il piccolo 26 del 29-06-2024

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Per fare l’Europa stop ai nazionalismi

2 Sabato 29 Giugno 2024

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COMUNE

Mercoledì

il

saluto dei 113 ragazzi a fine esperienza e l’ingresso di altri giovani

Servizio civile, nuovi volontari

Mercoledì mattina, al Teatro Monteverdi, il saluto e il ringraziamento agli oltre 100 Volontari del Servizio Civile Universale che concludono la loro esperienza, per la scelta operata a favore della comunità, una scelta importante: quella di dedicare un anno al servizio della cittadinanza. I volontari sono stati impegnati nei progetti promossi dal Comune di Cremona quale ente capofila in istituzioni, scuole, enti, associazioni e cooperative cittadine. A nome dell’Amministrazione è intervenuto il responsabile del Servizio Progetti e Risorse Daniele Gigni affiancato da Elisabetta Dilda Chiara Luccarini e Silvia Gagliardi operatori che hanno seguito tutti i progetti di quest’anno. Dopo avere interloquito con i ragazzi e chiesto loro come hanno vissuto questa esperienza, Gigni ha ringraziato anche le persone che hanno affiancato i ragazzi e tutto lo staff del Servizio Progetti e Risorse che li ha seguiti in questo percorso. Ha inoltro espresso l’auspicio che quest’anno sia stato importante non solo dal punto di vista professionale ma anche umano, invitando ragazze e ragazzi a portare nel proprio zaino personale questa esperienza, augurando infine buona vita a tutti, «una vita di studi, di ricerca, di relazioni proficue

con gli altri sia a Cremona che in altre città».

La presenza dei volontari nei vari servizi ha contribuito ad un approccio con uno sguardo diverso a quella macchina complessa che è la Pubblica Amministrazione, e li ha invi-

tati a raccontare le rispettive esperienze ai propri coetanei. I 113 volontari sono stati impegnati in 18 progetti di Servizio Civile Nazionale (di cui due all’estero), approvati dall'Ufficio Nazionale. Hanno prestato servizio per un anno

Piazza Roma, giravano con cocaina e hashish Ordine di allontamento per due giovanissimi

Ancora controlli in piazza Roma e ancora recuperi di stupefacenti e segnalazioni alla Prefettura da parte dei Carabinieri di Cremona. I militari hanno segnalato come assuntori di stupefacenti due ragazzi di 19 e 22 anni, uno dei quali con precedenti di polizia a carico. Mercoledì sera, poco dopo le 20, una pattuglia ha controllato i giardini di piazza Roma dove erano presenti diversi giovani sulle panchine. Durante il controllo, due di loro hanno fatto cadere per terra degli involucri in cellophane, credendo di non

essere visti. Una volta recuperati, i militari hanno verificato che un involucro conteneva quasi 0,7 grammi di cocaina, l’altro 0,4 grammi di hashish. Poi, i militari hanno perquisito le abitazioni dei due e a casa del 19enne hanno trovato 2,5 grammi di hashish. Gli stupefacenti, per uso personale, sono stati sequestrati e i due sono stati segnalati all’autorità amministrativa come consumatori. Ad entrambi è stato notificato un ordine di allontanamento che gli vieta di frequentare piazza Roma per 48 ore.

Luna Park di Cremona, edizione di successo Stasera gran finale con lo spettacolo pirotecnico

in 83 sedi tra quelle interne al Comune e in scuole e organizzazioni sul territorio di ben sei province: Cremona, Lodi, Pavia, Mantova, Brescia, Piacenza e in quattro nazioni estere: Francia, Belgio, Macedonia del Nord e Spagna. E proprio nel segno della continuità, iniziano oggi il loro impegno 24 volontari del Servizio Civile Universale, impegnati nei progetti del Comune di Cremona e degli altri enti partner. Un altro gruppo di 53 volontarie e volontari ha invece già preso servizio il 25 maggio scorso: fanno parte di quattro progetti presentati in co-progettazione con ANCI Lombardia.

Sono in totale 87 le ragazze e i ragazzi che saranno impegnati in 9 progetti, due dei quali all’estero, e che presteranno servizio per un anno in 64 sedi, di cui 6 in Comune, e le altre in enti, scuole, associazioni ed organizzazioni di Cremona e del territorio. La maggioranza di questi volontari svolgerà l’attività in città, i rimanenti sul territorio di tre province: Cremona, Mantova e Brescia e in Francia, Macedonia del Nord, Belgio e Spagna. Come lo scorso anno sono state riservate alcune posizioni di servizio civile a giovani con minori opportunità, che si trovano cioè in condizioni di temporanea fragilità personale o sociale, oppure che hanno difficoltà economiche.

CREMONA

La Polizia in ospedale Visita, doni e sorrisi

La Polizia di Stato e l’Associazione nazionale della Polizia di Stato di Cremona hanno portato la loro vicinanza ai pazienti dell’Ospedale di Cremona. L’iniziativa si è svolta giovedì mattina. Ad accogliere i rappresentanti della Polizia di Stato e dell’Anps, facendo gli onori di casa, è stato il Direttore Generale Ezio Belleri , che dopo un breve colloquio ha accompagnato gli ospiti prima nel reparto di pediatria e, dopo una breve visita con il primario Claudio Cavalli , sono stati donati ai bambini, per portare un sorriso, alcune confezioni di cioccolatini.

A seguire è stato visitato il reparto di oncologia, dove insieme al primario Matteo Brighenti sono stati incontrati alcuni pazienti. Al termine dell’iniziativa le foto di rito e il rinnovo dell’intesa tra la Polizia di Stato e l’Ospedale di Cremona, un rapporto quotidiano rafforzato ancor più dalla ripresa operatività del presidio fisso di Polizia. Una presenza, questa, che ormai da alcuni anni si è rivelata fondamentale per venire incontro alle esigenze degli utenti del polo sanitario, nonché dei medici e dei sanitari che vi lavorano.

Ultima settimana per il Luna Park di Cremona, che si avvia alle battute finali con un appuntamento imperdibile per la giornata di oggi, sabato 29 giugno, con l’ormai tradizionale spettacolo pirotecnico di San Pietro, che segna la chiusura ufficiale del Luna Park, sebbene la presenza delle giostre sia garantita comunque fino alla sera del 30. I fuochi d’artificio quest’anno, grazie alla collaborazione di un nuovo fornitore, saranno particolarmente spettacolari, con forme e dimensioni diverse. L’appuntamento per tutti i cremonesi è, come da tradizione, a par tire dalle 22.30, lungo il Po. Colori e divertimento, martedì scorso, per la Serata dei dinosauri. Un momento di grande gioia per i più piccoli, che hanno potuto vedere i grandi mostri preistorici in riproduzioni assolutamente fedeli, con cui i bambini e le loro famiglie hanno potuto farsi fotografare. C’erano un t-rex e un velociraptor di oltre 2 metri di altezza e 4 di lunghezza, accompagnati da due ricercatori di dinosauri, oltre a 2 cuccioli (brachiosauro e triceratopo) lunghi circa un metro, e 2 baby-dino (t-rex e velociraptor).

IL TAVOLO
SAN PIETRO

» franco bruni Europa, la crisi si supera vincendo

Il Distretto 2050 del Rotary, che raggruppa tutti i club delle province del sud-est della Lombardia (Cremona, Mantova, Brescia, Lodi e Pavia) e quella di Piacenza, ha celebrato il suo Congresso annuale lo scorso weekend nella bella cornice del complesso di Santa Giulia a Brescia. Il tema era quello della sostenibilità e dell’impact investing, per rendere possibile la creazione di un mondo migliore.

Diversi gli interventi di spessore, ma tra tutti merita di essere segnalato quello del professor Franco Bruni sul tema “Geoeconomia in evoluzione”). Qualche nota sull’illustre relatore, presidente di Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) dove è Co-Head dell’Osservatorio Europa e Governance Globale. Professore Emerito presso il Dipartimento di Economia dell’Università Bocconi, dove è stato ordinario di Teoria e politica monetaria internazionale e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università. Ha studiato all’Università Bocconi e al Massachusetts Institute of Technology. Tra le tante cariche, è Honorary Member della Société Universitaire Européenne de Recherches Financières (Suerf), che ha presieduto fino al 2000. Nei lavori di preparazione del G20 è stato per alcuni anni Co-Chair di task force T20 sull’architettura finanziaria internazionale, ed è stato nel Cda di svariate società tra le più rilevanti del nostro Paese. Per vent’anni è stato editorialista del quotidiano “La Stampa”, ora lo è per “Domani”. Autore di numerose pubblicazioni nei campi della macroeconomia, dell’economia europea, dell’economia bancaria e finanziaria, delle relazioni internazionali e dell’economia politica.

GIOVANNI COMBONI, VICE PRESIDENTE DI A2A
«Il grande problema italico? Ovviamente la burocrazia»

Un altro interessante intervento al Congresso Distrettuale del Rotary è stato quello del dottor Giovanni Comboni , vice presidente di A2A sulle “Politiche energetiche ed economia circolare: il caso A2A”. Comboni è partito dalla condizione odierna del nostro Paese, la cui autonomia energetica è del 23% rispetto al fabbisogno. Molto poco dunque, considerando che il 77% è impor tato, ma neanche troppo se consideriamo che 15 anni fa eravamo al 9%. Resta la forte dipendenza: impor tiamo da fonti fossili o direttamente energia nel caso del nucleare dalla Francia, dove Macron ha annunciato la costruzione di 6 nuove centrali. «Acqua, aria, vento e sole in Italia li abbiamo - la considerazione di Comboni - e con un uso razionale e sistemico potremmo arrivare a coprire il 60% del nostro fabbisogno unitamente all’utilizzo dei rifiuti, che sono una grande risorsa». Arrivando al 60% ridurremmo le fonti fossili e l’impor tazione di gas, riducendo la dipendenza che ieri era dalla Russia e oggi è comunque legata a Paesi dal futuro politico incerto

IL FABBISOGNO

quali Kazakistan, Uzbekistan e Algeria». Qual è il grande problema italico? Ovviamente la burocrazia: «Noi di A2A abbiamo tante autorizzazioni ferme per ritardi vari. Per la verità gli iter sono lunghi in tutta Europa, e serve una mano dalla politica». Ad esempio le centrali a biometano: «Siamo in 3 province, ma 2 funzionano, la terza è ferma da 7 anni».

«Importiamo dall’estero il 77% dell’energia necessaria, ma 15 anni fa eravamo al 91%. Con rinnovabili e rifiuti possiamo scendere al 40%»

EUROPA IN CRISI

La riflessione ha riguardato la situazione europea, che vive una evidente crisi provocata da due fattori: la scarsa competitività e una distribuzione ingiusta del benessere. Impressionante è la differenza sulla crescita del Pil con gli Stati Uniti. Sono diverse le radici globali di questa crisi: quella finanziaria del 2007, quella successiva dell’eurozona, Brexit, Trump , la sfida delle

Tutto ciò in un quadro in cui la richiesta di elettricità è destinata a raddoppiare entro il 2050, a Milano già fra 5-10 anni.

Quanto alla risorsa idrica: «Il modo migliore per trattenere l’acqua non è realizzando invasi, ma alimentare le falde. Il ciclo idrico è fondamentale».

Il nostro territorio è virtuoso quanto a raccolta differenziata, tanto che Milano è la città europea con oltre un milione di abitanti dal valore più alto, e ci distinguiamo anche per efficienza di raccolta e termovalorizzazione. Il piano di A2A prevede 13 miliardi di investimenti in Lombardia entro il 2035, con 7800 assunzioni al netto dei licenziamenti.

transizioni energetica, climatica, digitale, sanitaria, e poi la pandemia e le due guerre. «Ma il mondo, per migliorare la sua governance, ha bisogno dell’Europa, che però è troppo debole e divisa». Si pensi al ruolo che potrebbe esercitare per i Paesi del Global South, restii ad aderire ai bellicosi blocchi. Lo stesso euro potrebbe potenziare di più i mercati finanziari mondiali, ma per farlo andrebbero uniti me-

glio i nostri mercati dei capitali. Ecco dunque la chiave: «Superare i nazionalismi per una maggiore coesione, l’euro ha grandi potenzialità ma servono decisioni comuni. Se l’unione si allarga ad est ser ve potenziare il centro. È vero che bisogna superare il limite dell’unanimità, ma si potrà farlo dopo l’allargamento. Anche la Commissione a rotazione tra i Paesi non ha più senso, è necessario individuare un

comitato di esperti». Quanto all’esercito, «a quello al 100% europeo non ci arriviamo, l’importante è condividere».

LEADERSHIP

FRANCO-TEDESCA «Francia e Germania hanno trainato l’Europa politica da sempre, anche nell’accettare di coinvolgere nella leadership, quando era il caso, Italia e Spagna. Poiché il “mercato

LA CRISI FINANZIARIA DEL 2007, QUELLA DELL’EUROZONA, BREXIT, TRUMP, LA SFIDA DELLE TRANSIZIONI ENERGETICA, CLIMATICA, DIGITALE E SANITARIA, LA PANDEMIA E LE DUE GUERRE LE RADICI GLOBALI DELLA CRISI

vincendo i nazionalismi

unico” è il fondamento economicista dell’Ue, la crisi della leadership politica è sempre immediatamente economica. Basti pensare alla difficoltà “politica” di costruire un indispensabile e vero bilancio comunitario, attivo nella produzione di beni pubblici europei». «La crisi della Germania è radicata nella sua rigidità nei confronti della modernizzazione, che ha ostacolato il successo dell’unificazione

FRANCO BRUNI, PRESIDENTE DI ISPI

Professore Emerito presso il Dipartimento di Economia dell’Università Bocconi. Ha studiato al Mit. Ha presieduto la Société Universitaire Européenne de Recherches Financières (Suerf). Nei lavori di preparazione del G20 è stato per alcuni anni Co-Chair di task force T20 sull’architettura finanziaria internazionale

e il progresso tecnologico; inoltre, c’è una crisi di classe dirigente privata (che si riflette su quella pubblica) dovuta alla globalizzazione dei suoi interessi trainata da decenni di avanzi della bilancia dei pagamenti risultanti in enormi investimenti all’estero, soprattutto extra-europei. La crisi della Francia è invece più complessa; volendo riassumerla in due parole direi che le sue radici sono nel contrasto

fra la sua importanza mondiale e il suo nazionalismo, nonché fra la sua evidente modernità culturale e il suo essere per molti versi un Paese di “vecchio socialismo”».

LE PROSPE TTIVE

«L’idea è di aggiungere alle quattro libertà dei Trattati europei (persone, capitali, beni e servizi) una «quinta libertà», quella di ciascun cittadino di avere uno spazio senza

barriere per crescere culturalmente ed economicamente, modernizzarsi, ricercare, usare dati e infrastrutture digitali, interagire con le competenze di tutti gli europei. Il tutto muovendosi liberamente ma anche stando nel suo Paese e usufruendo dell’armonia e dell’unità. Si pensi ai grandi benefici potenziali dell’open science, ai risparmi di politiche industriali omogenee e comuni che vincano le lobby locali e regolino l’apporto di quelle europee. Si tratta di una “libertà” anche perché un grande spazio libero di innovazione europeo libera i cittadini e le imprese europee dalla soggezione economica a grandi multinazionali e a potenze straniere. Nient’altro è più efficace per stimolare l’innovazione, tecnica e sociale». Ecco che ser vono grandi cambiamenti: «L’Europa deve svegliarsi, unirsi, investire in innovazioni tecniche e sociali. Lo sforzo sarà grande anche perché si sovrapporrà allo sforzo dell’allargamento a Est e sud-Est, indispensabile per: far pesare di più l’Ue nel mondo, per difendere meglio le nostre frontiere a Est e abbracciare ancor più il Mediterraneo. L’importante è capire che il 90% del problema non è negli organi Ue ma nei Paesi membri che, con le loro insistite diversità e particolarismi, rendono impraticabile anche il mercato unico che c’è già».

LE RISOR SE

LE CORREZIONI «Fondamentale è l’armonizzazione fiscale, per ridurre i livelli di evasione e rendere i prelievi più giusti e accettati»

e servizi beneficiano anche altre riforme e servizi. Ad esempio una necessità è la digitalizzazione: «Se spendo 100 euro in digitalizzazione, automaticamente miglioro la sanità con un effetto moltiplicatore. E così le spese per gestire i migranti aumentano la sicurezza ma qualificano anche la forza lavoro e la produttività, progressi energetici aiutano anche la salute e permettono infrastrutture commerciali più fitte e potenti» Inoltre, spostando nel bilancio di Bruxelles importanti spese pubbliche si riducono quelle nazionali, con un effetto riduttivo del totale. Si pensi ad esempio alle spese per la sicurezza e la difesa. Fondamentale è l’armonizzazione fiscale, per ridurre i livelli di evasione e rendere i prelievi più giusti e accettati. Un altro intervento necessario: «Bisogna limitare il numero di sussidi nazionali, che disperdono e rendono inefficace e costosa l’azione, servono sussidi comuni: pensiamo alla Cina che è disposta a investire in Europa, il che ci consentirebbe di aumentare il debito». La politica industriale comunitaria non si deve poi sommare a quelle nazionali, cui vanno lasciati aspetti particolari.

Visto che le esigenze sono enormi, così come i debiti in essere e la voracità delle finanze pubbliche nazionali, che fare? Di alcune riforme

Infine: «La raccolta di risparmi mondiali (e il trattenimento di quelli europei) può molto beneficiare dall’Unione bancaria e dei mercati dei capitali. Oggi c’è domanda di diversificazione dal dollaro e l’euromercato è l’unica vera alternativa: ma deve unirsi e uniformarsi sul serio».

