il piccolo 05 del 03-02-2024

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ECONOMIA

POLITICA

Le donne di Confimi all’Europarlamento per le aziende rosa

Italia per l’Africa? Pezzoni boccia il Piano Mattei

Fornasari a pagina 6

Raineri a pagina 8

Anno VIII • n° 5 • SABATO 3 FEBBRAIO 2024

Periodico • € 0,02 copia omaggio

ISSN 2724-4385

edizione chiusa alle ore 20

Settimanale d'informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Piazza Fiume 17, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 R e d a z i o n e : Piazza Fiume 17, C r e m o n a - t e l . 0 3 7 2 2 0 5 8 6 • i l p i c c o l o c r e m o n a @ g m a i l . c o m • S t a m p a : T i p r e S r l - B u s t o A r s i z i o ( VA ) • P u b b l i c i t à : U . P. U g g e r i P u b b l i c i t à s r l • 0 3 7 2 2 0 5 8 6 • i n f o @ u g g e r i p u b b l i c i t a . i t

POLITICA Il vice sindaco è il candidato del centrosinistra. Portesani terzo incomodo o sarà l’avversario?

Raineri a pagina 4

Virgilio in campo, la destra riflette

AGRICOLTURA

Raineri a pagina 5

I TRATTORI COLDIRETTI PROTESTANO IN PIAZZA A BRUXELLES CASALASCO

OCCUPAZIONE

ACCADDE IL...

CULTURA

Dragaggio in Po ma non al Ronchetto

Mamme al lavoro: in arrivo il bonus

La capitale trasloca: è un bagno di sangue

Le storie di campioni vittime dell’Olocausto

Dossena a pagina 9

Torresani a pagina 19

Raineri a pagina 11

Le Onoranze con i guanti bianchi

Galletti a pagina 7

CALCIO SERIE B

BASKET SERIE A

RIPARAZIONE ZANZARIERE FORNITURA

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Cremo rinforzata Vanoli, campagna in campo a Lecco sarda per il riscatto Volpi a pagina 20

Zanzariere Tapparelle Veneziane

Varesi a pagina 21

TENNIS: L’INTERVISTA

Lorenzo Bocchi: «Sinner un esempio da imitare» Varesi a pagina 22

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CRONACa

Sabato 3 Febbraio 2024

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ALBERI

SERVIZI

OPERE PUBBLICHE

Iniziati da via Ghinaglia i lavori di potatura

Manutentore di quartiere, servizio potenziato

Ponte sul Po, lavori assegnati alla Beltrami

Sono iniziati giovedì i lavori di potatura dei rami per consentire l'equilibrato sviluppo delle piante su aree pubbliche. Partendo da via Ghinaglia, il piano coinvolge circa 1000 alberi, distribuitie in venti diverse aree della città, per un investimento complessivo di 140mila euro. Gli interventi sono seguiti dall'agronomo in forze al Servizio Progettazione Verde del Comune e da un agronomo esterno.

Con l’inserimento di due operai specializzati il servizio del manutentore di quartiere viene potenziato. In collaborazione con la cooperativa Meraki, si è infatti deciso di rafforzare questo servizio grazie al quale, nei mesi scorsi, è stato possibile eseguire interventi nei vari quartieri cittadini su segnalazione dei residenti. Sono lavori piccoli, spesso di veloce soluzione, ma significativi.

Non è che la scelta fosse vasta: la Paolo Beltrami è stata l’unica ditta che ha presentato un’offerta alla chiusura del bando, e quindi eseguirà lei i lavori, che comportano una spesa superiore ai 5 milioni di euro. Dopo le verifiche di rito, le operazioni potranno avere inizio attorno all’estate prossima, per concludersi, secondo il programma, nel giro di un anno circa.

CONFERENZA EPISCOPALE LOMBARDA

MEDIATORI AGENTI D’AFFARI

L’incontro in Vaticano è durato quasi due ore. Napolioni: «Ha espresso apprezzamento per gli oratori»

Fimaa Confcommercio Anche a Cremona celebrato il 70°

I vescovi lombardi accolti dal Papa È durato circa un’ora e tre quarti l’incontro dei Vescovi della Lombardia con Papa Francesco, in programma nella mattinata di giovedì 1° febbraio nell’ambito della Visita ad limina della Conferenza episcopale lombarda, iniziata lunedì 29 gennaio e conclusa venerdì 2 febbraio. Il momento vissuto dai vescovi lombardi con Francesco è stato all’insegna di un dialogo intenso che ha spaziato dai temi più generali a questioni più specifiche. «Il Papa ci ha messi subito a nostro agio», racconta a caldo il vescovo Antonio Napolioni. «È stato un dialogo nel quale tutti noi abbiamo avuto modo di intervenire e nel quale sono stati toccati tanti argomenti decisivi per la vita e il futuro delle nostre comunità».

Tra le principali questioni affrontate nel dialogo con il Santo Padre, le ragioni e i segni di speranza in una società affaticata e confusa, la sfida dell’evangelizzazione, l’importanza di educare alla pace, la spiritualità dei sacerdoti e la priorità del servizio per i diaconi. E ancora: l’attenzione del vescovo alla Vita consacrata,

l’importanza di diffondere la lettura popolare del Vangelo, l’accoglienza di tutti nella Chiesa e l’accompagnamento di ciascuno nel cammino che deve compiere. Nell’incontro, all’indomani della festa di san Giovanni Bosco, non è mancato il riferimento a una delle caratteristiche più tipicamente lombarde in campo

educativo: gli oratori. «Il Papa – racconta ancora il vescovo Napolioni – ha espresso grande apprezzamento per gli oratori e stima per i preti che vi si dedicano, stando vicino ai bambini così come fanno anche agli anziani, rilevando l’importanza che questi luoghi rivestono nella vicinanza alle persone e nell’accompagnare la crescita dei ragazzi. È stata sottolineata la necessità di valorizzare le inquietudini dei giovani e svegliare quelli appiattiti». «Il Papa si è dimostrato attento su tutto», conclude il vescovo. «Davvero in tutti noi c’è stata grande soddisfazione per questo incontro e per l’attenzione paterna ricevuta dal Papa, che ha apprezzato anche la bella e feconda comunione tra noi vescovi lombardi».

SI STE MA I D RIC O

Padania Acque protagonista dell’Italian Water Tour Nell’ambito dell’IWS Italian Water Tour 2024, Padania Acque è stata protagonista dell’evento “Digitalizzazione, innovazione, sostenibilità: il futuro del Servizio Idrico Integrato”, che ha ufficialmente aperto il ciclo di cinque appuntamenti, ogni anno ospitati presso le sedi di alcune società idriche italiane, dedicati ai professionisti delle water utilities con l’obiettivo di presentare innovazioni tecnologiche e diffondere case history di successo del settore. L’incontro, che si è svolto giovedì all’Arengo del Broletto di Novara in collaborazione con Acqua Novara.VCO SpA, ha permesso di approfondire diverse tematiche: lo sviluppo industriale e sostenibile e la tutela dei territori; l’applicazione e l’implementazione dei processi e tecnologie di ultima generazione per monitorare ed efficientare le reti e ridurre la dispersione idrica. Il composito e qualificato panel di relatori

del convegno, promosso da Almaviva, 2F Water Venture e BM Tecnologie Industriali con il patrocinio di Utilitalia e ANEA Associazione Nazionale degli Enti di Governo d’Ambito per l’Idrico e i Rifiuti, e in partnership con Community Valore Acqua per l’Italia – The European House-Ambrosetti e Vodafone Business, ha permesso di affrontare un viaggio nel mondo del Servizio Idrico Integrato coniugando le migliori pratiche e la gestione tecnologica e permettendo un proficuo scambio, di elevato livello professionale e con uno sguardo all’innovazione, tra gli Enti del settore. Il Direttore Generale Stefano Ottolini è intervenuto come relatore alla tavola rotonda “Nuove direttive ARERA: quale pianificazione degli interventi per le water utilities?” a cui hanno preso parte anche i direttori delle water utilities di Piemonte, Lombardia e Liguria. Oggetto del dibattito il finanziamento e la tenuta degli investi-

menti pianificati a fronte delle tariffe del servizio a partire dalle determinazioni dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e della governance territoriale. Ottolini ha concluso il suo intervento illustrando le opportunità offerte dalla digitalizzazione che, per essere realmente efficace, deve accompagnarsi a interventi di adeguamento organizzativo e a un forte investimento sul capitale umano.

«1954-2024 Celebriamo oggi un traguardo importante: 70 anni di Fimaa Italia Confcommercio, la Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari che oggi, con oltre 14.000 imprese associate e più di 45.000 addetti, è la più grande associazione del settore dell'intermediazione in Italia»: così ha spiegato Luca Arcari, presidente provinciale Fimaa Italia Confcommercio. Anche a Cremona, durante il direttivo provinciale di Fimaa Confcommercio è stata colta l’occasione per festeggiare l’avvenimento. «Ognuno di noi - ha proseguito Arcari - oltre a rappresentare la propria categoria in sede associativa ha una propria attività, siamo tutti proiettati a guardare avanti, il futuro, assorbiti nel portare avanti progetti e iniziative, così non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo fatto fino ad oggi. Questa celebrazione ci ha dato la possibilità di fermarci e, guardare indietro e apprezzare quanto fatto da noi dai nostri predecessori per poter ripartire con un nuovo slancio e rinnovata determinazione per perseguire gli obiettivi futuri. Contestualmente abbiamo avuto l’occasione per la prima presentazione della rilevazione prezzi 2023 degli immobili di Cremona e provincia, pubblicazione che nel corso degli anni è diventata una guida pratica per il cittadino, con molte informazioni utili, ed un prontuario per i professionisti, che hanno così sempre sottomano i valori di mercato».

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Cronaca

4 EVENTI

Presentata al Pirellone la 19ª edizione del BonTà, che anticipa in febbraio

Sabato 3 Febbraio 2024

POLITICA

Verso le Comunali: il centrosinistra ha scelto, il centrodestra riflette su Alessandro Portesani

Andrea Virgilio attende il rivale VANNI RAINERI

È stata presentata martedì 30 gennaio a Palazzo Pirelli la 19ª edizione del BonTà, il salone delle eccellenze enogastronomiche Made in Italy in programma a CremonaFiere dal 24 al 26 febbraio 2024. Alla conferenza stampa hanno partecipato Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico Regione Lombardia; Barbara Manfredini, assessore al Turismo, Commercio e Sicurezza Comune di Cremona; Massimo Rivoltini, presidente nazionale Confartigianato alimentare; Roberto Biloni, presidente CremonaFiere; Stefano Pelliciardi, amministratore Sgp Grandi Eventi; Francesca Ferrari, Event Manager VALe20. «Cremona con diverse manifestazioni ormai si attesta come città ideale per l’organizzazione per vari motivi - ha spiegato Stefano Pelliciardi -. Formaggi e sorrisi, la festa del salame, la festa della mostarda, la festa del torrone e il BonTà attraggono migliaia di visitatori in città per la collocazione geografica strategica». «Regione Lombardia sostiene l’evento – ha dichiarato Guido Guidesi - perché manifestazioni così importanti possano essere un’opportunità per visitare i territori in cui si svolgono, come Cremona, la sua provincia». «CremonaFiere, secondo polo fieristico di Lombardia – ha dichiarato Barbara Manfredini - si rinnova nelle iniziative e crea nuove occasioni di incontro tra domanda e offerta per gli operatori del settore, artigiani e imprese». Il BonTà è organizzato da 19 anni da CremonaFiere. «Vogliamo portare avanti un messaggio di aggregazione - ha dichiarato Roberto Biloni -; la fiera di Cremona deve essere la fiera di tutti». «Quest’anno il BonTà – ha detto Massimo Rivoltini - è una sfida che lanciamo ma che gode di alcune condizioni favorevoli, prima tra tutte il lavoro di squadra che si sta facendo sul territorio. Si è deciso di spostare a febbraio l’evento portando dentro attori importanti». Tra le novità di quest’anno la collaborazione con Vale20 per l’area Gusto DiVino, il mercato dei vini con un’area interamente dedicata agli amanti del vino.

Finalmente qualcosa si muove in vista delle Comunali di Cremona dell’8 e 9 giugno prossimi. Ad uscire improvvisamente allo scoperto, con un video postato martedì sul proprio profilo Facebook, è stato Andrea Virgilio, il favorito del centrosinistra, che ha annunciato la sua disponibilità a “scendere in campo”. Virgilio, classe 1972 assessore al Territorio e alla Casa negli ultimi 10 anni, e negli ultimi 5 vice sindaco di Galimberti, era da tempo il primo nome della lista, nonostante alcune voci lo dessero in calo nelle ultime settimane a favore dell’ex parlamentare Luciano Pizzetti. Certo ci si aspettava che fosse il partito o le liste di centrosinistra a fare l’annuncio, e non il diretto interessato, ma è chiaro che se Virgilio ha fatto una mossa simile, considerata l’esperienza e la sintonia accumulata col suo gruppo, non l’ha fatta a caso. Tutti gli esponenti del Pd hanno commentato favorevolmente le capacità e l’impegno di Virgilio, anche se non tutti hanno apertamente manifestato soddisfazione per l’autocandidatura, mentre Sinistra Italiana ha chiaramente espresso il suo appoggio, a conferma

A sinistra un frame del video di Andrea Virgilio Sopra Portesani e una parte della squadra di poter digerire un accordo per proporre un sindaco riformista. D’altro canto di Andrea Virgilio hanno parlato insolitamente bene anche i vari avversari del centrodestra, che ne hanno apprezzato le doti di equilibrio e rispetto delle altrui posizioni. L’annuncio è avvenuto come detto in un video realizzato in riva al Po, e corredato da alcune immagini della città. “Ho deciso di dare la mia disponibilità a candidarmi a sindaco di Cremona” ha affermato nel passaggio chiave del suo discorso. Ma la settimana ha vissuto un secondo avvenimento importante, avvenuto il giorno dopo: la presentazione ufficiale del gruppo civico “Novità a Cremona” da parte di Alessandro

Portesani, il quale la sua, di candidatura, l’aveva annunciata già parecchi mesi fa. A testimoniare l’attesa attorno alla sua figura, la presenza di circa 200 persone stipate nella sala Co-Box di via dell’Innovazione Digitale. Nell’occasione erano presenti diversi personaggi politici sia del centrodestra sia del centrosinistra. Per il momento è massima la cautela da parte di tutti, in primis dello stesso Portesani che non ha espresso preferenze in merito a possibili alleanze, ma anche da parte dei politici che sperano di ricevere un appoggio. Certo, soprattutto dopo la fuga in avanti di Virgilio, è plausibile un accordo più col centrodestra che col centrosinistra, ma in quale veste? Tanti lo vorrebbero a capo di una lista

civica a sostegno, lui certamente preferirebbe che l’area di centrodestra alla fine accettasse di appoggiare la sua candidatura a primo cittadino, magari con qualche limatura al programma. Programma che intanto non dispiace al coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Marcello Ventura che afferma: «Il suo è un programma di rottura col centrosinistra, e lo ritengo condivisibile, è liberale e rispecchia i nostri valori. È certamente più vicino a noi». Restando a Ventura, da segnalare che il partito ha nominato ieri i suoi tre vice. Si tratta di Paolo Abruzzi, già sindaco di Sospiro, Mauro Cenicola, presidente del circolo FdI di Castelverde, e Giovanni De Grazia, consigliere comunale di Crema.

