il popolo 10 marzo 2011

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TORTONESE

Riassetto e rigore per il bilancio del comune di Tortona

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Il tempo libero protagonista di Mastro Artigiano

OLTREPO’

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Due giorni di intensa spiritualità nella memoria del Patrono della Diocesi

Il Card. Amato per San Marziano PAKISTAN: L’ASSASSINIO

Sorgerà un altro asilo nido a Rivanazzano Terme

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Primo Piano Sorelle d’Italia: donne del Risorgimento PAGINA 2

Novi Ligure La città si prepara alla notte tricolore

DEL MINISTRO CATTOLICO Il ministro pakistano per le minoranze religiose, il cattolico Shahbaz Bhatti, è stato ucciso il 2 marzo a Islamabad da un commando armato. L’attentato è stato compiuto da un gruppo di uomini mascherati, che lo hanno tirato fuori dalla sua auto e lo hanno crivellato di colpi prima di fuggire su un’automobile. Gli assassini hanno lasciato sul luogo del delitto un manifestino: “Tehrik-e-Taliban Pakistan” (Ttp), una organizzazione di militanti islamici che rivendica l’assassinio di Bhatti per aver parlato contro la legge sulla blasfemia. Aveva difeso con coraggio Asia Bibi, la cristiana condannata a morte per blasfemia in base a false accuse. Apparteneva al Ppp, il partito progressista al governo, ed aveva lavorato con Benazir Bhutto. Era sul convoglio insieme alla Bhutto al momento dell’attentato alla leader pakistana. Dopo l’uccisione di Salman Taseer, governatore del Punjab, il 4 gennaio scorso, anche Bhatti era stato accusato dai fondamentalisti islamici di aver difeso Asia Bibi, ed era considerato “il bersaglio più alto” dei radicali. Il SIR aveva incontrato Bhatti nel suo ufficio di Islamabad lo scorso novembre. In quell’occasione aveva annunciato l’intenzione di cambiare la legge sulla blasfemia, per evitarne gli abusi: “Questa legge, con Continua a PAGINA 4

VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632

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Dall’Antola al Po Incontro dedicato al dialogo di coppia PAGINA 22

TORTONA - Questa del 2011 è stata una festa di San Marziano di segno positivo. Preceduta da un triduo di preparazione e da due serate significative: venerdì 4 marzo, l’ora di Adorazione Eucaristica con la presenza del Vescovo; sabato 5 marzo, il gruppo vocale “Audite Nova” ha proposto il “Canto del Pellegrino”: concerto di musica e parole con momenti di coinvolgente misticismo. Ma la festa ha avuto due appuntamenti centrali: domenica 6 marzo alle ore 18 il solenne pontificale tenuto in Cattedrale dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto delle Cause dei Santi; lunedì 7 marzo la giornata sacerdotale.

Sport Nasce la gara ciclistica “Vigneti d’Oltrepò” PAGINA 23

Servizio a PAGINA 3

VOGHERA / PAG. 7

EVENTI / PAG. 12

Il sindaco ha riunito gli “Stati Generali”

Giornata della poesia a Oramala

VOGHERA - I telefoni cellulari rigorosamente spenti, la pagina di Facebook del sindaco perennemente on line per dialogare in tempo reale con gli elettori, tutta la Giunta schierata con una copia di programma elettorale a portata di mano. Carlo Barbieri ha convocato la prima sessione degli “Stati Generali”, in una giornata di lavoro che si è tenuta la settimana scorsa a Villa Meardi. Un incontro che è risultato particolarmente costruttivo e che sarà fondamentale per redigere un primo Piano operativo delle priorità in attuazione al programma elettorale.

VAL DI NIZZA - “Io sono nessuno - Tu chi sei?” è il titolo dell’evento organizzato dall’Associazione Spino Fiorito per domenica 20 marzo, alle ore 16, presso il castello di Oramala: Silvio Raffo reciterà Emily Dickinson.


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PRIMO PIANO

Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

L’ANNIVERSARIO DEI 150 ANNI / SORELLE D’ITALIA - 1

Antonietta De Pace

Adelaide Bono Cairoli

Il contributo delle DONNE all’Unità del Paese

Giuditta Sidoli

Giulia Colbert

pagina a cura di PATRIZIA GOVI 8 marzo, festa della donna e 17 marzo, celebrazione del centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia possono essere uniti con la presentazione delle donne che hanno contribuito all’unificazione nazionale e i cui nomi, spesso, risultano dimenticati e sconosciuti. Questo vogliamo fare, perché la storia che vede protagoniste le donne è spesso scritta con “inchiostro invisibile” e, allora, abbiamo il dovere di ricordare una trama fitta e sottile di presenze femminili generose ed importanti, anche se spesso taciute. Non hanno avuto ruoli secondari queste donne del Risorgimento; di alcune sappiamo i nomi, altre restano nascoste ma è obbligatorio parlare di loro per porre rimedio ad una gigantesca omissione. Iniziamo da Giuditta Bellerio Sidoli (1804-1871), che appartiene ad una nobile famiglia milanese ed il cui marito, Giovanni Sidoli, è iscritto alla Carboneria e nel 1821 partecipa al moto antiaustriaco. A seguito del moto del 1831, il Duca di Modena Francesco IV abbandona la città e Giuditta scende in piazza in mezzo al popolo in festa: indossa un abito bianco, rosso e verde e guida un corteo di repubblicani-mazziniani. Il gesto le costa caro: la polizia la controlla e Giuditta emigra in Francia nel 1832. Anche Adelaide Bono Cairoli (1805-1871) appartiene ad una famiglia aristocratica di Pavia. Rimasta vedova in giovane età, si trasferisce con i figli nella proprietà di campagna della famiglia Cairoli, a Gropello, da dove segue le vicende legate a quella Seconda Restaurazione che l’Impero d’Austria sta attuando in terra italiana a seguito del fallimento delle rivoluzioni del 1848. Tre dei suoi figli (Benedetto, Ernesto ed Enrico) si arruolano tra i volontari garibaldini nella II guerra di indipendenza

(1859). Ernesto muore in combattimento; Benedetto ed Enrico partono a seguito di Garibaldi per la liberazione del Regno delle due Sicilie dal dominio Borbonico. Enrico, gravemente ferito, torna a casa, ma parte al suo posto il più giovane Luigi ed è il secondo figlio che Adelaide perde in guerra. Terminata la liberazione del Sud della penisola, Garibaldi è suo ospite per qualche tempo nella casa di Gropello e, alla morte di Adelaide, di lei scrive: “Il suolo che produce delle donne come Adelaide è un suolo sacro. La nazione italiana non può perire con donne simili”. La stessa Teresa Casati Confalonieri (1787-1830) è aristocratica. Nel suo salotto milanese, dietro il pretesto di serate letterarie, si svolgono gli incontri della Carboneria alla quale il marito è iscritto. A queste riunioni partecipava anche Teresa che era convinta che la sottomissione del popolo italiano agli straneri fosse il frutto di una scarsa, per non dire nulla, istruzione, senza la quale difficilmente le masse avrebbero avuto la possibilità di liberarsi dal proprio destino secolare di sottomessi. Per questo convincimento politico, Teresa fonda scuole per il popolo milanese, dove si impegnava personalmente tutti i giorni in un processo di alfabetizzazione rivolto anche agli adulti. Inizialmente il governo asburgico lascia fare, ma nel 1820 ordina la chiusura di entrambe le scuole. Tersa scrive: “le nostre scuole sono condannate; dovremo fare di tutto per non lasciare sulla strada 500 ragazzi”ma il destino delle scuole è segnato. Intanto si compie il moto del 1821 ed il marito insieme ad altri carbonari milanesi è arrestato. Teresa chiede personalmente la grazia per il marito e gli altri condannati a morte all’Imperatore Francesco I d’Asbur-

go, ma questi resta irremovibile. Teresa non si arrende: mobilita l’opinione pubblica, raccoglie firme e sono in molti ad aderire, tanto che la condanna a morte è trasformata in carcere duro “da espiarsi nella fortezza di Spielberg per tutta la vita”. Malata e sfinita Teresa muore a soli 43 anni. Allo Spielberg Federico Confalonieri è convocato da un alto funzionario imperiale giunto appositamente al carcere: “Numero 14, Sua Maestà Imperiale mi ha ordinato di comunicarvi che vostra moglie è morta”. Giulia Colbert (17851864), francese di nascita, ha scritto che è diventata “italiana per amore e cultura”; infatti sposa il nobile piemontese Tancredi Falletti, Conte di Barolo e a Torino si impegna personalmente per i carcerati, soprattutto donne che visita giornalmente e alle quali insegna a leggere e scrivere; non è solo volontariato, perché contemporaneamente porta avanti una azione di propaganda politica per la riforma carceraria. Il re Carlo Felice di Savoia le dà carta bianca per il testo di tale riforma e Giulia vi si dedica con attenzione senza perdere di vista le “sue donne”, quelle in carcere e quelle che, uscite dal carcere, avrebbero come unica alternativa la strada. Per loro predispone un edificio sulla collina torinese, detto il Refugium peccatorum, impostato come “casa di correzione”, senza sbarre, né guardie, al cui interno le donne disponevano di una ricca biblioteca rifornita da molti intellettuali dell’epoca, come Silvio Pellico. Qui le donne imparano anche un lavoro che consenta loro di guadagnarsi onestamente da vivere. Nel 1835 un’epidemia di colera si abbatte su Torino. Il Refugium diventa luogo di soccorso, ma non basta. Giulia istituisce infermerie mobili agli angoli delle strade. Si dedica

anche alla costruzione di un orfanotrofio gratuito per le bambine del popolo e dà vita ad un’istituzione detta “Le Famiglie di Maria e San Giuseppe”, una anticipazione delle attuali casefamiglia per giovani donne, che durante il giorno prestavano servizio presso case aristocratiche, ma alla sera potevano tornare nella loro casa-famiglia dove ricevevano un pasto caldo, un letto e corsi elementari di istruzione. Anche durante le rivoluzioni del 1848, Giulia prosegue la propria attività rivolta ai bisognosi, sempre più in aumento, soprattutto donne e bambini. Tra le nostre “sorelle d’Italia” possiamo annoverare anche Cecilia De Luna, poetessa, di cui abbiamo un breve scritto in prosa dove afferma “i generosi carbonari che tanto stanno operando per la patria, non permetteranno certamente che le loro sorelle restino serve come prima nella comune servitù donnesca”: sono parole di una donna che scrive dopo i primi moti nazionali degli anni Venti dell’Ottocento, parole dalle quali si nota come per le donne la stagione del Risorgimento sia anche stata pensata e vissuta come stagione di liberazione e di rivendicazione di diritti. È stato così anche per Antonietta De Pace (18181893), una delle poche donne del Sud di cui abbiamo notizia. Nata a Gallipoli, vive lunghi anni a Napoli, nella casa della sorella maggiore, il cui marito è iscritto alla Carboneria. Antonietta segue con passione le vicende politiche del tempo, si avvicina alla Carboneria e diventa “maestra giardiniera” (nome in codice per indicare le donne che portavano messaggi e tenevano i contatti tra le diverse sezioni carbonare in Italia). Viene arrestata per attività sovversiva e posta sotto processo; assolta, è sottoposta a libertà vigilata.

Intanto si avvicina il 1860 e la spedizione garibaldina per la liberazione del Sud è nell’aria. Antonietta svolge attività di propaganda rivoluzionaria a fianco di Francesco Crispi e Rosolino Pilo che preparavano la popolazione allo sbarco di Garibaldi. Il 6 settembre 1860 Garibaldi è a Salerno e tra la folla in festa c’è anche Antonietta che il giorno dopo entra con Garibaldi a Napoli e la gente la indica dicendo “è la signora garibaldina che ci ha portato Garibaldi”. Nel suo cuore c’è la Repubblica con Roma capitale; quando nel 1864, dopo la Convenzione di Settembre, la capitale viene trasferita da Torino a Firenze, Antonietta scrive “questa non è l’Italia che avevo sognato. Bisogna ripigliare l’autentica via, che è la cospirazione clandestina, la sommossa popolare, la strada dell’unità repubblicana”. Roma diventa capitale nel 1871, ma l’Italia è una monarchia. Antonietta sospende l’attività politica con questa frase: “ho fatto ciò che potevo”. Tutte aristocratiche queste donne? Certo le nobili sono la maggioranza, ma sono state attive anche le donne del popolo. Di una sappiamo il nome: Tonina Marinelli (non conosciamo la data di nascita - muore nel 1862) che è originaria del Veneto e parte con il marito a seguito di Garibaldi per la liberazione del Sud. Di lei è celebrata la memoria dal poeta Francesco Dall’Ongaro (1808-1873) drammaturgo italiano autore della ballata E la bandiera di tre colori che, secondo Dall’Ongaro, può sventolare nella terra del Sud anche grazie a donne come Tonina. E chiudiamo questa puntata con Maria Teresa Serego Alighieri Gozzadini (nata nel 1812, morta nel 1881) che è figlia di genitori nobili che animano un salotto

politico-letterario a Verona. È poi in viaggio con il padre per diverse città italiane e conosce le realtà di analfabetismo, disagio sociale e povertà del popolo italiano, notando, come lei stessa scrive, una contraddizione: la ricchezza del patrimonio artistico-letterario del passato che stride con la povertà culturale del presente ed afferma: “Chiamarmi Alighieri (è l’ultima discendente della famiglia che ha dato i natali al grande Dante) è un impaccio in questo ingrato Paese”. Sposata con lo storico Giovanni Gozzadini, si trasferisce a Bologna e qui si occupa di educazione popolare, perché istruzione e politica sono per Maria Teresa fortemente collegate e lo diventano ancora di più quando si trasferisce a Napoli. Da questa esperienza scrive “Della moralità politica del Regno delle due Sicilie” in cui denuncia il malgoverno dei Borboni e le condizioni disumane di miseria delle popolazioni del Sud. Delusa dall’esisto negativo delle rivoluzioni del 1848, resta per qualche tempo lontana dalla scena politica, salvo poi entusiasmarsi nuovamente allo scoppio della II guerra di indipendenza (1859) ed esultare per la liberazione di Milano dal dominio austriaco. Il 22 giugno, infatti, scrive: “Milano, dopo anni di profanazione ti saluto in pace. W l’Italia!”. Liberata anche Bologna dal dominio dello Stato Pontificio ed annessa al Regno di Sardegna (1860) scrive: “Siamo risorti ed appare sul nostro orizzonte il santo arcobaleno dell’itala bandiera”. Muore nel 1881 ed è sepolta a Bologna. Sulla sua lapide si possono leggere queste significative parole: “Benedetta ed ammirata in Italia per virtù rare di intelletto e per operosa devozione alla libertà della patria”.


Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

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VITA DELLA DIOCESI

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Due giorni di intensa spiritualità nella memoria del Patrono della Diocesi

NOTIZIE DIOCESANE

Il Card. Amato per S. Marziano Incontro per adulti con Sabato 12 marzo in Seminario

TORTONA - Questa del 2011 è stata una festa di San Marziano di segno positivo. Preceduta da un triduo di preparazione che ha visto un gruppo nutrito di fedeli ritrovarsi per pregare il Santo Rosario, i Vespri e partecipare alla Santa Messa animata dai canti e presieduta dai sacerdoti don Luigi Quaglini, don Francesco Giorgi, don Pier Giorgio Pruzzi. Due serate significative: venerdì 4 marzo, l’ora di Adorazione Eucaristica con la presenza del Vescovo; sabato 5 marzo, il gruppo vocale “Audite Nova” ha proposto il “Canto del Pellegrino”: concerto di musica e parole di alta bravura con momenti di coinvolgente misticismo. La festa ha avuto due appuntamenti centrali: domenica 6 marzo alle ore 18 il solenne pontificale tenuto dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto delle Cause dei Santi; lunedì 7 marzo la giornata sacerdotale. Domenica, quando, preceduto dal lungo corteo dei chierici e dei sacerdoti concelebranti, il Cardinale ha fatto solenne ingresso, la Cattedrale ha offerto il volto delle grandi occasioni: grande partecipazione di popolo, autorità civili e militari, Cavalieri del Santo Sepolcro. Tra le autorità il sindaco di Tortona Massimo Berutti con componenti della giunta e del consiglio comunale, il capitano dei Carabinieri Giorgio Sanna, la senatrice Rossana Boldi, l’onorevole Enrico Pianetta, il vice presidente della Regione Pie-

monte Ugo Cavallera, il questore di Alessandria Giovanni Scifo, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona Carlo Boggio Sola, il sindaco di Pontecurone Claudio Scaglia, il “sindaco” del Consiglio Comunale dei ragazzi, la giovane Francesca Trebbi. Il Vescovo Mons. Martino Canessa ha fatto gli onori

dell’entusiasmo per la sua missione evangelizzatrice in quel di Tortona per quarantaquattro anni. Il martirio il 6 marzo 120 per volontà del console Sapricio. L’insigne oratore concludeva: “Noi, grazie a Dio, non viviamo in questo clima di persecuzione violenta. Ma anche noi dobbiamo fare fronte a una persecuzione incruenta ma altrettanto fe-

di casa all’illustre Cardinale porgendogli, all’inizio della celebrazione, un cordiale saluto e un sentito ringraziamento a nome dei presenti e di tutta la Diocesi. Belle e profonde le parole dell’Eminenza all’omelia. Ha da prima commentato le pagine del Vangelo di Luca laddove si parla della missione dei settantadue discepoli. Barnaba era tra questi e Marziano è un suo allievo. Ha citato quindi gli “Acta sanctorum” dove narrano di Marziano convertito al cristianesimo e

roce, che propone una cultura di morte, che non è disposta ad accogliere la vita nascente e che propugna invece l’aborto e l’eutanasia. A questa cultura di morte appartiene anche la violazione del sacro vincolo matrimoniale consentendo il divorzio e incentivando così l’infedeltà irrispettosa del sacramento. La storia insegna che chi non rispetta la vita, non rispetta la morte. Ecco l’insegnamento sempre attuale di San Marziano, vescovo e martire, grande apostolo di Cristo in queste terre benedette”.

Lunedì 7 marzo è stata la giornata di tutti i sacerdoti, religiosi e diaconi permanenti. Ripartita in tre momenti importanti e significativi: alle ore 10 in Cattedrale il canto delle Lodi attorno all’urna di San Marziano. Presiedeva il nostro Vescovo. Il Cardinale Angelo Amato ha parlato dei martiri nella vita della Chiesa, quelli di ieri, ma soprattutto quelli del secolo XX. Successivamente il porporato, presso il salone della sede della Caritas, ha tenuto ai sacerdoti una dotta, profonda e sentita meditazione dal titolo “Sentire cum Ecclesia”. Questi i passaggi principali: la Chiesa madre della fede; amare la Chiesa; “sentire cum Ecclesia”, proponendo l’esempio di alcuni Santi come San Francesco d’Assisi, San Giovanni Bosco, San Luigi Orione, il Beato Luigi Guanella, la Beata Jeanne Emilie de Ville Neude.

Terminava la meditazione chiedendosi: “È difficile sentire cum Ecclesia”? E rispondeva citando Paolo VI che, in un momento particolarmente difficile della vita ecclesiale post conciliare, invitava ad avere il gusto della Chiesa: “Bisogna amare la Chiesa. Si è parlato del senso della Chiesa; noi vorremmo spingere più avanti questo fenomeno interiore ed esortarvi ad avere gusto della Chiesa, che oggi, purtroppo, sembra venir meno in tanti, che pur della Chiesa si atteggiano a riformatori; hanno il gusto della contestazione, della critica, dell’emancipazione, della arbitraria concezione, e spesso della sua disgregazione e demolizione. No, non possono avere il gusto della Chiesa e forse nemmeno l’amore”. L’intensa mattinata dedicata a San Marziano si concludeva in Seminario con il pranzo consumato in fraterna amicizia; pranzo confezionato e servito con vera maestria dagli alunni del Santachiara. p.g.p.

la Pastorale Famigliare Continuano anche nel 2011 gli incontri di formazione per adulti a cura della Pastorale Famigliare. Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 12 marzo in Seminario a Tortona, alle ore 9.30. Il tema di quest’anno è “Il risveglio della forza interiore: scoprire e potenziare le risorse per affrontare le difficoltà”.

Martedì 15 marzo a Voghera

La Diocesi ricorda Mons. Libero Meriggi Il 15 marzo 1996 presso la residenza “Gerlina” delle Suore Benedettine D. P. di Voghera, moriva mons. Libero Meriggi. A 15 anni di distanza, martedì 15 marzo alle ore 15.30 il Vescovo Monsignor Martino Canessa celebrerà la Santa Messa di suffragio proprio presso la “Gerlina” di Voghera, dove mons. Meriggi ha trascorso gli ultimi anni amorevolmente assistito dalle Suore Benedettine che ebbero in lui un luminoso esempio di sacerdote e un cuore di padre. Dopo lunga malattia della quale aveva saputo fare completa offerta per tutta la Chiesa, in particolare per la diocesi, mons. Meriggi lasciò questo mondo ricco di un edificante impegno sacerdotale e di tantissime opere buone, soprattutto a favore dei poveri e dei bisognosi. Era stato vicario generale per molti anni e per circa trent’anni direttore dell’ufficio missionario diocesano, sensibilizzando, animando e coinvolgendo con passione e competenza tutta la diocesi. Ancora oggi la diocesi stessa trae profitto pastorale in dimensione missionaria proprio dai buoni solchi tracciati da lui. Nell’archivio dell’ufficio missionario sono custoditi e consultabili gli innumerevoli suoi scritti, l’ampia corrispondenza epistolare intrecciata con molti auto-

revoli personaggi dell’universo missionario, missionari e missionarie di casa nostra o di passaggio per una richiesta di aiuto. Mons. Meriggi ha largheggiato a piene mani i segni della generosità e della Provvidenza raccolti in diocesi. Nessuno è mai stato lasciato a mani vuote. Ed ancor oggi molti, da tante parti del mondo, inviano espressioni di riconoscenza. Tra le pluriformi iniziative missionarie, rimane a dare onore e lustro alla nostra diocesi la missione di Muray, in Burundi, voluta proprio da mons. Meriggi e dal Vescovo mons. Giovanni Canestri, e dove nello scorso mese di settembre il nostro Vescovo Martino, insieme ad una piccola delegazione diocesana e ad un gruppetto di giovani, si è recato per inaugurare un moderno Centro giovanile. d.s.

