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A Tortona una filiale della Banca di Alba A pagina 15
NOVESE
Il Coro Panatero canta Rossini al “Marenco”
OLTREPO’
Cervesina, ecco lʼAutodromo “Tazio Nuvolari”
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Consiglio europeo
Sabato 26 e domenica 27 ottobre ha rivolto parole di speranza a genitori, figli e nonni
L’Europa e i migranti
Papa Francesco con le famiglie
di GIANNI BORSA “Chi vivrà, vedrà”: ricorre all’italiano, e con discreta pronuncia, Herman Van Rompuy, belga fiammingo, politico navigato e (non tutti lo sanno) poeta apprezzato, tracciando il bilancio del Consiglio europeo che egli stesso presiede. La riunione dei 28 capi di Stato e di governo del 24-25 ottobre doveva occuparsi di economia, di competitività, di mercato unico digitale, della lotta alla disoccupazione giovanile, nonché di unione monetaria e di unione bancaria. Ma nell’austero palazzo Justus Lipsius, dove almeno quattro volte l’anno si danno appuntamento i leader dell’Unione, hanno fatto irruzione due temi urgenti che hanno scavalcato tutti gli altri nell’agenda del summit: il caso Datagate e l’emergenza umanitaria nel Mediterraneo. Così attorno al tavolo del vertice si sono individuate risposte più o meno percorribili, sulla cui realizzazione futura è calata, appunto, la nota proverbiale di Van Rompuy. Relazioni Ue-Stati Uniti. A rendere incandescente il clima sin dal primo giorno di lavori ha pensato il miglior alleato dell’Europa. Proprio mentre i leader arrivavano alla spicciolata a Bruxelles, sono tornate a diffondersi notizie sulle attività di spionaggio attuate dagli Stati Uniti verso politici, imprenditori, semplici cittadini di questa parte dell’Atlantico. L’agenzia americana per la sicurezza, tutta presa dal compito di dar battaglia al terrorismo internazionale, avrebbe messo sotto controllo mezza Europa, senza trascurare i telefoni cellulari di personaggi del calibro di Angela Merkel e François Hollande. La cancelliera non ha per nulla gradito lo sgarbo e ha imposto di affrontare il tema in sede di Consiglio Ue. Così nelle “Conclusioni” del vertice, si legge: “I capi di Stato e di governo hanno discusso i recenti sviluppi riguardanti possibili questioni di intelligence e le profonde preoccupazioni che tali eventi hanno sollevato tra i cittadini europei”. Il documento finale ribadisce “lo stretto rapporto tra l’Europa e gli Stati Uniti e il valore di tale partenariato”, perché in sede diplomatica la buona creanza va sempre salvaguardata. Ma subito dopo esprime “la convinzione che il partenariato deve basarsi sul rispetto e sulla fiducia, anche per quanto riguarda il lavoro e la CONTINUA A PAGINA 4
LOCANDINA
Per la festa di S. Martino Ritagliate la locandina che ricorda l’appuntamento con gli “auguri al Vescovo”, lunedì 11 novembre. A PAGINA 2
UN LUOGO
La Madonna vogherese del ’400 Un’interessante vicenda legata ad un bassorilievo conservato in Biblioteca. ZAVATTARO A PAGINA 4
STRADELLA/SI RITORNA A TEATRO
BERNINI A PAGINA 11
SCUOLA/STUDENTI DISPERSI
L’ottava stagione del “Sociale” Il Santachiara eccellente STRADELLA - E’ stata presentata ufficialmente nei giorni scorsi la stagione 2013-2014 del Teatro “Sociale” di Stradella. Alla presentazione è intervenuto il sindaco Pierangelo Lombardi. Il “primo cittadino” ha fatto notare come l’ottava stagione del teatro stradellino offra “una proposta di un teatro di qualità per autori e interpreti con compagnie importanti”. Il nuovo cartellone si aprirà il 10 novembre con la premiazione del concorso lirico “Giacomotti”.
Oggi l’obbligo scolastico raggiunge sostanzialmente tutti, garantendo importanti opportunità, ma di questi tutti, la scuola italiana continua a perdere alcuni per strada. È il problema della dispersione scolastica. Ne abbiamo parlato con il dirigente scolastico della provincia di Pavia Giuseppe Bonelli. Che ci ha detto che la situazione a “casa nostra” non è grave e ha indicato il Santachiara (la scuola della Diocesi) come esempio di eccellenza per la formazione professionale.
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REZZANI A PAGINA 6
IL POPOLO
VITA DELLA DIOCESI
Giovedì 31 ottobre 2013
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Seminario Domenica 20 ottobre la riflessione sulla Lettera del Vescovo alla Diocesi
I 30 anni della Tv vaticana
Incontro formativo dei Diaconi
ROMA - “Convergere anziché concorrere”. Una “strategia”, ma anche una direzione di marcia, che implica la capacità di “mantenere la prospettiva evangelica in questa specie di autostrada globale della comunicazione”, tenendo conto che “in questi decenni la tecnologia ha viaggiato a grande velocità, creando inaspettate reti interconnesse”. A indicarla ai media cattolici è il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti al convegno per i 30 anni del Centro televisivo vaticano, nato il 22 ottobre 1983 per volontà del Beato Giovanni Paolo II. Quello della televisione che “racconta il Papa al mondo” ha assicurato il direttore, monsignor Dario Edoardo Viganò, concludendo l’incontro che si è svolto a Roma presso la sede della stampa estera - è proprio un lavoro “di gruppo, di insieme, che consiste nell’aggregare una serie di professionalità attorno a una progettualità condivisa”. Per gli operatori del Ctv 22 persone in tutto, compreso il direttore - l’appuntamento con Papa Francesco è stato il 28 ottobre quando li ha ricevuti in udienza privata. Nelle prossime settimane, intanto, sarà on line il sito del Ctv.
Il gruppo dei Diaconi Permanenti in una recente gita alla Madonna del Bosco
TORTONA - L’anno Pastorale è ormai iniziato e anche la Comunità dei Diaconi Permanenti della Diocesi di Tortona riprende il suo percorso di formazione e aggiornamento. Domenica 20 ottobre, alle ore 15.30, nel salone del Seminario, è avvenuto il primo incontro fra quelli previsti, con cadenza mensile, che avranno luogo durante l’anno. Sono presenti normalmente le mogli dei diaconi e gli aspiranti che frequentano la Scuola Diocesana. Guida della Comunità è il Vicario generale, Mons. Pier Giorgio Pruzzi, che ancora una volta ha sottolineato l’importanza dell’aggiornamento e della formazione, che è permanente. “Nessuno di noi è un’isola, e può fare da solo, è necessario confrontarci, continuare a prepararci e mettere in comune esperienze, a volte difficoltà, sui doveri che il ministero diaconale comporta”. Soprattutto è quanto mai importante fare
comunità, per testimoniare la presenza dei diaconi nella nostra Chiesa particolare. I diaconi permanenti nella Diocesi di Tortona sono 18 e svolgono il loro ministero con compiti liturgici, pastorali, ricoprono incarichi nella curia vescovile, insegnano religione nelle scuole o sono impegnati in altre attività caritative assistenziali. Dopo molti secoli, il diaconato è tornato ad esistere nella Chiesa di Occidente nella sua forma permanente e non in vista del sacerdozio. Si tratta di un evento importante, un dono dello Spirito alla sua Chiesa in questo avvio del terzo millennio. La lettera del Vescovo alla diocesi, rivolta a tutti, chierici e fedeli, nonché laici impegnati nelle attività parrocchiali, ci invita a un momento di riflessione alla luce dell’Anno della Fede, voluto da Benedetto XVI e confermato da Papa Francesco, per tracciare un bilancio del nostro cammino religioso. A che punto è la
nostra fede per giungere ed una vera adesione a Gesù Cristo? Se da un lato può nascere il desiderio di aumentare la nostra fede, si evidenziano dall’altro anche le difficoltà nel cogliere i segni che il Signore ci manda, in mezzo al rumore del mondo. Solo con l’umiltà, che ci fa riconoscere la nostra fragilità e i nostri errori, possiamo progredire nel cammino della fede che trova sostegno nella preghiera, l’ascolto della Parola, la frequenza all’Eucarestia. La fede trova poi il suo sbocco naturale nel servizio dei fratelli, purché sia concreto, disinteressato, gratuito. Papa Francesco ha acceso di luce e di speranza il cielo della Chiesa. Pur tuttavia si levano alcune voci che manifestano perplessità e critiche. Sarebbe sbagliato fare confronti fra un Papa e l’altro, perché ogni persona è tale in quanto unica e particolare. Quello che è chiaro per tutti è che negli ultimi settant’anni la Chiesa ha
avuto dei grandi Pontefici che hanno portato al suo interno una svolta di cambiamento. E poi il Papa è sempre il Papa! È proprio il caso di dire che lo Spirito Santo si è impegnato veramente. Momento particolare questo che vede contemporaneamente due Papi, uno emerito per la preghiera e l’altro che governa. Si richiedono cambiamenti al vertice della Chiesa, ma anche nell’organizzazione della Diocesi bisogna rivedere alcune scelte pastorali. Durante l’inverno piccoli paesi si riducono ad una decina di persone; la disponibilità di sacerdoti è quella che è: si manifesta la necessità dell’aiuto dei Diaconi permanenti, religiosi e religiose e laici preparati per sopperire alla carenza di sacerdoti e far sì che anche i piccoli gruppi non si sentano abbandonati. Un altro aspetto che Papa Francesco va rimarcando è quello della figura femminile nella Chiesa di oggi: le donne da sempre si sono occupate delle pulizie, degli addobbi floreali, del catechismo. Purtroppo, nella società civile, i movimenti per la parità dei diritti e le donne stesse hanno interpretato la loro realizzazione con l’imitare in tutto la figura maschile, magari rinunciando al genio della femminilità. Ma la Chiesa è “madre”, la donna merita ben altra considerazione. Un sereno scambio di opinioni e di riflessioni personali ha fatto seguito alla relazione. Con la recita dei Vespri si è conclusa la riunione. Piercarlo Peccorini
La spiritualità missionaria in Seminario
VALMADONNA - Nel cuore del mese missionario, dal 21 al 25 ottobre, il nostro Seminario Interdiocesano di Valmadonna ha ricevuto la visita di padre Dino Tessari, della Congregazione degli Oblati di Maria Immacolata. Ogni anno, infatti, la Chiesa Italiana invia in tutti i seminari un sacerdote appartenente ad Istituti o Congregazioni missionarie (per esempio: Oblati, Comboniani, Pime, Consolata, ecc.) per rafforzare nei futuri presbiteri lo spirito missionario e per approfondire le tematiche legate all’evangelizzazione dei popoli.
Proprio la distinzione tra i destinatari dell’annuncio – da una parte coloro che non conoscono affatto il Vangelo, dall’altra quanti l’hanno dimenticato – è stata oggetto di molte riflessioni da parte di padre Dino, che ha operato per molti anni in Indonesia, il paese musulmano più grande del pianeta. Sia con l’intera comunità, sia con il Gamis (il Gruppo di Animazione Missionaria in Seminario), padre Tessari ha voluto evidenziare come il fondamento di entrambi i tipi di annuncio sia la gioia di essere cristiani, da cui scaturisce, come conseguenza, la sofferenza per il fatto che molti ancora
non partecipano di questa grazia. Non avvertire questa “dolce sofferenza” significa non aver ancora incontrato davvero il Signore. Padre Dino ha invitato i seminaristi a prepararsi, a sviluppare e a potenziare tre aspetti “fondanti” della spiritualità sacerdotale per divenire così preti di Cristo, preti della Chiesa e preti per l’umanità. Ha insistito pure sulla bellezza della Chiesa, sulla fraternità sacerdotale – a volte materialmente difficile, soprattutto nelle terre di missione, eppure fondamentale per la testimonianza dell’amore – e l’unione con il vescovo, portando esempi della sua esperienza in Indonesia, che hanno toccato profondamente i seminaristi e i superiori. Inoltre, ha messo in rilievo l’importanza di creare comunità evangelizzanti, valorizzando, anche nelle nostre terre di antica evangelizzazione, l’apporto dei laici e incentivando le differenti ministerialità. Davvero una bella esperienza che ha segnato la nascita di una nuova amicizia tra il Seminario e padre Dino e che ci ha proiettati (per dirla con il tema della Giornata Mondiale Missionaria 2013) sulle strade del mondo! Marco Daniele
“La gente vuole avere immagini”. Con queste parole Giovanni Paolo II decise di creare il Centro televisivo vaticano. Trent’anni dopo il Ctv deve affrontare nuove sfide, ha spiegato monsignor Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali e del Consiglio d’amministrazione del Ctv. “In questi giorni
Papa Francesco c’invita a promuovere una ‘cultura dell’incontro’ e con la sua persona, i suoi gesti e le sue parole, ci spinge a essere accanto ad ogni uomo e donna che incontriamo nel cammino della vita”. Informare e documentare. Sta in questo binomio la “missione in comune” di Rai e Ctv. A sottolinearlo, intervenendo al convegno, è stata la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, segnalando che il Ctv “è diventato un punto di riferimento nel mondo della comunicazione”, e in comune con la Rai ha la missione “di servizio”: l’auspicio, per Rai e Ctv, è “creare ponti tra credenti e non credenti”. Oltre al messaggio del Papa, al Ctv è arrivato anche quello del presidente Giorgio Napolitano, secondo il quale le “linee portanti” del Ctv, avviato su “un importante percorso d’innovazione”, sono “le tematiche legate al rispetto della persona, il messaggio di pace e di speranza di cui la Chiesa si fa portatrice in una fase storica di notevoli cambiamenti culturali, politici e sociali, il senso di responsabilità verso le generazioni presenti e future”. Aprire gli archivi. Un appello per “aprire gli archivi del Centro televisivo vaticano agli studiosi”. Si è concluso così l’intervento del critico televisivo Aldo Grasso, che ha ricordato che “la prima televisione ufficiale nel territorio italiano risale al 1951 ed è della Città del Vaticano”, anche se è durata per pochi mesi. Nelle prossime settimane sarà on line un sito d’immagini, all’interno dell’aggregatore (news.va).
DOMENICA 10 NOVEMBRE
Una pagina di “Avvenire” sulla Diocesi di Tortona Domenica 10 novembre ritorna in tutte le parrocchie della nostra Diocesi la Giornata di “Avvenire”. Il quotidiano della CEI sarà in vendita nelle chiese e nelle edicole e ospiterà una pagina interamente dedicata alla Diocesi tortonese. In primo piano i fatti e la cronaca di eventi significativi accaduti a “casa nostra”
durante tutto il 2013.
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 5 novembre dalle 11 alle 12.30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637), via mail: vescovo@diocesitortona.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it
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CAMPANE
IL POPOLO
VITA DELLA CHIESA
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Giovedì 31 ottobre 2013
Con la FAMIGLIA che prega, che custodisce la fede, che vive la gioia In piazza San Pietro gremita da 100mila persone, sabato 26 e domenica 27 ottobre, Papa Francesco ha rivolto parole di incoraggiamento e speranza a genitori, figli e nonni
ROMA - Due uomini, la preghiera. Il Vangelo di domenica scorsa mette ancora in primo piano il tema della preghiera, tema molto caro a Luca. Ma a ben guardare il testo e la parabola di Gesù sono un riferimento esplicito alle scelte che siamo chiamati a compiere nel nostro pellegrinaggio terreno. Siamo più come il figliol prodigo che chiede perdono, o come il fratello maggiore che non sa accettare la scelta del padre di far festa. Domenica siamo a confrontarci con il pubblicano e il fariseo, i due uomini che salirono al tempio per pregare. Due modelli di preghiera e una domanda profonda: quale immagine di Dio nel nostro pregare? Tema caro a Francesco, la preghiera. Lo abbiamo visto fin dal suo primo giorno di pontificato, quando, affacciandosi dalla loggia centrale della basilica vaticana, ha chiesto ai fedeli proprio il silenzio della preghiera personale. Così con le famiglie, sabato pome-
riggio, prima la richiesta ai bambini se sapevano farsi il segno della croce. Poi l’Ave Maria e il Padre nostro, recitate al termine della serata. Dopo aver riflettuto sulla preghiera nel tempo di attesa, in questa giornata conclusiva del pellegrinaggio delle famiglie, Papa Francesco ci fa riflettere su questi due uomini che compaiono nella parabola, sue due modelli diversi di preghiera. Il fariseo “si sente giusto, a posto, giudica gli altri dall’alto del suo piedistallo”. È un separato dagli altri e lo ribadisce anche nella sua preghiera: “Signore ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini”. Il fariseo appartiene a un partito religioso che, al tempo di Gesù, proponeva il rispetto minuzioso della legge, della Torah; anzi molto spesso essi andavano oltre ciò che era richiesto dai precetti. Il pubblicano è invece un peccatore, rimane in fondo al tempio e non osa alzare gli occhi al cielo perché
non si sente degno. La sua preghiera è una richiesta di perdono, un affidarsi alla misericordia di Dio. Ecco la differenza tra i due: il fariseo prega come se Dio non ci fosse, è una preghiera incentrata sulla sua persona: ti ringrazio perché non sono come gli altri. Il pubblicano invece si affida al Signore, nella pochezza della sua persona; sa di essere un peccatore e la sua è la preghiera del povero che attraversa le nubi, come si legge nel Siracide. Quella del fariseo, ricorda Papa Francesco “è appesantita dalla zavorra della vanità”. Per questo la sua preghiera non è ascoltata e accolta da Dio. Parole che il Papa affida alle famiglie, evidenziandone tre caratteristiche fondamentali: la famiglia che prega, la famiglia che custodisce la fede, la famiglia che vive la gioia. La famiglia che Papa Francesco ha in mente è lievito per la società, che prega come il pubblicano, senza ipocrisia e superbia; preghiera “umi-
le, sobria, pervasa dalla consapevolezza della propria indegnità, delle proprie miserie”. Famiglie che custodiscono la fede come San Paolo “non in una cassaforte” nemmeno “nascosta sottoterra come quel servo pigro”. San Paolo parla della sua vita come di una battaglia, una corsa: “ha conservato la fede perché non si è limitato a difenderla, ma l’ha annunciata, irradiata, l’ha portata lontano”. Si è opposto a chi voleva “imbalsamare” il messaggio di Cristo, ha fatto “scelte coraggiose”, si è “lasciato provocare dai lontani”. Ha conservato la fede perché “come l’aveva ricevuta, l’ha donata, spingendosi nelle periferie”. Ed ecco che torna il Papa che parla al cristiano e dice di spingersi alle periferie dell’esistenza, per cercare l’uomo che soffre, che spera; l’uomo emarginato, abbandonato. È li che il cristiano diventa lievito, accogliendo, aprendosi all’altro. Belle le testimonianze ascoltate in piazza San Pietro, la famiglia siriana fuggita dal conflitto che insanguina il paese; la coppia di Lampedusa che quotidianamente apre la porta di casa a quanti hanno attraversato il mare nei barconi rischiando la vita, per dare loro un po’ di calore, del cibo, una doccia. Piccoli segni di una condivisione che rendono concreta la preghiera del credente. Ed ecco la gioia che si vive in famiglia, che viene non dalle cose, “ma da una armonia profonda tra le persone, che tutti sentono nel cuore, e ci fa sentire la bellezza di essere insieme, di sostenerci a vicenda nel cammino della vita”. Fabio Zavattaro
Consiglio europeo
L’Europa e i migranti CONTINUA DA PAGINA 1
cooperazione dei servizi segreti”. I toni morbidi non celano il braccio di ferro in corso (qualcuno minaccia il blocco dei negoziati per l’accordo di libero scambio in corso con Washington), confermato poco oltre: “Una mancanza di fiducia potrebbe pregiudicare la cooperazione necessaria nel settore della raccolta di intelligence”. Da qui la presa d’atto dell’iniziativa di Germania e Francia per realizzare “colloqui bilaterali con gli Stati Uniti allo scopo di giungere, prima della fine dell’anno, a un’intesa sulle relazioni reciproche in tale ambito”. L’alzata di scudi è peraltro “aperta ad altri Stati membri”, benché sia difficile negare che il motore Ue si collochi a metà strada fra Berlino e Parigi. Per ora nessuna ritorsione, insomma, ma un raffreddamento delle relazioni con gli alleati di sempre. Il mare e i migranti. La seconda urgenza affrontata è la risposta da costruire al problema migratorio. Praticamente tutti i leader nazionali, oltre al presidente della Commissione José Manuel Barroso e a quello dell’Europarlamento Martin Schulz, hanno dichiara-
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to che “non ci si può rassegnare alle tragedie come quella di Lampedusa” e che il Mediterraneo “non si deve trasformare in una tomba per chi cerca una vita migliore”. I Paesi rivieraschi del “mare nostrum” non vanno “lasciati soli”. Dunque “prevenzione, protezione e solidarietà” saranno d’ora in poi, “i tre principi con i quali l’Ue intende affrontare i temi delle migrazioni nel Mediterraneo”, secondo quanto riportato da Van Rompuy al termine del Consiglio europeo. A suo avviso “occorre condividere la responsabilità tra gli Stati”, e a tale riguardo cita gli aiuti umanitari, la cooperazione allo sviluppo con i Paesi d’origine, la lotta alla criminalità e alla tratta. Il presidente conferma che è stato dato mandato alla Commissione di dar corpo alla task force europea per il Mediterraneo, incaricando la Commissione di relazionare al summit di dicembre; nel frattempo si confermano gli impegni per Frontex ed Eurosur. Il Consiglio Ue ritornerà invece “sulle questioni dell’asilo e della migrazione in una prospettiva più ampia e più a lungo termine nel giugno del 2014”. In altri otto mesi cosa accadrà nel Mediterraneo?
