Il notiziario agrigolo n 10 2015

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Spedizione in abbonamento postale -45% Poste Italiane Spa – Spedizione in A.P. D.L. 353/03 (Conv. 27/02/04 L. 46) Art. 1 comma 1, DCB Asti. Numero 10 - Anno 2015 - In caso di mancato recapito rinviare all'Ufficio P.T. 14100 Asti CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il relativo importo

Anno

64°

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Periodico della Federazione Provinciale COLDIRETTI

numero

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COLDIRETTI

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10 agosto 2015

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m m a r i o

Direzione, Redazione, Amministrazione: 14100 ASTI Corso Felice Cavallotti, 41 Tel. 0141.380.400 Fax 0141.355.138 e-mail: stefano.zunino@coldiretti.it www.coldiretti.it Periodico ufficiale Coldiretti Anno 64° numero 10 - 10 agosto 2015* Realizzazione grafica e stampa Riflesso – Artigrafiche M.A.R. Reg. Trib. di Asti n.44 del 20-04-1949 Direttore Resp.: Antonio Ciotta Vice Direttore: Stefano Zunino Pubblicità: Impresa Verde Asti srl – Riflesso scarl Tel. 0141.380.400 – 0141.092036 Abbonamento annuale: Euro 20,00 *Data di chiusura del giornale Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

argomenti in evidenza

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Un nuovo modello di sviluppo

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Vendemmia anticipata e di ottima qualità

Oscar Green: il Piemonte fa il pieno di candidati

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Nasce prima rete oasi agricola in autostrada

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Giornata nazionale dell’ortofrutta e della solidarietà

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È stata costituita UECOOP Piemonte

Speciale Misura 111 Utilizzo del legno per l’affinamento dei vini -6 ; Grandi attese per la vendemmia 2015; Stadio di maturazione delle uve; Fermentazione campagna 2015/2016; Documentazione per il

Sommario

So

trasporto delle uve; Vitivinicolo: più lavoro meno burocrazia; Vitivinicolo: quanta burocrazia!; Supplemento di carburante agricolo; Il salame Piemonte ha l’IGP; Com’è disciplinato il contratto preliminare.

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Tutti a lavorare nei campi

Vendemmia, raccolta mele e nocciole per 2 giovani su 3 umento record del 12 per cento nel 2015 dei giovani under 35 occupati in agricoltura. Il settore primario si dimostra capace di offrire prospettive di lavoro, sia a chi vuole intraprendere con idee innovative, sia a chi vuole trovare una occupazione anche temporanea. È quanto è emerso da uno studio presentato all’Assemblea nazionale Coldiretti, dal quale si evidenzia che il boom dei giovani traina l’occupazione generale nel settore agricolo: si registra un incremento record del 6,2 per cento nel numero di occupati, dieci volte superiore al valore medio totale dell’intera economia nel primo trimestre dell’anno. L’aumento dell’occupazione nelle campagne è accompagnato, nel trimestre, dall’andamento positivo del valore aggiunto del settore che ha fatto registrare un aumento dello 0,2 per cento rispetto all’anno precedente. Un trend positivo che è stato colto dalle nuove generazioni, con più di due giovani italiani su tre (68 per cento) che “sognano”, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’, di lavorare d’estate in campagna, partecipando alla raccolta della frutta o alla vendemmia. Per gli studenti lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro, anche fare un’esperienza diretta in simbiosi con la natura, i suoi prodotti e una cultura che hanno fatto dell’Italia un Paese da primato a livello internazionale nell’offerta di alimenti e vini di qualità. Nel corso dell’estate 2015 si stima che quasi 200mila giovani possano trovare lavoro in

Occupazione

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Tendenza positiva per il mondo del lavoro: nel 2015 sono aumentati del 12% gli under 35 impegnati in agricoltura

agricoltura. Dal primo giugno e fino al 30 settembre i giovani lavoratori dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi possono essere remunerati con i voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. I voucher rappresentano uno strumento che offre interessanti opportunità di integrazione al reddito e occupazione anche a categorie particolarmente deboli quali cassaintegrati e pensionati e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo. Per favorire l’incontro tra doman-

da e offerta di lavoro la Coldiretti ha varato la prima banca dati autorizzata dal Ministero del Lavoro “Jobincountry” di aziende agricole che assumono alla quale potranno accedere tanti i giovani italiani che sono interessati perché amano la campagna o semplicemente per raggranellare un po’ di soldi, magari nella pausa scolastica. “Nell’agroalimentare in Italia trovano opportunità di occupazione quasi 1,6 milioni di unità lavorative delle quali circa 1,2 milioni in agricoltura e poco più di 400mila nell’industria alimentare”, afferma il presidente nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare “l’importanza di tutelare e promuovere il lavoro lungo tutta la filiera dove il settore agricolo rappresenta di gran lunga lo zoccolo duro”.

OCCUPATI NELL’AGROALIMENTARE IN UNITÀ LAVORATIVE ANNUE AGRICOLTURA

INDUSTRIA

TOTALE

FILIERA CARNE

289.691

59.377

349.068

FILIERA LATTE

166.498

49.125

215.623

FILIERA OLIO

44.614

10.623

55.237

FILIERA ORTOFRUTTA

345.883

28.621

374.504

FILIERA CEREALI

118.858

180.965

299.823

FILIERA VINO

111.868

35.339

147.207

ALTRE

88.287

55.249

143.537

419.300

1.585.000

TOTALE

1.165.700

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

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Un nuovo modello di sviluppo

A Montechiaro si è tenuta l’Assemblea di Giovani Impresa Coldiretti Asti ell’incantevole cornice della chiesetta romanica di San Nazario a Montechiaro d’Asti, presso l’agriturismo omonimo, si è tenuta il 29 luglio scorso l’Assemblea di Giovani Impresa Coldiretti Asti. “Le idee per nutrire il Pianeta”, questo l’originale titolo dato all’incontro dagli agricoltori under 35, con ospite d’onore la delegata nazionale Giovani Impresa Coldiretti, Maria Letizia Gardoni. Si è fatto un parallelismo fra quanto sta accadendo ad Expo 2015 con la sottoscrizione della Carta di Milano e l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Si’”. Almeno 150 giovani, guidati dal delegato provinciale, Danilo Merlo, hanno seguito attentamente il dibattito ed esposto nuove soluzioni ed idee per il futuro del settore primario. Ne hanno discusso anche con la presidente di Coldiretti Piemonte, Delia Revelli, il presidente provinciale e vice presidente regionale Coldiretti, Roberto Cabiale, il teologo morale, delegato per l’evangelizzazione e la catechesi nella Diocesi di Asti, don Marco Andina, l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero. Al dibattito sono anche intervenuti Valentina Binno, delegata regionale Coldiretti Giovani Impresa, Antonio De Concilio, direttore regionale Coldiretti, il Sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo. Hanno poi portato le loro esperienze i giovani imprenditori agricoli Alberto Brosio, apicoltore ed ex attore, Francesco Negro da un anno e mezzo titolare di una Agrimacelleria, Micaela Soldano ex bancaria e oggi felice imprenditrice agricola a Villafran-

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Associazionismo

Danilo Merlo al centro fra Roberto Cabiale e Maria Letizia Gardoni

don Marco Andina

Francesco Maccario

Francesco Negro

ca d’Asti e Francesco Maccario orticoltore e neo presidente della cooperativa Orto Piemonte. “Siamo veramente soddisfatti – ha commentato Danilo Merlo - per l’alta partecipazione dei giovani agricoltori astigiani e per i tanti esempi di idee innovative già concretamente attivate. Ad esempio, l’esperienza portata da Alberto Brosio che, venuto via da Hollywood e da Beautiful, ha

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Alberto Brosio

Micaela Soldano

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Associazionismo

Almeno 150 giovani imprenditori agricoli hanno preso parte all’Assemblea Coldiretti Giovani Impresa Asti

Alla presenza della delegata nazionale Maria Letizia Gardoni si è discusso delle iniziative innovative per il futuro dell’agricoltura e del nostro pianeta Maria Letizia Gardoni

saggio, il cibo, la tradizione e la cultura”. “Ho constatato con piacere – ha sottolineato don Andina al termine del dibattito – come nel mondo Coldiretti e dei suoi giovani ci sono tante iniziative che vanno esattamente nella di-

rezione indicata dal Papa nella sua enciclica, come la creatività, l’imprenditorialità, la capacità di creare lavoro, il rispetto dell’ambiente. Tutti valori assolutamente fondamentali per dare un futuro all’agricoltura, e non solo”.

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intrapreso l’attività di apicoltore, è l’emblema dei valori a cui oggi fanno riferimento i giovani impegnati in agricoltura. Siamo anche consapevoli di come molti dei suggerimenti di Papa Francesco e della Carta di Milano, siano già concretamente attuati da Coldiretti e che quindi occorra lavorare per incanalare tutta la nostra società verso certi principi e valori”. “La sfida di noi giovani per l’agricoltura italiana – ha detto Maria Letizia Gardoni - è di individuare e costruire un nuovo modello di sviluppo che possa permettere di nutrire e sostenere le nuove generazioni e il pianeta. Coldiretti sta interpretando al meglio la “Carta di Milano”, attuando, già da anni, un progetto tendente a portare sostenibilità economica alle aziende e, soprattutto, sostenibilità ambientale. Abbiamo la convinzione che le aziende agricole creano non solo produzione e quindi ricchezza e reddito, ma soprattutto gestiscono un bene comune: il pae-

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Tutti all’Expo con Coldiretti Asti ncora degustazioni e promozione dei prodotti astigiani ad Expo Milano 2015. Coldiretti Asti ha programmato una nuova ed intera giornata con i produttori dell’Astigiano. Si terrà venerdì 4 settembre. Dopo il grande successo registrato nel giungo scorso, la grande vetrina dell’Expo è dunque di nuovo pronta ad accogliere le produzioni dell’Astigiano e del Monferrato. In questi giorni si sta predisponendo il programma dell’evento, probabilmente si punterà ancora sui nostri grandi vini, sul miele, sulla frutta e sul cappone. La giornata “astigiana” si inserisce nella settimana dedicata al Piemonte che vedrà, fra l’altro, giovedì 3 settembre, la selezione regionale di “Oscar Green” il concorso all’innovazione in agricoltura ideato da Giovani Impresa Coldiretti con il patrocinio della Presidenza della Repubblica. “Anche per questo secondo invito ad Expo, vogliamo dare la possibilità di essere protagonisti a più produttori possibile – spiega Roberto Cabiale, presidente Coldiretti Asti - per

“D’altra parte – rimarca Ciotta – i nostri produttori sono portatori di beni, custodi della bellezza della campagna italiana, innovatori, propulsori delle comunità locali, protagonisti dell’economia del Made in Italy che crea ricchezza e lavoro”. Le iniziative di Milano proseguiranno poi con la grande Convention annuale nazionale Coldiretti. Si terrà sempre ad Expo il 15 settembre prossimo. Appuntamento quindi ad Expo, nel centro nevralgico fra l’ingresso Merlata, dove si trova il padiglione Coldiretti, e l’incrocio fra il Cardo e il Decumano. Ulteriori informazioni Coldiretti - Expo su http://expo.coldiretti.it.

