Il popolo 17 settembre 2015

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DIOCESI "Città e Cattedrali a porte aperte" nel weekend

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Mons. Vittorio all’incontro per i nuovi vescovi Città del Vaticano, 7-16 settembre Giornate di riflessione e formazione e poi “l’abbraccio” del Papa

LA LETTERA

SABATO 26 SETTEMBRE A TORTONA

Apertura dell’Anno Pastorale S

E da Roma il Vescovo ci ha scritto

C

abato 26 settembre alle ore 9.30 al Centro Mater Dei di Tortona si svolgerà l’assemblea diocesana: verrà presentata la lettera pastorale per il nuovo anno che il Vescovo affiderà alla Vergine in un momento di preghiera nella Basilica di Nostra Signora della Guardia. È un evento importante di vita ecclesiale al quale Mons. Viola invita caldamente a partecipare presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, laici che svolgono tanti ministeri di fatto nella

Roma, Sabato 12 settembre 2015

arissimi tutti, in questi giorni (dal 7 al 16 settembre) mi trovo a Roma per partecipare all’annuale incontro di riflessione per i nuovi vescovi organizzato dalla Santa Sede. Siamo più di cento vescovi, tutti di recente nomina, provenienti da diversi continenti (ad eccezione di Africa e Asia, dipendenti dalla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli). Il clima dell’incontro è molto fraterno: è una bella occasione per sperimentare l’universalità della Chiesa vivendo insieme momenti di preghiera e confrontandoci sia sulle grandi questioni che ci interpellano, sia sulle diverse esperienze pastorali. Molto arricchente è la conoscenza personale tra di noi, potendo condividere anche pensieri e sentimenti che la chiamata all’episcopato ha messo nei nostri cuori. Senti che il collegio episcopale non è un’astrazione, ma una comunione che conforta. Le giornate sono intense e le tematiche affrontate sono tutte di grande interesse: vanno da questioni più dottrinali a questioni pastorali, trattate dai Cardinali Prefetti dei diversi Dicasteri e da altri esperti. Non è solo un corso di formazione, ma è anche pellegrinaggio alla tomba di san Pietro. Molto bello è stato, giovedì 10 settembre, l’incontro con Papa Francesco nella Sala Clementina: il Santo Padre ci ha ricordato che il “primario e insostituibile compito” dei vescovi è quello di essere “testimoni del Risorto”, “sola ricchezza che la Chiesa tramanda sia pur mediante fragili mani”. Dopo aver descritto le grandi sfide che ci interpellano come pastori, ha familiarmente aggiunto: “Non continua a pagina 2

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola, giovedì 10 settembre, incontra Papa Francesco nella Sala Clementina, insieme agli altri vescovi di recente nomina. (foto: Osservatore Romano)

FELICI & TAGGATI di MATTEO COLOMBO Donne che sanno mettere l’accento sulla “piròlisi”

Donna taggata, mezza salvata. Mezza. Poi resta l’altra metà. Iniziamo dalle straordinarie donne del nostro tennis. Flavia Pennetta e Roberta Vinci ci hanno regalato un motivo in più per sentirci orgogliosi di essere italiani. La loro finale agli Us Open è entrata nella storia. Ma, un secondo dopo la vittoria, la Pennetta ha annunciato di abbandonare i campi da gioco. Ecco: solo una donna è capace di uscite del genere. Solo lei sa essere un’eroina coi piedi per terra; vincente, ma con un velo di malinconia; potente, ma vera. Un uomo, al suo posto, avrebbe urlato al mondo che era il più bravo. Però… rovinare così una festa, lascia l’amaro in bocca. Eppure, le donne vanno avanti a testa bassa. Sono ricominciate le scuole. E le donne-mamme hanno ripreso a intasare il traffico mattutino perché devono, ad ogni costo, accompagnare i figli in macchina non “a scuola”, bensì “dentro la scuola”. Belle, bellissime le mamme italiane. Però se i loro pargoli facessero qualche metro a piedi, se si bagnassero un po’ pur senza l’ombrello, non morirebbero. Anzi: si farebbero le ossa e sarebbero più svegli. Infine, un tag alle donne che sabato a Retorbido hanno manifestato il loro dissenso sull’impianto di pirolisi. Un progetto scellerato. Contro il quale la protesta continua a montare proprio per merito delle donne. Le più convinte; le più volitive. E mi è piaciuto ascoltare una delle manifestanti che in un’intervista ha parlato di “piròlisi”, perché le donne coraggiose, che difendono con le unghie e coi denti la nostra terra, sanno anche mettere l’accento sulla sillaba giusta. @MatteoColomboqb

comunità: catechisti, animatori degli oratori, membri dei Consigli pastorali, operatori e volontari della carità, gruppi missionari, aderenti all’Azione Cattolica e a tutte le associazioni e i movimenti ecclesiali, animatori liturgici, cori e, in particolare, i giovani. “È di fronte a noi un nuovo anno pastorale – ha detto il Vescovo – nel quale vogliamo camminare lasciando illuminare i nostri passi dalla luce della Parola e del magistero di Papa Francesco”.

"LA NONNA MATERNA È NATA QUI"

Cabella Ligure e Teo dal Papa

Il sindaco di Cabella Ligure, Roberta Daglio, consegna al Papa il certificato di nascita della nonna (foto: Osservatore Romano) ravamo stati i primi a glio, con un gruppo di cittadarne notizia: la nonna dini e il parroco, ha inconmaterna del Papa è nata a trato Francesco per conseTeo, frazione di Cabella Li- gnargli la copia del certifigure. E mercoledì 9 settem- cato di nascita della nonna a pagina 13 bre il sindaco Roberta Da- Maria.

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IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

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Giovedì 17 settembre 2015

Città del Vaticano, 7-16 settembre Giornate di riflessione e formazione e poi “l’abbraccio” del Papa

Mons. Vittorio all’incontro per i nuovi vescovi

La lettera che il Vescovo ci ha scritto da Roma continua da pagina 1

vorrei concentrarmi su una tale agenda di compiti perché non vorrei spaventarvi né spaventarmi. Siete ancora in luna di miele!”. Ha poi continuato dicendo che in un mondo che soffoca la domanda su ciò che è definitivo dobbiamo indicare l’orizzonte dell’eternità. Ci ha esortato a prendere “per mano” coloro che già frequentano le nostre comunità, facendoci “pedagoghi, guide spirituali e catechisti”. “Non risparmiate energie per accompagnarli nella salita. Non lasciate che si rassegnino alla pianura. Rimuovete con delicatezza e cura la cera che lentamente si deposita negli orecchi impedendo loro di ascoltare Dio che attesta: Questi è il Figlio mio, l’amato: in Lui ho posto tutta la mia gioia”. Ci ha invitato ad una pastorale tutta missionaria, aperta al mondo, nella gioia di annunciare il Vangelo a tutti. Nell’incontro personale con Papa Francesco, sorprende sempre la sua capacità di ricordarsi delle persone e delle situazioni delle diverse Chiese. Nel salutarlo, mi ha invitato a custodire alcune precise parole dei nostri precedenti incontri: anche questa sua paternità è per me un dono grande. Domani avremo una giornata di ritiro al Santuario del Divino Amore: vi ricordo tutti, come sempre, nella celebrazione dell’Eucaristia. ✝ Vittorio

Mons. Vittorio Viola all’incontro dei nuovi vescovi a Roma. In alto in un momento di raccoglimento; qui sopra: con alcuni confratelli; a destra: con Mons. Nicolò Anselmi

Uno stralcio del discorso del Santo Padre ai nuovi vescovi nominati nel corso dell’anno

Città del Vaticano Sala Clementina Giovedì, 10 settembre 2015

Vescovi testimoni del Risorto Siete testimoni del Risorto. Questo è il vostro primario ed insostituibile compito. Non è lo sdolcinato discorso dei deboli e dei perdenti, ma la sola ricchezza che la Chiesa tramanda sia pur mediante fragili mani. A voi è affidata la predicazione della realtà che sostiene tutto l’edificio della Chiesa: Gesù è Risorto! Colui che ha subordinato la propria vita all’amore, non poteva restare nella morte. Dio Padre ha risuscitato Gesù! Anche noi risorgeremo con Cristo! Non si tratta di una proclamazione ovvia né facile. Il mondo è così contento del suo presente, almeno in apparenza, di ciò che è in grado di assicurare quanto gli sembra utile per soffocare la domanda su ciò che è definitivo. Gli uomini sono così dimentichi dell’eternità mentre, distratti e assorti, amministrano l’esistente, rimandando quanto verrà. Tanti si sono tacitamente rassegnati all’abitudine di navigare a vista, al punto da rimuovere la realtà stessa del porto che li attende. Molti sono così

rapiti dal cinico calcolo della propria sopravvivenza, che ormai si sono resi indifferenti e, non di rado, impermeabili alla stessa possibilità della vita che non muore. E tuttavia siamo assaliti da domande le cui risposte non possono venire che dal futuro definitivo. Sono, infatti, così impegnative che non sapremmo come rispondere escludendo quel “giorno dopo il sabato”, prescindendo dall’orizzonte dell’eternità che esso ci apre, limitandosi alla logica amputata del chiuso presente, nel quale restiamo imprigionati senza la luce di quel giorno. Come potremmo affrontare l’increscioso presente se si sbiadisse in noi il senso di appartenenza alla comunità del Risorto? Come potremmo donare al mondo quanto abbiamo di più prezioso? Saremmo in grado di ricordare la grandezza del destino umano, se si affievolisse in noi il coraggio di subordinare la nostra vita all’amore che non muore? Penso alle sfide drammatiche come la globalizzazione, che avvicina ciò che è lontano e d’altra parte separa chi è vicino; penso al fenomeno epocale delle migrazioni che scombussola i nostri giorni; penso all’ambiente naturale,

giardino che Dio ha dato come abitazione all’essere umano e alle altre creature e che è minacciato dal miope e spesso predatorio sfruttamento; penso alla dignità e al futuro del lavoro umano, di cui sono prive generazioni intere, ridotte a statistiche; penso alla desertificazioni dei rapporti, alla deresponsabilizzazione diffusa, al disinteresse per il domani, alla crescente e paurosa chiusura; allo smarrimento di tanti giovani e alla solitudine di non pochi anziani. Sono certo che ognuno di voi potrebbe completare questo catalogo di problematiche. Non vorrei concentrarmi su una tale agenda di compiti perché non vorrei spaventarvi, né spaventarmi. Siete ancora in luna di miele! Come Vescovo di Roma che, dopo faticoso discernimento, ha prestato la propria flebile voce perché il Risorto vi aggregasse al collegio episcopale, mi preme soltanto consegnarvi, ancora una volta, alla gioia del Vangelo. Gioirono i discepoli nell’incontrare redivivo il “Pastore che accettò di morire per il suo gregge”. Gioite anche voi mentre vi consumate per le vostre Chiese particolari. Non lasciatevi svaligiare un simile

tesoro. Ricordatevi sempre che è il Vangelo a custodirvi e perciò non abbiate paura di recarvi ovunque e di intrattenervi con quanti il Signore vi ha affidato. Come ho avuto modo di approfondire nell’Evangelii gaudium, nessun ambito della vita degli uomini va escluso dall’interesse del cuore del Pastore (cfr nn. 14-15; Redemptoris missio, 33). Guardatevi dal rischio di trascurare le molteplici e singolari realtà del vostro gregge; non rinunciate agli incontri; non risparmiate la predicazione della Parola viva del Signore; invitate tutti alla missione. Vescovi pedagoghi, guide spirituali e catechisti Per coloro che sono di casa, frequentano le vostre comunità e si accostano all’Eucaristia, vi invito a farvi Vescovi pedagoghi, guide spirituali e catechisti, capaci di prenderli per mano e farli salire sul Tabor (cfr Lc 9,28-36), guidandoli alla conoscenza del mistero che professano, allo splendore del volto divino nascosto nella Parola che forse pigramente si sono abituati ad ascoltare senza scorgerne la potenza. Per quanti già camminano con voi, procu-

rate luoghi e allestite tende nelle quali il Risorto possa rivelare il proprio splendore. Non risparmiate energie per accompagnarli nella salita. Non lasciate che si rassegnino alla pianura. Rimuovete con delicatezza e cura la cera che lentamente si deposita negli orecchi impedendo loro di ascoltare Dio che attesta: Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto tutta la mia gioia (cfr Mt 17,5). È la gioia che trascina, che incanta, che rapisce. Senza gioia il cristianesimo deperisce in fatica, in pura fatica. Curate i vostri sacerdoti, affinché risveglino tale incanto di Dio nella gente, così che abbia sempre voglia di rimanere alla Sua presenza, senta nostalgia della Sua compagnia, non desideri altro che tornare al Suo cospetto. Troppe sono le parole vuote che portano gli uomini lontani da sé, relegati nell’effimero e limitati al provvisorio. Assicuratevi che sia Gesù, l’amato di Dio, l’alimento solido che venga continuamente ruminato e assimilato. Vescovi mistagoghi In secondo luogo ho ricordato “le persone battezzate che però non vivono le esi-

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genze del Battesimo”. Forse si è a lungo presupposto che la terra, nella quale è caduto il seme del Vangelo, non fosse bisognosa di cura. Alcuni si sono allontanati perché delusi dalle promesse della fede o perché troppo esigente è sembrato il cammino per raggiungerle. Non pochi sono usciti sbattendo la porta, rinfacciandoci le nostre debolezze e cercando, senza riuscire del tutto, di convincersi che si erano lasciati ingannare da speranze alla fine smentite. Siate Vescovi capaci di intercettare il loro cammino; fatevi pure voi viandanti apparentemente smarriti (Lc 24,13-35), domandando che cosa è successo nella Gerusalemme della loro vita e, discretamente, lasciando sfogare il loro cuore infreddolito. Non vi scandalizzate dei loro dolori o delle loro delusioni. Illuminateli con la fiamma umile, custodita con tremore, ma sempre capace di rischiarare chi è raggiunto dalla sua limpidezza che, però, non è mai abbagliante. Spendete tempo per incontrarli sulla strada della loro Emmaus. Dispensate parole che rivelino loro ciò che ancora sono incapaci di vedere: le potenzialità nascoste nelle loro stesse delusioni.

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IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 17 settembre 2015

Brusson “Diario di bordo” dei campi estivi raccontati dai partecipanti

Casa Alpina: crescere... in vacanza L’estate “è di tutti i colori”

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L’Agenda del Vescovo

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti.

BRUSSON - “È di tutti i colori” è il motto che ha accompagnato i ragazzi durante i campi ACR che si sono svolti nei mesi di giugno e luglio in Casa Alpina a Brusson. Numerosi bambini delle elementari e delle medie si sono suddivisi in sei turni della durata di una settimana, guidati da sacerdoti, educatori e adulti, alla scoperta della figura di Noè.

Responsabilità, partecipazione, fiducia, novità e stupore sono gli atteggiamenti che durante le giornate i capigruppo hanno tentato di trasmettere ai più piccoli, facendo loro costruire l’arcobaleno simbolo dell’Alleanza. Si è preso spunto, in tal senso, da alcuni momenti della vita di Noè che, essendo Uomo Giusto, è stato chiamato da Dio a collaborare al progetto di salvezza

dell’umanità. Questi valori sono stati trasmessi attraverso attività, giochi, laboratori e passeggiate fortemente volute dagli educatori per valorizzare la montagna e la sua natura. Ogni momento della giornata è stato pensato e organizzato accuratamente, comprese le serate in cui i ragazzi hanno potuto divertirsi insieme agli altri e mettersi in gioco. Come ogni anno la

domenica, i genitori che hanno raggiunto i propri figli, hanno vissuto una giornata associativa: i momenti forti sono stati la celebrazione dell’Eucarestia e il pomeriggio di divertimento. La speranza di tutta l’Azione Cattolica diocesana è che i ragazzi, tornati da questa esperienza, portino l’arcobaleno dell’Alleanza nei loro ambienti di vita quotidiana. L’equipe ACR

BRUSSON - “Questa è la mia scuola - la casa dove posso stare bene con te”. E in effetti è la scuola il fulcro della vita dei ragazzi. Lo studio, i professori, i compagni, le vacanze, gli esami: tutto è scandito dai ritmi della scuola; e l’Azione Cattolica, con questo titolo, alla scuola ha proprio dedicato il suo campo Giovanissimi a Brusson. Un’occasione nel bel mezzo dell’estate per riflettere e confrontarsi sulle diverse sfaccettature della vita in classe ed esercitarsi a “fare” la buona scuola, perché il tempo speso fra i banchi non passi come statico processo di apprendimento, ma vivo appassionarsi al conoscere e al sapere, promuovendo lo scambio di idee e soluzioni ai problemi che coinvolgono in prima battuta gli studenti. Le attività dei cinque giorni

di campo sono ruotate attorno alle tre categorie, citate da Papa Francesco, a cui la scuola educa: il vero, il bene e il bello. Attraverso assemblee dinamiche, attività di gruppo e testimonianze delle figure di don Lorenzo Milani e del premio Nobel Malala Yousafzai, i ragazzi hanno trovato gli spunti per raccontare la loro scuola, sperimentando l’importanza della fiducia e della collaborazione sia tra studenti sia tra studenti e professori. Oltre all’equipe Giovani e al suo assistente (nonché insegnante) don Claudio Baldi, sono intervenuti due veterani dell’Azione Cattolica, Roberta Angeleri e Gianfranco Agosti, vicepresidi in due licei della diocesi, il direttore dell’Ufficio scolastico diocesano, don Luca Ghiacci e il

nostro Vescovo Mons. Vittorio Viola con il quale abbiamo condiviso una bella camminata e, giunti in cima, la celebrazione della Santa Messa. Un altro bell’incontro ha impreziosito l’esperienza: quello avvenuto nella sala consiliare del comune di Brusson con il sindaco e l’amministrazione. Un’opportunità per verificare sul campo gli sforzi dell’impegno per la società e quell’interesse verso il bene comune che è al centro dei propositi educativi della scuola. Questa sensibilizzazione è volta anche a promuovere, con la collaborazione dei ragazzi, la nascita di un gruppo MSAC, il Movimento Studenti di Azione Cattolica, già presente in molte realtà diocesane, al fine di portare

direttamente fra i banchi di scuola le idee scaturite da occasioni di crescita e scambio come queste, e sollecitare il confronto con tutti i compagni, sfruttando al meglio gli organi collegiali di cui dispongono gli studenti, come le assemblee di classe e d’istituto. I ragazzi possono e devono dire la loro, affinché, con l’intesa degli insegnanti, l’esperienza scolastica dia i migliori risultati possibili per tutti. E per concludere, una gita in pullman al colle del Gran San Bernardo: a 2400 metri a dirci ancora una volta quanto è stato bello il tempo trascorso insieme. Anche la Casa Alpina, in fondo, è una piccola scuola. Che educa alla vita vera, buona e bella in Cristo. Massimo Guerra

Giovanissimi e scuola: accoppiata vincente

20 settembre ore 11, Vignole Borbera, Cresima ore 15, Novi Ligure, S. Andrea, Cresima ore 17, Novi Ligure, Pieve, Cresima 21 settembre udienze ore 21, Settimana Internazionale di Cooperazione, Pavia 22 settembre ore 16.30, Consiglio diocesano Affari Economici ore 21, “Premio Quarto Stato”, Volpedo 23 settembre Conferenza Episcopale Ligure ore 21, Incontro Delegati Convegno di Firenze 24 settembre ore 10.30, Messa per le Scuole cattoliche di Tortona, Cattedrale ore 14.30, Casa Circondariale di Voghera, Cresima ore 21, presentazione restauri, Abbazia di Rivalta Scrivia 25 settembre ore 16, Messa Suore Oasi della Pace, Rivanazzano ore 18.30, Messa Duomo Voghera ore 21, Concerto Duomo Voghera 26 settembre ore 9.30, Assemblea Diocesana, Mater Dei, Tortona ore 16, Persi, Cresima ore 18, Borghetto Borbera, Cresima 27 settembre ore 10, Brignano Frascata, Cresima ore 17, Viguzzolo, Cresima ore 20.30, Messa Alzano Scrivia Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635). Il calendario degli impegni può subire variazioni.

Questa sera alla Casa del Giovane a Tortona

Incontro di presentazione della GMG 2016 a Cracovia

Questa sera, giovedì 17 settembre, alle ore 21, presso la casa del Giovane di Tortona, si terrà un incontro per i giovani del Vicariato di Tortona e delle Valli Curone e Grue per presentare la GMG in programma nel 2016 a Cracovia. È il primo di una serie di appuntamenti che si svolgeranno prossimamente in Diocesi.

Era presente anche Isabella Vergagni della nostra Diocesi

Si è riunito l’Ordo Virginum

VENEGONO INFERIORE - Dal 27 al 29 agosto si è svolto l’incontro nazionale dell’Ordo Virginum, organizzato dal Gruppo di collegamento nazionale con la collaborazione delle consacrate della Diocesi di Milano. L’evento si è realizzato nello splendido seminario di Venegono Inferiore (VA) con la partecipazione di 250 consacrate provenienti da tutta Italia, di delegati diocesani e dei vescovi lombardi. Si è aperto con una giornata di studio dal titolo “Obbedienza nel carisma dell’Ordo Virginum”, resa interessante dalle relazioni di S. E. Mons. Diego Coletti, Vescovo di Como sul tema “A servizio della Chiesa” e di Emanuela Buccioni, consacrata della Diocesi di Terni-Narni-Amelia sull’argomento “A servizio del mondo”. Il convegno dal titolo “L’ignoranza delle scritture, infatti, è ignoranza di Cristo”, ha approfondito la conoscenza della costituzione dogmatica “Dei Verbum” con le ricche relazioni di Lisa Cremaschi, monaca di Bose, di Elisa Chiorrini, consacrata della Diocesi di Fabriano e di S. E. Card. Angelo Scola. Per l’occasione è stato presentato il libro dal titolo “Donne provocanti - L’Ordo Virginum si racconta”, che raccoglie, in forma di intervista, il contributo di 20 consacrate, tra cui l’unica della nostra Diocesi, Isabella Vergagni. Durante la mattinata della seconda giornata di convegno si è svolta la tavola rotonda dove tre consacrate hanno dato la loro testimonianza di vita alla luce della parola di Dio: Alba Bindi della diocesi di Pescia, Maria Calvi della diocesi di Bari-Bitonto e la stessa Isabella Vergagni.

