il_popolo_25_2_2011

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Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896

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TORTONESE

Internet più semplice nei luoghi pubblici di Tortona

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L’arte allo specchio nella mostra “A due a due”

OLTREPO’

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Domenica scorsa a Lungavilla è tornato il c.t. dell’Irlanda

Il Trap inaugura il Centro per anziani Riflessione sulle scelte culturali e morali

Broni, sorgeranno i mini alloggi nell’ex mulino Meriggi

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Primo Piano Emigrazione: un popolo in fuga dal Nord Africa PAGINA 2

Attualità Presentati i Bandi 2011 di Fondazione Cariplo

LA FEDELTA’ di Angelo Bagnasco* La fedeltà è un valore fondamentale per la costruzione dell’essere umano. Lo ha affermato sabato l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale ligure. Dal porporato è arrivato un invito a “recuperare la categoria della fedeltà sul piano dell’amore, dell’amicizia, del lavoro, come la categoria che veramente consente, nella ripetizione motivata dei propri doveri, la costruzione dell’uomo”. La fedeltà - ha spiegato il porporato - è un valore “a tutti i livelli” e, riferendosi in particolare alla fedeltà coniugale, ha spiegato che, senza di questa, “il matrimonio non esiste e non si celebra”. “La fedeltà - ha proseguito ancora il porporato - è una categoria oggi, come è ben noto, fuori moda dal punto di vista culturale perché è sinonimo di noia, di ripetizione noiosa delle stesse cose, quasi di prigione della libertà, della spontaneità dei sentimenti, delle azioni e delle esperienze”. Parlando poi del rapporto tra la fedeltà e le possibili esperienze di una persona, il cardinale ha spiegato che queste sono “un arricchimento” solo “in un orizzonte di fedeltà”. La qualità della vita, ha spiegato ancora il cardinale, non dipende, infatti, dal Continua a PAGINA 4

VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632

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Un luogo, una storia Pretesti della diocesi di Bobbio contro Tortona PAGINA 13

LUNGAVILLA - Domenica 20 febbraio, accompagnato dalla moglie Paola, il Trap ha tagliato il nastro (accanto ad una grande benefattrice, la signora Eugenia) del Centro Diurno per anziani, una struttura che nasce proprio a fianco della Parrocchia e che inizierà ad essere operativa a partire da Pasqua.

Dall’Antola al Po Varzi per i 150 anni dell’unità d’Italia PAGINA 26

Servizio a PAGINA 7

TORTONA / PAG. 19

EVENTI / PAG. 14

Nuova sede per il Centro per l’Impiego

Al Bano vuole gemellarsi con l’Oltrepò

TORTONA - Taglio del nastro per i nuovi locali di Tortona che, presso l’ex Caserma Passalacqua di Via Marsala 22, ospitano gli uffici del Centro per l’Impiego, gli uffici zona della Direzione Politiche Agricole e della Direzione Viabilità della Provincia di Alessandria. Erano presenti all’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 16 febbraio, il vicario generale della Diocesi di Tortona, Mons. Pier Giorgio Pruzzi, gli assessori provinciali Massimo Barbadoro, Graziano Moro e Giancarlo Caldone, il sindaco di Tortona, Massimo Berutti e l’assessore comunale alle Politiche sociali, Adelio Ferrari.

SANREMO - “Ho una passione per l’Oltrepò di cui apprezzo i vini: anzi, perché non fare un bel gemellaggio con il mio Salento?”. La proposta arriva da Al Bano Carrisi, dopo il Festival di Sanremo.


2 pag. SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

PRIMO PIANO

Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

EMIGRAZIONE / Un popolo in fuga dal Nord Africa

I volti e gli appelli pagina a cura di GIANCARLO PEREGO*

Gli sbarchi sulle coste della Sicilia, ma anche gli arrivi in altri porti e aeroporti italiani, in questi giorni ci mostrano i volti, con anche le prime vittime, della rivoluzione nordafricana. Sono giovani e adulti, donne e bambini che arrivano a decine e a centinaia, a tutte le ore del giorno e della notte. Oggi arrivano soprattutto dalla Tunisia, dall’Egitto e dall’Algeria, fronti di una crisi pesante nata dalla povertà, dalla corruzione, dalla caduta della democrazia. Lampedusa, paese della frontiera italiana ed europea del Sud, è diventato il luo-

go simbolo di un popolo in fuga, della rabbia della povera gente africana. Lampedusa è oggi il “limes”, la strada al confine che collega Europa e Africa, attraverso il Mediterraneo. Un confine che chiede una nuova strada, un “canale umanitario” che non abbandoni le persone in cammino alle onde del Mediterraneo e ai trafficanti di persone. Il popolo in fuga dalle regioni e dai Paesi del Nord Africa chiede una strada nuova, che li sappia accompagnare a una protezione umanitaria, nelle sue diverse forme: asilo, protezione

temporanea, protezione sussidiaria. La riapertura del Centro di accoglienza di Lampedusa, la dichiarazione dello stato di emergenza umanitaria sono i due segni che annunciano una voglia di ospitalità del nostro Paese, che deve allargarsi in una rete nazionale di accoglienza strutturata, con percorsi di incontro, di tutela, di formazione, con l’attenzione all’autonomia. La storia di dieci anni di Pna (Piano nazionale asilo) e di Sprar, cioè i servizi di protezione ai richiedenti asilo e rifugiati, hanno abilitato decine degli ottomila Comuni italiani e il mondo del volontariato ad accogliere i rifugiati e i profughi – quasi 100.000 – e a pensare la città non senza dimenticare chi arriva da Paesi in guerra, in crisi ambientali e sociali: una storia bella italiana che insegna a tutte le città e ai paesi il valore dell’accoglienza di chi è profugo, rifugiato e in fuga. Così pure le altre pagine precedenti dell’accoglienza dei profughi del Vietnam e della Cambogia, dell’Albania, della Bosnia, del Ko-

sovo hanno abilitato le nostre parrocchie, il mondo dell’associazionismo e della cooperazione, persone e famiglie nelle nostre comunità a leggere la storia di oggi nei suoi veri volti e contesti: 22 guerre in atto, disastri ambientali di cui sono anche colpevoli le strutture forti delle nostre democrazie, il miliardo di persone che muore di fame, il miliardo e 400 milioni di persone che hanno sete. Le persone e le famiglie che stanno arrivando dalla Tunisia, dall’Egitto e forse presto dall’Algeria spesso vogliono ricongiungersi in Italia e in Europa con i propri familiari, parenti, amici. In Italia in vent’anni sono arrivate dalla Tunisia oltre 100.000 persone, che lavorano, studiano, fanno impresa. In alcune città del Sud – come Mazara del Vallo – questa storia di relazione è antica, abituale e strutturata. Dall’Egitto sono giunte in Italia oltre 80.000 persone, che spesso incontriamo nelle cucine e sale dei ristoranti, nell’artigianato e nel commercio. Venute dall’Algeria sono tra noi oltre 20.000 perso-

ne, nelle famiglie, con le più diverse professionalità. C’è già un popolo del Nord Africa tra noi, nelle nostre città. È un popolo discreto che oggi chiede anche la possibilità di aiutare familiari, parenti e amici a non vivere drammaticamente in un Paese allo stremo. Forse questo chiede un supplemento di regolamentazione regolare di flussi d’ingresso in Italia e in Europa, una condivisione dei fenomeni migratori nella politica europea, una cooperazione che si gioca non solo nei Paesi in crisi, ma anche nelle nostre comunità, aprendo le case, le scuole, le città al-

l’arrivo di persone e famiglie. L’esodo nuovo di popolazioni dall’Africa, mai concluso in quasi cinquant’anni, con i cammini prima dal Corno d’Africa, poi dai Paesi dei Grandi laghi e dell’Africa centrale, e oggi dai nostri fratelli del Nord Africa, forse diventa un’occasione nuova per educarci a considerare il mondo – come ci aveva ricordato Benedetto XVI nella Giornata mondiale delle migrazioni di quest’anno – la nostra famiglia, una sola famiglia umana. * direttore generale Migrantes


Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

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VITA DELLA DIOCESI

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI

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Domenica 13 febbraio nel salone della Curia a Tortona

NOTIZIE DIOCESANE

Incontro formativo dei Diaconi Permanenti

Una foto di un incontro dei Diaconi Permanenti con il Vescovo

TORTONA - Domenica 13 febbraio, nel pomeriggio, si è tenuto in Tortona l’incontro mensile dei diaconi permanenti. L’appuntamento rientra in un percorso annuale di formazione e di aggiornamento al quale sono invitati a partecipare i diaconi permanenti e le rispettive consorti. Il tema ricalca quello proposto dalla rivista “Il diaconato in Italia”, sempre attenta alle direttive della CEI. Noi cerchiamo di attenerci alle indicazioni del nostro Vescovo che, ogni anno a settembre, ci vengono presentate con la “Lettera per l’Anno Pastorale”. Il tema messo a fuoco è quello della preghiera. Più

esattamente, la preghiera del diacono, la liturgia delle Ore, pregare in casa, pregare in chiesa, la formazione del diacono permanente. La conclusione degli incontri è fissata nel prossimo mese di maggio con una giornata di ritiro spirituale predicato dal Vescovo Mons. Martino Canessa. Il metodo prescelto è quello del seminario: un diacono prepara la relazione sull’argomento, poi a seguire gli interventi dei partecipanti. Tira le fila del discorso il responsabile della formazione. Sono stati o saranno relatori i diaconi Ernesto Stramesi, Giovanni Ottoboni, Peppino De Clara, Angelo Meraldi. Dopo uno scambio di infor-

mazioni sulla vita del diaconato permanente, le attività e le prospettive pastorali, la recita solenne del Vespro chiude l’incontro. Siamo contenti di questo spazio sul settimanale per far conoscere una presenza dei diaconi permanenti in diocesi ormai collaudata e significativa, seppur non ancora sufficientemente conosciuta, pienamente apprezzata e valorizzata. E non è un dato della sola diocesi tortonese. A Firenze, dove pure esiste una comunità diaconale radicata negli anni, l’Arcivescovo Betori ha avvertito la necessità nel 2010 di dedicare due sedute del Consiglio pastorale diocesano all’argomento. Nella prima riunione dedi-

cata al diaconato il Consiglio ha ascoltato una presentazione strutturata su tre elementi: il cammino nella Chiesa italiana a poco più di quarant’anni dal suo ripristino, la statistica (ordinazioni, età, tipologia) e la casistica della presenza e dei ruoli del terzo grado dell’Ordine nella diocesi fiorentina. Infine i punti nodali, considerati dal punto di vista della formazione previa e permanente, nonché della relazione diaconi-presbiteri e diaconi-vescovo. Nella presentazione è stato analizzato lo scarto fra la logica teologico pastorale del diaconato e la sua prassi, definita spesso riduttiva. Con l’ausilio del teologo don Erio Castellucci si è evocata la domanda che alcuni presbiteri pongono: “Che me ne faccio del diacono?”. È quindi risuonata l’affermazione che il diacono non è un superlaico, ma un ministro segnato dal sacramento dell’Ordine che, come tale può e deve esercitare, ordinariamente, le tre diaconie della parola, della liturgia e della carità. Così come è stata sottolineata l’importanza che l’identità teologica e ministeriale del diacono sia conosciuta, compresa ed accettata. Non tanto come supplenza (tuttavia da soddisfare quando occorre), ma come esercizio di un ministero ordinato, necessario (costitutivo) alla vita della Chiesa. Riflessioni queste che dobbiamo proporci di approfondire anche in diocesi e nelle nostre comunità parrocchiali I diaconi permanenti

Con l’A.C.R. la pace è... servità

STRADELLA - Domenica 20 febbraio si è svolta nell’oratorio di Stradella la festa diocesana della pace. “La pace è servita”, ecco lo slogan che ha accompagnato i ragazzi dell’A.C.R. durante tutto il pomeriggio. Si è parlato infatti di sapori di pace, a partire proprio dalla preghiera, un momento prima di dare il via al gioco per fermarsi a riflettere. Aiutati dalle parole del nostro Vescovo i ragazzi hanno riscoperto il senso dell’essere costruttori di pace a partire dai piccoli gesti

quotidiani: dire “grazie”, saper costruire relazioni, essere disponibili… per poter essere sale della terra e luce del mondo (Mt 5). Con questa nuova consapevolezza ha preso avvio il gioco. Le squadre, guidate da famosi chef, hanno dovuto cercare gli ingredienti per la perduta ricetta della pace e… sorpresa: 1 chilo di gratitudine, perchè dire grazie diventi un’abitudine, 1 chilo di ascolto, perchè per tendere l’orecchio e sentire cosa dice l’altro non ci vuole molto, 1 chilo di

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condivisione, perchè “fare a metà” è una buona soluzione e 1 chilo di accoglienza, perchè conoscere e accettare chi è diverso da noi è una bella esperienza. Odio ed egoismo, violenza e gelosia... non servono... Buttale via! C’è di più dunque nell’abbattere i muri che non ci consentono di vivere da fratelli, nell’ascoltarsi, nel mettersi insieme per operare scelte che permettano di essere degni testimoni del Vangelo perchè la pace

conta davvero! L’equipe A.C.R., infine, ha raccolto le offerte delle parrocchie che hanno partecipato alla giornata e che saranno devolute a favore di un progetto condotto dalle Suore Benedettine della Divina Provvidenza di Voghera per la costruzione di una Children’s Home di Kakamega in Kenia. Stando insieme “c’è di più”! L’Equipe A.C.R.

San Marziano Triduo di preparazione in Cattedrale Giovedì 3 marzo - Ore 17,30 S. Rosario - Ore 18,00 Vespri e S. Messa; presiede il can. don Luigi Quaglini

Venerdì 4 marzo - Ore 17,30 S. Rosario - Ore 18,00 Vespri e S. Messa; presiede mons. Francesco Giorgi - Ore 21,00 Adorazione Eucaristica, presiede S.E. mons. Martino Canessa (invitiamo particolarmente una delegazione dalle parrocchia della diocesi come segno di unità)

Sabato 5 marzo - Ore 17,30 S. Rosario - Ore 18,00 Vespri e S. Messa; presiede mons. Pier Giorgio Pruzzi - Ore 21,00 “Il Canto del Pellegrino” Gruppo Vocale “Audite Nova”. Raccolta di 12 brani gregoriani, repertorio dei pellegrini per le veglie di preghiera, prima dell’ingresso nel santuario

Il cardinale Angelo Amato

La festa Domenica 6 marzo - Ore 18,00 Solenne Pontificale presieduto da S.E. card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le cause dei Santi

Lunedì 7 marzo - Ore 10,00 Lodi mattutine; presiede S.E. card. Angelo Amato Seguirà la meditazione, per i sacerdoti, i religiosi e i diaconi permanenti, dello stesso cardinale Amato, che si terrà nel salone della Caritas Diocesana, di recente costruzione. La mattinata si concluderà con il tradizionale pranzo comunitario in Seminario.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 28 febbraio, martedì 1° marzo, mercoledì 2, giovedì 3 e venerdì 4 dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovo@diocesitortona.it o attraverso il sito www.diocesitortona.it


4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA CHIESA

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Benedetto XVI: salire in alto

parla della volontà di Dio di chiamare gli uomini alla santità: “siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo”. Questo cosa comporta? “Il Signore invitava il popolo che si era scelto ad essere fedele all’alleanza con lui camminando sulle sue vie e fondava la legislazione sociale sul comandamento amerai il tuo prossimo come te stesso”, commenta il Papa. Gesù, “nel quale Dio ha assunto un corpo mortale per farsi prossimo di ogni uomo e rivelare il suo amore infinito per noi”, propone lo stesso invito: “siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”. La nostra perfezione, ricorda il Papa, “è vivere con umiltà come figli di Dio compien-

do concretamente la sua volontà”. E qui, come dire, nascono i problemi: quanto è facile lamentarsi dell’altro, entrare in conflitto con il nostro prossimo. Ma quanto è difficile porgere l’altra guancia. Chi non ha sentito almeno una volta: si ma io di guance ne ho solo due, come se ci fosse un limite al perdono. Quanto è difficile, allora, ricucire, non replicare al male con il male; bloccare in noi la reazione spontanea a inveire per il torto subito e dare vita ad una reazione di vendetta nel tentativo di rimettere ordine, ristabilire in qualche modo giustizia e legalità. Invece cosa ci chiede Gesù? “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Pa-

vittime, poi fare volontariato, ottenere buoni voti a scuola, sostenere periodicamente colloqui con gli psicologi del servizio sociale e andare a Messa tutte le domeniche e le feste comandate. Così la decisione del giudice. E proprio quest’ultima imposizione, il dover andare a Messa, ha suscitato non poche polemiche, soprattutto in ambito locale. Il sindaco di Bassano del Grappa, Stefano Cimatti: “Sono sempre stato favorevole a pene alternative, ma la coercizione è cosa diversa. Non credo che si possa imporre la fede come pena”. L’arciprete Renato Tomasi: “Nessun giudice o norma può imporre l’obbligo di LE NOSTRE SEDI:

dre vostro che è nei cieli”. Ecco dunque l’antitesi tra “avete inteso che fu detto” e il “ma io vi dico”, perché, spiega il Papa, “chi accoglie il Signore nella propria vita e lo ama con tutto il cuore è capace di un nuovo inizio. Riesce a compiere la volontà di Dio: realizzare una nuova forma di esistenza animata dall’amore e destinata all’eternità”. Chi accoglie il Signore è capace di superare il concetto di reciprocità, è il padre che va incontro al figliol prodigo e lo accoglie ancor prima che pronunci parole di perdono. L’amore autentico non calcola, non chiede per dare, ma si offre. Così quando dice “se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?”, non è certo per sminuire il valore dell’amore, ad esempio, tra coniugi, tra amici; ma per affermare che è proprio nella gratuità del dono, soprattutto verso colui che è a noi prossimo, che magari non sarà mai amico, si compie il progetto di Dio. Come non riflettere, infine, sul fatto che il Signore ci ha amati ancora prima che noi potessimo accorgerci di lui. Commenta Papa Benedetto citando Giovanni Climaco, un monaco cristiano vissuto nel VII secolo nel monastero del monte Sinai e venerato come santo sia dalla chiesa cattolica sia da quella ortodossa: “l’amore aspira a salire in alto, senza essere trattenuto da alcunché di terreno. Nasce da Dio e soltanto in Dio può trovare riposo”. Fabio Zavattaro

AVVISO AI PARROCI

I “bulletti” a Messa: singolare decisione di un giudice Due ragazzi, 15 e 16 anni, di Bassano del Grappa (Vicenza), sono stati condannati dal Tribunale dei minori di Mestre per aver fatto i “bulletti”. Il termine è di moda. Usiamolo dunque al diminutivo per la giovane età, per carità cristiana e per cercare di mitigare i misfatti dei due: estorsioni, piccoli furti, rapine, minacce, sempre ai danni di coetanei e talvolta di bambini. Il giudice minorile ha deciso di sospendere il processo a loro carico per un anno. Un anno di prova. Al termine del quale i due “bulletti” dovranno dimostrare di essersi ravveduti. Nel frattempo, per prima cosa, dovranno chiedere scusa alle loro

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L’amore cristiano nelle parole del Papa all’Angelus

Vendetta, perdono, amore. È su queste tre parole che si articola la riflessione di Papa Benedetto in questa settima domenica del tempo ordinario. Il brano di Matteo inizia con la citazione della legge del taglione – occhio per occhio e dente per dente – che voleva essere un superamento della vendetta indiscriminata, evitare cioè un male peggiore e l’insorgere dell’arbitrarietà. Ma Gesù, lo abbiamo ascoltato domenica scorsa con quel suo “ma io vi dico”, supera questo concetto, parla di vita fraterna, di “strappare” dal cuore la radice stessa della vendetta. Commenta il Papa: “quando si soffre per il male, la persecuzione, l’ingiustizia, evitiamo la rivincita, la vendetta e l’odio, e preghiamo per i persecutori. Vinciamo il male col bene. Affidiamo a Dio tutte queste avversità per raggiungere la libertà e la pace spirituale”. Il Vangelo ci indica, dunque, un nuovo stile di vita, quello dell’amore verso i nemici che ci fa “rispondere al male con il bene”, che “è stato inaugurato dal Signore Gesù ed è stato fatto proprio dagli apostoli”. Come ha ricordato il Papa nel breve discorso che ha preceduto l’Angelus. Ed è interessante vedere come Benedetto XVI articola la sua riflessione; parte cioè dalle ultime parole del brano di Matteo, da quel: cosa fate di straordinario se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, “non fanno così anche i pagani?”. Il Levitico

Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

andare a Messa e in ogni caso chi dovrebbe controllare la loro fede? Non credo che i parroci possano farlo”. Così le dichiarazioni ai giornali. Con tutto il rispetto per il primo cittadino e l’arciprete, non siamo d’accordo sulla conclusione delle loro valutazioni. Qui non è questione di fede. Né tanto meno di imposizioni o controlli in materia di fede. Il giudice ha imposto solo di andare a Messa. È indubbio che la Messa, anche per chi non ha fede, è pur sempre un momento di meditazione, di riflessione, di calma (per non dire educazione) imposta; se vogliamo anche di socialità. Piero Isola

Ci giungono segnalazioni circa un sedicente “esperto d’arte”, che si propone per catalogazione, conservazione e commercializzazione di oggetti artistici di proprietà delle parrocchie: costui, oltre ad offrire servigi che sono al di fuori della normativa vigente, risulta essere persona dedita a svariati espedienti. Pertanto vogliamo avvisare i Parroci di non cadere nella trappola di alcuna di queste offerte, che possono giungere anche via posta e a non prestarsi per visite alla chiesa o alla canonica da parte del medesimo individuo. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Diocesano Beni Culturali.

