Il popolo 10 marzo 2016

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GMG DIOCESANA Locandina con l’appuntamento del 19 Marzo

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Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45%

Il Rotary sostiene le famiglie in difficoltà

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UTERO IN AFFITTO

Caro Nichi, la vita umana non è sul mercato

Una copia EURO 1,20 Giovedì 10 marzo 2016 Anno XVIII n. 9

Omologato

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O LT R E P Ò

Consiglio a Novi: si è parlato anche del caso-trasporti

Il monte Lesima diventerà Riserva Naturale

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"Una dissidenza d’amore"

San Marziano Il Cardinale Angelo Bagnasco ha tenuto il solenne Pontificale

DALL’11 AL 13 MARZO I FESTEGGIAMENTI

Anniversario per S. Luigi Orione T

di MATTEO COLOMBO

C

aro Nichi, ormai non ci incanti più. Non serve il tuo linguaggio forbito, il tuo lessico prezioso e le tue raffinatezze verbali per convincerci. La paternità che hai voluto a tutti i costi per me non è un gesto d’amore. Ma ha più a che vedere con l’egoismo. La pratica dell’utero in affitto o maternità surrogata si presta allo sfruttamento delle donne; di solito giovani donne straniere. Ma tu, non eri uno di sinistra? Se ti chiami Vendola e hai i soldi di Vendola lo puoi fare. Però non è una questione di soldi. Non è nemmeno un argomento che riguarda soltanto i diritti degli omossessuali. All’indomani del voto in Senato della legge sulle unioni civili, stralciata la parte relativa alla step child adoption, la volontà tua e del tuo compagno, Ed Testa, di avere un figlio con l’inseminazione di una donna che avete pagato perché lo concepisse, sembra tradire lo spirito di quella legge. La penserei così anche se fossi gay. Penserei che quel gesto toglie dignità alle vite umane. Che le priva di qualsiasi valore. Che le trasforma in beni di mercato. Vite umane con il cartellino del prezzo stampato sopra. Bimbi che nascono, in realtà, orfani della loro vera mamma. Donne (consenzienti fin che vuoi) che non vengono rispettate, perché le madri surrogate, “acquistate” da coppie eterosessuali o omosessuali, sono senza potere. Non hanno nome, non hanno volto, ma sono ridotte a pure esecutrici di un contratto padronale. Termini tristi, caro Nichi, che evocano scenari di schiavismo ai quali francamente non volevamo più pensare. Non mi interessa, sia chiaro, cosa tu faccia privatamente con il tuo partner. Non ho mai perso il mio tempo a scrivere delle inclinazioni sessuali di nessuno. Mi interessa dirti che ci sono milioni e milioni di persone che, come me, trovano aberrante fare nascere un figlio così. Ma cosa è capitato? Cosa è accaduto alla nostra società per indurci a credere che sia una pratica “normale”? E uso questo aggettivo sapendo quanto sia delicato e soggettivo parlare di “normalità”. Proprio tu che sai giocare con le parole, come puoi pensare che si tratti di qualcosa che parli, che racconti, che dica l’amore? Non confondiamoci. Il mercato dell’umano – che ha appoggi a destra e a sinistra – cresce tra il linguaggio politicamente corretto. Si smetta, invece, di chiamare “diritti” desideri personali che diritti non sono. I bambini vengono prima di tutto. L’utero in affitto ruba loro l’identità.

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Mail: ilpopolo@libero.it Seguici anche su TORTONESE

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ortona e Pontecurone, insieme alla Famiglia Orionina, si preparano a vivere le celebrazioni che dall’11 al 13 marzo saranno dedicate alla memoria di San Luigi Orione nel 75° anniversario della sua morte. Venerdì 11 marzo, alle ore 17, ci sarà l’accoglienza della delegazione della città polacca di Zdunska Wola. a pagina 16

LA MOSTRA A NOVI FINO AL 12 GIUGNO

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unedì 7 Marzo la Diocesi ha celebrato il suo Patrono San Marziano. La giornata ha visto la partecipazione del Cardinale Angelo Bagnasco che ha tenuto il solenne Pontificale in Cattedrale, accanto al Vescovo Vittorio. la cronaca di Claudio Baldi a pagina 2 e l’omelia di Bagnasco a pagina 3

FELICI & TAGGATI

di MATTEO COLOMBO

Sindachiamo solo su cose serie

Facciamo uno scambio. Mandiamo i sindacati di Caserta a Voghera e viceversa. Il biglietto del treno lo pago io. Così i rappresentanti di Cisl sanità, che hanno denunciato i disagi all’ospedale vogherese, dove un pensionato di 74 anni ha dovuto rinviare il trattamento di chemioterapia perché l’ambulatorio di Oncologia era chiuso per mancanza di medici, non se la prenderanno con Mauro Felicori, il direttore della reggia di Caserta accusato di lavorare troppo. Da chi? Dagli stessi sindacati (Cgil, Usb, Uil, Ugi) che l’hanno richiamato per iscritto perché si attarderebbe in ufficio fino a notte inoltrata. Ma allora chi fa il suo dovere? Il manager (difeso poi da Renzi e dalla Camusso) che sta tentando di rivitalizzare uno dei nostri gioielli artistici e architettonici, lasciato da tempo allo sbando? O i medici che, per mancanza di assunzioni, devono fare i salti mortali (e i loro sforzi comunque non bastano) in questo o quel reparto? A Voghera mancano 42 operatori che assicurerebbero tutti i servizi di una buona sanità. A Caserta, se si vuole raddrizzare il “sistema Campania”, si è accusati di essere degli stakanovisti. Nord e Sud del Paese in cortocircuito. Sindacati scrupolosi e altri che “voglia di lavorare saltami addosso”. Laureati in Medicina che fanno i commessi all’Esselunga. Ragnatele nelle stanze di una reggia che vorrebbe assomigliare a Versailles. Però se le fontane del parco non zampillano è un male, ma se un paziente non può fare la chemio è un dramma. In questo caso ci sarebbe da sindacare e molto. @MatteoColomboqb

"Linee, lumi et ombre finte" S abato 5 marzo presso il Museo dei Campionissimi a Novi Ligure è stata inaugurata la Mostra “Linee, lumi et ombre finte”, disegni dei maestri genovesi tra il ’500 e il ’700. Chiara Vignola, una delle curatrici della mostra, l’ha presentata come una “passeggiata per le strade di Genova in pieno ’500”. Apertura fino al 12 giugno. Bertin a pagina 13

TRIONFO NELLA COPPA ITALIA DI A2

Broni, storica vittoria per il basket

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e ragazze della Omc Broni hanno vinto la Coppa Italia della serie A2 di basket. Un successo storico. Scabrosetti a pagina 8


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

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Giovedì 10 marzo 2016

Lunedì 7 Marzo: una giornata intensa iniziata con il canto delle Lodi, proseguita con l’incontro tra il Cardinale Bagnasco, il Vescovo Vittorio e i sacerdoti, l’inaugurazione del Poliambulatorio “Soter” e conclusasi con la Messa Solenne delle 18 in Cattedrale

La festa di San Marziano

TORTONA - È stata una giornata veramente intensa quella del 7 marzo 2016. È la festa di San Marziano, patrono della città di Tortona e della Diocesi. Il Vescovo Vittorio, successore di Marziano alla sede tortonese, presiede alle 9.30 il canto solenne delle Lodi mattutine: in cattedrale i sacerdoti e i fedeli, insieme “coro di lode a Dio, grati a Lui per il dono di San Marziano”. Nella breve omelia il Vescovo invita i presenti a fare memoria del Vangelo e del martirio, custodendo nel cuore la forza di questo nostro ricordare, per continuare a seminarla oggi attraverso la nostra testimonianza. Come ogni anno il canto del “Te Deum”, con il pellegrinaggio all’urna di Marziano, vuole significare il ritorno simbolico alle sorgenti della fede e dell’amore di Dio, portati nell’antica Derthona del nostro primo pastore. Alle 10.30 in Seminario accogliamo il card. Angerlo Bagnasco, Arcivescovo metropolita di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, per

l’incontro con i sacerdoti e i diaconi. Dopo una breve presentazione del nostro Vescovo, il Cardinale aiuta i presenti a leggere quanto avvenuto durante il Convegno ecclesiale della Chiesa Italiana a Firenze, collocandolo nel contesto attuale. Presenta, con dovizia di particolari e interessanti spunti di riflessione sul significato dell’umanesimo cristiano, e con un linguaggio appropriato e preciso, i rischi delle derive antropologiche attuali. Tiene un’analisi lucida e puntuale dell’analfabetismo dell’umano odierno e delle preoccupanti conseguenze che la dittatura del relativismo, che non conosce altro se non l’io e le sue voglie, può portare. Si sofferma quindi sul discorso che Papa Francesco ha tenuto a Firenze richiamando ampie citazioni dello stesso e ribadendo che l’umanità del cristiano è sempre in uscita: “Non è narcisistica, autoreferenziale. Quando il nostro cuore è ricco ed è tanto soddisfatto di se stesso, allora non ha più posto per Dio. Evitiamo di rinchiu-

derci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli”. Questo slancio missionario è programmatico e paradigmatico per la Chiesa, la quale per camminare non può che assumere gli stessi sentimenti di Cristo, rivestendosi di umiltà, di disinteresse e di beatitudine. Alle 12.30 il pranzo insieme, fa respirare un’aria di comunione e di fraternità. Alle 15.30 nuovamente nel salone del Seminario per il secondo momento ufficiale della giornata: l’inaugurazione del Poliambulatorio voluto dalla Caritas Diocesana. È un momento molto significativo per la vita della nostra Diocesi e segno concreto di quella attenzione ai poveri che Papa Francesco tanto ricorda. Apre i saluti Sua Eminenza, il quale ricorda la dimensione del servizio come caratteristica essenziale della Chiesa e quindi il Vescovo Vittorio riconosce come l’ascolto sia il primo farmaco capace di guarire. Si al-

ternano quindi interventi programmati: il sindaco di Tortona Gianluca Bardone, Dante Davio, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, Riccardo Prete e Dino Cavanenghi; questi ultimi entrambi medici e responsabili del poliambulatorio, i quali ne illustrano brevemente il significato e il servizio prezioso per l’intera comunità. Mons. Bagnasco quindi impartisce la benedizione ai locali, assistito dal Vescovo e dal direttore della Caritas don Michele Chiapuzzi. Alle 18 la Cattedrale torna ad animarsi per la Santa Messa pontificale presieduta dal Cardinale e concelebrata da Mons. Viola e da numerosi sacerdoti; alla celebrazione c’è il Gonfalone civico di Tortona, accompagnato dal sindaco e dalle autorità civili e militari. In prima fila anche Sua Eccellenza il Prefetto di Alessandria. È solenne e composta la celebrazione, animata dalla Corale del Duomo. Mons. Bagnasco pronuncia l’omelia dalla Cattedra toccando temi di

vitale importanza. Tutta la Cattedrale in silenzio segue le parole pacate e chiare del celebrante. Commenta il brano evangelico della missione invitando per prima cosa a pregare il padrone perché mandi operai alla sua messe affinché, anche se il mondo e la società sembrano muoversi in altre direzioni, non manchino mai pastori “che parlino di Dio e della vita eterna, veri punti di riferimento e operai generosi del bene comune”. Quindi invita a custodire il primato della fede poiché “non sono le nostre organizzazioni ecclesiali, le strutture e i mezzi che possono garantire l’efficacia della missione evangelizzatrice, ma la trasparenza della fede e dell’ amore […], senza mai far venir meno l’attrattiva del Vangelo, perché esso corrisponde alle esigenze più profonde di ogni cuore. Noi fatti di terra siamo destinati al cielo!”. Prima della conclusione un richiamo a San Marziano e al suo martirio: “I martiri di ieri e di oggi sono rifiutati dallo Spirito del mondo, perché diversi dal pensare e

dall’agire comune. Non si sentono migliori ma graziati. Non sono perfetti, ma tendono alla santità. Sono dei dissidenti non per presunzione, ma per fedeltà e per amore di Dio e degli uomini. Sì! I cristiani sono dei dissidenti per amore. San Marziano incarna questa dissidenza santa”. Sono già le 19.30 quando termina la celebrazione; Mons. Bagnasco prima del congedo pronuncia nuovamente parole paterne di speranza e dopo aver ringraziato il Vescovo Vittorio per la comunione costruita fra le Diocesi della Conferenza Episcopale Ligure, estende a tutti i presenti la benedizione. Attraversa quindi la navata, preceduto dai rappresentanti degli ordini cavallereschi. Ma la giornata presenta ancora una gradita appendice: Sua Eminenza si intrattiene nuovamente, con il signorile rinfresco preparato dall’Istituto Santachiara, per un saluto fraterno alle autorità e a tutti coloro che lo desiderano, nel salone dell’Episcopio. Claudio Baldi

CAL. MAC. di Caldirola Paolo Simone e Macciò Alfonso S.n.c Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 10 marzo 2016

Tortona Il Pontificale del Cardinale Angelo Bagnasco in Duomo

“Una dissidenza d’amore” di Angelo Bagnasco* Eccellenza, Autorità Cari Confratelli nel Sacerdozio e nel Diaconato Cari Fratelli e sorelle nel Signore È per me un onore e una gioia partecipare alla festa di San Marziano, Patrono principale della Diocesi di Tortona. Sono grato a S.E. Mons. Vittorio Viola, Pastore di questa veneranda Chiesa, per il fraterno invito che esprime e rafforza l’affetto ecclesiale della Metropolia ligure. La presenza delle Autorità civili e militari, inoltre, rende manifesto il comune intento del bene comune nel rispetto delle diverse competenze e responsabilità. Che cosa ha da dirci la figura di questo martire che la Tradizione attesta essere stato proto vescovo di Tortona? Che cosa ha da dire alla sua Chiesa e alla sua Città? Il Vangelo ascoltato sottolinea alcuni messaggi che hanno ricadute per noi Pastori, per la comunità cristiana, e per la comunità civile. 1. “Pregate il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe” Il campo di lavoro nella Chiesa e nel mondo non è solo sterminato – dice Gesù –, ma è anche in attesa di operai generosi. Oggi non sembra che sia così; sembra piuttosto che la gente sia presa da mille cose materiali, che desideri il successo, il potere, il denaro; sembra che lo spazio per lo spirito sia sempre più secondario. Sembra di incontrare solo distrazione o indifferenza per le cose di Dio; sembra che il desiderio di essere salvati sia scomparso, poiché ognuno pensa di essere salvatore di se stesso. E poi, salvati da cosa? Se viene meno il senso profondo del peccato non si comprende più il mistero di Dio fatto uomo, della sua croce redentrice, della Pasqua. Sul piano della società, inoltre, è sempre più fragile il senso di appartenenza ad una comunità, ad una storia, ad un popolo; e con l’appartenenza si fa più difficile la voglia di partecipare con sa-

crificio alla vita civile. Ma sotto la coltre, però, c’è l’attesa di pastori che parlino di Dio e della vita eterna; pulsano le domande inquietanti sul senso dell’esistenza, di cosa ci sarà dopo la morte; c’è l’attesa di punti veri di riferimento, di operai generosi del bene comune. 2. “Li inviò a due a due” È la seconda indicazione del Maestro: non si annuncia il Signore da soli, come solisti del Vangelo, secondo opinioni, gusti, fantasie proprie, ma insieme come Chiesa, poiché la fede è sì un atto personale ma mai individuale, poiché è la fede apostolica, cioè della Chiesa. Questo “a due a due” è dunque il criterio della nostra pastorale. La Provvidenza ci sospinge, anzi ci costringe a camminare insieme, laici, diaconi, sacerdoti e Vescovo: dobbiamo tutti essere docili allo Spirito che ci parla nelle Scritture, nella Chiesa e nelle circostanze della storia! Ma anche sul piano sociale dobbiamo reimparare a camminare insieme attraverso l’esercizio del dialogo franco e costruttivo, dove l’obiettivo non è quello di prevalere, ma è cercare insieme il meglio per tutti, è coltivare il gusto del lavorare insieme, è coltivare il noi dove l’io di ciascuno si ritrova più completo, e libero dalle proprie prigionie. 3. “Non portate borsa, né bisaccia, né sandali” La terza parola di Gesù ci rimanda al primato della fede. Non sono le nostre organizzazioni ecclesiali, le strutture e i mezzi che possono garantire l’efficacia della missione evangelizzatrice, ma la trasparenza della fede e dell’amore. Se anche venisse a mancare ogni strumento umano, ogni forma di sussistenza come già in altre epoche della Chiesa, non potrebbe venir meno l’attrattiva del Vangelo, perché esso corrisponde alle esigenze profonde di ogni cuore: il

desiderio di vita e d’amore, di infinito e di bene. Noi, fatti di terra, siamo destinati al cielo! Ma questa raccomandazione vale anche per la convivenza sociale? Oh sì! Vale innanzitutto perché il nostro popolo nasce nell’alveo del cristianesimo, dentro ad una tradizione che ha ispirato arte e storia, economia e cultura. Che cosa potremmo comprendere del nostro modo di vivere, delle nostre città, borghi e paesi, senza la chiave di lettura evangelica? La raccomandazione di Gesù, però, vale anche in un altro senso: egli dice a tutti – qualunque sia la credenza di ciascuno –, dice ad una società serenamente laica, di non contare principalmente sul potere politico, economico, ideologico, ma sulla forza della ragione che cerca e scopre la verità delle cose; delle cose come sono non come vorremmo che fossero! Dice a tutti che qui dovrebbe risiedere la vera forza e il coagulo del vivere insieme, il criterio del bene comune. Quanto invece la ragione sia molto proclamata

ma poco considerata è sotto gli occhi di tutti. Sembra che vi sia un’eclisse, o meglio una schizofrenia: quanto più la si invoca sul piano tecnico e scientifico, la ragione sembra sfiduciata quando si tratta di riconoscere i principi etici dei comportamenti personali e collettivi. Per questo è sempre più urgente ricuperare in modo critico e corale l’alfabeto dell’umano. Anche su questo terreno i cristiani, in quanto cittadini, non possono mancare: sono chiamati a portare un contributo coraggioso alla costruzione di una civiltà degna dell’uomo. L’immagine suggestiva del sale e del lievito, come quella della luce e della città posta sul monte, è criterio ineludibile per la vita cristiana. Qui emerge la figura di San Marziano, Vescovo e martire. I martiri, di ieri e di oggi, sono rifiutati dallo spirito del mondo, non sono sopportabili, perché diversi dal pensare e dall’agire comune. Essi non vogliono fare i “diversi”, ma lo sono in nome della fedeltà al Signore. Non si sentono migliori, ma graziati. Non sono perfetti, ma tendono alla santità. Non vogliono isolarsi dagli altri, ma desiderano condividere un tesoro con tutti. Non odiano la vita, ma considerano la morte un passaggio alla luce. Non vanno contro corrente perché superiori, ma perché la fede li porta a vedere dove finirà la corrente che si stacca dalla fonte. Sono dei dissidenti non per presunzione, ma per fedeltà e per amore di Dio e degli uomini. Sì, i cristiani sono dei dissidenti per amore: la loro rivolta non è contro il mondo, ma perché non si perda. Cari Amici, San Marziano esemplifica il Vangelo odierno, incarna questa dissidenza santa. Ci doni la luce della sua fede e la forza del suo amore. *Arcivescovo Metropolita di Genova Presidente della CEI

Il Diario

del Giubileo della Misericordia in Diocesi di Tortona

Pellegrinaggio dei Vicariati Bassa Valle Scrivia, Padano e Casteggio Domenica 13 marzo Programma:

ore 16, inizio della celebrazione presso la chiesa di S. Maria Canale a Tortona; ore 16.30, processione verso la Cattedrale; ore 17, Celebrazione Eucaristica.

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L’Agenda del Vescovo Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti. 14 marzo ore 9.30, Genova, Facoltà Teologica ore 17.30, Voghera, S. Maria delle Grazie, S. Messa per l’Anniversario di Chiara Lubich ore 21, Novi Ligure, Sant’Antonio, incontro fidanzati 15 marzo ore 10, Novi Ligure, Ilva, S. Messa ore 14.30, Tortona, Seminario, AIPAS (Associazione Italiana di Pastorale Sanitaria) 16 marzo ore 11, Stradella, Santachiara, S. Messa ore 15-19, udienze su appuntamento* ore 21, Tortona, Cattedrale, catechesi quaresimale 17 marzo ore 10.30, Biella, Ritiro Clero ore 17, Rivanazzano, Suore del S. Rosario, S. Messa ore 21, Tortona, Presidenza AC 18 marzo ore 10, Voghera, RSA Pezzani, S. Messa ore 11.30, Voghera, Santachiara, S. Messa ore 16, Tortona, Consiglio diocesano affari economici ore 21, Pontenizza, catechesi 19 marzo ore 11, Tortona, Cattedrale, S. Messa precetto ANPS Polizia di Stato ore 17, Casella, S. Messa ore 19, Tortona, GMG diocesana 20 marzo ore 10.30, Tortona, Cattedrale, S. Messa delle Palme

IL POPOLO

*Per le udienze su appuntamento e per ulteriori richieste di colloqui si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635). Il calendario degli impegni può subire variazioni.

Notizie diocesane

DOMENICA 13 MARZO/TORTONA, MUSEO DIOCESANO

Aspettiamo la Pasqua al museo

Domenica 13 marzo, alle ore 16, l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi promuove l’iniziativa “Aspettiamo la Pasqua al Museo con la famiglia”, che prevede la visita guidata al Museo di Arte Sacra Diocesano di Tortona e il laboratorio didattico creativo a tema pasquale, dedicato a bambini tra 6 e 12 anni. Essendo limitato il numero dei posti a disposizione la partecipazione è possibile solo prenotando entro venerdì 11 marzo. Si può chiamare o inviare una mail all’Ufficio Beni Culturali (tel. 0131.816609; beniculturali@diocesitortona.it).

DALLE NOSTRE PARROCCHIE

Le offerte dei cresimati

Nell’anno 2015 le parrocchie che hanno versato la loro offerta dei cresimati sono state: Crocefieschi, Savignone, Fresonara, Silvano d’Orba, Salice Terme, Casteggio, Redavalle, Santa Giuletta, Pizzale, Oriolo, Languzzano, Novi San Nicolò, Barbianello, Tortona Sacro Cuore, Pozzolo, Castelletto d’Orba, Canneto Pavese, Godiasco, Mezzana Rabattone, Sale, Pontecurone, Volpedo, Cappelletta di Borgo Priolo, Tortona San Michele, Cigognola, Sarissola Scrivia, Baselica, Broni, Mezzana Bigli, Cervesina, Montù Beccaria, Torricella Verzate, Varzi, Torrazza Coste, Villalvernia, Montebello della Battaglia, Ponte Nizza, Sagliano, Cabella Ligure, Lungavilla, Novi Sant’Andrea, Novi Pieve, Persi, Borghetto Borbera, Brignano Frascata, Viguzzolo, Bastida Pancarana, Castelletto di Branduzzo, Casella, Torriglia, Novi San Pietro, Stazzano, Arquata Scrivia, Stradella, Rivanazzano, Montalto Pavese, Brallo, Voghera San Rocco, Voghera Duomo, Voghera San Vittore, Voghera Pombio, Voghera Risurrezione, Voghera San Pietro, Voghera Barnabiti, Medassino, Retorbido, Codevilla, Rovescala, Novi S. Antonio, Casei Gerola, Castelnuovo S., Bressana Bottarone, Tortona San Giacomo, Tortona San Matteo, Tortona Cattedrale, Serravalle Scrivia, Pinarolo Po, Verrua Po, Garbagna, Cassano Spinola, Vho, Sarezzano, Villaromagnano, Vignole Borbera, Santa Maria della Versa. Versate offerte da Mons. Vescovo al Seminario Diocesano per complessivi 15.275,00 euro.

