il_popolo_18_aprile_2013

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CHIESA. Il convegno dei settimanali cattolici a Chioggia

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LA PACEM IN TERRIS

Massimo Recalcati tra i relatori del convegno di sabato 13 aprile a Voghera

Agli uomini di buona volontà

Scuola e famiglia nella società liquida

di FRANCESCO BONINI “Nonché a tutti gli uomini di buona volontà”: è in questa aggiunta l’ultima forse delle piccole - grandi rivoluzioni di Giovanni XXIII. La “Pacem in Terris”, dove compare per la prima volta questa formula è l’ultima sua enciclica, firmata l’11 aprile di cinquant’anni fa, ormai alla fine di un pontificato di serena innovazione, a cavaliere tra le sessioni del Concilio. Questo indirizzo “a tutti gli uomini di buona volontà” traduce proprio, sulle frontiere della storia e della politica mondiale, la novità del Concilio, il suo messaggio di “gaudium et spes” a tutti gli uomini, a tutto il mondo. Un messaggio positivo ma anche realistico. Non dimentichiamo infatti che, in questa costituzione conciliare, che certamente riprende lo slancio dell’enciclica, l’indicazione, che è un appello evocativo, alla gioia e alla speranza (“gaudium et spes”, appunto) è accompagnato dalla consapevolezza delle “tristezze e angosce” (“luctus et angor”). Consapevolezza realistica, tuttavia, che è però indirizzata, aperta alla fiducia e soprattutto all’operosità. Che è poi anche il segreto, l’indirizzo della “Pacem in Terris”. Non una pace qualunque, un richiamo a un pacifismo propagandistico, perché “la pace rimane solo suono di parole, se non è fondata su quell’ordine che il presente documento ha tracciato con fiduciosa speranza: ordine fondato sulla verità, costruito secondo giustizia, vivificato e integrato dalla carità e posto in atto nella libertà”. È dunque un percorso realistico ed esigente, ma aperto e fiducioso, quello che Giovanni XXIII propone al mondo della guerra fredda e della crisi dei missili a Cuba, al mondo dell’equilibrio del terrore nucleare, delle contrapposizioni ideologiche, delle lotte di liberazione. Ci sono, nel testo dell’enciclica, i diritti e i doveri, l’affermazione della realtà di un “ordine morale”, cui necessariamente dovere fare riferimento. E c’è un’incalzante lettura dei segni dei tempi. Sono i tre grandi fenomeni del secondo dopoguerra, “l’ascesa economico-sociale delle classi lavoratrici”, l’ingresso della donna nella vita pubblica (e giustamente annota “più accentuatamente forse nei CONTINUA A PAGINA 4

UN LUOGO

Gorrini il “giusto” Nato a Molino dei Torti, assistette da console alla deportazione armena. REZZANI A PAGINA 11

25 APRILE

Per non dimenticare VOGHERA - Nella mattinata di sabato 13 aprile, presso l’Auditorium del Centro Natatorio “R. Dagradi” di Voghera, si è tenuto il convegno sul tema “Scuola e Famiglia nella Società Liquida: rischi, opportunità e compiti”, organizzato dall’Istituto “Santa Caterina” delle Suore Agostiniane e dall’associazione Volontari “Pro Familia” Maria Teresa Spinelli. Tra i relatori lo psicanalista Massimo Recalcati (nella foto a sinistra, con Stefano De Luca, Daniela Lazzaroni e il sindaco Carlo Barbieri). DANIELA CATALANO A PAGINA 12

TORTONA, IL DIVISIONISMO

In numerosi paesi si terranno manifestazioni pubbliche per ricordare la Liberazione. NELLE CRONACHE LOCALI

PRIMO PIANO IN REGALO

Nomellini in Pinacoteca Vinitaly:

La foto i nostri di Papa produttori Francesco a Verona per i lettori

TORTONA - A seguito del grande afflusso di pubblico negli spazi museali allestiti presso il Palazzetto medievale, la Fondazione CRTortona, a partire dal 2013, ha deciso di ampliare l’offerta della sua Pinacoteca con la creazione di eventi culturali mirati a coinvolgere e ad avvicinare la città alla pittura divisionista. Il felice esito della notte in Pinacoteca del febbraio scorso e l’occasione della presentazione di una delle ultime acquisizioni, “Ulivi ad Albaro” di Plinio Nomellini, ha determinato la Fondazione ad organizzare una serie di piccoli eventi che animeranno il fine settimana. S’inizia venerdì 19 aprile alle 21 presso la Sala Convegni dove Alda Guarnaschelli presenterà l’opera di Nomellini.

VERONA - Hanno scritto che si è trattato di “un’altra storia d’amore” a Verona, dopo quella tra Giulietta e il “suo” Romeo: di certo l’edizione 2013 del Vinitaly, che si è conclusa giovedì scorso, è stata quantomeno una storia di passioni vere.

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VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 18 aprile 2013

Tortona Nuovo incontro di catechesi con don Claudio Doglio

Paolo e Giacomo: una fede in opera

San Paolo e San Giacomo, affresco, ciborio in San Giovanni in Laterano, Roma

TORTONA - La sera di lunedì 8 aprile il salone del centro Mater Dei è, come sempre, gremito di un bel pubblico attento e desideroso di partecipare al VI incontro di catechesi biblica con don Claudio Doglio. A tema le Lettere di San Paolo e la Lettera di San Giacomo Apostolo, testi che appartengono al Nuovo Testamento e che solo in apparenza sembrano in contrasto, ma che, ad una analisi più attenta, sostengono, invece, lo stesso concetto. Il problema, se impostato in modo errato, potrebbe essere proposto con una domanda: “vale di più avere fede o compiere opere buone?”, però, avverte subito don Doglio, non si tratta di un’alternativa, perché la fede autentica si incarna nelle opere, cioè nella vita. Ma andiamo con ordine e, poiché la fede è un’esperienza personale, partiamo dall’approfondire il vissuto dell’ebreo Saulo: “guardiamo in faccia” una persona, una figura concreta che ha vissuto la fede. Il fariseo Saulo di Tarso, allora, che uomo è? Noi lo diciamo “un convertito”, ma Saulo rifiuterebbe tale definizione; piuttosto direbbe di sé che è maturato, che è arrivato alla pienezza; Saulo, infatti, non ha cambiato religione, né moralità: da sempre molto religioso ed osservante, Saulo è rimasto all’interno della sua tradizione biblica, però l’incontro con la Persona di Gesù gli ha permesso di cambiare mentalità e modo di intendere la fede. Sulla via per Damasco Saulo incontra il Cristo Risorto e questo incontro gli cambia la vita: certo Saulo aveva sentito parlare di Gesù, forse Lo aveva anche ascoltato

nel Tempio e Lo riteneva un impostore perché pretendeva di essere il Messia; Saulo, quindi, ha dato ragione al sinedrio che voleva eliminare Gesù e, per parte sua, si è dato da fare per impedire la diffusione di quei seguaci di Gesù che si dicevano cristiani. Ma il Risorto lo sconvolge: se Gesù è Risorto è davvero il Messia, è il Figlio di Dio, è Dio. Un lampo di luce improvvisa illumina Saulo che comprende di aver sbagliato tutto: Gesù diceva il vero e a Saulo sono crollati, in un attimo, lo schema mentale e l’impalcatura teologica che aveva difeso con tutte le sue forze. In quella via per Damasco è morto il “vecchio” Saulo, l’arrogante persecutore, e nasce l’uomo nuovo, Paolo, che accetta con umiltà di aver sbagliato: le sue erano idee bibliche, certo, ma errata era la mentalità di fondo. La religione, infatti, per il “vecchio” Saulo, era un

ordine da osservare, un insieme di regole buone di comportamento… ma Dio non c’era: se la religione è solo un codice comportamentale, Dio ha il ruolo di colui che ha dato le regole. Se si osserva solo uno schema religioso, si rischia di essere come il “vecchio” Saulo: religiosi in modo ateo, praticanti, osservanti, ma incapaci di una relazione personale di affetto con Dio. Paolo esce da questo schema mentale, scopre la Persona di Gesù, passa dalla religione alla fede, comprende di essere figlio, di essere amato, di essere salvato per Grazia e non per formule imparate a memoria e recitate in modo distratto. Da qui in poi, Paolo si fida e si affida a Gesù, poiché ha capito che lasciarsi guidare da Lui è la sola strada della salvezza. Nella Lettera ai Galati (5,6), ad esempio, Paolo scrive che in Cristo Gesù ciò che ha valore non è tanto l’osservanza della

legge, quanto la fede attivata attraverso la carità. Quale fede, dunque, ci presenta la figura di Paolo? Una fede energica e qui il greco è chiarissimo: “en-erga” (nelle opere), una fede che diventa operativa, che è stile di vita. La fede di Paolo è un’energia d’amore che lascia il segno e lui, che prima perseguitava i cristiani, passerà il resto della vita a dire di essere stato conquistato da Cristo…ma non tutti hanno la sua forza, non tutti hanno vissuto la sua particolare e personale esperienza di relazione con il Signore; le sue parole, infatti, sono state spesso fraintese e proprio contro le errate interpretazioni del messaggio paolino scrive l’Apostolo Giacomo, ribadendo che la fede non è una teoria, ma una energia che segna la vita. Se leggiamo con attenzione la breve Lettera cattolica di Giacomo (e, in particolare Giacomo 2,14-26), comprendiamo come Paolo e Giacomo siano in totale sintonia: la fede senza le opere è morta e vediamo che, con il termine opere, entrambi intendono l’imitazione concreta della vita di Cristo. La fede non è solo credere che Dio esiste, ma è, soprattutto, entrare in relazione personale con Lui, modificare la propria vita sullo stile di Dio ed allora sorge, inevitabile, la domanda: come è la nostra fede? È relazione d’amore con Dio? È stile di vita, oppure siamo ancora fermi, come il “vecchio” Saulo, alle formule ed ai precetti, alla “religione codice della strada”, dove Dio fa solo la parte di chi lo ha scritto? Patrizia Govi

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Notizie diocesane

IL POPOLO

19 APRILE/IN SEMINARIO

Catechesi per i giovani con padre Angelo Bellon Venerdì 19 aprile alle ore 21 in Seminario a Tortona si terrà l’incontro di catechesi per i giovani (dai 18 anni in su) per l’anno della fede organizzato dalla Pastorale giovanile. Relatore sarà Padre Angelo Bellon, domenicano in Alessandria e insegnante di Morale nel Seminario Interdiocesano di Valmadonna. Tema della serata sarà il significato umano e cristiano dell’affettività e della sessualità. Il termine è previsto per le 22.45 con la recita della preghiera di compieta. Sono invitati i giovani dei nostri oratori e delle associazioni. 21 APRILE/A TORTONA

Giornata lourdiana per tutti gli ammalati

Domenica 21 aprile, a Tortona, sarà celebrata la Giornata Lourdiana per tutti gli ammalati della Diocesi, organizzata dalla Sezione O.F.T.A.L. Il programma sarà il seguente: ore 14.45: accoglienza presso la Parrocchia di S. Matteo ore 15.30: processione mariana verso la Cattedrale dove il Vescovo celebrerà la S. Messa. Sarà portata in processione la statua della Madonna di Lourdes, che ha visitato la Diocesi lo scorso anno durante la Peregrinatio Mariae. Al termine il rinfresco animato presso il Seminario diocesano. 28 APRILE/A CASTANA

Cerimonia del Serra Club per gli anniversari sacerdotali Domenica 28 aprile, alle ore 21, nella chiesa parrocchiale di Castana il Serra Club Valle Scrivia Oltrepò organizza la tradizionale cerimonia di consegna delle targhe ai sacerdoti della nostra diocesi che in questo anno ricordano significativi anniversari di ordinazione sacerdotale. Saranno “festeggiati” don Antonio Moroni, don Gian Luigi Massari e don Giovanni Rovelli, preti da cinquant’anni. Alla serata presenzierà il Vescovo Mons. Martino Canessa. La corale “Maria Immacolata” di Broni, diretta dal Maestro Vanni Zunardi, eseguirà brani dal suo repertorio classico e liturgico.

Diario del Vescovo Don Claudio Doglio durante la conferenza al centro Mater Dei di Tortona

Il Vescovo riceve in udienza lunedì 22 aprile dalle 8.30 alle 10.30; martedì 23, mercoledì 24 e venerdì 26 dalle 8.30 alle 12.30; sabato 27 dalle 8.30 alle 10. Per eventuali comunicazioni, contattare la Segreteria Vescovile al mattino (escluso il lunedì, n. 0131 816635; fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it

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IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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Roma I tre verbi dei cristiani: annunciare, testimoniare, adorare

Il Papa in San Paolo

Annunciare, testimoniare, adorare. Sono i tre verbi con i quali Papa Francesco ci invita a riflettere sulle letture della terza domenica di Pasqua. Ma è soprattutto invito a cogliere la forza di una testimonianza che accompagna il cammino del credente. È la domenica in cui avviene la terza manifestazione del Signore dopo la resurrezio-

Quando ci muoviamo con i nostri falsi idoli siamo un po’ come la barca nel buio del lago; quando riconosciamo la voce che ci chiama dalla riva, come Pietro non avremo paura di gettarci in acqua ne, presso il lago di Tiberiade, come racconta Giovanni nel suo Vangelo. Il lago, la barca, i discepoli soli e il Signore che è presente sulla riva, che si manifesta nella ferialità della vita, in quelle occupazioni quotidiane che scandiscono il tempo e gli impegni di ogni donna e uomo. Ed è in questo tempo e nei luoghi di ogni giorno che è importante annunciare che il Signore si manifesta sempre, anzi è presente nella vita della chiesa e della comunità cristiana; il credente deve annunciarlo e testimoniarlo nella sua vita. Così ecco le parole degli apo-

stoli, che Papa Francesco ricorda al Regina coeli, la preghiera mariana che nel tempo di Pasqua sostituisce l’Angelus: “Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini”. Parole in risposta all’ordine dei sommi sacerdoti e dei capi della città di non insegnare più nel nome di Gesù, tentativo di stroncare sul nascere la comunità dei credenti in Cristo. Ordine cui seguì la flagellazione degli apostoli, anche di Pietro che per tre volte aveva rinnegato Gesù. Si domanda Francesco: “Dove trovavano i primi discepoli la forza per questa loro testimonianza? Non solo: da dove venivano loro la gioia e il coraggio dell’annuncio, malgrado gli ostacoli e le violenze?”. Erano uomini semplici ma la loro fede “si basava su un’esperienza così forte e personale di Cristo morto e risorto, che non avevano paura di nulla e di nessuno, e addirittura vedevano le persecuzioni come un motivo di onore, che permetteva loro di seguire le orme di Gesù e di assomigliare a lui, testimoniando con la vita”. Quando si sperimenta nella propria vita la presenza di Gesù non si può fare a meno “di comunicare questa esperienza”; e se si incontrano incomprensioni e avversità, il cristiano “risponde con l’amore e con la forza della verità”. Parole che Francesco accompagna a un pensiero ai tanti cristiani che soffrono persecuzioni ancora oggi e in tanti paesi del mondo. Il Vangelo, dunque, va annunciato e testimoniato, ricorda il Papa nella celebrazione a San Paolo, presa di possesso della basilica luogo

simbolo dell’ecumenismo: proprio qui Giovanni XXIII annunciò, nel 1959, ai cardinali la sua volontà di indire il Concilio ecumenico Vaticano II. Così parla, il Papa, dei “santi di tutti i giorni”, santi nascosti, quasi una “classe media della santità” perché nel disegno di Dio – un grande affresco nella varietà dei colori e delle sfumature – “ogni dettaglio è importante, anche la tua, la mia piccola e umile testimonianza, anche quella nascosta di chi vive con semplicità la sua fede nella quotidianità dei rapporti di famiglia, di lavoro, di amicizia”. Annunciare il Vangelo, dunque, ma soprattutto testimoniarlo, come diceva san Francesco ai suoi fratelli: “Predicate il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole. Predicare con la vita: la testimonianza”. Papa Francesco aggiunge: “L’incoerenza dei fedeli e dei Pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere mina la credibilità della Chiesa”. Infine il terzo verbo: adorare. Come gli apostoli che lo riconoscono seduto sulla riva del lago di Tiberiade, anche per il cristiano è importante riconoscere Gesù, e questo è possibile “solo se siamo vicini a lui, proprio come Pietro, Giovanni e gli altri discepoli nel brano del Vangelo”. Vicinanza quotidiana, “intimità di dialogo e di vita”. Ecco che adorare il Signore significa non solo fargli posto nella nostra vita, ma metterlo al centro, “sentendo che la sua presenza è la più vera, la più buona, la più importante di tutte”. Significa ancora, “spogliarci dei tanti idoli, piccoli o grandi, che abbiamo e nei quali ci rifugiamo, nei quali cerchiamo e molte volte riponiamo la nostra sicurezza. Sono idoli che spesso teniamo ben nascosti; possono essere l’ambizione, il carrierismo, il gusto del successo, il mettere al centro se stessi, la tendenza a prevalere sugli altri, la pretesa di essere gli unici padroni della nostra vita, qualche peccato a cui siamo legati, e molti altri”. Per tornare al brano del Vangelo, il lago e la barca con i discepoli: la pesca nella notte è stata infruttuosa; ma all’alba del nuovo giorno quando il Signore dice a quegli uomini sulla barca di gettare la rete ecco tirar su 153 grossi pesci, come scrive Giovanni nel suo Vangelo. Quando ci muoviamo con i nostri falsi idoli siamo un po’ come la barca nel buio del lago; quando riconosciamo la voce che ci chiama dalla riva, come Pietro non avremo paura di gettarci in acqua. Fabio Zavattaro

La Pacem in Terris CONTINUA DA PAGINA 1 popoli di civiltà cristiana”), la prospettiva che non ci siano più “popoli dominatori e popoli dominati”, che la Chiesa apprezza e condivide, per cui s’impegna. Il Papa sintonizza la Chiesa sulla storia accelerata e definisce la pace un obiettivo realistico, anche se un “compito immenso”.

È una visione progressista, nel senso che riprenderà Paolo VI in un’altra enciclica fondamentale, la “Populorum Progressio”, in cui affermerà che lo sviluppo è il nuovo nome della pace. Sono passati cinquant’anni dall’11 aprile 1963 e Papa Francesco, che di Giovanni ha certamente taluni dei tratti che più sono radicati nella nostra memoria collettiva, ha richiamato

questa prima enciclica che coraggiosamente disegna un nuovo orizzonte mondiale, invitando a promuovere instancabilmente pace e riconciliazione “ad ogni livello”. È un orizzonte di progresso e di speranza, “fiduciosa speranza”, come scrisse Giovanni e Francesco ribadisce con convinzione in ogni suo gesto. Francesco Bonini

Giovedì 18 aprile 2013 CHIOGGIA/11-13 APRILE

Convegno Fisc

Mons. Claudio Giuliodori e Francesco Zanotti

Due modalità di comunicazione il cui rapporto può apparire problematico e che in più di un caso vivono un conflitto. Ma nessuno può negare che il futuro della comunicazione passi attraverso un rapporto sempre più virtuoso tra la stampa e Internet. A dirlo sono le 186 testate cattoliche aderenti alla Fisc (Federazione italiana dei settimanali cattolici), riunite in convegno a Chioggia da giovedì 11 aprile a sabato 13 sul tema “Informazione in rete: carta stampata e web”. Presenti in circa 170 diocesi, queste testate (1 agenzia, 6 on line, 1 quotidiano, 2 bisettimanali, 128 settimanali, 18 quindicinali e 25 mensili) raggiungono gran parte del territorio nazionale e pure gli italiani all’estero, con 5 giornali loro dedicati. “Giornali di carta e Rete sono destinati a viaggiare insieme, non per combattersi, ma per richiamarsi a vicenda”, ha esordito il presidente nazionale della Fisc e direttore del “Corriere Cesenate”, Francesco Zanotti, aprendo i lavori. Mentre monsignor Vincenzo Tosello, direttore di “Nuova Scintilla” (Chioggia), ha ripercorso i cent’anni della testata, il cui anniversario viene celebrato con questo appuntamento. Infatti, il logo prescelto unisce la prima testata (“La Scintilla”) a una raffigurazione della versione attuale per tablet. Tra difficoltà e mutamenti Certo, per la carta stampata non mancano le difficoltà, specie in questo periodo, motivo per cui serve “un’attenta analisi dei fenomeni in atto nel campo della rete e della multimedialità e nel contempo una lungimirante lettura dei possibili sviluppi al fine di orientare le scelte nell’ambito della stampa diocesana”, ha richiamato nella prolusione monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali. Il primo dei problemi è di natura economica: cala la pubblicità e “le vendite risentono della minore disponibilità di risorse economiche”.

