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URBANISTICA
Centinaia di firme raccolte nella petizione per impedire la distruzione del manufatto di Viale Po
URBANISTICA
Centinaia di firme raccolte nella petizione per impedire la distruzione del manufatto di Viale Po
I nostri agriturismi invasi dagli stranieri
Articolo a pagina 8
fatemi capire...
È stato ritrovato il milione di euro che Massimo Moratti aveva consegnato ai truffatori che imitando la voce di Crosetto l’avevano convinto a versare soldi su un conto corrente di Hong Kong. L’ex presidente dell’Inter è recidivo: anni fa il Milan lo convinse a scambiare Seedorf con Coco, e addirittura Pirlo con un tal Guglielminpietro. Non pago, Moratti cedette poi alla Juve il futuro pallone d’oro Cannavaro in un altro scambio alla pari col portiere uruguaiano Carini. E in quel caso, senza ricevere alcun risarcimento. Vanni Raineri
CULTURA
Tiziano Bellini racconta il dramma delle foibe
Dossena a pagina 16
Cremo, serve il blitz sul campo del Bari
Vanoli in guarigione con la cura Brotto Volpi a pagina 19
VOLLEY SERIE A2
Esperia, l’avventura inizia contro Brescia Everet a pagina 20
Un anno importante per l’Arvedi Cycling
FORZE DELL,ORDINE
Carabinieri: concorso per 626 allievi marescialli Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 626 allievi marescialli del ruolo ispettori dell’Arma dei Carabinieri e, con un successivo decreto, di ulteriori 24 allievi marescialli in possesso dell’attestato di bilinguismo. Gli aspiranti potranno presentare la domanda online fino al giorno 8 marzo attraverso il sito www. carabinieri.it nell’area concorsi.
LAVORI
A2A: modifica alla circolazione in via Massarotti
A2A Calore e Servizi comunica che è stato avviato un intervento straordinario in via Trebbia, a seguito del rilevamento di un’anomalia termica in corrispondenza dell’incrocio con via Massarotti. I lavori si stanno svolgendo con uno scavo di limitata estensione. Da lunedì verrà implementata una modifica temporanea alla circolazione, con la chiusura dell’ingresso da via Massarotti a via Trebbia.
L,ORDINANZA
Cimitero: da lunedì le esumazioni nel Campo 4
Come annunciato nei mesi scorsi, nell'ambito della programmazione degli interventi di manutenzione del Civico Cimitero, da lunedì 17 febbraio a lunedì 17 marzo si svolgeranno le esumazioni dei defunti sepolti nel Campo 4. Le esumazioni, necessarie per rendere disponibile una nuova porzione di campo, sono state ufficializzate con un’ordinanza a firma del sindaco.
Nel 2024 17.372 punti decurtati agli automobilisti, 237 multe per guida in stato di ebbrezza
La Polizia Stradale di Cremona fa il bilancio del 2024: un costante impegno in materia di sicurezza stradale, con l’impiego di un sempre maggior numero di equipaggi sia sulla viabilità autostradale che su quella ordinaria. Particolare attenzione, nel lavoro quotidiano, è stata posta nella prevenzione sull’uso del telefonino alla guida, sul mancato uso delle cinture di sicurezza, sul superamento dei limiti di velocità e sulla guida in stato di ebbrezza. Sono proseguiti i controlli nel settore del trasporto professionale, sia merci che passeggeri. Par ticolare attenzione è stata posta, inoltre, alla verifica della regolarità dei pullman utilizzati per le gite scolastiche, che ha riguardato nello specifico 41 mezzi.
Oneri di urbanizzazione, Il 4% destinato al Duc
Il Comando di Polizia Stradale di Cremona nel 2024 ha effettuato 3727 pattuglie di vigilanza stradale, che hanno elevato numerose sanzioni: - 275 per superamento limiti di velocità; - 332 patenti ritirate; - 108 carte di circolazioni ritirate;
di cellulari durante la guida; - 237 sanzioni per guida in stato di ebbrezza;
- 95 veicoli sequestrati per mancata copertura assicurativa; - 887 contestazioni per mancato uso cinture di sicurezza; - 297 contestazioni per utilizzo
- 17372 punti patente decurtati. I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 7070, di cui 237 sanzionati per guida in stato di ebbrezza, mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stu -
pefacenti sono stati 12. Rilevante anche il bilancio della polizia giudiziaria. Durante l’anno sono stati effettuati servizi specifici sia presso gli esercizi commerciali correlati al mondo dell’auto in generale (concessionarie, demolitori, officine meccaniche, centri di revisione, ecc.), sia nei luoghi spesso oggetto di episodi di delinquenza. Controlli che si sono conclusi con sei persone arrestate e 203 denunce. Nel corso dell’anno sono state realizzate dalla Polizia Stradale numerose campagne di prevenzione sulla sicurezza, che hanno permesso di raggiungere in totale 2165 studenti delle scuole primarie e secondarie della provincia di Cremona. L’obiettivo principale è stato quello di diffondere abitudini orientate alla prudenza e di contrastare quelle condotte pericolose che costituiscono la principale causa degli incidenti stradali.
Oggi e domani continua la kermesse che unisce tradizione, artigianato e intrattenimento, fra stand, laboratori e cooking show
L’EVENTO Piazza Roma ospita la Festa del Cioccolato Artigianale, un evento unico che unisce tradizione, artigianato e intrattenimento per appassionati e famiglie. La manifestazione, organizzata in collaborazione con l’associazione ACAI (Associazione nazionale dei cioccolatieri ar tigiani italiani) sta portando nel cuore della città l’arte dei maestri cioccolatieri italiani, trasformando la piazza in un laboratorio a cielo aperto dedicato alla lavorazione del cioccolato. L’evento, che si chiude domani, domenica 16 febbraio, è promosso da Confcommercio Provincia di Cremona e da FIVA, l’Associazione degli Ambulanti, con il patrocinio del Comune di Cremona. «Eventi come questo – dichiara Andrea Badioni , presidente di Confcommercio Provincia di Cremona – sono fondamentali per animare
il cuore della città, attirando non solo appassionati, ma anche famiglie e turisti dalle province vicine».
Il programma di questi giorni propone numerose attività per tutte le età: dagli stand ai laboratori.
IL PROGRAMMA Stand aperti:
• Oggi: 10:00 - 21:00
• Domani: 10:00 - 20:00 Cooking show e spettacoli live:
• Oggi alle 15 – Show cooking: pralina alla Mostarda Cremonese
• Oggi alle 18 – Realizzazione della tavoletta di cioccolato da record, lunga ben 15 metri
• Domani alle 15 – Show cooking: pralina alla zucca
Laboratori e lezioni di cioccolato:
• ChocoBaby (tutti i giorni, 15:3017:30): un laboratorio dedicato ai più piccoli per imparare a realizzare cioccolatini.
• Lezioni di cioccolato (oggi e domani, 10:00 - 12:00): corso di lavorazione del cioccolato per principianti.
Nell’ottica di portare avanti interventi finalizzati a un decoro sempre maggiore del centro storico, la Giunta, su proposta dell’assessore Luca Zanacchi , ha concordato che una quota pari al 4% degli oneri di urbanizzazione introitati dall’Ente, per il 2025, sia destinata al DUC (Distretto Urbano del Commercio). Queste risorse saranno impiegate in manutenzioni e acquisto di beni e iniziative finalizzate alla rigenerazione e al decoro urbano. La tipologia degli interventi da attuare sarà concordata nell’ambito della cabina di regia del DUC. Il Distretto Urbano del Commercio di Cremona, di cui il Comune è ente capofila, ha ormai consolidato da tempo un’attività condivisa di gestione delle iniziative di promozione e dei bandi di Regione Lombardia per il miglioramento e il sostegno al commercio e all’artigianato locale. «Già dalla prossima riunione della cabina di regia inizieremo a ragionare con i rappresentanti delle categorie per individuare insieme le azioni a beneficio del centro storico e delle attività commerciali», dichiara l’assessore con delega al Commercio Luca Zanacchi.
Sede di Cremona
L’aspetto delle nostre città è il risultato di una stratificazione millenaria; ma spesso a essere ignorata è l’impronta lasciata dal nostro passato prossimo. Passeggiando lungo il lato meridionale dei Giardini Pubblici di Cremona, forse pochi sanno di calpestare l’antica navata della chiesa di San Domenico, abbattuta per dare spazio a un parco pubblico. Di questo e altri interventi subiti da Cremona, dall’Unità sino al secondo Novecento, parliamo con Davide Bruneri, architetto e specializzando in restauro dei beni architettonici e del paesaggio all’università Iuav di Venezia. «Gli interventi sulla città cominciano nell’Ottocento: come accadde in molte altre parti d’Italia, si procedette all’abbattimento delle mura e alla realizzazione dei rettifili; sulle rovine delle mura sorse, per dire, l’asse viario di Viale Trento e Trieste. Non c’è dubbio, però, che furono i piani regolatori del Novecento a lasciare le tracce più vistose e, per certi versi, più dolorose. Il cosiddetto Piano Lanfranchi (1902-1910) mirò all’eliminazione delle vestigia della dominazione asburgica: vennero demolite le porte – la cui ubicazione ci è suggerita dall’onomastica trasparente di una volta: Porta Po, Venezia, Roma, Milano, ecc. – porte realizzate nell’Ottocento da Luigi Voghera, nonché quel che restava delle mura. Il Piano Lanfranchi procedette anche alle operazioni di “isolamento del Duomo”: furono demoliti, da un lato, alcuni edifici della Curia, come i
Chiostri dei canonici e la Cappella di Santo Stefano, cappella privata del vescovo, situata al primo piano del Palazzo Vescovile (quel braccio del palazzo immetteva direttamente nel transetto della Cattedrale);
dall’altro lato, la stessa sorte subirono le abitazioni civili e le botteghe che, nel corso dei secoli, erano state costruite a ridosso e in simbiosi con la Cattedrale».
Arriviamo al periodo fascista, che ha lasciato una vistosa impronta sulla fisionomia del centro della città.
IL POST UNITÀ
«Gli interventi sulla città cominciano nell’Ottocento: come accadde in molte altre parti d’Italia, si procedette all’abbattimento delle mura»
«L’evento decisivo fu il Piano Gamba-Ranzi (del 1928 ma approvato nel ’30), nel quale si prospettava il raddoppiamento delle dimensioni della città, che avrebbe dovuto ospitare circa 120mila abitanti. Sorsero quartieri nuovi, dal reticolo regolare (a differenza del centro storico medievale), come il Quartiere Po. Non solo. Gli urbanisti fascisti progettarono per il centro cittadino una gigantesca piazza, Piazza Littoria, che avrebbe dovuto avere sui quattro lati questi edifici: nel lato a nord, Galleria XXIII Marzo, oggi XXV Aprile; sul lato orientale il Palazzo delle Poste, in stile eclettico-neorinascimentale, e la Banca d’Italia, in stile razionalista; a sud il Palazzo delle Assicurazioni; e a ovest la Camera
Sopra la Galleria 23 Marzo prima di diventare Galleria XXV Aprile A fianco la foto (Betri) della cappella del Rosario presso San Domenico che ospitava la tomba di Stradivari
Più a destra, in senso orario l’ex Palazzo Peirani in piazza Marconi, piazza Cavour, la chiesa di San Domenico (ricostruzione virtuale della facciata e fianco destro, realizzata dal cremonese ricercatore e storico della fotografia Roberto Caccialanza e ottenuta attaverso l'unione di due lastre del celebre fotografo cremonese Aurelio Betri) e Palazzo Galizioli (foto FazioliArchivio Cremona Produce)
di Commercio. Si avviarono, pertanto, degli sventramenti: il quartiere dei liutai (la parte della Galleria che affaccia sui Giardini Pubblici) fu raso al suolo, e lo stesso accadde a quasi tutta l’area contenuta e circoscritta dal perimetro della futura piazza. A scamparla – in seguito alla caduta del fascismo – fu solo un gruppo di edifici porticati, siti al
IL PIANO GAMBA-RANZI
«Si prospettava il raddoppiamento della città, che avrebbe dovuto ospitare 120mila abitanti: sorsero anche nuovi quartieri»
centro del progetto; ancora oggi, quegli edifici affacciano su Piazza Stradivari. Un altro grande sventramento fu seguito dall’erezione di Palazzo dell’Arte: per farvi posto, si procedette alla distruzione della chiesa di Sant’Angelo, del chiostro e degli edifici contermini». Caduto il fascismo, anche a Cremona si presentò il problema della
ricostruzione. Quanto fu interessata la città dai bombardamenti? «Il centro storico non ne fu coinvolto particolarmente: le vere modifiche al volto della città giunsero col Piano Regolatore Dodi (1956), che si presentò in continuità con quello fascista. Innanzitutto, si avviò il decentramento di alcune attività, come il porto che dalla zona del-
LA TRASFORMAZIONE DI PIAZZA LITTORIA
SUL LUOGO DEL DEMOLITO PALAZZO GALIZIOLI
FU ERETTO IN PIAZZA CAVOUR, POI PIAZZA STRADIVARI, IL PALAZZO DELLA RIUNIONE ADRIATICA DI SICURTÀ
le società canottieri fu spostato verso l’attuale località di Porto Canale. Nel frattempo, furono condotti gli ultimi sventramenti cittadini: il Convento della chiesa di San Vincenzo lasciò il posto all’attuale Liceo Scientifico Aselli, e alcuni palazzi storici vennero abbattuti per venire sostituiti da palazzine e uffici. Inoltre, a questo periodo risalgono anche gli ultimi grandi quartieri residenziali
novecenteschi, come i quartieri Zaist e Cambonino. Infine, le ultime modifiche sostanziali, nel Novecento, risalgono al Piano Regolatore del 1974, approvato poi nel 1983. Si trattò di un progetto ben diverso dai precedenti: animati dal “rispetto per il centro e i nuclei storici”, i pianificatori lasciarono da parte i progetti di ulteriori sventramenti all’interno del nucleo urbano delimitato dalle anti-
che mura; al contrario, si decise di dare più spazio a tracciati più piccoli, ma di maggiore qualità, con la preferenza per i percorsi pedonali e ciclabili». E dell’oggi? Ecco: all’evoluzione urbanistica della città negli ultimi 30 anni, così come a quel che probabilmente si prospetta per gli anni a venire, dedicheremo presto un ulteriore approfondimento.