Giovedì 17 marzo in Seminario

Preghiera per le vocazioni Giovedì 17 marzo, alle ore 21, nella cappella del Seminario di Tortona, si terrà l’incontro mensile di preghiera e adorazione per le vocazioni, guidato dal Vescovo Mons. Martino Canessa.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 14 marzo, martedì 15 e venerdì 18 dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovo@diocesitortona.it o attraverso il sito www.diocesitortona.it


4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA CHIESA

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Il segno di Betania

Gesù, comunque, non corre da Lazzaro, come ci saremmo aspettati, ma temporeggia, sino a quando non giunge il momento di andare a risvegliare Lazzaro che “si è addormentato”. Non è un eufemismo, è una visione di fede: la morte è il sonno di chi dorme in attesa della resurrezione; Lazzaro dunque “dorme” nella sua tomba già da quattro giorni ed a Betania si vive la tragedia della morte: un giovane uomo lascia le sorelle in lacrime, ma ora arriva Gesù. Marta gli corre incontro ed esprime una fede profonda. Non chiede nulla Marta, si fida e si affida a quell’amico a cui Dio concede ciò che domanda. È una fede matura, convinta e Gesù

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

Prosegue al Mater Dei la catechesi biblica con don Claudio Doglio

TORTONA - Lunedì 28 febbraio il gremito salone del Centro Mater Dei è, come sempre, in attesa: don Claudio Doglio questa sera ci aiuta a capire il settimo ed ultimo dei “segni” compiuti da Gesù secondo la narrazione dell’evangelista Giovanni (11, 1-57). Siamo a Betania, poco distante da Gerusalemme, aldilà del Giordano e Gesù è nascosto lì con i suoi discepoli, in luogo sicuro, perché i Giudei tentano di arrestarlo. Abita in quel luogo una famiglia di cui Gesù è molto amico: sono tre fratelli, Marta, Maria e Lazzaro che è gravemente malato, tanto che presto muore. Il segno compiuto da Gesù a Betania porta a compimento il suo ministero pubblico e ne provoca la condanna a morte. Questo è il contesto narrativo in cui inquadrare l’intero racconto: dare la vita all’amico Lazzaro costa la vita a Gesù perché, dopo quel gesto, le autorità giudaiche decidono che deve essere eliminato. Le sorelle mandano qualcuno ad informarlo della malattia grave del suo amico e la risposta di Gesù è enigmatica: questa malattia non è per la morte, dice, ma per la gloria di Dio, perché si manifesti la Sua presenza potente ed operante e, se la manifestazione piena della gloria è sulla croce, in questo segno di Betania Gesù, prima di morire, dimostra di essere più forte della morte.

Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

rassicura: “Io sono la resurrezione e la vita”. “Io sono” è il nome proprio di Dio e qui siamo in presenza di una vera autorivelazione divina: anche chi crede nel Figlio di Dio muore, ma la morte non ha alcun potere su di lui. La resurrezione, dunque, non è un’idea, una dottrina, è la persona stessa di Gesù; Marta lo sa, si abbandona nelle sue mani e rassicura sua sorella Maria: “il Maestro è qui e ti chiama”, Gesù è qui, è presente nella tua vita, si interessa di te e anche Maria va da Lui, seguita dai presenti in lacrime. Ma davanti a tutto questo pianto “Gesù freme interiormente e si turba” e là, di fronte a quella pietra che chiude la grotta del sepolcro, piange. I Giudei (e noi

con loro) interpretano quel pianto come il segno di una amicizia interrotta dalla morte, ma non è così: Gesù piange sulla disperazione e sulla tristezza di quanti hanno poca fede e piange anche sulla propria morte. Là, davanti a quel sepolcro, l’uomo Gesù vede la propria tomba; là sceglie di rimetterci la vita. Da vero uomo piange per la propria morte, ma da vero Dio chiama Lazzaro a venire fuori. E Lazzaro esce, ancora avvolto nelle bende e nel sudario. Non è un particolare secondario, questo, ma una precisazione teologica: Gesù ha lasciato bende e sudario nel sepolcro, Lazzaro no, le porta ancora addosso, perché Lazzaro è stato rianimato: è tornato in vita, ma poi morirà di nuovo; Gesù, invece, è risorto alla vita nuova di Dio ed il segno di Betania dice Gesù può superare la morte attraversandola, andando oltre. Certo in molti credettero in lui, ma altri andarono dai farisei a denunciare il fatto: Gesù è pericoloso e “da quel giorno, dunque, decisero di farlo morire”, ma non è ancora giunta l’ora. Gesù si ritira nuovamente “in una regione vicina al deserto” e là resta con i discepoli fino a quando non arriverà la festa della Pasqua, in prossimità della quale torna a Gerusalemme, per vivere fino in fondo la gloria della croce. Patrizia Govi

Pakistan: l’assassinio del ministro cattolico continua da pagina 1 false accuse di blasfemia, ha della libertà religiosa e dei già fatto troppe vittime”, di- cristiani oggetto di violenza ceva. Il suo ministero aveva e persecuzione”. anche istituito da poco “In- “È un giornata veramente terfaith cell”, un numero nera per i cristiani in Pakiverde contro le discrimina- stan”, una notizia “terribile zioni religiose. Secondo la che pone tutti noi in una siCommissione nazionale giu- tuazione di gravissima emerstizia e pace dei vescovi genza”. È questo il commenpakistani, dal 1987 al 2009 to a caldo rilasciato al SIR almeno 1.032 persone sono da mons. Joseph Coutts, vestate incriminate per aver scovo di Faisalabad e vicediffamato il profeta Mao- presidente della Conferenza metto o profanato il Corano, episcopale pakistana. “I cricompresi centinaia di musul- stiani non sono solo tristi mani. In Pakistan i cattolici dice - ma anche arrabbiati, sono circa 1 milione (su 185 dovremo fare qualcosa per milioni di abitanti). organizzarci da soli”. Questo assassinio “è un nuo- Secondo mons. Coutts, “ogvo fatto di violenza di terri- gi è una giornata veramente bile gravità. Esso dimostra nera per i cristiani del Pakiquanto siano giusti gli inter- stan. Questo omicidio dimoventi insistenti del Papa a stra che nemmeno un miniproposito della violenza stro è al sicuro. Prima è stato contro i cristiani e contro la ucciso il governatore del libertà religiosa in generale”. Punjab, ora il ministro BhatÈ il commento di padre ti: questo ci dice quanto forFederico Lombardi, direttore te sia il fanatismo, mentre il della sala stampa vaticana. governo non è in grado di “Bhatti - ha ricordato - era il arginarlo”. primo cattolico a ricoprire “Il ministro Bhatti - ricorda un tale incarico. Ricordiamo il vescovo di Faisalabad - è che era stato ricevuto dal stato sempre chiaro e onesto Santo Padre nello scorso set- sulle sue posizioni, ha semtembre e aveva dato testimo- pre detto la verità, ha sempre nianza del suo impegno per saputo di essere in pericolo. la pacifica convivenza fra le Eppure, nonostante ciò, ha comunità religiose del suo sempre parlato a voce alta Paese”. “Alla preghiera per per difendere la verità. la vittima, alla condanna per Questo è il motivo per cui i l’inqualificabile atto di vio- fanatici hanno voluto ridurlo lenza, alla vicinanza ai cri- al silenzio”. Mons. Coutts è stiani pakistani così colpiti un po’ sfiduciato nei condall’odio - ha concluso - si fronti del governo pakistano, unisce l’appello perché tutti perché “non è in grado di si rendano conto dell’urgen- proteggere la sua gente”. za drammatica della difesa a cura di Patrizia Caiffa

Incontro di aggiornamento per gli insegnanti di religione con il prof. Kannheiser TORTONA - Sabato 26 febbraio alle ore 15.30, presso i locali del salone del Seminario in Tortona, si è svolto un incontro di formazione e aggiornamento per gli insegnanti di religione cattolica (IRC), avendo come relatore il prof. Giorgio Kannheiser. Dopo il saluto del nostro Vescovo Mons. Martino Canessa, che ha avuto parole di ringraziamento per tutti gli insegnanti, “vi sono riconoscente per quello che fate, in quanto tramite voi la gioventù è a contatto con la Chiesa”, il pomeriggio è proseguito con il prof. Kannheiser che ha evidenziato, nella sua relazione, la definizione dei Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la scuola di ogni ordine e gra-

do, percorrendo passaggi che hanno mosso l’intera scuola. L’epoca in cui viviamo è in continuo e rapido cambiamento: i comportamenti delle persone, la loro identità, il senso dell’esistenza e le diverse dinamiche della vita non sono prevedibili. In questo scenario sempre più esteso e complesso si richiedono risposte autentiLE NOSTRE SEDI:

che e certe, e la scuola è chiamata a fornire alle giovani generazioni gli strumenti culturali per “crescere in umanità” come persone, cioè come soggetti liberi, consapevoli e responsabili, attraverso una proposta culturale ed educativa seria e ricca di autentici significati. L’insegnamento della religione cattolica (IRC), nello

spirito della riforma contribuisce efficacemente alla specifica offerta di crescita della persona in tutte le sue dimensioni. L’IRC condivide i processi, le dinamiche e le finalità istruttive, formative e socializzanti della scuola, in quanto servizio educativo a favore delle nuove generazioni, per aiutare a formare personalità giovanili ricche di interiorità, dotate di forza morale e aperte ai valori della giustizia, della solidarietà, della pace e capaci di usare bene la propria libertà. La Chiesa Italiana ha dato inizio a un decennio caratterizzato da una rinnovata attenzione all’educazione, riconoscendo nell’arte delicata dell’educare una sfida culturale e un segno dei tempi. Il Presidente della Conferenza Episcopale

Servizi CISL

Italiana Card. Bagnasco dice: “Siamo convinti che la scuola costituisca un luogo irrinunciabile per promuovere l’educazione integrale della persona, come pure dell’importanza dell’insegnamento della religione cattolica, che permette di affrontare le questioni inerenti il senso della vita e il valore della persona alla luce della Bibbia e della tra-

dizione cristiana. Lo studio delle fonti e delle forme storiche del cattolicesimo è parte integrante della conoscenza del patrimonio storico, culturale e sociale del popolo italiano e delle radici cristiane della cultura europea (Educare alla vita buona del Vangelo, n.47)”. Gli insegnanti di religione cattolica, ricorda ancora il Card. Bagnasco, “si offrono come protagonisti, in sinergia con i colleghi delle altre discipline, di un’azione pedagogica illuminata dalla fiducia nella vita e dalla speranza, capace di raggiungere il cuore e la mente dei giovani, facendo leva sulle loro migliori risorse e proiettandoli verso quei traguardi di senso che lasciano intravedere la bellezza di una vita autenticamente buona”. Raffaele Bonaventura

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

13 marzo - I Domenica del Tempo di Quaresima

“Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”

Mt 4,1-11 In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno

sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

SAN CLEMENTE HOFBAUER La Chiesa il 15 marzo ricorda san Clemente Maria Hofbauer, Vienna per fondarsacerdote redentorista, soprannominato “l’apostolo di Var- vi una casa. savia e di Vienna”. Nacque il 26 dicembre 1751, a Tasswitz, Visto il clima poliin Moravia, l’attuale Repubblica ceca, nono di dodici figli e tico avverso si refu battezzato con il nome di Giovanni. cò a Varsavia dove Rimase presto orfano di padre e grazie all’educazione mater- gli fu affidata la na, crebbe come un ragazzo devoto alla Madonna e con il de- chiesa di san Bensiderio di farsi sacerdote. Per vivere, però, a sedici anni, do- no e dove rimase vette fare il panettiere, prima nella città di Znaim e poi nel per 21 anni. monastero premonstratense di Bruck, dove l’abate lo fece Gli inizi del suo suo cameriere e per quattro anni gli concesse di frequentare apostolato furono duri. Clemente fu eletto Vicario generale la scuola ginnasiale del monastero. dei Redentoristi oltre le Alpi e trasformò la sua chiesa in un Non potendo più continuare gli studi, si ritirò a Mùhlfrauen, centro di intensa vita spirituale. Clemente propagò la sua poco distante dal paese natale, per Congregazione. Fondò delle confratervivere una vita da eremita. nite e delle congregazioni mariane per Dopo un anno, avendo l’imperatore il culto e la diffusione dei buoni libri. SACERDOTE REDENTORISTA Giuseppe II aboliti tutti gli eremiEresse un convitto per la formazione taggi, il santo dovette andare a cer- VISSE IN POLONIA E IN AUSTRIA dei chierici e due orfanotrofi. care lavoro a Vienna. Decise, con Non si vergognò di andare a mendicaDOVE FONDÒ NUOVI ISTITUTI un altro panettiere, di andare in pelre alle porte dei ricchi. Aveva sempre legrinaggio a Roma e una volta in in mano la corona del rosario perché in È IL PATRONO DI VIENNA Italia, a Tivoli, si rifugiò presso la tale devozione egli trovava “la sua bichiesa della Madonna di Quintilioblioteca”. Con l’invasione delle truppe E DEI FORNAI lo. Il vescovo Barnaba Chiaranapoleoniche, nel 1808, i Redentoristi monti, futuro papa Pio VII, gli diefurono costretti a rifugiarsi in Austria. de l’abito eremitico e prese il nome Nel 1813 l’arcivescovo di Vienna lo di Clemente, ma dopo sei mesi di preghiere, di penitenze e di nominò confessore e direttore delle Orsoline. Durante il lavoro capì che Dio lo chiamava alla vita attiva per la salvez- Congresso di Vienna, nel 1815, diede molti consigli ai nunzi za delle anime. Tornò a Vienna a fare il fornaio e grazie a tre apostolici e al cardinale Consalvi, rappresentante della Santa ricche sorelle, dal 1780 al 1784, studiò filosofia e teologia Sede e stimolò i letterati cattolici a combattere coloro che all’Università. Nel 1784, con un amico decise di recarsi miravano a formare una chiesa nazionale tedesca indipenun’altra volta a Roma, a piedi, e capitò nella chiesa di San dente dal papa. L’imperatore Francesco I pregò Clemente di Giuliano, dove trovò la comunità dei Redentoristi raccolti in presentare al governo le regole della congregazione dei preghiera. Al superiore chiese informazioni sullo scopo della Redentoristi per poterla introdurre in Austria. Morì il 15 marCongregazione, fondata da sant’Alfonso Maria de’ Liguori e zo 1820, provato nel fisico dai numerosi patimenti. fu invitato a entrarvi benché senza patrimonio e di trentatre Quando Pio VII seppe della sua morte esclamò: “La religioanni. Quando S. Alfonso lo seppe, se ne rallegrò, prevedendo ne ha perso in Austria il suo principale sostegno”. Beatificato la diffusione del suo istituto oltre l’Italia. Dopo la professio- nel 1888, fu canonizzato nel 1909. Le sue reliquie sono vene religiosa, fu ordinato sacerdote ad Alatri nel 1785. nerate a Vienna nella chiesa di S. Maria della Scala. Nel Trascorse qualche mese di studio a Frosinone, e poi si recò a 1914 Pio X lo ha proclamato patrono di Vienna e dei fornai.

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La celebrazione delle ceneri ha aperto la Quaresima, un tempo di quaranta giorni che prepara la Pasqua. L’abbiamo iniziata il “mercoledì delle ceneri”, ossia a partire dalla nostra debolezza. La vita di ognuno di noi è davvero come polvere. È polvere il nostro orgoglio, è polvere la nostra tracotanza, è polvere il nostro desiderio di prevalere, è polvere il nostro sentirci tranquilli, è polvere la nostra sicurezza, è polvere il nostro protagonismo, è polvere il nostro affannarci. Tuttavia questa polvere è stata scelta da Dio e da lui amata, sino a darle la vita. E il Signore porta l’uomo nel giardino che aveva piantato. Questa era la volontà del Signore: che tutti abitassero in un giardino fiorito. Ma l’uomo non ascoltò la Parola di Dio, preferendo quella subdola ed allettante del serpente. Perse così quel giardino e abitò in un deserto. La narrazione biblica non è relegata all’origine del mondo; è la storia degli uomini di ogni tempo. Il giardino della vita si trasforma in deserto quando l’uomo preferisce ascoltare altre voci rispetto a quella di Dio. Il mondo, le nostre città, i nostri cuori, sono spesso simili a un deserto perché preferiamo le suggestioni del serpente alla Parola di Dio. Così ci troviamo nudi di affetto, nudi di amicizia, nudi di dignità. E come fecero Eva e Adamo ognuno accusa l’altro per salvare se stesso. Quando non si ascolta il Signore, anche i più intimi diventano nemici tra loro. E la vita diventa un deserto dominato dall’antico tentatore. Egli continua a spingere gli uomini ad ascoltare se stessi più che il Signore, ad accusarsi a vicenda piuttosto che a volersi bene. Ma in questo deserto è venuto Gesù. Vi è entrato per mostrarci fin dove arriva il suo amore. Qui egli, come noi, si sottomette alle tentazioni. Il Vangelo ne elenca tre, di cui la prima è quella del pane. E arriva al momento propizio, quando Gesù, dopo quaranta giorni di digiuno, è stremato dalla fame. Vi possiamo leggere la tentazione di soddisfare solo se stessi e il proprio benessere. Gesù, indebolito dal digiuno, ha motivi più che plausibili per cedere alle insinuazioni del tentatore. Ma risponde con l’unica vera forza dell’uomo, quella della Parola di Dio. Solo essa infatti sconfigge la ricerca del benessere unicamente per sé. “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Poi il diavolo porta Gesù sul pinnacolo del tempio e lo sfida: “Buttati giù! ci saranno certo gli angeli di Dio a proteggerti”. È la tentazione del protagonista che non vede altro che se stesso e pretende che ogni cosa sia centrata su di lui, che tutti, anche gli angeli, girino attorno a lui. Infine c’è la tentazione del potere. “Tutto può essere tuo” dice il diavolo a Gesù mentre da un monte gli mostra l’estensione della terra. Ma Gesù proclama la sua libertà dal potere affermando che ci si prostra solo davanti a Dio. Nel deserto, dominato dalle parole subdole dell’antico tentatore, Gesù riafferma ogni volta: “Sta scritto...”. È con il Vangelo, continuamente riproposto, che Gesù sconfigge le tentazioni e allontana il diavolo. E quel deserto si trasforma in un giardino di vita. Gesù non è più solo e abbandonato alla fame e all’aridità. Giungono gli angeli, si accostano a lui e lo servono. Il deserto si popola di consolazione, di amore, di solidarietà, di uomini e donne che, come angeli, si avvicinano ai deboli e ai poveri per servirli.

le letture della domenica Prima Lettura Gen 2,7-9;3,1-7 Salmo Responsoriale Dal Salmo 50 Seconda Lettura Rom 5,12-19


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ATTUALITA’

Italkem di Castelnuovo tra le imprese di Confindustria

Premiati i brevetti alessandrini ALESSANDRIA - Il team della ricerca e dell’innovazione di Confindustria Alessandria, guidato da Marco Giovannini, Vicepresidente di Confindustria Alessandria con delega all’Innovazione, ha assegnato i premi del concorso “Sostegno all’innovazione tramite brevettazione” a cinque imprese, per i migliori brevetti presentati: Italkem di Castelnuovo Scrivia, Mondial Group di S. Giorgio M., Enneffe di Alessandria, Ravetti di Frassineto Po, Vitop Moulding di Alessandria. Il concorso, alla sua seconda edizione, è volto a promuovere l’attività di brevettazione presso le imprese, ed è realizzato dal Team della Ricerca e dell’Innovazione di Confindustria Alessandria, al quale aderiscono 80 imprese associate, in collaborazione con A.Bre.Mar., società specializzata nella consulenza nel campo della proprietà industriale e intellettuale. L’iniziativa prevede un bando di concorso destinato alle aziende associate per sostenere, in fase di avviamento progetti innovativi, quando le risorse sono limitate, coprendo tutte o parte delle spese di brevettazione per i progetti più interessanti, e

I rappresentanti delle ditte premiate da Confindustria

fornendo comunque a tutti i progetti partecipanti un sostegno sotto forma di riduzione delle spese di brevettazione. La premiazione della seconda edizione del concorso si è svolta il 3 marzo ad Alessandria, presso la sede della Confindustria. Hanno consegnato i riconoscimenti Marco Giovannini, vicepresidente di Confindustria Alessandria e Paolo Garavelli, titolare di A.Bre.Mar.Marco Giovannini ha sottolineato che “è compito e dovere di Confindustria Alessandria premiare e incentivare il genio degli imprenditori, la scintilla dell’innovazione che permette alle aziende di continuare a crescere e a lottare in Italia e nel mondo”. Paolo Garavelli, titolare di A.Bre.Mar., ha spiegato che

“dopo un’approfondita ricerca di anteriorità, tutti i brevetti sono stati riconosciuti inventivi e originali dalle autorità internazionali ed è per questo motivo che sono stati premiati”. Le aziende alessandrine, in comparti tecnologici diversi tra loro, hanno dimostrato di essere rappresentanti di spicco dell’eccellenza e dell’innovazione. La Italkem di Castelnuovo, rappresentata da Massimo Lombardi, un’azienda specializzata nel settore dei prodotti chimici per l’edilizia professionale e l’industria, è stata premiata per il brevetto internazionale di una “sostanza non bituminosa in grado di essere posata a freddo con una spatola e procedimenti per la posa di tale sostanza” utilizzata per pavimentazioni e asfalti.

Agriturismi in provincia di Pavia PAVIA - Distribuita in anteprima alla BIT, la Borsa internazionale del Turismo, a Milano, la guida “Agriturismo in provincia di Pavia” è stata po presentata, nei giorni scorsi, presso la Camera di Commercio di Pavia. “Si tratta di uno strumento efficace di promozione - ha dichiarato Giuseppe Ghezzi, presidente della Coldiretti di Pavia - che in modo pratico e veloce, mette a disposizione dei turisti percorsi e particolarità enogastronomiche della nostra provincia. Qualità e passione coniugate attraverso Terranostra, l’associazione per l’agriturismo e il territorio promossa da Coldiretti”. “Una guida di Terranostra ha proseguito Sabina Ogliari, presidente provinciale di Terranostra - perché l’agriturismo che noi vogliamo è garante di valori fondamentali come la qualità e l’affidabilità, associati alla tipicità e alla ecocompatibilità. Le aziende agrituristiche pavesi che aderiscono a Terranostra esercitano questi concetti nell’accoglienza, nella ristorazione e in tutte le molteplici attività che offrono ai propri visitatori”.

Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

Contributi regionali per gli Oratori parrocchiali TORINO - La Regione Piemonte ha appena fornito le indicazioni per la presentazione delle domande per i contributi inerenti le attività oratoriali delle parrocchie del territorio piemontese, seconda la legge regionale n. 26/2002. Di seguito alcune indicazioni utili per la presentazione della domanda. Possono presentare domanda tutte le parrocchie residenti nel territorio piemontese che hanno un oratorio che svolge regolarmente attività annuale o solamente estiva (esempio: centri estivi). Le parrocchie che intendono chiedere fondi per entrambi i tipi di progetti (estivo e annuale), oppure per uno solo (o estivo o annuale), devono presentare un’unica domanda specificando così come indicato nel modulo della domanda stessa(estivo e/o annuale); La data di presentazione è unica. Per entrambi i progetti è necessario presentare la domanda entro e non oltre il 16 aprile 2011, presso l’ufficio della Pastorale Giovanile Diocesana con le seguenti modalità:

2 copie cartacee correlate di domanda di presentazione debitamente firmate e timbrate. Il modulo per la domanda sarà inviato all’indirizzo di posta elettronica a tutte le parrocchie che negli anni precedenti hanno già usufruito dei contributi della legge regionale; se una parrocchia non ha mai fatto domanda e intende farla quest’anno, telefonare come indicato oltre per avere indicazioni. L’ufficio di Pastorale Giovanile Diocesana è a disposizione per dare aiuto per la compilazione del progetto secondo gli orari indicati in seguito. Prima di compilare la richiesta è bene leggere attentamente le indicazioni fornite dalla regione per evitare l’esclusione del progetto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio per la Pastorale Giovanile, che ha l’ufficio in via Seminario 3 a Tortona, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12. Tel. 0131/829960, mail: pgtortona@infinito.it. Oppure si può chiamare don Francesco Larocca al n. 349 2641341.