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In secondo luogo, “la possibilità per ognuno di accedere all’informazione in tempo reale e gratuita su web, tv e radio”. A tal riguardo, ha sottolineato, “è cambiato il nostro modo di ricercare e apprendere informazioni”, “siamo bombardati e ‘inseguiti’ da un enorme flusso, potremmo dire un ‘torrente impetuoso’ d’informazioni, sempre a portata di mano attraverso un unico strumento: lo smartphone o il tablet”, mentre “la corsa all’acquisto tecnologico, sebbene rallentata, è l’unica ancora in continua crescita”. La “saggezza digitale” Conseguenza del “torrente” informativo del web è la mancanza di filtri e gerarchie tra le notizie. “Oggi domina il criterio della velocità”, ha osservato Giuliodori, interrogandosi “se non si stia sacrificando la qualità comunicativa, e quindi relazionale, sull’altare della quantità e dell’efficienza”. In altri termini non basta usare il digitale, ma bisogna conseguire una “saggezza digitale” - ovvero la “capacità di prendere decisioni più sagge in quanto potenziate dalla tecnologia”, secondo la definizione di Marc Prensky - ed è questo il “nuovo passo evolutivo del genere umano”, senza il quale “la società moderna corre il rischio di un’involuzione”. Un passo al quale i cattolici sono chiamati elaborando “strategie di marketing non soltanto commerciale, ma che potremmo definire preminentemente ad alto impatto antropologico, finalizzato a rilanciare con forza questo prezioso servizio la cui peculiarità è rappresentata dalla capacità di cogliere e comunicare i valori fondamentali”. “Chi, se non la stampa cattolica, potrà avere il compito difficile, ma assai urgente, di far comprendere l’importanza di un’etica della comunicazione?”. Questa la domanda posta dal presule ai rappresentanti delle testate cattoliche, invitandoli “a non perdere, cammin facendo, l’essenziale della nostra vocazione e missione”. a cura di Francesco Rossi, inviato Sir a Chioggia

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IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 18 aprile 2013 21 aprile - IV DOMENICA DI PASQUA

IL COMMENTO AL VANGELO Parole quali “pecora, pastore, gregge, pascolo…” ricorrono spesso nella Bibbia. Dio stesso è chiamato “Pastore d’Israele”: conduce il suo gregge con amore e lo guida verso pascoli abbondanti e sorgenti d’acqua fresca. Le grandi figure dell’AT come Abramo, Giacobbe, Davide sono stati custodi di greggi. Anche il Messia è annunciato dai profeti come un pastore che pascerà Israele. Dai Vangeli ricordiamo, per esempio, la parabola della pecorella smarrita… che dal III sec. compare nelle catacombe come immagine di Cristo pastore con una pecorella sulle spalle. La IV di Pasqua è detta domenica del buon pastore, perché in essa, ogni anno, la liturgia propone un brano tratto dal cap. 10 di Giovanni nel quale Gesù si presenta come il vero pastore.

“Le mie pecore ascoltano la mia voce”

1. “…nessuno le rapirà dalla mia mano”: ho accennato all’immagine del Maestro che tiene sulle spalle una pecorella. È vero: Gesù è buon pastore nel senso che va alla ricerca delle pecora smarrita. Qui Giovanni ci offre di Gesù un’altra immagine: non di chi accarezza affettuosamente la pecora ferita, ma come l’uomo forte, deciso, che si batte contro i banditi e gli animali feroci. Gesù è buon pastore perché non ha paura di lottare fino a dare la propria vita per il gregge che ama. “Non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano”: la loro salvezza è garantita non dalla loro docilità, dalla loro fedeltà, ma dalla sua iniziativa, dal suo coraggio, dal suo amore gratuito. Questa è la bella notizia che viene dalla Pasqua e che dobbiamo comunicare a ogni uomo. L’immagine più adeguata a quella del buon Pastore è il Crocifisso, dove troviamo ben poca poesia o pii sentimenti, quanto la verità cruda ma consolante di un Pastore immolato per il suo gregge!

Gv 10,27-30 In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno

le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano

San Corrado da Parzham, cappuccino Il santo di questa settimana, san Corrado da Parzham, che la Chiesa ricorda il 21 aprile, fu un umile cappuccino che fece il portinaio del convento. La sua fu una vita semplice e lineare e la sua santità è ancora oggi un modello imitabile e attuale. Nacque a Venushof nella regione di Parzham, in Baviera, il 22 dicembre 1818 da Bartolomeo e Gertrude Birndorfer, ricchi e devoti contadini della valle di Rott, e fu battezzato con il nome di Giovanni Evangelista. Era il penultimo di dodici figli e rimase orfano a 16 anni. Era un ragazzo mite, allegro, aman-

Religioso dell’Ordine dei Frati Cappuccini svolse per oltre 40 anni l’umile servizio di portinaio nel convento del santuario di Altötting in Baviera te della natura, sano e forte e si dedicò con impegno ai lavori dei campi. Mentre lavorava, recitava il rosario che teneva sempre legato al polso e con i dipendenti avere sempre un rapporto sereno e armonioso. Amava partecipare alle missioni, alle processioni, ai pellegrinaggi ed era iscritto a molti gruppi, confraternite e pie unioni. Conosceva tutte le chiese e i santuari del circondario e faceva molta strada per andare a messa. Della sua vita si conosce poco, perché come scrive il suo più antico biografo Wolfgang Beyer, “egli non ha mai parlato di se stesso”, si sa solo che era chiamato l’angioletto di Venushof. A 19 anni tentò, senza esito, di studiare nel ginnasio dei benedettini di Metten a Deggendorf. Nel 1841 professò la

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regola del Terz’Ordine francescano. A 31 anni, nel 1849 entrò tra i cappuccini di Altötting come terziario e nel 1851 nel convento di Laufen iniziò l’anno di noviziato come fratello laico. Fu incaricato di aiutare l’ortolano e il giardiniere del convento e dopo un mese, fu colpito da una bronchite acuta e fu costretto a letto e da allora ebbe sempre una fastidiosa asma bronchiale. Per tre anni fu impegnato nella formazione alla vita cappuccina. Il 4 ottobre 1852 fece la professione religiosa e prese il nome di Corrado e da Laufen fu rimandato al convento del santuario di Altötting in Baviera e fu destinato all’ufficio di portinaio, compito che conservò fino alla morte. Di lui si diceva che “era un cappuccino con tutta l’anima e con tutto il corpo”. Durante il noviziato fece undici propositi “fatti con riflessione” ispirati da un grande buon senso e che riguardavano la presenza di Dio, il silenzio, il senso delle croci, il ritiro, l’amore fraterno, la mortificazione della gola e degli occhi, la prontezza al coro, la

delicatezza e la discrezione con le donne, l’obbedienza e interna devozione alla Vergine. Fu portinaio per 41 anni, accanto al celebre santuario della Madonna, meta di numerosi pellegrinaggi. Il povero frate cappuccino divenne il punto di riferimento di poveri, diseredati, tribolati e bambini. Dava senza misurare, senza giudicare e nessuno lo vide mai triste o nervoso. Era sempre pronto ad ogni ora, ad ogni stagione. Era detto il “santo portinaio” e la sua santità, fatta di eroica fedeltà e di forte devozione eucaristica e mariana, nella semplicità della vita quotidiana, era avvolta di silenzio e di carità. Per il suo carattere timido e riservato, parlava poco, con brevi frasi, ma piene di spirito. Come scrisse in una lettera del 3 ottobre 1873 “il suo tesoro era la preghiera e il suo segreto era il silenzio”. Quando distribuiva il cibo ai poveri e si recava in cucina, il frate cuoco si lamentava scherzosamente: “Mettete i coperchi, altrimenti ci prende tutto”. Ed egli sorridente rispondeva: “Tutto ciò che si dà ai poveri ritorna nuovamente dentro con abbondanza”. Ai numerosi pellegrini del santuario distribuiva birra e pane, ma si raccomandava al confratello addetto alla birreria del convento, di farne “molta e leggera”. Il 18 aprile 1894 si mise a letto “per prepararsi all’eternità”. Morì il 21 aprile 1894 a 76 anni. La sua causa di canonizzazione fu straordinariamente veloce, anche se tutta la documentazione poté essere inviata a Roma solo alla fine del 1919 a causa della guerra. Pio XI, nel 1930 lo proclamò beato e il 20 maggio 1934 lo canonizzò. Corrado è compatrono della Provincia cappuccina di Baviera e dell’Ungheria e patrono delle unioni giovanili, dell’Opera Serafica di Carità e della gioventù cattolica di Würzburg.

2. “Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono”: si instaura una relazione di vita che comporta alcuni passi importati. Ascolto: il primo è ascoltare la voce di Gesù che chiama, parla, insegna. Quanti “pastori” oggi sul mercato! Promettono benessere, felicità e poi? Allora occorre discernere la voce di Gesù dalle altre voci che mandano messaggi fuorvianti. Per fare questo occorre ascoltare a lungo la voce del Pastore, attraverso la lettura del Vangelo. Il discepolo è colui che fa della Parola l’alimento costante per la sua fede e la forza insostituibile per la sua carità. “Fides ex auditu!”: la fede nasce dall’ascolto! Rapporto profondo: dall’ascolto, dal dialogo con il Signore scaturisce una esperienza spirituale ricca e intensa. Chiamiamola preghiera, meditazione, adorazione… ci accorgiamo di conoscere di più Gesù, ma soprattutto di essere conosciuti meglio da Lui. Sequela: l’ascolto porta alla decisione di seguire il Maestro, di farlo diventare veramente il buon Pastore della nostra vita. Ora il Pastore conosce i sentieri da percorrere per giungere a “pascoli erbosi e ad acque tranquille”, sa quando fermarsi e quando proseguire, individua pericoli e minacce, dirupi e deserti… La sequela è essenzialmente un atto di fiducia e di abbandono, che non ha nulla a che vedere con l’inattività o la rassegnazione. È un grande atto di amore: si mette la propria vita nelle mani di Gesù. Diventare discepoli non è in primo luogo una questione di azione, di fare, ma di consegna, di affidamento: mi fido e mi affido a Lui. Questo è il discepolo! 3. Domenica di preghiera per le vocazioni. La vocazione è un argomento importante che pochi sanno affrontare con lo sguardo giusto! Una sola è la vocazione cui TUTTI siamo chiamati, quella di amare (=santità) Dio e gli altri, come ha fatto Gesù. Nella Chiesa questa unica vocazione si attua attraverso due stili di vita: quella matrimoniale e quella della vita religiosa. Sono di pari dignità e sia chi è sposato sia chi entra in convento o si fa prete è chiamato a diventare discepolo del Signore e a seguirlo sulla via del Vangelo. Oggi preghiamo in modo particolare perché nella Chiesa ci siano giovani disponibili a seguire Gesù buon Pastore più da vicino, diventando a loro volta pastori “secondo il Suo cuore”. E come ricorda lo slogan di quest’anno: Progetta con Dio… abita il futuro! Marco Daniele LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura At 5,27b-32.40b-41 Salmo Responsoriale Sal 29 Seconda Lettura Ap 5,11-14


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 18 aprile 2013

Economia I nostri produttori ci raccontano com’è andata alla fiera di Verona che si è appena conclusa

Vinitaly: una storia d’amore per il vino VERONA - Hanno scritto che si è trattato di “un’altra storia d’amore” a Verona, dopo quella tra Giulietta e il “suo” Romeo: di certo l’edizione 2013 del Vinitaly, che si è conclusa giovedì scorso, è stata quantomeno una storia di passioni vere. Quelle di centinaia di viticoltori italiani (e internazionali) che credono nel loro lavoro, devono fare i conti ogni giorno con la crisi del mercato e il calo delle vendite (a parte le eccezioni) e sono venuti in Veneto a presentare in grande spolvero i loro vini. Lo hanno fatto, con orgoglio, anche i produttori dell’Oltrepò, del Tortonese, di Gavi e del Novese che, senza nulla da invidiare in fatto di qualità ad altre zone più blasonate, sono stati protagonisti nei vari padiglioni. Partiamo da qui, dalle loro impressioni che abbiamo rac-

Prestigioso il bilancio della missione delle Cantine d’Oltrepò. Dal Piemonte nuove possibilità per uscire dalla crisi colto a caldo tra gli stand di Verona, e proviamo a tracciare il bilancio di una fiera alla quale guardano con vivo interesse numerose aziende in territorio diocesano. Intanto tutti hanno registrato una tendenza all’aumento di visitatori. Dato confermato anche dal presidente di Veronafiere, Ettore Niello: “Abbiamo raggiunto le 148.000 presenze, delle quali 53.000 estere da 120 Paesi: è un risultato importante per uno dei settori di rilievo del made in Italy, che ancora traina la bilancia commerciale del Paese e dà lavoro e ricchezza ai territori e all’immagine dell’Italia nel mondo. Un incremento del 6% dei visitatori totali che premia le oltre 4.200 espositrici da più di 20 Paesi che hanno investito nel Vinitaly e riconoscono la centralità internazionale della rassegna”. “Il dato in crescita del 10% sugli esteri rispetto al 2012 – ha evidenziato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere – è accompagnato dalla grande qualità dei visitatori. Si tratta sempre più di operatori specializzati, di buyer esteri provenienti dai mercati tradizionali, ma anche dai Paesi emergenti, sempre più interessati al vino italiano quali Cina e Russia”. Tornando a casa nostra, almeno

Lo stand del Consorzio Tutela Vini dell’Oltrepò Pavese al Vinitaly 2013 con Matteo Marenghi

diecimila sono stati i calici di vino serviti dai sommelier dello stand del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese nei quattro giorni di Vinitaly, di cui oltre ottomila di Cruasé; a questi vanno aggiunte le migliaia di altri bicchieri riempiti dalle 44 aziende oltrepadane presenti con un proprio spazio espositivo in fiera. Assolutamente prestigioso, quindi, il bilancio della missione dei produttori oltrepadani. “Il termometro della riuscita di grandi eventi come questo è ormai – commenta il direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese Matteo Marenghi – il numero di contatti con compratori stranieri, stante la necessità di aggiungere sbocchi oltre confine ad un mercato nazionale asfittico e sovraffollato. E le nostre aziende ci hanno confermato che le visite da parte di buyer europei, soprattutto dal Nord, ed extraeuropei, in parti-

colare dalla Cina, sono state di tutto interesse”. Ingenti gli investimenti preparatori all’evento, con una campagna di affissioni di grandissima visibilità su Verona, sfociata anche su viale Del Lavoro fronte fiera, e un inedito ‘accompagnamento’ con spot radiofonici su Radio 24 che hanno riscosso successi oltre ogni aspettativa e reso popolari i vini oltrepadani a un pubblico di elevato profilo su tutto il territorio nazionale. “Vincente la nostra politica comunicazionale che – prosegue Marenghi – ha polarizzato l’attenzione sui due prodotti bandiera, Cruasé e Bonarda, con riconferma che il Cruasé ha tutte le carte in regola per divenire il vero prodotto ‘icona’ del territorio nel segmento ‘alto’. Ora non ci resta che proseguire in questa direzione, rinsaldando nel contempo un senso di comunità e di appartenenza che è la vera forza propulsiva dei ter-

SOCIETAʼ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

ritori, specie nei momenti difficili, come l’attuale. La bella foto di gruppo a conclusione della manifestazione, ha per noi non solo un valore di una testimonianza ma assume anche un significato programmatico e, magari, di svolta verso una più consapevole condivisione degli obiettivi di sviluppo”. Insomma, il mondo del vino getta qualche squarcio di luce nel fosco panorama economico internazionale. Il vino italiano continua a reggere bene, soprattutto sui mercati esteri, come confermano i dati sull’export che, anche nel 2012, pur diminuendo in volume, mantiene il trend positivo sul valore, raggiungendo i 4,7 miliardi di euro, con un + 6% sul 2011. Il Piemonte, regione vitivinicola d’eccellenza, è parte rilevante di questo processo, con i suoi grandi vini che sono apprezzati

in tutto il mondo dove vanno 66 milioni di bottiglie d’Asti, 20 milioni di bottiglie di Moscato d’Asti, 8 milioni di bottiglie di Barolo, 2,5 milioni di Barbaresco, 10 milioni di Barbera d’Asti, 8 milioni di Gavi, 1,5 milioni di Brachetto d’Acqui, ecc. Consapevole di questo ruolo, il Piemonte vitivinicolo ha rinnovato la sua partecipazione alla 47^ edizione del Vinitaly con “la carica dei 600”: tanti, infatti, sono stati gli espositori della regione. Si è trattato in gran parte di piccole e medie aziende alle quali si sono aggiunte una ventina di cantine cooperative, 5 associazioni di produttori, 8 consorzi di tutela, organizzazioni professionali e numerosi enti e istituzioni come le Province. Tale partecipazione consolida la collaborazione tra Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e il consorzio Piemonte Land of perfection, l’organismo per la promozione che raggruppa i principali consorzi e associazioni piemontesi del vino. L’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Claudio Sacchetto ha così commentato il senso di tale partecipazione: “Continua il trend positivo dell’export dei vini piemontesi. Apprezzati in tutto il mondo, i nostri vini costituiscono una grande risorsa economica e un simbolo del made in Italy e made in Piemonte. La Regione Piemonte è fortemente impegnata nel sostegno di tale virtuoso processo; basti pensare che sulla promozione vitivinicola, nel programma 2012-2013, sono state impiegate risorse per 5 milioni di euro sulla misura 133 del PSR e circa 10 milioni di euro sulla misura promozione nei Paesi terzi dell’OCM Vino. In tale contesto rientra la partecipazione al Vinitaly”. “Il sistema camerale piemontese è da sempre molto attento alla promozione e valorizzazione dei prodotti tipici e, in particolare, di quelli vitivinicoli: le produzioni a denominazione d’origine della nostra regione sono tra i nostri migliori ambasciatori nel mondo, perché testimoniano la qualità e la passione del lavoro dei tanti produttori locali. – ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello – È quindi con orgoglio che, ancora una volta, abbiamo portato queste realtà al Vinitaly di Verona, coordinando all’interno della collettiva regionale circa 200 imprese, a cui si sono aggiunte nel resto della fiera le singole presenze di altre aziende per un totale di circa 600 espositori, che possono contare tutto l’anno e in tutte le fasi della loro attività produttiva sul sostegno del sistema camerale piemontese”. Si tratta di numeri, è vero. Di cifre. Che disegnano però un quadro abbastanza preciso di come stanno le cose. E che raccontano, anche lontano da Verona, un’altra storia d’amore. Matteo Colombo

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


Giovedì 18 aprile 2013

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VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11- 18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sa-

bato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 18 al 24 aprile 2013 Giovedì 18: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Venerdì 19: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Sabato 20: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Domenica 21: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Lunedì 22: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Martedì 23: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104)

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 24: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Edicole aperte domenica 21 aprile 2013 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 21 aprile 2013 (Turno B): ERG, via Tortona 66; SHELL, p.le Quarleri 5; SHELL, via Zanardi 106.