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CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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In Cattedrale 24 ore di preghiera, confessioni e adorazione del Santissimo Sacramento

Riconciliarsi con il Signore

TORTONA - Venerdì 4 marzo in Cattedrale, la Celebrazione Eucaristica delle ore 18 introduce le “24 ore per il Signore” che, informa mons. Carlo Curone, “sono un importante momento di vita ecclesiale voluto, anche quest’anno, da Papa Francesco per consentire a tutti i fedeli di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione e sostare in preghiera personale davanti a Gesù Eucarestia”. “Questo – prosegue mons. Curone nell’omelia – ci ricorda che il nome di Dio è Misericordia, perché Dio è il Padre che ci ama così co-

me siamo, perché siamo Suoi figli”. La nostra cattedrale resta, pertanto, aperta tutta la notte e tutto il giorno seguente e, a detta dei sacerdoti presenti a turno in chiesa, è stata bella la presenza di tanti fedeli desiderosi di vivere un’occasione preziosa in prossimità della Santa Pasqua. Sabato 5 marzo, con la Celebrazione Eucaristica delle ore 18, è stato il nostro Vescovo Mons. Vittorio Viola a chiudere le “24 ore per il Signore”, un momento in cui la Chiesa universale si è ritrovata davanti a Gesù per

chiedere perdono. Nel corso dell’omelia, il Vescovo ha presentato la mormorazione di scribi e farisei contro Gesù, da loro accusato di frequentare troppo da vicino i peccatori. Ma Gesù, con i Suoi gesti di misericordia, rivela il vero volto del Padre che è simile a quel padre presentato da Luca (cap.15) nella parabola che, sbagliando, chiamiamo del “figliol prodigo”. No: il vero protagonista del racconto non è quel figlio che spende tutto in una vita dissoluta, ma quel padre che gli va incontro, lo ab-

Il Congresso Eucaristico Nazionale a Genova tra mare e carruggi

GENOVA - Una striscia di 25 chilometri chiusa tra i monti e il mare, una lanterna come simbolo ma anche come “logo”. “Genova è molto lieta di ospitare il XXVI Congresso eucaristico nazionale: l’ultimo qui si è svolto nel 1923”, ha assicurato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, aprendo il primo incontro organizzativo per i delegati diocesani, promosso dal Comitato per i Congressi eucaristici nazionali, che si è svolto presso il Centro salesiano di via Marsala a Roma. Il “logo” scelto per l’importante appuntamento della Chiesa italiana – in programma dal 15 al 18 settembre, sul tema: “L’Eucaristia sorgente della missione: nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro” – è il luogo-simbolo della città che già campeggiava a fare da sfondo all’evento di quasi un secolo fa: la lanterna, sovrastata dall’Eucaristia, che nel logo di

oggi viene intagliata dalla croce, e la luce che parte dalla croce proviene proprio dalla lanterna per dirigersi poi verso il mare, di cui evoca la presenza. Presentato il documento preparatorio e il programma provvisorio del Congresso, all’insegna della “contemporaneità” con le celebrazioni sul territorio e nelle diocesi. Da alcuni giorni è “on line” il sito ufficiale aperto a contributi, iniziative e proposte “dal basso” (www.congressoeucaristico.it). Percorsi nel contro storico e visite ai luoghi della carità, con le loro opere di misericordia, si incroceranno durante le tre giornate di lavori. Tra le proposte, invitare gli uomini e le donne che lavorano ad andare a Messa anche durante la settimana. Nel suo breve saluto pronunciato interamente a braccio, il presidente della Cei è tornato sulla risposta negativa data da Papa Francesco riguardo all’invito a partecipare al Cen: non potrà esserci,

“ha detto a malincuore, informando di non aver preso alcun impegno in Italia tranne la visita ad Assisi, per l’anno giubilare”. Nonostante l’assenza del Papa, e in attesa della nomina del suo delegato, “vogliamo essere ancora più impegnati, vogliamo semmai intensificare la preparazione del nostro popolo, delle nostre comunità per questo appuntamento tradizionale della Chiesa, non solo italiana”. Un natante porterà l’Eucaristia al Porto Antico, la zona di Genova direttamente sul mare. È l’immagine più suggestiva dell’adorazione eucaristica che si svolgerà sabato 17 settembre, giornata “clou” del Congresso eucaristico. A diffonderne il programma di massima è stato Franco Macchiavello, membro del Comitato per i Congressi eucaristici nazionali e segretario del Comitato organizzativo diocesano. Nel pomeriggio di sabato 17 si svolgerà

braccia e per il suo ritorno fa festa grande. Il figlio spendaccione è tornato, ha capito i suoi errori e chiede perdono, ma il fratello maggiore rifiuta di accoglierlo e anche a lui il padre va incontro, gli spiega, lo coinvolge. Ecco, afferma il nostro Vescovo, Dio nei nostri confronti è così: è il Padre che ci viene sempre incontro; sta a noi tornare al Padre, decidere di lasciare il peccato, chiedere perdono e il Padre è già in cammino verso di noi e fa festa per il nostro ritorno. Patrizia Govi (foto: Luigi Bloise)

l’adorazione eucaristica con tutti i delegati e il “popolo di Dio”, aiutati da un coro formato per l’occasione e composto di mille elementi provenienti da Genova e da tutta la Liguria. Sempre sabato sera, in piazza Matteotti, si svolgerà l’incontro per i giovani. La celebrazione conclusiva del Cen sarà invece domenica mattina, a piazzale Kennedy, dove saranno allestiti due palchi per contenere l’altare, il coro e l’orchestra. L’inaugurazione del Cen avverrà invece nel pomeriggio del 15 settembre, con la Messa nella cattedrale di Genova e la processione eucaristica. Discorso analogo per la giornata di venerdì 16, dedicata agli incontri “per categorie”: carcerati, malati, degenti negli ospedali, bambini. Tra i luoghi della carità e dell’accoglienza figurano le carceri di Marassi, ospedali come il Gaslini e mense dove vengono accolti anche i migranti.

Giovedì 10 marzo 2016

Ecumenismo della carità. Il Papa e la Chiesa valdese

ROMA - Chiese cristiane che non disperdono energie a “far polemica tra di loro”, ma decidono di rispondere insieme ai problemi epocali di questo tempo, dal dramma dei profughi in fuga dalla guerra alle grandi povertà disseminate nelle ricche metropoli europee. È il tempo dell’ecumenismo che “si fa camminando”, come più volte ha indicato Papa Francesco. “Questa idea dell’ecumenismo della carità dove nella fiducia reciproca, si trovano soluzioni creative, a noi sembra una strada che merita di essere percorsa e che potrebbe portare dei risultati nuovi e insperati. Noi condividiamo questo progetto”. A parlare è il moderatore della Tavola valdese, il pastore Eugenio Bernardini, all’indomani dell’udienza per la prima volta in Vaticano di una delegazione delle Chiese Metodiste e Valdesi con Papa Francesco. Un incontro – racconta il pastore – improntato su un clima di “grande informalità, fraternità e sincerità. Non c’erano discorsi predisposti ma c’è stata una interlocuzione costante sui problemi che le nostre Chiese devono affrontare in Italia, e in particolare in Occidente. “Abbiamo scoperto una grande consonanza di preoccupazioni ma anche una profonda sintonia nelle risposte che vogliamo dare”.

Osare di più. “Sul piano religioso e teologico – spiega il rappresentante valdese – c’è la volontà di superare definitivamente il clima di sospetto e polemica per averne uno di fiducia reciproca. E poi sul piano delle responsabilità sociali delle nostre Chiese, la volontà di osare di più”. È il tempo che lo richiede. Al largo della Turchia si continua a morire e sono almeno 25 i migranti, tra cui 10 bambini, annegati ieri nell’ennesimo naufragio nell’Egeo. Conscio di questa tragedia che continua a ripetersi, il Papa domenica all’Angelus ha parlato dei “corridoi umanitari”, un progetto-pilota realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, Chiese Evangeliche e Tavola Valdese che ha consentito finora l’arrivo in Italia di 97 profughi siriani dal Libano con viaggi sicuri.

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Nei prossimi mesi, grazie a un accordo con il governo italiano, attraverso i corridoi umanitari arriveranno nel nostro Paese un migliaio di altre persone scelte in loco in base a condizione di vulnerabilità (vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità). “Con questo progetto – spiega Bernardini – abbiamo voluto indicare che un’altra via è possibile e che è possibile affrontare questo dramma con modalità diverse. Speriamo che istituzioni europee e governi possano decidere qualcosa di nuovo ma purtroppo vediamo che non si riesce a fare un granché perché ci sono preoccupazioni e polemiche ma si sta anche molto fermi”. Il segno di Lampedusa. Il suo primo viaggio da papa, Francesco lo ha fatto a Lampedusa. Era quindi evidente la sua attenzione su questo tema. Ma su questo fronte, ricorda il pastore Bernardini, ci sono ormai collaborazioni stabili tra le nostre Chiese e quella cattolica, anche a Lampedusa. “E poi nel servizio alle persone, le grandi povertà delle città, le fragilità delle nostre famiglie, dei nostri anziani. “Insomma tutto questo richiede un impegno di cristiani che non perdono energie nel far polemica tra di loro ma la dedicano tutta nel servizio per il prossimo”. Si traccia così un capitolo nuovo nella storia del dialogo tra le Chiese. “C’è stata tutta una stagione passata – osserva Bernardini – che ha portato indubbiamente dei frutti perché prima non ci si conosceva e non ci si parlava. Però è vero che questo dialogo basato semplicemente sulla volontà di riconsiderare le divisioni del passato, ad un certo punto non ha più portato frutti”. Ora è arrivato anche per l’ecumenismo il tempo di uscire fuori. La delegazione valdese è stata poi invitata a pranzo a Santa Marta. Erano presenti il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e il vescovo di Pinerolo, monsignor Giorgio Debernardi. Maria Chiara Biagioni

CAMPANE


IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 10 marzo 2016

IL COMMENTO AL VANGELO (Gv 8,1-11)

13 Marzo - V DOMENICA DEL TEMPO DI QUARESIMA

“Gesù disse: Neanche io ti condanno” LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Is 43,16-21

Salmo Responsoriale Sal 125 Seconda Lettura Fil 3,8-14 Vangelo Gv 8,1-11 In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.

Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

Vivere nell’amore del Padre porta alla vera libertà e alla profonda gioia Domenica 6 Marzo - IV Domenica di Quaresima (Lc 15,1-3.11-32)

Carissimi siamo alla quarta domenica del Tempo di Quaresima e la liturgia in questo nostro percorso verso la Pasqua ci offre questa pagina stupenda del vangelo di Luca. L’evangelista al centro del suo vangelo raccoglie tre parabole della misericordia: la pecora smarrita e ritrovata, la moneta smarrita e poi ritrovata e questo capolavoro narrativo che noi siamo abituati a chiamare la parabola del Figliol prodigo. Fin da subito è evidente che al centro di questa parabola c’è la figura del padre che unisce, proprio anche nel racconto, le due scene che riguardano il figlio minore e il figlio maggiore. Sorprende questo atteggiamento del padre che cerca continuamente di mostrare ai figli il suo volto misericordioso che è esattamente ciò che questi due figli, per motivi diversi, non sanno più vedere. Il primo, il più piccolo perché sente la presenza del padre quasi come ingombrante, che lo limita e sceglie una libertà che in realtà lo porterà a sperimentare catene ben più

pesanti e il maggiore che non riesce anche lui a vedere questa bontà e questa misericordia del padre, relazionandosi con lui in un’obbedienza sterile, fatta di un’osservanza che non riguarda però il cuore. Questione fondamentale: riconoscere il volto del padre un volto che viene rivelato a questi due figli negli atteggiamenti che il padre ha. Non è un’attesa è un andare incontro, sempre, sia con il minore che con il maggiore, è mostrare il suo cuore di padre. Altro non sa dire che “questo figlio era morto ed è tornato in vita era perduto ed è stato ritrovato”. Questo è il motivo di ogni suo atteggiamento: questa gioia per il figlio ritrovato. Un padre, quindi, che si fa in ricerca dei suoi figli, che vuole mostrare il suo volto, paterno e misericordioso. Se c’è qualcosa che il peccato ci porta via è proprio questo volto paterno materno e misericordioso di Dio. Noi pensavamo di averlo perso per sempre questo volto fino a quando è sta-

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to a noi rivelato nel volto di Gesù perché questa parabola non è semplicemente un bel racconto che vuole descriverci qualche sentimento di Dio nei nostri confronti. E’ più ancora: è farci comprendere come questa misericordia, la misericordia del Padre, ci ha raggiunti nella carne di Gesù che è misericordia incarnata, che restituisce a noi quel volto paterno di Dio che il nostro peccato pensava di aver offuscato per sempre. Dio si fa incontro a noi, in qualunque luogo ci troviamo, a qualunque distanza da Lui e torna a mostrarci il suo volto paterno e misericordioso per offrirci la possibilità di partecipare alla sua gioia per il fatto che quel “figlio era morto ed è tornato in vita era perduto ed è stato ritrovato”. Noi ci sentiamo, in questo anno giubilare, davvero raggiunti da questa sovrabbondanza di misericordia da parte di Dio, misericordia che è un volto, Gesù Cristo, dove lasciarci raggiungere da questa misericordia vuol dire permettere allo Spirito di compromettere la

nostra esistenza con l’esistenza del Figlio, con l’amore del Figlio, entrare dentro l’amore che il Figlio è venuto a rivelarci che è l’amore della Santissima Trinità. Questo viene offerto ai due figli: la possibilità di stare nel suo amore, di vivere la stessa apertura di amore che è l’unica che porta una vera libertà e una profonda gioia. Chiediamo al Signore che questa parola possa essere vissuta da noi, non semplicemente un pensiero, non anche una bella rappresentazione della nostra mente, ma chiediamo che possa diventare, per noi, esperienza in questo cammino di Quaresima, perché dentro la gioia dell’aver ritrovato il volto del Padre la nostra vita possa esprimere, nel profondo, quella pace e quella gioia che viene solo da Lui.

“Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Se Gesù per primo ci facesse la stessa domanda, tutti dovremo lasciare la chiesa uno dopo l’altro come hanno fatto i farisei. Ma il Signore ci assicura che è venuto a cercare gente come noi, peccatori. È la sua missione, non è venuto per condannare ma per salvare, e per salvare l’uomo fa di tutto, perfino offre se stesso. Gesù condanna il peccato ma cerca il recupero della persona, cerca di salvarla, la incoraggia a non peccare più, a chiedere aiuto al Signore. Il peccato è condannato, ma il peccatore è sempre amato, è sempre cercato, è sempre atteso. Gesù anche oggi ci vuole dire la stessa cosa: non tenetevi buoni o senza peccato solo perché gli altri non sanno i vostri peccati. Dio ci conosce: tutti siamo peccatori e allora non dobbiamo avere la presunzione di scagliarci gli uni contro gli altri. E se anche fossimo buoni, dobbiamo ricordaci che i buoni non disprezzano gli altri, perché sanno che la bontà non distacca dagli altri, ma mette al servizio degli altri. “Maestro... Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”. Anche oggi il mondo ha bisogno di colpevoli e di lapidazioni, e vorrebbe trascinare la Chiesa e i cristiani in questa azione. I fedeli a Cristo condanneranno il peccato e non la persona, mentre lo spirito del mondo continua a condannare e a lapidare le persone che hanno peccato, ma non il peccato. La colpa di quella povera donna, secondo il mondo, è di essere stata sorpresa in flagrante. La sua colpa è di essere finita sulle prime pagine dei giornali. Loro, gli scribi e i farisei, con le pietre in mano, si sentono sicuri perché non sono donne, e quando peccano si nascondono bene. Gesù si china per scrivere sulla terra, e anche per non guardarli in faccia. Perché vuole che ciascuno di loro si guardi dentro. Scrive. Scrive in silenzio, non ascolta e non parla. O forse risponde con quello che scrive. Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei. Sapienza infinita di Cristo. Non abolisce la legge di Mosè, ma mette le premesse per superarla definitivamente. Avrebbe potuto dire pubblicamente a ciascuno il suo peccato, ma preferisce che imparino a guardarsi dentro. A uno a uno se ne vanno, perché i peccati e la coscienza sono personali. A uno a uno. Poiché scriveva per terra e non li guardava, hanno potuto allontanarsi liberamente, senza sentirsi giudicati, neanche loro. Nessuno ti ha condannato? La guarda. Nessuno, Signore. Neanch’io ti condanno: “va’ e non peccare più!”. Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità, che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

San Bernardo di Capua

Il santo di questa settimana, che la Chiesa ricorda il 12 marzo, è un vescovo dell’XI secolo. Bernardo nacque intorno all’anno 1040, forse a Carìnola o a Capua, in provincia di Caserta, da nobile e rispettabile famiglia. Fu mandato a studiare all’Abbazia di Montecassino, allora governata dal futuro Papa Vittore III. Furono suoi amici Ildebrando di Soana, poi Papa col nome di Gregorio VII e San Pier Damiani. Trascorse vari anni a Montecassino, fino all’ordinazione sacerdotale. Nel 1071 Papa Alessandro II aveva nominato principe di Capua Giordano che, nel 1080, scelse il monaco Bernardo come consigliere e cappellano di corte. Morto il Vescovo, nel 1086 clero e popolo scelsero il santo come Vescovo. Il Papa decise di andare di persona a Capua per consacrarlo Vescovo. Il 21 marzo 1087 Vittore III consacrò Bernardo, che aveva 47 anni. Il Papa abbracciò il suo antico discepolo, divenuto Vescovo, il quale prima di prendere possesso della Sede Vescovile, si recò a Roma per ringraziare ancora il Papa e per apporre la sua firma autografa nel Registro dei Vescovi, conservato nell’Archivio Segreto Vaticano. Ricevette il sigillo vescovile, lo stemma, e pagò per la bolla di nomina la somma ridotta di soli 20 ducati, trattandosi di una Diocesi povera. Come Vescovo Bernardo trasferì la

sede vescovile a Carinola, dove rimase fino al concordato tra Pio VII e Ferdinando di Borbone, nel giugno 1818, quando il territorio fu annesso alla diocesi di Sessa Aurunca. Fece costruire la Cattedrale che fu consacrata da Papa Pasquale II e il palazzo vescovile. Il suo episcopato si svolse durante l’amministrazione della famiglia normanna Drengot, segnalatasi nella conquista dell’Italia meridionale. La sede vescovile fu spostata a Carinola perché la era città collocata in un sito molto sicuro, “quasi nel centro della Provincia di Terra di Lavoro, che da Plinio chiamata Campagna Felice (Campania)”. La seconda sua opera fu la translazione, nel 1095, dei resti di san Martino penitente, fino ad allora sepolti in una grotta del Monte Massico. Il monaco benedettino eremita fu poi proclamato patrono di Carinola. Il santo curò anche la riforma del clero del tempo e spesso si recava nelle campagne. Morì il 12 marzo 1109, fu sepolto nella sua cattedrale e proclamato compatrono.


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 10 marzo 2016

Le “Opere di Misericordia” del Maestro di Alkmaar, realizzate per la chiesa di San Lorenzo ad Alkmaar, Paesi Bassi

LE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE - PUNTATA 8 Seppellire i morti

I famigliari delle vittime della strada

Rispettare un corpo senza vita significa rispettare la vita di chi ci ha lasciato. Per i cristiani la sepoltura ha una importanza particolare, perché rappresenta un modo per attendere la risurrezione. Perché dunque è importante dare degna sepoltura al corpo umano? Perché il corpo umano è stato dimora dello Spirito Santo. Siamo “templi dello Spirito Santo” come dice San Paolo nella sua Prima Lettera ai Corinzi. Per raccontarvi la settima opera di misericordia corporale abbiamo scelto di parlarvi del Gruppo dei famigliari Vittime della Strada, uomini e donne che hanno dovuto dare sepoltura a giovani che hanno lasciato la loro vita sulla strada, a causa di incidenti stradali.

Dario, Ambra e Luca “hanno fatto qualcosa per gli altri”. In ricordo di Cinzia

Un senso di profondo smarrimento. È quello che tutti abbiamo provato quando ci siamo trovati ad assistere al camposanto alla sepoltura di un nostro caro o di un amico. Nel momento in cui la bara viene calata nella terra o murata in un loculo tutto sembra finito. Penso sia lo stesso sentimento che provarono gli amici di Gesù di fronte a quel corpo deposto nel sepolcro chiuso da una pietra. Un freddo vuoto assoluto che assume i toni della devastazione quando in quella bara c’è il corpo di un giovane o di una giovane, morti in un incidente stradale, usciti la mattina per andare a scuola, al lavoro o alla sera per trascorrere alcune ore liete con gli amici o con la persona amata e mai più ritornati a casa. È un destino comune a tante famiglie italiane, ancora troppe. Le stime dicono che nell’anno passato i morti sulla strada sono stati 5.500, numero che comprende anche i decessi avvenuti nei giorni successivi all’incidente stradale.

Una telefonata avverte la famiglia e il mondo crolla. Devastazione. È la parola che più volte pronuncia Dario Guazzoni al quale abbiamo chiesto di aiutarci a raccontare la settima opera di misericordia corporale. La devastazione lui l’ha provata, insieme alla moglie Ambra e al figlio Luca. L’altra loro figlia, Cinzia, aveva 22 anni e stava tornando a casa dall’Università di Pavia. Era il 10 marzo del 1995. A casa non è mai più arrivata, la sua vita si è interrotta su una strada, a causa di un incidente. Hanno provato sulla loro pelle cosa vuol dire “seppellire i morti”, nel modo più tragico e agli occhi degli uomini incomprensibile. Hanno dovuto seppellire una figlia. “L’abbiamo vista uscire la mattina sorridente, – ci dice suo padre – la perdita di un figlio è una cosa irrisolvibile, devastante. Più il tempo passa, più bisogna essere forti. Non è affatto vero che il tempo lenisce il dolore, assolutamente non è così. La morte di un figlio è una devastazione”.

