Il popolo 28 gennaio 2016

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AGAPE NEWS In allegato il secondo numero del notiziario Fornitori del Vaticano

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Il Tar non salva l’Ospedale di Tortona

a pagina 11

NOVESE

La piazza di Grondona intitolata a Garrone

a pagina 14

O LT R E P Ò

Voghera, più vicina la riapertura del teatro Sociale

a pagina 8

La grande festa di Beato’s got talent

Casalnoceto SE LE PAROLE SONO CONTENITORI

Comunicare secondo "misericordia"

L’ORDINAZIONE SABATO 6 FEBBRAIO

Matteo Fiorani nuovo sacerdote S

di MATTEO COLOMBO

A

desso, tutti, stiamo capendo che cosa sia davvero la misericordia. Che cosa suggerisca questa parola-contenitore e quali domande custodisca e ci rivolga. Quale invito nasconda. Parole così, che sono spesso sulla bocca di noi credenti, attraversano la storia, i Paesi, le lingue e, nel loro viaggio, accumulano significati, si gonfiano di esperienze. Bisognerebbe, anzi, istituire dei veri e propri osservatori delle parolecontenitore, per seguirne la parabola e per misurarne l’intensità della luce. Come se fossero delle comete. Per fortuna, a “misericordia” ci sta pensando il Papa. Dall’inizio del Giubileo Francesco non ha perso occasione per declinarla nella realtà del nostro vissuto e per dirci che riguarda ogni uomo, lì dov’è, anche in questo momento, qualsiasi cosa stia facendo. Tra gli esempi che potrei proporvi, mi piace citare un passo della lettera che un vecchio comunista come Peppino Caldarola, già direttore de “l’Unità”, ha scritto al direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio, martedì 19 gennaio. La domanda che ha posto è: può essere Francesco il mio Papa? Può esserlo di chi non è cattolico? E interrogandosi più con se stesso che con Tarquinio, ha aggiunto: “Ho capito finalmente che cosa vuol dire misericordia, cioè quell’atteggiamento divino, ma anche degli umani, che spinge alla comprensione, alla solidarietà, alla non esclusione. Il Dio di Francesco non è un Dio precettivo, anche se dà regole, non è un Dio cattivo, non è un Dio giustiziere. La sua Chiesa è fuori dai suoi palazzi e il Papa la invita a farsi ospedale da campo, non laboratorio d’analisi ultrascientifico, ma vero pronto soccorso di anime ferite, di tutte le anime ferite. Se penso al mondo d’oggi sento di poter dire che un messaggio d’amore così forte e così includente non si ascoltava da molti anni”. La domanda di Caldarola è già una risposta. E un ritratto di come ci piace, ci piacerebbe essere Chiesa (appunto), ma continua a pagina 4

I

l Centro “Paolo VI” di Casalnoceto sabato sera ha ospitato la gara canora di Beato’s got talent. Il primo premio è andato al “Don Bosco young group”, Pier Luigi Feltri a pag. 19 coro di Torricella, Mornico e Corvino.

LA CURIA "INVASA" DAI NOSTRI PRESEPISTI

Ecco chi ha vinto il Concorso di Natale 2015

S

abato scorso in episcopio a Tortona il Vescovo Mons. Vittorio Viola, con il nostro Direttore e la Redazione, ha premiato i 26 vincitori del Concorso “Il tuo presepe in cartolina”. Ognuno riceverà un abbonamento gratuito per un anno al “Popolo”. In questo numero tutti i nomi dei premiati e le foto di una

giornata che è stata un’occasione di incontro e di conoscenza tra noi e i lettori. Tantissimi i bambini presenti, che hanno salutato il Vescovo mentre Sua Eccellenza si intratteneva con loro in un clima di amicizia autentica. Al termine la visita al Museo Diocesano.

FELICI & TAGGATI

inserto di 4 pagine all’interno

di MATTEO COLOMBO

La morte di Giancarlo Abelli

L’ultima volta che mi hanno parlato di lui ero in un ristorante di Broni dove si mangia soltanto pesce e si pagano cifre da capogiro. Il padrone, davanti al mio stupore perché il locale era vuoto, mi disse: “È colpa dell’Expo; la gente va a Milano. Io ho lavorato parecchio fino a quando Abelli era in auge. Me li portava tutti qui… grandi tavolate… e pagavano fino all’ultimo centesimo, anzi, lasciavano anche la mancia”. Adesso che il Faraone è morto, a 74 anni, dopo una vita passata a fare politica, in tanti dovrebbero lasciare perdere l’ipocrisia e ringraziarlo pubblicamente. Perché in tanti, in tantissimi, anche insospettabili, prima o poi hanno suonato il campanello della sua villa in via Roma per chiedere un consiglio, un aiuto, un favore. E il Faraone consigliava, aiutava. Quando poteva. Negli ultimi tempi, però, gli “amici” si sono diradati, al bar Indipendenza quasi quasi non lo conosceva nessuno, nessuno ha mai votato per lui. Certo, il carattere burbero, l’eloquio non sempre fluido, non l’hanno aiutato. In una recente intervista, aveva ammesso: “Diciamo che essere apprezzati è importante, però conoscendo bene l’indole dell’animo umano a volte è bene anche essere temuti”. Ora non c’è più da temere: chi gli deve un “grazie” lo dica, finalmente. Perché la corte del Faraone non era fatta di fantasmi e perché speriamo che, in futuro, non dobbiamo più avere bisogno di favori per realizzare i nostri sogni. @MatteoColomboqb

abato 6 febbraio, alle ore 16, in Cattedrale a Tortona, il Vescovo Mons. Vittorio Viola ordinerà un nuovo sacerdote per la nostra Diocesi. Si tratta di Matteo Fiorani, 40 anni, originario di Codogno, in provincia di Lodi. La famiglia è residente a Fombio. Sarà lì, nella parrocchia dei Santi Pietro, Paolo e Colombano Abate, che domenica 7 febbraio, alle ore 10, don Matteo celebrerà la sua prima Messa.

la locandina a pagina 6

MARTEDI' 2 FEBBRAIO A TORTONA

Giubileo della Vita Consacrata M artedì 2 febbraio si terrà il Giubileo della Vita Consacrata. Il programma prevede alle ore 16 l’inizio della celebrazione presso la chiesa di S. Maria Canale a Tortona; alle ore 16.30 la processione verso la Cattedrale; alle ore 17 la Celebrazione eucaristica. Alla celebrazione sono invitati anche tutti i fedeli della Diocesi, in quanto è evento giubilare e tutto il

Popolo di Dio si raduna in preghiera per ringraziare il Signore per il dono della vita consacrata. Don Falchetti a pagina 3

OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE/5

Dove alloggiare i pellegrini? I pellegrini del nostro tempo hanno il volto di chi non ha un tetto, di chi non ha un letto nel quale dormire, di chi ha perso il lavoro e con esso la possibilità di una casa. I pellegrini del nostro tempo hanno il volto di chi è stato costretto ad abbandonare

la propria terra, la propria famiglia, la propria rete di amicizie e di affetti. “Alloggiare i pellegrini” vuol dire contribuire a dare concretezza al richiamo di Gesù: ero straniero e mi avete ospitato. Ecco dove e come ciò avviene in Diocesi. Rezzani a pagina 2


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 28 gennaio 2016

Le “Opere di Misericordia” del Maestro di Alkmaar, realizzate per la chiesa di San Lorenzo ad Alkmaar, Paesi Bassi

LE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE - PUNTATA 5 Alloggiare i pellegrini

I fratelli più piccoli del nostro tempo

I pellegrini del nostro tempo hanno il volto di chi non ha un tetto, di chi non ha un letto nel quale dormire, di chi ha perso il lavoro e con esso la possibilità di una casa. I pellegrini del nostro tempo hanno il volto di chi è stato costretto ad abbandonare la propria terra, la propria famiglia, la propria rete di amicizie e di affetti. “Alloggiare i pellegrini” vuol dire contribuire a dare concretezza al richiamo di Gesù: ero straniero e mi avete ospitato. Quando Signore? Quando avete ospitato uno dei miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me. E di piccoli così, anche nelle nostre città e nei nostri paesi, ce ne sono tanti. Sempre di più.

Dormitorio “Matteo 25”. Da più di 20 anni offre un tetto per la notte TORTONA - Avevo fame e mi avete dato da mangiare… avevo sete e mi avete dato da bere…ero nudo e mi avete vestito… ero forestiero e mi avete ospitato… Quando Signore ti abbiamo visto nudo e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere…? La risposta del Signore è chiara: quando lo avete fatto ad uno dei miei fratelli più piccoli. Piccoli nel senso di bisognosi, di poveri. Sta qui, in questa pagina del vangelo di Matteo, l’essenza più autentica del nostro essere cristiani, nel riconoscere il volto di Gesù nei fratelli più deboli. E da qui, da queste parole, più di vent’anni fa, è originata la felice intuizione del Dormitorio di Tortona, oggi in Viale Repubblica, angolo

Giulio Pastore, sopra il Bar Gambrinus. Quelle parole ispirano e guidano ancora oggi l’attività di una ventina di volontari che sono l’anima del Dormitorio. È la presidente Laura Cebrelli a raccontarci i primi passi dell’associazione: “Eravamo un gruppo di amici che prestavano il loro servizio alla mensa dei poveri, tutti venivamo da diverse esperienze di volontariato. Nel dicembre del 1994 uno dei commensali della mensa ci fece la proposta di aprire un dormitorio perché tante persone erano costrette a dormire al freddo. Nel gennaio 1995 abbiamo raccolto 2000 firme con l’obiettivo di chiedere al sindaco un locale dove poter iniziare la nostra attività. Richiesta che ci venne accordata”.

È partita così l’avventura del Dormitorio, il 1995 è stato l’anno della costituzione ufficiale dell’associazione e da allora l’attività non è mai venuta meno. Attualmente è aperto dal lunedì al sabato con 13 posti letto disponibili. “Il Dormitorio è un luogo di passaggio, non è un posto fisso. – spiega la presidente Cebrelli – Noi accogliamo tutti, il nostro Dormitorio è una risposta di bassa soglia. Al lunedì diamo la possibilità di opzionare il posto per l’intera settimana. Se uno si presenta al lunedì e ‘prenota’ il posto per l’intera settimana potrà usufruirne. Dal lunedì al sabato fino alle 21.30 entrano coloro che hanno prenotato, dopo le 21.30 se ci sono posti liberi, possono entrare le altre persone che

sono in attesa”. “Alla mattina viene offerta una piccola colazione – continua Laura Cebrelli – e entro le ore 7 i locali devono essere lasciati liberi. Attualmente siamo in venti a coprire i turni, ma abbiamo costantemente bisogno di nuove forze e chiunque fosse interessato a darci una mano può recarsi al Dormitorio ogni sera a partire dal-

le ore 21 per chiedere informazioni”. Tra quanti aiutano il Dormitorio c’è anche la panetteria “Arte bianca” di Tortona che ogni sera dona pane, pizza e focaccia non venduta da distribuire ai senza tetto. Preziosa anche la collaborazione con il Banco Alimentare. “Negli ultimi tempi – sotto-

linea la presidente – abbiamo registrato un aumento del numero degli italiani, seguiti da rumeni e tunisini”. “A tutti offriamo accoglienza – conclude Laura Cebrelli – e spesso il nostro lavoro è anche quello di ascoltare queste persone, far loro un po’ di compagnia, regalare un sorriso o una stretta di mano”. Marco Rezzani

La Caritas Diocesana di Tortona, attraverso l’ente gestore Agape Cooperativa Sociale Onlus, dal 2010 gestisce tre strutture di accoglienza di bassa soglia (con il termine bassa soglia si intende un modello di intervento sociale indirizzato agli adulti in situazione di estrema difficoltà): Zanaboni, Santa Rita e Casa della Carità. L’Asilo notturno “Opera Pia Casa del Pane – Zanaboni”, sito a Voghera in via Cagnoni n. 9/bis, consta di 19 posti totali (14 posti maschili e 5 posti femminili). La gestione dello stesso è in stretta collaborazione con l’Istituto, nato nel 1910 per volere di Don Giacomo Perinetti come “scaldatoio” per i poveri e i meno abbienti della città di Voghera, che potevano godere di un pasto

caldo gratuito. L’ingresso può essere effettuato dopo un colloquio con il Responsabile, che rilascia l’apposito tesserino, e la permanenza è di quindici giorni, con una settimana di sospensione per gli uomini; di due mesi, con un mese di sospensione, per le donne. Oltre al Dormitorio è presente anche la mensa, gestita da un’operatrice della Agape. L’Asilo Notturno “Santa Rita”, sito a Novi Ligure in via Monte Grappa n. 9, consta 6 posti maschili ed è aperto tutto l’anno. Come per lo Zanaboni l’ingresso si effettua dopo un colloquio con il Responsabile, che rilascia l’apposito tesserino, e la permanenza è di quindici giorni, con una settimana di sospensione. La Casa della Carità “Pa-

dre Molteni”, sita a Voghera in via Carlo Emanuele III n. 45 è una struttura inaugurata a Novembre 2011, restaurata e messa a norma in collaborazione con la Diocesi di Tortona, Caritas Italiana, Padri Barnabiti, Fondazione Cariplo e Comune di Voghera. La struttura è divisa in 3 parti: una dedicata agli uffici Caritas, una dedicata all’ospitalità notturna di uomini e donne senza fissa dimora residenti a Voghera (Centro Betel) e un’ultima parte, tuttavia la più ampia, dedicata all’housing sociale di persone singole o piccoli nuclei familiari. Il “Centro Betel” è stato inaugurato a novembre 2011 per tutti gli utenti comunitari ed extracomunitari residenti a Voghera che vivono una

condizione di svantaggio al fine di cercare un reinserimento sociale, economico, lavorativo e soprattutto abitativo. Ospita 14 posti totali (10 posti letto destinati agli uomini e 4 posti letto per le donne), è gestito da operatori e volontari della Agape Cooperativa Sociale Onlus. L’ammissione, la dimissione, gli orari e le norme per assicurare una corretta convivenza all’interno della struttura, sono state assicurate tramite un regolamento interno. Le persone accolte al Centro Betel vengono segnalate dagli assistenti sociali alla Caritas Diocesana di Tortona presso il Centro di Ascolto Caritas. La permanenza è di sei mesi, con un mese di sospensione.

Oltre al letto viene offerto un pasto caldo serale grazie ad un accordo con “Voghera Ristorazione” che dona gratuitamente l’invenduto. La sezione dedicata all’housing sociale si suddivide ulteriormente in due soluzioni abitative a seconda della capacità economica degli ospiti: 8 mini alloggi per chi condivide la cucina con gli altri ospiti al costo di 190,00 euro mensili (incluse utenze e lavanderia) oppure 6 appartamenti al costo di 290,00 euro per chi è autonomo a tutti gli effetti. In entrambe le soluzioni, il tempo di permanenza è di 6 mesi, rinnovabili di altri 6 solo in casi di estrema necessità. L’assegnazione del mini alloggio o dell’appartamento, come prassi, avviene previo

colloquio con gli operatori Caritas e successivo confronto d’equipe, insieme a educatori, assistenti sociali e psicologi al fine di valutare la domanda secondo diversi punti di vista: la trasparenza della persona e la sua reale necessità abitativa, il suo background e il suo progetto di vita, la sua capacità di rimborso e il possibile cammino di reinserimento sociale. Il totale notti/letti accolti e gestiti da Caritas/Agape nell’anno 2015 è stato di n. 10524, ma ciò che più conta è il numero elevato di persone richiedenti questo servizio (italiani e stranieri ormai si equivalgono nelle richieste). Marco Zattoni Agape Cooperativa Sociale Onlus

Lo staff dei volontari del Dormitorio di Tortona “Matteo 25”

L’accoglienza in Diocesi: la Caritas di Tortona e la Agape Cooperativa Sociale

CAL. MAC. di Caldirola Paolo Simone e Macciò Alfonso S.n.c Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 28 gennaio 2016

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Tortona Martedì 2 febbraio l’appuntamento all’interno delle celebrazioni diocesane del Giubileo

La chiusura dell’Anno della Vita Consacrata

Nelle foto, la cerimonia di un anno fa della Giornata della Vita Consacrata, alla presenza del Vescovo (Tortona, 2 febbraio 2015)

TORTONA - Un “tempo di grazia” per la vita consacrata e per la Chiesa, un’occasione per riconoscere “luci e ombre” della nostra scelta religiosa. Questo ci è sembrato il lavoro che dovevamo intraprendere quando Papa Francesco ci ha invitati a pregare, riflettere e vivere l’anno della Vita Consacrata. Ci siamo dati da fare per stilare un calendario di incontri, di preghiere e di eventi che potessero aiutarci a vivere bene questo periodo che ci veniva offerto. L’anno della vita consacrata era stato preannunciato lo scorso 29 novembre 2013 da Papa Francesco in persona, in occasione di un incontro con 120 superiori generali di istituti maschili. Nella nostra Diocesi è stato aperto il 30 novembre 2014 alle ore 20.30 con una solenne celebrazione al Santuario della Madonna della Guardia presieduta dall’al-

lora Vescovo Mons. Martino Canessa. Eravamo coscienti che esso non riguardava soltanto le persone consacrate, ma l’intera comunità cristiana, e il nostro desiderio era che questa opportunità costituisse una propizia occasione di rinnovamento e di verifica sia per i singoli Istituti sia per le diverse realtà locali. Il segno che avremmo saputo cogliere la grazia in esso contenuta doveva essere la crescita della comunione e della corresponsabilità nella missione affidataci dai rispettivi fondatori: “Portare Cristo al popolo e il popolo alla chiesa di Cristo”. Questo è sempre il nostro augurio rivolto a chi comincia un cammino e con questo auspicio rinnoviamo oggi la profonda stima e gratitudine a tutte le persone consacrate, sentinelle vigili che tengono accesa la memoria di Cristo nelle notti

fredde e oscure del tempo, splendida ricchezza di maternità e di paternità spirituali, che rendono visibile e desiderabile la bellezza di appartenere totalmente a Cristo e alla sua Chiesa. Siamo quasi giunti al termine Tiriamo le somme. Martedì 2 febbraio, come da calendario, ci ritroveremo, religiose e religiosi, a concludere questo impegno non perché vi si metta una pietra sopra e basta, ma per continuare, con rinnovata forza, il compito di ciascuno di noi. Vissuto nel contesto del 50° anniversario del Concilio Ecumenico Vaticano II, termina in pieno svolgimento dell’Anno Santo Straordinario della Misericordia di Dio verso l’uomo e la sua fragilità… Avremo così anche noi l’occasione di vivere il nostro giubileo. L’anno che ci apprestiamo a concludere è stato veramente un momento di gra-

zia per noi singolarmente, per le nostre comunità e, ne siamo certi, anche per la Chiesa. Abbiamo sentito la presenza dello Spirito Santo che ci ha portato a vivere anche le debolezze e le infedeltà come esperienza della misericordia e dell’amore di Dio. Il programma è stato portato a termine quasi con puntigliosa precisione. Abbiamo dovuto rinunciare per forza maggiore ad un incontro formativo, ma questo non ha cancellato il nostro impegno di consacrati, anzi, ci ha fatto capire che è necessario camminare a piccoli passi, in umiltà e senza grandi pretese. Per una felice coincidenza, in questo anno è giunto a compimento anche il cammino che ha visto la Chiesa che è in Italia riunita nel 5° Convegno ecclesiale nazionale, celebratosi a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Vi abbiamo partecipato con una rappresentanza riportandone frutti abbondanti. Siamo giunti al termine. In occasione del 2 febbraio 2016, giorno nel quale tutte le religiose e i religiosi vedono nella Presentazione di Gesù al Tempio la loro consacrazione a Dio, faremo, come da programma, la nostra liturgia di chiusura ufficiale e vogliamo invitare tutti ad innalzare il nostro “grazie” a Dio e a chi ci ha aiutati a vivere la gioia di consacrati. L’appuntamento è in Duomo a Tortona, alle ore 17. Mons. Vittorio Viola, nostro Vescovo, presiederà la celebrazione nella quale rivolgeremo un pensiero particolare a tutti quei religiosi e religiose che ricordano il 25°, 50° e 60° di professione religiosa. Don Sesto Falchetti

Il Diario

del Giubileo della Misericordia in Diocesi di Tortona Giubileo della vita consacrata Martedì 2 febbraio Programma: ore 16, inizio della celebrazione presso la chiesa di S. Maria Canale a Tortona; ore 16.30, processione verso la Cattedrale; ore 17, Celebrazione eucaristica. Alla celebrazione sono invitati anche tutti i fedeli della Diocesi, in quanto è evento giubilare e tutto il Popolo di Dio si raduna in preghiera per ringraziare Dio per il dono della vita consacrata. I religiosi e le religiose sono stati invitati a portare le loro offerte in generi alimentari ed eventualmente in denaro, che verranno raccolte e consegnate al Vescovo per i poveri. I religiosi ordinati sono invitati a portare camice e stola per la concelebrazione.

L’Agenda del Vescovo

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti. 1 febbraio ore 9, udienze per Sacerdoti e Diaconi 2 febbraio ore 9, udienze per Sacerdoti e Diaconi ore 16, Tortona, Giubileo della Vita Consacrata 3 febbraio ore 9, udienze Uffici di Curia ore 21, Pontecurone, S. Messa 4 febbraio ore 9.30, Tortona, Consiglio Episcopale ore 15.30, Voghera, Ospedale, S. Messa ore 21, Tortona, Presidenza di Azione Cattolica 5 febbraio ore 9, udienze su appuntamento * ore 15, udienze su appuntamento * 6 febbraio ore 11.30, Genova, Azione Cattolica ore 16, Tortona, Cattedrale, Ordinazione di don Matteo Fiorani 7 febbraio ore 9.30, Bressana Bottarone, fr. Argine, S. Messa ore 11, Bressana Bottarone, S. Messa ore 17, Novi Ligure, Pieve, S. Messa per la Giornata per la Vita *Per le udienze su appuntamento e per ulteriori richieste di colloqui si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635). Il calendario degli impegni può subire variazioni.

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La famiglia nel magistero dei Vescovi La prolusione di Bagnasco al Consiglio permanente della CEI ROMA - È andato dritto al sodo il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, nella prolusione con cui nel pomeriggio di lunedì 25 gennaio ha aperto il Consiglio episcopale permanente, chiarendo, ancora una volta, che “insinuare contrapposizioni e divisioni” tra i vescovi “significa non amare né la Chiesa né la famiglia”. Già, perché la Chiesa italiana è impegnata a vivere “il frutto più prezioso” del Convegno ecclesiale di Firenze (9-13 novembre 2015): la “sinodalità”. E questo, “a livello di singole comunità e Chiese particolari, nelle Conferenze regionali e in quella nazionale”. La “cattedra dei poveri”. La “sinodalità”, dunque… Il Convegno di Firenze, ha spiegato il cardinale, “è stata un’esperienza di Chiesa – preparata per mesi – attraverso la quale abbiamo toccato la ricchezza e la bellezza della comunione”. Quattro i “temi connessi tra loro” raccolti da Bagnasco nelle conclusioni del Convegno e ora presentati al Consiglio permanente “nella prospettiva della seconda parte del decennio” dedicato al tema dell’educazione: “missionarietà”, “famiglia”, “scuola”, “cattedra dei poveri”. Anzitutto la “missionarietà”, “slancio che va rinvigorito e ringiovanito”. In secondo luogo, “l’attenzione alla famiglia”, perché “le sia conferita la centralità che le spetta sia nella Chiesa sia nella società”. C’è poi la scuola, che deve essere sostenuta e valorizzata”. Infine, “ma non ultima per importanza”, “la cattedra dei poveri”: “A Firenze il Papa ci ha richiamato all’opzione preferenziale per i poveri, insieme al compito di mantenere vivo il dialogo e il confronto

IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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con le diverse culture presenti sul nostro territorio”.

diventare invisibile agli occhi di nessuno”.

