il piccolo 30 del 27-07-2024

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Balneari, la guerra degli ombrelloni

sostituti,

Jannik Sinner vive come noto a Montecarlo, ma stando alle pubblicità viaggia in Alfa Romeo, compra Gucci, mangia parmigiano, acquista attrezzi TechnoGym, e soprattutto ha una banca italiana (come farà a gestire il conto corrente?) e sia per telefonare che per le bollette dell’energia usa Fastweb (ma là non hanno Monaco Telecom? Mah). Victoria De Angelis, la bassista dei Maneskin, a Roma ci viene ormai solo in vacanza, ma oltre che essere testimonial di Armani per telefonare usa Tim. D’altra parte anche Mina, da una vita in Svizzera, era legata a Tim che pure non è un operatore svizzero. Come faranno ad arrivare a fine mese con così pochi giga? È sempre bello pensare quanto certi artisti siano legati all’Italia, come Elisabetta Canalis che nella sua villa di Los Angeles beve acqua San Benedetto. O come Sophia Loren, che da oltre 50 anni vive a Ginevra, pure lei in Svizzera, ma mangia pasta Barilla e Parmacotto. Ogni volta che torna in Italia Sophia non fa altro che raccontare quanto ami il nostro Paese. Prima di tornarsene a casa oltre frontiera. Non è che siamo noi dei citrulli? Vanni Raineri

Grazie di cuore a tu i coloro che hanno reso poss ile questo riconoscimento. un a estato di stima, ma anche un incoraggiamento a continuare con entusiasmo nella nostra a ività

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CENTRALISSIMO

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Aprica lancia il nuovo hub digitale

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TRASPORTI

SPOSTAMENTO CLASSI

Adeguamento sismico “Anna Frank”

La Scuola secondaria di primo grado “Anna Frank” è interessata da lavori di adeguamento sismico finanziati con fondi del Pnrr. Per proseguire questo importante intervento, è necessario liberare alcuni spazi e collocare in un’altra sede le attività. La Giunta ha dato parere favorevole al trasferimento provvisorio di alcune classi nel complesso edilizio “Quartier Novo”, in via Santa Maria in Betlem.

LAVORI IN FASE AVANZATA

Passaggi pedonali in via Giordano

Stanno procedendo a ritmo serrato i lavori per l’adeguamento dei passaggi pedonali posti in prossimità della rotatoria tra le vie del Giordano, Mosa e Bosco. È già stato in parte sistemato il passaggio pedonale posto all’altezza di via Ratti. L’altro intervento riguarda la realizzazione di un nuovo attraversamento pedonale su via del Giordano, tra le vie degli Aceri e via degli Ontani.

A Cremona più autocarri, bus al palo

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua 4ª edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore nelle province italiane nel 2023. Il traspor to merci oltre le 16 tonnellate nel 2023 in Italia ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. La Lombardia segue il trend positivo ma con una crescita più robusta pari al 15,8%. Anche Cremona “imita” il dato lombardo e fa registrare un aumento del 15,2% (da 164 a 189 nuove targhe).

Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dalla capienza, registra un +45,8% tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. La Lombardia segna un balzo in avanti largamente superiore pari al 78,9%. Mercato in questo caso quasi fermo nel territorio di Cremona, in cui si passa da 3 nuove targhe a 4 (+33,3%).

La situazione italiana per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 rimane quasi invariata rispetto al 2022: il gasolio continua a essere predominante (90,3%) seguito da benzina e metano (a 4,5% e 2,1%). Timidissima crescita

OPERE PUBBLICHE

per le alimentazioni alternative. In Lombardia si segnala un lieve calo del gasolio, che rimane comunque preponderante e copre l’88,9% del parco. A Cremona il gasolio cala dello 0,3% e raggiunge il 91,3%. Cresce poco l’ibrido che però “abbatte” una soglia simbolica arrivando all’1,2%. Il metano rimane quasi stabile (da 2,6% a 2,5%) e l’elettrico è ancora marginale (0,2%).

Il parco autobus nazionale (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di Tpl urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1%). In Lombardia si registra un leggero calo del gasolio, che domina il mercato anche a Cremona: 95,4%, con trend in leggera discesa. Cresce di poco il metano e consolida la seconda po-

sizione al 4,1%. L’alimentazione ibrida e quella elettrica sono del tutto assenti in provincia. Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale. Situazione più rosea in Lombardia: qui le categorie più virtuose, dalla 4 alla 6, raggiungono assieme una quota del 67,8%, con l’Euro 6 al 35,6%. Anche il territorio cremonese presenta una situazione positiva, le classi migliori insieme raggiungono quota 66,7%, con l’Euro 6 al 33,6%. Tutte in calo le classi più inquinanti: la più rappresentata nella parte bassa della classifica è l’Euro 3, con una quota del 14,2% (in calo di un punto percentuale). In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. In Lombardia, anche su questo versante,

Multipiano, da lunedì i lavori

Da lunedì 29 luglio inizieranno i lavori di demolizione e rifacimento delle rampe del parcheggio multipiano che è adiacente al piazzale delle ex tramvie. L’intervento, già programmato da tempo ed eseguito per conto di Aem Cremona, viene realizzato in questo periodo che vede un utilizzo ridotto della struttura. Per l’intera durata dei lavori, che, salvo avverse condizioni meteorologiche, si concluderanno entro il 30 agosto prossimo, il primo piano del parcheggio non sarà accessibile. Rimarrà invece disponibile il piano terra della struttura - con accesso solo da via Dante e non da via agli Scali - dove però il numero dei posti auto sarà limitato rispetto a quello attuale in quanto una parte della superficie sarà occupata dal cantiere.

lo scenario è migliore di quello nazionale (74,4%). Situazione meno brillante rispetto alla media lombarda è quella di Cremona, dove le classi più virtuose assieme raggiungono quota 53,1%, con l’Euro 6 soltanto al 19,4% e in consistente calo (-4% in un anno). Tra le classi più inquinanti, la più popolata è l’Euro 3 con una quota del 21,4% (+0,6%).

Sull’anzianità, a Cremona il 21,7% degli autocarri ha tra i 5 e i 10 anni e addirittura soltanto il 3% supera i 30 anni. In generale, la fascia sotto i 10 anni coinvolge il 42,5% del parco circolante.

Quanto infine agli autobus, la classe più rappresentata di autobus è relativa alla fascia 20/30 anni (25%). Nella nostra provincia il 33,7% dei veicoli ha più di 20 anni (il 6,1% è nella fascia tra 30 e 40), mentre il 30,2% ne ha meno di dieci.

Depuratore di Cremona in fase di ultimazione

Cassoni cocleati con la funzione di accumulo del fango disidratato a monte degli essiccatori

Entro la fine di agosto, nell’area in cui sorge il depuratore di Cremona, sarà ultimato il nuovo comparto di essiccamento fanghi, un impianto innovativo quasi interamente finanziato grazie ai fondi che il sistema idrico cremonese è riuscito a intercettare. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mediante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha riconosciuto a Padania Acque un contributo a fondo perduto di 3,5 milioni di euro, su un investimento complessivo di circa 4,1 milioni. Grazie al significativo stanziamento economico, assegnato all’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona, ente di pianificazione, regolazione e controllo del Servizio Idrico Integrato locale, Padania Acque, in qualità di gestore unico dell’idrico cremonese, ha potuto realizzare un’opera che riduce drasticamente l’impatto ambientale dei residui del processo di depurazione perché consente di diminuire la quantità di fanghi prodotta tramite un trattamento termico a bassa temperatura. L’impianto, costruito coerentemente alle politiche e agli indirizzi normativi comunitari e nazionali in ottica di economia circolare, garantirà infatti considerevoli benefici in termini di sostenibilità. Nel 2023 Padania Acque ha smaltito all’incirca 4.500 tonnellate di fanghi con un costo che ammonta a circa 800mila euro. L’obiettivo è di abbattere la produzione dei fanghi fino a 1.500 tonnellate all’anno da smaltire con un conseguente risparmio economico e di trasporto su gomma, riducendo così le emissioni di anidride carbonica. La tecnologia di essiccamento fanghi adottata prevede inoltre una totale assenza di emissioni in atmosfera in quanto la parte evaporata dal processo viene sottoposta a condensazione e quindi inviata in testa al depuratore per le successive fasi di trattamento.

PADANIA ACQUE

“Una giornata al mare solo e con mille lire” cantava Paolo Conte in una sua celebre canzone che proprio in questo 2024 compie mezzo secolo di vita. Le mille lire meglio scordarsele: chi fa i conti di quanto spenda una famiglia in una sola giornata in spiaggia azzarda cifre che suscitano reazioni furiose sui social.

LA BOLKESTEIN

Sullo sfondo la solita Bolkestein, che non è il nome della domestica di Frankenstein Junior che fa imbizzarrire i cavalli al solo sentire il suo nome, bensì quello dell’economista olandese che ha dato il nome alla celebre direttiva che mira ad eliminare le barriere allo sviluppo del settore dei servizi tra gli Stati membri: in pratica obbliga gli Stati della Ue, in nome della concorrenza aperta, a indire bandi per la concessione dei servizi pubblici. I beni il cui utilizzo lo Stato dovrebbe mettere all’asta non sono solo le spiagge, ma anche per esempio le licenze dei taxi, e altri servizi. La direttiva a breve compie 20 anni, ma l’Italia ha sempre rifiutato di recepirla, andando incontro a una lunga serie di procedure di infrazione e sanzioni. Praticamente noi italiani paghiamo multe per consentire a chi gestisce le spiagge di mantenere il diritto pagando canoni irrisori e di conservarlo in famiglia per generazioni, e ai tassisti di conservare antichi privilegi spesso non scritti: numero fisso di licenze che si possono cedere per cifre spesso molto elevate, blocco all’ingresso di nuovi conducenti e una certa ritrosia ad accettare pagamenti digitali, per motivi facil -

mente comprensibili. Fino a quando pagheremo per questo? Forse ancora per poco: il pressing dell’Europa è costante, e la Corte Costituzionale ha da poco offerto un assist a chi vuole cambiare le cose.

VIVA L’EUROPA

Chi ci legge da tempo sa come il Piccolo da anni si occupi di questo tema, tanto che quando non era argomento di pubblico dibattito fu facile prevedere che lo sarebbe diventato a breve, quando i nodi sarebbero arrivati al pettine. Ed ora sono arrivati tutti. Sorprende non tanto l’ostinazione di chi difende i propri interessi, ma l’arrendevolezza dei governi italiani (tutti, da destra a sinistra) di fronte a lobby che non sono neanche potenti (mica parliamo dei produttori di armi in Usa), ma i cui interessi vengono privilegiati rispetto a quelli dei cittadini italiani, che dal canto loro ancora una volta dimostrano di non essere particolarmente sensibili ai loro diritti comuni. Meno male che c’è l’Europa che in qualche modo ci costringe ad adottare provvedimenti che in caso contrario mai applicheremmo, sebbene a nostro svantaggio. Così come i cospicui fondi del Pnrr sono legati alle riforme, di cui parliamo spesso senza concretizzare.

CHE BUSINESS!

NESSUN INDENNIZZO PER LE STRUTTURE

LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UE HA RIBADITO CHE LE STRUTTURE, NELLE CONDIZIONI IN CUI SI TROVANO, VANNO RICONSEGNATE ALLO STATO

Stabilimenti balneari,

5.480

PROTESTA AL TWIGA

A Marina di Pietrasanta lo scorso sabato una quindicina di attivisti di “Marelibero” svolgono un'azione tra i clienti, visibilmente scocciati. Dopo alcuni momenti di tensione sulla spiaggia vip, Il blitz si è concluso a pomeriggio inoltrato, senza l’intervento delle forze dell’ordine

oltre 30 miliardi. Recentemente è stato introdotto un canone minimo di 2700 euro, che si ripagano col costo di 2 ombrelloni a 15 euro al giorno per tre mesi. Per quanto riguarda i taxi, si calcola che, limitandosi alle prime 110 città italiane, sono oltre 23mila le licenze, che fanno sì che nel nostro Paese i taxi siano la metà rispetto a Francia e Spagna.

LA SENTENZA

Dal rapporto della Corte dei Conti si evince che in Italia le concessioni per le spiagge sono oltre 12mila, e lo Stato incassa circa 100 milioni l’anno, su un fatturato stimato in

sabato 3

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GRIGLIATA DI CARNE

Già lo scorso anno il Consiglio di Stato aveva bocciato la nuova proroga delle concessioni balneari, nei giorni scorsi un duro colpo è arrivato dalla Corte di Cassazione, che ha dichiarato illegittima la decisione della Regione Sicilia di

prorogare le concessioni. Il Consiglio di Stato ha ribadito con alcune sentenze gemelle che la proroga di un anno delle concessioni disposta dal governo Meloni è da considerarsi illegittima. Le concessioni quindi sono già scadute, ma noi continuiamo a pagare ombrelloni e lettini.

LA PROVOCAZIONE

L’associazione “Mare libero” si batte da tempo per chiedere l’applicazione della direttiva Bolkestein, e a seguito delle recenti sentenze che hanno dichiarato decadute le vecchie concessioni ha organizzato alcune azioni provocatorie, invitando i cittadini ad occupare le

alcune locandine distribuite): alcuni cittadini hanno così piantato i loro ombrelloni e aperto i lettini a ridosso di quelli dei clienti paganti, tra la disapprovazione degli stessi e soprattutto dei gestori degli stabilimenti, che in qualche caso hanno chiamato le forze dell’ordine. All’arrivo dei Carabinieri i “provocatori” si sono difesi affermando che i clandestini non erano loro bensì i gestori “scaduti”. In qualche caso il clima si è fatto pesante, ad esempio sulla spiaggia romana del Circeo un paio di attivisti di Mare Libero sono stati colpiti da sputi, insulti e minacce presentando poi un esposto. In un altro caso alcuni bagnanti hanno piantato un om

VANNI RAINERI

diritto al privilegio

(nella foto in pagina), tra i lamenti di chi aveva pagato fior di quattrini per stare in quel luogo. Per il momento si è trattato soprattutto di azioni dimostrative, ma non sarà facile allontanare chi vorrà appropriarsi di quelle spiagge.

