Il piccolo 44 del 24-11-2018

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PICCOLO

il punto, la virgola e anche i due punti.

IL

CREMONA

www.issuu.com/ilpiccolocremona Anno 2 • n. 43 • sabato 24 novembre 2018

Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 328 0493888 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 1982590 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com

Polemica sul trasporto verso i 13 termovalorizzatori lombardi da altre regioni. Legambiente: no a nuovi impianti

Raineri alle pagine 4-5

ognuno bruci i propri rifiuti o e’ giusto continuare cosi’? f at e m i cap i r e . . .

pieve d’olmi

arriva il rosso ok multe ai furbetti del semaforo Fornasari a pagina 9

storia

ecco l’autore dei furti d’arte

Dossena a pagina 8

Ma siamo poi così sicuri che Di Battista sia un alieno politico? Il suo annuncio che, invece di ricandidarsi in Parlamento, avrebbe girato il mondo con la famiglia dedicandosi al figlio in arrivo e alla scrittura ne ha fatto quasi un’icona. Mi sorge un dubbio. Dato che i 5 Stelle non si possono candidare per oltre due mandati, leaders come Di Maio, Toninelli, Fico, Grillo, Di Stefano, Fraccaro, Taverna, Crimi, Lezzi, Giarrusso, in pratica tutti i volti più noti, dovranno farsi da parte. E così, quando alla prossima elezione tornerà il Dibba, sarà l’unico volto conosciuto, il leader obbligato della nuova ondata gialla. Già, perché il M5S non consentirà il terzo mandato, vero? Perché sorridete? Vanni Raineri

crotta d’adda

sovea, appello ai neoconsiglieri provinciali Raineri a pagina 6

basket

Varesi a pagina 25

La Vanoli prova a limitare i danni contro Milano

Volley

Articolo a pagina 24

Con il fanalino la Pomì può tornare a correre

calcio

Volpi a pagina 23

Domani in Salento primo vero esame per mister Rastelli omicidio sabbioneta

borghesi: quando su fb zani aveva occhi salviamo l’oglio po solo per i figli

inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale

Galletti a pagina 3

p o lit ic a

i sovranisti secondo galli e romano Dossena a pagina 7

casalasco

c u l t u r a

L’autore di “Pianeta azzurro”

Conversazione con il regista Franco Piavoli Dotti a pagina 22

Raineri a pag. 12



lA

CRONACA

Sabato 24 Novembre 2018

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LA TRAGEDIA DI SABBIONETA • La madre dei tre figli su Facebook: «Eri un angelo, ti porterò sempre nel cuore»

Quando il papà scriveva: “Ecco i miei ragazzi” di Enrico Galletti “Vi comunichiamo che io e mia moglie Silca aspettiamo il terzo figlio”. E’ ancora lì, fissato nelle colonne di Facebook, il post di Gianfranco Zani, artigiano, 53 anni, la vita scandita dal lavoro e da quell’odio, vero o presunto, nei confronti della sua famiglia che dopo l’ultima aggressione se ne era andata via di casa e aveva ritrovato la serenità. Il 2 maggio di qualche anno fa, su Facebook, Gianfranco aveva annunciato la nascita del terzo figlio. Lo avrebbero chiamato Fabio, lui e sua moglie Silca, che a quel post, ancora pubblico e adesso intriso di dolore, aveva commentato nel modo più semplice, come fanno tutte le mogli a tutti i mariti. Una frase secca: “Ti amo, amore mio”. Sotto, una dopo l’altra, le congratulazioni. Gli amici, i colleghi, le frasi dolci dei parenti. E qualche giorno dopo, sempre lì, una serie di foto che non lasciavano alcun dubbio. Il letto appena costruito su misura per accogliere il terzo figlio, una panoramica del salone coi bimbi che giocano allegri, sul pavimento e la scritta: “I miei ragazzi”. Dietro ad ogni scatto c’è papà Gianfranco, ora coricato sul divano con il piccolo in

braccio, ora a fotografare sua moglie seduta al tavolo prima di cena. Un copione ben scritto. Prende il telefono, fotografa, posta. E non c’è niente, neanche un indizio, che solo lontanamente lasciasse prevedere che qualche giorno dopo Gianfranco avrebbe mandato tutta la famiglia all’ospedale. E’ successo a fine luglio, quando ad avere la peggio era stato il figlio più grande, Alex, 17 anni, aggredito, picchiato e colpito alla testa. Agli inizi di novembre, poi, un’altra aggressione. Solo l’ennesima, che questa volta però aveva convinto Silca a prendere i suoi figli e ad andarsene via, in una struttura protetta lontano

da casa. Solo quattro giorni fa, Gianfranco riceve il divieto assoluto di superare i cento metri che delimitano la casa. Ed è questo, forse, che spinge la donna a tornare a Ponteterra, alle porte di Casalmaggiore, nella villetta di famiglia insieme ai bimbi,

che finalmente possono sentirsi al sicuro. Dopo tre giorni, però, succede l’impensabile. Il fumo che esce dall’abitazione nel tardo pomeriggio di giovedì, le sedici scoccate da mezz’ora e i primi segnali d’allarme. Cinico e lucido, forse con un copione già

scritto, Gianfranco, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe precipitato a casa appiccando un incendio. La mamma dei bimbi non c’è, in quegli attimi, in casa c’è solo il figlio Marco, il mezzano dei tre. E’ in camera sua dove viene travolto dalle fiamme, incastrato in quel muro di fuoco che solo gli agenti, più tardi, riusciranno a domare. A quel punto rientra a casa Silca, di ritorno dal campo sportivo, dove aveva accompagnato i due figli a giocare a calcio. Ancora in auto vede il fumo attraversare il tetto e il marito, dal quale si stava separando, fuggire via. Lui la sperona con il furgone. Poi fugge, macina chilometri e scappa lontano, lo prenderanno i carabinieri dopo un lungo inseguimento. Il piccolo di 11 anni rimasto intrappolato in cameretta viene prelevato dagli operatori del 118, che provano inutilmente a rianimarlo, mentre dalla casa ancora esce il fumo provocato dal

rogo. Il massaggio cardiaco è vano, il piccolo Marco non respira più, vola via. Sua madre, il giorno dopo, scriverà su Facebook tre parole, a caldo, colme di rabbia: «Maledetto, brucia all’inferno». Poi un pensiero per il figlio: «Riposa in pace, cucciolo bello. Eri un angelo, la mamma ti porterà sempre nel cuore». E la foto che lo ritrae sorridente. Come quella sera di qualche giorno fa, quando Silvia, in un altro post, aveva lasciato intendere: “Peccato non tutti i bimbi abbiano la fortuna di avere un papà dolce”. In attesa della convalida dell’arresto per omicidio volontario (probabilmente lunedì si terrà l’udienza di convalida del fermo), Gianfranco, che ieri sera, spiega il suo suo legale Fabrizio Vappina, si è dichiarato innocente, viene tradotto in carcere a Cremona e di fronte alla casa in via Tasso resta una gran folla. C’è il via vai di chi, sgomento, non riesce ancora a crederci. I carabinieri di Viadana pongono i sigilli al cancello della villetta, nelle prossime ore si farà chiarezza. Ce l’aveva con la moglie, si continua a dire. “Voleva ammazzare lei”, si mormorerà prima che a Ponteterra cali il buio della seconda notte dopo la follia.


PRIMO PIANO

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Inquinati e salassati: i cremonesi pagano il trasporto dei rifiuti di altre regioni, li bruciano

Quel caro, vecchio, malandato di Vanni Raineri

A

lcune settimane fa ci siamo occupati dei roghi che divampano sempre più spesso tra le discariche, abusive e non, in Lombardia, e del problema del trasporto necessario per smaltire rifiuti che, specialmente in plastica, non riusciamo più ad esportare in Cina. E di come la Lombardia accolga sempre più materiale indifferenziato da bruciare nei suoi termovalorizzatori, senza che la capacità dei nostri corregionali di differenziare si tramuti, come promesso più volte, in uno sconto sulla tassa. Anzi. Lo spunto era dato da un’inchiesta di Milena Gabanelli e del suo staff pubblicata sul Corriere della Sera, e chissà che non abbia offerto lo spunto anche a Matteo Salvini per lanciare il nuovo scontro politico col Movimento 5 Stelle. Il vice premier e leader leghista lo scorso fine settimana aveva lanciato la pietra: «Serve un termovalorizzatore in ogni provincia». Lo ha detto a Napoli, non a caso in quella Campania che, per la presenza di un solo impianto, esporta gran parte dei ri-

anche il moderno impianto di copenaghen non e’ ad impatto zero

legambiente: no a nuovi impianti, differenziamo La quantità dei rifiuti urbani innaghen, situato in centro città, ceneriti è aumentata sino al che ospita sul tetto percorsi di trekking e una pista da sci. Le2015, poi è scesa, passando da 92 kg per abitante a 89 kg. Comgambiente ammette che nel plessivamente nel 2016 è stato nord Europa gli inceneritori (da notare che i contrari usano semincenerito il 18% dei rifiuti urbani, un punto in meno rispetto a pre questo termine, mentre i faun anno prima. vorevoli parlano sempre di terSecondo Legambiente, la capamovalorizzatori) sono molto cità di combustione dei rifiuti in utilizzati, ma afferma che anche Italia è sovradimensionata, Copenhill (in Danimarca voglioquindi il quadro è saturo. La no farne una collina verde nel via dell’incenerimento è cuore della capitale) produce ossidi di azoto, costosa, serve migliomonossido di carborare la raccolta diffenio e ammoniaca. renziata e trattare i La percentuale di Ma quando in Italia si rifiuti secondo i dettami dell’economia rifiuti lombardi che materializzerà il fucircolare, facendoli finisce in discarica turo tanto ambito datornare a nuova vita. gli ecologisti? Oggi in Anche i più moderni inceLombardia solo il 3% dei rifiuti è conferito in discarica, neritori (il salto ai termovalorizquasi il 50% va all’inceneritore, zatori si ha quando il processo il 17% è trattato con compostagconsente di produrre energia) non sono completamente innogio e digestione anaerobica e il cui. Si parla in questi giorni 33% viene recuperato. Ma se solo andiamo il Sicilia, lì l’87% dei dell’impianto moderno di Cope-

3%

futi prodotti in loco. L’altro vicepremier Luigi Di Maio, leader del M5S, ha replicato che si guarda al recupero e al riciclo puntando sui “rifiuti zero”. Servono anni per fare un termovalorizzatore, ha aggiunto, e oggi la situazione

non è di emergenza. Non sarà emergenza, ma il sistema è alle corde. Gli impianti sono dislocati in gran parte al nord, specialmente in Lombardia dove ce ne sono 13. Questi viaggiano a pieno regime, proprio per l’arrivo costante di

rifiuti finisce in discarica (in Calabria siamo al 70%). In Campania il dato scende all’8%, ma non tanto per la presenza dell’unico termovalorizzatore di Acerra, ma perché gran parte dei rifiuti è trasferita nel nord e nel resto d’Europa (a caro prezzo). Fino a quando potremo sostenere un periodo “di transizione” che si preannuncia non certo breve? Vediamo quanto sta accadendo in Francia: il rischio è che l’ambiente sia percepito come un lusso per élite.

rifiuti da altri territori, al punto che i tre impianti più vetusti, e più inquinanti, che avrebbero dovuto chiudere, come sostiene la stessa Gabanelli devono continuare a funzionare: sono quelli di Sesto San Giovanni, Busto Arsizio e

Cremona. Il problema è strategico: ha senso realizzare impianti che, quando la differenziata avrà raggiunto le soglie sperate (ad oggi ben lontane dalla realtà), saranno superati? Sarebbe preferibile avere impianti nuovi e

meno inquinanti e chiudere così quelli sorpassati, tra cui il nostro? Ed è giusto che, a spese comuni, si debbano sprecare risorse per trasportare rifiuti da certe realtà che si ribellano alla realizzazione di impianti o discariche in loco?


Sabato 24 Novembre 2018

nell’impianto obsoleto e sopportano una Tari elevata

termovalorizzatore

La battaglia è anche interna alla Lega, dove convivono lo zoccolo duro autonomista (rappresentato da Maroni) e il nuovo trend sovranista di Salvini, al quale serve ogni tanto tenere tranquilli i suoi elettori di più vecchia data.

In tutto questo, Cremona, già detentrice di diversi record di inquinamento, continua a incenerire. Cornuti, mazziati, inquinati e salassati: questo il rischio che corriamo. Spendiamo anche noi soldi della comunità per trasportare fi-

no a qui i rifiuti, li bruciamo alle porte della città respirandone le emissioni, non riusciamo a chiudere il vecchio termovalorizzatore e, nonostante una raccolta differenziata che sfiora il 70%, ci aumentano la tassa.

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la posizione della regione

Lena: «Ognuno pensi ai suoi rifiuti» Il consigliere regionale cremonese in linea col presidente Fontana: «Ma prima di chiudere Cremona va ripensato il teleriscaldamento»

Il presidente della Regione Campania De Luca è stato chiaro: «Perché costruire qui nuovi termovalorizzatori se nel nord ci sono già e non hanno abbastanza rifiuti da bruciare?». Il presidente di Regione Lombardia Fontana ha risposto a lui e a Di Maio: «Se secondo lui i nostri inceneritori inquinano, non accetteremo più rifiuti da altre regioni». C’è una legge che in realtà impone di accogliere i rifiuti “stranieri”, ma Fontana sembra pronto a fare le barricate. D’altronde, afferma, se secondo Di Maio questi impianti inquinano, perché a respirare aria malata dovrebbe essere chi ha impianti ormai saturi e un livello di inquinamento già di suo enorme? Abbiamo sentito il consigliere regionale della Lega Federico Lena, cremonese, che ha fatto parte in passato della Commissione Ambiente di Regione Lombardia. A Cremona il termovalorizzatore serve gran parte della provincia su due linee di incenerimento, e tratta anche rifiuti pericolosi. Da noi nessun rifiuto viene ormai conferito in discarica, e grazie all’impianto di via San Rocco si alimenta il teleriscaldamento su 600 edifici con 6800 utenze.

Ma Cremona, chiediamo a Lena, è tra gli impianti che avrebbero dovuto chiudere. Non è che è rimasto aperto per risolvere i guai di altri? «E’ così, anche se oggi c’è il vincolo del teleriscaldamento: prima di chiuderlo dovremmo valutare investimenti per attrezzare il termovalorizzatore in modo differente. Già con l’assessore regionale Terzi (ex Ambiente, oggi ai Trasporti, ndr) era emersa l’esigenza di diminuire i termovalorizzatori. Ad esempio quello di Brescia, molto più moderno, non funziona nemmeno al massimo del suo potenziale. Sono certo che anche l’odierno assessore Cattaneo è sulla stessa linea, ovviamente una volta risolto il problema del teleriscaldamento». La legge però obbliga le regioni ad accettare i rifiuti altrui, e in verità non c’è molta trasparenza sulle quantità di materiale in arrivo. «E’ il solito sistema italiano: nessuno accetta che a casa propria si costruiscano termovalorizzatori o discariche, quindi lo faccio a casa di altri. Io sono completamente in linea col presidente Fontana: ognuno risolva i suoi problemi, se ritiene anche attraverso le vecchie discariche».


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Cronaca

Sabato 24 Novembre 2018

AMBIENTE • In attesa della conferenza di servizi che potrebbe dare il via libera al progetto Sovea

Crotta, appello ai neo consiglieri provinciali di Vanni Raineri Dopo mesi di progetti, battaglie, incontri e iniziative di sensibilizzazione, sembra che la decisione definitiva sull’impianto di compostaggio di sfalci verdi che l’azienda Sovea intende realizzare a Crotta d’Adda sia alle porte. L’ultima della serie di conferenze di servizi, fissata per lo scorso 5 novembre, è stata prorogata su richiesta della stessa Sovea. Concessa la sospensiva, si attende che la nuova data sia fissata, e si ritiene che proprio quello possa essere il momento in cui si assumerà la decisione definitiva. I comitati “Tuteliamo il nostro ambiente e la nostra salute” di Crotta d’Adda e “Orizzonte libero” di Acquanegra Cremonese, già promotori di una raccolta firme di grande successo, hanno inviato ad inizio settimana una lettera ai consiglieri provinciali da poco eletti, chiedendo loro un cambio di passo rispetto ai predecessori. La lettera si apre con le congratulazioni per la recente elezione, poi prosegue: “Il fatto che siete eletti dai soli Consigli comunali con elezioni di secondo livello, non giustifica che dobbiate accettare passivamente questa distanza (tra Provincia e cittadini, ndr) e che deleghiate sempre di più all’apparato tecnico dell’ente scelte strategiche essenziali per la nostra comunità”. Quindi l’appello, individuale, ad avviare una programmazione sostenibile, in un

giordana in citta’ Sabato 1 dicembre alle 17 nella sala Eventi di Spazio Comune viene presentato “l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo” , edizione 2018. Partecipa il giornalista Emanuele Giordana che, da 10 anni, con altri giornalisti esperti di questioni internazionali aggiorna l’analisi delle tensioni che caratterizzano il pianeta. L’Atlante è fatto di mappe geografiche e politiche che indagano le cause dei conflitti, dallo sfruttamento delle risorse del pianeta ai cambiamenti climatici, dal traffico di armi alla repressione delle minoranze, dalla costruzione di nuovi muri alla violazione dei diritti umani. L’incontro è promosso dai giovani del Forum delle idee, Movimento Federalista Europeo e Tavola della pace di Cremona.

ambientalisti hanno quadro che comprende chiesto ufficialmente lul’impianto che si intende mi sull’esito del ricorso realizzare a Crotta: “Le presentato ormai un anchiediamo di porre rimeno fa dal Comune contro dio all’errore politico la non assoggettabilità compiuto dalla Provincia della Dia. quando un anno fa ha Nella lettera i cofirmato un decreto mitati lamentache escludeva dalla no poi la scarsa procedura intrapresa la possibicapacità di lità di ricorrere ascolto delle al Via, Valuta- La conferenza di esigenze degli zione di Impatto abitanti coinservizi rinviata Ambientale, volti loro mala nuova data strumento che grado, e sottoliavrebbe dato al Coneano come questi mune di Crotta e ai citabbiano già accettato tadini residenti un adeinsediamenti ad elevato guato potere di negoziaimpatto ambientale, cozione nei confronti della me il raddoppio della diditta Sovea”. scarica di inerti, impianto Sotto questo aspetto, da biogas, allevamenti insegnalare che i gruppi tensivi di polli, tacchini e

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maiali, spargimento di fanghi anche in zone golenali, pomodorificio, il tutto per una presenza di camion valutabile sulle 300 unità al giorno. Il timore manifestato è che lo scarso numero di cittadini consenta che si scarichi su di loro ingombranti presenze che comunità più numerose rifiutano.