La crisi sui territori. Restando sui territori italiani, il cardinale ha manifestato la preoccupazione dei vescovi in quanto “quotidianamente testimoni, nelle parrocchie e comunità”, della mancanza di “ricadute sul piano concreto” della ripresa economica. I segni sono tanti: dalla disoccupazione giovanile, alla “sofferenza” di adulti che perdono il lavoro, dalle varie situazioni d’indigenza che riguardano “bambini e anziani, donne e uomini”, al “disagio psico-relazionale” e agli “stati ansiosi dovuti alla preoccupazione per il futuro dei figli”… La povertà, ha chiosato il presidente Cei, “non deve

Lo scrigno della famiglia. In questa linea, ha aggiunto Bagnasco, “sentiamo il dovere di rilanciare la voce della famiglia perché sia tutelata, promossa e sostenuta da politiche veramente incisive e consistenti”. L’augurio è che “nella coscienza collettiva mai venga meno l’identità propria e unica di questo istituto”. Proprio su questo “fronte vitale”, ha evidenziato il cardinale, “si è accesa una particolare attenzione e un acceso dibattito”. Perciò, “è bene ricordare che i Padri costituenti ci hanno consegnato un tesoro preciso, che tutti dobbiamo apprezzare e custodire come il patrimonio più caro e prezioso”,

Presenza al Family Day

Anche in Diocesi si è formato un gruppo collegato alla fondazione “Difendiamo i nostri figli”. Il gruppo sta organizzando un trasporto in bus per l’iniziativa del Family Day del 30 gennaio a Roma. Per info è possibile contattare gli organizzatori: mail: voghera@difendiamoinostrifigli.it cell. 3481449848.

“coscienti” che – come ha detto il Papa – “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”. Nella famiglia, ha proseguito, “vi è una punta di diamante: i figli. Il loro vero bene deve prevalere su ogni altro, poiché sono i più deboli ed esposti: non sono mai un diritto, poiché non sono cose da produrre. Hanno bisogno di un microcosmo completo nei suoi elementi essenziali”. Insomma, i vescovi non solo credono che “la famiglia è ‘la Carta costituzionale della Chiesa’”, ma anche sognano “un ‘Paese a dimensione familiare’, dove il rispetto per tutti sia stile di vita, e i diritti di ciascuno vengano garantiti su piani diversi secondo giustizia”. Dalle questioni nazionali a quelle internazionali… I vescovi, ha assicurato il cardinale, sono “interpellati da migranti e perseguitati”. In questo momento, “l’Europa e l’Onu devono farsi carico della responsabilità d’individuare e consolidare soluzioni che vadano alla radice di situazioni, che gettano un’ombra pesante sulla stessa civiltà. È necessario altresì sollecitare una nuova politica migratoria in Europa, affinché i Paesi dell’Unione non si chiudano, limitando la libera circolazione e riducendo l’impegno condiviso dell’accoglienza”. Ad oggi, ha informato Bagnasco, “sono oltre 27mila coloro che sono ospitati nelle nostre strutture, anche in risposta all’appello del Santo Padre dello scorso 6 settembre”. Comunque sia, ha concluso, “è necessario superare soluzioni affidate solo alla generosità di singoli e di organismi, favorendo una accoglienza diffusa”. Vincenzo Corrado

Giovedì 28 gennaio 2016

Se le parole sono contenitori

Comunicare secondo “misericordia” continua da pagina 1

anche “mondo”, anche soltanto “uomini”. Sentite cosa dice ancora: “Che mi sta succedendo? Sono stato a lungo un comunista italiano e ho sempre avvertito, soprattutto con Enrico Berlinguer, una inclinazione rispettosa e curiosa verso la fede, i credenti e gli uomini di fede. Ho amato Giovanni XXIII, la figura di Paolo VI mi ha sempre colpito. Non parlo degli altri Papi per non esagerare e per tenermi a quelli che mi hanno più interrogato la coscienza. Con Francesco avverto, invece, un passaggio in cui la domanda interiore scava più in profondità. Il Dio che Francesco racconta, la vicenda umana e divina di Gesù sono un messaggio di comprensione del mondo che non avevo mai letto in modo così esplicito, accogliente, generoso, in grado di diventare il pensiero forte (oltre che per chi ha fede) per questo nostro mondo pieno di cose brutte e di ingiustizie”. Caldarola non è uno di quegli “atei devoti” che spesso tengono banco. Da laico, si è sempre posto il problema della sofferenza, anche politicamente (Togliatti non credeva forse che una “sofferta coscienza cristiana” fosse la base per il dialogo?). Ecco perché conclude: “L’oggi di Francesco è la gioia della misericordia, questo primato della persona, così interconnesso con tutta la cultura cattolica, che sceglie nel perdono, nel pentimento e anche – scrive lui – nel desiderare la volontà di pentirsi quando non si è ancora pronti a farlo, uno straordinario messaggio per gli umani”. Con Papa Francesco credenti e non credenti respirano quel passo del Vangelo di Marco (25, 31-46) che spiega perché alla sera della vita “saremo giudicati sull’amore”. Un passaggio che ci accomuna tutti sotto lo stesso tetto, nella stessa fatica e nella stessa gioia di scrivere il nostro futuro; di rispettare e aiutare i deboli; di costruire la vita buona anche percorrendo la via della civiltà. Non solo un richiamo ad aderire ad una dottrina dunque, ma molto di più. Così che vale la pena interrogarci, ripetercelo e comunicarlo agli altri. Il tragitto della parola “misericordia” intercetta quello della parola “comunicazione”. Anche sulle pagine di questo giornale. Se il ritratto di prima ci piace davvero, allora dobbiamo comunicarlo al prossimo. Non ci sarebbe motivo di scrivere, altrimenti. Non stareste leggendo, altrimenti. Per finire, andate a dare un’occhiata al messaggio che Francesco ha scritto per la 50esima Giornata delle Comunicazioni Sociali (8 maggio). Incontro, ascolto, prossimità: altri vocaboli da inserire nel contenitore, che troviamo nel messaggio. “La misericordia, quindi, come via privilegiata per comunicare… – commenta monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione – Papa Francesco, nel messaggio, auspica che anche il linguaggio della politica e della diplomazia si lasci ispirare dalla misericordia. Forse va a toccare proprio uno dei punti dolenti della comunicazione odierna… La comunicazione è meno frequente della felicità, più fragile della bellezza: basta un nulla a fermarla o a spezzarla tra due soggetti. Di tale fragilità vediamo i riflessi proprio nei luoghi dove massima dovrebbe esserne la cura e la custodia. Infatti, quando le parole hanno a che fare con il bene comune e pubblico e con il faticoso ascolto – premessa necessaria per ogni negoziazione nazionale e internazionale – non essere capaci di vigilanza e custodia può portare a esiti molto negativi. È in fondo un richiamo a tutti coloro le cui parole hanno una ricaduta pubblica. È un discorso che, per certi versi, riguarda anche i pastori ai quali il Papa chiede di superare, nella comunicazione, la logica che separa nettamente i peccatori dai giusti”. Matteo Colombo

Il messaggio dei Vescovi liguri: “La famiglia, così, è il centro della società” Noi, Vescovi liguri, sentiamo il grave dovere di esprimere, innanzitutto alle comunità cristiane, la nostra preoccupazione per il momento che attraversa la società. Oltre alle persistenti difficoltà economiche e lavorative che pesano su singoli e famiglie, oggi è in gioco la stessa realtà familiare nella sua universale natura di un uomo e una donna uniti in matrimonio: “La differenza e la complementarietà fisiche, morali e spirituali sono orientate al bene del matrimonio e allo sviluppo della vita familiare” (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 224). La famiglia, così, è il fondamento e il centro della società. È, infatti, comunità d’amore, grembo di vita, luogo nativo di incontro fra generazioni, palestra di dialogo tra generi diversi, cellula di giustizia sociale, prima risorsa economica del Paese, scuola di umanità nel rispetto del diritto del bambino ad avere padre e madre: “I bambini hanno il diritto di crescere con un papà e una mamma. La famiglia è un fatto antropologico (uma-

no), non ideologico” (Papa Francesco). È ingiusto mettere sullo stesso piano realtà diverse che richiedono, pertanto, di essere considerate ognuna in modo proprio, senza che ciò sia ritenuto una discriminazione. Normative che, pur senza parlare di matrimonio, riconoscono gli stessi diritti della coppia sposata a convivenze diverse, contraddicono la specificità e l’unicità della famiglia. D’altronde, l’ordinamento civile già riconosce in modo ampio i diritti individuali per i componenti di altre forme di convivenza. Inoltre, è inevitabile che si producano conseguenze gravi a diversi livelli. Sul piano sociale: viene svilito l’istituto della famiglia, e la società perde il suo fondamento naturale, nonché il suo futuro che è garantito dalla procreazione dei figli e dalla loro educazione a vivere insieme nella fiducia e nella solidarietà. Anche per queste ragioni lo Stato si impegna con la famiglia, assumendo dei doveri verso di lei attraverso politiche di

promozione e sostegno, che chiediamo siano veramente concrete, consistenti ed efficaci. È noto che non pochi sono i giovani che desiderano farsi una famiglia e invece non possono. Sul piano culturale: nella coscienza collettiva viene meno l’identità propria e unica della famiglia, e quindi la sua centralità nella struttura sociale in quanto “soggetto titolare di diritti inviolabili, (che) trova la sua legittimazione nella natura umana e non nel riconoscimento dello Stato. Essa non è, quindi, per la società e per lo Stato, bensì la società e lo Stato sono per la famiglia” (Compendio n. 214). Sul piano pedagogico: come ulteriore conseguenza, le istituzioni educative saranno tenute ad insegnare un ventaglio di ipotesi affettive che, in contraddizione con il piano della creazione, non aiutano la formazione integrale della persona e accrescono la confusione dei bambini. Confidiamo che quanti hanno responsabilità politiche, sappiano assumere decisioni chiare

e sagge, liberi da indebite pressioni da parte di organizzazioni internazionali, convinti che il vero progresso sta innanzitutto nel bene dei bambini che sono i più esposti e indifesi. Sono sempre illuminanti le parole di Papa Francesco a proposito del rapporto dei cattolici con la vita del Paese: “Nessuno può dire: ma io non c’entro, sono loro che governano (…) Ma io devo collaborare, con la mia opinione, con la mia parola, anche con la mia correzione: non sono d’accordo per questo. Dobbiamo partecipare al bene comune” (Omelia in Santa Marta, 13 settembre 2013). In questo contesto, le organizzazioni laicali che, nei modi da loro ritenuti più idonei, si adoperano per l’affermazione della famiglia, meritano l’attenzione di ogni persona di buona volontà. Invitando alla intensa preghiera, incoraggiamo ogni forma di sostegno alla famiglia, cuore pulsante della società, e rinnoviamo a tutti la nostra vicinanza e la nostra benedizione.

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

CAMPANE


IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 28 gennaio 2016

IL COMMENTO AL VANGELO (Lc 4,21-30)

31 Gennaio - IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

“Nessun profeta è bene accetto nella sua patria” LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Ger 1,4-5.17-19

Salmo Responsoriale Sal 70 Seconda Lettura 1 Cor 12,31-13,13 Vangelo Lc 4,21-30 In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi,

in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

Ascoltare la Parola significa lasciarsi coinvolgere da Gesù Domenica 24 gennaio - III del Tempo Ordinario (Lc 1,1-4;4,14-21) Carissimi il lezionario festivo di quest’anno ci fa ascoltare il vangelo secondo Luca. In questa prima domenica ci vengono proposti i primi versetti di questo vangelo, una sorta di prologo nel quale l’evangelista dichiara le sue intenzioni. Un racconto ordinato dei fatti sui quali lui ha condotto un accurata ricerca, per mostrare la consistenza, il fondamento dell’insegnamento ricevuto. La lettura liturgica ci fa passare poi al capitolo quarto, in questa visita che Gesù fa a Nazaret, nel suo paese. È sabato entra come ogni pio Israelita di sabato in sinagoga, ormai lo precede la fama di maestro itinerante, a lui viene affidata la lettura della parola in quel giorno di sabato e anche la possibilità di fare un commento. Il brano che viene proclamato è il capitolo 61 del libro, arrotolato il volume tutti gli occhi sono fissati su di lui, e in quel silenzio, in attesa di una sua parola, Gesù dice una parola nuova non commenta Isaia 61, ne proclama il compimento. Nessun altro rabbino in Israele avrebbe potuto dire questa parola, dopo aver

proclamato Isaia 61. Non è un commento illuminato di quella parola, ma è il dichiarare che quella parola si compie in quel momento. Lo Spirito del Signore è su di me mi ha mandato ad annunciare un tempo di grazia, di liberazione, di salvezza. Lo Spirito del Signore è su di me, lui, l’unto, il consacrato dallo Spirito. Accade qualcosa di straordinario in sinagoga a Nazaret, Gesù può poggiarsi su Isaia 61 dicendo: “Sono io che vi parlo, qui, ora”. Una parola sorprendente, nuova, che dichiara appunto, il compimento dei tempi, il Messia presente in mezzo a noi, l’unto, il consacrato, il Cristo che è venuto per dar compimento, per realizzare la profezia di Isaia. Perché ci impressiona poi sappiamo della reazione che i suoi paesani avranno dopo una prima ammirazione, sorpresa di questo modo di parlare. È un fatto decisivo, che ci dice come ogni parola si è compiuta in Gesù, lui è il compimento di ogni parola, lui è la parola fatta carne. Per cui per noi ascoltare la parola non è fare nostri dei concetti o farci una rappre-

sentazione mentale dei fatti che vengono descritti, per noi la parola è sempre e solo Gesù Cristo. E l’ascolto della parola non può che diventare una compromissione con la sua persona, ciò che i suoi compaesani fanno fatica a fare. Compromettere la nostra vita con la sua persona, cioè lasciarci coinvolgere da Lui che è venuto ad annunciare un anno di liberazione, ad annunciare e a compiere a realizzare la salvezza attesa. Cambia il modo di ascoltare la parola, appunto, non un’elaborazione di concetti, ma questa compromissione esistenziale della nostra vita con la sua, in accoglienza della sua persona dentro la nostra vita. È ciò che dovrebbe essere per noi la Paola. Vogliamo chiedere al grazia di poter essere raggiunti dalla forza di questa parola che in sinagoga a Nazaret si compie, e si compie ogni volta che noi nella celebrazione proclamiamo la sua parola, lui che parla a noi sua Chiesa, lui che si offre a noi come cibo, perché è parola che poi diventa sacramento, realtà da accogliere dentro la nostra vita. Vogliamo dare spazio a questo modo nuovo di ac-

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cogliere la parola, lasciando che lo Spirito ci faccia sempre di più una cosa sola con lui, e dando a questo ascolto la concretezza della nostra vita. La dove appunto la parola deve poter fare ciò per cui è stata detta, la parola, il Verbo fatto carne, vuole operare in noi ciò per cui lui è venuto, per farci una cosa sola con lui, realizzare quella liberazione che il cuore dell’uomo attendeva da sempre e che finalmente in Gesù si è compiuta. Questo tempo, di grazia, che è il giubileo della misericordia, accogliere la parola di misericordia incarnata che è Gesù Cristo, chiede a noi di lasciarci avvolgere dal suo amore, arrenderci al suo amore, perché lui possa trasformarci da dentro e operare quella salvezza che sulla croce si è realizzata e che vuole entrare e compiersi dentro la vita di ciascuno di noi, come liberazione.

Il centro del Vangelo! è in una indicazione temporale: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. Nel Vangelo compare poche volte, pronunciata dagli angeli ai pastori (“oggi per voi è nato il Salvatore”); a Cafarnao, dopo la guarigione del paralitico, tutti dicono, a bocca aperta, “oggi abbiamo visto delle cose meravigliose”. Poi, per tre volte, è Gesù che la pronuncia, rivolgendosi a dei peccatori: a Zaccheo (“oggi”, in questa casa, è entrata la salvezza), a Pietro (“oggi”, prima che il gallo canti, mi avrai rinnegato tre volte), al buon ladrone (“oggi” sarai con me in Paradiso). Poi c’è l’oggi del pane quotidiano chiesto nel Padre nostro. Infine, l’oggi del padre che aveva due figli e dice ad entrambi: “oggi” andate a lavorare nella mia vigna. Il primo dice subito di sì, ma poi non ci va; l’altro dice di no, poi si pente e va a lavorare. Oggi è il presente, il solo tempo che abbiamo per domandare e per ricevere, per credere e per sperare, per amare e ricominciare. È l’unica sapienza, non solo cristiana. Tutta la vita è in un attimo, questo, in cui siamo raggiunti dall’amore di Dio che è salvezza, misericordia, speranza. Un attimo che è così carico di vita da estendersi a tutto il tempo, il passato fino all’origine e il futuro fino all’ultimo oggi, per sfociare in un attimo che è eterno a se stesso. Non è cosa facile per nessuno. A cominciare da Gesù che, proprio a causa di quell’oggi, vede il volto di chi gli è davanti nella sinagoga passare dalla meraviglia alla collera. A quel punto nomina Elia ed Eliseo e i segni che quei profeti d’Israele videro compiersi fuori della patria, a favore di stranieri. Il problema non è accettare Gesù perché è figlio di un falegname, ma perché si presenta come medico per noi che siamo feriti e come salvatore perché siamo dei perduti. Il problema è riconoscersi così, feriti e peccatori. Nessuno è escluso da quelle cure e da quella salvezza. Ce n’è per tutti, anche fuori dai confini. Dio si muove per compassione. Di quella vedova, di quel lebbroso. Se ti senti amato “oggi” ti senti amato sempre, fin da quando sei nato, anzi prima. È l’esperienza del profeta Geremia che ricorda l’origine della sua chiamata: “Prima di formarti nel grembo materno ti conoscevo...”. Prima che uno sia riconosciuto da un padre, Dio lo “conosce” ed è presente a lui. Se ti senti amato “oggi” scopri con immensa meraviglia con quanto amore sei stato voluto e quale disegno Dio da sempre ha pensato per te. Difficile la vita del profeta, difficile la vita del cristiano. Il Vangelo non risparmia dalla sofferenza e dalla lotta di dover contestare il male e tornare a piantare - oggi - nella sua vigna, i valori più grandi. Difficile, ma non impossibile. Basta guardarsi attorno e trovare testimoni, semplici e veri, un po’ dovunque: in una famiglia, sul lavoro, in missione. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

Sant’Orso di Aosta

Il santo di questa settimana è il più popolare della Valle d’Aosta ed è venerato in molte zone del Piemonte e persino in Savoia. Sant’Orso, che la Chiesa ricorda il 1° febbraio, è famoso anche per la grande fiera omonima che si svolge ad Aosta il 30 e il 31 gennaio, vigilia della sua festa. Le notizie sulla sua vita sono desunte oltre che dalle tradizioni orali, anche da una “Vita Beati Ursi” di autore sconosciuto, della quale esistono due redazioni, una della fine dell’VIII secolo e una della seconda metà del XIII secolo. Da queste fonti si apprende che visse fra il V e l’VIII secolo e che era di umili origini irlandesi. Divenne presbitero e fu assegnato a prestare servizio presso la chiesa di san Pietro di Aosta, che, in seguito, divenne collegiata. Il suo compito era quello di custodire e celebrare in questa chiesa che era in prossimità di un cimitero. Di lui si parla come di un uomo semplice, pacifico e altruista, dedito al lavoro manuale per procurarsi il cibo per vivere e pronto ad accogliere e aiutare tutti quelli che si rivolgevano a lui. Viveva da eremita pregando continuamente. Coltivava un piccolo campo per procurarsi il cibo e di quanto riusciva a raccogliere ne faceva tre parti, una per sé, una per i poveri e una per gli uccellini, i quali, secondo una leggenda, riconoscenti si posavano sulla sua testa. Spesso nella sua iconogra-

fia è rappresentato con un uccellino sulle spalle. Non si conosce l’anno della sua morte, ma alcuni studiosi la collocano nell’anno 529, mentre è sicuro il giorno della morte, il 1° febbraio, divenuto poi il giorno della sua festa. Orso si distinse per la sua carità verso il prossimo, la semplicità e l’umiltà. Nella sua vita compì numerosi prodigi. E’ invocato come protettore contro la siccità, le malattie del bestiame, le intemperie, le alluvioni, i parti difficili. Anche contro i reumatismi e il mal di schiena. Per queste due malattie, i fedeli si recavano nella cripta della Collegiata e camminando carponi attraversavano il “musset”, un breve cunicolo aperto nel basamento dell’altare, dove una volta vi erano deposte le reliquie del santo che dal XV secolo sono nell’altare maggiore. Si narra anche che lui costruiva e regalava ai poveri i “sabot” (zoccoli) in legno per proteggersi dal freddo e dalla neve e che oggi sono venduti nella fiera a lui dedicata.