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GLI APPUNTAMENTI COLDIRETTI AD EXPO 1/6 Settembre: Settimana dedicata al Piemonte Giovedì 3 Settembre: Selezione regionale “Oscar Green” Venerdì 4 Settembre: Giornata dei produttori dell’Astigiano Martedì 15 Settembre: Convention Coldiretti

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presentare nella sua globalità il nostro meraviglioso territorio e le sue tipicità”. Tutto questo anche perchè, come recita l’enorme scritta “No farmers no party” sulla facciata del padiglione Coldiretti, gli imprenditori agricoli si impegnano quotidianamente per cercare di garantire cibo per tutti e tutelare la qualità e la sicurezza ambientale. Non c’è Expo, non c’è cibo e non c’è vita senza il duro lavoro nelle campagne. “Ad un certo punto ci siamo accorti – rivela Antonio Ciotta, direttore Coldiretti Asti che tutti parlavano di Expo, ma poi alla fine erano pochi i produttori che sarebbero stati protagonisti. Addirittura, un Expo molto virtuale, offre poche possibilità ai visitatori di degustare prodotti e di parlare e confrontarsi direttamente con i produttori. Coldiretti riequilibra così la situazione, portando i produttori e facendo degustare le loro tipicità”. I produttori di Coldiretti Asti saranno quindi presenti in prima persona per costruire un contatto diretto, vivo e concreto con i visitatori.

Esposizione Universale

Venerdì 4 settembre un’intera giornata con i nostri produttori

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Oscar Green: il Piemonte fa il pieno di candidati Sono 212 i partecipanti piemontesi al concorso sull’innovazione rmai ci siamo. Nel prossimo mese di settembre, saranno resi noti gli Oscar Green 2015. Prima la selezione regionale, sarà reso noto l’elenco ad Expo Milano giovedì 3 settembre, poi sempre ad Expo saranno resi noti i vincitori nazionali. La parola d’ordine è l’innovazione, specialmente in un settore difficile, ma anche pieno di soddisfazioni come quello agricolo. Innovare attraverso idee tradizionali, radicate nella cultura di ogni regione e di ogni giovane che ha scommesso tutto il proprio futuro in un settore in continua evoluzione. Questi Oscar Green capitano nell’anno dell’Expo, evento sul quale sono puntati i riflettori dell’intero globo e durante il quale si cercherà di esportare la nostra idea di Made in Italy, quello fatto di prodotti buoni della terra in grado di mettere d’accordo tutti anche in termini di ecosotenibilità. Un equilibrio sano tra ottenere buoni frutti, amando la terra: i giovani lo sanno bene ed è per questo motivo che ogni anno Oscar Green premia quel giovane che, collegando perfettamente passione e innovazione, riesce a dare vita a prodotti tradizionali, ma allo stesso tempo assolutamente nuovi. I numeri di quest’anno parlano chiaro: sono state raccolte, in tutto, 1580 domande da parte di giovani con la voglia di fare e di riuscire a fare. Tra le Categorie, Impresa 2.Terra è quella che ha ricevuto il maggior numero di iscrizioni con 593 richieste, seguita poi da Campagna Amica (519), We-

Concorso

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L’Albo d’Oro degli astigiani Anno 2010 e 2011 Consorzio TRIMILLII nella categoria “Esportare il territorio”; Anno 2010 Laiolo Guido Reginin di Laiolo Gianpaolo nella categoria “Sostieni il clima”; Anno 2011 Az. Agr. C. Bianca di Cavallero Luisella nella categoria “Sostieni lo sviluppo”; Anno 2012 Az. Agr. San Desiderio Merlo green (210), Fare Rete (138), Paese Amico (120). Il Piemonte è la regione da cui sono arrivate il maggior numero di richieste di iscrizioni (212), seguita da Lombardia (158) e Sicilia (140). Quella di Oscar Green è una realtà fatta di giovani agricoltori che ogni giorno, tra impegno e sudore, mettono in pratica i racconti dei propri nonni a favore di un Made in Italy sempre più genuino. Prodotti che pian piano hanno fatto conoscere il bello e il buono dell’Italia nel mondo. Tutto questo, come afferma la

Aurelio nella categoria “Non solo agricoltura”; Anno 2013 Annalisa Bocchino nella categoria “Esportare il Territorio”; Anno 2013 Comune di Canelli nella categoria “Paese Amico”. Anno 2014 Paolo Corda di Villafranca Anno 2014 Giampaolo Laiolo di Vinchio

stessa Maria Letizia Gardoni, Delegata Nazionale dei Giovani di Coldiretti, è l’energia che fa splendere il sole di Oscar Green.

ORARI UFFICI COLDIRETTI ASTI Validi fino al 4 ottobre 2015 Mattino

Pomeriggio

Lunedì

8,30 – 12,30

Chiuso

Martedì

8,30 – 12,30

14,00 – 18,00

Mercoledì

8,30 – 12,30

14,00 – 18,00

Giovedì

8,30 – 12,30

14,00 – 18,00

Venerdì

8,30 – 12,30

Chiuso

Sabato

Chiuso

Chiuso

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Giornata nazionale dell’ortofrutta e della solidarietà Da Expo all’Arsenale della Pace, per donare una tonnellata di salute n doppio appuntamento della solidarietà si è tenuto il 28 luglio scorso, praticamente una staffetta fra Expo Milano e il Sermig di Torino. Al padiglione Coldiretti “No farmers no party” all’ingresso del Cardo sud è andata in scena la giornata dell’ortofrutta durante la quale, alla presenza del Ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina e del Presidente nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo, sono stati distribuiti oltre 5 mila chili tra susine, pesche e frutta fresca, ma anche spremute di arance tardive e di bergamotto. Giornata dedicata al primato italiano nella produzione di frutta e verdura con focus sui nuovi mestieri del settore, sul cambiamento dei consumi e sugli effetti della speculazione in atto, i cui dati sono stati illustrati dall’apposito studio di Coldiretti. In migliaia gli agricoltori provenienti da tutta Italia all’Esposizione Universale dove non ha fatto mancare il suo sostegno anche Coldiretti Piemonte, guidata dal presidente Delia Revelli e dal direttore Antonio De Concilio, oltre ai presidenti, ai direttori ed ai dirigenti delle province della Regione. Diverse le attività d’animazione: dagli scultori di cocomeri ai sommelier della frutta, dai tutor dell’orto a quelli della spesa che hanno elargito consigli utili insieme alla frutta distribuita gratuitamente ai passanti. Non sono mancate le attività dedicate ai più piccoli: fattorie didattiche, attività sul compostaggio domestico e sulla stagionalità dei prodotti. Proprio la stagionalità, infatti, è il segreto dell’ortofrutta italiana: lo sviluppo latitudinale e longitudinale del nostro Paese fa sì che nell’arco dei 12 mesi ci siano a

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Coldiretti al Sermig

pesche con una produzione che ammonta ad 1 milione e mezzo di quintali di cui oltre il 30 per cento viene esportato all’estero. Le aziende produttrici sono 3 mila, collocate soprattutto nel cuneese, torinese ed alessandrino, per un totale di 9 mila addetti. Il settore ortofrutticolo piemontese risente però del provvedimento imposto da Putin poiché il 60 per cento dei 2 milioni di quintali di frutta prodotti in Piemonte è destinato ai paesi stranieri, di cui il 40 per cento proprio alla Russia. Con l’embargo, la perdita per le nostre aziende frutticole è gravissima ed il comparto agroalimentare registra già un danno di 60 milioni di Euro. Questa situazione sta producendo anche uno sconvolgimento degli equilibri di mercato: le produzioni ortofrutticole, infatti, degli altri paesi europei, respinte dalla Russia, vengono riversate sul nostro mer-

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disposizione sempre prodotti freschi, passando da sud a nord, dalle pianure alle colline, fino alla montagna. Filo conduttore della manifestazione: la solidarietà nei confronti delle categorie più deboli, dai ragazzi disagiati agli immigrati, dagli anziani ai bisognosi. Per questo Coldiretti Piemonte ha messo in atto una vera e propria staffetta da Expo al Sermig di Torino dove stata consegnata 1 tonnellata di pesche nettarine. Il presidente ed il direttore di Coldiretti Torino Fabrizio Galliati e Michele Mellano, insieme ai dirigenti arrivati dalle varie province della nostra regione e con la collaborazione di Giovani Impresa, hanno raccolto il testimone proveniente da Expo ed hanno proseguito la staffetta presso l’Arsenale della Pace dove sono state distribuite le nettarine. “Ringraziamo Coldiretti Piemonte per questo gesto di solidarietà davvero importante per noi. Il Sermig, infatti, va avanti proprio grazie al sostegno ed alla generosità di chi è sensibile e ha buona volontà. Ricevere in dono un ottimo frutto del nostro territorio piemontese, come la pesca, è un atto di attenzione verso la salute dei nostri giovani”, ha affermato Ernesto Olivero fondatore del Sermig. Nel panorama frutticolo piemontese a spiccare sono proprio le

Iniziative

Il presidente nazionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, mentre sta per dare il via alla distribuzione di frutta Made in Italy alla Giornata dell’ortofrutta di Expo

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cato italiano, facendo calare vertiginosamente i prezzi. A farne le spese, ancora una volta, sono le aziende agricole, i cui prodotti non ottengono la giusta remunerazione e valorizzazione. Per questo motivo Coldiretti chiede il sostegno dell’Unione Europea affinché predisponga misure adeguate. Un pomeriggio di solidarietà, quindi, per dare un concreto sostegno attività del Servizio Missionario Giovani, ma anche un momento per focalizzare l’attenzione sul settore frutticolo piemontese i cui prodotti sono sinonimo di salute e genuinità.

In 15 anni scomparso 1/3 del frutteto Italia Rischia di sparire il frutteto italiano che si è ridotto di un terzo (-33 per cento) negli ultimi quindici anni con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti. La superficie coltivata a frutta in Italia che è passata da 426mila ettari a 286mila, un crollo netto del 33 per cento in 15 anni, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati Istat sulle coltivazioni legnose agrarie pubblicati nel 2015. A determinare la scomparsa delle piante da frutto è stato il crollo dei prezzi pagati

IL CROLLO DEL FRUTTETO ITALIA NEGLI ULTIMI 15 ANNI Mele

-27%

Pere

-41%

Pesche

-39%

Arance

-31%

Limoni

-50%

Clementine//mandarini -18% TOTALE

-33%

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Istat

agli agricoltori che non riescono più a coprire neanche i costi di produzione.

