ATTUALITA’. Roncalli e Wojtyla santi della misericordia
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Il programma dellʼAccademia “Lorenzo Perosi” A pagina 16
Pianto su Lampedusa “Oggi è un giorno di pianto, queste cose le fa lo spirito del mondo”, un mondo a cui non importa se “tanta gente fugge dalla schiavitù e dalla fame, cercando libertà” e trovando invece “la morte come è successo ieri a Lampedusa”. Sono le parole di Papa Francesco pronunciate nella sala della spoliazione ad Assisi venerdì 4 ottobre durante la sua visita nella città del Poverello. Poi ancora domenica, all’Angelus, quando ha rivolto un pensiero alle “persone che hanno perso la vita a Lampedusa”. “Preghiamo – ha detto Francesco – tutti in silenzio per questi fratelli nostri: donne, uomini, bambini. Lasciamo piangere il nostro cuore”. Lampedusa è stata testimone di un’ennesima tragedia del mare. Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre un barcone di migranti, per la gran parte eritrei e somali, ha preso fuoco al largo dell’isola dei Conigli ed è naufragato. A bordo oltre cinquecento persone, tra cui donne e bambini. Se ne sono salvate solo 155. Al momento di andare in stampa i corpi recuperati sono 240, gli altri giacciono ancora nel mare e i sommozzatori stanno lavorando per recuperarne il maggior numero possibile. Un’ennesima tragedia del mare. All’alba di lunedì, tanto per rimanere sulla cronaca, hanno attraccato al porto di Pozzallo di Ragusa una nave francese con 29 siriani a bordo e un mercantile africano con 171 migranti che avevano soccorso due barconi in difficoltà. Nei primi mesi di quest’anno, oltre trentamila persone sono sbarcate sulle nostre coste, con un allarmante picco nelle ultime settimane. Abbiamo sentito di tutto in questi giorni, in televisione e sui giornali. Anche tanta demagogia. Si è parlato di ruolo dell’Italia e dell’Europa, di revisione della legge Bossi-Fini... Tutte cose legittime, per carità, ma in pochi sono andati al nocciolo del problema che sta in primo luogo nei Paesi da dove questi disperati partono. Paesi vittime di crisi politiche ed economiche, di feroci guerre civili spesso affrontate con pesi diversi dalle potenze europee per salvaguardare i propri interessi economici. Basti pensare ai casi di Libia e Siria. Fermo restando il dovere di accoglienza (il nostro Paese pensiamo non abbia proprio nulla da farsi rimproverare), saranno da rivedere le politiche di accoglienza e le leggi sull’immigrazione, ma va messo in atto prima di tutto l’obiettivo di stabilizzare la situazione politica dei Paesi da cui provengono gli emigranti e di creare in questi Paesi condizioni di vita accettabili con interventi organici e multilaterali che ne favoriscano lo sviluppo. La soluzione del problema dell’immigrazione non si raggiungerà accogliendo di più o meglio, ma evitando in ogni modo che questi poveri nostri fratelli siano costretti a lasciare la loro terra.
NOVESE
OLTREPO’
Si alza il sipario sulla stagione del Giacometti
Tempo di funghi, ma attenzione a quelli velenosi
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Il cammino tracciato per la Chiesa del terzo millennio
Papa Francesco pellegrino ad Assisi PRIMO PIANO
Per non dimenticare Quel “modo cattolico” di partecipare alla Liberazione: la seconda puntata sulla “quarta Resistenza” PAOLUZI A PAGINA 6
UN LUOGO
Il viaggio a Santiago e a Fatima Ecco il “diario” del pellegrinaggio diocesano organizzato per l’Anno della Fede. NICOLAIS A PAGINA 4
REDAVALLE/INAUGURAZIONE
SAVIO A PAGINA 11
VARZI/CASA TERRE ALTE
Quando si apre... una nuova scuola Una Legge sulla Montagna? REDAVALLE - Sabato 12 ottobre, alle ore 10.30, alla presenza del Vescovo Mons. Martino Canessa, del Presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giuseppe Bonelli, dei sindaci dei Comuni limitrofi, si svolgerà l’inaugurazione della nuova sede della Scuola Primaria di Redavalle. L’Amministrazione ha deciso di trasferire le attività didattiche presso l’edificio di proprietà comunale situato nel cortile retrostante il municipio.
VARZI - Un passo importante verso la Legge sulla Montagna è stato compiuto sabato pomeriggio a Varzi nella nuova Casa dei Servizi Terre Alte inaugurata dall’assessore regionale alle Attività Produttive Mario Melazzini: gli è stato consegnato un documento condiviso dai sindaci di 19 Comuni.
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TANZI A PAGINA 7
VITA DELLA DIOCESI
Giovedì 10 ottobre 2013
Tortona Ha preso il via la catechesi biblica con don Claudio Doglio
Mosè, un uomo anziano pieno di speranza
TORTONA - “Figure bibliche di speranza e carità: uomini e donne che hanno camminato con il Signore”: questo il titolo generale del ciclo di sette incontri di catechesi biblica che, anche quest’anno, si svolge presso il salone del centro Mater Dei in Tortona e vede con noi la presenza di don Claudio Doglio. L’inizio è stato lunedì 30 settembre alle ore 21, con la preghiera ed il saluto di S.E. Mons. Vescovo Martino Canessa che ha ringraziato i molti convenuti da ogni parte della Diocesi per poi lasciare la parola a don Doglio, il quale ha introdotto la propria riflessione con una domanda provocatoria: possiamo parlare di speranza in questo nostro tempo segnato da così tante incertezze? Certo che possiamo, anzi! Da cristiani siamo chiamati a vivere e comunicare la speranza, tanto più che oggi sperare è atteggiamento che ha perso valore. La speranza, fondata sulla fede ed accompagnata dalla carità, è virtù teologale, cioè è una capacità che è dono di Dio, è attesa certa e sostiene la fatica del vivere. Sperare, allora, è molto di più che essere ottimisti: è fidarsi di Dio, proprio come ha fatto Mosè che, se pure avanti con gli anni, non ha
mai smesso di avere fiducia nel Signore ed ha coltivato la speranza in ogni momento della sua lunga avventura, anche quando tutto sembrava perduto. Vale, allora, la pena di seguire Mosè nel suo cammino con Dio, perché “il condottiero mite” sia un modello che possiamo attualizzare nella nostra vita. Siamo, dunque, dentro quel gruppo dei primi 5 libri dell’Antico Testamento detti Pentateuco (cinque rotoli), che per il popolo di Israele costituiscono la Torah (formazione) e si chiudono proprio con la morte di Mosè (Deuteronomio 34, 4) sul monte Nebo, di fronte a Gerico, da dove Dio gli mostra la terra promessa: “alla tua posterità la donerò; te l’ho fatta vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai”. Quali le premesse di questa fine che, umanamente, pare così poco felice? Molti anni prima una carestia aveva costretto le tribù di Giacobbe/Israele a lasciare la propria terra per scendere in Egitto dove il popolo era cresciuto, si era moltiplicato ed era percepito come un pericolo dal Faraone che cercava ogni mezzo per decimarlo, fino ad ordinare di gettare nel Nilo i neonati maschi. La madre di un pic-
colo, però, tenta di salvarlo, affidandolo alle acque del fiume in un cesto nascosto tra i giunchi e qui il piccolo viene individuato dalla figlia del Faraone che ne ha compassione e lo prende con sé. Presso la corte del Faraone Mosè trascorre i primi 40 anni della sua vita e quando ne esce è ormai un uomo adulto, pronto a formarsi una famiglia; infatti si sposa con una delle figlie di un sacerdote di Madian e qui, nel deserto, tra le tende di Madian, trascorre altri 40 anni… Un giorno come tutti gli altri, mentre conduce al pascolo il gregge, è colpito da uno strano fenome-
no: un roveto arde, ma non si consuma. Mosè non lo sa ancora, ma quello è il fuoco di Dio che illumina, riscalda, ma non distrugge e da quel fuoco Mosè è preso: Dio si comunica, rivela il proprio nome, parla con questo uomo che, non dimentichiamolo, ha 80 anni e lo chiama alla missione di liberare il popolo d’Israele e guidarlo alla terra promessa. Che bella lezione per noi, intrisi del pregiudizio che ad una certa età non si ha più nulla da fare, né da sperare! Mosè si fida di Dio che lo chiama e per altri 40 anni accetta di essere la guida del popolo d’Israele per liberarlo e condurlo alla terra promessa. Dal testo biblico emerge, quindi, con chiarezza, che l’esistenza di Mosè può essere tripartita in quarantenni: il primo dedicato alla crescita ed alla formazione (alla corte egizia), il secondo centrato su silenzio, meditazione, preghiera (nel deserto di Madian) ed il terzo dedicato all’impegno (la guida verso la terra)… Cosa dice questo a noi oggi? La nostra giornata dovrebbe riprodurre, in piccolo, la vita di Mosè, poiché nell’arco delle 24 ore sarebbe bene vivere l’impegno di lavoro alternato a momenti di formazione ed a momenti di preghiera. Ma torniamo a Mosè che accetta la chiamata di Dio, iniziando un’impresa all’apparenza impossibile e resistendo a tutte le opposizioni, senza perdere la pazienza con quel popolo brontolone e testardo che non sa fare altro che lamentarsi. Mosè sa che il Signore è vicino, va avanti nella speranza ed eccolo, a 120 anni, sul monte Nebo a contemplare quella terra, che Dio aveva promesso, prima di entrare in un’altra “terra”, quella dove avrebbe avuto modo di proseguire per l’eternità la propria amicizia con il Signore! Patrizia Govi
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 15 ottobre, mercoledì 16, giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 dalle 8.30 alle 12.30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637), via mail: vescovo@diocesitortona.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it
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Notizie diocesane
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IL POPOLO
13 OTTOBRE, 17 NOVEMBRE/IN SEMINARIO
Pastorale familiare: due incontri sul tema “Educazione all’affettività” Domenica 13 ottobre e domenica 17 novembre, dalle ore 15 alle ore 18, presso il Seminario Vescovile di Tortona si terranno due incontri sul tema “Educazione all’affettività”. Relatore sarà Raffaello Rossi, consulente familiare, membro del consiglio direttivo AlCCeF., direttore del Centro di consulenza familiare, psicopedagogica e relazionale di Bologna, formatore accreditato dal ministero della sanità per la formazione dei medici di medicina generale, formatore di insegnanti per ogni ordine e grado e già docente di educazione e didattica all’Ateneo Domenicano. L’invito è rivolto a tutti, in particolare: ai genitori, agli insegnanti, ai catechisti, agli animatori e a coloro che sono impegnati nell’ambito educativo. È garantito il servizio di animazione per bambini. 17 OTTOBRE/IN SEMINARIO
Preghiera per le vocazioni Continuano gli incontri mensili di preghiera e di adorazione per le vocazioni che saranno guidati dal Vescovo Mons. Martino Canessa. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 17 ottobre, alle ore 21, presso la cappella del Seminario a Tortona. IL COMUNICATO
La Caritas diocesana per le vittime di Lampedusa
Caritas si unisce alla preghiera e al cordoglio di Papa Francesco, che ha espresso il suo profondo dolore per il nuovo dramma dell’immigrazione avvenuto a Lampedusa, dove un barcone è naufragato provocando centinaia di morti. “Preghiamo insieme Dio – ha detto il papa – per chi ha perso la vita: uomini donne bambini, per i famigliari e per tutti i profughi. Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie. Solo una decisa collaborazione di tutti può aiutare a prevenirle”. “Si tratta – ricorda don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana – di persone che fuggono da contesti di guerra, rispetto ai quali abbiamo dei doveri internazionali di accoglienza. Se pensiamo a situazioni come quella del conflitto siriano, con milioni di rifugiati che cercano di salvare le proprie famiglie, anche fuggendo dai campi profughi, una domanda viene spontanea: perché l’Italia, come hanno già fatto altri paesi, ad esempio la Germania, non apre dei corridoi umanitari per far arrivare in sicurezza queste persone, con le loro famiglie, invece di costringerli nei fatti a mettersi in mano dei trafficanti di uomini e a rischiare la propria vita in mare? Una delegazione di Caritas Italiana sarà da lunedì proprio a Lampedusa, per un incontro con il Vescovo, S.E. mons. Francesco Montenegro, gli operatori della Caritas di Agrigento e la Delegazione delle Caritas diocesane della Sicilia”. E a pochi giorni da un’altra strage di migranti, quella di Scicli (Ragusa), Caritas Italiana, insieme a tutte le Caritas diocesane, a partire da quelle più direttamente coinvolte come quella di Agrigento, rilancia il suo impegno sul territorio per l’accoglienza e l’accompagnamento dei profughi. Accanto a questo occorre però la consapevolezza che la questione immigrazione necessita di un approccio legislativo globale, anche a livello europeo. Gli strumenti internazionali per far arrivare in sicurezza i rifugiati sono infatti diversi, ma solo in pochissimi casi vengono utilizzati dagli Stati europei. Si va dal reinsediamento di rifugiati da un paese di primo asilo, alle operazioni di trasferimento umanitario attivate nel contesto di emergenze umanitarie (i cosiddetti corridoi umanitari), all’uso flessibile dei visti e le procedure di ingresso protetto.
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CAMPANE
IL POPOLO
VITA DELLA CHIESA
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Giovedì 10 ottobre 2013
Il cammino tracciato per la Chiesa del terzo millennio
Papa Francesco pellegrino ad Assisi dall’inviata Sir ad Assisi M. MICHELA NICOLAIS
stituto, Francesca Di Maolo.
Assisi-Roma, Roma-Assisi, andata e ritorno. Un Santo e un Papa, ad ottocento anni di distanza. San Francesco è andato a Roma per essere “confermato” dal successore di Pietro, e Papa Francesco - il primo successore di Pietro che ha scelto di chiamarsi come il “poverello” viene ad Assisi per “confermare” nella fede la sua Chiesa. E lo fa con un gesto clamoroso, non però nel senso in cui lo interpretano i media, ma entrando - anche questa una prima volta di un Papa - nella Sala della Spoliazione, il luogo dove san Francesco ha abbandonato i beni terreni, per spiegare “di che cosa deve spogliarsi la Chiesa”. Non solo la Chiesa, ma tutti i cristiani, perché la Chiesa siamo tutti noi. Così - come aveva
fatto nel suo primo discorso al Serafico - abbandona il testo scritto per parlare per circa dieci minuti a braccio. Parte da Francesco, e a Francesco si rivolgerà con una sorta di preghiera speciale nell’omelia della Messa: tre invocazioni, più il “rilancio” di una preghiera per Assisi, per l’Italia, per il mondo. Ripercorriamo alcune tappe del terzo viaggio del Papa in Italia, per la festa del suo Patrono: un itinerario di 30 chilometri, a piedi e in “papamobile”, per toccare 12 luoghi francescani, con momenti pubblici ed altri privati e molto intimi, come il pranzo con i poveri al Centro di accoglienza della Caritas, la sosta silenziosa in preghiera sulla tomba di san Francesco o a Santa
Chiara “a tu per tu” con il Crocifisso di San Damiano. Nel tardo pomeriggio, il “bagno di folla” con i giovani, a S. Maria degli Angeli, preceduto dalla preghiera alla Porziuncola: quasi una “Gmg” umbra con 12mila ragazzi che straripavano dalle transenne. Le piaghe di Gesù Quando Gesù è risorto “era bellissimo, non aveva nel suo corpo né lividi né ferite”, ma “ha voluto conservare le piaghe e le ha portate in cielo”. È la frase più toccante del primo discorso del Papa, al Serafico, dove il Papa si è intrattenuto per 45 minuti con i bambini disabili e si è lasciato “provocare” da una donna, la direttrice dell’I-
No a “cristiani di pasticceria” “Di che cosa la Chiesa deve spogliarsi? Di un pericolo gravissimo, che minaccia ogni persona nella Chiesa: il pericolo della mondanità”, dice il Papa nella Sala della Spoliazione, chiedendo la grazia, per tutti i cristiani, di avere il “coraggio dello spogliarsi dello spirito del mondo, che è la lebbra, il cancro della società”. La Chiesa siamo tutti noi, e “se vogliamo essere cristiani non c’è altra strada” che quella di Francesco. Non esiste un cristianesimo “più umano, senza Gesù, senza la Croce, senza spogliazione”: altrimenti, diventiamo “cristiani di pasticceria”. La mondanità spirituale “porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio”, “ci fa male”. Quanto è “triste” un cristiano “mondano”, non si possono servire due padroni, Dio e il denaro. Il “giorno di pianto” e il “mondo selvaggio” Poi il riferimento alla tragedia di Lampedusa - “Oggi è un giorno di pianto” - e ai poveri schiacciati da questo mondo “selvaggio”, perché la mondanità spirituale “è atteggiamento omicida”, uccide “l’anima, le persone, la Chiesa”.
La Croce e la Tomba “Insegnaci a rimanere davanti al Crocifisso, a lasciarci guardare da Lui, a lasciarci perdonare, ricreare dal suo amore”. È la prima delle tre invocazioni a Francesco che hanno scandito l’omelia della Messa, prima della quale Papa Francesco ha disceso le scale che portano dalla Basilica Superiore a quella Inferiore con un mazzo di rose bianche e gialle e si è inginocchiato in preghiera sulla tomba del Santo. Il primo riferimento è al Crocifisso di San Damiano, davanti al quale ha poi pregato nella chiesa di Santa Chiara: Gesù “non appare morto, ma vivo”, ha gli occhi aperti e spalancati, uno sguardo che arriva dritto al cuore. La pace di Francesco “non è un sentimento sdolcinato” “Insegnaci ad essere strumenti della pace”. È la seconda invocazione dell’omelia, che serve al Papa per sgombrare il campo da tutti gli stereotipi su San Francesco: “La pace francescana non è un sentimento sdolcinato”, questo san Francesco “non esiste”, come anche l’altro Francesco un po’ “new Age”, “una specie di armonia panteistica con le energie del cosmo”. La pace di Francesco è quella di Cristo, che passa dai chiodi della Croce.
Custodire l’uomo “Ottienici da Dio il dono che in questo nostro mondo ci sia armonia e pace!”, la terza invocazione a Francesco, e l’appello dalla Città della Pace: rispettiamo la creazione, facciamo cessare i conflitti, il terrorismo, la guerra, in Terra Santa, in Medio Oriente, nel mondo. L’antidoto è il Cantico delle Creature. Ma alla radice di tutto, l’uomo ha il compito di “custodire l’uomo”, dice il Papa a braccio. Infine, una speciale preghiera per l’Italia: “Ciascuno lavori sempre per il bene comune, guardando a ciò che unisce più che a ciò che divide”. In nome di Francesco Non aver paura del matrimonio, rifiutando la “cultura del provvisorio”, “trasformare il mondo secondo il disegno di Dio”, percorrere le strade del mondo “col Vangelo nel cuore e tra le mani”. Questi alcuni inviti rivolti dal Papa ai giovani, nella festa di piazza di S. Maria degli Angeli. Da un pastore che ha una visione di Chiesa che “cammina con il popolo”, perché non c’è niente di più bello del camminare, e nel cammino raccontarsi la vita. Perché il popolo, e giovani soprattutto, hanno “fiuto” nel trovare piste nuove e creative. Prima la testimonianza, poi le parole, dice il Papa ai “suoi” giovani. “Nel nome di San Francesco”.
Intervista a monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi Monsignor Sorrentino, cosa le resta della visita del Papa? “Ha superato ogni mi aspettativa. Ho toccato con mano il segreto di Papa Francesco: è un uomo che vive di Dio e sa stabilire rapporti, sa rendere buono il contatto con le persone, sa parlare a distanza. Le persone ne hanno bisogno: il suo popolo ha un bisogno anche fisico di lui, di toccarlo, di accarezzarlo. Sono rimasto molto colpito da questo aspetto. Del resto, il Vangelo ci dice questo: le persone seguivano Gesù, spesso lo tallonavano, cercavano il contatto con lui. Papa Francesco ha mostrato come bisogna stare di fronte a questo popolo, e lo ha fatto soprattutto con le persone più deboli, con i poveri, i malati, i disabili: più le persone si presentano davanti a Papa Francesco con il volto sofferente, più lui si sente quasi rapito da loro”. C’è qualche episodio che le è rimasto più impresso? “Tutti i momenti e i luoghi dell’intensa giornata di ieri mi sono rimasti nel cuore, a cominciare dall’incontro al Serafico. Ma le cose che mi
hanno colpito di più sono state quelle che non sono passate sui video. Un episodio per me davvero impressionante è stato quando il Papa è stato avvicinato da un uomo che, fendendo la folla per raggiungerlo, è corso a dirgli: ‘Mi sono convertito con la tua bontà’, e si è gettato ai suoi piedi. Una confessione pubblica di fede: mi è sembrata una pagina del Vangelo riscritta oggi”. La Spoliazione, da Francesco a Papa Francesco: ce la racconta? “Il Papa ce ne ha parlato usando la categoria dello spirito mondano, in contrapposizione allo spirito del Vangelo. Lo spirito mondano è l’idolatria del denaro, la chiusura della solidarietà, il prevalere dell’egoismo, in base al quale aumentiamo sempre di più noi stessi e diminuiamo gli altri. Lo spirito del Vangelo è esattamente l’opposto: aprendoci agli altri abbiamo tutto da guadagnare, perché cresciamo in umanità, portiamo gioia per noi e pace per il mondo. Questo è un atteggiamento spirituale, ma
ha anche implicazioni personali e comunitarie: per la Chiesa, e per la società, diventa stile e progetto”. L’omelia a San Francesco ha fatto piazza pulita sugli stereotipi francescani... “Francesco d’Assisi, così tanto amato, può essere anche tradito da interpretazioni non appropriate. Quando se ne fa a buon mercato il santo dell’ecologia, bisogna ricordare che per lui la natura è creazione di Dio, e quando se ne fa il paladino della pace bisogna ricordare che per il Santo di Assisi la pace ha un senso profondo, evangelico: non è una pace esteriore, ha a che fare con lo spirito delle Beatitudini”. A San Rufino il Papa vi ha consegnato un’idea di Chiesa molto dinamica, fondata sul “camminare insieme”... “Per noi quello è stato un discorso molto importante. Il Papa non ci ha indicato obiettivi diversi da quelli che abbiamo messi a fuoco, ma ce li ha riconsegnati facendoci una ‘lezione’ di come si sta di fronte alla gente. La nostra è una Chiesa dav-
vero bella, ma anche complessa e dalla lunga storia: bisogna imparare a camminare insieme, e da Papa Francesco ci è giunta una lezione e un incoraggiamento”. A Santa Maria degli angeli Papa Francesco ha parlato ai giovani senza filtri, attingendo anche molto ad esempi, e battute, presi dall’esperienza quotidiana. Anche questa può essere una lezione da raccogliere per il futuro? “A caldo, ho sentito molte signore che sono rimaste davvero impressionate dall’invito del Papa a non stirare più le camicie dei figli: è stato un modo davvero personalissimo del Santo Padre di affrontare il tema della maturità dei figli, ma anche delle madri... Papa Francesco ha questa straordinaria capacità di passare dai grandi temi alle applicazioni concrete: si fa ascoltare dalla gente, e dopo ‘tornare come prima’ è difficile. Dobbiamo imparare a parlare così: Gesù, ci dice il Vangelo, parlava in questo modo, era un testimone che si faceva capire”.