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Cronaca

Sabato 3 Febbraio 2024

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AGRICOLTURA VANNI RAINERI

Da qualche giorno in tutta Europa infuria la cosiddetta “protesta dei trattori”, culminata giovedì con il raduno nel luogo più simbolico di Bruxelles, Place du Luxembourg, dove è giunta anche una delegazione di Coldiretti, la principale associazione italiana di agricoltori. IL QUADRO Perché protestano gli agricoltori di tutta Europa? Partiamo da un quadro che non è ideale, tra gli effetti della crisi climatica e delle tensioni internazionali e l’incremento dei costi (soprattutto delle materie prime e dell’energia) peggiorato dall’inflazione. In questo contesto i rappresentanti del mondo agricolo chiedono ad alta voce che il Parlamento europeo assuma alcune decisioni. Innanzitutto che proseguano le agevolazioni all’agricoltura sull’uso del gasolio, oggi più basse e destinate ad essere cancellate nel giro di due anni. In Italia poi chiedono la conferma dell’esenzione Irpef, mentre da quest’anno è tornata la tassazione ordinaria. Nel mirino anche la Pac, che li obbliga a tenere a riposo il 4% dei loro terreni se vogliono accedere ai contributi Ue. Contestano poi gli obiettivi del Green deal, considerati troppo stringenti e poco realistici. Chiedono che siano difese le produzioni locali, messe a repentaglio anche da accordi commerciali, come quello di libero scambio col Mercosur (Centro-Sud America) e dalla concorrenza di cibi da laboratorio e ogm. Contestano anche la digitalizzazione e la frequenza dei controlli. Più di ogni altra cosa, e qui raccolgono il favore di tutti, sottolineano l’ingiusto divario tra il prezzo dei prodotti a loro corrisposto rispetto a quello della vendita dei supermercati.

Europa unita nella protesta Gli agricoltori a Bruxelles Una folta delegazione di Coldiretti presente coi presidenti nazionale Prandini e cremonese Locatelli. Tra le richieste lo stop al 4% dei terreni incolti e un prezzo giusto ai produttori TUTTI IN PIAZZA “Dall’agricoltura italiana nasce una filiera agroalimentare allargata che sviluppa un fatturato aggregato pari a oltre 600 miliardi di euro nel 2023 messa a rischio dalle politiche folli dell’Unione Europea”. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti diffusa in occasione della prima mobilitazione con gli agricoltori da tutta Europa e la partecipazione per l’Italia della Coldiretti scesi in piazza assieme al presidente Ettore Prandini, in Place du Luxembourg, di fronte al Parlamento europeo a Bruxelles, dove si teneva il Vertice straordinario dell’Ue con la presenza della premier Giorgia Meloni. È la prima volta in piazza insieme per gli agricoltori provenienti dal sud e dal nord dell’Unione Europea dalla Coldiretti agli spagnoli di Asaja, dai portoghesi di Cap ai belgi dell’Fwa fino ai giovani della Fja e molti altri che invadono la capitale dell’Unione per trasformare le pro-

teste in risultati concreti. Alla mobilitazione ha partecipato un folto gruppo di agricoltori lombardi. Coldiretti Cremona era presente con una delegazione di imprenditori agricoli guidata dal presidente Enrico Locatelli. “A rischio è una filiera nazionale che vede impegnati – sottolinea Coldiretti Cremona – ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre

330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio”. PRANDINI: ORA SI CAMBI «Chiediamo che sull’import ci sia un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard. Non possiamo più sopportare questa concorrenza sleale, che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle

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Cronaca

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Sabato 3 Febbraio 2024

ECONOMIA

La presidente del Gruppo Donne Imprenditrici Vincenza Frasca l’ha presentato al Parlamento europeo: «Cambiamo la concezione culturale e sociale» BENEDETTA FORNASARI

Una proposta di legge unica europea di impresa femminile. Questo il grande e ambizioso obiettivo del Gruppo Donne Imprenditrici di Confimi Industria, la confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata, e del media civico Le Contemporanee, che hanno elaborato l’innovativo manifesto Start WE-Up Women Empowerment e Impresa. Il documento, patrocinato da Unioncamere e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stato presentato la scorsa settimana al Parlamento europeo di Bruxelles, su invito della vicepresidente Pina Picierno, con lo scopo di colmare il vuoto legislativo europeo, ma anche di molti dei singoli Stati. «Manca una definizione univoca di azienda femminile – spiega la presidente del Gruppo Donne di Confimi Industria Vincenza Frasca - e ciò può generare l’effetto non desiderato che le risorse stanziate dall’Unione Europea, come i 400 milioni di euro previsti dal Pnrr a sostegno di queste specifiche imprese, vengano assegnate di fatto alle aziende che il singolo Stato membro qualifica come tali, creando quindi un potenziale spazio per una concorrenza tra ordinamenti. Una situazione confusa e incerta che è determinata, da una parte, dalla legge nazionale 215/1992, inclusa nel codice delle pari opportunità, datata e inadeguata in quanto si limita a elencare i beneficiari degli aiuti economici senza normare l’imprenditoria femminile e, dall’altra, dall’assenza di una definizione unica e moderna di impresa rosa a livello europeo. Ci muoviamo all’interno di un con-

Da Confimi un manifesto per le aziende femminili

Sopra Vincenza Frasca. A fianco la presentazione del manifesto al Parlamento europeo testo legislativo non bene definito che pone in contraddizione la legge vigente, che si riferisce alle più disparate categorie quali le libere professioniste, le società di capitali con quote di partecipazione femminile non inferiori ai 2/3 e con organi di amministrazione costituiti per almeno i 2/3 da donne, e le circolari ministeriali, non vincolanti sulla carta ma in concreto sì». Il documento suddiviso in sei punti, sottoposto all’attenzione dell’Europa e del dibattito politico, ha la finalità di valorizzare al massimo l’impresa femminile. «Oc-

corre dare più spazio alle donne nella governance, non solo nella proprietà delle aziende, conferendo loro più potere nei ruoli apicali. Per farlo occorre cambiare la concezione culturale e sociale, abolire il divario salariale e digitale, fornire adeguati strumenti di welfare e quindi reali ed efficaci sostegni alle donne lavoratrici impegnate nella cura e assistenza della famiglia; investire nella formazione continua, puntare sull’alfabetizzazione in materia di economia e finanza, green e Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) ovvero le discipline

scientifico-tecnologiche e i relativi campi di studio». E sulla definizione dell’impresa femminile del futuro la Presidente Frasca si dice in linea a quanto definito da Unioncamere: «Proporremo, ovviamente trovando il giusto equilibrio con le altre nazioni europee, di considerare impresa femminile tutte le società cooperative e le società di persone costituite in misura non inferiore al 51% da donne». Un progetto in cui c’è tutto l’orgoglio e la determinazione delle donne e imprenditrici italiane, promotrici di un percorso lungo

e impegnativo ma destinato allo sviluppo economico e sociale dell’Europa. «Abbiamo portato a Bruxelles tutta l’industria e i suoi servizi, il commercio, l’agricoltura, la manifattura, perché ai tavoli di lavoro organizzati dal Gruppo Donne insieme agli europarlamentari e alle associazioni di imprese europee c’erano tutte le associazioni datoriali tra cui, per citarne alcune, Coldiretti, Alleanza Cooperativa, FipeConfcommercio, Conflavoro Pmi. Il nostro progetto, inoltre, è appoggiato da Unioncamere Italia che è in stretto collegamento con tutte le Camere di Commercio Europee, perciò possiamo contare su questo prezioso e qualificato contributo. Torniamo a casa forti dell’interesse che ha suscitato il Manifesto: tanto entusiasmo e grande soddisfazione». La presidente Frasca illustra i prossimi passi e definisce un orizzonte temporale per tradurre il Manifesto in una proposta di legge. «Partiremo dalla raccolta dei dati e dalla mappatura delle altre nazioni, mediante il confronto con i Paesi membri, per avvicinarci il più possibile alle loro realtà, e dal dialogo con le istituzioni italiane. Al contempo amplieremo la rete di portatori di interesse nazionali e internazionali e di altri sottoscrittori del documento affinché sia il più possibile condiviso. Dopodiché sottoporremo la proposta agli europarlamentari in vista delle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno, consapevoli di traghettare il progetto verso la nuova legislatura e auspicando che le istituzioni sappiano portare avanti il lavoro avviato per concluderlo verosimilmente alla fine del 2024».


Cronaca

Sabato 3 Febbraio 2024

OCCUPAZIONE

ENRICO GALLETTI

Con la circolare Inps arrivata in settimana è diventato ufficialmente operativo il bonus dedicato alle mamme lavoratrici. Il benefit dovrebbe portare fino a 73 euro in più nelle buste paga delle lavoratrici interessate. Ci sono stati dei ritardi nella prima erogazione, ma la prima mensilità - ha chiarito l’Inps - verrà corrisposta con le buste paga del mese di febbraio, quando oltre all’importo del mese di competenza arriverà anche il conguaglio di gennaio. COS’È IL BONUS MAMME LAVORATRICI? Con l’obiettivo di incentivare il lavoro delle donne con figli, la manovra di bilancio per il 2024 da una parte aveva rifinanziato il bonus asili nido, dall’altro ha introdotto il cosiddetto bonus mamme lavoratrici, ovvero una misura a erogazione mensile per i prossimi due anni che esonera dal pagamento dei contributi pensionistici alcune tipologie di lavoratrici con figli (da due in su), consentendo loro di avere più soldi in busta paga in base al loro reddito. Vediamo allora quali lavoratrici possono ottenere questo bonus, come si fa a richiederlo e facciamo qualche calcolo per capire - attraverso le simulazioni di Altroconsumo - quanto davvero le lavoratrici si troveranno in busta paga a partire dal prossimo gennaio. CHI HA DIRITTO AL BONUS? Il requisito essenziale per ottenere il bonus è quello di essere lavoratrici dipendenti pubbliche o private assunte a tempo indeterminato, anche part time o assunte con contratti di somministrazione a tempo indeterminato o di apprendistato. In caso di assunzione in corso d’anno

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MAMME LAVORATRICI

Bonus al via da febbraio

il bonus viene riconosciuto a partire dal mese di assunzione. Hanno diritto al contributo: - le donne con due figli, fino al mese di compimento dei 10 anni del figlio più piccolo. Questa agevolazione è riconosciuta solo per il 2024; - le donne con tre figli (o più), fino al mese di compimento dei 18 anni del figlio più piccolo. Nel caso di 3 figli il bonus mamme è riconosciuto dal primo gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026. In pratica, il bonus viene riconosciuto su base mensile fino al mese in cui i figli minori raggiungono il limite di età previsto dalla normativa, non esistono infatti, limiti di età per i figli più grandi o differenze per figli in affido o adottati. Inoltre, non rileva se il figlio non convive con la madre o sia stato affidato esclusivamente al padre.

ALCUNI ESEMPI PRATICI DI ALTROCONSUMO Vediamo alcune simulazioni concrete, realizzate da Altroconsumo. Se la lavoratrice ha 3 figli al 1° gennaio 2024 e il più piccolo compie 18 anni il 5 aprile 2025, il bonus mamme le viene riconosciuto per tutto il 2024 e fino ad aprile del 2025. Se la lavoratrice ha un figlio a gennaio 2024 e partorisce un secondo a settembre 2024, avrà diritto al bonus solo per i mesi da settembre a dicembre 2024. Se lavoratrice diventa madre del secondo figlio a marzo 2024 percepisce il bonus da marzo a dicembre 2024, se successivamente ad esempio a giugno 2025 diventa madre per la terza volta, ricomincerà a percepire il bonus da giugno 2025 fino a dicembre 2026.

CHI NON PERCEPISCE IL BONUS Non percepiscono il bonus mamma: - le madri di un solo figlio, anche se disabile; - le lavoratici domestiche; - le pensionate; - le lavoratrici a tempo determinato che possono iniziare a percepirlo se e quando il contratto diventa a tempo indeterminato; - le libere professioniste; - le disoccupate; - le collaboratrici occasionali. COME OTTENERE LO SGRAVIO Il bonus mamma 2024 non va richiesto, dovrebbe essere riconosciuto in automatico dal datore di lavoro a partire dal mese di gennaio 2024 e fino a dicembre 2026, salvo i casi in cui cessino prima i requisiti per ottenerlo. Per la mensilità di gennaio - la prima - il disguido

è stato risolto, come si spiegava poco fa. Le aziende chiederanno una dichiarazione scritta da parte della lavoratrice per confermare il rispetto dei requisiti richiesti, ma prossimamente sul sito Inps verrà predisposta una piattaforma in cui le lavoratrici potranno in autonomia comunicare i codici fiscali dei propri figli per ottenere lo sgravio contributivo. QUANTO VALE IL BONUS L’agevolazione non ha un importo fisso, ma varia in base al reddito della lavoratrice. Infatti, le lavoratrici cui spetta il bonus, da gennaio non vedono in busta paga la trattenuta dei contributi previdenziali, che ammonta al 9,19% della RAL, cioè l’imponibile previdenziale. Per le aziende che possono beneficiare della Cassa Integrazione Straordinaria perché hanno più di 15 dipendenti la contribuzione a carico del lavoratore è del 9,49%. In ogni caso, l’esonero contributivo ha un limite massimo di 3 mila euro, che calcolati su base mensile ammontano a 250 euro (per 12 mensilità) che valgono come franchigia a svantaggio dei redditi più alti. In pratica se la trattenuta del 9,19% supera i 3 mila euro, la decontribuzione legata al bonus mamme sarà solo su 3 mila euro, mentre la parte eccedente rimarrà come trattenuta. Va ricordato infatti che i contributi previdenziali vengono trattenuti dallo stipendio lordo e sulla parte restante si calcolano le imposte. Per fare un esempio: se una lavoratrice ha una RAL di 30 mila euro, fino a dicembre 2023 paga le imposte su 27.153 euro (30.000 – 2.847), mentre da gennaio pagherà le imposte su 30.000. La conseguenza è che la quota delle imposte sarà un po’ più alta ma lo stipendio netto sarà più alto.

Gentile ALLEVATORE, Siamo lieti di invitarLa all’incontro tecnico

SISTEMI FORAGGERI DI QUALITÀ PER UNA MODERNA ZOOTECNIA

Tanto da dire, molto da fare… Programmazione e gestione della campagna al servizio della stalla

Impiego dei foraggi di alta qualità nelle razioni per vacche ad elevata produzione

Prof. Giorgio Borreani Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università degli Studi di Torino

Dott. Luca Bertola Associazione Regionale Allevatori del Piemonte (ARAP)

Al termine dell’incontro seguirà un piacevole rinfresco

VENERDÌ 9 FEBBRAIO 2024 ORE 18.00 Presso il Polo Logistico di Capralba (CR) Via Crema, 2 - Località Cascina Famosa


Cronaca

8 EDITORIA

Pezzoni dirige Restart, nuova rivista mensile

Sabato 3 Febbraio 2024

POLITICA

Secondo Marco Pezzoni i 5,5 miliardi promessi dalla Meloni sono in parte già garantiti dalla Ue, in parte già in carico agli Affari Esteri

Piano Mattei, sotto il vestito niente VANNI RAINERI

Marco Pezzoni è il direttore responsabile di una pubblicazione mensile che ha visto la luce lo scorso mese di ottobre, giunta quindi in gennaio al quarto numero. Il nome della rivista mensile è “Restart” (nella foto il n°1), ed è disponibile online gratuitamente: chi fosse interessato può rivolgersi alla pagina Facebook “Restart rivista”. Come si afferma nella presentazione, “Restart è una rivista online che intende svolgere un servizio pubblico impegnato sul fronte del rinnovamento delle idee, delle analisi, delle prospettive in un mondo dell'informazione che ha troppi interessi da tutelare e affermare. Siamo una redazione indipendente, libera da vincoli e sudditanze economiche o politiche, che ritiene il pluralismo e la battaglia delle idee indispensabili alla vita e alla vitalità della nostra democrazia. Il mondo di oggi si muove tra gioco e dramma, tra prepotenza e diritti, tra privilegi e cambiamento, tra vecchi e nuovi paradigmi. In queste contraddizioni siamo costretti a navigare ma scegliendo la rotta della trasformazione della nostra società”.

