il popolo 24 marzo

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Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

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TORTONESE

La Giornata diocesana dedicata al tema del “restauro”

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A Borghetto Borbera consegnate le “Margherite d’oro”

OLTREPO’

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Continuano i festeggiamenti per l’Unità d’Italia

Il destino della Patria ai giovani

Comunità montana: viabilità, Taxibus, impianti di risalita

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Attualità Intervista al sindaco di Broni Luigi Paroni

NAPOLITANO:

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I VALORI DELL’UNITA’ “Orgoglio e fiducia; coscienza critica dei problemi rimasti irrisolti e delle nuove sfide da affrontare; senso della missione e dell’unità nazionale”. Sono i temi su cui il presidente della Repubblica ha scandito il robusto discorso a Camere riunite che ha suggellato le celebrazioni del 150°. È stata una festa riuscita e sentita, che si è dispiegata ovunque. Gli italiani hanno bisogno oggi di riflettere e insieme di festeggiare. Le dense giornate del 16 e 17 marzo hanno fornito molte importanti indicazioni da tutti e due i punti di vista, su cui continuare a lavorare. Prima di tutto i riferimenti ideali, che vengono dal Risorgimento e dalla storia unitaria. Le grandi personalità e i grandi valori devono essere sempre riscoperti, per avere punti di orientamento credibili. E il patrimonio a disposizione da approfondire e da rilanciare è veramente notevole. Il secondo punto sono le grandi fratture, i grandi conflitti nella storia unitaria e la capacità di risolverli. Napolitano ha parlato della questione meridionale, della questione sociale e della questione romana. Proprio su questo tema, sulla sua soluzione e sulle prospettive della presenza e dell’operosità della Chiesa e dei cattolici nella vita nazionale ha avuto parole significative, sottolineando “il riconoscimento del ruolo sociale e pubblico della Chiesa cattolica e, insieme, Continua a PAGINA 4

VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632

Eventi Incontri di primavera a Bressana Bottarone PAGINA 19

Speciale Le lettere ricevute per “Preti di casa nostra” PAGINA 21

Come in moltissime scuole di paesi e città della nostra Diocesi, anche presso la Scuola “Zucca” di Novi Ligure, gli scolari hanno festeggiato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, alla presenza di autorità, docenti e molti famigliari degli studenti. In questo numero torniamo sull’argomento con la parola del Papa e del presidente della Repubblica. Servizio a PAGINA 4

Tortona La mostra sul Risorgimento tortonese PAGINA 24

LA GUERRA IN LIBIA

UN LUOGO / PAG. 13

Odissea all’alba, attacco a Gheddafi

Mons. Remotti e il campo profughi

Alle ore 17.45 di sabato 19 marzo sono Uniti, anche l’Italia e il Canada. La situapartite le operazioni belliche contro il regi- zione nella zona interessata dal conflitto è me del leader libico Gheddafi. È l’opera- in continua evoluzione. Tra i principali zione “Odissea all’alba” che vede coinvol- obiettivi quello di colpire le difese aeree liti, oltre a Francia, Gran Bretagna e Stati biche ed il quartier generale del Rais. Continua a PAGINA 10

Sabato 26 marzo alle ore 10.30 alla Caserma Passalacqua si terrà la cerimonia in ricordo di Monsignor Francesco Remotti.


2 pag. SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

PRIMO PIANO

Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

L’ANNIVERSARIO DEI 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA

I rapporti tra STATO e CHIESA pagina a cura di LUCA ROLANDI La ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia rappresenta una preziosa occasione di riflessione in ordine ai rapporti, periodicamente conflittuali, tra Stato e Chiesa: infatti a partire dal detto evangelico “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” i due sistemi quello politico e quello religioso - si sono fronteggiati in tute le società occidentali, dapprima (nell’età medievale) con la supremazia della Chiesa, e successivamente con la progressiva affermazione dello Stato. Il rapporto tra Stato e Chiesa nel Risorgimento è un aspetto del tutto peculiare di questa permanente dialettica, essendo condizionato dalla presenza dello Stato della Chiesa: non si trattava dunque solo di conciliare coscienza religiosa e coscienza civile, diritti della Chiesa e laicità dello Stato, ma di conciliare due sovranità o di convincere una delle due (la Chiesa come struttura temporale) a rinunziare a questa sovranità. Fu questa la grande fatica dei cattolici del Risorgimento, fatica che solo dopo quasi 100 anni, con la Costituzione repubblicana, si sarebbe conclusa con l’accoglimento del principio della separazione dei poteri (“Stato e Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani” ), ma a prezzo di un duro e prolungato conflitto. Il processo dell’unificazione politica dell’Italia - iniziato nel 1859 con quella che fu chiamata la “seconda guerra d’indipendenza” e con l’annessione della Lombardia al Regno sabaudo, e concluso nel 1918 con la “grande guerra” e l’annessione del Trentino e della Venezia Giulia - ha trovato nel Cattolicesimo italiano contemporaneamente un grande ostacolo politico (l’esistenza del millenario “Stato pontificio” a Roma e nel centro della penisola) ed un vitale apporto di principi e di valori. A cominciare dai valori fondanti del processo risorgimentale stesso: la libertà (ispiratrice e promotrice dei primi “moti“ del 1821 e ’31 e della “prima guerra d’indipendenza” nel ’48), l’unità (condizione e obbiettivo dell’indipendenza) e la nazionalità. Tutti e tre questi valori certamente di ispirazione cristiana, sono stati adottati dall’Illuminismo e dal Positivi-

smo, ma deformandone la concezione e deviandone l’attuazione. Questi valori, derivati dalla concezione tipicamente cristiana di “persona“, hanno formato culturalmente e politicamente la società europea attraverso una lunga, travagliata esperienza storica. E sono giunti al nostro tempo attraverso varie interpretazioni, sostanziali deformazioni e, spesso, contraddittorie attuazioni. Anche perché, avulsi alla loro radice - la concezione cristiana della persona umana hanno subito la contaminazione e la deformazione sotto l’influenza della antropologia individualistiche ha trovato la sua giustificazione teorica nella filosofia dell’empirismo materialistico contrapposto al razionalismo spirituale. Nell’Ottocento, durante il periodo risorgimentale, questa filosofia - e la conseguente antropologia - si è affermata largamente: non solo negli ambienti accademici e dei più alti livelli culturali, ma si è diffusa anche nei più vasti strati - anche medio-bassi dalla società contemporanea europea e, specificamente, italiana; ed ha fornito la giustificazione teorica dell’egoismo in morale e dell’utilitarismo in economia. Principi, questi, che - applicati coerentemente e spregiudicatamente non solo nei rapporti fra individui ma anche in quelli fra gli Stati - hanno prodotto inevitabili conflitti, con reciproci gravissimi danni agli uni e agli altri. Come l’antropologia personalista e il razionalismo spirituale fondano la “polis” sulla cooperazione e la solidarietà fra i suoi membri, e mettono le basi teoriche per il riconoscimento dei “diritti umani” universali - propri della natura umana e non di questa o quella cultura o religione così l’antropologia individualista e l’empirismo materialista aprono la strada della conflittualità naturale, permanente, fra gli individui (“homo homini lupus”) e fra gli Stati (“bellum omnium contra omnes”) in cui ha sempre ragione quello che è il più forte economicamente, militarmente, demograficamente. Su questi principi e con queste idee è stato costruito, si è affermato e sviluppato lo Stato moderno in tutta l’Europa, sia nelle forme liberali che in quelle autoritarie, dittatoriali.

Su questi principi e valori è stata costruito anche lo Stato italiano del Risorgimento: elitario, centralista, in bilico fra il liberalismo politico e l’autoritarismo, fra il liberismo economico e l’interventismo statale. E, fin dalle origini, non solo anticlericale (spiegabile per la “questione romana”), ma anche anticristiano, anzi antireligioso. Ed è solo dalla radicata e largamente diffusa tradizione culturale e sociale del Cattolicesimo che è venuta la capacità di attenuare gli effetti perversi di quelle concezioni dell’uomo e dello Stato, sostenendo e divulgando forme più razionali e umane di convivenza civile fondata sulla solidarietà e sulla cooperazione fra le persone e le loro organizzazioni sociali, Stato compreso. È dalla illuminata presenza di alcuni suoi esponenti ecclesiastici e laici, dal costante impegno religioso e civile del “Magistero” papale e dal non meno impegnato magistero filosofico, storico e letterario di tanti laici cattolici, che sono stati tramandati nella loro integralità e nel loro autentico significato i tre fondamentali principi cristiani della libertà, dell’unità e della nazionalità, come “anima“ e base concettuale del Risorgimento. È con le loro proposte programmatiche e con la loro concreta realizzazione - non solo con la critica razionale, ma anche con sempre più vasto impegno operativo sociale - che è stata dimostrata la erronea e deviante interpretazione che di quegli stessi principi stava dando lo Stato moderno, sedicente liberale, unitario e nazionale. Perché libertà non è solo indipendenza dallo straniero e neppure solo il godimento dei diritti che lo Stato dà soltanto a chi costituisce suoi cittadini e soltanto alle società intermedie (territoriali, economiche, culturali, religiose) che solo lui può creare, regolamentare e controllare. Libertà non è neanche solo limitazione del potere del Sovrano con la concessione (o anche con la conquista rivoluzionaria) di una Costituzione. Libertà è molto di più! Certo non è un diritto solo di pochi cittadini, ma di tutti gli uomini, perché è insita nella natura stessa spirituale e non solo materiale - della persona umana. Perciò non deve essere “concessa“ dallo Stato sovrano assoluto ai suoi cittadini, ma dallo Stato stesso deve essere

riconosciuta come “legge naturale“, da lui garantita di fatto con le sue “leggi positive”. Libertà in tutti i campi della vita sociale, anche in quello economico. Ebbene: la presenza nel Risorgimento del pensiero e dell’azione dei cattolici contribuì a mantenere vivi gli anticorpi di quegli errori, di quelle grandi, allarmanti deviazioni e deformazioni del principio di libertà. Ne furono massimi esponenti e leader intellettuali del movimento cattolico: Antonio Rosmini in campo filosofico e sociologico e Alessandro Manzoni in quello poetico e letterario: i due massimi educatori cristiani alla libertà e alla solidarietà, attori essenziali della costruzione dell’unità della nazione italiana. Perché anche l’unità e la nazionalità se non sono concepite e vissute cristianamente falliscono nella loro funzione e degenerano. Perché l’unità non è uniformità, ma composizioni organiche di molte diversità. Questa è la realtà di tutti gli esseri viventi, in cui tutte le parti differenti sono coordinate per concorrere alla vita di un unico corpo, vegetale o animale che siano. Ciò vale, a maggior ragione, per i “corpi” creati dall’intelligenza e dall’arbitrio dell’uomo, perché la loro composizione non dipende totalmente da leggi fisiche, deterministiche, ma da progetti razionali e dalla libertà dei soggetti umani che la concepisco. La consapevolezza della validità essenziale di quest’antropologia e di queste sociologia, ispirò e guidò il giudizio - e il conseguente comportamento - dei cattolici italiani sul modo con cui la classe dirigente dello Stato nato nel Risorgimento interpretò e attuò il fondamentale valore dell’unità. A cominciare dall’uso della violenza, delle armi e delle rivoluzioni sanguinose, che essi consideravano tutte inadeguate o addirittura controproducente al processo unitario, perché produttrici non solo di altre violenze ma anche di ulteriori, più diffuse divisioni, sia fra le regioni, che fra i vari settori della società italiana. Ma poi anche e soprattutto per il modo con cui fu organizzato il neonato Regno d’Italia: rigidamente accentratore e negatore delle autonomie locali e delle “società intermedie”. Perciò po-

co disposto a riconoscere e tutelare le diversità (geografiche, storiche, economiche, sociali e persino linguistica) che avevano caratterizzato e alimentato finora la vita civile delle varie parti d’Italia, con forme non poco differenti fra di loro. Diversità, peraltro, difficilmente ineliminabili, sia per le condizioni obbiettive (geografiche, economiche), sia per il loro radicamento nella mentalità e nei costumi delle molteplici popolazione della penisola. Diversità che si poteva - e si doveva, nell’interesse comune - unificare, ma non affatto uniformare anche qui nell’interesse comune. Infatti, se non l’uniformazione, certo una maggiore reciproca integrazione fra le molteplici “Italie” si sarebbe potuta realizzare solo col tempo, con gli effetti di una lunga convivenza, di reciproche influenze e dell’evoluzione dei mezzi di comunicazione delle persone e delle idee (come si è verificando - senza dure imposizioni dall’alto, nella libertà e nella convivenza pacifica - nel secondo dopoguerra). Dunque uno Stato coordinatore, armonizzatore e sintetizzatore di molte diversità come avevano saputo fare i coloni inglesi in America del secolo precedente. Come stava facendo, pur con l’autoritarismo di Bismark, la Germania, dopo la fine, anche formale, del Sacro Romano Impero e della supremazia asburgica. Come avevano proposto alcuni grandi intellettuali cattolici già nel 1848-49: alquanto utopisticamente il piemontese Vincenzo Gioberti col suo “neoguelfismo” monarchico, e (meno utopisticamente e con diretto impegno personale nelle rivolta di Venezia del ’49) il dalmata Nicolò Tommaseo col suo federalismo fieramente repubblicano (tanto da rifiutare il seggio senatoriale di nomina regia). Cinquant’anni dopo, nella seconda fase del Risorgimento, quando si cominciarono a constatare gli effetti negativi del liberalismo elitario e dello statalismo accentratore e uniformatore, il cattolicesimo italiano trovò più efficaci argomenti per criticarli e contestarli, ed una meno ostile atmosfera per cominciare a dar vita a concreti interventi sul terreno amministrativo e sociale. Tra gli antesignani il vescovo

cremonese Geremia Bonomelli. Nonostante le ombre che continuavano a calare sui rapporti fra Stato e Chiesa, nei primi anni del ’900 non mancarono, soprattutto negli anni di Giolitti, i negoziati riservati ed i tentativi, dall’una e dell’altra parte, volti a porre su nuove basi i rapporti fra Chiesa e Stato. Fra questi segnali, di particolare importanza la parziale abrogazione del decreto (noto sotto il nome di Non expedit) con il quale era stato fatto divieto ai cattolici di partecipare alla vita pubblica a livello nazionale, all’insegna del motto “né eletti né elettori”. Cominciarono così, nei primi anni del Novecento, ad entrare nell’unica Camera elettiva di allora, quell dei Deputati, alcuni “cattolici deputati”, così chiamati per evitare che essi fossero considerati “deputati cattolici”: Giuseppe Micheli e Filippo Meda. La ricerca storica ha messo ormai in chiara evidenza quanto fossero a più riprese condotte trattative fra Stato e Chiesa: ma esse furono periodicamente interrotte, qualche volta per l’intransigenza del Vaticano, più spesso per la persistenza di una mentalità anticlericale che non si rassegnava all’idea di riconoscere una pur simbolica sovranità al Pontefice. Così quell’accordo che, nella maggioranza degli spiriti, era già maturo nei primi anni del ’900, fu rinviato - a causa della prima guerra mondiale e dei successivi sommovimenti sociali - al 1929, consentendo così a Mussolini di appropriarsi dei frutti di un lungo lavoro preparatorio svolto dalle componenti conciliatoristiche dell’una e dell’altra parte. Non stupisce, in questo contesto, il pressoché corale consenso dato dai cattolici ai Patti Lateranensi; se non mancarono le riserve (particolarmente autorevoli quelle di Luigi Sturzo e di Alcide De Gasperi) esse riguardarono non la sostanza degli accordi ma alcuni aspetti di essi, soprattutto quelli che potevano essere interpretati come un avallo al regime fascista e sembravano aprire la strada ad una sorta di “Stato cattolico” accentratore ed autoritario, apparentemente rispettoso dei diritti della Chiesa ma in realtà orientato ad un uso strumentale del cattolicesimo a sostegno di uno Stato autoritario.


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VITA DELLA DIOCESI

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Martedì 15 marzo si è riunito il Consiglio in seminario a Tortona

NOTIZIE DIOCESANE

L’AC diocesana prende il largo Consiglio Presbiterale Lunedì 28 marzo in Curia

TORTONA - A seguito del Decreto con cui S. E. Monsignor, Vescovo nomina il Presidente diocesano di Azione Cattolica nella persona di Piero Ponte, che si rende disponibile per il secondo mandato nel triennio 2011-2014, ecco che si può prendere il largo! Martedì 15 marzo, puntuale alle ore 21, è riunito il Consiglio diocesano di AC in seminario a Tortona, con i suoi Assistenti don Romeo Gardella e don Claudio Baldi, per procedere allo svolgimento di un ricco ordine del giorno. Le tre Equipes (Adulti, Giovani ed ACR) fanno proposte in ordine ai loro rappresentanti che andran-

no a comporre la Presidenza diocesana che sarà eletta nel corso del prossimo Consiglio, già fissato per il 12 aprile, quando si dedicherà particolare attenzione al tema della formazione degli educatori, collegato necessariamente all’apertura estiva della Casa Alpina di Brusson. Lo Statuto dell’Azione Cattolica, infatti, a proposito della struttura associativa (art.18), vede nel Consiglio l’organismo “al quale spettano la funzione elettiva per la formazione della Presidenza”, unitamente alla definizione e la verifica della programmazione di questa nostra Associazione ecclesiale di laici che sono forte-

mente radicati e dedicati alla Chiesa diocesana, alla cui crescita offrono il contributo originale della vita associativa e dei propri percorsi formativi, oltre alla disponibilità delle singole persone. Si procede, poi, all’elezione del Consiglio degli Affari Economici ed alla formazione delle Delegazioni che renderanno presente la nostra Associazione al Consiglio Regionale che si terrà il 26 marzo a Genova (la nostra Diocesi, infatti, appartiene alla Regione Ecclesiastica Ligure) ed alla Assemblea Nazionale che si svolgerà a Roma tra il 6 e l’8 maggio. C’è anche il tempo per ab-

bozzare un primo programma della attività del Con-siglio che, come primo appuntamento, convoca se stesso e tutta l’Associazione ad un pomeriggio di spiritualità presso il santuario di Torricella Verzate (PV). Domenica 10 aprile, infatti, a partire dalle ore 14,45 a Torricella, l’Azione Cattolica tutta è chiamata a vivere un momento importante di vita associativa, perché il ritiro spirituale unitario del tempo di Quaresima è occasione favorevole per coltivare il valore dell’interiorità e per incontrarsi in modo privilegiato con il Signore. La proposta formativa dell’Azione Cattolica, infatti, trova il proprio cuore in Gesù Cristo, centro vivo della fede ed è per questo che l’AC propone l’interiorità come obiettivo e come cammino, perché ogni età della vita ha bisogno di quel silenzio pieno che aiuti ad essere persone pensose, capaci di coltivare il gusto della riflessione e della preghiera. Questo vivremo Domenica 10 aprile a Torricella: un pomeriggio in compagnia del Signore, per arrivare nuovi alla prossima Pasqua di Risurrezione. Patrizia Govi

Presentato dal Cardinale Marc Ouellet e da Claudio Magris

Gesù di Nazaret: il secondo libro del Papa “Anche se naturalmente resteranno sempre dettagli da discutere, spero tuttavia che mi sia stato dato di avvicinarmi alla figura del nostro Signore in un modo che possa essere utile a tutti i lettori che vogliono incontrare Gesù e credergli”. Così, con una doppia firma “Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”, il Papa presenta l’obiettivo principale del suo lavoro su “Gesù di Nazaret” giunto al secondo volume che ripercorre la vita di Gesù “Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione”. Il testo è stato presentato il 10 marzo, presso la sala stampa vaticana, dal cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, e da Claudio Magris, scrittore e germanista. Uno sguardo sul “Gesù reale” Già nella premessa al primo volume, papa Benedetto XVI aveva detto che era suo desiderio illustrare la figura e il messaggio di Gesù. “Esagerando un po’ – scrive il santo Padre –, si potrebbe dire che io volevo trovare il Gesù reale”. “Ho cercato – prosegue – di sviluppare uno sguardo sul Gesù dei Vangeli e un ascolto di Lui che potesse diventare un incontro e tuttavia, nell’ascolto in comunione con i discepoli di Gesù di tutti i tempi, giungere anche alla certezza della figura veramente storica di Gesù. Questo compito era nella seconda parte ancora più difficile che non nella prima, perché solo nella seconda s’incontrano le parole e gli avvenimenti decisivi della vita di Gesù”. Un terzo volume sull’infanzia di Gesù Nella premessa, papa Benedetto confessa che è stato per lui un motivo di

Le ragioni della gioia cristiana È la “gioia cristiana”, la chiave di lettura del volume, come indica lo stesso Benedetto XVI quando ricorda che Cristo salendo al cielo “tiene le sue mani stese su di noi” per proteggere tutta l’umanità. “Nell’andarsene Egli viene per sollevarci al di sopra di noi stessi e aprire il mondo a Dio. Per questo i discepoli poterono gioire, quando da Betania tornarono a casa. Nella fede sappiamo che Gesù, benedicendo, tiene le sue mani stese su di noi. È questa la ragione permanente della gioia cristiana”.

gioia il fatto che il suo primo volume sia stato accolto anche dal teologo protestante Joachim Ringleben, autore di un altro testo su Gesù e – aggiunge il Papa – “per così dire, un fratello ecumenico”. Ciò dimostra che, “pur con approcci teologici differenti, è la stessa fede che agisce, avviene un incontro con lo stesso Signore Gesù. Spero che ambedue i libri, nella loro diversità e nella loro essenziale sintonia, possano costituire una testimonianza ecumenica che in questa ora, a modo suo, può servire alla comune missione fondamentale dei cristiani”. Infine, Benedetto XVI annuncia l’intenzione di mantenere la promessa fatta nella prima parte del libro, ribadendo cioè la volontà di scrivere un “piccolo fascicolo” sull’infanzia di Gesù, “se per questo mi sarà ancora data la forza”.

La nuova Legge proposta da Gesù La nuova legge proposta da Gesù “non è una nuova norma, ma l’interiorità nuova donata dallo stesso Spirito di Dio”. Quanto al tradimento di Giuda, simbolo di tutti i tradimenti da parte degli uomini, Benedetto XVI scrive che “attraverso una serie di forme apparentemente minute d’infedeltà” egli “decade spiritualmente e così, alla fine, uscendo dalla luce, entra nella notte e non è più capace di conversione”. La passione di Gesù “Nella passione di Gesù, tutto lo sporco del mondo viene a contatto con l’immensamente Puro (...). Lo sporco del mondo viene realmente assorbito, annullato, trasformato mediante il dolore dell’amore infinito”. Questa trasformazione radicale avviene al momento della risurrezione di Gesù che – aggiunge – “è una sorta di ‘mutazione decisiva’ (...), un salto di qualità”. In essa “è stata raggiunta una nuova possibilità di essere uomo, una possibilità che interessa tutti”.

Concluso l’iter delle consultazioni per il rinnovo del Consiglio Presbiterale, Sua Eccellenza Mons. Martino Canessa convoca i nuovi membri per la prima riunione del quinquennio marzo 2011-dicembre 2015. L’appuntamento è fissato per lunedì 28 marzo alle ore 9.30 nela salone dell’Episcopio, con il seguente ordine del giorno: - preghiera introduttiva, - presentazione da parte di Mons. Vescovo di proposte formative e pastorali in riferimento a: “Educare alla vita buona del Vangelo” orientamenti pastorali dell’Episcopato Italiano per il decennio 2010-2020; Congresso Eucaristico nazionale di Ancona; “Sovvenire”: campagna promozionale

Lunedì 28 marzo al Mater Dei

Sesto incontro formativo con don Claudio Doglio Lunedì 28 marzo, alle ore 21, al Centro Mater Dei di Tortona, don Claudio Doglio terrà la sesta relazione del ciclo “Incontri con Gesù Cristo secondo l’evangelista Giovanni”. Il tema sarà “La gloria della Croce è l’innalzamento del Figlio dell’uomo” – Il racconto teologico della passione secondo Giovanni (Gv 18-19). Sono invitati sacerdoti, religiosi, operatori pastorali e laici impegnati nella catechesi all’interno delle proprie parrocchie.

