PICCOLO
il punto, la virgola e anche i due punti.
IL
CREMONA
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Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico
Anno 2 • n. 37 • sabato 6 ottobre 2018
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 328 0493888 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 1982590 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com
Antonio Fioravanti il nuovo primario di Neorochirurgia: a Bologna un paziente ha suonato la chitarra durante l’intervento
un ospedale all’avanguardia si operera’ al cervello da svegli
Raineri a pagina 3
scuola
l’editoriale
La vera passione del Berlusca di Fabio Varesi
ecco la nuova maturita’ gli scritti scendono a due Galletti a pagina 6
editoria
che ci fa socrate su facebook? il libro del cremonese Scrima
Pani a pagina 9
ambiente
altro che cinghiali in arrivo cervi scoiattoli e lontre
santiago e francigena
Articolo a pagina 7
basket
Varesi a pagina 23
Stasera la Vanoli prova a scalare le Dolomiti
Raineri alle pagine 4-5
per sport, religione o silenzio i racconti dei cammini di fede calcio
ciclismo
Volpi a pagina 25
Chiodo a pagina 26
Quattro giovani delle due ruote ancora protagonisti
Cremo, per volare deve battere oggi la Salernitana
casalasco
inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale
provocano incidenti e poi fuggono
Articolo a pagina 12
f at e m i cap i r e . . . Il governo andò al tavolo dei negoziati europei spinto da un forte mandato popolare, convinto così che i creditori avrebbero allentato la morsa cedendo almeno ad alcune richieste per alleviare l’austerità. La risposta dei creditori alle suppliche fu durissima, e costrinse i cittadini a pesanti, ulteriori, sacrifici. Tranquilli, è accaduto alla Grecia. Vanni
c u l t u r a
Una mostra in citta’ dopo quattro anni
Cremona nelle opere di fiorini Anticolo a pagina 22
Il calcio è una passione che non svanisce mai. Soprattutto se l’hai vissuta da protagonista. Chi non ama lo sport più popolare al mondo, trova incomprensibile la scelta di Silvio Berlusconi e del suo fedele Adriano Galliani, di acquistare il Monza a un anno esatto dalla storica cessione del Milan a una cordata cinese. Per chi come me, a diverso titolo, si è occupato di calcio, la decisione di tornare in campo non è una sorpresa. Ma come si fa a ripartire dalla serie C, dopo aver presieduto per 31 anni una delle squadre più prestigiose come il Milan, portato a più riprese sul tetto del mondo? Semplicemente per passione... Ma non pensiate che quello della coppia Berlusconi-Galliani sia solo un capriccio, perché chi nello sport è abituato a vincere, si mette in gioco solo per il massimo. E a Monza l’obiettivo proibito è la serie A, traguardo mai raggiunto in 106 anni di storia. Difficile, ma non impossibile, per chi ha investito su un Milan alla deriva e dopo un paio di stagioni lo ha portato ad alzare la Coppa dei Campioni. Ironia della sorte, l’ex proprietario del Monza è il figlio di quel Colombo che al Milan è ricordato in positivo per la conquista della stella e in negativo per la retrocessione a seguito del calcioscommesse. Insomma, il copione è lo stesso: da Giussy Farina alla famiglia Colombo, per puntare al vertice. Berlusconi, chiaramente, non è stato solo il presidente del Milan, ma se sull’imprenditore e politico, ognuno può avere una propria valutazione, come dirigente sportivo, senza ombra di dubbio è stato uno dei più grandi e vincenti della storia del calcio. E sono sicuro che i tanti tifosi ingrati, che nelle ultime stagioni rossonere lo hanno invitato ad andarsene, ora lo rimpiangono e forse avranno iniziato a fare il tifo per il Monza, anche se non lo confesseranno mai.
lA ur ban i s t ica
CRONACA
Iniziati i lavori per la riqualificazione di corso Garibaldi
Sono iniziati giovedì i lavori preparatori del cantiere per la riqualificazione di corso Garibaldi, dove sarà posata della pavimentazione di pregio e nuovi arredi urbani. Ai residenti e agli esercizi commerciali della zona è stato distribuito un volantino
informativo con tutte le indicazioni utili. I lavori di posa della pavimentazione saranno realizzati in due fasi. La prima interessa il tratto da via Milazzo a via Goito, la seconda da via Goito a via Villa Glori.
SANITA’ • Fioravanti nuovo primario di Neurochirurgia a Cremona: adotterà metodi innovativi
Operazione al cervello: si farà da svegli di Vanni Raineri
divenuta approdo ambito grazie al bacino di oltre 800mila abitanti, Una delle scene più spaventose raggiunto unendo le province di del cinema è quella in cui Hannibal Cremona e Mantova. Lecter, interpretato da un grande Tra le sue specialità la chirurgia Anthony Hopkins, apre chirurgiper le neoplasie del cranio, tumocamente la scatola cranica di un ri complessi della fossa cranica uomo che aveva sequestrato, anteriore e posteriore come memantenendolo poi sveglio. Il resto ningiomi e neurinomi. Nel suo ve lo evitiamo, è solo per dire che percorso professionale ha affinato quanto avverrà presto a Cremona, abilità tecnico-chirurgiche altaben lungi dal condividerne i conmente specialistiche, quali apnotati trash, ci riporta alle finziopunto la chirurgia da svegli e la ni cinematografiche. chirurgia guidata con fluorescenDopo aver completato l’acquisiza. Un primo intervento di resezione dei necessari strumenti, zione cerebrale guidato da fluorel’équipe del dottor Antonio Fioscenza, come ha affermato il Diravanti infatti potrà eseguire rettore Generale dell’Asst Cremooperazioni assolutamente innona Camillo Rossi, presente assievative, intervenendo sul cervello me al Direttore Sanitario Rosario con l’ausilio del paziente che riCanino, è già stato eseguito nei mane sveglio durante l’ingiorni scorsi a Cremona da tervento. Fioravanti. Come avviene? E’ uno dei contenuti delLo ha spiegato lo stesso la conferenza stampa Fioravanti: al paziente che si è tenuta martedì viene somministrato L’età di Antonio nel reparto di Neurouno sciroppo che due chirurgia dell’ospedale Fioravanti, nato ore dopo evidenzia duin Calabria di Cremona, che da circa rante l’intervento le celun mese ha un nuovo prilule tumorali colorandole mario. Si tratta appunto di di rosa, il che rende precisa la Antonio Fioravanti, 56 anni di oririmozione e riduce i rischi. gine calabrese, che ha maturato Il dg Rossi ha sottolineato come una notevole esperienza all’ospestia procedendo l’operazione di dale Bellaria di Bologna. rinnovo del parco attrezzature, Fioravanti è giunto in Emilia da anche per consentire al dottor studente universitario e solo oggi Fioravanti di applicare la sua mela abbandona per l’Ats Val Padana, todica innovativa. «La sua espe-
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Da sinistra Rossi, Fioravanti, Manuela Besanzini e Canino
rienza – ha aggiunto Canino – consente di operare pazienti come prima non ci era possibile: è per questo che acquistiamo attrezzature costose». La chirurgia guidata da fluorescenza è un metodo che in Lombardia è applicato al Besta di Milano, e in Italia da pochi altri. Cremona si candida quindi ad essere uno degli ospedali più competitivi sotto questo aspetto. Ma è evidente come sia la chirurgia da sveglio che, al termine della conferenza stampa, attira la massima attenzione. Fioravanti ha già al suo attivo una cinquantina di interventi a Bologna (dove era l’unico a praticarla), e ci spiega: «Questa metodica richiede un team multidisciplinare, e lo costituiremo anche qui a Cremona. Si applica soprattutto nei tumori ce-
rebrali in area critica, per avere informazioni in tempo reale: durante l’intervento infatti facciamo domande al paziente e gli chiediamo di muoversi, con l’obiettivo di ridurre i danni, nella consapevolezza che più massa tumorale si asporta e più si elimina la malattia. Il paziente prima dell’intervento viene sedato, poi è sveglio e interagisce con noi». La curiosità è troppo forte, e chiediamo a Fioravanti di farci qualche esempio di operazione al cervello svolta su pazienti svegli: «Una volta ho operato un paziente bilingue, che parlava sia inglese che italiano, e ad un certo punto si è messo a parlare solo inglese. Ho anche operato un chitarrista che, nel corso dell’intervento, ha fatto qualche accordo con la chitarra». Benvenuti nel futuro.
LO T T A A L C A N C R O
airc, martedi’ un incontro AL CITTANOVA Nella prestigiosa sede di Palazzo Cittanova, a partire dalle ore 18.30, Airc promuove martedì 9 ottobre un appuntamento con il mondo della ricerca oncologica, per conoscere i progressi raggiunti nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del cancro, e per scoprire le prossime sfide da vincere per rendere il cancro sempre più curabile. All’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, interverranno Giovanni Barosi (Fondazione Irccs, Policlinico San Matteo di Pavia) e Maria Picchio (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) che faranno il punto sugli ultimi traguardi raggiunti dalla ricerca e spiegheranno quali sono le prossime sfide. Interverranno Caterina Caldonazzo e la signora del tennis Lea Pericoli che racconteranno come hanno affrontato e superato la malattia.
PRIMO PIANO
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Chilometri a piedi per riscoprire il valore del pellegrinaggio, sulla via Francigena ma anche all’estero
Zaino, scarpe e tanta passione T
utti in cammino. Chi per religione, chi per sport, chi per conoscere meglio se stesso, chi semplicemente per ritrovare il gusto del silenzio attorno. A Milano due settimane fa si è svolto il festival del Social Walking, promosso tra gli altri da Radio Francigena, “la voce dei cammini”. Una radio web ricca di news e di video di testimonianza di chi sceglie l'antica va pellegrina. Uno degli ultimi testimonial è stato il cremonese Andrea Devicenzi, atleta paralimpico noto per le sue imprese in giro per il mondo, che ha lanciato la sfida “La Via di Francesco con una gamba e due stampelle”. Andrea è arrivato domenica scorsa a Roma dopo 21 tappe e 500 chilometri di cammino. Ma sono tanti i nostri concittadini che scelgono, o mettono in cantiere, un'avventura del genere, dopo aver iniziato ad apprezzare la bellezza del camminare nella natura. Ma dove cominciare? Il celebre Cammino di Santiago in Spagna? I tanti percorsi italiani? Abbiamo chiesto a due giovani donne di Casalmaggiore di raccontarci le loro esperienze. Sono due docenti: Gaia Soana insegna Finanza nell'Università di Economia a Parma, Federica Passera insegna all'Istituto Comprensivo Diotti di Casalmaggiore. Nell'estate del 2017 hanno percorso assieme il cosiddetto percorso di Assisi, quest'anno le loro strade si sono divise: Federica è rimasta in Italia dedicandosi alla via di San Benedetto, Gaia si è cimentata col Cammino di Santiago. La Via Francigena è il punto di riferimento principale nel nostro Paese, le altre (comprese le due indicate) comunque la intersecano o coincidono in qualche parte. Ri-
a cura di Vanni Raineri spetto alla Via di Santiago ha numeri di molto inferiori, e viene da chiedersi perché. La via spagnola è patrimonio dell'umanità riconosciuto dall'Unesco: è una strada che risale al Medio Evo che conduce alla tomba di Giacomo. Santiago oggi si avvale di rilevanti contributi europei, è una via molto ben indicata ovunque, consente di muoversi spendendo non oltre 20-30 euro al giorno grazie alle strutture ufficiali, e ci sono un sacco di agevolazioni per ognuno. I tentativi delle nostre regioni di ottenere il marchio Unesco sulla Via Francigena è stato finora disatteso. Eppure le radici storiche e i contenuti religiosi non mancano, per non parlare della bellezza dei luoghi attraversati che, con tutto il rispetto, nulla hanno da invidiare a quelli del nord della Spagna. La Franci-
gena è il pellegrinaggio a Roma sulla tomba di Pietro; la prima testimonianza scritta del percorso risale a prima dell'anno Mille: partiva da Canterbury (Londra) e arrivava a Roma. Poi si è allungata verso Brindisi, coincidendo con la tratta per imbarcarsi per le crociate. Dunque inizia da Canterbury e la Pilgrim's Way inglese, prosegue per le scogliere di Dover, oltremanica la Piccardia, lo Champagne, la cattedrale di Reims, l'abbazia di Clairvaux, e poi Saint-Croix in Svizzera, Losanna, il Passo del Gran San Bernardo, la Val Padana sull'argine maestro, Piacenza, Fidenza, il Passo della Cisa, Lucca, San Gimignano, le crete senesi, la Cassia a Viterbo, Roma e poi al sud fino a Brindisi attraverso il Gargano e il Salento. Una meraviglia di 2300 km.
L’ESPERIENZA
FEDERICA, DOPO ASSISI, FORLI’ E LA VIA FRANCIGENA ORA SCEGLIE IL CAMMINO DI SAN BENEDETTO
Federica Passera ha la sua linea: prima l’Italia, poi vedremo. «Dopo il Cammino di Assisi dello scorso anno, che in parte tocca la Francigena, quest’anno ho scelto la via di San Benedetto, da Norcia a Montecassino, anche questo in parte coincidente con la Francigena. Entrambe le esperienze sono state molto positive, anche se sono cammini meno conosciuti e frequentati, però sono ben organizzati: prima di partire sai già dove pernottare, e scegli tu se fare la vita del pellegrino dormendo in alloggi “con donativo” o se invece vuoi la comodità di un bed & breakfast convenzionato, e quindi in camere singole e doppie invece di camerate multiple. Una critica la faccio sulla conservazione dei tratti da percorrere in Ciociaria,
una zona magnifica ma non tenuta al meglio. Credo che la situazione migliorerà con l’aumento dei pellegrini, certo si attraversano borghi incantevoli. Il Cammino di Assisi fatto lo scorso anno è invece uno dei tre dedicati a San Francesco: ho percorso quello originale, da Dovadola (Forlì) ad Assisi passando per i luoghi più toccanti dell’esistenza di Francesco, i vari eremi e luoghi della sua vita spirituale, in 13 tappe. Era un percorso più battuto di quello fatto quest’anno, con molti stranieri». Perché l’Italia prima di Santiago de Compostela? «So che il Cammino di Santiago è il più “blasonato”, ma ritengo che vivere i cammini italiani consenta di scoprire un’Italia
Sabato 6 Ottobre 2018
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IL RACCONTO
«Il Cammino di Santiago, che ricordo» Gaia, un’avventura lunga 340 chilometri Un’esperienza singolare: «Ho camminato con un sacerdote apprezzando la bellezza del cammino»
sconosciuta ai più, e con una modalità unica. Gli aspetti culturali sono fantastici, e vedo con piacere che in Italia la cultura del cammino sta crescendo, anche se non sappiamo “venderla” come fanno altri. La Via Benedettina dovrebbe essere frequentata da migliaia di persone, invece...». Quanto conta l’aspetto religioso? «Io mi iscrivo sempre con una associazione di riferimento, e le motivazioni che mi spingono sono molteplici. L’aspetto religioso è uno di questi, poi c’è quello intimistico, e infine quello sportivo. Alla base però c’è la ricerca di se stessi: camminare per tante ore in solitudine consente di meditare, e si tratta di un’esperienza di massima libertà che consente di conoscerci meglio. Ovvio che a tutto questo si può aggiungere la fede».
Gaia Soana ha percorso l’estate del 2017 il Cammino di Assisi, e quest’estate si è cimentata col Cammino di Santiago. Subito le chiediamo, tra il serio e il faceto, che ci facesse una che insegna Finanza. «Il pellegrino medio è in genere persona colta, con denaro e tempo libero. E’ dopo aver fatto vacanze nei siti esotici che si tende a cercare le cose più vere e pulite». Raccontaci la tua esperienza. «Quest’anno ho scelto il cammino primitivo di Santiago, tra Oviedo e Santiago de Compostela, 340 km in tutto, distanza simile a quella percorsa un anno fa. Credo che il boom di Santiago sia dovuto in buona parte al grande successo del libro di Paulo Coelho che vi racconta il suo viaggio. La grande crescita si ebbe proprio negli anni successivi, attorno al 1990. Direi una efficace operazione di marketing. Io sono partita il 10 agosto e tornata il 26. I vari cammini sono succedanei del Cammino di Gerusalemme, che sarebbe il vero pellegrinaggio, ma da quando la parte conclusiva è stata occupata dai turchi da Gerusalemme non tornava più nessuno, poi sono iniziati i cammini per raggiungere le tombe degli apostoli, i più vicini a Gesù». Come spieghi la preminenza di Santiago? «Credo molto dipenda dal libro di Coelho, oltre che dalla Giornata Mondiale della Gioventù dell’89 con Papa Wojtyla. In realtà non c’è un motivo per cui debba essere più battuto dei nostri. E’ certamente più pubblicizzato, e noi siamo tutti vittime dei media. E poi ci sono i motivi pratici: soprattutto nella parte francese è pieno di strutture ricettive in cui il pellegrino può dormire e mangiare con pochi soldi. Da noi è diverso, se sei giovane e motivato non hai bisogno di tanto, ma a Santiago ho visto tanti anziani che hanno accesso a diversi servizi: ad esempio il servizio a pagamento dello zaino al luogo di arrivo della tappa. Io ho camminato con un sacerdote di 76 anni della cattedrale di Udine che ne ha beneficiato. Ci sono i trasporti a prezzi modici per famiglie e bambini e tanto altro. Certo questo non
è il vero spirito del cammino, ma comprendo la scelta di chi ha problemi. Se il confronto lo facciamo sulla bellezza del cammino, le Asturie sono affascinanti ma il nostro Appennino non ha rivali a livello del paesaggio e della natura. Qui però il cammino è meno indicato». Quanti italiani hai incontrato in Spagna? E quanti stranieri in Italia? «Di italiani a Santiago ce ne sono parecchi. Il primitivo è il più duro ed è il più scelto dai nostri connazionali, poiché noi siamo abituati con le Alpi e chi ha motivazioni sportive sceglie quello. Di stranieri in Italia non ce ne sono tanti, ma io stessa l’anno scorso ho camminato con un gruppo di 8 persone e due erano stranieri». Chiudiamo con qualche consiglio per chi vuole cimentarsi. «In internet si trova tutto. Innanzitutto non bisogna improvvisare. Bisogna partire allenati perché non è una passeggiata di salute: si cammina per diverse ore con uno zaino sulle spalle. Poi si deve capire se si è disposti ad adattarsi a situazioni lontane dalla comodità, vale a dire a dormire in cameroni con altre 15 persone, avere a disposizione il bagno per 90 secondi, non trovare tutto pulito. Nel nostro mondo delle comodità non ne siamo tutti capaci. Si deve poi essere consapevoli che ci si deve guardare dentro conoscendo meglio noi stessi, perché tante ore ci costringeranno a farlo. Da parte mia lo consiglio a tutti, perché ho capito che non smetterò mai. Auguro a tutti di trovare nel cammino ciò che ho trovato io».
