Il Notiziario Agricolo n. 03 - 2019

Page 1

Spedizione in abbonamento postale -45% Poste Italiane Spa – Spedizione in A.P. D.L. 353/03 (Conv. 27/02/04 L. 46) Art. 1 comma 1, DCB Asti. Numero 3 Anno 2019 - In caso di mancato recapito rinviare all'Ufficio P.T. 14100 Asti CPO detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il relativo importo

Anno

68° Periodico della Federazione Provinciale COLDIRETTI

numero

ASTI

COLDIRETTI

3

MARZO 2019



“RISCRITTO” IL FUTURO DELLE NOSTRE NOCCIOLE

Filiera Nocciolo

produttori di nocciole di Coldiretti, già a partire da quest’annata, riceveranno dai 20 ai 30 euro in più al quintale rispetto al valore di mercato. E’ questo, in estrema sintesi, l’aspetto economico principale dell’accordo stipulato il 26 marzo scorso a Novi Ligure dai vertici astigiani e alessandrini dell’organizzazione con il Cavalier Flavio Repetto, patron del gruppo dolciario Novi – Elah – Dufour. “Siamo, ovviamente, molto soddisfatti – rivela il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio – per aver trovato un’unità di intenti con l’azienda dolciaria novese. Dopo tre anni di collaborazione proficua, abbiamo stretto un accordo quinquennale che punta decisamente sulla qualità per valorizzare al meglio le tante peculiarità della nocciola piemontese”. “Siamo un’azienda che ha e vuole mantenere una patria, quella del nostro meraviglioso territorio”, ha rilevato il cavalier Repetto, nel sottolineare come questa alleanza con gli agricoltori sia figlia di un territorio dalle grandi potenzialità, talvolta inespresse, che sa offrire ai consumatori grandi eccellenze alimentari. Già in questo triennio di adesione dei corilicoltori astigiani al progetto Coldiretti-Novi c’è stata una crescita esponenziale. Nell’ultima campagna hanno sottoscritto l’accordo di filiera ben 194 imprese agricole

3

Il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio, sottoscrive l’accordo 2019-2023

dell’Astigiano. La superficie interessata è stata di 100 ettari in più rispetto all’annata precedente ovvero 500 ettari, per una produzione potenziale di 10 mila quintali di nocciole pari al 10% del totale producibile nell’Astigiano. “E’ soprattutto quest’ultimo dato – sottolinea il direttore di Coldiretti Asti, Antonio Ciotta - a determinare il “peso” di questo accordo. Possiamo fare massa critica e incidere sulla media qualitativa, fornendo anche un contributo importantissimo nella formazione della domanda e dell’offerta di prodotto”. In appendice all’accordo sottoscritto c’è che ogni produttore deve sottostare ad un rigido protocollo produttivo con le indicazioni e gli impegni tecnici per raggiungere una qualità adeguata. “In pratica – evidenzia Reggio – l’azienda dolciaria novese si impegna a riconoscere

precise premialità in base alla qualità delle nocciole che andremo a conferire”. Uno sforzo e un impegno già mantenuto in questi anni, ma che il prossimo lustro potrà sicuramente dare ancora più stabilità al settore corilicolo. Ma vediamo nel particolare cosa c’è in più nell’accordo che non era presente in quello precedente. Il valore di riferimento, o prezzo base, viene sempre preso dal primo bollettino dell’annata diramato dalla Camera di Commercio di Cuneo orientativamente verso il 15 settembre dell’anno. Questo prezzo viene utilizzato per determinare un primo cospicuo acconto che in fase di saldo sarà poi rivalutato in base ad eventuali aumenti (sempre rilevati dai bollettini della CCIAA di Cuneo) registrati fino al termine della campagna, ovvero verso il 15 mag-

numero 3 - 2019

I

Il nuovo accordo Coldiretti-Novi garantirà dai 20 ai 30 euro in più per ogni quintale


ACCORDO COLDIRETTI - NOVI PER I PROSSIMI 5 ANNI PREZZO DI RIFERIMENTO: RILEVAZIONI CCIAA DI CUNEO (PRIMO BOLLETTINO DI SETTEMBRE) ACCORDO NOVI: + 15 EURO PER OGNI QUINTALE SEMPRE PREMIO QUALITA’: + 5 Euro al quintale se il prezzo di riferimento è uguale o superiore ai 350 euro + 10 Euro al quintale se il prezzo di riferimento è inferiore ai 350 euro + 15 Euro al quintale se il prezzo di riferimento è inferiore ai 250 euro CONGUAGLIO: IN CASO DI INCREMENTO SULLE RILEVAZIONI DI MERCATO DA OTTOBRE A MAGGIO ACCORDO COLDIRETTI ASTI-NOVI NELL’ULTIMO TRIENNIO ANNATA PRODUTTORI

ETTARI*

RESA

CIMICIATO

VALORE PREZZO PUNTO RESA MEDIO Q.LE

PREZZO Q.LE per le partite migliori

2016

NR. 101

200

46,00 %

2%

9,10 €

422,00 €

450,00 €

2017

NR. 176

400

44,83 %

3,26%

8,35

379,00 €

410,00 €

2018

NR. 194

500

46,50 %

1,5%

7,50

350,00 €

380,00 €

Filiera Nocciolo

*Non tutti ancora in produzione

numero 3 - 2019

4

gio dell’anno successivo. A questo occorre rilevare come gli aderenti al progetto Coldiretti-Novi debbano seguire il protocollo produttivo tendente all’ottenimento della massima qualità. “Va da sè – rileva Ciotta – che essendo il prezzo della Camera di Commercio espresso con il “punto resa”, ovvero prendendo in considerazione la consistenza reale del frutto depurato di eventuali frutti bacati, i nostri produttori non potranno che ottenere il valore massimo di mercato”. A questo punto entrano in gioco i premi qualità che vanno dai 5 euro al quintale qualora il valore di riferimento del singolo produttore fosse uguale o superiore ai 350 euro al quintale, ai 10 euro se il prezzo

base risultasse inferiore ai 350 euro, fino ai 15 euro nel caso di un prezzo base inferiore ai 250 euro al quintale. Oltre questo, ogni produttore si vedrà poi riconoscere dalla Novi una somma di 15 euro per ogni quintale di nocciola conferito. In pratica, per i prossimi cinque anni, ogni corilicoltore di Coldiretti riceverà dalla Novi dai 20 ai 30 euro al quintale in più rispetto al valore di mercato. “Questo concreto riconoscimento economico garantito da Novi – sottolinea Reggio – apre prospettive molto interessanti per il settore, in quanto fornisce ai corilicoltori la possibilità di una programmazione pluriennale della propria attività. In definitiva, lavorando sulla qualità, i nostri produttori hanno ottenuto non solo

“Sicuramente il nuovo accordo con Novi è molto soddisfacente per chi crede nella corilicoltura ed è remunerativo per chi ci lavora; è molto positivo anche per l’intero territorio in quanto poter vedere noccioleti ben curati e ordinati sulle nostre colline è un bene per il nostro paesaggio” Roberto Campia, Sindaco di Castellero

Il Cavalier Flavio Repetto, patron del gruppo NoviElah-Dufour

un maggiore valore, ma anche una maggiore tranquillità che anche in futuro i propri sforzi possano essere ripagati”.

Hanno

“Sicuramente è un accordo anche superiore a qualsiasi previsione. E’ evidente che l’azienda Novi punta e crede nella qualità delle nostre nocciole, anche io ci credo, mi sono insediato, ho fatto un impianto di 8 ettari ed ora in attesa che entrino in produzione sto finendo la scuola. Aderirò sicuramente all’accordo Coldiretti – Novi” Fabio Torchio, corilicoltore ventiduenne di Monale


Noccioleto astigiano primo in investimenti Boom di coltivazioni da 2 mila a 5 mila ettari; in 10 anni è raddoppiata la superficie inferiori alla media e di non garantire la qualità ricercata dai trasformatori”. E proprio la qualità garantita dai produttori di Coldiretti Asti ha permesso di concretizzare un accordo con l’industria dolciaria del gruppo Novi – Elah - Dufour che è sostanzialmente cresciuto insieme al boom della coltivazione. “In tre anni – specifica il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio – siamo passati dai 200 ettari interessati dall’accordo ai 500 ettari del 2018, praticamente al 10% di tutti gli ettari presenti nella nostra provincia, garantendo ai 194 corilicoltori coinvolti un introito decisamente interessante e finalmente proporzionale all’effettiva qualità del loro prodotto. Ed

Antonio Ciotta, direttore Coldiretti Asti

ora, con il rinnovo dell’accordo di filiera con l’azienda stipulato il 24 marzo e in vigore per i prossimi cinque anni, contiamo vivamente di proseguire con un’ulteriore valorizzazione in tal senso”. Periodico Ufficiale di Coldiretti Asti

Direzione, Redazione, Amministrazione: 14100 ASTI Corso Felice Cavallotti, 41 Tel. 0141.380.400 - Fax 0141.355.138 e-mail: stefano.zunino@coldiretti.it www.coldiretti.it Anno 68° numero 3 - Marzo 2019 Stampa Artigrafiche M.A.R. Reg. Trib. di Asti n.44 del 20-04-1949

Filiera Nocciolo

C

ontrariamente a quanto si possa pensare, non è il vigneto la prima voce di investimento per l’agricoltura dell’Astigiano, ma è la corilicoltura. Il settore primario, in questi ultimi anni, ha puntato forte sullo sviluppo della nocciola e ha concentrato gli sforzi per ampliare notevolmente la superficie. “In una decina di anni – rileva il direttore di Coldiretti Asti, Antonio Ciotta - la superficie investita a noccioleto in provincia di Asti è praticamente raddoppiata. Siamo passati da poco più di 2 mila ettari (2.072 per la precisione) dell’anno 2006 ai 4.974 ettari coltivati nel 2018”. Al centro dell’attenzione la coltivazione della “Tonda gentile trilobata”, la varietà in assoluto più apprezzata e cercata al mondo, un vero must per tutti i “gourmet”. “La nocciola nostrana - rileva Ciotta – ha proprietà e caratteristiche uniche che si distinguono notevolmente rispetto ad altre varietà coltivate in altre parti d’Italia. Come in tutte le cose deve però essere seguita con perizia ed attenzione, prestando la massima competenza e professionalità, altrimenti si rischia di ottenere rese produttive

5

Direttore Resp.: Antonio Ciotta Vice Direttore: Stefano Zunino Pubblicità: Impresa Verde Asti srl Tel. 0141.380.400 Tel. 335.471017 Abbonamento annuale: Euro 10,00

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

“Io mi sono insediata nel 2016 e ho via via dismesso il vigneto e le altre colture ampliando la superficie a noccioleto. Grazie all’accordo Coldiretti – Novi abbiamo maggiori garanzie che il nostro lavoro sia adeguatamente ripagato” Monica Rosso, corilicoltrice di Revigliasco

“Prima i mediatori di nocciole ti fregavano sulla resa, a volte la facevano per loro conto, altre volte mettevano le mani nel sacco e soppesavano le nocciole più leggere da utilizzare per il calcolo. Oggi l’accordo Coldiretti – Novi ha dato trasparenza al settore, la resa viene fatta due volte in modo serio e il prezzo è sempre il più alto” Corilicoltore che vuole rimanere anonimo

numero 3 - 2019

detto:


Molto partecipato l’incontro tecnico di Castellero Il 28 marzo si è discusso di gestione dei giovani corileti

Filiera Nocciolo

L

numero 3 - 2019

6

a qualità è dunque al centro delle strategie dell’intero settore corilicolo astigiano. Per questo motivo Coldiretti Asti aggiorna costantemente la formazione degli addetti al settore e proprio lo scorso 28 marzo, a Castellero, si è tenuto un incontro tecnico su come “impiantare e gestire un nuovo noccioleto”. Un appuntamento che ormai si ripete negli anni e che anche quest’anno è stato molto partecipato. Sono intervenuti il presidente Reggio, con il vice direttore Luigi Franco e il responsabile del servizio di assistenza tecnica Antonio Bagnulo. Ovviamente l’accordo con Novi, sottoscritto quattro giorni prima, è stato l’argomento di primario interesse per le rinnovate prospettive che si aprono per il settore corilicolo astigiano, ma anche gli aspetti prettamente tecnici hanno destato il forte interesse dei corilicoltori presenti. Sono intervenuti Maria Corte di Agricoltura Ricerca e Innovazione, fornendo precise indicazioni sulla gestione di un noccio-

È stato molto partecipato e seguito l’incontro di Castellero, tutti i corilicoltori puntano decisi sulla qualità e quindi seguono scrupolosamente il disciplinare tecnico predisposto da Coldiretti per l’accordo con la Novi

leto a partire dall’impianto, Gianluca Longu del Consorzio Italiano Compostatori, approfondendo gli aspetti delle concimazioni di qualità, e il tecnico Coldiretti Maurizio Gucciardo con un aggiornamento sulla gestione integrata degli impianti. Presente il Sindaco di Castellero, Roberto Campia, che ha rimarcato l’ottima riuscita dell’iniziativa ed evidenziato gli importanti risvolti economici tracciati dal nuovo accordo con Novi.

Il Presidente Reggio durante l’incontro


Ecco il capretto 100% Piemonte Presentato il marchio identificativo; Grappiolo: pronti per le festività pasquali

Consorzio Allevatori

se è in crescita: 150 allevatori professionali, 25 mila capre in produzione. “Per questo il Consorzio costituitosi ad Asti un anno fa – rileva Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti – rappresenta un importante strumento di promozione sul territorio e il volano per far crescere economicamente il comparto”.

7

Da sinistra: Simone Grappiolo, presidente del Consorzio Allevatori Caprini del Piemonte; Giorgio Ferrero, Assessore regionale; Roberto Chialva, Presidente Arap e Tiziano Valperga Direttore Arap

“Sappiamo già che molti allevatori aderiranno presto al Consorzio – puntualizza Grappiolo – e per questo ci stiamo preparando, lavoriamo per aumentare ulteriormente la qualità delle produzioni e per attivare opportuni sistemi di certificazione”. I consumatori, anche in vista delle prossime festività pasquali, possono quindi già scegliere il capretto 100% Piemonte e apprezzare un prodotto di elevata qualità che porta con sé il legame col territorio e

dà valore al lavoro svolto dagli allevatori. “Possiamo arrivare sulle tavole dei piemontesi – conclude Grappiolo - praticamente a chilometro zero e questo è una bella distintività rispetto a tanta carne di minor qualità che arriva dall’estero dopo aver percorso migliaia di chilometri”. Il Consorzio si rivolge principalmente alle macellerie di qualità dove per le festività si potrà trovare il capretto 100% piemontese a un costo di circa 18 euro al chilogrammo.

numero 3 - 2019

V

ia definitivo al capretto 100% Piemonte. Il Consorzio Allevatori Caprini del Piemonte insieme a Coldiretti Piemonte, ARAP (Associazione Regionale Allevatori Piemonte) e all’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha presentato il 27 marzo a Torino il marchio che identifica la carne di capretto e di capra 100% Piemonte, secondo un disciplinare che individua in modo certo la provenienza: intero territorio regionale, allevato da imprese singole o associazioni aderenti al Consorzio. “La nostra forza è l’alta qualità di un prodotto unico - dichiara Simone Grappiolo, presidente del Consorzio Allevatori Caprini del Piemonte – di cui possiamo assicurare la tracciabilità al consumatore. Con questa iniziativa, vogliamo dare un segnale forte al mercato su cui oggi si trovano prodotti importati da tutto il mondo. Attualmente hanno aderito al Consorzio già 18 produttori con una potenzialità produttiva di 10 mila capretti, ma i numeri sono in crescita ulteriore”. Il capretto Piemonte viene allevato per 60 giorni ed ha un peso variabile da 11 a 16 Kg. La carne è delicata, gustosa e facilmente digeribile grazie ad un basso contenuto di grassi. “Un’azione quella di creare un marchio identificativo - afferma Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte – che va sempre nella direzione della valorizzazione delle produzioni Made in Piemonte”. Il comparto caprino piemonte-


Conclusi con successo gli incontri territoriali Con otto riunioni i vertici Cioldiretti hanno incontrato la base associativa dell’Astigiano

S

Damiano d’Asti, Canelli, Asti e Nizza Monferrato, a marzo è toccato a Vesime, Villanova, Cortanze (con gli associati delle zone di Montechiaro e Castelnuovo don Bosco) e Moncalvo. Nelle fotografie pubblichiamo alcune immagini degli incontri di Nizza, Villanova, Cortanze e Moncalvo.

Il presidente provinciale Marco Reggio, qui a Moncalvo, ha partecipato a tutti gli incontri territoriali

Attività di base

i sono conclusi con una folta partecipazione gli incontri territoriali organizzazti da Coldiretti Asti. In totale otto riunioni, nei maggiori centri agricoli dell’Astigiano hanno permesso ai vertici Coldiretti di incontrare la base associativa. una per ogni zona agricola della provincia. Nel mese di febbraio si erano già tenute le riunioni di San

8

L’incontro di Nizza Monferrato si è tenuto il 28 febbraio

Un’immagine della riunione di Villanova tenutasi il 7 marzo

numero 3 - 2019

Particolarmente affollata anche la riunione di Cortanze del 12 marzo che ha visto la partecipzione anche degli associati delle zone di Montechiaro, Montiglio e Castelnuovo

La riunione di Moncalvo, tenutasi il 14 marzo, ha chiuso la serie delle otto riunioni di quest’anno


Ora le cantine possono fare Enoturismo Lungo l’elenco delle attività ora riconosciute: degustazioni, formazione, informazione, visite guidate a vigneti e cantine, vendemmia didattica… alimenti che , secondo quanto stabilisce il decreto, devono consistere in prodotti agroalimentari freddi preparati dall’azienda stessa, anche manipolati o trasformati, pronti per il consumo nel rispetto della normativa igienico-sanitaria e prevalentemente legati alle produzioni locali e tipiche della Regione in cui è svolta l’attività enoturistica. In ogni caso l’attività di degustazione non può prefigurare un servizio di ristorazione. Spetta alle Regioni promuovere, in collaborazione con le Organizzazioni maggiormente rappresentative dei settori vitivinicolo e agroalimentare, la formazione teorico-pratica per

le aziende e per gli addetti e definire le funzioni di vigilanza, di controllo e sanzionatorie sull’osservanza delle linee guida stabilite dal Decreto. L’inizio dello svolgimento dell’attività enoturistica deve essere preceduto dalla presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al comune di competenza. L’attività enoturistica svolta dall’imprenditore agricolo è considerata attività agricola connessa. Alle imprese agricole che svolgono attività di degustazione, di fattoria didattica o di agriturismo e multifunzionalità se intraprendono anche l’attività enoturistica, continuano ad applicarsi altresì le norme regionali nelle relative materie. Inoltre, Il Mipaaft, con apposito decreto, può istituire un logo identificativo per l’indicazione facoltativa dell’enoturismo di cui potranno beneficiare i soggetti che svolgono l’attività enoturistica.

9

142 astigiani al Vinitaly di Verona La 53° edizione vede 4.505 espositori con 18.132 prodotti Mentre scriviamo questo articolo, 142 astigiani sono in procinto di trasferirsi a Verona per partecipare alla 53° edizione del Vinitaly. Dal 7 al 10 aprile occuperanno l’intero Padiglione 10 della fiera internazionale, più alcuni il Padiglione 7. Gran parte delle piccole e medie aziende vinicole si ritroveranno nello spazio allestito da Regione Piemonte, Piemonte Land e Unioncamere. Lo spazio collettivo regionale comprende

un’area di accoglienza e di degustazione dove saranno protagonisti i grandi vini del Piemonte: 17 Docg e 42 Doc che coprono circa l’80% della produzione totale. Il Vinitaly, insieme a Vinexpo di Bordeaux in Francia, rappresenta un appuntamento irrinunciabile per le cantine di tutto il mondo. In totale a Verona sono presenti 4.505 aziende espositrici con 18.132 prodotti (vini, grappe, vermouth ecc..).

numero 3 - 2019

D

egustazioni, ma non solo. Con la nuova normativa sull’enoturismo si accendono i riflettori anche sul racconto del territorio e sull’attività di formazione e informazione. Sono state definite le linee guida per l’esercizio delle attività enoturistiche quali attività di conoscenza del vino nel luogo di produzione, in visite guidate ai vigneti di pertinenza dell’azienda e alle cantine, in iniziative a carattere didattico e ricreativo, compresa la vendemmia didattica, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento a prodotti alimentari. ll 7 marzo è stata, infatti, raggiunta l’intesa in Conferenza StatoRegioni, necessaria per l’adozione del decreto del Mipaaft, di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali, che ha lo scopo di attuare le norme della legge di bilancio per il 2018 che hanno disciplinato l’enoturismo. Come fare enoturismo In particolare, per svolgere le attività enoturistiche sarà necessario il possesso di alcuni requisiti ed il rispetto di standard di qualità, tra i quali: l’apertura minima di tre giorni settimanali; la predisposizione di materiale informativo sull’azienda e sulla zona di produzione, un sito web aziendale e strumenti di prenotazione delle visite, personale formato sulle attività e sulle caratteristiche del territorio. Quanto alle attività di degustazione del vino in abbinamento ad

Filiera vitivinicola

Nuova attività: definite e approvate le linee guida per le cantine


Ottime opportunità dall’agricoltura sociale Interessante seminario organizzato da Donne Impresa Coldiretti Asti