“Le chiediamo di sostenere un’idea e una pratica di giustizia ambientale”, chiude la lettera, che rende disponibili i comitati ad ogni tipo di approfondimento. Ieri pomeriggio abbiamo chiesto ai promotori quanti dei nuovi consiglieri abbiano risposto alla missiva. «Zero» la risposta sconfortata.

comune-saba

parcheggi, revocata la convenzione Il contratto tra Comune di Cremona e Saba Italia Spa, sostanzialmente modificato nel 2010 e nel 2013, è in vigore fino al 2047. L’Amministrazione comunale, nell’ultima Giunta, ha deciso di comunicare al gestore del parcheggio di Piazza Marconi (164 posti) e di 378 stalli blu a raso tra i più prestigiosi e redditizi della città, l’intenzione di procedere alla revoca anticipata della convenzione, come previsto dalla convenzione stessa. L’obiettivo della Giunta, infatti, è quello di arrivare ad avere un unico gestore della sosta, ovvero Aem Spa che già gestisce 1469 stalli in superficie, 227 stalli al parcheggio del Massarotti e 85 stalli nel parcheggio di via Villa Glori per un totale di 1781 posti.

L’ingresso del parcheggio di via Massarotti, già gestito da Aem

La gestione pubblica ed univoca dei parcheggi in città, che è prevista anche nelle linee strategiche del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, consentirebbe di rendere maggiormente razionale ed efficiente il sistema nell’ottica di integrazione complessiva delle opportunità di sosta in città e di miglioramento dei servizi della sosta offerta ai cittadini (ad esempio agevolazioni tariffarie). La convenzione, all’articolo 29, prevede la possibilità di attuare la revoca in presenza di motivi di pubblico interesse e Aem Spa ha già manifestato l’interesse alla gestione unica dei parcheggi. All’interno della convenzione, inoltre, nel 2010 e nel 2013 sono state introdotte condizioni peggiorative per il Comune: estensione della durata del contratto e il riequilibro del Piano Economico Finanziario, anche in assenza di eventi straordinari ed imprevedibili, attraverso aumenti delle tariffe o nuovi posti a pagamento in superficie dati in gestione a Saba. In questi ultimi anni, il Comune ha constatato elementi critici riguardanti il controllo dei flussi economici e le richieste da parte di Saba di avere in gestione sempre più posti a raso e dell’aumento delle tariffe degli stalli blu, condizioni mai accettate dall’attuale Amministrazione e non sostenibili dalla città. Anche per questi motivi, l’Amministrazione ha deciso di intraprendere la strada della revoca.


Cronaca

Sabato 24 Novembre 2018

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POLITICA • Intervista esclusiva ai due grandi politologi, mentre l’etichetta di “populisti” crea solo confusione

Sergio Romano e Giorgio Galli: attenzione ai sovranisti europei

di Paolo A. Dossena

Il “populismo” esistette in Russia tra il 1861 (nascita dell’organizzazione Zemlja i Volja, “Terra e Libertà”) e la fine degli anni 1880. All’indomani della delusione provocata dal modo in cui era stata abolita la servitù della gleba (1861), demoniaca, della finzioi populisti ritengono che ne, quella che Dostoevskij la situazione sia potenriproduce in “I demoni”. zialmente favorevole alla Albert Camus riprende il promozione di una rivopersonaggio in “L’uomo in luzione. La polizia interrivolta”, dove Necaev apviene e scioglie la Zemlja pare come la rottura tra i volja. rivoluzione e amicizia. A questo punto si sviAllora, al giorno d’oggi, luppa quel clima demonon si mette solo conniaco descritto da Fëdor fusione nella testa della Michajlovič Dostoevskij: gente, etichettando couna corrente dei “popume “populista” questo o listi”, i nichilisti, antepoquello? Un tempo la pane il ruolo rivoluzionario rola “populista” aveva un dell’individuo a quello significato preciso, ora è della massa. Dostoevskij applicata senza nessun scrisse “I demoni” (1872) criterio. basandosi su un fatto rePer esempio, fino a almente accaduto: il pochi anni fa, in brutale omicidio a America, il “poMosca, nel 1869, pulista” per di Ivan Ivanov, eccellenza era uno studente Elezioni europee: Barack Obama assassinato dai occasione d’oro (Encyclopedia suoi stessi comper i sovranisti of Populism in pagni rivoluzioAmerica, due vonari, “I demoni”. lumi 2014), ma se Il capo dei “demoni” è oggi diciamo “populista un populista della correnamericano” tutti pensano te nichilista: un giovane a Donald Trump. ed esperto manipolatore Un recentissimo titolo di di nome Sergej Necaev. giornale dice: “Populisti Si tratta di un tenebroso rossi: A Marsiglia con gli terrorista, che nasconde attivisti di Mélenchon”. la propria vera personaliMa Jean-Luc Mélenchon tà, uno per il quale i comè un capo della sinistra pagni sono solo dei mezfrancese, mentre il quozi, gente di cui sfruttare tidiano che ha sparato le debolezze per i propri questo titolo, “Il fatto scopi. E’ una fisionomia

2019

GLI INTERVISTATI Sotto a sinistra Sergio Romano, a destra Giorgio Galli, storici giornalisti, scrittori e politologi

quotidiano”, è a sua volta considerato vicino ai “populisti” (i Cinque Stelle). In tempi e luoghi diversi sono stati definiti “populisti”: Putin, Mélenchon, Bolivar, Peron, Kirchner, Salvini e Di Maio, Zapatero, Orban, Trump, Obama, eccetera. Quella di “populisti” è dunque un’etichetta inventata dai giornali, che non vuole dire assolutamente niente. Peggio ancora, è un fattore di confusione. Chi sono i veri populisti? Il parere degli esperti Sia Sergio Romano (il massimo esperto di politica internazionale in Italia, e già ambasciatore a Mosca e alla Nato) sia Giorgio Galli (il massimo politologo in Italia) hanno preferito non rispondere a questa domanda. E con la stessa motivazione: il tema è bello, ma richiederebbe una risposta troppo lunga. Giorgio Galli, in particolare, sta attualmente scrivendo un saggio su questo problema del populismo e ha detto: «Non è una domanda semplice, non è riassumibile in una breve risposta».

In compenso, Sergio Romano e Giorgio Galli hanno gentilmente accettato di fare un pronostico sul “populismo italiano”. Ovvero sui partiti della coalizione dell’attuale governo. I “populisti” italiani sembrano sicuri di vincere le elezioni europee. Sarà così? Giorgio Galli: «Credo avranno un buon risultato, ma forse non tanto buono quanto sperano loro». Sergio Romano: «Non

credo che siano sicuri di vincere. Lo sperano ardentemente, ma sanno che gli elettorati si stancano rapidamente di un governo che non riesce ad applicare il proprio programma. O, peggio ancora, ne prova i difetti cercando di applicarlo». E se i “populisti” italiani vincessero, e con loro i “populisti” di altri paesi, sarebbe poi alleanza o scontro? Nel senso che ogni “populista” potrebbe decidere di pensare a casa propria.

Giorgio Galli: «Beh, certo è così, guardi il governo austriaco, ognuno pensa a casa propria, vedo difficile un’alleanza, una coalizione tra i sovranisti dei vari paesi». Sergio Romano: «Continueranno a collaborare sino a quando riterranno di avere un nemico comune (il “sistema”), ma scopriranno abbastanza rapidamente che i partiti sovranisti hanno necessariamente interessi diversi e programmi incompatibili».

li o n s c re mon a ho st

il generale garofano spiega i segreti della scena del crimine Meeting all’insegna della suspense, quello organizzato dal presidente del Lions Cremona Host Marcello Ventura, che ha avuto come relatore il generale Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma. All’incontro hanno partecipato anche numerosi soci di altri Lions del territorio e il capitano Antonio Di Mora, presidente dell’Unuci, con diversi soci. Il gen. Garofano ha saputo catturare immediatamente l’attenzione dei soci spiegando in un primo tempo quali sono le procedure delle indagini e quanto la scienza aiuti sempre più nella ricerca della verità.

“Il principio dello scambio”, ideato da Edmond Locard nel secolo scorso, ha spiegato Garofano, sta alla base di tutto. La scena del crimine “racconta” quello che è successo, deve solo essere “interpretata”. Uno degli aspetti che più ostacola e complica le indagini dei Ris è “l’inquinamento” delle prove, delle tracce, fatto da chi per primo arriva, dai soccorritori che con la loro presenza possono alterare e modificare l’ambiente. Oltre alle tracce fisiche, prime fra tutti quelle del Dna, e alla lettura e all’interpretazione delle macchie di sangue in base alla tipologia, alle dimensioni, alla direzione

che ci danno la possibilità di capire le posizioni di vittima e assassino, oggi ci sono anche quelle informatiche legate alla telefonia, ai computer, alle riprese dalle telecamere, che aiutano, tramite appositi software, a ricostruire il crimine, a restringere il campo dei sospetti. La Tac utilizzata nella diagnostica medica oggi viene impiegata anche nelle autopsie. Il sapere scientifico si sta allontanando sempre di più da quello giuridico. Il fallimento del percorso giudiziario, a volte, transita attraverso l’incompetenza dei periti e dei giudici che non riescono a comprendere i dati che

Da sinistra: Marussich, Di Mora, il presidente del Lions Cremona Host Ventura, Garofano e Chiarvetto

vengono forniti. Garofano ha poi raccontato dei casi efferati più conosciuti, da Cogne a Yara Gambirasio, e di quanto l’effetto mediatico possa purtroppo alte-

rare la realtà dei fatti, di quanto i media possano influire sugli aspetti investigativi. Numerose sono poi state le domande dei soci e degli ospiti presenti.


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Rubrica

Sabato 24 Novembre 2018

F UORI DAL GUSCIO

CASO KHASHOGGI, IL MISTERO SI INFITTISCE (p.a.d.) Di nuovo il caso Khashoggi. L’ordine, dicono Cia e Washington Post, arrivò da Mbs, descritto come caratterialmente quasi instabile. E fu suo fratello, Khaled bin Salman, ambasciatore saudita a Washington, a convincere Khashoggi ad andare a Istanbul dove fu smembrato con una sega elettrica. E’ un colossale siluro sia per Trump sia per Obama-Clinton, tutti in ottimi rapporti (che, con la vendita delle armi, valgono centinaia di migliaia di dollari) coi sauditi. La risposta del Dipartimento di Stato (ministero degli esteri Usa), insuflato da Trump, non si fa attendere: non si può ancora dire chi sia il colpevole. Ma ormai la maschera è caduta: Trump, come Obama-Clinton, sono o erano dalla parte di Riad, che sponsorizzò l’Isis e alQaeda e che fa guerre di religione nello Yemen. Khashoggi ha scritto qualche riga di troppo ed è sparito. Ma i turchi fanno sentire in giro degli audio, diffondono particolari, dicono di avere una seconda registrazione. Cosa vogliono? Secondo la Nbc, Trump ha chiesto se c’è una via per dare ai turchi quel che chiedono: Gülen, il nemico di Erdogan esule negli Usa. Il più colpito dallo scandalo è Kushner, il genero di Trump, che spinge il presidente verso sauditi e Israele (uno spyware israeliano avrebbe aiutato gli assassini, e Trump ha tagliato tutti i fondi a sostegno dei profughi di Gaza, cosa che potrebbe alimentare il terrorismo islamista). Riad prima ha negato tutto, poi ha detto che la morte di Khashoggi è stato un incidente «durante una collutazione dopo una lite. Dio lo benedica». Però un membro del team assassino è già morto in un incidente stradale sospetto, e i sauditi hanno indicato 5 colpevoli, condannati a morte.

LA NOSTRA STORIA • Il celebre Klimt e una villa svaligiata. Passati 20 anni, il reato è prescritto di Paolo A. Dossena

Colpi grossi a Cremona e Piacenza Un nuovo libro ne “rivela” l’autore

«Quella notte era stato a Cremona e aveva visitato l’antica villa del primario di cardiologia, che in quel momento si trovava al mare come la maggior parte della persone normali…». Il furto di Cremona è collegato a una serie di eventi sinistri che si verificano tra Cremona, Caorso, Piacenza, Parma, Milano e Londra. Questo complicato intreccio, nel quale entrano anche una fattucchiera di Cremona e una setta satanista di Piacenza, è raccontato da Ermanno Mariani, un autore che non ha bisogno di presentazioni. Ha infatti pubblicato presso gli editori Feltrinelli, Hobby & Work, Pontegobbo e Parallelo 45. Il suo ultimo libro si chiama “Il doppio mistero del ritratto di Klimt” (Pontegobbo 2018) recensito la settimana scorsa da “Il Piccolo”, al quale Ermanno Mariani ha gentilmente rilasciato questa intervista. “Il doppio mistero del ritratto di Klimt” che tiA sinistra il giornalista e scrittore Ermanno Mariani, a destra la copertina del suo libro po di libro è? “Il mistero del doppio ritratto di Klimt” uscito quest’anno edito da Pontegobbo «E’ una storia vera, di cronaca, raccontata e manzo”, i Carabinieri saimmediatamento e lo peva che da vent’anni, presentata come un ropevano che il ladro era processano il giorno dopo come cronista di nera, manzo, un romanzo brelui, non solo perché è il re seguivo le sue vicende, per direttissima. Io ero ve, per tutelare persodegli scassinatori della tra Piacenza e Cremona. nel palazzo del tribunale naggi e nomi che è bene Val Padana, ma anche Dunque “Lampo” mi come giornalista e me lo non rivelare. Inserito grazie ad un’intercettachiama e poi mi rilascia trovo davanti in manette, dunque nel genere ficzione telefonica. L’operal’intervista perché sono vestito come la notte prition, il libro ha una forte ma. Aveva su un magliozione “Tuono Bianco”, passati vent’anni, sa che connotazione giornalistine nero col collo alto, una coinvolse infatti le zone il reato è prescritto e che ca, e parla in particolare di Cremona, Monticelli cintura di pelle nera nella non rischia nulla. Poi si è di due episodi realmente quale aveva ficcato dei d’Ongina e Caorso e porpure comprato il libro e si accaduti: un grosso furto guanti neri e dalla quale tò al sequestro di una è fatto una risata». a Cremona e il famosissipendevano moschettoni gran quantità di cocaiaCosì vanno le cose. mo furto del quadro di na. Da Londra, un persodello stesso colore. In«Esattamente. A mia Gustav Klimt, “Ritratto dossava un paio di pannaggio assai noto ai cavolta, io sapevo benissidi signora”, avvenuto a taloni attillati nerissimi e rabinieri, telefonò a uno mo che il ladro era lui: è il Piacenza nel 1997». scarpe da ginnastica alte. della Val D’Arda, che era principe dei ladri. E’ uno Qual è il collegamento Nere anche loro. Era tutsotto intercettazione specialista delle cassetra il furto di Credei Carabinieri. forti. “Lampo” face queto nero. Bene, “Lampo”, mona e quello di Durante la telesto colpo eccezionale a mi si avvicina e mi chiede Piacenza? fonata il valliCremona, derubando il una sigaretta. E’ così che «Un primo l’ho conosciuto. Vent’angiano chiese al primario di cardiologia. collegamento “Chi Mentre si allontana in ni dopo l’ho intervistato londinese: Il furto del quadro sono io: ho laha rubato il macchina dalla villa del in forma anonima». di Klimt avvenuto vorato a CreKlimt?” E il londottore lo ferma la StraMa nel libro appaiono a Piacenza mona (alla “Prodale che sta facendo i dinese rispose anche una fattucchiera vincia” e a “Telecocontrolli con l’etilometro. di Cremona e una setta che il quadro ce l’alor” per 14 anni) e Gli aprono il bagagliaio e satanista di Piacenza. veva lui, e che il furto lo adesso mi occupo di nera trovano arazzi, argenti, «Ecco, nella maga ci ho aveva commesso “Lama Piacenza. Il secondo po”. “Lampo” aveva dunoro, di tutto, per mezzo messo dentro due persocollegamento è il ladro, naggi diversi che ho coque agito su commissiomiliardo di lire della metà che è una persona vera, in nosciuto. Una delle due ne del collezionista di degli anni ’90. “Cos’è ’sta carne ed ossa, che però io era una signora che faceLondra?» roba?” gli chiede la Strachiamo “Lampo” per cedale. E lui: “Eh, ho svuova le carte a Telecolor, Come mai “Lampo” si è larne l’identità. Nella retato la cantina di mia l’altra era una contessa lasciato intervistare? altà come nel mio “romamma”. Lo arrestano decaduta. Quindi questo «Mi ha chiamato lui, sa-

1997

personaggio esiste e non esiste, perché include due tipi diversi. Quanto alla setta satanica, la verità è negli articoli che ho scritto a suo tempo come cronista. Si tratta di un’indagine dei Carabinieri, non è una storia inventata da me. La pista della setta satanica fu indicata dall’ex direttore della Galleria d’Arte Ricci Oddi, dove nel 1997 si verificò il furto del quadro di Klimt. Il direttore diede questa versione, di un rito satanico: avevano messo il quadro in un cimitero, nella bara di una quattordicenne vergine. Hanno scoperchiato la bara e messo il quadro di fianco alla quattordicenne». Ma perché? «Era un rito esoterico. E’ una storia vera che ho incrociato con un’altra vicenda, quella di un necrofilo che girava per i cimiteri. Anche questa è una storia che appartiene alla realtà della cronaca nera. Comunque se il quadro fu messo nella bara, non è più ritrovabile». Ma le Forze dell’Ordine hanno seguito anche altre piste. «Certamente. I Carabinieri del nucleo Tutela patrimonio artistico si recarono perfino in Giappone. Questo quadro di Klimt è il secondo quadro più ricercato dell’Italia. O forse il primo, dato che la “Natività” di Caravaggio è ritenuto ormai perduto. Si dice infatti che fosse usato come scendiletto da un mafioso». Nel racconto c’è anche la figura del “Barone”. Chi è? «Il Barone? Il Barone è l’ultimo stadio del collezionismo. Queste persone possono essere anche pericolose, sono pronte a tutto per avere il pezzo. Il collezionismo in modo ossessivo».