Servizi CISL

La fedeltà Riflessione sulle scelte culturali e morali continua da pagina 1 numero e dalla quantità gire ad un mondo ed una delle esperienze piacevoli e società che vorrebbero imgratificanti cercando di porre quale criterio etico escludere tutto ciò che ap- l’individualismo ed il sogpare una ripetizione pesan- gettivismo. te, faticosa e noiosa. “Il contesto culturale nel “In realtà - ha affermato an- quale viviamo e che respicora il porporato - è tutto il riamo - ha aggiunto il carcontrario” perché “le diver- dinale - pone al centro l’inse esperienze sono un arric- dividuo piuttosto che la chimento soltanto all’inter- persona”, “l’individuo, con no di un orizzonte di fe- le sue esigenze, con le sue deltà”. emozioni, con i suoi desiInfatti, “quando una perso- deri che sembrano essere na è fedele ai propri doveri diventati sempre più il cridi matrimonio e di lavoro, a terio di giudizio per la vita quel punto, anche altre concreta sia dell’individuo esperienze diventano un ar- stesso che della società che ricchimento, ma non diven- ne consegue”. tano assolutamente il crite- Invece, è la persona che derio della qualità della vita”. ve essere messa al centro, Al di fuori della categoria “la persona, con i suoi imdella fedeltà a cominciare pegni verso le scelte assunda quella verso la famiglia te e nella sua dimensione ed i figli - ha spiegato an- essenziale costitutiva di recora il card. Bagnasco - lazionalità, non di auto re“tutto diventa friabile”. ferenzialità”. Inoltre, se la categoria della fedeltà viene sostituita da * Arcivescovo quella della mutevolezza, metropolita di Genova della spontaneità, l’invito e Presidente del cardinale è quindi a readella CEI

Bando del Centro Universitario Cattolico ROMA - È stato pubblicato il nuovo bando per l’assegnazione delle borse di studio del Centro Universitario Cattolico per l’anno accademico 2011-2012. Come lo scorso anno prevede l’assegnazione di 21 borse di studio di importo pari a 6.000 euro annui al lordo delle imposizioni fiscali previste dalla legge. Tale bando è riservato ormai da tempo a giovani laureati che aspirano a proseguire gli studi e l’attività di ricerca per inserirsi nella carriera accademica ed universitaria. La borsa di studio viene assegnata su progetto triennale ed è sottoposta a verifica annuale da parte del Comitato Docenti che può proporne la revoca al Presidente. Il Centro Universitario Cattolico mira ad aiutare giovani laici aspiranti alla carriera universitaria nel conseguimento della necessaria preparazione scientifica, con l’intento non solo di erogare un sostegno economico riservato a giovani meritevoli e promettenti, ma soprattutto di offrire occasioni di confronto culturale e di dialogo formativo che nascono da momenti di incontro periodici per una

crescita culturale e spirituale dei borsisti. Possono presentare domanda tutti i laici, residenti in Italia e nati dopo il 31 dicembre 1979, (con esclusione di candidati agli ordini sacri, novizi e membri di istituti di vita consacrata) in possesso di un diploma di laurea di secondo livello conseguito in una università italiana entro l’anno accademico 2009/2010 e con valutazione non inferiore a 104/110. Il reddito personale complessivo lordo previsto per il 2012 dei candidati non dovrà superare la somma di Euro 15.000. Il candidato dovrà tra l’altro produrre il progetto di ricerca per il quale si presenta la domanda di borsa di studio da cui risultino la motivazione della tematica prescelta, l’illustrazione dell’ipotesi di studio e i risultati che si intendono raggiungere, il piano di lavoro triennale e l’articolazione annuale prevista, la bibliografia di partenza per l’elaborazione del progetto. È necessario la presentazione ecclesiastica da parte del Vescovo o del Vicario Generale della diocesi di residenza. a.b.

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

27 Febbraio - VIII Domenica del Tempo Ordinario

Osservate gli uccelli del cielo e i gigli del campo

Mt 6,24-34 In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate?

Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

S. PAOLA MONTAL FORNÉS Il 26 febbraio la Chiesa ricorda la figura di S. Paola Mon- la loro professiotal y Fornes, proclamata santa da papa Giovanni Paolo II, ne come Figlie di dieci anni fa, il 25 novembre 2001. Maria Scolopia Figlia di una vedova con cinque figli, nacque ad Arenys de dando vita al nuMar, vicino Barcellona, l’11 ottobre del 1799. ovo istituto e preIn questa città della costa, visse la sua infanzia si formò in se il nome di suor un ambiente familiare cristiano e molto semplice. Paola di S. GiuPartecipò alla vita spirituale della parrocchia. seppe CalasanSi distinse per il suo amore verso la Vergine Maria. zio. Conobbe la durezza del lavoro per aiutare sua madre e in Il suo motto era questo periodo, per esperienza propria, constatò che le “Piedad y letras”. bambine, le giovani, le donne avevano scarse possibilità di Le sue seguaci si distinguevano perché decisero di fare accesso all’educazione, alla cultura e sentì la vocazione a professione di un quarto voto di insegnamento. Fondò perimpegnarsi su questo campo. sonalmente 7 scuole, ispirò e aiutò la Si dedicò all’insegnamento delle fondazione di altre 4 e fu formatrice giovani povere e prive di istruziodelle prime 130 Scolopie della RELIGIOSA SPAGNOLA ne. Fondò, nel 1829, a Figueras, Congregazione. insieme ad una sua amica, Inés Nel 1859, a Olesa de Montserrat, un FU UNA VALIDA EDUCATRICE Busquets, la sua prima scuola piccolo e povero paese, ai piedi del E FONDÒ LA CONGREGAZIONE femminile, cui seguirono altre tra Monastero della Vergine di Montcui una nel suo paese natale. serrat, della quale era molto devota, DELLE FIGLIE DI MARIA Figueras era un città di frontiera fondò l’ultima sua scuola, in cui ricon la Francia e capitale dell’Ammase fino alla morte avvenuta il 26 DELLE SCUOLE PIE purdán. febbraio 1889). La sua scuola femminile, aveva Furono anni di grazia per le bambine vasti programmi educativi che sue per le giovani che godettero della peravano abbondantemente il sistema pedagogico per sua testimonianza cristiana e del suo magistero fecondo. bambini. Tutti “le volevano bene e tutti la veneravano”. Si trattava di una scuola nuova dove nacque un’Opera Alla sua morte, la Congregazione delle Figlie di Maria Apostolica orientata verso l’educazione integrale umana e Religiose delle Scuole Pie, da lei fondata, era formata da cristiana delle bambine e delle giovani, verso l’educazione 346 Scolopie che vivevano il carisma educativo scolopico, della donna, per salvare le famiglie e trasformare la so- ereditato dalla loro Fondatrice, in 19 collegi, situati in tutta cietà. Nel 1846, a Sabadell, vicino Barcellona, aprì un la Spagna. Fu beatificata il 18 aprile del 1993. nuova scuola e fece venire 1847 fece venire alcuni padri L’opera educativa di Madre Paola Montal Fornés di San Scolopi che l’aiutarono ad elaborare delle costituzioni ispi- Giuseppe Calasanzio, continua oggi nella Chiesa, in partirate a quelle dell’ordine maschile. colare attraverso oltre 800 religiose Scolopie, distribuite in Paola, infatti, era una grande ammiratrice di San Giuseppe 112 comunità, che educano circa 30.000 alunni in 19 naCalasanzio, anche lui spagnolo e fondatore dell’Ordine de- zioni su quattro continenti e si impegnano soprattutto per gli Scolopi. Il 2 febbraio del 1847, con l’approvazione del- la promozione della donna e della cultura, nel solco dell’arcivescovo di Barcellona, Paola e tre compagne fecero l’insegnamento evangelico.

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Gesù ci invita a fare una scelta. Egli lo fa spesso con un vigore estremo. Noi abbiamo capito bene che il regno di Dio è incompatibile con il regno del denaro. In quel regno non si vende nulla. In questo regno, invece, tutto si compra. La prudenza raccomanda di essere previdenti e rapaci. Bisogna preparare l’avvenire, poiché è incerto. Ma l’avvenire ci sfugge. Esso appartiene a Dio. Fare la scelta del regno di Dio, scegliere di servire Dio escludendo ogni altro padrone, significa anche rimettersi a lui per l’avvenire: avere fede in Dio, al punto di non preoccuparsi per l’avvenire. È la nostra ricchezza, il nostro tesoro. È più sicuro per noi che tutto l’oro del mondo. Avere dell’oro da parte è un modo di assicurare il proprio avvenire. Ma un avvenire sulla terra, cioè a breve termine. L’avvenire di cui parliamo è grande come l’eternità e su questo avvenire non abbiamo nessuna presa. Poco importa. Dio stesso se ne preoccupa per noi. Gesù si incarica di “prepararci un posto”. Il nostro avvenire è in buone mani. È sicuro. Perché farci tante preoccupazioni? Questo atto di fiducia, che Gesù esige, è anche una lezione di saggezza. Troppo spesso, con il pretesto di preparare l’avvenire, noi non viviamo più. Gesù è un maestro, non di noncuranza, ma di pacifica serenità. Non è quindi possibile seguire due padroni, essere cioè servi del Vangelo e delle cose del mondo. Il cuore non può dividersi. Il Signore richiede ai discepoli un amore esclusivo come il suo. Il nostro Dio è un Dio geloso e pieno d’amore. Essere liberi dalla schiavitù delle cose, vuol dire affidarsi totalmente a lui, mettersi nelle sue mani. E’ un Padre vero che ha cura dei suoi figli e provvede alle loro necessità. Il Vangelo sembra dirci: “voi siete nati per il Signore. La vostra vita gli sta molto a cuore, più di quanto stia a cuore a voi stessi. Voi siete fatti per lui e per i fratelli”. Eppure, di questa fondamentale verità, che è il senso stesso della vita, noi ce ne occupiamo davvero poco e tanto meno ce ne preoccupiamo. E se molti restano senza cibo e vestito è perché altri non cercano il regno di Dio e la sua giustizia, ma solo il proprio tornaconto. La vera preoccupazione dei discepoli, dice Gesù, deve essere quella del regno, ossia della comunicazione del Vangelo, della edificazione della comunità e del servizio verso i poveri. Il discepolo che cerca questa “giustizia”, che è quella del regno, è sostenuto e difeso dal Signore in tutta la sua vita. Chi vive totalmente orientato a Dio, come ci ha insegnato il vangelo fino a questo punto, deve evitare l’affanno per le necessità materiali. Dio che ci ha già dato il più (la vita) ci darà anche il meno (il cibo e il vestito). Affannarsi è mancanza di fede nell’amore infinito e provvidente del Padre. Il senso della vita non può ridursi alla sola ricerca dei beni materiali e all’appagamento dei bisogni fisici. Gesù ci ha già insegnato che “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Nello stesso tempo Gesù non vuole assolutamente distogliere l’uomo dal lavoro. Sta scritto infatti: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”. Egli vuole insegnarci a vivere bene, come persone intelligenti e illuminate dalla fede, a non affannarci in quanto l’affanno guasta l’uomo e gli accorcia la vita, certi che il Padre nostro celeste, che ha cura del nostro presente, avrà cura anche del nostro domani.

le letture della domenica Prima Lettura Is 49,14-15 Salmo Responsoriale Dal Salmo 61 Seconda Lettura 1Cor 4,1-5


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ATTUALITA’

Presentato il concorso voluto da Telecom per promuovere l’innovazione

Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

Il locale di Porana cambia gestione

Cercasi nuovi Mille per ricostruire l’Italia Apre la Trattoria “Da Lù”

La presentazione del Premio Nazionale Innovazione a Torino

TORINO - In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, Telecom Italia ha deciso di trasformare “Working Capital”, il progetto che dal 2009 sostiene l’innovazione italiana e le iniziative imprenditoriali, in “Working Capital Premio Nazionale Innovazione, un viaggio alla scoperta dell’Italia che vuole cambiare. Un Premio liberamente ispirato allo Sbarco dei Mille, alla ricerca dei mille giovani innovatori, aspiranti imprenditori, ricercatori, universitari che vorranno partecipare all’ambizioso progetto di ricostruire

l’Italia. Affiancano Telecom Italia in questa iniziativa il Comitato Italia 150 - Esperienza Italia, il PNICube, la Regione Piemonte, la Fondazione CRT, oltre a Wired e Quantica che focalizzeranno sul progetto alcune delle loro attività caratteristiche. Il progetto si rivolge in generale al mondo dell’innovazione e prevede due percorsi specifici con forme di supporto diverse: “Grant” che indirizza imprenditori, studenti, ricercatori e inventori supportando la business idea e “Seed” che indirizza imprenditori, startup e spin-off

universitari già costituiti o in via di costituzione. Quattro le aree di intervento per questo premio: internet web e ICT, Green (tecnologie ecosostenibili), Bio & Nano (biolifecare e nanotecnologie) e Social Innovation (iniziative che promuovono l’innovazione sociale). Le proposte saranno raccolte fino a inizio luglio sul sito www.workingcapital.telecomitalia.it dove sarà sufficiente registrarsi e seguire le indicazioni e le informazioni per partecipare alla business competition che saranno aggiornate costantemente.

Giornalista e scrittore pavese originario di Godiasco

Cento anni fa nasceva Italo Pietra GODIASCO - Nel 2011 ricorre il centesimo anniversario della nascita (Godiasco, 7 luglio 1911) e il ventesimo anniversario della morte (avvenuta a Ponte Nizza il 5 settembre 1991) di un grande giornalista e scrittore pavese, protagonista dell’epopea partigiana nell’Oltrepò, Italo Pietra. Nel 2007 l’amministrazione comunale di Ponte Nizza (Pietra è sepolto in una umile tomba nel piccolo cimitero della frazione di Pizzocorno), oltre all’ ex piazzale della Stazione, ha dedicato all’illustre concittadino anche un museo (per ora ospitato presso la biblioteca comunale) per permetterci di ripercorrerne l’eccezionale storia. Dopo essere stato ufficiale di complemento degli Alpini nella Campagna d’Abissinia e nella guerra d’Albania, Pietra (nome di battaglia “Edoardo”) partecipò alla resistenza partigiana nell’Oltrepò, diventando prima ispettore delle brigate garibaldine, poi comandante delle diverse divisioni della zona. Nel dopoguerra, come giornalista collaborò a “Iniziativa socialista”, “Mercurio”, “Critica sociale”, “Avanti!”. Fu per molti anni inviato de “L’Illustrazione Italiana” e del “Corriere della Sera”. Diresse il “Il Giorno” dal gennaio 1960 al giugno 1972, dando straordinaria vitalità e attrattività al giornale e “Il Messaggero” dal maggio 1974 al giugno 1975. Nei suoi editoriali per il quotidiano di Milano e per quel-

lo di Roma Pietra non mancava di fare qualche cenno ai problemi della sua zona d’origine. Tra gli altri, due libri di Pietra possono essere ancora di interesse per i lettori pavesi: “I grandi e i grossi” (del 1973, con pagine suggestive sul conte Luchino dal Verme, anche lui comandante partigiano in Oltrepò); “Enrico Mattei. La pecora nera” (del 1987; come si sa, l’ae-

reo privato di Mattei si schiantò il 27 ottobre 1962 a Bascapè, nel pavese). I due libri sono da tempo esauriti (ed è difficile immaginare che gli editori originari ne procurino una riedizione) ma si possono prendere in prestito presso alcune biblioteche del territorio provinciale. Introvabile nelle librerie (ma non in alcune biblioteche) risulta anche il volume di autori vari dal titolo “Un riformista scomodo: Italo Pietra” pubblicato nel 1992 dal Comune di Voghera presso la CEO. La ristampa di quest’opera “locale” potrebbe ben accompagnarsi all’organizzazione di un convegno “nazionale”, che sicuramente Pietra merita come protagonista della vita politica e culturale dell’Italia negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Paolo Pulina

L’A.I.C. va in gita a Racconigi SALE - In occasione del 150° dell’Unità d’Italia l’A.I.C. organizza domenica 10 aprile una gita culturale a Racconigi, per una visita guidata a uno dei più bei palazzi della dinastia sabauda. Il palazzo, all’interno del quale si tiene in questo periodo un’interessantissima mostra su Vittorio Emanuele II, il Re Galantuomo, appartenne e fu molto caro al ramo Savoia Carignano della dinastia, che, a cominciare da Carlo Alberto, fu grande protagonista del nostro Risorgimento. Nella giornata si potranno visitare anche i giardini del palazzo, considerati tra i più belli d’Italia. Tappa anche al vicino Parco delle cicogne, dove si potranno ammirare non solo questi splendidi uccelli, ma una gran varietà di fauna allo stato libero. La gita può essere molto interessante anche per i giovani delle scuole medie e superiori. Per maggiori informazioni e prenotazioni si può inviare una mail a: aicsale@yahoo.it.

La partecipazione al concorso è gratuita e avviene attraverso la selezione operata da Working Capital e dai partner del progetto. I quattro comitati sceglieranno quindi i finalisti. Durante le tappe del tour 2011 i progetti selezionati saranno presentati e concorreranno per diventare vere e proprie imprese. Ci saranno poi le Start Cup, organizzate da PNICube, che selezioneranno le più innovative e interessanti proposte per fare impresa in Italia provenienti dagli Incubatori Universitari e la Borsa delle Idee su Wired.it che metterà “in gioco” le idee del Premio Telecom in un’emozionante gara all’ultimo rilancio. Il Tour dei Mille partirà da Torino il prossimo 18 marzo, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Stazione Futuro. Qui si rifà l’Italia”, e attraverserà la penisola facendo tappa a Palermo, Napoli, Firenze, Trieste e Milano per scoprire i talenti che le varie realtà locali esprimono. L’ultima fermata del viaggio dell’innovazione sarà a Torino dove sarà messa in scena la nuova Italia così come i partecipanti l’avranno rappresentata.

PORANA - La frazione Porana di Pizzale torna ad avere un punto di ritrovo, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Lungavilla, che sorge sul territorio comunale di Pizzale: è stato, infatti, riaperto il bar trattoria, chiuso da fine 2010 per un cambio di gestione. Ora tutti i pendolari che si recano a prendere il treno diretti al lavoro potranno fermarsi a bere un caffè e a fare colazione presso la trattoria “Da Lù”. La titolare Luciana, supportata dal marito Raffaele e dal figlio Marco, é appassionata di cucina casalinga ed è pronta a proporre menù stagionali e serate a tema”. Il bar trattoria “Da Lù” è aperto tutti i giorni dalle 6 di mattina fino a sera, tranne il giovedì pomeriggio, e propone menù a pranzo a soli 10 euro. Nelle intenzioni dei nuovi proprietari vuole di-

ventare un punto di ritrovo anche per giovani, con spaghettata e karaoke a partire da marzo, senza dimenticare gli adulti ai quali sarà dedicato il piano bar o il liscio durante la stagione estiva. Alla serata di inaugurazione era presente anche il sindaco di Pizzale, Sabina Rossi, con alcuni amministratori comunali, la quale affermato di aver trovato “tanto entusiasmo in questa nuova famiglia” e perciò, ha aggiunto, “cercheremo tutti di supportarla organizzando manifestazioni sul territorio, grazie anche alla collaborazione di Porana Eventi, che da tempo è impegnata per valorizzare questo che è uno dei Borghi più Belli d’Ita-lia”. Adesso i turisti che visitano la chiesa e il parco di Villa Meroni potranno degustare i piatti tipici della zona e acquistare i prodotti del Borgo.


Giovedì 24 febbraio 2011

O

IL POPOLO dell’

Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17,30 (sabato 17,30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato ore 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 17); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 810,30-11,45-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-1011,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-17 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-17,30 (sabato 17,30); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore

11; Campoferro 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 24 febbraio al 2 marzo 2011 Giovedì 24: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Venerdì 25: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Sabato 26: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Domenica 27: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Lunedì 28: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Martedì 1° marzo: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427)

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 2: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Edicole aperte domenica 27 febbraio 2011 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 27 febbraio 2011 (Turno A): GAZZANIGA PETROLI, p.zza Quarleri 8; IP, via Lomellina 38.