Dario Guazzoni – con alle spalle importanti esperienze nell’Associazione “Strada Amica” – fa parte del Gruppo dei famigliari delle Vittime della Strada; ne è l’anima. “Il nostro – spiega – è un gruppo aperto, non c’è bisogno di iscriversi, non bisogna pagare una tessera, è un gruppo assolutamente libero”. “Fate qualcosa per gli altri: io e mia moglie eravamo smarriti – racconta Dario – quando un giorno Padre Costantino Ruggeri al quale ci legava una sincera amicizia, ci rivolse queste parole. Poche, ma pesanti, come era nello stile del frate francescano”. Parole di risurrezione che aiutano Dario e la sua famiglia a intraprendere un cammino nuovo, dopo tutto a ripartire: “Era inutile piangerci addosso, non avrebbe risolto nulla. Non potevamo e non possiamo far altro che accettare la perdita di Cinzia”. Ma per arrivare a questo risultato ogni giorno che passa la famiglia Guazzoni capisce che bisogna “fare qualcosa per gli altri”. In caso contrario è finita. Ma che cosa? “Abbiamo partecipato a diversi incontri di famigliari

colpiti dal nostro stesso dramma – racconta il papà di Cinzia – ma senza risultati che ci dessero la convinzione di essere sulla strada giusta per onorare appieno l’invito di Padre Costantino”. Un anno dopo la morte di Cinzia, nel 1996, nasce il Gruppo Famigliari Vittime della Strada. “È stato provvidenziale l’incontro con il Vescovo Mons. Martino Canessa – racconta Dario – in quell’anno insediatosi a Tortona. Abbiamo parlato con lui, gli abbiamo chiesto se insieme si poteva fare qualcosa e la sua accoglienza è stata da subito totale. Il Vescovo Martino non ci ha mai abbandonato, ha subito capito quello di cui avevamo bisogno, ci ha sempre accompagnato”. E così il gruppo è via via cresciuto e oggi conta circa 250 persone che si ritrovano per parlare, per stare insieme, per pregare. In due occasioni viene celebrata la Santa Messa: il prossimo 9 aprile alle ore 18 nella chiesa di Santa Maria dei Canali a Tortona e il 15 ottobre presso il Santuario della Passione di Torricella Verzate. In entrambe le occasioni sarà presente il Vescovo Mons. Vittorio Viola. “In questi anni – spiega papà

Dario – abbiamo capito che l’unica cosa che ha valore è la condivisione. Il fatto di trovarci insieme, di trascorrere alcuni momenti di convivialità, ci sorregge a vicenda e aiuta quei genitori che da poco hanno perso il figlio a recuperarsi alla società”. Il 2007 è un anno particolarmente significativo per il gruppo. A Torricella Verzate viene inaugurata la Cappella dedicata alle Vittime della Strada, una delle poche presenti in Italia, dove sono state raccolte le fotografie e i nominativi di centinaia di persone che hanno perso la vita in incidenti stradali. All’interno si trovano quattro vetrate tonde ideate da padre Costantino Ruggeri. “Vengono da tutte le parti per pregare – spiega Guazzoni – e sul libro lasciano tanti messaggi dai quali risulta evidente la disperazione, ma anche la grandezza del bene che produce l’incontro con persone disposte ad un aiuto sincero, in un luogo dove condividere o semplicemente sostare in silenzio.

La Cappella di Torricella è prima di tutto un luogo di consolazione”. Ha due crucci, il signor Guazzoni: “La terza domenica di novembre è la Giornata Europea delle vittime della strada. Quasi nessuno se ne ricorda e il mio desiderio è quello di poterla celebrare almeno a livello locale. E poi un altro sogno: la gran parte di noi arriva dall’Oltrepò pavese e dalla provincia di Pavia. Mi farebbe tanto piacere che si unissero a noi gli amici del tortonese e dell’alessandrino. Sono ancora pochi”. C’è ancora tempo per un appello: “Potrei dire tanto sulle tematiche legate alla sicurezza stradale. Dico soltanto che quando ciascuno di noi si mette alla guida deve fare di tutto per rispettare la propria vita e quella altrui. Non dimentichiamolo mai”. Prima di salutarci l’ultima confidenza che sgorga dal cuore: “Mi creda, noi non abbiamo fatto null’altro che qualcosa che è servito e continua a servire a noi stessi e agli altri”. Marco Rezzani

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SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 18). Resurrezione (tel. 44674) ore 10 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapa-ce (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore

11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 marzo 2016 Giovedì 10: Garafarma, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Venerdì 11: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Sabato 12: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Domenica 13: Garafarma, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Lunedì 14: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Martedì 15: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135)

Brallo di Pregola La Regione Lombardia ha approvato la richiesta della Provincia

Il monte Lesima diventa Riserva Naturale

BRALLO DI PREGOLA Con l’approvazione da parte della Regione Lombardia è nata ufficialmente al Brallo di Pregola la Riserva naturale “Le Torraie” del Monte Lesima. La domanda era stata presentata dall’amministrazione provinciale e la relazione stilata dal Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia. Ora questa area di grande interesse naturalistico sarà protetta e potrà essere rilanciata dal punto di vista turistico attraverso escursioni, gite scolastiche, ecc. La Riserva Naturale “Le Torraie” ha una superficie di circa 588 ettari che si esten-

de dai circa 500 metri lungo il corso del torrente Avagnone, affluente del Trebbia, fino ai 1725 metri del crinale del Monte Lesima, vetta più alta dell’Appennino settentrionale. Tutte le fasi che hanno portato al riconoscimento di Riserva Naturale sono state seguite dall’assessore all’ambiente della Provincia di Pavia Michele Bozzano. L’esponente della giunta provinciale, insieme allo stesso presidente Daniele Bosone, con questo progetto hanno voluto dare maggiore sviluppo al sistema ambientale. L’area è caratterizzata dalla presenza di diverse specie

vegetali che si estendono lungo il versante nord est del monte Lesima, tra cui quella avente la maggior copertura è sicuramente la faggeta. Sono presenti anche ostrieti e castagneti invecchiati di alto fusto. Alle quote più elevate i boschi cedono il passo a macchie discontinue di faggio e salendo ulteriormente in quota, al di sopra dei 1400 metri, si estendono le praterie che caratterizzano tutti i crinali nord-appenninici tra cui anche il monte Lesima. Dal punto di vista floristico, sono presenti alcune specie meritevoli di interesse tra cui la viola calcarata tipica dell’Appennino

settentrionale. La vetta del Lesima poi è l’unica stazione dell’Italia settentrionale che presenta il fiore astragalo di Monte Sirino. Nell’area si trovano anche diverse specie di mammiferi, alcune delle quali anche con popolazioni consistenti come il cinghiale e il capriolo. Tra le specie che necessitano di una maggiore attenzione c’è sicuramente il lupo, predatore che essendo in cima alla catena alimentare, è di fondamentale importanza per il mantenimento di un ecosistema equilibrato. In passato questo carnivoro è stato pesantemente minacciato dall’uomo, ma fortunatamente l’Appennino pavese, grazie alla sua elevata naturalità e il basso disturbo antropico, ha permesso il ritorno di questo grande predatore. Ora, però, il numero dei lupi è aumentato facendo sentire la propria presenza anche nei centri abitati situati a quote più basse. Ma al di là di alcune predazioni avvenute ai danni di allevamenti della zona, non sorge alcun pericolo per l’uomo. Mattia Tanzi

VARZI - Il Consorzio di Tutela ha ufficializzato i numeri del 2015, riportando una crescita della produzione del 4,3% per un totale di circa 420.000 chili. Il numero dei Salami DOP certificati è di 450.139. Per quanto riguarda invece il salame preaffettato, sono circa 8.000 i salami affettati per un totale di 66.021 confezioni. Dati questi che fanno bene sperare per il futuro delle nove aziende artigianali iscritte al Consorzio del Salame Dop di Varzi: Gran Varzi (Rocca Susella), il Vecchio Varzi (Varzi), Salumeria Fronti (Val di Nizza), La Scaletta (Varzi), Thogan Porri (Cecima),

Buscone Ornella (Varzi,) Salumificio Romagnese (Romagnese), Magrotti Piero (Montesegale) e Salumifcio Valverde (Valverde). Un prodotto quindi che piace e che viene apprezzato dai consumatori grazie ad una produzione che segue le stesse ricette e procedimenti di un tempo. “Il Salame di Varzi è molto conosciuto in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Veneto. Stiamo cercando di aumentare la sua diffusione nel Centro e Sud Italia perché siamo sicuri che una volta assaggiato, non lo si dimentica più. – afferma Fabio Bergonzi, presidente del Con-

sorzio Salame di Varzi. – Intanto. il Consorzio stesso si sta muovendo in varie direzioni per aumentare la visibilità del prodotto. Tante le iniziative in cantiere. Abbiamo stretto un accordo con la strada dei vini e dei sapori dell’Oltrepò per una serie di attività che ci vedranno agire in sinergia. Vogliamo poi incrementare le attività di comunicazione che riteniamo indispensabili per approcciare a nuovi target di consumatori”. Il Consorzio ha anche appena rinnovato il sito web (www.consorziovarzi.it). Ma non finisce tutto qui. Infatti, al Salame di Varzi

Dop sarà dedicata una puntata della “Melaverde”, programma condotto dal giornalista Edoardo Raspelli che nei giorni scorsi è approdato nel territorio varzese per raccontare i segreti dell’insaccato. La puntata sarà mandata in onda domenica. Il salame di Varzi è stato protagonista dell’evento “Top of the Dop” che si è svolto nella sala Arclinea di Eataly a Milano. Durante la mattinata il giornalista pavese e critico gastronomico della Rai Davide Oltolini ha descritto le caratteristiche dell’insaccato varzese. m.t.

FORTUNAGO - Il Rotary Club Oltrepò donerà a Fortunago un defibrillatore semi automatico da istallare nel territorio comunale in luogo idoneo e segnalato al 118. “Di questi tempi, per certi aspetti disperati – dichiara il sindaco Pier Achille Lanfranchi – è molto apprezzabile che ci siano da parte di associazioni volontarie manifestazioni di attenzione e cura a favore delle popolazioni locali. Sono in particolare grato al Rotary per questo gesto di solidarietà; per questo atto di bontà”. Il defibrillatore sarà collocato in località Ca Nuova, in prossimità della convergenza delle valli

Coppa e Ardivestra, dove si trova l’eliporto, già autorizzato dall’Enac per soccorso sanitario, antincendio, trasporto civile e per le Forze dell’ordine. La dislocazione è immediatamente accessibile in caso di bisogno ed è stata segnalata all’Areu-118. L’ attrezzatura sarà disponibile anche per le partite di calcio domenicali del campionato a cui partecipa la locale compagine del Fortunago“Sbocco Rosso”, sul campo sportivo di S. Eusebio. Da questa stagione calcistica è divenuta, infatti, obbligatoria la disponibilità del defibrillatore durante le partite di calcio.

Domenica a “La Melaverde” una puntata dedicata al Salame Dop

Arriva il defibrillatore per l’eliporto

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Giovedì 10 marzo 2016

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Mercoledì 16: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Edicole aperte domenica 13 marzo 2016 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 13 marzo 2016 (Turno H): TAMOIL via F. Parri 7 tang. Voghera-Casteggio; TAMOIL, via Piacenza 12.

VARZI - La Provincia punta ad una riconversione

Al via la bonifica dell’ex Zincor

VARZI - Si chiude definitivamente la pagina dell’Ilva, ex Zincor, di Varzi. L’attività produttiva non riprenderà mai più e la Provincia di Pavia ha deciso di imporre alla società la bonifica del sito. Questa decisione da parte dell’ente di Piazza Italia è stata presentata venerdì mattina dal presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone, dall’assessore provinciale di riferimento Paolo Gramigna, alla presenza del vice sindaco di Varzi Roberto Antoniazzi. Da una parte si chiude una pagina ma dall’altra, dopo l’iter di bonifica, l’area che si trova a pochi passi dal centro storico del capoluogo montano potrebbe ospitare realtà commerciali o vetrine importanti per i prodotti agricoli e gastronomici del territorio montano. L’epoca delle grandi produzioni industriali e della storica Varzina (autovettura prodotta dall’ex Zincor) è finita. Dal dicembre 2008, a Varzi, tutti gli impianti produttivi dell’Ilva sono fermi, anche se nel 2012 l’Azienda aveva presentato domanda di rinnovo dell’AIA. Tuttavia nessuna comunicazione di ripresa o cessazione dell’attività è mai pervenuta da parte della ditta. Come pure non hanno mai avuto riscontro alcuno le ulteriori e più recenti richieste di aggiornamento inviate dalla Provincia di Pavia alla ditta. Da qui il mancato accoglimento e l’automati-

ca archiviazione dell’istanza di rinnovo presentata nel 2012 dall’Ilva con l’imposizione alla Società del ripristino del sito. Daniele Bosone, durante il suo intervento, ha voluto sottolineare che “non è stato facile arrivare a questo diniego, ma c’è una forte volontà di riqualificazione dell’area industriale per seguire una nuova vocazione che il territorio sta sempre più assumendo. È in corso una riconversione culturale, oltre che economica, verso una direzione sempre più agro ambientale”. La ditta ha ora 45 giorni di tempo per inoltrare all’Autorità Competente, ad ARPA e al Comune di Varzi, un Piano di Indagine Ambientale dell’area a servizio dell’insediamento all’interno del quale dovranno essere codificati tutti i centri di potenziale pericolo per l’inquinamento del suolo, sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee quali, ad esempio, impianti ed attrezzature, depuratori a presidio delle varie emissioni, aree di deposito o trattamento rifiuti, serbatoi interrati o fuori terra di combustibili o altre sostanze pericolose e relative tubazioni di trasporto. Tutto ciò documentando i relativi interventi programmati per la loro messa in sicurezza e successivo eventuale smantellamento. L’area tornerà in sicurezza per una nuova era.


IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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Broni La Omc Broni conquista la Coppa Italia di serie A2 ed entra nel mito

Storica vittoria per le ragazze del basket

BRONI - Domenica 6 marzo 2016, una data destinata ad entrare nella storia della Broni sportiva: la Omc conquista la Coppa Italia di serie A2 davanti al suo pubblico: il PalaBrera è letteralmente in delirio per la formazione di coach Roberto Sacchi, che nella finalissima sconfigge la Carispe La Spezia con un netto +29 che la dice lunga sulla forza delle oltrepadane, che rimangono le uniche imbattute nelle partite ufficiali in questa stagione: 21 in campionato più le due in questo trofeo tricolore, mentre le liguri abbassano bandiera bianca per la prima volta. La Omc gioca la sua solita partita maschia, con grande intensità sin dalla palla a due, ma trova il muro della difesa spezzina: Galbiati da sotto è un po’ limitata. Allora la sapiente regia di Soli ricorre al gioco veloce: palla lunga per scavalcare la difesa avversaria. Il punteggio rimane sempre in equilibrio, soprattutto grazie alle giocate, alla fisicità di Reke: la pivot lettone è la vera spina nel fianco della

retroguardia biancoverde, che soffre le sue penetrazioni e i suoi rimbalzi. Coach Roberto Sacchi mischia ancora le carte, alternando Bratka con Richter: proprio la pivot triestina, l’ultima arrivata in casa Omc, riesce a tenere a bada le sfuriate della straniera della Carispe La Spezia, che poi, col passare dei minuti, perde la propria lucidità e nel finale fallisce alcuni tiri, consentendo così alla formazione di Sacchi di recuperare tantissimi rimbalzi in difesa, che vengono tramutati in altrettanti canestri. Broni domina la partita

ZAVATTARELLO - Il Comune interviene sui corsi d’acqua e le strade per prevenire il pericolo di esondazioni e dissesti in caso di maltempo. Sono stati completati alcuni giorni fa i lavori di pulizia dell’alveo e di regimazione idraulica del fosso della Chiesa, per un tratto di circa un chilometro, che parte dall’abitato di Zavattarello e giunge a località Rovere. L’intervento, costato complessivamente 13.586 euro, è stato finanziato integralmente con fondi regionali, erogati dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. “L’opera, attesa da anni, ha comportato la risagomatura del corso d’acqua, la pulizia delle sponde e dell’alveo dalla vegetazione e dai detriti accumulatisi e la realizzazione di alcune palizzate di difesa spondale, secondo i dettami dell’ingegneria naturalistica. – spiega il sindaco di Zavattarello Simone Tiglio – Con questo intervento è stato messo in sicurezza un altro impor-

tante corso d’acqua del nostro comune, dopo il fosso delle Carrere, il fosso delle Fracce, il fosso del Vago, il fosso Toazza e i fossi di Ossenisio e Crocetta”. Sempre nell’ambito delle opere di salvaguardia del territorio, l’amministrazione ha realizzato lavori di pulitura e manutenzione delle cunette stradali e dei tombini posti lungo le strade dell’Oltretidone, per uno sviluppo di oltre 2,5 km di lunghezza. Nei prossimi giorni verranno realizzate anche le cunette lungo le strade di Panigà e di Casa Schiava, mentre entro l’anno si procederà ad una nuova pulizia straordinaria del tratto cementato del fosso del Vago, in località Fornace. Risulta invece in attesa di finanziamento il previsto intervento di ricostruzione della difesa spondale a protezione dell’abitato in località Casa Marchese, lungo il fosso delle Carrere, per cui è stata avanzata richiesta alla Comunità Montana.

e chiude con un vantaggio considerevole. Grande anche la prestazione di Bratka che quando viene servita sotto le plance, si gira e mette a segno alcuni punti fondamentali, come quello del +9 (26-35, il punteggio era invertito anche sul tabellone perché per sorteggio la formazione oltrepadana giocava fuori casa) ed è ancora la pivot estone a siglare di prepotenza il 3951 a metà del terzo quarto: proprio lì si capisce che la partita è nelle mani della formazione biancoverde, che negli ultimi 15 minuti controlla senza difficoltà le

ultime sfuriate delle liguri, che chiudono comunque con l’onore delle armi questa Coppa Italia. Il vantaggio si dilata e quando il tabellone del PalaBrera segna al 35’ 46-66 il trofeo è nelle mani di Broni. Anche Reke si arrende commettendo un fallo antisportivo. A quel punto è solo “garbage time” con un PalaBrera infuocato che non aspetta altro che la fine della partita. Messo in bacheca il primo storico trofeo, la Omc pensa già a domenica prossima, quando ancora al PalaBrera arriverà la Tec Mar Crema, uscita in semifinale contro la Carispe La Spezia, per la 22ª giornata di campionato: una vittoria consentirebbe alle ragazze di coach Sacchi di mettere in cassaforte il primo posto della stagione regolare, visto che le oltrepadane si ritroverebbero con 8 punti di vantaggio sulle avversarie e con il doppio scontro diretto favorevole, il tutto a sole quattro giornate dalla fine della stagione regolare. Franco Scabrosetti

Lavori sui corsi d’acqua Storie di donne con Amref BRONI - “Storie di donne… le voci della migrazione”. È questo il tema dell’incontro che il Gruppo Amici di Amref Broni organizza sabato 19 marzo alle ore 17 presso il Centro Sociale Cremaschi in via Togni a Broni. “Si tratta – fanno notare gli organizzatori – di un tema difficile perchè parlare di donne non è mai facile, non è facile parlare del loro ruolo individuale e sociale, della loro presenza e del loro ruolo all’interno delle società e per la società stessa. È un tema in sé complesso, ma ancora più complesso se esaminato dalla prospettiva delle migrazioni, ovvero da un punto di osservazione a sua volta estremamente complicato, sfaccettato e articolato. Ci sono donne che migrano alla ricerca di una migliore condizione economica, donne che fuggono da guerre feroci e da violenze inaudite”. Interverranno in qualità di relatori Elisabetta Scabrosetti della cooperativa so-

ciale onlus “Farsi prossimo”; Amy Salla, imprenditrice e mediatrice culturale, Souckaina Diatta, dirigente nazionale Cgil, mentre Fatima, Hajjar e Rachida porteranno la loro testimonianza. Concluderà la serata Alessandra Panzera, responsabile nazionale Amref progetti volontari. Il vice sindaco Antonio Riviezzi porterà il saluto dell’Amministrazione comunale.

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Giovedì 10 marzo 2016 CODEVILLA - Si è conclusa la Fiera dell’Oltrepò

La Campionaria, buona la prima CODEVILLA - Si è conclusa domenica scorsa la nuovissima Campionaria dell’Oltrepò Pavese, l’iniziativa organizzata e promossa dal team della società FiereIn, presieduta da Carla Marivo, con il patrocinio del Comune di Codevilla, che sta anticipando l’apertura del nuovo centro polifunzionale Expo Tucano, previsto per i prossimi giorni. Sabato 27 febbraio la manifestazione è stata inaugurata alla presenza del sindaco di Codevilla Roberto Pastomerlo, che si è lungamente trattenuto all’interno della fiera per conoscere gli espositori, dell’assessore Paolo Gramigna della Provincia di Pavia, di numerosi esponenti delle amministrazioni dei comuni limitrofi e del parroco don Michele Chiapuzzi che ha benedetto l’evento. La Campionaria ha visto una grande affluenza di pubblico nel corso di sei giorni, cioè due week-end, soprattutto la domenica. I visitatori hanno potuto apprezzare una grande offerta, dal food alla casa, passando per il tempo libero e benessere, grazie ad una selezione di espositori che hanno proposto qualità e tantissime curiosità. A partire dalla passeggiata del gusto, un percorso attraverso i sapori delle re-

gioni italiane (Sardegna, Sicilia, Calabria, Umbria, Toscana, Piemonte, con uno spazio speciale per l’Oltrepò), con birre artigianali italiane e vini tipici, cioccolato, miele, e tantissimi prodotti, che culminavano nei tre punti ristoro dedicati all’autentica piadina romagnola, allo gnocco fritto e ai primi piatti a base di tartufo. Immancabile una sosta per provare anche i veri ravioli del plin e quelli nella gustosissima versione a base di carne d’asino. E non sono mancati gli spunti per l’arredamento e per il risparmio energetico, i piccoli complementi d’arredo e i bijoux, con numerosi espositori locali ed eccellenze italiane. Una fiera all’insegna del commercio e del divertimento, la Campionaria è proseguita anche dal 4 al 6 marzo con un programma ricchissimo, che ha visto protagoniste automobili uniche con l’autotuning domenica 6 e Pompieropoli, un’iniziativa che ha permesso di immergersi, con prove dal vivo, nel mondo dei vigili del fuoco. Successo poi per la fattoria con cavalli e pony, per la gioia dei più piccoli, che nel fine settimana appena passato, nonostante la pioggia, hanno potuto divertirsi in sella ai pony ell’ampia area coperta.

PAVIA - Donne al comando in 7 Prefetture su 10

Diecimila imprese agricole in rosa PAVIA - Sono oltre 10 mila le imprese agricole guidate da donne in Lombardia, pari a oltre il 22% del totale. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale su dati della Camera di Commercio di Milano in occasione della festa dell’8 marzo. “In provincia di Sondrio – spiega la Coldiretti – si registra la maggiore incidenza con quasi 2 aziende su 5 in mano alle agrimanager. A livello assoluto, invece, sul podio dei territori con il maggior numero di imprese in rosa ci sono Brescia (2.212), Pavia (1.568) e Mantova (1.511). A seguire la provincia di Bergamo (1.208)”. “Se poi si considera la partecipazione attiva delle donne nella gestione delle aziende – spiega la Coldiretti Lombardia – abbiamo protagonisti al femminile in almeno una realtà su due”. “Non siamo più solo gli angeli del focolare, – spiega Wilma Pirola, responsabile Donne Impresa Coldiretti Lombardia – ma aiutiamo figli e mariti a 360 gradi, svolgendo anche mansioni un tempo prettamente maschili come ad esempio guidare i mezzi agricoli o occuparsi della mungitura”.

