Il piccolo 45 del 01 - 12 - 2018

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PICCOLO

il punto, la virgola e anche i due punti.

IL

CREMONA

www.issuu.com/ilpiccolocremona Anno 2 • n. 44 • sabato 1 dicembre 2018

Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 328 0493888 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 1982590 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com

Abbiamo intervistato una cremonese che vive nel Paese transalpino: «Protesta iniziata dal basso, poi strumentalizzata»

Raineri a pagina 3

caro benzina, francia nel caos e noi? in piazza solo “su invito” f at e m i cap i r e . . .

scuola

la creativita’ per battere il bullismo Articolo a pagina 6

Alcune educatrici emiliane portano avanti una battaglia per modificare le favole, cancellando la presenza di orchi e quant’altro possa spaventare i nostri piccoli. Così, dopo averli convinti che se non vanno bene a scuola la colpa è degli insegnanti e se non giocano sempre titolari nelle loro squadre è colpa degli allenatori che non capiscono niente, risparmiamo loro gli aspetti più truculenti delle antiche fiabe. Così saranno pronti ad affrontare la vita meravigliosa che li attende, le grandi gioie e i trionfi che indiscutibilmente meriteranno. Vanni Raineri

castelverde

lapidi, memoria storica nel degrado

Articolo a pagina 10

commercio

b e r t o l u c c i 4 4 a nn i f a a v o l t i d o

black friday ok ma il bilancio 2018 e’ in rosso

Pani a pagina 9

calcio

Volpi a pagina 23

Arriva il Crotone la Cremo prova a scacciare la crisi

Raineri alle pagine 4-5

«quando la mia cascina fu set di novecento» il racconto di un mese vissuto con la troupe Volley

Articolo a pagina 24

Pomì e il fortino del PalaRadi per sfidare Brescia

basket

Varesi a pagina 25

Vanoli, una pausa utile per ritrovare la vittoria perduta

l’intervista

casalmaggiore

comuni rifiuti politica, free, casalasco l’analisi di cardini ai primi posti

inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale

Articolo a pagina 13

c u l t u r a

s t o r ia

ghisleri, massone o deluso? a pagina 8

grande esposizione a milano

PIcasso e il rapporto con la mitologia a palazzo reale Galletti a pagina 22

Dossena a pagina 7



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CRONACA

Sabato 1 Dicembre 2018

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ATTUALITA’ • Anche per il caso treni la protesta è solo social. In Francia è diverso: parla una cremonese che vive oltralpe

Prezzo benzina, la rabbia francese e l’italica apatia di Vanni Raineri Per dirla alla Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea: ma perché in Francia sta succedendo tutto ‘sto baccano per la benzina a 1 euro e 50 quando da noi, che non siamo certo più ricchi, tale cifra è costantemente superata e nessuno scende in piazza? Da diversi giorni tra i nostri cugini d’oltralpe imperversa la cosiddetta protesta dei gilet gialli, tesa ad ottenere la revoca degli aumenti sulle accise dei carburanti. Il “rischio” per i francesi è di operare il sorpasso sui prezzi italiani a partire dal gennaio prossimo. La protesta inizialmente non ha avuto una matrice politica, è partita dal basso; ora ovviamente sono tanti i politici che tentano di “metterci sopra il cappello”, visto l’ampio appoggio della popolazione e la perdita di consenso del presidente Macron. Ma cosa dovremmo dire noi italiani delle accise che ci perseguitano da quasi un secolo? Paghiamo ancora la guerra dell’Abissinia del 1935, la Crisi di Suez del 1956, la Diga del Vajont del 1964, l’inondazione dell’Arno del 1966, il terremoto del Belice del 1969 e i successivi del Friuli del 1976 e dell’Irpinia del 1980, e poi le missioni Onu: in Libano del 1982 e del 1983, in Bosnia del 1996, solo per fermarci al millennio scorso. Anche negli ultimi anni, ogni occasione è buona per saccheggiare qualcosina dal pieno che facciamo un po’ tutti alla pompa di benzina.

Salvini aveva promesso che avrebbe eliminato le vecchie accise, di recente c’è stata una prima frenata (taglio rinviato), attendiamo fiduciosi. Detto questo, se al nostro posto ci fossero i francesi sarebbero scesi in piazza da un pezzo. Qui andrebbe fatta un’analisi sociologica, che qualcuno farebbe partire dalla Rivoluzione Francese. Il popolo francese si sente più partecipe delle scelte che riguardano il loro portafoglio, mentre noi siamo più propensi a scendere in piazza su sollecita-

zione politica per motivi ideologici o per opporci a grandi progetti. Poche le eccezioni: quella dei forconi di qualche anno fa e forse la manifestazione torinese a favore dello sviluppo organizzato da un gruppetto di imprenditrici. Chissà, in fondo i torinesi sono un po’ francesi... Pensiamo solo all’incubo che stanno vivendo i nostri pendolari che ogni giorno raggiungono Milano: sarcasmo, proteste sui social, ma poi? Secondo qualcuno siamo abituati allo scandalo, e cerchiamo

ogni volta il nostro piccolo tornaconto. Quando abbiamo sopportato pensioni a 39 anni spacciate per conquiste sociali, ben sapendo che un giorno qualcuno avrebbe bussato alla nostra porta (come accade oggi), non abbiamo battuto ciglio. Altri si sarebbero ribellati, noi no. Ma cosa sta accadendo davvero in Francia? La versione un po’ romantica delle fonti di informazione è veritiera? Lo abbiamo chiesto a una nostra concittadina, una ricercatrice cremonese che da diversi anni vive proprio in Francia.

«La benzina qui è cara – afferma – ma non più di quanto fosse 5 anni fa. Il punto è che tanta gente ha problemi economici e fatica sempre più ad arrivare a fine mese. Più che la benzina è il diesel che è rincarato fortemente, e fa rabbia sapere che fino a pochi anni fa c’erano agevolazioni per comprare vetture diesel». Ma come si è sviluppata la protesta? «La protesta iniziale era intrisa di populismo: ad esempio ha avuto successo una signora che in un video sosteneva che coi soldi degli automobilisti Macron si è rifatto la piscina. Inizialmente tanta gente simpatizzava senza avere un’idea precisa, ora però il movimento sta perdendo consensi perché è manovrato dall’estrema destra, e inoltre ha avuto derive violente. Ad esempio vicino a casa mia il casello autostradale è rimasto bloccato una settimana, han fatto pure un falò con bombole di gas rubate da un vicino supermercato e interi camion di generi alimentari sono stati gettati. Inoltre un po’ ovunque hanno rallentato le ambulanze, e infastidisce molto che quando trovi i manifestanti alle rotonde devi suonare il clacson mostrando loro un gilet giallo per poter passare. Una mia collega è rimasta bloccata con un bebé di 2 mesi senza possibilità di passare. Insomma, diciamo che prima a protestare erano persone con problemi economici, quindi si trattava di una protesta da ascoltare, poi è degenerata».


PRIMO PIANO

Bernardo Bertolucci, il regista scomparso lo scorso lunedì, scelse la cascina Badia per il grande

A Voltido resta la magia di di Vanni Raineri

B

ernardo, come definisci d’istinto “Ultimo tango a Parigi”? Che film è?». «E’ quel film che mi ha permesso di fare Novecento. Quel successo fu così globale che potemmo fare quello che volevo, e decisi di fare il film “impossibile”, Novecento voleva essere l’ultimo film ideologico, una grande utopia». Nell’ultima intervista video concessa dalla sua abitazione romana (in occasione dell’anteprima del restauro di “Ultimo tango”), il grande regista morto lunedì nella sua casa romana aveva espresso così il suo estremo atto d’amore per il film e per la Bassa Padana, la terra delle origini. In “Novecento” Bertolucci ha narrato col suo stile la caduta del fascismo e la lotta di Liberazione attraverso le vicende dei due protagonisti, così come nel più recente “The Dreamers” ha narrato il ’68 parigino mediante tre giovani studenti. Ma in “Novecento” la vicenda storica è ben tracciata, in primo piano, e la Bassa, attraverso le scene girate nelle province di Par-

ma, Mantova e Cremona è assoluta protagonista. Bertolucci ha ragione: il successo di “Ultimo tango” gli diede il via libera ai finanziamenti degli studios americani, che in precedenza mai avrebbero finanziato un film considerato “di sinistra”. D’altra parte un affresco storico come quello che da tanti anni Bernardo aveva in mente necessitava di risorse economiche che potevano arrivare solo dall’altra parte dell’oceano. Un film in cui si sventolano bandiere del Pci ed un’enorme bandiera rossa tenuta nascosta durante il Ventennio fascista è trascinata dai contadini nei campi. In realtà non era un film comunista, certamente era un film anti-

fascista. La faccia feroce è quella di Attila, interpretato da Donald Sutherland, che rappresenta la faccia del fascismo più violento, che terrorizza i lavoratori e nello stesso tempo rincuora la borghesia agricola che di quei lavoratori teme le prime istanze sindacali. Chi conosceva bene la realtà contadina ha trovato nel film troppa violenza gratuita, funzionale alla storia ma effettivamente eccessiva. Le radici padane sono ben visibili. Dopo la scena iniziale del 25 aprile, nella quale Attila è giustiziato dalle contadine assetate di vendetta, il flashback mostra (al grido “è morto Verdi”) la nascita dei due personaggi principali, interpretati

da Robert De Niro e Gerard Depardieu, entrambi il 27 gennaio 1901, proprio il giorno della morte di Giuseppe Verdi. E nella Roncole di Verdi si trova la Corte delle Piacentine che ospita gran parte delle scene. Ma quando si trattò di scegliere un ampio fienile la scelta portò a Voltido, dove si trova la cascina Settecentesca chiamata Badia. Qui c’è uno splendido fienile rimasto come al tempo delle riprese (fu rifatto solo il tetto a seguito di una grandinata nel 2003), grande, che ricorda una cattedrale, dallo stile molto raffinato. Il centro della grande aia, a forma di spirale, è poi fatta in dislivello per battere il grano.

La cascina Badia di Voltido ospitò l’intera troupe per oltre un mese, nell’inverno tra il 1974 e il 1975. Qui, sul fienile, è stata girata in particolare la lunga scena del banchetto cui segue il ballo, fino al momento dell’incendio (girato altrove) e della scena di sesso tra De Niro e Dominique Sanda. Il cast di quel film era davvero stellare: oltre ai citati De Niro, Depardieu, Sanda e Sutherland, comprendeva Burt Lancaster, Stefania Sandrelli e Alida Valli. Altre scene furono girate nel Casalasco, in particolare si ricorda l’uccisione del maiale al Fenilone di San Giovanni in Croce, dove si è mantenuto nel film il dialetto locale parlato dai contadini.


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affresco della realtà contadina del secolo scorso

“Novecento” Da sinistra: il fienile della cascina Breda a Voltido, Robert De Niro in una ripresa nella cascina del Casalasco A lato, sulla destra, una scena con Gerard Depardieu, Stefania Sandrelli e Robert de Niro. In basso, il ballerino del Vho con la bambola di pezza sul set

L’INTERVISTA

«Non conoscevamo il cinema, ci aspettavamo una telecamera, arrivò il mondo» Ave Rigolli, 83 anni e il ricordo di quarant’anni fa, quando nella sua cascina girarono le scene di “Novecento”

La cascina Badia ci accoglie immersa da una nebbia che sembra messa apposta per restituire il fascino degli anni Settanta, quando la nebbia c’era sul serio. Ci accoglie Ave Rigolli in Bellingeri (Berlinghieri è il nome della famiglia padronale nel film, e non può essere un caso), 83 anni, e subito la facciamo tornare con la mente a quell’inverno di 44 anni fa. «Erano per noi giorni tristi: mio marito era malato e sarebbe morto un paio di anni dopo. Proprio lui un giorno era a Piadena dove il veterinario gli chiese se fosse disposto a lasciare che la nostra cascina ospitasse un film. Noi non sapevamo niente del cinema, pensavamo che sarebbe arrivata a casa nostra una telecamera. Quindi disse di sì, ma la notte successiva non riuscì a dormire. Ci aveva ripensato, ma ormai aveva firmato, sarebbe servito un avvocato. Quindi non gli rimase che accettare. Altro che una telecamera: arrivarono decine di persone tra addetti e attori, con roulotte e grandi riflettori che illuminavano la cascina a giorno. Pensare che per girare in tutto una decina di minuti sono rimasti qui oltre un mese».

Anche perché non tutte le scene girate sono state incluse nel film. «Ricordo in particolare la scena del ballo nell’aia: andavano a cercare le vecchiette del paese che si divertivano molto in quei costumi antichi. Ricordo anche quel tipo del Vho che chiamavano “Magascià” o qualcosa del genere, che ballava con la ballerina di stoffa legata al piede. Qui dovevano fare anche la scena dell’incendio: hanno costruito una scala apposta ma alla fine hanno deciso che il fienile era troppo alto. La paga per le comparse era buona, ma io non presi manco una lira, nonostante quel che si diceva in paese: ci diedero qualcosa solo per ripulire dopo la loro partenza». La cascina piacque molto a Bertolucci, che però fece alcuni interventi: «Fece restringere con alcuni accorgimenti scenici le finestre perché una volta erano più piccole, poi fece tinteggiare parte della cascina. E svuotò il fienile per le riprese». Cosa ricorda di quei giorni? «Io insegnavo a scuola, e di mattina non c’ero mai. Loro dormivano qui vicino, mi sembra di ricordare che fossero al City di Casalmaggiore, e

arrivavano alle 10 di mattina. Ricordo che oltre a loro venivano parecchie tv straniere interessate alle riprese. Faceva freddo e soprattutto le attrici entravano spesso per scaldarsi, e poi per usare il gabinetto della casa, che preferivano a quelli delle roulotte. Spesso preparavo loro il caffé, e per la verità quando se ne sono andati non mi hanno nemmeno ringraziato. L’unica davvero carina fu Dominuque Sanda, che soffriva molto il freddo ed entrava spesso a scaldarsi. Ricordo Bertolucci con sempre addosso un grande cappello e una lunga sciarpa bianca. Ci salutavamo ma nulla di più: entrava come altri in casa per andare in bagno e per fare interviste. Lo ricordo come uomo dal forte carattere. Quella di “Novecento” era una storia cruda, non è che il film mi sia piaciuto molto, ho preferito “L’ultimo imperatore” e “Piccolo Buddha”». Grazie al film la vostra cascina ha avuto parecchi estimatori. Vi è stata richiesta per altre riprese? «No, però qui arriva sempre gente, anche con pullman. E’ sempre venuta per vedere i luoghi del film, e siamo stati menzionati in alcuni documentari. Anche

il fratello di Bertolucci (Giuseppe firmò col fratello Bernardo soggetto e sceneggiatura, ndr) venne per realizzare un documentario facendo interviste sulle tradizioni antiche». La cascina sembra in buono stato. «Ma il lato che manca crollò dopo le riprese. Purtroppo non ci sono fondi per mantenere cascine come questa, che un tempo ospitava diverse centinaia di persone. Qualche anno fa la Lega della Cultura di Piadena propose di fare qui un museo della civiltà contadina, ma non se ne fece nulla».


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Cronaca

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SCUOLA • Fino al 13 dicembre si possono votare sul sito gli elaborati dei ragazzi che partecipano al contest

La creatività batte il bullismo Il progetto delle scuole fa centro La voglia di contrastare il bullismo che passa attraverso un concorso. “Role play - Downplay” è un progetto organizzato dalla Rete territoriale contro il bullismo, con il contributo di Regione Lombardia e in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, che si pone l’obiettivo di promuovere la consapevolezza del bullismo tra gli insegnanti, gli studenti e i genitori. Quattordici classi di altrettante scuole secondarie, con il liceo classico e linguistico Manin come capofila, si sono misurate con lavori di gruppo, con il supporto formativo dei loro insegnanti e delle associazioni “C.r.i.a.f.” e “La Zolla - Associazione di solidarietà”, che hanno posto l’accento sulle diverse sfaccettature del bullismo.

Video, diapositive e opere creative che sono dei veri e propri strumenti su cui riflettere. Pubblicati sul sito del progetto, gli elaborati possono essere votati

da chiunque fino al 13 dicembre, dopodiché verranno decretate le tre classi vincitrici, che riceveranno un premio in libri e materali didattici in occasione di un

L’iniziativa è promossa dalla Rete territoriale contro il bullismo, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e Regione Lombardia

evento pubblico che riempirà la un disegno animato che tocca il sala di Palazzo Cittanova il 18 ditema dell’autolesionismo, l’Ugo cembre a partire dalle 10:30 del Foscolo di Vescovato fa leva sul mattino. «I materiali pubblicati problema dell’omofobia, l’Einauin questo sito - si legge nella padi parla della relazione difficile gina principale del portale tra due coetanei, il CrForma - continueranno ad es“sforna” un videofumetsere disponibili per le to e, ancora, lo Stradialtre scuole della rete vari fa luce sul cybere per la cittadinanza bullismo, il Diotti di le classi che affinchè la riflessione Casalmaggiore si rialpartecipano sul bullismo e cyberlaccia a Harry Potter al progetto bullismo continui». tirando fuori un inedito Tanti e diversi tra di loro doppiaggio, la Virgilio dà gli elaborati presentati dai ravoce alla testimonianza di una gazzi. Il liceo Manin si è cimenragazza colpita da una malattia, tato con un corto che propone la la Campi propone delle soluzioni rivisitazione dei Promessi Sposi alla piaga del bullismo e l’Istituin chiave social, il Romani di Cato Bertesi mostra la sua originasalmaggiore punta sui numeri lità sulle note di una canzone sconcertanti del fenomeno del rap. Lo sguardo dei ragazzi che bullismo, il Torriani sceglie due aiuta a riflettere. manifesti incisivi, l’Aselli realizza eg

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I LAVORI Alcuni degli elaborati presentati dagli studenti, si possono votare sul sito fino al 13 dicembre

“ROLE PLAY DOWNPLAY”


Cronaca Il giornalista cremonese Simone Bacchetta con il premio ricevuto a Matera

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t e le vis io ne

a simone bacchetta il premio internazionale matera sport film festival Il viaggio-reportage “Da Cremona alla Bosnia. La solidarietà dopo la guerra” realizzato dal giornalista cremonese Simone Bacchetta ha ricevuto un ulteriore, prestigioso premio a Matera, nell’ambito del Matera Sport Film Festival, giunto alla nona edizione. Si

tratta di una rassegna internazionale di cinema, televisione, comunicazione e cultura sportiva. Al reportage cremonese è stato assegnato il premio quale Miglior produzione televisiva (realizzata per Cremona 1). A dimostrare il carattere in-

ternazionale del Festival, in non poche categorie hanno prevalso produzioni internazionali. La cerimonia di premiazione si è svolta presso il Cinema Il Piccolo di Matera, che, lo ricordiamo, nel 2019 sarà capitale europea della cultura.