Cronaca

Sabato 24 Novembre 2018

LA NOVITA’ • A Pieve d’Olmi i primi dispositivi Velo ok in Provincia. Intanto il Comune esce dall’unione di Benedetta Fornasari

Scatta il rosso per i 50 superati? Ora arriva la foto che sanziona

L’amministrazione comunale di Pieve d’Olmi ha avviato un progetto di sicurezza del centro abitato che prevede, tra gli altri interventi, il posizionamento di una nuova strumentazione di rilevamento delle infrazioni semaforiche. I “Rosso ok”, gli unici installati nel territorio provinciale ma utilizzato cartello. ti per esempio nel Lodigiano e in Il sindaco Attilio Zabert ha comaltre province italiane, sono comentato la scelta intrapresa dalla lonnine arancioni appese a pali in sua amministrazione: Abbiamo acciaio lungo la Bassa per Casalconstatato che molti mezzi pasmaggiore che sanzionano gli ausano con il disco rosso e oltretuttomobilisti indisciplinati in tranto a velocità sostenuta. Spesso chi sito, con semaforo rosso nel loro proviene da via Ca’ de’ Staoli, imsenso di marcia, in prossimità mettendosi sulla Bassa per Casaldell’incrocio con via Ca’ de’ Staoli. maggiore, si trova a dover evitare Dal monitoraggio quali-quantii veicoli provenienti da entrambe tativo del traffico in entrata e in le direzioni. I “Rosso ok” sono vauscita dal paese effettuato dalla lidi deterrenti per scongiuProvincia di Cremona è rare pericoli di questo geemerso che molti mezzi nere. L’intento non è viaggiano a una velocità multare per fare cassa, superiore rispetto a bensì evitare incidenti. quella consentita, renIl limite spesso Attualmente il semafodendo quindi necessaria l’attivazione di mi- superato col rosso ro diventa rosso al superamento del limite dei sure preventive. Esclusa non rispettato 50 Km/h, ma verrà presto l’ipotesi di un autovelox rimodulato e quindi funzionefisso per gli elevati costi di gerà come un normale impianto sestione, di dossi rallentatori in maforico». quanto non consentiti lungo una «I due speed check (“Velo ok”) strada a percorrenza veloce, e abposizionati un anno fa lungo la bandonata anche l’idea di realizstrada principale del paese – ha zare una rotatoria, si è deciso di ricordato il primo cittadino - vencollocare due “Velo ok” alle engono messi in funzione periodicatrate del paese e i due rilevatori mente, con la presenza del vigile, semaforici, posizionati a fine otper circa 3-4 ore al giorno e in tobre ma, ad oggi, non ancora in questo arco di tempo elevano funzione. dalle 20 alle 25 multe». Secondo il codice della strada il Dal 1 gennaio 2019 il Comune di rilevamento delle infrazioni sePieve d’Olmi uscirà ufficialmente maforiche nelle zone urbane non dall’Unione Fluvialis Civitas, comnecessita della contestuale preposta dai comuni di Gerre de’ Casenza della polizia locale, pertanprioli, Stagno Lombardo e San to i “Rosso ok” possono essere Daniele Po, ma sarà comunque attivati a sorpresa, a patto che garantita la disponibilità di un visiano segnalati mediante apposi-

50/h

Sopra il nuovo apparecchio posizionato all’ingresso del paese. Un altro è stato fissato in uscita, sul lato opposto

gile che, proveniente dal comando della Polizia locale di Cremona in virtù di un accordo da perfezionarsi tramite convenzione specifica, presterà servizio per circa 6-8 ore a settimana. Entro la fine dell’anno verrà terminato il primo lotto di realizzazione della pista ciclabile, per un

importo di circa 70mila euro, di cui 35mila finanziati da un bando regionale, che parte da via Manzoni fino a piazza XXV Aprile. Alla fine del 2018 partirà anche la seconda fase dei lavori, per un costo di 50mila euro, che prevede la continuazione del percorso fino a via Cavour.

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AL CIRCOLO PD

RACCOLTA FIRME PER L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Inserire l’educazione alla cittadinanza come materia di studio autonoma nelle scuole di ogni ordine e grado per formare cittadini responsabili, solidali e consapevoli di diritti e doveri. Questo il senso di una proposta di legge popolare che ha bisogno di raccogliere 50.000 firme in tutta Italia per essere presentata in Parlamento. Per questo motivo oggi, sabato 24 novembre, il Circolo Pd Ghilardotti di Cremona organizzerà un punto di raccolta firme presso il Circolo Arci “Signorini” in Via Castelleone. La raccolta si terrà dalle ore 16 alle 18: potranno firmare tutti i cittadini italiani maggiorenni e residenti in Provincia di Cremona. Fabiola Barcellari, segretaria del Circolo Pd Ghilardotti, ha così presentato l’iniziativa: «Si tratta di una proposta di legge che punta a recuperare il senso di appartenenza alla comunità, per imparare ad avere rispetto degli altri contro ogni forma di pregiudizio e violenza. Non solo lo studio della Costituzione, i ragazzi potranno apprendere anche i principi fondamentali dell’educazione alimentare, digitale e ambientale, con particolare attenzione ai principi dell’uguaglianza e della legalità».


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Cronaca

Sabato 24 Novembre 2018

LA KERMESSE • Lo scorso weekend si è chiuso con 180mila visitatori, oggi e domani si replica tra eventi e dolcezze

Festa del Torrone, i numeri del successo Un grande weekend ha aperto la Festa del Torrone di Cremona. Dopo la partenza in pompa magna, fra iniziative, spettacoli e degustazioni che hanno registrato il tutto esaurito e sono state protagoniste in centro, è tutto pronto per il gran finale di questo fine settimana. La kermesse di quest’anno, complice anche una grande campagna pubblicitaria promossa su quotidiani e reti televisive nazionali, è già un’edizione da record. I visitatori, lo scorso weekend, sono stati più di 180mila, provenienti da tutta Italia, richiamati dalla dolcezza e dall’inconfondibile magia di una tra le feste più caratteristiche del Paese. I numeri, del resto, parlano chiaro: 500 camper, 150 bus, 70 guide locali che hanno seguito i tour alla scoperta delle bellezze della città, 4000 ingressi registrati all’Infopoint di Cremona, 600 ingressi strappati ai Musei Civici, almeno 2400 al Museo del Violino, 5750 visitatori all’interno del Palazzo Comunale. E poi le cifre del gusto: la torta di compleanno di Rivoltini distribuita ai visitatori in diecimila fette e almeno trentamila caratteristici lecca lecca al torrone venduti fra gli stand. L’edizione della kermesse di quest’anno è dedicata a una grande protagonista del ‘900: Mina. La Tigre di Cremona è infatti al centro di moltissime iniziative, spettacoli, concerti, infiorate, musical, performance e tanto altro. L’occasione è quella di celebrare un’artista unica e meravigliosa, che negli anni ha portato il nome della città nel mondo. Grandi aspettative an-

che per il weekend in arrivo. Fra oggi e domani, infatti, saranno molte le iniziative da seguire, dal torrone gigante di Sperlari agli eventi dedicati, appunto, alla Tigre di Cremona, passando

per l’assegnazione del Torrone d’Oro, il riconoscimento che viene assegnato a chi “porta in alto” il nome di Cremona in Italia e nel mondo. Il premio verrà consegnato nel pomeriggio di

domani al regista Marco Tullio Giordana (cremasco) e alla sceneggiatrice Cristiana Mainardi (cremonese). Infine, domenica sarà la volta del grande spettacolo finale, un momento

coreografico e imperdibile, che segnerà la fine di una grande e suggestiva edizione della Festa del Torrone: un’annata - si può già dirlo con orgoglio - da record.


Sabato 24 Novembre 2018

gli orari PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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GIORNATA MONDIALE PER I DIRITTI DELL’INFANZIA

Asst Cremona e Cooperativa Sociale Il Cortile: presentato il percorso di cura per i giovani con grave disabilità Si è svolta mercoledì scorso, presso il centro diurno Casa D’Oro in Via Litta, la presentazione del nuovo percorso di accoglienza e presa in carico per i giovani ospiti del Centro presso le strutture dell’Asst di Cremona. Ad occuparsi della gestione operativa del percorso stesso sarà il Centro Servizi dell’Ospedale di Cremona che fungerà da raccordo tra specialisti, Centro Diurno e famiglie. “Il progetto - ha spiegato Camillo Rossi (Direttore Generale Asst di Cremona) - nasce dalla volontà di supportare con efficacia, tempestività e appropriatezza gli operatori che si prendono cura ogni giorno dei giovani con

grave disabilità che frequentano il Centro Diurno Casa d’Oro. Con questa attività, ci si propone di strutturare percorsi flessibili di valutazione e intervento, con l'attivazione di equipe multidisciplinari costruite sul bisogno del soggetto interessato e della sua famiglia.” “Attori fondamentali per l’ideazione e l’attivazione di questo progetto – ha precisato Paola Mosa (Direttore Socio Sanitario Asst di Cremona) – sono gli operatori di Casa d’Oro, del Centro Servizi e gli specialisti dell’Asst di Cremona. Un accordo che valorizza le risorse presenti sul territorio e ne favorisce la colla-

borazione. Questo progetto riconosce un reale bisogno di fragilità e cerca di rispondere con una modalità efficace, pratica in sostegno ai bambini con grave disabilità e alle loro famiglie”. “Si tratta di un progetto sperimentale – spiegato Laura Anni (Presidente Società Cooperativa Sociale “Il Cortile” onlus) - per l’accoglienza di bambini dai 6 ai 17 anni portatori di gravissimi handicap per i quali l’esperienza scolastica risulta molto complessa. Grazie all’ottima sinergia tra la nostra cooperativa e le istituzioni il nostro Centro Diurno può accogliere stabilmente in regime diurno fino a 8 bambini.”

E’ fondamentale cercare il proprio benessere anche invecchiando, curando corpo e spirito

Come essere felici a qualunque età Immaginate questa scena: siamo in un’aula universitaria, ed è il primo giorno di corso. Un giovane si siede intimorito e nervoso in un banco libero. Ad un tratto una mano si posa lieve sulla sua spalla. Il giovane fa un salto, si gira e incontra gli occhi di una signora anziana, che ha capito la tensione del giovane e deciso di aiutarlo. Sorride, e il suo sorriso avrebbe potuto illuminare l’aula: «Buongiorno giovanotto, mi chiamo Rose, ho 87 anni. Posso abbracciarti?». Il giovane ride e risponde con entusiasmo : «Sì, certamente!», e lei lo stringe forte a se. Scherzando il giovane le chiede «Rose, perché frequenti l’università in così giovane età?». Lei sorridendo risponde «Sono qui per incontrare un uomo ricco, sposarmi e avere dei bambini!». Il giovane ride, ma insiste: «No, davvero, sono curioso di cosa ti spinge ad affrontare una sfida del genere alla tua età». «Ho sempre sognato di avere un’educazione universitaria e adesso ho il tempo per averla», risponde lei felice. Il giovane e Rose diventano grandi amici, e condividono gelati, passeggiate e chiacchierate per diversi mesi, dopo le lezioni. Rose racconta al giovane le sue esperienze e quello che la vita le ha insegnato. Le è facilissimo fare amicizie nuove e presto diventa una figura gioiosa per tutti, all’università. Alla fine del semestre tutti gli studenti sono d’accordo sul fatto che Rose debba tenere il discorso ufficiale. Lei emozionata sale sul podio e dice semplicemente: «Scusate, sono un po’ nervosa. Questo whiskey mi sta uccidendo!». La folla di studenti ride mentre Rose si schiarisce la voce per

continuare. «Cari amici, vi dirò cosa ho imparato in tanti anni di vita: non smettiamo di giocare perché siamo vecchi. Invecchiamo perché smettiamo di giocare. Per rimanere giovani ed essere felici devi ridere e trovare il positivo in ogni giorno. Devi avere un sogno, perché quando perdi i tuoi sogni, muori. Ci sono così tante persone che vanno in giro morte interiormente e non lo sanno neanche. C’è un’enorme differenza fra invecchiare e crescere! Chiunque

può invecchiare, questo non richiede talento o abilità. Il difficile è crescere trovando sempre l’opportunità di migliorare se stessi, stare bene e non avere rimpianti». Questa è la descrizione di un video commovente che ho appena visto. Cercavo un modo per parlare di benessere nella cosiddetta terza età, che può oggi essere uno dei periodi più belli della vita, e la provvidenza mi ha fatto questo bel regalo, sintetizzando quello che volevo esprimere.

l’ ATTIVITà FISICA DEGLI “OVER” Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Centro di Controllo e Prevenzione Malattie, l’incremento dell’attività fisica può aiutare e preservare la qualità della vita in età avanzata. L’attività fisica è protagonista come il singolo comportamento più influente nel migliorare il nostro stato di salute. Le evidenze scientifiche dimostrano che il regolare esercizio fisico può minimizzare gli effetti fisiologici di una vita altrimenti sedentaria, e aumentare l’aspettativa di vita attiva limitando lo sviluppo e la progressione di malattie croniche e condizioni debilitanti. Ci sono inoltre significativi benefici psicologici e cognitivi nella regolare attività fisica delle persone sopra i 65 anni.

Magari abbiamo più tempo per fare le cose che desideriamo: ma ricordiamoci di avere sempre dei desideri pronti. Magari abbiamo la fortuna di avere dei nipotini: godiamoceli, giocando con loro sul pavimento! Andiamo anche noi sull’altalena! E se ci si sporca pazienza. Magari abbiamo dei giovani vicini di casa, allora prepariamo loro una torta e facciamo amicizia. Parlare con i ragazzi è meraviglioso. Magari conosciamo qualcuno in difficoltà: andiamo a dare una mano a chi potrebbe essere solo e aver bisogno di un po’ di calore umano. E sorridete. Charlie Chaplin il meraviglioso la metteva giù così: “Ho tanti problemi nella mia vita, ma le mie labbra non lo sanno. Sorridono sempre”. Giocate, crescete, leggete, fate cose che non avete mai fatto prima, e soprattutto amate il vostro prossimo, chiunque esso sia. Mangiate cose buone, gustose e sane, e mantenetevi vitali, cercando di mantenere vitale anche il vostro corpo. Bisogna solo imparare a guardare di nuovo il mondo con lo stupore del bambino.

Idealmente la prescrizione dell’esercizio fisico per gli adulti in età più avanzata dovrebbe includere attività aerobiche, di rafforzamento muscolare e specifici per la flessibilità. Da oggi a Cremona esiste un centro per sole donne dove anche le signore meno giovani possono sentirsi a proprio agio ed avere un programma personalizzato studiato sulle loro esigenze e desideri specifici. Il club al femminile Mrs.Sporty si trova nell’area ex Ibis, via Dante Ruffini, fra il Tigotà e il supermercato MD. “E’ una grande soddisfazione essere pionieri di questa terapia, - commenta Claudio Cavalli (Direttore UO Pediatria Aziendale) - è un riconoscimento dell'alto livello di cura e assistenza ormai da tempo raggiunti dal nostro Centro Diabetologico”.