Ordinazione sacerdotale di

MATTEO FIORANI

SABATO 6 FEBBRAIO ore 16.00

in Cattedrale a Tortona Prima Santa Messa nella parrocchia dei Santi Pietro, Paolo e Colombano Abate in Fombio (LO) ore 10.00

✃

DOMENICA 7 FEBBRAIO


Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

O

IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 18). Resurrezione (tel. 44674) ore 10 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapa-ce (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore

11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 28 gennaio al 3 febbraio 2016 Giovedì 28: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Venerdì 29: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Sabato 30: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Domenica 31: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Lunedì 1 febbraio: Garafarma, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Martedì 2: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)

Broni E’ stato Presidente del San Matteo, assessore regionale e deputato

E’ morto Gian Carlo Abelli. Aveva 74 anni

Abelli con Alessandro Cattaneo e Maria Stella Gelmini

Abelli e Formigoni inaugurano l’ospedale di Stradella

BRONI - E’ morto alle 5.30 di domenica mattina nel Policlinico San Matteo di Pavia, all’età di 74 anni, Gian Carlo Abelli che per oltre 40 anni è stato uno dei politici più influenti della provincia e non solo. La sua è stata una lunga carriera politica che l’ha portato a ricoprire ruoli importanti prima nella Democrazia Cristiana e poi in Forza Italia. E’ stato assessore regionale alla Famiglia nella giunta guidata da Roberto Formigoni, presidente del Policlinico San Matteo di Pavia e parlamentare. Il bronese Gian Carlo Abelli dopo aver conseguito il diploma di ragioneria, sente il forte richiamo della politica, “una mia passione” come amava raccontare ai tanti compagni di viaggio. La prima esperienza la fa come aclista partecipando attivamente alle vicende politicosociali dell’associazione. Attraverso le Acli di Broni conosce Walter Damiani e

l’onorevole Fortunato Bianchi. Entra nel mondo della politica quando Damiani diventa Presidente della Provincia e lui ne diventa il segretario tuttofare. All’età di 34 anni il democristiano Abelli è presidente del Policlinico San Matteo di Pavia dimostrando subito una forte personalità che sfocerà in una leadership indiscussa. Da presidente del Policlinico ottiene dei risultati importantissimi riuscendo ad aprire la strada verso la futura cardiochirurgia che grazie alla presenza di Mario Viganò diventerà la capitale italiana dei trapianti di cuore. Nel 1988 ricopre il ruolo di assessore al Traffico del comune di Pavia nella giunta guidata dall’allora sindaco Sandro Bruni, mentre nel 1989 lo troviamo alla guida del Policlinico di Milano. Nel terzozo Millennio Abelli entra in Forza Italia e dopo una campagna elettorale caratterizzata da migliaia di consensi, approda nella

giunta Formigoni con la delega alla Famiglia, ma con un ruolo da regista nella sanità lombarda. Silvio Berlusconi lo nomina vice coordinatore nazionale di Forza Italia e nel 2008 Abelli ancora “fortissimo” conquista un posto alla Camera dei Deputati. Un anno dopo contribuisce alla vittoria nelle comunali di Pavia del giovane Alessandro Cattaneo (il suo pupillo) che lo ricorda così: “Ho condiviso con lui 13 anni di storia e di impegno: dal 2000 al 2008 insieme in Giunta Regionale (lui capo-delegazione di Forza Italia, io di Alleanza Nazionale). È stato amato, odiato, seguito, temuto. Era uno che non lasciava indifferenti. Uomo di potere, nel senso più completo del termine, ha attraversato la prima e la seconda repubblica, tra primati e controversie. Un politico duro, capace però di voltare pagina quando occorreva. Un uomo intelligente, di quelli con cui non ti stanchi mai di discutere, litigare, confrontarti, certo di trovare una sintesi, se anche lui ti riconosceva il possesso di materia grigia”. Sulla morte di Abelli è intervenuto anche l’ex Governatore della Lombardia Roberto Formigoni: “Piango la

morte di Giancarlo Abelli, un amico, un uomo buono (al di là talvolta delle apparenze), competente, appassionato della politica e dei problemi della gente. Dotato di una visione sempre orientata al bene comune della società. L’ho avuto al mio fianco in questi ultimi venti anni, come uomo vero prima ancora che come collaboratore, esperto di problemi soprattutto sanitari e sociali ma non solo, e con lui ho lavorato. Chi lo ha conosciuto lo ha apprezzato, oggi siamo in molti a piangerlo. Mancherà a noi e alla nostra Lombardia”. Nell’ultimo periodo Gian Carlo Abelli nonostante la grave malattia ha trovato ancora le forze per discutere con Carlo Belloni e Giovanni Alpeggiani la nomina del sindaco di Voghera Carlo Barbieri a coordinatore pavese di Forza Italia. I funerali sono stati celebrati nella mattinata di martedì 26 gennaio nella chiesa di Broni. La santa Messa è stata presieduta dal parroco mons. Mario Bonati. Era presente Roberto Formigoni che ha tenuto la commemorazione funebre. La sera prima, sempre nella chiesa parrocchiale, è stato recitato il Santo Rosario. Mattia Tanzi

VARZI - L’associazione culturale Varzi Viva, presieduta da Mariano Lerbini, ha aperto le iscrizioni per l’anno 2016 con lo scopo di ottenere contributi per l’organizzazione dei tanti eventi promossi nel capoluogo montano. “Varzi Viva conta su nuovi contributi per consentire ogni anno di proporre eventi, escursioni, concerti, mostre e manifestazioni di notevole interesse, al fine di valorizzare il patrimonio culturale e tradizionale di Varzi. – questo l’invito lanciato dall’associazione varzese – Tra le novità, quest’anno abbiamo in programma la pubblicazione di

un volumetto dedicato alla Via del Sale, a cura di Fiorenzo Debattisti, che descrive gli aspetti storicoculturali del famoso itinerario che collega Varzi a Portofino, a cui è abbinata una dettagliata cartografia con indicato il percorso, i dislivelli, i punti di sosta, i tempi di percorrenza e molto altro. A breve sarà disponibile la bozza di programma delle manifestazioni “Tra cultura e natura 2016” con tutti gli eventi”. Le quote di iscrizione e di rinnovo sono rimaste invariate (socio ordinario 10 euro, sostenitore 15 euro, benemerito 25 euro e straordinario 50 euro).

Varzi Viva è in cerca di nuovi soci

LTREPO’

Giovedì 28 gennaio 2016

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Mercoledì 3: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Edicole aperte domenica 31 gennaio 2016 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 31 gennaio 2016 (Turno B): TOTALERG, via Tortona 66; Q8, p.le Quarleri 5.

BRONI - La Santa Messa celebrata da mons. Bonati

La Festa della Polizia Locale

BRONI - Si è svolta martedì 19 gennaio l’annuale Festa della Polizia Locale di Broni in ricordo di San Sebastiano martire, patrono dei Vigili urbani. La cerimonia è iniziata alle ore 18.00 nella basilica di San Pietro con la Santa Messa, presieduta dal parroco don Mario Bonati. Erano presenti autorità civili, militari, rappresentanze del volontariato, accolte dal sindaco di Broni Luigi Paroni, dal suo vice Antonio Riviezzi e dal Comandante del locale corpo di Polizia locale Fabio Alovisi. L’Eucaresia è stata solennizzata dai canti della Cappella musicale della basilica diretta dal maestro Vanni Zunardi. Alla presentazione dei doni sono stati portati all’altare numerosi cesti di generi alimentari, dono dei Vigili di Broni alle famiglie bisognose assistite dalla Parrocchia. Prima dell’inizio della celebrazione il Comandante Alovisi ha sottolineato come l’annuale festa di San Sebastiano sia celebrata “nella ferialità, come feriale e quotidiano” è il servizio che i Vigili rendono alla comunità. Ha avuto parole di ringraziamento per il celebrante, per i sacerdoti e per i fedeli presenti ed ha ricordato con sentimenti di riconoscenza per il loro ministero il Vescovo Vittorio e il Papa Francesco.Terminata la Santa Messa i presenti si sono recati nella sala con-

sigliare del Palazzo municipale dove sono intervenuti il sindaco e lo stesso Comandante. Il primo ha avuto parole di gratitudine per l’opera della Polizia locale, mentre il secondo ha tracciato l’annuale bilancio dell’attività del Corpo di Polizia Locale. Un’attività intensa, in moltissimi settori. Il Comandante ha snocciolato le cifre di un grande lavoro “segno di quella capillare presenza che è stato possibile assicurare, grazie a quel senso di dovere e a quello spirito di sacrificio” che contraddistinguono tutto il personale che fa capo al Comando di Broni. Alovisi ha quindi richiamato tutti al rispetto delle regole e infine ha avuto parole di ringraziamento: per il sindaco Luigi Paroni, per le altre forze di polizia operanti sul territorio, per il mondo del volontariato e dell’associazionismo “cuore pulsante di una cittadinanza assunta responsabilmente nella testimonianza della solidarietà e dell’impegno”. Al termine della cerimonia sono state consegnate le “benemerenze della strada” a Gianni Alberici, il preziosissimo “nonno vigile”, a Pinuccio Mozzi, responsabile del Gruppo locale di Protezione Civile e a Paroni come segno di riconoscenza per i suoi dieci anni da “primo cittadino” di Broni. Marco Rezzani


Voghera La delegazione guidata dal sindaco a Milano per discutere del recupero

Alla Scala per il futuro del teatro sociale VOGHERA - Un altro passo in avanti verso l’apertura del Teatro Sociale di Voghera, annunciata per il 2017, è stato compiuto nei giorni scorsi. Il sindaco Carlo Barbieri, accompagnato dall’assessore alla Cultura Marina Azzaretti, dal dirigente comunale Massimiliano Carrapa, da Leonardo Gallina e da Paolo Boldroni dell’Associazione “Amici del Teatro”, si è recato al teatro alla Scala di Milano per incontrare il direttore artistico e progettista Franco Malgrande. L’obiettivo di questa visita è stato quello di coinvolgere nel progetto di recupero del Sociale degli esperti di livello internazionale. “Comune e Amici del Teatro – ha detto il primo cittadino Barbieri – sono sempre più uniti per restituire presto alla città il suo più importante monumento culturale, chiuso dal 1986”. L’amministrazione comunale di Voghera sta infatti

proseguendo in un cammino, non di certo facile, volto a riaprire uno dei teatri più belli di tutta la Lombardia. Un cammino che vede sempre più vicina la meta. Infatti, nel mese di dicembre scorso il comune di Voghera è riuscito a reperire 2 milioni di euro dal colosso Esselunga che a Voghera ha un emporio. Fondi che arriveranno un anno dopo l’acquisizione della maggioranza dei palchi grazie all’intervento dell’Asm. Complessivamente il pro-

getto indica come necessari almeno 5 milioni di euro. La parte rimanente sarà molto probabilmente reperita attraverso le Fondazioni bancarie (Cariplo in primis). Inoltre, l’assessore Marina Azzaretti che ricopre anche la carica di presidente dell’Associazione Amici del Teatro Sociale di Voghera, organizzerà un convegno nazionale, a febbraio, a Voghera dal titolo “la gestione di un teatro”. Il teatro Sociale di Voghera venne inaugurato il 19 apri-

le 1845 con la rappresentazione dell’opera “I Lombardi alla prima crociata” di Giuseppe Verdi. Per tutta la seconda metà del 1800 il Teatro Sociale continuò la sua attività ininterrottamente, fornendo al suo folto pubblico spettacoli interessantissimi, soprattutto musicali; la prosa, infatti, era ancora una sezione marginale del teatro. Con il 1900 si hanno le prime interruzioni dell’attività teatrale prevalentemente per ragioni economiche, dettate dalle spese per gli spettacoli e per i restauri dell’edificio. La situazione peggiorò tra le due guerre mondiali con sempre maggiori periodi di chiusura. Nel 1962 il teatro fu concesso in affitto come cinematografo e le rappresentazioni teatrali si ridussero notevolmente, fino ad arrivare alla chiusura definitiva del 1986. Ora, dopo tanto tempo, i cittadini sperano di potere riavere il loro teatro. Mattia Tanzi

BRONI - I funerali sono stati celebrati lunedì 25 gennaio nella chiesa parrocchiale

L’ultimo saluto alla professoressa Antonia Smeraldi

BRONI - Sono stati celebrati lunedì 25 gennaio nella basilica di Broni i fune-

rali di Antonia Smeraldi, insegnante e catechista, deceduta in seguito ad un malore nella sua abitazione. Aveva perso il padre in giovane età e si era trasferita ad Oriolo, insieme alla mamma e allo zio don Mario Alpeggiani, allora parroco del piccolo borgo alle porte di Voghera. Aveva frequentato il liceo scientifico di Voghera e, una volta laureatasi in Lettere a Pavia, aveva intrapreso la carriera di insegnante a Broni. La Santa Messa è stata celebrata dall’arciprete di Broni mons. Mario Bonati.

Non sono voluti mancare i suoi studenti, gli alunni della scuola media “C. Ferrini” dove Antonia svolgeva la sua professione di insegnante. Erano affranti, in lacrime, addolorati per la perdita improvvisa di una professoressa che amavano e stimavano. C’erano i colleghi con il dirigente scolastico Paolo Della Porta, c’erano i genitori e gli amici. Ma Antonia era anche catechista, da molti anni impegnata nell’educazione alla fede dei più piccoli in parrocchia. In questo anno pastorale stava accompagnan-

do un gruppo di bambini verso il loro primo incontro con Gesù Eucarestia. Anche per loro e per le famiglie un duro colpo. Svolgeva inoltre il prezioso servizio di ministro straordinario dell’Eucarestia e portava la comunione agli anziani e agli ammalati, per i quali aveva sempre una parola buona. La professoressa Smeraldi sapeva farsi amare dai suoi studenti, così come dai suoi bambini del catechismo e svolgeva le sue attività con passione, generosità e professionalità. m.r.

ci), educazione alla salute attraverso la pratica sportiva in collaborazione con l’ente locale che mette a disposizione la palestra omologata per il basket, il minivolley e l’avviamento alla pratica sportiva in orario extracurricolare, la Biblioteca Comunale (documentazione, ricerca storica e storiografia locale)”. Il servizio di accoglienza anticipata degli alunni è attivo dalle ore 7.30 dal lunedì al venerdì e

la scuola offre due rientri pomeridiani, il lunedì e il mercoledì fino alle 16.15. Dal punto di vista metodologico, l’offerta didattica è definita a partire dai bisogni formativi degli alunni. Sono attivi laboratori espressivi di lettura dell’opera d’arte, rielaborazione con le più svariate tecniche espressive e materiali plastici e di riciclo; laboratorio di ascolto musicale. Si introduce lo studio del flauto a partire dalla terza elementare ed il coro di plesso da quest’anno è più attivo che mai grazie all’assegnazione di una insegnante in organico potenziato specialista di musica che implementerà l’offerta di nuovi contenuti. Per quanto riguarda l’inglese operano insegnanti specializzate. m.t.

Quattro Comuni uniti per creare un modello di scuola

PONTE NIZZA - La scuola primaria di Ponte Nizza è diventata un modello di efficienza scolastico con un bacino d’utenza che comprende i territori comunali di Bagnaria, Cecima, Ponte Nizza e Val di Nizza e 94 alunni iscritti (40 alle medie e 54 alle elementari). I quattro Comuni si sono consorziati per razionalizzare ed ottimizzare i costi del servizio scolastico e dalla sinergia dell’azione congiunta delle amministrazioni con l’Istituzione scolastica, nasce la proposta di un’offerta formativa d’eccellenza. “L’intesa con gli enti territoriali genera collaborazioni e opportunità che la scuola traduce in obiettivi educativi e formativi e in azioni didattiche. – spiega Rosanna Pezzati coordinatrice d’Istituto per la Scuola Primaria

IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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e la Scuola dell’Infanzia – Si svolgono progetti di educazione ambientale promossi da e con l’associazione culturale Pietra Verde e il Museo di Scienze Naturali di Voghera (geologia, lettura del paesaggio, escursioni, ricerca storica e della tradizione, educazione ambientale e di tutela del paesaggio, prodotti locali e filiera), l’Osservatorio astronomico di Cecima (attività di osservazione, laboratori didatti-

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Giovedì 28 gennaio 2016 CERVESINA - Domenica ha incontrato la comunità

Il Vescovo in visita a San Gaudenzio

CERVESINA - Domenica 24 gennaio, in occasione della festa di San Gaudenzio, patrono dell’omonima parrocchia, Monsignor Vittorio Viola ha celebrato la Santa Messa nella piccola ma gremita chiesa della frazione di Cervesina, coadiuvato dal parroco don Santo Barlascini e dal cancelliere Mons. Mario Balladore. La funzione è stata vivacizzata dalla presenza dei ragazzi del catechismo mentre i momenti significativi sono stati scanditi dalla voce toccante di Cherubino Boscolo accompagnato musicalmente da Gianrico Scarrione. Rievocando la figura del santo e il suo apostolato in chiave storica e pastorale,

il Vescovo ha commentato il vangelo di Luca relativo ad un’esperienza fondamentale di Gesù, la lettura del testo di Isaia nella sinagoga di Nazareth, che preconizza la missione stessa del Cristo. Al centro dell’omelia il nostro rapporto con la parola di Gesù che non va solo compresa con la mente e con il cuore, ma vissuta e concretizzata nella nostra esperienza di vita quotidiana. A conclusione delle funzione dopo la solenne benedizione attorno al Vescovo si sono radunati i ragazzi e i bambini del catechismo per la rituale foto ricordo: una domenica all’insegna della gioia condivisa.

PAVIA - Tracciati anche i due percorsi ciclistici

La bellezza del territorio in una mappa

PAVIA - Trentamila nuove carte turistiche, in italiano e inglese, sono state stampate e saranno presto distribuite negli uffici turistici delle quattro Province appartenenti al Sistema Turistico Po di Lombardia (Pavia, Lodi, Cremona e Mantova). La nuova carta, in scala 1:250.000, dedica box specifici ai temi che contraddistinguono l’offerta turistica del Sistema: descrive gli itinerari storici (come la Via Francigena), le ciclovie europee, gli ambienti naturalistici e le aree protette, le eccellenze enogastronomiche, i siti Unesco e le numerose città d’arte. La parte dedicata alla provincia di Pavia illustra i quattro itinerari turistici (Le Terre dei Re, Castelli e risaie, Le valli del Vino e Verso l’alto Oltrepò). Una parte è dedicata all’ospitalità e una al cicloturismo. Sulla carta vengono riportati i

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percorsi Eurovelo che attraversano il sud della Lombardia. “In particolare – ricorda l’assessore al Turismo, Emanuela Marchiafava – la nostra provincia è attraversata non solo dalla Via Francigena, ma anche da due Eurovelo, i percorsi ciclistici a lunga percorrenza che attraversano tutta l’Europa: l’Eurovelo 8, che attraversa la Lomellina e corre lungo il Po, e l’Eurovelo 5, che scendendo da Milano attraversa il Pavese e prosegue nel Piacentino”. Particolare importanza è stata data all’ospitalità pavese, ricordando ai turisti gli 8.400 posti letto presenti in tutta la provincia, suddivisi fra alberghi, agriturismi e Bed&Breakfast, e gli oltre 800 ristoranti, trattorie e locande dove vengono offerti piatti tipici, tutti presenti e georeferenziati sul sito internet (www.visitpavia.com).


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 28 gennaio 2016

Varzi E’ stato presentato in Regione Lombardia dalla Fondazione Gal

Progetto da 8 milioni di euro per l’Oltrepò

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In Breve

CORVINO SAN QUIRICO/TRADIZIONI

IL POPOLO

Polentata alla Casa della Gioventù

VARZI - Il Gal, Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese, partecipa al IV Bando Leader di Regione Lombardia con il Piano S.T.A.R. Oltrepò (Sviluppo, Territorio, Ambiente, Ruralità) presentando un progetto di 8 milioni di euro, di cui oltre 6 milioni a fondo perduto. Il Piano di Sviluppo Locale è articolato su tre macro progetti: lo sviluppo e l’innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (negli ambiti agroforestale ed agroalimentare), il turismo sostenibile e i servizi per la comunità locale. “Per i sistemi produttivi, in primo luogo (agroforestale), – spiega il presidente della Fondazione Gal Alberto Vercesi – si è pensato ad attivare possibilità progettuali nel settore della produzione energetica sostenibile, soprattutto dal legno della montagna. In seconda istanza (agroalimentare) è stato previsto di favorire iniziative territoriali di marketing e di filiera per i prodotti agroalimentari di maggior portata (salumi in montagna e vino in collina) e anche quelli di minore diffusione: frutta, carni e formaggi, aprendo alla possibilità di saggiare anche colture innovative”. Per il turismo si è pensato

di destinare risorse allo sviluppo di una ricettività diffusa del territorio ad oggi poco o per nulla sviluppata, che si colleghi anche ai prodotti locali con particolare attenzione al bacino di utenza della regione Lombardia e della metropoli milanese. Infine, si è considerato il progetto di agricoltura sociale che può infatti offrire al sistema del welfare tradizionale sistemi di qualità che utilizzano le risorse endogene e sostenibili del territorio. In questo contesto l’impresa agricola e le cooperative sociali possono diventare anello di collegamento tra il tessuto imprenditoriale e quello sociale promuovendo così l’inclusione e la coesione. Con questo bando, sono oltre 23 milioni di euro le risorse che la Fondazione ha impegnato negli anni a favore dell’Oltrepò Pavese. Dalla prima esperienza Leader, attivata ormai 15 anni fa su un territorio di soli 12 Comuni e 7500 abitanti, il partenariato è cresciuto fino ad arrivare a circa 100 soggetti, 50 Comuni, ed una popolazione di oltre 65.000 abitanti. L’ampliamento e la crescita degli impegni sono segno manifesto del successo del modello Leader, l’unico che ha

portato risorse aggiuntive a quelle statali, che ha contribuito a migliorare la qualità di vita della popolazione rurale producendo occasioni di reddito, generando servizi, rafforzando competenze e capacità degli attori territoriali. La Fondazione registra con soddisfazione il consenso più ampio del mondo delle istituzioni e dell’economia locale anche attorno a questo Piano che si propone di costruire un territorio più resiliente, sostenibile, economicamente competitivo, con un alto livello di cooperazione tra attori attraverso un modello di intervento che mobilita attivamente gli attori territoriali sui temi delle filiere produttive, del turismo e del welfare. “L’Oltrepò Pavese c’è, ancora una volta, e propone in modo coeso la propria candidatura. Ora tocca a Regione Lombardia decidere quali territori hanno le condizioni per sviluppare un vero piano di sviluppo. Gli esiti sono previsti per l’estate. – conclude Vercesi – In attesa di ‘tornare Leader’, la Fondazione prosegue le proprie intese attività progettuali a favore dei territori rurali”. Mattia Tanzi

Nuovi spazi per la biblioteca civica La festa per l’Unità dei Cristiani

BRESSANA BOTTARONE - Sarà ampliata la biblioteca comunale di Bressana Bottarone che si trova all’interno del palazzo municipale. Nei prossimi giorni termineranno gli interventi realizzati dall’amministrazione comunale che hanno permesso di ricavare 50 metri quadri di nuovi spazi. “Siamo riusciti a recuperare due nuove stanze. – spiega il primo cittadino Maria Teresa Torretta – Uno spazio sarà occupato dalla libreria dedicata ai ragazzi e agli alunni delle scuole mentre l’altro ospiterà l’ufficio per i servizi sociali. Questo intervento è stato realizzato con lavori in economia recuperando un locale del municipio che era utilizzato come magazzino”. Si tratta di un intervento molto importante per il comune di Bressana Bottarone in quanto la biblioteca civica presieduta da Daniela Gatti,

organizza nel corso dell’anno numerosi incontri, appuntamenti e manifestazioni di carattere culturale volti a creare aggregazione tra i giovani. “Il ruolo della nostra biblioteca è fondamentale. – continua il sindaco – I giovani del comune imparano a conoscere anche la storia del loro paese”. Il calendario della biblioteca, sempre attivo, prevede una serie di cineforum che si terranno ogni quindici giorni fino alla fine del mese di giugno. Sempre a Bressana Bottarone è stata sistemata la sala polivalente del municipio che ospiterà due istallazioni in argilla realizzate dagli alunni del 1995/96. Intanto il Comune sta lavorando anche alla viabilità come alla futura sistemazione di tutto il tratto della Via Depretis che percorre il centro storico del paese. m.t.

RIVANAZZANO/EVENTI

Mostra di Alberto Ferrari

Il Circolo Fotoamatori Rivanazzanese, presieduto da Laura Disperati, organizza presso l’ex stazione Ferroviaria di Salice Terme la mostra fotografica allestita da Alberto Ferrari intitolata “Passaggio”. La mostra sarà aperta dal 30 gennaio al 28 marzo.