Paolo Spotti

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Al ballottaggio affluenza record in negativo e vittoria sul filo di lana contro Portesani. Ora duplice resa dei conti

Stesso copione di sempre: chi vince celebra un grande trionfo, chi perde conta gli astenuti per delegittimare il successo dell’avversario. E i ruoli si invertono tranquillamente da destra a sinistra. Stavolta ad esultare a Cremona è il centrosinistra (ed è la terza volta di fila), ad uscire sconfitto è ancora il centrodestra. Sta di fatto che l’astensione sta assumendo una dimensione preoccupante, tanto che al ballottaggio delle Comunali si è recato alle urne per la prima volta meno della metà degli aventi diritto.

DIAMO I NUMERI

A conti fatti Andrea Virgilio è stato eletto sindaco grazie al voto del 23,05% dei cremonesi, quando la scelta era solo tra due candidati. Dei 56.458 aventi diritto al voto hanno votato al ballottaggio solo in 26.278, il 46,54%. Tenuto conto delle 127 bianche e 308 nulle, meno della metà dei 26.278 votanti ha scelto Virgilio, che ha prevalso per 192 voti su Portesani . Stridente il confronto con il 2019, quando pure l’affluenza fu da record negativo: fu del 55,49%, a fronte del 67,19% del primo turno (quest’anno al primo turno è andato il 58,64%).

Confermato invece il trend delle coalizioni tra i due turni: è vero che il centrosinistra ha totalizzato 471 voti in meno rispetto a due settimane prima, ma il centrodestra ne ha persi ben 1.065. Si ricorderà che anche Malvezzi perse tra primo e secondo turno un migliaio di voti. Non basta dunque non aver saputo convincere gli elettori dei candidati eliminati al primo turno, non si sono confermati nemmeno i voti già raccolti.

E pensare che la speranza di Portesani era quella di raccogliere consensi tra gli elettori della Ceraso

A Virgilio è bastato il 23% del voto dei cremonesi

e di Giovetti . Anzi, l’impressione è che i “giovettiani” abbiano indirizzato il voto verso il centrosinistra. Facendo due conti, sarebbe bastato che 97 di loro votassero Portesani che questi avrebbe prevalso.

LE CONSE GUENZE

Ancora una volta possiamo dire che il sistema maggioritario dei Comuni è una lezione di governabilità. Mentre a livello politico si tende a voler tornare al proporzionale, è ormai un dato assodato che chi vince anche di un solo voto è legittimato dai cittadini a governare i Comuni per 5 anni senza scossoni. Partendo da quel 23% effettivo di Virgilio, ha ragione Luciano Pizzetti quando afferma che una vittoria così di misura impone una stagione improntata al dialogo. Poi le di-

namiche le conosciamo, e sarà ben difficile non solo per il centrosinistra mantenere la parola, ma anche per il centrodestra agire in uno spirito di collaborazione.

LA RESA DEI CONTI

A sinistra ci si chiede se Virgilio saprà mantenere il proposito di cambiare parzialmente rotta rispetto al mandato Galimberti , e quale sarà il ruolo di Pizzetti, che può essere un’importante risorsa ma può anche rivelarsi una presenza ingombrante, oltre che non proprio in linea con diverse istanze degli alleati di Avs. Sta di fatto che le dimissioni del segretario provinciale del Pd Vittore Soldo all’indomani della risicata vittoria manifesta la consapevolezza che non tutto è andato per il verso giu-

sto, e che si è rischiato seriamente di perdere. Quanto al centrodestra, le tensioni sono ancora superiori, soprattutto in casa Fratelli d’Italia, dopo alcune dichiarazioni di Chiara Capelletti e Alessandro Zagni , due papabili candidati ai quali si è preferito un candidato civico.

IL NUOVO CONSIGLIO

In maggioranza 2 consiglieri di Sinistra per Cremona-Alleanza Verdi e Sinistra-PSI (Rosita Viola e Roberta Mozzi), poi 3 della lista Cremona sei tu! (Luciano Pizzetti, Marialuisa D’Ambrosio, Andrea Segalini), 12 del Partito Democratico (Luca Burgazzi, Roberto Poli, Simona Pasquali, Ilaria Cavalli, Fabiola Barcellari, Paolo Carletti, Vittoria Loffi, Giovanni Gagliardi, Marco Galli, Claudio Ardigò, Daniele Bonali, Eleonora Sessa) e 3 di Fare Nuova Cremona Attiva (Riccardo Merli, Paolo La Sala, Cinzia Marenzi). All’opposizione assieme ad Alessandro Portesani un consigliere di Forza Italia (Saverio Maria Simi), uno della Lega (Jane Alquati), 6 di Fratelli d’Italia (Chiara Capelletti, Marco Olzi, Carlalberto Ghidotti, Rosaria Compagnone, Luca Fedeli, Matteo Carotti) e uno di Novità a Cremona (Cristiano Beltrami). A chiudere, una poltrona per gli altri candidati sindaco sconfitti: Paola Tacchini per Cremona Cambia Musica, Movimento 5 Stelle e Maria Vittoria Ceraso per la lista Oggi per domani Ceraso Sindaco.

“Città di Cremona”, via alle domande

Fondazione Città di Cremona ha aperto i termini di presentazione delle domande per accedere ai contributi stanziati nell’ambito dei Bandi sociali 2024, finalizzati a sostenere progetti di associazioni di volontariato, cooperazione sociale, comitati impegnati in attività di assistenza alle fragilità, agli anziani e a chi si trova in difficoltà economiche o soffre di disagio fisico o psichico.  Le progettualità possono riguardare anche iniziative che hanno già ottenuto un contributo da Fondazione Città di Cremona, purchè prevedano un’estensione dei soggetti partecipanti.

Fondazione mette in palio quest’anno 50mila euro e i progetti dovranno essere realizzati e rendicontati entro 12 mesi. Il CdA valuterà le domande pervenute e procederà all’assegnazione dei contributi sulla base dei seguenti criteri: finalità pubblica o di interesse pubblico; contenuto dell’attività o iniziativa; capacità organizzativa del soggetto richiedente anche sulla base di precedenti analoghe inizitive; presenza di altri eventuali contributi o sponsorizzazioni numero di soggetti raggiunti dal progetto preventivo di spesa ed eventuali introiti grado di progettualità dell’iniziativa.

Le domande andranno presentate entro le ore 12 del 15 settembre, presso la segreteria della Fondazione.

Il nuovo sindaco di Cremona
Andrea Virgilio e il
Segretario Generale
Gabriella Di Girolamo

Quella all’orizzonte sarà un’estate “salata”, in termini di prezzi. Chi ha scelto di andare al mare troverà tariffe più alte (+7,9% rispetto al 2023). Nello stesso tempo si registrerà un calo di presenze italiane, in parte compensato dall’incremento di turisti stranieri. È quanto stima l’osservatorio Panorama Turismo - Mare Italia di Jfc. Saranno 407 milioni le presenze nel nostro Paese nel comparto balneare (-1,1% sull'estate 2023 e -1,2% sul 2019): quelle italiane saranno 312 milioni 511mila, con un calo del 4,4% e quindi una perdita di 14 milioni 511mila sullo scorso anno. Al contempo le presenze straniere toccheranno i 94 milioni 513mila con un +11,6% (cioè 9 milioni 823mila) sul 2023.

SE GLI ITALIANI

SCELGONO L’ESTERO

Sempre di più i nostri connazionali che scelgono di andare all’estero: dalla Spagna alla Grecia, fino all’Albania, già sotto i riflettori la scorsa estate per i suoi prezzi ritenuti “lontani” rispetto a quelli italiani. «Una risposta non certo positiva per la nostra economia turistica - ricorda Massimo Feruzzi , responsabile di Jfc e dell'osser vatorio -. Infatti, dalla rilevazione a livello nazionale emerge come vi sia un incremento dei viaggi estivi degli italiani, ma anche come l'aumento dei flussi turistici si riferisca in prevalenza verso destinazioni balneari straniere». Sempre più italiani, quindi, scelgono di andare altrove, dove i prezzi dei lidi e di sdraio e lettini sono più accessibili o dove le spiagge libere sono decisamente prevalenti su quelle che prevedono un esborso di denaro per il noleggio delle sdraio. Que-

FERIE ESTIVE I prezzi salgono e calano gli italiani

7,9% L'AUMENTO DEL COSTO DEL SOGGIORNO SUL 2023

stione che resta calda, nell’anno in cui l’Italia ha scelto di non toccare la materia delle concessioni balneari, andando anche allo scontro con l’Europa pur di difendere lo status quo.

IL M ARE RESTA IN POLE

MA ORA È PIÙ CARO

In Italia, a farla da padrona re-

Rincari su viaggi, lettini, consumi e svago E molti scelgono di ripiegare su Grecia, Spagna e Albania

steranno le località balneari. «Con un allarme rosso - continua Feruzzi - che è quello del mese di agosto, che rischia di non essere più il classico mese delle vacanze degli italiani: troppo alti i prezzi, pienone solo dal 9 al 18 agosto e soggiorni sempre più brevi in questo mese, con una durata media che si riduce di ben 2,1 notti».

PREZZI IN SALITA

PER IL SECONDO ANNO

Per il secondo anno consecutivo aumenta la spesa che i nostri connazionali dovranno sostenere per poter trascorrere una vacanza al mare. Secondo i dati dell’osservatorio, il soggiorno costerà in media il 7,9% in più rispetto alla scorsa estate: +7,4% nell'hospitality con picchi

del +14,1% nell'extralberghiero, +4,9% nei servizi di spiaggia, +6,2% nella ristorazione, +11,9% nei costi del viaggio, +9,3% nelle spese per lo svago (visite, escursioni, diver timento, parchi tematici, etc), +8,8% negli altri consumi (bar, gelaterie, etc). Un incremento sostenuto, comunque inferiore alla crescita dei prezzi che era stata rilevata la scorsa estate, quando l'incremento medio ha toccato quota 12,6%. È indicativo vedere gli incrementi applicati dai vari settori nell'ultimo biennio, quindi nelle estati 2023 e 2024: rispetto all’estate 2022 si deve pagare il +20,5% in più per fare una vacanza balneare in Italia, con indici di incremento ben superiori se si valuta il solo settore della ristorazione, che ha avuto un incremento - sempre nel bienniopari al +24,5%.

IL FATTURATO DEL 2024

Per l'estate 2024 le previsioni indicano un fatturato - per il comparto balneare nazionale nella sua totalità - pari a 33 miliardi 191milioni di euro in sostanziale stabilità (+0,4%) rispetto alla stagione estiva 2023 e in aumento del 4,2% rispetto alla stagione estiva 2019 (quindi in epoca preCovid). «Tali (lievi) incrementi di fatturato - dice Feruzzi - non sono lineari con l’aumento dei prezzi della vacanza, a significare come vi sia, da parte dei nostri connazionali e anche degli ospiti stranieri, una più forte attenzione alla spesa». Nello specifico, per l'estate 2024 si prevede un fatturato così ripartito: quello generato dalla clientela italiana sarà di 23 miliardi 707 milioni con un decremento del 4,2% sui dati consuntivi dell'estate 2023. Il fatturato generato dalla clientela straniera sarà di 9 miliardi 484 milioni di euro, con un incremento del +14,3% sui dati consuntivi dell'estate 2023.

ENRICO GALLETTI

Il melone protagonista a Campagna Amica

AMBIENTE

Un sondaggio dell’Istat misura la nostra sensibilità verso i problemi ambientali. Al nord focus sull’inquinamento,

È dolce e dissetante. Garantisce un sollievo, fresco e naturale, al caldo in arrivo con l’estate. È perfetto per chi vuole tornare in forma in vista della prova costume ed è un autentico “pieno di vitamina C” (ma è ricco anche di vitamina A e B). Parliamo del melone, prodotto di stagione, che si prepara a diventare il “cibo principe” del Mercato di Campagna Amica a Crema, in uscita speciale domenica 30 giugno, nella “giornata del melone” proposta dagli agricoltori di Coldiretti. L’appuntamento è dalle ore 8 alle 12, presso la quarta pensilina di via Verdi. “Per l’occasione porremo in vendita diretta i meloni delle nostre aziende a un prezzo particolarmente amico” sottolineano i produttori di ColdirettiCampagna A mica. “Il melone rientra tra i frutti più dolci e nel contempo dissetanti in assoluto – spiega Coldiretti Cremona –. La quantità di acqua in esso contenuta supera spesso il 90%. Nonostante l’importante quantità zuccherina, il melone è un alimento amico delle diete povere di calorie, e rientra tra gli alimenti molto antiossidanti e, a tal proposito, è consigliato agli amanti della tintarella”.

Accanto all’ortofrutta non mancheranno altre eccellenze del territorio cremasco e lombardo, da pane e prodotti da forno al salame nostrano, dal miele ai formaggi, da riso e vino (in arrivo dalla provincia di Pavia) a olio, confetture, dolci tipici.

Clima, la preoccupazione sale tra gli italiani

BENEDETTA FORNASARI

Quanto i cittadini italiani sono preoccupati per il clima e in quale misura i comportamenti, gli stili di vita, le opinioni e gli atteggiamenti della popolazione hanno un impatto sulla sostenibilità ambientale? Ce lo dice l’edizione 2023 dell’indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”, condotta dall’Istat su un campione di circa 25mila famiglie distribuite in 800 comuni italiani di diversa ampiezza demografica, che restituisce un’analisi approfondita della sensibilità e dell’interesse verso i problemi ambientali e i comportamenti ecocompatibili.

In cima ai pensieri dei cittadini vi sono i cambiamenti climatici (58% degli intervistati over 14), al secondo posto l’inquinamento dell’aria (49,9%) e, al terzo posto della classifica, la produzione e lo smaltimento dei rifiuti (38,9%).

In fondo alla graduatoria si collocano, invece, il problema della rovina del paesaggio, un tema avvertito come urgente dal 12,3% delle persone raggiunte dal questionario, l’inquinamento acustico, rilevante per l’11,5%, e quello elettromagnetico, soltanto per il 10,2%.

Cresce la preoccupazione per il dissesto idrogeologico, probabilmente determinata anche dalle devastanti alluvioni in EmiliaRomagna, Marche e Toscana del maggio 2023; inoltre si registra una forte attenzione alla conservazione delle risorse naturali: il 72,8% ha dichiarato di prestare abitualmente attenzione a non

sprecare energia e il 69,8% ha dichiarato di usare in modo responsabile l’acqua. Da evidenziare, poi, che l’effetto serra e il buco nell’ozono (33,1%) sono percepiti come ulteriori fattori di rischio ambientale a livello globale, collocandosi al quinto posto della classifica generale ma in diminuzione di oltre 4 punti percentuali. La ricerca indaga anche come varia la scala di priorità ambientali in base al territorio, all’età, al genere e al grado di istruzione. Si conferma il gap tra Nord e Sud Italia in merito al tema dei cambiamenti climatici, importante per il 61,2% degli abitanti del settentrione rispetto al 51,9% di quelli del Mezzogiorno e anche l’inquinamento delle acque rientra tra gli argomenti particolarmente sentiti dai cittadini che vivono nelle regioni settentrionali

del Paese (40,9%) e molto meno da quelli che vivono nel meridione (34,0%). All’opposto sono di maggiore richiamo per i residenti del Centro e del Sud le tematiche legate alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti (41,3% nel Mezzogiorno, 43,5% nel Centro e 35,2% nel Nord) con la regione Lazio in testa (47,1%), seguita dalla Calabria (44,8%). Nei comuni metropolitani è più elevata la percentuale di coloro che si preoccupano dell’inquinamento dell’aria (53,9% contro il 49,9% di chi abita nei comuni di piccole dimensioni) e di quello acustico. Traffico elevato, quantità notevoli di rifiuti prodotti, maggiori difficoltà a organizzare adeguati sistemi di raccolta e smaltimento, sembrano condizionare la percezione di vita tra gli abitanti delle grandi città. Nel

Nord si evidenzia una percentuale più alta di persone che presentano abitudini virtuose legate alla mobilità, mentre nel Sud prevale l’alto tasso di acquisto di alimenti e prodotti locali (28,8% contro il 20,0%).

Analizzando l’età anagrafica, le ragazze dimostrano di avere rispetto ai loro coetanei una spiccata sensibilità per i cambiamenti climatici (+ 5,8%), la perdita di biodiversità (+8,8%) e la distruzione delle foreste (+3,8%). Le donne sono mediamente più attente a mantenere comportamenti ecocompatibili quali l’acquisto di alimenti biologici (16,0% contro l’11,7% degli uomini) e prodotti a chilometro zero (25,6% rispetto al 21,4%) e sono più parsimoniose nell’utilizzo della risorsa idrica (72,3% contro 67,2%) e dell’energia (74,9% contro 70,5%). La quota di cittadini che esprime timori per lo stato dell’ambiente cresce all’aumentare del titolo di studio. Nei confronti dei cambiamenti climatici, per esempio, i laureati (63,9%) sono più in apprensione di quanto non lo siano coloro che hanno conseguito al massimo la licenza media (52,2%).

Riassumendo, l’indagine fotografa un incremento dell’attenzione degli italiani per la crisi ambientale, un cruccio che si è imposto soprattutto dal 2019, ossia nell’anno caratterizzato dal diffondersi in tutto il mondo dei movimenti di protesta studenteschi ispirati ai “Fridays For Future”, e una polarizzazione dei comportamenti ecologici tra Nord e Sud.

Un passo indietro di quasi 30 anni. Nel 1996 inizia il governo di Romano Prodi , che nomina Franco Bassanini ministro della Funzione Pubblica. Mentre Prodi pagherà i contrasti tra L’Ulivo e Rifondazione Comunista lasciando spazio a due governi D’Alema e uno di Amato , Bassanini rimarrà al timone del dicastero, impostando la più ampia riforma dell’amministrazione pubblica dall’Unità d’Italia, che introduce nel nostro ordinamento il principio del decentramento amministrativo, o federalismo.