Sarà operativo a Lungavilla a partire da Pasqua. Aiuterà gli anziani della zona

Iniziativa del Comune

Trapattoni ha inaugurato il Centro Diurno

Sugli aiuti sociali va a caccia di furbi

LUNGAVILLA - “Un’opera assistenziale come questa è sicuramente un grande punto di riferimento per la comunità, io sono solo un umile appoggio umano, non bisogna dimenticare però tutti i collaboratori, i sostenitori che attorno a Don Cesare hanno creduto in questo Centro Diurno”. Le parole di Giovanni Trapattoni ancora una volta mettono in luce la forza, il carisma, ma anche l’umiltà di un allenatore dentro e fuori dal campo. Aveva promesso di tornare a Lungavilla per inaugurare quel Centro Diurno per Anziani che aveva tenuto a battesimo fin dalla posa e sottoscrizione della prima piastrella lo scorso aprile, ed è stato di parola. Accompagnato dalla moglie Paola, il Trap ha tagliato il nastro (accanto ad una grande benefattrice, la signora Eugenia) di una struttura che nasce proprio a fianco

della Parrocchia e che inizierà ad essere operativa a partire da Pasqua. Ora infatti rimangono ancora da completare gli arredi interni, per questo si confida ancora nel buon cuore degli abitanti, per continuare ad aderire all’iniziativa “Dona una piastrella al Centro”. La struttura, progettata dallo studio Alini, è intitolata alla memoria di Don Giovanni Bellingeri, il parroco del periodo del colera a Lungavilla (1836), ed è destinata a diventare il punto di riferimento quotidiano per gli anziani della zona: qui, ogni giorno, da mattina a sera, verranno fornite prestazioni di tipo assistenziale, sanitario, riabilitativo, ricreativo, intergenerazionale, alberghiero. In più, nei pomeriggi dei giorni di festa, ci sarà spazio per attività ricreative. “Vogliamo dare la possibilità a chi ha superato i 65 anni di età, sia di Lungavilla sia dei centri limi-

ONORANZE FUNEBRI Al Vostro servizio 24 ore su 24 con discrezione ed esperienza Via Cavallotti, 1 - Voghera (PV) Tel. 0383 41310 - Cell. 348 4966026 Servizio immediato 24 ore su 24 presso abitazioni e ospedali Svolgimento pratiche presso tutti i Comuni d’Italia

Servizio accreditato dal Comune di Voghera

trofi, di trascorrere una giornata in compagnia. - ha affermato Don Cesare De Paoli, parroco di Lungavilla e artefice dell’iniziativa - Ci sono molte persone sole, come sono molte le famiglie con giovani che sono al lavoro e che non sanno a chi fare accudire i propri genitori anziani. Ecco, questo centro vede proprio l’anziano al centro delle nostre attenzioni, viene gestito direttamente dalla Parrocchia in collaborazione con l’associazione di volontariato Mons. Carlo Angeleri. Ci sarà un angolo per il pranzo (che possiamo anche recapitare a domicilio), uno per le attività ricreative, e ancora salette in cui troveranno posto gli specialisti per la fisioterapia, fino a servizi a disposizione dell’intera comunità come il Patronato Coldiretti”. “Le parole le dicono in tanti, sono i fatti quelli che rimangono e in questa comunità di Lungavilla ci sono dei fatti concreti, questo centro diurno è una bella realtà” - ha sottolineato Mons. Pier Giorgio Pruzzi, Vicario Generale della Diocesi di Tortona, che ha celebrato la funzione religiosa e benedetto i locali, prima del taglio del nastro da parte di Trapattoni. Per Mons. Pruzzi si è trattato di un ritorno tra la sua gente, visto che a Lungavilla ha servito la comunità come curato sul finire degli anni ’60. Dopo l’asilo nido è un altro sogno che si realizza per Lungavilla, paese oltrepadano di poco più di 2200 abitanti, molto vivo e attento alle realtà del socio-assistenziale: “In questi anni il nostro paese si è trasformato molto, ha accolto nuove famiglie e integrato molte etnie, ma in tutte queste trasformazioni accanto al Comune la Parrocchia ha sempre occupato un ruolo fon-

damentale. - ha osservato il sindaco Martino Tizzoni Grazie a Don Cesare d’ora in poi tante persone potranno godere dei benefici di questa nuova struttura, è stato raggiunto un bell’obiettivo”. Congratulazioni sono arrivate anche dal Generale Emanuele Garelli, del comando interregionale Pastrengo di Milano, e dai dirigenti di Unicredit e Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, che hanno contribuito alla copertura di parte delle spese per la realizzazione del Centro. “Avere un luogo in cui l’anziano autosufficiente possa evitare di sentirsi solo e abbandonato e al contrario ritrovarsi con amici per chiacchierare, per svolgere diverse attività, per trascorrere la giornata, penso che sia la proposta migliore che un ente possa fare. La Parrocchia di Lungavilla l’ha fatto e noi come Fondazione, anche grazie al prezioso contributo del vostro concittadino e nostro segretario generale Pier Giorgio Villani, siamo stati ben felici di dare il nostro contributo. - ha concluso il Presidente della Fondazione Comunitaria di Pavia Giancarlo Vitali - Questa Fondazione è nata nel 2002 per iniziativa della Cariplo per beneficiare proprio la comunità. Lo fa promuovendo l’aggregazione sociale, favorendo la cultura della donazione, intervenendo dove esiste un bisogno per migliorare la qualità della vita, raccogliendo fondi per migliorare il tessuto sociale”. Ecco la forza di una comunità, un sogno intriso di amore che si realizza a Lungavilla per iniziativa della Parrocchia e di numerosi benefattori, per ricordare il ruolo fondamentale dei nonni nella società. Diego Bianchi

V O G H E R A - Voghera scende in campo, con l’ausilio del locale comando della Guardia di Finanza, per controllare nei conti reali delle persone che chiedono sussidi e aiuti. Soggetti che fanno dichiarazioni mendaci per chiedere ciò che altrimenti non spetterebbe loro. Persone che, detto brutalmente, si fingono povere. “Attraverso questa collaborazione con la Guardia di Finanza, - spiega il primo cittadino di Voghera Carlo Barbieri - in questo momento di crisi internazionale,

vogliamo che le risorse del Comune, anche in forma di contributo economico, siano esclusivamente indirizzate a coloro che hanno davvero bisogno. Per questo motivo abbiamo deciso di intensificare i controlli e sanare tutte le potenziali anomalie, affinché la mano tesa del comune raggiunga solo coloro che si trovano in uno stato di difficoltà economica e non vadano nelle tasche di persone che non sono in possesso dei requisiti necessari ad usufruire dei nostri servizi”. Ugo Celasco

L’unità d’Italia a Voghera: un cartellone di eventi VOGHERA - Un calendario condiviso di eventi e manifestazioni per celebrare l’Unità d’Italia attraverso la cultura. Palazzo Gounela continua sul sentiero del dialogo e della collaborazione con l’associazionismo e il sistema dell’Istruzione. “Voghera è una città operosa che dimostrerà la sua voglia di unità”: Marina Azzaretti, assessore alla Cultura e all’Istruzione, torna a chiamare a raccolta l’arcipelago dell’associazionismo e gli istituti scolastici vogheresi, per proseguire lungo il sentiero intrapreso sul finire del 2010 con il primo tavolo di coordinamento dedicato al centocinquantesimo. “Molti dirigenti delle scuole

e altrettanti rappresentanti delle associazioni della città - spiega Azzaretti - mostrano di aver voglia di trasformare la ricorrenza dell’unificazione in un appuntamento dal forte valore simbolico anche per Voghera”. A fare la propria parte nell’ambito delle celebrazioni saranno anche la biblioteca civica Ricottiana e il museo Storico. “I centri culturali di Voghera confermeranno spiega l’assessore - il loro ruolo di ponti transgenerazionali e di luoghi d’incontro per le famiglie, i giovani e gli studiosi di tutto l’Oltrepò”. Nei prossimi giorni prenderà corpo il calendario definitivo degli appuntamenti vogheresi.


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VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

Giuseppe Tuccitto si è recato in Comune, al Distretto Oltrepò e in Ospedale Oratorio, Santachiara e Eidos

Il nuovo direttore dell’Asl si presenta a Voghera VOGHERA - Il direttore generale dell’Asl di Pavia, dottor Giuseppe Tuccitto, come aveva preannunciato in occasione della conferenza stampa di presentazione, prosegue il suo “tour” tra le diverse strutture che si trovano sul territorio della provincia di Pavia. Alcuni giorni fa, il Generale Tuccitto, si è recato a Voghera insieme al direttore sanitario Guido Fontana, al direttore amministrativo Flavia Bernini e al direttore sociale Giorgio Scivoletto. Tuccitto e il suo staff sono stati accompagnati dalla dottoressa Tiziana Repossi, direttore del Distretto Oltrepò. Alle ore 11,00, si sono recati presso il municpio di Voghera, dove sono stati accolti dal primo cittadino Carlo Barbieri. In sala giunta, il sindaco ha garantito la massima collaborazione e disponbilità del comune nei confronti dell’Asl. Un rapporto di sinergia tra Voghera, su cui orbita l’intero territorio della Valle Staffora, e l’Azienda Sanitaria Locale che diventerà sicuramente co-

struttivo. Dopo la visita a Palazzo Gounela, il generale Tuccitto ha raggiunto la sede Asl di Voghera dove è stato ricevuto dall’intero personale. In quell’occasione ha dichiarato: “Sono convinto che in ogni settore della società devono valere i principi della correttezza e dell’onestà. E’ poi fondamentale ricordare che noi dobbiamo essere al servizio del cittadino. Questo è un concetto che ogni tanto scappa. I pazienti sono persone che hanno bisogno e noi non dobbiamo deluderli. La gente deve avere un’im-

magine della sanità che sia diversa da quella che ha avuto sino ad oggi. Ho un’obiettivo importante, l’ho già detto in altre sedi e qui lo ribadisco: voglio portare in un anno l’Asl di Pavia in cima alle Asl Lombarde”. Dopo il direttore generale dell’Asl sono intervenuti Guido Fontana, Flavia Bernini e Giorgio Scivoletto che si sono presentati al personale (composto da medici, infermieri, dipendenti ecc..) del distretto Asl iriense denominato Distretto Oltrepò. Da questa visita alla realtà

vogherese è emersa la voglia di creare una sinergia con i diversi territori della provincia, per raggiungere degli obiettivi importanti e per dare dei risultati migliori. Successivamente il direttore generale dell’Asl Tuccitto con il suo staff si sono recati presso l’ospedale di Voghera. A ricevere il Generale c’erano la dottoressa Daniela Troiano, direttore generale dell’azienda ospedaliera, la dottoressa Luigina Zambianchi, responsabile del presidio ospedaliero di Voghera e tutti i primari. Il dottor Tuccitto ha voluto visitare i reparti di Medicina, Neurologia e Riabilitazione incontrando e incoraggiando i malati. Soddisfatta di questa visita la dottoressa Zambinachi che ha detto: “E’ stato un incontro cordiale e costruttivo. Il dottor Tuccitto ha creato una buona squadra. Ho apprezzato il fatto che il nuovo direttore generale dell’Asl abbia voluto conoscere anche gli aspetti più angosciosi della malattia”. Ugo Celasco

Rivanazzano Volley verso la salvezza

A Pavia grande evento sulla via Francigena

RIVANAZZANO TERM E - La Cester & Co. Rivanazzano volley, dopo la tranquilla salvezza dello scorso campionato di serie C affrontato con le giovani del vivaio, dopo la vittoria sul Soresina di sabato 19 febbraio, ha fatto un passo in avanti per strappare la salvezza in serie C. È soddisfatto il presidente Giancarlo Franchini al suo terzo anno ai vertici della Pallavolo di Rivanazzano Terme: “C’erano i segnali di ripresa nelle ultime partite e con la bella vittoria su Soresina sono convinto che possiamo ben sperare alla salvezza in serie C se continuano su questa strada”. A proposito di serie C la Cester & Co. ha superato con una vittoria infrasetti-

PAVIA - Un grande risultato per la nostra Provincia alla BIT 2011. Durante la conferenza stampa che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del ministro Brambilla e del presidente Formigoni, l’assessore Crotti ha appreso dalla viva voce del presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, che a partire dal 2011 la Commissione Europea finanzierà un solo grande progetto, quello legato ai Cammini riconosciuti ufficialmente dal Consiglio d’Europa e tra questi priorità massima sarà data alla Via Francigena. Durante l’incontro con il commissario Tajani, accompagnato dall’assessore regionale al Turismo, Stefano Maullu, il commissario ha confermato all’assessore Crotti che la Commissione Europea, finanzierà un grande evento che si terrà a Pavia nella primavera del 2012 quando la città capoluogo e l’intero territorio provinciale saranno al centro di un’importante iniziativa che farà emergere la centralità di Pavia rispetto ai molti percorsi religiosi del passato e del presente e, si vuole, del futuro. Pavia è infatti tappa del viaggio di Sigerico, lungo

manale contro Varese i sedicesimi di finale della Coppa Lombardia. “Abbiamo ben figurato anche in Coppa Lombardia conferma il presidente Franchini - adesso ci aspettano i quarti di finali contro Brembo che occupa i vertici della classifica del nostro girone. Un eventuale passaggio del turno spalancherebbe le porte al Rivanazzano per accedere alla semifinale di Coppa Lombardia, traguardo inaspettato dopo i tanti infortuni che hanno falcidiato la squadra”. Il Rivanazzano volley gioca le gare interne presso la palestra Comunale di Rivanazzano Terme in via Manzoni 5 alle ore 21.00 del sabato sera.

la Via Francigena, del Cammino di Santiago, del Cammino di San Martino, è meta finale del Cammino di Sant’Agostino e di quello di San Colombano, ma anche indicata come tappa importante in alcuni diari di viaggio di personaggi meno noti. La notizia è stata poi confermata durante i lavori dell’Ufficio di Presidenza della Associazione Europea delle Vie Francigene tenutosi a Milano e ospitato nella sede di Regione Lombardia. Il 29 marzo l’assessore Crotti sarà a Bruxelles per partecipare a un primo incontro programmatico su questa iniziativa. “L’Europa - dice la Crotti, anche come storica del medioevo - è stata fatta sulle grandi vie di pellegrinaggio che erano anche vie di transito per uomini, merci, idee e culture. Oggi si vuole recuperare il valore unitario e identitario di questi percorsi. La scelta che la Provincia di Pavia della quale sono assessore, ha fatto cinque anni fa di puntare sulla Via Francigena sta cominciando a dare i suoi frutti. Bisogna lavorare tutti insieme per il miglior risultato”. a.b.

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Incontro a Stradella sulla pre-adolescenza

STRADELLA - Nell’ambito delle iniziative dell’oratorio di Stradella si è svolto sabato 19 febbraio un incontro formativo per genitori, insegnanti ed educatori sul tema della pre-adolescenza. L’incontro è stato tenuto da Alessandra Augelli pedagogista dell’Università Cattolica. La dottoressa Augelli, che svolge attività di formazione sui temi dell’affettività e della relazionalità, si occupa di educazione familiare con particolare attenzione all’età pre-adolescenziale utilizzando il metodo narrativo ed il linguaggio cinematografico e televisivo come mezzi privilegiati per condurre le sue attività formative. Continua così la collaborazione dedicata ai temi educativi tra Oratorio di Stradella, Istituto di formazione professionale Santachiara ed il gruppo di ricerca pedagogica Eidos guidato da Vanna Iori, esperta di pedagogia familiare. I genitori, gli insegnanti e gli educatori presenti sono stati coinvolti in un tipo di formazione interattiva che

non avevano ancora sperimentato ed hanno avuto così la possibilità di parlare in modo autentico della loro esperienza per essere aiutati dalla dottoressa a riflettere e a trovare risposte personali ai loro problemi educativi. Si sono toccai temi quali: la pre-adolescenza inizio di un passaggio, i cambiamenti del corpo, l’importanza prevalente del gruppo dei pari, i cambiamenti del corpo dei preadolescenti che cercano nuovi modi di vivere gli spazi a loro disposizione come la propria stanza. I vari temi sono stati esplorati con l’ausilio di spezzoni di film quali “Il signore degli anelli” e “Cate-rina va in città”. Le risposte della dottoressa Augelli, che è autrice del libro “Erranze. Attraversare la pre-adolescenza” (ED. Franco Angeli), si possono sintetizzare con le seguenti parole: “pedagogia della presenza” come capacità degli adulti educatori di saper stare con un ruolo di guida nei vari cambiamenti imposti e connaturali alla pre-adolescenza. Silvia Piva

Dopo un annoso problema di multe

Assegnato il passo carrabile RIVANAZZANO TERME - E’ stato assegnato al signor Giuseppe Tamburelli residente in via 4 novembre il primo passo carrabile del Comune di Rivanazzano Terme. Non è un caso perché proprio dai residenti in quelle vie appartenenti al territorio comunale di Rivanazzano Terme ma, di fatto, a Salice Terme è emerso il bisogno di colmare una lacuna legislativa che, in special modo nei periodi estivi, dava non pochi grattacapi ai cittadini residenti per una evidente discontinuità territoriale. I vigili potevano infatti applicare le sanzioni previste dal codice della strada per gli automobilisti poco ri-

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spettosi che lasciavano le proprie auto davanti ai cancelli delle abitazioni in località salice Terme sotto il comune di Godiasco perché ivi c’è un regolamento dei passi carrabili, non altrettanto potevano fare pochi metri più in là per quelle vie che rientravano nel territorio comunale di Rivanazzano Terme. Ora è possibile scongiurare questa possibilità recandosi presso gli uffici comunali e ritirando l’apposito modulo con la richiesta del cartello di passo carrabile del comune di Rivanazzano Terme; le spese sono limitate al costo dell’ istruttoria e del cartello mentre la durata della concessione è di 29 anni.


Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

Si tratta di abitazioni a canone convenzionato

I mini alloggi sorgeranno nell’ex Mulino Meriggi

L’ex Mulino Meriggi; a sinistra: il sindaco Luigi Paroni

BRONI - Procede senza sosta da parte dell’Amministrazione comunale di Broni la realizzazione del piano delle grandi opere per la città. Tra queste vi è la sistemazione dell’area Meriggi, il cui iter burocratico sta procedendo come previsto. L’intervento di ristrutturazione fa parte di un programma di riqualificazione a più ampio respiro che il

Comune sta realizzando per il recupero sia dell’Ex Mulino sia delle zone limitrofe. “Lo scorso novembre sono partiti i lavori di urbanizzazione per la realizzazione di strade, fognature, collegamenti con la rete idrica, elettrica e del gas. - il Sindaco Luigi Paroni fa il punto sull’avanzamento del progetto di recupero dell’ex Mulino Meriggi - Si tratta di interventi preliminari a quelli di ristrutturazione finalizzati alla creazione, all’interno della corte originaria, di 15 unità abitative, parte da destinare a canone sociale e parte a canone calmierato”. I nuovi alloggi costeranno

circa 1 milione e 300 mila euro finanziati senza gravare sulle casse comunali, in quanto la spesa verrà coperta metà con fondi regionali e metà da convenzioni con privati. “Al giorno d’oggi purtroppo sempre più anziani e famiglie faticano a pagare l’affitto: tutto aumenta, mentre le pensioni e gli stipendi restano sempre gli stessi. - sottolinea il Sindaco - In questi ultimi anni come Amministrazione abbiamo lavorato per sostenere concretamente chi ha bisogno, chi si trova in situazione, anche temporanea, di difficoltà”. “Iniziative importanti come questa, che aiuterà chi è so-

lo o non riesce a pagare l’affitto e a risolvere definitivamente il problema della casa, non devono essere un punto di arrivo ma un punto di partenza su cui lavorare con impegno e sensibilità anche nei prossimi mesi. - conclude Paroni - In questo modo potremmo dare continuità al progetto di realizzazione di una città ancora più vivibile e solidale, che abbia sempre più al centro le esigenze di tutti i cittadini, anche dei più deboli e degli anziani.” Il progetto, voluto dall’Amministrazione comunale nel rispetto delle disposizioni testamentarie della Maestra Romana Meriggi e realizzato sotto il vincolo della Soprintendenza ai Beni Architettonici, prevede la riqualificazione sia dell’ex mulino sia delle case coloniche adiacenti, oggi disabitate. Il piano terra, dove sono conservate le macine originali, verrà utilizzato come spazio di aggregazione destinato non solo ai residenti dei nuovi alloggi ma a disposizione di tutta la cittadinanza. Inoltre, nella zona dell’ex Mulino sorgerà una nuova area verde a disposizione dei cittadini e un parcheggio pubblico che verrà intitolato alla memoria della Maestra Meriggi.

Anche al ponte di Spessa Po iniziano i lavori SPESSA PO - Conclusa l’emergenza Ponte della Becca la Provincia di Pavia mette mano ad un altro importante collegamento pavese: il Ponte di Spessa, sulla provinciale 199. Da giorni, infatti, sono iniziate le operazioni propedeutiche ai lavori di messa in sicurezza dei raccordi sul ponte che rappresenta una direttrice fondamentale per il collegamento tra l’Oltrepò orientale e Milano. L’intervento era già programmato da tempo, ma si è aspettato di lasciar passare i momenti più rigidi dell’inverno per poter realizzare al meglio l’opera. “I lavori non sono assolutamente più rinviabili anche perché il Ponte di Spessa ha subito nel periodo di chiusura del Ponte della Becca un notevole incremento di traffico, soprattutto di mezzi pesanti, che ha ulteriormente peggiorato la situazione del manto

stradale - interviene Vittorio Poma, Presidente della Provincia di Pavia. Preciso che non è un malato grave il ponte di Spessa, ha solo bisogno di un intervento efficace per risanare le buche e gli avvallamenti che si sono formati sul piano viario”. Intervenire ora significa evitare un peggioramento della situazione e prevenire danni alla soletta in calcestruzzo, il cui deterioramento potrebbe determinare un danno irrecuperabile alla struttura del manufatto. “La realizzazione di questo intervento - prosegue il Presidente - sta a dimostrare come l’attenzione della Provincia allo stato di manutenzione dei ponti sia sempre alta, pur dovendo fare i conti con risorse sempre più scarse che ci impongono una attenta e scrupolosa opera di programmazione. In questo caso siamo di fronte ad un

intervento di assoluto rilievo, in quanto consente di garantire la sicurezza e la perfetta fruibilità di un’infrastruttura essenziale per il territorio, che costituisce altresì un importante asse viario di collegamento tra la zona collinare e il milanese”. Ad oggi sono iniziati gli interventi di pulizia del manufatto, che consentiranno il rapido avvio dei lavori di pavimentazione e di rafforzamento del corpo stradale lungo le rampe di accesso al ponte e sul ponte stesso. Subito dopo si procederà alla asfaltatura e alla realizzazione della segnaletica orizzontale. I lavori, il cui costo complessivo è di 154mila euro, non porteranno ad una chiusura totale del ponte. Il traffico sarà regolato a senso unico alternato per evitare quanto più possibile disagi agli automobilisti.