L’opera di una suora stazzanese in un convegno a Savona

Suor Placidia da Stazzano all’America SAVONA - Nei giorni di venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 marzo si terranno a Savona le celebrazioni della Famiglia Rosselliana, nel bicentenario della nascita della Fondatrice delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia, Santa Maria Giuseppa Rossello. Alla sua morte, avvenuta il 7 dicembre 1880 a 69 anni, lascia centinaia di figlie spirituali riunite in una cinquantina di comunità, oltre a scuole, case di accoglienza, asili, orfanotrofi in Italia e in America Latina. A Stazzano è nata Suor Maria Placidia, che fu tra le prime suore missionarie dell’Opera in Sudamerica, ricordata con profonda venerazione dalle consorelle. Come risulta dalla sua biografia, Maria Rosa Assunta Calcagno, figlia di Antonio e Caterina Guido, nacque a Stazzano l’8 agosto 1852, fu battezzata il 9 agosto nella chiesa parrocchiale di S. Giorgio Martire e ricevette la Cresima nella stessa chiesa il 1 settembre 1861. A 22 anni entrò nell’Istituto Rosselliano: era il 15 dicembre 1874. La accompagnò a Savona la madre, donna di grande fede. L’incontro con la Santa Rossello avvenne nel parlatorio della Casa Madre. Racconta lei stessa che la abbracciò e le disse: “Madre, qui ha una figlia di più”. V estì l’abito religioso il 16 luglio 1875 e il 12 novem-

Ritratto di suor Placidia

bre dello stesso anno fece la professione dei voti con il nome di Suor Maria Placidia. Il 14 novembre si imbarcò a Genova per l’Argentina con altre 14 consorelle insieme ai primi missionari salesiani sotto lo sguardo benedicente di Don Bosco. Il compito delle suore era di soccorrere gli abitanti di Buenos Ayres provati da un’epidemia di vaiolo. Da allora rimase costantemente in Argentina ricoprendo incarichi di responsabilità in ruoli diversi, attuando alla lettera il motto della Madre “Cuore a Dio, mani al lavoro”. Il 12 marzo 1880 fu tra le fondatrici del Collegio di San Lorenzo e ne ebbe la direzione dal 1881 al 1902. Come risulta dallo stralcio

di un discorso tenuto nel collegio: “Questa scuola ha dato molto frutto: la formazione di giovani capaci e madri virtuose. Suor Placidia ha operato per il progresso morale e intellettuale di S. Lorenzo”. Nel 1890 accompagnò in Uruguay le suore per la fondazione del Collegio di Colonia. Nel 1926 partecipò in qualità di testimone in Italia al processo di beatificazione della Madre Rossello, in quell’occasione al nonno Gaetano che la accompagnava all’imbarco a Genova disse “Se non ci rivedremo più su questa terra, ci rivedremo in paradiso.” Tanti furono gli incarichi di rilievo ricoperti da Suor Placidia, descritta come “persona molto ricca umanamente e spiritualmente, di cultura non comune, saggia, paziente, umile” come testimonia il discorso di una ex alunna “ha lavorato molto, ha sopportato molto…. per questo è buona, capace di soffrire, indulgente, sorridente, capace di addolcire gli ordini, che era tenuta a dare, con parole scherzose.” Nella sua lunga vita arrivò a festeggiare le nozze di diamante, venerata come “unica e benemerita superstite” delle prime suore inviate dalla Madre fondatrice in America Latina. Si spense a S. Lorenzo il 7 aprile 1936. Le sue spoglie riposano nel cimitero di S. Lorenzo in Argentina. Carlo Carrea

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SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17,30 (sabato 17,30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato ore 18); P o m b i o (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 17); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,45-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 810-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S . V i t t o r e (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-17 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-17,30 (sabato 17,30); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace

(tel. 646108): ore 11; Campoferro 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 marzo 2011 Giovedì 10: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Venerdì 11: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Sabato 12: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Domenica 13: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) L u n e d ì 1 4 : Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) M a r t e d ì 1 5 : Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383

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STRADELLA - VALLE STAFFORA 43104) Mercoledì 16: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Edicole aperte domenica 13 marzo 2011 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 13 marzo 2011 (Turno C): SHELL, strada prov. Bressana-Salice km 11.

Il sindaco di Voghera ha riunito gli “Stati Generali”

Geninazzi ospite del Lions

Illustrare il presente per progettare il futuro

“Libia, il vento arabo della rivoluzione”

VOGHERA - I telefoni cellulari rigorosamente spenti, la pagina di Facebook del sindaco perennemente on line per dialogare in tempo reale con gli elettori e tutta la Giunta schierata con una copia di programma elettorale a portata di mano. Carlo Barbieri ha convocato la prima sessione degli Stati Generali, in una seduta di lavoro che si è tenuta nei giorni scorsi a Villa Meardi. Un incontro che, a fine giornata, è risultato particolarmente costruttivo e che sarà fondamentale per redigere un primo Piano operativo delle priorità in attuazione al programma elettorale. “In questo momento in cui la politica nazionale è sempre più lontana dai cittadini io ho invece voluto creare uno strumento che possa avvicinare i cittadini alla politica, perché il nostro compito, come amministratori, è quello di essere radicati sul territorio,

vicino alla gente, rispondere alle loro esigenze, ascoltando i problemi e dando delle risposte. A quasi un anno dall’inizio del mandato elettorale è giunto il momento di stilare un primo bilancio dell’attività svolta, programmando contestualmente gli impegni futuri in relazione alle disponibilità finanziarie del Comune ed al programma elettorale approvato dalla coalizione. - ha spiegato il sindaco - Per questo motivo ho deciso di convocare formalmente la prima seduta degli Stati Generali, con l’obiettivo di redigere un documento che sia in parte riassuntivo degli impegni assolti, ma soprattutto utile strumento di programmazione per l’attività futura, attraverso l’individuazione di quei progetti che potranno essere concretamente realizzati anche attraverso l’adeguata copertura finanziaria”. Tutti i componenti della Giunta Comunale erano presenti all’incontro.

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Servizio accreditato dal Comune di Voghera

Un incontro con tanto di ordine del giorno e di programma degli interventi, per consentire ad ogni componente di relazionare il sindaco sia sull’attività svolta finora, sia soprattutto di illustrare gli impegni futuri in relazione al programma elettorale presentato agli elettori. Il sindaco ha esplicitamente chiesto che sul tavolo venissero messi solo e soltanto i progetti concretamente realizzabili. Quindi, nessun “libro dei sogni”, ma una serie di opere e di provvedimenti che l’Amministrazione Comunale si impegna a realizzare. Durante gli interventi dei vari assessori, fra l’elencazione degli impegni già portati a termine e le priorità da realizzare per l’imminente futuro, sono emersi anche alcuni progetti contingenti, dettati dalla quotidiana amministrazione. “Facendo un punto sulla situazione così meticoloso

abbiamo visto che in soli pochi mesi abbiamo già portato a termine molti impegni che avevamo inserito nel programma elettorale. - continua il Barbieri - Adesso sarà nostra cura comunicarli, occupandoci contestualmente delle priorità che abbiamo fissato durante l’incontro”. Ecco alcune delle priorità che sono emerse durante gli Stati Generali e che saranno realizzate nel corso del 2011: realizzazione della pavimentazione nel cortile Nord dell’ex Caserma, nuovo regolamento dell’occupazione del suolo pubblico per Piazza Duomo, istituzione della figura del “Nonno Vigile”, lotta alla prostituzione nel centro storico, nuove iniziative al castello Visconteo, la nuova palestra per l’associazione Boxe, rilancio del progetto Greenway, pulizia straordinaria dei graffiti e delle scritte, mantenimento dei servizi sociali erogati, realizzazione del centro “Dopo di Noi”, totale rifacimento della segnaletica orizzontale, proseguimento dell’Asse Culturale Attrezzato, nucleo di pronto intervento per le buche stradali, realizzazione del primo “dog park”, adozione del PGT, approvazione del PTO (Piano territoriale degli orari), approvazione del piano di coordinamento del Parco Baratta, la questione dei Pendolari, le tematiche legate all’Industria e alla banda larga.

A scuola con la Croce Rossa VOGHERA - La C.R.I. di Voghera si avvicina sempre di più al mondo della scuola. Sono tre le classi della Scuola Elementare “Leonardo Da Vinci” che hanno aderito al progetto messo in campo proprio dal Comitato Locale iriense per dare modo anche ai bambini di conoscere meglio la Croce Rossa e le sue attività. L’iniziativa si è articolata in due fasi: una di tipo “teorico”, che ha permesso agli alunni delle classi quarte dell’istituto di apprendere le principali nozioni di Primo Soccorso, grazie alle due lezioni tenute da un Monitore della C.R.I. vogherese. In seconda battuta, i bambini (57 in tutto) si sono recati

lo scorso 28 febbraio presso la sede del Comitato con le loro insegnanti: accolti dal Capomonitore Qualificato Ondina Torti, hanno potuto osservare da vicino una ambulanza adibita con attrezzature per la rianimazione, alcuni mezzi in dotazione alla Protezione Civile, illustrati dal Delegato Locale C.R.I. per le Attività Settore di Emergenza Giancarlo Maggi e dall’Istruttore di Protezione Civile Walter Cresci, insieme ad un filmato sulla storia della Croce Rossa. “L’iniziativa ha riscontrato grande successo tra i bambini - sottolinea la Torti - che hanno mostrato interesse e partecipazione.” Iniziativa che presto verrà ripetuta.

VOGHERA - Chi ritiene che le signore del Lions Club Voghera “La Collegiata”, presieduto dall’architetto Raffaella Fiori, rifuggano, nei loro incontri, dal trattare i temi della più vibrante attualità, debbono ricredersi un’altra volta. La serata, tenutasi nel salone del Ritrovo, che ha avuto come protagonista Luigi Geninazzi, giornalista e inviato speciale del quotidiano “Avvenire”, editorialista, vaticanista, osservatore attento ed appassionato delle vicende del mondo cattolico con particolare attenzione alle minoranze cattoliche nei paesi musulmani ci ha sintonizzato sulla diretta di Bengasi in mano ai ribelli, la Cirenaica intera insorta. Sull’emergenza totale in Libia, con la dittatura ultra quarantennale di Gheddafi vicina al crollo. Una realtà che brucia gli schemi tanto sorprende. Si parla di qualcosa di simile alla caduta

del muro di Berlino. Lo dicono le corrispondenze dei giornalisti che hanno potuto assistere alle manifestazioni di Piazza Tahrir (diventata simbolo della rivoluzione egiziana), riferire della fuga repentina di Ben Alì dalla Tunisia e seguire l’escalation che ha portato Mubarak alle dimissioni forzate in Egitto. Era l’11 febbraio. Mercoledì 23, con le notizie sull’avanzare dei ribelli verso Tripoli in continuo aggiornamento, (anche se è arduo avere informazioni precise in un paese “blindato” dal regime) abbiamo potuto ascoltare un’analisi documentatissima sulla “rivoluzione” che sta incendiando il mondo arabo. Geninazzi era tornato dal Cairo da pochi giorni. Dopo esserci stato dal 25 gennaio. E proprio in piazza Tahrir, con il rischio di essere colpito dalle cariche della polizia. g.g.


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Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

Il progetto della struttura è stato finanziato dalla Regione Lombardia

Venerdì 11 marzo a Pavia

Sorgerà un altro asilo nido a Rivanazzano

Le figurine per i “150 anni dell’unità”

RIVANAZZANO TERME - Sorgerà un altro asilo nido nel comune di Rivanazzano Terme. Il progetto approvato dalla Regione Lombardia era stato presentato in occasione di un bando che prevedeva lo stanziamento di contributi a privati in partnerschip con i comuni per quanto riugarda la realizzazione di asili nido e micronido. E’ necessario sottolineare che il Comune di Rivanazzano Terme ha stipulato una Convenzione con la dottoressa Virginia Limonta, in qualità di titolare e legale rappresentante della società “Centro per l’infanzia Pupi Solari di Limonta Virginia”, approvandola con Delibera di Giunta Comunale. Questo atto ha sancito ufficialmente la partnership comunale nella realizzazione dell’intervento. Il progetto presentato da Virginia Limonta è arrivato primo nell’ambito della graduatoria stilata a conclusione del bando. La partecipazione di un ente pubblico al progetto di asilo nido “Pupi Solari” conferma soprattutto l’importanza di un investimento che produrrà con-

seguenze positive dal punto di vista sociale non solo per la cittadinanza di Rivanazzano Terme ma anche dei Comuni limitrofi. I lavori potrebbero partire prima del’estate. “Abbiamo appoggiato sin dall’inizio l’idea di questa struttura sia per la qualità del progetto sia per la fiducia nei confronti delle persone che hanno proposto il progetto. spiega il sindaco di Rivanazzano Terme Romano Ferrari - Siamo assolutamente convinti dell’importanza che l’opera rivestirà per il futuro di Rivanazzano Terme”. Il progetto dell’asi-

lo nido è stato realizzato dallo Studio Tecnico Albasi di Salice Terme, nella persona dell’architetto Matteo Albasi che nella relazione tecnica dichiara: “L’area di terreno su cui verrà realizzato l’intervento è situata non lontano dalla via Colombo ossia dalla Strada Provinciale numero 1 conosciuta come Bressana-Salice. La struttura si colloca in un’area di forte impatto paesaggistico, con ampi coni ottici sia verso la collina di Nazzano sia verso i terreni a coltivo che puntano verso il territorio comunale di Casalnoceto. Lo studio proget-

tuale si è quindi concentrato su di una tipologia architettonica che si inserisse in questo contesto naturale, più che antropico, con forme e materiali poco impattanti e legate a concetti di bio-architettura e bio-edilizia, con la massima attenzione alle tecnologie per il risparmio energetico divenuto oggi, direi finalmente, aspetto di primaria necessità ed urgente attualità. A partire dall’orientamento del fabbricato, quasi obbligato, sviluppato lungo l’asse nord-sud con ampi prospetti sui lati est ed ovest, si è cercato di ottimizzare le risorse naturali del sole e della ventilazione, proveniente quest’ultima in particolare dal terreno agricolo libero ad ovest, per dotare la struttura del massimo comfort igrotermico con il minor sforzo energetico. I materiali utilizzati, legno, laterizio, vetro, malte a base di calce, con il minimo impiego e solo strutturale del cemento, si inseriscono in un’ottica di bio-edilizia che vuole associare il benessere abitativo al risparmio energetico”. Ugo Celasco

Presto al via i lavori per la nuova rotatoria di Codevilla CODEVILLA - Sono in fase di appalto i lavori per la realizzazione di una rotatoria lungo la BressanaSalice, all’altezza di Codevilla. L’intervento era stato inserito da Regione Lombardia tra i progetti da finanziare nell’ambito del “Piano Nazionale della Sicurezza Stradale”. Il costo complessivo dell’opera è di 470.000 euro. Il progetto prevede la realizzazione a nord dell’abitato di Codevilla di una rotonda

del diametro di ben 30 metri, in un punto della viabilità oltrepadana che in passato è stato più volte teatro di incidenti, anche molto gravi. “La criticità di questo incrocio deriva dal fatto che l’innesto tra la SP 1 e via Roma che conduce al centro abitato di Codevilla si trova all’altezza di una curva molto pericolosa. L’opera ha quindi l’obiettivo prioritario di migliorare la sicurezza nell’incrocio, facilitando l’accesso al pae-

se”, spiega il Presidente della Provincia di Pavia, Vittorio Poma. Allo stato attuale le manovre di immissione e di svolta a sinistra dalla SP 1 per la via Roma sono decisamente poco agevoli. Con la realizzazione di una rotatoria gli automobilisti saranno facilitati nelle manovre di svolta e la circolazione sarà resa più fluida. “Si tratta - conclude il Presidente Poma - di un’opera da tempo attesa dal territorio perché interviene su un

punto molto nevralgico della viabilità oltrepadana. Per poter arrivare alla realizzazione di questo progetto decisiva è stata la collaborazione tra Regione, Provincia e Comune”. L’opera è realizzata in co-finanziamento dai tre Enti: 188.000 euro, pari ad una quota del 40%, a carico di Regione Lombardia; altri 182.000 euro a carico della Provincia di Pavia (39%) e 100.000 euro a carico del Comune di Codevilla (cioé il 21%).

Festival di dialetto provinciale Il Lombardy Day? Si può fare MORTARA - Ha aperto i battenti venerdì 4 marzo all’Angelicum di Mortara il festival Provinciale di Teatro Dialettale, promosso dall’Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali della Provincia, guidato da Marco Facchinotti, e organizzato in collaborazione con l’associazione “Gruppo Scout Agesci Mortara 1°”. Ad iniziare le danze del Festival è stata una compagnia lomellina molto amata dal pubblico, il “Gruppo Giovani Parona”, mentre sabato 5 marzo l’appuntamento è stato con un duo di signore molto conosciute in Oltrepò, le Cicale di Voghera, che hanno presentato “Ci-

calando… cicalando” ovvero le esilaranti avventure della sempliciotta Teresina e della spumeggiante Cesira. Lo spettacolo è stato scritto e diretto da Rina Ravera, protagonista insieme con Silvana Moretti. Il gruppo Le Cicale è l’unico duo femminile che si esibisce in dialetto. Il sodalizio è nato nel 1998 dall’entusiasmo delle amiche Rina Ravera e Silvana Moretti, che da tempo accarezzavano l’idea di fare teatro. Le Cicale, per le quali fare teatro non significa semplicemente recitare, bensì creare tutto quello che concorre alla realizzazione dello spettacolo hanno partecipato a vari eventi.

MILANO - In consiglio regionale si è approvato di creare una nuova bandiera lombarda e di festeggiare il 29 maggio, giorno della battaglia di Legnano e della vittoria dei Comuni contro Federico Barbarossa. Rimandi legati alla storia locale, particolarmente cari alla Lega Nord. Il consigliere regionale Angelo Ciocca, esponente del Carroccio, sottolinea: “Credo che i lombardi si sentano lombardi per alcuni punti fondamentali che ci contraddistinguono, come ad esempio la capacità di rimboccarsi le maniche in ogni situazione, oltre le numerose tradizioni culturali che ci uniscono.

Ha dunque un senso fissare una data e un simbolo che sia solo nostro quando esiste già un senso di appartenenza, da valorizzare ulteriormente. In un mondo che va di fretta e che rischia di farci dimenticare chi siamo, questi sono stimoli importanti per ricordare chi siamo. Un paese è costituito da un mosaico di tradizioni e di identità, valorizziamole e siamo orgogliosi delle nostre.” La Lombardia, dunque, avrà una nuova bandiera e una sua data da celebrare. La Croce di San Giorgio sembra essere il simbolo che spiccherà nel nuovo vessillo.

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Giuseppe Guzzetti

Giancarlo Vitali

P A V I A - La Fondazione Cariplo e la Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia rendono omaggio ai 150 anni dell’Italia unita con una iniziativa editoriale dedicata al mondo della scuola. Venerdì 11 marzo, alle ore 9.30, al Collegio Borromeo sarà infatti presentato l’Album di figurine elettronico “Viva l’Italia – L’Italia è viva”, un’opera editoriale innovativa uscita dal laboratorio creativo Torchio de’ Ricci di Certosa di Pavia. Tale Album (un cd multimediale) è stato fortemente voluto e finanziato da Fondazione Cariplo, d’intesa

con la Fondazione Comunitaria pavese. Hanno partecipato al progetto la Prefettura, l’Ufficio Scolastico Territoriale e il mondo della scuola. L’Album di figurine elettronico racchiude una ricca e piacevole iconografia ormai scomparsa dai testi scolastici. Alla presentazione interverranno il Prefetto di Pavia Ferdinando Buffoni, il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, il presidente della Fondazione Comunitaria Giancarlo Vitali, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Giuseppe Bonelli, i sindaci e una rappresentanza degli studenti.

“Il Risorgimento a Casei”

C A S E I G E R O L A - In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia il comune di Casei Gerola organizza un ricco calendario di eventi per celebrare l’evento. Si comincia martedì 15 marzo, alle ore 21, nella sala consiliare con la conferenza “I giorni del risorgimento a Casei” che avrà come relatore don Maurizio Ceriani. Si prosegue il 16 marzo, alle ore 21, al santuario della Madonna delle Grazie di Sant’Agostino, in collaborazione con la Scuola Media con il “concerto di musica risorgimentale” che vedrà la partecipazione della Polifonica vogherese “A. Gavina”. Giovedì 17 marzo, festa nazionale, alle ore 10, in sala consiliare ci sarà la seduta del consiglio comunale du-

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rante la quale sarà presentata la relazione storica tenuta da Lucio Garbelli e l’illustrazione da parte dei ragazzi della locale scuola media del progetto “La storia siamo noi 17 marzo 1861 - 17 marzo 2011 Italia 150 Casei Gerola – il passato è avvenuto veramente…”. Alle ore 11, presso l’Insigne Collegiata Santa Messa e alle ore 12 intitolazione della Piazza Unità d’Italia e inaugurazione dell’opera del Maestro Pietro Bisio. Al termine presso la ludoteca “rinfresco tricolore”. In ludoteca si potrà visitare la mostra fotografica di Mariarita Greggio “18612011. Italia Unita: ieri, oggi, sempre” e in piazza Meardi la mostra allestita dagli alunni della Scuola Elementare “L’inno di Mameli e il tricolore”.


Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

La sua lista nel segno della continuità per ora non ha nessun “rivale”

Campetti candidato sindaco a Val di Nizza

VAL DI NIZZA - Il vice sindaco di Val di Nizza Franco Campetti sarà il candidato sindaco alle prossime elezioni amministrati-

ve che si terranno il 15 e 16 maggio. La decisione dell’amministrazione uscente guidata da Paolo Culacciati è avvenuta nei giorni scorsi. Franco Campetti, se l’elettorato gli darà ragione, prenderà il posto di un sindaco uscente che a detta di molti è riuscito ad unire un comune e a portare un forte cambiamento nel modo di amministrare. “Tutti i consiglieri comunali si sono resi disponibli a proseguire il percorso intrapreso nei dieci anni precedenti. - spiega Culacciati - Voglio precisare che per legge, al prossimo appuntamento elettorale, i candidati consiglieri saranno 9 invece di 12. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto parte delle

due amministrazioni. Senza di loro non sarei riuscito ad ottenere importanti risultati per il comune, ma soprattutto per i cittadini. In dieci anni siamo stati capaci di governare il territorio in pace, rispondendo alle richieste ed esigenze giunte dalla popolazione. Il nostro modo di operare ci ha consentito di non avere nessuna lista in contrapposizione”. Anche, in queste prossime elezioni, molto probabilmente Franco Campetti sarà l’unico candidato sindaco di Val di Nizza. Un candidato scelto e condiviso all’unanimità da tutti i consiglieri uscenti. Una figura che sicuramente è nel segno della continuità. “I consiglieri hanno identifica-

to in Campetti la figura ideale per proseguire il cammino intrapreso in un decennio. - continua Culacciati - Un cammino che ci ha visto operare in sinergia adottando soprattuto la trasparenza. Il nostro team, sin da subito, si è impegnato per fare di Val di Nizza un comune vivibile con serivi efficienti”. Un impegno quello dell’amministrazione Culacciati che ha dato dei risultati positivi che sono sotto gli occhi di tutti. Val di Nizza è sicuramente un’isola felice. Un comune immerso in un ambiente incontaminato è diventato meta del cosiddetto turismo della seconda casa.