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Il ruolo delle donne nei campi è diventato sempre più importante grazie anche alla legge di orientamento del 2001 fortemente voluta da Coldiretti, che ha rivoluzionato e allargato i confini dell’attività rurale verso la multifunzionalità. “Le imprenditrici agricole – continua Wilma Pirola – hanno contribuito al rinnovamento vissuto dal nostro settore negli ultimi dieci anni: hanno dimostrato di essere in grado di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita e l’attenzione al sociale, la valorizzazione dei prodotti tipici locali e la difesa dei territori”. L’universo femminile trova poi sempre più spazio anche in campi storicamente maschili come la politica e le istituzioni. “Se si considerano i rappresentanti del Governo sul territorio – spiega una analisi della Coldiretti regionale in occasione dell’8 marzo – ben 7 prefetture lombarde su 12 sono guidate da donne: a Bergamo, Lecco, Mantova, Monza, Cremona, Lodi e Pavia. I numeri cambiano al negativo per la presenza delle donne all’interno dei partiti”.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 10 marzo 2016

Stradella La Regione ha finanziato alcune iniziative volte ad arginare il problema

Il Comune contrasta il gioco d’azzardo

STRADELLA - Il Comune di Stradella, grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia, e alla collaborazione di diversi partner istituzionali (Piano di Zona di Broni, Comuni limitrofi, istituzioni scolastiche) e del terzo settore del territorio, sta attuando azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito attraverso il Progetto “Mettiamoci in gioco”. È stato pertanto possibile incaricare la Società di formazione e comunicazione scientifica “Taxi 1729” di Torino, che da anni opera sulla tematica, per l’allestimento di una mostra interattiva sul gioco d’azzardo e una conferenza spettacolo. Gli appuntamenti hanno preso il via venerdì sera nel teatro sociale di Stradella con la conferenza-spettacolo “Fate il Nostro Gioco” tenuta da Diego Rizzuto e Paolo Canova.

I due protagonisti della serata sono esperti di “Taxi 1729” e lavorano da tempo sulle tematiche del gioco d’azzardo. Sono stati ospiti anche in diverse trasmissioni televisive sempre trattando il gioco d’azzardo nell’ottica delle leggi matematiche. Nella loro conferenza spettacolo hanno pensato a qualcosa che andasse oltre la tradizionale conferenza, che sapesse unire divulgazione matematica e denuncia sociale in una forma coinvolgente e divertente. Ne è nata una conferenza di un’ora e quaranta minuti circa, in cui si smontavano alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e si restituiva il senso delle reali probabilità di vincere al Superenalotto o al Gratta e Vinci attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico. La conferenza è stata presen-

tata per la prima volta a Torino, al Teatro Colosseo, il 13 gennaio 2011. Da allora, grazie al successo che ha riscosso e all’ottima visibilità che ne hanno dato i mezzi d’informazione, viene replicata circa 90 volte ogni anno in scuole, comuni, ASL, università e ha coinvolto, ad oggi, più di 90 mila persone in 16 delle 20 regioni d’Italia oltre che in Francia e Svizzera. Invece dal 7 al 12 marzo è stato attivato il Laboratorio Interattivo “Fate il Nostro Gioco” nel Centro Culturale “Sala Nerina Brambilla”. Il laboratorio è stato allestito con diversi elementi di gioco d’azzardo e strumentazioni: un tavolo da roulette francese in legno massiccio, migliaia di fiches colorate, una lavagna interattiva per raccogliere dati ed effettuare simulazioni. Nel laboratorio si discuterà con i visitatori dei risultati degli esperimenti per cercare una risposta a due domande solo apparentemente semplici: conviene giocare d’azzardo? E se, come dicono tutti, non conviene, allora perché giochiamo? Durante il percorso – rigorosamente guidato – il visitatore acquisisce familiarità con le leggi matematiche del caso e con la probabilità, senza dover assimilare noiose formule, ma giocando le sue fiches a un vero tavolo della roulette, scommettendo ai dadi, tirando la leva di una slot-machine originale, giocando con un Gratta e Vinci o una schedina del Win For Life. Mattia Tanzi

Buono sociale per disabili La Via di San Colombano

VOGHERA - L’Assemblea dei Sindaci del Distretto di Voghera ha approvato il bando per l’erogazione del buono sociale a favore delle persone con disabilità grave o non autosufficienti, nell’ambito degli interventi previsti dal Piano operativo di programmazione del fondo per la non autosufficienza. Sono destinatarie del buono sociale le persone con gravi limitazioni della capacità funzionale che compromettono significativamente la loro autosufficienza e autonomia personale nelle attività della vita quotidiana, di relazione e sociale. Possono presentare domanda per l’ottenimento del buono sociale le persone residenti nei Comuni di Bagnaria, Brallo di Pregola, Casei Gerola, Cecima, Codevilla, Corana, Cornale e

Bastida, Godiasco Salice Terme, Menconico, Montesegale, Ponte Nizza, Retorbido, Rivanazzano Terme, Rocca Susella, Romagnese, Santa Margherita di Staffora, Silvano Pietra, Torrazza Coste, Val di Nizza, Valverde, Varzi, Voghera, Zavattarello. Questi i requisiti per l’accesso: invalidità 100%, attestazione Isee non superiore a 15 mila euro, esito valutazione multidimensionale (effettuata con modalità integrata tra Ats di Pavia e Piano di Zona) di “dipendenza totale” o “dipendenza severa” in almeno una delle due scale di valutazione. Le domande devono essere presentate dal 10 marzo all’8 aprile all’ufficio di piano, Settore Servizi Sociali di Voghera o presso il comune di residenza.

CANEVINO - La via di San Colombano tornerà a vivere e sarà possibile non solo percorrerla fisicamente, ma anche scaricarne il tracciato tramite un’applicazione per smartphone e visionarla su mappe cartacee. Questo è quanto si sta realizzando grazie ad un finanziamento di circa 20 mila euro euro messo a disposizione dal Gal-Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese, nell’ambito del progetto di promozione del territorio. L’iniziativa è stata concertata tra i Comuni della Val Tidone e dell’alta Valle Versa interessati dal percorso ed è nata da una proposta avanzata al Consiglio di Indirizzo della Fondazione dal Comune di Zavattarello, e sostenuta con forza dalla Camera di Commercio di Pavia e dalla neonata Associazione “Le Campanelle di San Colombano” di Zavattarello. Il progetto, realizzato con l’ausilio del Cai di Voghera, prevede la posa di oltre duemila cartellini, molti dei quali dotati di frecce direzionali, con impresso il nome e il simbolo identificativo della Via.

Adriano Galliani a Bosmenso tra sapori e calcio VARZI - Il ristorante Buscone di Varzi ha ospitato personaggi dello sport e politici. Dopo la presenza dell’ex calciatore del Milan Mauro Tassotti, degli ex ministri Sirchia e Rognoni, venerdì sera è arrivato anche il vice presidente vicario e amministratore delegato con delega all’area sportiva del Milan. Adriano Galliani si è presentato al ristorante Buscone accompagnato dall’amico già cardiochirurgo del

Policlinico San Matteo di Pavia Mario Viganò, dal medico del Milan Armando Gozzini, dall’avvocato pavese Fabrizio Gnocchi, dall’ex storica segretaria di Galliani Mary Buscaglia, originaria di Varzi e da altri amici. Al termine della cena Galliani ha espresso alcune considerazioni sulla stagione rossonera: “La squadra sta lottando su due fronti. In questo momento la Roma sta andando fortissimo”.

Si prevede la fornitura di alcune decine di pannelli informativi che accoglieranno turisti e pellegrini nelle principali tappe del percorso. Sarà infine realizzato un cofanetto di mappe, sia cartacee sia in formato digitale, scaricabili tramite una app, ad uso di pellegrini e turisti. Si tratta di un primo, importante passo, verso un traguardo ambizioso: far diventare la Via di San Colombano un circuito da cui i nostri territori traggano beneficio, in vista di un loro sviluppo turistico. Le azioni che si stanno attuando rientrano in un importante progetto di valorizzazione culturale, turistica ed economica che affonda le proprie radici in una storia trentennale, iniziata quando Luigi Chiesa, sindaco di Canevino, ha avviato le prime ricerche storiche sul passaggio del santo in queste valli. In anni più recenti i Comuni della Val Tidone, con capofila Ruino (e in seconda battuta quelli della Valle Versa) hanno finanziato la pubblicazione di un’opera in tre volumi sulla Via di San Colombano.

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In Breve

BORGO PRIOLO/CONVENZIONE

IL POPOLO

Lezioni per studenti universitari

Una importante convenzione è stata siglata tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione Don Niso Dallavalle di Torrazzetta di Borgo Priolo al cui interno, ricordiamo, opera la Comunità Religiosa Rosa Mistica. Questa convenzione darà così la possibilità agli studenti e ai professori dell’Università Cattolica, di poter usufruire di un ulteriore luogo dove tenere lezioni, seminari e convegni in un ambiente che si presta maggiormente allo studio e alla riflessione. Particolare soddisfazione è stata espressa dal presidente della Fondazione, Erasmo Dallavalle, e dal responsabile amministrativo Giuliano Balestrero. La Fondazione sta puntando, oltre che al turismo religioso, ritiri spirituali ecc, anche sulla convegnistica e all’ospitalità di congressi e simposi. Già nel settembre dello scorso anno la Villa Castello aveva organizzato un meeting interdiocesano sul tema “Non di solo pane vive l’uomo” che aveva ottenuto un alto gradimento di pubblico anche per la partecipazione di valenti relatori. Un pomeriggio di incontri e dibattiti di alto livello nello scenario della antica dimora e del magnifico parco. VOGHERA/INCONTRI

Don Mazzi al circolo “Il Ritrovo”

Martedì 15 marzo alle ore 21 presso il circolo “Il Ritrovo” in piazza Cesare Battisti a Voghera, si terrà un incontro con don Antonio Mazzi sul tema “Crescere non è un gioco da ragazzi”. L’evento è promosso dal Leo Club Voghera e dal Lions Club Lomellina Riva del Po. Il ricavato della serata sarà devoluto alla Fondazione “Exodus” dello stesso don Mazzi. FORTUNAGO/EVENTI

Raduno provinciale degli Alpini

Il gruppo Alpini “A. Nassano”, guidato dal Capogruppo Cesarino Chiesa, si è riunito nella giornata di domenica nel Centro sportivo comunale di Sant Eusebio per il consueto raduno annuale. Molte le persone intervenute da ogni parte della provincia di Pavia. Presente l’Associazione Nazionale Alpini, con il suo presidente Gatti, accompagnato dai generali degli Alpini , Biondi e Abbiati. Oltre 20 i gruppi comunali intervenuti, con i gagliardetti delle loro sezioni. Al termine della cerimonia dell’alzabandiera e del ricordo ai caduti, gli Alpini hanno sfilato per la via del paese per poi recarsi alla chiesa parrocchiale dove è stata celebrata la santa Messa.

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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 marzo 2016 Giovedì 10: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Venerdì 11: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Sabato 12: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264); Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403)

Tortona Il progetto di aiuto alle famiglie con difficoltà economiche

Il Rotary Club sostiene “Extrascuola”

TORTONA - Il Rotary Club Tortona lancia un nuovo progetto di sostegno e solidarietà verso le famiglie tortonesi che si trovano in difficoltà economiche che si chiama “Nuove povertà - Progetto Extrascuola”, al fine di garantire l’utilizzo dei servizi educativi comunali extrascolastici ai figli appartenenti a tali nuclei famigliari. Il progetto è stato presentato martedì 1° marzo, durante una conferenza stampa, alla Presenza dell’assessore Marcella Graziano, del Presidente del Rotary Club Tortona Antonio Poggio e dell’assistente del Governatore del Distretto Andrea Baschirotto. Nel corso dell’incontro il Presidente del Rotary Club Tortona ha consegnato all’assessore Marcella Graziano un assegno “simbolico” di 6.500 euro pari al Contributo stanziato dal Rotary per finanziare questo progetto.

In particolare, il progetto vuole permetter loro di poter usufruire di quei servizi non gratuiti messi a disposizione dal Comune, quali Casa dei Bambini e Mediamente, che si rivolgono ad una fascia di età rispettivamente tra i sei e i dieci anni e tra gli undici e i tredici anni, dunque a bambini e ragazzi delle scuole statali primarie e secondarie di!1° grado. I servizi sono presenti nelle sedi degli Istituti comprensivi Tortona A e Tortona B e si svolgono nelle ore pomeridiane, dalle ore 12.30 alle ore 17; prevedono un servizio di mensa e uno di post-scuola al termine delle lezioni scolastiche, gestiti tramite educatori professionali, al fine di proporre ai ragazzi attività culturali e ludico-ricreative, uscite sul territorio, compiti assistiti. Costituisce un servizio di accompagnamento, e non di sostituzione rispetto al-

le responsabilità genitoriali della famiglia verso i minori. Il progetto darebbe la possibilità alle famiglie, che a causa di diverse situazioni non possono permettersi tale servizio, di rafforzare le responsabilità genitoriali attraverso l’interazione con educatori professionali, per promuovere il successo scolastico dei giovani beneficiari del progetto. L’obiettivo è soprattutto di aiutare le famiglie monoreddito o con più figli a carico che nel contesto socio-economico della crisi risultano fortemente penalizzate e costrette a rinunciare ai servizi offerti a pagamento dalla pubblica amministrazione, la quale non può garantire a tali famiglie interventi tempestivi e personalizzati a causa dei vincoli di bilancio imposti alla spesa pubblica. In particolare il progetto è diretto verso i servizi educativi e di socializzazione per minori a rischio di marginalità ed esclusione proprio per le difficoltà economiche delle loro famiglie, in modo da garantire loro un’opportunità per essere seguiti nello studio, per fare esperienze culturali, per interagire con coetanei in maniera assistita e in ambiente sicuro e adeguato. Alla luce di tali esigenze il Rotary Club Tortona si è prefissato di affiancare il Comune per rendere sostenibile il servizio: il progetto sarà infatti costituito dal finanziamento diretto da parte del Club dell’accesso al servizio educativo pomeridiano del Comune da parte dei minori appartenenti a famiglie con situazione economica ISEE fino a tremila euro o con particolari, documentate e oggettive situazioni di fragilità. Silvia Gilardenghi

TORTONA - Le votazioni si sono svolte il 28 febbraio nella sede del Comitato locale

Patrizia Mauri è la nuova presidente della CRI

TORTONA - Domenica 28 febbraio, presso la sede di corso Repubblica, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del presidente e dei consiglieri del comitato locale della Croce Rossa. In sostituzione di Anna Maria Gatti Castagnello che ha lascia l’incarico dopo quasi 17 anni, si sono candidati Mauro Bombardi e Patrizia Mauri. La lista sconfitta di Mauro Bombardi Guidarelli presentava come consiglieri Pia Camagna, Matteo Ghiglia, Laura Domenica Solari, Giuseppe Merlo e Dino Pastore. La lista vincitrice, che ha superato l’altra di otto voti, presentava con Patrizia Mauri i consiglieri Walter Fugazza, Maurizio Tomada e Violetta Albera e Lorenzo

Galasco. Patrizia Mauri ha indivuato alcuni obiettivi del suo mandato tra cui l’incremento dei servizi socio assistenziali, lo sviluppo del ruolo della CRI, la volontà di riconoscere la centralità del volontario, l’istituzione di uno sportello del volontario e il consolidamento degli strumenti di comunicazione interna, il miglioramento degli spazi della sede con particolare attenzione all’auto-

parco, il supporto all’attività attraverso la ricerca di benefattori, incrementare l’attività di raccolta fondi anche con nuove idee e progetti, il favorire accordi con la pubblica amministrazione per migliorare l’aiuto alle fasce più deboli, la promozione, con le associazioni di volontariato, delle linee guida per ottenere sinergie più favorevoli per la popolazione e l’ascolto di proposte e suggerimenti da parte di tutti gli iscritti. La neo presidente, che nella vita fa l’architetto, è un volto noto nel mondo del volontariato dove è attiva da anni. Dama dell’OFTAL diocesana, si è sempre dimostrata sensibile e attenta alle tematiche che riguardano il sociale.

RINGRAZIAMENTO I familiari e i parenti tutti di

GRAZIELLA CACCIATORE IN PRESCIUTTI

commossi e confortati dalla dimostrazione di stima e di affetto tributata alla loro cara, ringraziano quanti, con fiori, scritti, presenza e preghiere, hanno condiviso il loro grande dolore. Tortona, 10.03.2016 O.F. Fossati - Tortona

Giovedì 10 marzo 2016

VAL CURONE - VALLE OSSONA Domenica 13: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Lunedì 14: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Martedì 15: Bidone, Piazza Allende, 3 - (tel. 0131 861067) Mercoledì 16: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Edicole aperte domenica 13 marzo 2016 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. TORTONA - La delegazione con il presidente Elio Balistreri

L’ANMIL ha incontrato il Vescovo

TORTONA - Lunedì 29 febbraio il Vescovo di Tortona Mons.Vittorio Viola ha voluto incontrare la delegazione ANMIL composta dal presidente Elio Balistreri, dai consiglieri Roberto Mandirola e Claudio Visciglia, dal collaboratore Primo Mazzardis e dai loro familiari per essere informato circa il programma della prossima Giornata regionale ANMIL che si svolgerà domenica 3 aprile presso il Centro Mater Dei. Il Vescovo che in quella data non potrà celebrare la Messa in memoria delle vittime degli incidenti sul lavoro a causa di impegni presi precedentemente, ha comunque augurato un felice esito dell’evento. A Mons.Viola è stato donato il libro con le fotografìe della mostra “No! Contro gli infortuni”. Il presidente Balistreri, inoltre, ha manifestato la sua soddisfazione per la notizia che la rendita INAIL, finalmente, è stata esclusa dal-

l’inserimento in ISEE. “E’ un giorno molto importante per il mondo delle persone con disabilità – ha detto – che, con grazie alla sentenza del Consiglio di Stato, vedono finalmente respinto il ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro le decisioni del Tar del Lazio che, nel febbraio 2015, avevano dichiarato illegittimo l’inserimento di pensioni, indennità di accompagnamento e risarcimenti nel computo dell’ISEE (l’indicatore della situazione economica equivalente)”. “Contro l’ingiusta riforma dell’ISEE – ha spiegato – ci siamo opposti sin dall’inizio affinchè prevalessero buon senso e rispetto”. “Ricomprendere nell’ISEE i trattamenti indennitari percepiti dai disabili significava considerare la disabilità alla stregua di una fonte di reddito”: ha detto il presidente dell’ANMIL che raccoglie più di 400mila invalidi del lavoro e che ha fatto una petizione.

TORTONA - Organizzati dagli Amici della Musica l’11 marzo

Due concerti di Franca Mattiucci dedicati ai “Suoni del Sud” TORTONA - Venerdì 11 marzo, al Civico, prosegue la XXXVII Stagione degli “Amici della Musica” con un doppio concerto dell’Ensemble “Dodecacellos” diretto da Andrea Albertini. Alle ore 10,30 sarà presentato “I suoni del Sud” per le scuole e alle ore 21.15 il concerto sarà riproposto con la partecipazione del mezzosoprano tortonese Franca Mattiucci che proporrà note melodie napoletane, fra cui “O Sole mio”. Sarà un’occasione straordinaria per riascoltare questa grande cantante che ha sempre onorato il suo territorio. L’Ensemble Dodecacellos, considerato il miglior gruppo al 52° Festival

Internazionale 2015 di Cervo Ligure, è diretto dal Maestro Andrea Albertini che si esibirà anche al pianoforte, e ha quali punti di forza il violoncello solista di Arianna Menesini, il sax, clarinetto e fisarmonica di Giuseppe Canone e le percussioni di Luca Moretti. Andrea Albertini non è nuovo a queste serate musicali piene di brio e idee, sempre divertenti e di alto livello musicale, che riscuotono negli anni grande successo nel pubblico. Per informazioni e prenotazioni si può contattare il Teatro Civico per telefono (tel. 0131.820195) da lunedì a venerdì dalle ore 15 alle ore 18.


Tortona Il 27 febbraio presentato il progetto che coinvolge 30 comuni

Il Biodistretto nelle Terre del Giarolo

TORTONA - Non è solo questione di cibo, ma di cultura. Questo in sostanza il concetto espresso da Luigi Massa, segretario generale dell’Associazione “Città del Bio” in apertura del convegno sul Biodistretto che coinvolgerà i 30 comuni dell’ex Comunità Montana Terre del Giarolo, che si è tenuto sabato 27 febbraio nella sala della Fondazione della Cassa di Risparmio alla presenza delle massime autorità. Tutto è partito l’anno scorso quando l’associazione “Città del Bio” ha coinvolto la Regione Piemonte e la Comunità Montana Terre del Giarolo per favorire la crescita sostenibile, adottando come riferimento l’agricoltura biologica intesa come sistema attento alla conservazione delle risorse, alla compatibilità ambientale ed alla valorizzazione delle tipicità locali, teso a garantire una migliore qualità della vita. Nel distretto biologico le istituzioni locali valorizza-

no le produzioni agricole di qualità già presenti. Ma non solo, perché attorno ai prodotti locali ed alle imprese di “qualità” debbono svilupparsi anche il turismo ambientale, l’educazione alimentare, la ristorazione, la logistica, creando una sinergia “microgobalizzata” per un modello di sviluppo sostenibile e autonomo. Presentati dal presidente nazionale di Città del Bio, Antonio Ferrentino, e dal Commissario della Comunità Montana Terre del Giarolo, Cesare Rossini, si sono alternati al microfono rappresentanti delle imprese, del Gal, della Camera di Commercio che hanno contribuito a illustrare le opportunità di intercettazione di finanziamenti e di azioni utili a far sì che il Biodistretto sia in grado di"potenziare e promuovere il territorio e le sue eccellenze. Hanno preso la parola, fra gli altri, anche il sindaco di Tortona Gianluca Bardone che ha ricordato come i borghi delle

terre tortonesi, da cui lui stesso proviene, si stiano spopolando e che il Biodistretto può ripopolarli anche col contributo che Tortona può dare nel settore della logistica, e Tino Migliora della Cassa di Risparmio di Tortona che ha annunciato l’appoggio dell’ente finanziario tortonese. Il progetto sarà sviluppato da un pool di esperti nel quale, oltre ai rappresentanti dei comuni, vi saranno i vertici dei consorzi, delle associazioni, degli imprenditori del settore agroalimentare, turistico ricettivo e creditizio locale. Al convegno erano presenti anche i rappresentanti di UBI Banca e Banca Popolare di Milano che hanno assicurato il loro appoggio"favorendo"la crescita delle imprese. Il Biodistretto è una comunità locale in cui la tutela dell’ambiente, del paesaggio, della salute, come la valorizzazione delle tradizioni, dei beni culturali e del “ben vivere” diventano valori condivisi e sistematicamente perseguiti. “Per questo motivo – ha spiegato al cronista l’onorevole Massa – è un microcosmo in cui valgono regole a tutela dei prodotti locali e questo potrebbe essere la chiave di volta per difendere il Made in Italy anche nel settore agroalimentare, attaccato da tutte le parti con restrizioni, vincoli e importazioni forzate”. In sostanza se si vuole comprare arance e mandarini italiani si potranno prendere direttamente al biodistretto o nei suoi negozi in franchising sparsi su tutto il territorio nazionale. Così si potrà evitare che gli agricoltori, se produrranno secondo gli standard del Biodistretto per cui sarà rilasciato un marchio specifico, debbano distruggere il frutto del loro lavoro come accade ora.

