Il popolo 15 ottobre 2015

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RETORBIDO Il sindaco indice due incontri sulla pirolisi

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Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45%

periodico Omologato

E-MAIL: info@bronistradellagas.it Una copia EURO 1,20 Giovedì 15 ottobre 2015 Anno XVII n. 37

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ilpopolo@libero.it NOVESE

TORTONESE

Roma merita un sindaco che la ami

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Le note di Perosi al pianoforte restaurato In episcopio Concerto per valorizzare un bene della Diocesi e della città recuperato

CONTINUA IL SINODO SULLA FAMIGLIA

Si parla della teoria del gender

di DOMENICO DELLE FOGLIE

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uella di Ignazio Marino, il chirurgo prestato alla politica, è forse solo una pagina stinta e consumata dell’antipolitica che si è sviluppata in questi anni all’interno del partito di maggioranza relativa, attraverso il meccanismo delle primarie che ha catapultato alcuni uomini sulla scena pubblica. Ma con alterne fortune a latitudini diverse. C’è poi l’altra antipolitica imperante, quella dei grillini, che esce vincitrice della partita romana e che certamente vorrà giocare fino in fondo la corsa al Campidoglio. In molti danno già i 5 Stelle al ballottaggio nelle future elezioni di Primavera. Sarà dura per tutti, a cominciare dal Pd, già scosso dall’inchiesta “Mafia Capitale” e costretto a commissariare il partito romano considerato “inquinato”. La domanda che si impone, in vista della futura corsa al Campidoglio: sarà ancora un duello fra politici marchiati di antipolitica? La lezione di questi anni non è bastata? E il premier-segretario Matteo Renzi quale ruolo vorrà giocare? La parabola di Marino, il sindaco “antipatico” quasi a tutti, oggi alla sbarra per le sue spese di rappresentanza ingiustificate, è solo una faccia del problema di Roma Capitale. La questione di fondo è se esista a Roma una classe dirigente in grado di amministrare senza lasciare spazio a quel groviglio di interessi (talvolta al limite della legalità, come è stato già dimostrato dalle inchieste giudiziarie) che corteggia e lambisce un grande centro di spesa pubblica qual è indiscutibilmente il Comune di Roma. Una Capitale non può non avere un grande budget, proporzionale ai bisogni dei cittadini e alla cura e manutenzione ordinaria di un territorio immenso. Per non parlare delle necessità di grandi investimenti infrastrutturali. Ma spesso Roma ha dimenticato il suo ruolo di Capitale, non ha maturato una sua visione di futuro, ha trascurato le sue responsabilità di città immagine del Paese. Restituendo una sensazione di trascuratezza, sciatteria e menefreghismo diffusi che una Capitale non merita.

Mappa delle frane dal Brallo al monte Penice

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IL DOPO MARINO

O LT R E P Ò

Il sindaco di Novi interviene sul caso ferrovie

La Giornata del Dono al teatro Civico

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unedì 12 ottobre, anniversario della morte di Lorenzo Perosi, il vescovo ha ospitato in episcopio il concerto per presentare a tutti il pianoforte restaurato del Maestro di Tortona. "Anche grazie alla solidarietà della gente possiamo valorizzare i nostri beni". Catalano e Colombo a pagina 15

LA COSTRUZIONE DI UNA "CHIESA CHE SOGNIAMO"

Il Vescovo ha riunito il Consiglio pastorale diocesano

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i è riunito nel tardo pomeriggio di venerdì 9 ottobre presso il Seminario il Consiglio pastorale diocesano. Convocato e presieduto dal vescovo Mons. Vittorio Viola, questo importante organismo opera in ordine alla comunione fra le diverse componenti della Diocesi e coordina le varie attività pastorali. Baldi a pagina 3

FELICI & TAGGATI di MATTEO COLOMBO Lasciamo che gli “eroi” cadano a terra

Ma io dico: ma come si fa? Ma come dormono di notte quelli? Marino, il sindaco di Roma, che avrebbe pagato coi soldi dei cittadini anche le cene che offriva alla moglie. E Platini, proprio lui, le roi Michel, che avrebbe intascato 2 milioni di euro per assegnare una competizione mondiale a uno Stato arabo. E Max Biaggi che avrebbe frodato il fisco con il trucco della residenza all’estero (come Valentino Rossi, come Pavarotti). E Messi? No, Messi no! Invece Messi sì, c’è dentro fino al collo, tanto che vorrebbero dargli 22 mesi e mezzo di prigione per evasione fiscale. No, dico: ma questi non ne hanno mai abbastanza? Fanno soldi a palate, sono famosi, adorati dalla gente eppure non si accontentano. Tradiscono la fiducia degli elettori, dei tifosi e non si fermano. E gli “altri”? Gli altri che al supermarket cercano i prodotti in offerta per risparmiare; mettono i bambini a letto e fanno i conti per far saltar fuori i soldi per mandarli in gita; si rigirano tra le mani le scarpe “pesanti” (che dovrebbero cambiare) e ripetono “possono farmi ancora un inverno”… Gli altri che sono fieri di aver pagato le tasse e accettano che i treni siano in ritardo… Ecco: gli altri cosa hanno a che fare con quelli? Lasciamoli pure cadere a terra i nostri eroi! Non seguiamo più il Motomondiale e il calcio in tv. Giochiamo a pallone in oratorio. Aggiustiamo la vecchia Vespa. E viviamo senza miti; senza idoli. Perché la sera, dopo aver spento la luce, dormiamo tranquilli. Vincenti. Invincibili. @MatteoColomboqb

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issionarietà della famiglia e suo contributo alla pastorale familiare, accoglienza delle famiglie ferite, indissolubilità del matrimonio, matrimoni misti, invito a non opporre misericordia e verità. Questi i principali temi affrontati negli interventi dei Padri sinodali. Ma nei Circoli Minori si è parlato anche della teoria del gender. Nicolais a pagina 2

VOGHERA, INCONTRI CON GRANDI SCRITTORI

Tornano "le forme dell’anima" L a sesta edizione della rassegna culturale vogherese “Le forme dell’anima”, che si svilupperà dal 15 al 29 ottobre, quest’anno punta sulla letteratura. Con un programma di alto spessore e proposte interessanti, varie e di qualità messe in campo da Progetto Voghera con la collaborazione di libreria Ubik, Fondazione Adolescere, Scuola di Musica Sacerdoti, Polifonica Gavina e Condotta Oltrepò Pavese di Slow Food. In calendario 11 appuntamenti, 7 presentazioni, 3 concerti e un convegno sulla valorizzazione dei terreni incolti collinari. Tra gli ospiti Lella Costa, Andrea Vitali, Silvia Vegetti Finzi e Gherardo Colombo. a pagina 17

INEDITO. LETTERA DELLA MAESTRA DI PELLIZZA

"Caro Sig. Pippo, mi permetta" D urante il suo “periodo fiorentino”, Giuseppe Pellizza da Volpedo ha conservato nel tempo un affettuoso rapporto con la sua maestra delle elementari Marietta Beltrami; un ricordo tenuto vivo grazie ad una costante reciproca corrispondenza, ma soprattutto, per via di un sentimento di reciproca stima. Pubblichiamo in questo numero la lettera inedita che la maestra scrisse al “caro Signor Pippo” il 7 gennaio 1894. Bergaglio a pagina 19


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 15 ottobre 2015

SINODO SULLA FAMIGLIA

Nei Circoli Minori si parla anche della teoria del gender CITTA’ DEL VATICANO - Venerdì 9 ottobre, nel corso della quarta Congregazione generale della XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sono state presentate in aula le Relazioni dei 13 Circoli Minori che nei giorni scorsi (dal 6 all’8 ottobre) si sono riuniti per riflettere sull’introduzione e sulla prima parte dell’Instrumentum laboris, alla luce dei contributi emersi in aula nel corso del dibattito svolto nelle prime tre congregazioni generali. La quarta Congregazione generale si è aperta con un nuovo intervento del Papa, che ha esortato a pregare per la riconciliazione e la pace in Medio Oriente, rivolgendo un appello alla comunità internazionale per risolvere i conflitti in corso: “Aiutare efficacemente le

parti interessate, allargare i propri orizzonti al di là degli interessi immediati e usare gli strumenti del diritto internazionale, della diplomazia, per risolvere i conflitti in corso”. Usare “un tono aperto”, che “favorisca il dialogo con i nostri contemporanei” e sappia adottare “il punto di vista della vita delle famiglie, senza limitarsi a quella delle coppie e al matrimonio”, questioni comunque “essenziali da affrontare”. In uno dei circoli francesi, moderato dal cardinale Gerald Cyprien Lacroix, si segnala una “certa inquietudine” dei padri rispetto al fatto che i “Modi” prodotti dai Circoli siano tutti compresi nella Relazione Finale, patendo dalla constatazione, emersa durante i lavori di questa prima settimana, che “l’Africa fran-

cofona, del Medio e Vicino Oriente, della Francia, della Svizzera e del Canada sono diverse, e le parole della lingua francese non rivestano lo stesso significato da una parte o dall’altra dell’Atlantico o del Mediterraneo”. Tra i rischi segnalati dal Circolo minore francese moderato dal cardinale Robert Sarah, quello di presentare una visione “troppo europea col rischio di vedere le cose attraverso una certa prospettiva”. Nel dibattito tra i padri sinodali ha trovato ampio spazio di discussione la “teoria del gender”, definita “ideologica, specialmente quando è diffusa o imposta da alcune organizzazioni internazionali”. Nel Circolo di lingua italiana moderato dal cardinale Angelo Bagnasco, presi-

dente della Cei, si è chiesto di mettere “più chiaramente in luce il carattere ideologico” della “teoria del gender”, offrendo alle famiglie “un aiuto per riprendersi il loro originario diritto all’educazione dei figli nel dialogo responsabile con gli altri soggetti educativi”. Di “gender” si è parlato anche nel gruppo francofono moderato da monsignor Maurice Piat, in cui si è ricordato che “queste diverse teorie del gender sono state sviluppate in sociologia e in filosofia, ma quando queste teorie diventano degli assoluti tendono a produrre un sistema di pensiero unico che dissolve la famiglia, la genitorialità, l’amore umano in ciò che esso ha di più nobile e umanizzante”. Più attenzione alle questioni legate alle migrazioni e alle famiglie “marginalizza-

te” o escluse. Nel Circolo minore di lingua inglese moderato dal cardinale George Pell “grande attenzione è stata data alle famiglie che migrano, che richiedono un’ulteriore e speciale generosità della comunità di fede e dei governi per dare il benvenuto a queste famiglie”. Nel Circolo anglofono moderato dal cardinale Vincent Gerard Nichols la menzione dei migranti è inserita all’interno delle famiglie “escluse” e “marginalizzate”, e a quelle che hanno a che fare con “problemi sociali come alloggi inadeguati, disoccupazione, abuso di droghe”. “L’unico modello di famiglia che corrisponde alla dottrina della Chiesa è quello fondato sul matrimonio tra uomo e donna”. È quanto ricorda il Circolo

minore di lingua italiana moderato dal cardinale Francesco Montenegro. Un appello al “realismo pastorale” viene anche dal Circolo italiano moderato dal cardinale Edoardo Menichelli, in cui i padri hanno ricordato tra l’altro che “la pari dignità fra uomo e donna ha radici evangeliche”. Di qui la necessità di rilanciare “la realtà della donna e del suo ruolo all’insegna della reciprocità valorizzando l’uguaglianza e la differenza, evitando eccessi e unilateralità”, evitando però “i limiti di un femminismo all’insegna della sola uguaglianza che schiaccia la figura della donna su quella dell’uomo e i limiti di quello all’insegna della sola differenza che tenta di allontanare le identità uomo-donna”. M. Michela Nicolais

Il matrimonio non è inferiore al sacerdozio o alla vita religiosa

Missionarietà della famiglia e suo contributo alla pastorale familiare, accoglienza delle famiglie ferite, indissolubilità del matrimonio, matrimoni misti, invito a non opporre misericordia e verità. Questi i principali temi affrontati nei 75 interventi che i Padri sinodali hanno pronunciato tra il pomeriggio del 9 ottobre, nel corso della quinta Congregazione generale della XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo sulla famiglia, e la mattina del 10 ottobre, nel corso della sesta Congregazione generale. Nel briefing che ha fatto il punto della situazione, padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, ha spiegato che questi interventi sono stati per la maggior parte di europei, una quindicina africani, una quindicina del Medio Oriente e poco meno dell’America latina. Dagli interventi è emerso che la vocazione al matrimonio e alla vita familiare “va vista come risposta alla chiamata di Dio, non inferiore rispetto a quella al sacerdozio o alla vita religiosa”, e che l’indissolubilità del matrimonio deve essere presentata in modo positivo e non “come un giogo”. Al centro degli interventi anche la spiritualità familiare. “Molto sviluppato il tema della misericordia, che si manifesta nella vicinanza e tenerezza in rapporto anche alle situazioni difficili di coppie e famiglie, e il legame misericordia-verità, misericordia-giustizia, e misericordia-accoglienza: un vero invito a non opporre misericordia a verità”.

CAL. MAC. di Caldirola Paolo Simone e Macciò Alfonso S.n.c Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 15 ottobre 2015

Tortona, in Seminario Venerdì scorso alla presenza del Vescovo

Si è riunito il Consiglio Pastorale

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L’Agenda del Vescovo

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti. 19-25 ottobre Pellegrinaggio in Terra Santa Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635).

co, Assistente Azione Cattolica, referente vocazionale) e dai laici, anch’essi scelti fra i responsabili delle varie associazioni e movimenti presenti in Diocesi nonché dai rappresentanti dei Vicariati. Alla luce di ciò e nella consapevolezza dell’impegno e della responsabilità si è svolto l’incontro di venerdì. È stata la prima volta che il Consiglio riunito ha incontrato Mons. Viola dal suo ingresso in Diocesi. L’assise è iniziata nella cappella del Seminario quando, alle ore 18, il Vescovo ha presieduto la celebrazione dei Vespri. Ha quindi tenuto l’omelia sottolineando che ogni nostra azione ecclesiale e ogni nostro servizio nella Chiesa nasce dalla lode. Il solo fine di chi opera nella pastorale è dare Gloria a Dio, e in questo siamo aiutati dalla preghiera liturgica dei Salmi, dove noi non ripetiamo parole nostre, ma essenzialmente ci mettiamo in ascolto di quello che Lui suggerisce

continuamente alla sua Chiesa. Terminato il momento di preghiera sono continuati i lavori nella saletta del Seminario. Mons. Vescovo ha accolto e salutato tutti i presenti e ha presentato brevemente le linee guida, riprendendo le linee fondamentali della lettera pastorale e richiamando la giornata dell’Assemblea del 26 settembre, ricordando che la natura del Consiglio pastorale non sta nell’essere semplicemente un piccolo parlamento o un luogo dove viene raccontate quello che facciamo, ma un organo di natura consultiva, che però esercita un effettivo supporto e aiuto nell’individuare il cammino che porterà poi a ratificare le scelte, che evidentemente competono poi al Vescovo quale pastore e padre. Ha quindi per la maggior parte dell’incontro ascoltato quanto emergeva dai liberi interventi dei presenti. Così il Consiglio è entrato nel vivo della sua natura.

Sono stati molti gli interventi di commento alla lettera pastorale, di natura metodologica, di desideri di rinnovamento per la nostra diocesi e tutti riconducibili a due poli fondamentali: l’esigenza di comunione e di collaborazione fra le varie espressioni diocesane e, nello stesso tempo, la necessità di rendere vivo e attuabile il sogno di una Chiesa in uscita e missionaria nello stile e nell’annuncio, lasciando forse cadere tutte quelle forme ormai inefficaci, in questo particolare contesto storico. È stato un momento di confronto sereno in cui, prima che idee o piani, è stata condivisa la speranza che il Signore Risorto è vivo e presente ed è all’opera, attraverso i nostri poveri mezzi perché il “numeroso popolo di Tortona” lo incontri e lo ami. Alle 20 la cena, preparata dall’Istituto Santachiara ha concluso in fraternità e amicizia la serata. Claudio Baldi

TORTONA - Si è riunito nel tardo pomeriggio di venerdì 9 ottobre presso il Seminario il Consiglio Pastorale Diocesano. Convocato e presieduto dal Vescovo Mons. Vittorio Viola, questo importante organismo diocesano opera in ordine alla comunione fra le varie componenti pastorali della Diocesi e svolge la sua funzione di assistenza e di collaborazione con il Vescovo, in ordine alle opere e alle varie attività pastorali. Ad esso partecipano tutte le componenti del popolo di Dio: sacerdoti, diaconi, religiosi, laici, attraverso una propria rappresentanza. Suo compito è “studiare, valutare e proporre conclusioni operative su quanto riguarda le attività pastorali della diocesi” (Canone 511 del Codice di Diritto Canonico). Esso è formato da alcuni sacerdoti, scelti fra i Vicari episcopali (membri di diritto) e altri che hanno incarichi Pastorali (Ufficio catechisti-

Il calendario degli impegni può subire variazioni.

Notizie diocesane

15, 20, 23 OTTOBRE/SARISSOLA, ARQUATA, VOGHERA

Incontro per i giovani sulla GMG

Questa sera, giovedì 15 ottobre, alle ore 21, in Oratorio a Sarissola si terrà l’incontro per i giovani, organizzato dalla Pastorale Giovanile, per presentare la GMG in programma nel luglio 2016 a Cracovia. L’incontro sarà ripetuto martedì 20 ottobre ad Arquata Scrivia e venerdì 23 ottobre a Voghera, all’Oratorio San Giovanni Bosco del Duomo.

SI PUO’ SCARICARE ANCHE DAL SITO DELLA DIOCESI

In Curia è disponibile la Lettera Pastorale del Vescovo

Si comunica che sono nuovamente disponibili copie della Lettera Pastorale scritta dal Vescovo Mons. Vittorio Viola alla diocesi, presso la Curia di Tortona. Le copie potranno essere ritirate alla mattina, dalle ore 9 alle ore 12.30, presso la Cancelleria Vescovile. È possibile anche scaricare la Lettera in formato pdf dalla pagina del sito internet della Diocesi di Tortona (www.diocesitortona.it).

7-8 NOVEMBRE/A TORTONA, IN SEMINARIO

Corso per gli animatori

Iniziata la Scuola Diocesana di Teologia

Trinità: meravigliosa realtà rivelata in Cristo TORTONA - “La Ricerca teologica nasce dall’amore e noi tutti dobbiamo innamorarci della Parola ed essere chiamati così all’annuncio”. Con queste parole Mons. Vittorio Viola ha introdotto la prima serata in ascolto della prolusione tenuta dal direttore della scuola, don Maurizio Ceriani, giovedì 8 ottobre, in Seminario. Don Maurizio, ringraziando Sua Eccellenza per l’augurio rivolto a tutti i membri, direttore, insegnanti e allievi, ha evidenziato questa positiva apertura della

scuola a tutti coloro che svolgono un ministero nella diocesi o nelle parrocchie, perché ha detto che “è importante sapere ciò in cui si crede” ed è per questo che durante l’anno verranno proposti diversi corsi divisi in due quadrimestri, quali: teologia fondamentale, i documenti del Concilio Vaticano II, l’introduzione alla Sacra Scrittura, teologia dogmatica-trinitaria, morale fondamentale e introduzione alla liturgia. La prolusione di don Ceriani ha avuto come tema: “L’attualità della via agapi-

ca nell’annuncio del mistero trinitario” e nello sviluppare questo argomento all’apparenza molto impegnativo da comprendere, ha subito precisato che “dobbiamo partire dal nome di Dio altissimo, dalla carità e dall’amore”. Dalla prolusione possiamo trarre alcuni spunti molti interessanti ed indispensabili per avvicinarci a comprendere questo Mistero: “Il Dio Trinità è l’orizzonte unico in cui tutto esiste e tutto diventa bello. Il nome è l’essenza profonda di ogni realtà, infatti la

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sovranità di Dio si manifesta dando il nome. Nella tradizione cattolica vi è l’incitamento a conoscere il mistero di Dio”. I presenti hanno così iniziato questo momento alto di formazione nell’approfondimento dei contenuti della fede rivolti ad un Dio amore che come ha detto don Ceriani, “proprio da ciò dobbiamo partire per comprendere il mistero trinitario: meravigliosa realtà rivelata in Cristo, uno nella sostanza e trino nelle relazioni”. Fabio Mogni

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VITA DELLA CHIESA

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“NO A UNA CHIESA LIGHT” La prolusione dell’arcivescovo francescano José Rodríguez Carballo ha aperto l’anno accademico dello Studio Interdiocesano di Teologia

ALESSANDRIA - Lunedì 5 ottobre è iniziato il nuovo anno accademico dello Studio Interdiocesano di Teologia, guidato dal professor don Claudio Baldi, e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose delle diocesi di Acqui, Alessandria, Asti, Casale Monferrato e Tortona, diretto dal professor don Fabrizio Casazza, nella cui circostanza ha avuto inizio il convegno teologico promosso dai due Istituti e dal Servizio per la Catechesi della Diocesi di Alessandria. L’Anno Accademico si è aperto con la Celebrazione eucaristica presso la parrocchia di San Baudolino, alla presenza dei Vescovi delle diocesi afferenti, presieduta dall’arcivescovo José Rodríguez Carballo, Segretario della Congregazione degli istituiti di vita consacrata e

delle società di vita apostolica, già ministro generale dell’Ordine dei frati minori. La celebrazione è stata animata per il canto e il servizio liturgico dagli alunni del Seminario Interdiocesano “Maria Vergine del Cenacolo” di Valmadonna. Nella sua vibrante omelia il prelato ha esortato a guardare al passato non con nostalgia, ma ripensando alle origini della nostra vocazione, e con gratitudine per tutto ciò al Signore, impegnandoci a vivere il presente con passione ed entusiasmo perché chiamati ad affrontare il futuro con speranza cioè nella fiducia della certezza dell’amore di Dio verso di noi. Non è mancata l’esortazione a non vivere una Chiesa light, ma a prepararsi adeguatamente per andare alla periferie del pensiero e dialogare

con la cultura contemporanea senza complessi né di superiorità né d’inferiorità. Conclusa la celebrazione, ci si è spostati nell’auditorium dove si è dato inizio all’anno accademico con la prolusione, al centro della quale è stata la testimonianza della vita consacrata per come emerge dal Concilio Vaticano II, in particolare dal capitolo 6 della costituzione Lumen Gentium, e dalla lettera apostolica Novo Millennio Ineunte di san Giovanni Paolo II. L’Arcivescovo ha ricordato, a partire da questi documenti, come la vita dei consacrati è sequela e imitazione di Cristo; inoltre questo stile di vita deve essere caratterizzato dalla missione profetica, offrendo un esempio verso gli altri cristiani, in particolare nella sua indole escato-

logica che consiste nel seguire i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza. Monsignor Rodríguez Carballo ha anche sottolineato come Papa Francesco abbia più volte esortato i consacrati a essere testimoni di gioia, profeti della Parola di Dio, vivendo nella comunione con i fratelli ed esercitando la misericordia. Il presule ha concluso l’intervento augurando a tutti gli studenti una formazione intellettuale più profonda per crescere non solo nella cultura, ma anche nella fede. La prolusione è terminata con le parole del Vescovo di Tortona, Mons. Vittorio Viola, che ha così dichiarato aperto ufficialmente il nuovo Anno Accademico per 20152016. Andrea Alessio

Don Leonardo Di Mauro, direttore del Comitato Cei per gli interventi caritativi a favore del terzo mondo: “Prima di tutto si vede se il progetto è di utilità per il Paese interessato e se i poveri sono la finalità principale. Devono essere start-up che permettono di far nascere un qualcosa che poi può mantenersi e progredire con le proprie gambe”. La dotazione globale è di 85 milioni di euro annui.