Iniziativa

S

numero 3 - 2019

10

ono emerse ottime opportunità dal seminario “Agricoltura Sociale: quali prospettive nel territorio astigiano” tenutosi l’11 marzo scorso all’Agriturismo “Il Buon Seme” di regione Sessant. Organizzato da Donne Impresa Coldiretti Asti, con la responsabile provinciale Micaela Soldano è intervenuta Stefania Fumagalli, esperta del settore di Coldiretti Torino, che ha presentato le varie opportunità intraprese dall’articolata rete delineata dell’agricoltura sociale. L’iniziativa cadeva a un anno dalla nascita della rete di agricoltura sociale di “Campagna Amica”. Sono già oltre un migliaio le aziende agricole iscritte (oltre 300 nel solo Piemonte) ed esercitano l’attività di agricoltura sociale ai sensi della legge 141/2015. Offrono servizi diversificati che spaziano dal reinserimento socio lavorativo di soggetti svantaggiati, all’educazione ambientale, dalle attività terapeutiche ai servizi alle comunità locali. Nel corso della mattinata sono state portate all’attenzione dei numerosi partecipanti alcune esperienze dirette, testimoniate direttamente dall’aziende agricole interessate: “Il Buon Seme”, la cooperativa sociale “Senza Confini” e l’azienda agricola “Settimo Miglio” di Daniela Moncalvo. “Questo incontro fa parte di una serie di seminari che abbiamo voluto organizzare – spiega Micaela Soldano – per offrire nuove opportunità imprenditoriali alle nostre associate. Nello specifico, nell’ambito dell’agricoltura sociale, c’è la doppia valenza, quella economico-produttiva e a ricaduta quella positiva sulla comunità che va a beneficiare dei servizi o dalle attività utili attivate dalle imprese

Il presidente di Coldiretti Asti Marco Reggio durante il suo intervento al seminario sull’agricoltura sociale

La delegata di Donne Impresa Coldiretti Asti, Micaela Soldano, ha organizzato il seminario sull’agricoltura sociale

Una parte dei partecipanti al seminario tenutosi all’agriturismo Il Buon Seme di Sessant

agricole. In questo senso, la rete delle aziende agricole impegnate nel sociale che Coldiretti sta ampliando sempre più, rappresenta sicuramente un’opportunità per un territorio molto vasto”. “Dobbiamo sottolineare - evidenzia Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti – come l’agriwelfare italiano nasca per altro dall’innesto dei percorsi di riabilitazione e di reinserimento sociale in attività

agricole tradizionali come la coltivazioni, l’allevamento, l’agriturismo, le fattorie didattiche e la vendite diretta. L’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico del nostro territorio con la sostenibilità ambientale, la difesa della salute e della qualità della vita”.


Sempre più custodi del pianeta Giovani agricoltori al “Global Strike for Future” per salvare il clima

Giovani Impresa

C

11 Veronica Barbati, leader nazionale dei giovani agricoltori della Coldiretti, scesi in piazza a Roma, per contrastare i cambiamenti climatici

tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole

al maltempo, con sbalzi termici significativi. Il risultato è che nell’ultimo decennio il bilancio dei danni all’agricoltura è salito a 14 miliardi di euro.

numero 3 - 2019

entinaia di giovani agricoltori della Coldiretti in piazza a Roma, guidati dal leader nazionale Veronica Barbati, per il Global Strike for Future, la manifestazione per contrastare i cambiamenti climatici che nasce dalle proteste della giovane attivista svedese Greta Thunberg. Gli imprenditori under 30 hanno sfilato in piazza Venezia con cartelli e striscioni con le scritte “Save the planet, buy local”, “Noi agricoltori custodi del pianeta”, “No farmers no party”. “L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli” ha ricordato Veronica Barbati, delegata nazionale di Giovani Impresa Coldioretti, nel sottolineare che si tratta di “una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”. Con il cambiamento del clima l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma con una evidente tendenza alla

Ricambi Agricoli - Oleodinamica - Ferramenta - Giardinaggio

Prezzi IVA inclusa

/2019 validi fino al 28/02

GIROFARO ALOGENO SATURNELLO 12V Fascio rotante Supporto Flessibile N° art. AUSF1255

Loc. Cittadella - 15041 Altavilla M. (AL) - Tel./Fax 0142 926166 - www.ricambivergano.com • info@verganoferramenta.it


Manca acqua! Ed è appena iniziata la primavera gata siccità. Purtroppo la situazione è simile a quella del 2017, uno degli anni peggiori del secolo con una siccità che ha tagliato i raccolti delle principali produzioni, dagli ortaggi alla frutta fino al mais e anche i vigneti. La piog-

terreni in quanto non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con gravi rischi per l’erosione del suolo. La situazione è ormai cronica per le carenze infrastrutturali, in un territorio pur ricco di risorse

S I C C A I Z N

AMBIA C TÀ

NTI CLI ME

numero 3 - 2019

12

S

iamo in totale emergenza per le semine primaverili di granoturco, soia e girasole. Quest’inverno ha nevicato poco, piovuto praticamente niente e i terreni sono aridi per la mancanza dell’acqua necessaria alle coltivazioni per crescere. Le statistiche indicano che al nord Italia le precipitazioni invernali sono dimezzate (-50%) rispetto alla media. Una situazione resa difficile quest’anno dal caldo e dalla siccità che hanno lasciato senza neve le montagne ed a secco invasi, fiumi e laghi. Risultano compromesse anche le riserve nel terreno, nel momento in cui l’acqua è essenziale per le coltivazioni. Se da un lato infatti il beltempo ha permesso agli agricoltori di fare le lavorazioni per preparare il terreno alla semina in modo ottimale, non si può dire la stessa cosa per la germinazione dei semi, che può avvenire solo se in presenza di buona umidità del terreno. In molti casi dove si è appena seminato è stato necessario intervenire con le irrigazioni di soccorso, ma in difficoltà sono anche le colture autunnali come il frumento, l’orzo, l’erba medica e le altre foraggere che soffrono la prolun-

- E MER G E MA

Ambiente

Terreni aridi, primi problemi di crescita per mais, soia e girasole

gia è d u n que attesa come manna, non piove in modo significativo ormai da mesi e per essere di sollievo le precipitaziioni dovrebbero durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intenso, mentre i forti temporali, soprattutto con acquazzoni violenti provocano danni a i

idriche ma che ne trattiene solo l’11%. Siamo anche ormai difronte a fenomeni di tropicalizzazione del clima e se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, occorre organizzare seriamente la raccolta dell’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati.


Nuovi vertici nazionali Terranostra Vice presidente l’Agrichef Stefania Grandinetti

L

Stefania Grandinetti, Diego Scaramuzza Presidente Terranostra e Gabriele Maiezza

in grado di offrire un potenziale di più di 253mila posti letto e oltre 441mila coperti. Sono quasi mille i cuochi contadini che in tutte le regioni italiane hanno frequentato corsi e ricevuto l’attestato con l’inserimento nell’albo nazionale degli agrichef di Campagna Amica. L’Agrichef Coldiretti è un cuoco contadino che lavora negli agriturismi di Campagna Amica

e in cucina utilizza i prodotti da lui stesso coltivati nella sua. In provincia di Asti sono già 12 gli Agrichef Coldiretti, capitanati da Giovanna Soligo. Attorno alla figura di agrichef ruotano tre concetti fondamentali: qualità, tracciabilità e distintività con l’offerta di piatti a chilometri zero e la garanzia di trasparenza e sostenibilità.

Da 25 anni a Villanova c’è “La Stella Polare”

Campagna Amica

’Assemblea nazionale di Terranostra, l’Associazione Agrituristica di Campagna Amica, tenutasi il 22 marzo scorso a Roma ha nominato i nuovi componenti della Giunta esecutiva. Con il presidente Diego Scaramuzza sono stati nominati due vicepresidenti, Gabriele Maiezza, e l’agrichef alessandrina, presidente di Terranostra Piemonte, Stefania Grandinetti. Completano i vertici nazionali Simone Ferri Graziani, Cristina Scappaticci, Elena Tortoioli e Filippo De Miccolis. Hanno preso parte all’assemblea anche la presidente di Terranostra Agriturismo di Campagna Amica Asti, Giovanna Soligo, e il segretario Terranostra e responsabile provinciale Campagna Amica, Luigi Franco. Il settore agrituristico conta oggi in Italia ben 23.400 strutture che sono

13

Importante traguardo per l’agriturismo fondato da Aldo Ronco

ragazzi, le feste e l’affitto spazi in occasione di anniversari, le grigliate e i pic-nic. La ristorazione rimane sempre al centro dell’offerta, con menù tematici fra cui imminente quello di Pasqua e Pasquetta con costi su misura di famiglia e sconti per bambini a seconda dell’età.

Fra l’altro Eleonora Ronco ha recentemente ottenuto l’importante qualifica di Agrichef e fa parte del consiglio direttivo di Donne Impresa Coldiretti e Asti. Tanti auguri e ancora tanti anni di successo nel firmanto per “La Stella Polare” di Villanova d’Asti.

numero 3 - 2019

A

Villanova d’Asti, nel dicembre dello scorso anno, l’agriturismo “La stella polare” ha tagliato il ragguardevole traguardo dei 25 anni di attività. Correva infatti l’anno 1993, quando Aldo Ronco intraprendeva l’attività agrituristica, poi passata nelle mani della nuora Maria Grazia Viora coadiuvata dal marito e dai figli Eleonora e Fabrizio. Negli anni l’agriturismo è stato ampliato, ristrutturato e arricchito con molti servizi, sempre guardando al futuro e con iniziative innovative. La Stella Polare è immerso nel verde ed è attrezzato con un ampio parco giochi, un bellissimo laghetto e molti animali da cortile. In 25 anni di attività, i servizi sono stati arricchiti con la fattoria didattica, l’estate


Cimice asiatica: come comportarsi? Le indicazioni dell’Osservatorio istituito per contenere l’emergenza

Assistenza tecnica

C

numero 3 - 2019

14

on la ripresa della stagione agricola 2019 anche la cimice asiatica (Halyomorpha halys) si sta nuovamente attivando per ricolonizzare il territorio. Al fine di far fronte comune contro questa emergenza per tutte le colture, agrarie e non, è stato riunito l’Osservatorio Cimice Asiatica, costituito da un insieme di attori che operano su vari livelli nel settore agroalimentare: Ferrero Hazelnut Company, Università di Torino (DISAFA Entomologia), Fondazione Agrion, Regione Piemonte – Settore Fitosanitario, Coldiretti e le altre associazioni di categoria, organizzazioni dei Produttori. La funzione dell’Osservatorio è di attuare un’azione corale per la difesa e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse nei confronti della cimice asiatica, insetto esotico che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura piemontese e non solo. A tal fine, l’Osservatorio Cimice Asiatica persegue il duplice obiettivo di minimizzare i danni causati dall’insetto alle colture agrarie e di individuare e mettere in atto soluzioni efficaci e durature, nel rispetto dell’ambiente e della salute umana. Le attività, sia di ricerca che applicative, mirano ad accrescere la conoscenza del comportamento e delle dinamiche di popolazione della cimice asiatica per individuare le possibili soluzioni volte a mitigarne l’impatto sulle coltivazioni. L’insetto, la Cimice asiatica (Halyomorpha halys) è di recente introduzione,

originario dell’Estremo Oriente. Non dannoso per le persone, ma fastidioso se presente in massa nelle abitazioni. Se disturbato o schiacciato emana un odore particolarmente sgradevole. E’ dannoso per molte coltivazioni (nocciole, pere, pesche, ciliegie, mele, kiwi, peperone, soia, mais, giovani pioppi…). Si nasconde nelle zone più riparate delle abitazioni (mansarde, sottotetti, cassonetti delle tapparelle, ripostigli vari...) per trascorrere il periodo invernale. In primavera riprende l’attività e abbandona gli ambienti in cui si era riparato per spostarsi su piante coltivate, ornamentali ed incolti dove prosegue il ciclo biologico, sviluppando popolazioni via via più elevate. PERCHE’ PREVENIRE LA PROLIFERAZIONE? Le cimici, con le loro punture di alimentazione, sono molto dannose per diverse coltivazioni, tanto da arrivare addirittura a determinare la perdita dell’intero raccolto per una stagione. Occorre dunque la

massima attenzione per evitare che l’insetto si diffonda ulteriormente. Grazie anche a piccoli accorgimenti, sarà possibile raggiungere buoni risultati. Occorre riuscire a debellare le cimici prima del loro risveglio dal “letargo” (svernamento) e della conseguente fuoriuscita dalle abitazioni. Individuate le zone di ricovero, quali cassonetti delle tapparelle, infissi, intercapedini, procedere con la cattura degli insetti, o manuale o con l’ausilio di aspiratori muniti di sacchetto. Gli individui già attivi presenti nelle abitazioni possono essere eventualmente bloccati utilizzando il ghiaccio secco spray e successivamente catturati. Nell’ambiente domestico, porre gli insetti catturati in contenitori con acqua e sapone, in modo tale da impedirne la fuga e causarne la rapida eliminazione. Le cimici raccolte vanno comunque eliminate e non solo allontanate.