L’ARCHITETTO DAVIDE BRUNERI
Ascoltando l’architetto Davide Bruneri (nella foto) raccontare la storia urbanistica della Cremona novecentesca viene da chiedersi come apparirebbe oggi la città se si fosse sin da subito adottata la sensibilità odierna che, agli sventramenti, predilige la conservazione del patrimonio artistico. E però, come ci spiega Bruneri, non si tratta solo di una mutata sensibilità, bensì anche di un percorso istituzionale, fatto di linee guida e di criteri operativi, che trovano viepiù la forma nelle diverse “Carte del Restauro”. «I piani urbanistici si presentavano come lo specchio delle convinzioni delle classi dirigenti: nel post-Unità, ad esempio, si predilesse l’uniformità delle città, mentre in epoca fascista si dette rilevanza all’intento di fondare nuove città o di modificarle radicalmente. Già allora si provò a fare qualcosa per proteggere il patrimonio artistico e architettonico esistente; per cercare di fermare le demolizioni, infatti, vennero emanati una serie di provvedimenti, delle linee guida miranti a dare delle indicazioni per la conservazione dei monumenti: le Carte del Restauro. Nel corso del tempo, il concetto di patrimonio da conservare si ampliò e vennero inseriti anche il paesaggio e i centri storici. Tra le carte, nazionali e internazionali, quella più rilevante fu la Carta di Venezia, del 1964, a cui sono legati i nomi di Roberto Pane , Piero Gazzola e Cesare Brandi . Fu una svolta, giacché si introdusse – come si accennava – il concetto di conservazione dell’ambiente urbano, ossia non solo dei monumenti ma anche degli spazi circostanti. C’è di più: si abbandonò l’idea che lo scopo del restauro fosse l’unità stilistica; da allora, si cercò piuttosto – e si cerca tuttora – di conservare gli edifici in quanto stratificazioni di epoche diverse».
Oddio, mi si sono sanremizzati i giovani. È quella la prima impressione, che raggiunge il culmine con la 18enne Sarah Toscano che sembra uscita da un Festival degli ’80. Il Papa manda il suo saluto e subito dopo Noa e Mira Awad lanciano il messaggio di pace tra arabi e israeliani cantando Imagine (… and no religion too). Tra i più stagionati, c’è chi invecchia male e chi bene (Massimo Ranieri), poi c’è la solita Giorgia che riesce a infilare 15 note con una sola vocale e il solito già sentito, come Joan Thiele che ricorda quel brano così in voga negli anni Novanta, e il bravo Brunori sas che sembra replicare Rimmel: chiamiamolo Francesco De Brunori. Poi tutti ad esaltare il testo di Simone Cristicchi: va bene il messaggio, ma siamo certi che si tratti di una vera e propria poesia? Forse meglio quello di Willie Peyote. La migliore interpretazione? Forse Noemi. Il miglior marketing? Quello di Achille Lauro, che - già forte di un bel brano - al termine di ogni esibizione manda una mail in prima persona ai giornalisti, ora con le sue parole, ora con quelle della madre.
ACHILLE LAURO 8
“Incoscienti giovani”: Dalle pasticche di Rolls Royce (2019) a una maturità che è anche figlia del Festival
FEDEZ: 7-
“Battito”
OLLY: 7.5
“Balorda nostalgia”
GIORGIA: 6.5
“La cura per me”
ROSE VILLAIN: 5.5
“Fuorilegge” BRESH: 6.5
“La tana del granchio” TONY EFFE: 5
“Damme 'na mano”
LUCIO CORSI: 8
Il Festival di Carlo Conti scorre liscio e veloce, anche se rimane lo spazio per quegli sketch prefabbricati dove ci si sforza di ridere, mentre i Duran Duran ci ricordano gli imbarazzi con cui negli anni Ottanta seguivamo le ospitate dei grandi artisti stranieri. Quando, è vero, tanti grandi si alternavano come ospiti,
COMA COSE: 6-
“Cuoricini”
SIMONE CRISTICCHI: 6.5
“Quando sarai piccola”
WILLIE PEYOTE: 6.5
“Grazie ma no grazie”
IRAMA: 7
“Lentamente”
GAIA: 5.5
“Chiamo io chiami tu”
NOEMI: 6+
“Se t'innamori muori”
FRANCESCA
“Volevo essere un duro”
SHABLO FT. GUÈ, JOSHUA E TORMENTO: 6
“La mia parola”
MICHIELIN: 5.5
“Fango in Paradiso”
RKOMI: 7
“Il ritmo delle cose”
“Pelle diamante”: Ok la quota vintage a Sanremo, ma la ricorderemo per altro
BRUNORI SAS 8
“L’albero delle noci”: Un po’ (molto) Rimmel, ma lo perdoniamo per la qualità del testo (meno per il nome)
THE KOLORS: 6-
“Tu con chi fai l’amore” CLARA: 5.5
“Febbre” SERENA BRANCALE: 5-
“Anema e core” ROCCO HUNT: 5
“Mille vote ancora” JOAN THIELE: 7-
“Eco” SARAH TOSCANO: 6-
“Amarcord” MODÀ: 5
“Non ti dimentico”
“Viva la vita”
MARCELLA BELLA ELODIE 4 4,5 DI
FRANCESCO GABBANI: 6.5
MASSIMO RANIERI: 6
“Tra le mani un cuore”
“Dimenticarsi alle 7”: Dimentica anche il ritmo e il pezzo non decolla mai
ma fingendo di cantare (c’era il playback) a suon di ingaggi offensivi.
A restare a bocca asciutta è chi sperava in un Festival animato dalle polemiche (ricordate quella sul televoto di Geolier? Le scarpe di John Travolta, il pasticcio con Sinner, la contestazione di Elena Cecchettin sui femminicidi…). L’edizione 2025 targata Carlo Conti procede a conferenze stampa dai toni pacati, salvo poche eccezioni. Non ci sono, quest’anno, appigli per far scoppiare casi mediatici e mettere in difficoltà conduttore e vertici Rai. Nemmeno a volerli cercare a tutti i costi. Prova ne è il fatto che quell’indiscrezione su un presunto fastidio di Papa Francesco sulla messa in onda del suo videomessaggio è stata spenta in venti secondi. L’altro lato della medaglia è un Festival che, gli amanti del drama, non stentano a definire “piatto”. Sembra tutto costruito per evitare il caso del momento: la “tabula rasa” dei monologhi (che talvolta strizzavano l’occhio alla politica) ne è la prova. Il rischio è che, a risentirne, sia la struttura stessa del Festival, composta dalle canzoni in gara e da poco altro. Da un Amadeus alla Funari, dove l’imprevisto è ricchezza (“La tv è imprevisto, devi sempre pensare che da un momento all’altro può succedere di tutto”), a un Carlo Conti schematico, dove tutto è organizzato al centimetro. Due impostazioni così diverse - e a modo loro complementari -, che si fa fatica a stare da una parte o dall’altra. Tanto alla fine comandano gli ascolti.
VANNI RAINERI
Il comunicato stampa del Comune di Cremona arrivò in redazione venerdì 10 gennaio, e non fu difficile prevedere che la decisione di abbattere il muro di cinta lungo viale Po avrebbe incontrato forti resistenze, tanto che il giorno dopo Il Piccolo uscì con un titolone in prima pagina sull’argomento (si veda la foto a destra).
I MOTIVI DELLA SCELTA
“Abbattere il muro di cinta - dichiarò l’assessore all’Urbanistica Paolo Carletti - ridarà quel respiro e quell’ampiezza che si godono solo nelle più belle città”. Per il momento ha regalato soprattutto polemiche, sfociate in una raccolta firme contro l’idea degli amministratori.
L’intervento si inserisce nel completamento del progetto di rigenerazione urbana dell’area Frazzi, e l’intenzione quella di rendere ancora più scenografico l’ingresso in città dal lato meridionale. Il muro (come ricostruito dal Comune) fu realizzato negli anni Cinquanta del secolo scorso, e servì per delimitare l’area produttiva della vecchia fornace. Oggi la barriera non è più considerata funzionale, limita l’accesso in contrasto con la nuova idea di aggregazione che si vuole creare. Inoltre impedisce la vista dei luoghi. Carletti ha sottolineato come il muro non abbia alcun pregio artistico, e il suo abbattimento (“non appena ottenute le necessarie autorizzazioni dagli enti competenti”) un intervento epocale per Cremona.
LE PRIME REAZIONI
Il 15 gennaio la giunta comunale si è riunita al Quartiere Po,
dove ha incontrato tra gli altri la presidente Gianpaola Costanzo Sono state avanzate richieste di intervento, ma a criticare apertamente la scelta di abbattere il muro sono stati alcuni esper ti, e sul tema è intervenuto il 25 gennaio sul nostro giornale l’ex presidente del Quartiere Po, Matteo Tomasoni . A parte le spese necessarie per la demolizione, si criticava l’idea del parco aperto, e in particolare veniva negato che l’abbattimento potrebbe consentire una ampia visuale, data la presenza di piante all’interno del parco poco oltre il muro.
IL NO DELL’ASSEMBLEA
Sabato scorso si è svolta l’assemblea dei residenti convocata dal Comitato di Quar tiere, alla
quale hanno partecipato oltre 50 persone. Si è discusso di una serie di interventi considerati necessari, ma gli animi si sono scaldati quando si è discusso del muro da abbattere, tanto che al termine dell’incontro pubblico si è deciso di far partire una raccolta di firme aper ta a tutti i cittadini cremonesi, non solo i residenti del quartiere.
I MOTIVI DEL NO
Viene negata l’assenza di valore storico del manufatto, una costruzione identitaria della zona, inoltre si è sottolineato il ruolo di protezione del parco che contiene un’area giochi, rimarcando la necessità di rendere fruibile l’area verde interna garantendo la necessaria sicurezza a chi
lo frequenta, i bambini in modo speciale. La petizione è stata lanciata in rete sul sito “change.org”, col titolo “No all’abbattimento del muro di recinzione dell’area Frazzi” e ha già raccolto centinaia di firme. L’invito è accompagnato da un testo che spiega la posizione dei promotori, e chiede agli amministratori comunali di riconsiderare la loro decisione valutando soluzioni alternative.
Il Comitato di Quartiere ha comunicato ai cremonesi che per partecipare alla petizione possono anche rivolgersi fisicamente presso alcuni punti di raccolta: il Bar Cantuccio di via Mincio 34, il Bar Nuovo Sole di Viale Po 21 e la Tabaccheria di Viale Po 121.
La Giunta comunale è tornata mercoledì a riunirsi nei quartieri: il sindaco Andrea Virgilio e gli assessori si sono dati appuntamento per la seduta dell'organo collegiale fuori da Palazzo comunale, a San Felice, in quella che è diventata ormai una tappa mensile dell'amministrazione.
Dopo il Cambonino, lo Zaist e il quartiere Po, gli amministratori hanno scelto di riunirsi a San Felice, quartiere già interessato da diversi investimenti da parte del Comune, in ultimo la riqualificazione dell'area verde con il nuovo parco e gli orti sociali a ridosso dell’autostrada, le nuove piantumazioni con il percorso ciclopedonale, e la sistemazione della piazza di fronte alla chiesa intitolata a Maria Montessori. Al termine della seduta sindaco e assessori sono stati accolti dai componenti il Direttivo del Comitato di Quartiere San Felice - San Savino con la presidente Assunta Sellitto , il vicepresidente Maurizio Rizzi , e i consiglieri Lino Telera e Maurizio Fioretti per un confronto sulle principali richieste dei residenti. Sono state chieste informazioni sulla riapertura della palestra. Il direttivo ha accompagnato gli amministratori in un sopralluogo: i lavori termineranno prima dell’avvio della nuova stagione sportiva. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 2.285.300 euro, di cui 1.885.000 euro finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e 400.300 euro cofinanziati dal Comune.
Daniela Fumarola nuova segretaria generale Cisl
Il Consiglio Generale della Cisl ha eletto alla carica di segretario generale Daniela Fumarola , che già ricopriva in segreteria confederale la carica di segretaria generale aggiunta. Fumarola subentra a Luigi Sbarra , che si è dimesso dall’incarico avendo raggiunto i limiti di età previsti dallo statuto. Per la seconda volta nella sua storia, la Cisl sarà dunque guidata da una donna: insieme a Daniela Fumarola, confermati tutti i componenti dell’attuale segreteria confederale ( Andrea Cuccello , Ignazio Ganga , Giorgio Graziani , Mattia Pirulli Sauro Rossi ). Nel primo intervento della neo eletta segretaria generale non sono mancati accenni ai temi caldi della politica internazionale, a partire dall’Europa, da rendere più forte e unita, rafforzando la coesione sociale, l’integrazione politica ed economica, puntando a transizioni tecnologiche socialmente sostenibili. Si è detta poi preoccupata per il riaffarciarsi di una logica di dazi e protezionismo dopo l’elezione di Donald Trump, criticando duramente le prese di posizione del Presidente Usa sulla crisi israelo-palestinese. Sui temi politici di maggiore attualità in campo nazionale, ha ribadito la richiesta al Governo di aprire uno spazio di dialogo per un nuovo Statuto della persona nel mercato del lavoro.