POLITICA • Intervista esclusiva al noto storico. «L’attacco di Di Maio ai giornalisti un autogol. Salvini? Un furbo» di Paolo A. Dossena Il noto storico Franco Cardini ha gentilmente accettato di intervenire nel dibattito della settimana scorsa. Sergio Romano e Giorgio Galli convenivano con chi scrive che la definizione di “populista” richiede un’analisi approfondita. Ecco la dichiarazione rilasciata da Franco Cardini: «Nemmeno io amo chiamar “populisti” i 5 stelle o Salvini. Forse Peron poteva esser definito tale, ma anch’io ho troppo rispetto per i “populisti” veri per definir così il primo arringapopolaccio che passa (non che Peron fosse tale, intendiamoci: anzi, è un sottovalutato e un calunniato perchè oggi non lo conoscono e ne danno un’immeritata immagine caricaturale). Quindi, non è che i “populisti” di oggi lo siano troppo: è che non lo sono abbastanza. Sono dei tipi senza cultura e senza preparazione che sono riusciti a convincere masse intere fatte di gente al loro stesso livello. Ma quel che nei populisti colpisce, sia al vertice sia alla base, è il disorientamento. E’ gente che non sa dove andare: se può aver azzeccato qualche slogan o può aver provvisoriamente fatto centro con qualche promessa avventata, dovrà fare i conti con una élite socioeconomica italiana e internazionale (quelle politiche sono scadentissime e ormai ridotte a “comitati di affari”) molto più abile di loro e per giunta spietata, cosa che essi non sono. Dietro gli slogan eteroconiati di Di Maio c’è il Nulla: quando cerca di spiegarsi, confonde il concetto di chiarimento con quello di parafrasi. Anche quando può avere molte ragioni (ad esempio, sotto il pro-

Cardini: «La crisi sarà inevitabile Italiani sempre in aiuto del vincitore» filo culturale, quello del liberista e uno che proporiposo festivo sarebbe ne una legge sul lavoro di stato uno splendido argosinistra quasi bolscevica mento), non è in grado di (sempre chiedendo scusa difenderle se non a un liai bolscevichi ch’erano vello puerile, come un ragente seria) difficilmente gazzino imbronciato. Il possono collaborare a suo attacco indiscriminalungo: nemmeno Peron to ai giornalisti è stato un era capace di proporre al clamoroso autogoal, suo popolo docce scozzementre una critica rigorosi del genere. Per Salvini il sa al giornalismo-mendiscorso è diverso: è un zogna, al giornalismofurbo che si sta trovando sensazione, al giornaliin una congiuntura favosmo-calunnia (e sempre revole dati i molti mesi di vigliacco: guardi quel che terrorismo mediatico e di succede oggi in Yemen e disinformazione sistemacome con qualche eccetica su tutto quel che rizione come Alberto Negri guarda i migranti e può tutti i giornalisti ne tacproporre tutte le misure ciono perché il genocidio “popolari” - vale a dire nei confronti degli yemeben accette al “popolo” – niti sciiti è architettato che crede, anche quelle dagli amici arabo-sauditi che è il primo a ritenere ed egiziani - per tainattuabili, in quanto cere d’Israele può esser quasi sidegli statunicuro che i suoi altensi) sarebbe leati di governo stata sacrosano comunque i Cardini nasce ta e accolta con suoi interlocuil 5 agosto approvazione tori non gli pera Firenze anche dai giormetteranno di nalisti seri. Dopo attuarle consenle elezioni, era chiaro tendogli così di adche i 5 stelle o il centrodossare a loro la colpa e di destra, sia pure con molta lucrare altri consensi difficoltà e usando i soliti elettorali. Per tacere delle parlamentari “disponibili” sciocchezze dette su altre (cioè corruttibili, in quancose, sulla scuola, sopratto già corrotti) avrebbero tutto. Insomma: 5 stelle e potuto governare solo acLega non vanno d’accorcordandosi con il Pd: la do; c’è polemica anche mossa di Di Maio, scorpoall’interno dei rispettivi rare il centrodestra faschieramenti; le opposicendo balenare a Salvini il zioni, le punte di diamanPalazzo Chigi, è stata tatte delle quali sono adesso ticamente magistrale ma Berlusconi e Renzi, apstrategicamente una bepaiono inadeguate sia stialità tremenda: è evinelle critiche al governo, dente che un partito che sia nelle proposte avanpropone una legge finanzate. La situazione ecoziaria di estrema destra nomico-finanziaria è

1940

obiettivamente grave; sul piano della politica internazionale, l’Italia (al rimorchio della Nato e militarmente occupata dalle basi Nato-statunitense) non esiste e non è in grado di giocare nemmeno nel Mediterraneo qual ruolo al quale sarebbe pur geostoricamente chiamata. D’altronde, chi accusa l’attuale governo di esser fatto di “incompetenti” in quanto “privi d’esperienza” dovrebbe riflettere sul fatto che da noi al governo negli ultimi decenni si sono avvicendati anche uomini di vasta esperienza e competenza, come Romano Prodi: ed è gente come loro che ha indotto gli italiani che ancora vanno a votare a mandar al governo i “populisti”. D’altronde, dal momento che ho ricordato Romano Prodi (un politico che peraltro stimo), vorrei concludere ricordando una grande verità ch’egli ebbe a proferire una volta, quando affermò letteralmente: “Attenzione! Con tutto il male che si può dire del ceto politico in Italia, la società civile è ancora peggio di lui”. Ed è vero, è così: la società civile, quella che esprime l’opinione pubblica, è per la stragrande maggioranza fatta d’ignoranti, di disinformati, di evasori fiscali, di gente del tutto disabituata al rispetto ai doveri più elementari della solidarietà e dell’ordine civico (a cominciare dalla raccolta dei rifiuti), di piccoli furbastri

del cartellino, o del quartierino, o del mercatino. Per cui la crisi, non so quanto prossima, sarà comunque inevitabile. Con una considerazione ancora più sconsolante: in genere, i popoli reagiscono alla loro stessa destrutturazione con una terapia dolorosa ma efficace. La Rivoluzione. Nei tempi modeni ci sono passati tutti: gli inglesi, gli americani, i francesi, i tedeschi, i russi, gli spagnoli, i greci, i turchi, gli arabi, gli iraniani, i cinesi... Rivoluzioni, o guerre civili, o riforme radicali. In questi casi i popoli si sono divisi e hanno combattuto fra loro, poi hanno affrontato una fase di ricostituzione in qualche caso anche molto positiva. In Italia c’è stato un “Risorgimento” malinteso, con esito unitario e accentrato contrario alle tradizioni

LO STORICO Sotto Franco Cardini, storico tra i più noti del panorama italiano Ha spesso collaborato con la Rai e nel 2004 si è anche candidato a sindaco di Firenze

policentriche e municipalistiche; un fascismo, ambiguo tentativo di “realizzare” alcune delle premesse risorgimentali; un postfascismo-antifascismo, a sua volta ambiguo. Tutte queste tre fasi anziché risolvere le contraddizioni si sono sviluppate sulla base del trasformismo: anziché scontrarsi , gli italiani sono regolarmente stati per la loro gran parte “alla finestra”, salvo poi “correre in aiuto del vincitore”. Insomma non siamo forse il peggior popolo della terra: diciamo che ci stiamo provando. E’ vero che abbiamo uno splendido passato: ma ciò si risolve in un ulteriore carico per gli italiani del presente, del tutto inadeguati a raccogliere e a valorizzare la loro stessa storia. Che difatti, ad avviso di molti di loro, è una scienza “inutile”».


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Rubrica

Sabato 1 Dicembre 2018

f uori da l g uscio

macron vuole un esercito ue mosca: per noi ok

(p.a.d.) La settimana scorsa, incontro MacronMerkel per rafforzare l’Europa. Ora che l’Uk è fuori, Macron vuole correggere l’errore di De Gaulle e dar vita a un esercito Ue. Mosca: va benissimo, non abbiamo mai considerato l’Europa come un avversario. Emigrazione: Trump autorizza l’uso della «forza letale» al confine e chiede agli europei di non comprare cellulari cinesi Huawei e di abbandonare l’accordo nucleare iraniano. L’Ue non abbandona l’accordo, il ministro degli esteri di Teheran, a Roma dice: «l’Iran non negozierà con Trump: è inaffidabile». E la Cina: gli americani «vanno oltre la loro giurisdizione». Il neoeletto presidente del Brasile Borsonero sposta l’ambasciata a Gerusalemme e decide l’aumento della deforestazione amazzonica. Questa settimana raggiunta l’intesa di divorzio tra Ue e Uk. Ma ora May deve far accettare l’accordo al parlamento britannico e laburisti e nazionalisti vogliono rovinare tutto, mentre Trump dice che l’accordo è buono solo per l’Ue. Della quale Macron dice: «Ora deve essere rifondata». Alta tensione MoscaKiev: Putin cattura due cannoniere e un rimorchiatore ucraini nel Mar Nero, e umilia i prigionieri alla tv russa; la Nato si schiera contro Mosca. Prosegue la guerra nel Donbass (circa 10.500 morti in 4 anni). Più di 100 feriti ad Aleppo (tenuta dal governo siriano) a causa di un attacco con gas: sarebbero stati i ribelli.

LA NOSTRA STORIA • Per il nipote Valeriano fu ostile alla massoneria, che però lo rivendica come suo adepto di Paolo A. Dossena “Arcangelo Ghisleri geografo letterato uomo politico mazziniano di fermissima fede con la stampa dalla cattedra lottò indomito per dare a l’Italia una repubblica nemica d’ogni tirannide severa maestra di giustizia e di libertà ______

Chi fu Arcangelo Ghisleri? Massone vero o deluso?

I concittadini ne ricordano con fierezza l’onesto costume l’ingegno multiforme l’appassionato amore del vero. Persico Dosimo, 5 settembre 1855 - Bergamo 19 agosto 1938, 15 aprile 1938” Così si legge su una delle lapidi del Cortile comunale Federico II di Cremona, vera città ghibellina, il cui contado partorì questo nemico dei ghibellini. Recentemente, in occasione dell’ottantesimo anniversario della scomparsa di Arcangelo Ghisleri, la massoneria cremonese lo ha rivendicato come un suo adepto. E’ così? Da un lato, la “Rivista Massonica” (N. 2 – Febbraio 1974) descrive, come moltissime altre fonti, il geografo come uno dei suoi, cioè come un libero muratore. Dall’altro lato, nel 2004, l’anziano Valeriano Ghiincontri avvenivano in sleri contattò la redaziopiena, affollata redazione di “Cronaca”, un quone, oppure all’aperto, ai tidiano che oggi non esitavolini esterni dei bar ste più, chiedendo di tra Via Solferino e Piazza parlare con chi scrive. Roma. Semplicemente, Valeriano Ghisleri era fiValeriano Ghisleri non glio di Amleto Ghisleri voleva dare troppa pub(1883-1971), a sua volta blicità alla cosa che stava figlio di Arcangelo. Quinfacendo, senza tuttavia di Valeriano Ghisleri era il nasconderla. Insomma, nipote del famoso geonon c’era nessun segreto, grafo. non nella piccola Cosa voleva? Che Cremona, dove su suo nonno si tutti conoscono scrivesse il ritutti, e dove cordo che ne Arcangelo Ghisleri tutti conosceaveva lui. Da vano il nipote nasce a Persico quell’incontro dell’illustre geoDosimo nel palazzo di grafo. “Cronaca”, in Via Per prima cosa, VaEugenio Beltrami 18, leriano Ghisleri ci tenne Cremona, nacque una a dire che suo nonno era serie di articoli su Arcanostile alla massoneria. gelo Ghisleri. Tuttavia, Secondo suo lui, Arcanscrivendo articoli per il gelo Ghisleri aveva fatto principale quotidiano una brevissima esperiencremonese, “La Provinza massonica «dietro cia”, Valeriano Ghisleri l’insistenza di Pirro chiese di rimanere anoAporti». Pirro Aporti, nimo. Telefonava, oppunato a San Martino re si presentava periodidell’Argine (Mantova) era camente, con fasci di doil nipote del famoso pecumenti su suo nonno. dagogista e politico FerNon c’era niente di clanrante Aporti (1791destino: spesso questi 1858).

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A sinistra due estratti della “Rivista Massonica” citata nell’articolo. Sopra a targa nel cortile Federico II a Cremona, a destra una foto di Ghisleri

Si dice che Pirro Aporti avesse scritto il Manifesto del Grande Oriente d’Italia, e che fu candidato alla carica di Gran Maestro di quella loggia, venendo tuttavia sconfitto da Ernesto Nathan, un anglo-italiano nato a Londra dalla pesarese Sara Levi e dal tedesco Moses Meyer Nathan. Secondo Valeriano Ghisleri, suo nonno disse: «Entrai in massoneria dietro le insistenze di Aporti», ma vide che «si perdeva tempo in riti e combricole». Questa la versione di Valeriano Ghisleri. Quanto segue non contiene quindi niente di nuovo: è un riassunto di una lunga serie di articoli apparsi su “Cronaca” nel 2004. E’ ora possibile rivelare che la fonte e l’ispiratore di quegli articoli era Valeriano Ghisleri, passato a miglior vita due anni dopo l’uscita di quella serie, che gli fece molto piacere. In quanto, del tutto acriticamente, chi scrive riportava semplicemente

quanto raccontato da Valeriano Ghisleri. Tutto veniva messo tra virgolette, senza specificare il perché, senza specificare la fonte. Dello spazio se lo prendeva anche il giornalista, perché chi scrive non perdeva occasione di sottolineare che l’idea di democrazia che aveva il nume tutelare di Arcangelo Ghisleri, Giuseppe Mazzini, era giacobina e totalitaria. Ma a Valeriano Ghisleri non interessava: bastava che di suo nonno si tramandasse il ricordo che ne aveva lui. Il nonno aveva rotto con la massoneria. Riecco quindi, l’Arcangelo Ghisleri secondo la descrizione e ricostruzione di suo nipote. Il nonno veniva da una cascina della pianura cremonese. Fu chiamato, secondo una famosa definizione fornita da Valeriano Ghisleri, «l’uomo che svelò la geografia dell’Africa al mondo». Secondo il nipote, «per i suoi lavori editoriali geografici, Ghisleri (che visse anche ne-

gli Usa), ottenne in America la medaglia d’oro per l’atlante d’Africa, e la medaglia d’argento dalla Reale Società Geografica Italiana. Amico di Cesare Battisti, Gaetano Salvemini, Leonida Bissolati, Filippo Turati e di tutti gli altri, Ghisleri fu comunque un uomo politicamente solo, isolato, un “esule in patria”». Eppure, sempre secondo Valeriano Ghisleri, «la base del suo partito, quello repubblicano, acclamò il geografo, a Pisa, con queste parole: «La repubblica verrà presidente chi sarà Arcangelo Ghisleri». Probabilmente l’isolamento di Ghisleri, con quella sua bonaria, familiare parlata lombarda, «fu il frutto della sua onestà intellettuale e del suo carattere schivo». Così riteneva Valeriano Ghisleri. Suo nonno era uno studioso, ma era anche nel partito repubblicano, che era di ispirazione mazziniana, come si vedrà nella prossime puntate.


Cronaca

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ECONOMIA • Bene il Black Friday, ma non basta a compensare un 2018 ancora deficitario

Negozi, un bilancio sempre più in rosso di Federico Pani Sia benedetto il Black Friday. Già, perché come in quel romanzo di François Sagan, porta un po’ di sole nell’acqua gelida in cui ora sono immersi i commercianti: in occasione del venerdì dedicato agli sconti speciali (e che segue, negli Stati Uniti, il giorno del Ringraziamento), il 48% dei negozi italiani ha registrato vendite maggiori rispetto all’anno precedente. Tra gennaio e settembre di quest’anno, invece gli stessi negozi, si legge in una nota di Confesercenti, hanno registrato quasi 900 milioni di euro di vendite in meno rispetto al 2017 (dati Istat), la flessione peggiore da cinque anni a questa parte. Un crollo che ha accelerato la mortalità delle imprese: da gennaio a settembre del 2018 si stima che circa 20mila negozi indipendenti abbiano chiuso bottega. Inutile, quindi, cantare vittoria: il 67% degli esercenti intervistati ha ammesso – come era facile

m edi c i n a

cremona, chirurgia in diretta streaming col mondo intero L’equipe della Chirurgia dell’Ospedale di Cremona, diretta da Mario Martinotti, ha eseguito ieri mattina tre interventi in diretta streaming con altre sale operatorie di tutto il mondo. Il tutto è stato possibile grazie all’impegno del team di sala operatoria e alla collaborazione di una troupe televisiva che ha trasmesso in diretta gli interventi chirurgici all’Auditorium del Massimo (Roma), dove circa cinquecento chirurghi hanno potuto seguire cosa stava accadendo in diretta a Cremona e porre quesiti ai medici presenti. Nello specifico, sono stati eseguiti dal team cremonese due surrenalectomie e una plastica laparoscopica di ernia iatale. L’iniziativa rientra nel 29° Congresso di Chirurgia Laparoscopica dell’Apparato Digerente, realizzato dal prof. Giorgio Palazzini (29 e 30 novembre), che ha messo in contatto le sale operatorie di Stati Uniti, Giappone, Francia, Inghilterra, Belgio, Olanda, Svezia, Spagna, Portogallo, Australia, Cina, Corea, Singapore, Sud Africa, Argentina e Italia.

tore più colpito, e passa da immaginare – che gli incassi sopra le aspettatidal +2,3% del 2017 al -2,4% di quest’anno, seve del Black Friday non guito dall’abbigliamento, invertiranno la traiettoria negativa imboccata; ed è che da +0,8% passa a -1,8%. Pur restando di probabile che, sperando segno positivo, frenano che il Natale ridia ossigeanche telefonia e inno ai consumi, il masformatica, che simo che ci si possa scendono da una aspettare è che la di crisi venga stemcrescita perata. +3,4% a +1,4%. Il calo più alto Il calo delle venDal calo di vendite ha colpito dite non si salche si registra praticamente vano nemmeno nell’editoria tutti i comparti farmaci e giocattoli. Unica eccezione: merceologici. L’arco di gli elettrodomestici, tempo messo a confronto +1,8% segnato nei primi 9 dallo studio registra gli mesi del 2017 e +2,7% di andamenti nei primi nove quest’anno. Resta invece mesi di quest’anno e quelli del 2017. Il commercio consecutivamente in perdita il settore della cartodi calzature, articoli in leria, dei giornali e delle pelle e da viaggio, è il set-

3,3%

BLACK FRIDAY Il Black Friday è una giornata speciale di sconti importata dagli Stati Uniti, dove ricorre in occasione della Giornata del Ringraziamento

riviste che, a fronte di -1,8% dello scorso anno, sprofonda a -3,3%, conquistando il risultato peggiore in assoluto. La competizione con l’online e la teoria dei vasi comunicanti c’entrano fino a un certo punto. La Stampa, commentando la flessione analizzata prima, ha pubblicato dati Istat che segnalano un calo delle vendite settembrine al dettaglio del 2,5%, al net-

to di un +2,7% del volume di acquisti on-line. Morale: il commercio fisico va male, ma l’on-line non riesce a compensare. Una crisi autunnale che colpisce meno, -1,2%, la grande distribuzione e affonda sempre più, -4,3%, i negozi tradizionali. Questi i dati di settembre, dopo nove mesi di sostanziale tenuta dei big (+0,2%) e un calo netto dei più piccoli (-2%).