SANTA GIULETTA/LIBRI

“La Matita Grassa” di Guerrini

Domenica 31 gennaio, alle ore 15.30, presso la Biblioteca Comunale “Stellio Lozza” di Santa Giuletta, si terrà la presentazione del libro “La matita grassa” di Fabrizio Guerrini. Interverranno Giuliano Allegri, editore e grande conoscitore della cultura dell’arte, e Milena Tacconi, presidente dell’associazione “Gli amici di Teo”. L’associazione ha in progetto la costruzione di un centro residenziale per ragazzi e adulti autistici in Oltrepò Pavese. Parte del ricavato dalla vendita del libro è destinato dall’autore e dall’editore agli scopi dell’associazione. VOGHERA/SCUOLE

Il film sulla Grande Guerra

L’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Voghera, per ricordare i Caduti della Grande Guerra, il 28 gennaio alle ore 11.30 presenterà agli studenti e agli insegnati il filmato “Il Piave mormorava” di Tullio Scolè. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso all’opera di fregiarsi con il logo ufficiale del Centenario. CASTEGGIO/LAVORI

Al via gli interventi al cimitero

CASTEGGIO - La comunità parrocchiale di Casteggio ha celebrato in modo insolito la domenica per l’Unità dei Cristiani, con una più ampia riflessione sul tema della pace. A partire dalla Santa Messa delle 10.30 fino al tardo pomeriggio, undici migranti attualmente accolti presso Casa Pedevilla di Tortona, hanno condiviso alcune ore con ragazzi, giovani e adulti in un clima di autentica fraternità. Alcuni giovani della parrocchia da qualche mese incontrano regolarmente gli ospiti di questo centro di accoglienza, e

Vittorio Sgarbi protagonista alla Certosa Cantù CASTEGGIO - Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha presentato all’auditorium della Certosa Cantù “Il tesoro d’Italia”, il catalogo illustrato della mostra allestita presso il padiglione Eeataly e curata da lui stesso in occasione di Expo Milano 2015. “Siamo orgogliosi di aver avuto Vittorio Sgarbi nostro ospite alla Certosa Cantù per presentare la sua opera e raccontarci l’arte del nostro Paese. – ha com-

Grande successo anche quest’anno per il consueto appuntamento alla Casa della Gioventù con “polenta e frittura”. In 140 sono intervenuti per gustare un piatto della tradizione popolare, fino a qualche anno fa presente nei menù di tutte le famiglie contadine, ma ora divenuto un piatto ricercato e che purtroppo non tutti cucinano a casa, anche a causa della mancanza della materia prima. Erano presenti don Giorgio Murtas, rettore del Santuario Beata Vergine di Caravaggio e don Luigi Brazzalotto ex direttore del pensionato “Don Orione” venuto appositamente da Tortona per incontrare i cari amici di Corvino e delle zone vicine. Ricca di bei premi la lotteria di fine pranzo ha dato modo ai più fortunati di tornare a casa con un piccolo pensiero. Il ricavato della giornata sarà devoluto in beneficenza a Mons. Adolfo Uriona, orionino, missionario in Argentina, allievo del compianto don Paolo Bussolini.

mentato Lorenzo Vigo, vicesindaco ed assessore comunale alla cultura – Nel corso della serata Sgarbi ha illustrato alcune tra le migliori opere dell’Italia intera accompagnandoci in un viaggio unico alla scoperta delle nostre ricchezze più vere, raccolte appunto nel catalogo preparato in occasione dell’esposizione universale milanese. Con questo incontro abbiamo potuto valorizzare la Certosa Cantù”.

hanno voluto offrire ai numerosi partecipanti all’Eucaristia domenicale la testimonianza di un’esperienza carica di umanità e di vera gioia. I ragazzi delle scuole superiori hanno avuto modo, nel pomeriggio, di approfondire la conoscenza di questi giovani nigeriani, pakistani, gambiesi, condividendo giochi, balli e alcune riflessioni sulle reciproche esperienze e aspettative. E in ricordo di una domenica certamente straordinaria rimane il saluto vicendevole “Ciao, grazie, a presto”.

Hanno preso il via gli interventi che interessano il cimitero di Casteggio. Il progetto che ammonta a circa un milione 700mila euro, comprende anche la realizzazione di 800 nuovi loculi e 27 cappelle gentilizie da realizzare entro tre anni. La ditta si occuperà, poi, di vendere le nuove strutture e gestirà per i prossimi 12 anni i servizi cimiteriali, compresa la sala del commiato, che dovrebbe essere oggetto di un restauro. S. DAMIANO AL COLLE/AMMINISTRAZIONE

Servizio di trasporto alunni

Il Comune di San Damiano al Colle ha siglato una convenzione con Bosnasco e Rovescala per il servizio di trasporto dei ragazzi che frequentano la scuola dell’infanzia di San Damiano al Colle. I Comuni provvederanno con le proprie risorse agli accompagnatori.

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ERTONINO

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 28 gennaio al 3 febbraio 2016 Giovedì 28: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Venerdì 29: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Sabato 30: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630); Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264)

Tortona Respinto dal Tar il ricorso dei Comuni contrari alla decisione

L’Ospedale sarà ridimensionato

Un momento di protesta nei mesi scorsi contro la chiusura dell’Ospedale

TORTONA - Il TAR Piemonte ha respinto il ricorso promosso dai Comuni del Tortonese e dal Comitato “Uniti per Tortona”, con il quale veniva richiesto l’annullamento della delibera regionale che declassava l’ospedale cittadino ad “ospedale di base”. Con la sentenza depositata lo scorso 20 gennaio, il tribunale amministrativo ha respinto, con ricchezza di motivazioni, tutti i punti del ricorso. Il TAR Piemonte, composto da Lanfranco Balucani, presidente, Ofelia Fratamico, primo referendario e Giovanni Pescatore, referendario estensore, dopo aver sottolineato come le prime tre ragioni di doglianza svolte dai ricorrenti non paiono meritevoli di accoglimento in quanto vertono su profili di natura più squisitamente formale, in parte già vagliati negativamente dallo stesso Tribunale, con pronuncia della Sezione II dell’agosto 2015, affronta le ragioni di merito. Dopo aver rilevato come, “con riguardo alla specifica materia della riorganizzazione ospedaliera, il Piano Sociosanitario regionale (P.S.S.R.) 20122015 costituisce l’antecedente logiconormativo delle delibere n. 1-600/2014 e 1-924/2015, che rispetto a esso si pongono in una linea di sostanziale continuità”, osserva che i criteri previsti dal Regolamento e assunti a base della rimodulazione della rete ospeda-

liera, hanno consentito di tradurre in concreto le coordinate richiamate dal Piano, assumendo a parametri discriminanti i bacini di utenza per ciascuna disciplina o specialità diagnostica, la suddivisione degli ospedali per dimensioni e complessità, i tempi di percorrenza in relazione alle caratteristiche orografiche del territorio, i volumi di attività reali e attesi. Il TAR rileva anche che il principio della leale collaborazione tra enti impone un’attività di consultazione e di confronto da parte dell’autorità procedente con le diverse rappresentanze delle categorie interessate; tuttavia, l’eventuale dissenso da queste espresso non può costituire ragione di impedimento all’adozione delle scelte conclusive da parte del soggetto competente, fermo restando il sindacato di legittimità che su tali determinazioni può essere esercitato dall’autorità giurisdizionale. Circa la supposta incomprensibilità della decisione regionale di declassare il Presidio di Tortona in violazione dello schema di Regolamento e dei principi di imparzialità, trasparenza e ragionevolezza, il Tar, preso atto dei chiarimenti forniti dalla Regione Piemonte, osserva che la soluzione adottata con riguardo all’ ospedale di Tortona è figlia delle direttive sin qui tracciate, in quanto, in applicazione dei criteri sopra richiamati e con specifico riferi-

mento all’ambito territoriale dell’ASL di Alessandria, la Regione ha ritenuto necessario convertire due degli esistenti quattro presidi ospedalieri “cardine” in presidi ospedalieri “di base”. Inoltre, l’ulteriore scelta di individuare il presidio di Novi Ligure quale ospedale “cardine” per il bacino di utenza condiviso con il presidio di Tortona localizzando in Tortona un ospedale di base, è derivata innanzitutto da ragioni di continuità con quanto già stabilito in precedenti atti programmatori regionali che, con riferimento al presidio di Tortona, avevano già previsto una riduzione delle discipline attraverso la disattivazione del relativo Punto nascita. La circostanza è stata ritenuta rilevante in quanto il Punto nascite afferisce a una delle discipline (l’Ostetricia e Ginecologia) caratterizzanti gli ospedali “cardine” con Dea di primo livello. Inoltre, in relazione a numerosi parametri quantitativi, riferiti sia all’attività svolta che alle dotazioni strutturali, il presidio di Tortona ha dimensioni e flussi inferiori a quelli di Novi Ligure (bacino di utenza, numero dei reparti, numero di posti letto, numeri di ricoveri e di prestazioni specialistiche, numero di accessi in Pronto Soccorso). L’insieme di queste considerazioni ha determinato la scelta, conclusiva e conseguente, di differenziare le due strutture, privilegiando come centro di maggiore complessità l’ospedale di Novi Ligure e ponendo in posizione complementare i due presidi all’interno della rete afferente al comune bacino di utenza. Venuto a conoscenza della sentenza del TAR, il sindaco di Tortona, Gianluca Bardone ha preannunciato la sua intenzione di proporre agli altri sindaci del territorio il ricorso al Consiglio di Stato. Nel frattempo, ha convocato una riunione dell’assemblea dei Sinda-ci del Distretto che vedrà la partecipazione dell’avvocato Paolo Scaparone, che si è detto disponibile a venire personalmente a Tortona ad illustrare e chiarire la sentenza del TAR Piemonte. c.r.

TORTONA - L’amministrazione comunale ha affidato l’incarico a un’istruttrice cinofila

Stefania Fedele nominata “Garante degli Animali”

TORTONA - L’amministrazione comunale di Tortona ha affidato, con decreto del sindaco Gian Luca Bardone e a seguito di procedura pubblica, l’incarico di Garante degli Animali a Stefania Fedele (nella foto) che, da quattordici anni, opera nel settore con qualifica d’istruttore cinofilo e conduttore per cani da Expo e nota per aver dato vita a diversi eventi culturali e formativi

per la cittadinanza, in materia di animali d’affezione. I compiti principali del Garante saranno quelli di ricevere le segnalazioni e i reclami dei cittadini; denunciare e segnalare all’Autorità giudiziaria i reati nei confronti degli animali; dare impulso a indagini da parte della polizia locale, della Asl e di altri Enti e implementare progetti e campagne di sensibilizzazione volte a educa-

re i cittadini a un corretto rapporto con gli animali e a contrastare il fenomeno dell’abbandono. A breve sarà istituita una mail per le segnalazioni e sarà inoltre possibile concordare incontri con cadenza quindicinale presso gli Uffici messi a disposizione dal Comune, con modalità che saranno segnalate sul sito dell’Ente alla sezione dedicata al Garante degli Animali.

Giovedì 28 gennaio 2016

VAL CURONE - VALLE OSSONA Domenica 31: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Lunedì 1: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Martedì 2: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Mercoledì 3: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Edicole aperte domenica 31 gennaio 2016 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti GAVAZZANA - I funerali il 21 gennaio in parrocchia

Morta la mamma del Vescovo Pagano

GAVAZZANA - Nel po- Policlinico “Gemelli” dove meriggio di giovedì 21 si è spenta il 19 gennaio. gennaio, nella chiesa par- Le esequie sono state prerocchiale di San Martino a siedute da mons. Mario Gavazzana, sono stati cele- Balladore, amico personale brati i funerali di Maria Pa- di Mons. Pagano, il quale gano vedova Pagano. ha portato le condoglianze Il feretro è giunto in matti- di Mons. Viola, Vescovo nata da Roma. Maria, che di Tortona, assente per imaveva 87 anni, era la mam- pegni presi in precedenza. ma del Vescovo Mons. Hanno concelebrato don Sergio Pagano, che dal Francesco Giorgi, don Pier 1997 ricopre l’incarico di Giorgio Pruzzi e don PiPrefetto degli Archivi Se- nuccio Volpara. Al termine greti Vaticani e di Diretto- della funzione religiosa ha re della Scuola vaticana di preso la parola il sindaco Paleografia, Diplomatica e di Gavazzana, Claudio Archivistica. Eletto Ve- Sasso, che ha formulato le scovo il 4 agosto 2007, nel condoglianze personali e a dicembre dello stesso anno nome dell’amministrazioè stato nominato membro ne comunale al Vescovo e della Pontificia Commis- alla famiglia, sottolineando sione per il Patrimonio il bene ricevuto dalla coCulturale della Chiesa. munità gavazzanese dalla A dicembre la mamma si defunta che da anni viveva era recata a Roma per tra- nel piccolo centro. scorrere le festività natali- A rappresentare la Diocesi zie insieme al figlio Ve- di Tortona vi erano i memscovo. A causa di un malo- bri dell’Uficio dei Beni re era stata ricoverata al Culturali diocesani. TORTONA - Per l’inquinamento da idrocarburi

Approvati i piani di bonifica dell’ENI

TORTONA - Mentre migliorano i risultati delle analisi relative alla contaminazione provocata dallo sversamento di idrocarburi dall’oleodotto ENI Sannazzaro Fegino, si sono concluse le Conferenze dei Servizi convocate dalla Provincia di Alessandria per la valutazione dei Piani di caratterizzazione, cioè di bonifica depositati da ENI. Nel territorio comunale di Tortona, infatti, solo i pozzi delle tre cascine che si trovano immediatamente a valle del punto di effrazione verificatasi la scorsa estate in località Rondò, presentano ancora parametri alti di sostanze inquinanti e di tutti gli altri pozzi solo due, in strada Diletta, rilevano ancora presenza di MTBE (metil-terbutil-etere) ma con valori in diminuzione. Per quanto riguarda, invece, il monitoraggio dell’inquinamento derivato dal secondo sversamento di idrocarburi per il territorio comunale di Tortona la situazione è rimasta invariata, con un pozzo della Cascina Ruggera che presenta valori fuori norma. Le risultanze delle analisi, però, potrebbero essere condizionate dall’attuale livello della falda che risente di un pro-

lungato periodo di siccità, perciò il monitoraggio dovrà essere costantemente ripetuto tenendo conto dell’evoluzione meteo. Le Conferenze hanno recepito, invece, i piani di caratterizzazione: i documenti, integrati con l’inserimento di indicazioni operative specifiche da parte degli enti competenti, sono stati entrambi recepiti. Nello specifico il Piano di Caratterizzazione relativo al primo sversamento prevede: la realizzazione di piezometri integrativi spinti a profondità variabile finalizzati al monitoraggio degli acquiferi superficiali e alla definizione del livello di contaminazione a carico della matrice acque sotterranee; la realizzazione di alcuni sondaggi integrativi; l’eventuale realizzazione di sondaggi integrativi e di saggi di scavo a verifica di risultati anomali; la realizzazione di prove di pompaggio. Per quanto concerne il secondo sversamento, avvenuto in località Riccarda, sul confine con Castelnuovo Scrivia, il Piano di Caratterizzazione prevede, anche l’effettuazione di prove a portata variabile, a gradini, e di prove a portata costante, di lunga durata.


Tortona Il Sindaco Bardone ridistribuisce le deleghe agli assessori

Nuovo assetto della giunta comunale

TORTONA - Il Sindaco Gianluca Bardone, nel corso dell’ultima seduta di Giunta, ha dato disposizioni per predisporre i decreti con cui attribuisce agli assessori buona parte delle deleghe che a inizio mandato aveva trattenuto in capo alla sua persona. A eccezione delle funzioni relative alla Polizia, Sicurezza e Rapporti con i Comuni, che per il momento il Sindaco ritiene opportuno continuare a seguire personalmente, tutte le altre sono state ripartite fra gli assessori sulla base della pertinenza con le deleghe già detenute dagli stessi. Nell’intento di migliorare l’assetto organizzativo dell’Ente e rendere più o-

mogenea ed efficace l’operatività della Giunta, il Sindaco Bardone ha affidato all’assessore Vittoria Colacino la delega alla Protezione Civile, all’assessore Davide Fara le deleghe alla Comunicazione e Viabilità, all’assessore Semino la delega al Controllo di Gestione e all’assessore Gianluca Silvestri le deleghe alle Politiche giovanili e alla Sanità. Le deleghe nella Giunta Bardone risultano così ripartite: Gianluca Bardone (sindaco) polizia, Sicurezza e Rapporti con i Comuni; Gianluca Silvestri (vicesindaco) Assistenza, Famiglia, Politiche della Terza Età, Rapporti con il Volontariato Sociale, Sanità, Associa-

zionismo Socio-Sanitario, Lavoro e Occupazione, Formazione, Sussidiarietà, Politiche Giovanili, Scambi di Cooperazione e Relazioni Internazionali in Ambito Giovanile; Vittoria Colacino (assessore) Sport, Associazionismo Sportivo e Ricreativo, Personale, Pari Opportunità e Tutela Femminile, Tempi e Orari della Città, Servizi Demografici, Gestione Reti Informatiche e telematiche, Innovazioni e egovernance, tutela e valorizzazione faunistica, iniziative di promozione del territorio in ambito nazionale ed internazionale, decentramento e frazioni, protezione civile; Davide Fara (assessore) Lavori Pubblici, Patrimonio, Territorio e Ambiente, Viabilità, Comunicazione; Marcella Graziano (assessore) Politiche Culturali, Associazionismo Culturale, Mostre e Promozione della Città, Turismo, Eventi e Manifestazioni Locali, Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, Istruzione e Assistenza Scolastica, Rapporti con l’Università, URP; Gian Francesco Semino (assessore) Bilancio, Tributi, Forniture ed Economato, Attuazione del Programma, Controllo di Gestione, Enti Partecipati. Con l’affidamento delle deleghe alla Protezione Civile e alla Sanità, rispettivamente agli assessori Colacino e Silvestri, il Sindaco intende avvalersi della loro collaborazione sia dal punto di vista decisionale che operativo, pur rimanendo giuridicamente responsabile in prima persona, quale massima autorità comunale in materia.

TORTONA - Le opere saranno finanziate dalla Regione Piemonte e dal Fondo di solidarietà europeo

Al via i lavori di sistemazione al rio Bedolla e al torrente Ossona

TORTONA - Definito il calendario di avvio di alcuni dei lavori pubblici aggiudicati a fine 2015 e finanziati con i fondi assegnati a seguito degli eventi alluvionali del 2014. Il 26 gennaio è avvenuta la consegna dei lavori di regolazione delle acque bianche del rio Bedolla nell’omonima strada comunale per un importo di 30.842,57 euro erogati dalla Regione Piemonte e finanziati dal Fondo di solidarietà europea. Le opere in progetto prevedono la regolazione delle acque meteoriche di scolo tramite la realizzazione di un fosso di scolo e di una tubazione di raccordo con l’alveo del rio per impedire la tracimazione delle stesse sulla carreggiata stradale e la rimozione delle ostruzioni presenti nell’alveo al fine di agevolare il deflusso delle acque meteoriche. Sarà ripristinata anche la massicciata e il manto stradale al fine di eliminare i fenomeni di dissesto presenti, sarà effettuato il consolidamento del rilevato stradale mediante la realizzazione di

TORTONA E TORTONESE

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IL POPOLO

Giovedì 28 gennaio 2016

In Breve

TORTONA/AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Nuovo dirigente in Comune

Dal mese di dicembre il Comune di Tortona ha un nuovo dirigente: è l’avvocato Gianluca Marenzi chiamato a dirigere il Settore Affari Istituzionali e Generali comprendente il Servizio Gestione Risorse Umane e i Servizi Demografico e Sportello del Cittadino, Presidio Telefonico, Protocollo Informatico e Notificazione. L’assunzione di Marenzi, a tempo pieno e indeterminato, è stata effettuata mediante espletamento della procedura di scorrimento della graduatoria del concorso esperito dall’amministrazione comunale di Tortona nel 2009 e tuttora valida. Tale soluzione consentirà all’Ente, in coerenza con l’ottica da sempre perseguita di razionalizzare i costi, di disporre di una nuova unità dirigenziale, con ridotto impatto sulla spese del personale, in quanto l’avvocato Marenzi era già in organico, come funzionario. Con l’incarico a Marenzi la struttura dirigenziale del Comune, attualmente composta da cinque dirigenti, avrebbe raggiunto la sua dimensione ottimale. TORTONA/ASSOCIAZIONI

“Alle porte della città”

Venerdì 29 gennaio, alle ore 20.45, nella Sala del Seminario, si terrà l’incontro sul tema “Alle porte della città. migranti, profughi, clandestini ed extracomunitari. Tra accoglienza e paura, tra rifiuto e pietà”. Sull’argomento dialogheranno don Luca Ghiacci, Direttore dell’Ufficio Scuola diocesano, viceparroco del Duomo e responsabile della Casa del Giovane di Tortona e Luisa Iotti presidente del Gruppo MEIC di Tortona e dirigente del Settore Servizi alla Persona e alla Comunità del Comune di Tortona. TORTONA/PARROCCHIA SAN MATTEO

Festa di San Giovanni Bosco

In occasione della festa di San Giovanni Bosco la parrocchia di San Matteo organizza due momenti in onore del santo dei giovani al quale è intitolato l’Oratorio parrocchiale, che è stato inaugurato sette anni fa. Sabato 30 gennaio, alle ore 16, sarà proiettato per tutti i ragazzi un filmato sulla vita e sull’operato del santo torinese e al termine saranno organizzati dei “giochi da cortile”, in autentico stile salesiano. Domenica 31 gennaio, giorno della nascita al cielo di San Giovanni Bosco, il parroco don Romeo Gardella celebrerà la S. Messa solenne alle ore 11 e poi ci sarà il pranzo in amicizia con i ragazzi e con le famiglie della parrocchia. TORTONA/NOMINE

Ennio Negri nel consiglio ASMT

palizzate di sostegno in legno allo scopo di impedire i fenomeni erosivi generati dalle portate di piena del rio Bedolla, oltre all’asfaltatura della carreggiata non appena vi saranno le condizioni climatiche favorevoli. E’ stata fissata al 1° febbraio, invece, la consegna dei lavori di ripristino della sezione di deflusso del torrente Ossona, per un importo progettuale di 38.704,92 euro, il cui finanziamento deriva dalla Regione Piemonte a seguito dello stan-

ziamento della Protezione Civile per le aree alluvionate del Piemonte. Le opere di questo progetto prevedono il taglio delle essenze arboree giunte al termine del loro ciclo vitale su ambo le sponde nel tratto compreso tra via Cabruna e la foce, il decespugliamento e la pulizia delle scarpate fluviali al fine di rimuovere tutte le piante presenti nel tratto in oggetto, la regolarizzazione della sezione di deflusso in corrispondenza dei ponti compresi nel me-

desimo tratto al fine di ripristinare un ottimale sezione di deflusso, la demolizione e il successivo ripristino del muretto a protezione della condotta fognaria all’altezza del ponte di corso Don Orione. Poi, grazie allo stanziamento di 40.000 euro deliberato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, saranno realizzati anche interventi di arginatura della roggia Cadè e del torrente Grue nel territorio del Comune di Tortona.

Sarà Ennio Negri il rappresentante del Comune di Tortona nel consiglio di amministrazione di ASMT Tortona SpA. Lo ha nominato la Giunta comunale nei giorni scorsi. Negri vanta un’indubbia capacità ed esperienza politico-amministrativa: è stato sindaco di Tortona dal 1982 al 1987, e amministratore delle partecipate dell’Ente, nonché assessore provinciale. Da subito ha messo a disposizione della Giunta Bardone la propria espeTORTONA/SCUOLA

rienza per servire la città. Per questo incarico Ennio Negri, già docente di scuola media, non percepirà alcun compenso.

L’Open Day al San Giuseppe

La Caserma dei Carabinieri di Tortona sarà ampliata

TORTONA - La Giunta Comunale ha approvato il progetto preliminare di ristrutturazione e ampliamento della Caserma dei Carabinieri. Il Comune di Tortona è proprietario del fabbricato denominato “Caserma Ernesto Cabruna”, che originariamente faceva parte della fabbrica di macchine agricole “Orsi Pietro&figlio, insediatasi nella zona nel 1917. Dopo il fallimento della società Orsi, l’edificio perse la funzione originaria e, acquistato dal Comune, divenne sede del comando compagnia e della stazione carabinieri di Tortona. Il fabbricato è dichiarato di interesse culturale e tutelato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici e dalla Soprintendenza Archeologica, in quanto l’area è individuata come “a forte potenziale archeologico”. Tuttavia presenta al-

cune criticità e carenze che ne riducono la funzionalità e il potenziale operativo. In particolare occorre adeguare alcuni locali e realizzare nuovi spazi. Per garantire la piena funzionalità, l’amministrazione comunale intende realizzare una nuova palazzina all’interno del cortile di pertinenza. Gli spazi che saranno liberi nel fabbricato preesistente, saranno convertiti in celle di sicurezza e relativi servizi. L’opera che è inserita nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 20152017, sarà finanziata da apporti di capitali privati per l’importo complessivo di 250.000 euro ed è suddivisa in due lotti funzionali: ampliamento 1° lotto per l’anno 2015 per un importo di 100.000 euro e ampliamento 2° lotto e formazione celle di sicurezza, per l’anno 2016, per un importo di 150.000 euro.