Giovedì 24 e venerdì 25 marzo

Iniziative missionarie - Via crucis a Montespineto. Nell’anno appena trascorso la Chiesa conta il considerevole numero di 23 missionari martiri: Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici che hanno versato il sangue per la causa del Vangelo ed hanno testimoniato Gesù Cristo fino al dono della vita. La nostra diocesi li ricorderà con una significativa via crucis presieduta dal nostro Vescovo che si terrà stasera, giovedì 24 marzo, alle ore 20,30 presso il Santuario di Montespineto. Siamo tutti invitati. In modo particolare i giovani, le parrocchie, i gruppi, le associazioni delle zone pastorali di Novi Ligure, Arquata Scrivia, Tortona. Sarà senz’altro un momento “forte” di preghiera e riflessione. - Cena di digiuno a Villa Charitas: viene riproposta la positiva iniziativa dell’anno scorso quale momento di itinerario quaresimale. Si propone il digiuno la sera di venerdì 25 marzo devolvendo un importo equivalente al posto della cena e di nutrire lo spirito con l’abbondanza della Parola di Dio e del silenzio adorante. L’incontro sarà presieduto dal nostro Vescovo presso le monache contemplative di Villa Charitas di Tortona alle ore 20,30. L’iniziativa vuole anche essere un segno di preparazione remota al Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà ad Ancona nel prossimo mese di settembre.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 29 marzo dalle 8.30 alle 12.30; mercoledì 30, giovedì 31 e venerdì 1° aprile dalle 8.30 alle 12.30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it


4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA CHIESA

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia consegnato dal cardinale Tarcisio Bertone in visita al Quirinale

Il card. Bagnasco, presidente della CEI e il card. Bertone, Segretario di Stato, nella tribuna di Montecitorio per la solenne commemorazione del 150° dell’Unità d’Italia (17 marzo 2011)

I

costruire tale identità, non solo sotto lo specifico profilo di una peculiare realizzazione del messaggio evangelico, che ha marcato nel tempo l’esperienza religiosa e la spiritualità degli italiani (si pensi alle grandi e molteplici espressioni della pietà popolare), ma pure sotto il profilo culturale e persino politico. San Francesco di Assisi, ad esempio, si segnala anche per il contributo a forgiare la lingua nazionale; santa Caterina da Siena offre, seppure semplice popolana, uno stimolo formidabile alla elaborazione di un pensiero politico e giuridico italiano. L’apporto della Chiesa e dei credenti al processo di formazione e di consolidamento dell’identità nazionale continua nell’età moderna e contemporanea. Per ragioni storiche, culturali e politiche complesse, il Risorgimento è passato come un moto contrario alla Chiesa, al Cattolicesimo, talora anche alla religione in generale. Senza negare il ruolo di tradizioni di pensiero diverse, alcune marcate da venature giurisdizionaliste o laiciste, non si può sottacere l’apporto di pensiero - e talora di azione - dei cattolici alla formazione dello Stato unitario. Dal punto di vista del pensiero politico basterebbe ricordare tutta la vicenda del neoguelfismo che conobbe in Vincenzo Gioberti un illustre rappresentante; ovvero pensare agli orientamenti cattolico-liberali di Cesare Balbo, Massimo d’Azeglio, Raffaele Lambruschini. Per il pensiero filosofico, politico ed anche giuridico risalta la grande figura di Antonio Rosmini, la cui influenza si è dispiegata nel tempo, fino ad informare punti significativi della vigente Costituzione italiana. E per quella letteratura che tanto ha contribuito a “fare

LE NOSTRE SEDI:

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Messaggio di Benedetto XVI al Presidente della Repubblica

l 150° anniversario dell’unificazione politica dell’Italia mi offre la felice occasione per riflettere sulla storia di questo amato Paese, la cui Capitale è Roma, città in cui la divina Provvidenza ha posto la Sede del Successore dell’Apostolo Pietro. Pertanto, nel formulare a Lei e all’intera Nazione i miei più fervidi voti augurali, sono lieto di parteciparLe, in segno dei profondi vincoli di amicizia e di collaborazione che legano l’Italia e la Santa Sede, queste mie considerazioni. Il processo di unificazione avvenuto in Italia nel corso del XIX secolo e passato alla storia con il nome di Risorgimento, costituì il naturale sbocco di uno sviluppo identitario nazionale iniziato molto tempo prima. In effetti, la nazione italiana, come comunità di persone unite dalla lingua, dalla cultura, dai sentimenti di una medesima appartenenza, seppure nella pluralità di comunità politiche articolate sulla penisola, comincia a formarsi nell’età medievale. Il Cristianesimo ha contribuito in maniera fondamentale alla costruzione dell’identità italiana attraverso l’opera della Chiesa, delle sue istituzioni educative ed assistenziali, fissando modelli di comportamento, configurazioni istituzionali, rapporti sociali; ma anche mediante una ricchissima attività artistica: la letteratura, la pittura, la scultura, l’architettura, la musica. Dante, Giotto, Petrarca, Michelangelo, Raffaello, Pierluigi da Palestrina, Caravaggio, Scarlatti, Bernini e Borromini sono solo alcuni nomi di una filiera di grandi artisti che, nei secoli, hanno dato un apporto fondamentale alla formazione dell’identità italiana. Anche le esperienze di santità, che numerose hanno costellato la storia dell’Italia, contribuirono fortemente a

Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

gli italiani”, cioè a dare loro il senso dell’appartenenza alla nuova comunità politica che il processo risorgimentale veniva plasmando, come non ricordare Alessandro Manzoni, fedele interprete della fede e della morale cattolica; o Silvio Pellico, che con la sua opera autobiografica sulle dolorose vicissitudini di un patriota seppe testimoniare la conciliabilità dell’amor di Patria con una fede adamantina. E di nuovo figure di santi, come san Giovanni Bosco, spinto dalla preoccupazione pedagogica a comporre manuali di storia Patria, che modellò l’appartenenza all’istituto da lui fondato su un paradigma coerente con una sana concezione liberale: “cittadini di fronte allo Stato e religiosi di fronte alla Chiesa”. La costruzione politico-istituzionale dello Stato unitario coinvolse diverse personalità del mondo politico, diplomatico e militare, tra cui anche esponenti del mondo cattolico. Questo processo, in quanto dovette inevitabilmente misurarsi col problema della sovranità temporale dei Papi (ma anche perché portava ad estendere ai territori via via acquisiti una legislazione in materia ecclesiastica di orientamento fortemente laicista), ebbe effetti dilaceranti nella coscienza individuale e collettiva dei cattolici italiani, divisi tra gli opposti sentimenti di fedeltà nascenti dalla cittadinanza da un lato e dall’appartenenza ecclesiale dall’altro. Ma si deve riconoscere che, se fu il processo di unificazione politico-istituzionale a produrre quel conflitto tra Stato e Chiesa che è passato alla storia col nome di “Questione Romana”, suscitando di conseguenza l’aspettativa di una formale “Conciliazione”, nessun conflitto si verificò nel corpo so-

ciale, segnato da una profonda amicizia tra comunità civile e comunità ecclesiale. L’identità nazionale degli italiani, così fortemente radicata nelle tradizioni cattoliche, costituì in verità la base più solida della conquistata unità politica. In definitiva, la Conciliazione doveva avvenire fra le Istituzioni, non nel corpo sociale, dove fede e cittadinanza non erano in conflitto. Anche negli anni della dilacerazione i cattolici hanno lavorato all’unità del Paese. L’astensione dalla vita politica, seguente il “non expedit”, rivolse le realtà del mondo cattolico verso una grande assunzione di responsabilità nel sociale: educazione, istruzione, assistenza, sanità, cooperazione, economia sociale, furono ambiti di impegno che fecero crescere una società solidale e fortemente coesa. La vertenza apertasi tra Stato e Chiesa con la proclamazione di Roma capitale d’Italia e con la fine dello Stato Pontificio, era particolarmente complessa. Si trattava indubbiamente di un caso tutto italiano, nella misura in cui solo l’Italia ha la singolarità di ospitare la sede del Papato. D’altra parte, la questione aveva una indubbia rilevanza anche internazionale. (...) La firma dei Patti lateranensi, l’11 febbraio 1929, segnò la definitiva soluzione del problema. A proposito della fine degli Stati pontifici, nel ricordo del beato Papa Pio IX e dei Successori, riprendo le parole del Cardinale Giovanni Battista Montini, nel suo discorso tenuto in Campidoglio il 10 ottobre 1962: “Il papato riprese con inusitato vigore le sue funzioni di maestro di vita e di testimonio del Vangelo, così da salire a tanta altezza nel governo spirituale della Chiesa e nell’irradiazione sul mondo, come prima non mai”. (...)

Servizi CISL

Napolitano: i valori dell’Unità continua da pagina 1 nella garanzia del pluralismo religioso”. Questo rapporto, ha aggiunto, si manifesta oggi come uno dei punti di forza su cui possiamo far leva per il consolidamento della coesione e unità nazionale. Una terza importante indicazione è per lo sviluppo del pluralismo istituzionale, nel senso delle autonomie. Con le misure che sono oggi delineate “è stata in definitiva recuperata l’ispirazione federalista che si presentò in varie forme ma non ebbe fortuna nello sviluppo e a conclusione del moto unitario”. Infine cruciale è la prospettiva europea e internazionale. L’Italia, nella sua identità profonda, che viene dal tesoro di arte e di cultura che rappresenta, è patrimonio dell’umanità. E deve sapere e potere giocare un ruolo adeguato. Quel che è certo è che proprio la riflessione collettiva di questi mesi smonta senza appello gli opposti revisionismi secessionisti o legittimisti e le propagande che hanno tentato di impadronirsene. Possiamo essere soddisfatti di questo anniversario dell’identità e insieme della responsabilità. Disponiamo, ci ha ricordato il presidente, “di grandi riserve di risorse umane e morali”. Ma ha ammonito che per andare avanti deve svilupparsi “nuovamente un forte cemento nazionale unitario, non eroso e dissolto da cieche partigianerie, da perdite diffuse del senso del limite e della responsabilità”. È la via delle opere, della concreta operosità e dunque della responsabilità. Per questo possiamo essere fiduciosi, a patto di assumerci ciascuno le nostre responsabilità e saperci mettere al lavoro, uniti, sereni e consapevoli. Ecco qui di seguito i punti salienti toccati dal presidente della Repubblica. RISORGIMENTO Fu “un’impresa storica straordinaria, per le condizioni in cui si svolse, per i caratteri e la portata che assunse”. Poteva sicuramente essere fatta in maniera migliore, è sembrato dire il presidente; ma realisticamente “non poté compiersi che sotto l’egida dello Stato più avanzato, già caratterizzato in senso liberale, più aperto e accogliente verso la causa italiana”, ovvero il Piemonte dei Savoia e di Cavour. Mentre le esigenze di

unificare un territorio formato da ben otto Stati finirono inevitabilmente per mortificare le giuste aspirazioni a un modello meno centralista. Ma nel complesso l’unità italiana fu “un’opera ciclopica”, che “gettò le basi di un moderno sviluppo economico e civile”. FEDERALISMO Il presidente vede con favore oggi “un’evoluzione in senso federalistico - e non solo nel campo finanziario”, che a suo parere “potrà garantire maggiore autonomia e responsabilità alle istituzioni regionali e locali rinnovando e rafforzando le basi dell’unità nazionale”. E ha ammonito: “È tale rafforzamento, e non il suo contrario, l’autentico fine da perseguire”. MEZZOGIORNO È “al centro delle nostre preoccupazioni e responsabilità nazionali. Ed è rispetto a questa questione che più tardano a venire risposte adeguate”. Serve “un esame di coscienza collettivo” cui “in nessuna parte del Paese ci si può sottrarre”. CHIESA E CATTOLICI Dopo lo strappo di Porta Pia, i rapporti Stato e Chiesa si sono gradualmente risolti. Oggi c’è “un rapporto altamente costruttivo e in una collaborazione per la promozione dell’uomo e il bene del Paese, anche attraverso il riconoscimento del ruolo sociale e pubblico della Chiesa cattolica e, insieme, nella garanzia del pluralismo religioso”. Uno dei punti di forza “su cui possiamo far leva per il consolidamento della coesione e unità nazionale”. Napolitano ha lodato il messaggio augurale di Benedetto XVI, che “sapientemente richiama il contributo fondamentale del Cristianesimo alla formazione, nei secoli, dell’identità italiana, così come il coinvolgimento di esponenti del mondo cattolico nella costruzione dello Stato unitario, fino all’incancellabile apporto dei cattolici e della loro scuola di pensiero alla elaborazione della Costituzione repubblicana”. COSTITUZIONE “Rappresenta tuttora la valida base del nostro vivere comune, offrendo – insieme con un ordinamento riformabile attraverso sforzi condivisi – un corpo di principii e di valori in cui tutti possono riconoscersi”. f.b.

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


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IL VANGELO DELLA DOMENICA

27 marzo - III Domenica del Tempo di Quaresima

“Questi è il salvatore del mondo” Gv 4,5-42 In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dice la donna - dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice:

«Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità» [...] Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

S. GIUSEPPE S. PELCZAR Il 28 marzo la Chiesa fa memoria di san Giuseppe Sebastia- so l’Università Jano Pelczar, sacerdote polacco. Nacque a Korczyna, un paesi- ghellonica di cui no ai piedi dei Carpazi, nella diocesi di Przemysl, il 17 gen- poi fu anche rettonaio 1842. Nel 1852, iniziò gli studi ginnasiali. Fu allora che re. A Cracovia colcominciò ad appassionarsi, oltre che alla religione, anche alla laborò con le assostoria della sua Polonia. ciazioni già esiDal 1858 al 1864 fu allievo del seminario di Przemysl per lo stenti e ne fondò di studio della filosofia e della teologia. Nel 1860 superò con nuove. Diede vita lode l’esame di maturità. In quegli anni scriveva nella sua alla Confraternita autobiografia: “Impallidiscono gli ideali terreni. Vedo l’idea- della Regina della le della mia vita nel sacrificarsi, e l’ideale del sacrificio nel Corona di Polonia, dalla quale sorse poi un ramo separato sacerdozio. La scintilla della vocazione, ingrandita dal ritiro per la protezione delle donne di servizio. Affidò alle Ancelle spirituale, cresce con l’aiuto di Dio e arde per la fiamma del- di Gesù, fondate dal cappuccino Onorato da Biala, la direziola fede e dell’amore”. Quando nel ne dell’ospizio e della scuola pratica di 1863 scoppiò l’insurrezione nel collaboratrici domestiche. Regno Polacco Giuseppe SebastiaPoi con il consenso dell’arcivescovo di VESCOVO POLACCO no, con alcuni compagni, decise di Cracovia, il 15 aprile 1894, fondò la dare la vita per la patria. Il rettore Congregazione delle Ancelle del S. FONDATORE DELLE ANCELLE però gli fece loro capire che “lavoCuore di Gesù per la cura dei malati e DEL SACRO CUORE DI GESÙ rando per Dio tutta la vita” avrebbe degli anziani a domicilio, negli ospereso un grande servizio alla patria”. dali e negli ospizi e l'istruzione e l’eduIl santo fu ordinato sacerdote il 17 E MAESTRO DI VITA SPIRITUALE cazione delle ragazze abbandonate. luglio 1864 nella cattedrale di Per le sue qualità unite alla sua attività PER LA GIOVENTÙ POLACCA Przemysl. Un mese dopo fu nomipastorale, sociale e didattica, il Vatinato Vicario a Sambor. cano lo scelse come successore del suo Fu poi mandato a Roma per la lauvescovo nel governo della diocesi. rea in teologia e diritto canonico. In varie occasioni incontrò Fu consacrato il 19 marzo 1899. Fece restaurare la cattedrale Pio IX il quale divenne per lui “oggetto di amore e modello e rinnovare l’episcopato, costruire nuove chiese, creare nuovi di fede incrollabile”. Ritornato in patria, si mise all’opera per centri parrocchiali, fondò il piccolo seminario. rianimare la vita ecclesiastica. L’imperatore d’Austria per l’attività che il Vescovo svolgeva Mandato a Wojutycze in qualità di vicario si adoperò per tra- in favore della Polonia, lo nominò suo consigliere segreto, e sformare il popolo “che frequentava la chiesa malvolentieri, membro della Camera dei Nobili. Durante la prima guerra ma aveva una grande predilezione per la vodka”. mondiale, il santo si adoperò organizzò il Comitato VescoNel mese di ottobre 1869 fu trasferito nel seminario di vile di Soccorso, fondando presso la cattedrale una cucina Przemysl con l’incarico di prefetto e di professore. Nella pri- gratuita e facendo distribuire ogni settimana l’elemosina a mavera del 1873 pubblicò la sua prima opera, a cui seguiro- tutti i poveri che si presentavano alla porta dell’episcopio. no altri 42 libri nel corso della vita. Diffuse la devozione al Morì, a causa di una grave polmonite, morì la notte tra il 27 e S. Cuore di Gesù e alla Vergine Maria. Nel 1877 il santo per il 28 marzo del 1924. malattia fu costretto a trasferirsi a Cracovia dove fu nomina- Giovanni Paolo II lo beatificò il 2 giugno 1991 a Rzeszow in to professore di storia ecclesiastica e di diritto canonico pres- Polonia e lo canonizzò a Roma il 18 maggio 2003.

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Il Vangelo della terza domenica di Quaresima ci presenta l’incontro di Gesù con la samaritana al pozzo di Sicar. Quando chiede a quella donna “Dammi da bere”, Gesù ha sete di salvare quella donna; potremmo dire che ha sete del suo affetto, come del nostro. In genere fuggiamo da questa richiesta di amore e di compagnia così forte e radicale, perché senza dubbio l’amore del Signore è un amore esigente, e scegliamo i nostri piccoli amori, le nostre piccole rivincite. E opponiamo a lui la stessa resistenza che gli oppose quella donna samaritana: “Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana?”. In realtà quella richiesta di Gesù superava già un muro. Egli parlava con una donna, per di più samaritana. La donna è scossa dalla richiesta di Gesù, ma non comprende l’energia di amore che è nascosta dietro quelle parole: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: ‘Dammi da bere!’, tu stessa ne avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva”. Dio amava quella donna quando era ancora lontana; ma lei non se n’era accorta. La sua vita, segnata dalle delusioni e dai tradimenti, forse non le dava più speranza alcuna. È la storia dei cinque mariti. Ormai non crede molto negli altri e non ha neppure tanta fiducia in sé. E come poteva aver fiducia di uno straniero? Come poteva capire che era Dio a parlarle in quel giudeo stanco e assetato e senza neppure uno strumento per prendere l’acqua? “Da dove hai dunque quest’acqua viva?” gli chiede rassegnata e scettica. Per lei abituata alla durezza della vita, la parola non conta più, non cambia, non dà vita. Quella donna è molto simile a noi. La sua vita è piena di tradimenti e problemi. È diventata una donna dura, forte della sua esperienza, che pensa di conoscere già la vita. I suoi giudizi sono rapidi. Che può fare quell’uomo senza mezzi, debole e che non ha come prendere l’acqua? Lei non crede più a niente, solo alla sua brocca, alla sua fatica, a quello che vede e tocca con le sue mani. Il Vangelo è un sogno fuori dalla realtà! Per lei scettica, materialista, abituata alla durezza della vita, le parole non contano più. Ma è anche furba. Quando Gesù parla di un’acqua diversa, per cui non avrebbe più avuto sete e non sarebbe stato più necessario camminare fino al pozzo, cerca subito la sua convenienza. Vuole prendersi qualcosa del Vangelo senza cambiare nulla. Desidera impadronirsi di una convenienza, ma restare quella di sempre. L’incontro con Gesù è personale. Tocca il cuore. Gesù l’aiuta ad essere se stessa. “Non ho marito”, dice. Non racconta tutto di sé. Gesù non la aggredisce, non la umilia in una descrizione imbarazzante della sua storia di tanti amori cercati e traditi. È lui che le spiega, con sensibilità, tutta la sua vita. La verità è Gesù. Proprio questo colpisce la donna: essere capita, conosciuta così com’è ed essere amata! Non è una legge o un giudizio che cambia i cuori, ma il lungo ed insistente incontro con quell’uomo che parla con libertà ed amore. Lasciamoci dire da lui tutto quello che abbiamo fatto! Diventeremo una fonte, nell’aridità della vita. Parleremo a tanti, con la meraviglia della donna samaritana, di qualcuno che ci ha parlato con amore! La Chiesa, diceva Papa Giovanni, è “come la fontana in un villaggio: è per tutti, e tutti possono avvicinarsi per prendere l’acqua dell’amore e della consolazione”. Sia così anche per i nostri cuori, possessivi e peccatori, ma conosciuti, amati e perdonati dal Signore, uomo assetato che cammina e chiede amore. Il Signore ci insegni ad essere fonte d’amore, servendo chi ha sete.

le letture della domenica Prima Lettura Es 17,3-7 Salmo Responsoriale Dal Salmo 94 Seconda Lettura Rm 5,1-2.5-8


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Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

ATTUALITA’

Intervista al sindaco di Broni Luigi Paroni

“I miei cinque anni a Palazzo Arienti” soprattutto economicamente più forte grazie al consistente aumento (+120%) delle aree produttive che creeranno parecchi posti di lavoro per i bronesi. In breve, ci può elencare le opere più significative che la sua giunta ha realizzato durante il mandato?

BRONI - Il prossimo 15 maggio i cittadini di Broni saranno chiamati alle urne per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del Sindaco della città. Nei giorni scorsi siamo stati a Palazzo Arienti, sede del palazzo municipale, per tracciare con il Sindaco Luigi Paroni un bilancio del suo mandato amministrativo alla guida dell’importante centro oltrepadano. Sindaco Paroni, siamo ormai agli sgoccioli del mandato cui l’hanno chiamata gli elettori bronesi nel maggio del 2006. Tempo di bilanci, dunque. Qual è il bilancio di questa esperienza a servizio della città? È stata un’esperienza da un lato entusiasmante per gli obiettivi di altro profilo che ci eravamo posti, dall’altra molto intensa e faticosa per le difficoltà incontrate sul percorso. In ogni caso sono stati conseguiti buona parte dei risultati prefissati. Quindi in coscienza ritengo che il bilancio sia ampiamente positivo: naturalmente spetta ai Bronesi giudicare quanto di buono è

stato fatto e preferisco lasciar parlare i fatti. Cinque anni fa che città ha trovato insediandosi a Palazzo Arienti? Ho trovato una città spenta da un punto di vista economico, demografico, culturale, chiusa in se stessa e rassegnata. In particolare il patrimonio immobiliare era tutto in fatiscenza. Con la collaborazione dell’Università Cattolica di Piacenza abbiamo redatto un piano di sviluppo locale, che, partendo dall’analisi dei dati critici, propone 58 schede progetto che proiettano nel futuro la città. E che città lascia ora, a distanza di un lustro? Una città che finalmente si è scrollata di dosso l’apatia ed è ripartita. Abbiamo realizzato diverse opere, ma soprattutto abbiamo impostato tanti progetti che dispiegheranno i loro effetti positivi nel tempo. Mi riferisco soprattutto al nuovo PGT, che contribuirà a realizzare una città più vivibile con l’allontanamento del traffico pesante dal centro e

Due nuovi parcheggi (stazione e via Bruno); il parco-piazza Ferrara; la messa in sicurezza di alcuni incroci pericolosi (Via Eseguiti, Viale Gramsci, Via Roma);la sistemazione di Via Eseguiti e Via Roma; l’accordo di programma per la bonifica del sito Fibronit e l’avvio del primo lotto; la mappatura, la videoispezione e lo spurgo del sistema fognario e la realizzazione di nuovi tratti di fognatura; il piano di emergenza ed il piano di sicurezza idrogeologica con opere di consolidamento dei versanti collinari; la formazione del corpo di protezione civile; l’ampliamento del cimitero; l’istituzione del servizio a chiamata “mio taxi” per anziani e per chi non può permettersi un’auto; l’impianto di videsorveglianza in punti sensibili della città. E quelle che in queste settimane sono in via di esecuzione? La nuova scuola elementare, la cittadella dell’enoturismo accanto all’enoteca regionale in frazione Cassino, l’housing sociale con 14 mini alloggi per anziani nell’ex molino Meriggi, la ricostruzione del Teatro Carbonetti, la realizzazione del Centro culturale polivalente nell’ex scuola media di via Matteotti. Inoltre, in collaborazione con le forze dell’ordine e la polizia locale, stiamo studiando nuove misure per garantire ancora più sicurezza alle famiglie, intensificando la videosorveglianza, illuminando maggior-

14 milioni di euro per i distretti del commercio MILANO - “I Distretti del commercio rappresentano un’occasione importante per valorizzare i nostri comuni e il ruolo sociale ed economico dei negozi di vicinato spiega il consigliere regionale Angelo Ciocca - il valore aggiunto è dato dal coinvolgimento dei comuni, delle associazioni di categoria e dei negozi”. Il bando è finalizzato sia alla costituzione di nuovi Distretti del commercio che al consolidamento di quelli già riconosciuti. La novità sostanziale è l’ampliamento delle categorie di beneficiari del contributo: oltre alle imprese commerciali, possono accedere al contributo regionale le imprese del turismo e dei servizi operanti all’interno del distretto. Per i nuovi distretti del commercio quale sono assegnate risorse pari a 7,2 milioni di euro e sono state individuate alcune azioni per cui richiedere il contributo:

comunicazione e marketing del Distretto del commercio; promozione e animazione; interventi strutturali; accessibilità e mobilità; sicurezza; gestione di servizi in comune; sostenibilità energetica e ambientale; iniziative finalizzate allo sviluppo e al sostegno dell’imprenditoria. Per il consolidamento dei distretti già esistenti sono state assegnate risorse pari a 7,2 milioni di euro che verranno finanziate iniziative di qualificazione, monitoraggio e sviluppo del Distretto (studi di fattibilità, sistemi di indicatori, partecipazione a manifestazioni fieristiche e corsi di formazione), bandi a favore delle imprese commercio, turismo e servizi promossi dai Comuni del Distretto e integrazioni di Comuni confinanti con Distretti esistenti. Occorre fare richiesta dal 16 maggio al 30 giugno. Per informazioni: commercio_distretti@regione.lombardia.it

mente le aree periferiche ed aumentando il controllo del territorio anche nelle ore notturne. Sindaco, non saranno sicuramente mancati momenti difficili, così come non saranno mancate le soddisfazioni. Cominciamo dai momenti difficili. Indubbiamente le due alluvioni del 2007 e del 2009 hanno inferto gravi danni al territorio, a tante famiglie ed alle strutture pubbliche: le emergenze ci hanno impegnato a fondo. Poi l’accanimento mediatico sulla questione amianto ha prodotto danni rilevanti all’economia e all’immagi-

ne della città, in aggiunta alle ferite inferte alla nostra comunità in termini di salute dei cittadini. E soprattutto la crisi economica, oltre a mettere a dura prova le fasce più deboli della popolazione e a colpire il ceto medio ed i piccoli artigiani/imprenditori, ha costretto l’ente comunale a grossi sacrifici per mantenere il livello e la qualità dei servizi. E le soddisfazioni? Una soprattutto: riuscire, lavorando sodo e nonostante le difficoltà, a far ripartire la città, per portarla al passo con i tempi, facendola diventare una realtà moderna, vivibile ed attenta al-

le esigenze di tutti i cittadini. Ora serve continuità per far riprendere alla città il ruolo trainante che aveva un tempo quando veniva definita “al re di pais”. Un’ultima domanda sui rimpianti. C’è qualcosa che avrebbe voluto fare e che non è riuscito a portare a compimento? Sono riuscito solo in parte ad abbattere i livelli soffocanti della burocrazia che mortificano l’iniziativa privata e vessa il cittadino, facendogli sprecare tempo e risorse: è uno degli impegni che porterò avanti se sarò rieletto il 15 maggio. Marco Rezzani


Giovedì 24 marzo 2011

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ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 marzo 2011 G i o v e d ì 2 4 : Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Venerdì 25: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Sabato 26: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) D o m e n i c a 2 7 : Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Lunedì 28: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426)

Approvato il bilancio preventivo della Comunità Montana dell’Oltrepò

Viabilità, impianti di risalita e Taxibus Percorsi di... vini

In alto: una veduta di Varzi, dove ha sede la Comunità Montana; a destra: Bruno Tagliani e Fabio Riva

VARZI - E’ stato approvato venerdì sera a Varzi, il bilancio preventivo per l’anno 2011 della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. Complessivamente pareggia il conto sui 2 milioni e 800 mila euro. Le cifre riportate nel bilancio rispetto ai trasferimenti regionali sono indicative in quanto la Regione Lombardia non ha ancora ufficializzato l’entità del fondo destinato alle comunità montane. Nel bilancio gli interventi più significativi riguardano le risorse destinate al sostegno dell’agricoltura di montagna, alla gestione dei serivizi associati e alle attività promozionali turistiche e culturali del territoiro. Altri interventi particolarmente significativi e attesi da tutto il territorio potranno essere finanziati dopo l’approvazione del conto consuntivo 2010 che sarà approvato verso la metà del mese di aprile. “Il bilancio approvato con-

sente di affrontare l’attività ordinaria dell’ente e sostenere alcune iniziative in campo turistico e nella gestione dei serivzi importanti. - spiega il presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese Bruno Tagliani Le risorse finanziarie destinate alle iniziative già programmate quali ad esempio il Taxibus (trasporto integrativo rurale), la viabilità agrosilvo pastorale, la rete sentieristica, l’impianto di risalita di Pian del Poggio saranno finanziate con l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione relativo al conto consunitvo 2010. Questi sono interventi particolarmente sollecitati da tutte le aministrazioni e che unitamente alla gestione as-

sociata dei servizi e agli interventi di viabilità locale conferiscono un ruolo d’importanza primaria al nostro ente montano”. “Sono soddisfatto del bilancio che è stato approvato. spiega l’assessore al Turismo Fabio Riva - Ci consentirà di far fronte al contributo promesso per la realizzazione della seggiovia di Pian del Poggio e soprattutto di poter continuare con la promozione degli eventi e delle manifestazioni organizzate dai 19 comuni del territorio. Con questa azione daremo continuità a quanto fatto lo scorso anno e richiesto a gran voce da tutte le amministrazioni comunali che hanno visto aumentare la presenza di turisti”.

