Il notiziario agricolo n 09 2014

Page 1

Spedizione in abbonamento postale -45% Poste Italiane Spa – Spedizione in A.P. D.L. 353/03 (Conv. 27/02/04 L. 46) Art. 1 comma 1, DCB Asti. Numero 9 - Anno 2014. In caso di mancato recapito rinviare all'Ufficio P.T. 14100 Asti CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il relativo importo

Anno

63° Periodico della Federazione Provinciale COLDIRETTI

numero

ASTI

COLDIRETTI

9

04 agosto 2014



m m a r i o

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

4

Completati i vertici nazionali Coldiretti

11

Un luglio di mobilitazioni

5

10

Pionieri di un nuovo modello di sviluppo

13

In Piemonte il record della spesa

Il maltempo fa male due volte

28

Malattie professionali in agricoltura

Misura 111 -Caratteri aromatici dei vini freschi e di pronta beva; Analisi sulla maturazione delle uve; Micotossine del mais; Il drone degli insetti utili; Consumi alimentari verso la deflazione - 0,6%; contributi per adeguare le trattrici; caldaie e climatizzatori.

Sommario

Direzione, Redazione, Amministrazione: 14100 ASTI Corso Felice Cavallotti, 41 Tel. 0141.380.400 Fax 0141.355.138 e-mail: stefano.zunino@coldiretti.it www.coldiretti.it Periodico ufficiale Coldiretti Anno 63° numero 9 - 04 agosto 2014* Realizzazione grafica e stampa Riflesso – S.r.l. F.lli Scaravaglio & C. Reg. Trib. di Asti n.44 del 20-04-1949 Direttore Resp.: Antonio Ciotta Vice Direttore: Stefano Zunino Pubblicità: Impresa Verde Asti srl – Riflesso scarl Tel. 0141.380.400 – 0141.590425 Abbonamento annuale: Euro 20,00 *Data di chiusura del giornale

argomenti in evidenza

3

numero 9 – 2014

So


Completati i vertici nazionali Coldiretti L’Assemblea ha approvato il completamento della squadra di Moncalvo

Associazione

E

numero 9 – 2014

4

ttore Prandini e Gennaro Masiello, presidenti delle federazioni regionali della Coldiretti di Lombardia e Campania, sono stati eletti nel corso dell’assemblea annuale, vicepresidenti della Confederazione. Affiancheranno Mauro Tonello, presidente della federazione dell’Emilia Romagna e già vicepresidente. I lavori dell’assemblea sono stati aperti dal Segretario Generale Enzo Gesmundo. Il presidente Roberto Moncalvo ha quindi preso la parola per la relazione che ha introdotto il dibattito. “Quella di oggi è un’assemblea importante e piena di contenuti, con la quale andiamo a rafforzare ed aumentare il numero di vicepresidenti da uno a tre, con due nuovi componenti in rappresentanza di diversi macro ambiti territoriali”, ha esordito Moncalvo. “Noi siamo prima di tutto cittadini ed imprese che lavorano in questo Paese ed è questa la logica che ci deve guidare anche nel confronto con il governo”, ha continuato il Presidente, esprimendo soddisfazione per la “sensibilità” mostrata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal governo. “C’è una sensibilità nuova e noi dobbiamo sfruttarla appieno”, ha affermato. Roberto Moncalvo ha poi evidenziato la “spregiudicatezza” di Renzi che - ha detto - “ha saputo interpretare la grande necessità di cambiamento e di riforma della quale necessitano cittadini e imprese”. Il discorso del Premier a Strasburgo “da’ fiducia e ci fa essere ottimisti”, ha continuato Moncalvo, non nascondendo la soddisfazione della Coldiretti per il rapporto impostato da Renzi con l’Unione Europea. “Finalmente un primo ministro ha avuto il coraggio di dire che l’Italia è il Paese che da più di quanto riceve” e questa “visione nuova può solo

Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo (terzo da sinistra) con i nuovi vice presidenti dell’Organizzazione: da sinistra: Ettore Prandini, Mauro Tonello e Gennarino Masiello

che far bene all’Italia”, ha asserito. Ora è importante lavorare per snellire la burocrazia, in quanto “dieci mesi per l’approvazione di un disegno di legge ordinario da parte del parlamento nell’attuale assetto istituzionale sono troppi”, ha continuato Moncalvo, facendo notare che in questo senso “il gap con altri Paesi è notevole e dobbiamo recuperarlo per andare avanti”. Il presidente ha poi riepilogato sinteticamente quelle che, a suo dire, sono state le tematiche salienti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi di politiche agricole, dicendosi “felice di quanto abbiamo ottenuto, ma non ancora soddisfatto”. Sulla Pac è stato concluso un “percorso molto difficile iniziato non nel migliore dei modi” e si e’ arrivati ad un “risultato importante”, perchè la politica “ha dato atto di saper scegliere in tempi rapidi e con logica premiante per i settori strategici del comparto agricolo”, ha detto, esprimendo soddisfazione per il “taglio” dato alle “rendite di banche, assicurazioni e di tutti quei soggetti che non vivono di agricoltura”. Moncalvo ha poi parlato della percentuale di frutta nelle bibite analcoliche, sulla

quale “è stata vinta una battaglia sulla leva della distintività”, della legge sull’olio, con le norme antirabbocco, della questione dei pagamenti Agea, che “finalmente si stanno trasformando in bonifici per le nostre aziende” e del decreto Campolibero, che “sta diventando realtà”. Sugli Ogm Moncalvo ha detto che “finalmente sta accendendo qualcosa di importante”, esprimendo soddisfazione per il fatto che “è stato distrutto il primo campo in Friuli e si sta per fare lo stesso con il secondo, celebrando così il trionfo della legalità”. Altri temi toccati dal presidente sono stati la contraffazione, l’Italian Sounding, l’etichettatura, gli accodi internazionali (ttip) ed i dazi. Su quest’ultimo tema Moncalvo ha evidenziato le “sofferenze incredibili ed intollerabili” riscontrate sul settore del riso. In occasione dell’assemblea è stata presentata una indagine Coldiretti/ Ixe’ su “le vacanze Made in Italy nel piatto” ed è stata allestita una tavola imbandita con alcune specialità alimentari tradizionali del territorio nazionale (le “bandiere del gusto”) e con la “classifica dei menù da spiaggia degli italiani”.


Pionieri di un nuovo modello di sviluppo Il 30 luglio a Cisterna d’Asti l’Assemblea Coldiretti Giovani Impresa ha tracciato un futuro da protagonisti per gli under 30

Da sinistra: Manfredini, Cabiale, Merlo, Binno, De Concilio e Ferrero

Assemblea

In 200 per gli stati generali dei Giovani Imprenditori agricoli.

Impresa Asti si è sviluppata attorno alla tavola rotonda a cui hanno preso anche parte il presidente provinciale e vice presidente regionale Coldiretti, Roberto Cabiale, la delegata re-

5

gionale Coldiretti Giovani Impresa, Valentina Binno, l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, e il Capo area sicurezza alimentare e produttività della Confederazione

Tutti i cappellini del Dr. Manfredini Simpatico siparietto con Danilo Merlo

R

icordandosi che alla grande convention Coldiretti del 21 maggio a Milano, Jimmy Ghione aveva scherzato con il suo sodale definendolo l’uomo dai mille cappellini, nel corso della tavola rotonda Danilo Merlo ha voluto regalare a Rolando Manfredini una tipica cappellina di paglia “Made in Piemonte”. Un simpatico siparietto con il giovane delegato astigiano che si è fatto promettere dal dottor Manfredini di indossare la “Capleina” nel corso della pros-

sima trasmissione di “Striscia La Notizia”. Da parte sua l’alto funzionario della Confederazione, non solo ha ringraziato, ma ha onorato l’omaggio indossandolo fino al termine della serata.

numero 9 – 2014

Siamo un bel gruppo, vogliamo e possiamo essere artefici del nostro futuro e questa sera abbiamo anche avuto la conferma di fare parte di una grande organizzazione”, è veramente soddisfatto Danilo Merlo delegato di Giovani Impresa Coldiretti Asti. Unendo la determinazione e la freschezza di chi ha soli 22 anni, Danilo, giovane imprenditore agricolo di Monastero Bormida, ha condotto l’assemblea provinciale del 30 luglio scorso col piglio di un veterano, guidando l’aggregazione degli under 30 dell’Astigiano in una sorta di “stati generali dell’agricoltura”. Eloquente il titolo dato alla serata: “Pionieri di un nuovo modello di sviluppo”, ovvero la voglia e la determinazione di essere protagonisti di questo “rinascimento” dell’agricoltura. Un “rinascimento” già tracciato da Coldiretti in questi ultimi anni con tanti progetti innovativi che evidentemente fanno leva proprio sull’aggregazione dei Giovani Impresa per dare un’ulteriore spinta ad un Paese che stenta ad avviare qualsiasi riforma. Infatti è stato molto chiaro il direttore regionale Coldiretti Antonio De Concilio nel suo intervento finale della tavola rotonda organizzata presso la bella sala delle riunioni di Tenuta La Pergola a Cisterna d’Asti: “Contiamo su voi giovani – ha sottolineato De Concilio - per divulgare a tutta la base associativa le tante iniziative del progetto Coldiretti. Facciamo appello alla vostra creatività e alla vostra intraprendenza per arricchire ancor più l’ormai lungo cammino intrapreso con Campagna Amica e con i tanti progetti economici e di filiera che ci stanno dando tante soddisfazioni”. Di fronte a circa 200 giovani, praticamente un terzo degli astigiani associati Coldiretti con meno di trent’anni che operano professionalmente in agricoltura, l’Assemblea di Giovani


Danilo Merlo mentre parla all’Assemblea del 30 luglio

siano aziende che operano contro il vero Made in Italy, con alcuni esempi concreti ha spiegato lo sfruttamento all’estero in modo inappropriato dei

nostri brand legati al territorio. “La strada per combattere le “falsificazioni” - ha sottolineato Cabiale – è quella di accorciare sempre più le

Scenografia da giovani country Nella bella location di Tenuta La Pergola

L

’Assemblea di Giovani Impresa Coldiretti Asti del 30 luglio scorso si è tenuta alle cantine di Tenuta La Pergola di Alessandra Bodda di Cisterna d’Asti. Una location veramente bella con una grande sala riunioni che ha potuto contenere comodamente tutti i 200 giovani Coldiretti. Un’ottima scelta dei giovani del Comitato, così come è stato molto apprezzato l’allestimento scenografico del palco dove si è tenuta la tavola rotonda con i relatori di prestigio. La pedana è stata addobbata con i cosiddetti “balot” di fieno che facevano da divano in fine stile country. Un dettaglio

dell’ottima organizzazione curata dalla segretaria di Giovani Impresa, Sara Mazzolo, dalla responsabile delle manifestazioni Isabella Schifone e da tutta la squadra di Coldiretti Asti che solitamente cura questi eventi e che ha ricevuto un caloroso ringraziamento dal direttore provinciale Antonio Ciotta e da tutti i segretari di Zona presenti all’incontro.