Aumenti del 500% dal frutteto alla tavola Mercati

Le pesche pagate al produttore 0,30 euro rivendute a 1,80 euro

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al campo alla tavola i prezzi della frutta moltiplicano fino al 500 per cento, dalle pesche pagate al produttore 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80 euro alle susine, per le quali l’agricoltore si vede corrispondere 0,40 euro per poi ritrovarle sui banchi dei supermercati a 1,40 euro, dai meloni che da 0,40 euro schizzano a 1,40 euro al chilo, all’uva da tavola che si trova in vendita a 2,50 euro rispetto agli 80 centesimi dati a chi la coltiva, che non riesce più a coprire neppure i costi di produzione. “È in atto una vera speculazione che sottopaga la frutta al di sotto dei costi di produzione agli agricoltori e non permette a molti cittadini di garantirsi il consumo di un prodotto indispensabile per la salute in questa stagione”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “nella forbice dei prezzi dal campo alla tavola c’è margine da recuperare per garantire un reddito sufficiente agli agricoltori e acquisti convenienti per tutti i cittadini”. A rischio - continua la Coldiretti – ci sono il territorio nazionale reso unico dalla presenza dei frutteti, la salute dei cittadini ed un importante indotto economico ed occupazionale. Sono oltre 345.883 le unità lavorative impegnate ogni anno

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nel settore, cui se ne aggiungono altre 28.621 che lavorano nell’industria della trasformazione, secondo una analisi della Coldiretti. Le attività di raccolta che si concentrano nel periodo estivo rappresentano, peraltro, anche una preziosa opportunità di lavoro per duecentomila giovani italiani. In questo contesto una vera rivoluzione è in atto grazie al progetto “Scendipianta” di Fai, “Firmato dagli agricoltori italiani”, che accorcia la filiera riducendo gli attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita, per premiare di più chi produce «bene» e per fornire un prodotto «più buono» al commercio al dettaglio che può offrire maggiore «qualità» al consumatore. Un obiettivo raggiunto con la

definizione degli standard qualitativi con la distribuzione commerciale e la selezione dei produttori in grado di garantire questi standard, ma anche un sistema logistico che consenta di assicurare la maturazione ottimale dei vari prodotti anche grazie alla realizzazione di una filiera ridotta e lo sviluppo delle varietà e zone vocate, per privilegiare la qualità alla quantità delle produzioni. Un progetto che ha trovato l’attenzione della principale catena distributiva italiana “Conad” con cui è stato stretto un importante accordo nell’ambito del quale sono iniziate le prove su vari punti vendita con pesche e nettarine che piano piano si estenderanno anche alle altre specie ortofrutticole.

E i consumi di frutta sorpassano la carne

Per la prima volta la spesa per frutta e verdura degli italiani ha sorpassato quella per la carne ed è diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie con una rivoluzione epocale per le tavole nazionali che non era mai avvenuta in questo secolo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Istat relativi gli ultimi quindici anni, divulgata in occasione della Giornata dell’ortofrutta al Padiglione Coldiretti ad Expo con migliaia di agricoltori provenienti dalle campagne delle regioni insieme al Ministro Maurizio Martina e al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. La spesa degli italiani per gli acquisti di frutta e verdura infatti rappresenta ora il 23 per cento del totale del budget destinato dalle famiglie all’alimentazione per un importo di 99,5 euro per famiglia al mese contro i 97 euro della carne che, con una incidenza del 22 per cento sul totale, perde per la prima volta il primato. L’Italia ha il primato europeo nella produzione che genera un fatturato di 13 miliardi con 236.240 aziende che producono frutta, 121.521 che producono ortaggi, 79.589 patate e 35.426 legumi secchi”.

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Vendemmia anticipata e di ottima qualità

Le uve Moscato sono già dolci, la Barbera si raccoglierà entro settembre Facendo tutti gli scongiuri del caso, ci sono le condizioni ideali per un’ottima annata; Verso il 25 agosto la raccolta di Moscato e Dolcetto, una settimana prima le uve Pinot e Chardonnay

per i viticoltori in questa fase della stagione. “Speriamo che l’aria fresca arrivi dolcemente”. “Siamo in presenza - sottolinea Bosca - delle giuste condizioni per un’ottima annata, la vite ha reagito bene all’ondata di caldo, grazie alle buone riserve d’acqua accumulate nei mesi scorsi. La quantità è buona, ma non abbondante, la qualità è veramente ottima. Basta un po’ di pioggia, per altro più volte annunciata, per far risplendere le uve in tutta la loro straordinaria bellezza qualitativa. Chi ha lavorato bene, con i giusti interventi, contro la peronospora e l’oidio, e non ha esposto troppo al sole le uve scoprendole dalle foglie, potrà avere grandi soddisfazio-

ni”. Ma veniamo quindi alle previsioni per la raccolta. Come detto le uve Moscato sono in avanzato stato di maturazione. “Se le previsioni si riveleranno esatte - ipotizza Bosca - la vendemmia delle Moscato inizierà entro la fine di agosto, già dal 25 in avanti. Addirittura una settimana prima si potranno staccare le uve Chardonnay e Pinot. Le uve Dolcetto sono a metà dell’invaiatura e le uve Barbera stanno iniziando. Le previsioni sono dunque di un anticipo rispetto alla media, con la vendemmia delle uve Barbera entro settembre”. Dalla pagina 18 alla 21 di questa stessa rivista trovati altri approfondimenti sulla vendemmia.

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LAVORAZIONE DEI NOCCIOLETI

Viticoltura

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entre scriviamo (è il 4 agosto), siamo in presenza di un’annata viticola anticipata rispetto alla media. Anche se, in questi ultimi giorni, la vite sta reagendo allo stress idrico rallentando la maturazione dell’uva. Soprattutto le uve Moscato d’Asti, tra l’altro atte a produrre l’Asti Docg, sono in fase di invaiatura e chi ha modo di girare fra le vigne può già assaggiare acini d’uva dolce. “Ci vorrebbe una lieve riduzione delle temperature - sottolinea Piero Bosca, tecnico viticolo di Coldiretti Asti – unita ad alcune precipitazioni, per avere un decorso stagionale molto positivo. Per un’ottimale maturazione, l’ideale sarebbe un po’ d’acqua e una temperatura compresa fra i 25 e i 28 gradi. Ovviamente speriamo che l’abbassamento delle temperature non sia troppo violento, ma graduale, in modo da scongiurare eventuali perturbazioni dannose”. Il tecnico Coldiretti, scaramanticamente, non parla di grandinate o tempeste varie, vero incubo

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Nasce la prima rete oasi agricole in autostrada Accordo Coldiretti-Fai con Chef Express

Progettualità

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rriva la prima rete delle oasi agricole in autostrada. Il progetto nasce da un accordo fra Coldiretti-Fai e Chef Express, la società del gruppo Cremonini per la gestione delle aree di servizio. L’intesa, è stata presentata il 30 luglio a Milano, presso il Padiglione Coldiretti a Expo, dal Presidente nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo e dal direttore generale di Chef Express Cristian Biasoni. Prevede che nei punti di ristoro vengano organizzate delle vere e proprie oasi di prodotti alimentari che arrivano dalle aziende agricole del territorio. La prima fase prevede il coinvolgimento di 9 aree fra Emilia Romagna e Lazio: LA PIOPPA EST (autostrada A1, Bologna Borgo Panigale in direzione Milano), SAN MARTINO OVEST (autostrada A1 a Parma direzione Bologna), SANTERNO OVEST (autostrada A14 tra Imola e Faenza direzione Ancona), FERONIA PONTE (A1 Roma Nord), FRASCATI PONTE (A1 Roma Sud) , TREBBIA SUD (A21 Piacenza), TEVERE EST (A1 direzione nord tra Attigliano e Orvieto), FABRO EST (A1 direzione nord tra Orvieto e Fabro) e MONTEFELTRO EST (A14 direzione nord Riccione). A disposizione degli automobilisti ci saranno oltre 80 tipi di prodotti: dai vini all’olio extra vergine d’oliva, dalla pasta di farro a quella all’uovo, dai biscotti alle conserve dolci e salate, oltre a salse, sott’oli, gelatine e piante aromatiche. Saranno tutti prodotti FAI, Firmati dagli agricoltori italiani,

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La catena Chef Express

per garantire sia la qualità che la trasparenza della filiera ai viaggiatori che si fermeranno in quelle aree di servizio. Secondo un’analisi di Coldiretti/Ixe’ saranno circa 30 milioni gli italiani adulti che andranno in vacanza questa estate 2015, con una spesa media di 504 euro a persona, ma nel dettaglio il 33 per cento delle famiglie spenderà tra i 500 ed i mille euro a persona, il 3 per cento tra i mille ed i duemila mentre una minoranza dell’1 per cento oltre i duemila euro, con il 4 per cento che invece preferisce non rispondere. Un terzo del budget delle vacanze è comunque destinato all’alimentazione e all’acquisto di souvenir enogastronomici. Quasi un italiano su tre (28 per cento) in vacanza – continua la Coldiretti - rimane però nella propria regione di appartenenza, con ben il 6 per cento che ha scelto destinazioni più vicine rispetto allo scorso anno. In ogni caso l’82 per cento dei vacanzieri resterà in Italia anche per la spinta dei recenti fatti di

Roberto Moncalvo Presidente nazionale Coldiretti

cronaca oltre che per ragioni economiche. E tra chi va all’estero, ben il 20 per cento ha scelto un altro Paese europeo e solo una minoranza residuale Paesi extracomunitari. Si accorciano le distanze e si riducono anche i tempi con il 18 per cento dei vacanzieri che ha pianificato una durata inferiore ai tre giorni, il 27 per cento da 4 giorni ad una settimana, il 26 per cento da una a due settimane, il 13 per cento da due a tre settimane, il 6 per cento da tre a quattro settimane e il 5 per cento oltre un mese, tra quelli che hanno già deciso.

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È stata costituita UECOOP Piemonte La Centrale Cooperativa si articola con la propria Associazione Regionale

Tavolo assembleare al completo

mozione sul territorio piemontese di nuove iniziative cooperative e l’individuazione di idonee azioni di supporto alle Cooperative aderenti. La presidente regionale Daniela Pallisco (presidente della Cooperativa Tre Punto Zero, vicepresidente nazionale e membro della Giunta Esecutiva UECOOP) ha tracciato il percorso che dovrà svolgere UECOOP Piemonte con alcune parole-chiave: “fiducia, trasparenza e fidelizzazione. Fiducia nel percorso di creazione di un nuovo movimento cooperativo incentrato sui valori della sussidiarietà, sostenibilità e soli-

darietà. Trasparenza nel modo di agire della Centrale Cooperativa e dei suoi associati, nel rispetto del Codice Etico di cui UECOOP si è dotata sin dalla nascita. Fidelizzazione, attraverso il continuo lavoro sul territorio per la creazione di reti collaborative tra le realtà aderenti” Oltre alla presidente, fanno parte del Consiglio di Amministrazione Antonio Gai, presidente del Consorzio Agrario delle province del Nord-Ovest e Alberto De Russi della cooperativa Elleuno di Casale Monferrato. Il Coordinatore Regionale è Vittorio Marabotto.