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IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
Giovedì 31 ottobre 2013
3 Novembre - XXXI Domenica del Tempo Ordinario
IL COMMENTO AL VANGELO
“Oggi devo fermarmi a casa tua”
Lc 19,1-10 In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».
Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano
San Nuno Alvares Pereira Il santo di questa settimana, il giorno della sua canonizzazione, il 26 aprile 2009, è stato salutato come “colui al quale si deve l’esistenza del Portogallo”. Parliamo di San Nuno Alvares Pereira, figura emblematica della cavalleria, canonizzato da Benedetto XVI che ha esaltato la sua figura di cavaliere cristiano, impegnato nella “Militia Christi”, cioè nel servizio di testimonianza che ogni cristiano è chiamato a dare al mondo. Nacque a Cernache do Bonjardim, nei pressi di Lisbona, il 24 giugno 1360 da don Alvaro Goncalves de Pereira,
Fu prima condottiero e poi frate carmelitano e fu il “padre” dell’indipendenza del Portogallo dalla Spagna grande maestro di uno dei rami dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni in Gerusalemme e da Iria Gonçalves do Carvalhal, entrambi discendenti da nobili famiglie portoghesi. All’età di tredici anni si trasferì alla corte del re Ferdinando del Portogallo per avviarsi alla carriera militare. Fu armato cavaliere, per speciale concessione del Gran Maestro dell’Ordine Militare di San Benedetto d’Aviz, il futuro re Giovanni I il Buono. Nel 1377 sposò Leonora de Alvim, nobile originaria del nord del Portogallo. Ancora giovane fu coinvolto nella causa dell’indipendenza portoghese e della successione al re Ferdinando il Bello (1345-1383). Nell’ottobre del 1383, alla morte di Ferdinando del Portogallo, come da accordi prematrimoniali, la regina Eleonora assunse la reggenza del regno del Portogallo per conto della figlia, Beatrice che aveva appena sposato
sposò Giovanni I di Castiglia e Aragona. In Portogallo, però, non tutti accettarono la situazione in quanto la reggente aveva fama di adultera e perché se Beatrice fosse morta prima del marito, si sarebbero trovati un re straniero. Un gruppo di nobili, tra cui Nuno, nel dicembre del 1383, proclamò Giovanni di Aviz, fratellastro di Ferdinando, re del Portogallo, con il nome di Giovanni I. Giovanni di Castiglia, chiamato da Eleonora, nel gennaio del 1384, invase il Portogallo. Nel mese di aprile Giovanni I nominò Nuno Alvares Pereira, che nel frattempo aveva guidato un distaccamento portoghese alla vittoria nella battaglia di Atoleiros, Connestabile del Portogallo e comandante supremo dell’esercito portoghese, a soli 24 anni. Gli storici militari considerano Nuno uno dei più grandi generali europei per la vittoria riportata nella battaglia di Aljubarrota del 14 agosto 1385, decisiva per la vittoria portoghese. Questo scontro è importante nella storia delle guerre europee, perché fece emergere la su-
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periorità degli eserciti leggeri e mobili su forze numericamente preponderanti incentrate sulla cavalleria. “Seimila portoghesi sconfissero trentamila spagnoli grazie a una strategia che prevedeva che la cavalleria pesante castigliana venisse attirata su un terreno costellato di palizzate appositamente erette per rendere difficili le manovre dei cavalli, i quali venivano uccisi da fanti o da cavalieri portoghesi capaci di smontare e risalire rapidamente”. Nuno Alvares Pereira combattè personalmente in prima linea. La vittoria di Aljubarrota, seguita da quella durata ben due giorni e due notti di Valverde (15-16 ottobre 1385) fece del Portogallo un paese libero. Nuno fu considerato uno dei migliori generali portoghesi e mantenne il titolo di connestabile per tutta la vita. Dopo essere rimasto vedovo, nel 1415 perse anche la figlia Beatriz, che aveva sposato il duca Alfonso I di Braganza, figlio naturale del re Giovanni I, e aveva dato origine alla casa reale e imperiale di Braganza. Decise allora di ritirarsi a vita privata e nel 1422 fondò un nuovo convento carmelitano a Lisbona. Il 15 agosto 1423 entrò nel Convento del Carmelo, dove pronunciò i voti di oblato, rifiutando tutte le cariche che gli furono offerte e vi si ritirò per il resto dei suoi giorni come fratello laico, assumendo il nome di Nuno de Santa Maria. Morì il 1° aprile 1431, mentre leggeva la Passione di Gesù. Fu sepolto nel suo convento a Lisbona e acclamato dal popolo santo ed eroe nazionale. La tomba e lo stesso convento furono distrutti dal terremoto nel 1755. I resti ritrovati riposano nella moderna Igreja do Santo Condestável a Lisbona. Fu beatificato da Benedetto XV nel 1918. In Portogallo è festeggiato il 6 novembre.
Il vangelo di domenica scorsa metteva a confronto un fariseo e un pubblicano. E un pubblicano torna nel vangelo di questa domenica, da co-protagonista di un episodio accaduto a Gerico. Un giorno Gesù giunse in questa città, preceduto dalla fama di maestro e guaritore, sicché, percorrendo la strada che la attraversava, si trovò attorniato da tanta gente, forse interessata ai suoi discorsi, forse semplicemente curiosa, magari di vederlo compiere qualche miracolo. Anche “un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomoro, perché doveva passare di là”. C’è qualcosa di buffo in quest’uomo potente, da tutti evitato e odiato come oppressore del suo popolo, il quale rischiò il ridicolo mettendosi, possiamo immaginarlo, a saltellare sulle sue gambe corte e poi addirittura arrampicandosi su un albero. A rischio, pur se per altri motivi, fu anche la credibilità di Gesù, quando, giunto sotto di lui, “alzò lo sguardo e gli disse: Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. Scandalo dei presenti: nessuno di loro sarebbe mai andato ad alloggiare da un pubblico peccatore; come poteva farlo chi addirittura passava per maestro nella fede? Ma il Maestro guardava più in là, e infatti, onorato dalla sua degnazione che lo toglieva dall’ostracismo sociale e religioso, Zaccheo fece quanto nessuno si sarebbe aspettato: “Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, gli restituisco quattro volte tanto”. Illuminante, la risposta di Gesù: “Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”. A volte basta poco a cambiare una vita sbagliata. Se invece del disprezzo si guarda a chi è “lontano” con rispetto, se gli si dedica attenzione quando non amore, si possono ottenere esiti sorprendenti. Nessuno mai è da ritenere irrimediabile; anche chi fosse precipitato nell’abisso è dotato di risorse sufficienti a risalirne; se poi l’intelligenza e la volontà non bastassero, non gli mancherà certo l’aiuto di Dio. Il cambiamento porta Zaccheo a un programma di vita, in cui alla giustizia (risarcire chi ha frodato) associa la carità (beneficare i poveri). Sono impegni la cui validità travalica i tempi, e certo trova anche oggi ampi spazi di applicazione: i giornali traboccano di casi di ingiustizia, cui di rado si pone rimedio, e guardando al terzo o quarto mondo non si può dire che il primo e il secondo eccedano nella carità. Non parliamo poi di quanto non affiora alla pubblica considerazione, ma rimane sepolto nella coscienza individuale. Nell’odierno episodio del vangelo si può vedere anche un aspetto a valenza non solo religiosa: un implicito elogio della curiosità. Quando non prende strade distorte la curiosità è una potente molla benefica: favorisce il progresso scientifico, stimola incontri e relazioni, arricchisce. Quando poi si volge alla ricerca delle manifestazioni di Dio, l’uomo arrampicatosi sul sicomoro, dimostra a quali esiti la curiosità può condurre. Infine un pensiero ai nostri cari defunti ai quali sono dedicati i prossimi giorni. La loro commemorazione è un momento propizio per riflettere sul senso ultimo della nostra esistenza, e su come siamo in grado di gestire il tesoro della vita che il Signore ci ha affidato. Sono giorni in cui l’uomo scopre tutta la sua fragilità e tutta la sua debolezza, il suo essere peccatore che lo distacca da Dio e lo fa sentire “piccolo”, ma insieme a tutto questo viene a conoscenza di una altrettanto grande verità: che non è abbandonato a se stesso ma come uomo è chiamato ad alzare lo sguardo verso l’alto ed a vivere come “essere redento”. E’ l’occasione buona per rendersi conto che siamo figli di Dio, di un Dio che ha dato la sua vita come pegno di salvezza. E per pregare per i nostri cari defunti. LE LETTURE DELLA DOMENICA
Prima Lettura Sap 11,22-12,2 Salmo Responsoriale Sal 144 Seconda Lettura 2Ts 1,11-2,2
IL POPOLO
PRIMO PIANO
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Giovedì 31 ottobre 2013
L’intervista Il problema ci riguarda? Lo abbiamo chiesto al dirigente provinciale Giuseppe Bonelli
STUDENTI DISPERSI Frenare la fuga dalla scuola La storia della scuola italiana racconta che per molti anni, il primo problema dell’Italia unita fu portare i ragazzi a scuola. A cominciare dalla seconda metà dell’Ottocento, e certo passando attraverso tensioni e attenzioni molto diversificate, la “battaglia” per la piena scolarizzazione è stata lunga e difficile. Oggi l’obbligo scolastico raggiunge sostanzialmente tutti, garantendo importanti opportunità, ma di questi tutti, la scuola italiana continua a perdere alcuni per strada. È il problema della dispersione scolastica. Abbiamo portato sì tutti i ragazzini nelle scuola, ma alcuni di loro non riusciamo a tenerli. Le rilevazioni del ministero dicono chiaramente che nell’anno 2011/2012 gli studenti “a rischio di abbandono” risultano 3.409 nelle scuole secondarie inferiori (0,2 per cento degli
alunni iscritti a settembre) e 31.397 nelle scuole superiori (1,2 per cento degli iscritti). Nella secondaria di I grado (precisa sempre il ministero), gli alunni “a rischio di abbandono” sono prevalentemente iscritti al secondo e al terzo anno; il fenomeno è più evidente nella scuola secondaria di secondo grado in cui l’abbandono interessa prevalentemente il terzo e quarto anno di corso. Il rischio di abbandono riguarda più il Sud che il Nord del Paese, coinvolge più gli alunni maschi delle femmine e gli stranieri più degli italiani. A livello europeo il problema italiano risalta, poiché il nostro Paese si colloca, per quanto riguarda la dispersione, al quart’ultimo posto nella graduatoria dei ventotto Paesi dell’Unione europea, subito dopo il Portogallo. L’indicatore utilizzato per l’analisi del fenomeno in
ambito europeo è quello degli “early school leavers”, che considera la quota dei giovani dai 18 ai 24 anni in possesso della sola licenza media e che sono fuori dal sistema nazionale d’istruzione e da quello regionale d’istruzione e formazione professionale. In Italia si tratta del 17,6% (18,2% nel 2011) contro una media Ue del 12,8% (13,5% nel 2011). Nel 2012, tuttavia, gli “early school leavers” italiani sono diminuiti rispetto agli anni precedenti. Senza addentrarsi nei numeri, appare evidente (e non da oggi) la necessità di rinforzare il sistema italiano e il problema è ben noto. Esistono molti progetti e ricerche sul campo, sperimentazioni da Nord a Sud per combattere la dispersione, anche con risultati significativi, incentrati spesso sul raccordo scuolalavoro. L’importanza della questione è rimbalzata an-
che recentemente nel discorso del premier Letta per chiedere la fiducia al Senato: in un passaggio ha accennato alla “grande battaglia contro la dispersione scolastica”, soprattutto al Sud, da vincere perché “il reclutamento della scuola batta il reclutamento della strada”. E qui emerge la posta in gioco: la grande opportunità della scuola in termini di prospettiva per il futuro del Paese, dei giovani. Di qui passa la costruzione di un’Italia migliore. Combattere la dispersione vuol dire, una volta di più, scommettere sulla “cura”, sulla costruzione di socialità e responsabilità, di cittadinanza. Vuol dire combattere un impoverimento del Paese (anche economico, se c’è chi ha calcolato che la dispersione costa in termini di Pil circa 70 miliardi l’anno), che non possiamo - e non vogliamo permetterci. Alberto Campoleoni
ci sia contrarietà a prediligere percorsi scolastici brevi che offrono la possibilità di inserirsi più facilmente nel mondo del lavoro. Abbiamo bisogno di meccanici, di agricoltori, di panettieri, di parrucchieri che non troviamo perché le famiglie di oggi vogliono per i figli una carriera universitaria. Quindi dopo la scuola media, arriva il liceo dove
naturalmente è necessaria un’attitudine allo studio elevata e il sistema va in crisi e si arriva all’abbandono”. “Bisogna dunque dire con chiarezza – continua Bonelli – che la formazione professionale non è poco formativa, non è assolutamente una scuola di serie B, ma è perfettamente in grado di forgiare cittadini di serie A, pienamente inseriti nella società civile e nel mondo del lavoro”. Negli ultimi vent’anni in Italia la dispersione scolastica è comunque diminuita. Lo sottolinea anche Giusepe Bonelli, insieme ad un altro dato di fatto: sul finire degli anni Ottanta un rapporto del Censis diceva che in Italia la percentuale dei diplomati era pari al 57%, adesso siamo al 75%. “Sono dati significativi – conclude il dirigente scolastico provinciale – che dimostrano che la qualità dell’insegnamento nel nostro Paese, nelle nostre scuole – statali o non statali che siano – pur con tutte le criticità che il sistema presenta, in questi anni ha raggiunto un livello di tutto rispetto”. Marco Rezzani
Il Santachiara esempio di eccellenza per la formazione professionale
”In provincia di Pavia la situazione non è grave” Sul problema della dispersione scolastica abbiamo sentito il dirigente scolastico provinciale di Pavia Giuseppe Bonelli il quale ci ha illustrato la situazione nella provincia di Pavia. Una provincia in cui tale problema esiste, anche se non è così grave come in altre parti del Paese. “Il problema della dispersione – fa notare Bonelli – nella nostra provincia per esserci c’è. In termini generali tuttavia siamo pienamente nell’ambito della media regionale e posso dire che la situazione nella nostra provincia non è così grave”. Anche perché il problema dell’abbandono è in una certa misura “frutto di alcune cause collegate alla situazione socio-economica che è molto diversa da regione a regione. Pur persistendo una situazione di difficoltà economica generalizzata, la provincia di Pavia ed in particolare l’Oltrepò Pavese, sono territori nei quali il disagio non è così accentuato e in cui il tessuto sociale non è così provato”. Nel nostro territorio, poi, un ruolo fondamentale lo
gioca la formazione professionale. La nostra Diocesi con il Santachiara, presente in provincia di Pavia e in provincia di Alessandria, ne è un esempio di eccellenza. Lo ha fatto notare anche il dirigente provinciale: “L’apporto della formazione professionale è importantissimo ed è un grande aiuto nel contenere il pro-
blema della dispersione scolastica. Se nella nostra provincia la situazione è sotto controllo, questo lo si deve in buona parte alle scuole professionali. Penso ad esempio al ruolo del ‘vostro’ Santachiara, una realtà molto importante ed in espansione. Il mio apprezzamento va a tutti gli istituti professionali
che operano nel nostro territorio”. Tuttavia non si può affrontare la questione della dispersione scolastica senza una riflessione su “un problema generale di orientamento e sulle aspettative che i genitori hanno riguardo ai propri figli”. “È sotto gli occhi di tutti – dice il dottor Bonelli – che nella nostra società attuale
Giuseppe Bonelli, Dirigente scolastico della provincia di Pavia
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SS. MESSE FESTIVE a VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15-17,30 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 17). Resurrezione (tel. 44674) ore 11 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-17,30 (sabato 17.30). Medassino (tel. 640395) ore 8-11-17 (sabato 17,30). Torremenapace (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore
11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 31 ottobre al 6 novembre 2013 Giovedì 31: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Venerdì 1° novembre: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Sabato 2: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Domenica 3: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Lunedì 4: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Martedì 5: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429)
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STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 6: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Edicole aperte domenica 3 novembre 2013 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 3 novembre 2013 (Turno C): SHELL, strada prov. Bressana-Salice km 11.
Voghera L’assessore Salerno illustra il lavoro svolto dagli uffici comunali
VOGHERA/SCUOLE
Tares: è stato evitato il peggio
Uscite didattiche per la Pascoli
A sinistra: l’assessore Daniele Salerno; a destra: il palazzo comunale in piazza Duomo a Voghera
VOGHERA - In questi giorni è arrivata a Voghera la Tares (la cui prima rata scadrà agli inizi di dicembre), che ha sostituito la Tarsu. La nuova tassa, grazie al lavoro svolto dall’assessore Salerno coadiuvato dagli uffici, non metterà in ginocchio cittadini, esercizi pubblici e aziende. Intanto, il comune sta effettuando una verifica analitica di tutte le posizioni, sia domestiche sia non domestiche e la manovra dovrebbe arrivare in consiglio il 4 novembre. I contribuenti sono tenuti a denunciare ogni variazione di occupazione, compresi la destinazione dei locali ed il numero dei compo-
nenti il nucleo familiare. Quindi per una corretta determinazione del saldo dovuto il comune invita coloro che non hanno ancora provveduto né alla comunicazione né alla regolarizzazione dell’occupazione a recarsi presso l’ufficio tributi in piazza Cesare Battisti o ad inviare idonea informazione all’indirizzo tarsu@comune.voghera.pv.it, evidenziando che le notizie relative alla composizione familiare devono essere regolarizzate anche presso l’Ufficio Anagrafe. La mancata denuncia comporta, oltre all’irrogazione della sanzione prevista dalla legge, anche una inesatta determi-
nazione della Tares dovuta per il 2013 con inevitabili aggravi economici e burocratici. “Nei mesi precedenti avevamo pagato come acconto l’80% riferito alla Tarsu, adesso c’è il saldo. Si tratta di una tassa cervellotica che ho cercato di arginare in tutti i modi, spero riuscendoci, applicando tutte le più recenti modifiche legislative. spiega l’assessore al Bilancio Daniele Salerno Essendo una tassa legata anche al numero degli occupanti per ogni abitazione, è necessario comunicare eventuali cambiamenti del nucleo familiare residente. Insomma, se nasce un figlio, se si lascia l’abi-
tazione dei genitori, se si sposa la figlia e così via. Nei prossimi giorni invierò anche una serie di esempi su quanto si dovrà pagare. Per quando riguarda una famiglia media” (genitori e due figli in 110-120 metri quadri), a parte i 30 centimetri da versare obbligatoriamente allo Stato, non ci si discosterà molto dalla Tarsu. Insomma siamo riusciti ad evitare il peggio, a differenza di tanti comuni italiani dove la stangata è arrivata puntuale, non solo per le famiglie, ma anche per le imprese e uffici. Assicuro che è stata dura, quasi due mesi di verifiche quotidiane”. m.t.
VOGHERA - Interventi al Cimitero Maggiore
La nuova segnaletica VOGHERA - Su proposta dell’assessore comunale ai servizi cimiteriali, Giuseppe Carbone, nei giorni scorsi è stata posizionata la nuova segnaletica al Cimitero Maggiore di Voghera. Non solo nuova segnaletica, ma anche un’opera di restyling e di riordino dei vialetti del camposanto, con la potatura di tutte le piante. “Questo intervento sarà utile a tutti i visitatori del cimitero. - spiega l’assessore Giuseppe Carbone La segnaletica indica chiaramente il posizionamento dei padiglioni e dei servizi
cimiteriali. Inoltre abbiamo provveduto a posizionare la segnaletica nuova anche nel giardino delle ceneri”.
VOGHERA - Sono in fase di realizzazione per l’Istituto Comprensivo di via Marsala di Voghera le prime uscite didattiche. Due gli appuntamenti a Pavia, la mattina di martedì 15 ottobre, per le classi III C e III D della Scuola Secondaria di I grado “G. Pascoli”. Due lezioni interattive sul campo per promuovere conoscenze, abilità, per vivere esperienze ricche di stimoli educativi e culturali. Per esplorare il mondo. Visita dapprima alla mostra “Monet: au coeur de la vie”, presso le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, dove gli alunni, condotti da guide esperte nella gestione del lavoro di gruppo, si sono cimentati in un divertente e creativo laboratorio con la realizzazione di una performance ispirata alla “Colazione sull’erba di Monet”. Successivamente sono stati guidati, con la visita breve ma intensa della mostra multisensoriale, alla scoperta non solo del “maestro dell’impressio-
nismo”, ma soprattutto dell’uomo, del suo universo interiore riversato nell’arte e del suo mezzo d’espressione privilegiato, la luce, con il quale ha dato forma alle cose. A questa esperienza è seguito un altro percorso in ambito comunicativo: la scoperta passo dopo passo per le vie della città delle storie, delle passioni, dei fantasmi del passato pavese, di un mondo affascinante e misterioso raccontato in lingua inglese. Nel contesto del progetto “History Walk, Gosht of Pavia”, percorso didattico urbano in lingua inglese organizzato dall’Associazione culturale “Il Mondo di Tels”, un’esperta guida madrelingua, facendo leva sulle emozioni, sull’immaginazione e sulle conoscenze linguistiche degli alunni, ne ha catturato l’interesse raccontando, evocando, trascinando nel mistero e nelle leggende. Un percorso educativo alternativo nella conoscenza, nella comprensione e nell’uso della lingua inglese.
IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
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Cervesina Presentato alla stampa l’avanzamento dei lavori
Ecco l’Autodromo Tazio Nuvolari
A sinistra: il circuito di Cervesina; a destra: Matteo Campanini e Giorgio Traversa
CERVESINA - I lavori ormai in fase avanzatissima lungo il tracciato dell’autodromo Tazio Nuvolari di Cervesina sono stati presentati nei giorni scorsi alla stampa. La stesura del manto d’asfalto è stata completata e mancano un paio di settimane di lavoro per terminare anche la posa dei cordoli. “Stiamo ora trattando le banchine erbose ed i letti di ghiaia, completi già per più del 50% della superficie prevista. - spiegano dalla pista - Saranno quindi preparate le pile di gomme per le barriere e le reti di protezione, che potranno così essere progressivamente posizionate lungo il Circuito. Possiamo quindi finalmente dire che per la primavera 2014 avverrà il definitivo lancio del Circuito Tazio Nuvolari”. Nell’autodromo realizzato dall’imprenditore Giorgio Travesa e diretto da Matteo Campanini, sono stati effettuati frequenti test drive sul circuito: l’ultimo si è svolto mercoledì 23 ottobre, grazie alla collaborazione della Arturo Merzario Academy e del BRC Racing Team. Sotto una pioggia intensa, le Ferrari di Merzario e la Kia del Team BRC hanno infatti testato po-
sitivamente la nuova pista. Sotto un vero diluvio, infatti, il nuovo tracciato ha permesso che si svolgessero senza alcun problema i test programmati. Nelle settimane passate si erano alternati altri drivers, tra i quali Mauro Pane, pilota e titolare del Team F1 Storiche di Sannazzaro de’ Burgondi, alla guida di un prototipo Lancia Martini LC2 e di una Token F1 del 1974. “Nelle gallerie fotografiche, ed in quella video, vedrete sempre più spesso aggiornamenti con i nostri drivers che in esclusiva effettueranno, in questi prossimi mesi, giri di test sul nuovo circuito. - spiega Matteo Campanini - Dalla primavera 2014, con l’apertura ufficiale, troverete poi il calendario di tutte le giornate di prove libere previste per auto e moto”. Il tracciato della pista misura complessivamente 2.804 metri e può vantare, sul rettilineo principale, un allungo di 720 metri, in grado di far raggiungere velocità fino a 272 Km/h alle auto (simulazione di una GP2) e 286 Km/h alle moto (simulazione di una SBK). Per il circuito principale sono previste le omologhe per le categorie GP2 (auto) e
SBK (moto). Il Paddock, interamente asfaltato, ha uno sviluppo complessivo di 11.300 mq. Ad esso si affacciano 29 Box di 70mq ciascuno (5mt largh per 14mt profondità), comprensivi di bagno con doccia. I box sono separabili fra di loro con pareti amovibili ovvero accorpabili fra di loro fino a raggiungere una superficie massima coperta “open space” di 700mq (equivalenti a 10 Box da 70mq l’uno). È poi presente una tensostruttura di 400mq, posta nell’area verde di 4800mq adiacente al paddock principale, utilizzabile sia per effettuare briefing e convegni, sia come area ricreativa ogni-tempo. All’interno della stessa è prevista anche un’area espositiva utilizzabile come vetrina per modelli di auto, moto, abbigliamento o altri articoli, anche di grandi dimensioni. Nella palazzina centrale dei box, al piano superiore, trovano posto una Sala Briefing, immediatamente allestibile per attività didattico informative, ed un’ampia Sala Stampa per accogliere i giornalisti. Mattia Tanzi
Terzo concerto inaugurale per l’organo
gusto timbrico, si concludeva la sezione francese con lo “Scherzo n° 8” di Gigout, composizione leggera e frizzante, eseguita con esuberanza e chiarezza ritmica. Era quindi la volta di Max Reger (“Toccata e fuga” op. 59) con la sua propensione a ricreare l’austero contrappunto bachiano, intriso dell’audacia delle armonie. Particolarmente appropriata e sentita la lettura di Santocchi, rivolta a mettere in evidenza l’asprezza del clima, contemperandolo però con gli spunti motivici che a tratti emergevano liricamente. Si passava poi al repertorio italiano, con M. E. Bossi, che fa da spartiacque tra la contaminazione operistica della musica organistica liturgica e
l’avvento di una nobile vena romantica. Nel “Tema e variazioni op. 113” c’era lo spazio per immergersi nelle più svariate atmosfere che lo strumento offriva nella sua vastissima gamma di registri, dal più delicato a quello più intensamente sonoro. Gli ultimi tre autori in programma appartenevano pienamente al XX secolo: Sergio Marcianò, maestro del Santocchi, era presente con due pagine: “Laudate pueri Dominum” e “Clamavi ad Te Domine”, nelle quali emergeva la sua spiritualità raggiunta attraverso un linguaggio modale avanzato, con echi hindemitiani. Nino Rota, che scrisse solo questa Sonata per organo, secondo gli schemi classici, usa una tavolozza di colori molto variegata, che tocca Ravel e Mussorgsky. Rosetta, musicista vercellese, era presente con il pomposo “Alleluja”, eseguito dando sfogo alle più piene sonorità dello strumento. L’organista, in tutti i brani in programma, e anche in quelli fuori programma (un suo “Lux aeterna” e la Fanfara” di Lemmens) ha messo in mostra un repertorio di abilità tecnico-espressive che sono state ancor più valorizzate da questo pregevolissimo organo. Danilo Macchioni
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BRALLO/L’INTERA VALLE AI FUNERALI
L’ultimo saluto a Battista Terulla lo storico albergatore di Colleri
BRALLO DI PREGOLA - Si è spento nel reparto di medicina dell’ospedale di Varzi Gino Terulla detto “Battista”, 74 anni, storico titolare dell’Albergo Ristorante Roma di Colleri, frazione del Brallo di Pregola. Battista, così veniva chiamato da tutti, nel 1974 aveva inaugurato il nuovo albergo proseguendo l’attività di famiglia iniziata negli anni ’30 del secolo scorso. “Il ristorante era la sua vita, la sua passione. - ricorda il fratello Gigi Terulla - E’ stato tra i primi a credere nel boom turistico del Brallo di Pregola che durò fino agli anni ’90 e che lo vide tra i protagonisti assoluti. Tutti in valle hanno apprezzato i salumi preparati da lui e la cucina casalinga della moglie Miranda”. Purtroppo Battista era stato colpito cinque anni fa da una grave malattia. Un male che nelle ultime settimane lo ha costretto al ricovero e alla morte lontano dalla “sua” Colleri. Sì, perché era innamorato del suo
paese. Sempre nel ’74 insieme ad un gruppo di giovani aveva ricostituito il coro “Colleri u’ Canta” e nel mese di agosto, nonostante la malattia, si era esibito insieme ai suoi amici al Ponte Blu di Menconico. “Era un grande amico ed è stato un importante imprenditore per il nostro paese. - afferma il sindaco del Brallo Bruno Tagliani - A lui noi tutti dobbiamo molto. La sua attività ha dato lustro a Colleri. Lo ricordiamo con grande affetto e siamo vicini ai suoi familiari”. I funerali si sono svolti venerdì mattina nella chiesa parrocchiale di Colleri officiati dal parroco don Massimiliano Bergomi alla presenza di tanti compaesani e amici che sono giunti da tutte le valli per l’ultimo saluto. In questi giorni tanti i post di affetto pubblicati sulla pagina Facebook del coro di Colleri. Battista lascia la moglie Miranda, le figlie Anna e Grazia e i fratelli Carlo, Gigi e Claudio.
VOGHERA/ONORIFICENZA A FRANCESCO ZIO
VOGHERA - In Duomo l’esibizione del maestro vercellese Roberto Santocchi
VOGHERA - Il terzo concerto di inaugurazione dell’organo BalbianiMascioni del Duomo di Voghera si è tenuto sabato 26 ottobre alle ore 21. Sedeva allo strumento l’organista vercellese Roberto Santocchi, da anni attivo sia come interprete sia come compositore e insegnante in campo nazionale e internazionale. Presentava un programma comprendente brani della Scuola francese, tedesca e italiana a cavallo dell’otto e novecento. Sapientemente illustrati via via che il concerto si dipanava, le composizioni fornivano un ecxursus storico e quindi stilistico dei vari autori. Dopo il brillantissimo “Allegro” di Widor e il melanconico “Andantino” in sol minore di Franck, reso con raffinato
Giovedì 31 ottobre 2013
Il comandante diventa cavaliere
VOGHERA - Il Comandante dei Carabinieri di Voghera è Cavaliere dell’Ordine di San Silvestro. Martedì 22 ottobre, nel Salone dell’Episcopio, il Vescovo mons. Martino Canessa ha consegnato al Capitano Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Voghera, Francesco Zio, l’importante onorificenza del Cavalierato dell’Ordine di San Silvestro Papa. Il Capitano, poco più che trentenne, vanta curricu-
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lum di tutto rispetto e ha una notevole esperienza. È giunto a Voghera nel 2010 e proviene dalla compagnia Milano-Monforte, dove ha seguito molte operazioni, come quella dell’arresto del killer mafioso Salvatore D’Avanzo. Da pochi giorni è diventato papà di Giulia, la sua secondogenita che terrà compagnia al fratello Gabriele. Alla cerimonia era presente anche la moglie con i due bambini.
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Giovedì 31 ottobre 2013
Rivanazzano Terme Sarà collegata alla Retorbido-Salice
E’ stata inaugurata la pista ciclabile
RIVANAZZANO TERME - E’ stato inaugurato domenica mattina a Rivanazzano Terme un nuovo tratto della pista ciclabile in viale Colombo. Il taglio del nastro è avvenuto alle 10 in occasione della Festa d’Autunno organizzata dall’associazione Occasioni di Festa. All’evento hanno partecipato il sindaco di Rivanazzano Terme Romano Ferrari, l’assessore Provinciale Michele Bozzano, il presidente della Comunità Montana Bruno Tagliani, il presidente della Fondazione Gal Giorgio Remuzzi, l’onorevole Paolo Affronti, l’amministratore unico delle Terme President Sandro Moro e sindaci e amministratori dei comuni di Go-
diasco-Salice Terme, Retorbido, Varzi, Cervesina, Ponte Nizza, Bagnaria e Rocca Susella. L’opera realizzata grazie ad una convenzione stipulata con la Fondazione Gal, collegherà viale Colombo alla pista ciclabile rurale, che dovrà essere realizzata dalla Provincia di Pavia. “Non avremmo mai programmato questa inaugurazione se non avessimo avuto la certezza della realizzazione, da parte della Provincia, dell’altro più importante e lungo percorso che ci collegherà a Retorbido e ci porterà a Salice Terme, lungo lo Staffora. - ha detto Romano Ferrari - Oggi questa certezza ce l’abbiamo. La Provincia
VOGHERA - Certificati di lingua inglese e francese
ha infatti firmato il contratto con la ditta appaltatrice e questo ci rassicura perché è una risposta concreta alle nostre aspettative. Questi 400 metri s’immetteranno in un’altrettanta bella e gradevole pista che valorizzerà sicuramente tutto il nostro territorio. Voglio per questo ringraziare l’amministrazione provinciale e l’assessore Bozzano ed i suoi funzionari per aver risolto tutte le problematiche, che mettevano a rischio la realizzazione dell’opera”. La Pista ciclabile costata circa 100 mila euro e, finanziata dalla Regione Lombardia tramite la Fondazione Gal, è stata progettata dai due tecnici comunali di Rivanazzano Terme Franco Cuneo e Stefano Toccalini. La giornata a Rivanazzano Terme è poi proseguita con la Festa d’Autunno. Tanti i turisti che hanno potuto apprezzare i mercatini enogastronomici, laboratori, musiche e danze della tradizione celtica. Nel pomeriggio è stato poi organizzata con successo una passeggiata storico-naturalistica “alla scoperta dei monumenti, delle corti e dei giardini nascosti di Rivanazzano Terme”. Mattia Tanzi
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In Breve
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IL POPOLO
ROBECCO PAVESE/EVENTI
Festa per i Coscritti del 1963
Sono stati festeggiati nei giorni scorsi i coscritti del 1963 di Robecco Pavese. La giornata di festa si è aperta la mattina con la celebrazione della Santa Messa da parte del parroco don Lourdu (coscritto) nella chiesa parrocchiale del paese e alla presenza del sindaco Pier Luigi Bianchi (coscritto). Dopo la funzione religiosa i coscritti Antonella Peronzini, Stefania Vagnozzi, Anna Maria Montagna, Franco Pizzale, Davide Mazza, Ercole Tagliaferri, Paola Archilli, Antonella Piccinini, Moreno Durini, Luisella Maffi, Nicola Verga, Gianni Montagna, Giampiero Gorla si sono recati al cimitero di Bressana Bottarone per rendere omaggio alla coscritta Barbara Dezza scomparsa dieci anni fa in un incidente stradale. La festa si è conclusa con un pranzo al ristorante della Certosa Cantù di Casteggio. VOGHERA/LIONS CLUB LA COLLEGIATA
Radio bisturi per l’ospedale
VARZI - Progetto presentato dalla Fondazione Gal
L’Europa è più vicina La gestione dei rifiuti
VOGHERA - Diventare cittadini d’Europa e del Mondo anche attraverso la conoscenza delle lingue è tra gli obiettivi dell’offerta formativa della SMS “G. Pascoli” di Voghera. La Scuola, con le Sedi associate “Don Orione” e Casei Gerola, sabato, 26 ottobre ha potuto procedere alla cerimonia di consegna delle certificazioni in lingua inglese, Trinity Col-lege, e in lingua francese, Delf, per l’anno scolastico 2012-2013. È stata la Sala Teatro della
Fondazione Adolescere ad ospitare alunni, genitori, docenti e rappresentanti della comunità locale, “un luogo di cultura, un luogo pensato per dare esito ad una premiazione frutto di motivazione, impegno, determinazione”. Così si è espresso il Dirigente Scolastico, Claudia Boccalini, che ha rivolto agli alunni parole di apprezzamento per il lavoro e di stimolo a continuare perché “giovani e adulti possano sognare insieme nella costruzione del futuro”.
VARZI - Il Gal-Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepo Pavese di Varzi poterà al centro dell’attenzione di dieci comuni della Valle Staffora (Retorbido, Rivanazzano Terme, Godiasco-Salice Terme, Ponte Nizza, Bagnaria, Cecima, Varzi, Santa Margherita di Staffora, Menconico e Brallo di Pregola) il tema del miglioramento della gestione dei rifiuti. Attraverso il coinvolgimento di agricoltori, ristoratori, studenti, famiglie, amministrazioni locali e con il supporto di Asm Voghera, a partire da novembre verranno sperimentate iniziative come la merenda sostenibile, la raccolta dell’olio esausto, dell’umido e degli scarti agricoli e la produzione di compost domestico. Le azioni saranno accompagnate da attività informative e da interventi di supporto alla capacità decisionale delle istituzioni locali in tema di rifiuti. “Il nuovo progetto del Gal - dicono gli operatori - nasce da un lavoro partecipativo che ha coinvolto già in fase di candidatura il nucleo promotore della Comunità ValleStaffora Sostenibile: una rete di privati cittadini, associazioni e istituzioni intenzionata a stimolare un processo di progressiva responsabilizzazione collettiva nei confronti dell’ambiente”. In 18 mesi di attività che accenderanno i riflettori su un tema importante non solo a livello locale, il Gal si aspetta di vedere crescere questa nuova comunità orientata ad assumere e diffondere comportamenti sostenibili e di rafforzare le istituzioni locali. La presentazione ufficiale di tutte le iniziative è prevista per fine novembre. Il progetto ValleStaffora Sostenibile è finanziato dalla Fondazione Cariplo sul bando 2013 Costruire Comunità Sostenibili e verrà realizzato dal Gal in collaborazione con la Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese, partner di progetto e con l’importante contributo di Asm Voghera. Giovanna Cavanna
Il Lions Club Voghera la Collegiata ha finalizzato l’anno sociale in corso all’acquisto di un radio bisturi per conizzazioni ambulatoriali. Il Club intende donarlo al Reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Civile di Voghera. Si tratta di uno strumento necessario per una tecnica altamente avanzata che sostituisce il laser nel trattamento delle lesioni precancerose. Per questa importante finalità si organizzano incontri ed eventi. Tra le ultime uscite del Club la visita a Milano della villa Necchi-Campiglio, patrimonio dei Fai. LUNGAVILLA/RICORRENZE
Ricordo di Monsignor Angeleri Il 19 ottobre si è tenuta, presso l’Auditorium “Casa del giovane” in Lungavilla, la Serata Speciale in ricordo e in onore di Monsignor Carlo Angeleri, Vescovo Ausiliare di Tortona, durante la quale è stato presentato il filmato storico multimediale “Il Pastore di Dio” autore e regia di Tullio Scolè. L’evento si è svolto alla presenza degli organizzatori: don Cesare De Paoli della Parrocchia S. Maria Assunta di Lungavilla, del sindaco di Lungavilla Martino Tizzoni e del presidente della Biblioteca Comunale Carlo Grugni. Presenti tra il pubblico numerosi insegnanti. Intanto l’associazione Nazionale del Fante, sezione di Voghera, il 10 novembre alle ore 10, nella ricorrenza del suo Santo Patrono presenterà lo stesso filmato nel Salone delle Manifestazioni del Museo Storico G. Beccari.
FORTUNAGO - Festa per il presidente della Fondazione Cariplo
Cittadinanza onoraria a Guzzetti
FORTUNAGO - Sabato mattina il sindaco di Fortunago Pier Achille Lanfranchi ha conferito la cittadinanza onoraria al senatore Giuseppe Guzzetti presidente della Fondazione Cariplo. La consegna della pergame-
na da parte del primo cittadino del comune inserito nei Borghi più Belli d’Italia è avvenuta in municipio alla presenza di tanti sindaci e amministratori dei comuni oltrepadani. In occasione della consegna c’è stata l’esibizione della banda musicale di Voghera diretta dal maestro Garbarini. Dopo la cerimonia è stata officiata nella chiesa parrocchiale la Santa Messa dal Vescovo della Diocesi di Tortona Martino Canessa e da don Fabien. Giuseppe Guzzetti entra a far parte del consiglio regionale della Lom-
bardia nel 1970, divenendo presidente della Regione dal 1979 al 1987, quando viene eletto senatore della Repubblica italiana per la decima e poi per l’undicesima legislatura. Dal 5 febbraio 1997 è presidente della Fondazione Cariplo e dal 12 aprile 2000 anche dell’associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio. Guzzetti insieme a Giovanni Azzaretti diede vita nel 1978 ad una legge speciale e ad un Ufficio speciale per l’Oltrepò con lo scopo di mappare e contrastare le frane.