L’Unitre in visita alla biblioteca STRADELLA - A Stradella, l’impegno da anni portato avanti dalla Università della Terza Età, nell’intento fatto proprio anno su anno di “contribuire alla promozione culturale dei soci”, favorendo “la partecipazione degli iscritti attraverso la predisposizione ed attuazione di iniziative culturali” ed operando “un confronto e una sintesi tra le culture delle precedenti generazioni e di quella attuale”, come è con efficacia sottolineato dal manifesto programmatico delle Unitre italiane, ha messo in campo una iniziativa di significativo successo, e cioè una vera e propria escursione nella locale Biblioteca Comunale “Pietro Bazzini”.

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Così, una folta delegazione dell’Unitre stradellina guidata dalla Presidente Maria Teresa Angelini Garibaldi e dalla Vice Presidente Lucia Rovati Calvi, ha raggiunto lo storico palazzo realizzato nel secolo scorso per iniziativa dell’allora Presidente del Consiglio Agostino Depretis, e cioè l’ambiente che ospita la Biblioteca Comunale ed i due Civici Musei, il Naturalistico e della Fisarmonica. Gli onori anche a nome del Sindaco ed Assessore alla Cultura Pierangelo Lombardi, sono stati fatti dal Presidente della Biblioteca Siro Brondoni per la Commissione di Gestione, e dalla Bibliotecaria Barbara Marchetta, che ricollegandosi al

“manifesto” dell’Unesco hanno sottolineato essere la biblioteca pubblica, il centro locale di conoscenza ed informazione. E si è conosciuto da vicino il cospicuo patrimonio di oltre 46 mila volumi della stessa biblioteca, dovuto agli acquisti susseguitisi nel tempo ma anche alle significative donazioni avute, anzitutto dalla ottocentesca Biblioteca Popolare “Dante Alighieri” di Stradella, dalla locale sezione Anpi riguardanti la seconda Guerra Mondiale e la Resistenza, ed infine dai compianti Guido Muzio, Giuliana Mombelli e Rita Minoli. Nel corso dell’incontro, si è ricordato come la biblioteca disponga di una “area ragazzi”.

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IN BREVE CULTURA / MILANO

Presentato il libro “Dio e patria” dell’oltrepadana Paola Chiesa Lunedì 14 febbraio, presso il salone Radetzky di Palazzo Cusani, è stato presentato il libro dell’oltrepadana Paola Chiesa intitolato “Dio e patria – I cappellani militari lombardi nella Seconda guerra mondiale”, edito da Mursia. All’incontro, organizzato dal Circolo di Presidio Esercito di Milano, erano presenti numerose autorità. Tra gli altri Ignazio La Russa, ministro della Difesa, Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, Mons. Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi, Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire” e il generale Camillo De Milato, comandante Militare dell’esercito Lombardia.

Emilia Chiodi di Menconico cavaliere della Repubblica MENCONICO - Ci sono persone che con l’impegno, con il duro lavoro e soprattutto con una grande onestà interiore riescono nel corso degli anni ad essere un esempio, un modello da seguire per una piccola comunità, un paese, una valle. A Menconico, località agricola e turistica, immersa tra le alture della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, vive una di queste persone. Emilia Chiodi, classe 1934, titolare del ristorante “La Frasca di Menconico”, è sicuramente una delle donne più amate dell’Alta Valle Staffora. Proprio qualche settimana fa, Emilia Chiodi, ha ottenuto il titolo di Cavaliere della Repubblica. Un riconoscimento meritato a chi dal 1979, rimboccandosi le maniche, manda avanti, con l’aiuto dei familiari (ora delle due figlie Stefania e Michela Fenaroli) l’accogliente ristorante di Menconico. Un ristorante di famiglia che compie que-

st’anno 111 anni. Più di un secolo per un’ attività che ha saputo, grazie alla bravura di Emilia, dare vita ad un’ottima cucina, tipica delle nostre valli. Questo ristorante posto ai piedi del monte Penice ha visto la presenza nel corso dei decenni di numerosi politici non solo provinciali. Tra i più assidui frequentatori e amici di Emilia ricordiamo i senatori Giovanni Azzaretti e Luigi Panigazzi. In Valle Saffora, persone come Emila, rappresentano la linfa vitale di un territorio che non deve spegnersi.

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ATTUALITA’

Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

La presentazione al Borromeo di Pavia, 190 milioni di euro disponibili

Fondazione Cariplo: ecco i Bandi 2011 PAVIA - Fondazione Cariplo ha confermato: 190 milioni di euro disponibili per i buoni progetti. Previsti per quest’anno 30 bandi sui quattro settori di intervento: Arte e cultura, Ambiente, Servizi alla persona e Ricerca scientifica. Ad oggi sono già on line 22 bandi. In un momento di grave crisi economica, la storica Fondazione milanese (“che non è una banca”, come sottolinea la sua campagna pubblicitaria in corso) non si tira indietro, anzi. E di quei 190 milioni di euro a disposizione per l’intera Lombardia, molti possono venire anche in provincia di Pavia purché si presentino progetti da realizzare interessanti e conformi alle richieste. Basti pensare che nel 2010 Fondazione Cariplo ha sostenuto proprio in questa provincia 52 progetti per un importo complessivo di 12,6 milioni di euro. Secondo una radicata tradizione filantropica. Così come, sempre secondo tradizione, la Fondazione presieduta da Giuseppe Guzzetti è tornata a Pavia proprio per presentare l’attività futura. È successo mercoledì 16 febbraio, alle ore 16, presso il collegio Borromeo dove, in due sale distinte lo staff di Cariplo, capitanato da Pasquale Napoli, ha illustrato i bandi che interesseranno vari settori. A fare gli onori di casa Fabrizio Gnocchi, membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo e Giancarlo Vitali, presidente della locale Fondazione Comunitaria, nata nel 2002 a Pavia. In platea anche l’altro commissario di Fondazione Cariplo Giovanni Azzaretti, l’assessore provinciale Renata Crotti, i sindaci di Voghera e Vigevano, l’assessore vogherese Marina Azzaretti, il segretario generale della Fondazione Comunitaria Pier Giorgio Villani. “Il nostro auspicio è che an-

che per il 2011 il territorio pavese sia ricco di idee meritevoli e buoni progetti che saranno certamente sostenuti dalla Fondazione” - ha detto Gnocchi. “Pavia è un territorio dinamico che produce progetti e richiede finanziamenti - ha aggiunto Napoli, responsabile della sezione eventi e marketing di Fondazione Cariplo - nonostante la crisi che ha portato molti enti e fondazioni a ridurre l’erogazione dei finanziamenti, Fondazione Cariplo mantiene costante l’impegno”. Ha dichiarato Vitali: “Cariplo ha fatto tantissimo per questa provincia. Ha aiutato tutti, senza distinzione politica, geografica o di partito a far crescere idee e sogni per il bene della comunità e degli individui che la abitano. Infine, nel 2002, ci ha fatto nascere cioè ha testimoniato il suo attaccamento al territorio creando la Fondazione Comunitaria. Da tempo anche la Fondazione Comunitaria, pur essendo un ente distinto da Fondazione Cariplo, opera con l’apporto e il sostegno direi della sua sorella maggiore. Per questo guarda a Cariplo come a un modello da imitare ma più in piccolo, nella realtà locale. Cariplo ha dato vita ad un sistema di Fondazioni di Comunità, ha sostenuto tanti nostri progetti e ha finanziato, per esempio, i cosiddetti progetti emblematici territoriali. Negli ultimi anni ci ha anche lanciato una sfida: raccogliere, entro il 2012, la somma di 5 milioni di euro in donazioni che Cariplo raddoppierà garantendo quindi alla provincia di Pavia un patrimonio ingente che la Fondazione Comunitaria gestirà autonomamente negli anni a venire”. I bandi di Cariplo, divisi dalle macro aree di interesse, per l’ambiente, trattano

di educazione alla sostenibilità, qualificazione di spazi aperti in ambito urbano e peri-urbano, promozione della sostenibilità energetica nei comuni piccoli e medi, tutela della qualità delle acque, tutela e valorizzazione della biodiversità e il progetto scuola 21 per stimolare nei ragazzi delle scuole una capacità di giudizio critico in rapporto ai fatti globali. Per il settore arte e cultura gli interventi sono per il progetto Laiv – laboratorio delle arti interpretative dal vivo, che nel 2009 ha finanziato 3 progetti pavesi e che si ripropone per le scuole secondarie di secondo grado per valorizzare il patrimonio culturale attraverso la gestione integrata dei beni, per la tutela e la valorizzazione dell’intero patrimonio per potenziare il sistema culturale

integrato e innescare uno sviluppo economico locale. Promuovere le metodologie innovative per la conservazione programmata è un bando che quest’anno si apre non solo ai proprietari ma anche ai gestori e ai comuni per il miglioramento delle politiche di conservazione. Il bando per promuovere la buona gestione nel campo della cultura ha finanziato nel 2010 due progetti pavesi quello di Ghislieri Musica e quello dell’associazione Artemista di Spessa Po e si ripropone per il 2011 con un budget di 6 milioni di Euro cofinanziati al 70 per cento. Interessante il bando riservato ai giovani per la valorizzazione della loro creatività in campo artistico e culturale. Qualità, originalità e concretezza per giovani come ideatori, promo-

Fabrizio Gnocchi e Giancarlo Vitali

tori e organizzatori dei progetti con un incentivo se il direttivo è sotto i 36 anni. Per quanto riguarda la ricerca scientifica, i bandi si rivolgono al campo biomedico, alla ricerca scientifica e tecnologica sui materiali avanzati, alla promozione di progetti internazionali finalizzati al reclutamento di giovani ricercatori e alla promozione della formazione di capitale umano d’eccellenza. Altro settore è quello dei servizi alla persona: i bandi vogliono promuovere percorsi di inte-

grazione interculturale tra scuola e territorio, diffondere e potenziare gli interventi di housing sociale temporaneo a favore di soggetti deboli, promuovere e sostenere l’affido famigliare, favorire lo sviluppo dell’impresa sociale per inserire al lavoro persone in condizione di svantaggio, costruire e rafforzare legami nelle comunità locali. Per alcuni, è prevista una scadenza. Tutte le informazioni sul sito www.fondazionecariplo.it m.c.


Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

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UN LUOGO UNA STORIA

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Una curiosa controversia nella quale intervennero mons. Carlo Perosi, suo fratello Lorenzo, padre Placido Lugano e don Luigi Orione

“Pretesti della Diocesi di Bobbio contro Tortona” pagina a cura di GIUSEPPE DECARLINI

Carlo Perosi

L’antichissima e vasta diocesi di Tortona ha subìto nel corso dei secoli ripetuti ridimensionamenti per la creazione di due diocesi che le sottrassero territorio: quella di Bobbio nel 1014 e quella di Alessandria tra la fine del 1175 e l’inizio del 1176. Altre perdite di territorio avvennero nel 1248 a favore delle diocesi di Genova e di Vigevano. Non va poi dimenticato che i rapporti tra le diocesi di Tortona e Bobbio attraversarono anche periodi burrascosi proprio a motivo di contese territoriali. Tra il 1125 e il 1130 ben due pontefici, Onorio II e Innocenzo II, dovettero intervenire contro Pietro II, vescovo di Tortona, che aveva occupato con la forza alcune chiese della diocesi bobbiese. Questa breve premessa serve di presentazione a quanto stiamo per narrare e che ci porta a tempi a noi molto più vicini. Tutto ebbe inizio nel marzo 1902 quando il sindaco di Borzonasca (provincia di Genova e circondario di Chiavari) chiese alla Segreteria Concistoriale romana che le due parrocchie di San Bartolomeo di Borzonasca e dei Ss. Vincenzo e Anastasio di Caregli fossero sottratte alla giurisdizione della diocesi di Bobbio e aggregate, come poi avvenne, a quella di Chiavari. La vicenda diede l’avvio ad una controversia tra la diocesi di Bobbio e quelle limitrofe di Tortona e Piacenza in quanto, a seguito di tale richiesta e con il pericolo di vederla accolta, il Capitolo bobbiese, essendo la sede vacante, ritenne opportuno chiedere l’ampliamento del modesto territo-

rio diocesano a scapito delle due altre diocesi. “È necessario - scriveva il Capitolo - che la diocesi di Bobbio esista, ma nelle attuali condizioni non può convenientemente sussistere, occorre dunque ampliarla”. Un ragionamento in sé ineccepibile, che si scontrava però con i diritti delle altre due diocesi. Secondo i piani del Capitolo bobbiese la diocesi piacentina avrebbe dovuto cedere 24 parrocchie per una popolazione di 13.177 anime e quella tortonese 27 parrocchie per un totale di 20.352 anime. Tra le parrocchie tortonesi più popolose, per le quali veniva chiesta l’annessione a Bobbio, brillavano quelle di Varzi, Colleri e sue succursali, Campi e sue succursali, Propata, Montebruno e Zavattarello. Si può ben immaginare lo stato d’animo di mons. Igino Bandi quando nel luglio del 1905 ricevette dalla Segreteria Concistoriale una lettera con la quale gli veniva notificata la richiesta avanzata dal Capitolo bobbiese. Trattandosi di cosa “abbastanza grave” interessò, con sollecitudine e riservatamente, il Capitolo della cattedrale affinché esprimesse il proprio parere. Occorreva predisporre rapidamente un piano di difesa delle ragioni tortonesi. Mons. Bandi poté contare sull’aiuto di un tortonese in rapida ascesa nel mondo vaticano: mons. Carlo Perosi, allora non ancora cardinale, ma semplice Sigillatore della S. Penitenzieria. A lui diedero man forte il padre benedettino di Montoliveto padre Placido Lugano e don Luigi Orione

nonché don Lorenzo Perosi. Anche mons. Vincenzo Legé, che stava affermandosi come uno dei più valenti studiosi di storia locale, si attivò predisponendo una ben articolata memoria dove alle obiezioni di carattere geografico-amministrativo (“Propata e Montrebruno hanno il loro centro naturale nel borgo di Torriglia perché oltre la comodità di strade là hanno sede anche gli uffici civili”) univa quelle di carattere religioso: “la chiesa di Montebruno è uno dei santuari più insigni della diocesi di Tortona perché si vorrebbe privarla di questo lustro?”. L’aiuto di mons. Perosi fu preziosissimo. In una missiva dell’11 novembre 1905 assicurava Bandi che “per l’affetto vivissimo alla nostra cara diocesi di Tortona farò tutto il poco che mi sarà possibile per impedire il minacciato smembramento. Io dovrò aver udienza dal S. Padre in una delle settimane prossime e non mancherò di chiedergli umilmente questa grazia, che la diocesi di Tortona sia lasciata intatta”. L’8 dicembre 1905 confidava a Bandi che anche suo fratello don Lorenzo era intervenuto presso il Papa per “il minacciato smembramento aggiungendo le sue preghiere (assai più valide delle mie) per stornare questo pericolo ed ebbe dal Papa una risposta piuttosto rassicurante”. Nel gennaio 1906 mons. Perosi tornò a parlare con il Pontefice della questione “ed egli [Pio X] mi ha assicurato che non si farà nulla e che quindi le cose non saranno toccate”. I colloqui dei fratelli Perosi si rivelarono più che oppor-

Telegramma di don Luigi Orione al Vescovo Bandi del 4 maggio 1908 con il quale comunica l’avvenuta decisione della Concistoriale in merito alla controversia con la Diocesi di Bobbio

tuni in quanto l’atteggiamento inizialmente favorevole a Tortona del sostituto segretario della Concistoriale, mons. Giulio Grazioli, venne meno. Il 31 marzo 1906 mons. Perosi avvertiva Bandi che “mons. Grazioli ha preso la parte di Bobbio con molto calore”. A distanza di un anno la causa era sempre aperta e nel febbraio 1907 mons. Perosi comunicava che aveva avuto occasione di parlare del problema con mons. Piacenza “il quale mi ha detto di aver trovato assai ben fatto il memoriale di V. Ecc. a favore della diocesi di Tortona. Anch’egli ora sta in aspettativa per vedere come si mettono le cose e sia il caso di affidare la causa ad un avvocato di Curia”. Mons. Bandi aveva infatti predisposto un memoriale a stampa che raccoglieva anche i “ricorsi” di ecclesiastici e autorità civili contro la ventilata mutilazione della diocesi tortonese. Si opposero, tra gli altri, anche il principe Giulio Centurione Scotto, patrono della chiesa parrocchiale di Gorreto e il conte Luchino Dal Verme, consigliere di Torre degli Alberi. Passò ancora un anno e l’unica novità comunicata dal Perosi (lettera del 25 aprile 1908) era l’imminente decisione della Concistoriale e che “su tutta la faccenda si conserva un silenzio impenetrabile”. Suggeriva anche di interessare padre Placido Lugano “il quale sebbene non sia più professore all’Apollinare, mi fu detto essere però di residenza a Roma perché s’impegni presso il loro card. Protettore, l’em. Cassetta”.

Padre Placido Lugano

E anche il Lugano fece la sua parte. Con lettera del 30 aprile 1908 chiedeva al vicario generale “quattro o cinque copie del memoriale a stampa per poterle distribuire accompagnandoli di schiarimenti a voce”. Anche un altro tortonese seguiva la vicenda: don Luigi Orione. Di lui restano nella cartella d’archivio tre telegrammi del maggio 1908 quando la controversia si era conclusa felicemente per la diocesi tortonese. Il 4 maggio don Orione telegrafava al Vescovo: “Lieto comunicarLe decisione Bobbio avvenuto sabato. Benissimo per Tortona eccetto piccola modificazione. Ossequi. Orione”. Il 13 successivo don Orione inviava due telegrammi: “Purtroppo decreto già fatto consegnato. Giungerà forse oggi stesso. A compensare Bobbio stralcio tre parrocchie si consigliano tre vescovi intendersi compenso suggerendo potrebbe essere cessione Zavattarello, Pietra Gavina, Bognassi non accettando sacrifici parrocchie per Piacenza. Ossequio. Orione”. E tre ore dopo scriveva: “Giungerò domattina con buona notizia che potrà impedire stralciamento. Ossequio. Orione”. Il 17 giugno il vescovo di Bobbio, Luigi Maria Marelli, trasmetteva a mons. Bandi copia della decisione della Sacra Congregazione Concistoriale assunta il 2 maggio. Il tenore della stessa in merito alla vexata questio era la seguente: “alla domanda se entro e quali limiti la diocesi di Bobbio debba e

possa ampliarsi, gli Eminentissimi Padri risposero: Dilata et ad mentem. La mente si è che il vescovo di Bobbio inizi trattative con i vicini vescovi di Piacenza e Tortona perché questi consentano a cedere alla stessa diocesi di Bobbio qualcuna delle parrocchie già domandate unicamente per compensarla in proporzione della perdita che esso dovrà subire per la cessione alla diocesi di Chiavari delle parrocchie di S. Bartolomeo di Borzonasca e dei Ss. Vincenzo e Anastasio di Caregli, che come noto, già venne decisa dalla S. Sede. Gli Eminentissimi Padri credettero inoltre d’indicare non tassativamente, ma soltanto in linea generale le tre parrocchie della diocesi di Tortona, Bognassi, Pietragavina e Zavattarello come quelle che più opportunamente potrebbero essere cedute alla sede di Bobbio”. Tutto però restò unicamente negli auspici degli Eminentissimi per cui il 6 ottobre 1908 mons. Grazioli sollecitò mons. Bandi a giungere ad un accordo con il vescovo di Bobbio. Qualora “i tre vescovi trattando non riuscissero a mettersi d’accordo fra di loro per la cessione di altre che compensassero adeguatamente Bobbio […] si eseguirà senz’altro la sentenza della S. C. Concistoriale che le dette tre parrocchie [Zavattarello, Bognassi e Pietragavina] saranno aggregate a Bobbio”. Le carte tacciono se accordo ci fu tra Tortona e Bobbio. Resta il fatto che le tre parrocchie continuarono a far parte della diocesi di Tortona.

