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in collaborazione con: «LA RIFORMA DEL PROCESSO PENALE È FONDAMENTALE»

FIRENZE - «La riforma del processo penale si inquadra in un ambizioso percorso intrapreso per il raggiungimento degli obiettivi per accedere ai consistenti finanziamenti previsti dal Pnrr, quindi si tratta di un’opportunità irrinunciabile per rendere l’Italia un Paese più moderno ed efficiente». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenuto in collegamento video a un convegno a Firenze. «In questo quadro l’acceleramento del processo, attraverso una sua digitalizzazione, è fra gli obiettivi che entro giugno 2026 porterà alla riduzione del 25% del tempo di trattazione dei procedi- menti rispetto al 2019. Questo obiettivo dell’accelerazione del processo rappresenta un’innovazione strutturale fondamentale, in grado di sostenere la competitività delle imprese e le aspettative dei cittadini». Il ministro ha sottolineato come le novità del decreto legislativo 150 del 2022 «incidono fortemente anche sull’attività delle articolazioni delle forze di polizia che svolgono funzioni di polizia giudiziaria e in materia di processo penale. Le ricadute dirette sugli adempimenti sono molteplici e chiamano le forze di polizia a una sfida impegnativa per dare compiuta attuazione alla riforma».

Lutto In Politica

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Morto Il Senatore Del Pd Bruno Astorre

ROMA – Il senatore e segretario del Pd del Lazio, Bruno Astorre, è morto mentre era a Palazzo Cenci, che ospita alcuni uffici del Senato. Il prossimo 11 marzo avrebbe compiuto 60 anni. Senatore dal 2013, è stato segretario regionale del Pd nel Lazio dalla fine del 2018. Laureato col massimo dei voti in Economia e Commercio alla Luiss, venne eletto consigliere comunale a Colonna nel 1995 con il Partito popolare italiano. Nel 1998 risultò poi primo degli eletti al Consiglio provinciale di Roma. Nel

2003 divenne consigliere regionale del Lazio con La Margherita e nel 2005 venne rieletto nelle liste de L’Ulivo, diventando poi assessore ai Lavori Pubblici nella Giunta Marrazzo, incarico che mantenne fino a quando subentrò a Guido Milana come presidente del Consiglio regionale del Lazio, nel 2009. Nel 2010 si ricandidò alle Regionali col Pd, risultando primo degli eletti e rientrando in Consiglio regionale, dove venne eletto vicepresidente in quota di minoranza.

A

IL CASO - Il ministro Salvini si compiace di questo slittamento, in linea con il governo italiano

Stop ad auto a benzina e diesel, rinviato il voto in Ue

ROMA – Rinviato a data da destinarsi il voto in Europa sul divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035. Si tratta dell’espressione del parere da parte del “Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea” sul Regolamento Ue che blocca la produzione e la commercializzazione dei veicoli alimentati a benzina e diesel dal 2035. Per il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinvio è «un grande segnale arrivato anche grazie alla Lega: è stata ascoltata la voce di milioni di italiani e il nostro governo ha dimostrato di offrire argomenti di buonsenso sui tavoli internazionali, a difesa della nostra storia e del no-

stro lavoro. La strada è ancora lunga, ma non ci svenderemo alla Cina. La Lega c’è». «Il nuovo rinvio in sede Ue sulla decisione riguardante lo stop ai motori termici al 2035 tiene giustamente conto di una forte resistenza di alcuni Paesi europei, con l’Italia in prima fila, a un’impostazione del Regolamento troppo ideologica e poco concreta - sottolinea il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto -. L’Italia ha una posizione molto chiara: l’elettrico non può essere l’unica so- luzione del futuro, tanto più se continuerà, come è oggi, ad essere una filiera per pochi. Puntare inoltre sui carburanti rinnovabili – spiega il ministro – è una soluzione strategica e altrettanto pulita, che consente di raggiungere importanti risultati ambientali evitando pesanti ripercussioni negative in chiave occupazionale e produttiva. La decarbonizzazione del settore dei trasporti, che resta obiettivo prioritario – aggiunge Pichetto – deve tenere conto delle peculiar ità nazionali e di tempistiche compatibili con lo sviluppo del settore dell’automotive. Ci auguriamo che questa pausa consenta anche ad altri paesi e alle stesse istituzioni europee un’ulteriore riflessione su un tema così importante per cittadini e imprese».

