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TORTONESE
Ritorna al Civico la stagione per ragazzi e giovani
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OLTREPO’
Si apre oggi al centro fieristico “Dolci Terre di Novi”
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Primarie e non solo Il sindaco Robbiano e l’on. Lovelli a Roma con gli operai
CON QUALE SQUADRA? di Francesco Bonini Bersani vince il ballottaggio del centro-sinistra con largo margine. Il fatto, pur largamente previsto e prevedibile, dovrebbe avere un effetto di assestamento. Allontana la pur necessaria prospettiva di un big-bang degli schieramenti e potrebbe garantire alla cosiddetta seconda Repubblica un “tempo supplementare” di una ulteriore (forse breve) legislatura. La riforma elettorale, tanto invocata a parole, infatti sembra in questo momento più lontana e la prospettiva sembra, a parti inverse, quella del 2008, con una vittoria annunciata. Tuttavia, qui cominciano le incognite, numeriche e politiche. Quelle numeriche sono legate alla difficoltà di prevedere la composizione del Senato, legata alle diverse dinamiche regionali, anche in caso di voto con l’attuale sistema e di affermazione dello schieramento guidato da Pier Luigi Bersani (classe 1951). Quelle politiche richiamano il profilo dell’offerta politica per quella parte maggioritaria dell’elettorato, tra il 60% e il 70% che certamente non voterà per lo schieramento Bersani. Il M5S di Grillo (classe 1948) arriverà davvero almeno al 15%, man mano che l’elettorato conoscerà meglio i cosiddetti “grillini”? È certo, comunque, che la migliore pubblicità per il M5S continua a essere quella offerta dalle forse politiche cosiddette “tradizionali”, incapaci di decidere sulle questioni che per l’elettorato sono le più sensibili, i conti e i costi della continua a PAGINA 4
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L’Ilva non chiude e Novi per ora è salva
Pinarolo Po, una nuova unità nella casa di riposo
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Primo piano E adesso va di moda la green economy PAGINA 6
Attualità Chiesa e IMU: basta alle incomprensioni PAGINA 10
Un luogo, una storia In Oltrepò c’è il posto dei tartufi PAGINA 13
Venerdì 30 novembre la trattativa tra governo, amministratori locali e parti sociali ha prodotto un decreto legge che, pur salvaguardando le esigenze di sicurezza ambientale, permetterà la continuità della produzione. SERVIZIO A PAGINA 25
EVENTI E CULTURA / PAG. 17
Nel giornale C’è aria di Natale, i primi appuntamenti NELLE PAGINE INTERNE
VOGHERA / PAG. 8
Proseguono i lavori per Un rete ecologica tra il Museo Diocesano di Arte Sacra pianura e montagna Proseguono a pieno ritmo i lavori di realizzazione del Museo Diocesano, ospitato nell’ala ottocentesca del Seminario. Il secondo dei tre lotti, nei quali è suddiviso il recupero e la trasformazione a Museo dell’edificio, sono in via di ultimazione. La struttura, che ospiterà anche la Biblioteca e l’Archivio, diventerà un importante riferimento culturale per il territorio tortonese e non solo.
Appennino Pavese e Pianura Padana non sono più così “lontani”. Grazie ad un ambizioso progetto ecologico, che vede il Comune di Voghera come ente capofila e la partecipazione di molti importanti partner pubblici e privati e soprattutto in virtù di un ingente finanziamento erogato dalla Fondazione Cariplo, la valorizzazione ambientale di questi due territori potrà diventare realtà.
Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
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VITA DELLA DIOCESI
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Don Claudio Doglio al Mater Dei continua la catechesi sui testimoni della Fede
NOTIZIE DIOCESANE
Maria, la credente che si è fidata di Dio La Festa dell’Immacolata In Seminario sabato 8 dicembre
TORTONA - “Maria avanzò nella peregrinazione della fede”: così scrivono i Padri Conciliari (Lumen gentium, n.58) e così don Claudio Doglio intitola il proprio intervento di catechesi biblica del 26 novembre, lasciandosi, appunto, guidare dalla riflessione contenuta nella Costituzione dogmatica sulla Chiesa, uno dei Documenti più ricchi del Concilio Vaticano II. I Padri conciliari, infatti, inseriscono la riflessione biblico-teologica su Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa; Maria, primizia dell’umanità salvata, è “figura” della Chiesa, poiché nella sua persona è rappresentato ciò che la Chiesa deve essere. E Maria, la credente, non manifesta una fede statica, è pellegrina nella fede, in atteggiamento costante di fiducia, di assenso ed obbedienza; per questo Maria è detta beata, perché ha creduto nel Signore, ha ascoltato la Sua Parola e l’ha trasformata in vita. Tra i quattro evangelisti, il cantore di Maria è Luca che, già dal I capitolo della sua redazione evangelica, presenta Maria come il modello del discepolo. Il racconto lucano è un testo teologico; noi diciamo “annunciazione”, ma si tratta, in verità, di una vera e propria vocazione: l’angelo mandato da Dio chiama Maria e chiede il suo personale consenso al progetto di Dio. Il modello letterario su cui Luca costruisce il testo è veterotestamentario: nel Libro dei Giudici, al capitolo 6, si narra la vocazione di Gedeone attraverso uno schema che non facciamo fatica a ritrovare nel brano di Luca. All’evangelista interessa presentare il coinvolgimento e la disponibilità accogliente di Maria; manca, allora, la cronaca, non c’è descrizione di spazio e tempo: è un dialogo tra la voce di Dio e la risposta umana e Maria è un essere umano libero, nulla la obbliga a dire il proprio “si”. La formula del saluto che Luca mette in bocca all’angelo inizia
Josè De Paez (1720-1790), Tota Pulchra, 1770
con un invito alla gioia: “rallegrati”, dice l’angelo, perché sei stata trasformata dalla Grazia. Luca scrive in greco e qui usa una specifica voce verbale che è improprio tradurre con il consueto “piena di grazia”; il verbo indica, infatti, un evento passato che perdura nel tempo come condizione abituale e questo è il riferimento biblico del dogma dell’Immacolata Concezione (Papa Pio IX, 1854): Maria è scelta da Dio già dalla nascita e nasce senza peccato originale, quindi
Maria, come Eva, è assolutamente libera nella risposta al progetto di Dio, ma Eva ha risposto di no, mentre Maria ha detto “si”. Il saluto prosegue, poi, con una frase non frequente nei testi biblici: “il Signore è con te” è detto a Mosè, Giosuè, Gedeone… importanti condottieri e Maria resta turbata: io, ragazza di una terra di periferia cosa c’entro con questo saluto? E l’angelo, allora, la invita a non avere paura: Maria ha ottenuto l’approvazione del Signore e concepirà un
bambino che diventerà re ed il suo regno durerà per sempre. “Come avverrà questo?” chiede la giovane donna ed è richiesta di chiarimento poiché quel “non conosco uomo” va inteso in modo molto profondo: Maria ha accettato le nozze, poiché quello era il destino delle donne nel contesto storico e culturale dell’antico Israele, ma in cuor suo ha scelto la verginità, non solo quella fisica, ma quella verginità totale che è la piena consacrazione al Signore. E l’angelo spiega che in lei maternità e verginità non saranno in opposizione: il Figlio nascerà in modo speciale, grazie all’intervento dello Spirito; a questo punto Maria risponde con un atto di fede: “eccomi, sono la serva del Signore” e nel linguaggio biblico “servo di Dio” è titolo onorifico: ho capito che mi chiedi di collaborare con il Signore, accetto e sono proprio contenta che avvenga di me ciò che tu hai detto. E allora Maria “si alza” non perché fosse seduta, ma perché risorge: ha accolto la Grazia, la sua vita ora è rinnovata; Maria si mette in cammino verso la casa della parente Elisabetta che tutti dicevano sterile ed ora aspetta un figlio, poiché nulla è impossibile per Dio. Elisabetta, ispirata dallo Spirito, chiama Maria “madre del mio Signore”, perché Elisabetta sa che ciò che l’angelo ha annunciato si è già compiuto e l’atto di fede di Maria è coinciso con il concepimento di Gesù: Maria, dunque, dà carne alla Parola poiché è intimamente legata a Dio in atteggiamento di affetto ed obbedienza. Per tutto il resto della sua vita Maria è stata discepola: ha seguito il Figlio, ha meditato nel proprio cuore i fatti dell’esistenza, li ha saputi leggere alla luce della Parola, non ha mai smesso di fidarsi di Dio, neanche nel momento della croce… per questo Maria è beata e per questa sua grande fede, senza trasformarla in una dea, noi la guardiamo come modello. Patrizia Govi
Mons. Marco Doldi è il nuovo Vicario Generale della Diocesi di Genova GENOVA - Giovedì 29 novembre, durante l’incontro mensile del Clero in Seminario, predicato dal nostro Vescovo Mons. Martino Canessa, il Cardinale Arcivescovo Mons. Angelo Bagnasco ha annunciato il nome del nuovo Vicario Generale della Diocesi di Genova nella persona di Mons. Marco Doldi. Nato a Genova nel 1965, ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Lateranense (1993), il Dottorato in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana (1996) e il Master in Bioetica presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II e presso l’Istituto di Bioetica Univer-
sità Cattolica del Sacro Cuore (1998). È preside della Sezione di Genova della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (dal 2001), collaboratore del “Servizio d’Informazione Religiosa” (SIR) della Conferenza Episcopale Italiana (dal 2001) e prevosto della Basilica delle Vigne dal 2004. Membro della Commissione Teologica Internazionale (dal 2009) e Vicario Episcopale per l’Evangelizzazione (dal 2009). A sostituire Mons. Marco Doldi come parroco alle Vigne è stato chiamato Mons. Nicolò Anselmi che è già stato delegato nazionale per la Pastorale Giovanile.