TURISMO
VANNI RAINERI
L’agriturismo rappresenta una realtà sempre più rilevante nell’economia del nostro Paese, e per quantificare l’entità del settore l’stat ha pubblicato in questi giorni un rapporto che si basa sui numeri definitivi del 2023.
Complessivamente emerge che le aziende agrituristiche attive sono 26.129 (+1,1% rispetto al 2022); la crescita maggiore si verifica nel Centro (+2,3%) e nelle Isole (+1,7%). Il valore della produzione agrituristica è in forte crescita sul 2022 (+15,4%). Sono 4,5 milioni gli agrituristi (+11% rispetto al 2022), e il 51% sono stranieri; il 72% sceglie le strutture del Centro e del Nord-est. Il valore della produzione agrituristica è quantificato in 1,9 miliardi, mentre è del 3,2% il tasso medio annuo di crescita delle aziende negli ultimi 20 anni.
CRESCITA COSTANTE
Nel 2023 le aziende agrituristiche sono aumentate di 280 unità. Oltre il 53% delle 26.129 strutture si localizza nelle aree collinari, il 31% in quelle montane e il 16% nelle aree di pianura. Emerge sempre più forte l’integrazione dell’offerta di alloggio, degustazione e ristorazione, attività che rimangono il core-business di queste strutture, con i servizi di equitazione, escursionismo, osservazione naturalistica, trekking, mountain bike, fattorie didattiche, corsi vari, attività sportive e altri servizi.
UN’AMPIA GAMMA DI SERVIZI
Le aziende agrituristiche che svolgono attività di ristorazione sono poco più di 13mila. La Re -
gione con la maggior dotazione di aziende con agri-ristoranti è la Toscana (16,5%) seguita da Lombardia (8,4%) e Piemonte (7,2%). Delle circa 9.500 strutture che offrono alloggio e ristorazione, oltre il 19,6% si trova in Toscana. Tra le tre attività di alloggio, ristorazione e degustazione, quest’ultima registra la crescita maggiore (+3,8%), un dato che sembra confermare la connessione tra il settore agrituristico e quello del vasto e variegato “mondo” dei prodotti di qualità: due settori, questi, che contribuiscono al prestigio a livello nazionale e internazionale del made in Italy. Le aziende con il ser vizio di degustazione sono oltre 6.500. Il 44,6% si localizza nelle regioni del Centro, dove spicca sempre la Toscana (28,3%). Le aziende con alloggio sono poco più di 21.100 (81% del totale). Infine, sono quasi 4.600 le aziende che offrono pensione completa. Di queste quasi il
50% si colloca nel Mezzogiorno. Anche nel 2023 si conferma la diversificazione territoriale dell’offerta dei servizi. Nel Nord rimane più significativa la presenza di aziende con fattorie didattiche e quelle attrezzate per attività sportive, nel Centro prevalgono i servizi di mountain bike e i corsi vari e nel Mezzogiorno sono più numerose le aziende che organizzano osservazioni naturalistiche, il trekking, le escursioni e l’equitazione. Tra il 2010 e il 2023 grande crescita delle strutture con servizi di fattoria didattica, cresciute a un tasso medio annuo del 7,8%.
La Regione con la più alta densità di aziende agrituristiche è la Provincia autonoma di Bolzano (46 strutture per 100 kmq), seguita dalla Toscana (25,2 per 100 kmq) e dall’Umbria (15,4 per 100 kmq).
IL PESO ECONOMICO
La rilevanza economica del settore agrituristico si intreccia con la
dimensione socio-culturale e paesaggistica dei luoghi che, per molti versi, contribuiscono al successo di queste aziende. In tal senso, quindi, la tutela del patrimonio naturalistico diventa un fattore di fondamentale importanza. Come detto, rispetto al 2022 il valore del settore agrituristico è aumentato del 15,4% e, rispetto al 2019, anno pre-Covid, del 19,1%. Sembra quindi ormai completamente superata la forte flessione causata dall’emergenza sanitaria. A livello di macroarea, le aziende del Nord (43,8%) incidono per il 51,2% alla formazione del valore della produzione dell’intero settore agrituristico, quelle del Centro (36,7%) per il 36,5% e quelle del Mezzogiorno (19,5%) per il 12,3%.
TANTI STRANIERI
Nel 2023, gli agrituristi sono oltre 4,5 milioni (+11% rispetto al 2022); di questi poco meno della metà (49%) è composta da italiani (erano il 51,9% lo scorso anno). Complessivamente, le strutture del Centro e del Nord-est ospitano il 72% degli agrituristi (rispettivamente il 39% e il 33%). Rispetto al 2022, gli agrituristi italiani aumentano del 4,9%, mentre quelli stranieri del 17,6%. La crescita più consistente, sempre rispetto allo scorso anno, si registra nelle Isole (31,1%). Le presenze superano i 16,6 milioni di notti spese (con un incremento del 7% rispetto al 2022), di queste il 60,1% è stato effettuato da turisti stranieri. Le aziende nate nel 2023 sono state 1.106, di queste il 41% è al Nord, ma è nel Nord che si registra la mortalità maggiore (49%).
Di Socrate , si sa molto: della sua vita, delle sue parole e del suo pensiero; tutto ciò, nonostante da lui ci separino più di 4mila 400 anni di storia e non ci resti alcuno scritto di suo pugno. A scrivere per lui, e su di lui, si occuparono già i contemporanei, soprattutto due illustri allievi: Senofonte e Platone ; quest’ultimo, filosofo anch’egli, ne consacrò il mito, rendendolo il protagonista indiscusso dei suoi dialoghi. Tracce di Socrate compaiono in moltissimi altri scritti antichi: dalla commedia “Le nuvole” di Aristofane , suo contemporaneo, alle “Vite dei filosofi”, di età romana, scritto da Diogene Laerzio , e altri ancora. La condanna a morte di Socrate Socrate fu la vittima più illustre della democrazia ateniese: l’accusa mossagli da Mele to Anito e Licone fu di «[agire] illecitamente, in quanto non credeva agli dei a cui credeva la città e introduceva divinità nuove, e inoltre corrompeva la gioventù»; un’accusa che gli costò la vita: venne giustiziato il 15 febbraio del 399 a.C. O, meglio, fu costretto a bere un veleno a base di cicuta. Il processo è raccontato da Senofonte e da Platone, in due scritti con il medesimo titolo: “Apologia di Socrate”. Nel corso del processo, Socrate non fece ricorso alla clemenza; al contrario, ribatté alle singole accuse, talvolta con ironia. Poi, una volta condannato,
gli fu chiesto quale pena ritenesse giusta per espiare le proprie colpe. La risposta fu spiazzante: disse di meritarsi il mantenimento a vita a spese dello Stato. La sentenza fu la pena capitale. Nondimeno, Socrate avrebbe avuto ancora un’ultima possibilità di salvezza: a causa di ritardi procedurali, l’esecuzione della sentenza fu rimandata di qualche tempo; tempo durante il quale a Socrate fu data l’occasione di scappare. Si rifiutò: disse che rispettare le leggi, anche in quel caso così estremo, sarebbe stata la cosa più giusta da fare. L’Atene del V secolo a.C. È verosimile che, se fosse nato altrove, oggi non sapremmo nulla di Socrate; la sua vita è intimamente legata alla sua città di nascita e alle tumultuose vicende che la interessarono: è l’Atene del V secolo a. C., che visse un’epoca di splendore (dalla costruzione del Partenone alla massima espansione del suo impero marittimo) e una di rovina (la sconfitta nella decennale guerra contro Sparta e gli svariati colpi di stato).
Lo scatto della settimana
Trump nella sala ovale col segretario dello staff ed Elon Musk, accompagnato dal figlio X (nome completo: X AE A-12). Musk ha lanciato pesanti accuse alla macchina amministrativa Usa
Quella città, oltreché di uomini, era fatta il larga misura di parole: chiamati a giudicarsi a vicenda in tribunale e a decidere sul futuro della comunità nelle assemblee, gli abitanti dalle “polis” dettero vita a un esperimento di democrazia senza eguali nell’Età antica; una democrazia che, pure, dovette convivere con delle contraddizioni per noi clamorose: l’esclusione dalla vita pubblica delle donne e degli stranieri, nonché la presenza degli schiavi. Il dialogo come modo per cercare la verità Nell’Atene del V secolo a.C. la parola rivestiva un ruolo cruciale: non stupisce allora che ci fosse un mercato per dei professionisti in materia, come i logografi (antenati degli avvocati) e i sofisti, maestri dell’arte del discorso. L’insegnamento di Socrate fu spesso associato alla loro arte persuasiva e manipolatoria. E però, il filosofo introdusse un aspetto decisivo nel suo discorso pubblico: la ricerca della verità. Socrate non solo voleva mettere in dubbio le credenze
Bianca Balti
Da diverso tempo di lei circolano soprattutto foto tristi, ed è ovvio considerando che la celebre modella italiana è gravemente malata. Mercoledì ha calcato il palco di Sanremo mostrando non solo il corpo perfetto ma anche un sorriso sempre aperto. Poco spazio al tema della malattia: solo quando Carlo Conti le ha detto “sei un esempio per tante donne”, lei ha ribattuto prontamente: “noi donne siamo sempre di grande esempio per gli uomini”.
condivise dalla città, spesso bigottamente conformi ai dettami religiosi; ma credeva che il modo migliore per farlo fosse dialogare, a maggior ragione con i giovani. Lo scopo dell’ar te dialogica era, appunto, la ricerca di quella verità che ciascuno possiede, suggeritagli da qualcosa di simile a voce interiore (si parla, ancora oggi, con un calco dal greco, di “demone socratico”).
«So di non sapere» L’ambiguità di Socrate nel definire quella voce diede adito a dei fatali fraintendimenti: se oggi possiamo credere si trattasse della voce della ragione (o, più laicamente, del senso critico), allora si pensò che il filosofo stesse instillando nei giovani l’idea dell’esistenza di un’ulteriore divinità; una divinità che suggeriva loro di mettere in dubbio i costumi, le leggi e gli dèi cittadini. Da qui, il passo al sovvertimento dell’ordine costituito sarebbe stato breve. L’atto di presunta “corruzione” operato ai danni dei giovani fu giudicato inaccettabile. L’ironia di Socrate –e per chi si trovò a giudicarlo si trattò di semplice arroganza – rese la condanna irreparabile. Ma l’ironia – amara, viene da dire, come la cicuta – pervade anche una certa lettura della vicenda: l’uomo che sarebbe passato alla storia anche per la frase di «sapere di non sapere» fu ucciso proprio perché aveva indicato ai posteri una strada per raggiungere la verità: la via del dialogo, nel tentativo di trovare la verità dentro sé stessi.
«Mi spieghi cos’è questa storia degli stranieri che vengono mandati in Albania poi devono tornare indietro?
Non hai una domanda più semplice, Pericle?
«Oggi ho questa, e sii breve»
Pure! Sta di fatto che il governo italiano ha costruito, ovviamente in accordo col governo albanese, due centri detentivi: un hotspot per l’identificazione e uno che ospita tre strutture: un centro per il trattenimento dei richiedenti asilo, un Cpr e un penitenziario
«Ci mandano tutti i migranti che arrivano in Italia?»
Solo le persone soccorse in mare che provengano da Paesi considerati sicuri, maschi e non vulnerabili. Da qui possono essere rimpatriati nei Paesi da cui sono fuggiti
«Ma che senso ha?»
Diciamo che si tratta di una soluzione pensata dal governo italiano per contrastare il fenomeno, ma in realtà in questi mesi quasi tutti coloro che sono stati trasportati oltre l’Adriatico sono stati riportati in Italia a seguito delle decisioni dei giudici italiani
«Come mai?»
Tutto si gioca sull’interpretazione di Paese sicuro di provenienza, che è lo stesso in cui i migranti dovrebbero essere riportati. È stato chiesto il parere della Corte di Giustizia dell’Ue, la quale ha risposto che un Paese si può considerare sicuro solo se tale condizione è garantita “in modo generale e uniforme su tutta la sua superficie territoriale”, e l’ultima valutazione spetta al giudice «Ma se un Paese è sicuro solo se lo è su tutto il suo territorio, anche l’Italia non è un Paese sicuro»
Tu scherzi, ma al momento abbiamo speso un sacco di soldi per creare centri che oggi sono vuoti e portando avanti e indietro persone in difficoltà «Perché?»
Credo che l’obiettivo fosse da subito la volontà di disincentivare chi parte, portando loro a conoscenza della possibilità che finiscano in Albania. Pesa anche il fatto che i centri sono là ma sotto la giurisdizione italiana «Cambiando discorso, senti un po’: vedo che nella mia pagina, qui a fianco, racconti la storia di un certo Socrate. Non è per caso quel giovane filosofo che è nel Consiglio dei Cinquecen to?»
Cosa stai dicendo?
«Ma sì, non è lui l’epistate nel processo sulla battaglia delle Arginuse?»
Eh? Come puoi conoscere Socrate? Visse nel V secolo a.C., e tu a 12 anni non credo l’abbia studiato a scuola «Dimentichi che io sono Pericle» Buonanotte «Buonanotte»
Al Soms di Torre de’ Picenardi torna la rassegna Farabì
Dopo il grande successo del primo appuntamento, continua la rassegna Farabì - Teatro per Famiglie a Torre de’ Picenardi. Domenica 16 febbraio, alle ore 17, il Teatro Soms ospiterà il secondo spettacolo della stagione con un evento imperdibile per grandi e piccini.
