I 120 ANNI DEL "POPOLO" Il ricordo di don Ernesto Vercesi
Giorgi a pagina 16 e 17
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La cerimonia dell’Associazione Marinai d’Italia
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NOVESE
Presentati il concorso e il Festival Marenco
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O LT R E P Ò
A tu per tu con Antonio Riviezzi sindaco di Broni
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#ModaMusica al Designer Outlet
AL VOTO IL 19 GIUGNO Serravalle Scrivia Il 18 giugno il concerto di Fiorella Mannoia nella piazza del Centro
I comuni verso il ballottaggio di STEFANO DE MARTIS
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na bella fetta d’Italia torna alle urne domenica 19 giugno per eleggere i sindaci di 126 Comuni. Città metropolitane e minuscoli centri. Tra i quasi tre milioni di abitanti della Capitale e i poco più di mille di Civita D’Antino è veramente rappresentato tutto il Paese. Da lunedì verrà quindi il momento in cui, al di là delle analisi politologiche degli scenari nazionali, i sindaci eletti dovranno finalmente dedicarsi all’amministrazione delle nostre città, dei nostri paesi. Per questo vorremmo lasciare sul loro tavolo in municipio qualche domanda di quelle semplici ed essenziali, che investono la vita delle persone e delle famiglie. Non pretese e o ricette, ma domande che non possono restare senza risposta. Va da sé che le situazioni in cui si troveranno a operare saranno profondamente diverse tra una metropoli, una città di provincia e un piccolo paese. A Roma (tanto per fare un esempio un po’ minimalista, ma reale) i cittadini maledicono ogni giorno le buche che rendono avventurosa la circolazione sulle strade. A Civita d’Antino c’è da dubitare che l’argomento sia così sentito… Eppure ci sono dei filoni che in una certa misura riguardano tutti. Tenendo conto che le competenze dei Comuni, in quanto tali o come porta d’accesso a prestazioni statali e regionali, sono veramente tante. La domanda di onestà e trasparenza, per cominciare. Non ci si può rassegnare all’idea che l’amministrazione della cosa pubblica debba convivere pacificamente con la corruzione. E’ una questione etica decisiva, su cui si gioca il senso stesso della cittadinanza comune. In certi settori – basti pensare all’assunzione di personale o all’assegnazione degli alloggi popolari – l’esigenza di equità diventa un grido di giustizia assordante. Ma è anche una questione di pratica gestionale, perché incide sulla distribuzione delle risorse (che sono molto meno ridotte di quanto a volte si tenda a far credere) e sull’andamento delle attività economiche, dal commercio all’edilizia. continua a pagina 20
PER I 70 ANNI DELLA REPUBBLICA
Intervista al Capo dello Stato N
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l Designer Outlet di Serravalle Scrivia ha preparato per la stagione estiva un ricco programma di concerti, musica, moda, letteratura e solidarietà che regalerà ai visitatori numerosi momenti di festa fino ad agosto. L’evento denominato “#ModaMusica” si è aperto venerdì 10 giugno con il primo “Aperitivo in Jazz” che ha visto esibirsi nella piazza del Centro la band “Jimmy Villotti - Massimo Faraò Quartet”. Il primo grande appuntamento musicale vedrà come protagonista la cantante Fiorella Mannoia che sarà l’ospite della serata del 18 giugno nella quale tutti i negozi resteranno aperti fino a mezzanotte. Domenica 19 giugno, alle ore 18, inizieranno anche gli “Aperitivi con l’Autore” e i primi a incontrare il pubblico saranno i famosi “The Pills”. Daniela Catalano a pagina 6 (foto: Dino Ferretti)
FELICI & TAGGATI
di MATTEO COLOMBO
Rifacciamo il cinema all’aperto
Ci si organizza. Per seguire le partite di calcio della nazionale italiana agli Europei molti bar hanno comprato dei maxi schermi. Li hanno sistemati all’aperto, in mezzo ai tavolini, e i clienti, tra un panino, una birra e un gelato, seguono in gruppo i loro beniamini. Ci si ritrova protagonisti di un rito collettivo che nemmeno le zanzare possono fermare. Come ai tempi di “Rischiatutto” e di “Lascia o raddoppia?” quando in paese c’era soltanto un televisore, in oratorio, e la gente si affrettava per accaparrarsi le prime file. Li osservo a distanza i tifosi da bar. E mi fanno tornare indietro con la memoria ad un’Italia che sta scomparendo. Quella in cui d’estate si viveva fuori. Le donne sedute sui marciapiedi di casa a chiacchierare, i ragazzi in bicicletta, le passeggiate sotto il campanile, le spaghettate di mezzanotte sull’aia di un amico. E poi l’anguria ghiacciata, i ghiaccioli che sapevano di qualcosa, le lucciole in riva ai fossi. Era in un’Italia così che scoppiò il boom economico. Tutto era nuovo, tutto più di prima. Ma le persone si parlavano, si guardavano negli occhi. Mi mancano, per esempio, i cinema all’aperto. Ma perché non li fate più? Era bello rivedere i film che ci erano piaciuti durante l’inverno, su quelle sedie di legno scomodissime, e per tetto un cielo di stelle. Ripartiamo da una roba semplice. Facciamo che ogni Comune organizzi il cinema all’aperto. Non credo costi molto. I sindaci si lamentano perché non hanno soldi per nessuna iniziativa. Ma sono le idee che mancano. La voglia di “essere Paese”. D’incontrarsi. Basterebbero un po’ di Autan e uno zampirone. E, insieme alle zanzare, terremmo lontani anche tanti problemi. @MatteoColomboqb
ei giorni in cui si è festeggiato il 70° anniversario della Repubblica italiana, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha rilasciato una intervista ai settimanali cattolici. Il Presidente si è soffermato sullo stato di salute dell’Italia e del suo popolo e sul valore della festa del 2 giugno appena celebrata. Mattarella ha inoltre espresso la sua opinione sul ruolo dei cittadini credenti nella partecipazione alla cosa pubblica e sull’importanza dell’infor-
mazione locale per la crescita del Paese.
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IL POPOLO
PRIMO PIANO
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Giovedì 16 giugno 2016
I 70 ANNI DAL REFERENDUM DEL 1946
Intervista al Capo dello Stato Sergio Mattarella
Nei giorni in cui si è festeggiato il 70esimo anniversario della Repubblica italiana, come Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici abbiamo posto alcune domande al presidente Sergio Mattarella. Ci siamo concentrati sullo stato di salute dell’Italia, del suo popolo, sul valore della festa del 2 giugno e sul ruolo dei cittadini credenti nella partecipazione alla cosa pubblica. Presidente, la Repubblica compie 70 anni. Dalle macerie della guerra è cominciata una storia democratica, di ricostruzione, di crescita civile e sociale. Tante sono state le cadute e le ferite del Paese, tuttora sono presenti gravi contraddizioni sociali, ma grandi potenzialità e opportunità sono aperte davanti a noi. Eppure si avverte più del passato la sfiducia verso la politica e le istituzioni, come dimostra anche l’assenteismo elettorale. Forse la Repubblica è arrivata a settant’anni in condizioni precarie di salute? “Viviamo un cambio d’epoca che sta dischiudendo orizzonti inediti e problemi nuovi per le nostre società. La velocità dei cambiamenti tocca il potere, gli ordinamenti, l’economia e incide sui sentimenti stessi dell’uomo. Compito di una comunità, di un popolo, è esserne all’altezza, guidare le trasformazioni, trasmettere opportunità e dare speranza alle generazioni più giovani. La Repubblica ha avuto in questi decenni una capacità unificante per gli italiani. Ha fa-
vorito e accompagnato lo sviluppo democratico del Paese, dopo aver raccolto il testimone di un’Italia umiliata e divisa. La Repubblica è la nostra casa comune. La Repubblica ci ha reso tutti responsabili e artefici del nostro destino. Non è il luogo che annulla le differenze, che nega il conflitto, che cancella le contraddizioni del tempo. E’ un patrimonio condiviso, che può valorizzare le nostre diversità e renderci tutti più forti e più competitivi”. Molti sostengono che all’Italia sia mancato il senso forte della nazione. Il nostro è il Paese dei tanti campanili… Considera questo un handicap all’epoca della globalizzazione? “La Repubblica è nata in una nazione divisa dalle vicende della guerra e ha contribuito, in modo decisivo, a ricostruirne coesione e identità. E’ riuscita a farlo proprio perché ha rinunciato alla vecchia retorica nazionalista, quella che aveva sospinto l’Italia verso il disastro. La forza della Repubblica, e della sua Costituzione, sta nelle radici piantate sui valo-
ri universali della persona, dell’uguaglianza tra gli uomini, della libertà, della solidarietà. Con la Repubblica gli italiani hanno visto riconosciuti i diritti individuali e sociali e quelli delle comunità locali, sono diventati costruttori di una democrazia non solo formale, ma orientata a “rimuovere gli ostacoli” che impediscono la piena attuazione del principio di uguaglianza. È’ un tema che vale per le tante periferie del nostro Paese, territoriali e sociali. La cittadinanza repubblicana ha il diritto di esprimersi compiutamente in tutte le nostre contrade! Anche in quelle più remote. Nella modernità saranno più forti i Paesi che hanno basi etiche condivise e che, in virtù di queste, saranno aperti al mondo e contribuiranno al governo globale. La prova decisiva, per noi, è l’Europa. Essere italiani ed europei non è in contraddizione. Anzi, è un ampliamento della nostra identità. La sfiducia verso il potere scaturisce in gran parte dalla crisi del progetto europeo, dal senso di impotenza che ne deriva e dall’illusione di rifugi nazionalistici”.
Perché in Italia la festa della Repubblica non è delle più popolari? “Benché la Repubblica sia stata un potente vettore della ricostruzione del Paese, non sempre le è stato riconosciuto questo merito storico. Le ragioni sono comprensibili: il referendum istituzionale segnò una frattura nel Paese. La preoccupazione dei principali leader politici fu, da subito, quella di non cristallizzare la contrapposizione Repubblica-monarchia, di ricomporre nel nuovo ordinamento l’unità di popolo e dello Stato. L’accento venne posto con maggior forza sulla Costituzione e sui principi democratici fondativi. Ma, a ben guardare, proprio la scelta repubblicana risultò il collante più robusto. Senza di essa i principi della nuova Costituzione non avrebbero avuto la forza coesiva che hanno avuto. Il patto di cittadinanza, posto a fondamento della Repubblica, ha sollecitato responsabilità condivise e ci ha reso partecipi dei beni comuni così come delle comuni difficoltà. I venti della Guerra fredda e della contrapposizione ideologica hanno soffiato a lungo sui
partiti, tuttavia la consapevolezza di dover difendere insieme la Repubblica e la sua Costituzione ha aiutato a rafforzare la responsabilità nazionale pur in una conflittualità a tratti molto aspra. La scelta repubblicana, insomma, ha indirizzato l’evoluzione culturale del Paese e delle sue formazioni sociali”. Una responsabilità non secondaria nell’avvio e nel consolidamento della Repubblica è toccata, fra gli altri, alla classe dirigente di ispirazione cattolicodemocratica. Lo Stato unitario era nato nel conflitto con il Papa Re e la ricomposizione, avvenuta sotto il fascismo, se superò la questione romana, non risolse il tema della partecipazione dei cittadini credenti alla cosa pubblica. “La Repubblica è stata la grande scuola di democrazia per i cittadini italiani e per le culture politiche che si sono diffuse nel dopoguerra, e che hanno assunto una dimensione popolare nei partiti di massa. I cattolici-democratici hanno contribuito in maniera significativa all’affer-
mazione della democrazia nel nostro Paese, al suo sviluppo e a quello dell’Europa. Guardando indietro la storia, una delle cose più belle è stata proprio la crescita nel confronto. Le culture si sono influenzate, hanno preso qualcosa dagli altri, anche dagli avversari, e l’hanno fatto proprio. “Quello che voi siete, abbiamo contribuito a farvi essere”, disse Aldo Moro in uno degli ultimi discorsi pubblici. “E quello che noi siamo voi avete aiutato a farci essere”. Abbiamo affrontato enormi difficoltà e tuttora ci sentiamo inappagati. La politica democratica deve sempre tendere al miglioramento. Mi auguro però che non si perda mai la consapevolezza della casa comune. Lo dico anche pensando alla dialettica di oggi e quella che avremo domani. La Repubblica siamo noi: non può esserci conflitto politico che ce lo faccia dimenticare. La Repubblica è comunque affidata al nostro comune impegno. Confido anche sul contributo della stampa che trova nella radice dell’informazione locale una propria preziosa ragion d’essere, per sollecitare questa consapevolezza”.
CAL. MAC. di Caldirola Paolo Simone e Macciò Alfonso S.n.c Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175
Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
IL POPOLO
VITA DELLA DIOCESI
Tortona Venerdì 24 giugno al pomeriggio il convegno e alla sera il concerto
“Il Popolo” festeggia 120 anni
Da sinistra: Domenico Delle Foglie, Francesco Zanotti, Marina Corradi
TORTONA - Venerdì 24 giugno per il nostro settimanale diocesano sarà un giorno di festa e di riflessione. Festeggeremo i 120 anni di fondazione. Il primo numero uscì infatti il 13 giugno 1896. “Il Popolo 1896 – 2016, Uscire di sacrestia – 120 anni tra la gente”. E’ questo il “leitmotiv” che abbiamo scelto per il nostro anniversario. Non sono parole nostre, ma quell’“uscire di sacrestia” è l’invito che il Vescovo Igino Bandi rivolse ai suoi preti e alla sua gente, è il “piano pastorale” di quel grande Vescovo che, per attuare il suo progetto, ritenne fondamentale un giornale diocesano “cattolico, strenuamente, incrollabilmente, totalmente cattolico”. La giornata celebrativa sarà suddivisa in due momenti, il primo al pomeriggio e il secondo in serata. I primi invitati, manco a dirlo, sono i nostri fedeli lettori e abbonati, l’autentico “capitale” di questo giornale. La giornata di festa è anzitutto per loro, un segno di gratitudine per l’affetto con cui ci seguono. Ma vorremmo fosse anche l’occasione
per stringere in un ideale abbraccio tutti coloro – direttori, collaboratori, lettori – che, in 120 anni, hanno contribuito scrivere la storia gloriosa di questo foglio. Non possiamo e non vogliamo dimenticarli. Alle ore 16, nella Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona in via Emilia 168, si terrà il convegno che avrà a tema il titolo delle celebrazioni. A far gli onori di casa il Vescovo Mons. Vittorio Viola che aprirà i lavori. Seguiranno i saluti del Sindaco di Tortona Gianluca Bardone, del Presidente della Fondazione CRTortona Dante Davio e di quello della Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia Onlus Giancarlo Vitali. In qualità di relatori interver-
ranno il Direttore del giornale Mons. Pier Giorgio Pruzzi che tratterà de “I tempi e gli uomini che preparano Il Popolo”, con un’analisi anche della questione storico – politica – sociale degli anni che videro i primi passi del settimanale; il Presidente della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici Francesco Zanotti che parlerà del “Popolo” e della famiglia dei settimanali cattolici d’Italia, un panorama di 190 testate dalle Alpi alla Sicilia che settimanalmente raggiungono oltre un milione di lettori; il Direttore dell’Agenzia SIR (Servizio di Informazione Religiosa) Domenico Delle Foglie che illustrerà il lavoro del SIR a servizio della Chiesa italiana, missione che continua dal 1998 quando
nacque per iniziativa della Fisc con il sostegno della CEI con l’impegno ad essere stampa di verità e di libertà nel solco del giornalismo cattolico; l’editorialista di “Avvenire” Marina Corradi che rifletterà sul tema “Uscire di sacrestia, una Chiesa verso le periferie. Il ruolo dei giornali cattolici”. Come si può ben vedere, il parterre dei relatori è davvero di primissimo piano. Terminato il convegno, la location dell’evento cambierà e ci si sposterà dalla Fondazione nel chiostro del polo museale diocesano in via Seminario, dove, alle ore 19, si terrà l’Apericena realizzata dagli allievi dell’Istituto Santachiara e allietata dalle voci del “Don Bosco Young Group” di Torricella Verzate. Alle ore 21 il concerto d’onore dell’“Ensemble L’Archicembalo” di Alessandria (nella foto in basso) che, in una cornice davvero suggestiva, eseguirà “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi. L’Ensemble è formato da Marco Pesce e Paola Nervi al violino, da Mauro Righini alla viola, Claudio Merlo al violoncello, da Matteo Cicchitti al violone, da Daniela Demicheli al clavicembalo e da Marcello Bianchi al violino solista. Il concerto apre la VII edizione del festival “Alessandria Barocca e non solo…” dedicato alla valorizzazione artistica e musicale che si svolge nelle chiese ed edifici storici di Alessandria e provincia. Per tutti, infine, una sorpresa per far rivivere l’emozione e lo stupore di quegli uomini e quelle donne che 120 anni fa, di questi giorni, stringevano tra le mani il primo numero de “Il Popolo”. Marco Rezzani
Domenica 12 giugno la seconda lezione itinerante del corso di “Chiese Aperte”
I volontari diocesani in visita a Cuneo, Beinette e Boves CUNEO - Il corso per i volontari di Chiese Aperte sta proseguendo e, dopo l’uscita ad Alba e Guarene a maggio, domenica scorsa è stata la volta di Cuneo, Beinette e Boves. Anche in questo caso la guida è stata Enrica Asselle, storica dell’arte e collaboratrice dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Torino che con competenza e bravura ha accompagnato il gruppo alla scoperta delle bellezze artistiche del territorio cuneese. La prima tappa del viaggio è stata la Pieve di Santa Maria a Beinette, un paese alle porte di Cuneo che sorge nell’area anticamente abitata dalla tribù ligure dei bagienni. L’edificio, molto rimaneggiato nei secoli, è attestato nel 1041 e fu edificato su un sito già frequentato in età romana. Di altissimo valore artistico sono gli affreschi, tra cui spiccano nell’abside una
Madonna in trono con corteo di Santi e sulle pareti della navata riquadri dedicati alla Vita della Vergine. Arrivati in città, dopo una passeggiata nell’elegante via Roma, dove sorge la maestosa cattedrale intitolata alla Madonna del Bosco e un giro per alcune vie del centro, la meritata pausa pranzo. Nel primo pomeriggio il gruppo si è ritrovato all’ingresso del Museo Diocesano per la visita guidata. Il Museo si trova in Contrada Mondovì, all’interno del-
l’antico ghetto ebraico e poco lontano dalla sinagoga. La sua sede è quella della confraternita di San Giacomo e di San Sebastiano, accanto all’omonima chiesa. Il percorso museale si snoda su cinque livelli e si concentra su opere di pertinenza del complesso di San Sebastiano, passando attraverso le devozioni, i pellegrinaggi, i principali eventi storici tra cui la nascita della diocesi avvenuta nel 1817. Al termine, nel tardo pomeriggio, un’ultima sosta al santuario
della Madonna dei Boschi a Boves, a pochi chilometri dalla città, che ha incantato tutti per la ricchezza di affreschi ottimamente conservati e suddivisi in due parti. La prima raffigurante la storia di Maria e di Gesù bambino risalente al Quattrocento e la seconda il Giudizio Universale e il Racconto della Passione, attribuiti al “Maestro di Ciglié” e risalenti al Cinquento. La parte più recente della chiesa è stata costruita nel Seicento e a quel periodo risale anche la statua in legno dorato della Madonna col Bambino. Dopo la pausa estiva il corso riprenderà l’11 settembre con l’ultima uscita che prevede la visita di Bra e di Cavallermaggiore. Per le iscrizioni aperte si può contattare l’Ufficio Beni Culturali Diocesano (tel. 0131.816609) da lunedì a venerdì mattina.
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L’Agenda del Vescovo
Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti. Lunedì 20 e martedì 21 giugno Roma, Commissione Liturgica Nazionale Mercoledì 22 giugno ore 10, Sale, Mondoratori ore 17, Tortona, Agape ore 20.30, Cena con i Lions di Novi Ligure Giovedì 23 giugno ore 9.30, Genova, Commissione Missionaria Regionale ore 17, Fondazione Sampietro Venerdì 24 giugno ore 10, Dova, Vicariato di Arquata Scrivia ore 16, Tortona, Fondazione CRT, convegno sui 120 anni del settimanale “Il Popolo” ore 21, Tortona, Seminario, concerto Sabato 25 giugno ore 9.30, Tortona, convegno sulla Beata Nemesia Valle ore 15, pellegrinaggio in Cattedrale delle Opere di Carità Orionine ore 18, Villalvernia, cresima Domenica 26 giugno ore 10.30, Messa sul monte Antola ore 16.30, Gremiasco, cresima ore 20.30, Scorzoletta, Via Matris
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Giovedì 16 giugno 2016
Il calendario degli impegni può subire variazioni.
Notizie diocesane
SABATO 18 GIUGNO/TORTONA, SEMINARIO
Festa degli Incontri dell’AC Ragazzi
L’equipe diocesana ACR invita genitori e ragazzi alla Festa degli Incontri in preparazione ai campi estivi a Brusson che si terrà sabato 18 giugno dalle ore 17 alle 22.30 in Seminario a Tortona. Sarà un momento di gioia da vivere in comunità. Il programma sarà il seguente: ore 17 accoglienza; ore 17.30 gioco per i ragazzi e per i genitori momento di incontro per avere informazioni in merito ai campi estivi di Brusson; ore 19 S. Messa, ore 20 cena e ore 21 serata insieme Si chiede un contributo di euro 5 a persona per la cena. Le iscrizioni devono pervenire via sms a uno dei seguenti numeri di telefono: 349.5454335 (don Baldi); 339.5622549 (Giulia); 338.3862409 (Sara).