La tradizionale festa dell’Immacolata, patrona del nostro Seminario, sarà celebrata come sempre con particolare solennità sabato 8 dicembre. Sono invitati tutti i parenti dei nostri seminaristi. Nella cappella il Vescovo presiederà la solenne celebrazione eucaristica alle ore 11. Durante il sacro rito Matteo Fiorani riceverà il ministero del Lettorato. L’associazione Serra Club si farà cura di tutta la festa che si concluderà con il pranzo.
O.F.T.A.L. diocesana
I prossimi appuntamenti prima del Natale - Sabato 8 dicembre nella parrocchia di San Nicolò, a Novi Ligure, don Stefano Ferrari celebrerà la S. Messa Oftaliana. - Domenica 9 dicembre a Castellar Guidobono si svolgerà invece la Giornata lourdiana dell’O.F.T.A.L. con i malati. Alle ore 11 sarà celebrata la S. Messa. Seguirà il pranzo comunitario.
Per le prenotazioni è possibile rivolgersi presso le segreterie. - Venerdì 14 dicembre, a Pontecurone, nella chiesa di S. Francesco, alle ore 21, si terrà il tradizionale scambio degli auguri di Natale dell’O.F.T.A.L. Sarà presente il Vescovo Monsignor Martino Canessa insieme al presidente Pierpaolo Boffi e Mons. Marco Daniele.
Giovedì 13 dicembre in Seminario
Preghiera per le vocazioni Giovedì 13 dicembre, alle ore 21, nella cappella del Seminario di Tortona, si terrà l’incontro mensile di preghiera e adorazione per le vocazioni, guidato dal nostro Vescovo.
Nuova nomina
Don Angelo Vennarucci nella Pastorale Giovanile In seguito alla nomina a parroco di Serravalle, don Francesco Larocca lascia il suo incarico nella Pastorale Giovanile. Mons. Vescovo ha chiamato a succedergli don Angelo Vennarucci, che conserva il ministero di parroco della Pieve di Novi Ligure. Don Angelo affiancherà don Enrico Bernuzzi e don Claudio Baldi che continuano il loro impegno accanto ai giovani della Diocesi.
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 10, martedì 11, mercoledì 12, giovedì 13 e venerdì 14 dicembre dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it
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Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
VITA DELLA CHIESA
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Motu Proprio sulle norme per le iniziative bisognose delle comunità cristiane
Primarie e non solo
Il Papa: “La carità è espressione della natura della Chiesa”
Con quale squadra?
I credenti in Cristo hanno ricevuto il comandamento nuovo dell’amore (cfr 1Gv 15,12) e sono chiamati a offrire all’uomo non solo un aiuto materiale, ma anche un ristoro e la cura dell’anima. Benedetto XVI richiama pastori e fedeli affinché l’impegno caritativo sia vissuto, per così dire, a tutto tondo. Lo ha fatto recentemente attraverso il documento”De caritate ministranda”. Uno dei punti centrali è: “Nell’attività caritativa, le tante organizzazioni cattoliche non devono limitarsi ad una mera raccolta o distribuzione di fondi, ma devono sempre avere una speciale attenzione per la persona che è nel bisogno”. C’è dunque un volto specifico della carità cristiana, che fa sì che gli interventi umanitari della Chiesa non siano semplici, seppure meritevoli, opere assistenziali. Le iniziative organizzate nel settore della carità sono espressione di una virtù, che è teologale, perché ha in Dio la sua origine e il suo compimento; una virtù che conduce a vedere nell’altro non solo un proprio simile, ma un figlio di Dio. Una virtù che conduce a occuparsi non solo di provvedere al pane materiale, ma anche a quello spirituale, ugualmente necessario. In questo senso l’azione caritativa ha il sapore della testimonianza e dell’annuncio del Vangelo di Cristo. La carità spinge ad andare verso l’altro, spinti dal pensiero che Cristo ha amato per primo. Inoltre, chi è impegnato nelle opere caritative ha un compito anche nei confronti della comunità ecclesiale
di appartenenza, un compito pedagogico. Si tratta di favorire “l’educazione alla condivisone, al rispetto e all’amore secondo la logica di Cristo”. Nella Chiesa non esistono specialisti della carità, quasi fossero delegati a questo compito specifico, ma tutti devono ugualmente sentirsi impegnati nella condivisone ed anche nel retto uso dei beni materiali. La sobrietà e il risparmio possono essere imposti dalle circostanze della vita, ma ancora prima dalla logica dell’universale destinazione dei beni della terra. Nel piano provvidenziale di Dio tutti gli uomini devono avere uguale accesso ai beni di questo mondo e il superfluo, cioè quello che eccede rispetto al giusto soddisfacimento delle proprie necessità, di per sé, è dell’altro, del prossimo, cui manca e per questo, se non può essere condiviso immediatamente, almeno va rispettato. Sapersi accontentare di quello che si ha, non fare sprechi, vivere sobriamente sono forme di amore
per chi ha meno e una testimonianza cristiana, oggi attesa da molti. Il servizio della carità, insieme all’annuncio della Parola di Dio e alla celebrazione dei Sacramenti, appartiene all’intima natura della Chiesa e, pertanto, rientra tra i compiti e le responsabilità dei vescovi. Su che cosa devono vigilare i vescovi? Nella parte dispositiva del “motu proprio”, Benedetto XVI chiede che essi curino che le attività caritative svolte dai fedeli “mantengano vivo lo spirito evangelico” (art. 6) che, ad esempio, conduce a vedere nel bisognoso Cristo stesso. Ancora è dovere dei vescovi e dei parroci e sacerdoti che collaborano con loro “impedire che attraverso le strutture parrocchiali o diocesane vengano pubblicizzate iniziative che, pur presentandosi con finalità di carità, proponessero scelte o metodi contrari all’insegnamento della Chiesa” (art. 9). A questo proposito occorre ricordare che per la Chiesa la carità non può es-
sere disgiunta dalla verità; questa non è teoria astratta o insieme di principi granitici, ma è un insegnamento e una parola che vengono da Cristo e sono attualizzati dalla Chiesa. La verità è il metro secondo cui servire l’uomo; è la piena comprensione di quello che la persona è ed è chiamata a essere secondo il progetto di Dio. La carità è amore vero, perché pienamente rispondente, non ai desideri propri o del prossimo, ma al bene integrale della persona. Il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza; tutti i fedeli hanno il diritto e il dovere d’impegnarsi personalmente per vivere il comandamento nuovo che Cristo ha lasciato. All’esercizio della “diakonia” della carità la Chiesa è chiamata anche a livello comunitario, dalle piccole comunità locali alle Chiese particolari, fino alla Chiesa universale; per questo c’è bisogno anche di un’organizzazione quale presupposto per un servizio comunitario ordinato, organizzazione articolata anche grazie a espressioni istituzionali. Il “motu proprio” di Benedetto XVI colma anche un vuoto legislativo: se infatti il Codice di diritto canonico parla ampiamente dei compiti del vescovo in ordine all’annuncio della Parola di Dio o in ordine alla celebrazione dei Sacramenti, non lo fa con altrettanta misura per l’attività caritativa, in quanto anch’essa ambito specifico dell’attività episcopale. Marco Doldi
Spazio focolare Parola di Vita «A quanti l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12). Ecco la grande novità annunciata e donata da Gesù all’umanità: la figliolanza di Dio, diventare figli di Dio per grazia. Ma come e a chi viene donata questa grazia? «A quanti lo accolsero» e a quanti lo accoglieranno nel corso dei secoli. Occorre accoglierlo nella fede e nell’amore, credendo in Gesù come nostro Salvatore.