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VITA DELLA CHIESA

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Giovedì 17 settembre 2015

La lettera di Papa Francesco

“COSI’ L’ANNO GIUBILARE DELLA MISERICORDIA NON ESCLUDE NESSUNO” Precise indicazioni spirituali e pastorali per ottenere “l’indulgenza plenaria piena”. Grandi novità per i carcerati come per la remissione del peccato di aborto affidata a tutti i sacerdoti. Per i fedeli l’impegno ad un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa, “unito al Sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia”

La cella come Porta Santa, perché il Giubileo è da sempre una “grande amnistia”. Le cicatrici delle donne che hanno abortito come opportunità per rinascere, perché “il perdono di Dio a chiunque è pentito non può esser negato”. Sono le novità più eclatanti contenute nella lettera inviata da Papa Francesco, a tre mesi dall’inizio del Giubileo Straordinario della Misericordia, a monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. “Indulgenza plenaria piena” anche per chi compie le opere di misericordia corporali e spirituali e per quanti “si accosteranno per celebrare il Sacramento della Riconciliazione” presso i lefebvriani, in attesa della “piena comunione”, perché “questo Anno giubilare della Misericordia non esclude nessuno”. Neanche i defunti – che possono ottenere l’indulgenza grazie alle nostre preghiere – gli anziani, gli ammalati, le persone sole. L’auspicio di Francesco: il Giubileo diventi “esperienza viva della vicinanza del Padre, quasi a voler toccare con mano la sua tenerezza”.

Indulgenza è “tenerezza” “Desidero che l’indulgenza giubilare – scrive il Papa nella lettera – giunga per ognuno come genuina esperienza della misericordia di Dio, la quale a tutti va incontro con il volto del Padre che accoglie e perdona, dimenticando completamente il peccato commesso”. “Per vivere e ottenere l’indulgenza”, basta compiere “un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa, aperta in ogni Cattedrale o nelle chiese stabilite dal Vescovo diocesano, e nelle quattro Basiliche Papali a Roma, oltre che “nei Santuari dove si è aperta la Porta della Misericordia e nelle chiese che tradizionalmente sono identificate come Giubilari”. Per Francesco, inoltre, “è importante che questo momento sia unito al Sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia”.

Per carcerati “grande amnistia” Gli ammalati, le persone

anziane e sole, che non possono recarsi alla Porta Santa potranno “vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vicinanza al Signore” e ottenere l’indulgenza attraverso i media. Poi il pensiero del Papa va ai carcerati, “che sperimentano la limitazione della loro libertà”: “Il Giubileo – ricorda Francesco – ha sempre costituito l’opportunità di una grande amnistia, destinata a coinvolgere tante persone che, pur meritevoli di pena, hanno tuttavia preso coscienza dell’ingiustizia compiuta e desiderano sinceramente inserirsi di nuovo nella società portando il loro contributo onesto”. L’iniziativa inedita del Papa, che in occasione del Giubileo ha anche convocato per la prima volta i detenuti in piazza san Pietro per una celebrazione a loro dedicata, è tutta racchiusa in queste parole: “Nelle cappelle delle carceri potranno ottenere l’indulgenza, e ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta Santa, perché la misericordia di Dio, capace di trasformare i cuori, è anche in

grado di trasformare le sbarre in esperienza di libertà”.

Indulgenza “piena” anche per opere di misericordia “Ho chiesto che la Chiesa riscopra in questo tempo giubilare la ricchezza contenuta nelle opere di misericordia corporale e spirituale”, ricorda il Papa, sulla scorta della Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia: “Ogni volta che un fedele vivrà una o più di queste opere in prima persona otterrà l’indulgenza giubilare piena”, dispone nella lettera pubblicata oggi, “frutto dell’evento stesso che viene celebrato e vissuto con fede, speranza e carità”, puntualizza spiegando la modalità senza precedenti. L’indulgenza giubilare, infine, può essere ottenuta anche per quanti sono defunti”.

I preti possono assolvere dal “peccato di aborto” “Ho deciso, nonostante qualsiasi cosa in contrario,

di concedere a tutti i sacerdoti per l’Anno Giubilare la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono”. È la novità più clamorosa contenuta nella lettera odierna. “I sacerdoti si preparino a questo grande compito sapendo coniugare parole di genuina accoglienza con una riflessione che aiuti a comprendere il peccato commesso, e indicare un percorso di conversione autentica per giungere a cogliere il vero e generoso perdono del Padre che tutto rinnova con la sua presenza”, la consegna del Papa, secondo il quale “il dramma dell’aborto è vissuto da alcuni con una consapevolezza superficiale, quasi non rendendosi conto del gravissimo male che un simile atto comporta. Molti altri, invece, pur vivendo questo momento come una sconfitta, ritengono di non avere altra strada da percorrere”. “Penso, in modo particolare, a tutte le donne che hanno fatto ricorso all’aborto”, scrive il Papa rivolgendosi direttamente all’universo femminile, ma non in astratto: “Conosco bene i condizionamenti che

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le hanno portate a questa decisione. So che è un dramma esistenziale e morale. Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa. Ciò che è avvenuto è profondamente ingiusto; eppure, solo il comprenderlo nella sua verità può consentire di non perdere la speranza”. “Il perdono di Dio a chiunque è pentito non può essere negato, soprattutto quando con cuore sincero si accosta al Sacramento della Confessione per ottenere la riconciliazione con il Padre”, spiega il Papa motivando la sua disposizione.

Indulgenza anche dai lefebvriani “Questo Anno giubilare della Misericordia non esclude nessuno”. È la premessa con cui, nell’ultima parte della lettera sull’indulgenza giubilare, il Papa concede l’assoluzione dei peccati anche “a quei fedeli che per diversi motivi si sentono di frequentare le chiese officiate dai sacerdoti della Fraternità San Pio X”, in attesa della “piena comunione”. M. Michela Nicolais

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IL VANGELO DELLA DOMENICA IL COMMENTO AL VANGELO (Mc 9,30-37)

20 settembre - XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

“Se uno vuole essere il primo sia l’ultimo”

Nel vangelo di questa XXV domenica del Tempo Ordinario abbiamo un annuncio della passione di Gesù. Gesù prepara così i suoi discepoli a non scandalizzarsi della croce, ma a capire che essa sarà la salvezza per il mondo. Ma i discepoli non comprendono, non chiedono spiegazioni (forse per paura che vengano smentite le loro aspettative terrene), discutono tra loro chi sarà il più grande. Sono ancora molto lontani dal pensiero e dal modo di vivere di Gesù. Devono convertirsi, cambiare mentalità, aprirsi alla nuova impostazione di Gesù.

Mc 9,30-37 In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa,

chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Sant’Alfonso de Orozco IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano

La Chiesa il 19 settembre fa memoria di Sant’Alfonso de Orozco, monaco agostiniano spagnolo canonizzato nel 2002. Nacque a Orozco, nella provincia spagnola di Toledo, il 17 ottobre 1500. Fece i primi studi vicino a Toledo e per tre anni servì come “seise” (bambino cantore) della cattedrale di Toledo. In seguito alle prediche quaresimali del professore agostiniano fra Tommaso da Villanova, tenute nel 1520 nel duomo della città sul salmo “In exitu Israel de Gypto”, sentì maturare la vocazione alla vita consacra-

Frate agostiniano spagnolo scelto da Carlo V come predicatore reale per la sua spiritualità ta, e poco più tardi, attratto dall’ambiente di santità del convento di Sant’Agostino, entrò tra gli agostiniani, emettendo nel 1523 la professione religiosa nelle mani di San Tommaso da Villanova, priore della casa. Nel 1527 fu ordinato sacerdote. I superiori videro in Al-fonso tanta profonda spiritualità e tanta capacità di annunciare la Parola di Dio, che ben presto lo destinarono al ministero della predicazione. Dall’età di trent’anni, quando fu inviato, in qualità di priore, a Medina del Campo, ricoprì diverse cariche e, nonostante la grande austerità personale, nel suo modo di governare si dimostrò pieno di comprensione. Nel 1549 si imbarcò per il Messico come missionario ma, durante la traversata a causa della gotta artitrica fu rimandato a casa. Nel 1554, mentre era superiore del convento di Valladolid, dove risiedeva

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la Corte spagnola, fu nominato predicatore reale dall’imperatore Carlo V e quando nel 1561 la Corte si trasferì a Madrid, anch’egli dovette trasferirsi nella nuova capitale del regno, fissando la residenza nel convento agostiniano di San Filippo il Reale. Nonostante svolgesse un incarico per il quale era esonerato dal sottostare alla diretta giurisdizione dei suoi superiori religiosi e che gli garantiva un reddito, rinunziando a privilegi, volle vivere come un qualunque frate sotto la loro obbedienza. Consumava un solo pasto al giorno, usava per letto una tavola e sarmenti come materasso, e dormiva al massimo tre ore, sostenendo che gli bastavano per iniziare il nuovo giorno. Nella sua cella vi erano solo una sedia, una lucerna, una scopa e una dozzina di libri. Scelse la cella più vicina al portone d’ingresso per occuparsi meglio dei poveri che bussavano. Partecipava quotidianamente al coro, visitava

gli ammalati, i carcerati e i poveri per le strade e nelle case. Il resto delle sue giornate lo trascorreva in preghiera, scrivendo libri e preparando i sermoni. Predicava con grande semplicità di parole, con fervore e, a volte, persino con le lacrime agli occhi, esprimendo la tenerezza della misericordia di Dio persino con il tono della voce. Il popolo che lo chiamava “il santo di San Filippo” lo amò soprattutto per la sua sensibilità. Ebbe grande popolarità negli ambienti sociali più disparati. Alti personaggi della società e della cultura, come la principessa Isabel Clara Eugenia, i duchi di Alba e di Lerma, Francesco de Quevedo e Lope de Vega lasciarono testimonianze al suo processo di canonizzazione. Il frequentare le classi elevate però non lo distolse dal suo stile di vita. Scrisse numerose opere sia in latino che in castigliano, con chiara intenzione pastorale. I suoi scritti, come la sua attività, nascevano dal suo cuore contemplativo e dalla lettura delle Sacre Scritture. Devoto di Maria, era convinto di scrivere per suo mandato. Coltivò un particolare amore per il suo Ordine e si interessò alla sua storia e spiritualità con l’intento di suscitare nei lettori l’imitazione dei suoi uomini migliori. In più, mosso da un desiderio di riforma interna, fondò diversi conventi di religiosi agostiniani e di agostiniane di vita contemplativa.! Nell’agosto del 1591 fu colpito da una forte febbre. Dotato di straordinari doni, riusciva a prevedere il futuro. Morì il 19 settembre 1591 nel Collegio dell’Incarnazione da lui fondato e oggi sede del Senato spagnolo. Fu beatificato da Leone XIII il 15 gennaio 1882.! I suoi resti mortali riposano nella chiesa delle Agostiniane di Madrid.

E Lui, come maestro, li chiama e dà loro questo insegnamento: “Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti”. Ultimo (non per falsa umiltà), ma “ultimo” e “servo” di tutti, cioè uno che fa il più possibile per gli altri. Insegna anche a noi che dobbiamo metterci a servizio, con le opere, la fatica, i lavori umili, quei lavori che nessuno vorrebbe fare (in casa, in ufficio, nel luogo di lavoro, nella comunità cristiana). Comportarsi così non vuol dire essere stupidi, come qualcuno pensa, ma significa amare, aiutare, essere sensibili e realizzare la grandezza e la ricchezza del cuore, che sono molto più importanti della grandezza esterna e della ricchezza materiale. Un esempio di questo sono le mamme e i papà, i quali nella famiglia, fanno tanto per i figli, per amore; possono essere i consacrati, sacerdoti e suore, che intendono spendere la vita per il vero bene delle anime; sono tutti coloro che vivono gesti di amore, di sacrificio, di volontariato per il bene di chi ha bisogno. Questa è vera grandezza e questa è la vera gioia del cuore. Siamo invitati tutti a vivere il servizio, a metterci a servizio degli altri, e non solo quando è piacevole, ma anche quando comporta sacrificio, incomprensioni, delusioni, critiche. Noi dobbiamo vivere il servizio, sull’esempio di Gesù, il quale ha detto: “Sono venuto non per essere servito, ma per servire e dare la vita per la salvezza di tutti”. Anche noi siamo nella Chiesa, nella comunità cristiana, non per essere serviti, ma per servire. Mi devo chiedere: come sono a servizio? Aiuto gli altri?

Aiuto la parrocchia? Cosa faccio in concreto? Oppure mi aspetto sempre dagli altri, cioè mi faccio servire? Nella preghiera spesso chiediamo a Gesù: “aiutami”. E Gesù dice a ciascuno di noi la stessa cosa: “Aiutami”. Nella misura in cui aiutiamo Gesù per il suo regno, noi veniamo aiutati da lui e senz’altro abbiamo quelle grazie e quella forza che ci sono necessarie nei problemi della nostra vita e della vita dei nostri cari. Gesù non ci fa le grazie per renderci pigri e svogliati, ma ci chiede di essere generosi con tutti e buoni nel cuore: la sua ricompensa sarà immensamente grande. Gesù prese un bambino e disse: “Chi accoglie uno di questi bambini, accoglie me, accoglie il Padre”. In un’altra occasione aveva detto: “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di essi è il regno dei cieli”. Il bambino esprime tanti sentimenti evangelici: è innocente, mite, ingenuo, affettuoso, spontaneo, non è formalista, non è calcolatore, è disponibile a imparare, si affida completamente a suo padre e a sua madre, esprime gratuità. Il bambino è speranza nell’umanità, è gioia nella famiglia, è l’immagine di quello che tutti vorremmo essere. Noi vediamo in lui tutto quello che nel mondo c’è di bello, di buono, di santo. Ecco perché Gesù lo presenta come modello e ci invita ad accogliere i piccoli. Con la parola “piccoli” si intendono sia i bambini, sia i poveri: in essi è presente Gesù. “Qualunque cosa avete fatto a uno di questi piccoli, l’avete fatta a me”: quando noi ci mettiamo a servizio dei poveri, in essi aiutiamo Gesù; e questo è il modo più sicuro per meritare il paradiso.

LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Sap 2,12.17-20 Salmo Responsoriale Sal 18 Seconda Lettura Gc 3,16-43


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 17 settembre 2015

SONO RICOMINCIATE LE LEZIONI Ma per capire che tipo di anno scolastico studenti e professori si apprestano a vivere, abbiamo chiesto a una professoressa di darci la sua testimonianza.

Che scuola ha in testa un professore?

di PATRIZIA GOVI 2010-2020 “Educare alla vita buona del Vangelo”: siamo, dunque, a metà del decennio dedicato all’educazione e, pur essendo consapevole che educazione è molto di più di insegnamento, vorrei proporre una riflessione sulla scuola a cui viene riconosciuto un ruolo fondamentale, anche se da troppo tempo vive un gran disagio a causa della difficoltà di passare dai principi teorici alla loro concreta realizzazione. Occorre, infatti, che quanti dicono di avere a cuore la scuola si mettano realmente in gioco nella logica di un contributo costruttivo per ripensare una scuola che sia all’altezza del tempo presente e delle esigenze che si delineano all’orizzonte, in vista di un futuro che va preparato in modo partecipativo e corresponsabile, poiché siamo consapevoli che nessuna riforma potrà mai realizzarsi se genitori e docenti sono assenti e demotivati.

Già verso la fine degli anni Novanta la politica francese Edith Cresson scriveva: “La società europea è entrata in una fase di transizione verso una nuova forma di società, la società della conoscenza (...). In questa prospettiva, si evidenzia il ruolo centrale dei sistemi di istruzione; attraverso l’istruzione, infatti, le persone si renderanno padrone del loro futuro e potranno realizzare le loro aspirazioni”. Le faceva eco il politico ed economista Jacques Delors che, nell’indagine condotta per l’UNESCO “Nell’educazione un tesoro” del 1997, ribadiva il ruolo centrale della scuola ed individuava quattro pilastri che la scuola dovrebbe trasmettere: imparare a conoscere, imparare a fare, imparare ad essere, imparare a vivere con gli altri. Nonostante i diversi e validi principi teorici, però, il mondo della scuola non ha ottenuto l’auspicata centralità: l’idea di far crescere un Paese partendo dalla

scuola resta sacrosanta, ma, in concreto, come riuscirvi? Uno Stato, infatti, ha solo un’alternativa davanti: credere nell’istruzione ed investirvi risorse ed energie, o non credervi e consegnarsi ad un futuro in declino. Attualmente la scuola italiana è in credito verso la politica e, se ha continuato a galleggiare, nonostante i tagli degli ultimi Ministri dell’Economia, è solo per merito di docenti e dirigenti che si sono spesso spesi anche gratuitamente. Non invento, sono i numeri a dire l’evidenza: negli ultimi cinque anni il bilancio della scuola pubblica è stato tagliato di 4 miliardi e 300 milioni di Euro (sì, avete letto bene!) ed il contributo delle famiglie è stato più che raddoppiato. Questo dato mi sembra in aperta contraddizione con l’art. 34 della Costituzione italiana che recita: “La scuola è aperta a tutti” e questo è il diritto all’accesso, ma occorre venga anche promossa e diffusa l’i-

dea di una scuola-comunità, dove vivere la reciprocità, la corresponsabilità, la condivisione... cari alunni, vi pare questa l’esperienza scolastica che state vivendo? La realizzazione di una scuola-comunità, inoltre, sarebbe una risposta seria all’emergenza sempre più in crescita della dispersione scolastica, una questione tuttora aperta, a proposito della quale possiamo sottoscrivere quanto affermava don Lorenzo Milani: “La scuola ha un problema solo: i ragazzi che perde”. Molti sono, infatti, i ragazzi che si perdono lungo la strada e sembra ci siamo rassegnati ad una scuola che “è un ospedale che cura i sani e respinge i malati” (don Milani). Occorre la consapevolezza che la scuola non diventa di qualità se boccia di più, ma lo è se crea ambienti significativi per la crescita, se migliora i processi di insegnamento e apprendimento, e se sa motivare i giovani allo studio. Credo, allo-

ra, sia utile individuare alcune linee di percorso, a partire dalla necessità di rimotivare i docenti al compito educativo: non c’è istruzione senza educazione, così come non c’è apprendimento senza amore; un docente, infatti, non può essere un asettico addestratore, ma ha da essere persona esperta sia nella propria disciplina, sia in umanità. Allora sarà utile mettere al centro del percorso scolastico il soggetto che apprende, sintonizzandosi sui bisogni formativi dell’alunno perché alla base di ogni azione educativa vi è la persona. Ritengo sia anche giunto il momento di ridefinire i saperi essenziali, poiché è necessario formare nell’alunno una testa ben fatta e non una testa ben piena: individuare gli assi culturali ed i nuclei fondativi delle varie discipline, inoltre, stimola a far amare la scuola, mentre l’accumulazione enciclopedica genera saturazione, se non rigetto. Ecco l’obiettivo fondamentale senza il

quale ogni riforma sarà solo carta: far amare la scuola agli alunni, ai genitori, ai docenti! A questo scopo scuola e famiglia possono collaborare perché, se la famiglia è la prima agenzia educativa, la scuola è luogo di socializzazione e palestra di vita. La corresponsabilità educativa di genitori e docenti sta particolarmente a cuore a Papa Francesco che, durante il convegno dedicato alla scuola (maggio 2014), citava il proverbio africano “Per crescere un figlio ci vuole un intero villaggio” e proseguiva: “Si cresce se si è guardati, accarezzati, pensati”. La crescita dei più giovani, dunque, dipende da un’azione dinamica da parte di un “noi” costituito in primo luogo da genitori e docenti. Condivido pienamente il pensiero di Papa Francesco, per cui non mi resta che concludere facendo mia la sua esortazione: “Per favore, non lasciamoci rubare l’amore per la scuola!”.

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SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 18). Resurrezione (tel. 44674) ore 10 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,3018 (sabato 18). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapa-ce (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11.

Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 17 al 23 settembre 2015 Giovedì 17: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Venerdì 18: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Sabato 19: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Domenica 20: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Lunedì 21: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Martedì 22: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)

Voghera Dal 17 settembre al 25 ottobre la rassegna ideata da Marina Azzaretti

Da oggi torna il festival al castello

Il castello visconteo di Voghera; a destra: l’assessore alla Cultura del Comune, Marina Azzaretti

VOGHERA - Le porte del castello visconteo di Voghera apriranno al pubblico tutti i fine settimana dal 17 settembre (oggi) al 25 ottobre in occasione della sesta edizione di “Iria Castle Festival”. La rassegna, organizzata dall’assessorato alla Cultura guidato da Marina Azzaretti, presenterà un calendario ricco di eventi ed iniziative culturali di grande interesse. La programmazione di “Iria Castle Festival” è stata stilata in collaborazione con le diverse realtà territoriali, commercianti, scuole di danza, associazioni culturali e di volontariato, che hanno presentato le loro proposte, mettendo quindi le rispettive forze a disposizione della città. Mostre, concerti, spettacoli dal vivo e sfilate: il castello visconteo si trasformerà in un contenitore artistico, diventando così il cuore pulsante della vita cittadina.

“Riaprire il castello è stato il primo obiettivo che mi sono imposta da quando sono diventata assessore e per me rappresenta un motivo di grande soddisfazione. – ha commentato Marina Azzaretti durante la conferenza stampa di presentazione – Cercheremo di far vivere il castello il più a lungo possibile, nonostante le risicate disponibilità economiche del Comune. Per l’impegno profuso un plauso va attribuito ad Asm e allo staff dell’ufficio cultura, con i quali abbiamo messo in pratica uno sforzo estremo per accontentare le esigenze dei nostri residenti”. Questi gli appuntamenti in programma nel mese di settembre. L’inaugurazione si terrà stasera alle ore 18, con il convegno “Il castello: una storia da raccontare” alle 18.30 e la cena a cura del Lions Club “Voghera Ca-

stello Visconteo” alle ore 20. Venerdì 18 alle 21 ecco uno spettacolo di danza degli allievi della “Silvio Oddi Academy”, protagonisti in “Frozen il Regno del Ghiaccio”, seguito da “The Prince of Dance” tributo dedicato a Silvio Oddi. Sabato 19 appuntamento con “La moda al castello”, una sfilata di alta moda e presentazione delle collezioni autunno/inverno 2015/2016 a cura di A.c.o.l. La Vogue organizza una sfilata benefica domenica 20 a favore dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Gli eventi riprendono venerdì 25 con un concerto a cura del Gal, intitolato “I Sentieri dei Canti – Voci di terra, voci dell’anima”. Gli allievi del “Centro Studi Danza” di Annalisa Dalla Betta si esibiranno dal vivo sabato 26 nello spettacolo “Danzando al castello”. Per finire, domenica 27

è in programma il “Gran Galà del Castello”, cena su prenotazione a cura di Vittoria Banqueting e intrattenimento musicale con Mary Montesano. Protagoniste della rassegna anche le mostre. Dal 17 settembre al 25 ottobre “La guerra lontana dal fronte 1915-1918”, una mostra fotografico - documentaria a cura dell’Archivio Storico di Voghera, diretto da Natalia Stocchi. Dal 26 settembre al 4 ottobre, invece, sarà esposta la mostra dei pittori Marco Pianetta e Luciana Cavanna a cura del Circolo di Pittura Vogherese. Gli orari nei quali è possibile visitare le mostre sono i seguenti: sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Prevista la chiusura sabato 10 ottobre, ma è possibile effettuare le visite nei giorni feriali su prenotazione. Mattia Tanzi

VARZI - Domenica 20 settembre al Tempio della Fraterntià di Cella di Varzi si terrà la festa per la ricorrenza dell’inaugurazione del Tempio e il ricordo del fondatore don Adamo Accosa. La manifestazione prenderà il via alle ore 11 con la Santa Messa officiata da monsignor Carlo Curone parroco del duomo di Tortona, in rappresentanza del Vescovo della Diocesi di Tortona Vittorio Viola. La funzione sarà animata con i canti della Cattedrale diretta dal maestro Luigi Bernini. La storia del Tempio della

Fraternità è legata al ricordo dell’ultima guerra mondiale. Un cappellano militare reduce dalla guerra, don Adamo Accosa, dopo aver visto tante distruzioni, si andava tormentando di poter fare qualche cosa anche lui, perché tornassero tra gli uomini una vera pace e una serena convivenza. Un giorno, trovandosi nella necessità di dover costruire la piccola chiesa del suo paese sui monti, ebbe l’idea di raccogliere le rovine del conflitto (che nel 1951-’52 erano ancora tante) e con esse ricostruì il tempio.