mille. Ogni anno il Comitato si riunisce 8 volte con lo scopo delicatissimo di decidere dove investire i circa 85 milioni di euro che la Cei riceve ogni anno dai contribuenti italiani e che vengono destinati a progetti di sviluppo e di formazione nei Paesi del terzo mondo. Don Leonardo Di Mauro è il direttore del Comitato ed è appena tornato da un viaggio in Kosovo.

che permettono di far nascere un qualcosa che poi possibilmente può mantenersi e progredire con le proprie gambe”. Come avviene la valutazione? “Noi, qui nell’ufficio, riceviamo i progetti e li analizziamo tecnicamente per vedere se c’è tutto quello che il nostro regolamento richiede e se il budget è scritto bene ed è esauriente. Quando il progetto è pronto, viene presentato a ciascuno dei membri del comitato che è composto da esperti volontari e cioè professori, medici, giornalisti, persone che conoscono i Paesi poveri. Ognuno riceve per tempo il progetto per studiarlo e analizzarlo. In sede di comitato c’è un confronto in seguito al quale il progetto può essere approvato o rigettato, oppure valutato parzialmente. Si tratta quindi di una decisione presa sempre collegialmente”. C’è un garante sul posto? “Il garante sul posto è la Conferenza episcopale del Paese e il vescovo locale”. Perché l’Italia? Perché la Chiesa italiana è ricca? “Semplicemente l’Italia ha la fortuna di avere questa possibilità dell’8xmille grazie al Concordato tra la Chiesa e lo Stato e quindi dobbiamo dire grazie a quei

fedeli italiani, ma anche a quanti non sono praticanti, che hanno ancora grande fiducia nell’affidare queste somme alla Chiesa”. Come risponde a chi dubita della destinazione reale dei fondi dell’8xmille? “Posso rispondere a queste persone dicendo che effettivamente a volte possono avere ragione guardando a come poche persone, per fortuna poche, anche all’interno della Chiesa utilizzano male questi fondi. Però posso dire loro di guardare un po’ più lontano. Intanto al tantissimo bene che si opera per i poveri, anche qui in Italia. Certo, anche noi possiamo fare qualche errore, qualcuno può approfittare di questi fondi o usarli male, però noi ce la mettiamo tutta per gestirli al meglio e con la massima trasparenza. Un giorno è venuto qui in ufficio un frate eritreo che è attualmente in Camerun. Indossava un saio francescano molto rovinato, consumato. Non era venuto per chiedere qualcosa ma semplicemente per dire grazie: con un piccolo progetto di due anni fa gli avevamo permesso di rifare il pavimento in un carcere del Camerun dove i carcerati avevano i piedi nel fango”. Maria Chiara Biagioni

Dove va l’8 x mille? Dagli italiani ai Paesi poveri

Approvati 149 progetti per una somma totale di 10.252.159 Euro. Dalla Repubblica Democratica del Congo dove è stato finanziato l’ampliamento e la costruzione del Centro Bethesda per la formazione professionale di ragazzi portatori di handicap alla Tanzania dove si sosterrà un progetto per contribuire a ridurre il tasso di mortalità materno-infantile, dovuta spesso a parto non assistito e alla trasmissione verticale di Hiv/Aids. È l’ultimo grande sforzo compiuto dal Comitato Cei per gli interventi caritativi a favore del terzo mondo. Si è incontrato nei giorni scorsi presso la sede della Conferenza episcopale italiana in via Aurelia per approvare quei progetti che saranno sostenuti con i fondi dell’8 per

Don Leonardo, quanti progetti “bussano” ogni anno alla porta della Cei? “Noi riceviamo ogni anno 1.300 progetti circa e ne vengono approvati 750/800 totalmente o parzialmente. Per cui ogni volta che si riunisce, il comitato può riuscire ad assegnare dai 10 ai 20 milioni per un totale di circa 100 progetti”. Quali criteri vengono usati per la scelta di un progetto? “Prima di tutto si vede se il progetto è di utilità per il Paese interessato e se i poveri sono la finalità principale. Dopo si verifica se il budget è congruo con quello che si vuole fare. In genere possiamo dire che noi accogliamo tutti quei progetti che sono a carattere di formazione e di sviluppo. Devono essere delle start-up nei Paesi poveri

Giovedì 15 ottobre 2015

Il dopo Marino

Roma merita un sindaco che la ami continua da pagina 1

Di recente abbiamo ascoltato una frase molto significativa pronunciata e condivisa da alcuni romani “eccellentissimi”: “Roma ha bisogno di un sindaco che l’ami”. Giusto, dovrebbe essere così in ogni città e sino all’ultima contrada del nostro Paese. Ma è anche vero che spesso la politica (di qualunque colore) ha scelto uomini di seconda o terza fila. O per lo meno (è il caso recente di Roma) non è riuscita a proporre una personalità dall’indiscusso profilo amministrativo, capace di governare secondo un progetto di Città Capitale e non sull’onda del pur giustificato moralismo giustizialista. Se si ripartirà con lo stesso piede sbagliato, l’insuccesso sarà assicurato. Il futuro di Roma merita un dibattito pubblico ampio e articolato. Mancano all’appello e possiamo dirlo a ragion veduta, molte voci significative. È come se buona parte dell’opinione pubblica, a parte il mugugno di fondo, si sia definitivamente rassegnata al non governo. Molti, troppi, ne fanno quasi una questione antropologica: “È Roma, sono i romani…”. Anche chi romano non è non può accettare questa forma di rassegnazione. Il “marziano” Marino veniva dal Nord e forse Roma non l’ha capita fino in fondo, ma i romani l’hanno capita per davvero? Se la risposta è affermativa, la spieghino a tutto il Paese. Perché lo spettacolo delle tifoserie scese in campo in queste ore, sinceramente ci ha spaventato più che convinto. Come ci avevano già sorpreso e persino avvilito le precedenti tifoserie, quelle pro e contro Alemanno. Una Capitale ha bisogno disperato di una classe dirigente figlia della migliore politica, capace di interpretare un progetto di futuro, di non farsi dettare l’ordine del giorno né dai poteri forti né dalla piazza manovrata, di tagliare i ponti con il malaffare, di alzare la guardia senza perciò paralizzare la normale attività amministrativa, di ripulire e scrostare la macchina burocratica, di scegliere il personale con l’accuratezza che merita un servizio pubblico, di avere piena consapevolezza del proprio ruolo guida in un territorio baciato dalla cultura e dalla bellezza. E che ricordi sempre di avere una missione storica, quella di porta d’ingresso alla sede della cristianità. Non serve piaggeria, Papa Francesco giustamente la detesta, ma semplice rispetto per le donne e gli uomini di fede che a Roma vengono per pregare. Come pellegrini per il Giubileo, come è accaduto nei secoli che abbiamo alle spalle. Semplice? Niente affatto. Semplicemente dovuto. E giusto per essere chiari, ne va della faccia di tutti noi italiani, non solo dei romani. Se il successo dell’Expo di Milano ci onora tutti, un disastro nell’accoglienza per il Giubileo di Roma ci infangherebbe tutti. Domenico Delle Foglie

Don Migliavacca nominato Vescovo di San Miniato PAVIA - Lunedì 5 ottobre il vescovo di Pavia Mons. Giovanni Giudici ha annunciato che don Andrea Migliavacca, rettore del Seminario vescovile di Pavia dal 2001, è stato nominato dal Papa vescovo della Diocesi di San Miniato, in provincia di Pisa, subentrando a Mons. Fausto Tardelli, che nel 2014 ha lasciato la Chiesa sanminiatese per passare alla guida della diocesi di Pistoia. Don Andrea Migliavacca è originario di Binasco, dove si impegna nell’attività dell’oratorio e in tante altre realtà associative del paese. Dopo gli studi di ragioneria, nel 1986, decide di entrare nel seminario diocesano pavese. È ordinato sacerdote il 27 giugno 1992. Dopo aver conseguito a Roma il Dottorato in Diritto Canonico presso l’Università pontificia Gregoriana, nella diocesi pavese assume gli incarichi di Rettore del Seminario vescovile, Vicecancelliere della Curia, Vicario giudiziale e canonico, Giudice presso il Tribunale Ecclesiastico Re-

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gionale, Responsabile diocesano della pastorale giovanile e oratori, Assistente scout e Azione Cattolica, settore giovani. Don Andrea Migliavacca ha voluto ringraziare Papa Francesco per averlo scelto per questo incarico, il vescovo Giovanni Giudici per essergli stato molto vicino in tutti questi anni, i confratelli sacerdoti, le parrocchie, tutte le persone che operano in Curia, gli scout, l’Azione Cattolica, tutte le associazioni e, in particolare, i seminaristi. “Cercherò di essere annunciatore e segno della misericordia di Dio”: queste le sue prime parole rivolte alla Diocesi toscana.

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IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 15 ottobre 2015

IL COMMENTO AL VANGELO (Mc 10,35-45)

18 ottobre - XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Il Figlio dell’uomo è venuto per servire LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Is 53,10-11

Salmo Responsoriale Sal 32 Seconda Lettura Eb 4,14-16 Vangelo Mc 10,35-45 In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o

alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

“La vita eterna nella sequela di Gesù”

Domenica 11 ottobre - XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Mc 10,17-30)

Carissimi potremmo dare come titolo del brano evangelico di questa domenica “la via verso la vita dei discepoli di Gesù”. Un unico tema che è organizzato evidentemente in tre sezioni, la prima quella dell’incontro con questo uomo ricco quello che noi normalmente chiamiamo il giovane ricco, ma questo uomo ricco che presente il vangelo il suo dialogo con Gesù. Il dialogo confronto tra Gesù e i suoi discepoli e una ripresa del tema per l’intervento di Pietro. Tre sezioni distinte, ma sotto questo unico titolo, la via verso la vita, dei discepoli di Gesù. Il modo con il quale quest’uomo sbarra il cammino di Gesù, con questi gesti forti, evidentemente appassionati, mettersi in ginocchio, domandare al Si-gnore, Maestro buono che cosa bisogna fare che cosa debbo fare per meritare la vita eterna? Evidentemente è un uomo che ha a cuore questa questione, la questione della vita eterna e che riconosce in Gesù il maestro. Gesù reagisce a questo titolo, maestro buono, la tradizione biblica sa che questo attributo, quello della bontà, possiamo darlo solo a Dio. Questo è evidente che non dobbiamo cercare un dubbio sulla divinità di Gesù, è il modo concreto con cui l’umanità di Gesù reagisce di fronte a questo titolo che gli viene dato, anzi che ci fa sentire come la persona di Gesù sia realmente uomo e si sente uomo di fronte a Dio, pur senza mettere minimamente in dubbio la sua divinità. Gesù risponde a questo desiderio con questa verifica sull’osservanza dei comandamenti, ma quest’uomo può dire di averli osservati sempre e tutti. I comandamenti che Gesù ricorda sono quelli dei doveri verso l’uomo, ma evidentemente quest’uomo può dire di aver ascoltato le dieci parole e di aver vissuto i comandamenti. Ed è qui che si stabilisce un contatto più profondo attraverso lo sguardo di Gesù su quest’uomo, che è uno sguardo di

amore, quindi di conoscenza. E a quest’uomo viene offerta la possibilità del passo oltre l’osservanza dei comandamenti, che stabilisca una relazione più profonda tra lui e Gesù. E il test decisivo è quello dei beni, che non è semplicemente un distacco, che so, storico rispetto alle cose del mondo, al possesso delle cose, ma è un donare tutto ai poveri per poter essere liberi di seguire la persona di Gesù. Il testo è un testo molto preciso, lasciare tutto, dare tutto ai poveri, per mettersi alla sequela di Gesù. Ed è qui che avvertiamo questo contrasto tra l’entusiasmo appassionato di quest’uomo che ferma Gesù per domandargli la via per la vita eterna e il suo intristirsi, quasi sconcertato di fronte a questa richiesta. La sua incapacità nel fare questo passo che l’avrebbe portato oltre l’osservanza die comandamenti e un incontro diretto e personale con Gesù. Gesù osserva, osserva il cuore di quest’uomo imbrigliato dal possesso delle cose ed esclama questa constatazione, quasi triste del dire: come è difficile per un uomo che ha il cuore legato dalle cose entrare nel regno. Ed è qui che entra dentro il dialogo con i suoi che, appunto, approfondiscono la questione in modo paradossale questo cammello attraverso la cruna di un ago e con le varie interpretazioni che gli esegeti hanno dato a questa espressione. Ma fondamentalmente vuol dire un immagine veramente paradossale, per dire la difficoltà che un ricco, cioè un uomo legato dal possesso delle cose, del denaro, possa entrare nel regno dei cieli. Sorprende come penso Gesù volesse fare con il cuore die suoi discepoli. Si domandano, ma allora chi potrà salvarsi? Ed anche qui Gesù aggiunge, come sempre, una parola importante è impossibile agli uomini ma non a Dio, è Dio che rende possibile una sequela così radicale dove l’uomo deve come esporsi nel lasciare tutto per i poveri, per dire una condizione, per poter

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essere libero di seguire il Signore. Ma questa è opera di Dio, è Dio che opera questa sequela radicale di lui. Pietro poi interviene con quella constatazione, noi che abbiamo lasciato tutto e a questa osservazione Gesù risponde promettendo quel centuplo, ma sempre in chiave pasquale. Una moltiplicazione di ciò che abbiamo lasciato per poterlo seguire, ripeto sempre in chiave pasquale, i beni moltiplicati insieme alle persecuzioni cioè una partecipazione piena alla vicenda di Gesù, questo è il centuplo. Il centuplo che viene garantito a chi lascia tutto per i poveri, per seguire Gesù, è il centuplo della persona di Gesù. E’ in questo ribaltamento della logica del mondo perché sentiamo come questa parola vada a scardinare quella finta sapienza del mondo, il possedere, una felicità legata la possedere le cose, che invece crea normalmente l’infelicità, a volte anche la disperazione. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi, c’è un ribaltamento del mondo, o meglio della visuale del mondo. E vediamo come il tema della sequela, che percorre queste tre sezioni, sia attraversato da questo tema, il possesso dei beni. Non tanto nel vedere nel possesso dei beni qualcosa di negativo in se, ma nell’invito a non lasciarsi imbrigliare da questi beni, nel fare gesti concreti di liberazione rispetto alle cose. Ma una liberazione non fine a se stessa, una liberazione che è condivisione. Noi già sentiamo quanto questa parola sia attuale per noi, in un mondo dove, appunto, il possedere il denaro, cose, sembra essere l’unica ricerca di felicità salvo poi fare i conti con la nostra profonda infelicità, la nostra depressione, a volte proprio il nostro smarrimento, il vuoto che tutto questo crea. Di fronte a un mondo come principio di felicità, falso principio di felicità, il vangelo ci propone un’altra via che è quella della sequela liberandosi delle cose a favore di poveri, una

condivisione diventa veramente una fraternità. Quanto questa parola sia attuale è evidente. In questi mesi ci accorgiamo come siamo presi dentro la nostra paura di perdere qualcosa, e i poveri che bussano alla nostra porta ci mettono paura. Gesù ha scelto di farsi riconoscere nei poveri. La sequela di lui non può essere sganciata da questa solidarietà fraterna tra noi. Dove liberare il cuore dalle cose ci permette di essere liberi per camminare alla sua sequela e quindi per stabilire quel rapporto personale, tra noi e lui, che va oltre i comandamenti perché è nella radice profonda. È la radice profonda della nostra possibilità di stare dentro l’alleanza questo le dieci parole volevano garantire. Per noi l’alleanza è stata scritta nella carne di Gesù, la sequela di lui, quindi la relazione personale con lui, è l’unica via per poter avere la vita eterna. Che in fondo è il nostro desiderio profondo. Quest’uomo con questi gesti eclatanti manifesta questo desiderio, in fondo da voce a quel desiderio profondo del cuore, che poi rischia di essere soffocato anche dalle cose, dalle nostre preoccupazioni, dai nostri sbandamenti, dalla confusione dentro la quale spesso ci troviamo a vivere. Ma che nel profondo c’è un desiderio di vita eterna, di vita piena, stabile per sempre. Questa vita è possibile solo nella sequela di Gesù, cioè in un rapporto personale con lui, garantito dallo Spirito, ma perché lo Spirito possa essere libero di agire in noi, dobbiamo affrontare anche noi il test del possesso delle cose che il Signore ci invita a condividere con i poveri per poter essere liberi nella sequela di lui.

Il brano evangelico di questa domenica non fa un discorso nuovo. Riprende parole che Gesù ha già detto («Chi vuole essere grande si faccia servo di tutti»), che però i discepoli continuano a non comprendere, come appare dalla loro richiesta («Vogliamo sedere uno alla tua destra e uno alla tua sinistra»). Se non è nuovo il tema, sono però nuove l’ampiezza e l’insistenza con cui è ribadito. Per far comprendere il suo pensiero ai discepoli, Gesù si serve di due paragoni, uno negativo e uno positivo. Non esercitate la vostra autorità come fanno i principi del mondo (questo è il paragone negativo): se vi accorgete che il vostro comportamento assomiglia al loro, impensieritevi. Comportatevi invece come «Il figlio dell’uomo (ecco il paragone positivo) che non è venuto a farsi servire, ma a servire e dare la propria vita in riscatto per le moltitudini». Gesù preannuncia la sua passione e resurrezione per ben tre volte, nel Vangelo di Marco. Ogni volta, però, fa seguito l’incomprensione da parte dei discepoli. Anche nel brano di questa domenica, Gesù torna ad insegnare loro qual è la vera grandezza e come il mettersi a servizio dei fratelli, fino alla fine, si contrapponga alla mentalità corrente. Non si scampa dalla scelta fra la logica del servizio e quella del potere. Senza la prima, la passione e morte del Maestro restano incomprensibili; con la seconda non c’è salvezza. Giacomo e Giovanni sono testimoni privilegiati di alcuni episodi-chiave della vicenda di Gesù: la resurrezione della figlia di Giairo, la trasfigurazione, il discorso sulle “cose ultime” sul monte degli Ulivi, l’agonia nel Getsemani. Eppure neanche essi sfuggono alla tentazione di “misurarsi” con gli altri apostoli e di chiedere posti di preminenza, anche se “nella gloria”. Mentre Gesù spinge a entrare nel Nuovo Testamento, i discepoli ragionano e parlano mostrando di essere ancora nell’Antico. Per ben quattro volte, in soli tre versetti, indica e suggerisce la figura del servo, la “sua figura di Servo obbediente fino alla morte”. Qual è la misura dell’umiltà di Dio? L’umiltà del Cristo manifesta nel tempo che l’umiltà è al centro della gloria. La creatura cerca il suo Dio sulla linea della Potenza. L’umiltà è l’aspetto più radicale dell’amore. Non si può dire al tempo stesso “Ti amo” e “Voglio essere indipendente da te”. È commovente essere amato da qualcuno che è molto umile. Quando Giovanni dice nella sua prima lettera: “Dio è amore”, bisogna capire che l’amore non è un attributo di Dio, ma che l’amore è soggetto: dire Dio è dire Amore. Gli attributi di Dio, in conseguenza, sono gli attributi dell’amore: è l’amore che è onnipotente, sapiente, libero, buono e bello. L’insegnamento di Gesù non fu facile da comprendere per i suoi discepoli, testimoni delle sue azioni e dei suoi segni in mezzo agli uomini; non lo è altrettanto per noi, oggi. A differenza degli apostoli noi, però, abbiamo la riprova e l’esempio di tanti discepoli del Signore che, in questi duemila anni di cristianesimo, hanno vissuto la sequela evangelica.

IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

Santa Teresa d’Avila

Oggi, 15 ottobre, la Chiesa fa memoria di S. Teresa di Gesù, Dottore della Chiesa. Teresa nacque ad Avila, nella Vecchia Castiglia, il 28 marzo del 1515. Il padre era un ebreo convertito approdato ad Avila, città famosa per la sua tolleranza religiosa. Teresa cresciuta in una famiglia numerosa, ebbe un’infanzia serena e aiutù il padre a crescere i fratelli. A vent’anni andò in convento malgrado l’opposizione paterna. Entrò nel Carmelo dell’Incarnazione d’Avila il 2 novembre 1535, fuggendo di casa. Questo convento era molto “aperto” e non vi si respirava un clima di raccoglimento spirituale. Confusa e scoraggiata, Teresa si ammalò e fece ritorno a casa. La sua malattia durò tre anni, nei quali restò paralizzata a letto. Poi ristabilita tornò al convento. Per sua stessa ammissione, seguì un periodo molto tormentato perché, come lei stessa diceva: “non godevo di Dio, ma non gioivo del mondo, quando mi trovavo tra i piaceri mondani mi tormentavo pensando a Dio, quando pensavo a Dio mi mancavano i piaceri mondani”. Il tormento durò a lungo. Teresa ebbe molti dubbi e cambiò continuamente confessore perché non si trova a suo agio, fino ad arrivare a quella che lei chiamò la sua “conversione”, a 39 anni. L’incontro con alcuni direttori spirituali la lanciò a grandi passi verso la perfezione. Nel 1557 decise di eliminare dalla sua vita tutto ciò che le impediva di seguire, totalmente, il Signore. Iniziò quindi la sua vita

di profonda preghiera interiore e cominciò a considerare di tornare alla Regola originale della clausura. Nel 1560 ebbe la prima idea di un nuovo Carmelo dove potesse vivere meglio la sua regola, realizzata due anni dopo col monastero di S. Giuseppe. Dopo il suo incontro con san Giovanni della Croce iniziò a porre le basi anche per la fondazione di monasteri maschili riformati. Teresa ottenne dal Generale dell’Ordine, la facoltà di moltiplicare i suoi monasteri e il permesso per due conventi di “Carmelitani contemplativi” (poi detti Scalzi), che potessero aiutare le monache. Morì ad Alba de Tormes il 4 ottobre 1582, mentre si trovava a consolare un’amica. Alla morte di Teresa i monasteri femminili della riforma erano 17. Nel 1581 nacque la Provincia degli Scalzi. A causa della riforma gregoriana del calendario, la sua festa liturgica fu spostata al 15 ottobre. Nel 1622 fu canonizzata e nel 1970 proclamata, prima donna della storia, dottore della Chiesa, insieme con santa Caterina da Siena.


IL POPOLO

ATTUALITA’ RELIGIOSA

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Giovedì 15 ottobre 2015

Conferenza Episcopale Ligure In preparazione all’incontro di Genova del 30 ottobre con il vescovo di Santa Clara

“La scia di primavera che il Papa ha lasciato a Cuba” Don Paolo Bacigalupo è uno dei sacerdoti fidei donum della diocesi di Chiavari in missione a Cuba. Ha vissuto in “presa diretta” il viaggio del Papa sull’isola e ha sintetizzato alcune riflessioni che ha voluto condividere con tanti confratelli e amici che lo sostengono fraternamente. Dalla sua testimonianza emergono la gioia e la grazia della visita del Santo Padre al popolo cubano Carissimi amici, vi scrivo per raccontarvi un po’ della visita a Cuba di Papa Francesco. Ho fatto passare qualche giorno perché sentivo importante vivere un tempo in cui far decantare, custodire, meditare e rielaborare la parola preziosa del Santo Padre. Papa Francesco ha lasciato Cuba, ma è rimasta una scia che sa di primavera per la Chiesa cubana e forse non solo per la Chiesa, ma per tutti. Ci siamo sentiti benedetti e visitati, nel senso evangelico dei termini. Benedetti perché Francesco è stato attento nel far risaltare il bene dei cubani, di Cuba e della sua Chiesa. Visitati perché emerge sempre di più che Papa Francesco è un uomo visitato da Dio e per questo sa visitare il cuore delle persone. Così come ha sottolineato lui stesso in una sua omelia: visitati per visitare, incontrati per incontrare, amati per amare... Come vi dicevo, sono in giorni in cui sto cercando di fare sintesi di quanto vissuto, visto e ascoltato. Mi sono raccolto su questi punti che mi permetto di condividere con voi.