Ma cerchiamo di capire più in profondità cosa significhi essere figli di Dio. Basta guardare a Gesù, il Figlio di Dio, e al suo rapporto con il Padre: Gesù pregava il Padre suo come nel “Padre nostro”. Per lui il Padre era “Abbà”, cioè il babbo, il papà, cui egli si rivolgeva con accenti di infinita confidenza e di sterminato amore. Ma, giacché era venuto in terra per noi, non gli è bastato essere lui in questa condizione privilegiata. Morendo per noi, redimenLE NOSTRE SEDI:
doci, ci ha fatti figli di Dio, sorelle e fratelli suoi, e ha dato anche a noi, tramite lo Spirito Santo, la possibilità di essere introdotti nel seno della Trinità. Cosicché anche a noi è stata resa possibile quella sua divina invocazione: «Abbà, Padre!»: “papà, babbo mio”, nostro, con tutto ciò che essa comporta: certezza della sua protezione, sicurezza, abbandono al suo amore, consolazioni divine, forza, ardore; ardore che nasce in cuore a chi è certo di essere amato.
politica e i conseguenti privilegi. Siamo così, se sottraiamo la quota Lega, che oscilla tra il 5% e il 10%, e i pochi punti della sinistra non coalizzabile, all’area ulteriore, che in Europa omogeneamente fa riferimento al Ppe, ma che in Italia è da una parte ancora legata all’antica leadership di Berlusconi (classe 1936), dall’altro spera in quella di Monti (classe 1943). È un’area fortemente disomogenea, che contiene punte di protesta radicale e pezzi di establishment, e che dunque chiamare “moderata” non è filologicamente esatto. In ogni caso soffre oggi di un drammatico problema di carenza di offerta politica e di leadership. Paradossalmente il suo leader potrebbe essere Renzi (classe 1975), se si giocasse a Risiko e non alla politica italiana. Difficile dunque pensare che nei pochi mesi che ci separano dalle elezioni, la cui data e la cui legge dipende peraltro da diverse variabili anco-
ra incerte, i quesiti sull’offerta politica per questa (maggioritaria) area residua trovino risposta. C’è, però, un’incognita positiva. Viene da quella presenza cattolica che caratterizza tutte le forze politiche attualmente presenti in quella scomposta fetta di arco politico, dall’Udc a Verso la Terza Repubblica, al Pdl nelle sue varie anime e strutture, alle grandi organizzazioni di rappresentanza sociale, che tradizionalmente sostengono elettoralmente un’offerta politica moderata. I tempi ancora ci sarebbero: si attende non tanto un (grande) leader, quanto una abile squadra di lavoro, capace di assumere rischio politico e, dunque, responsabilità di proposta. Purché l’attesa non sia quella icasticamente espressa nel celeberrimo titolo di una famosa opera di Samuele Beckett, che neppure vale la pena di citare, ma che, sessant’anni dopo, è sempre attuale. Francesco Bonini
Matrimoni forzati Un fenomeno sommerso di cui si parla poco ma che è in costante aumento anche in Italia, per effetto delle migrazioni e dei conflitti culturali vissuti dalle seconde generazioni. Si tratta dei matrimoni forzati, quando la donna viene costretta attraverso inganno, violenze o pressioni psicologiche a sposarsi contro la sua volontà. Se in più è una bambina, si parla di matrimoni precoci. Una serie di proposte e raccomandazioni, per prevenire e proteggere le donne che si trovano in questa situazione, sono state fatte lunedì 3 dicembre a Roma durante il convegno “Questo matrimonio non s’ha da fare! Matrimoni forzati. Conoscere il fenomeno per contrastarlo”, organizzato dal Coordinamento pari opportunità della Uil Roma e Lazio. Esistono, infatti, risoluzioni europee cui l’Italia dovrebbe adeguarsi da un punto di vista normativo, stanziando fondi e formando insegnanti e servizi sociali.
Dicembre
«A quanti l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio». Ciò che ci fa uno con Cristo e con lui figli nel Figlio è il battesimo e la vita di grazia che ci viene da esso. In questo passo del Vangelo c’è, inoltre, una parola che svela pure il dinamismo profondo di questa “figliolanza” da realizzare giorno dopo giorno. Occorre, infatti, «diventare figli di Dio». Si diventa, si cresce come figli di Dio, con la nostra corrispondenza al suo dono,
Servizi CISL
continua da pagina 1
di Chiara Lubich
vivendo la sua volontà che è tutta concentrata nel comandamento dell’amore: amore verso Dio e amore verso i prossimi. Accogliere Gesù significa, infatti, riconoscerlo in tutti i nostri prossimi. E anch’essi potranno avere la possibilità di riconoscere Gesù e credere in lui se nel nostro amore per loro scorgeranno un tratto, una scintilla dell’amore sconfinato del Padre. «A quanti l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio».
In questo mese, in cui ricordiamo specialmente la nascita di Gesù su questa terra, cerchiamo di accoglierci reciprocamente, vedendo e servendo Cristo stesso gli uni negli altri. E allora una reciprocità di amore, di conoscenza di vita come quella che lega il Figlio al Padre nello Spirito, si instaurerà anche fra noi e il Padre. E sentiremo affiorare sempre di nuovo sulle nostre labbra l’invocazione fatta propria da Gesù: «Abbà, Padre».
AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
9 Dicembre - II Domenica del Tempo di Avvento
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio” Lc 3,1-6 Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano,
predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano
SAN NICOLA Oggi, 6 dicembre, tutta la Chiesa, cattolica e ortodossa, fa mondo bizantino memoria di San Nicola, un santo venerato in tutto il mondo e e in Occidente, a conosciuto come l’“inventore” di Babbo Natale. San Nicola partire dal Merinacque tra il 261 e il 280 a Pàtara, importante città portuale dione, allora sogdella Licia, una regione oggi appartenente alla Turchia. Della getto a Bisanzio. sua infanzia non si hanno notizie certe, si tramanda che i suoi Le sue spoglie funobili genitori cristiani fossero morti prematuramente. rono conservate a Divenuto erede di un ricco patrimonio, si racconta che lasciò Myra fino al 10la sua città natale e si trasferì a Myra dove fu ordinato sacer- 87. Quando la dote. Alla morte del vescovo di Myra, fu acclamato dal po- città cadde in mapolo come nuovo vescovo. Imprigionato ed esiliato nel 305 no ai musulmani, durante le persecuzioni emanate da Diocleziano, fu poi libe- Bari che era dominio bizantino, organizzò una spedizione di rato da Costantino nel 313 e riprese l’attività apostolica. Non 62 marinai e si impadronì di circa metà dello scheletro del è certo che sia stato uno dei 318 santo. A Bari fu edificata una nuova partecipanti al Concilio di Nicea chiesa e le reliquie furono collocate del 325. Anche se una tradizione sotto l’altare della cripta. Da allora san E’ VENERATO IN TUTTO racconta che durante il concilio Nicola è compatrono di Bari. Anche i avrebbe condannato duramente Veneziani, però, approdarono a Myra, IL MONDO COME l’Arianesimo e addirittura avrebbe e rinvennero una gran quantità di miPROTETTORE DEI BAMBINI preso a schiaffi Ario. Nella Vita del nuti frammenti ossei che furono traslasanto, scritta dal suo primo agioti nell’abbazia di San Nicolò del Lido. E IL SUO CULTO HA CREATO grafo, Michele Archimandrita, ci San Nicola fin dal XVII secolo è consono molti episodi legati alla sua LA LEGGENDA DI BABBO NATALE siderato il protettore dei bambini: esigrande generosità. Uno di questi è steva, infatti, in molti paesi europei quello chiamato delle navi frumenl’uso di mettere degli stivali fuori dalla tarie. Durante una carestia, approporta di casa la sera del 5 dicembre in darono a Mira delle navi provenienti da Alessandria. Nicola modo che il santo potesse riempirli di doni. La venerazione salì su una di queste esortando il capitano a scaricare parte per il santo fu poi importata in America, a New York, dai codel grano. Quando le navi giunsero a Costantinopoli al mo- loni olandesi che lo chiamavano Sinter Klaas, successivamento della misurazione si constatò che veniva sbarcata la mente storpiato in Santa Klaus o Santaclaus che poi è passastessa quantità imbarcata ad Alessandria. Un’altra storia è to a essere Babbo Natale. L’attuale rappresentazione in abito quella che narra di una famiglia povera in cui vivevano tre rosso bordato di bianco pare che abbia avuto origine dal poeragazze che a causa dell’assoluta mancanza di denaro stava- ma “A Visit from St. Nicholas” del 1821 di Clement Moore, no per imboccare la via della prostituzione. San Nicola le che lo descrisse come un signore allegro e paffuto, contrisalvò della perdizione lanciando una notte nel camino della buendo alla diffusione della figura laicizzata di Babbo loro casa dei sacchetti di monete d’oro. Quando divenne ve- Natale. L’immagine ascetica del vescovo a cavallo di un muscovo, fu spesso rappresentato con una lunga barba bianca e lo fu così arricchita di particolari. Agli inizi del ’900, poi, in avvolto in un grande manto. Morì a Myra il 6 dicembre 343. seguito ad una campagna pubblicitaria della Coca Cola diIl culto si diffuse dapprima in Asia Minore. Poi numerosi venne un rubicondo e grande gnomo, alla guida di una slitta scritti in greco e in latino ne diffusero la venerazione nel trainata da renne volanti, carica di doni per i bambini.
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L’esordio del vangelo di questa seconda domenica del tempo di Avvento ha il tono solenne degli annunci ufficiali: nel quindicesimo anno di regno dell’imperatore Tiberio, in quella parte del suo impero di cui si elencano le “province” con i rispettivi governanti e le supreme autorità religiose, Giovanni Battista proclama l’imminente arrivo del Messia atteso da secoli. Di lui e della sua opera, l’evangelista Luca dà dunque le coordinate storicogeografiche, precisando quando e dove egli si è manifestato: un modo per affermare che la figura del Messia o, per dirlo con la parola greca che ci è più familiare, il Cristo - non è stato un frutto della fantasia, un mito: egli è venuto in un tempo e in un luogo precisi, a fare qualcosa di preciso che il seguito del vangelo si cura di esporre. Ma l’esordio dice anche altro: le autorità ricordate sono quasi tutte relative alla regione allora chiamata Palestina, abitata dal popolo che del Cristo era in attesa; tuttavia, la citazione dell’imperatore di Roma e del suo rappresentante locale Ponzio Pilato colloca l’evento in un contesto più ampio, lo inserisce nella grande storia universale. Gli ebrei ritenevano che il Messia sarebbe venuto solo per loro; il Battista afferma subito che non è così, e lo fa citando proprio uno dei protagonisti della storia ebraica, il profeta Isaia: “Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”. Ogni uomo, non solo gli ebrei; ogni uomo, senza distinzione di razze, culture, colore della pelle, posizione nella scala sociale... Si afferma così subito, sin dagli inizi della vita pubblica di Gesù, il valore universale di quello che egli è venuto a compiere. Il suo avvento, in un luogo e un tempo precisi, ridonda a beneficio di tutti gli appartenenti alla specie umana, di ogni luogo e di ogni tempo. Ridonda, ma non come il sole o la pioggia che, lo si voglia o no, riguardano indiscriminatamente tutti; i benefici della salvezza operata da Gesù non sono imposti, ma offerti, e dunque, per essere efficaci, ne richiedono l’accettazione, l’accoglienza. Dio rispetta la libertà che egli stesso ha conferito agli uomini, persino la libertà di rifiutarlo. Quando qualcuno porta un regalo a un altro, se il destinatario non lo rifiuta deve almeno tendere le mani a riceverlo. Se l’ospite che si annuncia è gradito, quanto meno lo si accoglie in una casa pulita. Le mani tese a ricevere il dono di Dio, la pulizia della “casa” in cui accoglierlo sono espresse dal profeta Isaia, ripreso da Giovanni Battista, con un’altra metafora, desunta dalla natura dell’ambiente palestinese. Entrambi, ma anche i loro diretti ascoltatori, ben conoscevano il deserto che comincia appena fuori Gerusalemme e scende sino a Gerico e al Mar Morto, un deserto composto da colline rocciose, che impongono a chi lo attraversa continue salite e discese e giravolte. Ebbene, quel deserto è la mente, è il cuore, è l’anima di chi vive senza Dio: per accoglierlo, occorre spianargli la strada. “Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!” E per farlo, prosegue il sacro testo, occorre riempire i burroni (quali sono ad esempio i vuoti, le tante carenze della nostra umanità), abbassare monti e colli (la nostra superbia, ad esempio, o l’illusione di bastare a noi stessi, di potere far senza di lui), raddrizzare le vie tortuose (gli imbrogli, le menzogne, il ricorso a vie subdole per raggiungere i nostri scopi). Abbiamo imparato a costruire autostrade, diritte e veloci, con i ponti a “colmare” le valli e le gallerie a “spianare” i monti. Il vangelo invita a costruire autostrade anche dentro e intorno a noi.