TORTONA - Il 6 marzo la cerimonia di commemorazione con gli studenti tortonesi

Il ricordo dell’eccidio nazista al Castello

TORTONA - A più di settant’anni dall’eccidio, avvenuto il 27 febbraio 1945, per mano delle truppe di occupazione naziste, la città ha commemorato i suoi martiri con una cerimonia toccante e coinvolgente. Anche quest’anno, infatti, il ricordo delle vittime, fucilate nella Valletta del Castello in ritorsione per l’uccisione di due sottufficiali tedeschi per mano dei partigiani, è stato celebrato, insieme alle autorità cittadine e alle istituzioni, da chi ha vissuto l’esperienza di

quei tempi tragici e dai giovani della città, in un momento di ideale passaggio generazionale di ricordi, di responsabilità civile e di speranza che si è svolto nella mattinata di domenica 6 marzo. I partecipanti si sono ritrovati presso il Monumento ai Caduti in viale della Libertà, dove è stata posta una corona d’alloro, quindi hanno assistito alla S. Messa presso lo Chalet Castello. Alla presenza del Sindaco di Tortona, Gianluca Bardone, del Sindaco di Salussola

Carlo Cabrio, parente di uno dei Martiri e di Riccardo Prete, Presidente dell’ANPI, i ragazzi delle scuole cittadine (Istituto Marconi-Carbone, Liceo Peano, Primo Circolo Comprensivo A Tortona e Circolo Comprensivo B Villaromagnano), hanno portato il loro contributo con una serie di letture e riflessioni su un avvenimento storico che ha segnato indelebilmente il secolo scorso e che ha trasformato irreversibilmente la coscienza umana. A conclusione del loro intervento i ragazzi della 4^ AR Amministrazione, Finanza e Marketing hanno rivolto ai presenti un messaggio di pace, in lingua araba letto dalla studentessa Hanaa Batte, che era un invito a superare le barriere razziali, i fanatismi, i limiti dell’interpretazione storica nel rispetto di ciò che è accaduto e del sacrificio di chi è morto per la pace e per la libertà. Giulia Lazzaro

TRIGESIMA Domenica 13 marzo, alle ore 9.30, nella chiesa parrocchiale di Mombisaggio sarà celebrata la S. Messa in suffragio della cara

IL POPOLO

Giovedì 10 marzo 2016

In Breve

TORTONA/SOCIALE

Giornata contro lo spreco del cibo

Venerdì 11 marzo, alle ore 21, nella Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, si terrà l’incontro “Uniti contro lo spreco” che fa parte del progetto di lotta contro gli sprechi alimentari “Una Buona Occasione” promosso dalle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Interverranno Marcella Graziano, assessore alla Cultura del Comune di Tortona, Luigi Frati del Banco Alimentare per la provincia di Alessandria onlus, Fabio Riccio del Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) Tortona, Monica Cusmano della Condotta del Tortonese di Slow Food e Paolo Bellingeri dell’associazione “Sana Forchetta”. Alle ore 21.30 proiezione del film “Just eat it. - Mangiato e basta” - Una storia di spreco alimentare con la regia di Grant Baldwin. TORTONA/ASSOCIAZIONI

Convegno dell’AVO sugli anziani

L’associazione Volontari Ospedalieri (A.V.O.) di TortonaNovi organizza una conferenza, aperta al pubblico, avente come tema “Aspetti psicologici del volontariato nell’assistenza all’anziano” e che vedrà come relatore lo psicologo Matteo Muzio, con la partecipazione della dirigenza della Residenza Sanitaria Lisino. L’incontro si svolgerà sabato 12 marzo, alle ore 16, nella Sala Convegni della Fondazione CRTortona. Sarà un’occasione per riflettere tutti insieme sui delicati aspetti dell’assistenza agli anziani. GREMIASCO/EVENTI

“Terra” tra pittura e fotografia

Il 12 e il 13 marzo, presso la biblioteca comunale parrocchiale si terrà la manifestazione “Terra”, ovvero un fine settimana all’insegna dell’arte e della fotografia dedicato alle tradizioni del territorio. Si inizia sabato 12, alle ore 17.30, con l’inaugurazione dell’esposizione pittorica “Terra” di Greta Penacca, apprezzata pittrice che vive e lavora a S. Sebastiano Curone e che vanta numerose partecipazioni a fiere e festival d’ arte su tutto il territorio nazionale. Domenica 13 marzo, dalle ore 15.30, ci sarà la proiezione di foto della trebbiatura e dell’aratura di una volta e di paesaggi delle Valli, a cura di Pierluigi Casanova appassionato di fotografia e autore di spettacolari scatti. Durante il pomeriggio distribuzione di frittelle a tutti i presenti. Nel mese di marzo sarà possibile visitare la mostra, durante gli orari di apertura della biblioteca (martedì e giovedì dalle 16 alle 18, sabato dalle 10 alle 12). TORTONA/AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Gli orari del Garante degli animali

Stefania Fedele, il Garante degli animali del Comune di Tortona, ha iniziato a propria attività, incontrando i cittadini per conoscere e approfondire alcune problematiche legate alla tutela degli animali. Sarà presente, presso il Settore Lavori Pubblici, ogni terzo martedì del mese. Per un appuntamento si può inviare una mail (garantedeglianimali@comune.tortona.al.it), o chiamare la Segreteria Sindaco (tel. 0131.864283). Sul sito del Comune, nell’area tematica “Animali”, è pubblicata una pagina contenente informazioni utili sulla figura del Garante. TORTONA/INCONTRI

PROF.SSA MAURA CANEGALLO

i familiari la ricordano con tanto affetto e ringraziano quanti si uniranno nella preghiera. Mombisaggio, 10.03.2016 O.F. Cadirola - Viguzzolo

Approvati i bandi regionali per gli assegni di studio

TORTONA - La Regione Piemonte ha approvato i bandi regionali per gli assegni di studio e la libera scelta educativa relativi agli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016, e l’avviso per la presentazione delle domande dei contributi libri di testo per l’anno scolastico 2015-2016 e il facsimile del modulo unificato di richiesta dei contributi per diritto allo studio per gli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016. Le domande potranno essere presentate fino alle ore 23.59 del 5 maggio on line (www.sistemapiemonte.it/assegnidistudio) con le opportune credenziali oppure tramite il Comune di Tortona che ha predisposto, presso l’ufficio Servizi educativi, un servizio per supportare i cittadini. L’ufficio Servizi educativi è a disposizione da lunedì a giovedì dalle ore 8.30 alle 12.30 e al giovedì anche dalle ore 14.30 alle 17.30. Sui siti de-

TORTONA E TORTONESE

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gli istituti scolastici scuole è stata pubblicata l’Informativa della Regione Piemonte e le segreterie delle scuole di ogni ordine e grado sono disponibili per dare informazioni. I richiedenti titolati e con ISEE 2016 non superiore a € 26.000 possono presentare per ciascun figlio/studente la richiesta di assegno di studio per “iscrizione e frequenza” oppure la richiesta di assegno di studio per “libri di testo, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa, trasporti”; con la stessa richiesta i richiedenti titolati e con ISEE 2016 non superiore a 10.632,94 euro possono richiedere il contributo statale per i libri di testo per l’a.s. 2015/2016. L’ufficio Servizi educativi del Comune è contattabile per telefono (tel. 0131.864.210 - 0131.864.472) e via mail (e-mail: serviziallapersona@comune.tortona.al.it).

L’ANMI al Comando di Sarzana

Giovedì 11 febbraio si è svolta la visita del Gruppo di Tortona dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI), con il presidente Giuseppe Calore, al Comando Base e Prima Sezione Volo Elicotteri Guardia Costiera di Sarzana. Paolo Cafaro, Comandante della base aeromobili insieme a Ilaria Zmarian, prima donna pilota del Corpo e al Capo di 1^ Salvatore Rotundo, Operatore di volo istruttore, hanno accolto la delegazione presso la sala briefing della palazzina intitolata a Roberto Aringhieri”. Si è tenuta una presentazione sull’organizzazione del servizio S.A.R. Nazionale e in particolare sull’istituzione della componente aerea del Corpo. L’incontro è proseguito con un excursus sulla storia della base di Sarzana, sulle funzioni svolte dal Corpo delle Capitanerie di porto (in particolare sulle funzioni di Guardia Costiera as-

solte dai Reparti volo) e sulla consegna dei primi aeromobili nel 1988. Terminato il briefing la visita è continuata presso l’hangar principale. Il momento è stato di particolare interesse e i “marinai” dell’associazione hanno potuto “toccare con mano” i mezzi, osservarne cockpit e cabina e le varie dotazioni di ricerca e soccorso. La visita si è conclusa con un rinfresco offerto dal Comandante, cui è seguito il tradizionale scambio di crest accompagnato dalla promessa di visitare il Museo del Mare di Tortona, creato dall’ANMI e inaugurato il 6 giugno del 2010 proprio alla presenza del comandante Cafaro.


N

IL POPOLO di

di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112): ore 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 11.30 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 marzo 2016 Giovedì 10: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Venerdì 11: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Sabato 12: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Domenica 13: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321)

Novi Ligure Tra i vari argomenti affrontati dall’ultimo consiglio comunale

Il Comune spiega la situazione con il C.I.T.

NOVI LIGURE - Il C.I.T. (Consorzio Intercomunale Trasporti) è stato oggetto di discussione nell’ultimo Consiglio Comunale novese, dove il Sindaco Rocchino Muliere ha ribadito che il Comune di Novi non è in ritardo con il pagamento per i servizi forniti dall’azienda di trasporto, ma ha precisato che si sta cercando di sbloccare uno stanziamento previsto nell’avanzo di amministrazione 2014. “Si tratta di risorse – ha detto – che non potremmo utilizzare prima dell’approvazione del conto consuntivo 2015. In ogni caso stiamo lavorando per riuscire a sbloccare il finanziamento nell’immediato. Inoltre, siamo in attesa di una data utile per la visita in città di Corrado Carrubba, uno dei tre Commissari Straordinari nominati dal Governo. La Consigliera Maria Rosa Porta ha chiesto chiarimenti sulla protesta messa in atto il 20 febbraio scorso dai profughi ospitati nella residenza Leon D’Oro. A questo proposito il Sindaco ha sottolineato l’immediato intervento dell’Amministrazione Comunale per dirimere la questione: “Abbiamo subito segnalato il caso alla Prefettura e invitato la cooperativa Versoprobo ad una gestione più attenta. Credo che ognuno debba fare la propria parte. La cooperativa riceve 35 euro al giorno per ogni ospite della struttura, quindi è giusto che assicuri tutti i servizi previsti nel bando a cui ha partecipato per l’affidamento della gestione”. La seduta è proseguita con una serie di interrogazioni e interpellanze. Sulle precisazioni relative alla cessione del fabbricato comuna-

le di via Cavallotti 49, chieste dal Movimento 5 Stelle. L’assessore Simone Tedeschi ha spiegato: “La perizia del fabbricato è stata redatta dall’Ufficio Patrimonio del Comune in base alla banca dati delle quotazioni immobiliari dell’Agenzia delle Entrate; il valore minimo della stessa è giustificato dal fatto che per l’immobile era già stata fatta una gara di alienazione andata deserta”. È seguita una interessante interrogazione proposta dai gruppi Movimento Civico Popolare e Movimento 5 Stelle in merito all’attività di educazione sportiva nelle scuole. In particolare, Maria Rosa Porta ha chiesto di fare chiarezza sul rapporto che lega ormai da anni il Comune di Novi con l’UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) e di valutare nuove soluzioni per assicurare il servizio a costi minori. Gli assessori Stefano Gabriele (Sport) e Cecilia Bergaglio (Pubblica Istruzione) hanno confermato l’intenzione dell’amministrazione comunale di valutare progetti alternativi, ad esempio attraverso il coinvolgimento delle società sportive cittadine. Sul punto è intervenuto anche il sindaco Muliere: “L’interrogazione offre lo spunto di discutere di un tema molto importante. Credo sia utile trovare una strada percorribile e sostenibile dal punto di vista economico”. La mozione collegata a questo punto dell’ordine del giorno è stata rinviata per ulteriori approfondimenti. Un tema urbanistico di attualità è stato presentato con un’interpellanza urgente dal Movimento 5 Stelle, in merito ai permessi di costruire rilasciati all’impresa “Le Stel-

le” in base alla legge 106/2011 (permessi in deroga). In particolare, il consigliere Fabrizio Gallo ha contestato al Comune il rilascio di due permessi distinti, uno per la demolizione dell’ex “Birrodotto” e l’altro per la costruzione di un nuovo edificio, e la successiva richiesta del proponente di uno sconto sugli oneri di urbanizzazione. A questo proposito l’assessore all’Urbanistica, Maria Rosa Serra, ha dato lettura della nota di chiarimenti redatta dal Dirigente del Settore, Paolo Ravera affermando che: “La separazione in due distinti permessi, di cui il primo di demolizione e il secondo di costruzione, non ha tuttavia inficiato l’univocità del permesso di costruire suddiviso in due lotti di intervento e ha rispettato le deroghe concesse dal Consiglio Comunale”. “Poiché – ha spiegato l’assessore Serra – i contributi afferenti agli oneri (contributo straordinario, oneri e costi) sono stati versati, allo stato attuale, nella misura dell’80% e dovranno a breve essere conguagliati con la restante parte, non ravviso che l’operazione condotta dal dirigente possa aver avuto conseguenze negative per l’amministrazione comunale, come invece affermato ma non motivato dal Consigliere Gallo”. Infine l’assemblea ha approvato all’unanimità una modifica al regolamento della biblioteca civica e il nuovo regolamento dei patrocini concessi dal Comune, punti già ampiamente discussi e condivisi in sede di Commissione competente. Per quanto riguarda i patrocini, gli obiettivi del nuovo regolamento sono fondamentalmente tre: distribuire in maniera più equa e razionale le ormai poche risorse a disposizione dell’Ente, evitare fastidiosi sprechi, restituire significato e dignità all’utilizzo dello stemma cittadino, che rappresenta la forma massima di riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale per iniziative dedicate alla città e al suo territorio. Tra le novità di maggior rilievo, la richiesta di rimuovere tutte le barriere architettoniche eventualmente esistenti presso il luogo di svolgimento dell’iniziativa, per cui sarà possibile avvalersi gratuitamente del supporto del “Disability Manager” cittadino. Vittorio Daghino

NOVI LIGURE - Da presentare in Comune e al Ministero dell’Ambiente entro aprile

Le osservazioni dei cittadini sui lavori del terzo valico

NOVI LIGURE - A seguito della presentazione del progetto definitivo di eliminazione dello shunt di Novi e del relativo Studio di Impatto Ambientale, nell’ambito della realizzazione della linea ferroviaria AV/AC MIGE - Terzo Valico dei Giovi, avvenuta in data 8 febbraio scorso, Il Sindaco Rocchino Muliere, per garantire la massima trasparenza e per consentire a tutti i cittadini di poter esprimere le proprie considerazioni sullo Studio di Impatto Ambientale, chiede agli interessati di inviare le osservazioni sia al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sia al Comune di Novi Ligure. I termini per la presentazione delle osservazioni in margine allo Studio di Impatto Ambientale per i privati proprietari di terreni e fabbricati interessati dall’esproprio scadranno il 12 aprile. Inoltre il Sindaco invita tutti coloro che, a causa dei tempi molto stretti imposti dalle procedure della Legge Obiettivo, non sono riusciti a presentare le

loro osservazioni, entro la scadenza del 9 marzo, a inviarle entro la data del 4 aprile prossimo, impegnandosi a sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale anche tutte quelle che saranno pervenute oltre i termini di legge. Sarà facoltà del Consiglio Comunale, convocato per la deliberazione di espressione del parere e delle relative considerazioni e prescrizioni formulate dall’Ente in vista della seduta finale della Conferenza di Servizi istruttoria (entro il 19 aprile prossimo), accogliere le osservazioni sulla citata deliberazione consiliare. Infine, gli elaborati del progetto sono scaricabili dal sito del Comune e da quello del Ministero dell’Ambiente; la documentazione in formato cartaceo è depositata per la consultazione presso lo Sportello del Cittadino, sito, negli orari di apertura (al mattino da lunedì a sabato dalle ore 9 alle ore 12; al pomeriggio il lunedì e il mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 16.30. Davide Daghino

OVI

Giovedì 10 marzo 2016

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 14: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Martedì 15: Baiardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Mercoledì 16: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Edicole aperte domenica 13 marzo 2016 Bava, corso Marengo 91; Fanin Via Papa Giovanni 2, Fossati via Garibaldi 26, Ferrarese Roberto Via Verdi 69, Arecco via Amendola 20, Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone 48; Scarsi, Viale Chichero, Semino, Via Pavese ang. Piazza del Mercato. NOVI LIGURE - Al Museo dei Campionissimi fino al 12 giugno

Inaugurata “Linee, lumi et ombre finte” la mostra dedicata ai maestri genovesi

NOVI LIGURE - Sabato 5 marzo, alle ore 17, presso il Museo dei Campionissimi a Novi Ligure, è stata inaugurata la Mostra “Linee, lumi et ombre finte”, disegni dei maestri genovesi tra il ’500 e il ’700. Chiara Vignola che con Valentina Frascarolo è una dei curatori della mostra, (con Maria Clelia Galassi e Daniele Sanguineti), ha presentato l’allestimento come una “passeggiata per le strade di Genova in pieno ’500, con il profumo del mare, la fragranza della farinata appena sfornata, guardando nelle botteghe i colori delle merci provenienti dalle Americhe o dall’Oriente”. Il lavoro dei pittori, ha precisato Chiara Vignola, spesso inizia attraverso lo studio, il disegno appunto, solitamente copiando i dipinti dei grandi maestri e nel contempo interpretando le esigenze della committenza. E’ attraverso il disegno che le scene ordinate dai committenti diventano forma sulla carta ed è sempre attraverso il disegno che è data la possibilità di scoprire la riflessione degli artisti, che precede la realizzazione dell’opera. Chiara Vignola ha ringraziato lo studio di Antichità e Restauro di Tortona Enzo Basilio e Antonella Gatti che hanno fatto da trait d’union tra la collezione privata e le opere pubbliche e ha

introdotto l’interessante intervento di Valentina Galassi che ha sottolineato il privilegio di poter ammirare opere di così notevole livello. Esaustive e precise le spiegazioni di Valentina Frascarolo che ha offerto una chiave di lettura tecnica delle opere. Il sindaco Muliere, affiancato dal vice sindaco Felicia Broda, dall’assessore Cecilia Bergaglio e dall’assessore Simone Tedeschi, ha dato il benvenuto esprimendo la soddisfazione e l’orgoglio dell’amministrazione comunale per la mostra e ringraziando il collezionista che ha messo a disposizione i disegni e tutti i curatori dell’esposizione. La scelta del titolo “Linee, lumi et ombre finte, liberamente” è tratto da una lettera di Giovanni Battista Paggi al fratello, che si collega in maniera filologica alla scelta del foglio “Salomone adora gli idoli” dell’artista come immagine della mostra e che riassume l’atteggiamento di chi si accinge, oggi, come ieri, a realizzare un disegno: tracciare le linee, risparmiando carta per dare origine ai lumi, e delineare poi le ombre, riportate e finte. La mostra resterà aperta fino al 12 giugno da martedì a venerdì dalle ore 15 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Cristina Bertin


Arquata Scrivia La settimana dedicata alla lettura nelle scuole

“Girolibrando, leggiamo viaggiando” stello”, “Libri in valigia con la tecnica Kamishibai (teatro per immagini)”. Sono state allestite varie esposizioni: elaborati dei bambini dell’infanzia; produzioni grafico-pittoriche e letterarie di bambini coi propri genitori sui libri del progetto “Nati per leggere”, elaborati dei bambini della primaria, mostra di ritratti fotografici di persone del mondo della scuola in posa con il proprio libro d’infanzia. Dal 7 marzo e fino a domani si avvicendano letture ad alta voce nella biblioteca civica per infanzia e primaria, laboratori creativi “MaterMaterici”a cura di Fernanda Menéndez per i bambini di 5 anni dell’Infanzia “A. Marè” e “Musica e libri a tutto volume” con FeARQUATA SCRIVIA - Si conclude nifestazione è iniziata sabato 5 marzo derica Sassaroli e Matteo Calabrò per i domani, venerdì 11 marzo, la manife- alle ore 10, presso i locali della scuola 4 anni dell’infanzia e per le classi pristazione “Girolibrando, leggiamo viag- primaria, con l’inaugurazione della fie- me della primaria e Grondona. giando 2016”, alla quale ha aderito ra del libro per ragazzi da 0 a 14 anni, Interessanti anche gli incontri con l’aul’Istituto Scolastico Comprensivo di che promuove, grazie all’associazione tore. Arquata-Vignole, con la finalità di so- Librialsole, la piccola editoria di qua- Lo scrittore Gianni Caccia ha incontrastenere la cultura della lettura, non solo lità (la fiera è proseguita anche lunedì 7 to alunni e genitori della primaria sea scuola, ma anche in famiglia, in bi- negli orari di apertura della scuola). condo ciclo e secondaria, lunedì 7 marblioteca e sul territorio. L’evento mira a L’evento si è poi spostato nei locali zo nell’aula magna della secondaria. creare intorno all’alunno una comunità della scuola dell’Infanzia dove genitori Oggi, giovedì 10 marzo alle ore 16.30 che legge, che interagisce socialmente e bambini da 0 a 6 anni hanno parteci- Fernanda Menéndez presenterà il libro intorno ai libri e che soprattutto condi- pato ai laboratori di lettura ad alta voce: “Tantananna” a genitori e bambini di vide l’amore per la lettura. i piccoli da 0-3 anni, con la collabora- nido, infanzia e primo ciclo primaria La collaborazione decennale della zione della Bibliotecaria, delle inse- nell’Area incontri presso la biblioteca scuola statale dell’infanzia “A. Marè” gnanti dell’infanzia e delle puericultrici civica. con il Sistema Bibliotecario novese e la del nido “Morando” si sono cimentati Venerdì 11 marzo la manifestazione si Biblioteca civica “Gaetano Poggi” di in letture di libri adatti alla tenera età. conclude con la condivisione, nello Arquata si è allargata quest’anno a tutto I bambini dai 3 ai 6 anni hanno ascolta- stesso momento, della libera lettura del l’Istituto, coinvolgendo non solo gli to la voce di insegnanti e genitori/letto- proprio libro portato da casa per tutti i alunni dell’infanzia, ma anche quelli di ri nei vari punti di lettura “Fiabe classi- presenti nell’edificio scolastico: alunni, primaria e secondaria, senza dimentica- che”, “Fiabe straniere”, “A sbagliar le insegnanti, collaboratori scolastici, perre i piccoli del nido comunale. La ma- storie”, “Libri in musica”, “Fiabe al ca- sonale di segreteria e di mensa. NOVI LIGURE - Il 29 febbraio si è riunito per eleggere Isabella Sommo riconfermata nel ruolo di presidente

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 10 marzo 2016

In Breve

BASALUZZO/ANNIVERSARI

Don Tacchino festeggia 90 anni Sabato 12 marzo alle ore 20.30 la comunità parrocchiale di Basaluzzo festeggerà il 90° compleanno del Parroco Mons. Aldo Tacchino. Si terrà inoltre l’inaugurazione del nuovo organo della chiesa parrocchiale. Il parroco celebrerà la Santa Messa con la presenza del Vicario generale della Diocesi Mons. Mario Bonati. In tale occasione la Schola cantorum eseguirà la Messa del Perosi accompagnata all’organo da don

Pierangelo Pietracatella. Al termine della celebrazione verranno eseguiti alcuni brani classici. La serata si concluderà con un momento conviviale.