numero 9 – 2014

GESTIONE VIGNETI

RIFLESSO - ASTI

Assemblea 6

nazionale Coldiretti, Rolando Manfredini. Particolarmente vivace ed interessante l’intervento del funzionario di Coldiretti nazionale incentrato sulla sovranità alimentare da perseguire per valorizzare il Made in Italy e per contrastare i falsi dell’agroalimentare spacciati in tutto il mondo per un valore che oramai ha toccato i 60 miliardi di euro. “Praticamente – ha rilevato Manfredini – il prodotto venduto come falso Made in Italy nel mondo, è quasi pari al doppio del valore delle esportazioni dei prodotti alimentari nazionali originali. Una cifra spaventosa e cresciuta a dismisura nell’ultimo decennio e che molte volte non tiene conto dei prodotti agroalimentare trasformati “ibridi”, ovvero con un ingrediente del Belpaese e altri raccattati in tutto il mondo alla ricerca dei costi più bassi. Per questo noi chiediamo un’etichettatura obbligatoria che tenga conto di tutti gli ingredienti contenuti negli alimenti. Oggi purtroppo, molte volte di originale o simil originale ci sono solo i nomi dei prodotti”. Così come si è visto in un video lanciato nel corso dell’assise di Cisterna tratto dalla trasmissione “Striscia la Notizia” in cui Jimmy Ghione e Rolando Manfredini mostrano tutta una serie di prodotti falsi Made in Italy scovati all’estero come gli ormai tristemente noti vini fatti con la polverina, i “wine kit” con nomi che si rifanno alle Doc italiane. Anche il presidente provinciale e vice presidente regionale Coldiretti, Roberto Cabiale, ha ammonito su come anche nel nostro Piemonte ci

• Conto terzi Manuali e/o Meccaniche • VENDEMMIA MECCANICA con vendemmiatrice trainata Alma

SPECIALE FORMULA GESTIONE ANNUALE: dalla potatura alla vendemmia Lavorazioni stagionali consigliate: - trinciatura rive adiacenti ai vigneti e sistemazione capezzagne con scavatore 75 quintali

Azienda Agricola Sillano Fabrizio

Cell. 333.30.29.097 - E-mail: sillano.fabrizio@tiscali.it


che possa contribuire a far evolvere al massimo le potenzialità del Made in Italy, come brand a livello internazionale. In definitiva, come ha sottolineato il direttore regionale Coldiretti, Antonio De Concilio, ieri sera a Cisterna d’Asti, si respirava una boccata di aria fresca, al contrario di cosa sta

evidentemente succedendo in gran parte del nostro Paese. Fra strategie e tanti progetti, questo è sicuramente un buon viatico per un futuro da protagonisti per i giovani impegnati in agricoltura, così come speravano Danilo Merlo e i gli imprenditori under 30 astigiani prima di organizzare la tavola rotonda.

Chiusura Uffici Estate 2014 Anche quest’anno, per il periodo estivo, gli uffici Coldiretti Asti osserveranno un breve periodo di chiusura da giovedì 7 agosto a mercoledì 20 agosto. L’attività riprenderà regolarmente da giovedì 21 agosto. In caso di urgenze ed esigenze particolari è comunque garantita l’assistenza agli associati componendo i numeri telefonici seguenti: • 335.7502083 Servizio tecnico;

Assemblea

• 335.7502090 Servizio previdenziale infortuni sul lavoro; • 335.7502067 Servizio fiscale e tributario; • 335.7502078 Assistenza tecnica viticola; • 335.7502060 - 335.7502074 Emergenze particolari.

7

ORARI UFFICI COLDIRETTI ASTI Validi fino al 5 ottobre 2014 Mattino

Pomeriggio

Lunedì

8,30 – 13,30

Chiuso

Martedì

8,30 – 12,30

14,00 – 18,00

Mercoledì

8,30 – 12,30

14,00 – 18,00

Giovedì

8,30 – 12,30

14,00 – 18,00

Venerdì

8,30 – 12,30

Chiuso

Sabato

Chiuso

Chiuso

numero 9 – 2014

filiere, di essere protagonisti, come giustamente volete esserlo voi giovani, e di portare ai tavoli decisionali le vere istanze dei veri imprenditori agricoli”. L’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, è invece stato sollecitato dai giovani Coldiretti in merito al Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte in fase di approvazione dall’Unione Europea. Sarà lo strumento principale per programmare il futuro delle imprese agricole piemontesi e potrà e dovrà sicuramente contenere tutti quegli elementi innovativi reclamati dai giovani. “Anche io come voi – ha sottolineato Ferrero ricordando il suo passato di delegato del Movimento Giovanile Coldiretti Asti – ho vissuto la stagione del cambiamento della nostra agricoltura, era ancora l’epoca in cui fare il coltivatore diretto rappresentava qualcosa di vecchio ed era considerato un mestiere di serie “B”; invece oggi tutti ambisco ad una vita a contatto con la natura, chiunque vorrebbe fare l’imprenditore agricolo. Questo per voi può essere motivo d’orgoglio e una spinta positiva per migliorarvi e proseguire da protagonisti nei vostri progetti”. Non a caso, direttamente dalla platea sono anche state portate importanti testimonianze di alcuni giovani che in questi anni hanno saputo affermarsi con nuove iniziative imprenditoriali intrise di idee innovative. Sono interventi: Andrea Rabino, Francesco Maccario, Marco Rabezzana, Rachele Beglinger, Simone Perfumo. Luigi Longo, orticoltore di Valgera, ha invece portato direttamente sul pulpito la sua esperienza, realizzata con i fratelli, di trasformare il canale di vendita all’ingrosso della grande azienda di famiglia, in vendita diretta al consumatore, anche grazie ai nuovi mezzi di comunicazione.Tra le altre cose, Valentina Binno, delegata regionale Coldiretti Giovani impresa, ha annunciato la nascita della Summer School con cui si individueranno 30 giovani eccellenti laureati italiani e stranieri per un percorso formativo


Summer School per 30 giovani Selezioni per promuovere e rinnovare il Made in Italy

Made in Italy

I

numero 9 – 2014

8

l Made in Italy rappresenta uno degli asset strategici su cui si basa un nuovo modello di sviluppo, che pone le sue radici nella distintività, nel legame con i territori e nella cultura intrinseca in essi. Intorno a questo modello di sviluppo è necessario costruire nuove figure professionali, che possano contribuire a far evolvere al massimo le potenzialità del Made in Italy, come brand a livello internazionale. La Summer School sull’ecosistema del Made in Italy, promossa da Coldiretti e l’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e sul sistema agroalimentare, si terrà dal 9 al 13 Settembre a Pollica,

in provincia di Salerno, presso il Castello dei Principi Capano, sede dell’osservatorio mondiale per la dieta mediterranea. Il percorso formativo intende approfondire il Made in Italy dal punto di vista socio-culturale, produttivo, economico, giuridico, commerciale, ambientale, comunicativo. Il corso sarà strutturato in quattro giorni intensi di didattica sia teorica che pratica, che si svilupperà su 3 filoni che rappresentano le principa-

li macro aree dell’ecosistema del Made in Italy. La scuola si rivolge a 30 giovani eccellenti laureati italiani e stranieri, che saranno selezionati da un comitato scientifico tra le candidature che arriveranno nei prossimi 30 giorni.


Terreni pubblici ai giovani agricoltori record del 12 per cento delle nuove iscrizioni agli istituti agrari per il prossimo anno. Attendiamo quindi per settembre la messa a disposizione dei terreni per aiutare i tanti giovani che ogni giorno ci contattano a poterne avere accesso ma ci auguriamo che la norma sia estesa anche alle terre di proprietà degli altri enti pubblici a partire dalle regioni”. Le terre, equivalenti a circa 7 mila campi da calcio, saranno concesse in affitto o cedute da settembre, con prelazione per i giovani e con procedure trasparenti. Per la vendita di terreni che hanno un valore superiore ai 100 mila euro si procederà tramite asta pubblica. Al di sotto dei 100.000 euro, come previsto dalla legge emanata dal Governo Monti, si farà ricorso a procedure negoziate, con pubblicazione dell’elenco dei terreni sulla stampa e sul sito dell’Agenzia del Demanio e aggiudicazione alla migliore offerta rispetto alla base di partenza.
 
Alla locazione è destinata una quota minima del 20 per cento del totale delle aree individuate più i lotti che rimarranno eventualmente invenduti, con una prelazione sempre per i giovani. Sia in caso di locazione che in caso di vendita è riconosciuta una prelazione per gli eventuali conduttori dei terreni. La cessione di questi

terreni, rileva la Coldiretti, toglierà allo Stato il compito improprio di coltivare la terra, renderà disponibili risorse per lo sviluppo, ma soprattutto avrà il vantaggio di calmierare il prezzo dei terreni, stimolare la crescita, l’occupazione e la redditività delle imprese agricole che rappresentano una leva competitiva determinante per la crescita del Paese. È certo infatti che nessuno meglio degli imprenditori agricoli è in grado di valorizzare lavorando la terra e generare nuova occupazione. Dal ritorno delle terre pubbliche agli agricoltori che le coltivano possono nascere nuove imprese o, in alternativa, essere ampliate quelle esistenti come testimonia il fatto che la disponibilità di terra è il principale vincolo alla nascita di nuove imprese agricole. Nell’agricoltura italiana il 6,9 per cento dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed è alla guida di 54.480 aziende secondo una analisi Coldiretti. Di queste circa il 70 per cento opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici.

AGRI AUTO Pratiche di Immatricolazione e Volture Prenotazione revisioni per autoveicoli e ciclomotori Per informazioni rivolgersi agli uffici Coldiretti AGRI AUTO SRL C.so F. Cavallotti 41 - 14100 ASTI - Tel. 0141.380.417

9

numero 9 – 2014

D

al prossimo settembre 5.500 ettari di terreni agricoli pubblici saranno messi in vendita e in locazione, con precedenza per gli under 40 e procedure trasparenti. È quanto prevede il decreto “Terrevive” firmato dal Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Il provvedimento, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, individua i terreni coinvolti che appartengono nello specifico al Demanio (per 2480 ettari), al Corpo forestale dello Stato (2148), al Cra - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (882). Ai terreni alienati o locati non potrà essere attribuita una destinazione urbanistica diversa da quella agricola prima di 20 anni dalla trascrizione dei contratti nei pubblici registri immobiliari. “È un’ottima notizia che i tanti giovani che vogliono investire in agricoltura attendevano ormai da diverso tempo e che Coldiretti ha fortemente voluto e sostenuto – sottolinea la responsabile di Giovani Impresa Coldiretti, Maria Letizia Gardoni -. L’accesso alla terra infatti è uno dei principali ostacoli alla voglia dei giovani di ritornare in campagna e questo decreto fa in modo di contribuire a rimuoverlo in una situazione in cui è in atto una vera svolta green con un aumento

Investimenti

Via libera al decreto, da settembre le prevendite per gli under 40


Il maltempo fa male due volte Coldiretti ha chiesto alla Regione lo stato di calamità naturale