LA NUOVA COSTITUZIONE

Le elezioni del 13 maggio 2001 si avvicinano, e il centrosinistra ritiene di rendersi protagonista di una svolta autonomistica soprattutto per frenare l’ascesa della Lega di Umberto Bossi . Lo sforzo non paga, tanto che a vincere sarà la Casa delle Libertà di Silvio Berlusconi , che a pochi giorni dal voto firma negli studi tv di Vespa il “contratto con gli italiani”. Il successivo 7 ottobre gli italiani sono chiamati al voto sulla riforma costituzionale voluta dai Ds (partito che nel 2007 si trasformerà in Pd): vince il sì col 64,21% dei voti. Da allora la Lega cerca di trasformare in legge la nuova Costituzione, ma non trova gli appoggi necessari in Parlamento: la sinistra si pente in fretta della sua svolta autonomista, mentre gli alleati di destra hanno un elettorato soprattutto meridionale, che teme di perdere il sostegno della parte più progredita del Paese. Alcuni presidenti di Regione (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) chiedono al governo un’apertura di trattativa sulla concessione di alcune delle 23 materie previste dalla riforma Bassanini, ma con scarso esito. Nel 2017 Lombardia e Veneto, per smuovere le acque,

Autonomia, una risorsa

chiamano a raccolta gli elettori corregionali in un referendum: è solo consultivo, serve per dare mandato ai presidenti di chiedere a Roma la concessione delle materie. La risposta c’è: in Lombardia va alle urne oltre il 38% degli aventi diritto, in Veneto oltre il 57% (in entrambi i casi il sì è quasi plebiscitario), e considerate le tendenze sull’affluenza e l’irrilevanza sostanziale del voto, è un risultato di tutto rispetto, che conferma l’interesse sul tema.

Anche l’accordo di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle del 2018 non porta i frutti sperati: l’autonomia è parte degli accordi (e nel nord il M5S aveva contribuito al referendum), ma anche in questo caso è soprattutto per evitare l’impopolarità nel sud che il banco salta, e per la verità che

Conte e Salvini non sarebbero andati d’accordo era lampante. Arriva il 2022, e alla Lega Fratelli d’Italia offre una sorta di patto: ci appoggiate sul premierato e noi facciamo lo stesso con l’autonomia. Forza Italia probabilmente avrà il suo “compenso” in tema di riforma della giustizia. E stavolta la strada è quella giusta, tanto che la riforma costituzionale di ormai 23 anni fa diventa legge. L’opposizione insorge, il sud si rivolta, e tutti chiedono al presidente Mattarella di non firmare la legge, ma è di tutta evidenza che la norma non fa altro che agire nella via tracciata dalla Costituzione riformata, quindi Mattarella firma. La riforma del Titolo V della Costituzione ha mutato in modo profondo il rapporto tra lo Stato e le autonomie territoriali, tanto che il

nuovo art. 114 pone sullo stesso piano i Comuni, le Città metropolitane, le Regioni e lo Stato.

LE TENSIONI ODIERNE

Purtroppo la discussione non è costruttiva, ma un muro contro muro. L’impressione è che non interessi discutere sul modello migliore per amministrare il Paese, ma solo accusare gli altri di egoismo: “voi volete tenervi i soldi”, “voi volete solo che continuiamo a darveli”. È evidente che una parte delle risorse del nord debba finanziare il sud, ma col centralismo il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi. È logico continuare a suon di sussidi? Che fine abbiano fatto le varie Casse del Mezzogiorno è noto, e il fatto che non si riescano nemmeno a spendere i fondi europei la dice lunga. L’obiettivo dovrebbe essere quello di responsabilizzare i territori: sta agli elettori punire chi non amministra bene. Spesso le risorse spese per cittadino anche nella sanità sono simili tra diverse Regioni, la differenza la fa l’efficienza, che questa sì è da migliorare. La strada in ogni caso è ancora lunga, tanto che vanno ancora definiti i cosiddetti lep (livelli essenziali delle prestazioni), cioé il livello minimo di servizi da garantire a ciascun cittadino. Ma 9 delle 23 materie che possono passare in capo alle Regioni non hanno conseguenze dirette sui lep, e per queste la strada potrà essere

breve. In ogni caso è necessario un accordo tra Stato e Regioni, ratificato poi dal Parlamento: queste intese potranno valere per 10 anni, ma si potranno interrompere per decisione di una delle due parti con preavviso di 12 mesi.

IL REFERENDUM

Le opposizioni come detto hanno già preannunciato battaglia, in particolare raccoglieranno firme per indire un referendum che cancelli la legge, Per farlo basta la firma di 5 regioni, ma delle 5 che sono governate dalla sinistra una non potrà farlo, almeno in tempi brevi: Bonaccini (Emilia-Romagna) si è dimesso perché eletto a Bruxelles. Resta dunque la raccolta delle 500mila firme necessarie. Non sarà una formalità portare oltre il 50% degli italiani alle urne, stante il livello di astensionismo e l’indicazione dei partiti di maggioranza a non recarsi alle urne per far mancare il numero minimo. Sorge poi un dubbio: quanto è corretto che a decidere sull’autonomia di 15 regioni siano anche i cittadini di quelle a statuto speciale, che già oggi si avvalgono di un livello di autonomia superiore?

ALL’ESTERO

Tra le critiche mosse al federalismo spiccano quelle di una sovrapposizione di poteri che può creare problemi, ma se vediamo la situazione mondiale, tra i Paesi più decentrati ci sono Stati Uniti, Canada, Australia, e in Europa Germania, Svizzera, Regno Unito e Austria, non proprio i peggio amministrati. Senza contare che le autonomie locali sono invise soprattutto alle dittature. Una cosa soprattutto sarà fondamentale: garantire che ogni Regione abbia le risorse necessarie, ma nel contempo poter controllare che queste siano bene investite e non sprecate. È questa la vera, grande, scommessa del federalismo.

Quando si scrive una biografia di un campione dello sport scomparso prematuramente, si rischia di cadere nella retorica. Pericolo che assolutamente non corre il libro di Luca Dal Monte , che Gianluca Vialli (detto Luca) lo ha conosciuto bene, soprattutto quando con entusiasmo giocava tutti i giorni all’oratorio di Cristo Re. È appunto il Vialli dell’adolescenza il cardine del libro sulla sua vita, intensa ma troppo breve, la parte più intima e meno conosciuta, che però ben fotografa il calciatore, ma soprattutto l’uomo, coraggioso oltre la media anche di fronte alla malattia. Un eroe di altri tempi, che continua a vivere nel ricordo di chi lo ha conosciuto e apprezzato. Ecco perché alla presentazione in anteprima nazionale al Ponchielli del libro del suo omonimo, c’erano tanti innamorati di un personaggio che è entrato nel cuore di tutti e che ha sempre avuto un legame speciale con la sua città, anche se per molti anni ha vissuto a Londra. La frase che compare nel titolo in copertina è emblematica: “Da Cremona

Dall’oratorio alla Nazionale restando sempre Luca Vialli

a Londra, la vita straordinaria di un campione in campo e fuori”.

È soprattutto l’uomo estrapolato dal contesto calcistico, che è stato apprezzato anche da chi è estraneo al mondo pallonaro e che anche grazie a lui ha trovato

la forza di affrontare con coraggio e dignità la malattia, senza vergognarsi delle sue debolezze. Dalla prefazione del fratello Nino a vari capitoli della sua vita, il libro (edito da Cairo) è un tuffo nel passato e una scoperta continua di

un uomo mai banale, che dovrebbe insegnare molto a tante mezze figure che si atteggiano nel calcio di oggi. « È stata una bella sfida raccontare un amico - ha rivelato l’autore - ma credo che andasse affrontata da un cremonese che ha vissuto l'oratorio di Cristo Re come ho fatto io. Un libro d'amore per un nostro amico, ma anche di ricerca per avvicinarsi il più possibile alla verità». Non sono mancate le toccanti testimonianze di chi giocava nel cortile di via Toti, dalle quali è emerso che Luca, interista, un giorno dichiarò: “Mai alla Juventus”. Le cose sono poi andate diversamente... Importanti i capitoli dedicati alla Cremonese, che raccontano di un ragazzo cresciuto in fretta, grazie anche alle cure di Emiliano Mon -

donico e la figlia Clara ha

come il legame tra suo padre e Luca sia stato sempre speciale. Belli anche i racconti di Marco Nicoletti (compagno di squadra nella stagione della promozione in serie A) e di Antonio Cabrini altro illustre cremonese, con Luca in Nazionale per un paio di anni. In rappresentanza della Sampdoria, squadra che ha consacrato Vialli, c’erano la figlia di Mantovani ( Francesca ), il presidente-padre che lo ha voluto per costruire un grande gruppo e Narciso Pezzotti , allenatore e collaboratore di Boskov e Lippi , che non è riuscito a trattenere l'emozione. Nel libro non mancano i capitoli riservati alla carriera internazionale e al Chelsea, più noti, ma che comunque ritraggono l’aspetto intimo di un uomo che è stato un grande calciatore e nella parte conclusiva della sua giovane esistenza, un simbolo di resilienza, stile e coraggio nelle avversità, di determinazione e speranza. Insomma, un volume che contribuisce a tenere vivo il ricordo di un ragazzo speciale, che grazie a quanto ha seminato, continua a vivere in tutti noi...

ribadito
FABIO VARESI
Nino Vialli sul palco con la giornalista Ludovica Guerra (fotoservizio Passamonti)
Gli amici dell’oratorio di Cristo Re
Luca Dal Monte mentre legge alcuni brani del suo libro
L’intervento di Antonio Cabrini

29 Giugno 1613: un rogo distrugge il Globe Theatre di Londra, teatro delle opere del “Bardo”

Brucia il fragile regno di Shakespeare

Il Globe Theatre è una pietra miliare nella storia del teatro. Fu inaugurato nel 1599, e totalmente distrutto il 29 giugno del 1613. Pensare a un teatro destinato alle rappresentazioni pubbliche oltre 4 secoli fa, fa una certa impressione, e dovrebbe inorgoglirci il fatto che non fu il Globe di Londra il primo teatro stabile dell’era moderna, bensì il Teatro all’Antica di Sabbioneta, voluto da Vespasiano Gonzaga e realizzato 10 anni prima rispetto al “rivale” inglese. E non c’è dubbio che anche il valore architettonico e artistico dell’edificio ducale sia superiore. Tra l’altro il Teatro all’Antica, come altri teatri storici italiani, ha recentemente ricevuto lo status di monumento nazionale, dopo che la Camera dei deputati lo scorso 3 aprile ha approvato la specifica proposta di legge. Ma torniamo al Globe, celebre soprattutto per aver ospitato le opere di William Shakespeare . Fu fondato e gestito dalla compagnia teatrale “The Lord Chamberlain’s Men”, alla quale apparteneva Shakespeare, che al tempo aveva 35 anni. Il “Bardo” recitò e scrisse per la maggior parte della sua carriera in questa compagnia, producendovi tutte le sue opere a noi giunte. La compagnia era nata 5 anni prima (1594), in un periodo assai fertile per il mondo teatrale

È INAUGURATO IL CELEBRE TEATRO LONDINESE

londinese, e divenne presto una delle principali della città. La prima sede per le sue rappresentazione fu Il Theatre, realizzato nel 1577, che dal canto suo può vantare di essere stato il primo edificio adibito esclusivamente alle rappresentazioni teatrali a pagamento; addirittura vi è il precedente del Red Lion (1567). “The Lord Chamberlain’s Men” realizzò poi direttamente il teatro che ospitasse le rappresentazioni dei propri membri, tra cui appunto il grande drammaturgo inglese (che pagò di tasca propria un ottavo del totale nelle vesti di azionista principale della società). La scelta dipese dalla necessità di trovare un’alternativa al Theatre che fu chiuso, tanto che per qualche tempo ad ospitare le rappresentazioni fu la sede di una casa da gioco. Fatto sta che il Globe venne costruito sul Tamigi, e da

Lo scatto della settimana

Lui è Riccardo Calafiori, e all’ultimo assalto ha offerto a Zaccagni la palla del gol che ha qualificato l’Italia agli ottavi. Poi si lascia cadere a terra e singhiozza sciogliendosi in lacrime

subito si rivelò un grande successo, sia di pubblico che finanziario. Tutto procedette per il meglio fino al 29 giugno del 1613: quel pomeriggio (gli spettacoli si tenevano alla luce del giorno) il Globe Theatre ospitava uno spettacolo dell’Enrico VIII, e nel corso della messinscena fu sparato un colpo di cannone che scatenò un incendio che risultò fatale dati i materiali infiammabili che componevano la struttura. La distruzione totale fu dunque causata da un effetto speciale scenico. Il Globe aveva una struttura di 20 lati, alta oltre 9 metri, dotata di tre gallerie in grado di ospitare circa 3200 spettatori. Nel giro di un anno la compagnia riuscì a ricostruire il nuovo Globe sullo stesso posto in cui sorgeva il precedente, garantendosi così la possibilità di proseguire gli spettacoli. A dare il colpo fatale fu il puritanesimo che portò nel 1642 alla chiusura di tutti i teatri. Inutilizzato, il

Julian Assange

Dopo la pubblicazione nel 2010 di documenti top secret sulla piattaforma WikiLeaks riguardanti le campagne militari Usa in Iraq e in Afghanistan, ha trascorso 7 anni rinchiuso nell’ambasciata ecuadoriana a Londra e 5 anni in carcere in Gran Bretagna in attesa dell’estradizione in Usa. Ora è tornato libero dopo essersi dichiarat colpevole di ottenimento e divulgazione illegale di materiale riservato: gli sono stati conteggiati gli anni già trascorsi in carcere.

Globe fu abbattuto due anni più tardi. L’idea di ricostruire il Globe è riemersa nel secolo scorso, e ha portato alla realizzazione dello Shakespeare Globe Theatre, inaugurato nel 1997 vicino a dove sorgeva l’originale. Durante i lavori furono scoperte le fondamenta dell’antico Globe, il che consentì di avere preziose informazioni per replicare la struttura (ad esempio i 20 lati, mentre se ne preparavano 24). Ovviamente la replica, tenuto conto delle nuove normative, non è perfettamente uguale all’originale. Ad esempio è fatta di quercia verde, e non di legni recuperati da edifici smantellati come avvenne nel XVI secolo. Oggi può ospitare al massimo 1600 spettatori, che ovviamente stanno più comodi rispetto ai loro omologhi di oltre 4 secoli fa. La volontà di ricostruire il Globe non ha solo una matrice nostalgica: l’intenzione è anche quella di conoscere di più le opere di Shakespeare, composte con l’intenzione di proporle in quella sede a quel pubblico. Ad esempio una botola sul palco fungeva da punto di ingresso per il fantasma di Re Amleto, nonché la tomba per Ofelia. Il muro della casa aveva due porte sui fianchi per gli ingressi e le uscite e un'apertura centrale, normalmente coperta da una serie di arazzi che nascondevano le bare nel Mercante di Venezia e la statua di Hermione in The Winter's Tale.

«Hai visto? Ce l’abbiamo fatta, l’Italia si è qualificata» Beh, intanto ce l’hanno fatta loro, io e te eravamo a vedere la partita sul divano «Dopo le partite di giovedì abbiamo l’intera griglia degli ottavi di finale degli Europei. Siamo nella parte bassa del tabellone, mentre tutte le grandi sono nella parte alta» Sai, è sempre tutto relativo, soprattutto agli Europei, dove in passato hanno trionfato a sorpresa Paesi come la Cecoslovacchia, la Danimarca e la Grecia. Spesso le insidie maggiori si nascondono dove non te lo aspetti «E quale sarebbe la sorpresa di quest’anno?» Al momento tutti indicano l’Austria, e credo sia corretto. Non dimenticare comunque che l’Inghilterra è una delle grandi, e sta dalla nostra parte «Tra poche ore giochiamo contro la Svizzera, che ultimamente ci ha dato grandi dispiaceri» I nostri cuginetti sono avversari tradizionali. Pensa, la prima volta ci affrontammo esattamente 100 anni fa, alle Olimpiadi del 1924 a Parigi, e vinse la Svizzera 2-1. Bruciante la doppia sconfitta ai Mondiali del 1954, dove la Svizzera padrona di casa ci batté 2-1 nel girone e poi 4-1 nello spareggio per qualificarsi ai quarti. Ci rifacemmo ai Mondiali del ’62 in Cile, battendoli 3-0, e vincemmo con lo stesso risultato nell’ultimo Europeo. Poi il dispiacere cui ti riferivi: ricordiamo tutti come due anni fa la Svizzera ci eliminò dai Mondiali in Qatar, e tutti ricordiamo ancora il doppio rigore sbagliato da Jorginho «E questa? Come la vedi?»