BATTIGIA CHIUSA

Nei giorni scorsi è stato segnalato anche un caso limite: per impedire il transito sulla battigia, uno stabilimento ha circondato la sua area di pertinenza con alte barriere in legno che arrivano fin dentro l’acqua. In questo caso l’irregolarità è lampante: va ricordato che l’accesso alla battigia (il cosiddetto bagnasciuga) deve essere consentito a tutti per una larghezza di 5 metri dall’acqua.

PREZZI ALLE STELLE

Si ripetono le segnalazioni di aumenti considerevoli (e sconsiderati) per il noleggio di ombrellone e lettini su diverse spiagge italiane. Ha fatto notizia in settimana il caso segnalato dal Corriere della Sera che riguarda Bagni Fiore a Paraggi, località posta tra Portofino e Santa Margherita Ligure, dove quest’estate l’affitto di un ombrellone costa fino a 350 euro al giorno (nel caso sia in prima fila; 250 euro in seconda fila e 200 in terza). Per non parlare del parcheggio a 48 euro. Il calcolo è presto fatto: lo stabilimento balneare versa allo Stato un canone annuo di 5.840 euro, praticamente i ricavi di un paio di file di ombrelloni in un solo giorno.

BRIATORE SOCIAL

Ancora una volta a far discutere è stato Flavio Briatore , ma non difendendo i prezzi alti, bensì affermando che pagare 60 euro un ombrellone e due lettini in Puglia è una follia. Piccata la reazione di chi ha affermato che i prezzi medi sono più bassi, e laddove sono più elevati il prezzo salato si giustifica con servizi top. «Voleva aprire il Twiga qui, ha affermato la presidente nazionale di Federturismo - dove avrebbe praticato prezzi ancora più alti, ma siccome non glielo hanno consentito ora spara a zero».

I BENI? ALLO STATO

Uno dei temi di discussione riguarda le migliorie nel tempo re-

alizzate dai concessionari delle spiagge: chi perdesse la gestione avrebbe diritto o no a un indennizzo? La riforma Draghi prevedeva di riconoscere il valore degli investimenti fatti, ma anche gare pubbliche entro il 2023 per riassegnare gli stabilimenti balneari. Non si è proceduto e i gestori uscenti rischiano di non incassare nulla: la Regione Toscana ha previsto un equo indennizzo, ma è intervenuta una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea a ribadire che le strutture, nelle condizioni in cui si trovano, vanno riconsegnate allo Stato, che acquisisce a titolo gratuito “le opere non amovibili costruite sulle spiagge”.

ALL’ESTERO

Senza entrare nei dettagli su quanto preveda la legge nei singoli Stati europei, la vera differenza tra Italia e resto del continente sta nella quantità di spiagge oggetto di concessione. Il sito “mappaturaspiagge. it” ha analizzato la situazione, arrivando alla conclusione che in Italia le spiagge potenzialmente concedibili sono l’81% del totale, a fronte del 15% della Grecia, del 5% della Croazia, del 2% della Francia e della Spagna. D’altra parte, pur senza avere dati tra le mani, chi ha viaggiato per vacanze quei mari conosce bene la differenza: da noi in certe località le spiagge libere sono rare, ovviamente affollate e in condizioni pessime, oltre confine basta andare nelle località più

gettonate come la Costa A zzurra o la Costa Brava per verificare come la grandissima par te della spiaggia sia lasciata libera alla fruizione di tutti; chi poi desidera avere servizi di lusso su un tratto di spiaggia esclusivo di Saint Tropez ha la possibilità, pagando un prezzo molto salato, di essere accontentato. Chi teme che con le aste le spiagge italiane possano andare nelle mani delle multinazionali straniere, a quali società si riferisce?

TAXI IN RIVOLTA

È ai Comuni che spetta il compito di stabilire il numero di licenze di taxi, i turni e le tariffe. Chi ha una licenza da più di 5 anni, o ha compiuto i 60 anni, può indicare al Comune a chi trasferire la licenza. In pratica, ha il diritto di cederla agli eredi o venderla, e i prezzi di mercato arrivano fino a 200mila euro. Ovvio che chi ha speso una tal cifra per entrare nel novero dei pochi privilegiati non accetta di buon grado l’aper tura al mercato libero.

MARE LIBERO L’associazione ha invitato i cittadini a occupare gli spazi degli stabilimenti piantando i propri ombrelloni: le concessioni sono decadute

In Italia c’è un taxi ogni 2000 abitanti, mentre in Francia e in Spagna ce n’è uno ogni poco più di mille. A Roma l’ultima volta che si sono rilasciate nuove licenze fu nel 2008, a Milano addirittura nel 2004: in entrambe le città la domanda di taxi resta ampiamente insoddisfatta. Ovviamente i tassisti (e gli ncc, noleggio con conducente) difendono interessi economici, ma si tratta di diritto o privilegio?

Paolo Spotti

Sono in molti, quest’anno, a denunciare un’estate senza medici. Con il Covid che, soprattutto in alcune zone, sembra riprendere vigore, e gli anziani che restano in città sempre più calde, gli ambulatori dei medici di famiglia chiudono per ferie. Ma con la carenza di medici che si registra da alcuni anni a questa parte, in pochi riescono a trovare i sostituti che seguano – in loro assenza – i pazienti dello studio. Dunque serrande abbassate e niente “supplenti”, anche se la legge parla di questa soluzione come di una strada non percorribile. E del resto, chiedere il “favore” di visitare anche i propri assistiti al collega della porta accanto, mentre si è in ferie, significherebbe costringere un altro camice bianco a veder raddoppiare i suoi 1.500 mutuati “consueti”. Obbligandolo dunque a ricevere solo su prenotazione. «Con la consapevolezza che l'appuntamento arriverà – per bene che vada - dopo cinque giorni, se non settimane», spiega il vice segretario nazionale della Federazione dei medici di base (Fimmg), Alessandro Dabbene . Che precisa che, almeno in questo caso, non si può parlare di grandi disparità territoriali. La situazione è pressoché simile in tutta Italia, «anche se al Nord va peggio perché qui di medici di famiglia ce ne sono ancora meno». «Più ci allontaniamo dalle città e più troviamo un deserto, dove gli studi chiudono e le Asl, falliti gli altri tentativi, tirano su degli ambulatori di emergenza che però si occupano solo di fatti acuti come Covid o gastroenteriti oppure del rilascio delle ricette. Senza una vera presa in carico dei pazienti, con cronici e oncologici che di fatto non possono essere seguiti». Come dicevamo, la soluzione più immediata è quella di farsi

Studi vuoti, pochi sostituti È un’estate senza medici?

Con la carenza di camici bianchi di questi anni, in pochi riescono a trovare dei “supplenti” mentre sono in ferie. Chi sostituisce, rischia di dover farsi carico di 3mila pazienti. Intanto è allarme per i malati cronici e per il Covid che torna a rafforzarsi

sostituire da un collega, che di assistiti solitamente ne ha però 1.500, che a quel punto diventano 3.000. Ma cosa significa tutto questo, per i pazienti? I “conti” li fa il centro studi della Federazione. Considerando che a ogni paziente, proprio ad andare di corsa, bisognerebbe dedicare almeno sei minuti, immaginando di doverne visitare un decimo vuol dire che per vederli tutti ci

vogliono almeno 30 ore. E poiché l'orario medio settimanale di apertura di uno studio è di 15 ore (oltre alle visite a domicilio), vuol dire che per ottenere un appuntamento d'estate si rischia di dover attendere due settimane. La situazione è così precaria che, come spiegano dalla Fimmg, c'è chi arriva ad anticipare di un paio di mesi il pensionamento pur di non dover rinunciare alle merita -

te vacanze. Se si considera che stiamo assistendo a una recrudescenza di forme influenzali e virali, anche di Covid, si spiega l’aggravio enorme sulle spalle dei medici di base, con studi pieni di assistiti in fila che attendono di essere visitati e di avere le prescrizioni. È un’estate senza medici, quindi? A giudicare da ciò che raccontano alcuni di loro, impegnati a trascorrere le notti a

I NUMERI

1.500 i pazienti (in media) di un medico di base

3.000 i pazienti di chi si ritrova a sostituire un altro medico

13.788 i medici persi negli ultimi 15 anni

1.349 i posti vacanti in Lombardia, a fronte di soli 399 candidati

fare ricette, sembra di sì. Va considerato che la situazione, da qui al 2025, con i pensionamenti in arrivo potrebbe addirittura peggiorare. Del resto negli ultimi 15 anni tra medici di base, pediatri e guardie mediche si sono persi per strada 13.788 camici bianchi, circa uno su cinque. Professionisti ben radicati sul territorio, punti di riferimento e in molti casi “baluardi” dei cittadini.

SANITÀ

Dalle pagine dei libri al fantastico mondo di Penny. Una storia singolare quella della dodicenne Penelope Deleo , originaria di Pieveottoville, frazione del comune di Polesine Zibello, che vanta il primato di essere la più giovane book blogger d’Italia. Un talento sbocciato all’età di sei anni e fatto crescere dalla famiglia che ha sempre incoraggiato la baby book creator a coltivare la sua grande passione per la lettura e a sviluppare la sua spiccata capacità comunicativa nel recensire libri per l’infanzia e per ragazzi. Il viaggio di Penelope, che oggi gira lo Stivale in qualità di ospite e speaker di saloni, fiere, festival letterari ed eventi culturali, è iniziato sul web, sfruttando le potenzialità della Rete e la pervasività dei social network che le hanno permesso di farsi conoscere e di diventare un’esperta nel campo editoriale degli albi illustrati e dei graphic novels. «Il mio interesse per la lettura è merito di mio papà Davide , che fin da piccolissima mi ha letto sempre tante storie, in particolare prima di addormentarmi», racconta Penny recuperando i suoi primi ricordi tra cui il giorno in cui ha girato il suo primo video poi pubblicato su YouTube, ignara che in poco tempo i suoi filmati sarebbero diventati virali. «Usavo molto il cellulare e il tablet per guardare video che parlavano di autori e illustratori, di influencer del settore dell’editoria e del cinema. Mio papà non ne era contento, non voleva che usassi questo strumento e le tecnologie digitali in modo passivo, quindi mi propose di trasformare il piacere della lettura in qualcosa di nuovo, capace di raggiungere le persone e i miei coetanei. All’inizio non ne ero molto convinta perché era un impegno che si aggiungeva alla

L’INTERVISTA

Penny, 12 anni, in missione per conto della lettura

Vive a Pieveottoville ed è la più giovane book blogger d’Italia. Ha girato il suo primo video a soli 6 anni e sui social commenta i libri letti: sono già 1.500

In senso orario: il primo video di Penny a 6 anni, l’intervista a Carlo Lucarelli, Penelope nella sua biblioteca e ospite alla premiazione del premio Andersen, il più importante nel settore della letteratura per bambini e ragazzi.

scuola ma, allo stesso tempo, era quasi un gioco e sicuramente un’esperienza molto divertente e così ho aperto il mio canale YouTube, le pagine e i profili social de “Il fantastico mondo di Penny ” su Facebook, Instagram e Tik Tok per presentare i libri che mi avevano colpito e che più di tutti mi erano rimasti nel cuore». Penelope spiega come prepara quelle che, più che recensioni, definisce pensieri e commenti liberi per presentare, senza spoi-

ler, i circa 1.500 libri letti finora. «Innanzitutto mi preparo, appunto parole e idee su un quaderno, predisponendo una traccia che mi aiuta a concentrarmi sugli aspetti fondamentali che voglio raccontare. Dopo una breve introduzione, nel corso della quale presento il titolo, lo scrittore o l’illustratore e la casa editrice, leggo la trama; nella seconda parte, racconto per sommi capi la storia e descrivo i personaggi senza entrare troppo nel dettaglio

e senza fornire anticipazioni per non svelare tutto. Concludo con una mia opinione, sottolineando ciò che ho notato e offrendo un mio parere per invogliare a leggere il libro». Penny non vuole essere etichettata come una book influencer tantomeno book-toker, piuttosto fa capire di avere una missione: avvicinare la generazione Z alla lettura. Una sfida portata avanti anche in epoca Covid quando, durante il primo lockdown, ha aper-

to la rubrica “Le fiabe notturne di Penny ” con lo scopo di tenere compagnia ai bambini e ai ragazzi leggendo belle storie. Un impegno che prosegue con attività di volontariato in collaborazione con le amministrazioni comunali e con le scuole. «Mi occupo di letture animate e di drammatizzazioni di testi presso le biblioteche dei paesi, preparo interventi nelle scuole per diffondere la passione per la lettura, partecipo a seminari di formazione e a progetti come quello di educazione civica realizzato insieme al Comune di Busseto e di Soragna per affrontare importanti tematiche sociali a partire dai libri. Per un anno e mezzo, un sabato al mese, ho condotto incontri e laboratori di disegno per bambini dai 6 ai 10 anni per riflettere sull’inquinamento del pianeta, sul problema del bullismo, della violenza sulle donne e di molti altri argomenti». Un mondo speciale, quello di Penny, pieno di emozioni, di entusiasmo e di curiosità, di ricordi indimenticabili e di speranza che spalanca la vita. Il sogno nel cassetto di Penelope, che l’anno prossimo frequenterà la terza media ma che pensa già di iscriversi al Liceo Artistico, è la scrittura: «Sono redattrice junior di Kid Pass Magazine, una rivista specializzata per cui curo una rubrica di film e serie televisive, ma mi piacerebbe scrivere e pubblicare un libro tutto mio, un romanzo giallo. Ho già un paio di idee sulle quali posso lavorare ma devo aspettare ancora un po’ di tempo e chiarirmi bene le idee. Sicuramente mi farebbe piacere che la mia passione diventasse in futuro anche la mia professione». Papà Davide, agente di Polizia Locale, mamma Monica , maestra di asilo nido, e la sorellina Amalia , di cinque anni, sono sempre al suo fianco per accompagnarla in questa avventura.