Corso per diventare AgriTata Candidature entro il 18 settembre in programmazione per il prossimo autunno/inverno la quarta edizione del corso “Tecniche di assistenza all’infanzia in ambito domiciliare e rurale – AGRITATA”. Il percorso formativo è conse-

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guente al rinnovo della sperimentazione messa in atto dalla Regione Piemonte, messo in atto con gli assessorati alle Politiche sociali, all’Agricoltura e alla Formazione e Lavoro. Le adesioni dovranno perveni-

re, entro il 18 settembre, presso Coldiretti Asti. Le candidate saranno selezionate e seguite nel percorso formativo dalla cooperativa “Linfa Solidale”. Info: 0141 380400.

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Al centro la presidente Daniela Pallisco

Cooperazione

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a Centrale Cooperativa UECOOP – Unione Europea delle Cooperative, costituita a livello nazionale nell’aprile 2013, ha visto nei giorni scorsi un passaggio importante nella crescita della propria articolazione territoriale. È stata infatti costituita a Torino, nella sede regionale di Piazza San Carlo 197, davanti al notaio Lorenzo Bergesio, l’Associazione Regionale UECOOP del Piemonte (UECOOP Piemonte) che rappresenterà a livello regionale l’Associazione Nazionale. La costituzione della Associazione Regionale è stata riconosciuta ed approvata formalmente dal Consiglio Nazionale di UECOOP a Roma il 29 Luglio 2015, su proposta della Giunta Esecutiva. Tra i compiti principali di UECOOP Piemonte, in armonia con lo Statuto, i programmi e le direttive stabiliti dall’Assemblea Nazionale, ci saranno la promozione delle iniziative e delle attività di interesse delle Cooperative aderenti nella nostra Regione. L’Associazione Regionale avrà in particolare il compito di esprimere le indicazioni del movimento cooperativistico di UECOOP nei riguardi degli enti regionali e locali ad ogni livello, così come la pro-

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Avviata la campagna Red 2015

Verifica dei redditi e del diritto alle prestazioni assistenziali

Modelli Reddituali

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’Inps ha dato inizio alla campagna 2015 per la verifica dei redditi e del diritto alle prestazioni assistenziali. Occorre presentare le dichiarazioni relative alla situazione reddituale e/o delle dichiarazioni di responsabilità riguardanti la sussistenza dei requisiti per il diritto alle prestazioni assistenziali. A seconda delle situazioni personali dei pensionati, l’Istituto chiede i seguenti dichiarativi: • Dichiarazione reddituale – ordinaria anno 2015 (dichiarazione redditi 2014);

• •

Pensioni: rimborsi al via ma non ancora per tutti Alcuni li ricevono ad agosto, altri solo a settembre

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er i pensionati è scattato il rimborso degli arretrati della rivalutazione. Si tratta di quasi 800 euro lordi di rimborso una tantum ad agosto per un pensionato che percepisce un assegno da 1.500 euro lordi, e poi la pensione salirà a circa 1.525 euro, fino ad arrivare a 1.541 euro a partire dal 2016. “Il rimborso è automatico - spiega Rosanna Porcellana, responsabile dell’uffi-

cio Epaca Coldiretti di Asti – ma non si allarmi chi non dovesse ricevere quanto di spettanza con il primo d’agosto. La direzione generale dell’Inps ha, infatti, precisato di non essere riuscita ad elaborare tutte le casistiche di pensione. Qualcuno dovrà, quindi, pazientare fino alla rata di settembre”. Il rimborso riguarda anche gli eredi: l’Inps precisa che i pa-

gamenti interessano anche “le pensioni che al momento della lavorazione risulteranno eliminate” e che “il pagamento delle spettanze agli aventi titolo sarà effettuato a domanda nei limiti della prescrizione”. Il rimborso, quindi, in questo caso non è automatico, ma occorre presentare domanda. Per informazioni e assistenza è possibile rivolgersi agli uffici Epaca di Coldiretti Asti.

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Dichiarazione reddituale – sollecito anno 2013 (dichiarazione redditi 2012); Dichiarazioni di responsabilità (modelli ICRIC, ICLAV, ACC.AS/PS anni 2014 2015); Dichiarazioni di responsa-

bilità - (modelli ICRIC, ICLAV, ACC.AS/PS solleciti 2014 anni 2013). Per ogni ulteriore informazione è bene che i soggetti interessati alla verifica contattino il CAF Coldiretti. Occorre sottolineare come l’Inps, qualora le informazioni non vengano trasmesse, provvederà a sollecitare l’invio dei dati e, solo successivamente, alla sospensione della pensione e alla revoca. Per informazioni rivolgersi agli uffici Caf Coldiretti della provincia di Asti.

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Successo per le fiere della Razza Piemontese A San Desiderio di Monastero la fiera del 26 luglio

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Gli allevatori alla Fiera di San Desiderio con in primo piano Franco Merlo e la sua coppia di buoi

lo stupore degli intervenuti. Molte passeggiate a cavallo e per i più piccini la gioia di vedere i piccoli vitellini e i poni. Ma l’amministrazione comunale ha anche voluto premiare i possessori dei più belli animali da compagnia, micini, cagnolini e criceti sono stati i protagonisti del concorso. Ma il concorso principale è stato ovviamente quello dei bovini di razza piemontese. A Franco Merlo il premio per la splendida coppia di buoi, a Mauro Arnaldo. Roberto Garbarino e Anna

Maria Susenna, gli altri premi assegnati dalla giuria, presieduta dal presidente provinciale dell’Arap, Franco Serra, per i loro capi migliori. Presenti il vice presidente provinciale Coldiretti, Andrea Rabino, il diretttore Antonio Ciotta, il deputato Massimo Fiorio, l’assessore Regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero. Come ormai da tradizione, anche quest’anno un gigantesco girarrosto ha cotto un vitello intero e sfamato le 600 persone intervenute alla manifestazione.

Rassegne Zootecniche

i sono visti anche molti stranieri, a fotografare i mastodontici vitelli di razza piemontese, domenica 26 luglio a Monastero Bormida, per l’Antica Fiera di San Desiderio. Ai piedi della suggestiva pieve romanica, baciati da una piacevole brezza, oltre 100 capi bovini sono stati portati dagli allevatori della Langa astigiana e in particolare dall’azienda agricola dei F.lli Merlo, il cui patriarca Franco Merlo si prodiga ogni anno per la buona riuscita della manifestazione. Una fiera molto partecipata, anche grazie al piccolo ma ricco mercatino, con vini, mieli, formaggi, salumi, ortaggi, amaretti e gelati. Tutti prodotti tipici a chilometro zero. Suggestiva la trebbiatura del grano di un intero campo all’uopo sfalciato. La vecchia trabbiatrice a cinghie azionate da un antico trattore, ha letteralmente attirato l’attenzione e

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omenica 2 agosto, a Variglie, presso Cascina Boba, si è tenuta la prima manifestazione zootecnica di bovini di razza piemontese allevati allo stato semibrado. Hanno esposto i loro animali migliori di quattro allevatori: Domenico Viarengo e Valter Cantone di Variglie, Rosa Saracco di Asti e F.lli Gallia di Tonco. In totale c’erano circa 100 bovini, alcuni dei quali premiati dall’apposita giuria. “È un tipo di allevamento importante, quello semibrado, e strategico per la zootecnia della nostra provincia – ha sottolineato Franco Serra, presidente della sezione astigiana dell’Arap, l’associazione regionale

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allevatori - perchè ha anche il pregio di recuperare e valorizzare i territori marginali e dimenticati”. “Questo tipo di fiere – ha evidenziato l’allevatore Domenico Viarengo, fra gli organizzatori della manifestazione – rappresentano il futuro delle rassegne zootecniche e contiamo vivamente di iniziare un percorso che possa consolidarsi già dal prossimo anno. Per questo chiediamo e facciamo appello nella collaborazione di tutte le istituzioni”. Questa prima edizione si è svolta con il sostegno della Regione Piemonte: “È un allevamento particolarmente moderno – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura,

Giorgio Ferrero – perchè rispetta l’ambiente e il benessere degli animali. Con questa fiera si è anche onorata la memoria del compianto presidente dell’Associazione provinciale Allevatori, Rino Cerrato, che più di ogni altro ha sempre creduto nel semibrado e in più zone dell’Astigiano ebbe modo di organizzare diversi meeting che oggi, evidentemente, hanno portato alla realizzazione di questa prima edizione della fiera”. All’incontro hanno presienziato il vice presidente provinciale Coldiretti, Andrea Rabino, il direttore Antonio Ciotta, il direttore dell’Arap, Tiziano Valperga e il direttore dell’Anaborapi, Andrea Quaglino.

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A Variglie la Fiera del Semibrado del 2 agosto

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Utilizzo del legno per l’affinamento dei vini - 6 L’impatto sensoriale sul corpo e sulla struttura

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el precedente articolo si è iniziato a parlare dell’impiego dei materiali legnosi e sul loro impatto sensoriale sui vini. In alcuni casi possono essere utilizzati in sostituzione dei recipienti di legno i cosiddetti frammenti legnosi di diversa forma e dimensione. Va ricordato che secondo la legislazione vigente questi possono essere impiegati in modo esclusivo per i vini non DOP. Ne esistono di diversi tipi con caratteristiche molto diverse tra cui gli staves, le stik e i trucioli di legno; possono essere tostati più o meno intensamente per conferire al vino una maggiore complessità aromatica e gustativa, con il sentore di boisé desiderato. Queste soluzioni, a parte l’uso dei frammenti di legno, non vengono generalmente impiegate nelle nostre zone viticole. Vediamo in breve di che cosa si tratta. Gli staves sono doghe di rovere francese o americano, regolarmente tostate dello spessore di 1,5 cm, lunghe dai 150 ai 250 cm e larghe dai 6 ai 14 cm. Esse possono essere inserite all’interno dei contenitori di legno (per prolungarne la durata), di acciaio o di cemento. A tal fine vengono impiegate delle strutture di acciaio inox, sistemate all’interno di serbatoi di acciaio o di cemento, all’interno delle quali vengono sistemati le staves di rovere francese e americano in modo orizzontale o verticale; le doghe possono avere lunghezza variabile in funzione della vasca che li ospita.

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In alcuni casi possono essere utilizzati in sostituzione dei recipienti di legno i cosiddetti frammenti legnosi di diversa forma e dimensione. Secondo la legislazione vigente questi possono essere impiegati in modo esclusivo per i vini non DOP Tra le doghe e la vasca viene mantenuto uno spazio di 15-25 cm per permettere la circolazione del vino. Mediamente si usa una doga ogni 20-50 litri di volume del liquido. Esse vengono sostituite periodicamente (dopo circa due anni) e provocano una elevata sottrazione di liquido per imbibizione e notevole apporto di ossigeno. Le stik (assicelle di dimensioni di una doga più piccola), sono doghe di rovere francese o americano che possono essere inserite all’interno di barrique attraverso il foro di cocchiume, al fine di ottenere una superficie di scambio superiore rispetto a quella delle barrique. La dimensione di una doga è di circa 90 cm per 6 di larghezza e 1,25 di spessore. L’affinamento può essere condotto con l’uso di trucioli di legno tostati in presenza di fecce fini di fermentazione. Minore è la pezzatura dei trucioli e maggiore risulta il rilascio delle componenti aromatiche. In genere vengono commercializzati in rete traforata ad uso alimentare, per permettere la facile infusione ed estrazione, senza lasciare residui nel vino.