LUNEDI 27 GIUGNO/CASTEGGIO
60 anni di sacerdozio di mons. Pisotti Lunedì 27 giugno, alle ore 20.30, nella chiesa del Sacro Cuore di Casteggio, sarà celebrata la S. Messa solenne, alla presenza del Vescovo, Mons. Vittorio Viola, per festeggiare i 60 anni di sacerdozio di mons. Vittorio Pisotti.
PASTORALE GIOVANILE/FINO AL 30 GIUGNO
Iscrizioni ancora aperte per la GMG Sono disponibili ancora pochi posti per i giovani della Diocesi che vogliono partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia. Il Servizio di Pastorale Giovanile informa che le iscrizioni si chiuderanno il 30 giugno. I pacchetti per partecipare all’evento sono i seguenti: Gemellaggio nella diocesi polacca di Radom e settimana GMG a Cracovia Periodo: 19 luglio - 2 agosto. Il costo è 470 euro (520 euro meno 50 euro contributo Pastorale Giovanile diocesana). Settimana della GMG a Cracovia Periodo: 24 luglio - 2 agosto. Il costo è di 400 euro (430 euro meno 30 euro contributo Pastorale Giovanile). Tre giorni conclusivi Periodo: 29-30-31 luglio. Il costo è di 115 euro. Due giorni conclusivi Periodo: 30-31 luglio. Il costo è di 85 euro. Chi intendesse partecipare alla GMG solo nei giorni conclusivi può iscriversi, ma dovrà organizzarsi autonomamente per il viaggio. Per iscriversi bisogna inviare una mail a: tortona@liguriagiovani.it e richiedere i moduli da riconsegnare all’Ufficio di Pastorale Giovanile insieme alla ricevuta di versamento della quota. Per informazioni si possono contattare i seguenti numeri di telefono 339.7572958 (don Orezzi); 347.7600197 (Pietro Zeme); 348.8895400 (Ernesto Ammirata).
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CAMPANE
IL POPOLO
VITA DELLA CHIESA
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Giovedì 16 giugno 2016
La domenica del Papa Il mondo diventa migliore quando crescono solidarietà accettazione reciproca e rispetto
Giubileo dei malati e delle persone disabili
ROMA - “Il mondo non diventa migliore perché composto soltanto da persone apparentemente perfette, per non dire truccate, ma quando crescono la solidarietà tra gli esseri umani, l’accettazione reciproca e il rispetto”. Papa Francesco celebra domenica 12 giugno in piazza San Pietro la Messa conclusiva del Giubileo dedicato ai malati e alle persone disabili. In trentamila assistono al rito che vive di tante particolarità: la liturgia è tradotta nel linguaggio dei segni, la seconda lettura è proclamata da una donna non vedente che fa scorrere la mano sul leggio, sul testo in braille. Il Vangelo è letto e, per la prima volta, è anche rappresentato visivamente da un gruppo di persone disabili mentali. All’offertorio, la processione
vive un altro momento particolare: una piccola disabile grave, in braccio alla mamma, sembra quasi diventare lei stessa offerta, così come le lacrime di un padre che tiene per mano la propria figlia. “Il modo in cui viviamo la malattia e la disabilità è indice dell’amore che siamo disposti a offrire”, afferma Papa Francesco, che aggiunge: “Il modo in cui affrontiamo la sofferenza e il limite è criterio della nostra libertà di dare senso alle esperienze della vita, anche quando ci appaiono assurde e non meritate”. Il Vangelo che viene proclamato è quello di Luca, il perdono alla donna peccatrice; la prima lettura è il dialogo tra Davide e il profeta Natan, in cui sono messi di fronte l’uomo peccatore e Dio ric-
co di misericordia. È il paradosso di un amore che sgorga dal perdono e che può essere donato e accolto solo da chi ama. Ed è segno dell’amore che Dio “riserva per coloro che soffrono e sono esclusi”. Non esiste solo la sofferenza fisica, afferma ancora il Papa, “una delle patologie più frequenti è anche quella che tocca lo spirito. È una sofferenza che coinvolge l’animo e lo rende triste perché privo di amore. La patologia della tristezza”. La natura umana, ferita dal peccato, afferma ancora il Papa, “porta inscritta in sé la realtà del limite”. La vera sfida “è quella di chi ama di più. Quante persone disabili e sofferenti si riaprono alla vita appena scoprono di essere amate”. È per Francesco, la “terapia
del sorriso”, e allora “la fragilità stessa può diventare conforto e sostegno alla nostra solitudine”. Viviamo in un’epoca che sbaglia a interpretare i segni dei tempi: “Quale illusione vive l’uomo di oggi quando chiude gli occhi davanti alla malattia e alla disabilità! Egli non comprende il vero senso della vita, che comporta anche l’accettazione della sofferenza e del limite”. Il mondo, dice Francesco nell’omelia, vive un tempo in cui “una certa cura del corpo è divenuta mito di massa e, dunque, affare economico. Ciò che è imperfetto deve essere oscurato, perché attenta alla felicità e alla serenità dei privilegiati e mette in crisi il modello dominante”. E la risposta che spesso viene proposta è sbagliata: “Meglio tenere queste persone separate, in qualche ‘recinto’ – magari dorato – o nelle ‘riserve’ del pietismo e dell’assistenzialismo, perché non intralcino il ritmo del falso benessere. In alcuni casi, addirittura, si sostiene che è meglio sbarazzarsene quanto prima, perché diventano un peso economico insostenibile in un tempo di crisi”. Non si può chiudere gli occhi davanti alla malattia e alla disabilità. Papa Francesco lo ha sottolineato spesso, anche dedicando, lo abbiamo
Per la Diocesi di Tortona parteciperà come Delegato don Fabrizio Pessina
visto più volte, tempo e tenerezza alle persone che vivono difficoltà fisiche e psichiche. Domenica non ha risparmiato gesti e parole per essere accanto a queste persone “imperfette” in un mondo del finto benessere. Prima o poi tutti “siamo chiamati a confrontarci, talvolta a scontrarci, con le fragilità e le malattie nostre e altrui”. Fragilità e malattie che assumono volti diversi, anche drammatici, e mettono
in primo piano l’interrogativo sul senso dell’esistenza. Sbagliato pensare che una persona malata o disabile “non possa essere felice, perché incapace di realizzare lo stile di vita imposto dalla cultura del piacere e del divertimento”. La felicità che ognuno desidera, dice ancora Papa Francesco, “può esprimersi in tanti modi e può essere raggiunta solo se siamo capaci di amare. Questa è la strada”. Fabio Zavattaro
Santa Maria Maddalena il 22 luglio
Verso il Congresso Eucaristico Nazionale La memoria elevata a festa Da alcuni mesi fervono i preparativi per ospitare a Genova il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale, che si terrà da giovedì 15 a domenica 18 settembre e che torna nella città dopo circa ottant’anni, l’ultima volta era stato nel 1923. Il Congresso avrà due fasi: la prima, vissuta in tutte le Diocesi italiane (giovedì e venerdì), e un’altra celebrata solo a Genova (sabato e domenica). Nella giornata di venerdì emergerà il legame con l’Anno Santo in quanto in ogni Diocesi si compiranno alcune opere di misericordia. Non si dimenticherà, poi, il recente Convegno Ecclesiale di Firenze, i cui contenuti saranno presentati dai Vescovi nelle catechesi del sabato. La professione di fede nel Signore Gesù presente nel Sacramento avverrà in modo del tutto particolare nella manifestazione al Porto Antico. L’organizzazione di questo evento è svolta dal Comitato Nazionale della CEI in collaborazione con l’Arcidiocesi. Il comitato organizzatore è composto dal presidente il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, Presidente Conferenza Episcopale Italiana, dal segretario P. Luca Zanchi, i membri sono Don Franco Magnani, Direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale, Mons. Paolo Sartor, Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale, Mons. Francesco Antonio Soddu, Direttore della Caritas Italiana, P. Claudio Santangelo, Rappresentante della CISM, Suor Fiorella Schermidori, Rappresentante dell’USMI, Mons. Marco Doldi dell’arcidiocesi di Genova,
Franco Macchiavello e Vittorio Sozzi. Per la Diocesi di Tortona il Delegato al Congresso sarà don Fabrizio Pessina. La scelta del tema “L’Eucaristia sorgente della missione: Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro” colloca tale appuntamento “nell’anno giubilare che papa Francesco ha indetto per invitare i singoli e le comunità ad aprirsi in modo più convinto e generoso al dono della misericordia di Dio, sorgente inesauribile di ogni rinnovamento personale e comunitario”. Il Congresso eucaristico è una sosta d’impegno e di preghiera per approfondire qualche aspetto del mistero eucaristico e prestare a esso un omaggio di pubblica venerazione. Così spiega il Rituale “Rito
della Comunione fuori della Messa e Culto eucaristico” (n. 105). In concreto viene chiesto di incentivare queste tre dimensioni: la preparazione (il prima), la celebrazione (il durante), il “dopocongresso”. In molti casi sarà sufficiente valorizzare alcuni aspetti dei percorsi esistenti mediante sottolineature calibrate; in altri casi sarà opportuno pensare a momenti ad hoc. Si vuole evitare quell’atteggiamento con cui si vivono certi Sacramenti: si masticano con fatica gli incontri preparatori, si enfatizza il momento celebrativo, e si trascura completamente il “dopo”. Viene suggerito di riscoprire la bellezza dell’Adorazione eucaristica, delle Settimane eucaristiche o delle cosiddette “Quarantore”. Nella preparazione si dà importanza ad alcuni elementi che vanno riscoperti o rivitalizzati, come una più intensa catechesi sull’Eucaristia; una più attiva partecipazione alla sacra liturgia; una ricerca di iniziative e realizzazione di opere sociali che favoriscano la promozione umana e la comunione di beni anche temporali. Il Congresso si propone di far scoprire a livello esistenziale e pastorale la ricchezza della liturgia; auspica che la celebrazione, spesso esposta al rischio di una chiusura ritualistica, sappia dilatare il cuore all’incontro con Gesù. Da qui lo slogan: “Lasciamoci raggiungere dal Mistero”. E’ necessario cogliere in modo più profondo il legame fra l’azione liturgica e la vita di fede, per portare le nostre comunità cristiane ad essere più missionarie.
La celebrazione di Santa Maria Maddalena, memoria obbligatoria nel giorno 22 luglio, sarà elevata nel Calendario Romano generale al grado di festa. Il Santo Padre Francesco ha preso questa decisione proprio nel contesto del Giubileo della Misericordia per significare la rilevanza di questa donna che mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo tanto amata, come affermano Rabano Mauro parlando di lei («dilectrix Christi et a Christo plurimum dilecta»: De vita beatae Mariae Magdalenae, Prologus). “Apostolorum Apostola” la definiva poi san Tommaso d’Aquino: Maria Maddalena fu infatti la testimone oculare del Cristo Risorto, la prima a darne testimonianza agli apostoli. Il decreto datato 3 giugno 2016, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, a firma del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è stato reso noto il 10 giugno. Nell’articolo di commento, firmato dal segretario della Congregazione, mons. Artur Roche, si spiega che la decisione si iscrive nell’attuale contesto ecclesiale, che do-
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manda di riflettere più profondamente sul tema della dignità della donna, la nuova evangelizzazione e la grandezza del mistero della misericordia divina. “E’ giusto – conclude l’articolo di commento – che la celebrazione di questa donna abbia il medesimo grado di festa dato alla celebrazione degli apostoli nel Calendario Romano Generale e che ne risalti la speciale missione, che è esempio e modello per ogni donna nella Chiesa”. Il giorno della celebrazione – si specifica nel decreto – rimane invariato, il 22 di luglio e i testi liturgici restano i medesimi. La Festa sarà tuttavia arricchita di un prefazio proprio, per ora disponibile solamente in lingua latina, in attesa che venga preparata la traduzione nelle lingue vive. A cura dell’Ufficio Liturgico Diocesano
CAMPANE
IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
Giovedì 16 giugno 2016
IL COMMENTO AL VANGELO (Lc 9,18-24)
19 Giugno - XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
“Ma voi, chi dite che io sia?” LE LETTURE DELLA DOMENICA
Prima Lettura Zc 12,10-11;13,1
Sal Responsoriale Sal 62 Seconda Lettura Gal 3,26-29 Vangelo Lc 9,18-24 Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo
ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».
LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa. Si trova sul sito www.radiopnr.it e su www.diocesitortona.it
“Il perdono è il suo sguardo su di noi” Domenica 12 Giugno - XI Domenica del Tempo Ordinario (Lc 7,36-8,3) Carissimi, la liturgia di questa undicesima domenica del tempo ordinario, ci fa ascoltare un brano tratto dal capitolo settimo del vangelo di Luca, che è un vero e proprio capolavoro della sua arte narrativa, per un tema a lui molto caro, Gesù accoglie e perdona ai peccatori. La scena si svolge in casa di Simone, un fariseo che ha invitato Gesù a tavola. All’improvviso accade un fatto, che rende la situazione imbarazzante un po’ per tutti, in casa di Simone, un farisei quindi un uomo che di fronte al popolo è giusto, o tale si ritiene. In casa di Simone entra questa donna peccatrice pubblica della città, un giusto professionista e una peccatrice di professione. Il contrasto è forte e forte anche per i gesti che questa donna fa, gesti inaspettati non è l’unzione del capo che tutto al più poteva essere un gesto compreso, come gesto di onore dato a Gesù che è ospite di onore, in quella casa. Ma la donna compie dei gesti che esprimono ciò che lei ha nel cuore. Quell’ungere i piedi, toccare, baciare i piedi, lavarli prima con le lacrime, ungerli asciugarli con i suoi capelli, questo contatto fisico con i piedi di Gesù, di fronte a questo sguardo di giudizio su questa donna. Non poteva esserci un luogo più inospitale per questa donna, pubblica peccatrice, della casa di Simone il fariseo, ritenuto giusto. Lo scandalo per questa effusione di gesti è anche
dovuto al motivo che Gesù accoglie questi gesti. Gesù lascia fare e subito il giudizio che già gravava sulla situazione di quella donna, viene esteso anche a questo presunto rabbì, a questo punto presunto, perché se sapesse che razza di donna è quella che lo tocca, non la lascerebbe fare. È il giudizio di Simone, e di tutti quelli che sono nella casa di Simone. Qui Gesù è di fronte a questi due atteggiamenti, ormai la donna peccatrice ha trovato un percorso, una strada che l’ha condotta a lui e quindi permette a Gesù di accogliere questa che è una vera e propria confessione pubblica attraverso i gesti che questa donna fa. Simone invece è distante e nonostante che le sue parola dicano riconoscono Gesù come maestro è evidente che nel suo cuore non c’è alcuna accoglienza di Gesù. Gesù quasi lo rimprovera anche di questa mancata accoglienza, i gesti normali, usuali, come lavare i piedi, Simone non li aveva fatti nei confronti di Gesù. Questa donna invece aveva effuso questi gesti con abbondanza. Simone non trova la strada, è molto distante, da quell’amore che però è presente di fronte a lui, alla sua portata. Gesù ama il fariseo come quella donna peccatrice anzi, forse proprio a motivo di questa distanza di Simone, l’amore di Gesù è ancora più ardente, nei confronti di Simone e cerca di aprirgli un varco, di preparargli una strada. Si rivolge
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direttamente a lui, racconta quella piccola parabola, che il giudizio di Simone riesce a intendere, ma il suo cuore continua ad essere distante, distante da quei gesti di amore, non sa amare. È il vero problema di Simone, può vantare magari una osservanza minuziosa della legge è un fariseo, ma non sa amare e questa mancanza di amore non gli permette di attingere al perdono di Gesù. Bloccando così quel circolo virtuoso che è fatto di amore e perdono che rilancia l’amore, che riapre al perdono, come Gesù dichiara appunto, rivolgendosi poi a questa donna. Amore e perdono: questa donna sa che entrando in quella casa, per lei certamente inospitale, avrebbe trovato l’accoglienza di Gesù, era certa del suo amore, per chi come lei era in una situazione di peccato. Questa certezza le permette di manifestare attraverso dei gesti la sua richiesta di perdono, gesti di amore e verso la persona di Gesù, che la rendono così capace di ricevere il perdono di Gesù, in questo circolo virtuoso di amore e perdono. Simone ne resta fuori. È come sempre la domanda è per noi. Il perdono, tanto più in questo anno della misericordia, è certo per noi la sua misericordia, il suo sguardo di misericordia su di noi. Sta a noi scegliere di percorrere quella strada per incontrarlo mentre lui viene incontro a noi. Perché è questo che lui attende da noi, attende un apertura, non
si attende che noi lo raggiungiamo con le nostre forze, sa bene che noi non le abbiamo queste forze per questo è venuto a farci visita. Ma attende da noi quell’apertura del cuore che va manifestata con i gesti, non basta dirla a parole o con un atteggiamento esteriore di accoglienza, che in realtà poi si rivela una profonda chiusura, come Simone. Occorre manifestarla con gesti compromettenti come quelli di questa donna che espongono la nostra vita dinanzi all’amore di Dio. Gesti che non temono imbarazzo, ma che esprimono questo desiderio di un contatto con la sua persona. È attraverso questo contatto che a noi viene dato il suo perdono, contatto che si realizza nella celebrazione del sacramenti: della riconciliazione quanbdo siamo nella stessa condizione della donne e nella celebrazione Eucaristica, quando entriamo in contatto con lui e il contatto con il corpo di Gesù ci salva, ci guarisce, ci libera dal peccato. Sta a noi scegliere se aprire il cuore in questo circolo virtuoso, fatto di amore e perdono, o se preferiamo costruirci con le nostre mani una giustizia, che in realtà poi si rivela una grande, profonda distanza dall’amore di Dio. Il Signore ci conceda di percorrere strade di perdono, per poter vivere nel suo amore.
Le letture di questa domenica paiono appena scritte, perché affrontano argomenti tuttora assai vivi. Il primo riguarda l’uguaglianza tra gli uomini, teoricamente affermata da tutti ma così spesso disattesa: non tutti godono degli stessi diritti. Gli uomini sono stati creati a immagine e somiglianza di Dio; tutti allo stesso modo, non qualcuno sì e altri no, qualcuno di più e altri di meno. Ai cristiani poi è data una motivazione ulteriore, richiamata dalla seconda lettura: “Tutti voi siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù... Non c’è giudeo né greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù”. Se siamo uno, far torto a un fratello significa colpire se stessi! Il secondo argomento è suggerito dal vangelo. Tra i caratteri distintivi del nostro tempo, forse i posteri collocheranno l’uso (e l’abuso) dei sondaggi d’opinione, cui però anche Gesù è ricorso, il giorno in cui ha chiesto agli apostoli: “Le folle, chi dicono che io sia?” e subito dopo: “Ma voi, chi dite che io sia?” Pietro diede la risposta giusta: “Tu sei il Cristo di Dio”, cioè il Messia annunciato; tuttavia Gesù “ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno”. Perché? Non era egli venuto per farsi conoscere, e così manifestare la sollecitudine di Dio per il suo popolo? Il silenzio era - temporaneamente - necessario, a motivo dell’opinione che la gente si era fatta sul Messia: quella di un uomo forte, capace di guidare il popolo d’Israele a liberarsi dall’oppressione dei Romani e restaurare l’antica grandezza dei tempi di Davide e Salomone. Aspettavano colui che desideravano: un altro, sofferente, non l’avrebbero preso in considerazione; solo vedendolo risorto avrebbero compreso e l’avrebbero seguito. Di qui il preannuncio di quanto sarebbe accaduto. Di più: chi voleva stare con lui, non doveva aspettarsi un percorso diverso; “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”. Prendere la croce, portare ogni giorno la croce: questa è la prospettiva immediata del cristiano. Spesso ci lamentiamo dei nostri mali e ci lamentiamo con il Signore. Dimentichiamo che Gesù non ha promesso la felicità terrena. La differenza tra chi crede e chi no non sta nell’essere o no felici adesso, ma poi, quando questa vita lascerà il posto a quella definitiva. “Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà”. Queste parole, con cui si conclude il vangelo di questa domenica, in altri termini suonano così: chi è aggrappato alla vita terrena, pensando solo di spremerne tutte le possibili soddisfazioni, non ne avrà un’altra; chi invece si fida di me, segue me anche se costa rinunce, agli occhi del mondo può sembrare che sprechi la propria vita, ma in realtà gli conviene, perché rinuncia al meno per avere il più. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano
Sant’Elisabetta di Shönau La Santa di questa settimana è stata una badessa benedettina tedesca che la Chiesa venera il 18 giugno. Elisabetta era nata a Bonn, in Germania, nel 1129, in una nobile famiglia. Entrò nel monastero di Schönau a circa 12 anni per completare la sua educazione e vi rimase per tutta la vita. Prese il velo ed emise la professione religiosa nel 1147. Nel 1157 fu eletta magistra ovvero superiora delle monache, le quali non avevano una badessa poiché dipendevano direttamente dall’abate che in quel periodo era suo fratello Egberto, molto attivo nella lotta contro i catari e poi consigliere spirituale e primo biografo della santa. Tra i suoi parenti un altro fratello, di nome Ruggero, fu premostratense e prevosto a Pòhlde (Sassonia) e il nipote Simone fu sua volta abate di Schònau. Nel 1152, a 23 anni, Elisabetta, reduce da una grave malattia, cominciò ad avere visioni ed estasi, durante le quali si trovava a parlare con Gesù, con la Vergine e con i santi. Le estasi duravano talvolta intere settimane e a mano a mano debilitarono talmente il suo fisico, tanto da condurla alla morte il 18 giugno 1164, a soli 35 anni. Fu proprio Egberto a chiedere a Elisabetta di tenere un diario delle sue visioni che furono raccolte nei tre “Libri Visionum” molto diffusi nel Medioevo: il “Liber Viarum Dei” (Libro delle vie di Dio), compilato a
imitazione della Scivias di sant’Ildegarda e incentrato sulla necessità della penitenza e di una riforma morale della Chiesa; le “Visiones de resurrectione beatae Mariae Virginis”, sull’Assunzione di Maria Vergine in corpo e anima dalla terra al cielo e il “Liber revelationum de sacro exercitu virginum Coloniensium”, redatto fra l’ottobre 1156 e l’ottobre 1157, in cui tratta in termini fantastici di sant’Orsola e delle undicimila vergini martiri, contribuendo allo sviluppo e alla divulgazione della leggenda fiorita intorno alla santa patrona di Colonia. Di Elisabetta si conservano anche 23 lettere, scritte dal 1154 fino alla morte e dirette a vescovi, abati e monache, tra cui sant’Ildegarda, destinataria di 15 missive. Nell’epistolario si registra un linguaggio duro per stigmatizzare i vizi dell’epoca, in contrasto con la sua semplicità. Fu oggetto di particolare venerazione già da viva e nel 1584 Gregorio XIII la canonizzò. Gli Svedesi nel 1632 profanarono le sue reliquie e di lei rimase solo il capo oggi venerato nella parrocchiale di Schönau.