Molto aperta, loro sono forse ancora più forti di allora, ma noi siamo una squadra strana «Mi dicesti già anni fa che noi ribaltiamo i pronostici» Sì, nel bene e nel male. Sta di fatto che quando ci capita di giocare male e qualificarci sul filo di lana, a quel punto diventiamo pericolosissimi, e gli altri lo sanno bene, tanto che credo che la notizia del gol-qualificazione di Zaccagni non sia stato preso bene nel resto d’Europa. C’è stato un titolo in particolare che ben riassume quanto accaduto, ed è di un quotidiano inglese, o meglio dell’edizione inglese del Times. Il titolo è “The Italian job”. La traduzione letterale è “lavoro all’italiana”, ma il significato è più malizioso: occhio, questo sanno fare gli italiani, giocano malissimo contro la Spagna, si qualificano per il rotto della cuffia e poi…. E poi gli inglesi ricordano bene cosa accadde agli ultimi Europei. Siamo così, almeno dai tempi di Bearzot, con quella nazionale che tutti volevano tornasse a casa, in primis il grande Gianni Brera, e poi piegò tutti i potenti vincendo il Mundial ’82. Ed ora a nanna, buonanotte Pericle «Buonanotte»

Vanni Raineri

Una recente performance nel nuovo Globe Theatre
VANN RAINERI
4 COSE CHE NON SAI COME SIANO FINITE LÌ

IN BREVE

L’ex edicola Contini abbandona il Listone

Sentimenti contrastanti in città hanno accompagnato le immagini dell’ex edicola Contini, chiusa da tempo, portata via da un automezzo (è stata acquistata da un privato). Il Listone perde così una presenza che da decenni occupava lo spazio antistante l’ingresso della Pro Loco e del Caffé Centrale. Qualche rimpianto per un mondo che cambia, con la vendita dei quotidiani che non consente più di esercitare l'attività con profitto, mischiato da chi apprezza la nuova piazza e auspica un migliore arredo urbano.

Le opere di Dino Cerioli esposte al Bar Z9

Da ogni parte del

CASALMAGGIORE

POLITICA

Bongiovanni ha presentato la giunta: unica novità Mori per Baroni. Lorenzo Vicini presidente di Casalasca Servizi

Squadra che vince di misura cambia poco

Il sindaco Filippo Bongiovanni si accinge ad affrontare il terzo mandato consecutivo con una squadra in gran parte confermata. Giovedì mattina il primo cittadino di Casalmaggiore ha presentato la “nuova” giunta, che vede la sola sostituzione di Linda Baroni con Massimo Mori

E dunque ecco Giovanni Leoni nuovamente vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Urbanistica, Viabilità e Trasporti. Sara Valentini sarà ancora assessore all’Istruzione e al Personale e aggiungerà la delega alle Frazioni. Per Marco Micolo altra conferma alla Cultura e al Turismo, e per Sara Manfredi a Bilancio, Politiche giovanili e Pari opportunità. Infine una novità che è anche un ritorno, quello di Massimo Mori, che alla Sicurezza (di cui ebbe la delega da consigliere dieci anni fa) aggiunge Attività produttive e Politiche sociali, forte dell’esperienza triennale da presidente del Concass. Bongiovanni ha annunciato che le restanti deleghe saranno in capo a lui ma assegnate poi ai consiglieri. Il Consiglio di insediamento che formalizzerà le nomine sarà lunedì 1 luglio alle ore 21.

«Ringrazio Marco Ponticelli - ha affermato - che ha accettato di ricoprire la carica di amministratore unico di Afm dimettendosi da consigliere comunale». Gli subentra Roberto Madesani , primo dei non eletti. Non sarà invece necessario per gli assessori dimettersi dalla carica di consigliere, come prevede la norma per i Comuni con meno di 15mila abitanti. «Importante - ha chiuso il sindaco - è lavorare con costanza. In campagna elettorale è tutto più facile». Quindi la parola è passata ai cinque assessori. Di poche parole il vice sindaco Leoni: «È una grande soddisfazione perché ci offre l’opportunità di raccogliere i frutti del lavoro iniziato dieci anni fa».

Anche Sara Valentini prosegue il lavoro iniziato nel 2014: «La

campagna elettorale ha offerto degli spunti, ed è così che rinasce l’assessorato alle Frazioni dopo le istanze raccolte che ci hanno fatto riflettere. Sono orgogliosa di questo incarico per effettuare inter venti in accordo coi vari assessorati per rispondere alle richieste dei cittadini». Anche Micolo ha ringraziato della fiducia: «Nel mio primo mandato la tragedia del Covid ha inciso pesantemente sulla Cultura e sul Turismo, ora ho la possibilità di incidere di più. Affronto il secondo mandato con lo stesso entusiasmo e la consapevolezza di dover lavorare a testa bassa per ripagare la fiducia dei cittadini e del sindaco nei miei confronti. Sono onorato di far parte di questa squadra e ringrazio Ventura Abruzzi e Foggetti di Fratelli d’Italia per averci sempre sostenuto».

mondo per visitare i luoghi del Casalasco

Tour de force per I 12 ragazzi stranieri che con la loro permanenza hanno di fatto inaugurato l’ospitalità nell’EcoOstello dell’Interflumina, il cui taglio del nastro ufficiale è avvenuto sabato scorso alla presenza di diverse autorità. Ieri sera l’ultimo saluto, nel corso della conviviale che ha segnato il passaggio delle consegne al vertice del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, e che si è svolta proprio a Cascina Sereni. I ragazzi, accompagnati dall’infaticabile Carlo Stassano e da volontari rotariani, hanno visitato le maggiori attività imprenditoriali del territorio e le principali attrazioni architettoniche e naturali. Nelle immagini, in senso orario, alcune delle tante visite: alla casa-atelier di Brunivo Buttarelli, a Villa Fadigati di Martignana, a Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce, alla Invernizzi di Solarolo Rainerio, al museo dei fossili a Torricella, alla Trasporti Pesanti di Piadena, al museo Amarcord di Torricella.

«Ringrazio della possibilità di collaborare ancora - ha detto Sara Manfredi - e tutti i cittadini che hanno creduto in me con le tante preferenze. Saranno 5 anni di grande impegno». Infine Massimo Mori: «Ho sempre detto di essere a disposizione; dieci anni fa misi tutto me stesso nelle deleghe sulla sicurezza. Tre anni fa mi è stato chiesto di presiedere il Concass il che mi ha offerto l’opportunità di conoscere il mondo dei servizi sociali, e quando Filippo mi ha chiamato ho ripetuto di essere a disposizione. Ringrazio Linda Baroni che ha svolto un lavoro eccellente e spero di essere un valore aggiunto per questa giunta». Quanto alle aziende partecipate, le nomine nella Fondazione Busi saranno deliberate lunedì in Consiglio, mentre al vertice di Casalasca Servizi è stato eletto presidente ieri in assemblea Lorenzo Vicini , ingegnere elettrico casalese ma residente a Gussola che sostituisce Matteo Rossi «I nostri rappresentanti - ha chiuso Bongiovanni - saranno tutte novità rispetto al recente passato; le partecipate sono un orgoglio di Casalmaggiore e in quei posti deve andare chi è capace, senza alcun vincolo dei partiti».

ROTARY YOUTH CAMP
Il Bar Z9 di via dello Zuccherificio 9 ospita in questi giorni una serie di opere, appese alle sue pareti, dell’artista Dino Cerioli di Gussola.
Da sinistra Valentini, Leoni, Bongiovanni, Micolo, Manfredi e Mori

Una

famiglia francese partita dall’oceano e arrivata fino a Budapest ha raggiunto il Casalasco

Il giro d’Europa in bici arriva sul Po

Proprio mentre il tratto cremonese-casalasco è interessato dai lavori della VenTo, capita sempre più spesso di incontrare cicloturisti indirizzati nella nostra zona dalle mappe europee delle piste ciclabili. E così ieri mattina abbiamo incontrato una famiglia francese ospite dell’ex casa parrocchiale di Torricella del Pizzo, che ci racconta un viaggio di migliaia di chilometri che si sta protraendo da mesi. È una giovane coppia, lei francese lui di origine spagnola (Granada) accompagnata dai due figli, di 9 e 5 anni, ognuno con la sua bici. Vivono nel sud della Francia, nei pressi di Tolosa, e basta osservare la loro cartina per vedere evidenziato il percorso già compiuto. Partiti da La Rochelle, sull’oceano Atlantico, hanno raggiunto Nantes, Orleans, la Borgogna, quindi Basilea e Zurigo in Svizzera, in Germania Augsburg e Regensburg, in Austria Linz e Vienna, Bratislava in Slovacchia e Budapest in Ungheria. Il tutto in gran parte in bici e solo in piccola misura in autobus, per evitare i tratti più insidiosi. Da Budapest a Postumia, in Slovenia, in autobus e poi di nuovo in bici, entrando in Italia a Trieste, poi Venezia, Ferrara e lungo il Po fino appunto a Torricella del Pizzo.

«Siamo partiti il 18 marzo - ci

La famiglia francese a Torricella e la mappa del percorso fatto

racconta in un ottimo italiano Lucile - assieme a mio marito Lucas e ai piccoli Esteban e Ninon . Io sono un’insegnante, e ho preso un anno di aspettativa; mi preoccupo io ogni

giorno dell’educazione scolastica dei miei figli. Anche mio marito ha preso un anno di pausa dal lavoro. I bambini imparano tanto anche lungo la strada, compreso le lingue.

In italiano per ora sanno dire le parole base, e ovviamente anche “gelato”». Come mai vi siete fermati qui? «Ieri era molto caldo, siamo partiti alle 18 da Casalmaggiore ma Esteban è caduto e si è rotto un dente, quindi abbiamo preferito fare una sosta di qualche giorno. Dall’argine siamo scesi in paese e suonato alla porta della prima casa che abbiamo trovato. La gentile signora ha contattato il sindaco ( Alessandro Farina , ndr), al quale abbiamo chiesto la possibilità di fissare la tenda. Lui invece ci ha consentito di sostare qui». Non è la loro prima avventura del genere: «Nel 2017, quando Esteban aveva solo 2 anni, siamo partiti sempre da La Rochelle e abbiamo raggiunto attraverso l’Adriatico il sud della Puglia, poi siamo risaliti per il Tirreno fin ad arrivare in Svizzera. Prima di partire per questo viaggio abbiamo approfittato dell’anno di pausa per viaggiare anche in Canada».

Avere trovato difficoltà lungo il Po? «Qui mancano i campeggi e diversi servizi. Nel complesso abbiamo seguito il corso di 4 fiumi: la Loira, il Reno, il Danubio e il Po». Speriamo che con la VenTo aumentino i servizi per coloro che si avventureranno nelle nostre zone, che saranno certamente sempre più numerosi».

Villa Medici Splash, boom di iscritti

Ha registrato una corsa all’iscrizione senza precedenti “Villa Medici Splash”, il campo estivo organizzato dal Comune di San Giovanni in Croce a Villa Medici del Vascello.

Il servizio, giunto alla sua quarta edizione consecutiva, prenderà il via dal 1° luglio. Nato per garantire un supporto fattivo ai genitori che lavorano nei mesi in cui la scuola è chiusa, è rivolto ai bambini dall’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia fino al quinto anno della Scuola Primaria, e si svolgerà senza pause fino al 30 agosto, per un totale di 9 settimane.

Il “centro estivo tra arte, storia e natura” trova posto tra le attrezzate aule didattiche e gli ampi spazi verdi di Villa Medici del Vascello, luoghi su misura per le tante attività che coinvolgeranno attivamente i bambini come nelle edizioni precedenti.

Come sottolinea Laura Nardi , responsabile delle attività di Villa Medici del Vascello, «il servizio è divenuto punto di riferimento territoriale per il periodo estivo. Il 28 maggio abbiamo aperto alle richieste di iscrizione per l’estate e solo in quella mattinata sono giunte in Comune 93 richieste, quasi il doppio dei posti settimanalmente disponibili».

L’argomento principale del centro estivo di quest’anno, che farà da fil rouge delle varie attività, è l’Agenda 2030, l’ampio e rilevante programma d’azione sottoscritto dai paesi membri delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile: il focus sarà quindi sul rispetto del pianeta e sull’importanza della sostenibilità. Non mancheranno le gite, giornate speciali in cui i bambini potranno ad esempio testare gli sport acquatici al Lago Moro, in Val Camonica, o visitare nel Parco Oglio Sud l’Agriturismo Corte Erbatici e i suoi animali.

SAN GIOVANNI IN CROCE
LA STORIA
VANNI RAINERI

Col sindaco Bongiovanni è d’obbligo partire dalla recente conferma alla poltrona di primo cittadino. Ancora una volta Casalmaggiore ha deciso di stretta misura, e Filippo Bongiovanni si accinge al terzo mandato di fila, un record assoluto. Ma anche una conferma della popolarità che ha saputo acquisire da parte della cittadinanza.

Quali sono i prossimi impegni di rilievo che la vedranno impegnata?

Gli elettori non regalano nulla, se hanno scelto di continuare con la mia persona e questa squadra è perchè si fidano e ci ritengono capaci di governare la città. Gli impegni più rilevanti da seguire riguardano tutti i lavori pubblici avviati col PNRR che hanno tempistiche e scadenze precise, pena revoca di finanziamenti. Ex Macello, Asilo Nido, Santa Chiara sono tutti oggetto di interventi di miglioramento e ristrutturazione. Poi Il Palazzetto dello Spor t, che sta rimanendo indietro a causa delle continue piogge di questi mesi e infine il Torrione che è già in sicurezza, per buona parte è sistemato, andrà allestito internamente con nuovi bandi a cui stiamo già partecipando.

Ve niamo al momento che stanno attraversando Casalmaggiore e l’Oglio Po in ordine all’economia. Sono alle spalle i tempi difficili del Covid? E quali sono le novità che si profilano all’orizzonte? Durante la campagna elettorale ha parlato tra l’altro di un progetto con grande ricaduta occupazionale nell’ex Cogeme , e anche dalla Marcegaglia arrivano segnali positivi.

Il sindaco: «Dagli elettori conferma Ora avanti spediti con i progetti

L'economia, dopo il Covid, ha avuto un importante recupero e un discreto sviluppo nella nostra zona, il tutto è stato potenziato da varie incentivazioni e contribuzioni statali, in primis in materia di edilizia. Purtroppo l'aumento delle materie prime ha messo però in difficoltà alcune imprese. A Casalmaggiore con l'avvento di So.Ca.Ge, impresa che realizza piattaforme aeree e che ha

già acquisito 3 dei 4 capannoni del concordato Cogeme, si profilano forti investimenti con una grande ricaduta occupazionale già a partire da settembre e nei mesi a seguire. Ci sono diverse aziende locali che stanno investendo con ottime prospettive economiche per il nostro territorio, tutto sommato è un buon momento per le nostre aziende, soprattutto quelle storiche.

Per quanto riguarda il commercio, è in sofferenza come in gran parte del nostro Paese o ci sono segnali di vivacità?

Il commercio si sa che, da un po' di anni, vive fasi alterne, nel corso dei decenni i negozi di vicinato hanno sofferto della concorrenza dell'apertura di ipermercati poi di outlet e discount, oggi si è passati al commercio su internet, il consumatore è

Filippo Bongiovanni, al terzo mandato: «Dall’economia importanti segnali di recupero, ma alcune imprese restano in difficoltà. Sul commercio affronteremo il tema dei negozi del centro. I fondi ci sono»

sempre più abituato alle nuove tecnologie, ha poco tempo, vuole ridurre gli spostamenti e quindi guarda offerte dalle piattaforme online, ordinando ha la consegna direttamente a casa, difficile concorrere con questa comodità.

A Casalmaggiore i punti vendita sono 235,  nella ristorazione c'è sempre piuttosto fermento, altri tipi di negozi, salvo siano

conferma di fiducia progetti del Pnrr»

storici, fanno più fatica ad imporsi e a reggere. Anche per loro le materie prime in rialzo, dopo la tragedia del Covid, non hanno avuto un buon effetto. Sicuramente la nuova giunta affronterà il tema dei negozi del centro: sono già stati accantonati 80 mila euro lo scorso anno, spesi in piccola parte nel corso del 23/24 per eventi di spessore.

Pochi giorni fa in zona golenale è stato inaugurato l’EcoOstello (nella foto qui sopra) da parte dell’Associazione Interflumina, una struttura che dà lustro alla città e al territorio nel segno dell’inclusione, un tassello in più nell’offerta già ampia che Casalmaggiore è in grado di dare anche a livello internazionale. Un sogno diventato realtà grazie a Carlo Stassano e a tanti volontari

e sponsor che lo hanno affiancato con Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. Con l'apertura della ciclovia Ven-To e il legame con tante società sportive e scuole in tutta Italia, la struttura è in una posizione strategica e offre un servizio adeguato in un contesto paesaggistico stupendo, di pace e serenità.

Giovedì sera la Parrocchia ha chiamato a raccolta i casalesi per

sostenere le ingenti spese di ristrutturazione della cupola e della lanterna del Duomo e del Palazzo Abbaziale. Quasi un milione e mezzo di investimento reso necessario dal terremoto di una decina di anni fa. Ce la farà la comunità a vinc ere anche questa battaglia?

Io sono fiducioso, molte aziende locali hanno fatto la loro parte. Il Comune di Casalmaggiore ha fatto la sua firmando un protocollo

d'intesa con la Parrocchia di Santo Stefano in vista di una collaborazione turistica per la visita del Duomo e del Palazzo Abbaziale, nonchè per futuri eventi culturali e musicali, in cambio il parroco ci ha chiesto un contributo per la ristrutturazione che abbiamo ritenuto, come Giunta, di assegnare. Quindi sì, credo che a step, si riuscirà anche a completare questa impresa. Vanni Raineri

Servono misure eccezionali d’emergenza: sostegni in tempi certi alle aziende con produzioni compromesse, maggiore flessibilità negli adempimenti relativi alla gestione delle coltivazioni in campo, oltre che la modifica del periodo della stagione irrigua. Sono alcune delle richieste rivolte dalla delegazione di Coldiretti Lombardia all’assessore regionale Alessandro Beduschi, durante il recente tavolo sugli effetti del maltempo nelle campagne, tenutosi a Milano. Coldiretti ha accolto con soddisfazione la richiesta, da parte del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dello stato di calamità e torna ad evidenziare la serietà della situazione. Quantitativi eccezionali di pioggia si sono abbattuti sulle campagne nel periodo in cui si raccolgono le coltivazioni autunnovernine e si procede alle semine primaverili – evidenzia Coldiretti Cremona –. In tema di semine, abbiamo registrato ritardi importanti per tutte le principali coltivazioni, dalla semina del mais ai trapianti dei pomodori. Sommando ritardi e danni alle pianticelle, legati al continuo ripresentarsi del maltempo e in molti casi alla necessità di ripetere le operazioni, è ragionevole prevedere significativi cali nelle rese delle principali produzioni del nostro territorio.