Positiva la giornata di Scuola Aperta all’Istituto “San Giuseppe” che si è svolta domenica 24 gennaio e che ha visto molte famiglie visitare la scuola per conoscere docenti e programmi. Il prossimo appuntamento per tutta la comunità educante, gli ex allievi e i simpatizzanti della famiglia salesiana, sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Vittorio Viola domenica 31 gennaio, alle ore 18, in Duomo a Tortona.


di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112): ore 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 11.30 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 28 gennaio al 3 febbraio 2016 Giovedì 28: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Venerdì 29: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Sabato 30: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Domenica 31: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166)

Novi Ligure Il 23 gennaio la Messa con il Vescovo e il bilancio annuale

La festa della Polizia Municipale

Gli Assessori Broda e Gabriele, il Sindaco Muliere e il Comandante Caruso

NOVI LIGURE - Sabato 23 gennaio nella parrocchia di San Pietro a Novi Ligure si è svolta la solenne celebrazione officiata da Mons. Vittorio Viola in occasione della ricorrenza di San Sebastiano Martire, patrono della Polizia Municipale, alla quale era presente il questore Andrea Valentino con le massime autorità civili, militari e religiose. Dopo la celebrazione, presso la Casa del Giovane, come consuetudine, il Comandante Armando Caruso, ha presentato l’attività svolta nell’anno 2015 dal Corpo di Polizia Municipale, attività che testimonia la dedizione e l’abnegazione profusi quotidianamente dagli operatori. Il maggior impegno, ha riferito il Comandante Caruso, è stato rivolto alla circolazione stradale: più di 1000 verbali sono stati compilati per le violazioni riguardanti le norme di comportamento alla guida di veicoli, in aumento del 12% rispetto al 2014; il Comando ha inoltre predisposto dieci postazioni di controllo serale/notturno per la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di

sostanze stupefacenti che hanno sanzionato complessivamente 8 illeciti con le pene previste dalla legge. In diminuzione il numero accertato delle violazioni dell’obbligo di assicurazione R.C., in crescita le sanzioni per il superamento dei limiti di velocità così come le rimozioni di autoveicoli. Rilevante riduzione, invece, di veicoli rubati rinvenuti sul territorio. In totale sono entrati nelle casse comunali 385.000 Euro. In lieve riduzione gli incidenti stradali. Costanti i controlli di Polizia Amministrativa, ha sottolineato il Comandante, e rilevante l’attività svolta durante lo svolgimento delle fiere cittadine per disciplinare la pacifica convivenza delle attività commerciali, ricordando i tafferugli accaduti in occasione della Fiera di Santa Caterina, attività per la quale lo stesso Comandante Caruso ha formulato il suo personale apprezzamento per gli Operatori del Corpo che in tale occasione hanno dimostrato spirito di sacrificio mettendo a rischio la propria integrità fisica per sedare la rissa. Nei mesi a seguire è pro-

seguita con tenacia l’attività d’indagine svolta dalla Sezione Operativa che ha permesso l’individuazione di alcune persone coinvolte nell’accaduto, che sono state denunciate all’autorità giudiziaria. Il Comandante fa poi menzione dell’attività in collaborazione con l’ACOS per le violazioni ambientali, di Polizia Giudiziaria e attività in borghese. Importante è stata l’attività di sensibilizzazione presso le parrocchie cittadine per le fasce deboli (terza età) e di educazione stradale presso gli istituti scolastici. Ottima la collaborazione con tutte le Forze di Polizia, con il 118 e con la Protezione Civile per la quale il Comandante ha ringraziato i rappresentanti presenti. Ha precisato, inoltre, che uno degli impegni essenziali delle attività del Corpo di Polizia sarà nel campo della sicurezza, anche attraverso corsi di formazione per gli operatori, per proporsi come attori principali nel delicato equilibrio delle dinamiche sociali. In conclusione è stato rivolto un sentito ringraziamento per tutti quelli che, in collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale, costantemente o saltuariamente, prestano la loro opera al fine di realizzare l’obiettivo comune del miglioramento della qualità di vita e a quanti hanno partecipato alla riuscita della giornata. Il Sindaco Rocchino Muliere ha poi preso la parola, ringraziando personalmente e a nome dei presenti gli operatori di Polizia per il loro impegno, viste le limitate risorse a disposizione, descrivendo le difficoltà economiche e legislative che impediscono la sostituzione delle unità in congedo, sottolineando pertanto l’importanza della collaborazione tra le diverse Forze dell’Ordine, anche volontarie, per provvedere alla sicurezza dei cittadini. Dopo l’accorato discorso del Sindaco, ha concluso la giornata l’assessore alla Protezione Civile Stefano Gabriele, dettagliando organico, mezzi, presidi e numerose attività del gruppo che nell’anno 2015 hanno riguardato, tra le altre, le numerose esercitazioni, l’assistenza a manifestazioni sportive, l’emergenza dell’acqua non potabile. Cristina Bertin

NOVI LIGURE - Tre eventi il 29 e il 30 gennaio per non dimenticare la Shoah

La Giornata della Memoria tra musica e parole

NOVI LIGURE - Per commemorare il Giorno della Memoria e ricordare lo sterminio del popolo ebraico durante l’ultimo conflitto mondiale, il Comune di Novi Ligure ha organizzato una serie di eventi culturali in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza in Provincia di Alessandria, il Comitato per il 70° Anniversario della Liberazione e l’Istituto Musicale “Alfredo Casella”. Venerdì 29 gennaio, alle ore 10, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica, si terrà la presentazione del libro “La svastica allo stadio”, di Giovanni Antonio Cerutti, con storie di persecuzione e

resistenza nel mondo del calcio sotto il nazismo. Sabato 30 gennaio alle ore 17.30, in via Girardengo si terrà la manifestazione “Le luci della Memoria”, che prevede la lettura dei nominativi dei deportati del novese, a cura dell’associazione culturale Karkadè e della Scuola di teatro “I Pochi”. Sempre sabato 30 gennaio, alle ore 21, presso la Biblioteca Civica è in programma il concerto “Il tango della Memoria”: organizzato dall’associazione musicale “Alfredo Casella” di Novi, in collaborazione con il Comune, la Fondazione CRTorino, la Rassegna “Orchestra in Provincia 2016” e l’Isral.

Protagonisti dell’anteprima della rassegna concertistica MusicaNovi 2016 saranno, oltre al celebre fisarmonicista jazz Gianni Coscia, il Quintetto d’archi dell’Orchestra Classica di Alessandria formato da Massimo Barbietato e Roberto Piga (violini), Alessandro Sacco (viola), Luciano Girardengo (violoncello) e Elio Rabbachin (contrabbasso). Tra le composizioni che saranno proposte e musiche dei film “Schindler’s list”, “La vita è bella”, brani di Gianni Coscia e una serie di tanghi. Per informazioni è possibile contattare la Biblioteca (tel. 0143.76246). Davide Daghino

OVI

Giovedì 28 gennaio 2016

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 1: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Martedì 2: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Mercoledì 3: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Edicole aperte domenica 31 gennaio 2016 Bava, corso Marengo 91; Fanin Via Papa Giovanni 2, Fossati via Garibaldi 26, Ferrarese Roberto Via Verdi 69, Arecco via Amendola 20, Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone 48; Scarsi, Viale Chichero, Semino, Via Pavese ang. Piazza del Mercato. BASALUZZO - Nata da un progetto di Clin Med

La clinica ClinDent compie un anno

BASALUZZO - Domani, venerdì 29 gennaio, la Clinica Odontoiatrica Polispecialistica ClinDent (nella foto la sede) compie il suo primo anno di attività. Il progetto imprenditoriale Clin Med nasce da un’approfondita analisi del mondo della sanità con particolare riferimento all’odontoiatria. Il gruppo dirigente dopo aver gestito negli ultimi anni alcuni importanti studi odontoiatrici a Genova, ha deciso di impegnarsi anche in questo nuovo importante progetto aziendale. Da una parte, infatti, gli attuali costi delle cure odontoiatriche stanno diventando sempre meno accessibili per molti, dall’altra la quasi totalità della popolazione adulta ha bisogno di cure dentali che, se trascurate, possono comportare gravi problemi sia per la salute sia per la vita di relazione. Il progetto ha come “mission” l’apertura di centri e cliniche mediche e odontoiatriche che offrano al paziente un rapporto tra costi e qualità delle prestazioni ricevute molto favorevole. Questo può avvenire grazie all’applicazione di una vantaggiosa economia di scala e una conseguente riduzione delle tariffe applicate unite all’affidamento delle prestazioni cliniche a professionisti di comprovato curriculum provenienti da esperienze di successo in ambito ospedaliero, univer-

sitario e privato con ruoli di spicco in alcune tra le più importanti realtà in campo nazionale e internazionale quali l’Ospedale San Raffaele di Milano, l’Università di Genova e l’Ospedale Gaslini di Genova. Ponendo al centro del progetto la soddisfazione del paziente ClinMed è attenta anche all’erogazione di servizi molto richiesti quali ad esempio un lungo orario di apertura (8.30 - 20 sabato compreso), facile raggiungibilità grazie all’ampio parcheggio privato e al servizio navetta gratuito (novità molto gradita da parte dei pazienti), severi controlli degli standard di sicurezza delle procedure cliniche e non, accordi di convenzione con aziende, fondi sanitari, società di mutuo soccorso e compagnie assicurative, facilitazioni e flessibilità nei pagamenti tramite anche forme di finanziamento agevolato!realizzabili direttamente e interamente tramite la segreteria della struttura (dietro sola presentazione di codice fiscale e documento di identità). Nella clinica ClinDent i pazienti potranno trovare l’accoglienza e il confort dello studio dentistico (ad esempio avere un unico professionista come proprio riferimento personale all’interno della struttura) unito alla convenienza e ai servizi di una grande struttura odontoiatrica.


Novi Ligure Il 31 gennaio lo spettacolo del comico novese al Giacometti

Claudio Bisio torna nella sua città

angosciati, come i sentimenti del padre verso un figlio sordo a qualsiasi richiamo nella direzione di una comprensione reciproca. Infine, la società dalla quale i figli di oggi scappano è tratteggiata con crudeltà e freddezza: ogni volta che il padre durante il suo monologo interiore la ricorda, capisce perfettamente di concedere al figlio un ulteriore pretesto per continuare a scappare dalle proprie responsabilità. Nato a Novi nel 1957, Claudio Bisio cresce a Milano dove consegue il diploma presso la Civica scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano. La sua prima apparizione significativa in televisione è la partecipazione al programma “Zanzibar” nel 1988, una sorta NOVI LIGURE - Domenica 31 gen- nologo di Bisio vuole essere una rifles- di sitcom ante litteram, mentre con i naio proseguirà la stagione teatrale del sione sulla società di oggi inadeguata e film “Mediterraneo” e “Kamikazen Giacometti con Claudio Bisio che, senza più punti fermi e sul futuro incer- Ultima notte a Milano” entrambi di avendo origini novesi, è particolarmen- to dei giovani, soffermandosi maggior- Salvatores, dimostra di essere tagliato te legato alla città di Novi. Bisio, ac- mente sui concetti di libertà e di auto- anche per ruoli drammatici. compagnato da Laura Masotto al violi- rità. Non lasciano spazio all’immagina- Nel 1996 comincia il suo fortunato sono e da Marco Bianchi alla chitarra, zione le figure di padre e di figlio che dalizio con la pubblicità. Nella primasarà protagonista assoluto dello spetta- Bisio tratteggia in scena: sono padri vera del 1997 conduce su Italia 1 insiecolo “Father and son” con le musiche educatori inconcludenti e sono figli che me ad Antonella Elia “Facciamo Cadi Paolo Silvestri e la regia di Giorgio non accettano il confronto con i loro baret”, antesignano del fortunato Zelig. Gallione. “Father and son”, che si ispi- genitori, ma che preferiscono starsene Con il nuovo millennio, Bisio si invenra ai divertenti volumi scritti dal gior- rintanati sul divano di casa protetti dai ta conduttore con “Zelig”, rimanendo nalista Michele Serra “Gli sdraiati” edi- cappuccini delle loro felpe e dalle cuf- sempre legato al teatro. Nel 2008 torna to nel novembre del 2013 sul rapporto fiette dei loro Ipad. Da questa tragica al cinema, mentre nel 2009 è nel cast di tra padri e figli e “Breviario comico” situazione si sviluppa un monologo tut- “Ex” per il quale ottiene la candidatura del marzo del 2011 sulla società e poli- to interno al padre che vorrebbe parlare al David di Donatello e al Nastro d’Artica di oggi, focalizza l’attenzione sulla con il figlio il quale rimane distante e gento come miglior attore non protagocomplicata e delicata relazione tra pa- muto, perso nei suoi pensieri. La magi- nista. Nel 2012 lascia la conduzione di dre e figli, messa a nudo senza bugie, strale penna satirica di Michele Serra Zelig per continuare a dedicarsi a temcon un registro che passa dall’ironico al scuote le coscienze, alternando mo- po pieno al teatro. doloroso e dal comico al tragico. Il mo- menti appassionati a momenti tristi ed Michela Ferrando NOVI LIGURE - Il 14 gennaio alla presenza del presidente provinciale l’elezione del consiglio triennale

L’assemblea di zona del novese di Confagricoltura

NOVI LIGURE - Confagricoltura Alessandria ha dato avvio agli appuntamenti assembleari nella mattinata di giovedì 14 gennaio, presso l’agriturismo “Tenuta La Federica” di Carla Ghisalberti, in frazione Merella, dove ha avuto luogo l’Assemblea di Zona di Novi Ligure. All’importante appuntamento per la vita associativa era presente un folto pubblico di associati, davanti al tavolo dei relatori composto dal presidente provinciale Luca Brondelli di Brondello, dal direttore provinciale Valter Parodi, dal presidente di Zona Giorgio Massa e dal direttore di Zona Tiberio Quattordio. Giorgio Massa, come ogni anno, ha aperto i lavori assembleari, ringraziando la struttura per l’operosità che presta ogni giorno e la base associativa per la condivisione dei problemi e delle opportunità che offre l’Organizzazione. Dopo l’introduzione dei lavori, è stato dato avvio alle votazioni da parte del direttore di Zona Tiberio Quattordio per eleggere il Consi-

glio di Zona di Novi Ligure per il triennio 2016-2018. Sono stati confermati i seguenti consiglieri uscenti: Valentina Carosio, Enrico Lovigione, Giorgio Massa, Andrea Quaglia, Ezio Vescovo. Mentre vi sono stati due passaggi di consegna tra padre e figlio: Marcello Ghiglione al posto del padre Adriano e Angelo Zerbo che sostituisce il padre Bruno. Il nuovo Presidente di Zona sarà eletto in una fase successiva, quando il Consiglio si riunirà per la prima volta dopo l’Assemblea. Rocchino Muliere, sindaco del Comune di Novi, ammi-

nistrazione presente ogni anno all’incontro, è poi intervenuto dicendo che in passato si pensava che l’economia si potesse basare solo sulla grande finanza, mentre oggi non vale più questa affermazione. Se un territorio è vocato all’agricoltura va incentivato in questa direzione. L’Assemblea è proseguita con l’intervento di UBI Banca, nella persona di Massimo Semino, referente per la Zona di Novi e Tortona, che da qualche tempo collabora con l’associazione agricola per offrire servizi creditizi dedicati agli imprenditori. Erano presenti in sala Maria

Grazia Dotti, direttrice della Filiale di Novi Ligure e Michele Zacchetta, responsabile commerciale di Zona. Dopo essersi complimentato con i nuovi eletti, il presidente provinciale Luca Brondelli sottolineato l’importanza della partecipazione all’Assemblea, perché “dal confronto nascono sempre spunti interessanti per sviluppare l’azione sindacale del prossimo futuro”. Sono poi arrivati i saluti dei Presidenti degli Enti collaterali, Confagricoltura Donna Alessandria (Maria Teresa Taverna) e Agriturist Alessandria (Rosanna Varese). Il consesso è terminato con gli interventi dei responsabili tecnici ed economici di Confagricoltura Alessandria, Cristina Bagnasco, Marco Visca e Roberto Giorgi sui temi di attualità inerenti il Programma di Sviluppo Rurale e il PAI (Piano Assicurativo Individuale). Il pranzo sociale presso il medesimo agriturismo, che ne è seguito, ha dato il là per un ulteriore dibattito tra gli associati intervenuti.

Le dichiarazioni del Sindaco sul futuro della squadra di calcio della Novese

NOVI LIGURE - Nel comunicato stampa, rilasciato lo scorso 21 gennaio, Raffaele Retucci (nella foto) amministratore unico della squadra di calcio U.S.D. Novese, ha dichiarato di essere disponibile a trattare con chiunque dimostri volontà, serietà e concretezza a rilevare le sorti del glorioso sodalizio Novese e fa riferimento a delle cordate interessate a rilevare la Società, e in primis una capeggiata dal primo cittadino. A seguito di queste dichiarazioni, il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, è nuovamente intervenuto sul difficile momento che sta vivendo l’U.S.D. Novese, società che rappresenta i colori della città in campo calcistico. Il Sindaco ha dichiarato: “Non

sono a capo di nessuna cordata, è un compito che non mi compete. Certo, in qualità di primo cittadino sono stato contattato da persone che hanno a cuore le sorti della società bianco-

celeste e sono preoccupate per il futuro. Personalmente – sottolinea Muliere – non è mia intenzione turbare la serenità della squadra, anche se dopo undici sconfitte consecutive credo sia difficile essere sereni. Allo stato attuale permane una forte preoccupazione per i risultati, che non sono all’altezza del campionato in corso, e per l’incertezza sui programmi futuri della squadra. Naturalmente – conclude il Sindaco – assicuro il mio impegno e quello di tutta l’Amministrazione comunale nei confronti di ogni azione che possa portare a una soluzione positiva della vicenda”. Vittorio Daghino

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 28 gennaio 2016

In Breve

NOVI LIGURE/VITA PARROCCHIALE

Cede il pavimento di San Nicolò

Al termine dei lavori di ristrutturazione del soffitto della chiesa di San Nicolò di Novi, il pavimento ha ceduto rivelando la presenza di una stanza sotterranea di cui non era nota l’esistenza. Il parroco, don Stefano Ferrari che ha celebrato la Messa nella Collegiata, ha comunicato che la chiesa rimarrà chiusa fino a quando i tecnici della Soprintendenza farnno i sopralluoghi e si pronunceranno. Fino a nuova comunicazione le messe dei giorni feriali saranno officiate in sacristia e quelle dei giorni festivi nella Collegiata.

GRONDONA/ANNIVERSARIO

Intitolata la piazza a Riccardo Garrone

GRONDONA - Giovedì 21 gennaio si è svolta la cerimonia di intitolazione della piazza principale di Grondona a Riccardo Garrone, imprenditore genovese che ha guidato la società petrolifera Erg ed ex presidente della Sampdoria. La manifestazione è iniziata alle ore 10.30 con la messa celebrata dal Vescovo di Tortona Mons. Vittorio Viola ed è proseguita con l’intitolazione ufficiale della piazza, l’intervento delle autorità e del figlio Edoardo, in occasione del terzo anniversario della scomparsa di Riccardo Garrone. L’imprenditore era molto legato a Grondona dove aveva una villa e dove trascorreva parte del suo tempo giocando a carte al Circolo. In paese, ogni anno, la Fondazione da lui creata, di cui è presidente il figlio, organizza un campus per giovani imprenditori. Il figlio Edoardo ha ringraziato l’amministrazione per il gesto che ha definito “espressione del cuore di tutto il paese verso mio padre”. A ricordarlo c’era tutta la famiglia, la moglie, i figli e i nipoti, e tutto il paese, oltre alle autorità civili e militari. Il sindaco Silvio Barbieri ha affermato che la dedicazione della piazza è stato “un atto di riconoscenza per quanto Riccardo ha fatto dal dopoguerra ad oggi, creando opportunità occupazionali, contribuendo allo sviluppo economico e sociale della comunità. E’ anche un atto di affetto, per aver frequentato assiduamente la comunità”. Il Prefetto Romilda Tafuri, amica dei Garrone, ha definito Riccardo un “uomo di grande semplicità e di grande valore; un grande talento imprenditoriale accompagnato da un grande spirito di servizio verso le comunità locali e dei territori nei quali aveva la possibilità di essere presente”. Fu il padre, Edoardo, a scoprire Grondona negli anni ’40, ma fu Riccardo a trasferirsi con la famiglia, negli anni ’70 perché in questo luogo “si sentiva a casa, nonostante il lavoro lo tenesse spesso lontano”. CASSANO SPINOLA/ASSOCIAZIONI

Incontro dei “Ragazzi di una volta”

Domenica 24 gennaio, a Cassano Spinola, presso il Circolo culturale e ricreativo “Giorgio Gallizio”, si è svolto l’incontro annuale dell’associazione di anziani “I ragazzi di una volta”, per il tesseramento e la presentazione del programma delle attività dell’anno in corso. Molti i partecipanti, a volere sottolineare come essere anziani sia un valore aggiunto grazie all’esperienza e sia di esempio per i giovani di una volta, ma soprattutto per i giovani di oggi. g.t. SERRAVALLE SCRIVIA/LIBRI

Una maratona lunga un chilometro

Venerdì 29 gennaio, alle 21, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale “Roberto Allegri”, sarà presentato “Una maratona lunga un chilometro”, romanzo d’esordio di Gianluigi Repetto di Puntoacapo Editrice. L’introduzione è a cura di Mauro Ferrari. Repetto affronta il tema della malattia e del dolore con attenzione ai dettagli psicologici, senza costruire un romanzo sul tema, ma anzi lavorando quasi per sottrazione, con estrema leggerezza ed empatia, costruendo una storia a suo modo semplice.


IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

Giovedì 28 gennaio 2016

Castelnuovo Scrivia Mons. Rini ricorda il sacerdote a un anno dalla morte

La memoria viva di don Benito Regis

Un anno fa moriva a Mantova don Benito Regis, sacerdote nato a Castelnuovo Scrivia il 15 luglio 1929. Dopo gli studi nei seminari diocesani di Tortona, il 29 giugno 1952 ricevette l’ordinazione presbiterale da mons. Egisto Domenico Melchiori, con altri undici compagni di corso. Nel 1952 lasciò Tortona per la Diocesi di Monopoli, al seguito del neo vescovo mons. Carlo Ferrari, che lo aveva scelto come proprio segretario. Nel 1967 seguì il “suo” vescovo a Mantova, dopo il suo trasferimento e vi rimase sino alla morte. Terminato il servizio come segretario, nel 1985 diventò direttore del settimanale diocesano di Mantova “La Cittadella”, incarico che ha conservato fino alla fine dei suoi giorni. In suo ricordo riportiamo l’articolo uscito su “La Cittadella” dal suo amico mons. Vincenzo Rini, direttore del settimanale “La Vita Cattolica” di Cremona.