RETORBIDO - Percorsi di... vini, è una particolarissima serie di lezioni di degustazione itineranti, ideata dall’Associazione Culturale Calyx per abbinare conoscenza e didattica del vino alla scoperta del territorio. Gli incontri saranno infatti delle vere e proprie giornate di vacanza enoica, immerse nello splendido paesaggio dell’Oltrepò Pavese che si apriranno con una passeggiata alla scoperta di aspetti storici e naturali delle varie zone di produzione da ritrovare poi “nel bicchiere” durante le lezioni di degustazione. Queste ultime si terranno in aziende storiche famose per la bellezza delle loro sedi oltre che per la qualità dei loro vini ed includeranno la visita guidata delle strutture e la degustazione di prodotti e specialità tipiche. Le prime due lezioni, ognuna con un tema diverso e quindi frequentabili anche singolarmente, si svolgeranno il 10 e 17 aprile. Il 10 aprile il tema sarà “terme e vino”, ritrovo ore 14.30 presso l’Azienda Agricola Marchese Adorno di Retorbido per una passeggiata di un paio d’ore lungo il Sentiero delle Fonti alle falde del Monte della Madonna. Il 17 aprile “vino tra storia e leggenda”, ritrovo ore 10 presso l’Azienda Agricola Montelio di Codevilla.

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Onore a due nostri eroi MONTU’ BECCARIA Al Lions Club Montù Beccaria “Le Vigne” si terrà una interessante serata dedicata all’ultima carica della Cavalleria italiana ad Insbuschenskij, sul fronte russo. In quello storico avvenimento, datato 24 agosto del 1942, presero parte i due cavalieri oltrepadani Ferdinando Bussolera da Mairano, nato a Casteggio il 5 agosto del 1915 e Luigi Compagnoni nato il 5 giugno del 1918, la cui famiglia è originaria di Canneto Pavese. Il notaio Franco Tonalini, questa sera renderà omaggio a questi due valo-

rosi oltrepadani attraverso una rievocazione dell’evento. All’incontro parteciperanno, tra gli altri, il dottor Fabio Pierotti Cei, presidente della Fondazione Bussolera, Alda Broglia Compagnoni e Laura Compagnoni, rispettivamente moglie e figlia di Luigi Compagnoni e il cavalier Aldo Saldini presidente dell’associazione nazionale Arma di Cavalleria della Provincia di Pavia. Sono stati poi invitati a partecipare alla serata il sindaco di Casteggio Lorenzo Callegari e il sindaco di Canneto Pavese Francesca Panizzari.

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Martedì 29: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) M e r c o l e d ì 3 0 : Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Edicole aperte domenica 27 marzo 2011 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 27 marzo 2011 (Turno E): AGIP, via Montebello 6; IP, via Piacenza 67.

Riceviamo e pubblichiamo

Il sindaco: “Accuse ingiuste” VOGHERA - La giunta comunale respinge al mittente ogni accusa di distanza dal 1 5 0° dell’Unità d’Italia. Il sindaco, Carlo Barbieri, si dice stupito: “Le feste nazionali dovrebbero unire, spingere ai valori e all’obbiettività. E invece constato, ancora una volta, che in città è nato il ‘partito della strumentalizzazione delle ricorrenze’. È la nuova politica di certa sinistra. Ormai siamo arrivati a dare appuntamenti il giorno prima al sindaco a una cert’ora e poi, senza neanche una telefonata, a far partire i cortei a ore diverse tanto per strillare il giorno dopo, dalle pagine dei giornali, il solito non c’era nessuno. Non accettiamo lezioni su patriottismo, cultura e identità nazionale da queste frange, fortunatamente minoritarie”. Barbieri sottolinea: “Il pomeriggio del 17 marzo, festa dell’Unità d’Italia, abbiamo portato in scena un dibattito, riuscitissimo, al Museo Storico. C’erano oltre 200 persone, di tutte le estrazioni sociali. In prima fila, con me, c’era an-

che il vicesindaco della Lega, Giuseppe Fiocchi, in barba a chi strumentalizzerebbe a scopi politici anche la festa del papà”. Il sindaco chiude ricordando gli sforzi messi in campo da palazzo Gounela: “L’assessorato Cultura e il mio ufficio - sottolinea - si sono mossi per primi in Oltrepò per mettere a punto un calendario di celebrazioni condivise con tutti, scuole e associazionismo. Sebbene qualcuno non sappia e non voglia leggerlo, il calendario del centocinquantesimo a Voghera è lungo, denso e articolato. Per condividere, però, bisogna crederci tutti. Rispettare le istituzioni significa, anche, non trattare la giunta comunale con sufficienza. Giovedì mattina se l’orario di ritrovo era cambiato il sindaco avrebbe meritato, almeno, una telefonata. Io non sono arrivato in ritardo ma all’ora convenuta, sebbene mi avessero chiesto di esserci solamente il giorno prima. Ai giovani della città ricordo di diffidare da certi cattivi maestri”.

Avviso agli abbonati Sono segnalati disservizi nel recapito postale del giornale agli abbonati residenti in provincia di Pavia. Teniamo a precisare che tali disguidi non dipendono dalla nostra volontà, ma sono imputabili esclusivamente a Poste Italiane SpA con le quali il nostro settimanale ha in essere un contratto (oneroso dal punto di vista economico) per il recapito del giornale nella giornata di giovedì. Da parte nostra abbiamo – come sempre – provveduto a segnalare la situazione agli organismi competenti di Poste Italiane, chiedendo che tali disguidi non abbiano più a verificarsi. Confidiamo in un pronto intervento da parte delle Poste e nella pazienza dei nostri fedeli abbonati. Settimanale Il Popolo


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VOGHERA E OLTREPO’

Il consigliere Villani ha sollecitato l’intervento immediato della Regione

L’esondazione del Verzate provoca danni ingenti Il giorno successivo Villani dopo un incontro con la giunta di Torricella Verzate, ha sollecitato lo Ster ad un intervento immediato per risolvere l’emergenza e per affrontare successivamente tutti gli aspetti relativi alla manutenzione, alla prevenzione, al rafforzamento degli argini, alla pulizia del

greto e alla rimozione di alcuni ostacoli che non permettono il regolare deflusso delle acque. Inoltre, il consigliere regionale Giuseppe Villani ha contattato Trenitalia con lo scopo di rimuovere una situazione di pericolo che si è andata a creare sulla linea ferroviara. Ugo Celasco

Lo “Scopriverde” in paese

T O R R I C E L L A V E RZATE - Il maltempo, che ha imperversato nei giorni scorsi, ha creato di nuovo gravi danni all’Oltrepò Pavese. Esondazioni di torrenti, argini sgretolati e movimenti franosi sono ormai problemi con cui gli abitanti di questi luoghi sono costretti a convivere. Torricella Verzate è stato uno trai comuni più colpiti dal fardello del maltempo.

Giovedì mattina, durante la giornata di festeggiamenti dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia, il consigliere regionale del Partito Democratico Giuseppe Villani (nella foto), si è recato a Torricella Verzate, per un sopralluogo. Accompagnato dal vice sindaco e da alcuni amministratori del posto, si è potuto rendere conto dei gravi problemi causati dall’esondazione del torrente Verzate.

RIVANAZZANO TERME - Nell’ambito delle manifestazioni ambientaliste che l’assessorato all’Ambiente ha sempre promosso e patrocinato, domenica 20, si è svolta la settima edizione della manifestazione “Scopriverde Rivanazzanese”. L’assessore Andrea Deglialberti delegato dal sindaco ad occuparsi di Ambiente, Ecologia e Urbanistica oltre a ringraziare l’organizzatore, Emilio Limonta, con cui intrattiene una collaborazione forte e produttiva, ringrazia tutti i rivanazzanesi che hanno partecipato con lo scopo di rafforzare lo spirito ambientale ed ecologista dei cittadini partendo dagli studenti delle Elementari e Medie. La manifestazione è stata incentrata sulla pulizia dei fossi, dei parchi e dei giardini pubblici e l’esperienza degli organizzatori ha garantito una buona quantità di volumi di raccolta inferiori a quelli degli anni passati. Infatti, va ricordato che la raccolta di rifiuti ingombranti si è ridotta negli anni e questo è un segnale positivo che conferma le scelte corrette dell’amministrazione Ferrari che ha aumentato il numero di cassonetti dislocati nel territorio e confermato la raccolta porta a porta dei rifiuti ingombranti con accordi specifici con l’Asm di Voghera che fornisce il servizio di raccolta stessa. Giovanna Cavanna

Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

Bosone candidato unico della Sinistra alla Provincia PAVIA - “È una Provincia davvero unita quella che vogliamo e quella che costruiremo”. Con questo auspicio Daniele Bosone commenta il successo alle primarie di domenica 20 marzo. “Le primarie - prosegue Bosone - sono un grande strumento di partecipazione e di democrazia e non posso che essere contento del responso delle urne. Un risultato che deve, però, fare dell’unione la forza. Sì, perché oggi tutti uniti, insieme, con forza andremo avanti costruendo passo dopo passo il successo che ci porterà finalmente a rigenerare e costruire la Provincia di domani. Il centro sinistra ha scelto il proprio candidato attraverso un esercizio democratico, mentre, il centro destra, farà scegliere il candidato nelle sedi di partito a Milano o a Roma”. Il candidato alla provincia di Pavia, Daniele Bosone, ha incontrato i giornalisti per una conferenza stampa al ponte Coperto in zona statua della Lavanderà dàl Bùrg lunedì 21 marzo alle ore 11,30. Spiega Bosone: “Perché vicino al nostro amato ponte

Coperto? Vorremmo partire da questa idea di unione forte: noi sappiamo bene che i ponti uniscono e, a volte, se non ci sono, dividono. E proprio la nostra Provincia è una Provincia fatta di ponti, un territorio male amministrato che oggi vive la divisione. Insomma, il caso del ponte della Becca è sotto gli occhi di tutti, una storia clamorosa di insuccesso di Lega e Pdl. Di ponti e di qualche mia idea che risolva davvero i problemi della Provincia di Pavia vorrei parlare.” Dopo la conferenza stampa, Bosone, unico candidato alle elezioni provinciali del 15 maggio, ha risposto alle domande dei giornalisti e ha invitato i presenti a un aperitivo presso la Cooperativa Borgo Ticino.

Vien Danzando la 150^ Primavera alle Cantine Torrevilla La Bernardini De Pace ospite del Lions Club La Collegiata

CODEVILLA - Una stagione particolare quella a cui Torrevilla dà il benvenuto quest’anno con la consueta iniziativa VienDanzando. È infatti la 150^ primavera dell’Italia Unita e sarà salutata da momenti di animazione, cultura e assaggio che si susseguiranno per tutta la giornata di domenica 27 marzo, dalle 9 alle 18, a Codevilla: canti e balli con musica dal vivo, la degustazione delle frittelle di San Giuseppe, il tour in calesse, le visite guidate alla Torre Vinaria, la possibilità di assaggiare e acquistare i vini e le specialità della Bottega del Vino, proseguendo i festeggiamenti per l’anniversario dell’Unità d’Italia, avviati con la presentazione (sabato 12 e gio-

vedì 17) del vino celebrativo “Il GinestroCaprera” intitolato al profondo affetto che Garibaldi provò per le nostre terre e il grande riconoscimento che testimoniò per i nostri vini. VienDanzando propone ancora una volta il binomio di eccellenza che Torrevilla da sempre promuove per la valorizzazione del territorio e della storia locale: enogastronomia e cultura. Durante la giornata saranno infatti allestite la mostra fotografica “Passione Italia” a cura del Fotoclub “Immaginiria” e la riproduzione della tavola imbandita che accolse il Re di Piemonte e Sardegna, Carlo Alberto, il 28 marzo 1848 all’Albergo Reale d’Italia di Voghera. Per questa fedele copia, realizzata grazie alla gentile

concessione degli ultimi proprietari dell’Albergo, i fratelli Torti, saranno impiegati l’elegante servizio da tavola in porcellana con lo stemma reale sabaudo, i raffinati bicchieri in vetro colorato e la tovaglia bianca in fiandra originalmente utilizzati per preparare la tavola del Re. Completerà l’allestimento un bouquet di fiori rosso, bianco, verdi disposto alla maniera dell’epoca. Si tratta di immagini e ricostruzioni che ripercorrono i momenti memorabili della storia della nostra giovane nazione a cui Torrevilla non manca di dedicare uno speciale risotto “Tricolore” pre-

parato appositamente dagli chef della Croce Rossa di Voghera e offerto a tutti i visitatori, omaggio alla nostra giovane bandiera. Una giornata speciale da trascorrere in compagnia del vino nuovo della vendemmia appena trascorsa, anche in versione “sfuso” da imbottigliare, ma sopratutto un’occasione allegra di scoperta e di conoscenza, di rispetto per il passato e curiosità per il futuro, di cultura e aggregazione che ribadisce i valori su cui poggia da 150 anni la storia di questa nazione che tutti noi, giorno dopo giorno, collaboriamo a realizzare. a.b.

Volley Rivanazzano e Avis

A sei giornate dalla fine del campionato di Serie C, le ragazze della prima squadra del Volley Rivanazzano, sabato 19 marzo, hanno trascorso una serata benefica a Pontecurone con gli amici dell’Avis Pontecurone.

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CERVESINA - Il 9 marzo il Lions Club Voghera la Collegiata ha ospitato nelle suggestive sale del Castello di San Gaudenzio l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace per parlare di “Donne nella società e nella famiglia con riferimento ai diritti della persona”. Nella presentazione la presidente Raffaella Fiori ha fatto cenno all’intensa attività dello studio legale dell’avvocatessa, con sede in centro a Milano, che conta ben venti avvocati che seguono cause in tutta Italia. La Bernardini De Pace ha parlato dell’evoluzione dei diritti delle donne dal 1946 con la conquista del diritto di voto fino alla recente legge sulle quote rosa nei quadri dirigenziali delle aziende. Un excursus di sessant’anni con passaggi ed innovazioni

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continue. La capacità dialettica dell’oratore, la facilità di espressione e l’eccezionale comunicatività hanno coinvolto il numeroso e qualificato pubblico che ha rivolto molte domande sui problemi legati alla violenza fisica e psicologica all’interno dei nuclei familiari e negli ambienti di lavoro. All’importante incontro erano presenti l’assessore provinciale Renata Crotti, la Presidente di Circoscrizione Lions Anna Maria Bremi Ceriana, il Delegato di Zona Lions Diego Cucchi, il vicesindaco di Voghera Giuseppe Fiocchi, e presidenti e rappresentanti di vari clubs della zona. A questa “Donna di Successo e di Potere” le signore del Lions hanno offerto uno “scettro” di amarillis e perle.


Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

Festa alla scuola di Borgo Priolo

VOGHERA E OLTREPO’ L’inaugurazione a Lungavilla

Torta con 150 candeline Ecco il nuovo asilo nido

B O R G O P R I O L O - Il giorno 16 marzo, anticipando di poche ore i festeggiamenti a motivo della riconosciuta festività, i bambini della scuola dell’infanzia di Borgo Priolo, appartenente al circolo didattico di Casteggio insieme ai loro genitori e alle loro insegnanti, hanno celebrato il 150° compleanno dell’Italia. Alla presenza dei loro familiari, del dirigente scolastico Luigina Achilli e della segretaria Maria Grazia Bianchi, i bimbi hanno intonato una grazioso canto che, sulle note di una famosa canzoncina per bambini, ha espresso la gioia dell’evento. Esso è stato presentato come “il compleanno di Nonna Italia”, ovvero un’arzilla vecchietta di 150 anni che nel corso dell’anno scolastico avevano già conosciuto, essendo già protagonista di un ben articolato progetto didattico che coinvolge tutte le scuole dell’infanzia del Circolo. Come ogni compleanno che si rispetti, non poteva mancare

la torta, ma stavolta erano le 150 candeline, fatte di cialde e caramelline, ad essere commestibili, anziché la torta stessa. Infatti, sebbene alla vista sembrasse una torta di pasticceria, essa era fatta di carta e polistirolo ed è stata tutta costruita dai bambini stessi, con il semplice coordinamento delle insegnanti. Inoltre, nei giorni precedenti i bambini hanno rivissuto in maniera ludica due passaggi salienti che hanno portato all’unificazione, ovvero la caduta del regno austriaco e di quello borbonico e la loro unione al nascente regno d’Italia, giocando ad abbattere con palline colorate i castelli, fatti di bicchieri di plastica, appartenenti ai due regni. Successivamente hanno invitato gli amici di questi gruppi ad avvicinarsi e a creare una sola nazione, sotto un’unica bandiera, “verde come le colline, bianca come la neve e rossa come il cuore dell’amicizia, che significa: stiamo insieme, stiamo bene!”.

LUNGAVILLA - Dopo aver pensato alla terza età, con l’inaugurazione del Centro diurno che entrerà in funzione a pieno regime il prossimo 1° maggio, la Parrocchia di Lungavilla non dimentica l’utenza più piccola, con un’altra opera che diventa fiore all’occhiello della comunità oltrepadana e del parroco don Cesare de Paoli: la Scuola Materna e l’Asilo Nido Mons. Carlo Angeleri, che saranno benedetti dal parroco stesso, con una cerimonia in programma domenica 27 marzo. Al termine della S. Messa delle ore 11 è prevista, in-

fatti, l’inaugurazione ufficiale dei locali che sorgono a pochi metri dalla chiesa: interverranno tra gli altri il Presidente della Banca Centropadana - Credito Cooperativo Serafino Bassanetti, il Vice Presidente Guerrino Saviotti, il Direttore Sociale della Asl di Pavia Giorgio Scivoletto ed il sindaco di Lungavilla Martino Tizzoni. “È un ulteriore sigillo al nostro progetto socio-assistenziale che abbiamo intrapreso qui in Parrocchia - dichiara soddisfatto Don Cesare De Paoli - poter essere di aiuto a tutte le fasce d’utenza in paese ci riempie di gioia. Questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza il grande contributo economico fornitoci da Banca Centropadana - Credito Cooperativo e senza il lavoro di tanti volontari che assicurano la loro presenza quotidiana intorno a questa bella realtà”.

Verde pulito e tricolore PIZZALE - Il paese festeggia il tricolore anche durante la giornata del verde pulito: domenica 3 aprile, infatti, l’amministrazione comunale, insieme a Porana Eventi, Auser, Biblioteca, Pro Loco e Protezione Civile, ha pensato ad un pomeriggio da dedicare ai bambini delle scuole, ma anche a tutta la famiglia, organizzando una grande festa della natura per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Si parte dalla piazza del municipio alle 13.45 per raggiungere in bicicletta il sagrato della chiesa di Porana: da qui parte verso le 14 la visita guidata al Parco di Villa Meroni, uno dei fiori all’occhiello della piccola frazione oltrepadana inserita nell’Associazione dei Borghi più Belli d’Italia.

“Degustando Canneto”, il tour enogastronomico CANNETO PAVESE L’Amministrazione Comunale e la Pro Loco di Canneto Pavese il 26 e 27 marzo organizzano l’evento “Degustando Canneto”. Si tratta di un tour enogastronomico sul territorio comunale alla scoperta dei suoi famosi vini che potranno essere degustati direttamente nelle cantine dei produttori, dei piatti tipici locali e dell’ospitalità. Per l’occasione

è stata realizzata una guida in cui è rappresentato il territorio e le sue attività produttive, con lo scopo di informare il visitatore che, in qualsiasi giorno dell’anno, voglia percorrere le nostre strade alla scoperta delle opportunità che questa terra offre. Il programma prevede sabato 26 marzo al centro “C. Chiesa” dalle 19 musica dal vivo soft in sottofondo… un po’ di Jazz... varie

decine di tipologie di vino in bottiglia di Canneto pane e salumi assaggi di piatti locali e non. Quattro ore per gustare, degustare e conversare di vino e d’amicizia con i produttori di Canneto e con chi ama il buon vino fino alle 23. Domenica 27 marzo le Cantine sono aperte dalle 10 alle 18 con degustazione e vendita diretta nelle seguenti aziende: Compagn-

Ecco il bando “Stazioni in Comune” MILANO - La Regione concederà le stazioni in comodato d’uso gratuito ai Comuni che ne facciano richiesta. Con le ultime ristrutturazioni aziendali, infatti, molte stazioni hanno visto diminuire il personale e aumentare di conseguenza la propria esposizione al rischio di incuria e degrado. “I comuni - spiega il consigliere regionale Ciocca che esprimeranno interesse per l’uso e la gestione degli immobili e delle aree ferroviarie per attività destinate alla clientela ferroviaria e alla cittadinanza, potranno garantire attività quali: manutenzione, decoro, pulizia delle aree aperte ai viaggiatori, apertura e chiusura sale d’attesa, gestione e sorve-

glianza sul regolare esercizio di ascensori e montascale, telecamere a circuito per la sicurezza dei viaggiatori, insomma potranno garantire tutti quei servizi importanti per la cittadinanza e per la qualità di trasporto dei pendolari”. Grazie al protocollo d’intesa firmato tra Regione, Ferrovie Nord, Rete ferroviaria italiana e Anci (associazione nazionale dei comuni italiani), le amministrazioni potranno prendersi cura personalmente della propria stazione. Si potrà fare richiesta per le stazioni di: Albonese, Albuzzano, Arena Po, Barbianello, Bressana Argine e Bottarone, Broni, Candia Lomellina, Casteggio, Certosa, Lambrinia, Chignolo, Cor-

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teolona, Cozzo, GambolòRemondò, Lomello, Lungavilla, Miradolo, Mortara, Nicorvo, Palestro, Parona, Motta San Damiano, Pinarolo, Sannazzaro, Santa Cristina e Bissone, Santa Giuletta, Cava-Carbonara, Stradella, Torre Beretti, Tromello, Valle Lomellina, Villanova d’Ardenghi, Sairano, Sairano-Zinasco. Per partecipare a “Stazioni in Comune” i Comuni lombardi avranno tempo fino al 2 maggio. Entro questa data sarà possibile inviare i propri progetti specificando chi saranno i partner dell’operazione e garantendo per loro negli stessi progetti presentati. Informazioni: www.trasporti.regione.lombardia.it

oni; Giorgi f.lli; Fiamberti; Maggi; Tenuta Malpaga; Quaquarini; Picchioni; Bruno Verdi; Cantina di Canneto; Pellegrini; Club del Buttafuoco Storico inoltre presso il centro degustazioni “C. Chiesa” saranno presenti con le loro bottiglie: Ca’ Salvini; Guidotti; il Torchio; Daffra; Rocca di Montalino; Sclavi; Vercesi; Vicomario; Vicomario; Zavatarelli.

