazionale può offrire i primati conquistati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare a livello europeo e mondiale”.

numero 6 - 2018

9) AZ. AGR. CASCINA CAMPORA CAPRIGLIO Prosciutto cotto di coniglio 10) AZ. AGRICOLA CA’ DEL PONTE MONASTERO BORMIDA Robiole 11) AZ. AGR. POLYAGRINOVA CAMERANO CASASCO Miele

9


15

14

15/17 Giugno

16

numero 6 - 2018

8

14) AZ. AGRICOLA QUAGLIA CESARE ASTI Canapa, Oli, Farine, Pasta

15) SOC. AGR. ERBORISTERIA MONCALVO Erbe medicinali in vaso e essiccate

16) AZ. AGRICOLA SILVIA CASTAGNERO AGLIANO TERME Birra Agricola


S

ono stati numerossisimi gli incontri e i dibattiti realizzati nella tregiorni del Villaggio. Hanno visto protagonisti, tra gli altri la Sindaca di Trorino, Chiara Appendino, il Procuratore Caselli, l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. Anche il professore astigiano Giorgio Calabrese è stato protagonista di un incontro con il presidente Roberto Moncalvo e la conduttrice televisiva Elisa Isoardi.

15/17 Giugno

TANTI INCONTRI E DIBATTITI

9

A

l Villaggio Coldiretti si è tenuta con successo una tappa dell’”Acqua Tour”, organizzato da ANBI e con il coinvolgimenti delle organizzazioni sindacali. L’iniziativa è stata

incentrata sul contributo che può dare l’irrigazione sulla competitività delle imprese agricole nel contesto della Politica agricola Comunitaria 2014/2020.

numero 6 - 2018

CONSUMO DELL’ACQUA


PORTALE DEL SOCIO

U

15/17 Giugno

n intero stand al Villaggio Coldiretti è stato dedicato al nuovo “Portale del Socio”. La nuova iniziativa multimediale ha praticamente visto il lancio proprio a Torino. Si tratta di un portale internet in cui l’associato Coldiretti potrà usufruire dei servizi offerti in modalità telematica. Direttamente dal portale si potranno effettuare, senza passare dagli uffici, le principali operazione fiscali e tributarie, come il semplice invio delle fatture in modalità elettronica, fino a pratiche più complesse come la Pac o le denunce del vino. Il portale, che entrerà in funzione questo autunno, conterrà anche molte altre informazioni, come il servizio meteo o le telemetrie dei terreni, molto utili, ad esempio, per avere in tempo reale, attraverso apposite applicazioni, quali terreni devono essere trattati e quali in-

vece siano già stati oggetto di intervento colturale. Nella fotografia il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio, in visita allo stand del Portale del Socio.

C’È DEL MARCIO NEL PIATTO

10

H numero 6 - 2018

a attirato un gran pubblico la presentazione del libro “C’è del marcio nel piatto”, scritto dal professor Stefano Masini, Capo Area Ambiente e Territorio

della Confederazione nazionale Coldiretti, insieme al procuratore Gian Carlo Caselli e con la prefazione del presidente di Campagna Amica Carlin Petrini.

Ricambi Agricoli - Oleodinamica - Ferramenta - Giardinaggio NUOVO CONCESSIONARIO DI ZONA GOLDONI E HUSQUARNA

Loc. Cittadella - 15041 Altavilla M. (AL) - Tel./Fax 0142 926166 - www.ricambivergano.com • info@verganoferramenta.it


15/17 Giugno

TRASFERTE IN PULLMAN

artecipare al Villaggio, anche per Coldiretti Asti è stato uno sforzo organizzativo senza precedenti, soprattutto per agevolare la possibilità di partecipazione a più associati possibile. Per

questo, in tre giorni, sono state organizzate diverse trasferte dall’Astigiano, da Asti, Nizza, Canelli, San Damiano, Vesime, Castelnuovo don Bosco, Villanova e Moncalvo. In totale sono state portate al Villaggio almeno 1.500

persone con 30 pullman. Nelle foto alcuni gruppi partiti da Asti. Nonostante questo molti hanno raggiunto Torino in treno o in auto per non perdersi il grande Villaggio.

ENOTECA DEL VILLAGGIO

D

urante la tre giorni, il responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Asti, Paolo Anziano, sotto la stretta collaborazione di Secondo Rabbione, responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte (la cui sede è a San Damiano d’Asti), e con l’intervento di Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, ha guidato le degustazioni di Ruchè, Barbera e Moscato.

numero 6 - 2018

P

11


ASTIGIANI PROTAGONISTI

I

15/17 Giugno

giovani agricoltori dell’Astigiano sono stati veri protagonisti nella giornata inaugurale del Villaggio, nelle foto: Diego Lequio dell’Agrimacelleria Pantalein di Vesime intervistato dal giornalista del TG5 Beppe Gandolfo; Alessandro Sapello dell’Agrimacelleria Cisi di Mombercelli che ha illustrato i tagli della carne qui con il direttore di Coldiretti Asti, Antonio Ciotta, e il delegato Confederale Bruno Rivarossa; Danilo Merlo è stato il vero mattatore del “Bistecca Day” con le sue grandi griglie, portate direttamente a Torino da Monastero Bormida, ha offerto a Matteo Salvini una maxi braciola.

12

numero 6 - 2018

VILLAGGIO DELLE IDEE

I

giovani sono stati molto impegnati nel “Villaggio delle idee”, il laboratorio per elaborare strategie e proposte. Sono emersi molti gli spunti soprattutto per il futuro dell’organizzazione e dell’intero settore agricolo.