Umanità

Sempre di più sento che Papa Francesco è un grande Papa perché è un grande uomo. La cui umanità è fortemente radicata nel Vangelo. Un uomo che a Cuba, come sempre fa, ha seminato il seme del Vangelo, particolarmente quello della misericordia, ma che allo stesso tempo ha ascoltato e si è lasciato evangelizzare. Come è accaduto nell’incontro con sacerdoti, religiosi e religiose nella cattedrale di La Habana. Dopo aver ascoltato l’intervento del cardinal Jaime Ortega, che ha parlato della povertà della Chiesa cubana, e la testimonianza di suor Yaileny che presta il suo servizio con persone che soffrono di handicap fisico e mentale, Francesco è saltato su di-

rivolge alle donne incinte dicendo: “Vorrei ora rivolgermi a tutte le mamme incinte, presenti o che ci stanno seguendo per televisione. Mettete le vostre mani sul vostro ventre. Provate a sentire la vita che è dentro di voi. Provate ad ascoltarla e a capire cosa vi sta dicendo. Date speranza a questa vita. Proteggete questa vita che è ancora fragile e indifesa. E adesso rimanete con le vostre mani sul vostro ventre così la mia benedizione arriverà a quella vita che è dentro di voi”.

cendo: “Avevo una predica preparata, incentrata sui testi biblici, però vi rinuncio. Ve la lascio; potrete leggerla per conto vostro. E vi rinuncio perché hanno parlato due profeti, e quando i profeti parlano bisogna mettersi in ascolto, perché nella Chiesa ogni sacerdote, ogni battezzato è profeta”.

Povertà

Papa Francesco ha benedetto la Chiesa cubana per essere una Chiesa povera, senza mezzi: “Dove c’è povertà lì c’è Gesù... Lo spirito di povertà, lo spirito dello spogliarsi, lo spirito del lasciare tutto per seguire Gesù, non lo invento io, varie volte appare nel Vangelo, nella chiamata dei primi discepoli che lasciarono le barche, le reti e lo seguirono, lasciarono tutto per seguire Gesù... Quando! un consacrato o consacrata, quando un sacerdote, un vescovo o un Papa comincia a accumulare ricchezza per assicurarsi il futuro, allora il futuro non è in Gesù, ma è in una compagnia di assicurazioni di tipo spirituale”.

Casa

Papa Francesco ha continuato a benedire la Chiesa cubana per il suo ritrovarsi nelle case. A Cuba la metà dei cristiani praticanti appartiene a comunità senza tempio. Comunità che si riuniscono in case generosamente aperte e rese disponibili da famiglie di buona volontà o in capanne che qui si chiamano “canei”. Il tutto fa pensare a una Chiesa che esce dai templi e dalle sacrestie (tema tanto caro a Papa Francesco) per raggiungere chiunque nella casa e nella casa spezzare il primo pane della parola di Dio e il secondo pane dell’Eucarestia. “È in una casa che impariamo la fraternità, la solidarietà, il non essere dominatori. È in una casa che impariamo a ricevere e a sentire la vita come una benedizione e a sentire il bisogno degli altri per riuscire ad andare avanti. È in

Sognare Don Paolo Bacigalupo

una casa che facciamo esperienza del perdono e siamo continuamente invitati a perdonare, a lasciarci trasformare. In una casa non c’è spazio per le maschere, siamo quello che siamo; in un modo o nell’altro siamo invitati a cercare il meglio per gli altri”.

L’ascolto dei piccoli

In questi giorni ritornando alla vita quotidiana e visitando le varie comunità rimango stupito nel notare come la gente, sia quelli che hanno potuto partecipare direttamente sia quelli che hanno potuto seguire solo per televisione, abbia ascoltato le parole del Papa. Soprattutto i più semplici e i più poveri, gli ultimi. Tanti mi hanno detto: “Che bello padre quando il Papa ha detto: servire gli altri senza servirsi degli altri... Che bello padre quando il Papa ha detto: chi non vive per servire, non serve per vivere... Che bello padre quando il Papa ha detto: la speranza autentica è sofferta... si deve saper soffrire per portare avanti progetti, ci si deve sacrificare”. Torno a pensare al Vangelo dove Gesù benedice il Padre dicendo: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”.

Don Paolo Bacigalupo di Chiavari, don Michele Farina di Savona, don Francesco Fully Doragrossa di Genova: i tre sacerdoti fidei donum impegnati nella Diocesi di Santa Clara, zona centrale dell’isola di Cuba

Non condannare, ma promuovere

Il vescovo Arturo mi ha raccontato che prima che il Papa cominciasse un suo intervento, un vescovo cubano gli si avvicina per dirgli: “Dica qualcosa contro l’aborto per favore”. È vero che a Cuba le cifre della pratica dell’aborto sono impressionanti. Ma il Papa sorprendentemente gli risponde: “Non dirò niente contro l’aborto, ma parlerò in difesa della vita; condannare non serve, serve promuovere”. E così nel suo intervento il Papa ad un certo punto si

È così difficile sognare a Cuba. A Cuba si parla e si guarda sempre al passato, mai al futuro. Allora il Papa si è permesso di osare con i giovani, ma allo stesso tempo con tutti: “...uno scrittore latinoamericano diceva che le persone hanno due occhi, uno di carne e l’altro di vetro. Con l’occhio di carne vediamo quello che guardiamo, con l’occhio di vetro vediamo quello che sogniamo. Nella concretezza della vita deve entrare la capacità di sognare. Un giovane che non è capace di sognare è chiuso in se stesso. Può capitare di sognare cose che mai succederanno. Non importa: sogna, desidera, cerca orizzonti, apriti!

Spalàncati a cose grandi. Non ti intimorire, apriti e sogna”. Sognate perché se voi mettete in gioco il meglio di voi questo mondo può essere diverso. Non ve lo dimenticate: sognate. Vi potrà capitare che vi scappi la mano sognando troppo e così la vita vi taglia il cammino. Fa lo stesso: sognate e raccontate i vostri sogni. Raccontate, che le cose grandi bisogna raccontarle. Per cui innanzitutto: sognate”.

Dono e responsabilità

La visita di Papa Francesco è stata certamente un grande dono. Ma il rischio è che si riduca solo a un avvenimento. Magari straordinario, che ha suscitato grandi emozioni che però velocemente si sgonfiano senza portare a un seguito. Per questo motivo c’è bisogno di vivere il dono con responsabilità. Lo scrivevo all’inizio: ora è il tempo in cui far decantare, custodire, meditare, interiorizzare e per ultimo, ma non meno importante, agire. Affinché la Chiesa cubana che è già in cammino continui a camminare con un nuovo impulso, con uno nuovo stile, verso nuove mete e con una rinnovata speranza. Vi ricordo tutti nella preghiera e vi saluto. Don Paolo Bacigalupo


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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 18). Resurrezione (tel. 44674) ore 10 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapa-ce (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festi-

vo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 15 al 21 ottobre 2015 Giovedì 15: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Venerdì 16: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Sabato 17: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Domenica 18: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Lunedì 19: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Martedì 20: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)

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Giovedì 15 ottobre 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Mercoledì 21: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) 9Edicole aperte domenica 18 ottobre 2015 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 18 ottobre 2015 (Turno E): AGIP, via Montebello 6; IP, via Piacenza 67.

Broni L’assessore “lombardo” all’agricoltura Fava ha inaugurato la nuova struttura

VARZI - Maroni illustrerà il progetto il 20 novembre

BRONI - E’ stata inaugurata l’Enoteca Regionale a Cassino Po nel comune di Broni. Sabato alla cerimonia erano presenti tra gli altri l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava, il sindaco di Broni Luigi Paroni, il consigliere regionale Giuseppe Villani, il presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone, il presidente della Camera di Commercio di Pavia Franco Bosi, l’assessore al turismo della Provincia di Pavia Emanuela Marchiafava, il presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia Giancarlo Vitali, il presidente e il direttore del Consorzio TutelaVini Oltrepò Pavese Michele Rossetti ed Emanuele Bottiroli, il presidente del distretto del Vino di Qualità Fabiano Giorgi, il presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese Gianfranco Alberti, il presidente della Fondazione Gal Oltrepò Alberto Vercesi e numerosi amministratori ed

VARZI - La Regione Lombardia ha sbloccato 1 milione e 340 mila euro per la riqualificazione dell’ospedale di Varzi. Il 20 novembre alle ore 18.30 il governatore lombardo Roberto Maroni si recherà nel presidio varzese per illustrare, ai rappresentanti dell’azienda ospedaliera di Pavia, al personale medico ed infermieristico, ai sindaci della Comunità Montana e ai rappresentanti del Comitato “Salviamo l’ospedale di Varzi” il programma di interventi che interesseranno il “Santissima Annunziata”. La maggior parte dell’importo sarà utilizzata per il potenziamento del Pronto Soccorso. Inoltre, a breve sarà nominato il nuovo primario di medicina che prenderà il posto di Giovanni Ferrari, passato alcuni mesi fa al nosocomio di Stradella. Il concorso si è chiuso il 19 settembre con 7 candidati che dovranno affron-

In Oltrepò la prima enoteca regionale

imprenditori vitivinicoli della Lombardia. “L’idea di realizzare a Broni la prima Enoteca Regionale lombarda nasce dalla forte convinzione che una struttura di questo genere non potesse che trovare la sua sede in Oltrepò, per quello che rappresenta da secoli in termini di cultura della vite e del vino: 13.500 ettari a vigneto, dai quali nasce il 65% del vino di tutta la regione attraverso il lavoro di 1700 aziende vitivinicole. – spiega il sindaco di Broni Luigi Paroni – L’iter per la sua realizzazione è stato lungo e tortuoso, vista la portata e l’ambizione del progetto, i fondi necessari e i molteplici enti e realtà territoriali coinvolti. L’apertura dell’Enoteca regionale rappresenterà l’anno zero non solo per Broni e i territori limitrofi, ma per l’intero Oltrepò e per la Lombardia; è un evento unico ed irripetibile, visto che non ci sono altre strutture

del genere in tutta la nostra Regione. Una volta a regime, l’Enoteca di Cassino Po rappresenterà necessariamente il nuovo standard di riferimento per il settore enogastronomico di eccellenza grazie alla qualità dei suoi prodotti, alla varietà dei suoi servizi e degli eventi che vi si svolgeranno, oltre che alla bellezza della struttura stessa. L’Enoteca Regionale, destinata a diventare l’hub di tutti gli itinerari turistici delle valli del vino, potrà rappresentare la risposta forte che tutto il territorio dell’Oltrepò vuole dare al perdurare della crisi, raccogliendo le sfida della ripresa economica offrendo servizi di qualità per un turismo di qualità”. Durante il suo intervento l’assessore regionale Fava ha bacchettato l’Oltrepò Pavese: “Abbiamo portato dei risultati concreti in un contesto tra i più litigiosi del pianeta. Se io avessi tutti i territori lombardi come l’Oltrepò Pavese non basterebbero 24 ore in un giorno. Avete avuto quello che volevate, ma adesso basta. Da domani diventa fondamentale la sfida di questo territorio. Sono sinceramente stanco di dover spiegare in giro per il mondo per quale motivo una delle aree più vocate, meglio strutturate, con una lunga tradizione, continui a faticare in questo modo”. La governance dell’Enoteca Regionale è affidata a un consiglio direttivo composto da: Comune di Broni, Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese e Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese. Il progetto di recupero del complesso in fase di ultima-

zione (“Programma finalizzato alla valorizzazione turistica del territorio e alla promozione e sviluppo dell’agroalimentare lombardo in sinergia con la realizzazione dell’Enoteca Regionale presso la “Cascina Cassino Po”), è stato finanziato con fondi europei Obiettivo 2 attraverso Regione Lombardia e prevede le seguenti realizzazioni: nell’edificio posto a nord-est, adiacente all’Enoteca, un wine bar; nell’edificio posto a sud-est un ristorante di altissimo livello ed un laboratorio gastronomico che offrirà corsi di alto profilo (Master) per la formazione degli chef; nell’edificio posto a sud-ovest aule per la formazione ed, al primo piano, locali ad uso foresteria. In una fase successiva, potrà essere realizzata una boutique agro-alimentare per i prodotti lombardi d’eccellenza nell’ex fienile e potrà essere recuperato anche l’interno della chiesetta posta all’estremità nord-ovest, il cui esterno è già stato ristrutturato. Il contesto esterno dovrà essere sviluppato con finalità coerenti con il progetto principale e realizzato con equilibrio e misura, in modo che possa rendere al meglio in termini di ritorno per il territorio. La gestione della struttura è stata affidata, tramite apposito bando di gara, a Filippo Arsi, professionista che vanta una lunga esperienza nel settore della ristorazione, fondatore e gestore di due importanti realtà a livello culinario e ricettivo del territorio, che con il suo staff di esperti del settore enogastronomico opererà sulla base di un regolamento approvato dall’assemblea. Mattia Tanzi

Dalla Regione contributi per l’ospedale

tare prove scritte e orali. “Quella di Maroni, oltre che una visita gradita, è un segnale importante che dimostra la vicinanza di Regione Lombardia a questo territorio. – dichiara il sindaco di Varzi e presidente della Comunità Montana Gianfranco Alberti – Un investimento che testimonia la totale assenza di un piano di smobilitazione del nostro prezioso ospedale da anni punto di riferimento per l’intera Valle Staffora. Una notizia positiva che soddisfa pienamente tutti i cittadini e amministratori che hanno lottato per salvare il loro ospedale”. “A distanza di un anno, per il nostro territorio è importante il ritorno di Maroni che ha mantenuto le promesse fatte. – commenta il consigliere comunale di riferimento Giovanni Palli. – Il presidente presenterà un progetto volto finalmente a potenziare la nostra struttura”. m.t.


Casteggio All’incontro hanno partecipato gli alunni dell’istituto comprensivo

Il convegno “Più ne sai e meno rischi”

CASTEGGIO - Gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Casteggio (sedi di Casteggio e di Torrazza Coste) hanno partecipato, con i loro insegnanti e la dirigente scolastica Luisa Rimini, al convegno “Più ne sai meno rischi”, patrocinato dalla Prefettura e dal Comune di Casteggio. Il convegno si è svolto all’interno della manifestazione Birrart, organizzata dall’Associazione Pavese Amici della Birra. La scuola secondaria di primo grado attua il progetto denominato “Più ne sai meno rischi”, inserito nell’area

IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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“Benessere” del Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto. Il progetto, di cui è referente la professoressa Roberta Massimiliani, consisteva nella partecipazione a questo importante convegno ed è finalizzato ad accrescere le conoscenze dei ragazzi per promuovere la cultura della salute e della prevenzione degli incidenti stradali. Durante i loro interventi i relatori hanno trattato argomenti quali gli effetti dell’alcol sul corpo umano, danni a breve e a lungo termine provocati ai vari organi e al sistema nervoso dall’abuso di bevande alcoliche. Hanno spiegato in che modo l’alcol è in

grado di alterare le percezioni e il comportamento, mettendolo in relazione con l’aumentato rischio di incidenti stradali che riguardano sia automobilisti sia ciclisti. È stato anche affrontato il tema delle conseguenze civili e penali dell’ubriachezza. I relatori hanno affrontato gli argomenti proposti in modo coinvolgente, ciascuno con un approccio diverso secondo le proprie competenze; hanno dato al convegno il taglio di dibattito e supportato i loro interventi con la proiezione di diapositive e filmati, catturando l’attenzione degli alunni che si sono mostrati interessati e

partecipi per tutta la durata del convegno. Particolarmente toccante è stato l’intervento di Claudio Borella, vittima di un incidente stradale che lo ha reso paraplegico. Borella ha portato ai ragazzi una testimonianza diretta di come è cambiata la sua vita dopo l’incidente e delle difficoltà che ha dovuto affrontare. Ha raccomandato ai ragazzi di pensare sempre alle conseguenze che i loro comportamenti possono avere su loro stessi e sugli altri. Come sottolineato da Manuela Marchiafava, assessore al Turismo della Provincia di Pavia, gli studenti di Casteggio hanno ricevuto “una lezione da adulti”. In questo ambito, l’Istituto Comprensivo di Casteggio partecipa anche al progetto “Life Skills training”, realizzato in collaborazione con l’ASL, riconosciuto a livello internazionale e promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il progetto ha la finalità di creare il pensiero critico e potenziare le life skills cioè le competenze di vita per prevenire l’uso di sostanze e i comportamenti violenti tra i preadolescenti.

VOGHERA - Prenderà il via sabato 17 ottobre la rassegna di teatro amatoriale

“La cantatrice calva” aprirà la stagione ai “Barnabiti”

VOGHERA - Con la commedia “La cantatrice calva”, in programma sabato 17 ottobre con inizio alle ore 21, prende il via la rassegna del teatro amatoriale vogherese al Teatro dei Padri Barnabiti a cura dell’Associazione “Pro Familia” Maria Teresa Spinelli, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura

del Comune di Voghera. Protagonista la compagnia Under Teatro, che rappresenta un’opera di Eugène Ionesco, esponente di spicco del teatro dell’assurdo. La commedia è composta soprattutto da dialoghi, apparentemente senza nessun collegamento tra loro e creati da giochi di rime e assonanze. Essi perdono il

loro significato se analizzati su singole battute, ma è come se, nell’assurdità del dettaglio, l’insieme assumesse comunque una linea conduttrice per tutta l’opera, creando una trama relativamente semplice, spesso anche comica. Con la sapiente trasposizione e regia di Bruno Cavanna, sono sul palcoscenico i giovani atto-

ri Giulia Bona nei panni della cameriera Mary, Dimitri Depaoli (il signor Smith), Diana Hirtan (la signora Smith), Ambra Rosetti (la signora Martin), Francesco Piacentini (il signor Martin) e Giulio Oldrati (il Capitano dei pompieri). L’ingresso è a offerta e il ricavato è destinato a opere benefiche.

CHIUSANI - A Chiusani, il paese delle castagne, ritorna domenica 18 ottobre la famosa “sagra delle castagne e dei marroni”, giunta ormai alla trentatreesima edizione. La manifestazione è organizzata dal circolo “Amici di Chiusani” e dai “Ragazzi del Portico” con il patrocinio gratuito del comune di Rocca Susella. S’inizia domenica mattina alle ore 10 con la funzione

religiosa celebrata in piazza del paese. Mentre subito dopo verrà inaugurata la castagnata, con il taglio del nastro inaugurale ad opera delle autorità e l’inizio della distribuzione delle caldarroste, della “schita dla nona”, delle frittelle, dei salamini alla brace del salumificio Canobbio, della pizza nel forno a legna e della famosa birra alla castagna. A mezzogiorno il

pranzo in cascina con i piatti tipici locali come polenta e cinghiale annaffiati dai genuini vini locali oppure nell’area country i cibi del Far West come le famose grigliate di carne con patatine. Nel pomeriggio intorno alle ore 14.30 la musica folkloristica con “El Canfin” e note rockettare con il gruppo “Dusty road” e i balli country con i “Free & Easy”. Per le vie di Chi-

usani si potranno visitare gli stand dei prodotti locali come mele e formaggi, le macchine agricole di un tempo e riscoprire gli antichi mestieri della civiltà contadina. Sarà presente lo stand del comitato “No pirolisi” che ha come obiettivo la raccolta delle firme per bloccare l’impinato previsto a Retorbido. Giancarlo Bertelegni

A Chiusani c’è la “Sagra delle castagne e dei marroni”

Il sindaco Isabella Cebrelli organizza due incontri sul tema “pirolisi” RETORBIDO - Il sindaco di Retorbido Isabella Cebrelli ha organizzato due incontri sulla pirolisi al teatro comunale di Retorbido. Il primo si terrà questa sera giovedì 15 ottobre alle ore 21 e verranno invitati tutti i sindaci della provincia di Pavia, oltre all’assessore provinciale Paolo Gramegna. Lunedì 19, invece, saranno coinvolti la cittadinanza di Retorbido e dei pae-

si limitrofi e le associazioni locali. Grazie alla presenza dell’ingegner Stefano Bina saranno analizzate tutte le corrispondenze con la Regione Lombardia e tutte le iniziative portate avanti dal Comune per scacciare l’incubo pirolisi in attesa di essere convocati per la prossima Conferenza dei Servizi. A giorni dovrebbe essere nominata la commissione dei cinque consulenti a

supporto della Commissione istruttoria regionale per la valutazione di impatto ambientale. Attraverso un bando di selezione, la Regione Lombardia ha voluto procedere alla nomina di individui esperti in materie progettuali, ambientali, economiche e giuridiche per l’esame e la valutazione di progetti innovativi e sperimentali riguardanti il recupero e lo smaltimento dei rifiuti.

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Giovedì 15 ottobre 2015 STRADELLA - Festeggiati i 50 anni della sezione

Raduno con 500 “penne nere”

STRADELLA - Domenica 4 ottobre la sezione stradellina dell’Associazione Nazionale Alpini ha celebrato i suoi primi cinquant’anni di vita e di servizio. Le vie cittadine sono state attraversate da oltre 500 penne nere provenienti dalla provincia di Pavia e dalle province e regioni vicine. Molte le autorità civili e militari presenti: il presidente della Provincia Daniele Bosone, l’assessore provinciale Francesco Brendolise, il sindaco di Stradella Piergiorgio Maggi con numerosi colleghi dei comuni limitrofi, componenti della giunta e del consiglio comunale, rappresentanti delle associazioni d’Arma e del volontariato. La celebrazione è iniziata in mattinata in piazza Vittorio Veneto con l’alzabandiera. Si è quindi snodato per le vie della città il corteo con in testa la Banda alpina di Soresino, salutato con gioia dai tanti presenti. Sono state deposte corone al monumento ai caduti e a quello alle donne e agli uomini della Resistenza. È seguita la Santa Messa, presieduta nella chiesa parrocchiale dal cappellano militare provinciale degli Alpini e concelebrata dal vice parroco di Stradella don Cristiano Orezzi che ha ricordato la benefica attività degli Alpini di Stradella a favore della comunità. La celebrazione eucaristica è stata animata dal coro “Italo Timallo” di Voghera che la sera del 1° ottobre era stato protago-

nista insieme al Coro “Ana” della Val Tidone di un applauditissimo concerto al teatro Sociale di Stradella. È seguito il rancio alpino nei locali dell’oratorio e nel pomeriggio la fanfara della Banda alpina di Soresino sì è esibita in piazza Vittorio Veneto. I festeggiamenti si sono conclusi con l’ammainabandiera. Quella del gruppo degli Alpini di Stradella è una storia gloriosa, iniziata il 12 settembre 1965 quando alcuni alpini che avevano preso parte alla Seconda Guerra Mondiale ed altri che avevano svolto il servizio militare nel dopoguerra nelle fila degli Alpini, decidevano di costituire il gruppo e di intitolarlo a Gaetano Comolli, capitano degli Alpini nella Prima Guerra Mondiale, in servizio nel 7° Reggimento Alpini, morto in combattimento e decorato con medaglia d’argento al valore militare. Dal momento della sua nascita, il Gruppo ha svolto e svolge tuttora un’intensa attività, nel campo dell’assistenza e del sociale ed è presente alla varie adunate organizzate a livello nazionale e locale. Attualmente la sezione svolge la sua attività nella sede di via Felisini a Stradella, una bella casetta in legno stile baita, con annesso un piccolo parco e un laghetto, concessa in comodato d’uso dall’Amministrazione comunale. Attualmente i soci sono un’ottantina, fra Alpini e soci aggregati. m.r.