Domenica 20 settembre a Cella la festa del Tempio della Fraternità

LTREPO’

Giovedì 17 settembre 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Mercoledì 23: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Edicole aperte domenica 20 settembre 2015 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 20 settembre 2015 (Turno A): IP, via Lomellina 38.

VOGHERA - Erogati dal Piano di Zona

Finanziamenti per i bambini che frequentano gli asili

VOGHERA - Il Piano di Zona del Distretto di Voghera finanzia per l’anno 2015 interventi a favore della famiglia con due bandi specifici. Uno è dedicato al voucher per le famiglie con bambini da 0 a 3 anni frequentanti unità d’offerta per la prima infanzia accreditate, finalizzato all’acquisto-fruizione di prestazioni socio educative. L’altro è a sostegno delle famiglie con figli da 0 a 13 anni, finalizzato a sostenere le pari opportunità di accesso ai servizi integrativi per bambini, per attività sportive, ricreative, culturali e del tempo libero, servizi di trasporto ed accompagnamento, servizi per l’assistenza con particolare attenzione al minore disabile. Possono beneficiare dei voucher le famiglie in possesso di attestazione Isee inferiore a 20 mila euro residenti nei comuni di Bagnaria, Brallo di Pregola, Casei Gerola, Cecima, Codevilla, Corana, Cornale e Bastida, Godiasco Salice Terme, Menconico, Montesegale, Ponte Nizza, Retorbido, Rivanazzano Terme, Rocca Susella, Romagnese, Santa Margherita di

Staffora, Silvano Pietra, Torrazza Coste, Val di Nizza, Valverde, Varzi, Voghera e Zavattarello. L’assegnazione del voucher alle famiglie con bambini da 0 a 3 è determinata dalla posizione occupata in graduatoria e dalla disponibilità del budget. La durata del voucher è stabilita in massimo 10 mensilità in relazione alla effettiva frequenza e l’entità del voucher è pari al 30% della retta mensile e comunque non superiore a 160 euro mensili. L’assegnazione del voucher a sostegno delle famiglie con figli da 0 a 13 anni è determinata dalla posizione occupata in graduatoria e dalla disponibilità del budget. L’entità del voucher è stabilita fino a un massimo di 500 euro annui. La domande possono essere presentate fino al 15 ottobre presso l’ufficio di Piano del Distretto, comune di Voghera, Settore Servizi Sociali e Istruzione o presso il Comune di residenza. Alla domanda deve essere allegata l’attestazione Isee e la certificazione dell’invalidità, se presente.


IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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Casteggio La rassegna si terrà nell’area fieristica dal 18 al 20 settembre

La 45^ edizione di “Oltrevini”

CASTEGGIO - “Oltrevini”, la rassegna di Casteggio, giunge alla sua 45^ edizione e si afferma fra le manifestazioni più antiche, più importanti e più note della provincia di Pavia e dell’Oltrepò pavese. La presentazione di questo evento che si terrà dal 18 al 20 settembre nell’area fieristica Oltrexpo, si è tenuta all’Expo nello spazio di Regione Lombardia alla presenza del sindaco di Casteggio Lorenzo Callegari, di Piero Bonferoni di Casteggio Servizi, di Michele Rossetti ed Emanuele Bottiroli (rispettivamente presidente e direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò) e di Roberto Lechiancole

presidente delle “Strade dei Vini e dei Sapori”. All’incontro ha partecipato ed è intervenuto come “padrone di casa” l’assessore regionale all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava. La manifestazione è la principale vetrina per la promozione e la diffusione della conoscenza del prodotto principale dell’Oltrepò Pavese, il prodotto vino, ma anche di moltissime altre tipicità agricole della provincia di Pavia ed è sicuramente un tassello importante delle azioni che il territorio ha messo in campo nell’anno dell’Expo. Venerdì 18 settembre, presso l’Area Fieristica Oltr-

Expo, prenderà il via la kermesse. Tre giorni in cui il pubblico potrà incontrare i produttori di vino, degustare i prodotti tipici, assistere a spettacoli di show cooking e partecipare a degustazioni guidate alla scoperta degli abbinamenti cibo e vino. Seguendo quanto realizzato nelle ultime edizioni, anche nel 2015 si punterà sulla partecipazione di ospiti che hanno un forte impatto sul grande pubblico. Il famoso chef televisivo Rubio, Gioacchino Bonsignore, capo redattore di “Gusto” rubrica del TG5, Don Pasta ex dj con la passione della cucina, sono gli ospiti d’onore.

Il pubblico sarà anche coinvolto in diverse iniziative come “a spasso con il sommelier” degustazione itinerante fra gli stand dei produttori curate da Fisar Pavia, “EXPerienze di degustazioni” realizzate in collaborazione con Onav Pavia e il Concorso “Oltre Sapori” aperto a cuochi non professionisti. Inoltre, “Oltrevini” viene proposto anche come un “prodotto turistico”. Per il secondo anno, in collaborazione con le strutture dell’Oltrepò Pavese, sarà proposto “Oltre Week”, una soluzione di soggiorno di uno o più giorni sul territorio. “Oltrevini” vuole partecipare alla promozione di tutte le risorse che vanno a comporre quella che viene chiamata “proposta turistica” iniziando a segnalare quelle strutture a Casteggio, che insieme all’ambiente, alla storia e alla cultura, offrono al visitatore la possibilità di trasformarsi in turista, per un giorno o per tutto il weekend della manifestazione. Un programma impegnativo quello messo in campo dall’organizzazione, realizzabile grazie agli espositori, al contributo degli enti pubblici regionali, provinciali e locali, degli sponsor e dei vari partner.

CASTEGGIO - Il 18 settembre il vice sindaco Lorenzo Vigo e l’assessore all’agricoltura Milena Guerci del comune di Casteggio si recheranno all’Expo di Milano per presentare il progetto “VisitOltrepò” alla presenza dell’assessore regionale Gianni Fava. Si tratta di un’importante iniziativa di promozione dei percorsi di gusto e cultura nelle terre dell’Oltrepò centrale finanziata da Re-

gione Lombardia che vede coinvolti oltre al comune di Casteggio, l’Unione Agorà formata da Verretto e Lungavilla, il Comune di Torricella Verzate, il Distretto del Vino di Qualità, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese e l’associazione Slow Food. Per quanto riguarda la città di Casteggio, grazie a questi contributi, sarà creata nella suggestiva cornice della Certosa Cantù la “Ca-

sa Oltrepò” che diventerà uno dei punti cardine per le aziende che potranno incontrare buyer sia italiani sia stranieri in una location di prestigio. All’interno di “Casa Oltrepò” saranno dedicati alcuni spazi proprio al Distretto del Vino di Qualità, al Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e a Slow Food, che potranno mettere in vetrina i propri prodotti. Il progetto prevede anche

l’allestimento a tema agricolo della rotatoria d’ingresso in fondo a via Milano, cartellonistica e segnaletica coordinata per itinerari agroalimentari ed enogastronomici. Ma non finisce tutto qui. Infatti, “VisitOltrepò” diventerà il brand di tutto l’Oltrepò Pavese grazie alla realizzazione di un portale internet che sarà un importante strumento di promozione. Mattia Tanzi

VARZI - Sindaci e amministratori della Comunità Montana chiedono la presenza di personale permanente all’interno della Caserma dei Vigili del Fuoco di Varzi. Il territorio appenninico, sempre a rischio di incendi, frane e alluvioni necessita di professionisti che siano in grado di coprire in tempi brevi le lunghe distanze senza dover attendere mezzi da Voghera o Pavia. “L’esperienza del periodo estivo dimostra che il presidio è indispensabile. – dichiara il presidente della Comunità Montana e sindaco di Varzi Gianfranco Alberti – Trovare dei volontari dalle nostre parti non è facile a causa dei costi che devono sostenere per visite mediche e altri aspetti buro-

cratici. Il nostro obiettivo è quello di ottenere il riconoscimento di caserma permanente”. Della stessa opinione anche il sindaco di Montesegale Carlo Ferrari: “Ci vuole un presidio permanente formato da professionisti che possano dedicarsi tutto l’anno agli interventi. Reperire volontari è difficile in quanto molti sono già stati coinvolti nell’antincendio boschivo, nella Protezione Civile e nel gruppo delle guardie ecologiche”. La presenza di un presidio permanente è fondamentale anche a Romagnese in alta val Tidone. “La nostra è una popolazione con un’età media molto alta quindi risulta difficile riuscire a reperire dei volontari. – dice il sindaco di

Romagnese Aurelio Bramanti – Inoltre, i pochi giovani presenti sul territorio sono già impegnati nelle Pro Loco e nelle società sportive. Occorrono dei vigili del fuoco effettivi a Varzi. Bisogna diminuire i tempi di percorrenza dei vari interventi. Da Voghera e Pavia i mezzi di soccorso impiegano troppo tempo”. “In caso di incendio nella frazione di Lama (si trova vicino al fiume Trebbia, ndr) un’autobotte che parte da Voghera impiega circa un’ora e mezza per giungere sul posto. – afferma il sindaco del Brallo Christos Chlpanidas – Per questo motivo la presenza di una caserma dei pompieri attiva tutto l’anno è oblbigatoria.

Per quanto riguarda il discorso dei volontari dobbiamo farci tutti un’autocritica. Sia la Comunità Montana, sia i sindaci non hanno saputo fare una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini. Il nostro è un territorio con problemi legati alla presenza di un sottobosco che cresce selvaggiamente aumentando il rischio di incendi”. Anche per il sindaco di Santa Margherita di Staffora Andrea Gandolfi la presenza dei vigili del fuoco a Varzi è strategica: “In inverno siamo spesso minacciati da frane, smottamenti e nubifragi”. Nei prossimi giorni i sindaci si attendono che le loro richieste vengano prese in seria considerazione.

La presentazione di Oltrevini nello spazio Expo di Regione Lombardia

Nascerà la “Casa Oltrepò” nella suggestiva cornice della Certosa Cantù

I sindaci chiedono una caserma dei vigili del fuoco operativa tutto l’anno

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Giovedì 17 settembre 2015 BORGO PRIOLO - Le scuole saranno più sicure

Interventi agli edifici pubblici

BORGO PRIOLO - Nonostante le difficoltà in cui versano soprattutto i piccoli comuni, l’amministrazione di Borgo Priolo, guidata dal sindaco Paolo Pre, darà il via ad una serie di interventi volti a migliorare la qualità della vita dei residenti. Nei prossimi giorni è in programma un intervento di manutenzione ordinaria di alcuni edifici comunali. “Sarà sistemato il tetto del palazzo municipale. – spiega il sindaco – Inoltre, provvederemo alla pulizia dei pluviali, ad intonacare alcune parti di edificio e alla sistemazione dell’aula consigliare. Procederemo anche ad alcuni lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici quali asilo ed elementare”.

Verrà poi rifatta la pavimentazione all’ingresso dell’edificio che ospita l’ufficio postale e la banca. “Siamo ancora in attesa dello sblocco dei fondi per la sistemazione della strada franata in località Casa Gallotti. – continua Pre – Fondi bloccati da Regione Lombardia lo scorso anno quando erano in procinto di essere eseguiti. Mi auguro che il finanziamento venga ripristinato in tempi brevi in modo da poter intervenire prima della stagione invernale. Purtroppo, come ben noto, le politiche finanziarie del Governo, che quest’anno prevedono tagli di circa centomila euro ed il rispetto del Patto di Stabilità, non consentono di programmare grosse opere come un tempo”.

Potenziato il servizio bus a Porana

PIZZALE - Inizia con una importante novità l’anno scolastico per gli studenti di Porana, frazione di Pizzale. La Provincia di Pavia e Arfea, la società che gestisce il trasporto pubblico nella zona, hanno infatti accolto la richiesta del sindaco di Pizzale, Sonia Grazioli, di avere una fermata del bus in frazione, anche per le corse di ritorno provenienti da Voghera. Fino ad ora gli utenti del servizio avevano a disposizione da Porana solo la corsa di andata, mentre per il ritorno dovevano fermarsi a Pizzale e raggiungere con altri mezzi la frazione. “E’ stato un piacere rilevare la fattibilità della richiesta e poter dare una risposta positiva al sindaco. Per la Provincia di Pavia questo comporterà un piccolo

onere aggiuntivo di cui ci facciamo volentieri carico per andare incontro alle esigenze delle famiglie”, commenta Paolo Gramigna, Assessore alla Mobilità della Provincia di Pavia. La variazione, in vigore dall’inizio dell’orario scolastico, prevede un aumento della percorrenza chilometrica di 1,8 Km al giorno. Con l’aggiunta della nuova tratta la corsa con partenza da Voghera alle 14.30 raggiungerà Pizzale alle 14.45 e Porana alle 14.47. Soddisfazione da parte del sindaco Grazioli: “Ringrazio l’assessore Gramigna per il suo interessamento e per aver accolto la nostra richiesta che vuole andare incontro a tutti gli utenti di Porana, ma in particolar modo agli studenti e alle loro famiglie”.

Al via la raccolta “porta a porta” BRESSANA BOTTARONE - Prenderà il via a Bressana Bottarone la raccolta differenziata porta a porta. Dal 14 di settembre l’amministrazione comunale ha iniziato a distribuire il kit per la raccolta dell’umido e dell’indifferenziato. Saranno contemporaneamente organizzati degli incontri per spiegare ai cittadini le modalità e i

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.

tempi della raccolta rifiuti. Gli appuntamenti sono previsti nell’ex scuola elementare di Bottarone il 17 settembre e nella sede del circolo Anspi di Argine il 21 settembre. “Lasceremo comunque all’esterno ancora le campane per la plastica, il vetro e la carta”. – afferma il sindaco Maria Teresa Torretta.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 17 settembre 2015

Bressana Bottarone L’Amministrazione acquisterà un terreno da un privato

Verso una nuova scuola elementare

L’attuale edificio scolastico di Bressana Bottarone

BRESSANA BOTTARONE - Una nuova scuola elementare per garantire un servizio migliore ai piccoli alunni ora costretti a seguire le lezioni in un edificio ormai obsoleto e privo di palestra e mensa. Questo il grande progetto che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Teresa Torretta intende portare a termine entro la fine del mandato. Sono infatti iniziate in questi giorni le trattative da parte del Comune per l’acquisizione di un terreno appartenente ad un privato che si trova vicino al palazzo municipale e confinante

con il campo da calcetto. Si tratta di un primo passo verso un “percorso” non certo facile, che sindaco e giunta, vogliono portare a termine entro il 2018. Una scuola nuova dotata di tutti i servizi e i confort che dovrebbe costare attorno ai 3 milioni e 500 mila euro. “Si tratta dell’avvio di un lungo iter che porterà alla realizzazione di un complesso scolastico nuovo. – spiega il primo cittadino – Infatti, l’attuale edificio, che ospita le elementari, presenta alcune parti risalenti alla metà del 1800.

Questa scuola non ha la palestra, non ha la mensa e nel corso degli anni l’ampliamento e la riduzione di alcuni spazi interni sono avvenuti utilizzando il compensato. Per questo motivo sono convinta che gli alunni meritino di seguire le lezioni in spazi migliori e di poter usufruire dei servizi essenziali”. I bambini, che sono costretti a seguire le lezioni di educazione fisica nella palestra delle scuole medie, situata a 500 metri di distanza, rischiano nel periodo invernale di prendersi l’influenza. “Se non ci dovessero essere intoppi burocratici la fase progettuale, dovrebbe iniziare nel 2016. – prosegue il sindaco Torretta – Non sarà certo facile portare a compimento un’opera così importante che dovrà essere realizzata almeno per l’anno scolastico 2018/2019. Noi ci metteremo tutto il nostro impegno per consegnare alla nostra cittadinanza una scuola nuova”. L’amministrazione prevede di inserire nel progetto due aule per tutte le classi, spazi per biblioteca, computer e laboratori, un giardino esterno con l’orto e i giochi, la palestra fruibile da tutti i cittadini e la sala mensa che potrà essere utilizzata come auditorium. Mattia Tanzi

IL POPOLO

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In Breve

VOGHERA/CARABINIERI

Il nuovo comandante Settimio

Il capitano Francesco Zio, comandante della compagnia dei carabinieri di Voghera, ha lasciato la caserma di via Verdi per assumere un altro incarico. Gli è subentrato il tenente Tommaso Settimio, che nei prossimi mesi riceverà il grado di capitano. L’ufficiale dell’Arma è stato ricevuto a palazzo Gounela dal sindaco Carlo Barbieri; nei prossimi giorni si recherà in visita ai vari comandi territoriali. Il tenente Settimio, che ha 26 anni, è originario di Taranto. Il precedente incarico è stato quello di comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Palagonia (Catania). CIGOGNOLA/DOMENICA 20 SETTEMBRE

Tonalini presenta il suo libro

Domenica 20 settembre si terrà la festa in onore della “Madonna della Rosa”

ROCCA SUSELLA - Nella parrocchiale di Rocca Susella si terrà domenica 20 settembre la festa in onore della Madonna della Rosa. Alle ore 9.30, si celebrerà la santa Messa e poi la processione con la statua della Madonna, rappresentata con indosso una veste azzurra e tra le mani la corona del rosario. Al termine della funzione religiosa, si terrà l’asta delle torte, of-

ferte dai parrocchiani, il cui ricavato andrà a favore del restauro dell’edificio sacro. Nel pomeriggio alle ore 15, presso la sede del “ Circolo culturale Amici di Chiusani”, si svolgeranno i giochi folkloristici per adulti e bambini, con ricchi premi per tutti, mentre la cornice musicale sarà garantita da Ida ed i Sarabanda. Questa festa patronale è un momento “clou” della vita

della comunità, dove convivono sacro e profano. La festa patronale, “di dla festa”, in onore della Madonna del Rosario, è una manifestazione che trova le sue radici nel mondo rurale. Questa festività fu istituita da Papa Pio V, in seguito ad un evento bellico, la battaglia di Lepanto del 1571. Nel tempo ebbe notevole diffusione per la consuetudine presente nella civiltà

contadina della recita del rosario, chiamato il “Vangelo dei poveri” e per la facilità, con cui le persone semplici potevano pregare. La chiesa parrocchiale di Rocca Susella è stata edificata nel 1523 ed è un punto di incontro e di aggregazione degli abitanti della comunità, scrigno della religiosità popolare e di una devozione sentita. Giancarlo Bertelegni

Successo per la staffetta “Gaglianico-Varzi” nel ricordo di Michele Pullega VARZI - Per la prima volta si è svolta domenica a Varzi la “Staffetta dei Gusti” dedicata al varzese Michele Pullega che ha contribuito con impegno a diffondere l’amore per lo sport in tutta la Valle Staffora. Il primo concorrente è partito venerdì alle 10.30 dal comune di Gaglianico in Provincia di Biella in un per-

corso di 243 chilometri che tocca una cinquantina di comuni. A lanciare questa sfida è l’associazione dei “Broc Trotters”, ancora oggi protagonista di questo evento, insieme alla Pro Loco e all’amministrazione Comu-nale di Gaglianico. L’evento sportivo si è concluso domenica in piazza del municipio con la conse-

gna della staffetta da parte di Chiara, figlia di Michele Pullega, al sindaco Gianfranco Alberti. “L’amministrazione comunale è molto fiera che quest’anno la scelta sia caduta su Varzi, che di eccellenze gastronomiche ne vanta non poche. – spiega Alberti – Questa ha rappresentato una valida occasione di

promozione turistica, per far conoscere il nostro territorio ai numerosi partecipanti. Inoltre, è stata una giornata ricca di emozioni perché gli organizzatori hanno permesso di legare la loro iniziativa al ricordo di un caro amico, scomparso recentemente, che tanto amava correre”.

VAL DI NIZZA - Il Comune di Val di Nizza vince la prima “battaglia” contro Poste Italiane ottenendo, dopo il ricorso al Tar, la sospensiva sulla riduzione dei giorni d’apertura dell’ufficio di Casa Ponte. Nell’ambito di un piano di razionalizzazione l’ufficio postale del paese doveva chiudere dal 7 settembre nei giorni di martedì, giovedì e sabato creando dei gravi disagi alla popolazione. Questa decisione aveva fatto infuriare i residenti che abitano nelle numerose frazioni del comune montano.

I cittadini di Sant’Albano e Poggioferrato avrebbero dovuto percorrere circa 12 chilometri, su strade montane che in inverno diventano pericolose a causa del maltempo, per raggiungere il comune di Ponte Nizza che dispone di uno sportello bancario. Dopo le numerose lamentele giunte in municipio, il sindaco Franco Campetti aveva incaricato un legale con lo scopo di fare ricorso al Tar contro Poste Italiane. L’impossibilità di effettuare prelievi e depositi, ma soprattutto di ritirare la pensione, avrebbe penalizzato tanti anziani.

ZAVATTARELLO - Domenica 27 settembre nella suggestiva piazza Dal Verme di Zavattarello, comune inserito nel circuito nazionale dei “Borghi più Belli d’Italia”, si terrà la sagra del fungo e del miele. La manifestazione aprirà i battenti alle ore 9 con le bancarelle di prodotti tipici locali e una mostra didattica dei funghi, curata dal Gruppo micologico di Pavia. Alle ore 11 si terrà uno spettacolo di “Teatro urbano” con il Circuito Claps. Alle ore 11.30 si svolgerà il dibattito su “Opportunità

dell’Apicoltura” nella Biblioteca comunale. Dalle ore 12.30 i turisti potranno pranzare nello stand gastronomico con polenta con sugo di funghi porcini, tagliere di formaggi con miele di produzione locale e altri prodotti della tradizione. Dalle ore 14 prenderà il via l’intrattenimento musicale con il gruppo “Alea Band” e la distribuzione della polenta fritta con formaggio o salumi. Alle ore 15 si terrà il secondo spettacolo di “Teatro urbano” con il Circuito Claps.