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Cronaca
Sabato 6 Ottobre 2018
SCUOLA • Il voto finale resterà in centesimi ma si darà più spazio al percorso del triennio, confermato anche il bonus
Uno scritto in meno per essere “maturi” di Enrico Galletti E’ stata una commissione di esperti, presieduta dal linguista Luca Serianni, a varare le linee guida del nuovo esame di Maturità, che debutterà a giugno. DA TRE A DUE SCRITTI La novità più discussa è quella del passaggio da tre a due prove scritte. Gli altri cambiamenti rilevanti riguardano la prima prova di lettere, i criteri di ammissione e i fattori che determinano il voto finale degli studenti. LA PRIMA PROVA Saranno tre anziché quattro le tipologie della prova
il PROGETTO
ANCE E ARCHITETTI, AGEVOLAZIONI PER GLI INTERVENTI EDILI
L’Associazione Costruttori ANCE Cremona e l’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Cremona, hanno attivato un tavolo tecnico di confronto su alcune tematiche legate al territorio, al decoro urbano ed all’efficientamento energetico della città di Cremona e delle sue periferie. In particolare sul tema dell’efficientamento energetico degli edifici hanno collaborato con il Comune di Cremona e Linea Green SpA al fine di verificare la fattibilità di sviluppare insieme “pacchetti”, proposte ed una campagna promozionale con incentivi a favore dei privati per interventi sugli edifici esistenti. Per dare attuazione a quanto sin qui descritto è stata costruita una Campagna Promozionale per chi vuole effettuare interventi di trasformazione edilizia ed impiantistica nel settore dell’edilizia residenziale che comportino un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici privati. Dopo la prima fase di giugno sono confermati i contenuti dell’edizione precedente, con la novità del coinvolgimento del sistema bancario. Le banche del territorio attiveranno formule di finanziamento a favore dei privati che aderiranno alla Campagna.
di italiano: tolta la traccia fanno riferimento alle didi carattere storico, i canverse tipologie di prove didati potranno scegliere aderenti ai diversi ambiti: tra la tipologia A (l’analisi artistico, filosofico, lettedel testo di letteratura), rario, scientifico, storico, all’interno della quale sociale, economico e saranno proposti tecnologico. due autori e non LA SECONDA uno solo, con la PROVA SCRITTA possibilità per Il numero di Il secondo scritgli studenti di to è fissato per il trovarsi di fronprove scritte del 20 giugno e verte anche a testi nuovo esame terà su una o più letterari dell’Unità discipline caratterizd’Italia, la tipologia B, zanti i diversi percorsi di con tre tracce sull’analisi e studio. Alle commissioni la produzione di testi arsaranno inviate delle grigomentativi e la C, che glie utili per la correzione prevede la riflessione ardella prova, in modo tale gomentativa su temi di da uniformare il più posattualità. A disposizione sibile i giudizi su scala nadei candidati, dunque, ci zionale. saranno sette tracce che
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I REQUISITI DI ACCESSO ALL’ESAME Cambiano anche i requisiti di accesso.
Da quest’anno non peserà la partecipazione durante l’ultimo anno scolastico e nemmeno l’esito della
prova Invalsi, come si credeva negli scorsi mesi. Altro elemento slegato dall’esame sarà quello della quantità di ore di alternanza scuola-lavoro. I criteri di ammissione saranno altri, bisognerà aver frequentato almeno tre quarti del monte ore previsto, avere voto positivo in ciascuna discliplina e la sufficienza in condotta. Con una precisazione, però: il consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione dello studente anche con un’insufficienza in una materia con voto unico (cioè senza distinzione alcuna tra scritto e orale). La condizione, tuttavia, è quella che la decisione deliberata dal tavolo dei docenti venga adeguatamente motivata in sede di scrutinio. IL VOTO FINALE Anche quest’anno, con l’entrata in vigore del nuovo ordinamento dell’esame di Maturità, il voto finale degli studenti resterà espresso in centesimi, come previsto dall’attuale sistema in vigore. Tuttavia, fanno sapere dal Ministero, si darà un peso maggiore al credito scolastico maturato nell’ultimo triennio. Quest’ultimo, in particolare, varrà fino a 40 punti su 100 (attualmente costituisce un massimo di 25 punti sul totale del voto finale). La commissione può attribuire fino a 60 punti, un massimo di 20 per ciascuna delle due prove scritte, altri 20 per il colloquio orale. Il punteggio minimo per superare l’esame resta fissato a 60 punti. IL BONUS Rimane anche il bonus fino a 5 punti, assegnato arbitrariamente dalle singole commissioni agli studenti che hanno totalizzato almeno 50 punti nelle prove e sono stati ammessi con un credito di 30 (o più) punti.
Cronaca
Sabato 6 Ottobre 2018
AMBIENTE • Dopo l’uccisione del cane, intervista al naturalista Sergio Mantovani di Vanni Raineri La notizia da noi riportata sabato scorso del cane ucciso dai cinghiali ha scatenato commenti sul web. Come era logico attendersi, molti si sono concentrati sulla figura del padrone del cane, che è un cacciatore, ma in realtà quanto a lui accaduto avrebbe potuto succedere a qualsiasi cittadino a passeggio col suo cane. Che fare? Attrezzarsi per pianificare seriamente il contenimento di questa specie o adeguarsi alla sua presenza? Abbiamo sentito stavolta il parere di chi propende per la seconda ipotesi. Si tratta di Sergio Mantovani, giornalista cremonese, ricercatore ambientale e naturalistico e autore del volume “Natura cremonese”, saggio riguardante gli aspetti naturalistici della provincia di Cremona. Partiamo dal timore più diffuso: il cinghiale rappresenta davvero un pericolo per l’uomo? «Non possiamo escluderlo a priori, ma la statistica ci aiuta. Se consideriamo che in Italia ci sono almeno un milione di capi, alcuni dei quali urbanizzati, e che di attacchi diretti se ne contano in numero infinitesimale, si comprende che la pericolosità è bassa. L’unico margine di rischio è rappresentato dalla presenza di una madre coi piccoli, ma spesso l’aggressività delle femmine si limita ad un attacco dimostrativo non portato a conclusione. Ricordiamo che si tratta di animali che hanno un forte timore dell’uomo. Potrebbero diventare pericolosi gli animali eventualmente colpiti da una fucilata, che diventano pericolosi per difendersi: una situazione che è capitata soprattutto sull’Appennino». Discorso diverso per i cani. «Certo, poiché il cinghiale lo teme molto di più. Il cane da caccia in particolare è un animale curioso, soprattutto se sente una pista o una traccia, e quando incontra altri animali tende a mettersi nei guai. Ha un’indole aggressiva verso il selvatico, di
E’ inutile contenere i cinghiali In arrivo cervi, scoiattoli e lontre cui spesso non valuta la pericolosità. Se poi il cinghiale è maschio quindi con zanne affilate, o anche se si trattasse di un’istrice abile nel difendersi, per lui può finire male. Nel caso poi i cani siano in gruppo aumenta l’aggressività dell’animale attaccato. Un mio amico in golena ha trattenuto a stento il suo pastore tedesco quando ha visto un nutrito branco di cinghiali, ha avuto paura per il cane che si è messo ad abbaiare mentre i cinghiali erano spaventati. Io stesso un paio di anni fa sono passato a fianco di un branco di 15 cinghiali, ma sono rimasto tranquillo e silenzioso e loro non hanno reagito: importante è non avvicinarsi ai piccoli e restare fermi o indietreggiare lentamente. Da frequentatore della golena più che i cinghiali tempo il pericolo potenziale degli spari ai cinghiali: armi e munizioni per abbatterli sono molto potenti, a lunga gittata, ma la golena è frequentata anche da persone a piedi o in bicicletta. Trovo insomma più pericoloso per l’incolumità delle persone lo sparo ai cinghiali che questi ultimi. Del resto, si vada a vedere ogni anno quanti incidenti si verificano durante questo tipo di caccia e quanti invece per attacchi dei cinghiali all’uomo». Sulla strada i cinghiali dopo il tramonto e prima dell’alba sono un problema serio, come dimostrano i tanti incidenti d’auto. «Questo è vero, anche se in altre province il pericolo è ancora maggiore, e quindi dovremmo eliminare tutti i cinghiali? Servirebbe che le autorità posizionassero cartelli stradali per avvertire del pericolo».
Pensa davvero che bastino? «Certo che non bastano, ma sarebbe utile invitare alla prudenza su certe strade, non sono molte e tutte nel Basso Casalasco. Metterebbero quantomeno sul chi va là gli automobilisti». Dovrebbe diventare una sorta di Camargue, dove i limiti ovunque sono molto bassi. «Certo. Sono animali che mancano da secoli e non ci siamo più abituati». Contesta dunque chi li definisce autoctoni. «Non è questione di opinioni ma di dati. Le nutrie sono alloctone ma i cinghiali no. Dovremmo piuttosto capire perché siano tornati qui da pochi anni, a differenza del capriolo che è arrivato prima per l’esplosione della popolazione appenninica. Cosa che non vale per il cinghiale. Io credo che il loro spostamento sia dovuto all’aumento nell’Appennino del numero di lupi, che hanno i cinghiali come preda prediletta». Lupi che sono già stati avvistati pure da noi. Quindi? «Non è facile che branchi di lupi si fermino nel nostro territorio, in ogni caso non saranno loro a fare sparire i cinghiali». Dunque lei è contrario all’abbattimento?
«Personalmente sì, ma posso capire chi è favorevole: non sono un animalista sfegatato, ma un naturalista. Sono specie che localmente possono creare danni». Ad esempio alle colture. «Certo, anche se sono situazioni molto localizzate in alcune aree della golena. Lì un controllo locale ci può stare nella forma attuale, dall’altana. Sarei contrario alla caccia braccata per l’impatto sull’ambiente: lasciamola all’Appennino, qui sarebbe sproporzionata. In ogni caso dobbiamo considerare che se ci sono i presupposti perché arrivino da noi, farli sparire è pura utopia. Ma il numero resta limitato, poiché non trovano qui un ambiente ideale su vasta scala. In tutta la provincia ci saranno un centinaio di capi». Che pensa invece del contenimento della nutria? «I dati parlano chiaro: il piano di controllo è un fallimento totale. Sono ancora ovunque, anzi: gli abbattimenti aumentano di anno in anno, il che dimostra l’inefficacia del piano. In Inghilterra sono scomparse, nel 1986, ma per una combinazione di tre fattori: l’inverno rigido e nevoso, il numero comunque ridotto rispetto a noi, e l’ottima organizza-
zione degli inglesi che con ostinazione e abilità hanno fatto l’ultima parte del lavoro eliminando i superstiti. Concomitanza impensabile per noi». Quali nuove specie ci dobbiamo attendere in futuro? Dobbiamo vedere quanto avviene nel nord est, che spesso anticipa i fenomeni. Ad esempio gli sciacalli: io stesso ne ho avvistato uno nel Cremonese. E’ verosimile che, se non ammazzano i pochi capi odierni magari in battute di caccia alla volpe, possano arrivare qui. Un altro animale già avvistato è il cervo, in espansione sull’Appennino e che pure manca nella nostra pianura dal Medio Evo. Poi purtroppo (poiché specie esotica) nel nord della nostra provincia è in arrivo lo scoiattolo grigio, già presente nel Bergamasco, Lodigiano e Milanese: un animaletto simpatico che dovrebbe restarsene in Nord America. Infine, potrebbe ricomparire anche la lontra, anche lei specie autoctona e in decisa espansione nel nord est e anche in Valtellina. Questo sarebbe un ottimo segnale in quanto la lontra è un bioindicatore molto positivo. D’altro canto questi arrivi confermano come lo stato dei nostri fiumi sia migliorato».
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a cremona solidale
inaugurata la nuova sede auser cremona
Giovedì scorso si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede Auser Cremona e Auser Unipopo Cremona presso la Ex Palazzina del Custode di Cremona Solidale. La giornata ha visto la presenza del Presidente Auser Nazionale Enzo Costa e della Presidente di Auser Regionale Lombardia Lella Brambilla. Il pomeriggio è partito con Il Dialogo sul tema “Il nuovo Terzo Settore” che ha visto l’intervento della Presidente di Auser Comprensorio di Cremona, Donata Bertoletti, la quale ha presentato alla platea l’attività del comprensorio. E’ seguito l’intervento sulla nuova legislazione che regolamenterà il Terzo Settore del Presidente Nazionale Enzo Costa. E’ poi intervenuto il presidente Giorgio Toscani di Auser Unipop Cremona che ha presentato l’attività di Unipop e ha la nuova proposta formativa dell’anno 2018/19. Alle ore 17,30 si è tenuta la commovente inaugurazione e la dedicazione della Sala Riunioni della sede a Guido Bussi, ex presidente di Auser Comprensorio di Cremona venuto a mancare improvvisamente lo scorso febbraio. Il pomeriggio si è concluso con un rinfresco a cura di Filiera Corta Solidale e con l’intrattenimento musicale a cura dei docenti Unipop Eric Fievet e Samuele Mazza. Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno partecipato alla giornata, in particolar modo a tutti i volontari di Auser provinciale, i docenti Unipop e le autorità che hanno partecipato all’evento.
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Rubrica
Sabato 6 Ottobre 2018
f uor i da l guscio
il fratello di mister bean e l’ue nazista (p.a.d.) 27 – Israele accusa l’Iran: “ha un programma per le armi segrete”. Lo diceva anche di Saddam Hussein, che fu perfino paragonato allo Hitler del 1939, quando non disponeva nemmeno della sovranità su due terzi del paese. Armi di distruzione di massa o complotti furono attribuiti anche a Assad e Gheddafi e tre paesi furono distrutti. Le dittature che possiedono queste armi, come la Cina e la Corea, non sono nel mirino proprio perché questi ordigni ce li hanno davvero. 29 – Disordini a Gaza: 2 ragazzi e 7 adulti uccisi dagli israeliani. 30-3 – Fallito il referendum in Macedonia sul cambio del nome del paese. Dopo un anno di negoziati, Usa e Canada si accordano per rimpiazzare il vecchio accordo commerciale (Nafta) con uno nuovo (Usmca). Al congresso del partito conservatore in Uk May è in pericolo. Ma la signora manda in onda “Dancing Queen” e, con bocca aperta ed espressione estasiata, balla sul palco, davanti all’uditorio. Dice che difenderà il referendum, che è pronta ad andarsene dall’Ue senza accordi, parla di ambizioni globali. Poi fa una battuta volgare a doppio senso, e s’atteggia come dicesse: ma cosa avevate mai capito? Scroscio di applausi, grasse risate e grande successo nel paese. Il ministro degli esteri Uk paragona l’Ue a una “galera sovietica”. Ma Atkinson (il fratello euroscettico dell’attore che interpreta Mister Bean, nella foto), definì l’Ue “nazista”: un disinvolto passaggio dall’antifascismo militante in servizio permanente ed effettivo all’anticomunismo viscerale. 3 – Donald Trump dice la pura verità: “senza di noi il re saudita non durerebbe due settimane”.