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Sabato 24 Novembre 2018 il piccolocasalmaggiore@gmail.com

alle ore 20,30

prevenzione furti e truffe incontro domani all’avis L’Avis Comunale Casalmaggiore organizza una serata di prevenzione dei furti in abitazione e a danno degli anziani. L’appuntamento, presso la sede Avis di via Baslenga, è per domenica 25 novembre alle ore 20,30. All’incontro, organizzato da Gruppo Martignana Sicura e Carabinieri della stazione di Casalmaggiore e che ha il patrocinio del Comune di Casalmaggiore, interverrà il maresciallo capo Giuliano Bertinelli, comandante della locale stazione dei Carabinieri.

il 30 a gussola

le battaglie ambientali del vecchio pci in un libro GUSSOLA – Venerdì 30 novembre alle 20,45 presso il Centro Ricreativo Anselmi in via Mazzini 17 ci sarà la presentazione del libro “Il rosso e il verde. Il Pci cremonese e l’ambiente 1960-1990”, di Giuseppe Azzoni, Michele De Crecchio, Fiorella Lazzari, Marco Pezzoni, Pierluigi Rizzi e Massimo Terzi. Le interviste agli autori saranno coordinate dal professor Stefano Prandini.

frazione di san rocco

pianistica... mente, domani alle 17 rassegna a boretto BORETTI - Domani, domenica 25 novembre alle ore 17, presso la sede dell’Associazione Culturale Giuseppe Serassi in via Cecoslovacchia 1 a San Rocco di Boretto (RE), avrà luogo il secondo appuntamento della rassegna “Pianistica... mente”: si potrà ascoltare il duo Rita Sfara e Mario Verdicchio che proporranno musiche per pianoforte a quattro mani di W.A. Mozart, F. Schubert e C. A. Franck. Nel terzo ed ultimo appuntamento, domenica 2 dicembre avrà luogo una lezione-concerto dal titolo “Note... oltre le note”, alla scoperta dei sensi musicali e dei sensi espressivi su “Lo sposalizio da Années de pélerinage” di Franz Liszt: dopo l’esecuzione dell’opera il Mº Marchesi ne spiegherà la storia, la struttura, le particolarità facendone poi ascoltare diverse interpretazioni di celebri esecutori. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.

ultimo appuntamento

il november porc chiude a roccabianca ROCCABIANCA – Il November Porc si chiude tra oggi e domani con l’ultimo dei suoi 4 appuntamenti, che si terrà a Roccabianca, dove ad attendere i visitatori ci saranno i ciccioli e la cicciolata più grande del mondo. E ovviamente il mercato e degustazione dei prodotti tipici con spettacoli musicali e artisti di strada, e il mercato “Aria di Natale”.

casalmaggIore SANITA’ • Luigi Borghesi si appella alle forze politiche del territorio: «Il punto nascite si può salvare»

«Oglio Po, battaglia da combattere» di Vanni Raineri La chiusura del punto nascite non è una sentenza che il territorio deve accettare come definitiva. In ogni caso va tenuta alta la guardia per evitare che l’ospedale Oglio Po subisca ulteriori ridimensionamenti. E’ questo l’appello di Luigi Borghesi, già primario dell’ospedale e che parla a nome del Comitato a difesa dell’ospedale stesso, rincuorato da recenti iniziative politiche che Pd e Movimento 5 Stelle hanno portato avanti in Regione, come la richiesta di costituire un Asst Oglio Po staccato da quelli di Cremona e Mantova. Un’iniziativa pentastellata apppoggiata dal Pd e bocciata in settimana dal Consiglio Regionale. «Noi non molliamo – afferma Borghesi -. Privare questo territorio del suo ospedale è un gesto che non possiamo accettare. Siamo abbandonati: proprio in nome della sicurezza costringono i cittadini ad emigrare. Insisteremo su questo, spero appoggiati, oltre che dai comitati di cittadini, anche dai sindaci del territorio». Crede ci siano margini per un ripensamento sul punto nascite? «Il no non è definitivo, perché ci sono esempi di recupero di punti nascite, ad esempio quello di Cavalese. Confidiamo nella ragionevolezza».

Il territorio andrebbe valutato nel suo complesso, ad esempio Asola ha mantenuto aperto il suo punto nascite, ma quando voi avete sollevato la questione da Asola sono giunte risposte stizzite. «Dovremmo arrivare a un Asst Oglio Po, in caso contrario c’è comunque un ambito distrettuale che comprende Bozzolo: non è sufficiente la presenza di un direttore di un ambito che era sperimentale per un anno. Ora si è deciso di mantenerlo per tre anni a livello interaziendale, ma questo riguarda l’aspetto socio-sanitario, non gli ospedali, che sono ancora gestiti da Mantova (Asola-Bozzolo) e Cremona (l’Oglio Po). Noi proponiamo un’unica governance per gli ospedali, per i quali non c’è alcuna strategia nel territorio: chiediamo un unico direttore che gestisca gli ospe-

dali. Al limite che questi siano gestiti assieme o da Cremona o da Mantova». Non è che la cancellazione del punto nascite faccia il gioco di Asola: “mors tua vita mea”... «Non credo, il servizio ad Asola è comunque limitato. Ma che almeno quello non lo tolgano, perché il territorio è già penalizzato in modo incredibile. Ma noi vogliamo mantenere anche il punto nascite dell’Oglio Po. Anche i sindacati si stanno muovendo per mantenere la gestione della maternità, e perché le promesse non restino parole. Lo stesso consultorio non deve essere solo di Casalmaggiore ma anche di Viadana e Bozzolo, non dobbiamo costringere le nostre ostetriche ad andare a lavorare a Cremona. Il piano è sulla carta ma deve essere attuato». Dunque le promesse recenti

della Regione all’Oglio Po non la soddisfano. «Il piano alternativo va bene ma ci si deve impegnare affinché restino i servizi anche se mancano gli specialisti. Siamo preoccupati della tenuta dell’Oglio Po come ospedale per acuti, perché se mancano gli specialisti l’anno prossimo rischiamo di perdere la Cardiologia, dove il primario Massimo Carini e Annalisa Perrini sono prossimi alla pensione. Cosa vuole fare l’azienda? Si impegni affinché, in mancanza di specialisti, Cardiologia debba rimanere, inviando i medici da Cremona, come Mantova ha fatto nei casi di Asola e Pieve di Coriano. Lo stesso discorso vale per Ginecologia. Insomma, l’ospedale Oglio Po ha bisogno di essere presidiato, e spero che le forze politiche del territorio comprendano l’importanza di questa battaglia».

s an g io v a nni in c r o c e

l’atmosfera natalizia entra a villa medici del vascello SAN GIOVANNI IN CROCE - Il 24 e 25 novembre Villa Medici del Vascello aspetta i suoi visitatori a “All I want for Christmas”, per respirare l’atmosfera natalizia in un clima speciale, dove si potrà trovare tutto quello che si può desiderare per Natale. Espositori selezionati proporranno idee regalo di qualità, dalla gastronomia all’arredo, dall’abbigliamento alla cura del corpo. All’interno della villa sarà presente un’area degustazioni e si terranno laboratori per bambini. L’iniziativa si svolge oggi dalle 16 alle 20, e domani, domenica 25 novembre, dalle 10 alle 20. L’ingresso è gratuito. Ci saranno anche laboratori per bambini: oggi alle 16.30 “Incorona la Regina” a cura di Mara Robusti, domani alle 15.30 “Piccoli Casari” a cura di Ada Ramponi e

del maestro casaro Roberto Dilda. Sempre domani dalle 15 alle 18 è previsto l’arrivo di Babbo Natale, che incontrerà i bambini, raccoglierà le letterine e si concederà per le foto. Il tutto a ingresso gratuito. «Dopo aver fatto il pieno in autunno di visite turistiche e laboratori didattici – afferma Laura Nardi, responsabile attività di Villa Medici del Vascello -, ci prepariamo a vivere il periodo natalizio con diverse iniziative. Dal 2 dicembre al 6 gennaio nelle sale della villa sarà ospitata la mostra fotografica di Carlo Balestreri “Le stagioni di Villa Medici del Vascello” i cui scatti raccontano il mutare del complesso architettonico con il passare delle stagioni. Il 2 dicembre prenderà il via anche “L’ora del tè”, appuntamento dalle 15 alle 17,30 con le “nobili merende” in villa,

appuntamento che sarà replicato anche domenica 9 e 16 dicembre». Villa Medici nel mese di dicembre sarà aperta ogni domenica - e sabato 8 dicembre - dalle 14 alle 18.


Casalasco

Sabato 24 Novembre 2018

SOCIETA’ • In occasione della giornata nazionale e alla luce del recente fatto di sangue a Ponteterra In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Casalmaggiore ospita oggi, sabato 24 novembre, un interessante incontro sul tema, purtroppo sempre di stretta attualità, tanto più alla luce di quanto avvenuto a una manciata di chilometri di distanza, a Ponteterra (si legga il servizio a pagina 3). Alle ore 18 presso la sede Avis di via Baslenga ci sarà l’opportunità di dibattere sul fenomeno da diversi punti di vista, grazie alla presenza di un gruppo di relatori qualificato. Interverranno infatti il capogabinetto della Questura di Cremona Adele Belluso, il comandante provinciale dei Carabinieri Marco Piccoli, l’avvocato Mauro Nicoli che farà un excursus sulla legislazione in materia, Anna Maria Gandolfi, consigliera di parità che si occupa di pari opportunità per la Provincia di Brescia, la presidente del gruppo M.I.A. (Movimento Incontro Ascolto) di Casalmaggiore Annise Grandi, lo psicologo Enrico Roda, specializzato in terapia relazionale familiare che opera nel centro ascolto uomini maltrattanti, e che quindi porterà l’esperienza dalla par-

La violenza sulle donne Se ne parla oggi all’Avis

te degli autori dei reati, e poi Daniela Sanguanini, vincitrice di premi nazionali al femminile e che esporrà la vicenda personale di donna stalkizzata, e infine il parroco di San Matteo e Sabbioni don Angelo Maffioletti, che fa parte del

consultorio privato di Ucipem Viadana. L’incontro, intitolato “... e se non fosse solo Amore...?”, a partecipazione gratuita, sarà introdotto da Daniela Borella, presidente del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po che

organizza l’evento (patrocinato dal Comune di Casalmaggiore e dal gruppo M.I.A.), e moderato dal giornalista Vanni Raineri. Grazie ai tanti interventi sarà possibile analizzare il tema della violenza sulle donne sotto diversi aspetti, dalla quantificazione del fenomeno anche a livello locale agli aspetti legislativi con una sensibilità che nel tempo è fortunatamente cambiata, dalla difficoltà delle donne di denunciare i maltrattamenti ai motivi che portano gli uomini ad usare violenza nei confronti delle compagne. La violenza sulle donne infatti si manifesta soprattutto nel quadro familiare. Si parlerà ovviamente anche di femminicidi, che purtroppo in questo 2018 sono stati già un centinaio nel nostro Paese.

g i o i elleri a

brosway premia il progetto della casalasca martina simonazzi SAN GIOVANNI IN CROCE - Giovani promesse nel campo artistico crescono e lo fanno anche nel nostro territorio. Martina Simonazzi, classe 1996 di San Giovanni in Croce, da circa un anno inserita nello staff delle attività culturali e turistiche del Comune, ha partecipato al “Brosway Jewelry Contest 2018” conseguendo un ottimo risultato. Il concorso, indetto dal noto marchio di gioielleria Brosway, chiedeva ai partecipanti di immaginare nuove forme di gioiello da abbinare alla personalità di chi lo indossa, con un occhio di riguardo verso le tendenze future del design. Per poter partecipare, Martina Simonazzi ha dovuto produrre tavole grafiche corredate da schede tecniche in cui rappresentare il

proprio progetto e una scheda argomentativa in cui raccontarne l’idea. Ne è risultato uno splendido anello in argento e swarovski, dalle forme sinuose che riprendono l’idea di una farfalla posata sul dito di chi lo porta, che ha notevolmente impressionato la commissione giudicatrice. I partecipanti al contest sono stati 300 giovani promesse, provenienti da tutta Italia. La giuria ha stilato una graduatoria finale considerando molteplici parametri tra cui l’originalità, il grado di

innovazione nel panorama della gioielleria e la riproducibilità del progetto all’interno di una collezione. La cerimonia di premiazione, tenutasi a Milano il 14 novembre, ha sancito la chiusura del concorso e la rivelazione della graduatoria, alla presenza dei vertici aziendali del noto marchio e della stampa. I tre progetti premiati sono stati quelli di Cecilia Milazzo, classe 1983 di Firenze, Maria Luisa Malpelo, classe 1991 di Modena, e quello di Martina Simonazzi, la più giovane premiata da Brosway.

i n v i a c avagnari

amianto a torre: il sindaco contatta l’arpa TORRE DE’ PICENARDI - Nel pomeriggio di venerdì 16 novembre il sindaco di Torre de’ Picenardi, Mario Bazzani, accompagnato dal consigliere Ambiente ed Ecologia Edgardo Arcari, ha incontrato un militante di CasaPound Italia per spiegare l’evolversi della “situazione amianto” di via Cavagnari (nella foto). Pochi giorni fa l’amministrazione ha infatti incontrato l’Arpa affinché venga ef-

fettuato un monitoraggio ambientale che, secondo gli stessi tecnici, non dovrebbe presentare criticità particolari. Il Comune poi provvederà a valutare se sia possibile farsi carico della rimozione delle coperture in amianto (su stabili di proprietà private in situazioni particolari) non aiutato però da una burocrazia elefantiaca. Della vicenda ci eravamo occupati alcune settimane fa.

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s a n gi o v a n n i i n c r o c e

sicurezza stradale 33.600 euro da milano

SAN GIOVANNI IN CROCE - Regione Lombardia ha stanziato contributi da destinare a Comuni e Unioni di Comuni, fino a 5.000 abitanti, per interventi di messa in sicurezza e riqualificazione di infrastrutture per la mobilità e opere connesse alla loro funzionalità. Nel dettaglio, sono stati finanziati interventi riguardanti strade aperte alla pubblica circolazione veicolare, pedonale e ciclabile e le relative pertinenze. Fra i premiati c’è il Comune di San Giovanni in Croce, che aveva candidato l’intervento denominato “Interventi finalizzati alla sicurezza della rete stradale”. Il progetto era diviso in tre segmenti, ognuno relativo alla messa in sicurezza in tre diverse zone del paese. Con lettera giunta al sindaco dell’assessore alle infrastrutture Claudia Maria Terzi, la Regione ha comunicato l’ammissione del progetto al contributo regionale a fondo perduto di 33.601,97 euro, che copre il 90% del costo effettivo delle opere. «Sono particolarmente soddisfatto per questo finanziamento – afferma il sindaco Asinari -, sia per l’alta percentuale di compartecipazione della Regione ai costi, sia perché la stessa ha ritenuto di premiare tre interventi a cui i cittadini tenevano in modo particolare. Il primo è la riqualificazione dell’incrocio fra via XI Settembre e via Matteotti (nella foto in alto), con la creazione di un passaggio pedonale rialzato e di un parcheggio auto, al servizio degli abitanti ma anche degli utenti degli esercizi commerciali nelle vicinanze, prima costretti a parcheggiare sulla corsia stradale creando notevoli disguidi alla circolazione. Il secondo la realizzazione di un passaggio pedonale e ciclabile in fregio alla strada provinciale Asolana, da tempo atteso dai residenti di via Scolari, che consentirà loro di raggiungere in condizioni più agevoli il centro del paese. Il terzo è la realizzazione di un restringimento antivelocità sul lungo rettilineo di via Padre Valentino Bosio, nei pressi del giardino di piazza Primavera, anche questo frutto di un confronto con i residenti del quartiere». I lavori sono iniziati a settembre e sono in corso di ultimazione proprio in questi giorni.


Natale... è già iniziata

l'attesa


SPECIALE

SCUOLA

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Stand delle scuole, laboratori e workshop dal 28 novembre al 1 dicembre per una scelta più consapevole

Il Salone dello Studente apre le porte Migliaia di studenti si preparano alla scelta della scuola superiore. Una decisione a cui è bene prepararsi per tempo, approfittando anche delle tante iniziative organizzate dai singoli istituti per orientare i ragazzi alla scelta del proprio futuro. Un ruolo decisivo, in questo senso, è ricoperto dalla famiglia. Per prepararsi alla scelta, anche quest’anno a Cremona, torna da mercoledì 28 novembre a sabato 1 dicembre 2018, presso il Centro Culturale Santa Maria della Pietà (in piazza Giovanni XXIII), il Salone dello Studente Junior, l’annuale appuntamento d’informazione e orientamento organizzato dall’Informagiovani del Comune di Cremona, in collaborazione con partner istituzionali e sponsor. La manifestazione, arrivata quest’anno alla XXIII edizione, si rivolge proprio a studenti e insegnanti delle scuole secondarie di primo grado, alle famiglie e a tutti i cittadini interessati. LA MATTINA DELLE SCUOLE Le mattinate del 28, 29, 30 novembre e del 1 dicembre, dalle 8.30 alle 12.30, saranno dedicate alle Scuole Secondarie di Primo Grado. Le classi prenotate avranno la possibilità di visitare l’area espositiva allestita con gli stand delle scuole secondarie di secondo grado e degli Enti di Formazione Professionale e di partecipare a uno o più laboratori.

I LABORATORI Orientamento, scelta, competenze saranno le tematiche centrali dei laboratori “Rimandare mai più”, “Problem Solving e scelte per il futuro”, “La strada verso la scelta” e “La mia vita in un CV: come raccontare chi sono e cosa so fare”, a cura del servi-

zio orientamento dell’Informagiovani del Comune “Se impariamo a decidere, saremo pronti a scegliere” a cura della Provincia di Cremona. Nel corso del laboratorio audiovisivo “Cortometraggi... Che passione!”, a cura dell’Informagiovani, i ragazzi saranno gui-

dati in una riflessione sul bullismo, sull’integrazione e su altre tematiche di forte attualità per il mondo giovanile. Nell’ambito dell’iniziativa PMI DAY – Una mattina in azienda, a cura dell’Associazione degli Industriali della provincia di Cremona, sarà possibile, per le

classi prenotate, prendere parte, dopo la visita all’area espositiva del Salone dello Studente, ad una visita in azienda nel corso della quale potranno entrare nel cuore delle attività produttive e conoscere il ruolo fondamentale dell’impresa quale motore di crescita e di sviluppo.


SPECIALE

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Da quest’anno si cambia: due prove scritte invece di tre, più l’orale, ma anche un peso maggiore

Ecco la nuova Maturità, più crediti Due prove scritte invece di tre, più l’orale. Più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. Griglie di valutazione nazionali per la correzione delle prove scritte. Sono alcune delle novità dell’Esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di II grado, che entrano in vigore da quest’anno scolastico, illustrate nella circolare che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inviato alle scuole, per dare un quadro chiaro a docenti e studenti. Con la circolare sono stati inviati alle scuole anche altri due importanti allegati operativi: Il documento di lavoro elaborato da una commissione di esperti guidata dal linguista Luca Serianni per la preparazione delle tracce della prima prova scritta, italiano, e le Indicazioni per l’elaborazione delle griglie di correzione delle due prove scritte. Le indicazioni per la prima prova, in particolare, sono pensate per chi dovrà costruire le tracce nazionali, ma anche per il lavoro che dovranno svolgere in classe i docenti alla luce di alcune novità che vengono introdotte da quest’anno. «Accompagneremo le scuole e i ragazzi verso il nuovo esame - sottolinea il Ministro Marco Bussetti, che ha lanciato la circolare con un video sul suo profilo Facebook -. Quella di og-

gi è una circolare con le prime indicazioni operative. Ci saranno poi momenti di formazione per gli insegnanti e le commissioni e, attraverso i canali di comunicazione del Ministero, sito e social, ci rivolgeremo anche a studenti e famiglie. Quando un Esame cambia, bisogna stare al fianco della scuola e di chi quella prova deve superarla per fornire tutti i chiarimenti che servono. Lo faremo con altre indicazioni, video esplicativi, interventi di esperti. Vogliamo che ogni novità sia accompagnata da azioni specifiche di supporto. E ai ragazzi dico: se avete domande fatevi avanti, anche sui social, risponderemo ai vostri dubbi». I REQUISITI DI ACCESSO Quest’anno non saranno requisito di accesso né la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alla prova nazionale Invalsi, né lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro, come previsto dal decreto cosiddetto Milleproroghe, recentemente approvato in Parlamento. Per poter essere ammessi alle prove bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il 6 in ciascuna disciplina, avere la sufficienza nel comportamento. Il Consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.