Clima

L

10

a concomitanza di un insieme di fattori ha determinato una situazione drammatica per l’agricoltura piemontese. Da una parte le basse temperature hanno rallentato i consumi di frutta in tutta Europa e dall’altra hanno generato l’accavallarsi delle produzioni per cui Spagna, Grecia e sud Italia hanno visto maturare le pesche ed altra frutta nello stesso periodo generando uno sbilanciamento dell’offerta superiore al 15% rispetto alla domanda di prodotto. Dall’altra le basse temperature e l’eccessiva pioggia che hanno generato un aumento dei costi di produzione da parte di tutti i settori produttivi per via dello sviluppo di muffe che viticoltori e frutticoltori hanno dovuto contenere incrementando i costi di produzione. Non si sono evitati i danni alle coltivazioni a seguito di grandinate e mancata allegagione dei fiori come nel caso del riso. Coldiretti Piemonte, sentite le Federazioni Provinciali, stima che approssimativamente il mal tempo di quest’anno abbia già recato danni per 15 milioni di euro con una minor occupazione per mancate operazioni colturali di circa 400 mila giornate lavorative. E’ di questi giorni la notizia che an-

che le zone montane stiano patendo il mal tempo con la mancata fienagione e con il mancato accrescimento dei bovini nonché la minore produzione di latte per le basse temperature e l’ erba dei pascoli eccessivamente bagnata. “Chiediamo alla Regione lo stato di calamità naturale – dice Antonio De Concilio direttore Coldiretti Piemonte-. Anche se vi sono colture assicurabili ed assicurate, è necessario attivare la procedura per il riconoscimento della calamità naturale, al fine di ottenere benefici sugli oneri previdenziali e le imposte dirette a carico degli imprenditori agricoli”. Intanto continua il pressing di Coldiretti sulla Commissione Europea dove in sintonia con il Ministro dell’ Agricoltura Maurizio Martina e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si cerca di ottenere un intervento straordina-

numero 9 – 2014

PNEUMATICI

DM deambrosis maurizio

CASORZO (AT) Cascine S. Pietro, 15 Tel. 0141.92.92.13 Fax 0141.92.94.45 maurizio.deambrosis@tin.it

sostituzione batterie

I migliori pneumatici per la tua macchina agricola vettura - garden - veicolo industriale - trasporto Officina mobile per il cambio dei tuoi pneumatici agricoli direttamente a casa tua

rio per il ritiro delle pesche. Operazione quanto mai difficoltosa soprattutto in Piemonte dove è molto poco sviluppata l’industria di trasformazione. Dopo l’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per gli Affari europei Sandro Gozi, il Presidente Roberto Moncalvo ha dichiarato “l’occasione è stata propizia anche per affrontare importanti questioni di attualità che necessitano di una presa di posizione da parte della Commissione europea, ovvero le richieste italiane, fortemente volute da Coldiretti, di un intervento straordinario per la frutta fresca (pesche, nettarine, angurie, meloni, ecc…).


Un luglio di mobilitazioni A difesa di pesche e riso piemontesi

Territorio

I

controlli sulla qualità da parte della Grande distribuzione e un prodotto estero non all’altezza delle eccellenti peculiarità nutritive e organolettiche della frutta piemontese. Un paradosso che provoca gravi effetti sulle imprese agricole e si riflette sulle scelte dei consumatori, con acquisti per la frutta e la verdura che scendono ben al di sotto del livello minimo raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di almeno 400 grammi al giorno per persona. Sul fronte della filiera con prodotto nazionale, si assiste a distorsioni che non tengono conto dei costi di produzione sostenuti dai produttori. Le manifestazioni di protesta degli agricoltori hanno toccato Piazza San Carlo a Torino e le spiagge di molte regioni italiane, con i frutticoltori a re-

galare le pesche piuttosto che svenderle per niente. Dal solo Piemonte 10.000 Kg di pesche hanno raggiunto i centri della solidarietà e una raccolta fondi è stata interamente devoluta a favore dell’ U.G.I. (Unione Genitori Figli). Comprendendo la situazione, il Governo italiano ha sollecitato un intervento straordinario alla Commissione Ue per l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm Unica), con un intervento straordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, ecc.) al fine di mitigare gli enormi danni ormai irreversibili per i produttori agricoli. Un percorso che Coldiretti sta monitorando e sostenendo anche attraverso i propri uffici di Bruxelles. Commenta Roberto Cabiale, vicepresidente di Col-

11

numero 9 – 2014

l mese di luglio ha visto Coldiretti Piemonte mobilitata a difesa delle pesche e del riso. Anche Coldiretti Asti, con i suoi vertici e produttori interessati hanno partecipato alle azioni di protesta, alcune anche eclatanti, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica ed avere il giusto “appoggio” mediatico al fine di intraprendere una strategia di rilancio delle due importanti colture agricole. Si è cominciato con “la battaglia del riso” con 1500 risicoltori a Torino in piazza Castello. Il Governo ha accolto la richiesta di adozione di misure di salvaguardia europee nei confronti dell’importazione di riso greggio cambogiano del tipo Indica. Questo perchè nelle ultime cinque campagne le importazioni di riso dalla Cambogia nell’Unione Europea sono aumentate da 5mila a 181mila tonnellate raggiungendo il 23 per cento di tutto l’import Ue grazie alla completa liberalizzazione tariffaria. “Con la nostra mobilitazione si è finalmente avviata una procedura a livello comunitario, siamo pronti a sostenere alleanze con le associazioni degli agricoltori dei Paesi Europei produttori di riso come Grecia, Francia, Bulgaria e Spagna per supportare le iniziative delle istituzioni”, ha affermato il presidente nazionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, nell’apprezzare la decisa accelerazione impressa dal Governo. I giorni di passione per gli agricoltori piemontesi di Coldiretti sono poi proseguiti con la protesta a difesa delle pesche e delle nettarine. Pochi


Territorio numero 9 – 2014

12

diretti Piemonte: “Questo provvedimento è indispensabile per tamponare gli effetti della crisi che hanno fatto crollare gli acquisti di frutta e di verdura, alimentando una spirale negativa tra consumi e deflazione che sta mettendo a rischio le imprese e la salute dei consumatori, con la presenza di produzioni di scarsa qualità e dubbia provenienza sul mercato”. Continua Cabiale: “I prezzi pagati agli agricoltori sono in calo per tutte le principali produzioni orotofrutticole e cerealicole. Senza contare i danni dovuti al maltempo, con la grandine e la pioggia battente degli ultimi giorni che hanno rovinato le colSopra: la protesta di Torino a difesa tivazioni prossime alla raccolta, del riso piemontese; a lato: l’allestimento di una risaia mandando all’aria il lavoro di un in Piazza San Carlo. intero anno di molte aziende con effetti che si ripercuotono anche sull’occupazione stagionale”. “È necessario – evidenzia Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte – che la filiera della frutta piemontese ed italiana venga totalmente ridisegnata alla luce delle mutate situazioni di mercato, facendo sì che il frutticoltore veda almeno riconosciuti i costi di produzione che nel caso della situazione attuale non può essere inferiore ai 40 centesimi al kg. È interesse di tutti iniziare una discussione in termini economici concreti per ottenere che nella Grande ti negativi sarebbero a ricaduta piuti non trovano riscontro in Distribuzione la frutta made in gravi sul resto dell’economia un mercato drogato da una fiPiemonte, insieme al resto delpiemontese. Siamo tutti conliera che mette all’ultimo posto la frutta italiana, sia valorizzata sapevoli che il problema non la produzione. Se crolla il fruttie non mortificata dalle catene si può risolvere dal Piemonte, coltore, ne patiscono le imprese di distribuzione. La filiera deve ma c’è bisogno di fare sistema commerciali e di trasformazione essere completamente ristruttualmeno a livello nazionale, poia monte ed a valle. È quindi interata. ché la crisi dei prezzi della frutta resse di tutti darsi una strategia Concludono in Coldiretti Pieritirata nei frutteti è purtroppo diversa dal passato e cercare di monte: “La peschicoltura è un un fenomeno comune al resto salvare un’economia fatta di imsettore da troppi anni in soffed’Italia. In questi anni i produtprese serie e qualificate. Sono in renza. Dobbiamo puntare a fare tori hanno investito per perfeballo, per la sola peschicoltura sistema nella filiera, poiché se zionare gli impianti, per coltivare in Piemonte, 150 milioni di euro dovesse spezzarsi l’anello inivarietà di alto profilo qualitativo di produzione lorda vendibile ed ziale della produzione,www.ricambivergano.com gli effete organolettico.- info@verganoferramenta.it Gli sforzi comoltre 10000 addetti”.


In Piemonte il record della spesa alimentare 491 euro mensili per mangiare: è il primato nazionale

ri acquistati che è salita al 65 per cento nel 2013 e nel Mezzogiorno sfiora il 77 per cento. In aumento anche la quota di famiglie che sceglie l’hard discount per l’acquisto di generi alimentari che sale al 14,4 per cento nel 2013. In media, la maggiore percentuale della spesa è destinata all’acquisto nell’ordine di carne, frutta e ortaggi, pane e pasta, latte e formaggi, bevande, pesce, zucchero e caffè. A preoccupare è il calo che si è verificato nei consumi di alimenti importanti per la salute come la frutta e la verdura che nel 2013 sono crollati al minimo da inizio secolo con le

famiglie che sono state costrette a tagliare gli acquisti e a mettere oltre 100 chili di ortofrutta in meno nel carrello, rispetto al 2000, secondo l’analisi Coldiretti dalla quale si evidenzia un drammatico calo del 18 per cento nelle quantità consumate dalle famiglie che hanno portato sulle tavole appena 320 chili di ortofrutta nel corso del 2013. Un calo preoccupante poiché la raccomandazione del Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana e quella di mangiare più volte al giorno frutta e verdure fresche per un totale a persona di almeno 400 grammi,

13

numero 9 – 2014

Analisi Coldiretti sule spese delle famiglie italiane. La maggiore percentuale della spesa è determinata all’acquisto, nell’ordine, di carne, frutta e ortaggi, pane e pasta, latte e formaggi, bevande, pesce, zucchero e caffè. La contrazione dei consumi di frutta e verdura.

Ctonsumi

I

l nostro vecchio Piemonte ha un record particolare. È la regione italiana dove si spende di più per mangiare. Con 491 euro mensili, la spesa media delle famiglie piemontesi è la più esosa d’Italia. La situazione, come rileva un’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat sui consumi delle famiglie nel periodo 2008 – 2013, varia notevolmente nelle diverse regioni con le famiglie piemontesi che spendono per la tavola addirittura il 19 per cento in più di quelle valdostane. Dall’importo minimo di 412 euro al mese in Valle d’Aosta ai 425 della Sicilia e ai 433 della Sardegna, fino ai 436 di Friuli Venezia Giulia e Calabria e a seguire le altre regioni, con una spesa decisamente sopra la media nazionale del Lazio (485 euro al mese) e Campania (489 euro) che salgono sul podio col Piemonte. Queste ultime hanno una indiscussa tradizione gastronomica. Ci piace quindi pensare che questo primato sia dovuto al fatto che a noi piemontesi piace mangiare bene. Di sicuro, per tutti gli italiani la tavola rappresenta una componente importante del budget familiare, assorbendo in media ben il 19,5 per cento delle risorse a disposizione. Rispetto al 2008 per il Piemonte l’aumento della spesa alimentare è stato di 18 euro (+3,8%), in altre regioni c’è invece stata una contrazione dei consumi, con il record della Puglia che ha fatto registrare un meno 11,3%. In generale – precisa la Coldiretti – le famiglie hanno messo in atto strategie di contenimento della spesa: con la quota di quelle che riducono la qualità o la quantità di almeno uno dei generi alimenta-


SPESA A TAVOLA DELLE FAMIGLIE REGIONE EURO/MESE

Ctonsumi

REGIONE

numero 9 – 2014

14

ma - sostiene la Coldiretti - in Italia la quantità consumata e scesa purtroppo al di sotto, con situazioni più preoccupanti per i bambini. Nel corso del 2013 sono state acquistate complessivamente dagli italiani 7,8 milioni di tonnellate di ortofrutta con una netta prevalenza della frutta con 4,2 milioni di tonnellate sulla verdura che è scesa a 3,6 milioni di tonnellate. Secondo il rapporto

Istat/Cnel sul benessere 2013, in Italia – continua la Coldiretti - solo il 18 per cento della popolazione ha consumato quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi che garantiscono l’assunzione di elementi fondamentali della dieta come vitamine, minerali e fibre che svolgono una azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante.