Più che che nei convegni nazionali della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici (Fisc), la nostra amicizia si era formata sul treno in occasione degli incontri tra i direttori dei settimanali diocesani di Lombardia, che si svolgevano a Milano presso la sede dei settimanali di quella arcidiocesi. Don Regis giungendo alla stazione di Cremona, si sporgeva in tempo dal finestrino, per invitarmi a salire accanto a lui, che mi aveva tenuto il posto. Un’ora di viaggio in andata e una al ritorno che ci hanno permesso, negli anni, di diventare amici e quasi fratelli. E così ho potuto conoscere don Regis anzitutto come uomo: schietto, umile, paziente, generoso, intelligente; sono stato messo al corrente della sua storia sacerdotale, da Tortona a Monopoli, a Mantova. Prete fino in fondo a servizio della Chiesa, di profonda cultura, nel suo parlare si manifestava radicato profondamente nella ecclesiologia del Concilio Vaticano II: pensava e desiderava una Chiesa di po-

polo, nella quale vescovi e preti non sono i padroni, ma i servi della verità e della carità; nella quale i cristiani laici sono da considerare protagonisti nella vita del popolo di Dio. Gli era mancata l’esperienza della parrocchia, ma vi aveva supplito grazie alla sua capacità di ascolto e di dialogo con chiunque incontrava. Nei convegni dei giornali cattolici i suoi interventi erano pensati profondamente, sapevano cogliere il nocciolo di ogni questione a partire dalla sua profonda sensibilità ecclesiale ed ecumenica. Dal treno la nostra amicizia era passata alla vita: più volte negli anni ci siamo incontrati a Mantova; sempre mi accoglieva con gioia festosa; era lui ad invitarmi; io volentieri accettavo l’invito, sapendo che avrei trascorso alcune ore di amicizia, di dialogo, di arricchimento spirituale e culturale. Mi aveva anche reso partecipe della sua opera creativa nella poesia, donandomi le sue pubblicazioni, ricche, profonde, frutto non di ricerca estetica, ma di sapienza evangelica; quasi nuovi salmi narranti l’oggi della fede e della Chiesa, espressioni di intensa ricerca interiore a cui cercava risposte che spesso tardavano a venire. Non dimentico quella domanda utilmente provocatoria: «Dove vanno, se vanno, / i campanili / che da un pugno di case / alzano il dito? / E chi risponde / sotto il cielo muto / all’inquieta domanda: / propalano / la celeste notizia / o la impalano?». La risposta l’ha trovata ora, certo, in Paradiso, perché «Là è la misura inesplorata / là sapremo il possibile». Là, «nella scena immortale», là dove s’incontra il «destino / di pienezza alitante ora dal limite, / frantume che si smemora / nell’abbraccio infinito» (da “I giorni e le notti”, 2008).

NOVI LIGURE - La seconda edizione si è svolta il 17 gennaio al Palasport cittadino

Grand Prix di karate regionale del Piemonte

NOVI LIGURE - Ancora una giornata ricca di medaglie e di allori per la Società “Il Tempio del Karate” di Novi Ligure, diretta dal maestro Gimmo Borsoi. Dopo l’impegno con il riuscito convegno sul tema “Sport, Salute e Alimentazione”, la seconda giornata in programma si è trasferita al Palasport per la manifestazione sportiva denominata “II Grand Prix di Karate Regionale Piemonte” valevole anche quale prova di selezioni interregionali, nazionali e internazionali. Per l’occasione si sono presentati a Novi Ligure duecentodieci atleti dalle età di anni 6 sino agli anni 18. Per il secondo anno consecutivo la squadra del Tempio del Karate di Novi Ligure si è classificata al primo posto. La manifestazione organizzata dalla Società “Il Tempio del Karate” in collaborazione con il gruppo E.N.S.T.L., dal Comitato Provinciale dell’ente di Promozione Sportiva C.S.A.In. la manifestazione ha ricevu-

to i patrocini dalla Regione Piemonte, dal CONI Regionale, dalla Provincia di Alessandria, dal Comune di Novi Ligure e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal quotidiano La Stampa, Telecity e Inchiostro Fresco. Anche il Sindaco Rocchino Muliere e l’assessore allo Sport di Novi, Stefano Gabriele, hanno presenziato alla manifestazione, portando i saluti della amministrazione e ringraziando gli atleti presenti e i genitori che ad ogni manifestazione

NOVI LIGURE - Nel 2015 ben 46.000 ore di volontariato

L’attività annuale della Croce Rossa

NOVI LIGURE - La Sezione della Croce Rossa Italiana di Novi Ligure ha reso noti i dati riguardanti l’attività svolta nel 2015. Il presidente, Sandra Mantero, con i delegati e referenti d’area e servizi, confermano le elezioni per il presidente e il Consiglio che si terranno il 28 febbraio. L’organico della C.R.I. si avvale di operatori dipendenti, interinali a tempo pieno e a tempo parziale e un tirocinante con borsa lavoro; conta 305 soci di cui 211 in ruolo attivo. I mezzi a disposizione sono 9 ambulanze e 6 vetture; dispone di 2 defibrillatori semiautomatici ma è previsto l’acquisto di un terzo a breve e diversi presidi utili al trasporto degli utenti, compreso un kit per il trasporto in sicurezza dei bambini acquistato parzialmente con il ricavato dal confezionamento dei pacchi natalizi e di una lotteria interna con

premi donati dal negozio “Maisons du Monde” del Retail Park di Serravalle. Sono state stipulate due convenzioni: una con il CSP per il trasporto quotidiano dei pazienti al Centro Diurno disponibile dal lunedì al venerdì, la seconda per l’assistenza all’Outlet di Serravalle per un’ambulanza durante il fine settimana e i festivi. Le attività si espletano in ambito ambulatoriale (presso la sede di piazza XX Settembre), socio assistenziale con la distribuzione di derrate alimentari, animazione per i giovani, prevenzione, corsi di formazione alla popolazione. Numerosi sono stati i servizi di emergenza 118, i servizi di trasporto per i pazienti in dialisi, per i privati e per manifestazioni sportive. In totale sono state effettuate 46.000 ore di volontariato. Cristina Bertin

L’ARTE DELLA TRADIZIONE NEL TERZO MILLENNIO

sono presenti. Il presidente del C.S.A.In Giampiero Montecucco ha ricordato lo sforzo che le società organizzatrice hanno profuso per rendere grande questa manifestazione, un plauso agli atleti e ai giudici di gara che per ben cinque ore hanno diretto la manifestazione in modo impeccabile un grandissimo plauso rivolto al maestro Gimmo Borsoi che con i suoi collaboratori hanno portato in splendida forma gli atleti scesi in campo. Davide Daghino

La Coldiretti provinciale incontra gli associati a Tortona

TORTONA - Le opportunità legate al nuovo Programma di Sviluppo Rurale 20142020, le novità sulla Legge di Stabilità in agricoltura e l’abilitazione alla guida o al patentino per quanto riguarda l’autocertificazione e la formazione: saranno questi gli argomenti principali attraverso i quali si snoderanno gli incontri territoriali Coldiretti. Saranno molti gli imprenditori agricoli soci di Coldiretti che quest’anno la federazione provinciale ha deciso di incontrare, in occasione degli incontri zonali. La priorità sarà informare sulle ultime novità tecniche, ricor-

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dando importanti scadenze, senza tralasciare riferimenti importanti sulla Riforma della Politica Agricola Comunitaria. Il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina, Roberto Paravidino e Simone Moroni, e i responsabili dei vari servizi dell’organizzazione, incontreranno tutti gli associati per fare chiarezza su diversi argomenti e garantire un importante coinvolgimento diretto della base associata. Per Tortona, Novi e Castelnuovo Scrivia ci sarà un unico incontro in programma mercoledì 3 febbraio, alle ore 9.30, a Tortona nella Sala della Fondazione CRT.

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ATTUALITA’

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Teresio Olivelli è stato dichiarato “Venerabile”

VIGEVANO - Lo scorso 7 gennaio ricorreva il centenario della nascita di Teresio Olivelli e questo anniversario, nella Diocesi di Vigevano, ha segnato l’inizio delle celebrazioni in onore di questo giovane lomellino che Papa Francesco il 14 dicembre ha dichiarato Venerabile. Nel corso dell’udienza in cui ha ricevuto il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ha, infatti, autorizzato la promulgazione dei

decreti riguardanti le virtù eroiche del “Servo di Dio” Teresio Olivelli. Nacque a Bellagio sul lago di Como, nel 1916, da bambino tornò nei luoghi di origine della sua famiglia, in provincia di Pavia e in diocesi di Vigevano. Si inserì nella sua parrocchia di Mortara e frequentò l’Azione Cattolica. Dopo il liceo a Vigevano, si iscrisse a giurisprudenza, all’Università di Pavia. Allo studio e allo sport unì

l’attenzione ai poveri. Non volle separare la sua fede dalla vita pubblica, per questo “non esitò ad inserirsi dentro le realtà umane, anche nel fascismo, e poi nella Resistenza, per essere testimone di un agire evangelicamente fecondo e portare il suo contributo di credente nella costruzione della società”. Partecipò alla Pri-ma Guerra Mondiale e partì per la drammatica campagna di Russia. Tornato in patria si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò ed entrò nella Resistenza cattolica fondando il giornale “Il Ribelle”. Voleva una nuova patria, ricostruita e pacificata e scrisse la preghiera “Signore facci liberi”, nota come “Preghiera del ribelle per amore”. Fu perseguitato dai nazisti, perché diffondeva i valori dell’umanesimo cristiano e fu mandato nei lager di Fossoli, Bolzano, Flossenbürg ed Hersbruck dove fu sempre testimone della fede e della carità. Morì a Hersbruck sotto le percosse dei carcerieri il 17 gennaio 1945, pochi giorni prima della fine della guerra. Il postulatore della sua causa di beatificazione, mons. Paolo Rizzi ha dichiarato che “nel pensiero e nell’azione del venerabile Olivelli c’è una costante attenzione ai deboli, agli ultimi, ai poveri” e ha ricordato come nel suo testamento scriveva: “I miei

risparmi ai poveri di Pavia, Mortara, Tremezzo”. Il postulatore ha definito Olivelli “il protettore dei più deboli”, perchè “alpino, docente, militare, resistente, deportato, portò a tutti il suo aiuto e il suo affetto, perché credeva profondamente nella rivoluzione dell’amore”. Con “il suo animo altruista” il nuovo venerabile “fu sempre dalla parte dei più sofferenti e indifesi e così ha pagato di persona l’irrevocabile scelta del dono totale di

sé, fino alla morte accettata e offerta a imitazione di Gesù, il Martire divino”. Il vescovo di Vigevano, Maurizio Gervasoni, a nome dell’intera diocesi, ha espresso “grande gioia e viva riconoscenza” a Papa Francesco per aver autorizzato il decreto sulle virtù eroiche di Olivelli. “In questi tempi, nei quali avvertiamo la necessità di apertura alle nuove povertà e alle periferie materiali ed esistenziali – ha scritto il

Vescovo – le parole del venerabile Teresio Olivelli che esortava a essere ‘Avanguardie consce del compito esplorativo che spetta al cristiano di tentare nuove vie’ ci appaiono davvero attuali”. La causa di canonizzazione ha raggiunto ora un traguardo importante nel cammino di riconoscimento della santità. Come ha spiegato il postulatore questo riconoscimento è motivo di orgoglio anche per la Diocesi di Como, dove Teresio è nato, di Pavia, dove ha studiato giurisprudenza ed è diventato rettore del Collegio Ghislieri, di Brescia e Milano dove è stato impegnato nella Resistenza, intesa da lui come una “rivolta morale”. Nell’ambito di un contesto segnato dalla violenza e dall’odio, infatti, Olivelli non cedette mai al fondamentalismo bellicoso e si inserì nella resistenza di matrice cattolica anche per non lasciare terreno alla vendetta. Parlava di “rivolta dello spirito” e per questo ha scritto la famosa preghiera “Signore facci liberi”. La scrisse a Milano in via Vitruvio, dove era impegnato, insieme a Claudio Sartori e Carlo Bianchi, nella famosa “Carità dell’Arcivescovo”, un’istituzione voluta dal cardinale Schuster e rivolta ai sofferenti, ai deboli, ai perseguitati. Daniela Catalano

ROMA - La riforma che semplifica la procedura è entrata in vigore l’8 dicembre 2015. Molte le novità a partire dalla brevità dell’iter

Il processo canonico nelle cause di nullità matrimoniale dopo la riforma di Papa Francesco

ROMA - È in vigore dall’8 dicembre 2015 la riforma, voluta da Papa Francesco, del processo canonico nelle cause di nullità matrimoniale. Lo scopo è “favorire non la nullità dei matrimoni ma la celerità dei processi”. Per Papa Francesco “la preoccupazione della salvezza delle anime rimane il fine supremo delle istituzioni, delle leggi, del diritto della Chiesa e spinge il Vescovo di Roma a offrire ai vescovi questa riforma, in quanto condividono con lui il compito della Chiesa, di tutelare cioè l’unità nella fede e nella disciplina riguardo al matrimonio, cardine e origine della famiglia cristiana. Alimenta la spinta riformatrice l’enorme numero di fedeli che, pur desiderando provvedere alla propria coscienza, troppo spesso sono distolti dalle strutture giuridiche della Chiesa a causa della distanza fisica o morale; la carità dunque e la misericordia esigono che la stessa Chiesa come madre si renda vicina ai figli che si considerano separati”. MOLTE NOVITÀ 1) Non c’è più l’obbligo della doppia sentenza conforme, ma una sola sentenza in favore della nullità 2) il vescovo diventa giudice unico e ha la possibilità di istruire un processo breve per arrivare alla sentenza 3) il vescovo può anche nominare un giudice unico per studiare il caso, se non è possibile istituire in diocesi un tribunale 4) i processi si svolgeranno nelle rispettive diocesi, con minori difficoltà dovute a viaggi e spostamenti; 5) i procedimenti saranno gratuiti. CRITERI FONDAMENTALI

questo nel processo “sia costituito giudice il vescovo che, in forza del suo ufficio pastorale, è con Pietro il maggiore garante dell’unità cattolica nella fede e nella disciplina”. 5) L’appello alla sede metropolitana — “Si ripristini l’appello alla sede metropolitana”, poiché “l’ufficio di capo della provincia ecclesiastica, stabile nei secoli, è un segno distintivo della sinodalità nella Chiesa”.

1) Una sola sentenza in favore della nullità esecutiva — Non è più richiesta “una doppia decisione conforme in favore della nullità del matrimonio, affinché le parti siano ammesse a nuove nozze canoniche, ma che sia sufficiente la certezza morale raggiunta dal primo giudice a norma del diritto”. 2) Il giudice unico sotto la responsabilità del vescovo — La costituzione del giudice unico, “comunque chierico”, anzitutto spetta al vescovo, che ha “potestà giudiziale” e deve “assicurare che non si indulga a qualunque lassismo”. 3) Il vescovo è giudice — “Affinché sia finalmente tradotto in pratica l’insegnamento del Concilio Vaticano II in un ambito di grande importanza, si è stabilito di rendere evidente che il vescovo nella sua Chiesa, di cui è costituito pastore e

capo, è per ciò stesso giudice tra i fedeli a lui affidati. Si auspica che nelle grandi come nelle piccole diocesi il vescovo offra un segno della conversione delle strutture ecclesiastiche, e non lasci completamente delegata alla Curia la funzione giudiziaria in materia matrimoniale. Ciò vale specie nel processo più breve, che viene stabilito per risolvere i casi di nullità più evidente”. 4) Il processo più breve — Per rendere più agile il processo “si è disegnata una forma di processo più breve, in aggiunta a quello documentale vigente, da applicare nei casi in cui l’accusata nullità del matrimonio è sostenuta da argomenti particolarmente evidenti”. Al Pontefice non sfugge “quanto un giudizio abbreviato possa mettere a rischio il principio dell’indissolubilità del matrimonio”; per

6) Il compito delle Conferenze episcopali — Devono essere spinte “dall’ansia apostolica di raggiungere i fedeli dispersi”, quindi “avvertano fortemente il dovere di condividere la conversione e rispettino assolutamente il diritto dei vescovi di organizzare la potestà giudiziale nella propria Chiesa”. Inoltre “il ripristino della vicinanza tra giudice e fedeli non avrà successo se dalle Conferenze non verrà ai singoli vescovi lo stimolo e l’aiuto a mettere in pratica la riforma”. Le Conferenze episcopali, “salva la giusta e dignitosa retribuzione degli operatori dei tribunali”, curino che “venga assicurata la gratuità delle procedure perché la Chiesa, mostrandosi madre generosa, in una materia strettamente legata alla salvezza delle anime, manifesti l’amore gratuito di Cristo dal quale tutti siamo stati salvati”. 7) L’appello alla Sede Apostolica — “Conviene che si mantenga l’appello al tribunale ordinario della Sede Apostolica, cioè la Rota Ro-mana, nel rispetto di un antichissimo principio giuridico, così che venga rafforzato il vincolo fra la Sede di Pietro e le Chiese particolari, avendo cura di contenere qualunque abuso”.

NON SI ANNULLA IL MATRIMONIO Spesso si dice e si scrive che “la Chiesa cancella e/o annulla il matrimonio”. Niente affatto. Non annulla il matrimonio ma riconosce che non sussistevano le condizioni per celebrarlo, era ed è nullo in partenza (nullità ab initio). La nullità può essere riconosciuta anche nei fatti precedenti al matrimonio, i cosiddetti “impedimenti dirimenti”, resi celebri da Alessandro Manzoni nei Promessi sposi, capitolo II, che fa elencare da don Abbondio al povero Renzo Tramaglino la sequenza in latino: “Error, conditio, votum, cognatio, crimen, cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas, Si sis affinis...”. Il matrimonio non ha effetto se manca la volontà e la consapevolezza di contrarre gli impegni che derivano dal matrimonio religioso. MOTIVI DI NULLITÀ Rimangono inalterati: “impotenza copulativa antecedente e perpetua sia per l’uomo e sia per la donna; mancanza di sufficiente uso di ragione; mancanza di discrezione di giudizio; impossibilità psichica di assumere gli obblighi essenziali del matrimonio; ignoranza, quando i contraenti ignorano che il matrimonio è la comunità permanente tra l’uomo e la donna, ordinata alla procreazione della prole; errore di persona; dolo ordito dal coniuge o da terzi per ottenere il consenso; simulazione o esclusione; condizione; violenza o timore grave; inoltre la mancanza di fede, la brevità della convivenza coniugale, l’aborto procurato, una relazione extraconiugale, l’occultamento doloso della sterilità o di una grave malattia contagiosa o di figli nati da una precedente relazione”. Pier Giuseppe Accornero


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ATTUALITA’

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Il “Don Bosco young group” vince “Beato’s got talent”

CASALNOCETO - Il “Don Bosco young group” ha vinto la seconda edizione di “Beato’s got talent”, il concorso musicale organizzato dal Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile. L’evento si è tenuto sabato 23 gennaio presso l’auditorium del Centro Paolo VI di Casalnoceto, gremito per l’occasione. Erano presenti oltre 300 persone. Il “Don Bosco young group” è una formazione di recentissima istituzione. I promotori del progetto sono riusciti a riunire gli elementi, soprattutto bambini, di tre parrocchie: Torricella Verzate, Mornico Losana e Corvino San Quirico che insieme formano un’Unità

Pastorale. Il pubblico è rimasto impressionato non soltanto dal gran numero di strumenti portato sul palcoscenico dai giovanissimi musicisti (un pianoforte, cinque chitarre, un violino, tre clarinetti, tre flauti traversi e un cajon), ma anche dalla eccezionale prova del piccolo cantante solista, Leonardo. Molto alto, tuttavia, il livello generale delle esibizioni. La giuria della manifestazione, composta da Andrea Scano, Elena Bonanata, Ernesto Ammirata e Mirko Taurino, ha dovuto discutere lungamente prima di scegliere la compagine vittoriosa, che si è aggiudicata un buono di 150 euro spendibile per l’acquisto di stru-

menti musicali. L’edizione di quest’anno è stata contraddistinta dal numero record di cori iscritti, undici, e dall’esecuzione di ben nove brani inediti. Era presente il Vescovo, Mons. Vittorio Viola, che ha dichiarato: “Sono contento di essere qui, e che questa bella iniziativa si svolga al Centro Paolo VI, che per noi è molto importante. Dovremmo ricordarcelo più spesso: è un cuore pulsante dell’amore in diocesi. Stasera parliamo di un amore più grande, che cerchiamo di vivere sulle orme di chi ce l’ha insegnato, il Signore Gesù e poi i suoi servi, fra cui don Remotti.” Hanno presentato lo spetta-

colo Carlo Zeme e Giulia Formica. La presenza della troupe di PNR Tv ha consentito la trasmissione in diretta web delle esibizioni. Il primo coro a presentarsi sul palcoscenico è stato, come di consueto, “Le stelle del Paolo VI”, formato dai ragazzi ospiti della struttura di Casalnoceto. Con il loro brano inedito, “Storia di un sogno”, hanno ricordato la figura di don Francesco Remotti, fondatore del centro, in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione. Subito dopo si è esibito il coro “Maria Regina” di Serravalle Scrivia, vincitore della passata edizione, e a seguire il “Don Bosco

young group”, il coro “Arcobaleno di voci” di Santa Maria della Versa, la Comunità pastorale “San Luigi Versiglia” di Casteggio, il coro “Giovanni Paolo II” di Broni, le “Note di Dio” di Sale, il coro “Cristina” di Vignole Borbera, il coro “San Matteo” di Tortona, il gruppo “Un oratorio per amico” di Lungavilla e, infine, i giovani di Azione Cattolica. Tutti i brani erano legati da un filo conduttore indicato dall’organizzazione: “L’amore più grande”. L’idea di un concorso per cori giovanili era nata tredici anni fa, quando la manifestazione aveva preso il nome di “Beato chi canta”.

Dopo alcune edizioni nelle quali la competizione si era trasformata in una semplice rassegna non competitiva, e dopo un anno di pausa, nel 2015 il format è stato rimodernato, con un nuovo regolamento e una nuova denominazione. Il brano vincitore dell’edizione passata, “Rugiada di vita”, è stato scelto come inno dei giovani tortonesi per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Cracovia dal 26 al 31 luglio 2016. I prossimi eventi organizzati dalla Pastorale Giovanile diocesana saranno orientati verso questo importante appuntamento. Pier Luigi Feltri



IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 28 gennaio 2016

21 TORTONA - Venerdì 29 gennaio al Civico, alle ore 21

Torna il festival “Le voci di domani”

BRONI - Venerdì 26 e sabato 27 febbraio, alle ore 21, presso il teatro Carbonetti di Broni torna il Festival dei bambini e dei ragazzi “Le voci di domani”, la fortunata manifestazione ideata oltre cinquant’anni fa da Franco Mezzadra e Mario Salvaneschi. L’edizione di quest’anno si preannuncia ricca di sorprese, di ospiti prestigiosi. Come sempre i protagonisti saranno i bambini e i ragazzi che, suddivisi nelle categorie baby, junior e senior, offriranno al pubblico uno spettacolo di alto livello artistico. A mettersi in gioco saranno in 24 che, guidati dai coordinatori musicali Elena Bonanata e Maicol Troni, già da alcune settima-

ne sono al lavoro per l’allestimento dello show che sarà condotto da Marco Rezzani, Eleonora Compagnoni, Gilberto Savini con i due minipresentatori Andrea Rezzani, Chiara Bonini e Gaia Acerra. I biglietti per le due serate sono reperibili nelle giornate di sabato 30 gennaio e domenica 7 e domenica 14 febbraio dalle ore 15.30 presso la sede dell’Unitre di Broni. L’edizione di quest’anno avrà un significato tutto particolare. Sarà, infatti, dedicata a Giuseppe Gallopin, il giovane bronese scomparso all’età di diciotto anni nell’aprile del 2002. Giuseppe era un giovane pieno di vita, radioso, impegnato nel sociale e nello

sport, animatore dell’oratorio a fianco dei bambini che lo adoravano. L’esempio e la testimonianza di Giuseppe continuano ad essere luce e guida per i molti che gli hanno voluto bene, in particolare per i suoi genitori Wilma ed Emilio, due persone straordinarie, di una fede e di una dignità immense, che hanno cercato di dare un senso al loro dolore aiutando gli altri, i più piccoli, i più bisognosi. Durante le due serate del Festival Giuseppe sarà ricordato con gioia dai suoi amici, soprattutto attraverso le voci dei giovani partecipanti c he così conosceranno e faranno conoscere Giuseppe, grazie alla forza della musica e della musi-

ca che Giuseppe amava. Anche quest’anno il Festival avrà scopo benefico. I partecipanti si sottoporranno al giudizio di una giuria popolare e di una giuria tecnica formata da esperti nel settore musicale. Ma a votare sarà anche il pubblico presente in teatro: nella serata di venerdì il pubblico voterà e il più votato si aggiudicherà il Premio “Teatro Carbonetti”. L’edizione di quest’anno è organizzata con la collaborazione del Lions Club Stradella Broni Host, dell’Unitre e dell’associazione Amici del Teatro Carbonetti, con il patrocinio del Comune di Broni. La manifestazione sarà su Radio Sound 95 di Piacenza.