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IL VANGELO DELLA DOMENICA
Giovedì 10 ottobre 2013
13 Ottobre - XXVIII Domenica del Tempo Ordinario
IL COMMENTO AL VANGELO
“Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato”
La Parola che la liturgia ci regala questa domenica, ci riporta a meditare sulla nostra fede. La scorsa settimana, con l’esempio del granello di senape, Gesù ci ha fatto scoprire che la fede non è solo questione di quantità, ma di qualità. La verità del mio rapporto con Dio non è la somma di quello che faccio o di quello che non faccio, ma è un cammino in profondità, alla ricerca dell’ autenticità della relazione figliale con il Padre.
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La riconoscenza è merce rara, si usa dire, e non senza fondamento. Lo sottintende anche il vangelo di questa domenica. Gesù era in cammino verso Gerusalemme, quando dieci lebbrosi, fermandosi a distanza da lui (come era prescritto, i colpiti da quel terribile male erano esclusi dal contatto con il resto dell’umanità), invocarono il suo aiuto: “Gesù, maestro, abbi pietà di noi!”. Egli si limitò a rispondere: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”. Sempre secondo le prescrizioni, chi dalla lebbra si riteneva guarito doveva farlo certificare dai sacerdoti, ai quali spettava di riammetterli nella comunità. “E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un samaritano”.
Lc 17,11-19 Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide,
Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano
Santa Maria Soledad Torres Acosta L’11 ottobre è il giorno in cui ricorre la memoria liturgica di Santa Maria Soledad Torres Acosta, religiosa spagnola, proclamata santa da Paolo VI, il 25 gennaio 1970. Nacque a Madrid, il 2 dicembre 1826, ricevendo al battesimo i nomi di Bibiana Antonia Manuela. Era la figlia di modesti commercianti e trascorse gli anni giovanili nella casa paterna, occupandosi dei lavori domestici e della cura dei fratelli più piccoli. Fin da bambina ebbe una salute debole, gracile e cagionevole, ma un carattere forte, energico e paziente.
Religiosa spagnola fondò la congregazione delle Serve di Maria Ministre degli Infermi e dedicò la sua vita ai malati Ricevette l’educazione dalle Suore Vincenziane e si sentì attratta dai poveri, tanto da pensare di dedicarsi completamente al loro servizio. Quando decise di farsi suora, però, ottenne il rifiuto delle Vincenziane e di altri conventi, perché a causa della scarsa salute e delle frequenti crisi asmatiche si pensava fosse inadatta alla vita religiosa. Lei non si diede per vinta e iniziò a dedicarsi, quasi a tempo pieno, a tutte le opere di bene parrocchiali. In questo modo conobbe il sacerdote servita (dei Servi di Maria) Miguel Martínez y Sanz, curato della parrocchia del sobborgo di Chamberí, al quale stavano particolarmente a cuore i tanti malati a domicilio, abbandonati a se stessi, che spesso morivano senza sacramenti e senza alcun accompagnamento spirituale.
Il sacerdote ebbe l’idea di fondare una congregazione religiosa, che si occupasse di questa esigenza spirituale e, dopo un colloquio con la santa, le chiese di aiutarlo a realizzare il suo sogno. Il 15 agosto 1851 Bibiana Torres Acosta insieme ad altre sei cofondatrici prese i voti e diede vita alla nuova Congregazione, vestì l’abito nero e cambiò il suo nome in Maria Soledad (Desolata) in onore della Vergine Addolorata, molto invocata in Spagna e protettrice dell’Ordine dei Servi di Maria di cui faceva parte don Miguel. Nacquero così le Serve di Maria Ministre degli Infermi, impegnate a servire i malati. Il primo nucleo era formato da sette suore, tante quanti erano i fondatori dei Servi di Maria. Iniziarono subito il loro apostolato dandosi da fare durante le epidemie di colera che si ci furono in quegli anni e che affrontarono con disponibilità e generosità. Nel 1856 don Miguel abbandonò la direzione della comunità a causa della sua partenza per l’A-
frica e questo fatto mise in gravi difficoltà la congregazione. Il nuovo direttore era giovane, pronto a credere alle maldicenze e aveva anche l’ambizione di rivestire un ruolo chiave nella congregazione. Uno primi provvedimenti, infatti, fu proprio la rimozione dall’incarico di superiora di Maria Soledad, che umilmente si ritirò in convento a fare i lavori più umili, senza perdere la sua serenità. In poco tempo, però, la situazione della Congregazione peggiorò. Due cofondatrici morirono e quattro se ne andarono insieme ad altre suore. Per non far chiudere l’Ordine, il direttore fu sostituito e Maria Soledad nominata nuovamente superiora, ruolo che ricoprì fino alla morte. Con l’aiuto dei successivi direttori diede nuova vita e definitiva organizzazione alla Congregazione. Stabilì che le sue suore avessero una solida preparazione infermieristica e una grande devozione alla Vergine ivocata con il titolo di Nostra Signora della Salute degli infermi. Meritò la protezione della regina Isabella II e ottenne la fiducia della Giunta di Beneficenza di Madrid che affidò all’Istituto nel 1859 la Casa del Soccorso e poi nel 1861 la conduzione dell’Ospedale di S. Giovanni di Dio. Estese la sua fondazione con l’apertura di nuove case in tutta la Spagna e anche a Cuba (1875). Oggi la Congregazione è presente in 27 nazioni. Alla fine di settembre del 1887 Maria Soledad si mise a letto e non si rialzò mai più. Morì l’11 ottobre a 61 anni. Pio XII la proclamò beata nel 1950 e 20 anni dopo fu canonizzata. Il suo corpo perfettamente conservato, dopo un periodo di sei anni nel cimitero locale, fu trasferito nella Casa Madre di Madrid.
Non è l’unico passo del vangelo in cui i samaritani, detestati dai giudei in quanto stranieri ed eretici, emergono migliori di loro: basti ricordare la parabola detta appunto del “buon” samaritano, perenne ammonimento sul fatto che non è la razza a determinare la qualità degli uomini. Ma l’episodio si focalizza sul fatto che, indipendentemente dalla nazionalità, su dieci miracolati uno solo tornò a ringraziare. “Quando incontriamo qualcuno che ci deve riconoscenza ce ne ricordiamo subito. Quante volte invece incontriamo qualcuno verso il quale abbiamo un debito di gratitudine e non ci pensiamo”, ha scritto Goethe, fotografando una realtà che, se riflettiamo, ci riguarda un po’ tutti. E se è vero nei riguardi del nostro prossimo, lo è tanto di più riguardo a Colui al quale più di chiunque altro dobbiamo gratitudine, perché da lui abbiamo ricevuto tutto: la vita, con ogni buona cosa che la vita ci ha portato e ci porta, come l’intelligenza e l’istruzione, la possibilità di mangiare tutti i giorni, di avere una casa e un vestito e di curarci se ci ammaliamo, la capacità di amare ed essere amati, un mondo da ammirare per l’infinità di cose belle che racchiude. Soprattutto, da Dio abbiamo ricevuto incomparabili doni spirituali, riassumibili nella sua amicizia e nella possibilità di raggiungerlo, un giorno. Spesso ci si dimentica di tutto ciò; tutto ci pare dovuto, o insignificante perché ovvio, scontato. Ecco perché nella preghiera spesso ci limitiamo a chiedere, chiedere ancora, chiedere dell’altro. Sarà allora il caso di ricordare che, tra i tanti doni, Dio ci ha messo nelle mani anche il modo di ringraziarlo come si conviene. “Ricordati di santificare le feste”, recita uno dei comandamenti; già prima di Gesù, la festa comportava di non lavorare, per avere il tempo e le disposizioni d’animo adatte ad elevare la mente a Dio con sentimenti di riconoscenza. Con Gesù, la festa ha mantenuto lo stesso significato, ma enormemente arricchito: la riconoscenza trova la sua espressione più alta nella Messa, il cui nome proprio, non a caso, è Eucaristia, cioè “ringraziamento”. Nella Messa, “con-celebrata”! insieme dal sacerdote e dai fedeli, l’uno e gli altri riconoscono di avere ricevuto tutto da Dio, e come si fa tra gli uomini contraccambiano in quanto possono: di nostro avremmo ben poco da offrirgli; ma ci è dato da offrirgli il dono più grande, il suo stesso Figlio per noi morto e risorto. Quale meraviglia, quale generosità! Dio ci colma di doni, compreso quello da rendergli; da parte nostra occorre soltanto la volontà di farlo. E se lo facciamo, se anche noi ci riconosciamo graziati, si realizza anche per noi quanto Gesù ha detto all’unico dei dieci lebbrosi tornato a ringraziarlo: “Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato”. LE LETTURE DELLA DOMENICA
Prima Lettura 2Re 5,14-17 Salmo Responsoriale Sal 97 Seconda Lettura 2Tm 2,8-13
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IL POPOLO
PRIMO PIANO
Giovedì 10 ottobre 2013
Per non dimenticare/2 Continua la riflessione, a puntate, sulla “quarta Resistenza”
Quel “modo cattolico” di partecipare alla liberazione Sarà necessario rivedere, prima o poi, certi schemi di attribuzioni partecipative: al preteso monopolio, o quanto meno alla preponderanza, delle sinistre andrà tolta qualche percentuale, da aggiungersi a quelle altrui. Al 25 aprile 1945, nelle formazioni cristiane si contavano 65-80mila combattenti sugli effettivi 180-200mila, peraltro non tutti comunisti. Con in più il retroterra di chi, pur non volendo imbracciare le armi, forniva l’assistenza materiale e sanitaria, i collegamenti, il supporto informativo. Non tanto la “partecipazione andrà tolta qualche percenfermato il corrispettivo di alla Resistenza” da parte dei tuale, da aggiungersi a queldieci divisioni tedesche e la cattolici quanto il “modo le altrui, per costatare che, al totalità dei militari cattolico” di quella parteci25 aprile 1945, fascisti, impedenpazione. Lo storico Alberto do loro di comCanavero avanza battere su altri una difronti. I cattolici stinziohanno pagato, ne che, sul campo, un a setpesante contritant’anni buto di sangue dall’inicon 2000 morzio – 8 ti, oltre 2500 settembre feriti gravi e 1943 – altre perdite della rivolfra i civili. ta degli itaDi quei caliani contro duti ben l’oppressio1177 risulne nazista, tano iscritti giustifica l’aall’Azione desione dei Cattolica e credenti, nelle alla varie maniere GIAC; possibili, alla sono stalotta per la lite attribertà. buite loIl “modo cattoliro 37 co” non è stato medaforse ancora deglie bitamente esplod’oro rato, lasciando al vaqualche incertezza lore storiografica e almilicune responsabilità tare nella “comunione e della dimenticanza” cidenunciata, per l’invisieme della Resistenza, da un altro storico, Sergio Luzzatto. Se restiamo ai fatti, Giorgio Bocca (al quale non si possono certamente attribuire indulenugenze per la Chiesa) amia l’avv c n u n n mette: “Senza l’aiuto del della a adella) di Stra munale, Str N L clero tre quarti della piaC o il io C cui Archiv o con nura padana sarebbero rile (29 alla anifest e dei poteri ( m Il masti chiusi e difficilmente memoria), 87 d’argento, 54 n io z sun accessibili alla ribellione”. ta as si trattava, di bronzo, oltre a centinaia Si può quindi dedurre la soper le formazioni cristia- di croci di guerra. stanza del sostegno offerto ne, di 65-80mila combattenti Le prime medaglie d’oro dalla gente ai “soldati delsugli effettivi 180-200mila, della guerra di liberazione l’ombra”, anche in quella so- peraltro non tutti comunisti. sono quelle di Giancarlo cietà rurale considerata più Con in più il retroterra di Puecher Passavalli, ventenne tradizionalmente religiosa, chi, pur non volendo imbrac- studente milanese membro socialmente conservatrice e ciare le armi, forniva l’assidell’AC, fucilato nel dicemmeno sensibile a diritti e vastenza materiale e sanitaria, i bre 1943, e di un militare, lori di libertà. collegamenti, il supporto anch’egli di AC, il tenente informativo. Senza di essa la guerra clanGiuseppe Cederle, caduto lo Una attività sottotraccia che destina non sarebbe stata stesso mese nella battaglia di esasperava il nemico, indupossibile. Del resto un noto Mignano di Montelungo cendolo a inumane rappresa- combattendo a fianco degli comandante partigiano, Ermanno Gorreri, sottolinea- glie contro vecchi, donne e Alleati con il nuovo esercito bambini e che non giustifica va come la presenza dei italiano, il CIL. il nome di “guerra civile”: “bianchi” fosse servita a Anche altri nomi nell’elenco era una rivolta contro l’inva- dei decorati sono riconducicontrollare e smussare tensore, al cui servizio si erano sioni alimentate presso i bili a una militanza nell’AC, posti i fascisti repubblichini. dai fratelli Alfredo e contadini da atteggiamenti Una Resistenza, la definisce Antonio Di Dio, fondatori intemperanti dei “rossi”. dell’effimera e gloriosa Sarà quindi anche necessario lo storico Agostino Giovagnoli, come forza di Libera Repubblica rivedere, prima o poi, certi lungo periodo, e alla quale dell’Ossola, caduti insieme schemi di attribuzioni partecipative: al preteso monopo- concorse gran parte della co- con Filippo Beltrami, a Renato Vuillermin, Ignazio munità nazionale. lio, o quanto meno alla preIn Italia dai partigiani è stato Vian, Galileo Vercesi, Carlo ponderanza, delle sinistre
Don Pierino Cristiani, un protagonista della Resistenza
Bianchi, già presidente della Fuci a Milano, morto in un Lager. Accanto a loro una fioritura di beati, già riconosciuti come tali o i cui casi sono in corso di esame da parte della Chiesa, e che confermano, in quella lotta, il contributo di speranza offerto dai fedeli al futuro del Paese. Nei modi propri a ognuno per opporsi alla violenza. Molte figure sono note, come Salvo D’Acquisto, Teresio Olivelli, Giovanni Palatucci ed Eduardo Focherini (gli ultimi due proclamati anche “giusti fra le nazioni”); a esse si aggiungono, all’esame delle virtù eroiche, Gino Pistori, Giorgio Catti, Flavio e
za per motivi religiosi. Non si tratta, comunque, di rivendi-
pria porzione di legittimità in quel processo che portò alla restaurazione della democrazia, quanto di condividere un patrimonio di memorie che univa – come scrisse Paul Eluard in una poesia clandestina – “quello che credeva al cielo/ a colui che non vi credeva” nello sforzo comune per costruire una società nella quale non dominasse la violenza e l’arbitrio. Nessuno può negare che la Chiesa, in qualche modo “cerniera della storia”, abbia contribuito attraverso i suoi figli a forgiare il futuro e anche a impostare una cultura della legalità, a prova della quale non mancano esempi di cattolici, combattenti della libertà ed eliminati da altre parti politiche. Come Matteo Simonazzi, il comandante Azor, cattolico scomodo ed eticamente esigente, che venne ucciso da partigiani comunisti un mese prima della liberazione, o i diciassette protagonisti della vicenda Porzus, sterminati dai titini.
Nulla di meglio, per ricordare quell’epopea di generosità che è stata la Resistenza, che citare due versi di un poeta, Franco Fortini: “Porteremo i passi dei nostri figli/ dove hai amato per Manife st noi l’ultima ra ann o dell’8 mag uncia g volta”. la com io 1945, co comun n il qu posizio ale (Ar Perché setale n chivio Nobile e della nuov il CLN di Vo , Vogh ghe- tant’anni non sia amm era) inistra Gedeone Corrà, zione gnifichino oblio della storia. l’altoatesino Joseph Mayr Angelo Paoluzi Nusser, obiettore di coscien- care la pro-
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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI
SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-21 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 1118 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,3018 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore
11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 ottobre 2013 Giovedì 10: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Venerdì 11: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Sabato 12: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Domenica 13: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Lunedì 14: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Martedì 15: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)
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STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 16: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Edicole aperte domenica 13 ottobre 2013 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 13 ottobre 2013 (Turno G): AGIP, via Carlo Emanuele III 5.
Varzi E’ stata inaugurata dall’assessore regionale Mario Melazzini la Casa dei Servizi Terre Alte
Il primo passo verso la “Legge sulla Montagna” VARZI - Un passo importante verso la Legge sulla Montagna è stato compiuto sabato pomeriggio a Varzi nella nuova Casa dei Servizi Terre Alte inaugurata dall’assessore regionale alle Attività Produttive Mario Melazzini. Il presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese Bruno Tagliani ha consegnato un documento condiviso da tutti i sindaci dei 19 comuni all’esponente della giunta Maroni, che si impegnerà nel portare a termine l’iter, e ai due consiglieri del Pirellone Angelo Ciocca e Giuseppe Villani. Il documento intitolato “La Montagna che Vince” è una riflessione sulla montagna e sull’Appennino Lombardo degli amministratori, come proprio contributo per Regione Lombardia e per quanti vorranno lavorare per restituire a queste terre e alle loro genti, la piena dignità che meritano. Bruno Tagliani ha consegnato il documento dopo l’inaugurazione di una struttura
nuova che darà un forte impulso turistico alla zona e che dispone di strumenti informativi avanzati, attrezzature, servizi e assistenza tecnica per sviluppare e supportare le imprese nel campo del turismo, dell’agroalimentare, dell’ambiente, della cultura, dell’artigianato. Alla cerimonia hanno partecipato oltre 200 persone tra ammini-
stratori, politici e rappresentanti del mondo agricolo e imprenditoriale delle “Terre Alte”. In platea, ad assistere agli interventi di Melazzini, Tagliani, di Giorgio Remuzzi presidente della Fondazione Gal Alto Oltrepo e dell’emozionato sindaco di Varzi Gianfranco Alberti, c’erano il senatore Giovanni Azzaretti con l’ex presidente della Comunità Montana Elio Berogno, l’ex consigliere regionale Giovanni Alpeggiani, il presidente della Comunità Montana Terre del Giarolo Vincenzo Caprile, l’assessore al Turismo della Provincia Emanuela Marchiafava, il consigliere provinciale Giovanni Ferrari, tutti i sindaci della Comunità Montana, Paolo Affronti, l’arciprete di Varzi don Gianluca Vernetti che ha impartito la benedizione della struttura, il sindaco di Voghera Carlo Barbieri, il sindaco di Rivanazzano Terme Romano Ferrari, il sindaco di Silvano Pietra Alessandro Pani-
gazzi. “La concezione dei sistemi economici montani deve subire una profonda modifica, che potremmo definire quasi una rivoluzione copernicana, rispetto all’attuale valutazione e giudizio di valore. – ecco quanto si legge nel documento presentato da Bruno Tagliani – Perché possa esprimere pienamente le sue potenzialità, la montagna appenni-
VOGHERA - Domenica al castello visconteo
Si celebra l’Autunno
VOGHERA - Domenica 13 ottobre si terrà nel castello Visconteo di Voghera la 36^ edizione della “Festa dei funghi”. Alle ore 12 sarà preparata una risottata che terminerà con la musica di tradizione con piffero e fisarmonica di Massimo Perelli e Giampaolo Tambussi. Nelle settimane scorse numerosi appassionati di funghi hanno popolato boschi e prati del territorio montano alla ricerca di porcini, ovuli e gallinette.
nica della Lombardia ha bisogno di alcune chiare direttive che ne riconoscano la specificità e il valore. Bisogna individuare in modo chiaro ed univoco l’area montana. Occorre un riconoscimento del ruolo istituzionale della Comunità Montana, quale momento strutturale e strategico di ricomposizione del governo della montagna e l’attribuzione all’ente di competenze e ruoli che consentano effettivamente di svolgere le funzioni di programmazione e gestione del territorio”. I sindaci chiedono inoltre l’attribuzione di risorse atte a garantire il massimo livello di qualità della vita, per mantenere la popolazione attuale ed attrarre nuovi residenti e richiedono soprattutto agevolazioni di carattere fiscale. Infine, l’ente richiede alla Regione il riconoscimento giuridico, sociale ed economico del valore delle attività produttive svolte in ambiente montano. Mattia Tanzi
IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
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Pizzale Domenica 13 ottobre torna la tradizionale sagra paesana
Kiwi vero protagonista a Pizzale
PIZZALE - Quest’anno la Sagra del Kiwi di Pizzale anticipa i tempi: l’appuntamento è per domenica 13 ottobre quando, a partire dalle ore 10, la Pro Loco ed il Comune apriranno la giornata di festa con l’esposizione e la vendita diretta del frutto esotico, di cui fin dagli anni ’70 esistono alcune piantagioni in paese. Ma c’è spazio anche per la vendita e la degustazione di tutti i prodotti tipici dell’Oltrepò, oltre alle numerose bancarelle che invaderanno tutta l’area di fronte al Comune per una giornata ricca di sapori e tradizioni. Dalle 15, poi, entreranno in azione i cuochi per
la degustazione gratuita del celebre risotto al kiwi. Durante tutta la giornata è prevista l’apertura del mercatino parrocchiale, oltre all’accompagnamento musicale del duo Morisio. A partire dal pomeriggio, per iniziativa di Associazione Porana Eventi, tradizioni, cultura e spettacolo saranno protagoniste: dalle 14, infatti, parte il raduno delle confraternite diocesane e di diverse associazioni di volontariato dall’area silos della Stazione Ferroviaria di Pizzale-Lungavilla. A far da apripista ci saranno i suoni di alcuni complessi bandistici del territorio, per dare il via
ad una parata che attraverserà il borgo di Porana, dove per l’occasione per tutto il pomeriggio, dalle 14 alle 18, saranno visitabili il parco di Villa Meroni e la chiesa neogotica di S. Crispino, visto che in molti non hanno potuto partecipare all’open day per la sagra patronale di fine settembre causa preannunciato maltempo; inoltre i bambini avranno la possibilità di fare un giro in carrozza con i cavalli sull’aia grande di fronte alla chiesa, grazie all’iniziativa di Paolo Manzoni. Dopo l’arrivo a Pizzale del corteo, nel piazzale del Municipio, verrà dato vita ad un concerto che porterà tanta allegria tra i numerosi turisti che affolleranno le vie principali del paese, compreso il nuovo sagrato della chiesa, recentemente inaugurato. Non mancheranno come ogni anno i Volontari della Croce Rossa di Voghera, con le infermiere che misureranno gratuitamente la pressione ai cittadini. E poi le “Contadinelle del Borgo”, guidate da Luisa Dosseni, che sfileranno e porteranno gadget presso il banchetto del borgo di Porana, che fa parte dell’associazione dei Borghi più belli d’Italia e che presenterà i dolci tipici della zona, i poranelli, per l’occasione al gusto del kiwi. Un po’ di bellezza, dunque, abbinata alle tradizioni contadine e alla valorizzazione dei prodotti tipici e artigianali del territorio. a.b.