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UN LUOGO, UNA STORIA
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La donazione di Lina Dell’Isola L’altorilievo è conservato presso la Biblioteca Civica “Ricottiana”
Una Madonna del Quattrocento dalle Clarisse ai vogheresi
Voghera, già sede di monasteri nel Trecento, con il secolo XV vide insediarsi una comunità religiosa femminile dell’ordine francescano riformato, dedicata a Santa Chiara, la cui prima badessa, Benedetta de Lebiis, promosse immediatamente nel borgo un educandato per fanciulle. L’edificio monasteriale era nell’allora borgo S. Ilario ed occupava l’area d’angolo tra la via Mazzini d’oggi e la via Galilei, nel tratto verso le mura che circondavano l’abitato (oggi via XX Settembre). Il complesso inglobava un proprio Oratorio dedicato a Santa Chiara. Della sua struttura si ha notizia nella visita apostolica allo stesso Monastero di mons. Gerolamo Ragazzoni del 1577 in cui il Vescovo di Famagosta prescrive che “si trasferisca nella chiesa esteriore l’altare ove hora è la ferrata la quale si alzi et accomodi con ferrata doppia conforme al decreto generale di questa visita...”. Le clarisse subirono la soppressione in età napoleonica, dopo un accorpamento con le monache domenicane di S. Agata, nel 1802 circa, con conseguente interdizione all’uso dell’Oratorio. L’immobile fu rilevato da Giovanni Manara che utilizzò la chiesuola ad uso civile mentre l’unico suo altare in marmi pregiati di ottima fattura fu dallo stesso venduto nel 1838 al canonico don Angelo Pezzani per la Chiesa matrice di San Lorenzo dove fu collocato e ridedicato a S. Michele Arcangelo per la grande pala ad olio che vi troneggia e che lo stesso canonico commissionò al pittore Mensi di Alessandria. La chiesuola delle clarisse scomparve nel primo Novecento, anche se dalle mappe catastali teresiane possiamo oggi individuarne chiaramente l’ubicazione a margine della stessa contrada “del Carmine” o “di S. Chiara” (oggi Mazzini), preceduta da un piazzaletto su cui si affacciava l’ingresso con facciata abbellita da
uno squisito altorilievo in pietra del tardo secolo XV raffigurante la Vergine a tre quarti di corpo, sorreggente il Divin Bambino, delle dimensioni di cm. 16x23, d’arte squisita, prettamente lombarda. L’ex Oratorio con parte dell’edificio monasteriale che l’inglobava pervenne da Domenico di Giovanni Manara negli stessi primi decenni dell’Ottocento alla famiglia del causidico Francesco De Paoli di Cecima, estintasi con Cesarina, moglie del colonnello Tommaso Dell’Isola Molo del Borghetto, fratello del celeberrimo architetto Gioacchino, autore del progetto del palazzo civico e dell’ospedale, accasatosi anch’esso a Voghera con una Cornaro. Le due superstiti figlie del colonnello Dell’Isola, Lina e Maria, moriranno ambedue nubili senza dimenticare dalla loro dimora genovese la città di Voghera dove erano cresciute. Maria, laureata in lettere, apprezzata critica di letteratura francese, vissuta durante il “ventennio fascista” a Parigi quale segretaria di Gaetano Salvemini, decise in accordo con la sorella di far dono alla Civica Biblioteca Ricottiana vogherese della preziosa scultura già delle clarisse, dalla sua famiglia recuperata prima della vendita dell’immobile a fine Ottocento. Nell’archivio civico vogherese, del 24 luglio 1954, è una lettera, parte di un carteggio tra Lina Dell’Isola e l’allora sindaco di Voghera inerente quest’opera d’arte: “Giunta alle soglie di quell’età in cui ogni evento fatale rientra nell’ordine naturale dello svolgersi della vita, mi sono accinta a riordinare le cose mie per destinarle a persone ed Enti perché le custodiscano nel ricordo dei Dell’Isola, legati a codesta città nella quale molte testimonianze nostre sono ancora oggi vivissime. E per prima d’ogni altra, ho deciso di donare alla Biblioteca Comunale di Voghera, un bassorilievo (leggi altorilievo n.d.a.) in pietra del secolo XV... raffigurante la Madonna col Bambino. La prego, Signor Sindaco, di accet-
tare questo dono, come testimonianza del mio attaccamento alla città di Voghera, luogo natale della mia Mamma adorata…”. Lina Dell’Isola morirà nel 1962 nell’Ospedale Civile, mentre alla sorella Maria, sopravvissutagli di nove anni, spettò il compito di concludere la donazione alla Civica Ricottiana di Voghera, diretta allora dall’indimenticabile dottor Giuseppe Mazza, con la cessione della cospicua biblioteca famigliare detenuta in Cecima presso cascina Torre de’ Paoli, di oltre mille volumi di alto valore scientifico. Li prelevò nell’ottobre del 1961, con un autocarro dell’Economato Civico lo stesso Mazza, dopo aver fatto accettare dall’Amministrazione Comunale l’unica richiesta che Lina Dell’isola gli aveva fatto, ossia la custodia dopo la sua morte, della cappella funeraria del nostro Cimitero Maggiore, dove riposava la sua “gente”. Purtroppo, la gratitudine sembra essere ai tempi nostri “merce” sempre più rara. Finché visse il dottor Mazza i patti furono rispettati. Poi tutto cadde nell’oblio. La cappella funeraria si fece, per incuria, fatiscente e quindi assegnata ad altra famiglia. I resti delle donatrici sono finite in fossa comune e lapidi con le antiche e storiche epigrafi sono oggi ammucchiate e giacciono in un deposito cimiteriale. E del prezioso altorilievo che ne è stato? La Biblioteca Civica che lo detiene dovrebbe doverosamente valorizzarlo esponendolo, forse in castello dopo il restauro che ne è stato fatto, o forse nel “civico museo”, oggi esistente e dove la stessa Lina Dell’Isola avrebbe voluto che finisse: “Intendo che rimanga presso la Biblioteca Comunale, tuttavia quando Voghera avrà un Museo, organizzato e funzionante, mi rimetto alla decisione del Sindaco per destinarla, se crederà opportuno, al nuovo Istituto per la conservazione”. Quod est in votis. Fabrizio Bernini
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Stradella Il nuovo cartellone si apre il 10 novembre con la premiazione del concorso lirico “A. Giacomotti”
Ottava stagione teatrale del Sociale STRADELLA - E’ stata presentata ufficialmente nei giorni scorsi la stagione 2013-2014 del Teatro Sociale di Stradella. Alla presentazione sono intervenuti il Sindaco Pierangelo Lombardi e l’assessore alla cultura Antonio Curedda. Il “primo cittadino” ha fatto notare come l’ottava stagione del teatro stradellino sia “una proposta di un teatro di qualità per autori e interpreti con compagnie importanti”. “Una stagione - ha proseguito Lombardi - in cui abbiamo voluto privilegiare la commedia e il teatro brillante. Per la musica, visto l’apprezzamento dello scorso anno, si è predisposto un
Il sindaco ha sottolineato la qualità del programma che vanta autori e interpreti importanti e compagnie molto famose programma variegato dove si confondono e si misurano generi diversi”. Si parte il prossimo 10 novembre alle ore 21.15 con uno evento fuori abbonamento: il galà e la premiazione del quinto concorso lirico internazionale “Alfredo Giacomotti” che vede la partecipazione di talenti provenienti da tutto il mondo. Il cartellone di quest’anno è particolarmente ricco di proposte, per tutte le età e per tutti i gusti, con burattini, cinema per
Alessandra Faiella e Max Pisu in una scena di “Nudi e crudi” in cartellone il 22 novembre (Foto Emiliano Boga)
bambini, la rassegna “Cinema in teatro”, con nomi del calibro di Diego Abatantuono, Silvio Orlando, Marina Massironi, Luca Barbareschi, Gianfranco D’Angelo, Paola Quattrini, Isa Barzizza, Micol Pambieri, Max Pisu e Daniele Ronda. Una stagione che abbraccia pressoché tutti i generi artistici. Il primo appuntamento con la prosa sarà venerdì 22 novembre con lo spettacolo “Nudi e crudi”, tratto dal racconto di Alan Bennet, con Max Pisu e Alessandra Faiella, per la regia di Marco Rampoldi. Sabato 23 novembre, nell’ambito del Festival Up-to-Penice”, sarà la volta di “2ttango” con Giuseppe Scigliano al bandoneon e Filippo Arlia al pia-
noforte. Giovedì 5 dicembre alle ore 21 sarà proiettato il documentario “Fedele alla linea”, il documentario di Germano Maccioni, mentre l’otto dicembre andrà in scena “Cantando sotto la pioggia”, il musical di Nacio Herb Brown con la Compagnia operettistica “Corrado Abbati”. Martedì 10 dicembre ritornerà la prosa con la commedia di David Seidler dal titolo “Il discorso del re”, interpretata da Luca Barbareschi. Domenica 15 dicembre, alle ore 15.30, protagonisti saranno i bambini che potranno divertirsi con lo spettacolo “Segni particolari: Babbo Natale” realizzato in collaborazione con l’associazione “Peppino Sarina”. Martedì 17 dicembre alle ore 21
PIETRA DE’ GIORGI - Il 3 novembre incontro con l’autrice Angiola Portaluppi
Il libro “Le nozze di Taide” PIETRA DE’ GIORGI Domenica 3 novembre, alle ore 16, presso la Sala Consiliare del Comune, la Biblioteca “R. Moretti, di Pietra dè Giorgi, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Integrato dell’Oltrepò Pavese, organizza l’incontro con Angiola Maria Portaluppi, autrice di “Le nozze di Taide”. Relatore sarà il prof. Bruno Civardi. Le letture saranno curate dai lettori dell’associazione donatori Voce - Sez. di Broni. Con la precisione della poetessa, Angiola Maria Portaluppi, crea un romanzo struggente, ricco d’amore per la propria terra e per le vite speranzose e tragiche che su di essa si muovono. Taide, una ragazza proveniente dall’entroterra contadino pavese, sposa Alfonso ricco possidente terriero. Taide non ha fatto i conti con la vita: con un amore
passato che sembra ritornare e che la Guerra le strappa dalle mani, con il dramma dei rastrellamenti, con un marito che le appartiene sempre meno nonostante la bontà di lui. Un romanzo carico di simboli che accompagnano il permanere in società della protagonista. Il progresso successivo alla ricostruzione post-bellica stritola, senza compassione, la parabola sociale di chi si è avvicinato alla vetta. Taide non riuscirà a proteggere la
propria vita, ma solo la propria umanità: corrotta e vittima insieme. In fondo sarebbe potuto bastare un semplice gesto in grado di salvarla, come una preghiera. Questa arriverà troppo tardi per Taide, ma in tempo per consentire allo Spirito del luogo di renderci partecipi di una vita fatta di campi, di incontri furtivi, di missive d’amore, di simboli del potere, di campanari che rintoccano l’esistenza dei paesi, di arrivismo sociale, di dolcezze e di isterie. L’autrice è nata a Stradella nel 1922. Si è laureata in filosofia presso l’Università degli Studi di Pavia e ha insegnato in licei di Milano e Monza. Ha scritto diverse fiabe. Nel 1980 ha vinto il Premio Gozzano. Nel 1992 a Broni il Premio Cremaschi. Nel 2006 ha vinto a Broni il Premio Nazionale di poesie Città di BroniLasarat con Notturno.
Gruppi di Lettura a Bressana BRESSANA BOTTARONE - I Gruppi di Lettura sono gruppi informali, senza struttura definita, senza gerarchie, senza metodi di lavoro determinati, senza standard unificanti. I Gruppi di Lettura hanno in comune la convinzione che la lettura individuale quando viene condivisa con altri lettori arricchisca l’esperienza, moltiplichi le prospettive di conoscenza, faciliti lo scambio culturale. La Biblioteca di Bressana Bottarone per l’anno 2013-2014, ha dato il via ai Gruppi di Lettura che si svolgono alla domenica. Il primo appuntamento è stato domenica 27
ottobre, con il libro “La banda dei sospiri” di Gianni Celati. Il secondo appuntamento sarà per domenica 24 novembre con il libro “Lessico famigliare” di Natalia Ginzburg. Gli altri libri in programma sono: Nati due volte di Giuseppe Pontiggia, Casalinghitudine di Clara Sereni, La ragazza interrotta di Susanna Kaysen, I giorni dell’abbandono di Elena Ferrante, Pastorale americana di Philip Roth, La casa degli spiriti di Isabelle Allende, Ogni cosa è illuminata di Jonathan Safran Foer, Correndo con le forbici in mano di Augus ten Burroughs e Il paradiso degli orchi di Daniel Pennac.
spazio alla musica con il tradizionale concerto di Natale “Merry Christmas and jazzy New Year in Gospel” con Denise Gordon (voce) e Paolo Alderighi Trio. Prima della fine del 2013 ancora uno spettacolo: sabato 21 dicembre alle ore 21 la scuola di danza “Città di Stradella” proporrà “Cipollino - ortaggi, frutta e fiori raccontano di amicizia e solidarietà”. L’anno nuovo si aprirà nel segno dei burattini: domenica 12 gennaio alle ore 15.30 andrà in scena “Il miracolo della mula”, a cura dell’associazione Sarina. Il mese di gennaio continuerà con molte proposte interessanti: la proiezione del cortometraggio di Nanni Moretti “Il giorno della prima di Close Up” (giovedì 16 gennaio alle ore 21); il concerto per pianoforte di Nicola Losito (venerdì 17 gennaio alle ore 21); il cartoon teatrale “Alice Underground” (mercoledì 22 gennaio alle ore 21); l’omaggio a Lucio Dalla a cura dell’Accademia musicale di Stradella (venerdì 24 gennaio alle ore 21); lo spettacolo di burattini “Gli strani casi dell’ispettore Balanzone: indovina chi c’è per cena?” (domenica 26 gennaio alle ore 15.30). Il mese di febbraio si aprirà domenica 2 alle ore 21 con “Vengo a prenderti stasera”, commedia diretta da Diego Abantatuono che concluderà la serata con un suo monologo. Si proseguirà con lo spettacolo in dialetto pavese di Edoardo Erba “Vera vuz” (giovedì 6 febbraio
alle ore 21); “Bambino e burattino” e “La fiaba di re Orcone e della magica pozione” (sabato 8 febbraio alle ore 16 e domenica 9 febbraio alle ore 15.30). Il film di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno “Le cose belle” (giovedì 13 febbraio alle ore 21); “Gli innamorati”, commedia di Carlo Goldoni con Isa Barzizza e Micol Pambieri (domenica 16 febbraio alle ore 21); il Concerto di gala con i vincitori del quinto concorso “Alfredo Giacomotti” (venerdì 21 febbraio alle ore 21); “La primavera di Praga” con Mario Zucca e Marina Thovez (venerdì 28 febbraio alle ore 21). Tra gli eventi di marzo la commedia del regista Domenica Starnone dal titolo “La scuola” con Silvio Orlando e Marina Massironi (domenica 23 marzo alle ore 21) e la commedia di Neil Simon “California suite” con Gianfranco D’Angelo e Paola Quattrini. Ad aprile sarà la volta del “Barbiere di Siviglia” (sabato 5 aprile alle ore 20.30), della serata con il cantautore pop-folk piacentino Da-niele Ronda (sabato 12 aprile alle ore 21) e del documentario “Searching for Sugar Man” (giovedì 24 aprile alle ore 21). A chiudere la stagione del Sociale di Stradella, venerdì 9 maggio alle ore 21, il “concerto per due pianoforti” con Romina Vavassori e Cristiano Heredia. Le informazioni dettagliate sulla stagione e sulle modalità di acquisto dei biglietti sul sito www.teatrostradella.it. m.r.
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Voghera La testimonianza di Diego Bianchi a pochi giorni dalla scomparsa dell’attore vogherese
Ricordando il “grande” amico Beppe Buzzi VOGHERA - E’ stato grande nel lavoro, come ferroviere (mio nonno me lo ricordava sempre quando ero piccolo, Beppe e Peppino li aveva conosciuti bene, lui riparava i treni a Voghera, loro facevano i macchinisti); è stato grande quando un giorno, era adolescente, ha detto a suo padre “Mi da grand voi fa rid la gent”; è stato grande quando, dopo aver ammirato Gilberto Govi al teatro Carlo Felice di Genova decise di portarlo in scena anche a Voghera; è stato grande quan-
“Un giorno Beppe, quando era adolescente, ha detto a suo padre: mi da grand voi fa rid la gent” do è diventato regista nonché protagonista di spettacoli popolari come Gelindo; è stato grande quando nel 1993 portammo al teatro di Rivanazzano Terme la “CorCRIDa”, versione riveduta e corretta della celebre Corrida di Corrado, con i Volontari della Croce Rossa di Voghera nei panni dei “dilettanti allo sbaraglio”. Allora ero alle prime armi come obiettore di coscienza e in seguito volontario in C.R.I., come giornalista, conduttore radiotelevisivo e animatore, ma sentivo che quella era la mia strada e Beppe, insieme a Peppino, mi ha sempre incoraggiato e sostenuto con elogi per la dizione e il tg che conducevo prima a T.R.E. e
poi a 7 Gold (era un affezionato telespettatore), per gli spettacoli che organizzavo e ai quali entrambi partecipavano sempre molto volentieri nelle vesti di comici, attori brillanti, cantanti, fini dicitori.. io alla tastiera ad accompagnarli o a fare da “spalla” durante le aste benefiche delle torte, i pranzi comunitari di Porana e Pizzale, gli spettacoli e le riviste nelle principali piazze oltrepadane… Ricordo anche uno speciale realizzato per il TG 7 quando nel 2001, con l’amministrazione Torriani, Beppe e Peppino erano stati nominati “sindaci per un giorno”: mi ero divertito un sacco nel seguirli da mattina a sera e vederli destreggiare fra le stanze del palazzo comunale e a diretto
contatto con il pubblico (a volte non si riusciva proprio a stare seri, era una battuta via l’altra). Nell’arco degli ultimi due anni se ne sono andati sia Peppino Malacalza sia Lino Gugliada, valida spalla del duo artistico nelle principali commedie e riviste, oltre ad aver vestito per tanti anni i panni di Volontario C.R.I. Ci conoscevamo dunque tutti, era una grande famiglia quella che si ritrovava la sera per le prove e per le lezioni di dizione e recitazione al teatro alle Grazie. In quel teatro sono tornato nel giorno dei suoi funerali, verso mezzogiorno, l’ora che ho scelto per evitare la folla e per ritirarmi in preghiera davanti alla sua bara prima della cerimonia pomeridiana. Varcata la soglia di in-
CHIGNOLO PO - Prima edizione per le Scuole Primarie della provincia di Pavia
Il concorso “Le vie dell’acqua”
L’interno del Museo della Bonifica di Chignolo Po
CHIGNOLO PO - È stata avviata con grande successo la prima edizione del concorso scolastico “Le vie dell’acqua”, realizzato dal Comune di Chignolo Po e dal Consorzio Est Ticino Villoresi, in collaborazione con la società cooperativa Progetti, esperta di didattica. Il concorso, rivolto alle scuole primarie della provincia, è stato patrocinato dall’Ufficio Scolastico provinciale, da Coldiretti e dalla Provincia di Pavia. Sono 85 le classi partecipanti e circa 2000 bambini entreranno in contatto con il Museo della Bonifica attraverso visite guidate in loco e attività didattiche in classe, completamente gratuite per le scuole. Le attività sono iniziate lunedì 28 ottobre e si concluderanno ad aprile. Sarà anche organizzata una
giornata di premiazione per assegnare riconoscimenti ai lavori migliori. I bambini saranno, infatti, chiamati a produrre disegni o elaborati di gruppo sul tema “le vie dell’acqua” , con attenzione all’agricoltura, ai corsi d’acqua e all’ecologia. In particolare per le classi I e II si prevede di realizzare “disegna l’acqua”, ovvero elaborati grafici o scritti con disegni, collages o fotografie. Per i più grandi, delle classi III IV e V, si lavorerà al tema “l‘acqua nella mia provincia” con la produzione di un fascicolo scritto in cui saranno ammesse anche illustrazioni. Coldiretti Pavia collaborerà alle attività didattiche e entrerà nelle classi partecipanti con il progetto “Il riso e la risaia” per illustrare ai ragazzi questa importante
coltivazione. Hanno dato la propria adesione le scuole primarie di tutta la provincia, tra cui quelle oltrepadane di Canneto Pavese, Bressana Bottarone, Bastida Pancarana, Pinarolo, Mezzanino, Varzi, Ponte Nizza e Zavattarello. Il Museo della Bonifica di Chignolo Po, allestito in modo accattivante e inserito in un meraviglioso contesto paesaggistico, è dedicato al tema delle piene, della bonifica e del fiume Po. Il concorso scolastico, ideato appositamente per questa bella realtà, è finalizzato a tramandare alle nuove generazioni usi e tradizioni che non devono andare persi. I responsabili della didattica della società cooperativa Progetti sono a disposizione degli insegnanti e dei genitori per le informazioni (info@progetti.pavia.it).