Il rallentamento dei consumi interni fa da pendant, peraltro, al calo di fiducia di imprese e consumatori, che da cinque mesi di fila hanno sempre meno aspettative sul loro futuro economico. «Sul loro giudizio pesano, inevitabilmente, le incertezze sulla legge di bilancio – afferma la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise – ma anche un rallentamento dei consumi interni. La spesa delle famiglie non si è mai ripresa veramente dagli anni della crisi e continua ad essere molto debole», conclude, invocando investimenti per la crescita e un alleggerimento del fisco. Dici niente.

ga s t r o n o m i a

domani “sapori itineranti” in centro storico E’ iniziato dicembre, il mese del Santo Natale, festività che tutti noi vogliamo festeggiare degnamente sia spiritualmente che prosaicamente con doni natalizi e piaceri della tavola. Domenica 2 dicembre torna a Cremona, in Piazza Stradivari, “Sapori Itineranti” con tanti regali belli ma soprattutto buoni da fare e da farsi. Nell’ambito de “Le Quattro Stagioni di Cremona”, la fortunata serie di eventi domenicali dedicati alle famiglie e ai bambini, fatti di mercatini “bio”, “mercati contadini”, antiquariato e molto altro, “Sapori Itineranti” è una rassegna di stand di enogastronomia di qualità che porteranno a Cremona prodotti tipici locali ma anche provenienti da altre regioni d’Italia quali Pasticceria siciliana, Prodotti dal Trentino, dalla Puglia, dalla Toscana ma soprattutto Lombardia, Piemontesi ed Emilia. Non mancheranno i dolci tipici come la “Pattona” o i torroni artigianali cremonesi ma neanche i famosi salumi piacentini e parmigiani, i formaggi piemontesi e quelli delle valli bresciane. Chi ama le raffinatezze culinarie caserecce potrà trovare i “Brigidini toscani” con l’olio extra vergine d’oliva del pistoiese ma anche il riso col tartufo o i tartufi al naturale o inseriti in salse e condimenti vari. Insomma, la scelta è tra tanti prodotti di qualità adatti a anche per regali di prestigio. Ad organizzare e gestire l’evento sarà l’agenzia, tutta cremonese, AgriMercato.org.


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Cronaca

Sabato 1 Dicembre 2018

OGGI IN CENTRO

GIORNATA MONDIALE CONTRO L’AIDS, GLI EVENTI A CREMONA Il 1° dicembre è la Giornata mondiale di lotta contro l’Aids, istituita nel 1988 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), alla quale aderisce il Comune di Cremona. E’ una data importante che rappresenta un’occasione per sostenere azioni di informazione e di sensibilizzazione finalizzate alla prevenzione. All’interno del progetto “Torrazzo2018”, di cui il Comune di Cremona è ente capofila, è nata l’idea di una campagna di sensibilizzazione con lo slogan “Conosci il tuo stato” a favore della lotta contro l’Aids. Tra gli interventi promossi dal Comune una campagna sui social, che consisterà nella pubblicazione di fotografie accompagnate dallo slogan scelto per promuovere la necessità di conoscere il proprio stato di salute anche su questa malattia virale. Sui display luminosi, posti all’ingresso della città, fino al 5 dicembre, verrà ricordata l’importanza di questa giornata con il messaggio 1° Dicembre 2018 – Stop Aids. Oggi, dalle 10 alle 13, in corso Campi vi sarà un punto informativo, curato dagli operatori della Cooperativa di Bessimo. Alle 16 sarà celebrata la Messa alla Casa della Speranza. Dalle 19, in piazza Stradivari, saranno presenti i giovani della Croce Rossa Italiana.

CASTELVERDE • La protesta del consigliere Priori: «Si preservi la memoria antica del paese»

«Lapidi, cimeli di storia trascurati»

CASTELVERDE – «Ci sono lapidi in paese che rappresentano un patrimonio storico, e che per questo devono essere riportate all’antico splendore». E’ questo il tono dell’interpellanza che il consigliere di minoranza Giuseppe Priori ha depositato affinché se ne discuta nel prossimo consiglio comunale. Si tratta in particolare delle due lapidi incastonate sul lato frontale del settecentesco Palazzo Comunale, che come si vede nelle due foto in pagina versano in stato di abbandono, oltre che di altre lapidi presenti nei cimiteri e all’ingresso di questi. Un patrimonio monumentale e di testimonianza che la precedente Amministrazioe comunale Lazzarini aveva valorizzato. Nella sua interpellanza Priori ricorda la precedente interpellanza presentata nel Consiglio comunale del 16 dicembre 2016, a sua firma oltre a quella di Grassani, in cui «venivano ricordate una serie di iniziative, coordinate dall’allora assessore Circo e da Paolo Dennanoce in rappresentanza del gruppo di lavoro per l’Anniversario del centenario della Grande Guerra. Tali iniziative, che avevano riscosso largo consenso tra la cittadinanza, auspicavano tra l’altro che si ponesse mano al restauro delle lapidi poste sul fronte del Palazzo Comunale». A seguito di ciò, si chiede come mai nell’occasione del Centenario non si sia fatto nulla nonostante il dovere morale e istituzionale nei confronti di chi combatté e sacrificò la propria esistenza a

Non è trascor

favore della Patria. Priori ricorda la risposta che allora fu data dal sindaco Graziella Locci, concorde nel considerare importante recuperare la memoria storica del paese e intenzionata a valutare il restauro conservativo delle lapidi poste sul palazzo comunale e del monumento ai Caduti. Senonché, lamenta Priori, la situazione da allora non è cambiata, e si chiede il motivo. Da se-

gnalare che le «lapidi e iscrizioni nel territorio di Castelverde» furono oggetto di una relazione introduttiva del professor Carmine Lazzarini alla conferenza che tenne alcuni anni fa il professor Claudio Vela (oggi direttore della Scuola di Musicologia a Cremona) all’Università di Pavia. «I Comuni, in primo luogo aveva detto Lazzarini -, hanno il compito di far parlare di nuovo i

testi della memoria sparsi sul territorio. Da qui l’importanza del restauro e valorizzazione dei monumento storici, che non sono solo chiese e cascine. Castelverde ospita una quindicina tra lapidi, iscrizioni e targhe commemorative, e manca una targa al concittadino Romeo Bozzetti che fu uno dei Mille, amico di Ippolito Nievo e stretto collaboratore di Bixio e Garibaldi».



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Sabato 1 Dicembre 2018 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com

museo diotti

tavolette da soffitto: oggi alle 17 convegno Oggi, sabato 1 dicembre, al Museo Diotti saranno presentati gli atti dell’importante convegno di studi organizzato un anno fa dalla Società Storica Viadanese e dedicato alle tavolette da soffitto dipinte, fenomeno diffuso in Europa nei secoli di passaggio fra medioevo ed età moderna, di cui si trovano numerose testimonianze anche nel nostro territorio. Ne parleranno due dei curatori del volume, Mario Marubbi e Giorgio Milanesi, introdotti da Valter Rosa. L’incontro, previsto per le ore 17, sarà ad ingresso libero.

TEATRO COMUNALE

MACBETH STILE SARDO DOMANI ALLE ORE 21 Nuovo appuntamento domani con la Stagione Teatrale del Comunale di Casalmaggiore. Alle ore 21 Sardegna Teatro e compagnia Teatropersona presentano “Macbettu” di Alessandro Serra, tratto dal Macbeth di Shakespeare, con Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu e Felice Montervino. Lo spettacolo ha ottenuto nel 2017 il Premio Anct (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro) e il Premio Ubu per il miglior spettacolo.

CICOGNARA

DOMANI CONCERTO PER FLAUTO E CHITARRA CICOGNARA - Domenica 2 dicembre alle ore 16,30 presso la chiesa parrocchiale di Cicognara di Viadana si terrà un concerto per flauto e chitarra. Il Duo Santelli-Marazzi proporrà un repertorio a cavallo tra Settecento e primo Ottocento sia originale che, come era prassi dell’epoca, di trascrizioni, che caratterizzano in modo esemplare la formazione flauto e chitarra, una delle più antiche, con una tradizione ben consolidata che ci porta fino ai giorni nostri. Si passerà dalle più seriose e riflessive Sonate di Telemann e Handel alle più salottiere Serenate di Carulli e Diabelli per terminare con lo sfavillante Gavotta e Tambourin di Gossec. Il concerto ad ingresso libero è offerto dall’amministrazione comunale di Viadana.

casalmaggIore

SERVIZI • Sembrava che l’ufficio fosse destinato a chiudere, invece si trasformerà in Punto Cliente

Casalmaggiore salva almeno l’Inps Pericolo scampato, questa volta sì. La prima voce emersa era abbastanza grave: l’Inps a Casalmaggiore chiude. In effetti qualche movimento di razionalizzazione è contenuto nel piano regionale dell’ente, e Casalmaggiore sembrava rientrare tra gli uffici in chiusura o comunque passibile di tagli alla spesa. Tuttavia gli ultimi sviluppi rasserenano la situazione, e non poco. In questi giorni ci sono stati contatti tra i vertici provinciali di Inps e il comune di Casalmaggiore nella figura del sindaco Filippo Bongiovanni, il quale aveva pensato di aprire uno spazio al piano terra del palazzo municipale, nel quale ospitare i dipendenti Inps per non perdere un servizio prezioso, in una fase storica in cui il Casalasco sta in effetti accusando il colpo da questo punto di vista. La prima opzione, infatti, era la possibilità, chiu-

La sede Inps in via Cairoli a Casalmaggiore dendo l’agenzia di via Cairoli, di spostare tre dei sei dipendenti che lavorano a Casalmaggiore (il settimo è andato in pensione pochi mesi fa e non è stato sostituito) proprio in uno degli uffici del comune. Questo però non avverrà: l’Inps,

infatti, giusto giovedì mattina ha comunicato al comune casalese che la situazione porterà a qualche modifica più che altro di forma ma non di contenuto. L’agenzia di Casalmaggiore, infatti, resterà sempre in via

Cairoli, dove è stata trasferita dalla precedente sede di via Corsica anni or sono, diventando un Punto Cliente. A conti fatti cambia poco: tre addetti lavoreranno a contatto col pubblico, gli altri tre invece in telelavoro lavoreranno per la sede di Cremona, seguendo ovviamente le pratiche anche di Casalmaggiore. Insomma l’Inps formalmente non si chiamerà più agenzia a Casalmaggiore, ma la sostanza del servizio rimane pressoché immutata. Tutto questo avverrà a gennaio 2019, mentre la stessa Inps sta lavorando a una trattativa per arrivare all’unificazione con un altro ente, il cui nome resta però per il momento top secret: per quest’ultimo passaggio servirà molto più tempo. Intanto a Casalmaggiore il servizio, cambiando forma, resterà attivo. In tempi bui, molto meglio così!

rota r y c asa lmag g io re o g lio p o

violenza sulle donne, il punto all’avis La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne è stata celebrata a Casalmaggiore con un partecipato incontro che si è tenuto lo scorso fine settimana presso la sede Avis in Baslenga. La folta presenza di pubblico è stata probabilmente favorita dal grande sconforto dell’intera comunità per la morte, due giorni prima, del piccolo Marco Zani, vittima di un incendio del quale è accusato il padre, che non ha mai accettato la separazione dalla moglie. Il primo ad intervenire, dopo l’introduzione del presidente del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po (che ha organizzato la serata) Daniela Borella, è stato l’avvocato Mauro Nicoli, che ha fatto un excursus storico sui reati a sfondo sessuale e sulla sensibilità civile profondamente modificata, quindi il capo della Divisione Anticrimine della Polizia di Cremona Adele Belluso ha proiettato alcuni filmati e spot realizzati dalla Polizia con la Fondazione Pubblici-

tà Progresso presentando alcuni progetti condotti dalla Polizia di Stato sul tema. Da segnalare tra il pubblico la presenza del Comandante della Polizia Stradale di Casalmaggiore Gaspare Liuzza, intervenuto in occasione della tragica morte del piccolo Marco, accompagnato dall’assistente capo Stefano Sidoti, che ha compiuto personalmente il fermo del padre Gianfranco. A seguire il dibattito c’era anche l’assessore alle pari opportunità del Comune di Casalmaggiore Sara Valentini. A seguire, è intervenuta la presidente di Mia Annise Grandi, che ha illustrato la presenza ormai radicata del gruppo a Casalmaggiore, mentre al centro dell’intervento dello psicologo Enrico Roda è stato il lavoro al Cam, centro ascolto uomini maltrattanti: un’opera importante quella fatta sugli autori delle violenze, peccato che l’accesso sia volontario, e non sia ancora possibile obbligare questi soggetti a

Belluso, Grandi, Gandolfi, don Maffioletti, Raineri, Borella, Nicoli, Roda e Sanguanini rivolgervisi. Anna Maria Gandolfi, consigliera di parità per la Provincia di Brescia, ha poi raccontato l’esperienza dell’associazione “Il cerchio degli uomini” da lei fondata a Brescia. Daniela Sanguanini ha incentrato la relazione sulla sua personale esperienza di donna stalkizzata, ed ha chiuso don Angelo Maffioletti, parroco di San Matteo che fa parte del consultorio Ucipem di Viadana.

aula ma g na ma rc o ni

scuole e afm, incontro informativo coi genitori sulle malattie della pelle Gli Istituti Comprensivi G. Diotti e Marconi, in collaborazione con l’Azienda Farmaceutica Municipale di Casalmaggiore, unitamente ai Micro-nidi Arcobaleno di Casalmaggiore e Quattrocase-Afm, informano che martedì 4 dicembre alle ore 18 presso l’Aula Magna

dell’I.C. Marconi in via De Gasperi a Casalmaggiore, si terrà un incontro informativo di sensibilizzazione rivolto ai genitori riguardo una puntuale e corretta informazione relativamente alle malattie delle pelle ed altre patologie tra le più ricorrenti in età scolare; nello

specifico, le farmaciste Alessia Zaru ed Elisa Zardi di Afm Casalmaggiore affronteranno due principali tematiche, sempre più comuni tra i bambini e negli adulti: la scabbia ed i pidocchi; verranno altresì illustrate le diverse epidemiologie, la presa in carico del paziente

oltre che l’attività di prevenzione. All’incontro sono invitati tutti i genitori degli iscritti ai Micro-nidi, scuole dell’infanzia, primarie e secondaria presenti su tutto territorio del Comune. Nell’occasione sarà distribuito ai genitori partecipanti materiale informativo.


Casalasco

Sabato 1 Dicembre 2018

RACCOLTA RIFIUTI • Martignana prima per raccolta del secco, Torricella per la differenziata di Vanni Raineri MARTIGNANA PO – La 25ª edizione del Dossier Comuni Ricicloni di Legambiente premia Martignana quale comune della Provincia di Cremona più attento all’ambiente. Legambiente iniziò nel 1994 a mettere a confronto i comuni italiani in funzione dei risultati conseguiti in termini di raccolta differenziata. Oggi, 25 anni dopo, i criteri sono cambiati grazie all’utilizzo esteso di buone pratiche. Oltre alla percentuale di raccolta differenziata, si considera il residuo secco indifferenziato in kg per abitante. Complessivamente, i comuni rifiuti free (quelli in cui il residuo secco non riciclabile è inferiore ai 75 kg/abitante all’anno) in Italia sono 505, dei quali 386 nel nord. Di questi, 101 si trovano in Lombardia. In generale, la nostra regione è al secondo posto alle spalle del Veneto (159 comuni), anche considerando ovviamente il peso degli abitanti sui risultati ottenuti. Il dossier che contiene le graduatorie è stilato ormai a livello regionale. Quello lombardo indica 299 comuni rifiuti free (evidentemente i parametri sono diversi), e di questi 47 si trovano in Provincia di Cremona. Ad emer-

Comuni Rifiuti Free, Il Casalasco ai vertici

Da sinistra la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto e l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo gere è Mantova con 59, seguita da Bergamo e Brescia con 49. Complessivamente è importante sottolineare come 20 anni fa gran parte dei rifiuti lombardi finiva in discarica (80%), mentre oggi si è sceso a quota 0,6% (il conferimento

diretto: quello complessivo è del 2,6%), avvicinandosi all’obiettivo di economia circolare. Se valutiamo la sola raccolta differenziata, Cremona è seconda solo a Mantova (78,3% contro 86,6%). Scendendo a livello provinciale, Martignana dunque batte tutti: qui il resi-

duo del secco è di soli 36,6 kg/ abitante. Seguono Ripalta Arpina (43,1) e Gombito (43,7) in una classifica che premia l’area tra Cremona e il Cremasco. La seconda dell’area ad est di Cremona è infatti Volongo (18ª), quindi le altre casalasche Rivarolo del Re (21ª), Torre de’ Picenardi (23ª), Torricella del Pizzo (24ª) e San Martino del Lago (32ª). Sono solo 5 dunque i Comuni Rifiuti Free del Casalasco. Molto meno virtuosi gli abitanti delle province di Como (3 comuni), Lodi (2), Pavia, Sondrio e Lecco (1 solo). Se invece la graduatoria provinciale la facciamo sulla base del totale di raccolta differenziata (secondo il nuovo metodo), al primo posto c’è sempre un comune casalasco, Torricella del Pizzo con l’80,4%. Martignana è seconda con l’80,1%, terza Torre de’ Picenardi col 79,1%. Un podio, in questo caso, tutto casalasco.

AGG R EGAZIONI

torre e ca’ d’Andrea fusi. piloni: «la regione sostenga questi percorsi» Ca’ d’Andrea e Torre de’ Picenardi diventeranno un unico comune, l’atto è stato ufficializzato mercoledì in Consiglio regionale e la notizia è stata salutata con favore dal consigliere regionale del Pd Matteo Piloni che è intervenuto in Aula. «Una fusione avvenuta, non senza difficoltà, grazie al lavoro dei sindaci, Mario Bazzani e Franco Potabili, che per molti anni hanno lavorato a questo progetto, in completa autonomia» ha detto Piloni che poi ha illustrato la situazione generale, riportando qualche numero. «Questi due comuni, fondendosi, supereranno di poco i 2000 abitanti – ha

spiegato il consigliere, ricordando che nella nostra regione sono più di 300 i comuni che non raggiungono i 1000 – questo significa che la strada da percorrere è ancora molto lunga e siamo solo all’inizio, ma rispetto alla scorsa legislatura le richieste sono già aumentate in modo esponenziale». «Se dal 2013 al 2018 sono stati 48 i comuni coinvolti e 16 le fusioni realizzate, dall’inizio di questa legislatura sono già 21 i comuni che hanno fatto richiesta attraverso 10 referendum, anche se purtroppo ne sono passati solo 5. Questo cosa significa? L’opportunità delle fusioni

è chiara e la richiesta dei territori c’è ed è molto sentita: i comuni vogliono gestire meglio i servizi per i loro cittadini, ma non possono essere lasciati soli – è la risposta di Piloni - la Regione Lombardia deve sostenere questi percorsi, prevedendo a bilancio dei fondi strutturali che sicuramente proporremo in sede di discussione, a dicembre». «La Lega non sta sostenendo queste fusioni e ciò rende ancora più complicati i percorsi, a danno dei territori» conclude Piloni, ricordando che il prossimo 19 dicembre toccherà ai comuni di Piadena e Drizzona.

m o n tagn a

nevefresca skiboard club si prepara per la nuova stagione invernale Sta per arrivare una nuova stagione invernale per il Nevefresca Skiboard Club di Casalmaggiore: in tutto sono cinque le uscite, in tre diverse località montane. Il 20 e 27 gennaio con partenza alle ore 6 doppia trasferta ad Andalo Paganella per un doppio appuntamento con la scuola di sci e snowboard.