Festa di San Giuseppe a Robecco Pavese ROBECCO PAVESE Anche quest’anno la Parrocchia di Robecco Pavese festeggia, in forma solenne, come avviene da alcuni anni, la ricorrenza di San Giuseppe. Le celebrazioni, accompagnate dai canti della corale San Giuseppe Marello, si svolgeranno venerdì 18 marzo alle ore 17, quando Mons. Martino Canessa celebrerà la Santa Messa con i sacerdoti del Vicariato e i Padri Giuseppini che figli fedeli di San Giuseppe Marello, loro padre fondatore, hanno trasmesso alla popo-

lazione di Robecco una profonda devozione a San Giuseppe. Tanta solennità vuole sottolineare, nella figura di San Giuseppe, il padre di Gesù e, come tale, il protettore di tutti i papà. Una massima anonima giustamente insegna: un uomo può essere padre, ma deve essere una persona speciale per essere papà. Festa del papà e festa nostra: in questo giorno vogliamo perciò che salgano al cielo più alte e più solenni le voci delle preghiere e dei canti di tutti noi in onore e gratitudine di

tutti i papà. La coincidenza della festa di San Giuseppe con la “festa del papà” ci porta a riflettere sulla centralità del padre in seno alla famiglia e nello stesso tem-

Santa Giuletta, conferenze di A.C. SANTA GIULETTA Sabato 26 febbraio la Dott.ssa Patrizia Govi ha tenuto, presso l’oratorio di Santa Giuletta, una conferenza dal titolo “Esercitare la speranza in tempo di crisi”. L’appuntamento, organizzato dall’Azione Cattolica di Santa Giuletta e Redavalle, ha visto la partecipazione di numerose persone, intervenute per ascoltare le importanti tematiche di attualità sociale trattate. In primis la relatrice ha esaminato il concetto di “crisi” sia come “crisi politica”,

ovvero crisi della partecipazione dei cittadini, sia come “crisi etica” cioè smarrimento dei comportamenti che dovrebbero caratterizzare la vita civica. Dopo le premesse si è passati ad una riflessione su come sia possibile affrontare tali problematiche nel tentativo di superarle. In particolare si è analizzata la necessità, per le persone, di assumersi le proprie responsabilità nell’ottica del ridare speranza. Gli adulti dovrebbero cioè riuscire a ridare speranza e rifondare il futuro. La serata

si è conclusa con un lungo dibattito in cui i presenti hanno esternato le proprie idee e le proprie riflessioni sull’argomento, dando vita ad una discussione ricca di differenti punti di vista. Il gruppo di A.C. di Santa Giuletta e Redavalle organizzerà un secondo incontro, venerdì 1° aprile alle ore 21 presso l’Oratorio adiacente alla chiesa parrocchiale di Redavalle, dal titolo “La piazza: una buona comunicazione fa una buona società”. Il relatore della serata sarà il prof. Gianni Castagnello.

Iniziative per la Quaresima a Broni BRONI - Con il mercoledì delle Ceneri è iniziata la Quaresima e come ogni anno la Parrocchia di Broni ha predisposto un cammino per favorire la preparazione dei fedeli alla Pasqua. Liturgia, ascolto e meditazione della Parola di Dio e carità: sono questi i “pilastri” su cui poggeranno i prossimi quaranta giorni di viaggio verso la Pasqua. Per quanto riguarda la Parola è ripreso il ciclo di catechesi con gli adulti sul libro della Genesi ed in particolare sui patriarchi d’Israele. Sul fronte della liturgia, ogni mattina in parrocchia vengono recitate le Lodi e si tiene un momento di adorazione eucaristica, mentre

al venerdì nel pomeriggio la Via crucis, prima in San Giuseppe e poi in basilica, seguita dalla Liturgia della Parola. Torna anche quest’anno la Quaresima di fraternità che ogni anno rivolge la sua attenzione verso un’istituzione benefica. Per il 2011 la scelta è caduta sulla Fondazione Barbara Fanny Facchera di Pavia. La fondazione realizza il sogno della giovane di cui porta il nome, volata in cielo a soli vent’anni il giorno di Pasqua del 2002 a seguito di una grave malattia, ovvero quello di una “casa” dove accogliere i malati e i famigliari per sostenerli nella lotta per la vita e per dare loro la possibilità di

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trascorrere con maggior serenità, seppur lontano da casa e dagli affetti più cari, i tremendi momenti della malattia. Il desiderio di Barbara nel 2008 è diventato realtà e il 13 dicembre di quell’anno è stata inaugurata la “Residenza Fanny”, ubicata nei pressi del Policlinico San Matteo. Si tratta di un complesso comprendente 50 appartamenti, mono e bilocali, completamente arredati e dotati di ogni confort, che ogni anno ospitano centinaia di bambini, ragazzi, mamme e papà, migliorando le opportunità di guarigione e la qualità di vita dei malati e delle loro famiglie. m.r.

po la presenza di Mons. Canessa suggerisce una seconda riflessione sul Vescovo come “padre” della Diocesi. Ci piace accogliere il nostro Vescovo con alcuni versi della breve poesia scritta da Don Luigi Serravalle presentategli dai bambini nella ricorrenza del 50° anniversario del “Tornado”: “Di pace e di letizia. È questo dì per noi, in cui vediamo il padre in mezzo ai figli suoi. Tu sei il nostro padre che tanto ci vuoi bene. E noi da figli amati allevierem tue pene”. r.t.

Riunione di S.O.S. Bukavu LUNGAVILLA - Venerdì 11 marzo, alle ore 21, si terrà presso il “Centro diurno” della Parrocchia di Lungavilla, la riunione annuale dell’associazione “S.O.S. Ospedale Bukavu”. All’ordine del giorno ci sono la presentazione del bilancio 2010, i progetti per il 2011, l’organizzazione del pomeriggio di preghiera e di riflessione e l’iscrizione alla Onlus per l’anno in corso (euro 15). Sarà presente Don Alfredo Ferrari.

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IN BREVE LIBRI / STRADELLA “Preti di casa nostra” al Santachiara Venerdì 11 marzo alle ore 16.00 all’Unitre di Stradella presso l’Istituto Santachiara in via Andrea Costa sarà presentato il volume “Preti di casa nostra”, realizzato dal nostro settimanale diocesano. Il volume raccoglie quarantadue biografie di sacerdoti diocesani deceduti, pubblicate dal giornale in occasione dell’Anno sacerdotale voluto da Papa Benedetto XVI. Interverranno tra gli altri il Sindaco di Stradella Pierangelo Lombardi, il Vicario Generale Mons. Pier Giorgio Pruzzi, il parroco di Stradella Mons. Pietro Lanati e il Presidente della civica biblioteca di Stradella Siro Brondoni.

MOSTRA / STRADELLA “Il paesaggio dei gesti” Sabato 12 marzo, alle ore 10.30, presso il Teatro Sociale di Stradella sarà inaugurata la mostra “Il paesaggio dei gesti”. Alla presentazione interverranno Pierangelo Lombardi, sindaco di Stradella, Giancarlo Vitali presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, Alessia Bottaccio fotografa e Federica Riva antropologa. L’esposizione è stata realizzata dal Città di Stradella, con il contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia e in collaborazione con la Regione Lombardia e l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale. La mostra sarà aperta fino al 26 marzo il martedì dalle 10 alle 12.30, il giovedì dalle 16 alle 18, il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12.30.

CARNEVALE / MONTALTO PAVESE Maschere e... magia Domenica 13 marzo, presso la palestra comunale, “Grande festa in maschera” in occasione del carnevale. Alle ore 15 spettacolo del Mago Fantasista Bingo, a cui seguirà la sfilata di tutte le maschere presenti. Dopo la sfilata, una giuria costituita da persone non di Montalto Pavese, eleggeranno e premieranno il bambino e la bambina con la maschera più bella. In seguito saranno offerte frittelle e chiacchiere a tutti i presenti.

“Nomi di donna” a Rovescala ROVESCALA - Festosa apertura a Rovescala della XXVIII Primavera dei Vini, indetta anche quest’anno dalla Pro Loco e dell’Amministrazione Comunale, ed aperta sino al 27 marzo. Secondo la più valida tradizione ha preso il via con successo lo stand gastronomico con i vini tipici locali. Ma un’esperienza di intensa emozione la si è avuta con i “Momenti di poesia”, dedicati quest’anno alla presentazione dell’ultimo appassionante libro di Francesco Alberto Agnes, “Nomi di Donna”. Di fronte ad un salone gremito di pubblico attento, il sindaco di Rovescala Corrado Del Forno ha

ricordato l’impegno portato avanti in questi anni da Agnes, come scrittore e come Presidente della Biblioteca Comunale, l’istituzione culturale oggi presieduta dalla figlia Sara. Sulla pubblicazione “Nomi di Donna” ha aperto la serie di testimonianze lo scrittore Mino Milani. Letta una toccante poesia dedicata alla mamma da Mariuccia Zambarbieri, ha parlato il Presidente della Biblioteca Comunale di Stradella Siro Brondoni. Infine, il giornalista Luca Rolandi ha richiamato coi versi di “Fratello Prete” il ricordo del compianto Monsignor Pier Giovanni Agnes.

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Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

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UN LUOGO UNA STORIA

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I “NOSTRI” LUOGHI DEDICATI ALL’ITALIA UNITA

Broni, viaggio tra le vie e le piazze del RISORGIMENTO pagina a cura di FRANCO SCABROSETTI

Ad una settimana esatta dalla festa per i 150 anni dell’Unità d’Italia, abbiamo fatto un giro per Broni alla scoperta di vie e piazze dedicate a fatti o personaggi che hanno contribuito alla nascita del nostro Paese. Grazie alla preziosa collaborazione dello storico locale Pierbartolomeo Pedrazzi, del presidente del Gruppo Archeologico Bronese Mino Baldi e dell’addetto stampa del Comune Filippo Ajardi abbiamo ricostruito la storia di questi luoghi nel corso dei secoli.

Piazza Garibaldi

Via Mameli

Via Cavour

Via Montebello

Via Solferino

Via dei Mille

Piazza Garibaldi Piazza Garibaldi è il cuore, il “salotto buono” della cittadina oltrepadana. Prima di essere intitolata all’Eroe dei due mondi, nel corso del XIX secolo fu dapprima Piazza San Pietro e successivamente Piazza San Contardo. Su di essa si affacciano i due monumenti più importanti: la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo e Palazzo Arienti, sede dell’Amministrazione comunale. Palazzo Arienti è un edificio in stile moresco costruito nel 1857. Al suo interno, nella Sala Consigliare, conserva dei bellissimi affreschi. Recentemente restaurato, è tornato ad ospitare tutti gli uffici comunali, che per diversi anni erano stati trasferiti presso Villa Nuova Italia. L’altro edifico di pregio della piazza è la chiesa. Secondo un’iscrizione cristiana del V secolo a Broni esisteva già un oratorio. La costruzione della Basilica

risale, molto probabilmente, al XVI secolo e fu affidata a due allievi di Donato Bramante. L’edificio si presenta con pianta a croce latina e tre navate. Al suo interno ospita il corpo di San Contardo d’Este, patrono della città. Nel 1627 iniziarono i lavori di costruzione del campanile. Nei primi dell’800 il cimitero, originariamente vicino alla chiesa, venne trasferito e al suo posto fu realizzato un porticato, che doveva servire ad ospitare i mercanti durante le feste patronali. Successivamente venne chiuso e si realizzarono dei negozi che funzionano ancora oggi. Nel 1885 l’architetto Febo Bottini progettò e realizzò la cupola. La Collegiata di Broni possiede, oltre ad una ricca collezione di paramenti, una vasta biblioteca. In Piazza Garibaldi, di fronte a Palazzo Arienti, un tempo era collocato il Monumento ai caduti dello scultore Titta

Ratti. Oggi l’opera si trova in Piazza Libertà.

Via Montebello La strada è dedicata alla battaglia della Seconda guerra d’indipendenza, che si svolse a pochi chilometri da Broni. Nel XVIII secolo si chiamava Via Mazzoni, in dialetto «Stra di Mason». Il nome deriva con ogni probabilità dalla famiglia De Mazzonibus. In via Montebello si trovano la locale stazione dei Carabinieri e l’Oratorio parrocchiale, fondato e dedicato a Mons. Alessandro De Tommasi.

Via Mameli Intitolata a questo poeta e patriota che si batté per la Repubblica romana, via Mameli si trova in una zona periferica. È costeggiata dalla linea ferroviaria, a due passi dalla stazione. Vi si trovano la Bocciofila e la sezione dell’Associazione Nazionale Alpini. Non vi

sono cenni storici, quindi non si sa come si chiamasse in passato.

Via Mazzini Si trova vicinissima a Piazza Garibaldi, nel XVIII secolo era chiamata Strada del Bedo, la fogna cittadina che vi passa sotto. Vi si trova un piccolo ristorante che tutti i bronesi conoscono come osteria del Bedo. L’antica denominazione dialettale era «Stra del Beu».

Via Solferino A Solferino, presso Mantova, nel 1859 l’esercito franco-piemontese sconfisse gli austriaci. Nel XIX secolo via Solferino era chiamata via della Salera. È conosciuta anche come «zu dl’arianei», infatti è una viuzza molto stretta e in leggera discesa. Sbocca in un’altra via «risorgimentale»: via Cavour.

Via Cavour Situata dietro la chiesa parrocchiale, corre parallelamente alla centralissima via Emilia. In passato si chiamava Via Arnaboldi (che ora si trova vicino all’ex ospedale) o Contrada di sotto. In un rogito del XV secolo viene ricordata come Contrada di mezzo, perché evidentemente si trovava in posizione centrale rispetto al paese.

Via dei Mille Non vi sono notizie storiche sul nome di questa strada, che si trova al di là della linea ferroviaria ed è caratterizzata dalla presenza di diverse villette.

Via F.lli Bandiera Nel XIX secolo via delle Ghiacciaie. In dialetto era chiamata «pisapola», un misto di fango e detriti che, nelle giornate molto piovose, era solito scendere dal Monte di San Contardo ed

invadere tutto il caseggiato. Un problema ci si è presentato fino a pochi anni fa quando la strada, che porta alla Cappelletta dedicata al Santo patrono, è stata sistemata ed asfaltata.

Piazza Italia Nel 1944 si chiamava ancora Piazza Statuto, in onore dello Statuto Albertino. Con la caduta della monarchia e la proclamazione della repubblica, divenne Piazza Italia. È ricordata come Ortone (grande orto) fino al XIX secolo. In dialetto è detta «la Crus» (la Croce).

Via Fratelli Cairoli Via Cairoli, che tutti i bronesi conoscono come «la Fracia», è dedicata a quattro fratelli pavesi morti nelle lotte risorgimentali: Ernesto combattendo sulle Alpi, Luigi nella spedizione dei Mille, Giovanni ed Enrico nel tentativo garibaldino di Villa Glori.


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Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 17 marzo al Teatro San Rocco di Voghera c’è Pirandello

Sabato 12 marzo all’oratorio di Broni

“La ragione degli altri” e la loro felicità... Serata per l’unità d’Italia

VOGHERA - Giovedì 17 marzo al teatro San Rocco spazio ad un autore considerato un classico intramontabile della nostra tradizione letteraria: Luigi Pirandello. Nel cartellone di prosa allestito da Fama Fantasma per conto del Comune, sarà la volta, infatti, di “La ragione degli altri”, commedia in tre atti composta dallo scrittore agrigentino alla fine del 1895 (originariamente aveva per titolo “Il nido”, poi cambiato in “Il nibbio” e ancora in “Se non così”) e rappresentata per la prima volta dalla Compagnia Stabile milanese di Marco Praga al Teatro Manzoni di Milano il 19 aprile 1915.

Nell’appuntamento vogherese gli attori saranno invece Liliana Randi, Cristina Caldani e Carlo Vitale, diretti dalla regia di Giovanni Anfuso. Nel cast anche Maurizio D’Agostino, Julio Solinas e Tommy Marconi; mentre le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi di Viviana Ginebri, le musiche di Luciano Francisci e Stefano Conti. La vicenda è quella di un giornalista, Leonardo Arciani, che a causa della sterilità della moglie Livia, intreccia una relazione con una vecchia fiamma, Elena, dalla quale ha una figlia. La moglie vorrebbe riavere il marito, ma ritrovandolo padre di una bimba, sostie-

ne di dover portare via ad Elena non solo l’amante, ma anche la piccola… al fine di offrirle una famiglia ricca e “in regola”. Con “La ragione degli altri” compare per la prima volta una tematica costante in Pirandello: l’annullamento di sé per la felicità dell’altro, la cancellazione della propria personalità per la personalità degli altri, delle proprie ragioni per le ragioni degli altri. Ambientato nella Roma d’inizio secolo, è il primo lavoro in tre atti del nostro premio Nobel; lavoro che risente pesantemente dell’ambiente culturale dell’epoca. E proprio in quell’ambiente, decisamente restio a tutte le novità che non siano celebrative del regime, Pirandello si inserì scardinando la società italiana dal suo interno. Infatti, laddove il naturalismo metteva al centro della sua indagine “il fatto” qual era, Pirandello decentrando “il fatto”, metteva al centro della propria ricerca poetica le reazioni psicologiche dei personaggi. Del resto, non aveva mai creduto in un teatro che intendesse impartire rigorose lezioni di politica e di morale, destinate a mutare le coscienze dello spettatore, ma soltanto in un teatro senza aggettivi, senza altra qualifica che se stesso.

Per questo affidò proprio al teatro il tormento dell’uomo che vede intorno a sé una realtà in cui non è possibile comunicare, cioè fondare un vero rapporto di comunione di valori e verità tra due persone; soprattutto in una società fondata su convenzioni che si volevano eterne anche nell’ingiustizia e nell’errore. Il regista Anfuso, catanese, con esperienze quale assistente regista di due mostri del teatro italiano cioè Giorgio Strelher e Turi Ferro, ha parlato della lunga genesi di “La ragione degli altri”, un’opera iniziata come romanzo e dopo vari ripensamenti, presentata come commedia. “Un’opera che non è stata molto rappresentata - ha spiegato Anfuso - per varie ragioni. Anzitutto a causa dell’argomento. Ma anche per motivi che hanno più a che vedere con l’orgoglio degli artisti. In quest’opera, infatti, la protagonista, Livia, scompare prima che cali il sipario. La protagonista, quindi, non è protagonista dell’ultima scena”. Lo spettacolo inizierà alle ore 21. Per informazioni e acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi agli uffici di Fama Fantasma in via Emilia 166 a Voghera dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 18. Matteo Colombo

BRONI - Si è aperta sabato scorso 5 marzo la quinta edizione di “Troviamoci a teatro…”, la rassegna teatrale organizzata dall’Oratorio De Tommasi di Broni, con il patrocinio del comune. Il prossimo appuntamento in cartellone è fissato per sabato 12 marzo, sempre alle ore 21.00. Siamo nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia e non poteva quindi mancare una serata dedicata a questo importante compleanno del nostro amato Paese. “W l’Italia!” è il titolo della serata che vedrà protagonisti la Cappella Musicale “Maria Immacolata” ed il Coro Paolo Baffi. Entrambe le compagini saranno dirette dal maestro Vanni Zunardi. La corale “Maria Immaco-

lata” è istituzione ben nota ed apprezzata a Broni e nei paesi vicini; anima le liturgie che vengono celebrate nella basilica di Broni e svolge un prezioso ruolo di aggregazione e di formazione al canto corale. Il coro “Paolo Baffi” è invece composto dai piccoli alunni che frequentano il plesso Baffi delle scuole primarie di Broni. Durante la serata, che vedrà la partecipazione del primo cittadino di Broni Luigi Paroni, verranno letti alcuni brani che aiuteranno il pubblico a ripercorrere le tappe fondamentali che hanno portato all’Italia unita. La rassegna continuerà sabato 19 marzo con la compagnia “I Falsi d’autore” di Lungavilla che proporrà la commedia dialettale “Asa, don e re: ciapal s’al gh’è”. m.r.

Il gruppo dei camminatori ha presentato i programmi per il 2011

Organizzata da Spino Fiorito

Da Lungavilla a Santiago, altra tappa a maggio

La Giornata della poesia al castello di Oramala

LUNGAVILLA - Hanno percorso 200 km lungo il Cammino di Santiago di Compostela lo scorso anno, altrettanti ne percorreranno quest’anno, a maggio, suddivisi in sette tappe e con partenza dai Pirenei: il “Gruppo di Cammino Santiago”, guidato da Dario Guazzoni, ha presentato il programma 2011 durante una serata all’Auditorium di Lungavilla, a cui è intervenuta anche l’Assessore Provinciale al Turismo Renata Crotti. Il gruppo, formato per ora da 12 persone ma destinato a crescere, fa parte della Polisportiva Upol di Lungavilla ed ha come obiettivo quello di trascorrere qualche giorno insieme, riscoprendo non solo il piacere di camminare (senza grandi difficoltà, in quanto le mete sono accessibili a tutti e sono indicate anche per chi non è più giovane), ma anche di poter ammirare e fotografare paesaggi e monumenti spesso sconosciuti al turismo di massa. “Lo scorso anno avevamo con noi anche una guida spi-

rituale, il parroco di Lungavilla don Cesare Depaoli, contiamo di riaverlo anche il prossimo maggio per riscoprire insieme lo spirito del cammino. Ma questo è anche un modo per fare cultura e conoscere ciò che ci circonda; pensiamo comunque di riscoprire mete più vicine rispetto a Santiago, come i due giorni che da Salice ci porteranno all’Osservatorio Astronomico di Ca’ del Monte a Cecima o ancora alcune tappe della Via Francigena pavese” - spiega il coordinatore Guazzoni. Ad incentivare i percorsi lungo la Via Francigena (il tratto pavese non ha nulla da invidiare al cammino di Santiago) è intervenuta anche l’Assessore Provinciale al Turismo Renata Crotti, che ha spiegato come la Commissione Europea stia tenendo in grande considerazione i comuni della provincia (126.7 km da Palestro a Chignolo Po) interessati dal tracciato pedonale della storica via che parte da Canterbury per giungere sino a Ro-

ma: proprio alla recente Borsa Internazionale del Turismo di Milano il Commissario Europeo Antonio Tajani ha annunciato infatti che finanzierà un grande progetto legato ai cammini, ed è quello della Via Francigena. “Sono orgogliosa di annunciare che Pavia sarà al centro di un grande evento previsto nella Primavera 2012, proprio perché il capoluogo di provincia è tappa del viaggio di Sigerico lungo la Via Francigena, il cammino di Santiago, di S. Martino, meta finale di quello di S. Agostino e di S. Colombano. - spiega la Crotti, che il 29 marzo sarà a Bruxelles per una riunione organizzativa - Ma voglio anche ricordare che siamo riusciti di recente ad estendere il percorso tradizionale della Via Francigena con un progetto che attraversa tutta la Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, fino a collegarsi a Bobbio e a proseguire il percorso tradizionale lungo l’Appennino Piacentino, lungo sentieri di particolare fascino. In questo modo abbracciamo tutti e tre i territori della nostra provincia, Pavese, Lomellina e Oltrepò”. Alla serata era presente anche Giuliano Balestrero, Direttore del Corriere dell’Oltrepò, che per cinque volte è stato lungo il Cammino di Santiago ed ha radunato foto e diario di viaggio nel libro “Sulla strada Sancti Jacobi”, giunto alla terza edizione: “Mettersi uno zaino in spalla e percorrere decine, centinaia di chilometri a piedi è un’esperienza indimenticabile e ricca di possibilità, che mette a dura prova il pellegrino ma lo ricompensa con paesaggi meravigliosi e splendidi incontri”.

Emily Dickinson

Il castello di Oramala

ORAMALA - In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco e celebrata ogni anno il 21 marzo, il Parco Letterario “Dante e i Trovatori nelle terre dei Malaspina” proporrà il consueto appuntamento dedicato alla “primavera della letteratura al femminile”. Quest’anno l’inaugurazione dell’attività del Parco letterario dell’Oltrepò, a un anno dalla sua creazione per iniziativa dell’associazione culturale Spino Fiorito, sarà affidata allo scrittore e traduttore Silvio Raffo, a cui si devono le più belle traduzioni in italiano, per la casa editrice Mondadori, dei versi della grande poetessa americana Emily Dickinson.