gresso il colpo d’occhio è stato dirompente: la bara al centro del teatro, lì vicino una delle figlie, Gabriella, intenta a ricevere le condoglianze di due signore... le sedie accatastate ai lati, sul palcoscenico gli abiti di scena e un video proiettato sul grande schermo, su cui scorrevano le immagini delle commedie di Govi interpretate da Beppe, oltre alle riviste dialettali con Peppino e Lino. Tutt’attorno tanti fiori profumati, lungo le pareti tutte le locandine dei più famosi spettacoli che portavano la sua firma nei panni di attore e di regista. E poi una musica in sottofondo, la colonna sonora de “La vita è bella” di Benigni. Confesso, in quello scenario la mia mente ha iniziato a vagare
nei ricordi, come se fossi trasportato in una singolare macchina del tempo. Guardavo la bara, vedevo il volto di Beppe, guardavo più su, vedevo le commedie da lui interpretate, in bianco e nero. E gli dicevo: “No, Beppe, tu non sei quello che adesso si sta riposando, tu sei quello sempre attivo, lì sul palcoscenico. Sei un artista e ce lo ricordi anche oggi, quando ti aspetta una grande festa verso il cielo, dove ti aspettano Peppino e Lino”. Girando l’occhio ho visto un volto amico, quello di Luigino Bassanese, cui mi lega un filo conduttore con il mondo del volontariato e in modo particolare della Croce Rossa di Voghera. Anche lui è nato e cresciuto artisticamente sotto l’ala di Beppe, partecipando a diverse rappresentazioni teatrali nelle vesti di attore. In questi ultimi mesi gli è stato accanto facendogli visite quotidiane sia in ospedale sia a casa, per portargli un po’ di conforto e di sollievo. Camminando insieme in fondo alla sala, ho notato una foto con il magico trio Buzzi - Malacalza - Gugliada e ho pensato di riprodurla con l’ipad per averne un ricordo da mostrare ai lettori, insieme a targhe e onorificenze. Luigino invece mi ha mostrato altre foto e personaggi che hanno fatto la storia delle riviste anni ’70-80 e i ricordi sono tornati a prendere il sopravvento. Ma sempre con il sorriso sulle labbra, come avrebbe voluto Beppe. Diego Bianchi
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Prime comunioni e cresime nei nostri paesi
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Cresima a Novi Ligure - San Pietro, 13 ottobre 2013
Cresima a Novi Ligure - San Pietro, 13 ottobre 2013
Cresima a Novi Ligure - Pieve, 13 ottobre 2013 (foto Crisci - Novi Ligure)
Cresima a Villalvernia, 29 settembre 2013 (foto Cavalli - Tortona)
Cresima a Brignano Frascata, 21 settembre 2013 (foto Fotomania - Varzi)
Cresima a Montegioco, 8 settembre 2013 (foto Marini - Tortona)
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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 31 ottobre al 6 novembre 2013 Giovedì 31 ottobre: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A (tel. 0131 862630) Venerdì 1°: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Sabato 2: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403); Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 3: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403)
Tortona Lunedì 28 ottobre l’inaugurazione con il presidente Felice Cerruti
E’ arrivata la Banca di Alba
La cerimonia di inaugurazione della Banca di Alba
TORTONA - Lunedì 28 ottobre, alle ore 16, si è svolta l’inaugurazione della nuova Banca di Alba e di Tortona, in Largo Borgarelli. Alla cerimonia era presente il presidente Felice Cerruti, il Direttore Generale Riccardo Corino, i dirigenti della Banca, le autorità cittadine e il Vicario Generale mons. Pier Giorgio Pruzzi che ha impartito la solenne benedizione ai nuovi e accoglienti locali. Un ambiente luminoso e funzionale, infatti, accoglie i clienti e li fa sentire a proprio agio. La “politica” della Banca è proprio quella di essere al servizio dei soci e del territorio. Il presidente Cerruti nel corso della conferenza stampa ha più volte sottolineato l’intento di conoscere e seguire le esigenze di chi vive a Tortona e nel tortonese e di investire risorse per far crescere il tessuto sociale locale. Perchè “questo territorio merita
grande attenzione e fiducia e nuove opportunità di crescita”. La realtà bancaria, che ha aperto i battenti lo scorso 21 ottobre fa parte della grande famiglia del Credito Cooperativo. La Banca d’Alba è seconda per volumi dopo la BCC di Roma e vanta la più grande compagine sociale nazionale (tra le 390 BCC italiane) con oltre 44.500 soci. Da anni, inoltre, l’incremento annuo è di oltre 3.000 Soci. Dopo le aperture in provincia della filiale di Acqui Terme e delle due filiali di Alessandria, la Banca d’Alba è giunta a Tortona per concretizzare un progetto che meditava da tempo ma che aveva avuto una fase di stallo quando anni fa era nato il comitato promotore di una costituenda banca di credito cooperativo locale. Questa iniziativa, recentemente tramontata, ha però attestato la sottoscrizione di oltre 1. 700
cittadini, associazioni e aziende ad un progetto di banca locale con i principi mutualistici del Credito Cooperativo. Cogliendo un bisogno manifestato dalla comunità, ha deciso di portare la sua esperienza ultracentenaria di Banca di Credito Cooperativo al servizio di questo territorio. Il Presidente ha ribadito l’impegno e la dedizione del comitato promotore della BCCT e ha ringraziato i sottoscrittori e tutti i tortonesi per aver dato la loro fiducia che sarà sicuramente ricambiata. Il Direttore Generale di Banca d’Alba, Riccardo Corino ha dichiarato che “questa apertura vuole rafforzare la presenza del Credito Cooperativo a Tortona e in provincia, portando un modo di fare banca differente. Oltre ai vantaggiosi prodotti che mettiamo a disposizione soprattutto per i nostri Soci, dedicheremo grande attenzione anche ai soci sotto scrittori della costituenda BCCT riservando loro una obbligazione e certificati di deposito al tasso eccezionale del 4%. Banca d’Alba si impegnerà inoltre a raddoppiare ogni milione di euro raccolto creando un plafond interamente dedicato allo sviluppo del territorio per agevolare i progetti delle PMI locali”. Banca d’Alba presenta volumi pari a 7,7 miliardi di euro, frutto di una raccolta diretta di 3,3 miliardi di euro, una raccolta indiretta di 1,6 miliardi di euro e impieghi pari a 2,85 miliardi di euro. I dipendenti sono 466 e, con l’apertura a Tortona, arriva a contare 70 filiali con oltre 120.000 clienti in 260 comuni di Piemonte e Liguria. d.c.
La “fiera dar Carsent” a Castelnuovo CASTELNUOVO SCRIVIA - Ritorna domani, venerdì 1° novembre, come ormai tradizione, la Fiera dar Carsent. “Un mercato in più, una volta all’anno, vicino a voi”, è lo slogan coniato tre anni fa per lanciare nella piazza medievale e in una data insolita, il giorno dei Santi, un nuovo appuntamento a Castelnuovo Scrivia. Un mercato delle cose buone da mangiare, dei prodotti del territorio e delle zone intorno alla Bassa Valle Scrivia. E parlando delle cose buone e, soprattutto, di un tempo, non poteva mancare l’ingrediente principe della festa ossia la vecchia torta con il carsént che a Castelnuovo conoscono bene perché tramandata dalle varie generazioni. Un pezzo di pasta lievitata messo da parte dai panettieri ogni volta che si panificava. Impastato con un po’ d’acqua, fari-
na e sale e messo a lievitare. Senza naturalmente l’aggiunta di qualsiasi lievitante chimico. Un modo di far lievitare la pasta che, raccontano i più anziani, aveva anche delle varianti come il far riposare il carsént nel mosto d’uva o, ancora, in un luogo protetto e sicuro accanto ad una fonte di calore. Lievitato lo si prendeva e aggiungendo acqua e altri ingredienti costituiva la base per il nuovo impasto. Una lievitazione naturale di molte ore: un dolce soffice, di un sapore tipico ed inimitabile, con l’aggiunta di un po’ di uvetta o di una spruzzata di marsala. Il panettone d’altri tempi, il dolce che per Castelnuovo Scrivia si fa una volta all’anno. E il comune che ha voluto mantenere questa tradizione lo distribuirà nella piazza medievale.
Preparato da Michele Perrone, panettiere di via Roma che conserva ancora questa tradizione, sarà disponibile venerdì primo novembre dal mattino. Per le difficoltà della preparazione il numero è limitato. Chi volesse approfittarne deve farlo con sollecitudine. Accanto al punto di distribuzione delle torte il mercato con i prodotti tipici organizzato dalla Procom: anche in questo caso saranno numerose le bancarelle in cui si potranno trovare le prelibatezze del Piemonte e delle regioni a noi vicine. Nel castello, alle ore 17, l’inaugurazione della mostra filatelica e per cartoline curata dal sindaco Pierangelo Luise appassionato ed esperto culture del genere: sarà anche l’occasione per degustare la torta brindando all’iniziativa.
Lunedì 4: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Martedì 5: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Mercoledì 6: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Edicole aperte domenica 3 novembre 2013 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. TORTONA/CONCORSI
Ottavio Pilotti primo classificato al Premio “Histonium” di poesia
Cerimonia di premiazione di Ottavio Pilotti a Vasto
TORTONA - Il notaio tortonese Ottavio Pilotti è risultato vincitore del primo premio assoluto della XXVIII edizione 2013 del Premio Nazionale “Histonium” della città di Vasto (CH), nella sezione dedicata al tema “L’acqua: risorsa preziosa dell’umanità”con la poesia intitolata “Quante volte”. La cerimonia di premiazione, animata dal prof. Luigi Alfiero Medea, organizzatore del Premio, si è svolta presso l’auditorium del Liceo Scientifico Mattioli di Vasto lo scorso 21 settembre alla presenza di varie autorità e personalità della società civile e culturale. Fra i premiati Mons. Pietro Santoro Vescovo di Avezzano che ottenuto il “Premio Cultura” 2013 insieme allo scrittore Gio-
vanni D’Alessandro e al Forum italiano dei Movimenti per l’acqua, che ha portato avanti iniziative per la difesa dei beni comuni tra cui in particolare la tutela e la gestione pubblica dell’acqua. Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua è stato premiato nella persona del socio fondatore Renato Di Nicola. Mons. Avezzano commentando il tema dell’acqua ha affermato in modo significativo che: “La nostra casa ha tre stanze: nella prima la terra, nella seconda l’acqua, nella terza il cielo”. Tante le personalità del mondo politico, culturale e associativo presenti alla premiazione, tra cui il sindaco di Vasto Luciano Lapenna e il presidente del Premio Histonium Giuseppe Catania.
Giovanni Ferrari Cuniolo alla “Giovane Italia College” TORTONA - Il Consigliere Comunale Giovanni Ferrari Cuniolo ha partecipato sabato 5 e domenica 6 ottobre a Rivarolo Canavese alla “Giovane Italia College”, scuola di formazione politica aperta a tutti i giovani piemontesi under 30 interessati a trascorrere un weekend di formazione. Il tema delle due giornate è stato “Il lavoro per i giovani, i giovani al lavoro”. “E’ stata un’esperienza di formazione importante - ha detto Ferrari Cuniolo - perché è stato possibile ascoltare le esperienze lavorative e professionali di esponenti provenienti dal mon-
do politico e sindacale”. Ferrari Cuniolo ha anche avuto modo di portare all’attenzione dell’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Claudia Porchietto, le problematiche inerenti la disoccupazione di Tortona e del Tortonese.
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IL POPOLO
Tortona Due tortonesi entrano a far parte della giunta alessandrina
Le elezioni in Camera di Commercio TORTONA - Due tortonesi sono stati chiamati a far parte della Giunta della Camera di Commercio di Alessandria, in rappresentanza del settore “Artigianato”. Sono Adelio Ferrari e Vincenza Battegazzore, che sono stati eletti nel corso della riunione del Consiglio camerale tenutasi ad Alessandria, presso la sede dell’Ente in via Vochieri, venerdì 25 ottobre. Ferrari, che è risultato il più votato con 9 preferenze, è contitolare, con il fratello Flavio, di Fladel srl, un’impresa artigiana specializzata in
Gli eletti sono Adelio Ferrari e Vincenza Battegazzore e anche il novese Luciano Bergadano lavori di condizionamento e riscaldamento. Attualmente ricopre la carica di presidente di Confartigianato Alessandria, è membro della Giunta nazionale di Confartigianato Imprese, presidente di Confartigianato Fidi Piemonte e Nord Ovest e vice presidente vicario di Confartigianato Imprese Piemonte. Battegazzore, prima donna a entrare nella Giunta della Camera di Alessandria, è attualmente direttore di CNA Tortona, aderente alla CNA, la seconda associazione italiana del settore per numero di imprese socie. Vincenza Battegazzore ha fatto parte del Consiglio camerale rimasto in carica dal 2008 al 2013.
Il tortonese Adelio Ferrari
In Giunta è stato eletto, in rappresentanza del settore “Trasporti” anche il novese Luciano Bergadano, attuale amministratore delegato di Transider SpA, impresa del gruppo Gavio con sede a Pozzolo Formigaro, attiva nel trasporto su strada di prodotti siderurgici. Completano la Giunta, oltre al presidente Gian Paolo Coscia per il settore “Agricoltura”, Luigi Boano, presidente di Confcommercio Alessandria, e Sergio Guglielmero, presidente di Confesercenti, per il settore “Commercio”, Nino Boido, vice presidente del Collegio Costruttori Ance Alessandria, e Piero Martinetti, imprenditore tessile casalese e presidente dal 2008 al 2013, per il settore “Industria”, Carlo Ricagni, presidente provinciale della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) di Alessandria,
in rappresentanza del settore agricoltura. L’elezione di Ferrari, Battegazzorre e Bergadano segna il rientro di imprenditori del Tortonese e del Novese nella Giunta camerale, dopo un lungo periodo di assenza. A parte l’on. Giuseppe Raimondi, tortonese, proprietario terriero e titolare di un avviato stabilimento enologico, che ricoprì la carica di presidente dal 1950 al 1952, e del novese Francesco Delle Piane della famiglia di imprenditori tessili (cotonifici), che fu vice presidente dal 1940 al 1942, per trovare altri esponenti dell’imprenditoria dell’area novese-tortonese bisogna tornare indietro di una ventina d’anni. Gli ultimi tortonese membri della Giunta camerale furono, infatti, Fausto Orsi Carbone (dal 1975 al 1985) e Paolo Barbieri (1985 1991), entrambi in rappresentanza del settore “Agricoltura”. L’ultimo novese presente in Giunta, invece, è stato Roberto Roveta (2006 - 2009), in rappresentanza del settore “Industria”. L’augurio è che l’elezione di Ferrari, Battegazzorre e Bergadano imprima una svolta nelle scelte della Camera di Commercio, il cui presidente negli ultimi 60 anni è stato espressione dell’area alessandrina valenzana - casalese, e renda l’azione promozionale dell’Ente camerale più attenta anche alle esigenze delle zone meridionali della provincia di Alessandria. c.r.
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TORTONA E TORTONESE
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Giovedì 31 ottobre 2013
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In Breve
ALZANO SCRIVIA/VITA PARROCCHIALE 1
Ricomincia l’anno catechistico Sabato 12 ottobre sono ripresi gli incontri per il nuovo anno catechistico. I 9 bambini sono seguiti dalle catechiste Valeria e Santina. L’incontro, al quale era presente il diacono Ernesto Stramesi, è iniziato con la presentazione dei bambini che, pur abitando tutti ad Alzano, frequentano scuole in comuni diversi (Castelnuovo, Molino, Casei Gerola) e delle catechiste ed è terminato
con la degustazione di gustosi dolci e anche con la classica foto ricordo da conservare nell’archivio delle cose belle.
TORTONA/ASSOCIAZIONI
Il suffragio dei defunti di Venezia Giulia e Dalmazia Venerdì l° novembre, alle ore 11.30, presso la Sala polifunzionale dell’ex Caserma Passalacqua, sarà celebrata la Messa a suffragio di tutti i defunti dell’associazione nazionale “Venezia Giulia e Dalmazia” - Comitato provinciale di Alessandria e Tortona. L’Eucaristia sarà officiata da don Augusto Piccoli, cappellano della Polizia di Stato di Alessandria. PONTECURONE/VITA PARROCCHIALE 2
TORTONA - La scrittrice, castelnovese d’adozione, ha presentato i suoi successi editoriali
Elda Lanza ospite del Lions Club Host
In piedi il presidente Lions Club Andrea Bassi e alla sua destra Elda Lanza
TORTONA - Martedì 22 ottobre, nell’ambito di una serata organizzata dal Lions Club Tortona Host presso l’Hotel Oasi di Tortona, si è svolta la presentazione delle ultime fatiche letterarie di Elda Lanza, giornalista, scrittrice, esperta di comunicazione e di costume. La signora, classe 1924, nativa di Milano, ma residente ormai da anni a
Castelnuovo Scrivia, dopo gli studi presso l’Università Cattolica di Milano e la Sorbona di Parigi (dove fu allieva, tra gli altri, di Jean Paul Sartre) ha avuto una precocissima carriera di scrittrice e giornalista. Nel 1952 venne contattata dai dirigenti dalla neonata televisione italiana di cui, dopo svariati provini, divenne la prima presentatrice, lavorando nei pri-
mi programmi sperimentali. Esperta di galateo nonché docente di storia del costume, tiene corsi sulla materia. Tra i suoi molti libri pubblicati ricordiamo “La Tavola”, “I riti della comunicazione”, il best seller “Signori si diventa” e “Una stagione incerta”, con cui ha vinto il Premio Letterario Internazionale Il Minturno di Roma. Nel settembre 2012 ha debuttato come giallista con “Niente lacrime per la signorina Olga”, che in sole tre settimane ha esaurito la prima edizione, conquistandosi anche l’apprezzamento di Umberto Eco, che agli esordi aveva lavorato con lei alla Rai. E’ stata e tuttora è ospite di numerose trasmissioni televisive. La serata è stata occasione per un excursus della carriera della scrittrice e dell’evoluzione del costume nel nostro paese negli ultimi 70 anni: non sono mancati i ricordi della signora Lanza sui suoi esordi nella neonata televisione italiana. A conclusione della serata il Presidente del Club, Andrea Bassi, ha personalmente omaggiato l’illustre ospite, ringraziandola anche per un suo gesto di grande solidarietà. Il ricavato della vendita dei libri da lei presentati, infatti, per sua scelta è stato devoluto in beneficenza.
Don Cassano e l’annuncio del cristianesimo nel nord Italia CASTELNUOVO SCRIVIA - Venerdì 25 ottobre, in Sala Pessini a Castelnuovo, si è svolta un’interessante conferenza sulle origini del Cristianesimo nelle nostre terre, tenuta da don Gianpaolo Cassano, professore di “Storia della Chiesa antica” presso l’Istituto di Scienze Religiose di Alessandria (al quale aderiscono le Diocesi di Tortona, Alessandria, Asti, Acqui e Casale). Dopo un’introduzione del presidente della Biblioteca comunale Roberto Delconte, il professor Cassano ha iniziato a parlare del metodo e
delle finalità della stessa disciplina storico-teologica, e sulla diffusione del Cristianesimo delle origini attraverso la predicazione apostolica, con le grandi prove delle persecuzioni romane. Dopo un’efficace sintesi sto-
rica generale, il relatore, con grande competenza e chiarezza, si è soffermato sulla predicazione del Vangelo nel nord Italia e, in particolare, nel Piemonte. Al termine della conferenza, molto apprezzata dal pubblico presente, tra cui il sindaco Pierangelo Luise e il parroco don Costantino Marostegan alcuni hanno rivolto specifiche domande che hanno dato lo spunto a don Cassano per ulteriori curiosità storiche e brevi e mirate precisazioni su aspetti importanti della nostra storia e della nostra fede.
Messa per i ragazzi del catechismo Domenica 20 ottobre alle ore 11, presso la chiesa di Santa Maria Assunta il parroco don Paolo Caorsi ha celebrato la Santa Messa di inizio dell’ anno catechistico 2013-2014. Alla funzione hanno partecipato numerosi bambini delle classi elementari e ragazzi della scuola media. Al termine hanno posato per una foto di gruppo con celebrante e catechisti. TORTONA/PREGHIERA
Ricordo degli ex allievi del Dante Nella ricorrenza dei Defunti, il Consiglio della Sezione del Dante, ricorderà con la Messa di suffragio che sarà celebrata martedì 5 novembre, alle ore 18, nella chiesa di San Michele in Tortona tutti gli Ex Allievi e Sacerdoti che hanno passato il loro tempo e dedicato il loro servizi loro congiunti sono invitati a parteciparvi. TORTONA/SCUOLA
Castagnata al San Giuseppe Domenica 20 ottobre si è svolta la Castagnata del San Giuseppe che ha visto anche la presenza della farinata. L’intento è stato quello di trovarsi per iniziare in allegria il cammino dell’anno scolastico saldando la collaborazione tra scuola e famiglia. I ragazzi della secondaria di I
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grado hanno messo in scena un Don Bosco speciale e tutti hanno svolto giochi in allegria.