LA STORIA • Quarant’anni fa l’elezione del socialista incarcerato dal fascismo di Francesco Agostino Poli
Pertini, un partigiano come presidente
Immaginate di essere un giovane avvocato, munito di due lauree, dotato di notevole capacità oratoria, irruento, vivace, e di ricevere, per motivi politici, una condanna a più di dieci anni di reclusione. La vita distrutta, qualsiasi prospettiva di carriera impossibile, come impossibile è anche solo pensare di formarsi una famiglia o dedicarsi agli affetti. Immaginate che la madre di questo giovane avvocato, disperata, tenti di strappare la grazia per quel suo figlio che adora e per cui soffre. E che, saputolo, il figlio le scriva questa lettera, dura e accorata: «Mamma, con quale animo hai potuto fare questo? Non ho più pace da quando mi hanno comunicato che tu hai presentato domanda di grazia per me. Se tu potessi immaginare tutto il male che mi hai fatto ti pentiresti amaramente di aver scritto una simile domanda... Dimmi mamma, perché hai voluto offendere la mia fede? Lo sai bene, che è tutto per me, questa mia fede, che ho sempre amato tanto... privo della mia fede, cosa può impordro, e lo deve essere per te. Se tu tarmene della libertà? La libertà, sapessi con quale gioia, e con questo bene prezioso tanto caro quanta fierezza io alzai dalla agli uomini, diventa un sudicio gabbia dopo la lettura della senstraccio da gettar via, acquistato tenza il grido della mia fede “Vial prezzo di questo tradimento, va il Socialismo”, “Abbasso il fache si è osato proporre a me... Mi scismo”. E allora mi saltarono si lasci in pace, con la mia conaddosso furenti, turandomi la danna, che è il mio orgoglio e bocca quasi a soffocarmi, ma io con la mia fede, che è tutta la nulla sentivo. Ascoltavo solo il mia vita. Non ho chiesto mai mio cuore battere contento». pietà a nessuno e non ne voglio... È quel Sandro Pertini che, dopo È bene che tu conosca la dichiala scarcerazione, avvenuta razione da me scritta all’invito se nell’agosto 1943, dopo la caduta mi associavo alla domanda da te del fascismo, si impegna a fondo presentata. Eccola: “La comuninella lotta partigiana, dove incazione che mia madre ha precontrerà la compagna di una visentato domanda di grazia in ta, Carla Voltolina. Partecipa mio favore, mi umilia profondaalla battaglia di Porta San Paolo, mente. Non mi associo, quindi, a Roma, nel tentativo di difenad una simile domanda, perché dere la capitale dalle truppe tesento che macchierei la mia fede desche divenute occupanti; politica, che più d’ogni altra cocombatterà in Toscana e poi a sa, della mia stessa vita, mi Milano, dove organizza l’inpreme». surrezione che porta alla La lettera è scritta dalla liberazione dal nazifacasa di pena di Pianosa, scismo e vota il decrenel febbraio 1933. to che condanna a L’autore è Sandro PerIl primo arresto morte Mussolini e gli tini. Nato nel 1896 a dopo l’omicidio altri gerarchi fascisti. Stella di Savona, antifaLeggiamolo mentre Matteotti scista integrale da subito, racconta la liberazione di socialista sempre, il giovane Firenze: «Mi rivedo così tra Pertini soffre le percosse e le ofil luglio e l’agosto 1944 alla vigifese fasciste, l’esilio, dove farà lia dell’insurrezione, in Firenze, anche il muratore, e lunghi anni dove il mio destino mi aveva di carcere. Ma, sempre alla maportato... Lo stato di emergenza dre, aveva scritto nel 1929: dichiarato dai tedeschi, disuma«Pensa, mamma, che lotto per no ed implacabile, durava ormai un’idea sublime, tutta luce. Oggi da più di una settimana. Le rappiù di ieri io sento d’amare quepresaglie naziste si succedevano sta idea. Il carcere rende più proalle rappresaglie, le fucilazioni fondo in me questo amore. La alle fucilazioni, la vita diventava condanna, mamma buona, è ogni giorno più dura e più diffimotivo d’orgoglio per il tuo Sancile; le speranze si spegnevano
1925
A fianco Sandro Pertini presidente, sopra una vecchia foto quando era studente
nei nostri cuori; molti di noi si sentivano già nell’ombra della morte. Quel martirio sembrava non avere più fine, quando improvvisamente all’alba dell’undici agosto, la “Martinella”, il vecchio campanone di Palazzo Vecchio, suonò a distesa; risposero festose tutte le campane di Firenze. Era il segnale della riscossa. Scendemmo, allora, tutti in piazza; i fratelli nostri d’oltre Arno passarono sulla destra, i partigiani scesero dalle colline, la libertà finalmente splendeva nel cielo di Firenze». Pertini, a guerra finita, sarà deputato alla Costituente per il Partito Socialista, senatore e poi deputato, sempre rieletto dal 1953 al 1976. Presidente della Camera – un fatto epocale, vista la sua appartenenza politica di sinistra – dal 1968 al 1976, finché, con la più larga maggioranza mai registrata in una votazione, Sandro Pertini diviene presidente della Repubblica il 9 luglio 1978 e lo rimane fino al 23 giugno 1985. Un Presidente amatissimo, mai volgare, mai populista, un signore di altri tempi che sa parlare con schiettezza e con accenti di verità appassionata al popolo, ai politici, agli altri capi di stato. Le durissime parole pronunciate per denunciare la disorganizzazione ed il caos dei soccorsi in seguito al terremoto nel sud del 1980, la sua presenza a consolare la famiglia vicino al pozzo in cui cadde, purtroppo senza speranza, il piccolo Alfredino Rampi, l’aver ricevuto al
Quirinale le Madres di Plaza de Majo, madri argentine che si battevano per i figli e le figlie desaparecidos a causa della dittatura fascista argentina, in anni in cui gli interessi economici italiani in quel Paese avevano fatto tacere sulle orribili violenze che vi si perpetravano, e come non citare l’entusiasmo per la vittoria dell’Italia ai Mondiali di calcio del 1982: gesti e parole mai banali, mai di facciata. Sandro Pertini emanava una grande autorità, costituita in larga parte dalla sua autenticità, sincera e spesso brusca. Tra le sue frasi più famose, ne citiamo due: «Non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà» e, nel suo discorso di insediamento come Presidente, così attuale: «L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra». Sandro Pertini se ne andrà a 93 anni, nel 1990. Leggiamo ancora questo struggente ricordo di sua madre: «Quando arrivò l’ultimo (confinato) di Ventotene, potei andare a trovare mia madre. Era molto vecchia e mi attendeva. Stava sempre seduta su un muretto che circondava la nostra casa. “Che cosa fa, signora?” le domandavano. “Aspetto Sandro”».
Cronaca
Sabato 6 Ottobre 2018
LA NOVITA’ • L’autore di “Socrate su Facebook” è il cremonese Stefano Scrima di Federico Pani
Il mondo finto di Facebook in un trattato di filosofia
«Mi perdonerete, ma ho bisogno di scrivere questo libro. Mi serve per sublimare l’istinto irrefrenabile, da me stoicamente represso, di mettere “mi piace” alle foto di tutte le ragazze languide e commentare insultando chiunque non la pensi cotamento all’opinione acrime me. Devo scrivere, per tica, narcisismo, autoreliberarmene e continuare ferenzialità, conformila mia vita». smo, protocollazione della La prende così, Stefano vita, illusione, costrizione, Scrima, con leggerezza, si auto-sfruttamento e inedirebbe con filosofia, se vitabile solitudine. Scusanon nascesse il bisticcio te se è poco». col fatto che Stefano, Nel tuo libro è sottesa classe 1987 e nato a Crel’idea che i social network mona (ma che ora vive a siano solo la cassa di risoRoma), un filosofo lo è nanza dell’imbecillità coldavvero. Nel senso che, lettiva: non trovi sia ingecome ci racconta, ha stuneroso essere così pessidiato filosofia a Bologna e misti? scrive saggi di filosofia: «È ingeneroso, sì. Ma «questo è il sesto, o il spero si capisca che si settimo forse». tratta soprattutto di Filosofo sì, dunque, ma un’autocritica, mi ci metto non di professione: «Soin mezzo anch’io, per prino redattore di un sito inmo. Allo stesso modo, tergovernativo, un portutti siamo passitale al servizio del bili di questa Ministero del Laforma di imbevoro, che si occucillità. La colpa di migranti». pa, però, è del L’ultimo saggio Stefano nasce a modo in cui di Stefano si inCremona, oggi usiamo i social titola “Socrate su vive a Roma media e dei Facebook – Istrumeccanismi che zioni filosofiche per stanno generando. Per non rimanere intrappolati esempio: molti non scrinella rete”, edito da Caverebbero le stupidaggini stelvecchi. L’agile libretto che scrivono, se ci fosse è un manifesto contro i un attimo per pensarle, mali provocati dai social per riflettere. Non solo, il media, dove regna «manmonitor spesso disinibicanza di rispetto, livellasce, si può essere persone mento della comunicaziodiverse da quelle che si è e ne, eccesso d’informaziocomportarsi di consene, disturbi psichici, inci-
1987
guenza. Inoltre, sui social network esiste solo la parte, per così dire, positiva di noi stessi. Per il resto, non c’è spazio». La soluzione è il ricorso alla filosofia e, infatti, nella seconda parte del tuo testo inserisci un decalogo di consigli “per non rimanere intrappolati nella rete”. Pensi davvero che la filosofia possa aiutarci a usare meglio i social media? «La filosofia, pur non essendo attuale, riesce a darci degli insegnamenti attualissimi. Porta alla luce il problema e ci insegna a essere critici, a usare più consapevolmente i social media. Ma attenzione: non parlo della filosofia polverosa dell’accademia. Parlo della filosofia che si confronta con i problemi della vita di tutti i giorni, che si può fare nelle strade, nelle scuole. È per questo che ho deciso, se così si può dire, di sporcarmi le mani con la realtà, di dare delle lezioni di filosofia pratica. In generale, penso che dovrebbe essere questa la direzione che la filosofia dovrebbe intraprendere, soprattutto a livello istituzionale».
IL LIBRO
Sopra la copertina del saggio “Socrate esu Facebook”, dell’autore cremonese trapiantato a Roma Stefano Scrima
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il 12 ottobre
il pci cremonese e l’ambiente
Venerdi 12 ottobre alle ore 17 nella sala Spazio Comune di Piazza Stradivari avrà luogo un incontro sull’evoluzione dei maggiori temi dell’ambiente nella seconda metà del ’900 nella nostra provincia. L’incontro è promosso da Legambiente e dalla Fondazione “Cremona Democratica” e prende spunto da un recente libro pubblicato dalla stessa Fondazione: “Il rosso e il verde, il Pci cremonese e l’ambiente 19601990” (nella foto). L’incontro sarà presieduto dai presidenti della Fondazione, Donatella Mazzeo, e di Legambiente, Pierluigi Rizzi. Il giornalista Fulvio Stumpo interrogherà gli autori sui temi trattati nel libro: Pierluigi Rizzi sulla dialettica tra nuova coscienza ambientalista e partiti, Giuseppe Azzoni su progressi e limiti delle politiche del Pci nella lotta all’inquinamento, Massimo Terzi e Michele De Crecchio su territorio, casa, urbanistica, Fiorella Lazzari sulla grande crisi relativa ai rifiuti, Marco Pezzoni sul nucleare a Caorso, l’energia, la partecipazione.
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Cronaca
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c astelverde
la cascinetta didattica dona tre biciclette
Le tre biciclette che saranno donate dalla Cascinetta Didattica onlus di Castelverde
CASTELVERDE - Bella iniziativa della Cascinetta Didattica onlus di Castelverde, che ha deciso di donare tre biciclette. Come si evince dalla fotografia sopra, una è destinata a un bambino o bambina dai 2 anni in su, una dai 6 anni in su e infine una dagli 11 anni in su. Chi fosse interessato può mandare una mail indirizzandola a: cervi.gabriele@libero.it, oppure telefonare al numero di cellulare 339/1461161. «Per questa nostra donazione - afferma Gabriele Cervi - come per le precedenti dobbiamo ringraziare tutti coloro i quali ci donano le biciclette. Sono loro i veri donatori».
AMBIENTE • Verrà inaugurata mercoledì prossimo, grazie alle attrezzature donate dai Lions Club
Una nuova area fitness al Parco al Po
Mercoledì 10 ottobre, alle 17,30, al Parco al Po sarà inaugurata l’area fitness all’aperto dotata di attrezzature donate alla città dai Lions Club del territorio. Saranno presenti il sindaco Gianluca Galimberti, l’assessore alla Vivibilità sociale Rosita Viola, l’assessore al Welfare di comunità Mauro Platè, l’assessore al Territorio Andrea Virgilio, il Governatore in carica Giovanni Fasani, il Past Governatore Giovanni Bellinzoni, la Presidente di Zona Mirella Marussich, Mauro Bosio della Onlus Associazione Solidarietà Clubs Lions, e i Presidenti dei Lions Club Cremonesi. In questa occasione verranno inoltre donati anche due defibrillatori automatici da esterno da installare nelle aree urbane che ne sono sprovviste in modo da rendere la città più sicura dal punto di vista dell’emergenzaurgenza sanitaria. Le attrezzature, che diventeranno così patrimonio di tutti i cremonesi, sono state acquistate grazie al ricavato della manifestazione “Lions Day 2018” tenutasi lo scorso mese di aprile in piazza Roma con l’impegno congiunto di tutti i
A fianco una immagine del Parco del Po che ospiterà un’area fitness all’aperto grazie al contributo dei Lions al territorio
Lions Club del territorio. Lo scopo del Lions Day è infatti promuovere l’associazione dando informazioni sulle principali attività di service svolte a livello locale, nazionale e internazionale, nonché fornire servizi gratuiti alle comunità del territorio. Quest’anno i Lions hanno dato vita a numerose iniziative durante che hanno
permesso la realizzazione di questo importante service per la comunità. Il tema per il 2018 era l’attività fisica come mezzo di prevenzione sia per patologie muscolo scheletriche, cardio circolatorie che per malattie sistemiche come il diabete, per questo è stato realizzato uno spazio fitness con at-
trezzature all’avanguardia aperto a tutti. «Colgo l’occasione per rivolgere un sincero ringraziamento, a nome mio e dell’Amministrazione comunale, ai Lions Club per l’impegno in iniziative volte ad offrire sempre nuovi servizi a favore della cittadinanza», dichiara l’assessore alla Vivibilità sociale Rosita Viola.
INAUGURA ZIONE L UNEDI’
AL PARCO DEL MORBASCO IL PRIMO PARK RUN IN PROVINCIA Lunedì 8 ottobre apertura ufficiale del percorso podistico, e non solo, all’interno del Parco del Morbasco che diventa quindi il primo Park Run in provincia di Cremona. Punto di ritrovo per vi-
sionare il tracciato è alle ore 14 in via 1° Maggio. Il percorso si sviluppa su un circuito di 2 km, con fondo misto su cui è possibile correre con scarpette da corsa ed è segnata la distanza raggiunta
ogni 500 metri. L’inizio del tracciato può essere raggiunto da tre ingressi del Parco del Morbasco: via Trebbia dal Parco Caduti di Nassyria, via Trebbia (scuola Virgilio) e via 1° Maggio.
Lettere & Opinioni
Sabato 6 Ottobre 2018
Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com
Punto nascite, deve prevalere il dialogo
gussola
Anche se sono di sinistra, quelle piante in via Madonnina non devono essere tagliate Egregio direttore, in questi giorni stanno presentando un libro scritto con il contributo di Giuseppe Azzoni, Michele De Crecchio, Fiorella Lazzari, Marco Pezzoni, Pierluigi Rizzi e Massimo Terzi, dal titolo “Il rosso e il verde” (il Pci Cremonese e l’ambiente 1960-1990). In questo libro ci sono molti accenni a fatti avvenuti a Gussola, inerenti all’ambiente e al tema della Pace. In questi viene messo in evidenza l’impegno dell’amministrazione comunale di quegli anni nella salvaguardi dell’ambiente con interventi mirati. Soprattutto nel creare spazi verdi, vedasi l’esempio del parco comunale, scelta questa coraggiosa, alberi al posto delle case nel cuore del paese. Nel contempo sento che a Gussola verranno tagliati parte degli alberi che costituiscono il viale detto della Madonnina, un bellissimo viale i cui alberelli sono stati messi a dimora dagli alunni di una classe elementare il cui maestro era Magni Giovanni, in collaborazione con l’allora amministrazione comunale. Sicuramente questo è avvenuto in occasione di una festa dell’albero, iniziativa che veniva seguita da tutte le scuole a livello nazionale. Perché tagliare questi alberi per fare spazio alla futura pista ciclabile? A mio avviso non ha una ragione solida, anzi in questo campo sta diventando l’opposto alla difesa dell’ambiente, tanto sbandierato a parole, ma poi vanificato nei fatti. Si dirà che questa serve per avere un collegamento con il percorso Ven-To, percorso che dovrebbe con una pista ciclabile collegare Venezia a Torino, ma questo collegamento a mio avviso potrebbe avvenire attraverso la rampa dell’argine di via Fiume, rendendo questa via completamente a senso unico sino alla rampa dell’argine, che dista un centinaio di metri dall’imbocco della
Signor direttore, La questione punto nascita di Casalmaggiore non è chiusa. Abbiamo avuto conferma dal Ministero della Salute che il parere del Comitato Percorso Nascite Nazionale è solo consultivo e non vincola la Lombardia a chiudere per forza. L’assessore Gallera non può incolpare le politiche nazionali per la cancellazione del reparto. La serrata dipende solo dalla Lombardia e dai gravi errori di programmazione sanitaria degli ultimi anni. A fronte degli errori del passato, ci auguriamo che, a pochi giorni dalla chiusura, prevalga la volonnuova ciclabile che collega via Fiume al Parco Comunale e a Piazza Carlo Comaschi. Inoltre, questo percorso di via Fiume renderebbe più libera la ciclabile, non dovendo sottostare, come accadrebbe viceversa in via Madonnina, ai pericoli delle tante auto. Questa scelta farebbe risparmiare dei soldi ai contribuenti e non deturperebbe il paesaggio, manomettendo parte del viale di via Madonnina, raggiungendo ugualmente, se non in modo migliorativo, l’obiettivo che si è preposto l’amministrazione comunale del collegamento con la ciclabile Ven-To. Spero che la scelta del taglio degli alberi non sia collegata a qualche mogugno degli abitanti di quella strada, a causa delle radici degli alberi (che poi alla fine sono pochi che presentano questi problemi), ma i mugugni possono derivare soprattutto in relazione alle foglie e ai fiori dei tigli, che cadendo a terra sporcano e richiedono tempo per rimuoverli. Problemi della natura, uno primaverile e l’altro autunnale. Faccio, inoltre, presente che gli alberi erano già stati piantumati prima che tante case fossero costruite ai bordi di quella strada. Perché faccio queste osservazioni personali e questa proposta? Voglio essere coerente con la mia impostazione menta-
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mente dall’allora assessore Ruggero Bettini. Questa Oasi Comunitaria è stato il frutto di quelle sensibilità. In questi giorni ho appreso di due fatti, quello di Pieve d’Olmi, dove per le stesse motivazioni tagliano gli alberi di un viale, ma soprattutto in modo positivo a Milano dove l’amministrazione comunale ha in programma di piantumare 3 milioni di alberi, in pratica uno per ogni abitante di quella città. La coerenza ha un prezzo a volte molto costoso, come la libertà, ma sono due valori molto importanti che vanno difesi e preservati. Sante Gerelli Gussola
tà di dialogare (come accaduto in altre Regioni come il Veneto) e di adottare finalmente un piano di rilancio. Privare i cittadini del punto nascita significa cancellare opportunità di crescita e sviluppo, allontanare le persone dal territorio e costringere le donne partorienti a viaggi della speranza per raggiungere altri punti nascita su strade in condizioni spesso cattive e con tempi di percorrenza inaccettabili, aspetto sottostimato nella richiesta di deroga. Marco Degli Angeli Andrea Fiasconaro Consiglieri regionali M5S Lombardia
••• critica
Gli esponenti della sinistra italiana sono abituati a colpevolizzare questo Governo per qualsiasi cosa
le e la mia coscienza: non posso aver criticato le amministrazioni passate di centrodestra per il taglio degli alberi, sia nel parco comunale, che nella golena nell’appezzamento di proprietà comunale, o tornando indietro almeno di 30 anni, quando hanno tagliato gli alberi davanti al piazzale della chiesa e poi mettere la coerenza in un angolo, perché sono un sostenitore dell’attuale maggioranza di centrosinistra. Anzi, colgo l’occasione per dire che l’attuale maggioranza di centrosinistra segna in positivo uno spartiacque con le passate amministrazioni di centrodestra, soprattutto nel realizzare opere in favore della cittadinanza. L’ambientalismo e la difesa del territorio non devono essere una moda o un mezzo per sfruttare il momento, non dimentichiamo che quando gli ambientalisti attraverso la lista che maggiormente li rappresentava (i Verdi) si sono presentati alle elezioni e raccoglievano voti in percentuale non insignificante, tutti correvano ai loro piedi, tutti li cercavano per avere la loro sensibilità nelle loro liste. Una scelta che a suo tempo ha dato dei frutti significativi in difesa dell’ambiente. Un esempio lo abbiamo a Gussola, con l’Oasi Comunitaria della Lanca, voluta tenace-
Signor direttore, certo che a questa sinistra, la fantasia non manca e tantomeno la faccia di bronzo. Anche l’opposizione di destra (Berlusconi e Meloni) non scherza, probabilmente delusa per essere rimasta esclusa. Criticano tutti questo Governo colpevole, secondo loro, di far aumentare lo spread e di rallentare lo sviluppo delle imprese. Loro, che si sono prodigati a salvare le banche, elargendo soldi provenienti dall’Europa per finanziare e sostenere le imprese e non le banche. Due nomi fra tutti: Monte dei Paschi e Banca dell’Etruria (Renzi e Boschi non vi ricordano nulla?). Chissà perché lunedì la borsa ha chiuso in profondo rosso trascinata dai titoli bancari. E questo loro lo chiamano sviluppo e difesa dei posti di lavoro? Ma soprattutto incolpano come sempre l’attuale Governo. D’altronde, ormai, sono abituati a colpevolizzare M5S e Lega di ogni cosa, compreso il crollo del Ponte Morandi a Genova. Massimo Pelizzoni Gussola
LAVORI STRADALI • Via Volturno Lavori edili di ricostruzione dell'intero edifico al civico 48; i lavori si svolgeranno in 3 fasi. Fino al 23 marzo 2019
Viale Trento e Trieste Fine lavori: 22 Dicembre
Via Picenengo Fine lavori: 15 Ottobre Corso Garibaldi Fine lavori: 30 Novembre
• Viale Trento Trieste, via Palestro, via Staufer via Porta del Tempio Lavori stradali per conto di Aem spa, per realizzazione pista ciclabile Fino al 22 dicembre 2018
Via Volturno Fine lavori: 23 Marzo 2019
• Via Picenengo Lavori stradali per conto del Comune di Cremona Fino al 15 ottobre 2018 • Via Gerolamo da Cremona Lavori di manutenzione della scuola Sacro Cuore Fino al 10 novembre 2018 • Corso Garibaldi Occupazione con area cantiere interessante l’intera carreggiata. Fino al 30 novembre 2018
Via Gerolamo da Cremona Fine lavori: 10 Novembre
Via De Stauris Fine lavori: 31 Ottobre
• Via De Stauris Lavori stradali per conto del Comune di Cremona Fino al 31 ottobre 2018
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
il METEO
Sabato 6 ottobre
Domenica 7 ottobre
Lunedì 8 ottobre
Martedì 9 ottobre
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Sabato 6 Ottobre 2018 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com
aveva 31 anni
morto il giovane filippo grimaldi E’ morto ieri a 31 anni a seguito di una malattia Filippo Grimaldi, un ragazzo di Casalmaggiore noto per essersi candidato alle scorse amministrative di Casalmaggiore nella lista “Destra Sociale”. Un ragazzo pieno di ideali, come lo ricordano gli amici di CasaPound Cremona sulla bacheca facebook. Grimaldi infatti aveva deciso lo scorso gennaio di tesserarsi a CasaPound Italia, partecipando a diversi eventi.