In arrivo una legge europea sui biostimolanti

400 milioni di Euro. In Italia di 40 milioni di Euro con una crescita annua superiore al 10% e investimenti annui in ricerca e sviluppo tra il 3 e il 10% del fatturato. A cosa servono i biostimolanti? Tali sostanze hanno tre specifiche funzioni: quella di aiutare la pianta a resistere agli stress abiotici, come il caldo, il freddo o la mancanza d’acqua; aumentare l’efficienza nell’assorbimento dei nutrienti e, infine, migliorare la qualità della coltura. Al momento, il mercato dei biostimolanti soffre una carenza normativa a livello nazionale e comunitario pur avendoli inquadrati tra i fertilizzanti, che non incentiva le ditte a immettere in commercio un’ampia varietà di prodotti, sebbene a breve l’approvazione del nuovo regolamento comunitario che sostituirà il reg. CE 2003/2003 sui concimi, colmerà, fortunatamente, tale lacuna. Nella legislazione vigente non esiste, infatti, una definizione di biostimolante tanto è vero che, finora, si è fatto riferimento a quella formulata dall’Ebic (European biostimulants industry council), associazione che raccoglie più di cinquanta aziende europee del settore. I biostimolanti contengono sostanze o microrganismi la cui funzione, quando applicati sulla pianta o sulla rizosfera, è di

I biostimolanti non apportano sostanze nutritive e non sostiuscono i fertilizzanti e gli agrofarmaci, ma agiscono sui naturali processi fisiologici della pianta, aiutandola a “fare meglio” stimolare i naturali processi per aumentare o migliorare l’assorbimento dei nutrienti, la tolleranza agli stress abiotici e la qualità della coltura. I biostimolanti, pertanto, agiscono sui naturali processi fisiologici della pianta, aiutandola a ‘fare meglio’. Quello che “non fanno” è sostituirsi ai fertilizzanti o agli agrofarmaci. I biostimolanti, infatti, non apportano sostanze nutritive, ma piuttosto aiutano la pianta ad assorbire meglio quelle presenti nel terreno. E d’altro canto, non contrastano le aggressioni di agenti patogeni o di insetti fitofagi, ma aiutano la pianta a resistere meglio. I biostimolanti e la legge italiana Nella normativa italiana, i biostimolanti sono citati nell’ allegato 6 del d.lgs. 75/2010 che ha anticipato, per molto aspetti, il regolamento comunitario che sta per essere approvato a Bruxelles, nell’ambito del quale si

15

numero 3 - 2019

L

a richiesta da parte dell’Ue e dei consumatori di produrre in agricoltura riducendo l’impatto ambientale sta rivoluzionando già da tempo il mondo dei mezzi di produzione (fitofarmaci e fertilizzanti) nell’ambito del quale sempre più importanza avranno in futuro i cosiddetti biobased product ossia fitofarmaci e fertilizzanti di origine naturale. Ma un’altra categoria di prodotti per l’agricoltura, di origine naturale, sta destando sempre più interesse negli operatori della filiera agricola ed è quella dei biostimolanti. Cosa sono i biostimolanti? Essi includono svariate formulazioni di materiali organici quali le sostanze umiche, proteine idrolizzate ed aminoacidi, estratti d’alga marina e microrganismi che applicati alle piante o al terreno sono in grado di regolare e /o incrementare i processi fisiologici delle colture, migliorando l’efficienza nel suo insieme. A livello mondiale, dove si registra una spinta verso l’adozione di metodi di produzione agricola improntati ad una più elevata sostenibilità ambientale, si prevede che il mercato dei biostimolanti, attualmente stimato in 1,74 miliardi di dollari, crescerà nel periodo fino al 2025 del 10%. Il valore dei biostimolanti in Europa è stimato tra i 200 ed i

presenti nel terreno

Futuro della tecnica

Aiutano la pianta ad assorbire meglio le sostanze nutritive e naturali


Futuro della tecnica numero 3 - 2019

16

prevede che le proprietà biostimolanti siano dichiarabili solo per alcuni prodotti elencati (in tutto una decina). L’attività biostimolante non deve derivare dall’addizione di sostanze ad azione fitormonale al prodotto. Salvo approvazione del gruppo di lavoro nazionale tecnico-consultivo per i fertilizzanti istituito presso il Ministero delle politiche agricole, non è consentito dichiarare proprietà biostimolanti alle miscele dei prodotti riportati in tale provvedimento con altri fertilizzanti.Per i biostimolanti, la normativa italiana prevede che sia obbligatorio descrivere in etichetta dosi di impiego e modalità d’uso. L’elenco del d.lgs. 75/2010 ovviamente potrà allungarsi, se alcune sostanze naturali, attualmente, oggetto di sperimentazione, saranno registrate da ditte interessate a immetterle in commercio. In Italia, il centro di ricerca che più ha lavorato sui biostimolanti è il CREA-CI (colture industriali) di Bologna partendo dal presupposto, del tutto condivisibile, che i prodotti biobased ottenuti da sostanze naturali, siano la nuova frontiera dell’agricoltura sostenibile, in quanto anche sulla spinta della PAC si avverte sempre più forte la necessità di valorizzare una produzione agricola basata sempre più su nutrienti tecnici biodegradabili, rinnovabili ed ipotossici da chimica verde. Un esempio interessante, oggetto di sperimentazione da parte del CreaCi (colture Industriali) di Bologna, è l’apporto di farine di Brassica nigra al terreno che produce un effetto biostimolante sullo sviluppo della parte aerea della pianta di melone, probabilmente mediato dalla biostimolazione della microflora del terreno. La combinazione con Tricoderma harzianum al seme produce, infatti, anche un allungamento significativo dell’apparato radicale. La sperimentazione è avvenuta grazie al progetto Valso, finanziato dal Mipaaft, nell’ambito della linea di ricerca “Bioraffinazione delle farine residue e formulazione dei derivati per la produzione di nuovi mezzi tecnici per l’agricoltura ed alimenti per animali da reddito e di affezione”.

Biostimolanti e la legge europea Un impulso al mercato dei biostimolanti verrà dalla proposta di regolamento comunitario sui fertilizzanti di prossima approvazione, nell’ambito della quale tali prodotti avranno finalmente una legislazione compiuta di riferimento. Si dice testualmente nei “considerando” del regolamento di prossima emanazione che: “talune sostanze, miscele e microrganismi, denominati prodotti biostimolanti delle piante, non rappresentano di per sé un apporto di nutrienti, ma stimolano comunque i processi nutrizionali naturali delle piante. Laddove tali prodotti siano intesi unicamente a migliorare l’efficienza dell’uso dei nutrienti delle piante, la tolleranza allo stress abiotico, le caratteristiche qualitative delle colture o l’aumento della disponibilità di nutrienti nella rizosfera, essi sono per loro natura più simili ai prodotti fertilizzanti che non alla maggior parte delle categorie di prodotti fitosanitari. Agiscono in aggiunta ai concimi, con lo scopo di ottimizzarne l’efficienza e

ridurre il tenore di apporto di ulteriori nutrienti. Tali prodotti dovrebbero, pertanto, essere autorizzati a recare la marcatura CE in forza del presente regolamento ed essere esclusi dall’ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 che disciplina l’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari. È opportuno, pertanto, modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 1107/2009 per cui i biostimolanti sono esclusi dalla categoria dei prodotti fitosanitari e rientrano a pieno titolo nella disciplina sui fertilizzanti”. La proposta di regolamento definisce, quindi, come biostimolante delle piante qualunque prodotto che stimoli i processi nutrizionali delle piante indipendentemente dal suo tenore di nutrienti, con l’unica finalità di migliorare una o più delle seguenti caratteristiche della pianta o della rizosfera della pianta: a) efficienza dell’uso dei nutrienti; b) tolleranza allo stress abiotico; c) caratteristiche qualitative; d) disponibilità di nutrienti confinati nel suolo o nella rizosfera.


Un sintetico, ma importante, decalogo salva energia Ognuno di noi può evitare sprechi attivando iniziative di economia circolare

1. Attenti alla luce Fai un uso consapevole della luce: spegni le luci che non servono, quando puoi usa la luce naturale e non lasciare in stand-by gli apparecchi elettronici. Sostituisci le lampadine tradizionali con quelle ad alta efficienza energetica (alogene, fluorescenti compatte, LED). La differenza tra una lampadina tradizionale e le lampadine a risparmio energetico è nella quantità di energia elettrica che viene trasformata in luce bianca: men-

tre quelle tradizionali trasformano solo il 5% dell’energia ricevuta e il restante viene disperso, le lampadine fluorescenti, invece, ne trasformano il 25%, mentre le lampadine a LED addirittura il 50%.

17

2. Regola la temperatura degli ambienti in cui ti trovi Riducendo la temperatura di appena 1°C si possono ridurre i consumi di elettricità dal 5 al 10%. Non scaldare gli ambienti se non sei in casa. In estate mantieni una temperatura di 5°C in meno rispetto alla temperatura esterna, in inverno mantieni una temperatura di 20°C. Se hai caldo abbassa la temperatura invece di aprire le finestre, se hai freddo metti un maglione invece di alzare la temperatura. 3. Non disperdere il calore Riduci gli spifferi migliorando la coibentazione interna dell’abitazione. Se non è possibile una ristrutturazione utilizza materiale

numero 3 - 2019

estrazione, produzione, consumo, smaltimento. Dieci piccole regole per rendere la nostra vita più ecosostenibile Tutti noi possiamo fare qualcosa per migliorare l’efficienza energetica. Spesso tendiamo a dare l’energia elettrica per scontata e non facciamo caso agli sprechi. In realtà basterebbe cambiare il nostro comportamento nel consumare energia per ottenere un risparmio energetico del 20% annuo.