15/17 Giugno

INAUGURAZIONE DEL VILLAGGIO

È

stata molto coinvolgente l’inaugurazione del Villaggio Coldiretti, il Presidente nazionale Rober-

numero 6 - 2018

13

to Moncalvo e il Segretario generale Vincenzo Gesmundo hanno tracciato, di fronte a ministri e autorità, la linea Coldiretti. Ad

aprire la manifestazione un coro di voci bianche che ha cantato l’inno nazionale con tutta la platea in piedi.


15/17 Giugno

SBANDIERATORI DEL PALIO

numero 6 - 2018

14

H

anno ottenuto un grande successo sfilando lungo il Villag-

gio Coldiretti anche gli sbandieratori del Palio di Asti, grazie al Comitato di Torretta.


15/17 Giugno

TANTI DIVERTIMENTI PER I BAMBINI

I

bambini sono stati fra i più fortunati al Villaggio Coldiretti. La fattoria degli animali allestita dall’Aia è stata particolarmente apprezzata, come gli agriasili, fattorie didattiche, orti didattici e tanto altro ancora.

numero 6 - 2018

15


15/17 Giugno

AGRICHEF E PUNTI GOURMET

16

G

razie all’intraprendenza degli Agrichef e di tanti associati Coldiretti il

numero 6 - 2018

CAVALIER REPETTO

A

lla giornata inaugurale del Villaggio Coldiretti era presente anche il Cavalier Flavio Repetto, patron dell’azienda dolciaria Novi che è partner di Coldiretti Asti e Alessandria nel progetto corilicolo

cibo ha ruotato al centro del Villaggio. Eccellenze del made in Italy e piatti di altissima qualità a prezzi

popolari, dalla carne, al pesce, dalla pizza, al riso, alla pasta e moltissimi altri piatti gourmet.

LO SQUALENE

M

aria Paola Merlo, figlia di Silvia Castagnero titolare dell’omonima azienda agricola di Agliano Terme che produce la birra agricola, ha tenuto un interessantissimo workshop per illustrare la sua scoperta, realizzata con l’Università di Torino, di una molecola ricavata dagli scarti della produzione di birra. Si chiama “squalene” e ha permesso a Maria Paola di intraprendere una fortunata attività imprenditoriale nella produzione di biocosmetici.


L’ORGOGLIO DI ESSERE “COLDIRETTI” Il Villaggio è stato un punto di approdo per ripartire verso nuovi orizzonti

15/17 Giugno

Un’immagine dall’alto della grande riunione territoriale del 28 maggio a Torino Lingotto con tutti i dirigenti e dipendenti di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

17

numero 6 - 2018

I

l successo del primo grande Villaggio Coldiretti è un punto di approdo importante per tutta l’organizzazione. Per tutti coloro che hanno vissuto una parte della propria vita accanto a Coldiretti, vuoi come associato, vuoi come dirigente, vuoi come dipendente, la manifestazione di Torino è stata un modo per esprimere con orgoglio uno spirito di appartenenza ormai desueto in gran parte delle organizzazioni, delle aziende e, ahinoi, anche delle istituzioni. Osiamo anche dire, come il Villagio sia stato l’occasione per esprimere “l’orgoglio Coldiretti”. L’orgoglio di rappresentare la parte sana e buona dell’economia e dell’imprenditoria nazionale. Un orgoglio espresso con il meglio delle eccellenze di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, nel caso del Villaggio di Torino. Sia con il grande agri mercato di Campagna Amica ammirato in piazza Castello, che con i punti gourmet apprezzati nei Giardini Reali. Un orgoglio ancora più grande per noi astigiani che, ad inizio anni Novanta, organizzammo i primi agri mercati di “Tipico Monferrato” e i primi “Incontro tra Città e Campagna”. Vedere come la strada intrapresa oltre 5 lustri orsono sia ormai

Alcuni dirigenti e dipendenti Coldiretti alla riunione territoriale del 28 maggio al Lingotto


15/17 Giugno numero 6 - 2018

18

diventato terreno comune, di associati, dirigenti, dipendenti e di tutti i consumatori, ci inorgoglisce profondamente e ci stimola a proseguire con rinnovato impegno verso ulteriori e nuovi traguardi che oggi sono dare il giusto valore alle produzioni attraverso nuovi progetti e accordi di filiera. E’ forse questo il vero senso del grande Villaggio, un punto di approdo e di incontro fra produttori e consumatori, da cui ripartire per una rinnovata rappresentanza che vede Coldiretti sempre più sindacato imprenditoriale di filiera. Siamo quindi pronti a salpare verso nuovi orizzonti, agricoltori e consumatori, insieme ad artigiani e industriali, e con tutte le aziende che sanno esprimere un territorio. Sappiamo che la strada è ancora lunga e che in mezzo ci sono il falso made in Italy, il concetto di qualità e salubrità differente fra gli Stati, gli accordi internazionali trappola per le eccellenze alimentari e tanti altri furbetti che sguazzano nelle filiere e nelle bufere in mezzo a un mare di difficoltà. Sappiamo però che come da sempre, Coldiretti, saprà tenere la barra dritta, ben indirizzata dai suoi valori fondanti e dal rispetto ormai conclamato, proprio da manifestazioni come il Villaggio, nei confronti dei consumatori, dell’ambiente e del benessere di tutti gli esseri viventi.