BRALLO DI PREGOLA - Nei boschi dell’Appennino trovate oltre 100 specie (molte velenose)
I micologi delle Asl studiano i funghi
Giovedì 10 ottobre 2013 VOGHERA/LA NOMINA
Berti è il nuovo presidente del Lions VOGHERA - Roberto Berti, Dottore Commercialista con studio a Rivanazzano Terme e a Voghera in via Emilia, succede a Stefano Tognoli in qualità di Presidente del L.C. Voghera Host per l’annata lionistica 2013/14. Roberto Berti, già I° presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Voghera e Oltrepò, opera da molti anni, insieme a tutti i componenti della sua famiglia, nell’associazione dei Lions che è considerata la più importante associazione di servizio del mondo. È stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica nel 2005 con firma del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il nuovo presidente ha già avuto modo di illustrare il suo programma d’azione ai componenti del Consiglio direttivo del Club il quale, oltre ai service sul territorio, che sono indispensabili, prevede attività di partecipazione ai grandi progetti nazionali e internazionali per offrire a chi ne ha bisogno un qualcosa di adeguato alle forze messe in campo dell’associazione e delle necessità di oggi che sono molto più complesse di quelle degli anni precedenti. I punti fondamentali del suo programma sono: interventi di restauro alla chiesa di San Sebastiano di Voghera, l’organizzazione di meeting e concerti per ottenere fondi per l’acquisto di attrezzature di pronto intervento per la C.R.I., incontri con relatori di grandi imprese nazionali sulla situazione economico finanziaria odierna e con funzionari della D.I.A. sul riciclaggio di denaro e norme an-
tiriciclaggio, organizzazione di un convegno sul tema nazionale “Abuso sui minori” con il supporto di esperti psicologi e funzionari della Polizia Postale. Berti sarà coadiuvato dai soci che formano il nuovo Consiglio direttivo: Renzo Draghi, Primo vice Presidente e Tesoriere; Francesco Accolla, Secondo vice Presidente; Bartolo Corradino, Segretario; Andrea Angeleri, Cerimoniere; Giuseppe Grugni, Revisore dei conti; Angelo Caporotondi, Censore; Antonio Zinni, Addetto stampa; Maria Giacomina Libardi, Addetta alle tecnologie informatiche; Paolo Caridi, Luisa Caridi, Enrico Girani, Consiglieri; Stefano Tognoli, Past President. Comitato soci: Presidente Giuseppe Grugni, Componenti: Fabio Milanesi, Stefano Tognoli. “Noi dobbiamo far sentire ai nostri associati – afferma Berti – quella piacevole sensazione di appartenere a qualcosa di unico da vivere con entusiasmo e partecipazione e, restando e operando insieme, riusciremo a realizzare i nostri grandi progetti di aiuto che da sempre ci riempiono di orgoglio”.
VAL DI NIZZA/CASTAGNE E POLENTA
Arriva la festa di Poggio Ferrato
BRALLO DI PREGOLA - Trenta tecnici micologici provenienti da tutte le Asl di Lombardia hanno cercato e analizzato le numerose specie di funghi, tra le quali molte velenose, presenti nei boschi dell’Oltrepò Montano. Il corso di aggiornamento, organizzato dall’Asl di Pavia e presieduto da Romano Ferrari, direttore scientifico del corso e primario della struttura complessa igiene, alimenti e nutrizione con la presenza del tutor Paolo Damiani, si è sviluppato in tre giornate. La prima e la seconda si sono svolte nel territorio appenninico che circonda il comune del Brallo di Pregola mentre la terza e ultima tappa del corso si terrà a Zerbolò tra una quindicina di giorni. Dal comune del Brallo di Pregola durante la pausa pranzo i tecnici micologi dell’Asl hanno portato i fun-
ghi raccolti a Bosmenso frazione di Varzi per analizzarli ulteriormente. Attualmente gli esperti micologi dell’Asl, diretta da Alessandro Mauri, che operano in provincia di Pavia sono 12 (4 per ambito territoriale). Tra le oltre 100 specie trovate molti sono i funghi velenosi studiati, ma non solo. Infatti, tra i “frutti” del bosco considerati commestibili ce ne sono alcuni che creano dei disturbi. “A volte possono anche causare dei problemi quei funghi che siamo abituati a trovare sulle nostre tavole. – spiega Tino Zaveri, coordinatore del personale di vigilanza ed ispezione – Il chiodino, ad esempio, porta al maggior numero di ricoveri ospedalieri a causa dell’eccessivo quantitativo consumato. Il chiodino è un fungo commestibile, buono che però deve essere adeguatamente cotto.
Una percentuale non irrilevante della popolazione se consuma quel fungo ha dei problemi gastroenterici. Quindi molta cautela nel consumo di questi funghi”. Tra i mortali presenti nei boschi dell’Appennino Pavese sono stati trovati e analizzati: l’Amanita Falloide (che tutti gli anni causa qualche ricovero ospedaliero) e le Lepiote che assomigliano alla specie commestibile delle Mazze di Tamburo e quindi possono essere facilmente confuse dagli appassionati cercatori, che ogni anno, “invadono” il territorio dell’Oltrepò Montano. Per questo motivo durante la stagione di raccolta, di fronte ad un dubbio, è meglio recarsi in una delle tre sedi dell’Asl (Pavia, Vigevano e Voghera) per fare analizzare il fungo dagli esperti micologi. Mattia Tanzi
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VAL DI NIZZA - Domenica 13 ottobre si terrà a Poggio Ferrato, frazione di Val di Nizza la 19esima edizione della “Festa d’Autunno: il territorio e l’ambiente della Val di Nizza”. La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco e dagli Amici di Poggio Ferrato con il patrocinio del comune, prenderà il via alle ore 11 con l’inaugurazione alla presenza del sindaco Franco Campetti e dei rappresentanti della Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese. Saranno allestite bancarelle di prodotti locali, artigianato e antiquariato. Sarà poi presente una mostra di trattori e auto d’epoca. Per le vie del borgo i più piccoli potranno divertirsi grazie alla presenza
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degli artisti di strada e gli adulti ascoltare l’esibizione musicale della banda di Sagliano. Alle 11.30 si terrà l’apertura dei punti di ristoro che rimarranno aperti tutto il giorno con polenta, cinghiale, salsiccia, funghi, grigliata, caldarroste, schita e pane casareccio. Alle 14.30 il castello di Oramala aprirà al pubblico per visite guidate a cura dell’associazione culturale “Spino Fiorito”. Saranno messi a disposizione dagli organizzatori alcuni pulmini che consentiranno di arrivare nell’antico maniero di Luigi Panigazzi. Alle 15.15 si terrà uno spettacolo degli artisti di strada che sarà anticipato da alcuni giochi per adulti.
VOGHERA E OLTREPO’
Giovedì 10 ottobre 2013
Casei Gerola L’opera di Gelardi sarà inaugurata domenica
La nuova statua di San Fortunato CASEI GEROLA - Domenica 13 ottobre si aprirà ufficialmente l’anno giubilare che celebra i 250 anni della traslazione del corpo di San Fortunato da Roma a Casei. L’evento avvenuto nel 1764, grazie alla generosità del casellese don Carlo Maria Bolardi, prevosto della basilica romana di Santa Maria in Via Lata, ha donato all’Insigne Collegiata di Casei il corpo di un Santo Martire, che riposò fino al 1746 nelle catacombe di San Callisto.
bilari saranno aperte dalla Santa Messa solenne alle ore 11 a cui seguirà l’inaugurazione del monumento a San Fortunato che verrà collocato sul sagrato della Collegiata. Il monumento, opera dello scultore fiorentino Mauro Gelardi, è realizzato in terracotta e rappresenta il Santo nell’atto di deporre la spada per andare incontro al martirio. La scultura è alta circa 160 cm ed è collocata su di una colonna monolitica in granito del secolo XVII alta mt 3,20, restaurata dalla ditta Gabbantichità di Tortona. Le celebrazioni del duecentocinquantesimo sono state precedute e preparate dal pellegrinaggio della reliquia del dito di San Fortunato famiglia per famiglia dal settembre 2011 ad oggi. È stata l’occasione per rinsaldare i vincoli di fede e devozione delle famiglie casellesi col loro patrono e di rendere ogni casa un luogo di preghiera e di riflessione, farla essere “chiesa domestica” almeno nel giorno in cui ha ospitato la reliquia del Patrono.
La cerimonia per l’anno giubilare che celebra i 250 anni della traslazione del corpo del Santo da Roma a Casei Da allora San Fortunato è stato eletto patrono del paese e celebrato con solennità nella terza domenica di ottobre. Domenica 13 le celebrazioni giu-
VARZI - Strade, terreni, edifici pubblici e intere frazioni sono minacciati dai movimenti del terreno
Frane e smottamenti preoccupano i Comuni VARZI - Ecco la mappa delle frane che stanno causando seri problemi e pericoli ad edifici pubblici, centri abitati, terreni agricoli e strade del territorio montano. A Val di Nizza preoccupa lo smottamento che da tempo interessa il cimitero del capoluogo. Se non si dovesse intervenire tempestivamente, attraverso opere di risanamento nel periodo invernale, si potrebbero verificare dei cedimenti. Un’altra situazione a rischio è quella della strada comunale che conduce alla frazione Casarasco. Qui un movimento di terreno minaccia la viabilità. “Abbiamo poi segnalato alla Regione Lombardia i movimenti franosi che hanno colpito diverse strade interpoderali. – spiega il sindaco di Val di Nizza Franco Campetti – Siamo in attesa di un intervento che speriamo arrivi al più presto dal Pirellone”. Nel vicino comune di Ponte Nizza la situazione non cambia. Infatti, continua a muoversi la frana che minaccia un tratto di strada verso Cascina Rossago. A Borgo Priolo, comune si-
tuato tra le valli Coppa e Schizzola, continuano costanti monitoraggi su tre strade comunali che conducono alle frazioni di Cascinetta, Pietra e Casa Bottazzi. “Tutte le volte che piove la viabilità diventa difficile. – dice il sindaco di Borgo Priolo Andrea Giganti – Per questo motivo chiederemo una richiesta di finanziamento alla Stato sul Decreto del Fare”. Nel territorio comunale del Brallo di Pregola, in Alta Valle Staffora ci sono delle situazioni di vero e proprio pericolo. “Sulla strada che porta alla frazione Feligara esiste una frana che sta creando disagi agli automobilisti. – afferma il vice sindaco Christos Chlapanidas – In un punto si è creato un dosso che può provocare dei danni alle stesse vetture. Ancora più pericoloso è il tratto di strada provinciale che da Brallo porta alla frazione di Cencerate. Qui, all’altezza della località di Barostro cadono massi e pietre dalla parete rocciosa della montagna. Con il maltempo la situazione potrebbe peggiorare causando incidenti”.
A Romagnese nell’area denominata OltreTidone quattro chilometri di strada che percorrono le frazioni di Aliata e Vallerina sono interessate dagli smottamenti. I residenti sono costretti a vivere tra i disagi e con la preoccupazione di rimanere isolati. Altre frane stanno poi minacciando strade e campi che portano alle frazioni di Costaiola e Ossio. A pochi chilometri di distanza i movimenti di terreno stanno preoccupando anche il comune di Zavattarello. “Una frana lambisce il centro abitato di Cascine e un’altra è attiva tra le località di San Silverio e Casa Cagnone. – dichiara il sindaco di Zavattarello Simone Tiglio – Altri movimenti franosi interessano la strada per Tovazza e la frazione di Crociglia”. Nel capoluogo montano di Varzi l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianfranco Alberti ha segnalato il pericolo causato dalla caduta massi nella parete sovrastante il centro abitato di Sagliano. Inoltre, a seguito di uno smottamento è stato interrotto il Cavo Lagozzo.
Anche per questa situazione è stato richiesto un finanziamento. A Rocca Susella alcuni giorni fa ì si sono verificati due movimenti franosi. “Il primo ha colpito la strada provinciale 184 all’altezza della frazione di Noceto Nuovo. – spiega il sindaco Pierluigi Barzon – Gli operai della provincia sono intervenuti tempestivamente a liberare il tratto. Una seconda frana si è verificata sulla Provinciale 92 all’altezza di Chiusani. Anche in questo caso la situazione è tornata alla normalità”. A Ruino uno smottamento minaccia da tempo il cimitero di Torre degli Alberi. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Lodigiani sta monitorando costantemente il campo santo e ha segnalato alla Regione Lombardia l’evento calamitoso. “Una seconda frana minaccia le case che si trovano nel centro abitato di Carmine verso Casone. – dice il sindaco Lodigiani – Anche in questo caso stiamo monitorando il luogo e siamo in attesa di risposte concrete dal Pirellone”. Mattia Tanzi
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In Breve
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IL POPOLO
CIGOGNOLA/TERZA ETA’
Festa dei nonni con gli scolari
Alla residenza socio assistenziale “La tua casa” di Cigognola sono stati festeggiati, come ogni anno in occasione della loro appuntamento, i nonni, veri e propri “angeli custodi” laici per tanti bambini. Per l’occasione è stato organizzato un concorso. Nel pomeriggio di mercoledì 2 ottobre, il Presidente Paola Lombardi ha premiato gli alunni che avevano ideato simpatici “ricettari”, unendo la tradizione della cucina d’una volta e i piatti di oggigiorno, raccogliendo la saggezza delle nonne in veri e propri volumi. Tre le classi premiate: la sezione blu della Scuola Andersen, la classe 4^ B della Scuola Paolo Baffi di Broni e la classe 3^ della Scuola di Redavalle. Stupore, sguardi, silenzi e sorrisi: l’incontro tra le generazioni è sempre fonte di emozioni. Poi, dopo la premiazione, musica e una sontuosa merenda. MONTALTO PAVESE/EVENTI
Il giorno degli aquiloni Domenica 13 ottobre a Montalto Pavese l’amministrazione comunale organizza la Festa degli aquiloni. Alcuni mesi fa l’Amministrazione aderiva alla Giornata mondiale del volo degli aquiloni per la pace nel mondo che si tiene da 28 anni la seconda domenica di ottobre (www.oneskyonworld.org). Al mattino, alle ore 9.30, presso la palestra comunale alcuni aquilonisti (provenienti anche dalla Francia) insegneranno ai bambini a costruire gli aquiloni. Seguirà l’esposizione dei disegni dei bimbi sul tema degli aquiloni. Alle ore 13 il pranzo con il risotto. Nel pomeriggio alle ore 14.30 alla Costa del Vento l’appuntamento per il volo degli aquiloni. Graziano Maffi, istruttore di volo residente a Montalto, collaborerà con gli aquilonisti e spiegherà i segreti del volo. BRALLO/SAGRE
Castagne e pane casereccio Domenica 20 ottobre si terrà nel centro montano di Brallo di Pregola la Sagra del Pane Casereccio e della Castagna organizzata da comune e Pro Loco. Nella piazza del municipio a partire dalle ore 9,30 saranno allestite bancarelle di prodotti tipici e artigianato. Nel corso della mattinata sarà organizzata un’escursione tra i boschi alla ricerca delle castagne. Alle 12.30 sotto il tendone degli Alpini sarà preparata la polenta. LUNGAVILLA/IL FILMATO
Omaggio a mons. Angeleri La Parrocchia di Lungavilla, in collaborazione con il Comune e la Biblioteca, organizza una serata speciale il 19 ottobre per ricordare S. E. Monsignor Carlo Angeleri, Vescovo Ausiliare di Tortona, con la proiezione del filmato storico multimediale “Il Pastore di Dio”: autore e regia di Tullio Scolè. L’evento si svolgerà presso l’Auditorium “Casa del giovane” in Lungavilla.
ZAVATTARELLO - Saranno realizzate alcune opere in difesa del suolo
Asfaltati otto chilometri di strade ZAVATTARELLO - Le strade di Zavattarello sono diventate una cantiere aperto. L’amministrazione guidata dal sindaco Simone Tiglio ha dato il via ad interventi di asfaltatura su diversi tratti di viabilità sia nel capoluogo sia nelle frazioni. Sarà sistemato il manto della strada che collega le frazioni di Costa Ceci, Tovazza e Pradelle. Si tratta di un 1 chilometro e mezzo di asfaltature. “Questo intervento sarà realizzato grazie ad un contributo di 50 mila euro stanziato dalla Comunità
Montana dell’Oltrepò Pavese sul Piano di Sviluppo Locale. – spiega il sindaco Simone Tiglio – Si tratta di lavori importantissimi per la comunità. Infatti, sono passati più di vent’anni dall’ultima opera di sistemazione fatta su questa strada”. All’interno dello stesso intervento saranno realizzate alcune opere di difesa volte a mettere in sicurezza la frana che lambisce l’ex centro abitato di Casa Marioli. Sono poi in corso asfaltature (700 metri) sulla strada comunale in Valle Inferiore che collega tutte
le frazioni dell’Oltre-Tidone. L’opera in questo caso è realizzata grazie a fondi comunali pari a 30 mila euro. “Saranno a breve asfaltate alcune vie interne al capoluogo di Zavattarello. I lavori interesseranno: via Lombardi, via Aldo Moro, e via della Chiesa. – continua il primno cittadino Simone Tiglio – Con questi ultimi interventi la mia amministrazione (durante tutto il mandato) è arrivata ad asfaltare 8 chilometri di strade comunali”. Giovanna Cavanna
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IL POPOLO
UN LUOGO, UNA STORIA
Giovedì 10 ottobre 2013
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Il pellegrinaggio diocesano Dal 23 al 28 settembre. I 90 partecipanti guidati dal Vescovo
A Santiago di Compostela e a Fatima per l’Anno della Fede Il pellegrinaggio diocesano a Santiago di Compostela e a Fatima svoltosi dal 23 al 28 settembre può dirsi obiettivamente ben riuscito. I 90 partecipanti guidati dal nostro vescovo Martino, hanno iniziato il pellegrinaggio con l’arrivo a Porto dove hanno proseguito a Coimbra, città dalla famosa antica università, dalla bellissima cattedrale e luogo del monastero carmelitano dove visse la veggente Sr. Lucia dos Santos. Proseguimento per Santiago di Compostela e sistemazione in albergo. Il giorno successivo, dopo la visita della bella città, patrimonio mondiale dell’umanità, il nostro vescovo ha presieduto l’Eucaristia concelebrata da una ventina di sacerdoti di varie nazionalità. Molto apprezzato il fatto che il nostro vescovo ha celebrato in perfetta lingua spagnola. Al termine, la sorpresa del rito del “butafumero”: il grande turibolo d’argento fatto roteare nelle due navate laterali alla presenza di alcune migliaia di pellegrini. Nel pomeriggio il gruppo ha visitato la Coruna, città
della Galizia dalle antiche origini posta sull’Oceano Atlantico. Il viaggio ha continuato il giorno successivo sostando nella città di Braga culla del cattolicesimo portoghese. Nel santuario del Bon Jesus collocato su di un’altura spettacolare e circondato da stupendi giardini è stata celebrata l’Eucaristia e si è pregato davanti al suggestivo crocefisso dagli occhi piangenti. Dopo la visita della città di Oporto, seconda città del Portogallo, l’arrivo a Fatima e prima partecipazione alla recita del santo rosario e alla fiaccolata. Sono state due intense giornate di preghiera iniziate sempre con la Santa Messa presieduta dal nostro vescovo che ha proposto belle riflessioni spirituali, come ha presieduto le fiaccolate serali. Sono anche stati vistati i luoghi nativi dei tre pastorelli: la chiesa parrocchiale di Fatima, la via crucis, il luogo dell’apparizione dell’angelo. Il giorno successivo è stato dedicato alla visita di alcune località più importanti del Portogallo: Batalha con la chiesa dedicata a S.