Domenica 20 marzo alle 16, nella splendida cornice del castello di Oramala, Silvio Raffo presenterà la lettura scenica dal titolo “Io sono nessuno. - E tu chi sei?”, già presentata in importanti teatri italiani. Il recital di Silvio Raffo è un vertiginoso viaggio nel mondo poetico e nell’interiorità della Dickinson donna e poetessa, attraverso le lettere e i versi più famosi: un invito a conoscere meglio questa affascinante e misteriosa figura femminile. L’ingresso è libero; chi vorrà potrà iscriversi all’associazione Spino Fiorito e sostenere il Parco Letterario “Dante e i Trovatori nelle terre dei Malaspina”. s.p.


Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

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EVENTI E CULTURA

Appuntamento al Civico il prossimo 16 marzo

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La Cantina Torrevilla presenta il rosso “Ginestro Caprera”

Pamela Villoresi sarà Medea Il vino per l’Italia unita TORTONA - Appuntamento con il teatro tragico e una delle sue interpreti più fedeli mercoledì prossimo 16 marzo al “Civico” di Tortona, Pamela Villoresi, dopo il divertimento “di carta” con Ennio Marchetto dell’ultimo spettacolo. Arriva “Medea” di Euripide con David Sebasti protagonista accanto alla Villoresi (Prato, 1957), per la regia di Maurizio Panici. L’attrice, dopo aver frequentato la locale scuola di recitazione pratese, ha iniziato giovanissima a lavorare per il cinema (“Vizi privati, pubbliche virtù” 1975), ottenendo a vent’anni il primo riconoscimento a Saint Vincent per l’interpretazione ne “Il gabbiano” di Bellocchio. Il suo salto qualitativo lo fa con Giorgio Strehler e il “Piccolo teatro” per poi cimentarsi nella prosa classica senza abbandonare le collaborazioni cinematografiche. Medea è la donna che scompagina il pubblico e il privato degli uomini che frequenta opponendosi tenacemente ai tradimenti sentimentali (di Giasone che la tradisce con Glauce, figlia di Creonte, re di Corinto) e alle solidificate in-

giustizie del potere prevaricatore. Tragedia dell’amore e dell’odio senza controllo, Medea svela meccanismi e pulsioni inconfessabili del tutto riscontrabili nella nostra attualità di delitti e di cronaca nera, portandoci non tanto indietro quanto dentro e nel profondo di drammi umani che il teatro greco non ha mai nascosto né rinnegato. Canto della pietà e della distruzione, il dramma di Euripide sconvolge e chiama alla riflessione, appassiona e annichilisce, come ogni opera che scandagli l’orrore e la passione nella sua versione solennemente mortuaria. Un’occasione importante per il pubblico tortonese e

della provincia da non perdere, per avvicinarsi anche a testi ardui e complessi che distolgano per due ore dall’ordinario che ci opprime. Lo spettacolo è prodotto dall’associazione teatrale pistoiese, Argot Produzioni, Teatro dei due Mari, la traduzione e l’adattamento del testo sono curati da Michele Di Martino e Maurizio Panici. Accanto ai protagonisti principali ci sono gli attori Renato Campese, Maurizio Panici, Silvia Budri Da Maren, Andrea Bacci, Elena Sardella. La scena è di Michele Ciacciofera, realizzata da Giorgio Gori, i costumi di Lucia Mariani su disegno di Michele Ciacciofera e le musiche di Luciano Vavolo. Davide Ferreri

TORRAZZA COSTE - Il 17 marzo 1861 nasceva l’Italia. Un regno allora di 22 milioni di abitanti che per la prima volta si identificavano in una coscienza nazionale comune quale quella che gli uomini del Risorgimento Italiano, movimento culturale, politico e sociale, avevano contribuito a formare. Di questi uomini uno in particolare Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei Due Mondi, protagonista indiscusso dell’Unità d’Italia, era approdato più volte in Oltrepò. Amico fraterno del Marchese Giorgio Pallavicino Trivulzio e della moglie Anna, conobbe e apprezzò i vini prodotti nella loro tenuta di Genestrello, luogo che fu teatro della battaglia di Montebello svoltasi il 20 maggio 1859. Apprezzò a tal punto il vino prodotto dai Marchesi Pallavicino che, in procinto di ritirarsi nella sua selvaggia isola di Caprera, portò con sé alcune barbatelle di vite dell’Oltrepò con l’intenzione di produrre uva in terra sarda denominandola “Ginestro Caprera”. A questi fatti storici testimoniati da un fitto carteggio e da una lettera, in particolare, che Garibaldi scrisse ad Anna Trivulzio nel 1863 si ispira il vino celebrativo che Torrevilla ha voluto dedicare al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Non sappiamo se Garibaldi mantenne fede a quanto scrisse l’8 gennaio da Caprera “Non dispero però di offrirvi qui un giorno dell’uva Ginestro Caprera”, ma oggi quel vino esiste ed è di un rosso intenso come il sangue versato dai martiri della prima storia della nostra nazione. Il vino Ginestro Caprera sarà presentato sabato 12 marzo, alle ore 11, nel corso di una

conferenza stampa presso l’azienda Torrevilla, a Torrazza Coste, aprendo virtualmente la settimana di celebrazioni e di eventi che la città di Voghera ha organizzato per festeggiare l’Italia unita. Saranno presenti gli assessori provinciali Renata Crotti (Turismo) e Mario Anselmi (Agricoltura), il Presidente della Camera di Commercio Giacomo de Ghislanzoni Cardoli, i sindaci dei comuni di Codevilla, Montebello della Battaglia, Torrazza Coste, lo storico Fabrizio Bernini, appassionato conoscitore delle vicende del Risorgimento oltrepadano, il presidente di Torrevilla Luigi Ferrari, i vice presidenti Dino Nobile e Pierangelo Fiorani e il direttore Guerrino Saviotti il quale ha dichiarato che: “La nostra cantina è da sempre profondamente legata alle proprie origini, alla propria storia e all’identità del territorio. Il Ginestra Caprera è il vino simbolo del particolare affetto che legava Garibaldi alla nostra terra: lo abbiamo riscoperto e dopo 150 anni ricreato, perché diventi metafora del valore simbolico dell’Oltrepò Pavese, della sua cultura, della sua storia e delle sue eccellenze locali”.


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ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 marzo 2011 Giovedì 10 marzo: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264) Venerdì 11: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Sabato 12: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Domenica 13: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Lunedì 14: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067); Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); dalle 15,30 Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403)

VAL CURONE - VALLE OSSONA Martedì 15: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Mercoledì 16: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Edicole aperte domenica 13 marzo 2011 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. Distributori aperti domenica 13 marzo 2011 ESSO, S.S.35 dei Giovi; IP, località Rondò, Torre Garofoli; AGIP, S.S. per Voghera; IP, Via Arzani 3.

Illustrati i punti fondamentali del documento che sarà presentato in consiglio Quarto incontro diocesano

Riassetto e rigore per il bilancio comunale

Giovani: internet e Vangelo

TORTONA - Il sindaco, Massimo Berutti e gli assessori componenti la giunta, nei giorni scorsi, hanno illustrato i punti salienti dello schema di bilancio preventivo per l’esercizio 2011 che passerà al vaglio del consiglio comunale alla fine di marzo. Il Sindaco ha sottolineato che quello del 2011 “sarà un bilancio delicato sul quale l’amministrazione comunale sta lavorando sempre in un’ottica di risanamento e riassetto. Dopo il primo atto di risanamento partito con la costituzione di Farmacom, l’amministrazione si è concentrata sull’analisi e sulla ricerca di tutte le criticità finanziarie che nel tempo si sono accumulate sia in ambito comunale che in ATM. Il nodo cruciale risiede nel fatto che sia il bilancio comunale sia quello di ATM iniziano ogni anno amministrativo con un debito che è pari a 5 milioni per il comune e 2 milioni per l’ATM. “La nostra scelta ha detto Berutti - è stata quella di evitare nel primo biennio forti investimenti basati sui mutui, le cui rate inciderebbero sulla spesa corrente e, per quanto possibile, di salvaguardare le tariffe legate ai servizi alla persona, anche se, purtroppo, lo scorso anno siamo do-

TORTONA - Il prossimo 5 giugno sarà celebrata la 45esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali con il titolo “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”. È stato questo l’argomento al centro del dibattito nel quarto incontro dei giovani della diocesi di Torto-na, svoltosi domenica 27 febbraio in Seminario, con le riflessioni e l’esperienza del parroco di Stazzano, don Paolo Padrini, esperto di comunicazione multimediale e promotore del breviario online I-breviary. Internet è una rete nata per scopi militari negli anni sessanta negli Stati Uniti, successivamente è diventato un sistema di collaborazione tra atenei universitari americani e poi grande canale di informazioni e relazioni che conosciamo. Si stima che il 74% degli italiani tra gli zero e i diciotto anni abbia un profilo sul social network più conosciuto Facebook, la percentuale cresce fino all’80% nella fascia che comprende quelli tra i venticinque e i trentanove anni. Sono solo numeri ma sicuramente danno un’idea chiara del fenomeno. Benedetto XVI ha sottolineato la grande opportunità che questo mezzo offre, permettendo alle persone di “incontrarsi oltre i confini dello spazio e delle stesse culture, inaugurando così un intero nuovo mondo di potenziali amicizie”, senza dimenticare i possibili rischi di evasione dalla realtà, nell’eccessiva esposizione al mondo virtuale. Il pontefice ha anche affermato l’importanza di rimanere fedeli a se stessi, scoraggiando la creazione di una falsa identità, i credenti con le loro convinzioni e l’esempio, possono offrire un valido contributo affinché internet non diventi uno strumento che riduce le persone a categorie, cercando di manipolarle emotivamente o permettendo a chi ne ha potere di controllare le opinioni altrui. Padrini ha illustrato l’universo di Facebook e dei suoi simili, Netlog e LinkedIn, evidenziando come questi social network siano l’espressione di quel rapporto di condivisione e contrattazione tipico di ogni rapporto di amicizia e di conseguenza anche del fittizio legame af-

Il sindaco Massimo Berutti

vuti intervenire con un ritocco delle stesse. Per quest’anno, le tariffe rimarranno invariate e non aumentate”. Oggi il Comune deve recuperare parte del costo del servizio mettendo in atto un’analisi dei costi di tutti i servizi al fine di razionalizzare il piano dei costi per il futuro. L’impegno è quello di proseguire il lavoro di ripianamento degli squilibri di bilancio attivando tutte le azioni finalizzate a tale obiettivo. In questa strategia rientrano l’analisi legata all’evasione e all’esazione tributaria con un concetto fondamentale: pagare tutti per pagare meno, nonché tutta una serie di operazioni legate alle alienazioni di immobili, di azioni. L’auspicio è

che i cittadini comprendano l’entità dello sforzo gestionale messo in atto dall’amministrazione comunale se si considera che ogni anno si inizia con un debito così alto sia per il comune che per ATM che dal momento della sua costituzione produce solo costi, in quanto vive di servizi trasferiti dall’amministrazione comunale e il suo costo di personale e di gestione valgono due milioni. Una realtà che è non è stata una grande operazione aziendale, quanto, piuttosto, un grande fallimento aziendale. “Per questa ragione, con il massimo rispetto e la massima tutela dei posti di lavoro - afferma ancora Berutti - razionalizzeremo ATM e riporteremo a pieno controllo comunale tutti i servizi e già solo questo ci consentirà di risparmiare oltre un milione di euro. Ogni singola azione è stata concepita, analizzata e valutata dagli assessori delegati in stretta collaborazione con la direzione finanziaria; e tutte le azioni dovranno partire nel mese di marzo, ma saremo certi che avranno il massimo ostruzionismo da parte di qualcuno della minoranza che al bene della città antepone l’auspicio di far saltare una giunta. Noi le idee le abbiamo chiare; i dirigenti

stanno lavorando con noi con estrema disponibilità e siamo consapevoli che sarà un anno molto difficile e intenso”. Il Bilancio di Previsione 2011 è ancora fortemente condizionato dalle obbligazioni a medio termine assunte negli anni precedenti. Sono state ridotte al minimo le spese discrezionali e di concerto con i Dirigenti e gli Assessori di riferimento si è provveduto ad un’attenta disamina delle spese già contrattualizzate alla ricerca di azioni in grado di consentire economie di spesa che, pur mantenendo gli stessi livelli qualitativi, consentano di ridurre il divario tra spese ed entrate correnti. A causa della rigidità che a tutt’oggi ne deriva, anche quest’anno per raggiungere l’equilibrio è stato necessario ricorrere ad operazioni straordinarie, in particolare: l’esternalizzazione dell’attività di accertamento di tutti i tributi comunali e le alienazioni patrimoniali ed utilizzo del plusvalore non per spese di investimento. Questo perché l’effetto finanziario di alcune manovre di ristrutturazione operate sui contratti, la razionalizzazione delle spese e la riorganizzazione di Atm si concretizzerà pienamente per lo più negli anni a venire.

Ennio Marchetto fenomenale illusionista di carta TORTONA - Come si fa a tenere insieme Luciano Pavarotti e “Guerre stellari”, Donatella Rettore e Haidi, Elvis Presley e i rapper di un ghetto americano, Withney Houston e Lucio Dalla, Anna Oxa e Marylin Monroe, i “Lunapop” e Wander Woman, Lady Gaga e la Gioconda, Mina e il gospel di “Happy Days”? Bisogna essere Ennio Marchetto, quello andato in scena al “Civico” tortonese martedì 2 marzo, mago della carta che si trasforma, gioca, ride, canta, inventa, balla, ancheggia, fa boccacce, ammicca e soprattutto: si diverte per far divertire. Questo funambolo geniale di Venezia, molto noto all’estero e, guarda caso, semisconosciuto in Italia, per oltre un’ora, con un ritmo serrato e irrefrenabile, inventa un repertorio lunghissimo e spassoso di personaggi che cambiano all’improvviso con accostamenti imprevedibili che fanno scoppiare la risata come e più della parodia stessa. Marchetto è un inventore a colori: la tuta nera e attillata è quella del mimo d’ordinanza, il trucco a contor-

nare gli occhi quello del clown allegro, il rossetto per adeguarsi agli eccessi e alla varietà dell’esibizione musicale degli ultimi cinquant’anni, ma la forza e l’ingegno di questo artista poggiano sulla semplicità complicata delle sue trasformazioni così minute e strabilianti: lui stesso è una costruzione nascosta, una matrioska vivente, un florilegio di colori e pezzi invisibili: apre uno scampolo invisibile e spunta un vestito, chiude un pezzo di carta e cambia

FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443

sesso, si gira appena e torna come prima, il suo cilindro immenso è dentro di lui, il fondo è nero, ma alla vista la sua tavolozza ha tutte le tinte della fantasia. Spiazza e rilancia senza fine e le cose migliori sono gli accostamenti meno plausibili e le coabitazioni assurde, come Arisa e Sabrina Salerno, Renato Zero e Orietta Berti, la bionda Venere della “Primavera” del Botticelli e Loredana Bertè (che non è una signora), Vasco Rossi e le “Taglietelle di nonna Pina”. Il gusto degli opposti esalta la perfida ed entusiasmante inventiva marchettiana e il finale diventa la sintesi e il culmine dei suoi straordinari paradossi: il lottatore di sumo e le ballerine del can can, non a caso, sono il suo bis conclusivo, quando il pubblico tortonese giustamente lo subissa di applausi: i corpaccioni obesi e le silhouette delle soubrette, perché sul palco vanno tutti, purché intraprendenti o vanesi, abili o sfacciati, timidi o istrionici e Marchetto sa i segreti di ognuno di loro. Davide Ferreri

Oltre 140 filiali in Italia Presente in LOMBARDIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO TOSCANA

fettivo presente in rete. In Facebook si possono avere tanti “amici”, ovvero tanti legami con persone che si conoscono e si incontrano nella vita di tutti i giorni, o persone che si incontrano semplicemente tra un clic e l’altro, perché vivono dall’altra parte del mondo. È una realtà altra dove si fornisce una rappresentazione di sé attraverso foto, video, pensieri lasciati sulla propria pagina o su quella di un amico. Essere presenti in internet come cristiani si può, come sentinelle digitali, continuando quell’idea della sentinella del mattino proposta da Giovanni Paolo II, per la GMG di Roma 2000. I giovani possono e devono essere testimoni nella vita quotidiana e quindi anche nel web, un universo che non è finto solo perché virtuale, ma è un’altra dimensione offerta dalla tecnologia. Quella che Padrini suggerisce è una “buona dieta della comunicazione” che si concretizza con un equilibrato utilizzo dei tanti mezzi a nostra disposizione, quella che può essere un nuovo modo di comunicare, nella prospettiva di essere cristiani anche davanti allo schermo di un computer, davvero padroni dello strumento. Annamaria Dall’Aglio

ANNIVERSARIO Ad un anno dalla scomparsa di

DON GINO GOGGI i suoi familiari e i parrocchiani lo ricordano con affetto. Don Claudio Baldi celebrerà la Santa Messa di suffragio nella chiesa di Brignano Frascata, domenica 20 marzo, alle ore 10 e nella chiesa di Bettole di Tortona domenica 3 aprile, alle ore 9,45. Tortona, 10 marzo 2011


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TORTONA E TORTONESE

I funerali dell’architetto a Castelnuovo Scrivia

E’ morto Carlo Ferrari da Passano CASTELNUOVO SCRIVIA - Nel più modesto splendore della parrocchiale di Castelnuovo Scrivia, anziché nel glorioso Duomo di Milano, si sono celebrate, sabato 4 marzo alle ore 10.30, le esequie del concittadino ingegner Carlo Ferrari da Passano (come da sua espressa volontà). E bene ha fatto il parroco don Costantino - che ha concelebrato il rito con l’amico don Tonino Moroni ad accendere tutti i faretti della nostra bella Chiesa proprio per onorare simbolicamente una persona che ha dedicato tutta la vita a rendere più belle e sicure alcune chiese fra le più belle del mondo, come il “suo” Duomo. Non ho molti ricordi personali di Ferrari (ho conosciuto meglio Paolo, uno dei quattro figli), ma ho avuto sufficienti contatti per capirne da vicino il valore, lo stile, la tempra. Nato il 23 ottobre 1917 da Paolino e Cesarina Petazzi, entra a 18 anni all’Accademia navale di Livorno, fino a diventare tenente di vascello e comandante. Finita la guerra e abbandonata la carriera militare, si laurea in giurisprudenza a Pavia e in ingegneria a Genova. Si sposa nel 1953 con Alba da Passano, finché nel 1961 viene nominato Architetto della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. In questo prestigioso incarico - che durerà tutta la vita - si è reso protagonista di uno straordinario intervento di salvataggio delle colonne del Duomo per salvare il monumento da una serissima minaccia di crollo. Sempre conservò il legame con Castelnuovo (e con l’antica e ampia casa di fa-

miglia posta in via Roma), e si rese disponibile, gratuitamente, ad alcuni fondamentali progetti per la tutela dei nostri monumenti; in particolare a lui si deve il geniale intervento sulla torre civica, che ha salvato l’edificio da un crollo che, nel 1986, sembrava davvero un’ipotesi drammaticamente probabile (come potrebbe ampiamente testimoniare Antonello Brunetti). Fu anche punto di riferimento per alcune memorabili “gite” di studenti o adulti castelnovesi, che vennero da lui accompagnati nei segreti architettonici del “suo” Duomo. Ricordo, poi, di aver avuto il privilegio di partecipare ad alcune sue conferenze (tra cui una presso il Lions di Tortona e una alla scuola media di Castelnuovo), incentrate sul racconto della sua tecnica di intervento per salvare le colonne del Duomo di Milano. La cosa che più poteva colpire era proprio la passione, il rigore, l’umiltà dell’uomo, prima ancora della sua competenza e professionalità. Pur essendo un uomo schietto e prontissimo nel-

Incontri formativi dell’associazione Cucchi TORTONA - Sono le testimonianze dei volontari dell’associazione Enrico Cucchi di Tortona che arrivano direttamente al cuore: semplici, appassionate, spontanee, esse rappresentano lo “spirito” di chi ha scelto di dedicare parte del proprio tempo ad assistere chi è malato di cancro. Perché la paura di confrontarsi con le parole “tumore” e “oncologia” è sempre ripagata da quel “grazie” da parte di chi si è sentito meno solo nel percorso di sofferenza che sta affrontando. Perché essere volontario nell’ambito delle cure palliative comporta un impatto emotivo che occorre imparare a gestire e che dona la possibilità di intraprendere un cammino insieme, fatto di gioia e di dolore. Sono questi gli ingredienti che corroborano l’operato dei volontari dell’associazione Enrico Cucchi, la

Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

l’assumersi le proprie responsabilità, e pur essendo un professionista altamente qualificato e innamorato del proprio mestiere, riusciva sempre, in qualche modo, a nascondersi e a porsi con un certo distacco rispetto agli obiettivi e ai risultati della sua attività. Non era certo un atteggiamento freddo o snob il suo, ma soltanto l’espressione profonda della sua rigorosa etica umana e professionale e della sua genuina fede cristiana. Il suo stile, inconfondibilmente signorile e pacato, era frutto della sua umiltà, intesa non come incertezza sui propri talenti, ma come semplice consapevolezza che essi derivano dall’amore divino. L’attenzione, allora, si sposta dal possesso delle nostre doti, alla nostra capacità di “amministrazione” e di utilizzo per gli altri. E Carlo Ferrari emanava proprio questa fierezza del servizio e il senso più cristiano del lavoro: mai disgiunto dal rispetto e dall’amore per il prossimo, in una superiore logica di condivisione e gratuità. Quando nel 1984 l’allora sindaco Mussio motivò la nomina di Ferrari a presidente onorario della nostra Biblioteca, così descrisse il personaggio: “una figura limpida, che spicca per il suo stile di vita semplice e modesto, che deve essere additato ai giovani come modello da seguire. Una figura che ha raggiunto la notorietà, anche se tende a ritrarsi di fronte agli elogi, perché è schivo da ogni forma di incensamento”. L’umiltà - anche se oggi non parrebbe - precede sempre la gloria! Roberto Carlo Delconte

ANNIVERSARIO Sarà celebrata la S. Messa in suffragio di

Risparmio per la luce pubblica TORTONA - L’amministrazione comunale ha individuato quali fornitori di energia elettrica per l’illuminazione pubblica Enel Energia e per i servizi diversi Edison, con un risparmio stimato rispetto all’attuale gestore pari a circa il 10 per cento. Pertanto si procederà all’affidamento della fornitura annuale 2011 - 2012 di energia elettrica relativa all’illuminazione pubblica su impianti di proprietà Enel Sole alla Società “Enel Energia”. Il costo totale annuo per la fornitura di energia elettrica sugli impianti di proprietà Enel Sole, è inferiore alla spesa per l’anno 2010 di circa l’11 per cento e, salvo aumenti di consumi o del costo dell’energia, per il 2011 si prevede una spesa presunta pari a circa 159 mila euro. La fornitura annuale 2011 - 2012 di energia elettrica per fabbricati comunali e altri usi sarà affidata alla ditta Edison. Il costo totale annuo per la fornitura di energia elettrica è inferiore alla spesa per l’anno 2010 di circa il 10 per cento e si prevede una spesa presunta pari a circa 360 mila euro. Va rilevato, inoltre, che la fornitura di energia elettrica ha nei due casi un andamento contrapposto segnando dei picchi di consumo diurno per i fabbricati e notturno per quanto riguarda l’illuminazione pubblica. Tra le altre iniziative messe in atto da Edison, in collaborazione con l’amministrazione comunale organizzerà un convegno sui temi energetici e collaborerà alla stesura di uno studio di fattibilità volto alla possibilità di produrre energia idroelettrica utilizzando i saldi idraulici dei vecchi mulini presenti lungo i canali di irrigazione. “Il risparmio energetico è una tematica che va sempre di più diffusa e pubblicizzata, e l’amministrazione comunale, in tal senso è molto vigile e dinamica” ha dichiarato l’assessore al Patrimonio, Stefano Orsi Carbone. Il contratto, anche a fronte di incrementi legati al mercato o ai consumi è mirato ad un contenimento delle spese. p.s.