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IN BREVE BIBLIOTECA / BRESSANA B. Corso di lingua inglese Il Comune di Bressana Bottarone, l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca organizzano da sabato 26 marzo e fino all’8 giugno un corso per l’apprendimento della lingua inglese per bambini, ragazzi e adulti strutturato su due livelli che sono principiante assoluto e intermedio (il numero minimo di iscritti è di otto per gruppo). Le lezioni si svolgeranno presso la Sala Ragazzi della Biblioteca Civica Gianni Rodari nei seguenti orari: gruppo bambini e ragazzi (fino ai 14 anni) il sabato dalle 10 alle 12, gruppo ragazzi e adulti il mercoledì dalle 20.30 alle 22. Il costo agevolato per i residenti è di 50 euro a persona.

INIZIATIVE / VOGHERA Autodifesa promossa dal comune I corsi di autodifesa per le donne, organizzati gratuitamente dall’assessorato alla Sicurezza, hanno riscosso un grande successo. Infatti, sono oltre settanta le donne che hanno aderito a questa iniziativa, realizzata in collaborazione con il maestro di arti marziali Gianni Montesanti. “Sono convinto che Voghera, non sia una città insicura. - spiega l’assessore Vincenzo Giugliano - Detto questo credo che il comune debba mettere a disposizione dei concittadini degli strumenti di autodifesa che possano essere efficaci anche di fronte a potenziali casi di microcriminalità». I corsi si tengono presso la palestra di San Vittore.

PROVVEDIMENTI / VOGHERA Riduzione della multa e meno punti tolti Una riduzione della multa, meno punti sulla patente che verranno tolti e soprattutto la non confisca del veicolo. Sembrano buone notizie per chi viene fermato alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ma in cambio di questo gli automobilisti dovranno mettersi a lavorare. Grazie al provvedimento approvato dalla giunta comunale, Voghera sarà uno dei primi comuni ad applicare la pena sostitutiva dei lavori socialmente utili a coloro che sono stati condannati per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

EVENTI 1 / STRADELLA “La nostra scuola ha una marcia in più” Il gruppo genitori della Scuola Primaria di Stradella, unitamente agli alunni, in collaborazione con l’assessorato al Welfare del comune di Stradella, organizza “La nostra scuola ha una marcia in più” con la partecipazione di bambini e adulti. La manifestazione che si svolgerà sabato 28 maggio avrà inizio alle 14,30 nella storica piazza Vittorio Veneto. La manifestazione ha lo scopo di promuovere la scuola attraverso una passeggiata per le vie del centro storico.

EVENTI 2 / ZAVATTARELLO Le manifestazioni di primavera Il comune di Zavatarello presenta alcune iniziative che si terrano nel corso della primavera. Si parte sabato 2 aprile alle ore 16,30, presso il castello Dal Verme con l’inaugurazione della sezione dedicata allo scultore “Aldo Gambuzzi”. Questo spazio andrà ad arricchire il Museo d’Arte Contemporanea sito nell’antica rocca. Domenica 3 aprile invece si terrà la Giornata del Verde Pulito, mentre venerdì 22 aprile sarà la volta della sacra rappresentazione “La Passione di Cristo” che si snoderà per le vie paese.

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Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

TRADIZIONI

Antola al Po COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

L’australiano primo in una corsa spettacolare che ha attraversato la Diocesi

Degustazione delle “mele a bagno”

Goss è il vincitore della Milano - Sanremo La fiera di Casalnoceto

La Milano - Sanremo mentre passa davanti al museo dei Campionissimi di Novi Ligure

SANREMO - Matthew Harley Goss si aggiudica la 102ª edizione della MilanoSanremo. Il 24 enne dell’isola di Tasmania è il primo australiano della storia ad imporsi nella Classicissima di primavera. Una corsa vibrante che ha regalato tante emozioni. Dopo 10 chilometri ci provano in quattro: il russo Ignatiev, il belga Sijmens, il friulano De Marchi e il nipponico Miyazawa, che al via ha ricevuto una bandiera del Sol Levante firmata da tutti i 199 corridori, una

testimonianza della loro vicinanza al popolo giapponese duramente colpito dal terremoto e dallo tsunami dei giorni scorsi. La gara scorre vie senza particolari emozioni sino alla salita delle Manie, inserita nel 2008, che si rileva determinante per l’esito di questa Sanremo: la strada stretta e qualche goccia di pioggia provocano una serie di cadute, che mettono fuorigioco il norvegese Thor Hushovd e lo spagnolo Oscar Freire, due dei super favoriti per la vittoria fina-

le. Il plotone si spezza in due tronconi: un primo gruppo di una quarantina di elementi riassorbe pian piano i quattro fuggitivi, che avevano raggiunto un vantaggio massimo di 13’30”. A 23 km dall’arrivo il primo gruppo ha 58” sugli inseguitori, in mezzo Michele Scarponi, che con una spettacolare azione riesce a rinvenire sulla testa della corsa. Nel frattempo davanti sono usciti Van Avermaet (Bel), Offredo (Fra), O’Grady (Aus) e Chainel (Fra), che

La guerra in Libia, attacco a Gheddafi

Partita l’operazione Odissea all’alba continua da pagina 1 Nella serata di domenica sono entrati in azione anche i Tornado italiani. Il nostro Paese ha inoltre messo a disposizione sette basi militari. Resta la critica la situazione che riguarda Lampedusa, l’isola siciliana che vive l’emergenza più grave per la vicinanza con le coste nordafricane e che è diventata la meta privilegiata dello sbarco di profughi. Le massime autorità dello Stato seguono costantemente l’evolversi della crisi. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affermato che non si può rimanere inerti di fronte “alla sofferenza” e “alla repressione” del popolo libico. Si è detto “compiaciuto” per la decisione del vertice di Parigi e anche “per il contributo dato e per l’impegno assunto dall’Italia”, specificando che “non siamo entrati in guerra, siamo impegnati in un’azione autorizzata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu” e che “bisogna evitare allarmismi e anche assolute fantasie che sono soltanto tese a suscitare timori immotivati”. Dal fronte del Governo il Ministro degli Esteri Franco Frattini, dopo un colloquio con il Premier Silvio Berlusconi di ritorno dal vertice di Parigi, sottolinea che “questo è il momento della responsabilità. E confermare l’impegno italiano è stata la scelta giusta”.

Perché “era in gioco il prestigio internazionale e non potevamo correre il rischio di essere marginalizzati” con il rischio che “se fossimo rimasti a guardare saremmo costretti a fare i conti con l’ondata di immigrati e non avremmo nessun titolo per chiedere agli altri Paesi dell’Unione di condividerla con noi”. Anche il Papa ha voluto dedicare un pensiero alla situazione libica. Lo ha fatto domenica, dopo la recita della preghiera dell’Angelus. Queste le parole di Benedetto XVI: “Nei giorni scorsi le preoccupanti notizie che giungevano dalla Libia hanno suscitato anche in me viva trepidazione e timori.

Ne avevo fatto particolare preghiera al Signore durante la settimana degli Esercizi Spirituali. Seguo ora gli ultimi eventi con grande apprensione, prego per coloro che sono coinvolti nella drammatica situazione di quel Paese e rivolgo un pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perché abbiano a cuore, anzitutto, l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l’accesso ai soccorsi umanitari. Alla popolazione desidero assicurare la mia commossa vicinanza, mentre chiedo a Dio che un orizzonte di pace e di concordia sorga al più presto sulla Libia e sull’intera regione nord africana”.

prendono 28” di vantaggio. Sul Poggio attacca Van Avermaet, Offredo prova a riprenderlo. Dietro si muove Vincenzo Nibali. Il belga passa in cima con 9” su Nibali, O’Grady e Offredo. Nella discesa verso Sanremo si ricompone il gruppetto di una decina di corridori, che si giocano la vittoria. Sul lungomare Italo Calvino, l’unico vero sprinter rimasto davanti, Goss, è il più forte in assoluto nella volata decisiva. “Sono felicissimo per questo successo. Sono rimasto coperto fino alla fine perché sapevo di poter fare bene allo sprint”, la gioia dell’australiano è incontenibile. Dopo 102 edizioni della Classicissima, resto del mondo in vantaggio sull’Italia per 52 successi a 50. ORDINE D’ARRIVO: 1. Matthew Goss km 297 in 6h51’10”; 2. Cancellara (Svi) st, 3. Gilbert (Bel), 4. Ballan, 5. Scarponi, 6. Offredo (Fra), 7. Nibali a 3”, 8. Van Avermaet a 10”, 9. O’Grady, 10. Ventoso. Franco Scabrosetti

CASALNOCETO - Domenica 27 marzo, a partire dalle 9.30, si svolgerà a Casalnoceto la tradizionale fiera dei “pôm a möj”, traducibile in italiano dal dialetto locale come “mele a bagno”, in quanto i frutti, appartenenti a una varietà caratteristica della zona, vengono immersi in uno speciale liquido, che ne consente le conservazione e conferisce agli stessi un sapore tutto particolare ed assai gradevole. Oltre a questa specialità alimentare, nel corso della giornata sarà possibile degustare ed acquistare prodotti gastronomici tipici, con in più il mercatino dell’artigianato, mentre gustose frittelle verranno distribuite a cura della Pro Loco, che darà un contributo di rilievo alla realizzazione dell’evento, che si avvale del qualificante patrocinio dell’assessorato al turismo della Provincia di Alessandria. Vi saranno pure momenti culturali, con l’apertura straordinaria del museo permanente “La memoria del passato”, dove sono conservate testimonianze varie della storia di questa località piemontese, ma assai vicina all’Oltrepò pavese, ad esempio per

quanto riguarda gli antichi mestieri, con in aggiunta una ricca collezione di abiti, soprattutto femminili del XIX secolo e del XX secolo, perfettamente conservati. Visite guidate anche alla chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista e all’antico oratorio di san Rocco, con esibizione pomeridiana nel grande cortile dell’ex monastero ed oggi Palazzo Vaccari de “I falconieri delle Orobie”. In caso di condizioni atmosferiche avverse la fiera sarà rimandata alla domenica successiva. Della fiera di Casalnoceto ha parlato anche Antonella Clerici nella trasmissione “La prova del cuoco” nella puntata di lunedì 21 marzo, soffermandosi sui prodotti e sulle tradizioni gastronomiche della zona del tortonese.

Celebrazioni per l’Unità a Stradella

Con la Pietra Verde il 27 marzo

ALESSANDRIA - Il 150° dell’Unità d’Italia, a Stradella è stato celebrato in una seduta straordinaria del consiglio comunale. La manifestazione è stata aperta dall’inno di Mameli, suonato dalle fisarmoniche di Debora Sbarra e dai suoi allievi dell’Accademia “Città di Stradella”. In un’atmosfera di vivo patriottismo ha preso il sindaco Pierangelo Lombardi che ha sottolineato il significato delle vicende risorgimentali in una città come Stradella. Il presidente della Biblioteca Siro Brondoni ha svolto la prolusione sul tema “Stradella Città Risorgimentale”. In polemica con chi riteneva nel secolo scorso essere l’Italia appena “un’espressione geografica”, ha notato Brondoni, Mazzini, Garibaldi, Cavour e gli altri patrioti, puntarono sull’unità del Paese, anche se come ricordava il neo guelfo Gioberti sarebbe stato necessario giungere pure ad un’intesa fra Chiesa e Stato. In quel difficile contesto, emerse la figura di Agostino Depretis, il “vinattier di Stradella” come ebbe a chiamarlo ironicamente Carducci, della cui opera si è recentemente parlato a Stradella in un convegno nazionale con il presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, Giuseppe Talamo. E’ stata anche ricordata la popolana Luisa Battistotti Sassi, eroina risorgimentale stradellina.

BRIGNANO F. - Un piacevole percorso alla riscoperta dei cinque sensi caratterizzerà il prossimo appuntamento escursionistico della “Pietra Verde”. Domenica 27 marzo a Zerbolò in località Cascina Venara si potrà percorrere il Parco del Ticino e il Sentiero Sensoriale altrimenti detto dei Cinque Sensi, nato per stimolare tutti le percezioni superando la nostra attuale dipendenza dalla vista. Si potranno così riscoprire sapori e fragranze, e affinare la capacità di toccare e ascoltare quanto ci circonda. Lungo il percorso, infatti, sono state collocate cinque stazioni che offrono diverse esperienze sensoriali: assaporare il gusto dei frutti commestibili offerti dalla natura, toccare senza paura foglie e scorze di alberi, guardare i particolari del paesaggio che spesso sfuggono, riconoscere odori e rumori del bosco. Poiché il sentiero si snoda su un’area particolarmente sensibile, si devono adottare i seguenti comportamenti: evitare di fare rumore, non abbandonare rifiuti, non raccogliere esemplari di flora e funghi, non disturbare gli animali. Il Sentiero Sensoriale è nato per realizzare il progetto “Il Fiume che vorrei” grazie al finanziamento della Fondazione Cariplo in collaborazione con la Pietra Verde, la Provincia di Pavia, l’Università degli Studi di Pavia,

Giro nel parco del Ticino

con la partecipazione del Comune di Zerbolò, del Parco del Ticino e dell’Unione Italiana Ciechi. Il tragitto, lungo 10 km (compreso il percorso lungo il Ticino), non presenta alcun dislivello. Nel primo pomeriggio sarà presente il signor Rinaldo Molaschi, due volte campione del mondo di ricerca dell’oro in Germania e in Canada. Provvisto di tutte le attrezzature e dei trofei conseguiti, illustrerà le tecniche e le modalità estrattive. L’oro del Ticino giace sedimentato in depositi alluvionali e in terrazzamenti che affiorano lungo le sue rive dove venne depositato nell’era quaternaria durante il lento ritirarsi dei ghiacci. Il ritrovo è previsto presso il parcheggio della piscina comunale di Rivanazzano alle ore 9. Si consigliano: pranzo al sacco, mantellina impermeabile, scarponcini da trekking, bastoncini e macchina fotografica. Valeria Sala


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ATTUALITA’

Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

Nuova edizione di Punto Verde 2010-2011, un’opportunità per divulgare e far conoscere meglio il territorio

Coldiretti: “Tutti i dati della nostra agricoltura” ALESSANDRIA - Riflettori puntati su Punto Verde 2010-2011, una pubblicazione che torna, a distanza di qualche anno, con un obiettivo ben preciso: essere molto di più di un compendio a cui far riferimento per conoscere ed approfondire settori e strategie che fanno della nostra regione Piemonte uno dei fiori all’occhiello dell’economia nazionale sia per varietà di produzioni che per la qualità di quanto proposto su scala sia nazionale che internazionale. “Pur proseguendo nella sua ormai tradizionale e consolidata politica di coinvolgimento dell’opinione pubblica e dei consumatori alle problematiche che caratterizzano il settore primario, Coldiretti ritiene che siano maturi i tempi e si siano create le opportunità per ef-

fettuare un ulteriore e decisivo salto di qualità nella sua attività sindacale e, soprattutto, di forza sociale, coinvolgendo in tale operazione tutte le realtà produttive presenti sul territorio. hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino e Simone Moroni - Per questo motivo, ha scelto questa edizione di Punto Verde per mettere in evidenza le molteplici sfaccettature e possibilità di crescita che vengono messe in risalto dal progetto per una filiera tutta italiana e da ciò che sta facendo a tutela non solo del Made in Italy ma, in senso più ampio, per il consumatore”. La difesa dell’agroalimentare italiano è una battaglia importante che vede schierata l’Organizzazione da ol-

Imprese in provincia di Alessandria

E’ l’Itinera la numero uno

TORTONA - È tortonese la prima impresa della provincia di Alessandria per volume di fatturato: si tratta dell’Itinera SpA che, nel 2009 (ultimo dato disponibile), ha realizzato ricavi dalle vendite per quasi 498 milioni di euro. L’Itinera, attiva nella realizzazione di opere pubbliche e, in particolare, nell’esecuzione di lavori stradali, è un nome “storico” del gruppo Gavio, che ne detiene il controllo attraverso la Argo Finanziaria SpA e la Satap SpA. Dispone di un capitale sociale di 60 milioni di euro ed occupa oltre 500 addetti. La graduatoria delle prime dieci imprese provinciali per fatturato, realizzata sulla base delle informazioni contenute nella banca dati AIDA - Bureau Van Dijk, comprende altre due aziende del Tortonese: Alfi Srl e Codelfa SpA. L’Alfi, che ha sede a Casalnoceto, figura al quinto posto della classifica provinciale con un giro d’affari di quasi 251 milioni di euro. Opera nel settore della distribuzione all’ingrosso e al dettaglio di generi alimentari e di largo consumo attraverso la catena di supermercati e negozi affiliati Gulliver. Ha un capitale di 7,3 milioni di euro e dà lavoro ad oltre 1.150 persone. È controllata in misura superiore al 94 per cento dalla Superelle Srl, finanziaria della famiglia Lugano. Codelfa SpA ha sede legale a Tortona ed ha realizzato, nel 2009, ricavi per poco meno di 161 milioni di euro, collocandosi all’ottavo posto del ranking. Specializzata nella produzione di prefabbricati in cemento e nell’esecuzione di lavori di edilizia ed infrastrutture, prevalentemente nel settore delle opere pubbliche con un trend verso i lavori di medio - grandi dimensioni, ha un capitale sociale di 2,5 milioni di euro e occupa circa 200 persone. Fa parte del gruppo Gavio, che ne detiene il controllo attraverso Itinera Spa (50 per cento), Argo Finanziaria SpA (34 per cento circa) e Finanziaria di partecipazioni e investimenti SpA (16 per cento circa). La classifica comprende anche un’altra impresa che, in qualche misura, può essere considerata tortonese, localizzata com’è tra Tortona e Novi Ligure. Si tratta della Roquette Italia SpA di Cassano Spinola, specializzata nella lavorazione del mais per la produzione di amidi, glucosio e derivati. Figura al quarto posto della classifica provinciale con oltre 353 milioni di fatturato. Dispone di un capitale di 5,134 milioni di euro ed occupa circa 480 dipendenti. È un’azienda interamente a capitale francese, controllata al 100 per cento da Roquette Freres SA. Il fatto che tre imprese del Tortonese (quattro se si prende in considerazione anche la Roquette) sono ai vertici della graduatoria provinciale delle imprese in base al fatturato, rappresenta, in un momento certamente non facile per l’economia locale, una buona notizia per il sistema produttivo tortonese, in quanto evidenzia come in zona esistano potenzialità di rilievo capaci di contribuire a far riprendere al territorio la strada della crescita economica. Cesare Raviolo

tre dieci anni: per continuare serve il sentimento di tutti, un impegno quotidiano di scelta e di attenzione. Gli affezionati lettori di Punto Verde ricorderanno che, caratteristica del volume era proprio la suddivisione in due parti, una prettamente riguardante la panoramica regionale e pro-

vinciale del settore agricolo e una più istituzionale dedicata alle novità di casa Coldiretti. I “golosi” di dati rimarranno soddisfatti dall’analisi puntuale e dettagliata che si trova nei primi capitoli dove il mondo agricolo piemontese e alessandrino viene puntualizzato e capillar-

mente confrontato non solo tra i vari settori produttivi del comparto ma anche comparato in base ad un repentino cambiamento della domanda e dell’offerta. Particolarmente prezioso anche lo spazio dedicato all’andamento demografico e sulle ricadute che negli anni quest’ultime hanno avuto sull’economia provinciale in generale e nel settore agricolo in particolare sino ad arrivare ad un preciso e minuzioso studio sulle annate suddivise per comparti per capire esattamente dove le cose stanno andando meglio e dove potrebbero migliorare. Il ritorno di “PuntoVerde” dopo alcune stagioni rappresenta anche alcune novità sotto l’aspetto grafico: indispensabile un’impaginazione snella e veloce per permettere di trovare dati e

confrontare tabella, senza però dimenticare l’aspetto del coloro ed ell’immagine, determinanti per rendere accattivante il prodotto. La realizzazione di “PuntoVerde” è stata resa possibile grazie alla squisita disponibilità e alla infinita conoscenza della statistica del dott. Carlo Beltrame, amico da sempre di Coldiretti e di questa pubblicazione in particolare. “Il nuovo Punto Verde si propone di avere questo duplice scopo - continuano Paravidino e Moroni - da una parte l’immediatezza di una fotografia della nostra economia regionale e provinciale e dall’altra la presunzione di far riflettere su quanto Coldiretti sta facendo per tutelare il vero made in Italy e portare nuovo reddito alle imprese, facendo vincere il Paese vero”.


Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

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UN LUOGO UNA STORIA

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Mons. Francesco Remotti e il Campo Profughi una paternità che continua pagina a cura di MARCO REZZANI

Sabato 26 marzo alle ore 10.30 presso la Caserma Passalacqua di Tortona si terrà una cerimonia in ricordo del sacerdote, promossa dalla Città di Tortona e dalla Diocesi, in collaborazione con il Centro Paolo VI di Casalnoceto e la sede tortonese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia: a Mons. Remotti sarà intitolata la Sala Polifunzionale e sarà scoperta una lapide in sua memoria.

Mons. Francesco Remotti; Mons. Remotti assiste alla firma del registro matrimoniale di Elsa Fregonese, sacrestia del Campo, 1957; a destra: dispensa la Prima Comunione nella chiesa del Campo, 1968; sotto: festa di bambimi per la Cresima al Campo, 1958

“Miei cari profughi, vi chiamo così perché mi avete voluto sempre tanto bene, ed io vi assicuro che ve ne ho voluto altrettanto. Questa amicizia continua: ogni volta che ci incontriamo, a volte anche senza che ricordi più i vostri nomi, ci salutiamo cordialmente e ricordiamo qualche episodio della vostra vita familiare, soprattutto del tempo trascorso al Campo Profughi… Ricordo che come vice parroco del Duomo il 1 novembre 1946 celebrai la prima Messa allestendo la Cappella nella Sala Ufficiali della caserma Passalacqua. Quella Cappella è un punto di riferimento e di sincero ricordo per tutti voi: ci furono battesimi, cresime, matrimoni ed anche i funerali dei vostri cari. Essa fu

il luogo dove si formò la nostra ‘comunità di profughi’; ci si trovava tutti insieme pur provenendo da nazioni diverse, con costumi e tradizioni differenti, ma ci sentivamo veramente fratelli”. Scriveva così il compianto don Francesco Remotti nel 1996, in occasione delle manifestazioni del cinquantesimo anniversario della costituzione del centro di raccolta profughi di Tortona presso la Caserma Passalacqua. E le parole di don Remotti ben si addicono anche all’evento che si svolgerà sabato 26 marzo quando alle ore 10.30 presso la Caserma Passalacqua si terrà una cerimonia in ricordo del sacerdote, promossa dalla Città di Tortona e dalla Diocesi, in collaborazione

Passò beneficando tutti... Il programma della manifestazione SABATO 26 MARZO Ore 10.30 Sala Polifunzionale ex Caserma Passalacqua Tortona -

Saluto del Sindaco Massimo Berutti Ricordo in parole ed immagini di Ernesto Susigan Cerimonia di intitolazione e scoprimento della lapide Benedizione del Vescovo Mons. Martino Canessa Interventi musicali a cura del Gruppo Polifonico Tortonese

con il Centro Paolo VI di Casalnoceto e la sede tortonese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia. Dopo i saluti del Sindaco Massimo Berutti, l’intitolazione a don Remotti della sala polifunzionale della ex caserma e lo scoprimento di una lapide commemorativa. Il Vescovo Mons. Martino Canessa impartirà la benedizione. Chiuderà la manifestazione l’intervento musicale del Gruppo Polifonico Tortonese. Ci saranno anche Ernesto e Benito Susigan, due che vissero da vicino l’esperienza della vita nella grande caserma di Corso Alessandria 62 e che toccarono con mano l’opera del sacerdote in quel cercare di “esservi sempre vicino nei giorni della gioia e in quelli della sofferenza e del dolore”. Originari di Jesolo, i genitori contadini con dieci figli da sfamare. Nell’ottobre del 1939 la famiglia Susigan emigra in Libia, alla ricerca di un lavoro migliore. Due anni dopo, nel giugno del 1940, prima dell’entrata in guerra, il nucleo familiare viene diviso: i bambini dai 4 ai 14 anni vengono rimandati in Italia. Per il piccolo Ernesto inizia un vero e proprio pellegrinaggio lungo lo Stivale: prima in Romagna in una colonia della Gioventù Italiana del Littorio nell’Adriatico; poi in Puglia in una colonia vicino a Bari, quindi a Bordighera per quattro anni fino al luglio del 1944. Infine, dopo una permanenza a Clusone, si sposta in

Veneto, in provincia di Treviso dalla nonna materna. Finita la guerra Ernesto, insieme alla sorella, cerca di ritornare in Libia senza però riuscirci: a Roma vengono trattenuti dieci mesi a Cinecittà; per altri quattro mesi vive in un collegio di Assisi ed in seguito fa rientro in Veneto dai parenti. L’altro fratello, Benito, a sei mesi si trasferisce in Libia con la famiglia, in un villaggio della Cirenaica. Dopo tre anni gli eventi bellici costringono la famiglia Susigan a spostarsi a Tripoli, in un villaggio di coloni. A nove anni Benito farà ritorno in Italia, a Tortona. Ed è qui che la famiglia si riunisce. Nella primavera del 1947 infatti Ernesto e i suoi famigliari vengono a sapere che il resto della loro famiglia

era stato rimpatriato e si trovava a Napoli e che da lì si era spostato ad Alessandria e quindi a Tortona. Inizia una nuova vita, una vita da profughi, di sofferenza, ma anche di esperienza di gesti concreti di amicizia e solidarietà. Una vita a fianco di persone sconosciute, provenienti dall’Istria, dalla Giulia, dalla Dalmazia, dalla Grecia, dalla Libia, dalla Tunisia. Tutte con la necessità di essere assistite nel corpo, ma soprattutto di essere accolte, fatte oggetto di amore e di attenzione. Benito rimarrà pochi mesi al campo profughi e fino a 16 anni vivrà presso il collegio di don Orione, mentre Ernesto vi rimarrà fino alla fine del 1953. Una città nella città. Questo è stato il campo profughi di

Tortona che a pieno regime ospitava più di 1300 persone. E lì intere famiglie hanno trascorso i loro giorni, lì sono cresciuti i bambini, lì si sono costituite nuove famiglie, lì insieme si sono pianti i defunti, dopotutto lì è ripartita la vita e rifiorita la speranza. “Ci sentivamo davvero tutti fratelli”. Così, tra mille ricordi ed aneddoti, ci dicono i fratelli Susigan. “Abbiamo toccato con mano cosa volesse dire aiutarsi a vicenda, affrontare insieme i più disparati problemi della vita quotidiana, abbiamo gioito e sofferto insieme, come fratelli appunto”. Come annotava proprio don Remotti che in quel campo per tanti anni è stato l’immagine concreta dell’autentica carità.