IL POPOLO
EVENTI E CULTURA
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Giovedì 16 giugno 2016
Fiorella Mannoia sul palco del Designer Outlet SERRAVALLE SCRIVIA - Il Designer Outlet si prepara alla stagione estiva con un ricco programma di musica, moda, letteratura e anche solidarietà. Proprio oggi, alle ore 12, sarà inaugurato ufficialmente il temporary store “The Vintage Project”, nato nel 2013 su iniziativa di Franca Sozzani, presidente di Fondazione IEO – CCM, per aiutare la Fondazione a sostenere i progetti di ricerca oncologica dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, fondato nel 1994 da Umberto Veronesi. Quest’anno l’iniziativa si arricchisce anche del supporto di nuove Ambassador che contribuiranno alla raccolta di abiti con l’obiettivo di arricchire ulteriormente l’offerta i visitatori. Sono Fabiana Giacomotti, Titti Balma e JJ Martin. Si potranno acquistare fino a fine luglio imperdibili capi da vera fashion victim a prezzi particolarmente interessanti e il ricavato sarà interamente devoluto alla Fondazione IEO - CCM. Ad oggi, The Vintage Project ha permesso di raccogliere più di 300.000 euro con i quali la Fondazione è riuscita a finanziare l’acquisto di una nuova risonanza magnetica che permette di effettuare una scansione completa dell’intero corpo del paziente e di individuare con grande precisione le eventuali lesioni tumo-
rali al loro primo stadio, e la formazione professionale di medici e ricercatori dello IEO nell’utilizzo del nuovo macchinario. La terza edizione di “The Vintage Project” vuole finanziare il nuovo progetto dedicato alle donne “IEO Women’s Cancer Center”, che disegna strategie di prevenzione e di trattamento più efficaci e innovative ponendo al centro la salute della donna. Si potranno offrire migliori percorsi di trattamento chirurgici, medici, radioterapici o combinati per prevenire le patologie oncologiche e aiutare la donna attraverso il supporto clinico e psicologico durante il percorso diagnostico e terapeutico, fornendo costante aiuto al termine delle cure e radu-
nando competenze ed esperienze in un’unica area. Nei prossimi giorni prende il via anche #ModaMusica il programma estivo che offre ai visitatori del Centro importanti occasioni per ascoltare le migliori voci del panorama musicale italiano e straniero. Venerdì 18 giugno, nella bellissima piazza principale del Centro che è stata sottoposta a una straordinaria opera di restyling, si esibirà la famosa Fiorella Mannoia che presenterà il suo ultimo album “Fiorella”. La settimana successiva, il 25 giugno, sarà la volta di Antonello Venditti. Fiorella Mannoia nasce il 4 aprile del 1954 a Roma ed esordisce nella musica al Festival di Castrocaro.
RETORBIDO - Il 18 giugno “Costa del Rile” organizza una grande parata artistica
Musiche e luci per “20 anni di teatro di strada”
RETORBIDO - Coinvolgere le realtà associative di Retorbido in una festa di musica e luci e rafforzare il gemellaggio dell’associazione retorbidese “Costa del Rile” con “Franco Agostino Teatro Festival”, l’associazone di Crema: sono questi i due obiettivi dell’originale evento organizzato sabato 18 giugno a Retorbido a parBanda Città di Voghera, la bambini sia per adulti. tire dalle ore 21. A idearlo è stata l’associa- collaborazione della biblio- Durante la serata, buffet a zione “Costa del Rile”, pre- teca comunale “Litubium”, cura dell’azienda agricola dell’Asilo Nido, della Prote- “Marchese Adorno” con il sieduta da Paola Cortese. L’evento ha il patrocinio del zione Civile e della Pro Lo- contributo del Gruppo Alpico di Retorbido. La parata ni di Retorbido e della Comune di Retorbido. Questo è il programma: alle partirà dalla Costa del Rile e Riseria Zanada di Mede. 21, presso la sede, inaugura- arriverà nel cortile dell’a- L’esposizione della mostra zione della mostra documen- zienda Adorno dove si terrà “20 anni di Teatro di strada taria “20 anni di Teatro di lo spettacolo al calare delle e dintorni” resterà aperta anstrada e dintorni”, un omag- tenebre. Si tratta di uno spet- che domenica 19 giugno e gio alla forma teatrale che tacolo di fuoco (regia di nel week end successivo, dal più di tutte stimola alla so- Pietro Chiarenza), animato venerdì pomeriggio, dalle cialità e alla condivisione ar- da tre attori (Nicola Cazza- ore 10 alle 12 e dalle 15 alle tistica, fra divertimento e lini, Pietro Chiarenza, Sara 18. In chiusura della mostra, sorpresa. A seguire, parata e Passerini), una vera e pro- il 26 giugno, alle ore 15, si spettacolo “Incontri#” di Cie pria fiaba en plain air che terrà un Laboratorio del DiLewis con “Franco Agostino coinvolgerà il pubblico in segno con protagonista Topo Teatro Festival” e la straor- azioni interattive di grande Jeorge a cura di Ivano Cedinaria partecipazione della impatto suggestivo, sia per riani. ALESSANDRIA - Sarà visitabile fino al 26 giugno a Palazzo Monferrato
I cimeli di Giovanni Cuniolo alla mostra sulla storia delle biciclette
ALESSANDRIA - Fino al 26 giugno a Palazzo del Monferrato sarà visitabile la mostra “Alessandria, città delle biciclette”, organizzata dalla Camera di Commercio e dal Comune di Alessandria, con il patrocinio della Federazione Italiana Ciclismo, della Federazione Italiana Amici della Bicicletta e del Touring Club Italiano. L’esposizione racconta gli straordinari artigiani che nel corso del ’900 fecero della bicicletta una vera opera d’arte, i grandi giornalisti che contribuirono alla nascita del giornalismo sportivo, i personaggi che lanciarono le due ruote come sport e come veicolo di grande popolarità, fino agli eroi del pedale.
Ripercorre una storia mai raccontata delle prime pedalate in Italia da Carlo Michel a Giovanni Maino, dalle Borsaline al Circolo Velocipedistico Alessandrino, dalla rivalità tra il tortonese Giovanni Cuniolo detto “Manina” e l’astigiano Giovanni Gerbi, soprannominato il “Diavolo Rosso”, fino alle vicende di campionissimi come Costante Girardengo e Fausto Coppi. All’interno della mostra è presente una sezione dedicata al tortonese Giovanni Cuniolo, primo campione italiano di ciclismo negli anni 1906, 1907 e 1908, e vi sono esposte la maglia tricolore e la bicicletta da pista con cui corse.
Negli anni Ottanta con l’album di Pierangelo Bertoli “Certi momenti”, grazie al duetto di “Pescatore”, la Mannoia riesce a farsi conoscere in tutta Italia. Così, nel 1981 partecipa a Sanremo con il brano “Caffè nero bollente”, che le garantisce un successo immediato. Nel 1984 torna a Sanremo con la canzone “Come si cambia”: grazie a questo brano, capisce che il canto è la sua vera vocazione, e non a caso nello stesso anno vince, con “Margherita” di Riccardo Cocciante, la finale di “Premiatissima ’84”, davanti a Patty Pravo, Iva Zanicchi e Marcella Bella. Vince il Premio della Critica di Sanremo per due anni di seguito con “Quello che le donne non dicono” e “Le
notti di maggio”, nel 1987 e nel 1988, scritte rispettivamente da Enrico Ruggeri e Ivano Fossati. Gli anni Novanta si aprono con “I treni a vapore”, un album dalle hit notevoli tra cui “Il cielo d’Irlanda” (composta da Massimo Bubola), dei nomi più importanti. Il primo album dal vivo (doppio) di Fiorella Mannoia viene pubblicato nel 1999, e si chiama “Certe piccole voci”. In questi anni arriva la nomina di Ufficiale del Presidente della Repubblica da parte di Ciampi. Nel 2008 viene pubblicato il primo album di inediti. Madrina, nel 2009, di “Amiche per l’Abruzzo”, evento di beneficenza dedicato ai terremotati dell’Aquila in scena a Milano, Fiorella duetta con Noemi. Il 24 gennaio del 2012 esce il disco di inediti “Sud”. Vincitrice in cinque occasione della “Targa Tenco”, la Mannoia si caratterizza per un registro vocale di contralto. Per festeggiare i suoi 60 anni, la cantante romana ha realizzato nel 2014 il doppio album “Fiorella” con canzoni scelte da lei stessa, perché, come ha spiegato, questi sono testi in cui si rispecchia e in cui crede. Per tutti i patiti di libri e per gli amanti della letteratura, al Serravalle Designer Outlet torna anche “Aperitivo con l’Autore”, in collaborazione con il Festival della Comu-
nicazione di Camogli. Il primo appuntamento sarà domenica 19 giugno, alle ore 18, quando arriveranno al Centro i The Pills, il trio composto da Matteo Corradini, Luigi Di Capua e Luca Vecchi che su YouTube ha ottenuto milioni di visualizzazioni raccontando in rete le disavventure quotidiane di tre trentenni. A gennaio la serie è diventata un film dal titolo “The Pills - Sempre meglio che lavorare”, diretto da Luca Vecchi e prodotto da Pietro Valsecchi. Il 26 giugno sarà la volta di Stefano Bartezzaghi, scrittore, giornalista, enigmista e semiologo. Venerdì 17 giugno, alle ore 18, si terrà il secondo appuntamento di “Aperitivo in Jazz” che animerà tutti i venerdi estivi. Protagonista sarà Andrea Pozza Trio formato da Andrea Pozza al pianoforte, Aldo Zunino al contrabbasso e Shane Forbes alla batteria. Il Trio è attivo da qualche anno sulla scena jazzistica italiana con un repertorio costituito da composizioni di Andrea Pozza e di standard rivisitati in modo da esaltare il più possibile le qualità dei musicisti. Nelle serate degli eventi i negozi del Centro resteranno aperti fino a mezzanotte, proponendo per l’occasione offerte esclusive per tutti i visitatori. Daniela Catalano
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11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 16 al 22 giugno 2016 Giovedì 16: Comunale 2, Viale Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Venerdì 17: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Sabato 18: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Domenica 19: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Lunedì 20: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Martedì 21: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429)
Canevino La cerimonia si è tenuta sabato 11 giugno in municipio
Cittadinanza onoraria a Rognoni
CANEVINO - Il comune di Canevino ha conferito la cittadinanza onoraria a Virginio Rognoni, (compirà 92 anni il 5 agosto) già Ministro degli Interni, della Giustizia, della Difesa e vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, quale segno di gratitudine della comunità per una figura che ha sempre manifestato grande impegno per il nostro territorio ed i suoi problemi. La cerimonia è avvenuta davanti ad una folla di cittadini, autorità politiche, sindaci e amministratori, sabato mattina 11 giugno, alle ore 12, nella sala consi-
liare del municipio di Canevino. La decisione era stata presa durante una seduta del consiglio comunale del 9 aprile 2015. Il primo cittadino di Canevino Luigi Chiesa, ha consegnato all’onorevole una pergamena volendo soprattutto ricordare l’attenzione che Rognoni ha sempre dimostrato per Canevino, soprattutto in alcuni momenti difficili della storia del paese. Infatti, come ha ricordato lo stesso Chiesa, nel mese di agosto del 1970 una tromba d’aria mise in ginocchio il territorio comunale, causando gravi danni alle abitazio-
ni, colture e al cimitero. In quell’occasione, l’onorevole “Gingio” Rognoni mise a disposizione le sue conoscenze e competenze, correndo in aiuto della popolazione colpita. Virginio Rognoni nel suo lungo periodo politico, caratterizzato da grandi successi ed importanti risultati, è stato un esponente storico della Democrazia Cristiana. Prima consigliere comunale a Pavia dal 1960 al 1964 e vicesindaco, nonché assessore all’urbanistica dello stesso capoluogo dal 1964 al 1967. Successivamente è approdato alla politica nazionale,
riuscendo a restare deputato alla Camera per ben sette legislature (dal 1968 al 1994). Ha ricoperto la carica di vice presidente della Camera dal 1976 al 1978. Dopo le dimissioni di Francesco Cossiga a seguito dell’assassinio di Aldo Moro, è stato nominato ministro dell’Interno, restando in carica dal 1978 al 1983 e fronteggiando i gruppi terroristici che in quegli anni minacciavano l’Italia. Fu poi ministro della Giustizia dal 1986 al 1987 e ministro della Difesa dal 1990 al 1992. Dal 2002 al 2006 è stato vicepresidente del Csm. Mattia Tanzi
GODIASCO - SALICE TERME - Il 13 giugno tre consiglieri di maggioranza e quattro di minoranza si sono dimessi
Spaccatura in consiglio e il comune sarà commissariato GODIASCO-SALICE TERME - La Valle Staffora è diventata la “terra dei commissariamenti”. Dopo il comune di Voghera e del Brallo di Pregola arriverà il commissario prefettizio a Godiasco Salice Terme. Lunedì 13 giugno nella sede del municipio, tre consiglieri di maggioranza e quattro di opposizione hanno contemporaneamente
firmato le dimissioni mettendo in minoranza il primo cittadino Gabriele Barbieri, che dopo due anni esatti di mandato dovrà abbandonare la guida politica del comune termale. Hanno rassegnato le dimissioni il capogruppo Daniele Rochini, i consiglieri di maggioranza Luca Meisina e Marco Bruggi e i quattro consiglieri di minoranza Anna Corbi, Severino Giacobone, Matteo Ferrari e Roberto Stafforini. Ora la Prefettura di Pavia nelle prossime ore dovrà nominare il commissario che guiderà il comune di Godiasco fino alla prima tornata elettorale valida che potrebbe arrivare insieme a Voghera, se si andrà al voto in autunno, o nella prima-
vera del 2017, quando saranno chiamati alle urne per il cambio del sindaco anche i residenti della vicina Rivanazzano Terme. Il sindaco uscente Gabriele Barbieri, che non si aspettava le dimissioni dei suoi tre consiglieri, scarica la colpa sulla minoranza, rea a suo dire di aver fomentato la spaccatura e di non aver salvaguardato l’unità. Per il capogruppo di opposizione, Anna Corbi, che nelle ultime elezioni aveva perso proprio contro Gabriele Barbieri, “si è trattato di un atto necessario, dovuto, per il bene di Godiasco, per liberarla da un’amministrazione che si è dimostrata assente sui grandi temi e problemi del momento”. Mattia Tanzi
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Giovedì 16 giugno 2016
STRADELLA - VALLE STAFFORA
Mercoledì 22: Garafarma, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Edicole aperte domenica 19 giugno 2016 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 19 giugno 2016
(Turno A): IP, via Lomellina 38.
BRALLO DI PREGOLA - La Provincia sistema la viabilità
Parte il piano strade della montagna
BRALLO DI PREGOLA - Saranno sistemati ed asfaltati diversi tratti di strada montani che erano stati compromessi dalle frane e dagli smottamenti. Ad annunciarlo è l’assessore Provinciale Paolo Gramigna che mercoledì mattina ha effettuato un sopralluogo insieme al responsabile della viabilità Massimo Bardone a Piannellette frazione del Brallo di Pregola e teatro di polemiche da parte di alcuni residenti che avevano protestato per la presenza di una grossa buca sul tratto di strada. Ora proprio quella strada sarà sistemata e asfaltata entro la metà del mese di luglio. Sul posto anche il neo eletto sindaco del Brallo di Pregola Christos Chlapanidas accompagnato dal consigliere Fabio Tagliani. “Entro breve (la prima metà di luglio) questo tratto sarà sistemato e asfaltato – dice l’assessore provinciale Paolo Gramigna – durante il sopralluogo abbiamo comunque constatato che la strada è percorribile e si trova nelle stesse condizioni di vent’anni fa. Non ci sono assolutamente dei peggioramenti vistosi e invitiamo i turisti a percorrerla e a venire a visitare in estate queste meravigliose zone. Ringrazio l’ufficio tecnico che da mesi si sta occupando di questa situazione. La famosa buca è stata riempita con materiale idoneo e per completare l’intervento bisogna attendere che questo materiale
sedimenti. Come programmato sarà inoltre tagliata l’erba lungo i bordi della strada”. Soddisfatto anche il sindaco del Brallo di Pregola Christos Chlapanidas: “Il tratto che sarà sistemato presenta comunque un buon sterrato percorribile da tutti e sono presenti i cartelli con il limite dei 30 chilometri all’ora. Forse bisognava intervenire su queste strade anni fa quando i soldi c’erano e probabilmente abbiamo perso un treno che non tornerà più. Con un po’ di qualità in più in quegli anni non ci ritroveremo queste strade oggi”. Sempre al Ballo saranno ultimati entro 15 giorni i lavori di sistemazione della strada che sale verso il capoluogo e che era stata minacciata da una frana. Invece, nel comune di Santa Margherita di Staffora prenderanno il via sempre entro la metà del mese di luglio anche i lavori di sistemazione di alcuni tratti di strada provinciale che dal bivio di Negruzzo portano alla località turistica di Pian del Poggio. Un’altra strada che sarà sistemata è quella che da Varzi porta a Zavattarello appena dopo la località di Rossone. Entro il 26 giugno saranno terminati dalla provincia i lavori della strada che da Collegio porta a Menconico capoluogo e che era stata compromessa da un grosso smottamento grazie ai fondi della Regione Lombardia. m.t.
Broni Antonio Riviezzi è stato eletto “primo cittadino” lo scorso 5 giugno
A tu per tu con il nuovo sindaco ni e con i residenti delle varie zone del paese e delle frazioni. Nessuno si deve sentire escluso, ma tutti devono sentirsi partecipi di ciò che accade alla propria città.
BRONI - Classe 1980, è il sindaco più giovane che Broni abbia mai avuto nella sua storia. E’ “primo cittadino” dal 5 giugno, quando ha vinto le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Succede a Luigi Paroni di cui è stato il vice nel precedente mandato. Nei dieci anni in cui è stato in giunta, Riviezzi, si è occupato di molti aspetti della vita amministrativa. Particolare attenzione ha dedicato al mondo del volontariato, dell’associazionismo, dello sport, e delle politiche giovanili. A pochi giorni dal suo insediamento a Palazzo Arienti, ha accettato di condividere con i nostri lettori le sue prime impressioni e di illustrare quali saranno le priorità della sua azione di governo. Sindaco, quali sono le prime sensazioni dopo la sua elezione? A chi dedica la vittoria? E’ stata un’emozione grandissima, sono grato per la fiducia che tantissimi cittadini
mi hanno dimostrato. Dedico la vittoria ai tanti cittadini che credono in me, ai candidati che hanno fatto con me questa bellissima e-sperienza ed alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto. Un pensiero anche a tutti coloro che non ci hanno votato: a loro va il nostro rispetto e l’impegno ad ascoltarli ed a rappresentarli esattamente come chi ci ha sostenuto: a tutti, infatti, prometto impegno e sacrificio e sono sicuro che i risultati arriveranno. Quali saranno le parole chiave del suo progetto di governo ? Grande attenzione per le esigenze dei cittadini e del territorio, e condivisione. La mia visione di governo della città è basata sul coinvolgimento e sul confronto, tant’è che è mia intenzione facilitare il dialogo tra amministrazione e cittadini con le consulte, organizzando riunioni periodiche con le categorie sociali e produttive della città con le associazio-
E quali le priorità su cui iniziare a lavorare nei prossimi mesi? Io e la squadra di Assessori e Consiglieri di Unione Civica ci occuperemo della sicurezza dei cittadini con il potenziamento del sistema di videosorveglianza, la creazione del Corpo di Polizia sovra-comunale ed il miglioramento dell’illuminazione pubblica. Lavoreremo sodo per portare a termine la bonifica della ex Fibronit, progetteremo misure per incentivare la rimozione dell’amianto da parte dei privati e proporremo il potenziamento dell’Ex ospedale con l’apertura di nuovi ambulatori specialistici. Altre priorità riguardano la cura della città e delle frazioni, destinando maggiori risorse per strade, marciapiedi, parchi gioco e aree verdi. Ci adopereremo per un maggiore decoro dei cimiteri, così come dell’arredo urbano; aumenteremo i parcheggi attorno al centro per favorire i negozi, estenderemo la “sosta residenti” e daremo impulso allo sviluppo attraverso il rilancio delle attività commerciali e degli esercizi pubblici; inoltre istituiremo uno sportello giovani per favorire il loro inserimento lavorativo. Queste sono solo alcune delle priorità su cui lavoreremo nei prossimi mesi; naturalmente c’è molto altro che realizzeremo nei 5 anni di mandato.