Alcuni dirigenti e dipendenti Coldiretti alla riunione territoriale del 28 maggio al Lingotto

Marco Chiesa, responsabile organizzativo, e Luigi Franco, Vice direttore, della Federazione di Asti alla riunione del 28 maggio, entrambi sono stati particolarmente impegnati nella buona riuscita del Villaggio Coldiretti


UN GRANDE LAVORO DI SQUADRA Alcuni dei funzionari e degli impiegati di Coldiretti Asti impegnati nella tre giorni del Villaggio Coldiretti di Torino, al centro il direttore della federazione Antonio Ciotta

15/17 Giugno

Il successo del Villaggio è il risultato dell’impegno di dirigenti e dipendenti

C

Ci sono voluti mesi e mesi di profondo impegno per portare nel centro di Torino e nel grande Villaggio oltre 700 mila visitatori. Un impegno condiviso equamente fra la formidabile macchina organizzativa della Confederazione nazionale e quella delle Federazioni Regionali e Pro-

vinciali di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Come sempre, per chi vede le cose dall’esterno e non è quindi nei ranghi Coldiretti, la cosa più stupefacente è vedere lavorare a stretto contatto i dirigenti (che poi di mestiere fanno gli agricoltori) e i funzionari e i dipendenti (che poi di mestiere fanno gli impiegati).

Il segreto del successo è credere in un progetto, in una strategia, in un disegno comune che vuole tutelare l’agricoltura, il cibo e il consumo degli alimenti. Questo perchè, puoi essere un agricoltore, oppure un impiegato, o anche un operaio, ma sarai sempre e comunque anche un consumatore.

numero 6 - 2018

19


15/17 Giugno numero 6 - 2018

20

Ed è così che il grande Villagio di Torino ha visto l’impegno di tutta la struttura Coldiretti, basti pensare che gli uffici sono rimasti chiusi nei tre giorni della manifestazioni. Anzi a dire la verità sono rimasti chiusi anche il 28 maggio quando una grande assemblea plenaria territoriale ha visto tutti i dirigenti, i funzionari e gli impiegati riuniti a Torino Lingotto per l’avvio della grande avventura del Villaggio. In quell’occasione sono stati dettati i tempi e assegnate le funzioni di responsabilità per la manifestazione del 15,16 e 17 giugno. Tutti sono stati coinvolti, si sono sentiti protagonisti e si sono impegnati per la realizzazione del Villaggio.


Apertura per il ritorno dei voucher in agricoltura eccesso di inutile burocrazia di cui, in parte non irrilevante, è responsabile la piattaforma informatica creata dall’Inps che non tiene in considerazione le specificità del lavoro nei campi. Ora occorre fare presto poiché l’estate coincide con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne a partire dalle attività di raccolta di verdura e frutta come albicocche o pesche, fino ad arrivare alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre e secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’ il 68% dei giovani italiani sarebbe disponibile a partecipare alla vendemmia o alla raccolta della frutta. I voucher sono uno strumento positivo per l’economia e il lavoro dei territori interessati ma sono anche validi nel favorire l’emersione del sommerso. I voucher erano stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 per la vendemmia proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro nelle campagne. Nel corso degli anni successivi l’agricoltura è stata l’unico settore che è rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro

stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito) a differenza de altri settori. Non è un caso che il numero di voucher impiegati in agricoltura sia praticamente rimasto stabile dal 2011 senza gli abusi che si sono verificati in altri settori. In agricoltura sono stati venduti nell’ultimo anno prima dell’abrogazione circa 2 milioni di voucher, piu’ o meno gli stessi dei 5 anni precedenti pari all’incirca a 350mila giornate/anno di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne. “L’Italia non puo’ permettersi di perdere le grandi opportunità di lavoro che vengono da uno dei settori più dinamici dell’economia”, ha concluso il presidente la Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare l’importanza di “assicurare al settore uno strumento che semplifichi la burocrazia per l’impresa, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito di cui c’è particolarmente bisogno”.

Chiusura Uffici Estate 2018 - Da lunedì 13 a domenica 19 agosto Anche quest’anno, per la stagione estiva, gli uffici di Coldiretti Asti osserveranno un breve periodo di chiusura nei giorni a cavallo del Ferragosto. Esattamente da lunedì 13 agosto a domenica 19 agosto, sia gli uffici provinciali che di zona e recapito rimarranno chiusi. L’attività riprenderà regolarmente da lunedì 20 agosto. In caso di urgenze ed esigenze particolari è comunque garantita l’assistenza agli associati componendo i numeri telefonici seguenti: 335.7502083 Servizio tecnico; 335.7502090 Servizio previdenziale infortuni sul lavoro; 335.7502067 Servizio fiscale e tributario;

335.7502082 Servizio paghe, assunzioni; 335.7502078 Assistenza tecnica viticola; 335.7502064 - 335.7502060 Emergenze particolari.

21

numero 6 - 2018

Con i voucher circa 50mila posti di lavoro occasionali possono essere recuperati con trasparenza nelle attività stagionali in campagna dove con l’’estate sono iniziate le attività di raccolta e presto ci sarà la vendemmia”. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente le dichiarazioni de ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio che si è detto pronto a reintrodurre i voucher in agricoltura, come peraltro previsto nel contratto di governo, cui è seguita l’apertura anche del vice premier e ministro Luigi Di Maio. Una decisione importante – ha sottolineato Moncalvo - fortemente sostenuta dalla Coldiretti dopo che la riforma ha di fatto praticamente azzerato questa opportunità in agricoltura per integrare il reddito delle categorie più deboli ma anche per avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti o mantenere attivi anziani pensionati. La nuova normativa è stata un vero flop in agricoltura dove ha fatto crollare del 98% in valore l’uso dei buoni lavoro per effetto di in primis di un