Il Comune vince il ricorso con le Poste In piazza la sagra del fungo e del miele

Domenica 20 settembre presso il Polo civico-culturale di Valle Cima a Cigognola avrà luogo alle 10.30 la presentazione del volume “Luigi Calatroni - Bandito oltrepadano dal cuore umano” di Franco Tonalini (Graphia Studio Edizioni). Si tratta di un’interessante ricostruzione della vita di Luigi Calatroni, noto bandito oltrepadano che fece parlare di sé, negli anni antecedenti la II guerra mondiale, le cronache di Milano e Parigi. L’autore, il notaio Franco Tonalini, molto conosciuto nell’area pavese e oltrepadana, ha realizzato numerosi volumi di storia locale. Il libro sarà in vendita nelle librerie al prezzo di 15 euro. STRADELLA/TRASPORTI

Prosegue il servizio Mio Taxi

Prosegue il servizio Mio Taxi, organizzato su un territorio che tocca i comuni di Broni, Stradella e alcuni centri limitrofi. Il servizio deve essere prenotato almeno 48 ore prima, chiamando ai numeri 0385-48690 o 0385-250571, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12. Queste le tariffe per andata e ritorno: 40 euro Pavia (policlinico e Maugeri), Voghera 18 euro; Casteggio (centro fisioterapia) 12 euro; Broni-Stradella 6 euro; verso uno dei comuni partner 8 euro; fuori dalla provincia, massimo cento chilometri, 40 euro. Ovviamente se più persone si accordano, il costo diminuisce. E’ possibile prenotare per periodi continuativi.

PAVIA/TURISMO

Expo “made in Pavia”

“Made in Pavia”, la rete di imprese composta da una ventina di aziende pavesi, si promuove per tutto il mese di settembre negli spazi milanesi fuori Expo di Cascina Merlata. “Made in Pavia” è un marchio di origine multisettoriale, ispirato alla condivisione di sinergie industriali e alla valorizzazione del territorio. Anche per questi motivi, “Made in Pavia” ha chiesto ed ottenuto il sostegno all’assessorato al Turismo della Provincia di Pavia guidato da Emanuela Marhciafava, per promuovere ulteriormente, in una vetrina mondiale, le attrattive storiche, culturali e paesaggistiche del nostro territorio, con la distribuzione di materiale turistico e promozionale.

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IL POPOLO

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CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

ERTONINO

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 17 al 23 settembre 2015 Giovedì 17: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Venerdì 18: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Sabato 19: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Domenica 20: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264)

S. Sebastiano Dal 18 al 20 settembre torna la fiera delle arti applicate

Tre giorni con Artinfiera nel borgo

L’interno di una bottega storica nel borgo di San Sebastiano

SAN SEBASTIANO CURONE Artinfiera, la Fiera Nazionale di Arti Applicate, torna a San Sebastiano Curone con la dodicesima edizione da venerdì 18 a domenica 20 settembre per proporre tre giornate dedicate ad artigianato, laboratori, spettacoli e degustazioni. Le botteghe che ospiteranno artigiani locali e stranieri saranno aperte venerdì dalle 17 alle 21.30, sabato dalle 10 alle 22 e domenica dalle 10 alle 20. Tantissimi gli eventi che nei tre giorni animeranno il paese nelle multiformi espressioni artistiche. Sabato alle 12, alle 15.30 e alle 18.30 avrà luogo lo spettacolo “Viaggio pre-

giudiziale” del Duo Okapì, un corto teatrale che rappresenta un viaggio tra realtà e fantasie mentali. Alle 15 gli archeologi del sito archeologico Guardamonte terranno un laboratorio dedicato all’argilla e al suo utilizzo nei tempi antichi mentre alle 16.30 interverranno sul tema “L’invenzione del vino: tradizioni enologiche antiche e moderne”. Alle 17 presso la Casa del Principe l’associazione Pellizza proporrà “Cammini sul Giarolo”, per approfondire il legame tra il monte e il pittore volpedese. Alle 19 si potrà gustare un aperitivo offerto presso la casa-studio di Greta Penacca, pittrice locale che espone i suoi lavori artistici dal titolo “Le vie

del sale: percorsi e cammini”. Nello studio sarà presente anche la mostra di istallazioni di Josiane Dulac e Eva Roelofsen. Le esposizioni saranno visitabili durante tutti i giorni della manifestazione, così come la mostra di Piero Leddi dedicata alla” bionda montanina” presso la Casa del Principe. Seguirà la cena degli artisti alle 22.30 con lo spettacolo dell’associazione Artemisia presso la Società Operaia. Domenica alle 10 ancora presso la Società Operaia si terrà il convegno degli artisti artigiani con la presentazione del gemellaggio con l’associazione francese Amac. Dalle 15 alle 19 lo spettacolo itinerante “Il sole della fiumana” dell’associazione Pellizza ripercorrerà la storia del Quarto Stato mettendo in risalto il pensiero artistico e politico del pittore; alle 15 il gruppo musicale “Crêuza d’è lach” proporrà canzoni di De André, Van De Sfroos e Pino Daniele in un viaggio immaginario tra i dialetti d’Italia. Interessanti anche gli spettacoli itineranti dedicati alle percezioni sensoriali che si svolgeranno tra sabato e domenica: il “Teatro delle ombre” di Eric Bellagamba e Simona Acerbi della Cia Lunasol, e “Le bolle” di Giada Rugg-ri. Alle 21.30 la manifestazione si chiuderà con la cena degli artisti accompagnata dallo spettacolo “Myster de l’est”. Oltre all’artigianato artistico, Artinfiera offrirà anche quest’anno prodotti di artigianato tradizionale e del gusto con la partecipazione degli artigiani locali, dell’Antico Mercato di Volpedo e del marchio Slow Food. Per rendere ancora più suggestiva la manifestazione, è stato messo a disposizione un trenino per i collegamenti tra Volpedo, San Sebastiano e Gremiasco e per le visite dei paesi. Valeria Sala

CASTELLANIA - Lunedì 21 settembre ci sarà la cerimonia di inaugurazione con il presidente del Coni e il Vescovo

La statua in bronzo di Fausto Coppi all’ingresso del sacrario

CASTELLANIA - Domenica scorsa il Comune di Castellania ha accolto il ritorno a casa della statua in bronzo raffigurante Fausto Coppi. Il manufatto dello scultore Volterrano Volterrani, era stato realizzato per le Olimpiadi romane del 1960 ed era stato esposto davanti al velodromo dell’Eur dove i pistard italiani stravinsero e poi dimenticata in un magazzino. La sua nuova ubicazione sarà all’ingresso del sacrario dei fratelli Serse e Fausto Coppi e guarderà la strada sottostante. La statua è stata assegnata dal Coni in comodato d’uso gratuito e permanente al comune di

Castellania. Il 13 settembre è stata presentata al pubblico

alla presenza di Sergio Vallenzona sindaco di Castellania, Claudio Pesci presidente dell’associazione Fausto e Serse Coppi, del restauratore Vincenzo Basiglio di Gabbantichità e di Marina e Fausto figli di Coppi. Martedì 15 settembre, giorno del compleanno del Campionissimo, alle ore 17, è stata celebrata la Messa suo onore. Lunedì 21 settembre, alle ore 12, si terrà la cerimonia di inaugurazione della stauta alla quale prenderanno parte il presidente del Coni, Giovanni Malagò e il vescovo di Tortona, Mons. Vittorio Viola. La statua raffigura Coppi

che saluta con la mano destra tenendo in mano un caschetto da ciclista nella sinistra e al suo ritorno è stata sottoposta a un attento restauro che ha permesso di ripristinare l’originale colore verdognolo del bronzo, grazie alla pulitura integrale della patina mediante un lungo lavoro di laser su tutta la superficie. Piero Coppi, cugino di Fausto, ha sottolineato il fatto che riportare in paese questo cimelio vuole essere un atto di “omaggio a Fausto e alle sue imprese sportive, ma anche a ciò che rappresentò per la vita sociale di quegli anni”.

Giovedì 17 settembre 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 21: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 22: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 23: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Edicole aperte domenica 20 settembre 2015 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala. CASTELNUOVO - Il concerto dell’associazione Pasquali

Il concerto di Ron ha regalato più di 17.000 euro alla senologia

CASTELNUOVO SCRIVIA - Ha portato bene la 17^ edizione della “Giornata Franca Cassola Pasquali” ai volontari del sodalizio fondato da Giannino Pasquali e dal figlio Helenio, in memoria di Franca Cassola: la raccolta fondi per sconfiggere il tumore al seno quest’anno ha toccato quota 17.300 euro, 2.000 in più rispetto alla scorsa manifestazione. La raffinata musica di Ron, accompagnato dalla sua band e da Giovanna Famulari al violoncello, ha riempito la piazza medievale di Castelnuovo Scrivia, trasformatasi in una grande arena per l’occasione. Sul palcoscenico, insieme ad Alessandra Dellacà, che ha presentato la serata, sono saliti la dottoressa Maria Grazia Pacquola e i medici dell’Unità di Senologia dell’ospedale di Tortona, Giannino ed Helenio Pasquali, il sindaco di Castelnuovo Pierangelo Luise e l’ex ministro della Salute Renato Balduzzi, che ora è membro del CSM. Con il denaro raccolto grazie alla generosità della popolazione sarà possibile finanziare un nuovo progetto di consulenza psicologica che si chiama “Lavori in corso”, di cui è dotata la Senologia tortonese: le donne seguite in questa struttura potranno avvalersi gratuitamente di questo servizio, interamente finanziato dall’associazione Franca Cassola Pasquali. Partirà anche un nuovo progetto, che assicurerà alle donne e alle loro famiglie un altro indispensabile strumento: il “prendersi cura” del cuore, della mente e delle emozioni, con altrettanti specialisti, per

metterli poi al servizio della “vita ritrovata”. “Grazie ai nostri volontari e a chi ci ha sostenuto per la riuscita di questa meravigliosa serata – ha commentato il presidente dell’associazione Giannino Pasquali – potremo far decollare questi nuovi percorsi su scala nazionale. Ron e la sua band sono stati la punta di diamante di una manifestazione che ora guarda già alla prossima edizione”. Lo stesso cantautore ha assicurato che lavorerà insieme al sodalizio castelnovese per portare in piazza un altro big della musica il prossimo anno. “Lascio questa splendida piazza con il cuore felice – ha dichiarato Ron – perché ci siamo divertiti, abbiamo cantato insieme, mi avete ascoltato ed eravate tantissimi: un’emozione unica per me il poter fare un concerto a pochi chilometri da dove sono nato, nel ricordo di una donna e di un’associazione che merita di essere sostenuta”. Durante la serata che ha visto oltre 5000 persone, Ron ha ripercorso i suoi 45 anni di carriera e ha reso omaggio all’indimenticato amico Lucio Dalla, per cui ha scritto il testo di “Attenti al lupo” e la musica di “Piazza Grande”.

Sul palco, da sinistra, Renato Balduzzi, Alessandra Dellacà, Helenio e Giannino Pasquali


Tortona Villa Pedevilla sarà messa a disposizione dall’Opera di Don Orione

“Braccia e cuore” per aiutare i profughi

TORTONA - Papa Francesco ha fatto ripetuti appelli affinché le istituzioni della Chiesa vengano incontro ai disagi e alle emergenze dell’accoglienza dei profughi. La Congregazione è per lunga tradizione sensibile all’accoglienza dei “desamparados” e di “quelli che nessuno accoglie”. Oggi, sono i profughi e i richiedenti asilo. In Italia, gli Orionini hanno già alcune case aperte all’accoglienza di piccoli nuclei di profughi ed anche alcune strutture qualificate per l’accoglienza. In settimana è stata diffusa la notizia che l’Opera Don Orione, a Tortona, ha affidato l’ex monastero delle Suore Sacramentine non vedenti (nella foto), in comodato gratuito, alla Cooperativa Villa Ticinum per realizzare in tempi brevi un progetto di accoglienza capace di ricevere fino a 30 profughi. Il progetto è stato denominato “Braccia e cuore”. “Questo progetto di Tortona era in gestazione da tempo – ha infor-

mato il Superiore Generale don Flavio Peloso – la Congregazione è già impegnata in varie località d’Italia per accogliere e aiutare queste persone, cercando di unire senso civile e carità cristiana. Abbiamo ricevuto un convinto incoraggiamento da parte del vescovo Mons. Vittorio Viola in questa iniziativa di Tortona. È un’emergenza di grande rilevanza di cui ci si sta rendendo sempre più conto realisticamente”. La Villa Pedevilla – questo il nome del benefattore che fece dono della sua casa – fu prima destinata a sede del Piccolo Cottolengo (poi trasferito vicino al Santuario), poi fu monastero delle Sacramentine cieche (ora trasferite a Villa Charitas). Comprende l’ampio e complesso edificio che fu abitato e tenuto molto bene dalle suore fino a due anni fa; c’è un rustico fatiscente e da anni inutilizzato e un’area verde. Nei due anni in cui la casa è rimasta

ALZANO - Organizzata dalla Pro Loco il 5 settembre

vuota si sono verificati furti di rubinetterie, di materiale elettrico e di rame, ma presto tutto sarà in ordine. La Congregazione mette a totale disposizione la Villa Pedevilla in comodato gratuito per tre anni, mentre la Cooperativa Villa Ticinum avrà la piena responsabilità della gestione operativa, economica e legale del progetto “Braccia e cuore”. Dall’ambiente orionino di Tortona ci sarà l’aiuto di un assistente spirituale e di volontari. La Cooperativa Villa Ticinum ha già due strutture di accoglienza attive da tempo e già collabora nel Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR); ha buona sintonia di valori e di stile nella realizzazione di accoglienza qualificata di profughi”. Il progetto “Braccia e cuore” darà agli ospiti non solo un alloggio, ma offrirà una convivenza assistita e animata da operatori sempre presenti. Non si offriranno solo beni ma anche relazioni umane. Verranno offerti loro servizi di socializzazione, di insegnamento della lingua italiana, di educazione civica e relazionale, di mediazione culturale. La permanenza degli ospiti è regolata in accordo con la Prefettura e potrà essere breve o un poco prolungata, ma è pensata per non essere un parcheggio umiliante per i profughi e pericoloso per i cittadini, ma un’esperienza e un tempo utile di conoscenza e di incontro. Come ha osservato il Superiore generale “fare una buona accoglienza significa trasformare un problema in risorsa civile e spirituale”. Giampiero Congiu

PONTECURONE - Presentati il 12 settembre dal sindaco

La XXV sagra del fagiolo I lavori al plesso scolastico

ALZANO SCRIVIA - Sabato 5 settembre la Pro Loco di Alzano Scrivia ha organizzato la “Sagra del fagiolo”. La manifestazione alla sua 25^ edizione si è svolta nella piazza del paese e ha attirato molte persone che hanno apprezzato il fagiolo cucinato in vari modi deliziando il palato degli ospiti intervenuti alla festa. La cena preparata dai cuochi volontari della Pro Loco prevedeva oltre al classico pasta e fagioli, altri piatti a base di fagioli, il tutto innaffiato dal buon vino dell’Oltrepò. Dopo una mattinata passata con il naso all’insù per capire se il tempo volgeva al bello, il lavoro dei volontari della Pro Loco è stato premiato dalla numerosa partecipazione delle persone che si sono divertite anche per la buona musica proposta da Graziella Group e dalla serata particolarmente tiepida che invitava a rimanere all’aperto. In occasione del 25^ anni-

versario della Sagra la Pro Loco ha offerto a tutti i presenti un bicchiere di spumante per il brindisi celebrativo. Durante la festa, sono stati proclamati Miss e Mister Fagiolo, Michela Marcianò e Marcello Torti (nella foto con il sindaco e Mariella Guagnini). La presidente della Pro Loco, Mariella Guagnini, nel ringraziare il Sindaco Adolfo Guagnini e tutti gli intervenuti, ha dato appuntamento al 13 ottobre per la Castagnata d’Autunno.

PONTECURONE - Nella mattinata di sabato 12 settembre si è svolta la cerimonia di presentazione e apertura a tutta la cittadinanza dei locali dell’Edificio Scolastico di via Roma, dopo i lavori di consolidamento statico e ristrutturazione eseguiti questa estate nell’ambito del programma “Scuole Sicure” predisposto dal Governo. Erano presenti, inseme al sindaco Ernesto Nobile, il vice ministro all’Economia Enrico Morando, il prefetto di Alessandria Romilda Tafuri e le autorità provinciali. Lo scopo finale dell’intervento dell’importo complessivo di 450.000 euro è stato quello di adeguare

Il Tribunale ha dato ragione al Comune di Tortona e all’Asl nella vertenza con l’Università del Piemonte Orientale TORTONA - Primo round favorevole a Comune e Asl nella vertenza che li oppone all’Università degli Studi del Piemonte Orientale e relativa al mancato pagamento del contributo a sostegno dell’attività dei ricercatori di nomina universitaria. Nei giorni scorsi, infatti, il Tribunale di Torino ha accolto le tesi di Comune e ASL e ha ritenuto che sia stata l’Università a non rispettare gli impegni assunti, attivando tardivamente le procedure per l’assunzione dei ricercatori; di conseguenza ha revocato il decreto ingiuntivo, condannando l’Università a rifondere al Comune e all’ASL le spese di giudizio. Nel 2012 l’Università aveva ottenuto dal Tribunale di Torino un decreto ingiuntivo

per un importo di Euro 100.000 nei confronti di Comune e ASL, sostenendo che questi ultimi non avevano provveduto al pagamento degli oneri per l’attività dei ricercatori, la cui nomina era prevista nella convenzione istitutiva del corso di laurea in Infermieristica, siglata nell’anno 2007 da Università, Comune e ASL. Comune e ASL, ritenendo iniquo il decreto ingiuntivo, avevano proposto opposizione al medesimo, sostenendo che, come poi riconosciuto dal Tribunale, a essere inadempiente fosse stata l’Università che aveva ritardato l’assunzione dei ricercatori e venendo, quindi, meno agli impegni assunti in sede di attivazione del corso di laurea in infermieristica.

strutturalmente il plesso scolastico al fine di ottenere il collaudo statico. Durante i mesi estivi sono stati realizzati i seguenti interventi: intonaco armato sulle murature portanti di spina; iniezioni di resine sulle murature portanti perimetrali; rinforzo di parte dei solai con l’applicazione di reti in fibra di carbonio; rinforzo di parte dei solai con la posa di struttura metallica a graticcio; rinforzo di parte delle travi e pilastri esistenti mediante l’applicazione di reti in fibra di carbonio; realizzazione di nuovi controsoffitti su tutte le aule del 2° piano e realizzazione di nuova tinteggiatura interna completa.

TORTONA E TORTONESE

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IL POPOLO

Giovedì 17 settembre 2015

In Breve

TORTONA/ABBAZIA DI RIVALTA SCRIVIA

Il restauro della Madonna Assunta

Giovedì 24 settembre, alle ore 21, presso l’Abbazia di Rivalta Scrivia si terrà la presentazione del restauro della scultura lignea della Madonna Assunta. Intervengono il parroco don Giuseppe Massone, il restauratore Vincenzo Basiglio dello Studio Gabbantichità, lo storico Fausto Miotti e il Vescovo Mons. Vittorio Viola. Animerà la serata la Corale “Francesco e Chiara” del Convento dei Frati Minori di Voghera. TORTONA/OPERE PUBBLICHE

Lavori in corso nelle vie cittadine

Nel mese di settembre prendono il via i lavori di rifacimento della pavimentazione di via Antonio Guidobono, strada del centro storico particolarmente dissestata, prevalentemente a carattere pedonale. Saranno posizionati cubetti di porfido, soluzione che dovrebbe ridurre i successivi interventi manutentivi. Sarà anche realizzato un nuovo tratto di marciapiede lungo la S.S. per Genova, tra via Don Gnocchi e il condominio 3G. L’intervento sarà realizzato grazie all’intubamento del fosso e consentirà ai pedoni di raggiungere agevolmente e in sicurezza il semaforo per l’attraversamento della medesima strada statale. CASALNOCETO/TRADIZIONI

Festa della Madonna della Fogliata

Domenica 20 settembre si terrà la tradizionale “Festa della Madonna della Fogliata” a Casalnoceto. La giornata di festa è preceduta dal triduo di preparazione che inizia questa sera e prosegue il 18 e il 19 settembre. Alle ore 21 ci sarà la recita del Rosario, le prime due sere nella chiesa Parrocchiale di Casalnoceto e la terza sera, vigilia della festa, presso il Santuario della Fogliata. Domenica 20 settembre alle ore 10 la Santa Messa sarà celebrata da don Augusto Piccoli, cappellano della Polizia di Stato di Alessandria e Asti. Nel pomeriggio alle ore 15.30 la recita del Rosario e alle ore 16 la celebrazione eucaristica saranno presiedute da don Prospero Digiglio, parroco di Casalnoceto. Al termine ci sarà la merenda per tutti e la lotteria. TORTONA/VITA PARROCCHIALE

Patronale dell’Addolorata

La comunità parrocchiale di San Giacomo si sta preparando alla festa patronale della Madonna Addolorata. Da lunedì 14 settembre si sta svolgendo il settenario di preparazione con la Messa alle ore 18 preceduta dal Rosario dell’Addolorata e dalla benedizione eucaristica. Il giorno della festa, domenica 20 settembre la Messa solenne delle ore 11 sarà officiata da Mons. Luigi Quaglini. Nel pomeriggio alle ore 17.30 presiederà la funzione Mons. Francesco Giorgi. Al termine si snoderà la processione per le vie del centro storico. Il rinfresco nel cortile dell’oratorio concluderà la giornata. TORTONA/AMMINISTRAZIONE

Nuove analisi sull’acqua dei pozzi

Nuova riunione, nei giorni scorsi, del Tavolo Tecnico tra ARPA, ASL, Provincia, ENI e Comune di Tortona per fare il punto della situazione alla luce dei risultati delle ultime analisi sui campioni d’acqua in seguito allo sversamento causato dall’ effrazione della rete dell’oleodotto, che ha inquinato alcuni pozzi a valle ma non ha interessato in alcun modo l’acquedotto cittadino. L’amministrazione comunale ha chiesto a ENI di mettere in campo ulteriori risorse e la società si è dichiarata disponibile a fornire nuovi laboratori mobili e pozzi di emungimento. Inoltre, l’amministrazione ha ottenuto da ENI la cosiddetta procedura ordinaria prevista in questi casi che contempla una campagna di analisi e interventi più sofisticati. I risultati di questi ulteriori accertamenti saranno presentati alla riunione del Tavolo Tecnico che si terrà mercoledì in Provincia.