È bene vengano preventivamente bagnati prima dell’uso per evitare la formazione di schiuma. Per impartire un marcato sentore di boisé è sufficiente un tempo di contatto di 6-8 settimane impiegando da 0,5 a 2 g/L di frammenti legnosi nella vinificazione in bianco e 4-5 g/L di frammenti nella vinificazione in rosso. I tempi di contatto, legati anche alla struttura del vino, devono essere attentamente monitorati con frequenti degustazioni per evitare percezioni olfattive e gustative eccessivamente legnose e disarmoniche. L’uso della microossigenazione durante i trattamenti rende tali note più evidenti e l’effetto più rapido. Le forme di frammenti legnosi che vengono utilizzati per conferire complessità aromatica sono i chips di granulometria grande, sotto forma di di scaglie di rovere di grandezza di circa 1-3 cm; esistono poi i chips di granulometria media, con dimensioni di un chicco di riso e i chips di granulometria fine, in polvere. La forma in polvere è generalmente poco usata anche per la difficile valutazione in quanto possono essere state aggiunte sostanze diverse dal legno. Esistono in commercio altre soluzioni sotto forma di sferette di circa un pollice (diametro di 2,5 cm circa) e di cubetti di legno con dimensione di circa 1 cm che permettono una cessione più lenta rispetto alle precedenti soluzioni. L’uso del legno viene autorizzato con le precisazioni previste

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

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superiori ed esteri etilici di acidi grassi. Anche nella vinificazione in rosso l’uso di chips è consigliato in fermentazione, in presenza di lieviti, per evitare ossidazioni dovute all’ossigeno presente nei chips. Nella vinificazione in rosso il risultato ottenuto è molto simile all’affinamento in botte, solo nel caso in cui vengano impiegati contemporaneamente alla microossigenazione. Difatti l’uso esclusivo dei trucioli assolve solo alla fase estrattiva e non a quella ossidativa; quindi senza la microossigenazione e senza il periodico batonnage si può determinare una chiusura di aromi e la probabile comparsa di sentori di ridotto. L’apporto di ossigeno con l’uso di chips può essere di circa 0,51,0 mg/L/mese nei bianchi di 2-3 mg/L/mese nei rossi. Le temperature devono essere di almeno 15-18°C; al di sotto di

tali valori il suo consumo è troppo lento ed esso si può accumulare nel vino mentre con temperature più elevate l’evoluzione può risultare troppo rapida. Il tempo di contatto dipende soprattutto dalla granulometria e può andare dai 15 giorni per le polveri e le piccole schegge, fino a diversi mesi. Dipende inoltre dal tipo di legno (il rovere americano lascia la propria impronta più rapidamente di quello europeo) e dal profilo aromatico ricercato: occorre limitare il tempo su vini in cui non si ricerca l’aroma di legno o vini che non sopportano note di astringenza e secchezza. In linea di massima è più consigliabile adottare dosi più elevate e tempi di contatto brevi. Il legno non tostato può conferire note erbacee, di secchezza e di amaro. In genere è bene impiegarlo in abbinamento alla microossigenazione e su vini molto strutturati.

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Questo articolo è stato redatto da Secondo Rabbione, Responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte con sede a San Damiano d’Asti

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dalla normativa che definisce le regole per la produzione e le caratteristiche del prodotto commerciale alla vendita. Il materiale legnoso deve servire per conferire sostanze estratte dal legno di quercia e deve provenire solo dalla specie botanica Quercus. Esso può essere usato allo stato naturale o sottoposto a riscaldamento (tostato in modo leggero, medio o forte) e non deve aver subito combustione ed essere carbonizzato nemmeno in superficie. Non deve essere friabile quando viene manipolato, non deve subire trattamenti chimici o enzimatici diversi dal riscaldamento. L’etichetta deve riportare la specie botanica impiegata, l’origine, l’intensità del riscaldamento, le condizioni di conservazione e le prescrizioni di sicurezza. Le dimensioni delle particelle devono essere tali che un setaccio di 2 mm ne deve trattenere almeno il 95%. Il trattamento con frammenti di legno deve essere documentato sui registri di cantina. I chips possono essere anche impiegati nell’affinamento dei vini bianchi. L’uso può riprodurre cosa avviene in barrique solo se vengono impiegati insieme ai lieviti, meglio se in fermentazione. Difatti, l’uso in affinamento sui bianchi può provocare ossidazione ed eccesso di note legnose. Nella vinificazione in bianco l’aggiunta di moderata di chips di rovere americano o europeo (la dose, generalmente dai 3-5 g/L, è da valutare in funzione del vitigno e della struttura del vino) determina maggiore produzione di esteri volatili, in particolare esteri acetici degli alcoli

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Grandi attese per la vendemmia 2015

Si conta nel bel tempo anche per fine agosto e inizio settembre

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er i tecnici viticoli di Coldiretti Asti, questo è il periodo fondamentale per ottenere una buona annata. Il responsabile viticolo Piero Bosca, di seguito ha riassunto l’andamento di questa campagna e prospettato le aspettative per l’imminente vendemmia. L’andamento è stato molto positivo e i presupposti sono ottimi.

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Peronospora

Dopo la settimana critica dall’11 al 17 giugno dove i vigneti sono stati bagnati in continuazione, con due episodi di pioggia intensa tra il sabato 13 e lunedì 15, specialmente nel sud astigiano ed in particolare nei comuni di Agliano, Montegrosso e Costigliole d’Asti, è comparso un forte attacco di peronospora larvata sui grappoli.L’attacco è stato molto consistente ma, in generale, i vigneti erano ben protetti quindi i danni sono stati limitati. In alcuni casi, però, dove la protezione era blanda o si era alla scadenza del periodo di copertura, si sono evidenziati danni importanti con una riduzione del 30% della produzione prevista. L’innalzamento delle temperature e l’assenza di precipitazioni a partire dall’ultima decade di giugno, hanno fatto si che l’avanzamento della malattia si bloccasse e si azzerasse la situazione. Ad oggi infatti nei vigneti non vi è assolutamente presenza di nuovi sintomi della malattia.

Oidio

Dopo la sua comparsa, anche importante nella prima decade

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di luglio, grazie agli interventi puntuali degli agricoltori e all’andamento climatico, lo sviluppo dell’oidio è stato limitato.

Flavescenza dorata

Continua lo sviluppo della malattia sul territorio, con non poche preoccupazioni per i viticoltori. Dopo aver effettuato il secondo trattamento contro l’insetto vettore, si sta procedendo a togliere le parti ammalate delle viti che manifestano i sintomi. Vista la precocità dell’annata, si prospetta l’effettuazione di un terzo trattamento dopo la vendemmia. Ormai è consolidata l’idea che i trattamenti insetticidi e gli interventi in vigneto, non possano risolvere la situazione. L’attuazione di una strategia complessiva che tenga conto di tutta la filiera produttiva, a partire dai vivai e fino ad arrivare ad un riordino/ recupero degli incolti, è sempre più un’esigenza prioritaria e non rinviabile.

Tignoletta

La forte presenza della prima generazione e il consistente volo della seconda generazione nel sud astigiano, hanno costretto le aziende ad intervenire ottenendo, in generale buoni risultati e con, purtroppo, alcuni casi sporadici di grappoli danneggiati, a causa della schiusura prolungata delle uova del parassita ben oltre al periodo di copertura del prodotto utilizzato. In questo momento, con queste temperature, si sta monitorando la presenza di una eventuale terza generazione, pericolosa specialmente per le uve nere a vendem-

mia tardiva. La presenza della tignoletta è ritornata ad essere importante negli ultimi due anni, probabilmente a causa degli inverni particolarmente miti che hanno favorito lo svernamento senza problemi.

Situazione ad oggi

A inizio agosto la produzione nei vigneti si presenta con ottime prospettive: la quantità è in generale buona, mentre la qualità delle uve è ottima. I quaranta giorni di pioggia ed il periodo di alte temperature non hanno portato i vigneti in sofferenza, grazie alla riserva idrica invernale e primaverile importante, a parte i nuovi impianti che in determinate situazioni devono necessariamente essere bagnati per permettere la sopravvivenza. Solo negli ultimi giorni le piante cominciano a manifestare qualche sintomo di sofferenza e di rallentamento. Il clima ha comunque portato a prospettare una vendemmia precoce, quindi per i primi vitigni si ipotizza il seguente calendario di inizio raccolta: la seconda decade di agosto per le uve Pinot e Chardonnay; dal 25 al 30 agosto per le uve Moscato e Dolcetto. Va comunque tenuto conto che ci saranno vigneti di nuovo impianto od in posizioni particolarmente vocate o con un carico produttivo molto basso che andranno probabilmente vendemmiati in un secondo momento. Si auspica l’arrivo di qualche pioggia e bel tempo per la fase di fine agosto-settembre, presupposto per una grande vendemmia e vini eccellenti.

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Stadio di maturazione delle uve

Un servizio del Centro Studi Vini del Piemonte

prelievi a cadenza settimanale ed un ultimo prelievo a ridosso della vendemmia. Le analisi riguarderanno gli

zuccheri riduttori, il grado Babo, l’alcol potenziale, l’acidità totale, il pH, l’acido malico e l’acido tartarico.