IL CREDITO SCOLASTICO Il voto finale continuerà ad essere espresso in centesimi. Ma da quest’anno si darà più peso al percorso di studi: il credito dell’ultimo triennio varrà fino a 40 punti su 100, invece degli attuali 25. Per chi fa l’Esame quest’anno ci sarà un’apposita comunicazione, entro gli scrutini intermedi, sul

credito già maturato per il terzo e quarto anno, che sarà convertito con le nuove tabelle. LE PROVE D’ESAME Le prove scritte passano da tre a due. La prima prova scritta, italiano, in programma il prossimo 19 giugno, servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capa-

cità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Le tre tipologie di prova (invece delle quattro attuali) saranno: ti-


scuola

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al percorso svolto nei cinque anni dagli studenti

e stop al “quizzone” da un testo più ampio, chiedendone l’interpretazione seguita da una riflessione dello studente. La tipologia C, il ‘vero e proprio’ tema, proporrà problematiche vicine all’orizzonte delle esperienze di studentesse e studenti e potrà essere accompagnata da un breve testo di appoggio che fornisca ulteriori spunti di riflessione. La seconda prova scritta del 20 giugno riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Con la circolare inviata oggi si forniscono alle scuole le prime indicazioni sulla seconda prova, con una novità: saranno previste, secondo la nuova normativa vigente, griglie nazionali di valutazione che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Le griglie ci saranno anche per la correzione della prova di italiano.

pologia A (due tracce) - analisi del testo, tipologia B (tre tracce) - analisi e produzione di un testo argomentativo, tipologia C (due tracce) - riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Per l’analisi del testo la novità principale riguarda il numero di tracce proposte: gli au-

tori saranno due, anziché uno come accadeva fino ad ora. Questo per coprire ambiti cronologici, generi e forme testuali diversi. Potranno essere proposti testi letterari dall’Unità d’Italia a oggi. L’analisi e produzione di un testo argomentativo (tipologia B) proporrà ai maturandi un singolo testo compiuto o un estratto

IL PUNTEGGIO FINALE Il punteggio finale sarà in centesimi. Si parte dal credito scolastico (fino a 40 punti). Alla commissione spettano poi fino a 60 punti: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l’esame resta fissato in 60 punti. La Commissione d’esame può motivatamente integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.

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IL SONDAGGIO

Il nuovo esame convince Promosso dagli studenti

Gli studenti promuovono a pieni voti la nuova maturità. Il Miur ha appena emanato la circolare con le prime indicazioni operative sull’esame di Stato 2019. Rimane confermato l’impianto stabilito dal decreto 62/2017 – costola della "Buona Scuola" – con il sistema dei punteggi che dà maggior peso al rendimento scolastico e la riduzione delle prove scritte. Unica grande novità: l’eliminazione dei test Invalsi e dell’alternanza scuola-lavoro come requisito d’accesso all’esame finale. Gli interventi più consistenti, per ora, riguardano la prima prova: non più quattro tipologie di svolgimento ma solo tre, cancellato il tema storico, riformato il saggio breve, raddoppiate le tracce d’attualità e l’analisi del testo. Ma come avranno preso la notizia i diretti interessati? Skuola. net ha voluto sondare i loro umori a poche ore dalla pubblicazione della circolare, intervistando circa mille maturandi. Nel complesso, pollice su per il 34%: per loro è meglio della precedente. L’11%, al contrario, dice che è peggio questa maturità. Per il 22% sono ugualmente difficili. L’aspetto che convince di più i ragazzi che si dovran-

L’aspetto che piace di più ai ragazzi è la riduzione degli scritti no cimentare con la maturità 2019 è la riduzione delle prove scritte (con l’addio alla terza prova). Oltre 2 maturandi su 3 hanno apprezzato tale scelta, soprattutto perché con la nuova articolazione degli scritti potranno dedicare più ore della loro preparazione alla seconda prova, quella d’indirizzo, la più ostica. Solo il 14% avrebbe invece preferito cimentarsi con il terzo scritto, immaginando che gli avrebbe alzato il punteggio. Approvate anche le modifiche alla prima prova. In particolare, ai maturandi piace la doppia chance per il tema di ordine generale (quello comunemente chiamato d’attualità): un’ottima boa a cui aggrapparsi nel caso in cui le tracce più specifiche inneschino il "blocco dello scrittore". La pensa così il 61% di loro, mentre il 23% avrebbe volentieri barattato le due tracce d’attualità con il mantenimento delle quattro tracce di saggio breve.


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SPECIALE

SCUOLA

Singolare iniziativa di una scuola di Firenze, che ha creato i profili social dei “grandi” della letteratura italiana

Se Dante e Petrarca hanno Twitter La tecnologia e la logica dei social network applicata allo studio “teorico” dei liceali. Ideare e animare profili Instagram di quattordici personaggi studiati a scuola, da Dante e Beatrice fino al Manzoni, passando per Seneca, Aristotele, Machiavelli e Lincoln, ipotizzandone linguaggio e comportamento “social”. E' la singolare iniziativa su cui sono stati chiamati a sfidarsi circa cento studenti degli istituti fiorentini. A vincere, con il profilo di Alessandro Manzoni, gli studenti del liceo classico Galileo aggiudicandosi il titolo di scuola più “social” di Firenze, un primato riconosciuto anche dalla cronaca nazionale ed “esportato” in numerose scuole. La sfida del 'Social challenge', spiega una nota, è un metodo pensato per l'uso dei social network nelle scuole, ideato da DataLifeLab, laboratorio di ricerca dell'Università di Firenze, insieme alla cooperativa di progettazione ReteSviluppo e alla startup tecnologica Kinoa. Il metodo è stato presentato e testato nell'ambito del Forum studenti Firenze, una tre giorni recentemente svolta presso il liceo classico Galileo. «Il metodo Social Challenge può tranquillamente entrare tra i banchi di scuola - spiega una nota - e aiutare a dare vita a personaggi, materie, nozioni. I social network, piuttosto che essere banditi dalle aule scolastiche, se saputi gestire attra-

verso format e metodi appropriati, possono divenire un valido strumento per il trasferimento dei contenuti studiati nel linguaggio del quotidiano, oltre

che oggetto di discussione e riflessione. E' questa la sfida che Kinoa e Data Life Lab lanciano a insegnanti e studenti, per una scuola ancorata al presente che

non abbia paura dei social network ma li utilizzi con arguzia e una buona dose di creatività». In questo senso, l’iniziativa del liceo classico Galileo di Firenze

potrebbe fare strada ad altre scuole, sull’onda di un utilizzo della tecnologia che passi (anche) attraverso la cultura e il sapere.


SPECIALE

Viaggi

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Le proposte dell’agenzia The Crown Jewels: Una vacanza indimenticabile nel Paese del Sol Levante fra tradizione e paesaggi indimenticabili

Giappone, Sakura “Momento Perfetto” La primavera trasforma alcune delle più caratteristiche località del Giappone in una distesa di giardini meravigliosi; tra la fine di Marzo e gli inizi di Aprile le terre del Sol Levante subiscono una metamorfosi, diventano un tempio a cielo aperto,

dove i Sakura, gli alberi di ciliegio, ne sono i protagonisti. Ci sono due leggende in particolare che ruotano intorno a questo evento; nella prima, il protagonista è un sacerdote del VII secolo chiamato En-No Ozuno che per primo piantò i Saku-

I L PROG RAM M A Giorno per giorno 1° GIORNO 26 MARZO CREMONA/MILANO MALPENSA/in volo per DUBAI e TOKYO ANEDA 2° GIORNO 27 MARZO DUBAI/TOKYO ANEDA 3° GIORNO 28 MARZO - TOKYO 4° GIORNO 29 MARZO TOKYO/NIKKO/ TOKYO 5° GIORNO 30 MARZO TOKYO/KAMAKURA/HAKONE 6° GIORNO 31 MARZO HAKONE/NAGOYA/TAKAYAMA 7° GIORNO 01 APRILE TAKAYAMA/ SHIRAKAWAGO/KANAZAWA 8° GIORNO 02 APPRILE KANAZAWA/ KYOTO 9° GIORNO 03 APPRILE - KYOTO 10° GIORNO 04 APRILE - KYOTO 11° GIORNO 05 APRILE KYOTO/UJI/ NARA/ KYOTO 12° GIORNO 06 APRILE KYOTO/OSAKA /in volo per DUBAI 13° GIORNO 07 APRILE DUBAI/MILANO MALPENSA/CREMONA

ra in Giappone lanciando una maledizione per chi li avesse abbattuti. L'altra è una storia mitica; la divinità KonohanaSakuyahime fece la sua prima apparizione terrestre impossessandosi di un albero di ciliegio con il suo spirito, e da allora

i giapponesi si riuniscono in un particolare periodo dell'anno sotto i ciliegi in fiore per offrire alla dea preghiere in cambio di un raccolto ricco. Spesso l'Hanami è citato anche per parlare del legame con l'aldilà; diffusa è la credenza che i morti sia-

no sepolti sotto ai ciliegi, o le credenza popolare che bere una bevanda in cui sia caduto un petalo sia di buon auspicio.

26 Marzo / 07 Aprile 2019 Chiudete gli occhi ed immaginate un viale lunghissimo, ai lati uno di fianco all'altro si innalzano i Sakura in fiore e,

un leggero venticello primaverile trasporta nell'aria tanti petali rosa che poi si adagiano sul viale rustico. Riuscite a visualizzarlo? É questa la vera essenza dell'Hanami, la festa nazionale Giapponese in cui si 'ammirano i fiori, tradizione che oggi fa il giro del mondo.


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LA

CULTURA

Domani mattina appuntamento con Aperitivo con l’opera dedicato al Falstaff Prosegue la rassegna “Aperitivo con l’opera. Il prossimo appuntamento è in programma domani mattina alle ore 11 nel Ridotto del Teatro) con l’incontro dedicato a Falstaff di Giuseppe Verdi. Curiosità

musicali e dell’allestimento, che andrà in scena il 30 novembre (alle 20.30) e 2 dicembre (alle 15.30), verranno svelate dal regista Roberto Catalano, dallo scenografo Emanuele Sinisi e dalla costumista Ilaria

Ariemme. Al termine dell’incontro sarà servito un aperitivo a tutti gli intervenuti offerto da Auricchio, Pasticceria Maristella, Witor’s e Caffè del Teatro. La partecipazione è libera.

Breve viaggio filosofico nel regno di Bodinco alla ricerca dell’ecologia integrale

In canoa fra la terra e il cosmo

di Vittorio Dotti «Come il lamento di un bosco, / come il trillo non udito di un usignolo, / si spande l’armonia / ed empie l’aria / e per l’aria ti va nelle orecchie / e nelle cervella e nel cuore. / Vibra vibra l’aria (…) / Poi possente, completa / la melodia ti domina / e tu la domini / e tutti / gli atomi vibrano di una gioia divina». Una poesia ad incipit di un testo giornalistico – anche se tratta da un autore, Pavese, che non soltanto in tono lirico scrisse e pensò – può apparire incongrua, e forse davvero lo è. Tuttavia nessun registro meglio del lirico può suggerire in poche battute il tema sconfinato e implacabile del rapporto fra Uomo e Cosmo: la loro vitale, accorata, viscerale euritmia, oppure la loro distonica, sgraziata, esiziale discrasia. Sulla divinità della gioia si può dissentire da Pavese e intendere invece paganamente – col conforto filosofico del “deus sive natura” di Spinoza – la spiritualità ragionevole e la vibrazione ancestrale che il contatto con la Natura suscita nella mente e nel corpo dell’essere umano. Questi e consimili pensieri mi accompagnavano durante un’escursione solitaria attraverso le trasparenze equoree e i liquidi riflessi di un Po maestosamente in piena, che scorreva, imperatore del silenzio, entro una campagna attonita e stregata dalla preghiera degl’alberi e delle pietre, genuflessi e stridenti al cospetto del glorioso Bodinco. A bordo di una canoa mimetica, prestata da Armando

Catullo, generoso leone padano, scivolavo sulla pelle del fiume, cercando di sottrarre all’oblio dell’istante qualche configurazione di forme e di luce, trascritte dal magnifico Elmar 3,5 della Leika 1 F che fu d’Armando (non Catullo, ma mio nonno) in immagini artistiche (spero). Avevo in mente, mentre facevo ciò, un libro fotografico dell’architetto Andreas Feininger, “Forme della natura e della vita”: opera esemplare di sintesi estetica e concettiva, che a tutti i cultori del bello e dell’ingegno consiglio di consultare. Scrive l’autore: «Ho voluto accostare oggetti sostanzialmente simili non da un punto di vista scientifico-documentaristico, ma assumendo l’ottica dell’artista, del poeta, del sognatore che vede un volto in un pezzo di legno e un crocifisso nel cranio di un pesce (…) Ogni fotografia è stata scelta con il fine di stimolare il lettore, di mostrargli oggetti familiari sotto una luce nuova, e di indurlo a riflettere. Vorrei che egli divenisse consapevole che esistono in natura principi universali validi per tutti allo stesso modo, uomini e animali; che gli atomi e le molecole che formano il suo corpo sono gli stessi che costituiscono i sassi, le piante e gli animali». Sano panteismo pagano, sotto il segno d’Ovidio e delle sue metamorfiche transvertebrazioni di spirito e di carne! Con eguali intenti, se pur con esiti non certamente affini, ho voluto anch’io ritrarre qualche volto ramoso, e intrecci di squa-

me, e ragni di luce... Spero che il risultato possa interessare il lettore, solleticare le sue pupille e sedurre il suo pensiero, quel tanto che basta per renderlo pervio – senza allarmismo, ma neppure con colposa e suicidaria ipocrisia – al messaggio urgente e ineludibile della ecologia integrale: la semisconosciuta frontiera del pensiero scientifico contemporaneo, fondata sui pilastri teorici di eco-economisti del calibro di Nicholas Georgescu- Roegen, Ernst Friedrich Schumacher, Herman Daly...; eco-sociologi quali Barry Commoner, Rachel Carson, Laura Conti, Enzo Tiezzi…; studiosi e profeti laici estremamente ben documentati come Aurelio Peccei, Dennis e Donatella Meadows, Jorgen Randers e William Behrens (autori de “I limiti della crescita”, 1972); Ugo Bardi dell’Università di Firenze col suo “The Limits to growth revisited”, 2011; Tim Jackson del Centre for the Understanding of Sustainable Prosperity, autore del libro “Prosperità senza crescita”; poi ancora: Serge Latouche, il papà della crescita felice, e con lui i 1.700 scienziati – tra i quali i più acuti premi Nobel in discipline scientifiche – che nel 1992, in occasione della Confe-

renza di Rio sull’ambiente, firmarono lo “Scientists’ Warning to Humanity” (Allarme degli scienziati all’Umanità in tema di degrado ecologico), poi sottoscritto da 15.000 e nel 2018 da ben 20.000 dottori in scienze fisiche. Tutti miseramente inascoltati! Ma se i cervelli frastornati degli uomini di buona volontà (per così dire) rifrangono le parole accorate del sociologo Mayer Hillman quando dice: «innumerevoli aspetti della vita dipendono dai combustibili fossili, tranne la musica e l’amore, l’educazione e a felicità; queste cose, che utilizzano poca energia fossile, sono ciò su cui dobbiamo concentrarci» – se i cuori dei nostri umani fratelli restano indifferenti a tale richiamo e refrattari persino alla sacra omelia di Papa Francesco (sto pensando all’ecoenciclica “Laudato Si’”, recitata nel maggio 2015) – se tanta è l’indifferenza, la stupidità, l’ignoranza degli uomini di buona volontà e di troppo governanti di poca, anzi scarsissima onestà.... come posso sperare che in qualcuno risuoni – se pur confido – l’armoniosa malia e l’intelligenza di un pensatore che alchemizzò in originale connubio sapienza preso-

cratica, fenomenologia husserliana, psicologia gestaltica e sociologia marxista, il tutto avvivato dal tocco sulfureo dell’intuizionismo di Whitehead e da un esistenzialismo venato di mistica pagana? Questo filosofo, naturalmente, è l’ideatore del relazionismo, Enzo Paci, che con parole quasi liriche espresse il medesimo afflato di Pavese, ed io qui invoco ad excipit di questo pseudo-giornalistico intervento: «Tutto è legato ad una prospettiva cosmica. L’universo emerge in me come un bisogno, come un progetto, come una via nella quale può procedere e nella quale, in quel punto focale di cui l’uomo costituisce la tensione e l’intenzionalità, pone in gioco tutto se stesso. L’uomo che si riconosce investito del significato del cosmo, che sente la propria responsabilità per il senso del processo universale, riconosce la dignità di ogni prospettiva e di ogni forma, dei minerali, dei vegetali, degli animali, delle cose e delle persone. E’ questa la pietas verso l’intenzionalità, l’accettazione del misterioso piacere che ci lega alle cose, nel quale vibra sempre la ricerca dell’essenza, della continua correzione, dell’armonia».