2008 2013 DIFF. %

Piemonte

473

491

+ 3,8

Campania

514

489

- 4,9

Lazio

500

485

-3

Abruzzo

482

479

- 0,6

Toscana

467

470

+ 0,6

Marche

516

469

- 2,9

Umbria

511

467

- 8,6

Molise

436

463

+ 6,2

Italia

475

461

- 2,9

Lombardia

483

460

- 4,8

Puglia

515

457 - 11,3

Liguria

475

456

-4

Emilia-Romagna

428

450

+ 5,1

Basilicata

439

445

+ 1,4

Trentino-Alto Adige

402

442

+ 10

Veneto

466

436

- 6,4

Calabria

464

436

-6

Friuli - Venezia Giulia

429

436

+ 1,6

Sardegna

480

433

- 9,8

Sicilia

439

425

- 3,2

Valle d’Aosta

442

412

- 6,8

Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Istat


Riassegnate le “Bandiere del Gusto”

S

algono al numero record di 4813 le “bandiere del gusto” a tavola assegnate all’Italia nel 2014 sulla base delle specialità alimentari tradizionali. È quanto emerge dalla quattordicesima revisione dell’elenco nazionale dei PAT effettuata dal Ministero delle Politiche Agricole. Sono ben 115 i prodotti che si sono aggiunti rispetto allo scorso anno e che sono andati ad incrementare sul territorio nazionale il patrimonio di specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. “È questo il risultato del lavoro

di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari”, ha affermato il presidente nazionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di patrimonio anche culturale sul quale l’Italia può contare per ripartire”. Sul podio delle bandiere del gusto assegnate a livello regionale salgono la Toscana (463), la Campania (429) e dal Lazio (386). A seguire si posizionano il Veneto (371), l’Emilia-Romagna con 356 prodotti davanti al Piemonte con 341 specialità e alla Liguria

che può contare su 295 prodotti. Per la nostra regione, attualmente sesta in classifica, dal 2001 ad oggi l’incremento è stato di 21 “bandiere”. A prevalere tra le specialità regionali sono i 1468 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1334 verdure fresche e lavorate, 781 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 487 formaggi, 192 piatti composti o prodotti della gastronomia, 158 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 158 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 146 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei.

Territorio

Il Piemonte, con 341 Pat, è al sesto posto in Italia

15

Premi assicurazione troppo bassi

C

oldiretti Piemonte, in una lettera indirizzata all’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, ha chiesto un impegno specifico affinché sia innalzata la percentuale che, ai sensi dell’ art. 68 del Reg. (Ce) 73/09, è destinata ai premi di assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante per la Campagna 2013. Spiega il direttore di Coldiretti Piemonte, Antonio De Concilio: “In una recente circolare, Agea ha fissato il 56% come percentuale di contributo erogabile della spesa ammessa a contributo. Nelle campagne precedenti, era sempre stata raggiunta, anche attraverso economie in altri

settori, la percentuale massima di contributo pari al 65%. Per questo abbiamo chiesto all’assessore all’agricoltura Ferrero l’impegno della Regione a reperire le risorse necessarie a raggiungere la massima spesa ammissibile”. “Nell’attuale contesto storico ed economico – evidenzia il vice presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Cabiale - è di vitale importanza che le aziende ricevano le risorse, sulle quali avevano fat-

to affidamento per programmare la loro attività. L’Assessore Ferrero ha risposto con solerzia alla nostra missiva, assicurando tutto il suo interessamento, affinché la richiesta di Coldiretti, nel primario interesse delle imprese del territorio, venga accolta”.

numero 9 – 2014

Chiesto alla Regione di innalzare la percentuale


La nuova Politica Agricola Comunitaria Si applica il modello irlandese: Italia regione unica

Pac

È

numero 9 – 2014

16

stato licenziato il decreto sulla nuova Pac che ne consentirà l’applicazione nazionale. Sono state così ufficializzate a Bruxelles tutte le scelte negoziate con le Regioni. Tra le scelte spicca sicuramente il modello di convergenza: si è optato per il modello irlandese, con “Italia regione unica”. Il modello di convergenza irlandese prevede una progressiva diminuzione dei titoli con valore unitario iniziale al di sopra del valore medio nazionale al 2019 e, per i titoli aventi valore unitario inferiore al 90% del valore medio nazionale al 2019, un progressivo aumento degli stessi. L’aumento sarà pari ad un terzo della differenza tra il valore unitario dei titoli detenuti dall’agricoltore e il 90% della valore medio nazionale al 2019; in questo modo si tenderà ad una progressiva ridistribuzione delle risorse. Al 2019 gli agricoltori al di sopra della media non potranno subire diminuzioni superiori al 30% rispetto al valore unitario iniziale, mentre chi è soggetto agli aumenti potrà raggiungere, nel 2019, valori pari almeno al 60% del valore medio nazionale al 2019. Se il raggiungimento del vincolo del 60% comporta una perdita superiore al 30%, la soglia del 60% viene abbassata di conseguenza. Il calcolo del valore unitario

iniziale dal quale ogni agricoltore partirà nel 2015 sarà determinato a partire dai pagamenti percepiti dall’agricoltore nel 2014. Per i settori che non godranno del sostegno accoppiato e che ad oggi percepiscono pagamenti a norma dell’articolo 68 (tabacco, ruscus e patate), è prevista la possibilità di inserire i suddetti importi nel calcolo del valore unitario iniziale. Nel primo anno di attuazione il 3% del massimale fissato per il pagamento di base sarà destinato alla costituzione della riserva nazionale. La riserva nazionale verrà utilizzata in via prioritaria per assegnare titoli ai giovani agricoltori e agli agricoltori che iniziano l’attività agricola. Non potranno richiedere titoli dalla riserva le persone giuridiche e le persone fisiche di età inferiore a 18 anni e di età superiore a 65 anni. Oltre alla priorità, per la riserva è previsto anche un ordine di utilizzo di seguito riportato: 1) uso delle risorse per la copertura del fabbisogno annuale per i giovani (fino all’1% in più del massimale nazionale rispetto a quanto destinato al pagamento; in questo modo, in caso di necessità, verrebbe garantito ai giovani il 2% del massimale nazionale); 2) assegnazione di titoli agli agricoltori per evitare l’abbandono delle terre; 3) assegnazione di titoli agli agricoltori

per compensarli di svantaggi specifici; 4) assegnazione di titoli agli agricoltori ai quali è stata negata l’attribuzione per cause di forza maggiore; 5) praticare un aumento lineare su base permanente del valore di tutti i titoli nell’ambito del pagamento di base se la riserva supera lo 0,5% del massimale previsto per il pagamento di base. Altro tema importante della nuova programmazione sono i giovani agricoltori, per i quali è previsto un sostegno aggiuntivo che prevede un’integrazione al pagamento di base pari al 25% per i primi 5 anni di attività. Sono considerati giovani agricoltori i soggetti di età compresa tra i 18 e i 40 anni, che si insediano per la prima volta in qualità di capo azienda o che si sono già insediati nei 5 anni precedenti; ciò vuol dire che il giovane che si è insediato nel 2014 riceverà il pagamento aggiuntivo per 4 anni e così via. L’Italia ha deciso di destinare l’1% del massimale nazionale al pagamento giovani. Ancora oggetto di definizione, soprattutto in merito alle giustificazioni, è il sostegno accoppiato per il quale appare assodato l’ammontare di risorse e la loro ripartizione tra i vari settori. I Centri di Assistenza Agricola della Coldiretti sono a disposizione per l’assistenza necessaria all’applicazione della nuova Pac nelle aziende agricole.


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Caratteri aromatici dei vini freschi e di pronta beva la sua assimilazione diventa difficoltosa con l’aumento dell’alcol: l’azoto ammoniacale può invece accumularsi nel mosto vino; al termine della fermentazione, per facilitare il consumo di residui di zuccheri, occorre impiegare azoto amminico ed eventualmente piccole dosi di azoto ammoniacale. Valori elevati di azoto al termine della fermentazione aumentano i rischi di maderizzazione. L’azoto amminico risulta particolarmente importante nel caso di lieviti aromatici che producono aromi di fermentazione partendo dagli amminoacidi per formare alcoli superiori, esteri ed acetati. Gli alcoli superiori sono presenti in concentrazioni molto variabili, mediamente da 130 a 500 mg/L. Prendono origine dalla fermentazione degli amminoacidi con formazione di composti con N-1 atomi di carbonio. Concentrazioni intorno ai 300 mg/L contribuiscono alla complessità aromatica; oltre i 500 mg/L possono alterare la finezza aromatica e conferire odori sgradevoli (di vernice). In genere non sono percettibili ma lo possono diventare quando l’intensità aromatica del vino è bassa e quindi prevalgono sugli altri sentori. La loro soglia di riconoscimento è stata individuata intorno ai 400 mg/L. A livelli inferiori, circa 200 mg/L, essi conferiscono all’olfatto il carattere della “vinosità”. Alcuni vini francesi, a concentrazioni di 150 mg/L, presentano tipici aromi di caramella inglese, caramella acidula, banana; a dosi

I lieviti selezionati si distinguono tra di loro per le molteplici proprietà fermentative ed enologiche. I lieviti aromatici vengono selezionati per esaltare gli aromi di fermentazione particolarmente graditi nei vini freschi e di pronta beva. Durante la fermentazione devono essere controllati l’azoto prontamente assimilabile e gli altri fattori di crescita e di sopravvivenza fondamentali per la vitalità de lieviti

superiori evidenziano una componente “amilica” sgradevole. Sono molto numerosi e non tutti svolgono un ruolo olfattivo riconosciuto. Ad esempio il propanolo, l’isobutanolo, non svolgono un ruolo olfattivo. Il 2-fenil-etanolo ricorda l’odore della rosa. L’alcol isoamilico o 2-metil-butanolo e l’alcol amilico o 3-metil-butanolo, hanno un ruolo importante perché determinano il cosiddetto odore “amilico” che alcuni esperti assaggiatori (tra cui il nostro funzionario Luigi Franco) definiscono come sentore di “insilato”. Gli alcoli superiori prendono origine anche dagli zuccheri e dagli amminoacidi prodotti durante l’autolisi di lieviti (leucina e valina). I lieviti aumentano la formazione di alcoli con valori elevati di pH