Telegramma di don Luigi Orione del 13 maggio 1908 al Vescovo Bandi con il quale gli comunica la conclusione favorevole per Tortona della controversia con Bobbio


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EVENTI E CULTURA

Giovedì 3 marzo Gianmarco Tognazzi al Teatro San Rocco di Voghera

Die Panne: Durenmatt è servito

VOGHERA - Gianmarco Tognazzi e Bruno Armando (con Lombardo Fornara) giovedì 3 marzo (ore 21) porteranno in scena al teatro San Rocco “Die Panne” ovvero “La notte più bella della mia vita” di Friedrich Durenmatt. Lo spettacolo, che rientra nel cartellone di prosa organizzato da Fama Fantasma per il Comune, è diretto alla regia da Armando Pugliese per la Compagnia delle Indie Occidentali. Un banale incidente, l’automobile in panne, costringe Alfredo Traps - rappresentante di tessuti - ad una sosta indesiderata. Cercando aiuto trova ospitalità a casa di un vecchio giudice in compagnia di due amici, un pubblico ministero e un avvocato in pensione che gli spiegano, con l’intento di coinvolgerlo, il loro unico

passatempo: ricelebrare alcuni importanti processi storici come quello a Socrate, a Gesù e a Federico di Prussia. Tra una bottiglia di vino e l’altra, Traps si ritrova imputato in un vero e proprio processo e, in una atmosfera sempre più inquietante, il gioco si fa realtà: il protagonista parla, si confessa, la sua vita mediocre sembra acquistare improvvisamente risvolti inaspettati; si scopre che Traps ha effettivamente compiuto un delitto divenendo l’amante della giovane moglie del suo principale che, avvertito anonimamente dell’accaduto dallo stesso Traps, è morto a causa di un infarto. Il delitto di Traps è il frutto di una mente assolutamente innocente e inconsapevole; la sua cattiveria è originaria e, come tale, esente da sensi di colpa a meno che qualcuno non intervenga a fargli notare che ha compiuto un delitto, a fare emergere i ricordi dalla nebbia di un passato neppure così tanto remoto, come hanno fatto i suoi commensali che lo hanno ospitato processandolo, come fanno con tutti gli ospiti che si trovano ad avere. E così raccontando le vicende della propria vita, rivelando il mistero del

suo successo economico, Traps si trova di fronte alla prova della sua colpevolezza e si autoinfligge la condanna a morte che gli era stata sanzionata per gioco. Per Durrenmatt, quindi, siamo tutti colpevoli: il racconto ne è soltanto la dimostrazione attraverso il paradosso. “Se l’assunto della rigorosa etica calvinista - ha affermato il regista Armando Pugliese - che teorizza la sovranità della responsabilità umana, non in contraddizione con la sovranità della volontà divina, di cui non è che strumento ed espressione, viene portato alle sue estreme conseguenze, ci può condurre alla satira paradossale di Durrenmatt: i personaggi che ruo-

tano intorno a Traps, il giudice Werge, il procuratore Zorn, l’avvocato Kummer, il cuoco Pilet e l’ambigua ed inquietante nipote del giudice Simone, non sono che il materializzarsi di tasselli della sua coscienza che progressivamente va assumendosi la responsabilità dei propri atti. Così, in questo processo farsa dai molteplici risvolti, l’uomo Traps prendendo coscienza, si trasforma; fino all’imprevedibile conclusione finale”. Per informazioni e acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi agli uffici di Fama Fantasma in via Emilia 166 a Voghera dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 18. Matteo Colombo

Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

Dopo Sanremo: la proposta a telePAVIA

Al Bano: “Gemellaggio con l’Oltrepò pavese?” SANREMO - “La provincia di Pavia è una terra meravigliosa, ci sono stato più volte per lavoro e per piacere. E ho una passione per l’Oltrepò di cui apprezzo i vini: anzi, perché non fare un bel gemellaggio con il mio Salento?”. La proposta arriva da Al Bano Carrisi, considerato uno degli outsider della 61esima edizione del Festival di Sanremo e rinomato produttore di vini nella sua tenuta di Cellino San Marco, in provincia di Brindisi. In un’intervista rilasciata a telePAVIA, che nei giorni della kermesse musicale proponeva direttamente da Sanremo un programma quotidiano sulle tracce dei cantanti che abbiano legami con il nostro territorio, l’artista pugliese ricorda i suoi rapporti di affetto e amicizia con Pavia e provincia: “È una terra molto bella e generosa – dice Al Bano – per la ricchezza dei suoi prodotti tipici e in particolare per i suoi vini. Per questo vedrei di buon occhio la possibilità di un gemellaggio con la mia zona all’insegna dei ‘rossi’: noi portiamo il Negramaro e il Passito, voi Barbera e Bonarda”. E proprio alla passione per

il vino Al Bano associa ricordi molto piacevoli: “Dalle vostre parti ho persino fatto vendemmia e anche imbottigliato – racconta il cantante – ero dall’amico Lino Maggi a Zenevredo ma sono stato per esempio anche a Santa Maria della Versa. Conosco però anche Voghera: lì nel 1968 ho cantato per i detenuti nel vecchio carcere dentro il Castello, era la prima volta che un artista si esibiva in una prigione italiana. Mi invitò il cappellano del carcere: padre Nazareno Fabbretti”. Ma un pensiero Al Bano lo associa anche alla città di Pavia dove il 15 febbraio di un anno fa il cantante si esibì al Teatro Fraschini in una serata di gala per il Duomo cittadino: “Fu una grandissima esperienza – ricorda il cantante – in cui tutti, cittadini e pubblico, si sono ritrovati per una serata speciale attorno ad un simbolo della città”. TelePAVIA è l’unica emittente tv della provincia di Pavia, è nata il 1° febbraio del 2010 ed è visibile anche nelle zone di Milano, Varese, Como, Lecco, Novara, Verbania, Biella, Novara e Alessandria. In streaming sul sito: www.telepavia.tv.

Porte aperte sabato 26 e domenica 27 febbraio


Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

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EVENTI E CULTURA

La Fabbrica di Sergio Castegnaro lavorerà due anni per il recupero dello strumento

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Corso a cura del gruppo “Galileo”

L’Organo Serassi di Stradella sarà restaurato Come diventare astrofili

STRADELLA - L’organo Serassi, il gioiello della chiesa parrocchiale di Stradella sarà rimesso a nuovo. Grazie alla lungimiranza di Mons. Pietro Lanati e dei suoi fedelissimi collaboratori è stato avviato il restauro. Nei giorni scorsi questo importante strumento è stato rimosso dalla sua sede dagli esperti della Fabbrica Artigiana Organi da Chiesa di Sergio Castegnaro, di Tortona che completeranno la loro opera di trasferimento la prossima settimana.

Rimettere a nuovo questo strumento del 1839 costerà due anni di lavoro con il contributo della parrocchia e della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia. I Serassi a due tastiere della diocesi di Tortona sono in tutto quattro: nella Cattedrale di Tortona del 1839 (funzionante) nel Duomo di Voghera del 1832 (strumento da restaurare), nella Collegiata di Novi Ligure del 1848 (funzionante). Vi sono altri organi Serassi in Diocesi ma tutti

ad una tastiera come quello di S. Giacomo in Tortona (da restaurare) o quello che si trova nella parrocchiale di Viguzzolo (appena restaurato). Secondo Sergio Castegnaro, però, il Serassi di Stradella è il vero e indiscusso pezzo da collezione: “Intendiamoci, Serassi significa pezzi unici. Questo però lo è in tutti i sensi. E’ un organo a 2 tastiere e 2500 canne. Per farlo suonare sono necessari 10 mantici collocati in un apposito locale. Sistemare quelli, non potendo danneggiare la struttura per portarli altrove, vorrà dire prevedere una serie d’interventi in loco”. Il restauro è il primo intervento generale dal 1904. La parrocchia dei santi Nabore e Felice, risalente al 1491, dovrà aspettare per riavere il suo pezzo forte ma, intanto, continua a farsi ammirare nella sua maestosità. Della struttura originaria dell’edificio rimangono solo il presbiterio e il transetto. Il resto dell’edificio fu realizzato e decorato in stile neoclassico nel 1837. Nell’interno a tre navate, si

Si terrà dal 19 al 22 maggio a Santa Croce di Boscomarengo

Torna la XII Borsa del Turismo ALESSANDRIA - “Dal 19 al 22 maggio prossimi la dodicesima edizione della Biteg, la Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico, si svolgerà nel complesso di Santa Croce a Boscomarengo con la partecipazione di 250 operatori italiani e stranieri”. Lo hanno annunciato l’assessore al Turismo della Regione Piemonte, Alberto Cirio e la vice presidente e assessore al Turismo della Provincia di Alessandria, Maria Rita Rossa, nel corso di una conferenza stampa a Milano. “Lo scenario dove si svolgerà questa importante rassegna internazionale ha sottolineato Maria Rita Rossa - presenterà le peculiarità enogastronomiche e vitivinicole insieme alla molteplice produzione di prodotti tipici che da tempo sono presenti sui mercati nazionali e internazionali.

Inoltre, si svolgerà un educational guidato dallo chef Andrea Ribaldone, ormai noto ai telespettatori di tutta Italia”. La vice presidente della Provincia di Alessandria ha richiamato anche il terminal ferroviario del capoluogo dove arrivano i treni di Autozug e Autoslapp, con i loro carichi di turisti del nord Europa, in particolare tedeschi e olandesi, per

visitare il nostro Paese e, in particolare i nostri territori. “Non a caso - ha detto Maria Rita Rossa - è in corso la procedura per far accedere i paesaggi vitivinicoli di Monferrato, Langhe e Roero a patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. Si tratta di un altro segnale verso il passaggio ad una economia turistica della nostra provincia”.

Rivanazzano ospita il castello di Voghera RIVANAZZANO TERME - La Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme e il suo Presidente Marco Largaiolli annunciano l’apertura della stagione culturale dell’anno 2011. La prima iniziativa in programma non poteva non essere un incontro con l’autore e così nella serata di venerdì 25 febbraio, alle ore 21, presso la Sala Manifestazioni “Aldo Borgomaneri”, Daniele Salerno presenterà il suo ultimo libro “Il castello di Voghera. Tra spade e amori, omicidi e tradimenti” scritto con Fabrizio Bernini e pubblicato da Guardamagna Editore. Si tratta di un’importante occasione per avvicinarsi in modo avvincente ed originale alla storia del nostro territorio con la possibilità di scoprire avventure e vicende inedite ambientate nel castello vogherese. Tutta la cittadinanza è cortesemente invitata. Prosegue intanto la costante attività di aggiornamento ed incremento della dotazione bibliografica della biblioteca rivanazzanese. Nel mese di febbraio sono stati immessi, a disposizione dell’utenza, centoundici volumi di novità librarie per adulti e per ragazzi distinti tra narrativa e saggistica. A questo già considerevole intervento va aggiunta la sostituzione di numerosi classici in pessime condizioni che sono stati rimpiazzati con nuove copie. Un servizio, quello offerto dalla Biblioteca Civica “Paolo Migliora”, che cerca di assecondare le esigenze dei lettori che la frequentano mantenendosi su standard di qualità molto elevati.

conserva un altare in marmo e pietre preziose, opera della famiglia Sacchi di Pavia (1696). Gli affreschi dei pennacchi della cupola risalgono al 1845. A metà della navata destra, una porta conduce allo scurolo barocco; sulla parete del pianerottolo, una lapide ormai erosa reca la data del 1471. Tra due anni l’organo, opera dei fratelli bergamaschi Serassi, tornerà a far sentire la propria voce sopra il portale d’ingresso.

Sergio Castegnaro

ALESSANDRIA - Il gruppo astrofili “Galileo” di Alessandria, in collaborazione con il CSVA (Centro Servizi di Volontariato di Alessandria), l’Assessorato alla Cultura del Comune di Alessandria e il Comune di Pecetto di Valenza, organizza “Fai tuo il cielo! Astronomia alla portata di tutti”, corso base di astronomia per principianti, rivolto a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla conoscenza dei fenomeni astronomici, dei corpi celesti e all’utilizzo degli strumenti di osservazione del cielo notturno. Gli incontri, che sono 7 in tutto avranno cadenza settimanale e si svolgeranno il venerdì sera, con orario dalle 21 alle 23, a partire dal prossimo 4 marzo, per terminare il 15 aprile. La parte teorica si terrà ad Alessandria, presso il Teatro delle Scienze, le attività pratiche avranno luogo presso il Parco Astronomico di Pecetto di Valenza, con l’utilizzo dei telescopi messi a disposizione dal Gruppo Astrofili. Tutti gli appuntamenti saranno condotti dai soci e volontari del Gruppo Astrofili Galileo che, unita-

mente alla loro esperienza, potranno avvalersi di sistemi audio video. Ad ogni partecipante sarà consegnato un cd con schede didattiche relative agli argomenti trattati e materiale di approfondimento e, al termine del corso, un attestato di frequenza. Gli interessati possono iscriversi presso il Teatro delle Scienze, dalle 21 alle 23, entro domani, venerdì 25 febbraio. Il corso prevede una quota di iscrizione. Il corso proposto è una delle molte attività organizzate dal gruppo astrofili “Galileo”, nato nel 1982 all’interno del Centro Ricerche Divulgazione SocioCulturale e da allora attivo nel campo della conoscenza astronomica, rivolta alle scuole e alla comunità.


Giovedì 24 febbraio 2011

IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

D

ERTONINO

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-10-11-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30 (sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563)

ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 24 febbraio al 2 marzo 2011 Giovedì 24 febbraio: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Venerdì 25: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Sabato 26: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Domenica 27: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Lunedì 28: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630); Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403); dalle

VAL CURONE - VALLE OSSONA 15,30 Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Martedì 1° marzo: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Mercoledì 2: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Edicole aperte domenica 27 febbraio 2011 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. Distributori aperti domenica 27 febbraio 2011 ESSO, S.S.35 dei Giovi; IP, località Rondò, Torre Garofoli; AGIP, S.S. per Voghera; IP, Via Arzani 3.

Erano presenti il sindaco, il vicario diocesano e gli assessori provinciali

Due conferenze pomeridiane

Inaugurato il nuovo Centro per l’Impiego

Lezioni di storia all’Unitre

I nuovi uffici del Centro per l’Impiego di Tortona

TORTONA - Taglio del nastro per i nuovi locali di Tortona che, presso l’ex Caserma Passalacqua di Via Marsala 22, ospitano gli uffici del Centro per l’Impiego, gli uffici zona della Direzione Politiche Agricole e della Direzione Viabilità della Provincia di Alessandria. Erano presenti all’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 16 febbraio, il vicario generale della Diocesi di Tortona, Mons. Piergiorgio Pruzzi, gli assessori provinciali Massimo Barbadoro, Graziano Moro e Giancarlo Caldone, il sindaco di Tortona, Massimo Ber-

utti e l’assessore comunale alle Politiche sociali, Adelio Ferrari. “La scelta di stabilire il CPI di Tortona in una nuova locazione - ha spiegato l’assessore provinciale al Lavoro, Massimo Barbadoro - nasce dalla necessità di adeguare gli spazi in termini di sicurezza ed agibilità, assenza di barriere architettoniche, posizionamento in zona centrale della città e, quindi, più in generale renderlo più accessibile agli utenti. Grazie ai lavori di adeguamento la nuova struttura risponde a tutti questi criteri, frutto di una proficua collaborazione con il Comune di

Tortona”. Grazie all’intervento, migliora anche la qualità degli ambienti di lavoro per i dipendenti, con l’intento di metterli in condizioni favorevoli per offrire un buon servizio agli utenti. Inoltre, la vicinanza con la sede del Comune di Tortona si rivela strategica in un’ottica di lavoro di sinergia con l’amministrazione locale, nella convinzione che un processo di collaborazione tra le istituzioni possa essere fondamentale per garantire ai cittadini un servizio qualitativamente migliore. Per quanto riguarda i Centri per l’Impiego, obiettivo fon-

damentale è quello di promuovere e facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, fornendo attività di informazione, consulenza e orientamento al lavoro. Tra le attività amministrative del Centro per l’Impiego ci sono il collocamento e i servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro, l’accompagnamento all’inserimento lavorativo per persone che sono alla ricerca di lavoro e/o corsi di formazione o che stanno lavorando e cercano nuove opportunità professionali, l’accompagnamento alle aziende che ricercano nuovo personale da inserire nella propria organizzazione anche tramite l’attivazione di stage e tirocini, la prima accoglienza e formazione, l’orientamento, la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, sportelli per l’apprendistato, stage e tirocini formativi, auto-imprenditoria, consulenze sull’assolvimento dell’obbligo formativo ed il collocamento per il diritto al lavoro dei cittadini diversamente abili. Per conoscere tutte le novità si può visitare il nuovo sito www.provincialavoro.al.it.

Pubblicato il bando per la nuova figura di volontari cittadini

L’amministrazione comunale cerca “Nonni Civici” TORTONA - L’amministrazione comunale ha pubblicato il bando per la ricerca di “Nonni Civici”, una nuova figura di volontari che svolgono semplici servizi di accompagnamento dei più giovani e che affiancheranno gli agenti della Polizia Municipale. L’istituzione e l’avvio di questo nuovo progetto volto a garantire sicurezza e tranquillità davanti alle scuole ed in altri luoghi pubblici erano stati annunciati dall’assessore alla Sicurezza, Emanuela Patta, lo scorso mese di dicembre. Possono diventare “Nonni Civici” gli uomini e le donne di età compresa tra i 50 e i 75 anni, liberi da impegni di lavoro, residenti o domiciliati a Tortona. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero verde 800093929; mentre per iscriversi è possibile recarsi al Comando di Polizia Municipale di Tortona, tutte le mattine dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 13, oppure dare la propria adesione all’indirizzo di posta elettronica della Polizia Municipale: poliziamunicipale@comune.tortona.al.it.

Attraverso la realizzazione del progetto “Nonni Civici” si garantisce, alle persone coinvolte, una partecipazione attiva alla vita sociale e culturale della comunità in cui vivono, recuperando le esperienze di vita e consentendo ai cittadini, con la loro presenza rassicurante, una più serena fruibilità di tutte le aree maggiormente frequentate. Ciascun volontario frequenterà un corso di formazione che sarà organizzato dalla Polizia Locale; e ad ognuno sarà assegnato un luogo ove espletare il ser-

FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443

vizio; gli elementi di riconoscibilità e l’attrezzatura prevista. Il servizio svolto dai “Nonni Civici” si articolerà su prestazioni giornaliere che andranno a coprire gli orari di entrata e uscita delle scuole, nei giorni e nei momenti non coperti dalla Polizia Locale, oltre che le fasce orarie dei luoghi particolarmente frequentati da bambini ed anziani. Nello specifico le competenze assegnate ai “Nonni Civici” saranno: stazionare davanti alla scuola durante gli orari di entrata e uscita; accompagnare i bambini che attraversano la strada; invitare i minori ad utilizzare l’attraversamento pedonale; segnalare eventuali anomalie, sia accertate durante il servizio che riferite da cittadini, all’Ufficio di Polizia Locale; sorvegliare che i bambini, in particolare i più piccoli che escono dalla scuola non restino soli in attesa degli accompagnatori; laddove, davanti alla scuola, vi sia un operatore della Polizia Locale in servizio; presidiare le eventuali aree verdi, parchi e parchi gioco, che saranno assegnate e segnalare immediatamente ogni eventuale anomalia.

TORTONA - Continuano gli incontri dedicati alla storia contemporanea italiana e straniera, promossi dall’Unitre. Venerdì 25 febbraio, alle ore 15,15, il professor Bruno Cartosio concluderà il suo ciclo “Idee e movimenti dei lunghi anni sessanta negli Stati Uniti” con la lezione “I movimenti dagli stu-

denti alle donne”. Venerdì 4 marzo, dalle 15,15, il professore Gianni Castagnello inviterà a riflettere sul tema: “Più giovani di adesso - un profilo del sessantotto”. Entrambe le conferenze si svolgeranno presso la Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, con ingresso libero.

Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio Matteo 5,8 Sabato 12 febbraio rendeva la sua bella anima al Signore

Angela Milanesi in Boggio Sola A funerali avvenuti ne danno l’annuncio Carlo, Pietro, Donata e Luciana. Dopo mesi di sofferenza, vissuti pienamente in spirito cristiano, circondata dall’amore del suo sposo e dei suoi diletti figli, ci ha lasciati una madre buona e generosa che ha donato la propria esistenza ai suoi cari. Una luce e una guida sicura per la sua famiglia. La piangono insieme al marito e ai figli, gli amatissimi nipoti Beatrice, Agostino, Francesco e Clara, la nuora Patrizia e i generi Antonio e Giorgio, le cognate Paola e Carla, i nipoti e tutti i parenti. La Cara Salma riposa nel Cimitero di Tortona. Tortona, 16 febbraio 2011 Onoranze Funebri Fossati - Tortona Risplenda così la vostra luce davanti agli uomini, affinchè vedendo le vostre buone opere, glorifichino il Padre vostro che è nei cieli Mt.5,16 La Famiglia Boggio Sola ricorda con affetto e gratitudine i medici curanti: dott. Federico Bennicelli e dott. Luigi Prati. Alla dottoressa Pia Camagna e ai suoi collaboratori, un abbraccio commosso. Grazie Pia! Un saluto riconoscente e grato a Margareta. Al nostro Parroco ricambiamo l’abbraccio ricevuto con tanto affetto. Un grazie a tutti coloro che con la presenza e le preghiere hanno voluto bene a

Oltre 140 filiali in Italia Presente in LOMBARDIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO TOSCANA

Angela Tortona, 16 febbraio 2011 Onoranze Funebri Fossati - Tortona


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Finanziamento regionale per il Consorzio Irriguo

L’impegno per le rogge tortonesi TORTONA - L’amministrazione comunale nei prossimi mesi sarà impegnata in un consistente lavoro sulle rogge. Si tratta di interventi che rientrano nella progettazione strategica legata al finanziamento riconosciuto dalla Regione Piemonte, per un importo pari a due milioni cinquecento mila euro, al Consorzio Irriguo di II grado che è il titolare della sovvenzione. E’ stato proprio il Consorzio Irriguo, presieduto da Maurizio Stringa, gestore delle reti che sono di proprietà comunale, a chiedere al Comune di Tortona di redigere il progetto esecutivo che dovrà essere approvato nel prossimo mese di giugno. Gli interventi riguarderanno i comprensori del Consorzio Irriguo di I° grado delle rogge tortonesi e il Consorzio di I° grado della Bassa Val Curone. Nello specifico, per quanto concerne le rogge tortonesi si interverrà con una impermeabilizzazione parziale del fondo dei canali al fine di migliorare l’efficienza degli stessi consentendo un utilizzo più razionale delle disponibilità idriche; per la bassa Val Curone, invece, l’intervento prevede la realizzazione di

Maurizio Stringa

un invaso di un volume pari a 200 metri cubi che consentirà di sopperire alle carenze idriche durante la stagione estiva. Ai lavori sulle rogge tortonesi è stato destinato un importo pari a circa un milione duecento mila euro, mentre la differenza, ossia un milione trecento mila euro, è stata assegnata per la realizzazione degli interventi nella bassa Val Curone. Per definire al meglio gli interventi e consentire agli uffici competenti del Comune di Tortona di elaborare un progetto esecutivo da approvare nei prossimi mesi l’assessore all’agricoltura, Stefano Orsi Carbone, ha incontrato, alla presenza dei rappresentanti del Consorzio Irriguo di II Grado, del Con-

sorzio Irriguo di I grado delle rogge tortonesi e del Consorzio di I grado della Bassa Val Curone, il dirigente regionale per la Tutela e valorizzazione dei prodotti agricoli, Oliviero Berola. “Si è trattato di un incontro conclusivo di un iter iniziato oltre un anno e mezzo fa - ha dichiarato Stefano Orsi Carbone - sottolineando l’impegno da parte del presidente Maurizio Stringa e dei presidenti dei due Consorzi di I grado, Adriana Maggi e Vincenzo Daffunchio. Tortona, nell’interesse di tutti, ha aderito all’iniziativa con entusiasmo e concretezza. La giunta comunale ha deliberato la copertura del 5% nel triennale 2012 e la disponibilità da parte del settore Lavori Pubblici a fungere da stazione appaltante. Daremo ai soci del Consorzio Tortonese la possibilità di disporre di circa il 30 per cento in più delle acque canalizzate”. “Il Consorzio Bassa Val Curone - ha commentato il presidente Maurizio Stringa - si è espresso favorevolmente al progetto preliminare a fine gennaio. Si tratta di un piano di lavoro per migliorare le strutture irrigue del Consorzio”. p.s.

Internet più semplice nei luoghi pubblici TORTONA - L’amministrazione comunale ha deciso, su proposta dell’assessore all’e-governance, Stefano Orsi Carbone, di aderire all’iniziativa promossa da Wired di portare il wi fi gratuito per tutto il 2011 in 150 piazze italiane. L’iniziativa proposta da Wired prevede la richiesta di adesione da parte dell’amministrazione comunale; lasciando ai cittadini il compito di votare il proprio comune facendo emergere la “Voglia di rete”. Il tutto sarà fatto secondo gli standard del kit open source creato dal Consorzio delle università romane (il Caspur) per la provincia di Roma, con l’obiettivo di creare una “rete di reti” dove, con un unico account e un’unica password, tutti possono naviga-

re gratis in tutta Italia. Il Comune di Tortona, già lo scorso anno, si è fatto promotore di un progetto finalizzato alla realizzazione di una rete WiFi del territorio comunale, avvalendosi del contributo ideativo, organizzativo ed economico di imprese ed enti, secondo quanto previsto dalla legge. Sulla base di questo uscirà un avviso pubblico per l’affidamento di una concessione di servizi avente ad oggetto le attività di installazione e presa in gestione di una infrastruttura di rete wireless sul territorio comunale. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di rivitalizzare le piazze del centro storico e attuare una promozione generale del territorio, con un conseguente aumento della frequentazio-

ne sia turistica sia lavorativa grazie all’implementazione di “WiFi zone” nei luoghi di aggregazione urbana. Lo scenario dell’estensione fisica dovrà privilegiare luoghi ad alta frequentazione, per ampliarsi sino al massimo possibile in modo diffuso. Gli Hotspot Wi Fi, previsti dal progetto promosso dall’amministrazione comunale lo scorso anno, saranno collocati in piazza Duomo, piazza Malaspina; nei giardini dell’Area Silvi e Falcone e Borsellino, nelle aree verdi delle vie Balustra, Matteotti, Dellepiane, Caserma Passalaqua, nel parco del Castello, e in piazza Julia Derthona. E’ stato ripristinato ed è attualmente funzionante l’internet point del Centro Giovani Off ed è stato riconfigurato quello della Biblioteca.

Raduno dei granatieri in congedo TORTONA - Domenica 13 marzo a Tortona si terrà l’annuale incontro dei Granatieri di Sardegna per il tesseramento e la nomina degli organi sociali per il triennio 2011 - 2013. L’evento è, quest’anno, concomitante con la manifestazione cittadina per il 150° dell'Unità nazionale. Il programma della giornata sarà il seguente: alle ore 10 ritrovo di fronte al Palazzo Comunale, in corso Alessandria, a Tortona, alle ore 10.30 S. Messa al campo celebrata in onore degli esuli Giuliani e Dalmati nel piaz-

Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

TORTONA E TORTONESE

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zale a loro intitolato all’interno della ex Caserma, alle ore 11.30 sfilata in centro preceduti dal Gruppo Storico “Pietro Micca” di Torino

e da una rappresentanza del 1° Reggimento Granatieri di Roma, alle ore 11.45 deposizione corona al monumento dell’Italia Dolente in piazza Gavino Lugano. Al termine ci sarà il tradizionale pranzo conviviale presso il ristorante “Da Alfredo” a Sarezzano. Nel pomeriggio nello stesso luogo verranno effettuate le operazioni di votazione per il rinnovo delle cariche della Sezione. Tutti i granatieri, iscritti e non, i simpatizzanti e i loro familiari sono invitati a partecipare.

Giovanni Bignami nel nuovo libro racconta l’universo TORTONA - Sabato 26 febbraio, alle ore 16 presso la Sala Polifunzionale di Tortona, si terrà la presentazione del libro “I marziani siamo noi. Un filo rosso dal Big Bang alla vita” del professor Giovanni Bignami, organizzata dall’Osservatorio Astronomico Naturalistico di Casasco, con il patrocinio del Comune. Con questo libro, uscito da pochi mesi, l’autore vuole contribuire a una visione globale dell’universo. Una sorta di viaggio che passa dal Big Bang alla formazione delle stelle, degli elementi pesanti e dei pianeti. Un racconto in cui l’astronomia si mescola con un po’ di geologia, di chimica e di biologia e si passa infine a quella parte dove le domande sono ancora senza risposta. Non mancano i riferimenti storici, ma anche i richiami tratti dalla cronaca degli ultimi tempi, che arricchiscono il testo. Bignami nella presentazione del libro racconterà la storia delle esplorazioni svolte finora e dei risultati che incoraggiano l’uomo a proseguire nella ricerca di vita del cosmo. Se le condizioni meteo lo consentiranno, dalle ore 14 alle ore 16, si potrà anche osservare il Sole con il telescopio.

ANNIVERSARIO Nel quattordicesimo anniversario della scomparsa di

IN BREVE CERIMONIA / TORTONA

Conferita la cittadinanza ai primi diciottenni extracomunitari Martedì 15 febbraio il sindaco, Massimo Berutti, ha conferito la cittadinanza italiana ai primi due cittadini extracomunitari diciottenni. Si tratta di Jessica Rama e Maurizio Cimo, due dei primi nati in Italia, che hanno sempre vissuto sul territorio italiano e quindi hanno maturato il diritto di essere cittadini italiani a pieno titolo.

CULTURA / TORTONA

I giovani del Servizio Civile Volontario dall’assessore Adelio Ferrari Martedì 15 febbraio, presso Sala Romita del Palazzo Comunale, l’assessore ai Servizi Educativi, Adelio Ferrari, ha incontrato i ragazzi del servizio civile nazionale volontario per consegnare loro l’agenda e lo zainetto. Per tutto il 2011 saranno operativi venti ragazzi, tra i diciotto e i ventotto anni, che presteranno il loro servizio presso le Case dei Bambini dei tre Circoli tortonesi e dell’Asilo Nido “Arcobaleno” per i progetti “1, 2, 3... stella i bambini contano”, a favore dei bambini del campo nomadi “A forza di essere vento” e al Centro Giovani OFF nel progetto “OFF@G :azioni per la partecipazione giovanile”. Il servizio civile volontario è un’importante occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva e anche un modo per avere una, seppur minima, autonomia economica.

EVENTI / TORTONA “Incontriamoci” con la Pro Loco Paghisano Venerdì 25 febbraio, alle ore 21, presso il Ridotto del Civico, si terrà il secondo incontro del ciclo “Incontriamoci” organizzato dalla Pro Loco Paghisano, sul tema “Italia 150: lo Stato della legalità e del diritto”. Relatore sarà Andrea Zummo di Libera Piemonte, già responsabile della “Biennale Democrazia” dell’associazione Acmos di Torino.

DON GIULIO DESIMONI i familiari e i parrocchiani lo ricordano nella celebrazione della S. Messa venerdì 25 febbraio, alle ore 21, nella chiesa parrocchiale di San Michele a Villaromagnano. Tortona, 24 febbraio 2011

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Le villanelle alla maniera napoletana a Caleidoscopio Nel “Caleidoscopio” in onda alle ore 20,30 di domenica 27 febbraio e in replica alle ore 20,30 di martedì 1° marzo, Andrea Bobbio riproporrà una trasmissione sulle cosiddette “villanelle alla napoletana”, canzoni di un genere musicale riscoperto negli anni ’70 da un vastissimo pubblico che ignorava l’esistenza della musica rinascimentale. I vari brani sono interpretati dall’Ensemble Conserto Vago diretto dal M° Massimo Lonardi. Voce solista il soprano Renata Fusco, attrice, ballerina e doppiatrice cinematografica. PNR in FM 96,400 - diretta Internet www.radiopnr.it

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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva ore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 – 10 – 11.15 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 24 febbraio al 2 marzo 2011 Giovedì 24 febbraio: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Venerdì 25: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Sabato 26: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Domenica 27: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143

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BORBERA - OLTREGIOGO

2310) Lunedì 28: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Martedì 1° marzo: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Mercoledì 2: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Edicole aperte domenica 27 febbraio 2011 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.

Inaugurata il 18 febbraio sarà visitabile fino al 1° maggio a Novi

Il libro di Gianni Caccia per l’Africa

L’arte allo specchio nella mostra “A due a due”

Il locomotore Anselmo

Il Museo dei Campionissimi dove è allestita la mostra

NOVI LIGURE - “A due a due”, questo il titolo della nuova mostra d’arte contemporanea, inaugurata venerdì 18 febbraio e allestita presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. L’esposizione nasce con l’obiettivo di approfondire il legame tra “arte e territorio”, tema già affrontato nel 2009 con la mostra “‘Novecento: cento anni di creatività in Piemonte”, retrospettiva sulla vasta produzione della nostra Regione negli ultimi cento anni. Il nuovo evento, infatti, dà il via ad un percorso per ospitare nel Museo novese

le opere degli artisti che vivono ed esprimono la loro creatività in Provincia. Si tratta, quindi, di una prima esperienza che sarà ripetuta, nel corso degli anni, con altri importanti rappresentanti delle arti figurative che operano sul territorio. Gli artisti chiamati ad inaugurare questa “tappa” espositiva sono i pittori Vito Boggeri, di Serravalle Scrivia e Mario Fallini di Alessandria e gli scultori Mirco Marchelli e Marco Porta, provenienti rispettivamente da Ovada e Casale Monferrato. Il sottotitolo della mostra,

“Specularità”, sta ad indicare che da una parte sono esposte una quarantina di opere (installazioni, tele e sculture) di ciascuno dei quattro artisti,mentre, nell’altra sezione, più specifica, sono messi a confronto due lavori di ciascun artista, un’opera prima ed una recente commentate da un critico affermato come Marisa Vescovo, che è anche la curatrice della mostra stessa, e da quattro emergenti Giorgia Barzetti e Paola Massone, provenienti dall’Università di Genova e collaboratrici del Museo d’arte contemporanea geno-

vese Villa Croce, da Bruno Barsanti e Ales-sandro Carrer dell’Univer-sità di Torino, già collaboratori di Marisa Vescovo per diverse mostre. La “specularità” non riguarda solamente la poetica degli artisti, ma anche i linguaggi che la raccontano, in modo da offrire la possibilità a giovani esperti del settore di esprimere le proprie idee e di farsi conoscere. Infine, nell’ambito della mostra sarà possibile partecipare a laboratori didattici: una serie di percorsi di avvicinamento all’arte contemporanea rivolti in particolare ai bambini che frequentano la scuola d’infanzia e primaria. L’esposizione, che rimarrà aperta al pubblico fino al 1° maggio, è accompagnata da un catalogo in vendita presso la biglietteria del Museo. Gli orari di apertura sono: il venerdì dalle ore 15 alle ore 19; il sabato, la domenica ed i festivi dalle ore 10 alle ore 19. Il prezzo del biglietto è fissato in sette euro (intero) e quattro euro (ridotto). Davide Daghino

L’auditorium della biblioteca ospita “MusicaNovi” NOVI LIGURE - Nell’ambito della rassegna “Musicanovi 2011”, domenica 20 febbraio presso l’auditorium della biblioteca, il Trio di Genova, composto dal pianoforte Vittorio Costa, dal clarinetto Sergio Casellato e dal violoncello Andrea Bellettini ha eseguito musiche di Beethoven, Mendelssohn e Schumann. Il trio, che svolge attività concertistica dal 1988, si è perfezionato con maestri di fama internazionale, esibendosi in importanti teatri sia italiani che esteri. Ha intrapreso anche un’opera di valorizzazione del repertorio per trio con clarinetto, raccogliendo oltre seicento composizioni originali e un centinaio di trascrizione ed è l’archivio più completo oggi esistente. Si prosegue domenica 27, alle 17.30, con l’esibizione, sempre all’auditorium, del pianista Luigi Tanganelli che si cimenterà nella “Sonata in re maggiore op. 10 n. 3” di Beethoven, nelle “Variations serieuses op. 54” di Mendelssohn e nella “4 Mazurche op. 33” di Chopin. Diplomatosi con lode e menzione spe-

ciale al Conservatorio di Cesena, il musicista ha frequentato la Sommerakademie Mozarteum di Salisburgo e l’Accademia Santa Cecilia di Roma. Ha eseguito concerti per pianoforte e orchestra con svariate formazioni musicali sia italiane che estere con successo di critica e pubblico e ha ricevuto numerosi premi in concorsi pianistici nazionali e in quello internazionale Schumann come migliore interprete del compositore. Ha eseguito tournée in Stati Uniti, Germania, Francia, Slovenia e Giappone.

All’attività concertistica affianca quella didattica: è titolare della cattedra di Pianoforte Principale presso il Conservatorio di Musica “Maderna” di Cesena dove tiene corsi di specializzazione; è invitato sia in Italia che fuori a tenere master classes ed è membro di giuria in importanti concorsi nazionali e internazionali. Attualmente è Direttore della Scuola di Musica “Coradini” di Arezzo e Direttore artistico del concorso nazionale pianistico “Città di Castiglion Fiorentino”. Musicanovi, che ha il sostegno della Regione Piemonte, del circuito Piemonte in Musica, del Comune di Novi e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, è organizzato dall’istituto musicale “Alfredo Casella” e dall’omonima fondazione. I biglietti in prevendita si possono acquistare già da lunedì 20 presso la Biblioteca civica. L’ingresso è di 6 euro e i soci dell’Associazione hanno diritto all’entrata gratuita, presentando il tesserino. Michela Ferrando

NOVI LIGURE - Chi prenderà in mano il libro, “Anselmo, il locomotore color pompelmo” frutto della penna di Gianni Caccia, non si faccia trarre in inganno dall’aspetto un po’ naïf della copertina: si tratta, infatti, di un libro per bambini, ma non da bambini. Le storie che vi si trovano si possono raccontare a figli e nipoti, e così facendo li si introduce passo dopo passo all’ascolto di temi importanti per la loro crescita personale, come avviene con la lettura di classici quali “Pinocchio” e le fiabe e favole di Perrault, La Fontaine, dei fratelli Grimm, di Fedro e di Esopo. Al pari di questi classici della letteratura, però, “Anselmo, il locomotore color pompelmo” rivolge anche a noi adulti un messaggio speciale, che, personalmente, mi è giunto diritto al cuore. Io sono ingegnere, e lavoro in fabbrica: a questo binomio è associata comunemente una connotazione negativa, è inutile nasconderlo. Basta leggere i giornali, guardare la televisione, o anche solo provare a chiedere in giro: noi ingegneri siamo visti tutti ed indistintamente come inquinatori e devastatori dell’ambiente, le fabbriche come anticamere dell’inferno in terra, le macchine come incarnazione di un mondo arido ed inanimato. Non è forse questa l’immagine che Charlie Chaplin ha reso famosa con il suo capolavoro “Tempi Moderni”? Per fortuna, grazie a Gianni Caccia e a suo figlio Francesco, è arrivato il locomotore Anselmo a fare giusti-

zia di questo preconcetto, ed a rappresentare quest’epoca di macchine e tecnologia in un modo più veritiero rispetto alle comiche meglio di Charlot. Il protagonista, che non è un grigio ammasso di ferraglia, ma una macchina colorata ed animata dallo spirito di un bambino, è il simbolo di come la tecnologia è veramente: non un qualcosa di assolutamente positivo od irrimediabilmente negativo a priori, ma uno strumento che può essere usato bene o male; dipende dallo “spirito” che anima chi ne fa uso. E’ la grande lezione del Vangelo, approfondita nei secoli da Agostino, Tommaso d’Aquino, Erasmo da Rotterdam, ed ora resa attuale e “veicolata” (è proprio il caso di dirlo) da un simpatico personaggio come l’amico Anselmo, il locomotore color pompelmo. Laureato in Lettere classiche all’Università di Genova con una tesi su Luciano di Samosata, Gianni Caccia svolge la professione di insegnante di Lettere nel Liceo Scientifico di Novi Ligure, dove risiede; è redattore della rivista internet di cultura classica Senecio, dove ha pubblicato traduzioni e saggi critici. Il libro, edito da “Puntoacapo Editrice” per la collana “Altre Scritture”, è stato presentato domenica scorsa, presso la Casa del Giovane della parrocchia di San Pietro a Novi Ligure, alla presenza dell’autore e di Mauro Ferrari. Il ricavato della vendita sarà devoluto in beneficenza all’associazione “Ascolta l’Africa”. Andrea Scotto

La presentazione del libro di Gianni Caccia


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Rassegna cinematografica a Castelletto d’Orba

I film che hanno unito il Paese

CASTELLETTO D’ORBA - Il comune di Castelletto d’Orba ha scelto il cinema e l’arte per festeggiare degnamente l’importante anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Martedì 3 marzo, alle ore 21, partirà la rassegna cinematografica “La nostra storia” che racconterà il difficile cammino unitario del nostro paese, con particolare attenzione ai drammi e alle speranze del ‘900. Ad aprire il ciclo di proiezioni, presso il Centro Incontri in piazza Marconi, saranno i “Viceré” di Roberto Faenza, a seguire “La prima cosa bella” di Paolo Virzì (10 marzo) e in occasione della notte bianca promossa dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (A.N.C.I.), il 16 marzo, “Nuovo mon-

Giovedì 24 febbraio 2010 IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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do” di Emanuele Crialese. Si prosegue poi con “Vincere” di Marco Bellocchio (24 marzo), “Una giornata particolare” di Ettore Scola (7 aprile), “Il Partigiano Johnny” di Guido Chiesa (25 aprile), per concludersi il 5 maggio con “L’Uomo che verrà” di Giorgio Diritti”. L’ingresso agli spettacoli è libero. In parallelo alla rassegna cinematografica, in collaborazione con la Biblioteca Civica, presieduta da Sergio Picasso, Ermanno Luzzani terrà un ciclo di 14 serate, sempre dedicate ai 150 anni dell’Unità d’Italia, sul tema “Da Napoleone alla libera Italia. L’arte e le sue immagini quali punteggiatura di un percorso storico”. La prima serata è in programma, al Centro Incontri,

la sera della festa nazionale del 17 marzo, alle ore 21. Il corso proseguirà poi, a partire da mercoledì 23 marzo con cadenza settimanale (con l’unica eccezione della settimana di ferragosto) fino al 28 settembre. “Come sempre nel mio stile - spiega Luzzani nella presentazione del corso - condurrò le serate narrando e illustrando i passi salienti fruendo di dipinti, sculture,disegni, incisioni e altro ancora. Infine tutto quanto sia necessario per dar miglior leggibilità agli avvenimenti”. Anche la partecipazione alle serate d’arte è gratuita. “In questi giorni tutte le famiglie castellettesi riceveranno un depliant con il programma, date e orari - spiegano il sindaco Federico Fornaro e l’assessore alla cultura, Roberta Cazzulo l’invito ad essere presenti alle serate è comunque rivolto a tutte le persone interessate ad approfondire la nostra storia nazionale, fuori da inutili retoriche e ricordando sempre come i grandi protagonisti siano spesso stati i cittadini più umili, ma non per questo meno partecipi del destino del loro paese”.