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(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 31 ottobre al 6 novembre 2013 Giovedì 31 ottobre: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Venerdì 1°: Nuova, Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Sabato 2: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216)
Novi Ligure Il 3 novembre nuovo concerto della rassegna Marenco
Il coro Panatero canta Rossini
Il coro “Panatero” di Alessandria
NOVI LIGURE - Domenica 3 da la partecipazione agli allestinovembre è in programma il pe- menti de “La Traviata”, “Otello” e nultimo appuntamento con la ras- “Don Carlo” di Verdi, della “Casegna “Dedicata a Marenco” - valleria Rusticana” di Mascagni, Vox in fabula. de “La Bohème”, “Tosca”, “TuAlle ore 21, presso il centro fieri- randot” e “Madama Butterfly” di stico Dolci Terre il Coro Panatero Puccini e del “Don Giovanni” di di Alessandria, diretto dal Maestro Mozart. Ha partecipato ad imporGian Marco Bosio, eseguirà la tanti festival e stagioni musicali “Petite Messe Solennelle” di Gio- collaborando, tra l’altro, con l’Oacchino Rossini, per soli, coro, pera Giocosa di Savona, il Teatro due pianoforti e harmonium. Comunale di Alessandria, il FeIntitolato al compositore concitta- stival Estivo del “Cantiere musicadino Mario Panatero, il Coro si è le di Santa Croce”, il Festival incostituito nel novembre del 1998, ternazionale “Lavagnino” Mu-sica ereditando esperienza e compo- e Cinema e la rassegna concertistinenti del coro dell’allora Azienda ca “Provincia in Orchestra”. Teatrale Alessandrina. Gian Marco Bosio, direttore d’orNato nel 1982 nell’ambito del chestra e compositore, è nato a “Laboratorio Lirico di Alessan- Genova e ha lì compiuto gli studi dria”, e già sotto la direzione di musicali presso il Conservatorio Gian Marco Bosio, in quella veste “Nicolò Paganini” conseguendo i il Coro si misurò più volte con le diplomi di musica corale, direzioscene, dedicandosi anche al reper- ne di coro e composizione. torio sacro e cameristico, con una Fondatore di gruppi corali ed orpredilezione per il Novecento. chestrali, ha ottenuto validi risulQuesta versatilità è stata mantenu- tati con i gruppi di produzione ta dal Coro anche nella sua nuova “Luigi Dallapiccola” con i quali veste. Tra i suoi impegni, si ricor- ha partecipato alla rassegna dediNOVI LIGURE - Si terranno lezioni di disegno, pittura e ceramica
cata a Goffredo Petrassi. Ha diretto nei principali teatri italiani, così come in Spagna, Svezia, Svizzera, Austria. Il repertorio del Maestro spazia dal Barocco alla musica contemporanea. Inoltre, Bosio è stato Presidente del Centro Didattico Ricerca Musicale ed è Direttore dell’Orchestra da Camera del Conservatorio “N. Paganini” di Genova. Con il Coro “Mario Panatero” ha partecipato ad importanti festival e stagioni. Infine, è Presidente e fondatore dell’Associazione Musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure e docente presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova. Ultimamente è stato nominato Vice Presidente della Fondazione Marenco alla quale è stato affidato l’incarico di curare la ristrutturazione dell’omonimo Teatro sito a Novi Ligure. Al pianoforte ci saranno il sacerdote diocesano don Pierangelo Pietracatella e Roberto Mingarini, all’Harmonium Daniele Ferretti. Le voci soliste saranno il soprano Mirella Di Vita, il mezzosoprano Gosha Kowalinska, il tenore Enrico Iviglia e il baritono Michele Patti. La “Petite Messe Solennelle” di Rossini è considerata come uno dei migliori capolavori della musica del XIX secolo, insieme al suo Stabat Mater, composto nel 1841. Fu composta da Rossini nel 1863, cinque anni prima della sua morte e fu da lui definita come “ultimo peccato di vecchiaia”. Con la sua melodia anticipa i tempi della musica moderna dando nuovi indirizzi estetici e forme avveniristiche che si svilupperanno ben oltre la metà dell’Ottocento per giungere agli inizi del ’900. Rossini la volle anche orchestrare, nel 1867 ritenendo che se l’orchestrazione fosse stata fatta da qualcun altro musicista dopo la sua morte, l'opera non avrebbe avuto quella caratteristica per cui la scrisse. Michela Ferrando
Al via i “Laboratori di arte” NOVI LIGURE - Sabato scorso, presso il “Centro Incontro” di Via Cavanna 12 a Novi Ligure, si sono effettuate le iscrizioni ai Corsi di disegno, incisione, acquerello, pittura ad olio, ceramica e tecniche miste, organizzati dall’associazione “Laboratori d’arte”. “Il disegno e la pittura possono essere coltivati ad ogni età, non è necessario essere capaci, basta la passione ed un po’ di creatività. urante i nostri laboratori stimoliamo la creatività degli allievi, accompagnandoli per mano attraverso tutte le tecniche artistiche: dal bianco e nero della matita,
del carboncino e dell’incisione calcografica, al colore dell’acquerello, della pittura a olio e della ceramica”. “Scoprire nuovi materiali e nuovi modi d’espressione per fare emergere l’arte che si nasconde in ognuno di noi” è quanto affermano i maestri Anna Cesura ceramista, Walter Marchese, affermato pittore alessandrino, Roberto Pochettini, artista eclettico e Giancarlo Provendola, valido insegnante e illustratore raffinato. L’attività dell’associazione, presieduta da Vilma Borra, è da sempre sostenuta da pittori molto conosciuti come Roberto Bona-
fè, Patrizia Borromeo, Federica Limongelli e Santo Pizzamiglio. “Percorsi d’arte” è un’iniziativa patrocinata dal Comune di Novi Ligure, dall’assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria, dalla Regione Piemonte e dalla Biblioteca Civica di Novi Ligure. I corsi avranno inizio, rispettivamente, il 9 e l’11 novembre per disegno e pittura, mentre per la ceramica la data fissata è venerdì 15 novembre. Per informazioni telefonare a Vilma Borra (338.7423226) o a Luisa Murtas (347.0523115). Vittorio Daghino
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Domenica 3: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Lunedì 4: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Martedì 5: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Mercoledì 6: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Edicole aperte domenica 3 novembre 2013 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese. NOVI LIGURE/FINO AL 19 DICEMBRE
Corso di fotografia di Orizzonti Novi NOVI LIGURE - Facendo seguito al successo degli scorsi anni e alle richieste pervenute, l’associazione culturale Orizzonti Novi, presieduta da Osvaldo Repetti, organizzerà la quarta edizione del Corso di fotografia di base, che si terrà tra ottobre e dicembre. Il corso si svolge presso la Comunità Don Bosco di Novi Ligure e si articola in 10 incontri (8 incontri serali e 2 uscite pratiche) e si svolge con cadenza settimanale dal 31 ottobre al 19 dicembre, dalle 20.30 alle 22.30. Le date potranno subire variazioni in seguito ad accordi con i partecipanti. Il corso è rivolto a coloro che sono interessati a conoscere o approfondire la tematica fotografica e visiva dal punto di vista tecnico e artistico. Al termine del corso sarà realizzata, come tradizione, una mostra con i lavori prodotti dai partecipanti. A seguito delle precedenti esperienze, si è costituito un gruppo fotografico dell’associazione, che ha partecipato ad iniziative in campo fotografico e visivo. Opera del gruppo sono anche la produzione delle nuove cartoline di Novi, che hanno ottenuto unanimi riconoscimenti, avendo, tra l’altro, coperto una mancanza pluridecennale in tale settore. Il corso verrà effettuato con un numero minimo di 10 e massimo di 20 iscritti effettivi. Nel caso il corso non venisse attivato le eventuali quote di iscrizione già versate saranno immediatamente rimborsate. La presentazione del corso e la prima lezione si svolge oggi giovedì 31
ottobre alle ore 20,30, presso la scuola dell’infanzia “Don Bosco. Al termine della presentazione ci si potrà ancora iscrivere al corso. Gli incontri proseguiranno tutti i giovedì fino al 19 dicembre. Le date delle esercitazioni pratiche con uscite sul territorio saranno concordate con i partecipanti. Per iscriversi al corso occorre compilare la scheda di iscrizione consegnata in occasione della presentazione, oppure scaricare la stessa dal sito internet www.orizzontinovi.it e spedirla all’indirizzo dell’associazione, insieme alla ricevuta di versamento della quota di iscrizione. Il costo del corso (comprensivo di iscrizione all’associazione e frequenza) è di euro 50. A ciascun partecipante è richiesto il possesso di un apparecchio fotografico digitale e una minima padronanza del computer, necessaria per elaborare le foto. La quota di iscrizione al corso deve essere versata sul conto corrente dell’associazione culturale “Orizzonti Novi” o direttamente agli organizzatori del Corso. I docenti sono Francesco Rojas Guelfo ed Elisabetta Goggi. Per informazioni si può visitare il sito: www.orizzontinovi.it nella sezione “Fotografia”.
IL POPOLO
NOVI E NOVESE
Giovedì 31 ottobre 2013
Isola del Cantone Il partigiano “Staffa” ha parlato ai coscritti del 1995
I diciottenni incontrano l’ANPI
I neodiciottenni posano con il sindaco e con il partigiano Staffa
ISOLA DEL CANTONE - Domenica 20 ottobre la sezione dell’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Isola del Cantone e l’Amministrazione Comunale hanno incontrato i giovani diciottenni della classe 1995. A fare gli onori di casa presso la sala consigliare del comune c’erano il Sindaco Cristina Parodi, l’assessore alla cultura Ivana Grisanti, l’assessore al bilancio Marina Baiardi, alcuni consiglieri e il presidente della sezione Partigiana di Isola Sandro Gaiardo. Ospite d’eccezione Aldo Fabbri ex partigiano che nel 1943 all’età di soli diciotto anni si arruolò assumendo il nome di battaglia “Staffa” in una delle formazioni partigiane comandate da Aurelio Ferrando detto “Scrivia” che operavano sui monti a cavallo tra la valle Scrivia e la val Borbera. A dare il benvenuto ai giovani e al
pubblico presente è stata l’assessore Grisanti che dopo un breve discorso di introduzione ha letto il messaggio di auguri ai giovani diciottenni inviato dal presidente del Senato Piero Grasso il quale li ha esortati a dedicarsi con passione allo studio ed essere affamati di sapere perchè conoscenza e cultura sono strumenti indispensabili per difendere la dignità e la libertà da ogni forma di sopruso. Ha anche auspicato che in questi nuovi adulti sorga un un impegno costante al rispetto e alla difesa di quei valori che sono alla base della Carta Costituzionale. Questo concetto è stato ripreso e sviluppato dal presidente A.N.P.I. Sandro Gaiardo,visibilmente emozionato, il quale dopo aver consegnato una copia della Costituzione ai presenti ha ricordato a tutti la necessità di vigilare e lottare contro ogni tentativo volto a modificare e
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stravolgere i valori democratici che hanno ispirato la Carta Costituzionale italiana. Il Sindaco Cristina Parodi ha invitato i giovani ad impegnarsi nel volontariato e nella politica, evitando i luoghi comuni del “tanto non cambia nulla”. A questo proposito ha raccontato una breve storia raccontata da Pietro Calamandrei nel 1955 nel corso di una delle sette conferenze sulla Costituzione Italiana organizzata da un gruppo di studenti universitari, per illustrare in modo accessibile a tutti i principi morali e giuridici che stanno a fondamento della vita associativa italiana. Il Sindaco ha ricordato ai neo diciottenni che la collaborazione, la concordia e il rispetto di tutto ciò che è pubblico sono essenziali in ogni comunità. Il partigiano “Staffa”, sollecitato dai presenti ha raccontato alcuni frammenti della sua vita da combattente, delle sue paure, delle sue fughe rocambolesche, dei suoi stratagemmi per salvare i compagni feriti. Il suo modo pacato e sommesso di raccontare immagini che lui rivedeva come in un film, ha subito catturato l’attenzione di tutti i presenti. Aldo Fabbri, questo diciottenne che nel 1943, decise di salire in montagna e combattere rischiando la vita per un’Italia migliore, durante l’incontro del 20 ottobre a Isola, tornando a vestire per un momento i panni del partigiano Staffa, ha lanciato un messagio semplice e impegnativo, gettando nel cuore e nelle menti dei neo diciottenni qualcosa che di sicuro li accompagnerà per tutto il corso della loro vita. Renato Piras
Un anno insieme al coro “Valle Spinti” VARINELLA - Con la festa della Madonna del Rosario a Varinella del 6 ottobre scorso si è conclusa la lunga stagione canora del coro Valle Spinti che lo ha visto impegnato in dieci paesi distribuiti tra la Valle Spinti e la valle Scrivia. Ottimamente diretto dall’insostituibile direttore Piercarlo Peccorini il coro si è avvalso della collaborazione del maestro Tavella il quale ne ha arricchito il repertorio con pezzi da lui stesso composti. Sono pezzi di straordinaria bellezza che il Coro esegue in esclusiva, grazie alla generosità del suo autore, facendone dono a tutti i parrocchiani dei vari paesi in cui ha avuto modo di esibirsi, dai più piccoli come Sezzella, Cà di Lemmi, ai più popolosi come Variana, Varinella, Grondona, Sasso, Lemmi, Mereta, Prarolo, Chiapparolo, riuscendo a dare maggiore solennità e gioiosità alle feste religiose di antica tradizione. Con il suo servizio e il suo entusiasmo il Coro durante la
SERRAVALLE SCRIVIA/EVENTI
Serata a sostegno della scuola materna “Maria Divano”
Venerdì 25 ottobre a Serravalle Scrivia, presso il Centro Parrocchiale Maria Regina, si è svolta la serata a favore della Scuola Materna “Maria Divano”. Per l’occasione alla presenza della autorità cittadine e di un folto pubblico, si sono esibite la Compagnia di teatro dialettale “Del Barchì” e il gruppo vocalists “Le Arcobalene”, riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. g.t. NOVI LIGURE/POLITICA
Giovani Democratici a congresso Venerdì 18 e domenica 20 ottobre si sono svolti a Valenza e Novi Ligure i Congressi per il rinnovo dei Segretari di circolo dei Giovani Democratici. Novi Ligure vota per acclamazione Sarah Patelli, giovane studentessa del liceo Edoardo Amaldi. Al Congresso novese sono intervenuti il primo cittadino Lorenzo Robbiano, Rocchino Muliere e Simone Tedeschi, in qualità di candidati alle primarie, l’onorevole Cristina Bargero e il Senatore Daniele Borioli e hanno potuto ascoltare le proposte della nuova coordinatrice. I Giovani Democratici di Novi lavoreranno sul rilancio culturale del centro storico, sulla ripresa del turismo nel territorio novese, su una maggiore attenzione alle pari opportunità e ai diritti civili. Sarah Patelli, come ha dichiarato che il Segretario provinciale Francesco Di Salvo, prosegue il lavoro eccellente svolto dal Segretario uscente Stefano Leardi e saprà far riflettere il circolo sui nuovi bisogni dei cittadini novesi e saprà portarli all’attenzione del Partito. NOVI LIGURE/ANNIVERSARI
Celebrazioni del 1° novembre
Messa sostiene il celebrante sottolineando e mettendo in evidenza ogni passaggio della funzione liturgica con il canto. Con la sua azione di supporto, con il suo cantare durante le celebrazioni nei paesi in cui è stato invitato, il Valle Spinti ha giocato la sua parte, for-
C.I.A.T.
se piccola, forse minimale per riportare alle origini il senso delle feste religiose. I prossimi impegni del Coro saranno a dicembre per le festività natalizie quando si esibirà con un repertorio di canti natalizi in diversi paesi delle due valli. r.p.
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Venerdì 1° novembre, l’amministrazione comunale di Novi celebra la Commemorazione dei defunti, dei caduti di tutte le guerre e la Giornata dell’Unità nazionale, previste per il 2 e il 4 novembre. La manifestazione è realizzata in collaborazione con le associazioni combattentistiche d’arma cittadine: Marinai d’Italia, Arma Aeronautica, Carabinieri, Finanzieri d’Italia, Bersaglieri, Alpini e Partigiani. Alle ore 14.30 nei Giardini pubblici in piazzale Partigiani si terrà la riunione delle autorità, delle associazioni combattentistiche d’arma, dei partigiani e della popolazione, seguirà la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione di una corona al monumento ai Caduti. Dopo il saluto del Sindaco Lorenzo Robbiano, ci sarà l’intervento di Francesco Melone in rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche d’Arma cittadine. Alle ore 15.30 la concelebrazione della Messa con la partecipazione dei parroci della città, con la lettura della preghiera del combattente e l’omaggio alle tombe dei caduti e alla cripta dei partigiani. Nel corso della cerimonia presterà servizio il Corpo Musicale “Romualdo Marenco”.
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IL POPOLO
TORTONESE E NOVESE
Tortona La raccolta delle composizioni a cura del maestro Sacchetti
Il catalogo delle opere di Perosi TORTONA - Dopo circa quindici anni di ricerche vede la luce, per i tipi della Biblioteca Apostolica Vaticana, il “Catalogo ragionato delle composizioni di Lorenzo Perosi (1872-1956)”, realizzato dal Maestro Arturo Sacchetti, con esempi musicali originali, impreziosito dall’illuminata presentazione del Cardinale Tarcisio Bertone, ex Segretario dello Stato della Città del Vaticano. L’opera affonda le radici sin dalle presenze del cardinale Angelo Sodano, predecessore dell’attuale Segretario di Stato, e del
Il volume, pubblicato dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, è il frutto di quindici anni di ricerche sulle musiche del compositore Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, mons. Raffaele Farina, oggi cardinale e Archivista Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, i quali sostennero con entusiasmo il progetto. Il cimento si presentò allo scrivente arduo e complesso per la difficoltà di reperire il corpus completo delle composizioni perosiane, in parte custodite presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, in parte sparse in archivi e biblioteche universali, pubbliche e private. L’intuizione palesatasi di trovarsi dinnanzi ad una creatività amplissima e smisurata divenne certezza con il procedere delle indagini. L’esistenza di un fiume indefinito di composizioni sconcertò e disorientò, al punto di porre in forse il prosieguo dell’impegno. L’ammirazione per “il pretino di Tortona” ebbe il sopravvento e, con ostinazione e pazienza certosina, il catalogo iniziò a prendere forma. Tra le tante una problematica s’affacciò inerente l’organizzazione delle forme musicali sacre e la loro collocazione nell’ambito delle celebrazioni liturgiche, nonché delle varie espressioni pietistiche; ciò stante i delicatissimi confini tra liturgia e
Lorenzo Perosi
creatività musicale. La collaborazione con esperti liturgisti appianò le difficoltà determinando la definizione di percorsi quali: Proprium Missae, Ordinarium Missae, Missae defunctorum, Proprium divini Officii, Ordinarium divini Officii, Offiium defunctorum, Recitativi della messa e dell’Ufficio, composizioni polifoniche su testo latino, canti religiosi e composizioni polifoniche religiose. Più agevole fu l’inquadramento delle altre forme articolate in composizioni religiose da concerto per voci e strumenti, composizioni profane,composizioni strumentali, composizioni vocali senza testo, composizioni con testo adattato, trascrizioni di composizioni di altri autori, elaborazioni vocali e strumentali, elaborazioni ad opera d’altri, firme, motti e date in musica. Le opere appartenenti ai sopra citati percorsi furono corredate da schede musicologiche e supportate con esempi musicali originali di senso compiuto. Ma non si ritenne esauriente un’esclusiva considerazione sui portati creativi, che per quanto illuminanti non avrebbero potuto totalmente far luce sulla complessa personalità dell’autore. Si redassero, di conseguenza, approfondimenti non lasciando nulla d’intentato a livello d’indagini, ed esattamente:
alberi genealogici delle casate Perosi - Nicola - Bernardi - Guala, cronologia della vita e degli eventi di Lorenzo Perosi, profili artistici, composizioni irreperibili, scritti di Lorenzo Perosi, cronologia documentata delle composizioni; il tutto corredato da indici, dal catalogo numerico delle composizioni, dalle sigle delle sedi di conservazione delle opere, dalle tavole delle abbreviazioni e dei segni convenzionali. Al presente la realizzazione compita è stata edita e costituisce, senza tema di smentite, il raggiungimento di un punto fermo nella ricostruzione del portato di Lorenzo Perosi e dell’affermazione della sua significativa personalità. Si può, con tranquillità di coscienza, attestare che il nostro non si conosce e che fiumi di parole versati sul suo conto negli anni non hanno compiutamente svelato il suo io profondo, eccezionale, eccelso e sconvolgente. É la storia stessa che ce lo rivela, seppur con lacune, pecche ed incompletezze; come si potrebbe ignorare lo sconcerto che il mondo musicale ebbe alla sua apparizione ascoltando i primi oratori, le tante messe, il profluvio di brani sacri, i luminosi parti della musica pura (concerti, suites, trii, quartetti, quintetti), le musiche profane? Al proposito ritorna d’attualità una frase pronunciata da un grande protagonista della musica tra Otto e Novecento, Gustav Mahler, che portava sotto al braccio la partitura della Risurrezione di Lazzaro, frase che si attaglia a “don Lorenzo”: “Il mio tempo verrà!”. Sì, perché un mondo distratto, a distanza ormai di oltre 50 anni dalla sua scomparsa, non ha colto l’elevarsi di un messaggio musicale tra i più ispirati, vero viatico per il profondo, autentico balsamo per la conquista di dimensioni spirituali; l’umanità ha un bisogno gigantesco di ciò, unica speranza per un’esistenza ricca di fede, di attese e di speranze in realtà esistenziali migliori. a.s.
Bardone e Muliere hanno vinto le primarie del PD TORTONA E NOVI - I tortonesi e i novesi, lo scorso fine settimana, sono stati chiamati a scegliere il candidato sindaco del Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative. A Tortona, nella sala polifunzionale dell’Ex Caserma Passalacqua, i seggi sono stati aperti dalle 15 alle 20 e domenica dalle 8 alle 20 e a Novi domenica dalle 8 alle 20. I candidati tortonesi erano Gianluca Bardone, consigliere comunale e ispettore del lavoro, Marcella Graziano, del direttivo provinciale del Partito Democratico e Claudio Scaglia, imprenditore e consigliere provinciale, ex sindaco di Pontecurone. Quelli novesi erano l’attuale assessore provinciale ai Trasporti Graziano Moro, il consigliere regionale Rocchino Muliere e l’attuale assessore comunale alla Cultura Simone Tedeschi. Gianluca Bardone ha vinto le primarie del Partito Democratico a Torto-
Gianluca Bardone
Rocchino Muliere
na. Su 2.640 voti validi, Bardone ha raccolto 1.310 voti, al secondo posto Claudio Scaglia con 882 voti, terza Marcella Graziano con 448. A Novi sarà Rocchino Muliere il candidato sindaco del Pd alle prossime elezioni amministrative, il quale ha totalizzato 897
voti su 1.714 votanti. Secondo è arrivato l’assessore provinciale Graziano Moro con 519 preferenze. Terzo Simone Tedeschi che ha ottenuto 289 preferenze. Sia a Novi sia a Tortona l’affluenza è stata molto alta e ha superato il risultato delle primarie 2012.
L’associazione “Franca Cassola Pasquali” e le mele alla fiera “dar Carsent” CASTELNUOVO SCRIVIA - Dal 1999 ad oggi tanta è stata la strada fatta dall’associazione “Franca Cassola Pasquali” Onlus: iniziative, progetti, manifestazioni di sport, spettacolo, convegni e un’Unità di Senologia, di cui è responsabile la dottoressa Maria Grazia Pacquola, che cresce con le sue forze, le sue idee, accanto alla gente. E sono proprio le persone che vivono e caratterizzano l’associazione “Franca Cassola Pasquali” che lanciano ora un nuovo ambizioso e impegnativo progetto legato alla prevenzione primaria ed alla diagnosi precoce di eccellenza. “In occasione della fiera dar Carsent a Castelnuovo Scrivia - spiega Giannino Pasquali, presidente dell’associazione castelnovese - e sulla base dei risultati ottenuti abbiamo pensato d’intensificare i nostri sforzi consolidando sempre più l’equipe multidiscipli-
nare in piena e costante attività con una ricerca clinica innovativa accompagnata a terapie all’avanguardia. Grazie a questi nuovi progetti, il Ministero della Salute ha annoverato l’Unità di Senologia dell’ospedale di Tortona, tra i primi 4 centri in Italia per la prevenzione, diagnosi e cura del cancro al seno”. I volontari dell’associazione saranno sul sagrato della chiesa parrocchiale giovedì 31 ottobre dalle 16,30 alle 19 e venerdì 1° novembre dalle 8,30 alle 19 per presentare gli obiettivi già realizzati facendo conoscere il nuovo studio di “Chemioprevenzione”. Acquistando un sacchetto di mele prodotte dall’azienda agricola Marco Serra di San Sebastiano Curone si contribuirà, infatti, a finanziare questo prestigioso progetto sperimentale che permetterà l’individuazione di un farmaco capace di prevenire l’insorgenza del cancro al seno.