Protagonisti della giornata saranno gli attori della compagnia “3 di dané”, un gruppo di clown e artisti di circo provenienti da Milano e Piacenza, che presenteranno in anteprima il work in progress del loro nuovo spettacolo “La famiglia Carlucci”, una famiglia fuori dal comune, con uno stile retrò e un po’ bizzarro. L'ingresso è gratuito e aperto a tutti, con la possibilità di contribuire con una libera offerta al termine dello spettacolo.
Centenari presenta “Il giorno immutabile” in Biblioteca il 22
Sabato prossimo, 22 febbraio, Federico Centenari presenterà il suo libro “Il giorno immutabile” anche a Casalmaggiore. L’appuntamento è presso la Biblioteca Civica Mortara di via Marconi 5 alle ore 17. Dialogherà con l’autore il direttore del Piccolo Vanni Raineri Federico Centenari, classe 1973, è un giornalista professionista cremonese, ha lavorato per diversi giornali e riviste cartacee e online ed è attualmente freelance. La scrittura è una delle sue passioni, tanto che il suo primo romanzo “Milton’s Blues”, inedito, fu segnalato dal Comitato di lettura del Premio Calvino già nel 2013. “Il giorno immutabile” (edito da Affiori) deve il titolo alla strana circostanza narrata: siamo nel 2033 negli Stati Uniti, e ondate di lettere che annunciano la data e l’ora della morte di chi le riceve mettono in subbuglio una metropoli nella quale si intrecciano le vicende di sei personaggi. Sullo sfondo un serial killer che può seviziare ma non dare la morte, essendo appunto immutabile il giorno del decesso di ognuno. Un libro avvincente che pone al lettore tante domande sui valori dell’esistenza.
Truffe agli anziani: doppio appuntamento coi carabinieri
È in programma per mercoledì 19 marzo alle 15.30 presso l’oratorio di San Leonardo il primo dei due incontri organizzati dal Comando dei carabinieri di Casalmaggiore per fornire consigli utili a evitare le truffe agli anziani. Il secondo appuntamento è previsto per mercoledì 26 marzo alle 15.30 presso l’oratorio “Maffei”. I sacerdoti delle parrocchie cittadine ricorderanno l’iniziativa durante le celebrazioni liturgiche delle prossime settimane.
Torna a Casalmaggiore “ChocoMoments” ovvero “La grande festa del cioccolato artigianale”. L’appuntamento è per il prossimo fine settimana, da venerdì 21 a domenica 23, in piazza Garibaldi. Già allestita nel novembre ‘23, la festa del cioccolato è stata promossa dalle Botteghe di Casalmaggiore insieme all’amministrazione comunale, alla Pro Loco e a Inventio. Il programma prevede, fra l’altro, il “Choco Baby”, laboratorio che consentirà ai bambini di imparare a creare cioccolatini. Il “Choco Baby” sarà attivo ogni giorno, dalle 15.30 alle 17.30. Quota di par tecipazione: 7 euro (durata: 15-20 minuti). Venerdì 21 alle 17 ci sarà la premiazione dell’Atletica Interflumina a cui seguiranno sabato 22 alle 15 quella del Karate Bushido e domenica 23 alle 15 della Gymnica 2009. Nell’ambito del “Cooking
show” venerdì alle 18 verrà spiegato “Come nasce una sacher” mentre sabato alle 12 si descriverà “Come nasce una pralina”. Sempre sabato, alle 18, verrà realizzata una tavoletta di cioccolato da record: 15 metri di lunghezza. A seguire la degustazione a offerta. Il ricavato sarà devoluto all’associazione “Figli di Gesù Sofferente – Casa Giardino”. Per domenica 12 gli organiz -
Borghi spiega le agenzie per il lavoro
zatori promettono di produrre la “pralina di Casalmaggiore” con un ingrediente tipico della zona. Sabato e domenica dalle 10 alle 12 si terranno le “Lezioni di cioccolato”, corso di lavorazione del cioccolato per principianti. Quota: 30 euro (con prenotazione obbligatoria tramite mail a giancarlo. maestrone@gmail.com).
In piazza Garibaldi gli stand di “ChocoMoments” saranno
aperti nei seguenti orari: dalle 14 alle 20 (venerdì), dalle 10 alle 21 (sabato) e dalle 10 alle 20 (domenica). Domenica dalle 9 alle 19 ci sarà il mercatino degli hobbisti creativi (oltre venti le adesioni). Sempre per domenica alle 16 è in programma il concerto dei Koomari. «È molto impor tante e ci fa davvero piacere – afferma Laura Cominotti , presidente delle “Botteghe” - il coinvolgimento di un gruppo di allievi del polo scolastico “Romani” che si sono messi a disposizione per fare animazione con balli, trucca-bimbi, distribuzione di palloncini, bolle colorate e altre proposte legate al carnevale. Con loro ci saranno anche le volontarie di Avulss». Nel ringraziare Comune, Pro Loco e Inventio per la preziosa collaborazione, Cominotti auspica che le condizioni climatiche siano favorevoli all’iniziativa (come purtroppo non è accaduto per i recenti eventi natalizi).
Il ruolo di intermediari tra imprese e lavoratori svolto dalle agenzie per il lavoro non è così noto. A spiegarlo ai soci dei Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po e Piadena Oglio Chiese, e ai loro ospiti, ha provveduto Michele Borghi , relatore della conviviale interclub che si è svolta giovedì sera presso il ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio.
Michele Borghi è stato fondatore (nel 2012) ed è amministratore delegato di Staff, un’azienda che si è segnalata tra le più performanti non solo del settore, tanto da ricevere riconoscimenti anche internazionali. Oggi Staff, che ha sede a Por to Mantovano, è la 12ª (per montante retributivo) tra le oltre 150 che operano in Italia, alle spalle di colossi multinazionali. Ha 42 sedi in Italia e ne ha aggiunta una all’estero, in Francia. Ha oltre 200 dipendenti, con un fatturato annuo di 230 milioni di euro. Borghi, classe 1969 originario di Vedole (Colorno), ha raccontato la sua carriera seguendo il filo del titolo: “A volte i sogni si avverano. Quando trovare lavoro è un lavoro”. La laurea in Economia a Parma, l’ingresso nel mondo del lavoro in concomitanza con la fondazione delle prime agenzie interinali (l’antico nome delle agenzie per il lavoro), gli incarichi sempre più prestigiosi fino alla decisione di diventare imprenditore con la fondazione di Staff. Il tutto in un quadro normativo in continua evoluzione e il freno della burocrazia che aggiunge problemi anche laddove non ce ne dovrebbero essere. Al termine tante domande soprattutto da parte degli imprenditori presenti.
San Leonardo, il restauro svela nuove tracce (g.m.) Continua a catalizzare l’interesse dell’opinione pubblica locale il restauro in corso nella chiesa di San Leonardo. In gennaio è stato fatto il punto della situazione sull’intervento che interessa la cosiddetta cappella dell’“Ultima Cena”. Nell’occasione il parroco, don Claudio Rubagotti , ha ringraziato tutti coloro che stanno contribuendo al finanziamento dell’operazione che ha avuto la sua genesi nel 2022 e che ripor terà alla luce le forme e soprattutto i colori del 1751. Il restauro procede sotto l’egida della Sovrintendenza di Cremona, Mantova e Lodi e dovrebbe completarsi entro l’estate. È dei giorni scorsi, sempre a proposito di San Leonardo, la notizia di “una preziosa traccia del periodo rococò che la chiesa ha conservato, nascosta per secoli, ed è riemersa grazie ai lavori di restauro”, come si legge sul sito delle parrocchie di Casalmaggiore. “Quanta bellezza – si legge ancora – hanno le nostre chiese tra affreschi, tele, stucchi e decorazioni: stratificazioni da conservare e preservare per la nostra comunità e le prossime generazioni”. L’ultima notizia riguarda la visita di un gruppo di studentesse del polo scolastico “Romani” che nell’edificio dedicato a San Leonardo hanno potuto apprezzare l’intervento in corso. Le studentesse, che frequentano il quarto anno dell’istituto cittadino, stanno svolgendo un tirocinio di due settimane, nella formula dell’alternanza scuola-lavoro, presso il Museo Diotti e sono state accompagnate a visionare il cantiere di San Leonardo dalla loro tutor Roberta Ronda . Ad accoglierle c’era l’intero staff dei restauratori, i quali hanno spiegato i dettagli del progetto e coinvolto le ospiti in un incontro teoricopratico su questo meritorio recupero architettonico e artistico.
Anche i marchi Polpabella e Sugo Lampo. Un mese fa la gamma Knorr-Tomato al gusto
Nuova acquisizione per Gruppo Casalasco. È stato infatti chiuso in settimana l’accordo per il trasferimento del ramo d’azienda relativo ai marchi
Pummarò, Polpabella e Sugo Lampo da Star Alimentare SpA (parte del Gruppo GB Foods) a Casalasco Società Agricola S.p.A.
I brand, lanciati da Star negli anni ’70 e divenuti una vera e propria icona delle conserve di pomodoro, arricchiranno l’offerta del Gruppo Casalasco sul territorio nazionale ed estero aggiungendosi ai marchi già di proprietà.
«Questa nuova operazione – dichiara Costantino Vaia , Amministratore
Delegato di Casalasco S.p.A. – arriva a poche settimane dalla chiusura dell’accordo con Unilever per la gamma di sughi “Knorr Tomato al Gusto”
Costantino Vaia ad di Casalasco e Ignasi Ricou Fustagueras, ceo di GB Foods
e rientra in una precisa strategia di crescita a livello nazionale ed internazionale. Brand come Pummarò, Pomì e De Rica - prosegue Vaia – sono si-
nonimo di tradizione, qualità ed eccellenza Made in Italy, tutti valori che contraddistinguono la nostra filiera». Il Gruppo Casalasco, già produttore in qualità di co-packer di Star da oltre 15 anni, rappresenta la più grande filiera integrata del pomodoro da industria in Italia, al settimo posto a livello mondiale, ed aggrega 800 aziende agricole italiane operanti nella coltivazione e raccolta di pomodoro fresco, poi lavorato sulle 70 linee di produzione dei 5 stabilimenti dislocati nelle province di Cremona, Parma e Piacenza. Questo accordo consentirà a Star di concentrarsi sulle categorie più core del proprio portafoglio, mentre per il Gruppo Casalasco un’opportunità per un’ulteriore fase di crescita nel segmento del pomodoro.
Domenica 23 febbraio, alle 15.30, La Bussola odv dà il via alle sue attività del 2025 con una visita guidata al Museo Civico di Canneto sull’Oglio. Un’occasione unica per scoprire la collezione del giocattolo Giulio Superti Furga e l’Ecomuseo delle Valli Oglio Chiese, un viaggio nel cuore del nostro territorio che si inserisce nel percorso di riscoperta e valorizzazione delle ricchezze locali, obiettivo che da sempre guida La Bussola odv di Casteldidone nel suo impegno sul territorio. La Collezione del giocattolo Giulio Superti Furga espone
centinaia di bambole e giocattoli realizzati con materiali diversi, molti dei quali prodotti a Canneto sull’Oglio. La collezione include bambole in biscuit e car tapesta, oltre a giocattoli come costruzioni, strumenti musicali, mobili in miniatura, automobili, cavalli a dondolo e altro, realizzati in legno, feltro, latta e plastica. Sono anche esposti prototipi, stampi e fotografie d’epoca delle industrie locali. L’Ecomuseo Oglio-Chiese, invece, è dedicato alla storia, alla cultura e alle tradizioni del territorio, con raccolte di fossili, reperti archeologici e
attrezzi della civiltà contadina. Particolare attenzione è data alla fauna e flora locali, con diorami e una sezione sulla tradizione vivaistica. Il ritrovo dei partecipanti è previsto alle ore 15.20 del 23 febbraio davanti al museo, con inizio della visita guidata alle 15.30. Per motivi organizzativi è richiesta la conferma di partecipazione, da far pervenire a La Bussola odv entro martedì 18 febbraio (email a labussolaodv@ gmail.com o whatsApp contattando Silvia 3338588249 o Martina 3394876479). Il costo di partecipazione è di 6
Torna anche per l’edizione 2024-2025 il Premio Letterario Senghor, organizzato dalla Comunità Senghor di Casalmaggiore in collaborazione col Comune, Amurt, Il Cerchio, Biblioteca Mortara e Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po. Il Premio nasce per dare voce al pensiero dei giovani su temi rilevanti che riguardano la loro vita e la società che li circonda. In particolare, vuole promuovere una riflessione sulla identità, nella fase di crescita che fa da ponte tra l’infanzia e l’età adulta. Il Premio Senghor si concentra di volta in volta su un ambito, un aspetto della vita. Quest’anno il tema del concorso è “Coltivare le proprie passioni per diventare adulti”. Anche quest’anno sono consigliate (ma non obbligatorie) alcune opere di riferimento. Si tratta di: “La passione di Artemisia” di Susan Vreeland , “Narciso e Boccadoro” di Hermann Hesse , “Divisa in due” di Sharon M. Draper e Annie e “Il vento in tasca” di Roberta Balestrucci Fancellu Il Concorso prevede due sezioni: opere letterarie, ossia racconti o poesie, e altre opere, di qualsiasi forma espressiva, individuali e collettive. Le categorie di autori sono 4: A dai 13 ai 16 anni, B dai 17 ai 19, C dai 20 ai 22, D categoria unica per le altre opere.
euro a persona, da versare il giorno stesso dell’evento. Chi avesse necessità di un passaggio da Casteldidone per raggiungere il museo civico di Canneto sull’Oglio può segnalarlo in fase di iscrizione. «Con questa iniziativa inauguriamo un anno speciale per la nostra associazione - spiega la presidente Silvia Caletti -. A Novembre del 2025, infatti, ricorrerà il 5° anniversario dalla fondazione de La Bussola odv, o come diciamo in tono più scherzoso, il nostro 5° compleanno. Un traguardo per noi davvero significativo».