PIETRA DE’ GIORGI - Si svolgono in municipio

Corsi serali di lingua straniera

PIETRA DE’ GIORGI Dal mese di ottobre hanno preso il via i corsi serali di lingua inglese, di lingua francese e di italiano per stranieri organizzati dal Comune di Pietra de’ Giorgi presso il palazzo comunale. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, le tre docenti che sono rispettivamente Ombretta Emondi, Emily Riley e Lucia

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.

Bongiorni, terranno un ciclo di 10 lezioni. C’è anche la possibilità di seguire il corso di letteratura e poesia tra Ottocento e Novecento “Il mare in un bicchiere” grazie alla professoressa Lucia Bongiorni. Per informazioni si può telefonare o scrivere una mail (tel. 366.3620895; info@comune.pietradegiorgi-pv.it).


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 15 ottobre 2015

Dissesti Operatori turistici preoccupati per una viabilità che potrebbe peggiorare con l’inverno

Dal Brallo al Penice la mappa delle frane

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In Breve

BRONI/FONDAZIONE CELLA

IL POPOLO

Canti in dialetto con Macellari

Sp 86 verso il Brallo

Sp 86 verso Lama

Sp 461 Ca’ del Bosco

Sp 89 tra Brallo e Penice

BRALLO DI PREGOLA - Sui crinali appenninici dell’Alta Valle Staffora preoccupa la situazione delle strade caratterizzate dalla presenza di frane e smottamenti in diversi punti e da tante buche e avvallamenti che rischiano di compromettere la sicurezza degli automobilisti. Una situazione che potrebbe peggiorare con l’arrivo dell’inverno che porterà sicuramente maltempo, neve e ghiaccio. Preoccupati sono soprattutto gli operatori turistici della zona che vorrebbero una viabilità migliore e più sicura. “Con queste strade si scoraggiano i turisti che vogliono trascorrere i week end negli alberghi e sulle piste da sci presenti sul territorio (Penice e Pian del

Poggio)”. – questo è il pensiero che accomuna i gestori degli impianti di risalita, gli albergatori e i proprietari degli agriturismi che negli anni hanno fatto importanti investimenti con lo scopo di dare un servizio migliore. Particolarmente disastrate e pericolose sono le strade provinciali: La Sp 86, a pochi chilometri dal centro turistico del Brallo, la Sp 86 verso Lama, frazione situata a pochi chilometri da Ponte Organasco sul fiume Trebbia, la sp 89 nel tratto che da Pregola, porta verso il bivio per il Monte Penice nel comune di Menconico, l’ex statale del Penice all’altezza della frazione Ca’ del Bosco (Menconico), la sp 48 e la sp 90 nei tratti che portano

alle piste da sci di Pian del Poggio, località turistica del comune di Santa Margherita di Staffora. Impraticabile e pericolosa è la strada comunale a Santa Margherita di Staffora (il comune non ha i fondi) che da Vendemiassi porta al centro turistico La Pernice Rossa di Menconico. Anche se su alcune di queste strade montane di competenza provinciale sono previsti degli interventi di sistemazione da parte dell’ente di Piazza Italia, l’inverno ormai alle porte non consentirà di terminare i lavori in tempo. “Le strade sono un disastro. – commenta Riccardo Tornari dell’Hotel Sport Prodongo, situato ai Piani del Lesima nel comune del Brallo di Pregola – Gli in-

terventi di sistemazione sulla viabilità andrebbero ultimati entro la fine di ottobre e non a ridosso della stagione invernale. Il problema riguarda tutte le strade che da Varzi portano in alta valle. Noi come privati abbiamo fatto degli investimenti importanti ampliando l’albergo con un centro benessere. I nostri sforzi dovrebbero essere premiati da una viabilità migliore”. “Il turista vuole viaggiare bene senza la paura di spaccare la macchina. – dice Barbara Toti del centro turistico la Pernice Rossa, località Roncassi (Menconico) – Con questa viabilità i tempi di percorrenza si allungano e i turisti scelgono altre località”. Mattia Tanzi

GODIASCO - Il Comune di Godiasco sta portando avanti importanti interventi sul territorio coordinati da Luca Meisina, consigliere comunale dal 2009. Durante l’inverno scorso è stata effettuata una consistente potatura dei platani nel centralissimo viale delle Terme a Salice e in viale Monsignor Albera a Godiasco e per quanto riguarda Godiasco, sono terminati da poco dei lavori di manutenzione apportati sia al tetto sia alla pavimentazione dei porticati del cimitero. Nelle scorse settimane è stata ultimata la segnaletica

orizzontale al centro del paese che, nei prossimi giorni, proseguirà nelle frazioni. È stata completata e ultimata la pulizia della totalità di griglie, tombini e caditoie di entrambi i centri abitati (Godiasco e Salice Terme). Grazie a importanti finanziamenti che la Comunità montana gestisce, è stata sistemata una frana che impediva il corretto transito sulla strada verso Montalfeo. Si è trattato, in questo caso, di un finanziamento della Regione Lombardia, gestito dalla Comunità Montana, che riguardava i reticoli mi-

nori, progetto nel quale rientrava Gobiate, punto pericoloso ed impercorribile a causa di una grossa frana del novembre 2014. Si è provveduto a un’opera di ricalibratura e pulizia dell’alveo in un tratto del Rio Golbiate, nei pressi di Montalfeo, che fa seguito a quello già eseguito nei mesi scorsi su un canale alla periferia di Godiasco. Un meticoloso lavoro per il quale sono stati recuperati e investiti 20.000 euro. Con altrettanta importanza va segnalato l’intervento effettuato all’ingresso di Godiasco, poco prima del pon-

te che conduce al paese. Anche in questo caso l’impegno e l’intervento della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese e delle aziende esterne ad essa correlate, hanno saputo ripristinare una situazione critica che impediva il naturale flusso delle acque. Tra i progetti futuri rientrano l’ampliamento dei posti auto antistanti gli ambulatori medici di Godiasco Salice Terme e la possibilità di rinnovare l’area parco giochi sia di Godiasco sia di Salice Terme per lo svago dei più piccoli. Stefania Bertonazzi

RIVANAZZANO TERME - Dopo il successo della passata edizione riprende l’esperienza del gruppo di lettura della Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme. Il filo conduttore che accompagnerà la nuova edizione farà riferimento a quei libri che hanno segnato in modo significativo e profondo la vita dei partecipanti al gruppo stesso. Ognuno, infatti, ha proposto una lettura che ha costituito uno spartiacque nel corso della sua storia personale. Nel prossimo incontro, che si terrà sabato 17 ottobre alle ore 10.30, si discuterà in-

sieme del romanzo di Heinrich Boll “Opinioni di un clown”. L’incontro è aperto a tutti. L’obiettivo è infatti quello di creare un’occasione di incontro e scambio di idee che possa essere anche suggerimento e consiglio per letture future. I prossimi libri di cui si parlerà saranno “Enon” di Paul Harding il 14 novembre e “L’idiota” di Fedor Dostoevskij il 19 dicembre. La “Paolo Migliora”, inoltre, propone una nuova iniziativa, i Caffè Filosofici. Gli incontri prenderanno il via domenica 18 ottobre alle ore 17 presso la Sala Manifestazioni con un inter-

vento del professor Giuseppe Lorini dell’Università di Cagliari. In questo primo incontro dal titolo “Il potere magico delle parole: tra il dire e il fare non c’è di mezzo il mare”, si discuterà del ruolo fondamentale del linguaggio nella nostra vita: vedremo come le parole possono essere usate non solo per descrivere e giudicare, ma anche per creare nuovi mondi (si pensi alla letteratura e alla poesia) ed agire nella realtà (come accade con il diritto). Il percorso continuerà con l’intervento del prof. Raffaele Russo dell’Università di Innsbruck intitolato “Il cie-

lo del sole e la rosa mistica: Dante tra mistica e filosofia” che si terrà domenica 8 novembre e con la riflessione proposta dal prof. Pietro Modini su “Attualità di Erasmo da Rotterdam: tra elogio della follia e lamento della pace” previsto per domenica 13 dicembre. La Biblioteca è costantemente alla ricerca di nuove proposte cultuali che siano anche occasioni di scambio e incontro. La speranza è che anche i giovani colgano questa opportunità vista la levatura dei relatori e l’originalità dei temi proposti. a.b.

Godiasco, ecco gli interventi realizzati dal Comune

Riparte il gruppo di lettura con tanti nuovi relatori

Sabato 17 ottobre alle ore 17.30 presso la sede di Vescovera della Fondazione Conte Franco Cella di Rivara onlus saranno di scena Giorgio Macellari e la moglie Mary Viscardi. Con entusiamo hanno risposto all’invito del servizio di animazione della Fondazione Cella. I coniugi Macellari presenteranno un repertorio fatto di canti in dialetto e di grandi sucecssi di una leggenda della musica internazionale come Frank Sinatra. L’evento di sabato rientra nel ricco programma che nelle tre sedi della Fondazione – Broni, Vescovera ed Arena Po – il servizio di animazione ogni anno mette in cantiere per i signori ospiti. BRONI/UNITRE

Inizio dell’anno accademico

Si terrà domenica 18 ottobre a partire dalle ore 15.30 l’inaugurazione ufficiale del nuovo anno accademico dell’Unitre di Broni presso la sala Civica del Polo culturale di Via Matteotti. Come primo atto la presidente Graziella Moroni illustrerà il programma dei corsi per l’anno 2015-2016, un panorama ricchissimo di offerte nelle più svariate discipline. Subito dopo il giornalista e scrittore Gigi Moncalvo parlerà del suo libro “Agnelli segreti. Peccati, passioni e verità nascoste dell’ultima ‘famiglia reale’ italiana”. Intanto in questi giorni continuano le iscrizioni al nuovo anno accademico che si ricevono presso la segreteria dell’Unitre dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 17.

MONTU’ BECCARIA/MADONNA DEL ROSARIO

La festa patronale

Domenica 18 ottobre si terrà la festa patronale della “Madonna del Rosario” nella parrocchia di Montù Beccaria. La festa sarà preceduta da un triduo che inizia questa sera alle ore 17.30 con il Santo Rosario e la Messa e alle ore 21 con l’adorazione eucaristica. Lunedì 19 ottobre alle ore 19 in Oratorio ci sarà la cena a base di trippa e l’estrazione dei premi della lotteria e martedì 20 alle ore 10.30 la S. Messa per i defunti celebrata da padre Egidio Pittiglio.

VOGHERA/EVENTI IN CASTELLO

Il concerto “Chitarre in Libertà”

Nuovo appuntamento con l’Iria Castle Festival 2015, rassegna voluta dall’assessorato alla Cultura del comune di Voghera, sabato 17 ottobre alle ore 21. Protagonista sarà la Chitarrorchestra Città di Voghera, diretta da Gianfranco Boffelli, che proporrà lo spettacolo intitolato “Chitarre in libertà”. Il programma del concerto, realizzato appositamente per l’occasione, è decisamente vario: si spazierà dai brani di musica classica a classici della musica leggera, senza trascurare celebri colonne sonore. Ad accompagnare la chitarrorchestra sarà presente il gruppo vocale femminile “Over the rainbow”, inoltre la serata prevede l’esibizione del trio “Viva voce” e del gruppo “Fuori dal coro”. Presentatore del concerto sarà Maurizio Civini.

PAVIA/PERSONAGGI

Rubrica su Rai Uno per Oltolini

L’esame uditivo del cioccolato per riconoscere una buona tavoletta o le modalità per accertarci se quello all’interno del panino che stiamo per addentare è un buon prosciutto: sono solo alcune delle particolari tematiche della rubrica “Sapere e i sapori” curata dal pavese Davide Oltolini (www.davideoltolini.net) critico e giornalista enogastronomico esperto di analisi sensoriale, che torna per il quarto anno consecutivo, a partire dal 10 ottobre, su Rai Uno. L’appuntamento, durante il quale, nelle scorse edizioni, si è parlato anche di prodotti pavesi quali il salame di Varzi, la Micca di Stradella, nonché i vini del territorio come lo spumante metodo classico, il Moscato dell’Oltrepò pavese ed il Sangue di Giuda, senza dimenticare il Bonarda, andrà in onda il sabato alle 10 circa nel corso di “Uno Mattina in Famiglia” il programma condotto da Tiberio Timperi, affiancato da Ingrid Muccitelli.

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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 15 al 21 ottobre 2015 Giovedì 15: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Venerdì 16: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Sabato 17: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 18: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403)

Tortona La prima edizione al Civico con il Vescovo, l’Imam e il Sindaco

Celebrata la Giornata del Dono

In alto e in basso momenti della festa nel Ridotto del Civico con il Sindaco, l’Imam, il Vescovo e l’assessore Graziano

TORTONA - E’ stata celebrata giovedì 8 ottobre, alle ore 21, al Teatro civico, gremito in ogni ordine di posti, la Giornata della Pace, della Fraternità e del Dialogo e il Primo Giorno Nazionale del Dono. Con legge n. 110 del 2015, infatti, il 4 ottobre, già indicato dieci anni fa dalla legge 24/2005 come solennità civile e Giornata della Pace, della Fraternità e del Dialogo tra culture e religioni diverse in onore di S. Francesco d’Assisi e S. Caterina da Siena, patroni speciali d’Italia, è stato riconosciuto anche come Giorno del Dono. Il Comune di Tortona, condividendo i valori universali che le due straordinarie figure di Francesco d’Assisi e di Caterina da Siena hanno proclamato con le loro opere e con la loro vita, fin dal 2013 ha impegnato l’amministrazione a celebrare la ricorrenza, promuovendo, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche e con le associazioni di volontariato, iniziative atte a sensibilizzare la comunità locale

sui temi della pacifica convivenza tra i popoli e sulla necessità del dialogo fra quanti sono portatori di culture e religioni diverse. L’assessore alla Cultura ha, dunque, affidato all’Accademia Musicale Lo-renzo Perosi il compito di realizzare un evento cittadino, che, con la forza evocativa della musica, della danza e della poesia, fosse di stimolo alla riflessione; per motivi organizzativi, l’iniziativa si è tenuta l’8 anziché il 4 ottobre. E’ nata così la serata di condivisione “Il nome della pace è…”, che ha visto, dopo l’esecuzione dell’inno nazionale e la lettura dei primi dodici articoli della Costituzione italiana effettuate dai ragazzi del coro dell’accademia musicale “L.Perosi”, il saluto del sindaco di Tortona, Gianluca Bardone e dell’assessore alla Cultura, Marcella Graziano, ai quali hanno fatto seguito la coreografia “Alchemy”, curata per DanzArte da Stefano Botto e dei brani di Bertolt Brecht “Prima di tutto vennero a prendere” e di Francesco d’Assisi

“Cantico delle creature”. La serata è proseguita con le lettura di “Ho bussato alla tua porta” di René Philombé e “Solo la carità salverà il mondo” di S. Luigi Orione e la coreografia Crazy. Emiliana Illiani e Marco Ferrari, insieme al giovane migrante Amadou Diallo, hanno letto i testi poetici, mentre Valentina Barillari, accompagnata da Lorenzo Caramagna al pianoforte e da Halyna Dorokhina al violino, ha cantato due famosi brani: “Dolce è sentire” di Riz Ortolani e “Il Pescatore” di Fabrizio De André. Sono seguiti il saluto dell’Imam di Tortona, Hicham Jakhlal e del presidente della Comunità musulmana di Tortona. Hamid Errachcham, i quali, dopo aver ringraziato per la serata, hanno ricordato come tutta l’umanità provenga da Adamo ed Eva e come nessun uomo possa ritenersi superiore ad un altro. “La pace – hanno detto- è una delle prescrizioni di Allah ed è anche il saluto che i musulmani si scambiano tra loro quando si incontrano”. E’ intervenuto, quindi, il vescovo di Tortona, padre Vittorio Viola, il quale ha detto che, ascoltando i principi fondamentali della Costituzione, nata dal dialogo tra forze diverse e che costituisce un testo fondamentale per il vivere insieme, viene da chiedersi “dove ci siamo persi? Non respiriamo – ha continuato Mons. Viola – l’aria che è fatta di quei principi di accoglienza, di fraternità, di solidarietà, che dobbiamo tornare a respirare quei valori anche dicendoli semplicemente tra di noi. La serata si è conclusa con l’esecuzione dell’Inno alla Gioia” cantato dal coro dell’accademia musicale “Lorenzo Perosi” diretto da Daniela Menditto. Al termine, nel ridotto del Teatro, “Tavola dolce di fraternità”, con accompagnamento musicale del gruppo della comunità dei sinti di Tortona “Romane Ciave”, con Elvis Raimara alla chitarra. c.r.

Giovedì 15 ottobre 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 19: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Martedì 20: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Mercoledì 21: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Edicole aperte domenica 18 ottobre 2015 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala. TORTONA - In merito all’ispezione ministeriale del 2014

Il MEF ha accolto alcune richieste del Comune sulla contabilità

TORTONA - Il Ministero ha rinviato la questione aldell’Economia e delle Fi- le valutazioni della Corte nanze ha risposto alle con- dei Conti. Ugualmente ritrodeduzioni predisposte messo all’apprezzamento dal Comune di Tortona in della magistratura contabimerito ai rilievi mossi a se- le il problema della omessa guito della verifica ammi- effettuazione della contratnistrativo-contabile del tazione decentrata integra2014. Il Ministero ha ac- tiva per il personale, mencolto una parte delle con- tre per quanto riguarda il trodeduzioni, per cui una problema dei fondi per le lunga serie di rilievi sono politiche di sviluppo delle da ritenersi definiti e, di risorse umane e per la proconseguenza, l’importo di duttività del personale, il poco meno di un milione Ministero invita il Comune di euro, che i dipendenti di Tortona a fornire ultecomunali avrebbero dovu- riori elementi chiarificatoto rimborsare in quanto, ri. Sembrerebbe di capire, secondo l’ispettore mini- dunque, che l’ispezione, steriale, percepito illegitti- molto drammatizzata anmamente, è sceso a euro che da alcuni organi locali di stampa, pur mantenendo 631.922,30. Per altre problematiche, tra profili impegnativi per cui i gravi disavanzi di ge- l’Amministrazione comustione del periodo 2008- nale, si stia ridimensionan2013, l’errata imputazione do e possa rientrare neldegli oneri di urbanizza- l’ambito del normale rapzione, i ritardi nei paga- porto dialettico tra enti e menti, il superamento della relativi organi di controllo, soglia di deficitarietà strut- con l’auspicio che un lieto turale, il problema dei rap- fine coroni questa controporti finanziari con le so- versa vicenda. c.r. cietà partecipate, il MEF TORTONA - Altri 10 sono stati assegnati al Comune

La Diocesi ospita sette profughi

TORTONA - A seguito del terzo bando di gara per l’affidamento dei servizi di accoglienza e di assistenza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale in provincia di Alessandria, la Prefettura ha deciso di collocare dieci profughi in città presso la struttura “Pensione Ada”. I profughi saranno gestiti da una società modenese, in possesso dei necessari requisiti. Commentando la decisione della Prefettura, l’Amministrazione Comunale ha sottolineato l’inadeguatezza del luogo scelto e ribadito le stesse perplessità che erano state segnalate in precedenza per iscritto alla Prefettura medesima. Inoltre, in data 13 ottobre, è pervenuta anche la nota della Prefettura di Alessandria, con cui viene comunicato il trasferimento da Basaluzzo a Tortona di 7 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Saranno ospitati in abitazioni di proprietà della Curia Vescovile (Seminario) e saranno gestiti dalla Cooperativa AGAPE. Si tratta di un’iniziativa riconducibile alla manifestazione di disponibilità all’accoglienza da parte della Diocesi Tortonese. TORTONA - Il nuovo volume di Roberto Cartasegna

Il libro sull’ingegnere Pernigotti

TORTONA - Sabato 17 ottobre, alle ore 17, presso la Sala Convegni della Fondazione CRTortona, viene presentato l’ultimo libro di Roberto Cartasegna “Pietro A. Pernigotti (1781-1855): il contributo di un ingegnere condotto alla formazione del Piemonte sabaudo” (editrice Settegiorni - Tortona). Discuteranno con l’autore, Ugo Rozzo e Giorgio Gatti. Dell’architetto nativo di Cornigliasca si conosce l’ideazione del Teatro Civico e della ex caserma dei Carabinieri. La sua molteplice opera, però, fu molto più ampia e coincise con lo sforzo di ricostruzione della forma del Regno sabaudo, dopo il periodo napoleonico e l’inizio del progetto risorgimentale. Ai presenti sarà distribuita una copia del volume.


Tortona Preparato dalla Protezione Civile un vademecum per i cittadini

Cosa fare durante le “allerte meteo”

TORTONA - La Protezione civile di Tortona ha messo a punto un vademecum contenente le informazioni relativi ai comportamenti che i cittadini devono tenere in caso di allerta meteo, di eventuali esondazioni dei corsi d’acqua, di movimenti franosi e di smottamenti. in caso di allerta “2” (criticità moderata), che prevede l’arrivo di precipitazioni intense e la possibilità di locali allagamenti ed esondazione dei corsi d’acqua, la protezione civile suggerisce di predisporre paratie a protezione dei locali al piano strada, di chiudere le porte di cantine e seminterrati e di salvaguardare i beni mobili che si trovano in locali allagabili nonché di porre al sicuro i veicoli, di limitare gli spostamenti e di tenersi aggiornati sull’evolversi della situazione via internet, radio, tv. Qualora l’allerta si traducesse effettivamente in un evento calamitoso rilevante, la Protezione civile propone azioni di auto protezione tra cui l’ab-

bandono dei locali a piano strada, la limitazione degli spostamenti, specie con veicoli privati, a quelli strettamente necessari, la collaborazione con il personale di soccorso impegnato negli interventi, la rinuncia a mettere in salvo qualunque bene o materiale collocato al piano stradale o, peggio ancora, in locali interrati, ecc. Le chiamate per richiesta di aiuto e per segnalazioni di situazioni critiche vanno indirizzate dai cittadini Tortona al numero verde 800.093929 del Comando Polizia Municipale (nella foto la sede di Tortona), oltre che ai numeri di pubblico soccorso nazionali 113 e 115. Gli abitanti residenti negli altri Comuni appartenenti al Centro O-perativo Misto (C.O.M. 10) di Tortona dovranno rivolgersi al Comune di appartenenza. In caso di emergenza sanitaria occorrerà sempre effettuare la chiamata al 118, unico organo deputato all’invio di mezzi di soccorso sanitario. Il modo più semplice, veloce e privilegiato per diffondere informazioni e comunicati resta sicuramente la rete internet. Sarà possibile consultare in tempo reale l’emissione del bollettino meteo e l’evoluzione delle eventuali criticità attraverso il sito del Comune di Tortona (www.comune.tortona.al.it) in home page o nella sezione dedicata alla Protezione civile e la pagina ufficiale di Facebook dello stesso. Chiunque abbia la possibilità di collegarsi ad Internet è pregato di trasmettere le informazioni acquisite ad amici, parenti e vicini di casa che non abbiano la possibilità di collegarsi alla rete. In caso di black out delle linee telefoniche e dei sistemi di collegamento ad Internet, sarà compito degli agenti di

polizia municipale e dei volontari di protezione civile diffondere la notizia con altoparlanti mobili o passando “casa per casa”. Dall’anno scorso il C.O.M. 10 di Tortona copre un territorio di 29 comuni (e relative frazioni) e circa 45.000 abitanti all’interno del quale scorrono il Grue, lo Scrivia, l’Ossona, il Curone e una serie numerosa di corsi d’acqua appartenenti al cosiddetto bacino idrografico minore, con fenomeni di frane e smottamenti e conseguenti problemi di viabilità e comunicazione. Gli uomini e i mezzi a disposizione del sistema di Protezione Civile non sono proporzionali alla vastità del per cui é fondamentale che ogni cittadino si rivolga al C.O.M solo in caso di vera necessità. Infine, nel caso in cui il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), d’intesa con i Dirigenti degli istituti scolastici, decidesse per precauzione di emettere un’ordinanza di chiusura delle scuole, nel caso di una forte probabilità di pericolo “generalizzato”, ne verrà data comunicazione con tutti i mezzi a disposizione. I dirigenti scolastici in particolare provvederanno alla diffusione della comunicazione nei modi da loro ritenuti più idonei. Gli asili nido fanno parte di un servizio socio - educativo ed assistenziale che si cercherà di garantire comunque, salvo casi di estrema emergenza. In considerazione delle diversità fisiche del territori, le scuole superiori in Tortona potrebbero rimanere aperte in quanto raggiungibili dagli alunni residenti in Tortona o parte dei comuni limitrofi, anche se ciò non implica che gli studenti residenti in aree colpite da emergenze debbano recarsi a scuola “a tutti i costi”.