Che rapporto intende instaurare con l’opposizione? Quello che è stato detto nelle scorse settimane lo considero parte del passato; la campagna elettorale si è conclusa ed è ora di voltare pagina e di governare la città, dando risposte concrete alle esigenze dei cittadini. Mi auguro che il rapporto con la minoranza, pur basato su una differente visione di governo, sia sempre all’insegna della correttezza e del rispetto dei ruoli e delle regole istituzionali; a questo proposito, ricordo che tutti, maggioranza ed opposizione, siamo al servizio dei cittadini. Invito pertanto i consiglieri di minoranza a partecipare attivamente alla vita amministrativa nel rispetto delle loro prerogative in maniera costruttiva, fungendo da stimolo per l’attività di governo, non solo come voce critica, ma anche in maniera propositiva e costruttiva, nell’interesse generale della comunità di Broni e del territorio. Qual è il suo sogno per Broni ? Il sogno più grande è liberare in maniera definitiva la città dall’amianto facendola tornare ad essere la “città del sole e della vite”. E poi farle fare quel salto di qualità definitivo che le permetta di diventare più semplice per chi vuole investire e creare lavoro, più tecnologica per i giovani, più accogliente per famiglie ed anziani, più interessante per residenti e turisti, più vicina a chi gestisce un’attività e più sicura per tutti. Mattia Tanzi
La mostra fotografica “Scene da un matrimonio ieri e oggi”
VOGHERA - Sabato 28 maggio nel Salone del Museo Storico “G. Beccari” di Voghera il Lions Club Voghera la Collegiata ha inaugurato, alla presenza del primo Vice Governatore Eletto Giovanni Bellinzoni e del Presidente di Zona Roberto Berti, la mostra fotografica “Scene da un matrimonio ieri e oggi” ovvero immagini di famiglia dal primo ’900 ai giorni nostri. Al fine di coinvolgere ed avvicinare la cittadinanza al mondo Lions, nei due giorni in cui la mostra è rimasta aperta al pubblico, sono state esposte circa 100 foto rappresentanti uno spaccato di vita e di costume del nostro territorio. La presidente Raffaella Fiori ha introdotto la manifestazione spiegando le finalità dell’evento, il cui ricavato andrà al servizio Cani Guida ed al Libro Parlato Lions, sottolineando anche come
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queste immagini rappresentino un’interessante documentazione del secolo scorso. Ilaria Nascimbene, esperta di storia del costume, a sua volta ha ricordato come le nozze fra due giovani fossero un momento di festa per tutta la comunità e rappresentassero esempi di folklore. Ha poi descritto con dovizia di particolari le varie fasi del matrimonio del passato con le sue tradizioni, usanze e persino superstizioni, facendo emergere quadretti di vita quotidiana, narrati con un pizzico di umorismo, ma
sempre con grande rispetto. Al termine della brillante esposizione, ha ripreso la parola la presidente per illustrare più dettagliatamente le iniziative Lions a cui andrà il ricavato della mostra: il servizio Cani Guida che assegna ogni anno 50 cani, addestrati nel centro Lions di Limbiate, a persone non vedenti e il “Libro Parlato”, che ha lo scopo di diffondere la cultura tramite la registrazione di libri per coloro che non sono in grado di leggere in modo autonomo. A questo punto, una vera sorpresa: l’intervento, molto
applaudito, dell’attrice Sarah Biacchi che ha recitato con grande pathos il V Canto dell’Inferno dantesco, la storia di Paolo e Francesca, che si unisce idealmente al tema della mostra. Verso la fine della manifestazione è avvenuta la consegna di una lavagna interattiva multimediale alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di via Marsala, Claudia Boccalini, che ha accolto con entusiasmo e riconoscenza un sussidio didattico così importante. Il pomeriggio si è concluso con l’estrazione dei premi tra gli iscritti alla rassegna e sono risultate vincitrici: Mariuccia Poggi, Renata Fiori, Carla Terni, Rita Garlaschelli, Grazia Bosi e Gladys Lucchelli. La mostra è stata un omaggio alle coppie che attraverso il tempo hanno costruito il tessuto della società sulla base di valori universali. Evelina Fabiani
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Giovedì 16 giugno 2016 CASEI GEROLA - “Guerra” al Lepidottero infestante
Per la prima volta in Provincia i droni utilizzati in agricoltura
CASEI GEROLA - Nei campi dimostrativi del Consorzio Agrario Terrepadane, oltre a vedere le principali varietà offerte dal comparto sementiero per la prossima stagione di semina dei cereali, è stato presentato un nuovo innovativo servizio offerto agli agricoltori per combattere la piralide del mais attraverso un sistema che combina l’uso dei droni con un metodo biologico di lotta al lepidottero infestante. Lo si è potuto testare qualche giorno fa nei campi dell’Azienda Agricola Bassi di Casei Gerola, dove il Consorzio Agrario Terrepadane e la multinazionale De Sangosse hanno presentato al pubblico di addetti ai lavori e imprenditori agricoli, in anteprima su Pavia e provincia, un nuovo sistema che combina la tecnologia aeronautica del volo a pilotaggio remoto con un innovativo approccio biologico per risolvere il grave problema dell’infestazione da piralide dei campi di mais. “La piralide è un lepidottero che attacca principalmente il mais e il sorgo, ma anche varie colture ortive, causando ingentissimi danni – dice Carlo Baronchelli, Area Mana-ger Nord Ovest della multina-
zionale De Sangosse – e per combatterla abbiamo messo a punto un nuovo sistema che ci consente di prevenirla e di inibirne la proliferazione attraverso l’immissione in campo di un parassita della stessa piralide, innocuo per noi e per la coltura trattata, che si nutre delle uova dell’insetto impedendone così la riproduzione. Le larve del nostro ‘parassita buono’ sono distribuite attraverso dei droni guidati a distanza da operatori specializzati e con l’ausilio di sistemi informatici intelligenti in grado di darci informazioni dettagliate sulle diverse zone del campo trattato”. “Oggi non siamo qui per vendere droni o altri prodotti, ma per presentare una tecnologia a cui gli agricoltori potranno accedere direttamente, usufruendo subito di un servizio completo, senza doversi più preoccupare di nulla – dice Davide Bricchi, Direttore Vendite del Consorzio Agrario Terrepadane – attraverso i nostri partner portiamo alle aziende mezzi e tecnici per operare direttamente sul campo, lasciando l’imprenditore agricolo finalmente libero di fare al meglio il proprio lavoro”.
VARZI - Successo per lo spettacolo teatrale “Metta un po’ d’olio in quelle catene…” andato in scena martedì 7 giugno nel Teatro della Fondazione S. Germano di Varzi. Tratto dal Fantasma di Canterville di Oscar Wilde e scritto e sceneggiato dall’insegnante Silvia Alesina, è stato la conclusione del laboratorio teatrale che ha visto coinvolti 20 alunni, dalla classe prima alla terza, della scuola secondaria di primo grado di Varzi. “La tecnica teatrale da me utilizzata – spiega Silvia Alesina – si basa sull’improvvisazione, mezzo utilizzato per giungere alla drammatizzazione di eventi scaturiti direttamente
dal vissuto di ogni alunno. L’obiettivo del laboratorio teatrale è stato quello di stimolare i ragazzi all’autoconoscenza e offrire loro la possibilità di riappropriarsi della libera e vivace espressività”. Gli alunni che hanno interpretato lo spettacolo sono Dennis Barbiero, Alice Camporotondo, Leonardo Castelli, Ginevra Crosina, Andrea Frigerio, Desirèe Gullì, Caterina Gullo, Francesca Isaia, Dorina Karlechuck, Manuel Macchiarella, Cesare Palavezzati, Gioele Perosino, Federico Rossi, Zoe Russo, Anatolii Shnel, Marianna Shnel, Marco Toccalini, Alina Tortora, Matilde Vincenzi e Camilla Zanforlin. m.t.
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Bagnaria Inaugurata venerdì 10 giugno dal Vescovo Monsignor Vittorio Viola
L’Albero Fiorito ha una sede
BAGNARIA - L’Albero Fiorito Onlus ha finalmente una sede, inaugurata nel pomeriggio di venerdì 10 giugno dal vescovo monsignor Vittorio Viola. La nuova sede è stata realizzata grazie ad un accordo siglato con la parrocchia di Bagnaria, nella canonica posta di fianco alla chiesa di San Bartolomeo. Alla cerimonia d’inaugurazione hanno preso parte il presidente
della Comunità montana Gianfranco Alberti, il sindaco di Bagnaria Mattia Franza, di Ponte Nizza Tino Pernigotti, l’assessore provinciale Paolo Gramigna, il parroco don Gianluca Vernetti, oltre a numerose persone che da sempre sono vicine a questa associazione di volontariato. Il sodalizio, presieduto dall’ex primo cittadino Gianluigi Bedini, oggi aiuta 144
famiglie, donando generi di prima necessità e prodotti di igiene per la persona e per la casa. Il Vescovo di Tortona, nel portare il suo saluto, ha detto: “Donare un pacco di pasta o di riso alle persone più bisognose è un segno di ascolto e di aiuto davvero importante. Voglio prima di tutto dire grazie a queste persone per quello che stanno facendo aiutando i più bisognosi. In questo modo hanno la possibilità di dispensare un bene prezioso che è quello dell’ascolto. Quello che fate è un gesto concreto, un’iniezione di speranza e di fiducia per chi in questo momento fa fatica a tirare avanti”. L’associazione, nata nel 2011, è composta da Ernesto Taini (vicepresidente) Massimo Chiappini, Elisabetta Ricardi e Gianfranco Garberi. “In questo momento – ha affermato il presidente Bedini – stiamo aiutando 144 persone per complessive
55 famiglie nell’asse compresa tra Voghera e la Valle Staffora con particolare riferimento ai 19 comuni della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. Aiutiamo in particolare gli anziani che vivono da soli e le persone che hanno perso il lavoro o che hanno un reddito inferiore ai 5 mila euro all’anno, certificato dall’Isee. Voglio ringraziare tutti coloro che ci sono vicini ed in particolare Massimo Chiappini che da sempre ci sostiene concretamente in questa avventura che per noi è meravigliosa”. Nei giorni scorsi il Rotary Valle Staffora ha organizzato nel supermercato Unes di Varzi una raccolta il cui ricavato è stato devoluto all’associazione. Per l’occasione sono stati raccolti oltre undici quintali di generi alimentari che saranno distribuiti nei prossimi mesi agli utenti. Mattia Tanzi
Presentato il libro “Settant’anni dopo la seconda guerra mondiale”
REDAVALLE - Nel pomeriggio di sabato 4 giugno, a Redavalle, nella chiesa parrocchiale di San Martino e San Rocco, è stato presentato il nuovo libro di Pierpaolo Messineo “Settant’anni dopo la seconda guerra mondiale. Vicende drammatiche di vita militare e civile nelle memorie di sei testimoni”, con i racconti di cinque reduci e della moglie di un sesto. Il volume fa seguito a quello che l’autore ha pubblicato nel 2014 col titolo “Testimonianze di sette reduci dalla seconda guerra mondiale”. Sono intervenuti: il parroco don Francesco Favaretto; Carlo Gatti, presidente della Sezione di Pavia dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), editrice del libro; Bruno Castaldi (di Redavalle, classe 1923), i cui ricordi, già presenti nel primo volume, sono stati ampliati nel secondo. Messineo era as-
sente per problemi di salute. Don Favaretto ha sottolineato il fatto che i proventi della diffusione del primo libro l’autore li ha voluti destinare alla Caritas Parrocchiale di Santa Giuletta. Gatti, da parte sua, ha informato che, su richiesta dell’autore e per decisione del Consiglio Direttivo Sezionale dell’ANA di Pavia, il ricavato della vendita del nuovo libro sarà utilizzato a fini benefici e per incentivi agli studenti. Paolo Pulina ha citato il professor Marziano Brignoli, scomparso nel 2013, grande esperto di storia militare, per
una sua affermazione, che chiarisce l’importanza delle annotazioni registrate per iscritto o comunicate oralmente da coloro che si sono dovuti confrontare con il mostro della guerra: “La memorialistica di guerra costituisce una delle fonti primarie per la comprensione non solo e non tanto degli avvenimenti quanto dei sentimenti, degli stati d’animo, dei pensieri dei combattenti”. In questa nuova opera Messineo, che si conferma cultore appassionato della storia orale, ha raccolto con pertinace e amorevole dedi-
zione altre sei testimonianze relative a vicende drammatiche di vita militare e civile vissute, da cittadini dell’Oltrepò e dintorni, nel corso della seconda guerra mondiale. Grazie alla mediazione culturale attuata dall’autore, memorie di guerra che probabilmente mai avrebbero oltrepassato la soglia dell’oralità, registrate e messe per iscritto, pubblicate a stampa, acquistano un valore di testimonianza e di ammonimento che “la guerra è un mostro terribile, generato dal sonno della ragione”. I testimoni intervistati, i loro discendenti e i lettori sono grati a Pierpaolo che si è fatto “megafono” di questo monito, proveniente da persone altamente affidabili, dato che la guerra, loro, l’hanno conosciuta sulla propria pelle, “in corpore vili”, come si dice di esperimenti rischiosi p.p.
Torna il 21 giugno la tradizionale Fiera di Codevilla
CODEVILLA - Si svolgerà domenica 21 giugno l’undicesima edizione della Fiera di Codevilla. Ricchissimo il programma degli eventi. Momento clou sarà la Sagra dei malfatti, a pranzo e a cena presso il parco comunale di via Roma, dove la serata sarà inoltre animata dalla musica del duo Gene e Gianni. Nel pomeriggio, invece, sa-
ranno presenti gli arcieri del D.L.F. di Voghera per una dimostrazione e per prove di tiro con l’arco aperte a tutti, mentre il gruppo Ma-và intratterrà i più piccoli con il “Palio dei fanciulli”. Per le vie del paese sarà possibile assistere agli spettacoli circensi di Ianna Tampé, con trampolieri, acrobati, sputafuoco e giocolieri. Spazio anche agli appassio-
nati di motori, con il raduno di Fiat 500, l’esposizione automobilistica, la collezione di jeep militari degli anni ’40 e ’50 e la mostra di trattori e moto d’epoca. Ci sarà anche una dimostrazione cinofila a cura della Protezione Civile provinciale. Per quanto riguarda gli appuntamenti culturali, l’associazione Spino Fiorito pro-
porrà uno spettacolo medievale presso la biblioteca; il Circolo di pittura Vogherese organizzerà un’esposizione di quadri e, inoltre, verrà aperta al pubblico la prestigiosa pinacoteca comunale “Maria Maddalena Rossi”. Completano il quadro una mostra di animali da cortile e, infine, la consueta presenza delle bancarelle. Pier Luigi Feltri
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Vanity Show dell’ACOL iriense
Il PalaOltrepò di Voghera domenica 19 giugno ospita il “Vanity Show” la più grande kermesse dello stile e delle tendenze della città di Voghera organizzato dall’ACOL, l’Associazione Commercianti Oltrepó Lombardo – Gruppo di Voghera e con il patrocinio dell’Assessorato al Commercio, Fiere e Mercati del Comune di Voghera. Questa seconda edizione avrà come protagonisti il talento e la passione dei professionisti di Voghera. Gli hair e beauty stylist presenteranno in pedana le loro creazioni, accompagnati dalle sfilate delle boutique e dagli addobbi floreali dei commercianti iscritti all’associazione. Le coreografie saranno a cura della scuola di danza Tarditi Studio Dance. L’ingresso a offerta sarà devoluto all’associazione CCAM, nata a Voghera a sostegno delle famiglie con bambini che hanno patologie polmonari congenite. SALICE TERME/MUSICA
Festival nazionale dei Cori Unitre
Domenica 5 giugno, a Salice Terme presso l’Auditorium Diviani, si è svolto l’annuale Festival nazionale dei Cori Unitre. Tra i cori partecipanti, anche quello dell’Unitre di Broni, diretto dal maestro Maicol Troni che ha presentato un repertorio di canzoni italiane degli anni quaranta e cinquanta, ispirate all’amore, dal corteggiamento all’innamoramento, al matrimonio. Il coro dell’Unitre di Broni è attivo dall’anno accademico 2009 – 2010 ed è luogo privilegiato di incontro, di aggregazione, oltre che occasione di studio e di conoscenza della musica. Il 5 giugno si è esibito anche il coro dell’Unitre di Salice Terme, mentre nelle serate precedenti erano saliti sul palco i cori Unitre di Fidenza (PR), Sant’Ambrogio (TO), Voghera e Casteggio. MENCONICO/TASSE
Il sindaco diminuisce la Tari
Imu e Tasi sono rimaste invariate al minimo mentre la Tari è stata diminuita di qualche punto in percentuale. Nonostante le difficoltà in cui versa il piccolo comune di Menconico l’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Donato Bertorelli ha voluto tendere una mano ai circa 360 residenti non andando ad infierire sulle loro tasche. “Anche se i comuni come il nostro faticano a gestire l’ordinaria amministrazione, nell’ultimo consiglio comunale abbiamo deciso di mantenere invariate l’Imu al 7.60 per mille e la Tasi sulla seconda casa con l’aliquota all’1 per mille. Per entrambe siamo riusciti a non applicare alcun tipo di aumento – spiega Bertorelli – inoltre, abbiamo abbassato la Tari con lo scopo di contrastare lo spopolamento”.
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ERTONINO
(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 16 al 22 giugno 2016 Giovedì 16: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Venerdì 17: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Sabato 18: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 19: Centrale, Via Emilia 163
Tortona Gli interventi del progetto di riqualificazione urbana iniziano il 20 giugno
Al lavoro per il “percorso del commercio” creazione di un’area pubblica all’incrocio con via Bidone, realizzabile mediante la riduzione di una parte del cortile della Scuola dell’Infanzia Regina Margherita e l’abbattimento di una porzione del muro di cinta. Per la realizzazione di quest’intervento, che aveva suscitato perplessità nella fase di presentazione e condivisione con le associazioni di categoria, l’amministrazione comunale ha richiesto specifico parere della Soprintendenza competente, che si è espressa favorevolmente all’esecuzione dell’opera. “Abbiamo mantenuto l’impegno di verificare con la Sovrintendenza gli aspetti storico monumentali del muro e, solo dopo aver acquisito parere favorevole abbiamo deciso di proseguire l’esecuzione del progetto”: ha dichiarato l’assessore Davide Fara. Sempre in fase preparatoria all’esecuzione dei lavori, è Largo Borgarelli che farà parte del nuovo percorso urbano del commercio stata acquisita un’analisi sullo stato fiTORTONA - Avranno inizio il prossi- garelli, via Emilia e via Carducci, dove tosanitario di alcuni esemplari di alberi mo 20 giugno i lavori inseriti nel pro- si concentrano il maggior numero di at- che erano presenti nell’area oggetto di intervento, e che in esito alla perizia sogetto di riqualificazione Urbana “Per- tività commerciali della città. corsi del commercio”, finanziati attra- Proprio da via Carducci, inizieranno i no stati abbattuti in quanto in fase di verso il Bando Regionale, al quale il lavori, che consistono nella modifica e deperimento, confermato dalle evidenti Comune di Tortona ha partecipato ag- ristrutturazione del tratto compreso tra fessurazioni nella parte interna del fugiudicandosi il primo posto in gradua- corso Montebello e corso Romita, dove sto. “Con la stessa logica di consumo toria con riconoscimento dell’intero saranno realizzati marciapiedi in porfi- zero, utilizzata nella programmazione importo progettuale pari a 500.000 eu- do, in continuità con quelli già esistenti territoriale – ha spiegato l’Assessore – anche per il verde manterremo la stessa in corso Montebello. ro. Gli interventi che saranno realizzati so- Si provvederà anche a rinnovare i cana- coerenza, e ci impegniamo pertanto a no finalizzati alla sistemazione urbani- li di deflusso delle acque piovane e a ripiantumare le essenze, se possibile alstica e alla realizzazione di un vero e rinnovare l’asfaltatura della carreggiata l’interno del giardino medesimo o comunque in analoghe zone della città, proprio percorso urbano del commercio veicolare. che si snoda ad anello tra corso Le- I lavori proseguiranno poi in corso che presentino caratteristiche favorevooniero, corso Montebello, largo Bor- Montebello dove è stata prevista la li alla loro crescita”. TORTONA - Il 12 giugno in scena il primo spettacolo della 23^ rassegna organizzata dall’associazione “Peppino Sarina”
“Baracche di Luglio” si è aperta nel chiostro del Seminario
TORTONA - Nella serata di domenica 12 giugno il chiostro del Museo di Arte Sacra Diocesano di Tortona si è animato grazie alla rappresentazione “Tobia. Un viaggio selvaggio al centro del bosco”, testo di Allegra de Mandato, regia e interpretazione dall’attore tortonese Emanuele Arrigazzi. Lo spettacolo ha ufficialmente inaugurato “Baracche di Luglio”, la rassegna di teatro di figura che l’associazione “Peppino Sarina Amici del Burattino” organizza in città da ben 23 anni. Di fronte a un numeroso pubblico, il presidente dell’associazione Giam-paolo Bovone ha introdotto la rappresentazione, sottolineando come questa sia un interessante esperimento di ritorno al teatro di figura, eludendo la classica “baracca” con
marionette o burattini, come si è abituati a vedere nella rassegna tortonese. La scenografia, curata dal famoso scenografo Antonio Catalano, raffigurava magiche creature, scatole, pupazzi di legno, sassi parlanti, alberi animati che hanno preso vita attraverso la voce del-
l’attore per far entrare il pubblico in un sogno a occhi aperti, in una favola contemporanea basata sui valori dell’amicizia e della libertà. Ha poi preso la parola il Vescovo, Mons. Vittorio Viola, che ha salutato e ringraziato tutti i presenti e ha ancora una volta dimostrato
entusiasmo per le iniziative che periodicamente si svolgono nel chiostro del Museo, definendole delle preziose opportunità sia per la cittadinanza che può ritrovarsi insieme, sia per la Diocesi che può rendere fruibile e valorizzare uno spazio che fino a pochi anni fa era sconosciuto ai più. La rassegna prosegue sabato 18 giugno, nel cortile della Fondazione CRT, di fronte al Dcafé, dove alle ore 18 si terrà il laboratorio “Crea la tua maschera” condotto da Natale Panaro, alle ore 20 ci sarà il pizza party per tutti i bambini e alle ore 21.30 la Compagnia “Walter Broggini” di Albizzate metterà in scena “Pirù – Demoni e denari” con burattini a guanto della tradizione lombarda in baracca”. s.m.