La premier Giorgia Meloni ha annunciato un grande piano per l’Africa, il “Piano Mattei”, affermando che si tratterà di una «cooperazione da pari a pari, lontana da qualsiasi tentazione predatoria ma anche dall’impostazione caritatevole nell’approccio con l’Africa che ha tante potenzialità di sviluppo». «Parliamo tanto del loro diritto a emigrare - ha detto la premier - e poco al loro diritto a non emigrare». Dall’Africa si sono levate critiche per il mancato loro coinvolgimento nel piano. Chiediamo a Marco Pezzoni, ex parlamentare cremonese e grande esperto di politica internazionale, la sua opinione in merito. «Ci troviamo di fronte ad un Piano che la premier Giorgia Meloni ha ben confezionato nel vestito mediatico ma il cui contenuto e le cui finalità sono tutte dentro la vecchia logica dello scambio politico tra Governo italiano e i 25 Governi africani invitati e presenti ufficialmente al vertice di Roma. Se la rivista Nigrizia, dei missionari comboniani, stronca l’iniziativa sostenendo “Nessuna svolta per l’Africa”, se 79 organizzazioni non governative che operano nelle società e nei territori del continente africano rappresentate in “Don’t Gas Africa” chiedono chiarimenti a Giorgia Meloni riguardo al ruolo dell’Italia come Hub per l’approvvigionamento energetico di tutta l’Europa, è opportuno che venga sottoposta a verifica seria l’intenzione che il Piano Mattei annuncia di perseguire, quella di “un nuovo

approccio sistemico” e forme di “collaborazioni alla pari”. Per prima cosa va sottolineato che il pacchetto del Piano Mattei porta la novità del nome prestigioso dato all’involucro, ma i 5,5 miliardi di euro previsti e spalmati su più anni sono finanziamenti per il 60% già garantiti all’Italia dall’Unione Europea per finalizzarli alla lotta dei cambiamenti climatici in Africa. Mentre gli altri 2,5 miliardi sono quelli già a carico del settore della Cooperazione allo sviluppo che fa capo al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione. La novità consisterebbe che finanziamenti distribuiti su più Ministeri e cioè Esteri, Ambiente, Economia e Finanze, Interni, Infrastrutture, Sanità, verrebbero raggruppati e concentrati sotto la guida della premier Meloni. Più efficienza ? No, perché poi le competenze chiamate a predisporre i progetti da finanziare e realizzare in Africa sono a carico

Generali Italia Spa Agenzia di Cremona Porta Venezia Cozzoli Francesco Agente Generale via Dante Alighieri 238-242-244-248-250-252 Tel. 0372 41 07 37 agenzia.cremonaportavenezia.it@generali.com

degli esperti dei vari Ministeri. I 25 Paesi africani invitati dalla premier Meloni sanno che otterranno ciascuno progetti per una media di 250 milioni di euro a testa. Cioè 5,5 miliardi divisi per 25 Stati. E sanno che il Governo italiano motiva il Piano Mattei anche con l’obiettivo di contenere i flussi migratori dai loro Paesi. E sanno che lo stesso Governo Meloni ambisce a diventare ancora di più l’Hub del Sud Europa per quanto riguarda lo stoccaggio e la distribuzione del gas ancora per decenni. Secondo voi, al tavolo negoziale con l’ambasciatore italiano, il Governo africano di turno si opporrà alle pretese di ENI o ENEL o Impregilo riguardo allo sfruttamento energetico del territorio o a mega infrastrutture magari non prioritarie? Il benessere delle popolazioni africane dipende dall’accesso all’acqua, all’elettricità, a servizi educativi e sanitari; dipende dal cibo che possono produrre sen-

za svendere la propria sovranità alimentare, dipende dai posti di lavoro che uno Stato non indebitato fino all’osso può promuovere. La svolta possibile ci sarebbe: gli aiuti alle comunità africane dovrebbero essere codecisi da quel multilateralismo dal basso di cui parla quasi solo papa Francesco, coinvolgendo quelle società civili. E senza scambi politici del tipo “in cambio impedisci di migrare”, perché lo puoi fare solo con Stati autoritari e nemici dei diritti umani. Se li paghi anche per questo fine, incentivi solo catene e lager». I Paesi europei tendono a competere nei rapporti internazionale invece che fare sinergia. Lei stesso, sul numero di gennaio di Restart, ha analizzato l’assenza di autonomia strategica della Ue, nel senso che manca una politica estera comune. «Purtroppo le guerre in corso stanno facendo regredire tutto il già difficile processo di integrazione politica dell’Ue. Analizzando il testo per la Riforma dei Trattati fondativi, approvata dalla maggioranza più avanzata possibile dell’attuale Parlamento Europeo, ci si accorge che “l’Autonomia strategica” di cui si parla è essenzialmente fondata sul riarmo europeo e non sul disarmo convenzionale e nucleare e su una politica estera comune. Sarà ancor peggio se il nuovo Parlamento europeo da eleggere a giugno sarà a maggioranza di destra. Così il sogno di un’Europa federale e autonoma va in frantumi e vincono nazionalismi, militarismi, razzismi, illusorie chiusure autarchiche».


Rubrica

Sabato 3 Febbraio 2024

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3 Febbraio 1865/1871: contestato il trasferimento da Torino a Firenze. Poi a Roma

La capitale si sposta, scorre il sangue PAOLO A. DOSSENA

Quel 18 febbraio 1861 – giorno dell’inaugurazione a Torino del primo parlamento italiano – registra un pessimo inizio per il Paese che è appena nato. Il sud è in rivolta (il “brigantaggio”), meno discusso è il fatto che si sono verificate insurrezioni perfino dentro il vecchio Regno piemontese. Genova, per esempio, è insorta (con moti organizzati da Giuseppe Mazzini) contro Torino nel 1833, nel 1834, nel 1849 e nel 1857. Ci sono motivi di scontento anche presso i torinesi. Eppure, si parla di “piemontesizzazione” dell’Italia: all’antico Stato piemontese è attribuito il nome di “Regno d’Italia” con la legge n. 4671 del 17 La Camera dei Deputati a Firenze in un’illustrazione dell’epoca marzo 1861. Quindi, se questa legge Causa di questo massacro è l’ineffipoleone III: l’Italia si impegna a difendeproclama il Regno d’Italia, a Re Vittocienza. La confusione e l’incompetenza re lo Stato Pontificio da qualsiasi attacrio Emanuele II è conferito il titolo di Re co esterno, mentre la Francia ritirerà le dell’unità di comando, che non emana d’Italia. E il sovrano non cambia numeproprie truppe da Roma entro due anni. ordini precisi, e l’impiego di allievi cararazione, resta quello che era: Re Vittorio A garanzia di questo compromesso (volbinieri, cui era stato detto che non saEmanuele II. Il monarca non diventa Re to anche a disarmare i mazziniani, che rebbero stati per nessuna ragione riutiVittorio Emanuele I, cosa che sottolinea pensano solo alla guerra rivoluzionaria lizzati. la continuità tra il vecchio regno piemoncontro lo Stato Pontificio), Napoleone III Comunque, il 3 febbraio 1865, il re lascia tese e il nuovo regno italiano, e che indichiede all’Italia di spostare la capitale in Torino per trasferirsi nella nuova Capitaca il significato politico delle annessioni. un’altra città, che sarà poi Firenze. le Firenze. Si installa a Palazzo Pitti (che Forse i primi segnali di insofferenza dei Il risentimento esplode tra i torinesi, che era già stato sede della Corte medicea e piemontesi si presagiscono proprio quel il 21 e il 22 settembre danno vita a una dei Granduchi Asburgo Lorena) che di18 febbraio 1861, quando Re Vittorio rivolta che si sviluppa in Piazza San venta la nuova reggia reale. Con il re arEmanuele II proclama: “Libera ed Carlo. I motivi vanno da un senrivano da Torino circa 10.000 impiegati unita quasi tutta, per mirabile so di oltraggio alla paura degli con le famiglie e i vertici massonici del aiuto della Divina Provvidenza, effetti economici della perdiGrande Oriente d’Italia. per la concorde volontà dei I MORTI ta degli uffici ministeriali. Tra La storia di Firenze capitale dura poco. Popoli e per lo splendido valoUFFICIALI PER la folla inferocita che grida “o La Convenzione di settembre è stata firre degli Eserciti, l’Italia confida LA PROTESTA Torino o Roma” si registra un mata solo per guadagnare tempo: il pronella virtù e nella sapienza voA TORINO massacro. La strage è ricordagetto di attaccare Roma non è mai stato stra”. ta da una lapide che, posta il 4 diabbandonato. L’occasione si presenta Quel “quasi” di Vittorio Emanuele II cembre 1999 in Piazza San Carlo, recita: durante la guerra franco-prussiana: le si riferisce a Roma e a Venezia. Il sovra“In questa piazza, il 21 e 22 settembre truppe francesi sono costrette dal nuovo no pensa a Roma come alla futura capi1864, caddero 52 cittadini torinesi e 187 conflitto a lasciare Roma, che il 20 settale dell’Italia. furono feriti, vittima della repressione tembre 1870 è invasa e conquistata daNel 1862 sono schiacciati disordini a delle manifestazioni di protesta per il gli italiani. Il 3 febbraio (di nuovo quella Brescia con vittime tra i dimostranti. Ma trasferimento da Torino a Firenze della data) 1871, con la legge n. 33, è deciso il bello deve ancora venire. Il 15 settemcapitale d’Italia”. che la capitale del regno si sposterà da bre del 1864, con la Convenzione di setAlcuni storici offrono cifre anche più caFirenze a Roma. Il nuovo trasloco si veritembre, il ministro Marco Minghetti si tastrofiche: dai 55 ai 60 morti. fica il 30 giugno 1871. accorda con l’imperatore di Francia Na-

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Lo scatto della settimana

polemiHanno destato scalpore e conseguenti saaccu s, Sali che politiche le immagini di Silvia tribunata di lesioni aggravate, accompagnata in catene da ti le a Budapest con mani e piedi lega

Rosaria Costa Schifani Il suo fu uno dei discorsi più toccanti e commoventi della storia della televisione («Rivolgendomi agli uomini della mafia... io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio... se avete il coraggio di cambiare»), tramesso in diretta dal Duomo di Palermo in occasione dei funerali del marito Vito Schifani, ucciso nell’attentato al giudice Falcone. Dopo 34 anni, parole sprezzanti le ha rivolte anche al fratello Giuseppe, condannato a 12 anni per associazione mafiosa.

«Ho letto il tuo “Fatemi capire” di sabato scorso sul caso Maignan. È incredibile che uno dei 5 presi per averlo insultato allo stadio di Udine sia di colore. Ma ne sei certo? Ho sentito gente in tv dire che è una bufala, e comunque quasi nessuno ha scritto che le cose siano andate così» Intanto è vero: si tratta di un colombiano di origini nordafricane. E non solo: tra i 5 c’è anche una donna. Credo che la scarsa diffusione della notizia, di per sé eclatante, sia dovuta a un uso sempre più ampio del politicamente corretto: partendo dal presupposto che la razza umana è una sola non ci sentiamo in diritto di cogliere la sfumatura. Ma in realtà credo che la diffusione della notizia vera non cambi di una virgola la necessità di condannare episodi simili. Quanto accaduto però ci impone riflessioni particolari «Cosa intendi?» Una parte del pubblico degli stadi di calcio, solitamente individuata come spettatori ultras, tende a comportarsi in modo certamente censurabile ma seguendo una logica, pur incivile: gli insulti tendono a colpire quello che è ritenuto il punto debole dell’avversario. Un comportamento becero, ma di ciò parliamo. Ed è per questo che ad esempio i calciatori gay hanno difficoltà a fare outing: sarebbero subito oggetto di cori che ne rimarcano la “differenza”, proprio nel tentativo di condizionarne il rendimento sul campo. Questo non giustifica minimamente gli idioti che così si comportano, solo spostano il tiro dal razzismo più spinto alla difesa dell’appartenenza ai propri colori utilizzando gli strumenti più rozzi. Spero di essermi spiegato «Come mai hai scritto che l’arrestato potrebbe essere geniale come Enzo Jannacci? «Vedi, Jannacci pubblicò una canzone quasi 50 anni fa che si intitolava “Dagalterun fandango”. Senonché “terrone” era lui stesso, originario della Puglia per parte di madre. Era una provocazione intelligente che oggi, in nome del politicamente corretto, sarebbe censurata «Allora gli udinesi non sono razzisti?» Non credo proprio, e la società è quella che ha più calciatori provenienti dalle più svariate parti del mondo senza che nessuno abbia nulla da dire «Quindi non è giusto chiudere la curva?» Secondo me no. Come ebbi già modo di dirti tempo fa, tu chiuderesti per settimane una chiesa perché lì dentro una persona ne ha insultato un’altra? La responsabilità è soggettiva: con tutte le telecamere che ci sono negli stadi, vuoi che non sia possibile risalire all’autore di un reato senza farlo pagare a tutti? E ora buonanotte, Pericle «Buonanotte» Vanni Raineri


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CASALMAGGIORE

Sabato 3 Febbraio 2024

IN BREVE

TRANSIZIONE ECOLOGICA

Giornata del Ricordo: venerdì a Piadena “Lacrime di mare”

Presentato il progetto del Gal Terre del Po: una grande opportunità per il nostro territorio

Venerdì prossimo alle 21 presso la biblioteca comunale di Piadena Drizzona la Giornata del Ricordo sarà celebrata con la lettura scenica di Laura Perlasca “Lacrime di Mare”. Voci narranti: Enza Latella e Laura Perlasca. Alla tastiera Francesco Camozzi. «Con “Lacrime di Mare” - spiegano gli organizzatori – attraverso il racconto di una madre e una figlia si vuole sottolineare l’aspetto intimo e privato di famiglie italiane che vennero private delle proprie case, degli affetti e degli amici e sperarono di trovare in Italia una nuova casa, ma l’incubo li portò nei campi-profughi, nei quartieri di esuli a loro destinati all’interno di caserme o conventi dismessi». Sempre nella biblioteca di Piadena Drizzona si è registrata un’ottima affluenza di pubblico in occasione dell’evento allestito in occasione della Giornata della Memoria. “L’amore come unica soluzione”: questo il titolo del recital teatrale dal diario di Etty Hillesum interpretato da Chiara Tambani. «Nel suo diario scritto fra il 1941 e il 1943 – ha fatto ben capire la cremonese Tambani – Etty ci lascia una meravigliosa testimonianza di coraggio, speranza e amore per la vita e per l’umanità intera». Guido Moreschi

San Leonardo, dolci in vendita per finanziare la chiesa (g.m.) Sabato e domenica prossimi presso l’oratorio di San Leonardo saranno in vendita torte e altri dolci offerti dai fedeli. Il ricavato contribuirà a finanziare la manutenzione ordinaria della chiesa. Nello scorso fine settimana è stato possibile acquistare torte fatte in casa presso l’oratorio di Santo Stefano. Il ricavato verrà utilizzato per sostenere l’attività del “Maffei”. Sempre nella parrocchia di Santo Stefano è stato organizzato un “Laboratorio di teatro sociale e di comunità” rivolto ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Gli incontri si svolgeranno, sotto la guida di Massimiliano Bozzoni, da febbraio a maggio il mercoledì pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30, con frequenza quindicinale. Informazioni e iscrizioni: 331-8368877.

“Mamme ribelli” contro l’inquinamento in Biblioteca Oggi alle 16 la biblioteca civica “Mortara” ospiterà la presentazione del libro di Linda Maggiore “Mamme ribelli. Le mille battaglie da nord a sud contro l’inquinamento e per la salute di tutti” (Terra Nuova Edizioni). Con questo incontro si apre la rassegna di eventi su tematiche ambientaliste “Terra! - Ecosguardi lungo l’orizzonte”.