CASTELNUOVO SCRIVIA - Martedì 6 ottobre la festa con il Vescovo per l’anniversario

Don Costantino Marostegan prete da 25 anni

CASTELNUOVO SCRIVIA - Martedì 6 ottobre, nella cornice della chiesa parrocchiale, don Costantino Marostegan ha festeggiato il suo 25° anniversario di sacerdozio, circondato dai fedeli di Castelnuovo, Alzano, Molino dei Torti, Guazzora e Ova. Era presente una significativa delegazione di fedeli di Carbonara Scrivia, Spineto, Villaromagnano, Cerreto Grue e Mombisag-

gio, parrocchie servite con dedizione da don Costantino, prima di giungere a Castelnuovo. Il Vescovo ha assistito alla celebrazione eucaristica, presieduta da don Costantino e concelebrata dai suoi compagni di ordinazione don Fulvio Sironi e don Maurizio Ceriani. Mons. Viola nell’omelia ha sottolineato le qualità del buon pastore, che hanno accompagnato gli anni di sa-

cerdozio del festeggiato, in particolare l’attenzione verso i giovani e verso i sofferenti. La gioia di una vita che si consuma nell’annuncio di Cristo – ha ricordato il Vescovo – è la vocazione fondamentale del sacerdote, chiamato ad essere sempre in ascolto della voce di Dio, nello sforzo di modellare la propria vita a quella Parola. Numerosi gli attestati di stima dalle amministrazioni comunali alle comunità cristiane che don Costantino guida con fruttuoso impegno, ai tanti amici che lo hanno conosciuto e apprezzato in questi 25 anni di sacerdozio. Commovente il ricordo, durante la preghiera eucaristica, di mons. Bongianino, vescovo dell’ordinazione. La festa è poi continuata nei locali dell’oratorio parrocchiale con un simpatico aperitivo e con le felicitazioni dei numerosi presenti per il traguardo di vita sacerdotale raggiunto.

Celebrazione eucaristica di inizio anno delle scuole cattoliche

TORTONA - Giovedì 24 settembre le scuole cattoliche di Tortona ovvero gli alunni dei Corsi Professionali del Santachiara, dei Corsi Professionali della Casa di Carità Arti e Mestieri e le classi 3^, 4^ e 5^ della Scuola Primaria, i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado e dei Corsi Professionali CIOFS del San Giuseppe, si sono riuniti in Duomo per la celebrazione della Messa in occasione dell’avvio dell’anno scolastico. A presiedere il rito, Monsignor Vittorio Viola, che ha saputo coinvolgere alunni e insegnanti fin dal saluto iniziale, con parole semplici ma profonde. La sua riflessione ha preso spunto dai brani della liturgia del giorno e ha stimolato gli allievi a non subire la scuola ma a viverla come strumento per la libertà.

I ragazzi e gli insegnanti dell’Istituto Santachiara, del San Giuseppe e di Casa di Carità hanno seguito con sincero raccoglimento la funzione, animandola con canti e letture.

LUTTO

Sabato 10 ottobre si è spento a 87 anni il

Geometra BRUNO GALANO

Lascia la moglie Teresa, il figlio Giancarlo con la nuora Maria Rosa e i nipoti Emma e Gianluca. Il S. Rosario è stato celebrato lunedì 12 ottobre alle ore 19 e il funerale martedì 13 ottobre, alle ore 10.30, nella parrocchia di San Michele a Tortona. All’ingegnere Giancarlo e alla famiglia la Diocesi e la Redazione del Popolo esprimono sincere condoglianze

TORTONA E TORTONESE

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IL POPOLO

Giovedì 15 ottobre 2015

In Breve

TORTONA/ANNIVERSARIO

Messa in suffragio di mons. Maini

Nel secondo anniversario della morte di mons. Piero Maini, domenica 18 ottobre, alle ore 18, nella Cattedrale di Tortona, sarà celebrata la S. Messa in suffragio del sacerdote ricordato con immutato dai suoi cari e dagli amici. TORTONA/ASSOCIAZIONI

Il corso per nuovi volontari AVO

Sabato 3 ottobre ha preso il via con successo il corso dell’A.V.O. per la formazione di nuovi Volontari Ospedalieri. Le adesioni sono state numerose, rappresentate sia da cittadini di Tortona sia di Novi Ligure. Hanno portato i loro saluti autorevoli Gianluca Silvestri, vicesindaco e assessore al Volontariato di Tortona e Dante Davio, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che hanno rinnovato la loro fiducia nell’associazione in quanto testimoni diretti della sua attività in alcune circostanze. La Presidente dell’A.V.O. locale, Beatrice Cantelli, ha dato il benvenuto ai nuovi arrivati, facendo un breve cenno sulla attuale situazione dell’Ospedale di Tortona, con tono propositivo e costruttivo. L’A.V.O. di Tortona e Novi Ligure è impegnata anche alla Residenza Lisino e ha un programma di espansione verso altre realtà socio-sanitarie locali. SALE/RICONOSCIMENTO

La Ruota d’argento all’AVIS

Il premio annuale “La ruota d’argento” che l’A.I.C. assegna a un cittadino particolarmente benemerito, quest’anno, per unanime decisione dell’apposita commissione, sarà assegnata alla sezione AVIS di Sale e paesi limitrofi, in occasione del suo 45° di fondazione. La cerimonia si terrà sabato 17 ottobre in sala consiliare. Alle ore 15.30 ci sarà un incontro che vedrà protagonisti Piero Merlo, presidente dell’AVIS provinciale di Alessandria che terrà una relazione sul tema “Il calo dei donatori a fronte di un fabbisogno sempre crescente”, Giuseppe Semino, primario del Centro trasfusionale di Tortona che affronterà l’argomento “La donazione del sangue: benefici per la società e per il donatore” e Franco Arzani, presidente della sezione locale che presenterà una breve storia della sezione AVIS salese. TORTONA/NUOVA RADIO PIEVE

A Caleidoscopio si parla di famiglia

Il dilemma “Coppia-Famiglia-Matrimonio” oppure “Coppia-Matrimonio-Famiglia” sarà il tema conduttore dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta su live streaming multimedia del sito on line (www.radiopnr.it). Nel Caleidoscopio che andrà in onda alle ore 20.30 di domenica 18 ottobre il conduttore Andrea Bobbio proporrà una trasmissione ideata e curata dal serravallese Walter Pestarino, docente di Scienze Teologiche, il quale parlerà del concetto di famiglia “coniugale-nucleareristretta” che si è realizzata in conseguenza del processo di cambiamento avvenuto negli ultimi due secoli. L’appuntamento è per domenica sera oppure, in replica, per martedì 20 ottobre, sempre alle 20.30.


di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 15 al 21 ottobre 2015 Giovedì 15: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Venerdì 16: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Sabato 17: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Domenica 18: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Lunedì 19: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166)

Novi Ligure La variazione al bilancio tra i temi del consiglio comunale

Nominato il collegio dei revisori dei conti

L’ingresso di Palazzo Pallavicini sede del Municipio novese

NOVI LIGURE - Nell’ultimo Consiglio comunale novese è stata trattata la variazione di bilancio, attraverso un’accurata illustrazione dall’assessore al Bilancio, Simone Tedeschi. Sostanzialmente, la variazione tiene conto dell’accoglimento di una serie di contributi esterni da contabilizzare. Tra le varie voci, spiccano i 450 mila euro stanziati dalla Regione Piemonte per la sistemazione idrogeologica dei danni dell’alluvione dello scorso ottobre. Gran parte della somma è già stata utilizzata per le opere di somma urgenza realizzate subito dopo l’evento alluvionale; la parte rimanente sarà impiegata per altri interventi, quali lo scolmatore nel Basso Pieve, la regimentazione delle acque in via Oneto, il rifacimento del ponte sul rio Torto, il diversore del rio Gazzo e la pulizia di strada Stradella. Circa 420 mila euro, saranno impiegati per lo stanziamento della tangenzialina, opera di accompagnamento ai lavori per il Terzo Valico ferroviario, ritenuta prioritaria dall’amministrazione comu-

nale. La variazione di bilancio è stata approvata con dieci voti favorevoli e quattro contrari. All’unanimità è stata approvata la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti, i cui componenti, da quest’anno, non vengono più eletti dal Consiglio ma sorteggiati a sorte, pertanto, il nuovo collegio risulta composto da Carola Bosetto (presidente), Alessandro Mensi e Marco Oliviero. Sono state approvate anche le modifiche al regolamento dei controlli interni che recepiscono una serie di adeguamenti normativi, in particolare sul controllo strategico, quello sulle società partecipate e sulla qualità dei servizi erogati. Tra le novità, la possibilità di affidare il controllo a personale esterno. Il documento ha ottenuto dieci voti favorevoli e tre contrari. Con dodici voti favorevoli e due astensioni è stato approvato anche lo schema di convenzione con la Provincia di Alessandria per lo svolgimento delle funzioni di centrale di committenza per acquisti di forniture e servizi. L’intera assemblea, poi,

ha espresso parere positivo in merito all’intitolazione di una strada a Oreste Soro. L’argomento sarà approfondito in sede di Commissione dove verranno prese in esame tutte le istanze pervenute, compresa quella relativa all’intitolazione di una strada all’avvocato Angelo Armella, avanzata dal consigliere Marco Bertoli. La seduta si è conclusa con la discussione di due interrogazioni. La prima, presentata da Maria Rosa Porta, ha riguardato la situazione dei migranti in città. Il sindaco Muliere, ha confermato l’arrivo in città di 24 persone, alloggiate nella struttura “Leon d’Oro” e gestite dalla cooperativa “Verso Probo” di Novara, che si aggiungono ai 40 migranti già presenti, la cui gestione è affidata alla Cooperativa Scata-Bios. “La politica dell’accoglienza – ha precisato Muliere – è gestita dal Ministero degli Interni, quindi dalle Prefetture. Si tratta di una situazione che necessita del massimo senso di responsabilità da parte di tutte le istituzioni. Il nostro compito è di vigilare affinché gli enti gestori, individuati da bandi emessi dalla Prefettura, svolgano il loro compito con serietà e impegno, sia per quanto riguarda l’inserimento dei migranti in progetti lavorativi che per la gestione della loro permanenza sul territorio”. Per quanto riguarda l’interrogazione sulle criticità della Scuola “Martiri della Benedicta”, presentata dal Movimento 5 Stelle, l’assessore ai Lavori Pubblici, Broda, ha risposto che il problema della risalita dell’umidità è in fase di miglioramento e la situazione è monitorata periodicamente, inoltre, sono stati eseguiti degli interventi per migliorare la regimentazione delle acque meteoriche lungo il perimetro della struttura. Ha precisato che sulla parte più tecnica dell’interrogazione sarà fornita una risposta scritta. Vittorio Daghino

Il lavoro del “Distretto del Novese” sarà presentato a Milano NOVI LIGURE - Prosegue a ritmi serrati il calendario degli appuntamenti del “Distretto del Novese” per promuovere il territorio. Il lavoro messo a punto dal “Distretto del Novese”, che intreccia le realtà economiche con quelle volte a valorizzare gli aspetti culturali creando una vera e propria rete sul territorio, è stata scelto come Best “practice” in occasione della Giornata di studio “Il Valore del Territorio: Turismo, Cibo, Ambiente” che si terrà mercoledì 21 ottobre presso la prestigiosa sede del Touring Club Italiano a Milano. L’evento nazionale è stato curato da AICQ Settore Turismo, Settore Alimentare e Comitato Ambiente & Energia, in collaborazione con il Touring Club Italiano, si colloca nel rush finale di Expo 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la vita. A chiudere il mese due importanti appuntamenti, sarà, infatti, inaugurato il ciclo “Dolci Terre d’autore”.

“Il Distretto del Novese” intende in tal modo promuovere un connubio tra l’enogastronomia e i romanzi. Inizierà Gabriella Genisi con Spaghetti all’assassina edito da Sonzogno editori. Il pubblico del Basso Piemonte e non solo, potrà incontrare, venerdì 23 ottobre, alle ore 17.30, la scrittrice, recentemente definita la Camilleri Pugliese, presso il Banco, storico “farinotto” novese. La scelta del luogo non è casuale, bensì si è voluto porre l’accento sul filo conduttore delle tipicità enogastronomiche in questo caso dagli spaghetti all’assassina, piatto tipico barese alla farinata de.co. tipica del territorio. I prodotti tipici sono anche il filo conduttore della rassegna “Dolci Terre” che quest’anno festeggia i 20 anni e delle cassette di Dolci Terre, in cui i prodotti del “Paniere del Distretto”, sono confezionati in piccole cassettine di legno piemontese. I partecipanti alle “Dolci Terre d’a-

utore” riceveranno un voucher per una degustazione gratuita da utilizzare a “Dolci Terre” e per partecipare al tour pomeridiano tra presepi e palazzi dipinti a 1 euro, in tema con il progetto di abbinare sempre le eccellenze travel a quelle food. Inoltre, il 30 ottobre il “Distretto del Novese”, parteciperà con

una rappresentanza dei produttori delle eccellenze del territorio al Salone del Turismo svizzero “I Viaggiatori a Lugano” per andare a presentare gli itinerari del territorio “travel&food”, un’altra importante vetrina ottenuta grazie alla collaborazione con Alexala. Davide Daghino

OVI

Giovedì 15 ottobre 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Martedì 20: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Mercoledì 21: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Edicole aperte domenica 18 ottobre 2015 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi. NOVI LIGURE - Inviata una lettera anche a Trenitalia

Il sindaco scrive a Giovanni Toti sui problemi delle ferrovie novesi

NOVI LIGURE - Le ferrovie novesi (nella foto la stazione di Novi) al centro del dibattito politico in città, vedono coinvolto in prima persona il sindaco, Rocchino Muliere, che, in questi giorni, ha inviato una lettera a Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, per invitarlo a visitare la nostra città e a discutere con lui su una serie di tematiche. Molto cordialmente il sindaco si complimenta con Toti per l’eccellente risultato ottenuto alle scorse elezioni regionali e getta acqua sul fuoco a proposito della polemica che lo aveva visto protagonista durante la campagna elettorale: “Avevo appreso – scrive Muliere – che le era stata attribuita l’affermazione che Novi Ligure si trovava in Liguria, ma sicuramente questa notizia è stata strumentalizzata al massimo e non c’è che farci una scherzosa risata sopra, anche perché, se fosse successo realmente, non ci sarebbe stato di che stupirsi in quanto effettivamente questo Comune ha fatto parte della Repubblica di Genova per molto tempo, anche se ad oggi rimane ferma ed indiscussa l’appartenenza alla Regione Piemonte”. Poi, la lettera continua con l’invito a visitare le bellezze della città come i palazzi dipinti del centro storico, il Museo dei Campionissimi, le opere d’arte sacra contenute nelle chiese cittadine. “L’occasione – conclude Muliere – po-

trebbe essere anche utile per discutere sul ruolo che Novi può avere come retroporto naturale del Porto di Genova e per confrontarmi e approfondire con lei le tante tematiche legate alla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi”. Inoltre, il sindaco Muliere ha inviato una nuova comunicazione a Trenitalia chiedendo di risolvere definitivamente il problema del disturbo alla quiete pubblica provocato dai locomotori parcheggiati nelle vicinanze della stazione ferroviaria. “Faccio seguito alle mie precedenti note – scrive – per segnalare nuovamente che sono pervenute ancora numerose lamentele da parte dei residenti di via Garibaldi e piazzale Divisione Acqui, in prossimità della linea ferroviaria, per la ripresa dei rumori dovuti all’accensione notturna dei locomotori. Situazione che per un certo periodo era stata debellata con lo spostamento degli stessi in zona meno abitata. Stante però il ripresentarsi delle criticità più volte evidenziate – sottolinea – sono a chiedere con sollecitudine un immediato intervento da parte vostra che ponga fine a tale incresciosa situazione, dichiarando sin da ora la mia disponibilità ad un eventuale incontro di confronto e di discussione su tali problematiche con le parti interessate. Rimango in attesa di cortese e urgente riscontro, augurandomi la definitiva soluzione del caso”. v.d.


Novi Ligure L’11 novembre la prima delle quattro serate della rassegna

I concerti di “Dedicato a Marenco” associazione nazionale di Impiantistica Industriale. Si proseguirà, domenica 20 dicembre alle ore 21, presso l’Auditorium Dolci Terre di Novi, con il concerto del Coro Mario Panatero di Alessandria diretto dal maestro Gian Marco Bosio. Alla serata prenderanno parte anche il Coro delle Voci Bianche dell’Istituto Musicale Alfredo Casella, di Novi Ligure ed Erik Bosio, compositore, arrangiatore, cantante e componente dei Cluster, gruppo vocale diventato popolare durante la prima edizione di X Factor. Infine, la Rassegna terminerà lunedì 28 dicembre alle ore 21, presso l’Auditorium Dolci Terre di Novi, con il Gran Concerto di Fine Anno dell’OrL’orchestra “Mitteleuropa” diretta da Giovanni Pacor chestra Classica di Alessandria, diretta NOVI LIGURE - La rassegna “Dedi- la Mitteleuropa Orchestra diretta da dal maestro Maurizio Billi. cato a Marenco”, che fa parte della 14^ Giovanni Pacor, già direttore musicale Alla musica sarà abbinata anche una edizione del Festival dedicato al com- della Budapest Chamber Orchestra. La performance a cura del Centro Danza positore novese, realizzata in collabora- Mitteleuropa Orchestra, che affonda le Borello. La stagione prevede condiziozione con la Fondazione “Live Pie- sue radici nella tradizione musicale del- ni favorevoli di abbonamento ai quattro monte dal Vivo”, partirà nel mese di l’area del centro e del sud Europa, ha concerti. I possessori di abbonamento della scornovembre e prevederà quattro concerti sede a Palmanova (UD). con ingresso a pagamento. I partner Il repertorio spazia dal barocco al con- sa stagione possono esercitare il diritto di prelazione da martedì 20 ottobre (ore della Rassegna sono Novi Elah Dufour, temporaneo, dal classico al cross-over. GR Generale Ristorazione, Campari Domenica 22 novembre, alle ore 21, 15). I nuovi abbonamenti sono in venSpa, ANIMP e la Fondazione Cassa di presso l’Auditorium Dolci Terre di dita da martedì 27 ottobre (ore 15). Risparmio di Torino. Novi, andrà in scena la Cavalleria I biglietti per i singoli spettacoli saranLe manifestazioni Marenchiane godo- Rusticana con l’Orchestra Classica di no in vendita a partire da martedì 3 nono del patrocinio della Provincia di A- Alessandria ed il Coro Mario Panatero vembre (ore 10), anche on line sul sito lessandria, della Regione Piemonte, del di Alessandria diretti dal maestro Mau- internet (www.comune.noviligure.al.it). Ministero per i Beni e le Attività Cul- rizio Billi. I solisti saranno Irene Cer- Per informazioni e prevendita biglietti turali. boncini, Francesco Grollo e Federica si può contattare la biblioteca civica di Mercoledì 11 novembre, alle ore 21, al Balucani. Novi Ligure. Teatro Paolo Giacometti, si inizierà con Sponsor di questo evento è l’Animp, Davide Daghino NOVI LIGURE - Il 13 ottobre presentato il programma dell’associazione presieduta da Ada Geraldini Caraccia

Ha preso il via l’anno accademico dell’Unitre

NOVI LIGURE - Martedì 13 ottobre, presso la Sala Conferenze della biblioteca civica di Novi Ligure, è inizato un nuovo anno accademico dell’Unitre novese, con un programma che, come sempre, spazia dalla storia all’attualità, dal territorio alle più lontane frontiere del mondo, dalle arti (letteratura, musica e cinema) alla tecnologia e alla spiritualità. L’associazione è presieduta da Ada Geraldini Caraccia (nella foto), il Direttore dei corsi è il prof. Pietro Sisti, ex preside di Scuola Media, mentre, i coordinatori della attività didattiche sono il prof. Roberto Mereta, docente di Materie letterarie negli Istituti Supe-riori e Andrea Scotto tecnologo di processo. Scotto ha anche illustrato il programma e lo

scopo di questa iniziativa culturale e di volontariato. L’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, avvenimento del quale ricorre il centenario, ha una parte importante nel calendario dei corsi e ne parleranno, in ottica diversa, Luigi Guidobono Cavalchini Ga-rofoli, Enrica Parodi, Sergio Pedemonte e Italo Semino, con l’aggiunta di una retrospetti-

va sulle canzoni d’epoca (tratto da uno spettacolo di Miranda Scagliotti) a cura di Andrea Bobbio, Vanda Guaraglia e Anna Crollari. Confermate a grande richiesta le lezioni di storia dell’arte, di geografia su popoli e paesi e quelle di medicina, con l’aggiunta di due incontri su creatività e comunicazione. Per concludere, un occhio alla dimensione interiore, con un ciclo di lezioni dedicate alla spiritualità orientale. Martedì 20 ottobre si terrà un interessante intervento di don Paolo Clerici sul tema “Papa Francesco e la cultura dell’incontro”. Qualora ci fossero iscrizioni in numero sufficiente, Unitre organizzerà anche corsi specifici di computer, inglese, yoga. La frequenza all’Università della terza Età è aper-

ta a tutti e per iscriversi non è necessario alcun titolo di studio. È possibile iscriversi in occasione delle prime lezioni, con un versamento di 40 euro, più 5 euro per le nuove adesioni all’associazione, con diritto a partecipare a tutte le attività promosse dall’associazione. Le lezioni si svolgono il martedì e il giovedì dalle ore 15.30 alle 17.30 presso la Sala Conferenze della biblioteca civica novese. Dopo la presentazione delle lezioni, ci sarà un intrattenimento a cura di Carlo Fortunato, fisarmonicista e del duo Maria Rita Panebianco e Mauro Taricco, coppia di tango argentino che si esibisce a livello internazionale. Al termine, ai presenti è stato offerto un rinfresco. Vittorio Daghino

“L’Indicatore Novese 2015” racconta il segreto della “novesità”

NOVI LIGURE - Lo scorso 24 settembre, in biblioteca, è stato presentato “L’Indicatore Novese 2015”. Il nuovo numero, il quinto, che quest’anno è pubblicato da Litho Commerciale editore, è curato dal professore Osvaldo Repetti, presidente dell’associazione culturale Orizzonti Novi. La formula della fortunata e longeva pubblicazione, nata alla fine degli anni ’70 del secolo scorso e ripresa dal 2011, era (ed è) quello di proporre uno spaccato delle diverse realtà novesi come si sono evolute nel tempo. Quest’anno l’Indicatore sottolinea in modo particolare quella caratteristica che è stata definita la novesità. Come ha affermato Repetti “non è semplice definire la novesità: d’altronde già il nome della città e la sua apparente contraddizione sta a dimostrarlo. Piemontesi e Liguri nello stesso tempo, magari con qualche sentire di Lombardia, come stanno a dimostrare il dialetto, la storia, la finanza e la cucina. Di questo e di altro, si è parlato nel corso dell’incontro di presentazione, coordinato dalla giornalista Marzia Persi, al

Il sindaco con Marzia Persi e Osvaldo Repetti durante la presentazione

quale sono intervenuti il sindaco Rocchino Muliere, che ha firmato la prefazione, Osvaldo Repetti curatore dell’opera, la pittrice Rosalba Riviera presidente del centro d’Arte Pieve, Daniela Fava pittrice, poetessa e fotografa, Gabriella Gandini, autrice di poesie dialettali novesi, che ha letto alcune sue produzioni e una poesia di Francaurelia Cabella, altra poetessa dialettale. Lorenzo Robbiano, ex sindaco della città e appassionato cultore di cose novesi, ha relazionato sulle Società di

Mutuo Soccorso e dell’imprenditoria di Novi, Carlo Tono ha raccontato aneddoti legati alla figura di don Beniamino Dacatra, il prete che ha fondato la Casa di Riposo di Novi che porta oggi il suo nome. Guido Trespioli, esperto musicologo illustrato alcune sue ricerche in merito e in particolare ha ricordato la figura di Paolo Delachi, pregevole autore di manuali per lo studio dell’armonia. Andrea Vignoli, giornalista che si dedica alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio artistico di Novi, ha parlato della situazione di alcuni siti di particolare interesse in decadimento, come la storica Villa Minetta, che immortalata video realizzato di recente. Andrea Chavez, che della Divina Commedia ha fatto il suo cavallo di battaglia, ha recitato alcuni passi dell’Inferno. Cecilia Bergaglio, assessore alla Cultura del Comune di Novi, ha concluso l’incontro. Nella pubblicazione, disponibile nelle librerie cittadine e in altri punti di vendita sono, inoltre, presenti numerose spigolature sulla vita, sulla storia cittadina, su personaggi novesi e tanto altro.