in duomo e in municipio
aido, Domani la festa del 35° anniversario Domani, domenica 7 ottobre, ricorre il 35° anniversario di Fondazione del Gruppo Comunale Aido di Casalmaggiore San Giovanni in Croce e Solarolo Rainerio, ricorrenza che verrà onorata con una specifica manifestazione alla presenza delle massime autorità dell’Aido, dei gruppi comunali delle province di Cremona e Mantova, dei sindaci dei Comuni di Casalmaggiore, San Giovanni in Croce e Solarolo Rainerio e delle autorità civili e associazioni di volontariato di Casalmaggiore. Il programma prevede il ritrovo presso il Duomo alle ore 10, alle 10,30 la Santa Messa officiata da don Claudio Rubagotti, al termine della quale prenderà il via il corteo che raggiungerà il Palazzo Municipale, accompagnato dalla Banda Musicale Estudiantina. Alle 11,45 il saluto da parte del presidente Ambrogio Mazzini e delle autorità presenti.
san giovanni in croce
nasce a villa medici il science lab leonardo SAN GIOVANNI IN CROCE Un’attesa più lunga del previsto si sta concludendo. Questa mattina infatti, alle ore 10,30, il complesso architettonico e naturalistico di Villa Medici del Vascello ospiterà una conferenza stampa di presentazione del Science Lab Leonardo da Vinci. La realizzazione del progetto è stata supportata dal Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta.
casalmaggIore prog e t t o d e l l’ a t s v a l p a d a n a
a san giovanni nascono i gruppi di cammino SAN GIOVANNI IN CROCE – La Fiera è stata lo spunto per organizzare anche a San Giovanni i Gruppi di Cammino, sempre più frequenti nei nostri paesi: come noto si tratta di gruppi di persone che periodicamente si trovano assieme per fare una camminata, con importanti benefici sia di ordine sociale che soprattutto di salute. Domenica scorsa da Villa Medici del Vascello è partita la camminata (nella foto) intitolata “Diamoci una mossa”, che ha visto la partecipazione di alcune decine di persone, tra cui una folta rappresentanza del gruppo Nordic Walking di Gussola. Al termine, il consigliere Giovanni Zardi ha
fatto eseguire ai partecipanti una serie di esercizi. Presente anche il vice sindaco Erika Maglia, che commenta: «L’Amministrazione Comunale ha deciso di aderire all’iniziativa proposta da Ats Val Padana denominata “Gruppi di Cammino”, promuovendo il benessere psicofisico e la socializzazione e sensibilizzando sull'importanza di uno stile di vita attivo. L’attività fisica praticata regolarmente incide in modo significativo sulla qualità della vita, contribuendo a prevenire o attenuare la progressione delle principali patologie cronico-degenerative e riducendo il rischio di mortalità generale».
Per presentare il progetto, giovedì sera nel Teatro Cecilia Gallerani si è tenuto un incontro pubblico tenuto da Ats Valpadana sui benefici apportati dalle camminate, oltre che sulla formazione e organizzazione dei gruppi di cammino.
CRONACA •Giovedì sera prima a Martignana e poi a Casalmaggiore in via Baldesio. Fuggiti due ragazzi
Auto fantasma provoca incidenti Un’Alfa 145 abbandonata sul luogo dell’incidente, la rotonda tra via don Minzoni, via Italia, via Baldesio e via Giordano Bruno, ormai inservibile e due giovani in fuga subito dopo il sinistro, tutt’ora ricercati dai carabinieri. Questo l’esito dell’incidente avvenuto poco dopo le 21. Oltre a questo, Francesco Meneghetti che può dirsi fortunato. L’auto, a folle velocità e contromano su via Don Minzoni ha impattato contro il cordolo ed è volata, a pochissima distanza dalla sua. «Pensavo mi venisse addosso – ha raccontato – ho visto le luci sulla via e mi sono arrestato sulla rotonda. Tempo di vedere l’auto che arrivava ed ho abbassato la testa, poi ho sentito il botto». Tempo di scendere dall’auto e i due ragazzi sono scappati, uno verso via don Minzoni e l’altro verso via Ro-
mani. L’auto, dopo essere giunta da via Don Minzoni, ha imboccato la rotonda in senso opposto a quello di marcia. La curva troppo larga ed ha toccato il cordolo, impennandosi e ricadendo pesantemente sul marciapiedi. Sul posto sono immediatamente giunte due pattuglie della Compagnia dei Carabinieri di Casalmaggiore. Un incidente strano, con una strana fuga sulle quali verranno effettuate le opportune verifiche ma che già col proseguo dei minuti sul posto assumeva connotati più precisi. Poco tempo prima dell’incidente infatti l’Alfa 145 si era resa protagonista di un incidente a Martignana e da lì era fuggita senza fermarsi. A bordo dell’auto incidentata a Martignana una donna che, giunta a Casalmaggiore, l’ha riconosciuta.
L'auto ormai a fine corsa in via Baldesio giovedi sera I due ragazzi a bordo probabilmente fuggivano proprio da lì. L’aspetto era estremamente giovane ed erano italiani, secondo chi li ha sentiti subito do-
po l’incidente prima che fuggissero via. L’auto – priva di assicurazione – è stata portata poi via dal carro attrezzi e posta sotto sequestro.
chie s a d i s a n f r a n c e s c o
oggi al museo diotti incontro sul cristo deposto di jacopino da tradate Il Cristo deposto di Jacopino da Tradate, scultura in marmo conservata nella chiesa di San Francesco a Casalmaggiore (appartenente ab antiquo al medesimo luogo sacro, prima della sua ricostruzione novecentesca), è da tempo sotto i riflettori degli storici dell’arte, anche se è ancora poco conosciuta dai cittadini di Casalmaggiore. La volontà del parroco don Claudio Rubagotti di rendere più ampiamente fruibili ai cittadini di Casalmaggiore gli edifici sacri consente ora una più facile accessibilità e una piena valorizzazione di questo capolavoro del Quattrocento lombardo. L’attribuzione a Jacopino da Tradate, il celebre scultore tardogotico attivo nella
fabbrica del Duomo di Milano, spetta a un contributo della storica dell’arte Laura Cavazzini pubblicato nel 1997 sulla rivista «Prospettiva» (Jacopino da Tradate fra la Milano dei Visconti e la Mantova dei Gonzaga), argomento poi ripreso nel volume “Il crepuscolo della scultura medievale in Lombardia” (Firenze, Olschki, 2004). La scultura, confermata a Jacopino con l’autorevole avallo, tra gli altri, di Enrico Castelnuovo, è stata esposta nella grande mostra milanese dedicata a “L’arte a Milano dai Visconti agli Sforza” tenutasi nel 2015 a Palazzo Reale, dove campeggiava in una delle sale più belle e suggestive e, più recentemente, ha avuto una sua visibilità
mediatica grazie a un articolo di Tomaso Montanari pubblicato sul “Venerdì di Repubblica”. Laura Cavazzini, attualmente docente di Storia dell’Arte medievale presso l’Università di Trento, ha accolto l’invito dell’Amministrazione Comunale di Casalmaggiore di tornare sull’argomento con una conferenza dedicata a Jacopino da Tradate e al Cristo deposto di Casalmaggiore. L’incontro, introdotto da Giorgio Milanesi e da Valter Rosa, si svolgerà presso il Museo Diotti oggi, sabato 6 ottobre, alle ore 16,30 (ingresso libero). Al termine sarà possibile recarsi a visionare insieme la scultura nella Chiesa di San Francesco.
Casalasco
Sabato 6 Ottobre 2018
CASTELDIDONE • Silvio De Bortoli venderà anche alimentari. Oggi l’inaugurazione CASTELDIDONE - Un piccolo grande segnale di vitalità: a Casteldidone, ormai da oltre un anno, non vi erano attività commerciali. Intese come negozi di vicinato, quelli dove comprare cibo e pane, insomma la spesa quotidiana. Tutto questo perché, per la sopraggiunta, meritata, pensione del titolare, l’alimentari che prima era attivo (e ormai storico) in questo paese aveva chiuso, alla pari - più o meno nello stesso periodo della tabaccheria. Certo Casteldidone non è una metropoli: questo comune del Casalasco consta infatti di poco meno di 600 abitanti, ma specie per gli anziani fare la spesa, attività giornaliera, diventa difficoltoso quando si è costretti a fare anche pochi chilometri e a trasferirsi in altri comuni. Oggi però grazie all’idea di Silvio De Bortoli ecco che Casteldidone torna ad avere il suo negozio di vicinato di riferimento. Silvio, originario di Arborio, provincia di Vercelli, ma trasferitosi a Casteldidone otto anni fa per amore, era partito da un’idea un po’ diversa, che poi è stata sviluppata. «Ero partito dalla volontà di aprire una enoteca, poi abbiamo pensato di aggiungere un reparto biologico, infine come terzo step abbiamo ideato pure un piccolo market, con
Nessun negozio in paese? E io ci apro un’enoteca
Silvio De Bortoli con la moglie Gaia nell’enoteca di Casteldidone spirito di servizio verso il paese, che non ha più questi riferimenti da un anno ormai» spiega De Bortoli. Il negozio, in via XXV aprile, è vicino al comune e alla chiesa, dunque in pieno centro: sorge, in posizione strategica, laddove prima era attivo proprio l’alimentari che chiuse all’incirca un anno fa. In quel caso vi era pure un fornaio, qui il pane non viene prodotto ma comunque rivenduto,
assieme a prodotti di vario genere. La passione per il biologico è giunta dalla moglie Greta, che aiuta Silvio nell’attività. Il nuovo negozio è attivo da una decina di giorni, anche se in realtà sarà inaugurato ufficialmente oggi a partire dalle 17: arriveranno anche Massimo Baglione, presidente della Fondazione Italiana Sommelier Piemonte e Valle d’Aosta e redattore della guida Biben-
da, Riccardo Tagliabue, vicepresidente dell’Enoteca Regionale Piemonte di Gattinara e Domenico Fidente, masterwine e sommelier che giungerà da Roma. L’amore per il vino deriva dalla terra natia di De Bortoli e infatti sono già 100 le etichette, con prevalenza per quelle del Nord Piemonte, con le varie doc e docg. Prima di iniziare questa avventura, Silvio lavorava in una azienda agricola e poi ha gestito impianti a biogas a Scandolara Ravara ma intanto, sin da giovane, ha intrapreso corsi amatoriali e a gennaio arriverà al diploma di terzo livello all’Associazione Italiana Sommelier di Mantova. Per questo la sua idea è di organizzare presto, all’interno del negozio, pure degustazioni con serate ad hoc. Intanto però il grande merito è di avere fatto ripartire, anche dal punto di vista commerciale, la piccola Casteldidone.
t orri cella d el pizzo
inaugura oggi il laboratorio culturale all’agriturismo torretta TORRICELLA DEL PIZZO – L’Agriturismo Torretta è sempre più un centro artistico-culturale di riferimento per il territorio casalasco. Grazie al recente arrivo di un’artista svizzera che ha scelto di stabilirsi in paese, verrà inaugurata oggi una nuova iniziativa, che affianca quella dei due musei stabili ospitati da tempo: quello di strumenti musicali meccanici (che sta ampliando la propria sede grazie al restauro di nuovi spazi) e quello di storia naturale. In un ulteriore spazio dell’ampia proprietà, anche questo ristrutturato appositamente, nasce infatti quello che vuole essere un “laboratorio culturale”, che ci facciamo meglio spiegare da Cristina Mazzotti, l’artista svizzera citata sopra, di antiche origini torricellesi ma nata e vissuta presso Basilea. «Lavorare con argilla e colori – afferma Cristina, pittrice e ceramista - rappresenta una parte fondamentale della mia vita. Quando ho deciso di stabilirmi a Torricella, che visitai da piccola maturando l’idea di tornare stabilmente un giorno, ho pensato quale fosse la maniera migliore per mantenere viva la mia passione. Ho avuto la fortuna di
incontrare la famiglia Fadani nel loro posto così bello. Ho notato in particolare in Torretta questa piccola bella stanza con camino, e subito mi è venuta l’idea di costituire qui una piccola galleria, dove fosse possibile organizzare tre o quattro mostre all’anno. La Torretta ospita un’ottima combinazione di offerte culturali, aggiunte alla vocazione agrituristica, è un luogo al di fuori dell’offerta delle città per tutti coloro che hanno l’opportunità di presentare la propria arte, ed è raro trovare un luogo simile. Con l’aiuto di mio marito e naturalmente della famiglia Fadani è stato possibile realizzare questa piccola galleria. Adesso siamo pronti per la prima mostra con artisti e anche musicisti». Infatti sono diversi i contenuti di questo primo appuntamento, che prende il via alle ore 16 con l’apertura dei due musei. Alle 17 inizierà la visita dell’esposizione collettiva delle opere di Brunivo Buttarelli, artista di spessore internazionale che ha voluto dare il suo contributo a questa nuova iniziativa culturale, di quadri e ceramiche realizzate da Cristina Mazzotti e dei quadri
di Paride Pasquali, originario di Scandolara Ravara e casalese da decenni, che lo scorso anno ha esposto le sue opere nella sede della Pro Loco in occasione della Fiera di San Carlo. Alle 17,30 seguirà un importante momento musicale, grazie alle conoscenze di Cristina Mazzotti. Si esibiranno infatti Philippe Schnepp, primo contrabbasso dell’Orchestra Sinfonica di Basilea, e Ursula Schnepp, volinista del gruppo di musica irlandese Caoran. L’inaugurazione vera e propria avverrà alle ore 18, e più tardi avrà luogo un rinfresco gratuito per tutti i partecipanti.
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fiera di cingia de’ botti
“in vino veritas” carletti in mostra
Simone Fappanni e Giorgio Carletti CINGIA DE’ BOTTI - In occasione della sagra di Cingia de’ Botti si tiene, fino al 7 ottobre, la mostra “In vino veritas?”. L’esposizione, allestita nell’androne del Municipio, presenta una serie di grafiche di Giorgio Carletti ispirate alle opere di grandi maestri in cui è presente il vino. «Si tratta – spiega il curatore Simone Fappanni - di una serie di lavori che sono il frutto di un lungo lavoro di ricerca e studio durante il quale l’artista cremonese ha voluto evidenziare la presenza del “nettare degli dei” in capolavori eseguiti da maestri del calibro di Caravaggio, Rubens, Cézanne, Picasso, Vélasquez, Munch, Mercier e tanti altri. Non siamo di fronte, pertanto, di “copie d’autore”, quanto piuttosto di pezzi nei quali l’attenzione dell’osservatore viene focalizzata sul vino, spesso contenuto in preziosi calici, a volte in brocche o semplici bicchieri, e diventa il motivo per una sorta di “narrazione per immagini” estremamente coinvolgente basata soprattutto sul segno». «Queste grafiche - prosegue Fappanni - rappresentano, dunque, un garbato hommage alla grande pittura e, nel contempo, un piacevole percorso di scoperta e approfondimento. Cantato da poeti, celebrato in racconti universali come “La leggenda del santo bevitore” di Roth, e in trasposizioni filmiche, il tema attraversa l’arte in ogni sua forma, trovando in quella figurativa una delle espressioni più alte attraverso magistrali interpreti a cui si è riferito, con bella apertura immaginativa e senso interpretativo, l’artista cremonese». Pittore e grafico, in tanti anni di attività creativa Giorgio Carletti è riuscito a maturare un proprio stile. Il disegno risulta, per questo artista, un elemento essenziale. Ha lavorato come incisore, bozzettista ed esecutivista per vari committenti. Sue opere si trovano in collezioni private in Italia e all’estero. Ha allestito numerose mostre personali e ha partecipato a diverse rassegne e collettive.