Domenica 10 e domenica 17 febbraio con partenza alle 5.30 si andrà invece a Bellamonte Alpe Lusia, sempre per lezioni di scuola di sci e snowboard. Il 3 marzo, infine, si chiuderà la stagione con la grigliata sociale a Pampeago (partenza alle 5.30). Tutte le trasferte partiranno sempre dal piazzale

del negozio Sportime in via Fermi (strada Castelnovese) a Casalmaggiore. La tessera è obbligatoria per accedere alla scuola, casco obbligatorio per gli under 16. Il pacchetto della scuola (8 ore di lezioni con viaggio in pullman) è di 159 euro per gli under 16 e 179 euro per gli adulti. Lo staff di Nevefresca

è composto da Simone Bertolini (presidente), Cristian Dalcielo (vicepresidente), Renzo Storti, Nadia Giuffredi e Antonio Bacchi (consiglieri). Per informazioni e iscrizioni rivolgersi presso Sportime in via Fermi 19/21: lo staff di Nevefresca vi aspetta numerosi.

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renato rizzini

il governatore iN visita al rotary piadena oglio chiese

PIADENA – La visita del Governatore rappresenta uno dei momenti istituzionali principali nella vita di un club rotariano. L’occasione l’ha avuta lo scorso week end il club Piadena Oglio Chiese presieduto da Gianmario Delvò. Il governatore Renato Rizzini, accompagnato al Satén dalla moglie, ha evidenziato gli obiettivi del presidente internazionale Barry Rassin. Rizzini è socio del club Oltrepo ed ha insegnato Finanza alla Bocconi di Milano e poi all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Autore di libri di analisi finanziaria, ha ottenuto nella sua esperienza rotariana ben 9 Paul Harris Fellow. Il primo tema all’ordine del giorno del presidente internazionale, ha detto Rizzini, è la membership: il Rotary ha 1,2 milioni di soci nel mondo, ma l’età media è eccessiva, in Italia supera i 65 anni. Quindi porte aperte alle giovani generazioni, e in modo particolare alle donne, per troppo tempo escluse dal Rotary e che oggi rappresentano solo il 20% dell’universo rotariano. Quindi l’importanza dei service, le azioni concrete dei club sul territorio per impattare sulla società riducendo il male che ci circonda. Servono service pluriennali, ha detto Rizzini, magari associandosi con altri club per raggiungere la dimensione ottimale. Quanto al progetto mondiale, il polio plus, che si propone da anni di debellare la poliomielite, ha quasi raggiunto l’obiettivo finale, e il prossimo potrebbe riguardare la sfera ambientale. E’ necessario però essere più conosciuti, per trovare porte aperte in grado di consentire di operare al meglio. La moglie Maria Antonia ha poi presentato il progetto distrettuale Agal (Associazione Genitori e Amici del bambino Leucemico), che ha sede al San Matteo di Pavia e sostiene le famiglie dei bambini malati. A fine serata, l’assistente del governatore Antonio Morini ha introdotto Daniel Damia, che lo sostituirà a partire dall’anno nuovo nel ruolo.


Natale... è già iniziata l'attesa


SPECIALE

S. Lucia

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Fra i doni più richiesti per il 13 dicembre ci sono gli smartphone, ma anche robot, tablet e auto telecomandate

Santa Lucia, i regali diventano hi-tech Molti comuni hanno già invitato i bambini per un pomeriggio fra dolci e allegria, altri lo faranno a breve, e ancora una volta, il 13 dicembre, scatterà la “magia” di Santa Lucia, un giorno atteso dai più piccoli, sull’onda di una tradizione che continua da anni e accomuna diverse generazioni. A Malagnino, ad esempio, il comune ha organizzato i mercatini con l’esposizione di oggetti di hobbistica, artigianato locale e prodotti agricoli del territorio. Ci saranno anche il truccabimbi, i gonfiabili e un angolo speciale dedicato alle fiabe e ai giochi, come succede ogni anno anche a Cremona, in un centro città che si riempie di famiglie e di allegria. Il giorno di Santa Lucia, come vuole la tradizione, è fatto di grandi attese. Ogni anno, infatti, i più piccoli al loro risveglio trovano dolci e giocattoli, preceduti dalla classica “letterina” che ogni anno viene preparata ai primi del mese e riposta nelle cassette allestite nei paesi, nelle scuole e in numerosi negozi per bambini. Nel tempo, però, i regali sono cambiati. Si è passati da quelli più “classici” di una volta, si pensi a castelli, barbie, bambole, draghi, soldatini e mostri di ogni tipo, ai doni hitech, sempre più richiesti dai bambini. Primi fra tutti, all’apice delle richieste, ci sono gli smartphone. Una ricerca, negli ultimi tempi, ha dimostrato infatti che un bambino su cinque, in Italia, prende contatto con il

cellulare nel primo anno di vita. Fra i tre e i cinque anni di età, l’80% delle piccole mani dei bambini è già in grado di impugnare ed utilizzare le funzioni base del telefonino di mamma e papà. Lo studio, effettuato dal Centro per la Salute del Bambino Onlus di Trieste in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri, ha spiegato come smartphone e tablet stanno

“rottamando” lo schermo della tv (rigorosamente per i cartoni animati). Un dato che diventa più vero in prossimità delle feste, e di una ricorrenza come quella di Santa Lucia che ogni anno fa il pieno di regali tecnologici. Quella dello smartphone è vera e propria “mania” che sfocia anche nel mercato dei giocattoli: tra le richieste, infatti, c’è anche un telefonino appo-

sitamente studiato per i bambini, con applicazioni educative e l’accesso diretto a uno speciale canale YouTube sul quale sono caricate lezioni per imparare la lingua inglese in modo semplice. Così le richieste dei bambini cambiano nel tempo, in quella che viene considerata la notte più lunga dell’anno. Tra il 12 e il 13 dicembre i più piccoli troveranno, ad attenderli, altri regali

al passo coi tempi. I più richiesti? Stando alle stime dello scorso anno, cellulari a parte, ci sono i robot, i giocattoli che si controllano con un joystick a distanza, le automobili telecomandate, i modellini di treni e le consolle, in prima linea la Nintendo Switch. Anche quest’anno le letterine sono state spedite. Adesso, come ogni volta, è il momento della magia.


SPECIALE

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Le agenzie offrono diverse polizze, con tariffe vantaggiose che soddisfano le esigenze delle famiglie

Con l’assicurazione giusta la casa Spesso la si sottovaluta, ma occorre ricordare che l’assicurazione sulla casa è una copertura su un bene prezioso e, nelle proposte offerte dai diversi enti, protegge non solo la casa in sé, ma sempre più spesso anche il suo contenuto e i suoi abitanti. Per questo costituisce un fattore importante da tenere in considerazione tra le spese del nucleo familiare. Al di là di incendi, furti e danni, le assicurazioni per la casa tutelano anche da calamità naturali. E’ in questo modo che sono diventate complete e nel tempo sono stati sviluppati prodotti e servizi per tutelare da ogni rischio. LE GARANZIE OFFERTE Diversi istituti e agenzie assicurative offrono servizi e garanzie piuttosto omogenee tra di loro, la differenza consiste principalmente nel prezzo del pacchetto assicurativo e delle varie formule proposte. Talvolta si può risparmiare con le agenzie online, o con offerte proposte da terzi e intermediari convenzionati che riescono a ottenere uno sconto per i propri clienti e affiliati. LA SCELTA IDEALE Per scegliere l’assicurazione casa ideale per le proprie esigenze bisogna anche tener presente una serie di fattori che influiscono sul costo di un’assicurazione, quali il comune o la zona di residenza, il valore dell’immobile da assicurare, la tipologia di abitazione

(villa, appartamento, villino a schiera, plurifamiliare), la superficie in metri quadri della propria casa e vari altri fattori di rischio correlati all’immobile e al suo proprietario. Le principali garanzie offerte, vale a dire ciò che la polizza assicurativa copre e i costi che verranno rimborsati, riguardano: – furti in casa o rapine: oggetti di valore quali oro e argenteria o oggetti tecnologici (macchine fotografiche, impianti stereo, computer, tablet, cellulari e televisori), arredamento, pellicce, tappeti sono generalmente rimborsati dall’assicurazione. La maggior parte delle assicurazioni rimborsa anche le riparazioni a vetri, serrature o tapparelle danneggiati a seguito del sinistro. – incendi – danni alla casa, in particolare quelli dovuti a rotture di impianti elettrici o idrici. – danni involontari, ovvero quelli involontariamente provocati ai vicini (perdite di acqua, vasi o suppellettili, mobili che cadono o provocano danni, animali domestici e molto altro). – spese legali: l’assicurazione copre le spese dell’avvocato in caso di controversie civili o penali legate alla casa o agli abitanti che vi risiedono. – assistenza: alcune formule assicurative prevedono anche l’assistenza nella riparazione dei danni inviando i propri esperti o artigiani per la riparazione

(idraulici, elettricisti, antennisti…) La copertura dei singoli ambiti, ovviamente, dipende dalla tipo-

logia di polizza sottoscritta con le singole compagnie. Esistono infatti diverse tipologie di prodotti per la casa. Questo settore

assicurativo si è evoluto e si è esteso nel tempo anche alla famiglia, è sempre più frequente trovare polizze che abbinino la


EDILIZIA

Sabato 1 Dicembre 2018

e garantiscono assistenza in caso di danni e incidenti

è in buone mani Le polizze “familiari” variano in base alla presenza o meno dei figli e si estendono anche ai nonni o a chi accudisce direttamente i figli, tutelandoli da imprevisti e rischi. Alcune formule assicurative sono simili al 2X1: ovvero se si sottoscrive una polizza casa, si possono usufruire anche di condizioni favorevoli per la casa delle vacanze. Altre, invece, offrono una garanzia completa anche in caso di gravi infortuni allo scopo di tutelare il tenore di vita pre-incidente e offrendo una copertura per l’assistenza sanitaria e tecnica. In un paese ad alto rischio sismico come l’Italia, le agenzie assicurative hanno elaborato formule per coprire i danni causati da terremoti e calamità naturali (alluvioni, gravi eventi atmosferici).

tutela della casa a quella dei suoi abitanti o del solo capofamiglia e anche polizze per chi possiede animali domestici

(con assistenza veterinaria inclusa). LE POLIZZE “FAMILIARI”

ASSICURAZIONI PER IL MUTUO Un prodotto piuttosto recente è l’assicurazione casa per il mutuo studiato per i proprietari di immobili che hanno stipulato un mutuo, ma necessitano di copertura assicurativa R.C. della proprietà, spesso richiesta dallo stesso istituto di credito o finanziata concessionaria del mutuo. Per questi motivi è buona cosa contattare le singole agenzie assicurative, disponibili ad illustrare i loro pacchetti e a formulare preventivi personalizzati e adatti alle proprie esigenze abitative.

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AMICI A QUATTRO ZAMPE

Animali domestici al sicuro C’è una polizza anche per loro

Assicurare il proprio cane e il proprio gatto permette di usufruire di diverse tipologie di tutela, le cui condizioni variano a seconda della compagnia assicurativa e del tipo di polizza. Ecco una panoramica generale sui vantaggi che le diverse assicurazioni sul mercato possono offrire, valide sia per l’assicurazione gatto che per l’assicurazione cane: Rimborso delle spese veterinarie dovute a interventi chirurgici o cure in caso di malattia. Nel caso in cui il proprio animale domestico abbia problemi di salute, come malattie, necessità di ricoveri o di periodi di degenza, esigenze di riabilitazione, esami e visite, l’assicurazione rimborsa le spese a carico del padrone, secondo i massimali e le modalità stabilite dalle singole compagnie. Tutela nei confronti di terzi per danni o lesioni. L’assicurazione sugli animali domestici vale anche nell’evenienza in cui questi arrechino danni ad altre persone, altri animali o beni altrui, compreso il caso in cui provochino involontariamente lesioni ai membri della famiglia più piccoli o a persone che lo tengono momentaneamente in

Per gli amici a quattro zampe esistono diverse formule di protezione custodia. Tutela legale e consulenza in caso di dispute o esigenze giudiziarie. Se si dovessero verificare situazioni spiacevoli, che coinvolgono il proprio cane o il proprio gatto, oppure se servissero consulenze e un appoggio legale, con l’assicurazione sugli animali domestici viene garantito tutto il supporto necessario: rimborso delle spese sostenute per far fronte a problematiche giudiziarie e assistenza gratuita di un legale messo a disposizione dalla compagnia, con la possibilità di affidarsi al proprio avvocato di fiducia. Talvolta sono previsti sconti per chi assicura un secondo animale, cane o gatto, che fa parte della famiglia. Altre volte ci sono riduzioni per chi ha già sottoscritto un’altra tipologia di assicurazione (per esempio abitazione) con la stessa compagnia, ma anche promozioni periodiche che dipendono dai singoli gruppi assicurativi.


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SPECIALE

EDILIZIA

L’intervento non deve essere eseguito ogni anno ma al momento della scadenza prevista sul libretto

La giusta manutenzione per la caldaia La manutenzione della caldaia, un impegno da non sottovalutare, si articola in due fasi: la manutenzione ordinaria e il controllo dei fumi. Soffermandoci sulla prima vediamo da vicino in cosa consiste, chi la deve effettuare, entro quanto tempo e i costi.

Oltre alla manutenzione, è importante svolgere regolarmente anche la pulizia annuale che permette di mantenere la caldaia efficiente e prevenire i guasti. È bene però precisare che non è obbligatoria per legge. Della manutenzione della caldaia deve occuparsene il proprietario della casa o l’amministratore del condominio in caso di impianto condominiale. In caso di un appartamento in affitto, il responsabile per la manutenzione della caldaia ed il controllo fumi è l’affittuario, ma per quanto riguarda lavori più importanti, come la sostituzione della caldaia o riparazioni di parti dell’impianto, la responsabilità ricade ovviamente sul proprietario dell’appartamento, così come stabilito in gran parte dei contratti di locazione. L’installazione e la manutenzione della caldaia deve essere eseguita a regola d’arte. A tal fine è necessario rivolgersi ad un installatore abilitato.

MANUTENZIONE, A COSA SERVE La manutenzione della caldaia garantisce la sicurezza dell’impianto e per questo la legge ne prescrive l’obbligatorietà. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica e minimizzare gli incidenti dovuti all’invecchiamento dell’impianto di riscaldamento. OGNI QUANTO VA FATTA? La manutenzione sulla caldaia non deve essere eseguita ogni anno ma alle scadenze previste sul libretto. Dal 2014 chi ha in casa un impianto di climatizzazione invernale o estiva deve avere il libretto di impianto, un documento obbligatorio che accompagna l’impianto di climatizzazione e sul quale vanno registrati tutti gli interventi effettuati: prima accensione, manutenzione ordinaria, interventi straordinari. IL LIBRETTO Il libretto viene compilato la prima volta dall’installatore all’atto della messa in funzione in caso di nuovo generatore. Poi ai controlli e revisioni successivi viene di volta in volta compilato dal tecnico che indicherà anche quando

dovrà essere eseguita la prossima manutenzione. Il libretto della caldaia dovrà essere compilato obbligatoriamente in caso di nuova installazione di un impianto. Nel caso in cui si trattasse di un impianto già esistente, il libretto dovrà essere redatto in

occasione del primo intervento di manutenzione. Durante la regolare operazione di controllo e manutenzione che necessita la caldaia, il tecnico può compilare e rilasciare il libretto. Inoltre anche in caso di modifica o sostituzione sarà obbligatorio compila-

re nuovamente il libretto. La conservazione del libretto spetta al responsabile dell’impianto, ossia il proprietario dell’immobile o l’amministratore del condominio. A CHI TOCCA LA MANUTENZIONE?

I COSTI Il costo della manutenzione ordinaria della caldaia varia a seconda delle società a cui ci si affida e a seconda della Regione e di solito va dai 60 euro agli 80 euro (si va oltre i 100 euro, invece, per la verifica delle emissioni). Quando non si effettua la revisione, oltre a mettere in pericolo l’abitazione, si incorre in sanzioni.


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Quando si sceglie di cambiare i serramenti di casa occorre tenere in considerazione diversi aspetti

I migliori infissi tra legno, alluminio e pvc L’acquisto di infissi per le abitazioni rappresenta una scelta importante e di grande peso. Sono molti gli aspetti fondamentali che porteranno alla fatidica decisione, in modo da essere pienamente soddisfatti del nuovo acquisto. IL LEGNO Il legno è un ottimo isolante termico e acustico ed è da sempre utilizzato per costruire e realizzare serramenti. La sua bellezza estetica dipende dalla qualità del legno utilizzato, che può variare notevolmente e incidere in modo determinante nel prezzo di una finestra, da un’essenza all’altra e dalle varie finiture. Gli infissi in legno possono essere verniciati con tecniche differenti tra loro: laccature colorate coprenti, laccature a poro aperto che lasciano intravedere la venatura sottostante oppure, per mantenere l’aspetto naturale del legno, vengono applicate generalmente vernici trasparenti. L’ALLUMINIO L’alluminio è un materiale leggero, robusto e resistente agli agenti atmosferici ed è molto utilizzato per realizzare serramenti e persiane. L’alluminio può essere anodizzato, ossidato o verniciato con tecniche di verniciature a polveri o verniciature a sublimazione. L’alluminio è un conduttore naturale, e quest’ultima proprietà non rende però molto performanti gli infissi in

I serramenti in pvc non hanno bisogno di nessuna manutenzione nel tempo, hanno costi vantaggiosi e la pulizia può essere effettuata facilmente con detergenti neutri o soluzioni acquose. Se vogliamo installare nuovi infissi in pvc è necessario scegliere prodotti di marchi affermati (se tra qualche anno avremo bisogno di un pezzo di ricambio saremo sicuri di trovarlo) e fabbricati da aziende che realizzano un “prodotto finito” (estrudono cioè i profili, lavorano i vetri e assemblano le finestre) certificato e con prestazioni reali corrispondenti a quelle dichiarate.

alluminio nell’isolamento termoacustico. Per ovviare a questo inconveniente e garantire buone prestazioni di isolamento gli infissi in alluminio vengono prodotti con la tecnica del “taglio termico” che differisce dal comune “taglio freddo” per l’inserimento all’interno delle camere d’aria dei profili, di listelli in materiali a bassa conducibilità termica, interrompendo la continuità del metallo e isolando quindi la finestra da dispersioni termi-

che. Gli infissi in alluminio sono stabili, robusti, molto semplici da pulire e non richiedono particolari accorgimenti o manutenzione. IL PVC Il PVC, polivinile di cloruro, è un polimero termoplastico che riscaldato a una temperatura di circa 200° diventa viscoso e viene estruso in differenti profili che una volta raffreddati saranno tagliati e saldati tra loro per produrre finestre e porte dalle ele-

vatissime prestazioni isolanti e dalla grande resa estetica. Il pvc è un ottimo isolante termico e acustico, ed è resistente alle intemperie. La conducibilità termica molto bassa assicura un totale isolamento dal gelo, dalla neve, dall’acqua e dal vento. Il pvc è inoltre una vera e propria barriera agli attacchi della salsedine (che invece attacca e danneggia gli infissi in alluminio) e degli agenti atmosferici (piogge acide, inquinamento)

MATERIALI COMBINATI I materiali analizzati singolarmente sono spesso combinati tra loro per ottenere risultati migliori sia esteticamente che a livello di isolamento. Legno/alluminio (legno interno e alluminio esterno), Pvc/alluminio (rivestimento esterno dell’infisso con un guscio in alluminio che permette la realizzazione di colori non eseguibili con i profili in pvc), pvc/legno (legno interno e struttura e parte esterna in pvc), legno/pvc/alluminio (legno interno, struttura in pvc, alluminio esterno). Le soluzioni combinate sono molto belle esteticamente e risultano estremamente utili quando esigenze particolari ci obbligano a mantenere una tipologia di materiale o un colore all’esterno.