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 15 ottobre 2015

In Breve

NOVI LIGURE/SOCIALE

La Polizia Locale incontra i novesi

Per sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza urbana, il Comando di Polizia Municipale di Novi Ligure ha organizzato una serie di incontri rivolti soprattutto agli anziani, categoria purtroppo presa di mira in caso di truffe e raggiri. Nel corso delle riunioni già iniziate mercoledì 14 ottobre e che proseguiranno in varie sedi sino al 26 ottobre, saranno confrontate esperienze e saranno fornite utili indicazioni per evitare di incorrere in episodi di microcriminalità. Il calendario degli appuntamenti è il seguente: 16 ottobre (ore 17.30) Parrocchia della Pieve; 20 ottobre (ore 15) Parrocchia Sacro Cuore presso Centro Pastorale San Giuseppe in Viale Pinan Cichero; 20 ottobre (ore 17) Parrocchia di San Nicolò; 26 ottobre (ore 16) Parrocchia Sant’Antonio (Frati) Salone Oratorio; 26 ottobre (ore 21) sala del Circolo Quartiere GIII. NOVI LIGURE/SCUOLA

Simone Origone al Liceo “Amaldi”

Simone Origone, detentore del record del mondo nello sci di velocità, incontrerà oggi, giovedì 15 ottobre, al Museo dei Campionissimi, a partire dalle ore 11, gli studenti del Liceo Scientifico “Amaldi” e tutti coloro che vorranno partecipare all’evento. Origone è certamente uno degli atleti più rappresentativi, non solo a livello italiano, nella storia dello Speed Ski: in questa disciplina annovera infatti 8 coppe del Mondo, 5 medaglie d’oro ai mondiali oltre ad un argento. Inoltre è detentore di tre record mondiali consecutivi. Nel luglio del 2014 ha partecipato alla spedizione alpinistica italo-pakistana “K2 60 Years Later”, svoltasi in occasione dei 60 anni della conquista, avvenuta nel 1954, della vetta himalayana ad opera di Achille NOVI LIGURE/SPORT

Compagnoni e Lino Lacedelli. In quella occasione è stato girato anche un film documento, “K2, un urlo dalla vetta”, che sarà presentato oggi e che costituisce già un cult per gli appassionati di questa disciplina. L’evento è legato all’avvio del primo anno del Liceo Scientifico a indirizzo Sportivo e ha il patrocinio del Comune e del Museo dei Campionissimi.

Ripresi i corsi di ginnastica dolce

Riprendono i corsi di ginnastica dolce e Attività fisica adattata (AFA) dell’UISP e Judo Club di Novi Ligure. Le esibizioni dimostrative di questi tipi di ginnastica sono state proposte dall’insegnante Viktoriya Khiminets e da alcune partecipanti in occasione dell’Open Day dello Sport e del Volontariato che si è tenuto il 25 settembre scorso presso il Nuovo Circolo Ilva. I corsi, che fanno parte del progetto “Guadagnare Salute - Stile di vita” promosso dal Ministero della Salute, da tanti anni portano benessere e miglioramento fisico a chi li frequenta. Gli interessati possono provare questo tipo di esercizi presso il Judo Club Novi nell’edificio della scuola media Boccardo lunedì e giovedì alle ore 15.30 e per l’AFA alle ore 16.30. SERRAVALLE SCRIVIA/ARTE

A scuola di pittura e di disegno

Sabato 10 ottobre presso l’ex Scuola Elementare è iniziato il XXXIII corso di pittura e disegno aperto a giovani, studenti e adulti con interesse o attitudini artistiche. Il corso è organizzato dall’associazione “Amici dell’Arte” di Serravalle in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e l’Istituto Comprensivo serravallese. Le lezioni si svolgeranno tutti i sabati dalle ore 15.15 alle 17.45 e i lunedì sera dalle ore 21 alle 23 e termineranno nel mese di maggio 2016. Il corso si propone di guidare gli iscritti alla conoscenza dei diversi mezzi espressivi, di fornire loro l’esperienza tecnica, portarli all’osservazione della realtà e alla sua rappresentazione vera o fantastica. Inoltre, dalla tarda primavera all’estate, con noti pittori, si faranno delle uscite estemporanee per dipingere scorci e angoli del territorio al fine di valorizzare e far conoscere le bellezze dei paesi.


IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

Giovedì 15 ottobre 2015

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Tortona Il 12 ottobre nel salone del Palazzo Vescovile presentato il concerto “In Perosi memoriam”

Le note di Perosi eseguite al suo pianoforte restaurato

TORTONA - Il 12 ottobre per gli appassionati della musica è una data importante. In questo giorno, infatti, nel 1956 morì il grande compositore Lorenzo Perosi, gloria e vanto della città di Tortona che gli diede i natali il 21 dicembre 1872. Discendente da una famiglia di musicisti, divenne sacerdote nel 1894 ed ebbe una brillante carriera musicale iniziata con la direzione della cappella di S. Marco a Venezia e proseguita a Roma alla Cappella Sistina prima come vicemaestro, poi, dal 1902, come maestro e accademico d’Italia. Per celebrare questa ricorrenza la Diocesi ha proposto il concerto “In Perosi memoriam” che si è tenuto lunedì scorso alle ore 21 nell’elegante salone del Palazzo Vescovile. Protagonista della serata è stato il pianoforte a mezza coda che da anni è conservato con cura in questo ambiente e che fu donato al compositore dai suoi concittadini nel 1931. Lo strumento, della ditta tedesca Kaim, grazie all’interessamento

del Vescovo, è stato recentemente sottoposto a un accurato restauro da parte della Ditta Massaroni di Voghera, che lo ha riportato alle originali vette acustiche. Su quei tasti Perosi compose bellissime pagine di musica non solo sacra, ma anche da camera e composizioni per orchestra e per anni furono oggetto del suo intenso studio. All’inizio della serata Mons. Vittorio Viola ha ringraziato il Comune e la Fondazione CRTortona rispettivamente rappresentati dall’assessore alla Cultura Mar-

cella Graziano e dal presidente Dante Davio e quanti hanno sostenuto il progetto e creduto nell’idea di valorizzare il patrimonio perosiano. Il M° Umberto Battegazzore, che oltre a essere un apprezzato concertista, si dedica da anni alla ricerca storica musicale, ha presentato la figura di Perosi nel panorama musicale italiano ed europeo, sottolineando come il suo linguaggio sia caratterizzato da uno stile polifonico scorrevole, sorretto da una spontanea freschezza melodica che emerge nelle numerose composizioni che esulano dalla musica sacra e che sono state recentemente riscoperte. L’Ensemble Perosi, formato da Daniela Demicheli e Marcello Bianchi, ha proposto un interessante e variegato programma dove accanto ad alcune intense pagine perosiane sono stati eseguiti brani di Franz Kreisler, Edward Elgar e dello svedese Edvard Grieg. Bianchi violinista e violista e Demicheli pianista e clavicembalista con una brillante carriera concertistica, hanno saputo rapire il numeroso pubblico coinvolgen-

ISOLA DEL CANTONE - Il 18 settembre si è svolto un incontro a Palazzo Spinola

Nasce il progetto “Terre di Castelli”

ISOLA DEL CANTONE In una regione come la Liguria il turismo viene sempre associato alle riviere, a paesaggi unici come le Cinque Terre o i litorali di levante o di ponente. Ci sono tuttavia in Liguria nel territorio dell’entroterra stupende valli e siti di indubbio valore storico-culturale. Il nuovo progetto “Terre di Castelli” è nato con l’intento di promuovere e valorizzare il patrimonio di castelli e antiche dimore appartenute alle famiglie Fieschi e Spinola dislocate nelle valli del genovesato. “Terre di Castelli” indica una serie di itinerari guidati che partono dal bellissimo Borgo dei Fieschi di San Salvatore di Cogorno. In questo panorama sono inserite la valle Sturla con l’Abbazia di Sant’Andrea di Borzone, la val d’Aveto con Santo Stefano d’Aveto dove sorge il suo poderoso castello risalente al 1164 e poi la val Fontanabuona, con ilmaniero di Neirone. La val Trebbia con Torriglia dove c’è un castello edificato dalla famiglia Malaspina intorno al 1100 e poi acquistato dai Fieschi nel 1252 che ne manterrà la proprietà fino al 1797 anno in cui fu abbandonato dai proprietari. Si tocca la valle Scrivia con Montoggio dove si trovano le rovine di un altro maniero famoso per aver ospitato Gerolamo Fieschi in fuga da Genova nel 1547. Il progetto Terre di Castelli abbraccia anche Savignone dove sono visibili i resti di una antica Roccaforte e poi Vobbia con il famoso castello della

Pietra, arrivando a Isola del Cantone con il suo Palazzo Spinola o torre Spinola sede del “Museo Alta Valle Scrivia” che raccoglie ed espone reperti archeologici ritrovati nei vari siti della valle. Un ultimo sito vicino a Isola è il castello di Borgo Fornari. Tutto il materiale utile, le notizie storiche, le foto le cartine topografiche e le informazioni pratiche, sono state raccolte in una guida cartacea molto ben curata. Esiste ed è molto pratica anche una guida on line (www punto terredicastellifieschiespinola.it). Sono stati installati inoltre tre totem con guida multimediale touch screen nei punti chiave degli itinerari, di Borgo Fornari, Senarega e San Salvatore. La realizzazione del progetto ha coinvolto persone esperte e appassionate come Simona Caleca direttrice del Museo Alta valleScrivia, Carla Maria Risso e gli architetti Bruno Repetto e Giulio Ferrando. La Regione Liguria ha finanziato l’80% dei costi complessivi mentre il Co-

mune di Cogorno ha cofinanziato il restante 20%. Terre di Castelli ha avuto il suo battesimo a marzo 2015 nel Borgo Fieschi di san Salvatore di Cogorno. A Isola del Cantone il progetto è stato illustrato il 18 settembre presso la sala conferenze di Palazzo Spinola. Durante la presentazione è emersa la proposta di unire cultura e sport formulata da Sara Montolivo attivista di Savignone che è stata accolta con favore da molti che hanno capito e apprezzato il lavoro svolto dalla squadra guidata da Enrica Sommariva. L’offerta storico-culurale contenuta nel progetto dovrà essere rafforzata e supportata dalla gastronomia locale e dallo sport che si potrà praticare nei percorsi indicati. Terre di Castelli è di sicuro uno strumento con una notevole potenzialità, messo a disposizione di tutte le amministrazioni comunali e dei gruppi di volontari che si vogliono valorizzare cultura, territorio e prodotti locali. Renato Piras

dolo in un appassionato viaggio musicale. Il concerto, il cui ricavato è stato devoluto per il restauro dello strumento, ha avuto il patrocinio del Comune e il contributo dell’Ente Festival Perosiano. Al termine, oltre a un apprezzato bis, don Paolo Padrini, che ha curato l’organizzazione del concerto, ha annunciato ai presenti una piacevole sorpresa. Per la prima volta è stato possibile ammirare un manoscritto perosiano con le note autografe della composizione “Il sogno interpretato” insieme alla bacchetta da direttore d’orchestra che gli fu donata dai tortonesi. La visione di questi oggetti è stata fonte di emozione e conferma di orgoglio per questo grande figlio della Diocesi tortonese. Da questo fine settimana sarà possibile visitare, negli orari di apertura, oggetti appartenuti a Perosi, in una mostra estemporanea che sarà allestita nel Museo Diocesano di Arte Sacra. Per sostenere la diffusione della figura e delle opere del “prete compositore” e per contribuire contribuire alle attività del Polo Culturale Diocesano sarà anche possibile aderire all’esclusivo “Programma sostenitore” che è stato presentato nel corso della serata. Il Programma prevede da parte degli aderenti la donazione alla Dio-cesi di una somma di euro 100, una tantum e dà diritto alla partecipazione a una esclusiva visita privata in gruppo ridotto alla mostra “In Perosi Memoriam”. Il modulo di adesione è disponibile presso l’Ufficio Beni Culturali (beniculturali@diocesitortona.it). Daniela Catalano

IL CORSIVO

Tornare a casa di MATTEO COLOMBO

Quando si dice “musica da camera”: che la “camera”, stavolta, era la casa del vescovo cioè l’Episcopio. E il vescovo ha accolto tutti sulla porta come un ospite così che la gente, dopo aver recitato una preghiera nella sua cappella privata (finalmente aperta!), è entrata in quella “camera” che parecchie volte aveva percorso al buio, trovandola grigia, fredda, nonostante gli stucchi e gli affreschi; troppo larga per essere un corridoio, ma troppo vuota per essere la stanza di una casa. Invece, al suono del pianoforte perosiano restaurato, quello spazio è sembrato per la prima volta intimo, avvolgente, domestico. La sensazione del pubblico è stata di “riconoscersi”. Di scoprire quel luogo come se fosse il suo: aprire la porta del salotto e rivedere il proprio divano, i propri quadri, il tappeto che tua moglie aveva voluto comparare ad ogni costo. Non era solo per la musica, insomma, ma anche per il clima famigliare che si è creato. E non è poco perché ciò che la Chiesa deve fare, quando accoglie, è far sentire il popolo di Dio a “suo agio”. In pratica, ridurre le distanze tra il fuori e il dentro; essere specchio della città di Dio nella città degli uomini; per le vie, nelle piazze, nei tinelli e nelle cucine abitati dagli uomini. In fondo è questo che cerchiamo: anche quando scriviamo, anche quando preghiamo, in realtà, non facciamo altro che tornare a casa.


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 15 ottobre 2015

17 BRALLO - Venerdì ritorna “Musici, poeti e giullari”

Grandi autori e forme dell’anima Lella Costa

Andrea Vitali

Silvia Vegetti Finzi

Gherardo Colombo

VOGHERA - “Le forme dell’anima”, la sesta edizione della rassegna culturale vogherese che si svilupperà dal 15 al 29 ottobre, quest’anno punta sulla letteratura. Con un programma di alto spessore e proposte interessanti, varie e di qualità messe in campo da Progetto Voghera con la collaborazione di libreria Ubik, Fondazione Adolescere, scuola di musica Sacerdoti, Polifonica Gavina e Condotta Oltrepò Pavese di Slow Food. In calendario 11 appuntamenti, 7 presentazioni, 3 concerti e un convegno sulla valorizzazione dei terreni incolti collinari. “Rispetto agli anni passati – ha detto il presidente di Progetto Voghera, Leonardo Gallina – in cui ci siamo concentrati molto sull’arte figurativa, per questa edizione abbiamo deciso di puntare sulla letteratura. Leggere è fondamentale per

la formazione di ogni individuo, ma è una abitudine che molti italiani non coltivano abbastanza. Richiamando a Voghera nomi noti come Lella Costa, Andrea Vitali, Silvia Vegetti Finzi, Gianni Biondillo e Gherardo Colombo speriamo di dare un impulso alla lettura. Con la presenza di Licia Troisi, poi, abbiamo deciso di rivolgerci anche ai giovani, per i quali è ancora più importante imparare a relazionarsi con la parola scritta”. Ma oltre ai libri c’è spazio anche per la musica con il soprano Daria Masiero che si esibirà in onore del maestro Danilo Dusi (storico direttore della Gavina), il concerto jazz dei Noè (duo acustico composto dal sassofonista Raffaele Casarano e dal pianista Mirko Signorile, entrambi membri della band di Paolo Fresu) e il racconto musicale dedicato a Miles Davis a cura dello storico musicale Enrico Merlin.

“Importantissimo nel palinsesto – ha aggiunto Gallina – anche il contributo di Slow Food, che ha preparato un interessante incontro sul tema dell’utilizzo dei terreni collinari incolti, risorsa che potrebbe fornire possibilità di lavoro ai giovani”. Si parte stasera, giovedì 15 ottobre, alle 21 alla Fondazione Adolescere con Lella Costa che presenterà il suo libro “Che bello essere noi”. Sabato 17, al Teatro San Rocco, alle 21, il concerto lirico del soprano Daria Masiero. Martedì 20, alla Fondazione Adolescere, alle 21, il concerto Top Jazz “Noé” acoustic live duo version con Raffaele Casarano e Mirko Signorile. Mercoledì 21, alla libreria Ubik, alle 21, Andrea Vitali presenterà “Le belle Cece”. Giovedì 22 si tornerà ad Adolescere alle 21 per Silvia Vegetti Finzi con il suo “Una bambina senza stella”.

Venerdì 23 l’incontro musicale con Enrico Merlin (presso la scuola di musica Sacerdoti, alle 21). Sabato 24 alle 9.30 all’Istituto Gallini il convegno Slow Food “La valorizzazione del territorio attraverso il recupero dei terreni incolti collinari”. E nel pomeriggio, alla Ubik, alle 16.30, l’incontro letterario con Licia Troisi; alle 18 Mirko Volpi presenterà “Oceano padano”. Lunedì 26, alle 21, alla Fondazione Adolescere Gherardo Colombo presenterà “Lettera a un figlio su mani pulite”. Infine, giovedì 29, alle 21, ad Adolescere, Gianni Biondillo presenterà “L’incanto delle sirene. Un’indagine dell’ispettore Ferraro”. Il programma dettagliato di “Forme dell’anima” 2015 è sul sito internet dell’associazione (www.progettovoghera.org). Matteo Colombo

BRONI - Domenica 25 ottobre il nuovo libro di Ercole Bongiorni sarà presentato alla Fondazione Cella a Vescovera

Usi, costumi e modi di dire del “Matrimonio di una volta”

BRONI - L’autunno porta con se, puntuale, un nuovo libro di Ercole Bongiorni, appassionato di tradizioni e storia locale, con casa a Monteveneroso nel comune di Canneto Pavese. Questa volta Bongiorni ci porta alla scoperta del “Matrimonio di una volta”. Il libro sarà presentato domenica 25 ottobre nella suggestiva cornice dello storico Palazzo Gambarana a Vescovera di Broni, ora una delle sedi della Fondazione Conte Franco Cella di Rivara Onlus. Alle ore 15 sarà aperta l’esposizione di biancheria intima delle “Nonne e Bisnonne” con alcuni pezzi provenienti dalla collezione Rossi Benunzio, insieme ad immagini, abiti da sposa e oggetti tipici della dote di un tempo. Alle ore 16 seguirà la presentazione del volume “Il Matrimonio di una volta. Usi, costumi, modi di dire”, edito per i tipi di “Publicenter” di Stradella. La penna di Bongiorni la conosciamo bene, è agile, accattivante, arguta. Il lettore lo potrà sperimentare anche in questa ultima avventura letteraria che fa rivivere il clima di festa e di trepidazione che si respirava un tempo in occasione delle nozze tra due giovani. Un momento centrale per la vita dell’intera comunità rurale. Nel suo lavoro, l’autore descrive con dovizia di particolari tutte le fasi del matrimonio del passato: l’incontro tra un giovane e una ragazza, il fidanzamento, la dote, le nozze, il pranzo nuziale, i primi passi della nuova famiglia. Di fondamentale importanza la figura del sensale, meglio identificato

con il termine dialettale “malusè”. In appendice vengono riportate alcune pagine tratte da un libretto del 1952 che il parroco consegnava agli sposi a ricordo delle nozze. Vi sono riportati doveri, responsabilità e precetti della sposa e del capofamiglia, oltre a semplici consigli pratici e criteri di orientamento sulla vita quotidiana dei coniugi, naturalmente da un punto di vista cristiano, una sorta di catechismo per adulti calato nella realtà sociale del tempo. Leggendo il libro di Bongiorni emergono

gustosissimi spaccati di vita contadina, alcune volte narrati in chiave ironica, ma sempre con garbo e delicatezza. Fondamentale anche in questo caso, come sempre nelle opere precedenti, l’uso del dialetto, di detti in vernacolo che dicono molto di più della loro traduzione in italiano. In materia specifica di matrimonio il vernacolo sembra avere una ricchezza addirittura maggiore. Lo spiega bene Bongiorni nell’introduzione: “in materia specifica di matrimonio il nostro linguaggio dialettale è

talmente ricco di locuzioni spiritose, espressioni colorite e insolite, metafore e similitudini da non sfigurare con qualsiasi altra lingua, corrente o superata che sia. Il dialetto è pertanto il filo conduttore fra le varie situazioni che riguardano il matrimonio di un tempo”. Bongiorni coltiva certo la passione dello scrivere, dello studio di usi e costumi di un tempo. Tutto questo però non fine a se stesso. Per lui raccontare una “storia viva, quella per così dire quotidiana, famigliare, come era vissuta dalle generazioni che ci hanno preceduto” significa tra l’altro riaffermare che “le nostre origini, per quanto si voglia diversamente sostenere, sono contadine e hanno nella famiglia naturale basata sul matrimonio e nell’uso del dialetto alcune delle proprie essenziali peculiarità”. Secondo l’autore non raccontare la cultura di un tempo equivale ad una perdita “perché viene meno la capacità di trasmettere il senso delle cose e dell’esperienza da una generazione all’altra”. Addirittura – e siamo anche noi d’accordo – secondo Bongiorni “queste conoscenze dovrebbero far parte del nostro patrimonio culturale e insegnate a scuola”, certi che “non è rinunciando alle propria storia e alle proprie tradizioni, neppure non preservando la propria identità e diversità che si creano le basi di un civile sviluppo” che “ha perciò bisogno di attingere anche alla linfa delle sue radici culturali” per essere autentica e proficua promessa di futuro. Marco Rezzani

“Nato per lasciar perdere”: il recital concerto di Cinaski

BRALLO DI PREGOLA - Venerdì 16 ottobre (ore 21.30) la rassegna “Musici, poeti e giullari” porterà al Castello Malaspina di Pregola Vincenzo Costantino, conosciuto come Cinaski, con lo spettacolo “Nato per lasciar perdere”. Il festival comico ideato da Flavio Oreglio e dal suo “Circolo dei Poeti Catartici”, che vede in cartellone numerosi comici di “Zelig”, proporrà il recital-concerto tratto dalla raccolta poetica e dal disco “Smoke” di Costantino, mosso anche dagli strumenti suonati dal vivo. Uno show di canzoni, letture e monologhi sulla scia della last generation, verso la fine del politicamente corretto, in una prospettiva lirica e musicale che rintraccia le modalità dello stand up poetico, dell’ironia e della canzone recitata. Un assolo del poeta Cinaski, narratore, reader e neocomunicatore, con la complicità dell’accompagnamento al pianoforte di Mell Morcone e alla tromba di Raffaele Kohler. Vincenzo Costantino nasce a Milano nel 1964. Oltre alla scuola frequenta i mondi di periferia milanese, coltivandone pregi e difetti. Ha collaborato con alcune testate giornalistiche underground di letteratura, ma soprattutto ha passato centinaia di nottate a farsi domande. Nel 1994 c’è stato

Vincenzo Costantino

l’incontro umano e letterario con Vinicio Capossela da cui è nata un’amicizia duratura e un libro scritto a quattro mani edito da Feltrinelli nel 2009: “In clandestinità”. Dopo aver animato per cinque anni (dal 2001 al 2006) i lunedì notturni dei milanesi con la banda del Caravanserraglio, comincia un’attività live accompagnata dalla pubblicazione di diverse raccolte poetiche tra cui la più fortunata è uscita nel 2010 per Marcos y Marcos. A novembre del 2012 è uscito il suo primo disco di poesie musicate. Cinaski porta la poesia vestita di musica nei bar, nelle osterie e anche nei teatri coraggiosi… insomma: ovunque ci siano orecchie e occhi incontaminati dalla distrazione. In ogni serata, oltre allo spettacolo, si potrà partecipare alla cena (inizio cena alle ore 19.30; inizio spettacolo alle ore 21.30. Info tel. 347.0426767; info@castellomalaspina.it). m.c.