Voghera In vetrina il meglio delle produzioni gastronomiche locali

VOGHERA/SCUOLE

Tutto pronto per la Sensia

I viaggi della “Pascoli”

VOGHERA - La città di Voghera si prepara ad inaugurare la 631esima Sensia, la Fiera dell’Ascensione di Voghera. La kermesse, tra le più attese ed importanti della Provincia di Pavia si terrà dal 9 al 12 maggio, presso l’ex Caserma di Cavalleria. Tornerà dunque “la più antica Fiera della Lombardia”, con un occhio già puntato su Expo 2015, come è ben evidenziato anche dallo slogan e dalla nuova linea grafica del logo, realizzato dall’Agenzia CreativaMente, che quest’anno cura tutta la parte relativa alla comunicazione della kermesse. Tanti come sempre gli appuntamenti inseriti nel calendario

La fiera guarderà all’Expo. In primo piano artigianato e prodotti del territorio in via di definizione, ma in questa edizione un ruolo di primo ordine lo svolgerà anzitutto l’esposizione enogastronomica. “Abbiamo avuto richieste dai produttori della nostra zona – spiegano dall’Ufficio Fiera – e questo ci consentirà di mettere in vetrina su ben 2000 metri quadrati di esposizione (su un totale di circa 3500) i prodotti tipici del nostro territorio (alcuni vantano anche il marchio De.Co.), i produttori locali e le attività commerciali, che hanno davvero bisogno di godere della massima visibilità per potere uscire da un pesante periodo di crisi”. Ci saranno, come al solito concerti, mostre, bancarelle nelle vie del centro storico, il luna park, la fiera agricola, l’area motori, uno spazio per i bimbi e uno per il ristoro,

Nelle foto alcuni momenti della scorsa edizione della Sensia

tornano anche i fuochi artificiali e arriva in Fiera anche il Mercato dell’Antiquariato “Il sogno antico”, che tanto successo sta riscuotendo la terza domenica di ogni mese sotto i portici in Piazza Duomo (per l’occasione invece si svolgerà lungo viale C. Marx). Non mancheranno neppure le associazioni di volontariato, a partire dal Comitato Locale di Croce Rossa, che come ogni anno allestirà un

campo base, come non mancherà l’intrattenimento per tutti i ragazzi, grazie ad alcune manifestazioni sportive che verranno organizzate durante la quattro giorni di Fiera. Segnaliamo anche, tra i tanti eventi a corredo della Sensia, il 18esimo Concorso internazionale di poesia “Città di Voghera”: le premiazioni si svolgeranno sabato 11 maggio alle ore 17 presso il Teatro S. Rocco. L’appuntamento con Sensia 2013 è per l’inaugurazione fissata giovedì 9 Maggio alle ore 18, con apertura della Fiera sino alle 24. Venerdì 10 e sabato 11, invece, gli orari vanno dalle ore 10 all’1 di notte, mentre domenica 12 l’apertura è dalle 10 alle 24, con il gradito ritorno come gran finale dei fuochi artificiali. Da segnalare, tra le altre cose, l’inaugurazione della fiera agricola venerdì 10 alle ore 10. Mattia Tanzi

Manifestazioni a Varzi

L’Anpi e il 25 aprile VARZI - La sezione Anpi di Varzi con il patrocinio dell’amministrazione comunale ha preparato il programma per i festeggiamenti del 25 aprile. Il ritrovo è previsto alle ore 10.15 nella piazza del municipio mentre alle ore 10.30 sarà celebrata nella chiesa parrocchiale la Santa Messa da don Gianluca Vernetti. Alle ore 11.15 il corteo si recherà davanti al Monumento ai Caduti. In quell’occasione ci sarà il saluto del sindaco Gianfranco Alberti e dei rappresentanti dell’Anpi mentre

l’orazione ufficiale sarà tenuta da Marco Crevani esponente dell’Apc provinciale. Parteciperanno alla cerimonia gli alunni dell’Istituto Comprensivo e dell’Ipsia Calvi di Varzi. Nel pomeriggio una delegazione porterà i fiori ai cippi dedicati ai caduti della Liberazione e parteciperà con i rappresentanti delle regioni Liguria e Piemonte, alla cerimonia commemorativa della “Battaglia delle Strette” a Pertuso in provincia di Alessandria. m.t.

VOGHERA - Viaggiare per conoscere, comunicare, vivere esperienze significative, promuovere la maturazione personale e gettare le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva. Due in quest’ottica i viaggi organizzati dalla SMS “Pascoli” di Voghera nell’ambito del progetto “Educare alla legalità e promuovere i diritti di Cittadinanza attraverso l’esperienza dei Consigli Comunali dei Ragazzi sul territorio nazionale ed europeo”. Meta del primo viaggio d’istruzione, aperto ad alunni e genitori, la città di Manosque, dal 20 al 22 marzo. Vi hanno partecipato 42 ragazzi compresi tra la Sede “Pascoli” e le Sedi associate “Don Orione”, Casei Gerola, Lungavilla, accompagnati dalla Dirigente Silvana Bassi, da una rappresentanza dei genitori e dalle Docenti Isabella Avanzi, Claudia Borghetti, Paola Silvani. Mercoledì 20 marzo, presso l’Hotel de Ville di Manosque, hanno incontrato l’Amministrazione locale è il Comitato di gemellaggio. Erano presenti il Sindaco di Manosque, una rappresentanza degli alunni della “Scuola Europea”, il cui percorso formativo comprende lo studio della lingua italiana, e gli insegnanti di italiano che hanno collaborato negli anni passati col Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Voghera. Nell’ambito di un più am-

Silvana Bassi con il sindaco di Manosque

pio progetto d’istituto, che mira a educare alla legalità e alla cittadinanza europea attiva, il viaggio di istruzione ha consentito la conoscenza e il confronto con una realtà scolastica europea impegnata a condividere un rapporto di amicizia e affinità di propositi educativi. In quest’ottica la Dirigente della SMS Pascoli e i rappresentanti del Comitato di Gemellaggio hanno condiviso impressioni e motivazioni alla base del comune progetto volto a promuovere negli alunni, accanto a un più stretto senso di appartenenza al proprio ambiente scolastico e alla propria città, la consapevolezza di una cittadinanza “oltre i confini”. Sarà Lussemburgo la meta del secondo viaggio d’istruzione, dal 15 al 18 aprile: un’altra esperienza da valorizzare nel vissuto dei giovani.


IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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Dissesti Comuni e privati contano i danni, la situazione può peggiorare

“Le frane ci mettono in ginocchio” VAL DI NIZZA - Nel territorio della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese si inizia a fare una prima stima dei danni provocati dalle frane. A Borgoratto Mormorolo gli smottamenti hanno colpito la strada comunale che da Casa Buttini porta alla località Boscone. Qui il transito è solo consentito ai mezzi agricoli. Inoltre, il ponte sul torrente Ghiaie che porta alla frazione di Pianazzo è in pericolo. Qui, la sponda sta franando e l’acqua va a minacciare uno dei pilastri. Le frane stanno poi interessando molti terreni di privati interamente coltivati a vigneti. “Per quanto riguarda il territorio comunale – spiega il primo cittadino Giancarlo

Borgoratto Mormorolo, Montesegale, Romagnese, Val di Nizza, Zavattarello i paesi più colpiti. Ora si valuta un intervento della Regione Lombardia

Frane in Oltrepò Pavese nel territorio della Comunità Montana

Ruffinazzi – i danni ammontano a circa 80 mila euro. Naturalmente poi ci sono i terreni privati e la parte di competenza regionale”. Una stima più certa si potrà avere nei prossimi giorni. A Montesegale, il comune con un pronto intervento, ha dato il via ai lavori di messa in sicurezza del versante che si trova sotto la strada provinciale per Zuccarello (ora chiusa) e che va a minacciare le case della frazione Cabiotto. “Per questo primo intervento la spesa ammonta a circa 50 mila euro. – spiega il primo cittadino Car-

lo Ferrari – I lavori sono iniziati. Successivamente la Provincia dovrebbe riaprire la strada e in un secondo momento risanare completamente la frana con la realizzazione di un manto stradale nuovo”. Anche a Romagnese le frane hanno fatto danni per circa 80 mila euro. “Qui le frane – spiega l’assessore Ivan Elfi – hanno interessato la zona di Grazzi, dove un tratto di strada che porta al Giardino Alpino di Pietracorva è minacciato dagli smottamenti. Inoltre, si sono registrati smottamenti che non interessano le case, nelle frazioni di Ossio e Costaiola”. A Val di Nizza invece le frane stanno minacciando il cimitero di Casa Ponte e un tratto della strada comunale che da Poggio Ferrato porta a Molino. “Anche per noi – spiega il sindaco Franco Campetti – si tratta di una prima stima che ammonta complessivamente a 100 mila euro. La

valutazione definitiva dei danni avverrà nelle prossime settimane”. A Zavattarello si è aperta una vistosa crepa nel muro di sostegno in sassi che si trova lungo via Mazzini. Non solo il capoluogo, ma anche le frazioni sono state colpite dalle frane. Infatti, in municipio sono giunte numerose segnalazioni da parte di privati che denunciano cedimenti di terreno. Nelle frazioni di Casa Cagnone, Cascine, Perducco e Rossone purtroppo sono comparse delle frane che hanno interessato i campi e in alcuni casi anche le strade interpoderali. A Zavattarello l’amministrazione comunale sta effettuando un costante monitoraggio per quanto concerne le situazioni maggiormente a rischio e sta valutando se chiedere un pronto intervento alla Regione Lombardia. Prossimamente si potrà avere una stima più precisa dei danni. Mattia Tanzi

SALICE TERME - E’ morto all’età di 95 anni

Giovedì 18 aprile 2013 COMUNITA’ MONTANA/TURISMO

Stipulate due convenzioni

VARZI - La Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese punta sul turismo attraverso convenzioni ed iniziative volte ad incrementare il flusso di visitatori. Questo è quanto emerso nel corso dell’assemblea dei sindaci dell’ente montano che si è svolta venerdì pomeriggio nella sede di Varzi. Infatti, tra i punti all’ordine del giorno da registrare l’approvazione della convezione per la gestione del Giardino Alpino di Pietra Corva situato nel comune di Romagnese. All’unanimità i 19 rappresentati dei comuni montani hanno approvato la convezione che prevede un contributo di circa 3 mila euro per la manutenzione. Inoltre, il presidente Bruno Tagliani ha invitato tutti i comuni ad incentivare tra i cittadini e scolari le visite al Giardino Alpino. “Pietra Corva rappresenta un vanto per il territorio della Comunità Montana. – spiega Tagliani – Per questo motivo va rilanciato e soprattutto promosso. Sono circa 7 mila i turisti che ogni anno si recano a vedere le ricchezze naturali del Giardino Alpino”. Sempre nel corso dell’assemblea è stata presentata dall’assessore al turismo

Fabio Riva la convenzione che la Comunità Montana ha stipulato con l’osservatorio astronomico Ca’ del Monte di Cecima gestito dalla società cooperativa Teti. “Per le giornate di apertura standard e dietro presentazione di un documento d’identità valido alla biglietteria dell’osservatorio – spiega Riva – la società Teti si impegna ad applicare agli adulti residenti nei 19 comuni della Comunità Montana la tariffa ridotta di 5 euro a persona. Inoltre, la società Teti e l’ente montano si impegnano a collaborare per rinsaldare la rete locale per favorire la promozione dell’Alto Oltrepò”. Non solo promozione, ma anche interventi di riqualificazione. Infatti, l’ente montano appalterà i lavori di sistemazione dell’Osservatorio che consistono nella sistemazione dell’anfiteatro e di parti interne dell’edificio. Durante l’assemblea sono stati approvati il rendiconto di gestione 2012, le variazioni al bilancio di previsione 2013 e la convezione per la gestione in forma associata del centrale di committenza. Con tale convenzione la Comunità Montana gestirà le gare d’appalto dei 19 comuni.

PROVINCIA DI PAVIA - In arrivo nuovi tagli

L’ultimo saluto a Bruno Fava Bosone: situazione drammatica SALICE TERME - Si è spento all’età di 95 anni, Bruno Fava, uno dei personaggi più amati e rappresentativi di Salice Terme. Bruno Fava è stato amministratore comunale dal 1956 al 1985 e presidente dell’azienda autonoma di cura e soggiorno dagli anni ’70 agli anni ’90. Ha inoltre ricoperto la carica di presidente del comitato concorsi ippici per oltre 20 anni e quella di presidente del comitato manifestazioni di Salice Terme per oltre 10 anni. Innamorato del suo paese, ne è stato figura centrale per il suo sviluppo sia dal punto di vista di amministratore pubblico che come imprenditore. Ideò e collaborò in maniera centrale allo sviluppo urbanistico del centro termale con la realizzazione di lottizzazioni immerse nel verde denominate “Giardini 1 e Giardini 2”. “Per anni gestore della grande piscina e del tennis nel parco delle Terme, realizzò il centro sportivo e turistico Le Ruo-

Bruno Fava

te, che diventò il cuore pulsante dell’ospitalità turistica di Salice Terme frequentato da centinaia di famiglie, bambini ed adulti che ancora oggi lo ricordano con tanto affetto, simpatia ed amicizia. – dichiara commosso l’amico Maurizio Somensini ex presidente delle Terme di Salice ed ex vice sindaco di Godiasco – La sua simpatia e cordialità erano veramente coinvolgenti e dai bambini (oggi adulti e genitori) era

chiamato lo zio Bruno. Mitiche le sue partite a tennis o a brisca in cinque sempre ricche di simpatiche litigate. Per Salice dava l’anima. Nulla era più bello della sua località termale”. Sentimenti di fortissimo cordoglio avvolgono il paese. “Tutta Salice piange la sua scomparsa, la scomparsa del suo Re Leone. – conclude Somensini – Tutti lo salutano dicendo: ciao Bruno, sei stato un grande”. Bruno Fava è stato uno dei più grandi sostenitori del Coro della Comunità Montana e nel dopoguerra diventò amico di Fausto Coppi con il quale condivise la passione per la caccia. Lascia moglie Mara, i figli Andrea e Mauro e i nipoti. I funerali sono stati officiati da monsignor Valentino Culacciati, nella chiesa parrocchiale di Salice Terme davanti a numerosi amici e concittadini che hanno voluto porgere l’ultimo saluto alla vera anima della località termale. Ugo Celasco

Il presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone

PAVIA - Il decreto che permetterà di rimborsare parte dei debiti accumulati dalla Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese porta con sé un risvolto pesantissimo per la Provincia di Pavia che si vede imporre un ulteriore taglio di trasferimenti, pari ad un milione di euro, che va ad aggiungersi a quello già operato di 22 milioni ai danni dell’Ente. La notizia arriva improvvisa in un momento delicato,

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al termine di un lavoro estremamente difficile di stesura del bilancio di previsione che, dopo attente valutazioni, aveva permesso di trovare ancora qualche risorsa per la manutenzione delle strade. “L’ipotesi migliore è che il taglio di un milione di euro possa derivare da un errore materiale della Ragioniera di Stato, se così non fosse per noi sarebbe davvero un fatto molto preoccupante. Significherebbe stravolgere

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un bilancio che già a fatica siamo riusciti a costruire per rispondere alle numerose esigenze del territorio”, dice il Presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone. Una situazione allarmante e insostenibile non solo per Pavia, ma per molte province lombarde. Inoltre, il Presidente Bosone chiederà un incontro con tutti i parlamentari della provincia di Pavia. L’intento è di sollecitare una correzione del decreto che, oltre a mettere a rischio la gestione dell’Ente, presenta forti criticità e anche poca chiarezza per quanto riguarda il pagamento alle imprese. “Siamo ad una situazione paradossale e di stallo dalla quale si deve uscire urgentemente sia intervenendo sul decreto sblocca debiti, sia in modo strutturale con una modifica delle regole che disciplinano il patto di stabilità interno”, conclude il Presidente. m.c.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 18 aprile 2013

Montescano La Sala della Memoria e della Cultura meta di turisti

Fossili e reperti in mostra

MONTESCANO - Il comune di Montescano ha realizzato la Sala della Memoria e della Cultura che ospita un museo permanente di reperti ritrovati nella zona. La Sala della Memoria sta riscuotendo un grande successo. Sono numerosi gli studenti e i turisti che arrivano a Montescano per visitare queste importanti tracce del passato.

Tutti i fossili sono stati scoperti lungo l’alveo del torrente Rile Monzone dall’esperto ricercatore Antonio Zucconi. “Queste tracce del nostro passato potranno essere ammirate e studiate dalle scuole del territorio e non solo. – spiega soddisfatto il primo cittadino di Montescano Giampiero Roggero (nel riquadro a sinistra) – All’interno della sala della memoria sono presenti reperti che hanno dai cinque ai dieci milioni di anni d’età: pezzi di rocce con impronte di foglie fossili, legni fossili del Messiniano e tanto altro. Tra i vari oggetti voglio segnalare un’ascia rituale preistorica probabilmente risalente al Neolitico che è stata rinvenuta in un campo sterrato nei pressi di Monteveneroso. Per aver riportato alla luce questo patrimonio culturale voglio ringraziare il ricercatore naturalista An-

BAGNARIA - Opere pubbliche

LUNGAVILLA

Lavori sul Rio Grande BAGNARIA - A breve inizieranno i lavori di ricalibratura, risagomatura idraulica e pulizia dell’alveo di un tratto del Rio Grande appartenente al reticolo idrico minore, situato ad est dell’abitato di Casa Galeotti nel comune di Bagnaria. “I lavori, già programmati da tempo dall’amministrazione comunale – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Mattia Franza – si rendono necessari poiché ad oggi il fosso nel tratto finale si presenta in condizioni molto precarie per cui l’alveo risulta parzialmente otturato dalla vegetazione con piante e arbusti; questo col passare del tempo potrebbe creare il rischio di

tonio Zucconi che, proprio nel nostro comune e precisamente nella valle del Monzone, dal 1989 ad oggi, con grande passione, ha scoperto numerosi fossili”. Gli alunni delle scuole, oltre alla sala della memoria, potranno visitare, accompagnati da esperti, i luoghi in cui sono stati trovati tutti i reperti. Si tratterà di vere e proprie gite culturali. I giovani attraverso questa esperienza potranno conoscere ed apprezzare il patrimonio storico-culturale di queste valli. Valli che hanno molto da offrire. “La stessa sala, che è stata realizzata grazie ad un contributo della Provincia di Pavia – continua il sindaco di Montescano Giampiero Roggero – è diventata anche un luogo di ritrovo per i nostri anziani. Le iniziative dedicate ai nostri nonni sono organizzate dall’associazione Pro-Montescano. Inoltre, la sala ospita alcuni dei volumi che fanno parte della biblioteca dell’Unione dei Comuni Lombarda di Prima Collina”. Oltre alla Sala della Memoria e della Cultura l’amministrazione di Montescano ha realizzato il volume “Montescano e la riscoperta della sua valle”, scritto da Ercole Bongiorni. Il libro che è stato patrocinato dall’Ecomuseo di Prima Collina contribuirà insieme al museo permanente a far conoscere la storia di questo lembo di Oltrepò Pavese. Mattia Tanzi

potenziali fenomeni franosi e di smottamento, provocando eventuali allagamenti dell’abitato circostante se non fossero fatti questi interventi di manutenzione straordinaria”. Tale intervento finanziato grazie al contributo della Comunità Montana Oltrepò Pavese attraverso la legge regionale n. 31/2008, prevede la risagomatura e ricalibratura del corso d’acqua per una lunghezza complessiva di circa 300 metri con asportazione del materiale di risulta per consentire il normale deflusso delle acque e la posa di massi granitici a difesa spondale nel tratto finale del fosso. a.b.

Riunione di Laboratorio S.O.S. Bukavu sui geroglifici LUNGAVILLA - Venerdì 3 maggio, alle ore 21, si terrà presso la “Casa del Giovane” di Lungavilla (via Umberto I, 225) la riunione annuale dell’Associazione “S.O.S. Ospedale di Bukavu Onlus”. I punti all’ordine del giorno sono: illustrazione e consegna del consuntivo delle attività svolte nello scorso 2012, progetti per l’anno in corso, organizzazione del consueto pomeriggio di preghiera, iscrizione alla Onlus per l’anno 2013 (euro 15), varie ed eventuali. Intanto proseguono le iniziative di solidarietà dell’Associazione.

SERVIZI - Iniziativa dei Comuni di Pinarolo Po e Robecco

Accordo con le Terme President PINAROLO PO - I comuni di Pinarolo Po e Robecco Pavese hanno stipulato una convenzione con le Terme President di Salice Terme. I rispettivi cittadini oltre ad avere sconti e agevolazioni sui servizi offerti dal centro termale salicese, potranno usufruire di un trasporto gratuito che sarà organizzato, in entrambi i comuni dal 6 al 18 maggio per il ciclo di cure termali convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale. Per quanto riguarda Pinarolo Po, il ritrovo è previsto (per i 12 giorni di cure), alle 8 davanti al municipio mentre il rientro intorno alle ore 11. Provvederà al trasporto l’Auser di Pinarolo Po coordinata dal presidente Massimo Carmelo. A Robecco Pavese il trasporto gratuito sarà organizzato dall’Onlus Volontari di Robecco Pavese che andrà a prelevare gli aderenti al ciclo di cure presso le rispettive abitazioni. Anche in questo caso la partenza è prevista alle ore 8 e il ritorno verso le 11.

