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Ludopatia: «Il Papa è con me»
sia tenuta la conferenza episcopale del Lazio con il Cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza episcopale del Lazio, nella quale ci si impegna a creare più consapevolezza su questo dramma tra le comunità cristiane. Parte da qui il suggerimento agli amministratori locali a varare una serie di misure per la separazione netta tra lo spazio dedicato alle slot e gli altri esercizi commerciali. Anche il Cardinale Zuppi ha dichiarato recentemente che ora serve una legge quadro nazionale che tuteli i più fragili. La società civile richiama la politica. Che dire, come cristiano ringrazio Papa Francesco e non dimentico che devo a Lui se l’associazione “In cammino con San Francesco”, la cascinetta didattica di Castelverde, si concretizzò per il suo personale interessamento. La sua bellissima lettera ci sprona ad andare avanti. Ho fatto partecipe di questa mia felicità l’amico Vescovo Monsignor Antonio Napolioni che non ci ha mai fatto mancare in questi non facili anni la sua preziosa vicinanza». Un anno fa ci ha parlato della missione della cascinetta didattica di Casteverde a tutto campo e delle proposte in cantiere contro il gioco d’azzardo. «Allora la nostra proposta era stata quella di sostituire le slot nei pressi di punti sensibili con i flipper. Fu una provocazione, sapevo benissimo che non si sarebbe mai concretizzata. Ma servì alla nostra causa come cassa di risonanza mediatica per affrontare in modo diverso il dramma sociale (io lo definisco crimine sociale istituzionale) che grazie a una politica miope e clientelare ha dato il via a numerosi insediamenti di sale gioco e non che negli anni hanno proliferato in tutto il paese. La nostra proposta partì proprio da Castelverde dove si chiedeva al sindaco e alla giunta una mappatura dei posti sensibili ed addirittura un non rinnovo delle concessioni in scadenza. Questa nostra drastica richiesta era mirata ai quei servizi pubblici (bar, trattorie eccetera) che si trovano nelle vicinanze di punti sensibili come chiese, ospizi, scuole. Purtroppo la mia lettera, indirizzata al sindaco e alla giunta di Castelverde, non ebbe alcun riscontro. Io questo lo avevo previ- sto in quanto la stessa giunta aveva deliberato mesi prima l’insediamento di una sala slot nella frazione di Costa. Ora come associazione e come gruppo di autoaiuto contro il gioco d’azzardo abbiamo formulato nuove proposte, in primis di modifica della legge. In particolare facciamo riferimento alla delibera sulle distanze (d.g.r. n. 1274 del 2014) che non essendo retroattiva riteniamo una legge ipocrita, una presa in giro: o la si rettifica o se ne fa una ex novo. E proprio per dare voce alle nostre proposte abbiamo iniziato una nuova campagna di sensibilizzazione rivolta alle autorità pubbliche. Ho iniziato proprio da Papa Francesco memore della sua profonda avversità per il gioco d’azzardo».
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PREVIDENZA • Il sindaco di Casalmaggiore eletto in Consiglio Regionale: «Cercherò
VANNI RAINERI
Filippo Bongiovanni, sindaco da 9 anni di Casalmaggiore e alla vigilia dell’insediamento in Consiglio Regionale dopo l’elezione dello scorso 13 febbraio, è stato ospite del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po mercoledì sera alla Clochette di Solarolo Rainerio. “Vita da sindaco” era il tema della serata, ma ovviamente non si è potuto evitare di affrontare anche l’imminente avventura regionale che attende Bongiovanni. Sulla vita da primo cittadino, ha ricordato nove anni intensi, rispondendo alle tante domande poste dai soci.
La prima, del presidente Francesco Ferron, riguardava la frase di rito “sarò il sindaco di tutti”. Fino a che punto è vera?
«Il sindaco rappresenta legalmente tutti i cittadini, ma ha ricevuto un mandato preciso quindi procede con le politiche per le quali è stato votato. Dico subito a Leoni (il vice sindaco che nell’ultimo anno di mandato lo sostituirà in attesa delle Comunali del 2024 era seduto al suo fianco, ndr) che arriveranno subito quelli che hanno ricevuto dei no da me. Essere sindaco di tutti non significa rispondere alle istanze personali. Direi che io più che altro sono stato il “sindaco di tutto”, anche perché sono un accentratore».
Ci sono situazioni che non l’hanno fatta dormire la notte?
«È capitato più volte a causa del peso della responsabilità che hai.