17

numero 9 – 2014

S

ul numero precedente del “Notiziario Agricolo” si è parlato diffusamente delle proprietà enologiche e fermentative relative alle diverse categorie di lieviti. Essi si possono catalogare anche in funzione delle loro esigenze azotate, in particolare di azoto amminico, in carenza del quale alcuni ceppi possono dare origine a riduzioni durante la fermentazione o durante la lisi. Quindi, è utile conoscere l’APA del mosto (azoto prontamente assimilabile) = azoto ammoniacale + azoto amminico soprattutto in funzione delle categorie dei lieviti e delle loro esigenze azotate. La scelta e le dosi del composto azotato da impiegare sono da mettere in relazione, oltre che al tipo di lievito, alla sua fase di sviluppo e alle condizioni del mosto. Indicativamente, dopo l’inoculo dei lieviti selezionati possono essere impiegati prodotti a base di lisati e scorze di lievito a scopo detossificante (circa 12 ore dopo); al termine della moltiplicazione esponenziale dei lieviti (48, 72 ore dopo l’avvio della fermentazione – fermentazione tumultuosa) si possono usare miscele di azoto ammoniacale e azoto amminico (prodotti complessi a base di sali e scorze di lievito) in funzione dei tenori di APA presente; intorno ai 6-7 gradi alcol può essere utile l’uso di lisati + scorze come detossificanti e i sali di ammonio in caso di carenze di APA (eventuale arricchimento); oltre i 9 gradi alcol i lieviti prediligono l’azoto amminico anche se

Misura 111-1B

L’uso dei lieviti aromatici per l’esaltazione degli aromi fermentativi


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

Misura 111-1B

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

numero 9 – 2014

18

e temperature di fermentazione, areazione e carenze di APA. Ne producono meno in caso di basse temperature di fermentazione, defecazione spinte del mosto, APA sufficiente. La loro produzione dipende anche dal ceppo di lievito, ovvero dalla sua resistenza all’autolisi che riversa amminoacidi e vitamine nel mosto (resistenza del lievito agli endoenzimi proteolitici). Tra i più importanti alcoli ricordiamo l’alcol isoamilico o 2metil 1butanolo, l’alcol amilico o 3 metil 1 butanolo, l’alcol isobutilico o 2 metil 1 propanolo, 1-propanolo, 1-butanolo, 2-butanolo; 2-feniletanolo (sentore rosa, formato dai S. bayanus criotolleranti in misura superiore ai cerevisiae, 10-25 mg/L). Gli esteri di fermentazione si formano con la esterificazione di acidi e alcoli e contribuiscono alla finezza dei profumi. Gli acidi grassi con l’alcol etilico producono esteri etilici, mentre l’acido acetico con alcoli superiori produce acetati di alcoli superiori. Nella vinificazione in bianco gli esteri etilici degli acidi grassi si formano con fermentazioni a basse temperature e con mosto ben chiarificato. Alcuni esteri, detti biochimici si formano per attività enzimatica

all’interno della cellula del lievito con formazione di profumi floreali e fruttati. Generalmente si idrolizzano nel corso del primo anno di invecchiamento e sono caratteristici dei vini freschi e di pronta beva. Altri esteri, detti chimici, si formano con l’affinamento e danno origine a profumi più stabili e al bouquet. Tra gli aromi di fermentazione ricordiamo ad esempio l’acetato di 2 feniletile (che produce sentori intensi e particolari che ricordano la rosa, il miele, favoriti da basse temperature e defecazioni dei mosti), l’acetato di metilbutile o l’acetato d’isoamile (sentore di banana). Tra gli esteri etilici ricordiamo l’esanoato, ottanoato e decanoato di etile ( sentore floreale, fruttato , mela verde, nella vinificazione in bianco con basse temperature e mosto ben chiarificato), caprilato d’etile e capronato d’etile

(sentori di miele e cera, a qualche mg/L conferiscono finezza aromatica nei vini bianchi). Sul prossimo numero approfondiremo altri argomenti legati alla nutrizione dei lieviti e alle caratteristiche biochimiche dei lieviti cosiddetti varietali impiegati principalmente per la produzione di vini per l’affinamento.


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Analisi sulla maturazione delle uve mai ampiamente consolidata, si basa sulla campionatura di 2-5 acini (racimoli) per un totale di circa 300 acini integri e completi di pedicello; gli acini devono essere prelevati casualmente nelle diverse posizioni del grappolo, da ogni lato del filare, in modo da rappresentare il più possibile l’intera massa di uva del vigneto. Il campione viene raccolto in appositi sacchetti di nylon, etichettato e consegnato al CSVP direttamente dal tecnico di zona. I campioni, appena pervenuti al laboratorio vengono ammostati; il mosto viene centrifugato o filtrato e subito analizzato. Le analisi riguarderanno gli zuccheri riduttori, il grado Babo, l’al-

col potenziale, l’acidità totale, il pH, l’acido malico e l’acido tartarico. Secondo Rabbione

19

numero 9 – 2014

A

nche quest’anno, presso il laboratorio analisi del Centro Studi Vini del Piemonte saranno effettuate le analisi sulla maturazione delle uve, le cosiddette curve di maturazione. Le aziende che desiderano avere le analisi sulla maturazione delle uve vendemmia 2014 dovranno segnalare il proprio interesse al servizio di assistenza tecnica Coldiretti, che provvederà ad inoltrare le richieste al Centro Studi Vini del Piemonte (CSVP). Il CSVP si riserverà di selezionare i vigneti, per avere un numero di prelievi uniforme ed adeguato, per zona viticola e per vitigno. La metodologia di prelievo, or-

Misura 111-1B

Le cosiddette curve si effettuano al CSVP


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Micotossine del mais Come prevenirle nel periodo della raccolta

I

Misura 111-1B

n Piemonte le micotossine più diffuse nel mais sono fumonisine (FB), seguite in determinate annate con estati calde e siccitose dalla aflatossine (AF), mentre deossinvalenolo (DON) e zearalenone (ZEA) si riscontrano in misura limitata e quasi sempre sotto i livelli massimi ammessi o raccomandati rispettivamente per il mais alimentare e per quello a uso zootecnico.

numero 9 – 2014

20

GRANELLA La raccolta è una delle fasi in cui è possibile intervenire maggiormente per il controllo delle micotossine. La produzione dei questi metaboliti avviene: per le fumonisine, dalla fase di maturazione cerosa della granella; per le aflatossine, si concentra nel periodo successivo alla maturazione fisiologica. La produzione di aflatossine è favorita in campo da temperature elevate (massima giornaliera superiore a 30 °C) e da forti escursioni termiche nel periodo compreso tra maturazione fisiologica della granella e raccolta. Una sensibile riduzione del rischio aflatossine può essere perseguita raccogliendo la granella con umidità non inferiore al 22%. Valori di umidità sotto il 20% sono considerati a elevato rischio perché possono favorire l’accumulo delle aflatossine, soprattutto in annate con andamento stagionale caldo e asciutto. Effettuare una raccolta anticipata consente anche di ridurre la contaminazione da fumonisine. Quindi è preferibile eseguire trebbiature tempestive, anche se con

qualche punto di umidità in più, in modo da ridurre il tempo a disposizione dei funghi tossigeni per svilupparsi e accumulare tossine nella granella (nel caso di mais danneggiato da grandine conviene raccogliere a umidità prossime al 25%). Inoltre anche una trebbiatura non energica, seguita da un’accurata pulitura e ventilazione della granella, possono concorrere a ridurre significativamente la presenza di cariossidi ammuffite, spezzate o fessurate. La trebbiatura ottimale si realizza con le mietitrebbiatrici a flusso assiale, che riducono notevolmente le lesioni alle cariossidi; operando con macchine di tipo tradizionale si possono ugualmente ottenere buoni risultati a condizione: che la macchina sia ben regolata, che l’umidità della granella sia sufficientemente elevata e che si mantenga una bassa velocità sia del battitore sia dell’avanzamento. In caso di cattiva trebbiatura (velocità troppo elevate su prodotto secco, con lesioni alla granella) si verificano perdite sia in campo sia al momento della pulitura delle cariossidi, con relativo danno economico per il produttore. È opportuno che i tempi di raccolta e di trasporto siano concordati tra produttore, trebbiatore, essiccatoio, centro di

stoccaggio, in modo da regolare l’afflusso di prodotto affinché il completamento dell’essiccazione avvenga nel più breve tempo possibile. Si raccomanda di eseguire la pulizia dei mezzi di trasporto al fine di eliminare eventuale materiale contaminato. TRINCIATO INTEGRALE (SILOMAIS) E PASTONE Per la produzione di trinciato integrale, la trinciatura deve essere eseguita intorno al 35% di sostanza secca dell’intera massa da insilare. Nella fase di formazione dell’insilato, un basso rischio aflatossine è raggiunto con tutte quelle pratiche che consentono di compattare e chiudere efficacemente l’insilato per indurre velocemente e compiutamente la fermentazione lattica. Per il pastone da granella, la raccolta deve essere fatta ponendo particolare attenzione al rispetto dell’umidità del materiale da insilare (65-70 % di sostanza secca).


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Il drone degli insetti utili Per fronteggiare la piralide del mais

sperimentazione è stata fatta, inizialmente, distribuendo gli insetti manualmente. Fino all’avvento del drone, il quale sfrutta tutte le coordinate geo-satellitari dei terreni.
Con un volo ad altezza di un metro superiore all’apice della pianta di mais, viene rilasciata la capsula. Nel giro di 15-20 giorni si sviluppano le larve per la lotta biologica, con nascite scalari. La piralide si sviluppa fino a tre generazioni e con la lotta biologica si riesce a coprire il periodo che va da inizio luglio a fine agosto. I risultati, ma anche i costi sono equiparabili ai trattamenti chimici, col vantaggio che la distribuzione può avvenire in qualsiasi condizione ambientale (se i terreni sono bagnati il trampolo non può entrare in campo, il drone può trattare)

e a impatto zero sul versante ambientale. Le dimensione del drone, quadricottero, sono di un metro per un metro, e – per legge – deve essere teleguidato da un pilota diplomato Enac. Il velivolo viaggia a una velocità di crociera circa 20-30 chilometri orari e rappresenta rispetto al trattamento della piralide col trampolo, un salto in avanti paragonabile al passaggio dall’aratura coi buoi alle trattrici. Il drone è definito “tecnologia autentica”, perché non dà emissioni di Co2. È, infatti, alimentato a batteria, ricaricabile, con una durata in grado di coprire 5 ettari. Il costo del drone si aggira intorno ai 40mila euro, ma i prezzi sono in discesa rapida. In campo il drone per il contrasto biologico alla piralide opererà