di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 17 al 23 settembre 2015 Giovedì 17: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Venerdì 18: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Sabato 19: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321)

Roma Gli abitanti di Teo, il paese della sua nonna materna, all’udienza

Il Papa incontra il sindaco di Cabella

Il gruppo di Cabella Ligure e di Teo con il sindaco, il parroco e don Renzo Demergasso a Roma per l’udienza papale

CABELLA LIGURE - Una delegazione di abitanti di Cabella Ligure, con un gruppo di 8 persone della frazione di Teo, guidata dal Sindaco Roberta Daglio, dal parroco di Cabella don Jairo Alzate Ocampo e da don Renzo Demergasso, nativo di Teo, è partita martedì 8 settembre alla volta di Roma per incontrare Papa Francesco e per consegnargli la copia del certificato di nascita della sua nonna materna, Maria Gona. Fin dall’inizio del viaggio si poteva percepire una grande emozione dovuta alla consapevolezza di vivere un evento che per la gente della Val Borbera rappresentava un momento unico e emozionante. Anche se non si conoscevamo esattamente le modalità dell’incontro, tutti speravamo di portare a casa una grande gioia. Al mattino di mercoledì 9 settembre il gruppo è entrato in piazza San Pietro per prendere posto nel settore assegnato e assistere all’udienza papale. Il sindaco, in rappresentanza dei valborberini, è stata invitata ad accedere sul sagrato in attesa di incontrare personalmente il Santo Padre. Per farsi riconoscere i membri della delegazione hanno preparato un cartello con il nome del paese e quando Papa Francesco passando ha guardato la scritta e ha salutato con la mano, tutti hanno provato un’emozione è stata tantissima. Al termine dell’udienza il sindaco Daglio ha consegnato al Papa il certificato di nascita della nonna e un album di fotografie antiche e recenti di Teo in

Il sindaco Roberta Daglio consegna al Papa il certificato di nascita della nonna

ricordo delle sue origini tra passato e presente e tra queste vi erano alcune istantanee dei momenti della festa patronale dello scorso agosto durante la quale è stata apposta una targa in ricordo della nascita in paese di Maria Gogna. Quando il Sindaco ha raggiunto i suoi compaesani ha dovuto riferire per filo e per segno come si era svolto il colloquio avvenuto con il Santo Padre. Ancora visibilmente emozionata e pie-

NOVI LIGURE - Lo studente dell’Amaldi ha vinto 500 euro

Premio della CRTorino per Lorenzo Mazza

NOVI LIGURE - Lorenzo Mazza, studente della classe terza del Liceo Scientifico “Amaldi” indirizzo Scienze Applicate, ha vinto un premio di 500 euro messo in palio dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino nell’ambito del progetto “Diderot”, per un gioco da lui programmato di Scratch. La premiazione ha avuto luogo a Torino il 12 settembre. Il suo lavoro è stato selezionato fra oltre cento presenta-

ti a livello regionale dalle scuole secondarie superiori.

na di gioia Roberta Daglio ha raccontato che il pontefice ha sfogliato con attenzione l’album, soffermandosi sulle varie immagini e commentandole con affetto. Al rientro in paese tutti hanno voluto sapere com’era andata e sentire dalla voce dei partecipanti come era stata l’esperienza, desiderando di poter essere presenti a questo storico momento. Carla Demergasso

OVI

Giovedì 17 settembre 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Domenica 20: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Lunedì 21: Baiardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Martedì 22: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Mercoledì 23: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Edicole aperte domenica 20 settembre 2015 Bava, corso Marengo 91; Fanin Via Papa Giovanni 2, Fossati via Garibaldi 26, Ferrarese Roberto Via Verdi 69, Arecco via Amendola 20, Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone 48; Scarsi, Viale Chichero, Semino, Via Pavese ang. Piazza del Mercato. NOVI LIGURE - Il 19 settembre a palazzo Dellepiane

“La figlia sbagliata” conclude i pomeriggi di “Bicileggiamo”

NOVI LIGURE - Giungerà al termine sabato 19 settembre “Bicileggiamo” la nuova e interessante rassegna culturale e sportiva organizzata dal Comune di Novi, in collaborazione con il Centro Studi In Novitate, l’associazione culturale Librialsole, Tagete edizioni e il Comune di Pozzolo Formigaro, che ha scandito l’estate del 2015. Iniziata sabato 20 giugno, gli appuntamenti di questa proposta formativa hanno saputo fondere alla presentazione di libri l’attività sportiva in bicicletta e a piedi sul territorio. La talentuosa scrittrice piemontese Raffaella Romagnolo presenterà sabato il 19 settembre a palazzo Dellepiane alle ore 18 il suo ultimo romanzo “La figlia sbagliata” per Frassinelli editore. Con l’ultimo volume Romagnolo riconferma la sua eccellente capacità di mantenere alta l’attenzione del lettore con un’abile padronanza del difficile intreccio, poiché riesce a tenere saldamente in mano un racconto complesso con sensibilità e stile. E’ un sabato sera come tanti in una cittadina della provincia italiana: la televisione sintonizzata su uno show televisivo, nel lavandino i piatti da lavare. Un infarto fulminante uccide il settantenne Pietro Polizzi, ma Ines Banchero, sua moglie da oltre quarant’anni, non fa ciò che ci si aspetta da lei: non chiede aiuto, non avverte amici e familiari, non si preoccupa di seppellire l’uomo con cui ha condiviso l’esistenza. Comincia così un viaggio dentro la vita di una coppia normale. Una normalità, però, imposta e bugiarda, che per 45 anni, per una vita, ha nascosto e messo a tacere rancori, rimpianti, rimorsi e traumi. E mentre giorno dopo giorno la morte si impadronisce della scena, il confine fra nor-

malità e follia si fa labile. Raffaella Romagnolo, nata a Casale Monferrato nel 1971, vive a Rocca Grimalda con il marito. Prima della presentazione del libro è in programma una pedalata in collina tra le cantine del Gavi con partenza alle ore 15 dal Museo dei Campionissimi. Gli scrittori che si sono avvicendati sono stati Carlo Martigli e Roberto Centazzo. Martigli ha presentato il suo ultimo romanzo “La congiura dei potenti” per Longanesi editore. Sicuramente lo scrittore italiano più apprezzabile del filone letterario del giallo storico che confina con l’esoterico, con “La congiura dei potenti” Martigli inizia il racconto dal fatidico 1521 quando si scatena la caccia a Martin Lutero colpevole di non avere voluto abiurare le sue tesi contro la Chiesa di Roma; gli avvenimenti storici di un’Europa del ’500 in profonda decadenza, vengono abilmente affiancati a una realtà parallela fatta di magie ed eresie. Centazzo ha presentato “Toccalossi e l’impicciona” per Fratelli Frilli editore: l’autore, ispettore capo della Polizia di Savona, racconta un’altra avventura della sua creatura letteraria il Giudice Toccalossi, esistenzialista e filosofo, da sempre più interessato al caso umano che al fatto giudiziario. Michela Ferrando


IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 17 settembre 2015

Novi Ligure Il 4 ottobre, alle ore 11.30, a Sant’Andrea la Messa di trigesima celebrata da Mons. Martino Canessa

In ricordo di don Franco Zanolli parroco della Collegiata

NOVI LIGURE - Dire don Franco Zanolli e dire la meravigliosa chiesa Collegiata di Novi Ligure è sempre stato la stessa cosa per tutti noi, fin dagli anni del seminario. Ugualmente dire don Franco era dire la Vergine Lagrimosa, la “Munificentissima Novarum Patrona”, il suo simulacro, i suoi manti e le sue corone, la sua storia secolare intrecciata con quella della città. Soprattutto era dire un prete di fede e di preghiera, appassionato della sua chiesa, della sua gente, della sua città, che quando ti assicurava un’Ave Maria alla Lagrimosa lo faceva per davvero, con fraterna carità e filiale amore alla Vergine, onnipotente per grazia. Sacerdote del tempio, nel senso più alto e nobile del termine, serviva Dio giorno e notte nella sua casa, che ha reso splendente, recuperando arte e storia di Novi come forse nessun altro prima di lui. La Collegiata, mal ridotta dalle ingiurie del

tempo, ha trovato il suo rifondatore in don Franco, che già aveva fatto risorgere la chiesa di Sant’Andrea dalle macerie del crollo. Grazie alla sua opera saggia e mite si era anche definita l’annosa questione della proprietà della chiesa e il comune di Novi Ligure aveva donato alla diocesi la Collegiata. Don Franco, sia pur nel suo fare dimesso e silente, era uomo di cultura, di erudizione e di gioiosa ricerca teologica. Ricordo l’ultima volta che ci incontrammo, poco prima del 5 agosto e la simpatica conversazione mariologica, partendo dal prefazio della Messa “Maria Madre del bell’Amore”, nella raccolta del messale mariano. La Vergine “Bella nella passione del Cristo, imporporata dal suo sangue, come mite agnella unita al sacrificio del mitissimo agnello” lo commuoveva profondamente. Il legame di quel testo liturgico con Melitone di Sardi lo rinforzava ancor di più nella convinzione dell’origine orientale del simulacro della Lagrimosa, cosa che gli contestavo sempre amabilmente; lui, ancor più amabilmente, mi faceva toccare col dito quella decorazione dell’orlo del manto della statua, dove era capace di leggere in “monogrammi di lettere greche” una lode a Maria che richiama la fede del Concilio Niceno II: “pace rivolgere riverenza a Cristo principio e fine di tutto; onorare la Madre di Cristo, venerare la Madre di Cristo”. Di quella frase sul manto della Lagrimosa don Franco fece un autentico programma di vita. Onorò e venerò la Vergine Maria con profondo trasporto e con Lei rivolse la sua vita a Cristo. Ora ci manca! Entreremo ancora nella Collegiata di Novi, ma ci parrà spenta, muta, deserta di quella presenza amica, di quel passo che ti giungeva alle spalle e con gioia ti diceva: “bravo sei venuto!”. Ci resta il ricordo fecondo, l’esempio bello. Ci resta la speranza che si compia nell’amico don Franco quella tenera ricompensa divina, quella che impegna il Padre celeste a edificare una casa eterna a chi, nel tempo, tanto ha fatto per lo splendore del luogo ove la Gloria di Dio ha posto dimora. don Maurizio Ceriani

L’Amministrazione Comunale novese L’Amministrazione Comunale di Novi Ligure esprime il suo più profondo cordoglio per la scomparsa di don Francesco Zanolli, parroco della Collegiata, deceduto a causa di un malore improvviso. “È un grave lutto per l’intera comunità – ha commentato il Sindaco, Rocchino Muliere – di don Franco ricordo la sua grande generosità e l’attenzione che ha sempre riservato ai problemi di Novi, così come l’attac-

L’associazione “Quelli del ’38” Il Signore ha chiamato a Sé, all’improvviso, il suo servo fedele parroco e rettore della Collegiata, in questa nostra amata città di Novi. Abbiamo avuto modo di apprezzare, in tantissimi anni di attiva collaborazione, le sue preziose qualità umane, intellettuali e spirituali, spese tutte a favore della nostra comunità, sia nella ricostruzione che nel restauro del tempio, affinché divenisse sempre più bello come dimora del Dio vivente e trono elevato alla Vergine Lagrimosa. Ancor più nella edificazione della comunità vivente come popolo profetico, sacerdotale e regale, Corpo mistico di Cristo e Tempio

Don Franco Zanolli è stato sacerdote di fede autentica e storico di profonda preparazione, realizzando in se stesso un tutt’uno tra questi aspetti così diversi, una sintesi che appare evidente leggendo la sua ultima pubblicazione, quella sul gruppo scultoreo della Madonna Lagrimosa. In questo libro, oltre al lavoro di restauro ben documentato da splendide fotografie, il lettore può trovare anche le motivazioni religiose del culto che i Novesi, nei secoli, hanno tributato alla loro Patrona; allo stesso modo, chi ha avuto modo di conoscere don Franco, lo ricorda allo stesso tempo in archivio a far ricerche sulla storia ecclesiasti-

Ottava edizione della “Giornata della Cultura americana”

Grimaldi, assegnista all’Università di Genova, Mathias Balbi. Il Centro Studi “John F. Kennedy”, fondato dall’associazione Culturale Lettere e Arti, con la collaborazione ed il supporto dell’amministrazione comunale francavillese, è stato costituito a Francavilla Bisio attorno al ricco fondo di americanistica “Franco Fossati’”custodito presso la locale biblioteca civica, composto da una miscellanea e di una sezione interamente dedicata a John F. Kennedy e alla politica statunitense dell’epoca. La collezione, donata generosamente dalla famiglia Fossati e unica in Italia, raccoglie rari e preziosi testi kennediani, spesso in edizione limitata, capaci di fornire agli studiosi – che sempre più spesso richiedono di consultarli – una panoramica del tutto originale sul periodo. Le attività del Centro consistono nella programmazione di eventi di carattere scientifico e culturale relativi alla storia americana, con particolare en-

vivo dello Spirito. Mite e silenzioso, amante della preghiera e dello studio, durante il suo mandato pastorale in mezzo a noi, lo abbiamo sentito come vero pastore del gregge. Pur nel doloroso distacco, sappiamo che egli continuerà ad assistere ed accompagnare la nostra comunità, perché non si disperda, ma continui il suo operoso cammino. Invitiamo tutti a pregare per la sua anima benedetta, e a unirsi alle solenni celebrazioni di suffragio. Ringraziamo ancora Don Franco per la collaborazione e l’amicizia condivisa.

L’amico Andrea Scotto

FRANCAVILLA BISIO - La manifestazione si è svolta il 12 e il 13 settembre ed è stata dedicata a Bob Kennedy

FRANCAVILLA BISIO - Si è svolta sabato 12 settembre presso la SOMS di Francavilla Bisio l’VIII edizione della Giornata della Cultura americana, a cura dell’associazione Lettere e Arti, quest’anno incentrata su Robert Kennedy (nella foto), fratello minore di John F. Kennedy, e del suo impegno a nutrire il pianeta. La rassegna, dal tema “Libri. Cibo dello spirito”, come sempre, ha voluto dedicare una giornata interamente alla civiltà, alle tradizioni e ai costumi degli Stati Uniti d’America. Alle 16.30 è stata inaugurata la mostra bibliografica “Robert Kennedy e la parabola dell’America contemporanea”, a cura di Alberto Giordano, mentre alle 17.30 presso il pub 1340 si è svolta la tavola rotonda intitolata “Robert Kennedy, la democrazia e i limiti dello sviluppo”, alla quale sono intervenuti Alberto Mattioli, Giovanni Borgognone professore presso l’Università di Torino, con il coordinamento di Alberto Giordano. Nel corso del pomeriggio è stato letto un messaggio autografo inviato da Carmine Parisi, collaboratore di Robert Kennedy durante la campagna per la nomination a candidato presidente degli Stati Uniti d’America nel 1968. L’attore novese Francesco Parise ha concluso il pomeriggio recitando un brano tratto dal volume “Sogno cose che non sono state mai”. Domenica 13 settembre la manifestazione è proseguita presso il mulino di Basaluzzo con il dibattito sul volume “Americana Verde. Letteratura e ambiente negli Stati Uniti” a cura di Anna Re. Ha coordinato il pomeriggio, al quale hanno preso parte l’autrice e Giorgio

camento nei confronti del Duomo cittadino. È da ammirare il suo impegno che ha sempre profuso per la valorizzazione e il recupero della Collegiata, un edificio religioso che rappresenta un patrimonio per la nostra città dal punto di vista storico, culturale e della tradizione novese. Credo lascerà un grande vuoto nelle tante persone che in questi anni lo hanno conosciuto per le sue straordinarie doti umane e spirituali”.

fasi sull’età kennediana, da tenersi presso il comune di Francavilla Bisio e in altri centri limitrofi, nonché lo sviluppo e la partecipazione a progetti di ricerca in partnership con Università, Centri Studi e Istituti di Ricerca nazionali e internazionali. Le linee-guida delle attività del Centro Studi vengono determinate da un Comitato Scientifico composto da personalità di altissimo profilo culturale, selezionate esclusivamente sulla base delle competenze professionali. La sede operativa del Centro Studi si trova presso la Biblioteca civica di Francavilla, dove è stata allestita una sala studio e consultazione dotata del materiale librario, audiovisivo e telematico necessario all’espletamento delle funzioni del Centro. La sala consultazione è aperta a studiosi, su prenotazione, negli orari di apertura della biblioteca. Michela Ferrando

ca della città, e sull’altare a celebrare la Messa; tra le impalcature della Collegiata durante i restauri edall’interno del confessionale, ad amministrare il sacramento della riconciliazione. La volontà di non fermarsi alle apparenze dell’erudizione fine a se stessa e del “fare tanto per fare”, ma di andare sempre e fino in fondo alla ricerca della verità nelle cose e nelle persone: questo è il tesoro che don Franco ha consegnato a noi Novesi durante un’intera esistenza, e che noi abbiamo il dovere morale di consegnare alle nuove generazioni intatto, come intatta deve continuare a restare, nell’aspetto e in ciò che contiene, la chiesa Collegiata.

NOVI LIGURE - L’esperienza di due classi del Liceo Classico

L’Amaldi al Festival della Letteratura NOVI LIGURE - Se le gite scolastiche oggi rappresentano la normalità, non si può dire lo stesso per le gite pre-scolastiche: quelle che si svolgono cioè negli ultimi, preziosi giorni di vacanza per alunni e insegnanti. L’occasione, per i ragazzi di 2^ e 3^ del Liceo Classico Amaldi di Novi, è venuta da Andrea Vitali, il famoso scrittore con cui hanno iniziato nei mesi scorsi un vero e proprio sodalizio intellettuale destinato a durare a lungo. Vitali, dopo la loro partecipazione alla maratona di lettura dell’Odissea a Bellano, li aveva invitati al Festival della Letteratura di Mantova, di cui è un veterano. Il 9 settembre, accompagnati dalla professoressa Lucina Alice, sono partiti per la città lombarda. Il Festival è stato ricco di interessanti eventi e incontri con celebri autori. Il programma “personale” dei ragazzi dell’Amaldi prevedeva alcuni appuntamenti davvero coinvolgenti. Molto apprezzato il dibattito tra Elisabetta Bucciarelli e Paolo Colagrande sulle differenze tra la scrittura femminile e quella maschile, così come quello sulle province che, a quanto pare, “sono tutte uguali”, con protagonisti proprio Andrea Vitali e l’italo-argentino

Adrian Bravi. Ha suscitato l’entusiasmo generale la conferenza di Beppe Severgnini con Stefania Chiale, incentrata sulle “Parole della distanza” e sui diversi modi in cui si può parlare dei viaggi. Particolarmente applaudito lo spettacolo “Pianoforte Vendesi”, tratto dall’omonimo romanzo di Vitali e interpretato dal talentuoso Adriano Evangelisti che con fisicità ed estro teatrale ha dato volto a tutti i personaggi della storia. E’ piaciuta molto anche l’inquietante mostra “Il museo della follia” a cura di Vittorio Sgarbi. Soltanto l’evento “Le immagini e il potere” con Salvatore Settis e Carlo Ginzburg ha suscitato qualche perplessità. I due storici hanno affrontato il tema attraverso una conversazione molto dotta e dimostrando tutta la loro smisurata cultura, con l’effetto però di risultare spesso difficili da seguire dal pubblico. L’esperienza è stata un successo, coronato pure dalla divertente esperienza di alloggiare in un campeggio anziché nel “solito” hotel. Certamente una splendida avventura e un ottimo modo per prepararsi a riaprire in bellezza la stagione scolastica. l.r.