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a fase finale di maturazione delle uve, impone una corretta definizione del momento ottimale di vendemmia. Per non incorrere in errori, in collaborazione con il laboratorio del Centro Studi Vini del Piemonte (CSVP), Coldiretti Asti annuncia che è possibile realizzare le analisi sull’andamento della maturazione, le cosiddette “curve di maturazione” . Le aziende interessate devono segnalare il proprio interesse al servizio di assistenza tecnica Coldiretti, che provvederà ad inoltrare le richieste al CSVP. In linea generale, sulla base delle diverse epoche di maturazione dei vari vitigni, il primo campionamento deve essere posizionato in modo da permettere 3

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Fermentazioni campagna 2015/2016

Determinazione Regione Piemonte n. 474 del 29 luglio 2015

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te in premessa, i seguenti vini: Piemonte rosso passito (nelle categorie: vino, vino ottenuto da uve appassite, vino di uve stramature); Piemonte bianco passito (nelle categorie: vino, vino ottenuto da uve appassite, vino di uve stramature); Piemonte barbera passito (nelle categorie: vino, vino ottenuto da uve appassite, vino di uve stramature); Piemonte Moscato passito, Piemonte Brachetto Passito, Brachetto d’Acqui o Acqui passito, Casorzo passito o Malvasia di Casorzo passito, Caluso passito, Strevi, Moscato d’Asti ed ogni altro prodotto vinicolo le cui caratteristiche rispondano alle definizioni di cui all’articolo 6 – comma 7 – del decreto legislativo dell’8 aprile 2010 di cui ai punti 15 e 16 dell’allegato VII ter parte II del Regolamento (UE) n. 1308/13. La detenzione delle vinacce ottenute dalla produzione di detti vini tradizionali è vietata a decorrere dal trentesimo giorno a far data dal loro ottenimento come risultante dalla documentazione ufficiale di cantina e, comunque, non oltre la data del 31 maggio 2016. 3. Le comunicazioni relative a fermentazioni spontanee che avvengono al di fuori dei periodi stabi-

liti ai precedenti punti 1 e 2, per le quali vige l’obbligo di immediata comunicazione ai sensi dell’articolo 9 - punto 3 – della Legge 20.02.2006, n. 82 devono essere indirizzate a: Ispettorato Centrale Repressione Frodi – Ufficio di Torino – Strada Antica di Collegno, 259 – 10146 - Torino e comunicate mediante telegramma o telefax. 4. Ai soli fini dell’applicazione dell’articolo 9 - punto 4 - della Legge 20.02.2006, n. 82, sono considerati “mosti parzialmente fermentati frizzanti” i prodotti vinicoli riconducibili alla definizione di cui al punto 11 dell’allegato VII ter parte II del Regolamento (UE) n. 1308/13, fra cui i seguenti vini a D.O.C. o D.O.C.G.: Brachetto d’Acqui nella tipologia rosso (D.M. 28.02.2011), Asti nella tipologia Moscato d’Asti (D.M. 16.05.2012), Malvasia di Casorzo (D.M. 26.05.1997), Malvasia di Castelnuovo Don Bosco (D.M. 22.04.2009), Piemonte nelle tipologie Brachetto e Moscato (ex D.M. 17.09.2010), Collina Torinese nelle tipologie Malvasia e Palaverga o Cari (D.M. 14.10.1999). Per ulteriori informazioni rivolgersi agli sportelli informativi Coldiretti.

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a Regione Piemonte, direzione agricoltura, in vista dell’imminente vendemmia, ha emanato la determina 474 per le “Disposizioni di attuazione della normativa comunitaria concernente l’organizzazione comune di Mercato (OCM) del vino. Fissazione del periodo delle fermentazioni. Campagna 2015/2016 (vendemmia 2015)”. Praticamente il decreto, i cui punti principali riportiamo di seguito, regolamenta le date per la produzione di vini passiti e vini da uve stramature. Nella determina non si fa riferimento al vino Loazzolo in quanto il periodo di fermentazione è già ricompreso nel disciplinare produttivo. 1. Nel territorio della Regione Piemonte il periodo entro il quale sono consentite le fermentazioni e le rifermentazioni vinarie è compreso tra il 1 agosto 2015 ed il 30 novembre 2015. 2. Per la produzione dei vini tradizionali regionali il periodo delle fermentazioni e rifermentazioni vinarie è compreso tra il 1 agosto 2015 ed il 1 maggio 2016. Sono individuati tradizionali, ai soli fini dell’applicazione delle norme cita-

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ATTIVITA' INFORMATIVA E DIVULGATIVA ai sensi del Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111 Azione 1 Sottoazione B): informazione nel settore agricolo

Documenti per il trasporto delle uve DOCUMENTI NECESSARI PER IL TRASPORTO DELLE UVE PRODUTTORE IN CONTABILITÀ IVA

PRODUTTORE ESONERATO IVA NESSUN DOC

ENTRO 40 KM

LO STESSO PRODUTTORE

NESSUN DOC

VETTORE/CONTO TERZISTA

SCHEDA DI TRASPORTO O DDT INTEGRATO DATI SCHEDA

OLTRE 40 KM

LO STESSO PRODUTTORE

IT - MVV

VETTORE/CONTO TERZISTA

DA INTEGRATO DEI DATI SCHEDA O DA + SCHEDA

ENTRO 40 KM CANTINA SOCIALE OLTRE 40 KM

ENTRO 40 KM ACQUIRENTE VINIFICATORE OLTRE 40 KM

PRIVATO CONSUMATORE

NESSUN ESONERO IN KM

CENTRI DI INTERMEDIAZIONE

NESSUN ESONERO IN KM

LO STESSO PRODUTTORE

NESSUN DOC

VETTORE/CONTO TERZISTA PAGATO DAL PRODUTTORE

SCHEDA DI TRASPORTO O DDT INTEGRATO DATI SCHEDA

VETTORE/CONTO TERZISTA PAGATO DALLA CANTINA SOC.

DA INTEGRATO DEI DATI SCHEDA O DA + SCHEDA

LO STESSO PRODUTTORE

IT - MVV

VETTORE/CONTO TERZISTA PAGATO DAL PRODUTTORE

DA INTEGRATO DEI DATI SCHEDA O DA + SCHEDA

VETTORE/CONTO TERZISTA PAGATO DALLA CANTINA SOC.

DA INTEGRATO DEI DATI SCHEDA O DA + SCHEDA

LO STESSO PRODUTTORE

DDT O IN PARTENZA O ALL’ARRIVO

VETTORE/CONTO TERZISTA PAGATO DAL PRODUTTORE

SCHEDA DI TRASPORTO O DDT INTEGRATO DATI SCHEDA

VETTORE/CONTO TERZISTA PAGATO DALL’ACQUIRENTE

DA INTEGRATO DEI DATI SCHEDA O DA + SCHEDA

LO STESSO PRODUTTORE

IT - MVV

VETTORE/CONTO TERZISTA PAGATO DAL PRODUTTORE

DA INTEGRATO DEI DATI SCHEDA O DA + SCHEDA

VETTORE/CONTO TERZISTA PAGATO DALLA CANTINA SOC.

DA INTEGRATO DEI DATI SCHEDA O DA + SCHEDA

TRASPORTO SENZA NESSUN VETTORE IN PROPRIO

IT - MVV

TRASPORTO A CURA DI UN VETTORE

DA INTEGRATO DEI DATI SCHEDA O DA + SCHEDA

TRASPORTO SENZA NESSUN VETTORE IN PROPRIO

IT - MVV

TRASPORTO A CURA DI UN VETTORE

DA INTEGRATO DEI DATI SCHEDA O DA + SCHEDA

UTILIZZO DEI DOCUMENTI PER LE CASISTICHE INDICATE IN TABELLA TRASPOSRTO UVE E SOTTOPRODOTTI VITIVINICOLI: - documento IT deve essere convalidato alla partenza dal Comune. - documento ‘MVV prestampato da tipografia autorizzata non richiede vidimazione o convalida. -documento MVV stampato direttamente in azienda deve essere timbrato preventivamente dal comune prima dell’utilizzo . Si precisa che le aziende agricole che come attività annessa effettuano occasionalmente il trasporto delle uve per conto terzi non sono tenute ad iscriversi all’Albo dei trasportatori, quindi l’indicazione sulla scheda di trasporto interessa solo gli autotrasportatori. TRASPORTO SOTTOPRODOTTI DELLA VINIFICAZIONE (FECCIA /VINACCIA ) UTILIZZO IN QUALSIASI CASO DEI DOCUMENTI “IT –DOCO” O “MVV” NESSUNA CONVALIDA

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IT - MVV NESSUN DOC

IT - MVV

NESSUN DOCUMENTO

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CANTINA DELLO STESSO PRODUTTORE

MODALITÀ DEL TRASPORTO

IT - MVV

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IT - MVV

IT - MVV

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DESTINAZIONE DELLE UVE

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Vitivinicolo: più lavoro, meno burocrazia

Tutti i passi verso una efficace semplificazione amministrativa

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ome abbiamo ampiamente documentato sull’ultimo numero della nostra rivista, il mondo agricolo in generale, il comparto vitivinicolo in particolare, reclamano con forza una semplificazione amministrativa. Coldiretti Asti, in questi anni, è stata in prima linea in questa che possiamo, ahinoi, definire una vera e propria battaglia contro la cattiva burocrazia. Certo, non si può generalizzare, condannando a priori ogni adempimento burocratico che si prospetti alle imprese, anche perchè altrimenti si cadrebbe in un’anarchia deleteria per tutti ed in primo luogo per chi fa della qualità, della trasparenza e del leale rapporto con i consumatori il suo punto di riferimento sui mercati. In ogni caso, proprio da Asti partirono, anni fa, pressanti richieste alla Regione Piemonte per mettere mano ad un sistema di semplificazione amministrativa per il settore vitivinicolo. Fu istituito il tavolo di lavoro apposito e le istanze vennero poi recepite a livello nazionale per approdare al testo unico attualmente in discussione in parlamento. Ancora oggi gli adempimenti burocratici che tolgono, alla vera attività di impresa, 100 giorni l’anno e si traducono in una perdita di competitività nei confronti dei concorrenti stranieri. Per questo è stata accolta positivamente la firma da parte del Ministro delle Politiche

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Agricole Maurizio Martina del decreto sul registro unico dei controlli. Un provvedimento importante per evitare duplicazioni e sovrapposizioni nei procedimenti di controllo garantendo più tempo all’esercizio dell’attività d’impresa. Rassicurazioni su un futuro con meno vincoli, lacci e lacciuoli, vengono anche dall’incontro organizzato da Coldiretti Piemonte a Torino, che ha visto la partecipazione di 200 imprenditori del settore, provenienti da Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta, per seguire l’evolversi della situazione. L’obbiettivo è di dimezzare il tempo perso dalle imprese con la burocrazia; semplificare ciò che è utile in termini di miglioramento del processo produttivo e sotto il profilo della qualità, sicurezza e riconoscibilità dei prodotti; eliminare ciò che non serve a nulla, è ripetitivo ed, a volte, intollerabile. Dall’impianto del vigneto alla vendita della bottiglia si contano oltre 70 attività burocratiche nei confronti di ben 20 soggetti diversi che, molto spesso, non comunicano tra loro. Oltre 1000 norme di settore per un totale di 4000 pagine tra direttive, regolamenti, leggi, decreti, circolari, delibere nazionali e regionali. Tutto questo, come detto, incide in media per 100 giornate all’anno pari ad oltre il 20% del tempo di lavoro dell’impresa vitivinicola. Finalmente (se il testo unico

non dovesse essere modificato in via di approvazione su cui Coldiretti sta vigilando in merito) si va verso l’adozione di un sistema informatico unico, alla non duplicazione delle attività di controllo sui vigneti ed in cantina, alla revisione del sistema di certificazione e controllo con l’introduzione dell’analisi dei rischi alla revisione ed al coordinamento del sistema sanzionatorio, oltre alla creazione di uno sportello unico per l’export del vino. Ad aiutare il settore, dal 1 gennaio 2016, arriveranno poi i registri di cantina informatizzati in ambiente Sian ed i documenti di accompagnamento informatizzati. Altre novità vanno dalle comunicazioni verso la pubblica amministrazione e le strutture di controllo informatizzati ed automatizzati alla revisione e semplificazione delle dichiarazioni vitivinicole, senza dimenticare il superamento dei vincoli doganali e delle accise che impediscono la vendita diretta di vino all’interno dell’Unione Europea. Al fine di offrire un servizio sempre più completo e funzionale agli imprenditori ed affinché la semplificazione possa essere vista come un’opportunità di sviluppo, il CAA di Coldiretti ha organizzato una serie di attività specializzate, tra cui la gestione informatica dei registri di cantina e la consulenza da offrire alle aziende vitivinicole per far fronte anche agli adempimenti nel settore delle accise.