Il Concorso ha una valenza nazionale, ed è quindi aperto ai contributi di giovani di tutta Italia. Durante l’anno scolastico verranno organizzati con le scuole locali dei microprogetti: incontri di lettura drammatizzata dei libri di riferimento, incontri con giovani adulti appassionati della loro attività (sport, musica, teatro), laboratori sulle attività che più appassionano i giovani e incontri pubblici su temi che riguardano l’identità giovanile. La partecipazione al Concorso è gratuita. Sono previsti premi in denaro di 200 euro per i primi classificati e una targa ricordo per i primi 3 di ciascuna categoria. Verranno pubblicate le opere dei dieci classificati. Le opere letterarie dovranno essere al massimo di 3 cartelle da 1800 battute l’una nel genere preferito, mentre per le altre opere è possibile partecipare con qualsiasi opera artistica, individuale o collettiva, pertinente al tema indicato. Le opere vanno inviate a concorsosenghor@gmail.com entro il 31 maggio 2025, allegate in formato pdf e anonime. Il messaggio di invio dell’e-mail deve contenere i riferimenti dell’autore: nome, indirizzo, data di nascita, numero di telefono. Le opere che non si possono inviare via e-mail possono essere consegnate a mano alla Biblioteca di Casalmaggiore.
dal 1967
SAPORI E CULTURA GASTRONOMICA
Un evento unico dedicato alle eccellenze enogastronomiche italiane: Il BonTà e Gusto Divino si presentano per l'edizione 2025 con un format innovativo, in cui la tradizione culinaria si intreccia con quella vinicola per offrire un'esperienza straordinaria. Dal 22 al 24 febbraio, presso CremonaFiere, oltre 100 produttori selezionati da ogni angolo d'Italia porteranno in fiera le loro specialità, valorizzando l'identità gastronomica e culturale di ogni regione.
UN VIAGGIO TRA I SAPORI D'ITALIA
Dalla celebre mostarda cremonese al cremoso gorgonzola, passando per la tradizionale pasta ripiena emiliana, senza dimenticare formaggi, salumi e olio extravergine d'oliva, i visitatori potranno immergersi in un viaggio tra i sapori dello Stivale. La manifestazione proporrà inoltre nuove aree tematiche dedicate alla mixology e alle birre artigianali, affiancate da una selezione di produttori vinicoli provenienti da tutte le regioni italiane. Un evento imperdibile per chi desidera riscoprire i sapori autentici del territorio. Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2024, il settore continua a crescere, attirando un numero sempre maggiore di visitatori. Rispetto al 2023, si registra un incremento del 12% nella partecipazione a fiere ed eventi enogastronomici, con un aumento del 49% rispetto al 2016. Dal 2021, inoltre, si evidenzia una crescita costante nell'interesse per esperienze come degustazioni, showcooking e appuntamenti dedicati a specifici prodotti, tra cui olio (+37,1%), birra (+13,2%) e formaggi (+7,3%). Complessivamente, l'impatto economico del turismo enogastronomico in Italia nel 2023 ha raggiunto i 40,1 miliardi di euro, di cui 9,2 miliardi di ricavi diretti, 17,2 miliardi indiretti e 13,7 miliardi derivanti dall'indotto.
La cucina non è solo nutrimento, ma una vera e propria forma d'arte che racconta il territorio di appartenenza. Il BonTà e Gusto Divino celebra questa connessione attraverso abbinamenti enogastronomici, masterclass e la possibilità di acquistare diret-
tamente dai produttori. L'area food si integrerà con un'ampia mostra mercato del vino, dove sommelier ed esperti del settore guideranno i visitatori in degustazioni e scoperte enologiche uniche.
RISCO PRIRE LA TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA ITALIANA
Giunto alla sua 20esima edizione, Il BonTà si conferma un appuntamento di riferimento per gli appassionati e i professioni-
sti del settore, un luogo dove conoscere nuove realtà produttive e riscoprire la tradizione enogastronomica italiana. Oltre alle migliori produzioni artigianali, la fiera ospiterà anche un'ampia gamma di attrezzature da cucina, dai forni alla coltelleria, passando per pentole, robot da cucina, arredi e abbigliamento professionale per chef.
Tre giorni ricchi di eventi, incontri e assaggi per un viaggio attraverso i sapori e le tradizio-
ni d'Italia, accompagnati da degustazioni guidate, competizioni gastronomiche e masterclass dedicate sia agli appassionati che agli operatori del settore. Un'esperienza unica che esalta la storia, la cultura e il territorio, mettendo in luce le eccellenze italiane in uno spazio espositivo d'eccezione presso CremonaFiere. L'evento è organizzato da CremonaFiere e SGP Grandi Eventi, in collaborazione con Vale20.
A quanto ammonta il budget che le famiglie italiane possono stanziare per comprare casa? L’ufficio studi Tecnocasa ha provato anche quest’anno a rispondere alla domanda, facendo una simulazione d’acquisto di un immobile sulla base del reddito medio per nucleo familiare. Il dato di partenza arriva da Istat, che registra per il 2022 (ultima rilevazione disponibile) un reddito netto annuo familiare medio di 35.995 euro.
LA SIMULAZIONE
Nella simulazione si è immaginato di ricorrere a un mutuo di 25 anni, con tasso medio stimato di 3,70%, rapporto rata-reddito pari al 30% (la capacità di rimborso del finanziamento ipotecario) e un loan to value dell’80% (rapporto tra la somma ottenuta con il mutuo ed il valore dell’immobile posto a garanzia del finanziamento).
Con queste condizioni, una famiglia può acquistare un’abitazione del valore di 220mila euro, con una rata mensile di 900. Attenzione però: si deve disporre di un capitale iniziale pari al 20% del prezzo dell’immobile - cioè 44mila euro - e del denaro necessario per coprire tutte le spese accessorie alla compravendita e all’accensione del mutuo.
L’IMPATTO DELL’INFLAZIONE
Un elemento da considerare però è l’impatto dell’inflazione. Secondo i dati Istat, l’inflazione media del 2023 è stata del 5,7%, con punte più alte nei beni alimentari ed energetici. Questo significa che una famiglia con un reddito netto annuo di circa 36mila euro ha visto ridursi il valore reale di questa cifra, rendendo più difficile sostenere una rata mensile di 900 euro senza ridurre altre spese essenziali. Inoltre, se l’inflazione dovesse mantenersi elevata, anche i tassi d’interesse sui mutui potrebbero restare alti, limitando ulteriormente la capacità di accesso al credito.
LE TIPOLOGIE DI IMMOBILE
E per quanto riguarda le tipologie di immobile? Con un budget di 220mila euro le differenze tra le varie aree del Paese sono notevoli. Secondo i dati di Scenari Immobi-
liari 2024, che prende in considerazione le più grandi città italiane, a Milano basterebbe appena per l’acquisto di un bilocale in zone periferiche o semicentrali, dove i prezzi oscillano tra 4.400 e 5.400 euro al metro quadro. A Torino invece, il mercato è più accessibile: con 220mila euro si può comprare un trilocale in periferia o un appartamento più piccolo in zone semicentrali, dove i prezzi si aggirano tra 1.450 e
2.450 euro al metro quadro.
A Roma, il budget consentirebbe di acquistare un bilocale in quartieri periferici o un piccolo trilocale in zone meno centrali, con prezzi che variano tra 4.400 e 5.400 euro al metro quadro. Costi simili a Firenze, dove si potrebbero acquistare metrature sui 50-60 mq in periferia, mentre per le aree semicentrali si dovrebbe scendere a soluzioni più piccole. Nel Sud Italia e nelle Isole il potere d’acquisto aumenta considerevolmente. A Napoli, con 220mila euro si può acquistare un trilocale in zona semicentrale o una casa più grande in periferia, dove i prezzi variano tra 2mila e 3mila euro al metro quadro. A Palermo, i prezzi scendono ulteriormente, con la possibilità di comprare appartamenti di 150-200 metri quadri in periferia o soluzioni più piccole in centro, dove i valori oscillano tra 1.000 e 1.500 euro al metro quadro.
...PER MAURO ACQUARONI
Questa volta parliamo de… “ELEONORA GONZAGA”
Vincenzo (Gonzaga) ed Eleonora (de’ Medici), immersi nelle nebbie di Mantova sono preoccupati. Devono accasare la figlia Eleonora, che non è una gran bellezza (ma anche loro due non è che…). Da Parigi i parenti, preoccupati più che per Eleonora, per le buone relazioni, propongono come sposo un buon partito, non più giovane, ma con un posto sicuro in Europa, Ferdinando II (d’Asburgo), che gestisce non senza qualche difficoltà il Sacro Romano Impero. Eleonora sarebbe d’accordo e Ferdinando, vedovo con quattro figli da crescere, pure, ma almeno vorrebbe vedere che aspetto ha la promessa sposa. Qualche centennio dopo la curiosità si sarebbe potuta soddisfare con un selfie o un servizio fotografico d’autore, ma a quei tempi (siamo intorno al 1620) ci voleva un ritrattista, e bravo. Arriva a Mantova dal freddo Nord Europa il pittore Giusto (Suttermans) di cui si parla un gran bene, e Vincenzo gli dà l’incarico di ritrarre la figlia e di portare il ritratto al promesso sposo. Detto fatto. Il dipinto arriva a Vienna e lì lo troviamo ancor oggi al Kunsthistorisches Museum. A quanto ne sappiamo doveva avere soddisfatto anche lo stesso Ferdinando. Nell’anno 1621 il Notaio Antonio Rota redige il contratto matrimoniale e nello stesso anno si celebra il matrimonio nella cappella del Palazzo Ducale di Mantova, ma per procura, i due sposi sono già marito e moglie ma non si sono ancora incontrati. Eleonora raggiungerà in Austria l’amato solo l’anno successivo. Il dipinto ha avuto successo, pensa Giusto, e allora, già che ci siamo, perchè non farne ancora un paio, magari con qualche piccola modifica, ad esempio togliendo quell’odioso cagnolino in miniatura che sta a significare una promessa di fedeltà della sposa? Detto fatto. E uno di questi secondi originali è quello che vedete qui sopra in foto. Cosa direste al fortunato sposo: ne vale(va)lapena?
PAOLO A. DOSSENA
Quanti sono i genocidi del XX secolo? I lager britannici per i boeri, il Congo belga (immenso campo di lavoro che contribuisce alla morte di 10 milioni di nativi), il massacro degli herero in Nabia, il genocidio degli armeni, le varie stragi del periodo interbellico (cacciata d’austriaci, ungheresi, tedeschi da Cecoslovacchia e Polonia, Dossier Cubrilovic per il Kosovo), l’olocausto ebraico, l’espulsione di 15 milioni di tedeschi dall’Est, 50 milioni di morti nei gulag russi, ecc. E oggi si progetta un nuovo genocidio nella Striscia di Gaza, con il trasferimento forzato di 2.300.000 persone.
Una di queste catastrofi del XX secolo è quella delle foibe, a lungo taciuta. Ne discutiamo oggi con Tiziano Bellini dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
L’Unione Europea ha risolto molti problemi di confine.
«Sì, ci sono ancora nostalgici, dall’una e dall’altra parte, ma non avere più confini fa sì che l’Europa possa crescere nella pace e nella collaborazione, che può riguardare ricercatori di varie etnie che lavorino a una scrittura del passato che non nasconda più niente, né gli errori italiani né quelli titini. Foibe: inghiottitoi naturali carsici, causa dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati di varie etnie nel secondo dopoguerra.
«Sì, non solo di italiani, ma di varie etnie, perché mia nonna, venuta via col resto della famiglia, era croata e anche perché erano eliminati pure gli slavi “nemici del popolo”. Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, preserva memoria delle vittime delle foibe. Lunedì ho partecipato a tre manifestazioni: la mattina al cimitero di Cremona (nella foto) , il pomeriggio alla Biblioteca di Cremona, la sera a quella di Castelvetro». La sua famiglia fu coinvolta nell’esodo?
«Sì, la mia famiglia è di Fiume, ma le mie ricostruzioni inseriscono le vicende familiari nel contesto storico. Peccato che qui non c’è tempo, per capire bisognerebbe partire da due secoli fa». Partiamo dal 1943. «Dopo l’8 settembre, nel primo
mese dall’armistizio, c’è la prima ondata di infoibamenti, fucilazioni, annegamenti. Son coinvolti quelli in qualche modo collegati al regime. Passa l’equazione italiano uguale fascista (ma a quei tempi senza tessera del par tito non lavoravi). Nel primo mese sono uccisi impiegati pubblici, messi comunali, direttori postali, professionisti, medici, direttori di banca e i soldati arresisi». Nelle foibe, sulla pila dei cadaveri, veniva gettato dai partigiani di Tito u n cane nero sgozzato per, secondo un’antica leggenda, tener lontani i fantasmi dei morti. «È assolutamente vero. Comunque dopo la prima ondata delle foibe arrivano i tedeschi e si possono recuperare i cadaveri degli infoibati, riesumati dal comandante dei pompieri di Pola
La nuova stagione turistica del Circuito Dimore Storiche di Cremona e provincia apre in questo mese, iniziando un anno ricco di possibilità per scoprire la bellezza e la storia di importanti case nobili attraverso un variegato programma di aperture, visite guidate ed eventi. Le iniziative rientrano nel progetto “Dimore Storiche Cremonesi by Target Turismo”, nato nel 2021 per la valorizzazione turistica e culturale dell’immenso patrimonio di proprie -
CONSIGLI IN LIBRERIA
Tra Cinquecento e Seicento, alcuni membri delle classi dirigenti europee (a partire da quelle inglesi) cominciarono a viaggiare per fare tesoro del sapere e dei costumi degli altri Paesi. Quei viaggi sostituirono, per importanza, quelli dei chierici e dei professori universitari. Ma viaggiare, si sa, è uno dei massimi piaceri della vita; così, col tempo, l’oziosa nobiltà di allora sostituì alla sete di sapere l’interesse per l’arte
tà private che costellano l’intero territorio cremonese. A Cremona, per esempio, verrà aperto in modo continuativo tutte le domeniche Palazzo Calciati Crotti (nella foto) , il meraviglioso palazzo settecentesco di via Palestro oggetto di un recente importante restauro. Il calendario completo delle aperture è disponibile al seguente link: https://www.targetturismo.com/file/INF0000000066/7a9 dbddb2c312029eb2adedfaaa32064.pdf
Azarich. Sono usate maschere antigas perché i cadaveri sono in putrefazione e l’odore si sente a chilometri. Siamo zona di guerra, ci sono anche bombardamenti alleati: Zara è rasa al suolo, Fiume, città industriale, è colpita. A fine aprile 1945 a Fiume di tedeschi non ce ne sono più. Torna l’esercito di Tito, una forza d’occupazione, non di liberazione, vogliono tutti i territori italofoni inclusa Trieste. Comincia la pulizia etnica degli italiani, facendo di tutto per mandarli via e per dimostrare al Trattato di Parigi del 1947 che in quelle terre son solo un’infima minoranza. L’evento più terribile di questa politica è la strage di Vergarolla sulla spiaggia di Pola del 1946, con oltre 100 morti (molti i bambini) causati da esplosioni durante una grande manifestazione sportiva. Lo scopo della strage? Creare terrore, far passare il messaggio: qui noi facciamo quel che vogliamo. Ciò da via all’esodo polesano. Milovan Dilas racconterà poi di essere stato inviato in Istria da Tito per creare più terrore possibile. Ricominciano gli infoibamenti, un genocidio».