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Impennata nelle vendite e nell’import: la domanda delle stufe eleganti in Italia passa dal 14 all’85%
Le stufe a pellet contro lo spreco di energia Nell’ultimo decennio la produzione mondiale di pellet è aumentata di oltre 4 volte. La domanda ha avuto un incremento del 14% e in Italia l’85% è soddisfatta dall’import. E’ il segno questo di un massiccio incremento delle apparecchiature (caldaie e stufe) che bruciano pellet. L’Italia attualmente consuma più di 3 milioni di tonnellate di pellet all’anno, con il consumo residenziale che rappresenta il 96% dell’uso totale. Il dato più interessante è la previsione di una tendenza in continua crescita del consumo di pellet che raggiungerà in Italia le 5 milioni di tonnellate nel 2020. I produttori di pellet così si sono moltiplicati, immettendo sul mercato moltissime varianti di questo materiale. Il pellet è prodotto da scarti della lavorazione dell’industria del legname, generalmente trucioli o segatura. Si tratta quindi di materiale che andrebbe perduto, se non fosse riciclato, con ottimi risultati, come combustibile. Ovviamente, per ottenere un prodotto di qualità la materia prima viene preventivamente essiccata e privata delle impurità. I trucioli e la segatura vengono quin-
di pressati e compattati nella caratteristica forma a cilindretti. E Il suo elevato potere calorifico deriva da questa compressione. Oggi il pellet viene venduto maggiormente nei negozi al dettaglio, ma sta iniziando a diffondersi
la vendita online, con un fatturato che supera ormai il 6% del totale delle vendite: un trend che sembra destinato a rafforzarsi molto velocemente. Scegliere un sistema di riscaldamento ecocompatibile, significa non
solo avere una notevole sensibilità ai temi dell’ambiente e del risparmio energetico, ma anche un senso spiccato della parsimonia. Il punto di forza delle stufe a pellet è infatti il combustibile, la cui resa è deputata a giustifi-
care la spesa iniziale per l’acquisto e l’installazione del prodotto. E la questione del risparmio è un tema caldo per tutti, anche per coloro che non hanno bisogno di far quadrare i conti del bilancio familiare. Il consumo di legna o pellet per il riscaldamento è molto più elevato nelle zone di montagna, dove interessa oltre il 40% delle famiglie, con le punte massime in Umbria e Trentino Alto Adige, dove viene utilizzato da quasi il 50% della popolazione. Nel dettaglio il consumo di pellet è più diffuso nelle regioni del Nord Italia – soprattutto in Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino - fanno eccezione la Sardegna e l’Umbria, entrambe con un consumo più che doppio rispetto alla media nazionale. Anche nelle regioni meridionali, dove tendenzialmente il freddo arriva dopo e va via prima, la diffusione e l’utilizzo di stufe a pellet è una tendenza sempre in crescita. Il clima rigido e teso durante la stagione invernale, diventa infatti insostenibile nei paesi dell’entroterra lontani dal mare. Le vendite online di stufe a pellet iniziano a rappresentare uno dei principali fenomeni di
tendenza di acquisto non solo nel settore del riscaldamento ma anche in quello dell’arredamento. In questo ormai ricco mercato, molti rivenditori si stanno specializzando nella proposta sempre aggiornata di nuovi modelli di stufe a pellet ventilate e canalizzate. Le prime emanano calore solo dalla bocchetta centrale e solo nella stanza in cui vengono posizionate, per questo sono anche le più economiche, le altre invece possiedono bocchette supplementari che permettono il collegamento con i tubi dell’impianto domestico di riscaldamento e dunque diventano in grado di riscaldare anche altre stanze della casa. In aggiunta a tutto questo non di poco conto è anche l’aspetto legato al gusto e allo stile di arredamento. Infatti la scelta delle stufe a pellet molto spesso oggi risulta moderna e antica insieme: moderna perché costituisce un passo avanti rispetto allo spreco energetico, antica perché ha l’aspetto di un ritorno alle origini. E arredare una sala da pranzo o un salone o la cucina con una stufa a pellet è oggi anche il risultato di un buon ragionamento estetico.
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SPECIALE
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Proteggersi dai rischi è fondamentale: ognuno può decidere cosa mettere in garanzia e i massimali
L’assicurazione sulla casa contro i danni È utile accendere l’assicurazione sulla casa? Non tutti coloro che intendono stipulare questa polizza assicurativa sanno in cosa consiste effettivamente e qual è il significato dei termini usati nel contratto. Qui di seguito vediamo come rispondere a tutte le curiosità per comprendere bene se conviene davvero stipulare l’assicurazione e come farlo. ASSICURAZIONE SULLA CASA: PERCHÉ È UTILE? Quando si acquista una abitazione di proprietà e la si abita, meglio pensare di stipulare un’assicurazione sulla casa per garantire la propria abitazione in caso di rischi legati alle responsabilità civili e ai danni provocati da elementi esterni. Proprio perché è meglio prevenire il danno nel caso ci si ritrovi con debiti salati o in caso si subiscano furti, la polizza assicurativa prevede proprio di proteggere chi la stipula da tutti i possibili mali che potrebbero accadere, prevenendo quindi anche danni importanti. È difficile, però, decidere che tipo di polizza stipulare, soprattutto da quando l’assicurazione sulla casa risulta molto più perso-
nalizzabile e completa rispetto a un tempo. In pratica, oggi si può decidere cosa proteggere e cosa mettere sotto garanzia, e si possono decidere anche i massimali: che si tratti di danni causati da animali o da terzi o che si tratti della morosità degli inquilini precedenti o di qualsiasi altra evenienza, sempre meglio cercare con calma un’assicurazione che faccia al caso proprio.
LA POLIZZA CASA E LA LEGGE L’articolo 1882 del Codice Civile asserisce che l’assicurazione è nient’altro se non un contratto con cui l’assicuratore è obbligato entro certi limiti a rimborsare una parte o interamente il danno causato da un sinistro, su pagamento di un premio. Per quanto riguarda l’assicurazione sulla casa, questi danni possono essere causati a terzi o anche al-
lo stesso proprietario, per cui la polizza può prevedere la copertura per entrambi in base alle scelte fatte. Il contratto dev’essere approvato tramite apposizione della firma dell’assicurato e l’assicuratore deve dare la copia originale al cliente, mentre eventuali altre copie sono da richiedere a spese dello stesso cliente. Le assicurazioni sulla casa si definiscono polizze globali perché includono sia i
danni provocati da incendio sia le responsabilità civili, mentre prima esisteva una polizza per l’una e una per l’altra clausola. ASSICURAZIONE CONDOMINIALE L’assicurazione condominiale prevede di assicurare il patrimonio immobiliare di chi possiede parecchi appartamenti, la responsabilità civile che ne deriva e la responsabilità degli amministratori
del condominio. Questo tipo di polizza assicurativa comprende tutti quei danni causati a terzi relativamente alla responsabilità che ha l’assicurato, e che si può riferire anche alla proprietà e alla stessa conduzione dell’immobile. Nell’assicurazione condominiale inoltre si prevede la copertura in caso d’incendio. Se si opta di stipulare una polizza per la propria casa quando esiste una polizza assicurativa già stipulata a livello condominiale, allora sia la polizza condominiale che quella personale dovranno rispondere e di conseguenza pagare la propria parte di risarcimento fino a coprire l’indennizzo previsto. Però l’assicurazione sulla casa di tipo condominiale può coprire i danni solo in alcuni casi e in alcune situazione, al resto ci pensa la polizza personale stipulata per la propria casa. Ciò per sottolineare che anche se esiste un’assicurazione condominiale, questa non impedisce di stipulare un’assicurazione personale per la propria abitazione, che conviene di più perché assicura una vasta gamma di garanzie che la polizza condominiale non prevede.
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Esistono diversi tipi di impianti di riscaldamento: a camera aperta, a camera stagna e a condensazione
Caldaia, come scegliere quella giusta Per chi deve installare una caldaia o utilizzare quella già esistente, ecco una breve guida su come scegliere la caldaia e una descrizione dei tre tipi di caldaie esistenti. CALDAIA A CAMERA APERTA Chiamata anche a “tiraggio naturale”, la caldaia a camera aperta preleva dall’ambiente, attraverso una piccola apertura frontale, l’aria che serve per bruciare il gas. I fumi della combustione, caldi e leggeri, vengono scaricati con tiraggio naturale attraverso una canna fumaria verticale, che li convoglia in un camino posto sul tetto, o con un condotto che li porta all’esterno. Nei nuovi impianti questo tipo di caldaia deve essere collocato all’esterno della casa o in appositi locali areati. Particolari modelli dotati di sistemi di protezione dagli agenti atmosferici, possono essere collocati sui balconi, anche al di fuori di armadietti o nicchie. È possibile installare la caldaia a camera aperta all’interno di un’abitazione solo per sostituirne una dello stesso tipo, già istallata in precedenza. Di solito viene istallata in cucina. È vietato installare una caldaia di questo tipo in bagno e camera da letto. Se si sceglie di installare una caldaia a camera aperta, oltre al collegamento dell’apparecchio alla canna fumaria, è obbligatoria per legge un’aper-
tura di ventilazione del locale per ripristinare nell’ambiente il corretto livello di ossigeno ed espellere l’aria viziata. CALDAIA A CAMERA STAGNA La caldaia a camera stagna viene chiamata anche “a tiraggio forzato”. In questo tipo di caldaia la fiamma è completamente isolata dall’ambiente e l’aria viene prelevata dall’esterno attraverso un doppio tubo che serve a espellere l’aria inquinata interna.
In questo caso, il tiraggio è forzato da un piccolo ventilatore inserito nel circuito di combustione. L’installazione di caldaie a camera stagna può essere fatta in qualsiasi locale, compreso il bagno e la camera da letto, in quanto il prelievo e l’espulsione dell’aria avvengono all’esterno. Scegliere una caldaia a camera stagna comporta un costo maggiore rispetto ai modelli a camera aperta, ma hanno il vantaggio
di essere isolate dall’ambiente in cui vengono inserite. CALDAIA A CONDENSAZIONE Nella caldaia a condensazione il calore dei gas combustibili, che nei modelli di caldaia tradizionali è espulso con i fumi di scarico, viene, invece, recuperato. Questo vapore caldissimo è, infatti, condensato e riutilizzato nel processo di riscaldamento. Scegliere la caldaia a condensazione consente un notevole risparmio energetico e una
minore produzione di inquinamento. Il costo di una caldaia a condensazione è superiore del 3040 per cento rispetto alle caldaie tradizionali, ma viene ammortizzato in un arco di tempo ridotto in quanto il loro rendimento è superiore, in media, del 10-15 per cento. Questo tipo di caldaie, essendo totalmente a tenuta stagna, possono essere installate in qualsiasi ambiente domestico, previa installazione di un tubo di scarico dell’acqua di condensa.
SPECIALE
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Arredo
Tornano in voga il velluto e l’oro, ma via libera anche alle soluzioni minimal. Legno e materiali
Arredare casa: le tendenze autunnoNovità all’orizzonte per chi vuole rinnovare l’arredo di casa, o anche solo introdurre qualche piccolo cambiamento in vista dell'autunno-inverno 2019, con tante novità di stili e colori. Intanto è bene ricordare che prosegue il successo del legno e dei materiali naturali negli arredi domestici, che rendono caldi e accoglienti gli ambienti, accompagnati da un design essenziale. Si al minimalismo, quindi, sia nella zona notte sia in quella giorno, con carte da parati sulle pareti, piante e tessuti avvolgenti. Ma a ciò si aggiungono dettagli più ricchi e preziosi e colori accesi (verde, rosso scuro, arancione e blu) per un tocco di carattere. In tutti gli spazi della casa, la tendenza è quella di adottare delle soluzioni pratiche, ma anche belle e soprattutto in continua evoluzione grazie a mobili multifunzionali, che possono cambiare a seconda delle esigenze. Il tutto si accompagna al concetto di morbidezza, altro trend della stagione: divani avvolgenti, poltrone imbottite, cuscini e tappeti a pelo lungo. Non è tutto: torna infatti l'oro nelle decorazioni per la casa, e in particolar modo per il bagno: via libera a specchi, lampade e rubinetteria realizzati in metallo e illuminati da dettagli dorati. Torna alla ribalta anche il velluto, da sempre sinonimo di lusso ed eleganza. Nelle tonalità più svariate, dai colori caldi dell'autunno a quelli più accesi effetto neon, il velluto si appropria degli spazi
domestici: vuole essere sulle tende, magari in ambienti ultramoderni, sui divani, anche dal design minimalista, sui cuscini che adornano i salotti essenziali, nella camera da letto. Versatile, morbido, il velluto lo si
può utilizzare anche per le piccole coperte da appoggiare morbidamente sul divano per sentirci coccolati o per rendere importanti angoli domestici altrimenti invisibili: come sempre, la creatività non conosce limiti.
Pavimenti: le soluzioni più in voga Le soluzioni per il pavimento della casa sono molteplici: a partire dal parquet: un classico che non conosce lo scorrere del tempo. Le liste di legno hanno seguito di
buon grado le mode che si sono susseguite nel corso degli anni. Favoloso e intarsiato nelle abitazioni di antica nobiltà, il pavimento di legno si presenta con semplici listoni grezzi nelle case più modeste, o ancora a listoni
casa
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naturali sempre di successo
inverno 2019
regolari e posati ad arte nelle dimore più moderne e design addicted. Il parquet si apprezza nei toni naturali del rovere, oppure sbiancato, in teak o anche in ciliegio per tonalità calde che ammicca-
no ai toni dell'autunno. Ideale per il living e le stanze da letto, oggi viene suggerito anche per ambienti umidi come bagno e cucina, previo apposito trattamento. Incantevole, sempre.
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Il fascino della campagna approda in città
Il country è di grande tendenza anche nelle abitazioni più moderne Chi non apprezza il fascino della campagna, con i suoi arredi rustici e dai colori pastello, che richiamano le merende in casa e le domeniche dalla nonna? Ma oggi anche l'abitazione di città può prendere spunto dagli arredi delle case di campagna, senza nulla togliere al design. Bastano pochi e semplici elementi di arredo, con un budget molto ridotto e un risultato soddisfacente. Fiori, prima di tutto. In un vaso, sulle tende o sulla biancheria da letto, non importa: anche l'abitazione più moderna può richiamare lo style country aggiungendo al proprio carattere un po' di fiori. Eleganti e discreti, stanno bene ovunque. Inoltre nei mercatini si possono trovare le tazze da tè old england, che saranno perfette anche su un tavolo ultramoderno in cristallo o su una mensola del soggiorno. E ancora, si può scegliere un copripiumino dai toni verde bosco da appoggiare sul letto minimalista. Via libera anche al cuoio: ottimo amico di ambienti moderni e super chic, il rivestimento in cuoio trova collocazione tanto nei loft quanto in ambienti dove si desideri scaldare l'atmosfera con toni scuri, ma caldi. Bellissimo sui divani chester, è l'ideale per un comodo pouf da abbinare al letto minimal del sottotetto di design. La nuance calda e maschile si addice anche al sofà dal tessuto cangiante e dalla forma retrò da abbinare a pareti in mattoni degli edifici post industriali. Un modo elegante e gla-
mour che incontra anche il gusto maschile. Anche in cucina la campagna trova accesso, con materiali e forme ad hoc. Leggere e senza fronzoli, queste cucine si addicono a tutti gli appartamenti, anche a quelli dal tratto contemporaneo. L'abbinamento con colori accesi, come il rosso, o con qualche elettrodomestico in stile vintage, regala quella spensieratezza giovanile che piace proprio a tutti. Il legno resta il re indiscusso di chi vuole una casa stile campagna,. Che si tratti di modernissima carta da parati, di travi a vista o ancora di uno scrittoio per un piccolo angolo lettura, l'importante è scaldare con eleganza. Il top? Abbinare a soffitti con travi a vista a a cassettoni elementi ultramoderni, come scale in cristallo e suddi-
visioni senza soluzione di continuità: l'eleganza della sobrietà. Chi adora il bianco e gli ambienti ampi e luminosi, può liberamente giocare con gli accessori. Un vecchio lampadario con gocce di cristallo, una consolle - non importa se modernissima - su cui poggiare il vecchio centrino della nonna, le tende leggere e abbondanti da lasciare lunghe sul pavimento: se la fantasia è un must nell'arredamento di casa, qui la possiamo lasciare libera di sfogarsi senza timore di esagerare. Infine, il gusto country può arrivar abche in tavola, abbinando ai tavoli modernissimi piatti e posate in peltro da accostare a tovaglioli di lino grezzo o in canapa magari legati con lo spago e a piccoli segnaposto che ricordano il verde della campagna.
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Sabato 6 Ottobre 2018
gli orari
la dieta secondo le intolleranze alimentari
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA
Buongiorno dottoressa Subacchi, sono in menopausa e da un controllo col medico curante risulto in carenza di Vitamina D. Che posso fare? Grazie Simona
CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
Buongiorno Simona, tra gli effetti indesiderati della menopausa si ha anche il fenomeno dell’osteoporosi, dovuto ad una carenza di vitamina D. La carenza di questa vitamina porta alla maggior fragilità ossea , ed è indispensabile per l’attivazione del metabolismo, ecco perché spesso si aumenta di peso in menopausa. Inoltre aiuta il corretto funzionamento della tiroide. Purtroppo non la si trova negli alimenti ma l’unica soluzione è l’integrazione consigliata dal medico curante ed il sole. Infatti bastano 20 minuti di sole al giorno per tenere alti i livelli di vitamina D.
PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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L’ambizioso progetto dell’Associazione “Amici dell'Ospedale Gianni Carutti” per migliorare il servizio
Attrezzatura radiologica al Pronto soccorso di Giulia Sapelli Una nuova apparecchiatura di radiologia per il pronto soccorso di Cremona, in grado di migliorare il servizio della medicina d'urgenza: questo l'ambizioso progetto presentato nei giorni scorsi alla cittadinanza e per il quale l’Associazione “Amici dell’Ospedale Gianni Carutti” sta lavorando in questo 2018. L'associazione sta infatti portando avanti una raccolta di fondi finalizzata all’acquisto e alla donazione di una apparecchiatura di radiologia tradizionale da posizionare presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cremona. «Il progetto va a vantaggio di tutti quei pazienti che necessitano di esami radiologici in urgenza e che in questo modo non dovranno più essere trasportati dal Pronto Soccorso alla Radiologia, guadagnando tempo prezioso per la salute» commenta la presidente dell'associazione, Ida Beretta. Del resto i dati parlano chiaro in merito a quanto sia necessario questo tipo di intervento. «Nel 2017 il Pronto Soccorso di Cremona ha richiesto
44.877 esami di radiologia tradizionale (123 esami al giorno)» afferma Rosario Canino (direttore sanitario dell'Asst di Cremona). «I pazienti che quotidianamente vengono trasportati dal personale preposto in Radiologia sono circa 80 e spesso lo stesso paziente fa più di un esame. La diagnostica radiologica collocata nel Pronto Soccorso eviterebbe tutto questo». Insomma, questo consentirebbe di accorciare i tempi di attesa per i pazienti. «A mi-
gliorare, infatti, sarà la gestione del paziente, attraverso diagnosi ancora più tempestive, maggior rapidità di intervento e cura per i politraumatizzati e una distribuzione più efficiente delle attività di radiologia a beneficio di tutta la cittadinanza: le urgenze, infatti, talvolta, possono rallentare i tempi di attesa dell’attività di routine» conferma Camillo Rossi (direttore generale dell’Asst di Cremona). Grande soddisfazione anche per Antonio Cuzzoli, direttore
del Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza di Cremona e per Laura Romanini, direttore dell'unità operativa di Radiologia dell’Ospedale di Cremona. Numerose sono le donazioni che l’Associazione ha potuto effettuare a favore dell’Ospedale di Cremona. Le più significative degli ultimi anni hanno interessato i seguenti reparti ospedalieri. All'unità operativa di Terapia intensiva Neonatale: quattro Termoculle di ultima generazione per i neonati prematuri e l‘apparecchiatura completa per i casi di Ipotermia; al Servizio di Endoscopia Digestiva e Gastroentologia: una sonda video ecoendoscopica (a completamento di una apparecchiatura dell’Azienda Ospedaliera) che consente di effettuare diagnosi minuziose e di intercettare piccoli tumori e se superficiali, di asportarli endoscopicamente; al Pronto Soccorso: ammodernamento del Triage per l’accoglienza dei pazienti e la loro identificazione in relazione al livello di gravità. Ciò è stato realizzato a vantaggio di maggior comfort, privacy e funzionalità.
pillole di. . . salute ALLATTAMENTO MATERNO: inaugurato il nuovo “baby pit stop”. E' stato inaugurato nei giorni scorsi il nuovo “Baby Pit Stop” dell’Ospedale di Cremona. La struttura, pensata per accogliere tutte le mamme e i loro bebè all’ingresso dell’Ospedale è stata accreditata da Unicef Italia come area di sosta per allattare e cambiare il pannolino. Il progetto è stato sostenuto da Fondazione Banca Popolare di Cremona, Apom Onlus e TINsieme Onlus e accreditato da Unicef Italia. Come ha spiegato Camillo Rossi (direttore generale Asst di Cremona), «allattare è un gesto naturale, è il modo normale di nutrire i neonati e agisce in maniera determinante sulla sa-
lute dei bambini. Con questo Baby Pit Stop l’Asst di Cremona mette a disposizione delle mamme un ulteriore spazio dedicato all’allattamento, attrezzato con poltrone comode e un fasciatoio per il cambio del neonato. Un semplice gesto di accoglienza per tutte le donne che allattano al seno e per i loro bebè». Creare e allestire ambienti protetti, all’interno di luoghi e strutture pubbliche e non, in cui le mamme si sentano a proprio agio e dove possano allattare e cambiare il loro bambino in assoluta tranquillità è lo scopo di questo progetto. Attualmente i "Baby Pit Stop" accreditati dall'Asst di Cremona sono tre: presso gli ambulatori della Pediatria e all’ingresso
dell'Ospedale di Cremona e presso il Consultorio di Cremona (Via San Sebastiano, 14). Da oltre vent’anni la protezione dell’allattamento rientra nelle politiche nazionali, ricordando che la promozione della salute inizia proprio dalla gravidanza. Non a caso le linee di indirizzo del Ministero della Salute, dell’Organizzazione Mondiale della Salute e dell’UNICEF invitano a incoraggiare iniziative al fine di creare una cultura favorevole alla pratica dell’allattamento. Molte sono le ragioni: ad esempio per la maggior parte dei bambini il latte umano è più facile da digerire di quello artificiale e serve per combattere le malattie grazie agli anticorpi e gli ormoni presenti nel latte materno.
LA r a s s e g n a m u s i c a a l m us e o
CULTURA
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Domani mattina alle ore 11 primo appuntamento con Les matinées del Monteverdi Domani inizia un nuovo ciclo della rassegna “Musica al Museo”, realizzato in collaborazione con l'Istituto Superiore di Studi Musicali Claudio Monteverdi di Cremona, il Liceo Musicale A. Stradivari di Cremona e
la Scuola primaria “Trento Trieste” ad indirizzo musicale (Istituto Comprensivo Cremona Uno). Il primo appuntamento è con Les matinées del Monteverdi: alle 11 nella Sala Manfredini del Museo Civico “Ala
Ponzone” la prima parte del concerto Omaggio a Claude Debussy nel centenario della scomparsa. Si esibiranno Mariia Babilua , soprano, Eleonora Filipponi, mezzosoprano, Mosè Maifredi, Danilo Marenco,
p resso la feltrinelli
Sabato prossimo la presentazione del volume “L’aquila e il camaleonte” Il prossimo 13 ottobre, alle ore 17.30 presso la Feltrinelli di Cremona, è in programma la presentazione del volume “L’aquila e il camaleonte. Vita e scrittura di Lou Andreas-Salomé e Anaīs Nin” (Talos Edizioni) di Emanuela Riverso. A moderare l’incontro con l’autrice il regista cremonese Beppe Arena, con letture di Chiara Di Pretoro. Nel libro, l’autrice ripercorre la vita e le opere di due intriganti figure femminili del passato che hanno intrecciato amicizie e relazioni con personalità quali Nietzsche, Rilke, Freud, Miller, Artaud, intellettuali e artisti che hanno dato un’impronta decisiva alla cultura dell’inizio del secolo scorso, anche grazie
all’incontro con queste due importanti scrittrici. A proposito di questo libro Pasquale Allegro, il curatore, scrive: «Parlare di donne e letteratura tramite un ventaglio delicato di aneddoti in cui si intrecciano arte e vita, quando si affiancano due splendide figure con il respiro della narrazione, così diverse eppure così legate da un’empatia che le restituisce immortali, è possibile quando la letteratura stessa consente il gioco in bellezza del tempo e dello spazio […] Emanuela Riverso si inserisce così nei percorsi di ricerca di chi desidera tramandare queste figure di donne, di scrittrici, di intellettuali ed esplorare, tramite i loro momen-
ti di più profondo sentimento svelato, il conflitto interiore tra la femminilità e la vita intellettuale». Emanuela Riverso è nata a Catanzaro nel 1975. E’ laureata in Lingue e Letterature straniere (tedesco e russo) ed è specializzata in traduzione letteraria dal tedesco; dopo un lungo periodo trascorso all’estero per motivi professionali, è rientrata da qualche anno in Italia. Vive a Cremona e lavora per il gruppo alberghiero CremonaHotels.it; per l’Hotel Astoria di Cremona sta curando e realizzando la rassegna letteraria UnAstoria con l’Autore (Novembre 2018 -Aprile 2019). Collabora con portali di arte e cultura.
Protagonisti del romanzo dell’autore cremonese sono cinque amici di lunga data, ma diversi tra loro
Le amichevoli imperfezioni di Marco Ambrosi dalla redazione
conclamata tossicodipendenza, incarna la figura del “fattone”. FranS’intitola “Le amichevoli imperfeco, poliziotto indebitato fino al zioni”, il romanzo del genere “noir collo a causa della separazione dalfantasy” dell'autore cremonese la moglie Linda, “ragazza top di Marco Ambrosi (nella foto), preCremona”, che lo ha ridotto sul lasentato il 7 Luglio scorso alla Felstrico e anche al ridicolo intrectrinelli di Cremona. La trama: Marciando alle spalle di lui relazioni co, Gioele, Paco, Franco e Pasessuali con i suoi amici, atolo sono amici di lunga datraversa una profonda crisi ta e non potrebbero esdi valori; un tempo intacsere più diversi fra loro. cabile e incensurato Marco, devoto alla faagente di Polizia, nonodello scorso luglio, miglia e a un tranquillo stante gli antichi vizi giorno della quanto frustrante lavoro che lo accomunano a presentazione con contratto subordinaPaco, deve decidere se to che gli permette di “dorcedere come molti dei suoi mire la notte, con meno soldi colleghi alla tentazione di arma meno problemi”, regolare, sorotondare l’ormai misero stipendio brio, è lo stereotipo del “fighetto” da servitore alle dipendenze dello del gruppo. Paco, trafficante in atStato con la corruzione; all’interno tività illecite che si guadagna da del gruppo, e più in generale come vivere tra uno sfratto forzoso a “tipo sociale” Franco è il classico danni di prostitute poco compia“sbirro frustrato e violento che centi nei pagamenti degli affitti in picchia la moglie”. Gioele, in seguinero e lo spaccio occasionale che to a una rottura “senza infamia e serve a soddisfare la sua ormai senza lode” di un matrimonio du-
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rato i classici sette anni, si tramuta in un assiduo frequentatore di night club, perlustratore di strade battute da prostitute, cacciatore seriale di escort pur mantenendo
una relazione fissa con una ragazza russa, ex massaggiatrice in un centro cinese; lavora come manutentore tuttofare di appartamenti nella totale evasione fiscale. Pre-
sumibilmente di bell’aspetto e ben dotato (come Linda ci spiega in coda al romanzo), Gioele sembra il classico “puttaniere” sottomesso alle decisioni del testosterone. Poi c’è Paolo, pessimo venditore di polizze assicurative sulla vita, gracile e dal fisico poco prestante, sposato da tempo immemore con Cinzia, la classica “bruttina, ma simpatica”. Ad accomunare le loro estreme diversità, soltanto la passione per la birra e per la bici... La struttura del romanzo è ben organizzata e coerente con gli intenti della premessa, in seguito alla quale parte subito la narrazione parallela dei cinque protagonisti (con l’aggiunta, in coda, della voce di un sesto personaggio, Linda). Essa si presenta sotto forma di brevi riflessioni introspettive e il racconto degli eventi in prima persona, organizzati in macrosquenze non suddivise in capitoli che nella loro totalità costituiscono un testo dalla stesura unica.
nel Museo Archeologico E’ iniziata ieri la quarta edizione della rassegna Ri-letture . Nell’affascinante cornice del Museo Archeologico (in via San Lorenzo), ogni venerdì di ottobre dalle 19 (ingresso libero) torna la rilettura di libri, curata da Mario Feraboli e Marina Volonté, durante la quale alcuni lettori racconteranno le impressioni ricavate da testi per loro significativi.
Torna la rassegna Ri-letture, alla 4ª edizione Anche quest'anno il filone dei libri selezionati riguarda il tema del viaggio e della migrazione. Al termine di ogni incontro sarà offerto ai presenti un aperitivo. Il secondo appuntameno è per venerdì 12 con Marina
di Paolo A. Do ssena Per chi volesse approfondire la serie di articoli sui celti, pubblicata nella rubrica “Le nostre radici”, si consiglia vivamente “I Celti” di Venceslas Kruta, uno dei massimi esperti. Durante l’età del bronzo, nella valle del Po, ci sono già due gruppi celtici: i celti di Golasecca e i celti insubri, questi ultimi insediati nella zona tra Ticino, Adda e Po, con un’espansione nell’area cremonese. Anche secondo Venceslas Kruta, la zona cremonese dell’Adda ha un’importanza epocale per la storia dell’Europa, a causa della sintesi celtico-etrusca: “Le città dell’Etruria padana, i fondaci greco-etruschi sul delta del Po e gli insediamenti tra quest’ultimo e il lago di Garda dovettero trovare degli intermediari particolarmente efficaci” nella “cultura di Golasecca”. Siamo nell’età del bronzo. Durante la successiva età del ferro (c. 700-1 a.C.) la cultura di Golasecca fiorisce pienamente, e “Le popolazioni di Golasecca, precocemente influenzate dalla cultura etrusca, adottarono l’alfabeto etrusco per scrivere la loro lingua, che si è
Volonté , archeologa e conservatrice del Museo Archeologico, che racconterà il proprio punto di vista sulle storie e i personaggi narrati nel primo grande viaggio della storia della letteratura occidentale, l’Odissea di
Omero. Terzo appuntamento il 19 ottobre con Michele Ginevra , responsabile del Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, che parlerà di Persepolis di Marjane Satrapi, un classico della letteratura a fumetti, narrazione autobiografica nella Teheran della caduta del regime dello Scià Reza Pahlavi e del trionfo della rivoluzione islamica di Khomeyni.
Venceslas Kruta “I Celti”, L’Ippocampo, varie edizioni
dimostrata di ceppo celtico”. Questa sintesi celtico-etrusca avviene dove più forti sono i contatti tra celti ed etruschi, probabilmente l’area tra Adda e Oglio, insediata da insubri, golasecchiani ed etruschi. Secondo la cronologia proposta da Venceslas Kruta, una seconda, grande migrazione celica della cultura di Hallstatt (800/700-450 a.C.) investe la Lombardia tra fine VII secolo e inizi del VI secolo. Kruta, integrando l’opera di Tito Livio e connettendola con i dati archeologici, giunge a questa conclusione: “Si sta facendo strada l’idea di una sostanziale correttezza della cronologia proposta da Tito Livio”. Anche Polibio, secondo Kruta, se letto attentamente appoggerebbe questa cronologia. Questi celti si insediano solo in Lombardia: reperti della loro cultura (Hallstatt), appaiono anche nelle tombe della cultura di Golasecca (Sesto Calende). Tra la fine del V e gli inizi del IV sec. a. C. una terza grande migrazione celtica appartenente alla cultura di La Tène (45015°.C.) investe l’Italia del nord. Nel V secolo
c’erano forti contatti tra la valle del Po e celti dell’Europa centrale, impregnati di influenze subalpine. La nuova migrazione celtica parte da quelle zone in cui i contatti con il nord Italia sono stati più vivi. C’è la volontà di strappare la fertile pianura del Po agli etruschi. Secondo Kruta “I gruppi celtici che discendevano in Italia erano quindi ben informati circa la loro destinazione (alcuni vi avevano probabilmente anche abitato); e l’intera operazione, ben lungi dall’essere improvvisata, fu senza dubbio meticolosamente preparata e dovette avvalersi di complicità locali”, forse i celti di Golasecca e gli insubri. La nuova ondata celtica è costituita da tribù diverse, un’invasione decisiva per la valle de Po, finora celtizzata in modo molto meno uniforme, anche se nella zona dell’attuale Pavia resta una forte concentrazione di antichi liguri, i levi, poi celtizzati da insubri, libui e salluvi. La zona di Cremona era a sua volta celto-ligure, più che veramente celtica, ma è defintivamente celtizzata con l’invasione lateniana.
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Cultura
Sabato 6 Ottobre 2018
Dopo quattro anni l’acquerellista torna ad allestire una mostra in città. Domani alle 17 l’inaugurazione
Squarci di Cremona nei quadri di Fulvio Fiorini Torna ad allestire una personale tri edifici che s’incastonano in in città, dopo ben quattro anni ardite prospettive, spesso aeree, d’intensa attività, il pittore Fulvio nelle quali il colore scorre al ritFiorini, fra i prolifici acquerellisti mo di un movimento dinamico cremonesi. La rassegna, ordinata ed osmotico. Con la medesima presso gli spazi dell’Ex Borsino cura, Fiorini realizza suggestive della Camera di Commercio da vedute delle nostre campagne, domani (inaugurazione ore 17) dominate spesso dalla presenal 24 ottobre, presenta un za dell’acqua accanto a nucleo centrale di opere quella degli infiniti verdi recenti espressamente di una natura che condedicate a scorci e anserva intatto un fascigoli di Cremona e dinno al contempo selottobre si chiuderà torni. «Si tratta – vaggio e bucolico. Acla personale spiega il curatore Sicanto a questo corpus all’Ex Borsino mone Fappanni - di una principale, il pittore afscelta precisa in quanto fianca vedute di altri luol’artista, pur esponendo freghi, anche di mare, frutto dei quentemente in prestigiosi spazi, suoi viaggi fissati prima sulla ha voluto raccogliere in questa carta in veloci schizzi, poi in occasione il frutto delle sue ulticomplessi acquerelli che non me ricerche sperimentaliste sul smettono di affascinare. Una colore e sulle velature. Si possono limpidezza espressiva, questa, così apprezzare quadri d’intensa che rende estremamente crediintonazione lirica, dove spiccano bile la qualità interpretativa di le torre campanarie della città, il questo pittore, che sonda la reTorrazzo, il Battistero e tanti alaltà attraverso registri compositi,
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Il siriano Muauia Alabdulmagid, l’italiana Isabella Camera d’Afflitto e l’Academia Latinitati Fovendae sono i vincitori della 4ª edizione del Premio Internazionale Gherardo da Cremona per la promozione della traduzione nel Mediterraneo, istituito per rafforzare il movimento di traduzione tra i paesi della sponda nord e sud del Medi-
fondati su una tavolozza dalle tinte molto decise, ficcanti, le quali derivano quasi sempre da una mescola densa e pastosa che si spande sul supporto prescelto con vibranti tonalità e velature sottilissime. All’attività espositiva, il pittore alterna quella di insegnante in apprezzati corsi d’acquerello, offrendo spesso agli allievi l’opportunità di acquerellare dal vivo accanto a lui anche en plein air. Rimanendo sempre e comunque “fedele” a sé stesso, rinunciando, cioè, a lasciarsi suggestionare da superflui -ismi che, in quanto tali, la renderebbero meno efficace, privandola di quella chiara vocazione verso la sperimentazione che risulta l’elemento distintivo». Questi gli orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle ore 17 alle 19, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 19. L’ingresso è libero.