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Vitivinicolo: quanta burocrazia!

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tenute a presentare all’Amministrazione Regionale la propria Dichiarazione di Produzione e Commercio dei prodotti vinicoli, sulla base delle indicazioni fornite dalla normativa vigente (L.R. 13 maggio 1980, n. 39, modificata dalla Legge Regionale 5 agosto 2002, n. 21). Ogni anno le persone fisiche o giuridiche o di Organismi Associativi di dette persone, incluse le Cantine cooperative di vinificazione, che producono uve da vino e/o uve/mosto, come indicato agli artt. 8 e 9 del Reg (CE) 436/2009, sono tenute a presentare all’Amministrazione Regionale la propria Dichiarazione di Vendemmia e Produzione Vinicola, sulla base delle indicazioni fornite dalla normativa vigente. Oltre alle dichiarazioni sopra riportate, le persone fisiche o giuridiche o di Organismi Associativi di dette persone, incluse le Cantine cooperative di vinificazione, sono tenuti a presentare all’Amministrazione Regionale anche la Dichiarazione di Giacenza, sulla base delle indicazioni fornite dalla normativa vigente. VEDIAMO L’ATTIVITÀ DI CANTINA, L’AVVIAMENTO E LA GESTIONE • Predisposizione apertura unità locale presso ICQ-RF • elaborazione planimetria di cantina in base alla legge 82/06 • apertura e vidimazione registri contabili di cantina reg ce 436/09 • elaborazione delle memorie difensive sui verbali riguardanti le infrazioni vitivinicole es etichettatura /registri/planimetrie/ • organizzazione corsi di aggior-

namento su legislazione vitivinicola direttamente con i funzionari del Ministero Normativa igienico sanitaria locali • assistenza durante la realizzazione dei lavori di realizzazione nuova struttura oi adeguamento alle norme igienico sanitarie • predisposizione documentale per la richiesta dell’autorizzazione sanitaria e contatti con l’ASL competente predisposizione /aggiornamento manuale HACCP/852-2004 • assistenza alle normative igienico sanitarie praticamente per tutte le tipologie di locali(cantinepunti vendita- depositi-laboratori di trasformazione – acetaie -micro birrifici) • predisposizione in accordo con i funzionari asl delle linee guida sui requisiti igienico sanitari Tenuta registri contabili di cantina come impresa specializzata • richiesta autorizzazione e delega come impresa specializzata • elaborazione di tutti i movimenti contabili di cantina su registri informatici • elaborazione e stampa mensile di giacenze di magazzino e registri • comunicazioni e richieste di certificazioni/imbottigliamenti/fascette /movimentazioni di cantina ad enti controllo Tenuta registri di cantina ad aziende con sistema informatico presso cantina • presso la cantina su sistema informatico uve2K presso cantina • scarico mensile dei dati conta-

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o abbiamo chiamato il “Gioco dell’oca della burocrazia”, il sistema che rende la vita sempre più difficile agli imprenditori vitivinicoli. Infatti, in molti casi, non si fa in tempo ad espletare un adempimento burocratico per un ente preposto che vengono richieste le stesse cose da un altro ente, più altri chiarimenti già comunicati ad un ente terzo, e così via. Così via, evidentemente, senza riuscire mai ad arrivare a un traguardo, anzi, in molti casi, l’impressione è quella di trovarsi in un vortice opprimente senza possibilità di uscita. Un gioco dell’oca, appunto, in cui si fa un passo avanti per poi tornare indietro di tre, una situazione in cui difficilmente ci sono certezze ed oltre alla pesantezza degli adempimenti si assomma sempre l’incertezza della correttezza di quanto è stato fatto, quindi con l’imprevedibilità sempre dietro l’angolo, anzi dietro alla casella appena superata. In queste condizioni diventa difficile anche sapere e capire quanti e quali effettivamente sono gli adempimenti da produrre, le caselle da superare, dove mai possa essere raggiunto un traguardo. Per provare a capire il numero e la complessità degli adempimenti burocratici a cui è quotidianamente sottoposta un’azienda vitivinicola proviamo a far scorrere quanto riportato nel sistema informativo piemontese. Ogni anno le aziende enologiche del Piemonte - imprese trasformatrici, imprese di commercializzazione, Cantine Sociali - sono

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Non c’è mai un traguardo, adempimenti infiniti

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Misura 111-1B

bili delle cantine ed importazione presso • elaborazione di tutti i movimenti contabili di cantina su registri informatici • elaborazione e stampa mensile di giacenze di magazzino e registri • comunicazioni e richieste di certificazioni/imbottigliamenti/fascette /movimentazioni di cantina ad enti controllo • continui contatti con gli uffici del ministero su tutte le problematiche

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Assistenza e predisposizione del vademecum su controlli ispettivi di cantina • L’ispettore incaricato dall’ente di controllo comunica il sopralluogo all’azienda indicando la denominazione o le denominazioni oggetto di controllo, in quanto la verifica ispettiva in cantina viene svolta solo per la denominazione o le denominazioni oggetto di controllo in base

all’estrazione avvenuta presso lo stesso ente di controllo il tutto in base al piano controlli approvato dal Ministero. • come preparazione all’ispezione in azienda, nell’ottica della predisposizione della documentazione idonea al controllo e come verifica interna ,risulta indispensabile richiedere all’ente di controllo la scheda delle denominazioni riguardante la propria cantina (si fa presente che proprio in questo ultimo periodo tale scheda è già stata inviata alle aziende come verifica e controllo interno dei carichi e delle movimentazioni aziendali) • Registri di carico e scarico: devono naturalmente essere compilati ed aggiornati; per i registri manuali l’aggiornato delle scritture contabili deve essere assolutamente aggiornata entro le 24 ore dall’operazione; per quel che riguarda i registri informatici basta la stampa dell’ultimo mese in originale, in quanto con

il sistema informatico autorizzato dall’ufficio ICQRF del Ministero la stampa in definitivo delle scritture contabili va in deroga di trenta giorni dall’evento, si fa presente che durante il sopralluogo l’azienda deve comunque essere in grado di fornire i carichi aggiornati all’ispettore che verranno convalidati dalla stampa definitiva dei registri. • Si precisa che i registri di cantina devono essere detenuti assolutamente presso lo stabilimento autorizzato come da intestazione sul frontespizio, in deroga e solo tramite autorizzazione del Ministero ICQRF i registri informatizzati o manuali possono essere detenuti presso una impresa specializzata in questo caso l’azienda dovrà fornire l’autorizzazione concessa dallo stesso ufficio competente per il territorio ICQRF. • Registri di scarico e scarico/vinificazione: nell’ambito delle normali scritture contabili imposte

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MERCATI DI CAMPAGNA AMICA ASTI - Piazza Statuto, ogni martedì pomeriggio ASTI - Piazza De Andrè, Mercato in borgo Santa Maria Nuova, venerdì dalle 7 alle 13,30 ASTI - Fronte all’Ospedale Cardinal Massaia si tiene il mercato settimanale al lunedì dalle 7 alle 12 BUBBIO - Mercato della vendita diretta, ogni sabato pomeriggio in Via Roma CALAMANDRANA - Mercato di Terra Amica ogni sabato mattina CASTELNUOVO D. B. - Mercato di vendita diretta del contadino, ogni domenica mattina CORTAZZONE - Mercato Comunale, Prima e terza domenica del mese I produttori di Campagna Amica sono poi massicciamente presenti in altre tre rassegne agroalimentare: ad Asti, sotto i portici di piazza Alfieri, ogni seconda domenica del mese; a Canelli, tutte le prime domeniche del mese; a Nizza Monferrato, nell’ambito del Mercatino dell’Antiquariato, ogni terza domenica del mese.

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• 6 aprile non è più necessario indicarla a registro Nell’ambito del nuovo Regolamento n. 314/2012 (art. 2, punto 9 - v. ) è stato soppresso l’ob-

Etichettatura vini ristampe aggiornamenti e predisposizione nuove etichette • Verifica e aggiornamento delle etichette in uso

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• Predisposizione nuove etichette e verifica puntuale in base alle norme • Elaborazione come ufficio vitivinicolo di un vademecum su etichettatura di tutti i prodotti vitivinicoli con relativa divulgazione tramite corsi di formazione in tutte le principali zone della nostra federazione e pubblicazione nell’ambito degli speciali divulgativi. Transazioni comunitarie • Predisposizione per le aziende con deposito fiscale del documento e-DA tramite tracciato record firmato digitalmente con relativa gestione dei rientri e calcolo delle garanzie sulla circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa in comunità europea. • Invio telematico delle comunicazioni mensili sulle transazioni comunitarie ad agenzia delle dogane • assistenza con relativi invii mensili ad agenzia delle dogane anche per i piccoli produttori in base alla deroga del testo unico accise 504/95 art 37 con relativa assistenza su tutte le problematiche legate alle transazioni comunitarie Esportazioni extra CE • predisposizione codice FDA richiesto per le esportazioni negli Stati Uniti con possibilità di nomina del fiduciario tramite accordo con la nostra organizzazione • dichiarazioni di origine in base agli accordi comunità/stati extra ce es. accordi con la Corea-Svizzera • corsi di formazione sulle vendite internazionali organizzato direttamente con l’ufficio delle dogane di Alessandria . • continui contatti con l’ufficio delle dogane su tutte le problematiche.

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bligo “di indicare nei registri le operazioni di aggiunta di anidride solforosa, bisolfiti di potassio o metabisolfito di potassio. L’obbligo era entrato in vigore il 1° agosto 2009 • In cantina: per effettuare il controllo l’ispettore richiede la planimetria dei locali aggiornata in base alla legge 82/2006 art 15 • In cantina: ogni vaso vinario deve riportare la cartellonistica di cantina con tutte le indicazioni sul contenuto in base al DM 3 luglio art 5 • In cantina: ogni partita imbottigliata deve riportare la cartellonistica di cantina con le indicazioni sul prodotto stoccato in base al DM 3 luglio art 5 • Prodotto imbottigliato può essere prelevato dall’ispettore per il controllo dei dati analitici che devono coincidere con le analisi dell’idoneità • Indicazione se il prodotto non è confezionato al momento del controllo non può essere prelevato dall’ispettore in quanto la verifica può avvenire solo sul prodotto confezionato . • Per la bottiglia confezionata e prelevata dall’ispettore viene svolta una verifica dei parametri analitici che verranno confrontati con quelli dell’idoneità e un controllo sull’etichettatura. (si consiglia sempre una verifica delle etichette presso il nostro ufficio vitivinicolo) • Prima del controllo si consigli di confrontarsi con la nostra struttura tecnica presente presso i nostri uffici in modo tale da poter verificare tutti i requisiti su menzionati.