Canottieri Dlf: prima biciclettata di Ferragosto EVENTI

La Ssd Canottieri Dlf Cremona è lieta di annunciare la Prima Biciclettata di Ferragosto, un evento unico che si terrà il 15 agosto lungo le incantevoli rive del fiume Po. Questo evento, patrocinato dal Comune di Cremona e da Assocanottieri, rappresenta un'opportunità straordinaria per apprezzare la bellezza del nostro fiume, promuovere lo sport e favorire la coesione sociale sul nostro territorio. Percorrendo Lungargine Pier Paolo Pasolini si arriverà al Cristo del Po; dopo una breve pausa e qualche scatto fotografico si farà ritorno alla Canottieri Dlf tramite Lungo Po Europa dove sarà offerto un piccolo rifresco per poi dare seguito alle premiazioni. La biciclettata è aperta a tutti, indipendentemente dall'età o dal tipo di bicicletta. Che si possieda una mountain bike, una city bike, una bicicletta vintage o un velocipede, ognuno è il benvenuto. La partecipazione è gratuita, rendendo questo evento accessibile a tutta la comunità. In collaborazione con Avis Comunale di Cremona e la Croce Rossa Italiana Comitato di Cremona, verrà assicurata la massima sicurezza e assistenza per tutti i partecipanti. Si pedalerà insieme lungo un percorso che offre scorci panoramici sul fiume Po, permettendo a tutti di godere della natura e del paesaggio cremonese. Il ritrovo sarà per le ore 8 del 15 agosto presso la sede della Canottieri Dlf. Per ulteriori informazioni, contattare direttamente la Ssd Canottieri Dlf Cremona al numero 338-7566232.

POLITICA

Avviata anche a Cremona la raccolta firme per abrogare la legge Calderoli. Vittore Soldo: «Il rischio è di spaccare il Paese»

Il NO all’autonomia si organizza

Giovedì mattina è stata avviata ufficialmente, presso la sede della Cgil di Cremona, la raccolta firme per l’indizione di un referendum abrogativo della legge Calderoli che istituisce l’autonomia differenziata.

Presenti alla presentazione del comitato promotore, i sindacati confederali, esponenti del Partito Democratico, della Sinistra Italiana, dei Cinque Stelle, di Rifondazione Comunista e del mondo dell’associazionismo.

Tra i presenti Vittore Soldo , segretario provinciale del Pd nonostante sia dimissionario (in realtà le dimissioni non sono ancora state formalizzate): manterrà comunque la carica fino alle elezioni provinciali. Perché dunque, gli chiediamo, siete contrari all’autonomia?

«Perché per come è stata impostata, questa riforma spacca il Paese e aumenta le disuguaglianze: chi sta bene starà sempre meglio rispetto a chi è in difficoltà». Ma questo tra i diversi territori o anche al loro interno?

«In primis avverrebbe tra regione e regione. È probabile che i problemi esistenti si acuiranno, e genereranno un abbandono in alcune regioni, che lasciate sole dallo Stato rischierebbero di creare un vuoto occupato dalle organizzazioni criminali. Inoltre in regioni come la Lombardia potrebbe aggravare la situazione già critica ad esempio nella sanità e nella scuola. Il rischio è che si generino presidi istituzionali a due ve -

locità, come una sanità privata sempre più for te e una pubblica sempre più debole».

La legge Calderoli attua una riforma costituzionale voluta nel 2001 dai Ds, come mai il partito ha cambiato idea?

«L’autonomia resta un caposaldo, ma bisogna fare attenzione alla perequazione delle risorse. Il rischio è quello di generare un’Italia a due velocità. Quella riforma era partita dai presupposti di non spaccare il Paese, poi sono cambiate molte cose. Va tenuto presente che c’è una parte d’Italia che ha l’esigenza di allinearsi agli standard europei, e un’altra che cerca di raggiungere la media italiana, o del sud Europa, nei servizi, ed ora è al di sotto di tale soglia. La situazione è squilibrata». Non rinnega quindi il Pd la defi -

nizione delle 23 materie da affidare alle Regioni?

«Da questo punto di vista non si tratta di un salto all’indietro. Oggi va fatto un ragionamento che comprenda le Province: nel frattempo è intervenuta la legge Delrio il cui iter come sappiamo non si è chiuso: tante deleghe devono essere redistribuite. Ora bisognerà vedere se si tornerà al suffragio universale, ma per farlo servirebbero nuove risorse. Tutto rientra in una riorganizzazione istituzionale che dovrebbe toccare anche i Comuni».

Chi è contrario all’autonomia spesso critica la giungla di regole diverse tra regioni. Ma in fondo è quel che accade in diversi Paesi europei come la Germania, la Svizzera, l’Austria, il Belgio, il Regno Unito. Questi

sono i Paesi con maggior decentramento amministrativo, ma non sembra siano i peggio amministrati.

«Vero, ma c’è un assetto diverso. La riforma costituzionale prevedeva anche un Senato delle regioni, che lì trovavano un luogo di discussione a livello nazionale, garantendo una dignità diversa. Purtroppo questo Paese è irriformabile, e il limite, mi spiace dirlo, è soprattutto delle forze politiche che rappresentano la società. La polarizzazione dello scontro non è servita. La politica è l’arte del compromesso per diventare più competitivi, forse è il caso di farlo anche a livello nazionale come più spesso avviene a livello locale».

Ammesso che si arrivi al referendum, non sarà semplice portare alle urne la metà degli aventi diritto.

«Raggiungere la soglia sarà impresa ardua, visti i tempi, ma cercheremo di spingere attraverso tutte le nostre feste, inserendo incontri a tema per parlare della riforma, spiegandola e proponendo alternative. In ogni festa ci sarà poi un banchetto per la raccolta firme. Non escludo che questa ampia convergenza possa creare un’alternativa al governo nazionale».

All’appello manca solo Azione di Calenda.

«Per ora ha problemi interni, dato che alcuni esponenti si erano spesi per l’autonomia. Ma credo che poi si aggiungeranno anche loro, il clima è buono, aperto, vedo una buona predisposizione».

Il banchetto allestito giovedì presso la sede della Cgil di Cremona

27 Luglio 1977: il governo sovietico abbatte il luogo in cui furono massacrati i Romanov

Troppi nostalgici: demolita Casa Ipat’ev

Sincronicità: il verificarsi di due diversi eventi legati da un significato, ma non da causalità.

Così racconta Giorgio Galli nel suo “Le coincidenze significative: dalla politologia alla sincronicità” (Lindau 1992). Paul Broks fornisce un esempio di sincronicità: Anthony Hopkins è scritturato per il film “La ragazza di Petrovka” (1974), tratto dall’omonimo romanzo di George Feifer (1971). L’attore si mette alla disperata ricerca di questo libro: “pettinò invano le librerie di Londra e, alquanto scoraggiato, rinunciò e si diresse verso casa. Poi, con sua meraviglia, notò una copia di ‘La ragazza di Petrovka’ giacente su una panchina della stazione di Leicester Square. Quando lo incontrò sul set, raccontò questa storia a Feifer, ed emerse che il libro che Hopkins aveva trovato era proprio la copia che l’autore aveva smarrito in un’altra parte di Londra, una copia d’avanzo piena di correzioni in inchiostro rosso e di note a margine che aveva fatto in preparazione di un’edizione americana”. (Paul Broks “Are Coincidences Real?”, The Guardian, 13 aprile 2023).

In un altro tempo e luogo, il 27 luglio 1977, il Politburo ordina la demolizione di Casa Ipat’ev, visitata da un crescente numero di pellegrini per onorare la memoria della dinastia imperiale Romanov Simon Sebag Montefiore (“I Romanov”, Mondadori, 2017) parla di Casa Ipat’ev (dove la famiglia Romanov è massacrata) e del monastero Ipat’ev a Kostroma (dove i Romanov sono incoronati nel 1613):

“All’1.3’ del mattino del 17 luglio 1918, a Casa Ipat’ev a Ekaterinburg, negli Urali, quasi 650 chilometri a est di Mosca, Alessio , tredici anni, emofilico, figlio dell’ex zar Nicola II, fu svegliato insieme ai genitori, quattro sorelle, tre servitori di

Lo scatto della settimana

Casa Ipat’ev a Ekaterinburg in una fotografia del 1928

famiglia e tre cani. A tutti fu detto di trasferirsi d’urgenza in un luogo più sicuro.

La notte del 13 marzo 1613, nel monastero Ipat’ev nei pressi della cittadina semidistrutta di Kostroma, sul Volga, oltre 300 chilometri a nordest di Mosca, Michele Romanov , sedici anni, sofferente di debolezza alle gambe e un tic all’occhio, unico sopravvissuto di cinque fratelli, fu svegliato insieme alla madre. Era arrivata una delegazione, fu detto loro, e dovevano prepararsi a tornare urgentemente con essa nella capitale. Entrambi i ragazzi erano allarmati per l’eccezionale evento che avrebbero dovuto affrontare”.

I Romanov del 1918 sono condotti in un seminterrato. Alle 2.15 entra il plotone d’esecuzione della Ceka (la polizia politica sovietica), alcuni dei cui membri sono ubriachi, e spara all’impazzata sui prigionieri. I figli adolescenti dello zar, solo feriti dai colpi di pistola, sono finiti col pugnale. Una delle figlie sopravvive anche a diverse pugnalate perché sotto la camicia un corsetto costudiva dei gioielli. Alla vista dei quali i volti dei cekisti si contorcono in una smorfia di avidità. Questa la fine del povero Alessio. Quan-

Un uomo circola in motorino trascinandosi una panchina in legno. È accaduto a Palermo, dove l’uomo ha rubato la panchina in un parco per portarsela a casa. Grazie ai cittadini, è stata rimessa al suo posto

Kamala Harris

to a Michele, a Kostroma, i notabili s’inginocchiano davanti a lui e, fra le lacrime, lo implorano d’accettare la corona. I parallelismi “fra questi momenti eccezionali nella vita di Alessio e Michele” sono notevoli, ma “essi si stavano incamminando in direzioni molto diverse. Una era un inizio, l’altra la fine”. La sincronicità è stata studiata da Carl Gustav Jung e Wolfgang Pauli per più di trent’anni. Come teoria, il modello delle coincidenze significative è per ora accettato solo a livello subatomico, dove a volte ci sono delle coincidenze che tendono a ripetersi assieme. Inoltre, la sincronicità è interpretata in vari modi. Galli la vede come un mondo di rapporti non causali dal quale arrivano segnali e fa un esempio di questi segnali in “Mussolini: il destino a Milano” (Lindau, 2008). Il duce è catturato il 27 aprile 1945 tra Musso e Dongo e quindi ucciso il 28. E “Musso è un nome in assonanza con Mussolini, e Dongo è il luogo alle porte del quale, un quarto di secolo prima, il duce aveva avuto un incidente stradale. In una curva era uscito fuori strada, ma rientrato in carreggiata disse: ‘Non dobbiamo più passare in questo paese, porta iella’”.

Alla fine a Joe Biden non è rimasto altro che cedere alle pressioni del partito democratico e rinunciare alla nuova corsa per la Casa Bianca. Sarà quindi l’avvocatessa e politica, odierna vicepresidente, a sfidare Donald Trump alle elezioni di novembre. La novità ha riportato un certo entusiasmo nelle file dei dem statunitensi, anche se il tycoon già presidente dal 2017 al 2021 rimane il favorito alla corsa per l’incarico di uomo più potente al mondo.

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«Mi sembra che oggi la gente guardi in tv programmi sempre più scadenti, forse è meno istruita e certamente va meno a votare. Qualcuno dice che ci vogliono così, ma chi ci vuole così?»

Ci sono teorie secondo le quali dall’alto si vogliono manipolare le masse, creare cittadini narcotizzati e un pensiero unico. Gente che sopporta e non scende più in piazza per far valere i propri diritti

«Ma sono solo dietrologie, complottismi da social?»

A me lo chiedi? Ti posso rispondere con la teoria di John Blackray, certamente curiosa. Secondo questo pensatore è vero che i grandi poteri del mondo si sono organizzati, e lo avrebbero fatto per toglierci la capacità di decidere, il tutto per arrivare all’obiettivo dell’uomo forte che governerà il mondo, un potere centrale che deciderà tutto, lasciandoci alle nostre piccole cose quotidiane ma senz a che abbiamo la possibilità di incidere nelle grandi questioni

«Ma è pazzesco. Un grande pericolo per l’umanità. Come Joker per Batman, Voldemort per Harry Potter, Goldfinger per James Bond…»

Sì, sì, ho capito quel che intendi dire. Per la verità, sempre secondo John Blackray e la sua teoria strampalata, questi potenti farebbero tutto questo per il nostro bene «Comincio a non capire nulla» Ti spiego. Secondo lui l’umanità oggi è di fronte a un bivio. Da una parte un potere nel mondo gestito da tanti popoli, un po’ come avvenuto sino ad oggi, dall’altra appunto un grande potere centralizzato. Nel primo caso, afferma la teoria, la catastrofe sarebbe ineluttabile, poiché ci saranno sempre più persone singole con immensa capacità distruttiva, capaci di minacciare il mondo di distruzione totale. In effetti vediamo che sempre più nazioni hanno l’arma nucleare, e gli armamenti sono sempre più sofisticati. È logico quindi pensare che tra cent’anni, o mille, uno strumento in grado di distruggere il pianeta sarà nelle mani di molti «Invece l’uomo forte?»

L’unica speranza di salvezza sarebbe quella di far sì che ci sia un potere in grado di controllare tutto, anche che nessuno possa solo avvicinarsi a fonti di pericolo, grazie anche a una polizia spietata e molto efficiente «È davvero incredibile, ma forse la teoria non è così strampalata. Ma chi è questo John Blackray? Non ne ho mai sentito parlare»

Certo, hai solo 12 anni! «Mah. Non è che…» Buonanotte Pericle «Buonanotte»

Vanni Raineri

PAOLO A. DOSSENA
Piloni (Pd): «La tangenziale

una priorità. Regione apra gli occhi»

Il consigliere regionale del Pd  Matteo Piloni  non si arrende e torna, per il quarto anno consecutivo, a chiedere a Regione Lombardia di attivarsi per la realizzazione della cosiddetta Gronda Nord di Casalmaggiore.

«Ho presentato un ordine del giorno all'assestamento di bilancio che andrà in aula la prossima settimana, per impegnare la giunta lombarda a sottoscrivere un accordo di programma con il Comune di Casalmaggiore, la Provincia di Cremona e Anas per la realizzazione della Strada Provinciale ex Strada Statale n. 343 “Asolana” – spiega Piloni -, un’opera necessaria per alleggerire il traffico che grava sull'abitato comunale di Casalmaggiore e che, contestualmente, garantirebbe una riduzione sia dei costi costruttivi che dei tempi di realizzazione rispetto al tracciato già inserito nel progetto Ti-Bre e nel Piano di Governo del Territorio (Pgt) del Comune di Casalmaggiore».