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EVENTI E CULTURA

Iniziativa della Provincia di Alessandria per gli studenti

Il concorso sull’Unità d’Italia

La vicepresidente Rita Rossa presenta il concorso sull’Unità d’Italia

ALESSANDRIA - Un concorso dal titolo “Le 10 immagini che rappresentano l’Unità d’Italia”, per commemorare l’importante appuntamento dei 150 anni dell’Unità nazionale. L’iniziativa è stata promossa dalla Provincia di Alessandria, con il sostegno della vicepresidenza e degli assessorati allo Sport, Politiche Giovanili e Cultura, nell’intento di incentivare la partecipazione attiva dei giovani alla vita culturale e sociale della comunità di appartenenza, arrivando a definire e a riappropriarsi del significato e dell’espressione “Unità d’Italia”. Al concorso potranno par-

tecipare ragazzi/e italiani e stranieri iscritti alle classi terza, quarta e quinta degli Istituti Superiori della provincia. La partecipazione è gratuita. Anche singoli studenti potranno aderire con un lavoro realizzato in power point, della durata indicativa di cinque minuti. Il concorso invita gli studenti a preparare un lavoro multimediale, interattivo, identificando le dieci immagini che possono rappresentare l’Unità d’Italia con fotografie, colori, musiche, poesie, citazioni, filmati, titoli di opere, persone. La premiazione del concorso sarà giovedì 2 giugno,

presso il comune di Occimiano, alle ore 10.30, in occasione della manifestazione “La Parata Nazionale sul Maxischermo”. I lavori dovranno pervenire alla Provincia di Alessandria - Assessorato alle Politiche Giovanili entro e non oltre le ore 12 di venerdì 13 maggio (farà fede la data del timbro postale). Il regolamento del bando e la scheda di adesione si possono reperire sul sito della Provincia di Alessandria (www.provincia.alessandria.it) e presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Alessandria (urp@provincia.alessandria.it).

Il riconoscimento è arrivato dal Gruppo “Il Sole 24 Ore”

TelePavia vince il premio Millecanali

Claudio Micalizio, direttore di TelePavia

PAVIA - TelePavia, l’emittente televisiva locale nata il 1 febbraio 2010, ha vinto il premio speciale “Millecanali” come “migliore tv all news” sul digitale terrestre”. Il riconoscimento è stato assegnato martedì scorso all’Università Cattolica di Milano, nel corso della premiazione del “Tg d’Oro”, il concorso nazionale organizzato ogni anno dalla rivista specializzata “Millecanali”, edita dal gruppo editoriale “Il Sole 24 ore”. TelePavia è stata scelta da una giuria di esperti tra oltre un’ottantina di emittenti televisive locali (tra cui realtà del calibro di TeleNorba, emittente leader di ascolti nel sud Italia, Primocanale di Genova, Telenova di Milano) che gareggiavano proponendo i propri telegiornali ma anche le rubriche e le trasmissioni di approfondimento proposte in palinsesto.

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L’emittente della provincia di Pavia ha vinto come migliore emittente “di contenuti”, tra le realtà nate grazie all’avvento del digitale terrestre: “L’impressione che si ricava - ha spiegato Mauro Roffi, direttore della rivista Millecanali - è di un’emittente tosta, capace di proporre un’informazione agguerrita e puntuale ma senza le mediazioni e i pregiudizi di altri mezzi di comunicazione. E ancora di più fa piacere tributare il riconoscimento ad un’emittente che ha ridato voce ad una provincia che per anni non aveva più avuto una propria televisione locale”. Un riconoscimento ancora più significativo perché va a premiare un’emittente nata poco più di un anno fa per iniziativa dell’imprenditore Gianni Arrigone e di un pool di professionisti locali: “Siamo orgogliosi e ovviamente onorati - spiega

Marco Pugno, direttore generale di telePavia - perché questo è un premio alla nostra vocazione di televisione rigorosamente locale e alternativa rispetto al panorama televisivo tradizionale. E’ la conferma che con idee e contenuti originali e con un’identità editoriale ben precisa è ancora possibile farsi notare e apprezzare dal pubblico”. Una dimensione rigorosamente locale che TelePavia ha saputo declinare sia negli spazi di informazione che nell’intrattenimento: “La nostra sfida quotidiana - spiega Claudio Micalizio, direttore della redazione giornalistica - è riuscire a raccontare l’attualità del territorio dando voce a tutti, in modo imparziale e senza pregiudizi di sorta. La nostra è una provincia che ha tanto da offrire anche sul piano culturale, artistico e turistico. L’impegno è quello di contribuire a far conoscere questa ricchezza a noi che viviamo su questo territorio ma anche a chi ci segue dalle altre zone della Lombardia e del Piemonte”. TelePavia è l’unica emittente tv della provincia di Pavia, visibile anche nelle zone di Milano, Varese, Como, Monza Brianza, Lodi, Novara, Verbania e Alessandria. I programmi di TelePavia sono visibili in streaming sul sito www.telepavia.tv.

Le allergie in Biblioteca

Si esibirà all’Università il 26 marzo

Junior Polifonica a Pavia

RIVANAZZANO TERME - Proseguono le iniziative culturali promosse dalla Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme, presieduta da Marco Largaiolli, vicesindaco e assessore all’istruzione. Venerdì 25 marzo alle ore 21, presso la sala manifestazioni “A. Borgomaneri”, il dottor Antonio Meriggi, specialista in allergologia e in malattie dell’apparato respiratorio e il dottor Carlo Fugini, specialista in pediatria, responsabile dell’ambulatorio di allergologia pediatrica dell’Ospedale di Voghera, terranno un incontro sul tema “Le allergie: conoscerle, affrontarle, conviverci”. Laura Barbieri, direttrice della Biblioteca ha affermato: “È sembrato opportuno promuovere l’incontro ora che siamo alle porte della primavera, la stagione più difficile per le tante persone che devono convivere con questo problema che a volte può rivelarsi davvero difficile da gestire”. Serate come queste dedicate a temi di attualità suscitano sempre molto interesse.

SANTA GIULETTA - Riprende l’attività della “Junior Polifonica” di Santa Giuletta. L’appuntamento con i piccoli cantori è per sabato 26 marzo a Pavia alle ore 10, quando saranno protagonisti di un intervento presso l’Università di Pavia, nella prestigiosa Aula Foscolo. La Junior Polifonica è un progetto sperimentale dell’associazione Polifonica San Colombano, realizzato in collaborazione con le insegnanti e gli alunni delle classi 2ª, 3ª, 4ª e 5ª della Scuola Primaria di Santa Giuletta e con il contributo della Regione Lombardia. Il programma della mattinata prevede che la Junior Polifonica accolga con i suoi canti i partecipanti al 31° convegno dei Cori Lombardi e autorità pavesi che presenzieranno all’as-

semblea USCI Lombardia 2011. La Junior Polifonica è nata per volontà del presidente Fabio Chiesa, nell’ottobre del 2009, è composta da 42 elementi ed è diretta dal Maestro Cristiano Heredia sotto la supervisione del direttore artistico Paolo Cambieri. La Polifonica ricorda anche l’importante appuntamento di sabato 30 aprile quando inizierà il “Festival musicale S. Colombano 2011”. L’apertura della rassegna canora quest’anno avrà come ospiti il famoso gruppo dei “Neri per Caso” che si esibiranno in concerto nella palestra comunale di S. Giuletta, alle ore 21,15. L’associazione Polifonica aspetta quanti vorranno ascoltare dell’ottima musica e passare una piacevole serata.

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EVENTI E CULTURA

Iniziative culturali e per il tempo libero dedicate al cibo

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A Pavia le opere ispirate dal Maestro

Incontri di Primavera a Bressana Bottarone I quadri leonardeschi BRESSANA B. - L’assessorato alla Cultura del comune di Bressana Bottarone, con la Biblioteca presentano “Gli incontri di primavera” che ritornano con tante proposte di svago, riflessione e accrescimento culturale. Proposte che Fabio Milanesi, assessore alla Cultura e Nadia Chiodi presidente della Biblioteca definiscono “gustose”, visto il tema che le lega nella loro formulazione ovvero il cibo. Si tratta di tre interessanti iniziative per il tempo libero. La prima è un corso di storia e degustazione di vino e olio, due eccellenze produttive italiane e due presenze costanti della dieta mediterranea. Si tratta di cinque incontri che prendono il via lunedì 11 aprile e proseguono fino al 9 maggio, dalle 21 alle 22,30 ad un costo di 40 euro a persona. Guardando invece oltre confine, la seconda iniziativa proposta è una gustosa gita alla fabbrica di cioccolata Alprose in Svizzera. La data è fissata per sabato 30 aprile con direzione Caslano, piccolo paese svizzero, sul lago di Lugano. Si visiterà il museo del cioccolato Alprose, che presenta il

Il museo del cioccolato Alprose a Caslano

mondo del cioccolato dalle origini all’attualità e dopo una piacevole degustazione si visiterà Lugano. La quota di partecipazione è di 15 euro con pranzo libero. Come terza idea si è pensato al cibo quale protagonista di un’interessante conferenza in programma nel mese di maggio nella quale si parlerà anche delle intolleranze alimentari. Prosegue la nuova fase di ricerca per l’archivio della memoria, per la quale si è scelto non a caso come sottotitolo “Ricette di vita”, perché gli organizzatori hanno voluto pensare alle tante testimonianze raccolte fino ad ora come agli ingredienti di quel variegato menu che è

la storia di Bressana del XX secolo. La ricerca orale sarà quest’anno abbinata alla ricerca iconografica e si concentrerà sui temi del festivo e del cibo. L’archivio della memoria nato nel 2007 e portato avanti con passione conta circa 40 testimonianze orali. Le voci ricevute sono paragonabili a “ricette di vita”, dove gli ingredienti, patrimonio condiviso dalla comunità, sono stati da ognuno mescolati con differente perizia e conditi in modo assolutamente personale, a creare la storia di Bressana. Partendo da questa suggestione delle interviste quali ricette nasce il progetto dell’archivio orale di quest’an-

no, che si concentrerà sui temi del festivo, del cibo e delle ricette appunto siano esse di cucina o in senso più ampio “di vita”. L’archivio della memoria bressanese è costituito anche da numerose immagini, copie di fotografie di privati che nel corso degli anni sono state raccolte dal Comune. Ecco perchè all’abituale ricerca orale si vuole abbinare la ricerca iconografica per arricchire l’archivio fotografico della comunità, partendo dagli album di famiglia. Si cercano perciò persone originarie di Bressana nate prima del 1940. Gli interessati possono contattare la biblioteca di Bressana entro il 14 aprile. Il materiale dell’archivio della memoria è collocato presso la biblioteca di Bressana, a disposizione di studiosi e interessati. Infine domenica 29 maggio, alle ore 15,30, presso la sala polifunzionale si parlerà di “Antichi frutti, Riscoperta di una serie di alimenti funzionali”. Gli “Incontri di Primavera” sono realizzati in collaborazione con “Chiave di Volta”, Slow Food Oltrepò Pavese e la società cooperativa “Progetti”.

PAVIA - Fino al prossimo 10 luglio Pavia ospita la mostra “Leonardeschi. Da Foppa a Giampietrino: dipinti dall’Ermitage di San Pietroburgo e dai Musei Civici di Pavia” promossa da Comune di Pavia, Musei Civici di Pavia, Museo Statale Ermitage, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e dall’associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, con la collaborazione della Fondazione Ermitage Italia e dell’Università di Pavia. L’esposizione presenta una scelta di ventidue dipinti dei pittori cosiddetti “leonardeschi” provenienti dalle collezioni dell’Ermitage affiancati da altrettante opere delle raccolte civiche pavesi prodotte nel medesimo intervallo culturale, ovvero quella stagione artistica che si sviluppò in Lombardia nel decennio a cavallo tra Quattro e Cinquecento e che precedette, accompagnò e seguì l’esperienza milanese di Leonardo. Oltre ad un piccolo gruppo di allievi diretti, impegnati nel suo atelier, moltissimi furono i seguaci e gli imitatori del Maestro, che in vario modo recepirono la lezione leonardesca. Per la

prima volta il museo russo Ermitage presta un nucleo di dipinti lombardi del ’500 della sua collezione, molte delle quali considerate fino a tutto l’800 originali di Leonardo, che insieme ai dipinti pavesi condurranno il visitatore a scoprire quanto il genio toscano in terra lombarda abbia reso possibile nuovi sviluppi artistici. La mostra è inserita dai Governi dei due Stati tra gli eventi principali dell’anno Italia - Russia e proporrà testimonianze di prim’ordine della pittura lombarda, come “Flora” di Francesco Melzi, l’allievo prediletto di Leonardo, che dopo trent’anni l’Ermitage ha prestato per questo importante evento, curato da Tatiana Kustodieva dell’Ermitage e Susanna Zatti direttore dei Civici Musei pavesi.

Sabato 26 marzo con il Laboratorio dell’Unitre a Broni

Omaggio alla poetessa Alda Merini BRONI - Il programma della rassegna teatrale “Troviamoci a teatro…”, in corso a Broni presso l’oratorio De Tommasi, propone in cartellone sabato 26 marzo una serata dedicata alla poetessa Alda Merini, in occasione dell’ottantesimo della nascita avvenuta il 21 marzo 1921. “Sono una piccola ape furibonda” è il titolo del recital che gli allievi del laboratorio teatrale dell’Unitre di Broni porteranno in scena. Il Laboratorio nasce nel 2006 per volontà della compianta presidente Tiziana Dellavalle con lo scopo di dare la possibilità agli interessati di mettersi in gioco e di misurarsi con l’arte teatrale. L’attività del laboratorio era partita da incontri rivolti soprattutto al corpo e alla voce chiamati “Dare corpo e voce a un testo”con lo scopo di provocare capacità inventive e creative. Durante gli incontri sono state gettate le basi per una

Il Laboratorio Teatrale con Alessandra Genola

corretta lettura interpretata e cioè l’uso giusto della voce, del corpo, del gesto e della postura quando si legge e si interpreta un testo. L’attività teatrale vera e propria inizia nel 2007 quando viene rappresentato “Spogliarello” di Buzzati, nel 2008 è la volta di “Improvvisazioni ed esercizi per il teatro”, mentre nel 2009 sono state presentate tre letture interpretate sulla pace, in occasione del 25 aprile e nella ricorrenza della Shoa. Attualmente il Labo-

ratorio è formato da: Zelinda Gasparini, Costanza Pace, Marisa Pecorara, Mario Reali e Paolo Franci. La responsabile dell’attività teatrale dell’Unitre di Broni è Alessandra Genola, con un prestigioso curriculum nel campo della cultura. Il successivo appuntamento con la rassegna teatrale bronese è previsto per sabato 2 aprile: la compagnia teatrale dell’Unitre di Pavia proporrà la commedia “L’ultima ringhera”.

Modellismo risorgimentale a Tortona TORTONA - Il gruppo ANMI di Tortona per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ha organizzato una mostra di modellismo a tema risorgimentale, che si svolgerà dal 26 marzo al 10 aprile presso Palazzo Guidobono. Saranno esposti vari modelli di mezzi militari delle varie armi presenti alle tre guerre di indipendenza, scenari delle battaglie, saranno dedicati spazi agli uomini tortonesi del Risorgimento (il Gen. Giuseppe Passalacqua, il Gen. Boniforte Busseti di Berzano e Alberto Leardi). Passalcqua nato a Tortona il 9 dicembre 1794, cadde sul campo di battaglia, mentre al comando del 3° Reggimento Fanteria combatteva per arrestare l’avanzata austriaca. Il Gen. Boniforte Busseti di Berzano prese parte alle guerre napoleoniche ed alla prima Guerra d’Indipendenza (1848). Alberto Leardi, nato nel 1836, rappresentò per i tortonesi la più significativa figura del nostro Risorgimento, una figura quasi leggendaria, esaltata dalla sua gloriosa morte nell’impresa dei Mille. Nel 1859 lasciò la famiglia e gli studi e corse ad arruolarsi nel corpo dei Carabinieri Genovesi sotto gli ordini del gen. Garibaldi. Si distinse nella campagna del ’59 per la liberazione della Lombardia tanto che l’anno dopo Garibaldi, nella spedizione per la liberazione della Sicilia, gli conferì il grado di capitano.

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nale nel settore e nella figura professionale – conoscenza approfondita degli strumenti informatici per la gestione della produzione – patente B – diploma tecnico scientifico o laurea – preferibile iscrizione alle liste di mobilità – età presumibile: 35/40 anni. Offerta valida fino al: 31.03.2011.

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glio e piega. Orario di lavoro full-time: 9.00-12.00 e 14.00-19.00. Contratto di apprendistato. Rif .57976 Agenzia assicurativa nel tortonese cerca 5 agenti assicurativi tra i 25 e i 50 anni. Attività previste: gestione e sviluppo portafoglio clienti. Patente B e auto. Conoscenze informatiche di base. Orario di lavoro da definire. E’ previsto un corso di formazione interno. Lavoro a provvigioni. Rif. 57982

da estetista - esperienza anche minima nella mansione automunita - condizioni contrattuali: contratto a tempo indeterminato - orario: fulltime. Rif. 57934 Azienda privata in Novi Ligure ricerca n. 1 elettricista (impiantista elettrico industriale) in mobilità - almeno due anni di esperienza nella mansione - condizioni contrattuali: conatratto a tempo determinato (2 mesi). Rif. 58381

Ristorante/pizzeria nel tortonese cerca cuoco/a con esperienza nella stessa mansione. Patente B e auto. Età compresa tra i 18 e i 50 anni. Orario di lavoro full-time. Contratto a tempo indeterminato o di apprendistato a seconda dell’esperienza pregressa maturata. Rif.58536

Azienda privata in Sazzano ricerca n. 1 magazziniere requisiti richiesti: preferibile esperienza nella mansione; uso muletto; dimestichezza carico/scarico merci voluminose; capacità di organizzazione e gestione in autonomia; uso pc e conoscenza dei principali applicativi; buona conoscenza della lingua inglese; età compresa tra 20 e 28 anni; patente b automunito - condizioni contrattuali: tempo determinato o apprendistato - possibilità di trasformazione a tempo indeterminato. Orario full-time: 6.30/12.30 - 13.30/17.30) Rif. 58391

Azienda metalmeccanica nel tortonese cerca 2 tornitori/fresatori a controllo numerico con esperienza nella stessa mansione. Patente B e auto. Età compresa tra i 20 e i 40 anni. Orario di lavoro full-time. Contratto a tempo determinato 4 mesi con prospettiva di trasformazione a tempo indeterminato. Rif.58538

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Azienda metalmeccanica nel tortonese cerca tornitore/fresatore a controllo numerico con esperienza nella stessa mansione e un’ottima conoscenza del linguaggio FANUC serie 0M o serie 18T. Età compresa tra i 25 e i 60 anni. Buone conoscenze informatiche. Orario di lavoro full-time. Contratto di lavoro a progetto. Rif. 58540

Azienda privata in Novi Ligure ricerca n. 1 manovale edile - requisiti richiesti: età compresa tra 18 e 24 anni o iscrizione alle liste di mobilità - preferibile esperienza anche minima nella mansione - condizioni contrattuali: contratto di apprendistato o a

Azienda metalmeccanica nel tortonese cerca 2 impiantisti elettricisti con esperienza pluriennale nella stessa mansione. Patente B e auto. Età massima 50 anni. Orario di lavoro full-time. Contratto a tempo determinato 6 mesi. Rif. 57996

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Nome e Cognome: Indirizzo:

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Numero telefonico:


Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

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SPECIALE

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A due mesi dall’uscita del volume che “Il Popolo” ha dato alle stampe in chiusura dell’Anno Sacerdotale, ecco alcune delle tante lettere giunte in Redazione di chi ha condiviso la nostra iniziativa: da Papa Benedetto XVI al card. Tarcisio Bertone... E intanto proseguono le presentazioni in Diocesi... Il Sommo Pontefice

Il Card. Tarcisio Bertone

Nunziatura Apostolica in Italia

Mons. Domenico Pompili, vice segretario CEI

Grazie Card. Mauro Piacenza, Congregazione Clero

Mons. Giancarlo Dellagiovanna Mons. Piero Marini

Rev.mo Monsignore,

Caro mons. Pier Giorgio, ti sono veramente grato del volume inviato in omaggio “Preti di casa nostra”. È stata proprio una bella iniziativa! È invito a guardare alla “santità” che è sorta nella chiesa locale dall’impegno liturgico - pastorale di tanti preti diocesani, come ci ha insegnato il Concilio: si diventa santi nell’esempio quotidiano del proprio ministero. Mi auguro che anche altre diocesi abbiano attuato tale iniziativa. Con la stima e l’amicizia di sempre. Un caro saluto anche al vostro Vescovo Martino.

mi pregio di accusare ricevimento della Sua cortese lettera del 26 gennaio 2011, con la quale mi ha fatto gradito omaggio del volume “Preti di casa nostra”, edito dal settimanale diocesano “Il Popolo”, in occasione dell’Anno Sacerdotale. La ringrazio vivamente per il gentile invio della suddetta pregevole pubblicazione e mi congratulo per la felice idea di raccogliere in un unico scritto qualificate testimonianze su tante figure sacerdotali della nostra Chiesa tortonese, che hanno speso con generosità la loro vita perché, come ha scritto il nostro Vescovo, “la fede cristiana rimanesse viva nel cuore della gente”. Mi valgo volentieri della circostanza per confermarmi, con sensi di distinta stima, Suo dev.mo Mons. Giancarlo Dellagiovanna Segretario della Nunziatura Apostolica Vaticana Roma, 1° febbraio 2011

Aff.mo Piero Marini Arcivescovo titolare di Martirano Presidente del Pontificio comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali Roma, 1° febbraio 2011

Mons. Sergio Pagano Rev.mo e caro Monsignore, grazie molte per il cortese e graditissimo regalo del suo bel volume sui “Preti di casa nostra”. Degno e meritato omaggio a tante belle figure di sacerdoti, quasi momenti di umanità e di spirituale crescita dei nostri paesi. Complimenti a Lei e al “Popolo”, che seguo sempre con interesse. Saluti cordialissimi a S. E. Mons. Vescovo. A presto riverendola con stima e viva cordialità e fraternità. Suo Sergio Pagano Prefetto Archivio Segreto Vaticano Vaticano, 1° febbraio 2011

PRETI DI CASA NOSTRA In regalo a chi si abbona Puoi richiederlo in Redazione con il contributo/offerta di 10 euro a copia Stampato grazie alla Fondazione Comunitaria di Pavia

Prossime presentazioni: NOVI LIGURE Sabato 26 marzo alle ore 21 Presso l’Oratorio della parrocchia di San Pietro Apostolo BRONI Sabato 2 aprile alle ore 10.15 presso la Fondazione Conte Franco Cella di Rivara

Lucia Dondoni Gentilissimi, sono a ringraziare del “nostro” veramente bel libro “Preti di casa nostra”. In esso ci sono pagine vibranti della nostra storia, c’è la voce, la figura dei nostri parroci , ritornati provvidenzialmente - fra noi, così distratti, così trascinati via dal vortice dei nostri giorni inquieti. Iniziativa ben pensata, necessaria, anche per chi verrà dopo di noi. E, seguendo “Il Popolo”, vedo non essere la sola. Di tutto un grande “grazie” e sentiti auguri perché il giornale possa proficuamente continuare a distribuire queste commoventi “gioie”, questi preziosi “gioielli”. Con stima ed amicizia Lucia Dondoni - Robecco Pavese



Giovedì 24 marzo 2011

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PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

IL POPOLO

D

ERTONINO

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-10-11-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30 (sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563)

ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 34 al 30 marzo 2011 Giovedì 24 marzo: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Venerdì 25: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Sabato 26: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Domenica 27: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Lunedì 28: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008); dalle 15,30 Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Martedì 29: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131

Organizzata dall’Ufficio Beni Culturali e dalla C.N.A. della Liguria

VAL CURONE - VALLE OSSONA 862630) Mercoledì 30: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Edicole aperte domenica 27 marzo 2011 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. Distributori aperti domenica 27 marzo 2011 ESSO, S.S. per Alessandria; AGIP, Centro Doganale Rivalta Scrivia, Strada Savonese; TOTAL, S.S. 35 dei Giovi; Q8, Rivalta Scrivia; IP, Via Piemonte.