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Le agenzie offrono diverse polizze, con tariffe vantaggiose che soddisfano le esigenze delle famiglie

Con l’assicurazione giusta la casa Spesso la si sottovaluta, ma occorre ricordare che l’assicurazione sulla casa è una copertura su un bene prezioso e, nelle proposte offerte dai diversi enti, protegge non solo la casa in sé, ma sempre più spesso anche il suo contenuto e i suoi abitanti. Per questo costituisce un fattore importante da tenere in considerazione tra le spese del nucleo familiare. Al di là di incendi, furti e danni, le assicurazioni per la casa tutelano anche da calamità naturali. E’ in questo modo che sono diventate complete e nel tempo sono stati sviluppati prodotti e servizi per tutelare da ogni rischio. LE GARANZIE OFFERTE Diversi istituti e agenzie assicurative offrono servizi e garanzie piuttosto omogenee tra di loro, la differenza consiste principalmente nel prezzo del pacchetto assicurativo e delle varie formule proposte. Talvolta si può risparmiare con le agenzie online, o con offerte proposte da terzi e intermediari convenzionati che riescono a ottenere uno sconto per i propri clienti e affiliati. LA SCELTA IDEALE Per scegliere l’assicurazione casa ideale per le proprie esigenze bisogna anche tener presente una serie di fattori che influiscono sul costo di un’assicurazione, quali il comune o la zona di residenza, il

valore dell’immobile da assicurare, la tipologia di abitazione (villa, appartamento, villino a schiera, plurifamiliare), la superficie in metri quadri della propria casa e vari altri fattori di rischio correlati all’immobile e al suo proprietario. Le principali garanzie offerte, vale a dire ciò che la polizza assicurativa copre e i costi che verranno rimborsati, riguardano: – furti in casa o rapine: oggetti di valore quali oro e argenteria o oggetti tecnologici (macchine fotografiche, impianti stereo, computer, tablet, cellulari e televisori), arredamento, pellicce, tappeti sono generalmente rimborsati dall’assicurazione. La maggior parte delle assicurazioni rimborsa anche le riparazioni a vetri, serrature o tapparelle danneggiati a seguito del sinistro. – incendi – danni alla casa, in particolare quelli dovuti a rotture di impianti elettrici o idrici. – danni involontari, ovvero quelli involontariamente provocati ai vicini (perdite di acqua, vasi o suppellettili, mobili che cadono o provocano danni, animali domestici e molto altro). – spese legali: l’assicurazione copre le spese dell’avvocato in caso di controversie civili o penali legate alla casa o agli abitanti che vi risiedono. – assistenza: alcune formule assicurative prevedono anche l’assistenza nella riparazione dei

danni inviando i propri esperti o artigiani per la riparazione (idraulici, elettricisti, antennisti…)

La copertura dei singoli ambiti, ovviamente, dipende dalla tipologia di polizza sottoscritta con le singole compagnie. Esistono

infatti diverse tipologie di prodotti per la casa. Questo settore assicurativo si è evoluto e si è esteso nel tempo anche alla fa-


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e garantiscono assistenza in caso di danni e incidenti

è in buone mani LE POLIZZE “FAMILIARI” Le polizze “familiari” variano in base alla presenza o meno dei figli e si estendono anche ai nonni o a chi accudisce direttamente i figli, tutelandoli da imprevisti e rischi. Alcune formule assicurative sono simili al 2X1: ovvero se si sottoscrive una polizza casa, si possono usufruire anche di condizioni favorevoli per la casa delle vacanze. Altre, invece, offrono una garanzia completa anche in caso di gravi infortuni allo scopo di tutelare il tenore di vita pre-incidente e offrendo una copertura per l’assistenza sanitaria e tecnica. In un paese ad alto rischio sismico come l’Italia, le agenzie assicurative hanno elaborato formule per coprire i danni causati da terremoti e calamità naturali (alluvioni, gravi eventi atmosferici).

miglia, è sempre più frequente trovare polizze che abbinino la tutela della casa a quella dei suoi abitanti o del solo

capofamiglia e anche polizze per chi possiede animali domestici (con assistenza veterinaria inclusa).

ASSICURAZIONI PER IL MUTUO Un prodotto piuttosto recente è l’assicurazione casa per il mutuo studiato per i proprietari di immobili che hanno stipulato un mutuo, ma necessitano di copertura assicurativa R.C. della proprietà, spesso richiesta dallo stesso istituto di credito o finanziata concessionaria del mutuo. Per questi motivi è buona cosa contattare le singole agenzie assicurative, disponibili ad illustrare i loro pacchetti e a formulare preventivi personalizzati e adatti alle proprie esigenze abitative.

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cani, gatti & C.

Animali domestici al sicuro C’è una polizza anche per loro

Assicurare il proprio cane e il proprio gatto permette di usufruire di diverse tipologie di tutela, le cui condizioni variano a seconda della compagnia assicurativa e del tipo di polizza. Ecco una panoramica generale sui vantaggi che le diverse assicurazioni sul mercato possono offrire, valide sia per l’assicurazione gatto che per l’assicurazione cane: Rimborso delle spese veterinarie dovute a interventi chirurgici o cure in caso di malattia. Nel caso in cui il proprio animale domestico abbia problemi di salute, come malattie, necessità di ricoveri o di periodi di degenza, esigenze di riabilitazione, esami e visite, l’assicurazione rimborsa le spese a carico del padrone, secondo i massimali e le modalità stabilite dalle singole compagnie. Tutela nei confronti di terzi per danni o lesioni. L’assicurazione sugli animali domestici vale anche nell’evenienza in cui questi arrechino danni ad altre persone, altri animali o beni altrui, compreso il caso in cui provochino involontariamente lesioni ai membri della famiglia più piccoli o a persone che lo tengono momentaneamente in

Per gli amici a quattro zampe esistono diverse formule di protezione custodia. Tutela legale e consulenza in caso di dispute o esigenze giudiziarie. Se si dovessero verificare situazioni spiacevoli, che coinvolgono il proprio cane o il proprio gatto, oppure se servissero consulenze e un appoggio legale, con l’assicurazione sugli animali domestici viene garantito tutto il supporto necessario: rimborso delle spese sostenute per far fronte a problematiche giudiziarie e assistenza gratuita di un legale messo a disposizione dalla compagnia, con la possibilità di affidarsi al proprio avvocato di fiducia. Talvolta sono previsti sconti per chi assicura un secondo animale, cane o gatto, che fa parte della famiglia. Altre volte ci sono riduzioni per chi ha già sottoscritto un’altra tipologia di assicurazione (per esempio abitazione) con la stessa compagnia, ma anche promozioni periodiche che dipendono dai singoli gruppi assicurativi.


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L’intervento non deve essere eseguito ogni anno ma al momento della scadenza prevista sul libretto

La giusta manutenzione per la caldaia A CHI TOCCA LA MANUTENZIONE? Oltre alla manutenzione, è importante svolgere regolarmente anche la pulizia annuale che permette di mantenere la caldaia efficiente e prevenire i guasti. È bene però precisare che non è obbligatoria per legge. Della manutenzione della caldaia deve occuparsene il proprietario della casa o l’amministratore del condominio in caso di impianto condominiale. In caso di un appartamento in affitto, il responsabile per la manutenzione della caldaia ed il controllo fumi è l’affittuario, ma per quanto riguarda lavori più importanti, come la sostituzione della caldaia o riparazioni di parti dell’impianto, la responsabilità ricade ovviamente sul proprietario dell’appartamento, così come stabilito in gran parte dei contratti di locazione. L’installazione e la manutenzione della caldaia deve essere eseguita a regola d’arte. A tal fine è necessario rivolgersi ad un installatore abilitato.

La manutenzione della caldaia, un impegno da non sottovalutare, si articola in due fasi: la manutenzione ordinaria e il controllo dei fumi. Soffermandoci sulla prima vediamo da vicino in cosa consiste, chi la deve effettuare, entro quanto tempo e i costi. MANUTENZIONE, A COSA SERVE La manutenzione della caldaia garantisce la sicurezza dell’impianto e per questo la legge ne prescrive l’obbligatorietà. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica e minimizzare gli incidenti dovuti all’invecchiamento dell’impianto di riscaldamento. OGNI QUANTO VA FATTA? La manutenzione sulla caldaia non deve essere eseguita ogni anno ma alle scadenze previste sul libretto. Dal 2014 chi ha in casa un impianto di climatizzazione invernale o estiva deve avere il libretto di impianto, un documento obbligatorio che accompagna l’impianto di climatizzazione e sul quale vanno registrati tutti gli interventi effettuati: prima accensione, manutenzione ordinaria, interventi straordinari. IL LIBRETTO Il libretto viene compilato la prima volta dall’installatore all’atto della messa in funzione in caso di nuovo generatore. Poi ai controlli e revisioni successivi viene di volta in volta compilato dal tecnico che indicherà anche

quando dovrà essere eseguita la prossima manutenzione. Il libretto della caldaia dovrà essere compilato obbligatoriamente in caso di nuova installazione di un impianto. Nel caso in cui si trattasse di un impianto già esistente, il libretto dovrà

essere redatto in occasione del primo intervento di manutenzione. Durante la regolare operazione di controllo e manutenzione che necessita la caldaia, il tecnico può compilare e rilasciare il libretto. Inoltre anche in caso di

modifica o sostituzione sarà obbligatorio compilare nuovamente il libretto. La conservazione del libretto spetta al responsabile dell’impianto, ossia il proprietario dell’immobile o l’amministratore del condominio.

I COSTI Il costo della manutenzione ordinaria della caldaia varia a seconda delle società a cui ci si affida e a seconda della Regione e di solito va dai 60 euro agli 80 euro (si va oltre i 100 euro, invece, per la verifica delle emissioni). Quando non si effettua la revisione, oltre a mettere in pericolo l’abitazione, si incorre in sanzioni.


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Quando si sceglie di cambiare i serramenti di casa occorre tenere in considerazione diversi aspetti

I migliori infissi tra legno, alluminio e pvc L’acquisto di infissi per le abitazioni rappresenta una scelta importante e di grande peso. Sono molti gli aspetti fondamentali che porteranno alla fatidica decisione, in modo da essere pienamente soddisfatti del nuovo acquisto. IL LEGNO Il legno è un ottimo isolante termico e acustico ed è da sempre utilizzato per costruire e realizzare serramenti. La sua bellezza estetica dipende dalla qualità del legno utilizzato, che può variare notevolmente e incidere in modo determinante nel prezzo di una finestra, da un’essenza all’altra e dalle varie finiture. Gli infissi in legno possono essere verniciati con tecniche differenti tra loro: laccature colorate coprenti, laccature a poro aperto che lasciano intravedere la venatura sottostante oppure, per mantenere l’aspetto naturale del legno, vengono applicate generalmente vernici trasparenti. L’ALLUMINIO L’alluminio è un materiale leggero, robusto e resistente agli agenti atmosferici ed è molto utilizzato per realizzare serramenti e persiane. L’alluminio può essere anodizzato, ossidato o verniciato con tecniche di verniciature a polveri o verniciature a sublimazione. L’alluminio è un conduttore naturale, e quest’ultima proprietà non rende però molto performanti gli infissi in

inquinamento). I serramenti in pvc non hanno bisogno di nessuna manutenzione nel tempo, hanno costi vantaggiosi e la pulizia può essere effettuata facilmente con detergenti neutri o soluzioni acquose. Se vogliamo installare nuovi infissi in pvc è necessario scegliere prodotti di marchi affermati (se tra qualche anno avremo bisogno di un pezzo di ricambio saremo sicuri di trovarlo) e fabbricati da aziende che realizzano un “prodotto finito” (estrudono cioè i profili, lavorano i vetri e assemblano le finestre) certificato e con prestazioni reali corrispondenti a quelle dichiarate.

alluminio nell’isolamento termoacustico. Per ovviare a questo inconveniente e garantire buone prestazioni di isolamento gli infissi in alluminio vengono prodotti con la tecnica del “taglio termico” che differisce dal comune “taglio freddo” per l’inserimento all’interno delle camere d’aria dei profili, di listelli in materiali a bassa conducibilità termica, interrompendo la continuità del metallo e isolando quindi la finestra da dispersioni

termiche. Gli infissi in alluminio sono stabili, robusti, molto semplici da pulire e non richiedono particolari accorgimenti o manutenzione. IL PVC Il PVC, polivinile di cloruro, è un polimero termoplastico che riscaldato a una temperatura di circa 200° diventa viscoso e viene estruso in differenti profili che una volta raffreddati saranno tagliati e saldati tra loro per pro-

durre finestre e porte dalle elevatissime prestazioni isolanti e dalla grande resa estetica. Il pvc è un ottimo isolante termico e acustico, ed è resistente alle intemperie. La conducibilità termica molto bassa assicura un totale isolamento dal gelo, dalla neve, dall’acqua e dal vento. Il pvc è inoltre una vera e propria barriera agli attacchi della salsedine (che invece attacca e danneggia gli infissi in alluminio) e degli agenti atmosferici (piogge acide,

MATERIALI COMBINATI I materiali analizzati singolarmente sono spesso combinati tra loro per ottenere risultati migliori sia esteticamente che a livello di isolamento. Legno/alluminio (legno interno e alluminio esterno), Pvc/alluminio (rivestimento esterno dell’infisso con un guscio in alluminio che permette la realizzazione di colori non eseguibili con i profili in pvc), pvc/legno (legno interno e struttura e parte esterna in pvc), legno/pvc/alluminio (legno interno, struttura in pvc, alluminio esterno). Le soluzioni combinate sono molto belle esteticamente e risultano estremamente utili quando esigenze particolari ci obbligano a mantenere una tipologia di materiale o un colore all’esterno.


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gli orari

la dieta secondo le intolleranze alimentari

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Sono intollerante al nichel: non posso mangiare le castagne, vero? Quali cibi stagionali è meglio eliminare? Allergia al nichel da contatto, orecchini, bigiotteria, spille, monili, negli ultimi anni si sta trasformando in intolleranza alimentare. Il nichel essendo il quarto metallo più presente sulla terra dopo oro, argento e ferro, è presente nell’acqua , nell’aria e nella terra. Viene assorbito dai vegetali e di conseguenza dagli animali che se ne cibano. Molto ricchi di nichel sono i pomodori, spinaci, pera, pesca, prugna, susina, cioccolato ed alcune carni rosse come maiale e cavallo. Alcuni individui sono geneticamente predisposti all’intolleranza al nichel, quindi abusando di tali alimenti possono creare loro fastidi come bruciore, meteorismo, dissenteria, stitichezza, svenimenti, attacchi di panico.Dopo aver seguito diversi pazienti intolleranti al nichel , sono arrivata a stilare un prontuario degli alimenti che contengono più o meno nichel ( lo trovate sul libro “ La dieta della dottoressa Subacchi secondo le intolleranze alimentari” Sperling editore e disponibile in tutte le librerie oppure su Amazon) e le castagne rientrano negli alimenti “NI”, cioè in quegli alimenti da poter utilizzare dopo il primo periodo di disintossicazione.

CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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Prende il via il progetto Mozart: scambio know-how nell’assistenza clinica oncologica

Tumori: Cremona in rete con gli Usa di Giulia Sapelli Una liason italo-americana unisce risorse cliniche, tecnologiche e umane per perfezionare, in pazienti oncologici italiani, la diagnosi genetica di tumori ed offrire una ‘second opinion’ su cure e terapie di precisione, più efficaci e migliorative della qualità della vita e della sopravvivenza. Si parte con il tumore del seno, per poi allargarsi ad altri tipi di tumore. Sono gli obiettivi di MOzART, il progetto dell’Azienda SocioSanitaria Territoriale di Cremona, con il supporto anche dell’Università di Trieste, e il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. Quest’ultimo condividerà con l’Asst di Cremona, impegnata nella selezione di pazienti con malattia metastatica all’esordio o morfologicamente strana o in ripresa di malattia dopo un periodo medio di 2-3 anni di buona risposta terapeutica, uno scambio di know-how nell’ambito dell’assistenza clinica oncologica e della ricerca clinica e traslazionale oncologica. Si tratta di uno dei più importanti programmi di partnership internazionale realizzati in Lombardia e in Italia.

Daniele Generali, Maurizio Scaltriti, Simona Tironi, Camillo Rossi, Richard Schilsky

Il progetto MOzART interesserà circa 50-70 donne con tumori femminili di diversa natura afferenti alle due strutture italiane, e altre 10-20 pazienti con tumori solidi attentamente selezionati. L’auspicio, dopo la messa a punto iniziale, è di estenderlo anche ad altre patologie, non solo oncologiche. «Il ‘Progetto intende rispondere a due obiettivi: migliorare l’analisi genetica e genomica del tumore tracciata, grazie alle tecnologie avanzate condivise tra Asst di Cremona e Mskcc, su 500 geni specifici al fine di conoscere la migliore risposta terapeutica e su questa definire un percorso di cura iniziale o una Second Opinion ‘di precisione’ di qualità, secondo pro-

tocolli internazionali condivisi, che il paziente italiano potrà attuare sul suolo nazionale» dichiara Daniele Generali, professore associato in oncologia medica al Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università degli Studi di Trieste convenzionata con l’Asst di Cremona. Il progetto si articola in due fasi: l’invio al Mskcc di un campione di tessuto prelevato da un paziente oncologico italiano, seguita dall’analisi genetica e molecolare del tumore, e la successiva discussione collegiale, in funzione delle nuove informazioni emerse, di clinici italiani e americani per la profilazione del miglior approccio

terapeutico, secondo protocolli di cura internazionali condivisi, ma attuabili per il paziente italiano sul territorio nazionale. Il Progetto MOzART non richiede nazionalità o un passaporto americano: la second opinion verrà fornita a qualunque paziente italiano che rientri nel programma, senza costi ‘americani’ aggiuntivi come la stipula di una assicurazione americana, nel rispetto del diritto alla cura, la migliore possibile. L’auspicio, una volta messo a punto, è poterlo estendere a un numero maggiore di pazienti e a patologie di diversa natura, non solo oncologica, evitando al paziente italiano migrazioni all’estero. MOzART rappresenta, inoltre, un ulteriore passo in avanti per il consolidamento della presenza di ASST di Cremona all’interno della Rete Oncologica Lombarda, anche in previsione del futuro sviluppo del Cancer Center; progetto in itinere che sta prendendo forma attraverso azioni sempre più concrete tese a ridisegnare un’intera area dell’Ospedale di Cremona (4° piano) attraverso l’accorpamento in un percorso unico di prevenzione, diagnosi e cura delle specialità oncologiche.

Menzione speciale per “Qualità sostenibile” dal Joint Commission Italian Network Asst di Cremona premiata con la “Menzione Qualità Sostenibile” per il progetto “Utilizzo di un metodo standardizzato per eliminare gli sprechi, aumentare l’efficienza e riallocare le risorse nell’UO Medicina Generale Ospedale Oglio Po”, coordinato dalla dottoressa Federica Pezzetti. Il progetto ha previsto l’utilizzo del "Hospital Inpatient Waste Identification Tool" (HIWIT) con l’obiettivo d’identificare sprechi connessi all’attività clinico/gestionale dei reparti ospedalieri ed elaborare strategie finalizzate alla loro prevenzione o eliminazione al fine di creare value e migliorare la sicurezza del paziente.