Cultura

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P R ESSO I L C E NT RO F UM ET T O

UN EVENTO SPECIALE PER IL 30º DELLA SCOMPARSA DI ANDREA PAZIENZA Nel trentesimo anniversario della scomparsa di Andrea Pazienza, viene proposto un evento speciale per ricordare un’artista straordinario, che ha innovato profondamente il fumetto e a cui è stato dedicato il Centro Fumetto di Cremona (nella foto), attivo ormai da 30 anni. Il programma prevede un incontro il prossimo 2 dicembre alle ore 16 con Tony Di Corcia, che presenterà il suo librodal titolo “La femmina è meravigliosa - Vita impaziente di Andrea Pazienza”. E poi ci sarà l’esposizio-

ne delle tavole originali della celeberrima storia “Perché Pippo sembra uno sballato” e di alcuni materiali provenienti dall’Archivio Pazienza del Centro Fumetto “Andrea Pazienza”. Non mancherà la visione di tutte le clip video del documentario “Figli di Paz”, prodotto da Lucca Comics & Games in collaborazione con il Cfapaz, ARFestival e Coconino Press - Fandango Libri. Quindi vendita straordinaria di materiali rari e da collezione provenienti dall’archivio del Cfapaz, quali manifesti,

locandine, cartelle, cartoline e altro ancora. L’ingresso è libero, nei seguenti orari: sabato 1º dicembre dalle 14.30 alle 18.30, domenica 2 dicembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Per info: Centro Fumetto “Andrea Pazienza” in via Palestro 17 a Cremona (tel. 0372-407790 - info@ cfapaz.org). Il Centro Fumetto ringrazia per la collaborazione: Comune di Cremona, Cairo-Editore, Galleria Nuages, Lucca Comics & Games, Arf Festival, Coconino - Fandango, Arcicomics.

L’esposizione accompagnerà i visitatori nelle stanze della Fabbrica del Vapore a Milano fino al 10 febbraio

Inside Magritte, una mostra al passo coi tempi di Enrico Galletti

PRESENTAZIONE

MILANO - Immergersi nell’arte a tutto tondo. La mostra di un artista è sempre un’esperienza, ancora di più se l’esposizione ti coinvolge, ovatta lo sguardo, soddisfa il desiderio di entrare a contatto con la tecnica, ancor prima che con l’idea che muove i quadri. “Inside Magritte” è una mostra al passo coi tempi, tecnologicamente avanzata, che si fonde tra il reale e l’immaginario, nell’evocazione di un mondo onirico che ricalca i passaggi della vita di un protagonista assoluto del ventesimo secolo. Il surrealismo a tutto tondo, quello di René Magritte (18981967), celebrato alla Fabbrica del Vapore di Milano in un’esposizione promossa dal Comune e ideata da Crossmedia Group insieme a 24 Ore Cultura, che coproducono la tappa milanese (con la regia di The Fake Factory). La Cattedrale della Fabbrica del Vapore fa da cornice ideale a suoni, musiche, in una mostra che racconta l’universo pittorico del “maestro” attraverso le immagini che ricoprono le pareti, irrompono sul pavimento, sulle mani aperte nel vuoto e illuminate dalla scia del proiettore che delinea i colori leggeri e gli oggetti più stravaganti. Nella Milano all’avanguardia, per la prima volta, arriva una mostra mono-

IL NUOVO LIBRO DI FLAVIO CAROLI

grafica digitale e multisensoriale allestita con la consulenza scientifica della Succession Magritte di Bruxelles. A restare nei ricordi, una volta usciti dalla seconda e ultima sala dell’esposizione, sono quegli inconfondibili uomini in bombetta che fluttuano nel cielo di grandi città, i corpi con la testa a forma di pesce, la pipa-non-pipa (Ceci n’est pas un pipe) che dai libri di storia dell’arte rimbalza sui muri e fa breccia nei ricordi delle lezioni a scuola. “Inside Magritte” è questo e molto altro, una vera esperienza ancor prima che una semplice mostra. Accompagnerà i visitatori nelle stanze della Fabbrica del Vapore fino al 10 febbraio 2019. Cinquanta minuti o poco

più, per immergersi in un contesto suggestivo e altamente evocativo. Per poi uscire illusi, con qualche enigma in più, ancora abbagliati dal mistero e dall’ignoto, dall’incertezza di “un significato che è

sconosciuto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto”. Un viaggio che vale la pena di compiere, per perdersi nel labirinto lastricato di un’interpretazione mai scontata.

A PALAZZO FODRI

IN MOSTRA LE OPERE DI CAROTTI

Net4market spalanca le porte all’arte. La sede della società di sviluppo software, ospita infatti la mostra di sculture dell’artista cremonese Graziano Carotti, maestro nella lavorazione della terracotta. L’esposizione è stata inaugurata ieri pomeriggio. Negli ambienti di Palazzo Fodri al civico 15,

di Paolo A. Do ssena In maggio lo abbiamo visto in azione, all’interno del Parlamento Europeo, contro Mark Zuckerberg, il cui social network Facebook è diventato non solo il ricettacolo del turpiloquio mondiale, ma anche una colossale macchina di spionaggio e di propaganda di massa. Guy Verhofstadt, ex Primo ministro del Belgio e capo dell’Allenza dei Liberali e dei Democratici nel Parlamento Europeo, era stato sostenuto da Berlino e Parigi per la Presidenza della Commissione Europea, ma fu affondato da Tony Blair. Lo statista belga è fondamentalmente un centrista. Da un lato attacca infatti sinistrorsi come Alexis Tsipras, dicendogli di farla finita col clientelismo in Grecia, dall’altro critica destrorsi come l’ungherese Viktor Orban, accusandolo di prendere i soldi della UE senza accettarne i valori. Nel suo consueto stile schietto, forte e chiaro, Guy Verhofstadt, spiega che l’Unione Europea è arrivata al dunque: questa è la sua ultima possibilità di riformarsi. L’alternativa è la dissoluzione. La proposta di fondo dell’autore non è una novità: occorre formare un Gover-

dove Net4market si è insediata lo scorso luglio, la personale di Carotti è allestita fino al 31 gennaio, con sculture che colpiscono la sensibilità dell’osservatore. Titolo dell’opera centrale è “Petrolio“, declinato poi, con vari rimandi di natura storica, nelle opere intitolate “Reperti“. L’al-

lestimento è arricchito da busti femminili in cui s’indagano le varie sfumature del dolore. L’esposizione nasce dalla volontà dell'amministratore di Net4market di creare un forte legame con il territorio, facendo dialogare le discipline scientifiche con le varie forme d’arte e di cultura.

Giovedì 29 novembre, alle ore 18, la sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona ospiterà Flavio Caroli per la presentazione del suo nuovo libro “L’arte italiana in quindici weekend e mezzo”. L’autore torna a presentarsi al suo pubblico con un saggio che diventa romanzo, raccontando i luoghi nevralgici dell’arte italiana, visitati nel corso di quindici weekend e mezzo alla scoperta di grandi artisti, monumenti universalmente riconosciuti e gioielli nascosti. La felice penna di Flavio Caroli ci indica la via per comprendere appieno il patrimonio artistico italiano, nella convinzione che i capolavori sono il riassunto dei pensieri più profondi di un’epoca storica, e costituiscono “l’apertura visionaria verso il tempo che verrà”. Flavio Caroli, ordinario di Storia dell’arte moderna al Politecnico di Milano, con questo romanzo incontra per la terza volta la narrativa dopo “Mayerling amore mio!” e “Trentasette: Il mistero del genio adolescente”. Come storico dell’arte, ha studiato i primari del “pensiero in figura” occidentale rapportati alle altre grandi tradizioni figurative maturate su questo pianeta. Ha organizzato inoltre numerose mostre, collaborato con prestigiose riviste specializzate ed è autore di numerosi volumi e saggi.

“EUROPE’S LAST CHANCE” DI GUY VERHOFSTADT (HACHETTE UK 2017)

no Federale Europeo, sul modello del Governo Federale degli Stati Uniti d’America. In questo modo, scrive Guy Verhofstadt, si andrebbe oltre l’assurdo di un sistema in cui ogni Stato membro ha diritto di veto sulla legislazione, accettare o meno la moneta unica, o decidere, da un momento all’altro, di chiudere le frontiere. I bersagli dell’autore includono anche l’abisso di corruzione della Grecia, che Alexis Tsipras non ha combattuto abbastanza, e gli atteggiamenti grotteschi dell’Italia, con le proposte da barzelletta di Silvio Berlusconi. Ma gli atteggiamenti di Grecia, Italia e Ungheria non sono che un aspetto della crisi più grave nella storia dell’Unione. I maggiori problemi sono rappresentati dalla tragedia degli emigranti nel Mediterraneo, che ha destabilizzato il continente; dalla crisi economica, che ha spezzato l’Europa tra un nord e un sud; dalla minaccia costante del terrorismo, con attacchi eclatanti come quelli in Francia, Belgio e Germania; dalla minaccia del ‘terrificante autocrate Putin’ a est, in Ucraina e negli Stati Baltici; dal partito dei duri negli USA

e in Israele (in Iraq non c’era nessun’arma di distruzione di massa, e la caduta di Gheddafi è stata altrettanto destabilizzante , mentre “il muro tra Israele e Palestina è niente meno che un atto di aggressione”). Secondo Guy Verhofstadt, L’UE non è stata in grado di affrontare nessuno di questi problemi, ed è in questo modo che si spiega il fenomeno Brexit, così come la disaffezione di altri Stati membri che potrebbero decidere di seguire l’esempio britannico. Le conseguenze dell’implosione dell’Unione Europea sarebbero, tra le altre, una destabilizzazione globale, che metterebbe a repentaglio la sicurezza collettiva mondiale, a partire dall’Atlantico (Stati Uniti e Gran Bretagna). E’ dunque nell’interesse di tutti che l’Europa rimanga unita. Anzi, che si unisca anche maggiormente, secondo il modello federale offerto dall’America. In conclusione, la proposta di Guy Verhofstadt è proprio questa: “qualunque sia il problema, ci vuole più Europa”. Il libro, comunque la pensiate sulla UE, è imprescindibile per chiunque sia interessato all’argomento.


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Cultura

Sabato 24 Novembre 2018

Conversazione con Piavoli sul “Pianeta azzurro” dove suono e significato si autopotenziano

La vocazione polifonica del nuovo cinema“muto” di Vittorio Dotti Strana città, Cremona, dove un sindaco che conosco esser colto confessa di ricandidarsi durante la Festa del Torrone, ma poi si eclissa e invia saluti interposti al maestro Piavoli, premiato martedì sera presso un Chaplin disertato dalla massa degli uomini-torrone. Strana città e misera, Cremona, che troppo spesso si scorda di presenziare laddove verzica vera cultura. Per ritrovar la quale ho inseguito Franco Piavoli (nella foto) nell’avita dimora in quel di Pozzolengo, dove ho intessuto con quest’uomo semplice e vero una lunga conversazione sul futuro antico del cinema “muto”, nel quale la valenza connotativa della parola cede il testimone alla suggestione espressiva del suono e della pura immagine. L’autore di “Pianeta azzurro” e di altri pluripre-

miati documentari di medio e lungo metraggio, malgrado una leggera indisposizione, ha concesso ai lettori de Il Piccolo questa preziosa intervista. Il grande regista russo Andrej Tarkowsky definisce “Pianeta azzurro”, «poema, viaggio, racconto su la natura, l’universo, la vita». Maestro, si sente di rievocare la trama simbolica del suo capolavoro? «Con piacere. Giorgio (Brugnoli, adoratore della decima musa e benemerito gestore del cinema Chaplin di Cremona, ndr) mi ha elogiato spesso il vostro settimanale. Sono onorato di conversare con voi. Ebbene, “Pianeta azzurro” è nato dall’idea di tradurre in immagini la teoria evoluzionistica di Darwin. La sequenza di eventi cosmici che ha generato la Vita ha come elemento madre l’Acqua. Sotto la superficie ghiacciata d’uno stagno si sgranchisce il

disgelo, il moto acquoso acquista slancio e vigore sinché ne scaturisce la Primavera: un tripudio di erbe foglie alberi fiori e, con essi, il suono dell’Aria primèva. Quindi, dall’Acqua e dal respiro dell’Aria, germinano i primi animali: traslucide amebe, pesci abissali, anfibi, rettili e mammiferi e uccelli ariosamente gioiosi. E’ allora che all’ordito del Cosmo si contesse il filo gemello dell’Uomo, nel film cantato

e raffigurato da due bimbi che si rincorron festosi negli smeraldi di un prato: la voce della gaiezza e del Giuoco; cui fa contrappunto quella cupa, ma egualmente vera, della Sofferenza e del Dolore. Non poteva mancare la musica dell’Amore, affidata all’esecuzione gestuale e sonora di due corpi che si congiungono ignudi, con gemiti e guaiolii sottili, mentre le dita di lui titillano il dolcissimo pube di lei,

evocando l’interpretazione terrena del Cantico dei Cantici, quella che riesce a far amare l’amore anche ai preti (almeno ai meno perversi di loro, ndr). La Vita non si esplica soltanto nell’Amore; si realizza anche nel Lavoro, che nel film sono i rumori meccanici – quasi sinfonici – delle trebbiatrici a interpretare. Ma Homo homini lupus, lo conosciamo bene! E’ per questo che verso la fine del film ho ripreso in campo lungo una donna che piange di Disperazione. Però “Pianeta azzurro” si conclude con l’evocazione di una possibile – ma non mistificata – Speranza. L’acqua torna a scorrere col suo ciangottio cristallino, portando lo spettatore alla suggestione aurorale di un inizio o, forse, di una palingenesi». Caro Franco, a nome dei lettori de Il Piccolo ti ringrazio per aver recitato il tuo capolavoro. Avrei tante

altre domande da porti, ma oggi non è possibile. Perciò concludo spiegando ai lettori perché insieme abbiamo scelto questo titolo. Penso che la connotazione identitaria del tuo cinema sia il desiderio di travalicare il significato meramente razionale e immediato delle immagini e delle parole, cercando di conseguire, attraverso un percorso metasemantico illuminato da frequenti sinestesie, una comunicazione metaforica che fa tesoro del potenziale simbolico del (cosiddetto) rumore, dei suoni espressivi della Natura e di quelli insiti nella scorza fonica delle parole, nonché del fulgore analogico-intuitivo delle forme e dei colori. Quindi “cinema muto” non significa privo di parola e di suono, ma ricco di suoni e parole da ascoltare più che con le orecchie e il cervello, soprattutto col cuore.

MU SI C A

A CREMONA E’ TORNATA LA RASSEGNA “DAL VECCHIO AL NUOVO MONDO” Si terrà a Cremona, con una serie di 3 concerti, la 5ª edizione della rassegna musicale “Dal vecchio al nuovo mondo”, progetto musicale nato su iniziativa di Luciana Elizondo e Maximiliano Banos, con l’obbiettivo di ricostruire, attraverso la musica e le arti, lo scambio storico e culturale che è sempre esistito tra il vecchio e il nuovo mondo. Quest’anno il programma presenta tre momenti altrettanto suggestivi. Il primo è andato in scena ieri sera presso il Museo Archeologico San Lorenzo, mentre il secondo è fissato per

venerdì 14 dicembre, sempre al Museo Archeologico San Lorenzo con il concerto “La copla perdida - Percorsi e memorie del folklore in America Latina”, eseguito dall’Ensemble Glossarium (nella foto), che guiderà gli spettatori attraverso il repertorio musicale, popolare e d’autore, in un viaggio ideale tra paesaggi e luoghi di una vasta e colorata parte dell’America del Sud. Il trittico di concerti si concluderà sabato 22 dicembre nella Chiesa di Sant’Abbondio con la “Misa criolla”, eseguita dal Coro & Ensemble Voz Latina di-

retti da Maximiliano Banos e dall’Ensemble Biscantores, direttore Luca Colombo. In questa messa, unica nel suo genere, i ritmi e la tradizione ispano-americana si intrecciano con i contenuti della tradizione liturgica. Composta nel 1963 da Ariel Ramirez, è un’opera per solisti, coro e orchestra ed espressione di forme musicali folkloristiche evidenziate dalla presenza di strumenti e ritmi tipici della tradizione popolare latinoamericana. L’orario d’inizio dei concerti è alle ore 21.00 e l’ingresso è a offerta libera.

VOLUME SU PIAZZA MARCONI

SECONDO E ULTIMO CAPITOLO SUGLI SCAVI A poco più di un anno dalla diffusione del primo volume, verrà presentato il secondo e ultimo capitolo della pubblicazione scientifica degli scavi di piazza Marconi, “Amoenissimis… aedificiis. Lo scavo di piazza Marconi a Cremona vol. 2 – I materiali”, a cura di Lynn Arslan Pitcher con Ermanno A. Arslan, Paul Blockley e Marina Volonté (edizione Sap Società Archeologica). L’appuntamento è per martedì 27 novembre, alle ore 17.30 nella sala Maffei della Camera di Commercio. Ad illustrare la pubblicazione saranno la curatrice del volume e direttrice dello scavo Lynn Arslan Pitcher con Nicoletta Cecchini, funzionaria di zona della Soprintendenza e Marina Volonté, conservatrice del Museo Archeologico di Cremona. A differenza del primo, dedicato alle tematiche generali dello scavo nelle fasi dal II secolo a.C. alla fine dell’età romana e alle strutture delle domus rinvenute (in primis quella “del Ninfeo”), in questo secondo tomo ben 45 studiosi presentano i risultati delle loro ricerche sulle diverse tipologie di materiali, dalle varie “classi” ceramiche ai metalli, ai vetri, agli ornamenti. Gli studi

archeologici sono affiancati da analisi scientifiche (paleobotaniche, archeozoologiche, minero-petrografiche e così via) che arricchiscono la già imponente mole di informazioni ricavate dalle migliaia di reperti portati alla luce, e dalla descrizione degli interventi di restauro, fondamentali per la comprensione, la conservazione e la musealizzazione di una parte significativa dei ma-

teriali. Il lavoro analitico presentato nelle oltre 600 pagine del volume ha apportato molti nuovi elementi di conoscenza in relazione alla vita economica della città romana, tra produzioni artigianali e flussi commerciali; gli oggetti provenienti dalle ricche domus che occupavano il quartiere, in particolare, indicano un contesto di élite, aperto a molteplici influssi culturali.