NOVI LIGURE/TEATRO

La commedia “Retrò c’est beau”

Sabato 12 marzo, alle ore 21, al teatro “Paolo Giacometti” andrà in scena lo spettacolo” Retrò c’est beau” a cura della Compagnia Teatrale “Due X Sei”. Si tratta di uno spaccato di vita degli anni ’60 rappresentato con scenette, canzoni e tanta ironia. Si affrontano temi come l’amore, le vacanze, la naja e molto altro. Saranno sul palco Ermanno Matarazzo, Enrico Corte, Enzo Fossati, Giancarlo Goggi, Vittorio Cordone, Riccardo Nasca, Daniela Bellini, Cristina Lucchini, Caterina Magagnin, Stefania Ferrari, Paola Rampini, e Clementina Rubini. La regia è di Cristina Lucchini.

SERRAVALLE SCRIVIA/ORATORIO

Grande successo per il musical

Il nuovo consiglio direttivo del Gruppo AIDO NOVI LIGURE - Lunedì 29 febbraio scorso, si è riunito il nuovo Consiglio Direttivo dell’AIDO novese eletto dall’Assemblea elettiva del Gruppo comunale Frederick, tenutasi presso la sede sociale il 22 febbraio, per nominare il Presidente e le nuove cariche sociali per il quadriennio 2016/2019. Il nuovo organismo risulta così composto: Isabella Sommo presidente (nella foto), Maurizio Prato vicepresidente, Giampiero Daffonchio amministratore e addetto stampa, Anna Rosa Guassardo, segretaria organizzativa. Completano il Consiglio direttivo Antonio Donà, Elda Picollo ed Emilio Sarais. Il Collegio dei Revisori dei conti è formato da Maria

Rosa Cabboi (presidente), Ada Bastita e Sergio Tinello Il Presidente Sommo, in apertura del lavori, ha ricordato che “il quadriennio appena trascorso ha garantito l’ulteriore processo di sviluppo e consolidamento sul

territorio regionale e locale dell’Associazione che ha superato la soglia di 86.962 di iscritti nella Regione Piemonte di cui 11.168 riferiti alla provincia di Alessandria (Dati SIT ). Il numero degli associati al Gruppo Novese, alla data del 31 dicembre 2015, è risultato essere 1.744. Sarà quindi compito del nuovo Direttivo farsi promotore di tutte quelle iniziative volte a realizzare l’ambizioso progetto per il quale da anni l’associazione sta lavorando, ovvero garantire a tutte le rianimazioni degli ospedali italiani la disponibilità di organi affinché le liste d’attesa possano essere azzerate. L’impegno è di proseguire incessantemente con le quel-

le attività di corretta e capillare informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica in tema di donazione e trapianto di organi tessuti e cellule. Il conclusione dei lavori la presidente ha espresso a tutto il Gruppo novese “il più sentito grazie per il contributo garantito in molti anni di lavoro e per aver condiviso principi e obbiettivi. Con l’impegno di tutti potremo ancora crescere e risolvere in modo sempre più convincente la questione della donazione”. Ai Consiglieri uscenti Vito Ziccardi e Osvaldo Repetti l’AIDO novese ha espresso sentimenti di profonda stima per la preziosa collaborazione prestata.

In biblioteca a Serravalle Scrivia riprende la lettura dell’Inferno di Dante

SERRAVALLE SCRIVIA - Lunedì 14 marzo, alle 21, presso la biblioteca comunale “Roberto Allegri”, riprende la stagione primaverile dedicata alla lettura della “Divina Commedia” di Dante. Un ciclo di sette incontri che si concluderà a giugno e che prosegue l’ambizioso progetto, inaugurato alcuni anni fa da Benito Ciarlo, di una lettura integrale dell’intera Commedia. Ad accompagnare Ciarlo nell’esposizione dei canti ci sarà, come sempre, il giovane studioso di Dante Andrea Chaves, distintosi già a livello nazionale per la sua conoscenza della Divina Com-media e per il suo impegno a favore di un

nuovo approccio all’opera del padre della lingua italiana. “Credo che recitare la Divina Commedia – ha detto Andrea Chaves- sia qualcosa di importante non solo per me ma anche per chi la ascolta, per rinnovare il proposito di Dante di portare la sua poesia a tutti gli uomini”. Nel primo incontro si affronterà la lettura e l’analisi del canto XXVIII dell’Inferno. Il canto si svolge nella nona bolgia dell’ottavo cerchio, ove sono puniti i seminatori di discordie; siamo al pomeriggio del 9 aprile 1300 (Sabato Santo). La nona bolgia appare ai due pellegrini come un immenso carnaio:

nessun discorso umano potrebbe suggerire un’idea della sterminata moltitudine di feriti e mutilati che si affollano in essa. Tra i dannati della bolgia Dante vede avanzare l’ombra di un decapitato che porta la sua testa in mano, reggendola per i capelli, come se fosse una lanterna: si tratta di Bertran de Born, colui che indusse Enrico III d’Inghilterra a ribellarsi al padre Enrico II. Il successivo incontro del mese di marzo si terrà martedì 29 marzo, dopo la Pasqua, quando si tratterà il tema del Viaggio di Dante - dell’Umanità - verso la Salvezza in analogia con la resurrezione di Cristo.

Sabato 5 marzo, presso il salone polifunzionale della chiesa Santa Maria Regina, completamente gremito, i Ragazzi della Casa del Giovane hanno interpretato e riproposto il musical “Forza Venite Gente”, messo in scena per la prima volta da Michele Paulicelli nel 1981. I dialoghi e i monologhi dei personaggi di Pietro di Bernardone, padre di san Francesco, e della Cenciosa, unitamente alle scene musicali, mettono in risalto gli stili di vita del fraticello di Assisi: umiltà, povertà, gioia e totale affidamento alla provvidenza. Nasce dal suggerimento dei parroci don Luca Gatti e don Francesco Larocca l’idea portare in scena il musical come esperienza utile a consolidare i rapporti tra giovani e animatori e come possibilità di autofinanziamento del viaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù in programma a Cracovia a luglio. Molto applaudita l’interpretazione dei ragazzi che, con ritmo e freschezza, hanno allietato la serata. Regista dello spettacolo è stato Gersi Bako, affiancato e supportato da Lucia Lasagna e Francesco Bigotto, alla tastiera Andrea Negruzzo. Un grazie è stato rivolto a tutti i collaboratori che, con passione e dedizione, si sono impegnati in prove per diversi mesi. SERRAVALLE SCRIVIA/ASSOCIAZIONI

Corso di fotografia digitale

L’associazione “Amici dell’Arte di Serravalle Scrivia” in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione organizza il VII corso base di fotografia digitale. La presentazione si terrà martedì 15 marzo, alle ore 21, in via Giani, 18. Il corso si articolerà in otto lezioni pratiche che si terrano al martedì dalle ore 21 alle 23. Scopo del corso è fornire ai partecipanti i fondamenti teorici e pratici per misurarsi con la fotografia digitale. Per gli studenti il corso è gratuito. Per informazioni si può telefonare (tel. 347.4109278) o scrivere (faustomogni@gmail.com).


IL POPOLO Giovedì 10 marzo 2016

TORTONESE E NOVESE

Alessandria Il libro di Flavio Santi friulano di nascita e novese d’adozione

“La primavera tarda ad arrivare”

ALESSANDRIA - E’ da poco stata presentata presso il Museo Etnografico della Gambarina di Alessandria “La primavera tarda ad arrivare” l’ultima fatica letteraria di Flavio Santi, lo scrittore di origine friulana, ma legato a Novi Ligure dove ha svolto tutto il suo percorso scolastico dalle medie Doria al Liceo Classico. Il noir di Santi si apre con un omicidio nello sperduto paese di Montefosca, situato alle pendici delle Alpi friulane. Drago Furlan, l’ispettore incaricato del caso, è ormai abituato a prendersi cura del suo orto e a verbalizzare multe per divieto di sosta e non indaga su un omicidio da quasi vent’anni. Per giunta, l’omicidio di Montefosca ha in sé del mistero: la vittima, uccisa con un colpo di pistola in mezzo alla fronte, è un anziano di cui nessuno sembra conoscere

l’identità. Drago, rude ispettore di campagna, è dunque costretto ad indossare di nuovo i panni del detective: tra soste in osteria annaffiate dal vino, partite dell’amata Udinese e gite in Moto Guzzi con l’eterna fidanzata Perla ed interrogatori ai montanari granitici nella loro reticenza, l’ispettore, insieme al fido vice, scoprirà che quei luoghi che tanto ama, al confine tra Italia e Slovenia, custodiscono segreti inconfessabili, in un eterno ma quanto mai attuale conflitto tra giustizia privata e giustizia pubblica. Attraverso il burbero Drago, che già dal nome fa trasparire il suo essere friulano, Santi, con un registro ironico e che non trova mai battute d’arresto, racconta di una terra di confine tra il mondo slavo e quello latino, un mondo sospeso tra modernità e tradizione, così come il basso Piemonte, in particolar modo la

zona del novese e dell’alessandrino che da sempre sono considerate terre di passaggio. Classe 1973, Santi è originario di Colloredo di Monte Albano in provincia di Udine; il cognome originario della famiglia era, infatti, “Sant” a cui nel periodo fascista venne aggiunta la “i” per italianizzarlo. Vincitore del concorso di ammissione alla Classe di Lettere e Filosofia della Scuola Normale Superiore di Pisa, Santi ha studiato presso l’Almo Collegio Borromeo di Pavia dove si è laureato in Filologia Medievale e Umanistica con una tesi su Giasone del Maino, conseguendo successivamente il dottorato in Filologia moderna con una tesi dal titolo “Figurando il Paradiso: metafora religiosa e vita materiale nella letteratura italiana dalle origini fino a Dante”. Le sue poesie, scritte sia in italiano che in dialetto friulano, sono state tradotte in diverse lingue. Per citare solo una raccolta, “Mappe del genere umano” racconta le vicende di un clone di Leopardi. Esordisce nella narrativa con il romanzo “Diario di bordo della rosa” che sarà riedito una seconda volta, cui seguiranno “L’eterna notte dei Bosconero” e “Il tai e l’arte di girovagare in motocicletta”, “Aspetta primavera, Lucky” che sarà candidato al Premio Strega 2011 e riceverà il Premio Paradiso degli Orchi. Santi è anche docente presso l’Università degli Studi dell’Insubria e ha collaborato alla realizzazione de “Il Grande Dizionario della lingua italiana”, de “L’Enciclopedia del Cinema Treccani” e de “Il Dizionario Biografico degli Italiani”. Notevole è la sua attività per riviste accademiche come “Paragone” e quotidiani come “Il Riformista”. Michela Ferrando

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TORTONA - Il 15 marzo arriva Massimo Cacciari

Due incontri culturali in città con Bruna Bertolo e Nadia Fusini

TORTONA - Quando sentiamo sospirare in tono deluso e rassegnato che Tortona è ridotta a “città dormitorio”, ribelliamoci: non è vero. Esistono e resistono nella nostra città associazioni culturali che promuovono incontri pubblici di alta qualità, offrendo occasioni di crescita e di confronto da tenere in considerazione. Un esempio recente? In prossimità dell’8 marzo, “Giorno delle donne”, la città ha ospitato due donne (e che donne!) che hanno relazionato sulle donne. Il giorno dei due incontri culturali è stato giovedì 3 marzo. Alle ore 17.30 presso il Circolo di Lettura, la sezione tortonese del Centro Pannunzio, in collaborazione con il Lions Club Tortona Castello e il Liceo Peano, ha invitato Bruna Bertolo, esperta in storia delle donne, che ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “Donne nella prima guerra mondiale” ed ha aiutato i tanti presenti a comprendere che la “inutile strage” (Papa Benedetto XV) non riguardò solo gli uomini, perché la presenza femminile, pur in modi diversi, fu notevole. Nello stesso giorno, alle ore 21, presso la sala conferenze della Cassa di Risparmio di Tortona, il gruppo di ricerca filosofica Chora, in collaborazione con l’Unitre e con il patrocinio del Comune, per il ciclo “La co-

scienza inquieta”, ha invitato Nadia Fusini, che nel 2014 ha vinto il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il saggio “Hannah e le altre” e che, accolta da un pubblico numeroso e partecipe, ha relazionato sulla figura di Hester Prynne, protagonista femminile del romanzo “La lettera scarlatta”, grande successo della letteratura statunitense che lo scrittore Nathaniel Hawthorne aveva pubblicato nel 1850. Nadia Fusini ha letto il personaggio filosoficamente, in modo davvero nuovo e interessante. Questi due esempi sono utili per ricordare che a Tortona la cultura non è morta. Inoltre martedì 15 marzo il Gruppo Chora conclude gli incontri con il filosofo Massimo Cacciari, che parlerà dello scrivano Bartleby, enigmatica figura di un noto racconto di Melville, autore del famoso . La conferenza si terrà nella Sala Convegni della Fondazione, alle ore 21. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Patrizia Govi


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Tortona Il 2 marzo il terzo quaresimale del Vescovo in cattedrale

Cosa c’è nella cassaforte del tuo cuore?

TORTONA - Mercoledì 2 marzo, alle ore 21, in Cattedrale si è svolta il consueto appuntamento con la catechesi quaresimale del Vescovo, Mons. Vittorio Viola, che aiuta i molti presenti a riflettere sul Vangelo della terza Domenica di Quaresima (Luca 13,1-9). Dopo il canto “Ma la Tua Parola”, guidato dal coro dell’Unità pastorale “San Luigi Versiglia” di Casteggio, ecco la voce del Vescovo: “Abbiamo bisogno della luce della Tua Parola, Ti chiediamo di lasciarci scuotere dalla tua Parola”. Un breve silenzio e poi la sua domanda: “Come va questo cammino di Quaresima?”. Stiamo andando verso Gerusalemme, ma restiamo dentro la Parola di Dio ed ognuno di noi si deve chiedere “cosa ha fatto questa Parola nella mia vita da Domenica ad oggi?”, perché la Parola di Dio è anche azione, produce frutto. Ascoltiamo, allora, il brano evangelico di Luca e da lì il padre Vittorio inizia la riflessione. Vengono riferiti a Gesù due episodi drammatici: il primo riguarda l’uccisione di alcuni galilei nel tempio di Gerusalemme per ordine di Erode, il secondo è relativo al crollo della torre di Siloe che ha causato 18 morti. Gesù

trae spunto da questi fatti di cronaca per opporsi all’opinione diffusa che interpreta le disgrazie della vita come un castigo divino: hai peccato e Dio ti castiga. E’ doppiamente errata questa lettura, in primo luogo perché chi non è morto rischia di credere di essere migliore degli altri ed in secondo luogo perché è un Dio inguardabile quello che fa cadere le torri! Il vero volto di Dio non è quello di chi si diverte a castigare un uomo per le sue colpe: questa è un’immagine sbagliata di Dio che, invece, è il Padre buono e misericordioso presentato da Gesù; pertanto la prima esortazione è di prestare attenzione alle caricature di Dio. E poi, riflette il Vescovo, chi è stato colpito da dolori e tragedie non è più peccatore degli altri; tutti, infatti, siamo peccatori e “se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo” (Lc 13,5) dice Gesù: non è una minaccia, però il Suo amore per noi veste l’abito dell’ammonimento per scuoterci e farci cambiare. L’amore concede sempre un’altra possibilità e noi siamo chiamati a vivere questa Quaresima come un ulteriore tempo di grazia che ci conduca alla conversione. La misericordia di Dio ci

dona sempre il tempo per cambiare vita ed a questo si riferisce la parabola che l’evangelista Luca colloca appena dopo: il padrone della vigna (Dio) aveva piantato un fico che da tre anni non produce frutti e, quindi, vorrebbe estirparlo, ma il vignaiolo (Gesù) chiede al padrone di aspettare ancora, di lasciare tempo a quel fico. Questa, afferma padre Vittorio, è una bella notizia: abbiamo Qualcuno che intercede per noi, certo che l’uomo è in grado di fare il bene, anche se non se ne crede capace e, mentre il tentatore ci mette in testa la brutta domanda “perché questa Quaresima dovrebbe essere diversa?”, Gesù chiede per noi un’altra possibilità. La preghiera di Gesù è rivolta a noi, perché diventiamo capaci di conversione e, contemporaneamente, è preghiera di intercessione rivolta al Padre: dagli ancora una possibilità, implora il nostro Avvocato potente, ed il Padre acconsente, però noi siamo chiamati a purificare il volto deforme di Dio ed a riconoscere che, se pure peccatori, in noi c’è la possibilità del bene. Un momento di silenzio per fare nostra questa esortazione, mentre il coro dell’Unità pastorale “San Luigi Versiglia” intona “E sono solo un uomo” e poi il Vescovo riprende con la lettura di una poesia di Renzo Barsacchi, poeta livornese del ’900 di cui colpiscono, in particolare, le parole “grimaldello di Dio, Spirito Santo, spacca la cassaforte del mio cuore!” Padre Vittorio chiede ad ognuno dei presenti: “cosa c’è dentro la cassaforte del tuo cuore?” E’ tempo di decidere di far entrare Dio nel cuore della vita, buttando fuori tutto ciò che toglie spazio a Lui; è Lui che occorre accogliere ed è una decisione che siamo in grado di prendere, perché Lui ci ha plasmati con il Suo Spirito. Gesù intercede per noi ed il Padre non vede l’ora di concederci un’altra possibilità, anzi ce l’ha già concessa: è questa Quaresima. Dopo la benedizione del Vescovo e il canto finale, l’incontro di catechesi è terminato, ma non è terminata la riflessione individuale che accompagna ognuno dei presenti a casa. Patrizia Govi

TORTONA - Mercoledì 2 marzo, nel Museo Diocesano di Arte Sacra, la conferenza di Alberto Crosetto

La chiesa di Sarezzano e il culto dei santi Rufino e Venanzio

TORTONA - Per la festa del santo patrono della Diocesi, San Marziano, che si è svolta il 7 marzo, sono state organizzate delle iniziative diocesane, con il sostegno del Comune, volte a riscoprire le radici del culto del santo nella storia. Una di queste si è svolta mercoledì 2 marzo, presso la Sala Convegno del Polo Culturale Diocesano, dove Alberto Crosetto, della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, ha tenuto una conferenza storica sul tema “Un Bosco, una Santo, una Chiesa, un Vangelo. La chiesa altomediale di Sarezzano” nella quale ha analizzato il contenuto del Codice Purpureo di Sarezzano, il manoscritto datato V-VI secolo e conservato nel Museo Diocesano, dove riveste una grande importanza sia per il valore devozionale sia per quello storico e paleografico. Presenti alla conferenza il Vescovo Mons. Vittorio Viola che ha salutato i numerosi presenti e ha ricordato l’importanza di conoscere gli elementi storico-culturali vicini a noi e l’assessore alla Cultura di Tortona Marcella Graziano. Lelia Rozzo, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali, ha fatto una breve introduzione, informando sui lavori di scavo e restauro della chiesa antica di Sarezzano, luogo dove è stato ritrovato il Codex che è stato scoperto il 14 luglio 1585 quando, in occasione della visita pastorale del Vescovo Mons. Cesare Gambara nella chiesa suddetta, si decise di spostare le reliquie dei santi patroni Ruffino e Venanzio in una cripta sotto l’altare maggiore. Proprio durante questa traslazione il prezioso Codex venne alla luce.