Giovedì 16 giugno 2016
VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 20: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Martedì 21: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Mercoledì 22: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Edicole aperte domenica 19 giugno 2016 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi. TORTONA - E’ il rappresentante della Camera di Commercio
Andrea Cavalli entra nell’organo di indirizzo della Fondazione CRT
attivo anche la partecipazione ad organismi associativi di Confartigianato Alessandria (Cooperativa di Garanzia, COINART Servizi) e alla Commissione provinciale dell’artigianato presso la Camera di Commercio di Alessandria. Sabato 11 giugno, inTORTONA - Andrea Ca- vece, ha avuto luogo l’asvalli è il rappresentante semblea dei soci della Fondella Camera di Commercio di Alessandria in seno dazione, chiamata, a sensi all’organo di indirizzo del- di statuto, a esprimere un la Fondazione Cassa di parere non vincolante sul Documento previsionale e Risparmio di Tortona. Lo ha nominato il medesi- programmatico per il trienmo organo riunitosi nel nio 2017-2019, approvato tardo pomeriggio di mer- nelle scorse settimane dalcoledì 8 giugno. Dopo aver l’organo di indirizzo con le esaminato i curricula dei linee guida per la gestione componenti la terna di no- dell’Ente nei prossimi tre minativi proposti dall’Ente anni. L’assemblea ha ancamerale, ha proceduto al- che votato due componenti la votazione che ha visto del collegio di presidenza: Cavalli ottenere un larghis- Francesca Bagnasco, consimo consenso. La nomina sulente del lavoro, e Andi Cavalli completa il rin- drea Bottazzi, commercianovo dell’organo di indi- lista, che vanno ad affianrizzo iniziato circa due an- care gli attuali membri delni fa, sia per rispettare le l’organismo Giuseppe Dediverse scadenze dei diver- carlini, Gianni Mariotti e si componenti sia per il Gian Mario Sartirana. contenzioso in materia di Il presidente, Dante Davio, compatibilità delle candi- ha illustrato le principali dature insorto tra Fonda- voci del bilancio 2015, zione e Camera di Com- chiuso con un avanzo di mercio. Andrea Cavalli è oltre 5 milioni di euro, e rinato nel 1966 ed è un arti- cordato le principali erogagiano con avviato studio zioni a favore della comufotografico in città. Al suo nità locale. c.r. TORTONA - L’incontro con il tortonese Angelo Bottiroli
Il Marconi a lezione di giornalismo
TORTONA - Un incontro positivo quello di sabato 4 giugno tra un gruppo di alunni delle classi 3^AR, 4^AR Amministrazione, Finanza e Marketing e 3^AC e 5^BC Servizi Commerciali dell’Istituto “Marconi-Carbone” e il giornalista tortonese Angelo Bottiroli, direttore di “Oggi Cronaca” il quale, dopo una breve presentazione in cui ha raccontato alcuni aneddoti e le sue esperienze personali, ha offerto ai ragazzi una lezione sulla professione del giornalista, fornendo anche qualche suggerimento a chi volesse intraprendere una carriera nel mondo della comunicazione. Un bravo giornalista è quello che riesce a raccontare lo scoop, l’inchiesta, il fatto di cronaca prima dei suoi colleghi, ma che è anche
attento a non divulgare notizie imprecise o non vere. Un giornalista è chiamato, prima di tutto, a fare delle scelte quali il tipo di articolo che ha intenzione di scrivere e quale taglio dargli per attirare l’attenzione dei lettori e a distinguere tra il ruolo del giornalista “tradizionale”, che si destreggia fra carta stampata o informazione on line da quello televisivo. Dopo aver risposto alle domande Bottiroli cha presentato il suo nuovo libro “Le tre scelte della vita” in cui analizza la vita nella società contemporanea. Hanaa Batte - 4^AR
TORTONA E TORTONESE
Tortona Domenica 12 giugno la cerimonia organizzata dall’ANMI tortonese
La festa della Marina Militare all’ambizioso progetto. L’azione di Premuda convinse definitivamente gli alleati a lasciar cadere la questione relativa all’istituzione dei comandi navali in Mediterraneo lasciando il totale controllo dell’Adriatico all’Italia. L’impresa rimase un fatto poco noto al popolo italiano, fino a quando, nel 1939, la data dell’azione fu scelta come festa della Marina Militare. I partecipanti alle ore 10 si sono adunati in piazza Roma, dove si trova il monumento ai caduti del mare, alle 10.30 è iniziata la cerimonia dell’alza bandiera con il canto del Inno d’Italia, seguito dalla deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti, dal suono del Silenzio e dall’esposizione dello striscione a favore della liberazione dei TORTONA - Domenica 12 giugno ra mondiale, nel corso della quale, a due Marò. Erano presenti l’assessore l’Associazione Nazionale Marinai conclusione di un attacco condotto con Vittoria Colacino, il Comandante deilla d’Italia (ANMI) - Gruppo di Tortona incredibile audacia e grande perizia, il Polizia Locale Capitano Orazio Di ha celebrato la Festa della Marina Comandante Rizzo silurò e affondò la Stefano, il Presidente ANMI Giuseppe Militare, nella data in cui si ricorda l’a- corazzata “Santo Stefano”. A lui, già Calore, una rappresentanza del Cozione di Premuda con l’affondamento decorato con medaglia d’oro al valor mando Carabinieri di Tortona, dei della Corazzata austriaca “Szent Ist- militare per aver forzato sei mesi prima gruppi della Polizia di Stato, dell’Arma van” (Santo Stefano). Nella notte fra il il porto di Trieste affondandovi la Co- Aeronautica, degli Alpini e di numerosi 9 e il 10 giugno 1918 una sezione di razzata “Wien” fu attribuita, per questa cittadini. Ha poi preso la parola il presidue MAS (Motoscafo Armato Siluran- impresa una seconda medaglia d’oro. dente del gruppo ANMI che ha ricordate) al comando del Capitano di Cor- A Premuda Rizzo risolse, senza saper- to il valore della Festa della Marina e la vetta Luigi Rizzo lasciava il porto di lo, un problema ben più importante del- storia alla quale è associata. Ha anche Ancona dirigendosi verso l’isola di l’affondamento di una singola nave, espresso la sua gioia per il ritorno temPremuda dove avrebbe dovuto effettua- poiché! l’impresa modificò profonda- poraneo a casa dei due Marò Salvatore re un normale rastrellamento allo scopo mente l’attuazione di un piano politico Girone e Massimiliano Latorre. di accertare la presenza in zona di cam- e strategico che avrebbe potuto portare L’assessore Colacino si è associata alle pi minati. Durante le operazioni le unità le forze austriache a ottenere la supre- parole del Presidente ricordando anche intercettarono la potente squadra navale mazia navale in Adriatico e forse nel il valore dell’impegno della marina miaustriaca composta da due corazzate, Mediterraneo. I siluri del comandante, litare per gli interventi! all’estero e soun cacciatorpediniere e sei torpediniere colpendo un’importante componente prattutto nel Mediterraneo con la mische, uscita dalla base nemica di Pola, delle forze austriache e facendo crollare sione Frontex. Alle ore 11, Padre Lostava dirigendo verso il Canale di O- l’elemento sorpresa, troncarono l’im- renzo dei Cappuccini ha officiato la tranto. Ebbe così origine una delle più presa sul nascere, costringendo la flotta Santa Messa al campo, nei giardini debrillanti azioni navali della prima guer- austriaca a rinunciare definitivamente dicati ai Marinai d’Italia. TORTONA - Il 9 giugno ha incontrato i volontari tortonesi e la presidente Patrizia Mauri nella sede cittadina
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Giovedì 16 giugno 2016
In Breve
TORTONA/ISTITUTO “SAN GIUSEPPE”
Giornata del “grazie” alla fine dell’anno scolastico
Quale modo migliore per concludere un anno scolastico se non quello di ringraziare tutti per il tanto bene condiviso? Genitori, bambini, ragazzi e insegnanti erano tutti presenti domenica 22 maggio alla tradizionale “Festa del Grazie” dell’Istituto San Giuseppe. Dopo la Messa celebrata in palestra, la collina è stata popolata da tante famiglie per un goloso picnic e dal primo pomeriggio giochi per grandi e piccini con il Ludobus. Diversi intrattenimenti pomeridiani hanno coinvolto tutti i presenti; la generosa merenda offerta dall’Iper di Tortona e il lancio dei palloncini con tanto di messaggi augurali, hanno concluso la splendida giornata rallegrata dal sole caldo e dal cielo azzurro. SALE/ASSOCIAZIONI
L’AIC alla Tenuta Rivellino
Il Vescovo in visita al Comitato Locale della Croce Rossa
TORTONA - Nella serata di giovedì 9 giugno, il Vescovo Monsignor Vittorio Francesco Viola, si é recato in visita alla sede del Comitato Locale della Croce Rossa di corso della Repubblica accettando l’invito della Presidente Patrizia Mauri a nome di tutti i volontari convenuti numerosi e delle Infermiere Volontarie. In questa occasione Mons. Viola ha tenuto a battesimo, la realizzazione del Progetto “CRI in Bici” impartendo la sua benedizione alla presenza della Presidente, del Consiglio Direttivo e di tutti i volontari. La Croce Rossa, infatti, ha acquistato, con il contributo di privati,quattro biciclette che sono in dotazione al Comitato Locale, per prestare soccorso su due ruote. Questo tipo di intervento, nasce dall’esperienza di soccorso su bici, attiva già da oltre 10 anni a Londra, da qualche anno anche a Roma e diffuso in varie città italia-
costante del territorio, in quanto la squadra di Ciclosoccorso, quando é attiva, non interviene a “chiamata” ma è sempre presente in città. Il servizio andrà a migliorare il soccorso rendendolo più tempestivo. La Presidente Patrizia Mauri, ha illustrato con orgoglio il progetto al Vescovo insie-
me a tutte le iniziative CRI in fase di pianificazione e ha spiegato che “La finalità di ogni attività della CRI è il fare bene per gli altri con competenza e senso di servizio”. Mons.Viola ha dedicato molta attenzione e ha ricordato come sia importante il concetto di rete per poter lavorare meglio e far fronte quotidianamente, alle aumentate situazioni di povertà. Si è espresso con parole semplici ma molto concrete, facendo riferimento al concetto dell’essere umano, alla tema della condivisione, dello stare accanto, al di là delle motivazioni di ciascuno e ha aggiunto che “vivere insieme è la gioia più grande, ma è anche la maxima penitentia e che quindi si deve portare l’aiuto come dono nelle difficoltà del nostro vivere”. I presenti hanno espresso gratitudine al Vescovo che ha saputo entrare nei loro cuori di cittadini e di Volontari di Croce Rossa.
puter e di Wikipedia che ora rispondono a qualsiasi richiesta di informazione con tanto di corredo di immagini. Un giorno qualcuno gli suggerì di presentarsi a Rischiatutto e lui andò. Mike Bongiorno lo prese in sim-
patia e lo presentò alla trasmissione con una certa magniloquenza. Virginio divenne subito un personaggio della TV. Esaurita questa esperienza, ritornò al suo lavoro a Rivalta, ma era sempre disponibile per mostre di pittura, per lunghe disquisizioni sul calcio attuale e passato tutto incasellato nella sua memoria. Espansivo, con il suo caratteristico vocione, era conosciuto da tutti. Ultimamente l’età gli stava bloccando la mobilità, ma non la memoria che è stata l’ultima a cedere, dopo 89 anni di attività intensa.
La presidente Patrizia Mauri e una volontaria mostrano al Vescovo le nuove biciclette della CRI (Foto: Lella Zanini)
ne e da ora anche a Tortona. L’Obiettivo generale del progetto, è quello di creare un Servizio di Assistenza Sanitaria innovativo ed Ecosostenibile; con l’ausilio della bicicletta si potranno raggiungere posti impensabili per un automezzo come piazze affollate, cortei, parchi e mantenere un controllo
Domenica 29 maggio l’AIC (Associazione di Impegno Culturale) di Sale, perseguendo l’obbiettivo di visitare luoghi vicini ma spesso sconosciuti, ha organizzato una visita alla Tenuta Rivellino, fra Grava e Piovera. Questo fortilizio che risale all’anno 1000 e che dal 1970 appartiene alla famiglia Gualco, è ben visibile nella nella fertile pianura alluvionale del Tanaro. Da alcuni anni, accanto agli ortaggi classici, in seguito a una crescente richiesta, si coltivano anche ortaggi “non convenzionali”: okra, bitter, patola, kekiri, coriandolo, melanzane e peperoni particolari, destinati a una aumentata clientela multietnica, specialmente cingalesi, indiani e pakistani. Alberto Gualco con il figlio Filippo ha accolto i visitatori ai quali ha illustrato la storia della cascina fortezza. Al termine della visita, una ricca merenda sinoira preparata da Santina Citarelli, docente del corso di cucina de “Ra Carsèra”, e allestita sotto gli ampi porticati ha concluso il pomeriggio. CASTELNUOVO SCRIVIA/INAUGURAZIONE
Aperto il Centro Natural Kinesis
Il ricordo di Virginio Vignoli concorrente di Rischiatutto
CASTELNUOVO SCRIVIA - È scomparso lo scorso 14 maggio, Virginio Vignoli, una delle ultime figure tipiche del paese, noto per una caratteristica che l’aveva reso famoso quella per cui gli bastava che incasellasse nel cervello un dato perchè questo gli rimanesse impresso per sempre. Sapeva giorno mese e anno di nascita di qualsiasi suo compaesano e lo indicava istantaneamente con dovizia di particolari ed era pronto a farne anche uno schizzo, poiché sapeva dipingere bene con i pastelli. Era un antesignano dei com-
Sabato 4 giugno, in via Solferino 49, a Castelnuovo Scrivia è stato inaugurato il Centro Natural Kinesis, tutto nasce dal desiderio del fondatore, Massimo Bloise, di voler aiutare la gente in modo naturale e immediato, offrendo le migliori terapie presenti sul mercato. Questo richiede appunto una chiarezza di principi, che permetta di vagliare ogni metodo e di collocarlo al giusto posto fra gli altri, scartando quelli meno efficaci e macchinosi e approfondendo solo quelli più degni d’interesse. Tutto ciò necessita di una visione corretta e rispettosa dell’essere umano, il cui approfondimento rappresenterà sempre la priorità all’interno delle ricerche del Centro. Ogni tecnica efficace dovrà sempre essere anticipata da una corretta visione e seguita da una precisa intenzione applicativa. Queste sono le condizioni imprescindibili di ogni vero successo sul piano umano e terapeutico.
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IL POPOLO di
di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
SERRAVALLE S. - ARQUATA S.
SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112): ore 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 11.30 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;
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Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 16 al 22 giugno 2016 Giovedì 16: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Venerdì 17: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Sabato 18: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Domenica 19: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331)
Novi Ligure Presentati il concorso e la rassegna musicale che inizia il 7 luglio
Armonie musicali per il Festival Marenco
NOVI LIGURE - Il Concorso Internazionale di Composizione “Romualdo Marenco” quest’anno festeggia la quattordicesima edizione. L’iniziativa, attiva dal 2003, è rivolta alle formazioni bandistiche in omaggio al compositore novese Romualdo Marenco, che proprio nell’ambito della Banda Musicale ebbe le sue origini artistiche. Lo scopo è quello di promuovere la composizione di musica per orchestra di fiati e percussioni e di incrementarne il repertorio contemporaneo. Tre sono le sezioni in gara: oltre alla composizione originale per Banda e alla composizione per strumento (ensemble di clarinetti), l’edizione 2016 prevede una nuova sezione di esecuzione per strumento/ensemble riservata al quintetto di ottoni. Il prossimo 31 luglio scade il termine per la partecipazione alle prime due sezioni, il 30 giugno il termine per la terza sezione. È previsto un premio unico di 4.000 mila euro per l’autore della composizione per Banda, uno di 1.500 euro per la composizione per strumento ed uno di 1.500 euro per l’esecuzione strumento/ensemble riservata al quintetto di ottoni. La Giuria Internazionale si riunirà nella terza decade di agosto 2016, presso il “Centro Culturale Capurro”, per esaminare le composizioni pervenute. La direzione artistica è affidata a Maurizio Billi, compositore e direttore della Banda Musicale della Polizia di Stato. La Giuria è composta da: Maurizio Billi (Italia), Bruce Fraser (Regno Unito), Jacob De Haan (Olanda), Piero Vincenti (Italia) e Bert Appermont (Belgio). Per l’edizione 2016 la sezione di esecuzione musicale è de-
dicata al Quintetto di Ottoni e il brano d’obbligo, trattandosi della prima edizione, è la composizione vincitrice dell’edizione 2015 della sezione di composizione per Quintetto di Ottoni. Il Concorso di esecuzione si svolgerà il 24 agosto, in piazza Dellepiane. Il bando integrale si può consultare sul sito del Comune di Novi Ligure (www.comunenoviligure.gov.it). Mentre per informazioni è possibile contattare la biblioteca civica (tel. 0143.76246, oppure inviare una mail (concorsomarenco@comune.noviligure.al.it). La Rassegna “Suggestioni in Musica – Armonie in Bianco e nero”, invece, fa parte integrante della XV edizione del “Festival Marenco” e prevede sette concerti, tutti a ingresso gratuito, in programma dal 7 luglio al 6 ottobre, con inizio alle ore 21. Orchestre e solisti di rilevanza nazionale e internazionale porteranno la magia di una musica di altissimo livello nei luoghi più suggestivi del centro storico; sarà un emozionante viaggio sulla tastiera, tra virtuosismi e struggenti momenti di grande musica. Un pianoforte suonato con due mani, con quattro mani, per rendere la città una ideale cassa armonica nell’incanto evocativo della musica. “L’edizione 2016 di Suggestioni in Musica – ha spiegato in conferenza stampa l’assessore alla Cultura, Cecilia Bergaglio – non è solo un viaggio nella migliore musica internazionale, ma è anche un viaggio alla riscoperta del patrimonio urbanistico e architettonico della nostra città. Le location dei concerti sono state scelte con cura tra i luoghi più belli del centro storico, per
coinvolgere il pubblico, regalare emozioni indimenticabili, consentire un ascolto migliore possibile. Ma anche perché vogliamo che la cultura sia in piazza, aperta a tutti, accessibile, gratuita. Novi deve riscoprire il suo Festival”. La rassegna prende il via il 7 luglio con la Banda dell’Arma dei Carabinieri, diretta dal Maestro Massimo Martinelli. L’orchestra si esibirà nella suggestiva piazza Matteotti, recentemente ristrutturata (in caso di maltempo il concerto si terrà nella Chiesa di San Nicolò). Si prosegue il 27 luglio (corte Solferino) con l’Orchestra Kazakh State Academy of Soloist (Kazakhistan) con il pianista Andrea Di Giovanni e la direzione di Maurizio Billi. Il 7 agosto, in Corte Solferino, è la volta della Kharkiv Philarmonic Orchestra (Ucraina), diretta da Maurizio Billi e con il pianista Andrew Pae (Stati Uniti). Si continua il 24 agosto, in piazza Dellepiane, con la cerimonia di premiazione del vincitore del Concorso Marenco 2015, sezione quintetto di ottoni. Il concerto sarà eseguito dall’ensemble vincitrice del concorso 2016 di esecuzione per strumento/ensemble di ottoni. Il 27 agosto, nella centrale piazza Matteotti, si terrà il tradizionale Concerto di Gala con la prestigiosa Orchestra Verdi di Milano insieme a Leonel Morales al pianoforte solista. Per l’occasione, l’Orchestra si presenterà al pubblico con un ampio organico di oltre 83 elementi e sarà diretta dal Maestro Maurizio Billi. Il 9 settembre, presso l’Oratorio della Maddalena, un giovane e valente pianista del territorio, Umberto Ruboni, si esibirà in un impegnativo recital. La rassegna termina il 6 ottobre, nella Chiesa di San Nicolò, in occasione della Festa della Madonna del Rosario, con un recital pianistico a quattro mani eseguito dal duo Schiavo – Marchegiani. Le prenotazioni per gli eventi di luglio si effettuano presso la biblioteca civica dalle ore 15 di martedì 21 giugno; quelle relative al mese di agosto dalle ore 15 di martedì 5 luglio; quelle relative al mese di settembre dalle ore 15 di martedì 26 luglio. Sarà comunque previsto un numero di posti per gli spettatori senza prenotazione. Vittorio Daghino
NOVI LIGURE - Il nuovo servizio di prestito domiciliare per facilitare la lettura
“Un libro per te” dedicato alle persone disabili NOVI LIGURE - Lodevole il progetto a favore dei “diversamente abili” anche in campo letterario, infatti, dal 20 giugno prossimo prenderanno il via due iniziative inserite all’interno di “Nessuno escluso”, progetto attivato dalla Biblioteca Civica di Novi Ligure per abbattere le barriere che rendono impossibile l’accesso al servizio bibliotecario da parte dell’utenza con problemi di disabilità. Il primo, “Un Libro per te”, è un servizio nuovo, realizzato in collaborazione con il disability manager Bruno Ferretti, e consiste nel prestito domiciliare dei libri per persone disabili. Gli utenti impossibilitati a raggiungere la sede della Biblioteca potranno contattare la stessa telefonicamente o per posta elettronica per attivare il servizio. Successivamente si potranno prenotare i libri che, se disponibili, saranno consegnati direttamente a casa. Per il momento il servizio,
naturalmente gratuito, prevede una frequenza quindicinale e la consegna verrà effettuata dai messi comunali in uniforme. Per contattare la Biblioteca si può telefonare (tel. 0143.76246) o inviare una mail (biblioteca.direzione@comune.noviligure.al.it). Presso la Biblioteca è già attiva una postazione dedicata agli ipovedenti e ai dislessici e sono disponibili libri in corpo 16, volumi che utilizzano caratteri superiori alla media per agevolare la lettura. Inoltre, riaprirà “Libri di emergenza”, il punto di prestito librario presso l’ospedale San Giacomo che funzionerà dal 20 giugno sino al prossimo 16 ottobre per cinque giorni alla settimana: da lunedì a venerdì dalle ore 10 alle ore 12.30. Oltre ai degenti, il servizio è rivolto ai visitatori del nosocomio e al personale medico e paramedico. d.d.