«Le imprese agricole sono in difficoltà –rimarca Giovanni Roncalli, Direttore di Coldiretti Cremona –. Per questo abbiamo sottolineato la necessità di mettere in campo misure d’emergenza. È importante che i sostegni arrivino in tempi ragionevoli, ma quest’anno serve anche più flessibilità per salvaguardare la stagione produttiva. È necessario poi un lavoro sulle assicurazioni agevolate, per potenziarle, renderle più funzionali, efficienti e quindi più attrattive».

Le preoccupazioni legate ai raccolti compromessi investono anche il mondo della zootecnia, le cui produzioni – dal latte alla carne, dai formaggi ai salumi – sono tra i fiori all’occhiello della nostra economia.

«Quest’anno le sfide che le nostre imprese zootecniche devono affrontare sono state ulteriormente complicate dalle bizze del clima e dalle incessanti piogge –prosegue Roncalli –. Per gli allevatori

CASALMAGGIORE

Coldiretti Agricoltori e allevatori in difficoltà per il maltempo

questo comporta una particolare preoccupazione riguardo all'approvvigionamento di cibo per gli animali. A rischio c’è la possibilità di coltivare nei nostri terreni sufficienti foraggi per l’alimentazione dei capi, con la prospettiva di doverli acquistare a prezzi che già si annunciano in aumento». Si temono contrazioni nei raccolti anche per quanto riguarda le orticole. Nel territorio casalasco, particolarmente vocato a queste produzioni, mentre per le coltivazioni in serra si prosegue nei tempi consueti – spiega Coldiretti Cremona – forti ritardi si sono registrati per le coltivazioni in campo, esposte al maltempo. Si calcolano circa 15 giorni di ritardo per le zucche

«Abbiamo sottolineato la necessità di mettere in campo misure d’emergenza. È importante che i sostegni arrivino in tempi ragionevoli, ma quest’anno serve anche più flessibilità per salvaguardare la stagione produttiva».

GIOVANNI RONCALLI Direttore Coldiretti Cremona

e almeno 30 giorni di ritardo per la semina dei meloni in campo. Mentre praticamente azzerata dal maltempo è stata la produzione di miele primaverile, con gli apicoltori costretti a intervenire con alimentazioni di emergenza per cercare di salvare le api. L’agricoltura – evidenzia Coldiretti Cremona – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che in Italia nel 2023 hanno superato i 6 miliardi di euro. E all’eccesso di pioggia al Nord si contrappone, com’è noto, la durissima siccità al Sud, aggravata dalle carenze infrastrutturali.

È nata poco più di un anno fa l’associazione “Botteghe di Casalmaggiore” che aderisce alla Confcommercio della provincia di Cremona e che in questi mesi ha già avuto modo di farsi conoscere dalla popolazione locale. La sua presentazione ufficiale si è svolta in municipio a fine maggio 2023 alla presenza del sindaco Filippo Bongiovanni e del primo presidente dell’associazione Massimo Cagna che nel marzo scorso ha ceduto il testimone a Laura Cominotti. «Il nostro scopo è quello di promuovere attività ed eventi per lo sviluppo del territorio – ci dice Cominotti – sotto l’aspetto commerciale e turistico, ma anche sociale e urbano. Riteniamo che, se la città è attrattiva, anche il commercio ne trae beneficio».

Incontriamo Laura Cominotti insieme a Franco Frassanito, membro del direttivo, e Ilaria Sartori, loro assidua collaboratrice. «Fanno parte della nostra associazione – afferma ancora la presidente – non soltanto alcuni esercizi commerciali del centro storico, ma anche negozi dislocati in altre aree. Il nostro auspicio è che ci possa essere un’adesione sempre più estesa, magari allargata anche alle frazioni». «I commercianti dovrebbero veramente fare gruppo – aggiungono i nostri tre interlocutori – in quanto più stiamo insieme e meglio è per tutti. La coesione è molto importante e grazie ad essa si potrà dare una mano, di volta in volta, a chi ne avrà più bisogno». Oltre che all’interno del mondo del commercio è fondamentale che sia sempre efficace la collaborazione con gli altri enti e le istituzioni del territorio casalasco, come ad esempio il Comune e la Pro Loco. «Ci auguriamo – dichiara ancora Cominotti – che venga nominato un assessore comunale al commercio e al turismo e che ci possa essere un ufficio che si occupi di questi due settori». Il primo evento pubblico allestito dalle “Botteghe di Casalmaggiore” è stato “Chocomoments”, nel novembre scorso, coi suoi laboratori, eventi e stand dedicati al cioccolato, in concomitanza – fra l’altro – col Black Friday. Si è proseguito nel marzo di quest’anno con la prima edi-

Nata poco più di un anno fa, fra attività, eventi e collaborazioni con il territorio

Botteghe di Casalmaggiore

Il bilancio dell’associazione

zione di “Listone in fiore”, manifestazione ispirata alle “Invasioni botaniche” di Cremona. Proprio in riferimento all’esposizione florovivaistica ci viene riferito che si sta lavorando attorno al progetto di collocare stabilmente un’aiuola al centro di piazza Garibaldi, visti i positivi riscontri raccolti da quella di “Listone in fiore”. “Entrambe le manifestazioni saranno riproposte – spiegano i nostri interlocutori – e non è escluso che “Chocomoments” possa slittare al periodo natalizio”.

«Il nostro scopo è quello di promuovere attività ed eventi per lo sviluppo del territorio sotto l’aspetto commerciale e turistico, ma anche sociale e urbano. Riteniamo che, se la città è attrattiva, anche il commercio ne trae beneficio».

LAURA COMINOTTI

Presidente Botteghe di Casalmaggiore

Laura Cominotti e i suoi colleghi sono decisi a impegnarsi affinché il centro cittadino resti vivo e in tale prospettiva ritengono fondamentale la promozione del turismo e dell’accoglienza dei visitatori che sono ospiti di Casalmaggiore. Da qui, ad esempio, l’importanza di valorizzare i musei cittadini, offrire informazioni utili a coloro che giungono in città e seguire l’evoluzione della ciclovia Ven-To. Anche il Po e la golena, aggiungiamo noi, rappresentano un patrimonio turistico da sfruttare con maggior dedizione.

Guido Moreschi

L’elezione del nuovo Presidente di Zona, Giuseppe Cozzini, segna l'inizio di un percorso di innovazione e crescita per l'associazione, forte di un nuovo assetto

Confartigianato Casalmaggiore inaugura il 2024 con una serie di cambiamenti significativi, tra cui l'elezione del nuovo Presidente di Zona, Giuseppe Cozzini. Questo nuovo assetto segna l'inizio di un percorso di innovazione e crescita per l'associazione, che ha in serbo numerose iniziative per supportare gli artigiani locali. Tra queste, spiccano le attività rivolte alle scuole, lo street food previsto per settembre e nuovi servizi di formazione e sicurezza per le imprese artigiane di Casalmaggiore.

In un clima di entusiasmo e rinnovamento, Giuseppe Cozzini è stato eletto come nuovo Presidente di Zona di Confartigianato Casalmaggiore. Cozzini, artigiano di lunga esperienza e profondo conoscitore del tessuto economico locale, ha espresso la sua gratitudine per la fiducia accordata e la determinazione nel proseguire il lavoro svolto dai suoi predecesso-

Confartigianato Casalmaggiore Rinnovamento e nuove

ri. «Il nostro impegno è volto a sostenere ogni artigiano, valorizzando il loro contributo insostituibile alla comunità», ha dichiarato nel suo discorso inaugurale. Sempre al centro dell'azione sul territorio, Confartigianato Cremona ha partecipato al Salone dello Studente presso il Polo Romani di Casalmaggiore. Con uno stand allestito nella palestra e incontri dedicati agli studenti delle classi 5 ITIS, 5 CAT e 3/4 OPERATORI, l'associazione ha illustrato il mondo artigianale e i suoi valori, sottoli-

neando la passione necessaria per intraprendere questa carriera. Il Presidente Provinciale Rivoltini, insieme ad ni, Presidente della categoria Edili, e Giuseppe Cozzini, hanno tra smesso ai giovani l'importanza di coltivare il talento artigiano. Questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio che vedrà Confartigianato coinvolta nelle scuole della Provincia di Cremo na nei prossimi mesi. L'obiettivo è incentivare la nascita di nuovi ta lenti, avvicinando sempre più gio

vani al mondo dell'artigianato, fondamentale per il futuro del terper le imprese artigiane a Casalmaggiore, un supporto essenziale

per tutti i giorni e per tutto il giorno, con i tuoi amici, la tua famiglia e per il tuo lavoro.

Si aprirà giovedì prossimo, 4 luglio, l’edizione 2024 della Fiera di Piazza Spagna, anche se già da oggi i più giovani possono iniziare a frequentare il luna-park nella zona Lido Po. Nella serata inaugurale si esibirà in piazza Garibaldi alle 21.30 la band “Spazio Zero”, già ospite l’anno scorso della festa dell’Avis. I casalaschi meno giovani ricorderanno di certo le esibizioni degli “Spazio Zero”, nella sua formazione originale, addirittura negli anni ‘70. Non a caso fanno parte dell’orchestra locale volti noti del panorama musicale di Casalmaggiore come Pietro Storti e Cesare “Chuma” Galli . Il loro è un vero “ritorno al futuro” che di certo il pubblico casalasco apprezzerà. Venerdì 5, sempre in piazza Garibaldi alle 21.30, si proseguirà col concerto per banda e coro della Società Musicale Estudiantina. Dirigerà il m° Roberto Lupi mentre presenteranno la serata Lucilla Valenti e Pietro Aroldi In scaletta una selezione di brani di Giuseppe Verdi. L’Estudiantina

FIERA DI PIAZZA SPAGNA, il programma

Si parte il 4 luglio fra musica e show

un grande feeling con la platea locale che ne segue sempre con interesse le esibizioni. E sicuramente sarà così pure per venerdì prossimo. Per sabato 6 a partire dalle 18.30 il cartellone della fiera estiva prevede, sul listone, l’evento sportivo di spinning “Summer Night” (“Groupcycling event”). I partecipanti saranno suddivisi nella fascia A con gli istruttori Annalisa Pozza to , Ross Azzalin e Fabrizio Toselli e, dopo cena, nella fascia B con Simona Ferioli , Silvia Bandini e Peppe Ajera . La serata è allestita in collaborazione con la Canottieri Eridanea. A partite dalle 20 ci sarà spazio anche per le danze acrobatiche della “Pole Dance Casalmaggiore”.

Domenica 7, alle 22.30, la Fiera di Piazza Spagna si concluderà con l’immancabile spettacolo pirotecnico sul Po. Si tratta di un appuntamento che porta ogni anno in città la folla delle grandi occasioni e di solito ne vale proprio la pena perché dall’argine maestro e dalla zona Lido Po si può godere di una pioggia colorata e scoppiettante veramente unica. Quest’anno, a causa del maltempo e del livello del fiume insolitamente alto, non ci potrà essere la discesa dei lumini. Come sempre, la kermesse di luglio è stata organizzata dalla Pro Loco in collaborazione col Comune e col sostegno di alcuni sponsor.

Guido Moreschi

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Perforazione e posa di pozzi civili, industriali ed agricoli

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TERMINE ATTIVITÀ MEDICI DI BASE

Il dottor Davelli cessa l’attività a Pescarolo Apre l'Ambulatorio Medico Temporaneo

Si comunica che il dottor Luca Davelli cesserà la propria attività di Medico di Famiglia convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, con attività ambulatoriale nei Comuni di Pescarolo ed Uniti e Isola Dovarese a decorrere dall'8 luglio. L’ultimo giorno lavorativo sarà il 5 luglio. A causa della nota carenza di medici di base e in attesa di poter assegnare l’incarico ad un medico disponibile, per garantire la continuità dell’assistenza, da lunedì 8 luglio, verrà attivato un Ambulatorio Medico Temporaneo (AMT) nei Comuni interessati:

• Isola Dovarese : lunedì dalle 9 alle 12

• Pescarolo ed Uniti : mercoledì e venerdì, ore 9-13

OSPEDALE

Antincendio: i lavori di messa a norma iniziano a luglio, dureranno 18 mesi

Ospedale di Cremona: dal mese di luglio 2024 inizieranno i lavori di adeguamento strutturale degli impianti antincendio e la suddivisione degli spazi comuni di accesso nel rispetto dell’attuale normativa. I lavori sono necessari e lo scopo è duplice: aumentare il livello di sicurezza dei pazienti, degli operatori e dei visitatori e ridurre il numero di addetti della squadra antincendio che sopperiscono alla carenza strutturale facendo ronde di verifica a ciclo continuo.

La durata complessiva del cantiere è stimata in diciotto mesi e progressivamente coinvolgerà quasi tutti i reparti di degenza (trasferimento temporaneo), i vani scale e gli sbarchi ascensori. In particolare, verranno istallati gli impianti di rilevazione dei fumi e gli allarmi sonori.

Per garantire lo svolgimento delle attività sanitarie in sicurezza e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, è stato predisposto al 6° piano un «repar to polmone» che ospiterà, di volta in volta e per un tempo medio di circa cinque settimane, le strutture interessate dai lavori.

Al fine di ridurre il più possibile il disagio per tutti, la Direzione medica di presidio, in collaborazione con la Direzione aziendale delle professioni socio sanitarie e la Gestione tecnico patrimoniale, coordinerà le diverse fasi dell’attività di cantiere.

IL “PERCORSO NASCITA” DELL’ASST CREMONA È ONLINE OGNI MARTEDÌ

Continua l’appuntamento online con il percorso nascita dell’Asst di Cremona. Questa settimana il tema affrontato è la partoanalgesia, una tecnica anestesiologica che riduce il dolore del parto spiegata dalla dottoressa Caterina Giuliano (Anestesista dell’Ospedale di Cremona).

La percezione e la tolleranza del dolore sono fattori variabili da persona a persona e la scelta di affrontare l’esperienza parto senza dolore è del tutto individuale. Fare una valutazione di idoneità per una eventuale anestesia durante il parto non è vincolante, si può sempre cambiare idea. «Per noi, raccogliere con anticipo tutte le informazioni sulla salute della donna è molto utile – spiega la dottoressa Giuliano - consente di accelerare l’applicazione della procedura al momento del parto.

La tecnica utilizzata per eliminare il dolore è l’epidurale, una procedura che lascia inalterate sensibilità cutanea, capacità motoria e soprattutto la percezione delle contrazioni uterine».

«Ad oggi, nella nostra struttura - precisa Aldo Riccardi (direttore Dipartimento materno infantile) il 30% delle donne che scelgono il parto naturale, optano per la partoanalgesia. Una possibilità che sentiamo di promuovere perché, pur riducendo il dolore, preserva l’essenza di questa esperienza unica e irripetibile per la donna e l’intero nucleo famigliare».

COME SI ACCEDE

AL SERVIZIO

«Per ricevere la valutazione di idoneità alla partoanalgesia e

Partorire senza dolore è possibile, tutte le informazioni in un video

poterla programmare prima del parto, è necessario fissare un appuntamento dalla 30^ alla 35^ settimana di gravidanza, telefonando al numero 0372 405638, dal lunedì al venerdì, dalle 12.00 alle 13.30», evidenzia Naike Marcotti (Coordinatrice Ambulatori Ostetricia e Ginecologia di Cremona). Il percorso di valutazione alla partoanalgesia è gratuito e non serve l’impegnativa del medico.

COSA FARE IL GIORNO

DELL’APPUNTAMENTO

«Il giorno dell’appuntamento la futura mamma dovrà recarsi, fra le 7.00 e le 7.30 del mattino, agli sportelli Cup dell’Ospedale di Cremona - aggiunge Elena Botteselle (Coordinatrice Centrale

CONSIGLIO REGIONALE - Le proposte dei consiglieri di Fratelli d'Italia Richiesto lo sviluppo della prevenzione, servizi ampliati per la cronicità e telemedicina

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia sono intervenuti durante la sessione del Consiglio regionale, su diversi aspetti, in tema sanitario e socioassistenziale.

In uno scenario demografico, a saldo negativo e che, nei prossimi anni, prevede l’aumento di cronicità e fragilità, con un incremento dell’età media della popolazione in rapida evoluzione, passando dai 45 anni del 2020 ai 46,8 del 2030, si rende necessaria una rivisitazione di tutta la filiera sociosanitaria, dalla presa in carico del paziente in struttura sino alla domiciliarizzazione della cura, aumentando i servizi nel contesto dell’assistenza transitoria.