Volpedo Il 22 settembre l’associazione Pellizza consegna il Premio

Il “Quarto Stato” a don Colmegna

Don Virginio Colmegna vincitore del “Premio Quarto Stato”

VOLPEDO - Il “Premio Quarto Stato” è uno degli eventi centrali delle manifestazioni pellizziane: in un certo senso, completa la mostra del pittore che è allestita, in ciascuna edizione, nel suo atelier dando rilievo, attraverso gesti e parole, ai contenuti più alti e universali della pittura pellizziana. Il premio è stato pensato per mettere in risalto, attraverso la riflessione e il confronto, i valori di umanità e di coesione sociale che Pellizza ha rappresentato nella sua tela più nota. Ed è stato pensato per essere destinato ad un personaggio che, in modi e linguaggi differenti, abbia lavorato nel variegato mondo dell’espressione artistica o letteraria, dell’azione politica come dell’impegno sociale e che accetti di confrontarsi e di raccontarsi in relazione ai temi e alle problematiche suggerite dal Quarto Stato. La storia del premio conta i nomi di Francesco Guccini, di Gino Strada, di

Enzo Bianchi e di Carlo Petrini, tra gli altri. Per l’ottava edizione, l’associazione Pellizza ha individuato come destinatario don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità dal 2002 per volere del cardinal Martini, per anni guida della Caritas Ambrosiana, figura di spicco nel panorama dell’impegno sociale a livello nazionale. Tutta l’esperienza di vita di don Colmegna è segnata dall’aiuto e dall’attenzione per i cosiddetti ultimi, messi in atto attraverso un’azione determinata a porre in primo piano la dignità dell’uomo senza le preclusioni dettate dalle differenze: di lingua, di nazionalità, di fede. La Casa della Carità è una struttura complessa e articolata, che opera nella periferia nord orientale di Milano e che, come una porta aperta sulla città, ogni giorno si prende cura di centinaia di persone in difficoltà: famiglie senza casa, giovani, migranti, mamme con bambini e persone con problemi di sa-

lute mentale. A titolo gratuito. Un’azione di solidarietà costante che non si ferma all’assistenza, ma che accompagna la persona in una completa riabilitazione sociale per aiutarla a ritornare autonoma. Diritti, salute e lavoro sono le strade certe di questo cammino, svolto attraverso l’impegno di assistenti e volontari, con un unico obiettivo: la persona e la sua dignità. In molti anni di impegno la Casa della Carità di è cresciuta come vero e proprio laboratorio culturale e sociale, consentendo un credito di esperienza prezioso e spendibile per le esigenze di tutta la città, pressanti più che mai in tempi come questi. In tempi come questi, appunto, in cui l’intervento della Casa della Carità si è rivelato risolutivo nelle situazioni più delicate e pressanti: come quella dei profughi provenienti dall’Africa e dalla Siria che all’inizio dell’estate hanno sostato per giorni alla stazione Centrale di Milano e che sono stati assistiti e accolti nella struttura guidata da don Colmegna. Don Virginio sarà a Volpedo nella serata di martedì 22 settembre, a confronto col pubblico e con il Vescovo della Diocesi di Tortona Mons. Vittorio Viola, che ha accettato volentieri di condurre il dialogo su questi temi che fanno parte della sua storia personale e per i quali ha mostrato più volte una spiccata sensibilità. La consegna del “Premio Quarto Stato” è sempre stata un momento di riflessione importante e di spessore, in cui si riscontra l’attualità del messaggio pellizziano attraverso la forma alta e significativa della testimonianza personale: quest’anno è segnata, ancora di più, dalle vicende spesso tragiche di un’attualità urgente, che quotidianamente mette ciascuno di noi a confronto con drammi umani e sociali di fronte ai quali non è più pensabile alcuna forma di insensibilità. Manuela Bonadeo

TORTONA - Allievi del Peano e del Galilei sono stati i protagonisti di uno stage formativo a Crissolo

Gli studenti dei licei hanno incontrato i migranti

TORTONA - “Exchange: experience and challenge”. Un’espressione in lingua inglese per presentare un progetto nato all’interno della scuola con la partecipazione e il protagonismo degli studenti che con la loro voglia di fare trascinano in avventure belle e significative. L’idea, emersa dagli incontri di autoformazione che gli studenti del Liceo Peano organizzano per aprirsi al territorio e alle realtà extrascolastiche, è stata quella di proporre uno stage formativo di quattro giorni ai piedi del Monviso in cui incontrare ospiti e operatori delle strutture di accoglienza per richiedenti asilo. In pratica l’occasione per conoscere le diverse realtà che operano con i migranti e i rifugiati, ma anche per fare un’esperienza di servizio nell’insegnamento della lingua italiana ai migranti sotto la guida dei mediatori culturali e linguistici del progetto. Così un gruppo di dieci studentesse e studenti del Peano di Tortona e qualche rappresentante del Galilei di Voghera sono partiti il 7 settembre per raggiungere Pian della Regina a Crissolo, la casa dell’Azione Cattolica di Pontecurone che ospitava l’iniziativa. Ad accoglierli gli operatori del progetto SPRAR di Pavia, delle cooperative Villa Ticinum,

IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

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l’Alternativa e “Progetto Con-Tatto”, e un gruppo di undici giovani ragazzi africani con i quali condividere vacanza, cibo, scambio linguistico. Isabella e Silvia, due studentesse, parlando dello stage hanno scritto su whatsapp: “Sembra esagerato, ma dire che è stata una delle più belle esperienze della nostra vita è appropriato. Non avremmo mai pensato di legare così tanto con tutti e di conoscere persone così fantastiche africani e italiani compresi in soli quattro giorni. Ci piacerebbe rifare tutto da capo perché ogni istante è stato unico. Rico-deremo questa esperienza per tutta la vita”. Replica Chiara: “E’ stata un’esperienza forte, toccante e sicuramente indimenticabile. Ci siamo avvicinati a realtà completamente diverse dalle nostre e a storie tanto lontane e inimmagi-

nabili, che al contempo hanno rivelato avere anche molti punti in comune con le nostre. Il mettersi a servizio di persone che sicuramente hanno più bisogno di quanto crediamo è appagante e ci fa sentire parte di una gigantesca macchina che, se ci impegniamo, può davvero cambiare il mondo. Un’esperienza da consigliare a tanti ragazzi della nostra età e assolutamente da rifare!”. E ancora Matteo: “Sono alcuni giorni che siamo tornati a casa e tutto sembra normale proprio come prima di partire, invece no, siamo diversi: più consapevoli di quello che succede intorno a noi e con tanta voglia di fare qualcosa di bello. Dentro di noi ci sono ancora i ricordi di quei giorni stupendi passati a Crissolo, in quella casa, dive abbiamo passato tanti momenti felici, dove abbia-

mo cantato, ballato, ci siamo confrontati, lavorato fianco a fianco con quei ragazzi che all’inizio sembravano tanto diversi da noi e invece ora consideriamo come amici o, meglio, fratelli”. Per chiudere Magda che appunta nei compiti per le vacanze sul suo diario estivo: “E per finire sconvolgente / incontrare nuova gente / a Crissolo neri e bianchi / tutti uguali in mezzo ai banchi / non stupitevi se stiam vicini / siamo tutti clandestini”. Il tempo è volato e al momento dei saluti, il 10 settembre davanti alla cattedrale di Saluzzo, le mani sembravano cercarsi in un unico grande abbraccio di fraternità che colorava di bianco e nero la speranza concreta che è possibile cambiare attraverso l’esperienza e la sfida del mettersi alla prova. Improvvisamente, come uno squarcio di sole lascia intravedere per qualche attimo l’imponente Monviso, s’illuminano le parole di Papa Francesco: ‘la realtà è più importante dell’idea’. Grazie a Fabio, Mirella, Piera, Sandra, Flo, Luigi, Giulia, Massimo e agli amici della compagnia teatrale Antigone per questa esperienza pilota alla quale ne seguiranno altre perché questi giovani ragazzi non molleranno facilmente. Gianfranco Agosti

Giovedì 17 settembre 2015 TORTONA - Dieci spettacoli di prosa in cartellone

La nuova stagione teatrale del Civico

“Il malato immaginario” che apre la stagione al Civico

TORTONA - Sabato 12 settembre, alle ore 17, presso il Ridotto del “Civico” tortonese, si è svolta la consueta conferenza stampa di presentazione della stagione di prosa per la stagione incipiente 2015-2016. Marco Vaccari, responsabile della “Fa.Ma. Fantasma” ha fatto gli onori di casa e, prima di passare in rassegna il cartellone in programma, ha dato la parola all’assessore alla cultura Marcella Graziano che ha rivolto il saluto istituzionale dell’amministrazione, rimarcando il valore storico del teatro per i tortonesi, la sua preziosità architettonica e come sia un tramite culturale sempre attento ai giovani e alle scuole. Dopo la presentazione della stagione degli spettacoli dei burattini della “Peppino Sarina”, della “Coltelleria Einstein” per le scuole e degli “Amici della Musica” per la musica classica, l’attesa stagione di prosa con tutti gli spettacoli che saranno il mercoledì alle ore 21 a partire dal 4 novembre per giungere al 6 aprile con dieci serate da scoprire. Si parte con un classico, “Il malato immaginario”, con Andrea Buscemi, che cura anche la regia, e Nathalie Caldonazzo. Il 18 novembre “L’abito della sposa”, storia che si dipana in una sartoria italiana degli anni Sessanta, di Mario Gelardi per la regia di Maurizio Panici, con Alice Spisa e Pino Strabioli, il quale sarà il regista del

terzo appuntamento (18 novembre) con Vanessa Gravina e Francesco Salvi in “Nina” di André Roussin, commedia francese di grande successo in patria. Incontro pre-natalizio con Luchino Giordana, Daniela Poggi e Giancarlo Zanetti (anche regista) in “Il gioco” (“The Game”), thriller psicologico molto aggrovigliato. L’anno nuovo è inaugurato da Mariangela D’Abbraccio, Blas Roca Rey, Augusto Fornari e Nicoletta della Corte in “Cancun”, intrecci di amori coniugali, del regista Marco Mattolini. Il 27 gennaio 2016 un trio femminile, Paola Gassman, Lydia Biondi e Mirella Mazzeranghi in una pièce di Mino Bellei, “La vita non è un film di Dorian Day”, curata da Claudio Bellanti. “Il marito di mio figlio”, con Eva Grimaldi e Andrea Roncato, è in programma il 10 febbraio, Barbara De Rossi arriverà al “Civico” il 24 febbraio in “Medea” e Corrado Tedeschi salirà sul palco il 9 marzo con “Il volpone” di Ben Jonson. La chiusura gioca in casa: Marco Vaccari guida la compagnia del Teatro San Babila in “Ciò che vide il maggiordomo” di Joe Orton. Per le prime due settimane sarà possibile rinnovare l’abbonamento della stagione precedente, da martedì 29 settembre vendita libera per le nuove sottoscrizioni. Davide Ferreri

CERRETO GRUE - La mostra del pittore morto nel 1955

Il paese nei dipinti di Domenico Rossi

Al centro il figlio di Rossi con la moglie e i visitatori

CERRETO GRUE - Una interessante mostra d’arte, in ricordo del pittore Domenico Rossi è stata allestita a Cerreto Grue in occasione della tradizionale festa dell’uva. Rossi è una notevole figura d’artista, mancato a soli 45 anni nel 1955. Bergamasco di origine era molto legato a Cerreto, perché il paese aveva accolto la sua famiglia sfollata durante la guerra e gli aveva dato in sposa Felicina Schiavi. Allievo dell’Accademia Carrara, ha lasciato a Bergamo importan-

ti opere presso istituzioni pubbliche e collezionisti privati. La città recentemente gli ha intitolato una via. La mostra allestita a Cerreto vuole essere un omaggio al paese, del quale sono stati esposti scorci a china e a olio, evidenziati con fotografie attuali: una sorta di esposizione parallela presentata sabato scorso nel salone del Comune dal Sindaco Piero Bonadeo, dal figlio del pittore, Alessandro e dalla nuora Claudia Fornoni. a.b.


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EVENTI E CULTURA

Giovedì 17 settembre 2015

17 CODEVILLA - Il 20 settembre a Montelio con Calyx

L’Autunno fa il pieno di cultura in biblioteca

La sala della biblioteca civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme

RIVANAZZANO TERME - In vista della stagione culturale autunno/inverno, si è tenuta sabato 5 settembre la riunione della Commissione di Gestione della biblioteca civica “Paolo Migliora”, presieduta da Laura Disperati. La commissione, composta, oltre che dalla presidente da Silvano Barbieri, Giuliano Chiodi, Renata Di Caccamo, Vincenzo Giudice, Marco Largaiolli, Emilio Francioso, Angela Maria Scupelli e Graziella Zelaschi, ha deliberato su numerose iniziative e manifestazioni a favore della cittadinanza. La biblioteca sarà attiva su numerosi fronti. Innanzi tutto quello artistico. Tanti sono i progetti in cantiere indirizzati alla promozione della lettura e rivolti sia al pubblico adulto, sia ai giovani lettori che frequentano abitualmente la nostra struttura. Sabato 19 settembre alle ore 10.30 riprenderanno le riunioni del Gruppo di lettura. Si tratta di un appuntamento divenuto ormai una piacevole consuetu-

dine per un nutrito gruppo di lettori che si ritrovano a discutere di libri e letteratura, a scambiarsi idee e consigli di lettura, a condividere, insomma, una passione in un clima di piacevole, sereno e ricco di spunti di riflessione. Nel corso del primo incontro, aperto a tutti, si parlerà non solo delle letture estive ma anche di nuovi percorsi di lettura da fare prossimamente. Fra le novità di quest’anno, la Commissione di Gestione intende proporre, una serie di “Caffè filosofici”, tre incontri dove potere approfondire alcune tematiche importanti e connesse sia all’attualità, sia alle problematiche che l’uomo, nel corso dei secoli, si è sempre posto: etica, diritto, conoscenza, bellezza, città. A tenere gli incontri saranno personalità di spicco del mondo culturale e universitario. Sono in programma presentazioni di libri e incontri con l’autore, conferenze e dibattiti su vari temi di attualità e di interesse pubblico, incontri

con personalità del mondo della cultura. Non meno ricco il ventaglio di iniziative dedicato ai più piccoli. Saranno organizzati degli incontri di lettura animata e dei laboratori didattici. All’inizio di novembre si terrà la premiazione del concorso estivo di lettura “Più leggi, più vinci!” con uno spettacolo di burattini offerto a tutti i nostri piccoli lettori. Il programma vasto e interessante è frutto dell’impegno della Commissione di Gestione dell’amministrazione comunale che vuole offrire ai propri concittadini momenti importanti di crescita culturale con iniziative e interventi di grande livello. Durante i mesi estivi la biblioteca non è rimasta inoperosa ma ha garantito i servizi di prestito, interprestito, consulenza bibiliografica e supporto informativo all’utenza. Nei mesi di luglio e agosto l’affluenza è stata decisamente numerosa tanto da registrare, per il mese di luglio un totale di 850 prestiti e per il mese di agosto un totale di 660 prestiti. Questi numeri fanno sì che il totale di prestiti da gennaio ad agosto sia di 4978 unità, ben 470 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Si tratta di risultati davvero lusinghieri che ribadiscono, ancora una volta, la centralità della Biblioteca rivanazzanese nel panorama culturale dell’Oltrepò Pavese. La professionalità e la competenza degli operatori, la disponibilità di continue novità librarie, la decisione di non osservare periodi di chiusura nel periodo estivo ma di rimanere a disposizione degli utenti hanno premiato la Biblioteca con dei risultati decisamente ottimi. La sempre costante collaborazione della Commissione di Gestione con l’amministrazione comunale completa questo quadro notevolmente soddisfacente.

RIVANAZZANO TERME - Fino al 20 settembre sono visitabili sei mostre

Ottava Settimana della Fotografia

RIVANAZZANO TERME - Prosegue fino al 20 settembre l’ottava edizione della Settimana della Fotografia, organizzata dal Circolo Fotoamatori Rivanazzanese. L’evento è patrocinato dal Comune di Rivanazzano Terme, dalla Provincia di Pavia e dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (F.I.A.F.). Anche quest’anno in Circolo Fotoamatori Rivanazzanese intende diffondere la fotografia esponendo le opere di fotografi di fama nazionale e internazionale, coinvolgendo, come ogni anno, diverse locations che ospitano le mostre durante tutta la settimana. L’inaugurazione della Settimana della Fotografia si è svolta sabato 12 settembre, alle ore 16.30, presso il Teatro Comunale. La presentazione è stata moderata da Laura Disperati, presidente del Circolo Fotoamatori Rivanazzanese (C.F.R.). Alla manifestazione partecipano cinque fotografi con ciascuno una propria mostra personale mentre il circolo è presente con una mostra collettiva di tutti i soci e anche quest’anno propone il tema della Street Photography, la fotografia di strada, continuando il tema di ricerca avviato lo scorso anno. Le mostre sono aperte al pubblico dalle 15.30 alle 18.30 mentre il sabato e la domenica l’orario di apertura è dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30, l’ingresso è libero (www.rivafoto.com). Le locations che ospitano le mostre sono:

Teatro comunale, Terme di Rivanazzano, Ristorante Selvatico, Biblioteca Civica e Stazione di Salice Terme. Laura Disperati, presidente del Circolo Fotoamatori Rivanazzanese ha raccontato che: “L’idea della Settimana della Fotografia” nacque addirittura negli anni ’70, quando, in collaborazione con la Biblioteca civica Paolo Migliora, fu organizzato un concorso nazionale di fotografia (Allori d’oro) con una giuria composta dai più importanti personaggi della fotografia italiana come Giorgio Lotti e Lanfranco Colombo che ottenne un grande successo e, a fianco del concorso, fu realizzata la prima settimana della fotografia, con incontri e mostre di autori locali e nazionali”.

Il Circolo, infatti, è stato fondato nel 1973 e persegue, ancora oggi, l’obiettivo della conoscenza, dell’approfondimento e della diffusione della fotografia a livello amatoriale. Dal 2008 alla “Settimana della fotografia” sono stati invitati artisti di fama nazionale e internazionale e locali con lo scopo di permettere a tutti gli appassionati di ammirare splendide mostre sul territorio. Esporranno le loro fotografie Guido Colla presso le Terme, Augusto De Bernardi in biblioteca civica, Margherita Garavana alla Stazione di Salice, Massimo Pandiani al ristorante Selvatico, il Circolo Fotografico Oltrepò e il Circolo Fotoamatori Rivanazzanese al Teatro Comunale.

“In vendemmia tra natura e storia”

CODEVILLA - Domenica 20 settembre Calyx l’associazione naturalistica e culturale organizza la manifestazione “In vendemmia tra natura e storia” ovvero una giornata enologica con escursione panoramica alla scoperta delle radici storico-ambientali della viticoltura in Valle Staffora, visita di cantina storica con mercatino prodotti tipici, raccolta e pigiatura uva, picnic in vigna con degustazione vini, giochi da cortile per grandi e piccini Il ritrovo per i partecipanti è per le ore 9.50 presso la Tenuta Montelio a Codevilla. Terminata la registrazione alle ore 10 si partirà in compagnia delle guide per l’escursione della durata di circa 1 ora e mezza lungo la panoramica Costa del Sole, un’area appartenente alla prima fascia collinare della Valle Staffora dominata dal pittoresco borgo di Mondondone. Oltre alla sua importanza come centro amministrativo e monastico durante il Medioevo, la zona vanta bellezze paesaggistiche e particolarità ambientali come la vena dei Gessi e le aree microclimatiche di tipo mediterraneo che conferiscono caratteristiche uni-

che alla produzione agricola locale. Al termine della passeggiata si parteciperà attivamente ad una sessione di vendemmia presso l’azienda agricola Montelio, nei cui fondi si produce uva e vino fin dal XII secolo. La raccolta dell’uva sarà seguita da un pic nic presso il roccolo da caccia sulla sommità della collina che domina l’azienda e da cui quest’ultima prende il nome Monte Helios, il monte del sole. Nel pomeriggio si visiteranno le parti storiche della cantina e chi lo desidera potrà anche partecipare alla pigiatura sull’aia con i piedi, secondo l’antico metodo. Al termine della pigiatura verrà distribuita una merenda con dolci caserecci e chi ne avrà ancora la forza potrà partecipare a giochi tradizionali da cortile per grandi e piccini. Saranno presenti in azienda produttori locali dai quali si potrà assaggiare ed acquistare salumi, formaggi, miele e prodotti da forno. Per informazioni sulle modalità di partecipazione e sulle prenotazioni sono disponibili mail (calyxturismo@gmail.com)e sito (www.calyxturismo.blogspot.com).


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

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Giovedì 17 settembre 2015

Tortona La Diocesi aderisce all’iniziativa che si svolgerà il 19 e il 20 settembre nel Basso Piemonte

“Città e Cattedrali a porte aperte” nel weekend

TORTONA - Nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 settembre sarà proposta “Città e Cattedrali a porte aperte”, un’iniziativa che vede l’apertura dei beni inseriti in “Città e Cattedrali”, l’organizzazione di percorsi di visita e itinerari, eventi (musicali, teatrali, reading). L’iniziativa, organizzata in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sarà l’occasione per valorizzare in particolare il lavoro dei volontari che consentono la fruizione dei luoghi del sacro in Piemonte e in Valle d’Aosta. Il programma completo dell’iniziativa è consultabile sul sito (www.cittaecattedrali.it). La Diocesi di Tortona, insieme agli altri territori del Basso Piemonte, è inserita nel quadrante sud-est coordinato da Michela Ricco dell’Ufficio Beni Culturali tortonese. “I quadranti – come ha spiegato Michela Ricco durante la conferenza stampa del 10 settembre ad Alessandria – sono composti da territori molto diversi tra loro che si conoscono e si

confrontano per tracciare percorsi geografici e tematici. Nel 2014 il filo conduttore è stato il progetto ‘Conoscere per trasmettere’, basato sull’approfondimento delle diverse religioni presenti in uno stesso territorio. Nel 2015, invece, si è elaborato un percorso sindonico sul tema del compianto e dei crocifissi antichi”. Il Quadrante Sud-Est propone per queste due giornate l’apertura con visite guidate delle chiese delle città di Acqui Terme, Asti, Alessandria, Casale Monferrato e Tortona, oltre a quelle più significative nei territori circostanti. Tra le diverse possibilità un interessante percorso sui Compianti permetterà di visitare ad Alessandria la Catte-drale di San Pietro, la chiesa San Giacomo della Vittoria, la chiesa parrocchiale di Santa Maria di Castello. Nella Diocesi di Tortona saranno visitabili il Museo Diocesano, l’Oratorio della Maddalena a Novi Ligure e l’Oratorio dei Bianchi a Serravalle Scrivia. Per Casale è stato scelto il Sacro Monte di Crea, per Asti la Cattedrale di Maria Assunta e per Acqui Terme la chiesa dell’Addolorata. Sempre nel Basso Piemonte, grazie alle differenti Associazioni di Volontariato, saranno inoltre aperti molti altri Beni Culturali Ecclesiastici. Nella Diocesi di Tortona la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Lorenzo (nella foto a sinistra) e la chiesa di Santa

Maria Canale; a Rivalta Scrivia l’abbazia di Santa Maria; a Rocchetta Ligure il Museo d’Arte Sacra della Valle Borbera e Spinti; a Sale la chiesa di Santa Maria e S. Siro; a Volpedo la Pieve di San Pietro e a Viguzzolo la Pieve di Santa Maria (nella foto in alto e a destra). Gli orari prevedo un’apertura pomeridiana dalle 16 alle 19 per entrambi i giorni (salvo cambiamenti segnalati on line). Una proposta didattico-interattiva sarà inoltre quella che coinvolgerà i visitatori, facendoli diventare narratori della loro esperienza attraverso le fotografie. “Scatta e invia…”: al turista si chiede di raccontare il proprio viaggio alla scoperta dei Beni Ecclesiastici attraverso fotografie scattate e di inviarle agli uffici o sulle pagine Facebook dei Musei del quadrante per farle pubblicare. Il progetto Città e Cattedrali, finalizzato a interventi strutturali e di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico del Piemonte e della Valle d’Aosta, è stato ideato nel 2005 dalla Fondazione CRT e dalle Diocesi del territorio, e si è sviluppato grazie alla collaborazione, il sostegno e la partecipazione della Regione Piemonte, della società Arcus e delle competenti Soprintendenze. Città e Cattedrali è un sistema informativo a tema, è una narrazione del territorio, è un progetto partecipativo, è un metodo di orga-

MILANO - In occasione di Oscar Green è stata assegnata la Menzione Speciale all’agricoltore di Avolasca