Comunità energetiche rinnovabili: la sfida VANNI RAINERI

Mercoledì presso il Teatro Cecilia Gallerani di San Giovanni in Croce è stato presentato il progetto C.E.R.Chiamo energia, promosso da tre Gal con capofila il “Terre del Po” (gli altri sono “Risorsa Lomellina” e “Oltrepo Pavese”). Il workshop, della durata di tre ore, era finalizzato a valorizzare gli strumenti progettuali esplicando le necessità concrete e spiegando il potenziale sviluppo energetico anche attraverso case history concrete e avanzate. Il progetto si prefigge di diventare Community di Comunità Energetiche avviando una importante fase di rigenerazione energetica che parte dalla base e coinvolge il mondo agricolo, rurale, i piccoli comuni, privati, Curia, aziende e cittadini. In sala erano presenti diverse persone, tra cui i sindaci di Casalmaggiore Bongiovanni e di Commessaggio Sarasini, ma parecchi, oltre una cinquantina, erano coloro che si sono collegati via Zoom all’evento. Dopo le presentazioni da parte del presidente del Gal Terre del Po Francesco Meneghetti (non si è ricandidato: il suo Gal 1.0 sta lasciando il passo al 2.0) e del sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari («Potrebbe essere la svolta della transizione energetica, e siamo qui per conoscerne meglio i contorni»), il direttore del Gal Terre del Po Fabio Araldi ha

illustrato brevemente il piano finanziario del progetto che è di 170mila euro, dei quali 95mila per azioni locali. Gli obiettivi sono l’analisi territoriale con la mappatura delle potenziali aree di realizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, gli schemi tipo e relativi business plan, le relazioni tra P.E.S. e C.E.R. e la comunicazione La relazione più corposa è stata affidata a Federico Pastorello (Programmazione e Sviluppo SEI-Servizi energetici integrati srl), che ha presentato il contesto e l’argomento CER - comunità energetiche rinnovabili – illustrando alcune case history sviluppate nell’ambito del progetto stesso. Pastorello ha spiegato che una Cer è un soggetto giuridico di diritto autonomo che si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, i cui poteri fanno capo a persone fisiche, Pmi, associazioni, enti territoriali, autorità locali, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, enti del terzo settore e di protezione ambientale e amministrazioni locali. L’obiet-

tivo principale della comunità è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali a livello di comunità ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità e non solo quella di realizzare profitti finanziari. Quindi ha spiegato a chi è rivolta, i requisiti tecnici e che il progetto si inquadra nel Pnrr che ha destinato al nostro Paese ben 2,2 miliardi di euro di contributi in conto capitale per la realizzazione di nuovi impianti o potenziamento di impianti esistenti destinati a comunità energetiche ubicate nei comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti. Da qui si comprende bene come un territorio come quello dell’Oglio Po, composto in gran parte di piccoli comuni, possa beneficiare di tale opportunità. E per spiegare i passi avanti già compiuti sono intervenuti brevemente l’ingegner Giuseppe Dasti, che ha illustrato come il nostro territorio sia all’avanguardia nei progetti con la Curia in prima fila, e Arnaldo Zaffanella che ha presentato il corso di executive manager per Cer attivato a Cre-

mona dall’università Cattolica. La parola è passata poi a Sergio Olivero, componente del Comitato tecnico scientifico del progetto C.E.R.Chiamo energia e del Forum italiano delle comunità energetiche, il quale era collegato da remoto e si è concentrato sulla creazione di valore attraverso nuovi modi di gestire l’energia. Ha illustrato i vantaggi dell’aggregazione sovracomunale in grado di garantire maggiore energia condivisa, di ridurre il rischio, di favorire economie di scala e acquisti aggregate e le migliori sinergie fra investitori e aziende ed enti con disponibilità di superfici. L’ultimo intervento è stato di Giacomo Laghetto (di Etifor Valuing Nature) che ha spiegato come moltiplicare i benefici delle Cer a livello locale (anche come servizio di custodia del territorio) e le possibilità di realizzare pagamenti per servizi ecosistemi (Pes). Al termine la consapevolezza di aver acquisito una maggiore informazione su una opportunità tanto complessa quanto promettente.

E DI TORIA

“La scomparsa della scarlot di marene”: presentazione a Gazoldo

Se non avete ancora visitato le esposizioni permanenti dell’associazione Postumia di Gazoldo degli Ippoliti, vi conviene farlo al più presto. I locali del sodalizio mantovano sono un vero scrigno di cimeli, opere artistiche ed emozioni e il suo “Centro Studi e Ricerche di Scienze, Lettere e Arti” promuove ogni anno numerosi appuntamenti culturali e musicali. Nei giorni scorsi proprio nella sede di Postumia il nostro collaboratore Guido Moreschi ha presentato il suo libro “La scomparsa della scarlot di marene” (Giacovelli Editore) conversando con Claudio Pedrollo. Di fronte a un pubblico davvero folto Moreschi ha spiegato la genesi del romanzo, si è soffermato sulle ricette riportate nelle ultime pagine e ha accennato alle due versioni della scarlot di marene, con la pasta frolla e coi biscottini bagnati nel marsala. «La nostra biblioteca – ha ricordato

Claudio Pedrollo e Guido Moreschi e il pubblico presente a Gazoldo degli Ippoliti l’autore – ha promosso una raccolta di vecchie ricette scritte a mano per metterle a disposizione della comunità». «Se ne avete – ha aggiunto Pedrollo rivolgendosi ai presenti – potete farle avere a noi che poi le manderemo a Casalmaggiore». L’appuntamento domenicale è proseguito con l’applaudita esibizione del gruppo “Punto a Capo” formato da Andrea Pollini (voce), Giuliano Paroli (chitarra) e Stefa-

no Rasori (pianoforte). Nata nel 2012, la band, questa volta in formazione ridotta, ha offerto il consueto tributo ai Nomadi coinvolgendo la platea e chiudendo l’esibizione con le immancabili “Dio è morto” e “Io vagabondo”. Al termine il rinfresco e l’arrivederci ai prossimi appuntamenti. Moreschi è stato invitato a presentare il suo libro negli studi dell’emittente Cremona 1 il 19 febbraio.


Casalasco

Sabato 3 Febbraio 2024

TORRE DE’ PICENARDI

F.I.D.U.C.I.A. Festival, i prossimi appuntamenti

Prosegue il F.I.D.U.Ci.A. Festival, il Festival Internazionale del Documentario Urbano e del Cinema Ambientalista, organizzato dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Torre de' Picenardi nella propria sede di via Garibaldi 31/A.

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Giovedì 8 febbraio alle ore 21 verrà proposto “Tomica e le vie segrete della sibilla” di Andrea Frenguelli. Si proseguirà il 15 febbraio con “La lunga bellezza” di Luca Bergamaschi e sabato 17 con “Due giorni, una notte” di Jean-Pierre e Luc Dardenne.

AS S O C IAZ IO NI

PRO LOCO DELL’OGLIO PO RIUNITE A SABBIONETA

MOTTA BALUFFI

La Regione incarica Aipo dell’operazione, che però non comprende il canale che porta all’attracco

Dragaggio in Po, ma Ronchetto a secco VANNI RAINERI

Da diversi anni l’attracco del Ronchetto a Motta Baluffi è di fatto inutilizzabile, in quanto le imbarcazioni (tranne quelle piccole quando il Po si gonfia) non riescono a transitare attraverso il canale che collega lo specchio d’acqua dove sorge l’attracco al fiume Po. Una situazione paradossale. Quando fu realizzato l’attracco, grazie a ingenti fondi pubblici (il Comune partecipò alla spesa con una cifra inferiore), era chiaro che sarebbe stato necessario ogni anno dragare il canale per consentire il passaggio, e la cosa fu fatta solo nei primi anni, poi la spesa necessaria per compiere l’operazione (qualche decina di migliaia di euro) ha sconsigliato l’investimento, col risultato che l’area del laghetto è rimasta irraggiungibile alla gran parte delle imbarcazioni e utilizzata soprattutto per la pesca. Diversi sono stati negli anni i tentativi di rianimare l’area, che ha subito un colpo fatale di recente con la decisione di Vitaliano Daolio di chiudere l’Acquario del Po (che si trova in una cascina a poche centinaia di metri dal Rocchetto)

La suggestiva area che ospita l’attracco del Ronchetto a Motta e di spostarlo sulla sponda parmense: una scelta dettata dall’impossibilità da parte del Comune di compiere i necessari interventi alla struttura. Sei anni fa ci provò il sindaco Giovanni Delmiglio a dare la scossa, affidando la gestione dell’attracco all’associazione Amici della Golena. A quel tempo la Regione Lombardia (l’assessore Gianni Fava era presente alla presentazione del progetto) garantì il suo interesse per riaprire il canale. Dopo la parata di personaggi sulla piattaforma dell’attracco e il pranzo presso l’Acquario del Po, oggi non resta nulla né del progetto né dell’Acquario. Fino a che, qualche settimana fa, la speranza si è riaccesa

all’annuncio da parte di Regione Lombardia dello sblocco delle risorse necessarie per il dragaggio del Po. Come annunciato dal consigliere regionale Marcello Ventura (che presentò una mozione specifica), la Giunta trasferirà ad Aipo le risorse necessarie all’avviamento delle operazioni di pulizia del fondale fluviale, finalizzate ad incentivare il trasporto fluviale sul Po e di riflesso potenziare l’attività del porto di Cremona e di quello di Mantova. Un primo passo, si affermava, verso la bacinizzazione del Po, per una somma complessiva superiore al milione di euro. Anche il consigliere Pd Matteo Piloni ha espresso la sia soddisfazione, ricordando

che egli stesso anni fa aveva proposto di effettuare il dragaggio. Il sindaco di Motta Baluffi Antonietta Premoli si è attivata contattando Aipo, per sapere se finalmente anche il Rocchetto potrà essere raggiungibile tutto l’anno, ma la risposta di Aipo è stata negativa: l’operazione non ha finalità turistiche ma solo commerciali, quindi il canale rimarrà com’è. Una doccia fredda, se si pensa che tra gli attracchi che furono realizzati a fine anni Novanta nella stessa operazione solo quello di Motta Baluffi è in un’area interna. «Noi Amici della Golena - ci dice il presidente dell’associazione Gianluca Veronesi - non gestiamo formalmente l’attracco, ma diamo un contributo per le operazioni di controllo dell’area e di intervento sulle piante che aderiscono nei pressi dell’attracco, però sarebbe necessario intervenire per dragare il fondo del canale. Capisco che l’operazione sia costosa, ma non dico di effettuarla ogni anno». Non è troppo tardi per inserire questa piccola appendice ai lavori che si faranno: basterebbe un po’ di buona volontà.

Si è tenuta a Sabbioneta, presso la Sala Rosa di Palazzo Forti, una riunione dei presidenti e dei dirigenti delle Pro Loco dell’Oglio Po. Alberto Sarzi Madidini, coordinatore Unpli della zona territoriale Oglio Po, ha ringraziato i presenti e il Comune di Sabbioneta per la concessione della sala. Ha ricordato che l’incontro precedente si era svolto in prossimità della pandemia, periodo dopo il quale le Pro Loco hanno ripreso le loro normali attività. Tra queste anche la tradizionale “Fiera del libro”, che quest’anno si svolgerà ancora a Villastrada, nel mese di novembre, organizzata in collaborazione con la locale Pro Loco. È stato presentato Ermes Codognato, presidente della Pro Loco di Ponti sul Mincio, che sarà il nuovo referente Unpli per la provincia di Mantova in sostituzione di Orianna Biagi, della Pro Loco di Bagnolo San Vito, referente uscente per ragioni anagrafiche. Sono stati esaminati diversi punti all’ordine del giorno, tra cui i rapporti con Unpli regionale, le nuove tessere del socio che permettono una maggiore copertura assicurativa per i volontari, l’obbligo di emettere le fatture elettroniche, le questioni relative a Lea/Siae e all’applicazione di norme sull’Iva, l’utilizzazione del sito MyUNPLI a supporto della gestione dei sodalizi. Sono stati richiesti chiarimenti in merito al recente decreto della Regione Lombardia volto a istituire un albo regionale digitalizzato delle Pro Loco. Pur apprezzando la finalità, al momento diversi punti del decreto devono essere chiariti. Il timore dei dirigenti delle Pro Loco è che questi nuovi provvedimenti vadano ulteriormente ad appesantire il carico di adempimenti burocratici, già cresciuto negli ultimi anni. La burocrazia sta diventando un onere eccessivo soprattutto per le associazioni dei piccoli paesi, e quindi i presidenti sollecitano l’Unpli Lombardia a creare strutture in grado di supportarle.


SPECIALE

12 Bastano alcuni comportamenti quotidiani per risparmiare fino al 10% sulla bolletta: un beneficio per il proprio portafoglio e anche per il Paese. Ad esempio, piccoli accorgimenti come spegnere le luci e il riscaldamento quando usciamo di casa, non aprire le finestre se c’è il riscaldamento/raffrescamento acceso e spegnere il pc se non lo usiamo. Importante anche non eccedere con la temperatura nell’abitazione, cioè oltre i 19 gradi, sufficienti a garantire il comfort necessario. Vediamo allora alcuni consigli basici su come alleviare il caro-bollette e gli sprechi.

RISPARM Le regole p

SPEGNERE LUCI INUTILI E UTILIZZARE LAMPADINE A LED La tecnologia LED permette un notevole risparmio energetico in quanto, a parità di potenza assorbita, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine a incandescenza e alogene. Per ogni stanza o uso della casa c’è una lampadina LED adatta, non serve esagerare in potenza. Inoltre, di sera è bene tenere accesa in casa solo la luce della stanza che si sta occupando e, man mano che ci si sposta all’interno dell’abitazione è buona abitudine spegnere la luce e tutti gli apparecchi elettronici che si stavano utilizzando. Durante il giorno invece è importante sfruttare al massimo la luce del sole, cercando di tenere il più possibile le luci spente. TAGLIARE I CONSUMI STAND-BY E USO DI CIABATTE MULTIPRESA Per ridurre i consumi da standby, dove possibile, si possono disconnettere dalla corrente i dispositivi che si usano poco, usando una multipresa con interruttore per raggruppare computer e periferiche o accessori per la TV (impostare comunque questi dispositivi in funzionalità risparmio energetico); in un anno diversi stand-by accesi possono pesare tra il 5% e fino al 10% dei consumi elettrici totali. Infine, non lasciare il caricabatterie del telefono attaccato alla corrente, perché continua a consumare elettricità.

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ELETTRODOMESTICI PIÙ EFFICIENTI E COME USARLI Scegliere elettrodomestici efficienti e valutarne la sostituzione se sono troppo vecchi (oltre i 15-20 anni) può consentire un importante risparmio annuale. I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 55-58% agli elettrodomestici e quindi un loro corretto utilizzo oppure una loro sostituzione permette di tagliare la bolletta. Si può limitare anche l’uso di elettrodomestici energivori non indispensabili, come asciugatrice, ferro da stiro, ecc.

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edilizia

Sabato 3 Febbraio 2024

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MIO ENERGETICO per ridurre i consumi cottura a induzione che permette di ridurre i consumi e tempi di cottura. Qui comunque alcuni semplici consigli: - usare i coperchi sia per far bollire l’acqua sia per cucinare; - per una tazza di tè è meglio usare il microonde piuttosto che mettere il bollitore sul fuoco; - l’uso combinato di forno a microonde e cucina tradizionale consente di ridurre tempi di cottura e quindi uso di gas. - l’uso della pentola a pressione riduce i tempi e quindi i consumi (ideale per le cotture lunghe).