Sostenibilità ambientale

O

gni giorno, in ogni parte del mondo, anche nelle nostre città e nelle nostre case, si verifica una grande dispersione energetica. Ci sono sprechi ovunque, nel settore alimentare come in quello dei trasporti, nella comunicazione e nel commercio. La nostra società consuma grandi quantità di energia e ogni prodotto delle nostre attività porta in sé l’energia che è servita per ottenerlo. Tuttavia, l’energia che utilizziamo proviene in gran parte da fonti che rischiano di esaurirsi nei prossimi decenni o comunque diventeranno più costose. Per questo il “risparmio energetico” – ossia la riduzione degli sprechi di energia e di risorse in generale nelle nostre attività quotidiane e nella produzione industriale – diventa sempre più un’esigenza vitale, capace di ottenere importanti vantaggi ambientali ed economici. Le strategie finalizzate a risparmiare energia riguardano sia la limitazione dei consumi (“risparmio energetico”) che la loro ottimizzazione attraverso l’adozione di tecnologie più opportune (“efficienza energetica”). Quest’anno, la giornata nazionale del risparmio energetico, ha avuto come tema l’economia circolare. Si tratta di un modello economico pensato per potersi rigenerare da solo perché tutte le attività sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro. L’economia lineare, invece, presuppone l’accessibilità a grandi quantità di risorse ed energia perché terminato il consumo termina anche il ciclo del prodotto che diventa un rifiuto, costringendo la catena economica a riprendere continuamente secondo lo stesso schema:


isolante che impedisca il passaggio dell’aria dalle finestre. Utilizza le tende per creare intercapedini davanti a vetri, infissi, porte esterne e non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni. Ricambia l’aria nei locali spalancando per un breve periodo le finestre anziché lasciandole a lungo socchiuse.

Sostenibilità ambientale

4. Scegli sempre l’efficienza energetica

numero 3 - 2019

18

Se devi acquistare un elettrodomestico scegli sempre quelli ad alta efficienza. Gli elettrodomestici ad alta efficienza possono consumare fino a un terzo dell’energia elettrica consumata dagli elettrodomestici di fascia più bassa. Gli attuali modelli permettono un risparmio complessivo del 74% dell’energia consumata. 5. Usa gli elettrodomestici in modo efficiente Sbrina frequentemente il frigorifero, tieni la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria. Mantieni la temperatura del frigorifero tra 1,5°C e 4°C e del congelatore a -18°C. Utilizza lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico selezionando programmi di risparmio energetico e la temperatura più bassa possibile. Evita il prelavaggio e se possibile non utilizzare l’asciugatrice ma stendi all’aperto.

6. Cucina in modo sostenibile Metti i coperchi sulle pentole quando cucini in modo da ridurre i tempi di cottura. Evita che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola. Spegni il forno e i fornelli qualche minuto prima del termine della cottura dei cibi lasciando che il calore residuo completi l’opera. Non mettere alimenti caldi in frigorifero ma lasciali prima raffreddare. 7. Utilizza l’acqua con saggezza Ridurre i consumi di acqua significa anche ridurre l’energia impiegata per la sua purificazione, distribuzione e riscaldamento. Controlla eventuali perdite d’acqua e evita gli sprechi nei gesti quotidiani. Per una doccia il consumo a persona è di circa 25mila litri annui, equivalenti a 320 litri di petrolio mentre per un bagno si sale a 50mila litri/anno e a 620 litri di petrolio. Se con un rubinetto tradizionale ogni persona consuma mediamente 44mila litri di acqua ogni anno (equivalenti a 24° litri di petrolio), con un rubinetto a risparmio d’acqua dotato di rompi getto aerato si può scendere a 23mila litri circa (150 litri di petrolio). Assicurati che il termostato non sia impostato sopra i 60°C.

8. Rendi ecosostenibile anche l’informatica Scegli il computer portatile rispetto al PC: consuma cinque volte meno. Imposta l’opzione del risparmio energetico disattivando lo screensaver. Spegni la connessione internet quando non serve e stacca la presa quando il computer non viene adoperato. Scegli computer certificati a basso consumo energetico. 9. Muoviti pensando all’ambiente Utilizza l’automobile il meno possibile e cerca di condividerla con chi fa lo stesso tragitto. In alternativa preferisci altri mezzi di trasporto come la bicicletta o i mezzi pubblici. Controlla la pressione degli pneumatici: se è inferiore a 0,5 bar l’automobile utilizza il 25% in più di carburante. Non abusare dell’aria condizionata che aumenta i consumi complessivi del 5% circa. 10. Ristruttura la casa pensando al futuro Fare lavori di efficienza in casa può sembrare oneroso ma oggi è possibile usufruire di molte agevolazioni che possono cambiare la natura energetica della nostra casa, riducendo le inefficienze, migliorando il confort e ponendo le basi per risparmi futuri.


Crescono i terreni e la redditività del biologico europeo Il valore dei prodotti bio è superiore del 150% rispetto agli stessi convenzionali

C

rescono i terreni agricoli Ue investiti a coltivazioni biologiche. Secondo l’ultimo report pubblicato dalla Commissione Ue, le terre destinate al biologico sono pari al 7% del totale, con un incremento dal 2009 del 70 per cento. Tra il 2010 e il 2017 si sono aggiunti circa 14mila nuovi operatori anche se alcuni sono tornati al convenzionale. Nel 2017 le vendite al dettaglio nella Ue si sono attestate su più di 34 miliardi di euro. Una domanda si-

gnificativa che ha sostenuto un rilevante flusso di importazioni in particolare per quanto riguarda frutta e noci tropicali. Secondo lo studio della Com-

missione a trainare la crescita del settore c’è anche il prezzo più elevato dei prodotti bio superiori del 150% rispetto agli stessi convenzionali. Anche se i rendimenti delle aziende agricole sono inferiori a quelle convenzionali, con eccezioni però come nel caso del latte. Il report sottolinea comunque che le pratiche agronomiche più efficienti, e in particolare investimenti in ricerca e innovazione, potranno avere un impatto positivo sul settore.

Servizio gratuito di assistenza tecnica attuato da Coldiretti Asti

M

entre la nuova campagna corilicola e vegetativa entra nel vivo, con un anticipo stimato in almeno 15 giorni rispetto ad un andamento medio, il servizio di assistenza tecnica di Coldiretti Asti ha già avviato alcune attività di monitoraggio e coordinamento tecnico per assistere i corilicoltori e offrire le opportune indicazioni agrotecniche e fitoiatriche atte a prevenire le eventuali problematiche.

Anche quest’anno, in collaborazione con la fondazione Agrion, viene realizzato un monitoraggio

capillare della cimice asiatica sul territorio astigiano e degli altri parassiti, con trappole a feromoni e con frappage a partire dal mese di aprile-maggio. Gli agricoltori interessati ad avere tempestivamente le necessarie informazioni tecniche possono aderire al servizio gratuito di Coldiretti Asti, mediante SMS e POSTA ELETTRONICA, rivolgendosi direttamente presso gli Uffici Zonali Coldiretti.

News

Assistenza e monitoraggio fitosanitario sul nocciolo 19

Contratti di coltivazione primaverile

P

er la nuova campagna semine primaverili, il Consorzio Agrario NordOvest, propone due interessanti contratti di coltivazione: MAIS MICORRIZZATO e GIRASOLE ALTO OLEICO. Per il Mais il contratto dovrà essere sottoscritto entro il 30 aprile mentre per il Giraso-

le entro il 30 maggio. Come sempre gli aderenti dovranno acquistare tutti i mezzi tecnici di coltivazione presso le Agenzie CAP Nord-Ovest e seguire le specifiche indicazioni tecniche. Per informazioni e adesioni gli agricoltori possono rivolgersi agli Uffici Zonali della Coldiretti.

numero 3 - 2019

Le proposte del Cap Nord Ovest da sottoscrivere ad aprile e maggio


La gestione “Quaderno di Campagna” col Portale del Socio Coldiretti Tutto digitale: si possono registrare i trattamenti direttamente dal campo con lo snartphone

Servizi digitali

T

numero 3 - 2019

20

ra i tanti servizi offerti dal Portale del Socio Coldiretti, sta destando un grande successo la funzione digitale per gestire il cosiddetto “Quaderno di Campagna”. Con lo smrtphone o con il tablet si possono addirittura registrare, direttamente dal campo di coltivazione, i trattamenti effettuati sulle coltire. In pratica si può aggiornare tutto in tempo reale. E questo è un grande vantaggio, senza correre il rischio di dimenticanze e, soprattutto, mantenendo sempre aggiornata ogni movimentazione, anche del magazzino. Chi si è registrato al Portale del Socio Coldiretti è entusiata, commenti positivi e tanti apprezzamenti per aver istituito un sistema che per certi versi rivoluziona il lavoro nelle aziende agricole, elimina le carte e facilita la vita d’impresa, in modo semplice e accessibile a tutti. Oltre all’aggiornamento online del Quaderno di Campagna, si possono effettuare molti altri servizi, come ad esempio la fatturazione elettronica si può gestire direttamente da casa col Pc o in ogni dove con lo smartphone o il tablet. Col portale del socio diventa tutto più facile ed intuitivo, come tutte le pratiche collegate al proprio fascicolo aziendale, dai vari aggiornamenti obbligatori all’impostazione delle pratiche Pac e Psr. Il Portale del Socio mette a disposizione degli agricoltori uno

strumento digitale innovativo che anticipa i nuovi orientamenti in materia di gestione aziendale con il vantaggio di essere perfettamente integrato con il sistema Coldiretti. COME REGISTRARSI Registrarsi al Portale del Socio Coldiretti è facile e gratuito. Basta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio.coldiretti.it. Cliccando su “registrati” occorre inserire il numero di Socio Coldiretti che si trova sulla tessera (il numero di socio e non quello di tessera, ndr), la partita Iva o il codice fiscale e un indirizzo mail. Sulla propria posta elettronica si riceverà contestualmente una mail che permetterà di completare la registrazione e accedere ai servizi del portale. COSA CONTIENE Con il Portale del Socio si può disporre del Quaderno di Campagna Digitale che permette di registrare i trattamenti direttamente in campo da smartphone e tablet oppure da Pc. Grazie alla perfetta integrazione con il fascicolo aziendale il programma diventa un prezioso strumento di lavoro consentendo di gestire il piano colturale, il magazzino degli agrofarmaci, i trattamenti, i diserbi, le fertilizzazioni (con controlli automatici e completi in tempo reale rispetto alle etichette e ai disciplinari) e tutte le lavorazioni, l’irrigazione, le macchine e molto altro.