LE NOSTRE SEDI:
Maria della vittoria; Alcobaça con l’imponente abbazia cistercense, la più lunga del Portogallo; Nazarè, antico villaggio di pescatori posto in riva all’Atlantico con il suo più antico santuario lusitano della Beata Vergine; Obidos, tipico villaggio portoghese circondato da splendide mura merlate. L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita di Lisbona, una tra le più belle e significative città d’Europa. Visita al monstero di Jeronimos, della magnifica cattedrale, della chiesa di S. Antonio (che noi chiamiamo di Padova), la torre di Belèm, il santuario del Cristo Redentore dove è stata celebrata l’Eucaristia conclusiva del pellegrinaggio. Con volo diretto a Milano i 90 partecipanti sono poi rientrati ai luoghi d’origine nella tarda serata di sabato. Questo pellegrinaggio diocesano, organizzato dall’Ufficio missionario, si è inserito nelle iniziative organizzate in occasione dell’Anno della Fede e della Giornata Mariana che si terrà il 13 ottobre a Roma, quando Papa Francesco – per suo espresso desiderio – venererà la statua autentica
della Madonna di Fatima fatta pervenire appositamente.
Servizi CISL
Giorni di preghiera e comunione fraterna; giorni di grande interesse culturale;
giorni che rimarranno a lungo nel ricordo di ciascuno. Dino Savio
AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
IL POPOLO
EVENTI E CULTURA
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Redavalle Sabato 12 ottobre sarà inaugurata alla presenza del Vescovo
Si apre la nuova Scuola Primaria
Il nuovo edificio della Scuola Primaria di Redavalle
REDAVALLE - Sabato 12 ottobre alle ore 10.30 alla presenza del Vescovo di Tortona Mons. Martino Canessa, del Presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giuseppe Bonelli, dei Sindaci dei Comuni limitrofi e di altre autorità civili e militari si svolgerà l’inaugurazione della nuova sede della Scuola Primaria di Redavalle. Come annunciato lo scorso mese di febbraio, l’Amministrazione di Redavalle ha deciso di trasferire le attività didattiche presso l’edificio di proprietà comunale situato nel cortile retrostante il municipio stesso. Si tratta di un recente fabbricato realizzato nel 2002 e che nei mesi estivi, grazie anche al generoso lascito che Bruno Croce ha disposto in favore della scuola di Redaval-
le, è stato reso idoneo ad ospitare le attività didattiche. Con lo spostamento nella nuova sede sono stati comunque mantenuti gli ausili formativi forniti gli anni scorsi tra cui la sala multimediale con i computer didattici. Nel giardino di pertinenza dell’edificio si proseguirà con l’esperienza dell’orto botanico di recente istituzione, nel quale gli alunni potranno cimentarsi nella coltivazione di ortaggi e di piccoli frutti. La nuova sala mensa potrà contare di più ampi spazi a disposizione dei giovani utenti. In termini di offerta didattica continueranno i corsi di nuoto e i corsi di inglese mentre sarà attivato un nuovo corso di logica matematica per stimolare le capacità intellettive dei partecipanti. Gli alunni potranno contare sulla funzionalità della nuova biblioteca
civica che dispone di diversi volumi adatti ad una utenza giovane. L’assessore all’Istruzione Sonia Aldecca fa notare che “come amministrazione siamo sempre molto sensibili al buon funzionamento della scuola e alle istanze che le famiglie ci presentano in ordine al miglioramento della qualità formativa. Abbiamo perciò optato per una permanenza scolastica dei nostri alunni in questa nuovissima struttura la cui collocazione più appartata e lontano dal transito delle automobili contribuirà ad abbattere il rischio di incidenti all’uscita degli alunni”. Dal canto suo il Sindaco Fabio Lombardi esprime tutta la sua gioia e la sua soddisfazione nel “poter offrire ai nuovi alunni ed a quelli ancora frequentanti la scuola primaria oltre ad un ambiente sereno e tranquillo, un edifico recente e della massima efficienza statica, dotato dei più accurati sistemi di sicurezza in modo da offrire altresì la massima tranquillità anche ai genitori. Il primo cittadino fa inoltre notare come non sia un caso il fatto che “a frequentare le scuole redavallesi ci siano molti alunni provenienti anche da comuni limitrofi. Questo è il segno che l’aver puntato sui giovani è stata una strategia appagante, ma è anche il segno che una scuola non la si improvvisa dall’oggi al domani. Occorrono radici solide ed anni e anni di buona amministrazione per poter offrire alle famiglie un luogo sicuro dove i propri figli possano passare buona parte della loro giornata”.
VAL DI NIZZA - Ultimo laboratorio del progetto “Nelle terre dei Malaspina”
Raccontare storie e luoghi
Andrea Bocconi terrà il laboratorio di sabato 12 ottobre
VAL DI NIZZA - Cinque ore intense. Cinque ore per lavorare con un maestro della scrittura di viaggio, Andrea Bocconi, scrittore, psicoterapeuta e grande viaggiatore, profondo conoscitore dell’Oriente. Il progetto “Nelle Terre dei Malaspina”, che ha visto alternarsi in Oltrepò pavese cinque interpreti di altrettante discipline, dalla fotografia al disegno alla scrittura, appunto, giunge al suo ultimo appuntamento. Sabato 12 ottobre, presso il Castello di Oramala, a Val di Nizza, sarà proprio lo scrittore lucchese, autore di molti libri di viaggio (Viaggiare e non partire, India formato famiglia, In viaggio con l’asino, per citarne alcuni, tutti editi da Guanda) e insegnante della scuola del viaggio, a lavorare con i partecipanti, con esercizi e letture e confronti sui lavori prodotti. Un vero atelier di scrittura
aperto a principianti ed esperti, con lo scopo di accendere la creatività e sviluppare o perfezionare un proprio punto di vista sulla narrazione dei luoghi e delle storie. Proprio questo è il titolo del laboratorio: “Raccontare storie, raccontare i luoghi”, che inizia alle 9 e termina alle 14. Per iscriversi, occorre contattare la Fondazione Gal Oltrepò (info@gal-oltrepo.it). Il costo è di 20 euro e i posti a disposizione sono 20. L’incontro è organizzato con il supporto di Banca Intesa, filiale di Varzi. Al pomeriggio, sempre presso il Castello di Oramala, sono in programma alcune iniziative per le famiglie e per i bambini, organizzate dall’associazione Spino Fiorito. Alle ore 15 “La macchina del tempo. Crea il tuo stemma, raccontiamo insieme la fantastica storia dell’origine della tua casata e inventa il luogo del
tuo regno”, un laboratorio per bambini e famiglie. E alle 17, lo spettacolo “Storie, luoghi, viaggi”, percorso letterario con letture degli attori Sara Sacchi e Alessandro Betta. Il progetto “Nelle Terre dei Malaspina” è costituito da una serie di laboratori con i più importanti esponenti italiani di varie discipline, i quali prestano poi il proprio volto per piccoli video didattici su alcuni luoghi interessanti dell’Oltrepò, con lo scopo di costruire una vera e propria mappa online, che racconti in modo originale il territorio. Un territorio ricco di storie e immerso in un ambiente per lunghi tratti incontaminato, con bellissime strade panoramiche poco battute, grazie alle quali ci si può trovare a cavallo di tre vallate, con vedute a perdita d’occhio. Una mappa, quindi, che racconta ciò che di affascinante e nascosto ai più ci sia in questa porzione di Lombardia. I laboratori per il pubblico hanno avuto finora un grande successo di pubblico e una buona risonanza mediatica, segno che questo territorio affascinante e poco conosciuto, sta cominciando a suscitare interesse. Il progetto “Nelle Terre dei Malaspina” è attuato dal GAL - Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò, in partenariato con la Provincia di Pavia, e con contributo di Fondazione Cariplo. Informazioni sul sito del Gal: www.gal-oltrepo.it.
Giovedì 10 ottobre 2013 Domenica 13 ottobre nel palazzo Scarpa Colombi
V “Festival d’Autunno” a Bosnasco
Teresa Colombi, Flavio Vercesi, Margherita Bruciamonti
BOSNASCO - Si svolgerà domenica 13 ottobre, a Bosnasco, nell’Oltrepò orientale, la quinta edizione del “Festival d’Autunno”, organizzato dalla stessa amministrazione comunale e dalla locale Pro Loco. “La manifestazione - ha spiegato Flavio Vercesi, sindaco di Bosnasco, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’Info Point di Stradella - è sostenuta quest’anno dal patrocinio della Provincia e dal contributo della Camera di Commercio. Sarà, come negli anni precedenti, una mostra mercato di prodotti tipici, artigianato e arte. Per fortuna, registriamo un crescente interesse da parte del pubblico nei riguardi di questo evento, con il quale intendiamo proseguire l’azione di promozione del territorio: anche un piccolo comune come il nostro, infatti, considera il turismo una fonte fondamentale di crescita e di sviluppo per il futuro”. Saranno una cinquantina gli espositori, con un interessante connubio tra le varie tipicità, non solo dell’Oltrepò e della Lomellina, ma provenienti anche dal lodigiano, dal cremonese
e dal piacentino. Anima e, da sempre, coordinatrice della manifestazione è Margherita Bruciamonti: “Il nostro evento - sottolinea - intende valorizzare tutte quelle produzioni che rappresentino una tradizione o un’abilità artigianale tipiche della nostra provincia e delle zone limitrofe. L’intento è quello di attirare turismo in Oltrepò orientale presentando alcune eccellenze come, ad esempio, la pancetta con la cotenna, tipica del nostro territorio. Ci sarà spazio per alcune produzioni artigianali particolari, per la riscoperta di antichi mestieri, per l’arte e per curiosità varie. Il “Festival d’Autunno” si svolgerà domenica 13 ottobre, dalle 10.30 alle 19, all’interno del prestigioso Palazzo Scarpa Colombi. In mattinata è prevista l’inaugurazione, alla presenza delle autorità locali e provinciali. Durante tutta la giornata, sarà in funzione uno stand gastronomico a cura della Pro Loco, che offrirà la possibilità di degustare prelibatezze locali. Nel pomeriggio, inoltre, sono in programma corsi di potatura, dimostrazioni di cucina e realizzazioni creative.
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ATTUALITA’
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Roma Il 27 aprile 2014 i due Papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, saranno canonizzati in piazza S. Pietro
Roncalli e Wojtyla santi della misericordia ROMA - Il 27 aprile 2014 - Domenica II di Pasqua, della Divina Misericordia - sarà il giorno fortemente desiderato della canonizzazione di due Papi che hanno segnato la storia della Chiesa e del mondo negli ultimi cinquant’anni, entrando nel cuore di credenti e non credenti. Sorge una domanda: perché proprio in quella festa? Perché non prima? Perché prolungare l’attesa e il desiderio di milioni di fedeli per ulteriori sette mesi? La risposta la troviamo nella
“Questi due pontefici, con stili differenti, hanno saputo rappresentare i mille colori dell’amore di Dio Padre” mente e nel cuore di Papa Francesco, che ha scelto come motto del suo ministero “Miserando et eligendo” e nella recente intervista a “La Civiltà Cattolica” ha dichiarato prioritaria per la Chiesa “la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli”, indicando ripetutamente ai confessori il dovere di essere “anzitutto ministri di misericordia”. Papa Francesco si sente in piena sintonia con i suoi due predecessori, vedendo in essi dei grandi testimoni ed evangelizzatori della misericordia divina. Per questo, proprio per questo, vuole che la loro elevazione alla gloria degli altari avvenga in quel giorno che, per volontà di
Giovanni Paolo II, è la celebrazione solenne della Misericordia di Dio manifestatasi nella passione, morte e risurrezione di Gesù. Ma che cosa accomuna Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II come Papi della misericordia? Ecco: in modi diversi, con stili differenti, in momenti storici mutati, quei due Papi hanno saputo rappresentare al vivo i mille colori dell’amore del Padre che attende il figlio prodigo e poi gli corre incontro per abbracciarlo. Se Giovanni XXIII ha manifestato la tenerezza di Dio - come dimenticare quel discorso della luna che si affaccia dal cielo per vedere i suoi figli: 11 ottobre 1962 - Giovanni Pao-
lo II ha reso presente la forza dell’amore di quel Pastore che instancabile percorre le strade del mondo fino allo stremo della propria vita per raccogliere i suoi figli dispersi. Se Giovanni XXIII assume i tratti del volto di Gesù che chiama: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi”, Giovanni Paolo II manifesta l’immagine di quel pastore che lascia le novantanove pecore nell’ovile per andare decisamente a cercare su tutte le strade del mondo la pecora che si è perduta e che poi se la carica sulle spalle per riportarla all’ovile. Due uomini, due Papi che hanno segnato la storia. Personalità grandi, diverse, eppure collegate dal filo d’oro della testimonianza della
ALESSANDRIA - Il Consiglio si riunirà nuovamente per eleggere il presidente
Si vota in Camera di Commercio ALESSANDRIA - Fumata nera per l’elezione del presidente della Camera di Commercio ad Alessandria. I due scrutini che si sono svolti nella mattinata di lunedì 7 ottobre non sono stati sufficienti per eleggere l’organo di vertice dell’ente camerale per il quale erano in lizza Gian Paolo Coscia, membro uscente della Giunta camerale e attuale presidente di Confagricoltura Piemonte, e Adelio Ferrari, presidente di Confartigianato Alessandria e membro della Giunta nazionale di Confartigianato. Nessuno dei due candidati, infatti, ha raggiunto il quorum dei 19 voti, necessari per essere eletto.
Nel primo scrutinio, Coscia, accreditato secondo fonti autorevoli di un pacchetto di 22 voti, ha ottenuto 16 preferenze e il tortonese Ferrari ha avuto 7 preferenze mentre le schede bianche sono state quattro (era assente un consigliere). Nel secondo scrutinio all’esponente di Confagricoltura sono andati 17 consensi e a Ferrari 8 voti mentre le schede bianche sono state due. Il Consiglio camerale tornerà a riunirsi questa mattina, giovedì 10 ottobre; la normativa vigente prevede per il terzo e quarto scrutinio la maggioranza assoluta dei componenti dell’organo consiliare, che sono 28 e, quindi, il quorum necessario é
pari a 15 voti. Qualora anche questi due scrutini non dovessero portare all’elezione del presidente, il Consiglio camerale decadrebbe. L’eventuale elezione di Ferrari costituirebbe un indubbio riconoscimento delle sue capacità professionali e delle sue esperienze associative e contemporaneamente dell’importanza del sistema produttivo del Tortonese e, in particolare dell’artigianato, che rappresenta una parte significativa dell’economia provinciale. Infine, sarebbe un segnale di svolta nella scelta dei vertici camerali che, da anni, sono espressione dell’area alessandrina - casalese. c.r.
misericordia di Dio, amore che perdona, che unisce, che fa Chiesa. Sintetizzabili in due momenti. 11 ottobre 1962, giorno dell’inizio del Concilio Vaticano II: Papa Giovanni saluta il suo popolo: “Cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro cammino. Addio, figlioli”. Morirà otto mesi dopo il 3 giugno 1963, mentre il popolo, segnato dall’amore misericordioso del Padre celeste di cui ha intravisto il volto in quello del “Papa buono” invade piazza San Pietro, inginocchiandosi sui sampietrini bagnati per accompagnarlo all’ovile eterno. 2 aprile 2005: Giovanni Paolo
II, morente, sente la presenza della grande folla che in piazza San Pietro prega per lui: è consapevole di essere il buon pastore che ha raccolto accanto a sé le sue pecorelle: “Vi ho cercato. Adesso voi siete venuti da me. E di questo vi ringrazio”. Tutto è compiuto: il gregge è stretto accanto a lui. Ora il pastore è felice: “Lasciatemi andare alla casa del Padre”. Due pastori, due testimoni della misericordia di Dio: nessun buon pastore può morire in solitudine; le braccia amorose del Padre celeste lo accolgono, innalzato fino al cielo dalle braccia dei suoi figli ai quali ha annunciato l’amore infinito di Dio. Vincenzo Rini
L’ARTE DELLA TRADIZIONE NEL TERZO MILLENNIO
Workshop di fotografia al Rifugio Antola TORRIGLIA - Imparare a fotografare lo sfavillante bosco autunnale, sfruttare la luce migliore durante l’alba o il tramonto, saper valorizzare al massimo gli scorci osservati durante un’escursione, immortalare un daino o una volpe che irrompono lungo il nostro percorso… questo è molto altro si prefigge il nuovo corso di fotografia organizzato dal professionista Vittorio Puggioni sul Monte Antola in collaborazione con l’Ente Parco e la Sezione Ligure del C.A.I. Dalle ore 10 di sabato 26 alle ore 17 di domenica 27 ottobre gli iscritti si immergeranno nella splendida natura del monte tra Scrivia, Treb-
bia e Borbera, per osservarne i paesaggi attraverso le loro macchine fotografiche reflex o compatte, per avvicinarsi alla fotografia naturalistica e di paesaggio o per apprendere nuove nozioni e migliorare la propria tecnica di ripresa. Si percorrerà in gruppo la splendida dorsale che dalla Casa del Romano conduce all’Osservatorio Astronomico e poi tra praterie d’altura, al Monte Antola, con riprese anche al tramonto e all’alba del giorno successivo, proiezione serale nel Rifugio, valutazione dei risultati. Teoria e pratica si fonderanno sul campo con un insegnante d’eccezione, collaboratore di riviste spe-
cializzate e periodici naturalistici. Le foto migliori verranno anche pubblicate sul sito del Rifugio Parco Antola. L’iscrizione è obbligatoria, il costo è di euro 120 con mezza pensione in camerata al Rifugio. Informazioni e iscrizione: info@vittoriopuggioni.it, www.vittoriopuggioni.it. Il workshop di fotografia fa parte delle molte iniziative organizzata da Federico Ciprietti e Silvia Cevasco, gestori del rifugio in Antola, che rimarrà aperto tutti i giorni fino al 13 ottobre e poi nei finesettimana in base alle condizioni meteo (www.rifugioantola.com). a.s.
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Tortona Lunedì 30 settembre la relazione di Galuppo in Consiglio Comunale
L’esame del bilancio di previsione TORTONA - Lunedì 30 settembre si è svolto il Consiglio Comunale, durante il quale è stata presentata la relazione del vicesindaco e assessore al bilancio Carlo Galuppo che aveva come tema la verifica del mantenimento degli equilibri entro la fine del mese di settembre. Esaminate le entrate e le spese, fatta una valutazione delle stesse sulla base anche delle segnalazioni e richieste dei vari dirigenti, si può affermare che gli equilibri permangono, anche dopo il riconoscimento e la copertura dei debiti fuori bilancio come risulta dall’esame del lodo arbitrale tra il Comune di Tortona e ATM SPA in liquidazione.
Nel corso della seduta approvato anche un ordine del giorno sulla risoluzione della crisi siriana
Il vicesindaco Carlo Galuppo
I debiti complessivi sono pari a euro 395.611,88 e sono imputati alla spesa corrente per 221.869,28 euro e per 173.742,60 euro alla spesa in conto capitale. Le coperture sono state trovate grazie a prelievi per le spese correnti dal fondo di riserva e dal fondo svalutazione crediti pur mantenendo le percentuali di legge in riferimento ai residui attivi e alla spese corrente grazie a maggiori stanziamenti prudenziali inseriti nel bilancio di previsione. Per le spese in conto capitale la copertura si è ottenuta utilizzando proventi oneri di urbanizzazione, tra l’altro incassati per la quasi totalità, minori spese per quanto riguarda manutenzioni immobili e demanio e maggiori entrate da diritti di superficie e vendita reliquati. Da segnalare che i debiti fuori
bilancio possono essere riconosciuti in tre anni, ma malgrado questo l’amministrazione comunale ha deciso di coprire integralmente il debito nel corso dell’anno corrente, facendo un notevole sforzo per consentire una velocizzazione nella chiusura della società ATM spa onde consentire risparmi di gestione su oneri che comporterebbero un prolungamento della vita societaria, oneri che ricadrebbero sui Comuni soci. Altra nota saliente di questa variazione di bilancio riguarda la prima rata dell’IMU prima casa, definitivamente abrogata, per cui la somma di 2.115.000 euro viene decurtata come previsione nelle entrate tributarie e come variazione positiva nei trasferimenti dallo Stato. Per la seconda rata viene mantenuta a bilancio ai sensi della normativa vigente. “Comunque non posso - ha dichiarato Galuppo - non riallacciarmi alle parole del presidente ANCI Fassino che con il suo
grido di allarme ha messo in evidenza l’estrema difficoltà dei Comuni italiani che non possono essere lasciati in carenza di liquidità. Per cui come promesso siamo in attesa di ricevere quanto sarebbe pervenuto come IMU prima casa riconoscendo l’importo deliberato nell’anno 2012, importo poi confermato nel bilancio 2013 mantenendo le aliquote dell’anno precedente”. Con l’incasso della prima rata IMU non si sarebbe fatto ricorso all’anticipazione di cassa (o solo in maniera molto limitata) per cui non si avrebbero avuti ulteriori aggravi in fatto di interessi, che dovrebbero di fatto essere rimborsati. “In conclusione - ha aggiunto Galuppo - vorrei segnalare l’estrema incertezza di questi giorni con mancanza di direttive precise da parte dell’amministrazione centrale. Ci attendiamo che entro il 15 ottobre in occasione dell’approvazione della legge di stabilità queste risposte siamo fornite con celerità e trasparenza”. Il bilancio di previsione è stato approvato con 12 voti favorevoli della maggioranza, cinque contrari e un astenuto. Il Consiglio comunale, all’unanimità, ha anche approvato un ordine del giorno a favore della risoluzione della crisi siriana e della conclusione della guerra civile. Con questo documento il Consiglio “chiede al Governo di promuovere una manifestazione che coinvolga, nello stesso giorno e alla stessa ora, tutti i Comuni di Italia, in favore della cessazione della Guerra civile in Siria e per scongiurare un intervento armato che metterebbe a serio rischio gli equilibri mondiali, nonchè la vita di militari e civili che verrebbero inevitabilmente coinvolti; e di rendere partecipi, tramite l’ANCI, tutti i Comuni italiani”.