Al centro i piani assistenziali individualizzati, la prevenzione, primaria e secondaria, l’aumento delle campagne di screening, la telemedicina, con una piattaforma unica, integrata e centralizzata, con ser vizi che vanno dalla televisita alla teleassistenza e telemonitoraggio. Azioni e misure quindi non più rinviabili, per far fronte anche al massivo contesto regionale di cure in ambito sanitario: nel 2022 i ricoveri

sono stati oltre un milione duecentomila (1.248.831) con 9.028.918 giornate di degenza; stesso anno, i ricoveri chirurgici sono stati 616.448 con 2.704.952 e oltre 3 milioni e 400mila accessi al pronto soccorso. Inoltre, dei 9 milioni e 963 mila cittadini lombardi non istituzionalizzati, 3 milioni e 127 mila soffrono di almeno una condizione cronica, assorbendo l’80% delle risorse economiche del sistema sanitario regionale. Al riguardo, con numerosi emendamenti, a suo tempo divenuti parte integrante del nuovo PSSR, sono così intervenuti i consiglieri regionali di FDI: “Si tratta di riorganizzare il modello sociosanitario, puntando sia sulla parte tecnologica che dell’innovazione e prossimità dei servizi, facendo sì che le patologie croniche non evolvano in alta gravità. In tale ambito, un gran lavoro è stato svolto da Fratelli d’I-

talia in Consiglio regionale, insieme ai Commissari della III Commissione Sanità, presieduta dal consigliere regionale di FDI, Patrizia Baffi – ha sottolineato il consigliere regionale, Marcello Ventura. Ha continuato Ventura: “In particolare, nell’ambito delle quattro macroaree: terapia del dolore, malattie rare, cura del servizio di psicologia delle cure primarie e valorizzazione professioni sanitarie, abbiamo indicato la via da perseguire per i prossimi anni, affinché prevenzione e sostenibilità economica dell’intero sistema vadano di pari passo. L’attenzione ai più fragili, ai familiari dei pazienti ed alle cure a domicilio sono alcuni degli elementi fondamentali nella transizione da un modello del curare al prendersi cura, con una gradualità di approccio multidisciplinare e nuovi servizi, fra cui la telemedicina”.

Per tutta l’estate, sui canali social dell’Asst di Cremona c’è l’appuntamento dedicato alle mamme e ai papà in “dolce attesa”

Operativa Programmazione

Attività Chirurgica, Ospedale di Cremona). Gli operatori la inseriranno in lista d’attesa e genereranno la cartella clinica. Una volta conclusa l’accettazione, dovrà rivolgersi agli ambulatori di ostetricia (7° piano, ascensori lato destro). Qui verranno fatti gli esami del sangue (emocromo e coagulazione), l’elettrocardiogramma (ECG) e la valutazione anestesiologica che consiste nella visita e nel colloquio informativo con l’anestesista».

OSTRETRICIA E ANESTESIA, UNA COLLABORAZIONE H24 Il percorso è frutto della collaborazione multidisciplinare fra area sanitaria e amministrativa che ha coinvolto i

reparti di Ostetricia e ginecologia, la Gestione operativa, l’Area accoglienza - Cup, la Direzione assistenziale delle professioni socio sanitarie, la Direzione medica e la struttura di Anestesia e rianimazione diretta da Enrico Storti.

«La collaborazione con gli anestesisti è fondamentale perché garantisce alle donne la possibilità di effettuare la partoanalgesia h24, 7 giorni su 7 - aggiunge Riccardi. Tengo a ribadire quanto sia importante prendere in carico precocemente la futura mamma: i professionisti saranno agevolati nel gestire al meglio la sala parto e la donna potrà vivere l’esperienza della nascita in totale sicurezza e consapevolezza.

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Nella foto: l’èquipe percorso partoanalgesia
DI CREMONA

Con questa rubrica minimalista l’idea è quella di riflettere sulle opere per le quali “valelapena”, parliamo di libri, dischi, opere d’arte, di qualsiasi cosa, purché non di moda. Questa volta parliamo de…

“THERESE DESQUEYROUX”

Quel matrimonio, quella famiglia, quelle convenzioni sono la sua prigione, dalla quale, in quel vespaio di sensazioni che alberga nel suo cervello, non vede che una via d’uscita: liberarsi del marito (cui in verità poteva solo rimproverare di non essere da lei amato, poveruomo). Lo avvelena, ma quello ha la scorza dura e sopravvive all’infame gesto e, quasi incredulo, scopre che l’inefficiente avvelenatrice era proprio la moglie. Che fare? Riempirla di botte? Ammazzarla? Consegnarla alla giustizia dei tribunali? Niente di tutto questo, ne va dell’onorabilità della famiglia, e allora la rinchiude in casa come fosse in preda ad un delirante esaurimento nervoso, e Thérèse all’esaurimento ci arriva davvero. Il marito sopravvissuto, che in fondo amava l’ingrata, non sopporta più di vederla sprofondare in una depressione mortale, e allora che fa? La por ta in città e l’abbandona su un anonimo marciapiede, così come quest’estate qualcuno abbandonerà per strada il suo amato cagnolino per godersi in pace le vacanze. Questa la sintesi di “Thérèse Desqueyroux” di François Mauriac, un romanzo che si presta a mille letture (la condizione della donna, le convenzioni sociali, la colpa…) ma non è mia intenzione parlare di questo. Porto solo all’attenzione l’assoluta capacità di analisi psicologica che Mauriac infonde in questo e in tutti i suoi romanzi, spesso relegati in fascia B letteraria, quasi come fosse una Liala qualunque, ma va capito, lui lotta per la fama con colossi come Balzac, Flaubert, Maupassant, un poco come quei pugili di assoluto valore ma che hanno la sfortuna di calcare il ring contemporaneamente a gente tipo Alì, Foreman, Hagler, Frazier, Holmes e compagnia boxante.

Se siete stanchi di rileggere per l’ennesima volta “Madame Bovary”, provate a cimentarvi con “Thérèse Desqueyroux”, ne Valelapena.

Fino al 29 agosto a Cremona e a Crema è in programma la 14ª edizione del Cremona Summer Festival, un festival estivo che funge da contenitore per attività didattiche connesse alla liuteria e alla musica, con un programma ricco di concorsi, masterclass e concer ti. È organizzato dalla Camera di Commercio di Cremona, nell’ambito del progetto Masterclass, con la collaborazione dei Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore. La Camera di Commercio ha promosso con convinzione il progetto a partire dal 2009, con la consapevolezza che la musica rappresenti per Cremona e il suo territorio una risorsa da valorizzare anche dal punto di vista turistico. Il territorio cremonese si è affermato come “A place to play” per

INTERVISTA

Summer Festival a tutta musica

organizzazioni musicali provenienti da tutto il mondo. Dopo la pausa del 2020 e la lenta ripartenza del 2021 e del 2022, nel 2024 il numero dei partecipanti è di circa 2mila tra studenti, musicisti, insegnanti e genitori. Importante è l’indotto per le filiere interessate: il riferimento non è solo agli alberghi e ai ristoranti, ai negozi

di produzioni tipiche, ma anche alle botteghe dei maestri liutai. Domani alle 18.30 nel Cortile Federico II a Cremona spazio alla Mountain Top Strings of California (Usa), mentre martedì 2 luglio alle 21 (sempre nel Cortile Federico II) si esibisce l’Ensemble Miyaji con Naoto Sakiya (Giappone). Venerdì 5 luglio alle 21 in Piazza del Comune a Cremona è protagonista la Pasadena Youth Symphony Orchestra (Usa).

È da poco uscito “I misteri di Piacenza. Oscuri delitti II” scritto da un cronista di nera

Nuovi cold case nel libro di Ermanno Mariani

La particolarità dell’ultimo libro di Ermanno Mariani (nella foto) è questa: l’autore descrive omicidi che ha indagato personalmente come cronista di cronaca nera. Mariani non è un ricercatore da salotto: è un giornalista che si è personalmente recato, spesso di notte, sui luoghi dei delitti che racconta. I cadaveri li ha visti davvero, ha seguito i processi, intervistato i parenti delle vittime e gli assassini, indagando e seguendo le tracce delle sue indagini giorno per giorno, consumando varie paia di scarpe. Mariani non fa quindi parte di quell’esercito di scrittori improvvisati, che prendono una serie di vecchie indagini tirandoci fuori un libro sensazionalista. Nell’intervista che segue, l’autore racconta alcuni dei casi del suo “I misteri di Piacenza. Oscuri delitti II”, lanciato alla fine di maggio da Parallelo 45 come edizione ampliata e radicalmente aggiornata di “Oscuri delitti” (2012).

Tra “I misteri di Piacenza” ci sono indagini dai risvolti esoterici.

«C’è la vicenda della Chiesa degli Appestati, una storia esoterica di fatti avvenuti alla fine degli anni Novanta e che ha come vittime

Roberto Bossi e Fabio Rapalli, due trentenni visti entrambi per l’ultima volta a Castel San Giovanni.

La Chiesa degli Appestati è una costruzione sinistra, sull’argine del Po e vicino all’argine del Trebbia, un edificio al cui ingresso è scolpito un teschio sostenuto da due lunghe ossa incrociate. È il sacrario dei 30.000 morti della peste del 1630, quella descritta da Alessandro Manzoni, vicino a Borgotrebbia». Chi sono le vittime?

«Bossi è di Castel San Giovanni, Rapalli è di Montù Beccaria, entrambi

frequentano la Chiesa degli Appestati. Il 24 novembre 1998 Bossi dice che va a comprare le sigarette, ma nessuno lo vede più. Il giorno dopo (vicino a un barattolo vuoto di soda caustica) lo trova cadavere un fungaiolo in un fitto bosco di castagni sperduto sull’Appennino, al Passo della Cisa, a metà strada tra Genova e Parma, luogo non frequentato e sconosciuto ai più. Due anni prima, nello stesso identico posto, è ritrovato il cadavere, impiccato e mummificato dal tempo, di Rapalli. Per costui si pensa inizialmente a un suicidio, ma questo è uno che non sa nemmeno allacciarsi le scarpe (porta scarpe a strappo). Inoltre, ai piedi del cadavere sono rinvenute candele nere e accendini, come dopo un rito. E gli accendini non sono arrugginiti, è come se fossero li da poco, mentre il cadavere è appeso da mesi. La moto di Rapalli è ritrovata nel solito bosco due mesi dopo la scoperta del corpo del suo padrone, intatta e intonsa, senza un filo di ruggine, come se fosse stata tenuta in un garage e fosse stata appena portata li. Poi, nel 1999, sempre in quel punto del bosco, è rinvenuto un terzo cada-

vere semisepolto e mai identificato. Infine, nella stessa zona, c’è anche una casa abbandonata, dalla quale sbucano strane bamboline e resti di candele bruciate. Prima di scomparire Rapalli è angosciato: fa domande sull’esistenza del diavolo e ne scrive su appunti poi rinvenuti dalla sorella. La sua tomba viene profanata: vi appaiono simboli e una scritta: “Siamo noi”. I nomi di Bossi e di Rapalli compaiono poi in un’operazione dei carabinieri di Stradella nota come “Villa Crisantemi”, che ha per oggetto una setta di satanisti dell’Oltrepò Pavese. Si scopre allora che le due vittime si conoscevano e che avrebbero fatto parte di questo gruppo che celebra cerimonie esoteriche (con sacrifici di animali) a Villa Crisantemi, nei cimiteri e nella Chiesa degli Appestati. Bossi sarebbe stato già affiliato alla setta, Rapalli, suo amico, sarebbe stato un novizio rimasto sconvolto dai riti. C’è stata quindi un’inchiesta per istigazione al suicidio o per omicidio condotta dai carabinieri di Stradella che legano tra loro queste due morti. È ipotizzato che Bossi (fatto entrare nella setta da un carismatico uomo di cultura) si sia suicidato con la

“Un Po da vivere” allestita in sala

Sino al 19 luglio, sala Alabardieri di Palazzo Comunale ospita la mostra “Un Po da vivere”. Si tratta della riproposizione delle fotografie e dei disegni più significativi realizzati, nell’ambito dell’omonimo concorso, da allievi e allieve di scuole e da cittadini che hanno mostrato, anche dal punto di vista artistico, un’attenzione particolare al Plis (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Po e del Morbasco e ai peculiari aspetti naturalistici

È una lunga intervista a mo’ di dialogo quella racchiusa nel libro “Le strutture del potere” (Laterza): a rispondere alle domande è Sabino Cassese, grandissimo giurista, docente universitario, ministro e membro di svariate commissioni ministeriali, nonché editorialista del “Corriere della Sera”, della “Stampa” e non solo. Cassese racconta ai lettori i gangli del potere italiano; fuor di metafora, si tratta delle istituzioni e dei sistemi di rappresentanza e di potere della nostra Repubblica: dalla Corte dei

soda per rimorso, avendo introdotto Rapalli nel gruppo. Quest’ultimo sarebbe stato ucciso nel corso di un fatale rito d’iniziazione». Poi cosa succede?

«Nel 2004 a Pavia si tiene un processo a seguito della denuncia della sacerdotessa della setta, una sedicenne violentata. Il gruppo avrebbe fatto riti durante i quali tutti avrebbero abusato di lei. Le accuse ai membri della setta sono: violenza sessuale di gruppo, somministrazione di sostanze inibitorie della volontà, spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito di riti satanisti. La sacerdotessa non è creduta e tutti gli imputati sono assolti sia in primo grado sia in appello. Nel corso delle mie indagini sulla setta dell’Oltrepò Pavese credo di essere arrivato al “secondo livello” del gruppo, rappresentato da un’importante figura, un noto pittore, un uomo di una certa cultura nella cui casa c’erano libri sul diavolo, le solite candele nere e la solita soda caustica, da tempo fuori commercio. Il pittore è denunciato per favoreggiamento e indagato perché conosceva Bossi e Rapalli e perché taceva il nome di persone collegate alla loro vicenda. La sua posizione è stata archiviata. Non sono mai stati formalizzati dei capi d’imputazione per omicidio e istigazione al suicidio, ma gli inquirenti sospettano che Bossi e Rapalli siano vittime di questa setta. Eppure, ora si sospetta anche di un altro gruppo satanista, le Bestie di Satana, membri del quale posseggono immobili nella zona del Passo della Cisa. Le stesse Bestie dicono di avere avuto contatti con un’altra setta satanista, particolarmente feroce, della zona della Lunigiana, sempre vicino al Passo della Cisa».

Alabardieri

che lo contraddistinguono. La mostra è, inoltre, arricchita da alcune fotografie della precedente rassegna, denominata “Tra natura e fumetti”, così da ripercorrere alcune tappe che hanno caratterizzato uno stimolante percorso orientato alla conoscenza e rappresentazione del Parco in questi ultimi anni. La mostra si può visitare gratuitamente dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 18 (ingresso da piazza Stradivari 7, al secondo piano).

Le strutture del potere con Cassese

Conti al Comitato Superiore della Magistratura, dalle funzioni del Capo dello Stato al ruolo della Ragioneria Generale dello Stato, fino ai gabinetti ministeriali, il Consiglio dei Ministri e così via. L’intervista con questo luminare del diritto e massimo esperto di istituzioni in Italia è stata realizzata dalla giornalista Alessandra Sardoni, che manovra questa lunghissima conversazione con maestria: grazie

alla sua sensibilità giornalistica è infatti in grado di fare toccare al discorso dei punti senza dubbio interessanti anche per un pubblico di lettori non esperti. Questo testo, anzi, può fungere da introduzione per orientarsi meglio nel complesso insieme delle istituzioni italiane che custodiscono e gestiscono il potere. Vale davvero la pena, del resto, comprendere – come fa Cassese – anche le ragioni, quelle giu-

ste così come quelle sbagliate, che stanno alla base del nostro ordinamento repubblicano e democratico. E vale la pena farlo a partire dalle radici storiche, che affondano nella Costituzione e nell’intreccio tra politica, partecipazioni statali, vincoli internazionali, mutamenti della società e molto altro ancora. Ne emerge un quadro complesso, ma con delle logiche spesso sensate, ancorché perfettibili: meglio leggere questo libro, allora, prima di lanciarsi nella prossima invettiva in stile “piove, governo ladro”.