Luca Canevaro premiato dalla Coldiretti a Expo

MILANO - “Per chi ha intrapreso la strada del coltivatore diretto questo premio rappresenta un incentivo a superare le difficoltà e a credere nell’innovazione. Grazie alla Coldiretti per questa opportunità, un riconoscimento che condivido con mio padre Sandro titolare dell’azienda, mia madre e mio fratello Stefano”: Sono state queste le prime parole dette da Luca Canevaro, giovane imprenditore di Avolasca, nel tortonese, dopo aver ricevuto la Menzione Speciale nell’ambito dell’edizione 2015 di Oscar Green “per aver saputo cogliere le esigenze di mercato ed aver inserito nuovi prodotti che rappresentano la genuinità del Made in Italy anche all’estero”. La premiazione è avvenuta a Milano, a Expo, nella terrazza di Palazzo Coldiretti, di fronte a una numerosa platea composta da giovani imprenditori che hanno deciso di essere quella leva strategica per il Paese che può fare la differenza, un punto di svolta da cui partire per raccontare un’Italia diversa. L’azienda di Luca Canevaro è situata sulle colline del Tortonese ed è composta da circa 60 ettari a seminativo e circa 6 ettari di vigneto. “Da sempre ci occupiamo di produzione,vinificazione e vendita dei nostri vini. Dai primi anni 2000 quando a causa della flavescenza dorata l’utilizzo di pesticidi è aumentato,abbiamo deciso di convertire completamente l’azienda in agricoltura bio-

logica – ha raccontato Luca – negli ultimi anni, per venire incontro alle nuove richieste del mercato abbiamo deciso di investire sulle erbe officinali, abbiamo acquistato un vaglio, ossia un pulitore compatto, che ci permette di vendere i semi già selezionati e quindi già pronti per la trasformazione successiva. Questo mercato rivolto in particolar modo verso l’estero è in continua crescita, tanto che ora è diventato uno dei canali di maggior reddito della nostra azienda”. L’agricoltura ha bisogno di questo: entusiasmo e idee che contribuiscano ad esportare sempre di più il nostro modello di agricoltura in Europa e nel mondo. “La nuova agricoltura diventa sempre di più una realtà

integrata che va dalla produzione delle materie prime, alla trasformazione delle stesse, al contatto diretto con i consumatori finali. Soprattutto grazie all’utilizzo di strumenti nuovi di comunicazione e coinvolgimento, in primo luogo i social network. – ha spiegato il presidente provinciale della Coldiretti Roberto Paravidino – A interpretare questa nuova agricoltura sono, ovviamente, i nuovi contadini che riescono a proiettare nel futuro, con strumenti nuovi, le tradizioni dell’agricoltura italiana, sempre orgogliosa delle proprie origini e territorialità. Da questa unione nascono tutte le nuove sperimentazioni. Ragazzi che sono diventati imprenditori agricoli per passione e quindi per una scelta personale:

hanno capito che possono realizzarsi nel settore agroalimentare italiano, fare investimenti sulla propria vita, crearsi una famiglia e continuare a vivere in Italia, facendo il lavoro da loro voluto”. L’agricoltura italiana ha ancora molto da insegnare: ne sono l’esempio proprio gli agricoltori ad Expo che, concretamente, tutti i giorni con i loro prodotti e il loro lavoro dimostrano il grande impegno di Coldiretti per la valorizzazione del cibo e la promozione delle eccellenze locali e regionali. “Coldiretti Alessandria ha partecipato con una numerosa delegazione all’evento regionale che ha rappresentato un momento molto importante di crescita e di confronto in attesa dell’evento nazionale. Una testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti dalle nostre aziende quotidianamente e dalla loro straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione. – ha aggiunto a fine serata Simone Moroni direttore della Coldiretti alessandrina – Le nostre imprese ci sono e fanno squadra. In un contesto economico come quello di oggi, è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar Green premiamo la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. E’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole”.

nizzazione del volontariato, è una modalità nuova di collaborazione tra enti e istituzioni diverse, è un calendario di eventi, è un possibile metodo di programmazione delle attività ordinarie e straordinarie legate al patrimonio d’arte sacra del Piemonte. Nel Basso Piemonte, per il Quadrante SudEst operano già da alcuni anni gruppi ed associazioni di volontariato culturale, a cui si aggiunge oggi la neonata associazione “ViviAmoL’Arte” che ufficializza, presso la Diocesi di Alessandria, una collaborazione duratura ormai da tempo, iniziata con i corsi per la conoscenza e tutela dei beni culturali di natura sacra tenuti dal professore Luciano Orsini, Delegato Vescovile per i Beni Culturali. Il portale web (www.cittaecattedrali.it) rappresenta un elemento fondamentale nel processo di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico di Piemonte e Valle d’Aosta, uno spazio di presentazione d’insieme per un’esperienza di visita consapevole.

RONDANINA - L’inaugurazione sabato 19 settembre

Il Centro Visita “Il lupo in Liguria”

RONDANINA - Sabato 19 settembre alle ore 11, il Parco dell’Antola e il Comune di Rondanina invitano all’evento di inaugurazione del nuovo “Centro Visita Il Lupo in Liguria”. La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie al finanziamento dell’Unione Europea e della Regione Liguria per la valorizzazione e la promozione dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) e delle specie prioritarie appartenenti alla Rete Natura 2000 e si inserisce nelle azioni di comunicazione del progetto regionale “Il Lupo in Liguria”, avviato nel 2007 sul territorio ligure. Alla cerimonia di inaugurazione Saranno presenti l’assessore regionale ai Parchi Giacomo Giampedrone, l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai, il presidente del Parco dell’Antola Roberto Costa, il sindaco del Comune di Rondanina Giovanni Mangiarotti e il parroco di don Pietro Cazzulo che benedirà i locali situati presso l’ex canonica, messi a disposizione dalla parrocchia di Rondanina. Un percorso interattivo, didattico ed emozionale, progettato e realizzato dalla società ETT di Genova, sviluppato in 5 piccole sale fornisce informazioni e interessanti spunti di approfondimento sull’ecologia e il comportamento del lupo. Il Centro rappresenta anche l’occasione per riscoprire questo animale, da sempre oggetto di amore e odio. VIGUZZOLO - Fino al 21 settembre nella sala “La Fraterna”

La personale di Fabrizio Falchetto VIGUZZOLO - Venerdì 11 settembre è stata inaugurata con successo la mostra personale di Fabrizio Falchetto, intitolata “Nutrire lo spirito - visioni artistiche tra poesia e realtà” presso la S.M.S. “La Fraterna” di Viguzzolo. Nella bella sala, sede dell’esposizione, dopo i saluti del presidente, Mario Galvani, Giovanna Franzin, curatrice della mostra, ha fatto un’attenta presentazione critica al numeroso e qualificato pubblico intervenuto. I presenti hanno potuto apprezzare, attraverso una cinquantina di opere, il percorso artistico di quindici anni di lavoro dell’artista tortonese noto per il suo stile originale e, soprattutto, per

il suo inconfondibile omino di carta. La mostra prosegue nel prossimo fine settimana, fino a lunedì 21 settembre (dalle 10 alle 12, dalle 17 alle 19 e dalle 21 alle 23) con apertura pomeridiana anticipata alle ore 16 domenica 20 settembre. Per informazioni si può inviare una mail al pittore (info@fabriziofalchetto.it).


IL POPOLO

UN LUOGO, UNA STORIA

Giovedì 17 settembre 2015

Due moderni pellegrini “medievali”, Alberto Melisi di Padova e Lorenzo Lotti di Firenze, alla partenza del loro cammino dall’Insigne Collegiata di Casei Gerola

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Alberto Melisi e Lorenzo Lotti davanti alla chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, meta finale del loro pellegrinaggio

La singolare avventura di due giovani pellegrini che hanno camminato sulle strade dell’Oltrepò

Vestiti da medievali, a piedi, sulle orme di Sant’Agostino

In cammino tra le campagne dell’Oltrepò

Tappa a Broni in Basilica, accolti da mons. Mario Bonati

P

er inclinazione personale o forse per pura pigrizia mnemonica sono sempre stato portato a ricordare l’inizio e la fine delle grandi tappe della mia vita: ricordo con dovizia maniacale le incisioni sui tavoli in legno del palazzo Liviano all’università di Padova, l’odore tipico, e per me allora nuovo, dei grandi edifici antichi, e la voce gracchiante del preside di facoltà che dava il benvenuto ai nuovi iscritti; poi ricordo la stretta di mano del mio relatore e l’annuncio del voto di laurea. Nel mezzo? Nel mezzo anni di percorso. Ovvio che non sono stati rimossi, ma ciò che si è inciso in profondità nell’animo è l’inizio e la fine. Parlare di un pellegrinaggio, come di un qualsiasi altro percorso della vita significa parlare di un prima e di un dopo, della vita com’era prima di averlo intrapreso e della vita com’è alla sua conclusione. Peregrinare non significa errare. Nonostante un pellegrinaggio si

Dal 2 al 7 agosto il Medioevo ha fatto irruzione nel nostro tempo in modo originale e appassionato grazie a due giovani che hanno deciso di vivere un’esperienza sicuramente insolita e alternativa. Lorenzo Lotti e Alberto Melisi, rispettivamente di 28 e 27 anni, fiorentino il primo e padovano il secondo, membri della Compagnia Storica “Il Drago Verde” di Firenze, hanno intrapreso un pellegrinaggio a piedi, vestiti in abiti tipici di fine ’300, per recarsi presso l’urna di Sant’Agostino nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia. Sono partiti da Casei Gerola domenica 2 agosto al termine della S. Messa nell’Insigne Collegiata, dove hanno ricevuto l’antica benedizione dei pellegrini. Nei giorni successivi hanno attraversato l’Oltrepò sostando a Lungavilla, a Mornico Losana, a Broni, a Bressana Argine e a Campospinoso, visitando anche il Santuario della Passione a Torricella Verzate e la Basilica bronese per rendere omaggio a San Contardo. Durante il loro cammino Lorenzo e Alberto hanno incontrato tante persone e sono stati accolti con amicizia e anche molta curiosità. Alberto al termine di questa straordinaria esperienza ha voluto condividere con noi le sue impressioni e le sue emozioni.

costituisca principalmente in un percorso, ciò che lo rende differente dal semplice incedere è la definizione di una meta. Il pellegrino sa da dove è partito e sa dove vuole andare ed è questa la caratteristica di ogni movimento importante della propria vita. Il viaggio è semplicemente la crisalide, il momento di sospensione, l’atto di fede tra il prima e il dopo. Quest’antefatto un po’ verboso e un po’ astratto, lo trovo indispensabile per descrivere l’esperienza compiuta col compagno di viaggio Lorenzo Lotti nella ricerca di un nuovo tempo nell’Oltrepò Pavese. Insieme si è deciso, infatti, di intraprendere un cammino sulla via di sant’Agostino, ma con una particolarità: si è voluto ricreare un pellegrinaggio storico, ossia avvicinandoci con abiti, atteggiamenti e spirito a quello che potrebbe essere stato un pellegrino della fine del XIV secolo. Di questo pellegrinaggio voglio raccontare il giorno prima e il giorno dopo, l’inizio e la fine, per

capire cos’è successo nel mezzo. L’inizio è fatto di una passione comune per la rievocazione storica, una passione che non si poteva esaurire nel semplice indossare ricostruzioni di vestiti d’epoca; si voleva fare di più, si voleva riscoprire il tempo, riportare alla luce atteggiamenti e fatiche e soprattutto senso. Rivivere un percorso così come poteva essere fatto seicento anni fa non è una cosa semplice, bisogna scrollarsi di dosso secoli sedimentati nelle nostre menti e questo è impossibile. Come fare quindi per portare un’esperienza attuale il più vicino possibile ad una d’epoca? Bisogna cercare un terreno comune, un posto in cui il tempo si fermi tanto per noi così come poteva essere per un uomo del XIV secolo. Questo luogo di sospensione temporale è il cammino. Il cammino è ciò che si incastra tra il prima e il dopo, è il momento della trasformazione in cui le cose avvengono senza la percezione che esse avvengano perché si è calati nel presente. Tra il prima e

Con tre piccole amiche incontrate a Mornico Losana

Tappa a Bressana-Argine ospiti dei coniugi Bottazzi

il dopo esiste solamente il presente e quello è il luogo comune in cui poter incontrare le migliaia di pellegrini della storia, nel presente si può essere compartecipi di tutta la storia vissuta, si può avere la presunzione e l’onore di camminare fianco a fianco di San Contardo o San Rocco, si può parlare con la moltitudine anonima della storia che si è messa in viaggio. E allora si possono provare le loro sensazioni: le loro sofferenze e le loro gioie, oggi assopite dai comfort della vita occidentale, si capiscono i piedi gonfi e piagati, e la gola arsa dalla sete e impastata di polvere, si capisce il piacere di un frutto selvatico e l’immensa gioia di una porta che si apre ospitale. Da questi presupposti si passa subito alle conclusioni. E la conclusione vede il ponte coperto di Pavia e il rapido avvicinarsi della facciata di San Pietro in Ciel d’oro che racchiude al suo interno le spoglie di Sant’Agostino. Il dialogo con il tempo ci ha rispediti nel XXI secolo frastornati, ma non alienati; il ri-

percorre in pochi giorni le conquiste di eoni hanno ridato il senso di queste conquiste stesse. L’avere i piedi piagati e trovare un letto in cui riposare, l’avere la gola arsa e trovare un sorriso dietro ad un bicchiere d’acqua gasata, disperare nella meta e trovare un dito che ti indica un campanile nell’immensa pianura, sentirsi soli e trovare una voce che ti chiede di condividere la tua vita. Provare la gioia immensa nel ricevere ognuno di questi infimi atti dovrebbe ricordarci quanto sia banale compierli e quanto spesso invece li neghiamo, quanto sia limitato il bene che compiamo. Se donare un bicchiere d’acqua può ridare vita e speranza quante cose potremmo condividere e invece rimangono ad incancrenirsi nel nostro animo? Parlare col tempo ci ha insegnato a ricordarci di essere più umani e più cristiani, ci ha dato la possibilità di un nuovo inizio spirituale e fisico. Nel mezzo tra l’inizio e la fine, c’è solo da camminare. Alberto Melisi


Antola al Po

IL POPOLO

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Giovedì 17 settembre 2015

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Tortona Il 1° settembre è iniziato il nuovo anno scolastico

I docenti del San Giuseppe tutti in cattedra TORTONA - Per i docenti del San Giuseppe la campanella che segna la ripresa dei lavori è suonata, con puntualità, il primo settembre. All’appello tutti presenti, contenti di ricominciare l’avventura educativa con i propri allievi. La squadra del San Giuseppe è al completo, pronta per il nuovo anno scolastico. Con stima e gratitudine Suor Enrica ha voluto ringraziare chi, dopo anni di instancabile e competente servizio presso la nostra scuola, da quest’anno non è più sui banchi: le professoresse Carla Marchesi, Chiara Poggio, Susanna Sgheiz, Lia Viarengo e Suor Giusy Demelas chiamata a una nuova obbedienza. Anche la Direttrice Suor Anna Cortella, concluso il suo mandato, è stata trasferita a Genova. Come Direttrice dell’Istituto è stata nominata Suor Annunziata Repetto che torna a Tortona dopo una decina d’anni. Tra i docenti il benvenuto è stato da-

to a Novella Bernini, insegnante di francese; Laura Bocchio, insegnante di matematica; Roberta Chiappini, insegnante di educazione fisica; Cristina Maiocchi, insegnante di tecnologia e arte immagine e Nicoletta Parisotto,

GREMIASCO- Tre giorni di cultura, arte e spettacoli

Artinfiera arriva in Valle

GREMIASCO - In occasione della manifestazione Artinfiera di San Sebastiano Curone il Comune di Gremiasco organizza tre giornate volte a collegare i saperi artigianali e culturali, dal titolo “Artinfiera in Valle”. Venerdì 18 settembre alle ore 16 sarà presentato presso la Biblioteca il libro di Giancarlo Libert “Alessandrini nella Pampa. L’emigrazione dal Piemonte e dalla provincia di Alessandria in Argentina” (Aquattro Edizioni). L’opera è la conclusione dell’ultimo lavoro che l’autore ha dedicato negli anni al fenomeno dell’emigrazione piemontese; presenta un taglio storico-biografico ed è dotato di un importante apparato statistico e fotografico. Delinea la storia dell’emigrazione conseguente alle condizioni di miseria dall’anno 1861 in poi, soffermandosi sulla colonizzazione agricola dell’Argentina e sulla nascita della colonia Monferrina per opera di don Guazzotti. L’ultima parte del libro è dedicata alla biografia di parecchi emigranti che si distinsero per le loro attività: missionari, industriali, architetti, medici, compositori di tango e viticoltori. Durante la presentazione, curata dal relatore Roberto Botta, verranno illustrati i legami di Papa Francesco con Cabella Ligure, località dove nacque la nonna materna Maria Gogna, emigrata in Argentina alla fine dell’800 con la famiglia. Interverranno il Consigliere provinciale Emanuele Demaria, lo scrittore Angelo Lumelli, l’antropologo Paolo Ferrari. Seguiranno le musiche delle Quattro Province con Matteo Burrone (fisarmonica e voce) e Stefano Faravelli (piffero e voce). L’opera si avvale del patrocinio della Provincia di Alessandria, dell’Ambasciata Argentina presso la Repub-

blica Italiana e della Società di Storia, Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti, in collaborazione con il Centro Studi Ricerche Storiche Onlus. Sabato 19 si terrà la già collaudata passeggiata notturna al Castelliere del Guardamonte guidata dal professore Giorgio Baratti dell’Università di Milano, con l’accensione dell’antica fornace ricostruita. E’ prevista la partenza alle 21 dall’Osservatorio Astronomico di Ca’ del Monte (Cecima) e alle 22.30 si potrà compiere l’osservazione del cielo con i telescopi. Domenica 20 alle ore 13 presso il centro sportivo si potrà gradire “A pranzo con il Castelliere” un convivio a base dei sapori degli antichi liguri; l’iniziativa, a sostegno dell’associazione archeologico-culturale “Il Castelliere”, si avvale della collaborazione delle aziende locali che hanno offerto i loro prodotti enogastronomici. “Artinfiera in Valle” è stata organizzata dal Comune di Gremiasco in collaborazione con Artinfiera, con la Provincia di Alessandria, con il Centro di cultura popolare Val Curone e con l’associazione Musa. Sarà garantito un servizio navetta gratuito con San Sebastiano Curone, provvisto di guida archeologica. Valeria Sala

docente tutor della classe 3^B primaria. Lo sguardo paterno di San Giovanni Bosco accompagnerà il team lungo il cammino e saprà incoraggiare i docenti a cercare sempre tutto ciò che è vero, bello, buono in ogni ragazzo.

TERRITORIO

SERRAVALLE SCRIVIA - Il 18 e il 19 settembre

Giornate Europee del Patrimonio nell’area archeologica di Libarna SERRAVALLE SCRIVIA - Anche l’Area archeologica di Libarna aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio, la manifestazione promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Nata nel 1991 per iniziativa del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee, le giornate sono un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana. L’evento che si terrà sabato 19 (con apertura serale fino alle ore 24) e domenica 20 settembre nel sito di Libarna, è organizzato dalla So-

printendenza Archeologica del Piemonte, dall’associazione Libarna Arteventi e dal Comune di Serravalle Scrivia (www.libarna.al.it). Nella giornata di sabato, alle ore 16.30, sarà presentati, oltre agli interventi di restauro del teatro romanico, anche il restyling del punto accoglienza visitatori con la nuova sala didattica che potrà ospitare diversi laboratori per le scuole ad integrazione delle consuete visite guidate.


IL POPOLO Giovedì 17 settembre 2015

Opinioni a confronto Il progetto dell’Asl alessandrina per i ragazzi delle scuole medie

Egr. Direttore, BES è l’acronimo di Bisogni Educativi Speciali: questi rappresentano il focus sul quale è centrato il nuovo progetto triennale, finanziato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che prenderà il via con l’inizio del nuovo anno scolastico. La Struttura Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’ASL Alessandria diretta da Emanuela Cordella, unitamente al Servizio di Psicologia dell’Età Evolutiva (Responsabile Anna Ferrari), hanno elaborato un progetto di durata triennale sulla prevenzione della dispersione scolastica nei soggetti con BES (Bisogni Educativi Speciali). L’intervento, di tipo longitudinale, prevede la somministrazione, da parte della dottoressa Valeria Cantù, di una batteria di questionari ai ragazzi frequentanti il primo anno di scuola media in tre Istituti della provincia che saranno a breve individuati nell’ambito territoriale di Novi Ligure - Tortona. Questo con il duplice obiettivo di evidenziarne difficoltà sia a livello scolastico, sia a livello motivazionale ed emotivo. Gli stessi studenti verranno monitorati all’inizio del percorso scolastico, all’inizio del secondo e all’inizio del terzo anno, fino al conseguimento dell’esame di Licenza Media. Questo allo scopo di osservare nel tempo l’andamento di ogni singolo alunno evidenziandone miglioramenti oppure sottolineando difficoltà non emerse in precedenza. I ragazzi che risulteranno positivi allo screening potranno beneficiare di un approfondimento presso il servizio ASL-AL territoriale e di colloqui individuali volti a scoprire punti di forza e punti di debolezza di ciascuno studente, con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità e ridurre il rischio di abbandono scolastico. Più nel dettaglio, il progetto prevede da una parte la collaborazione con i docenti referenti per il progetto, che vengono messi in grado di riconoscere i bisogni e le problematiche degli studenti con B.E.S. Dall’altra parte si prevede l’attivazione, all’interno della struttura di Neuropsichiatria Infantile e del Servizio di Psicologia dell’Età Evolutiva, di uno sportello aperto sia agli alunni, sia ai loro genitori e al corpo docente, per approfondire aree di interesse personale ed extra personale relativo al mondo scolastico. Lo scopo è quello di prevenire il disagio e la dispersione scolastica, promuovendo il successo formativo. La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dimostrando grande sensibilità per un problema delicato e diffuso, ha accettato di finanziare il progetto. Rossella Poletto - ASL Alessandria

La vendemmia 2015 si presenta come un’annata da ricordare

Egr. Direttore, le condizioni climatiche hanno creato le condizioni per una vendemmia ottima dal punto di vista qualitativo con un produzione stimata in aumento dal 5 al 10% rispetto ai valori minimi dello scorso anno. In provincia di Alessandria la situazione è ancor più rosea rispetto al quadro nazionale: l’uva nonostante il grande caldo non ha subito rallentamenti nel proprio sviluppo mentre i parassiti fungini sono stati contenuti con grande facilità. A quasi un mese dall’inizio della vendemmia in Italia che attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da occupazione a 1,25 milioni di persone, si può affermare che ci sono le condizioni per una annata da ricordare nel settore del vino che ha fatto segnare un valore record nelle esportazioni con un incremento del 6% in valore delle esportazioni, secondo le elaborazioni su dati Istat relative ai primi 5 mesi del 2015. Il territorio alessandrino detiene una superficie vitata di circa 11 mila ettari e, che nel 2014, ha registrato una produzione di oltre 1 milioni di quintali di uva da vino. Lo stato fitosanitario dei vigneti è in tutta Italia molto buono con assenza di situazioni di criticità e la qualità attesa è ottima. Se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40% ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% a vini da tavola. Per la provincia di Alessandria sono previsti incrementi di produzione attorno al 10% in più rispetto alla produzione 2014 ma ancora al di sotto di quella che è la produzione di un’annata normale”. L’andamento stagionale fin qui favorevole e i rilievi che si stanno facendo inducono all’ottimismo sulla qualità del prodotto di quest’anno. L’unica incognita è la grandine: in questo periodo, la più temuta delle avversità per i danni irreversibili che provoca ai grappoli, deprimendone irreversibilmente lo standard qualitativo. Alberto Pansecchi, tecnico vitivinicolo Coldiretti Alessandria La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Bacheca a cura della Redazione

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Da leggere

J. F. Correia

F. Morandi

La fede vive di tenerezza

Giovanna di Chantal Una santa dalle quattro vite

EMP

Paoline

EMI

Pp. 112

Pp. 256

Pp. 64

Euro 12,00

Euro 15,00

Euro 7,00

“Non dobbiamo avere timore della bontà e della tenerezza”, così diceva Papa Francesco all’inizio del suo ministero. Oggi il tema affettivo-esistenziale è fortemente tornato in auge, pur essendo da alcuni guardato con sospetto perché non ben compreso. Ma la questione è vitale: non si può comprendere cosa sia la fede se la sradichiamo da quell’humus nel quale tutti nasciamo, che segna e condiziona tutte le tappe della crescita umana e che la Bibbia chiama rahamim cioè “ventre materno”, “tenerezza” che consente di guardare il mondo con fiducia. Un testo da leggere per cambiare la percezione della fede. Per capire quanto papa Francesco ripete ogni giorno con insistenza. Per acquisire un po’ più di dimestichezza con gli affetti e scoprire un approccio ottimistico alla vita… José Frazão Correia, nato nel 1970 in Alqueidão da Serra (Portogallo), nel 1995 è entrato nella Compagnia di Gesù e nel 2004 è stato ordinato sacerdote. Dopo gli studi di filosofia e di teologia a Lisbona e Braga, ha conseguito il dottorato in teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, sotto la direzione di Elmar Salmann, al cui pensiero rimane profondamente legato. È stato superiore della comunità di formazione della Compagnia di Gesù a Braga, dove ha insegnato nella Facoltà di teologia dell’Università Cattolica. Attualmente è provinciale dei gesuiti del Portogallo.