le letture della domenica Prima Lettura Bar 5,1-9 Salmo Responsoriale Sal 125 Seconda Lettura Fil 1,4-6.8-11
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SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
PRIMO PIANO
Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
DA UNA RECENTE ANALISI DELLA COLDIRETTI EMERGONO DATI INCORAGGIANTI SULL’OCCUPAZIONE IN AGRICOLTURA
E adesso va di moda la green economy pagina a cura di ANTONIO GIORGI
Non ha trovato risonanza sugli organi di stampa una recente analisi della Coldiretti sulla situazione occupazionale in agricoltura, che presenta segnali positivi in controtendenza rispetto all’industria e al terziario penalizzati da problemi che neppure la tanto enfatizzata - e probabilmente altrettanto velleitaria - riforma Fornero pare in grado di risolvere. Per la prima volta da dieci anni a questa parte, osserva Coldiretti, l’agricoltura ha messo il turbo e comincia ad assicurare possibilità di lavoro, tanto che nei campi si aprono prospettive di qualche interesse per chi abbia seriamente intenzione di impegnarsi. Intendiamoci, non è che la crisi generale stia provocando un massiccio rientro nelle campagne, e neppure è ipotizzabile (anzi!) che quella dell’agricoltore torni ad essere l’occupazione più diffusa tra gli italiani come negli anni Trenta del secolo scorso, quando un lavoratore su due era contadino anche perché il regime strizzava l’occhio al mondo rurale e lo stesso cavaliere Mussolini diffidava istintivamente degli operai delle grandi fabbriche, poco controllabili. Il
mondo è cambiato, indietro non si torna, e tuttavia in un contesto di mutamenti socioeconomici traumatizzanti è di conforto apprendere che l’agricoltura è in condizione di creare 100mila posti di lavoro entro i prossimi tre anni, una manna. La cifra è realistica e ragionevole anche per la sua distanza da quel milione di nuovi posti che tempo addietro dovevano scaturire dalla bacchetta magica di un altro cavaliere. Mentre la new economy della globalizzazione e del web ha il fiatone, la green economy, l’economia verde dell’agricoltura, si prende la rivincita come antidoto alla disoccupazione e i giovani sono coinvolti in prima persona nel processo in atto: negli ultimi mesi le imprese degli under 30, soggetti che ormai dopo una serie infinita di disillusioni sembrano snobbare la banca e perfino la multinazionale, sono aumentate a livello nazionale del 4 per cento. Non c’è solo voglia di mettere in piedi un agriturismo (nel 2011 erano 20.413, cioè 440 in più rispetto all’anno precedente), c’è davvero una diffusa volontà di misurarsi con la pratica della coltivazione e del-
l’allevamento, pur nella consapevolezza dei rischi e della fatica, perché come ben sa chi è del mestiere “la terra è bassa”, e bisogna piegare la schiena. Al di là del riferimento al contesto nazionale implicito nell’analisi della Coldiretti, va detto che della propensione verde dei giovani si colgono chiari segnali nei nostri territori. In pianura è ormai relativamente bassa la percentuale degli agricoltori ultrasessantenni e significativa è invece quella dei capi azienda in possesso di laurea o di diploma, che tanto nell’Alessandrino quanto nel Pavese sono ormai tra il 20 e il 30 per cento. Interessante è il dato relativo alle superfici aziendali, 16 ettari di media in Piemonte (erano 5 nel 1970), quasi 18 in Lombardia, segno che i giovani agricoltori crescono sia di numero sia di capacità di produrre e di stare sul mercato grazie ad accorpamenti ed acquisizioni di terreni. Con tutto questo siamo distanti dalla media europea (23,8 ettari) e dalla situazione reale di altre agricolture: 46 ettari per le aziende tedesche, 52 per quelle francesi, addirittura 54 nel Regno Unito. Ma se da un lato il numero dei coltivatori, complice il rinnovato interesse dei giovani, è destinato a crescere e dall’altro si assiste al progressivo ampliamento delle superfici aziendali, ecco evidenziarsi il primo e forse il più importante di una serie di ostacoli che si mettono di traverso rispetto alla voglia di ritorno alla terra. Già, la terra, merce sempre più rara, preziosa (un ettaro di vigneto specializzato può toccare valutazioni milionarie) e contesa, un bene a rischio di esaurimento.
Per fare agricoltura professionale come è negli obiettivi degli under 30 (e non solo nei loro, in verità), ci vogliono terreni produttivi, non le aree marginali non richieste perché non si saprebbe cosa farne, ma i dati statistici sono impietosi: l’estensione di terreno agricolo, le aree fertili suscettibili di essere messe a coltura, è scesa negli ultimi 40 anni da 18 a 13 milioni di ettari (o se vogliamo da 23 a 13 in cento anni, la sostanza è la stessa per un Paese che ha una superficie totale di 30 milioni di ettari, 301mila chilometri quadrati). Chi “mangia” il suolo? Il cemento e l’asfalto, che ogni giorno divorano 100 ettari di terra e dal 1970 si sono impossessati di una superficie uguale a quella della Liguria, della Lombardia e dell’Emilia messe insieme. Adesso il governo corre ai ripari, un disegno di legge del ministro per le politiche agricole Catania punta a frenare il consumo del suolo anche nell’ottica di una migliore gestione del territorio per contenere il rischio dissesto. L’iter del provvedimento si annuncia tuttavia complesso, e intanto incombe la fine della legislatura con quello che ne consegue. L’inversione di rotta non pare dunque dietro l’angolo. Ovviamente chi comincia a fare agricoltura ha bisogno non solo di terra ma anche di formazione, di credito, di politiche che non siano di ostacolo ma di incoraggiamento. Gestire una impresa agricola richiede accanto alla vocazione una formazione specifica, a meno che uno non voglia improvvisare andando incontro ad un disastro certo. Un tempo il contadino apprendeva empiricamente dal padre le nozioni per l’agire quotidiano. Oggi
l’agricoltore deve essere un tecnico di alta specializzazione al quale spesso un diploma non basta, un professionista che trova nella laurea in scienze agrarie o in una equivalente il passaporto per il successo nella green economy, tanto che sono sempre più numerosi i giovani imprenditori laureati in università chiamate a loro volta ad aggiornare i corsi di studio per sfornare operatori aperti all’innovazione. L’esempio della facoltà piacentina della Cattolica è emblematico. Capitolo delicato è poi il credito. Il capitale impiegato in agricoltura offre generalmente un rendimento basso, non competitivo con altre forme di investimento, ma costante, non soggetto ai capricci dei mercati finanziari. Assicurare ai giovani il denaro per avviare l’attività e per la conduzione dell’impresa può essere, per chi dispone di soldi, una forma interessante di messa a frutto dei risparmi. Si diceva delle politiche per il settore. Basterebbe poco: meno burocrazia e scartoffie, meno lacci e laccioli, meno norme assurde di ardua interpretazione e problematica
applicazione, e sull’altro piatto della bilancia una cosa che sollecitano da una vita tutti i settori dell’economia: la libertà di intraprendere, la vera radicale e innovativa riforma di cui ha bisogno un Paese che – si scopre adesso con finta meraviglia – non cresce più da 20 anni. Una politica che liberi la voglia di intraprendere di quei 100mila che in campagna possono trovare un’occupazione e un futuro deve comunque fare i conti con le scelte fiscali. Come sostengano la green economy le recenti disposizioni relative all’Imu sui fabbricati rurali e sui terreni dovrebbe spiegarcelo qualcuno dei tecnici che le ha volute. Quando una azienda delle nostre parti che l’anno scorso ha pagato una manciata di euro di Ici (troppo pochi, certo) si trova ora a sborsarne qualche migliaio, viene da domandarsi in quale modo possa svilupparsi una attività economica che non chiede incentivi di tipo assistenzialistico (sono proprio i giovani a non volere quell’agricoltura assistita che l’Italia e l’Europa hanno conosciuto nel passato), ma solo una tassazione non oppressiva.
Giovedì 6 dicembre 2012
Concessionaria
VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705
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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI
SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 810,30-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11;
Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 6 al 12 dicembre 2012 Giovedì 6: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Venerdì 7: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Sabato 8: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Domenica 9: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Lunedì 10: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Martedì 11: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Mercoledì 12: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436)
A Pinarolo Po si potranno seguire i malati post acuti
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STRADELLA - VALLE STAFFORA Edicole aperte domenica 9 dicembre 2012 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 9 dicembre 2012 (Turno H): TAMOIL via F. Parri 7 tang. Voghera-Casteggio; TAMOIL, via Piacenza 12.