Ma il Quaderno di Campagna digitale rende più semplice anche la domanda Pac e riduce il rischio di sanzioni e tagli ai premi comunitari. Inoltre mette a disposizione strumenti in grado di gestire la produzione bio, i piani di fertilizzazione, la cartografia, le etichette e tutto ciò che è legato, in generale, alla produzione e alla normativa vigente. Il Digit - Fatturazione digitale che si trova sul portale del socio, come detto, offre la gestione digitalizzata delle fatture e dell’intero ciclo attivo della contabilità d’impresa grazie a un programma avanzato che consente di monitorare prodotti, listini, clienti e fornitori, direttamente da pc, tablet o smartphone. Inoltre, si hanno a disposizione fino a 200 fatture elettroniche (B2B). Grazie al collegamento integrato con Impresa Verde le fatture giungeranno automaticamente agli uffici Coldiretti, evitando file e facendo guadagnare tempo per la propria attività. L’agenda on line gratuita e personalizzabile avvisa delle scadenze d’impresa mentre nella sezione “Notizie” si hanno in anteprima news e approfondimenti su normative e mercati. Il sito contiene anche informazioni sui bandi del Piano di sviluppo rurale (Psr) della propria regione, notizie, il meteo del proprio territorio, convenzioni riservate ai soci e molto altro. E ulteriori servizi sono in arrivo.


Il poliaspartato nella stabilizzazione tartarica

Dopo tre anni di sperimentazione, il KPA è stato approvato dall’OIV

ARTICOLO REDATTO DAL CENTRO STUDI VINI DEL PIEMONTE queste ultime risultano generalmente più rispettose delle caratteristiche organolettiche e soprattutto comportano minori costi. Il Reg. UE n. 2017/61, entrato in vigore nel novembre 2017, ha autorizzato l’uso del poliaspartato di potassio (acronimo KPA), additivo alimentare impiegato per la stabilizzazione tartarica dei vini. Chimicamente il KPA è costituito da un poliamminoacido originato dall’acido L-aspartico (presente naturalmente nell’uva) prodotto con la fermentazione di bacillus non OGM; con trattamento termico viene convertito in polisisuccinimmide, molecola

La stabilità tartarica dei vini si ottiene con l’uso di tecniche “sottrattive” e “additive”, queste ultime sono più rispettose delle caratteristiche organolettiche e soprattutto comportano minori costi insolubile che viene successivamente trattata con idrossido di potassio fino ad ottenere il KPA, polimero perfettamente solubile. Il KPA, dopo tre anni di sperimentazione, è stato approvato dall’OIV, dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare e infine dalla Commissione UE. Al pH del vino ha carica negativa che consente il sequestro del potassio in eccesso e l’inibizione della formazione dei cristalli. Il KPA è una molecola molto stabile con un effetto duraturo nel tempo; mantiene la sua efficacia nel vino anche alla temperatura di 40°C per settimane; non

21

numero 3 - 2019

Il laboratorio del Centro Studi Vini del Piemonte si trova a San Damiano d’Asti

Informazioni tecniche

L

a stabilizzazione tartarica dei vini è indispensabile per separare gli eccessi di bitartrato di potassio ed evitare pericolose precipitazioni del sale dopo l’imbottigliamento. Esiste una costante tra la concentrazione delle molecole dissociate e le molecole neutre indissociate di bitartrato di potassio o cremore. Tale rapporto è regolato dalla legge di azione di massa attraverso la funzione K che indica che ad un determinato valore di pH e ed ad una determinata temperatura si raggiunge l’equilibrio di dissociazione del sale di bitartrato di potassio. Il valore di concentrazione delle molecole dissociate ad un determinato pH e temperatura è anch’esso una costante definita “prodotto di solubilità” (PS) ed è tipico di ogni composto. Il valore del prodotto di solubilità varia in funzione dell’alcol, del pH, della temperatura, della presenza di altre sostanze. Occorre tenere presente che i vini non sono semplicemente delle soluzioni idroalcoliche. Nelle soluzioni idroalcoliche sovrasature la cristallizzazione e precipitazione del bitartrato di potassio o cremore è molto rapida e completa. I vini, al contrario, si trovano sempre in una situazione di netta sovrasaturazione ovvero una condizione non compatibile con il prodotto di solubilità. La stabilità tartarica dei vini si ottiene con l’uso di tecniche cd. “sottrattive” (che comportano la riduzione della concentrazione di acido tartarico e di potassio) e con tecniche cd. “additive”: con l’impiego di colloidi protettori che ostacolano il processo di cristallizzazione e crescita dei cristalli;


Informazioni tecniche numero 3 - 2019

22

ha effetto sulla precipitazione di tartrato neutro di calcio. Esso è molto solubile nel vino e risulta avere un’azione immediata; per questo non è necessita di un tempo di attesa dopo il trattamento. Dalle informazioni scentifiche e bibliografiche il KPA risulterebbe miscelabile con vini già trattati con altri stabilizzanti (tale caratteristica è attualmente in fase di studio e di approfondimento presso il CSVP). Il KPA risulta più facilmente omogeneizzabile nel vino rispetto alla carbossimetilcellulosa (CMC), impiegata prevalentemente per la stabilizzazione tartarica dei vini bianchi e, in subordine (con le dovute precauzioni e prove di laboratorio), impiegata altresì per la stabilizzazione dei vini rossi (si rimanda alle prove in campo ai risultati ottenuti CSVP negli ultimi anni). Il KPA non modifica la densità del vino e, nonostante la sua carica negativa, grazie al suo peso molecolare relativamente basso, non reagisce con la sostanza colorante; se i vini risultano stabili al colore l’aggiunta di KPA non dovrebbe modificarne la stabilità; se i vini risultano instabili al colore l’aggiunta di KPA non dovrebbe modificarne ulteriormente l’instabilità (su questo ultimo punto sono in corso prove presso il CSVP per testare l’effettiva interazione che il KPA può avere con la sostanza colorante); per il momento, in via precauzionale, su tutti i vini d’annata, particolarmente strutturati, ricchi di sostanza colorante, viene eseguito un controllo di stabilità del colore. Il KPA reagisce con le proteine instabili, creando torbidità; può essere aggiunto solo su vini stabili alle proteine, dopo aver eseguito la verifica con il test di stabilità proteica. Il KPA, non risulta avere impatto sulla filtrabilità dei vini

ed è filtrabile come l’acido metatartarico fino a 0,45 µm. Alla degustazione questo stabilizzante non ha impatto sensoriale; dalle prove scalari eseguite in laboratorio, ha dimostrato di esercitare

dell’ultima filtrazione o direttamente sulla linea di imbottigliamento. Il prodotto deve essere ben omogeneizzato nel vino prima dell’imbottigliamento preferibilmente con una pompa dosatrice. La massima quantità legale autorizzata è pari a 10 mL/ hL. Nei vino rossi instabili al colore può essere utilizzato insieme alla gomma arabica poco idrolizzata. Il prodotto si trova in commercio con diverse formulazioni; sotto forma di prodotto puro, diluito per facilitarne l’impiego, oppure in combinazione con altri coadiuvanti quali gomma arabica e mannoproteine. Si consiglia in ogni caso l’impiego del formulato a base di solo KPA, che, in funzione delle caratteristiche del vino, potrà essere abbinato ad altri coadiuvanti testando l’impatto organolettico tramite prove scalari al bicchiere. Il poliaspartato può essere impiegato sia su vini secchi che con residuo di zuccheri, sia su vini fermi che effervescenti escluso il metodo champenoise dove la sua applicazione è ancora in fase di studio. L’aggiunta di KPA al vino non deve essere dichiarata in etichetta e non deve essere annotata sui registri di cantina. Il prodotto si conserva a lungo sigillato; dopo l’apertura della confezione si consiglia di conservare il prodotto residuo, non utilizzato, in contenitori pieni e sigillati.

anche un’azione di miglioramento aromatico dei vini giovani e di migliorare il profilo organolettico con un incremento di volume, rotondità e percezione di grassezza; rispetto alle sensazioni tattili occorre anche registrare un’azione sulle sensazioni tanniche con la riduzione della percezione amaro finale. Il KPA non è un prodotto allergene; è una molecola “vegan”. Non è autorizzato nel biologico ma è in corso l’iter di autorizzazione come prodotto sostitutivo dell’acido metatartarico. Per quanto riguarda le interazioni con altri coadiuvanti e chiarificanti il KPA reagisce con il lisozima, la bentonite (che gli fa perdere efficacia), il gel di silice, le proteine di pisello, l’iitiocolla. Se dopo l’aggiunta di KPA si fanno seguire trattamenti di chiarifica la sua efficacia sarà minore perché viene fissato in parte dagli stessi coadiuvanti. Essendo di origine organica il PKA è un prodotto biodegradabile e per questo occorre evitare ORARI UFFICI COLDIRETTI ASTI Validi fino al 7 luglio 2019 una elevata presenza di microorganismi che lo possomattino pomeriggio no degradare. Lunedì 8,30 – 12,30 14,00 – 18,30 Deve essere utilizzato come ultimo trattamento Martedì 8,30 – 12,30 14,00 – 18,30 su vini chiarificati e filtrati pronti all’imbottigliamen- Mercoledì 8,30 – 12,30 14,00 – 18,30 to, con un valore di NTU < Giovedì 8,30 – 12,30 14,00 – 18,30 a 5. Può essere impiegato prima Venerdì 8,30 – 12,30 14,00 – 18,00


UeCoop tra i protagonisti della rete Coldiretti Il presidente nazionale, Gherardo Colombo, ha fatto tappa in Piemonte

Cooperative associate

F

23

Il presidente nazionale UeCoop Gherado Colombo, durante la sua visita in Piemonte

tori, per favorire una crescita interna della nostra base sociale in risposta alle esigenze del mondo economico

attuale e per far sì che tra gli associati possa esserci un proficuo scambio di idee e competenze”.

numero 3 - 2019

ra i protagonisti della rete sociale Coldiretti, ci sono sicuramente le cooperative aderenti a UeCoop. L’Unione nazionale delle cooperative che recentemente ha visto la visita in Piemonte del presidente nazionale Gherardo Colombo che ha effettuato una tappa del tour che sta compiendo per incontrare i Consigli Direttivi della Associazione sul territorio nazionale. Ha dialogato sui temi della formazione, del welfare, dell’accesso al credito e del mercato degli appalti con il presidente regionale di Ue.Coop, Matteo Castella, il coordinatore nazionale, Vincenzo Sette, quello regionale Vittorio Marabotto ed i componenti del Consiglio Direttivo regionale allargato in rappresentanza di tutti i settori e con l’obbiettivo di sviluppare progettualità utili alle Cooperative associate. “C’è una stretta sintonia tra il territorio piemontese ed il livello nazionale – ha sottolineato il presidente nazionale Gherardo Colombo – per cui è opportuno continuare a lavorare in questa direzione, per creare una vera rete e nuove strade per ampliare la sfera della cooperazione rappresentata da UECoop. Testimoniare che si può cooperare e che il risultato di questa attività serve a tutti, deve essere di stimolo per proseguire nel percorso intrapreso, volto alla creazione di un nuovo modello di rappresentanza, utile alla crescita di ciascuna aderente. Garantire serietà, correttezza ed affidabilità è il nostro obiettivo primario”. “Ue.Coop Piemonte è in crescita, una realtà dinamica con associati che svolgono attività innovative in diversi settori – ha spiegato il presidente regionale UeCoop Matteo Castella -. Quest’anno, tra le varie attività della Associazione regionale, punteremo molto sulla formazione dei coopera-


Pasquale Tridico è il nuovo presidente dell’INPS È stato nominato il 18 marzo, vicepresidente Adriano Marrone