...PER MAURO ACQUARONI
MOSTRA
di Federico Pani

Stasera e domani alle 20 la compagnia Qu.Em. porta in scena uno spettacolo

Come di consueto, la compagnia “Qu.Em. Quintelemento” di Cremona propone nel mese di giugno due spettacoli teatrali, l’esito dei laboratori annuali iniziati ad ottobre. Dopo il recente Cremona Abstract, performance di teatro-danza, nel fine settimana va in scena “Essere o non essere” nel Centro Culturale Next di Palazzo SchinchinelliMartini in via Cadolini 20: la prima stasera, la replica domani con inizio alle ore 20. I posti sono già esauriti e lo spettacolo verrà riproposto ad ottobre. Il punto di partenza di questo dramma è stato, evidentemente, il celebre monologo di Shakespeare, un testo immortale, scandito da parole che scavano nel più profondo mistero dell’essere umano, per un drammatico confronto con se stessi e sul senso della vita. «E se la diafana figura di Amle-

“Essere o non essere” un moderno Amleto

to - aggiunge la direttrice ar tistica Francesca Rizzi - continua a rappresen-

Dopo il successo della mostra dell’anno scorso, il pittore Riccardo Bozuffi torna a esporre allo Spazio Arte di Castell’Arquato con un’esposizione divisa in due sezioni: la prima comprende una ventina di dipinti dedicati alla raffigurazione dell’antico borgo mediante l’affascinante tecnica dell’acquerello, la seconda opere astratto-materiche. Il pittore rappresenta i suggestivi scorci del paese, a cominciare da quelli che lambiscono il torrente Arda. Per poi spostarsi verso la Collegiata di Santa Maria Assunta, le massicce torri della Rocca Viscontea, l’elegante Palazzo del Podestà, la romantica passeggiata del

tare ancor oggi un ineludibile invito alla riflessione, è perché riflette con

una inesorabile sincronia temporale l’ambiguità, la precarietà e lo smarrimento anche dell’uomo moderno». La preparazione dell’opera, secondo le modalità tipiche della compagnia Qu.Em., non è stata affidata solo alla tradizionale serie delle prove, ma si è costruita ed affinata all’interno del laboratorio annuale di teatro, «dove tutti i partecipanti - precisa Danio Belloni - hanno cercato di abbracciare nelle sue varie polarità la concezione scespiriana del teatro, ma mescolando alcune delle sue pagine più suggesti-

Castell’Arquato dipinta da Bozuffi

“Giardino della Poesia”, il sontuoso Palazzo del Duca e il solido Torrione Farnese. «Ho scelto il piccolo formato – spiega l’artista – per cogliere le impressioni immediatei di un luogo ricco di storia che non smette di affascinare». Con questa rassegna, Bozuffi torna a proporre una selezione di lavori eseguiti ad acquerello, tecnica praticata da quando era ragazzo che ha affinato nel corso degli anni e che ama insegnare, soprattutto ai bambini. La predilezione verso tinte ad acquerello e la vocazione sperimen-

talista che lo hanno condotto verso l’ideazione. Siamo, infatti, di fronte a un creativo veramente eclettico,

Bergonzoni stasera alla Corte Le Giare

La rassegna teatrale estiva presso la Corte Le Giare di Ragazzola propopne stasera alle 21.30 Alessandro Bergonzoni, uno dei più originali ed eclettici artisti di teatro in Italia, nello spettacolo “Sempre sia rodato: 20 prove aperte al chiuso o viceversa”. Il poliedrico Bergonzoni sa regalare ogni volta - con la capacità visionaria di andare oltre i confini noti - una comicità personalissima e di forte impatto, riuscendo a divertire e nello stesso tempo a lanciare stimolanti e provocatori dubbi esistenziali. Esauriti in prevendita tutti i posti disponibili per lo spettacolo (per informazioni 339 5612798). Inoltre, farà tappa a Ragazzola presso l’area verde della chiesa, la rassegna internazionale di circo contemporaneo “Tutti

Matti in Emilia 2024”, realizzata dal Teatro Necessario. Martedì 20 agosto alle ore 21 la compagnia francese Alta Gama presenterà “Mentir lo mínimo”, spettacolo per bicicletta acrobatica che porterà il pubblico al centro della scena per cercare insieme il limite tra verità e finzione, sbarazzandosi di tutto ciò che non è necessario. Un viaggio di tre corpi sul palcoscenico: la donna, l’uomo e la bicicletta, che si liberano dei propri strati per arrivare all’essenziale. E qual è il minimo? Il minimo è proprio il corpo in cui viviamo e il rapporto che ogni persona ha con il proprio corpo. È comodo per te? Lo cambieresti? Per informazioni su programma, accessi e biglietti consultare il sito teatronecessario.it

ve a quelle di altri grandi scrittori del passato, in particolare Dostoevskij». Alla fine, conclude Francesca Rizzi, «abbiamo traslato nel presente i temi di fondo e le domande che ognuno di noi, come un “«moderno Amleto”, non può ingenuamente cercare di sfuggire: perché in realtà fanno parte del nostro essere più profondo, perché Amleto, in definitiva, è soprattutto una proiezione delle nostre più ataviche paure». “Essere o non essere” vedrà in scena otto performer: Clotilde Elena Caiazza, Eloisa Martino, Marco Mastronicola, Simona Orizio, Laura Perlasca, Rober ta Schiavi, Claudio Torelli, Alberto Vetroni (nella foto) . La regia è curata da Francesca Rizzi e la direzione tecnica da Danio Belloni. Come già detto le prenotazioni sono al completo, ma è già prevista la replica dopo l’estate.

che ama spaziare, con sorprendente continuità stilistica, dal realismo alla sperimentazione rimanendo sempre e comunque fedele a se stesso, a quella raffinatezza di fondo che s’innerva profondamente in ogni sua opera trasmettendo un senso di serena ed empatica contemplazione. «L’interesse per il paesaggio – aggiunge il curatore, Simone Fappanni – si concretizza, quindi, secondo ampie inquadrature che seguono varchi prospettici che conducono lo sguardo dal primo piano fino all’orizzonte». La mostra è visitabile gratuitamente sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 19.

Da oggi pomeriggio è aperta “Night More” di Gianluca Groppi

S’intitola “Night More” la mostra di Gianluca Groppi, che viene inaugurata oggi alle 18 presso la Mangano Galleria d’Arte in via Grado 6 a Cremona. «Night More” nasce dal desiderio di riuscire a creare narrazioni senza alcuna premeditazione, abbandonandosi a sensazioni e sogni. Le immagini non hanno obbligatoriamente un senso compiuto: sono suggestioni, indizi che possono condurre a realtà differenti. Si situano in quello stato fluttuante della coscienza che genera illusioni e visioni. Immagini ipnagogiche ricevute abbandonando sé stesso a ciò che il pre-sonno regala, in una attesa senza forzature. GianLuca Groppi pratica l’arte come necessità, utilizzando mente e medium fotografico per esprimere la propria poetica: raccoglie e mette in scena, per disvelare e bonificare, i malesseri, i vuoti e le ansie della società, ammantandoli di un humor salvifico. “Night More” rappresenta la maturità artistica, ma vuole anche essere un compendio di tutta l’attività di Groppi e dei numerosi cambiamenti che l’hanno caratterizzata. Mutazioni, appunto, della cui omonima serie proporremo, per consentirvi un approfondimento e per stimolare la vostra curiosità, in aggiunta alcune opere.

Tutela del canto lirico, Cremona in prima linea

Non solo l’arte del violino. Cremona, infatti, ha siglato nuove collaborazioni anche per il canto lirico italiano. Su mandato Atit (Associazione Teatri Italiani di Tradizione), già socio promotore del “Comitato per la salvaguardia dell’arte del canto lirico Italiano”, la Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona diverrà il soggetto beneficiario della L.77, “Misure speciali di tutela e fruizione a favore dei Siti e degli Elementi Unesco”, in sinergia con il succitato Comitato, ovvero il soggetto referente della vasta comunità di riferimento. L’obiettivo è quello di lavorare assieme per presentare e attuare progetti per la salvaguardia dell’arte del canto lirico italiano, la cui pratica è stata inserita nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’Unesco il 6 di-

cembre 2023. “Il saper fare liutario tradizionale di Cremona” e “La pratica del canto lirico in Italia”, due grandi patrimoni Unesco, troveranno quindi nella città di Cremona il luogo ideale per un dialogo virtuoso fra due elementi immateriali della cultura musicale che, messi in così stretta connessione geografica fra loro, rendono la città simbolo internazionale dell’incontro proficuo fra le arti. «È una notizia straordinaria - ha commentato Andrea Cigni, sovrintendente del Teatro Ponchielli - che si aggiunge a quella del riconoscimento di assoluto prestigio internazionale per il Monteverdi Festival. Sono felice innanzitutto per il canto lirico e per l’opera italiana tutta, che rendono famose nel mondo la nostra cultura e la nostra musica».

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Junior e Under 23 azzurri di canoa velocità di nuovo sotto i riflettori dopo i grandiosi risultati ottenuti lo scorso anno in campo europeo e mondiale. Concluso il consueto periodo preparatorio al Centro Federale di Castel

Cinque cremonesi in gara agli Europei

Gandolfo, tornano in acqua per il primo appuntamento stagionale di categoria. Si parte con la rassegna continentale, in scena fino a domani a Bratislava-Zem-

nik in Slovacchia. Numerosa e di alto profilo la spedizione azzurra convocata dal direttore tecnico dell’attività giovanile Ezio Caldognetto, che vede in gara 41

atleti (nella foto) . Tra questi, gli Under 23 Alessio Campari e Sara Vesentini (Kcs Cremona Sport), Giulia Bentivoglio (Bissolati) e gli Junior Enrico Laudati (Bissolati) e Sophia Vianello (Kcs Cremona Sport), subito protagonisti.

» calcio serie b La Cremo spera in giorni di mercato Felici

A pochi giorni dall’apertura ufficiale (che sarà lunedì 1 luglio), il calciomercato è sempre più in fermento in casa Cremonese. In attesa che si sblocchi il mercato degli attaccanti, i dirigenti grigiorossi stanno cercando di accontentare le richieste di mister Stroppa soprattutto sugli esterni. For te interessamento su Mattia Felici, possente esterno romano classe 2001 dalla bionda chioma che ben ha impressionato per tutta la stagione nelle file della Feralpisalò. Nella sorprendente vittoria dei gardesani allo Zini, Felici risultò proprio tra i migliori giocando a tutta fascia sull’out destro mostrando, oltre alle note propensioni offensive, anche un’ordinata fase di copertura. Su di lui c’è però una forte concorrenza, in primis dell’ex diesse grigiorosso Nereo Bonato che vorrebbe portarlo al Cagliari in serie A, da dove però spuntano anche gli interessamenti di Empoli e Parma. Della Feralpisalò sembra piacere anche Mattia Compagnon (classe 2001 di proprietà della Juventus), mentre il diesse Giacchetta nei giorni scor-

A FAVORE DEI VIVAI

Prorogato il vincolo sportivo Balata applaude il Governo

Il presidente della Lega B, Mauro Balata, accoglie con soddisfazione la decisione del Governo, proposta dal ministro per lo sport Andrea Abodi, che proroga al 30 giugno 2025 il termine del vincolo sportivo: «Desidero ringraziare il ministro Abodi per la sua visione e lungimiranza nel difendere il patrimonio dei talenti presenti nei settori giovanili dei nostri club, che in questo modo potranno continuare a investire sui campioni del futuro». Una notizia che naturalmente felice anche la Cremonese.

si ha descritto Jari Vandeputte (esterno belga mancino tra le rivelazioni del Catanzaro di Vivarini) come una “non priorità” almeno per il momento, nonostante il profilo interessi. Nicola Murru è un altro elemento che da quella parte è in grado di dare esperienza e concretezza, ma sul taccuino dei dirigenti grigiorossi sembra esserci anche Simone Davi (classe ’99) del Südtirol. Per il centrocampo, invece, occhi su Edoardo Iannoni, centrocampista classe 2001 rive-

Spagna-Georgia 30-06 h 21

Germania-Danimarca 29-06 h 21

Por togallo-Slovenia 01-07 h 21

Francia-Belgio 01-07 h 18

Romania-Olanda 02-07 h 18

Austria-Turchia 02-07 h 21

Inghilterra-Slovacchia 30-06 h 18

Svizzera-ITALIA 29-06 h 18

EURO 2024

Il laterale della Feralpisalò è tra gli obiettivi dei dirigenti grigiorossi, che oltre agli attaccanti guardano con interesse ai giocatori di fascia. Lochoshvili grande protagonista agli Europei

lazione del campionato di serie C con la maglia del Perugia, che piace anche al Palermo. Inoltre, piace Mattia Valoti, jolly offensivo classe 93 quest’anno al Pisa e gradito a Stroppa che lo ha allenato al Monza. La proroga del termine del vincolo sportivo fino al 30 giugno 2025, infine, potrebbe spingere la società ad aggregare i giovani di belle speranze (in primis il baby gioiello Guido Della Rovere) alla prima squadra per il raduno e il ritiro estivo, in attesa che si con-

cretizzino offerte importanti. Intanto, la Cremonese ha fatto parlare di sé agli Europei grazie al georgiano Luka Lochoshvili, protagonista nella vittoria contro il Portogallo, che ha regalato alla Nazionale di Willy Sagnol una storica qualificazione agli ottavi di finale. Dopo una stagione vissuta da rincarlzo, Lochoshvili si sta prendendo una bella soddisfazione, giocando bene da esterno, posizione che potrebbe ricoprire con successo anche in grigiorosso.

La Pergolettese assesta

i primi colpi di mercato

Si muove il mercato della Pergolettese (inserita nel girone A), che prova ad allestire una rosa competitiva. Nei giorni scorsi è stato ufficializzato il primo volto nuovo: è il centrocampista Samuele Careccia (classe 1998), arrivato dalla Virtus Ciserano Bergamo, con la quale ha disputato 137 par tite e realizzato 19 reti in serie D. Dopo aver fatto sottoscrivere il primo contratto professionistico a Gabriel Sartori (attaccante classe 2005, che ha realizzato 20 reti in Primavera 3), la società gialloblu ha ingaggiato il portiere Lorenzo Cordaro, nato a Ciriè (Torino) il 2 ottobre 2004, da giovanissimo aggregato al settore giovanile della Juventus, dove è rimasto fino all’Under 18. È reduce da un’ottima stagione da titolare al Ravenna, tanto da essere richiesto da numerose società, ma ha scelto la Pergolettese per il suo debutto tra i professionisti ed ha firmato un contratto di due anni.

Oggi pomeriggio alle 18 a Berlino la Nazionale di Spalletti deve affrontare un osso duro come i rossocrociati

Ottavo di finale trappola per gli azzurri contro la Svizzera

Salvati a pochi secondi dal baratro. Possiamo dirlo senza esagerazione, visto che il gol allo scadere di Zaccagni (nella foto) ha evitato all’Italia una clamorosa eliminazione al primo turno. I risultati dell’ultima giornata, infatti, avrebbero condannato gli azzurri nella classifica delle terze insieme all’Ungheria a 3 punti. Lo scampato pericolo ha ringalluzzito tutto l’ambiente, ma non deve nascondere un rendimento davvero scadente della Nazionale, che ha praticamente faticato in tutte le tre partite e solo le parate di Donnarumma e i due gol incassati dalla Croazia a tempo scaduto (contro Albania e appunto Italia) hanno sal-

vato i ragazzi di uno Spalletti c he ha sempre meno certezze. Il 3-5-2 azzardato con la Croazia è stato fallimentare e la rinuncia

a Chiesa appare insensata, anche se lo juventuno è la copia sbia d ita del giocatore decisivo nel 2021. Lo stesso dicasi di Re-

tegui, che ha fatto rimpiangere Scamacca ed è tutto dire. Purtroppo oggi nell’ottavo di finale con la Svizzera mancherà il più positivo insieme al portiere, il centrale Calafiori, che verrà probabilmente sostituito da Mancini. Inevitabile l’impiego di Chiesa e Zaccagni sulle fasce nel tridente, con Pellegrini trequartista. Ballottaggio tra Darmian (favorito) e Dimarco (in debito di ossigeno). Servirà un’Italia più efficace per battere una Svizzera in palla, sia fisicamente che tecnicamente e non è un sacrilegio dire che sono proprio i rossocrociati i favoriti. Ma i pronostici sono fatti per essere smentiti... Fabio Varesi

MATTEO VOLPI
Il grigiorosso Lochoshvili è agli ottavi degli Europei con la sua Georgia
SERIE C

» volley serie a2

Il tecnico gialloblu rivela in un’intervista i punti di forza della sua squadra e non nasconde le ambizioni per la prossima stagione: «Puntiamo a final four e playoff»

Zanelli promuove la nuova rosa dell’Esperia

Il mercato ha delineato la fisionomia della nuova Esperia e noi abbiamo interpellato coach Marco Zanelli (nella foto Lvf) per conoscere il suo parere sulla squadra che allenerà nella prossima stagione. Partiamo dal mercato, è soddisfatto?

«Sono molto soddisfatto della rosa che la società è riuscita a creare, sono contento delle ragazze che sono rimaste e ancora di più degli innesti. Come già fatto l’anno scorso abbiamo creato un mix di ragazze molte giovani, alcune alla prima esperienza in serie A e di giocatrici con più esperienza di campionati di alto livello».

Quali saranno i punti forti della squadra?

«Siamo migliorati in battuta, lo scorso campionato nei primi posti della classifica degli aces c’erano Arciprete, Bellia e Taborelli, sono tutte con noi e spero che i punti col servizio facciano la differenza. Per il gioco, voglio restare fedele a quanto cercato di fare la scorsa stagione, con una fase break

Vale Rodini in gara nel dragon boat

Fallita la qualificazione olimpica, Valentina Rodini ha deciso di cimentarsi in nuove discipline. Dopo l’esordio nel triathlon, l’oro olimpico di Tokyo nel canottaggio ha gareggiato in Cina nel dragon boat, specialità che vede gli atleti gareggiare con una canoa di 20 rematori, caratterizzata da una testa di drago posta sulla prua.

Lago d’Iseo, Valle Camonica e Ponte di Legno sono ancora una volta gli spettacolari scenari attraverso cui si districherà l’avventuroso viaggio alla scoperta dei propri limiti dei 150 triatleti protagonisti dell’edizione 2024 di “The Stone”, il triathlon estremo full distance d’alta quota organizzato nella giornata di oggi da TriO Events in partnership con Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune

importante e variegata, ma anche divertente da vedere e un sideout che non si fa mettere in croce con la palla staccata da rete. Abbiamo un po’ di esperienza in più e ci può aiutare nei momenti difficili». Ci sono già notizie sui programmi della preparazione?

«La preparazione inizierà l’8 agosto e lavoreremo inizialmente molto a livello fisico e sulla conoscenza per amalgamare bene il gruppo. Sicuramente avendo sentite le ragazze singolarmente, sono convinto sia un gruppo dedito al lavoro e con voglia di stare insieme e questo può fare la differenza in campionati lunghi e difficili come quello della serie A2. Un esempio è stato Talmassons la scorsa stagione. La prima amichevole dovrebbe essere agli inizi di settembre probabilmente contro una squadra di B1 della zona». Quali sono gli obiettivi stagionali?

«In primis confermarsi sui livelli della scorsa stagione e magari riuscire a migliorarsi. Ovviamente sogno di raggiungere la final four di Coppa Italia e i playoff».