Annunciati i tre vincitori del premio gherardo da cremona terraneo, giunto alla quarta edizione. Un riconoscimento speciale alla memoria è andato all’egiziano Ali Ibrahim Menufi (1949-2018), titolare della cattedra di Lingua e Traduzione all’Università Al Azhar de Il Cairo sino al marzo 1988,
nonché docente di altre università in Egitto ed Arabia Saudita e, tra l’altro, anche insegnante di spagnolo per stranieri all’Università di Salamanca. L’annuncio è stato dato dalla Scuola di Traduttori di Toledo e la cerimonia di premiazione
si terrà a Cremona oggi alle ore 17.30, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale. Ogni anno, dal 2015, il Premio viene consegnato in una delle città che ospita le istituzioni che hanno dato vita a questo prestigioso riconoscimento. E
quest’anno, dopo Toledo, La Valletta (Malta) e Casablanca (Marocco), è il turno della nostra città. La traduzione è uno degli strumenti più efficaci per il dialogo interculturale e la comprensione reciproca tra i popoli: incoraggia gli scambi e la solidarietà e riduce i pregiudizi e l’ignoranza, fonti di violenza ed esclusione.
m ostra fotografica a stagno lo m b a r d o
il giappone immortalato negli scatti di andrea chiozzi Dall’8 ottobre al 7 novembre, presso il Municipio (sala Consigliare) del Comune di Stagno Lombardo, sarà allestita “Il mio Giappone”, mostra fotografica di Andrea Chiozzi. Classe 1979, padovano di nascita e cremonese d’adozione, Andrea Chiozzi è un grafico pubblicitario di professione con la passione per la fotografia e i viaggi. Curioso per natura, appassionato di arte e storia, ama viaggiare, stare all’aria aperta e conoscere nuove culture. In questa mostra propone “il suo Giappone”: una carrellata di immagini che meglio rappresentano quello che per lui ha significato il viaggio nel Paese del Sol Levante effettuato lo scorso mese di agosto. Un’esperienza vissuta in un costante alternarsi tra tradizione e tecnologica modernità. Potranno quindi essere ammirati scatti di templi shintoisti, rilassanti giardini zen, curiosi e caratteristici volti, romantiche lanterne, ma
anche scorci di quartieri moderni e psichedelici. Resosi conto che, ad oggi, il background di viaggi collezionati è piuttosto consistente, insieme alla moglie Federica, ha da poco creato il travel blog difotoediviag-
gi.it per “cristallizzare” i loro ricordi. difotoediviaggi.it è quindi il bagaglio di immagini ed appunti che hanno portato a casa. Un archivio privato da rileggere e ricordare con malinconica nostalgia, ma al tempo
stesso uno spunto per chi, in procinto di prepare la valigia, vuole farsi ispirare. Orgogliosi di definirsi “ Viaggiatori” e non “Turisti” , dopo ogni esperienza tornano a casa più ricchi nella mente e nel cuore per le
bellezze storico-artisticoarcheologiche viste e per le culture con cui si sono potuti confrontare. Ingresso libero Orari di apertura: lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 10-12.30, mercoledì 8-16.
MUSICA • la novita’ della settim a n a
Lodo guenzi (leader de lo stato sociale) e’ il nuovo giurato di X factor Sono stati giorni di previsioni e indiscrezioni. Con la richiesta, condivisa da molti, di riconfermare Asia Argento al tavolo dei giudici della dodicesima edizione di X Factor. Invece, è Lodo Guenzi (nella foto) il quarto giudice del talent di Sky prodotto da Fremantle. Il leader de Lo Stato Sociale affiancherà Mara Maionchi, Fedez e Manuel Agnelli dal prossimo 25 ottobre per otto settimane su Sky Uno. Lodo si era già seduto al tavolo della giuria nella seconda puntata di audizioni di questa edi-
zione di X Factor, nei panni di “quinto giudice”, ricevendo un caloroso applauso dal pubblico e apparendo perfettamente a suo agio in quel ruolo. Lodo Guenzi, nato e vissuto a Bologna, ha fondato Lo Stato Socialeinsieme agli amici degli anni del liceo Alberto Cazzola e Alberto Guidetti. Nel 2011 si sono uniti a loro Enrico Roberto e Francesco Draicchio La band è solo una parte della loro amicizia, cresciuta dietro ai microfoni di Radio Città Fujiko e adesso incubata in un furgone nove
posti che li ha portati in giro per oltre 500 date in ogni angolo del paese in questi sei anni trascorsi tra locali da 100 persone, palasport e piazze da tutto esaurito. La band è reduce da un concerto da 13 mila presenze in Piazza Maggiore a Bologna.Lodo Guenzi inizierà a lavorare da subito con la propria squadra con l’obiettivo di costruire un percorso musicale per ciascuno di loro e portarli il più in fondo possibile nella gara all’interno di X Factor, che tornerà giovedì prossimo su Sky Uno.
a cremona
Premio intitolato a lidia bittanti Per iniziativa delle famiglie Bittanti e Antonioli, è stato istituito un premio annuale di bontà intitolato alla memoria di Lidia Bittanti. L’amministrazione comunale, apprezzando il gesto e condividendone le finalità, si è assunta il compito di erogare, per il 2018, due premi da mille euro ciascuno. I beneficiari del premio sono bambini o bambine, ragazzi o ragazze e giovani residenti in città o in uno dei Comuni della provincia di Cremona compreso chi, pur non residente, vi svolga attività di studio o di lavoro - che si siano distinti per atti verso terze persone e che non abbiano superato il 21º anno di età alla data del 18 novembre dell’anno di erogazione dei premi. Un’apposita commissione provvederà all’assegnazione della somma messa a disposizione il possimo 19 novembre.
di Enrico Galletti
lo
Responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com
s e r i e C : s t a s e r a a lle 2 1
primo derby tra piadena e sansebasket
Prima giornata nel complesso positiva per la pattuglia provinciale, impegnata nel girone Est lombardi di serie C Gold. Affermazione d’autorità del Pizzighettone, che ha dominaro 90-66 l’Iseo (Lugic 27, Gerli 17 e Foti 16). Positivo anche l’esordio di Piadena, che si è imposta 79-66 sul parquet della Gardonese, grazie a Olivieri (22),
SPORT
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Leone (15) e Lorenzetti (14). Unica sconfitta quella della Sansebasket, che dopo un buon inizio (22-13 al 10’), ha subìto il ritorno del Lissone, che si è imposto 71-67 (Bodini 13, Sanogo 12, Diop 11). Ecco il programma della 2ª giornata: Romano-Lombardo-Pizzighettone e Piadena-Sansebasket (stasera alle 21).
BASKET SERIE A • Esordio impegnativo per i biancoblu, che stasera sono ospiti dell’Aquila Trento
Vanoli, il primo esame è scalare le Dolomiti di Fabio Varesi
notte, che si sono aggiunti ai confermatissimi Flaccadori, Finalmente ci siamo. Stasera Gomes, Hogue, Forray e Lela Vanoli, terminato il lungo chathaler. Durante la confeprecampionato, scende sul renza stampa di presentazioparquet per i due punti. E ne del match, coach Sacchetl’avversario è di quelli tosti, la ti ha rivelato di attendersi Dolomiti Energia Trentino, conferme dalla squadra, dopo reduce da due finali plaun positivo precampioyoff consecutive. La nato. Ma i test estivi devono essere valusquadra di Buscatati per quelli che glia, oltretutto, ha sono e da stasera già giocato due i punti realizzati cambia tutto. Un match ufficiali, perdendo contro da Wesley Saunders esame molto importante per il lungo Torino la semifinale contro Reggio Mathiang (presentato di Supercoppa (poi alla stampa in settimavinta da Milano), ma rina), che malgrado il ritardo di facendosi in Eurocup contro il condizione, deve mostrare le Partizan Belgrado, battuto sue qualità contro avversari 82-73. Vincere a Trento è molto fisici, nella lotta sotto le sempre difficile per tutti, plance. Ma è giusto essere otcontro una squadra molto fitimisti, perché l’autorità con sica, anche se non ha più Sutla quale la Vanoli ha travolto ton. I nuovi dell’Aquila Basket Reggio Emilia nell’ultima sono il play Radicevic, l’ala amichevole (89-63 con un grande Pascolo (tornato dopo super Saunders, autore di 21 la poco felice esperienza a punti), conferma che il roster Milano), la guardia-ala Marallestito è di qualità, anche se ble, l’ex Mian, l’ala grande Joil coach (giustamente) cerca vanovic e il giovane Mezza-
serie B • domani al palacremonesi
Crema di lepore riparte con la neopromossa Ozzano
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serie a2
La guardia Wesley Saunders di smorzare i facili entusiasmi. Adesso non resta che attendere il verdetto del parquet… 1ª giornata (07-10): Avellino-Cantù, Milano-Brindisi,
(foto Tiziano Zenzolo)
Pesaro-Pistoia, Reggio Emilia-Sassari, Trento-Cremona (06-10 h 20.30), TriesteBologna, Varese-Brescia, Venezia-Torino.
serie b
Azzurre al riscatto?
Stasera al palaRadi la JuVi esordisce contro desio
Malgrado la bella cornice di pubblico, la Tec-Mar Crema ha steccato l’esordio, cedendo 60-57 al Costa Masnaga, al termine di un match equalibrato. Inutili i 15 punti di Nori e i 10 di Capoferri. La squadradi Sguaizer proverà subito a riscattarsi staseraalle 20 a Ponzano contro la Plyglass, che ha esordito vincendo a Milano.
Esordio casalingo anche per la JuVi, che ospita stasera alle 19 al PalaRadi, l’Aurora Desio di coach Frates, in carriera alla guida di squadra di serie A. «Un progetto serio, societario e di pallacanestro. Tra gente che conosco, che mi ha cercato con entusiasmo, mi ha voluto con forza e mi ha aspettato», così lo scorso anno Frates ha commentato la scelta di ripatire da Desio. Un esordio impegnativo per i ragazzi di Brot-
to, contro un avversario da anni impegnato tra i cadetti e che non nasconde ambizioni di alta classifica. L’Aurora Desio, negli ultimi test prima del campionato, ha mostrato di essere già in palla, quindi la JuVi dovrà sfoderare una grande prova, per portare a casa i primi due punti. Desio dispone di questo roster: Perez, Beretta, Giacomelli, Villa, Busetto, Brown, Fiorito, Torchio, Peri, Lenti, Pesenato.
Inizia domani pomeriggio il quinto campionato di serie B per la Pallacanestro Crema. Dopo i fasti dello scorso campionato, i leoni cremaschi affronteranno la nuova stagione con un roster totalmente rinnovato ed ulteriormente ringiovanito. Di fronte alla truppa di Lepore si schiererà una delle neopromosse del torneo, la formazione emiliana della Sinermatic Ozzano. Per la società New Flying Balls quella di domenica a Crema sarà una partita storica: la prima in serie B. Uno storico ritorno nel terzo campionato Nazionale di Basket per il paese di Ozzano, centro di meno di 14mila abitanti, distante una decina di chilometri da Bologna. Il roster della formazione biancorossa è formato dal nucleo vincitore dello scorso campionato di C Gold in Emilia Romagna e della Coppa Emilia (36 partite, 33 vittorie nel complessivo). Chiusolo, Corcelli, Folli, Agusto e Dordei molto probabilmente formeranno anche quest’anno lo starting five iniziale. Ma Ozzano può contare anche sull’apporto dalla panchina, dove troviamo i tre nuovi arrivati a disposizione del giovane coach Federico Grandi: i giovani Alessandro Ranocchi (ex Virtus Imola), Nicola Mastrangelo (campione con Cento in B la passata stagione) e Dimitri Klyuchnyk, pivot di 210cm classe 1994 di origini ucraine. A loro si aggiungono Morara e Masrè, altri due giocatori reduci dalla promozione dalla C Gold e il giovane Under classe 2000 Salvardi. Opposte filosofie in campo, con la formazione emiliana forte dell’affiatamento tra i propri atleti e Crema a cercare l’intesa con un roster tutto nuovo. L’entusiasmo tipico delle neopromosse e la superiore intesa degli uomini di Grandi rendono insidioso un incontro che forse sarebbe stato meglio trovare più in là nel calendario. Ma come sempre parlerà il campo, con il pubblico del PalaCremonesi che potrebbe dare ai cremaschi la spinta decisiva. Marco Cattaneo
rugby serie C
Crema, ultimi allenamenti prima dell’esordio in campionato Ultima domenica senza campionato per la formazione senior del Crema Rugby che si riposerà in vista del debutto in campionato del prossimo 14 contro il forte Calvisano. I ragazzi di Ravazzolo hanno finito sabato scorso il ciclo delle amichevoli prestagione con la bella e convincente affermazione contro il Noceto, ex nobile del Rugby italiano, che nulla ha potuto
contro lo strapotere fisico e tecnico cremasco. Oggi è previsto un allenameto tecnico-tattico, per visionare i filmati dei prossimi avversari e provare sul campo gli schemi. Niente partite per evitare infortuni, che già sono occorsi a Scaglia ed ai gemelli Crotti che hanno pagato la loro generosità sul campo e che il tecnico spera di recuperare per l’inizio della sta-
gione ufficiale. Il campo ha detto che il Crema c’è e che la squadra ha recepito gli insegnamenti di Ravazzolo e sembra da queste prime uscite che sia più matura e consapevole dei propri mezzi. La strada che porta all’obbiettivo salvezza però è lunga e difficile, visto il valore delle avversarie, ma il Crema visto fin qui può certamente dire la sua.
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Sabato 6 Ottobre 2018
Volley A1 • Tornata a giocare contro Filottrano, ha offerto una buona prestazione
La Pomì ha ritrovato Caterina Bosetti di Vanni Raineri Il Mondiale di volley femminile ha chiuso la sua prima settimana, con l’Italia ancora imbattuta e le due atlete della Pomì impegnate con le rispettive Nazionali. Polina Rahimova (Azerbaigian) addirittura dopo tre giornate è risultata la prima nella classifica marcatrici con 66 punti. Domani inizia la seconda fase e proprio l’Italia di Mazzanti sarà avversaria delle azere guidate dalla centrale Pomì. Quanto ad Alexa Gray invece, il suo Canada è già stato estromesso al termine della Poule, perdendo lo scontro decisivo contro la Bulgaria. In attesa di ricomporre i ranghi, le rosa intanto continuano ad allenarsi in Baslenga e ad affrontare le prossime avversarie di A1 in una serie di test match. Dopo aver perduto con Berga-
futsal a2
Walcor, esordio contro il thiene
Caterina Bosetti contro Filottrano (foto Manuel Bongiovanni) mo, la Pomì ha sconfitto 3-1 la Millenium Brescia, potendo recuperare Caterina Bosetti (out ancora Valentina Arrighini, oltre alle
due impegnate ai Mondiali). Ancora una volta Danielle Cuttino si è segnalata in attacco (26 punti), mentre ha convinto tutti la centrale
Domani si parte. La Walcor Cremona Futsal SP, nella nuova casa del PalaBosco di Gerre de’ Caprioli (alle ore 16), fa il suo esordio in serie A2 contro le vicentine del Thiene. «L’obiettivo è chiaro – precisa il direttore sportivo Fabio Donati – ed è quello di mantenere la categoria, in vista della riforma dei campionati che ci sarà la prossima stagione». Agnieszka Kakolewska. Sabato poi la Pomì si è aggiudicata il Trofeo Città di Trento battendo a domicilio la Delta Informatica Trenti-
no per 3-0 (mvp Francesca Marcon) con Bosetti nuovamente lasciata in panchina. Mercoledì avversaria della squadra di Gaspari è stata al PalaRadi la Lardini Filottrano e anche in questo caso la Pomì non ha lasciato set alle avversarie, vincendo tutti e 4 i parziali. A confortare, la buona prova proprio di Caterina Bosetti e ancora una volta top scorer è risultata Danielle Cuttino, mentre Kakolewska si è segalata per altri tre muri, ma è stata ottima anche la difesa. Oggi e domani primo appuntamento ufficiale, con il Memorial BrambillaVerga che si disputa nella Palestra di Ostiano. Alle 17 di oggi si sfidano Zanetti Bergamo e Millenium Brescia, alle 20 toccherà alla Pomì sfidare Il Bisonte Firenze. Domani alle 15,30 la finale per il terzo posto, alle 18 la finalissima per l’assegnazione del trofeo.
volley b 1
Nel Taverna, finale tra abo e ospitaletto Sarà Ospitaletto ad affrontare la Chromavis Abo Offanengo nella finalissima stasera del 38º memorial Taverna, remake del’'edizione 2017. Lurano giocherà contro ’'Iseo Serrature Pisogne per il gradino più basso del podio. Il programma della manifestazione che si terrà al PalaCoim inizierà con la finalina di consolazione a partire dalle 15.30. La Csv-Rama Ostiano, invece, ha conquistato il memorial Oneda vinto in finale proprio contro Ospitaletto, battuto 3-1. Un’affermazione che fa il pari con quella ottenuta una settimana prima ad Almenno San Bartolomeo e che, pur con la dovuta tara, non può far altro che accrescere l’autostima nel gruppo allenato da coach Bolzon.
can ottaggio
Filippo Moglia ha chiuso con un argento di valore Meglio di così non poteva andare. Due giornate di tempo splendido, un’organizzazione perfetta ed un campo di regata ideale hanno fatto da cornice al primo Campionato italiano con sede a Cremona e 8ª edizione del circuito riservato ad imbarcazioni Vip 750 (voga veneta). Buoni i risultati ottenuti dagli atleti cremonesi. In particolare Filippo Moglia (a sinistra nella foto), nella specialità singolo alla “vallesana” Senior, ha conquistato un ottimo secondo
posto. Nella stessa gara ha vinto il fortissimo Marco Franzato della remiera di Jesolo ,mentre l’inossidabile Marino Almansi di Cannaregio ha strappato ad Agnesi della Polisportiva Monte Isola 2002 la medaglia di bronzo proprio negli ultimi metri. «Un argento insperato - ha dichiara il bissolatino - questa è la mia ultima gara a livello nazionale. Terminare con una medaglia di valore qui a Cremona, mi riempie d’orgoglio». Ottima prestazione per la coppia for-
mata da Matteo Chiari e Massimiliano Bellini della Canottieri Flora che si è piazzata al quarto posto ad un passo dalla medaglia, incitata da un folto gruppo di sostenitori fino alla fine. Una bellissima gara dominata dai forti equipaggi di Bardolino e di Peschiera. «Abbiamo lottato per il terzo posto fino alla fine raggiungendo un traguardo ed un’impresa sportiva impensabile rispetto solamente ai risultati di un anno fa», hanno commentato.