21

numero 9 – 2014

Il drone quadricottero in azione su un campo di mais del Mantovano

Misura 111-1B

È

possibile effettuare la lotta alla piralide sul mais, ricorrendo ad insetti utili, lanciati sui campi di mais da un drone, senza alcun impatto per l’ambiente. La tecnica innovativa è stata messa a punto da un team di giovani tecnici bdell’Associazione Mantovana Allevatori che ha realizzato un drone costituito da un serbatoio che ruotando lancia sui campi delle palline composte da materiale biodegrabile a base di cellulosa. Le palline, sciogliendosi al suolo, rilasciano migliaia di insetti utili della specie trichogramma brassicae, appartenenti alla famiglia dei vespidi, in grado di neutralizzare le uova della piralide. Il vantaggio di ricorrere al drone è che non si verificano perdite da calpestamento nei campi, mentre i sistemi tradizionali prevedono l’impiego di piretroidi e di macchine come i cosiddetti “trampoli”, che fisicamente entrano nelle colture del mais provocando calpestamenti e perdite di prodotto, oltre che escludere, ovviamente, il ricorso all’uso di sostanze chimiche. Il lavoro è stato svolto dal 2008 in quattro aziende che hanno voluto seguire questa metodologia di lotta biologica, utilizzando l’imenottero parassitoide Trichogramma brassicae, un insetto oofago, che neutralizza le uova delle piralide. Si tratta di insetti già presenti in natura, ma non in misura sufficiente a contrastare la piralide del mais. La


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

Misura 111-1B

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

numero 9 – 2014

22

passaggi aerei ogni 10 metri circa, muovendosi a spirale greca. Il servizio è possibile grazie alla collaborazione fra Associazione mantovana allevatori, Comal (la società commerciale che fa capo all’Asscoazione) e il Sata, il Servizio tecnico di assistenza agli allevatori, finanziato dalla Regione Lombardia. Gli allevatori interessati a questa prima fase, che è partita operativamente la scorsa settimana (10 luglio), al momento sono 20, su oltre 200 ettari. La sperimentazione ha consentito di superare i problemi iniziali per la lotta biologica che erano, principalmente, i costi superiori rispetto al trattamento chimico e la distribuzione manuale, che era improponibile su vasta scala. Oggi il costo del trattamento ricorrendo al drone è pari a quello cui si ricorre con l’impiego dei fitofarmaci (circa 100 euro ad ettaro, di 50 euro rappresentano il costo degli insetti inclusa Iva al 4 per cento e altri 50 euro il compenso dovuto al contoterzista che utilizza il drone. Ovviamente

se l’agricoltore segue un corso professionale per imparare ad utilizzare il drone il costo si dimezza. Fino ad oggi i droni sono stati usati soltanto dai giapponesi in agricoltura, ma per interventi di monitoraggio delle colture. Il progetto realizzato dai giovani tecnici insieme all’Associazione Allevatori Mantovani non ha precedenti in quanto per la prima volta si impiega un drone per effettuare dei trattamenti fitosanitari a zero impatto ambientale in quanto il drone non emette CO2 e trattandosi di insetti utili è un metodo di lotta biologica che consente di abbattere la presenza della piralide del 70 per cento.Gli insetti sono prodotti dalla società olandese la Koppert Italia, leader mondiale nella produzione di insetti utili per l’agricoltura. Il team di tecnici sta mettendo a punto il drone per effettuare, con un unico volo, il trattamento di una superficie di almeno 20 ettari.
Il team ha concluso accordi con i coltivatori di mais anche delle aree relative al Veronese e al Bresciano, ma le avverse condizioni at-

mosferiche hanno comportato un allungamento dei tempi e, quindi, non è certo che si riesca, per questa stagione, ad effettuare i trattamenti anche in questi areali. È evidente che il ricorso all’uso del drone richiede la previsione di specifici corsi di formazione professionale che al momento non sono garantiti dalla Regione ed un sistema di assicurazione contro i danni eventualmente provocati a terzi, qualora il drone perda la rotta e si dirotti verso un terreno adiacente o cada su persone o oggetti. Tra l’altro la locale federazione Coldiretti ha chiesto all’assessore regionale di valutare la possibilità di incentivare e supportare tale tecnica, altamente innovativa, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 ritenendo che il progetto si potrebbe sostenere, finanziariamente, con una delle misure agroambientali o con quella relativa all’innovazione tecnologica. La lotta alla piralide consente di prevenire la formazione di micotossine, aspetto di estrema rilevanza per i produttori di mais.


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Consumi alimentari verso la deflazione -0,6% una parte le basse temperature hanno rallentato i consumi di frutta in tutta Europa e dall’altra hanno generato l’accavallarsi delle produzioni per cui Spagna, Grecia e sud Italia hanno visto maturare le pesche ed altra frutta nello stesso periodo generando uno sbilanciamento dell’offerta superiore al 15% rispetto alla domanda di prodotto. Dall’altra le basse temperature e l’eccessiva pioggia che hanno generato un aumento dei costi di produzione da parte di tutti i settori produttivi per via dello sviluppo di muffe che viticoltori e frutticoltori hanno dovuto contenere incrementando i costi di produzione. Non si sono evitati i danni alle coltivazioni a seguito

di grandinate e mancata allegagione dei fiori come nel caso del riso. Coldiretti Piemonte ha chiesto lo stato di calamità naturale; anche se vi sono colture assicurabili ed assicurate, è necessario attivare la procedura per il riconoscimento della calamità naturale, al fine di ottenere benefici sugli oneri previdenziali e le imposte dirette a carico degli imprenditori agricoli.

23

A TUTTO BIO In decisa controtendenza, rispetto alla suddetta situazione, è il consumo dei prodotti biologici che ha fatto segnare un vero e proprio boom con una crescita del 17,3 per cento nei primi cinque mesi del 2014 rispetto al pari periodo dell’anno scorso. Si tratta dell’aumento di consumi nel comparto più elevato dal 2002, secondo le anticipazioni del rapporto Bio in cifre 2014, elaborato dal Sinab - Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica e da Ismea. Le uova risultano essere il prodotto bio più acquistato, con un’incidenza del 9,5 per cento sulla spesa totale. Gli operatori del settore biologico, al 31 dicembre 2013, risultano essere 52.383, con un aumento del 5,4 per cento rispetto al 2012. Ed è in aumento rispetto al 2012 anche la superficie coltivata secondo il metodo biologico, che al 31 dicembre 2013 risulta pari a 1.317.177 ettari (circa il 10 per cento del totale della superficie coltivata nazionale), con una crescita complessiva annuale del 12,8 per cento.

numero 9 – 2014

È

la frutta fresca a far segnare il maggior crollo dei prezzi con un calo del 10,3 per cento che spinge l’intero settore alimentare verso la deflazione con una riduzione dello 0,6 per cento rispetto allo scorso anno. A diminuire su base annua sono anche i prezzi della verdura che mostrano una flessione del 8,9 per cento mentre aumentano pochissimo i prezzi della carne bovina (+0,7 per cento) e di maiale (+0,4 per cento). Per salvare il settore la Coldiretti ha chiesto al Governo una serie di interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro, tra cui la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata, un meccanismo di formazione dei prezzi che parta dai costi di produzione e maggiori controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui prodotti di importazione, troppo frequentemente spacciati per italiani e ha sostenuto la richiesta che il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina ha fatto alla Commissione Ue per l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm Unica), con un intervento straordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, ecc.) che riguardi sia soci sia non soci di organizzazioni ortofrutticole. La concomitanza di un insieme di fattori ha determinato una situazione drammatica anche per la nostra agricoltura. Da

Misura 111-1B

Frutta - 10,3%, in controtendenza solo il biologico


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Contributi per adeguare “una trattrice” Un finanziamento dell’INAIL per la messa in sicurezza

Misura 111-1B

A

numero 9 – 2014

24

l fine di sostenere le piccole e micro imprese operanti nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’estrazione e lavorazione dei materiali lapidei, nella realizzazione di progetti di innovazione tecnologica mirati al miglioramento delle condizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’Inail emette un bando che, per l’anno 2014, stanzia oltre 15 milioni di euro per il settore agricolo dei quali € 979.606 in Piemonte. Ammontare del contributo per singola impresa Il contributo, in conto capitale, è erogato fino ad una misura massima corrispondente al 65 per cento. L’importo del contributo, nel rispetto del regime “de minimis”, per ciascuna impresa agricola va da 1000 a 15.000 Euro. Presentazione della domanda La domanda deve essere presentata in modalità telematica, con successiva conferma tramite Posta elettronica certificata, come specificato nei Bandi regionali/provinciali, a partire dal 3 novembre 2014 fino alle ore 18,00 del 3 dicembre 2014. Requisiti dei soggetti richiedenti Gli interventi possono essere richiesti dalle aziende che hanno almeno un codice ATECO 2007: 01 - Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi 02 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali Interventi ammissibili a finanziamento Nella tabella che segue sono descritti gli interventi di adeguamento ammissibili al finanziamento, tenendo conto che possono riguardare una sola trattrice per azienda.

N° 1

2

3

4

5

6

7

8

9 10

11

12

Oggetto degli interventi ammissibili Struttura di protezione in caso di capovolgimento (rif. Linea Guida 1 par. 6)

Descrizione

Installazione di un telaio di protezione e dei relativi dispositivi di attacco al fine di garantire un adeguato volume limite di deformazione (volume di sicurezza). Le strutture di protezione installabili in relazione alla tipologia di trattore sono riconducibili ai seguenti tre casi: a) struttura di protezione a due montanti posteriore; b) struttura di protezione a due montanti anteriore; c) struttura di protezione a quattro montanti. Nel caso il trattore ne fosse sprovvisto, l’adeguamento deve anche prevedere l’installazione di una cintura di sicurezza agli specifici punti di ancoraggio già predisposti sul sedile mobile presente sul trattore ovvero realizzati allo scopo sul sedile fisso o in altre parti fisse del trattore. Sedile del conducente Installazione di un sedile mobile per il conducente predisposto con punti di ancoraggio per predisposto con punti di la cintura di sicurezza completo di cintura di sicurezza. ancoraggio per la cintura di sicurezza (rif. Linea Guida 2 par. 3.1.5) Avviamento del motore Installazione di un dispositivo che renda impossibile avviare il motore del trattore se tale (rif. Documento Tecnico operazione rischia di provocarne uno spostamento incontrollato che può determinare sipar. 4.7.1.3) tuazioni pericolose ovvero se tale operazione rischia di provocare il movimento della presa di potenza anteriore o posteriore. Protezioni di elementi Installazione di protezioni o di sistemi protettivi che impediscano l’accesso alle zone perimobili colose o che arrestino i movimenti pericolosi prima che sia possibile accedere alle zone in (rif. Documento Tecnico questione. Dovranno risultare adeguati i seguenti elementi: presa di potenza anteriore e/o par. 4.2) posteriore, cinghie per la trasmissione del moto, ventola del sistema di raffreddamento e organi di trasmissione meccanica del moto alle ruote anteriori raggiungibili con l’operatore in posizione di guida. Sedile del passeggero pre- Installazione di un sedile mobile per il passeggero predisposto con punti di ancoraggio per disposto con punti di an- cintura di sicurezza. coraggio per la cintura di sicurezza (rif. Documento Tecnico par. 4.10.1.1) Accesso al posto di guida Installazione di opportuni mezzi di accesso al posto di guida riconducibili a gradini, scalette, (rif. Documento Tecnico maniglie e corrimani. par. 4.6) Sistema di ritenzione del Installazione di una cintura di sicurezza agli specifici punti di ancoraggio: passeggero: cintura di si- - già predisposti sul sedile mobile; curezza (rif. Documento - realizzati allo scopo sul sedile fisso o in altre parti fisse del trattore. Tecnico par. 4.10.1.1) Protezioni di parti calde Installazione di protezioni contro i rischi di contatto o di prossimità delle parti del trattore a (rif. Documento Tecnico temperatura elevata. In particolare le protezioni si riferiscono a: sistema di scarico dei gas par. 4.3) esausti (collettore, silenziatore, ecc.), superficie calda del cilindro e della testata, scatola del cambio e della frizione. Zavorre (rif. Documento Applicazione di zavorre collocate e montate negli appositi punti di attacco previsti fin Tecnico par. 4.4) dall’origine dal costruttore. Segnalatore acustico Installazione di un apposito segnalatore acustico recante il marchio di omologazione CEE (rif. Documento Tecnico previsto dalla direttiva 70/388/CEE del 27 luglio 1970. par. 4.14) Silenziatore Applicazione di un silenziatore del sistema di scarico dei gas esausti tale da garantire la (rif. Documento Tecnico minor emissione possibile di rumore e con la sua parte terminale posizionata in maniera par. 4.5) che i gas siano rilasciati lontano dal posto di guida ovvero dalle prese d’aria della cabina. Dispositivi di illuminazio- Installazione di dispositivi di illuminazione o segnalazione luminosa adeguati al lavoro da ne o segnalazione lumi- svolgere e tali da garantire sufficiente sicurezza ai lavoratori e di un dispositivo ausiliario nosa e dispositivo retro- per migliorare la visibilità posteriore. visore (rif. Documento Tecnico par. 4.11 e 4.13)