Attualità

Centinaio e Di Maio possibilisti, ma occorre arrivare prima della vendemmia


FEASR

INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”

Etichetta obbligatoria: scattano le multe per gli inadempienti Una nota dell’Icqrf sollecita controlli su latticini, pasta, riso e pomodoro

Misura 121

S

22

cattano le multe per le etichette anonime che non riportano in etichetta l’origine del prodotto agricolo. Con una nota inviata dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari (Icqrf), si ricorda agli uffici periferici di controllo che i decreti sull’indicazione di origine in etichetta per il latte e i formaggi, il riso, la pasta di grano duro i derivati del pomodoro “sono vigenti e pienamente applicabili fino al 31 marzo 2020 e la violazione delle disposizioni in essi contenute sono sanzionabili a tutti gli effetti di legge”. Una buona notizia per quel 96% di italiani che chiedono che venga

numero 6 - 2018

S

scritta sull’etichetta in modo chiaro e leggibile l’origine degli alimenti secondo la consultazione on line del Ministero delle Politiche Agricole. “L’Italia si è posta all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori, con l’etichetta di origine Made in Italy su ¾ della spesa per impedire di spacciare prodotti stranieri come nazionali” commenta il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti”. Un segnale positivo in questa dire-

zione giunge dal Commissario Ue per la Salute e la Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis il quale ha dichiarato di ritenere maturi i tempi per affrontare la questione dell’etichettatura con l’indicazione dell’origine dei prodotti agricoli a livello europeo. Il Commissario ha ipotizzato “una etichetta per i prodotti agroalimentari a due facce come una moneta, da un lato l’indicazione Ue dall’altro quella dello Stato membro”. Secondo il commissario alla Salute bisogna partire da un quadro comune della Ue per poi scendere a livello nazionale. In questa direzione ha già votato più volte l’Europarlamento anche per il pressing di sempre più Stati (oggi sono 8) che lo hanno chiesto.

Corso Enologico e Seminario

i è concluso recentemente un importante corso enologico realizzato da Secondo Rabbione, responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte. La partecipazione è stata molto attenta da parte degli allievi che hanno seguito tutte le lezioni chiedendo approfondimenti e rilievi molto intelligenti. Nel frattempo, sempre sotto l’egida del Centro Studi, il 20 giugno a Canelli si è tenuto il seminario “Un’enologia di correzione o di espressione?” organizzato dalla Coop. Terre di Qualità in collaborazione con gli esperti di OENOFRANCE italiani e francesi, che sono intervenuti sulle ultime novità tecniche finalizzate all’ottenimento di vini di elevata qualità.

Allievi del Corso enologico con il Presidente della Cantina Sei Castelli

Un’immagine del corso Enologico

Gli allievi del Corso in visita alla Cantina Valle Belbo

Un’immagine del seminario organizzato con Oenofrance


FEASR

INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”

Parte la riforma per il rafforzamento di Agea torizzazione, l’esecuzione e la contabilizzazione dei pagamenti. Il decreto n. 74 precisa poi che gli organismi pagatori attualmente riconosciuti continuano ad operare, mentre è possibile procedere al riconoscimento di nuovi organismi nelle regioni ancora sprovviste, ma sempre nei limiti compatibili con la pertinente normativa comunitaria. Gli organi dell’Agenzia sono il Direttore, in carica per tre anni e rinnovabile una sola volta, il Collegio dei revisori dei conti, composto da tre membri. Viene costituito un Comitato tecnico, presieduto dal Direttore dell’Agenzia, che redige ed adotta il proprio regolamento interno. Il Direttore dell’Agenzia, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto n. 74, propone lo statuto dell’Agenzia. Specifiche norme sono dedicate ai Caa (Centri autorizzati di assistenza agricola): vengono confermati i requisiti e i compiti loro assegnati, ma con alcune importanti innovazioni. In particolare vengono meglio precisati i compiti e le funzioni dei Centri nell’ambito delle attività svolte in convenzione con Agea e gli Organismi pagatori regionali, con particolare riferimento alla tenuta ed aggiornamento del fascicolo aziendale, all’inoltro delle domande delle imprese relative all’ammissione ai benefici comunitari ed all’utilizzo delle banche dati operanti nell’ambito del Sian. Un’importante novità è rela-

tiva alla previsione della possibilità per Agea, o gli altri Organismi pagatori, di subordinare la stipula delle convenzioni con i Centri di assistenza agricola alla dimostrazione, da parte di questi ultimi, del possesso di requisiti ulteriori rispetto a quelli necessari per l’abilitazione regionale: ad esempio, potrebbe essere richiesto al Caa che intenda stipulare una convenzione con l’Organismo pagatore di avere specifiche caratteristiche attinenti alla consistenza numerica, alla competenza ed onorabilità del personale dipendente nonché alle risorse strumentali impiegati. Va sottolineato che le competenze dei Caa sono tendenzialmente estensibili. Infatti se fino ad ora vigeva la norma secondo la quale le Regioni possono incaricare i Caa di ulteriori servizi ed attività, con il decreto di riforma di Agea non solo le Regioni, ma anche gli Organismi pagatori possono procedere ad assegnare ai Centri ulteriori compiti. Ma indubbiamente l’innovazione più significativa è rappresentata dall’attribuzione ai Caa di una vera e propria attività certificatoria: infatti i Centri potranno farsi rilasciare un mandato dai propri utenti al fine di attestare fatti o circostanze di ordine tecnico “concernenti situazioni o dati certi relativi all’esercizio dell’attività di impresa”. Un ulteriore ambito di intervento per i Caa funzionale alla più efficace assistenza delle imprese agricole”.