Previdenza

D

numero 3 - 2019

24

opo un lungo “tira e molla”, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, di concerto col Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, ha attribuito a Pasquale Tridico i poteri di Presidente dell’INPS. Lo ha annunciato lo stesso Istituto, con un comunicato stampa pubblicato sul proprio portale istituzionale il 18 marzo scorso. Ad Adriano Morrone, già dirigente dell’Istituto, è stata invece assegnata la vicepresidenza. Pasquale Tridico, Professore ordinario in Politica economica presso l’Università Roma Tre e di Economia del lavoro dal 2009, è coordinatore del corso di Laurea Magistrale “Mercato del lavoro, relazioni industriali e sistemi di welfare” presso il Dipartimento di Economia. Ha svolto attività di ricerca in diverse Università europee e negli Stati Uniti, è titolare della cattedra Jean Monnet dell’UE in “Economic Growth and Welfare Systems” e ha ottenuto un finanziamento da parte dell’UE

per l’apertura di un Centro di Ricerca di Eccellenza Jean Monnet denominato “Labour, Welfare and Social Rights”, di cui è direttore. Economista di scuola keynesiana, Segretario Generale dal 2012 dell’Associazione Accademica EAEPE (European Association for Evo-

lutionary Political Economy), è autore di oltre cento pubblicazioni sui temi del mercato del lavoro, disuguaglianze e distribuzione del reddito, sistemi di welfare, politica economica italiana ed europea, sviluppo economico e crisi finanziarie. Dal giugno 2018 al febbraio 2019, è stato consigliere economico presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il vice Adriano Morrone, è dirigente dell’Istituto ed è stato direttore generale dell’ENPAIA - Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura (dal 2015 al 2017) e del fondo di previdenza complementare Agrifondo (dal 2015 al 2017). E’ anche professore a contratto di Sicurezza sul Lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Luiss Guido Carli di Roma e docente presso il Corso di specializzazione “Il lavoro nell’ordinamento giuridico italiano e comunitario”, Facoltà di economia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nonché autore di numerose pubblicazioni.


Boom di domande pensione quota 100 Continuano a crescere le richieste: 340 in provincia di Asti QUOTA 100 - DOMANDE PRESENTATE dati aggiornati alle 17 del 27/03/2019 FASCIA D’ETÀ

DOMANDE INVIATE

Fino a 63 Anni di Età

35.051

Da 63 A 65 Anni di Età

48.039

Oltre 65 Anni di Età

21.300

Totale Italia

104.390

DOMANDE alle ore 17 del 27/03/2019

TOTALE

DOMANDE 36.826 36.152 381 8.670 9.095 2.026 108 4.728 6.404 104.390

PIEMONTE ALESSANDRIA

749

ASTI

340

BIELLA

364

CUNEO

802

NOVARA

523

TORINO

3.303

VERBANO CUSIO OSSOLA VERCELLI Totale Piemonte

267 288 6.636

CONSULENZA GRATUITA Per una consulenza personalizzata gli interessati possono contattare il Patronato E.P.A.C.A., gli operatori forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, per la verifica del raggiungimento dei requisiti previsti dalla normativa vigente, per

la conseguente formulazione della decorrenza e per definire l’importo presuntivo di pensione. Gli operatori provvederanno successivamente all’invio telematico della domanda all’INPS. Info ai numeri telefonici: 0141.380.404 – 0141.380.432.

Previdenza

GESTIONE Lavoratori dipendenti Gestione Pubblica Spettacolo e Sport Commercianti Artigiani Coltivatori Diretti Gestione separata Fondi Speciali Cumulo

DOMANDE IN PIEMONTE alle ore 17 del 27/03/2019

25

Oltre a quota 100 ci sono però altre 9 possibilità per andare in pensione quest’anno. 1. Pensione di vecchiaia, con 67 anni di età e 20 di contributi; 2. Pensione anticipata, con 41 anni e 10 mesi di contributi (un anno in più per gli uomini); 3. Cumulo dei contributi, di più gestioni, per andare in anticipata o di vecchiaia; 4. Opzione donna, con 58 anni di età per le dipendenti e 59 anni per le autonome (con 35 anni di contributi al 31/12/2018); 5. Lavori usuranti, 61 anni e 7 mesi di età, più 35 anni di contributi; 6. Isopensione, 7 anni prima dell’anticipata o della vecchiaia (accordo col datore di lavoro); 7. Ape volontaria, con 63 anni di età e 20 anni di contributi (mutuo ventennale); 8. Ape sociale, con 63 anni di età e 30/36 anni di contributi (lavoratori in difficoltà); 9. Lavoratori precoci, con 41 anni di contributi.

numero 3 - 2019

A

l 28 marzo le domande di pensione “Quota 100” hanno già sfondato il muro delle 100 mila richieste. Per la precisione sono state inoltrate all’Inps 104.390 domande. Tra il totale sono solamente 6.026 le richieste degli agricoltori, ma questo era un dato previsto. Meno prevedibile è invece quello che potrà accadere al sistema Italia nei prossimi due anni, quando si vedranno gli effetti del superamento della legge Fornero e dell’introduzione del “Reddito di cittadinanza” di cui vi diamo conto nella pagina precedente. Secondo l’Osservatorio sulle pensioni dell’Inps le pensioni in atto all’inizio del 2019 erano 17.827.676, ma da questo dato sono escluse quelle dei dipendenti pubblici che, fra l’altro, hanno già presentato 36.156 domande quota 100, praticamente tante quanto i dipendenti privati. Le previsioni indicano in 300 mila le domande quota 100 che saranno presentate quest’anno. Al primo aprile l’Inps erogherà i primi assegni del settore privato, mentre per chi è uscito dal pubblico la prima finestra si aprirà al 1° agosto. Occorre infatti ricordare che alla «pensione quota 100» è possibile accedere al raggiungimento, nel periodo compreso fra il 2019 e il 2021, di un’età anagrafica non inferiore a 62 anni e di un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni, anche cumulando i periodi assicurativi non coincidenti presenti in due o più gestioni fra quelle indicate dalla norma ed amministrate dall’Inps. La decorrenza è diversificata per i lavoratori privati e pubblici. Per i privati la prima finestra trimestrale mobile di 3 mesi si aprirà il 1° aprile prossimo, se i contributi sono stati maturati nel 2018. Per i pubblici la prima finestra semestrale mobile di 6 mesi si aprirà il 1° agosto; per gli insegnanti la decorrenza è unica al 1° settembre.


Ottenimento del

Previdenza

I

numero 3 - 2019

26

Il Caf Coldiretti predispone anche le DSU per il rilascio dell’Isee

n questi giorni sono particolarmente frequentati gli uffici che presentano le domande per accedere al “Reddito di Cittadinanza”. Ma vediamo come è opportuno procedere per ottenere l’accoglimento della domanda. Oltre agli sportelli postali e on-line sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il modo più pratico e veloce è quello di rivolgersi ai Centri di Assistenza Fiscali. Antonio Ciotta è il Consigliere Delegato di Impresa Verde Asti Srl, società convenzionata con il Caf Coldiretti: “Stiamo ricevendo molte domande e ormai il percorso di avvio delle pratiche per ottenere il reddito e la pensione di cittadinanza è chiaro e non ci sta dando particolari problemi. Abbiamo a disposizione un applicativo che agevola notevolmente il lavoro e abbiamo già evaso centinaia di richieste. Abbiamo già praticamente pronte anche diverse pratiche di pensione di cittadinanza. Per il resto siamo concentrati sulle DSU, perché come si sa, ogni domanda deve essere corredata da una Dichiarazione sostitutiva unica finalizzata al rilascio dell’ISEE. “Non è comunque necessario – sottolinea Ciotta - allegare alla domanda alcun documento, né l’attestazione ISEE, che sarà poi

abbinata alle domande in modalità telematica direttamente dall’Inps”.

Il Caf Coldiretti accoglie dunque le richiesta e presenta le domande del Reddito di tutti gli aventi diritto e trasmettendole successivamente all’Inps che eseguirà poi la verifica dei requisiti e provvederà ad accoglierle o rigettarle. Tutti gli sportelli Impresa Verde Asti Caf Coldiretti sono a disposizione per presentare le domande di Reddito di cittadinanza con relativa richiesta DSU per l’attestazione ISEE. Per informazioni si può anche contattare il numero telefonico 0141 380406.

Al 29,10% l’aliquota contributiva per gli operai agricoli Fissata dall’Inps con l’8,84% a carico del lavoratore, invariata l’Inail Con la circolare numero 37 l’Inps ha fissato le aliquote contributive per il 2019, che le aziende agricole devono applicare agli operai a tempo determinato e indeterminato. Per quest’anno l’aliquota contributiva è pari al 29,10% di cui l’8,84% a carico del lavoratore. Per quanto riguarda le aziende singole o associate di trasformazione o manipolazione di prodotti agricoli zootecnici e di lavorazione di prodotti alimentari con processi produtti-

vi di tipo industriale l’aliquota contributiva resta fissata nella misura del 32,30%, di cui l’8,84% a carico del lavoratore. Nessuna variazione per le aliquote Inail: 10,1250% per l’assistenza infortuni sul lavoro e 3,1185% per l’ addizionale. Anche le agevolazioni restano confermate con l’aliquota piena nei territori non svantaggiati, al 25% in quelli montani e al 32% nelle zone svantaggiate.


Previdenza Tieniti informato sui siti internet ufficiali di Coldiretti:

27

www.coldiretti.it - www.asti.coldiretti.it Aggiornati con il giornale settimanale dedicato alle imprese del sistema agroalimentare:

www.ilpuntocoldiretti.it Scegli i servizi dedicati sul Portale del Socio

Cerca le eccellenze delle fattorie dell’Astigiano su:

www.campagnamica.it Seguici su Facebook, Twitter, Instagram, Youtube: Coldiretti Asti

numero 3 - 2019

Coldiretti: www.socio.coldiretti.it


RUBRICA COLTIVA LA SALUTE REDATTA DA C.D.C.

