Quattro gol per sfatare un tabù. Dopo 20 anni la Cremonese è tornata ad espugnare il Druso di Bolzano e lo ha fatto nel modo migliore: vincendo e convincendo. Se il successo di misura con il Frosinone aveva suscitato qualche dubbio, la prestazione in Alto Adige ha confermato le potenzialità dei grigiorossi, fino ad ora inespresse. Malgrado tutto, la squadra di Stroppa ha gli stessi punti dalla seconda (7) come un anno fa alla 15ª giornata, quindi c’è tutto il tempo per tornare a sperare nella promozione diretta, a patto che la squadra continui a crescere e non torni a balbettare con squadre di bassa classifica. Ciò significa che è indispensabile battere oggi la Reggiana, che però non merita di stazionare in zona playout e quindi non va assolutamente sottovalutata. Anche contro la capolista Sassuolo, i granata dell’ex Viali hanno destato una buona impressione e sono stati penalizzati dagli errori sottoporta. Ma con un avversario storicamente ostico, la Cremo ha troppo bisogno di questi tre punti.
RETI: 3’ Bonazzoli, 47’ Vazquez, 71’ Collocolo, 78’ De Luca.
NOTE: ammoniti Masiello, Merkaj.
La squadra dell’ex Viali staziona a sorpresa in zola playout
Reggiana, andamento lento malgrado il buon potenziale
Prima parte di stagione non facile per la Reggiana dei tanti ex grigiorossi. Dopo l’11º posto conquistato con Nesta (approdato al Monza), la dirigenza emiliana ha affidato la squadra a William Viali, che ha concluso la carriera da calciatore in grigiorosso e che è reduce dalle esperienze di Ascoli e Cosenza. La speranza a Reggio Emilia era quella di migliorare, ma la squadra non riesce a decollare, malgrado giochi un buon calcio. Dicevamo degli ex in rosa, tutti e tre in grigiorosso nella stagione della promozione in serie A: il difensore Meroni, gli attaccanti Gondo (arrivato a gennaio) e Vido (che inve
pochi innesti
Gli emiliani hanno confermato gran parte dei giocatori della scorsa stagione, chiusa all’11º posto
ce a metà stagione approdò alla Spal). Visto il buon rendimento offerto dalla rosa nello scorso campionato, la Reggiana in estate è cambiata poco e dopo aver rinnovato i prestiti di Gondo e Portanova e confermato lo svincolato Meroni, ha provato a rinforzare la squadra con gli innesti del centrocampista sloveno Stulac (dal Palermo) e dell’attaccante Marras (dal Cosenza), ma le cose non stanno andando bene, visto che fino ad ora sono arriva-
LEONARDO SERNICOLADIFENSORE
AMARCORD
Settanta sfide nel corso della storia fra Cremonese e Reggiana, bilancio in perfetta parità con 22 vittorie a testa e 26 pareggi. Allo Zini i grigiorossi, però, sono in netto vantaggio con 16 successi, 15 pareggi e quattro ko. Le due squadre si sono incontrate per la prima volta a Cremona il 26 ottobre 1924 in prima Divisione Nord, girone A. La Cremonese è allenata dall’ungherese Payer e la partita finisce 1-1 con gol grigiorosso di Albertoni e pareggio di Romano. Al ritorno, invece, sarà goleada per gli emiliani (4-1). La Cremonese in quel campionato si piazzerà al settimo posto su 12 squadre partecipanti e l’anno dopo lotterà per lo scudetto: 2º posto dietro alla Juventus. Una partita che va ricordata in modo particolare è quella dell’11 ottobre 1981 allo Zini in serie B. L’allenatore era Guidone Vincenzi, il tecnico che aveva portato la squadra tra i cadetti. La partenza era stata difficile, con due sconfitte e due pareggi. Allo Zini
Il primo sigillo di Vialli nel 3-0
dell’ottobre 1981
la squadra non aveva ancora vinto. Il trascinatore è il giovanissimo Gianluca Vialli (nella foto) , ancora non certo del posto fisso fra i grigiorossi. All’11’ Bencina smista palla per Finardi che vede Nicolini scattare e lo serve in profondità, diagonale preciso e vantaggio grigiorosso per il suo primo gol tra i professionisti.
La Reggiana si butta in avanti, ma il centrocampo grigiorosso con Bencina, Boni e Finardi fa buona guardia. L’inizio della ripresa è tutto nelle mani degli ospiti, che sfiorano il pareggio in più occasioni. Bencina dopo 5 minuti si fa male (menisco), al suo posto entra Mugianesi. Al 10’ però Finardi batte una punizione con palla deviata
verso Nicolini, il cui tiro è respinto dalla difesa. Arriva Vialli come un fulmine e brucia da opportunista il portiere Eberini. Nel finale Vialli è ancora protagonista con un lancio per Montani, il mediano (altro cremonese) salta in dribbling Volpi e batte di nuovo il portiere reggiano per il 3-0 finale. Sarà però un fuoco di paglia, perché la Cremo continuerà a perdere in trasferta e a far fatica in casa. A sette giornate dalla fine la situazione è disperata, Luzzara decide di esonerare Vincenzi e di affidare la squadra ad Emiliano Mondonico, che riuscirà a salvare la squadra dalla retrocessione. Resta una pagina nera la partita allo Zini del 7 febbraio 1999. Con la Cremonese in vantaggio 2-1, al 95’ l’arbitro Bonfrisco assegnò un calcio di rigore (che non c’era) agli emiliani e Protti segnò dal dischetto il 2-2. Da qui lo schiaffo del magazziniere Reali all’arbitro, la squalifica del campo per quattro giornate e la retrocessione.