ACQUA CALDA, RIDURRE L’UTILIZZO Fare il bagno rispetto a fare una doccia di 5 minuti implica un consumo di acqua di 3-4 volte superiore. Per ridurre ulteriormente i consumi è importante chiudere l’acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti tipo balsamo o maschere; un ulteriore risparmio si può ottenere installando frangi-getto o riduttori di flusso su rubinetti e doccette. RISPARMIARE NELLA COTTURA Per chi usa il gas solo in cucina si può considerare l’installazione di un piano

RISPARMIARE SUL RISCALDAMENTO E MANTENERE IL COMFORT Riducendo di un grado la temperatura si risparmia circa l’8% della spesa in bolletta. Considerando un consumo di 1.100 metri cubi di gas/anno si tratta mediamente di 120-140 euro all’anno per ogni grado in meno. È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia). Ma spesso di possono ridurre le durate in giornate più calde. SCHERMARE LE FINESTRE DURANTE LA NOTTE Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. È inoltre importante ridurre gli ostacoli davanti e sopra i termosifoni e non lasciare le finestre aperte a lungo.

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SPECIALE

14 Attestazione SOA Categoria OG1 Classifica IV a bis Certificata ISO

Il Bonus caldaia 2024 è l’occasione per disfarsi dei vecchi impianti, che dal 2040 non saranno più nel mercato dell’Unione Europea. L’Italia si prepara a rispettare il patto verde del Green Deal, con scelte mirate verso una società a emissione zero. L’opportunità del bonus caldaia è ghiotta per investire ulteriormente in una casa green per il futuro. Più efficiente per le tasche, più sostenibile per l’ambiente. Ecco come richiederlo e a chi spetta. QUAL È LA MIGLIORE CALDAIA PER CASA Gli Stati membri dell’Unione Europea si sono dati dei tempi e degli obiettivi per arrivare pronti allo stop definitivo delle caldaie a gas e di quelle più tradizionali e inquinanti. Il passaggio conclusivo all’adozione di impianti domestici a fonti energetiche rinnovabili è previsto nel 2040, anno dello “switch” nella produzione e vendita di caldaie. In realtà, già dal 2025 le caldaie autonome non saranno più coperte da incentivi. I sostegni economici con sgravi fiscali, attualmente disponibili, riguardano le migliori caldaie per casa, con sistemi di termoregolazione, di classe energetica superiore dalla quinta alla settima. Tra i migliori impianti incentivabili c’è la caldaia a condensazione almeno di classe A. Attualmente, le migliori alternative alla classica caldaia inquinante a gas sono quelle a pompe di calore, a condensazione, a idrogeno o biometano, gli impianti di riscaldamento a biomassa (stufa, nocciolino, pellet). COME FUNZIONA IL BONUS CALDAIA 2024 La disponibilità del Bonus caldaia anche nel 2024 è l’occasione per giocare d’anticipo rispetto al graduale passaggio verso gli impianti a zero emissioni e ad alta efficienza energetica. È uno degli incentivi per i lavori in casa che può accompagnarci verso la sostituzione della caldaia a gas. Il Bonus caldaia prevede: - detrazione fiscale del 50% (per l’installazione di una caldaia a condensazione

BONUS C Chi può usuf

che abbia efficienza media stagionale che appartenga almeno alla classe energetica A); - detrazione fiscale del 65% (viene sostituita la caldaia con un modello in classe A o superiore a condensazione, ed inoltre vengono installati anche strumenti evoluti di termoregolazione); - sconto immediato (vale per chi ha già sostituito la caldaia entro il 17 febbraio 2023). Oltre al bonus caldaia, nel 2024 si potranno combinare altri incentivi, a seconda dei lavori e degli investimenti per la casa ecologica (dal bonus mobili ed elettrodomestici, all’ecobonus ristrutturazione).


edilizia

Sabato 3 Febbraio 2024

CALDAIA 2024 fruirne e come funziona?

Con il Bonus caldaia 2024 si può: - sostituire il vecchio impianto di climatizzazione e vecchia caldaia; - acquistare impianti caldaia a condensazione (di classe almeno pari alla A); - installare impianti con generatori di calore da biomasse combustibili (almeno di classe A, con sistemi di termoregolazione di ultima generazione); - acquistare le termovalvole. COME RICHIEDERE IL BONUS CALDAIA Il Bonus caldaia 2024 può essere richiesto con il modello 730 o modello redditi persone fisiche. Fino al 2023 si poteva ottenere

lo sconto immediato in fattura o convertire il credito d’imposta, entrambe le opzioni varranno solo per chi ha realizzato gli interventi entro il 17 febbraio 2023. Per sostituire o migliorare l’impianto caldaia in casa è possibile associare l’operazione ad altri interventi, quali: - Bonus mobili ed elettrodomestici (detrazione 50% e limite spesa di 5mila euro nel 2024); - Bonus ristrutturazione 2024 (con la nuova caldaia associata ai lavori di ristrutturazione con limite spesa di 96mila euro); - Superbonus riformato; - Ecobonus (detrazione 65% per caldaie a condensazione).

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SPECIALE

EDILIZIA

Sabato 3 Febbraio 2024

Si riduce la lista degli interventi ammessi alla detrazione del 75%: stop a infissi, bagni e automazione

Primo via libera della Camera ieri al decreto Superbonus che contiene anche la stretta sul bonus barriere al 75%. Il testo deve avere il via libera anche dal Senato, ma ormai la strada sembra tracciata. Non ci saranno emendamenti per cui sono definitivamente ridotti gli interventi ammessi al bonus come pure la possibilità di usufruire di sconto in fattura o cessione del credito. Previsto un periodo transitorio in caso di lavori in corso nel 2023 o per i quali è stato pagato un acconto. BONUS BARRIERE 2024 SOLO PER POCHI INTERVENTI Il bonus è una detrazione del 75% con durata di cinque anni riservata agli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche. Con le nuove norme la detrazione del 75% resta confermata sia per il 2024 che per il 2025 ma si riduce sia la lista degli interventi ammessi che la possibilità di usufruire di sconto in fattura o cessione del credito. Dalla lista degli interventi ammessi escono quelli relativi a infissi, bagni e automazione. Restano solo agli interventi finalizzati all'abbattimento delle barriere

Via libera al decreto Superbonus stretta sul bonus barriere al 75% architettoniche relativi a: scale; rampe; ascensori; servoscala; piattaforme elevatrici. Non cambiano invece le altre disposizioni per cui ai fini della detrazione sono ammessi ancora i lavori su tutti gli edifici e non solo quelli a destinazione residenziale.

requisiti degli interventi alle norme di legge (D.M. 236/1989) predisposta da un tecnico abilitato. Nel rispetto di queste norme la detrazione è riconosciuta a tutti i contribuenti, senza differenza tra prima e seconda casa e anche se si tratta di imprese.

OBBLIGATORI BONIFICO DEDICATO E ASSEVERAZIONE Al fine dell'agevolazione, poi, con il varo del decreto dal 1° gennaio diventano obbligatori: - il pagamento con il bonifico parlante, ossia quello riservato agli interventi edilizi per i quali sono previste detrazioni fiscali; - l'asseverazione del rispetto dei

SCONTO E CESSIONE SOLO PER POCHI Disposizioni diverse, invece, per quanto riguarda la possibilità di usufruire di sconto in fattura e cessione del credito per gli interventi ammessi. Dall'inizio dell'anno, infatti, l’opzione è possibile solo se riguardano:

- parti comuni di edifici residenziali; - la prima casa a patto che il proprietario abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, oppure che nel nucleo familiare sia presente un disabile. Previsto però un periodo transitorio in caso di lavori avviati o pagati nel 2023. SALVI LAVORI IN CORSO E CONTRATTI CON ACCONTI VERSATI Il decreto salva infatti dalla stretta su sconto e cessione gli interventi per i quali, in data antecedente a quella dell’entrata in vigore del decreto, ossia entro il 29 dicembre 2023:

- sia stata presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario; - siano già iniziati i lavori se si tratta di edilizia libera; - se i lavori non sono iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo. Il solo preventivo accettato, insomma, non è sufficiente, e l’acconto deve essere stato versato con strumenti tracciabili, altrimenti le piattaforme di cessione del credito non accettano i preventivi.


SALUTE

Sabato 3 Febbraio 2024

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In oltre 5.600 farmacie servono oltre 1 milione di medicinali per 427mila indigenti

Torna la giornata di raccolta del farmaco: da martedì 6 a lunedì 12 febbraio Anche quest’anno, si svolge la GRF - Giornata di Raccolta del Farmaco. Durerà una settimana, da martedì 6 a lunedì 12 febbraio. In oltre 5.600 farmacie che partecipano in tutte le città italiane (espongono la locandina dell’iniziativa - L’elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org), è chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. I farmaci raccolti (598.178 confezioni nel

2023, pari a un valore di 5.010.685 €) saranno consegnati a 1.900 realtà benefiche che si prendono cura di almeno 427.000 persone in condizione di povertà sanitaria, offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno segnalato a Banco Farmaceutico da tali realtà supera il milione di confezioni di medicinali. Si invitano i cittadini ad andare apposta in farmacia per donare un farmaco. Servono, soprattutto,

antinfluenzali e medicinali pediatrici, antifebbrili, analgesici, preparati per la tosse e per i disturbi gastrointestinali, farmaci per i dolori articolari e muscolari, antistaminici, disinfettanti, vitamine e sali minerali. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 19.000 farmacisti (titolari e non) che oltre a ospitare la GRF la sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, ci saranno oltre 25.000 volontari.

NUOVO DIRETTORE MEDICO DI PRESIDIO PER L’OSPEDALE DI CREMONA

Maria Lidia Sinatra primi giorni di lavoro

Maria Lidia Raffaela Sinatra è il nuovo direttore medico di presidio all’Ospedale di Cremona. «Sono davvero onorata di questo nuovo incarico all'ASST di Cremona, punto di riferimento per la sanità lombarda – ha commentato - Ringrazio la Direzione strategica per questa grande opportunità. Accolgo la sfida con entusiasmo, mettendo a disposizione le competenze acquisite in questi anni. Spero di creare sinergie significative con tutti i professionisti che lavorano in azienda ai quali cercherò di offrire un supporto organizzativo concreto». Classe 1976, Maria Lidia Sinatra si è laureata nel 2004 in Medicina e Chirurgia all’Università di Catania – città d’origine – dove successivamente si è specializzata in Igiene e Medicina Preventiva. Dal 2010 ha ricoperto l’incarico di dirigente medico in diversi presidi sanitari, tra cui l’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina, il “San Lazzaro” di Alba, al “Sant’Antonio Abate” di Tolmezzo, al “Manzoni” di Lecco e per quattro anni direttore medico f.f. all’Asst di Crema. Nella stessa struttura è stata responsabile per otto

«Spero di creare sinergie significative con i professionisti che lavorano in azienda, offrendo un supporto organizzativo concreto»

anni del Nucleo Operativo di Controllo Interno (NIC), con il compito di monitorare l’attività ospedaliera e valutare l’appropriatezza di percorsi e prestazioni sanitarie. Durante l'ultimo anno ha ricoperto, inoltre, il ruolo di Direttore SC "Qualità e Risk Management" presso ASST di Lodi. In qualità di Risk Manager aziendale, ha supportato la Direzione Generale nell’attuazione di

un modello di prevenzione volto a garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari, contenere il rischio clinico e migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie. IL CURRICULUM Dal 2018 è iscritta all’Ordine dei medici della Provincia di Cremona. Nel 2019 ha conseguito un master universitario congiunto di II livello

in "Pianificazione, Programmazione e Progettazione dei sistemi Ospedalieri e SocioSanitari" al Politecnico di Milano e nel 2022 un master in "Operations management nelle aziende sanitarie" all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 2021 al 2023 è stata docente a contratto di "Igiene generale e applicata" e "Medicina Legale" all'Università degli studi di Milano.

MEDICO DI BASE

Il dottor Luca Ghidini inizia l'attività provvisoria nei Comuni di Stagno Lombardo e Cicognolo Da lunedì 5 febbraio il Medico di famiglia Luca Ghidini - in qualità di incaricato provvisorio - inizierà l’attività ambulatoriale nei Comuni di Stagno Lombardo (Largo Mori 1) e di Cicognolo (Via Marconi 36). COMUNE DI STAGNO LOMBARDO I cittadini che attualmente usufruiscono dell’ambulatorio temporaneo e intendono avvalersi dell’assistenza del dottor Ghidini, possono continuare a farlo senza effettuare la scelta. Nel caso in cui si desideri avvalersi delle prestazioni di un altro medico, si potrà scegliere tra i professionisti disponibili operanti nell’ambito territoriale di Cremona Est. COMUNE DI CICOGNOLO Gli ex assistiti della dottoressa Valeria Gandolfi che desiderano avvalersi dell’ambulatorio del dottor Luca Ghidini dovranno effettuare la scelta del medico. COME EFFETTUARE LA SCELTA DEL MEDICO DI FAMIGLIA Di persona agli sportelli dell'Ufficio Scelta/Revoca del medico o pediatra Via San Sebastiano 14 - Cremona Edificio B (entrando dalla sbarra prima palazzina a sinistra) Orari di apertura: Lunedì e mercoledì: dalle 8.30 alle 16.30 Martedì, giovedì e venerdì: 8.30 - 12.30 PER E-MAIL Scrivere a assintegrativa.cremona@asst-cremona.it, Indicando i propri dati anagrafici, il codice fiscale, un recapito e-mail e un numero di telefono.Precisare nome e cognome del medico scelto in via preferenziale. Allegare una copia del documento d'identità e della tessera sanitaria. IN FARMACIA Presso qualsiasi farmacia del territorio di ATS Val Padana ONLINE Collegandosi tramite SPID o CIE al sito di Regione Lombardia: https://www.fascicolosanitario. regione.lombardia.it PER INFORMAZIONI Tel. 0372 408635 - 408636 - 408637 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30 e-mail: assintegrativa.cremona@asst-cremona.it

IL DONO DI UNA COPPIA CREATIVA PER I BAMBINI RICOVERATI La Pediatria dell’Ospedale di Cremona sarà ancora più colorata, grazie alle storie illustrate da Laura Pasquali e Sandro Hamisia. Lei è un’insegnante d’arte in pensione, lui un operaio appassionato di poesia: insieme, hanno deciso di realizzare una serie di brevi componimenti dedicati ai bambini, poi trasformati in quadri destinati a decorare le pareti del reparto. STORIE PER IMPARARE A PRENDERSI CURA «Per diversi anni ho insegnato alle scuole medie – racconta Lau-

I racconti illustrati di Laura e Sandro rallegrano la Pediatria ra – ora coltivo la mia passione attraverso la pittura». Da qui l’idea d’illustrare in modo vivace e spiritoso una serie di componimenti scritti in bella calligrafia dal marito Sandro, ispirati al mondo della natura e al regno animale. «Ognuno ha una morale – spiega la coppia – per insegnare la solidarietà, il rispetto dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi, anche se diversi da noi. Per imparare a prendersi cura di sé e degli altri».

IL TEMPO VOLA CON LA FANTASIA I lavori sono stati inoltre raccolti in un libriccino, che la coppia ha donato al Comune di Piadena – luogo di residenza – e alla Pediatria di Cremona. «Quale posto migliore? – afferma Sandro – Abbiamo pensato ai bambini e alle famiglie che frequentano il reparto, per aiutarli a far volare il tempo con la fantasia». La donazione è stata accolta con entusiasmo dall’équipe del reparto, diretta da Claudio Cavalli, che ha ringraziato la coppia ricordando come la cura passi anche attraverso gesti di questo tipo.