23

numero 6 - 2018

C

on la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legislativo n. 74 del 2018 parte la riorganizzazione dell’Agea. Viene innanzitutto rafforzato il ruolo dell’Agenzia quale interlocutore unico nei confronti della Commissione Ue, nonché di soggetto deputato a svolgere le attività di rendicontazione all’Unione europea dei pagamenti effettuati da tutti gli organismi pagatori riconosciuti. Dallo svolgimento della funzione di coordinamento discende che l’Agenzia esercita le funzioni di coordinamento, di gestione e sviluppo del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) che avranno ricadute anche riguardo la gestione del fascicolo aziendale. Ad Agea inoltre fanno capo il sistema integrato di gestione e controllo (Sigc), il sistema informativo geografico (Gis). Gestisce anche il Registro nazionale dei titoli all’aiuto e il Registro nazionale dei debiti, inoltre vigila sulla esecuzione dei controlli ex-post previsti dalla Ue ed esegue i controlli ex post già svolti da Agecontrol s.p.a. che viene così soppressa. Tra gli altri compiti rientrano gli adempimenti connessi con la gestione degli aiuti derivanti dalla Politica agricola comune, gli interventi sul mercato e sulle strutture del settore agricolo, finanziati dal Feaga e dal Feasr, dei quali è responsabile nei confronti dell’Unione europea per l’au-

Misura 121

Centrali anche i Caa a cui l’Agenzia potrà assegnare direttamente servizi


FEASR

INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”

Una proposta per la Pac del futuro

Il libro instant book Coldiretti analizza le proposte legislative per il 2021-2027

Misura 121

numero 6 - 2018

24

Un’Europa oggi in cerca d’identità e messa sempre più in discussione all’interno degli stessi Stati Membri dovrebbe guardare alla sua agricoltura come a una risorsa anche in termini di idee e soluzioni, poiché si tratta dell’unico settore che più e meglio di altri ha saputo realizzare in questi anni una reale integrazione. All’opposto, ogni tentativo di indebolirlo vorrebbe dire minare le stesse fondamenta dell’Unione, proprio in un momento particolarmente critico per il suo futuro”. Lo scrive il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’introduzione al libro instant book della Coldiretti che analizza le proposte legislative per la Pac 2021-2027. “E’ per questo che ogni analisi sul futuro della Pac, tracciato dalle proposte legislative della Commissione Europea, non può che - spiega Moncalvo partire dal tema delle risorse. Dobbiamo dunque affermare con forza che le ipotesi di taglio alla Politica Agricola Comune presenti nel documento dell’esecutivo comunitario sul primo bilancio pluriennale sono insostenibili in un settore chiave per vincere le nuove sfide che l’Ue deve affrontare, dai cambiamenti climatici, all’immigrazione, alla sicurezza. Né possiamo accettare che sia l’agricoltura a pagare il conto della Brexit. L’ipotesi di riduzione dei fondi è stata peraltro giustamente

bocciata dal Parlamento Europeo oltre che dagli stessi cittadini dell’Unione. A preoccupare è l’impatto negativo di questi tagli sui bilanci delle aziende agricole impegnate a garantire i migliori standard di qualità, sanitari ed ambientali, proprio nel momento in cui servirebbe una Pac che finanzi i beni pubblici europei di carattere territoriale e ambientale prodotti dall’agricoltura, recuperando con forza anche il suo antico ruolo di sostegno ai redditi e all’occupazione agricola. Una esigenza per salvaguardare un settore strategico per la sicurezza e la sovranità alimentare e per contribuire alla crescita dell’intera economia europea attraverso la filiera produttiva che esso alimenta. Ma, oltre a rafforzare il bud-

get occorre garantire una più equa distribuzione delle risorse superando gli squilibri che hanno caratterizzato il passato. Un obiettivo che deve essere raggiunto con una convergenza esterna ed interna per rendere i pagamenti diretti coerenti con parametri come i costi di produzione, il lavoro ed il valore aggiunto. E’ infatti necessario rappresentare meglio la diversità socio-economica delle diverse agricolture europee, senza applicare insopportabili tagli lineari. Solo così si potranno rafforzare gli elementi positivi in una proposta che presenta al proprio interno luci ed ombre. Certamente positivo è l’obiettivo di andare oltre il greening, la cui applicazione è estremamente complessa per gli agri-


FEASR

coltori, oltre ad essere antieconomico e incoerente con gli obiettivi ambientali della Pac, ma il nuovo “eco-schema” dovrà essere gestito correttamente e va accolta con favore l’opportunità garantita agli Stati Membri di adattare al meglio le misure ambientali al fine di renderle coerenti in maniera flessibile alle esigenze locali. Gli schemi ecologici e le misure agroambientali per essere efficaci devono essere progettati tenendo conto delle reali esigenze ambientali di un determinato territorio; non possono essere un modo per ridistribuire gli aiuti ma devono rappresentare un premio aggiuntivo. Va nella direzione delle nostre richieste la proposta di concedere gli aiuti solo ai veri agricoltori con la possibilità dello Stato Membro di definirli in base a criteri nazionali. Mentre in Italia si assiste ad un epocale ritorno delle nuove