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA

Criteri per la formazione della graduatoria Ai fini della formazione della graduatoria sono utilizzati i seguenti criteri: • Punteggio complessivo assegnato al progetto di adeguamento, ottenuto sommando i punti attribuiti ai singoli interventi richiesti. • Punteggio assegnato al trattore in base alla data di prima immatricolazione. • Punteggio assegnato in base al costo complessivo, al netto di IVA, del progetto. Documenti da presentare in fase di domanda Oltre alla documentazione prevista dall’art. 12 del Bando, il soggetto richiedente dovrà presentare, qualora disponibile, copia della documentazione attestante l’anno di prima immatricolazione del trattore oggetto dell’intervento ai fini dell’attribuzione del punteggio da assegnare in base al criterio sopra indicato alla lettera B.

Il preventivo di spesa di cui all’art. 12 del Bando deve contenere il dettaglio del costo dei singoli interventi di adeguamento previsti per il trattore, articolato secondo il precedente schema degli interventi di adeguamento ammissibili al finanziamento. Documenti da presentare in fase di rendicontazione Oltre alla documentazione prevista dall’art. 19 del Bando, il soggetto richiedente dovrà presentare, a seconda degli interventi realizzati: - dichiarazioni di conformità alle Linee Guida o al Documento Tecnico sopra indicati, secondo i modelli allegati agli stessi, rilasciate dalla ditta che ha effettuato gli interventi di adeguamento; - dichiarazione di corretta installazione della struttura di protezione realizzata in conformità alle Linee Guida, rilasciata dalla ditta che ha effettuato l’intervento di adeguamento;

- dichiarazione del costruttore della struttura di protezione attestante la conformità alle direttive comunitarie applicabili, ovvero ai codici OCSE di riferimento. Per ulteriori informazioni rivolgersi al personale Coldiretti di Zona.

Misura 111-1B

ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

25

ASTI - Piazza Statuto, ogni martedì pomeriggio ASTI - Piazza De Andrè, Mercato in borgo Santa Maria Nuova, venerdì dalle 7 alle 13,30 ASTI - Fronte all’Ospedale Cardinal Massaia si tiene il mercato settimanale al lunedì dalle 7 alle 12 BUBBIO - Mercato della vendita diretta, ogni sabato pomeriggio in Via Roma CALAMANDRANA - Mercato di Terra Amica ogni sabato mattina CASTELNUOVO D. B. - Mercato di vendita diretta del contadino, ogni domenica mattina CORTAZZONE - Mercato Comunale, Prima e terza domenica del mese I produttori di Campagna Amica sono poi massicciamente presenti in altre tre rassegne agroalimentare: ad Asti, sotto i portici di piazza Alfieri, ogni seconda domenica del mese; a Canelli, tutte le prime domeniche del mese; a Nizza Monferrato, nell’ambito del Mercatino dell’Antiquariato, ogni terza domenica del mese.

numero 9 – 2014

MERCATI DI CAMPAGNA AMICA


ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Caldaie e climatizzatori Adottato il libretto unico di impianto

Misura 111-1B

L

numero 9 – 2014

26

’obbligo di dotazione dei nuovi libretto di impianto e rapporto di efficienza prenderà avvio a partire dal 15 ottobre 2014. A prevederlo è il Decreto del 10 febbraio 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico. Ora i proprietari di immobili civili e gli amministratori di condominio hanno l’obbligo di redigere questa “carta d’identità”, che va a unificare in un singolo documento il libretto di centrale e il libretto di impianto e che interessa tutti gli impianti termici, per la climatizzazione invernale ed estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria. La documentazione deve essere conservata dal proprietario dell’impianto e deve riportare tutti i dati relativi all’impianto, l’eventuale sostituzione di componenti, gli interventi di manutenzione e controllo, i valori di rendimento, i dati dei proprietari; per gli impianti soggetti a controlli periodici di efficienza energetica, il manutentore dovrà redigere il rapporto di controllo secondo gli schemi pubblicati dal Ministero e trasmetterlo all’Ente locale di competenza. L’inottemperanza agli obblighi da parte del proprietario, conduttore, amministratore di condominio e del tecnico incaricato darà luogo a sanzioni, anche piuttosto elevate. Tale disposizione sembra introdurre un termine tassativo e non una proroga: “entro e non oltre il 15 ottobre 2014” significa che tutti gli impianti dovranno essere dotati di nuovi libretto e rapporto di efficienza entro quella data. Tuttavia, con un comunicato stampa rilasciato prima dell’entrata il vigore del decreto, il Ministero aveva precisato che trattasi di proroga. “Il Ministro dello sviluppo economico ha firmato il

decreto che fissa al 15 ottobre 2014 la scadenza entro la quale il libretto di impianto per la climatizzazione e il rapporto di controllo di efficienza energetica sugli impianti termici di climatizzazione invernale ed estiva, siano conformi ai modelli di cui al DM 10 febbraio 2014 del Ministro dello Sviluppo Economico. Il 15 ottobre 2014, pertanto, è la data a partire dalla quale si deve provvedere alla sostituzione o alla compilazione del nuovo libretto. La

predetta sostituzione può avvenire in occasione e con la gradualità dei controlli periodici di efficienza energetica previsti dal DPR 74/2013 o di interventi su chiamata per guasti o malfunzionamenti. Fino al 15 ottobre 2014 nelle operazioni di controllo o negli interventi sopra richiamati e nelle nuove installazioni possono essere utilizzati sia i nuovi che i vecchi modelli di libretto”.Per maggiori informazioni, consulta il sito http:// www.fattoriedelsole.org/.

Patrocinio legale gratuito Fissato il nuovo limite di reddito Come anticipato dal sito istituzionale del Ministero della Giustizia, sulla Gazzetta Ufficiale n. 169 del 23 luglio 2014, è stato pubblicato il decreto di adeguamento dei limiti di reddito per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. L’importo,

fissato nel 2012 nella somma di 10.766,33 euro, viene aggiornato in 11.369,24 euro. Il provvedimento è stato preso in base all’art. 77 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia (d.lgs. n. 115/2002).


Cereali: l’Ucraina verso -22%

Il calo delle esportazioni sarebbe di 7 milioni di tonnellate Per la prossima campagna cerealicola le esportazioni di cereali dall’Ucraina, uno dei principali granai mondiali, potrebbe ridursi di un quinto. A fare il punto della situazione è un articolo apparso sul portale bulgaro agri.eu, secondo il quale il fenomeno sarebbe determinato dal boom dei costi di produzione. te, l’orzo tra i 6,8 e i 7,3 milioni di tonnellate, e il mais tra i 24,5 e i 25,5 milioni di tonnellate.

Un disciplinare per i suini

27

Importanti strategie dal tavolo nazionale della filiera

I

n seguito alla riunione del tavolo di filiera convocata presso il Ministero delle Politiche agricole, é emersa la strategia per dare un’identità alla carne suina nazionale e ai tagli per i prosciutti. Si è deciso di valorizzare le carni attraverso il Sistema di Qualità Nazionale zootecnica (SQN) basato su un disciplinare (in parte già elaborato) per dare alle Regioni la possibilità di utilizzare le risorse dei PSR per sostenere le aziende del settore. Il progetto prevede che il Mipaaf coordini l’elaborazione di questo disciplinare, concordandolo in un primo tempo con le Regioni e poi con gli attori della filiera, giungendo all’istituzione di un SQN che avrà una dicitura utilizzabile da tutti,

lasciando agli operatori la possibilità di utilizzare propri marchi commerciali. Il Mipaaf, inoltre, si é impegnato a sostenere finanziariamente la campagna promozionale di questo sistema di qualità. Nel corso dell’incontro é stato inoltre deciso di dare attuazione operativa al protocollo d’intesa dell’8 luglio 2013 di Mantova, in base al quale il Mipaaf supporterà e farà quanto necessario a livello finanziario per concludere le procedure attuative inerenti il sistema di classificazione delle carcasse suine. È stato inoltre ribadito che il sistema delle CUN ed il sistema di classificazione della carcasse rappresentano parti complementari di un progetto unico per assicurare la necessaria trasparen-

Economia

produttive, dovuta al deprezzamento della grivna”, ha spiegato l’UCAB. La crescita dei costi produttivi potrebbe comportare un calo dei rendimenti dei raccolti, ha dichiarato in una nota postata sul suo sito internet ucab.ua. Nel 2014-15, il raccolto di cereali e di legumi dell’Ucraina, ad eccezione della Crimea, potrebbe scendere a 55-56 milioni di tonnellate, in calo di 6,5-7,5 milioni di tonnellate, o del 12%, rispetto all’anno precedente, secondo l’UCAB. Le esportazioni di cereali dovrebbero attestarsi a 26-27 milioni di tonnellate, in calo di 6,37,3 milioni di tonnellate (19%22%), su base annua. Il raccolto di frumento potrebbe oscillare tra i 21,2 e i 22,2 milioni di tonnella-

za nelle contrattazioni tra le parti allevatoriali e industriali. L’SQN è un sistema di qualità nazionale emanato già alcuni anni fa dal Mipaaf (DM 4 marzo 2011) per la valorizzazione di quelle produzioni zootecniche che, non potendo fregiarsi di denominazione d’origine UE (DOP, IGP. STG) per mancanza di uno o più requisiti (storicità, ecc.), possono adottare un sistema di qualità conforme alle normative comunitarie che consenta ai produttori di aderire alle azioni di sostegno previste dallo sviluppo rurale. Alcuni anni fa sono stati presentate due domande di riconoscimento del SQN per il “vitellone/scottona ai cereali” e del “vitello al latte e cereali”.