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Giovedì 31 ottobre 2013
GUAZZORA/ANNIVERSARI
Festeggiati 50 anni di matrimonio Domenica 27 ottobre, durante la celebrazione liturgica nella chiesa di Guazzora, il diacono Ernesto Stramesi ha consegnato ai coniugi Maurilio Goggi e Maria Laura Riccardi la benedizione inviata da Papa Francesco in occasione del loro 50° anniversario di matrimonio. I numerosi presenti hanno festeggiato i coniugi Goggi e il diacono ha evidenziato l’impegno profuso da Maurilio come consigliere economico della parrocchia e animatore, insieme a tanti parrocchiani, delle numerose iniziative intraprese per il restauro conservati-
vo della chiesa e il recupero della casa canonica e dell’area verde retrostante finalizzati ad un maggiore decoro di tutto il complesso parrocchiale.
SARDIGLIANO/EVENTI
Premiati i migliori tartufai
Domenica 27 ottobre, a Sardigliano, ha avuto un buon successo la 11esima Fiera del Tartufo. Molti i visitatori per le vie del paese, tante bancarelle e molto apprezzate le degustazioni dei prodotti locali. Nel salone della Socità di Mutuo Soccorso si è svolta la mostra dei tartufi e la degustazione del prelibato risotto al tartufo. Nel pomeriggio, alla presenza del sindaco di Sardigliano Angelo Gatti e del sindaco di Carezzano Domenico Balostro, la vicepresidente della SOMS Gisella Bagnasco ha premiato i tartufai vincitori che sono: Federico Arenzani di Garbagna, Roberto Rolandi di Montegioco e Alessandro Scarsi di Rocca Grimalda. ALESSANDRIA/AGEVOLAZIONI
Bonus per il gas alle famiglie con basso reddito E’ stato aggiornato l’importo del “bonus gas” per l’anno 2013. Quest’anno il beneficio può variare da un minimo di 39 euro sino a un massimo di 242 euro per le famiglie fino a 4 componenti, mentre per le famiglie con più di 4 componenti il bonus potrà andare da un minimo di 62 euro a un massimo di 350 euro. E’ un contributo alla spesa per il gas naturale che il “decreto anticrisi” ha previsto a partire dal 1 gennaio 2009 a favore delle famiglie a basso reddito e numerose. Il beneficio può essere richiesto da chi utilizza per uso domestico il gas naturale distribuito a rete (non vale per il gas in bombola o per il Gpl) sia con un contratto diretto di fornitura sia con contratti stipulati con i condomini. Per aver diritto al bonus i richiedenti devono risultare in possesso di un reddito non superiore a: 7.500 euro per la generalità dei casi; 20.000 euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico. Il valore del beneficio, che può sommarsi al “bonus elettrico”, è differenziato a seconda della zona climatica in cui si trova l’abitazione e al numero dei componenti del nucleo famigliare. Per informazioni è possibile rivolgersi agli sportelli del Patronato ACLI: a Novi (0143.746697) martedì e venerdì 9.30-12.30 al pomeriggio martedì 1417.30 e venerdì 14-16.30, a Tortona (0131.1812191), lunedì e mercoledì 9-12.30 e 14-17.30. TORTONA/NUOVA RADIO PIEVE
La poesia di Adriano Napoli La Spiritualità e le Ricordanze saranno il tema conduttore dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta su Live Streaming Multimedia su www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda domenica 3 novembre, alle ore 20,30, il conduttore Andrea Bobbio proporrà un cammino devozionale dal titolo “Sotto la croce - 14 stazioni” e una sequenza memoriale dal titolo “Lamento per una galleria sepolta”. Autore delle due composizioni il poeta salernitano Adriano Napoli, che sarà collegato via telefono e introdurrà i suoi scritti. Le musiche daranno alle letture aloni sonori di grande suggestione. L’appuntamento è per domenica sera oppure per martedì 5 novembre, sempre alle ore 20,30.
IL POPOLO
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Giovedì 31 ottobre 2013
TRADIZIONI
Antola al Po
SAPORI
COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Pavia Un gruppo del progetto Erasmus a Fortunago e Montalto Pavese
Studenti europei in Oltrepò PAVIA - Nei giorni scorsi il gruppo ESN (Erasmus Student Network), formato da più di 50 ragazzi Erasmus e da una decina di membri dell’associazione, è andato in giornata alla scoperta dell’Oltrepò, grazie anche al sostegno della Provincia di Pavia che ha messo a disposizione un pullman. ESN è un’associazione europea di volontario, il cui scopo principale è facilitare l’integrazione degli studenti che aderiscono ai progetti di mobilità. ST.E.P. ESN Pavia, fondata nel 1992, già da svariati anni oltre a fa-
L’iniziativa della Provincia intende far conoscere ai giovani il territorio pavese cilitare l’integrazione degli studenti che arrivano a studiare a Pavia tra loro e con gli studenti italiani, da un ampio valore al territorio locale provinciale, e cercando di far conoscere quanto più possibile della Provincia di Pavia agli studenti stranieri. “Far conoscere ai ragazzi stranieri una parte del nostro territorio che, altrimenti, sarebbe rimasta loro nascosta è anche un modo per aiutarli a creare un legame con la nostra cultura e le nostre tradizioni. Un legame grazie al quale il nome della nostra provincia sarà portato nel mondo - ha dichiarato Michele Bozzano, assessore al Territorio e
alla Mobilità della Provincia di Pavia - sono contento di aver contribuito a questa occasione di scambio interculturale che i ragazzi, tra l’altro, hanno molto apprezzato; mi auguro in futuro di poter ripetere questa iniziativa”. Il consigliere Giacomo Galazzo si è detto soddisfatto del fatto che anche quest’anno l’Amministrazione sia riuscita a organizzare questa iniziativa. “Fare conoscere la nostra Provincia a studenti di tutta Europa - ha detto - significa offrire a loro un’opportunità di maggiore conoscenza del territorio che li ospita, e che difficilmente avrebbero diversamente ed è anche un momento importante di promozione territoriale”. La prima tappa del tour tra le colline oltre padane è stata Fortunago, uno dei borghi più belli d’Italia.
I ragazzi hanno avuto modo di fare una visita accompagnati da una guida d’eccezione, Paolo Ammadeo Presidente della Proloco di Fortunago. Gli studenti si sono poi spostati verso Montalto Pavese, dove hanno avuto modo di visitare la cantina Ca Del Gè. Sara, a capo dell’attività vinicola a conduzione familiare, ha spiegato come si fa a lavorare e conservare il vino e poi ha mostrato le cantine. I ragazzi hanno molto apprezzato, visti i numerosi acquisti di vino che sono stati fatti. Dopo la visita, a gruppo è stato offerto un ottimo aperitivo con degli assaggi di vino. Il gruppo è poi tornato a Pavia, di sicuro arricchito da un’esperienza che pochi stranieri hanno la possibilità di fare quando vengono a visitare il territorio pavese.
VOGHERA - Sabato 9 novembre ultimo appuntamento con “Pillole d’autore”
Una sera a teatro... dai Barnabiti
VOGHERA - Ha ottenuto un grande successo la commedia “La porta era aperta…” rappresentata dalla Compagnia vogherese “Fuoridicopione” (nella foto). Era il secondo appuntamento della rassegna del teatro amatoriale, organizzata dall’associazione “Pro familia” Maria Teresa Spinelli in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Voghera e al Teatro dei Padri Barnabiti. Prima dello spettacolo, con la lettura da parte di Laura
Barbieri di un’accorata lettera inviata dalla famiglia Buzzi, è stata ricordata la figura di Beppe Buzzi, scomparso di recente e regista per anni della compagnia Fuoridicopione. La commedia era ambientata in una villetta con ampio giardino e si basava su un divertente gioco di scambi di persona e su continui equivoci e malintesi, ingredienti fondamentali per garantire al pubblico divertimento e risate. Attorno ai protagonisti, impersonati da Piero Ghia, Maurizio Tir-
ro, Monica Brizzi e Francesca Somenzini si sono avvicendati sul palcoscenico altri personaggi che li hanno coinvolti in una serie interminabile di menzogne con scambi di persona e altri imprevisti, che sfociano in situazioni sempre più ingarbugliate. E così la commedia tra battute divertenti e colpi di scena è volata via veloce verso un finale a sorpresa. Hanno completato il cast Lorenza Traversi (la domestica), Lorenzo Somenzini (un pompiere), Cecilia Bagnoli (la giovane Greta), Francesco Olezza (Alan). La sapiente regia è stata di Marco Vaccari con la collaborazione di Laura Barbieri e di Pierluigi Pensa. Le luci e gli effetti scenici sono stati curati da Giorgio Gonella e Claudio Secondi. Il terzo appuntamento vedrà all’opera, sabato 9 novembre, la Compagnia “Recitiamo insieme” di Castelnuovo con una serie di atti unici dal titolo “Pillole d’autore”.
Il Marconi in visita alla mostra su Carlo Pedenovi TORTONA - Le classi del triennio del Liceo Tecnologico delle Scienze applicate hanno visitato, nel corso della settimana, la mostra di Palazzo Guidobono “La ricerca dell'essenziale”, dedicata a Carlo Pedenovi. Il Professor Mauro Galli, amico dell'artista, curatore della mostra e guida d'eccezione ha illustrato agli studenti l'opera di Pedenovi, professore, alpinista, pittore e soprattutto scultore, originale interprete di un'arte figurativa rivisitata alla luce delle avanguardie e sempre alla ricerca dell’essenziale. Gli alunni, che sono stati molt attenti, abituati ai ritmi di lavoro della moderna didattica digitale,
si sono tuffati per un'ora nel mondo di pura bellezza dell'artista. Grande è stato l'orgoglio di saperlo concittadino.
VINO - Ricevuto dal presidente Testori
A La Versa il Premio “Capitani 2013” MILANO - Sabato 26 ottobre a Milano, nel corso della cerimonia che si è tenuta presso la splendida Sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi, La Versa è stata insignita del “Premio Capitani dell’anno 2013”. Il riconoscimento, che da quindici anni incoraggia, con la collaborazione dell’Osservatorio Economico Baker Tilly Revisa, lo sviluppo e la conoscenza delle imprese italiane, è stato ritirato dal presidente della Cantina Ennio Carlo Testori. A consegnarlo l’assessore regionale Mario Melazzini. “Capitani dell’anno” ha inteso ancora una volta valorizzare uomini e donne che hanno portato all’eccellenza le loro imprese e che oggi cercano di difenderle dalla crisi.Così la Giuria, presieduta da Fabio Raffaelli, ha raccontato la storia di questa onorificenza: “Stanno sfidando la crisi con la determinazione di chi sente di avere i numeri per farcela, pur in presenza di marosi mai visti prima. Uomini e donne che hanno quotidianamente rifiutato l’idea di lasciarsi vincere dalla recessione, encomiabili perché sono anche riusciti, con caparbietà e in condizioni quanto mai avverse, ad ottenere prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale”.
Fabio Raffaelli, Ennio Carlo Testori e Mario Melazzini
IL POPOLO Giovedì 31 ottobre 2013
Opinioni a confronto La Regione lavora per aiutare i malati psichiatrici Egr. Direttore, esprimo soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio regionale della delibera che prevede il superamento degli Ospedali Psichiatrici giudiziari. Il provvedimento stabilisce l’apertura di due strutture extraospedaliere a Bioglio (Biella) e località Spandonara ad Alessandria: stanziati 12,5 milioni di euro, finanziati al 95% con risorse statali. E’ l’inizio di un percorso che, in base alle leggi nazionali nr. 9/2012 e nr. 57/2013, prevede la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari: il Piemonte è stato tempestivo nell’adeguarsi alla normativa. Per quanto riguarda le nuove strutture, le scelte sono state fatte con i territori, ottenendo il parere favorevole delle amministrazioni comunali interessate. Il Programma prevede attività volte a incrementare la realizzazione dei percorsi terapeutico-riabilitativi, con la presa in carico, da parte delle Aziende sanitarie locali, previo specifico provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, di progetti che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale. Ugo Cavallera Assessore alla Sanità Regione Piemonte
Primo passo verso una nuova tassazione immobiliare Egr. Direttore, il voto del Decreto Legge Imu-Cig, di cui sono relatore, è sicuramente un passo avanti verso un nuovo modello della tassazione immobiliare. Con questo decreto legge, infatti, nella prospettiva del passaggio nel 2014 a un sistema di service tax, definito Trise, non è più dovuta la prima rata dell’Imu. Ma nel testo sono presenti anche altre importanti esenzioni e agevolazioni che testimoniano l'attenzione dell'esecutivo alle richieste degli amministratori locali e di diversi settori produttivi. Sono esentati dalla seconda rata dell'Imu i fabbricati costruiti dalle imprese e destinati alla vendita, gli alloggi sociali e, a partire dal 2014, anche gli immobili destinati alla ricerca scientifica. Gli effetti della tassazione dell'Imu sono anche attenuati per una serie di categorie tra le quali forze armate, polizia e vigili del fuoco: per loro non sono più richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica per il riconoscimento dell'abitazione principale. All'interno del decreto c'è poi un capitolo importante che riguarda anche la cedolare secca per gli affitti, che passa dall’attuale 19% al 15%, per favorire la riemersione del sommerso, ma anche un cospicuo intervento della Cassa Depositi e Prestiti per far riprendere il volano dei mutui per l’acquisto della prima casa. Anche la finanza locale ha importanti agevolazioni grazie a questo decreto. Su richiesta dei comuni si potrà continuare ad applicare la Tarsu con i regolamenti del 2012 e sono già state rimborsate le risorse della prima rata. Può sembrare una cosa normale ma uguale tempestività non c'era stata quando fu cancellata l'Ici sulla prima casa da parte dell’allora governo Berlusconi. Per quanto riguarda la Cassa integrazione in deroga, infine, il fondo è stato rifinanziato con 500 milioni su richiesta delle regioni. Federico Fornaro - Senatore del Partito Democratico
Aumenta il sostegno regionale ai comuni dell’alessandrino Egr. Direttore, è stato incrementato di ulteriori 77 milioni di euro il sostegno della Regione ai Comuni e alle Province piemontesi soggetti al Patto di stabilità interno. Sono stati assegnati 4 milioni e 593mila euro a 26 Comuni alessandrini e 2 milioni e 322mila Euro alla Provincia di Alessandria. Questo provvedimento farà sì che anche quest’anno gli impegni di spesa possano essere rispettati, oltre a rappresentare un consistente supporto, considerando il periodo di crisi in cui versa l’economia degli enti locali. Tra i Comuni dell’alessandrino ci sono anche Novi Ligure con 462.000 euro e Serravalle Scrivia con 58.000 euro. Nel 2013, calcolando tutti e quattro i riparti effettuati, la Regione ha concesso a Comuni e Province ulteriori spazi di spesa per oltre 205 milioni di Euro. Questo ultimo platfond è interamente a carico del bilancio regionale, essendo esauriti gli incentivi erogati dallo Stato: per questo ritengo doveroso ringraziare l’Assessore al Bilancio Gilberto Picchetto Fratin che, nonostante il momento finanziario difficile, è riuscito a recuperare importantissime risorse. Con questo ultimo riparto vengono soddisfatte prioritariamente le richieste di messa in sicurezza delle scuole, a cui vanno quasi la metà del totale delle risorse stanziate. Marco Botta - Consigliere Regionale del Piemonte La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
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Da leggere
a cura della Redazione
A. Lieby H. De Chalender
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Maria Elena Cortesi
Una lacrima mi ha salvato
Il disegno di papa Francesco
Dalla parola alla vita
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Euro 14,00
Il libro racconta la vera storia di Angèle Lieby. Trasportata d’urgenza all’ospedale di Strasburgo per un malore, Angèle Lieby inizia ad avere difficoltà a esprimersi, poi perde conoscenza. Viene posta in coma farmacologico allo scopo di intubarla. Dopo quattro giorni, non si sveglia ancora, ma Angèle è cosciente e soffre senza poter reagire. Per il personale medico, viene considerata morta. Ma ecco che accade un miracolo: una lacrima. Il 25 luglio, giorno dell’anniversario di matrimonio, la figlia di Angèle s’accorge che una lacrima le scende dagli occhi; avverte il personale medico, che le risponde che è impossibile. Poi la donna muove leggermente il mignolo. Inizia allora un lungo periodo di riabilitazione, che dura quasi un anno. Si tratta di un caso eccezionale per la scienza: la sua malattia è la sindrome di Bickerstaff, può scatenarsi dopo una comunissima infezione, come ad esempio una rinofaringite. “I medici stavano per staccare la spina, ma io ero viva e sentivo tutto”. Il libro è un inno alla vita, una testimonianza vera sul fatto che non bisogna mai perdere la speranza, che è importante sentire l’affetto degli amici e che la fede è fondamentale.
Padre Antonio Spadaro, gesuita e direttore della prestigiosa rivista La Civiltà Cattolica, autore della prima intervista giornalistica a papa Francesco, arriva in libreria con un brillante e denso saggio dedicato alla progettualità di un pontificato che già nei suoi primi sei mesi si preannuncia carico di originalità. Nel nuovo libro il gesuita siciliano tratteggia un’autorevole analisi del pontificato di Francesco tramite la “lente di ingrandimento” del recente viaggio in Brasile per la GMG. Individua alcuni aspetti principali di quel “volto futuro della Chiesa” che il Papa argentino desidera: una Chiesa missionaria, che si fa prossima di ogni uomo e donna, in cui il primato di Dio e del suo originario amore per ogni creatura svetti su ogni altra scelta. Spadaro prende spunto inoltre da diversi scritti di padre Bergoglio in cui si rintraccia in profondità la natura “gesuitica” dell’attuale pontefice, mettendo in risalto gli elementi più ignaziani delle scelte che stanno guidando il successore di Benedetto XVI: il primato del discernimento, la fedeltà creativa alla Chiesa, il tratto decisivo della preghiera, la missionarietà slanciata verso ogni frontiera della vita.
Salute oggi L’influenza è una malattia spesso sottovalutata, che si considera solo quando febbre e sintomi, nel pieno della loro azione, ci mettono a letto. Ma questa patologia che caratterizza la stagione invernale, non è tanto il fatto in sé, con i sintomi che la caratterizzano, quali appunto febbre, dolori articolari, mal di gola e tosse, quanto le complicanze che il o i virus che la provocano possono comportare, specie su organismi predisposti, più vulnerabili o già debilitati. Queste conseguenze si concentrano ovviamente sull’apparato respiratorio evolvendo in polmonite, ma in certi casi, anche se rari, di influenza si può morire. Per evitare l’aggravarsi della malattia è indispensabile la vaccinazione che allontana concretamente il rischio delle sue complicanze; vaccinarsi infatti non vuol dire non ammalarsi di influenza, ma predisporre il
La conoscenza dei Vangeli e l’ascolto della Parola di Dio, andate via via approfondendosi, ha suscitato nell’autrice un intimo e vivo desiderio di mettere a fuoco determinate “figure” evangeliche e particolari “avvenimenti”: in primis, la Persona di Gesù Cristo e la sua divina missione salvifica. Leggendo questo libro si potrà scoprire che ogni pagina dei Vangeli, attraverso il racconto della vita di Gesù Cristo, trabocca di amore misericordioso di Dio, il quale, attraverso suo Figlio, ci ama e ci perdona, ci purifica e ci salva, ancora oggi, a distanza di duemila anni. I brani evangelici, contenuti nel libro, sono stati presi da “La Bibbia, Via Verità e Vita”, nella nuova versione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). L’autrice è nata a Bergamo e appartiene all’Istituto delle suore del Bambino Gesù - Nicola Barré. Laureata e abilitata all’insegnamento delle materie letterarie, per circa diciotto anni ha svolto la propria missione educativa, nella scuola media inferiore dell’Istituto, in Bergamo. Dal 1980 al 1983, ha seguito un corso di giornalismo. Dal 1991 al 1994, ha collaborato al settimanale cattolico diocesano “La nostra Domenica”.
a cura di Laura Notti
Vaccinazione antinfluenzale
nostro sistema immunitario, quindi le difese del nostro organismo, a meglio combattere il o i virus responsabili della malattia, e quindi ridimensionarne sintomi e, soprattutto, conseguenze. Si stima che quest’anno l’influenza metterà a letto un minor numero di persone rispetto all’inverno passato, circa 4 milioni. I primi casi già da metà novembre, il picco, come consueto, dal periodo natalizio fino a metà gennaio; i sintomi consueti riguarderanno le prime vie respiratorie, con la comparsa di raffreddore, mal di gola, tosse, nonché possibili complicanze, ma anche dolori articolari e muscolari e febbre alta, fino a 39°. Il ceppo pandemico della nuova influenza avrà le stesse caratteristiche di quello dell’inverno passato, se non con minime variazioni del virus che si registrano ad ogni stagione.