IL POPOLO

ATTUALITA’ RELIGIOSA

Testimone di quella importante giornata è il coperchio plumbeo dell’urna che conteneva le reliquie dei santi (su cui è stata incisa la data del ritrovamento) e che è stato restaurato di recente grazie al prezioso contributo della Delegazione FAI di Tortona. Questo reperto potrà essere apprezzato nel Museo di Arte Sacra, nella sezione dedicata ai Beni Archivistici e Librari. Crosetto ha riconosciuto il Codex come prodotto di uno scriptorium di Milano (di rito ambrosiano) per un committente di alto rango. Questa affermazione è da collegare al fatto che si tratta di un evangelario molto prezioso a partire dalla copertina in pelle che oggi presenta dei fori di varie forme e che un tempo erano riempiti da gemme preziose che, per la loro disposizione, formavano la cosiddetta Crux Gemmata, rielaborazione del simbolo della Croce e con il significato della glorificazione di Cristo soprattutto nei secoli III e IV. E’ interessante sottolineare che questo è l’esempio più antico di Crux gemmata in Italia, poiché

quella riportata sul celebre Evangelario di Teodolinda è posteriore di due secoli. Il funzionario della Sovrintendenza ha poi espresso lo stretto legame tra i Santi Rufino e Venanzio con il tema dell’evangelizzazione: nei secoli V e VII Tortona aveva una centralità politica ed economica molto forte, adifferenza delle zone rurali e collinari come Sarezzano. E’ in queste terre non toccate dal Cristianesimo che i vescovi mandavano personalità carismatiche come Rufino e il suo allievo Venanzio per diffondere il messaggio evangelico. Da qui il forte attaccamento ai due santi in questo centro collinare. Dagli studi archeologici effettuati sul luogo è stato possibile appurare l’esistenza di una prima chiesa ad aula unica con tre absidi, in cui un atrio era destinato al culto dei due anacoreti. Un breve dibattito ha concluso questa interessante conferenza dove ci si è potuti accostare a tesori vicino a noi, per conoscerne i segreti e apprezzarnee i significati. Valeria Fazio

Giovedì 10 marzo 2016 PESCHIERA - Presente una coppia della Diocesi

Il convegno di Pastorale Familiare “Laudato si’... per l’amore coniugale”

PESCHIERA DEL GARDA - Si parla sempre troppo poco dei Metodi Naturali di regolazione della fertilità… Anzi, a dire il vero, spesso non se ne parla affatto.. Per paura? Per ignoranza? Per timore di non essere capiti? Questo silenzio non deve rassegnare i nostri spiriti ma può essere considerato come punto di partenza per affrontare finalmente e in modo concreto la proposta meravigliosa dei metodi naturali. Il 26, 27 e 28 febbraio a Peschiera del Garda abbiamo partecipato, in rappresentanza della Pastorale Familiare della Diocesi di Tortona, al Convegno Nazionale “Laudato si’... per lamore coniugale” organizzato dalla Confederazione Italiana dei Centri per la Regolazione Naturale della Fertilità e dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia della CEI. L’esperienza è stata davvero arricchente: si sono alternati relatori brillanti tra cui Renzo Puccetti che ci ha dato una visione globale sulla situazione attuale di contraccezione, sessualità, gli indici di natalità e Josè Noriega che ha parlato dell’”Amore per sempre”, della presenza costante dell’amato nell’amante. Alcune ginecologhe e psicologhe, tutte accumunate dal fatto di essere anche mogli, mamme e insegnanti di metodi naturali, hanno egregiamente affrontato vari temi: il fidanzamento (non “tempo di conoscenza” ma “tempo di discernimento”), la ricerca del piacere, la ricerca del figlio e la ricerca del senso. Abbiamo potuto commuo-

verci ascoltando le testimonianze di tre coppie con storie diverse, ricche di difficoltà ma che grazie alla Fede e ai Metodi Naturali hanno avuto la forza di trasformare il dolore in speranza, l’infertilità in fecondità, di aprirsi alla vita e al disegno di Dio. Hanno concluso i lavori Mons. Giancarlo Grandis e don Paolo Gentili contestualizzando l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” in ambito antropologico: un’ecologia integrale nel vivere in pienezza la sessualità coniugale. In tutti questi appuntamenti nazionali si respira una grande comunione e si ha la possibilità di allargare i propri orizzonti formando una rete di amicizie forti che superano con facilità ogni distanza geografica; si torna a casa con grande gioia ed entusiasmo, che rimangono radicati per molto tempo nel proprio cuore, per aprirlo con gratuità agli altri. La nostra esperienza di coppia con i Metodi Naturali è iniziata due anni fa e ci ha fatto scoprire una sessualità nuova, vera, un intimo strumento di conoscenza reciproca e dialogo che rafforza ogni giorno il nostro amore. Stiamo seguendo a Genova presso il CLIMB (Centro Ligure Metodo Billings) il corso per insegnanti e sensibilizzatori del metodo Billings di regolazione della fertilità per poter offrire questo servizio alla Diocesi permettendo ad altre coppie di conoscere questo meraviglioso stile di vita, lontano dalla mentalità contraccettiva e ricco di totalità e dono. Susanna e Marco Generale

TORTONA - Le celebrazioni dall’11 al 13 marzo

“Leviamo lo sguardo” su S. Luigi Orione TORTONA - La città e il comune di Pontecurone, insieme alla Famiglia Orionina, si preparano a vivere le celebrazioni che dall’11 al 13 marzo saranno dedicate alla memoria di San Luigi Orione nel 75° anniversario del suo “dies natalis”. Venerdì 11 marzo alle ore 17 ci sarà l’accoglienza della delegazione della città polacca di Zdunska Wola, che rappresenta per quel Paese quello che Tortona e Pontecurone sono state per l’Italia, cioè la terra che per prima ha visto le opere di Don Orione e della Congregazione da lui fondata. La Delegazione sarà ricevuta ufficialmente presso la Sala Consiliare per siglare il “Patto di amicizia tra Tortona, Pontecurone e Zdunska Wola nel nome di San Luigi Orione”, strumento che sancisce il legame che accomuna queste città alla figura e all’opera del Santo. La giornata di venerdì si conclude all’Oratorio S. Francesco di Pontecurone, dove alle ore 21 si terrà un momento di ricordo “Dalla morte di un Santo si espande la vita per gli altri”, a cura delle parrocchie di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista e delle Piccole Suore Missionarie della Carità con la partecipazione di

Madre Mabel Spagnuolo, superiora generale PSMC.! Le celebrazioni proseguiranno sabato 12 marzo alle ore 10, presso il Civico, con il convegno “La carità, ricostituente sociale”che vede l’intervento sul tema “Solo la carità salverà il mondo. L’esperienza e il messaggio di Don Orione”, di don Flavio Peloso, Superiore Generale della Piccola Opera Divina Provvidenza. Seguirà la riflessione sul tema “Ecclesia caritas est. Il servizio della carità nella missione della Chiesa” di Mons. Vittorio Viola, Vescovo di Tortona. Chiude l’intervento “Il dono, motore dell’innovazione e dello sviluppo” a cura di Tiziana Ciampolini, esperta in sviluppo organizzativo e management. Alle ore 17 presso il Santuario della Madonna della Guardia, Mons. Viola presiede la Messa pontificale. Infine, alle ore 21, nel Salone dell’Episcopio si terrà un momento in onore della delegazione polacca dal titolo “Perosi e Orione: note e notizie della musica e della carità”, animato dalla Civica Accademia musicale Lorenzo Perosi. Domenica 13 marzo ci sarà la visita ai luoghi orionini “Sui passi di San Luigi Orione”, con partenza da Pontecurone.


IL POPOLO Giovedì 10 marzo 2016

ATTUALITA’ RELIGIOSA

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Il Giubileo dei Vicariati Domenica 6 marzo. Vicariati di Broni e Stradella

TORTONA - I pellegrinaggi dei Vicariati della nostra diocesi alla Porta Santa della Cattedrale volgono ormai al termine. Domenica 6 marzo il penultimo, quello dei Vicariati di Broni e Stradella. In molti sono giunti dall’Oltrepò (chi con mezzi propri, chi in pullman) per la celebrazione presieduta dal Vescovo Mons. Vittorio Viola. Lo schema è stato quello consueto: il ritrovo presso la chiesa di santa Maria dei Canali, la processione verso la Cattedrale, il passaggio attraverso la Porta Santa, la Santa Messa. Accanto al Vescovo i parroci di Broni e Stradella, Mons. Mario Bonati e Mons. Pietro Lanati, con i sacerdoti delle parrocchie della zona. Si celebrava la quarta domenica del tempo di Quaresima, la domenica “Laetare” e il Vescovo indossava i paramenti rosacei.



IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

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19 RIVANAZZANO E CIGOGNOLA - Festa della donna

Entertainer: non solo cabaret

Flavio Oreglio, direttore artistico di “Entertainer”

BRALLO DI PREGOLA Il Circolo dei Poeti Catartici di Flavio Oreglio, il Castello Malaspina e l’Associazione ADARA (Astrobrallo), dopo il successo della scorsa stagione di “Musici poeti e giullari” e uniti nell’intento di fare rivivere un territorio troppo spesso dimenticato, il Passo del Brallo, terra di confine tra Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, presentano la rassegna “Entertainer - Performance di piccolo palcoscenico”. Una serie di spettacoli che si terranno presso il castello Malaspina a Pregola un sabato ogni quindici giorni, dal 12 marzo al 4 giugno. “La rassegna – spiega Oreglio, direttore artistico dell’evento – vuole essere un primo passo verso la chiarezza del linguaggio, ed è

per me l’opportunità di rientrare in contatto con gli amici degli esordi, rispettando con coerenza i percorsi artistici fin qui compiuti. Il Circolo dei Poeti Catartici, vero e proprio laboratorio culturale prima che artistico, permette questa sperimentazione e offre una nuova occasione per arricchire un trentennale già meraviglioso. ‘Entertainer’ significa ‘intrattenitore’ e, per come la vedo io, è una parola che rappresenta la quadratura del cerchio, permettendo di fare chiarezza nel settore del cosiddetto, presunto ‘cabaret’, culturalmente allo sbando. Ci sono voluti quindici anni di ricerche e un duro lavoro svolto dal Progetto Musicomedians per risolvere la questione (forse puramente accademica ma necessaria) e

definire la storia, i confini e i limiti del vero ‘cabaret’. L’abbiamo fatto, ne abbiamo parlato abbondantemente, ci sono chiari documenti di riferimento (libri, saggi, articoli) e quindi possiamo archiviare temporaneamente la pratica, arrivati a buon punto. Adesso possiamo tornare a lavorare come sempre, forti però di una consapevolezza in più che si traduce in opportune modifiche al nostro linguaggio per rendere tutto più chiaro, lineare e coerente. Certo, ‘entertainer’ è una parola straniera (anglosassone), ma anche ‘cabaret’ lo è (è francese) e nessuno si è mai scandalizzato. Il termine rievoca il brano ‘The entertainer’ di Scott Joplin, reso famoso al grande pubblico dal film ‘La stangata’ di cui costituì la colonna sonora. Ora… sarà la mia passione per il ragtime, sarà il suono di questa parola, fatto sta che a me il termine piace molto. E non è solo questione di gusto fonetico o per un genere musicale particolare, ‘Entertainer’ esprime un concetto molto ampio che può includere e identificare diverse tipologie di spettacolo. Parola ottimale per descrivere quello che accade sulle pedane dei posti più diversi, sulle quali viene proposto da decenni un mix di cabaret, varietà, avanspettacolo e animazione da villaggio. Tipologie di show differenti, caratterizzate da un unico, vero denominatore

ARQUATA SCRIVIA - Venerdì 11 marzo e domenica 13 in scena al Teatro della Juta

Weekend con “Bellissimo” e “Cappuccetto Rosso”

ARQUATA SCRIVIA Venerdì 11 marzo, alle ore 21, e domenica 13 marzo, alle ore 16, doppio appuntamento al Teatro della Juta di Arquata Scrivia per la rassegna “Marte en route - Orange Festival”, la rassegna di spettacoli a cura della Bottega d’Arte formata da Associazione Commedia Community, Compagnia Teatrale Stregatti e Compagnia del Barchì. La stagione invernale è patrocinata dal Comune e resa possibile grazie al sostegno di Acos Energia e la collaborazione della Fondazione Live Piemonte dal Vivo. Venerdì 11 marzo, alle ore 21, va in scena la commedia “Bellissimo!” della compagnia teatrale “Stregatti” di Alessandria. Una commedia fashion e d’amore. Rodolfo è un bruttissimo ma talentuosissimo studente di economia che accetta di lavorare come segretario per

due spietate manager e stiliste di scarpe: Amalia (presidente della società) e Lucilla (vicepresidente dell’azienda). Rodolfo diventa il continuo bersaglio di scherno e umiliazioni giornaliere delle due. La sua intelligenza però continuerà a brillare ed emergere tanto da diventare indispensabile per le due socie, che si cacciano sempre in grossi guai finanziari. Il suo talento e la sua intelligenza lo rendono “Bellissimo!” tanto che Amalia si innamorerà di lui. Sarà vero? O è forse un altro terribile e basso scherzo delle diaboliche amiche?! Quale sarà la fine di questo pericoloso e cattivo gioco delle parti? Testo e regia sono di Giusy Barone, in scena ci sono Stefania Cartasegna, Claudio Vescovo, Assunta Floris, Simona Gandini. Le scenografie sono realizzate dalla classe terza dell’Istituto “Fermi Moda” di Alessandria.

Domenica 13 marzo, alle ore 16, sarà la volta di uno spettacolo per i più piccoli e per le famiglie ovvero “Cappuccetto Rosso e il lupo solitario” (nella foto una scena) a cura della compagnia teatrale “Coltelleria Einstein”. Liberamente ispirato alla fiaba dei fratelli Grimm e di Charles Perrault, lo spettacolo è stato presentato al Festival Avignon Off 2010 e si è aggiudicato la nomination al Premio Tournesol 2010 - Francia (premio a carattere ecologico). L’ululato del lupo è il simbolo della selvaggia foresta, della libertà degli animali selvatici, è il suono che non si può dimenticare. Cappuccetto Rosso, diventata grande, ha aperto un atelier di moda, specializzato in cappelli rossi. Un giornalista televisivo, del programma “Natura selvaggia”, deve realizzare una puntata sulla vita dei lupi e arriva a intervistare Cappuccetto Rosso, per conoscere la sua storia che torna indietro nel tempo e ricorda la sua avventura straordinaria e il suo incontro con il lupo solitario... Alla fine dello spettacolo ognuno crea il proprio cappello, con l’aiuto di Cappuccetto! Per “Bellissimo” il biglietto intero costa 10 euro e ridotto 7 euro (Unitre Arquata, over 65, under 18). Per “Cappuccetto Rosso” il biglietto per posto unico costa 5 euro. E’ possibile prenotare telefonicamente o inviando una mail (tel. 345.0604219 oppure 349. 7823713; teatrodellajuta@gmail.com).

Il programma: Sabato 12 marzo Incontro con Roberto Brivio Presentazione del libro “Facce da spettacolo” Sabato 26 marzo Beppe Altissimi Sabato 9 aprile Carletto Bianchessi Sabato 23 aprile Giorgio Ganzerli Sabato 7 maggio Franco Rossi Sabato 21 maggio Gigi Rosa Sabato 4 giugno Flavio Oreglio Presentazione del libro “Le Origini” Autobiografia non autorizzata (Primula Editore)

comune: sono performance, rappresentazioni da piccolo palcoscenico messe in atto per intrattenere il pubblico”. Gli spettacoli inizieranno alle ore 22; dalle ore 19.30 pub, cucina e carne alla brace e dalle ore 23.30 “Sguardo verso il cielo” a cura dell’Associazione ADARA (Astrobrallo) con osservazione della luna, dei pianeti o delle stelle visibili in quel momento, con un telescopio messo a disposizione dai soci dell’associazione e sotto la loro guida. Per info e prenotazioni: 347 0426767 (info@castellomalaspina.it). m.c.

Lettura scenica in Biblioteca

RIVANAZZANO TERME - Continuano le attività e le manifestazioni promosse dalla Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme. Per celebrare la Festa della Donna, venerdì 11 marzo alle ore 21 presso la Sala Manifestazioni “Aldo Borgomaneri” (in via Indipendenza) si terrà una lettura scenica, con accompagnamento musicale, dal titolo “La moglie del mondo”, basata sull’omonima raccolta di poesie di Carol Ann Duffy. Cosa direbbero dei loro mariti donne celebri come la signora Freud e la signora Darwin? E se invece a parlare fossero la signora Lazzaro, la gemella di Elvis e Papa Giovanna? Carol Ann Duffy, poetessa inglese, immagina queste e molte altre mogli parlare – in modo ironico, divertente e dissacrante – dei loro famosi consorti. Con tale lettura scenica si vuole celebrare la Giornata Internazionale della Donna in un clima di festa e sere-

nità, senza peraltro dimenticare l’importanza storica e sociale che questo momento deve assumere all’interno della nostra società. La serata sarà introdotta dalla presidente della Biblioteca, Laura Disperati. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale “Spino Fiorito”. La settimana della Biblioteca si concluderà con il primo di tre appuntamenti dedicati ai più piccoli, dai tre ai 10 anni: “Magicascienza…in Biblioteca”. Sabato 12 marzo alle ore 10 si terrà il primo laboratorio dal titolo “Cibo da favola”. Partendo dalla bellissima favola “Una zuppa di sasso”, i bambini potranno scoprire, attraverso divertenti esperimenti scientifici, le proprietà di frutta e verdura. Si tratta di un laboratorio di narrazione ed educazione alimentare a cura di Deborah Maggioncalda, educatrice ambientale ed animatrice scientifica.

CIGOGNOLA - Il Comune di Cigognola, attraverso la propria civica biblioteca e l’Associazione culturale L’Officina delle Buone Idee, celebrerà la Giornata internazionale della Donna 2016 con la conferenza dal titolo “Le donne del cielo”, che Elisa Gastaldi terrà domenica 13 marzo al Polo Civico Cul-

turale di Valle Cima, con inizio alle ore 16.30. Si tratterà di una appassionante chiacchierata che ci porterà ad incontrare sia le figure delle astronome che dal tempo dei Sumeri a oggi hanno scrutato il cielo, sia le figure femminili dei miti e delle costellazioni che popolano la volta celeste.

Le donne del cielo con Elisa Gastaldi


Antola al Po

IL POPOLO

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Giovedì 10 marzo 2016

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Sarissola Le due serate della Pastorale Giovanile con don Diego Goso

Verso la GMG riflettendo sulle Beatitudini

SARISSOLA - Venerdì 26 febbraio e venerdì 4 marzo si sono tenuti a Sarissola due incontri per i giovani del vicariato del Genovesato sul tema delle beatitudini, nell’ambito dell’iniziativa “Scuola della Parola” organizzata dalla Pastorale Giovanile in preparazione alla GMG di Cracovia. Il relatore è stato don Diego Goso, sacerdote della diocesi di Torino, già autore di diversi testi per adolescenti e non solo. Entrambe le serate sono iniziate con la lettura del brano del Vangelo di Matteo.

Don Diego cha ricordato anzitutto che i Vangeli non sono testi di valore solamente storico, ma attraverso di essi Gesù parla a ciascuno di noi, le sue parole danno suggerimenti su come vivere al meglio la nostra vita ogni giorno; a noi non resta che decidere se accettare il messaggio e vivere veramente secondo la sua legge d’amore. Le beatitudini, a un primo sguardo, sembrano tutto l’opposto di ciò che oggi la società ci propone: chi vorrebbe essere afflitto, povero, mite o persegui-

tato? Ma se ci soffermiamo a riflettere attentamente, ci accorgeremo che non tutto ciò che ci viene offerto dalla società contribuisce alla nostra felicità ma, anzi, a volte proprio ciò che ci è proposto come indispensabile è in realtà poco più che superfluo e ci rallenta, per non dire azzoppa, nel nostro cammino di realizzazione umana e cristiana. Don Diego ci ha anche ricordato che, come cristiani, non dobbiamo aver paura di far sentire la nostra voce, dobbiamo ribellarci alle ingiustizie, alla volgarità dilagante, alla perdita di valori come l’amicizia, non quella virtuale che ci propongono i social network ma quella più autentica vissuta faccia a faccia o ancora meglio cuore a cuore con i nostri fratelli. Questo pur sapendo che, a volte, le nostre convinzioni potranno essere oggetto di invidia e persecuzione. Gli incontri sono poi proseguiti con la condivisione da parte di alcuni di noi degli aspetti che più ci avevano colpiti e con qualche approfondimento chiesto direttamente a don Diego, prima di terminare con una preghiera recitata insieme. In conclusione, si è trattato sicuramente di due belle serate passate in modo alternativo ma che speriamo possano rappresentare un momento di crescita nel nostro personale cammino e che, come recitava il volantino di invito, ci aiutino ad evitare l’esaurimento e vivere sereni al giorno d’oggi. Samuele Firpo

ALESSANDRIA - Dall’11 al 13 marze in diverse piazze dei comuni della Provincia

Le uova di Pasqua per aiutare l’AIL

ALESSANDRIA - Il tempo di Pasqua è tempo di dolcezze e il simbolo per eccellenza sono le uova di cioccolato che diventano anche simbolo di solidarietà nel caso delle Uova dell’AIL, Associazione Italiana Leucemie che da anni è al fianco di chi soffre questa dolorosa malattia e di chi, con la ricerca, tenta di combatterla. Anche quest’anno 4.000 piazze italiane ospiteranno i gazebo dell’AIL che distribuirà migliaia di uova in colorai incarti fucsia, giallo, arancio e verde a fronte di un’offerta minima di 12 euro.

Un piccolo gesto per raccogliere fondi e dare un aiuto concreto e immediato all’associazione che, a livello nazionale svolge importanti attività di aiuto e sostegno alle persone malate di leucemie, mieloma e linfomi e alle loro famiglie. A livello locale Alessandria AIL continua, fin dal 2001, il Servizio di Assistenza Domiciliare, grazie al quale il personale medico e infermieristico si reca a casa dei pazienti che necessitano cronicamente di supporto trasfusionale, offrendo loro una migliore qualità di vita.

Inoltre, prosegue il servizio di trasporto (a e dal day-hospital) per i malati che non dispongono di adeguato supporto familiare e il progetto “Casa AL-AIL”, un alloggio messo a disposizione dei pazienti trapiantatati residenti lontano da Alessandria per ridurre il disagio degli spostamenti. L’11, 12 e 13 marzo, oltre che ad Alessandria, si possono trovare a Novi Ligure (Via Girardengo), a Tortona (Via Emilia, sotto i portici) e poi nei paesi di Basaluzzo, Francavilla, Fresonara, Montaldeo, Serravalle e Silvano d’Orba.

TORTONA - Gli allievi hanno vinto nella corsa campestre e nel calcetto a 5

“Tortona B” sul podio ai Giochi Sportivi Studenteschi

TORTONA - Gli allievi dell’Istituto Comprensivo Tortona B, freschi di podio alla recente competizione provinciale di corsa campestre, hanno ottenuto un altro ottimo risultato nel calcetto a 5. Gli allievi, selezionati e seguiti in fase di gara dal professor Manuele Borsoi e dalla professoressa Barbara Rivabella, hanno gestito con capacità di livello superiore la media la competizione disputatasi nella mattinata di venerdì 4 marzo presso la palestra Coppi. Erano presenti alla fase distrettuale la scuola media di Viguzzolo (uscita vincente dalla precedente fase contro Castelnuovo/Sale), la scuola media San Giuseppe, l’Istituto Compr. Tortona A e l’istituto Comprensivo Tortona B. Quest’ultimo dopo essersi

qualificato alla finale contro il Viguzzolo per 1 a 0, accede alla fase provinciale battendo 5 a 2 l’istituto Comprensivo A. Ecco i nomi dei campioni distrettuali: Lorenzo Bertuca, Federico Quaglia, Matteo Pepe, Filippo Quinto, Edoardo Castagna, Denis Shahini, Andrea Cirafici,

Tommaso Morando, Andrea Cattaneo. In attesa delle prossime fasi, la Dirigente Scolastica Stefania Continillo, sempre molto sensibile e disponibile verso le iniziative dell’Istituto nell’ ambito delle Scienze Motorie Sportive, si è complimentata con i suoi ragazzi per il prestigioso risultato ottenuto.

TERRITORIO

TORTONA - Domenica 13 marzo dalle 15 alle 17.30

Per “Chiese Aperte” visita guidata all’Abbazia di Rivalta Scrivia

TORTONA - Domenica 13 marzo il progetto Chiese Aperte, promosso dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Tortona, si sposta sul territorio aprendo l’abbazia di Rivalta Scrivia. Grazie alla collaborazione tra l’associazione “Amici dell’Abbazia di Rivalta” e la “Delegazione Tortonese del SIPBC” l’abbazia sarà aperta dalle ore 15 alle ore 17.30. Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Beni Culturali diocesano da lunedì a venerdì (tel. 0131.816609; mail: beniculturali@diocesitortona.it). I volontari offriranno ai visitatori un servizio di accoglienza negli splendidi ambienti della chiesa abbaziale. Il complesso di Rivalta Scrivia si trova a pochi chilometri da Tortona, fu costruito fra il 1180 e la metà del 1200 e fu intitolato a Santa Maria. Il monastero rispetta sia in pianta che in alzato i dettami della regola cistercense, sanciti da San Bernardo, che prevedeva estrema semplicità e linearità delle forme, basata sul modulo del quadrato; nucleo centrale è il chiostro su cui si sviluppano gli ambienti destinati

alla vita comune dei monaci. L’esterno della chiesa di Santa Maria rispecchia le caratteristiche dell’architettura romanica nella muratura in laterizi, coronata da un fregio ad archetti pensili in cotto, oggi ancora visibile nella zona del transetto, delle cappelle e nel nucleo orientale. L’aspetto attuale della facciata si deve agli interventi della fine del XVII secolo. Il campanile si innalza all’incrocio dei bracci del transetto e risale alla seconda metà del XVI secolo. La chiesa ha una pianta a croce latina, internamente suddivisa in tre navate. Con il XIV secolo inizia per l’Abbazia un periodo di forte crisi spirituale ed economica, sino a quando nel 1478 Sisto IV non muta l’Abbazia in Commenda.