Il Cup dell’Asl ha attivato il numero unico ALESSANDRIA - Da lunedì scorso, con l’attivazione nei Distretti di Casale Monferrato e di Valenza, si è completato il “CUP telefonico provinciale” che risponde al numero unico 199.107077. Dopo l’entrata in funzione nei Distretti di Alessandria, Tortona, Acqui Terme, Novi Ligure e Ovada, la rete delle prestazioni sanitarie prenotabili a CUP è stata completata con l’inclusione di Casale e Valenza, arrivando così a coprire l’intero territorio provinciale. Il nuovo numero per le prenotazioni telefoniche è attivo dalle ore 9 alle ore 16 dal lunedì al venerdì, il costo della chiamata all’199.107077, da telefono fisso è di 14.25 centesimi al minuto, senza scatto alla risposta. Nell’impossibilità ad utilizzare questo numero per limitazioni attivate sul proprio apparecchio telefonico, si può comunque comporre lo 0131.807801. Dall’entrata in funzione del numero unico è stato anche attivato un risponditore automatico sui vecchi numeri di telefono delle prenotazioni, che fornisce all’utente i nuovi numeri da chiamare. v.d.

Arrivano i “Bonus Bebè” per i bambini novesi NOVI LIGURE - Grazie ad un’iniziativa della Regione Piemonte, è partita in questi giorni l’operazione “Bonus Bebè” nella Provincia di Alessandria ed anche a Novi ligure. Si tratta di un contributo di 250 euro, sotto forma di “voucher”, del valore di dieci euro ciascuno, per un totale, quindi, di venticinque voucher per carnet. I requisiti per ottenere il carnet sono semplici: avere la residenza sul territorio piemontese; avere un figlio nato nel periodo 1 gennaio - 31 dicembre 2011; essere in possesso di una certificazione ISEE, successiva alla nascita del neonato, non superiore a 38.000 euro. In oltre, sono necessari i seguenti documenti: una dichiarazione di nascita rilasciata dalla Struttura Ospedaliera od un certificato di nascita del Comune; una certificazione ISEE del proprio nucleo familiare

successiva alla nascita del bimbo; un documento d’identità valido del genitore. Per ritirare i “buoni”, il genitore deve recarsi, esclusivamente, presso l’Ufficio A.S.L. “Scelta e revoca del medico/pediatra” della sede di Distretto di riferimento in base alla sua residenza. Nell’A.S.L. i “carnet” sono distribuiti presso gli uffici “Scelta e revoca del medico di Famiglia e del Pediatra di

libera scelta” presenti nelle sedi centrali dei Distretti sanitari, durante gli orari di sportello; quello di Novi Ligure si trova in Via Papa Giovanni XXIII, ed è aperto, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.00. I “voucher” potranno essere utilizzati per l’acquisto di prodotti per l’igiene e l’alimentazione della prima infanzia, presso una rete di esercizi come le farmacie, le parafarmacie e tutti i supermercati. L’elenco di tali esercizi è in ogni caso disponibile consultando il sito www.ticketsociale.it. Per quanto riguarda Novi Ligure, i centri di distribuzione sono farmacia Valletta, farmacia Moderna, supermercati Bennet e Penny Market. Mentre, per le modalità d’utilizzo dei “buoni” è possibile telefonare al numero verde della Regione Piemonte: 800.333444. Davide Daghino

Robbiano sulla Giornata dell’Unità d’Italia NOVI LIGURE - Anche il Sindaco di Novi Ligure, Lorenzo Robbiano, ha aderito all’appello lanciato dall’A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani) al Parlamento e al Governo della Repubblica per ricordare e celebrare con solennità il centocinquantenario dell’Unità d’Italia nella giornata del 17 marzo. Nella lettera del presidente dell’associazione, Sergio Chiamparino, sottoscritta dal Sindaco Robbiano, si legge: “I cittadini italiani e tutti quelli che pacificamente vivono e lavorano nel nostro Paese devono poter dedicare una giornata, che deve essere di festa, alla riflessione e all’attenzione alla propria storia, ed alla propria identità, per

ritrovare lo slancio con cui costruire il presente guardando al futuro”. Nell’appello, inoltre, si sottolinea che: “Un paese non è solo la sua economia ma l’economia e la crescita sono fondamentali per guardare con serenità al futuro. Tanto più in un paese come l’Italia, che da troppo tempo è fer-

mo. Lo sviluppo dell’economia è però condizionato anche dalla capacità di stare insieme, di valorizzare il bene comune, di fare comunità o come si dice in termini più accessibili, di fare squadra. Una giornata di festa in un anno in cui peraltro molte festività si accavallano è utile per far scattare la scintilla comunitaria. Una giornata particolare, come richiede il grande valore della ricorrenza da onorare, in cui ciascuno potrà nelle diverse forme, momenti e sedi a ciò dedicate, volgere il pensiero e l’animo a ciò che significa essere italiani, uomini e donne impegnati nel lavoro, nella famiglia, nella società, nelle istituzioni”. d.d.

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IN BREVE CULTURA / STAZZANO

Il fascino di Melusina Signora della nave Sabato 19 febbraio presso la palestra delle scuole elementari di Stazzano si è svolta la presentazione del libro “Melusina signora della nave” di Mario Biagini. Dopo il saluto del sindaco, Graziano Montessoro, e dell’assessore alla cultura, Rosanna Boveri, il professor Paolo Poggio ha illustrato il volume, evidenziandone la singolarità della trama, che mescola abilmente tradizione fiabesca e fantascienza. Melusina, la leggendaria “donna-serpente”, appartiene al repertorio folklorico della tradizione medievale europea, ed è stata oggetto di diverse riletture da parte degli scrittori di varie epoche. La serata è proseguita con la lettura di alcune poesie di Alda Merini da parte di Carla Sorlino e con la proposta di una serie di testi in rima del sempre esilarante poeta dialettale serravallese Gianni Bobbio. Il sottofondo musicale è stato curato da Giacomo Pucci e le immagini da Gianni Torchia. L’iniziativa ha visto la presenza di un nutrito pubblico e si è conclusa con un rinfresco offerto da Elena Figheti Pucci, cognata dell’autore del libro e promotrice della serata.

ARTE / SERRAVALLE SCRIVIA

Premiati Luisa Maria Casaccia e Fausto Mogni Venerdì 18 febbraio, alle ore 21, a Serravalle presso il centro Polifunzionale, è stato presentato alla presenza di un folto pubblico, il programma annuale delle attività culturali del 2011 organizzate dall’associazione Amici dell’Arte col patrocinio del Comune di Serravalle. Dopo un breve saluto ai presenti dell’assessore alla cultura e alle politiche giovanile dott. Riccardo Lera, si è passati alla consegna degli attestati ai corsisti dei corsi di fotografia e dei laboratori d’arte, l’assessore ha consegnato alla professoressa Luisa Maria Casaccia e a Fausto Mogni una targa, per il loro impegno e l’alto livello di insegnamento per la divulgazione e l’apprezzamento per l’arte che hanno saputo infondere ai loro allievi.

EVENTI / VILLAROMAGNANO In maschera per “Paolo Perduca onlus” Sabato sera 26 febbraio, alle ore 21, presso la sala della Società di Mutuo Soccorso di Villaromagnano la Onlus Paolo Perduca organizza una serata in maschera allietata dall’orchestra Beathovens con ingresso ad offerta a favore delle attività benefiche svolte dalla stessa Onlus, di cui è presidente la mamma di Paolo, Giovanna Perduca. Sarà gradita, ma non è obbligatoria, la maschera. Ci saranno anche doni offerti da amici della onlus guidati da Wilma Martire Benvenuto.

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Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

Le performances di Ennio Marchetto il 2 marzo al Civico

“A qualcuno piace... carta” TORTONA - Si è esibito di fronte alla regina Elisabetta (due volte), a quella d’Olanda e a quella di Danimarca, a Lisa Minnelli e in quasi tutto il mondo, ma il nome di Ennio Marchetto probabilmente a molti non dice nulla, colpa come sempre della poca visibilità televisiva, ma pazienza. Il sesto appuntamento stagionale del “Civico” tortonese lo vede protagonista mercoledì prossimo 2 marzo, alle ore 21, con il suo spettacolo-fantasia “A qualcuno piace carta”. Un po’ Arturo Brachetti un po’ Fiorello, con una notevole somiglianza con un altro geniale stravagante come Stefano Bollani, Marchetto (Venezia, 1960) è il classico “one man show” che sa dirigersi nella maratona solitaria dell’esibizione e appropriarsi del palco con la sua travolgente energia completa di canto e parola, travestimento e parodia, corredata dall’invenzione del suo mondo di carta. L’origine veneziana e la collaborazione con l’olandese Sosthen Hennekam lo hanno fatto virare negli anni sul suo repertorio trasformistico di carta e origami che costituiscono un “guardaroba”

d’eccezione perché i personaggi inventati, soprattutto del mondo musicale pop, sono tanti e in crescita. L’irresistibile forza delle sue performance sta nel saltabeccare impazzito fra una cantante e un quadro famoso, da un musical ad un cartone animato mescolando mondi distanti e attirando il pubblico nel suo vortice colorato di pose, facce, imitazioni, prese in giro, accostamenti surreali, mimi. Marchetto, a dire il vero, nasce come comico puro, tant’è che vinse l’edizione del 1988 della “Zanzara d’oro”, la rassegna che allora

lanciava i talenti della risata, davanti a Daniele Luttazzi (secondo) e a Natalino Balasso (terzo), ma con il Festival di Edimburgo del 1990 ha deciso di limitare la parola e le battute per dedicarsi alle variazioni brillanti e agili del corpo. Il successo è cresciuto esponenzialmente e la consacrazione è arrivata di recente a New York (Drama Desk Award) e a Londra (Laurence Olivier Award), con esibizioni che lo hanno reso noto ovunque, un po’ meno in patria. “Non è che cerco di vedere e copiare quello che fa il personaggio”, ha detto in una sua intervista, “è la sua voce che entra dentro e lavora, mi fa assimilare i modi e le gestualità del personaggio stesso. Ovviamente anche il costume aiuta. Per passare da un personaggio all’altro, mi basta sentire la voce e cambiare un pezzo di carta, e divento un altro.” Eccelle nelle imitazioni femminili, come Amy Winehouse, Kylie Minogue, Tina Turner, Whitney Houston, ma per ogni personaggio sa calcare con forza nuova la sua sfrenata passione per la caricatura. Davide Ferreri

Scuola di formazione per i catechisti del Vicariato di Tortona TORTONA - Si è conclusa l’annuale scuola di formazione per catechisti del Vicariato di Tortona, che propone, ogni anno, una serie di incontri ai catechisti del vicariato per approfondire un argomento tematico a beneficio personale e per l’annuncio cristiano. Quattro gli incontri svoltisi presso l’oratorio San Luigi di Tortona e una trentina i catechisti partecipanti. Al centro della riflessione “La Chiesa”, mistero da vivere e da annunciare. Diversi gli spunti: “La prima comunità cristiana” (19 gennaio), “Il ruolo dei fedeli laici nella Chiesa” (26 gennaio), “Comunicare la Chiesa ai fanciulli e ai ragazzi” (9 febbraio), “Matrimonio, Ordine e Consacrazione Religiosa al servizio nella Chiesa” (16 febbraio). Guide delle serate don Simone viceparroco di S. Michele e don Francesco viceparroco del Duomo. Sono ormai sette anni che, seppur a fatica, questo appuntamento di formazione si offre ai catechisti del vicariato

grazie alla volontà dei parroci della città, dei loro catechisti e all’ospitalità della parrocchia di San Michele. Nel saluto conclusivo il vicario foraneo don Carlo Curone ha sottolineato la presenza costante e la soddisfazione dei partecipanti che invogliano a continuare nel segno di una Chiesa desiderosa di annunciare continuamente il lieto messaggio.

“Voci per la poesia”: il nuovo bando

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IN BREVE CULTURA / SALE

TORTONA - E’ stato presentato nei giorni scorsi il nuovo bando del Concorso “Voci per la Poesia” 2011. L’iniziativa, giunta alla diciassettesima edizione, è organizzata dal Liceo “G. Peano” e finanziata dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Alessandria, con il patrocinio del Comune di Tortona, della Fondazione CRTortona e della Società Storica Pro Julia Dertona. Il Concorso, si rivolge sia agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, sia ad un pubblico di adulti. E’ suddiviso in sei sezioni, una delle quali dedicata alla “memoria storica del nostro territorio” con un racconto sul “Piemonte e la sua storia” e su “Una storia del risorgimento piemontese”. Ciascun autore può partecipare con poesie in italiano o in dialetto, racconti, pagina di diario o con una composizione musicale. Anche quest’anno, come tradizione, è stata inserita la sezione dedicata ai discendenti dei Piemontesi emigrati all’estero, per promuovere il patrimonio culturale, linguistico e iconografico piemontese e, per valorizzare l’identità piemontese nel mondo. Il grande successo dell’iniziativa ha fatto sì che, ogni anno, si sia potuto migliorare la diffusione del concorso che ormai è esteso a tutti i paesi d’emigrazione dove i piemontesi hanno trovato una seconda patria nel ricordo però, indimenticato, della terra d’origine. Tutte le opere dovranno essere inviate alla segreteria del concorso entro e non oltre il prossimo 26 aprile. La cerimonia di premiazione avrà luogo giovedì 9 giugno presso il Teatro Civico di Tortona. Il bando completo è consultabile sul sito www.liceopeano.it, oppure telefonando alla Segreteria del Liceo Peano di Tortona.

Giorno dopo giorno le campane Sabbadini ci accompagnano nel nuovo millennio

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Andrea Pellizzari ospite di Ra Carsèra Il settimanale incontro de “Ra Carsèra” si è svolto venerdì 18 febbraio e ha visto il gradito ritorno del conterraneo professore dell’Università di Torino, Andrea Pellizzari, una presenza ormai consueta e molto apprezzata. Davanti a un pubblico attento e interessato, egli ha dedicato la sua attenzione all’imperatore Ottaviano Augusto: quasi una naturale continuazione del tema proposto lo scorso anno, Giulio Cesare. Del grande personaggio ha tracciato un ritratto vivo, sottolineando la sua straordinaria abilità nel favorire un passaggio morbido dalla organizzazione repubblicana a quella imperiale di Roma. Il relatore ha evidenziato inoltre l’accorto ricorso di Augusto al potere delle immagini: le sue statue, che lo rappresentano in posa ieratica, furono riprodotte e diffuse fino agli estremi lembi dell’impero romano, quasi a far sentire ovunque la sua rassicurante presenza. Molte domande e convinti applausi hanno concluso il piacevole incontro.

EVENTI / TORTONA Quintetto con pianoforte per gli Amici della Musica Domenica 27 febbraio, alle ore 21,15, al Teatro Civico, il quarto concerto della stagione 2010/2011, a cura degli Amici della Musica, come sempre in collaborazione con il Comune di Tortona, propone un raro appuntamento con la musica da camera nella formazione del quintetto con pianoforte, che ha prodotto alcuni capolavori musicali. L’incontro fra quartetto d’archi e pianoforte crea “in piccolo” un effetto orchestrale che richiede validi artisti, quali sono i membri del Quartetto Auryn ed il maestro Peter Orth, di scuola americana, entrambi già ospiti singolarmente e protagonisti di due serate di elevato valore. Il programma prevede il concerto di Mozart K499, nella trascrizione d’epoca, un Quartetto di soli archi di Haydn (Op 64 n. 1) e nella seconda parte, il brillante Quintetto di archi e pianoforte di Cesar Frank, tre brani mai ascoltati nelle stagioni tortonesi.

NATURA / ARQUATA Le diapositive di un viaggio in Namibia L’associazione “Nord - Sud - Ovest - Est” e “Avventure nel mondo di Roma” presentano la nona edizione del ciclo di proiezione di diapositive di viaggi in ogni parte del mondo. Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 25 febbraio, alle ore 21, nella Biblioteca di Arquata Scrivia. Saranno proiettate immagini del viaggio “Namibia” di Omar Ricci e Silvia Fasciolo appassionati ed esperti viaggiatori. La serata è organizzata dall’agenzia “Avventure nel mondo” di Roma attraverso i suoi coordinatori locali e con la partecipazione dell’Assessorato al Turismo del Comune di Arquata Scrivia. L’ingresso è gratuito.

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O pinioni

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Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

Da leggere

a cura della Redazione

a confronto “Orgoglioso di festeggiare l’Unità d’Italia”

Enzo Bianchi

Fabio Salvatori

Giacomo Biffi

Egr. Direttore, sono soddisfatto della decisione del governo di dichiarare festivo il 17 marzo 2011, giorno di avvio dei festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia. Come piemontese sono orgoglioso di poter festeggiare il 17 marzo quale data simbolica per l’Unità del mio paese. Comprendo le ragioni di coloro che hanno espresso perplessità, per motivazioni di carattere economico. Ma credo che la condivisione di valori comuni da parte di tutti gli italiani, con una maggiore coesione culturale e sociale che ne potrebbe nascere, sia uno stimolo maggiore per lo sviluppo dell’Italia che non un giorno in più di lavoro. Ora però è il momento di chiudere ogni polemica per concentrarci sulle celebrazioni che saranno particolarmente rilevanti per Torino e per il Piemonte, pur nella sobrietà che il momento richiede. Credo che il significato di questo anniversario debba andare ben oltre la semplice somma dei molti eventi che lo contraddistinguono, per essere davvero un punto di svolta per la crescita della nostra Regione, come peraltro è avvenuto nelle ricorrenze del cinquantennio nel 1911, e del centenario dell’Unità nel 1961. Valerio Cattaneo presidente del Consiglio regionale del Piemonte

Ogni cosa alla sua stagione

Ti cerco da sempre

L’eredità di santa Clelia

Einaudi

Aliberti

ESD

Pp. 132

Pp. 176

Pp. 104

Euro 17,00

Euro 17,00

Euro 10,00

Manca una strategia nei trasporti regionali Egr. Direttore, la decisione di escludere Torino dal collegamento tra Venezia, Milano e Parigi conferma, una volta di più, come nei disegni strategici delle Ferrovie italiane il Piemonte e la sua capitale occupino un posto del tutto marginale. Forse, anche così si spiegano i ritardi con cui procede la concreta attuazione degli impegni sottoscritti a suo tempo dal Governo con la Regione, per dar luogo ai primi investimenti collegati alla nuova linea ad alta capacità Torino e Lione. Del resto, in merito alla questione oggi alla ribalta, le parole dell’ingegner Moretti sono quanto mai sibilline e preoccupanti. Al momento, l’esclusione di Torino dalla relazione ferroviaria è motivato dal ritardo dei lavori sulla linea da parte francese. Ma, anche una volta superato quel problema contingente, “occorrerà valutare - dice Moretti - le convenienze economiche”. In tal senso, le parole dell’assessore regionale, seppure condivisibili nello spirito, non possono non suscitare più di una perplessità. Sono passate, infatti, poche settimane dall’annuncio trionfale, a cura della Giunta Cota, del ritrovato accordo con Trenitalia. Annuncio corredato con tanto di foto festanti, in compagnia dell’ad di FS. Possibile che, nel contesto di quell’accordo, una questione così rilevante, seppur non direttamente collegata alle competenze regionali, non sia stata neppure adombrata da FS? E se è così, come possono Cota e la sua Giunta dare affidabilità a un interlocutore che, mentre da un lato ti stringe la mano, con l’altra mano ti fa, in sostanza, uno sberleffo? Daniele Borioli Resp. Dipartimento Infrastrutture e Territorio PD Piemonte

Il grazie della Croce Rossa Egr. Direttore, il possibile blocco delle ambulanze della Croce Rossa in servizio per il 118 è stato scongiurato. Tutto questo grazie all’intervento della Regione Lombardia che ha capito le ragioni della nostra associazione e che si è resa disponibile in modo concreto per la soluzione del problema. Perciò il contratto con l’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza sarà prorogato sino a giugno, quando sarà poi presentato il riassetto del servizio. Di conseguenza i posti di lavoro ad esso collegati saranno riconfermati e Croce Rossa potrà continuare ad avere come proprio ed insostituibile patrimonio la professionalità dei dipendenti e dei volontari. La felice soluzione di questo angoscioso problema ha avuto molti attori. Tutti hanno messo tanta volontà e senso di responsabilità nel volerlo risolvere. Per questo, alla fine, è stato risolto Maurizio Gussoni - Commissario regionale CRI Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) - fax: 0131 821427 e-mail: ilpopolo@libero.it

“Ogni cosa alla sua stagione” è un proverbio popolare ma è anche il titolo dell’ultimo libro di Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose, che sta ottenendo un grande successo nelle librerie. Le stagioni raccontate nelle pagine di questo volume sono quelle dell’uomo. Le quiete ore del ricordo e della meditazione, i pranzi consumati insieme, gli istanti dell’amicizia che scalda il cuore. Ci sono i giorni degli aromi, i giorni del focolare, quelli del presepe e della memoria. Sono tutti giorni che attraversano il tempo e fanno parte della vita, alcuni facendoci soffrire, altri rallegrandoci e stupendoci. Dentro ognuno di questi ricordi, ci sono tante cose: c’è un senso esatto dell’esistenza, dello scorrere del tempo e delle stagioni dell’uomo e c’è una parola per la vita di ogni lettore. “Ora che avverto quotidianamente l’incedere della vecchiaia, la memoria mi riporta sovente ai luoghi in cui ho vissuto” dice l’autore che parte con cuore, testa e memoria, alla ricerca di tutti i luoghi che hanno suscitato in lui affetti e sentimenti, dove ha trascorso l’infanzia o che ha raggiunto viaggiando.