Certificazione ambientale Certificazione di qualità

Cementeria di Broni

RIVANAZZANO

RIVANAZZANO TERME - La Biblioteca “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme, presieduta da Laura Disperati, propone, per il 19 e il 20 di aprile due appuntamenti di grande interesse. Venerdì 19 alle ore 21, presso la Sala Manifestazioni “Aldo Borgomaneri” si terrà la presentazione del libro intitolato “La ragazza di Sighet” edito dalle Paoline. A discutere con il pubblico sarà presente Aldo Villagrossi, traduttore del libro. Sabato 20 aprile la biblioteca si trasformerà in una scuola dell’antico Egitto. I ragazzi sono invitati ad un laboratorio creativo durante il quale il piccolo scriba Saimen insegnerà a leggere e scrivere i geroglifici. Il laboratorio, condotto da Gabrielle Gavioli, è gratuito. Previsti due turni: alle 10 e alle 14.

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In Breve

IL POPOLO

BRONI/ORATORIO

Musical sulla vita di San Paolo In occasione dell’Anno della Fede l’Oratorio De Tommasi mette in scena un musical sulla vita di San Paolo, l’Apostolo delle genti. “Paulus” è il titolo del lavoro che vedrà protagonisti gli animatori e i ragazzi delle scuole superiori che già da diversi mesi stanno lavorando al progetto. L’appuntamento è per mercoledì 24 aprile alle ore 21 presso il teatro dell’Oratorio in via Montebello a Broni.

BRESSANA BOTTARONE/25 APRILE

Conoscere la Costituzione Il Comune di Bressana Bottarone, la Consulta Giovanile e l’A.N.P.I. (Sezione di Bressana Bottarone), organizzano la commemorazione del 68° Anniversario della Liberazione (1945 - 2013) che si terrà giovedì 25 aprile. Alle ore 9 ci sarà il ritrovo in Piazza Marconi presso il Municipio e la partenza di una delegazione per deposizione fiori e corone ai Monumenti e alla Cappella del Cimitero, alle ore 9.30 partirà il corteo per deposizione delle corone al Monumento ai Caduti di Via 5 Martiri della Liberazione e in Via Depretis. Alle ore 10.30, nella Sala Polivalente porterà il suo saluto il Sindaco Davide Rovati, il Presidente Sez. A.N.P.I Gian Pietro Miracca e il parroco di Bressana don Giuseppe Bruniera. Interverranno Anna Fratta della Segreteria Generale SPICGIL Pavia e Gabriele Consonni della Consulta Giovanile di Bressana Bottarone. Sarà poi inaugurata la mostra: “La Costituzione per difenderla occorre conoscerla”, presentata da Lorenzo Fava ricercatore-autore dei testi e da Beppe Pasciutti artista e autore dei disegni. Al termine sarà consegnata dal Sindaco e dalla Consulta Giovanile una copia della Carta Costituzionale a ciascun diciottenne intervenuto. Alle ore 17 ci sarà la premiazione del “7° Memorial Martiri della Libertà” presso il Centro Sportivo Comunale (Piazza Marconi, 9). La manifestazione sportiva è stata organizzata dal Gruppo Bocciofilo Club Arancione con il patrocinio dell’ANPI e del Comune di Bressana. La mostra sarà visitabile giovedì 25 dalle 9.30 alle 12, venerdì 26, domenica 28 e mercoledì 1° maggio dalle ore 10 alle 12 e sabato 27 dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15,30 alle 17,30. VAL DI NIZZA/25 APRILE

Sui sentieri della Liberazione Due appuntamenti legati alla “Resistenza” sono organizzati nel castello di Oramala a Val di Nizza. Il primo, che si è svolto sabato, è stato organizzato dall’Anpi di Val di Nizza. Nel corso della giornata è stato presentato il libo “Parlano Ancora…” di Camillo Moroni. Sono intervenuti lo stesso autore, il presidente dell’Anpi regionale Tullio Montagna e Luigi Panigazzi. Il secondo appuntamento, intitolato “Aspettando la liberazione”, si svolgerà domenica 21 aprile. Si tratta di una passeggiata che si terrà lungo i sentieri della Liberazione nel territorio comunale di Val di Nizza. Il ritrovo è previsto alle ore 9.30 presso il castello di Oramala e la passeggiata si concluderà con un pranzo alle ore 12.30. BRONI/SOCIETA’

Sportello Mamma gratuito L’associazione di volontariato “Sportello Mamma” di Broni, offrirà alle mamme la consulenza legale gratuita su diritto di famiglia e diritto minorile, presso un locale dell’Oratorio di Broni, gentilmente messo a disposizione dal parroco. Si riceverà, su appuntamento, il martedì dalle 15.30 alle 18.30 (tel. 347.7530651).

ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici


IL POPOLO

UN LUOGO, UNA STORIA

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Genocidio armeno Il 24 aprile ricorre la giornata della memoria

Giacomo Gorrini: la testimonianza di un “giusto” Nato a Molino dei Torti nel 1859, fu console di Trebisonda dal 1911 al 1915 dove assistette alla deportazione degli armeni Il 9 novembre 2000 il Beato Giovanni Paolo II pronunciava queste parole: “Il genocidio degli Armeni, che ha dato inizio al secolo, è stato il prologo agli orrori che sarebbero seguiti. Due guerre mondiali, innumerevoli conflitti regionali e campagne di sterminio deliberatamente organizzate che hanno tolto la vita a milioni di uomini”. Durante la prima guerra mondiale si compie, infatti, nell’area dell’ex impero ottomano, in Turchia, il genocidio del popolo armeno, il primo del ventesimo secolo. Il governo dei Giovani Turchi, preso il potere nel 1908, attua l’eliminazione dell’etnia armena, presente nell’area anatolica fin dal VII secolo a.C. Dalla memoria del popolo armeno, ma anche nella stima degli storici, risulta che perirono i due terzi degli armeni dell’Impero Ottomano, circa un milione e mezzo di persone. Molti furono i bambini islamizzati e le donne inviate negli harem. La deportazione e lo sterminio del 1915 vennero preceduti dai pogrom del 1894-96 voluti dal Sultano Abdul Hamid II e da quelli del 1909 attuati dal governo dei Giovani Turchi. Oggi gran parte di questo fiero ed antico popolo si trova disperso nel mondo, dopo il “Metz Yeghèm”, il “grande crimine”, ovvero l’incarcerazione e l’eliminazione ad Instanbul di cinquecento armeni avvenuta il 24 aprile del 1915. A perenne memoria di questi tragici eventi, nell’Armenia di oggi – una nazione di circa 3 milioni e mezzo di abitanti in un territorio poco più grande della Sicilia – una fiamma arde perennemente nel braciere del memoriale del genocidio, costruito nel 1967 sulla Collina delle rondini, nel comprensorio di Yerevan, la capitale, una moderna città di oltre un milione di abitanti. Dalla collina lo sguardo abbraccia la conca di Yerevan con a sud l’imponente Monte Ararat con i suoi cinquemila metri di altezza. Ogni anno qui giungono in molti, sopravvissuti, parenti di questi ultimi, pellegrini da ogni parte del mondo, chi per deporre un fiore, chi per una preghiera all’unico Dio, chi per ricordare in silenzio a cosa può arrivare l’uomo quando dimentica la

sua vocazione al bene, tutti per chiedere che non si raggiunga mai più un abisso così profondo e annichilente. Lo scorso mese di ottobre la nostra Diocesi si è fatta idealmente pellegrina al braciere del memoriale sulla Collina delle rondini, nei volti e nelle persone dei settanta partecipanti al pellegrinaggio diocesano in terra armena. Nei loro ricordi è ancora viva l’emozione provata di fronte a luoghi così carichi di significato e di storia. Anche i “nostri” hanno sostato dinanzi al braciere, hanno visitato la stele alta 44 metri e hanno pregato affinché questo “Grande male” non abbia mai più a ripetersi. Ma non solo. L’avvicinarsi dell’anniversario di “Metz Yeghèm” non può non richiamarci al ricordo dei “Giusti”, cioè di uomini e donne che hanno trovato la forza di opporsi al Male, spesso pagando in prima persona e con la vita. Uno di questi appartiene alla nostra terra. Si tratta di Giacomo Gorrini, nato a Molino dei Torti nel 1859 e morto a Roma nel 1950.

Il monumento a memoria di Giacomo Gorrini a Molino

Ha vissuto a lungo anche a Voghera. Compiuti gli studi letterari segue dei corsi di perfezionamento a Firenze e a

Berlino, viene nominato direttore dell’Archivio del Ministero degli Esteri ed è considerato ad oggi il fondatore dell’Archivio

Diplomatico degli Affari Esteri del Ministero italiano, in quanto ha promosso la creazione di un archivio centrale autonomo, una sorta di memoria storica dell’intera attività diplomatica italiana. Consegue una seconda laurea in giurisprudenza a Napoli e a 35 anni è libero docente in storia moderna a Firenze e poi a Roma. Dal 1911 al 1915, data di inizio della soluzione finale della questione armena, è console di Trebisonda. È testimone oculare della deportazione e dei massacri degli armeni, ma l’entrata in guerra dell’Italia contro la Turchia lo costringe, nell’agosto del 1915, ad una fuga precipitosa. Al quotidiano di Roma “Il Messaggero”, il console Giacomo Gorrini rilascia un’intervista nella quale descrive con precisione, passione e grande partecipazione, le sue vicissitudini e quelle del popolo armeno. Diventa un testimone delle immani sofferenze di quel popolo da lui tanto amato. L’intervista appare sul quotidiano il 25 agosto con il titolo “Orrendi episodi di ferocia musulmana contro

I pellegrini della nostra Diocesi al Memoriale del Genocidio, a Yerevan, durante il viaggio dello scorso ottobre

LE NOSTRE SEDI:

Servizi CISL

gli armeni”. Dopo la fine della guerra, con la disfatta degli Imperi centrali, Gorrini riceve l’incarico di preparare uno studio sull’Armenia. Presenterà il 14 novembre 1918 un “Memoriale”, base di partenza per successivi trattati internazionali. Nel 1940 Gorrini pubblica uno scritto sulla questione armena con il titolo “Testimonianze”, in un momento in cui il mondo è scosso dalla catastrofe della seconda guerra mondiale. Ha accettato di rompere quello che egli stesso definiva “lo scrupoloso silenzio di anni”, mostrando di aver continuato il suo silenzioso colloquio con le vittime del genocidio. Suona come un’invocazione affinché agli armeni venga assicurata una patria stabile ed è carico della consapevolezza che la giustizia internazionale prima o poi avrebbe finito per imporsi riconoscendo agli armeni il loro statuto di vittime di un genocidio negato e dimenticato. Di lui parla Antonia Arslan nel romanzo, da cui è stato tratto il film di Paolo e Vittorio Taviani, “La masseria delle allodole”. In questo suo primo romanzo la scrittrice di origini armene attinge alle memorie familiari per raccontare la tragedia di un popolo “mite e fantasticante” e la struggente nostalgia per una patria e una felicità perdute. Il Comune di Padova ha inserito il nome di Gorrini nel Giardino dei Giusti del Mondo, accanto a uomini del calibro di Giorgio Perlasca e Giovanni Palatucci. Anche il suo paese natale non lo ha dimenticato ed è ancora viva la memoria di quanto accaduto il 17 settembre 2009 quando Molino dei Torti ha celebrato la figura del console Giacomo Gorrini dedicandogli un monumento e intitolandogli una piazza del paese. Erano presenti cittadini e autorità tra cui il Prefetto di Alessandria, il Presidente della Provincia, il Vicario Generale della Diocesi di Tortona Mons. Pier Giorgio Pruzzi, il Console Onorario della Repubblica d’Armenia Pietro Kuciukian, l’Ambasciatore Plenipotenziario e Straordinario della Repubblica d’Armenia Rouben Karapetian. Marco Rezzani

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

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Giovedì 18 aprile 2013

Voghera Massimo Recalcati era tra i relatori al convegno dell’Istituto “S. Caterina” che si è svolto il 13 aprile

Il dialogo tra scuola e famiglia nella società VOGHERA - Nella mattinata di sabato 13 aprile, presso l’Auditorium del Centro Natatorio “R. Dagradi” , si è tenuto l’interessante convegno sul tema “Scuola e Famiglia nella Società Liquida: rischi, opportunità, compiti”, organizzato dall’Istituto “Santa Caterina” delle Suore Agostiniane di Voghera e dall’associazione vogherese Volontari “Pro Familia Maria Teresa Spinelli” e che ha avuto il patrocinio del Comune iriense, dell’ASM, del Ministero dell’Istruzione, del-

“I due aspetti fondamentali della genitorialità sono: rispondere a una chiamata e lasciare andare i figli nel mare della vita” l’Università e della Ricerca e dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Il professor Stefano De Luca, consulente psico-pedagogico dell’Istituto “Santa Caterina” ha introdotto i lavori e ha messo in evidenza le motivazioni che hanno spinto all’organizzazione dell’evento e ha sottolineato come i rapidi cambiamenti in atto hanno determinato una diminuzione di significato e di incidenza di scuola e famiglia sul piano dei punti di riferimento valoriale per le nuove generazioni, portando ad una situazione che è stata definita “emergenza educativa”. La “società liquida” è la rappresentazione dell’incertezza in cui oggi vivono gli individui, perché, citando Zygmunt Barman, “tutti i punti di riferimento che davano solidità al mondo e favorivano la logica della selezione delle strategie di vita, sembrano

Il pubblico presente al convegno di sabato 13 aprile

in piena trasformazione”. Dopo i saluti del sindaco di Voghera, Carlo Barbieri e del Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Pavia, Giuseppe Bonelli, ha preso la parola la professoressa Daniela Lazzaroni, Dirigente Scolastico del Liceo “G. Galilei” di Voghera, la quale ha focalizzato la sua attenzione sulla scuola come “luogo educativo per l’apprendimento” e ha rimarcato l’importanza della piena corresponsabilità tra scuola e famiglia per l’educazione delle nuove generazioni. Ha parlato della necessità di creare un “patto” tra le due componenti per creare un sistema educativo valido per tutti e fare dei ragazzi delle “persone serene, equilibrate e preparate”. Alida Battistella, vicepresidente del Consiglio dell’Istituto S. Caterina di Voghera ha poi illustrato i risultati di una ricerca effettuata attraverso un questionario anonimo, fatto nei mesi scorsi, rivolto ai genitori dei bambini della scuola primaria dell’Istitu-

to. Le risposte hanno permesso di raccogliere alcune utili informazioni sul ruolo dei genitori e sulle modalità educative che si attuano, oggi, nella cosiddetta “società liquida”. Al termine del suo intervento, l’attenzione dei numerosi presenti è stata catturata dal professor Massimo Recalcati, psicoanalista, docente universitario alle Università di Pavia e di Losanna, Direttore scientifico della Scuola di specializzazione IRPA (Istituto di Ricerca di Psiconalisi Applicata), scrittore e pubblicista molto affermato, interpellato sul tema “Il complesso di Telemaco: genitori e figli in mare aperto”. Partendo da alcune considerazioni circa l’importanza dell’ora di lezione nella scuola e del rapporto genitori-figli, entrato in crisi dopo che è venuta meno la differenza generazionale, il professor Recalcati ha messo in evidenza i due aspetti fondamentali della genitorialità che sono la risposta alla chiamata della vita e la capa-

Il legame tra arte e storia sarà il tema dell’incontro al Museo Storico

cità di “perdere i propri figli”. Prendendo come esempio la figura di Abramo il relatore ha sottolineato come costui che ha desiderato fortemente un figlio e ha generato la vita è stato poi capace di perdere e abbandonare quel figlio nelle mani di Dio che gli ha chiesto di sacrificarlo per lui. Le tre parole fondamentali per un padre e una madre sono: atto, fede e promessa. L’atto indica la capacità del genitore di dare l’esempio e di fare il modello per i propri figli, la fede vuole dire credere nei progetti dei figli e trasmettere la potenza del desiderio e della passione e la promessa è la capacità di far capire ai figli che nel sacrificio e nella rinuncia alla soddisfazione immediata ci potrà essere la gioia e la pienezza della vita. Parlando della scuola Recalcati l’ha definita come “un punto di resistenza nella società che si sfilaccia, spesso disprezzata o sovraccaricata di aspettative e supplente nella cattedra della titola-

rità della famiglia”, ma ancora capace in molti casi di mobilitare il desiderio dei ragazzi e di fare in questo modo prevenzione seria ed efficace. Il professore Dino Savio, dell’associazione “Pro Familia - Maria Teresa Spinelli” di nel suo intervento su “Associazionismo: uno spazio per il volontariato organizzato” ha evidenziato la presenza dell’altruismo silenzioso e attento del quotidiano, fatto da individui che aiutano altri individui e che si realizza pienamente in varie forme di volontariato organizzato, capace di coinvolgere anche i giovani e le loro famiglie. Ha poi illustrato l’attività dell’associazione “Pro Familia”, nata nel 2000, formata da 48 soci e impegnata nel campo delle problematiche familiari e nella formazione delle coppie, dei genitori e dei nonni. La presidente del Forum Provinciale Associazione Genitori e Scuole (FoPAGS) di Pavia, Cristina Bruzzo, ha portato la sua testimonianza del ruolo attivo che i genitori possano avere nella scuola e della possibilità di creare un confronto produttivo e serio con l’istituzione scolastica, arrivando a creare quasi una sorta di partneriato tra le due realtà in grado di aiutare meglio i ragazzi. Simone Ghia Rovatti, ex studente del Liceo Galilei ha concluso i lavori ringraziando i relatori e affermando che la società liquida può essere letta non solo in modo negativo, ma anche positivo come idea di cambiamento e di fluidità. Questa lettura è possibile solo se entrano in gioco la collaborazione e la capacità da parte di genitori, figli e insegnanti di sentirsi parte di un sistema chiamato alla crescita educativa della società. Daniela Catalano

Sabato 20 aprile inizia il Festival musicale San Colombano

Il Monferrato arriva a Voghera Una notte di jazz a S. Giuletta VOGHERA - Esiste un forte legame fra Voghera e il Monferrato ed è un legame di arte e di storia che sarà sviluppato nel convegno “Voghera e il Monferrato: un rapporto da riscoprire tra arte e vicende militari” organizzato dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” di Alessandria in collaborazione con il Comune di Voghera sabato 20 aprile, alle ore 16.30 presso il Museo Storico di Voghera. Lo spunto dell’incontro è rappresentato dal saggio di Maria Luisa Paganin “Una insolita iconografia in un affresco del castello di Voghera: Maria e il Bambino Gesù coperto di piaghe” e il suo collegamento tra l’affresco e il dipinto “La Madonna delle Grazie” conservato in Casale Monferrato. In particolare, Maria Luisa Paganin tratterà dell’argomento “Gli affreschi di Bramantino per Luigi di Lussemburgo conte di Ligny: un caso di committenza francese a Voghera tra Quattro e Cinquecento”. L’incontro, moderato da Cinzia Montagna e patrocinato da Regione Lombardia e Provincia di Pavia, vedrà anche gli interventi di Roberto Maestri, Presidente del Circolo alessandrino (“I Marchesi di Monferrato nel

“Maria e il bambino Gesù coperto di piaghe”, affresco del Castello di Voghera di cui si parlerà nel convegno

Pavese”) e di Pierluigi Piano, Direttore dell’Archivio di Stato di Varese (“Anne Valois d’Alençon: una principessa per il Monferrato”). Maestri ripercorrerà i contatti tra Monferrato e Pavese, dall’attestazione del toponimo Monferrato nel Pavese già nell’XI secolo alla presenza dei Marchesi nel Pavese tra il XIII e XII secolo, dal ruolo dei Pavesi a favore della nuova dinastia dei Paleologi di Monferrato agli inizi del Trecento alle azioni di Facino Cane. Pierluigi Piano parlerà di Anne d’Alençon, la marchesa di Monferrato presente a Casale all’epoca delle vicende trattate da Maria Luisa Paganin, e traccerà una biografia della

principessa francese le cui azioni diplomatiche portarono il Monferrato in dono nuziale ai Gonzaga di Mantova. Precederà il convegno, alle ore 15, la visita al castello di Voghera. L’evento si inserisce nelle celebrazioni per il IV Centenario dell’investitura di Ferdinando Gonzaga a Duca di Mantova e del Monferrato curato dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” di Alessandria. Le Celebrazioni sono organizzate con il patrocinio di Regione Piemonte, Regione Lombardia, Consiglio Regionale del Piemonte e delle Province di Alessandria, Asti, Cuneo, Pavia, Torino, Vercelli.