Lei fa incontri nelle scuole. «Per far capire ai ragazzi la situazione di quei tempi dico: immaginate di dover andare via di casa, subito e con solo lo zaino. Avete 10 minuti. Cosa ci mettete dentro? Tutti rispondono: salverei i ricordi, non i vestiti».
e l’esotico. Lo studioso della letteratura di viaggio Attilio Brilli ripercorre “Le vie del Grand Tour” (il Mulino) orchestrando un montaggio dei resoconti di viaggio tra Seicento e Ottocento, con una prosa elegante, intonata allo stile vivido dei racconti, copiosi di stupore e curiosità. Nei brani, si coglie un’osmosi tra i luoghi e le aspettative. In Italia,
ad esempio, le colline e le bellezze di Firenze portano i viaggiatori a gustare l’armonia tra i monumenti, la città e il paesaggio. A Roma, taluni manifestano un interesse selettivo per le antichità, che inducono a riflessioni sulla caducità della grandezza terrena; talaltri apprezzano la città – dimora di molti artisti –perché vi si vede nascere
l’arte. Ma non solo d’estasi artistica vive il viaggiatore: dopo le mondanità di Parigi, a Lione ci si può confrontare con una manifattura e una società laboriose; e non meno industriosi appaiono i cittadini olandesi, la cui capitale e i centri di studio sono l’espressione di un orgoglioso successo mercantile. Colpisce, poi, leggere de-
gli Stati tedeschi, coacervo di principati imbricati tra loro, ricchi di cultura e scienza, dove compaiono delle “corti in miniatura”. Il racconto – che geograficamente va da una Lisbona crepuscolare sino alle rovine delle roccaforti genovesi a Caffa, in Crimea – è un inno alla cultura europea di allora; una cultura grande altrettanto come quei “Tour ” che, benché riservati a pochi, non smettono di meravigliarci.
al Diotti
Il Lyceum Club Internazionale di Cremona promuove un incontro per il 19 febbraio alle 17 nella sala Conferenze della Società Filodrammatica, durante
il quale Valter Rosa, conservatore del Museo Diotti di Casalmaggiore e già docente all’Accademia di Brera, tratterà il tema “Le sedie raccontano. Un
percorso tra artigianato e design”, illustrando con un racconto per immagini l'omonima mostra in corso sino al 16 marzo presso il museo casalasco.
Presso il Museo Diocesano sono esposte le fotografie dell’antica popolazione indigena
Cile, Araucanía, Patagonia cilena: in un territorio che sconfina in Argentina, si trova la comunità dei Mapuche, popolazione indigena che è protagonista della mostra fotografica allestita in queste settimane al Museo Diocesano di Cremona. Le foto sono state realizzate dall’argentino Pablo Ernesto Piovano. L’allestimento del reportage, realizzato in collaborazione con il Festival della Fotografia Etica di Lodi, sarà visitabile sino al 23 marzo. La mostra – il cui titolo è “Mapuche, il ritorno delle voci antiche” – è stata curata da Laura Covelli. Già, ma chi sono i Mapuche? Si tratta di un popolo e di una cultura sorti in antichissima data e che, nel corso del tempo, furono in grado di resistere a due potenziali cataclismi: l’affermarsi dell’agguerrito regno degli Inca prima e l’arrivo
Al Teatro Ponchielli, lunedì alle ore 21 grazie a Caos Organizzazione Spettacoli, sarà in scena il musical dei record “Grease” con la Compagnia della Rancia. Con una lunga collezione di “tutto esaurito” e di repliche aggiunte, “Grease” si conferma il musical più amato. Lo spettacolo di Jim Jacobs e Warren Casey, con la regia di Saverio Marconi e la regia asso-
travolgente dei conquistadores spagnoli poi. Proprio agli spagnoli i Mapuche seppero resistere, tanto da scampare alla sorte di distruzione che toccò invece a Inca e A ztechi. La lotta dei Mapuche, però, non terminò con la fine della
dominazione spagnola all’inizio dell’Ottocento: la popolazione nativa americana dovette affrontare un doloroso conflitto con la Repubblica del Cile, con la conseguente perdita dell’autonomia. Le tensioni, peraltro, durano ancora
oggi, con episodi di sabotaggio da parte della resistenza Mapuche e di repressione da parte delle autorità locali. Ma veniamo alla mostra: Pablo Ernesto Piovano ha optato per delle fotografie in bianco e nero che sono una campionatura del territorio, della vita quotidiana, della storia e della cultura dei Mapuche; si susseguono scorci di paesaggi, ricchi di foreste e corsi d’acqua, istantanee di riti collettivi, dettagli di oggetti e costumi, ritratti di persone. A colpire di più sono i grandi ritratti individuali, dove i protagonisti emergono spesso dall’ombra, simbolo della condizione di un popolo che, nell’ombra, rischia di caderci. A conclusione della mostra c’è poi una grande fotografia notturna, un formidabile cielo stellato e un paesaggio montano (siamo pur sempre in zona andina), a ricordare il rapporto, stretto, tra i Mapuche, la natura e la loro terra.
ciata di Mauro Simone, è una festa travolgente che accende le platee italiane e ha dato il via alla musicalmania trasformandosi in un vero e proprio fenomeno di costume “pop”: un cult intergenerazionale che, dopo aver ampiamente superato i 2 milioni di spettatori com-
plessivi dal primo debutto, si rinnova a ogni stagione, è sempre più attuale ed è amatissimo anche dalle nuove generazioni che si immedesimano in una storia d’amore e di amicizia senza tempo, dal messaggio inclusivo. «È sempre stimolante e divertente lavorare con il
cast – sottolinea il regista Saverio Marconi – in un clima di grande professionalità e nuove energie, in uno scambio continuo. Affrontiamo ogni edizione con la massima serietà per garantire il successo di questo spettacolo con il “marchio di fabbrica” di Rancia, fatto di queste
parole chiave: qualità, talento, emozioni, coinvolgimento.. Ogni allestimento di Grease è l’occasione per introdurre nuove idee registiche, di concerto con tutto il team creativo e i performer in scena per portare sul palcoscenico quello che è ormai un classico del teatro musicale, ma che resta aperto a spunti e suggestioni sempre nuovi e attuali».
MOSTRA
“Il veleno dopo lo sparo” da oggi a Palazzo Affaitati
“Il veleno dopo lo sparo. L’avvelenamento da piombo negli uccelli selvatici” è il titolo della mostra, curata da Gloria Ramello, Enrico Bassi e Paolo Pantini, inaugurata stamattina alle ore 11 al Museo di Storia Naturale di Palazzo Affaitati (in via Ugolani Dati 4). L'esposizione, realizzata dal Museo di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo nell’ambito di “Bergamo-Brescia capitali italiane della Cultura 2023”, viene ora presentata a Cremona e sarà aperta al pubblico sino al 29 marzo prossimo. Attraverso una collezione di campioni unici, la mostra descrive con precisione gli effetti del saturnismo sugli uccelli acquatici, sui rapaci e sui grandi avvoltoi europei anche per quelli a rischio di estinzione, portando alla luce in maniera avvincente ed eclatante una problematica ambientale e faunistica di enorme rilevanza. La mostra non ha come obiettivo quello di delegittimare l’attività della caccia, ma vuole esporre con rigore scientifico tutti gli effetti nocivi che il piombo provoca e le diverse soluzioni senza piombo già applicate con pieno successo in altri Paesi e da diverse amministrazioni italiane. Nel percorso espositivo vi sono campioni provenienti non solo da prestigiose collezioni museali, ma anche reper ti unici e inediti, raccolti nel corso di pluriennali ricerche scientifiche in Italia ed Europa.
ACCOLTI DA BERTOLASO
La
Cecilia Lena ha tre figli e lavora presso la scuola dell’infanzia “Giardino” di Costa Sant’Abramo. Il suo tempo libero è speciale, perché Cecilia è volontaria dell’A.C.C.D., l’Associazione cremonese per la cura del dolore. All’istituto “L. Einaudi”, la donna si è raccontata agli studenti delle classi seconda e quarta B dell’indirizzo di Grafica e Comunicazione, il corso frequentato dall’ultimogenito Gabriele. I due incontri sul rispetto per la vita sono stati introdotti dalle canzoni “Credo negli esseri umani” di Marco Mengoni e “Sogna, ragazzo, sogna” di Roberto Vecchioni ed andranno ad arricchire il bagaglio del cosiddetto orientamento formativo degli alunni coinvolti.
testimonianza di Cecilia Lena, volontaria dell’Accd, ai ragazzi dell’Istituto Einaudi È atterrato poco dopo le 23 di giovedì all’aeroporto militare di Milano Linate l’aereo che ha portato in Italia i cinque bambini provenienti dalle zone martoriate dalla guerra a Gaza, che saranno curati negli ospedali della Lombardia. I minori, accompagnati dalle loro famiglie, sono stati accolti dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso insieme ai mediatori culturali della Croce Rossa. Successivamente, sono stati traspor tati nelle strutture sanitarie in ambulanza con il supporto di medici, infermieri e soccorritori dell’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (Areu). Il sistema sanitario regionale della Lombardia ha coordinato le operazioni insieme a Ministero degli Affari Esteri, Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e Organizzazione Mondiale della Sanità. «Regione Lombardia - ha affermato l'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso - sotto l’egida del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile si è messa a disposizione per ospitare i casi che avevano bisogno di assistenza. I bambini riceveranno cure adeguate nelle strutture sanitarie tra le più specializzate della regione. Questo fa parte della grande capacità di solidarietà e collaborazione che la Lombardia e il nostro Paese - ha concluso Bertolaso - garantiscono a qualsiasi cittadino del mondo che abbia bisogno di assistenza, aiuto e suppor to».
Cinque strutture si sono subito messe a disposizione per garantire la migliore assistenza possibile, condividendo un piano di presa in carico dedicato. Si tratta di: Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Ospedale Niguarda di Milano, Spedali Civili di Brescia, Ospedale San Gerardo di Monza e Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Da quasi un decennio, ogni settimana, Cecilia Lena dona presenza e vicinanza ai pazienti terminali dell’Hospice, il padiglione nove dell’ospedale di Cremona. La signora ha iniziato per una naturale predisposizione all’attenzione nei confronti del prossimo, per un discorso personale, legato alla fede e sulla base della convinzione che «la sofferenza, se collocata nel posto corretto, può portare qualcosa di positivo». Non ci s’improvvisa in un ruolo così delicato: la preparazione dura la metà di un anno, viene rinnovata mensilmente e prevede un supporto psicologico costante. «Quando entro in una delle quindici stanze della struttura – prosegue Cecilia - non so chi avrò davanti. È importante annullare il giudizio: le persone non ne hanno bisogno. Chiedono semplicemente ascolto, una parola gentile, una carezza. Ognuno di noi è
unico come ciò che è in grado di offrire. Si riceve sempre». La maestra cinquantaquattrenne non ha nascosto le difficoltà: «Si conoscono storie for ti e accade di vivere situazioni spiacevoli. Si può essere aggrediti verbalmente e capita di sbagliare l’approccio, ma questo non deve scoraggiare. È fondamentale riuscire a prendere le distanze, per non essere travolti dalle emozioni. Ecco, io mi spavento se trovo una porta chiusa».
Quello di Cecilia è soltanto uno dei modi per servire la comunità: «Voi siete adolescenti ed è giusto che restiate lontani dalla morte – ha concluso l’insegnante -, tuttavia, la sfera del volontariato è molto ampia: scegliete l’attività per cui vi sentite maggiormente portati; siate di aiuto in famiglia».
All'ospedale di Cremona confronto e discussione sui casi clinici rilevanti
Si è svolto giovedì pomeriggio nell’aula magna dell'Ospedale di Cremona il convegno "Challenging Clinical Cases: Meet the Experts", organizzato dall'Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri, l'Amco, in collaborazione con l'Area Giovani Anmco (l’Associazione Nazionale).