Con l’Arca degli animali
Inaugurata la nuova unità della casa di riposo Una serata per “Fido” PINAROLO PO - E’ stata inaugurata sabato mattina la Rsa-Hospice San Francesco di Pinarolo Po. Il nastro è stato tagliato da Pierina Novelli, di Verrua Po, ospite della struttura. Alla cerimonia non hanno voluto mancare l’assessore regionale alla Famiglia Carolina Elena Pellegrini, accompagnata dal consigliere regionale Giuseppe Villani, il direttore generale dell’Asl di Pavia Alessandro Mauri, l’assessore provinciale Francesco Brendolise, il presidente della Società Cooperativa Sociale per Azioni Marco Santoro, il sindaco di Pinarolo Po Cinzia Gazzaniga e il Vescovo di Tortona Mons. Martino Canessa che ha impartito la benedizione dell’Hospice, unità dedicata ai malati terminali. Presenti anche i vertici della Rsa tra cui il direttore generale Paolo Sacchi. Dopo l’inaugurazione, si sono alternati gli interventi delle autorità presenti che hanno voluto rendere omaggio ad una struttura nata dalla collaborazione tra istitu-
zioni centrali e locali e che si fonda sulla capacità e professionalità degli operatori. “La San Francesco Srl, che è l’ente gestore della struttura, ha presentato un progetto sperimentale di degenza socio sanitario assistenziale che è stato finanziato dalla regione Lombardia. – ha detto il direttore Paolo Sacchi – Un progetto che permette di assistere i soggetti post acuti: quelle persone dimesse
che devono ancora essere seguite”. Il potenziale ospite sarà valutato da una èquipe multidimensionale ad hoc costituita. Sarà poi messa a disposizione della famiglia e del soggetto fragile una nuova figura di infermiere professionale: il care manager. Seguirà il paziente dai due giorni antecedenti la dimissione fino ai sei mesi successivi dopo il rientro a domicilio. Questo
soggetto visita la famiglia e ne capisce i bisogni assistenziali. La struttura che ha una capienza massima di 100 posti letto, è dotata di spazi sufficientemente attrezzati dal punto di vista tecnologico per garantire una continuità di cura assistenziale. In futuro l’Rsa-Hospice San Francesco intende attivare altri servizi tra cui il servizio di assistenza domiciliare. Mattia Tanzi
Ex assessore ha girato l’India in sella alla sua moto VARZI - La passione per la motocicletta non ha davvero confini per il varzese Massimo Tamburelli. Infatti, l’ex assessore al Turismo di Varzi, giornalista, organizzatore di eventi a due ruote e a sua volta motociclista, ha vissuto una straordinaria avventura in moto nel cuore dell’India.
Tamburelli è partito a metà novembre per una ricognizione durante la quale, lasciata la capitale Delhi, ha percorso le strade del nord toccando tra l’altro il paese di Pushkar proprio nel periodo della più grande fiera di cammelli della regione. Per la sua spedizione, Tamburelli ha utilizzato una
Royal Enfield Bullet 500, motocicletta di origine inglese, ma ora costruita in India. Con lui l’amico indiano Buddhi Singh Chand (nella foto a sinistra), originario delle terre ai piedi dell’Himalaya. Il viaggio è stato ciò che in gergo si chiama uno “scouting”, ovvero una ricognizione globale preventiva: lo scopo è verificare le condizioni operative per organizzare con il gruppo sportivo Mototrek LMV una vera e propria spedizione con più partecipanti. “Percorrere quelle strade in sella ad una motocicletta ha un fascino immenso – racconta Massimo Tamburelli – attraversando
i piccoli paesi, tra donne vestite dai colori vivaci e uomini in turbante altrettanto colorato, ed ogni genere di animali, dalle capre alla vacca sacra, alle scimmie, si entra in una dimensione diversa; bisogna solo evitare le grandi città, dove il traffico caotico potrebbe mettere in difficoltà qualsiasi guidatore europeo. È questa una terra di forti contrasti di cui è facile innamorarsi!”. Il progetto ora prenderà forma, ed è allo studio una spedizione sull’Himalaya nell’agosto 2013, per raggiungere quota cinquemila metri, con dieci o più motociclisti. m.t.
VOGHERA - C’erano Brio, Xela, Bubi, Leo, Nina, Spring, Carletto, Susy, Benny e tanti altri amici a quattro zampe. Allo spettacolo “Una serata per Fido” presso il Teatro dei Barnabiti di Voghera i protagonisti erano proprio loro: tanti simpatici cani, di diverse taglie e razze, adottati o in cerca di adozione. L’evento, organizzato dalla associazione onlus “L’Arca degli animali”, è servito a raccogliere fondi per la realizzazione di un rifugio lungo un terreno alle porte di Voghera: “Vogliamo dare a questi nostri amici un po’ di serenità, dato che spesso di tratta di animali tolti da situazioni difficili, maltrattamenti..” ha spiegato la coordinatrice dell’associazione Luciana Zucchi. Presente in sala anche Marina Azzaretti, Assessore alla Cultura che ha dato il patrocinio all’iniziativa: “È bello poter sostenere associazioni con finalità come questa - ha spiegato l’Assessore - Voghera ama gli animali, abbiamo creato alcuni spazi tutti per loro ma vorremmo che aumentassero e che sempre più persone si prendessero cura di queste creature”. Lo spettacolo, presentato da Diego Bianchi di Rmc, ha visto l’esibizione dei ballerini della scuola “Tarditi Dance”, sulle musiche tratte dalla colonna sonora del film d’animazione “Il Re Leone”, ma anche con balletti latino-caraibici che hanno portato tanta energia alla serata. Molti
bambini si sono divertiti con gli attori della scuola di minicirco “Gioco l’arte” di Pavia, con uno spettacolo interattivo ambientato in un ideale cantiere di lavoro. Grande successo per la sfilata baby-dog: i bambini delle scuole primarie di Voghera si sono così resi protagonisti di una simpatica sfilata accompagnati ciascuno da un cane in passerella. Altri momenti di spettacolo con il gruppo di Zumba Fitness guidato da Valentina Lato Zin e con una poesia dedicata agli animali abbandonati, scritta da Maria Grazia Savonelli e letta dalla piccola Elisabeth Pavan. Alla fine tanti applausi per tutti. L’Arca degli animali è una associazione sorta il 9 giugno a Voghera; nel frattempo è diventata onlus, con sede in Strada per Torrazza Coste 44.