SANTA GIULETTA L’associazione Polifonica San Colombano organizza anche quest’anno il “Festival Musicale San Colombano”, una manifestazione benefica a favore della Parrocchia San Colombano di Santa Giuletta, con il patrocinio della Provincia di Pavia, del Comune di Santa Giuletta, della Parrocchia San Colombano e dell’Usci Pavia. Questa interessante manifestazione che ottiene sempre notevoli successi, inizia sabato 20 aprile, alle ore 21, con il concerto della Jazz Band “Riverboat Stompers” che presenta “Una notte a... New Orleans!”, presso l’Auditorium della Scuole Medie. Lo spettacolo proposto dai sette musicisti della Riverboat Stompers Jazz Band, è basato sul jazz dalle origini dei primi del ’900 fino a tutti gli anni trenta, spazia dai ragtimes ai blues delle piantagioni di cotone, dagli standards più noti alle ballads più nostalgiche e romantiche con originali arrangiamenti strumentali e vocali. La Band, con il suo vario e ampio repertorio basato sui classici dei Dixieland e New Orleans nel corso della sua lunga attività, si è esibita in centinaia di sspet-

La “Riverboat Stompers” Jazz Band di Pavia

tacoli e ha partecipato ai traditionali jazz festival più importanti in Italia, Europa e USA. Il secondo appuntamento della rassegna dedicata a san Colombano sarà sabato 11 maggio, alle ore 21,15, con la 10^ Rassegna di Cori San Colombano, nella chiesa parrocchiale di Santa Giuletta. Si tratta di una serata che è diventata nel corso degli anni un pregevole riferimento per la coralità del territorio sia pavese sia regionale e che gode di un ottimo successo di pubblico e di critica. Il 15 giugno, alle ore 21.15, nell’Oratorio San Colom-

bano di Santa Giuletta ci sarà la seconda Rassegna di Cori Giovanili “Giovanni Pallavicini”, che nasce dall’esperienza delle rassegne musicali per cori di adulti e fa parte del Progetto “Junior Polifonica” che prosegue l’iniziativa dell’associazione Polifonica San Colombano. Il Festival si concluderà domenica 28 luglio, alle ore 21,30 con “Musicando... sotto le Stelle con Sherrita Duran, voice, heart&soul”. Una voce calda, un timbro morbido e vellutato del tutto particolare, un’estensione senza contfini e un’ottima tecnica permette a questa artista una grande versatilità in ogni stile musicale, grazie anche alla fortissima passione per la lirica e i musical. La voce della californiana Sherrita Duran stupisce e rapisce l’ascoltatore al punto che il critico musicale Mario Luzzatto Fegiz l’ha definita “Un soprano acrobatico, una forza della natura capace di unire il bel canto alla musica black”. Sarà accompagnata al pianoforte dal Maestro Enrico Salvato. La serata sarà a favore della sezione AVIS di Santa Giuletta e si svolgerà presso l’Oratorio San Colombano di Santa Giuletta.


IL POPOLO Giovedì 18 aprile 2013

EVENTI E CULTURA

Roma Al museo Napoleonico la mostra dedicata al pittore di San Sebastiano Curone

Vedute francesi di Felice Giani ROMA - Da giovedì 11 aprile presso il Museo Napoleonico di Roma è aperta al pubblico la mostra “Felice Giani 1813. Vedute di Villa Aldini a Montmorency”, un omaggio al pittore neoclassico nativo di San Sebastiano Curone. Si tratta di un nucleo di otto disegni di grandi dimensioni e di rilevante qualità stilistica che Felice Giani realizzò tra 1812 e il 1813 durante il suo soggiorno francese a Montmorency, a nord di Parigi. Felice Giani, nacque a San Sebastiano Curone, il 15 dicembre 1758 e morì a Roma l’11 gennaio 1823 e fu uno dei massimi esponenti del neoclassicismo. L’esposizione, giunta per la prima

Otto grandi disegni realizzati dall’artista durante il suo soggiorno in Francia per la villa di Aldini a Montmorency volta al Museo Napoleonico e allestita in occasione della ricorrenza del duecentesimo anniversario della visita oltralpe, è promossa da Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Le decorazioni di Giani alla Villa di Montmorency, acquistata da Antonio Aldini, Segretario di Stato di Napoleone per il Regno d’Italia, rappresentarono il culmi-

Il manifesto della mostra che sarà visitabile fino al 21 luglio a Roma

ne della collaborazione tra i due: per Aldini il pittore aveva già decorato un palazzo bolognese e in seguito si sarebbe dedicato anche a una villa sui colli bolognesi. Le pitture iniziarono intorno al 10 novembre 1812 e terminarono ad agosto dell’anno successivo; fortemente danneggiata durante l’occupazione prussiana del 1817, la villa fu venduta e abbattuta nel 1818. Sono rimaste quindi solo alcune testimonianze raffigurative; dagli appunti ritrovati sui disegni preparatori si evince la decorazione di almeno nove ambienti: due camere da letto e una sala da bagno con scene mitologiche, una sala da pranzo dedicata a Cerere e cinque

fra camere e anticamere con scene ispirate a Romolo e Remo, alle Muse, alle Virtù e Trionfo della Pace. Gli otto fogli che costituiscono la mostra sono realizzati a china con acquerellature e appartengono al versante vedutista dell’attività francese di Giani. In esposizione anche quattro disegni raffiguranti la villa. A corredo della mostra è stato edito un catalogo (Palombi editore) grazie all’“Associazione Amici dei musei di Roma”. La mostra sarà aperta fino a domenica 21 luglio; il costo del biglietto è di 8 euro (intero) e 7 euro (ridotto). Per informazioni: www.museonapoleonico.it. Valeria Sala

13 APPUNTAMENTO ENOGASTRONOMICO

“Degustando Canneto” CANNETO PAVESE Giunge alla sua terza edizione la manifestazione “Degustando Canneto”, l’evento enogastronomico organizzato dall’amministrazione comunale e dalla Pro Loco i prossimi 20 e 21 aprile. Il progetto di quest’anno prevede di coinvolgere le D.O.P. e le I.G.P. lombarde prodotte in provincia di Pavia ed anche quest’anno la manifestazione sarà incentrata sull’enogastronomia di qualità. Sabato 20 aprile alle ore 18.30 si terrà l’inaugurazione alla presenza delle autorità cui farà seguito un happy hour presso il Centro Chiesa dove i prodotti tipici e l’agroalimentare di qualità si incontreranno con i vini di Canneto Pavese. Lo scopo principale è quello di avvicinare i giovani ai prodotti di qualità presenti sul territorio. Domenica 21 aprile alle ore 10 presso Palazzo Bellavista si terrà il convegno sul tema “L’agroalimentare di qualità e la contraffazione” moderato da Alberto Vercesi con la partecipazione di Riccardo Fiamberti, Presidente della

Commissione Agricoltura Provincia Pavia, di Annibale Bigoni, direttore Consorzio Salame di Varzi e di Claudio Salaris, Coordinatore Tecnico di Valoritalia. Nel pomeriggio, sempre a Palazzo Bellavista, sarà la volta di due degustazioni guidate cibo-vino, una sui formaggi e una sui salumi, sempre in abbinamento ai vini di Canneto. Dalle ore 10 alle ore 18 in tutto il territorio del comune di Canneto Pavese le cantine che aderiscono all’iniziativa ospiteranno i prodotti IGP e DOP della Lombardia prodotti in provincia di Pavia. Sia il sabato sia la domenica presso il Centro Sociale “Cesare Chiesa” sarà allestita una Enoteca Comunale e un angolo ristoro con vini e prodotti tipici curata dalla Pro Loco e sarà presente anche un InfoPoint dove si potranno trovare le cartine del Comune e l’elenco delle cantine aperte per l’occasione. I ristoranti e gli agriturismi di Canneto Pavese offriranno un menù tipico a prezzo convenzionato.


Giovedì 18 aprile 2013

IL POPOLO

SOCIETAʼ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

D

ERTONINO

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

VAL CURONE - VALLE OSSONA

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 18 al 24 aprile 2013 Giovedì 18 aprile: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Venerdì 19: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Sabato 20: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008)

Tortona Siglato il passaggio delle quote di partecipazione del Comune

Vendute tutte le azioni dell’ASMT TORTONA - Venerdì 12 aprile, alla presenza del notaio Ottavio Pilotti, il Comune di Tortona e Iren Emilia S.p.A. hanno stipulato l’atto dell’avveramento della condizione con il conseguente passaggio della proprietà delle partecipazioni azionarie della Società ASMT Servizi Industriali. Un mese fa, esattamente il 14 marzo, il Comune di Tortona, la Società ASM Voghera SpA e la Società Ariet s.r.l, stipularono l’atto di compravendita, con patto di riservato dominio. In quella data la Società ASM Voghera SpA versò interamente quanto di sua competenza, sulla base degli accordi stabiliti con l’altro offerente, ovvero 1.100.000 euro circa, mentre la Società Ariet SRL corrispose un acconto pari a 455.000 euro, impegnandosi a saldare entro il 13 aprile. L’efficacia della compravendita,

“Si chiude con l’atto di vendita il percorso di risanamento del bilancio comunale e di ristrutturazione del sistema pubblico” però, era condizionata al completo pagamento di quanto dovuto da Ariet, ovvero 6.000.000 di euro, più gli interessi, che la società ha versato nella giornata di oggi (di questi 3.296.000 euro circa saranno incassati dal Comune di Tortona). La società Ariet e ASM Voghera si erano aggiudicate le partecipazioni azionarie detenute dal Comune di Tortona e da Iren Emilia

La sede dell’ASMT di Tortona

S.p.A. nella società ASMT Servizi Industriali S.p.A., presentando entro il 17 dicembre scorso, un’offerta cumulativa economica pari a 7.913.249,70 euro (di questi 4.368.024,02 vanno al Comune di Tortona). La cauzione provvisoria, già incamerata dal Comune di Tortona come acconto prezzo, era pari a euro 3.95662. “E’ la chiusura di un percorso durato quattro anni e votato al risanamento non solo del bilancio disastroso di questo comune, che abbiamo ereditato, ma anche proprio a un piano di ristrutturazione di quello che deve essere il sistema pubblico - ha commentato il sindaco, Massimo Berutti - certo non sono contento quando vendo e, in particolare, quando vendo le società ma se ci sono le necessità bi-

sogna mettere in pratica qualunque azione possibile per il bene della città. Con questi soldi si dà ulteriore ossigeno ai fornitori; abbiamo portato bilancio il bilancio da un disavanzo di 9.889.587,69 euro a 1.264.361,95 euro e credo che questo sia, insieme al risultato di ieri, con l’archiviazione da parte della Procura della Corte dei Conti dei procedimenti instaurati a seguito di esposti, tra cui anche Farmacom, la dimostrazione che forse proprio incapace non lo sono”. Il Sindaco ha poi ringraziato chi si è impegnato, in particolare ASM Voghera e Ariet e a chi è subentrato perché “è importante che in momenti come questo, di grande difficoltà economica, ci siano persone serie e competenti intenzionate ad investire”. p.s.

Domenica 21: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264) Lunedì 22: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 23: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 24: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Edicole aperte domenica 21 aprile 2013 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala. TORTONA/MOSTRA

“Marziano e Innocenzo” e i laboratori per le scuole TORTONA - A Tortona,

a Palazzo Guidobono, prosegue la mostra che ha come protagonisti i Santi Patroni della Diocesi. L’idea di una mostra temporanea sulle origini del Cristianesimo a Tortona è nata con riferimento al XVII centenario dell’Editto di Costantino, con il quale l’imperatore, nel 313, da Milano, concesse la libertà religiosa ai sudditi dell’impero romano, dopo la stagione delle persecuzioni anticristiane. Pur in carenza di dati storici relativi ai primi secoli del Cristianesimo nel territorio tortonese e su San Marziano, primo fondatore della Diocesi, il culto dei Vescovi Marziano e Innocenzo ha prodotto importanti testimonianze artistiche. Il percorso espositivo può essere diviso in due sezioni: una sezione più prettamente archeologica dove si possono vedere lucerne, monete ed epigrafi che attestano l’evangelizzazione della zona; una sezione storico-artistica con opere pittoriche di chiara impostazione post tridentina dove si tramandano le vicende dei Santi Patroni; reliquiari ed opere a stampa miniate arricchiscono questo spazio. Per le scuole di ogni ordine e grado è un’occasione per poter entrare in contatto diretto con la storia, che vede protagonista Tortona, ma che è comu-

ne ai differenti territori dove il Cristianesimo si è diffuso. Alle scuole sono dedicate tre mattinate della settimana (mercoledì, giovedì e venerdì) dalle ore 8,30 alle ore 13, dove, su prenotazione, vengono proposte visite guidate e laboratori didattici. A partire dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole superiori, per ogni età si sono pensate attività differenti: il frottage, i disegni, la costruzione di una lucerna, il laboratorio epigrafico, giochi a squadre. La visita in mostra ed il laboratorio durano circa un’ora e mezza, tutti i ragazzi possono portare a casa un loro “manufatto” a ricordo della mattinata in museo. Le esperienze delle prime classi in mostra sono state ricche di entusiasmo. I bambini della quinta elementare di Corso Romita si sono improvvisati epigrafisti, nell’epoca degli sms e del virtuale hanno lasciato il loro scritto indelebile, che sicuramente rimarrà a testimonianza nel loro futuro di un’esperienza diversa fatta ai tempi della scuola. Per le informazioni sulle attività didattiche si possono consultare i siti della Diocesi (www.diocesitortona.it) e del Comune (www.vivitortona.it), oppure telefonare dal lunedì al venerdì mattina all’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Tortona (tel. 0131.816609). r.m.

Incontro degli operatori pastorali orionini TORTONA - Domenica 7 aprile, a Tortona si è svolto l’incontro degli operatori pastorali delle parrocchie, guidato dal consigliere provinciale don Giovanni Castignoli. Un bel gruppo di operatori pastorali ha risposto all’invito formativo della Provincia Religiosa, si contavano infatti un centinaio di persone provenienti con il proprio parroco da Torino, Genova, Copparo, Marghera, Pavia, Milano, Tortona, Voghera e Alessandria. La giornata è iniziata presso la Casa Paterno con la visita del luogo, proprio per addentrarsi nel clima di “casa” e di spirito famigliare. Il gruppo si è poi recato al Santuario Madonna della Guardia per la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da don Renzo Vanoi, prevosto della parrocchia

“San Benedetto” di Milano. Nella celebrazione eucaristica animata dalla corale di Calamandrana (Diocesi di Acqui Terme) diretta dall’organista della co-

rale del Santuario, si è ricordato in modo particolare don Narciso Paragnin nel suo anniversario dalla morte. Nell’omelia don Vanoi ha sottolineato l’importanza di “essere misericordiosi”. Nel pomeriggio dopo un momento di fraternità, presso la sala conferenze del Centro Mater Dei, si è tenuta la relazione di don Maurilio Guasco dal tema “Il Concilio tra storia e attualità”. Nell’Anno della Fede si è ricordiamo il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e il ventesimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, una giornata vissuta comunitariamente con vero spirito di preghiera, di riflessione e di famiglia. Fabio Mogni

Un momento di un laboratorio didattico in mostra

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IL POPOLO

Tortona Presentazione del quadro “Ulivi ad Albaro” e serata al Museo

Plinio Nomellini in Pinacoteca TORTONA - A seguito del grande successo di pubblico degli spazi museali allestiti presso il Palazzetto medievale, la Fondazione, a partire dal 2013, ha deciso di ampliare l’offerta culturale della sua Pinacoteca con la creazione di eventi culturali mirati a coinvolgere e ad avvicinare la città alla pittura divisionista. Il felice esito della notte in Pinacoteca del febbraio scorso e l’occasione della presentazione di una delle ultime acquisizioni, “Ulivi ad Albaro” di Plinio Nomellini, ha determinato la Fondazione

Proseguono le letture dedicate al Divisionismo e le aperture “notturne” a cura della Fondazione CRTortona

La locandina dell’evento

ad organizzare un serie di piccoli eventi che animeranno il fine settimana. Alle ore 21 di venerdì 19 aprile presso la Sala Convegni di proprietà della Fondazione la professoressa Alda Guarnaschelli presenterà al pubblico un vero e proprio capolavoro del divisionismo di origine toscana e il dottor Silvio Balloni ripercorrerà le vicende del giovane Plinio Nomellini processato a Genova per le sue vicinanze ai moti operai del tempo, così ben rappresentati nella sua pittura. Sabato 20 aprile, a partire della ore 21 e fino alle 24, la Fondazione pre-

senterà il secondo evento de “Una notte in Pinacoteca” nel corso della quale Donata Boggio Sola e Giorgio Boccassi daranno vita e voce alle lettere, ai racconti e alle cronache di una Genova di un tempo ormai lontano, teatro di fermenti sociali ed artistici di cui Plinio Nomellini fu grande protagonista. Le letture saranno riproposte domenica 21 aprile dalle ore 15 alle ore18. Questa sarà l’occasione per gli appassionati e per quanti non potranno essere presenti venerdì sera, di godersi l’opera del pittore e una bellissima esperienza teatrale.

Il dipinto “Ulivi ad Albaro” rappresenta una significativa testimonianza della piena adesione di Nomellini alle teorie divisioniste della luce dopo la stagione della potente opera di ispirazione sociale e di tecnica impressionista rappresentata nella collezione dai celebri Sciopero e Piazza Caricamento già di proprietà della Fondazione. Gli anni genovesi, ricorda il prof. Gianfranco Bruno nella monografia del 1994 dedicata al maestro livornese, sono i più interessanti dell’intero percorso dell’artista, certamente quelli nei quali egli più compiutamente mette a frutto le notevoli intuizioni che la sua pronta ricettività culturale consente. Nomellini raccoglie intorno a sé le giovani intelligenze genovesi, creando quel “gruppo di Albaro che farà della casa dell’artista in via Lavinia un luogo di quotidiana convergenza, di discussione, di fermento di idee. Nel clima d’entusiasmo creatosi nel cosiddetto “Cenacolo di Albàro” la sua pittura esprime uno dei volti più rappresentativi della tecnica divisionista. Distinguendosi tra i migliori interpreti, in quel periodo si fa notare anche fuori dai confini nazionali, come si evince dai rapporti intrattenuti con l’importante Galleria Bernheim Jeune di Parigi, documentati da due lettere del 9 e del 27 aprile 1895. Contribuisce alla sua fama l’assidua presenza alle esposizioni delle Società Promotrici di Firenze, Torino e Genova, e la partecipazione alla Triennale di Milano.