GINNASTICA ARTISTICA

Vanessa Ferrari si è infortunata: sfuma tra le lacrime il sogno della 5ª Olimpiade

S olo qualche settimana fa avevamo immortalato una sua foto in uno dei cinque cerchi olimpici, indicandola come una delle protagoniste a Parigi. Malgrado i tanti acciacchi e la lunga inattività, Vanessa Ferrari si era rimessa a lavorare duramente per gareggiare almeno nella prova a squadre, lei che nel corpo libero a Tokyo ha conquistato la medaglia d’argento, unico podio che le mancava in una straordinaria carriera. Ma nelle ultime ore, purtroppo, è arrivata la brutta notizia di un infortunio al polpaccio patito in allenamento, che la costringe a riporre nel cassetto il sogno della 5ª Olimpiade. Nel suo profilo Facebook si trova il filmato dell’infortunio, con in rilievo un cuore spezzato (nella foto) , a conferma del dispiacere che prova la ginnasta dopo tanti sacrifici. Una vicenda che ricorda il doloroso forfait di Juri Chechi a Barcellona nel 1992. «Ora ho bisogno di metabolizzare questo duro colpo, ma ci tengo a ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuta e che hanno sempre creduto in me, perché il sostegno che ho ricevuto è sempre stato fondamentale», ha affermato Vanessa.

Due atleti dello Stradivari al via del “The Stone”

di Ponte di Legno e Comune di Sulzano.

Arriveranno da Germania, Svezia, Austria, Ungheria, Belgio, Francia, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Gran Bretagna, Sud Africa e ovviamente Italia i partecipanti per un’ascesa di oltre 6mila metri dalle emozioni indescrivibili lungo le tre

frazioni di nuoto, bici e corsa. Obiettivo finale è conquistare l’iconica pietra degli Stone Men. Oggi alle ore 4 del mattino ha avuto inizio la sfida titanica su distanza Ironman dalle acque del Lago d’Iseo fino ai 2.600 metri di Passo Paradiso. Venti ore per chiudere questa classica full distance: 3,8 km a nuoto, 175 km in bici

tra le province di Brescia e Sondrio con il superamento dei tre infernali passi Aprica, Mor tirolo e Gavia e infine 39 km di corsa sui sentieri sterrati dell’alta Valle Camonica. Domani mattina alle 11.30 in piazza XXVII Settembre a Ponte di Legno sarà celebrata la solenne cerimonia di premiazione che coinvolgerà tutti i

finisher. L’uomo e la donna più veloci entreranno, inoltre, a far parte dell’albo d’oro della manifestazione. Tra loro in gara anche Pierluigi Bonardi e Roberto Paracchini dello Stradivari Triathlon Cremona. Ricordiamo che dal 2021 la competizione è tappa del circuito internazionale Extreme Triathlon Series, con eventi unici caratterizzati ciascuno da propri terreni, distanze e peculiarità.

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TRIATHLON ESTREMO
ALEXANDRO EVERET

» BASKET SERIE A La Vanoli ha le idee chiare anche quest’estate

Corre spedita la Vanoli verso il completamento del roster. Non è una novità, visto che dal suo ritorno Andrea Conti ci ha abituato a consegnare al coach la squadra in tempi brevi e le scelte lo hanno sempre premiato. Non resta che attendere fiduciosi anche per la prossima stagione, che verrà affrontata con un gruppo di italiani che hanno voglia di stupire. Fallito il prestito di Caruso, l’obiettivo è diventato Stefan Nikolic, ala classe 1997 di nazionalità serba, ma italiano per formazione cestistica. Nelle ultime tre stagioni a Cantù in A2, dove ha dimostrato il suo potenziale. «Sono contento di iniziare questa nuova avventura

Completato il gruppo degli italiani con Nikolic, la dirigenza biancoblu sta lavorando con attenzione per ingaggiare stranieri efficaci. Vicine le conferme di Lacey e Davis

con Cremona. Con coach Demis Cavina ho già lavorato in passato a Udine e sono stato contento di ricevere la sua chiamata per far parte di questo bel progetto. Mi sento carico per un nuovo inizio e non vedo l’ora di dare tutto me stesso in campo», ha affermato. Ora l’attenzione è rivolta agli stranieri e il primo tassello è lo statunitense Tajion Jones, playguardia di 25 anni, che la scorsa stagione si è messo in evidenza in Olanda con la maglia dello ZZ Leiden. «Volevo fare un salto di qualità in Europa e sapevo che il campionato italiano era sicuramente un passo avanti e nella giusta direzione. Ho parlato con coach Cavina e mi ha fatto molto piacere la sua idea di lavoro su di

me per aiutarmi a migliorare ulteriormente come giocatore. Ho molta voglia di iniziare a lavorare con la squadra e farò del mio meglio per avere un impatto immediato. Non vedo l’ora di competere per Cremona», sono state le sue prime parole. Nelle prossime ore dovrebbe essere ufficializzato il ritorno di Corey Davis, che è stato apprezzato nel finale di stagione, tanto da convincere Conti a ingaggiarlo anche per la prossima stagione. E poi è sempre valida la pista che porta alla conferma di Trevor Lacey, pilastro della Vanoli negli ultimi due campionati. La nuova stagione inizierà il 12 agosto con il raduno a Cremona, mentre dal 18 al 24 agosto la squadra lavorerà a Carisolo.

La Ferraroni JuVi si è già rinforzata nel reparto dei lunghi

La Ferraroni JuVi Cremona continua a lavorare alacremente sul mercato e nelle ultime ore ha piazzato un nuovo importante annuncio: è Simone Barbante (nella foto) , centro classe 1999, 211 centimetri di altezza, proveniente dalla Blu Basket Treviglio dove ha fatto registrare una media di 8 punti e 4.4 rimbalzi a partita. Il direttore sportivo Marco Abbiati ha spiegato che tornerà utile per arricchire il reparto lunghi, settore in cui si ritaglierà i suoi spazi, pur non partendo nel quintetto titolare. Il roster

juvino sta prendendo forma tutto sommato abbastanza velocemente. Nelle scorse settimane alla cor te di coach Luca Bechi (che segue da vicino il mercato collaborando con Abbiati) erano già approdati il centro Alessandro Morgillo (proveniente dalla For titudo Bologna, un acquisto sicuramente importante) e l’ala Yannick Giombini (prelevato da Fabriano), inoltre per la grande felicità della tifoseria oroamaranto che lo ama, ha rinnovato il contratto Lorenzo Tortù, il più anziano del poker di giocatori citati (ma è un 1993 ed ha ancora tantissimo

Le moto tornano a “rombare” in Lombardia, a 11 anni di distanza dall’ultima tappa della Superbike disputata all’Autodromo di Monza. In Regione è andata in scena giovedì la conferenza stampa di presentazione della seconda tappa italiana del Mondiale Superbike, in programma al Cremona Circuit dal 20 al 22 settembre 2024. Al Belvedere “Silvio Berlusconi” erano presenti, tra gli altri, il presidente Fontana e il sottosegretario Magoni, oltre a diversi rappresentanti del mondo delle corse. Tra questi, Andrea Iannone (nella foto con Fontana e Magoni) , pilota del team Ducati Go Eleven, oltre ai

da dare in maglia oroamaranto). Fra i giocatori che hanno detto addio, c’è Antonino Sabatino che ha

firmato per Avellino, mentre a livello di staff tecnico ha dato l’addio dopo quattro anni il preparatore

MOTOCICLISMO

atletico Matteo Trovati e al suo posto arriva Giuseppe Lopetuso, professionista che riscuote la fiducia di Bechi ed è dotato di grande esperienza. Il campionato che attende la JuVi si preannuncia particolarmente difficile e Abbiati e gli altri dirigenti si stanno muovendo celermente per completare una squadra che dovrà essere molto competitiva per raggiungere l’obiettivo della salvezza. La JuVi, però, ha già dimostrato di saper stupire negli ultimi anni, quindi è giusto non porsi limiti negli obiettivi: prima la salvezza, poi si vedrà.

Mondiale al Cremona Circuit, un orgoglio lombardo

consiglieri regionali del territorio cremonese Matteo Piloni e Marcello Maria Ventura e al presiden-

te della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni. «Crediamo nello sport e nei grandi eventi – ha detto Lara Magoni –grazie al privato che ha scelto di intervenire qui. Per noi il motociclismo è importante, con 22.000 tesserati e 307 società spor tive. Ci sono le grandi aziende, del settore e non, che credono nello sport, uno strumento di valori universale. Che genera economia a 360 gradi, facendo conoscere il territorio a tutti gli appassionati che a migliaia arriveranno a Cremona».

Andrea Iannone ha aggiunto: «Faremo valutazioni più complete da settembre in avanti, ma ci sono le caratteristiche per fare grandi cose, perché avere un Gran Premio in Italia, vicino a Milano, è importante». Infine, è intervenuto Alessandro Canevarolo, Ceo di Cremona Circuit: «Oggi schiacciamo il pulsante, dichiariamo al mondo che il Mondiale Superbike è tornato in Lombardia. È stata una grande sfida, quando ci è stato proposto mancavano 9 mesi all’evento e abbiamo realizzato

Crema, primo colpo: preso il centro Pirani, ex Gema Montecatini

Primo colpo di mercato della Pallacanestro Crema di coach Lombardi (che a luglio siederà sulla panchina della Nazionale Under 20 nel ruolo di assistente agli Europei di categoria in Polonia). È Federico Pirani (nella foto) , lo scorso anno in forza alla Gema Montecatini. Centro di spessore, 203 centimetri per 98 kg, vanta una media di 9.3 punti e 5.9 rimbalzi a partita nel torneo appena finito. Con i suoi 21 anni di età si adatta totalmente alla linea verde alla quale la società rosanero si è votata negli ultimi tornei, pur in presenza di un mercato difficile nel quale i migliori prospetti tra i millenials vengono contesi senza esclusione di colpi. Prima dell'ottima stagione in Toscana, Pirani ha vestito le maglie di Torino in A2 e Ruvo di Puglia in serie B.

l’impossibile. Nonostante i ritardi dei lavori per il meteo, riusciremo a finirli in tempo». Ricordiamo che il Cremona Circuit ha una storia relativamente giovane: la pista è nata nel 2011, dal 2016 con l’attuale gestione e ha il numero di frequentatori più alto in Europa, oltre 150mila persone, tra moto, auto e kart. Con un riflesso sull’indotto incredibile. «Stiamo facendo passi importanti, con grandi investimenti ed è giusto che la casa del mondiale Superbike torni vicina ai lombardi», ha aggiunto Canevarolo. Ora non resta che attendere lo spettacolo in pista...

SERIE B
FABIO VARESI
SERIE A2
ALEXANDRO EVERET
Stefan Nikolic

Soddisfazioni e podi tricolori per Baldesio, Bissolati e Flora

In attesa del clou della stagione, le Olimpiadi di Parigi, l’Italremo si è dato appuntamento a Varese per i Campionati Italiani Senior, Pesi Leggeri e Under 19. Protagonisti anche gli atleti cremonesi. La Bissolati, nonostante una microfrattura al radio subìta solo qualche giorno fa, Elena Sali ha conquistato con Susanna Pedrola l’argento nel doppio Senior femminile. Le due hanno poi colto il bronzo nelle rispettive gare di singolo. Elena e Susanna (nella foto) saranno di nuovo in

» nuoto estremo

gara nel Mondiale Universitario, in programma a Rotterdam dal 2 al 6 luglio, dove gareggeranno rispettivamente nel singolo pesi leggeri e nel quattro senza. Peccato per il quattro di coppia Under 19, molto accreditato, che non ha potuto gareggiare a causa di un malore improvviso del capovoga Andrea Cigala. Soddisfazioni anche per la Baldesio, oro con Paolo Gregori nel singolo pesi leggeri. Con una cavalcata maestosa, il campione del mondo 2023, ancora Under 23, si

è ancora una volta confermato per grinta, tecnica e determinazione, arrivando al traguardo con oltre 10″ di vantaggio sui rivali. Di valore anche gli argenti nel doppio pesi leggeri di Maria Sole Perugino e Anita Gnassi e nel quattro di coppia Under 19 di Matteo Miglioli, Andrea Politi, Giovanni Sasso e Stefan Buduca. Sul podio è salita anche la Canottieri Flora, argento nel quattro senza pesi leggeri grazie a Riccardo Benedusi, Mattia Mari, Giacomo Mari e Amedeo Benedusi.

Il 13 luglio dal pontile della Baldesio è in programma l’impresa di Walter D’Angelo, detto il “Delfino italiano”, che deve arrivare a Bagnolo S. Vito dopo 12 ore e mezza

Cento km nel Po per raccogliere fondi benefici

Sport e solidarietà. Un binomio vincente. Stavolta il protagonista è il nuotatore estremo Walter D’Angelo (classe 1962), conosciuto come il “Delfino italiano”, tesserato per la Canottieri Baldesio, che si appresta ad affrontare una nuova impresa straordinaria, in programma oggi, ma rinviata al 13 luglio per motivi di sicurezza sua e di tutto il team, oltre che per rispetto delle vittime travolte dai torrenti in piena a causa del maltempo. D’Angelo (nella foto) si cimenterà in una sfida di nuoto estremo lungo il fiume Po, coprendo una distanza di 100 km, con partenza alle 6.30 dal pontile della Canottieri Baldesio e arrivo previsto intorno alle 19 a Bagnolo S. Vito (Mantova), nella località Correggio Micheli. «Penso che avrei potuto affrontare l'impresa anche in condizioni di disagio estreme

- ha commentato il nuotatoredopotutto mi sono già trovato in situazioni difficili durante la traversata della Manica e della sestupla traversata a nuoto dello Stretto di Messina, ma ci ho riflettuto bene e ho considerato la torbidità dell'acqua del Po e la maggiore preoccupazione

è quella di incrociare ostacoli, come tronchi, rami o altro che potrebbero ferirmi e mettere a rischio la mia incolumità e la sicurezza anche del team che mi affiancherà durante l'impresa». L’evento, dunque rinviato, è promosso e organizzato da Assopo Asd (associazione per

la promozione del nuoto in Po), presieduta da Alberto Lancetti e con il supporto tecnico del Rescue Team - Salvamento Vigevano. Mario Lana sarà il pilota della barca di supporto, mentre Ornella Perongini si occuperà del rifornimento di integratori salini, barrette. Accanto a loro Susanna Ravelli, vice presidente di Assopo, Paolo Antonini, presidente degli Amici del Po di Casalmaggiore, Damiano Chiarini, presidente dell’Associazione Persona e Ambiente. A seguire la discesa ci saranno anche i cronometristi della Ficr che garantiranno il corretto svolgimento della competizione e ufficializzeranno tempo, durata e chilometraggio corretto. L’evento sarà anche l’occasione per raccogliere fondi e sensibilizzare a favore di 2Nove9 - Associazione Vittime Incidenti Stradali - Aps.

L’Arvedi protagonista ai Regionali di Società

Già la qualifica fra le 18 migliori squadre che partecipavano alla finale regionale del Campionati di Società Cadetti è stato un successo significativo per continuità e qualità, ma i risultati ottenuti a Brusaporto (Bg) sono stati significativi per la Cremona Sportiva-Atletica Arvedi (nella foto) . La squadra maschile, al comando al termine della prima giornata, ha poi terminato la due giorni di gare ad un insperato 5° posto. Molte bene anche la squadra femminile, che ha chiuso al 7º posto.

Show del Flora al Cral, la Bissolati sbanca Madignano

Continua lo show dei bocciofili del Flora. Ma questa volta i leader sono diversi: i due “boys terribili” Luca Domaneschi ed Alessandro Massarini che si sono aggiudicati il 38º Trofeo Cral. L’esultanza di Luca Domaneschi e di Alessandro Massarini al termine della finale ha conquistato il numeroso pubblico presente e al contrario è apparsa evidente la delusione di Emanuele Nizzoli e Giuseppe Paglioli, che già assaporavano l’ennesimo successo su queste corsie. Dopo aver estromesso i compagni di società Visconti-Caccialanza, i

ragazzi del Flora s’imponevano su Negri-Minoia al termine di una semifinale lunga ed imprevedibile, giocata alla pari. Dall’altra parte del tabellone in evidenza i parmensi Nizzoli-Paglioli, che s’imponevano su ZiglioliFapulli e sui rivieraschi Passeri-Lupi. Match di finale a senso unico, con Massarini e Domaneschi che giocavano con determinazione e non concedevano praticamente nulla ai discontinui parmensi: punteggio finale 12-5 in undici tornate. Ha diretto la gara Gabriele Ceriati, onori di casa fatti dal

presidente del Cral Aziende Sanitarie, Gianluca Silla, dalla consigliera Elena Lodigiani e dall’inossidabile Enzo Ferrari da tanti anni il

deus ex machina del settore bocce della società di via Postumia.

TROFEO CORAZZI Lunedì la finale della gara re-

gionale organizzata dalla bocciofila Stradivari. Dodici batterie e nella categoria A successi di Bocchio-Bocchio e Visconti-Caccialanza, mentre in categoria B note positive per FerrariGhirardi e Cornacchia-Ghisolfi. Infine nella categoria C , in evidenza Bonetti-Soana, Vitali-Luccini ed i beniamini di casa Foroni e Boccali. Tutta la fase finale sulle corsie della società di via Milano, con inizio alle 19 con i quattro spareggi.

TROFEO TABACCHERIA

ROSSI Si è tinto dei colori bissolatini il bocciodromo

di Madignano grazie al successo di Oscar Miglioli e Marco Belli (nella foto le quattro formazioni finaliste) , vincitori della gara regionale organizzata dalla bocciofila Achille Grandi. Dopo aver superato i compagni di società SonzogniVailati (12-8), nella par tita di spareggio i bissolatini estromettevano i cremosanesi Rizzi-Raimondi (12-4), gli orobici LoatoAmanzio (12-9) ed in finale avevano la meglio sui capergnanichesi Luciano Pezzetti e Gianni Venturelli per 12-7. Ha diretto la gara Francesco Lanzi, presente il delegato provinciale Gabriele Ronda.

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