generazioni alla terra è importante il maggiore sostegno ai giovani. I piani di sviluppo rurale, lavorando in sinergia con gli obbligatori sostegni del primo pilastro, dovranno continuare il percorso di ricambio generazionale incentivando l’inserimento di giovani agricoltori, la multifunzionalità aziendale e quei progetti di filiera che garantiscono il giusto compenso per le imprese. In una situazione segnata dagli effetti dei cambiamenti climatici, la gestione del rischio e la stabilizzazione dei redditi sono obiettivi strategici, complementari al sistema di pagamenti diretti, da attuare attraverso strumenti capaci di intervenire con tempestività nel momento del verificarsi dell’evento. La possibilità di utilizzare dispositivi basati su redditi e/o rese indicizzati costituisce un elemento di forte e positiva semplificazione. La proposta dalla Commis-

sione introduce tra le novità il cosiddetto “new delivery model” ossia un piano nazionale per l’intera Pac gestito secondo l’approccio dello sviluppo rurale, con importanti gradi di flessibilità che verrebbero quindi trasferiti anche alla gestione dei pagamenti diretti e alle misure settoriali. Oltre al rischio di una potenziale nazionalizzazione della Pac occorre prioritariamente evitare che il nuovo modello si traduca in distorsioni nella attribuzioni dei sostegni ed in un ulteriore carico burocratico, che è già a livelli insopportabili per le imprese. Sono questi alcuni degli elementi chiave della proposta della Commissione sulla quale si apre ora un negoziato complesso per l’Italia che deve difendere i primati conquistati dall’agricoltura nazionale, al vertice in Europa per qualità, sicurezza alimentare, ambientale e per valore aggiunto.

Misura 121

INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”

25

Stop antibiotici in stalle anche per l’import

O

ccorre estendere coerentemente il divieto dell’uso preventivo di antibiotici nei mangimi medicati anche agli allevamenti da cui provengono le carni importate nell’Unione Europea. Sarebbe la logica conseguenza dopo l’esplicito divieto a livello Ue dell’uso preventivo di antibiotici nei mangimi medicati frutto di un accordo tra Europarlamento, Consiglio Ue

e Commissione europea per frenare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza.Con queste norme l’Unione Europea si pone all’avanguardia nel mondo per garantire i migliori standard di qualità e sicurezza alimentare che vanno difesi con un adeguato sostegno finanziario alla Politica Agricola Comune in corso di riforma ma anche con norme di trasparenza che consentano ai consumatori di rico-

noscere dall’etichetta l’origine dei prodotti acquistati per fare scelte di acquisto consapevoli. Un impegno importante soprattutto per un Paese come l’Italia che ha avviato da tempo questo percorso di riduzione dell’uso di antibiotici ma che importa quasi il 40% della carne consumata, anche da Paesi extracomunitari che non rispettano gli stessi standard.

numero 6 - 2018

Italia importa dall’estero il 40% della carne consumata


FEASR

INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”

Via alla prima filiera per il biometano agricolo Storico accordo fra Coldiretti, Bonifiche Ferraresi, A2A, Snam e Gse

Misura 121

N

numero 6 - 2018

26

asce in Italia la prima filiera di biometano agricolo “dalla stalla alla strada” per raggiungere l’obiettivo di immettere nella rete 8 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030. Il protocollo d’intesa è stato firmato a Palazzo Rospigliosi a Roma da Coldiretti, Bonifiche Ferraresi, A2A, Snam e Gse – Gestore dei servizi energetici con il coinvolgimento delle imprese agricole e industriali, dei Comuni italiani e, più in generale, di tutti gli attori interessati alla produzione del biometano e al relativo utilizzo nel settore dei trasporti. Partendo dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti si intende arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del trasporto pubblico come autobus e furgoni, le stesse auto dei cittadini e i trattori per il lavoro agricolo. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green. Inoltre il contributo del biometano alla decarbonizzazione non si limita alla sola fase del soddisfacimento del consumo energetico. Il suo processo produttivo rende infatti disponibili una serie di altri prodotti, sottoprodotti come il digestato che utilizzato come materia organica ammendante, migliora la

produttività del terreno agricolo e la sua capacità di trattenere gas climalteranti. Un volano importante di sviluppo per un paese come l’Italia che è già al terzo posto in Europa per consumi alimentati da fonti rinnovabili con una quota complessiva pari al 17,41% del totale dell’energia utilizzata a livello nazionale e ha raddoppiato in undici anni i propri consumi “green” da 10,7 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) nel 2005 a 21,1 milioni nel 2016. Il primo progetto in cantiere verrà realizzato da Bonifiche Ferraresi, la più grande aziende agricola italiana, associata a Coldiretti. Snam intende promuovere lo sviluppo e la diffusione di processi e tecnologie per la produzione di biometano in Italia e sostenere l’economia circolare, oltre a mettere a disposizione la propria rete di trasporto e di impianti di distribuzione di gas naturale compresso e liquefatto per la mobilità sostenibile. La società ha ricevuto fino a oggi oltre 600 manifestazioni di interesse all’allacciamento di impianti di biometano alla propria rete di trasporto. Il Gruppo A2A ha in progetto la realizzazione di 4 impianti di produzione di biometano da Forsu, ottenuto tramite processo di digestione anaerobica chiudendo così il cerchio della raccolta differenziata ambito in cui il Gruppo è impegnato in molte città dove svolge il servizio di igiene urbana.Anche il Gse, per garantire valore ag-

giunto al Sistema Paese, è deciso a condividere con tutti gli interlocutori del settore energetico l’expertise maturato in questi anni nella crescita delle fonti rinnovabili, svolgendo il ruolo di facilitatore ai fini dello sviluppo del biometano in un’ottica di promozione della sostenibilità. Il Gse è pienamente consapevole, inoltre, della necessità di dare impulso al biometano che potrà assicurare un effetto volano ai Comuni e al settore agricolo, attraverso la valorizzazione della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano – Forsu, degli scarti agricoli e dei reflui organici, e diffondere l’adozione di modelli di economia circolare. L’obiettivo finale è quello di aggregare i soggetti della filiera, in modo da accelerare la transizione energetica nell’ambito dei trasporti, consentendo a tutti gli operatori la possibilità di accedere ai servizi offerti dai diversi soggetti attivi nel campo del biometano e nel comparto agricolo.