Il ricordo dello scultore Martino Galli

Lo scultore Martino Galli

TORTONA - Ho conosciuto per caso Martino Galli, classe 1922, scultore marmista nel 2011. A 89 anni lavorava ancora, chino sulla lastra di marmo da incidere, armato di martello e scapello. Cercavo delle testimonianze sulla Tortona d’epoca fascista e mi sono imbattuta in quest’uomo pieno di energia, che ha cominciato a raccontare: di sé, della sua arte di scultore, della sua famiglia di artisti e amanti dell’arte, con orgoglio, con passione, con generosità propria di chi ha vissuto con pienezza tutto quanto ha segnato la sua vita. Mi ha aperto il suo laboratorio permettendomi di pe-

netrare secoli di storia, non quella scritta nei libri ma quella fatta dalle opere, dai manufatti, sculture, dipinti, lapidi, ma anche oggetti più o meno insignificanti per un qualunque osservatore, ma preziose per Martino, perchè dense di passato e di storie particolari. Così hanno cominciato a scorrere davanti ai miei occhi, grazie alla forza delle sue parole, le immagini della drammatica campagna di Russia nel 1942, quando giovane militare come tanti si trovò a fronteggiare il terribile inverno a 45 gradi sotto zero, esperienza da cui uscì incolume grazie all’aiuto della popolazione ucraina che lo accolse e rifocillò; e le emozioni dell’esperienza partigiana a partire dal gennaio 1944 quando, sotto il comando di “Marco”, Franco Anselmi, entrò a far parte della Brigata Arzani con sede a Dernice. Nelle sue parole ho ritrovato i “ribelli” i cui nomi sono ancora oggi immortalati in alcune strade di Tortona, “Mas” Balustra, Franco Anselmi, Ricci “Pulce”, Virginio Arzani e ho camminato con loro, con Martino, nome di battaglia “Tatiano”, su per le Valli Curone, Grue, Ossona, Borbera, teatro delle azioni sue e dei suoi compagni. Martino mi ha concesso il privilegio di

leggere i suoi quaderni di memorie, redatti in uno stile semplice con una scrittura ferma, riflesso della sua arte di incisore marmista, corredati di disegni eseguiti dallo stesso artista, a illustrare alcuni momenti significativi della sua storia. Ho scoperto così che molti monumenti della città di Tortona e dei paesi del circondario portano la firma di Martino Galli, tra cui ricordo in particolare la stele a ricordo dei Martiri del Castello e la lapide incastonata nel fianco della collina presso le strette di Pertuso in Val Borbera in cui sono incisi i nomi dei caduti della Divisione “Pinan Cichero”. Filo conduttore nella vita di questo “piccolo grande uomo” è stata proprio l’arte, il dono di raccontare anche con il disegno, la pittura, la scultura. La sua vita, e quella dei suoi antenati, è stata scandita dall’arte: Martino disegnò per le popolazioni ucraine, raccontando loro, con il più universale dei linguaggi, la vita in Italia e restaurando le loro icone rovinate dal tempo; e disegnò per i compagni partigiani per allietare le loro giornate fatte di grande tensione. A me ha concesso il dono dei suoi racconti. Grazie Martino. Maria Paola Bidone

TORTONA E TORTONESE

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Giovedì 18 aprile 2013

In Breve

SAN SEBASTIANO/CULTURA

Corsi di informatica

Il Comune di San Sebastiano ha attivato da giovedì 11 aprile, i corsi di informatica che si tengono presso il laboratorio multimediale, realizzato nei locali dell’Istituto Scolastico “Franco Anselmi”. I corsi sono divisi in tre livelli: alfabetizzazione informatica, utilizzo internet e utilizzo avanzato dei programmi Open Office e hanno come obbiettivo quello di diffondere l’uso degli strumenti informatici e multimediali. I corsi, aperti a tutti e tenuti dall’insegnante Vlad Barbulescu comportano una quota di iscrizione di 20 euro annuali. Gli utenti iscritti potranno, oltre che partecipare ai corsi organizzati, accedere al laboratorio negli orari di apertura al pubblico per la naviga-

zione su internet, l’utilizzo dei software e la realizz azione di stampe e copie. Il Comune è disponibile a raccogliere richieste da parte di chi volesse proporre eventuali nuove attività da svolgere nel laboratorio. Per iscrizioni e informazioni è possibile rivolgersi agli uffici comunali o andare sul sito www.comunesansebastianocu rone.it o la pagina di facebook del Comune. Ad oggi sono state raggiunte 40 iscrizioni, con continue richieste di nuove adesioni. Matteo Coggiola

SALE/SPETTACOLI

Musical su Gesù Da alcuni mesi nella Comunità interparrocchiale di Sale un gruppo di ragazzi, giovani e adulti si è lanciato nell’avventura del teatro, per mettere in cena “Morte e vita a duello”, un dramma musicale sulla passione e risurrezione di Gesù. Il risultato del loro lavoro sarà presentato in

due serate: sabato 20 aprile alle ore 21 e domenica 21 aprile alle ore 20.30, presso il teatro dell’Istituto Sacro Cuore di Sale. L’ingresso è gratuito e il biglietto - invito si può ritirare presso: Novoufficio 2, Tabaccheria da Maria, Panetteria Ferrari e Cartoleria Idea.

TORTONA/INCONTRI

Gli ex alunni del “Carbone” Giovedì 25 aprile, alle ore 10, gli ex alunni della Scuola Statale di Avviamento e Tecnica “Domenico Carbone” si daranno appuntamento presso l’oratorio “San Carlo” in via Varese per l’annuale celebrazione della Messa che sarà officiata dal loro insegnante di religione don Luigi Quaglini. Si farà memoria dei professori e degli alunni già passati all’eternità, in particolare del caro Franco Mutti, nel primo anniversario della sua morte. Per tanti anni egli è stato l’animatore di questo incontro di amicizia e di tante memorie del lontano tempo della scuola. VOLPEDO/LUTTO

E’ morta la mamma di Caldone Giovedì 11 aprile sono stati celebrati a Volpedo i funerali della mamma del sindaco del paese, Giancarlo Caldone. La signora Teresa, che aveva 80 anni, era stata ricoverata per un malore presso l’Ospedale di Tortona, dove si è spenta nelle prime ore di martedì 9 aprile. Il rosario è stato recitato in parrocchia mercoledì sera. A Giancarlo Caldone sono giunte numerose manifestazioni di cordoglio, non solo dai suoi concittadini e amici, ma anche da tutto la Provincia alessandrina dove lui è molto conosciuto e stimato per l’attività di assessore provinciale, che lo ha visto impegnato per molti anni e per il grande impegno che ha sempre profuso per la val Curone e per tutto il territorio tortonese. La redazione de “Il Popolo” porge sentite condoglianze a Giancarlo e alla sua famiglia

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Giovedì 18 aprile 2013 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C. snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 18 al 24 aprile 2013 Giovedì 18 aprile: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Venerdì 19: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Sabato 20: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Domenica 21: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310)

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 22: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Martedì 23: Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Mercoledì 24: Baiardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Edicole aperte domenica 21 aprile 2013 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.

IN BREVE

Nuova fontana a Serravalle SERRAVALLE SCRIVIA - Dal 15 aprile, anche a Serravalle è attiva la nuova fontana tecnologica installata in Piazza Paolo Bosio, da cui l’acqua zampilla sia naturale sia gasata. L’iniziativa vuole promuovere l’acqua dell’acquedotto esaltandone le caratteristiche di qualità e sicurezza. Ogni mese, ciascuna apparecchiatura “ProAcqua City” installata può erogare una media di 45.000 litri d’acqua risparmiando quindi lo smaltimento di 30.000 bottiglie di Plastica. L’acqua sarà disponibile ad un costo molto limitato tramite tessere precaricate disponibili nelle principali edicole del paese. L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Serravalle, Antonino Bailo ha affermato che “la nuova fontana permette di apprezzare la propria acqua cittadina, di risparmiare plastica e soldi perché l’acqua costa solo 0,05 euro al litro”.

Workshop di fotografia SERRAVALLE SCRIVIA - L’associazione Amici dell'Arte di Serravalle, sezione Fotografia, in collaborazione con il Comune di Serravalle, organizza per domenica 28 aprile, il primo Workshop fotografico dal titolo “Lo spazio e lo sguardo”, tenuto dal professor Ilenio Celoria. Il programma della giornata di studio prevede alle ore 9,30 il ritrovo presso la sala Comunale Polifunzionale dell’ex Scuola Elementare di via Giani e alle ore 10 l’inizio dell’incontro nel quale si rifletterà sul linguaggio della fotografia. Dopo la pausa pranzo si faranno foto al paesaggio e al centro urbano, che saranno poi analizzate e commentate. L’obiettivo della giornata è quello di far riflettere sul fatto che le fotografie hanno un rapporto speciale con il tempo e con lo spazio, perché ci permettono di vedere aldilà dell’occhio umano. Al termine sarà consegnato un attestato ai partecipanti. La quota di partecipazione è di 14 euro. Per iscrizioni inviare una mail a: torchia.giovanni@virgilio.it.

Novi Ligure I quadri sono esposti nel Foyer del Marenco fino al 28 aprile

Adriano Ricci sostiene l’AIDO NOVI LIGURE - Oggi, giovedì 18 aprile, si inaugura la mostra pittorica “Quadri ad acquarello Tra realtà e sogno” del maestro Adriano Ricci, curata da Franco Barella, che mette a disposizione i suoi lavori a scopo benefico, presso il Foyer del Teatro Romualdo Marenco a Novi. La mostra rimarrà aperta sino al 28 aprile, grazie alla collaborazione Gruppo di Volontariato Vincenziano Novese. Si tratta della prima delle tre iniziative organizzate dal Gruppo

La mostra di acquarelli è stata realizzata con la collaborazione del Gruppo di Volontariato Vincenziano Novese L’arrivo della Primavera, Coll. Nobili Morea di San Biagio, Garlasco

Frederick Novese per celebrare il 30° anniversario di costituzione (1983-2013). Nei quadri di Ricci il colore è l’elemento che caratterizza il linguaggio pittorico. Le capacità di fluidità e trasparenza dell’acquerello sono rese dall’artista con la tecnica più indicata a catturare le sfumature della luce e della bellezza della natura che ci circonda. Un’atmosfera tipica che contraddistingue la mostra rendendola interessante al visitatore. Il ricavato sarà investito per gli scopi istituzionali A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori di organi e Tessuti) e del Gruppo di Volontariato Vincenziano che insieme hanno organizzato la mostra in quello spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto i rapporti tra le associazioni di volontariato locali. Tra “realtà e sogno”, come si legge nella brochure di presentazione, è apparso il modo più valente per sintetizzare l’opera di Adriano G. Ricci, un artista dell’acquarello. Realtà perché la coglie dal vivo e ce la propone così come crede che tutti noi la vediamo, ma non si avvede che diventa rappresentazione di sogno soffondendola di poesia e, a volte, di ironia sottile, lasciando, forse

neanche volutamente, che la memoria muti il percepito arricchendolo di ricordi nascosti. Accentua l’intensità del colore se vuole includere l’oggetto nel contesto del paesaggio; delinea le figure senza marcarle per lasciare loro il movimento: coglie la luce nel variare delle ore, la vuole presenza viva, ma l’assottiglia sempre onde evitare che invada il dipinto fino a sopraffarne l’intento primo. Non ama dipingere a olio, probabilmente perché la pastosità densa del colore sembra non ubbidirlo, né consentirgli di dare la trasparenza che vuole abbia l’aria, la leggerezza di movimento intesa per le figure, la levità necessaria agli oggetti affinché non abbiano, come accade nel sogno, peso reale. La mostra, oltre al suo aspetto sociale ed etico avrà anche uno scopo didattico riservato agli alunni delle scuole elementari e medie. Durante l’apertura del mattino saranno loro riservate delle lezioni dedicate alla conoscenza dei primi rudimenti della pittura ad acquarello. Ogni giorno studenti di una classe diversa realizzeranno la loro opera sotto l’attenta guida dell’artista mettendo a frutto gli inse-

gnamento ricevuti. La mostra rimarrà aperta con il seguente orario: da martedì a domenica dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16 alle ore 19. Davide Daghino

Scrittori e territorio novese PASTURANA - Si terrà venerdì 19 aprile, alle ore 21, presso la Sala Comunale di Pasturana il secondo incontro del ciclo “Scrittori e territorio”, organizzato da Puntoacapo Editrice di Novi Ligure, con la presenza di molti autori della zona. Si tratta di un ciclo di otto incontri con poeti, narratori e intellettuali attivi nella nostra zona che, oltre a dare visibilità ad esperienze letterarie importanti, focalizza di volta in volta aspetti diversi del legame tra autori e il proprio territorio. L’incontro di venerdì 19 sarà con Antonio Pratolongo, autore del fortunato volume “I mercanti della neve”, imperniato sulla cultura materiale, sulle tradizioni e il dialetto della Valle Spinti. L’incontro successivo, il 17 maggio, avrà come ospite le fiabe di Elisabetta e Licia Sciutto, legate al territorio dell’Ovadese.

NOVI LIGURE/BENEFICENZA

Corri Corri Corrida per Iris NOVI LIGURE - Sabato 13 aprile dalle 20.30 presso il Centro fieristico Dolci Terre (nella foto) si é tenuto lo spettacolo “Corri corri corrida”, la versione novese della celebre “Corrida” di Canale 5 presentata dall’indimenticato Corrado e in anni piú recenti dal bravo Jerry Scotti. Trenta dilettanti allo sbaraglio, tanto divertimento e una bella dose di autoironia e voglia di mettersi in gioco, ma anche di prender(si) un po’ in giro: sono stati questi gli ingredienti della “Corri Corri Corrida”, che ha permesso a chiunque, grandi e piccini, di cimentarsi in brevi esibizioni per dimostrare tutto il proprio talento nei più svariati ambiti. L’evento, organizzato dall’associazione culturale Fabulae e giunto quest’anno alla sua quarta edizione, ha visto esibirsi concorrenti di età compresa tra i 6 e i 60 anni, con performance che hanno spaziato dal canto al ballo, passando attraverso simpatiche gag e sketch comi-

ci. Il vero protagonista della divertentissima serata é stato il “semaforo”, che dava il via agli applausi per la valutazione dei concorrenti, giudicati da un pubblico munito di fischietti, coperchi, e qualsiasi aggeggio casalingo, purché rumoroso. Il ricavato della serata, presentata da due matador eccezionali, Antonio Bajardi e Ginevra Paternoster, sará devoluto ad Iris (Insieme Ritroviamo il Senso), l’associazione novese nata il 25 giugno 2009 da una comune volontà tra pazienti, familiari, volontari e personale ospedaliero e che si prefigge di portare assistenza alle persone affette da tumore e ai familiari. Michela Ferrando


IL POPOLO

NOVI E NOVESE

Giovedì 18 aprile 2013

Novi Ligure Domenica 7 aprile la tradizionale festa della parrocchia novese

L’Ottava di Pasqua alla Pieve

In alto Mons. Valentino Culacciati in mezzo ai suoi ex parrocchiani; in basso un momento della processione

NOVI LIGURE - Domenica 7 aprile, in occasione dell’Ottava di Pasqua, si è tenuta la tradizionale festa della Pieve, che quest’anno è stata resa ancora più significativa dalla vicinanza della festa dell’Annunciazione, celebrata lunedì 8 aprile e altrettanto importante per la Pieve, che è intitolata a S. Maria Assunta. Quando, infatti, il 25 marzo, data abituale dell’Annunciazione, cade all’interno della Settimana Santa o della Settimana di Pasqua, questa solennità viene posticipata alla seconda settimana dopo Pasqua. I parrocchiani della Pieve sono soliti, in questa occasione, celebrare una messa alle ore 6.30, al sorgere del sole. I festeggiamenti sono iniziati sabato 6 aprile, con il Concerto di Pasqua della Corale Novese, diretta da Chris Iuliano. I brani di musica sacra eseguiti dalla Corale sono stati molto apprezzati dal nu-

meroso pubblico presente. Domenica, come di consueto, dopo la Messa pomeridiana, i parrocchiani hanno portato in processione la statua di Maria, preceduta dai crocifissi delle confraternite di

Sampierdarena, Tassarolo e della Parrocchia S. Pietro di Novi: un momento molto toccante per tutti i partecipanti. Quest’anno, inoltre, abbiamo avuto il piacere di celebrare questa ricorrenza con mons. Valentino Culacciati, che è stato parroco della Pieve dal 1979 al 2004. Nel primo pomeriggio, nel piazzale antistante la chiesa, si è tenuta un’esibizione dei ragazzi dell’Associazione Centro Danza Borello. Durante la festa i parrocchiani e i fedeli che hanno partecipato hanno fatto un salto indietro nel tempo: hanno potuto ammirare la mostra fotografica “La chiesa della Pieve nel secolo scorso” e l’esposizione di macchine agricole d’epoca. Tutti, ma soprattutto i bambini, hanno avuto la possibilità di assaggiare le tipiche frittelle, di portare a casa un bel premio tra quelli in palio alla pesca di beneficenza e magari acquistare un libro tra quelli esposti. Un particolare ringraziamento va a tutti parrocchiani che con gioia ed entusiasmo hanno contribuito alla realizzazione della festa e che, ancora una volta, hanno saputo sperimentare che cosa significhi “essere Chiesa” e vivere bei momenti insieme. La festa della Pieve è sempre una bellissima occasione di divertimento, ma anche di comunione fraterna, di riflessione: ci si può allontanare per qualche momento dai problemi di ogni giorno e pregare Gesù e Maria insieme con gli altri membri della comunità, per cercare nei nostri cuori quella speranza che, come dice Papa Francesco, è sempre vicino a noi. Elisabetta Corti

NOVI LIGURE - Laboratori, concorsi e letture pensati per i più piccoli

Iniziative in città a misura di bambini NOVI LIGURE - La sede novese della Croce Rossa Italiana ha iniziato una raccolta per allestire un mercatino del giocattolo usato che si terrà in Largo Valentina e in Via Giacometti nella giornata di sabato 20 aprile, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Lo scopo dell’iniziativa, dal titolo “da bambino a bambino”, è quello di raccogliere fondi per l’acquisto di un automezzo per trasporto disabili. La raccolta dei giocattoli proseguirà sino al 17 aprile presso la sede della CRI. Non saranno ritirati peluche, i giocattoli potranno essere acquistati con un offerta minima di due euro. Partendo dai più piccini, l’asilo nido Girasole a Novi Ligure, apre le porte ai bimbi sino a tre anni di età e ai loro genitori con il progetto “Letture per piccoli”: in un ambiente accoglien-

te saranno disponibili materiali di lettura appositamente selezionati e proposti dal personale educativo. Le letture sono già iniziate in questo mese e proseguiranno il 24 aprile eda maggio (8, 15, 22, 29), ottobre (2, 9, 16, 23, 30) e novembre (6, 13, 20, 27) sempre dalle ore 15.30 alle ore 17. L’asilo nido Aquilone, propone un laboratorio di costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero, in vista della realizzazione di un concertino di fine anno come conclusione dell’attività svolta sul tema della musica. Il laboratorio si tiene ogni lunedì dalle ore 15 alle 16.30 presso l’asilo stesso. L’altra iniziativa avviata presso il nido Aquilone, “Un libro per il week end”, riguarda il prestito ai bambini di libri da sfogliare e leggere a casa con mam-

C.I.A.T.

ma, papà e fratelli. L’intento è quello di favorire l’avvicinamento alla lettura e ai libri, con il coinvolgimento anche dei genitori stranieri, nonché creare occasioni di incontro tra nido e famiglia. È rivolto agli alunni delle classi quinte della scuola primaria un concorso promosso dalla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori - Delegazione di Novi) e patrocinato dal Comune di Novi. I ragazzi dovranno realizzare dei cartelli per scoraggiare il fumo nelle aree gioco frequentate dai bambini. Gli elaborati dovranno pervenire entro venerdì 19 aprile presso l’Ufficio Pubblica Istruzione. Una giuria sceglierà l’elaborato più significativo che, firmato dagli autori, sarà poi trasferito sui cartelli da apporre nelle aree gioco. Davide Daghino

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In Breve

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ARQUATA SCRIVIA/COMMEMORAZIONE

Anniversario della Liberazione In occasione del 68° Anniversario della Liberazione, l’amministrazione comunale di Arquata Scrivia, sabato 20 aprile, a partire dalle ore 10, deporrà le corone presso i cimiteri delle frazioni di Sottovalle, Rigoroso, vocemola e Varinella. Giovedì 25 aprile, ar Arquata Scrivia, alle ore 9.15 ci sarà il ritrovo in Piazza Bertelli, alle ore 9.30 la Messa in commemorazione dei Caduti (in caso di maltempo la funzione si svolgerà presso la Chiesa Parrocchiale). Seguirà l’inaugurazione della Piazza che sarà dedicata a Santo Bertelli. Alle ore10.30 ci saranno gli interventi del sindaco Paolo Spineto e del Vice Presidente della sezione locale ANPI Paolo Carezzano (in caso di maltempo la commemorazione verrà effettuata presso la sala Consigliare del Palazzo Municipale). Al termine si formerà il corteo, accompagnato dalla Banda Musicale Arquatese fino al monumento in Piazza dei Caduti per la deposizione della corona, si proseguirà poi al Cippo del partigiano Debenedetti e alla Cappella dei Caduti al Cimitero del Capoluogo. NOVI LIGURE/EVENTI

Prosegue il corso per apicoltori

Il 9 aprile, nonostante condizioni meteo non del tutto favorevoli, presso gli “Apiari degli Speziali” di Francesco Panella sulle colline tra Novi Ligure e Tassarolo si è svolta la prima lezione pratica del corso per apicoltori. Il noto apicoltore novese, piacevolmente stupito da tanto interesse per questo ramo particolare della zootecnia, ha dato il benvenuto ad oltre 50 entusiasti corsisti protetti da allegre maschere gialle e bianche. La lezione è stata tenuta con perizia dal tecnico di Aspromiele Andrea Raffinetti. Nel corso dell’incontro si è deciso di rimandare la lezione pratica del 23 aprile al prossimo 7 maggio, sperando in condizioni meteo più favorevoli per il lavoro con le api e la sua osservazione da parte dei neofiti. Martedì 16 aprile, in biblioteca si è svolta una conferenza su api e agricoltura a cura di Francesco Panella e sono stati consegnati gli attestati partecipazione da parte di Aspromiele. Il prossimo 4 giugno, alle ore 17.30, in biblioteca a cura di Andrea Pierdicca sarà presentata una rielaborazione de “La solitudine dell’ape” un racconto/canzone, con ingresso ad offerta. g.t. CANTALUPO LIGURE/RESTAURI

Servono fondi per Borgo Adorno La chiesa di Santa Maria Assunta, nella frazione di Borgo Adorno, a causa di una frana attiva che ha causato crepe e numerose fessurazioni nei muri, ha bisogno di un rapido intervento di consolidazione. Il Comune ha per ora incaricato l’ingegner Paolo Chiarella e il geologo Enrico Parodi di redigere un progetto preliminare di consolidamento del terreno. La spesa per la messa in sicurezza della chiesa del XVI secolo si aggira intorno ai 200 mila euro ed è insostenibile per le casse comunali e perciò è stat chiesto un contrihuto alla Regione e a Roma.