IL POPOLO Giovedì 10 marzo 2016

Opinioni a confronto

Nasce la Banca unica dei tessuti per la salute dei piemontesi

Egr. Direttore, in Piemonte nascerà un’unica Banca dei Tessuti presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute di Torino che integrerà le cinque Banche dei Tessuti attualmente esistenti e lavori in raccordo con la Banca della Cute. La delibera che ho presentato prevede la riorganizzazione delle attuali cinque Banche dei Tessuti (cornee, tessuti muscolo-scheletrici, valvole cardiache e segmenti vascolari, sangue placentare, membrane amniotiche), così da realizzare un’unica più ampia ed efficiente struttura di Banca dei Tessuti presso la “Città della Salute” e della Scienza di Torino che, oltre a ricomprendere le attività delle preesistenti Banche, lavori in raccordo e stretta integrazione con la Banca della Cute operativa al CTO di Torino che è ospitata in locali moderni e all’avanguardia. Questa riorganizzazione consentirà di risolvere i problemi delle attuali Banche dei Tessuti, con strutture comuni adeguate, riorganizzazione del lavoro e contenimento delle spese. La costituzione di un gruppo comune di professionisti e di risorse tecnico-amministrative, offrirà garanzie di continuità, consentendo di sviluppare nuove attività e ottimizzare le risorse. Recentemente ho avuto modo di visitare al CTO la Banca della Cute, una struttura di eccellenza della nostra sanità regionale che conta sul prezioso sostegno della Fondazione presieduta dal dottor Gilberto Magliacani e che lavora in stretto rapporto con il Centro Ustionati. La creazione di una Banca dei Tessuti integrata pone le basi per la realizzazione di un bioconservatorio e di una biobanca al fine di sviluppare i sistemi di tracciabilità, conservazione ed utilizzo dei campioni, corredandoli di tutti i dati clinici e di laboratori. Antonio Saitta - Assessore alla Sanità Regione Piemonte

La legge sull’omicidio stradale

Egr. Direttore, bene ha fatto il Governo a porre la fiducia sul provvedimento che introduce l’omicidio stradale nel codice penale e nel di codice di procedura penale italiani. Senza la fiducia, avremmo rischiato di proseguire un insensato ping-pong tra i due rami del Parlamento, per una legge che è già arrivata alla quinta lettura. Le famiglie delle vittime, che attendono da anni giustizia per i loro cari uccisi o gravemente invalidati dai comportamenti criminali di chi si mette alla guida ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti, non potevano più attendere, e assistere ulteriormente a un ingiustificabile balletto, condotto a colpi di imboscate e voti segreti. Dall’ultimo passaggio alla Camera, quando il testo è stato di nuovo inopinatamente modificato, altri casi gravissimi di incidenti mortali causati dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto delle droghe si sono succeduti. Ritardare ancora il varo definitivo della legge sarebbe stato irresponsabile. Bene ha fatto il Governo a entrare direttamente in gioco per chiudere i giochi e dare finalmente al Paese una legge necessaria e attesa. Chiuso questo fondamentale capitolo, si potrà meglio e con più celerità dedicarsi a completare la riforma del codice della strada, da cui dipendono molti altri aspetti decisivi per dare maggiore sicurezza alla circolazione stradale. Daniele Borioli - senatore del Partito Democratico

La difesa del Made in Italy crea nuovi posti di lavoro

Egr. Direttore, dalla lotta alla contraffazione e alla falsificazione dei prodotti alimentari italiani di qualità potrebbero nascere trecentomila nuovi posti di lavoro. Le produzioni agroalimentari e vitivinicole a denominazioni di origine, infatti, sono stati determinanti nel consentire all’Italia di raggiungere nel 2015 il record storico delle esportazioni agroalimentari di 36,8 miliardi dei quali ben il 20% è realizzato proprio dai prodotti alimentari dop/Igp e i dai vini doc/docg Ipg. Un risultato che potrebbe migliorare considerevolmente poiché due prodotti alimentari di tipo italiano su tre in vendita sul mercato internazionale sono il risultato dell’agropirateria internazionale che sul falso Made in Italy fattura 60 miliardi di euro nel mondo. In testa alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono i formaggi, poi i nostri salumi più prestigiosi, ma anche gli extravergine di oliva e le conserve come il pomodoro san Marzano. Se gli Stati Uniti sono i “leader” della falsificazione, le imitazioni dei formaggi italiani sono molto diffuse dall’Australia al Sud America, ma anche sul mercato europeo e nei Paesi emergenti. In questo contesto è particolarmente significativo il primo piano per l’export che prevede per la prima volta azioni istituzionali di contrasto all’italian sounding ovvero l’utilizzo di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia per commercializzare prodotti fatti altrove. Roberto Moncalvo - presidente della Coldiretti La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Bacheca

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Da leggere

a cura della Redazione

Enzo Bianchi

Timothy Radcliffe

L’amore scandaloso di Dio

La via della debolezza

La Pasqua di Gesù raccontata ai bambini

San Paolo

EMI

Elledici

Pp.144

Pp.64

Pp. 80

Euro 12,90

Euro 8,00

Euro 12,90

Il Priore di Bose, in questo libro, commenta i brani del Vangelo in cui emerge con più forza la misericordia di Dio, in particolare un testo spesso ritenuto “pericoloso” dai cristiani stessi, quello della donna adultera (Gv 8) con la celebre frase di Gesù: “chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra”. “Dobbiamo confessarlo: ciò che di Gesù ancora oggi scandalizza non sono le sue parole di giudizio; ciò che scandalizza è la misericordia, interpretata da Gesù in un modo che è all’opposto di quello pensato dagli uomini religiosi, da noi! In tutta la storia della chiesa la misericordia ha scandalizzato, e per questo è stata poco esercitata. Quasi sempre è apparso più attestato il ministero di condanna piuttosto che quello della misericordia e della riconciliazione”. Di tutto il messaggio di Gesù, la misericordia è forse la parte meno capita, più rifiutata. Scandalizza chi si crede giusto, ma è compresa da chi sente di aver bisogno di un cambiamento nella propria vita. Scandalizza spesso anche i credenti, li spiazza. Basta guardare a quanto è difficile perdonare e ancor più a livello sociale la misericordia diventa quasi una parola rivoluzionaria e scomoda. Tutto questo, dice l’autore, “è tradire il Vangelo”, che annuncia invece “l’amore scandaloso di Dio”.

Il nuovo libro del teologo e biblista domenicano Timothy Radcliffe, è dedicato al racconto e alla riflessione sulle ultime ore di Gesù attraverso cinque parole chiave: misericordia, amore di Dio, debolezza, solitudine e tenerezza. La genesi del volume, scritto e pensato in riferimento al tempo della Quaresima e al Triduo pasquale, affonda le sue radici nella sapiente conoscenza dell’autore delle Sacre Scritture, oltre che nella sua profonda versatilità e dimestichezza con la cultura contemporanea. Ecco quindi che la condanna a morte di Gesù da parte di Ponzio Pilato evoca il tema della pena di morte ai nostri giorni, tema magistralmente trattato da suor Helen Prejean nel libro “Dead Man Walking”; la spoliazione di Gesù e il giudizio a cui Egli è sottoposto sono paragonati alla compra vendita e alla mercificazione del corpo degli schiavi nel film vincitore del Premio Oscar “12 anni schiavo”. Numerosi sono inoltre i riferimenti alla letteratura e alla poesia, dai romanzi di Graham Green alle poesie di Mackay Brown, che si inseriscono con sorprendente fluidità nel racconto che Radcliffe fa della Passione di Cristo. Il libro attualizza la scelta che!accompagnò Gesù anche durante le sue ultime ore: stare dalla parte dei poveri e degli emarginati e di fare della debolezza il cammino preferenziale verso la salvezza.

A. Mainardi

Questo nuovo libro è il racconto degli ultimi giorni della vita di Gesù, fino alla sua risurrezione: una “riscrittura” fedele ai Vangeli e attenta alla sensibilità dei bambini. Lo stile è quello dell’adulto che racconta al bambino. I disegni che illustrano le scene sono adatti ai gusti dei piccoli e ne attirano l’attenzione, rendendo più avvincente il racconto. Autore dei testi è Adalberto Mainardi, monaco della Comunità di Bose che ha imparato il russo e da quella lingua ha tradotto diversi libri. Come racconta il monaco nella sua prefazione al libro un giorno a Bose arrivò un vescovo metropolita ortodosso in esilio, che si chiamava Antonio. Era un uomo di preghiera: lo si vedeva dallo sguardo. Quando parlava, una luce si accendeva nei suoi occhi. Disse: “Pregare insieme, bambini e adulti, è molto importante. Nella Chiesa non c’è un adulto che ha sempre ragione e un bambino che ha sempre torto. Ognuno di noi, sia piccolo sia grande, sta davanti a Dio come un figlio amato”. Questo libro è stato scritto seguendo il consiglio del metropolita Antonio. Vuole mettersi in ascolto, dei racconti della Passione, morte e resurrezione di Gesù, perché la vita di Ges, raccontata dai Vangeli, è “per noi molto importante”. Le illustrazioni sono state realizzate da Ilaria Pigaglio.

SPAZIO DIOCESI Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet.

da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564.

IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, e anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR;

SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. In particolare saranno trasmessi in diretta i Quaresimali tenuti dal Vescovo tutti i mercoledì dal 17 febbraio al 16 marzo in Cattedrale, alle ore 21. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da tutti, gratuitamente, sul web.

- la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, religiosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa

Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territorio del vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano

Stupinigi ospita la mostra “Regine&Re di cuochi”

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 10 marzo 2016

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

La storia di “Marie Heurtine” Fino al 5 giugno, nella Palazzina di Caccia di Stupinigi, la cucina diventa protagonista di “Regine&Re di cuochi” (www.regineredicuochi.com) una mostra tematica sull’eccellenza dell’alta cucina fra cibo e vino, ma è anche un programma di iniziative multidisciplinari e di eventi per favorire il dialogo fra diversi mondi di creazione artistica. Questa è l’unica tappa italiana. Il progetto, in seguito, andrà a Shanghai, Mosca, Dubai, San Paolo, Chicago e Seul. La mostra, ideata e promossa dall’associazione Maestria, utilizza un allestimento prevalentemente di tipo tecnologico multimediale, con un carattere di forte interattività e con riproduzione di rumori colori e suoni tipici delle grandi cucine; il tutto corredato dall’esposizione di immagini fotografiche e materiale documentario. Divisa in 4 sezioni, si sviluppa su circa 2000 metri quadrati. Una sezione sarà dedicata alla cultura del cibo, alla varietà e qualità dei prodotti agroalimentari ed enogastronomici italiani e rapidi accenni alla storia della cucina. Il percorso di visita, consente un’alfabetizzazione complessiva e polisensoriale per guardare, ascoltare, annusare, toccare, assaggiare, per far immedesimare il pubblico nell’attività complessa, variegata e affascinante di una vera fucina creativa quale è la ristorazione di eccellenza. Il corpus centrale della mostra è dedicato ad alcuni grandi cuochi moderni e contemporanei (indicativamente dal 1960 ad oggi), scelti fra i più significativi protagonisti dell’evoluzione da cucina di trattoria a cucina d’avanguardia.

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

Analoga importanza è dedicata al “back stage” dell’alta cucina e all’analisi del processo creativo e organizzativo attraverso le “voci narranti” dei cuochi. La presenza del vino è parte integrante del percorso seguendo il medesimo processo di scomposizione/ricomposizione adottato per la parte gastronomica. Si analizza il “palcoscenico” dei cuochi: la “tavola”, per far conoscere i diversi criteri stilistici delle loro creazioni, lo staff di sala e il sommelier, l’ospitalità, il benessere, la convivialità. Un’ulteriore sezione è dedicata alla cucina italiana del futuro e ai suoi più promettenti interpreti. Presente, lungo tutto il percorso espositivo, l’evidenziazione del ruolo, della responsabilità e della rilevanza sociale del grande cuoco, divulgatore del patrimonio culturale, custode di tradizioni, memorie e gusti, valorizzatore di prodotti, filiere e territori, vettore di modernizzazione e avanguardia, ambasciatore di immagine e formatore di nuove generazioni. Tra i cuochi coinvolti nel progetto ci sono: Massimiliano Alajmo, Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Moreno Cedroni, Enrico e Roberto Cerea, Carlo Cracco, Gennaro Esposito, Gualtiero Marchesi, Aimo Moroni, Davide Oldani, Valeria Piccini, Nadia Santini, Davide Scabin, Mauro Uliassi e Gianfranco Vissani. L’area food, all’interno del ricco bookshop culinario, completa l’offerta al pubblico con una selezione di prodotti eccellenti italiani. Nel bistrot è possibile degustare piccoli capolavori gourmet preparati da alcuni cuochi presenti in mostra. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

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Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

Dalla scorsa settimana è al cinema il film drammatico francese “Marie Heurtin dal buio alla luce”. Nata nel 1885, sorda e cieca, la quattordicenne Marie Heurtin è incapace di esprimere una comunicazione. Il padre, modesto artigiano, si reca presso l’Istituto di Lar-nay vicino a Poitiers, per affidare la cura di Marie alle suore. Tra le tante, la giovane suor Margherita ha il coraggio di occuparsi in prima persona di questa ragazza impaurita e selvaggia e decide di provare a farla uscire dall’isolamento e dal buio. C on questa pellicola il regista Jean-Pierre Ameris presenta la storia di Marie Heurtin. L’amore incondizionato dei genitori purtroppo non basta a crescere una bambina con tali difficoltà e quindi viene portata nel convento delle suore di Larnay.

Solo la coraggiosa Marguerite si avvicina con cautela alla creatura impaurita. Il contatto delle loro mani e dei loro volti fa trapelare l’inizio di un rapporto di amore e fiducia. La missione di Marguerite è quella di illuminare con il

sapere l’oscurità del mondo da cui Marie non è mai potuta uscire. Si partecipa con dolore e consolazione alla sorte di Marie. Si osserva il rapido mutare delle situazioni e si resta a contemplare la triste parabo-

la di Marie, che vive con rabbia la sua “guarigione”, proprio mentre la vita lascia suor Margherita. Il film ha un periodare fluido e sereno, come se una scommessa si alzasse forte sulle due donne, sulla loro nobile volontà di mettersi in competizione con la vita e con la morte, sulla generosità di essere al servizio l’una dell’altra. Merita ricordare che Ariana Rivoire (che interpreta Marie) è nata sorda nel marzo 1995 in una famiglia udente e che è ancora ospite dell’Istituto Nazionale di giovani sordi di Chambery, quando il regista Ameris la individua e la sceglie. Il film è un aiuto ad affrontare difficoltà grandi e a risolverle con volontà, dedizione, spirito di iniziativa, e tanto amore. Pellicola consigliabile, problematica e adatta per dibattiti.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it Giuseppina Pippo Soatto, di Novi Ligure, lo scorso 19 febbraio ha compiuto cento anni ed è entrata a far parte del gruppo di 18 centenari novesi. Nella sua lunga vita si è impegnata in Azione Cattolica nella parrocchia di San Nicolò e come Infermiera Volontaria in Croce Rossa. Profondamente convinta della missione che aveva scelto, durante la guerra ha svolto con dedizione il suo servizio prima presso l’Ospedale di Novi e poi, con coraggio e professionalità, sulle montagne dell’Appennino, tra il pavese e il piacentino. Si è dedicata poi alla famiglia, alla casa e agli amici, testimone dei valori ricevuti fin da piccola e dell’esperienza maturata che ha trasmesso al marito, alla figlia e a chi l’ha conosciuta. Per il suo compleanno ha ricevuto, tra i regali, un braccialetto con un ciondolo a croce greca con la frase “Ama, Lavora, Conforta, Salva” ovvero il motto della CRI che lei, da Crocerossina, ha sempre vissuto.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Malfatti al sugo di funghi

Ingredienti per 4 persone 500 g di spinaci 300 g di funghi porcini 200 g di farina bianca 200 g di pomodori pelati 200 g di ricotta 50 g di Parmigiano grattugiato 3 uova 1 cipolla 1 grosso spicchio d’aglio 30 g di burro prezzemolo tritato noce moscata sale pepe

Preparate i malfatti come da ricetta nella pagina precedente. Per il sugo pulite i funghi raschiando la terra con un coltellino e togliendo gli ultimi residui con uno strofinaccio, dopo

di che tagliateli a fettine. Fateli saltare in una padella dove avete fatto rosolare l’aglio, bagnate, se necessario, con poca acqua e lasciate cuocere una decina di minuti. Aggiustate di sale, quindi aggiungete i pelati e fate cuocere ancora 15/20 minuti. Spolverizzate con prezzemolo tritato e pepe macinato al momento. Fate cuocere i malfatti e conditeli con il sugo preparato. L’enologo consiglia... Oltrepò Pavese Riesling “Ronco Bianco” L’intensità dei porcini arricchisce, modificandolo, il piatto precedente. La scelta va su un vino bianco evoluto, dalla notevole compostezza, dove i sentori di frutta matura sfumano in deciso minerale. Ricco, asciutto ed equilibrato al palato. P.S. Ma chi l’ha detto che il vino bianco deve essere gustato solo in giovane età? I DORIA Loc. Casa Tacconi, 3 - Montalto Pavese (PV) Tel. 0383.870143; info@vinidoria.com


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 10 marzo 2016

SERIE D Girone A - 31^ Giornata

Sconfitta pesante della Novese

CARONNESE NOVESE (primo tempo 4-1)

6 1

MARCATORI: pt 7’ Barzotti, 9’ Rudi aut., 14’ Guidetti, 22’ Palazzi (N), 44’ Barzotti; st 28’ Guidetti, 42’ Corno. CARONNESE: Del Frate, Guanziroli (30’ st Gazzotti), De Spa, Caverzasi, A. Giudici (18’ st Caputo); L. Giudici, Guidetti, Galli, Barzotti (22’ st Tanas); Mair, Corno. A disp. Fabbricatore, R. Rudi, Testini, Caon, Arrigoni, Bonfante. All. Zaffaroni. NOVESE: Pisani; Pagano, Rudi, Dominici, Maglione (8’ st Cardella); Ravera (25’ st Poggio), Sassaroli; Lucarelli, Palazzi (18’ st Bisio),

Zhytarchuk; Buongiorno. A disp. Sacco, Sola, Salvi. All. Lo Gatto. ARBITRO: Marini di Trieste. CARONNO PERTUSELLA - La capolista Caronnese travolge la Novese con un tennistico 6-1. Per la formazione di casa un successo importantissimo per continuare a sognare la promozione in Lega Pro. Invece per i biancocelesti è arrivata la terza batosta in pochi giorni, dopo l’1-5 sul campo del Pinerolo e lo 0-5 interno contro il Borgosesia. Sono bastati meno di quindici minuti per rendersi conto che la gara era irrimediabilmente segnata: dopo una traversa colpita da Luca Giudici al 5’, due minuti dopo un cross

di Guidetti dalla fascia destra trovava Barzotti pronto all’altezza del dischetto del rigore per girare in rete il vantaggio. Non passavano nemmeno due minuti e, se già la Caronnese non avesse un attacco molto prolifico, ci pensava la Novese da sola a farsi gol: Luca Giudici innescato da Barzotti mette in mezzo, Rudi per sbrogliare l’area colpisce male il pallone ed infila in porta lo 0-2. Al 14’ c’è gloria anche per Guidetti che deve solo appoggiare la palla in rete per il più facile dei tap-in che vale il 3-0. La Novese trova il gol della bandiera con una prodezza di Palazzi che dalla trequarti centra in pieno il sette con Del Frate incredulo ed immobile. Poi la formazione di casa dilaga. La partita OltrepoVogheraArgentina è stata rinviata a mercoledì 16 marzo perché il terreno del Parisi era innevato. CLASSIFICA: Caronnese 68; Sporting Bellinzago* 65; Lavagnese 63; Chieri 59; Pinerolo 58; Sestri Levante* 51; OltrepoVoghera* 48; Gozzano* 47; Argentina** 47; RapalloBogliasco* 44; Bra 42; Derthona 40; Borgosesia 39; Ligorna 35; Pro Settimo 32; Vado 28; Acqui** 23; Fezzanese 21; Novese 19; Castellazzo* 18. (* una partita in meno, ** due partite in meno).

HOCKEY IN LINE - 16^ Gior.

Il Monleale va ko

23 SERIE D Girone A - 31^ Giornata

Il Derthona poteva vincere

LIGORNA DERTHONA

1 0

RETI: 39’ st Napello (nella foto)

MONLEALE VICENZA

2 5

MONLEALE - Bella partita al Palahockey di Monleale, caratterizzata da una grossa mole di gioco dei ragazzi di coach Crivellari e capitan Moro, che però non ha dato i suoi frutti. Un Vicenza determinato come ha dimostrato nelle ultime partite e l’apporto fondamentale di Alberti (50 tiri parati), qualche errore difensivo e di Rivoira, non propriamente in forma, hanno fatto il resto. Continue inversioni di gioco, con il ritrovato Meirone che assieme all’altro giovane, Pagani, hanno impensierito l’estremo difensore veneto. Meirone ha firmato il raddoppio dopo il gol iniziale di Marco Oddone. Ma alla fine ad avere la meglio è stato il Vicenza che si è imposto per 5 a 2, rendendo pan per focaccia ai tortonesi, che avevano vinto all’andata per 7 a 3. Posizione in classifica immutata: sesto posto. Prossimo turno sabato contro la Molinese, probabilmente sul campo di Empoli, per vedere se riesce il recupero di una posizione in classifica, in attesa dell’ultima di stagione regolare contro l’Asiago.

LIGORNA: Dondero, Zunino, Costa, Favero, Nardo, Napello, De Persiis (30’ st Piacentini), Barcella, Valenti, Ghiglia, Balla. All. Pandiscia. DERTHONA: Ferraroni, Repetto (24’ st Diallo), Rubin, Romano, Mbodj, Gilio, El Khayari (43’ st Kanina), Velardi (20’ st Dolce), Scienza, Draghetti, Noschese. All. Calabria. ARBITRO: Cinque di Pistoia. GENOVA - Dopo la bella prestazione infrasettimanale contro la capolista Caronnese il Derthona cade a Genova di fronte al Ligorna. La squadra tortonese domina la gara ma si fa “uccellare” a 6 minuti dal termine nell’unica vera occasione da goal avuta dalla squadra ligure. I Leoncelli falliscono ancora una volta una prova di maturità dimostrando limiti di concentrazione. Il primo tempo è un monologo bianconero: nei primi 20 minuti Scienza per due volte impegna Dondero con due conclusioni insidiosi dal limite. Al 33’ ancora il portiere originario di Moconesi interviene su un tiro secco di Rubin. A pochi istanti dal

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termine Scienza imbecca El khayari che si presenta da solo davanti al portiere di casa ma non riesce a superarlo. La ripresa inizia con lo stesso copione del primo tempo: al 2’ Noschese impegna Dondero. Dopo 5 minuti Ferraroni è bravo ad anticipare Valenti in area. Al 28’ Romano di testa sfiora il palo. Subito dopo Dondero si supera e con un colpo di reni prodigioso toglie dalla porta una deviazione di Zunino evitando un autogoal clamoroso. Al 39’ il Derthona fa la frittata: Balla serve una palla invitante per Napello che non viene marcato in maniera adeguata. L’ex stopper del Sestri Levante batte Ferraroni con uno stacco di testa imperioso e regala 3 punti importanti alla squadra ligure. Il Derthona esce dal campo portando nel sacco solo un pugno di mosche. La squadra tortonese, dopo la pausa di domenica prossima affronterà al “Fausto Coppi” nel derby una Novese disperata. Domenico Cremonte


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