«È dal dicembre 2020 che chiediamo alla Regione di attivarsi per la realizzazione di questa infrastruttura - sottolinea il consigliere dem –; noi ci riproviamo, augurandoci che questa sia la volta buona e che finalmente la giunta lombarda prenda in considerazione le necessità di un territorio che soffre di gravi carenze infrastrutturali ormai croniche».

Casalasco Spa, ancora aperte le iscrizioni alla campagna 2024

Non si è chiusa in Casalasco S.p.A. la ricerca di personale per la campagna di trasformazione del pomodoro 2024. Quest’anno, per la prima volta, la selezione si articola su più Recruiting Days negli stabilimenti di Casalasco ed Emiliana Conserve. Info ai numeri 3383648766 e 334-6157182.

SOLIDARIETÀ

Nel prossimo fine settimana la sezione di Casalmaggiore in festa. Assandri: «Abbiamo 1212 donatori attivi»

Avis, dopo la pandemia numeri in crescita

Sono almeno un’ottantina i volontari che nel prossimo fine settimana renderanno possibile la festa estiva dell’Avis di Casalmaggiore. La tradizionale manifestazione si svolgerà dal 2 al 4 agosto presso la sede in zona Baslenga. Come sempre, lo scopo principale dell’evento è di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di donare il sangue, di cui c’è un gran bisogno soprattutto nei mesi estivi, quando in Italia la “popolazione” è incrementata dalla presenza dei turisti.

A ricordarcelo è Stefano Assandri , presidente dell’Avis locale fino all’aprile 2025 e dirigente di lunghissima esperienza. Lo stesso Assandri ci dice che attualmente «i dona-

tori attivi sono 1212, di cui 870 risiedono a Casalmaggiore». Tuttavia fanno parte della sezione locale anche donatori provenienti da altre località, perfino da Parma e Cremona. Dopo la pandemia si è registrato un incremento di giovani iscritti e ogni anno il turnover garantisce il consolidato numero di adesioni.

Attiva dal 1951, la sezione casalasca dell’Avis ha sostenuto nei mesi scorsi le parrocchie cittadine con un contributo di 10mila euro per il restauro della cupola del duomo di Santo Stefano e un altro contributo analogo per il recupero della cappella dell’“Ultima cena” di San Leonardo. Oltre alle iniziative benefi-

Una parte dell’incasso andrà a favore del Day Hospital oncologico

Una parte dell’incasso della cena Avis di domenica 4 aprile andrà a beneficio del Day Hospital oncologico dell’ospedale Oglio Po realizzato dal Rotary club Casalmaggiore Oglio Po. Il Club ha in cantiere un nuovo progetto, che consiste nel dotare il reparto di una cucina e di relativi corsi di alimentazione. Il progetto era stato concepito già durante i lavori di ristrutturazione, predisponendo una porzione della sala di attesa ad ospitare la cucina. È stata studiata per poter insegnare ai pazienti, famigliari e non solo, ad alimentarsi in modo sano e corretto, durante le terapie oncologiche ma anche successivamente. Una sana ed equilibrata alimentazione aiuta

nella cura e prevenzione di tutte le malattie. La cucina (nella foto) è stata studiata per poter essere chiusa quando non utilizzata.

che meritano di essere citate quelle spor tive dell’Avis Pedale Casalasco guidato da Lino Scappini . I cicloamatori, inoltre, sono sempre disponibili quando c’è da darsi da fare per le attività della sezione. Il cartellone della festa estiva prevede per venerdì prossimo, in serata, il ballo liscio con l’orchestra di Diego Zamboni e alle 21 l’esibizione della scuola di ballo “Step by step” di Antonio & Maria Pia . A partire dalle 19.30 sarà attivo il servizio bar-cucina con risotti ai frutti di mare e ai funghi porcini, tortelli di spalla cotta, pisarei e faso’, tagliata di manzo, pesce spada, fritto misto, verdure grigliate, carpaccio, piatto vegetariano, gorgonzola con polenta abbrustolita e patatine fritte. Sabato 3 dalle 20.30 alle 22 si proseguirà con l’intrattenimento a cura della “Scuola Country Dance Again” di Cremona e alle 22 con l’esibizione degli Spingi Gonzales. Domenica 4 il pranzo benefico su prenotazione (25 euro): il menù prevede salumi misti con giardiniera, quadrotti di polenta con gorgonzola, frittata di zucchine, pasta con code di gamberi e ceci, tonno alla piastra con misticanza, verdure grigliate, acqua, vino, dolce e caffè. Prenotazioni: 037540185. Sempre domenica alle 21 il concerto degli “Spazio Zero” con la loro musica dagli anni ‘70 a oggi.

PRESTO LA CUCINA

CALVATONE

OPERE PUBBLICHE

Due milioni e mezzo per finanziare la ricostruzione del Ponte sull’Oglio tra i Comuni di Acquanegra sul Chiese e di Calvatone. È quanto chiede un emendamento che i consiglieri regionali del Pd  Marco Carra  e  Matteo Piloni  presenteranno in

aula consiliare, in sede di assestamento di bilancio. «Una struttura storica che collega le province di Mantova e di Cremona e che è stata chiusa un anno fa anche ai pedoni. Ci auguriamo che la giunta lombarda accolga la nostra proposta».

Giovedì riunione nella sede della Provincia di Parma. Dilatati i tempi di consegna. Una sola pila in alveo

Si chiama “ritardo attivo”. Per gli ottimisti significa che si sta comunque lavorando intensamente per recuperare il tempo perduto; per i pessimisti o gli scettici, invece, che i tempi non sono stati rispettati e che, per cer ti versi, si andrà pure oltre. In effetti sarà così, dato che la nuova scadenza per presentare il progetto del nuovo ponte di Casalmaggiore-Colorno passa in autunno, quando in realtà era stata inizialmente fissata a fine giugno o inizio luglio. È questa la novità principale emersa giovedì nella sede della Provincia di Parma dall’incontro al quale hanno partecipato, oltre all’ente ducale, i sindaci di Casalmaggiore  Filippo Bongiovanni  e di Colorno Christian Stocchi , una delle due ditte che deve realizzare il progetto (la Enser di Faenza), i rappresentanti di Anas e, per il Comitato Treno Ponte Tangenziale, il vicepresidente  Fausto Salvini  e  Stefano Prandini

In buona sostanza, è stato spiegato che determinati saggi (ossia indagini conoscitive che si svolgono nel caso specifico in alveo) non sono stati effettuati perché occorreva aspettare situazioni migliori dal punto di vista meteorologico e ambientale. Per questo i saggi verranno svolti nelle prossime settimane. A questo si aggiungano altri passaggi che fanno dilatare i tempi di consegna del progetto, appun-

Nuovo ponte: il progetto slitta in autunno

to, fino al prossimo autunno. La buona notizia è che si è certamente lavorato, dato che sono state presentate alcune migliorie al progetto preliminare (ad esempio in alveo si pensa di inserire una sola pila anziché tre, più altre modifi-

che comunque non sostanziali), passaggi che dovranno poi essere analizzati sia dalla Provincia di Parma che da Anas. Si pensa anche ad un modo per rendere meno impattante la discesa del ponte nella parte casalese, ossia su suolo

Giro-E: l’avventura si conclude al Circuit

Gli Ambasciatori dell’Oglio Po, che hanno portato il logo dell’Oglio Po lungo le strade del Giro d’Italia, tornano a pedalare sul territorio con la squadra del Fly Cycling Team. Per il secondo anno consecutivo la bike experience del Giro-E trova la sua perfetta chiusura nell’Oglio Po con un tour istituzionale che attraverserà l’area sud occidentale del territorio con amministratori e portatori di interesse. La partenza è fissata alle 16 di oggi, sabato 27 luglio, sotto la guida esperta del capitano del Fly Cycling Team, Amedeo Tabini , e accompagnati da Roberto Ferrari , ex ciclista professionista, già vincitore di tappa al Giro d’Italia. Da Gussola il gruppo arriverà nel tardo pomeriggio al Cremona Circuit di San Martino del Lago dove li attende un giro d’onore della pista. Il percorso di circa 35 Km toccherà i Comuni di Gussola, Torricella del Pizzo, Motta Baluffi, San Daniele Po, Cella Dati, Cingia de’ Botti e San Martino del Lago. Sono previste soste in alcuni punti caratteristici, come Isola Pescaroli e Villa Ugolani Dati a Cella Dati. Il percorso prevede il passaggio su strade asfaltate e il Fly Cycling Team segnalerà opportunamente agli automezzi la presenza del gruppo lungo tutto il tragitto. L’evento chiude l’esperienza del Giro-E 2024 con cui il Gal Oglio Po ha portato il territorio in tutta Italia, incontrando il mondo degli appassionati delle due ruote e sposando la causa della mobilità sostenibile e con una presenza in tutte le tappe dell’Ufficio DestinazioneOglioPo che ha permesso una promozione diretta, fatta di nuove e interessanti relazioni per lo sviluppo del territorio. Ricordiamo che il Giro-E è una bike experience con biciclette a pedalata assistita che si svolge parallelamente al Giro d’Italia, sugli stessi percorsi e negli stessi giorni. Per il secondo anno, anche l’Oglio Po ha

corso come sponsor di una squadra, il Fly Cycling Team del capitano Amedeo Tabini, alla quale si sono aggregati (pedalando o in ammiraglia) 8 ambasciatori d’eccezione: Natascia Pizza , Fabio Bertusi , Andrea Devicenzi Zelindo Madesani , e i sindaci Valeria Patelli e Vittorio Ceresini «Quest’anno abbiamo deciso di toccare i borghi sud-occidentali dell’Oglio Po. Fiancheggeremo per un lungo tratto il Grande Fiume fino all’attracco di Isola Pescaroli per poi immergerci nuovamente nella campagna cremonese», spiega il presidente del Gal Oglio Po Domenico Maschi . «La chiusura al Cremona Circuit è un momento conviviale che promuove la sinergia con l’attrattore più importante dell’intera area». Il direttore del Gal Oglio Po Giusy Botti riconosce che «il Giro-E non solo ha promosso l’Oglio Po in tutta Italia, ma rafforza anche il ruolo dei percorsi cicloturistici sul nostro territorio nel sistema dell’accoglienza rurale. Il raccordo con il Cremona Circuit rappresenta inoltre il legame strategico tra un notevole motore economico e il territorio». Alessandro Canevarolo , amministratore unico per il Cremona Circuit, conferma che «siamo sempre disponibili alle iniziative che ci propone il territorio, il pubblico del Circuito che a settembre invaderà l’Oglio Po con gli appassionati di SuperBike rappresenta un’opportunità per l’intera area».

cremonese. Altra novità positiva è che il ponte vecchio regge bene l’urto, non avendo sin qui rivelato alcun problema col sistema di monitoraggio piazzato dall’Università degli Studi di Parma, nonostante il timore sollevato da più parti anche per il modo in cui diversi mezzi pesanti passano, senza rispettare i limiti, sul manufatto. Ora la speranza è che questo ritardo sia contenuto e che soprattutto non dia spazio ad altri prolungamenti: anche per questo motivo la Provincia di Parma sta lavorando in parallelo, por tando avanti le pratiche burocratiche per il passaggio di tutta la partita, quando diverrà esecutiva, ad Anas che appalterà poi i lavori.

Da Fondazione Cariplo i fondi per la Darsena

Il parco di Villa Medici del Vascello si arricchirà presto di una nuova attrattiva: il Comune di San Giovanni in Croce ha infatti vinto il bando di finanziamento “Sos Patrimonio” indetto da Fondazione Cariplo per la salvaguardia del patrimonio storico-artistico, ottenendo i fondi necessari per il restauro della Darsena, edificio ottocentesco che sorge sulle rive del laghetto nel parco. Oggi preziosa oasi verde per numerose specie vegetali e animali, il parco di Villa Medici fu realizzato all’inizio dell’800 per volontà dei Marchesi Soresina Vidoni. In seguito al completo abbandono nella seconda metà del ‘900, il parco è progressivamente divenuto un rigoglioso bosco di pianura. All’interno sono presenti alcuni tempietti ottocenteschi, tra cui la Darsena, che fungeva in origine da ricovero per le barche utilizzate per navigare il laghetto; l’edificio è decorato con pregevoli affreschi. Il parco è fruibile dal 2014, anno in cui l’intero complesso è stato aperto al pubblico dopo l’importante restauro. «Siamo felici che Fondazione Cariplo abbia ritenuto importante intervenire con fondi destinati a interventi urgenti al patrimonio sulla Darsena di Villa Medici con 135.000 euro a fondo perduto - commenta il sindaco Pierguido Asinari -; un altro tassello si aggiunge a questo percorso di riqualificazione». Gli interventi saranno finalizzati a consolidare le fondamenta dell’edificio e mettere in sicurezza la struttura, ripristinare la copertura, salvaguardare e recuperare le decorazioni e, infine, rendere la Darsena visitabile al pubblico. I lavori di restauro partiranno a fine anno, e termineranno a inizio estate del 2025, quando la Darsena sarà inaugurata con un suggestivo evento aperto al pubblico di cui ancora lo Staff di Villa Medici non vuole svelare nulla.

VILLA MEDICI DEL VASCELLO
GAL OGLIO PO
La conclusione del Giro-E nel 2023 al circuito
La bozza della soluzione adottata
La riunione di Parma

“Nella vecchiaia non Giornata dei nonni

In occasione della Quarta Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, istituita da Papa Francesco la quarta domenica del mese di luglio, e che avrà come tema “Nella vecchiaia non abbandonarmi”, la Penitenzieria Apostolica concede “l’indulgenza plenaria alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) ai nonni, agli anziani e a tutti i fedeli che, motivati da vero spirito di penitenza e di carità, il 28 luglio 2024, prenderanno parte alle diverse funzioni che si svolgeranno in tutto il mondo”. Lo stabilisce un decreto firmato dal penitenziere maggiore, il cardinale Angelo De Donatis.