Il sindaco di Tortona ha visitato i laboratori dell’istituto Marconi
TORTONA - Il saluto ai rappresentanti delle classi in Aula Magna, una visita ai laboratori di Chimica, di Meccanica Meccatronica e di Elettronica, fiori all’occhiello del Marconi, una sosta nella classe III As, che prosegue, per il terzo anno, il Progetto “Notebook nello zaino”.
Questo l’itinerario che il Sindaco della città, Massimo Berutti, ha seguito nella prima parte della mattinata di lunedì 30 settembre, trascorsa nella sede centrale dell’’Istituto, per trasferirsi quindi nella sede Carbone, dove è entrato in tutte le classi. Il Sindaco ha sollecitato interventi, nella convinzione che i giovani debbano avere l’opportunità di parlare, di chiedere e di suggerire soluzioni, per ridurre la “nebbia “fra “palazzo” e “piazza”, per avviare un confronto che dovrà concretizzarsi in un futuro prossimo. Le domande degli studenti hanno riguardato sia le opportunità di lavoro sia le occasioni di aggregazione e di svago che la città può offrire: si è parlato, ovviamente, della crisi in atto, ma anche dello spostamento del centro Off, del Teatro Dellepiane, della creazione di uno skate park, della possibile intensificazione degli scambi europei a vantaggio dei giovani. Il Sindaco ha dato risposte dirette ed espresso, infine, lusinghieri giudizi sull’Istituto. Il Dirigente, Guido Rosso, e i Docenti, a loro volta, hanno sottolineato l’impegno per un rapporto sempre più stretto tra Scuola, Istituzioni e territorio.
Domenica 13: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Lunedì 14: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Martedì 15: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Mercoledì 16: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Edicole aperte domenica 13 ottobre 2013 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala. CARBONARA SCRIVIA/AL DONGIONE
Le opere di Roberto Bonafè e di Rosalba Riviera in mostra
A sinistra un’opera di Bonafè e a destra di Riviera
CARBONARA SCRIVIA - Sabato 5 ottobre è stata inaugurata a Carbonara Scrivia presso gli spazi espositivi della storica rocca del Dongione la motra dedicata a Rosalba Riviera e Roberto Bonafè. Questi artisti fanno parte dell’associazione Centro Arte Pieve di Novi Ligure e, per l’occasione, presenteranno una serie di opere del loro lavoro più recente. La scelta di esporre insieme è per condividere due modi di “fare arte” dove si riconoscono affini le scelte di principio: prima fra tutte la massima libertà di espressione senza essere imbrigliati, da parte della critica, in un unico cliché. Poi la grande voglia di “fare ricerca”, di sperimentare, di osare; per entrambi una necessità febbrile e incessante, unita al divertimento di provare accostamenti nuovi e materiali inconsueti. Le opere di Rosalba Riviera sono rivolte ad inda-
gare l’universo femminile. Il suo operare, giunto alla maturità espressiva, modifica i contorni, li abbandona, lasciando prevalere il segno istintivo ed il colore. Il lavoro di Bonafè spazia attraverso i generi più conosciuti della pittura: dalla natura morta, al paesaggio, al ritratto. In tempi più recenti ha però cominciato a produrre una serie di lavori dallo spiccato carattere astratto. Il titolo della mostra “Segno - colore - contaminazioni” è la sintesi di un percorso prolifico e continuativo di produzione avviatasi, per entrambi, diversi decenni fa. Sarà possibile visitare la mostra fino a domenica 20 ottobre, dal venerdì alla domenica, con orario: 16 - 19. Domenica 13 ottobre alle ore 16.30, nell’ambito dell’esposizione, sarà possibile assistere gratuitamente all’evento musicale a cura di Cristina Piras.
Appuntamenti dell’A.I.C. di Sale SALE - Venerdì 4 ottobre un buon numero di coloro che prossimamente si recheranno in pellegrinaggio a Roma con l’A.I.C. si sono ritrovati nella sala riunioni Ex Fatebenefratelli, dove il presidente Pietro Baldi, aiutandosi con la proiezione di immagini, ha illustrato nel dettaglio il denso programma delle tre giornate romane. Venerdì 11 ottobre alle ore 21, nella stessa sede degli incontri, il Prof. Andrea Pellizzari dell’Università di Torino, tratterà un originale argomento: “Storia antica e mitologia nell’età del colonialismo italiano (1880-1922)”. Subito dopo il rientro da Roma, un altro momento rilevante de “Ra Carsèra”: sabato 19 ottobre alle ore 16, nella sala consiliare del municipio, l’A.I.C. e l’Associazione “Amici della Biblioteca della Fraschetta” presenteranno il volume “Spinetta 40 anni dopo”, che riprende un discorso avviato, quattro decenni fa, dall’illustre salese ormai scomparso Angiolino Rossa. Relatori il professor Gianvincenzo Chiodi, profondo conoscitore di storia locale, e due dei redattori del libro, il professor Guido Ratti e il dottor Paolo Scacheri.
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IL POPOLO
Tortona Illustrato il programma dell’Accademia Musicale “L. Perosi”
Il mondo colorato del musical
TORTONA - Giovedì 3 ottobre, l’assessore alla Cultura, Giorgio Musiari, il direttore dell’Accademia Musicale, Lorenzo Caramagna, il direttore del dipartimento di danza, Stefano Botto e la regista Elena Aru, hanno illustrato il programma delle attività dell’Accademia Musicale “Lorenzo Perosi”. “Lo scopo della conferenza stampa è stato quello di presentare le iniziative didattiche della nostra accademia - ha commentato l’assessore alla Cultura, Giorgio Musiari - siamo molto soddisfatti per la qualità, per il numero dei frequentanti e per i risultati ottenuti in questi anni. Anche in questo caso l’amministrazione comunale ha fatto scelte giuste. Un ringraziamento doveroso va alla D.A.L. Music per aver interpretato bene gli indirizzi dell’amministrazione. L’accademia è arrivata a dare un’offerta di musica moderna che ha portato all’inserimento di nuovi giovani con utilizzo di strumenti più attuali. Anche con Danzarte si è registrato un aumento dei frequentanti. Fondamentale anche l’attività svolta lo scorso anno da Daniela Tusa e l’inserimento dell’attività teatrale. Questo lungo progetto annuale impostato su vari fronti si chiude ogni anno con un saggio che diventa sempre più interessante per il livello artistico”. “La nostra accademia che nasce più di cento anni fa ha subito profonde trasformazioni - ha spiegato il direttore, Lorenzo Caramagna - negli
anni scorsi si riuscivano a fare grandi progetti ora è più difficile a causa della crisi. Noi ci rapportiamo all’utenza attraverso lo studio di tutti i tipi di musica. Dobbiamo sempre ricordarci che ci chiamiamo Perosi quindi la qualità deve essere un’insieme di attività legate alla famiglia Perosi e alle musiche perosiane. Cerchiamo di dare risposte a tutti e cerchiamo la qualità che si ottiene solo con i professionisti; noi ne abbiamo tanti che riescono ad essere presenti su tutte le materie. Lo scorso anno abbiamo avuto il salto di qualità grazie anche all’amministrazione comunale che ci ha dato la possibilità di rappresentare il nostro saggio al Teatro Civico”. Anche quest’anno l’attività si chiuderà con un saggio, il musical Joseph”, che andrà in scena nel suggestivo Teatro Civico di Tortona. “Per la Perosiana vorremmo ritrarre Perosi in un modo non così tradizionale e convenzionale - ha proseguito Caramagna - studiando un po’ la sua figura e riprendendo le quattro fasi della sua vita, abbinando alle letture la parte musicale che riflette queste fasi”. I corsi dell’Accademia musicale inizieranno il 14 ottobre. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare direttamente l’accademia Musicale Lorenzo Perosi (mail: info@accademiaperosi.it. Più di duecento allievi di musica tra bambini, adolescenti e adulti, un centinaio di allievi di danza, strutture all’avanguardia e un corpo inse-
gnanti qualificato: questa è l’Accademia Musicale “Lorenzo Perosi”. Una struttura moderna che ha saputo trasformarsi ed offrire alla propria utenza una serie di proposte didattiche, concertistiche e formative all’avanguardia. Gestita dalla cooperativa D.A.L Music, ha al suo attivo la collaborazione con l’ASD Danzarte, che organizza i corsi di danza, teatro e musical. Dopo il considerevole successo del musical “West Side Story” (2012) e “Il fantasma dell’O-pera”, quest’anno l’Accademia Musicale affronterà un musical di grande impatto: “Joseph”, sempre di A. Lloyd Webber. Da segnalare anche la notizia che la bravissima protagonista del “Fantasma dell’Opera”, Elena Sala, è stata recentemente selezionata da Saverio Marconi per frequentare la prestigiosa Scuola del Musical di Novara. Il progetto del musical intende unire le diverse discipline trattate da entrambe le scuole come il canto, la danza, la musica e la recitazione. L’A.s.d. Danzarte quest’anno ha affidato il corso di Teatro alla regista Elena Aru, che nel suo lungo percorso artistico si è dedicata nella sua prima formazione alla danza classica e moderna, come passione, per poi passare al teatro introspettivo, formandosi con insegnanti internazionali e con il corso di regia teatrale alla Scuola Nazionale Paolo Grassi di Milano. Da diversi anni si è anche specializzata nell’insegnamento all’interno delle scuole, dalle materne fino alle superiori. Questo percorso creativo ed espressivo offre ai ragazzi e agli adulti del corso l’opportunità di portare in scena l’insieme delle competenze acquisite durante le lezioni. I corsi, infatti, sono finalizzati alla realizzazione del musical “Joseph” destinato a tutti coloro, che vogliono misurarsi con il linguaggio musicale, coreografico e teatrale. Nel laboratorio teatrale gli allievi vengono stimolati e motivati a trovare spazio per esprimersi, esternare la propria personalità e perfezionarsi lavorando insieme al gruppo.
“La cascina dei sorrisi” in scena al Civico TORTONA Domenica 20 ottobre, alle ore 17, al Teatro Civico di Tortona, 21 persone diversamente abili si esibiranno presentando la commedia inedita “La cascina dei sorrisi”, con parti recitate, coreografie ed effetti speciali. Sarà l’evento conclusivo del progetto “Ridi Con Noi… Diversamente!”, vincitore del bando “Carta E 2011” finanziato dalla Banca Unicredit, proposto dall’associazione di volontariato “CIDIESSE - Casa dei Sorrisi Onlus”. I protagonisti, provenienti da varie realtà, si sono straordinariamente integrati per ben tre anni al di fuori dei loro contesti sociali di appartenen-
za, ovvero centri socioeducativi e famiglie. Ora fremono dalla voglia di mostrare i loro talenti artistici in uno spettacolo completo in ogni sua forma, al di là di ogni barriera e pregiudizio. La storia della commedia richiama alla memoria valori fondamentali della vita civile e comunitaria, come l’amicizia, la solidarietà e l’amore per la natura. La diversità da limite diventa uno straordinario punto di forza. Ospite speciale sarà l’artista diversabile Francesco Canale, in arte “Anima Blu”, che offrirà un saggio del suo talento. La cornice all’evento sarà affi-
data alla colorata e magica simpatia dei volontari Clown Marameo Onlus di Alessandria, che collabora già da mesi attivamente nella preparazione dello spettacolo. La regia è affidata a Daniela Tusa, mentre le scenografie sono realizzate dall’artista Piero Mega. I biglietti sono in vendita al prezzo di euro 5 presso la libreria Namasté di Tortona oppure si possono acquistare chiamando il n. 348.8797935. Con l’incasso la CIDIESSE finanzierà parte di un nuovo grande progetto artistico in partenza, il cui valore portante sarà sempre il “sorriso”.
Il sindaco in visita al S. Giuseppe TORTONA - Il 17 settembre il Sindaco Massimo Berutti si è recato in visita all’Istituto San Giuseppe di Tortona. È stato accolto dagli alunni che fanno parte del Consiglio Comunale dei Ragazzi, i quali dopo una breve descrizione della scuola, lo hanno accompagnato durante la visita dell’Istituto. Tutti gli alunni, i bambini dell’Infanzia, della Scuola Primaria e i ragazzi della Scuola Secondaria lo hanno ricevuto calorosamente, e gli
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TORTONA E TORTONESE
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Giovedì 10 ottobre 2013
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In Breve
TORTONA/ANNIVERSARI
Don Del Fabbro compie 92 anni Sabato 5 ottobre, presso il Centro Mater Dei, le Comunità riunite orionine di Tortona (Centro Mater Dei, Santuario, Paterno, Parrocchia), si sono stretti attorno al loro confratello Don Giovanni Battista Del Fabbro che ha compiuto 92 anni. Durante il pranzo si è svolto un momento di fraternità con il taglio della torta e la Comunità ha voluto dire grazie a don Del Fabbro per il suo prezioso servizio che presta con molta dedizione e impegno. Nonostante la sua “giovane età” don Del Fabbro, infatti, ogni giorno presiede l’Eucaristia presso le Suore di Casa Madre o in Santuario e amministra il sacramento
della riconciliazione in occasione di pellegrinaggi o momenti forti dell’anno liturgico. Un esempio di sacerdote orionino sempre sorridente e disponibile all’ascolto e al dialogo con tutti. Fabio Mogni
TORTONA/ASSOCIAZIONI
Il Leone e la Rosa e Medjugorje L’associazione culturale “Il Leone e la Rosa” organizza per giovedì 24 ottobre, alle ore 21, presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, una conferenza culturale che ha come protagonista il prof. Diego Manetti, giornalista, scrittore e collaboratore di Radio Maria, che parlerà di “Medjugorje. I Dieci segreti e la visione della vita in Dio”. Diego Manetti ha scritto vari libri su Medjugorje insieme a Padre Livio e affronterà il tema degli aspetti profetici del messaggio di Medjugorje in rapporto all’insieme della trentennale esperienza spirituale. TORTONA/EVENTI
Il seminario di “Donneinsieme” L’associazione Donneinsieme promuove il seminario sul tema “Sviluppare un progetto” domenica 13 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 17, nell’auditorium dell’Accademia di Musica Lorenzo Perosi di Tortona. Il seminario conclude il ciclo formativo “Dal cambiamento al progetto” e si rivolge a donne interessate ad acquisire maggiore consapevolezza e capacità nell’affrontare questo tema. La finalità del seminario è quella di fornire strumenti da utilizzare per sé ma anche per un agire pubblico. Per garantire la qualità della formazione il numero massimo di partecipanti è di 20 donne. La metodologia si basa su lavori individuali e di gruppo, di discussione e di lezione per sistematizzare le riflessioni acquisite. TORTONA/NUOVA RADIO PIEVE
Seconda parte di “Viva Verdi” Anche questa settimana la musica operistica sarà la protagonista dell’appuntamento sulla frequenza 96,400 FM e in diretta su Live Streaming Multimedia del sito www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 13 ottobre, il conduttore Andrea Bobbio proporrà la seconda e ultima trasmissione dedicata al cigno di Busseto e preparata dalla regista Miranda Scagliotti per celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Si potranno ascoltare brani tratti dall’opera “La Traviata” e interpretati da grandi cantanti quali : Luciano Pavarotti, Cheryl Studer, Placido Domingo, Ileana Cotrubas, Maria Callas, Giuseppe Di Stefano, Tito Gobbi, Renata Tebaldi, Gianni Poggi e Renata Scotto. L’appuntamento è per domenica sera oppure, in alternativa, per martedì 15 ottobre, alle ore 20,30.
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prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 ottobre 2013 Giovedì 10 ottobre: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Venerdì 11: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Sabato 12: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Domenica 13: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166)
Novi Ligure Presentata in Biblioteca la stagione teatrale 2013-2014
Si alza il sipario al Giacometti NOVI LIGURE - Presso la Biblioteca civica sabato 5 ottobre è stata presentata la stagione teatrale di Novi 2013-2014 che si presenta particolarmente ricca con protagonisti di assoluto prestigio a livello nazionale, quali Silvio Orlando, Paola Quattrini, Ennio Fantastichini, Fausto Paravidino e tanti altri. La rassegna teatrale, realizzata con la collaborazione della Fondazione Piemonte dal Vivo, si svolgerà come di consueto presso il Teatro Giacometti e si avvarrà della direzione artistica di Valerio Binasco,
Martedì 29 ottobre in scena “Il Mercante di Venezia” con Silvio Orlando attore e regista novese di nascita che da poco ha ricevuto il prestigioso premio Torre D’Oro, riservato ai novesi che hanno dato lustro alla città nel campo artistico, culturale, sportivo e che hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale della città, e di Paolo Zanchin. Il primo appuntamento è previsto per martedì 29 ottobre alle 21 con un classico del grande teatro moderno, “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare, con protagonista Silvio Orlando, ben noto ed apprezzatissimo attore dello spettacolo italiano. Mercoledì 6 novembre l’appuntamento sarà con il teatro classico: andrà in scena la “Medea” di Seneca con le interpretazioni di Maria Paiato e Max Malatesta. Concluderà l’anno il bravissimo Ennio Fantastichini che sabato 14 dicembre si cimenterà con il monologo “Beniamino” di Steve Spears, opera che ha già riscosso ampi successi a livello internazionale. L’anno nuovo si aprirà venerdì 10 gennaio con la rappresentazione da parte della Inscena Compagnia del celeberrimo “Cantando sotto la pioggia”, un vero e proprio “classico” del musical già portato a grandi
Una scena di “Il Mercante di Venezia” con Silvio Orlando
successi dall’omonimo film interpretato da Gene Kelly. Il musical è la storia del passaggio dal cinema muto al sonoro raccontata attraverso le disavventure di due star: Don Lockwood (interpretato nel film da Gene Kelly) che non avrà problemi grazie alle sue doti di cantante e ballerino, mentre la sua partner, Lina Lamont, a causa della sua voce sgraziata e non adatta al cinema sonoro, aprirà la strada del successo alla sua doppiatrice che nel film è interpretata da Debbie Reynolds. Domenica 16 febbraio verrà rappresentato il “Don Giovanni” di Molière, uno dei grandi capolavori del teatro francese del “secolo d’oro”, dalla Compagnia della Gank. Sabato 8 marzo, giorno della festa della donna, sarà l’occasione di un graditissimo appuntamento con una grande interprete del teatro italiano, Paola Quattrini che porterà in scena lo spettacolo “L’attesa”, basato su testi di vari drammaturghi. La stagione teatrale si concluderà con la commedia “Exit”, scritta ed
interpretata dall’attore e regista ovadese Fausto Paravidino, ispirato alla tematica e ai personaggi di Woody Allen. Fuori carnet è previsto lo spettacolo “Quella sera al Vel d’Hiver”, una storia ispirata al Campionissimo novese Costante Girardengo e al bandito novese Sante Pollastri, a cura di Massimo Poggio, Gualtiero Burzi e Davide Iacopini. I rapporti tra questi due personaggi sono già stati evocati e cantati da Francesco De Gregori e anche raccontati distesamente da articoli e libri, tra i quali, “Il Campione ed il bandito” di Marco Ventura. Lo spettacolo promette di essere di grande interesse ed estremamente coinvolgente per tutti i novesi che, ancora oggi a distanza di decenni, si appassionano sempre alle vicende di chi, nel bene e nel male, ha portato il nome di Novi all’attenzione delle cronache internazionali. Per informazioni sulla prevendita dei biglietti e sulla vendita degli abbonamenti è possibile rivolgersi alla Biblioteca civica di Via Marconi. Michela Ferrando
Borsa di studio del Rotary Club NOVI LIGURE - La scorsa settimana è stata consegnata la borsa di studio “Rotary Club Novi Ligure”, istituita da Rotary Club locale in collaborazione con la ditta Graziano di Tortona e con il Distretto del Rotary 2032. Il riconoscimento è stata assegnato da una commissione composta da rappresentanti del Club, della ditta Graziano e degli Istituti Superiori di Novi “Amaldi” e “Ciampini-Boccardo” a Federico Gioachini. La borsa di studio, del valore di 2.500 euro sarà destinata al pagamento delle spese di iscrizione al Corso di Ingegneria dell’Autoveicolo presso il Politecnico di Torino. Inoltre, nel caso il giovane vincitore riuscisse a mantenere una media superiore al 27/30, la ditta Graziano confermerà il contributo anche per il secondo e il terzo anno accademico. In ottica di orientamento professionale, il Club novese offrirà ad alcuni studenti la possibilità di svolgere diversi stage. Alcuni studenti frequenteranno per 4 giorni la Facoltà di A-gra-
ria dell’Università Cattolica di Piacenza. Altri parteciperanno a uno stage di 3 giorni alla Stampa di Torino. Altri potranno visitare i laboratori di Restauro artistico della ditta Nicola Restauri in occasione del restauro del dipinto “L’assunzione della Vergine”. Infine il Rotary cittadino organizzerà un programma di screening andrologico per gli studenti delle classi IV e V degli istituti superiori, con un’azione formativa-educativa, dopo la quale si procederà a visite andrologiche ed eventuali accertamenti diagnostici. Davide Daghino
OVI
BORBERA - OLTREGIOGO
Lunedì 14: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Martedì 15: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Mercoledì 16: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Edicole aperte domenica 13 ottobre 2013 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi. NOVI LIGURE/L’autore è Lorenzo Robbiano
Il nuovo libro “I Senza Volto” NOVI LIGURE - Venerdì 18 ottobre, alle ore 17, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Novi, si terrà la presentazione del nuovo libro di Lorenzo Robbiano: “I Senza Volto - parte II”. Relatore della manifestazione cui parteciperà l’autore, sarà Diego Robotti, Funzionario del Ministero Attività e Beni culturali - Sopraintendenza Archivistica Piemonte e Val d’Aosta, esperto storico della Fondazione Soms Regionale. L’incontro sarà coordinato dal giornalista Enrico Marià. Parteciperanno il Presidente della Consulta Soms Novi-Ovada, Carlo Campora e una delegazione del Comitato Colibrì, recentemente costituitosi in Alessandria con finalità di mutuo soccorso. Nel libro Robbiano prosegue il racconto della società novese della seconda metà del XIX secolo, ricostruendo in maniera puntuale ed accurata le condizioni di vita dell’epoca e lo sviluppo del movimento operaio, la cui nascita fu agevolata dalla presenza in città di due Società di Mutuo Soccorso, l’Operaia e la Patriottica. Per i lavoratori del tempo le due SOMS rappresentavano infatti l’unico strumento di assistenza e tutela sociale. A far da sfondo alla narrazione, una Novi Ligure in piena crescita industriale, grazie alla presenza delle filande e della rete ferroviaria, che collegherà Novi a Milano, Torino e Genova. “Il libro - spiega l’autore nella prefazione - prosegue il cammino iniziato lo scorso anno con la parte prima, con l’obiettivo di raccogliere una serie di documenti e riflessioni
sulla nascita e sullo sviluppo del movimento operaio e socialista nel territorio novese. A tal fine, la storia delle Società di Mutuo Soccorso locali va ad intrecciarsi con le vicende umane della povera gente, operai, contadini e lavoratori in genere, che sono sempre stati in ultima fila e non hanno mai avuto un volto sui libri della Grande Storia, pur avendo lottato con enorme sacrificio per riscattare la loro dignità e quella del lavoro. Il libro ha voluto dare un volto a tutti quegli operai che hanno lavorato nelle industrie novesi ed il cui contributo è stato essenziale per lo sviluppo della città”. “I Senza Volto - parte II” (edizioni Vallescrivia) è stato realizzato con il contributo della Fondazione per lo Studio e la Documentazione delle Società di Mutuo Soccorso Onlus e dalle Fondazioni Cassa di Risparmio di Alessandria e Cassa di Risparmio di Torino. Il ricavato della vendita sarà devoluto al Coordinamento delle SOMS Novi-Ovada, che a sua volta ha deciso di devolvere il ricavato al Comitato Colibrì di Alessandria.