Ad aprire i lavori è stato il direttore generale dell’Asst di Cremona Ezio Belleri che ha sottolineato l’importanza dell’evento: «Un momento di confronto scientifico sulle nuove modalità per gestire e trattare le patologie cardiovascolari utile ad apprendere tecniche innovative e nuove tecnologie. Siamo contenti di ospitare i giovani specialisti che vengono da
Da sinistra Silvia Frattini, Ylenia La Porta, Ezio Belleri, Carlo Lombardi e Corrado Lettieri
diverse parti della Lombardia e d’Italia. Anche l’Asst sta assumendo giovani cardiologi sui quali contiamo molto per lo sviluppo delle Cardiologie di Cremona e Oglio Po. L’entusiasmo è l’energia di chi sta per cominciare una professione così preziosa e un elemento di forza delle organizzazioni»
Come ha spiegato il profes-
sor Carlo Lombardi (Direttore Cardiologia Cremona) «durante la giornata di studio sono stati trattati casi clinici molto particolari e didatticamente molto importanti con una modalità dinamica e interattiva. Fra i principali temi trattati l'infarto del miocardio, lo scompenso cardiaco, le aritmie cardiache e la miocardite».
Presentati in Provincia i benefici del Nordic Walking
La Provincia di Cremona ha presentato in una conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina presso la Sala del Consiglio Provinciale un’iniziativa dedicata al Nordic Walking, rivolta ai dipendenti provinciali ed al pubblico. Da oltre dieci anni, questa disciplina sportiva si è diffusa nel territorio cremonese grazie all’impegno dell’associazione Marathon Cremona, coinvolgendo più di un centinaio di praticanti. Il Nordic Walking, oltre a rappresentare un’attività motoria completa, offre importanti benefici per il benessere
psicofisico, favorendo l’aggregazione sociale e promuovendo la scoperta delle bellezze naturali del territorio, come bodri, lanche e corsi d’acqua che caratterizzano l’area cremonese. A discutere dei benefici di questa disciplina erano presenti: Giovanni Bozzetti , presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana, Elena Lameri di Ats Valpadana, Ve ronica Signorini , nutrizionista, Ervano Vicini , presidente di Marathon Cremona, Paola Bergamaschi e Deborah Ghisolfi , istruttrici della Scuola Nazionale di Nordic Walking.
ZOLDER - Grandi soddisfazioni per la Nazionale azzurra del ct Marco Villa impegnata negli Europei su pista in Belgio. Tre gli ori conquistati nelle prime giornate e tra le prestazione va segnalata quella della cremasca Miriam Vece (classe 1997), giunta in semifinale nel torneo di velocità, un grande
exploit. Settima nelle qualifiche, la Vece si è poi imposta negli ottavi contro la tedesca Clara Shneider e nei quarti ha compiuto l’impresa, eliminando alla bella l’olandese Hetty van de Wouw. Per la cremasca si tratta probabilmente della miglior prestazione della sua carriera.
SCI ALPINO
SAALBACH - Dopo l’impresa di Federica Brignone, oro nel gigante iridato, l’Italia non nutriva grandi speranze in campo maschile tra le porte larghe. Il migliore azzurro è stato Luca De Aliprandini, solo nono, ma fa scalpore la sconfitta di Marco Odermatt, che non è neppure salito sul podio. A vincere tra
il tripudio dei tifosi di casa è stato l’austriaco Raphael Haaser, che ha preceduto gli svizzeri Thomas Tumler (+0”23) e Loic Meillard (+0”51). Al termine dei Mondiali mancano le prove di slalom speciale e l’Italia si aggrappa ad Alex Vinatzer, bronzo due anni fa e tra gli outsider nella gara di domani.
Nuova prova del nove per la Cremonese, che oggi pomeriggio sarà ospite al San Nicola di Bari (senza tifosi al seguito) per una sfida di importanza cruciale. I galletti pugliesi sono reduci dall’inatteso passo falso in casa della Juve Stabia, dopo un inizio di 2025 che li vedeva ancora imbattuti. Ma attenzione al fattore campo. Al San Nicola, il Bari quest’anno ha perso solo due gare su tredici: la prima ad agosto, all’esordio in campionato contro la Juve Stabia (1-3) e la seconda a dicembre (0-1 contro il Südtirol). Complessivamente in casa i biancorossi hanno conquistato 21 punti su 33 complessivi. Contro la compagine di mister Longo servirà quindi la massima attenzione e la versione forse più cinica che questa Cremonese può avere. Stroppa ritroverà Antov in difesa, che rientra dopo il turno di squalifica (al posto di Folino, fermato per un turno dal giudice sportivo) e per il resto dovrebbe confermare le scelte della gara contro il Südtirol con De Luca (finalmente assoluto protagonista con una doppietta decisiva) favorito per un posto da titolare al fianco di Vazquez. Molti tifosi invocano l’impiego dal primo minuto di Johnsen, ma è probabile che il
C lassifica (26ª giornata)
Padova 65
L.R. Vicenza 59
Feralpisalò 48
AlbinoLeffe 41
Atalanta Under 23 40
Trento 40
Alcione Milano 37
Vir tus Verona 36
Giana Erminio 36
Lumezzane 35
Novara (-2) 35
Renate 34
Pergolettese 33
Arzignano 32
Pro Vercelli 30
Lecco 29
Triestina (-1) 26
Caldiero Terme 20
Pro Patria 18
Union Clodiense 15
norvegese sia ancora l’asso della manica da utilizzare a partita in corsa, come il nuovo arrivato Valoti, che ha dimostrato il suo valore nel pochi minuti in cui ha esordito domenica scorsa. Con lo Spezia impegnato oggi nella difficile trasferta di Modena, la Cremo deve cercare di fare bottino pieno in Puglia per continuare a mettere in sicurezza i playoff e il quarto posto. Dirigerà la gara l’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno, sotto la cui direzione la Cremonese ha festeggiato le recenti vittorie contro Juve Stabia e Frosinone.
Oggi in Puglia i grigiorossi hanno bisogno di un successo per continuare a tenere a tiro lo Spezia e a distanza le inseguitrici. Ma contro la formazione di Longo non sarà facile
R isultati 25 ª giornata
Brescia-Salernitana 0-0, CosenzaCarrarese 1-0, Cremonese-Südtirol 3-1, Frosinone-Catanzaro 1-1, Juve Stabia-Bari 3-1, Mantova-Sassuolo 0-3, Pisa-Cittadella 0-1, ReggianaCesena 0-1, Sampdoria-Modena 1-0, Spezia-Palermo 2-2.
Bari-Cremonese (h 17.15), Carrarese-Salernitana, Catanzaro-Cittadella (ieri sera), Cesena-Pisa (16-02 h 17.15), Frosinone-Reggiana (16-02 h 15), Juve Stabia-Cosenza (16-02 h 15), Modena-Spezia, Palermo-Mantova (16-02 h 15), Sassuolo-Brescia Südtirol-Sampdoria. 26 ª giornata (15-02 h 15)
PRIMAVERA 1 - Archiviata la sconfitta casalinga di misura con il Torino, i grigiorossi ci provano oggi alle 11 a Lecce.
Scontro diretto oggi con il Novara, pensando per prima cosa alla salvezza
«Una grande prova di maturità». Il tecnico Curioni ha così sintetizzato la terza vittoria consecutiva della Pergolettese, la quinta nelle sette gare disputate nel girone di ritorno, che hanno fruttato 15 punti rispetto ai 18 di tutto il girone d’andata. Ma il dato impressionante è che nelle ultime nove trasferte, cinque sono state vinte dai gialloblu, tre pareggiate e una sola persa, tra l’altro a Vicenza: numeri da alta classifica. È stata una vittoria meritata
quella di Caldiero Terme (1-0 con rete di Basili), troppo stretta nel punteggio e legittimata dai due pali colpiti dall’indomito Parker e da diverse opportunità non concr e tizzate, soprattutto nel
primo tempo. Ma quello che conta sono i tre punti, che permettono ai gialloblu di avere quattro lunghezze di vantaggio sulla zona playout e addirittura due sole di distanza dai playoff. Vietato però pensare troppo in grande, perché il primo obiettivo è la salvezza, che deve essere ancora conquistata. Ciò significa che i cremaschi devono provare a fare punti oggi alle 15 al Voltini contr o l’ostico Novara senza lo squalificato Parker.
LE PAROLE DI STROPPA «Il Bari è fortissimo nell’idea di gioco e nelle individualità, ha preso giocator i di categoria superiore e giocare da loro è già difficile di per sé. Ma la Cremo non è quella dell’andata, le prestazioni lo dimostrano e stanno bene tutti. È bello and are a giocare a Bari in questo stato di forma. I prossimi scontri diretti? Dobbiamo affrontare un ostacolo alla volta. La Cremo è una squadra completa, che tiene bene in campo e sfrutta l'apporto di chi subentra e questo mi dà fiducia. Ceccherini è a disposizione».
Crema con il Sangiuliano per continuare a correre
Il Crema ha mosso ancora la classifica, pareggiando 1-1 al Voltini con il Sondrio, che resta a così a 4 punti dalla squadra di Vullo, la quale ha altrettante lunghezze di vantaggio sulla zona playout. Domani alle 15 i cremaschi sono impegnati sul campo del Sangiuliano City (a pari punti in classifica). Classifica (27ª giornata): Ospitaletto 55; Desenzano, Folgore Caratese 50; Pro Palazzolo 47; Varesina, Casatese 46; Chievo 44; Pro Sesto 38; Sant’Angelo 37; Breno 35; Sangiuliano, Club Milano, Crema 32; Vigasio 31; Sondrio, Castellanzese 28; Fanfulla 25; Ciliverghe, Magenta 23; Arconatese 21.
Ecco i consigli per la 25ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).
Portieri - Maignan , ci terrà a bissare la rete inviolata dell’ultima partita, da schierare. Falcone , anche lui in cerca di continuità e sicurezza dopo il clean sheet di settimana
scorsa. Leali , non un primo slot, ma il suo lo sa fare egregiamente.
Difensori - Posch , partita in cui schierare l’intero blocco Atalanta, può brillare il nuovo arrivato. Dodò , zero gol e solo 2 assist finora, ma è una buona par tita per ritrovare il bonus. N’Dicka , partita da buon voto per il difensore romanista.
Centrocampisti - Miretti , un solo gol finora per l’ex juventino, vuole aumentare
Tutto pronto per la fase che conta. Esperia Cremona, Vbc Casalmaggiore e Offanengo si preparano ad affrontare la pool promozione e la pool salvezza, il momento in cui il campionato emette i suoi verdetti.
L’Esperia è l’unica squadra che ha raggiunto l’ammissione alla pool promozione: le gialloblu partono con 32 punti, eredità della prima fase, un bottino che vale il settimo posto in classifica. Risalire la china non sarà facile, ma ci si proverà, a partire dalla sfida inaugurale di stasera alle 21 al PalaRadi contro la Valsabbina Millenium Brescia, un derby contro un’avversaria che ha gli stessi punti in classifica. Per prepararsi, le gialloblu hanno affrontato Casalmaggiore in un test amichevole vinto 3-1 dalle casalasche. «Dovremmo essere brave a metterle in difficoltà fin da subito, a partire dalla nostra battuta», ammonisce la schiacciatrice Sara Bellia. La Vbc, invece, inaugurerà il suo percorso nella pool salvezza oggi alle 16 al PalaRadi ospitando la Hermaea Olbia. La Vbc parte dal sesto posto con 16 punti e ha bisogno di ottenere punti per raggiungere la tranquillità e servirà subito
IL CASO
il bottino. Tete Morente , sarà pericoloso fuori casa col Monza, da sfruttare il momento di forma. Brescianini , sarà l’arma in più della Dea, da mettere anche se non titolare al 100%.
Attaccanti - Lucca , incontro favorevole per il gigante italiano dell’Udinese, che ha buona probabilità di trovare la via del gol. Gudmundsson , in casa col Como diventa un top di reparto. Joao Felix , se la settima -
na scorsa era consigliato Gimenez, questa settimana è il turno del portoghese trovare spazio nel Milan.
Possibili sorprese - Buongiorno , dovrebbe rientrare tra i titolari azzurri, in una partita impor tante, deve essere leader da subito. Ganvoula , serve un eroe al Monza, vuole prendersi la scena. Mbangula , ha gol pesanti nelle gambe, fiducia al ragazzo bianconero.
Esordio in pool promozione stasera al PalaRadi contro Brescia, una sfida mai banale. In pool salvezza, la Vbc ospita Olbia e Offanengo è impegnata a Imola
1ª giornata
Costa V.-Busto Arsizio
Esperia -Brescia
Melendugno-Messina
San Giovanni-Padova
Trento-Macerata
Classifica
San Giovanni 46; Busto A. 43; Messina, Macerata 42; Trento 38; Esperia , Brescia 32; Melendugno, Padova 31; Costa V. 29.