L’indulgenza plenaria, elargita, accogliendo la richiesta del cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, “al fine di accrescere la devozione dei fedeli e di procurare la salvezza delle anime”, potrà anche “essere applicata anche come suffragio alle anime del Purgatorio” e viene concessa anche ai fedeli che il 28 luglio “dedicheranno del tempo adeguato a visitare i fratelli anziani bisognosi o in difficoltà (come i malati, le persone sole, i disabili…)”. Altresì, specifica il decreto, potranno ottenerla “premesso il distaccamento da qualsiasi peccato e l’intenzione di adempiere appena possibile le tre consuete condizioni, gli anziani malati nonché coloro che li assistono e tutti coloro che, impos-

LA CURIOSITÀ Il ruolo

Secondo l'ISTAT, l'Italia conta oltre 12 milioni di nonni, un numero considerevole se si pensa alla sua popolazione complessiva. In occasione della Festa dei Nonni (2 ottobre), ProntoPro, il marketplace di riferimento per i servizi professionali che mette in contatto domanda e offerta, ha provato a definire il valore della "professione" di nonni valutandola secondo i servizi che offrono gratuitamente alle loro famiglie. Molti di loro si rendono disponibili come "babysitter", svolgendo un ruolo centrale

Quest'anno l'Ordine delle Professioni Infermieristiche celebra il 30° anniversario del decreto istitutivo del profilo professionale degli infermieri del 1994 che ricorre il prossimo 14 settembre e il 70° della Legge istitutiva dei Collegi IPASVI del 1954, oggi Ordini delle Professioni Infermieristiche che ricorre il prossimo 29 novembre.

non abbandonarmi” nonni e degli anziani

dei

sibilitati ad uscire dalla propria casa per grave motivo, si uniranno spiritualmente alle funzioni sacre della Giornata Mondiale, tutto ciò, offrendo a Dio Misericordioso le loro preghiere, i dolori e le sofferenze della propria vita, soprattutto mentre le varie celebrazioni verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione”.

Perché “l’opportunità di conseguire la grazia divina possa attuarsi più facilmente per mezzo della carità pastorale, la Penitenzieria Apostolica chiede ai sacerdoti, muniti delle opportune facoltà per ascoltare le confessioni, di rendersi disponibili, con spirito pronto e generoso, alla celebrazione del Sacramento della Penitenza”.

nonni nelle famiglie? Vale 3.300 euro

nella crescita e nella formazione dei nipoti: aiutano con i compiti a casa o mettono a disposizione le proprie abilità culinarie preparando pasti nutrienti per i nipoti, garantendo così che crescano coccolati e in salute. Non solo, spesso i nonni sono coinvolti nel trasporto dei nipoti a scuola, alle lezioni di musica, agli allenamenti sportivi e alle altre attività extracurriculari, e, non da ultimo, offrono un ascolto paziente e

saggi consigli, guidando i nipoti nei momenti difficili.

Sommando ognuno dei servizi, l'importo totale che un nonno o una nonna dovrebbe guadagnare mensilmente per il suo insostituibile supporto alla famiglia ammonta a 3.300€. Una cifra che mette in luce non solo l'importanza pratica del loro ruolo, ma anche il valore inestimabile che rappresentano nella vita delle famiglie italiane.

Il Sindacato Pensionati Italiani è il sindacato delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane della CGIL. Tutela, supporto, aiuto e rappresentanza: sono questi gli obiettivi principali di un’associazione sindacale da sempre vicina ai propri iscritti.

PREVIDENZA E FISCO la pensione è un labirinto; SPI la tua guida

Trattiamo le questioni reddituali con soluzioni personalizzate, puntando al miglioramento economico per ogni pensionato. Grazie alla stretta collaborazione con istituti previdenziali e amministrazioni, garantiamo la tutela del tuo reddito, allontanando il rischio di povertà.

SPI CGIL, al tuo fianco, sempre.

SPORTELLO SOCIALE la tua bussola in un mare di bisogni

Nasce per rispondere alle esigenze più diffuse degli anziani, dando chiarezza, supporto e un orecchio amico. Quando la strada sembra impervia, siamo lì per te, con un ambiente accogliente e rispettoso della privacy. Da agevolazioni fiscali a servizi specifici, mettiamo te e la tua famiglia in contatto con il sostegno di cui hai bisogno, semplificando la tua vita. Interpretiamo e accogliamo le tue richieste.

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LA CALCOLATRICE DEI DIRITTI l’innovazione che stavi aspettando Mai più dubbi sugli incentivi, i vantaggi e i diritti che ti spettano. Il nostro software innovativo verifica in modo veloce e intuitivo il tuo diritto a 60 prestazioni statali e regionali, fornendo un report dettagliato. Grazie ai primi test, abbiamo scoperto centinaia di diritti inespressi. Non lasciare nulla al caso: usa la Calcolatrice dei Diritti di SPI. Scopri il potere dell’innovazione a tuo vantaggio.

BENESSERE E COESIONE SOCIALE il piacere dello stare insieme Al centro della missione di SPI CGIL c’è l’importanza dei diritti primari: il fulcro del nostro impegno. Ma non ci fermiamo qui. Il benessere abbraccia anche socialità, stili di vita attivi, scambi e realizzazione personale. Ecco perché nasce il Dipartimento Area Benessere e Coesione Sociale: per arricchire la stabilità della tua vita con valori fondamentali come inclusione, condivisione, e il piacere di stare insieme. SPI CGIL, dove i diritti primari incontrano il vero benessere.

Siamo presenti in ben 93 comuni della nostra Provincia. Vieni a trovarci in una delle nostre sedi per scoprire tutti i servizi e i vantaggi del mondo

SPI CGIL

Auser fornisce alcune indicazioni di buon senso su come scegliere una Residenza Assistenziale (RA) o Casa di Riposo per un anziano autosufficiente o non autosufficiente. Vediamo insieme le regole principali da seguire:

La struttura per poter esercitare l’attività socio-sanitaria deve essere in possesso delle autorizzazioni ed operare in regime di accreditamento.

Verificare la presenza della struttura negli elenchi regionali o comunali di competenza.

Nel caso di anziano non autosufficiente, quando esso ha difficoltà a vivere nella propria abitazione, non ha cure oppure le cure fornite da altri servizi quali ad esempio dall’Adi (assistenza domiciliare integrata) il Centro Diurno Integrato o i Servizi di Assistenza Domiciliare comunali non sono più sufficienti, può rivolgersi in prima persona o tramite un familiare direttamente alla Rsa o ad altra struttura specializzata nella quale intende essere assistito. Le strutture RSA convenzionate (a contratto con l’Asl) consentono di ridurre i costi per l’utenza, in quanto in genere è prevista a carico della persona ospite una partecipazione ai costi sociali e alberghieri, mentre la Regione paga la quota sanitaria (la compartecipazione ai costi varia da regione a regione). Qualora la persona interessata non fosse in grado di sostenere i costi del ricovero presso le RSA, può rivolgersi all’assistente sociale del Comune di residenza per avere tutte le indicazioni del caso, che gli verranno fornite sulla base delle norme regionali vigenti al momento della richiesta.

IL DECALOGO Come scegliere una casa di riposo o una RSA

Occorre accertarsi che al momento dell’ingresso nelle Rsa l’ospite sia oggetto di una valutazione da parte dei medici della struttura e venga predisposto un Piano di Assistenza Individuale nel quale devono essere fornite tutte le indicazioni su quanto c’è da fare per garantire un’assistenza appropriata secondo i bisogni della persona. Ciò significa che il personale della Rsa si prenderà cura della persona seguendo le indicazioni contenute nel Piano.

Ogni Casa di Riposo ed RSA deve fornire la Carta dei Servizi, nella quale sono indicati tutte le informazioni sulle prestazioni previste, sui servizi offerti e le specifiche dettagliate delle rette. Occorre accertarsi che la Carta dei Servizi sia stata approvata recentemente, fornisca informazioni sull’ubicazione della struttura e sui mezzi di trasporto idonei a raggiungerla, sulla presenza di servizi “a richiesta” e di costi aggiun-

tivi per l’utenza, su come l’ospite e la propria famiglia possono presentare eventuali reclami in merito alla conduzione della Rsa. E’ preferibile scegliere una Rsa o Casa di Riposo che indichi (nella Carta dei Servizi) standard generali e specifici delle prestazione rese all’utenza come obiettivi di qualità. È importante, inoltre, che i responsabili della struttura consentano all’ospite di fare eventuali “rientri” temporanei nel proprio domicilio.

L’ubicazione della Casa di Riposo/RSA è molto importante. Una struttura troppo periferica e lontana costringe l’anziano ad una sorta di “migrazione” forzata con pesanti conseguenze sul piano psichico.

Occorre accertarsi della tipologia di figure professionali medico infermieristiche presenti nella struttura e sulle modalità della loro presenza (sulle 24 ore, solo in alcuni orari della giornata o a chiamata).

Il servizio di mensa e refezione deve poter fornire pasti adeguati alle esigenze nutrizionali di utenti anziani. E’ importante informarsi sulla possibilità per l’ospite di ricevere assistenza al pasto.

Le strutture possono fornire anche un servizio religioso, di solito molto apprezzato dagli anziani.

Il volontariato del territorio che ha accesso alla struttura è un aspetto molto importante, fornisce attività di intrattenimento e socializzazione ed è una presenza attenta e costante di monitoraggio. Rapporti aperti e collaborativi della Casa di Riposo/RSA con la comunità locale sono indice di trasparenza. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Con questa rubrica minimalista l’idea è quella di riflettere sulle opere per le quali “valelapena”, parliamo di libri, dischi, opere d’arte, di qualsiasi cosa, purché non di moda. Questa volta parliamo de… “LA VERSIONE DI BARNEY”

Mordecai Richler pubblica “La versione di Barney” nel 1997. Nel suo corposo (ma per una volta non spaventatevi delle dimensioni) miglior romanzo fa raccontare a Barney Panofsky, un cinico imprenditore che fa i soldi ma ha una vita complicatissima, la sua storia. Intanto è un uomo che fa di una onesta scorrettezza (un ossimoro vivente) la sua cifra e che ad un certo punto della narrazione si lascia sfuggire un pensiero che vale da solo tutto il libro, e qualcosa di più: “Ho anche io i miei principi. Non ho mai venduto armi, droga o cibi dietetici”. Scopre il tradimento della seconda delle sue tre mogli e per tutta la sua vita dovrà sopportare il sospetto di essere lui l’omicida dell’inopportuno amante, il suo amico Bernard “Boogie” Moscovitch. Potrebbe avere tutto dalla vita ed è bravissimo a rovinarsela, ma finalmente, in età ormai matura, sembra trovare un equilibrio e una certa dose di felicità con la terza moglie, Miriam, che esasperata dalla dissolutezza di quel marito, lo lascerà, pur continuando a volergli bene. Già qui il libro merita i suoi 13 euro, ma dove Richler supera sé stesso è nel finale. Struggente. Il lettore attento ricorderà come, durante tutto il racconto Barney, di tanto in tanto inciampi nelle parole e nei ricordi, ma dirà, certo, è sempre sbronzo, ci credo. E invece no, non era ubriachezza, era l’inesorabile progressione dell’Alzheimer, che lentamente porterà Barney alla perdita della memoria, della ragione, della dignitosa esistenza. Quell’uomo, così energico, pieno di vita, alla fine prende coscienza dell’abisso in cui sta sprofondando e che non c’è rimedio, immaginate la sua angoscia… La chiudo così questa storia, perché mi tocca troppo personalmente, ed è in momenti come questi che mi chiedo se, davvero, ne Valelapena.

INTERVISTA

Alfredo Venturi parla del suo libro “Trenta febbraio, cronache della primavera

Un romanzo per fare un focus sul clima

PAOLO A. DOSSENA

«In fondo qualcosa di me è alla base di questo libro. Perché è il frutto di un’attività giornalistica di alcuni decenni passati a Il Resto del Carlino, La Stampa e Il Corriere della Sera, per i quali mi sono sempre occupato – tra le altre cose – della salute del pianeta». Comincia così l’intervista ad Alfredo Venturi, giornalista ben noto anche agli appassionati di storia. Sono famose le sue biografie di Felice Orsini (“L’uomo delle bombe”, 2009), di Napoleone (“Gli anni dell’aquila”, 2011), di Garibaldi (“Sotto la camicia rossa”, varie edizioni) e i suoi studi sui grandi fenomeni storici come la Germania (“Il novecento visto da Berlino”, 2004), la rivoluzione francese (“Lo scoppio del fulmine”, 2010), gli Stati Uniti (“Le prime 13 stelle”, 2012), il colonialismo (“Il casco di sughero”, 2020), eccetera. Il suo ultimo libro, “Trenta febbraio, cronache della primavera perduta” (Edizioni Il Viandante, 2024) parla di ecologia.

«Per Il Corriere della Sera ero corrispondente dalla Germania e a Bonn (che all’epoca era la capitale della Repubblica Federale, e dove ero corrispondente accreditato presso il governo tedesco) la mia casa fu invasa dal Reno. E parlando d’acqua, ho viaggiato molto in Africa, dove ho assistito al deterioramento climatico, con l’alluvione della Somalia del

PER MOTIVI TECNICI

“Dopo cena con Cevoli,” cancellato lo spettacolo

1973-74. Un anno dopo vidi la grande siccità in Senegal: erano le maledizioni parallele, l’acqua in Somalia, il fuoco in Senegal». Già negli anni Settanta c’erano quindi avvisaglie del cambiamento climatico?