CULTURA

18 ...PER MAURO ACQUARONI

Con questa rubrica minimalista l’idea è quella di riflettere sulle opere per le quali “valelapena”, parliamo di libri, dischi, opere d’arte, di qualsiasi cosa, purché non di moda. La prima idea la spendiamo per…

I PROMESSI SPOSI Valelapena rileggerli perché: • Nonostante l’impegno dei professori per farceli odiare, a distanza di anni possiamo scoprire che costituiscono una pietra miliare nella cultura italiana se non l’inizio del romanzo moderno. • Quell’Alessandro Manzoni che pensavamo essere un bigotto pretofilo con i calli alle ginocchia si dimostra un uomo dallo spirito assolutamente originale e tremendamente avanti con i tempi, in tutti i sensi, anche nella vita privata; paternità incerta, genitori separati, soggiorno prolungato a Parigi, due mogli, nove figli, ateo e poi credente, romantico e poi giansenista, mai sceso oltre la Toscana (e ancora la Lega non era nata), un tipo agitato insomma. • Oggi parliamo senza volere per frasi e immagini direttamente assorbite dal grande dipinto romanzesco dell’epoca, un poco come per i film di Aldo Giovanni e Giacomo o Il Ragazzo di Campagna di Pozzetto; oggi alcuni dei suoi personaggi in un meccanismo di “marchionimo” identificano addirittura un genere, tipo la Perpetua (le colf dei parroci), l’Azzeccagarbugli (gli avvocati macchinosi e latinofori), il Don Abbondio (i cuor di leone). • Risulta davvero ironico, quasi inaspettato, il finale in cui, dopo averla descritta come (lei sì) piuttosto bigotta, riconosce come Lucia, in fondo non sia tutta questa bellezza (“brutta affatto”), tanto da essere presa in giro in paese e indurre l’offesissimo e permalosissimo Renzo a cambiare aria. Vi pare poco per un romanzo pubblicato per la prima volta nel 1825? È un po’ lungo? Si, lo è, ma il buon lettore sa quali pagine “saltare” e quali godere e leggere, anche divertendosi.

Sabato 3 Febbraio 2024

INTERVISTA Il dottor Giuseppe Pigoli ci parla della pubblicazione sulle malattie infettive

“I dardi di Apollo”, storia delle pandemie PAOLO A. DOSSENA

«Questo è il libro delle pandemie. La storia vista in funzione di malattie di carattere epidemico, quando non pandemico. Una pandemia è una malattia infettiva che ha una massima diffusione in vaste aree geografiche. È la lotta fra l’uomo e i germi e i batteri per contendersi il primato per scrivere la storia». Così comincia l’intervista con lo scrittore cremonese Giuseppe Pigoli, autore di un libro arrivato proprio in questi giorni in tutte le librerie: “I dardi di Apollo”, edizioni Parallelo 45 (si tratta di una seconda edizione: la prima uscì presso Utet nel 2009). Scrittore ben noto ai lettori di saggistica e di narrativa, il dottor si pone. Le domande che mi sono Giuseppe Pigoli è un medico patofatto sono state tante, ma le princilogo clinico. Dopo aver lasciato l’opali sono due. Primo: il progresso spedale della sua città – appunto della conoscenza, l’avanzare della Cremona – svolge attività di contecnologia, i grandi progressi della sulenza presso strutture priscienza, sono in grado di afvate e scrive, pubblicando francarci da paure ancepresso prestigiosi editori strali? La risposta è no, quali Utet, Edra e Paralperché di fronte ad una ANNO DELLA lelo 45. I suoi saggi più PRIMA EDIZIONE minaccia epidemica famosi sono “Gli esami di siamo pronti a ricadere DEL LIBRO laboratorio, prescrizione e in comportamenti tristeDI PIGOLI interpretazione” (Utet, 2002) mente noti. Questi sentie “Diagnostica di laboratorio per menti sono sostenuti dal panico il clinico” (Utet, 2011). Insieme al e dal degrado comportamentale. cremonese Antonio Bergonzi, il La seconda domanda che mi sono dottor Pigoli ha pubblicato anche posto è: siamo sicuri che l’uomo “I giorni della merla” (2004) e “Non sia accreditato a scrivere la stosolo partigiani” (2014). Tra le sue ria? La risposta è no. Moltissimi varie opere occorre, infine, ricordaeventi epidemici hanno vanificato re “La colpa di Toscanini” (2013), le intenzioni e le volontà dell’uomo, “Il laboratorio in tasca. Sintomi, impedendogli di scrivere pagine esami e diagnosi” (2018) e il rodi portata storica. Gli esempi si manzo distopico “La lunga eclissi” sprecano: la peste che ha colpito (2023). Atene nel 429 a.C. se non ha deterCome bisogna avvicinarsi a “I minato ha quanto meno facilitato dardi di Apollo”? la vittoria spartana nel corso della «Il libro è diviso in capitoli, ognuno guerra del Peloponneso. A cavallo dei quali tratta di un singolo agente tra il V e IV secolo a.C. i cartagiinfettivo responsabile di epidemie nesi non poterono completare la di portata storica. Un libro conoconquista della Sicilia a causa di sce la propria ragion d’essere a sedue epidemie che hanno decimaconda delle domande che l’autore to i loro eserciti. Oltre un secolo

2009

A lato il dottor Giuseppe Pigoli e sopra la copertina del libro dopo, le legioni romane sbarcate nell’isola, non furono quindi contrastate dall’esercito di una grande potenza, ma dagli specchi ustori di Archimede». Qual è un punto di svolta nella lotta contro le pandemie? «L’Illuminismo. Un secolo dopo questo movimento culturale, nel XIX secolo, si hanno i primi veri successi nel contenimento dell’infezione tubercolare grazie anche a cambiamenti ambientali e di costume. In realtà l’Illuminismo del XVIII secolo è di tutto e di più (per esempio, come nota anche Bertrand Russell nella sua “Storia della filosofia occidentale”, la sua corrente più radicale ha provocato due secoli dopo anche l’avvento delle dittature comuniste, così come il romanticismo ha alla fine prodotto anche il nazi-fascismo). Ma le varie e disparate anime di questo vasto movimento hanno portato all’affermarsi di alcuni punti fermi. L’Illuminismo è il primo a dare un metodo, a fondare un metodo. Ovvero a osservare e a dedurre sulla base delle osservazioni. Parlo della medicina e delle scienze in genere. Da adesso in poi il “secondo me” non c’entra più.

È un grande cambiamento culturale che dà i suoi effetti nel XIX secolo, quando il contenimento dell’infezione tubercolare non fu dovuta all’intervento medico, ma a cambiamenti del costume e quindi al miglioramento delle condizioni igienico-ambientali: vetri alle finestre, indumenti di cotone facilmente lavabili, eccetera. Questi sono stati fattori favorevoli all’arresto del dilagare del male. Prima il medico interveniva quando c’era la malattia, ora si parla di medicina della salute, cioè la medicina che viene prima della malattia. Dall’illuminismo in avanti abbiamo fatto grandi progressi, anche se oggi siamo ancora nel campo della medicina della malattia (vai dal medico quando stai male). L’obbiettivo è giungere alla medicina della salute». C’è qualche differenza tra la vecchia e la nuova versione? «La nuova edizione è aggiornata. Ci sono dati aggiornati sulla diffusione della tubercolosi che è un po’ dimenticata dalle autorità, che hanno avuto altri problemi. E poi, naturalmente, c’è una sezione nuova dove si parla del Covid. Di questa pandemia parlo anche nelle considerazioni finali. Il Covid potrebbe essere una delle pandemie che stanno per caderci sulla testa. In Occidente noi siamo più deboli rispetto a un concorso di tanti fattori, non ultima la resistenza ai farmaci in genere. E poi ci sono le grandi migrazioni che hanno anche risvolti, dal punto di vista epidemiologico, l’occidente non è preparato». Si possono fare delle previsioni? «Nessuno è in grado di farne. Nei testi che ho consultato nessuno è ottimista perché tutti aspettano nuove pandemie. Queste potrebbero arrivare dalle zone dove ci sono molta povertà e urbanizzazione selvaggia, dove non c’è rispetto per la natura e dove si registra promiscuità tra uomini e animali». di Federico Pani

CONSIGLI IN LIBRERIA Che cosa ci permette di distinguere un testo scritto da un essere umano da uno realizzato da un programma di intelligenza artificiale? A questa domanda prova a rispondere il linguista Andrea De Benedetti che, nel suo ultimo libro “Scrivo ergo sum. Piccolo manuale di scrittura ai tempi dell’intelligenza artificiale” (Il Sole 24 Ore), spiega i pregi e i difetti, gli ambiti più congeniali e quelli meno, della scrit-

Pro e contro dei testi scritti con l’IA tura di programmi come ChatGpt. Fatto salvo che i programmi di intelligenza artificiale rappresentano certamente dei validi sostituti ai motori di ricerca e che possono fornire una base di partenza anche per un lavoro di scrittura, una delle conclusioni più importanti a cui arriva l’autore è questa: richiedere dei contenuti originali

all’intelligenza artificiale è quasi un controsenso, dato che il programma funziona aggregando una quantità enormi di dati e sulla base di impostazioni volute da dei programmatori; ne consegue che il software tende a fornire delle risposte banali (in ragione dei grandi numeri) e – come fa notare l’autore – sbilanciate verso il politi-

camente corretto (in ragione delle istruzioni impartire dagli sviluppatori). Il libro di De Benedetti, però, è anche un manuale utilissimo per chi si trova a scrivere tutti i giorni e vuole farlo con maggiore scioltezza ed efficacia: dà consigli e indicazioni, dunque, in materia di grammatica, punteggiatura, sintassi e testualità, tutti argomenti

trattati con la chiarezza e la completezza di un grande divulgatore e insegnante di grammatica.


Cultura

Sabato 3 Febbraio 2024

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DANZA

INCONTRO

, ALL ADAFA

“Il mondo altrove” sul palco di Casalmaggiore

“Poesia e scultura: un dialogo ideale” in Biblioteca

Il Touring Club organizza un incontro sui funghi

Domenica 11 febbraio alle ore 21 il Teatro Comunale di Casalmaggiore propone “Il mondo altrove”, una creazione coreografica in forma di rituale danzato, che celebra secondo una logica scenica il moto di un mondo inesplorato. Nel tracciare un percorso ideale tra Occidente e Oriente, il lavoro è liberamente ispirato ai rituali indigeni dell'America del Sud, ai simboli e alle tradizioni del teatro Nō giapponese.

Venerdì 9 febbraio alle 16.30 nella sala Virginia Carini Dainotti (in via Ugolani Dati 4) è in programma “Poesia e scultura: un dialogo ideale”, incontro in occasione della donazione alla Biblioteca da parte di Lucia Zanotti di due sculture dell’artista Patrizio Marigliano, create con i volumi di poesie di Lucia Zanotti e Pier Giorgio Sangiovanni. Relatrice Donatella Migliore, letture di Massimiliano Pegorini.

Il Club di Territorio Touring di Cremona organizza per sabato 10 febbraio alle 17.30 un incontro presso l’Adafa con il micologo e responsabile scientifico del Gruppo Micologico Naturalistico Cremonese Marco Bianchi che ci introdurrà in questo affascinante mondo incentrando l’attenzione sulla commestibilità e tossicità dei funghi, su come prevenire spiacevoli intossicazioni. L’ingresso è libero.

FOCUS Non tutte le storie drammatiche di grandi atleti sono state approfondite. Come quella di Arpad Weisz PIERLUIGI TORRESANI

BREVI

Come è noto, la cosiddetta “soluzione finale” agì scientificamente colpendo ogni strato delle comunità israelitiche. Ad essa non sfuggì pure la dimensione sportiva, che rimane però una dimensione ancora poco indagata, alla quale ha dato un grande contributo la ricerca dello storico dello sport, Sergio Giuntini, raccolta in un volume che si intitola appunto “Sport e Shoah”. Da questa ricerca abbiamo appreso che fra i sei milioni di vittime dell’Olocausto, in un vergognoso silenzio, si consumò un ulteriore genocidio: quello dello sport e degli sportivi. La popolarità e le forme di divismo di cui erano già allora oggetto i campioni degli stadi, non costituirono alcuna forma di vantaggio, una sorta di salvacondotto pubblico per sottrarsi all’inesorabile implacabilità della Shoah. Enorme fu l’entità di questo martirologio dello sport. Si è calcolato, anche se il numero è apparso successivamente in difetto, che almeno 60.000 atleti, di cui 220 ad alto livello (parliamo di campioni internazionali e di medaglie olimpiche) furono deportati nei campi di concentramento, dove la maggior parte vi trovò la morte. Qui, per ragioni di spazio, ci limiteremo a ricordare qualche esempio, utile per la sua drammaticità a testimoniare la portata di questa, che possiamo definire la “tragedia nella tragedia.” Nel 1928 ai Giochi Olimpici di Amsterdam, l’Italia conquistò la prima medaglia olimpica femminile: un bellissimo argento nella ginnastica dietro la nazionale olandese, della quale facevano parte diverse atlete ebree. Ebbene quella nazionale fu letteralmente decimata dopo l’emanazione delle Leggi razziali; così come lo è stata la nazionale cecoslovac-

Musica d’autore al Teatro Ponchielli con Fabio Concato Arpad Weisz

Egidio Armelloni

Vittorio Staccione

Il nazifascismo non risparmiò neppure i campioni dello sport ca di ginnastica con ben 21 atlete mandate a morire a Mauthausen nel 1943. Emblematica è la vicenda dell’ungherese Arpad Weisz, ebreo, calciatore prima e grande allenatore poi. Noto in Italia per aver vinto due scudetti con Inter e Bologna, nel 1938 fu costretto ad abbandonare il nostro Paese e invano cercò di sfuggire alle persecuzioni in atto, un vero e proprio accanimento contro di lui, perché famoso, quasi a voler dare “un esempio”: finì i suoi giorni nel 1944, nell’inferno di Auschwitz con la moglie Elena e i figli Roberto e Clara. La figura di Arpad Weisz ha avuto un eco straordinario negli ultimi anni, perché oggetto di un bel programma televisivo scritto e condotto da Federico Buffa per Sky, tratto dal libro di Matteo Marani “Dallo scudetto ad Auschwitz”. Ma non solo ebrei: altre “diversità” finirono nel mirino della barbarie nazista: rom, sinti, omosessuali, disabili... Storia particolarmente toccante è quella del pugile tedesco Johann Trollmann. autentico asso della boxe,

adolescente dal fascino precoce, dotato di una fisicità armoniosa e atletica, Johann mostra fin da piccolo il suo talento sul ring che coltiva ad Hannover, sua città natale, fino a diventare campione tedesco dei pesi medi. Ma c’è un problema: è un Sinti cioè uno “zingaro” e per questo viene emarginato, poi escluso dalle Olimpiadi del 1928, subendo negli anni successivi ritorsioni e persecuzioni e con le atrocità naziste finirà nel campo di Neungamme, dove viene massacrato di botte il 9 febbraio 1943. Alla sua vicenda si è fortemente interessato il Premio Nobel della Letteratura, Dario Fo, che ha raccontato tutta la vita di Johann, in un bel libro dal titolo “Razza di zingaro”. Per chiudere , due vicende che ci riguarano da vicino. Una è quella del calciatore Vittorio Staccione che giocò con la maglia della Cremonese nell’anno 1925-26, per passare successivamente ad indossare quelle di Fiorentina, Cosenza e Torino. Nel 1936 lascia il calcio e torna a fare l’ope-

raio alla Fiat e riprende la sua attività di antifascista. È sorvegliato dall’Ovra, la polizia politica di allora. Staccione per questa sua attività viene arrestato il 13 marzo del 1944 e deportato nel campo di Gusen (sottocampo di Mauthausen) con il numero di matricola 59160 e lì, a causa di una cancrena per le percosse subite dalla SS si spegne il 16 marzo 1945. A lui il Panathlon ha dedicato una targa in marmo nel 2015 presso lo stadio Zini, identificando Staccione come “simbolo dello sport , che sacrificò la vita per la pace e la fratellanza fra i popoli”. La targa porta una scultura in bronzo opera dello scultore cremonese Mario Coppetti. Uno che invece pur subendo persecuzioni ed umiliazioni è sopravvissuto alle barbarie è Egidio Armelloni, grande ginnasta, nato a Soresina nel 1909 e che proprio a Soresina iniziò la sua brillante carriera.. Dopo breve emigrazione a Biella trovò lavoro a Milano e qui venne tesserato dalla società Pro Patria e allenato da Mario Corrias, responsabile tecnico della

nazionale italiana. Armelloni fu uno dei maggiori ginnasti italiani degli anno ’30 e per questo veniva definito il “Peppin Meazza delle palestre”, in particolare per la perfetta uscita dalle parallele. La sua carriera è stata condizionata pesantemente dall’impegno politico di antifascista e nonostante numerosi arresti, per varie ragioni a volte fortunose, è sempre sfuggito alla deportazione. Come atleta ha partecipato ai Mondiali di Budapest del 1934, alle Olimpiadi di Berlino del ’36 e dopo la pausa nei partigiani del Sap (Squadre di azione partigiane) ormai trentanovenne fece in tempo a partecipare alla prima edizione delle Olimpiadi del dopoguerra, quella di Londra 1948, classificandosi al 5° posto nella gara a squadre. Quella di Armelloni, come tante altre è una figura ancora poco indagata da storici e sportivi: la città di Soresina potrebbe ricordare questo concittadino, con ricerche e ulteriori approfondimenti, proponendo alle giovani generazioni una figura molto positiva per lealtà, coraggio e coerenza.