Dal 28 di questo mese è a disposizione dei cittadini il nuovo vaccino antinfluenzale che, come da prassi, sarà distribuito gratuitamente nelle ASL o somministrato gratuitamente dal medico curante a pazienti definiti “a rischio”, cioè quelle categorie di casi che comprendono prima di tutto gli anziani ultrasessantacinquenni, i diabetici, i malati cronici, quelli che soffrono di malattie legate all’apparato respiratorio, i portatori di malattie debilitanti cioè che comprendano una carenza o alterata produzione di anticorpi. Sono tre i differenti ceppi di virus in circolazione quest’anno (un ceppo A-H1N1 conosciuto perché comparso nel 2009, un ceppo A-H3N2 e un ceppo B), ma non renderanno questa influenza particolarmente aggressiva o contagiosa ma, come molte altre, nel limite della norma. Il vaccino, sicuro e senza particolari controindicazioni
(se non quelle di ipersensibilità verso il prodotto), garantirà una buona protezione nei riguardi di questi ceppi virali, ma occorrono anche misure preventive da attuare nel quotidiano per aiutarci a non ammalarci. Prima cosa seguire le norme igieniche di base, e cioè lavare le mani spesso e con cura, specie dopo un viaggio in autobus o in treno, e prima dei pasti; evitare anche di portare le mani sporche alla bocca o a contatto delle mucose degli occhi; se non vaccinati e si fa parte delle cosiddette categorie a rischio, meglio evitare luoghi affollati. La terapia idonea, se colpiti da influenza, è quella sintomatica, che riduce cioè la sintomatologia che la contraddistingue: utili antinfiammatori e antipiretici, con una posologia consigliata dal medico o dal farmacista di fiducia ma, alle prime avvisaglie, avvertire comunque il proprio medico curante.
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CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano
Si apre a Genova la mostra dedicata a Edvard Munch
IL POPOLO
Bacheca
Giovedì 31 ottobre 2013
Film da vedere
a cura di Matteo Coggiola
“Un castello in Italia”
Edvard Munch, The Red House, 1926-1930
Si apre giovedì 6 novembre a Genova, a Palazzo Ducale, nell’Appartamento del Doge, la retrospettiva “Edvard Munch”, unica mostra italiana dedicata al grande artista norvegese nel 150esimo anniversario della nascita. E’ curata da Marc Restellini, direttore della Pinacotheque de Paris, che nel 2010 dedicò a Munch una straordinaria esposizione. E’ promossa dal Comune di Genova e da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e prodotta da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura del Gruppo 24 ORE. Realizzare questa mostra proprio nellʼanno delle celebrazioni e con le enormi difficoltà legate ai prestiti di Munch è stato definito dagli organizzatori “un miracolo”. Si potranno vedere opere straordinarie, concesse dai più importanti collezionisti di Munch. Il percorso espositivo racconterà tutta lʼevoluzione artistica di Munch con oltre 100 opere. Sono già 40.000 i visitatori prenotati. E molti se ne aggiungeranno, anche per “Warhol after Munch”: una mostra nella mostra in anteprima assoluta per lʼEuropa, una serie di opere realizzate da Andy Warhol e ispirate alla produzione di Munch. “Munch dipinge ciò che vede - racconta Marc Restellini - ma oltre le proprie paure ha anche una nuova visione dellʼarte che è pura avanguardia e in questa mostra saranno esposte le sue opere più belle, sentite, amate e sofferte”. Per questo motivo lʼesposizione di
Palazzo Ducale è allo stesso tempo rappresentativa del percorso artistico ed esistenziale di Munch, ma anche testimonianza del passaggio da un naturalismo di stampo impressionistico a una pittura nuova e audace che contribuisce in maniera determinante a sconvolgere tutta lʼarte del XX secolo. “La mostra racconta - continua Restellini - un Munch artista che potremmo in qualche modo considerare il contrario di tutto ciò che esisteva fino ad allora. Munch si oppone deliberatamente a ciò che vede e conosce. In una logica quasi anarchica, si mette in contrasto con lʼimpressionismo, il simbolismo, il naturalismo per inventarsi una forma di espressione artistica in rivolta contro tutto ciò che sin dalla sua infanzia gli è stato presentato come regola sociale”. La mostra sarà visitabile fino al 27 aprile 2014, da martedì a domenica (ore 919), lunedì (ore 14-19). Per info e prenotazioni: www.mostramunch.it; biglietteria@palazzoducale.genova.it. Edvard Munch, nato nel 1863 in Norvegia, è il pittore che più di ogni altro anticipa l’espressionismo, soprattutto in ambito nordeuropeo. Svolse la sua attività soprattutto ad Oslo. La sua vita fu segnata dal dolore e dalle sofferenze per malattie e per problemi familiari. Morì in piena guerra, nel 1944, a Oslo, lasciando tutte le sue opere al municipio della città. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427
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Esce stasera, 31 ottobre, dopo essere stato presentato all’ultimo Festival di Cannes, il film “Un castello in Italia”. Una vicenda che riprende tanti elementi biografici di Valeria Bruni Tedeschi, alla sua terza pellicola da regista. Si tratta forse della sua opera più intima e personale, dal momento che sono rivelati momenti decisivi della sua vita recente, dalla morte del fratello al desiderio di maternità. La storia inizia a Parigi dove la quarantenne Louise inizia una storia d’amore con il giovane Nathan proprio nel momento in cui la famiglia di lei vive un momento di forte declino: il fratello è gravemente malato di AIDS, e tuttavia vuole sposare la fidanzata, e la madre dei due ragazzi, preso atto dell’incombenza dei
debiti, giunge ad una scelta difficile, la vendita del castello di famiglia in Piemonte. Per di più Louise sente forte il desiderio di avere un figlio e coinvolge Nathan in un’operazione di fecondazione artificiale. Louise annuncia al fratello
di essere incinta nel momento in cui lui è ormai in fin di vita. Insomma è la storia di una grande famiglia della borghesia industriale italiana. La storia di una famiglia che va in frantumi, di un mondo che finisce e di un amore che inizia.
La coesistenza dei due momenti estremi, vita-morte, diventa il motore principale per mandare avanti l’intrecciarsi dei destini della famiglia. Nonostante i temi trattati siano molto seri e adulti, quello che colpisce nel film è il tono lieve e molto autoironico che la regista decide di adottare, specialmente nel tratteggiare i personaggi dei due fratelli, due eterni bambinoni cocciuti e viziati, abituati da sempre a giocare a principe e principessa, a non preoccuparsi di problemi quali soldi o malattie. Significativi i temi trattati: dalla concezione della donna alla famiglia, dai rapporti tra fratelli e sorelle a quelli tra genitori e figli, dalla malattia alla religione. La pellicola è da valutare come consigliabile, problematica e adatta per dibattiti.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Mercoledì 16 ottobre, presso l’Università di Pavia il nostro colloboratore Matteo Coggiola, di 24 anni, ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza, con una tesi in Diritto Amministrativo dal titolo “Global administrative law e global administrative regulation. Le Agenzie di rating” ottenendo il voto 110/110 con Lode. Matteo ha ringraziato la Fondazione CRTortona nelle persone del compianto Presidente Boggio Sola e degli attuali amministratori per la Borsa di studio erogatagli annualmente, per meriti accademici, dal 2008 alla laurea.
La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
Cardi in “bagna cadae” Povero, semplice e robusto questo cibo racconta la storia dell antica Via del Sale, che dal mare s’inerpicava nell’entroterra e sulle Alpi. La sua ricetta, ideale per chi non disdegna l’afrore dell’aglio e il salato dell’acciuga, nasce dall’agliata medievale. Una purea di aglio pestato nel mortaio e cotta, che in Liguria ha dato origine al pesto e in Piemonte ha sposato le acciughe. A partire dal Tardo Medioevo, la spillatura del primo vino, ad un mese dalla vendemmia rappresentava l’epilogo felice di un anno di lavoro. Occorreva solennizzare qusta festa con un piatto importante, ricco di rusticità popolare. Preparata nel grande penrolone di rame, annerito dal fuoco in cui cuocevano aglio, olio e acciughe, la bagna cadae era un piatto corale. Una pietanza che offriva un’occasione unica per fraternizzare e per stare in compagnia. Servita bollente, indissolubilmente legata ad un rito di convivialità popolare, questa salsa è la protagonista indiscussa della tavola. Un tempo c’era un solo coccio sistemato al centro, dove i commensali intingevano verdure crude, come i cardi, com’era in uso nel Tortonese.
Ingredienti per 4 porzioni 800 gr di cardi, 200 gr di aglio, 50 gr di acciughe sotto sale, 3 di di olio extravergine d’oliva, succo di limone, latte q.b. Preparazione Spellate gli spicchi d’aglio, sfilare loro l’anima, adagiateli in un recipiente di coccio e annegateli nel latte. La notte ruberà all’aglio i geni maligni e lo addomesticherà ai palati più delicati, senza tradire l’antica originalità del piatto. Pulite i cardi sfogliandoli e togliendo con la lama del coltello i filamenti delle foglie esterne. Tagliateli a pezzetti, tuffandoli in acqua acidulata, perché non anneriscano. Cuocete i cardi in acqua salata per circa un’ ora, finché non saranno teneri. Intanto l’aglio tagliato a fettine, messo nella pentola di coccio a fuoco lento, unito a sale, acciughe e olio, andrà ad amalgamarsi a fine cottura, caldissimo, senza mai friggere. La bagna cadae è così pronta per essere servita nelle moderne ciotole di coccio, rese calde dal moccolo di una candela nella parte inferiore, per essere gustata con i cardi e con ogni tipo di verdure.
IL POPOLO
SPORT E TEMPO LIBERO
Giovedì 31 ottobre 2013
BASKET A2 DONNE - 3^ GIORNATA
ECCELLENZA Girone A - 9^ giornata
L’OltrepoVoghera corre solo FENEGRO’ 1 OLTREPOVOGHERA 2 (primo tempo 0-0) MARCATORI: 29’ st Wade (F), 44’ st Di Placido (OV), 49’ st Balacchi. FENEGRO’: Nicosia, Candolini, Galli, Beltrami (30’ pt Brenna), Corti (13’ st Clerici), Bello, Ciapessoni, Taroni, Wade, Schiavano, Loo Speziali (1’ st D’Aversa). A disp.: Gandola, Papis, Gualtieri, Vertemati. All. Papis. OLTREPOVOGHERA: Gaione, Cigagna (25’ st Bruscaglia), Celori, Vercesi, Balestra (37’ st Mauri), Di Placido, Coccu, Balacchi, Farina, D’Aniello, Di Gennaro (9’ st Panigada). A disp.: Mantovani, Versuraro, Mauri, Bruscaglia, Moltini, Pezzotti. All. Visca. ARBITRO: Simonini di Legnano.
FENEGRO’ (CO) - Un rigore trasformato da Balacchi in pieno recupero regala all’OltrepoVoghera la terza vittoria stagionale in trasferta (dopo Verbano e Legnano) e la testa solitaria della classifica. La formazione di Visca rischia tantissimo sull’insidioso terreno del Fenegrò. Nel primo tempo l’OltrepoVoghera appare un po’ bloccato e allo stesso tempo sorpreso dal pressing dei padroni di casa che, pur non costruendo clamorose palle-
gol, mantengono il predominio del centrocampo. L’occasione migliore capita comunque a Di Gennaro, che però sbuccia la sfera (24’). Nella ripresa l’OltrepoVoghera fatica ancora a fare la partita. Pur cercando di affondare i colpi, soprattutto dopo l’ingresso di Panigada. La gara rimane in perfetto equilibrio sino alla mezzora. Poi succede di tutto. Wade porta in vantaggio il Fenegrò al 29’. L’OltrepoVoghera resta in
dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Vercesi (33’) che commette fallo in area su Schiavano. Lo stesso Schiavano si presenta sul dischetto, ma Gaione intuisce e respinge la conclusione, salvando i suoi dal possibile 2-0. Quindi l’OltrepoVoghera reagisce e trova prima il pari con Di Placido (44’) e quindi il 2-1 su rigore con Balacchi (49’). Nell’occasione Galli si becca il rosso per fallo di mano e da ultimo uomo. Proteste e scaramucce a fine gara. CLASSIFICA: OltrepoVoghera* punti 22; Trezzano 21; Legnano 20; Verbano* 14; Sestese* 13; Solbiasommese*, Magenta 11; Vigevano*, Fenegrò, Vergiatese, Pro Vigevano Suardese 10; Sant’Angelo** 8; Arconatese*, Atletico San Giuliano*, Villanterio 8; Bustese** 7; Union Villa Cassano 3. (* una in meno, ** due in meno).
SERIE D Girone A - 9^ giornata
La Novese guadagna tre punti NOVESE FOLGORE (primo tempo 0-0)
2 1
MARCATORI: 55’ e 88’ Bortolotto (N), 92’ Pinelli (F) su rigore. NOVESE: Canalicchio, Ciccomascolo, Pernice, Firriolo, Fasano, Borghetti, Bortolotto (88’ Begolo), Ulloa, Zirilli, Ponsat (49’ Nanci), Corso (49’ Carboni). A disposizione: Di Pierri, Tassoni, Lombardi, Sorci, Catenacci, Muceli. All. Banchieri. FOLGORE CARATESE: Sperduti, Bosisio (46’ Brumana), Sorrentino (85’ Cesana) Bigoni, Crippa (58’ Raiola), Dallera, Barzotti, Rota, Pinelli, Evola, Conci-
na. A disposizione: Logofatu, Guglielmetti, Zorloni, Sciannamea, Marrone, Semeraro. All. Bacci. ARBITRO: Ledda di Cagliari. NOVI LIGURE - Una doppietta di Enrico Bortolotto regala alla Novese tre punti, indispensabili per rimanere agganciati alle prime posizioni della classifica. La Folgore Caratese accorcia le distanze in pieno recu-
pero, al termine di una partita sempre condotta dai ragazzi di Banchieri. Dopo la sconfitta della settimana precedente a Rapallo, i bianco celesti sono determinati sin dai primi minuti di gioco. Gli ospiti si arroccano in difesa e così per vedere la prima rete passano 55 minuti. Calcio d’angolo, sponda per Bortolotto che di testa porta in vantaggio i suoi. L’undici di Bacci si scopre alla ricerca del pari e viene infilzato in contropiede da
Bortolotto che recupera palla ai trenta metri e con un gran tiro trova l’angolino alla destra di Sperduti. Nel finale, Canalicchio tocca Pinelli in uscita, l’arbitro punisce l’intervento con il rigore. E’ lo stesso Pinelli a trasformare dal dischetto. Al terzo minuto di recupero Borghetti salva sulla linea un pallone vagante a seguito di una mischia in area. CLASSIFICA: Vado 21; Caronnese 18; Giana 17; Borgosesia 16; Novese 15; Chiavari, Lavagnese, RapalloBogliasco e Chieri 13; Albese 11; Valle d’Aosta 10; Asti 9; Derthona e Santhià 8; Pro Dronero, Verbania e Sestri Levante 7; Folgore Caratese 6.
SERIE D Girone A - 9^ giornata
Il Derthona cede alla capolista VADO DERTHONA
3 2
RETI: 17’ Zuolaga, 30’ Lamantia (aut), 7’ st Serlini, 35’st Mussi, 38’st Arcidiacono VADO: Dondero, Condorelli, Fabris, Rondinelli, Gallotti, Barone, Arcidiacono, Zuolaga, Amodeo, Bottiglieri, Soragna. All. Fresia DERTHONA: Lamantia, Zefi, Mazzocca, Camussi, Tignonsini, Dell’Aera, La Caria, Carru, Mussi, Chirico, Serlini. All. Scarnecchia ARBITRO: Bertolino di Perugia VADO - Un Derthona giovane e battagliero perde sul campo della capolista, “aiu-
Il centrocampista Bruno La Caria (foto Cappelletti)
tata” almeno da un episodio poco chiaro. La squadra di Scarnecchia parte male ma gioca un secondo tempo brillante ed al termine dei novanta minuti avrebbe meritato di uscire dal “Chitto-lina” almeno con un punto. La gara si sblocca al 17’ grazie al giovane Zuolaga, ex delle giovanili del Genoa, che parte dalla trequarti e dopo uno slalom ubriacante penetra in
area e batte Lamantia. I leoncelli faticano a reagire ed al 30’ subiscono il raddoppio in una circostanza poco chiara: il portiere Lamantia blocca a terra un cross insidioso di Condorelli ma secondo l’arbitro nella ricaduta si trascina la palla in rete. Nonostante le proteste dei ragazzi di Scarnecchia l’arbitro assegna la rete “fantasma” ai padroni di casa. Nella ripresa si vede un campo un Derthona diverso, determinato a cercare la rete per riaprire la gara: il goal arriva al 7’ grazie al giovane Serlini che si accentra e supera Dondero con una botta secca. In campo si vede tanto Derthona che continua a premere e a rendersi pericoloso. Al 30’ un diagonale di Zefi sfiora il palo. Il pareggio arriva al 35’ grazie ad
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una punizione magistrale del bomber Mussi che, dal limite, batte Dondero con una parabola perfetta. Dopo pochi minuti però arriva la rete della vittoria dei padroni di casa ad opera di Arcidia-cono. Anche questo goal viene contestato dai Leoncelli per una presunta posizione di fuorigioco da parte di 2 giocatori del Vado ma il signor Bertolino convalida la rete. Al 90’ in casa Derthona rimane tanto amaro in bocca anche se rimane la buona prova dei ragazzi di Scarnecchia nella ripresa. Un punto nelle ultime 3 gare rendono la classifica preoccupante: domenica prossima la squadra tortonese dovrà fare punti nello scontro diretto contro la Pro Dronero in trasferta. Domenico Cremonte
Nuova vittoria del Broni
CREMA BRONI
55 67
TEC-MAR CREMA: Zagni 12, Capoferri 9, Castorani 2, Caccialanza 11, Gibertini 2, Rizzi 10, Picotti 9. N.e. Scarsi, Sforza, Cerri. All. Visconti. OMC CIGNOLI BRONI: Bergante 2, Zamelli 2, Besagni, Accini 8, Carù 9, Borghi 7, Corradini 3, Zampieri 9, Bona 11, Laterza 16. All. Giroldi. NOTE: Primo tempo 30-29 (parziale quarti 17-17, 1312, 8-15, 17-23). CREMA - Dopo Ancona, Broni espugna anche il campo di Crema. Seconda vittoria consecutiva che rilancia le ambizioni della formazione oltrepadana. La squadra di Giroldi è un diesel: nelle battute iniziali prende le misure delle avversarie, poi nella ripresa inserisce il turbo e non si fa distrarre neppure dal black out che manda in panne l’impianto di illuminazione, con stop di 15 minuti. Il primo tempo è estremamente equilibrato, divertente, con le due formazioni che si sono affrontate a viso aperto e senza timori riverenziali. Buona partenza della Omc Cignoli che piazza un mini break di 5-0, poi le padrone di casa rientrano. Le ospiti rimangono comunque sempre avanti di 3-4 punti (7-10 al 5’). La TecMar mette la testa fuori dal guscio al 9’ (14-12). Il secondo quarto è un copia
incolla del precedente. I tecnici hanno preparato in ogni dettaglio questo importante incontro: le ragazze sono molto attente ed offrono uno spettacolo gradevole agli appassionati giunti al “PalaCremonesi” per l’atteso derby lombardo della conference Centro. Al 15’ il tabellone dice 23-23: perfetta parità. A 40 secondi dalla sirena del primo tempo, Crema raggiunge il suo massimo vantaggio (30-27) ma Broni accorcia subito le distanze. Si va al riposo con la formazione di Visconti avanti di una sola lunghezza (30-29). Broni riparte forte nel terzo quarto, mettendo molta pressione sull’attacco delle padrone di casa, che trovano il primo canestro solo sul 3730 in favore della Omc. Le ospiti mantengano 6-7 punti di vantaggio sino alla fine del periodo. All’inizio del tempo conclusivo, Carù e compagne danno un altro strappo, portandosi sul 3848 (32’). In quel momento le luci della palestra si spengono improvvisamente: il gioco rimane fermo circa un quarto d’ora. Il tempo necessario perché le lampade possano raffreddarsi e poi riaccendersi. Questo non distrae Broni, anche se tre bombe consecutive di Caccialanza riportano Crema a –5, con palla in mano. Corradini ruba la sfera e in contropiede chiude definitivamente la partita. Poi nel finale super stoppata di Laterza, lancio lungo per Carù che mette il sigillo alla vittoria. Franco Scabrosetti
HOCKEY IN LINE SERIE A 1^ - 2^GIORNATA
Sospeso il derby con Novi MONLEALE - Il derby Monleale - Novi Ligure, valido per la seconda giornata del massimo campionato nazionale di hockey in-line, è stato sospeso per condensa, a causa di una serie di concomitanze meteorologiche (forte piovosità degli ultimi giorni, seguita da vento di scirocco e temperature esterne molto alte). In questi casi, la federazione prevede che l’incontro venga disputato in una nuova data, che sarà comunicata nelle prossime ore. Al momento della sospensione il Monleale era in van-
taggio per 2 a 0, grazie alle reti di Bartheldy e Moro. Nella prossima giornata, in programma il 9 novembre, il Monleale farà visita agli Asiago Vipers, mentre il Novi Ligure ospiterà i campioni d’Italia del Milano Quanta. C L A S S I F I C A : Milano Quanta, Ghosts Padova 6; Mammuth Roma, Cittadella 4; Diavoli Vicenza 2; Novi Ligure*, Monleale* 1; Asiago Vipers, Cus Verona, Molinese 0. (* una partita in meno).
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