IN BREVE RICORRENZE / TORTONA

Messa in onore di Santa Luisa per il Gruppo Vincenziano In occasione della festa di santa Luisa de Marillac, protettrice e patrona dei Gruppi di Volontariato Vincenziani, il Gruppo “S. Luisa” di Tortona parteciperà alla S. Messa che sarà celebrata dal Vescovo mons. Martino Canessa, martedì 15 marzo, alle ore 17.30, presso la chiesa di S. Matteo, proprio nel giorno in cui la Chiesa fa memoria della santa francese, collaboratrice di san Vincenzo dè Paoli.

SCUOLA / TORTONA “La sfida educativa di Don Bosco” Venerdì 18 marzo, alle ore 20.45, presso la Sala Polifunzionale di Tortona, si terrà la tavola rotonda sul tema “La sfida educativa di Don Bosco”. I relatori saranno don Riccardo Tonelli salesiano, docente universitario ed esperto di Pastorale Giovanile, suor Piera Ruffinatto docente universitaria, specialista in pedagogia e spiritualità salesiana e Giuseppe Gervasio ex Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica. Moderatore della serata sarà Adelio Ferrari, assessore all’istruzione del Comune di Tortona.

EVENTI / TORTONA Raduno ex allieve del S. Giuseppe Domenica 20 marzo l’Istituto San Giuseppe spalanca le porte per accogliere tutte le sue ex allieve: anziane, giovani e giovanissime, per festeggiare solennemente il Centenario dell’Opera in città. Al mattino sarà celebrata la S. Messa alle ore 11 per ringraziare e lodare il Signore. Seguiranno momenti di festa e di incontro con le amiche di un tempo, con gruppi fotografici e con l’immancabile pranzo. Tutte le suore aspettano le ex allieve con gioia e affetto salesiano, perché vedono in loro il frutto del lavoro svolto durante i cent’anni.

CULTURA / CASTELNUOVO S. “Lezioni castelnovesi” a Voghera Sarà presentato sabato 12 marzo, alle ore 17.30, presso la libreria Ubik di Voghera il libro di Roberto Carlo Delconte, dal titolo “Lezioni castelnovesi - consigli ai naviganti da un marinaio di terra”, che fa parte della collana di “Quaderni della Biblioteca P.A. Soldini” di Castelnuovo Scrivia, di cui Delconte è attualmente presidente. Interverrà la professoressa Anna Maria Corbi, già dirigente del Liceo di Voghera e sindaco di Godiasco. Il libro raccoglie i testi di tre rubriche pubblicate da Delconte su alcuni giornali.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Musica americana al femminile Nel “Caleidoscopio” in onda alle ore 20,30 di domenica 13 marzo e in replica alle ore 20,30 di martedì 15 marzo, Andrea Bobbio proporà una trasmissione ideata e condotta da Roberto Rossi, il d.j. di “Mystery train”. Nel programma canzoni americane cantate dalle più famosi artiste di ogni tempo, fra cui Catherine Russel, Wanda Kackson, il duo Judy Collins & Joan Baez, Ingrid Lucia, Teresa James, Patty Griffin, Maria Muldaur, Teeny Tucker, Claudette King, Sharon Jones, Joyce Cobb e Mavis Staples. La trasmissione si può ascoltare su FM 96.400 e sul sito www.radiopnr.it.

ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE GIANNI ANGELERI quale invita tutti coloro che abbiano già pensato di “fare qualcosa di utile”, a rivolgersi a questa realtà attiva sul territorio dal 1992. Prima di scendere in campo, bisogna, però, intraprendere un percorso di conoscenza, perché, al di là dello slancio volontaristico, occorre professionalità quando si va ad operare in un day hospital oncologico. Per questo motivo il 28 febbraio ha preso il via il primo di sei incontri formativi che hanno lo scopo di guidare il volontario nella sua scelta. a.d.

Venerdì 18 marzo, alle ore 17.45, nella parrocchia di S. Matteo a Tortona. Con l’occasione si ringrazia la Polisportiva Derthona che ha devoluto un contributo a favore dei tre Oratori parrocchiali della città (S. Matteo, Casa del Giovane e San Luigi Orione), in ricordo dell’attività sportiva giovanile che ha visto Gianni impegnato per tanti anni. I familiari ringraziano quanti si uniranno nel ricordo e nella preghiera. Tortona, 10 marzo 2011

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Giovedì 10 marzo 2011 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva ore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 – 10 – 11.15 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

VAL

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 marzo 2011 Giovedì 10 marzo: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Venerdì 11: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Sabato 12: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Domenica 13: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)

Dal 18 al 20 marzo a Novi si terrà la settima edizione della mostra mercato

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 14: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Martedì 15: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Mercoledì 16: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Edicole aperte domenica 13 marzo 2011 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.

Incontri al Ciampini per gli studenti

Il tempo libero protagonista di Mastro Artigiano Corsi di giornalismo NOVI LIGURE - Dal 18 al 20 marzo si svolgerà la settima edizione di “Mastro Artigiano”, la mostra mercato dell’artigianato piemontese d’eccellenza, presso il “Centro Fieristico Dolci Terre di Novi”, con un prologo sabato 12 marzo per la presenza del “Mercatino dell’Artigianato” allestito nel centro storico. Il tema portante della rassegna, sarà quest’anno particolarmente interessante ed avvincente: il variegato universo dello “sport” e del “tempo libero”, con un importante spazio dedicato a tutte quelle aziende artigianali che realizzano produzioni in questo settore, sia a livello nazionale sia internazionale, andando dal parquet per palestre agli attrezzi per la ginnastica artistica, dalle canne da pesca ai telai per biciclette, dall’abbigliamento personalizzato alle forme per scarpe sportive, fino ad arrivare ai finimenti, selle ed abbigliamento per equitazione. A queste aziende a carattere prettamente sportivo, si affiancheranno, però, numerose e prestigiose aziende artigiane con il meglio delle loro produzioni: ceramica, legno, restauro, stampa, sartoria e tessile, vetro, gioielleria, strumenti musicali, ferro battuto, decorazione e restauro e ancora, pasticceria, gelateria e conserve. In rappresentanza delle Ditte novesi saranno presenti: il barpasticceria “Lasagna”, “Ladecormario”, decorazioni in edilizia, “Reale Fiorentino”, ferro battuto e serramenti, “Antica Bottega del Restauro”, legno d arredamento, “Vivian”, orologi a pendolo, “Erika Sport”, sport ed abbigliamento, “Porta”, sport, piscine, fontane e laghetti. Come per gli anni precedenti, l’allestimento sarà curato dalla ditta “L’Atelier”, laboratorio di Fresonara che utilizzerà le splendide scenografie realizzate appositamente per questa manifestazione. Attraverso la collaborazione tra il Comune di Novi e le due Associazioni Artigiane della Provincia di Alessandria, “Confartigianato” e “C.N.A.”, è stato elaborato

Espositori alla precedente edizione di Mastro Artigiano

un programma ricco di sorprese. Quest’anno sarà ospitata una mostra personale dell’artista e artigiana torinese Marina Monzeglio che esporrà opere in vetro realizzate attraverso una tecnica vetraria molto antica di lavorazione Tiffany. Durante i tre giorni, all’interno del Centro Fieristico funzionerà il ristorante che proporrà grigliate di carne di Angus argentino e birra artigianale piemontese. Il taglio del nastro della settima edizione è in programma venerdì 18 marzo alle ore 17. Il Sindaco di Novi Ligure, Lorenzo Robbiano, parlando dell’avvio di questa rassegna ha affermato: “L’aver raggiunto la settima edizione, testimonia la crescita di questa manifestazione, che rappresenta ormai un punto di

riferimento a livello regionale per quanto riguarda l’artigianato di qualità. In un momento di crisi generale, come quello che stiamo vivendo, ritengo importante riuscire a dare visibilità anche a questo settore ed a quelle imprese artigiane che contribuiscono a rendere unico il nostro territorio”. Alle ore 18 si svolgerà, invece, la cerimonia di consegna del Premio “Lino Persano”, che sarà assegnato ad un artigiano della Regione che ha dimostrato particolari doti e capacità imprenditoriale; a seguire si terrà una cena con intrattenimento musicale. Nel programma della rassegna sono state poi inserite le manifestazioni che si svolgono al “Museo dei Campionissimi” che ha deciso di dedicare la giornata del pas-

saggio della corsa ciclistica “Milano-Sanremo”, sabato 19 marzo, all’anniversario della nascita di Costante Girardengo, avvenuta il 18 marzo 1893. Alle ore 10.30 saranno presentate sia la gigantografia del primo Campionissimo, posta sulla vetrata del Museo accanto a quella di Fausto Coppi, che i busti di bronzo raffiguranti Coppi e Girardengo collocati nell’area verde esterna. Invece, alle ore 11 si potrà ammirare una bicicletta e altro materiale appartenuto al “Gira” prestato al Museo da Giovanni Meazzo e sarà inaugurata una mostra dello scenografo ed illustratore casalese Max Ramezzana con esposte una ventina di disegni che ritraggono i vincitori della “Milano - Sanremo” di ieri e di oggi; seguirà il passaggio della “Classicissima di Primavera”. La rassegna “Mastro Artigiano” si concluderà domenica 20 marzo, con l’esibizione della Società Ginnastica “Forza e Virtù” 1892 di Novi Ligure, alle ore 16, accompagnata da un’impedibile degustazione di gelato artigianale. “Mastro Artigiano” sarà aperto il venerdì dalle ore 17 alle ore 23, il sabato dalle ore 10 alle ore 23 e la domenica dalle ore 10 alle ore 20. L’ingresso è libero. Davide Daghino

NOVI LIGURE - “Per lavorare in un settimanale ci vuole passione, molta curiosità. Si devono raccontare cose che magari non compaiono in un quotidiano ma per una comunità sono importanti. Perché il settimanale è il giornale della comunità, in cui la comunità ritrova i suoi problemi più spiccioli, più immediati”. Così hanno introdotto il tema Enrico Marià, caporedattore di “Panorama di Novi” e Angela Agostino, caporedattore de “Il Nostro Giornale di Gavi”. Davanti a loro studenti di diversi istituti, nell’ambito del corso di giornalismo organizzato dall’istituto superiore “Ciampini-Boccardo” e dall’associazione “Amici del Ciampini”. Una platea interessata che ha seguito con attenzione le relazioni dei due giornalisti e alla fine ha posto numerose domande. Enrico Marià ed Angela Agostino hanno illustrato come realizzano il settimanale di cui sono coordinatori, la differente impostazione fra “Panorama di Novi” e “Il Nostro Giornale”. E poi hanno spiegato l’importanza della pubblicità, sulla base della quale si studiano gli spazi per gli articoli, “perché - hanno detto - un settimanale non vive soltanto delle vendite in edicola, ma anche per la pubblicità”. I due giornali-

sti hanno illustrato come si realizza la pagina, spiegato la vita della redazione e l’importanza dei collaboratori del territorio. I due hanno anche affermato quello che è un principio chiave del giornalismo ovvero che gli articoli devono essere compresi anche da una persona con un titolo di studio non elevato e quindi devono essere scritti usando un linguaggio semplice. L’importanza, inoltre, per chi vuole diventare giornalista, di avere una cultura generale che si può conseguire con studi universitari e della classica “gavetta” proprio nei settimanali dove si impara a diventare giornalisti. Il corso di giornalismo proseguirà oggi, giovedì 10 marzo, alle ore 14.30. Relatori saranno don Paolo Padrini, direttore di “NuovaRadioPieve”, Fabrizio Laddago responsabile di “Radio Gold” e Marco Barbagelata che parlerà della web tv, la nuova frontiera del giornalismo.

Il tour gastronomico Valli Borbera e Spinti Si parla di allergie alimentari BORGHETTO BORBERA - Lunedì 14 marzo si terrà l’inaugurazione del XXXIII Tour Gastronomico delle Valli Borbera e Spinti. Quest’anno la manifestazione è dedicata a “Leonardo da Vinci, un genio fra arte e cucina”. La scelta punta ad approfondire i legami fra queste valli e il progetto del Politecnico di Milano “Expo Diffusa e Sostenibile. Esposizione Universale come manifestazione diffusa nel territorio con interventi ecosostenibili”. Presso il Mulino Lounge & Dinner di Borghetto Borbera, alle ore19.30, sarà servito

un buffet con le eccellenze enogastronomiche del territorio, a cura dei cuochi associati. L’ingresso è libero e aperto a tutti. Per proseguire nell’iniziativa “Chef for Children”, già avviata nelle scorse edizioni, il dottor Filippo Leonardo, direttore dell’associazione italiana per la lotta al neuroblastoma,

dell’Ospedale Gaslini di Genova, presenterà il progetto dedicato ai bambini affetti da questa patologia invitando i presenti ad unirsi agli chef per sostenere la ricerca scientifica. Ospite della serata sarà Sergio Vastano, comico e attore brillante, oggi conduttore su 7Gold di programmi dedicati a vino e cucina, che consegnerà le nuove targhe agli associati. Sarà poi consegnata l’onorificenza di “Socio Onorario” al presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. Al termine saranno premiati i vincitori della “Margherita d’Oro 2011”.

NOVI LIGURE - La maggior parte delle persone mangia di tutto senza alcun problema. Per una piccola percentuale di individui, invece, l’ingestione di determinati alimenti o componenti alimentari può provocare reazioni negative, che vanno da una leggera eruzione cutanea ad una risposta allergica di grave entità come lo shock anafilattico. Le reazioni negative agli alimenti possono essere causate da intolleranza alimentare o allergia alimentare e per affrontare le problematiche che si presentano nell’individuarle e curarle, la Struttura

Semplice Dipartimentale di Allergologia dell’ASL AL diretta dal dottor Luigi Cremonte ha organizzato un convegno dal titolo “Le reazioni avverse agli alimenti”, che si terrà presso l’Aula Magna dell’ospedale San Giacomo di Novi Ligure sabato 12 marzo. L’incontro di aggiornamento, rivolto ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e agli specialisti ospedalieri dell’area interdisciplinare di Allergologia ed Immunologia Clinica, si propone di approfondire le metodologie diagnostiche per le allergie e le intolleranze alimentari.


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La sera del 16 marzo si aprono i festeggiamenti per l’Unità

Novi si prepara alla notte tricolore NOVI LIGURE - La “Notte Tricolore”, in programma il prossimo 16 marzo, aprirà ufficialmente la lunga serie di manifestazioni che si svolgeranno in città nel corso dell’anno per celebrare il “150° Anniversario dell’Unità d’Italia”. S’inizierà con una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, convocato alle ore 21, che in via eccezionale, si terrà nel “Salone di rappresentanza di Palazzo Pallavicini”, la stessa Sala che nei giorni del 22, 23 e 24 ottobre 1859 ospitò il settimo “Congresso delle Società di Mutuo Soccorso”, durante il quale fu discussa la sottoscrizione per il milione di fucili proposti da Giuseppe Garibaldi. Come ospite d’onore, per parlare degli avvenimenti storici che hanno portato all’Unità d’Italia, è stato invitato il professor Francesco Ingravalle, docente di Storia delle Dottrine ed Istituzioni Politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università del Piemonte Orientale. Sempre alle ore 21, è in programma la manifestazione “Musica nei Palazzi”, una serie d’intrattenimenti musicali a cura dell’istituto musicale “A. Casella”, che si svolgeranno in diverse sedi. Presso la biblioteca civica si esibiranno: l’Ensemble cameristico “A. Casella”. Presso il Museo

dei Campionissimi si esibirà l’Ensemble di Flauti “A. Casella”. A Palazzo Pallavicini si esibirà il coro Voci Bianche “A. Casella” diretto da Raffaella Tassistro, Isabella Bruno, Samantha Ferrari, Francesca Semino, Silvia Ratti, Silvia Ciliberti, accompagnate al pianoforte da Letizia Pollini e il Laboratorio corale “A. Casella” diretto da Erik Bosio. Inoltre, per tutta la giornata di mercoledì 16 marzo, nell’androne di Palazzo Dellepiane sarà proiettato un rullo (sei film da tre minuti ciascuno) che racconterà la “Storia della Nazione”, attraverso le immagini tratte dalle Teche Rai e dall’Istituto Luce. Il filmato, realizzato dallo storico Alberto Melloni, s’intitola “Le Unità degli italiani”. L’iniziativa è sostenuta dalle Ferrovie dello Stato e dalla Struttura di

missione della Presidenza del Consiglio. Da segnalare tra i prossimi appuntamenti, anche il convegno storico “L’Unità d’Italia vista da Novi”, che avrà luogo la mattina del 26 marzo presso la Biblioteca Civica. L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Isral e le associazioni storiche cittadine, servirà a contestualizzare gli eventi del Risorgimento con il nostro territorio, analizzando le figure e i luoghi più significativi. Il momento più significativo si avrà il 2 giugno, Festa della Repubblica, attraverso una grande festa popolare che coinvolgerà tutta la cittadinanza. Per l’occasione è prevista l’inaugurazione dell’area dei giardini pubblici di Piazzale Partigiani, che tra breve sarà oggetto di una profonda opera di riqualificazione. Il Festival Marenco, rassegna musicale internazionale che quest’anno festeggia il decennale, vedrà la presenza di grandi orchestre che proporranno brani del periodo risorgimentale. Infine, anche gli spettacoli estivi ed altre manifestazioni popolari, come la rassegna di editoria “Librinmostra” e la mostra mercato enogastronomica “Dolci Terre di Novi”, avranno come tema portante l’Unità d’Italia. Vittorio Daghino

I bandi per contributi e borse di studio NOVI LIGURE - Il Comune di Novi, ha iniziato la raccolta delle domande per le borse di studio e i contributi per i libri di testo. La presentazione delle stesse va effettuata entro le ore 12 del 6 maggio, presso l’Ufficio della Pubblica Istruzione. Insieme alla domanda occorre presentare: un’attestazione relativa al reddito ISEE del nucleo familiare in corso di validità; una documentazione relativa alle spese sostenute; il codice IBAN conto corrente bancario o postale per l’accreditamento dell’assegno di studio regiona-

Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

NOVI E NOVESE

pag.

le. Per le “Borse di studio”, anno scolastico 2010/2011, a favore degli alunni che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado statale e paritaria, il nucleo familiare deve avere un reddito ISEE sino a 10.632,94 euro. Per le “Borse di studio” 2010/2011, a favore degli alunni della scuola secondaria di secondo grado statale e paritaria e dei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale delle istituzioni formative accreditate dalla Regione, il reddito ISEE deve arrivare sino a 20.300,00 eu-

ro. Per i “Libri di testo”, a.s. 2011/2012, per gli alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado il reddito ISEE non deve superare i 10.632,94 euro. Per “assegno di studio”, 2010/2011, rivolto agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado statale e paritaria e dei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale delle istituzioni formative accreditate dalla Regione, il reddito del nucleo familiare non deve superare 32.480,00 euro. Davide Daghino

Comune e Croce Rossa firmano un accordo NOVI LIGURE - Nel pomeriggio di martedì 1° marzo, è stato siglato un importante protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale di Novi Ligure e il Comitato Regionale del Piemonte dell’associazione della Croce Rossa, per l’utilizzo, in tempi brevi ed in caso di emergenza, di parte del materiale a disposizione della Croce Rossa depositato presso la Palazzina Mori, all’interno della Caserma Giorgi. Il magazzino contiene gonfiabili complete d’impianto elettrico, letti compresi di materassi, cuscini, coperte ed altro materiale utile. L’accordo diventa immediatamente operativo nel momento in cui l’evento o la calamità naturale od antropica non possano essere fronteggiati con le risorse, i materiali ed i mezzi a disposizione dell’amministrazione comunale o comunque in assenza di emergenze nazionali o internazionali, per le quali è richiesto un concorso regionale. Il protocollo, sottoscritto dal Commissario Locale della “Croce Rossa Italiana”, San-

Desinenza in A ha incontrato Ascolta l’Africa NOVI LIGURE - Per “Desinenza in A”, la consueta rassegna dedicata alla Donna, quest’anno l’associazione “Ascolta l’Africa” ha organizzato un incontro lunedì 7 marzo, alle 21, sul ruolo e l’immagine della donna nel mondo di oggi presso la Sala conferenza della biblioteca civica. La serata, dal titolo “Emancipate?”, dopo l’introduzione di Enrica Bosi, presidente della Consulta comunale delle Pari Opportunità, è proseguita con gli interventi di Laura Guglielmi, direttore responsabile del quotidiano on-line di cultura e tempo libero mentelocale.it e dell’avvocato Matteo Morando. Gli ospiti hanno analizzato la condizione della donna d’oggi che, a dispetto di tante battaglie e conquiste, sembra, nella maggior parte dei casi, ancora ben lontana da un reale e concreto affrancamento, troppo legata, ancora, ad una certa cultura che la vede sempre in una posizione inferiore rispetto all’altro sesso. Nei due anni precedenti, l’associazione ha affrontato, in occasione della festa della donna, i temi dell’infibulazione e dell’immigrazione femminile. Moderatrice della serata è stata Felicia Broda, assessore agli Affari Sociali. Ascolta l’Africa, con costanza e determinazione, sta portando avanti il progetto del Centro giovanile a Murayi, attraverso molte iniziative: sabato 13 marzo alle 21 si terrà presso la Chiesa di San Pietro un concerto in cui si alterneranno il soprano russo Laurence De Séve e il maestro di musica Alessandro Trespioli. L’ingresso è ad offerta e il ricavato sarà destinato al sostegno sanitario della missione di Murayi. Da segnalare anche la vendita del libro “Anselmo, il locomotore color pompelmo” di Gianni Caccia, edito da Puntoacapo Editrice per la collana Altre Scritture. Presentato alla Casa del Giovane il 20 febbraio. Michela Ferrando

DITT

IN BREVE EVENTI / NOVI LIGURE

Il Gruppo Mini Vigili in visita allo stabilimento dell’Elah Dufour Martedì 22 febbraio, alle ore 15, il Gruppo Mini Vigili della Polizia Municipale di Novi Ligure, accompagnato dal Sindaco Lorenzo Robbiano, dal Comandante Dirigente Armando Caruso e dal personale responsabile del gruppo, ha visitato lo stabilimento Elah - Dufour - Novi, nell’ambito delle attività educative e formative, che da dieci anni costituiscono lo scopo principale del gruppo. La visita guidata, preceduta dall’accoglienza presso la direzione, ha riguardato tutta la lavorazione del cioccolato, dalle nocciole alle fave di cacao, e tutte le lavorazioni intermedie sino ad arrivare al prodotto finito. Al termine il Gruppo Mini Vigili, a ricordo della giornata, ha donato al cav. Repetto un quadro riguardante l’origine del detto popolare “fare una figura da cioccolataio” frutto di una ricerca degli stessi ragazzi.

CULTURA / POZZOLO FORMIGARO Festa della donna Venerdì 11 marzo, alle ore 21, nelle cantine del castello di Pozzolo Formigaro, in occasione della Festa della Donna, si terrà uno spettacolo teatrale “dal titolo Passerella di Donne”, per la regia di Emiliana Illiani. Nove attrici reciteranno dei monologhi su alcuni tipi di donne e lo faranno in modo ironico e divertente. Al termine dello spettacolo sarà donato un omaggio floreale. L’evento è organizzato dall’assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Comunale.