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IL POPOLO

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Giovedì 18 aprile 2013

TRADIZIONI

Antola al Po

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Novi Ligure Questa sera prosegue la rassegna “MusicaNovi”

Il Trio Giocoso in concerto

Il Trio Giocoso che si esibirà questa sera a Novi Ligure

NOVI LIGURE - Prosegue la Rassegna Concertistica “MusicaNovi 2013” organizzata dall’associazione musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure in collaborazione con il Comune, la Regione Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e il Banco Desio. L’appuntamento è per quest a sera, giovedì 18 aprile, alle ore 21 presso l’Auditorium della Biblioteca Civica di Novi e vedrà impegnato il Trio Giocoso formato da Elisabeth Ganter al clarinetto, Pavel Ionescu al fagotto, Tatiana Levitina al pianoforte. Il concerto verterà

sull’esecuzione del Trio in si bemolle maggiore opera 11 di Beethoven, del Trio in mi bemolle maggiore op. 43 di Kreutzer, la seconda parte avrà inizio con il Trio Pathetique di Glinka per terminare con il Konzertstück n. 2 op. 114 di Mendelssohn. Elisabeth Ganter dopo essersi diplomata presso il Conservatorio di Winterthur ha lavorato a Boston (USA), Los Angeles e in Svizzera. Con il suo repertorio di oltre venti concerti ha suonato come solista con orchestre in tutto il mondo. Quale specialista di musica da ca-

mera ha tenuto molti concerti in duo con pianoforte in prestigiose sedi. Svolge attività concertistica con varie formazioni da camera, è docente di clarinetto al Conservatorio di Zurigo. Ha al suo attivo numerose incisioni per importanti case discografiche. Il fagottista Pavel Ionescu si è diplomato al Conservatorio di Musica di Brasov perfezionandosi poi all’Accademia di Bucarest è fagottista presso la Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau. Dal 2008 è Direttore Artistico della Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau. Tatiana Levitina, pianista nata a Mosca, a soli sei anni entra alla scuola centrale del Conserva-torio “Tchaikovsky”. Terminati gli studi inizia una brillante attività concertistica in tutta la Russia e realizza le sue prime registrazioni alla radio e televisione sovietica. Inizia la sua carriera internazionale esibendosi come solista ed in gruppi da camera in tutto il mondo. È autrice del libro “Problemi fondamentali della formazione pianistica dei ragazzi” pubblicato a Firenze. Le è stato conferito dal governo russo il titolo di “Artista emerito della Russia”. L’ingresso al concerto ha un costo di euro 6. m.f.

TORRICELLA VERZATE - Il viaggio della parrocchia il 10 e l’11 aprile

In pellegrinaggio a La Salette TORRICELLA VERZATE - La scorsa settimana, il 10 e l’11 aprile, un gruppo di parrocchiani di Torricella, Mornico Losana e Corvino San Quirico, insieme ad amici di Montebello e di Voghera, guidati da don Luciano Daffra, è partito alla volta della Francia per andare in pellegrinaggio a La Salette. Questo piccolo villaggio, nel dipartimento dell’Isère, nelle Alpi francesi, il 19 settembre 1846 divenne famoso perché, in un pomeriggio di fine estate, in un alpeggio a ben 1.800 metri di altezza, a due pastorelli che si chiamavano Melanie Calvat e Maximin Giraud, apparve una “Bella Signora” che piangeva. La donna che si rivolse a loro nel loro dialetto patois, vestita con gli abiti tradizionali della zona, era la Vergine Maria e chiese loro di pregare e di dire agli altri di ricordarsi di santificare le feste e di chiedere perdono a Gesù, perché solo così avrebbero avuto la serenità e il benessere. Fu un’apparizione che subito spaventò i

Il gruppo in pellegrinaggio a La Salette con don Daffra

due giovani, ma che lasciò loro una grande gioia e una grande pace. Da quel momento quel luogo divenne meta di pellegrinaggi e la Madonna fu acclamata come Nostra Signora della Riconciliazione. Fu eretto alla fine dell’800 un bellissimo santuario e poi un casa di accoglienza per i pellegrini. Nei due giorni passati in questo luogo, ancora coperto da una spessa coltre di neve, si è respirato un clima di profonda spiritualità e di pace interio-

re. Lo spirito di amicizia e di condivisione che si è creato tra i partecipanti ha contribuito a vivere meglio anche la preghiera e l’adorazione che sono state accompagnate dalla guida paterna e affettuosa di don Luciano e di Padre Manuel, dei Missionari di NS de La Salette, l’Ordine che amministra il Santuario. La magnifica esperienza vissuta sicuramente resterà a lungo nel cuore di tutti i partecipanti. d.c.

La Pietra Verde all’Eremo di Sant’Alberto di Butrio BRIGNANO FRASCATA - La Pietra Verde in collaborazione con la Comunità Montana Oltrepò Pavese e i comuni di Val di Nizza, Ponte Nizza e Varzi organizzano, domenica 21 aprile, la manifestazione “La perla dell’Oltrepò” ovvero tre avventurose escursioni eco-sportive adatte a tutti, con partenze da luoghi diversi che confluiranno tutte all’Eremo di Sant’Alberto di Butrio. Si tratta di una camminata attraverso luoghi rimasti selvaggi e incontaminati, ricchi di leggende e di storie al limite dell’incredibile, per giungere in un luogo isolato, sacro, quasi soprannaturale. L’Eremo di Sant’Alberto di Butrio sorge a m 682 s.l.m. su di uno sperone calcareo che emerge dal fondo valle e ha origini molto antiche. Il ritrovo e gli orari saranno a Varzi alle ore 9.15 presso la chiesa dei Capuccini, a Ponte Nizza alle ore 9.45 presso la piazza municipale e spostamento in auto alla frazione di Vignola e a Val di Nizza ore ore 9.45 presso Casa Ponte nella piazza municipale e spostamento in auto per la frazione di Poggio Ferrato (il ritorno avverrà sullo stesso tragitto). Info e prenotazioni: assopietraverde@yahoo.it.

CIGOGNOLA - La camminata della Resistenza

Il ricordo del 25 Aprile CIGOGNOLA - Il comune di Cigognola, in collaborazione con l’Anpi, in occasione del 68° anniversario della Liberazione, organizza, giovedì 25 aprile, la tradizionale Festa della Liberazione. La manifestazione avrà inizio alle ore 10 presso la sala consigliare in Piazza Castello con l’inaugurazione dell’esposizione di oggetti e fotografie di un tempo grazie ai quali sarà possibile ripercorrere le tradizioni del paese e con la presentazione del nuovo flyer informativoturistico del Comune. Alle ore 11 nella chiesa parrocchiale il parroco don Tonino Moroni celebrerà la Messa in memoria dei caduti cui seguirà la commemorazione ufficiale e la deposizione delle corone. Saranno anche consegnate le civiche benemerenze. Nel pomeriggio si svolgerà la “Camminata della Resistenza”, un appuntamento divenuto ormai tradizionale. La partenza è fissata per le ore 14.30 da piazza Garibaldi a Broni e l’arrivo, dopo circa due ore, è previsto a Cigognola nella piazza del Castello dove la locale Pro Loco offrirà un ricco ristoro a tutti partecipanti. Alle ore 17, nella sala consi-

liare del Municipio si terrà la cerimonia di premiazione del concorso “Cigognola, il paese e la campagna”, promosso dalla Provincia di Pavia e al quale il comune ha aderito. I piccoli alunni della locale scuola materna di Vallescuropasso vi parteciperanno con due cartelloni, realizzati utilizzando diversi materiali didattici, raffiguranti il paese ed in particolare il castello e il monumento ai caduti. L’altro appuntamento degno di nota è per domenica 28 aprile quando ci sarà la seconda edizione dell’Escursione enogastronomica in Oltrepò che toccherà i comuni di Cigognola, Redavalle, Santa Giuletta e Pietra de’ Giorgi. La partenza è alle ore 8 all’oratorio di Redavalle. A ciascuna delle nove tappe sarà abbinata una degustazione offerta dalle cantine e dal Bar castello di Cigognola.


IL POPOLO Giovedì 18 aprile 2013

Opinioni a confronto Alcune considerazioni sul nuovo Parco Baratta Egregio Direttore, ho letto sullo scorso numero del Popolo della presentazione del nuovo Parco Baratta a Voghera, la cui realizzazione potrebbe prendere il via già entro quest’anno. Niente da dire sul progetto dell’architetto Silvia Stocchi che trovo innovativo, e che soddisfa i tre elementi qualificanti richiesti dal bando di concorso: sostenibilità ambientale, contenimento delle risorse energetiche e diminuzione dei costi di manutenzione. Però una riflessione la vorrei fare: davvero è il caso che a Voghera si costruisca ancora? La città è già un cantiere aperto e moltissimi sono i palazzi che si stanno edificando, anche ex novo, con varie unità abitative. Tenuto conto che il mercato immobiliare oggi soffre di una crisi di vendite e, soprattutto, che la natalità nel nostro Comune è molto bassa e non si prevede un aumento demografico per i prossimi anni, a cosa serviranno le case del Parco Baratta? Io credo che, nonostante l’attenzione per l’ambiente, non abbiamo bisogno di altro cemento. Non era meglio impiegare le risorse per migliorare i servizi al cittadino? Lo dico perché, come gli amministratori comunali, anch’io sogno una Voghera più bella e più a misura d’uomo. Giuseppe Rossi - Voghera

Le carezze “speciali” di Papa Francesco Egr. Direttore, Papa Francesco sta spingendo la Chiesa a farsi accogliente e aperta alla diversità. La jeep bianca si ferma tra la folla in piazza San Pietro, il Papa scende e accarezza la fronte di Cesare, disteso su una piccola barella. E ancora, a distanza di qualche giorno, l’abbraccio intenso e prolungato con un bambino disabile durante le celebrazioni per la Pasqua. O il saluto con il giovane giornalista non vedente accompagnato dal cane Asià alla prima udienza con gli operatori della comunicazione. Non è una sequenza casuale quella scelta da Papa Francesco in questo primo mese di pontificato. Sono le persone disabili, nel corpo o nella mente, ad essere costantemente al centro dei gesti pubblici del Santo Padre. Dalle periferie della società al cuore della Chiesa, il movimento centripeto impresso dal Papa al mondo della disabilità sfida le prassi consolidate che trovano nell’assistenzialismo e nella commiserazione la cifra distintiva dell’attenzione ai fratelli in difficoltà. Sembra quasi che Papa Francesco stia tracciando, con una ripetizione affatto casuale e una vicinanza fisica all’esistenza in qualsiasi condizione vissuta, il percorso da seguire per la Chiesa: guardare alla persona e non alla disabilità, valorizzare le risorse e non concentrarsi sulle debolezze, alzare lo sguardo per comprendere il mistero profondo della vita. Da una Chiesa presente e accudente, che da secoli presta un servizio insostituibile con le sue “opere pie” di aiuto socio-assistenziale, a una Chiesa accogliente e aperta, che renda protagonista la persona e non resti prigioniera della paura verso la diversità. Meno barriere e più coinvolgimento, a partire dalle parrocchie. Perché sia l’uomo al primo posto, sempre e comunque. Riccardo Benotti - Sir

Bisogna rispettare i cuccioli di caprioli e daini Egr. Direttore, il servizio vigilanza faunistica della polizia provinciale di Alessandria desidera ricordare ai cittadini che nel periodo primaverile ed estivo sarà frequente rinvenire nelle campagne, nei pressi dei boschi e dei luoghi rurali cuccioli di capriolo e di daino accucciati e al ripare tra l’erba. I cuccioli possono sembrare abbandonati in quanto la madre, allo scopo di non attirare possibili predatori, è solita lasciarli in luoghi tranquilli al riparo della vegetazione ed avvicinarsi esclusivamente per l’allattamento. In caso di avvistamento di cuccioli è bene non avvicinarsi, non devono essere toccati nè tantomeno prelevati dal luogo e portati a casa. Qualsiasi intervento operato da non professionisti in materia risulta deleterio per gli animali. Una volta sottratto alle cure della madre il cucciolo avrà poche possibilità di vita e non potrà essere reintrodotto in natura, ma condannato, nei migliori dei casi, ad una vita innaturale in un recinto. Purtroppo si continuano a registrare situazioni di abbandono e morte di caprioli. Per qualsiasi informazione si invita a contattare la centrale del servizio di vigilanza faunistica della provincia di Alessandria ai numeri: 0131.304556 o 0131.304771. Cristina Antoni - via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

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Da leggere

a cura della Redazione

Gianni Valente

Robert Zollitsch

Walter Kasper

L’ABC di Joseph Ratzinger

Francesco Un Papa dalla fine del mondo

LEV

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Pp. 290

Pp. 64

Pp. 336

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Il nuovo libro è quasi un vocabolario che ripercorre e illustra l’essenza del pensiero del Pontefice emerito Benedetto XVI attingendo alle sue numerose opere. Il volume, a cura di monsignor Robert Zollitsch, arcivescovo di Friburgo e presidente della Conferenza Episcopale della Germania, è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Papa Benedetto XVI, impegnato nell’edizione di tutti gli scritti di Ratzinger e fondato da monsignor Gerhard Ludwig Müller, oggi prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. È a partire da Cristo che si sviluppa la teologia del Papa emerito, il quale nei suoi libri dedicati a Gesù “mostra in maniera impressionante che la fede è fondata su Gesù in quanto figlio di Dio e che essa è ragionevole; una fede che non annaspa nel vuoto e piuttosto, solida com’è, può accompagnarci nella vita e nella morte” considera ancora Zollitsch. Il volume consente “un rapido orientamento su questioni concrete e tuttavia suscita anche il piacere di affrontare la lettura di altro, di andare magari a cercare ulteriori letture interessanti e stimolanti”. Ciascuna voce presenta la fonte bibliografica

Queriniana

Il libro di Gianni Valente introduce nel passato e nell’animo del nuovo vescovo di Roma, Papa Francesco. L’arcivescovo di Buenos Aires, gesuita, è conosciuto in Argentina per la sua sensibilità pastorale, il suo stile semplice di vita, l’attenzione ai poveri e alle questioni sociali. Autore di incisivi testi di spiritualità, tra i suoi interventi pastorali recenti si ricorda anche una decisa presa di posizione in favore del battesimo dei figli di madre single. Ha promosso l’evangelizzazione nelle periferie. Gianni Valente, giornalista dell’Agenzia Fides ed esperto di questioni religiose, collaboratore di Vatican Insider e della rivista di geopolitica Limes, nel libro raccoglie interviste al card. Jorge Mario Bergoglio pubblicate sulla rivista internazionale “30 Giorni” dal 2002 al 2009. Nell’ultimo capitolo, che si riferisce al Sinodo dei vescovi dell’Argen-tina dell’ottobre 2001, nel descrivere il compito del Vescovo, il futuro Papa espone le linee che saranno proprie del suo pontificato: “Uomo di preghiera”, “chiamato ad essere santo”, “povero per il Regno”, “operatore di giustizia e di pace”, “promotore del dialogo” e “annunciatore di speranza”.

Salute oggi Recentemente la Società Italiana di Pediatria ha lanciato un allarme riguardo il costante incremento della popolazione obesa fra i bambini. Gli italiani sono per natura un popolo di sedentari, ma la tendenza alla sedentarietà pare che, purtroppo, la si impari precocemente: infatti, secondo attuali studi, nel nostro paese un bambino su tre, al di sotto dei 10 anni, è obeso (per un totale di circa un milione di bambini a rischio obesità in età adulta), e si è comprovato che un maschio pesa tre chili, e una femmina 4 chili in più rispetto a trent’anni fa. Sempre più pigri e soli, i nostri bambini vengono spesso “parcheggiati” dai genitori davanti alla baby-sitter più economica e disponibile di tutte, malgrado si riveli la più nociva: la televisione. La Tv infatti, è divenuta sempre di più un grande “aiuto” per genitori troppo

Misericordia

La misericordia divina è il nucleo e la sintesi della rivelazione biblica su Dio. Il libro, al quale recentemente fatto cenno il nuovo pontefice, Francesco, al suo primo Angelus (domenica 17 marzo 2013), unisce alla riflessione teologica profonde considerazioni spirituali, pastorali e sociali, sollevando svariate questioni che toccano la prassi cristiana, ecclesiale e sociale. Il card. Kasper invita ad approfondire le conseguenze pratiche che derivano dalla “misericordia”, al fine di conferire dei chiari lineamenti alla svolta teocentrica nella teologia e nella vita della chiesa. Riflettere teologicamente sulla misericordia induce a porsi le questioni fondamentali della dottrina su Dio: la misericordia divina costituisce il nucleo e la somma della rivelazione biblica su Dio. Alla riflessione teologica il libro unisce considerazioni spirituali, pastorali e sociali, perché il tema della misericordia solleva molte questioni riguardanti la prassi cristiana, ecclesiale e sociale. Come scrive il card. Kasper: “Il messaggio della misericordia di Dio non si limita a evocare sentimenti di compassione. Comporta delle conseguenze per la vita di ogni cristiano”.

a cura di Laura Notti

Allarme obesità infantile

pressati dal lavoro e dagli impegni quotidiani e, dove non arrivano i nonni e l’asilo, arriva lo schermo, che inchioda piccoli e ragazzini su un divano, ove buoni e più o meno coinvolti, seguono per ore programmi su canali dedicati, cartoni animati e film, spesso fino all’ora di cena. Non molto diverso lo stile di abitudini dei giovani adolescenti, anch’essi rapiti da uno schermo: quello del computer. E qui le ore aumentano: videogiochi, chat e internet sono il miglior passatempo dopo lo studio e anche dopo cena. Per queste ragioni gli esperti ammoniscono preoccupati che i bambini fra i 4 e gli 8 anni non dovrebbero stare davanti alla televisione per più di due ore al giorno, spiegando anche che, man mano che si aumenta questo tempo limite, va ad aumentare esponenzialmente il rischio di obesità in età adulta

(del 7% ogni ora aggiunta). Perciò la televisione, oltre a essere una cattiva compagna dal punto di vista fisico, favorendo l’obesità, lo è anche dal punto di vista alimentare. Essa infatti propone ad ogni spot alimenti e bevande di ogni genere, deleteri per la salute, che poi gli stessi bambini e ragazzi, massimi fruitori del mezzo televisivo dopo la popolazione degli anziani, richiedono nel carrello al momento della spesa; così, snack salati e patatine, merendine e dolciumi confezionati, ricchi di creme e quant’altro, ma anche bevande zuccherate e gassate. Sedentarietà e alimenti ipercalorici sono la formula esatta per sviluppare e arrivare speditamente al sovrappeso prima, e all’obesità poi, ma obesità non è solo questione di peso, ma è una malattia che comporta danni metabolici e alto rischio di malattia cardiovascolare. Viene da chiederci, ma è

proprio tutta colpa della televisione? No! La televisione è solo un mezzo. Allora è bene considerare che, per la salute dei nostri bambini, è opportuno adottare altri metodi. Quindi, come primi interventi oltre che regolare il tempo davanti alla Tv, sarebbe bene evitare di mettere l’elettrodomestico nella camera del bambino, in modo da eliminarne la tentazione (quasi il 68% dei bambini italiani ha il televisore in camera); e soprattutto insegnare al bambino, già da piccolo, a alimentarsi meglio e a muoversi; certamente incoraggiandolo a praticare uno sport, con ore settimanali prestabilite, ma anche quotidianamente e costantemente. Insomma, sarebbe bene, già da piccoli, che prendano coscienza del valore di uno stile di vita appropriato e morigerato, molto lontano dai contenuti della televisione di oggi. E questo spetta soprattutto ai genitori.