TORTONA - In programma otto spettacoli per le scuole

Al via “Battete le mani” la stagione teatrale per ragazzi TORTONA - Il Comune di Tortona, l’assessorato alla Cultura e all’Istruzione e la Compagnia Teatrale Coltelleria Einstein giovedì 8 ottobre nel salone della Biblioteca Civica, hanno presentato la nuova Stagione Teatrale per Ragazzi realizzata col contributo della Regione Piemonte Progetto TRGP, con Fondazione TRG in collaborazione con la compagnia teatrale Coltelleria Einstein che cura la direzione artistica e organizzativa insieme all’associazione Spiriti Agili Teatro. La Stagione Teatrale 2015-2016: otto spettacoli dedicati ai giovani, dai bambini della Scuola dell’Infanzia fino ai ragazzi delle Superiori; quattro progetti per la scuola. Linguaggi artistici differenti, tematiche diversificate, unificate dall’esercizio per la ricerca, appassionata e competente. Il numero di presenze di pubblico delle scorse stagioni, conferma l’attenzione della scuola e delle famiglie per il teatro, linguaggio artistico dialettico che stimola il pensiero e la curiosità. Insieme alla presentazione della Stagione saranno illustrati i progetti della Biblioteca per la Scuola, il progetto di “Teatro in Lingua”promosso dal Liceo G. Peano e sostenuto dalla Fondazione CRTortona, il progetto “Etica, Sport e Teatro” ideato dalla Coltelleria Einstein e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria con i partners culturali Associazione Fausto e Serse Coppi e Pallamano

Derthona. Il Teatro è movimento di pensiero e di cuore, è visione. Dal palco alla scuola, dalla scuola alle case, coinvolgendo studenti, professori, genitori, dottori che diventano attori. Tortona Teatro Giovani è un laboratorio permanente per l’esercizio dell’immaginario. Senza il coraggio della visione non aiuteremo a crescere né scienziati, né individui un po’ contenti di sé. Ecco perché la Cultura deve investire nel Teatro per i Giovani: per un futuro creativo e senza paura. Come dice il Bardo: “Amici, dunque, battete le mani”. La Stagione inizia il 25 novembre con la compagnia La Piccionaia in “La battaglia dei pedali. Gino Bar-tali” per la Scuola Secon-daria di 2° Grado. Per il 2015 prosegue il 2 e 3 dicembre sarà la volta della Fondazione TRG in “Il Giro del mondo in 80 giorni” per la Scuola Primaria e il 16 dicembre il Tam Teatro Musica in “Picablo” per la Scuola Secondaria 1°Grado. Nuovi appuntamenti sono in programma per il 2016. Daniela Catalano


IL POPOLO Giovedì 15 ottobre 2015

UN LUOGO, UNA STORIA

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Per la prima volta pubblichiamo lo scritto di Marietta Beltrami al suo “alunno” che si trovava a Firenze

“Caro Sig. Pippo” La lettera della maestra al pittore a cura di Armando Bergaglio

PRESENTAZIONE DELLA LETTERA Dal novembre 1893 al 5 febbraio 1894 il Pellizza soggiorna a Firenze dove frequenta l’Accademia di Belle Arti con Giovanni Fattori come maestro e conosce Telemaco Signorini. Lì, inoltre, perfeziona la sua preparazione culturale e artistica. Agli Uffizi studia i capolavori di Raffaello, dei pittori del ’400 e del Beato Angelico. In quegli anni la sua fama comincia a uscire dagli ambiti locali. Si avvicina alla tecnica divisionista, dipinge “Nel fienile” e prepara i primi capolavori (“Ricordo di un dolore. La processione”). La lettera della maestra – da ritenersi una risposta a un’altra inviatale dal Pellizza – risale proprio in quel periodo. Il breve soggiorno a Firenze è molto importante per la formazione del pittore, alcuni lavori del quale permettono di misurare il salto qualitativo che stava compiendo. Si è conservato nel tempo un affettuoso rapporto tra Pellizza (che viene chiamato sempre Pippo, il caro Sig. Pippo) e la sua maestra delle elementari Marietta Beltrami, un ricordo tenuto vivo grazie ad una costante reciproca corrispondenza, ma soprattutto, li lega un sentimento di reciproca stima. In apertura lei quasi si scusa per il tono confidenziale che si permette di usare nei confronti del Pellizza. Si coglie un atteggiamento rispettoso e riverente, quasi di sudditanza verso chi un tempo era stato suo scolaro e che ora – ne era sicura – si stava facendo strada e sarebbe diventato famoso, al punto di vedere in lui “il nostro futuro Raffaello”. Sensibilità, garbo e delicatezza pervadono tutta la lettera. La lettera rivela inoltre la solida preparazione culturale e professionale della maestra Beltrami e una straordinaria e umile consapevolezza delle difficoltà dell’insegnamento, dell’opera educativa. Da quella lettera esce, quindi, l’immagine di una grande maestra. L’ATELIER PELLIZZA Tutto il materiale documentario, accuratamente inventariato, è conservato nell’atelier di Pellizza. Si tratta di disegni, schizzi, fotografie, lastre, lettere, diari, minute, taccuini,

Caro Sig. Pippo, Mi permetta di chiamarla così poiché la mia fede di nascita e la mia qualità di sua antica maestra mel consentono e mi fanno superiore ad ogni sospetto. E’ colla stessa compiacenza d’una mamma che giustamente va orgogliosa de’ suoi figli, ch’io me le rivolgo in una maniera tanto confidenziale. La sua lettera mi ha fatto tanto tanto piacere. Grazie della cara memoria e del gentile pensiero di darmi notizie sue. Frequentemente la sua Teresa mi reca i suoi saluti e sempre coi lucciconi agli occhi. E’ una brava ragazza che le vuol bene. E come studia! Mi pare di non appormi al vero se penso che tutto fa per far piacere a lei. Di lei ha una stima sconfinata. Le do un consiglio? Ed ella subito: Anche Pippo mi dice così. Le raccomando di non dire e di non fare alcuna cosa? No, no; Pippo non vorrebbe, risponde subito. In una parola la stima e l’ama. Non le parlo del profitto; in due mesi poco si può fare. Ella sa meglio di me quanto la via del sapere sia lunga e ardua e difficile. Però se continuerà così, approfitterà di certo. La ringrazio degli auguri e dei complimenti i quali ultimi sento di non meritare. La missione della maestra educatrice è sì nobile e sì elevata he a ben poche è dato raggiungerne la meta. Coltura vasta, se non profonda, intelletto d’amore, senso d’artista; son doti non comuni queste, caro sig. Pippo, qual è l’educatrice che può vantarsi di possederle? Intanto io la invidio che si passa l’inverno nella gentile città di Flora, ove alla mitezza del clima ella trova accoppiata quante bellezze potè produrre l’arte e l’insuperabile natura. A lei non mancano capolavori a cui ispirarsi; anima d’artista saprà attingere alle fonti del bello, e già fin d’ora saluto in lei il nostro futuro Raffaello. Fo punto perché ho fretta; gradisca i miei auguri coi saluti dalla mamma e voglia credermi di Lei aff. M. Beltrami. 7 gennaio 1894

Giuseppe Pellizza con la moglie, i figli e i genitori

L’interno dell’atelier del pittore a Volpedo negli anni ’30

oltre a libri e riviste, giunti integralmente fino a noi attraverso la donazione dello studio di Pellizza al comune di Volpedo da parte delle figlie Maria e Nerina nel 1966. E’ una documentazione di eccezionale interesse, un punto di riferimento obbligato per chi intende studiare la figura del Pellizza, il cui atelier comprende, pertanto, uno dei rarissimi casi di archivi personali e di artista rimasti pressochè intatti dopo la morte e ad oltre un secolo di distanza. La lettera della maestra di Volpedo è uno dei tanti pezzi particolarmente significativi di tale prezioso giacimento culturale ancora inedito. Al nostro settimanale “Il Popolo” è stato riservato l’onore di pubblicare per la prima volta questa lettera inedita, grazie alla disponibilità dell’associazione “Pellizza da Volpedo Onlus” e in particolare di Ettore Cau e di Pier Luigi Pernigotti. Questa associazione svolge da anni una preziosa opera di custodia e di gestione del Museo Pellizza, curandone le annuali manifestazioni e la pubblicazione di studi e ricerche per promuovere e valorizzare la figura dell’artista nostro conterraneo. In particolare la corrispondenza di Pellizza (minuta delle lettere inviate e le lettere ricevute) assume una particolare importanza. Come noto, egli scelse di vivere nel proprio paese, anche se la grande città gli avrebbe assicurato una maggiore notorietà. Per questo le lettere si rivelano uno strumento di comunicazione con il mondo esterno quindi una fonte preziosissima per comprendere l’uomo e l’artista. Gli studi su Pellizza artista che hanno come fonte gli archivi del pittore, sono in continuo arricchimento, grazie alle costanti e nuove ricerche in particolare della professoressa Aurora Scotti, docente di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano e, attualmente, direttore scientifico del Museo Pellizza a Volpedo, oltre che presidente dell’associazione Pellizza. Non meno importante si rivela lo studio dell’uomo Pellizza: la personalità, il socialismo (come da lui inteso), gli affetti familiari. Aspetti, questi, che si colgono dal suo vasto epistolario, e a cui da tempo ha rivolto le sue ricerche il professor Ettore Cau, tra i fondatori dell’associazione Pellizza, per uno studio sulla famiglia, sull’ambiente e sulla società volpedese tra ’800 e ’900.

Giuseppe Pellizza mentre dipinge en plein air con i bambini che lo osservano


Antola al Po

IL POPOLO

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Giovedì 15 ottobre 2015

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Pavia Giovedì scorso è stato consegnato il riconoscimento all’ex ministro

Il Premio Ghislieri a Virginio Rognoni

PAVIA - Si è svolta giovedì 8 ottobre nella prestigiosa cornice dell’aula magna del Collegio Ghislieri di Pavia la cerimonia di consegna dell’annuale “Premio Ghislieri”. Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato a Virginio Rognoni e a Riccardo Puglisi. Giurista, politico, più volte deputato, Ministro dell’Interno e della Giustizia, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, protagonista di una parte importante della storia del nostro Paese il primo; classe 1974, economista, attualmente professore asso-

ciato di Economia politica presso l’ateneo pavese il secondo. Due generazioni, due carriere, due mondi che si sono trovati fianco a fianco. Rognoni è stato insignito del premio “per un percorso di impegno umano e professionale che ha attraversato tutta la seconda metà del Novecento sino ai primi anni 2000, scandito da ruoli di elevata responsabilità istituzionale e capace di saldare le dimensioni locale, nazionale ed europea nella società italiana in anni di grandi sfide e cambiamenti, perseguendo sempre la centralità del rapporto tra il cittadino e lo Stato”,

mentre Puglisi “per la versatilità e l’eccellenza del percorso scientifico maturato in prestigiosi atenei internazionali e per la capacità, grazie a un originale approccio interdisciplinare a cavallo tra economia politica e politologia, di mettere al centro della sua riflessione il cittadino, decifrandone in particolare le cruciali dinamiche di interazione con i decisori pubblici e mass media”. Nella sua lectio magistralis Virginio Rognoni ha parlato della politica, di come lui l’ha sempre intesa, cioè “un servizio” e “non una professione”. Si è rivolto poi alle giovani generazioni, affinché si appassionino alla politica perché quest’ultima “ha una forza che la fa essere bella e poi perché si deve resistere al potere quando questo diventa arrogante”. Ha quindi ripercorso i momenti salienti della sua vita, dall’ingresso al Collegio Ghislieri, ai primi passi in politica, al giorno in cui ha accettato l’incarico di Ministro dell’Interno in una delle ore più buie del Paese, agli anni della lotta contro la mafia insieme a Pio La Torre con l’introduzione del reato per associazione a delinquere di stampo mafioso, fino a gettare lo sguardo sul presente con l’appello a difendere la democrazia “pena il suo declino”. Con umiltà Rognoni ha ricordato ai presenti il cuore del suo impegno al servizio dello Stato: “ho sempre avuto amore per il mio Paese e rispetto per la storia”.

VOGHERA - Dal 17 al 25 ottobre in Sala Pagano la mostra delle opere realizzate con la tecnica dell’aerografia

“Rifrazioni e riflessioni” nelle opere di Fabio Franchini

VOGHERA - Sabato 17 ottobre, nella sala Luisa Pagano, alle ore 17.30, sarà inaugurata la mostra “Rifrazioni e riflessioni” di Fabio Franchini, che resterà aperta fino al 25 ottobre. L’esposizione, coordinata da Spazio 53 - Visual Imaging e realizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, sarà presentata dal critico Renzo Basora, alla presenza dell’autore e di rappresentanti dell’amministrazione comunale. E’ composta da immagini grande formato prodotte con la tecnica pittorica dell’aerografia che esalta virtualmente con il suo iperrealismo, le sue imperfezioni e la profondità di campo ridotta, la terza dimensione. Questi sono alcuni degli ingredienti utilizzati per raccontare volti e oggetti, testimoni dell’alchimia di luce ed espressività di quel preci-

so istante. Grazie all’aerografia si può riprodurre una scena facendo riferimento al proprio gusto e alla propria sensibilità e riuscire a interpretarla in maniera personale e nuova. Grazie al realismo e all’iperrealismo diventa più facile cogliere un numero maggiore di sfumature che descrivono la personalità dell’autore. Fabio Franchini noto come Frank Fk (www.frankfk.it) ha iniziato da bambino a essere appassionato di disegno e ha proseguito poi da gran-

de come autodidatta, coltivando la sua arte negli anni senza interruzione e parallelamente alla sua formazione meccanica. Dopo alcune esperienze lavorative nel campo della progettazione e costruzione di macchinari industriali, nel 1992 rimane colpito dal realismo di alcuni disegni eseguiti ad aerografo su parti di carrozzerie. Erano lavori di Alberto Ponno e Maurizio Forestan e, dopo alcuni anni, sono diventati vicini di stand, mae-

stri e amici assieme a tanti altri grandi nomi dell’aerografia e dell’illustrazione. Dal 1997 l’aerografia è diventata una professione che ha permesso a Frank di esprimersi su ogni tipo di superficie e supporto. Negli ultimi anni il suo obiettivo principale è quello di produrre dipinti ad aerografo su alluminio (soprattutto ritratti e still-life) con lo stile e il genere dell’iperrealismo. Suoi sono i due maxi dipinti raffiguranti le più importanti fasi della storia della città iriense che gli sono stati commissionati dall’amministrazione comunale e che sono stati collocati all’ingresso di Palazzo Gounela, sede del Municipio vogherese. La mostra, con ingresso libero, è aperta da lunedì a domenica dalle ore 16 alle 19, nel week end anche dalle ore 10 alle 12. Daniela Catalano

Il convegno “San Colombano un santo per l’Oltrepò e per l’Europa” a Santa Giuletta

SANTA GIULETTA - Domenica 18 ottobre, alle ore 17, presso l’Auditorium delle Scuole Medie si terrà il convegno “San Colombano. Un santo per l’Oltrepò e per l’Europa”. Dopo il saluto delle autorità, seguiranno gli interventi di Alberto Vercesi docente presso l’Università Sacro Cuore di Piacenza e presidente del G.A.L. Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese sulla storia dell’Oltrepò Pavese e di San Colombano, dell’enologo e cultore di tradizioni dell’Oltrepò Mario Maffi su san Colombano e il vino, dello storico Maurizio Gramegna sul tema “Il transito di San Colombano a Portalbera: rilevanza di un porto di fiume” e dello storico Giancarlo Baruffi sul tema “E-le-

menti di economia curtense dai polittici colombaniani altomedievali”. Saranno anche presentati momenti e

iniziative realizzate da parrocchia “San Colombano” e Pro Loco “Santa Julita” in occasione del pellegrinaggio “Santa Giuletta - Bobbio” che si è svolto dal 28 al 30 agosto per celebrare il santo irlandese. In conclusione saranno offerti assaggi della tradizione con i vini delle aziende di Santa Giuletta con pane e salame dell’Oltrepò. Durante l’evento l’Associazione Corale Polifonica “San Colombano” (nella foto), diretta dal maestro Paolo Cambieri, offrirà degli intermezzi musicali eseguendo l’inno di San Colombano di Marco Frisina e brani di Arcadelt, Marcello, Liszt, Monteverdi, Handel e Molfino. All’organo Guido Andreolli e alla tromba Roberto Villani.

TERRITORIO

BRESSANA - Il 18 ottobre si parlerà anche della chiesa

La fiera del borgo di Argine ospita antichi sapori e cavalieri templari BRESSANA BOTTARONE - I commercianti e la Pro Loco di Bressana Bottarone con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale organizzano domenica 18 ottobre la fiera degli “Antichi sapori nel borgo di Argine” alla riscoperta delle pietanze di un tempo. La giornata avrà il seguente programma: alle ore 9.30 con la celebrazione della Santa Messa, segue alle ore 10.30 l’esposizione degli automezzi d’epoca, l’apertura della mostra sul tema “Gli Ordini Cavallereschi Religiosi a Pavia e nel suo territorio”, i laboratori e giochi da tavolo medievali per grandi e piccini e la mostra delle ricamatrici alla corte degli Sforza. Alle ore 11.30 si terrà la sfilata di costumi medievali, alle ore 12.30 pranzo con musica dal vivo, alle ore 15 danze medievali nell’aia del castello e alle ore 16 incontro sull’architettura della chiesa Santa Maria Nascente in Argine (nella foto). Il convegno avrà come tema “Santa Maria Na-

scente in Argine la sua architettura”. L’architetto Alberto Morini e l’ingegnere Alessandro Bottazzi illustreranno le particolarità di questo monumento, soffermandosi sull’architettura barocca, la geometria e la proporzione aurea, il campanile e il suo restauro. La mostra sui Templari e i Cavalieri di Malta lungo le vie della fede in provincia di Pavia è realizzata grazie alla collaborazione di Marina Gallacci, Paola Montonati e Giuseppe De Blasio e si potrà visitare fino alle ore 18.

VOGHERA - Sarà presentato il 16 ottobre in biblioteca

Il libro “La catena dell’Antola”

VOGHERA - Venerdì 16 ottobre, alle ore 21, presso la sala di consultazione della biblioteca civica, Andrea Parodi, alpinista e scrittore, presenterà la nuova edizione della guida “La catena dell’Antola - 113 escursioni” che è il terzo volume della “Collana Appennino”, realizzato in collaborazione con Alessio Schiavi e con l’Ente Parco Antola. La guida si caratterizza per essere una completa rassegna dei sentieri più belli e al contempo una guida del territorio, con molte notizie sui luoghi toccati dagli itinerari. I luoghi descritti si trovano nel cuore dell’Appennino Ligure, al confine tra quattro regioni, su montagne dalle forme dolci, che offrono crinali erbosi e spettacolari panorami. Coautore del libro è Alessio Schiavi, escursionista di lunga esperienza e autore di diverse pubblicazioni sulle valli liguri e piemontesi, collabora

con la rivista Oltre e l’Ente Parco Antola. Ha scritto inoltre il volume “Siamo andati in Antola”, che ha ottenuto un notevole successo. Parodi, che è anche editore del libro, mostrerà con la collaborazione di Schiavi una bella serie di immagini con commento dal vivo, sul Parco dell’Antola, i monti delle Quattro Province, gli antichi villaggi, le vie del Sale e del Mare. Nell’occasione si potranno acquistare a prezzo scontato tutti i libri presenti nel catalogo di Parodi editore.

CAPANNE DI COSOLA - Sabato 17 ottobre alle 22

La tradizionale “Curmà di pinfri”

COSOLA - Sabato 17 ottobre si rinnova il tradizionale appuntamento con la “Curmà di pinfri”, il grande raduno di suonatori, ballerini e cantori della tradizione musicale delle Quattro Province (www.appennino4p.it), il territorio appenninico di confine delle province di Alessandria, Pavia, Piacenza e Genova. Il programma della 16^ edizione prevede alle ore 20 la cena presso l’albergo di Capanne di Cosola e dalle 22 l’inizio le delle danze al suono di piffero, fisarmonica e musa, l’antica cornamusa delle Quattro Province. L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Cosola, dall’associazione Musa e dall’albergo di Capanne di Cosola, richiama appassionati della musica, del ballo e del canto tradizionale, dall’Italia e dall’estero e si propone come momento di incontro dei numerosi suonatori di diverse età che mantengono viva una tradizione locale tramandata di generazione in generazione. La Curmà di pinfri, che corona la lunga stagione estiva di feste, rappresenta un momento per riscoprire le radici della civiltà contadina montanara.