Dopo i successi di pubblico e critica dei suoi primi due romanzi, “Cancro, non mi fai paura”e “La paura non esiste”, Fabio Salvatore, ancora una volta, sceglie la vita del racconto per essere testimone della rinascita dal dolore. “Ti cerco da sempre”è il palcoscenico ideale dove compiere il salto della vita, dove lo stesso Salvatore si fa interprete dei suoi sogni, delle sue emozioni più profonde, dei suoi dolori che intrecciano l’anima di chi incontra e sceglie di raccontarsi togliendosi la maschera e mettendosi a nudo. Il suo nuovo romanzo è l’inno all’amore che nasce dal seguire la via di Gesù e di Maria, che non nasconde la voglia di essere uomo di fede, ma che cerca di viverla senza subirla. Come in un atto unico ambientato fra cielo e mare, fra salsedine, sabbia e onde, Andrea racconta e si lascia raccontare. Un racconto profondo, serrato, in un crescendo di emozioni e colpi di scena che conducono a un epilogo carico di pathos. Impreziosito da un inserto fotografico, del fotoreporter Emanuele Berardi, il libro è la scoperta intima dell’amore verso la nostra vita, il nostro il cuore e la nostra anima.

S. Clelia Barbieri nasce nel 1847, appena prima del turbolento 1848, anno della prima guerra d’Indipendenza e muore nel 1870, pochi mesi prima della Breccia di Porta Pia. La storiografia racconta quasi tutto dei protagonisti di quegli sconvolgimenti che portarono all’Unità d’Italia, ma poco o nulla del popolo semplice. Cosa ha percepito la gente comune dell’imponente mutazione di regime che sovrastava la propria umile, oscura esistenza? Con animo sbigottito essa ha assistito a tante novità che dovettero sembrare abbastanza inspiegabili. In un clima cupo e depresso Clelia apparve come un raggio di sole. Questa ragazza fu per le genti vicino a Bologna il segno di una speranza nuova, il presentimento che qualcosa potesse davvero “risorgere”; ed era il risorgimento “al femminile”. Giovane donna che non organizzava rivendicazioni, non pretendeva posti direttivi e non pensava affatto di realizzarsi assumendo responsabilità maschili, Clelia, con la sua naturale e intatta femminilità, divenne nella sua breve vita il riferimento più ascoltato e la “madre” della piccola comunità rurale in cui viveva.

Salute oggi Il benessere in vetta a cura di Laura Notti

Dopo un primo assaggio durante le feste di Natale, durante le quali molti si sono riversati nelle località di montagna, sia per il piacere dello sci, sia per qualche giorno di relax, lontano dal caos e dallo smog cittadino, è arrivato il tento atteso periodo di vacanza sulla neve. Gli sport invernali, oltre a svagarci, svolgono un’azione benefica sul nostro organismo, anche dal punto di vista estetico, in quanto la quantità di lavoro che si svolge durante una sciata, aiuta a bruciare i grassi e quindi a tenere il fisico in forma (infatti, dati alla mano, una discesa ci fa bruciare circa 960kcal, lo sci di fondo 750kcal, contro, ad esempio, le 220kcal del ciclismo). Lo sci inoltre favorisce la circolazione del sangue, soprattutto superficiale, contrastando la formazione della tanto odiata cellulite. E quando scatta il

periodo delle settimane bianche, o si decide anche sono un fine settimana con gli sci ai piedi, è necessario essere pronti, e cioè avere un fisico allenato e preparato. Sì, perché sci e snowboard richiedono alcuni sforzi fisici inusuali, ai quali il nostro apparato scheletrico e muscolare deve essere preparato: la ginnastica presciistica è la soluzione adatta, meglio se iniziata alcuni mesi prima la partenza per la montagna, e meglio se sotto i consigli del personal trainer, o più semplicemente del titolare della palestra. Allenare il nostro fisico, non solo previene stanchezza ed esaurimento muscolare, ma ci tiene lontano anche da strappi, distorsioni, traumi e le brutte conseguenze di movimenti e sforzi inadeguati. In alternativa, se non si frequenta costantemente una palestra, è sufficiente dedi-

care un po’ di tempo della nostra giornata, a potenziare la nostra resistenza fisica, sia dal punto di vista muscolare che per quanto riguarda il fiato. Possono essere utili in questo caso 5 minuti al giorno di cyclette, per cominciare, aumentando progressivamente durata e sforzo. Va bene anche la pedana jogging, per tonificare i muscoli addominali e delle gambe, in particolare delle cosce, regolare la frequenza cardiaca ed aumentare la ventilazione. Utili anche gli esercizi a terra, per migliorare il tono dei muscoli addominali, che sono quelli che aiutano a mantenere stabile la posizione sugli sci. Occorre anche una dieta appropriata per chi fa sport invernali: si consumano molte energie ed occorre recuperarle per mezzo di una dieta adeguata, che però non appesantisca lo stomaco.

Non dovranno mancare carboidrati, carni magre, polenta (evitando sughi e condimenti pesanti), latte, yogurt, verdure e frutta, miele, biscotti secchi, qualche fetta di torta fatta in casa, molte fibre e molti liquidi: l’acqua è l’integratore liquido per eccellenza, ma possiamo alternarla a tè, tisane, spremute e centrifughe di frutta fresca e frullati. Se trascorriamo tutta la giornata sulle piste, concediamoci una mezz’ora di pausa per un pasto leggero o uno spuntino non troppo “farcito”. Sempre con noi, in caso di bisogno, una barretta di cereali o della cioccolata, per avere energia subito disponibile. Evitare bevande alcoliche di qualsiasi genere (non è vero che l’alcol scalda, anzi ha l’effetto contrario, oltre che confondere la mente e rallentare i riflessi), e concedersi qualche caffè, ma non più di tre al giorno.


Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

BACHECA

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F I L AT E L I C O

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Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

a cura di Giugi Romano

Un amore che vince il dolore Nuova rivista per chi ama i francobolli Il mese scorso, parlando dei francobolli con codice a barre, mostrai entusiasmo per questo nuovo genere di collezione. A distanza di un mese siamo in piena euforia: non si parla, tra collezionisti, d’altro che di questi benedetti codici a barre e i primi emessi nel 2008 costano già una cifra importante, un pò meno il 2009; per quanto riguarda il 2010 ormai molti erano a conoscenza di tutto questo movimento e chi è interessato ha provveduto ad acquistarli. Però i primi no! Il più raro è il francobollo dedicato ai cento anni del Corriere dei Piccoli emesso l’8 novembre: il suo valore è tra i 150/200 euro all'ingrosso. Buon divertimento a chi vorrà iniziare questo tipo di collezione. Dopo tanti anni (quaranta) la rivista filatelica mensile “Cronaca Filatelica” (che da alcuni anni ha cambiato editore) fatica ad uscire nelle edicole. Perchè? I collezionisti abituati ormai da tempo a trovare le loro risposte su questa rivista sono in ambasce. Ora si affaccia sul panorama filatelico una nuova rivista edita dal Catalogo Unificato. Questo gruppo di operatori filatelici ha deciso di dare alle stampe una nuova rivista filatelica, svelta e indirizzata ai collezionisti di oggi, giovani e meno giovani, attratti dal francobollo in ogni suo possibile aspetto. Una rivista totalmente nuova a cominciare dal titolo: l’arte del francobollo-mensile per collezionisti aperti alle novità, dove “arte” significa senso artistico nella realizzazione del francobollo, ma anche abilità e piacere nel collezionare; e “novità” sta per nuove emissioni e allo stesso tempo per ultimo informazioni sul mondo e sul mercato filatelico nazionale ed internazionale. In sostanza una formula editoriale decisamente diversa e professionale, pensata per il pubblico di oggi: testi concisi e godibili, molte notizie, il tutto immerso in una grafica attuale e invitante, ricca di titoli ed immagini all’insegna della creatività. Dove anche la “cronaca delle novità” è del tutto innovativa per l’Italia, basata sulla riproduzione, descrizione ma soprattutto catalogazione di tutti i francobolli emessi nel mondo, resa possibile solo da una stretta collaborazione con la Casa Editrice Tedesca Michel, leader internazionale in questo settore. Una cronaca in cui le novità dell'area italiana sono arricchite da una stringata ma dettagliata informazione e illustrazione su autori, fogli, stampa, dentellatura, bolli e buste primo giorno. Con la possibilità per ciascuno di crearsi un formidabile catalogo mondiale. Questa rivista non verrà distribuita in edicola, ma solo nei negozi di filatelia per cui che fosse intenzionato all'acquisto deve prenotarla nel suo negozio di fiducia. Anche questa è una novità. Il mese di marzo vedrà l'uscita di un francobollo commemorativo di Antonio Fogazzaro, nel centenario della morte60 cent., giorno 7; il giorno seguente un 65 cent. celebrativo della Giornata Internazionale della Donna. Proseguendo il 17 un foglietto da 60 cent., celebrativo del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, dedicato al 150° anniversario della Proclamazione del Regno. A fine mese, durante la manifestazione filatelica Milano Fil verranno emessi quattro francobolli dedicati al made in Italy e precisamente dedicati ai formaggi DOP: Gorgonzola, Parmigiano Reggiano, mozzarella di Bufala, Ragusano quattro valori da 60 cent.il giorno 25; da ultimo in marzo il 27 un valore da 60 cent. celebrativo della Giornata Mondiale del teatro. Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998

Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL)

In procinto di frequentare con una borsa di studio la prestigiosa Università di Stanford, il giovane Charlie viene coinvolto in un incidente stradale nel quale muore il fratellino Sam. Distrutto dal dolore, Charlie rinuncia agli studi e alla sua prediletta vela per accettare un lavoro come custode del cimitero dove é sepolto Sam, in tal modo avendo la possibilità ogni sera di incontrarlo e parlarci accanto alla sua tomba, secondo quanto gli aveva promesso in punto di morte. Cinque anni più tardi, Charlie incontra Tess, una vecchia compagna di liceo, e insieme a lei fa i conti con la necessità di prendere decisioni importanti per il

15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

le, il senso della morte, la solidarietà e l’amore. Il film insegna che l’esperienza del dolore genera la capacità di andare oltre l’apparenza e che, a volte, il fossilizzarsi della memoria blocca l’emozione e ci vuole un grande sforzo per riprendere il controllo del proprio tempo. Sono temi

universali che la cultura americana affronta con quel pragmatismo e quella capacità evocativa che poggiano entrambi sulla forza dell’individuo. Quì l’elaborazione del lutto é affidata ad un copione, anche prevedibile, eppure pacato, mai sguaiato, spruzzato di qualche lirismo paesaggistico e di qualche commozione inevitabile. La storia scorre lungo un esplicito percorso per liberarsi dal senso di colpa e riacquistare responsabilità per sé e per gli altri. Argomenti seri svolti senza pedanteria per un film che, in quanto fortemente educativo per le giovani generazioni, appare decisamente consigliabile.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... E anche le foto scattate nell’ultima vacanza, in un viaggio, una tavola imbandita, un gruppo di amici che soridono davanti all’obiettivo. La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Lunedì 14 febbraio, all’Ospedale Civile di Voghera, è nato Tommaso Baggini. A dare la bella notizia il papà Moreno, impiegato presso la Caritas diocesana e la mamma Sara. Al piccolo e ai suoi genitori le felicitazioni della Redazione del settimanale “Il Popolo”. Stampa Edizioni Tipografia Commerciale srl 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it

Direzione e Redazione

futuro. “Segui il tuo cuore”, nelle sale dal 21 gennaio, è una pellicola sentimentale molto bella, giovane, fresca, delicatamente composta, tratta dal romanzo “Ho sognato te” di Ben Sherwood. Le tematiche principali riguardano la famiglia, il rapporto tra fratelli e sorel-

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scherzo da prete di don Marziano

Scherzo da prete sanremese. Mi ha colpito molto la vittoria al Festival della canzone italiana di Roberto Vecchioni. Un artista che corona una lunghissima carriera con un successo meritato. La sua canzone è piena di contenuti, di emozioni, di speranza. Non è un testo banale. È un inno alla vita e all’amore. A riscoprire, ogni giorno, motivazioni per continuare ad amare chi ci sta accanto o il proprio Paese, le proprie idee, il proprio lavoro. È l’invito a riempire le nostre notti dell’animo e del cuore di “musica e parole” per riappropriarci dell’entusiasmo di sentirci uomini capaci di accogliere l’altro, di capirlo, di ascoltarlo. Ha qualcosa di “risorgimentale” questo “Chiamami ancora amore”. Infiamma il cuore. Ci riporta a confrontarci con noi stessi, a boicottare il potere fine a se stesso, a guardare il cielo, a chiederci se siamo felici. Non è un caso che il professore della canzone italiana proprio la settimana scorsa, in una bella intervista ad Avvenire, abbia dichiarato di essersi avvicinato alla sua età alla religione e a Dio. Di aver smussato le asperità e l’agnosticismo. Di ricercare qualcosa di più grande e importante sopra di noi. Ma non per paura della morte, cosa che sarebbe troppo banale. Bensì per troppo amore per la vita. E stupisce che il pubblico della kermesse canora, di solito pronto a far vincere melodia e disimpegno, abbia acclamato Vecchioni dalla prima all’ultima serata. Sembra un segno di maturità per una canzone che assembla in modo armonico le parole colte alla musica popolare. Una strada che la nostra canzone, se vuole rinascere, dovrebbe continuare a seguire.


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Giovedì 24 febbraio 2011 IL POPOLO

TRADIZIONI

Antola al Po COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Ricco calendario di iniziative a partire dal 26 febbraio

Tre strumenti di navigazione provenienti dalla Diocesi

Il 150° dell’Unità d’Italia a Varzi Nuovi cimeli al Museo del Mare VARZI - “Quest’anno ricorre il 150° dell’Unità d’Italia e questo importante evento rappresenta l’occasione per ripercorrere quegli anni, per riviverne il clima e le passioni - spiega l’assessore alla cultura del comune di Varzi Carla Mottini - i fermenti culturali e gli avvenimenti storici segnati da molte battaglie in nome dell’idea di una Italia unita”. L’assessorato alla Cultura di Varzi, insieme alla Biblioteca comunale, all’associazione culturale “Varzi Viva” e all’istituto scolastico di Varzi, ha pensato ad una serie di manifestazioni in onore di questa ricorrenza. Per la giornata di sabato 26 febbraio è stata organizzata una visita al Castello di Racconigi per la mostra dal titolo “Vittorio Emanuele II. Il Re galantuomo”. Venerdì 25 marzo, si terrà una serata di approfondimento dal titolo “L’unità d’Italia: le donne e un matrimonio da rivalutare” in compagnia della scrittrice Patrizia Debicke van der Noot. La storia italiana, infatti, ha visto come protagoniste de-

Mottini, assessore alla cultura

gli avvenimenti più importanti anche molte donne, diverse sia per condizione sociale sia per impegno politico e per questa ragione è necessario ricordare l’esempio di alcune di esse. Sabato 9 aprile, ci sarà la proiezione del filmato girato nell’ambito del progetto “Il sacrificio degli umili”, con la partecipazione del conte Luchino dal Verme. La ricchezza ereditata dalle vicende storiche e sociali che hanno portato all’unificazione dell’Italia è tale da porre in giusto risalto la ricca aneddotica de “Il sacrificio degli Umili”, nel quale i piccoli e silenziosi eroi dell’Italia vengono por-

tati finalmente sulla scena del ricordo. Venerdì 17 giugno, si terrà il Convegno Storico che tratterà alcuni importanti aspetti legati alle dinamiche politico - sociali nel periodo che va dal Risorgimento alla Liberazione, da un lato i fatti storici che portarono l’Italia dall’Unità alla Repubblica e dall’altro il processo, articolato e non privo di difficoltà, dell’unificazione linguistica degli italiani che si avviò dopo il 1861. Interverranno Pierangelo Lombardi docente di Storia Contemporanea all’Università di Pavia, Giuseppe Polimeniente di Storia della Lingua Italiana all’Università di Pavia. Dal mese di maggio, nel salone conferenze dei Padri Cappuccini, sarà allestita una mostra fotografica sulla trasformazione delle abitudini di vita della popolazione dellazona dal 1861 ad oggi, a cura dell’istituto comprensivo scolastico di Varzi, che sottolinea il lavoro di ricerca svolto nell’ambito di un progetto che coinvolge studenti e insegnanti. Mattia Tanzi

Sestante

TORTONA - Nei giorni scorsi il Comandante Franco Pernigotti ha ricevuto, in prestito, dalla Curia Arcivescovile di Tortona tre pregevoli cimeli da esporre nel Museo del Mare di Tortona, arricchendo la collezione museale. Un ottante, strumento di navigazione della fine del ’700, un sestante della metà dell’800 e un telemetro ottico della meta del secolo scorso. L’ottante, realizzato nel 1731, era uno strumento per risolvere i problemi di

navigazione oceanica. L’ottante, specialmente nelle marinerie mercantili, fu largamente impiegato per oltre un secolo e mezzo, venendo sostituito dal sestante solo gradualmente. Infine, nel 1756, John Campbell fece costruire da John Bird il primo sestante, lo strumento tuttora in uso. La scala di un sestante è di 60°, pari ad 1/6 di circonferenza; è da qui che deriva il suo nome, mentre l’ottante, invece, è un dispositivo simile, ma dispone di una scala più piccola pari ad 1/8 di circonferenza o 45°. Questo dispositivo fu utiliz-

zato fino al 1767 in quanto in quell'anno venne pubblicata la prima edizione dell’almanacco nautico sul quale erano riportate le distanze lunari che consentivano ai navigatori dell’epoca di individuare la data corrente in relazione all’angolo tra il sole e la luna. Il sestante è uno strumento utilizzato per misurare l’angolo di elevazione di un oggetto celeste sopra l’orizzonte. Infine il telemetro ottico strumento per la misurazione delle distanze, usato sempre meno e sostituito da tecnologie più comode.

Telemetro

Dal 5 marzo all’Oratorio di Broni

Torna la rassegna “Troviamoci a teatro”

La Compagnia dialettale dell’Oratorio di Broni durante una rappresentazione teatrale

BRONI - E’ ai nastri di partenza “Troviamoci a teatro…”, la rassegna teatrale organizzata dall’oratorio De Tommasi di Broni, con il patrocinio del comune e la collaborazione delle Fonti di Recoaro. La manifestazione giunge alla sua quinta edizione e vuole anche quest’anno ricordare la figura del grande attore dialettale Lasarat al quale è intitolata, oltre ad offrire la possibilità di ritrovarsi a teatro. Come tradizione, la rassegna bronese mette in cartellone spettacoli di compagini locali, proprio per sottolineare il carattere popolare e semplice dell’iniziativa dell’oratorio bronese che tra l’altro ha nell’attività teatrale uno dei suoi punti di forza. Le serate di questa quinta edizione saranno sette, tutte di sabato e tutte con inizio alle ore 21 nel teatro dell’o-

ratorio in via Montebello 26. Il via sabato 5 marzo con “Vita di paese”, commedia musicale con gli allievi della scuola dell’Accademia e dello spettacolo “Hdemia” di Stradella. Nell’anno in cui si celebra il 150° anniversario dell’Unità di Italia non poteva mancare una serata dedicata a questo importante compleanno del nostro Paese e per tale motivo sabato 12 marzo sarà la volta di “W l’Italia” con la Cappella Musicale “Maria Immacolata” e il coro dei bambini della scuola “Paolo Baffi”, con la direzione del maestro Vanni Zunardi. Sabato 19 marzo sarà di scena il teatro dialettale con la compagnia “I falsi d’autore” di Lungavilla che proporranno la nuova commedia “Asa, don e re: ciapal s’al gh’è”. Sabato 26 marzo un altro

appuntamento di grande spessore culturale. Il laboratorio teatrale dell’Unitre di Broni, coordinato da Alessandra Genola, presenterà “Sono una piccola ape furibonda…”, recital con scritti e poesie dell’indimenticabile Alda Merini. Il sabato successivo, 2 aprile, la compagnia teatrale dell’Unitre di Pavia metterà in scena la commedia dialettale “L’ultima ringhera”. A chiudere la rassegna, come tradizione, sarà la Compagnia dialettale dell’Oratorio di Broni che quest’anno si cimenterà in una rivisitazione del poema dell’Odissea di Omero. “Il mistero di Ulisse: da Itaca a Broni” è il titolo della rivista che sarà allestita dalla compagnia di casa. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il n. 038552184 dal martedì alla domenica dalle ore 15 alle ore 19. m.r.

...il meglio della nostra Arte a servizio della nostra Chiesa... Pulitura e ripristino del Grande Organo della Parrocchia di Prospiano (VA)


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