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IL POPOLO

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CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano

I capolavori di De Nittis in mostra a Padova

Giovedì 18 aprile 2013

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

Bianco e rosso si incontrano Giuseppe De Nittis, In riva al lago , Olio su tela, 1875, Collezione privata, Viareggio

Fino al 26 maggio, la splendida cornice di Palazzo Zabarella a Padova ospita la grande mostra dedicata a Giuseppe De Nittis (1846-1884), uno dei protagonisti assoluti della pittura dell’Ottocento europeo, nella quale si possono ammirare per la prima volta ben 120 capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni pubbliche italiane e francesi. La rassegna, curata da Emanuela Angiuli e Fernando Mazzocca, è promossa dalla Fondazione Bano di Padova e dalla Fondazione Antonveneta, ed è un’ulteriore tappa del progetto decennale sulla pittura dell’Ottocento italiano, che in passato ha già rivolto l’attenzione su Hayez, Boldini, Signorini, i Macchiaioli e il Simbolismo. La statura internazionale di De Nittis, il più grande insieme a Boldini degli Italiens de Paris, si deve al fatto che ha saputo reggere il confronto con Manet, Degas e con gli Impressionisti con cui ha condiviso, pur nella diversità del linguaggio pittorico, l’aspirazione a rivoluzionare l’idea stessa della pittura, scardinando una volta per sempre la gerarchia dei generi, nel raggiungimento di quell’autonomia dell’arte che sta alla base della modernità. E come i francesi, ha affrontato gli stessi temi: il paesaggio, il ritratto e la rappresentazione della vita moderna, catturata nelle strade di Parigi e Londra. All’interno del percorso espositivo, ordinato in sezioni cronologiche, vi è anche un approfondimento sul periodo di formazione di De Nittis, avvenuta a Napoli. La mostra mette in rilievo il suo stile unico e inconfondibile, capace come pochi di riflettere lo spirito del tempo, colto da un osservatorio privilegiato come era quello di Parigi, tra la fine del Secondo Impero e i nuovi fasti mondani della Terza Repubblica. Nell’immaginario collettivo convivono una Parigi e una Londra di De Nittis, assolutamente diverse da quelle di altri pittori del tempo. Tra il 1864 e il 1884, l’artista ha rappresentato attraverso una serie di capolavori, che saranno visibili a Padova, i luoghi privilegiati della mitologia del “moderno”. Nella sua straordinaria avventura pittorica, De Nittis riusciva continuamente a catturare motivi, sia dalla natura ritratta en plein air - dalle campagne della Puglia, alle pendici del Vesuvio, alle rive della Senna e del Tamigi sia dalla vita che scorreva frenetica lungo i boulevard o gioiosa nei parchi e nei santuari della mondanità come gli ippodromi o il celebre salotto della principessa Matilde. Il catalogo dell’esposizione - pubblicato da Marsilio editori - grazie anche alla ricomposizione attraverso testimonianze eccellenti come le memorie stesse del pittore e il famoso Journal dell’amico Edmond de Goncourt della fortuna critica dell’artista, approfondisce le ragioni del suo successo nell’ambito mercato internazionale dell’arte e del grande collezionismo, ma anche nella sfera di una mondanità esclusiva, quando, in virtù del suo fascino e della sua capacità di intrattenere, la sua casa parigina diventò il punto d’incontro di intellettuali e artisti, come Zola, Oscar Wilde, Manet e Degas. Per informazioni consultare il sito www.palazzozabarella.it. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

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“Bianca come il latte, rossa come il sangue” è tratto dall’omonimo best seller di Alessandro D’Avenia. Leo ha quindici anni e vede la vita in due colori: bianco e rosso. Rifugge il bianco di un foglio vuoto, del silenzio, delle responsabilità, e va incontro al rosso delle passioni e dei capelli di Beatrice, ragazza di cui è innamorato. Lei ancora non lo sa. Nel giorno in cui i due si incontrano, Leo scopre che la ragazza non tornerà più a scuola per colpa di una leucemia che la sta divorando. Distrutto dal dolore, il ragazzo decide di assisterla nella lotta contro la malattia. E tra una partita di calcetto, un brutto voto e pressioni del mondo adulto che sembra non capire, Leo imparerà una lezione difficile da scordare: la vita, la morte e l’amore sorprendono sem-

pre, legati da impensabili “sfumature di colore”. Il regista Campiotti parla dell’adolescenza e dei suoi volti, di come la morte faccia parte della vita a ogni età, anche in una fase in cui con entusiasmo ci si affaccia al mondo con speranza

nel futuro. È così che al lutto per la perdita di una persona si aggiunge l’amarezza di un giovane per la fine di un periodo della vita in cui non si è considerati né bambini né adulti, in cui si pensa solo al divertimento e all’egocentrica e affan-

nosa affermazione di sé. Tale presa di coscienza aiuterà il giovane a compiere scelte decisive e a confrontarsi con temi controversi come l’esistenza di Dio e della malattia, in un momento della vita fatto di spensieratezza e novità, in cui il problema più grande è quello di non riuscire a dichiarare il proprio amore alla ragazza dei sogni. Già, il riconoscersi nel senso di impotenza che provoca una grave malattia e negli interrogativi sull’esistenza di un Dio cristiano da cercare per avere conforto o da condannare per le cose brutte che succedono nel mondo. L’esperienza del dolore si fa amore, dentro un film semplice come sanno essere le storie vere che nascono dall’urgenza e dall’autenticità, e tortuoso nel cercare risposte alle tante domande dell’esistenza.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Domenica 7 aprile a Pragate è stata celebrata da mons. Francesco Giorgi la S. Messa di suffragio per mons. Pino Scabini, alla quale ha preso parte anche il ministro della Salute Renato Balduzzi. Nella foto mons. Giorgi, il ministro e alcuni dei partecipanti alla funzione.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Il brodo con le “griffe” Nella cucina di famiglia il brodo era la base indispensabile di ogni tipo di minestra e rimpiazzava altri “fondi di cucina”, che non sempre si potevano avere a disposizione. Questa ricetta, realizzata con ingredienti decisamente molto poveri, è una dimostrazione delle infinite capacità dell’accorta massaia rurale, in grado di ottenere un’ottima e delicata pietanza, impiegando delle misere “griffe” e alcune semplici verdure di stagione a portata di mano. Ingrediente principe di questa formulazione sono infatti le zampe di gallina. Queste messe nel pentolone cuocevano sulla stufa insieme all’intingolo e lo insaporivano, rendendolo squisito. Di solito il brodo con le griffe era una portata compresa nel menù contadino della cena alla Vigilia di Natale, perché la tradizione popolare assegnava all’atto della gallina del raspare la terra con le zampe - in versione dialettale “à skràpa” - il significaro simbolico di portare via i debiti. Difficilmente, purtroppo, questo cibo delizioso è ripropo-

nibile, ma solo per la qualità della materia prima, ovvero le griffe... Ingredienti per 4 porzioni 2 griffe verdure di stagione (1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipolla) un mazzetto odoroso (prezzemolo, timo, alloro, basilico) crostini di pane q.b. parmigiano grattugiato in tavola Preparazione Lavate ben bene le zampe di gallina, pulitele facendole sbollentare e togliendo loro la prima pelle. Fate bollire in una casseruola le griffe a freddo con le verdure e il mazzetto odoroso per circa due ore. Servite il brodo filtrato in apposite tazze. Accompagnate con crostini di pane abbrustoliti e parmigiano grattugiato in tavola. Potete anche assaggiare le griffe, sono veramente ottime!


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 18 aprile 2013

SERIE D Girone A - 31^ giornata

BASKET A 2 Donne

Brutta sconfitta per il Derthona VERBANO DERTHONA

2 1

RETI: 34’ Espinal, 14’ st Gasparri, 42’ Piscioneri VERBANO: Andreoletti, Salice, Orlando, Ruggiero, Pagano, Guidi (29’ st Cozza), Gasparri, De Filippis (42’ st D’Avolio), Espinal (29’ st Sorrentino), Pirrotta, Amelotti. All. Di Marco. DERTHONA: Gallino, Zefi, De Ruggiero (23’ st Pavan), La Caria, Tavella, Di Leo, Tonetto (4’ st Miftah), Montingelli, Valente, Chirico, Mazzocca (14’ st

Il bomber Piscioneri

Piscioneri). All. Banchieri. ARBITRO: Catona di Reggio Calabria. ASSISTENTI: Sarsano di Milano e Dusi di Brescia.

BESOZZO - Fine settimana negativo per i Leoncelli che sabato si vedono togliere 2 punti in classifica dalla Lega a causa di “presunti” mancati pagamenti a Bacci e Cicino nella stagione scorsa mentre domenica perdono contro il Verbano. A Besozzo la gara la vince la squadra di casa che sicuramente mette in campo maggiore motivazione. Il Derthona, ormai salvo, gioca un primo tempo sottotono lasciando in mano le redini del gioco agli avversari. Al 20’ i padroni di casa si rendono pericolosi con una azione insistita conclusa da Espinal con un colpo

di testa parato da Gallino. Dopo 14 minuti è lo stesso Espinal a portare in vantaggio i suoi risolvendo con un tiro secco una mischia in area. Nella rispesa al 14’ una rete di Gasparri chiude l’incontro : il Derthona riesce solo a segnare la rete della bandiera a 4 minuti dal termine con la prima rete stagionale del giovane Piscioneri. La sconfitta non intacca la bella stagione dei giovani Leoncelli, chiamati domenica prossima al “Fausto Coppi” ad una pronta reazione contro il Gozzano di mister Mango. Domenico Cremonte

ECCELLENZA Girone A - 30^ giornata

L’Oltrepò non riesce a vincere OLTREPO’: ARCONATESE: (primo tempo 1-1)

1 3

MARCATORI: pt 22’ Riolo (A), 25’ Farina (O), st 4’ Pastore (A), 18’ Ravasi (A) rigore. OLTREPO’: Mantovani, Torti, Mauri, Vercesi (28’ st Acerbis), Hajrullai, Bruscaglia, Sciannameo, Celori (22’ st Scagnetti), Farina (8’ st Limone), Meda, D’Aniello. All. Chierico. ARCONATESE: Lovera, Pedotti, Zanardo (22’ st Bonacina), Miccichè, Gnaziri, Vita, Cundari, Mileo (5’ st Moscatiello), Riolo,

Pastore, Ravasi (31’ st Tosetti). All. Livieri. ARBITRO: Messaggi di Crema. STRADELLA - Quinta sconfitta casalinga per l’Oltrepò che pregiudica ulteriormente la corsa alla zona playoff. Nel primo tempo la gara è bella, vibrante e ricca di occasioni: l’Arconatese colpisce tre legni (due pali e una traversa). Al 22’ Ravasi innesca Riolo che firma il vantaggio ospite. L’Oltrepò paga a caro prezzo l’assenza di capitan Balestra (squalificato sino al 25 aprile) e Cigagna (infortunato), ma tro-

va il pareggio grazie a Farina che realizza il 17° centro in campionato, mettendo dentro di destro, al termine di un’azione nata da un cross di Mauri respinto centralmente dalla difesa e sul quale il bomber si è avventato con decisione. Nella ripresa l’Oltrepò torna a faticare e soffrire il ritmo dell’Arconatese che trova il raddoppio e anche la terza rete (su rigore). Il raddoppio sfruttando la superiorità numerica (Farina a bordo campo per una distorsione alla caviglia sinistra) e il rigore, concesso con davvero troppa generosità da parte dell’arbitro per un intervento in area di Ce-

SERIE D Girone A - 35^ giornata

Successo del Voghera VOGHERA: MEZZOCORONA: (primo tempo 3-0)

3 1

MEZZOCORONA: Fracalossi, Allegretti, Ballello, Ciminà, Pisetta (19’ st Scudiero), Badu, Loiodice, Ciaghi (35’ st Giardello), Caraccio (37’ pt Tirelli), Timpone, Paganelli. All. Orsini. ARBITRO: Zingarelli di Siena. VOGHERA - Torna al successo il Voghera che stende il Mezzocorona nel primo tempo. Nel corso della ripresa la formazione rosso nera ha un calo e i trentini si fanno vedere con maggior frequenza dalle parti di La Gorga, che nel finale compie due interven-

lori. Un uno - due che ha steso l’Oltrepò. Nel finale i bianco celesti hanno sfiorato più volte la rete che avrebbe potuto riaprire la sfida. CLASSIFICA: Inveruno* 68; Solbiasommese* 63; Sestese* 57; Pro Vigevano Suardese 51; Vigevano 46; Oltrepò 45; Arconatese* 44; Villanterio 42; Fenegrò* 40; Atletico CVS 38; Magenta* e Bustese* 35; Roncalli* 34; Vergiatese 31; Marnate Nizzolina* e Union Villa Cassano* 28; Settimo Milanese 24; Garlasco 20. (* una partita in meno). f.sc.

La Novese perde in casa NOVESE: FOLGORE CARATESE:

0 1

(primo tempo 0-0) ARBITRO: Viola di Bari.

MARCATORI: pt 13’ Zirilli (V), 19’ e 31’ De Angelis (V), st 6’ Timpone (M). VOGHERA: La Gorga, Guobadia (45’ st Bozzini), Ronchetti, Pollarolo, Corteggiano, Capi (7’ st Micheloni), Buonocunto, Orlandini, Alessandro, De Angelis (26’ st Longo), Zirilli. All. Venantini. (Cotroneo squalificato).

ti su Paga-nelli e Timpone. La Voghe ritrova così i tre punti, che mancavano dallo scorso 13 marzo (vittoria a Sesto San Giovanni), e vede sempre più vicini i playoff. Le reti. 13’: Corteggiano serve al centro Zirilli (nella foto) che di sinistro supera Fracalossi, apparso indeciso nel tentativo di respinta. 19’: Zirilli offre un pallone all’ex di turno De Angelis che da centro area fa secco il portiere ospite. 31’: nuova combinazione Zirilli - De Angelis, che si presenta tutto solo davanti a Fracalossi e lo supera con l’interno destro. Nella ripresa gli ospiti prendono coraggio. Dopo un colpo di testa al lato di Zirilli su suggerimento di

23

Capi dalla sinistra, il Mezzocorona accorcia le distanze. Ciaghi dalla destra scodella sul secondo palo, Timpone approfitta di un’uscita non impeccabile di La Gorga e segna il 3-1. I trentini insistono ma la diga rosso nera regge. CLASSIFICA: Pergolettese 75; Pontisola 74; Olginatese 68; Voghera 64; Castellana e Caronnese 56; Lecco (-3) 53; Caravaggio 50; Aurora Seriate e Montichiari 48; Mapello Bonate 46; Alzano Cene, Seregno e Fersina Perginese 45; Darfo Boario (-3) 40; Pro Sesto e Mezzocorona 38; Trento (1) 27; San Giorgio 25; Sant’Angelo 13. f.sc.

NOVI LIGURE - Non ci voleva proprio. La Novese incappa in una brutta sconfitta casalinga: ora i biancocelesti sono al terz’ultimo posto. La formazione lombarda, ancora in corsa per la zona playoff, è più cinica. Il pari sarebbe forse stato il risultato più giusto. Decide invece una punzione di Cardinito a dieci dalla fine. Vane le proteste della Novese per la posizione di Barzotti che avrebbe coperto la visuale a Teti. Altro episodio dubbio a metà ripresa: Di Gennaro finisce a terra in area ma per l’arbitro è simulazione e il numero dieci viene ammonito (diffidato salterà la partita di Santhià). Lo stesso bomber aveva sfiorato la rete nel corso del primo tempo, prima su punizione, poi con un destro al volo ribattuto e infine con una volée. Nel corso della ripresa sale in cattedra la Folgore Caratese che trova il gol partita. Nel finale la Novese paga la stanchezza e il primo vero caldo di stagione.

Il Broni esce di scena BRONI - E’ finita l’avventura playoff della Omc Cignoli Broni, che è stata sconfitta da Milano nella decisiva gara 3 dei quarti di finale. Le meneghine si sono aggiudicate la serie per 2-1 (i risultati: 82-66 per Milano in gara 1, 51-44 per Broni in gara 2, 84-66 per Milano alla bella). Le oltrepadane chiudono così la stagione: “C’è poco da dire - sottolinea il vice presidente Gianluca Caraffini Sanga si è dimostrata superiore. Nel momento in cui è stato necessario fare la differenza sono salite in cattedra le varie Gottardi, Zanon, Stabile, giocatrici di esperienza e da categoria superiore. La superiorità delle milanesi è ben spiegata dai punti che abbiamo subito a Milano: 79 all’andata, 82 e 84 nelle due sfide play off”. Broni era comunque una neo promossa: tra le formazioni salite dalla categoria inferiore solo Venezia e Crema hanno fatto meglio. “La nostra stagione è positiva conferma Caraffini - soprattutto se si considera che abbiamo avuto un cambio di allenatore (Piatti ha preso il

posto di Fassina, ndr) a metà del girone di andata. C’è voluto del tempo perché le ragazze iniziassero a giocare come voleva Piatti. Il cambio si è visto già nelle prime partite, per esempio con la vittoria ad Alghero. Ma la svolta vera e propria è arrivata nel ritorno. Non mi piace trovare alibi però negli scontri diretti (Alghero in casa e Marghera fuori, ndr) che avrebbero potuto cambiare la nostra classifica avevamo l’infermeria al completo. Un vero peccato perché una miglior posizione ci avrebbe permesso di evitare un quarto di finale così difficile”. Franco Scabrosetti

SERIE D Girone A - 31^ giornata

Il Villa spera ancora TORTONA VILLALVERNIA TREZZANO:

1 0

RETI: 28’Mazzini TORTONA VILLAVERNIA Gaione, Mazzariol, Mancuso, Di Placido, Grancitelli, Shala, Viscomi, Coletto, Geografo, Mazzini, Di Lernia. All. Sterpi TREZZANO Soriente, De Lucia, Filadelfia, Cattaneo, Ferrari, Rota, Giunti, Porro, Luongo, Ingribelli, Zilocchi. All. Caniato ARBITRO: Panarese di Lecce TORTONA - Il “Villa” batte 1 a 0 il Trezzano conquistando 3 punti fondamentali per continuare a sperare nella salvezza tramite i Play Out. Al “Fausto Coppi”la squadra di Sterpi gioca una partita accorta, capitalizzando al massimo la rete del vantaggio arrivata nel primo tempo. Gli ospiti iniziano forte: al 5’ Giunti si inserisce nella trequarti e serve una buona palla a Luongo che impegna Gaione. La squadra tortonese piano

piano esce dal guscio cercando di servire a Geografo e a Mazzini palle giocabili. Al 28’ Mazzini approfitta di un errore della difesa avversaria, penetra in area e fa partire un diagonale secco che non da scampo a Soriente. La reazione del Trezzano è sterile: l’attacco messo in campo da Caniato non riesce a rendersi pericoloso. La ripresa offre pochissime emozioni: al 38’ i padroni di casa restano in 10 uomini a causa dell’espulsione di Grancitelli per un brutto fallo al limite dell’area. Anche in inferiorità numerica il “Villa” controlla bene la gara concedendo pochissimo agli avversari ed aggiudicandosi 3 punti molto preziosi. Domenica prossima la squadra del presidente Mazzariol sarà di scena a Carate Brianza. CLASSIFICA: Bra 68; Santhià 62; Lavagnese e Chieri 61; Borgosesia 52; Folgore Caratese 49; Chiavari 44; Derthona (-2) 42; Verbania 40; Sestri Levante 38; Gozzano 37; Bogliasco 36; Verbano 34; Asti 33; Tortona 31; Novese 29; Trezzano 24; Imperia 20. d.c.

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