«Sì, questo è il punto. L’affacciarsi di una coscienza ecologica risale agli anni Sessanta, con l’apparizione di “Silent Spring”, pubblicato nel 1962 da Rachel Carson. Questo libro è il primo campanello d’allarme e fu particolarmente utile perché por tò alla fine dell’uso indiscriminato del ddt in agricoltura. Rachel Carson, va detto, non era pregiudizialmente ostile all’uso del pesticida, ne contestava l’abuso (naturalmente, le scorte residue furono rifilate al Terzo mondo). Anzi, il ddt era stato utile per sconfiggere malattie come la malaria, il tifo e altre cose por-

tate dagli insetti, al punto che il chimico svizzero Paul Hermann Müller, nel 1948, ricevette il Premio Nobel per aver scoperto le qualità insetticide del ddt. Quindi negli anni Sessanta suona il primo campanello d’allarme e negli anni Settanta cominciano le calamità naturali delle quali fui testimone. È l’epoca in cui il Club di Roma pubblica “I limiti dello sviluppo” (1972), curato da un gruppo di ricercatori del Mit (Massachussetts Institute of Technology). Le previsioni di quel rapporto erano eccessive, e il mancato raggiungimento di quelle soglie portò acqua al mulino dei negatori del fenomeno. Nel 2004, circa trent’anni dopo, viene pubblicato “I nuovi limiti dello sviluppo”, che ridimensiona le previsioni del 1972, proiettandole su tempi più lunghi, ma segnalando comunque la drammaticità della situazione. Intanto, però, c’è stato Il Summit della Terra, tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992, la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente. Seguono il Protocollo di Kyoto del 1997 per la riduzione delle emissioni (entrato in vigore nel 2005 e ratificato da 55 Paesi) e l’Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici, due eventi che impegnano i governi a darsi da fare. Da una parte ci sono gli stati che si erano sviluppati, dall’altra quelli che si stavano sviluppando (Cina e India) e che non erano disposti ad

Lo spettacolo “Dopo cena con Cevoli”, previsto venerdì 13 settembre alle 21.30 presso il Campus Santa Monica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e inserito nella seconda edizione della “Cena dei 500” organizzata da MEDeA, MEDicina e ARTE Odv, non si

accettare restrizioni da parte di chi aveva avvelenato il pianeta». Nonostante tutto questo esiste oggi una forte opposizione di fondo all’idea che ci sia un cambiamento climatico in corso. «Certamente e, tanto per non fare nomi, negli anni della presidenza di Donald Trump è riaffiorata l’ipotesi che il cambiamento climatico non esista, che faccia par te di un fenomeno ciclico di modificazioni. A dire la verità, questo è in parte vero, ma i due secoli e mezzo seguiti alla rivoluzione industriale hanno visto un cambiamento climatico eccessivo: qui si parla di gradi! È possibile intervenire, ma è difficile». Il suo libro si pone all’incrocio tra storia, cronaca e finzione romanzesca?

«Sì, e lo scopo è sempre lo stesso: raccontare e fare capire. Il libro immagina che finisca l’inverno, ma non arrivi più la primavera. Il mondo si ferma al mese di febbraio. Cerco di dare un piccolo contributo attraverso l’uso di una trama romanzesca che mi permette di citare produzioni artistiche ispirate alla primavera (Botticelli, Vivaldi, Leopardi) volte a sottolineare per contrasto ciò che stiamo perdendo. In questo libro ci sono tutte le mie esperienze personali che sono spalmate su vari personaggi inventati. Tutte le esperienze di cui si parla nel libro (le inondazioni in Somalia e a Bonn per esempio) sono mie».

svolgerà a causa di problemi tecnici. Sarà possibile chiedere il rimborso presso il punto vendita dove è stato acquistato il biglietto dal 25 luglio sino a venerdì 13 settembre. La biglietteria del Teatro Ponchielli sarà chiusa per le vacanze estive dal 3 al 25 agosto.

CONSIGLI IN LIBRERIA di Federico Pani

Quasi sempre, il primo contatto con un libro arriva dal consiglio di qualcuno, da un post, da una storia sui social, da un articolo, dagli scaffali di una libreria, dalle scansie di una biblioteca. Difficilmente sappiamo, o veniamo a sapere, che cosa sia accaduto prima che quel libro venisse riprodotto o finisse proprio lì.

“L’Italia dei libri”, di Tommaso Munari, pubblicato da Einaudi, offre ai lettori l’occasione di scoprirlo, raccontando la storia dell’editoria italiana tra

Gli eroi dell’editoria italiana del ’900

la fine dell’Ottocento e il pieno Novecento. Come ogni grande storia, anche questa ha i suoi eroi: Emilio Treves, Giulio Einuadi, Bruno Mondadori, Giovanni Laterza, Ulrico Hoepli, Nicola Zanichelli, Giangiacomo Feltrinelli, Enzo Sellerio, Luciano Foà, Roberto Calasso, e altri ancora. Ma a colpire ancora di più, in questa storia, è la caratura degli aiutanti di questi eroi: Benedetto Croce per

Laterza e Leonardo Sciascia per Sellerio; la squadra formata da Leone Ginzburg, Italo Calvino e Cesare Pavese per Einaudi; oppure ancora, Elio Vittorini per Mondadori (ma non prima di avere lavorato anche per Einaudi), Giorgio Bassani per Feltrinelli, e molti altri. Non mancano poi delle autentiche imprese che, di volta in volta, ci regalano l’oggetto del desiderio di queste avventure: i

libri, siano essi saggi, romanzi, manuali o dizionari. Attraverso documenti, carteggi, pubblicazioni, Munari traccia i contorni di questa meravigliosa epopea otto e novecentesca, costellata di libri e di collane editoriali, dalla prospettiva dell’industria e del lavoro culturali: una prospettiva illuminante, che fa percepire al lettore il lavorio sotteso alla fioritura della cultura italiana, che – lunga vita

ai libri! – proprio nella storia dell’editoria trova scritte molte delle sue pagine più belle.

Alfredo Venturi

Già definiti i quattro finalisti del 29º Premio Viadana (G.M.) Definiti i quattro finalisti del 29º Premio Viadana e a settembre si terrà la presentazione pubblica dei loro libri presso i giardini del MuVi. Si comincerà il 1° settembre alle 18 con Ginevra Lamberti e la sua opera “Il pozzo vale più del tempo” (Marsilio), per continuare il 13 alle 21 con Enrico Galiano e la “Geografia di un dolore perfetto” (Garzanti). Il 15 alle 18 Valeria Corciolani presenterà “La regina dei colori” (Garzanti) e il 18 alle 21 Serena Bortone parlerà del suo libro “A te vicino così dolce” (Rizzoli).

L’Orchestra da Camera di Nürtingen stasera in concerto Stasera alle ore 21 presso il Cortile Federico II di Cremona si esibirà l’Orchestra da Camera di Nürtingen, proveniente dalla Germania, diretta da Friederike Kienle. Il concerto dal titolo “Traviata&More” vede protagonisti anche i solisti Emmanuelle Chimento, soprano, Dominique Dethier, soprano, Mariam Aloyan mezzo soprano, David Krahl, tenore e Shenghan Wang, baritono. L’evento è ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti ed è inserito nel Cremona Summer Festival.

Domani alle 21 appuntamento nel Castello di San Lorenzo di Torre de’ Picenardi

Domani alle 21 è in programma una serata dal titolo “Ossigeno”, evento ideato dal lavoro di squadra dell’avvocato Stella Abbamonte (presidente di “I care We care”), da Beatrice Ponzoni (giornalista e scrittrice) e Denise Valentino (regista e attrice della compagnia teatrale amatoriale La Casta D.). Un appuntamento che ha come filo conduttore “Il tuo ossigeno”, recente opera di Beatrice Ponzoni. Una serata di cultura e solidarietà, che promette dinamiche riflessioni attraverso performance artistiche. Scopo dell’iniziativa è far conoscere l’associazione “I care We care” e raccogliere fondi per la stessa. La serata sarà divisa in tre parti: durante la prima tranche, l’autrice verrà intervistata dalla giornalista Laura Bosio sulla sua esperienza di inviata di guerra e su come è nato il libro. Nella seconda parte, la compagnia teatrale La Casta D., diretta dalla regista Denise Valentino, porterà in scena con una performance di grande impatto, i contenuti del libro. Infine, Beatrice Ponzoni tornerà a vestire i panni della giornalista e intervisterà Stella Abbamonte, presidente dell’associazione “I Care We Care” e Armando Aversa, comandante della Polizia Locale dell’Aci 12 (Piadena Drizzona, Calvatone, Tornata, Torre de’ Picenardi, Isola Dovarese e Pessina Cremonese), nonché presidente dell’Anvu (Associazione Polizia Locale d’Italia) della Provincia di Cremona. Al

Una serata che promette di dare nuovo “Ossigeno”

centro il libro “Il tuo ossigeno”, edito da Edizioni Dialoghi, che alterna poesie e foto scattate dalla stessa autrice, per lanciare un messaggio di speranza e positività, uno spazio di luce in mezzo al buio. Una ventata d’aria fresca, per ritrovare il ritmo del proprio respiro. L’ingresso alla serata è a offerta libera. Parte dell’incasso sarà devoluto in beneficienza all’associazione “I Care, We Care”. «La bellezza della natura che ci circonda è ossigeno per la nostra anima - evidenzia l’autrice -, la natura è la rappresen tazione dell’equilibrio. Purtroppo

non viviamo in un mondo ideale, ma credo nel valore umano e negli ideali basati sul rispetto: questo è ciò che mi ha spinto a supportare con il mio libro “I care We care”. Il cambiamento siamo noi». «Innanzitutto per me e per “La Casta D.” è un onore poter sostenere l’associazione “I care, We care”, poiché ci permette di abbracciare con la nostra ar te importanti tematiche sociali - afferma Denise Valentino -. Inoltre, per la prima volta saremo impegnati anche con un evento estivo in una location bellissima come il Castello di San Lorenzo di

Torre de’ Picenardi (nella foto) , confermando così la costante crescita del nostro progetto teatrale». Stella Abbamonte ha aggiunto: «Il nostro lavoro di avvocati ci ha permesso di osservare da vicino il moltiplicarsi dei fenomeni di violenza a cui stiamo assistendo negli ultimi anni. L’associazione “I Care, We Care” è nata per far sì che le nostre competenze potessero confluire in un progetto finalizzato alla diffusione di una cultura della non violenza e della parità, perché non vogliamo solo sostenere le vittime, ma prevenire la violenza stessa, contribuendo a creare una società più equa e rispettosa. Siamo immensamente grate e orgogliose di avere al nostro fianco una grande giornalista come Beatrice e la straordinaria regista, attrice e scrittrice come Denise Valentino, unitamente alle artiste della compagnia teatrale “La Casta D.”: la loro passione, e il sostegno di coloro che hanno deciso di partecipare, ha permesso di organizzare questa splendida serata, che sarà un prezioso soste gno per i nostri progetti».

fumetto nato da un’idea di Sveva Gerevini

È in vendita “Athleticon“, il fumetto che attraverso una coinvolgente storia di sport e amicizia, promuove i valori dell’inclusione e del potere educativo dello sport. L’idea è nata dalle menti brillanti della primatista azzurra di prove multiple, la cremonese Sveva Gerevini e del suo manager Matteo Penna e le pagine hanno preso vita grazie al contributo straordinario di veri campioni come Marcell Jacobs, Larissa Iapichino, Antonella Palmisano, Leonardo Fabbri, Zaynab Dosso, Elena Vallortigara, Roberta Bruni, Daisy Osakue, il cremonese Dario Dester e appunto Sveva Gerevini, che hanno condivso le loro esperienze, le loro passioni e i loro sogni attraverso avvincenti avventure ambientate nel mondo della scuola. Immaginate un gruppo di studenti determinati a realizzare un sogno: organizzare un evento sportivo che possa cambiare le loro vite e ispirare un’intera generazione. Con l’aiuto e l’esempio dei loro eroi dell’atletica, questi ragazzi intraprenderanno un

MUSICA

PERCORSO NASCITA, IL VIDEO SETTIMANALE

Mamma e bambino: le prime ore insieme, un momento magico

Quando nasce un bambino o una bambina in sala parto ci sono l’ostetrica, un’infermiera del nido e uno specialista ginecologo: tutti si dedicano al neonato e alla mamma, con uno sguardo anche al papà, per accogliere la nuova vita in sicurezza e con tutte le attenzioni. Inutile dire che i primi momenti sono magici: è qui che ha inizio il lungo viaggio dei genitori con i figli. Come ogni martedì torna il video appuntamento con il «percorso nascita» dell’Asst di Cremona. Questa settimana Claudia Bregoli (Ostetrica Ostetricia, Ospedale di Cremona) ed Elisa Maria Santi (Infermiera Nido, Ospedale di Cremona) spiegano cosa accade nelle prime ore dopo il parto e quali cure e attenzioni vengono riservate alle mamme con i loro piccoli e i papà.

SULLA NOSTRA PELLE

Se il bimbo appena nato sta bene, viene messo subito a contatto con la pelle della mamma, sulla pancia. Questo primo contatto skin to skin (pelle a pelle) dura almeno due ore, un tempo necessario per completare l’ultima fase del parto.

PROVE DI ALLATTAMENTO

Durante lo skin to skin l’ostetrica segue anche il primo attacco del bambino al seno per l’allattamento e monitora lo stato di salute ed emotivo della mamma. Per tutto questo tempo il papà è presente in sala parto.

L’ISOLA NEONATALE

Al termine dello skin to skin il bambino viene portato nell’isola neonatale, che è un luogo dedicato e attrezzato per la visita completa del pediatra neonatologo. Contestualmente l’infermiera si dedica al controllo del peso, prende le misure e verifica la funzionalità di cavità nasali, esofago e retto. Poi vengono somministrate le profilassi previste, la vitamina K intramuscolo e la pomata oftalmica antibiotica.

ROOMING IN: UNA STANZA TUTTA PER NOI

Il rooming in è una modalità che consente alla mamma di tenere in stanza il neonato 24 ore su 24. Questo favorisce la relazione e l’allattamento al seno perché permette alla mamma di vivere da subito la quotidianità con il neonato. Riduce così l’insorgere di possibili difficoltà che possono manifestarsi al rientro a casa.