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dalla legislazione vitivinicola si fa presente che in particolare modo è richiesta la gestione delle idoneità quindi i registri in questione dovranno riportare puntualmente i vari passaggi delle denominazioni: carico suddiviso per do e annata , movimentazioni di cantina, idoneità con rispettiva annotazione del numero di certificazione , passaggio da vino atto a vino idoneo. • Registri di scarico e scarico: tutte le informazioni ,menzioni o indicazioni di passaggio in legno riportate in etichetta devono essere riportate anche sui registri gestendo addirittura colonne separate per tipologia. • Registri d’imbottigliamento: nell’ambito delle annotazioni richieste dalla legislazione riguardanti il registro d’imbottigliamento tutte le operazioni legate agli imbottigliamenti delle denominazioni di origine dovranno riportare il numero dell’idoneità do, il lotto, il quantitativo movimentato e il numero della botte di estrazione • Registri d’imbottigliamento: tale registro viene utilizzato anche per le operazione di confezionamento o utilizzo delle fascette in particolare è richiesta l’annotazione dell’operazione; la registrazione deve riportare anche in questo caso la data , il numero di certificazione do con la rispettiva indicazione della denominazione ,il numero dei colli movimentati, il lotto, la serie con il numero iniziale e quello finale delle fascette utilizzate in base all’art 7,paragrafo 3 del DM 08/02/2003 e DM 25/07/2003 art 20 paragrafo 1.

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Supplemento di carburante agricolo Concesso per la siccità e le alte temperature

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Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione di tutti gli agricoltori per presentare le domande che devono contenere la motivazione della richiesta supplementare di carburante, la superficie e le colture irrigue, come da fascicolo aziendale, i macchinari e le attrezzature utilizzate per effettuare l’irrigazione. Ulteriori informazioni al numero 0141 380413.

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’annata agraria in corso, caratterizzata dalla prolungata assenza di pioggia e dalle alte temperature, ha provocato un maggiore utilizzo di carburante agricolo. Pertanto la Direzione Agricoltura della Regione Piemonte ha autorizzato le Province ad assegnare una dote supplementare di carburante agricolo agevolato per fare fronte ai necessari interventi irrigui.

Si può ritirare il compost gratuito

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L’impianto di San Damiano propone l’offerta: si paga il solo trasporto ome ogni anno, per andare incontro alle esigenze degli agricoltori e dare un contributo sempre maggiore all’economia astigiana e all’ambiente, GAIA organizza un periodo di promozione del compost di qualità. Per tutto il mese di Agosto è possibile ritirare

gratuitamente l’ammendante prodotto all’impianto di GAIA a San Damiano d’Asti, per qualunque quantità. È possibile ritirare l’ammendante all’impianto di San Damiano (borgata Martinetta 100, in direzione Ferrere), dal lunedì al venerdì dalle 6 alle 13 e il sabato dalle 6 alle 11,30.

Occorre essere dotati di idonei mezzi di trasporto o di contenitori adatti al ritiro del prodotto sfuso, il compost non è insacchettato. Per maggiori informazioni e accordi 0141.977.408, scrivere a info@gaia.at.it o consultare http://www.gaia.at.it/getcontent. aspx?cid=1576&l=it&type=news.

Campagna anticipi PAC 2015 numero 10 – 2015

Soluzioni finanziarie per le imprese Agricole

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nche quest’anno, il Sistema Servizi Coldiretti, attraverso la struttura dedicata CreditAgri Italia mette a disposizione delle imprese agricole lo strumento dell’anticipo PAC per soddisfare, almeno in parte, le esigenze di credito a breve termine. Attraverso la sottoscrizione di appositi accordi con alcuni Isti-

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tuti Bancari partner, le imprese agricole potranno chiedere un finanziamento fino al massimo dell’80% dell’importo indicato nella domanda unica al netto degli aiuti accoppiati, nel caso di anticipo annuale, ovvero al 70% nel caso di anticipo biennale e del 60% per l’anticipo triennale; il tutto a tassi di assoluto vantaggio ed in ogni caso non da spor-

tello diretto. Per maggiori dettagli sulle opportunità rivolgiti direttamente al tuo sportello CAA Coldiretti dove è stata presentata la Domanda Unica Pac ovvero direttamente agli sportelli di CreditAgri Italia presenti in tutte le provincie della Regione individuabili attraverso il sito internet: www.creditagri. com.

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Il salame Piemonte ha l’IGP Dal 2 luglio scorso il riconoscimento dell’Unione Europea

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Traguardo storico: la prima istanza fu presentata nel 2001. Può essere prodotto in tutto il Piemonte e può avere l’aggiunta del vino derivante da uve Barbera, Dolcetto e Nebbiolo

monte può essere prodotto in tutto il territorio regionale e si presenta con forma cilindrica o incurvata per le pezzature più piccole, compatto e di consistenza morbida. La fetta si presenta compatta e omogenea di colore rosso rubino. Il profumo è delicato di carne matura stagionata, di vino e di aglio. In particolare l’aggiunta del vino derivante da uve Barbera, Dolcetto e Nebbiolo conferisce al prodotto un terroir unico e partico-

lare. A tutela del consumatore e per una maggiore trasparenza, inoltre, nell’etichetta del Salame Piemonte è consentito indicare il paese o la regione di origine delle carni suine. Nel caso di provenienza delle carni da più paesi o regioni, queste sono elencate in ordine decrescente di peso. (Comunicato estratto dalla Newsletter Quaderni dell’Agricoltura, n. 7 luglio-agosto 2015)

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l Piemonte si fregia di un ulteriore fiore all’occhiello con il riconoscimento a Indicazione Geografica Protetta del Salame Piemonte, istanza portata avanti dal Consorzio Salame Piemonte. Questo importante traguardo è stato sigillato con il Regolamento (UE) 2015/1161 della Commissione del 2 luglio 2015 “iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette per il Salame Piemonte (IGP)”. L’iter per ottenere il riconoscimento è stato assai complesso nelle sue fasi poiché la prima istanza, presentata come Denominazione di Origine Protetta, risale al lontano 2001 a cura dell’Associazione Industriali delle Carni. A seguito delle osservazioni formulate in sede comunitaria, nel 2011 l’istanza è stata riproposta dal Consorzio Salame Piemonte come Indicazione Geografica Protetta. Il Salame Pie-

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700 mila Euro a sostegno dell’apicoltura

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a Giunta regionale ha approvato nell’ultima riunione, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero, una delibera che stanzia oltre 700 mila euro a sostegno dell’apicoltura piemontese. “È un intervento che vuole sostenere un settore che, nonostante negli ultimi anni si siano riscontrate anche nel nostro territorio morie sopra la media, ha incrementato il suo peso nell’economia agricola piemontese”, spiega Ferrero. Il Piemonte è la prima regione italiana in termini di importanza del settore apistico sia in termini di consistenza che di capacità produttiva, anche grazie alla

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presenza di varie tipologie di mieli uniflorali. Siamo passati da circa 2.800 aziende che allevavano circa 100.000 alveari ad inizio dell’anno 2005, a 4.035 aziende che allevano 165.863 alveari nel 2014. CENSIMENTO APICOLTORI ANNO 2014 PROVINCIA Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbania Vercelli Totale

N.AZIENDE 460 315 326 873 261 1.249 295 256 4.035

N. ALVEARI 21.292 18.777 6.814 43.806 28.067 29.853 8.711 8.543 165.863

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Intervento della Regione per un settore in continua crescita

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Com’è disciplinato il contratto preliminare

Ne sono un classico esempio la vendita e la permuta di terreni

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zione di un termine di adempimento, possono rivolgersi al giudice ex art. 1183 c.c. per la fissazione dello stesso sul contratto preliminare, oppure potranno ottenere il definitivo nell’ordinario periodo di prescrizione, a far data dalla stipula del preliminare. Analogamente, il preliminare può essere soggetto a condizione. Ove apposta, la condizione riguarda l’efficacia del preliminare tra le parti che si impegnano a concludere il definitivo solo nel caso in cui si verifichi una determinata situazione. L’art 1351 c.c. prevede che il contratto preliminare deve avere la stesa forma dell’atto definitivo altrimenti è nullo. Pertanto in caso di preliminare di compravendita esso deve avere forma scritta. Nel caso in cui una delle due parti del preliminare si rifiuti di stipulare il definitivo, l’altra parte può invocare l’art. 2932 c.c. rubricato “Esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto” che concede alla parte adempiente la possibilità di ottenere una sentenza che produca gli stessi effetti del contratto non concluso. Se la parte, che non è

inadempiente, non è interessata all’azione per l’esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto, potrà pur sempre agire per la risoluzione del contratto e per il risarcimento danni da inadempimento (articolo 1453 cod. civ.). Per tutelare la parte da possibile ripensamento dell’altra il codice civile prevede la possibilità di inserire nel contratto preliminare delle garanzie: la c.d. caparra confirmatoria e la caparra penitenziale. La caparra confirmatoria, disciplinata dall’art. 1385 c.c., è legata all’inadempimento di una delle parti. Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto trattenendo la somma ricevuta a titolo di caparra; viceversa se inadempiente è la parte che l’ha ricevuta l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra. La caparra penitenziale, prevista dall’articolo 1386 c.c., ha la funzione di corrispettivo del diritto recesso stabilito tra le parti nel preliminare. In tal caso, la parte recedente perde la caparra data o deve restituire il doppio di quella che ha ricevuto.

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l preliminare è quel tipo di contratto attraverso il quale le parti si obbligano a stipularne uno futuro. Il termine “preliminare” viene utilizzato proprio perché prelude alla stipula di un successivo contratto definitivo, il cui contenuto è già fissato dallo stesso preliminare. Dal contratto preliminare discende, quindi, l’obbligo di prestare il consenso per la conclusione di un successivo contratto i cui effetti verranno in vita solo se e quando tale contratto definitivo sarà stipulato. Il preliminare è spesso utilizzato per vincolare le parti alla stipula di contratti ad effetti reali, quali ad esempio: la vendita, la permuta di terreni ecc. Le parti nel caso di contratto preliminare di compravendita sono: il promittente ad es. il venditore, ed il promissario ad es. l’acquirente. Nel preliminare è consigliabile mettere un termine per la stipula del definitivo. Peraltro l a mancanza di un termine per la stipula del definitivo non invalida il preliminare poiché non rientra tra i requisiti essenziali. Tuttavia, le parti che hanno interesse all’apposi-

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Autorizzo Coldiretti Asti ad inserire i miei dati nelle liste per la gestione degli Annunci Economici sul periodico “Il Notiziario Agricolo”. In qualsiasi momento in base all’Art.13 della legge 675/96 potrò chiedere la modifica o la cancellazione, oppure negare il consenso al loro utilizzo scrivendo a Coldiretti Asti, C.so F. Cavallotti n. 41 – 14100 Asti.

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