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VOGHERA E OLTREPO’
Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
Il progetto che unisce le valli a Voghera finanziato dalla Fondazione Cariplo Chiesa di Casatisma
Una rete sentieristica ecologica in Oltrepò Restaurato il campanile VOGHERA - Appennino Pavese e Pianura Padana non sono più così “lontani”. Grazie ad un ambizioso progetto ecologico, che vede il comune di Voghera come ente capofila e la partecipazione di molti importanti partner pubblici e privati e soprattutto in virtù di un ingente finanziamento erogato dalla Fondazione Cariplo (410 mila euro), la valorizzazione ambientale di questi due territori potrà concretizzarsi grazie ad un progetto triennale, che è stato presentato di recente a Palazzo Gallini. Oltre al sindaco Carlo Barbieri, erano presenti l’assessore alla Cultura Marina Azzaretti, il senatore Giovanni Azzaretti, componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cariplo, il vice sindaco di Rivanazzano Terme Marco Largaiolli, gli imprenditori agricoli Federico Radice Fossati e Nicola Radice Fossati, il direttore del museo di scienze naturali del comune di Voghera Si-
mona Guioli, il dirigente del settore Cultura del Comune di Voghera Paolo Paoletti e Francesco Gatti, rappresentante dell’associazione naturalistica “Amici del Parco delle Folaghe”. Tanti anche i partner coinvolti nel progetto, ufficialmente denominato “La connessione ecologica tra Appennino Pavese e Pianura Padana”. Oltre al Comune di Voghera, che attraverso l’assessorato alla Cultura e il Museo di Scienze Naturali è
l’ente capofila del progetto, hanno aderito all’iniziativa anche Casei Gerola, Lungavilla, Mezzana Bigli, Rivanazzano Terme, la Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese, l’Università degli Studi di Pavia, l’associazione “Amici del Parco delle Folaghe” e l’azienda agricola “Fe-derico Radice Fossati” di Mezzana Bigli. Nel fare gli onori di casa, il sindaco Carlo Barbieri ha evidenziato in premessa che “Se da una parte è vero che
il Comune di Voghera, quale ente capofila, ha avuto un ruolo importante nella realizzazione di questo progetto successivamente finanziato dalla Fondazione Cariplo, dall’altra parte si tratta di un intervento imponente che valorizza tutto il territorio circostante”. Ma in che cosa consiste, concretamente, questo progetto? A spiegarlo è Simona Guioli, direttore del museo di Scienze Naturali di Voghera. “Grazie a questo progetto un intero territorio, che va dalla Lomellina alla Valle Staffora, sarà valorizzato grazie al potenziamento della rete ecologica esistente, alla realizzazione di sentieri didattici attrezzati, ad un’intensa attività di divulgazione e promozione degli interventi che verranno realizzati, al costante monitoraggio ambientale e ad una verifica costante che verrà realizzata anche attraverso il coordinamento amministrativo tra i vari enti e la convocazione di tavoli tecnici”.
Ritorna a Retorbido il “Mercatino di Natale” RETORBIDO - A Retorbido, per il quarto anno consecutivo, si terrà il sempre più apprezzato “Mercatino di Natale”. Alla lodevole iniziativa hanno partecipato il Gruppo dei Sempreverdi, l’Oratorio di S. Andrea, La Comunità S. Pietro, gli Alpini e il Gruppo dei Popoli (Africa), l’Oratorio S. Luigi, con manufatti artigianali di grande qualità e varietà. Grazie alla disponibilità del sindaco Isabella Cebrelli e della Direttrice Di-
dattica dell’Istituto Comprensivo di Rivanazzano Terme, Graziella Zelaschi, la palestra della scuola primaria sarà il luogo dove ognuno potrà trovare un originale regalo per sè e per i propri cari. Tra gli stand si potranno ammirare le ceramiche artistiche di Elisabetta Violo, i quadri di Cesira Gibin e Beppe Ingrascì, le fotografie di Francesca Patrignani, i presepi di Miranda Martini e il cotto di Anna Luzzi. Per i più piccoli verrà allestito il
“Pozzo di S. Patrizio” con un gran numero di simpatiche sorprese. Il tutto presso la palestra della scuola primaria, con i seguenti orari: 8-18 dicembre ore 9,30-12 e 15-18,30. Sabato 8 dicembre, nel pomeriggio, in piazza Roma, davanti alla palestra della scuola, troverete anche vin brulè, cioccolata calda, torte casalinghe e schitta. Il ricavato sarà devoluto a scopo benefico. l.g.
La Peregrinatio, un dono per Bastida Pancarana BASTIDA PANCARANA - La piccola statua della Vergine di Lourdes è giunta a Bastida Pancarana giovedì 22 novembre alle 18.30 accolta dal parroco don Thomas Ngassa senza clamore, semplicemente nella penombra della chiesa immersa nel silenzio, quasi a sottolineare quanto Maria sia donna silenziosa, umile e discreta. Alle 20.30 è avvenuto l’incontro con i fedeli che hanno ricevuto con un applauso la Madonna portata in processione dalla sacristia e deposta al centro davanti all’altare maggiore. Intensi sono stati i momenti dell’accoglienza e della recita del S. Rosario vocazionale. La giornata di venerdì 23 novembre è stata carica di significato. Il momento culminante si è avuto con l’adorazione eucaristica segui-
ta dai Vespri. Tuttavia una atmosfera raccolta e piena di devozione ha caratterizzato l’intera giornata nella quale moltissime persone si sono alternate nella preghiera personale o di gruppo senza mai lasciare sola la piccola Maria. Alle 20.30, presenti le autorità civili, è stata celebrata l’Eucaristia alla quale ha
preso parte un discreto numero di giovani. E sono stati proprio loro, “i giovani”, che hanno accolto l’invito a portare la barella di legno su cui era fissata la statua della Madonna per condurla in processione lungo le vie del paese. Nella mattinata di sabato 24 novembre i bambini dei gruppi di catechismo hanno
incontrato la Madonna. Ciascuno ha letto un proprio pensiero. Chi ha ringraziato per la famiglia, per la casa, chi ha chiesto aiuto perché gravemente malato. È stata una parentesi molto bella che ha confermato ancora una volta quanto i pensieri dei bambini, così profondi nella loro semplicità, possano aiutare a riflettere. Tutti hanno poi depositato il proprio foglietto nella apposita cassetta dove sono state raccolte le intenzioni di preghiera dei parrocchiani. Alle 15, con l’animazione dei ragazzi delle scuole medie che hanno recitato il rosario, la comunità ha salutato la Madonnina dallo sguardo dolce e materno davanti alla quale ciascuno ha espresso, con sentimento e commozione, difficoltà e richiesta d’aiuto, ma non solo. l.c.
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CASATISMA - Sono stati ultimati i lavori di restauro del campanile della Chiesa Parrocchiale di Casatisma. Le campane e l’orologio, dopo un lungo silenzio, hanno ripreso a scandire, con i loro rintocchi, il lento trascorrere del tempo. Gli interventi hanno interessato la parte strutturale ed impiantistica del manufatto. È stata realizzata la nuova scala interna per l’accesso alla torre campanaria e rifatto interamente l’impianto di automazione delle campane. Ora, tolti i ponteggi che coprivano la struttura, il campanile si è presentato, nella sua imponenza, interamente rimesso a nuovo. “Dobbiamo ringraziare - dice don Lourdu, il nuovo parroco indiano che ricopre l’incarico pastorale a Casatisma - gli enti che hanno permesso, con il loro contributo, lo svolgimento dei lavori e la realizzazione del progetto. Un ringraziamento alla Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia per i contributi concessi, alla Regione Lombardia con l’assegnazione di un contributo FRISL Regionale, alla Comunità e all’Amministrazione di Casatisma”. Oltre al campanile, sono da
poco tornati al loro splendore i due dipinti raffiguranti San Sebastiano e San Rocco, e la Madonna del Suffragio “e per questi un ulteriore ringraziamento ripete don Lourdu - dobbiamo rivolgerlo alla Fondazione Comunitaria per il finanziamento concesso per il restauro delle due Pale d’Altare”. “Nonostante i lavori siano ultimati e consegnati alla parrocchia - dicono don Lourdu e don Cesare De Paoli, responsabile amministrativo - confidiamo nella generosità dei parrocchiani per coprire, a causa degli imprevisti strutturali emersi in corso d’opera, la spesa maggiore di quella preventivata”.