«Io non mi interesso di politica, ma questa settimana hanno dato grande risalto alla vittoria di quella ragazza dal nome strano, come si chiama?»

Elly Schlein, al secolo Elena Ethel Schlein, cognome preso dal padre che è un accademico statunitense originario di Leopoli, in Ucraina. Lei è nata a Lugano, la madre è una docente universitaria

«Deve essere di famiglia molto ricca. Ma non è di sinistra?»

Sì, è del Pd, per qualcuno non proprio un partito di sinistra ma che con lei si sposta a sinistra. Ma basta col ritenere che un leader di un partito attento alle istanze dei lavoratori debba essere povero. Enrico Berlinguer ad esempio non era certo di estrazione proletaria, discendeva anzi da una famiglia nobile, eppure mi pare che questo non l’abbia condizionato

«Non volevo fare il populista, era solo per sapere. Ma sembra che sia stata una sorpresa»

Altroché. Gli iscritti al Pd avevano scelto Bonaccini, poi la parola è andata a tutti gli elettori ai gazebo che hanno fatto prevalere la Schlein

L’ATTUALITÀ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO

«Ma cambia molto?»

Sul piano politico non poco. Ad esempio sulle armi all’Ucraina le posizioni sono abbastanza distanti. La Schlein potrebbe riavvicinare al Pd gli elettori che hanno scelto altri partiti della sinistra, o il Movimento 5 Stelle, ma rischia di allontanare quelli che guardano più al centro. In questo senso Renzi e Calenda del Terzo Polo hanno parlato di praterie che si aprono, intendendo la possibilità di coinvolgere tanti politici nel loro progetto di “grande centro” «Adesso faccio fatica a seguirti. Ma perché hanno votato due volte?»

Vedi, è la stessa domanda che mi ha fatto un amico politico che appoggiava Bonaccini. Mi ha chiesto: “ma allora a cosa serve essere iscritti al Pd?”. Non aveva tutti i torti. Gli iscritti al partito hanno scelto un candidato, poi il segretario lo fa un altro, grazie al coinvolgimento di persone che probabilmente alle ultime elezioni non avevano votato il Pd, ma che probabilmente con la Schlein potrebbero tornare a votarlo. Lo stesso Bersani ha ammesso di essere disposto a rientrare «Allora il Pd prenderà più voti»

Credo che inizialmente sarà così, ma poi come ti ho detto il rischio è che escano quelli che non si riconoscono più nella nuova linea. Vedi, puoi spostare il partito a destra o a sinistra ma non è detto che col partito tu possa spostare gli elettori

«Avremo due donne importanti in politica»

Questa la trovo una cosa molto positiva. Il leader del governo e quello di opposizione sono due donne, il che ci mette in linea con l’Europa. Tra l’altro la Schlein la conobbi tanti anni fa a Gussola, dove partecipò a un incontro pubblico. Era appena stata eletta nell’europarlamento, e mi colpì la sua capacità di coinvolgere chi l’ascoltava «Da quel che capisco avrà un compito difficile»

Molto difficile, dovrà tenere unito il partito. Ma in fondo l’inclusione è un tema cui è molto legata, e in questo caso dovrà dimostrare di saper includere quelli che nel Pd oggi sembrano più distanti. Ora a letto, buonanotte Pericle «Buonanotte»

Vanni Raineri

Il Personaggio Della Settimana

Matteo Piantedosi

Tragico incidente ferroviario mercoledì in Grecia. Tra le decine di morti, tanti erano studenti universitari che tornavano a casa da Atene

Dopo la morte di oltre 60 persone giunte a pochi metri dalle coste calabresi, hanno fatto discutere le parole del ministro dell’Interno che ha detto: «La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vite dei propri figli”. Immediata si è scatenata la reazione dell’opposizione dove Piantedosi è stato accusato di aver dato uno schiaffo alle famiglie delle vittime con parole disumane e inaccettabili. La nuova segretaria del Pd Elly Schlein ha chiesto addirittura le sue dimissioni.

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