IL POPOLO
NOVI E NOVESE
Giovedì 10 ottobre 2013
Novi Ligure L’intervento è stato eseguito su una signora di Arquata
Prelievo di organi al S. Giacomo
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da un medico legale e da un neurologo, al termine del quale, hanno inizio le procedure per il prelievo degli organi. In sala operatoria, i medici urologi e oculisti del nosocomio, in collaborazione con l’equipe medica dell’Ospedale Molinette di Torino specializzata per i trapianti di fegato, diretta dal prof. Mauro Salizzoni, si sono prodigati dalle ore 1.30 del 3 ottobre sino alle ore 8.30 del mattino nel delicato compito di prelevare i reni, il fegato e le cornee. I riceventi, allertati in tempo reale, erano già stati preparati, quando gli organi sono giunti a Torino al Centro Trapianti e sono stati impiantati in tre pazienti, mentre le cornee sono temporaneamente conservate presso la Banca delle Cornee regionale. La Direzione Sanitaria dell’Ospedale novese ha ringraziato pubblicamente i familiari della signora scomparsa, che con il loro assenso hanno permesso di dare corpo alle speranze di tre persone
in grave difficoltà ed in attesa di un organo, ma anche al personale delle equipe di Sala Operatoria e Rianimazione dell’Ospedale di Novi, che hanno profuso il loro impegno lavorando anche oltre l’orario dovuto per portare a termine il prelievo. La donazione ha avuto luogo proprio nei giorni che hanno preceduto le manifestazioni dell’A.I.D.O. (Associazione Italiana per la donazione di Organi e Tessuti) del 5-6 ottobre per festeggiare i 40 anni dell’associazione stessa e per sensibilizzare la popolazione su questo delicato aspetto di solidarietà umana, attraverso la testimonianza, la diffusione di opuscoli informativi e la distribuzione di un fiore, ormai diventato un simbolo, l’anthurium. Inoltre, in occasione delle “Giornate Nazionali del Dializzato”, che ogni anno ricorrono all’inizio di ottobre, l’Associazione Nazionale Emodializzati - Dialisi e Trapianto (A.N.E.D. ONLUS) Comitato del Piemonte e la Struttura di Nefrologia e Dialisi Novi Ligure e Tortona dell’A.S.L. AL, diretta dal dottor Mario Della Volpe, hanno organizzato un’iniziativa di prevenzione e di informazione sulle possibilità di
cura delle malattie renali rivolta ai cittadini. Nella mattinata di lunedì 7 ottobre, nell’atrio dell’Ospedale San Giacomo (nella foto l’ingresso dell’Ospedale) era presente una postazione dell’A.N.E.D. Piemonte per la distribuzione da parte dei volontari di pieghevoli sulla prevenzione delle malattie renali, sulla situazione delle persone in dialisi e sul trapianto renale. Durante la giornata è stato poi possibile per gli utenti sottoporsi a uno screening gratuito per la valutazione della funzionalità renale mediante la rilevazione della pressione arteriosa e l’esame delle urine. Nel mondo una persona su dieci ha un problema renale e la prevenzione può migliorare la qualità della vita di molti di noi. Una corretta informazione può consentire una scelta consapevole a livello sia di prevenzione, sia di cura delle malattie renali (dialisi e trapianto), sia di responsabilizzazione sull’importanza della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto. Per informazioni, si può contattare il Comitato Piemonte A.N.E.D. via mail (aned.piemonte@libero.it). Vittorio Daghino
Prarolo ha celebrato San Maurizio PRAROLO - Il paese di Prarolo, frazione del comune di Isola del cantone in valle Scrivia, sorge sul lato destro del fiume Scrivia, ma le sue case di pietra poggiano le loro fondamenta nella solida roccia della collina dove la maggior parte del paese si sviluppa. La chiesa del paese è intitolata a San Maurizio martire, santo patrono di Prarolo cui i suoi abitanti sono particolarmente devoti e per il quale ogni anno si mobilitano organizzando una festa che si celebra la terza di settembre. Un’altra ricorrenza molto cara agli abitanti di Prarolo è quella dell’Arbora che è una piccola località disabitata a poche centinaia di metri dal paese dove sorge una cappellina dedicata alla Madonna della Guardia. Quest’anno la festa di San Maurizio si è celebrata domenica 22 settembre e la Pro Loco, formata da Angioletta, Ser-
gio, l’Alpino, Santina, Andreina e molti altri, hanno chiesto e ottenuto la presenza del coro Valle Spinti, della Confraternita dei portatori di Variana e naturalmente la partecipazione dei giovanissimi portatori di Prarolo. La Santa Messa è stata celebrata da
C.I.A.T.
Don Nicola Ferretti che durante l’omelia ha ricordato il martirio di San Maurizio come esempio di fede per tutta la cristianità. Commovente la lettura della preghiera degli alpini da parte di Giorgio Cornero a ricordo dei tanti caduti in guerra e il brano “Signore delle Cime” cantato subito dopo dal coro valle Spinti, diretto da Piercarlo Peccorini, che ha efficacemente sottolineato quel particolare momento della celebrazione, al quale è seguita una composta e partecipata processione per le strette vie del paese. Conclusa la Messa, sul sagrato della chiesa, gli abili portatori si sono esibiti a turno con lo splendido, enorme e pesante crocifisso di Variana facendolo volteggiare e danzare a tempo di musica, come fosse stato un fuscello. Un ottimo buffet offerto dalla comunità ha concluso la giornata. Renato Piras
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Andrea Chaves ospite a Ravenna con la poesia di Dante
NOVI LIGURE - Due importanti e significativi eventi si sono susseguiti, la scorsa settimana, all’Ospedale San Giacomo di Novi Ligure. Una signora arquatese di 67 anni, colpita da ischemia cerebrale nei giorni scorsi e per questo ricoverata presso il Reparto di Rianimazione, il 2 ottobre è stata dichiarata clinicamente morta alle ore 14.30. Come prescrive la Legge, è cominciato il periodo di osservazione di sei ore da parte della Commissione, formata da un medico rianimatore,
Lunedì 7 ottobre nell’ospedale cittadino la “giornata del dializzato”
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Il novese Andrea Chaves, ha portato Dante a Ravenna e ha incantato gli spettatori con le terzine del “Sommo Poeta”. Giovedì 26 settembre, ospite speciale al Teatro “Rasi” di Ravenna, Andrea Chaves ha mirabilmente interpretato il canto XXVI dell’inferno della Divina Commedia, il canto di Ulisse, che celebra la conoscenza e la dignità dell’uomo. La serata, organizzata dai coordinatori del progetto “Dante in rete” e del Centro Dantesco dei Chiostri Francescani di Ravenna, ha visto protagonisti alcuni studenti delle scuole ravennati insieme al giovane novese del liceo “Amaldi”. Con perizia teatrale, memoria di “ferro” e amore per la poesia di Dante, Andrea ha dato prova dell’esistenza, secondo le parole della responsabile del Museo Dantesco, “di una speranza per il futuro della cultura italiana”. g.m. BAVANTORINO/TRADIZIONI
Sagra delle castagne La Pro Loco di Bavantorino, frazione di Sardigliano, organizza domenica 13 ottobre, con inizio alle 14.30, la 42^ Sagra delle castagne. Ci saranno caldarroste annaffiate dall’ottimo vino locale. Il pomeriggio sarà allietato dal gruppo “I Beathovens” col mitico sax di Franco Fossati. Un’occasione per passare qualche ora in allegria, con musica e danze per tutte le età, in una bella valle ricca di boschi e vigneti con i caldi colori autunnali. SERRAVALLE SCRIVIA/ASSOCIAZIONI
Corso di fotografia Il Comune di Serravalle Scrivia, l’Assessorato alle politiche giovanili e cultura, l’Assessorato alla pubblica istruzione, l’istituto comprensivo “Martiri della Benedicta” e l’associazione “Amici dell’arte” di Serravalle organizzano il 6° corso di fotografia digitale base, che si articola in otto incontri e due uscite pratiche. Le uscite saranno una serale per la fotografia notturna e una diurna per le foto macro e panoramiche. Dopo la presentazione, che si è svolta ieri sera, tutte le lezioni saranno al mercoledì dalle 21 alle 23 e avranno come insegnante Fausto Mogni. Scopo del corso è fornire i fondamenti teorici e pratici della fotografia digitale e per gli studenti è gratuito. BASALUZZO/ANNIVERSARI
I coscritti del ’38 in festa
Domenica 29 settembre, i “giovani” coscritti del 1938 di Basaluzzo si sono riuniti per festeggiare i loro 75 anni. Hanno partecipato alla Messa nella chiesa parrocchiale e hanno deposto un mazzo di fiori al cimitero per ricordare gli amici che non ci sono più. Dopo hanno pensato bene di proseguire i festeggiamenti attorno ad un tavolo con tutte le specialità della zona, per concludere con una grande torta con gli auguri. Del gruppo faceva parte anche il noto giornalaio di Novi Ligure Angelo, sempre attivo e presente nella sua edicola di via Verdi 67. g.m.
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IL POPOLO
TORTONESE E NOVESE
Giovedì 10 ottobre 2013
Alessandria Ha partecipato il CB Pupo Emergenza Radio di Tortona
L’esercitazione “Eservol 2013” ALESSANDRIA - Dal 12 al 15 settembre, nella provincia di Alessandria, per la prima volta si è svolta l’esercitazione nazionale Eservol 2013, organizzata dalla F.I.R. CB (Federazione Italiana Ricetrasmissioni) e curata in particolare dalla struttura regionale del Piemonte. Nell’area della Cittadella, ex caserma del capoluogo alessandrino, è stata dislocata l’area di ammassamento dei volontari con le varie squadre. La zona è stata valutata e predisposta dalla Task Force Nazionale, l’Advanced Team direttamente
Si è svolto a settembre il campo nazionale della Protezione Civile organizzato tra val Curone, val Grue e Val Borbera coinvolto nella simulazione. La Task Force è la struttura Nazionale della F.I.R. (Federazione Italiana Ricetrasmissioni) Servizio Emergenza Radio (S.E.R.) che è preposta ad essere la prima ad intervenire quando una località viene gravemente colpita da una calamità naturale o antropica, in seguito alle quali viene decretato l’intervento della Protezione Civile Nazionale. La Task Force si è costituita grazie all’intervento del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile che ha riconosciuto, in maniera tangibile, i meriti che il Servizio Emergenza Radio si è guadagnato in tanti anni di attività in ambito sia locale sia nazionale. E’ una struttura “leggera” costituita da una decina di esperti dotati di un Camper attrezzato a sala radio con apparati molto sofisticati, affiancato da alcuni mezzi mobili veloci che, precedendo il Camper, individuano la zona idonea per posizionare la sala radio. Gli operatori S.E.R. specializzati che la compongono (pronti a partire entro 6 ore) hanno il compito di installare, in tempi brevissimi, la rete radio alternativa, in modo che i soccorritori, al loro arrivo, siano immediatamente in grado di operare su tutto il territorio interessato. Attualmente la Task Force sta anche testando il non facile passaggio delle radiocomunicazioni del S.E.R. dal sistema analogico al sistema digitale. Questa esercitazione era, per la prima volta, impostata su una rete digitale ma, in contemporanea, era mantenuta attiva anche la rete analogica del CB Pupo Emergenza Radio di Tortona pronta ad intervenire in caso di necessità. Molte sono state le regioni che han-
Consegna dell’attestato al Presidente del CB Pupo Emergenza Radio
no proposto la loro candidatura per ospitare Eservol 2013 che è da considerarsi il primo vero test sul campo della Task Force della FIRCB nazionale. Il Consiglio Nazionale della F.I.R. S.E.R. ha optato per il Piemonte per una serie di motivi: la struttura F.I.R. S.E.R. Regione Piemonte è una delle più organizzate e attive ed è sempre presente in tutte le emergenze di carattere nazionale; offre la massima garanzia di serietà e capacità da parte dei responsabili della struttura. Nella scelta della provincia hanno giocato un ruolo importante: la “location” del centro operativo e di ammassamento dei volontari visto che, per questo ruolo, è stata scelta la splendida “Cittadella” di Alessandria, l’orografia particolare delle colline tortonesi, che richiama, per le sue caratteristiche appenniniche, le peculiarità di molte delle località in cui si è già intervenuti in precedenti occasioni (Abruzzi, Umbria, Molise) e la facilità di raggiungimento da tutta Italia, attraverso la rete autostradale, di Alessandria e quindi del Centro Operativo. La presenza in provincia di sole due associazioni (Associazione Radiantistica C.B. OM di Alessandria e l’associazione CB Pupo Emergenza Radio di Tortona) ha facilitato la suddivisione dei compiti di logistica, di accoglimento e di assistenza degli operatori S.E.R. in arrivo da tutta Italia. L’associazione di Alessandria si è addossata il non lieve compito di seguire tutto quanto rientra nella logistica, mentre l’associazione Tortonese si è presa carico di individuare e attrezzare la maggior parte degli scenari (per “scenario” si intende la simulazione di alcune emergenze - 12 per l’esattezza - fra Val Curone, Val Grue e Val Borbera), predisporre cartine stradali e materiale informativo da consegna-
re alle squadre in partenza e accompagnare e assistere tutte le squadre operative con un proprio volontario. Questo svolgeva una funzione di supporto logistico, grazie alla sua conoscenza del territorio, ma, soprattutto, garantiva il costante collegamento, sulla rete radio del CB Pupo Emergenza Radio, della squadra con la sala operativa di Alessandria dove era presente il Presidente dell’associazione. Gli scenari organizzati del CB Pupo Emergenza Radio (dal suo presidente Fusaschi Davide e dai suoi collaboratori) riguardavano i comuni di Montegioco; Casasco; Cerreto; Montemarzino, Monleale alto, Pozzolgroppo, Berzano, Volpeglino, Gremiasco, Fabbrica Curone e Montacuto. Oltre a questi erano coinvolti anche alcuni comuni delle Valborbera e altre località della pianura e infine c’era uno scenario ad Ovada. E’ stato impegnativo individuare le località che ospitassero gli scenari, contattarne i sindaci perché ne informassero la popolazione, preparare la necessaria cartografia, predisporre i figuranti dove erano previsti ed affrontare tutte le problematiche che si presentavano nel corso dello svolgimento dell’esercitazione. Un ruolo fondamentale l’hanno svolto gli operatori radio affiancati alle squadre operative intervenendo per supplire alle deficienze di collegamento (non poche) delle reti della Task Force. Eservol 2013 è stato un test importante in campo nazionale e anche per il CB Pupo Emergenza Radio che ha dimostrato le capacità organizzative ed operative dell’associazione. Un test che ha avuto un esito assolutamente positivo grazie a tutti i volontari che vi hanno partecipato sacrificando il loro tempo libero per essere pronti ad intervenire in favore di chi ne ha bisogno. Dino Conficoni
Le lezioni dell’Unitre di Arquata e Grondona ARQUATA SCRIVIA - Sei le conferenze e 32 i corsi organizzati da ottobre a giugno dall’UNITRE Arquata - Grondona per l’anno accademico 2013- 2014, la cui inaugurazione si è svolta sabato 5 ottobre, alle 21, presso la sala Juta di Arquata Scrivia. Ha aperto l’anno la conferenza del dottor Marco De Paoli (nella foto) su “Storia e costi della sanità” italiana. E’ stata fatta una carrellata sull’evoluzione del sistema sanitario italiano attraverso le sue riforme, ma soprattutto una panoramica di come sono cambiate le esigenze sanitarie, i livelli di assistenza e quanti risultati sono stati raggiunti in termini di salute e di sopravvivenza. Sull’altra faccia della medaglia i costi esorbitanti della sanità e i sistemi per reperire risorse e garantire servizi. Il tutto con molte foto e aneddoti per non appesantire la conferenza con
troppi dati e tabelle. Il dottor De Paoli, arquatese di nascita, ha conseguito nel 1987 la laurea in medicina e chirurgia, nel 1996 la specializzazione in scienza dell’alimentazione. Dirigente medico presso E.O. Ospedali Galliera di Genova, docente di chirurgia presso l’European Surgical
Institute di Hamburg - Nordestedt, in Germania, è oggi responsabile del centro di alta specializzazione per la cura dell’obesità. E’autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche e relatore a congressi nazionali e internazionali. Purtroppo l’inaugurazione è stata velata da un segno di tristezza per la scomparsa improvvisa della presidente dell’UNITRE, Piera Ferretti De Paoli, madre del relatore. Molto conosciuta, era impegnata in diverse associazioni, membro del consiglio dei Lions di Novi, uno dei soci fondatori dell’UNITRE, a cui dedicava molto del suo tempo. Il figlio, Marco, rispettando il desiderio della madre, ha voluto essere presente alla serata, con il suo prezioso contributo di organizzatore di convegni di argomento chirurgico e gestionale. m.p.
19 GAVI - La gara si è svolta a Villa Carolina
XIII Pro Am Erg di golf GAVI - Lunedì 30 settembre, al Golf Villa Carolina di Gavi, si è disputata la XIII Pro Am Erg Golf Invitational, in memoria di Riccardo Garrone, presidente dell’Erg, recentemente scomparso. Erano presenti familiari e amici accanto ai migliori professionisti del golf. Tra i volti più noti si può ricordare il commentatore Sky Silvio Grappasonni, Stefano Nava, Luca Vialli, Massimo Mauro, Claudio Sclosa, Alessandro Bonan, Paolo Cristallini e Claudio Chiappucci. Alla Pro Am Erg hanno partecipato 37 squadre formate da un professionista e tre dilettanti. Il team formato da Emanuele Canonica, Massimo Mauro, Gianluca Vialli e Marco Semino si è aggiudicato la prima posizione nella classifica netta con 16, distaccando di un solo colpo la squadra di Delio Lovato, quella di Paolo Terreni e quella di Benedetto Pastore che hanno concluso rispettivamente al 2°, 3° e 4° posto. La classifica lorda è stata appannaggio della com-
pagine capitanata da Silvio Grappasonni, formata da Edoardo Garrone, Filippo Fiori e Emanuele Bonomi. La classifica individuale Pro è stata vinta, con 70 colpi, da Gregory Molteni, Emanuele Canonica, Paolo Terreni, vincitore del Driving Contest alla buca 13, e Benedetto Pastore, vincitore del Nearest to the pin alla buca 12. Filippo Fiori e Anna Pettene hanno vinto il Driving Contest Buca 13 Pro come Amateur, Augusto Passadore il Nearest to the pin Buca 12 Pro, sempre come Amateur. Il nome della prima squadra netta, per la prima volta, è stato inciso inciso su un’enorme coppa d’argento che rimarrà in dotazione al Circolo. La Pro Am è una gara di golf nella quale uno o più dilettanti giocano insieme a un professionista. Dal singolo punteggio (score) di ogni squadra si ricavano due risultati: quello individuale del professionista e quello della squadra.