numero 9 – 2014

N

ell’anno commerciale 201415, che è iniziato lo scorso 1° luglio, l’Ucraina potrebbe ridurre le esportazioni cerealicole del 22%, a causa dei più alti costi di produzione, ha reso noto la UCAB, una società di consulenza con sede a Kiev. L’Ucraina, uno dei principali esportatori mondiali di cereali attraverso il Mar Nero, ha visto la propria divisa nazionale, la grivna, perdere circa il 30% dall’inizio dell’anno, a causa dell’aggravamento della crisi economica e politica, conseguente al collasso dell’Unione Sovietica. “Uno dei fattori negativi che hanno inciso sulle previsioni concernenti il raccolto è stata l’impennata dei prezzi delle risorse


Malattie professionali in agricoltura Quando il lavoro ne costituisce la causa diretta e determinante

Patronato

I

numero 9 – 2014

28

coltivatori diretti coloni e mezzadri sono assicurati obbligatoriamente all’Inail, quindi sono tutelati non solo se subiscono un infortunio sul lavoro, ma anche se contraggono una malattia a causa e nell’esercizio del lavoro svolto o dei materiali utilizzati (es. esposizione a sostanze dannose, rumore, ecc.). Le malattie professionali si differenziano dagli infortuni sul lavoro in quanto sono originate da una causa lenta e prolungata nel tempo (es. il lento processo di assorbimento di sostanze tossiche da parte dell’organismo), al contrario dell’infortunio sul lavoro che si caratterizza per una causa violenta e improvvisa (es. una caduta dall’alto). Il riconoscimento della malattia professionale comporta il conseguente indennizzo economico da parte dell’Inail oltre all’erogazione delle necessarie cure mediche riabilitative. In ogni caso, per i coltivatori diretti le prestazioni economiche e sanitarie sono condizionate alla regolare iscrizione negli elenchi Inps e, per i titolari di azienda, anche al regolare versamento della contribuzione Inail, la cui riscossione è affidata all’Inps, unitamente ai contributi previdenziali. Le malattie di origine professionale riconosciute dalla Legge in agricoltura sono elencate in una apposita tabella e sono associate a una

o più attività o lavorazioni. Se la malattia denunciata rientra in questo elenco il lavoratore, per vedersi riconoscere il relativo indennizzo, deve solo dimostrare di aver svolto in modo non occasionale una delle attività che in base alla tabella espongono al rischio di quella malattia. Rientrano ad esempio nell’elenco delle malattie professionali in agricoltura: le malattie causate da esposizione a sostanze dannose, quelle causate da radiazioni solari, per le lavorazioni svolte prevalentemente all’aperto; la sordità da rumore; l’ernia discale lombare causata da lavorazioni svolte con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero: trattori, mietitrebbia, vendemmiatrice semovente; malattie da sovraccarico degli arti superiori: tendiniti e sindrome

del tunnel carpale, ecc. Sono comunque indennizzabili dall’Inail anche le malattie non presenti nella tabella di Legge: in tal caso, però, il lavoratore deve dimostrarne l’origine lavorativa, vale a dire che la malattia si è verificata a causa e nell’esercizio del lavoro svolto. Data la complessità della materia è necessario che in caso di sospetta malattia professionale gli interessati prendano contatto tempestivamente con gli uffici del patronato EPACA. Gli operatori forniranno tutta l’assistenza necessaria, provvedendo in primo luogo ad inviare tempestivamente la denuncia all’Inail, al fine di evitare la perdita dei benefici economici e offrendo al contempo un servizio gratuito di consulenza medico legale qualificata.


ANNUNCI

VENDO - COMPRO - AFFITTO - CERCO - LAVORO

A

VENDO TRATTORI – MOTOCOLTIVATORI - MOTORI

ca stazione. Euro 800,00 trattabili. Tel. 329 8145202.

nero. Come nuove. Prezzo Euro 2,00 cadauna. Tel 0141 878005.

Vendesi motofalciatrice bcs da aggiustare Tel. 0141 204592.

C

VENDO ATTREZZATURA AGRICOLA

Vendo causa inutilizzo: piccola pigiatrice uva € 50, torchietto spremi vinacce, 3 cestoni da 300 litri € 25 cad., botte zincata capacità 300 litri, sempre piena. Tel. 0141.209468 – 339.7961768.

Vendesi mobile camera da letto (letto matrimoniale ed armadio muro) e soggiorno (tavolo, sedie e armadio) stile anni 60. Prezzo ad offerta. Tel. 338 8709872 oppure 0141 917870.

D

VENDO MATERIALE DA CANTINA

Vendesi elevatore da uve come nuovo Tel. 366 3643262 – 0141878505. Vendo, per cessata attività, n. 5 vasche in vetroresina sempre piene. Nr. 2 con capacità 30 quintali, n. 2 da 20 q.li, n. 1 da 7 q.li. Telefonare ore pasti al n. 347.1051777. Vendo pigiadiraspatrice a mano, possibilità di installare un motore elettrico. Tel 0141 964124. Vendesi filtro per cantina in acciaio inossidabile, altezza 1.20 m completo con motorino Causa inutilizzo si vende nr. 1 vasca auto scaricante per uva, in acciaio inox con motore trifase, capacità 25 q. e nr 1 coclea in acciao inox a 45 ° con motore trifase per trasporto uva o vinaccia. Tel 338 4490357. Per cessata attività vendesi riempitrice rotativa, tappatore Bertolaso e filtro Simec. Per informazioni telefonare al 347 0523851. Vendesi vasche in vetroresina, varia capacità, pompe da vino da 40 e da 50, torchio Mearelli. Tel. 0141701515. Vendesi etichettatrice Enos a colla con uni-

S. Damiano Cisterna Celle Enomondo Ferrere

VENDO MATERIALE VARIO

Vendo circa 100 ceste da 20 Kg per la raccolta uva. Tel 328 1414745. Vendesi attrezzatura di laboratorio usata per analisi agrarie – enologiche. Bilancia idrostatica, bagno termostatico, pHmetro (Gibertini), centrifughe, colorimetro, acidimetro Velox per acidità volatile a 6 posti, muffola, stufa, densimetro, vetrerie varie, banconi, reattivi e reagenti, distillatori e attrezzature varie. Tel. 0141 292171 oppure 335 5605840. Vendesi pompa da irrigazione diametro 100, tubi da 6 mt zincati, tubi da 5 mt zincati. Tel 366 4738737. Vendo molino per cereali elettrico, funzionante a 220 V. Tel 0141 964124. Vendo giogo completo con attacco e 4 ruote per carro da buoi. Tel. al n. 0141204592. Vendo 150 ceste per vendemmia di colore

Vendesi bilancia bascula in ferro e mulino a 12 martelli per cereali. Tel 0141 701515. Vendo impianto di riscaldamento solare per singola abitazione o bifamiliare. Risparmio energetico di circa il 70 % rispetto al gasolio. Tel. 0141 934566.

F G

VENDO AUTO FURGONI VENDO ALLOGGI - CASE FABBRICATI

Privato vende in Piovà Massaia casale rustico composto da 3 camere, un bagno ed un locale sgombero al piano terra, al primo piano cucina, 2 camere 1 bagno. Grande balcone, cantina interrata. Orto molto ampio e frutteto. Proprietà libera subito, posizione centralissima, possibilità di ristrutturazione con creazione di unità abitativa bifamiliare. Mq 300, richiesta Euro 40.000,00. Tel. 349 6145967 oppure 333 8271705.

Annunci

Vendesi rimorchio Perona 4,40 x 2 mt, 3 sponde omologato; carica letame e legna Fiorio con testina girevole. Tel. 366 4738737.

E

29

PIERIN

L’imbianchin Piemunteis Tinteggiature interni ed esterni Intonaci e rasature di ogni genere Ripristino facciate, murature e piccole ristrutturazioni ...dal 1980 al servizio dei coltivatori e non solo

TEL. 334 2323917

Via C. Botta, 4 - 14015

San Damiano d’Asti

Tel. & Fax 0141.975146

cell. 336.253369

numero 9 – 2014

Vendesi aratro monovomere per trattrice di potenza di 100 Hp, bivomero voltino Moro per trattrice di circa 100 Hp, bivomero voltino Olivero seminuovo per trattrice di potenza 70 – 80 Hp. Tel. 339 3618475.


ANNUNCI Vendo noccioleto, mq 8000 e bosco ceduo mq 13000 siti nel comune di Montafia. Tel. ore pasti 011 9424193 oppure 338 3461712.

termoidraulico. Tel. 366 4122911.

Vendesi a Cinaglio 2.000 mq. di terreno con piante da frutto, orto, cisterna d’acqua e ricovero attrezzi. Distanza dal concentrico solo 200 metri. Accesso fronte strada asfaltata. Prezzo da concordare. Tel. 0141.209468 – 339.7961768.

Az. Agr. Vitivinivola Cerca Vigneti zona Moscato affitto garantito (dal 20 al 30% dei bollini). Massima serietà. Tel. 333.940.47.68.

Az. Agr. Vitivinivola Cerca Vigneti zona Moscato affitto garantito (dal 20 al 30% dei bollini). Massima serietà. Tel. 333.940.47.68.

H

VENDO ATTIVITÀ MANODOPERA

Annunci

Enotecnico 37 anni, disponibile a conduzione agricola e/o cantina e automunito, libero da impegni, esperienza nel settore enologico. Esamina proposte di lavoro. Tel. 348 7394474.

numero 9 – 2014

30

VENDO - COMPRO - AFFITTO - CERCO - LAVORO

Perito agrario 26 enne cerca lavoro in Asti e dintorni. Automunito, pat A B C E. esperienze lavorative precedenti nel settore alberghiero, edile e manutenzione parchi – giardini. Esperienze in campo elettrico e

I L M N

VENDO TERRENI (diritti reimpianti)

VENDO - CERCO ANIMALI AFFITTO

CERCO MANODOPERA

Cercasi giovane informatico per creazione siti internet pratico di programmazione XHtml, as, css, php, js mediante sistema CMS. Telefonare al numero 340 7059710. Pierin l’imbianchin Piemunteis, esegue lavori di tinteggiature e decorazioni per interni ed esterni. Affidabilità e correttezza. Tel. 334.2323917. Agritata, servizio di assistenza alle fami-

glie per l’asilo dei bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età, presso le aziende agricole, Tel. 334.653.88.66. Fratelli piemontesi Trabucant eseguono lavori di intonacatura e rasatura di ogni genere e qualità. Ripristino facciate, murature e piccole ristrutturazioni. Esperienza e competenza. Tel. 340.7751772.

O

CERCO MACCHINARI ATTREZZI

Cerco attrezzi per trattore 70 Hp, ripper, trincia, ecc. Tel. 0141 934566.

P

CERCO TERRENI - CASE

Universitario cerca monolocale in Torino zona centrale. Telefonare al numero 340 7059710.

Q

CERCO ACQUISTO VARIE

Az. Agr. Vitivinivola Cerca Vigneti zona Moscato affitto garantito (dal 20 al 30% dei bollini). Massima serietà. Tel. 333.940.47.68.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.