Mario Panciroli e Andrea Bacchetti sul palco per gli Amici della Musica

TORTONA - La XXXVII Stagione organizzata dall’associazione “Amici della Musica” prosegue venerdì 29 gennaio, alle ore 21.15 al Teatro Civico con due solisti al pianoforte che sono Mario Panciroli e Andrea Bacchetti. Il programma del quarto concerto in cartellone per il 2015-2016 comprende musiche pianistiche di autori francesi: in un salotto parigino del primo Novecento, come quello di Madame Swann in Proust, si potevano ascoltare brani come il “Chiaro di Luna” di Debussy, la Suite “Ma mére L’oye” di Ravel, e “Dolly” di Fauré. Nella prima parte i solisti

si esibiranno singolarmente; nella seconda parte suoneranno a quattro mani. Entrambi gli artisti, già venuti a Tortona, sono conosciuti dal pubblico e sono contenti di presentare in questo affascinante programma che permette di avere un quadro dell’ultima fase tra ’800 e ’900, nella quale si è vissuto, in ambiente francese, un momento culturale che è stato caratterizzato dall’ultima grande creatività pianistica della musica classica. Per informazioni e prenotazioni si può contattare il Civico (tel. 0131.820195) da martedì a venerdì dalle ore 16 alle 19.

TORTONA - Il 23 gennaio nella Biblioteca Comunale

Presentato “In volo su Zerzura” e le avventure nel deserto della Libia

TORTONA - Sabato 23 gennaio, presso la Biblioteca, gli autori Roberto Chiarvetto, Alessandro Menardi Noguera e Michele Soffiantini hanno presentato il libro “In volo su Zerzura”, edito dalla Rivista Aeronautica. Il volume è stato presentato ufficialmente al Salone Internazionale del Libro di Torino. Zerzura era il nome di una mitica oasi del profondo Deserto Libico, tra Egitto, Libia e Sudan, sulla quale letterati e esploratori fantasticarono. Negli anni ’30,

identificata più o meno tra l’oasi di Cufra, il massiccio di Auenàt e l’altopiano del Gilf Kebir in Egitto, divenne una meta da cercare sulla quale si disputarono i confini della colonia italiana di Cirenaica, dei territori in mano alla Corona britannica e del Ciad francese. Il volume ricco di fotografie inedite, ricostruisce in modo appassionante le vicende di quegli anni e di quegli uomini, che volarono avventurosamente sul deserto dove anche gli autori si sono recati nel 2010.



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EVENTI E CULTURA

23 PIETRA DE’ GIORGI - In occasione della festa del patrono

Nuovo consiglio zonale di Confagricoltura

Il presidente di Confagricoltura Alessandria a Tortona durante l’assemblea zonale

TORTONA - E’ partita da Tortona la seconda settimana delle Assemblee di Zona di Confagricoltura Alessandria, che si è svolta mercoledì 20 gennaio, presso il ristorante “Il Carrettino”. Circa un centinaio di associati hanno seguito attentamente nella sala convegni gli interventi dei relatori presenti al tavolo: il presidente provinciale Luca Brondelli di Brondello, il direttore provinciale Valter Parodi, il presidente di Zona Stefano Pareti e il direttore di Zona Massimo Gonella. Ospite gradito l’assessore del Comune di Tortona Marcella Graziano, che segue sempre da vicino le problematiche che coinvolgono l’agricoltura locale, quale la vicenda delle effrazioni all’oleodotto Sannazzaro-Fegino con conseguente sversamento di benzina verde nel suolo nei territori dei Comuni di Tortona e Castelnuovo Scrivia, che ha penalizzato alcune aziende associate a Confagricoltura. Il presidente tortonese Pareti ha ricordato come durante i sei

anni di mandato vi sia stata forte unità tra i componenti il Consiglio di Zona uscente e grande supporto da parte della struttura. La parola è poi passata al direttore di Zona Gonella, che dopo l’espletamento delle operazioni di voto, ha reso noti i nomi dei consiglieri della Zona di Tortona per il prossimo triennio, in gran parte rinnovati: Ivano Grassi, Stefano Invernizzi, Stefano Pareti, Paola Ragni, Paola Sacco, Giancarlo Lova e Alessandro Ricotti. Vi è stato un caloroso applauso per tutti gli eletti, seguito da un augurio di buon lavoro. La UBI Banca, con cui Confagricoltura Alessandria ha recentemente instaurato una partnership, nella persona di Massimo Semino, è intervenuta sulle possibili soluzioni creditizie offerte dall’Istituto bancario agli agricoltori. A seguire il presidente Luca Brondelli è intervenuto sull’azione politico-sindacale in atto nell’ultimo periodo, soffermando il discorso sull’abolizione dell’IMU, dell’IRAP e sull’assegnazio-

ne di gasolio: “In Francia si spendono 300 milioni di euro all’anno, contro più di un miliardo di euro all’anno spesi dall’Italia per il gasolio e la superficie dei cugini d’Oltralpe è due volte e mezzo quella nostrana. Ciò non è più sostenibile”. Dopo il saluto della presidente di Confagricoltura Donna Maria Teresa Taverna, si è aperta la seconda parte dell’assemblea, quella formativa-informativa sul nuovo “Programma di Sviluppo Rurale” con gli interventi dei tecnici provinciali Cristina Bagnasco, Marco Visca e Roberto Giorgi. La trattazione degli aspetti tecnici ha avuto un interessante seguito da parte del pubblico astante, con numerose domande e interventi di approfondimento e di discussione da parte degli intervenuti in sala. Ad esempio non è mancato un commento sul biogas e sulle energie alternative da parte di Angelo Fava, che è solito aggiornare sulla situazione attuale di questo settore. Ambrogio Salvaneschi ha domandato informazioni sul problema del condizionamento dei pozzi, che ha costi a volte maggiori rispetto alla creazione di nuovi pozzi. Roberto Dellacà ha chiesto delucidazioni sui lavori che sono stati fatti dopo l’alluvione dei Grue, soffermandosi sui fossi. Marinella Peinetti, assicuratrice che collabora da qualche mese con Confagricoltura Alessandria tramite il servizio Gestioni Assicurazioni Agricole, si è presentata a quanti non la conoscono ancora e ha reso noto di essere disponibile per qualsiasi approfondimento ogni giovedì mattina presso l’Ufficio Zona di Tortona. Il pranzo conviviale, che ha concluso l’incontro, è stato un momento di scambio di commenti e opinioni.

Consegnate le benemerenze civiche in onore di Sant’Antonio Abate

PIETRA DE’ GIORGI Domenica 17 gennaio nel Cantinone Medioevale si è svolto il consiglio comunale per la consegna delle civiche benemerenze, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, patrono del paese. Il sindaco Gianmaria Testori nel discorso introduttivo ha ricordato che la devozione a Sant’Antonio Abate risale al 1574 quando una violenta pestilenza sterminò gran parte della popolazione e in quella circostanza gli abitanti di Pietra si affidarono alla protezione del santo. La civica benemerenza 2016 è stata consegnata alle insegnanti della scuola dell’infanzia “S. Cerutti”, agli insegnanti della Scuola Primaria di Pietra de’ Giorgi (nella foto con il sindaco) e a Enrico Roveda, ricercatore dell’Università degli Studi di Milano e docente di Storia della Lombardia moderna. Alle persone insignite è stata consegnata una medaglia e una

pergamena, la medaglia riporta nel diritto l’immagine di Sant’Antonio Abate e nel rovescio lo stemma comunale. Il sindaco ha voluto ricordare che la benemerenza alle insegnanti assume un significato particolare in quanto in quest’anno la scuola primaria di Pietra ha completato il ciclo delle cinque classi. “Abbiamo creato un piccolo sistema scolastico – ha fatto notare il primo cittadino – dove i bambini entrano al nido e hanno l’opportunità di arrivare alle scuole elementari. Le nostre scuole pur essendo scuole di paese sono moderne e con standard qualitativi elevati”. Nell’ambito delle iniziative in occasione del centenario della Grande Guerra, al termine del consiglio comunale per le benemerenze, sono state consegnate alcune copie dei fogli matricolari a parenti di militari che avevano preso parte al primo conflitto mondiale.


Antola al Po

IL POPOLO

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Giovedì 28 gennaio 2016

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Voghera Mercoledì 20 gennaio, nel santuario francescano, la Messa con il Vescovo e e con le autorità

La Polizia Locale ha onorato il patrono San Sebastiano

VOGHERA - Mercoledì 20 gennaio, nella santuario di S. Maria delle Grazie, il Vescovo di Tortona, Mons. Vittorio Viola ha presieduto la S. Messa in occasione della festa di San Sebastiano, patrono della Polizia Locale. Di fronte a numerosi rappresentanti delle forze dell’ordine, della Croce Rossa, della Protezione Civile, delle associazioni combattenti e di molti studenti provenienti dagli istituti comprensivi “Dante” e quello di Via

Marsala, è stata anche l’occasione per fare un consuntivo dell’anno appena trascorso. Il Vescovo ha invitato i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine, rispettando le norme che sono state date per il vivere civile, insieme. Il comandante della Polizia Locale, Giuseppe Calcaterra, ha illustrato i numeri dell’anno appena trascorso. Le violazioni al codice della strada, sono aumentate passando da 10.000 a 11.000. Rad-

doppiate le multe agli automobilisti senza assicurazione rispetto al 2014, come anche i fermi per guida in stato di ebbrezza. Tre le persone trovate a guidare senza patente e tre quelle fermate sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Più che raddoppiati i sequestri o fermi di veicoli, passati da 58 a 144; è stato poi ritrovato un veicolo rubato e sono stati rimossi 46 veicoli abbandonati (erano 35). Sul fronte incidenti stradali la polizia locale è intervenuta in 267 episodi, mentre per quel che riguarda gli accertamenti commerciali si è passati dai 395 nel 2014 ai 357 nel 2015. I controlli edilizi sono saliti da 14 a 46, con 9 abusi riscontrati. Altro numero rilevante è quello delle notifiche di atti giudiziari, passati da 199 a 331. Il sindaco Carlo Barbieri, per venire incontro alla richiesta di maggiore sicurezza chiesta dai cittadini, ha annunciato l’approvazione in Giunta di un importante pacchetto di misure che porterà la città ad avere tutti gli accessi stradali videosorvegliati. Mentre il comandante Calcaterra ha spronato i cittadini a una più stretta collaborazione con le forze di polizia, anche attraverso la segnalazione di movimenti o personaggi anomali. Al termine della cerimonia religiosa sono stati premiati anche due cittadini che si sono

BASTIDA PANCARANA - Il 6 gennaio la festa per i bambini e la riscoperta delle tradizioni

La Befana con la “caràta” e la “Büsela”

BASTIDA PANCARANA - La Pro Loco e la Parrocchia avevano da tempo chiesto alla Befana di passare da Bastida e il 6 gennaio “Lei” ha rispettato l’appuntamento. Ad aspettarla, nel salone ex Soms, bambini sorridenti e incuriositi, nonni e genitori altrettanto divertiti. La simpatica vecchietta si è fatta aspettare un po’, ma i bimbi hanno ingannato l’attesa partecipando ad alcuni divertenti giochi a squadre con musica di sottofondo mandata da “Rebo”, animatore del Grest parrocchiale e abile esperto di impianti audiovideo. Ad attendere gli ospiti, ai piedi del palco, c’erano due grandi “büséle”, pupazzi di pasta dolce a forma di uomo e donna di circa mezzo metro di altezza, opera dell’ex panettiere del paese

Luigi Lovagnini. Questi erano i dolci natalizi che, tanti anni fa, le mamme confezionavano e cuocevano al forno del paese e che a Natale donavano ai bambini che potevano consumarle il giorno di Santo Stefano, non tagliandole con il coltello, ma soltanto rompendole con le dita perché la figura di pasta dolce rappresentava il neonato Gesù al quale, in tempi più

recenti, si è accompagnata la figura di una bambina. Il “maestro cioccolatiere” Gianni Cini ha preparato una gustosa cioccolata per tutti. Poi la Befana, è arrivata portando i sacchetti di dolci con una “caràta” (carriola) di legno costruita a mano dall’ultimo vero falegname bastidese Marco Calcante, detto Tròn (tuono). Qualche anno prima della sua scomparsa riprodusse fedelmente il modello di carriola che gli abitanti di Bastida usarono ben 154 anni fa per trasportare, dal fiume Po al centro del paese, la ghiaia necessaria per realizzare le fondamenta della nuova chiesa. Sotto gli abiti della Befana si celava il simpatico e sempre disponibile Andrea Mascherini. Luisella Camerini

Lunedì 18 e giovedì 21 gennaio nelle prime 2 serate del torneo sono state disputate 4 partite e i risultati hanno fatto registrare un buon bilanciamento delle forze in campo, ma anche a un’inaspettata sconfitta della formazione arquatese “Pastafresca Ravera” i cui giocatori sono gli stessi che nell’edizione del 2015 hanno vinto il torneo.

Quest’anno oltre ai sempre temibili ragazzi di Arquata, le altre formazioni che sono i Rincalzi, i Farmaceutici, il Real Isola, il Team Rampa e il Samp Club Isola, possono aspirare alla vittoria finale. Il verdetto si avrà il 4 febbraio, quando terminerà il girone di eliminazione. Il Memorial è dedicato a Sello e Livio, due ragazzi di Isola scomparsi in giovane età. La buona partecipazione di giocatori e di pubblico è la migliore dimostrazione che loro due hanno lasciato, specialmente nei giovani, un ricordo indelebile che nemmeno il tempo riesce a offuscare. Renato Piras

Il Memorial calcistico per Sello e Livio a Isola del Cantone

ISOLA DEL CANTONE Organizzato dal Genoa club e dagli Amici di Livio con il patrocinio del Comune di Isola del Cantone, il 18 gennaio ha preso il via, nella palestra comunale, il torneo di calcetto indoor in onore di Sello e Livio. Sei le squadre iscritte formate da 8 giocatori ciascuna. La regola impone lo schieramento di 4 giocatori in campo per formazione, portiere compreso, ma durante il match un meccanismo di sostituzioni a rotazione, simile al sistema utilizzato nel basket, consente a tutti gli 8 atleti di entrare in campo e disputare una buona porzione di partita.

impegnati in occasione di particolari eventi che hanno caratterizzato il 2015. I riconoscimenti sono stati consegnati a Marco Domanin, volontario del Comitato C.R.I. di Voghera, che è intervenuto durante l’incendio di vaste proporzioni alla Piberplast lo scorso 19 settembre, cooperando attivamente con la Polizia Locale e a Cesare Nicolini che ha fermato e consegnato agli agenti un automobilista fuggito dopo aver provocato un incidente stradale nel

quale è rimasta ferita una persona. La funzione religiosa è stata animata dal Coro “Francesco e Chiara”, di recente formazione e molto attivo in città, che accompagna con i suoi canti le principali funzioni nel Santuario francescano vogherese. Il Coro (nella foto con il Vescovo), diretto da Mariacarla Gatti, è nato con l’intento di annunciare il messaggio francescano con gioia e semplicità, attraverso la forza della musica.


IL POPOLO Giovedì 28 gennaio 2016

Opinioni a confronto

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Da leggere

Contare e raccontare la scuola

Egr. Direttore, in un mondo che si fa ogni giorno di più tecnologico, per non dire tecnocratico, in cui si pretende che tutto possa e debba essere misurato e misurabile, anche la Scuola diventa terreno di caccia: vengo dalla compilazione di un Rapporto di Autovalutazione (RAV), propedeutico al Piano di Miglioramento (PDM), a sua volta presupposto per la stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Non sono certo qui a negare il valore di quanto è stato fatto: è sicuramente un passaggio importante in un sistema complesso quale la Scuolala riflessione sui propri punti di forza e debolezza, imprescindibile per proporsi obiettivi di crescita in una progettazione consapevole del proprio ruolo e potenzialità di interazione con la realtà in cui ci si trova a operare. Vorrei però dire che tutto questo non basta: intanto i numeri, le percentuali, le Aree di intervento, gli Obiettivi e i Traguardi hanno bisogno di didascalie, andrebbero sempre anche descritti e raccontati, perché dietro ad ognuno ci sta una storia vera e una esperienza autentica in cui si muovono Persone; e poi esistono anche numeri che non trovano spazio in nessuna tabella, che però parlano molto più di quelli che hanno raggiunto la loro precisa collocazione. Fluttuano nell’aria, o meglio nella mia aria, alcuni numeri significativi, che non sono riuscita a sistemare in nessun documento che abbiamo scritto, a cui vorrei dare qui uno spazio di risarcimento: 103 alunni, il 10% degli iscritti al Liceo “E. Amaldi” di Novi Ligure, (di cui 83 abbonati a 5 spettacoli della stagione) il 21 gennaio sono andati al “Teatro della Corte” di Genova per assistere alla rappresentazione dell’“Orestea” di Eschilo, una trilogia che ha circa 2500 anni, la cui messa in scena dura non meno di 4 ore. Tutti questi dati evocano non una, ma più storie bellissime: raccontano di tanti ragazzi che amano il teatro non come alternativa alle lezioni del mattino, ma perché nel teatro cercano e trovano quello che hanno imparato, e molto altro ancora, raccontano il potere della Parola che si fa gesto e azione, il fascino inesauribile della Bellezza, raccontano che c’è un passato che non passa e non passerà, che ci sono questioni irrisolvibili con cui l’uomo da sempre si deve e si vuole misurare, raccontano il persistere dell’“inesauribile segreto” dell’esistenza, e in ultimo ci parlano anche della passione e dell’entusiasmo di tanti insegnanti, che da sempre credono che il teatro sia una delle più alte avventure intellettuali e umane con cui ci si possa misurare. Lucina Alice - Novi Ligure

Il canone spetta solo alla RAI?

Egr. Direttore, c’è un lungo indistruttibile filo che tiene unite, da più di trent’anni, le forze politiche di maggioranza e di opposizione nel dibattito che ruota attorno al ruolo della Rai: chi governa di volta in volta cerca di mettere le mani sui vertici dell’azienda e chi sta in minoranza finge di stracciarsi le vesti nella speranza di godere dello stesso meccanismo a parti invertite. Una sintonia che, come dire, “aiuta”: ci si garantisce un po’di controllo e nello stesso tempo si lasciano aperte le porte a quella terra di mezzo (l’indotto) che di passaggio in passaggio ha assunto forme e dimensioni tali da rendere estremamente problematico qualsiasi serio intervento sul servizio pubblico. E che sia questo il terreno vero dello scontro e della “conquista” lo dimostra un fatto noto a tutti i protagonisti: nella Seconda repubblica nessun partito ha mai vinto le elezioni avendo il controllo della Rai. Governare l’azienda pubblica non garantisce il consenso, ma assicura il controllo di fiumi di denaro destinati alle produzioni ed agli appalti. Questo è il vero obiettivo della politica al di là delle finte polemiche, dei finti girotondi, dei propositi alti e solenni. Basta ricordare che l’ultimo vero dibattito sul ruolo del servizio pubblico sia avvenuto prima dell’approvazione della legge Mammì, quando la sinistra democristiana, non condividendo le linee guida della riforma, lasciò il Governo. Politicamente un’era geologica fa. Poi più nulla. Nel frattempo il mondo della comunicazione radiotelevisiva è profondamente cambiato e l’arrivo del web e del digitale hanno mutato la percezione e la fruizione del messaggio. Un mutamento radicale al quale si accompagna, ora, una riforma altrettanto drastica che consegna il controllo sui vertici della Rai direttamente al capo dell’esecutivo. Il tutto inserito in un contesto che vede scadere la convenzione che fino ad ora ha assegnato alla Rai il compito di assicurare il servizio pubblico. Quale occasione migliore per avviare una riflessione profonda su cosa significhi oggi “servizio pubblico”, a quali criteri debba corrispondere, quali funzioni assicurare. Solo alla fine di una discussione approfondita si potrà procedere al rinnovo della convenzione perché, almeno in via teorica, non si può escludere che nel nuovo mondo editoriale “tutti gli attori” stiano facendo in qualche modo “servizio pubblico”, ed in questo caso i proventi di un canone, ormai “blindato” rispetto a qualsiasi ipotesi di evasione, andrebbero spalmati fra tutti i soggetti e non concentrati su di un’unica azienda. Tommaso Genisio - Roma La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

a cura della Redazione

Gaël Giraud

Franco Garelli

Faustina Kowalska

Transizione ecologica

Famiglie

La Divina Misericordia

EMI

EDB

EMP

Pp. 288

Pp. 264

Pp. 104

Euro 16,00

Euro 21,50

Euro 9,00

La transizione ecologica, cioè una serie di misure concrete per ridurre la dipendenza da energie derivanti da fonti fossili e di conseguenza l’inquinamento, è possibile e concreta. Inoltre, la si può sostenere con strumenti tipici della finanza. È la prospettiva nuova e controcorrente dell’economista ed ex banchiere francese Gaël Giraud, attuale chief economist all’Agence Française de Développement di Parigi. Giraud è anche un gesuita: ha scelto la vocazione religiosa dopo una vita da banchiere di alto livello. Nel suo nuovo libro, con la prefazione di Mauro Magatti, Giraud traccia un percorso concreto per affrontare la crisi ecologica, denunciata da papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’. Il merito di Giraud è voler utilizzare la finanza per quella svolta verde dell’economia che Francesco sollecita nella sua enciclica. Buona parte del libro di Giraud è anche una disamina, sferzante e documentata – grazie a testimonianze di prima mano – di come è nata, come si è sviluppata e che danni ha causato la crisi e-conomica. In sintesi, Giraud afferma che si può trovare una strada concreta e percorribile per salvare il domani del pianeta: “La transizione ecologica sta ai prossimi decenni come l’invenzione della stampa sta al XV secolo o la rivoluzione industriale al XIX”.

La dottrina dell’indissolubilità del matrimonio, la possibilità per i divorziati risposati di accedere ai sacramenti, la posizione della Chiesa nei confronti degli omosessuali sono alcuni dei punti caldi affrontati dalla III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione” (519 ottobre 2014), che dato avvio a un lavoro che proseguirà per un intero anno in tutte le Chiese del mondo, in vista del Sinodo ordinario sulla famiglia dell’ottobre 2015. I documenti del Sinodo, segnalatosi all’opinione pubblica anche per le novità di metodo e la franchezza del dibattito, riflettono i testi del magistero, ma anche la sensibilità di Papa Francesco, fiducioso che la Chiesa sia in grado di superare lo “sguardo severo e legalista” sui problemi del mondo. Franco Garelli è professore ordinario di Sociologia dei processi culturali all’Università di Torino, ove insegna attualmente Religioni nel mondo globalizzato. È membro dell’International Society for the Sociology of Religion, del cui direttivo ha fatto parte in passato. Collabora con La Stampa e Il Messaggero. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Religione all’italiana. L’anima del paese messa a nudo (Il Mulino), tradotto anche in inglese.