Il 30 marzo con “Die Panne”

Giornata diocesana dedicata al restauro Tognazzi sarà al Civico

Alcuni dei numerosi partecipanti alla giornata

TORTONA - Venerdì 18 marzo, presso il salone della Caritas diocesana di Tortona si è svolta una giornata di studio promossa dall’Ufficio Diocesano Beni Culturali e il C.N.A. (Camera Nazionale dell’Artigianato) della Liguria, sotto il patrocinio del Comune di Tortona, avente come tema la “Progettazione dell’intervento di restauro: applicazione di analisi non distruttive e utilizzo di materiali innovativi”. La finalità dell’incontro era volta a incoraggiare gli addetti alla conservazione di opere d’arte alla continua formazione e valutazione di nuove tecniche, nonché strumentazioni e materiali per il restauro. Se, infatti, da un lato gli artigiani devono riconquistare il senso di corporazione e di corresponsabilità sulla qualità del lavoro offerto come “restauro d’arte”, anche le Istituzioni che detengono l’onere di tutelare e valorizzare il patrimonio artistico traggono utilità dall’ autoformazione costante degli operatori con cui si confrontano quotidianamente. In particolare, il patrimonio che le istituzioni ecclesiastiche devono conservare, sia per renderlo fruibile alla esigenze di culto sia per tutelarlo e promuoverlo è davvero grande, pertanto è fondamentale avvertire la responsabilità sugli interventi di manutenzione come

sinergia di sforzo comune. La giornata è stata aperta dal saluto del Vescovo di Tortona, mons. Martino Canessa, che ha ringraziato i numerosi presenti, tra cui anche alcuni parroci, e ha sottolineato come negli ultimi anni, grazie agli sforzi congiunti della diocesi e degli organi statali preposti alla tutela, si sia promossa una nuova presa di coscienza del cospicuo patrimonio storico - artistico di proprietà ecclesiastica. Ha dato l’avvio ai lavori l’Ispettore di zona della Soprintendenza per i Beni Storico Artistici del Piemonte Giovanni Donato, che ha relazionato sull’importanza delle analisi preventive al restauro in significativi in-

terventi da lui diretti; era presente in sala anche la dottoressa Paola Strada, Ispettrice sul territorio diocesano della Soprintendenza per i Beni Storico Artistici della Lombardia. Il successivo intervento, curato da Enzo Basiglio dello studio di restauro Gabbantichità di Tortona, è stato imperniato sul riconoscimento delle esigenze dei sacerdoti per l’uso quotidiano di suppellettili e corredi devozionali, spesso non valutate dai restauratori in sede di progettazione e scelta di materiali. Si pone quindi la priorità di istituire un capitolato lavori per ogni tipo di intervento di manutenzione, al fine di ottenere una risposta meto-

Vincenzo Basiglio dello Studio Gabbantichità

FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443

dologica di approccio similare tra i preventivi proposti dalle le ditte di restauro: il capitolato, infatti, permetterebbe la comparazione e la scelta di affido in base a voci comuni di lavorazione. La giornata ha avuto poi una svolta più tecnica nell’intervento di Paolo Fabiani, geologo della ditta Palladio di Vicenza, che si occupa di analisi preventive al restauro: tramite l’esemplificazione su alcune opere trasportate in sala proprio per questo scopo, è stato illustrato l’utilizzo di tecniche non invasive di lettura sulle opere, che permettono di evitare il prelievo di materia. Molto interessante la presentazione di un laboratorio mobile di utilizzo della ditta Palladio, un furgoncino attrezzato, capace di intervenire in sito per fornire i servizi di consulenza chimico fisica sulle opere d’arte. A corredo i restauratori genovesi Michela Fasce e Ugo Buonasorte hanno dato esempi di visualizzazione dello stato di conservazione della pellicola pittorica tramite l’utilizzo del microscopio digitale. Nel pomeriggio il chimico Leonardo Borgioli della ditta C.T.S. di Altavilla Vicentina, specializzata nelle attrezzature per il restauro, ha puntualizzato le problematiche emerse nel tempo con l’utilizzo di materie di sintesi e ha presentato nuovi prodotti derivati dalla applicazione delle nanotecnologie al restauro. A seguire la spiegazione e dimostrazione delle restauratrici Arianna Splendore e Enrica Boschetti sull’impiego del ciclododecano, un idrocarburo alifatico per il consolidamento temporaneo delle policromie. Alla giornata hanno partecipato un centinaio di restauratori provenienti non solo da Piemonte, Lombardia e Liguria, ma anche da zone più lontane del Nord Italia, testimoniando il grande interesse suscitato dall’iniziativa. Ciò che tutti hanno auspicato è che questa giornata sia l’esordio di una serie di iniziative rivolte alla formazione e all’aggiornamento sia dei restauratori che dei sacerdoti. s.m.

TORTONA - Mercoledì prossimo 30 marzo terz’ultimo appuntamento del programma del “Civico” di Tortona, dopo la splendida e convincente “Medea” con Pamela Villoresi, che ospiterà dall’intrigo filosofico ed esistenziale, “Die Panne” di Friedrich Dürrenmatt, testo del 1956 molto kafkiano e ardito, sempre al limite del paradosso surreale, che coinvolge lo spettatore nel gorgo dei pensieri del protagonista e dei suoi “confessori” che gli sveleranno verità indicibili e lo costringeranno a fare i conti con una coscienza sommersa e fino ad allora inconsapevole. Dürrenmatt (1921-1990), svizzero di lingua tedesca, è stato scrittore, sceneggiatore e pittore e i suoi studi filosofici hanno senz’altro influenzato la produzione decennale di romanzi, racconti e testi teatrali perché un filo rosso della sua narrazione è l’impossibilità di arrivare al concetto equo e ammissibile di giustizia e verità, sia per una naturale propensione umana all’autoassoluzione, sia per l’incapacità dei magistrati di andare oltre le apparenze e giudicare i meandri più nascosti della psiche e delle personalità. Il 1956 è probabilmente una degli anni più fecondi e felici dell’opera dell’autore perché porta in scena uno dei suoi capolavori teatrali, “Visita della vecchia signora” e scrive il racconto breve “La panne”, sottotitolo: “Una storia ancora possibile”, mentre Armando Pugliese, regista del nostro adattamento, ha sottotitolato: “La notte più lunga del-

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la mia vita”. Gianmarco Tognazzi, nato a Roma, nel 1967, spazia senza sosta fra cinema e teatro, crescendo sempre più come protagonista, dopo gli esordi di venticinque anni fa (“Vacanze in America” dei Vanzina” o “Ho sposato Simon Le Bon”) fino ai più recenti “Romanzo criminale” o “Ex” (regia di Fausto Brizzi, 2009). Tognazzi sarà il protagonista, Alfredo Traps, rappresentante di tessuti, che dopo un incidente in macchina dove la vettura rimane in panne, viene ospitato in una casa dove si ritrovano dei finti giudici che ricelebrano i processi storici dell’antichità e non si lasciano sfuggire l’occasione di mettere sotto accusa questo inatteso ospite il quale scenderà inconsapevolmente nella voragine della confessione e del ripescaggio del proprio passato che lo metterà inevitabilmente sotto accusa. Farsa, gioco e esercizio crudele, i piani della realtà e del rimorso si sovrapporranno a discapito del povero Traps. Insieme a Tognazzi ci sarà Bruno Armando, mentre la regia, come detto, è di Armando Pugliese. Un’altra occasione da non perdere, per il pubblico tortonese e non solo, di avvicinarsi al teatro d’autore anche quando, ma soprattutto quando, si insinua fra le pieghe più inspiegabili del nostro essere. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo e sulla vendita dei biglietti è possibile contattare telefonicamente il “Civico” tutti i pomeriggi al numero 0131/820195. Davide Ferreri


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IN BREVE

Inaugurata il 16 marzo resterà aperta fino al 25 aprile

La mostra sul Risorgimento tortonese TORTONA - Mercoledì scorso, 16 marzo, alle ore 18,30 a Palazzo Guidobono è stata inaugurata la mostra “Il Risorgimento a Tortona”, alla presenza di autorità civili, militari e religiose ed un elevato numero di cittadini. Dopo il saluto del sindaco, Massimo Berruti, che ha ricordato la figura del garibaldino Alberto Leardi, e una breve riflessione del vescovo mons. Martino Canessa del rapporto tra scuola e Risorgimento, frutto di una sua personale esperienza con gli studenti di Godiasco, ha preso la parola Giuseppe Decarlini, curatore della mostra. “Si tratta - ha detto Decarlini - di un omaggio al 150° anniversario dell’Unità d’Italia e ai Tortonesi che hanno partecipato alle vicende risorgimentali” precisando che la mostra ha un taglio didattico per facilitare il visitatore nell’inquadrare personaggi, eventi e realtà cittadina nella quale si sono svolte le vicende che hanno visto protagonisti tanti tortonesi. Nata da un’idea del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, per le giornate di primavera (sabato e domenica 26 e 27 marzo) il progetto è poi cresciuto in termini

Un momento dell’inaugurazione

qualitativi e quantitativi con la collaborazione di Giorgio Gatti, della professoressa Monica Graziano, di Armando Bergaglio, di Fausto Galli ed altri appassionati di memorie storiche cittadine che hanno messo a disposizione documenti e cimeli di quel periodo. La mostra si articola in tre sale. Nella prima, dove il visitatore è accolto dal busto marmoreo, finemente scolpito, di Luigi Pernigotti, Vicario generale della diocesi di Tortona e poi deputato al parlamento subalpino sono esposti documenti, medaglie, incisioni e grandi manifesti che recuperano la me-

Foto Marini

moria cittadina del periodo risorgimentale (1821-1870). Nella seconda dipinti, busti e documenti, provenienti da raccolte civiche e private, offrono una sorta di galleria di personaggi a livello nazionale e locale che hanno vissuto quegli entusiasmanti momenti. Un grande ritratto di Pio IX, proveniente dalle sale capitolari della cattedrale, fronteggia il busto in gesso di Vittorio Emanuele II. Altri due busti, sempre in gesso, dei generali Giuseppe Passalacqua e Antonio Ferrari, i ritratti di Domenico Carbone e della moglie Camilla Lessona e una piccola

galleria di ritratti della famiglia Leardi offrono al visitatore l’opportunità di conoscere chi “ha fatto il Risorgimento” a Tortona. La terza sala è tutta dedicata ai garibaldini del Tortonese (ad oggi ne sono stati individuati 27) è di particolare impatto visivo con l’esposizione di una giubba garibaldina appartenuta a Giovanni Ferretti, tortonese doc, legato a Garibaldi da saldi vincoli di amicizia, da quella di Fausto Carbone che partecipò all’ultima spedizione garibaldina sul fonte francese nel 1915, dai ritratti di alcuni garibaldini (Camillo Barrett, Alberto Leardi, Carlo Francesco Bersani) e da preziosi reperti garibaldini: l’orologio da campo e il coltello da caccia appartenuti a Garibaldi. Un gran numero di visitatori ha affollato le sale nella giornata di giovedì 17 esprimendo vivo apprezzamento per la mostra che verrà riaperta in occasione delle Giornate di Primavera del FAI (sabato e domenica 26 e 27 marzo) per continuare poi fino al 25 aprile con i seguenti orari: giovedì, venerdì dalle 16 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Pamela Villoresi nel tragico ruolo femminile di Medea TORTONA - Medea è la donna della tragedia che porta la sventura con sé. Ogni evento le gioca contro e non sa più a chi appigliarsi perché tutti i motivi precedenti di vita e di felicità suoi e di chi sta con lei si convertono in tradimenti e delusioni che la colpiscono e la consumano. “La passione è per noi mortali la ragione dei mali più grandi”: è in questa frase di sfogo e di dolore che intravediamo il nucleo sanguinoso di tutto il dramma: chi arde di sentimento poi brucia di vendetta e rancore e non riesce ad arrestare il suo impeto distruttivo. Mercoledì 16 marzo al “Civico” di Tortona una messinscena semplice eppure potente della tragedia euripidea “Medea”, con una Pamela Villoresi in grande spolvero, insieme a David

Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

TORTONA E TORTONESE

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Sebasti, Renato Campese, Silvia Budri de Maren, Maurizio Panici (che ha curato anche l’adattamento e la regia), Andrea Bacci e Elena Sbardella, con una scenografia essenziale e scabra che giustamente ha lasciato spazio alla recitazione, ai monologhi, allo svolgimento cruento e indomabile del destino ostile alla donna: tradita da Giasone, considerata nemica della nuova città dell’ex marito, cerca spiegazioni e trova respinte e allonta-

namenti. Il suo carattere è istintivo e puro e la conversione in rabbia la condanneranno all’omicidio e alla dannazione (“La mia superbia mi condanna all’infelicità”). Giasone, in giacca di pelle e anfibi (unica concessione scenica al moderno) le rimprovera anche di aver vinto in battaglia con gli Argonauti per merito di Afrodite e non suo e poi che ha sposato la figlia di Creonte per dare un futuro migliore ai loro figli, a cui per nulla al mondo vuole rinunciare. Medea dunque si ritrova tradita, accusata e sola: “Desidero solo la morte, quello che era tutto per me si è rivelato il peggiore degli uomini”. Nella scena iniziale Medea-Villoresi è sotto un telo rosso che piange il suo sconforto senza limite, come alla fine: un’inerzia e una

Riunito il Comitato per le Quattro Province MONLEALE - Sabato 19 marzo a Monleale, in Val Curone, si è svolta la prima assemblea del Comitato per il territorio delle Quattro Province (ComT4p), di cui è presidente Giuseppe Raggi, sorto per contrastare criticamente i progetti di impiantistica eolica che dovrebbero interessare i crinali delle valli Borbera, Curone e Staffora, con pesanti impatti ambientali e sull’economia locale. Da parte del pubblico che ha riempito la sala è stata espressa diffusa contrarietà ai progetti, e sono state avanzate una serie di proposte per uno sviluppo sostenibile del territorio montano delle valli confinanti delle province di Alessandria, Pavia, Piacenza, Genova. Sono stato raccolte numerose adesioni al comitato ed è stata presentata l’iniziativa “In cammino per i nostri crinali”, un gran-

immobilità che invece nascondono il fuoco della vendetta e il rosso del sangue da spargere per annientare chi ha messo al mondo e distruggere chi l’ha rovinata. Prima della fine tragica usa i suoi figli per portare in dono alla figlia di Creonte dei gioielli avvelenati che la faranno agonizzare prima di ucciderla, così come Creonte stesso morirà di crepacuore. La vendetta è consumata: lei avversata da tutti, ha distrutto tutti per concludere in gloriosa e funebre solennità la sua misera vita di condannata. “Sebbene io li avrò uccisi, io li amavo: donna di sventura, povera Medea”. Il gesto risolutivo di una madre assassina chiude con il pianto di vittima e carnefice un superiore dolore che non ha saputo spiegare. d.f.

ASSOCIAZIONE / CASTELNUOVO S.

Successo per le patate con la “Franca Cassola Pasquali” Sabato 19 e domenica 20 marzo i volontari dell’associazione “Franca Cassola Pasquali” erano presenti, in occasione della festa di San Giuseppe, in piazza a Castelnuovo Scrivia sul sagrato della chiesa parrocchiale proponendo l’iniziativa “Le patate della ricerca” a favore dell’Unità di Senologia. L’appuntamento ha avuto un ottimo successo e ora il progetto benefico si sposta a Tortona, dove l’iniziativa sarà poposta sabato 2 e domenica 3 aprile.

EVENTI / SALE

Le ricette de “Il cuoco dei sensi” La sera di venerdì 18 marzo, a Sale, nella sala consiliare del municipio, si è riunito un gran numero di persone interessate e attente per la presentazione del volume “Il cuoco dei sensi” della scrittrice castelnovese Chiara Parente. Dopo il saluto, anche a nome del sindaco, dell’assessore alla cultura Daniela Sicbaldi, ha introdotto la serata il professor Gianvincenzo Chiodi. È intervenuta poi l’autrice del libro, la quale ha sottolineato che le ricette da lei raccolte non sono creazioni di grandi chef, ma quelle elementari, poco costose, talvolta frutto del “riciclo” degli avanzi di pasti precedenti, proprie della tradizione di Tortona e del tortonese: ricette colte dalla viva voce di vecchie e giovani casalinghe, che ne conservano ancora i semplici segreti. A conclusione dell’incontro, un gradito assaggio di due delle proposte del libro, realizzate da Bruna Arzani, docente del corso di cucina dell’A.I.C. salese.

APPUNTAMENTI / SALE Rossana Boldi ospite dell’A.I.C. Questa sera, alle ore 21, la senatrice tortonese Rossana Boldi, su invito dell’A.I.C., sarà a Sale nella sala consiliare, per parlare di “Impatto della legislazione europea sull’Italia”.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Letizia Romiti a Caleidoscopio Nel Caleidoscopio in onda alle ore 20,30 di domenica 27 marzo e in replica alle ore 20,30 di martedì 29 marzo, Andrea Bobbio proporrà un bel concerto d’organo eseguito dalla professoressa Letizia Romiti il 1° ottobre 2010 nella basilica di Santa Croce di Boscomarengo in provincia di Alessandria. Nel variegato programma brani del XVI secolo di autori quali G. Cavazzoni, A. Majone, C. Merulo, e dell’800, tra cui Puccini e Pietro Mascagni. L’artista introdurrà le composizioni. La trasmissione si può ascoltare su FM 96.400 e sul sito www.radiopnr.it.

ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE

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LA SICUREZZA DEL SANGUE COMINCIA DA ME

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de raduno escursionistico che, attraverso i crinali delle tre valli, vedrà convergere sui 1700 metri della cima del Monte Chiappo valligiani e frequentatori del territorio, tutti interessati alla tutela dell’ambiente appenninico minacciato dai progetti di eolico industriale.

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Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA

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Giovedì 24 marzo 2011 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva ore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 – 10 – 11.15 – 18 (prefestiva ore 18); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 21); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9;

VAL

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 marzo 2011 Giovedì 24 marzo: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Venerdì 25: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Sabato 26: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Domenica 27: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143

Consegnate le “Margherite d’Oro” 2011 nella serata di Borghetto Borbera

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

76255) Lunedì 28: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Martedì 29: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Mercoledì 30: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Edicole aperte domenica 27 marzo 2011 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.

Valerio Binasco in scena al Giacometti

Il Tour Gastronomico compie 33 anni Le “Crociate” a teatro BORGHETTO B. - L’eccellenza della cucina del territorio, le iniziative in programma per l’Expo 2015 e la realtà imprenditoriale di un gruppo di soci, una politica provinciale e regionale orientata allo sviluppo anche per le iniziative sportive della valle: questo in sintesi quanto emerso dalla serata di lunedì 14 marzo scorso, presso il Mulino Lounge Bar di Borghetto, durante la celebrazione del XXXIII anniversario del Tour Gastronomico delle Valli Borbera e Spinti, che richiama ogni anno nelle due valli migliaia di turisti appassionati di natura e gastronomia. Massimo Martina, presidente dell’associazione Albergatori delle valli Borbera e Spinti ha parlato di “un’associazione costituita fra imprenditori amici e collaborativi, uniti dall’amore per le eccellenze enogastronomiche e che, oggi, rinnovano questa collaborazione con la distribuzione delle targhe ufficiali a tutti gli appartenenti al Tour”. Sergio Vastano è stato presentatore di questa distribuzione con il suo abituale umorismo e la sua allegra presenza, ha registrato la serata con la sua troupe del canale 7Gold per il programma “Sapori e Piaceri”. Durante i giorni successivi

sono stati registrati anche altri momenti in giro per le Valli Borbera e Spinti, per raccontare ai telespettatori questi luoghi e i loro sapori. Un breve riassunto poi sui passi fatti, sempre in direzione dell'Expo 2015, ha poi accompagnato l’esposizione in anteprima del volume sull'Expo Diffusa e Sostenibile che vede uno dei suoi percorsi snodarsi fuori dalla Lombardia fino alle valli del Tortonese, comprese la Val Borbera e Spinti, fino a Genova. Durante la celebrazione del compleanno del Tour Gastronomico sono stati premiati con le “Magherite d’Oro 2011” lìassociazione Sahaja Yoga, presente da

vent’anni e la senatrice Rossana Boldi per l'interessamento dimostrato allo sviluppo di queste valli. Aldo Gandolfi, che ritirava il premio in rappresentanza di Sahaja Yoga, ha ringraziato i soci e tutti gli abitanti della valle per l'accoglienza sempre rispettosa e civile. La senatrice Rossana Boldi ha ringraziato per il premio ricevuto, dichiarando che “non mancheremo mai nei confronti di questo territorio, con amicizia e sostegno”. Questo commento si sovrappone anche a quello scritto dal presidente della Regione Roberto Cota, assente giustificato per un’importante riunione politica, che si è detto “orgoglioso di essere socio

onorario, quindi uno di voi”. Poi è stata presentata l’iniziativa “Chef for Children”. Il dottor Filippo Leonardo, direttore dell'Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma Onlus (presso l'Ospedale Gaslini di Genova), ha presentato l'importanza del sostegno alla ricerca scientifica sui tumori cerebrali pediatrici e, a nome dell’Associazione di cui è direttore, ha poi consegnato un certificato di ringraziamento per gli chef che hanno contribuito in prima persona con una donazione incentivando poi quella del pubblico nel corso della serata e ha consigliato di visitare il sito www.neuroblastoma.org. Alcuni simpatici scambi di battute hanno poi caratterizzato l’intervento di Roberto Giordano, cabarettista e presentatore su Rete4 del programma “Correndo per il Mondo”. Tutti potranno trovare in distribuzione il nuovo libretto con Leonardo da Vinci “goloso” in copertina. Per i più moderni e tecnologici, che l'anno scorso hanno scaricato dal sito www.valborberaespinti.com 30.197 copie in versione digitale sarà presto disponibile il medesimo nuovo libretto con cartina turistica, date del tour e menù completi. a.m.

Il calendario degli appuntamenti dell’A.I.D.O di Novi NOVI LIGURE - L’A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori di Organi e di Tessuti) Gruppo Frederick di Novi presieduto da Isabella Sommo (aidonovi@libero.it.), dedicherà il 2011 a promuovere la conoscenza delle finalità associative con una serie di iniziative destinate a una variegata pluralità di soggetti. Il programma previsto per il primo semestre inizia mercoledì 30 marzo, alle ore 15.30, quando si svolgerà, presso la Biblioteca Civica novese, un importante seminario dal titolo “I Farmaci equivalenti: diamo una risposta alle tue domande”. Venerdì 15 aprile, presso il Museo dei Campionissimi, si terrà una conferenza “Il ciclismo e la solidarietà”, con la partecipazione del giornalista sportivo Marino Bartoletti e la testimonianza del ciclista Michael Pren-ner, che ha subito un trapianto di

reni, attualmente Presidente della società sportiva “Transplant Sportclub Sudtirol Alto Adige”, fondato nel 1990, come primo gruppo sportivo per trapiantati d’organo in Italia; nel pomeriggio seguirà una pedalata da novi Ligure a Castellania con la collaborazione delle “Società ciclistiche novesi”. Mercoledì 27 aprile, vi sarà un interessante incontro con Francesco Abate dal titolo “Incontro con l’Autore”. Il brillante e poliedrico giornalista cagliaritano redattore di ”L’Unione sarda”, con Saverio Mastrofranco (pseudonimo usato dall’attore Valerio Mastrandrea), ha pubblicato il romanzo “Chiedo scusa”, ispirato alla sua storia personale di trapiantato di fegato. Sabato 28 maggio, presso la Parrocchia del Sacro Cuore, alle ore 18, si celebrerà la S. Messa del Donatore, con la

presenza del Vescovo Mons. Canessa. A Giugno, con data ancora da stabilire, si terrà un mini convegno “Donazione ed interculturalità senza frontiere”. Si tratta di un innovativo progetto realizzato in collaborazione con la Sezione Provinciale A.I.D.O., nato dalla necessità di attivare uno strumento di promozione che aiuti la popolazione a informarsi sulle tematiche della donazione di organi e tessuti. Infine, sono previsti incontri informativi presso la CRI di Novi Ligure, il Comando della Guardia di Finanza e il Gruppo Scout novese. Fervono già i preparativi anche per la realizzazione del “Calendario Artistico Novese 2012” in collaborazione con l’associazione culturale Orizzonti Nuovi e il coordinamento del professor Osvaldo Rapetti. Vittorio Daghino

NOVI LIGURE - Prosegue domenica 27 marzo la stagione teatrale 2010/2011 con “Crociate”, spettacolo liberamente ispirato a “Nathan il saggio”, il capolavoro del drammaturgo Gotthold Ephraim Lessing, scritto tra il 1778 e il 1779, testo e regia di Gabriele Vacis con Valerio Binasco. Il testo, che dà voce all’insofferenza per il fanatismo religioso, offre molteplici spunti di riflessione sulla necessità di elaborare percorsi di pace e di reciproca tolleranza, indispensabili per superare le diffidenze e favorire una reale integrazione tra le genti. La vicenda si svolge a Gerusalemme nel corso della terza crociata, dove Nathan, perduti moglie e figli in un pogrom antisemita, adotta un’orfana cristiana di nome Recha. Durante un terribile incendio, Recha viene salvata da un giovane templare che se ne innamora, ma il cavaliere viene catturato dai soldati del Sultano Salah EdDin. Quest’ultimo, colpito dalla somiglianza del giovane con il fratello misteriosamente scomparso anni prima, gli concede la grazia. Il templare domanda la mano di Recha a Nathan, il quale scopre che i due innamorati sono in realtà fratello e sorella, entrambi figli di Assad, fratello scomparso del sultano Salah Ed-Din. Al termine della vicenda cristiani, ebrei e musulmani si riuniscono come membri di un’unica famiglia, superando le diversità delle tre confessioni religiose. Binasco diventa una sorta di esploratore a cavallo tra storia antica e moderna e ci accompagna in un viaggio dai sapori orientali con riferimenti continui alla quotidianità di ognuno di noi, in un monologo molto agile. Da Lessing, passando per Zvi Kolitz, Qohèlet e l’Antico Testamento, tutto ruota intorno al rapporto con Dio nelle tre religioni, cristianesimo, ebraismo e islamismo, mettendone in scena le differenze per sottolinearne, in realtà, le moltissime, inevitabili collisioni. Proprio come Lessing, Vacis vuole usare