OVI
Giovedì 16 giugno 2016
BORBERA - OLTREGIOGO
Lunedì 20: NoviNove, Viale Campionissimi, 2 (Tel.0143746503) Martedì 21: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Mercoledì 22: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Edicole aperte domenica 19 giugno 2016 Bava, corso Marengo 91; Fanin Via Papa Giovanni 2, Fossati via Garibaldi 26, Ferrarese Roberto Via Verdi 69, Arecco via Amendola 20, Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone 48; Scarsi, Viale Chichero, Semino, Via Pavese ang. Piazza del Mercato. NOVI LIGURE - Due iniziative di “Novinterzapagina”
La mostra di fotografia e “Le Inglesi tra i castelli”
NOVI LIGURE - Durante Novi “Galleria Azimut”. la conferenza stampa, tenu- Sabato 27 giugno invece, tasi lunedì 8 giugno alla l’evento “Le Inglesi tra i Galleria PagettoArte, sono Castelli” chiuderà il giugno stati presentati i prossimi novese in grande stile. È eventi estivi dell’associa- previsto un tour di auto stozione Novinterzapagina, a riche inglesi tra i castelli di partire dalla “Masterclass Pasturana, Francavilla BiFotografica – Alla scoperta sio, Tassarolo, San Cristodi Novi”, una mostra foto- foro e Gavi che prevede grafica, che si è svolta saba- una piacevole sosta per l’ato scorso, che si è posta co- peritivo all’azienda vitivinime evento unico e senza cola “La Meirana” e una precedenti nel panorama per il pranzo alla tenuta “La novese. Prendendo come Rombetta”. Nel pomeriggio tema la cittadina e le vicine le auto raggiungeranno il Gavi e Pozzolo Formigaro, Serravalle Designer Outlet i partecipanti hanno avuto dove saranno ospitate al suo la possibilità di mostrare i interno. Le stesse macchine loro scatti ad esperti del set- sfileranno per le vie del tore che sono intervenuti centro storico di Novi. per l’occasione; tra questi L’eccezionalità dell’inconEnrico Andreis, delegato tro, dal carattere non solo regionale FIAF (Federazio- motoristico ma anche cultune Italiana Associazioni Fo- rale, sta nel fatto di radunatografiche) e fotografo tori- re questo particolare tipo di nese che ha scoperto una automobili, le Morgan, rare, connessione importante fra introvabili e ricche di un fateatro e fotografia. Sarà scino che coinvolge non sopossibile ammirare il suo lo i proprietari stessi ma anlavoro alla mostra dedicata che chi le guarda. E tutto dal titolo “Live! La vita in ciò si unirà alla bellezza del scena”, allestita, sino al 28 nostro territorio che di fagiugno, nella suggestiva se- scino ne ha da vendere. Davide Daghino de dell’Antica Biblioteca di NOVI LIGURE - Il progetto promosso dal FAI per le scuole
Il successo di “Apprendisti Ciceroni”
NOVI LIGURE - Il FAI novese ha reso noto nei giorni scorsi che a partire dal prossimo anno scolastico le attività degli “Apprendisti Ciceroni” entreranno a far parte del progetto di “Alternanza scuola-lavoro”, che prevede per gli studenti periodi di stage presso aziende e associazioni. Agli studenti delle scuole superiori che parteciperanno all’iniziativa del FAI novese saranno accreditate fino a 65 ore di stage. I ragazzi delle superiori si sono dimostrati molto interessati al progetto, tanto che presto potrebbe nascere an-
che una sezione dedicata ai giovani nell’ambito della Delegazione novese. Tra i progetti del FAI c’è anche il restauro dell’Oratorio della Misericordia di via Gramsci un luogo di culto è stato protagonista dell’ottava edizione del censimento “I luoghi del cuore”, organizzato dal FAI. Per sostenere la candidatura della Misericordia è nato anche il comitato “ConserviAmo Novi”, fondato da Alessia Dal Bò, Elena D’Elia e Chiara Procicchiani, per portare l’attenzione pubblica su questo piccolo gioiello dell’architettura sacra.
Novi Ligure Presentati da Novinterzapagina i libri di Danilo Lazzari e Giulia Bovone
Droghe e farmaci tra scienza e letteratura In alto: la presentazione del libro di Lazzari; in basso quella di Bovone
che sa mixare una buona capacità descrittiva, una ricca ricerca di dati, una scorrevolezza che non appartiene a tutti gli autori e una capacità di ironia e nello stesso tempo competenza e padronanza della materia. “L’obiettivo chiaro e preciso – ha sottolineato la Ciceri – è quello di far arrivare al lettore una informazione chiara, conseguenza di un viaggio che l’autrice ha iniziato moto tempo fa grazie ad un paziente lavoro di ricerca”. Il volume interfaccia due mondi, quello della scienza e quello della letteratura, che parrebbero a prima vista slegati l’uno dall’altro. L’autrice nel suo saggio, di piacevole lettura, illustra il modo in cui era vissuta la malattia nel passato e i rimedi farmaceutici attraverso citazioni di opere letterarie famose come “Madame Bovary” di Flaubert, “L’Indifferente” di Proust, “Pinocchio” di Collodi e altre. L’opera contiene inoltre documenti storici tratti da manuali medici coevi alle varie epoche, dalla metà dell’800 fino agli anni ’70 del ’900, e offre una carrellata di fotografie a colori, di proprietà dell’autrice, di rimedi farmaceutici talvolta bizzarri e che possono sembrare di dubbia efficacia. Presso la Galleria sono state esposte immagini di farmaci, non presenti nel libro, suddivisi per epoche. Giulia Bovone si è intrattenuta piacevolmente con i numerosi presenti, rispondendo con competenza alle domande. La Bovone è curatrice del blog “La Farmacia d’Epoca”, dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Cristina Bertin
NOVI LIGURE - L’11 giugno alle ore consumatori perfettamente integrati 11 presso la Biblioteca Civica, a cura nella società. Protagoniste di questo dell’associazione Novinterzapagina, ha scenario sono le cosiddette nuove soavuto luogo la presentazione del volu- stanze psicotrope. Nel volume di Lazme “Nuove sostanze psicotrope. Come zaro il fenomeno viene trattato a 360 ti drogherai domani” di Danilo Lazza- gradi partendo dalle origini delle sostanze stupefacenti e dalla loro natura ro, Ispettore della Guardia di Finanza. La presentazione dell’evento ha visto chimica, fino a descrivere le relative l’introduzione di Giovanni Castellani, tecniche di produzione, il modo in cui rappresentante dei Novinterzapagina, vengono portate in Italia, la loro rete di che ha ringraziato i presenti e ha illu- distribuzione, per arrivare alla novità strato lo scopo dell’associazione: pro- del terzo millennio: le piazze di spaccio muovere la cultura nel territorio novese online. Questa analisi è impreziosita da articolandosi in varie sezioni, una delle 11 interviste rilasciate da numerose figure tecnico-professionali, impegnati quali si occupa dell’ambito giuridico. La discussione ha avuto un approccio nella lotta contro la droga. multidisciplinare. Claudio Santarelli, Nel pomeriggio di sabato 11 giugno, docente presso il Liceo “Amaldi”, dele- sempre l’associazione “Novinterzapagato di Giampaolo Bovone, Dirigente gina”, presso la sua sede, nella Galleria scolastico del Liceo, è intervenuto a Pagetto, ha presentato un altro libro dal proposito del disagio scolastico e ha of- titolo “I farmaci nella letteratura” che è ferto uno spunto di riflessione sugli sti- l’opera prima di Giulia Bovone. moli che possono scaturire dalla di- All’evento, patrocinato dal Comune, oltre all’autrice, era presente Marianscussione con i ragazzi a proposito del gela Ciceri, giornalista e scrittrice alesproblema della tossicodipendenza. sandrina, che ha introdotto la discussioAlberto Genovese, avvocato, ha foca- ne illustrando l’originalità del volume lizzato il suo intervento sugli aspetti legati alle conseguenze penali dei comportamenti legati al consumo e spaccio di droga, mai sufficientemente conosciuti. Daria Ubaldeschi psicoterapeuta del dipartimento Dipendenze dell’ASL AL, ha analizzato le problematiche personali che conducono al consumo di droga. La moderatrice della discussione è stata l’avvocato Teresa Mantero. Il libro offre uno spunto di riflessione sull’offerta di droga sempre più articolata e complessa, che non si rivolge più soltanto alla figura del tossicodipendente emarginato, ma a un pubblico di GRONDONA - Il 5 giugno nella frazione si è rinnovata la tradizione con la partecipazione di don Francesco Larocca
La processione in onore di Sant’Antonio patrono di Sasso
GRONDONA - La frazione di Sasso è uno dei tanti borghi antichi della Valle Spinti che ha sfidato il passare degli anni resistendo all’onta dell’abbandono e riconvertendo la ragione della propria esistenza. Se una volta, infatti, le sue case ospitavano prevalentemente famiglie che traevano la loro sussistenza dai prodotti del bosco, dalla coltivazione dei terreni e dagli animali allevati, ora il paese è abitato da famiglie che apprezzano altri aspetti offerti dal territorio quali il silenzio, la tranquillità, l’aria pulita e le magnifiche case rurali restaurate con cura senza deturparne il loro aspetto originale. Tuttavia, la comunità di Sasso non rinuncia alle tradizioni che da sempre hanno animato il paese e una di queste è rappresentata dalla festa dedicata al santo patrono An-
tonio da Padova che è stata celebrata domenica 5 giugno nella chiesa parrocchiale che sorge su una piccola collina appena fuori dall’abitato. A celebrare la santa Messa don Franceso Larocca, parroco di Serravalle, letteralmente sorpreso dalla vitalità della comunità e dai numerosi partecipanti. Erano presenti la banda musicale di Serravalle e il coro Valle Spinti diretto dal diacono Piercarlo Peccorini che per
la prima volta ha potuto eseguito tutti i brani della Messa cantata composta dal maestro Maurizio Tavella . Durante l’omelia don Francesco ha voluto richiamare l’attenzione dei presenti sul significato del brano del vangelo di Luca che raccontava di un miracolo operato da Gesù nella città di Nain poco distante da Nazareth, dove riportò in vita un giovinetto figlio di madre vedova. Un incontro casuale tra Gesù
e i suoi discepoli da una parte e dall’altra un corteo funebre con una madre che piange la morte del suo unico figlio. La vita e la morte che si incontrano ma è la vita che vince per volere del Signore. Un episodio che, come ha sottolinato il sacerdote, anticipa in qualche modo gli avvenimenti della Pasqua: la Passione di Cristo, la sua morte, le lacrime di dolore della madre Maria e il mistero della resurrezione. Dopo la funzione si è snodata la tradizionale processione per le vie di Sasso accompagnata dalla musica. Al termine sul prato laterale alla chiesa tutti i presenti si sono ritrovati per ascoltare alcuni brani della Banda, gustare l’ottimo rinfresco offerto dalla comunità e tentare la fortuna nella chiassosa e divertente pesca di beneficienza. Renato Piras
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IL POPOLO
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NOVI E NOVESE
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In Breve
POZZOLO FORMIGARO/EVENTI
“L’Elisir d’amore” in Castello
Domenica 26 giugno, nella suggestiva cornice del Castello Sforzesco di Pozzolo, si terrà la rappresentazione dell’opera lirica “L’Elisir d’amore” di Gaetano Donizzetti che vedrà protagonisti Anna Delfino, soprano, Filippo Pina Castiglioni, tenore, Bruno Pestarino, baritono, Enrico Maria Marabelli, baritono, Angelica Maria Quaglia, contralto. L’iniziativa è dedicata al service distrettuale Lions “Adotta un giovane disabile e mandalo in vacanza”. Il costo della serata è di 20 euro, la partecipazione è gratuita per i bambini sino ai 12 anni accompagnati; a partire dalle ore 19.30 sarà offerto un apericena e la prenotazione è obbligatoria. SILVANO D’ORBA/CULTURA
Le poesie di Claudio Passeri
Domenica 19 giugno, alle ore 16.30, presso la “Cantina di Luigi”, un’antica cantina completamente ristrutturata situata nella suggestiva cornice della Frazione Pieve Superiore, al numero civico 29, si terrà la presentazione del libro “Istanti”, raccolta d’esordio di poesie del fotografo e matematico moria del padre, Luigi, che Claudio Passeri, edito dalla ha vissuto e operato per tutprestigiosa casa editrice ta la vita in quello straordi“Rocco Carabba” di Lan- nario e antico mondo contaciano. Alla presentazione dino, oggi quasi del tutto interverranno Marta Calca- scomparso. L’evento si ingno e Maria Rosa Caldero- serisce nella giornata in ne. La raccolta, che fa parte onore di San Luigi Gonzadella collana di poesia di- ga, il cui ricordo si celebra retta da Giancarlo Quirico- il 21 giugno ed è proprio in ni, presenta le prefazioni di occasione della memoria di Ugo Franco Zanobio, criti- Luigi Ferretti, preso a simco letterario milanese e di bolo di tutti i Silvanesi che Maria Rosa Calderone. In hanno vissuto e preso parte “Istanti” vi è la volontà di all’epopea contadina, che fermare, come in una foto- l’autore, in qualità di presigrafia, alcuni attimi della dente dell’associazione culvita, di sconfiggere ideal- turale “Circolo Dialettale mente quel “panta rei” era- Silvanese “Ir bagiu”“, insiecliteo che tutto ingloba e me a Pierfranco Romero, che non permette di gustare geometra e storico, confeappieno l’esistenza. La rirà la presidenza onoraria a “Cantina di Luigi”, apparte- Paolo Scarsi, classe 1929, nente all’ingegner Marco socio fondatore e decano Ferretti, è dedicata alla me- del Circolo. c.b. CAPRIATA D’ORBA/TRADIZIONI
Sagra delle lasagne casalinghe
Anche se l’estate stenta a farsi sentire, il calendario delle sagre e manifestazioni di questa metà di giugno è già ricco. Dopo lo scorso weekend, a Tassarolo prosegue nel prossimo la sagra del Super Agnolotto, che quest’anno compie vent’anni. Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 l’ente manifestazioni di Capriata d’Orba organizza la tradizionale sagra delle lasagne con gli stubiarӧi, in occasione della festa patronale dei Santi Pietro e Paolo. Protagoniste delle serate saranno le lasagne condite con parmigiano e fagioli lamoni, oltre ai ravioli; la manifestazione si terrà presso il bocciodromo dalle ore 19 venerdì e sabato e dalle 12 domenica. Capriata ha presentato le sue lasagne alla sagra organizzata dall’associazione dell’Oltregiogo che si è svolta a Basaluzzo a fine maggio,e alla sagra “Paesi in festa” organizzata da Montaldeo. Michela Ferrando NOVI LIGURE/POLITICA
Campagna di adesioni a Forza Italia
Nell’ambito della campagna adesioni 2016, Forza Italia incontra gli elettori e i simpatizzanti di Novi Ligure e del Novese. L’appuntamento è fissato per sabato 18 giugno, dalle ore 9 alle ore 12.30, presso il gazebo allestito in viale Saffi. “Lo scopo è quello di sostenere la campagna di adesione al movimento, di favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica e di sensibilizzare i novesi alla vigilia della fondamentale sfida referendaria contro le riforme volute dal governo Renzi, come spiega il coordinatore cittadino, Andrea Sisti.
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I 120 anni del “Popolo” Un’avventura editoriale e la stoffa di un grande giornalista
Don Ernesto Vercesi l’omaggio e la riconoscenza della Diocesi di ANTONIO GIORGI
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a Tipografia vescovile San Lorenzo era come tutte le tipografie che stampavano giornali. L’aria sapeva di piombo e di inchiostro, e bisogna aver respirato quell’atmosfera per conservare rimpianto del tempo in cui comporre, impaginare, correggere le bozze era attività tutta dell’uomo e non frutto di elaborazioni misteriose e indecifrabili delle sinapsi elettroniche di un computer. Lavoro vivo, era. Fatto, all’occorrenza, di sudore e di tanta fatica fisica. Si componevano le colonne di piombo con la linotype, riga dopo riga, ma se oggi parli di piombo con uno dei tanti ragazzotti (o ragazzotte) che frequentano le innumerevoli scuole di giornalismo – vere fabbriche di illusioni - spuntate come funghi alla prima pioggia d’autunno, quelli (o quelle) ti guardano in modo compassionevole: deve essere fuori di testa, pensano. Si componevano a mano i titoli, lettera dopo lettera, con il carattere e il corpo adeguati. Quando il titolo sembrava perfettamente azzeccato potevi stare certo che rispetto alle colonne disponibili cresceva sempre una battuta, e via da capo perché il piombo non è elastico e il titolo migliore – si diceva tra gli addetti ai lavori – è sempre quello che non ci sta. Un giornale come Il Popolo, nato settimanale illustrato, non poteva fare a meno
delle immagini: la zincografia trasformava le fotografie in lastrine di metallo, quei cliché destinati a riprodurre il soggetto sulla carta stampata. Ai vari processi erano addetti tipografi che sapevano il mestiere, autentici maestri di un’arte che si è perduta. Era grazie a loro che settimana dopo settimana nasceva Il Popolo. Nella ricorrenza dei 120 anni dovremmo pubblicare tutti i nomi, uno per uno, omaggio tardivo a mille fatiche silenziose. Ricorderò per tutti una persona, Giusto, il proto che impaginava il giornale nei tardi anni Sessanta del secolo scorso. Giusto capiva al volo quello che volevi, e la sua collaudata abilità nell’arte sapeva porre rimedio ai ricorrenti errori di menabò, alle imprecisioni e alle lunghezze sballate. Di Giusto credo di non aver mai conosciuto il cognome, eppure era una colonna del nostro settimanale. Grande squadra, quella della Tipografia vescovile San Lorenzo. Per una testata povera di mezzi (il che significa ricca di libertà, non dimentichiamolo) ma ben attrezzata in fatto di idee e di grinta, sono indispensabili direttori all’altezza, capaci di mobilitare le migliori energie dei collaboratori più o meno fissi, il che equivale a dire più o meno occasionali. A Ferrarazzo, Marchini, Busseti, Agnes, Pruzzi – i direttori dal dopoguerra ad oggi – Il Popolo è fortemente
debitore, e non è affermazione di puro valore formale, perché un giornale “è” il suo direttore. E’ lui che sceglie, decide, imposta, cambia, aggiorna, rinnova con poteri che – fatto salvo il rispetto delle leggi e delle indicazioni dell’editore – equivalgono a quelli di un sovrano assoluto, ripeteva spesso il mai abbastanza compianto Angelo Narducci, che guidò Avvenire dal 1969 al 1980. Ognuno direttore ha dato al Popolo uno stile, un’impronta chiara, un’anima, un carattere. Di coloro con i quali ho avuto l’onore di collaborare (Busseti, Agnes e ora Pruzzi, che da venti anni continua la loro opera) posso dire di aver ricevuto sentimenti di benevolenza e di amicizia, ma non è di queste figure importanti della Chiesa tortonese e della storia della testata che voglio qui parlare. Altri potranno e dovranno farlo con parole puntuali e con una penna ben più autorevole della mia; l’occasione di questi festeggiamenti è davvero appropriata e spero venga colta adeguatamente. Parlerò di una persona che della testata è stato per lunghi anni il cuore e la mente senza mai diventarne direttore né aspirare a diventarlo. Parlerò di un umile umanissimo e coltissimo sacerdote, don Ernesto Vercesi, arciprete di Santa Giuletta. Fu durante la gestione Agnes che don Vercesi vide avviarsi il suo sodalizio con
Il Popolo, destinato a durare fino all’insorgere della malattia che lo avrebbe portato alla morte nel 1998, al Don Gnocchi di Salice Terme. Eppure Ernesto Vercesi
non si improvvisò giornalista dalla sera alla mattina, una sua pregressa intensa collaborazione al Giornale di Voghera ne aveva messo in evidenza doti professio-
nali di rilievo maturate quando a Voghera era viceparroco a San Rocco. Qui forse conviene aprire una parentesi: Ernesto Vercesi era oltrepadano di Castana, e l’Oltrepò – si sa – è terra di giornalismo e giornalisti, forse è l’ambiente, è l’aria che si respira che ti porta ad avere penna e taccuino in mano. Qualche nome? Da Italo Pietra a Vittorio Emiliani, da Antonio Airò a Peppino Turani, da Giuseppe Tarozzi a Leo Sisti, da Giacomo Ferrari a Giuseppe Lucchelli, passando per Novarro Montanari, Giovanni Maggi, Carlo Gobbi, Angelo Calvi, Gigi Furini, Rossana Sisti, Giorgio Silvani e una miriade di altri. Sarà un caso, ma oltrepadani sono stati i nostri direttori Marchini (di Cornale) e Agnes (di Rovescala). Oltrepadano di Codevilla è l’attuale direttore Pier Giorgio Pruzzi. Bene, don Ernesto Vercesi viveva di quel contesto, aveva assorbito quell’atmosfera, contagiato dall’ambizione di rendere un servizio all’informazione sia pure locale. Per almeno un paio di serate a settimana, il martedì e il mercoledì, la sua scrivania nell’ufficio parrocchiale di San Rocco, già ordinariamente ingombra di carte e di libri, diventava il bancone improvvisato sul quale prendeva corpo il nuovo numero del Giornale di Voghera che usciva, ed esce, il giovedì.