FEASR

INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”

Zone rurali indietro nella banda larga

Lo ha sancito anche la Corte dei Conti: in ritardo sul 2020

dazione della Corte dei Conti è che in futuro la Ue si ponga progetti ambiziosi e realistici e li raggiunga. In particolare si sollecita l’elaborazione da parte dei partner di nuovi piani per il periodo successivo al 2020, si invita la Commissione a chiarire l’applicazione degli orientamenti in materia di aiuti di Stato e sostenere così gli sforzi fina-

lizzati a promuovere una maggiore concorrenza nel settore della banda larga, mentre alla Banca europea degli investimenti si chiede di concentrare il sostegno su progetti di piccole e medie dimensioni. Nella relazione si ricorda anche che l’Ue ha messo a disposizione degli Stati membri circa 15 miliardi nel periodo 2014-2020.

Misura 121

L

’obiettivo della copertura della banda larga ultraveloce per almeno il 50% delle famiglie europee entro il 2020 non è raggiungibile, in particolare le zone rurali sono ancora meno connesse delle città. Lo sostiene una nuova relazione della Corte dei Conti europea che, pur registrando un miglioramento, evidenzia che ci sono ritardi rispetto ai target fissati. La Corte europea sottolinea che le zone rurali continuano a rappresentare un problema: a metà del 2017 solo il 15% delle famiglie risultava abbonato a connessioni internet ultraveloci. Nelle zone rurali, secondo la Corte, il settore privato è meno incentivato a investire e quindi la connessione è lontana dagli standard urbani. La raccoman-

27

Credito d’imposta per l’Agricoltura 4.0

O

perativo il credito d’imposta per gli investimenti in formazione del personale nell’ambito dei processi di trasformazione tecnologica. Il decreto attuativo è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 22 giugno. È rivolto a tutte le imprese comprese quelle che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

L’agevolazione prevista è un credito d’imposta del 40% delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario. La misura si applica alle spese sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017. Il credito d’imposta è conces-

so per la formazione di supporto ad attività che vanno dalla cyber security alla robotica avanzata fino a internet delle cose e delle macchine e l’interfaccia uomo, cioè più in generale alle tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0” che, come noto, si rivolge anche all’agricoltura.

numero 6 - 2018

Riguarda gli investimenti in formazione del personale


FEASR

INIZIATIVA FINANZIATA AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE - MISURA 1 - OPERAZIONE 1.2.1 - AZIONE 1: “ATTIVITÀ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”

Blue Tongue accordo Italia-Francia Definiti i criteri per le importazioni degli animali

Misura 121

I

28

l 7 giugno scorso è stato sottoscritto l’Accordo tra i ministeri della Salute, italiano e francese, per la movimentazione dei capi di bovini ed ovini dalle zone di restrizione per il sierotipo 4. L’accordo prevede che sia consentita la movimentazione verso l’Italia, da zone della Francia soggette a restrizione per i sierotipi 8 e 4 dei bovini e degli ovini di età inferiore a 90 giorni, se gli animali sono stati protetti almeno per una settimana e fino al giorno della partenza con insetto repellenti. Trascorsi 7 giorni dall’inizio del trattamento gli animali devono

essere sottoposti al test PCR, che deve dare esito negativo. Anche i mezzi di trasporto devono essere trattati con insetto repellenti e i certificati sanitari devono riportare tutti questi passaggi compreso l’esito PCR. In fine gli animali dovranno essere posti in vincolo sanitario

per almeno 30 giorni, nel luogo di prima destinazione del territorio italiano.

Polizia veterinaria: proroga misure strordinarie

Per tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina enzootica, fino al 2019

S numero 6 - 2018

ulla Gazzetta Ufficiale n.145 del 25 giugno 2018 è stata pubblicata l’Ordinanza che proroga fino al 25 giugno 2019 l’Ordinanza sulle “Misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina, brucellosi ovi-caprina,

leucosi bovina enzootica”. Si tratta della stessa Ordinanza che, aveva introdotto il Modello 4 informatizzato, entrato a regime dal 2 settembre 2017, finalizzate a garantire un ulteriore calo delle infezioni e per procedere nell’attività di eradicazione della brucellosi dei bufali.

Pesce e Manzato i sottosegretari

Affiancheranno il Ministro Centinaio alle Politiche Agricole

I

sottosegretari alle Politiche agricole, nominati nel Governo Conte, sono Ales-

sandra Pesce e Franco Manzato. Affiancheranno il ministro Gian Marco Centinaio, direttamente

impegnati nella difesa e nella valorizzazione dell’agroalimentare Made in Italy.


RUBRICA COLTIVA LA SALUTE REDATTA DA C.D.C.