La cerimonia di premiazione del Joint Commission Italian Network si è svolta martedì 27 novembre a Firenze, all’interno del Forum Risk Management in Sanità. 40 le organizzazioni sanitarie che hanno concorso al “Premio Qualità 2018” indetto da Joint Commission Italian Network, per un totale di 44 progetti presentati. Il Premio Qualità, giunto alla sua quarta edizione, è un’occasione per valorizzare e far conoscere a livello nazionale i progetti di miglioramento della performance clinica e organizzativa e di riduzione del rischio attuati da quelle organizzazioni sanitarie che riconoscono negli standard Joint Commission International

una possibilità concreta di miglioramento della qualità. Della commissione giudicatrice che ha premiato i vincitori hanno fatto parte Bruno Cavaliere – Direttore infermieristico San Martino di Genova; Paul Chang – Vicepresidente, Accreditamento, standard e misurazione Joint Commission International; Riccardo Tartaglia – Direttore del Centro Gestione del Rischio Clinico della Regione Toscana; Carlo Signorelli – Professore ordinario di Igiene e sanità pubblica all’Università di Parma e all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano; Stefano Manfredi – Direttore Generale della Fondazione IRrcs.


LA P IT T URA • D O MANI L’INAUG URA Z IO NE

CULTURA

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“Variazioni espressive” di Rosalba Fogliazza D’Avossa a “Immagini Spazio Arte” S’intitola “Variazioni espressive” la mostra personale di Rosalba Fogliazza D’Avossa che viene inaugurata fomani alle ore 17.30 presso la Galleria “Immagini Spazio Arte” e aperta fino al 15 dicembre. Negli acquerel-

li e nei disegni di Rosalba Fogliazza D’Avossa affiorano raffinati equilibri compositivi che indagano l’introspezione psicologica dei personaggi raffigurati. I ritratti dell’artista scrutano le variazioni espressive del

viso generando una personale sintesi del sentimento pittorico. Un’arrendevole tenerezza sublima nelle sfumate tonalità della luce, donando all’insieme figurativo un’ intensa spiritualità percettiva.

COLLETTI V A

“DIPINGERE INSIEME” DA OGGI POMERIGGIO IN MOSTRA A PALAZZO DUEMIGLIA Dopo una serie di personali dedicate ad artisti locali, le sale di Palazzo Duemiglia, in Largo Madre Agata Carelli 4, ospitano da oggi (inaugurazione alle ore 17) al 20 dicembre la mostra collettiva “Dipingere insieme”. «L’idea di fondo di questa rassegna - spiegano i curatori, Giorgio Denti, presidente del Circolo Pinoni e il critico Simone Fappanni - è quella di proporre un incontro fra artisti cremonesi e pittori di altre città e province, nello specifico Lodi, Piacenza, Brescia, Milano, Verona, offren-

do un ideale “dialogo” all’insegna della creatività. Un invito che è stato accettato da tanti autori, al punto che si è resa necessaria una selezione». In mostra si possono così ammirare i quadri di Giorgio Armelloni, Emma Azzi, Alessandro Barbati, Domenico Barbati, Riccardo Bozuffi, Laura Bertuetti, Enrica Borghesi, Cornelia Calzavacca, Maria Grazia Cimardi, Anna Paola Cozza, Stefano Cozzaglio, Luigi Dainesi, Enrica Dallari, Roberto Dellanoce, Giorgio Denti, Franca De Ponti, Gianfranco

Favaro, Graziamaria Giandini, Antonietta Giannetta, Paolo Marchetti, Liana Morgese, Francesco Merzoni, Elio Nolli, Guido Nolli, Susanna Poli, Vittorio Politi, Bruno Premoli, Maria Camilla Rita Rap, Nicoletta Reinach Astori, Arduino Quintini, Ernesto Roversi, Franco Soresina, Emanuela Terragnoli, Enzo Tinelli, Giuseppe Torresani, Nadia Tognazzo, Marina Venturi, Giuseppe Zumbolo. La mostra è visitabile gratuitamente da martedì a sabato dalle 14 alle 17 e la domenica dalle 10 alle 12.

Nelle sale di Palazzo Reale a Milano una mostra disegna i contorni del rapporto tra il pittore spagnolo e la mitologia

Metamorfosi, Picasso e lo sguardo all’antico di Enrico Galletti MILANO - L’autunno milanese accoglie la mostra della stagione: “Picasso Metamorfosi”, un’esposizione che riempie le sale di Palazzo Reale fino al 19 febbraio 2019, organizzata dal Comune di Milano e MondoMostre Skira. Curata in ogni minimo dettaglio da Pascale Picard, direttrice dei Musei Civici di Avignone, la mostra rientra in un più ampio percorso, “Picasso Mediterranée”, pensato dal Museo Picasso di Parigi e realizzato in collaborazione con prestigiose istituzioni europee. Subito presa d’assalto dalle prenotazioni - al momento dell’inaugurazione se ne contavano già 90mila - l’esposizione si snoda in sei sezioni distribuite in quattordici sale che ospitano duecento opere scelte tra i musei di tutta Europa, dal Louvre al Museo Picasso di Parigi, passando per i Musei Vaticani e l’Archeologico nazionale di Napoli, fra

dipinti, sculture, disegni e statuette greco-romane. L’allestimento, che porta la firma dell’architetto Pierluigi Cerri, è attento ai dettagli, minuzioso nelle descrizioni che accompagnano il visitatore in ogni sala. L’originalità della mostra, che si snoda in un percorso definito e ben organizzato, è da ricercarsi nell’indagine, sempre presente come filo con-

duttore nelle sale, del rapporto tra Picasso e la mitologia grecoromana. Così, nello stesso Palazzo che nel 1953 aveva ospitato “Guernica”, va in scena un percorso che si propone di assegnare il giusto ruolo al mito, una costante sempre presente nella produzione dell’artista spagnolo. Sulla parete di una sala, spicca una frase: «Se tutte le tappe del-

la mia vita potessero essere rappresentate come punti su una mappa e unite con una linea, il risultato sarebbe la figura del Minotauro». Un rapporto con l’antichità che irrompe sin dalla prima sala, intitolata “Mitologia del bacio”, per poi concretizzarsi nella quinta sezione, “Antropologia dell’antico”, una delle sale imperdibili dell’esposizione, che mette in mostra ben nove terrecotte racchiuse in altrettante teche. E poi c’è la seconda parola chiave, quelle “metamorfosi” che danno il nome alla mostra e che richiamano un’altra volta la carriera di Picasso, che nel 1931 viene chiamato a realizzare trenta illustrazioni delle “Metamorfosi” di Ovidio. Una delle 145 copie di quell’edizione straordinaria occupa proprio l’ultima sezione della mostra, quella in cui ogni visitatore, cullato dalla storia di Picasso, prende tutte quelle frasi immortalate sulle pareti dell’esposizione e le fa un po’ sue.

NUMERI IN CRESCITA Il 2018, anno del turismo Cina-Europa, segna il record assoluto nell’arrivo di visitatori cinesi in Europa. Cremona ed il Museo del Violino sono state le prime realtà in Lombardia ad aderire al programma

CREMONA SEMPRE PIU’ META DEI TURISTI CINESI ‘Welcome Chinese”, unica riconosciuta dal governo cinese, per la promozione delle attività turistiche nei network in crescita del Pa-

ese orientale. «Welcome Chinese - ha osservato l’assessore Barbara Manfredini - non è stata solo una iniziativa promozio-

di Paolo A. Do ssena Le sanzioni funzionano? Quando, nell’ottobre del 1935, l’Italia invase l’Abissinia (Etiopia), occupandola interamente nel maggio del 1936, si verificò il primo esempio storico di inefficacia delle sanzioni. L’antenato dell’Onu, la SdN (Società delle Nazioni), in risposta all’attacco italiano, condannò l’invasione, e votò per imporre sanzioni contro l’aggressore. Si dice, racconta Richard Connolly, che il liberale britannico Lloyd George abbia commentato: le sanzioni contro l’Italia “sono arrivate troppo tardi per salvare l’Abissinia, ma sono arrivate appena in tempo per salvare il governo”. Ieri le misure contro Roma risultarono inefficaci a causa della mancanza di sostegno da parte delle grandi potenze, oggi ci sono invece le sanzioni comminate da Washington e da Bruxelles nei confronti di Mosca. Tutto comincia nella primavera-estate del 2014, quando l’amministrazione Obama impone misure economiche contro la Russia, in seguito all’annessione della Crimea e al sostegno a movimenti separatisti in Ucraina orientale. Ulteriori sanzioni sono introdotte quando l’in-

nale ma una scelta azzeccata. Il numero dei turisti cinesi nel territorio cremonese è in crescita ed ugualmente positivi sono i trend

previsionali. Il 15 agosto, ad esempio, 400 persone hanno vistato la città ed il Museo del Violino. Ed ancora l’anno scorso lo Stradivari Cremonese 1715 ha incantato la platea della Central Shanghai Tower».

MOSTRA

DIPINTI SU ACCIAIO DELL’ARTISTA BRAY Oggi alle ore 18 presso la Galleria d’Arte “Il Triangolo” (in vicolo della Stella 14 a Cremona), viene inaugurata la mostra “Un sonno” alla presenza dell'artista Luca Bray e del critico d'arte Claudio Cerritelli. La serie di dipinti su acciaio è una nuova sfida che Luca Bray propone in questa mostra. Il sonno è ciò che accompagna la mente nel sogno, alle sensazioni ed agli avvenimenti vissuti mediati dall’inconscio. Sogni densi di accadimenti, sfrenati, tumultuosi che si concludono su un cuscino che ove riposare in un sonno ristoratore. Così Luca Bray ha trasportato quelle sensazioni immergendosi totalmente nel lavoro. Inginocchiato davanti all’acciaio, lastra dalla percezione fredda e distante; non usa pennelli, ma con il contatto diretto delle mani dove i colori si spargono si accumulano, si sciolgono in un incanto cromatico. La mostra resterà aperta fino al 20 gennaio (da martedì a domenica dalle 16.30 alle 19.30 a ingresso libero).

“La risposta russa alle sanzioni” di Richard Connolly (Cambridge University Press)

telligence USA conclude che Mosca ha interferito nelle elezioni presidenziali americane del 2016, vinte da Donald Trump. Nell’aprile di quest’anno sono arrivate nuove misure, a causa dell’“attività maligna della Russia nel mondo”. Queste imposizioni sono efficaci? Sono utili? Richard Connolly, spiega che le sanzioni anti-russe hanno come bersaglio i settori dell’energia, della difesa e della finanza. La risposta di Mosca è stata fulminea: i dirigenti russi hanno formulato una rapida politica di adattamento alle nuove circostanze. In particolare, si è assistito a un crescente controllo governativo sull’economia e a un’accelerazione degli sforzi nello spostare le relazioni commerciali verso altre destinazioni. Mosca si sta spostando dai mercati europei a quelli asiatici. Quindi, dopo quasi 25 anni di integrazione russa nell’economia globale, le sanzioni hanno del tutto rimodellato la natura della politica economica di Mosca, e la natura della sua integrazione nell’economia planetaria. Vladimir Putin non è tornato all’economia pianificata sovietica o all’autarchia, ha invece

cercato di costruire un sistema economico nuovo, più sicuro e durevole, appoggiandosi allo sviluppo domestico di industrie strategiche che si rivolgono verso fonti tecnologiche e capitalistiche alternative. Questo, ripete Richard Connolly, significa un avvicinamento della Russia all’Asia e un allontanamento dall’Occidente e dai suoi alleati. La risposta di Mosca ha ridotto l’impatto delle sanzioni sul funzionamento e le prestazioni russe, alleviando la pressione che l’Occidente sperava di esercitare sulla sua politica. La conclusione del libro è che non sappiamo quali saranno le conseguenze del rimodellamento dell’economia russa. Ma è certo che questa economia è stata pesantemente ridisegnata e che le misure occidentali sui settori strategici di Mosca non hanno funzionato, anzi, costringendoli a trovare fonti di capitale estero alternative, li hanno potenziati. Questa è la prima analisi approfondita mai apparsa sull’effetto delle sanzioni sulla politica economica russa, quindi, per chi fosse interessato all’argomento, l’ottimo libro di Richard Connolly è unico nel suo genere.


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Cultura

Sabato 1 Dicembre 2018

L’eroe dei fumetti creato da Giovanni Luigi Bonelli è senza tempo e riesce ancora ad emozionarci

Tex ha sempre la risposta giusta, noi purtroppo no di Francesco Agostino Poli Una volta, diversi anni fa, un mio conoscente, che aveva attraversato il ’68 ricavandone qualche ferita, ma anche un’inesausta curiosità verso il mondo e la capacità di indignarsi, sempre e comunque nei confronti dell’ingiustizia, mi disse una cosa che non ho mai dimenticato, riferito alla situazione politica: “E’ come se, in un saloon del west, i buoni si riunissero per mandare via i taglieggiatori del paese, ma lo sceriffo li ascoltasse da un’altra stanza e corresse ad avvisare i cattivi”. Grande metafora. E a me venne spontaneo dirgli: “Ci vorrebbe Tex Willer”. Già, il grande Tex. Scritto e creato da Giovanni Luigi Bonelli e dal disegnatore Aurelio Galleppini nel 1948 e tuttora pubblicato da Sergio Bonelli Editore. Tex, secondo il suo creatore,

«...quando vede un torto, il povero cristo che soffre ingiustamente, si ribella e prende le sue parti. Che poi sia negro, che sia bianco, che sia indiano, che sia un contadino, che sia una persona colta, non gliene frega niente». Tex che si batte contro lo sterminio degli indiani d’America e che sposa la figlia del sakem dei Navajos, entrando a far parte della tribù con l’appellativo di Aquila della Notte. Dalla loro unione nasce Kit, che affiancherà presto il padre nelle sue avventure. Io amo il western, da sempre. Il western al cinema è un’avventura ininterrotta, un susseguirsi di questioni etiche, che danno origine ad atti di gran coraggio o di estrema viltà. Anche quello più datato, quello, per dire, in cui i pellerossa sono selvaggi e i bianchi sono buoni e portano la civiltà, contiene sempre o quasi mo-

menti di scelta, di crisi, di decisione. E Tex sta in questo universo simbolico. Tex lotta con tutto se steso contro l’ingiustizia, anche a costo di trasgredire (molte) regole. Mutatis mutandis, la sua è una sorta di morale di Antigone: le leggi naturali, quelle che impongo-

no il rispetto dei vivi e dei morti, sono superiori alle leggi umane, e, se una legge scritta ci obbliga ad un comportamento ingiusto o immorale, ebbene, occorre ribellarsi ad essa. La fenomenologia di Tex Willer è complessa: nasce come fuorilegge, poi di-

venta ranger, sta nell’universo degli uomini bianchi, ma è anche capo indiano, è spietato contro i prepotenti e i crudeli, ma è capace di grande tenerezza. Figura della contraddizione umana e della libertà di scelta, Tex è un uomo libero. Tex come epigono della morale kantiana, “il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me”? Può darsi. Certo è che possiamo immaginarlo nelle notti selvagge del west, sotto un manto di stelle, accanto ad un fuoco, a domandarsi cosa sia giusto e cosa ingiusto, e se, l’indomani avrebbe dovuto scegliere, ancora una volta, tra il suo senso di giustizia e l’impero della forza di una legge spesso vessatoria, fatta per proteggere i più forti e opprimere i deboli. Domande di oggi, domande di sempre. Solo che Tex ha sempre la risposta giusta. Noi, purtroppo, no.

DOMANI MATTINA

ULTIMO APERITIVO CON L’OPERA 2018 Ultimo appuntamento con la rassegna “Aperitivo con l’opera 2018”, previsto domani mattina (alle ore 11 nel Ridotto del Teatro) con l’incontro dedicato a “La voix humanine” di F. Poulenc e alla “Cavalleria rusticana” di P. Mascagni. Curiosità musicali e dell’allestimento, che andrà in scena il 6 dicembre (in replica l’8 dicembre), verranno svelate dal musicologo Nicolò Rizzi. Al termine dell’incontro sarà servito un aperitivo a tutti gli intervenuti offerto da Auricchio, Pasticceria Maristella, Witor’s e Caffè del Teatro. La partecipazione è libera.

T EATRO di Benedetta Fornasari Segreti, rivelazioni, ricordi e decisioni importanti: un semplice tè in compagnia diventa l’occasione per condividere le proprie vite. Sette donne si trovano per il classico tè del venerdì pomeriggio, un noioso e ricorrente appuntamento che inaspettatamente si trasforma nel momento della verità. Le protagoniste si rendono conto di essere molto più unite di quanto potessero immaginare e si accorgono addirittura di avere bisogno l’una dell’altra. “7 x tè” è una commedia brillante, capace di far riflettere e immedesimare lo spettatore, chiamato gradualmente a interrogarsi sul significato dell’amicizia, quella sincera e

UNA COMMEDIA BRILLANTE DOMANI SERA A SOSPIRO

profonda, con la a maiuscola. La pièce, scritta e diretta dalla cremonese Denise Valentino (nella foto la sua compagnia teatrale),

in collaborazione con Alice Fontana, giovane scenografa che frequenta la prestigiosa scuola Holden di Torino, debutterà domani

sera alle ore 21 presso l’Auditorium di Sospiro, per l’occasione tutto esaurito. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, che si è svolta ieri sera presso il teatro comunale e in diretta sui canali social, Denise Valentino ha raccontato il percorso artistico-culturale da cui è nato il suo progetto teatrale, fortemente radicato nel nostro territorio, ma non per questo provinciale. “Le attrici Claudia Vicini, Carmela Tanzini, Marzia Ballasina Stano, Annalisa Pagliari, Morgana Contardi, Anna Gagliardi e Silvia Accini - ha spiegato la sceneggiatrice e regista - provengono tutte dal-

la nostra provincia così come lo staff tecnico e di comunicazione composto dai seguitissimi influencer Silvia Amadori, Michela Sciorio, Giuseppe Candia e dal noto blogger Luca Guarneri splash. 7 x tè non è solo uno spettacolo adatto alla rappresentazione in scena, ma un vero e proprio evento pubblico e per tutti, soprattutto per coloro che non sono mai entrati in un teatro. Avvalersi delle potenzialità del mondo web per esportare questa nobile forma artistica, da sempre associata a un preciso luogo culturale, consente di superare lo spazio del palcoscenico per raggiungere qualsiasi target, senza confini geografici, senza limiti di spettatori e senza alcuna barriera sociale”.