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Giovedì 16 giugno 2016
In alto: chiesa della frazione Castello di Santa Giuletta; in basso: la parrocchiale del paese
Erano vivaci confronti di idee, discussioni accese, polemici scontri verbali quando necessario, battute incandescenti. Don Ernesto non aveva peli sulla lingua e del resto la stagione del politically correct era di là da venire, e se pure ci fosse già stata a lui non avrebbe importato niente. Attorno alla scrivania a ricevere input e talvolta bacchettate e amichevoli reprimende stavano Airò, Pietro Para, Pinello Lucchelli, Paolino Affronti, a volte anche altri. Era un lavoro di gruppo che dava eccellenti risultati. La stagione di San Rocco finì quando don Ernesto venne trasferito a Santa Giuletta, all’arcipretura lassù sul crinale della collina a Castello, “in Castée” come si dice sul posto, un balcone proteso verso la pianura sottostante, una chiesa tra i vigneti dai quali il nuovo parroco e il suo mezzadro Rino Negrini traevano una strepitosa Bonarda ferma e un Riesling con pochi uguali. “Un vino epico”, definì la Bonarda
Angelo Narducci, che se ne intendeva e che come altri giornalisti milanesi, da Gianni Locatelli a Luigi De Fabiani, non disdegnava rifornirsi a Santa Giuletta. Anche lassù sulla collina Ernesto Vercesi teneva contatti costanti con il mondo dell’informazione in generale e del giornalismo scritto in particolare, conosceva le tensioni che lo attraversavano, i sussulti di un contesto in evoluzione, l’affanno di una politica che cominciava a perdere la bussola. Era prete, era contadino, era insegnante di religione, era giornalista. L’approdo al Popolo divenne un fatto scontato. Al Popolo e alla sua missione di sacerdote con una generosità senza limiti sacrificò tutto, perfino la salute. Presto alle cure della parrocchia di Castello sulla collina si aggiunse la responsabilità pastorale dell’altra parrocchia del paese giù in pianura, a la “Vila”. A nessuno dei fedeli delle numerose frazioni don Er-
nesto faceva mancare le celebrazioni festive o prefestive, e delle messe che officiava non riusciva a volte a tenere il conto. “Però il vescovo lo sa”, sussurrava. E allora avanti, le due parrocchie, l’oratorio, l’insegnamento a Broni, il vigneto e la cantina, il giornale; mai un attimo di tregua. L’impegno per Il Popolo divenne assillante quando don Agnes si ammalò e lui dovette aumentare i ritmi. Lo faceva con passione e competenza estrema, conosceva il mestiere e gli piaceva. Continuò a piacergli fino alla fine perché come molti oltrepadani doveva avere il giornalismo nelle ossa e sarebbe stato un’ottima grande firma di una grande testata nazionale. Stremato dalla fatica il cuore un giorno lo tradì. La lunga convalescenza, la problematica riabilitazione non valsero a restituirlo ad un’esistenza normale. Se ne andò a 66 anni. Affermare che don Ernesto Vercesi ha lasciato un vuo-
to incolmabile può sembrare pura retorica, e lui, persona semplice e schiva come tutte le persone vere, sarebbe il primo a detestare ogni retorica. Ma il vuoto rimane, il debito di ricono-
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scenza che il giornale ha accumulato nei suoi confronti è enorme, rendere omaggio alla sua figura è un dovere per tutti, non solo per coloro che lo hanno avuto – come chi scrive – amico e maestro. La lunga chiacchierata sul filo di ricordi personalissimi riporta inevitabilmente, nell’attuale clima di celebrazioni, alla realtà odierna. Il Popolo di oggi si colloca nel solco di un’avventura editoriale iniziata 120 anni fa e destinata di sicuro a proseguire, perché di voci come questa la Chiesa di Tortona, quella italiana e la società intera hanno bisogno più di ieri. Un settimanale come il nostro avrà sempre un ruolo di primo piano, troverà continua-
mente una parola da dire a chi sta nella Chiesa e a chi sta fuori, a chi crede e a chi crede di non credere. Cosa farà Il Popolo da grande? Come sarà alla scadenza dei 150 anni? Ci piace immaginarlo ancora voce viva e libera nel segno della continuità, teso come ai suoi albori a “giudicare nel loro vero valore uomini e cose”. Che poi il supporto per veicolare i contenuti identitari – che sono quelli che contano – debba essere ancora cartaceo, oppure che le pagine possano arrivare direttamente sul computer di casa dell’abbonato o del lettore occasionale è un fatto accessorio, marginale. Il mondo dell’editoria è in rapida evoluzione. Se ne riparlerà tra un trentennio.
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Antola al Po
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Dall’
TRADIZIONI
SAPORI
COSTUME
SOCIETA’
Montebello della Battaglia L’11 giugno una giornata di studio e condivisione
“Il Cursillo di Cristianità è servizio”
MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA - Nella cornice della splendida Villa Lomellini a Montebello della Battaglia si è svolta sabato 11 giugno una giornata di studio, di amicizia e di condivisione per il Cursillo diocesano. Un nutrito gruppo di fratelli e sorelle, che hanno vissuto questa importante esperienza di evangelizzazione e che
sono impegnati nel movimento, si è radunato fin dal mattino in questa struttura orionina per ascoltare la riflessione sul tema “Il Cursillo è servizio” proposta dall’animatore spirituale territoriale padre Matteo Borroni, il quale ha sviluppato il tema con accenni alla storia e al carisma del movimento, sottolineando il valore dell’amicizia e del lavoro in grup-
po per raggiungere le altre persone e portare ai fratelli l’annuncio del Vangelo. Padre Matteo ha posto sotto gli occhi di tutti tre simboli: l’icona della Santissima Trinità (quella dipinta da Andrej Rublev che sembra lasciare a tavola un posto vuoto per ciascuno), la stola e il grembiule di cui parlava Tonino Bello. Con riferimento al brano del
CERVESINA - Sabato 18 giugno il cantautore pavese si esibirà nella piazza del paese
Vangelo di Giovanni sulla lavanda dei piedi ha sottolineato le tre azioni compiute da Gesù: si alzò da tavola, depose le vesti, si cinse del grembiule, per dire che anche noi dobbiamo deciderci al servizio, dobbiamo abbandonare tutto ciò che frena la nostra azione e dobbiamo inginocchiarci davanti agli altri. Ha richiamato infine tre rischi in cui è facile incorrere: quello del pessimismo (ormai cosa vuoi fare…), del professionismo (il regolamento dice che…) e dell’attivismo (bruciare le esperienze una dopo l’altra presi da frenesia). All’incontro era presente anche il coordinatore territoriale Giacomo Tomasini che ha arricchito la riflessione con riferimenti ed esperienze concrete del nostro territorio e del Cursillo in genere. A mezzogiorno celebrazione della Santa Messa, seguita dal pranzo, dalla foto di gruppo, da una piccola pausa nel vasto e curatissimo parco, da due ore di intenso e proficuo lavoro di gruppo in cui i partecipanti hanno cercato di calare le indicazioni di padre Matteo nella realtà del Cursillo tortonese. La celebrazione dei Vespri ha concluso una giornata davvero ricca e preziosa per tutti. Carlo De Benedetti
TERRITORIO
Al voto il 19 giugno
I comuni italiani verso il ballottaggio
continua da pagina 1
C’è qui un’esigenza forte di moralità personale, ma anche di procedure appropriate che riducano a priori i margini del malaffare, consentano un controllo puntuale preventivo e successivo e permettano un impiego efficiente dei fondi e delle strutture di cui la comunità dispone. Un’altra domanda è sicuramente condivisa da tutti: che cosa può fare un Comune per aiutare i cittadini a fronteggiare la crisi? Se è vero, come affermano tutte le ricerche sul campo, che la famiglia è l’unico soggetto che ha fatto argine allo tsunami economico, sarebbe forse il caso di puntare su di essa anche a livello locale. Sia come criterio ordinatore (la legge che elenca le “funzioni fondamentali” dei Comuni affida a tali enti la “progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni”) sia come destinataria di interventi. Aiutare la famiglia vuol dire tante cose, anche indirette: assicurare una mobilità decente, per esempio, è importante per le conseguenze che ha sui tempi di vita. Altro esempio, più diretto, è il discorso sulle scuole per l’infanzia, con l’apporto insostituibile delle paritarie che an-
drebbero sostenute nell’interesse di tutti e non lasciate in balìa di una macelleria fiscale che disconosce il loro ruolo pubblico prezioso. Ma parlare di famiglia vuol dire anche aprire il capitolo delle situazioni di disagio, economico e non. Pensiamo ai disabili, agli anziani soli, ai giovani senza rete, ma anche alle periferie abbandonate a se stesse. Qui i Comuni hanno compiti e responsabilità molto larghi (e quindi gravi) e non possono pensare di riuscire a fare tutto in proprio, rinunciando a valorizzare le esperienze di volontariato e di privato-sociale. Costruire comunità inclusive è la sfida che abbiamo tutti davanti, non un lusso buonista. E’ la prospettiva che vale anche per la questione degli immigrati e delle diverse etnie in generale. Un’ultima domanda riguarda un problema non nuovo, ma che negli ultimi anni ha assunto una dimensione drammatica: il gioco d’azzardo.Ai nuovi sindaci si deve chiedere che facciano tutto quanto è in loro potere per mettere i bastoni tra le ruote di chi lucra sulla disperazione e sulla fragilità. Trattandosi di esercizi commerciali gli strumenti per farsi sentire non mancano. Stefano De Martis
VILLALVERNIA - Il 14 giugno la Messa celebrata da don Vanoi e la festa della comunità
“Ho sbagliato secolo”, il concerto di Drupi La cerimonia per i 170 anni della chiesa
CERVESINA - Sabato 18 giugno nella piazza principale del paese sarà allestito un grande palco che ospiterà un protagonista della musica in Italia e all’estero. Alle ore 21.30 ci sarà il grande ritorno in Oltrepò Pavese, dopo molto tempo, di Giampiero Anelli, conosciuto da tutti come Drupi. Lui stesso ha dichiarato che finalmente, dopo molti concerti in giro per il mondo, tornerà a suonare nella sua terra, grazie al Sindaco del Comune di Cervesina, Daniele Taramaschi, che ha fortemente voluto questo evento organizzato dall’agenzia Ferrari E20. Il cantautore pavese Drupi torna a esibirsi presentando il suo ultimo lavoro, il cd “Ho sbagliato secolo”. E’il primo album doppio pubblicato da Drupi: nel primo disco sono presenti undici brani inediti, tra cui quello che dà il titolo all’album, mentre nel secondo sono presenti undici fra i brani più noti del cantante, da “Piccola e fragile” a “Sambariò”, da “Sereno è” a “Regalami un sorriso”. Il concerto si terrà nella piazza Vittorio Emanuele completamente chiusa al traffico. Sono previsti ampi parcheggi, la disinfestazione dalle zanzare e tanti posti a sedere. I biglietti si possono acquistare on line sul sito www.liveticket.it e costano 15 euro (ci sono anche numerosi punti prevendita in provincia di Pavia) e per
informazioni si può telefonare (tel. 333.5661104). Drupi che deve il suo pseudonimo a un nome di un personaggio di fantasia che aveva interpretato all’oratorio per una recita parrocchiale, è nato a Pavia il 10 agosto del 1947 dove vive ancora oggi. Barista, meccanico e benzinaio, già a 15 anni si esibiva nelle balere pavesi. Formò il gruppo le Calamite con cui faceva le stagioni estive e d’inverno tornava a fare l’idraulico, mestiere in cui, nel frattempo si era specializzato. Furono due produttori discografici e autori a scoprire le sue doti interpretative e a introdurlo nel mondo della musica incisa. Esordì ufficialmente al Festival di San Remo del 1973 con “Vado via” canzone che si piazzò ultima e, come per molti altri cantanti, quella sconfitta fu l’inizio di un’importante carriera e quella canzone divenne un
successo internazionale. Arrivarono poi brani come Sereno è, Piccola e fragile, Sambariò, Soli (classificata terza al Festival di San Remo 1982), Fammi volare (1985) Era bella davvero (1988) e poi le collaborazioni con grandi artisti come i New Trolls e altri. Drupi nel frattempo è diventato anche un idolo del pubblico dell’Est Europeo. Nonostante il successo è rimasto una persona semplice e schiva. Chi lo conosce come artista e come uomo, non può fare a meno di seguirlo e quando nel 1993 lui autorizza una sua raccolta ufficiale, due mesi vince il disco d’oro. Anche le nuove generazioni hanno scoperto questo cantante che possiede una voce unica, graffiante e decisamente “nera” che non ha bisogno di effetti speciali, ma solo di una chitarra e di un pubblico. d.c.
VILLALVERNIA - La comunità cristiana martedì 14 giugno ha celebrato il 170° anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta. Alle ore 19 don Renzo Vanoi rettore del Santuario della Madonna della Guardia di Tortona ha celebrato la Messa solenne alla quale ha partecipato il Sindaco Franco Persi. Durante la funzione, la soprano Anna Maria Bello Kotlar ha cantato un brano in onore della Madonna. Al termine nella canonica è stato offerto a tutti un aperitivo. L’edificio della chiesa è un importante elemento identificativo del paese. Ne dice, in qualche modo, il carattere e la mentalità. Ne descrive l’animo e le aspirazioni e soprattutto la volontà nel conseguire una meta comune. Certo non si può cogliere tutto il significato di un’impresa come quella di costruire una chiesa così imponente e bella
ma dai documenti si apprende che la costruzione è stata realizzata dal 1841 al 1846 con le risorse del popolo. Questo vuol dire che sono stati i villalverniesi a volere la chiesa e che ci hanno messo del loro affinchè l’edificazione andasse in porto. Allora non avevano certo i mezzi che abbiamo oggi, quindi, un primo plauso va agli antenati al quale si rivolge un sentito ringraziamento. Inoltre, è
ragguardevole sottolineare che la chiesa di Villalvernia è moderna cioè favorisce la partecipazione della gente alla liturgia e questo, certamente, è dovuto agli ottimi ingegneri a cui si è ricorso. Bisognerebbe che i villalvemiesi di oggi riuscissero a riportarla al suo primitivo splendore ma sinceramente non è un’impresa facile; è un’opera che può superare le risorse a disposizione. Tuttavia, se ci fosse quell’amore e quell’audacia che hanno mosso gli antichi avi si potrebbe parlarne insieme e cercare di trovare vie per realizzare questo sogno bellissimo. In questo giorno di festa quello che conta è rendere grazie ai padri e al Signore che hanno lasciato un così grande regalo a testimonianza della loro fede e nobiltà d’animo. Occorre anche pregare per loro e per i giovani di oggi affinchè sappiano sognare e agire come i loro nonni. l.b.
L’amministrazione si impegna a risolvere le criticità dei servizi cimiteriali e di pulizie degli immobili comunali
TORTONA - Prosegue l’attività di mediazione condotta dal Comune di Tortona per giungere a una rapida risoluzione delle criticità lamentate dalle maestranze addette ai servizi di pulizia degli edifici comunali e del cimitero. Dopo l’incontro incoraggiante, che si è tenuto la scorsa settimana, al quale però non aveva partecipato la cooperativa uscente TKV,
il 13 giugno si è tenuto un nuovo confronto per definire le modalità per procedere al pagamento delle spettanze ai dipendenti. E’ stata ribadita la volontà della Ditta Adigest di regolarizzare i pagamenti pregressi alle maestranze e, a sua volta, la cooperativa TKV si è impegnata a definire nel più breve tempo possibile gli aspetti tecnici, che garantiscano l’accordo.
IL POPOLO Giovedì 16 giugno 2016
Opinioni a confronto
La Regione Piemonte chiede sgravi fiscali per l’alternanza scuola-lavoro
Egr. Direttore, la Regione Piemonte chiederà la defiscalizzazione del tutor aziendale. Un emendamento alla prossima Legge di Stabilità in cui si chiede la defiscalizzazione per le imprese che accolgono studenti in percorsi di alternanza scuola-lavoro. Il governo, secondo la proposta della Regione, dovrebbe esonerare le aziende dal versamento dei contributi previdenziali nei confronti dei lavoratori che svolgono la funzione di “tutor” verso gli allievi in formazione, sgravando così le imprese da un costo e valorizzando al tempo stesso il loro ruolo formativo. Una delle esigenze emerse è proprio la necessità del mondo imprenditoriale di godere di incentivi per rendere strutturali i percorsi di apprendimento basato sul lavoro, oltre che di poter avere un’interlocuzione unitaria a livello istituzionale e una gestione integrata della domanda e offerta di alternanza. Di qui la necessità di elaborare una strategia comune tra i diversi attori istituzionali, economici e sociali della Regione (Città Metropolitana di Torino, Inps, Inail, Unioncamere, associazioni datoriali e sindacati), chiamati a fare sistema con l’obiettivo di raccordare gli interventi e ottimizzare le risorse. La Legge “La Buona Scuola”, come noto, prevede che gli studenti delle scuole superiori effettuino negli ultimi tre anni almeno 400 ore di alternanza, nel caso degli istituti tecnici e professionali, e 200 in quello dei licei. A regime le ragazze e i ragazzi coinvolti in percorsi di questo tipo in Piemonte saranno 96.196, 92.476 appartenenti a istituti statali, 3.720 a scuole private. A questi numeri vanno poi aggiunti i circa 13.700 mila giovani che frequentano percorsi finalizzati all’acquisizione di una qualifica o diploma professionale. Tra istruzione secondaria superiore e formazione professionale, l’alternanza in Piemonte interesserà quindi oltre 100 mila studenti ogni anno. Un’operazione così complessa può essere gestita solo attraverso un intervento pubblico integrato. Con l’alternanza scuola-lavoro e le varie forme di apprendimento basato sul lavoro si afferma finalmente un’idea di sviluppo del Paese incentrato sulla crescita del capitale umano. Questo significa, da una parte, che la scuola deve far proprie nuove modalità di apprendimento fondate, oltre che sulla trasmissione del sapere, sul saper fare; dall’altra che le imprese devono costruire un modello di sviluppo basato sulla conoscenza, valorizzando la formazione e lo sviluppo del capitale umano. Nel corso dell’incontro realizzato nei giorni scorsi con l’obiettivo di creare un coordinamento tra i diversi soggetti a vario titolo interessati dall’alternanza, sono state avanzate inoltre altre proposte volte a: diffondere in modo capillare sul territorio piemontese informazioni sulle opportunità di alternanza scuola-lavoro; sostenere la mobilità degli studenti, mappando, ad esempio, le aree non servite da trasporti pubblici e immaginando, insieme alle aziende di trasporti, soluzioni sostenibili economicamente; monitorare dal punto di vista quantitativo e qualitativo i percorsi di alternanza. Interventi che saranno oggetto di tavoli operativi di lavoro. Fabrizio Manca - Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte
Con il decreto legge sulle banche è più semplice ottenere i rimborsi
Egr. Direttore, in base al provvedimento votato in Senato, la maggior parte dei risparmiatori che avevano investito nei quattro istituti di credito oggetto del decreto “salva banche” avranno diritto a rimborsi automatici, senza dovere cioè accedere alle procedure di arbitrato previste in quel decreto. Il testo del Governo già prevedeva un indennizzo automatico e forfettario (pari all’80%), per coloro che hanno un reddito lordo inferiore a 35 mila euro oppure un patrimonio non superiore ai 100 mila euro, requisiti questi indipendenti tra loro. Nel corso del dibattito al Senato sono stati introdotti due emendamenti che consentiranno a un numero maggiore di soggetti di rientrare tra i beneficiari del rimborso automatico. L’emendamento, firmato insieme alla collega Guerra, stabilisce che il reddito preso a riferimento per calcolare il limite dei 35 mila euro non sia il reddito lordo, ma il reddito complessivo, ossia la somma di tutti i redditi che sono dichiarati ai fini dell’Irpef, prima delle imposte. Il reddito lordo è invece un concetto non definito in modo univoco ma che potrebbe essere anche molto più ampio. Il reddito complessivo è quindi più favorevole al contribuente. Con questa precisazione il criterio reddituale permetterà alla gran parte dei risparmiatori di accedere, se ne faranno richiesta, al rimborso forfetario. Si pensi che stando alle ultime dichiarazioni dei redditi (relative all’anno di imposta 2014,) i contribuenti con un reddito complessivo sotto i 35 mila euro sono l’88,7% del totale. Sen. Federico Fornaro, PD La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1, 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
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Da leggere
a cura della Redazione
Beniamino Donnici
José Tolentino Mendonça
Louis De Whol
7 Giorni
Liberiamo il tempo
Una fiamma inestinguibile
Paoline
EMI
BUR
Pp. 176
Pp. 64
Pp. 350
Euro 13,50
Euro 7,00
Euro 13,00
Beniamino Donnici, coniugato, padre di due figli, è psichiatra e psicoterapeuta. Già Colonnello medico dell’Esercito, per brevi e intense stagioni ha svolto attività politica: è stato assessore al Turismo e Beni culturali della Regione Calabria e Parlamentare europeo. Nel 2005, con la morte della madre, ebbe una profonda crisi interiore e la sua vita è cambiata. Ha approfondito la sua esperienza di fede, abbandonato la vita pubblica e si è dedicato a una intensa attività di volontariato e di servizio nella Chiesa. Disarcionato lungo una delle tante vie di Damasco, decide allo scoccare dei sessant’anni, di far festa da solo, lontano da tutto, anche dalla famiglia. In clausura, nel Monastero Mater Ecclesiae, sull’Isola di San Giulio. Complici il silenzio e la preghiera, ne nasce un viaggio misterioso, descritto nel libro. In questa straordinaria cronaca si scopre che il viaggio non sarà affatto solitario. L’isola, in quei giorni, diventerà un luogo di incontri, il crocevia di storie in cui ciascuno potrà specchiarsi. Drammatiche, ma anche piene di tenerezza. Sarà possibile trovare un tesoro. Incastonato nelle umanissime vicende di sette pellegrini, che ne sono i protagonisti e nei dialoghi dell’autore con Anna Maria Cànopi. Un diario che è un piccolo romanzo sull’amore.