Valerio Binasco

la propria poetica per esprimere tutta la stanchezza del mondo contemporaneo rispetto ad un fanatismo religioso dilagante. La scenografia orientale, nella quale Binasco è un naufrago, viaggia su una sorta di zattera invisibile, minimale e sontuosa e introduce in campi di battaglia insanguinati percorsi dai templari, monaci e guerrieri allo stesso tempo e le musiche concorrono a creare l’atmosfera in un rimando altalenante tra passato e presente. Coinvolgente il legame tra la storia collettiva e quella personale, leitmotiv dello spettacolo, che diventa uno degli elementi più affascinanti, specialmente nel finale. Binasco, novese di nascita, dopo essersi diplomato nel 1988 presso la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova, comincia a collaborare con lo stesso teatro, per il quale porta in scena diverse opere di Goldoni. Vince il premio Ubu per la sua interpretazione di “Amleto”. Con il Teatro Stabile di Genova, inizia l’attività di insegnante di recitazione e porta in scena diverse opere di Beckett, Gogol’ e Shakespeare ed in seguito quella di regista teatrale, dirigendo tra gli altri “Il gabbiano” di Anton âechov; ha lavorato presso il Teatro di Firenze e il Teatro di Parma. Per il cinema, ricordiamo “Texas” di Fausto Paravidino, “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini, “Un giorno perfetto” di Ferzan Ozpetek, “Noi credevamo” di Mario Martone. Ha vinto il Premio della Critica 2010 per la regia di “Sonno”. Per informazioni, è possibile rivolgersi alla biblioteca. Michela Ferrando


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Il Vescovo a Silvano e Fresonara domenica 20 marzo

Le cresime in Valle d’Orba

SILVANO D’ORBA - Il vescovo, Mons. Martino Canessa, in una splendida giornata di sole, che preannunciava l’imminente primavera, si è recato domenica 20 marzo a Silvano d’Orba e a Fresonara per cresimare i giovani, ansiosi di incontrarlo. Le chiese erano splendide, arricchite da addobbi floreali estremamente efficaci pur nella loro essenzialità. Le cantorie hanno reso ancor più solenne la funzione, inducendo i fedeli a un maggior raccoglimento. I ragazzi: 13 a Silvano e 5 a Fresonara erano composti, attenti, giustamente emozionati. Dopo il saluto di benvenuto espresso da Alice unitamente alle promesse e al ringraziamento a Sua Eccellenza, il sindaco di Silvano d’Orba Ivana Maggiolino, ha espresso la propria contentezza porgendo un caloroso benvenuto a nome della comunità al Vescovo confermandogli sentimenti sinceri di rispetto ed affetto. Sua eccellenza ha risposto dichiarandosi lieto di trovarsi ancora una volta fra noi; ha voluto ringraziare il sindaco, la catechista e in particolare Mons. Sandro Cazzulo con affetto, riconoscente per i servizi resi nelle due parrocchie, nel novese ed in tutta la diocesi. Si è rivolto quindi ai giovani cresimandi, invitandoli ad alcune riflessioni; per loro, infatti, la fanciullezza sta diventando un ricordo e stanno decisamente entrando negli anni giovanili, belli ma deli-

Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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cati. “Sentite grande bisogno di libertà, che a volte però coincide con il fare ciò che volete. Questo sentimento è naturale, bellissimo, provato da tutti, ma camminare da soli alla vostra età può significare talvolta commettere degli errori”. Queste le parole del Vescovo, che ha poi suggerito di appoggiarsi in primo luogo alla famiglia: i genitori possono anche entrare in conflitto con i figli, ma pensano sempre al loro bene, disposti a dare una mano, affettuosamente. Pare poco intelligente voler fare a meno del loro sostegno. Di conseguenza occorre che per propria decisione si permetta ai genitori di compiere efficacemente il proprio ruolo. “La seconda opportunità” continua il Vescovo, “è offerta dal Signore che, oggi, si mette a disposizione. Credeteci e chiedetelo con la preghiera. Vi do ancora un suggerimento: date una ma-

no al Signore, siate presenti nella Comunità Cristiana, pronti a collaborare, sarete più affezionati alla Chiesa ed il pensiero del Signore rimarrà nella vostra vita”. In un silenzio attento e rispettoso i fedeli ascoltano partecipi e in cuor loro ringraziano l’amato vescovo per le sue parole sincere ed appassionate che lo avvicinano ancor più alla comunità. Al termine Mons. Canessa si è augurato che i genitori, i padrini e le madrine sentano tutta la responsabilità dell’impegno educativo, aiutati in questo dall’intera comunità. Poi ha spiegato il rito della Santa Cresima perché tutti potessero comprenderlo al meglio. Al termine della funzione i ragazzi, i familiari e tutti i presenti sorridevano rilassati, commossi, sentendosi uniti da qualcosa che trascende il tempo e il luogo e che forse ha un poco il sapore del Paradiso. Maria Ausilia Piano

Concorso fotografico per la fiera di S. Caterina NOVI LIGURE - Oggi, giovedì 24 marzo, presso il “Centro Fieristico Dolci Terre di Novi”, si svolge la cerimonia di premiazione delle scuole primarie e secondarie di primo grado che hanno partecipato al “Concorso fotografico” abbinato alla Fiera di Santa Caterina. L’edizione 2010, che ha visto sempre l’azienda “Elah Dufour Spa” come sponsor ufficiale, prevedeva due sezioni: “Noi protagonisti in Fiera - I vari volti e le più belle atmosfere della Fiera di S. Caterina 2010” e “Noi tra gli animali della fattoria… alla Fiera del Bestiame di Santa Caterina 2010”. Le fotografie presentate, tutte molto originali, sono state stampate sopra delle magliette che il giorno della premiazione verranno indossate dagli studenti dell’Istituto per il Turismo Ciampini Boccardo di Novi Ligure. Per l’occasione è stato predisposto uno speciale “dvd” contenente le più significative immagini delle cinque precedenti edizioni del concorso artistico/fotografico. Tutti i magnifici lavori saranno esposti presso il Centro Fieristico per tre giorni, sino al 27 marzo.

Campionato italiano di Korfball ARQUATA S. - Si svolgerà domenica 27 marzo, dalle 9 alle 13, ad Arquata Scrivia presso il palazzetto dello sport il “Campionato italiano di Korfball 2011”, lo sport misto simile al basket dove uomini e donne giocano insieme. La manifestazione, realizzata con il patrocinio del Comune ospitante, vedrà scendere il campo tre agguerrite squadre: Arquata Korfball (Pionieri), ASK 03 (Arquata Nuove Leve) ed EvanSalus Padova. Dopo il derby fra Arquata Pionieri e Arquata Nuove Leve, dalle 11 alle 12 la perdente del derby sfiderà l’EvanSalus Padova e infine dalle 12 alle 13 la vincente della stracittadina arquatese sarà contrapposta al Padova. Il torneo valido per il titolo di “Campioni Italiani 2011 di Korfball” prevede un triangolare con partire da 40 minuti ciascuna (due tempi da 20 minuti). La squadra più forte sul campo, attiva dal 2007 e imbattuta in Italia, è l’EvanSalus Padova che ha vinto, per tre volte gli unici rivali all’ASK 03 Arquata Nuove Leve. La seconda squadra italiana con più vittorie in sfide ufficiali è l’Arquata S. Korfball Pionieri che, allenata da Massimo Cereda, ha vinto la Coppa Italia 2005 e la Supercoppa Italiana 2005. La realizzazione della manifestazione del 27 marzo è stata possibile grazie all’interessamento dell’edicolante arquatese Massimo Cereda, uomo chiave per il korfball italiano che riveste quattro incarichi ufficiali: presidente dell’Italian Korfball League, allenatore della nazionale, allenatore ASK O3 Arquata Nuove Leve e responsabile della promozione del korfball nelle scuole. Arbitro della competizione sarà il Presidente della Federazione Italiana Korfball Domenico Bencivenga, l’uomo che per primo portò questo sport misto in Italia nel 2003. Al termine ci sarà la festa tra le squadre partecipanti in stile “quarto tempo” del rugby.

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IN BREVE EVENTI / NOVI LIGURE

Al Museo dei Campionissimi i busti in bronzo di Coppi e Girardengo Il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, in occasione del passaggio della corsa Milano - Sanremo, ha deciso di dedicare la giornata sabato 19 marzo, al ricordo dell’anniversario della nascita di Costante Girardengo, avvenuta il 18 marzo 1893. Alle ore 10,30 il sindaco e le autorità hanno presentato la gigantografia del primo Campionissimo, posta sulla vetrata del Museo accanto a quella di Fausto Coppi e nell’area verde esterna, sono stati scoperti i busti in bronzo di Coppi e Girardengo, opera di Mario Leveni. Una bicicletta e altro materiale appartenuto al “Gira” sono stati prestati al Museo da Giovanni Meazzo, che è stato un ottimo corridore, poi fermato da un infortunio e oggi affermato meccanico. Infine è stata inaugurata la mostra dello scenografo e illustratore casalese Max Ramezzana con una ventina di disegni che ritraggono i vincitori della Milano - Sanremo di ieri e di oggi. A mezzogiorno circa i corridori sono passati in Viale dei Campionissimi e hanno proseguito verso Sanremo.

SCUOLA / POZZOLO FORMIGARO

L’Italia disegnata dai ragazzi Nel salone consigliare del comune è stato presentato il manifesto dei 150 anni dell’Unità d’Italia, molto suggestivo e ricco di significato, realizzato dagli alunni della scuola media “Dante Alighieri”. Nel lavoro è rappresentata l’Italia tricolore unita da un filo che, con i colori della creazione dell’universo, la unisce ad esso. Il bordo dorato trasmette un messaggio profondo: l’unione dell’intera umanità. Il manifesto è stato molto ammirato e apprezzato dai pozzolesi.

TEATRO / VIGNOLE BORBERA I “Sukrouni” di Stazzano in “Destinazione sconosciuta” Sabato 26 marzo, alle ore 21, nel salone parrocchiale di Vignole Borbera, il Comitato Femminile della C.R.I. vignolese presenta la compagnia dialettale stazzanese “I Sukrouni” che metterà in scena la farsa in un atto “Destinazione sconosciuta ovvero Do k’andremu a finì?”. Soggetto, sceneggiatura e regia sono di Franco Carrega, l’ingresso è ad offerta.

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Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

Serata con il professor Castagnello sui 150 anni dell’Unità

A Brignano “L’Italia s’è desta” BRIGNANO F. - In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Comune di Brignano Frascata mercoledì 16 marzo, nei locali del Polo culturale, ha organizzato una serata celebrativa dal titolo “L’Italia s’è desta”. Ospite il professor Gianni Castagnello, docente di filosofia e storia al liceo “Peano” di Tortona, che ha ripercorso i punti salienti del Risorgimento fino alla proclamazione dell’Italia unita. Con le già note capacità di analisi storica che lo contraddistinguono, Castagnello evidenzia come, sebbene in seguito all’invasione longobarda l’unione dell’Italia svanirà fino al 1861, numerose furono le voci che lungo i secoli annunciarono un’idea di unificazione. Voci culturali nelle opere di Dante, Petrarca, Machiavelli, Manzoni; voci straniere che sempre riconobbero un forte carattere nazionale nella nostra produzione artistica. Lo spirito risorgimentale italiano nacque nel clima europeo favorevole alla formazione degli stati nazionali e coinvolse gli strati più colti della popolazione. Uno spirito che animò soprattutto i singoli, grandi nomi della storia ma anche giovani sconosciuti ai più. Come nell’e-

pisodio di Giovanni Battista de Rolandis e Luigi Zamboni, i due studenti che nel 1796 a Bologna promossero il primo tricolore e per questo furono torturati fino alla morte. Tra i grandi nomi, Castagnello ricorda Giuseppe Mazzini il quale, nonostante le insurrezioni disastrose, riuscì a trasmettere con passione le idee fondamentali di unità, indipendenza e libertà. Segue Carlo Alberto di Savoia, capace di legare la sua casata al destino dell’Italia concedendo lo Statuto Albertino e ponendosi alla guida delle Guerre d’Indipendenza. Il conte Camillo Benso di Cavour seppe poi condurre il Regno di Sardegna e il Regno d’Italia verso il sistema liberare e parlamentare. La spedizione dei Mille, disposta da Giuseppe Garibaldi all’inizio del 1860, raccoglieva giovani

provenienti soprattutto dalle regioni settentrionali, tra cui anche un gruppetto di tortonesi. Tra questi da segnalare il nostro Alberto Leardi che come tanti giovani morì donandosi generosamente alla Patria. Tanti uomini quindi che hanno fatto l’Unità, dietro ai quali spesso operavano donne con meno diritti e permessi d’azione, ma similmente mosse da spirito patriottico. Alla sua proclamazione, il Regno d’Italia dovette affrontare diversi problemi: creare una coscienza civile e politica nei nuovi cittadini, dotare l’intero territorio di infrastrutture e combattere il brigantaggio meridionale. Le conquiste ottenute in questi 150 anni, nota Castagnello, hanno condotto il nostro Paese verso la repubblica democratica, lo sviluppo economico e un sistema di tutela dei diritti e della sfera sociale, propri di una nazione civile e impensabili per la frammentazione politica precedente all’unificazione. Rimangono però aperte numerose sfide: le difficoltà dello sviluppo economico e del lavoro per le generazioni più giovani, il problema della legalità e della tutela del patrimonio artistico e paesaggistico. Valeria Sala

In viaggio nel mondo delle canzoni SAREZZANO - Il piccolo comune di Sarezzano, immerso nel verde della natura tra le colline del tortonese, ospiterà venerdì 25 marzo, presso la Società di Mutuo Soccorso, alle ore 21, il concerto “Nel blu dipinto di blu”. La calda voce del tenore Giorgio Trucco interpreterà le più belle melodie che hanno fatto la storia della grande canzone italiana, come recita il titolo che richiama lo splendido motivo di Domenico Modugno, vincitore del Festival di Sanremo del 1958. Quello di Sarezzano è dunque un invito per un “viaggio musicale” tra le canzoni che hanno segnato la storia del costume italiano. L’esecuzione musicale è affidata ad Andrea Albertini al pianoforte che, insieme al violoncello di Arianna Menesini e alle percussioni di Luca Moretti, condurrà gli spettatori in un nostalgico ed emozionante viaggio musicale tutto italiano.

L’ANMI e le Dame di Carità Suoni tricolori a Casalnoceto

TORTONA - Il gruppo tortonese ANMI ha stretto una collaborazione con le Dame di Carità di San Vincenzo per coordinare la distribuzione dei viveri ai bisognosi che si svolge il primo venerdì del mese. L’invito era stato rivolto dalla signora Angeleri segretaria delle Dame di Carità e vedova del

marinaio Gianni, in seguito ad alcuni problemi che si erano verificati in occasioni precedenti. Venerdì 4 marzo nel primo giorno di intervento del gruppo ANMI, erano presenti il presidente Giuseppe Calore, il comandante Franco Pernigotti, i soci Francesco Montobbio, Italo Reginato, Franco Donati e Ugo Ferrari. E’ stata espressa soddisfazione da parte di tutti, in primo luogo dei bisognosi che si sono sentiti sicuri e garantiti da ogni prevaricazione nonché dalle Dame di carità che hanno svolto il loro impegno con serenità. Il gruppo ANMI continuerà la propria opera ogni mese.

CASALNOCETO - “L’Italia s’è desta” è stato il titolo di uno spettacolo a cura del M° Andrea Albertini organizzato nella serata del 19 marzo, dal Comune e dalla Pro Loco di Casalnoceto nel salone SMS, addobbata con il tricolore. Musiche, canti e letture hanno condotto il pubblico, nell’atmosfera degli anni del Risorgimento.

Emanuele Arrigazzi, la voce recitante, ha letto testi d’epoca, mentre il tenore Giorgio Trucco, ha eseguito brani di opere classiche e canti tradizionali. La violinista Livia Hagiu, già componente dell’orchestra Filarmonica di Bucarest e attualmente in forza a varie prestigiose orchestre filarmoniche piemontesi, ha suonato il violino accompagnata da Albertini al piano. Lo stesso Maestro ha illustrato lo spirito dello spettacolo dove hanno trovato posto anche canti della tradizione risorgimentale. La serata si è conclusa con “Fratelli d’Italia” e con un generoso rinfresco, offerto dalla Pro Loco. a.b.

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IN BREVE EVENTI / TORTONA

Gli alunni del S. Giuseppe al Museo del Mare Lunedì 7 marzo gli alunni della scuola di infanzia San Giuseppe, accompagnati dalla coordinatrice Suor Bruna e dalle maestre Paola e Marina, e per l’occasione anche dalla mamma di un alunno la signora Nadia, hanno fatto visita al Museo del Mare. Ad attendere i 33 alunni tutti disciplinati e corretti, il Presidente del Museo Francesco Montobbio, il Comandante Franco Pernigotti e i soci Italo Reginato, decorato con medaglia di bronzo al valore della Marina Militare, Mario Boschi, Remo Marchetti e Andrino Canciani. Gli alunni curiosi di vedere cimeli e oggetti storici hanno fatto molte domande al comandante Franco Pernigotti che ha risposto narrando anche gli avvenimenti degli eroi Tortonesi della Marina che si sono impegnati per la Patria.

ASSOCIAZIONI / VIGUZZOLO Serata benefica per la senologia tortonese Torna uno degli appuntamenti che in Val Curone e in tutto il tortonese ha sempre richiamato tanta gente rappresentando una tradizione che ora si vuole riproporre in grande stile. Così, sabato sera 26 marzo alle ore 21,30 presso la società “La Fraterna” di Viguzzolo viene organizzata la Veglia del Cacciatore. Si balla con l’orchestra spettacolo “Roberto Perugino”. All’interno della sala sarà anche allestita una mostra fotografica per ricordare come erano le veglie del passato. Questo appuntamento oggi ha un valore ancora più nobile e importante perchè il ricavato della serata sarà devoluto all’associazione “Franca Cassola Pasquali” Onlus per l’Unità di Senologia dell’ospedale di Tortona. Nel corso della serata ci sarà anche un ricco buffet. Per le prenotazioni ci si può rivolgere al bar Milano di Viguzzolo.

COMMEMORAZIONE / GARBAGNA

Il 66° anniversario della Liberazione Nel 66° Anniversario della Resistenza il Comune di Garbagna e l’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) ricordano i Caduti per la Patria con una manifestazione che si terrà domenica 27 marzo. Alle ore 9,45 sarà celebrata la Messa nella Chiesa Parrocchiale in suffragio dei Caduti officiata dal parroco don Lino Tamburelli, alle ore 10,30 saranno deposte le corone al Monumento ai Caduti e alla lapide dedicata ad “Argo” (Aldo Ravetta) Comandante partigiano caduto il 14 marzo 1945 e a quella ai Caduti per la Resistenza. Seguiranno i saluti del Sindaco Natalino Ormelli e del Presidente A.N.P.I. di Tortona Fedele Tranquilli. Alle ore 11 ci sarà l’orazione ufficiale del Presidente dell’associazione “Memoria della Benedicta” professor Andrea Foco.

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Da leggere

a cura della Redazione

a confronto “Caccia alle streghe” a Molino dei Torti Egr. Direttore, Scusate se intervengo sulla questione della Scuola materna di Molino dei Torti, ma non mi pare giusto, per quieto vivere, defilarmi e stare a guardare questo gioco al massacro nei confronti di due persone, con tanto di invenzione della camera buia ove rinchiudere i bambini, camera che nella scuola, che conosco bene, non esiste assolutamente… Lo posso fare, non certo per supponenza, ma sulla base di 16 anni di conoscenza dell’operato di una delle due maestre, Lorenza Bensi, che è stata 20-30 anni fa collega di mia moglie ed educatrice di tre dei miei figli. È ovvio che non posso mettere la mano sul fuoco su quanto può essere avvenuto in questi mesi, visto che il mio intervento riguarda un’epoca ormai lontana. Sul clima creatosi in Molino sono sinceramente sorpreso, conosco molti molinesi, alcuni di loro sono stati miei alunni, ho avuto occasione di apprezzarli in varie occasioni e non capisco ora questa animosità nel “linciaggio” morale delle due maestre. Forse occorrerebbe una consulenza presso il mons. Sergio Pagano, di Sant’Agata Fossili, responsabile dell’Archivio del Vaticano e che conosco come eccellente storico e studioso del fenomeno della “Caccia alle streghe” che caratterizzava il nostro mondo alcuni secoli or sono. Non mi dilungo in commenti che ovviamente sono soggettivi e quindi valgono poco o niente, ma voglio semplicemente citare dei fatti. Ho iscritto i miei figli a Molino per la comodità dell’accompagnamento di mia moglie, ma ne ero ben felice e, come me, parecchi altri genitori che portavano qui i bambini dai paesi limitrofi. Una “scuoletta” dotata di verde, pulitissima, piena di vitalità. All’inizio dell’anno scolastico le maestre non avevano alcun problema a lavorare in prima persona per ripulire e tinteggiare i locali, per creare addobbi allegri, per riordinare il tutto e poi via con tante iniziative. Ricordo le tradizionali feste le castagnate in cortile, le mascherate carnevalesche, le recite nel salone parrocchiale, le visite in Comune, o nelle cascine dove vi erano animali, le passeggiate in campagna, le merende primaverili nel frutteto fiorito dei Lodi, la partecipazione alle ricorrenze religiose con tanto di incontro successivo con il parroco don Nicrosini. Insomma il classico ritmo di una scuola materna ben condotta, con ovviamente tanto di attività didattica per acquisire le capacità di un bambino in età prescolare. Per le insegnanti era un susseguirsi di giornate assai faticose, poiché occorre fornire i primi elementi di autodisciplina e di accettazione del prossimo, favorire gli aspetti positivi del carattere e bloccare tendenze alla prevaricazione. Occorre anche abituare i bambini al controllo delle proprie funzioni fisiologiche, al nutrirsi in modo corretto, al riposo ristoratore, ai momenti di pausa riflessiva, al gioco collettivo. Sia come genitore esterno, sia tramite gli occhi di mia moglie, sono convinto che tutto funzionava a meraviglia e mi è capitato parecchie volte di complimentarmi con gli amministratori di Molino per l’ottima “scuoletta” materna che conviveva con la loro comunità. Nessun trauma nei miei figli che hanno fatto poi la loro strada di vita senza alcun retaggio negativo infantile. Unica cosa, di cui mi sono ricordato in questi giorni in cui la vicenda è balzata con evidenza sui giornali, l’insistenza da parte della “maestra Lorenza” a farli mangiare quanto la cuoca preparava. Insistenza che era dovuta a questo concetto: “Si deve abituare il bambino a non avere prevenzioni di sorta verso i cibi, deve nutrirsi, non si deve sottostare a sue autoesclusioni o pigrizie”. Educare vuol dire aiutare il bambino a gestirsi e a rapportarsi in modo corretto con il proprio corpo e con gli altri. Il gridare e insultare in continuazione, da parte degli adulti, è altrettanto sbagliato quanto il cedere su tutto. Potrei aggiungere altri aspetti relativi alla positività dell’esperienza scolastica molinese dei miei figli, ma il mio scopo è semplicemente quello di dare una testimonianza, per quel poco che può valere, di gratitudine e di amicizia. Rinnovo, in conclusione, la mia sorpresa di fronte a quanto sta accadendo; ho sempre provato rispetto nei confronti dei genitori che intendono tutelare i propri figli da eventuali errori educativi, errori che, a mio modesto avviso, non sussistono o che vengono così interpretati perché solitamente è molto più facile condannare che cercare di capire. Antonello Brunetti - via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Marcelo Barros

Sonia Scarpante

Il baule dello scriba

Non avere paura

Enrico e il mostro dell’ospedale

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San Paolo

Infinito

Pp. 217

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L’anno liturgico 2010-11 è caratterizzato dalla lettura domenicale del Vangelo di Matteo. Per l’occasione è uscita una nuova edizione, ampiamente riveduta, del commento a Matteo di Marcelo Barros uscito per la prima volta nel 2000. L’autore, monaco benedettino brasiliano, scrive “Il Baule dello Scriba come un sussidio per la lettura popolare della Bibbia che restituisce autenticità al messaggio di Matteo e smonta gli ostacoli al dialogo con l’ebraismo, con rigore, ma con un linguaggio discorsivo e “affettivo”. Barros, scrive questo testo sotto forma di lettera dove il suo interlocutore è direttamente la comunità ebraica nel quale il Vangelo di Matteo vide la luce e si rivolge a loro come a suoi contemporanei, protagonisti di un tempo “inquieto e privo di speranza”. Invita a rileggere il testo di Matteo a partire dall’amicizia e dalla complementarietà che si riscopre tra cristiani ed ebrei e lo attualizza, operando il confronto con le dinamiche del mondo attuale. Propone una rilettura a partire dal dialogo e dal più profondo rispetto per le tradizioni del giudaismo.