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Responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com

T IRO C O N L’ARC O • NUO VA NE T T A AFFE R MA Z I O N E

DAVID BIANCHI VINCE ANCHE A PUEGNAGO

SPORT

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per gli avversari, costretti a subire un distacco di circa 50 punti. David Bianchi, che gareggia per il Gruppo Sportivo Vigili del Fuoco “ I. Gasbarri” di Arezzo nella categoria arco nudo, cioè privo di strumenti atti alla mira, ha terminato la prova con 535 punti, sbaragliando l’ex compagno di squadra Seriart, Alfredo Visioli (486), Lorenzo Barbieri (457).

Un successo dopo l’altro per l’arciere cremonese David Bianchi, salito sul gradino più alto del podio anche nel “7º Indoor della Valtenesi”. Bianchi, nella gara interregionale Fitarco che si è tenuta presso il Palazzetto dello sport di Puegnago del Garda, su bersagli da 40 centimetri posti a 18 metri, ha imposto fin dall’inizio un ritmo altissimo e insostenibile

CALCIO SERIE B • Trasferta molto impegnativa per la Cremo che a Lecce lamenta ancora tante defezioni

Nel Salento primo vero esame per Rastelli di Matteo Volpi

13ª GIORNATA (24-11 h 15)

Riparte da Lecce l’avventura della nuova Cremonese di mister Rastelli. Una sfida molto difficile quella in programma domani sera allo stadio “Via del mare”, molto sentita peraltro in terra salentina, in quanto torna dopo sei anni ed un lungo purgatorio in Lega Pro, che i giallorossi iniziarono proprio affrontando i grigiorossi. Da allora la lunga scalata tra difficoltà e cambi societari, che ha portato ora i salentini ad essere la squadra rivelazione della serie B. Fabio Liverani, ex regista del Perugia di Cosmi, con la sua formazione giovane e umile sta trovando una incredibile continuità di risultati, trascinato da elementi esperti come il difensore Cesare Bovo, che dovrebbe tornare a disposizione proprio per la sfida di domani sera, Meccariello e Calderoni, che rientrano invece dal turno di squalifica. Il centrocampo, solitamente schierato “a rombo”, prevede l’arretramento di Andrea La Mantia in cabina di regia davanti alla difesa in grado di produrre diverse palle gol, per un attacco che con 22 reti all’attivo è sinora il più prolifico del girone (alla pari del Brescia). In casa Cremonese la pausa forzata ha concesso tempo necessario a Rastelli per conoscere me-

Benevento-Perugia (h 18), Crotone-Cosenza (2611 h 21), Lecce-Cremonese (25-11 h 21), LivornoCittadella, Padova-Carpi, Pescara-Ascoli (25-11 h 15), Spezia-Foggia (25-11 h 15), Venezia-Brescia, Verona-Palermo (ieri sera). Riposa Salernitana.

CLASSIFICA Palermo 24 Pescara 22 Salernitana 20 19 Cittadella Lecce 19 Brescia 18 Verona 18 Benevento 17 Perugia 17 Spezia 16

Cremonese 15 Ascoli 15 Venezia 12 Crotone 12 Padova 11 Cosenza 8 7 Foggia* Carpi 7 Livorno 5 *Penalizzato di 8 punti

14ª GIORNATA (01-12 h 15) Ascoli-Spezia (h 18), Brescia-Livorno (02-12 h 15), Carpi-Lecce (02-12 h 15), Cittadella-Salernitana, Cosenza-Padova, Cremonese-Crotone, FoggiaVenezia (03-12 h 21), Palermo-Benevento (30-11 h 21), Perugia-Pescara (02-12 h 21). Riposa Verona. Rastelli all’esordio contro il Livorno (foto © Ivano Frittoli)

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glio la squadra e recuperafortunio, toccherà ancora a re qualche acciaccato. Nei capitan Brighenti sobbargiorni scorsi è stato precarsi sulle spalle il peso sentato anche Michael dell’attacco, sostenuto da Le reti realizzate dai salentini Agazzi, che andrà a dar due trequartisti tra cui non di Liverani dovrebbe mancare Castroman forte al parco portievilli, reduce dal debutto con ri dopo l’inatteso lungo stop l’Under 21 azzurra. Domani sera di Radunovic. Con Montalto, Paulinho e Perrulli furoi causa per inservirà un’impresa: la prima vit-

toria esterna quest’anno deve ancora arrivare, ma se la bacchetta magica di Rastelli dovesse iniziare a funzionare… Probabile formazione (4-3-21): Ravaglia; Mogos, Claiton, Terranova, Migliore; Emmers, Greco, Arini; Piccolo, Castrovilli; Brighenti. Recupero: Spezia-Benevento 3-1.

SERIE D

LA LANCIATISSIMA PERGOLETTESE SFIDA IL CREMA RILANCIATO DA STANKEVICIUS La cura Contini continua a far bene alla Pergolettese (nella foto Cazzamalli), che nel giorno dell’86º di fondazione, ha incamerato la terza vittoria consecutiva, regolando con un perentorio 3-1 (reti di Fabbro, Morello e Franchi) il fanalino Classe. «I ragazzi si divertono e si aiutano, siamo sulla

buona strada», ha affermato il tecnico gialloblu, che spera di calare il poker nel derby di domani con il Crema, che dopo l’addio di Bressan, è tornato alla vittoria sotto la guida di Stankevicius, grazie alla doppietta di Pagano a Lentigione. Una stracittadina, quindi, che si annuncia incerta e combattuta.

SFIDA CHAMPIONS TRA LAZIO E MILAN Dopo le buone prestazioni della Nazionale, torna la serie A con impegni sulla carta soft per le prime tre. Il clou è Lazio-Milan. 13ª giornata (25-11 h 15): Bologna-Fiorentina, Cagliari-Torino (26-11 h 20.30), Empoli-Atalanta, Genoa-Sampdoria (h 20.30), Inter-Frosinone (24-11 h 20.30), Juventus-Spal (24-11 h 18), Lazio-Milan (h 18), Napoli-Chievo, Parma-Sassuolo (h 12.30), Udinese-Roma (24-11 h 15). Classifica: Juventus 34; Napoli 28; Inter 25; Lazio 22; Milan 21; Roma, Sassuolo 19; Atalanta 18; Fiorentina, Torino, Parma 17; Sampdoria 15; Cagliari Genoa 14; Spal 13; Bologna 10; Udinese, Empoli 9; Frosinone 7; Chievo (-3) 0.

F UT S A L A 2

PARI POCO FELICE PER LA WALCOR Primo pari stagionale in campionato per la Walcor Cremona Futsal (2-2 con la Torres), che però ha scontentato staff tecnico e società per l’atteggiamento delle ragazze, chiamate al riscatto domani a Milano contro lo Sportland.

HOCKEY PISTA A 2

RUGBY SERIE C

NEROVERDI, UNA BEFFA IMMERITATA

Classifica (11ª giornata): Modena 28; Pergolettese 22; Pavia, Reggio Audace 21; Vigor Carpaneto 20; Fanfulla 19; Fiorenzuola 18; Crema 17; Mezzolara, Sasso Marconi 14; Adrense 13; Axys Zola 12; San Marino, Calvina Sport, OltrepoVoghera 9; Lentigione, Ciliverghe 8; Classe 7.

SERIE A

Il più bel Crema della stagione, ha messo paura alla capolista Calvisano, ma ha visto sfumare la vittoria - che sarebbe stata peraltro meritatissima all’ultimo minuto quando sopra di 15-14, si è visto superare da una meta degli ospiti a

tempo scaduto. Una vera e propria beffa per la formazione di Ravazzolo, che dopo la pausa per l’incontro della Nazionale con gli All Blacks, giocherà a Leno contro la Cassa Brescia, con la consapevolezza di potersela giocare con tutti.

LA PIEVE E’ SEMPRE PIU’ GIU’

La Pieve 010 è tornata da Prato con le ossa rotte, dopo la sconfitta per 5-1 che relega i rossoblu nelle parti basse della classifica (anche se con una partita in meno). Stasera a Mirandola è obbligatorio fare punti. Classifica (6ª giornata): Montebello 16; Bassano 14; Correggio, Prato 13; Montecchio Precalcino, Trissino, Forte dei Marmi* 9; Mirandola 6; Pordenone 5; Pieve 010* 4; Modena 3; Novara 0.


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Sport

Sabato 24 Novembre 2018

VOLLEY A1 • Archiviata la sconfitta di Scandicci, le ragazze di Gaspari ospitano il fanalino di coda

V O LLE Y B 1

Pomì, attenzione ai Chieri di luna

RISCATTO ABO OSTIANO CALA IL POKERISSIMO

di Vanni Raineri

Dopo tre sconfitte consecutive, la Chromavis Abo Offanengo ha rialzato la testa, davanti al pubblico amico del PalaCoim, grazie al 3-0 centrato contro Settimo Torinese. Con questo successo, la squadra di Nibbio approda a quota 10 punti e stasera fa visita alle bergamasche della Don Colleoni, formazione nella quale milita l’ex Serena Milani. Altra vittoria per la Csv-Rama Ostiano, che a Garlasco ha però dovuto spremere energie fisiche e mentali per centrare il quinto successo consecutivo, stavolta al tie break. Stasera Ostiano (5ª con 13 punti) ospita l’Albese. In serie B2, l’Esperia Cremona ha conquistato tre punti contro Calerno e rosicchiato un punto al terzetto di vertice. L’Esperia (ora 7ª) è impegnata domani con il Fruit Rovigo.

scana: è finita 25-17. Trascinata da Ofelia Malinov, Miglior giocatrice: Jovana Scandicci ha preso il largo Stevanovic. E allora come anche ad inizio secondo mai la Pomì ha perso 3-0? set, poi Caterina Bosetti Semplice, perché Jovana (che sfidava la sorella Lugiocava dall’altra parte. cia) e compagne si rendeDato il ritmo con cui la Povano protagoniste di una mì rivoluziona ogni estate bella rimonta, non coronala rosa uscente, è evidente ta fino al 25-21 conclusivo. che affrontare le ex è Decisamente meglio routine, ma lo la partenza del stesso non vale terzo parziale, per la centrale poi si è proseserba, arrivata a guito punto a I punti Casalmaggiore punto fino al conquistati alla vigilia del 23-22 Pomì: primo campionato dopo il time out da Chieri di A1 da quasi scochiamato da Parisi nosciuta e consacratasi però la Savino Del Bene tra le migliori nel ruolo al ha avuto una bella reaziomondo. La partita di Scanne, chiudendo sul 25-23 dicci non si presentava proprio con la firma di Lusemplice per la squadra di cia Bosetti. Nel corso della Gaspari e il primo set lo ha settimana la Pomì ha premostrato ampiamente: la sentato il nuovo allenatore buona vena di Kenia Carin seconda, chiamato a socaces non è bastata alle rostituire il dimissionario Fesa per contrastare adeguaderico Bonini: è Rossano tamente la supremazia toBertocco, veneziano già

R IS U LT A T I 6 ª GI O R N A T A Brescia-Bergamo 1-3, Busto Arsizio-Firenze 3-2, Chieri-Conegliano 0-3, Cuneo-Monza 1-3, Novara-Filottrano 3-1, Scandicci-Casalmaggiore 3-0.

C LA S S I F I C A 9 Firenze Cuneo 5 Filottrano 3 Bergamo 3 Club Italia 1 Chieri 0 *Una partita in meno

Novara* 14 Busto Arsizio 14 Conegliano* 12 Scandicci 12 Casalmaggiore 12 Monza 10 Brescia 10

0

7 ª GI O R N A T A ( 25 - 1 1 h 1 7 )

Giulia Mio Bertolo e Danica Radenkovic a Scandicci (foto Manuel Bongiovanni) secondo di Mazzanti a Conegliano e con un’esperienza in Polonia. In classifica intanto la Pomì è stata sorpassata in vetta dalla coppia Novara-Busto, ed appaiata da Conegliano e Scandicci a quota 12. Tutte

Bergamo-Cuneo, Casalmaggiore-Chieri, Club Italia-Busto Arsizio, Filottrano-Conegliano, Firenze-Novara (24-11 h 20.30), MonzaScandicci. Riposa Brescia.

le avversarie citate tra l’altro devono recuperare una partita (Conegliano addirittura due, quindi è a punteggio pieno). Tra i risultati dell’ultimo turno si segnala la netta vittoria (e primi punti) di Bergamo

nel derby di Brescia e il successo di misura di Busto contro Firenze, che era in vantaggio di due set prima di crollare). Domani alle 17 la Pomì ospiterà al PalaRadi Chieri, rimasta sola a quota zero.

B OC C E

LA BISSOLATI CENTRA LA PRIMA VITTORIA GRAZIE A PAOLO GUGLIERI Il bocciodromo di Mirabello Ciria sorride alla Canottieri Bissolati che centra la prima vittoria stagionale. Sul gradino più alto del podio del Memorial G. Pietro Berlonghi è salito Paolo Guglieri (nella foto). Eliminato Antonio Biscottelli (127), Guglieri infliggeva “cappotto” ad Angelo Lussignoli, in semifinale superava Libero Assirati (12-9) ed in finale aveva la meglio su Samuele Oirav per 12-10. Quarto posto per Alberto Zaniboni. Campionato di Promozione Oggi esor-

dio del Fadigati nella 2ª categoria. Rinviato il match contro “Montata Carra” la bocciofila cicognolese affronterà (Bocciodromo alle ore 14.45) l'Arci Gonzaghese. La formazione del Fadigati: Assirati, Brocchieri, Generali, Ghidetti, Ricini e Ripari. Frattanto è iniziata come meglio non si poteva l'avventura della Canottieri Flora corsara a Turate dove ha sconfitto la “ San Mauro” per 6-2. Oggi trasferta a Seriate. Assemblea Domani mattina alle ore 10

presso il Bocciodromo comunale riunione per le società bocciofile. Ordine del giorno: il nuovo assetto organizzativo della Federazione, conseguenze sul comitato di Cremona e sulle società affiliate. A seguire discussione sulle normative tecniche ed organizzative delle gare. Argomenti importanti dove è indispensabile la presenza dei presidenti delle 15 bocciofile cremonesi ma anche la partecipazione di tesserati. Massimo Malfatto


Sport

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BASKET SERIE A • Dopo l’amara sconfitta contro Varese, i biancoblu sono attesi a una mission impossible

La Vanoli a Milano ci deve almeno provare R I S U LT A T I 7 ª GI O R N A T A

di Fabio Varesi

re la sconfitta dei suoi giocatori, che si sono espressi sotto il loro Una lezione salutare. Così si può standard. E’ un peccato, perché i archiviare, anche se con un po’ di biancoblu avrebbero potuto agamarezza, la sconfitta casalinga ganciare il secondo posto e arricontro Varese degli ex Caja e Convare a vele spiegate al difficile ti. Decisivo l’approccio della Vamatch di Milano. Al coach, però, interessa la crescita del gruppo e noli alla sfida, che ha prodotto a come far fronte alle lacune uno sconcertante 21-2 nel corso del primo quarto, del roster. Di positivo c’è con un desolante 0 su 7 stato il recupero di da tre punti. Poi però la Demps, che è finalmente tornato sui lisquadra si è ricordata I punti realizzati velli del campionato. di essere la rivelazione da un ritrovato Ora c’è la proibitiva del campionato e con trasferta contro l’Armaun parziale di 28-14 nel Tre Demps ni Milano, inarrestabile in secondo quarto, ha rimesso in sesto il match. Ma campionato ed efficace in le troppe palle perse (16) e la Eurolega. Una sfida sulla carta giornata disastrosa di Ricci (freimpari, ma il doppio impegno eusco di convocazione in Nazionale) ropeo a distanza ravvicinata, avrà e Saunders (zero punti per ensicuramente fiaccato il roster di trambi), hanno permesso a VarePianigiani, anche se le rotazioni se si strappare due punti forse sono amplissime. Ai confermati insperati, grazie anche a un paio Gaudaitis, Micov, Cinciarini, Jerdi decisioni arbitrali discutibili. A rells, Bertans, Kuzminskas e Tarcmente fredda, Sacchetti si è conzewski, si sono aggiunti giocatori fermato un gran signore, non tidi valore come il play James (dal Panathinaikos), le guardie Nedorando in ballo i possibili falli su vic (dall’Unicaja Malaga) e Dalla Ruzzier e Crawford per giustifica-

Bologna-Torino 82-79, Brindisi-Brescia 7265, Cantù-Pesaro 87-90, Cremona-Varese 79-82, Reggio Emilia-Avellino 75-91, Sassari-Pistoia 111-113, Trieste-Trento 85-74, Venezia-Milano 81-84.

C LA S S I F I C A Milano Venezia Cremona Brindisi Avellino Varese Bologna Pesaro

21

14 12 10 10 10 8 8 6

Sassari Cantù Trieste Brescia Torino Reggio Emilia Trento Pistoia

6 6 6 4 4 4 2 2

8 ª GI O R N A T A ( 25 - 1 1 ) Avellino-Venezia, Brescia-Torino, MilanoCremona (h 17.30), Pesaro-Bologna, Reggio Emilia-Pistoia, Trento-Sassari, Trieste-Cantù Varese-Brindisi. Tre Demp on azione contro Varese (foto Studio Passamonti) Valle (da Reggio Emilia), entrambi al momento infortunati, le ali Brooks (dall’Unicaja Malaga) e l’ala Fontecchio (tornato dal prestito alla Vanoli) e l’ala-centro

Burns (arrivato da Cantù). Sperare in un successo è un azzardo, ma nello sport nulla è scontato prima di giocare, quindi la Vanoli ci deve provare, forte del fatto che non ha

nulla da perdere. Dopo il turno di domani, il campionato si ferma per gli impegni della Nazionale che Sacchetti sta pilotando ai Mondiali del prossimo anno.