«Il rimborso di Olbia è inaccettabile»
Il Volley Offanengo intende far chiarezza sugli strascichi legati al recupero del match di regular season di Olbia, sospeso il 10 novembre per impraticabilità del campo e poi recuperato il 27 novembre. E lo fa con il presidente Cristian Bressan: «La decisione Fipav ci riconosceva il rimborso a carico della società sarda dei nostri costi sostenuti per il match rinviato. La proposta di saldo e stralcio di Olbia è inaccettabile: faremo un esposto alla Procura federale e chiederemo alla Lega Pallavolo Serie A femminile la Camera di conciliazione. Siamo molto amareggiati per questa situazione che avremmo preferito risolvere all’interno del Consorzio (Lega Pallavolo Serie A femminile)».
sfoggiare la grinta dei giorni migliori. Nella stessa pool salvezza c è anche la Trasporti Bressan Of-
fanengo che parte però prima con 30 punti. Il vantaggio è tale da lasciare molto tranquille le neroverdi
POOL SALVEZZA
1ª giornata
Altino-Mondovì
Concorezzo-Pisa
Imola- Offanengo
Lecco-Como Vbc -Olbia
Classifica
Offanengo 30; Olbia 26; Como 24; Pisa, Imola 19; Vbc 16; Lecco 14; Mondovì 11; Concorezzo 10; Altino 5.
sul raggiungimento della salvezza, ma c’è ancora da assorbire la grande delusione per una pool promozione sognata a lungo e sfuggita proprio sul traguardo, quando sembrava ormai cosa fatta. Le cremasche debuttano domani alle 17 a Imola. Servirà resettare la delusione per dare un senso a un finale di stagione che lascia comunque qualche rimpianto dopo mesi carichi di entusiasmo. Intanto, Agata Tellone, giovane neroverde, ha vissuto la grande emozione di uno stage d’allenamento con la Nazionale, sotto la guida della leggenda Julio Velasco: un’esperienza che non dimenticherà.
Al 4º turno la Bissolati ha colto la prima vittoria
Alla 4ª giornata la Bissolati ha finalmente rotto il ghiaccio. Contro la Isocell Orobica seconda in classifica, i cremonesi hanno messo in acqua un’ottima prova e vinto per 14-10. Tre punti preziosi per la Bissolati, che stasera alle 20 è impegnata ancora a Cremona contro la Stilelibero Preganziol.
ATLETICA INDOOR
Dester a caccia del titolo tricolore di prove multiple
È Dario Dester la stella dei Campionati Italiani indoor di prove multiple in programma oggi e domani a Padova. Il 24enne decatleta cremonese, sesto agli ultimi Europei di Roma, dove è giunto 6º con il record di 8235 punti, torna sulla scena tricolore che l’ha visto trionfare a livello Assoluto nell’eptathlon indoor nel 2021 (con il primato italiano di 6076 punti) e nel 2022.
Alzi la mano chi ci credeva. Forse neppure lui stesso, malgrado l’entusiasmo con il quale ha accettato la sfida. Ma è tutto vero, perché Gigi Brotto ha iniziato il suo esordio da head coach in serie A come meglio non si poteva, vincendo tre partite su sei, due delle quali sulla carta proibitive, come la trasferta di Trento e la sfida al PalaRadi con la lanciatissima Trapani, senza scordare il determinante successo nello scontro diretto con Scafati. La strada è ancora lunga, ma essere saliti sul treno salvezza è già un grande traguardo, sul quale costruire un risultato che dopo il tracollo con Sassari sembrava irrealizzabile. Del resto, i numeri sono impietosi: con Cavina la squadra ha conquistato 4 punti in 13 partite, gettando al vento almeno tre successi che sembravano ormai cosa fatta. Oltre a questo, va annoverato lo scarso rendimento degli italiani, che con Brotto sembrano altri giocatori. In particolare Zampini (decisivo contro Trapani) e Poser hanno aumentato il minutaggio e soprattutto l’apporto alla squadra, che senza di loro non poteva svangarla. E poi c’è la cre-
C lassifica
30
Avellino 30
Pesaro 30
Verona 28
Brindisi 26
Torino 22
JuVi Cremona 20
Orzinuovi 18
Cento 18
Livorno 18
Vigevano 16
Nardò 14
Piacenza 10
Con il nuovo coach sono arrivati sei punti in altrettante partite, mentre con Cavina solo due successi in 13 giornate. Merito della crescita di molti giocatori del roster
Risultati 19 ª giornata
Brescia-Trieste 93-90, Pistoia-Scafati 89-91, Sassari-Milano 72-78, Tor tona-Virtus Bologna 66-98, Treviso-Reggio Emilia 90-94, Vanoli Cremona-Trapani 85-80, VareseTrento 79-92, Venezia-Napoli 91-68.
20 ª giornata (02-03)
Brescia-Vanoli Cremona, Napoli-Pistoia, Reggio Emilia-Sassari, Scafati-Venezia, Trapani-Varese, TrentoTor tona, Trieste-Treviso, Virtus Bologna-Milano.
scita di Willis, che sta diventando il cecchino tanto invocato da coach e tifosi, che conferma di non tremare quando la palla scotta e di tornare ai fasti di Pistoia. Se a tutto questo aggiungiamo la crescita di Davis e Lacey e l’apporto di esperienza di Burns, possiamo ben dire che siamo di fronte a una Vanoli ben diversa da quella del girone
SERIE A2
C lassifica
Trento 30
Brescia 28
Virtus Bologna 28
Milano 26
Trapani 26
Reggio Emilia 24
Trieste 22
Tor tona 20
Venezia 18
Treviso 16
Sassari 14
Scafati 12
Varese 12
Vanoli Cremona 10
Napoli 10
Pistoia 8
d’andata, nel cui interno si respira finalmente entusiasmo e fiducia. Malgrado tutto questo, potrebbe servire un nuovo innesto per fare un ulteriore step e la società sta vagliando il mercato per cogliere l’occasione giusta. Nell’attesa, la squadra sta ricaricando le batterie, per un rush finale che si annuncia durissimo. Ma la Vanoli c’è...
La Ferraroni JuVi si è letteralmente buttata via, con un mare di rimpianti. Nella tana dell’Assigeco Piacenza ultima in classifica è andato in scena un derby che sembrava a lungo tutto nelle mani degli oroamaranto, in vantaggio sin dalle prime battute. Sul 44-58 sembrava una partita avviata a una facile vittoria e invece Piacenza ha avuto il merito di crederci, mentre la JuVi calava clamorosamente e non riusciva più a riprendersi nonostante i tentativi di scossa di coach Bechi. Piacenza si avvicinava, punto dopo punto, fino al sorpasso
con una tripla di Serpilli quando mancava meno di un minuto alla fine. La JuVi sbagliava tutte le scelte e nonostante uno 0/2 in lunetta di Serpilli, i piacentini volavano sull’84-81. L’ultima tripla fallita malamente da Bertetti decretava l’insperato successo
di Piacenza per 86-81, con Marks autore di un trentello e logico mvp. Una sconfitta inattesa, dolorosa per la JuVi che dovrà provare a ripartire già da domani alle 18 al PalaRadi contro una Tezenis Verona altalenante. Gli oroamaranto intanto hanno ricevuto la notizia della convocazione di Ivan Freitas Almeida nella Nazionale di Capo Verde. Per questo motivo, RivieraBanca Rimini-JuVi è stata spostata dal 19 febbraio al 3 aprile (ore 20.30) e Valtur Brindisi-JuVi slitta dal 23 febbraio al 14 marzo (ore 20.30). Alexandro Everet
Oggi Brescia sfida Milano nella prima semifinale
Tutto come previsto o quasi nei quarti di finale della Coppa Italia, in svolgimento a Torino. La Germani Brescia ha faticato, ma alla fine ha piegato una Bertram Tortona in crisi (86-79), mentre sorprende nelle proporzioni il successo nella supersfida dell’Armani Milano sulla Virtus Bologna (91-77). Faticando, la Dolomiti Trento ha battuto 85-80 la Unahotels Reggio Emilia e infine Trieste ha acuito la crisi di Trapani (74-72). Oggi le semifinali: Brescia-Milano ore 18 e Trento-Trieste ore 20.45. Domani alle 17.15 la finale.
Logiman, lo scontro diretto di stasera con Ragusa è da vincere a tutti i costi
Dopo il prezioso successo contro Omegna (92-90), la Logiman Crema torna stasera alle 21 a giocare per la terza volta in stagione al PalaCremonesi. In scena l'importantissimo scontro diretto con la Virtus Ragusa, attualmente ultima in classifica. Aumentare la distanza dai siciliani e magari ribaltare la differenza canestri sarà la missione di serata per la truppa di coach Sacco, sempre impegnata nell’obiettivo salvezza. CLASSIFICA (26ª giornata): Legnano 44; Treviglio 42; San Vendemiano 36; Faenza 34; Capo d’Orlando 32; Mestre, Omegna, Fidenza 30; Agrigento, Casale Monferrato 28; Vicenza, Costa Imola, Vir tus Imola, Lumezzane 24; Desio 20; Piacenza 18; Cre ma 16; Fiorenzuola 14; Saronno 12; Ragusa 10.
Presentata la nuova stagione, che ancora una volta punta soprattutto sulla pista, grazie anche alla rinnovata collaborazione con le Fiamme Azzurre, per supportare Lamon, Boscaro, Scartezzini e Moro
L’Arvedi Cycling punta in alto anche nel 2025. La nuova stagione su strada è alle porte, visto che scatterà il 23 febbraio a Misano Adriatico. Il team cremonese (nella foto) ha confermato la scelta intrapresa nel 2019, mantenendo la sua vocazione primaria alla pista. Anche quest’anno, infatti, gli atleti dell’Arvedi Cycling continueranno la stretta collaborazione con la Nazionale Italiana: ben otto dei dieci corridori in squadra fanno parte in pianta stabile del Team Italia e prenderanno parte ai più prestigiosi appuntamenti internazionali su pista, a
partire degli Europei in svolgimento a Zolder in Belgio, dove sono impegnati Lamon, Galli, Boscaro e Moro (i primi tre hanno sfiorato il
podio, quarti, nell’inseguimento a squadre con una formazione sperimentale).
Ma anche su strada il team cremonese punta a otte-
nere ottimi risultati grazie a nuovi innesti in grado di fare la differenza nelle gare veloci più importanti del calendario. Inoltre, anche per quest’anno l’Arvedi Cycling ha rinnovato la collaborazione con le Fiamme Azzurre, per supportare al meglio Lamon, Boscaro, Scar tezzini e Moro nel loro percorso di crescita e preparazione per competere ai massimi livelli e puntare a nuovi titoli di prestigio. Confermato, infine, l’impegno nella crescita dei giovani talenti attraverso la collaborazione con il Pool Cantù GB Junior «Questo progetto - rivelano i dirigenti dell’Arvedi - ha l’o-
biettivo di creare un percorso di sviluppo per i ciclisti emergenti, fornendo loro un ambiente professionale in cui crescere e affinare le proprie capacità. La sinergia tra i due team consente ai giovani di confrontarsi con atleti di alto livello e di prepararsi gradualmente al passaggio nelle categorie superiori».
LA SQUADRA Ai confermati Francesco Lamon, Stefano Moro, Niccolò Galli, Michele Scartezzini, Marco Dadda, ai quali si sono aggiunti Davide Boscaro, Matteo Donegà, Luca Patuelli, Jacopo Sasso e Eros Sporzon.
Prende il via il Campionato italiano Juniores di società. Cremona sarà rappresentata dal Flora ed è stata inserita nel raggruppamento 3 con le bocciofile Caccialanza e Possaccio, praticamente le stesse del 2023 (meno la Nuova Verdi), quando la formazione cremonese si aggiudicò il prestigioso titolo nazionale. La vincente del girone affronterà quella dell’Emilia Romagna nello spareggio. La formazione rivierasca, eliminata lo scorso anno nei playoff di Mantova ad un passo dalla finale, sarà guidata da Edoardo Massarini, Giuseppe Domaneschi e Luca Bagnacani ed è formata da Luca Domaneschi, Alessandro Massarini, Alessandro Minoia, Le-
tizia Mombelli, Thomas Mor e Cristian Di Vita. Domani pomeriggio esordio del Flora contro Possaccio al bocciodromo comunale.
TIRO DI PRECISIONE
La legge dei nostri giovani che hanno dominato (primo e secondo posto) nella gara a cui hanno preso parte gli otto Juniores convocati dal responsabile della Nazionale Under 18 Rodolfo Bosi, porta i nomi di Alessandro Minoia e Alessandro Massarini (nella foto) . Sulle corsie bresciane i due boys del Flora hanno deliziato il numeroso pubblico presente presso il bocciodromo di Castel Mella in questa manifestazione organizzata dalla bocciofila Arcos Bocce e dedica-
ta al boccismo di alto livello con il primo degli “Eventi Speciali” voluti dalla Fib. Minoia esordiva con 19 nel primo tappeto e 16 nel secondo per un totale di 35 punti. Massarini ne conquistava due in meno
(14+19) ma entrambi erano in semifinale. Minoia s’imponeva su Rachele Vivenzi per 27-6, più sofferto il successo di Massarini su Matteo Simeoni per 13-11. Derby rivierasco, quindi, vinto da Minoia per 19-10. CAMPIONATO DI SOCIETÀ Si avvicina l’inizio di questa manifestazione, ma saranno solamente tre, la metà dello scorso anno, le società della delegazione di Cremona che prenderanno parte. Per la categoria A iscritte Flora e Capergnanica, mentre in categoria C unica iscritta la Codognese 88 che ha già iniziato (4-4) in trasferta opposta alla Corona Ferrea. Massimo Malfatto
In un crescendo di emozioni durato tutto il weekend, è andata in archivio a Torino la 42ª edizione della D’Inverno sul Po, la gran fondo remiera di 5.000 metri organizzata dal 1983 dalla Società Canottieri Esperia-Torino. La Baldesio (nella foto) ha conquistato due ori, nel quattro di coppia Under 17 misto, nell’8 Cadetti della Lombardia con a bordo Omari Sami e un argento nel doppio Under 17 femminile. Oro per la Bissolati con l’equipaggio misto nel quattro di coppia Under 17 femminile, con a bordo un’atleta dell’Eridanea e bronzo nel quattro di coppia Under 19. Oro per l’Eridanea anche nel quattro di coppia Cadetti femminile della Lombardia di Anita Acquaroni e due argento, infine, per il Flora nel quattro di coppia Under 23 femminile e nel quattro pesi leggeri maschile. Testimonial di questa edizione è stato l’ex azzurro Bruno Rosetti, bronzo olimpico a Tokyo 2020.