Biomicrosopia Oculare a Ultrasuoni - UBM

L

a Biomicroscopia a Ultrasuoni – UBM è un esame diagnostico non invasivo ed eseguibile ambulatorialmente, che utilizza una tecnica ultrasonica ad alta risoluzione e che generalmente si effettua su strutture del segmento anteriore che non possono essere visualizzate in altro modo. La Biomicroscopia a Ultrasuoni - UBM è un’indagine particolarmente indicata e utile: 1. in caso di cornee opache, soprattutto prima di una cheratoplastica perforante, quando lo stato del segmento anteriore non è noto 2. nel glaucoma (ad angolo stretto), in quanto consente la scansione dell’angolo camerulare 3. nei soggetti sottoposti a chirur-

gia filtrante, in quanto consente la verifica del corretto posizionamento delle valvole e della pervietà delle bozze 4. nella determinazione della posizione delle anse di una lente intraoculare (IOL) 5. nelle misurazioni preoperatorie in caso di impianto di lenti fachiche per la miopia

6. nella visualizzazione e misurazione dell’estensione dei tumori dell’iride e del corpo ciliare, usando i calibri dello strumento 7. nella verifica delle alterazioni della porzione anteriore della sclera 8. nello studio dei traumi oculari (dialisi iridee). La SONDA UBM PLUS®, anch’essa collegabile al PC tramite presa USB, lavora a una frequenza di 48 MHz, con una risoluzione fino a 20 micron, consentendo la visualizzazione completa del segmento anteriore dell’occhio, con la possibilità di effettuare in modo preciso le misurazioni del sulcus to sulcus, dell’anglo iridocorneale e della profondità della camera anteriore, e quindi completando le funzioni dell’ECOGRAFO B-SCAN.

Sanità

Eclettico esame non invasivo, eseguibile ambulatorialmente

29

COLTIVA LA TUA SALUTE

C.DC.: ASTI, C.so Galileo Ferraris, 4/a - EPACA: ASTI, C.so F. Cavallotti, 41, tel 0141.380.400 - CANELLI, Via Cassinasco, 11/13 - CASTELNUOVO D.B., V.le Europa, 12/B - MONCALVO, P.zza Carlo Alberto, 25 - MONTIGLIO M.TO, Via Padre Carpignano, 3 - NIZZA M.TO, C.so Acqui, 42/44 - S. DAMIANO D’ASTI, Via Roma, 23 - VESIME, P.zza V. Emanuele II, 3 - VILLANOVA D’ASTI, Via O. Blandino, 19

- Onoranze funebri dal 1959 - Reperibilità 24 ore su 24

Via C. Botta, 4 - 14015 San Damiano d’Asti

Tel. & Fax 0141.975146

cell. 336.253369

numero 6 - 2018

Da oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-Epaca e C.D.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a Torino, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania. Grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-Epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera Associativa Coldiretti/Epaca, oppure tramite il SSN presentando la richiesta del medico curante. Inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-Epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il PIN ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.


Malattie professionali in agricoltura Consulenza medica gratuita all’EPACA

Previdenza

N

numero 6 - 2018

30

el corso degli ultimi anni specifiche disposizioni di legge e diverse sentenze della Corte di Cassazione hanno consentito di ampliare la tabella delle malattie professionali riconoscibili dall’INAIL anche in ambito agricolo. Negli ultimi mesi grazie ad una qualificata consulenza medicolegale il Patronato EPACA della Coldiretti ha presentato numerose istanze finalizzate al riconoscimento delle malattie professionali più frequenti in agricoltura e sono stati riconosciuti numerosi indennizzi da parte dell’Istituto assicuratore. Evidenziamo di seguito tali malattie professionali, piuttosto frequenti in agricoltura ma anche in altri ambiti lavorativi, per le quali è possibile effettuare richiesta all’INAIL di indennizzo; invitiamo tutti coloro che ritengono di poter essere nelle condizioni per richiedere il beneficio a rivolgersi tempestivamente all’ufficio zona Coldiretti più vicino per la valutazione del caso attraverso una qualificata consulenza medica gratuita. TUNNEL CARPALE La sindrome del tunnel carpale viene riconosciuta come malattia professionale nei confronti di coloro che sono impegnati in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza: è il caso, ad esempio, di coloro che sono impegnati o sono stati impegnati nella potatura ovvero coloro che svolgono o hanno svolto l’attività di mungitura senza l’ausilio di mezzi tecnici. Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni

dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. DIMINUZIONE DELLA CAPACITA’ UDITIVA I lavoratori che sono affetti da ipoacusia percettiva bilaterale simmetrica per essere stati esposti a lavorazioni rumorose nell’industria, nei trasporti o in agricoltura hanno diritto alla richiesta di indennizzo per il riconoscimento della malattia professionale: a titolo esemplificativo, in ambito agricolo, è una patologia che colpisce frequentemente i trattoristi o coloro che, comunque, utilizzano in modo frequente macchinari piuttosto rumorosi. Può essere richiesto l’indennizzo entro 4 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. TENDINITI Sono malattie professionali tabellate le tendiniti della spalla, del

gomito, del polso e della mano se coloro che ne risultano affetti svolgono o hanno svolto lavorazioni, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, posture incongrue ed impegno di forza: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la raccolta di frutti pendenti, la cernita di frutta e verdura o la sessatura del pollame. Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. PATOLOGIE DEL GINOCCHIO Le borsiti per chi svolge o ha svolto lavorazioni con appoggio prolungato del ginocchio e le meniscopatie degenerative o le tendinopatie del quadricipite per chi svolge o ha svolto lavorazioni con movimenti ripetuti del ginocchio o mantenimento di posture incongrue sono state inserite tra le malattie professionali tabellate: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la semina o raccolta di frutti od ortaggi a terra, viticoltori ed in genere coloro che sono costretti all’utilizzo prolungato della gamba come punto di appoggio per far leva su attrezzi di lavoro. Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. Per ogni ulteriore informazione o chiarimento in merito, invitiamo gli interessati a rivolgersi al Patronato Epaca della Coldiretti dove personale qualificato saprà fornire le corrette indicazioni del caso.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.