Un imperdibile appuntamento con la grande musica italiana d’autore: stasera alle 21 Fabio Concato guiderà il pubblico del Teatro Ponchielli in un viaggio carico di ricordi ed emozioni tra i suoi successi, attraverso atmosfere musicali inedite, tutte da scoprire, dalle prime canzoni fino ai brani più recenti. Con lui sul palco del "Musico ambulante tour" i suoi amici musicisti: Ornella D'Urbano (arrangiamenti, piano e tastiere), Gabriele Palazzi Rossi (batteria), Stefano Casali (basso) e Larry Tomassini (chitarre).

Oggi viene inaugurata la mostra “Progetti ritratti” Stamattina alle 11 a Palazzo Affaitati (galleria espositiva in via Ugolani Dati 4) viene inaugurata la mostra fotografica multimediale “Progetto ritratti”, un’indagine sull’identità personale e collettiva, un viaggio nell’esperienza complessa del giudizio e del pregiudizio, nel gioco delle parti, nel confronto con gli altri e con se stessi attraverso l’incontro con gli sguardi delle persone ritratte.

Ricordi Ferroviari, domani il museo sarà aperto alle 15 Il museo "Ricordi Ferroviari Cremonesi" sarà aperto domani dalle 15 alle 18 nel Piazzale della Stazione 12. Ci sarà la possibilità di tesserarsi al Dopolavoro Ferroviario.


Sabato 3 Febbraio 2024

20 CALCIO SERIE A

CICLOCROSS

L’Inter cerca la fuga scudetto contro la Juventus

Domani Federica Venturelli va a caccia della maglia iridata Under 23 a Tabor

Chiusa una sezione di mercato invernale sottotono, la serie A propone la sfida forse decisiva per la vittoria del campionato. Domani alle 20.45, infatti, l’Inter ospita la Juventus e in caso di successo volerebbe a +4 e con una partita in meno. Più che un’ipoteca sullo scudetto.

Sul veloce e ghiacciato percorso di Tabor in Repubblica Ceca sono iniziati ieri i Mondiali di ciclocross. Gli azzurri del ct Pontoni si presentano agguerriti e c’è attesa per la prova tra le Under 23 (domani alle 12.35) di Federica

» calcio serie b

Venturelli (nella foto), alla sua seconda apparizione stagionale nel cross dopo quella a Benidorm in Coppa del Mondo. Ieri è giunta 5ª nel team relay. In pista, bronzo del quartetto di Francesco Lamon in Nations Cup ad Adelaide.

Gli arrivi di Johnsen e Marrone, che si sono aggiunti a Falletti, hanno reso ancor più competitiva la rosa di Stroppa nella corsa alla promozione. Oggi c’è la sfida di Lecco

Cremo più forte per puntare al colpo grosso LECCO

RIGAMONTI CEPPI ORE 16.15

CREMONESE

Fuochi d’artificio per tornare in serie A. Nelle ulti17 SERNICOLA me ore del calciomercato 32 LEPORE invernale la Cremonese si 29 LISTKOWSKI 26 ANTOV è rifatta il trucco per vivere 27 IONITA un girone di ritorno da pro32 ABREGO tagonista. Troppo poco il 90 CODA 68 IERARDI 15 BIANCHETTI contributo di Okereke (che 90 NOVAKOVICH è tornato in serie A, al Tori97 RADU 97 LIVIERI 19 CASTAGNETTI 23 LAMANNA 26 FRIGERIO no), ecco quindi l’ingaggio 71 JOHNSEN di Dennis Johnsen, gio2 CELJAK 44 LOCHOSHVILI 10 SALCEDO iello 25enne del Venezia 7 FALLETTI specializzato negli assist. *21 CROCIATA Un’alternativa importante 32 LEPORE a Vázquez sulla trequar98 ZANIMACCHIA ti, al servizio del bomber Coda. Dopo la vittoria di ARBITRO: LUCA ZUFFERLI DI UDINE misura nel derby contro ALL.: GIOVANNI STROPPA 3-5-2 4-3-3 ALL.: EMILIANO BONAZZOLI DIRETTA SU DAZN E SKY il Brescia, mister Stroppa aveva affermato davanti esordirà oggi tra i pali), alle telecamere di Sky di danno ancora più sprint ad aver indicato alla dirigenza un motore già potente per nomi e cognomi dei suoi rincorrere la promozione. desideri di merMarrone, in modo cato. Ecco quindi particolare, arriva Luca Marrone, elein prestito proprio mento apprezzato da quel Lecco a dal tecnico ai temcui i grigiorossi pi del Monza, come oggi pomeriggio rinforzo utile sia andranno a far vicome centrale di Dennis Johnsen sita con un unico una difesa a tre, sia obiettivo: i tre punGrigiorossi in festa all’occorrenza anche come ti. La formazione lariana dopo la vittoria nel derby (foto Us Cremonese) centrocampista. è reduce da tre sconfitDue tasselli importanti, te consecutive e divide il forti della truppa grigiorosgioco e ambiente da realtà che insieme agli innesti di posto di Cenerentola del sa, abituata ad esprimersi dilettantistiche non aiuteFalletti e Livieri (che vista campionato con Spezia meglio su altre tipologie ranno senza dubbio i nomi l’indisponibilità di Jungdal, e Feralpisalò. Campo di CLASSIFICA (23ª gior nata)

Mantova Padova Triestina Atalanta Under 23* Pro Vercelli L.R. Vicenza Virtus Verona Lumezzane Giana Erminio AlbinoLeffe Pro Patria Renate* Legnago Salus Arzignano Pergolettese Trento Novara Fiorenzuola Pro Sesto Alessandria (-1)

57 50 46 37 36 34 33 32 31 30 29 29 28 28 27 27 19 19 18 14

La Pergolettese sta iniziando a vedere la luce. Il punto guadagnato con merito al Tognon di Fontanafredda, contro una delle corazzate del campionato come la Triestina (nella foto), conferma il buon stato di forma dei gialloblu proprio nella fase cruciale del campionato. E lo ha fatto al termine di una partita giocata con intelligenza, attenzione, soffrendo il giusto e concedendo il minimo ai più blasonati avversari. La reazione avuta dopo aver subito il gol di bomber Lescano nel secon-

di palcoscenici. In difesa rimarrà ancora fuori per precauzione Ravanelli, mentre a centrocampo è sicura la conferma di Abrego, decisivo contro il Brescia dopo essere entrato al posto dell’infortunato Collocolo (per lui uno stop di almeno un mese e mezzo). Mancherà anche Majer, ma solo per un male di stagione. Nei lariani dovrebbero partire dal primo minuto i nuovi arrivati Lamanna, Ierardi, Salcedo e Listkowski. «Al di là della classifica - ha detto ieri Stroppa - il Lecco ha qualità, è ben allenato e può metterci in difficoltà. Sono soddisfatto del mercato, perché Marrone è l’usato sicuro e Johnsen può giocare in più ruoli, vedremo in che zona del campo può rendere di più». Infine, in occasione del 90º anniversario dell’Avis di Cremona, i grigiorossi entreranno in campo con una sopra maglia celebrativa. CALENDARIO 29ª Cremonese-Como (9-3 h 16.15), 30ª Südtirol-Cremonese (16-3 h 14), 31ª Cremonese-Feralpisalò (1-4 h 18), 32ª Bari-Cremonese (5-4 h 20.30), 33ª CremoneseTernana (13-4 h 14).

RISULTATI 22 ª GIORNATA

Bari-Reggiana 0-2, Catanzaro-Palermo 1-1, Cittadella-Sampdoria 1-2, Como-Ascoli 0-2, Cremonese-Brescia 1-0, Feralpisalò-Lecco 5-1, ModenaParma 3-0, Pisa-Spezia 2-3, SüdtirolCosenza 0-1, Venezia-Ternana 1-0.

CLASSIFICA Parma 45 Cremonese 41 Venezia 41 Como 39 Palermo 36 Cittadella 36 Catanzaro 34 Modena 31 Brescia 29 Reggiana 28

*penalizzata di 2 punti

MATTEO VOLPI

Cosenza 27 Bari 27 Pisa 26 Sampdoria* 26 Südtirol 24 Ascoli 22 Ternana 21 Feralpisalò 20 Spezia 20 Lecco 20

23 ª GIORNATA (3-2 h 14)

Ascoli-Südtirol (4-2 h 16.15), BresciaCittadella, Cosenza-Pisa, Lecco-Cremonese (h 16.15), Palermo-Bari (ieri sera), Parma-Venezia, Reggiana-Feralpisalò, Sampdoria-Modena (h 16.15), Spezia-Catanzaro, TernanaComo (h 16.15). PRIMAVERA 2

Grigiorossi inarrestabili Promozione in ghiaccio Grazie alla solita travolgente affermazione (3-0 a Vicenza con gol di Pessolani, Tricca e Stuckler su rigore) e alla sconfitta del Parma, i grigiorossi hanno ipotecato la promozione (+15 sui ducali). Oggi alle 12 ospitano l’Udinese.

SERIE C La squadra di Abbate ospita oggi pomeriggio il Vicenza

Pergolettese all’assalto di un’altra big do tempo (pareggiato dalla rete di Jaouhari), è la dimostrazione di come la squadra di questo inizio anno sia una lontana parente di quella vista nel finale del girone d’andata. Ma la lotta per evitare l’ultimo posto nei playout è dura e coinvolge molte squadre, quindi l’obiettivo deve essere quello di cercare punti contro ogni avversario, a partire dalla

non facile sfida casalinga di oggi alle 18.30 contro un Vicenza che pur non mantenendo fede ai pronostici, è

pur per una squadra di valore. Il tecnico Abbate dovrebbe recuperare Piu e ritrova Figoli dopo la squalifica.

Serie D: il Crema cerca a Legnano tre punti per sentirsi ancora vivo Il Crema ha tirato fuori l’orgoglio e dopo aver pareggiato 1-1 con il Club Milano, ha perso solo di misura a Palazzolo. Domani (ore 14.30) c’è la trasferta a Legnano. CLASSIFICA (25ª giornata): Caldiero Terme 51; Arconatese 50; Varesina 48; Pia-

cenza 47; Pro Palazzolo 46; Desenzano, Brusaporto 39; Villa Valle 38; Caravaggio 34; Casatese 32; Club Milano, Ciserano 31; F. Caratese 30; Clivense 29; Real Calepina 27; Castellanzese, Tritium 26; Legnano 25; Crema 17; Ponte San Pietro 16.


Sport

Sabato 3 Febbraio 2024

» basket serie a

21

Archiviato l’amaro epilogo del match contro Varese, la squadra di Cavina prova a tornare alla vittoria in trasferta su un campo da sempre ostico per i biancoblu come quello di Sassari

Vanoli, vai all’incasso al Banco di Sardegna FABIO VARESI

Così ha fatto davvero male. Dopo un inizio di partita non facile, la Vanoli ha ingranato e sembrava aver messo una seria ipoteca sulla vittoria contro Varese, tenuta a galla dalle triple di Hanlan e Mannion (45 punti in due). Poi nel finale Lacey ha sprecato un libero, Mannion non ha subìto fallo ed ha realizzato il canestro della vittoria. Come è accaduto a Reggio Emilia, i biancoblu hanno motivo di recriminare, ma devono guardare LE SOLE VITTORIE DEI BIANCOBLU avanti con fiducia al traIN 13 TRASFERTE pagina e provare a vinguardo della salvezza. IN SARDEGNA domenica Purtroppo cere in trasferta, cosa scorsa sono mancati i punti che non si realizza da un di Mccullough, giocatore in evibel po’. Classifica alla mano, l’avdente difficoltà anche per colpa di versario sembra abbordabile, ma qualche guaio fisico. Alla squadra in verità il Banco di Sardegna Sasdi Cavina non resta che voltare sari vale molto di più dell’attuale

2

Nathan Adrian in azione contro Varese (foto Passamonti)

13º posto e soprattutto è sempre stato molto ostico per la Vanoli, che in Sardegna ha vinto solo due volte (nel 2016 e nel 2019) in 13 trasferte. Il cambio di allenatore Markovic al posto di Bucchi - non ha portato subito grandi benefici,

visto che a Milano è arrivata una netta sconfitta, dopo un buon primo tempo, ma il match per i biancoblu si annuncia comunque difficile. «Per noi è una settimana particolare - ha affermato ieri coach Cavina a Cremona 1 - perché siamo reduci da due sconfitte maturate sul filo di lana, malgrado buone prestazioni. Non ci siamo però focalizzati sugli aspetti negativi, ripartendo invece dalle note positive e ho visto grande energia nella squadra. Per me è sempre emozionante tornare a Sassari ed affronteremo una squadra assetata di punti come noi, che non merita l’attuale posizione in classifica. Con il nuovo coach sono cambiate alcune soluzioni offensive e credo che punteranno molto sul piano emotivo, quindi noi dovremo cercare di contrastarlo, soprattutto sul piano fisico».

SERIE A2

La JuVi prova a chiudere bene la prima fase ALEXANDRO EVERET

Trasferta siciliana da dimenticare per la Ferraroni JuVi Ferraroni, che è tornata da Agrigento con una sconfitta. I siciliani si sono imposti 89-82 in una partita condotta con autorevolezza sin dalle prime battute, contro una JuVi troppo poco reattiva e concentrata, passiva e fuori partita mentalmente. Agrigento ha accumulato punti e punti di vantaggio fino a toccare quota +23 e poi addirittura +30 sul 65-35. Solo a quel punto gli oroamaranto hanno avuto una reazione, utile esclusivamente per rendere più accettabile il

Vinnie Shahid in campo ad Agrigento

passivo finale. Vinnie Shahid ha fatto ancora la parte del leone, con 31 punti messi a referto (la sua media in 4 match è di 23.5!), ma la JuVi si è svegliata davvero troppo tardi e coach Bechi non ha

mancato di evidenziarlo con onestà nella conferenza stampa dl post partita, bacchettando i suoi ragazzi. Un vero peccato, perché una vittoria ad Agrigento avrebbe dischiuso prospettive davvero interessanti in classifica. Ora il calendario prevede il ritorno al PalaRadi (abbellito dal nuovo tabellone elettronico) con la sfida di domani alle 18 contro la Reale Mutua Torino di coach Ciani, terza in classifica, per l’ultima giornata della prima fase e quindi i punti in palio sono comunque importanti. Domani al PalaRadi sarà offerta da Bottega Ca’ dell’Ora la meranda a tutti i bambini presenti.