Lettere & Opinioni

Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com FIUME SERIO

Cattaneo deve attivarsi per poter risalire alle cause di questo danno ambientale Egregio direttore, gli sversamenti inquinanti nel fiume Serio degli ultimi giorni non sono certo passati inosservati. Abbiamo subito informato l’assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo e richiamato la sua attenzione su un fatto molto grave che purtroppo si ripete, periodicamente, nelle acque del fiume Serio. Abbiamo chiesto a Cattaneo di attivarsi, acquisendo tramite i suoi uffici tutte le informazioni necessarie, per poter risalire alle cause che hanno determinato questo danno ambientale non indifferente e, una volta accertate le origini e le responsabilità, provvedere a comminare delle sanzioni esemplari. Fino a quando non arriveranno i risultati delle analisi che sta effettuando l’Ats di competenza, non si conosceranno le sostanze fuoriuscite nel fiume che hanno provocato la formazione dello strato di schiuma bianca. Vista la situazione, si deve dar vita ad una regia coordinata ed efficiente che intervenga in situazioni del genere e, soprattutto, che vi sia la predisposizione di sanzioni esemplari per chi si rende protagonista

LA REPLICA • LGH: «A CREMONA CICLO VIRTUOSO DEI RIFIUTI» Egregio direttore, in relazione all’articolo “Quel caro, vecchio, malandato termovalorizzatore”, pubblicato da Il Piccolo il 24 novembre 2018 a firma di Vanni Raineri, Lgh intende portare alla redazione e ai lettori un contributo di commento. Il termovalorizzatore ha il compito di produrre energia per il territorio di Cremona ed è riduttivo guardare ad esso unicamente quale strumento per lo smaltimento rifiuti. L’impianto, infatti, garantisce la copertura del 40% del fabbisogno di teleriscaldamento di Cremona e la disponibilità di energia equivalente al fabbisogno medio di 6.800 utenze elettriche private. Dal punto di vista della sicurezza ambientale, l’impianto è monitorato in continuo ed i dati (pubblici) mostrano che garantisce performance sempre adeguate alle indicazioni normative. E’ utile ricordare che presso il termovalorizzatore sono smaltiti i rifiuti non diversamente recuperabili garantendo il buon fun-

di quelli che sono da considerare a tutti gli effetti dei veri e propri reati ambientali. Promettiamo

zionamento del ciclo integrato dei rifiuti. Rifiuti che diventano energia e ciclo virtuoso dei rifiuti: sono valori considerati impliciti ma, in realtà, elementi di tutela e vantaggio per il territorio cremonese. Lgh •••

Ringraziamo Lgh per il contributo. Da parte nostra abbiamo evidenziato la funzione di teleri-

di mantenere alta l’attenzione su questa situazione e di adoperarci con tutti i mezzi a nostra disposi-

scaldamento per la città, e lungi da noi ritenere che non siano rispettate le normative vigenti. E’ importante che i rifiuti non diversamente recuperabili entrino nel circuito virtuoso integrato, ma resta il fatto che il termovalorizzatore di Cremona sia considerato, assieme ad altri due della Lombardia, il più vecchio e superato. Lo evidenzia non solo l’inchiesta di Milena Gabanelli, ma

zione per dare risposte concrete ai cittadini cremaschi. Marco Degli Angeli

anche la volontà di Regione Lombardia di dismetterlo, prima che l’arrivo di rifiuti da altre regioni aumentassero la “domanda". A tal proposito, sarebbe interessante conoscere i dati relativi alla quantità di rifiuti che annualmente arrivano alla nostra Regione, ma su questo aspetto non si può dire che la trasparenza sia assoluta. Vanni Raineri

Consigliere regione di M5S Matteo Piloni Consigliere regione di M5S


lo

Responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com

H O C KE Y P IST A A2 • ST A SE RA MA T C H C O N IL B A S S A N O

LA PIEVE VINCE IN EMILIA ED ESCE DALLA CRISI

Ci voleva. Con una situazione di classifica che si è fatta preoccupante, la Pieve 010 si è riscattata andando a vincere nettamente (7-2) a Mirandola con una tripletta di Curti e una doppietta di Pochettino. Un successo determinante per uscire dalla crisi, ma ora ai rossoblu serve continuità, a partire dal match casalingo di stasera contro il Roller Bassano secon-

SPORT

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do in classifica e reduce dal 6-0 rifilato al Montecchio Precalcino. Insomma, un match impegnativo. Classifica (7ª giornata): Montebello 19; Bassano 17; Correggio 16; Prato 13; Forte dei Marmi* 12; Montecchio Precalcino, Trissino 9; Pieve 010* 7; Mirandola, Pordenone 6; Modena 3; Novara 1. * Una partita in meno.

CALCIO SERIE B • Solo il Livorno ha segnato meno gol dei grigiorossi. Oggi arriva il Crotone in cerca di riscatto

Cremonese alla ricerca del gol perduto di Matteo Volpi

RISULTATI 13ª GIORNATA

Ora non c’è più Mandorlini a cui dare la colpa, pertanto facciamoci su le maniche e rialziamo la testa. La sconfitta di Lecce ha sottolineato, nel bene e nel male, i limiti di un gruppo che forse è stato lodato troppo prima del tempo. La posizione di classifica, al momento, rispecchia in pieno quella che è stata fino ad ora l’identità della squadra espressa sul campo: meglio stare più schiacciati dietro, avendo centrali difensivi e di centrocampo di categoria, ma non velocissimi e sperare di recuperare al più presto qualcuno là davanti in grado di cambiare marcia e trovare la giocata vincente anche nelle partite più difficili. Oggi allo “Zini” arriva un Crotone molto pericoloso. A dispetto della situazione di classifica, la formazione allenata da Massimo Oddo è infatti infarcita di elementi che lo scorso anno hanno comunque giocato in serie A (in avanti occhio a Budimir e Simy, senza dimenticare Stoian) e possono fare male. Certo i numeri, sembrerebbero impietosi. I calabresi, infatti, hanno perso tutte le partite fuori casa sinora disputate, ad eccezione solo della sfida vinta nella tana del Livorno fanalino di coda. Sempre i numeri, però, dicono che ad oggi la Cremonese rimane una delle difese meno battute del girone, ma risul-

Benevento-Perugia 2-1, Crotone-Cosenza 0-1, Lecce-Cremonese 2-0, Livorno-Cittadella 0-0, Padova-Carpi 0-1, Pescara-Ascoli 1-1, SpeziaFoggia 0-0, Venezia-Brescia 2-1, Verona-Palermo 1-1. Riposa Salernitana.

SERIE A

CLASSIFICA Palermo 25 Pescara 23 Lecce 22 20 Cittadella Benevento 20 Salernitana 20 Verona 19 Brescia 18 Spezia 17 17 Perugia

Ascoli 16 Cremonese 15 Venezia 15 Crotone 12 Cosenza 11 Padova 11 10 Carpi Foggia* (-8) 8 Livorno 6 *Penalizzato di 8 punti

14ª GIORNATA (01-12 h 15) Ascoli-Spezia (h 18), Brescia-Livorno (02-12 h 15), Carpi-Lecce (02-12 h 15), Cittadella-Salernitana, Cosenza-Padova, Cremonese-Crotone, FoggiaVenezia (03-12 h 21), Palermo-Benevento (30-11 h 21), Perugia-Pescara (02-12 h 21). Riposa Verona. Brighenti dopo il gol al Livorno ta essere anche il penultimo peggior attacco. Un’identità ancora troppo “mandorliniana” che a tanti non piace, legata tuttavia ad esigenze di formazione e ad uno scarso parco attaccanti costruito in estate. Paulinho rimane l’ago della bilancia, ovvero l’unico in grado di far fare il salto di qualità a questa

(foto © Ivano Frittoli) squadra. In settimana si è allenato ed è tornato a disposizione, probabile che Rastelli lo porti in panchina per farlo entrare a partita in corso. In avvio, non è da escludere uno schieramento leggermente più votato all’offensiva con Castagnetti che potrebbe essere rispolverato a presidiare la mediana al fianco di

Arini alle spalle di un tridente composto da Piccolo, Carretta e Castrovilli, tale da garantire maggiore assistenza a Brighenti. Probabile formazione (4-2-31): Ravaglia; Mogos, Claiton, Terranova, Migliore; Arini, Castagnetti; Carretta, Piccolo, Castrovilli; Brighenti. All.: Rastelli.

S E RI E D

UN DERBY CHE HA ACCONTENTATO LE DUE CREMASCHE E’ finito con un salomonico 0-0, il sentito derby tra Crema e Pergolettese. Un risultato che rispecchia pienamente l’andamento di una gara in cui nessuna delle due contendenti ha avuto la supremazia del gioco, se non in qualche frangente. Un primo tempo in cui il Crema si è fatto apprezzare di più per un maggior fraseggio e una ripresa in cui la Pergolettese ha provato con piè convinzione ad attaccare l’area avversaria, con il Crema a difendere il pareggio, anche se sono state troppo

poche le opportunità create per poter superare la difesa nerobianca. I duemila spettatori presenti al Voltini, hanno così visto una gara bella sul piano della tensione, terminata con un pareggio che ha accontentato entrambi gli schieramenti. Domani pomeriggio le due cremasche cercheranno di tornare alla vittoria: la Pergolettese nello scontro diretto in zona playoff con il Pavia e il Crema sul campo del Mezzolara. Classifica (12ª giornata): Modena 29; Reggio Audace 24; Pergolettese 23; Pa-

via 22; Fiorenzuola 21; Vigor Carpaneto, Fanfulla 20; Crema 18; Axys Zola, Sasso Marconi 15; Mezzolara 14; Adrense 13; San Marino 12; Ciliverghe 11; Calvina 10; OltrepoVoghera, Lentigione 9; Classe 7.

FUTSAL A2

WALCOR, PAREGGIO DI VALORE

Entusiasmo nel gruppo grigiorosso per il pareggio (1-1 con gol di Savazzi) contro la Sportland, maturato al termine di una bella partita, ben giocata dalle ragazze di Stefania Caimmi. Un pareggio che con un pizzico di fortuna in più alla fine avrebbe potuto pure consentire alla Walcor (ora 7ª con 8 punti) di chiudere il derby lombardo con il risultato pieno. Oggi turno casalingo contro la Jasnagora Cagliari, che vanta solo un punto in più delle grigiorosse.

SFIDE PERICOLOSE PER JUVE E NAPOLI Dopo una tre giorni europea nel complesso positiva, il campionato propone l’interessante trasferta della Juventus a Firenze. Anche se i viola sono in calando, la sfida al “Franchi” è sempre potenzialmente pericolosa per i bianconeri, che però non sembrano temere alcun ostacolo. Da seguire anche l’impegno del Napoli a Bergamo, contro un’Atalanta che sul suo campo sa far male a tutti (ne sa qualcosa l’Inter). Il match clou è comunque in programma all’Olimpico, tra una Roma in crisi profonda (soprattutto in campionato) e un’Inter che vuole dimenticare Londra. 13ª giornata: BolognaFiorentina 0-0, CagliariTorino 0-0, Empoli-Atalanta 3-2, Genoa-Sampdoria 1-1, Inter-Frosinone 3-0, Juventus-Spal 2-0, Lazio-Milan 1-1, Napoli-Chievo 0-0, Parma-Sassuolo 2-1, Udinese-Roma 1-0. Classifica: Juventus 37; Napoli 29; Inter 28; Lazio 23; Milan 22; Parma 20; Roma, Sassuolo 19; Fiorentina, Atalanta 18; Torino 17; Sampdoria 16; Genoa 15; Cagliari 14; Spal 13; Udinese, Empoli 12; Bologna 11; Frosinone 7; Chievo (-3) 1. 14ª giornata (02-12 h 15): Atalanta-Napoli (0312 h 20.20), Chievo-Lazio (h 18), Fiorentina-Juventus (01-12 h 18), Frosinone-Cagliari, Milan-Parma (h 12.30), Roma-Inter (h 20.30), Sampdoria-Bologna (01-12 h 20.30), Sassuolo-Udinese, Spal-Empoli (01-12 h 15), TorinoGenoa.


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Sport

Sabato 1 Dicembre 2018

VOLLEY A1 • Davanti ai propri tifosi le rosa stanno volando e domani ospitano la Millenium Brescia

V O LLE Y B 1

Il PalaRadi è il fortino della Pomì

ABO E OSTIANO CERCANO RISCATTO DOMANI NEL DERBY

di Vanni Raineri

La Chromavis Abo Offanengo non ha continuità: dopo il ritorno alla vittoria contro Settimo (3-0), è caduta in quattro set a Trescore Balneario contro il Don Colleoni dell’ex Serena Milani. Per l’Abo si tratta della quarta sconfitta in sette partite e domani alle 18 al PalaCoim andrà in scena il derby provinciale con la CsvRama Ostiano, anche lei reduce dal ko casalingo al tie break contro l’Albese, dopo però 5 vittorie di fila. Classifica (7ª giornata): Lecco, Busto Arsizio 20; Trescore Balneario 18; Vigevano 16; Ostiano 14; Settimo Torinese 13; Albese 11; Offanengo 10; Torino 9; Palau 6; Garlasco 4; Aqui Terme, Lurago 3; Varese 0. Serie B2 • Priva di capitan Decordi, l’Esperia ha ceduto 3-0 a Rovigo. Stasera sfida casalingo con Rimini.

Ora che anche la capitana è rientrata tra i ranghi, la Pomì è finalmente al completo. Valentina Arrighetti ha esordito in maglia rosa domenica scorsa nel match del PalaRadi contro la Reale Mutua Fenera Chieri e con la (quasi) piena ripresa di Caterina Bosetti possiamo dire che Gaspari può finalmente ruotare tutta la rosa. Domenica ha schierato ben 10 atlete, lasciando rifiatare solo Mio Bertolo, Marcon e Gray, ampiamente utilizzate in precedenza. Il risultato è stato quello atteso, un 3-0 senza discussioni (fa eccezione solo l’inizio del secondo set) contro il fanalino di coda ancora in attesa del primo punto. Casalmaggiore dunque intasca anche stavolta i tre punti secondo pronostico e non è un aspetto secondario. Le

sconfitte sono arrivate contro Conegliano e Scandicci, poi 5 vittorie. Nonostante i tre soli set, ancora una volta Polina Rahimova è stata una bocca di fuoco, firmando un terzo dei punti di squadra: 24 personali. Polina è seconda top scorer di serie A, alle spalle di Lippman del Bisonte Firenze, che però ha giocato ben 5 set in più. L’unica nota stonata viene dalla nuova sostituzione di Radenkovic con Pincerato in regia e Gaspari si è premurato di garantire che per la serba non si tratta di una bocciatura, al grido politicamente corretto di “abbiamo 13 titolari”. Mercoledì poi la Pomì si è esibita a Offanengo nell’ambito di una giornata benefica a favore di Anffas Crema, affrontando in amichevole il Club Italia Crai (che poi ha sfidato anche le locali del Chromavis Abo del casala-

R IS U LT A T I 7 ª GI O R N A T A Bergamo-Cuneo 3-1, Casalmaggiore-Chieri 3-0, Club Italia-Busto Arsizio 1-3, FilottranoConegliano 0-3, Firenze-Novara 0-3, Monza-Scandicci 2-3. Riposa Brescia.

C LA S S I F I C A Novara 17 Busto Arsizio 17 Conegliano 15 Casalmaggiore 15 Scandicci 14 Monza 11 Brescia 10

9 Firenze Bergamo 6 Cuneo 5 Filottrano 3 Club Italia 1 Chieri 0

7 ª GI O R N A T A ( 0 2- 1 2 h 1 7 )

La gioia delle rosa (foto Giuseppe Storti) sco coach Nibbio). La Pomì ha vinto di misura il primo set, prevalendo nettamente nei successivi tre. Contemporaneamente si giocava in campionato il big match tra Conegliano e Novara (rinviato in occa-

Bergamo- Filottrano, Busto Arsizio-Scandicci, Casalmaggiore-Brescia (h 17.30), Conegliano-Club Italia, Cuneo-Firenze, NovaraMonza. Riposa Chieri.

sione della Supercoppa), con la vittoria a sorpresa delle piemontesi in trasferta (nuova prova superlativa di Paola Egonu, 35 punti) che salgono così solitarie al primo posto. Tre punti dietro c’è Busto, 5 dietro Co-

negliano (entrambe hanno una partita in meno) assieme alla Pomì. Domani si gioca l’ottava giornata, che la Pomì disputerà ancora in casa ospitando (ore 17) la Millenium Brescia in crisi dopo una buona partenza.

JU DO

PREMIAZIONI

ILARIA SOZZI (KODOKAN) HA SUPERATO GLI ESAMI PER IL 6º DAN Ilaria Sozzi (nella foto) del Kodokan Cremona ha superato brillantemente gli esami nazionali per il 6° dan della cintura nera, presso il Centro di preparazione olimpica Fijlkam sul Lido di Ostia, a Roma. Classe ’68, Ilaria ha iniziato la pratica del judo giovanissima con il padre Giorgio, raggiungendo discreti risultati nel combattimento, prima di dedicarsi al kata, dove ha collezionato, in coppia con Marta Frittoli, quattro vittorie negli Europei e un argento mondiale nella specialità “ju-no-

kata”. Maestra federale, laureata in scienze motorie, Ilaria Sozzi è specializzata da anni in psicomotricità educativa ed è responsabile al Kodokan dei corsi per i più piccoli e dei corsi per allievi con disabilità. Ilaria è anche membro della commissione nazionale Fijlkam per judo e disabilità. Nel frattempo a Matera, Alberto Carlino si è cimentato, unico cremonese, nel Grand Prix Nazionale Under 18, categoria 60 kg, vincendo due incontri, prima di essere eliminato negli ottavi di finale.

ALLA BISSOLATI LA FESTA DELL’ATLETA Oggi alle 17 nel palazzetto sociale della Bissolati, tradizionale appuntamento con la festa dell’atleta. Premiati gli atleti

bissolati, la ciclista Marta Cavalli (cremonese dell’anno) e la giovane tennista Federica Santaniello (bissolatina dell’anno).

RUGBY SERIE C • I NEROVERDI CI PROVANO A LENO Dopo la sconfitta beffa con la capolista Calvisano, il Crema torna in campo domani pomeriggio, con rinnovata fiducia, a Leno contro la Cassa Brescia. Classifica (6ª giornata): Calvisano cadetta 26; Botticino 25; Bassa Bresciana Leno 22; Fiumicello 13; Crema 6; Desenzano 2.


Sport

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BASKET SERIE A • Al termine di una grande prova i biancoblu avrebbero meritato di battere Milano

La fortuna non ha aiutato l’audace Vanoli R I S U LT A T I 8 ª GI O R N A T A

di Fabio Varesi

pegni della Nazionale del ct Sacchetti (che giovedì sera a Brescia Stavolta la fortuna non ha aiutaha battuto 70-65 - con tre punto gli audaci. Malgrado una preti dell’esordiente Ricci - la temistazione coraggiosa e di alto libile Lituania, avvicinandosi semvello, la Vanoli è tornata da Mipre più al Mondiale del 2019), lano con una sconfitta carica di permettono alla Vanoli di tirare il fiato, perché alla ripresa sarà inrimpianti, per quel finale che avrebbe potuto avere un dispensabile tornare a far epilogo diverso. E come punti, per alimentare le speranze di accedere contro Varese, le decialla final four di Coppa sioni arbitrali non hanItalia. Nel frattempo, la no certo favorito i I punti realizzati società ha deciso di biancoblu, visto che i da Ricci all’esordio rimpiazzare Portannefalli su Crawford al Pase, ingaggiando fino al laRadi contro l’Openin Nazionale 30 giugno 2021 la guardia jobmetis Varese e su Vojislav Stojanovic (199 Mathiang al Forum domenicentimetri per 98 kg), proveca scorsa sono apparsi netti. Pecniente dalla Fiat Auxilium Torino, cato, perché con due vittorie dove non ha trovato spazio. La sembrate alla portata della squadra di Sacchetti, saluteremmo il notizia era nell’aria e nei giorni primato della Vanoli insieme alla scorsi è arrivata l’ufficialità. Si corazzata Milano, apparsa fiactratta di un giocatore di talento, cata dai tanti impegni in Chambravo nel tiro dalla distanza, che pions League. Resta comunque la permette a Sacchetti di alternare bella prova dei cremonesi, che se i cinque stranieri a disposizione, la sono giocata fino all’ultimo, in base alle necessità dei match. credendo sempre nella grande Nato il 14 aprile 1997 a Belgrado, impresa. Ora la sosta per gli imStojanovic ha esordito da profes-

Avellino-Venezia 49-79, Brescia-Torino 8376, Milano-Cremona 76-75, Pesaro-Bologna 89-86, Reggio Emilia-Pistoia 82-84, TrentoSassari 71-66, Trieste-Cantù 102-82, Varese-Brindisi 85-67.