Come affrontare il “trauma” della terza e quarta età Ogni esperienza positiva o negativa, sia fisica che mentale, influisce sull’invecchiamento

Sanità

I

28

nvecchiare è un percorso soggettivo, che ha inizio e si costruisce in età adulta. Ogni esperienza che viviamo, fisicamente e mentalmente, incide in modo positivo o negativo sui processi di invecchiamento sia a livello fisico che psicologico. Le nostre relazioni, lo stile di vita, le capacità motorie e cognitive si modificano con l’invecchiare e possono portare ad un maggiore livello di autoconsapevolezza e saggezza, ma possono anche generare sofferenza e frustrazione. Per tutte queste ragioni è fondamentale affrontare per tempo le difficoltà legate ai cambiamenti della terza età, al fine di consentire di mantenere alte le capacità psichiche, fisiche e strettamente cognitive, l’autostima e la progettualità personale. CONSULENZA PSICOLOGICA NELLA TERZA E QUARTA ETA’: CHE COS’E’? La Consulenza Psicologica nella Terza e Quarta Età si deve richiedere nel caso in cui la persona che invecchia, o un suo familiare, si accorga di un cambiamento dell’umore, del carat-

corsi di riabilitazione per le aree di fragilità e riflessione sull’eventuale necessità di un invio ai servizi pubblici per la terza età. CONSULENZA PSICOLOGICA NELLA TERZA E QUARTA ETA’: COME SI SVOLGE?

tere e/o delle abilità quotidiane. La Consulenza Psicologica nella Terza e Quarta Età è finalizzata a: • Comprendere la natura delle difficoltà lamentate dal soggetto, valutandole all’interno del suo contesto di personalità e di vita. • Valutare l’assetto cognitivo attuale attraverso opportuni strumenti valutativi (test) • Individuare i punti di forza e di debolezza del soggetto, sia dal punto di vista cognitivo che emotivo e relazionale • Individuare e condividere con l’utente ed i suoi familiari possibili interventi di sostegno e potenziamento delle capacità attuali: programmazione di per-

La Consulenza Psicologica nella Terza e Quarta Età prevede il seguente percorso diagnostico-terapeutico: • Colloquio con il soggetto • Colloquio con l’eventuale familiare • Valutazione (test) • Colloquio di restituzione in cui si propone un percorso di potenziamento cognitivo o psicoterapia • Percorsi riabilitativi multidisciplinari progettati con l’equipe (psicologo, logopedista, fisioterapista, fisiatra) • Percorso di potenziamento o sostegno delle abilità residue in cui si suggeriscono degli esercizi per le funzioni cognitive. • Psicoterapia, ovvero un percorso di cura fondato sul colloquio.

numero 3 - 2019

COLTIVA LA TUA SALUTE

Da oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-Epaca e C.D.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a Torino, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania. Grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-Epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera Associativa Coldiretti/Epaca, oppure tramite il SSN presentando la richiesta del medico curante. Inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-Epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il PIN ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo. C.DC.: ASTI, C.so Galileo Ferraris, 4/a - EPACA: ASTI, C.so F. Cavallotti, 41, tel 0141.380.400 - CANELLI, Via Cassinasco, 11/13 - CASTELNUOVO D.B., V.le Europa, 12/B - MONCALVO, P.zza Carlo Alberto, 25 - MONTIGLIO M.TO, Via Padre Carpignano, 3 - NIZZA M.TO, C.so Acqui, 42/44 - S. DAMIANO D’ASTI, Via Roma, 23 - VESIME, P.zza V. Emanuele II, 3 - VILLANOVA D’ASTI, Via O. Blandino, 19


Malattie professionali in agricoltura Consulenza medica gratuita all’EPACA

- Onoranze funebri dal 1959 - Reperibilità 24 ore su 24

nale qualificato saprà fornire le corrette indicazioni del caso.

Previdenza

interessati a rivolgersi al Patronato Epaca della Coldiretti dove perso-

29

Via C. Botta, 4 - 14015 San Damiano d’Asti

Tel. & Fax 0141.975146

cell. 336.253369

numero 3 - 2019

N

el corso degli ultimi anni specifiche disposizioni di legge e diverse sentenze della Corte di Cassazione hanno consentito di ampliare la tabella delle malattie professionali riconoscibili dall’INAIL anche in ambito agricolo. Grazie ad una qualificata consulenza medico-legale, il Patronato EPACA della Coldiretti ha presentato numerose istanze finalizzate al riconoscimento delle malattie professionali più frequenti in agricoltura e sono stati riconosciuti numerosi indennizzi da parte dell’Istituto assicuratore. Evidenziamo di seguito tali malattie professionali, piuttosto frequenti in agricoltura ma anche in altri ambiti lavorativi, per le quali è possibile effettuare richiesta all’INAIL di indennizzo; invitiamo tutti coloro che ritengono di poter essere nelle condizioni per richiedere il beneficio a rivolgersi tempestivamente all’ufficio zona Coldiretti più vicino per la valutazione del caso attraverso una qualificata consulenza medica gratuita. Queste le malattie professionali riconosciute: Sindrome del tunnel carpale; Diminuzione della capacità uditiva (ipoacusia percettiva bilaterale simmetrica); Tendiniti (spalla, gomito, polso, mano; Patologie del ginocchio (borsiti, meniscopatie, tendinopatie del quadricipite). Per ogni ulteriore informazione o chiarimento in merito, invitiamo gli


ANNUNCI A

VENDO - COMPRO - AFFITTO - CERCO - LAVORO adatto a trattrice da 110 CV. Prezzo Euro 3000,00 + IVA. Tel 34788388755

VENDO TRATTORI – MOTOCOLTIVATORI - MOTORI

Vendo trattore Lamborghini Formula 105 T 60 q.li, cabina originale, motore con 300 ore documentabili. Trattore ore 3000. Ottimo stato. Tel 0141701146 ore pasti Vendo trattore International 1246 140 cv, 4 ruote motrici turbo con aratro bivomere idraulico Vittone, rototerra Lelli 3 m, Girello Far 4 gireli pieghevole. Tel 3421454289 Vendo trattore same laser 110 dt con 1950 ore di lavoro .Tel 3393867037

Annunci economici

C

30

VENDO ATTREZZATURA AGRICOLA

Vendesi trincia berti af125, atomizzatore 600l, carrellato caffini, minisole clima, rimorchio zaccaria 60 ql, due vasche 100 ql e una vasca 30 ql vetroresina Tel. 3479131263

D

VENDO MATERIALE DA CANTINA

E

VENDO MATERIALE VARIO

Vendo piantine di nocciola tonda gentile trilobata, certificate, già attecchite di 1 – 2 – 3 anni. Tel. 0144 8180.

Vendo carrellino da trasporto cingolo marca Roagna omologato e pompa con vasca per trattamenti trainata. Carrellino Euro 1200,00 trattabili, pompa con vasca Euro 200,00. Tel 336639459

Vendo celle frigorifere nuove e usate con garanzia ed assistenza.CEL: 348-4117218

Vendesi spandiletame krone e rimorchio massa 4 x 2,20 entrambi in regola con libretto. Tel 333 5795820 Vendo macchina raccolta nocciole cimina in buono stato.TEL 3395629094 Vendesi rototerra feraboli m 2,50 come nuovo e aratro vittone monosolco Tel. 3387261933 Vendo bilama ottimo stato con lama di ricambio nuova – attacco a tre punti tipo galfre. Tel 3458101349 Vendo erpice a dischi marca Fontana Mod. ED M 25 con dischi da cm 56, larghezza di lavoro mt 2,70;

Vendesi az. agrituristica completa di fabbricato, terreni agricoli di mq 88.000, con annesse attrezzature atte alla coltivazione, situata in Mombaruzzo, loc Parancone. Per informazioni tel 014177361 o 3476940495 ore pasti Vendesi terreni a seminativo di Ha 0,7830 in loc. Goretta di Maranzana. La vendita sarà a prezzo medio di mercato, se interessati, tel 3338888081

Vendo pigiadiraspatrice con pompa e tubi; damigiane come nuove capacità lt 54; botti semprepiene di versa capacità sia in vetroresina che inox . Tel 0141/33513

Vendo 2 ruote per rimorchio agricolo complete di cerchi a 6 fori marca VREDESTEIN misure 13.0/75 – 1610 plyrating, in ottime condizioni altezza in mm 905 larghezza in mm 345 Prezzo per la coppia 300,00 euro. Tel 3384577591 serali

Vendo trattrice Goldoni 945 rs dt, rimorchio Bernardi trazionato b 22 m , trincia Dragone larghezza lavoro mt 1,10. Tel 3473496161

Vendesi terreni agricoli, vigneti e seminativi, nei comuni di priocca, govone, magliano alfieri e san damiano d asti (fr. Ripalda) tel 34716706718 ore serali

Vendo in Monbaruzzo casa indipendente su 4 lati, centro paese, di recente costruzione con piccolo cortile cintato. Al piano terra magazzino, garage e cucinotta, camera e bagno; al primo piano grande cucina, salone, due camere, doppi servizi, due balconi ed ampio terrazzo, con sovrastante mansarda di una camera e bagno; grande cantina con garage. Euro 120.000 trattabili. Tel 3387718923

Regalasi pali di cemento x vigna ancora da togliere tel 014159203

Vendesi 13000 mt di terreno da orto irriguo con pozzo, con 3 punti di allacciamento, alloggi da 75 mq, rimessa da 114 mq e box da 38 mq situato in asti corso alba 382. Tel 011702173 0141208234 3341167105

H

Vendo carrellino da trasporto cingolo marca Roagna omologato e pompa con vasca per trattamenti trainata. Carrellino euro 1200,00 trattabili, pompa e vasca euro 200,00. Tel 336639459

Disoccupato, cittadinanza italiana, ottima volontà e disponibilità, offresi per lavori agricoli e attività di custodia. Tel al n. 3405347867

P

Vendo pali di cemento per vigna. Tel. 0141499081 ore serali Vendesi frigorifero latte, munito di agitatore, capacità 320 litri, acciaio inox. Tel 3209260681, 3357502061

F

CERCO TERRENI - CASE

Cercasi vigneti in affitto (moscato e barbera) zona Canelli e comuni limitrofi Tel 3332738478 o 3355345423

VENDO AUTO - FURGONI MOTO

Cerco noccioleti da condurre in affitto. Zona Nizza Monferrato e paesi limitrofi. Massima serietà. Tel 0141701146 ore pasti

Q

Vendo renault clio 1.2 benzina anno 2004, 5 porte con climatizzatore. Tel 014163378

G

ATTIVITÀ MANODOPERA

VENDO TERRENI - CASCINE ALLOGGI - CASE - FABBRICATI

CERCO - ACQUISTO - REGALO - VARIE

Cercasi cingolo d’ occasione e attrezzatura . Tel 3387632487

PUBBLICAZIONE ANNUNCIO ECONOMICO

Gli annunci sono riservati agli Associati Coldiretti in regola con il Tesseramento, per i non tesserati è necessario associarsi con tessera da € 15,00. TESTO ANNUNCIO:

Telefonare al n.

E-mail:

numero 3 - 2019

SCEGLI LA CATEGORIA NELLA QUALE INSERIRE L’ANNUNCIO A

B

C

D

E

F

G

H

I

L

M

N

O

P

Q

R

COSTO DELL’INSERZIONE € 5,00, l’annuncio sarà pubblicato per 1 uscita. Il pagamento può essere effettuato presso qualsiasi ufficio Coldiretti Asti. La pubblicazione degli Annunci de “Il Notiziario Agricolo” è riservata esclusivamente per le compravendite fra privati, non si pubblicano annunci di carattere commerciale. L’annuncio verrà pubblicato a partire dal primo numero utile, in caso di mancanza di spazio le pubblicazioni slitteranno sui numeri successivi. L’editore non è responsabile di quanto pubblicato negli annunci, il presente modulo vale come dichiarazione che quanto richiesto di pubblicare corrisponde al vero.

DATA

FIRMA

Autorizzo Coldiretti Asti ad inserire i miei dati nelle liste per la gestione degli Annunci Economici sul periodico “Il Notiziario Agricolo”. In qualsiasi momento in base all’Art.13 della legge 675/96 potrò chiedere la modifica o la cancellazione, oppure negare il consenso al loro utilizzo scrivendo a Coldiretti Asti, C.so F. Cavallotti n. 41 – 14100 Asti.

Luogo

data

Firma




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.