Una biografia che sembra un romanzo: i fatti narrati in presa diretta, con tecnica cinematografica, per raccontare la vita avventurosa di una santa incredibilmente moderna. Santa Giovanna Francesca di Chantal è vissuta in uno dei periodi più turbolenti della storia di Francia, tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, fra guerre di religione, Riforma cattolica e lotte dinastiche per il trono. Lo sfondo storico è lo stesso del famoso romanzo avventuroso di Alexandre Dumas, I tre moschettieri, con cui la vita di Giovanna di Chantal ha in comune alcune comparse. Ma avventurosa è stata anche la vita stessa della santa. Anzi le sue “quattro vite”, vissute tutte intensamente: moglie innamoratissima, madre attenta e sensibile, suora e infine fondatrice dell’ordine di clausura della Visitazione di Santa Maria. Tra le tante biografie questa spicca particolarmente per l’unità e la progressività dell’esperienza spirituale. La femminilità della santa, il percorso interiore, l’esperienza di fede vissuta accanto Francesco di Sales, in uno dei momenti più difficili della storia della Chiesa, sono tratteggiati con profondità ed equilibrata leggerezza. Sulla base delle sue quattro vite, delle lettere a lei indirizzate da Francesco di Sales e di testimonianze storiche, il libro, caratterizzato dal dinamismo proprio del romanzo, narra i fatti in presa diretta, con una tecnica cinematografica che aiuta il lettore a entrare nella scena e a viverla in prima persona.

P. Erba E. Pennacchio S. Turelli La valle accogliente

In questi giorni in cui in Europa si discute di quote e di numeri per far fronte all’emergenza immigrazione e, dopo l’accorato appello di papa Francesco alle parrocchie affinché ospitino ciascuna una famiglia di rifugiati, si deve anche sottolineare che in Italia esistono già da tempo esempi positivi di accoglienza che insegnano che accogliere si può e si può fare a costo zero. Questo libro narra la genesi e il successo del progetto di microaccoglienza diffusa nato nel 2011 a Malegno, in Valle Camonica in provincia di Brescia, e frutto della collaborazione tra l’amministrazione e la Cooperativa “K-pax”, parte attiva del progetto Accoglienza Diffusa. Istituita inizialmente per accogliere un centinaio di persone fuggite dall’Africa, questa iniziativa condivisa ha permesso di impiegare questi 116 ragazzi in diverse attività: dalla cura del verde pubblico, all’agricoltura, fino dei veri e propri stage di lavoro. Grazie a queste esperienze, i comuni e la cooperativa hanno trasformato quello che avrebbe dovuto essere un peso e problema in una risorsa, restituendo nel contempo dignità e salute a coloro che l’avevano persa. Un risultato ottenuto senza gravare sulle casse comunali, ma attingendo invece da fondi europei dedicati e in collaborazione con altre realtà private impegnate nel sociale. Paolo Erba è sindaco di Malegno dal 2014. Eugenia Pennacchio e Silvia Turelli fanno parte della Cooperativa Kpax di Malegno.

SPAZIO DIOCESI “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, reli-

Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona

giosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564.

tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564.

SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da

SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territoriodel vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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CURIOSITA’ - Il 19 e il 20 settembre a Palazzo delle Stelline

L’eccellenza della pasticceria in scena a “Sweety of Milano”

Italian Gourmet, con la sua rivista “Il Pasticcere” e il patrocinio di Accademia Maestri Pasticceri Italiani, Conpait, Apci e Viaggiatore Gourmet, organizza Sweety of Milano, la kermesse dedicata all’eccellenza della pasticceria artigianale italiana, aperta, per la prima volta, al pubblico. Sweety of Milano vedrà protagonisti alcuni tra i più noti chef della Pasticceria Italiana che, in due giorni, in concomitanza con Expo, potranno esporre i loro capolavori dolciari a Palazzo delle Stelline a Milano. Si tratta del primo evento gourmet che si connota per l’assoluta qualità degli ingredienti, la genuinità, la capacità tecnica realizzativa e la correttezza nutrizionale dei prodotti offerti, aperto non solo a sponsor e aziende del settore, ma anche a famiglie, bambini, golosi e curiosi. In un momento in cui il comparto dolciario sta vivendo una grandissima popolarità anche grazie alla televisione, Sweety of Milano ha scelto le vie dell’eccellenza e della forza della tradizione del territorio per avvicinare il grande pubblico alla pasticceria di alto livello. Da Nord a Sud, oltre venti tra i più autorevoli maestri pasticceri del Bel Paese metteranno a disposizione dei visitatori le loro creazioni e daranno vita a masterclass plenarie, facendosi così ambasciatori del “made in Italy in formato dessert”. Fra gli artisti protagonisti Luigi Biasetto dell’omonima pasticceria padovana e, sempre dal Veneto, Lucca Cantarin, Denis Dianin e Giancarlo Perbellini. Dalla Lombardia, Denis Buosi, Davide Comaschi e Alessandro Servida. Non mancheranno Luca Montersino e Fabrizio Galla arriverà dal Piemonte. Da Aosta, Mauro Morandin. Claudio Gatti giungerà dall’Emilia Romagna, dalla Toscana Paolo Sacchetti. I pasticceri campani saranno Salvatore De Riso, Pasquale Marigliano, Alfonso Pepe, Carmen Vecchione e Stella Ricci. Attilio Servi rappresenterà la Capitale, mentre Santi Palazzolo parlerà della Sicilia. La comunica-

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 17 settembre 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

“Via dalla pazza folla” al cinema zione di Sweety of Milano prevede l’utilizzo del web, con sito dedicato e dei social (Facebook, Twitter, Instagram con pagine e hashtag dedicati). Inoltre, grazie alla radio ufficiale RTL 102.5, canale radiofonico nazionale, Sweety of Milano sarà anche on air. Palazzo delle Stelline aprirà i battenti il 19 settembre dalle 10 alle 18 e il 20 settembre dalle 10 alle 17, e sarà suddiviso in zone tematiche: dalla vendita di dolci agli showcooking, alle masterclass, alla parte espositiva degli sponsor. I maestri pasticceri avranno ciascuno il proprio stand, che diventerà centro focale di dimostrazioni e acquisti: saranno proposti alla vendita oltre 80 dolci differenti. Le 25 masterclass, coordinate dal Maître à Sucrer Maurizio Santin e dalla blogger Pinella Orgiana, vedranno la partecipazione di tutti i pasticceri espositori, nonché di Iginio Massari, Gino Fabbri, Gianluca Fusto, Diego Crosara e Gabriele Bozio per CAST Alimenti. Sabato 19, Sweety of Milano ospiterà un evento nell’evento: la premiazione del concorso “Panettone Day 2015”, riservata agli addetti del settore. Ogni partecipante potrà decidere di concorrere per una sola delle due categorie previste, “Miglior Panettone 2015” o “Miglior Dolce Lievitato al Cioccolato 2015”, oppure per entrambe. La giuria sarà composta da Iginio Massari (Presidente), Gino Fabbri, Maurizio Santin, Davide Paolini e Mara Nocilla. L’accesso è a pagamento previo biglietto d’ingresso di 6 euro (sotto i 12 anni gratuito). È possibile acquistare il biglietto collegandosi alla pagina web (www.sweetyofmilano.com). Il ticket consente l’accesso alle masterclass fino a esaurimento posti. Matteo Colombo Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

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Esce stasera, giovedì 17 settembre, in tutte le sale italiane il film “Via dalla pazza folla”, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Thomas Hardy del 1874. Il celebre poeta ottocentesco, morto nel 1928 e sepolto nel “Poets’ Corner” dell’Abbazia di Westminster, a fianco di Charles Dickens, ha realizzato un autentico capolavoro. In realtà questa pellicola è la seconda versione cinematografica dopo il precedente classico del cinema inglese con Julie Christie e Alan Bates, negli anni ’60. A vestire i panni della bellissima e testarda proprietaria terriera Batsheba e del suo fattore, ci sono qui Carey Mulligan e Matthias Schoenarts. È un adattamento dalla letteratura al cinema tra i migliori degli ultimi anni per ric-

chezza dell’ambientazione e bravura degli interpreti. Ciò regala al film un autentico carattere di sontuosità. Si tratta della storia dell’indipendente, bella e testarda Betsabea Everdene, che attrae tre pretendenti molto diversi: Gabriel Oak, un alle-

vatore di pecore affascinato dalla sua attraente caparbietà, Frank Troy, un sergente bello e temerario e William Boldwood, uno scapolo ricco e maturo. Questa storia senza tempo delle scelte e delle passioni di Bathsheba esplora la na-

tura dei legami e dell’amore, così come la capacità umana di superare le difficoltà attraverso la resistenza e la perseveranza. Il titolo si riferisce al concetto “hardiano” di campagna: un mondo quasi idilliaco, in cui l’uomo e la natura coesistono in perfetta sintonia e in cui ogni tentativo di rottura di questa armonia finisce in un clamoroso fallimento. E’ anche una voluta citazione tratta da “Elegia scritta in un cimitero campestre” del poeta della scuola cimiteriale Thomas Gray. Il sapore tipicamente romantico del film lo rende valutabile come consigliabile e nell’insieme problematico. Gli elementi tipici del romanticismo europeo, soprattutto legati al concetto di natura e sentimento, dipingono il film come un prodotto senz’altro adatto ai giovani.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Domenica 30 agosto nella parrocchia dei Santi Martino e Stefano a Serravalle Scrivia, Alfredo e Carmelina hanno celebrato le nozze d’oro. Cinquant’anni trascorsi insieme a partire dal giorno del matrimonio celebrato nella frazione Valle a Gavi. Intorno agli sposi i figli, i nipoti e tante persone del paese con la loro amicizia. Il parroco don Francesco Larocca ha rivolto loro un sentito grazie per la presenza discreta e significativa nella vita sociale del paese e nel cammino della comunità parrocchiale.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Torta salata con zucca Berrettina

Ingredienti per 4 persone 1 kg di polpa di zucca Berrettina 1 grossa manciata di pangrattato 200 g di mandorle 1 limone 1 manciata di grana padano 50 g di burro noce moscata 2 uova sale

Fate cuocere nel forno a 180° la zucca, tagliata a pezzi, per circa 40 minuti. Nel frattempo, mettete in una terrina le mandorle tritate finemente, la scorza del limone grattugiata, il pangrattato, il formaggio, il succo di mezzo limone, le uova, un pizzico di noce moscata e sale. Infine aggiungete la polpa della zucca cotta e mescolate con cura. In una casseruola fate fondere il burro quindi, con un pen-

nello imburrate una teglia, versatevi l’impasto, spolverizzate la superficie con pangrattato e versate sopra il rimanente burro fuso. Fate cuocere in forno caldo a 200° per circa un’ora. Per una miglior riuscita della ricetta è consigliabile preparare l’impasto il giorno prima. L’enologo consiglia... I.G.P. Bianco Provincia di Pavia “Olmo Bianco” La zucca impreziosita dalle mandorle e amalgamata con pane e grana padano dona note morbide. Per vivacizzarle un bianco a base Riesling con una minima presenza di Sau-vignon, vino di buona finezza. Le cadenze fruttate e floreali lasciano spazio all’erbaceo peperone. Rimarca al palato nerbo e la giusta forza per il piatto, portando in rilievo sentori freschi e perduranti. FATTORIA OLMO ANTICO Via Marconi, 8 - Borgo Priolo (PV) Tel. 0383.872672; info@olmoantico.it


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 17 settembre 2015

SERIE D Girone A - 2^ Giornata

SERIE D - Girone A - 2^ Giornata

La Novese è stata beffata nel finale

NOVESE CHIERI (primo tempo 0-0)

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RETI: 55° D’Antoni (C), 72° Marongiu (N), 94° Pasquero (C). NOVESE: Masneri, Sola, Guarco, Marongiu (87° Illario), Venneri, Lucarino, Bisio (74° Del Pellaro), Papi, Trimarco, Grabinski, Dell’Ovo (61° Migliaccio). A disposizione: Gemma, Pagano, Cardella, Ravera, Cipollina, El Amraoui. All.: Lepore. CHIERI: Bambino, Venturello, Masella, Mazzotti, Giacomoni, Benedetto, Simone (69° Pasciuti), Panepinto (94° Pasquero), D’An-

toni, Semioli, Di Renzo (65° Milani). A disposizione: Bastianelli, Romano, Villanova, Benassi, Cimmarusti, Valenti. All.: Manzo. TERNA ARBITRALE: Bertini (Lucca) + Ferrari (Imperia) e Gilargenghi (Genova) NOVI LIGURE - Debutto casalingo sfortunato per la Novese, che viene beffata da una rete in pieno recupero. Peccato perché, dopo la netta sconfitta con il Gozzano della prima giornata, la formazione di Lepore ha fatto una prova incoraggiante contro una delle formazioni indicate come possibili protagoniste del girone. Mister Lepore deve fare a meno de-

SERIE D - Girone A - 2^ Giornata

gli squalificati Meucci e Rudi, oltre che di Ymeri. La prima mezz’ora è a favore degli ospiti. Il Chieri di Manzo conquista diversi corner ed entra svariate volte in area di rigore; la Novese appare sulla difensiva, rischiando in occasione di una mischia da corner al 4°. Le incursioni di Di Renzo e Semioli creano apprensione alla retroguardia novese, ma il predominio dei torinesi è sterile. Nel finale della prima frazione si vedono anche i biancocelesti, prima Guarco di testa, poi Trimarco dalla distanza. Si va al riposo sullo 0-0. La ripresa inizia con una Novese briosa. Il primo a provarci è Papi, centrale. In un paio di minuti prima Grabinski, de-

stro in area fuori di un metro, e poi Bisio hanno l’occasione del vantaggio, ma il giovane ’97 perde l’attimo in superiorità numerica. Nel momento migliore dei padroni di casa passa il Chieri: D’Antoni infilza la difesa sulla linea del fuorigioco e batte Masneri in uscita. La Novese crede nel pari, che arriva al 72°: Bisio sfonda a sinistra e crossa, la difesa ribatte e Marongiu trova un gran destro sotto la traversa dal limite per l’1-1. Nel finale entrambe le squadre provano a vincere. Il Chieri rimane in dieci per il rosso diretto a D’Antoni, gomiti alti su Sola durante un contrasto aereo. Al 90° Masneri ha un’incertezza in uscita bassa, regalando la palla a Pasquero che a porta vuota manda clamorosamente alto: lo stesso attaccante ospite non sbaglia però quattro minuti dopo quando in mischia di testa corregge una spizzata da calcio piazzato, beffando la Novese che non ha più tempo di rimediare. Ieri la Novese è tornata in campo nel turno infrasettimanale a Settimo Torinese, mentre nel fine settimana sarà di scena al “Girardengo” contro l’Acqui.

BRONI - La diciottenne campionessa di tiro con l’arco

L’OltrepoVoghera non ha giocato Medaglia d’argento in Ungheria in Liguria a causa del maltempo alla bronese Beatrice Nevelli

SARZANA - Allerta meteo di livello due in tutta la regione Liguria. Così anche Fezzanese-OltrepoVoghera, gara valida per la 2ª giornata di andata del campionato di serie D, girone A, è stata rinviata causa le avverse condizioni meteo. L’ordinanza è stata emanata già nella prima mattinata di domenica 13 settembre dalla Protezione civile, poi “rilanciata” dai sindaci della città, compresa ovviamente la cittadina di Sarzana, dove alle ore 15 si sarebbe dovuto disputare il match presso lo stadio comunale “Luperi”, il cui accesso invece è stato vietato dall’ordinanza comunale. L’OltrepoVoghera, che aveva già raggiunto la località ligure, quasi al confine con la Toscana, nel corso della mattinata di domenica, ha pranzato in un hotel della città, prima di avere l’ufficialità e la comunicazione che non si sarebbe giocato. La squadra, in pullman, ha fatto così ritorno a Voghera. Il match, per regolamento, deve essere recuperato il secondo mercoledì successivo al rinvio. Pertanto Fezzanese-OltrepoVoghera è in calendario per mercoledì 23 settembre (ore 15). Intanto ieri, per il turno infrasettimanale, valido per la 3ª giornata di andata del campionato

di serie D, girone A, allo stadio Parisi di Voghera è sceso il Ligorna, altra formazione neo promossa, che disputa le gare casalinghe a Genova. Oltre a Fezzanese-OltrepoVoghera, sono state rinviate anche le altre due gare in programma in Liguria, RapalloBogliasco-Argentina e Ligorna-Pro Settimo. Tutte le altre sette gare in calendario, si erano invece regolarmente disputate in anticipo nella giornata di sabato 12 settembre. CLASSIFICA: Caronnese, Lavagnese 6; Sestri Levante, Chieri 4; Gozzano, Argentina*, Borgosesia, Sporting Bellinzago, Vado, Bra, Pinerolo 3; Ligorna*, OltrepoVoghera*, Castellazzo Bormida, Derthona 1; Pro Settimo*, RapalloBogliasco*, Acqui, Fezzanese*, Novese 0. (*una partita in meno).

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BRONI - La diciottenne bronese campionessa di tiro con l’arco Beatrice Nevelli, dopo aver conquistato diversi titoli europei, è riuscita a salire sul podio più ambito conquistando una meritatissima medaglia d’argento per la categoria femminile Longbow Young-Adult. I campionati mondiali Bowhunter IFAA di tiro con l’arco di campagna si sono tenuti a Godollo in Ungheria dal 24 al 30 agosto. “Le quattro giornate di gare sono state piuttosto impegnative sia per la difficoltà dei tiri dovuta alla posizione dei bersagli e alle distanze sia per il caldo torrido. – ha raccontato Beatrice – Questa specialità di tiro con l’arco prevede un tipo di tiro istintivo a occhi aperti, avere una buona concentrazione e saper dominare le proprie emozioni è determinante per il risultato finale. Nell’immediato futuro ho un appuntamento scolastico molto importante: la maturità scientifica e dovrò rinunciare a gare impegnative e internazionali ma parteciperò comunque al campionato italiano che si terrà alla fine di agosto 2016. Il prossimo appuntamento internazionale sarà per i Mondiali 2017 che si terranno a Firenze”. Una grande passione per il tiro con l’arco e un’in-

stancabile voglia di rimettersi in gioco per migliorarsi sono il segreto dell’argento mondiale di Beatrice.

Il Derthona battuto in casa

DERTHONA 1 SPORTING BELLIN. 2 RETI: 7’ st Albeggiano, 18’ st Montante, 29’ st Massaro DERTHONA (4-3-3) Ferraroni; Gilio, Velardi, Procida, Rubin; Scienza (31’ st Felicioli), Dolce, Diallo (40’ st Sinico); El Khayari, Albeggiano (35’ st Kanina), Noschese. A disp. Capra, Mignacco, Pellegrino, Mechetti, Draghetti, Morando. All. Calabria BELLINZAGO (4-3-1-2) Lentini; Coviello, Cacciatore, Emiliano, Carantoni (18’ st Vingiano); Carriero, Magrin, Ciana; Ravasi (6’ pt Gallace); Massaro, Montante (36’ st Rolando). A disp. Fonsato, Barabino, Mosca, Pastorelli, Papa, Formato. All. Siciliano Arbitro: Spataru di Siena! TORTONA - Nulla da fare per un Derthona propositivo ma che cala alla distanza e cede in casa contro lo Sporting. Al Fausto Coppi, davanti ad un buon pubblico, Calabria schiera dal primo minuto i 3 ultimi acquisti, il giovane Scienza ( figlio d’arte ), il centrocampista Velardi, ex Reggina, e l’attaccante Albeggiano. I Leoncelli disputano un buon primo tempo: nell’ultimo quarto d’ora la squadra tortonese costringe l’avversario nella propria metà campo ma non riesce a passare. L’occasione piu limpida arriva al 35’ con Dolce che sfiora l’incrocio dei pali su punizione. A inizio ripresa Il Derthona passa in vantaggio con uno spunto pre-

gevole di Albeggiano, centravanti appena prelevato dal Marsala, che deposita in rete un suggerimento pregevole del giovane Scienza. Come era già accaduto a Chieri, la compagine bianconera fatica a gestire il vantaggio e subisce la reazione veemente degli avversari che al 18’ pareggiano con un tocco in mischia di Marco Montante, ex di turno. Gli uomini di Siciliano insistono approfittando del calo dei padroni di casa: al 29’ Montante pennella un cross preciso per il centravanti Massaro che batte Ferraroni con un colpo di testa imperioso. I ragazzi di Calabria, fino al termine cercano il pareggio con grande generosità senza trovarlo. La sconfitta punisce oltremodo un Derthona generoso ma che deve trovare il giusto amalgama e una condizione fisica migliore. La squadra tortonese sarà impegnata Mercoledi pomeriggio all’Ottolenghi di Acqui in un derby che promette scintille mentre domenica prossima al “Fausto Coppi” arriverà il Gozzano. A fine gara il tecnico tortonese Carlo Calabria ci ha detto:” Sono rammaricato per questa sconfitta causata da 2 nostri errori e dal fatto che ho dovuto schierare 3 elementi arrivati nelle ultime ore, ancora a corto di condizione. Sono sicuro che la squadra abbia ampi margini di miglioramento una volta trovata la giusta condizione fisica e l’amalgama tra i reparti. Dobbiamo lavorare molto e con serenità”. Domenico Cremonte

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