C LA S S I F I C A Milano Venezia Varese Cremona Avellino Brindisi Pesaro Bologna

3

16 14 10 10 10 10 8 8

Trieste Sassari Brescia Cantù Torino Pistoia Trento Reggio Emilia

8 6 6 6 4 4 4 4

9 ª GI O R N A T A ( 0 9 - 1 2) Avellino-Pesaro, Bologna-Sassari, BrindisiReggio Emilia, Cantù-Milano, Cremona-Trieste (h 18.30), Pistoia-Brescia, Torino-Trento, Venezia-Varese. L’ultimo arrivato Vojislav Stojanovic (foto Vanoli) sionista nella stagione 20142015 con la Fmp Belgrado, prima di arrivare in Italia alla Betaland Capo d’Orlando. Con i siciliani ha giocato tre campionati, viag-

giando a 5.2 punti e 2.4 rimbalzi in 17 gare il primo anno, a 8.6 punti e 4.0 rimbalzi in 28 gare nella seconda stagione, conquistando i playoff e salendo a 11.2

punti e 5.1 rimbalzi in 18 gare nell’ultima stagione, nella quale ha esordito anche in Champions League (7.3 punti e 4.7 rimbalzi di media in 3 partite).

S E RI E B

JUVI, VITTORIA NEL RICORDO DI ALESSANDRO GALLI CREMA CONTRO PADOVA PER UN BIS SALUTARE In un fine settimana tristissimo per la morte di Alessandro Galli, coach delle giovanili, la JuVi Ferraroni ha fatto suo il difficile match contro il San Vendemiano, piegato 8878. Una vittoria maturata a metà del match (con il +18 tra il secondo e il terzo quarto), che conferma il valore della neopromossa, assestatasi nelle parti alte della classifica. Decisivi tre giocatori, Marco Bona, Alessandro Esposito (autori di 23 punti) e Giovanni Veronesi (18 punti a referto), ma anche il recupero di Rudy Valenti è stato importante per l’affermazione della JuVi. Domani alle 18 è in programma l’insidiosa trasferta di Lecco, contro la Gimar di Antonio Paternoster, squadra che ha due punti in meno dei cremonesi di Brotto, ma

che sul proprio parquet dà il meglio di sé ed è reduce dal successo di Olginate (66-55). Servirà, quindi, un’altra grande prestazione, per sperare di incamerare altri due punti. Classifica (9ª giornata): Cesena, Faenza 16; Orzinuovi, Ozzano, Milano 12; Padova, JuVi, San Vendemiano, Vicenza 10; Lecco, Bernareggio 8; Desio, Crema 6; Olginate 4; Reggio Emilia, Lugo 2.

Dopo l’emozionantissimo vittoria contro Bernareggio (76-71 con un ottimo Norcino nel tiro da tre), Crema prova a confermarsi domani (alle 17 sempre al PalaCremonesi) contro la Virtus Padova, avversaria tutt’altro che agevole, che con 10 punti in classifica punta decisamente ai playoff. L’iniezione di fiducia data dai due punti ottenuti e dal rientro di Pedrazzani, ottimo nei minuti forzatamente limi-

tati sul parquet, fa ben sperare per la seconda parte del girone di andata, nel quale i cremaschi troveranno spes-

SERIE A2 FE MMINILE

AZZURRE SEMPRE PIU’ IN ALTO. OGGI SFIDA ABBORDABILE A MILANO Sempre più in alto. Come lo slogan del famoso spot pubblicitario, la Parking Graf Crema prosegue la sua ascesa, passando anche a Castelnuovo Scrivia 64-49. Mattatrice del match Nori (21 punti), ma anche Melchiori ha offerto un buon contri-

buto di punti (16). Un successo che permettono alle azzurre di Sguaizer di essere a soli due punti dalla coppia di testa e oggi alle 18 è in programma la trasferta di Milano, contro un avversario alla portata delle cremasche. Classifica (9ª giornata): Villafranca*,

Costa Masnaga 16; Crema*, Moncalieri* 14; Castelnuovo Scrivia* 12; Itas Bolzano, Udine 10; San Martino di Lupari, Marghera 8; Vicenza, Carugate, Ponzano, Milano 6; Acciaierie Bolzano 4; Varese 2; Albino*. *Una partita in meno.

so avversari alla propria portata. Ma contro Padova sarà dura: inserita nel gruppone a ridosso delle prime, vanta il quinto attacco del campionato con 74.9 punti a partita e cinque uomini in doppia cifra di media. I veneti incassano 72.2 punti a partita, concedendo il 45% da due ed il 37% da tre. A guidare i “dottori” di Padova, coach Daniele Rubini, al secondo anno sulla panchina veneta, dopo essere stato per anni il responsabile del settore giovanile. Imperativo per Crema evitare i minuti di puro terrore del finale del match contro Bernareggio e trovare le giuste contromisure al pressing che presumibilmente coach Rubini avrà preparato, nel tentativo di mettere nuovamente in difficoltà i portatori di palla cremaschi. Marco Cattaneo

S E RI E C G OLD

PIADENA FATICA MA RESTA ANCORA A PUNTEGGIO PIENO

L’undicesima vittoria di fila di Piadena è stata la più difficile di questa stagione, perché è arrivata dopo un match equilibrato a Cernusco (6764 il finale con 17 punti di Lorenzetti). Tiene il passo anche Pizzighettone (81-69 al Prevalle con un super Pedrini), mentre la Gilbertina Soresina conferma il suo buon momento, aggiu-

dicandosi 79-73 (Maghet 21 punti) il derby con una Sansebasket sempre più in crisi. Stasera alle 21 Piadena ospita Lumezzane per infilare la dodicesima perla, mentre domani alle 18 Soresina attende la visita del Lissone e Pizzighettone è impegnato sul parquet della Gardonese. Posticipato al 5 dicembre alle 21 il match di

bassa classifica tra Sansebasket e Bergamo. Classifica (11ª giornata): Piadena 22; Pizzighettone 18; Lumezzane 16; Iseo, Soresina, Prevalle 14; Lissone, Gardonese 12; Cernusco, Romano Lombardo 10; Milano 1958 6; Sansebasket 4; Sustinente* 2; Bergamo* 0. *Una partita in meno.


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Sport

Sabato 1 Dicembre 2018

LA VORI ALL’ I M PIANTO DI CREM A FINANZ IAT I DA LL O S T AT O Nello sport, come nella vita, tutto è possibile. Inaspettatamente è arrivata la buona notizia sul restyling del velodromo Pierino Baffi di Crema: costo del progetto 1.832.000 euro, approvato e totalmente finanziato dallo Stato, nell’ambito del piano triennale delle opere dello sport. E’ una grande soddisfazione per l’amministrazione, con in prima linea il

ARRIVERANNO I SOLDI PER IL RESTYLING DEL VELODROMO BAFFI sindaco Stefania Bonaldi che da sempre si è battuta per ritornare in possesso dell’ opera, per poi procedere al restyling, sulla stessa linea d’onda palesata dal delegato allo Sport, Walter Della Frera. Impianto sportivo, che era stato venduto negli anni 2000 dalla

Coni Servizi a un privato con un’asta pubblica a 1.100.000 euro, ma era stato anche avanzato il dubbio sulla legittimità della vendita e un giudice aveva dato ragione ai ricorrenti. Quindi l’opera è passata al Demanio che aveva stabilito di restituirla al Comune di Crema

solo in presenza di un progetto operativo che lo rimettesse in condizione di essere utilizzato in pieno. Il Comune aveva predisposto il progetto da 1.832.000 euro, ma naturalmente non aveva i soldi. Aveva avanzato la propria candidatura nel 2015 per ottenere un

finanziamento nel piano triennale di finanziamento delle opere dello sport nelle periferie. Erano stati approvati 192 progetti, ma Crema era rimasta fuori. La stessa trafila nel 2017, quando erano stati presentati circa 200 progetti dei quali uno solo che riguardava lo sport del ciclismo e ora è arrivata la lieta notizia: il progetto è passato e i soldi arriveranno.

CICLISMO • Il figlio di Ivan è stato protagonista di una grande stagione, celebrata nella festa del Pedale Senaghese

Samuel Quaranta, buon sangue non mente di Fortunato Chiodo Grande festa del Pedale Senaghese, per celebrare il 50º anniversario della società tra le più prestigiose del panorama nazionale. La formazione di Senago (Milano) tira le somme di un anno prolifero, con otto vittorie nella categoria Allievi (5 di Samuel Quaranta, 3 di Lorenzo Gobbo) e il campionato italiano su pista nella velocità a squadre, grazie al figlio d’arte Quaranta, che si colloca in trentesima posizione su strada nel ranking nazionale. Peccato che in questa classifica non si tenga conto delle vittorie su pista, tra le quali spicca il titolo nazionale, la medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre nel velodromo di Torino, oltre alla vittoria nella 3 Sere di Busto Garolfo. Tornando alla festa, ina giornata in cui sono stati raccontati i 50 anni di successi che hanno scandito la storia del Pedale Senaghese, presieduto da Arturo Gorla e attribuiti i premi ad atleti, dirigenti e collaboratori, con Ivan Quaranta nelle vesti di guest star. Samuel

Una delle vittorie stagionali di Samuel Quaranta Quaranta, 16 anni, esordirà nel 2019 nel team orobico Lvf del presidente Patrizio Lussana, tra gli Juniores e al suo fianco troverà Andrea Piccolo (solo di nome...), 17 anni, milanese di Pontevico, frazione di Magenta, con garretti e polmoni del futuro campione. Passista scalatore, ha vinto la 3 Giorni Orobica con arrivo ai Colli di San Fermo con lucidità. Insomma, due ragazzi che abbiamo imparato a conoscere e ad amare,

che quest’anno sono stati semplicemente eccezionali. Bissolati e Vece in azzurro Dal 30 novembre al 2 dicembre si corre a Berlino la 3ª prova di Coppa del mondo su pista. All’evento sono stati convocati dal coordinatore delle squadre nazionali Davide Cassani, su indicazione dei commissari tecnici Edoardo Salvoldi e Marco Villa, i seguenti atleti: Rachele Barbieri, Elena Bissolati, Maria Giulia Confalonieri, Mar-

tina Fidanza, Simona Frapporti, Gloria Manzioni, Letizia Paternoster e Miriam Vece tra le donne, Elia Viviani, Francesco Lamon, Francesco Ceci, Davide Plebani e Michele Scartezzini tra gli uomini. Pedale Romanenghese E’ sempre bello stare insieme e festeggiare con pane e salame. Anche questo è un momento di ciclismo vero, un ciclismo che rispecchia perfettamente se stesso e la normalità della vita alla quale tutti vorremmo appartenere, oggi sopratutto con l’avvento di una tecnologia che toglie ogni sentimento ai pensieri e alle azioni dell’uomo. A proposito di tecnologia, squilla WahatsApp di Gianluigi Ferrari: “Venerdì 7 dicembre alle ore 19.30, i collaboratori del Pedale Romanenghese si riuniranno presso il ristorante bar Italia di Romanengo per una cenetta di ringraziamento. Ci farebbe molto piacere averti con noi”, scrive Ferrari, presidente della società. Ringrazio naturalmente per l’invito, anche a nome della direzione sportiva della testata Il Piccolo di Cremona.

CICLOCROSS A BRUGHERIO

FEDERICA VENTURELLI SI CONFERMA LEADER Grande spettacolo e record di iscritti (696) all’internazionale di ciclocross a Brugherio, prova valida per il Master Cross Selle Smp e Trofeo Lombardia. Un percorso con salite ripide e discese filanti, reso impegnativo dal fango, insomma un percorso severo. Nella gara clou, quella internazionale dell’Uci, ha trionfato il valtellinese Nicolas Samparisi (Ktm Alchemist Spm Dama). Nell’Open maschile ha avuto ragione dell’elvetico Marcel Wildhaber (Scott Sram) e del bresciano Cristian Cominelli (Cycling Cafè Racing Team). In campo femminile a segno l’austriaca Nadia Heigl (Ktm Alchemist Smp Dama), 2ª Rebecca Gariboldi (Team Isolmart). Per quanto riguarda le corse giovanili, esultano la solita Federica Venturelli e Matteo Fiorin, entrambi campioni d’Italia della specialità e della formazione Cicli Fiorin. Tra le Esordienti, ennesimo successo e un grande show di Federica Venturelli di San Bassano, che si conferma dominatrice e leader della generale, su Valentina Corvi e Sofia Capagni.

BOCCE • Bene le cremonesi nel Campionato di società. Dal 1° gennaio cessa il Comitato provinciale

Tutto fin troppo facile per Fadigati e Flora

di Massimo Malfatto E’ iniziata come meglio non poteva il campionato promozione per società (2° categoria) del Fadigati. Tutto fin troppo facile per la bocciofila cicognolese avere ragione dell’Arci Gonzaghese, netto il divario tecnico tra le due formazioni. Nella specialità terna Ripari-Assirati-Generali infliggevano un “cappotto” ai mantovani mentre Generali s’imponeva su Prampolini per 8-3. Note positive per Ripari (8-6, 8-4) e per la coppia Assirati-Ricini (poi sostituito da Brocchieri) che vincevano entrambi i set per 8-7 e 8-3. L’unica nota negativa (si fa per dire) dalla coppia Ripari-Gene-

rali (Ghidetti) che, dopo aver il primo set per 8-0, perdeva il secondo per 3-8. Risultato finale 3-0 (7-1 i set) per il Fadigati che oggi torna in campo al comunale per affrontare la “Montata Carra”. Missione compiuta anche per la canottieri Flora in terza categoria: a Seriate coglie il secondo successo consecutivo imponendosi sulla bocciofila orobica per 3-0. Assemblea Adesione quasi totale delle società (unica assente Soms) alla riunione delle bocciofile cremonesi. Tema principale dell’incontro la decisione della Federazione di ridurre (dal 1° gennaio) i comitati provinciali tra cui quello di Cremona. E’ stato uno dei tanti provvedimenti presi dal

consiglio federale presieduto da Marco Giunio De Sanctis che in precedenza aveva abolito i comitati Tecnici Territoriali (vedasi Crema) e disposto l’accentramento di tutte le risorse economiche dai territori alla sede centrale di Roma. Il comitato sarà istituito da un Delegato provinciale coadiuvato da un segretario, un responsabile arbitrale e un referente per l’area cremasca. Le persone che dovrebbero ricoprire questi incarichi: Giovanni Piccioni, Francesco Serena, Vanni Capelli e Giuseppe Mantovani. Usiamo il condizionale perchè Piccioni verificherà gli effetti della riforma ed il grado di autonomia concesso al nuovo organismo e quindi deciderà il

La formazione del Fadigati futuro. Le funzioni dei settori giovanili, femminili e della tecnica vengono accentrate a livello regionale. Domani mattina alle ore 10 presso il bocciodromo comunale di Crema si replica la riunione per le 12 bocciofile dell’area cremasca.



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MARISTELLA in cascinale ristrutturato, appartamento indipendente composto da ingresso, soggiorno, cucina, terrazza coperta, due letto, doppi servizi. Garage e posto auto. € 145.000. C.E. D 87,48 kwh/mq.a

CASTELVERDE Appartamento posto al secondo piano, composto da ingresso, soggiorno, cucina, due letto, bagni, balconi, soffitta e garage. € 45.000. C.E. G 203,06 kwh/mq.a

CENTRALISSIMO in casa padronale, attico di circa 220 mq. con terrazza di mq. 90, ascensore, garage. Informazioni ufficio. C.E. F 155 kwh/mq.a

VIA RUGGERO MANNA 4° ed ultimo piano, appartamento composto da ingresso, soggiorno, sala pranzo, cucina, tre letto, doppi servizi, balcone, soffitta, cantina e garage. € 170.000 C.E. G 195 kwh/mq.a

VIA CADORE appartamento posto al 2° piano con ascensore, composto da ingresso, soggiorno, cucina, due letto, bagno, balcone e cantina . € 45.000 C.E.G 175 kwh/mq.a

VIA MONTELLOal secondo piano con ascensore. Appartamento composto da soggiorno, cucina, una camera da letto, bagno, balcone e cantina, garage. € 75.000. C.E. G 175 kwh/mq.a

VIALE TRENTO TRIESTE appartamento completamente ristrutturato composto da ingresso, soggiorno, cucina, due letto, bagno, balconi e cantina. € 115.000 C.E. D 105 kwh/mq.a

ZONA OSPEDALE al 6° piano con ascensore, appartamento composto da ingresso, soggiorno, cucina, due letto, doppi servizi, balcone , cantina e garage. Riscaldamento autonomo. € 75.000. C.E. G 199 kwh/mq. a

LATERALE C.SO VITTORIO EMANUELE in contesto signorile, appartamento da ristrutturare, di mq. 280, disposto su due livelli, accessoriato da garage. Informazioni ufficio. C.E. G 178 kwh/mq.a

VIA ASELLI in casa d’epoca , ultimo piano, appartamento costituito da ampia zona giorno con terrazza, tre letto, doppi servizi, lavanderia, cucina con tinello con ulteriore terrazza. Cantina a volte e garage al piano cortilizio. € 420.000. C.E. F 114,40 kwh/mq.a

CORSO GARIBALDI in palazzo storico del 1500 al piano rialzato fronte strada, studio/laboratorio con pavimenti ed affreschi originali del periodo. Informazioni ufficio.C.E. G 116,45 kwh/mq.a VIA GENALA villa costituita da ampia zona giorno, cucina abitabile con terrazza, studio, tre camere da letto, tripli servizi, sottostante taverna/ lavanderia, due garage. Area cortilizia e giardino. Completamente ristrutturata. € 450.000. trattabile C.E. D 145 kwh/mq.a

RESIDENZA CAVALLERIZZA

rivolte ad una utenza di alto profilo, in grado di comprendere il valore dato dall’abitare in un contesto unico, sono giunte al termine della fase esecutiva, coniugando i vantaggi delle più moderne tecnologie con il fascino della struttura storica. Classe A+.

VIA MASSAROTTI in piccolo contesto, al piano terra ufficio/ studio composto da 4 vani più servizio, doppio ingresso, con sottostanti locali tecnici. € 100.000. C.E. G 88,92 kwh/mq.a

Primo piano, appartamento costituito da ampia zona giorno, tre camere da letto, doppi servizi, lavanderia

ULTIME DISPONIBILITÀ Attico con terrazza costituito da ampia zona giorno open space, due camere da letto, doppi servizi.


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