Incontro promosso dal consultorio di Casalmaggiore

Invecchiamento cutaneo: un corso per prendersi cura della pelle che cambia con l'età

L'invecchiamento della pelle non è solo una questione estetica, ma riguarda la salute e il benessere della persona. Per questo il Consultorio di Casalmaggiore promuove un corso di due ore dal titolo "L'invecchiamento cutaneo, tra prevenzione e riduzione del danno", che si svolgerà in due edizioni: martedì 30 luglio e mar -

tedì 6 agosto 2024, dalle 14.30 alle 16.30 (Piazza Garibaldi, 3). Cristina Agazzi, Assistente Sanitaria e Aurelia D’Avola, Assistente Sociale spiegheranno come cambia la pelle nel tempo, quali sono i fattori di rischio e le implicazioni psicologiche. Il corso ha lo scopo di informare favorendo il dialogo con i partecipanti, è gratuito e si rivolge a uomini e donne di tutte le età. La prenotazione è obbligatoria: via mail a consultorio.casal@asst-cremona. it specificando nome, cognome, data di nascita, recapito telefonico e la data a cui intendi partecipare. Per informazioni 0375 284162 dal lunedì al venerdì ore 8.30-12.30

ASST CREMONA - I NUMERI DEL PRIMO SEMESTRE 2024

Asst di Cremona: dal confronto fra il primo semestre 2024 e 2023 emergono alcuni dati che meritano attenzione. Il numero dei dipendenti in servizio è passato da 2.511 unità a 2.624, tradotto significa 113 operatori in più. Di questi 96 stanno lavorando negli ospedali di Cremona e Oglio Po e 17 nei servizi territoriali. «Non era scontato – spiega il Direttore Generale Ezio Belleri. La difficoltà di reclutamento del personale sanitario è nota, ma questo risultato dimostra che, quando i professionisti si trovano, li assumiamo. Naturalmente, al numero maggiore dei collaboratori corrisponde un incremento della spesa, in questo caso stiamo parlando di oltre 5 milioni di euro». Non solo. In previsione, nel 2024 il costo del personale con contratti in libera professione sarà di circa 6 milioni di euro contro i 4 milioni e quattrocentomila del 2023. Mentre diminuiranno i costi determinati dai contratti con le cooperative (medici gettonisti) che passano da 1.479.466 euro (2023) a 860.000 euro.

PIÙ 180 RICOVERI

Decisamente migliorati anche i dati di attività e i ricavi. Confrontando il primo se -

113 operatori sanitari in più Dati di attività in crescita

mestre del 2024 con lo stesso periodo 2023 si nota che le prestazioni ambulatoriali sono passate da 1.393.280 a 1.425.680 (più 32.400) con uno scostamento di circa 470mila euro. I ricoveri sono passati da 10.910 a 11.090 (+180) con uno scostamento di circa 1.600mila euro. In aumento anche gli accessi in pronto soccorso (+1899) e le prestazioni (+40.634) e di conseguenza anche i ricavi.

TEMPI DI ATTESA, AGENDE DEDICATE Il rispetto dei tempi di attesa è un tema centrale. È stata implementata l’offerta di prestazioni con sedute aggiuntive in alcune specialità (pneumologia, chirurgia vascolare, ginecologia, otorino, or topedia, oculistica e radiologia), aumentando l’orario dalle 16 alle 20 per alcuni giorni a settimana. In particolare, si sta potenziando la gestione

Numeri alla mano, il direttore generale Belleri ha incontrato gli operatori dell’Asst per un confronto oggettivo sull’andamento dell’attività, gli obiettivi e le criticità da affrontare

completa del percorso di cura (prescrizione, prenotazione, erogazione e follow up). Dopo la visita, lo specialista potrà prenotarle direttamente nella stessa struttura, attraverso agende dedicate.

NUOVO OSPEDALE

Dopo i workshop di confronto sta volgendo a termine il progetto di fattibilità tecnico economica, che verrà presentato pubblicamente a settembre.

GIACOMO GENTILI

Il quattro di coppia di Giacomo Gentil i esordisce già oggi in batteria alle 12.40, lunedì alle 11.20 ci saranno gli eventuali ripescaggi e mercoledì 31 luglio alle 12.26 è in programma la finale.

Fausto Desalu esordirà nelle batterie dei 200 il 5 agosto dalle 19.55, il giorno dopo dalle 12.30 ci saranno i ripescaggi, il 7 agosto alle 20.02 le semifinali e l’8 agosto alle 20.30 la finale (eventuali).

» parigi 2024

Sveva Gerevini è in gara nell’eptathlon: l’8 agosto alle 10.05 i 100 hs, alle 11.05 l’alto, alle 19.35 il peso, alle 20.55 i 200, il 9 agosto alle 10.05 il lungo, dalle 11.20 il giavellotto e alle 20.15 gli 800 finali.

Giovedì 1º agosto alle ore 7.30 inizierà la gara della 20 km di marcia con Riccardo Orsoni protagonista. Il primo degli azzurri, gareggerà poi nella staffetta mista mercoledì 7 agosto alle 7.30.

Miriam Vece gareggia il 7 agosto alle 13.26 nel keirin (l’8 agosto alle 17.18 i quarti, alle 18.15 le semifinali e dalle 19.01 le finali). Dal 9 agosto alle 14 al via la sprint (finali dalle 12.15 dell’11 agosto).

Francesco Lamon difende l’oro nell’inseguimento a squadre da martedì 6 agosto: alle 19.14 il primo turno, il 7 agosto alle 18.23 è in programma la finale per il bronzo e alle 18.33 quella per l’oro.

Partecipano alle Olimpiadi anche quattro tecnici di valore: Gigi Arrigoni nel canottaggio, Oreste Perri (ct della conoa), il ct della pista Marco Villa e il suo collaboratore Ivan Quaranta

Poker di grandi protagonisti dietro le quinte

Con la cerimonia di apertura, sono ufficialmente iniziati ieri sera i Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’appuntamento a cinque cerchi torna nella capitale transalpina dopo addirittura 124 anni, durante i quali è cambiato tutto nel mondo dello sport. Detto questo, oltre ai sei atleti che rappresentano la provincia di Cremona (tra i quali annoveriamo il pistard Lamon, che è sì nato in Veneto, ma da anni è una colonna dell’Arvedi Cycling), vanno ricordati i quattro tecnici federali, così importanti nelle rispettive discipline. Partiamo da Gigi Arrigoni (74 anni), che dopo una vita alla Bissolati, ha deciso di dedicarsi solo all’impegno nello staff azzurro del canottaggio. Alla sua quarta esperienza olimpica, spera di festeggiare un altro oro, come è accaduto tre anni fa a Tokyo con Valentina Rodini. Stavolta a puntare alla medaglia è Giacomo Gentili, sfortunato in Giappone e in grado di salire sul podio, anche sul gradino più alto. Avventura che inizia già oggi con le batterie. Sempre negli sport remieri, non ha certo bisogno di presentazioni Oreste Perri (73 anni oggi), totem della canoa azzurra, alla sua 11ª Olimpiade, prima da atleta e poi da ct della Nazionale italiana. In acqua non è mai riuscito a salire sul podio, mentre da allenatore ha colto i più grandi trionfi delle pagaie azzurre, con ben 4 ori (con Antonio Rossi, Beniamino Bonomi, Daniele Scarpa e Josefa Idem), 5 argenti e tre bronzi tra il 1992 e il 2008. Poi l’avventura politica, nelle vesti di sindaco di Cremona e poi di presidente del

Coni Regionale della Lombardia, prima di tornare al timone della canoa azzurra, che senza di lui è andata in crisi. Una sfida difficile, che Oreste ha affrontato con coraggio, ottenendo l’argento tre anni fa con Manfredi Rizza nel K1 200. Stavolta le chance sono poche, visto che l’Italia è presente solo nella C1 1000 e nella C2 500, ma va detto che i talenti non crescono sugli alberi, anche in presenza di un grande commissario tecnico. Gli altri allenatori sono protagonisti nel ciclismo su pista. Partiamo dal ct cremasco Marco Villa (55 anni), due ori e un argento iridati e un bronzo olimpico da atleta nell’Americana (ora Madison) e da

alcuni anni condottiero di una Nazionale della pista, che dopo un periodo di crisi, è ora tra le più forti del mondo. Le sue perle sono gli ori di Viviani a Rio nell’Omnium e del quartetto a inseguimento trascinato da Filippo Ganna e del quale fa parte Francesco Lamon. Palmarès che può essere impreziosito a Parigi. Nello staff tecnico azzurro c’è anche l’altro cremasco Ivan Quaranta (51 anni), ottimo sprinter con sei successi di tappa al Giro d’Italia in bacheca. Il popolare “Ghepardo” si occupa soprattutto della velocità al femminile, che ha riportato alle Olimpiadi dopo 36 anni grazie alla cremasca Miriam Vece.

Il cremasco Crotti argento europeo nel triplo

Nell’ultima giornata degli Europei Under 18 a Banská Bystrica in Slovacchia, il cremasco Francesco Efeosa Crotti del Cus Pro Patria Milano Atletica si è migliorato di 32 centimetri nel salto triplo e con la misura di 15,47 (9º Allievo italiano di sempre), ha conquistato la medaglia d’argento. Crotti è stato preceduto solo dal francese Emmanuel Idinna (15,81).

il primo grande eroe delle Olimpiadi

Teogene di Taso, Ippostene ed Etimocle di Sparta, Milone di Crotone. Quanti di noi conoscono le gesta dei campioni delle antiche Olimpiadi? Pochi. Eppure Milone vinse per ben 7 volte la gara di lotta. Vale di più questo record o quello delle 28 medaglie conquistate da Michael Phelps nel nuoto oltre 2500 anni dopo? Domanda banale quanto inutile. Rispetto ai giochi dell’antichità, quelli odierni hanno molte più discipline, vi gareggiano gli atleti migliori di tutto il pianeta, si sono aggiunte le Olimpiadi invernali e soprattutto si cimentano anche le donne. Fu De Coubertin a non voler ammettere atleti professionisti, ma solo dilettanti. A tal proposito ci sono episodi curiosi, come quello del maratoneta italiano Carlo Airoldi che alle prime Olimpiadi del 1896 raggiunse a piedi Atene, ma non fu ammesso per aver ricevuto anni prima un premio in denaro in una gara. Jim Thorpe si vide cancellare le medaglie del 1912 per aver giocato in precedenza a baseball (le medaglie gli furono poi restituite nel 1983). E così alle prime Olimpiadi invernali non potevano partecipare i maestri di sci. Solo alla fine del secolo scorso si pose fine a una situazione diventata insensata. A proposito di Olimpiadi invernali, furono introdotte nel 1924, e dal 1994 si è deciso di farle sfasate di due anni. Quanto alle Paralimpiadi, la prima competizione sportiva è datata 1948 quando si organiz zarono gare per veterani della guerra con menomazioni varie, ma la prima vera edizione dei Giochi olimpici per chi soffre di disabilità fisiche è quella di Roma nel 1960. Le prime Paralimpiadi invernali furono quelle svedesi del 1976. Milone di Crotone

Lo Junior Laudati è 2º ai Mondiali di Plovdiv

Bissolati sul podio ai Mondiali di canoa velocità Junior e Under 23 a Plovdiv in Bulgaria. Merito di Enrico Laudati, che con Anastasia Isabella ha conquistato l’argento nel K2 500 Junior mix. Il tandem azzurro ha concluso la sua prova in 1’39”533, ad appena un secondo dall’oro degli ungheresi Hanna Peto e Arpad Hizo (1’38”503).

Nono il K4 500 Under 23 della bissolatina Giulia Bentivoglio.

LA STORIA
FABIO VARESI
FRANCESCO LAMON
Gigi Arrigoni con Giacomo Gentili
Marco Villa con Francesco Lamon
Oredste Perri
Ivan Quaranta con Miriam Vece
VANNI RAINERI

A Torino le gare di pattinaggio della rassegna francese

Le gare del pattinaggio di velocità delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2030, assegnate dal Cio alle Alpi francesi, si terranno nell’Oval di Torino, dopo la rassegna del 2006. «Dopo molti mesi di lavoro, che abbiamo svolto in silenzio e con pragmatismo, siamo orgogliosi di aver ottenuto questo importante risultato», ha affermato Alber to Cirio, presidente della Regione Piemonte.

» calcio serie b

Berrettini è in finale anche nel torneo di Kitzbuhel

KITZBUHEL – Inarrestabile Matteo Berrettini. In semifinale del torneo austriaco ha inanellato la nona vittoria di fila (tutte in due set), regolando il tedesco Yannick Hanfmann per 6-4, 6-4. Dopo aver vinto a Gstaad, il romano proverà a concedere il bis a Kitzbuhel, domani alle ore 12 in finale contro il francese Gaston. Peccato che Berrettini non giochi alle Olimpiadi, soprattutto dopo il forfait di Sinner.

Alle 16 il primo test montano contro il Torino dell’ex tecnico del Venezia. Capitolo mercato: l’affare Brunori si complica e la società batte nuove piste. Sarr allo Spezia

Oggi a Pinzolo la Cremo ritrova Paolo Vanoli

MATTEO VOLPI

Tutti a Pinzolo in attesa di nuovi colpi di scena sul mercato. Dopo i primi allenamenti nella calura padana, la Cremonese ha raggiunto nelle ultime ore il ritiro montano per preparare al meglio una stagione che tra meno di un mese aprirà i battenti. In Val Rendena, ad attenderla, ci sarà il Torino, che lascerà il posto dopo aver ultimato il proprio periodo di preparazione, concludendolo proprio con l’amichevole in programma oggi pomeriggio alle 16 al campo Pineta (in differita alle 21 su Cremona 1). I grigiorossi si ritroveranno di fronte mister Paolo Vanoli, che proprio alla guida dei granata affronterà la sua prima stagione da allenatore in serie A, dopo aver portato nella massima serie il Venezia proprio avendo la meglio sulla compagine di Stroppa in quella maledetta finale playoff. Per la truppa grigiorossa sarà dunque l’occasione per cimentarsi contro una formazione costruita per affrontare la categoria superiore, sperimentando lo stato di forma dei tanti elementi sotto osservazione. Poi, mercoledì alle 17 sempre a Pinzolo, ci sarà il test con il Trento. In uscita, come ormai noto, cercano sistemazione

Bertolacci, Valzania, Afena-Gyan ed Okereke (non convocati a Pinzolo), per i quali la società valuterà al meglio eventuali offerte al fine di trovare per entrambi una soluzione che possa agevolare le operazioni in entrata e smaltire l’eccessivo numero di quote over attualmente in rosa. E non saranno i soli. Bianchetti e Castagnetti dovrebbero restare in qualità di “giocatori bandiera”, ma i vari Ghiglione, Majer (che pare piacesse al Pisa), Buonaiuto e anche Vázquez potrebbero essere considerati cedibili alla luce dei parametri imposti dalla Lega. Acella è andato in

Presentata la nuova maglia della Cremo, in vendita presso lo store grigiorosso e online da metà settembre.

prestito al Giugliano, mentre Sarr è approdato allo Spezia in prestito con obbligo di riscatto. In entrata, in alternativa a Brunori (che si allena da separato in casa con il Palermo in attesa di eventuali chiamate dalla serie A e quindi potrebbe svanire), nelle ultime ore è emersa una trattativa con la Salernitana di mister Martusciello, che sembrerebbe essersi fatta avanti proprio per Ghiglione e Falletti, proponendo in cambio due elementi offensivi di esperienza e ben noti a dirigenti e mister grigiorossi come Nwanko Simy e Federico Bonazzoli. la punta nigeriana

(classe ’92) era presente allo Zini il 30 maggio scorso per salutare Stroppa (anche davanti alle telecamere di Sky), che lo rilanciò ai tempi del Crotone ma al momento la sua candidatura pare chiusa da profili più giovani come Tsadjout e il nuovo arrivato De Luca. Il manerbiese Bonazzoli è stato già più volte avvicinato alla Cremonese, ma al momento sembra più probabile un suo passaggio al Cagliari in serie A in una trattativa che porterebbe Lapadula a Salerno. In difesa, è ufficiale l'arrivo dalla Triestina di Lorenzo Moretti (classe 2002). Intanto, gli abbonamenti sottoscritti hanno superato quota 3500.