La squadra vincitrice del Trofeo Erg composta da: Marco Semino, Gianluca Vialli, Emanuele Canonica e Massimo Mauro
NOVI LIGURE - Al Giacometti con “La Bisarca”
“Hairspray, grasso è bello” NOVI LIGURE - Dopo il grande successo di “Aggiungi un posto a tavola”, “Sette spose per sette fratelli” e “Grease”, la Compagnia Teatrale “La Bisarca” torna sul palco del Teatro Giacometti di Novi Ligure nelle serate di venerdì 11 e sabato 12 ottobre alle ore 21,15 con “Hairspray, grasso è bello!” Torna il Rock & Roll e la spensieratezza degli anni '60 con uno spettacolo frizzante al limite fra cartoon, fiaba e realtà ed il cui incasso (euro 10 il costo del biglietto) è devoluto a favore dell’associazione DI.A.PSI di Novi Ligure. All'inizio degli anni '60 Tracy Turnblad, teenager decisamente un po' in carne, sogna di partecipare al famoso spettacolo televisivo Corny Collins Show e sogna di poter ballare insieme agli altri componenti del cast, bianchi e neri. Accompagnata dalla sua amica Penny partecipa al provino e a grande sorpresa, la simpatia ed il carisma di Tracy hanno la meglio sulle più appariscenti rivali e Tracy vince l'audizione. Ma l'invidio-
sa Amber Von Tussel e la madre Velma non tollerando la freschezza e la genuinità di Tracy, complottano contro di lei per impedirle di vincere l'ambito titolo di Miss Lacca Teenager 1962 e per impedire l’integrazione con i coetanei neri. La regia è di Enrico Corte. Assistenti alla regia Cinzia Contarino e Paolo Plazza, scenografie di Francesca Mazzarello, i costumi sono di Maddalena Gastaldi, la direzione dei cori è di Giulia Ferrari, l’ assistenza musicale di Carlotta Pagetto e Laura Piccinini, le coreografie Barbara Bianchi e Maria Cristina Cavazzini.
IL POPOLO
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Giovedì 10 ottobre 2013
TRADIZIONI
Antola al Po
SAPORI
COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Novi Ligure Il premio “Lavagnino TV 2013” a Paolo Jannacci
“Ci vuole orecchio”: musica e film NOVI LIGURE - Dirittura d’arrivo per l’ultimo appuntamento della 13^ edizione del Festival “Angelo Francesco Lavagnino”. Dopo il successo registrato nelle precedenti serate, è ormai d’obbligo la chiusura “in bellezza” nella prestigiosa sede del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. Proprio nel “Tempio dei Vincitori” sabato 12 ottobre, alle ore 21.15, l’Orchestra Classica di Alessandria,
L’esibizione dell’Orchestra Classica di Alessandria nella serata finale del Festival che organizza l’intero Festival, proporrà in collaborazione con l’amministrazione comunale la serata finale dal titolo “Ci vuole orecchio”, ovvero storie di partiture, film, musical, canzoni d’autore e pensieri volanti raccontati da Fellini, Trovajoli, Lavagnino, Rota, Jannacci, Gaber e Sordi. Prestigiosi ospiti daranno forma a una piacevole avventura musicale che vedrà la presenza dei “Singers from Cluster” (tre componenti del celebre quintetto genovese a cappella), dei Solisti dell’Orchestra Classica di Alessandria e del Coro voci bianche “Al-
Paolo Jannacci che riceverà il premio “Lavagnino TV 2013”
fredo Casella” diretto da Raffaella Tassistro. Immancabile sarà il conferimento del premio “Lavagnino TV 2013” assegnato quest’anno a Paolo Jannacci pianista, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra del programma “Zelig” (Canale 5) nonché figlio del compianto cantautore recentemente scomparso Enzo Jannacci. Saranno eseguiti brani tratti da celebri film e commedie musicali. Inoltre Paolo Jannacci, nelle vesti di cantante e pianista, insieme ai Solisti dell’Orchestra Classica di Alessandria, proporranno il
brano “Vincenzina” composto nel 1974 dal padre Enzo per il film di Mario Monicelli “Romanzo popolare”. Durante la serata il Prefetto di Alessandria Romilda Tafuri consegnerà all’organizzazione del Festival la medaglia che il Capo dello Stato ha voluto destinare quale suo premio di rappresentanza. Il concerto si inserisce anche quest’anno nella campagna Nastro Rosa 2013. L’ingresso a offerta sarà a sostegno dell’attività della LILT. La serata sarà presentata da Serena Piscitello.
PAVIA - Ad ottobre l’iniziativa dei dentisti dell’ANDI
Il mese della prevenzione dentale PAVIA - Ottobre da oltre trent’anni è sinonimo di prevenzione dentale: un appuntamento irrinunciabile ormai per i dentisti Andi che hanno fatto di questa iniziativa, la prima del genere in assoluto in Italia, il loro cavallo di battaglia, l’esempio di come già dal 1980, anno della prima edizione, abbiano sempre sottolineato l’importanza di diffondere un principio basilare, la prevenzione diventata la protagonista indiscussa dell’opera di Andi verso i cittadini-pazienti. Un progetto che 33 anni fa era all’avanguardia perché coniugava salute e informazione, così come avviene ancora oggi, restando l’unico progetto programma di prevenzione odontoiatrica attivo in Italia e progenitore di una serie di altre iniziative avviate negli anni successivi, sempre in tema di prevenzione. Giuseppe la Torre (nella foto), Presidente di Andi Pavia e Vicepresidente Andi Lombardia, dichiara che “la prevenzione rimane la miglior difesa contro l’instaurarsi e il progredire di qualsiasi patologia. I Dentisti Andi durante il mese della pre-
venzione dentale si prefiggono di limitare i danni da patologie già in essere, e di motivare la popolazione alla massima attenzione per l’igiene e la prevenzione, con particolare disponibilità verso i giovani e giovanissimi”. L’auspicio del Presidente di Andi Pavia è che il mese di ottobre rappresenti una opportunità da non perdere, un appuntamento con la propria salute e un’occasione per rinnovare quel patto di fiducia, quell’alleanza terapeutica tra dentista e paziente, basilare per una buona salute orale e in generale del nostro corpo. La Torre ha voluto ringraziare tutti i colleghi dentisti Andi Pavia che, partecipando all’iniziativa, rinnoveranno il grande successo del Mese della Prevenzione.
News dal Centro Servizi Volontariato provincia di Alessandria Sabato 12 e domenica 13 ottobre
Domenica 13 ottobre
“La mela di AISM” scende in piazza
Giornata delle persone con sindrome Down
“Contro la sclerosi multipla sosteniamo la ricerca”: è l’appello degli attori Massimo Olcese e Adolfo Margiotta i due nuovi volti per la campagna “La Mela di AISM” che si terrà il 12 e il 13 ottobre in 3000 piazze italiane. Oltre 4 milioni di mele verranno distribuite per sostenere la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla e per implementare i servizi sanitari e sociali per le persone con SM. Con la “Mela di AISM “ sarà soprattutto possibile sostenere anche il Programma Gio-vani Oltre la SM. Anche in oltre 190 postazioni della provincia di Alessandria, oltre 500 volontari dell’AISM offriranno 6600 sacchetti di mele di varietà mista. Sono 68 mila le persone colpite da SM in Italia. Solo nella provincia di Ales-sandria sono circa 700 le persone con SM, di cui il 50% sono giovani. La sclerosi multipla è una grave malattia del sistema nervoso centrale. Cronica, imprevedibile e spesso invalidante, colpisce per lo più i giovani tra i
20 e i 40 anni, nel pieno dei progetti di vita. Grazie ai fondi raccolti con l’iniziativa “la Mela di AISM” si potrà sostenere anche il programma “Giovani oltre la SM” che comprende convegni informativi, sostegno psicologico per i neo diagnosticati, le coppie, ma anche collane editoriali studiate per rendere più chiare e fruibili le informazioni utili a rispondere a quesiti e problemi che si presentano nella vita quotidiana, sanita-
ria, sociale e lavorativa di ogni giovane che si trova a convivere con la SM. Media sponsor è Lattemiele. Pompadour, marchio leader in Italia di infusi e tisane in bustine, con la Mela di AISM festeggia un Secolo di vita. Oltre al contributo all’iniziativa, l’azienda arricchirà l’offerta di AISM nelle piazze distribuendo, assieme ai sacchetti, campioni di infuso di mela. In occasione dell’evento saranno 10 mila i volontari nelle piazze italiane. Nel tortonese volontari di AISM provinciale vi aspettano a Tortona, in via Emilia, Centro Commerciale Oasi, Novacoop, Esselunga, Carrefour, Ospedale Civile, così come in molti altri centri del territorio: Alluvioni CambiòGrava, Carbonara, Casalnoceto, Castelnuovo, Isola Sant’Antonio, Monleale, Pontecurone, Rivalta Scrivia - Interporto, Sale, Sarezzano, Viguzzolo, Villalvernia, Villaromagnano, Volpedo. Info: 0131.232669; 335.7404410 e 335.7404411.
Saranno attivati per il secondo semestre del 2013. Si parte ad ottobre
Nuovi corsi di formazione del CSVA Riprende l’attività di formazione proposta dal CSVA e destinata a soddisfare le principali esigenze delle Associazioni della provincia di Alessandria. I corsi organizzati in provincia di Alessandria per il periodo ottobre febbraio sono: “Organizzare un evento: principi, strategie, pianificazione” ad Alessandria (novembre); “Mettersi in gioco: metodi e tecniche di animazione per i gruppi” (organizzato in collaborazione con l’Associazione Il Porcospino) ad Alessandria (ottobre e novembre); “La comunicazione radiofonica come strumento per il volontariato” (organizzato in collaborazione con l’associazione La Vita Buona) ad Alessandria (otto-
bre-novembre); “Internet e posta elettronica” ad Ovada (novembre); “Tablet e smartphone: l’evoluzione dal pc” ad Alessandria (novembre); “Informatica – applicativo Power Point: come realizzare presentazioni con slide, materiale promozionale e comunicativo” ad Alessandria (novembre-dicembre); “Ascolto attivo” ad Alessandria (gennaio-febbraio 2014). E’ inoltre in programma l’organizzazione di un seminario dedicato alla “Rendicontazione del 5 per mille”, ad Alessandria, in data 30 ottobre. I corsi sono gratuiti per i volontari ma anche accessibili, a pagamento, a chi non svolge attività di Volontariato. Il primo corso a prendere il via è
“Organizzare un evento: principi, strategie, pianificazione” che si propone di illustrare le nozioni di base per strutturare con successo un evento, a partire dall’attenta valutazione della sua “opportunità” per arrivare agli step di base funzionali ad ottimizzarne la realizzazione. Il corso prevede in tutto 2 incontri. Ad Alessandria il 18 e il 25 ottobre, dalle ore 16.45 alle 18.45, presso la Sala Formazione del CSVA (via Vochieri, 80). Iscrizioni entro l’11 ottobre. Per tutti i corsi l’iscrizione è obbligatoria: è necessario compilare un apposito modulo di iscrizione. Per informazioni: www.csva.it o tel. 0131 250389 - mail: formazione@csva.it.
Un messaggio di cioccolato nelle piazze italiane per sostenere i diritti delle persone con sindrome di Down e per aiutare le associazioni aderenti al CoorDown a realizzare importanti progetti sul territorio. Esiste un cioccolato più buono di questo? Promuove l’integrazione e l’autonomia, sostiene progetti di formazione e di inserimento lavorativo e contribuisce alla ricerca scientifica. In più è prodotto con cacao proveniente dalla rete del commercio equo e solidale. Insomma, nessun cioccolato è buono così. Inutile cercarlo nei food shop o in pasticceria. Sarà disponibile solo nelle piazze italiane nel weekend a cavallo della seconda domenica di ottobre, come di consueto da oltre dieci anni. Anche quest’anno, domenica 13 ottobre, si celebra in oltre 200 piazze in tutta Italia la Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, organizzata da CoorDown Onlus. I volontari offriranno la tavoletta - messaggio di cioccolato in cambio di un contributo per aiutare l’attività sul territorio delle 74 associazioni aderenti al CoorDown. L’obiettivo della giornata è proprio quello di affermare l’importanza di una cultura della diversità e l’unicità di ognuno, contro i tanti pregiudizi che ancora colpiscono le persone con disabilità. Perché “essere differenti è normale”.
Anche il Centro Down Alessandria, dunque, con il supporto del CSVA, parteciperà attivamente alla manifestazione allestendo punti d’incontro in località della provincia (Parrocchie e Centri Commerciali) con il preciso obiettivo di attuare una vasta campagna di sensibilizzazione e una corretta informazione diretta a correggere i molti pregiudizi e luoghi comuni che ancora accompagnano le persone con Sindrome di Down. Per questa speciale occasione, a fronte di un’offerta, saranno distribuiti, oltre al cioccolato, anche gustosi amaretti e, presso i banchetti, potrete trovare i lavoretti fatti a mano dai ragazzi del Centro Down e materiale informativo per conoscere meglio l’attività dell’associazione ed avere informazioni corrette in merito a cosa sia la Sindrome di Down. I volontari del Centro Down Alessandria il 13 e 14 ottobre li troverete presso le Parrocchie di Alessandria, Valenza, Novi, Tortona e anche molti altri centri del territorio.
IL POPOLO Giovedì 10 ottobre 2013
Opinioni a confronto La Consulta degli Studenti contro i tagli ai trasporti Egr. Direttore, in occasione della riunione della Conferenza Regionale del Diritto allo Studio, tenutasi a Torino, come Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Alessandria, ho incontrato l’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, dottor Alberto Cirio. Ho comunicato all’assesore Cirio che nei mesi scorsi sono state raccolte, su iniziativa della Consulta degli Studenti e del Comune di Alessandria, nelle scuole superiori della Provincia (tra studenti, insegnanti, presidi, collaboratori scolastici e personale amministrativo), nelle piazze delle nostre città in occasione di importanti manifestazioni come la StraAlessandria e presso gli Uffici del Comune di Alessandria, circa 3000 firme contro i tagli al trasporto pubblico locale. Tra i firmatari vi sono anche diverse autorità della nostra provincia, l’Olimpionica Valeria Straneo, il Sindaco e l’assesore all’Istruzione del Comune di Alessandria e l’assessore all’Istruzione della Provincia, tutti consapevoli dell’importanza che la rete dei trasporti ha per la società della nostra Provincia. È stata portata all’attenzione dell’assessore regionale la grande preoccupazione degli studenti, ma anche di insegnanti e dei cittadini per il timore di non poter più raggiungere il proprio posto di lavoro (o di doverlo raggiungere in modo assai disagevole) e le difficoltà in cui ogni giorno si trovano, su bus e treni perennementi affollati e allle volte in ritardo, gli studenti pendolari. L’assesore Cirio, ritenendo fondate e importanti le doglianze sopra riportate, si è impegnato a concedere un appuntamento a me e al Provveditore agli Studi dottor Antonino Meduri per parlare di questi problemi. Andrea Facciolo - Presidente CPS Alessandria Vicerappresentante Reg. Studenti del Piemonte
Terranostra congela i prezzi Egr. Direttore, l’IVA impenna al 22% ma le aziende agrituristiche del territorio bloccano i prezzi. Le famiglie italiane stanno iniziando a fare i conti con i nuovi rincari. L’iva è passata dal 21 al 22% gravando in modo pesante sugli italiani: sulla spesa, sulla benzina e sui consumi; l’aumento dell’aliquota a tavola colpisce direttamente i consumi della popolazione. Le aziende agricole accreditate a Terranostra Pavia, scelgono di andare incontro alle esigenze del cittadino consumatore, di essere competitive e di offrire prodotti di alta qualità, al prezzo solito, senza aumenti. Terranostra Pavia blocca i prezzi per tutelare i clienti delle aziende agricole. Chi sceglie un agriturismo sceglie qualità, sceglie il territorio, sceglie di mangiare sano e sceglie di mangiare prodotti di produzione interna che possono essere vantaggiosi anche a livello di costo. Terranostra Pavia e le sue aziende agrituristiche, grazie alla produzione propria all’attuazione della filiera cortissima, hanno deciso di non alzare i prezzi per non pesare sul portafogli dei clienti che scelgono una delle aziende accreditate. La crisi sta avendo effetti devastanti sul nostro Paese. Sempre più famiglie privilegiano le aziende agricole ai ristoranti. E’ giusto andare incontro agli italiani per offrire loro non solo qualità, ma anche convenienza. Questo non è solo un modo per andare incontro alle esigenze dei consumatori, ma consente anche di consolidare i legami tra campagna e città, utili per riscoprire i valori del territorio e apprezzare la genuinità dei prodotti a chilometri zero. In Provincia di Pavia sono circa 50 le aziende accreditate a Terranostra Alberto Lucotti - Presidente “Terranostra” Giuseppe Ghezzi - Presidente di Coldiretti Pavia
E’ l’ora dei giovani in politica? Egr. Direttore, ho seguito le vicende del Governo, uscito indenne dopo il voto di fiducia di qualche giorno fa e dopo i vari cambi di opinione di Berlusconi. In molti hanno detto che ha vinto il segretario del PdL Angelino Alfano e l’ala moderata del partito. Non so, chi vivrà vedrà! Però facevo una riflessione: che sia giunta l’ora dei giovani? Alfano per il PdL, Renzi sul fronte opposto, lo stesso Presidente del Consiglio Letta. Tutti poco più che quarantenni. Sarebbe bello che il nostro Paese, in una normale e civile contesa elettorale, li vedesse protagonisti. Si aprirebbe davvero una nuova stagione. Rimane un problema e grosso, ovvero i “vecchi” della politica, quanti ormai da tempo siedono in Parlamento… Sarà dura far spazio alle giovani generazioni! Tuttavia continuo a sperare, da inguaribile ottimista quale sono! Raffaele Riccardi - via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Bacheca
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Da leggere
a cura della Redazione
Luigi Orione
Hannah Arendt
Davide Perillo
Fede, speranza, carità
Il Papa cristiano
Io non ho paura
San Paolo
EDB
San Paolo
Pp. 254
Pp. 48
Pp. 112
Euro 14,00
Euro 5,00
Euro 10,00
Questo volume, curato da don Flavio Peloso, Superiore generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza, raccoglie scritti e discorsi di San Luigi Orione, fondatore della Congregazione, sui temi fondamentali della sua esperienza di Dio, ossia la fede, la speranza e la carità. Intende presentare la testimonianza di un santo che ha vissuto e trasmesso la vita di Dio nella pratica delle virtù teologali, che di questa esperienza sono la fonte e il fuoco interiore. La lettura del libro rinnoverà quel fremito di fede che toccava mente e cuore di quanti ascoltavano le sue parole e darà attualità spirituale alle parole scritte o pronunciate un giorno lontano e oggi messe a disposizione di tutti. Giovanni Paolo II, nel 2004, in occasione della canonizzazione lo definì, “il facchino di Dio” e affermò che “egli fu certamente una delle personalità eminenti del secolo XX per la sua fede cristiana apertamente professata e per la sua carità eroicamente vissuta”. San Luigi Orione, nato a Pontecurone il 23 giugno 1872, ordinato sacerdote nel 1895, fondò i Figli della Divina Provvidenza e le Piccole Suore Missionarie della Carità. Morì a Sanremo nel 1940.
Intellettuale celebre per la causticità e l’originalità dei suoi giudizi, l’Arendt disegna un ritratto di Giovanni XXIII privo di remore o timori reverenziali. Non sono le doti intellettuali del pontefice ad attirare la sua attenzione, ma l’autenticità della sua religiosità e i suoi risvolti profondamente umani. Il breve saggio, apparso la prima volta nel 1965 sulle pagine della New York Review of Books, fu presentato come una recensione all’edizione in lingua inglese del “Giornale dell’anima”, il diario spirituale di Angelo Giuseppe Roncalli. Di Papa Roncalli, l’autrice coglie innanzitutto l’umiltà e la capacità di non cedere al culto moderno per la soggettività. Una qualità umana che non va confusa con la modestia, ma che è condizione indispensabile per il dispiegarsi di una personalità autenticamente indipendente. Un amore per il mondo non ostinato e possessivo e una religiosità che si manifesta come forma di gratitudine per l’esistente consentono all’autrice di ripetere con Papa Giovanni: “Ogni giorno è buono per nascere, ogni giorno è buono per morire”. L’autrice era un’ebrea tedesca emigrata negli Stati Uniti, per sfuggire al nazismo.