“La scrittura è fatica, sollievo, nutrimento, spaesamento, trascendenza. Il suo esercizio quotidiano ci solleva dalla vita e dal suo iter usuale e ci sazia come il pane di cui abbiamo bisogno per vivere. La scrittura ci rende forti, altruisti, provocanti e generosi. Ci commuove e ci adira. Ci nobilita. La scrittura gioca con noi tutte le emozioni della vita. Calarci in quelle emozioni significa rigenerarci. Non abbiate resistenze, perché la penna fa il resto”. A partire dalla sua esperienza di malattia l’autrice crea un libro che è speranza di guarigione, confessione, invito alla scrittura, condivisione di un cammino e testimonianza. Sonia Scarpante, che vive a Milano, nel 1998 vive la drammatica esperienza del tumore al seno che diviene occasione per rimettersi a pensare alla propria vita, per guarire dentro e fuori. Sonia ha fatto di questa vicenda dolorosa una missione: comunicare a coloro che incontra che il male è qualcosa che possiamo combattere e vincere, soprattutto quando facciamo verità dentro noi stessi. Scrive libri e fa corsi di scrittura terapeutica.

Salute oggi Durante tutto l’anno, ma soprattutto con l’arrivo della bella stagione la pubblicità, dai rotocalchi, alla TV, dai giornali ad internet, preme su questo o quel prodotto per la perdita di qualche chilo in più o su questa o quella crema dai risultati sorprendenti per la cura delle rughe o della cellulite. Così pastiglie, capsule, bustine, creme, fanghi, maschere, unguenti per la cura della pelle a buccia d’arancia e di tutti gli inestetismi che compaiono sul nostro corpo, riempiono gli scaffali dei reparti cosmetici dei supermercati e i banchi delle farmacie, che si forniscono di prodotti dedicati al riacquisto e mantenimento della nostra forma fisica. Ma tutto questo funziona? Secondo la pubblicità funziona eccome! Secondo chi usa questi prodotti un po’ meno. Senza demonizzare a priori

P. Bodrero

“Enrico e il mostro dell’ospedale” è un testo scritto “per piccoli lettori dai 4 ai 101 anni”. La prima chiave di lettura è quella più superficiale, destinata a un pubblico infantile, che trova nel libro avventura, amicizia e semplici riflessioni sui diritti dei bambini. La seconda, più profonda, è quella destinata a un pubblico adolescenziale e adulto, con diversi livelli di approfondimento a seconda della formazione culturale del lettore. In questa seconda chiave troviamo facilmente tematiche importanti come i diritti del fanciullo, la paura della diversità, il confronto con le paure ancestrali, lo sforzo prezioso del volontariato, il sostegno all'infanzia che soffre e il diritto alle cure gratuite e universali, senza distinzione di reddito, età, nazionalità, lingua, religione. Le illustrazioni accompagnano abilmente questo doppio impianto, diventando parte integrante del testo. I diritti d'autore del libro vengono devoluti in beneficenza per la realizzazione di un progetto dell’associazione per l’aiuto del giovane diabetico (AGD) di Piemonte e Valle d’Aosta.

a cura di Laura Notti

Buon senso e scelte consigliate

i prodotti per la bellezza o per la cura del corpo, per i quali molte case cosmetiche ed anche farmaceutiche spendono miliardi per lo studio, la realizzazione, il commercio e la pubblicità, c’è da dire che molte di noi si affidano ai prodotti pubblicizzati senza sapere effettivamente come funzionano o il perché dovrebbero funzionare, quindi, oltre che il buon senso e la consapevolezza nel capire che il nostro organismo non può avere risposte pressoché immediate a un farmaco, a una dieta o a una cura anticellulite, occorrerebbe anche una sommaria conoscenza dei meccanismi di certe sostanze, che possono agire sul nostro organismo in un senso o nell’altro. Per fare un esempio, usare una crema contro la cellulite a base di iodio può non essere la giusta scelta, specie se vi sono sofferenze tiroidee, oppure

assumere integratori alimentari o basare il proprio introito calorico su due barrette al giorno, può essere dannoso per il nostro metabolismo, e così via. E non si può neanche pretendere di ottenere risultati da una crema antirughe, quando ci si imbeve di radiazioni ultraviolette durante tutto l’anno, da una lampada solare. E’ bene usare prodotti per la cura del viso e del corpo o aiutarsi con integratori, ma è importante la scelta e la qualità di questi prodotti. Per quanto riguarda la cura del viso e del corpo, devono essere prodotti adatti al nostro tipo di pelle, considerando quindi il suo grado si secchezza; devono mantenere possibilmente un PH fisiologico, cioè acido (attraverso l’acidità la nostra pelle si difende) e devono reintegrare il film lipidico che mantiene la pelle morbida ed elastica naturalmente, considerando che que-

st’ultimo è carente nelle zone ove mancano le ghiandole sebacee. Devono soprattutto tenere conto, e questo dipende da noi, delle controindicazioni che si possono manifestare per il loro uso, come allergie o, come nell’esempio di cui parlavo, interazioni con farmaci. Per quanto riguarda gli integratori alimentari, se ne trovano oggi per tutte le occasioni, per la cura dei capelli, la diminuzione del peso, per la funzionalità intestinale, per le carenze di calcio, per controllare la fame, per le lievi sofferenze vascolari delle gambe, o per curare la cellulite “dall’interno”. A volte utili, come quelli a base di fermenti o in casi di carenze vitaminiche o convalescenza; a volte superflui in quanto in una dieta equilibrata, cioè varia, si trovano tutte le sostanze di cui il nostro organismo necessita per le sue funzionalità ed il suo benessere.


Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

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CURIOSITÀ

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Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

a cura di Daniela Catalano

Il coraggio di una giovane donna Esposte a Milano le “Teste” di Arcimboldo Fino al prossimo 22 maggio si può visitare a Palazzo Reale, a Milano, la mostra “Arcimboldo artista milanese tra Leonardo e Caravaggio”. La mostra è dedicata al pittore milanese Giuseppe Arcimboldo (1526 - 1593) il celebre autore delle Teste Composte, realizzate con frutta, ortaggi, conchiglie e pesci. Nato a Milano, il pittore visse per lungo tempo a Praga, alla corte degli Asburgo. L’iniziativa ha lo scopo di restituire Arcimboldo al suo contesto d’origine, fornendo una panoramica approfondita del clima culturale e artistico della Milano cinquecentesca. L’esposizione milanese merita una visita “per l’alto valore non solo delle opere in mostra, ma dell’intero percorso artistico creato per tracciare i contorni di quello che è stato l’estro di Arcimboldo”. L’iniziativa nasce in collegamento con la National Gallery of Art di Washington, dove è in corso un’esposizione dedicata alle Teste di Arcimboldo. La mostra, curata da Sylvia Ferino, la direttrice della Pinacoteca del Kunshistorisches Museum di Vienna, è suddivisa in nove sezioni e mette in luce il forte legame tra l’artista e la città meneghina. Le tele sono arrivate da famosi musei tra cui il Kunsthistorisches Museum di Vienna e il Louvre di Parigi. Si parte con due sezioni: una dedicata alle grandi officine del “lusso” del ’500 con i loro cammei, i vasi, gli scudi, le armi, i tessuti raffinati, i libri, le medaglie, le sculture e le stampe e l’altra ai disegni grotteschi di Leonardo provenienti dalla Pinacoteca Ambrosiana, da Venezia e Vienna e ai disegni e i dipinti di seguaci che ne compresero la lezione, per arrivare alla sezione Arcimboldo a Milano, che presenta le opere giovanili e quelle dei suoi maestri. Si entra poi nel cuore della mostra con le spettacolari Teste Composte (Stagioni ed Elementi), dipinte a partire dal 1563. Si incontra poi l’Arcimboldo inventore, animatore e regista di feste e tornei, il realizzatore di prodigiosi attrezzi e strabilianti mascherate per la corte, raccontato da venti disegni provenienti dagli Uffizi, uno studio di Giulio Romano dal Louvre e la cosiddetta “armatura milanese” forgiata da Giovanni Battista Serrabaglio per l’arciduca Ferdinando II. A chiudere la mostra ci sono altri capolavori, quali “L’ortolano” e “Testa reversibile con canestra di frutta”, da cui Caravaggio avrebbe preso ispirazione per la sua “canestra di frutta” della Pinacoteca Ambrosiana e per finire il dipinto scoperto durante la preparazione della mostra di Parigi e Vienna “Le quattro stagioni in una testa”, acquistato dalla National Gallery of Art di Washington. E’ la prima volta che Milano dedica al “suo” pittore una mostra così ricca e affascinante. Si può visitare il lunedì dalle 14.30 alle 19.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30, giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30. Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998

Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL)

Ree ha diciassette anni e vive nelle montagne del Missouri con due fratellini più piccoli e con la madre molto malata. Quando arriva la notizia che il padre ha impegnato la casa di famiglia per pagare la propria cauzione e che, se l’uomo non si presenta al processo, la casa sarà sequestrata, Ree si mette alla ricerca del genitore scomparso. Nessuno dei parenti o conoscenti vuole parlare o aiutarla e aleggia un’ostile omertà nei confronti dell’adolescente. Solo dopo aver affrontato molti rischi, la ragazza riesce a sapere che il padre é ormai deceduto. In tal modo ha la possibilità di evitare il sequestro e di or-

15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

chiusure mentali delle persone e dei sentimenti. La ricerca del padre si snoda lungo un cammino irto di trappole, silenzi, depistaggi. C’è una sorta di destino avverso, di tragedia incombente, nella sensazione di non individuare almeno una via d’uscita. È il dramma esistenziale e psi-

cologico di una ragazza che a 17 anni deve inventarsi in anticipo una vita che ancora non conosce, ma non si perde d’animo. Ree rappresenta l’altra faccia (la più giovane, quindi il futuro) di una comunità che ha toccato il fondo del male e forse é pronta per riscattarsi. Lo scopo della pellicola è quello di affermare che nella vita non bisogna mai scoraggiarsi o arrendersi ma che è necessario combattere fino in fondo per far trionfare la verità. Candidato a quattro premi Oscar, il film rappresenta una delle più belle sorprese cinematografiche di quest’anno ed è da ritenersi complesso, problematico e adatto per dibattiti.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... E anche le foto scattate nell’ultima vacanza, in un viaggio, una tavola imbandita, un gruppo di amici che soridono davanti all’obiettivo. La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Il gruppo dei cuochi della polentata organizzata in occasione del riuscito carnevale di Albarasca, frazione di Stazzano, immersa nel verde della Val Borbera. Foto inviata da Massimo Sorlino. Stampa Edizioni Tipografia Commerciale srl 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it

Direzione e Redazione

ganizzare una nuova vita. All’origine di “Un gelido inverno” c’è l’omonimo romanzo, scritto da Daniel Woodrell nel 2007, in cui l’autore ha descritto la realtà del Missouri che conosce molto da vicino. Lo scenario naturale ampio e spazioso entra in dilaniante contrasto con le ferree

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scherzo da prete di don Marziano

A cinque giorni dalla festa del papà, prendo in mano il saggio di Massimo Recalcati, edito da Cortina, dal titolo “Cosa resta del padre?”. La tesi da cui si parte è che i genitori sono oggi più preoccupati di farsi amare dai loro figli che di educarli, più ansiosi di proteggerli che di sopportarne i conflitti. Il che vale a maggior ragione per i padri. In modo un po’ provocatorio l’autore e psicoanalista ci dice che di questi tempi sono in realtà le madri a doversi sobbarcare la gestione della famiglia (casa, lavoro e figli) e anche quei compiti educativi che erano tradizionalmente demandati ai papà. Recalcati imputa al padre l’incapacità di dimostrarsi autoritario e dunque ciò che gli resterebbe è soltanto “la possibilità di testimoniare ai figli passioni, vocazioni, progetti, senza pretendere di proporre i modelli o i valori universali del passato”. Non so se il punto della questione stia davvero tutto lì perché esistono padri, anche nel 2011, presenti, premurosi, capaci di dire dei “no” e di testimoniare con il proprio comportamento, le proprie azioni, ciò che è bene e ciò che è male. Ecco cosa occorre: una testimonianza non ideale, ma reale. Se le parole hanno meno incisività, se scivolano spesso sulla pelle dei figli, gli esempi restano. E non si dimenticano. Vale per tutto e vale anche per la fede, la religiosità. Esempio. Se i genitori sono i primi a non credere, a non andare a Messa, a non confessarsi e a non fare mai la comunione, i figli, dopo la cresima, si perderanno per altre strade. I ragazzi capiscono tutto, elaborano tutto. Capiscono quando, sempre per esempio, i genitori li parcheggiano in oratorio e al catechismo per avere più tempo libero per loro stessi. Un’ora di svago. E nient’altro.


Giovedì 24 marzo 2011 IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

I Leoncelli cedono all’Albese al “Fausto Coppi”

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ALBESE:

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RETI: 31’ Mauri, 5’ st e 42’ st Santoro DERTHONA: Bodrito, Ambrosini, Mazzoleni, Canonico, Balsamo, Mauri, Motta, Montingelli, Colombo, Pellegrini (41’ st Tine), Bertocchi (30’ st Ariete). All. Melchiori. ALBESE: Russo, Del Buono, Nebbia, Patrini, Cagnasso, Antonelli, De Rosa (41’ st Ligotti), Odino, Santoro (47’ st Cusano), Sacco, Cornero (44’ st Cora). All. Rosso. ARBITRO: Andreini di Forlì

ASSISTENTI: Demoro e Orsi di Finale Emilia TORTONA - Momento molto critico in casa Derthona, alla seconda sconfitta consecutiva. I Leoncelli, dopo la sconfitta di Aosta, perdono anche contro una buona Albese in una partita delicata in chiave salvezza. Al “Coppi” la squadra tortonese, in chiara difficoltà fisica gioca solo un tempo, poi si fa rimontare da un avversario mai domo. Nei primi 45 minuti di gioco gli uomini di Melchiori fanno vedere qualcosa di buono ed al 31’ si portano in vantaggio grazie ad una incornata dello stopper Mauri che devia alle spalle di Russo un calcio di punizio-

L’autore del goal Fabrizio Mauri

ne di Pellegrini. Nella ripresa gli ospiti, guidati a centrocampo dall’ex di turno Sergio Odino, prendono coraggio ed al 5’ trovano il pareggio con una splendida girata al volo del bomber Santoro, sulla quale

Bodrito può fare poco. La squadra di mister Rosso continua a fare gioco e a rendersi pericolosa, centrando a 3 minuti dal termine la rete della vittoria ancora con Santoro autore di un tiro stupendo da fuori area. La sconfitta e i risultati delle altre pretendenti alla salvezza, lasciano il Derthona in una posizione di graduatoria preoccupante, in piena zona Play-Out. Il calendario prevede due trasferte consecutive molto insidiose a Santhià e a Lavagna: ci auguriamo che la squadra possa fare quadrato e risollevarsi da questa situazione che preoccupa non poco tutti i tifosi di fede bianconera. Domenico Cremonte

Serie D girone B / 28^ giornata

Brutto ko del Voghera con l’Insubria INSUBRIA:

2

Civitavecchia.

VOGHERA:

0

CARONNO PERTUSELLA - Un Voghera smarrito e senza idee subisce una brutta sconfitta sul campo dell’Insubria. Peccato perché i rosso-neri avrebbero potuto agganciare il secondo posto dopo il pareggio tra Darfo e Colognese. Avvio allucinante per l’undici di Giacomotti, che nel giro di 14 minuti si trova già sotto di due reti. Gli oltrepadani accennano una reazione e sfiorano il gol in un paio di occasioni sempre nella prima frazione, ma nella ripresa scendono in campo demotivati e l’Insubria legittima la sua vittoria. Al 6’ arriva il vantaggio dei locali.

MARCATORI: pt 6’ Sandrin, 14’ Scavo. INSUBRIA: Azzolina; Dugo, Calabrò (27’ st Brizzolara), Tignonsini, Termine; Scavo, Lombardi, Marinoni; Trezzi (38’ st Serra), Sandrin; Di Napoli (47’ st Ferraioli). All. Cotta. VOGHERA: Forti; Londino, Priolo, Bandirali, Fassina (28’ st Aldano); D’Amico, Mercuri, Piazza, Speziale (24’ st Tancredi); Troiano; Magnoni. All. Giacomotti. ARBITRO: Bergonzini di

Lombardi pesca Trezzi sulla destra, il numero 11 mette in mezzo un pallone che Sandrin di testa indirizza a rete. Sulla linea di porta interviene Priolo e spazza, ma l’arbitro, su segnalazione del primo assistente, assegna il gol. Al 14’ la squadra di Cotta raddoppia. Pregevole azione di Trezzi con passaggio filtrante per Scavo, che entra in area semina i due centrali rossoneri, dribbla Forti e insacca il 2-0 a porta vuota. La partita rimane saldamente nelle mani dell’Insubria fino al 35’. A quel punto il Voghera crea un paio di buone occasioni. Magnoni ci prova dalla distanza, Azzolina respinge sui piedi di Speziale, che da due passi colpisce a

botta sicura, ma l’estremo difensore si supera deviando in angolo. Al 46’ punizione da venti metri di piazza, ma Azzolina si stende e mette in corner. Nel secondo tempo il Voghera scompare dal campo e l’Insubria deve solo controllare fino al fischio finale. CLASSIFICA: Mantova 59; Colognese 49; Voghera, Pontisola 47; Darfo Boario 43; Legnago 41; Cantù 39; Virtus Vecomp, Insubria, Alzano Cene 38; Sterilgarda 37; Olginatese 36; Villafranca 32; Castelnuovosandrà 30; Castellana 29; Caratese 28; Solbiatese, Trento 24. f.s.

Eccellenza girone A / 10^ di ritorno

L’Oltrepo rivince (0-1) in trasferta MAGENTA:

0

OLTREPO:

1

MARCATORE: 32’ pt De Vincenziis (O). MAGENTA (4-4-2): De Bianchi A.; Giannini, Mantice (41’ st Gazze), Banfi, Montaldo; Fulciniti (12’ st Savarese), Simonetti (12’ st De Luca), Campolongo, Colombo; Vottari, Crisopulli. All. Amato OLTREPO (4-3-1-2): Valsecchi; Mauri, Chianello, Merenda, Marabelli; Mangiapane (28’ st Sciannameo), Moltini, Meda; Bruscaglia (45’ st Verdi); D’Aniello, De Vincenziis. All. Chierico ARBITRO: Canu di Sassari. MAGENTA (MI) - Dopo il pari (1-1) nel recupero in-

frasettimanale con il Villanterio, l’SBC Oltrepo ritrova il successo in trasferta. E’ bastato un gol di De Vincenziis per portare a casa i tre punti, anche se un incredibile errore dello stesso attaccante non ha permesso di chiudere i conti e ha costretto i rosso-blu a soffrire nei minuti finali l’arrembaggio del Magenta. Nel primo tempo l’Oltrepo parte con un inedito 3-4-1-2

e impiega qualche minuto ad adattarsi al nuovo modulo voluto da Chierico. Il Magenta appare più veloce e per due volte entra pericolosamente in area dal settore di destra. Poi la squadra oltrepadana prende le misure e chiude gli spazi, cominciando a costruire le prime occasioni e trovando la rete con De Vincenziis, che, servito da Meda, entra in area finta di tirare col destro poi tocca di sinistro scavalcando il portiere in uscita. Prima del vantaggio era stato Valsecchi con un gran deviazione a dire di no al vantaggio dei padroni di casa, quindi, nel finale di tempo, ci si è messa la traversa a negare a Bruscaglia la gioia del raddoppio. Nella ripresa il Magenta preme alla ricerca del pareggio e l’Oltrepo arretra troppo il baricentro del gioco. Ma in contropiede ha le occasioni migliori per chiu-

31

Sport in breve

Il grido dei tifosi: Derthona, così non va! DERTHONA:

pag.

dere il match, una davvero clamorosa con De Vincenziis che, servito da D’Aniello, a tu per tu con il portiere gli calcia addosso. Alla fine arriva comunque la seconda vittoria consecutiva in trasferta in una settimana, dopo quella con l’Insubria, intramezzata dal pareggio casalingo nel derby con il Villanterio. Soddisfatto mister Chierico: «Una vittoria un po’ sofferta per il finale, ma assai meritata per il gol e le occasioni create. Ora ci restano sei gare da giocare dove dovremo cercare sempre il massimo risultato e sperare in qualche battuta a vuoto delle squadre che ci precedono in classifica». Due gol in una settimana per De Vincenziis: «Quello che contava oggi era solo vincere. Ce l’abbiamo fatta anche se abbiamo dovuto stringere i denti sino al 95’». f.s.

di Franco Scabrosetti

CALCIO CSI Amatori a 11 - girone A 7ª di ritorno: GhiaieSannazzaro 2-1, San Colombano-Tempo Prezioso 2-1, Real Casei-Pievese 2-1, Cup Calcio-Pantera Rosa 4-2, Amatori San Pietro-Tennis Club 0-0, PadusCarpignanese rinv. Ha riposato: Oratorio Don Bosco. Classifica: Tennis Club punti 41; Real Casei 37. Girone B 7ª di ritorno: Lander Brau-Lonatese 0-1, Recor Cortella-Vellezzo Bellini 0-2, Moggi Cattaneo-Landriano 2-2, Casanova Staffora-Godiasco 3-1, LungavillaSporster’s Pub 0-1, Clastidium-Negruzzo 1-1, Gerenzago-Penarol nd, Ha riposato: Audax Travacò. Classifica: Lungavilla p. 48; Moggi 45; Gerenzago, Sporster’s Pub 43. Amatori a 7 - girone A: Landriano sq. B-AC Loris 8-2, Roncaro-Sp. Sant’Ales. rinv., Pol. MiradoleseSanmaurense 4-5, Logos-Lungavilla 1-4, LandrianoMagherno 3-3, Sant’Alessandro-San Martino 0-11, Torredarese-Caravaggio 2-4. Classifica: S. Martino 47; Roncaro 46; Sanmaur. 45. Girone B: Moncucchese-APasturago B nd, Parasacco-Pol. Scald. 4-0, Cascine Caldelari-Frassati 8-3, Trivolzio-Besate 3-1, Garlasco San Rocco-Trovo 1-2, Pasturago A-Trivolzio B 2-5, Raibow-Moncucchese B 4-1. Classifica: Trovo p. 43; Triv. 42; Par. 41. Girone C: Romagnese-Sbocco Rosso 3-2, Zavaverde-Olimpic Torre 91 2-3, San ZenoneBarbianello 3-4, Cardinal Maffi-Arnaboldi 2-5, San Giuseppe-Red Devils 8-0, Zerbo-Inv. Monteleone 3-3, Linarolo-Broni 5-5. Classifica Zerbo p. 50; Mont. 44; Broni 39; Barbianello 37. BASKET Serie D: Olympia Voghera-Osa Milano 79-85. Olympia Voghera: Castellano 10, Beraghi, Rona 10, Baudino 4, Forni 10, Gazzaniga 2, Piermattei 16, Taverna 11, Balma 2, Piantini 14. All. Rai. Pt 45-43 (21-16, 24-17, 22-28, 12-24). C regionale: Borgo Bergamo-Oltrebasket Broni 53-49. Oltrebasket: Resca, Colnago 21, SaintRoos 10, Saini 6, Pastusena, Daniel, Cacace 6, Scomparin 4, Bonomi, Cobelli 2. All. Gandini. Pt 27-24 (21-17, 6-7, 10-11, 19-14). Classifica: Brescia 42; Broni 40; Orzinuovi, Pizzighettone 36; Verolanuova 28; Montichiari 26; Lussana Bg 22; Pall. dell’Adda, Senna 20; Bancole, Borgo Bergamo, Sarezzo 18; Cremona 16; Dalmine, Gorle 14; Coccaglio 12. B1 femminile: Usmate-Broni 39-41. Broni: Ballardini 1, Borghi 6, Zamelli 5, Brusadin 9, Pellegrino 17, Bicocca 1, Canfora 2, Putignano, Minati. Ne: Viganò. All. Michelangelo Cossu. Pt 19-13 (15-7, 4-6, 5-13, 15-15). PALLAVOLO B2 maschile: San Mauro Torinese-Adolescere Voghera 3-0. C femm., gir. C, 20ª gior.: Cester Rivanazzano Terme-Salp Offanengo 1-3 (12-25, 25-19, 12-25, 20-25). Classifica: Brescia punti 55; Cormano, Brembo, Lurano 41; Mantova 36; Soresina 35; Cinisello 33; Offanengo 27; Muggiò 25; Cester Rivanazzano Terme, Novate 23; Trescore 15; Milano 12; Gorle 10. Cinisello, Gorle una partita in meno. D femm., gir. C, 20ª gior.: Bevilacqua Tradate-Centro Adolescere Voghera 1-3 (23-25, 25-22, 15-25, 19-25). Classifica: Mede punti 51; Rho 49; Settimo Milanese 47; Centro Adolescere Voghera 45; Cus Pavia 42; Yamamay Busto Arsizio 40; Rozzano 32; Tradate, Psg San Genesio 28; Leonardo Florens Vigevano 21; Pro Patria Busto Arsizio 16; Vittorio Veneto Milano 10; Legnano 7; GiFra Vigevano 4. Rozzano, Pro Patria Busto Arsizio una partita in meno. D masch., gir. C, 20ª gior.: Buccinasco-Tecnosuolo Casteggio 0-3 (20-25, 2125, 17-25); Ugf Aurora Lungavilla-Mortara-Garlasco 3-1 (25-16, 27-25, 12-25, 27-25). Classifica: Mediglia punti 45; Forza e Coraggio Milano 41; Mortara&Garlasco 34; Cus Pavia 32; Tecnosuolo Casteggio 31; Abbiategrasso 27; Gonzaga Milano 22; Lungavilla 21; Magenta 18; Casalpusterlengo 12; Buccinasco 11; 11;Olympia Dorno 9. Cus Pavia, Abbiategrasso, Lungavilla una partita in più; Mediglia, Casteggio, Magenta, Casalpusterlengo, Dorno una partita in meno.

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