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A lezione con il Maestro Flavio Daniele Il noto M° Flavio Daniele si è dimostrato in grande forma durante la terza lezione del corso istruttori di Nei Gong (la “preparazione atletica” delle arti marziali) metodo Nei Dan (scuola del M° Daniele) tenutasi presso la palestra scuole medie di Arquata Scrivia domenica 6 Marzo grazie alla collaborazione dell’associazione locale Usam Karate. Durante lo stage sono stati trattati i due esercizi riassuntivi del primo livello del Nei Gong riguardante la forza elastica: “Il Drago si avvolge” e il “Bufalo”. Questi due complessi esercizi faranno parte del lavoro settimanale degli allievi della scuola di karate arquatese. Terminato il primo livello si è passati al successivo, la forza a spirale, di cui sono stati introdotti tre esercizi, che sono stati approfonditi anche nella versione più complessa, quella che precede le rotazione contemporanea di entrambi gli arti. Il pomeriggio è stato dedicato allo Xing Yi Quan, arte marziale interna cinese, di cui è stato approfondito il primo livello. All’evento erano presenti istruttori e praticanti di karate provenienti da varie zone del Piemonte.

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dra Mantero, su incarico del Commissario Regionale Piemontese, e dall’assessore Comunale alla Protezione Civile, Carmine Cascarino, alla presenza del Comandante della Polizia Municipale novese Armando Caruso, avrà una durata triennale, con possibilità di rinnovo per un analogo periodo. Vittorio Daghino

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Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

I dati del tortonese emergono dall’indagine trimestrale

Non cala il numero delle imprese TORTONA - Dopo il pesante calo fatto registrare nel 2009, quando il numero delle imprese con sede in città diminuì del 2,3 per cento, il sistema delle imprese di Tortona torna a respirare. Nel 2010, infatti, le imprese tortonesi registrate presso il Registro delle Imprese, tenuto ai sensi di legge dalla Camera di Commercio di Alessandria, è rimasto pressoché invariato, passando da 3.349 a 3.351 unità. I maggiori segnali di una possibile inversione di tendenza, però, sono venuti non tanto dalla consistenza assoluta delle imprese,ma piuttosto dalla dinamica delle iscrizioni e delle cessazioni risultate del tutto opposte a quella registrata nel 2009. Nel 2010, infatti, le iscrizioni hanno fatto registrare un sensibile aumento, passando da 199 a 225 e le cessazioni (al lordo di quelle d’ufficio) hanno conosciuto una massiccia flessione, scendendo

da 279 a 221. Questi, in sintesi, i dati più significativi sulla nascita e mortalità delle imprese della città nel 2010, rilevati da Movimprese, l’indagine trimestrale condotta per Unioncamere da InfoCamere, società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane. Per effetto delle tendenze sopra ricordate, il tasso di crescita, calcolato in base al rapporto iscrizioni meno cessazioni diviso numero di imprese registrate alla fine dell’anno precedente, è passato da un pesante -2,32 per cento del 2009 ad un più consolante +0,12 per cento del 2010. L’analisi delle dinamiche disaggregate per settori di attività economica evidenzia un aumento delle imprese agricole (+2 unità e +0,8 per cento) e di quelle terziarie (+22 e +1,1) ed un calo di quelle industriali in senso lato (-19 e -2,2). L’esame dei dati relativi alle

imprese suddivise per natura giuridica evidenzia, rispetto al 2009, una crescita di quelle individuali (+28 unità e +2,8 per cento) e delle altre forme (società cooperative, consorzi, ecc.), cresciute di 5 unità e del 7,7 per cento. Per contro, è diminuito il numero delle società: quelle di persone hanno perso 14 unità, pari all’1,8 per cento e quelle di capitale 17 (-1,2 per cento). Nel complesso, dunque, il sistema delle imprese di Tortona sembra aver superato la grave crisi economica, che dal 2008 caratterizza l’economia italiana e quella locale, anche se rimangono ancora parecchi segnali di debolezza (ridotto dinamismo delle iscrizioni, minori iscrizioni di società di capitale, ecc.), che potrebbero ritardare ulteriormente il verificarsi del punto di svolta del ciclo congiunturale. Cesare Raviolo

Ginnaste novesi sul podio

CULTURA / PONTECURONE

NOVI LIGURE - La società di ginnastica “Forza e Virtù” di Novi si è classificata al terzo posto nella seconda giornata del Campionato Nazionale di serie A2 a Bari. Le quattro ginnaste del club Giulia Gemme, Carlotta Necchi, Marta Novello e Arianna Rocca hanno fornito un’ottima prestazione. Con i punti conquistati a Bari la Forza e Virtù si trova ora al quarto posto dopo due prove ad un solo punto dal terzo posto. Soddisfazione per la prova del quartetto novese a due prove alla fine del campionato. Il prossimo appuntamento è il 16 aprile a Padova.

In cammino da Serra del Monte a Fabbrica

Il sito archeologico di Guardamonte

che, attraverso boschi di rovere e noccioli, conduce prima al passo della Caiella e poi alla frazione Castagnola. Da Castagnola si continua sulla strada asfaltata fino a Gremiasco e dopo circa 200 metri si imbocca a sinistra una mulattiera che conduce al Bric del Pusone. La terza tappa della Via del mare si conclude scendendo ripidamente fino al paese di Fabbrica Curone. Luoghi d’interesse dove soffermarsi lungo il cammino è il sito archeologico del Guardamonte e del Monte Vallassa, che è stato oggetto di studi e ricerche nel corso degli ultimi decenni. La zona del Guardamonte è quella che più di ogni altra, in Val Curone, offre la possibilità di effettuare un viaggio a ritroso nel corso della storia. Questa lo-

calità è ricca di reperti archeologici: dai resti fossili di enormi capodogli e conchiglie di varie dimensioni, fino a suppellettili, manufatti in terracotta e resti di un castelliere, ossia un rudimentale villaggio fortificato, che testimonia la presenza di antichissimi insediamenti umani. I movimenti tellurici sotterranei, nel corso di migliaia di anni, hanno fatto progressivamente riemergere quello che per un lungo periodo era rimasto sommerso nelle profondità marine. In un’epoca successiva, in queste stesse zone si insediò una tribù di Liguri, che sfruttò le grotte emerse come rifugio ed eresse capanne adibite a ricovero. Nel versante pavese del monte sono conosciute da tempo le grotte di San Ponzo, rese famose da un santo eremita che le elesse a propria dimora e rilevate dal Gruppo Grotte Milano. Geograficamente il Monte Vallassa è l’ultimo grande sperone roccioso che funge da spartiacque tra il torrente Curone e lo Staffora nel tratto terminale del loro corso verso il Po, del quale sono affluenti diretti di destra. Valeria Sala

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IN BREVE

Il terzo sentiero della Guida Escursionistica della Pietra Verde

FABBRICA CURONE - Il terzo tratto della “Via del mare” prende il via da Serra del Monte e termina a Fabbrica Curone per una lunghezza di 15,2 km. Il sentiero 103, terzo itinerario della Guida Escursionistica delle Valli Curone, Grue, Ossona, è indicato ad escursionisti poiché presenta un livello di difficoltà maggiore rispetto ai precedenti. E’ consigliato a piedi, a cavallo e in mountain bike. Da Serra del Monte si risale su strada asfaltata fino a raggiungere la località Ca’ del Monte, notevole punto panoramico. Si prosegue ancora per circa 300 metri e, lasciato a destra il bivio che porta alla frazione Musigliano, si avanza in linea retta. Si prosegue sul confine tra Piemonte e Lombardia immersi tra boschi di castagno e querce e in circa trenta minuti si giunge presso la località archeologica del Guardamonte. Lasciando sulla sinistra l’agriturismo Guardamonte, si incrocia la strada comunale S. Sebastiano-Bagnaria che si imbocca in direzione Bagnaria per circa 300 metri. Si abbandona poi la strada asfaltata per percorrere a destra una larga carrareccia

pag.

Incontro con il direttore Mario Calabresi La Scuola Media “Zanardi Bonfiglio” di Pontecurone, in collaborazione con la Biblioteca “Castelli” e l’amministrazione comunale, venerdì 11 marzo, alle ore 21.15, presso la Sala S.O.A.M.S, organizza un incontro con Mario Calabresi, direttore del quotidiano “La Stampa” sul tema “Essere italiani oggi”, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Giornata diocesana dedicata al restauro TORTONA - La Confederazione Nazionale dell’Artigianato della Liguria (CNA), che accorpa molti artigiani restauratori, e la Diocesi di Tortona organizzano una giornata dedicata al restauro, con l’obiettivo di offrire agli addetti alla conservazione, ma anche al territorio diocesano e agli uffici preposti alla tutela, un’opportunità di aggiornamento metodologico. Tale primo passo nasce dall’avvertita necessità di uniformare le differenti preparazioni e metodologie utilizzate dagli operatori e dalla possibilità di offrire loro un momento di scambio di opinioni ed esperienze. La tematica di questo primo incontro verte sull’importanza delle analisi preliminari della materia costituente l’opera d’arte, attraverso le nuove metodologie non distruttive, cioè senza l’utilizzo di alcun prelievo di sorta. Oltre agli interventi teorici, saranno effettuati laboratori dimostrativi su opere di proprietà degli enti locali. L’incontro si terrà venerdì 18 marzo presso la sede della Caritas Diocesana (via Perosi, 3) a partire dalle ore 9. Dopo l’introduzione del rappresentante C.N.A. Liguria, Ugo Buonasorte e il saluto del Vescovo Mons. Martino Canessa, alle ore 9.15 ci sarà l’apertura dei lavori con le relazioni di Giovanni Donato, Ispettore di zona della Soprintendenza Beni Storico Artistici di Torino sull’importanza della diagnostica nella progettazione di restauro e di Enzo Basiglio, restauratore/rappresentante Confartigianato Restauri Piemonte sul tema “La progettazione dell’intervento di restauro: predisposizione di capitolati tipo”. Alle ore 10.15 Paolo Cornale (Laboratorio Palladio) parlerà di “Finalità, potenzialità e limiti delle metodologie che prevedono prelievi di campioni, finalità dello studio di immagine e innovazione delle tecniche non distruttive oggi applicabili”. Alle ore 11.15 ci sarà la pausa caffè. Alle ore 11.30 sarà effettuata una dimostrazione pratica delle applicazioni diagnostiche non distruttive su opere presenti in sito. Alle ore 13 ci sarà la pausa pranzo. Alle ore 14.30 Leonardo Borgioli, affronterà il tema “Nanotecnologie nel restauro dei beni culturali con esempi su interventi ad opere murali” e alle ore 15,30 passerà all’applicazione e rimozione di consolidanti e fissativi: il ciclododecano Enrica Boschetti e Arianna Splendore, chiuderanno gli interventi spiegando le tecniche di utilizzo del ciclododecano. Alle ore 17.30 il confronto e la discussione tra i presenti chiuderanno la giornata.

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O pinioni

BACHECA

Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

Da leggere

a cura della Redazione

a confronto Bisogna tornare al lavoro manuale Stim. mo Direttore, alcuni giorni fa un mio caro amico che è titolare di un’azienda agricola della zona mi ha raccontato della sua personale “avventura” nella ricerca di personale che lo aiutasse nei lavori di potatura e di sistemazione dei vigneti in previsione dell’imminente primavera. Il maltempo ha rallentato i lavori in campagna e quindi si è reso necessario reperire altra forza lavoro. Bell’impresa! L’agricoltore mi ha detto che è riuscito a trovare solamente un marocchino che ha accettato di aiutarlo tra le viti nel lavoro di raccolta della legna. E si continua a parlare di lavoro che non c’è! Ci sarà certo la crisi, ma dobbiamo dire che c’è tanta gente e soprattutto tanti giovani che non vogliono sacrificarsi. Che non vogliono più sporcarsi le mani, che non vogliono più fare i lavori manuali. Soprattutto tra gli italiani, dobbiamo dirlo a chiare lettere. Bisogna educare i giovani a maggiore umiltà, al sacrificio, al lavoro manuale. Michele Cagnoni - Voghera

In Piemonte arrivano le auto medicalizzate Egr. Direttore, saranno ridotte le autoambulanze medicalizzate, ma allo stesso tempo saranno aumentate le automobili medicalizzate con a bordo medico, infermiere, soccorritore, autista e barella: mezzi un po’ più piccoli, ma che garantiscono un soccorso qualificato ed esperto. Queste auto medicalizzate dovrebbero garantire anche la gestione dei codici bianchi e dei codici verdi, occupandosi della stabilizzazione dei pazienti senza un automatico trasporto e ricovero in ospedale. Luca Pedrale presidente della Commissione Sanità della Regione Piemonte

Serve un’alleanza tra scuola e famiglia Egr. Direttore. sono rimasta colpita dalla notizia di un fatto avvenuto alcuni giorni fa a Torino, in una scuola elementare dove un bambino di otto anni – come riferito dal giornale – molto vivace e con un linguaggio spesso non consono alla sua età, ha pronunciato una bestemmia in classe. A questo punto le maestre, forse esasperate per una situazione difficile che probabilmente si ripeteva nel tempo, decidono di punire l’alunno lavandogli la bocca con il sapone. La madre del bambino sporge denuncia alla Procura di Torino che avvia un’indagine con l’ipotesi di abuso di mezzi di correzione da parte delle insegnanti. Il genitore chiede inoltre la sospensione delle insegnanti, richiesta che viene respinta in attesa delle indagini. Dove sta la ragione? Difficile entrare nel merito della vicenda. Da una parte ci sono le insegnanti sempre più alle prese con situazioni difficili che devono affrontare in “solitudine”, senza nessun aiuto. Dall’altra la mamma che, pur riconoscendo l’errore del figlio, ha puntato il dito contro l’intervento troppo duro delle insegnanti. Mi ha colpito molto la notizia. Penso però che tutto questo rimarchi ancora una volta di più la crisi di fiducia e spesso di comunicazione tra la famiglia e la scuola. Queste due istituzioni così importanti per la nostra società sembrano parlarsi sempre di meno. Forse servirebbe davvero mettere in atto tutti gli sforzi possibili per concretizzare quell’alleanza educativa tra scuola e famiglia di cui troppo spesso si fa un gran parlare senza però che i buoni propositi si traducano in gesti effettivi. Francesca Callegari - via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

José Maria Castillo

G. Ferrante

Rino Cammilleri

Fuori dalle righe

Giuseppe il falegname di Nazareth

Come fu che divenni C.C.P.

Cittadella

Ancora

Lindau

Pp. 256

Pp. 144

Pp. 208

Euro 19,80

Euro 10,50

Euro 16,50

José M. Castillo è considerato uno dei più profondi e stimolanti studiosi nel panorama teologico internazionale. In questo libro tratta dell’etica di Cristo, ovvero di quelle norme di comportamento che Gesù di Nazaret ha vissuto e proposto ai suoi seguaci. La materia è di grande attualità, in quanto racchiude le gravi questioni oggi dibattute nella società e nella Chiesa, tematiche che possono produrre tra gli uomini intime sintonie o devastanti lacerazioni. Il libro unisce la profondità degli argomenti a un linguaggio dagli accenti lievi, umani, comprensibile a tutti. Castillo nel libro scrive: “Lo specchio del comportamento etico non è la propria coscienza, ma il volto di coloro che vivono con me. Quando questo volto esprime pace, speranza, gioia e felicità, perché il mio comportamento genera tutto questo, allora è evidente che il mio comportamento è eticamente corretto”. Castillo è stato professore a Granada, all’Università Gregoriana di Roma, alla Pontificia Università Comillas di Madrid e all’Università di El Salvador.

Rivisitando le pagine dei Vangeli dell’infanzia, i Vangeli apocrifi, la tradizione della Chiesa, la devozione di molte generazioni di credenti e con la libertà propria di un’opera letteraria, in cui fantasia e realtà si fondono e si confondono, Giovanna Ferrante racconta di San Giuseppe, premuroso padre di famiglia e artigiano abile e operoso, che parla della sua vita in prima persona. Ne emergono i tratti di una vita impastata di mistero e di quotidianità e il mistero di vivere accanto al Figlio di Dio e a Maria, a volte senza capirli. La quotidianità di una vita familiare intessuta di affetti, di parole, di silenzi, di faccende domestiche, di lavoro nella bottega di falegname, di frequenza alla sinagoga, di vita del villaggio. Dalle pagine di questo libro, riccamente illustrato, si affaccia una figura di san Giuseppe molto vicino a noi. L’autrice usa uno stile originale originale e narrativo, componendo un romanzo breve che si legge con piacere. Giovanna Ferrante, scrittrice e giornalista milanese da anni racconta Milano e per questo, nel 2007, ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro.

Salute oggi Pur essendo persone solitamente tranquille, quante volte ci capita di reagire male, o scattare per un nonnulla. E’ il primo ed uno dei tipici segnali di “saturazione da stress”, che ci porta ad essere insofferenti a persone o eventi anche banali. Oltre che all’irritabilità ed alla scarsa voglia di socializzare, lo stress è accompagnato da ulteriori sintomi riconoscibili, quali la difficoltà nella concentrazione e nell’addormentarsi, la ricaduta in sintomi stagionali, la generale mancanza di entusiasmo, che a volte sfiora l’apatia, e, non ultimo, in periodi particolarmente stressati, si tende ad aumentare il consumo di dolci, alcol, sigarette e farmaci. In realtà, lo stress è una sorta di arma di difesa del nostro organismo, che coinvolge la produzione ed il rilascio di determinati ormo-

Rino Cammilleri, autore di “Come fu che divenni C.C.P. (Cattolico, Credente e Praticante)”, nell’introduzione scrive: “Il libro che tenete in mano è il racconto della mia conversione al cattolicesimo romano. Non che prima fossi protestante o giainista, no. Come quasi tutti gli atei e gli agnostici d’Italia odierni sono stato battezzato nel rito di Santa Romana Chiesa ma poi, come spesso accade, ho smarrito la via. Per ignoranza. Per noncuranza. Perché il battesimo ti fa, sì, diventare cristiano, ma per mettersi a fare il cristiano ci vuole, appunto, una conversione. Perché raccontarla, domandate? Potrei rispondere come fece Manzoni quando gli chiesero come mai avesse deciso di scrivere il suo capolavoro: ‘Per fare un po’ di bene’. Non so quale bene potrà fare, e a chi, questo libro. So solo, e lo garantisco, che la lettura non è noiosa”.Cammilleri è autore di una trentina di libri, alcuni dei quali tradotti in più lingue. La sua produzione spazia dalla narrativa alla saggistica. Tiene rubriche su Il Giornale, sul mensile Il Timone e sul quotidiano on line La Bussola.

a cura di Laura Notti

Senza perdere le staffe

ni e neuromediatori. Questo meccanismo, scientificamente complicato, ma semplice all’apparenza, entra in azione ogni volta che si presenta un nuovo evento, un cambiamento nella nostra quotidianità, che il nostro corpo e la nostra mente interpretano quasi come una “sfida” che, quasi sempre, si risolve in maniera positiva. Le cose peggiorano se la situazione di stress è prolungata e di intensità troppo elevata: in questi casi la tensione si risolve, nei soggetti più sensibili, in un vero e proprio disturbo d’ansia, fino alla depressione. A questo proposito, è stata studiata e messa a punto dagli esperti, una sorta di graduatoria dei fattori stressogeni, che vedono ai primi posti la perdita di un caro, un divorzio o la perdita del lavoro; ma anche un eccessivo carico di lavoro può

portare a periodi di minor fiducia nelle proprie capacità di affrontare e risolvere i problemi, come anche eventi positivi quali un matrimonio, una gravidanza o la partenza per le vacanze possono scatenare fenomeni di insofferenza. E sono proprio i soggetti “sensibili” ad essere maggiormente colpite: sensibili in quanto predisposte alla sfiducia, alla poca autostima, ad un senso di abbandono, quindi più vulnerabili di altre difronte ai problemi della quotidianità. Statisticamente, i soggetti più direttamente esposti alle conseguenze dello stress sono anziani e donne: i primi, in quanto sono esposti anche a problemi di salute e ad “fisiologico” e progressivo isolamento sociale che influisce sulle capacità di reazione; le seconde quando soprattutto devono far conciliare i problemi di lavoro con quelli della fami-

glia e dei figli, specie se single (sullo stress influiscono anche altri fattori apparentemente banali, ma studiati e confermati, quali ad esempio anche l’inquinamento sonoro). In questi ultimi due decenni in particolare, è aumentato il numero di persone che si dichiarano stressate, insonni e depresse, ed anche incrementati di conseguenza coloro che, per far fronte a questi problemi, ricorrono all’uso di psicofarmaci e medicinali ansiolitici. Ricordo che questi medicinali vanno obbligatoriamente prescritti solo in caso di effettive necessità, e sotto controllo del medico curante, o dello specialista, se trattasi di patologie più importanti. Prima di ricorrere ai farmaci, ci si può aiutare con metodi meno invasivi ma altrettanto efficaci, a partire da una dieta appropriata. Ma ne parleremo al prossimo incontro.


Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

BACHECA

of o, rc uarce A ,g ec ggo brih c u e Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c d t do mi let rzo , i e ca altr ch S i gl allo do . .. te

CURIOSITÀ

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Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

a cura di Daniela Catalano

Il Mediterraneo dipinto Il percorso verso la maturità in mostra a Genova Fino al prossimo 1° maggio, nella stupenda cornice di Palazzo Ducale, a Genova, è visitabile la mostra “Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Patisse”, dedicata al “mare nostrum”, ai suoi paesaggi, alla sua luce, alle sue vedute, interpretate da pittori che hanno scritto “due secoli di storia dell’arte francese”. La mostra è un percorso da Courbet a Monet, a Matisse. Si parte dalla fondamentale novità non soltanto dell’approccio “en plein air”, ma anche dall’applicazione di tale principio a un panorama sostanzialmente “infinito” quale quello marino. Non un mare minaccioso, in tempesta, quale quello romantico, ma un mare che è soprattutto fonte di luce e di riflessi argentei. Il Mediterraneo come soggetto di pittura di vedute, fa la sua comparsa relativamente tardi nel panorama pittorico dell’Ottocento e diventa “una porta attraverso la quale lo sguardo dei maestri dell’impressionismo fa confluire la ricerca del panorama perfetto”. La mostra di Palazzo Ducale vuole studiare, facendo ricorso a circa 80 dipinti provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, questo itinerario magico dentro il colore, che a Van Gogh fece così scrivere: “Colore cangiante, non sai mai se sia verde o viola, non sai mai se sia azzurro, perché il secondo dopo il riflesso cangiante ha assunto una tinta rosa o grigia”. Il viaggio pittorico prende le mosse da Camille Corot, che dopo un breve transito in Provenza nel 1834, ritornò due anni più tardi assieme all’amico pittore Prosper Marilhat, a dipingere alcune vedute della zona di Avignone. A questo tempo del realismo si collocano anche le opere di Félix Ziem e di Émile Loubon, con i loro quadri realizzati attorno a Marsiglia, Antibes e Nizza. Così come quelli di Paul Guigou e Adolphe Monticelli, ovviamente assieme a quelli di Gustave Courbet specialmente dipinti dal piccolo villaggio di pescatori di Palavas, nella zona di Montpellier. A questo primo tempo della mostra ne succede un secondo, quello in cui alcuni grandi dell’impressionismo danno conto, delle loro visite o soggiorni, in Provenza e lungo la costa del Mediterraneo. Da Cézanne a Monet, da Renoir a Boudin a Van Gogh. E poi i due anni provenzali di Van Gogh. Ma anche Van Rijsselberghe, Cross, Valtat, Guillaumin, Manguin, Camoin, solo per dire di alcuni. La sezione dedicata alla pittura dei Fauves è certamente significativa, con quadri di autori quali Matisse, Derain, Marquet, Braque, Friesz e Dufy e prosegue con pittori come Felix Vallotton, Chaïme Soutine e Pierre Bonnard. Le opere, circa ottanta, provengono dai musei di tutto il mondo. La mostra, promossa dal Comune di Genova, in collaborazione con il Gruppo Euromobil, è iniziata il 27 novembre 2010, proprio in chiusura dell’anno dedicato al Mediterraneo, che ha lanciato Genova come capitale del Mediterraneo. E’ visitabile da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 19, sabato e domenica dalle 9 alle 20. Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998

Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL)

Ventotto anni, una famiglia ricca alle spalle, un difficile legame con la madre, Andrea riceve una lettera dal padre, vicino alla morte, che gli chiede di raggiungerlo in Kenia. Mosso dal rancore di una lontananza ventennale, Andrea arriva a Nairobi e scopre di avere un fratellastro, un bambino di otto anni di nome Charlie, che il padre ha avuto da una donna del luogo. Andrea non fa in tempo a parlare con il genitore, mentre apprende di essere per legge il tutore legale del bambino. Dopo un inutile tentativo di affidarlo al nonno, Andrea torna a Roma con Charlie e questa nuova presenza arriva a

15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

ovono gli attori, ma in cui si modificano anche gli “occhi” con cui i protagonisti vedono il mondo. La pellicola dipinge il leggero e graduale avvicinamento all’interiorità dei personaggi partendo dal loro aspetto più superficiale. Particolare attenzione viene attribuita al tema della fa-

miglia e dell’infanzia, al rapporto genitori - figli e a quello tra culture. Dal film emerge come la ricchezza non sia la fonte della felicità per l’uomo e come quest’ultima si possa raggiungere dopo un percorso vincolato ai principi di solidarietà e amore. Traspare dalla pellicola e genera riflessione anche il ruolo dell’instabilità affettiva, che lede grandemente la società italiana di oggi, facendo maturare negli spettatori quel recupero di una dimensione familiare più salda e stabile. Al centro della pellicola vi è il coraggio della crescita e della maturazione sul piano umano, pertanto esso è da valutare come consigliabile.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... E anche le foto scattate nell’ultima vacanza, in un viaggio, una tavola imbandita, un gruppo di amici che soridono davanti all’obiettivo. La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

L’11 febbraio, anniversario della prima apparizione della Madonna di Lourdes, un gruppo di soci di Porana Eventi provenienti da molti paesi dell’Oltrepò Pavese, si è recato in pellegrinaggio nella località francese. L’organizzazione del viaggio è stata curata dall’Unitalsi della Lombardia. Stampa Edizioni Tipografia Commerciale srl 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it

Direzione e Redazione

turbare la convivenza priva di responsabilità di lui e della sua ragazza Livia. Andrea dovrà ricominciare un’atra vita da zero, maturando e assumendosi le proprie responsabilità. “Un Altro Mondo” é la storia di un viaggio in cui non cambiano solo i paesaggi all’interno dei quali si mu-

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scherzo da prete di don Marziano

In questo centesimo “scherzo da prete” (che mi sembra già un buon record) la cronaca ci impone di parlare di quello che sta avvenendo sulle nostre coste del sud Italia. In particolare preoccupa la situazione di Lampedusa. Dopo i recenti, sanguinosi e tumultuosi fatti capitati in Egitto e in Libia, si stanno facendo sempre più massicci gli sbarchi di emigrati clandestini sull’isola che per loro costituisce l’avamposto per entrare in Europa. Vengono a centinaia, ogni giorno. Di solito partono dalla Tunisina, ma non solo. Gli aerei in perlustrazione e le navi delle forze dell’ordine li avvistano al largo delle coste italiane e danno l’allarme. Sono barconi zeppi di gente, vere e proprie carrette del mare che solcano le acque piene di disperazione e di speranza. Chi parte, però, lo fa pagando contrabbandieri e nocchieri senza scrupolo che esigono somme ingenti per la traversata e che non si curano del rischio di naufragi e di epidemie. Il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, domenica sera ha chiamato il ministro dell’Interno Roberto Maroni chiedendo che riprenda al più presto il ponte aereo per far partire gli immigrati dall’isola perché le strutture di accoglienza sono ormai congestionate. È un problema che riguarda non solo il Governo italiano, ma anche la Comunità Europea. Fino a quando potremo sostenere una situazione simile? Non ci si può fermare davanti alla pietà. Occorre che la politica internazionale, sempre pronta a bacchettare l’Italia per le quote latte piuttosto che per le norme sulla carne bovina, si faccia carico dell’emergenza. Non possiamo rimanere soli e inermi a sbandierare il vessillo dell’ospitalità.


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Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

TRADIZIONI

Antola al Po COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Domenica 27 febbraio a Villa Meardi una giornata con il Vescovo sul tema “Cosa porti in dote?”

Secondo incontro diocesano dedicato alla vita di coppia VOGHERA - Domenica 27 febbraio, si è svolto il secondo appuntamento dedicato al dialogo di coppia a Villa Meardi. Il titolo della giornata ha un che di impegnativo: “Cosa porti in dote?”, ma è inutile tentare di immaginare cosa ci riserverà la giornata, ormai sappiamo che è meglio recarsi a questo incontro con animo leggero, scevri da ogni aspettativa per accogliere in modo più completo possibile il messaggio che Monica ed Emmanuela vorranno regalarci. L’accoglienza è sempre molto calorosa, vecchi amici, nuove coppie un po’ spaesate, giovani sposi, e fidanzati sorridenti ed incuriositi, un momento di ritrovo sempre molto intenso nella sua semplicità. La giornata inizia con la preghiera e alcune frasi ci colpiscono nel profondo: “hai mutato il mio lamento in danza, la mia veste di sacco in abito di gioia, perché io possa cantare senza posa” (Salmo30) e ancora “nelle difficoltà mantieni la nostra intenzione di rimanere uniti, facendoci accettare tutti i sacrifici per proseguire la strada insieme, fino in fondo”.

Dote, danza, strada, tutte parole che ci fanno supporre un lavoro impegnativo. Ed è proprio la strada il punto di partenza della giornata; strada come metafora della nostra vita di coppia, dove gli ostacoli, le curve, le salite, le buche, gli agenti atmosferici rappresentano le difficoltà, gli eventi dolorosi che diventano dei carichi sospesi, silenzi che si insinuano dentro di noi privandoci dell’autenticità e della fluidità necessaria alla nostra vita di coppia. Il disegno della strada, con i suoi ostacoli, ha permesso ad ognuno di noi singolarmente di mettere a fuoco quell’episodio doloroso, quel peso sospeso su cui poi lavorare insieme. Abbiamo disegnato con i pastelli e malgrado il ricordo di un dolore non sia stato piacevole, la morbidezza del pastello a cera, il suo scorrere delicato sul foglio, ha permesso di abbandonarci all’emozione dei ricordi. Guidati da Monica ed Emmanuela abbiamo rammentato, pensando a tutta le nostra storia e ciascuno di noi ha scelto il dolore su cui lavorare; lo abbiamo ricordato portando al cuore le emozioni vissute in

passato per poi rimembrare e quindi rivivere nel corpo le sensazioni legate a quell’evento. Infine abbiamo rievocato il nostro carico sospeso dando voce, attraverso il racconto scritto, alle nostre sensazioni, a tutto quello che volevamo che l’altro sapesse. Questo ci ha dato modo poi di condividere il lavoro di riflessione in coppia. Il confronto su un tema così delicato è stato molto intenso e il tempo ci è sembrato breve, ma come anticipato da Monica, all’inizio della giornata, il lavoro di oggi è solo l’inizio di un percorso che avrà il suo seguito nei giorni a venire.

Un’iniziativa della Provincia di Alessandria

Indagine per capire i giovani

La mattinata si conclude con la S. Messa celebrata dal vescovo Martino Canessa. Rimaniamo sempre piacevolmente sorpresi dalla partecipazione corale alla celebrazione: una Messa dove tutti cantano, dove le voci si sentono squillanti e dove si vive la gioia di stare insieme accomunati dallo stesso credo. Il brano del Vangelo di oggi fa parte del discorso della montagna e ci invita a riflettere sulla provvidenza e su un uso sobrio delle cose terrene. Il nostro Vescovo ci esorta a non credere all’autosufficienza e ci invita ad avere fiducia in Dio dando in giusto spazio ai beni ma-

teriali e alla cura dello spirito. Se siamo troppo rivolti al materiale non facciamo spazio a Dio e agli altri. Un uomo e una donna troppo rivolti ai beni terreni non lasciano spazio alla coppia, al dialogo e alla crescita comune. Nel pomeriggio è stato messa al centro la commemorazione cioè restituire dignità all’evento doloroso attraverso il gesto del contenimento e della luce. Siamo stati invitati a realizzare una piccola scatola partendo da un semplice foglio di carta, un origami. All’improvviso ci è sembrato di ritornare bambini ed è stato divertente provare e riprovare a costruire la nostra scatolina in modo da realizzarne una proprio bella; ci siamo impegnati perché la nostra scatola è il contenitore del nostro dolore, del nostro carico sospeso che uno ha affidato all’altro sulle note di una canzone di Vasco Rossi. Cullati da questa canzone evocativa abbiamo guardato le nostre scatoline con i nostri disegni alla luce di una piccola candela simbolo, sguardo rinnovato e consapevole. La condivisione in piccoli gruppi ci ha dato la possibi-

lità di essere in risonanza con le altre coppie anche senza andare troppo in profondità. Il gruppo sorregge e permette di rispecchiarsi negli altri. Per alcuni la giornata è stata impegnativa, per altri un po’ dolorosa, per altri ancora, piacevole e leggera ma siamo tutti molto soddisfatti del lavoro svolto insieme e il commento finale è sempre lo stesso: ci vorrebbero più incontri di questo tipo, uno spazio da dedicare interamente al dialogo di coppia è come una ventata di aria nuova, un carico di ossigeno che ci permette di proseguire il viaggio sulla nostra strada, in modo rinnovato e consapevole. Siamo al termine della giornata, è arrivato il tempo dei saluti e come sempre c’è un velo di tristezza perché lo spazio fuori dalla frenesia quotidiana è finito. Ringraziamo di cuore Monica ed Emmanuela che insieme all’equipe ci hanno regalato un’altra giornata speciale. Il nostro ultimo pensiero va alla cara Maria che dall’alto ha guidato la nostra attività e che è sempre presente nel cuore di tutti noi. Elisa e Mario Santoro

L’ARTE DELLA TRADIZIONE NEL TERZO MILLENNIO

Un momento della presentazione in Provincia

ALESSANDRIA - La condizione dei giovani nella società di oggi presenta alcuni elementi di novità e maggiore complessità rispetto alle generazioni precedenti, motivo per cui gli interventi messi in campo, indipendentemente dal settore a cui si rivolgano, devono necessariamente tenere in considerazione i bisogni reali dei ragazzi, cui occorre dare una risposta. Per qualunque intervento nel settore giovanile diventa, allora, necessario disporre di adeguati strumenti conoscitivi di base, relativi ai parametri statistici fondamentali della popolazione e delle principali grandezze economiche, in grado di ricostruire un quadro realistico delle problematiche decisionali dei giovani coinvolti nel passaggio dalla scuola al lavoro, oltre ad adeguati strumenti conoscitivi intorno al-

le caratteristiche economiche del territorio e alle sue potenzialità di sviluppo, al fine di evidenziare la qualità e la quantità della domanda di lavoro presente e di quella in prospettiva. A questo scopo, indicativamente tra marzo e ottobre 2011, sarà effettuata un’indagine in alcune zone campione della provincia di Alessandria, che sarà coordinata dall’assessorato alle Politiche Giovanili coadiuvato dall’assessorato Lavoro e Formazione Professionale e verrà affidata al comune di Novi (per le zone di Novi, Ovada e Tortona), al comune di Casale M. (per le zone di Casale e Valenza) e alla cooperativa Azimut per la zona di Acqui Terme. L’indagine riguarderà il mondo giovanile (18 - 35 anni) e in modo specifico le prospettive legate al futuro dei giovani: studio, lavoro,

rapporto con le istituzioni, partecipazione, legalità, ambiente. L’analisi dei risultati servirà per la costruzione di un “piano biennale” di interventi sui giovani relativo agli anni 2012 - 2013 a regia provinciale, ma soprattutto per la realizzazione dei Piani Locali Giovani delle zone interessate all’indagine. I risultati e le indicazioni emerse dall’analisi dell’indagine saranno presentati nel mese di dicembre 2011 nel corso di un convegno pubblico. L’assessore povinciale alle Politiche giovanili, Raffaele Breglia, durante la presentazione ha affermato che “diventa prioritario coinvolgere sia le amministrazioni locali sia tutte le altre realtà che in questi anni si sono occupate della progettazione rivolta ai giovani in una strategia di interventi condivisi basata su modalità comuni di ideazione”.

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Giovedì 10 marzo 2011 IL POPOLO

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SPORT E TEMPO LIBERO

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I Leoncelli dilagano a Settimo dove vanno in rete cinque volte

Serie D girone B / 26^ giornata

Vittoria netta per i ragazzi del Derthona

Voghera, un brutto ko

SETTIMO: DERTHONA:

DARFO BOARIO: VOGHERA: (primo tempo 0-0)

1 5

RETI: 7’ e 21’ st Colombo, 46’ e 13’ st Bertocchi, 29’ st Ugali, 43’ st Capraro. SETTIMO: Tulino, Tarantini, Marchio (8’ st Capraro), Romeo, Barca (23’ st Zitolo), Basiglio, Del Vecchio (14’ st Cardone), Dispenza, Spartera, Amato, Zarantonello. All. Del Vecchio. DERTHONA: Bodrito, Ambrosini, Mazzoleni, Gritti, Balsamo, Mauri, Motta, Montingelli (11’ st Canonico, 31’ st Tine), Colombo (24’ st Ugali), Pellegrini, Bertocchi. All. Melchiori. ARBITRO: Signor Bottari

Emeka Ugali, attaccante

SETTIMO - Continua il momento positivo del Derthona che torna alla vittoria in trasferta a Settimo, contro l’ultima in classifica. Il 5 a 1 finale evidenzia una supremazia schiacciante dei tortonesi che sin dai primi minuti sono apparsi superiori. La squadra di Melchiori si

porta in vantaggio al 7’ grazie ad una deviazione di Martin Colombo su azione da calcio d’angolo di Pellegrini. Alla fine del primo tempo Bertocchi raddoppia superando Tulino con un tocco preciso al termine di una incursione personale in area. Nella ripresa al 13’ ancora il giovane attaccante lombardo chiude la gara realizzando il tris e la sua nona rete stagionale. I Leoncelli continuano a premere ed arrotondano il risultato realizzando con Martin Colombo ed Ugali altre 2 reti. Sul finale arriva il goal della bandiera per i padroni di casa con Capraro che mette a segno una rete di pregevole fattura con un tiro al

volo. La squadra tortonese esce dal campo tra gli applausi del pubblico: i tre punti conquistati danno morale e servono ad agganciare Chieri e Rivoli in graduatoria. I prossimi impegni contro Borgorosso, nel turno infrasettimanale e Valle d’Aosta domenica prossima, daranno indicazioni precise sulle possibilità della squadra di centrare la salvezza. Al termine della gara di Settimo il tecnico Stefano Melchiori ci ha detto: “Sono soddisfatto per il risultato e per la prova dei ragazzi. Sono 3 punti importanti che ci permettono di rimanere nel gruppo delle squadre che ambiscono alla salvezza”. Domenico Cremonte

Si è tenuta nella palestra di piazza Italia con i giovani cestisti

Mini basket: grande festa di Carnevale BRONI - Nella palestra di Piazza Italia si è tenuta la Festa di Carnevale del centro minibasket dell’Eurobasket Broni. La manifestazione ha avuto come sponsor principale la Broni Stradella Gas Spa. I giovani cestisti bronesi hanno ospitato i loro coetanei della Pallacanestro Stradella, accompagnati dagli istruttori Prof. Danilo Manstretta (che riveste anche il ruolo di Responsabile tecnico regionale minibasket Lombardia) e Marco Bortolin. La festa, coordinata da Miriam Maggi, dirigente della società bronese, ha visto i bambini e le bambine dei due centri esibirsi in una serie di giochi (staffette, slalom), che hanno messo in mostra le loro capacità

MARCATORI: 32’ st autorete Bandirali, 51’ st Belleri (rigore). DARFO: Trilli; Inverardi (1’ st A. Fusar Bassini), De Angeli (15’ st Barbera), Guagnetti, Zambelli; Speziari (40’ st Lascioli), Guarnieri, Tognassi, Pontarollo; Belleri, Cristofoli. All. De Paola. VOGHERA: Forti; Paloschi, Priolo, Bandirali, Aldano (34’ st Londino); D’Amico, Piazza, Mercuri (34’ st Speziale); Coccu (25’ st Farina), Troiano; Magnoni. All. Giacomotti. ARBITRO: Piccinini di Forli. DARFO BOARIO - Il campo di Darfo Boario si

conferma tabù per i rossoneri. Si decide nel finale una partita equilibrata, con tanto agonismo e poche palle gol nel primo tempo. Nella ripresa, il Voghera è più pericoloso (traversa di Bandirali), ma il risultato resta bloccato sullo 0-0 fino al 32’ quando uno sfortunato autogol di Bandirali permette ai padroni di casa di portarsi in vantaggio. In pieno recupero arriva anche il raddoppio del Darfo. Forti atterra Belleri in area e l’arbitro indica senza esitazione il dischetto. Esaurite le sostituzioni va in porta Pato D’Amico, che intuisce ma non riesce a parare il tiro dell’attaccante camuno. Gli uomini di Giacomotti dicono probabilmente addio ai sogni di gloria. La capolista Mantova, vittoriosa sull’Olginatese, vola a più nove. f.s.

Eccellenza girone B / 8^ di ritorno

Incredibile pareggio OLTREPO: SESTESE: (Primo tempo: 2-0)

2 2

MARCATORI: 6’ pt Casorati (O), 8’ pt D’Aniello (O), 37’ st Mariani (S), 45’ st Mantegazza (S).

cestistiche ai genitori, parenti ed amici accorsi numerosi in palestra. L’impianto dei primi anni ’60 è gestito dall’Eurobasket, grazie ad una conve-

zione con il Comune di Broni, ed è stato ristrutturato di recente. Al termine l’immancabile merenda con le frittelle di Carnevale.

Tutti i ragazzi hanno indossato una mascherina e sono stati truccati grazie alle “trucca-bimbi” del negozio L’Hobbyt di Broni. Franco Scabrosetti

Berzin: è una manifestazione molto impegnativa e spettacolare

Nasce la prima Vigneti d’Oltrepò Marathon BRONI - Presso la Cantina Sociale di Broni, è stata presentata la 1ª edizione della Vigneti d’Oltrepo Marathon, che si correrà il prossimo 2 giugno. Valida come 9ª prova del campionato italiano UDACE e come 5ª prova della Coppa di Lombardia, la nuova manifestazione nasce dalla collaborazione tra SC Pedale Bronese e Team Bike Oltrepò. Negli anni scorsi le due società hanno maturato una grossa esperienza, allestendo due eventi capaci di richiamare tantissimi amatori provenienti da tutta Italia: il Gran Tour dei Vigneti (3 edizioni con oltre 1000 partenti) e la Granfondo dell’Oltrepò Pavese e della Val Tidone (8 edizioni con oltre 1000 partenti). L’intento è di dare vita ad una corsa che possa diventare un punto di riferimento nel calendario ciclistico dal

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2011 e valorizzare il territorio oltrepadano. «E’ una grande occasione per far conoscere le nostre colline attraverso la pratica sportiva. - sottolinea Anita Dalia, assessore provinciale allo sport - Ringrazio sin d’ora tutti coloro che lavoreranno nei prossimi mesi per realizzare al meglio l’evento e invito le amministrazioni comunali (presenti i sindaci di Broni e Cigognola) a collaborare». Un grosso sforzo che evidenzia Negri, il vice presidente nazionale dell’UDACE: «So che mettere in pie-

di una corsa, che vedrà al via migliaia di corridori, è un atto quasi eroico». Sotto lo sguardo attento di Eugenio Berzin, vincitore del Giro d’Italia 1994 e che non esclude di essere al via della gara, sono stati illustrati i tre percorsi. Il primo, la Granfondo vera e propria, si sviluppa su 147 km con un dislivello di 2300 metri: «è pensato per i puristi delle corse ciclistiche, quelli che vogliono vivere fino in fondo le emozioni e la fatica di un grande appuntamento», dice l’organizzatore Matteo Gat-

ti. La mediofondo, di circa 100 km con 1300 metri di dislivello: «E’ meno impegnativa, ma richiede comunque tenacia e preparazione atletica di buon livello». Infine c’è un percorso pensato appositamente per i cicloamatori, con un tracciato di circa 70 km. La corsa interesserà la Val Tidone, la Val Versa, la Vallescuropasso fino alla Valle Staffora, col il suggestivo passaggio a Varzi e l’impegnativa salita del Monte Penice. Il primo obiettivo delle due società è la sicurezza del percorso: «La settimana precedente la gara, faremo un giro di ispezione con la Polstrada (rappresentata dall’Ispettore capo Chinelli) e speriamo di poter chiudere al traffico i tratti più impervi. Viste le cadute del 2010 abbiamo deciso di privilegiare strade più belle e più larghe». Franco Scabrosetti

OLTREPO: (3-4-3): Valsecchi; Chianello, Carrucciu, Mauri; Sciannameo, Merenda, Meda, Verdi (45’ st Chessa); D’Aniello (41’ st De Vincenziis), Merlano, Casorati (19’ st Moltini). A disposizione: Montagna, Marabelli, Mangiapane, Savio. All: Chierico SESTESE: (4-3-3): Sivero, Comani (45’ st Salvigni), Folcia, Minghinelli, Mura (28’ st Lika); Ciorciaro, Mantegazza, Angoua (1’ st Vacirca); Mattioni, Marjanovic, Mariani. A disposizione: Cascione, Marzetta, Lorenzi, Androzzi. All. Dossena ARBITRO: Modica di Lecco STRADELLA - Dopo un primo tempo quasi perfetto e un doppio vantaggio acquisito in 2’ (6’ e 8’ con

Casorati e D’Aniello rispettivamente al 3° e al 6° centro stagionale), l’SBC Oltrepo si “scioglie” come neve al primo sole primaverile e permette alla Sestese di pareggiare. Sembrava tutto facile in una domenica dove si poteva tornare a riassaporare il gusto della vittoria. Il traguardo playoff resta sempre lontano anche perché le avversarie allungano il passo a suon di vittorie. Nel finale gli ospiti hanno anche rischiato di segnare il gol del clamoroso 2-3. L’allenatore dell’Oltrepo, Gianpaolo Chierico: “Alla squadra, al di là di alcune situazione dove potevamo e dovevamo gestire meglio il possesso palla, non ho nulla da imputare in quanto i ragazzi hanno mostrato impegno, carattere, voglia di giocare e di vincere. Certo che il nostro periodono si allunga e la cosa ci dà paura e fastidio anche perché in settimana lavoriamo bene e alla domenica scendiamo in campo per raccogliere i frutti sperati. Invece per un motivo o l’altro, non portiamo a casa le partite che ci spettano”. f.s.

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