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Sabato 6 Ottobre 2018
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serie A
la Juventus oggi a Udine per l’ottava
Dopo l’eccellente tre giorni europea (con 5 successi e una sola sconfitta), il campionato riprende senza grandi scontri al vertice. La Juventus prova a suonare l’ottava sul campo della discontinua Udinese, mentre un Napoli rinfrancato dall’exploit con il Liverpool, non può permettersi altri passi falsi al S. Paolo contro il Sassuolo. Interessante è la sfida tra Lazio e Fiorentina.
7ª giornata: Bologna-Udinese 2-1, Chievo-Torino 0-1, Fiorentina-Atalanta 2-0, FrosinoneGenoa 1-2, Inter-Cagliari 2-0, Juventus-Napoli 3-1, Parma-Empoli 1-0, Roma-Lazio 3-1, Sampdoria-Spal 2-1, Sassuolo-Milan 1-4. Classifica: Juventus 21; Napoli 15; Fiorentina, Inter, Sassuolo 13; Genoa*, Lazio 12; Sampdoria, Roma 11; Parma 10; Milan*, Torino, Spal 9; Udi-
nese 8; Bologna 7; Atalanta, Cagliari 6; Empoli 5; Frosinone 1; Chievo (-3) -1. *Una partita in meno. 8ª giornata (07-10 h 15): Atalanta-Sampdoria, Cagliari-Bologna (oggi h 15), Empoli-Roma (stasera h 20.30), Genoa-Parma (h 12.30), Lazio-Fiorentina, Milan-Chievo, Napoli-Sassuolo (h 18), Spal-Inter (h 20.30), Torino-Frosinone (ieri sera), Udinese-Juventus (oggi h 18).
calcio serie B • Con un successo con la Salernitana i grigiorossi sarebbero quasi in vetta alla classifica
Oggi la Cremo proverà a volare alto di Matteo Volpi
risultati 6ª GIORNATA
Un tabù da mantenere, la sfida degli ex e, infine, le “ferie forzate”. Oggi pomeriggio allo “Zini”, la Cremonese ospiterà la Salernitana in una gara complicata e dai connotati particolari. I granata guidati da Stefano Colantuono, infatti, non hanno mai vinto all’ombra del Torrazzo, ma si presenteranno all’appuntamento pronti a tentare il colpaccio, motivati dalla recente vittoria contro il Verona e dal buon afflusso di sostenitori attesi sugli spalti di via Persico a dispetto della distanza geografica. La Salernitana ritorna per la prima volta al Nord in questa stagione e così i tanti sostenitori granata che vivono e lavorano in zona sembrano mobilitarsi per seguire da vicino le sorti della loro squadra del cuore e pare che dai tanti club sparsi tra Lombardia, Emilia Romagna Piemonte e Toscana si siano moltiplicate in settimana le richieste di biglietti. Sul campo ci saranno molti ex da entrambe le parti: Radunovic, Perrulli e Piccolo (che sarà in tribuna in quanto ancora infortunato) sul fronte grigiorossso, Perticone (anch’egli infortunato) e gli attaccanti Milan Djuric e Ricardo Bocalon in casa granata. A questo proposito, Colantuono dovrebbe confermare la formazione che ha superato la capolista Vero-
Ascoli-Cremonese 0-0, Benevento-Foggia 1-3, Cosenza-Perugia 1-1, Crotone-Brescia 2-2, Lecce-Cittadella 1-1, Padova-Pescara 2-2, Salernitana-Hellas Verona 1-0, Spezia-Carpi 2-1, Venezia-Livorno 1-1. Riposa Palermo.
serie d
la Pergolettese al mapei stadium
CLASSIFICA Hellas Verona Pescara Benevento Cremonese Cittadella Lecce Salernitana Spezia Palermo Brescia
13 12 10 10 10 9 9 9 8 7
Crotone Ascoli Padova Perugia Venezia Carpi Cosenza Livorno Foggia *Partito da -8
7 6 6 5 4 4 3 2 1
7ª GIORNATA (06-10 h 15) Brescia-Padova (07-10 h 15), Carpi-Cosenza, Cremonese-Salernitana, Foggia-Ascoli, H. Verona-Lecce (ieri sera), Livorno-Spezia (07-10 h 15), Palermo-Crotone (07-10 h 21), Perugia-Venezia (h 18), Pescara-Benevento. Riposa Cittadella. Mogos festante dopo il gol a Cosenza (foto © Frittoli) na, confermando il 3-5-2 con Di Tacchio in cabina di regia a centrocampo e in avanti la coppia composta dal gambiano Jallow (decisivo contro il Verona) e proprio dal bosniaco Djuric, con Bocalon pronto a subentrare a partita in corso. Sul fronte grigiorosso,
invece, mister Mandorlini potrà gestire al meglio gli uomini a propria disposizione, in considerazione del fatto che dopo la gara odierna la Cremonese tornerà in campo sabato 27 ottobre nella tana della “Streghe” di Benevento. Il calendario, infatti, prevede prima
una pausa per le Nazionali e poi il turno di riposo dei grigiorossi all’ottava giornata. Probabile formazione (4-3-3): Radunovic; Mogos, Dos Santos, Terranova, Renzetti; Arini, Castagnetti, Croce; Carretta, Paulinho, Castrovilli. All.: Mandorlini.
Anche contro il Lentigione, la Pergolettese ha ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo. Decisivo il rigore realizzato da Franchi sul finire del primo tempo. Domani, però, al Mapei Stadium contro il Reggio Audace, servirà una prestazione di maggiore spessore. Battuta d’arresto, invece, per il Crema scinfitto 2-1 dalla capolista Fiorenzuola. Inutile il gol di Marrazzo, giunta a tempo scaduto. Domani al “Voltini” contro il Classe sarebbe importante tornare al successo, per risalire posizioni in classifica. Classifica: Fiorenzuola, Modena 9; Pergolettese 7; Vigor Carpaneto, Ciliverghe 6; Mezzolara 5; Crema, Fanfulla, Calvina Sport, Axys Zola, Reggio Audace 4; Classe, Pavia 3; San Marino, Adrense 2; Lentigione, Sasso Marconi 1; OltrepoVoghera 0.
BOCCE • Il soresinese trionfa nel “Barboni”. Per Luca Domaneschi tripletta nel Top 10 Interregionale
Serata super per Pietro Zovadelli a Crema
di Massimo Malfatto C’era il pubblico delle grandi occasioni (oltre duecento persone) attorno alle corsie del bocciodromo cremasco per apprezzare la nuova prodezza di Pietro Zovadelli. Continua a “timbrare” con la consueta disarmante classe e puntualità il soresinese protagonista del 2° trofeo Andreina Barboni, gara regionale (visti i premi sembrava una nazionale!) ben organizzata dalla bocciofila Nuova Bar Bocciodromo. Implacabile il portacolori della “Monastir” (dal primo ottobre passato alla bocciofila Caccialanza) esordiva nella fase finale eliminando Angelo Bruschi (12-3), Giulio Baresi (12-4), nei quarti s’im-
poneva sul bissolatino Paolo Guglieri (12-5) ed in semifinale si sbarazzava di Massimo Bergamelli per 12-2. Dall’altra parte del tabellone l’outsider che non ti aspetti, Natale Raimondi, che superava nei quarti Antonio Biscotelli (12-8) ed in semifinale Marcello Bugini per 12-9. Finale a senso unico e comodo il successo di Zovadelli su Raimondi con il punteggio di 12-1. Ha diretto la gara Eugenio Barbieri, alle premiazioni presente l’assessore comunale allo sviluppo contenibile Matteo Gramignoli mentre gli onori di casa sono stati fatti da un soddisfatto Giuseppe Mantovani che ha confermato che questa splendida (e ricca) manifestazione verrà ripetuta anche il prossimo anno grazie
alla fattiva collaborazione della famiglia Barboni e degli sponsor. Top 10 La fiducia ostentata prima della finale Interregionale è stata ben riposta. Luca Domaneschi non ha tradito le attese, si è preso le luci della ribalta sulle corsie veneziane e per la terza volta consecutiva è salito sul gradino più alto del podio nella categoria under 12. Dopo aver superato la fase eliminatoria Domaneschi s’imponeva su Giacomo Panzeri (39-30) ed in finale aveva la meglio su Kevin Della Schiava per 39-29. Bella e sfortunata la prestazione di Alessandro Massarini: dopo aver vinto il suo girone veniva sconfitto dal padovano Della Schiava per 26-25. Eliminati in batteria
Pietro Zovadelli premiato a Crema Alessandro Minoia e Nicolas Testa. Alle premiazioni presenti i presidenti della Fib Lombardia, Veneto ed Emilia ed il responsabile federale giovanile Giuseppe Andreoli.
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Sabato 6 Ottobre 2018
a romanen go
Grande festa per la campionessa europea Miriam Vece che sogna i giochi di tokyo
La festa per Miriam Vece
Romanengo, u paese in festa ad applaudire, la sua stimata concittadina Miriam Vece (21 anni), campionessa continentale di ciclismo su pista tra le Elite. Cerimonia ufficiale celebrata all’interno del Teatro Galileo Galilei, dove il sindaco Attilio Pola e l’assessore allo Sport Giovanni Vairani hanno consegnato a Miriam Vece una medaglia oro ad onorem. Serata promossa dall’amministrazione comunale, in sinergia con le associazioni sportive di Romanengo, per la campionessa europea di ciclismo che ha portato in tutto il mondo il nome di
Romanengo. Un gesto sportivo di grande stima e simpatia a una delle prime donne del ciclismo femminile, primatista generosa, quanto efficace. Ospiti d’onore, le compagna di squadra Marta Cavalli, campionessa italiana Elite nella prova in linea, Gloria Manzoni, Elena Bissolati (Racconigi Cycling Team), Valentino Villa, presidente della Valcar Pbm, Sergio Alzani, patron della società ciclistica Imbalplast di Soncino (dove la fanciulla è cresciuta nelle giovanili), le più alte cariche del ciclismo nazionale, regionale e provinciale, tra i quali
Gianluigi Ferrari, presidente del Pedale Romanenghese. Giustifica l’assenza del ct Eugenio (Dino) Salvoldi, impegnato con la Nazionale di ciclismo al Mondiale su strada di Innsbruck, in Austria. E’ stata l’occasione per sciorinare ricordi e aneddoti vari. Quali sono i progetti futuri della Vece? Il suo sogno è Tokyo 2020, la strada è lunga ma Miriam ha le spalle larghe e farà di tutto per ottenere il pass per il Giappone. E’ un percorso cominciato quest’anno, fatto di tanti sacrifici, e sarà molto importante per lei partecipare ai Giochi Olimpici.
CICLISMO • Ancora ottime prestazioni di Federica Venturelli, Diego Bosini, Gabriele Coloberti e Federico Ogliari
Quattro giovani sempre più potagonisti di Fortunato Chiodo Federica Venturelli, tredicenne volante di San Bassano, è irresistibile! La campionessa d’Italia su strada e di ciclocross, che difende i colori della Cicli Fiorin, vola e dà una lezione a tutte, facendo la selezione sulla leggendaria salita del Ghisallo e mettendo la firma tra le Esordienti nella durissima Cesano Maderno-Ghisallo, nel Comasco. Per la Venturelli, reginetta del ciclismo giovanile, si tratta del settimo successo stagionale, con due titoli nazionali. Sulle salite impegnative, quando Federica accelera la pedalata, le altre non riescono a reggere il confronto e il suo bottino sarà destinato ad incrementarsi con il calendario invernale di ciclocross, con la tricolore che sarà costretta a difendere la maglia. Bosini ai piedi del podio a Graffignana Si sperava che fosse lo Junior cremonese Diego Bosini (Team Gavardo) a mettere il sigillo, purtroppo è andato tutto storto e l’emiliano Mattia Pinazzi (Aspiratori Otelli) è stato più lesto del nostro campioncino a prendergli la ruota ed attendere che partisse. Ma va bene così. A lasciare il segno tra i
Federica Venturelli dopo la premiazione colli banini ci ha pensato Pinazzi, ha lasciato alle spalle il bresciano Luca Volpi (Team Lvf) e il bergamasco Yuri Brioni (Team Giorgi), Flavio Cuppone( Team Ciclistico Paletti) e quindi il cremonese Diego Bosini. Coloberti nella classica Marcheno-Sarezzo Gabriele Coloberti, allievo di Romanengo che
difende i colori della corazzata bresciana Aspiratori Otelli Vtfm Carin Nacanco, a conclusione di un’annata interessante, ha infiammato la classica in linea Marcheno-Sarezzo, nel Bresciano. Poteva fare risultato pieno: cominciava a crederci, era in avanscoperta con il trentino Elia Tovazzi della CC Forti e Veloci e
Crono tricolore: cavalli sottotono A Cavour (To), Elena Cecchini (Canyon Sram) si è laureata campionessa italiana della crono Elite. E’ stata una vittoria con giallo, visto che Elena Longo Borghini ha sbagliato strada nel finale, forse a causa di una moto che ha deviato il percorso. Marta Cavalli, campionessa italiana nella prova in linea, ha pagato una prestazione sottotono ed è rimasta fuori della top ten.
difatti è stato il più veloce a rimontarlo. Ha completato il podio Michele Berasi, compagno di squadra del vincitore, giunto a 10”. Barbara Malcotti, Junior della Valcar Pbm, smaltita la delusione mondiale (quarta) di Innsbruck, si prende una bella soddisfazione vincendo la classica in linea da Monza al Ghisallo. L’azzurra ha preceduto di 13” Silvia Magri (Gauss Team) e Matilde Vitillo (Racconigi Cycling Team). Sfida tra reduci dalla prova iridata: l’azzurro Antonio Tiberi della Ballerini Primigi Store si è imposto tra gli Junior nella Olgiate Molgora- Ghisallo. Stoccata del solito Ogliari E’ sempre lui. Federico Giacomo Ogliari tra gli undicenni fa collezione di trionfi (27 e il Trofeo Lombardia). Stavolta il plurivincitore del team bianco- verde del GS Corbellini Ortofrutta di Crespiatica, ha messo il sigillo nel 5° Trofeo Comune di Cassano S. Andrea, nel Bergamasco. Cronosquadre tricolore Oggi la Ciclistica Trevigliese assegnerà le maglie del Campionato italiano di specialità della cronosquadre, con cinque categorie nel parterre: Allievi, Allieve, Juniores maschili, Juniores femminili e Under 23.
Il solito immenso Leonardo Fedrigo. Con uno sprint imperioso, il 22enne veneto ha conquistato l’ottavo successo della stagione, nella 50ª Coppa Città di Bozzolo-Trofeo GS Avis, nel Mantovano, con lo sportivissimo sindaco Giuseppe Torchio in prima linea. Fedrigo mette la firma e indossa la prima delle quattro maglie di leader della Challange del Fiume Oglio e le Terre di Confine per Elite e Under 23, che abbraccia il Mantovano e il Cremonese.
Mondiale a valverde azzurri ancora ko Ci sono vittorie che valgono una carriera. Il Mondiale su strada di Innsbruk, lo ha vinto il murciano Alejandro Valverde, a 38 anni. Successo meritatissimo per ciò che lo spagnolo ha dimostrato nella sua vita in bic. Come da pronostico, Peter Sagan si è sciolto come neve al sole quando il traguardo era ancora lontano (95 km), ma poi si è fatto trovare sorridente sul podio iridato per festeggiare lo spagnolo in prima persona. Non doveva essere il mondiale dell’Italia e difatti non lo è stato. Non è una novità, purtroppo, visto che succede da un decennio (ultima vittoria nel 2008 di Alessandro Ballan a Varese). Era una sconfitta annunciata, che non ci sorprende. Sorprende, invece, il fatto che gli azzurri abbiano corso come se avessero uomini per farlo. Hanno tentato in tutti i modi di dare un’impronta alla corsa, provando anche a mostrare i muscoli. Un atteggiamento che ci ha sorpresi, sopratutto alla luce del fatto che nessuno ci chiedeva la luna, si poteva tranquillamente correre di rimessa e sulle ruote, lasciando il pallino delle operazioni nelle mani di altre nazioni più attrezzate.
gi o v a n i s s i mi
a bozzolo
sprint vincente di fedrigo
a innsbruck
Gioca In Bici Oglio Po profeta in patria nel gp fiera di torricella Con il 19° Gran Premio Fiera di Torricella del Pizzo, patrocinato con dal Pedale Cremonese, è calato il sipario sul calendario provinciale 2018 dei Giovanissimi. E’ stata un’altra giornata trionfale per i baby corridori del team Gioca In Bici Oglio Po di Casalmaggiore, protagonista nel torneo a punti. Un successo pienamente meritato per la cucciolata casalasca, che ha avuto la meglio sul Team Serio di Pianengo e sull’Imbalplast Soncino. E’ lo specchio di un movimento che cresce, grazie al buon lavoro delle società giovanili, che hanno notevolmente migliorato in tec-
nica, organizzazione e numero di tesserati. Il successo è stato davvero notevole. ORDINI D’ARRIVO G1: 1) Marcello Barbaglio (Team Serio Pianengo), 2) Luca Rebessi (CC Cremonese Gruppo Arvedi), 3) Paolo Grimaldelli (Team Serio). Donne: 1) Isabella Bolzoni (Gioca In Bici Oglio Po Casalmaggiore). G2: 1) Andrea Carelli (Imbalplast Soncino), 2) Federico Bruzzisi (Imbalplast), 3) Riccardo Longo (Team Serio). G3: 1) Alexandr Emir Cortez Zambra (Gioca In Bici Oglio Po), 2) Viola Invernizzi (Team Serio), 3) Umberto Vaselli (CC Cremonese Gruppo Arvedi).
G4: 1) Simone Invernizzi (Team Serio), 2) Paolo Ferraina (CC Cremonese Gruppo Arvedi), 3) Emanuele Strepparola (UC Cremasca). Donne: 1) Gloria Vezzosi (Gioca In Bici Oglio Po). G5: 1) Stefano Ganini (Madignanese), 2) Federico Saccani (Gioca In Bici Oglio Po), 3) Aurora Fanti (Gioca In Bici Oglio Po). Donne: 1) Aurora Fanti (Gioca In Bici Oglio Po). G6: 1) Riccardo Vezzosi (Gioca In Bici Oglio Po), 2) Giuseppe Smecca (Imbalplast Soncino), 3) Moriggia Nicolò (Imbalplast Soncino). Donne: 1) Camilla Tenca (Gioca In Bici Oglio Po).
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