PRIMAVERA 1 Esordio il 17 agosto contro l’Atalanta in un campionato caratterizzato da un girone a 20 squadre e il calendario asimmetrico. Il debutto casalingo al Soldi il 24 agosto contro la Roma, a seguire la trasferta in casa dell’Inter e prima sosta stagionale. Mister Pavesi potrà contare su un paio di nuovi elementi, entrambi in arrivo dalla Spal come Filippo Tosi, terzino classe 2005 nell’ultima stagione in prestito al Genoa e Alex Rama (centrocampista classe 2006) reduce dal girone di ritorno all’Imolese in serie D.

Dopo l’onorevole sconfitta per 2-1 con l’Inter (scesa in campo però senza tanti nazionali), la Pergolettese ha poi affrontato il Brescia con tanti giovani in campo ed è stata piegata per 3-0. Comunque soddisfatto il tecnico Mussa, soprattutto per l’atteggiamento mostrato nel secondo tempo. I test estivi dei gialloblu proseguono domani alle ore 10.30 contro la Gian Erminio e mercoledì alle 18 con il Fiorenzuola (al Centro Sportivo Bertolotti. Intanto, è stato ingaggiato il centrocampista Fabio Scarsella (35 anni), ex Cremonese (segnò il gol decisivo per la promozione in serie B). Per finire, emessi 15 Daspo nei confronti di tifosi del Mantova, per i fatti risalenti al match con la Pergolettese dello scorso 9 marzo.

La Pergolettese ingaggia Scarsella, ex grigiorosso
SERIE C
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» BASKET SERIE A Vanoli quasi completa, manca solo un tassello

Si chiama Phil Booth il nono elemento della nuova Vanoli. Sfumato Markel Brown, accasatosi a Triente, la dirigenza biancoblu ha virato sulla guardia di Baltimora (28 anni), reduce dalla stagione a Strasburgo e in Elite Pro A ha realizzato 12 punti, 2.5 rimbalzi e 3.3 assist di media in regular season e 12.3 punti, 2 rimbalzi e 4.5 assist nelle 4 gare di playoff. Con la squadra francese ha disputato anche 15 partite in Basketball Champions League, segnando 15.8 punti di media «Non vedo l'ora di arrivare in città, di giocare per la Vanoli Cremona

Dopo i mancati arrivi di Markel Brown e Derek Ogbeide, la società gialloblu ha virato sulla guardia Phil Booth (ex Strasburgo) e ora l’attenzione è sull’ingaggio del centro

e sono grato di questa opportunità. Ho parlato con il coach e con alcuni nuovi compagni, sarà una grande stagione e sono

molto contento di arrivare a Cremona», sono state le sue prima parole dopo l'accordo con la Vanoli. Indubbiamente un giocatore

di spessore, che insieme a Davis e Lacey dovrebbe garantire un buon numero di punti, soprattutto dalla lunga distanza. Ora non resta che focalizzare l'attenzione sul centro, elemento determinante per il buon esito della stagione. Un anno fa la scelta di Golden sembrava azzeccata, ma dopo un confortante inizio, l'americano ha deluso anche per problemi fisici, gli stessi che hanno penalizzato Adrian, entrambi non confermati dalla Vanoli. La scorsa settimana sembrava vicino l'ingaggio del nigeriano con cittadinanza canadese Derek Ogbeide, ex Pistoia, che ha però preferito accettare l'offerta del Peri-

steri, squadra del massimo campionato greco. A questo punto, la dirigenza biancoblu non ha fretta e si è presa del tempo per individuare il giocatore giusto, in modo che arrivi prima dell'inizio della preparazione estiva (al via dal 15 agosto). La prossima settimana dovrebbe essere stilato il calendario del campionato che inizierà il 29 settembre.

IL ROSTER: Corey Davis (playmaker), Federico Zampini (playmaker), Tajion Jones (play-guardia), Phil Booth (guardia), Trevor Lacey (guardia), Luca Conti (guardia), Stefan Nikolic (ala), Paul Eboua (ala-centro), Federico Poser (centro).

JuVi, continua lo scouting per la scelta dei due americani

Cercasi americani, possibilmente con la mano calda sotto canestro, con il carisma da leader e desiderosi di misurarsi con la serie A2 del basket italiano. La Ferraroni JuVi ha ormai completato il roster 2024-2025 per quello che riguarda gli italiani (missione compiuta rapidamente, con sicurezza e senza intoppi), ma ora bisogna trovare gli americani, elementi sempre fondamentali per far girare al meglio la squadra e per risolvere le partite punto a punto. Insomma, giocato-

ri che infiammano la fantasia dei tifosi. Coach Bechi è volato negli Stati Uniti insieme a Tommaso e Matteo Ferraroni (nella foto) - rappresentanti della famiglia senza la quale non ci sarebbe la JuVi che conosciamo, è sempre bene ricordarlo - per seguire la Summer League 2024 a Las Vegas, appuntamento tradizionale del basket a stelle e strisce e serbatoio di talenti da scovare (ma ci vuole l’occhio dell’intenditore per distinguere i diamanti dalle patacche). Sicuramente quanto visto negli States potrà tornare utile per le scelte di

mercato in casa oroamaranto, col direttore sportivo Abbiati sempre al lavoro. La JuVi ha tutto sommato il tempo per fare le cose come

si deve e con la dovuta calma: gli allenamenti infatti, inizieranno il 12 agosto e la squadra potrebbe essere pronta per quella data. Intanto, è partita la campagna abbonamenti e ci si aspetta come sempre una risposta convinta da parte del caldo e appassionato pubblico oroamaranto. I tifosi potrebbero ritrovarsi in un PalaRadi tutto rinnovato: l’assessore allo Sport Luca Zanacchi ha annunciato la volontà di intervenire, sistemando le parti ammalorate del palazzetto di Cremona. Una rinfrescata più che mai necessaria...

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Logiman Crema già al completo con Nejc Zupan

Il vento dell’Est soffia sulla Logiman Crema. Arriva, infatti, dalla Slovenia l’ultimo tesseramento per la prossima stagione: è Nejc Zupan, lo scorso anno nella massima serie del proprio Paese nelle file del Tajfun Sentjur. Ala di 203 cm e fisico possente, il ventottenne sloveno ha dimostrato in carriera ottime capacità realizzative e buona mano nel tiro dall'arco. «Zupan è un’ala grande di fisicità e capacità realizzative», ha commentato soddisfatto coach Lombardi. Intanto, la Logiman è stata inserita nel girone B con Agrigento, Capo d’Orlando, Desio, Faenza, Fidenza, Fiorenzuola Bees Imola, Virtus Imola, Legnano, Lumezzane, Mestre, Casale Monferrato, Omegna, Piacenza, Ragusa, San Vendemiano, Saronno, Treviglio Brianza, Vicenza.

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Prova la Bissolati per l’estate 2024

Nel 2024 è ancora possibile presentare domanda di AFFILIAZIONE TEMPORANEA. Periodo minimo 2 mesi consecutivi fino ad un massimo di 3 mesi

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SERIE B
FABIO VARESI
SERIE A2
Phil Booth, la nuova guardia della Vanoli

» volley serie a2

La nuova stagione parte con il cambio al vertice (Ghini prende il posto di Boselli), mentre l’allenatore è Bruno Napolitano. Primo tassello del roster la regista Pincerato

Vbc, tante novità per ripartire con fiducia

Signori, su il sipario! La Vbc Casalmaggiore ha finalmente spiegato a tutti il suo futuro, che come è noto vede la ripartenza dalla serie A2, un passo amaro ma necessario. In una conferenza stampa molto attesa - giovedì nella cornice dell’hotel Il Duca Barbablù di Sabbioneta - sono stati svelati i punti salienti della nuova Vbc. Prima di tutto lo storico presidente Massimo Boselli cede il ruolo di numero uno a Giovanni Ghini, mentre l’allenatore è un nome ben noto nel mondo della pallavolo: Bruno Napolitano. A creare un legame con la Vbc che fu e che non c’è più, ecco il ritorno a Casalmaggiore della palleggiatrice Giulia Pincerato, ex Vbc un lustro fa e anche ex

Esperia. Boselli ha spiegato le difficoltà di trovare un titolo sportivo con cui iscriversi al campionato, un percorso tormentato e che ha avuto una soluzione positiva sul traguardo, non senza fatica. Ghini, già insieme a Boselli fin dai tempi della vecchia Pallavolo Casalese, avrà un ruolo da protagonista e ha

Flora

Continuano a lasciare poco spazio e a non concedere neanche una misera briciola agli avversari. Stiamo parlando dei bocciofili del Flora che hanno dominato il 1º memorial Marco Pezzoli, organizzato dalla Canottieri Baldesio. Tre le formazioni rivierasche ai primi tre posti della classifica generale: fanno festa Alessandro Massarini (quinto successo stagionale tra i Senior) e Luca Domaneschi, al quarto hurrà stagionale, giocatori estrosi e creativi nella loro genuina follia di gioventù. Dopo aver estromesso

promesso l’impegno di ridare lustro al volley di Casalmaggiore e si è detto emozionato ed onorato. Sulla squadra c’è fiducia, il programma è di tornare nella massima serie, ma non subito, si parla di progetto triennale, una costruzione da far crescere passo dopo passo, con calma. Coach Napolitano ha detto che intende

mettere a disposizione la sua esperienza, allenare la Vbc è una responsabilità, ma anche un onore. Giulia Pincerato, che sarà in cabina di regia, ha infine spiegato di avere molta voglia di tornare a giocare, dopo alcuni anni in cui si era allontanata dal mondo del volley. Avrà il compito di fare da chioccia e dovrà trasmettere la sua esperienza alle compagne più giovani, sfruttando anche il bagaglio di conoscenze apprese dal ruolo di allenatrice svolto negli ultimi anni. Insomma, alla Vbc c’è una gran voglia di tornare protagonista. Intanto, l’Esperia ha stretto un accordo di par tnership con la Canottieri Dopolavoro Ferroviario, mentre la Trasporti Bressan Offanengo ha ufficializzato l’inizio della stagione il 10 agosto al PalaCoim.

CICLISMO SU PISTA

Galli continua a salire sul podio: è 2º nella Madison a Pordenone

Dopo il titolo continentale nell’inseguimento a squadre Under 23 a Cottbus, Niccolò Galli dell’Arvedi Cycling si è distinto anche alla Sei giorni di Pordenone. Presente con il compagno di squadra Marco Dadda, Galli ha vinto la corsa a punti Uci e ha ottenuto un ottimo secondo posto nella Madison e quinto nell’Omnium, classificandosi poi al secondo posto in coppia con Davide Boscaro nella generale (nella foto) Davvero ottimi risultati per un atleta sempre più

pigliatutto anche nel 1º “Marco Pezzoli”

i milanesi Suardi-Stoppini (12-8), Massarini-Domaneschi s’imponevano sui compagni di società Minoia-Negri per 12-7. Sugli scudi anche Edoardo Massarini e Giuseppe Domaneschi, che eliminavano nei quarti i bissolatini Generali Faenza (12-3) ed in semifinale gli emiliani Ciotola-Larini per 12-4. Finale tutta in famiglia (nella foto) , che si è dipanata per dieci tornate con il successo dei giovani sui rispettivi genitori con il punteggio di 12-3. Ha diretto la gara Gabriele Ceriati.

TROFEO ZUCCOTTI

I bocciofili “stranieri” dettano legge nella gara regionale (riservata alla categoria A-B) organizzata

dalla Polisportiva Bees con Cuore di Madignano Ben tre formazion ai primi quattro posti della classifica generale. Successo di Maurino Bugini, che in semifinale ha superato Tiziano Leoni (12-3) ed in finale ha avuto la meglio su Massimo Guarnaschelli per 12-7. Quarto posto per il cremasco Giovannini Moretti. Alla fase finale anche Alessandro Massarini, sconfitto da Guarnaschelli nei quarti di finale per 12-11 e il bissolatino Pierantonio Comizzoli (8º). Ha diretto la gara Antonio Vannucchi.

promettente per la pista azzurra. Ora per lui inizia un periodo di recupero in altura, sognando la convocazione ai Mondiali di Ballerup in Danimarca dal 16 al 20 ottobre. Per la Arvedi Cycling inizia, invece, il momento di fare il tifo per Lamon, che sarà protagonista in azzurro a Parigi 2024.

TROFEO BCC CASSA RURALE Le corsie cremasche sono sempre di più casa per i bocciofili “stranieri”, che hanno addirittura esagerato nella gara regionale (riservata categoria B-C), organizzata dalla società Offanenghese. Due bocciofili milanesi e due orobici ai primi quattro posti della classifica generale. Sul gradino più alto del podio il milanese Marco Carlo Viganò, che ha superato in semifinale Alberto Marchetti (12-11) ed in finale ha avuto la meglio su Angelo Schiavi per 12-4. Quarto posto per Pierluigi Bonalumi. Ha diretto la gara Francesco Lanzi.

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Da sinistra: Bruno Napolitano, Giovanni Ghini e Giulia Pincerato (foto Bongiovanni)
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