S E RI E B

JUVI STASERA ALL’ASSALTO DEL SAN VENDEMIANO CREMA, MATCH DELICATO CONTRO IL BERNAREGGIO Una sconfitta a testa alta. La JuVi è riuscita a mettere paura ai quotati Tigers Cesena, ma sul +3 al 30’ è crollata, incassando un parziale di 30-13 che ha permesso ai romagnoli di vincere 86-72 (malgrado i 20 punti di Alessandro Esposito e i 17 di Marco Bona). In ogni caso, perdere contro una delle squadre più attrezzate del girone, era preventivabile e la JuVi ha confermato di potersela giocare con tutti. Stasera alle 19 al PalaRadi arriva il San Vendemiano per un match interessante e dall’esito incerto, comunque alla portata dei ragazzi di Brotto. Classifica (8ª giornata): Faenza 16; Cesena 14; Vicenza, San Vendemiano, Ozzano, Orzinuovi, Milano 10; JuVi, Padova, Bernareggio 8; Lecco, Desio 6; Olginate, Crema 4; Reggio Emilia, Lugo 2.

Serie A2 femminile • Dopo il rinvio del match contro Villafranca (posticipato al 5

dicembre), la Parking Graf Crema torna sul parquet stasera (ore 21) a Castelnuovo Scrivia, in un match d’alta quota. Classifica (8ª giornata): Villafranca*, Costa Masnaga 14; Crema*, Moncalieri*, Castelnuovo Scrivia* 12; Itas Bolzano, Udine 10; Vicenza*, Milano, Marghera, Carugate, San Martino di Lupari 6; Acciaierie Bolzano, Ponzano 4; Albino*, Varese 0. *Una partita in meno.

La Pallacanestro Crema non è riescita a concretizzare una rimonta pazzesca nell’ultimo quarto ed ha lasciato i due punti a Lecco, che ha trovato con l’ultimo arrivato Marinello, il canestro della vittoria. Sotto di 17 a 6’ dalla fine, gli uomini di Lepore hanno piazzato un clamoroso rush finale, trovando il vantaggio a 4” dalla sirena con Legnini, venendo però puniti immediatamente dopo. Molti i rim-

pianti per un terzo quarto insufficiente, dopo un primo tempo molto equilibrato, come si evince dalle dichia-

SERIE C GO LD

PIADENA NON CONOSCE OSTACOLI. BENE ANCHE PIZZIGHETTONE E SORESINA Tra la prima a punteggio pieno (Piadena) e l’ultima ancora a zero (Bergamo), non poteva che terminare con un facile successo della capolista (93-54 con 22 punti di Vignali). Non deludono Pizzighettone (78-70 al Milano 1958) e Gilbertina Soresina (71-66 sul

parquet della Gardonese), mentre continua la serie nera della Sansebasket, piegata 88-67 anche dal Cernusco, che oggi alle 18.30 ospita Piadena. Stasera alle 21 Pizzighettone sfida Prevalle, mentre domani alle 18 si gioca il derby Soresina-Sansebasket.

Classifica (10ª giornata): Piadena 20; Pizzighettone 16; Iseo, Lumezzane, Prevalle 14; Soresina, Gardonese 12; Lissone, Cernusco 10; Romano Lombardo 8; Milano 1958 4; Sustinente*, Sansebasket 2; Bergamo* 0. *Una partita in meno.

JU DO

IL KODOKAN FA INCETTA DI MEDAGLIE

Nel scorso week end a Ciserano, i giovani del Kodokan hanno fatto incetta di medaglie. Nel Torneo Lombardia Under 18, Alberto Carlino (60 kg) ha mancato di un soffio l’oro, dopo tre incontri vinti, accontentandosi dell’argento.

Sempre negli Under 18, argento anche per Elisa Guernelli (48 kg), mentre Francesco Martani (55 kg) veniva eliminato pur senza subire punteggio. Tra gli Under 13, nel Grand Prix Regionale, oro per Gabriele Adorno (+73 kg), argento

per Nicole Capelli (+63 kg) e bronzo per Gabriel Gosi (50 kg). Per Alberto Carlino, il più esperto del gruppo giovanile del Kodokan, il prossimo appuntamento è il Grand Prix Nazionale Under 18 a Matera, in questo fine settimana.

razioni di coach Lepore: «E’ stata una partita dai due volti. Nella prima metà di gara c’è stato un sostanziale equilibrio, poi nel terzo quarto abbiamo concesso troppo all’attacco di Lecco. Nell’ultimo quarto, invece, ancora una volta abbiamo avuto una grande reazione di squadra, realizzando 31 punti in 10 minuti e sorpassando dopo un lunghissimo inseguimento Lecco a 4 secondi dalla fine. Purtroppo il tiro allo scadere ha dato la vittoria a Lecco. Teniamo di buono la grande reazione di squadra, ma dobbiamo capire che non possiamo concedere un quarto intero agli avversari». Ora per Crema c’è un doppio appuntamento casalingo: contro Bernareggio (domani alle 20.50) e Padova, autentico spartiacque della stagione. Marco Cattaneo


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Sport

Sabato 24 Novembre 2018

B I LAN C I O Bilancio di stagione superlativo per il Team Colpack di patron Beppe Colleoni, ancora ai vertici della categoria Elite e Under 23, grazie a 33 vittorie nazionale ed internazionale (22 su strada e 11 su pista). E’ stata sicuramente l’annata dei secondi posti, ben 41 e il Team Colpack è salito per 100 volte sul podio. Il fiore all’occhiello di stagione, senza ombra di

GRANDE STAGIONE PER IL TEAM COLPACK DEL CREMASCO STEFANO BAFFI dubbio è stato il veneto Francesco Lamon, con 8 vittorie ottenute su pista. Poi c’è il piemontese Alessandro Covi (classe ’98) con 6 vittorie tutte su strada, tra cui due tappe in Spagna alla Vuelta al Bidasoa, secondo nella classifica finale e primo nella classifica a pun-

ti, miglior scalatore e miglior straniero. Covi è stato il miglior corridore italiano al Giro d’Italia Under 23 e sopratutto ha vinto in maglia azzurra una bellissima tappa al prestigioso Tour de l’Avenir, in Francia. Il siciliano Francesco Romano (classe ’97) ha vinto la

quarta tappa e la classifica finale della Vuelta Navarra, in Spagna, mentre il marchigiano Filippo Rocchetti (classe ’96), tra i suoi successi annovera due internazionali come la Piccola Sanremo e il Trofeo Città di Brescia. Contano anche i successi dei singoli com-

ponenti delle tre Cronosquadre vinte, mentre quelle su pista portano la firma di Filippo Rocchetti (3), Stefano Oldani (3), Francesco Romano (3), Andrea Toniatti (3), Riccardo Lucca (3), Andrea Bagioli (2), Davide Baldaccini (2), Davide Plebani(2), Nicolas Dalla Valle (2), Carloalberto Giordani (2), Enrico Zanoncello (1), Stefano Baffi (1), James Felix Meo (1).

CICLISMO • Per la Cavalli è stata una stagione indimenticabile. Ultimo premio nella notte degli Oscar a Nembro

Marta fa incetta di riconoscimenti di Fortunato Chiodo La notte degli Oscar, andata in scena sul palco dell’Auditorium a Nembro (Bergamo), ha incoronato coloro che si sono distinti in ambito ciclistico italiano ed internazionale, ma anche tecnici e personaggi del settore, con numeri davvero importanti. Tra i premiati Marta Cavalli, 20enne di San Bassano, portacolori del team orobico Valcar Pbm, presieduto da Valentino Villa. Un’annata da sogno la sua, che resterà negli annuali, grazie al titolo di campionessa d’Italia su strada Elite (la serie A del calcio, per intenderci). Ora è nella storia. Un’impresa per una donna che la maglia tricolore l’ha voluta con forza. Un capolavoro. Fantastica marta, ragazza normale che sa fare cose eccezionali: campionessa europea inseguimento tra le Under 23, medaglia d’argento a Milton nel quartetto femminile azzurro agli Europei nell’inseguimento a squadre Elite (con Elisa Balsamo, Simona Frapporti ed Silvia Valsecchi) e nuovo record italiano dell’inseguimento. La Marta nazionale è

Marta Cavalli profeta in patria a San Bassano nel 2018 stata protagonista all’esordio tra le big, in una stagione perfetta con cinque vittorie. «La più incerta - ha spiegato - sotto casa a San Bassano, guardata a vista dalle autorevoli contendenti al 6° Trofeo Ernesto Cavalli Camicie. Dovevo improvvisare qualcosa, ho capito di avere gambe buone, ho giocato da attendista e me la sono goduta solo nei 50 metri finali, quando ho visto che non mi prendevano più». Torna in pista la mitica maglia Molteni In pista si va in senso antiorario, anche a Lon-

dra, dove in macchina viaggiano da sempre come pare a loro. E sulla pista olimpica di Londra c’è una maglia color camoscio con la scritta blu che porta emozioni. Un nome: Molteni. Parterre stracolmo nella prima serata della Sei Giorni. I professionisti britannici Adam Blythe e Joe Dibben si presentano indossando la storica casacca di Eddy Merckx (simbolo della Molteni), Motta, Alting, Dancelli, Basso, Boifava, Fornoni, De Rosso e Pierino Baffi, in ammiraglia Giorgio Albani ed Ernesto Colnago, direttore spor-

tivo e meccanico. Molteni is back. La scritta appare anche sulle maglie iridate di Kluge e Reinhardt, campioni del mondo dell’Americana. Ma non è un’operazione commerciale o di marketing. Per celebrare i sessant’anni della nascita del marchio, Mario Molteni, nipote del patriarca Pietro e figlio di Ambrogio, affiancato da Hero Sport, lancia un progetto che incarna lo spirito di solidarietà di questo sport: una Fondazione per aiutare gli ex ciclisti in difficoltà, intitolata a lui. Lo sport si identifica per cicli: la Legnano di Bartali, la Bianchi di Coppi, la Salvarani di Gimondi. Dal 1958 al 1976 è stata l’era della Molteni: 663 vittorie, delle quali 246 con Eddy Merckx dal 1971 al 1976. Sei Giorni di Gand Il belga Iijo Keisse ed il campione olimpico Elia Viviani sono i re della Sei Giorni di Gand (Belgio), impazzita per i due corridori della “Deceuninck Quick Step”, che hanno pedalato con una manciata di punti di vantaggio sui belgi Kenny De Ketele e Robbe Ghys e su gli altri belgi Jasper De Buyst e Van der Sande.

IL GRANDE SALTO

SONO IN TUTTO QUATTORDICI I NEOPROFESSIONISTI ITALIANI Quattordici sono i neoprofessionisti italiani, che nel 2019 faranno il salto nella massima categoria del ciclismo e che si sono seduti ai banchi del Palazzo del Coni di Milano per il corso di abilitazione promosso dall’Accpi, il sindacato dei corridori. Il milanese Matteo Moschetti, classe 1996, nove centri stagionali con la maglia della PolartecKometa, il team Continental di Alberto Contador e Ivan Basso, nel 2019 correrà con la Trek-Segafredo. A entrare nel professionismo in una squadra World Tour saranno il campione europeo Under 23 crono, Edoardo Affini, 22enne mantovano con la Mitchelton-Scoot e Andrea Garosio, 25 enne scalatore bresciano, nella Bahrain-Merida. Gli altri volti nuovi sono: Alessandro Fedeli (Delko Marseille), Giovanni Lonardi (Nippo Fantini), Leonardo Fedrigo e Mattia Viel (Androni Sidermec), Luca Covili, Alessandro Pessot e Francesco Romano (Bardiani Csf), Lorenzo Fortunato, Davide Gabburo, Moreno Marchetti e Umberto Marengo (Willier Triestina Selle Italia).


Lettere & Opinioni

Sabato 24 Novembre 2018

Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com lombardia

Via libera ai contributi per installare sistemi di sorveglianza negli asili nido Egregio direttore, via libera ai contributi ad asili nido e micronidi per l’installazione dei sistemi di sorveglianza. L’obiettivo del progetto di legge è tutelare il benessere dei bimbi che frequentano gli asili nido, visti anche i vergognosi casi di cronaca relativi ai maltrattamenti subìti da diversi bambini in alcune di queste strutture. A questo fine si prevedono differenti aree di intervento, che vanno dalla prevenzione alla formazione continua delle educatrici, dalla videosorveglianza all’assistenza ai minori vittime di maltrattamento e alle loro famiglie. La legge è finanziata con 900mila euro di fondi regionali. Di queste risorse, 300mila sono per il biennio 2018-2019 per le azioni di sensibilizzazione, formazione e prevenzione. I rimanenti 600mila euro sono invece destinati per il biennio 2019-2020 quali contributi agli asili per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. E’ bene precisare che si tratta di videocamere a circuito chiuso accessibili solo dalle forze dell’ordine in caso di denunce o segnalazioni. Questa normativa contribuisce in maniera concre-

anche per le adozioni, alla lega ricordo “prima gli italiani” Signor direttore, ho letto che nella manovra di Governo, la Lega ha proposto che sia destinato un contributo di 5mila euro a famiglia per l’adozione di bambini stranieri. Sette deputati chiedono l’istituzione presso la presidenza del Consiglio di un fondo nazionale per le adozioni internazionali, con un’dotazione di 10milioni di euro a decorrere dal 2019. Non sono d’accordo con questa proposta leghista, non tanto perché è la Lega che la propone, ma per un motivo di giustizia per i nostri minori italiani e non che si trovano nelle nostre case famiglie. Sono circa più o meno 30mila, bamta a creare le condizioni affinché certi brutti episodi di maltrattamenti non abbiano più a ripetersi, salvaguardando i nostri bambini e nello stesso tempo tutelando i tanti insegnanti che svolgono il loro lavoro con grande dedizione e professionalità. Alessandro Corbetta Consigliere regionale della Lega ••• trasporti

Piuttosto che pensare agli aerei le Ferrovie dovrebbero pensare a migliorare il servizio in regione Signor direttore, «proprio perché, come afferma lo stesso Battisti, Ferrovie dello Stato è un’azienda sana,

bini e ragazzi che costano allo Stato italiano e quindi a noi contribuenti circa 120euro al giorno. Soldi pubblici per un totale di quasi un miliardo di euro ogni anno Un contributo quindi se va dato, sia dato alle coppie italiane e non, che fanno domanda di adozioni in Italia. Memore delle mie decennali battaglie, che hanno avuto in don Benzi il nostro leader cattolico per fare chiudere gli orfanatrofi (veri e propri contenitori business), sono decisamente contrario a questa proposta della Lega, che prima dovrebbe cercare (come da sua propaganda “prima gli italiani”) di svuotare le case famiglia in Italia. Come secon-

mi permetto di suggerirgli di concentrarsi sul potenziamento del servizio ferroviario regionale, come quello in Lombardia che, per usare un eufemismo, fa un po’ schifo. E di lasciar perdere gli aerei. Glielo potrebbe consigliare anche il ministro Toninelli. Il rischio è di non far bene nessun servizio, oltre che rischiare di far ammalare un’azienda che ha trovato in salute». E’ questo il commento del consigliere regionale del Pd, Matteo Piloni, in merito all’annuncio di Gianfranco Battisti, il nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, che si è detto pronto ad acquisire Alitalia. Sempre nel corso della seduta di Consiglio regionale, il gruppo del Pd ha presentato una nuova mozione urgente

da proposta, aggiungo che la Lega dovrebbe farsi promotrice di incentivare anche gli affidi in Italia. Poi esiste anche una questione di minori migranti arrivati in Italia senza essere accompagnati. Io per questi ragazzi attiverei una seria e umana politica che veda questi minori ricongiungersi alle proprie famiglie d’origine o ai propri parenti. Questo sì che sarebbe un bel gesto umanitario… Ogni bambino ha diritto di restare nel proprio Paese, perché lì sono le sue radici.

in merito ai tagli annunciati dalla Regione con Trenord. «Il dispositivo è molto semplice - spiega Piloni - la Giunta, prima della pubblicazione degli orari dei treni invernali, deve rendere pubblico il piano emergenziale condiviso da Trenord con i dettagli, ovvero tempistiche di attuazione e modalità di affidamento del servizio relativo agli autobus sostitutivi. Una richiesta sollecitata anche da numerosi comitati di pendolari che in questi giorni, disorientati dalle notizie apparse a mezzo stampa e mai smentite, chiedono chiarezza. Infatti, nelle indiscrezioni pubblicate, i tagli riguarderebbero più 350 treni e la sostituzione sarebbe prevista solo per la metà di questi. Se fosse vero, ne subirebbe-

Gabriele Cervi Presidente associazione in Cammino con S. Francesco di Castelverde

ro le spiacevoli conseguenze più di 24mila utenti. Da quel che si sente e si legge, sembrerebbe un piano che promette solo ulteriori disagi anche per le linee già disastrate della nostra provincia, si parla in tutto di 30 corse e nello specifico: 11 sulla Cremona-Codogno, 15 sulla CremonaMantova, 3 sulla Cremona-Brescia. Credo che sia urgente che il territorio chieda spiegazioni e si confronti con Regione Lombardia intorno ad un tavolo e siano forniti dati ufficiali. E’ indispensabile capire innanzitutto se queste sostituzioni saranno definitive, perché bisogna evitare un’eventuale progressiva dismissione di linee, cosa che abbiamo già visto sulla Cremona-Piacenza». Partito Democratico Lombardia

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

il METEO

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Domenica 25 novembre

Lunedì 26 novembre

Martedì 27 novembre

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