CLASSIFICA GIRONE VERDE

Trapani Cantù Torino Rieti Ferraroni JuVi Cr Urania Milano Treviglio Vigevano Luiss Roma Agrigento Casale Monferrato Latina

40 32 28 26 24 22 22 16 14 12 10 6

22ª GIORNATA (4-2 h 18) Ultimo turno della prima fase: Ferraroni JuVi Cremona-Torino, Latina-Agrigento, Luiss Roma-Treviglio, Rieti-Trapani, Urania Milano-Casale Monferrato.

RISULTATI 18 ª GIORNATA Brescia-Pistoia 109-90, Milano-Sassari 80-65, Pesaro-Brindisi 78-86, Scafati-Treviso 95-63, Tortona-Reggio Emilia 93-64, Vanoli CremonaVarese 82-83, Venezia-Trento 93-68, Virtus Bologna-Napoli 101-89.

CLASSIFICA Brescia 28 26 Venezia Virtus Bo 26 Milano 24 Napoli 22 Reggio Emilia 20 Scafati 18 Trento 18

SOCIO

Quota d’ingresso euro 4.000 Pagabili anche in 5 anni

18 16 16 14 14 10 10 8

19 ª GIORNATA (4-1) Brindisi-Tortona, Napoli-Brescia, Pistoia-Milano, Reggio Emilia-Venezia, Sassari-Vanoli Cremona (h 16.30), Scafati-Pesaro, Trento-Varese, Treviso-Virtus Bologna.

Serie B: altro match complicato per la Logiman contro la Libertas La Logiman Crema non è riuscita a bissare la vittoria ottenuta ad ottobre contro la Gema Montecatini, che ha messo in campo il massimo dell'intensità e portato a casa un match che i cremaschi hanno condotto per quasi tutto il primo tempo (77-71 il finale). «Per vincere partite di questo livello dobbiamo lavorare e studiare ancora», ha affermato coach Baldiraghi. Stasera alle 21 a Orzinuovi altra sfida complicata con la Libertas Livorno. CLASSIFICA (21ª giornata): Fabo Herons Montecatini, Libertas Livorno, Pielle Livorno 32; Gema Montecatini 26; Brianza, Logiman Crema, Omegna, Piombino, Sant’Antimo 22; Fiorenzuola, Avellino, Cassino 20; Legnano, Desio, Piacenza 18; Rieti 14; Salerno (-3) 9; Caserta 6.

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Pistoia Vanoli Cr Tortona Varese Sassari Pesaro Treviso Brindisi

CONIUGI E CONVIVENTI

Quota d’ingresso euro 1.500 Pagabili anche in 5 anni

È aperta l’AFFILIAZIONE TEMPORANEA per l’estate 2024

Nel 2024 è ancora possibile presentare domanda di AFFILIAZIONE TEMPORANEA. Periodo minimo 2 mesi fino ad un massimo di 3 mesi

QUOTA MENSILE:

181,50 € adulti - 50% ragazzi dagli 11 ai 18 anni gratuito sotto gli 11 anni e se l’anno prossimo diventi nostro SOCIO la quota di ingresso sarà scontata di quanto già versato come AFFILIATO Seguici e partecipa sui nostri social e scarica la nostra APP Canottieri Leonida Bissolati - Via Riglio 12, CREMONA - info e iscrizioni: 0372 463030 - segreteria@bissolati.it


Sport

22

, » tennis: l intervista FABIO VARESI

Dopo la Tomba-mania nello sci negli anni ’80 e ’90 e quasi contemporaneamente la Pantani-mania nel ciclismo, tocca ora alla Sinnermania. Merito di un ragazzo altoatesino, che però si sente italianissimo e che con la naturalezza di un principiante, ha riportato in pochi mesi nel nostro Paese la Coppa Davis e un torneo del Grande Slam, che mancavano dal lontano 1976. Allora era stato Panatta il trascinatore delle racchette, diventato fenomeno di culto in campo e sugli spalti ed ora tocca a Jannik Sinner riportare il tennis azzurro agli onori delle cronache e a farlo tornare un fenomeno di massa. Ma a 22 anni non si sente affatto arrivato ed anzi rifiutando l’invito a partecipare al Festival di Sanremo, ha dimostrato di voler tenere i piedi ben ancorati al suolo, per concentrarsi solo sulla sua crescita professionale. Ed anche per questo è amatissimo da tutti. Per lui la vittoria agli Australian Open è quasi una tappa del suo percorso, non vantandosi di aver battuto

Sabato 3 Febbraio 2024

Il casalasco Lorenzo Bocchi, giocatore professionista, commenta le grandi vittorie dell’azzurro e fa il punto sulla sua carriera in ascesa

«Sinner è un esempio per tutti gli sportivi» Lorenzo Bocchi vittorioso a Cipro

lizzando più solo il Centro Giocherò alcuni tornei sulla di Tirrenia, ma lasciando i terra battuta. Obiettivo? A ragazzi nei loro Circoli, sotfine anno vorrei arrivare tra to la guida dei propri allenai primi 500 della classifica tori. Insomma, è cambiato Atp per giocare le qualificail modo di lavorare. Sinner zioni dei tornei Challenge». è sicuramente un esempio Come è nata la tua passioanche per come si comporne per il tennis? ta e si fa vedere. È un ragaz«All’Eridanea di Casalmagzo umile, che lavora tanto, è giore all’età di 4 anni, ma genuino ed è diventato un fino a 18 anni ho giocato punto di riferimento per tutanche a calcio. Poi, dopo un ti gli sportivi». anno negli Stati Uniti (in FloCome valuti la tua carriera rida) con Intercultura, sono in questo momento? tornato ad Albinea (Reggio «Mi sento in cresciEmilia) ed ho iniziato a ta, ho passato due giocare sul serio». anni non facili a Chi sono i tuoi causa degli inmodelli? LA POSIZIONE «Da piccolo amfortuni e ho avuDI BOCCHI miravo Federer e to quindi poca NEL RANKING MONDIALE poi Monfils». continuità. Ma mi Ti piacciono gli altri hanno fatto crescesport? re, visto che ora non mi lamento più e sono diverso «Sì, in particolare il calcio e come persona. Insomma, il basket e le mie squadre mi hanno rafforzato sia in preferite sono il Milan e i campo, che fuori. Sono reLos Angeles Clippers, ma duce da una finale persa in seguo anche Cremonese e Iran e da un’eliminazione ai Vanoli». quarti, dovuta a qualche doCome Sinner, non hai avuto lore al piede e al ginocchio, pressione eccessive dal-la ma non sono problemi gravi tua famiglia? e tra meno di un mese tor«Esattamente ed è giusto nerò in campo in Sudameriche un ragazzo diventi proca, esattamente in Argentifessionista se ci tiene davna (a Tucuman), terra natia vero, perché per arrivare della mia fidanzata Ailen. deve avere passione».

608

Jannik Sinner trionfatore in Australia

per la seconda volta un totem come Djokovic. E forse in questo sta la sua forza, che potrebbe portarlo sul trono del tennis, primo italiano a riuscirci nella storia. Del fenomeno Sinner abbiano voluto parlare con Lorenzo Bocchi, 26 anni di Casalmaggiore, attualmen-

te numero 608 del mondo e giocatore in grande ascesa nel Circuito Futures, lontano dal prestigio dei grandi tornei, ma pur sempre frequentato da professionisti. Lorenzo, quanto è importante Sinner per il tennis italiano? «Sicuramente tanto, anche

ATLETICA LEGGERA

perché il movimento tennistico in Italia negli ultimi anni è cresciuto e il livello dei nostri ragazzi si è alzato molto. Merito della Fit che ha lavorato bene, perché alle spalle dei big ci sono altri ragazzi interessanti. La Federazione ha, infatti, cambiato strategia, non uti-

MOTOCICLISMO

Nuovo record italiano indoor per Sveva Gerevini

Mattia Frau, emozione per il premio nel “Simoncelli”

Il nuovo anno è iniziato nel migliore dei modi per Sveva Gerevini (nella foto), cremonese in forza ai Carabinieri, seconda nel Meeting di Aubière in Francia, migliorando il suo primato italiano indoor nel pentathlon con 4538 punti, 89 in più dopo quasi due anni. Ottava agli Europei indoor dell’anno scorso, prima di essere frenata da un infortunio (frattura del metatarso), ora l’azzurra allenata da Pietro Frittoli può guardare con fiducia alla stagione all’aperto. Tra gli uomini, 7º posto nell’eptathlon per l’altro cremonese Dario Dester (5873 punti).

Grande soddisfazione per Mattia Frau (nella foto con il padre), premiato per essere salito sul podio nel Trofeo Marco Simoncelli. La cerimonia si è svolta a Rimini ed è stato veramente emozionante essere insignito da Paolo Simoncelli. «Era un sogno al quale Mattia ambiva tanto e lo ha raggiunto - ha affermato il padre Gigi -. Per quanto riguarda i progetti futuri, saremo in un nuovo team, lo Space, con una nuova moto e ci impegneremo sempre di più per il prossimo campionato che inizierà ad aprile a Cervia, nella nuova categoria Open A».


Sport

Sabato 3 Febbraio 2024

» volley femminile

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Le casalasche, rilanciatesi dal successo di Cuneo, cercano altri punti salvezza contro il Bisonte Firenze, mentre in A2 le cremonesi devono battere Messina

Sabato di fuoco al PalaRadi per Vbc ed Esperia CLASSIFICA (*1 partita in meno)

Conegliano Milano Novara* Scandicci Chieri Pinerolo Firenze Vallefoglia Roma Busto Arsizio Bergamo Vbc Casalmaggiore* Cuneo Trento

51 48 45 41 33 26 24 24 22 18 15 14 13 4

19ª GIORNATA (4-2 h 17) Bergamo-Roma (h 16), VbcFirenze (3-2 h 20), Conegliano-Milano, Novara-Cuneo, Pinerolo-Chieri, ScandicciTrento, Vallefoglia-Busto A. (3-2 h 20.30). Recupero: VbcNovara (17-2 h 20.30).

Non si può certo negare che la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore targata Pintus abbia carattere. Dopo aver evitato il tracollo a Trento, vincendo da 0-2, le rosa si sono imposte 3-1 nel match forse più importante della stagione, contro l’Honda Olivero S. Bernardo Cuneo, due punti avanti in classifica e che in caso di successo da tre punti, poteva decretare quasi la retrocessione delle casalasche. Invece la Vbc, trascinata dell’mvp Malwina Smarzek (nella foto di Danilo Ninotto), ha sfoderato una prestazione solida, che mancava dal successo di Firenze. La situazione di classifica resta delicata, ma psicologica-

mente essere al terzultimo posto aiuta la squadra a guardare con fiducia i prossimi impegni, a partire del match di stasera al PalaRadi contro Il Bisonte Firenze, reduce dalla netta sconfitta di Roma. Le toscane di coach Parisi, ex di turno, sono però una buona squadra e per vincere le ragazze di Pintus dovranno sfoderare un’altra prova di carattere.

Esordio amaro per la CremonaUfficio Esperia nella poule promozione. Nella tana delle friulane del Talmassons le gialloblu (nella foto di Alan Molina) partono male e si ritrovano sotto 0-2, ma hanno una grande reazione per arrivare al tie break. Sul più bello però cedono e concedono il quinto set alle padrone di casa. Oggi alle 15.30 al PalaRadi c’è subito l’occasione per rifarsi contro l’Akademia Messina. «Arrivati a questa fase della stagione, ogni punto è significativo ed entreremo in campo dando il massimo», ammonisce la palleggiatrice Beatrice Balconati. La Trasporti Bressan Offanengo, invece, ha debuttato

CLASSIFICHE (2ª giornata)

in poule salvezza con la convincente vittoria per 3-0 contro Bologna, che permette di allungare in classifica sulla zona che scotta. È stata una prova molto convincente da parte delle cremasche, attese ora da due trasferte consecutive: la prima domani alle 17 a Trebaseleghe contro la Nuvolì Altafratte, penultima in classifica. Alexandro Everet

POOL PROMOZIONE Perugia 52 Busto Arsizio 46 Macerata 44 Esperia Cremona 44 Messina 43 Talmassons 36 San Giovanni in M. 36 Montecchio 35 Como 33 Mondovì 31 POOL SALVEZZA Brescia Offanengo Melendugno Lecco Bologna Soverato Olbia Costa Volpino Padova Pescara

29 26 20 19 19 17 15 13 11 1

BOCCE MASSIMO MALFATTO

Stasera epilogo del Gran premio Bocciodromo organizzato dalla Coop Castelvetro. Ben 194 gli individualisti, ventisei le batterie. Nella categoria A successi di Bonfatti, Domaneschi, Luccini e Perini, mentre in categoria B in evidenza Bellardi, Ferrari, Ghisolfi, Pompini e Ravasi. Nella categoria C note positive per Banfi, Barbieri, Bernuzzi, Di Marco, Mammoliti, Trementini e Vitali. Si inizia alle ore 17.30 con i dieci spareggi in programma al Signorini e al Bocciodromo comunale dove si concluderà la gara. TROFEO CAPERGNANICA Il via alla nuova annata boccisti-

Poca gloria a Capergnanica e nel Circuito Prestige ca, ma gli scenari non cambiano sulle nostre corsie con i bocciofili “stranieri” a dettare legge. Nella Regionale organizzata dalla società capergnanichese e giunta alla sua tredicesima edizione ad esultare sono stati Luca Morlacchi e Claudio Pirotta (nella foto). Dopo essersi sbarazzati di LaccaMagnini (12-2), gli orobici s’imponevano su Miceli-Sonzogni per 12-8. Approdavano in finale anche Claudio Meroni e Mauro Rea. I bresciani estromettevano i madignanesi Erba-Gatti (12-8) negli ottavi, i beniamini di casa Maraz-

zi-Zanelli (12-4) ed in semifinale avevano la meglio su GalantiniGuglieri per 12-10. Match di finale che si è dipanato per otto tornate, con successo di Morlacchi-Pirotta con il punteggio di 12-6. Ha diretto la gara Francesco Lanzi, presente il responsabile cremasco Antonio Vannucchi, perfetta l’organizzazione curata nei minimi particolari dal presidente Gianni Venturelli. CIRCUITO PRESTIGE I nostri giovani bocciofili non ruggiscono neppure nel 28º Trofeo Metaurense, valido come secon-

da tappa del Circuito. Nella categoria Under 18 Lorenzo Bocchio, dopo aver superato Alessandro Zarroli per 9-8 e 12-4, s’impone-

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va su Federico Manuelli (10-6), ma veniva eliminato nello spareggio da Kevin Della Schiava per 7-8. Nulla da fare anche per Luca Domaneschi. Dopo essersi sbarazzato di Giulio Lazzarini (101), trovava disco rosso opposto a Ivan Corina (2-9); si andava ai “pallini” ed il più preciso era proprio Corina. Poca gloria per Alessandro Massarini che s’imponeva su Pietro Bastoni (12-0, 10-4), ma veniva eliminato da Benedetta Necchi (5-7), la stessa che aveva eliminato Domaneschi a Tolentino. Infine, nella categoria Under 15 niente da fare per Alessandro Minoia, che veniva sconfitto da Lorenzo Ciprietti per 12-10.

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