IL POPOLO Giovedì 15 ottobre 2015

Opinioni a confronto

Matteo Alban a Molino dei Torti ha vinto la “Maglia Etica”

Egr. Direttore, forse non sarà facile reperire dai giornali o dalla televisione la notizia che ad aver vinto la gara ciclistica del 3 ottobre a Molino dei Torti, da sempre una delle più importanti nella sua categoria per il Nord-Ovest, è stato il ciclista che, nella stessa gara, ha vinto anche la Maglia Etica, il veronese Matteo Alban. Ancora troppi interessi e molta pigrizia concorrono a silenziare questo genere di notizie. Voglio sottolineare la vittoria abbinata: non era mai successo prima e da sabato 3 ottobre si è creato un precedente che, spero, possa far scuola. Quando da Ministro della salute, tre anni fa, mi impegnai per sostenere il progetto di Maglia Etica, l’obiettivo era proprio quello di incoraggiare i migliori atleti a scegliere il lato sano, vero e autentico dello sport, ripudiando le sirene del successo facile, menzognero, artificiale. Un progetto controcorrente, di cui oggi siamo in grado di cogliere i primi frutti e che potrà aiutarci a debellare la piaga del doping, che trasforma un’attività fatta per stare meglio come lo sport in un pericolo anche mortale (e che da anni infesta non soltanto lo sport professionistico e dilettantistico, ma anche quello amatoriale). Complimenti allora ad Alban, al duo Desana-Provera che non demorde mai, al Sindaco di Molino e all’intera amministrazione comunale, ad Angelo Torti e agli altri organizzatori della gara, nonché, da ultimo, agli sponsor, anch’essi etici! Renato Balduzzi membro del Consiglio Superiore della Magistratura

La novità delle “casette rifugio” per accogliere i migranti

Egr. Direttore, comincio a dubitare sul primato italiano per quanto riguarda la fantasia e l’arte di arrangiarsi dopo che ho letto la notizia che una grande azienda svedese di mobili fai da te (difficile non capire quale) ha lanciato l’idea di vendere delle casette in stile “low cost” per ospitare gli immigrati. Due di queste casette sarebbero già state acquistate in un cantone della Svizzera e pare che l’intento sia quello di procedere ad acquisti rilevanti per far fronte all’arrivo di migranti sul suolo elvetico. Le “casette” svedesi, con i loro 17,5 metri quadri di superficie, montabili in 4 ore e al costo di poco più di 1.000 euro, potrebbero essere considerate come una soluzione di emergenza, tanto che sono state battezzate dall’azienda “Better shelter” (il “rifugio migliore”). Però, come faceva notare l’articolo che ho letto, sorge il timore che la “scorciatoia delle casette-rifugio potrebbe fare capolino nella mente di più di un governante: con 1.000 euro per ciascuna casetta si sistema una famiglia, fino a cinque persone, e il gioco è fatto”. In questo modo, con poca spesa, si andrebbero a realizzare moderni ghetti europei, campi ai margini delle grandi città, lontani da occhi indiscreti e dove i migranti dovranno iniziare una nuova vita. La domanda che condivido con il giornalista è: l’accoglienza che il Papa chiede sia riservata alle migliaia di migranti dai Paesi stremati dalle guerre e dalla povertà sarà davvero questa? E’ questo che si profila all’orizzonte? Io, come credo tutti “gli uomini di buona volontà” mi auguro che la risposta sia negativa e che il problema si affronti in altri termini e modi. Certo è che la Svizzera comincia a comprarle e se a qualche altro stato europeo venisse la stessa idea? Mauro Bolchi - via mail

L’Anci Piemonte con i comuni contro la posta a giorni alterni

Egr. Direttore, in una riunione indetta dall’Anci Piemonte alla quale erano presenti 65 centri dell’Astigiano, Alessandrino e Cuneese rappresentati dai sindaci, alcuni dei quali intervenuti a nome delle Unioni di Comuni, è stato deciso il ricorso al Tar contro Poste Italiane per il discusso provvedimento di consegna della corrispondenza a giorni alterni. Siamo determinati a opporci al provvedimento, deciso senza mai interfacciarsi con i sindaci e preoccuparsi delle ricadute sui cittadini. Tutti i primi cittadini che hanno preso la parola hanno ribadito che i servizi fondamentali non si tagliano. Per il ricorso al Tar del Lazio c’è tempo fino al 19 ottobre. Al Tribunale amministrativo si ha un contraddittorio reale con la controparte ed è possibile presentare memorie. Ed è pensabile di arrivare a sentenza nei primissimi mesi del 2016. Ai Comuni, con bilanci economici sempre più ristretti, la rassicurazione che l’Anci parteciperà al 50 per cento delle spese legali. I Comuni dovranno deliberare l’opposizione al piano di Poste Italiane. L’Anci invierà loro, in questi giorni, una bozza dell’atto e, per facilitare la raccolta delle firme che i sindaci dovranno apporre al ricorso, organizzerà un incontro in ciascuna delle tre province interessate. Andrea Ballaré - Presidente ANCI Piemonte La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Bacheca a cura della Redazione

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Da leggere

Lorenzo Cuffini

Lucio Soravito De Franceschi

Donato D’Urso

Il viaggio indesiderato

Vivere la carità

Quando la pietà era morta

Effatà

Marcianum

Bastogi

Pp. 96

Pp. 160

Pp. 160

Euro 9,50

Euro 16,00

Euro 15,00

Questo libro non è un trattato sulla malattia né un testo di pastorale della salute. È semplicemente il frutto di un’esperienza di vita personale, che ha portato l’autore a trovarsi faccia a faccia con la difficoltà e la malattia. La vita, non di rado, costringe a guardare negli occhi tutto ciò che riguarda l’esperienza del dolore e della malattia, sfidando la pazienza e quella capacità di sopportazione non sempre disposta a concedere proroghe. Per il cristiano c’è un’ulteriore prova da superare: “il momento della verità per la tua fede”. “All’arrivo della malattia – scrive Lorenzo Cuffini –, puoi scoprire che tutto quello in cui credevi su di Lui ti si sfarina miseramente in mano. Ma dopo questo (un dopo lungo, pesante, faticoso), paradossalmente, assurdamente anche, arrivare a capire e a sentire la comprensione, la vicinanza, la presenza, la condivisione e la comunione con Gesù Cristo”. Cuffini è nato a Torino nel 1959, per oltre vent’anni imprenditore e dal 2004 consulente. Padre di Erica e marito di Margherita affetta da sclerosi multipla. Il libro non offre particolari ricette per affrontare il dramma della malattia propria o altrui, ma è un testo che aiuta a riflettere su alcune situazioni particolari che si vengono a creare quando si inizia ad avere a che fare con una grave malattia come la sclerosi multipla.

Il testo raccoglie i più significativi temi di riflessione proposti da Lucio Soravito de Franceschi, vescovo di Adria-Rovigo dal 2004 e membro della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi della Conferenza Episcopale Italiana, agli operatori della carità. Dalla Caritas in parrocchia alla testimonianza dell’amore di Dio con le opere buone, ci sono i poveri al centro della comunità cristiana e si scopreche educare alla carità nella verità significa educare alla carità evangelica, volendo il bene degli altri. Ciò è possibile perché il Padre ha amato per primo e ha chiamato a diventare suoi figli: “Dio ci ha prescelti da tutta l’eternità, perché esistiamo nella carità” (Ef 1,4). “La consapevolezza di essere amati da Dio ci fa vivere la fede cristiana come un’esperienza bella, desiderabile, buona per la nostra vita, e ci sollecita a non tenerla nascosta, ma a condividerla con i fratelli che incontriamo. Rinnova i rapporti di amicizia, dà senso alla fatica del lavoro, all’impegno educativo e all’azione sociale, sostiene nelle prove e nella malattia. Come rispondiamo all’amore di Dio? Amandoci tra noi. Siccome Dio ci ha amati per primo (cf. 1 Gv 4,10), noi rispondiamo al dono dell’amore di Dio con l’amore vicendevole.”

A 70 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale l’autore, “sine ira et studio”, fornisce un importante e originale contributo alla migliore conoscenza della guerra tra italiani combattuta tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, gettando nuova luce anche su uomini e fatti dell’immediato dopoguerra. Centinaia di documenti d’archivio, in gran parte inediti, apportano significativi e spesso inattesi dati di novità sulla realtà del Piemonte meridionale. La ricerca è utile per rinverdire il ricordo di protagonisti dimenticati “di quei venti mesi di ultimo Risorgimento e di ultimo fascismo che resteranno fra i più intensi, tragici e creativi della nazione” (Giorgio Bocca). Donato D’Urso, saggista, è autore di importanti studi e ricerche storiche sul Risorgimento e sull’Italia postunitaria, con particolare riferimento alla politica e all’amministrazione pubblica. Tra i lavori più apprezzati, quelli prosopografici sui prefetti. Ha collaborato al Dizionario biografico dei Consiglieri di Stato e al Dizionario biografico dei giuristi italiani. Relatore in convegni e seminari di studio, ha ricevuto il “Premio della cultura” della Presidenza del Consiglio. Per Bastogilibri ha già pubblicato, nella collana “Testimonianze”, il volume “Enzo Giacchero pioniere dell’europeismo”.

SPAZIO DIOCESI Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet.

siasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564.

IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, religiosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qual-

SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. In particolare sarà trasmessa in diretta sarà trasmessa venerdì 16 ottobre, dalle ore 20.30 alle 23 la Veglia Missionaria che si terrà in Cattedrale. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da

tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territorio del vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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L’ANGOLO VERDE - a cura di Alba Algeri

Il banano si può coltivare ai Tropici e... in terrazzo

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 15 ottobre 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

La commedia “Poli opposti” Il banano viene coltivato in centro Italia, è una pianta tropicale che produce le banane. Il banano, si chiama Musa accuminata, un genere appartenente alla famiglia delle Musaceae e produce, appunto, dei frutti a grappolo, di colore giallo, a volte chiamati anche platani, all’interno della cultura popolare. E’ originario dell’Asia, poi introdotto in America e in alcune zone dell'Africa, diventando uno dei frutti più coltivati nelle zone tropicali. I nomi Musa o banana, sembra abbiano un'origine nebulosa. Secondo alcuni potrebbe risalire a un medico del periodo dell’imperatore Augusto, ovvero ad Antonio Musa; secondo altre fonti, invece, potrebbe essere una derivazione del termine arabo Mauz, che significa appunto banana. Il banano è una pianta che ha avuto una diffusione piuttosto tardiva in Europa. Sembra sia stata introdotta dai portoghesi intorno al 1500, prima in America e poi nelle nostre Regioni. Le banane sono molto simili tra loro, anche se ne esistono varie cultivar; in tutti i casi la parte commestibile della banana è circa l'80% ed è contenuta all'interno di una pratica buccia, facilmente apribile, che rende questo frutto un vero e proprio packaging naturale perfetto. Il banano è una delle più grandi piante erbacee che producono fiori; le varie specie possono assumere altezze ragguardevoli, intorno anche ai 6 – 7 metri; non hanno un vero e proprio tronco, come accade con gli alberi, ma una sorta di pseudo fusto, che si sviluppa a partire da un grande bulbo centrale. Da ogni fusto si crea un singolo gruppo di file di frutti, le mani, generato da fiori rivolti verso l'alto, general-

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

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mente chiamato casco di banane, che può portare anche 20 esemplari e arriva a pesare anche 40 - 50 kg. Con la fine del periodo dei frutti, però, lo pseudo fusto muore, generando spesso dei polloni laterali. Le foglie del banano sono particolari; si dispongono a spirale attorno al fusto e hanno dimensioni notevoli, intorno ai 2 – 3 metri di lunghezza. In realtà sono lisce e intere, ma spesso, a causa delle loro dimensioni, vengono spesso tagliate e sfrangiate dai venti. I semi delle banane sono quasi spariti e nelle varietà coltivate sono visibili come minuscoli puntolini neri all'interno del frutto. Anche se in passato esistevano specie di banano come la Musa paradisiaca e la Musa sapientum, oggi le moderne banane provengono quasi tutte da specie particolari, come la Musa acuminata e la Musa balbisiana, e da alcune cultivar, come la cultivar comune di Sicilia, in grado di resistere a climi non propriamente tropicali, portando a maturazione delle banane particolari. Per la coltivazione del banano è necessario un clima umido, mite e caldo. Meglio porlo in posizioni soleggiate, al massimo con leggera ombra nelle ore più calde. E' bene sistemare la pianta al riparo dai venti, che potrebbero nuocere sullo sviluppo e sulla fruttificazione. Difficilmente nei climi italiani è possibile coltivare il banano a scopo commestibile; esistono però delle varietà di banano che sono molto ornamentali, sia per i frutti, ricchi di semi e dai colori bizzarri, sia per le sfumature che assume il fogliame con il passare delle stagioni. Alcune cultivar, viste anche le ridotte dimensioni, sono molto indicate anche per la coltivazione in vaso. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

Associato FISC

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Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

È uscito l’8 ottobre scorso “Poli Opposti” commedia italiana per la regia di Max Croci. Il film ha ottenuto un complessivo buon favore da parte della critica per i temi che vengono affrontati in esso: dalla!famiglia al rapporto genitori-figli, dal matrimonio alla vita di coppia, alla psicologia. Siamo a Roma ai giorni nostri. Stefano Parisi è un terapista di coppia, Claudia Torrini un avvocato divorzista. Lui è tranquillo, gentile, affabile nei modi e nei gesti. Lei è arrabbiata, velenosa, soprannominata “la jena”. Vivono sullo stesso pianerottolo dove hanno sistemato casa e studio. Si sono conosciuti da bambini ma qualcosa non ha funzionato e ora tra i due vo-lano parole grosse. A rendere più sopportabile una situazione oltremodo difficile ci pensa Luca, il

figlio adolescente di Claudia. È lui infatti la chiave che permette un progressivo riavvicinamento tra i due. Dopo una ventennale attività di produzione nel cortometraggio, Max Croci arriva all’esordio sul grande

schermo “con un copione – ha dichiarato – che avevo sempre sognato di poter girare. Un commedia romantica dall’impianto classico ma piena di spunti attuali”. Dieci sceneggiatori hanno lavorato per mettere insieme un copione che si sforza di

correre sul filo dell’equilibrio, della credibilità, della simpatia. In più momenti con esiti positivi, bisogna aggiungere, ma non del tutto convincenti. Croci si destreggia con abilità nei richiami del romanticismo (la finta Parigi, la pioggia, la passeggiata sulla spiaggia), arpeggia tra finzione e verità, suona il violino della commozione ma non tocca la giusta corda del sarcasmo e di un minimo cinismo. Con interpreti disponibili a non prendersi troppo sul serio, ne esce una commedia gradevole e simpatica. Il cast è ricco di nomi importanti: Luca Argentero, Sarah Felberbaum, Giampaolo Morelli, Tommaso Ragno, Grazia Schiavo, Anna Safroncik. Una pellicola da valutare come consigliabile e nell’insieme brillante, semplice, scorrevole, piacevole.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Franciska Magdalena Botos e Fabrizio La Fratta si sono uniti in matrimonio sabato 25 luglio nella parrocchia di San Lorenzo a Castelletto d’Orba.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Risotto con le rane della Lomellina

Ingredienti per 4 persone 360 g di riso 32 rane pronte per la cottura 1 cipollina 1 piccola carota 1 spicchio d’aglio 1 bicchiere di vino bianco secco 80 g di Parmigiano grattugiato 80 g di burro 1 manciata di prezzemolo sale e pepe bianco

Fate soffriggere in una padella con 30 grammi di burro un trito di carota, aglio e prezzemolo. Nel frattempo pulite e lavate le rane. Staccate le cosce e aggiungetele al trito facendole colorire da entrambi i lati. Versate il vino e fatelo evaporare. Salate, pepate e lasciate cuocere 20 minuti circa. Intanto con ciò che resta delle rane e un litro di acqua salata

preparate il brodo. In un’altra casseruola fate appassire la cipollina tritata in altri 30 g di burro, gettatevi il riso, fatelo insaporire quindi bagnate con il brodo preparato e portate a cottura. Mantecatelo col restante burro e completatelo con le cosce delle rane. Mescolate bene e servite con il formaggio grattugiato a parte. L’enologo consiglia... Vino Spumante Riesling Brut “Peu Moussant” Dapprima l’acqua li accomuna, poi all’essenza della delicatezza nel piatto, ben si amalgama uno Spumante di Riesling Renano sapientemente gestito. Franco al naso, dall’impatto immediato, che propone singolare compostezza, alla giusta continuità. Fanno seguito cadenze armoniose ravvivate da mirata e perdurante freschezza. LE FRACCE Via Castel del Lupo, 5 - Casteggio (PV) Tel. 0383.82526; info@lefracce.com; www.lefracce.it


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 15 ottobre 2015

SERIE D Girone A - 7^ Giornata

BASKET A 2 DONNE

Il derby tra OltrepoVoghera e Derthona

L’OltrepoVoghera e il Derthona mentre disputano il derby sul campo vogherese

OLTREPOVOGHERA 3 DERTHONA 3 (primo tempo 0-1) MARCATORI: 38’ pt e 26’ st Scienza (D), 1’ st Colombi (OV), 14’ Buglio (OV), 41’ st Bigoni (OV), 45’ st Draghetti (D). OLTREPOVOGHERA: Cizza; Iraci, Fedi, Di Placido, Bernazzani; Coccu, Buglio (23’ st Dolcetti), Alvitrez, Lanzalaco (34’ st Dapoto); Bigoni (43’ st Casarini); Colombi. A disp.: Canegallo, Celori, Bruni, Tomat, Artaria, Speranza. All. Dossena. DERTHONA: Ferraroni; Mechetti (42’ st Gilio), Na-

tale Mbodj, Procida, Rubin; Scienza, Velardi, Dolce; El Khajari, Albeggiano (4’ st Diallo Elhadj), Draghetti. A disp.: Capra, Sinico, Pellegrino, Repetto, Kanina, Morando. All. Calabria. ARBITRO: Copat di Pordenone. VOGHERA - Non sono mancate le emozioni al Parisi nel derby tra OltrepoVoghera e Derthona. Se la scorsa settimana a Caronno Pertusella gli oltrepadani di mister Dossena avevano acciuffato il pareggio proprio allo scadere, questa volta sono stati i leoncelli (sotto 3-2) a trovare la zampata vincente. Corsi e

HOCKEY IN LINE - 2^ Giornata

ricorsi del calcio. Rossoneri sotto di un gol, ma rimonta che ancora una volta si concretizza in soli 14’ della ripresa. Prima ci pensa Colombi con un sinistro che prima di entrate sbatte sotto la traversa, poi Buglio su punizione a giro. Ma il Derthona ha un certo figlio d’arte, Paolo Scienza, classe 1997, dal piedino sinistro fatato. Sono sue infatti le due pennellate punizioni di sinistro che traumatizzano un altro giovane, classe 1997, il portiere rossonero, Edoardo Cizza. Ma non finisce lì. La solita spizzata di testa (come a Caronno) di capitan Di Placido, mette sul destro

di Bigoni la palla del 3-2. Sembra fatta, sul 3-2, per l’OltrepoVoghera, a quattro (più recupero) dalla fine. Invece il Derthona (carattere da vendere, come il suo allenatore, Calabria) ci crede ancora e proprio allo scoccare del 90’, di testa, trova il pari con Draghetti, con la difesa rossonera non certo immune da colpe. Termina così con un pirotecnico 3-3, un derby dalle lontani tradizioni tra quella che oggi è la squadra principale (per importanza di categoria) della città di Voghera, ovvero l’OltrepoVoghera, e il Derthona, accompagnato dai suoi ritrovati tifosi e sostenuto da un centinaio circa di ultras, i quali, a un certo punto, hanno intonato: “Rivogliamo i nostri nemici”, chiaro riferimento agli ultras del Voghera che oggi sono rinati, ma al seguito del Voghera che milita in Prima categoria, frutto della maxi fusione estiva tra Nord Voghera, Torrevillese e Don Orione. CLASSIFICA: Caronnese 17; Lavagnese 16; Gozzano, Pinerolo 15; Chieri 14; Oltrepovoghera 13; Sestri Levante 11; Sporting Bellinzago, Bra, Novese, Borgosesia 10; Derthona, Argentina, Ligorna 9; Pro Settimo 7; Vado 6; Rapallobogliasco 5; Acqui 4; Fezzanese 3; Castellazzo 2.

SERIE D - Girone A - 7^ Giornata

Il Monleale si impone in trasferta Buon pareggio per la Novese CASTELLAZZO NOVESE (primo tempo 0-0)

FORLI’ MONLEALE

1 4

FORLI’ - Trasferta a Forlì per i ragazzi di coach Crivellari. Una partita impostata bene nel primo tempo che si chiude per 3 reti a 0 per i ragazzi del Monleale, privi questa sera di Simunek. Partita un po’ più nervosa

nel secondo tempo che ha visto il Monleale beneficiare di tre power play, partita che però è scivolata sino al termine terminando con un netto 4 a 1. Dopo lo stop per la Coppa Fihp il campionato riprende il 24 ottobre contro il Polet Trieste. Le reti: doppietta di Crivellari e Moro.

ALESSANDRIA - Al via per le persone anziane

I corsi di ginnastica AFA e Grand’età

ALESSANDRIA - Il corso di Ginnastica Grandetà di UISP e DLF Alessandria ha partecipato alla Festa dello Sport lo scorso settembre alla Cittadella di Alessandria. UISP propone quest’anno un nuovo corso: Attività Fisica Adattata (AFA), studiata per le persone che hanno problemi di artrosi, malattia di Parkinson, mal di schiena. Questa attività è svolta in accordo con il Ministero della Salute nell’ambito del progetto “Guadagnare salute - Stile di vita”. Gli interessati possono rivolgersi al centro d’incontro Gallimberti martedì e venerdì dalle 10.30 alle 11.30. Invece il corso di Ginnastica Grandetà si tiene al DLF lunedì e mercoledì dalle 10 alle 11.

23

0 1

CASTELLAZZO: Rovera, Cascio (79° Bottino), Cilia, Molina, Robotti, Della Bianchina, Limone (88° Casone), Cartasegna (76° Clementini), Atomei, Rosset, Piana. A disposizione: Baralis, Zamburlin, Cozza, Lombardi, Cimino, Mandraccio. All.: Lovisolo (in tribuna per squalifica). NOVESE: Masneri, Rudi, Cardella, Ymeri (88° Papi), Venneri, Pollero, Bisio (76° Sola), Meucci, Migliaccio, Trimarco, Marongiu. A disposizione: Otranto Godano, Pagano, Del Pellaro, Ravera, Illario, Lucarino. All.: Tanga (Lepore squalificato). RETI: 90° Papi (N) CASTELLAZZO BORMIDA - Seconda vittoria consecutiva, terza dall’inizio della stagione, per la squadra di Lepore (ancora in tribuna per la seconda giornata di squalifica), che sale al nono posto della classifica a

quota 10 dopo 7 giornate (gli stessi punti della stagione 2014/15). L’inedito derby con il Castellazzo Bormida viene deciso da una rete di Papi che entra al posto di Ymeri e dopo due minuti sigla il gol partita. Il neo entrato sfrutta al meglio un corner e spedisce la palla sotto la traversa di testa: secondo centro stagionale per lui.

L’OMC Broni vince a Marghera ma il Castelnuovo perde in casa

L’OMC Broni sul campo del Marghera

CASTELNUOVO ALBINO (17-14, 27-35, 37-43)

46 66

ECO PROGRAM: Bergante 1, Brussolo, Gabba 16, Porro 10, Algeri, Palacios 10, Coodispoti, Vitari 7, Marciano, D’Amico 2, Cepollina, Scarrone. All. Balduzzi, v. all. Martinelli e Pozzi FASSI ALBINO: Celeri, Birolini, Locatelli 5, Vincenzi 9, Fumagalli 12, Silva 8, Devincenzi 2, Lussana 9, Penna ne, Marulli, Carrara 4, Bedalov 17. All. Pasqua, v. all. Manara MARGHERA BRONI

48 66

RITTMEYER BRUGG MARGHERA: Nicolini 3, Chiccisiola 5, Matiuzzo 17, Striulli 13, Zussino 4, Fabris 4, Castria, Scatolin n.e., Cecili, Valentini n.e., Biancat 2, Trevisanato. All. Francesco Iurlaro. OMC BRONI: Galbiati 14,

Pavia 4, Bratka 24, Zampieri, Soli 2, Landi 8, Dettori 7, Vanin, Savini, Bonvecchio 2. All. Roberto Sacchi. NOTE: primo tempo 23-37 (parziali quarti: 18-24, 5-13, 13-15, 12-14). TORTONA - Debutto dai due volti quello della Omc Broni e del Bc Castelnuovo Scrivia nella prima giornata della serie A2 di basket femminile. Le Giraffe, al Palacamagna, pagano lo scotto della nuova categoria con il passare dei minuti, perché in avvio le ragazze di Balduzzi contro la Fassi Albino sembrano trovare la chiave della partita, ma le bergamasche nell’ultimo quarto sono devastanti con un parziale di 23-9 che chiude la contesa. Broni invece, come da pronostico, espugna l’ostico parquet di Marghera. Una partita mai in discussione, con le oltrepadane capaci di amministrare il vantaggio per tutti i 40 minuti.

Il Castelnuovo in campo contro il Fassi Albino

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