“Abbiamo bisogno di tornare a quell’arte tanto umana che è la lentezza”. Lo scrive il poeta (e sacerdote) portoghese José Tolentino Mendonça nel suo ultimo libro. Teologo di rara finezza, Tolentino ci offre un piccolo manuale dove invita a recuperare la relazione con il tempo, ormai scandita da giornate sempre identiche, dalla tirannia degli smartphone e da una vita senza margini né confini, fattori che inesorabilmente ci spingono all‚oblio della memoria. Spesso infatti, sottolinea l’autore, ci troviamo a pensare di aver bisogno di “una giornata di 48 ore”, invece che comprendere che il tempo non si può estendere, oltre a essere incredibilmente breve, e che quindi va vissuto “nel modo più equilibrato possibile”. Concetto chiave di questa sua riflessione è quello del “valore dell’attesa”, profondamente alterato nel suo significato dalla società dei consumi e trasformato in un semplice “perdere tempo”. Al contrario della perdita, il valore dovrebbe direttamente rimandare all’idea stessa di prendersi cura del tempo. Tolentino suggerisce quindi di “imparare di nuovo l’interezza, l’integrità, la concentrazione, l‚attenzione e l’unità” per apprendere a vivere nel qui e nell’ora. Per essere in grado di prenderci cura del dolore “con un’attesa coraggiosa”.
Una vita tumultuosa quella di Sant’Agostino: nato ricco e immerso in una cultura pagana, il suo percorso tormentato lo condusse fino a diventare uno dei massimi teorici del Cristianesimo del primo millennio, nonché uno dei più grandi pensatori nella storia dell’umanità. Questo è il romanzo di una conversione, in cui un giovane vanesio, nato in Africa, a Tagaste, nel 354, con un insaziabile desiderio di scoprire il senso della vita e un’attrazione altrettanto insaziabile per il peccato, non solo diventò credente, ma si trasformò in un intellettuale geniale che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia. Dotato di un’intelligenza straordinaria e di grande acume e curiosità, la sua conversione è a tutt’oggi una delle grandi meraviglie del cristianesimo, poiché tanto fu devoto agli eccessi in gioventù altrettanto dedito alla fede dopo aver incontrato Cristo. Raccontando le curiosità private della sua vita e i personaggi che lo influenzarono, dalla figura eroica della madre, santa Monica, al grande Ambrogio vescovo di Milano, Louis de Wohl tratteggia il ritratto vigoroso di un personaggio immortale, mai così vicino a ognuno di noi e narra magistralmente la storia di una conversione ha lasciato sul mondo un’impronta indelebile.
SPAZIO DIOCESI Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, e anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio
a disposizione di tutti i parroci, religiosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564. SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da tutti, gratuitamente, sul web.
Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territorio del vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera
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CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano
“The Floating Piers”, a piedi sulle acque del lago d’Iseo
IL POPOLO
Bacheca
Giovedì 16 giugno 2016
Film da vedere
a cura di Matteo Coggiola
Richard Gere e “Gli Invisibili” Dal 18 giugno sarà possibile camminare sulle acque come fece Gesù sul lago di Tiberiade… Il paragone non vuole essere irrispettoso perché questo è quello che hanno pensato tutti quando l’artista bulgaro Christo Vladimorov Yavachev, in arte Christo, ha deciso di creare il “The Floating Piers”, un pontile galleggiante sul lago di Iseo. Chisto è diventato famoso per aver creato installazioni nelle quali ha “impacchettato” con il cellophane monumenti come il Reichstag di Berlino, la Porta Pinciana a Roma, la statua di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano, oltre a isole, ponti e parchi. Questa volta il suo esperimento artistico unirà il paese di Sulzano con l’isola di Montisola (la più alta isola lacustre e la più grande dell’Europa centromeridionale) e questa a sua volta con l’isoletta privata di San Paolo, un’ex convento di Cluny ora di proprietà di una storica famiglia della val Trompia. L’installazione, lunga 4,5 chilometri e larga 16 metri, è sostenuta da un sistema di pontili galleggianti formato da 200 mila cubi in polietilene ed è ben visibile dall’alto. Per 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio, la passerella, ricoperta di un tappeto giallo cangiante, cifra stilistica del famoso visionario ottantenne, permetterà a chiunque di camminare sulle acque del lago. Fis-sato al fondale con 200 ancore, il percorso pedonale temporaneo vuole essere “un’estensione della strada
che appartiene a tutti” come dice l’artista, che ha finanziato l’intero progetto vendendo i suoi bozzetti e ha realizzato un sogno inseguito per anni insieme alla moglie Jeanne Claude, scomparsa nel 2009. Meteo permettendo, il passaggio sarà aperto 24 ore al giorno e permetterà a tutti di attraversare gratuitamente parte del lago per raggiungere a piedi le due isole. I visitatori, attesi da tutto il mondo, sono invitati a salire in passerella senza scarpe per cogliere la sensazione della camminata sull’acqua. Monte Isola, la più grande isola lacustre d’Europa, spicca col suo verdissimo manto boscoso nel cuore del lago d’Iseo. Sulla cima del monte si erge il cinquecentesco Santuario della Madonna della Ceriola, al cui interno si possono osservare antichi affreschi e dipinti. In concomitanza con l’installazione, due settimane dense di eventi animeranno le località turistiche del lago e i numerosi siti limitrofi di interesse storico artistico. Cinquecento persone locali, tra volontari e stipendiati, hanno aiutato lo staff di Christo sia nella costruzione della passerella di The Floating Piers, letteralmente “moli galleggianti”sia per garantire la sicurezza durante l’evento. La mega operazione, rifiutata in passato dalle autorità del porto giapponese di Tokyo e da quelle argentine di Rio della Plata, ha invece trovato immediatamente l’entusiastico supporto dei sindaci dei comuni rivieraschi.
Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL)
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Ieri, 15 giugno, è uscito “Gli Invisibili” di Oren Moverman prodotto e interpretato da Richard Gere. George è un uomo disperato. La vita sembra essersi dimenticata di lui. Senza un posto dove andare, si ritrova alla deriva tra le strade inospitali di New York. Fallite tutte le possibilità di trovare un alloggio, cerca rifugio al Bellevue Hospital, il più grande centro di accoglienza per senzatetto di Manhattan. George entra in contatto con la crudele realtà degli emarginati. L’amicizia con uno degli ospiti del centro gli restituisce la speranza di poter ricostruire il difficile rapporto con la figlia che non vede da molti anni. “Sono orgoglioso di questo film: affronta uno dei problemi più gra-
vi dei nostri giorni, dal lusso alla povertà il passo può essere molto breve. La vita di ognuno di noi è vulnerabile e da un momento all’altro ci possiamo ritrovare per strada” ha affermato Gere. Un senzatetto che non vuole ammettere di esserlo. La sua esistenza è un’odissea che si consuma nella ricerca di
qualcosa da bere e mangiare e di un letto per dormire, in una New York che è il luogo più idoneo a generare e perpetuare l’esistenza di chi si appoggia ad un sistema sociale che assiste ma non aiuta, perché ragiona solo in termini di numeri e gradi di temperatura. Il film segue George nella sua perpetua
peregrinazione, documentando i suoi incontri con altri disperati come lui, con giovinastri che lanciano oggetti ai barboni e vegani gentili pronti ad offrire un piatto di riso. E con Maggie, la figlia che George ha abbandonato a 12 anni, lasciandola nelle mani della nonna materna mentre lui precipitava giù per la tana del coniglio. La sua favola nera, da quel momento in poi, è quella di Alice nel paese degli orrori, personificazione dell’incubo più condivisibile dei nostri tempi: la perdita di un lavoro, di una casa, e dunque di un’identità. La pellicola è da valutare come problematica e adatta per proficui dibattiti sui temi affrontati.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Lunedì 16 maggio un gruppo di amici della diocesi di Tortona provenienti dall’Oltrepò Pavese, da Novi Ligure e da Arquata Scrivia, guidato da don Alfredo Ferrari, si è recato sull’isola di San Giulio al Lago d’Orta per far visita a Madre Anna Maria Canopi, cabbadessa e fondatrice del monastero benedettino Mater Ecclesiae e di origini oltrepadane. L’incontro si è svolto in un clima di fraterna amicizia e affettuosa condivisione.
La Ricetta
a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi
da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”
Zuppa di zucca Ingredienti per 4 persone 300 g di zucca Berrettina 3 porri 3 grosse patate 150 g di spinaci timo lauro prezzemolo 1 1 di brodo 1/2 l di latte 80 g di riso 50 g di burro Parmigiano grattugiato sale pepe Fate imbiondire in una casseruola i porri tagliati a rondelle sottili con una noce di burro, aggiungete la zucca e le patate (pelate, pulite e tagliate a pezzi piccoli), e gli aromi raccolti in un mazzetto. Fate insaporire bene poi aggiungete il brodo e aggiustate di sale e pepe. Fate bollire, abbassate la fiamma e continuate la cottura a calore moderato mezz’ora. Togliete il mazzetto, versate il latte bollente, fate riprendere il bollore e aggiungete il riso.
A fuoco basso fatelo cuocere al dente quindi unitevi gli spinaci che, nel frattempo, avrete fatto stufare con il restante burro e avrete tritato. Mescolate, aggiungete un poco di brodo se occorre e servite a parte il Parmigiano grattugiato. L’enologo consiglia... Oltrepò Pavese Pinot nero metodo Classico dosaggio zero “Riva della Malora” La zucca ammorbidisce una proposta culinaria articolata e composta: ad integrarla un dosaggio zero dalle percezioni olfattive evolute e complesse, sostenute da pomacea ammaccata, crosta di pane ed un tocco speziato. Con la sua freschezza ravviva il cibo e chiude in armonia. PERCIVALLE PAOLO Fraz. Torchi, 15 - Borgo Priolo (PV) Tel. 0383.871293 info@percivalle.com www.percivalle.com
IL POPOLO Giovedì 16 giugno 2016
SPORT E TEMPO LIBERO
RALLY 4 REGIONI Si è disputato il 10 e 11 giugno in Valle Staffora
Riccardo Canzian è il giovane vincitore vo, con 33 equipaggi al traguardo finale su 51 iscritti venerdì sera. Grande successo di pubblico e appassionati che hanno assistito entusiasti alle varie prove speciali lungo i sali scendi di Cecima, Castellaro di Varzi e il castello di Oramala.
SALICE TERME - Clamoroso epilogo al Rally delle 4 regioni, disputatosi venerdì 10 e sabato 11 giugno sulle strade della Valle Staffora. Il vogherese Matteo Musti, “navigato” dalla giovane sorella Claudia, in testa alla gara sin dalla partenza, è uscito di strada durante l’ultima prova speciale, a pochi chilometri dal traguardo. Così ha avuto il via libera Riccardo Canzian che in coppia con Matteo Nobili si è aggiudicato il prestigioso rally, riservato alle auto storiche. Musti, scatenato sabato con sette vittorie nelle nove speciali disputate, aveva accumulato un vantaggio di 46”1, ma è stato tutto vanificato dall’incidente stradale. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato provocato da un cedimento meccanico della vettura: la Porsche si è messa di traverso, avrebbe colpito un masso e dopo alcuni capottamenti ha terminato la sua corsa in un cam-
po. I due fratelli sono stati trasferiti all’ospedale di Voghera. Claudia è stata dimessa con qualche contusione, mentre a Matteo è stata riscontrata la frattura di due costole ed è stato tenuto in osservazione. La vittoria è così andata al giovane pilota bronese di 21 anni. Secondo gradino del podio per i cugini valtellinesi Enrico ed Emma Melli, che dopo aver sofferto nelle prove del venerdì notte, sono stati gli unici a poter insidiare la coppia di testa Musti – Canzian. Alle loro spalle si sono piazzate le due Lancia Delta con Ferrara e Falcone, che hanno preceduto i debuttanti Massimo Voltolini e Alessandro Corsini ed il primo dei tre equipaggi tutti al femminile, Isabella Bignardi ed Elena Migliorini, su Porsche 911. Il Rally delle 4 regioni, che si disputa a cavallo tra Lombardia, Emilia, Piemonte e Liguria, si è confermato molto ostico ed impegnati-
Classifica finale: Canzian – Nobili (Porsche 3.0) 59’22.7; 2. Melli – Melli (Porsche 911) a 17.2; 3. Ferrara – Bobbio (Lancia Delta) a 2’40; 4. Falcone – Ometto (Lancia Delta) a 4’11.2; 5. 5. Voltolini – Corsini (Porsche 911) a 4’21.1; 6. Bignardi – Migliorini (Porsche 911) a 6’12.6; 7. Madama – Venturini (Opel Kadett) a 6’49.0; 8. Cattilino – Migliorini (Opel Kadett) a 7’12.9; 9. Torlasco (Porsche 911) a 7’33.8; 10. Musti – Fiori (Porsche 911) a 7’36.6; 11. Galli – Sgorbati (Lancia Delta) a 7’53.3; 12. Contento – Sabadin (Opel Manta) a 8’14.2; 13. Corallo – Rognoni (Lancia Delta) a 8’34.6; 14. Grassi – Vacchi (Volkswagen Golf) a 9’57; 15.
TORTONA - Dal 17 al 19 giugno tre giorni dedicati a tutte le attività sportive
Seconda edizione della festa “Sport è Vita”
TORTONA - La città si prepara a vivere un fine settimana dedicato allo Sport: il 17, 18 e 19 giugno, infatti, si svolgerà la seconda edizione di “Sport è Vita”, che l’anno scorso ha riscosso grande partecipazione e consensi da parte di tanti giovani tortonesi. La Festa dello Sport si aprirà venerdì alle 16 in piazza Duomo, con una simpatica sfilata di majorettes, banda ed atleti di tutte le società e palestre cittadine. La manifestazione lascerà principalmente spazio alle Associazioni Sportive, che daranno dimostrazione delle discipline praticate, con un ricco programma che prevede esibizioni di basket, calcio, pallamano, volley, ginnastica artistica, mountain bike, hockey, nuoto, kickboxing light e fitness. Al basket sarà riservata l’area del campetto della Scuola Elementare di corso Garibaldi, dove sabato e domenica, si disputerà il 12° Torneo Armana di Street basket; al calcio è riservato il Campo Cucchi, dove sabato e domenica il Dertona Calcio Giovanile organizza un quadrangolare della categoria giovanissimi; la Pallamano, con la Leoni Pallamano si
esibisce sabato 18 giugno in piazza Ubertis e domenica 19 al-l’Area Matteotti, mentre con la Società Derthona Palla-mano organizza domenica “Palestra aperta” presso la palestra Coppi, in via Tren-to; il Volley si esibisce al campo Cucchi sabato 18, con “Volley per tutti”; la Ginnastica Artistica trova spazio per dimostrazioni e prove pratiche alla Palestra Bianca di corso Garibaldi sabato 18; la Mountain Bike organizza in piazza Malaspina un percorso per bambini; l’Hockey ASD Monleale Sportleale insegna a pattinare all’Area Silvi; il Derthona Nuoto organizza per sabato 18 presso l’impianto Dellepiane il torneo di pallanuoto e la staffetta, mentre il Kickboxing e il fitness, si esibiscono sabato e domenica in piazza Duomo che sarà il palcoscenico su cui avranno luogo vari eventi come le esibizioni di giovani gruppi musicali, quali la Band Più 39, un gruppo di giovani elementi che propone musica rock e pop italiano, che venerdì sera dalle 21 accompagnerà la performance dei corsi della Palestra Body&Ginny di Tortona. Sabato sera si po-
tranno ammirare i Musicycle, che realizzeranno un concerto a pedalate, totalmente alimentato, per quanto riguarda la musica, dall’energia scaturita da un insieme di biciclette azionate dal pubblico, mentre domenica si terrà il concerto dei Demodé una band giovane e musicalmente qualificata che ha partecipato tre volte alle selezioni del Festival di Sanremo. Sabato alle ore 16 in piazza Duomo, l’ASD Derthona Atletica proporrà una performance teatrale con brani tratti dal film “Mo-menti di Gloria” e sarà allestita una grande parete di arrampicata gonfiabile e un gigantesco biliardo di caramball disponibili per tutti. Inoltre alla Palestra Codevilla domenica, dalle ore 9 si svolgerà il 1° evento Kick Boxing e Arti Marziali, organizzato da ASD New Fighters Derthona. Ospite di questa edizione della Festa dello Sport è una delegazione dell’Association Privadoise pour l’Union Europèenne di Privas, città francese gemellata con Tortona che proporrà una dimostrazione di scherma. Allo scopo di consentire a tutti, bambini, giovani e meno giovani di provare e conoscere i vari sport ci sarà il “Giocasport”, a cura delle società della Polisportiva Derthona e dei Gruppi sportivi operanti in città. Le attività legate alle Scuole Federali di FIKBMS/CONI della provincia di Alessandria proporranno esibizioni e lezioni aperte.
Ferrari – Desole (Fiat 127) a 10’00.4; 16. Persani – De Macceis (Peugeout 205) a 10’03.1; 17. Ruggeri – Marzi (Fiat 127) a 10’09.6; 18. Antinucci – Iguera (Alfa Romeo) a 10’18.1; 19. Battiato – Battiato (Over 60) (Opel Kadett) a 10’24.7; 20. Piantanida – Testori (Opel Kadett) a 10’50.4; 21. Maroni – Camerini (Opel Kadett) a 11’11.9; 22. Vidori – Corollo (Fiat 127) a 11’39.4; 23. Caccialanza – Guarnieri (Opel Kadett) a 12’19.3; 24. Fiori – Brandolini (Opel Kadett) a 12’42.7; 25. Grossi – Bertan (Morris Mini) a 12’56.9; 26. Pardi F. – Pardi S. (Lancia Fulvia) a 14’21.8; 27. Braga – Navati (Fiat 128) a 14’50.2; 28. Paganini – Razza (Over 60) (Opel Ascona) a 14’55.1; 29. Margarito – Accaroli (Fiat 127) a 16’16.6; 30. Verri G. – Verri M. (Autobianchi) a 17’25.3; 31. Scialino – Vasta (Fiat 127) a 20’19.6; 32. Corallo – Spagnolo (Bmw 318) a 22’23.1; 33. Scarabelli – Achilli (Autobianchi) 53.5.
23 MONLEALE - Pattinaggio artistico
Le atlete ai campionati nazionali
MONLEALE - Il piccolo comune di Monleale si metterà a confronto, il prossimo mese di luglio, ai Campionati Nazionali di Formula UISP. La famosa società di hockey in line, si metterà alla prova, con le sue giovani atlete anche a livello nazionale con il pattinaggio artistico. Al trio Castelli, Bassini, De Bandi si aggiunge la piccola Maddalena Deantoni, che lo scorso 2 giugno si è qualificata nella categoria Formula 1/A al Campionato Regionale UI-
SP. I campionati nazionali Uisp si terranno a Treviso dall’8 al 18 luglio 2016.
CORVINO SAN QUIRICO - Gara di bocce
Il trofeo “Carrozzeria Omega”
CORVINO SAN QUIRICO - Una grande famiglia: così si può descrivere, in estrema sintesi, il Gruppo Bocciofilo Corvino che, attivo solo dal 2012, si è però già imposto all’attenzione degli sportivi oltrepadani per le notevoli capacità organizzative. Lo scorso 22 maggio si è disputato il “Trofeo Carrozzeria Omega”, che ha visto la vittoria di Carlo “Barilani” Ferrari, alfiere del Centro Sportivo Vogherese, il quale ha sconfitto nella finalissima Celestino Repossi (Club Arancione di Bressana Bottarone). Domenica 5 giugno, un folto gruppo di appassionati ha assistito alla seconda edizione del “Memorial Giovanni Gorrini”, altra gara importante a cui hanno preso parte 64 individualisti.
Alla fine, ha prevalso il pavese Bruno Saetta, tesserato per la società Madonnina, del comitato di Milano. Nella partita decisiva per l’assegnazione del trofeo, Saetta ha avuto ragione di Stefano Lazzari (G.B. Casteggio), al termine di una partita a senso unico. Viva soddisfazione per l’esito positivo dei tornei hanno espresso i dirigenti del sodalizio sportivo di Corvino San Quirico: il presidente Giovanni Roveda, il vice Pietro Marchi e il segretario Pietro Filighera, ottimo giocatore di categoria A. Tra gli amatori anche due promettenti giocatrici: Antonella e Graziella. Il Gruppo Bocciofilo Corvino collabora con la locale Pro Loco e gode del sostegno dell’amministrazione comunale.
TOUR GUIDATI IN EUROPA
con accompagnatore e partenza da Tortona, Novi, Voghera
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