Il volume è un’antologia del Diario di Santa Faustina Kowalska, la mistica polacca, curata da Claudia Koll, affermata attrice romana che ha compiuto negli ultimi anni un cammino di conversione alla fede cattolica. È la stessa artista ad aver scelto e a presentare i testi confluiti in questo libro, che vuole essere una sorta di guida per accompagnare la riflessione spirituale di ogni credente nell’anno santo del Giubileo della Misericordia. Canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000, che contestualmente istituì la festa della Divina Misericordia da celebrarsi la seconda domenica di Pasqua, suor Faustina visse nei primi anni del Novecento. Ebbe come missione il far conoscere a ogni uomo la Misericordia di Dio e invocarla per i peccatori, dando vita al culto e al movimento apostolico della Divina Misericordia. Iniziò a scrivere il suo Diario nel 1933, continuando ad annotare per tutta la vita con diligenza le parole di Gesù che, nelle sue visite, le chiedeva di glorificare la Miseri-ordia di Dio, senza escludere da questo messaggio nessuno, nemmeno “i più grandi peccatori”. In appendice sono riportate la coroncina e la novena della Divina Misericordia, litanie e altre preghiere legate al culto della Divina Misericordia.

SPAZIO DIOCESI Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, e anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, religiosi, associazioni, ecc. Se avete notizie re-

lative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564. SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. In particolare sarà trasmessa in diretta la celebrazione del Giubileo dei Religiosi e della Religiose, in conclusione dell’anno della Vita Consacrata, che sarà presieduta dal Vescovo martedì 2 febbraio, in Duomo, alle ore 17. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana

realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territorio del vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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SALUTE OGGI - a cura di Laura Notti

La piramide alimentare è diventata multietnica

In questo ultimo decennio, visto l’incremento nel nostro paese di immigrazione proveniente da differenti culture, si sono tralasciate, oppure evolute, abitudini consuete e tradizionali di noi italiani, che abbiamo sempre più a che fare con una collettività multirazziale. Se questa, a volte faticosa, integrazione non è ancora ben accetta dal punto di vista sociale, lo è sempre di più dal punto di vista alimentare, tanto che nei nostri mercati, accanto agli usuali prodotti del nostro territorio, compaiono sempre più spesso frutti e vegetali esotici, o i piccoli frutti cinesi, o cereali differenti dal nostro grano come il farro, il mais o l’akinoa. I medici dell’Associazione Italiana Pediatrica hanno recentemente proposto una “piramide alimentare transculturale” riveduta e corretta rispetto a quella tipica che, accanto ai nostri alimenti tradizionali e del territorio, include cibi e sapori di altre culture ed etnie. Questo esperimento ha lo scopo di adattare le nostre abitudini alimentari basate sulla dieta mediterranea, ai gusti e alle tradizioni di un’Italia sempre più multietnica e, in questo senso, i bambini sono il mezzo per cui le tradizioni di singoli popoli diventino in un prossimo futuro, tradizioni condivise da più etnie sotto uno stesso tetto. Sono quasi 100mila i nuovi nati in Italia nel 2014 da genitori stranieri, ossia il 20% dei nuovi nati: quasi la metà proviene dall’Europa centrorientale, mentre gli altri soprattutto all’Africa e dall’Asia, specie dalla Cina. Queste popolazioni importano tradizioni, usi e costumi evidenti anche a tavola: cerali diversi dai nostri, differenti tipi di frutti e vegetali e diversi modi per lavorare e cucinare le carni, tutte cose che, evidentemente, limitano l’integrazione con le nostre abitudini. Secondo i pediatri dell’AIP la dieta mediterranea con le sue regole salutari come la sua varietà, l’uso prevalente di verdure e frutta, l’uso di grassi più sani, l’abitudine ai cinque pasti quotidiani e alla pri-

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

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IL POPOLO

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Giovedì 28 gennaio 2016

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

“Il figlio di Saul” e il dramma della Shoah ma colazione, il tutto associato a uno stile di vita corretto, contribuisce a un giusto equilibrio nutrizionale e quindi al mantenimento della salute di ognuno ma, con l’inserimento di nuovi alimenti di differenti culture, riesce a stabilire un contatto migliore e più diretto con le nuove popolazioni di bambini di diverse etnie, per un’integrazione più veloce nella società italiana. La punta della nostra piramide alimentare, come sappiamo, è costituita dai cibi ipercalorici (quelli con maggiori contenuti in grassi e zuccheri), cibi che sarebbero da evitare o da limitare drasticamente; se nel mondo occidentale si tende da anni a limitare la malnutrizione in eccesso cercando con l’informazione di educare a una corretta alimentazione, anche alle nuove etnie in entrata nel nostro paese occorrerebbe scoraggiare l’eccedenza calorica, limitando la scelta di alimenti sconsigliati ma soprattutto del loro uso spropositato specie nella dieta dei nostri figli (e parlo di merendine, snack di varia natura piuttosto che patatine fritte); quindi, anche fra i bambini di altre etnie, occorrerebbe limitare questi tipi di alimenti (snack a base di banana o platano fritti, dolci o condimenti ricchi di grassi che fanno parte delle loro tradizioni culinarie), con il medesimo scopo di frenare l’incremento di sovrappeso e obesità in atto fra i bambini e limitare in futuro le conseguenze cardiovascolari. Dieta equilibrata e movimento sono le classiche ricette per la nostra salute, ma aggiungerei anche la serenità, ingrediente indispensabile al nostro benessere ma purtroppo carente di questi tempi. E tanta serenità è il mio personale augurio per tutti, in questo nuovo anno da poco iniziato. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

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Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

Dal 21 gennaio è al cinema “Il figlio di Saul”, Leone d’Oro alla 72^ Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia 2015. Un’ottima occasione per avviare riflessioni sul rapporto tra cinema e shoah. Saul Auslander fa parte dei Sonderkommando, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere il figlio. Tenta allora un’impossibile impresa: individuare un rabbino cui affidare il compito di dire la preghiera e seppellire il corpo del ragazzo. Ha già vinto molto questa pellicola: il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2015, il Golden Globe 2016 e altri riconoscimenti in giro per il mondo. Adesso, il 28 febbraio pros-

simo, è nella cinquina finale degli Oscar, categoria “Miglior Film Straniero”, ossia in lingua non inglese. Il tema Shoah non è mai semplice da svolgere. Al contrario, su quei tragici avvenimenti che si sono svolti nei campi di concen-

tramento durante la guerra mondiale, incombe il rischio di non indovinare quasi mai l’approccio giusto, di essere troppo leggeri in un senso o troppo pesanti in un altro. Tra follia, religione e pietà, lo sguardo si allarga sull’ orrore delle immagini.

L’azione si svolge quasi tutta all’interno di corridoi, stanzoni, spazi privi di luce dove la mancanza di respiro toglie ogni anelito di vita. Nel finale arriva la domanda a lungo attesa: Saul preferisce la sepoltura di un ragazzo di fronte all’uccisione di tanti innocenti? Il quesito apre problemi morali profondi e forse insolubili. Però concreti e, per come Saul li vive, terribilmente veri. Male, morte, potere e Storia sono i temi fondamentali ricorrenti. Seguire Saul e il suo punto di vista evita insistenze, ripetizioni, distrazioni. Il film ripropone argomenti su cui è sempre opportuno riflettere, soprattutto per la celebrazione del Giorno della Memoria. Consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Il piccolo Indro Enrico Maria, nato il 26 settembre 2015 a Novi Ligure, tra le braccia della nonna e del nonno Piercarlo Peccorini, Diacono Permanente e direttore della Corale “Valle Spinti”. Il bambino è il figlio di Francesca e di Edoardo Dellepiane.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Trippa con fagioli bianchi

Ingredienti per 4 persone kg di trippa mista di vitello 200 g di fagioli bianchi di Spagna 50 g di Parmigiano grattugiato patate 1 cipolla piccola di Voghera 3 carote 2 gambi di sedano prezzemolo alloro salsa di pomodoro olio d’oliva, sale pepe

Lessate i fagioli in acqua leggermente salata, dopo averli lasciati a bagno una notte. Intanto tritate la cipolla, tagliate a dadini le carote e il sedano e fate rosolare con un po’ d’olio in una capiente casseruola. Unite quindi la trippa, dopo averla ben lavata e tagliata a listarelle, l’alloro e un pizzico di sale. Lasciate brasare 10/15 minuti, poi versate un po’ di salsa di pomodoro secondo il vostro gusto, coprite con ac-

qua e fate cuocere per un’ora. Aggiungete quindi le due patate sbucciate ma intere, (che dovranno essere schiacciate alla fine con una forchetta per dare consistenza al sugo) e i fagioli cotti in precedenza. Aggiustate di sale, se necessario e, a cottura ultimata, spolverizzate con prezzemolo. Servite la trippa bollente con pepe e Parmigiano a parte. L’enologo consiglia... I.G.P Rosso provincia di Pavia “IO” Sulla trippa, contornata dalla cospicua presenza dei fagioloni del Papa, il risultato di un pregevole connubio tra il Barbera e vini alloctoni. Suggestiva unione dalla fresca e incisiva eleganza che apre a diversi sentori olfattivi. E sprime energia. Le calde e armoniose cadenze danno spazio al protrarsi gustativo. CA’ DI FRARA Località Casa Ferrari, 1 - Mornico Losana Tel. 0383.892299; cadifrara@cadifrara.com www.cadifrara.com


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 28 gennaio 2016

SERIE D Girone A - 23^ Giornata

SERIE D Gir. A - 23^ Giornata

OltreVoghera in zona play off OLTREPOVOGHERA 2 PINEROLO 1 (primo tempo 0-0) RETI: 15’ st Poesio (OV); 18’ st Gili (P), 27’ st Buglio (OV). OLTREPOVOGHERA: Cizza; Bernazzani, Di Leo, Di Placido (c.), Dragoni; Buglio, Alvitrez; Cleur (24’ st Lanzalaco), Poesio, Artaria (24’ st Dolcetti); Marijanovic. A disp.: Macario, Monopoli, Tomat, Tonon, Coccu, Sabau, Doria. All.: Dossena. PINEROLO: Zaccone; Assisi, Grancitelli, Grillo (37’ st Sardo), Pautassi; Noia, Rignanese, Saadi; Esposito, Dalla Costa, Gili. A disp.: Gozzi, Fonti, Mannai, Tonini, Didio, Neri, Francesa, Lippo. All.: Ghio (Nisticò squalificato). ARBITRO: Melillo VOGHERA - Il primo scontro diretto in chiave playoff è dell’OltrepoVo-ghera. Sono tra l’altro sei i punti conquistati ai danni di un Pinerolo terribile matricola del cam-

pionato, superato anche nel match di andata grazie a un acuto di Artaria. Questa volta le due “perle” rossonere sono arrivate da Poesio e Buglio, ovvero due tra gli elementi cardine della squadra, nel giorno del ritorno a tempo pieno al centro dell’attacco di Marijanovic. Che l’OltreVoghera volesse far suo il match, lo si è visto anche nel primo tempo, dove la squadra ha fatto la partita e non ha rischiato nulla, andando in più di un’occasione vicina alla segnatura e reclamando per un calcio di rigore non assegnato per fallo su Artaria lanciato a rete dopo aver superato anche Grancitelli, ultimi baluardo. Anche nella ripresa la musica non è cambiata, con i rossoneri alla ricerca costante del gol, arrivato per un destro felpato sul secondo

palo da dentro l’area di Poesio che ha bissato il centro con la Fezzanese: per lui due centri da quando è tornato a Voghera dall’Imolese. Poi quello strano gol subito dopo pochi minuti, a smorzare l’euforia di un OltreVoghera che non si è disunito per nulla sull’1-1 e ha trovato con il sesto centro in campo di Buglio (testa vincente su assist di Poesio) la rete di una vittoria limpida e mai messa in discussione. Va detto che il Pinerolo ha giocato tutta la ripresa in 10 uomini, causa il cartellino rosso al suo attaccante di punta, quel Dalla Costa (10 reti in stagione per lui) che si è fatto cogliere nel colpo proibito (gomitata) nei confronti di Artaria. CLASSIFICA: Caronnese 53; Sporting Bellinzago 48; Lavagnese 47; Chieri 44; Pinerolo 43; Gozzano 41; Sestri Levante 40; OltrepoVoghera 39; Argentina 38; Derthona 34; Bra 31; Pro Settimo e Borgosesia 27; Rapallobogliasco 26; Ligor-na 24; Vado 20; Acqui 18; Novese, Fezzanese 17; Castellazzo 11.

BASKET A 2 DONNE - 16^ Giornata

L’OMC Broni batte il Castelnuovo nel derby

BRONI CASTELNUOVO

87 36

OMC BRONI: Galbiati 17, Pavia 11, Dettori 7, Bratka 21, Savini 9, Zampieri 12, Bonvecchio 10, Soli. Non entrate: Landi e Vanin. All. Sacchi. CASTELNUOVO S.: Bergante 8, Brussolo 2, Porro 13, Algeri, Palacios 2, Codispoti, Vitari, Paglia 3, Furla, Marciano 2, D’Amico 6, Scarrone. All. Balduzzi. NOTE: primo tempo 44-14 (parziali quarti: 26-4, 18-10, 20-11, 23-11). BRONI - Una sola squadra sul parquet del Palabrera: la Omc Broni stravince il derby casalingo contro il Bc Castelnuovo Scrivia. Troppo

netto il divario tra le due compagini. Le oltrepadane, al sedicesimo sigillo consecutivo, rimangono saldamente in testa alla classifica, con 6 punti di vantaggio su Crema, mentre Vicenza e Milano (le venete hanno vinto lo scontro diretto con le meneghine) scendono a meno 12 dalla capolista. Mentre le Giraffe rimangono al penultimo posto e devono guardarsi alle spalle, perché la Virtus Cagliari, con l’innesto di Sarni, è tornata competitiva, infilando due successi di fila. Le ragazze di coach Sacchi, fresco del premio dell’Orgoglio Pavese, hanno stabilito il nuovo record di scarto. Infatti il +51 contro l’Eco Program è superiore al +49 fatto registrare nella partita dello scorso 8 dicembre, sempre

al Palabrera, contro la Fassi Albino. La Omc domina sin dalla palla a due, infilando un terrificante parziale di 220: Bratka penetra nella difesa scriviana come un coltello caldo nel burro. E quando la pivot estone viene raddoppiata, serve le solite Galbiati e Zampieri, che da fuori non si fa pregare per infilare la retina. Castelnuovo trova il primo canestro con D’Amico quando mancano appena 30 secondi alla sirena del primo quarto. La partita è praticamente finita lì, perché il Bcc mette in campo il cuore nel secondo periodo, cerca in qualche modo di limitare i danni, ma Broni continua a macinare il suo gioco fluido, permettendosi alcune giocate spettacolari che hanno fatto scattare in piedi i tifosi.

27 SERIE D Girone A - 23^ Giornata

La Novese ancora ko Il Derthona pareggia e si riprende

ACQUI NOVESE (primo tempo 1-0)

3 0

ACQUI: Scaffia; Benabid, Simoncini, Severino, Giambarresi; Genocchio, Anania; Giordani, Lombardi (26’ st Anibri), Cerutti (41’ st Degioanni); Casone (36’ st Boveri). A disp: Lassandro, Cal zolaio, Ratto, Morina, Castelnovo. All. Buglio NOVESE: Pisani; Balzano, Rudi, Casale (31’ st Di Giglia), Dominici; Sassaroli; De Feo (1’ st Pagano), Fronda, Palazzi, Zytarchuk; Buongiorno. A disp: Gemma, Maglione, Ravera, Cardella, Morra. All. Lo Gatto (squalificato, in panchina Cartesegna) ARBITRO: Bonassoli ACQUI TERME - L’Acqui si aggiudica il derby salvezza con un netto 3-0 che non lascia discussioni. La Novese rimedia la dodicesima sconfitta consecutiva e precipita al penultimo posto della classifica, in compagnia della Fezzanese. Dall’altra parte i termali riassaporano il gusto della vittoria dopo oltre tre mesi: l’ultimo successo risaliva al 15 novembre scorso contro la Pro Settimo (2-0). Al 19’ Cerutti viene steso in area dal sandwich Balzano-Casale: per il signor Bonassoli di Bergamo è penalty. Dal dischetto il cecchino Anania trafigge Pisani. Reazione timida degli ospiti, con la verve del giovane Zytarchuk che spaventa Scaffia con un diagonale a lato al 42’. Nella seconda frazione la Novese crolla in toto e subisce le giocate dei bianconeri, che al 51’ con Cerutti firmano il raddoppio. Nell’occasione ingenuità difensiva di Giordani. Biancazzurri in tilt e coi nervi a fior di pelle, il fischietto lombardo espelle Fronda per un tackle violento sul guizzante Giordani (58’). In superiorità numerica e avanti di due marcature, l’Acqui fa accademia e chiude i conti: cross di Lombardi e perentoria inzuccata di Cerutti che sigilla il risultato e la doppietta personale al minuto 73.

GOZZANO DERTHONA

2 2

lo. Dopo 4 minuti Gemelli in contropiede, sul filo del fuorigioco, supera Romano RETI: 17’ Oliboni, 42’ Ge- e supera Ferraroni con un melli, 45’ Varela (rig), 5’st diagonale a fil di palo. I LeVarela oncelli reagiscono prontamente e al 45’ pareggiano GOZZANO: Milan, Gua- grazie ad un calcio di rigore landi, Li Gotti, Marino, Fo- per atterramento di Mbodj gacci, Mikhailovsky, Olibo- in area, trasformato con ni, Gemelli, Guidetti, Riva, freddezza da Varela. Subito Armato. All. Viganò. dopo il Gozzano rimane in 10 uomini per l’espulsione DERTHONA: Ferraroni, di Armato punito da 2 carMechetti, Rubin, Romano, tellini gialli. A inizio ripresa Mbodj, Velardi, El Khayari, la squadra di Calabria cenDolce, Varela, Draghetti, tra il pareggio con Varela: il Scienza. All. Calabria. bomber argentino devia in rete in spaccata una corta ARBITRO: Belfiore respinta di Milan su un suo colpo di testa. La partita reGOZZANO - Dopo la vit- sta equilibrata: al 22’ il Dertoria nel derby con l’Acqui thona resta in 10 uomini per il Derthona centra un pareg- l’espulsione di Velardi per gio importante contro il doppia ammonizione. Gozzano. La squadra di Al 27’ Guidetti, dal limite Carlo Calabria disputa una dell’area, fa partire un tiro partita ottima e pareggia in secco che sorvola la traverrimonta contro una delle sa. Dopo 3 minuti Milan resquadre piu forti del cam- spinge con bravura una pionato. Il tecnico di San- conclusione precisa ma poremo schiera una squadra co forte di Draghetti. Al 37’ offensiva in grado di creare Guidetti colpisce la palla al occasioni da rete. volo in area ma Ferraroni Il primo tempo è equilibrato respinge di pugno. Fino al ma combattuto: al 17’ il termine la partita rimane acGozzano passa in vantaggio cesa: a tempo scaduto Vagrazie a Oliboni, bravo a rela sfiora il palo con una sorprendere la difesa torto- deviazione in area dopo una nese e a battere Ferraroni. percussione di El Khayari. Il Derthona reagisce ma Al 90’ i Leoncelli festeggianon riesce a trovare il goal: no un punto importante in al 37’ El Khayari si invola vista della gara casalinga in area ma a tu per tu con contro il Sestri Levante. Milan non riesce a superarDomenico Cremonte HOCKEY IN LINE A 1 - 12^ Giornata

Il Monleale ha espugnato Trieste

POLET MONLEALE

1 4

TRIESTE - Monleale approfitta dello stop della Molinese e accorcia le distanze sulla seconda in classifica ad 1 punto e mantiene le distanze dal Verona primo in classifica a 4 punti. Bella partita a Trieste per i ragazzi del Monleale, che in una pista molto particolare, sono riusciti a contrastare i padroni di casa che forti della padronanza del campo e dei rinforzi provenienti dalla vicina Slovenia (Dakskobler e Zerdin) hanno cercato di contrastare i ragazzi del Monleale. Partita iniziata un po’ in sordina che però ha

visto dopo pochi minuti coach Crivellari, servito da un assist di Di Fabio, segnare con un guizzo la prima rete. I ragazzi del Polet, per nulla intimoriti, hanno combattutto sino al 15’ del primo tempo, prima che Fausto Romero, approfittando di un errore della difesa friulana, riuscisse a segnare la seconda rete. Ancora coach Crivellari, proprio al termine del primo tempo, riesce a consolidare il risultato sul 3 a 0. Al 30’ del secondo tempo il Polet accorcia le distanze con la rete della bandiera ad opera di Zerdin. Poi è ancora coach Crivellari a chiudere i conti: 4-1 per il Monleale.


IL POPOLO Giovedì 28 gennaio 2016

SPECIALE CONCORSO

I

Sabato 23 gennaio in episcopio a Tortona il Vescovo Mons. Vittorio Viola, con il nostro Direttore e la Redazione, ha premiato i vincitori del concorso

“Il tuo presepe in cartolina” I vincitori dell’edizione 2015 1 - Scuola dell’Infanzia Palli - Voghera 2 - Ragazzi CSS Vescovera - Broni 3 - Casa Circondariale - Voghera 4 - CFP Santachiara - Stradella 5 - CFP Santachiara - Voghera 6 - Silvia Zavattarelli e Giovanni Fugazza Villa Marone - San Damiano al Colle 7 - Scuola dell’Infanzia - Pizzale 8 - Scuola Primaria Classe I - Retorbido 9 - Vito Granato - Voghera 10 - Ugo Dilascio - Tortona 11 - Rino Gragnolati - Avolasca Giovanni Fugazza - San Damiano al Colle

12 - Nadia Lardini - Mornico Losana 13 - Enrico Baiardi - Cassano Spinola

Scuola dell’Infanzia “Palli” - Voghera

14 - Emilio e Anna Frascolino - Tortona 15 - Paola e Daniele Ferraresi - Barbianello 16 - Claudio Forni - Tortona 17 - Grazia Missaga - Canneto Pavese 18 - Parrocchia San Giovanni - Sale 19 - Ruben Mezzadra - Casteggio 20 - Scuola Primaria Ist. Compr. Novi 2 - Pasturana 21 - Emanuela Pastore - Torrazza Coste 22 - Chiara Bonini - Broni 23 - Classi IV A, IV B e V A Scuola Primaria “Oneto” - Novi Ligure 24 - Giacomo De Alberti - Pavia 25 - RISS Kora Kennedy Sada - Tortona Anna Frascolino - Tortona

26 - Classe V di Catechismo - Castelnuovo Scrivia

Rino Gragnolati - Avolasca

Chiara Bonini - Broni

Ugo Di Lascio - Tortona

Paola e Daniele Ferraresi - Barbianello

Parrocchia San Giovanni - Sale

Stefania Erfi per Ruben Mezzadra - Casteggio

Vito Granato - Voghera


II

IL POPOLO

SPECIALE CONCORSO

Giovedì 28 gennaio 2016

Classe V di Catechismo - Castelnuovo Scrivia

RISS “Cora Kennedy Sada” - Tortona

Ragazzi CSS della Fondazione “Conte Cella di Rivara” - Vescovera, Broni

Classi IV A, IV B e V A Scuola Primaria “G. Oneto” - Novi Ligure

Emanuela Pastore - Torrazza Coste

Scuola dell’Infanzia - Pizzale

Giacomo De Alberti - Pavia

CFP “Santachiara” sedi di Voghera e Stradella

Scuola Primaria Classe I - Retorbido

Scuola Primaria - Istituto Compr. Novi 2 - Pasturana


IL POPOLO Giovedì 28 gennaio 2016

SPECIALE CONCORSO

III


IV

SPECIALE CONCORSO

IL POPOLO

Giovedì 28 gennaio 2016


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