Salute oggi Abbiamo parlato nel precedente incontro di quanto sia importante per la nostra salute lo svolgere una qualsiasi attività fisica in modo costante, e quanto altrettanto importante sia controllare quantità e qualità della nostra alimentazione. Specie dopo i 50 anni è importante controllare alimentazione e movimento per evitare obesità e diabete: sono malattie strettamente correlate che riducono drasticamente le prospettive di vita, sia in durata che in qualità. A un uomo di 50 anni è data una prospettiva di vita di altri 27,2 anni, ma se è diabetico la prospettiva si riduce a 23,8; con un’attività fisica moderata recupererebbe quasi 2 anni, arrivando a 25,6. Allo stesso modo, una donna a 50 anni ha una prospettiva di vita di altri 33,8 anni, ma se è diabetica, il numero di anni viene ridotto a 24,3, ma svolgendo un’at-
“Io non ho paura”. Lo ha detto chiaro, Francesca. Quasi ad alta voce, mentre tirava su la testa. “Raccogliendo le ultime forze”, si dice in questi casi con una frase fatta. Invece è vero il contrario. Le forze, per lei, venivano tutte da quella certezza, ripetuta al marito poche ore prima di morire. “Io non ho paura”. Le stesse parole affidate a un’amica, il giorno prima: “Ogni giorno è servito, perché in ogni giorno ho affidato alla Madonna tutti i miei cari… Il tempo è prezioso. Non ho paura, sono contenta”. La stessa certezza di Cristo. La fede. La vicenda commovente e al tempo stesso piena di speranza di Francesca Pedrazzini, colpita da una malattia incurabile, ma capace di trovare nella fede la risorsa per vivere anche questa prova nella serenità e nell’amore. Accompagnata dalla famiglia, il marito Vincenzo, i figli Cecilia, Carlo, Sofia, e dai molti amici di Comunione e Liberazione, Francesca affronta l’ultimo viaggio come la preparazione a una grande festa. La sua vita e la sua morte diventano una testimonianza di fede. La storia di una donna che ha affrontato la malattia con coraggio.
a cura di Laura Notti
Attività ed esercizio fisico
tività fisica moderata può recuperarne due; e praticare un’attività fisica, anche se moderata, riduce del 50% nell’uomo e del 30% nella donna il rischio infarto. E’ un dato rilevante se si considera che, nella nostra popolazione, un abitante su tre soffre di ipertensione arteriosa, e uno su quattro di ipercolesterolemia. Malgrado ciò, un italiano su tre non svolge attività fisica, così come la metà della popolazione femminile. Eppure, come accennato in precedenza, basterebbe mezz’ora al giorno di movimento, che si può tradurre in attività fisica o esercizio fisico, perché esiste differenza fra le due cose: praticare attività fisica significa movimento e impegno sporadico, non organizzato secondo schemi predefiniti, scelto liberamente dal soggetto: ad esempio fare una passeggiata quotidiana, scegliere le scale evitando di salire con l’ascenso-
re, fare i lavori domestici o altri di questi esempi. L’esercizio fisico invece è un’attività organizzata e seguita da esperti, secondo regole e allenamenti precisi e con regolare svolgimento, anche se non a livello agonistico (ad esempio la lezione in palestra). E’ ovvio dedurre che sarebbe meglio la seconda soluzione, poiché dà migliori risultati sia in campo fisico che metabolico; in tutti i casi, anche a seconda della disponibilità, del tempo che si vuole dedicare e delle proprie forze (dipendenti anche dalla generale condizione dell’individuo, dall’età e dalle personali esigenze), entrambe le soluzioni sono utili anche se ripeto, nel secondo caso, i risultati sulla salute si ottengono in meno tempo (è infatti l’allenamento costante e programmato a costruire risultati duraturi). La scelta del tipo di attività o esercizio da intraprendere dipende prima di tutto dal
gusto, in secondo luogo dall’età del soggetto. Per un bambino lo sport è un ottimo insegnante, sia per il suo valore salutistico che etico, poiché lo mette in relazione con concetti importanti quali la lealtà, il senso di squadra, l’amicizia e il rispetto delle regole, ma meglio cominciare a far fare sport a un bambino da piccolo, ma al di sopra dei 6 anni di età. Per la regola del ”non è mai troppo tardi”, non negare l’attività fisica o l’esercizio fisico a un anziano, scegliendolo ovviamente in base alle effettive esigenze, gusto e possibilità fisiche. Insomma è bene ripetere che la salute è un dovere, prima di tutto per se stessi, al fine di trascorrere al meglio l’esistenza, ma anche nei confronti degli altri, sia quelli che ci stanno vicino, che vivono il nostro benessere, sia per la società, alla quale toglieremmo ulteriori spese per guarire dalle malattie.
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IL POPOLO
Bacheca
L’ANGOLO VERDE - a cura di Alba Algeri
Il Cercis è conosciuto come l’albero di Giuda
Giovedì 10 ottobre 2013
Film da vedere
a cura di Matteo Coggiola
Il Leone d’Oro a “Sacro GRA”
Il Cercis è un esemplare che preferisce ambienti calcarei e ben drenati, ma cresce bene in qualsiasi terreno. Va piantato subito dopo la fioritura nel mese di ottobre. Resiste all’inquinamento, è utile per realizzare le alberature della città. Ama la luce e il caldo. Desidera una posizione in pieno sole, possibilmente protetta da venti freddi. Occorre bagnare la pianta giovane ogni due settimane. Solo quando l’estate è molto calda occorre intensificare le bagnature. Nella stagione fredda in genere si sospendono le bagnature. Si interviene solo per diminuire i rami secchi e dare alla pianta una forma armoniosa. In età avanzata può raggiungere fino a otto metri di altezza, ma di solito non supera i due metri. I frutti, chimati silique, sono a forma di baccello e contengono i semi che possono essere seminati nel mese di marzo in cassette con un terreno contenente torba, sabbia e sassolini. I fiori sbocciano sul tronco e sui rami, questo fenomeno è chiamato caulifloria, sono di colore rosa e sono graditi agli uccelli, si formano dal mese di marzo. Rimangono sulla pianta fino all’appassire delle foglie e cadono sul terreno formando un tappeto di petali con contrasti di colore. Il Cercis, chiamato anche siliquastro o Albero di Giuda, è spontaneo nei boschi ed è l’unica specie con tale caratteristica del piccolo gruppo appartenente al Genere Cercis; le altre specie, costituiscono una curiosità botanica e sono di difficile reperibilità. Originario del Mediterraneo orientale, si estende ad ovest sino alla Francia; ha una larga distribuzione nei paesi mediterranei. E’ presente su tutto il territorio nazionale, esclusa la Sardegna, nei boschi caldi di latifoglie tipici della roverella e nei terreni aridi. I singoli fiori sono papilionati, essendo il Cercis una Leguminosa, di 2 cm, rosa porporini o bianchi, peduncolati, con calice porporino e 5 denti larghi e brevi. I petali sono irregolari, poiché i superiori sono più piccoli degli inferiori. Il legno si usa per lavori di ebanisteria, per il colore rosso venato e per la resistenza, e può essere utilizzato per piccoli lavori al tornio. I rami giovani, inoltre, possono fornire un principio tintorio giallo. I fiori sono commestibili e si possono consumare in insalata o conservare sotto aceto, mentre i semi sfarinati sono alimento molto energetico. Il Cercis appartiene alla sottofamiglia delle Caesalpiniaceae, comprendente specie legnose originarie delle regioni subtropicali e tropicali. Il nome generico, Cercis, deriva dal greco kerkis, significa navetta (o spola) da tessitore, perché a tale strumento rassomiglierebbe il legume delle piante; l’epiteto specifico, dal latino, con riferimento (in negativo: siliquastrum = falso carrubo) al carrubo (Ceratonia siliqua). Il nome comune “albero di Giuda” si rifà alla leggenda secondo la quale l’apostolo Giuda, dopo la vergogna e il pentimento per il tradimento di Cristo, si sarebbe impiccato a quest’albero; pare invece che ciò sia frutto di un equivoco, poiché, secondo altri, il riferimento sarebbe alla Giudea, regione del Medio Oriente dove la pianta era ed è molto comune. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
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Nel grande raccordo anulare di Roma si muove una vita spesso invisibile ma fatta di tante esperienze. Un barelliere che, tornato a casa, accudisce l’anziana mamma ormai non più autosufficiente. Un nobile piemontese che dialoga con la figlia conservando un atteggiamento elegante e distaccato. Un botanico che cerca di salvare le palme della sua oasi dai punteruoli rossi. Un attore di fotoromanzi che cerca di realizzare una nuova storia. Un principe che affitta il proprio castello per qualunque occasione. Un pescatore di anguille vive lungo il Tevere. Poi alcune prostitute in strada e un gruppo di ragazze che di notte diventano cubiste. A questa trama è stato assegnato il Leone d’oro al-
l’ultima Mostra del cinema di Venezia. Il “Sacro GRA” di Gianfranco Rosi non è opera d’invenzione ma è un documentario: è il “Grande Raccordo Anulare di Roma”: 68.223 chilometri di autostrada urbana percorsa da almeno 58 milioni di veicoli l’anno.
La scelta dell’argomento è giunta per un’idea dell’urbanista Nicolò Bassetti. Una lunga presenza sul territorio a girare materiale, selezionarlo e montarlo. Molte inquadrature delle strade, soprattutto di notte, i cartelli che indicano le uscite verso le varie zone della città.
Poi, fuori dal percorso, arrivano alcune storie, più o meno autentiche, più o meno vivaci. Ad un certo punto si ha la sensazione che il cuore del GRA cominci ad allontanarsi e che le immagini stiano inclinando verso la ricerca di un neo-neorealismo difficilissimo da realizzare in tempi di televisione e internet. C’è un senso di morte e di disfacimento che aleggia dentro Sacro GRA: mai compiaciuto, mai dimesso, ma espresso quasi come un silenzioso grido di allarme, come un SOS che riguarda il centro tanto quanto la periferia di una società che delle contraddizioni e delle dissonanze si nutre troppo spesso in maniera tutt’altro che positiva. Il film è un grande prodotto italiano da valutare come consigliabile, realistico e adatto per dibattiti.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Lo scorso 21 settembre Christian Troni di Broni ha festeggiato il suo 29° compleanno. Lo ha fatto all’Argentario, durante una gita di due giorni in quella bella zona della Toscana, insieme ad un gruppo di bronesi tra i quali i giovani con cui è ritratto nella foto.
La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
Minestrina in brodo di gallina o cappone Calda e fumante, nelle fredde sere invernali per ristorarsi non c’è niente di meglio di un bel piano di minestrina in brodo. Nella tradizione gastronomica questa pietanza è servita unicamente a cena, talvolta preceduta da un antipasto leggero. Equivalente al potage clair francese, è costituita da una composizione di solito a base di brodo (di carni o preparati), in cui si fanno bollire pochi elementi nutritivi, dalle carni tritate o in julienne, alle verdure sminuzzate, dal riso alla pastina minuta o in fili sottilissimi, capelli d’angelo o fidellini. Preparata nel Tortonese nell’ambito della cucina casalinga, con le rimanenze del pollo o del tacchino freddo, lesso o arrostito, l’economica pietanza in passato nutriva e rinvigoriva gli animi dei contadini intirizziti dal freddo. Tra le infinite varietà di pastine per minestre, accanto alla generica pàsténa, troviamo: timpistèi, le tempiste a forma di chicchi di grandine, avemarìi, le avemarie a forma cilindrica irregolare, leggermente convessa, didàléi, dei cilindretti rigati, steléi, le stelline, fidlèi, i fidellini, spaghetti assai sottili e i capellini d’angelo, varietà ancora più minuta dei fidellini.
Ingredienti per 4 porzioni 1 gallina o cappone del peso di circa l kg 1 sedano 1 cipolla 1 carota 1 foglia di alloro 1 spicchio d’aglio sale e pepe in grani Preparazione Versate in una capiente casseruola 3 o 4 litri di acqua fredda, mettetevi a bollire la gallina o il cappone, insieme a tuti gli ingredienti aromatici e schiumate di tanto in tanto. Dopo circa due orette controllate il grado di cottura della carne, che una volta terminata potrete utilizzare come secondo. La ricetta consiglia l’uso di un animale intero del peso di circa 1 Kg, ma nulla vieta l’impiego di avanzi casalinghi di carni di gallina o cappone o, per velocizzate l’esecuzione, di un brodo già pronto oppure di un dado.
IL POPOLO
SPORT E TEMPO LIBERO
Giovedì 10 ottobre 2013
BASKET A2 DONNE (AMICHEVOLE)
ECCELLENZA Girone A - 6^ giornata
Travolgente prova dell’OltreVoghera OLTREPOVOGHERA 4 UNION VILLA CASSANO 0 (primo tempo 3-0) MARCATORI:, 28’ pt Farina (OV), 16’ pt D’Aniello (OV), 37’ Di Gennaro (OV), 29’ st Panigada (OV). OLTREPOVOGHERA: Gaione, Cigagna, Celori (23’ st Versuraro), Fautario, Mauri, Di Placido, Coccu (31’ st Bruscaglia), Balacchi, Farina (1’ st Panigada), D’Aniello, Di Gennaro. A disp.: Borgognone, Hajrullai, Balestra, Moltini. All. Visca. UNION VILLA CASSANO: Palamini, Cobianchi, Martignoni, Pipieri (26’ st Secci), Razzari, Merlino, Di Dio (28’ st Diotto), Armentano, Marino, Berton, Simone (30’ st Mazzola). A disp.: Cardi, Cantisani, Fichera, Preziosi. All. Barban.
ARBITRO: Fabiano di Catanzaro. VOGHERA - Torna al successo l’OltrepoVoghera che supera agevolmente il fanalino di coda Union Villa Cassano. La partita avrebbe potuto prendere un piega ben diversa quando al 5’ gli ospiti hanno usufruito di un generoso calcio di rigore: Marino calcia alla destra di Gaione, ma la palla colpisce il palo esterno ed esce sul fondo. Invece, scampato il pericolo, gli oltrepadani hanno comin-
ciato a giocare, segnando tre reti in 37 minuti e chiudendo di fatto la pratica. Nella ripresa non c’è stata storia. L’OltrepoVoghera ha gettato al vento occasioni su occasioni prima di trovare anche il quarto gol con Panigada subentrato a Farina. Le reti. Minuto 16: calcio d’angolo battuto da Di Gennaro, palla respinta dalla difesa, tiro di Farina in corsa, respinta, palla che arriva defilata sulla destra, in corsa D’Aniello fulmina Palamini. Minuto 28: lancio di Celori, Farina vince il duello con il
diretto marcatore, gli ruba palla, si invola e sull’uscita di Palamini lo beffa con l’esterno destro. Minuto 37: Di Gennaro conquista palla, si invola, salta due volte l’avversario, si porta la sfera sul destro e buca nell’angolo basso Palamini. Minuto 29 della ripresa: Coccu entra in area sulla destra e poi passa a Panigada che quasi dall’altezza del dischetto calcia a colpo sicuro spiazzando Palamini. Domenica prossima impegnativa trasferta sul campo della capolista Legnano. CLASSIFICA: Legnano 16; Trezzano 14; OltrepoVoghera* 13; Pro Vigevano Suardese 10; Verbano* 9; Vergiatese 8; Sestese*, Bustese, Sant’Angelo e Magenta 7; Fenegrò 6; Vigevano*, Atletico San Giuliano*, Solbiasommese e Villanterio 5; Arconatese* 4; Union Villa Cassano 3. (* hanno già riposato).
SERIE D Girone A - 6^ giornata
Vittoria della Novese in trasferta SANTHIA’ NOVESE (primo tempo 0-1)
1 3
MARCATORI: 35’ e 55’ Carboni (N), 92’ Ulloa (N), 94’ Guarignello (S). SANTHIA’: Maio, Maffei, Francese, Anderson, Viscomi, Sereno (82’ Eron), Sigismondi, Manfroni (17’ Assumma), Marzeglia, Guariniello, Barcellos. A disposizione: Cerruti, Moscatelli, Comotto, Riggio, Rebolini, Brugnera, Ceci. All. Nisticò. NOVESE: Canalicchio, Ciccomascolo, Pernice, Firriolo, Fasano, Malgrati, Bortolotto, Ulloa, Zirilli (91’ Muceli), Carboni (78’ Ponsat), Nanci (46’ Lombardi). A disposizione: Di Pierri, Borghetti, Tassoni, Corso,
Sorci, Losi. All. Banchieri (nella foto). ARBITRO: Capovilla di Verona. NOVI LIGURE - Dopo la sconfitta casalinga della scorsa settimana contro la neopromossa Giana Erminio, la Novese ha reagito espugnando meritatamente il campo del Santhià. Nonostante l’inferiorità nu-
merica (espulso Pernice al 36’ per doppia ammonizione) e un campo ai limiti della praticabilità per la pioggia abbondante, i bianco celesti hanno ottenuto tre punti che permettono di risalire la classifica. Tra i pali ha debuttato il giovanissimo Canalicchio, classe 1993, arrivato a Novi Ligure in settimana. La prima rete giunge grazie ad una bella giocata di Bortolotto che semina due
uomini sulla destra e crossa sul secondo palo, dove Carboni in tuffo spinge la sfera in fondo al sacco. In apertura di ripresa il raddoppio: splendida combinazione Bortolotto - Zirilli - Lombardi - Carboni, quest’ultimo firma la sua personale doppietta. Al primo di recupero dentro Muceli per Zirilli e il giovane difensore regala a Ulloa la palla del 3-0. In pieno recupero il gol della bandiera di Guarignello. CLASSIFICA: Caronnese e Vado 12; Chiavari Caperana 11; Borgosesia e Giana Erminio 10; Novese, Asti e Chieri 9; RapalloBogliasco 8; Derthona 7; Lavagnese, Albese, Santhià, Pro Dronero e Folgore Caratese 6; Valle d’Aosta 5; Sestri Levante 4; Verbania 3.
SERIE D Girone A - 6^ giornata
Il Derthona è tornato a “ruggire” DERTHONA VERBANIA
3 2
RETI: 2’ st Mussi, 5’ st Montingelli, 38’ st Traini, 42’ st Mazzocca, 47’ st Shala (rig.). DERTHONA: Lamantia, Zefi, Mazzocca, Camussi (A) (14’ st Gilio), Tignonsini, Dell’Aera (A), Temperino, Montingelli, Mussi (39’ st Tavella), Chirico (20’ st Serlini), Carru (E). A disp. Lopreiato, De Ruggiero, Esanu, Bastita, La Caria, Bertocchi. All. Scarnecchia VERBANIA: Carli, Martinella (20’ st Schirru), Raimondo (10’ st Traini), Maina, Pioletti, Viscomi (43’ st Guandalini), Micheli, Fra-
Il capitano Fabrizio Montingelli (foto Cappelletti)
scoia, Benabid, Shala, Troiano. A disp. Luciani, Magni, Rognetta, Di Leva, Pollero. All. Oliva ARBITRO: Meocci di Siena
TORTONA - Il Derthona fa il suo esordio stagionale al “Fausto Coppi”, ristrutturato e con un manto erboso tutto nuovo, festeggiando una vittoria importante contro il Verbania. La squadra di Scarnecchia , sempre in vantaggio, rischia nel finale, giocato in 10 uomini per l’espulsione di Carru ma riesce a conquistare il bottino pieno. Dopo un primo tempo equilibrato la partita si accende nella ripresa: al 2’ Mussi porta in vantaggio i leoncelli con una punizione magistrale che si infila sotto il sette. Dopo 3 minuti Montingelli, ben servito da Carru, raddoppia superando il portiere avversario con un tocco preciso.
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La partita sembra finita ma al 38’ il Verbania accorcia le distanze con il possente bomber Traini che sfrutta un rimpallo favorevole. La squadra tortonese reagisce ed al 42’ si porta sul 3 a 1 grazie ad un’azione dirompente di Zefi, uno dei migliori in campo, che mette in condizione Mazzocca di superare Carli con un diagonale secco. A tempo scaduto Shala, su calcio di rigore fissa il risultato sul 3 a 2 finale. Il Derthona conquista 3 punti importanti per la classifica e per il morale in vista della trasferta di sabato sera a Borgosesia dove i leoncelli cercheranno di vendicare la sconfitta rimediata in Coppa Italia. Domenico Cremonte
Broni pronta al campionato
CREMA BRONI
64 58
(58-53). Partono forte le padrone di casa che alla fine del primo tempo sono BASKET TEAM CRE- avanti di 21 lunghezze. MA: Bertolli n.e., Zagni Broni reagisce nel corso 13, Capoferri 9, Giosuè 2, della ripresa, rosicchiando P. Caccialanza 13, Sforza 15 punti. Ma alla fine a sol5, Cerri n.e., S. Caccialanza levare il trofeo sono le ran.e., Rizzi 13, Picotti 9. gazze di Crema. Si chiude All. Visconti. così la fase di preparazione in vista dell’imminente OMC CIGNOLI BRONI: campionato: la Omc CiBergante 4, Zamelli n.e., gnoli debutta in casa domeBesagni 8, Accini 12, Carù nica prossima (palla a due 6, Borghi 6, Corradini 3, ore 18) contro Vigarano. Fanaletti, Zampieri 11, Sei amichevoli disputate Bona 8, Laterza n.e. dalle biancoverdi, con un All. Giroldi. bilancio di due sconfitte, entrambe contro Crema, e NOTE - Primo tempo 46- quattro vittorie: Geas, Mi25. Parziali quarti: 21-16, lano e due volte contro 25-9, 12-18, 6-15. Genova, anche se la prima è giunta al termine di un BRONI - Crema si confer- tempo extra giocato senza ma la bestia nera di Broni fermare il cronometro. in questa fase di pre cam- La squadra è in crescita, le pionato. Dopo la vittoria giocatrici iniziano ad assidello scorso 14 settembre al milare gli schemi di coach palaBrera (54-62), la for- Giroldi ma devono mettere mazione di Visconti fa il in campo maggior cattivebis nella finale del 13° Me- ria agonistica perché la primorial Nina Pasquini (64- ma fase, in cui ritroveranno 58). Nella semifinale la for- ancora Crema, sarà bella mazione oltrepadana aveva tosta. battuto il Sanga Milano Franco Scabrosetti BOCCE - SPAREGGIO DI COPPA ITALIA
Lodi si impone su Voghera VOGHERA - I boccisti lodigiani hanno vinto per 2 a 1 contro i rappresentanti del comitato di Voghera: questo l’esito dell’incontro disputatosi sabato 5 ottobre sulle corsie del bocciodromo del Dopo Lavoro Ferroviario di Voghera, con la supervisione del “Magnifico Direttore” Roberto Vilmercati, coadiuvato dagli arbitri Celestino Antoninetti e Fausto Bergami. Era il match d’andata nello spareggio valevole per la qualificazione alle fasi finali della Coppa Italia per comitati, previste a Verona alla fine di novembre. Ottima la prova della terna vogherese, inedita ma competitiva su ottimi livelli di gioco: Eugenio “Billy” Biglieri, Mauro “Maurinho” Perotti e Massimo “Kobra” Zerba hanno vinto entrambi i set contro Mario Franchi, Valerio Pettinari e Silvano
Renesto, conquistando così un punto per il comitato oltrepadano. Nell’individuale, Battista “Profe” Valenti, pur giocando abbastanza bene, è stato costretto a soccombere di fronte al giovane Jacopo Gaudenzi, autore di un’ottima performance. Primo punto anche per Lodi. Nella specialità coppia, Biglieri e Perotti hanno sconfitto Pettinari e Renesto, nel primo set, con il punteggio di 8 a 2. I lodigiani sono tuttavia riusciti ad aggiudicarsi il secondo set. Nella specialità coppia, Massimo Zerba e Marco Bolla sono stati sconfitti in entrambi i set, da Franchi e Gaudenzi, superiori nel gioco e piuttosto fortunati in un paio di giocate decisive. L’incontro di ritorno, del 12 ottobre sarà in un bocciodromo scelto dai tecnici di Lodi.
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