Eventi a Canneto Pavese CANNETO PAVESE - Domenica 9 dicembre dalle 10 alle 18 al Centro Sociale di Canneto Pavese si terrà “Aspettando il Natale”. Il programma prevede alle ore 10 “L’arte nelle mani”, apertura della mostra mercato dei lavori di ricamo eseguiti dal laboratorio di cucito della Parrocchia e del mercatino di Natale (decoupage, gioielli artigianali, manifatture e oggettistica varia). Esposizione dei lavori artistici realizzati dagli alunni Alle ore 15 la presentazione del libro di Alida Bazzini “Mangià ad campagna”, ricette della tradizione contadina. Un viaggio nella civiltà contadina delle colline dell’Oltrepò Pavese, attraverso il tramite della cucina locale del Novecento. Alle ore 16 il “The in biblioteca”, dolcetti, convivialità, discussioni, parole e idee in un’atmosfera intima e familiare.
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Nei giorni scorsi presso la parrocchia di Torremenapace è stato festeggiato San Colombano alla presenza dei membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo e di autorità civili e militari. Dopo la funzione i volontari hanno portato in processione la statua del Santo per le vie della frazione vogherese.
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Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
Il concorso si concluderà con la mostra a Stradella l’8 dicembre
Ottocento alunni per il “poster per la pace” STRADELLA - Il concorso Internazionale “Un Poster per la Pace”, indetto annualmente dal Lions Clubs International e sponsorizzato nel territorio di Pavia e Oltrepò da ben 7 Clubs, ha visto la partecipazione di 16 gruppi scolastici delle Scuole Medie Provinciali, con il coinvolgimento di quasi 800 alunni. Le Commissioni giudicatrici delle scuole sponsorizzate dai Clubs della II^ Circoscrizione del Distretto 108Ib3 hanno faticato non poco nella scelta dei poster da selezionare a livello locale. I poster selezionati saranno oggetto di una mostra a Stradella il giorno 8 dicembre nella sala Nerina Brambilla – in via Montebello, 2
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– dalle ore 9.00 alle 18.00, nell’ambito del tradizionale mercatino natalizio “Stelle di natale 2012”e alle ore 16 si procederà alla premiazione da parte dei Lions Club sponsor. Ogni anno il concorso pro-
pone un tema originale relativo alla pace. I partecipanti utilizzano tecniche diverse, tra cui carboncino, pennarello, matita e pittura per esprimere il tema. I lavori creati sono opere
uniche ed esprimono le esperienze di vita e la cultura dei giovani artisti. Il concorso di quest’anno si intitola “Immagina la Pace” Nel corso degli ultimi venti anni, al concorso hanno partecipato oltre quattro milioni di bambini provenienti da quasi cento paesi e ha incoraggiato i giovani di tutto il mondo a esprimere artisticamente il proprio concetto di pace. I poster vengono giudicati in base a originalità, merito artistico ed espressione del tema e sono sottoposti a diversi livelli di giudizio: locale,distrettuale, multidistrettuale e internazionale. A livello internazionale verrà scelto il vincitore del primo premio e i vincitori di ventitre premi al merito.
L’assemblea dei sindaci
Più sicurezza a Montesegale
VARZI - Si è svolta a Varzi l’assemblea dei sindaci della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. Tra i punti all’ordine del giorno spicca l’approvazione delle variazioni e assestamento del bilancio di previsione. Nel corso della seduta il presidente Bruno Tagliani ha esposto l’ultima variazione di bilancio prima della chiusura dell’esercizio. Dalla Regione Lombardia sono stati finanziati 24 mila euro per interventi volti alla difesa antincendi e altri 16 mila euro per la sistemazione dei sentieri; 35 mila euro sono stati poi stanziati per il distretto del Commercio dell’Alta Val Tidone. Inoltre, la Comunità Montana utilizzerà 65 mila euro, finanziati sempre dal Pirello-
MONTESEGALE - Il comune di Montesegale è diventato un cantiere aperto. Infatti, sono numerosi gli interventi che l’amministrazione guidata da Carlo Ferrari ha realizzato e intende realizzare. Il Comune, nonostante la crisi e i tagli, ha sostenuto una spesa di circa 150 mila euro per sicurezza e riqualificazione. Nella frazione di Sanguignano e nell’area adiacente sarà a giorni potenziato l’impianto di illuminazione, che prevede il posizionamento di corpi illuminanti in ghisa con lampade a basso consumo di energia, finalizzato alla valorizzazione puntuale delle emergenze architettoniche del paese. “L’obiettivo – spiega il sindaco – è quello di usare la luce per creare una sceno-
ne, per l’adeguamento della piazzola ecologica di Rocca Susella e per la realizzazione di altre due piazzole a Varzi e Romagnese. “Abbiamo poi destinato 5 mila euro per il cofinanziamento che servirà ad installare un pannello fotovoltaico sul tetto della Caserma dei Carabinieri di Godiasco-Salice Terme. – ha detto Bruno Tagliani – Il progetto è stato realizzato dall’Asm di Voghera”.
grafia capace di valorizzare l’impianto architettonico del borgo”. Inoltre, l’amministrazione comunale ha riqualificato l’area antistante il palazzo municipale. “Il tutto è stato realizzato con tecniche e materiali di basso impatto e di compatibilità ambientale – continua Ferrari – utilizzando prodotti naturali quali il legno”. Altri interventi hanno riguardato l’asfaltatura della strada Gardinaia che collega la frazione Bregne con la frazione Fornace e poi l’asfaltatura della strada panoramica che collega Languzzano (dalla S.P. 184) a Pogiolo. Sulla Strada Gardinaia sono stati, altresì, effettuati lavori di pronto intervento. Giovanna Cavanna
La Cresima per 15 ragazzi di Retorbido e Codevilla RETORBIDO - Domenica 2 dicembre la celebrazione della Cresima amministrata dal Vicario Generale, Mons. Pier Giorgio Pruzzi, a quindici ragazzi delle parrocchie di Retorbido e Codevilla. I cresimati sono: Alice, Beatrice, Davide, Faydia, Francesco, Ginevra, Giulia, Leonardo, Ludovico, Marco, Michela, Monica, Riccardo, Samanta e Veronica.
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IN BREVE BENEFICENZA / VOGHERA
Le torte del Leo Club per i poveri Domenica 25 novembre, davanti alla chiesa S. Maria delle Grazie dei frati francescani a Voghera, il Leo Club ha organizzato l’annuale vendita delle torte. Il ricavato sarà utilizzato per dare un pasto degno ai poveri il 16 dicembre prossimo. Saranno i giovani Leo a prendersi cura di loro rendendo la giornata una domenica all’insegna della carità e dell’accoglienza.
NATALE 1 / RIVANAZZANO Bancarelle nel centro del paese Domenica 9 dicembre si terrà a Rivanazzano Terme il tradizionale mercatino di Natale. È organizzato dalla locale Pro Loco, in collaborazione con l’amministrazione comunale e con l’associazione Occasioni di Festa. Si tratta di un appuntamento ormai entrato nella tradizione di Rivanazzano che si snoda nel centro del paese coprendo la zona che va dai giardini pubblici allo spazio antistante il municipio.
NATALE 2 / PIETRA DE’ GIORGI Rassegna di prodotti “italiani” Ritorna il Mercatino di Natale di Pietra de’ Giorgi presso la sede del Cantinone Medievale di Pietra, nella giornata di domenica 9 dicembre. Apertura dalle 9 alle 18. Verranno, in questa sede, proposti prodotti alimentari e artigianali esclusivamente italiani. Una rassegna volta ad esaltare, e a dare il giusto valore ai nostri vini, formaggi, salumi, e prodotti dolciari. Saranno allestiti dei punti di incontro per le associazioni locali (Pro Loco, Protezione Civile, Biblioteca Civica). In piazza Unità d’Italia, inoltre, sarà organizzato il pranzo con polenta, salamini, ravioli.
ECOLOGIA / VOGHERA Festa nazionale dell’albero alla Pascoli Mercoledì 21 novembre, in occasione della Festa nazionale dell’albero, è stato messo a dimora un olmo presso la Scuola media “Don Orione” di Voghera, con l’intervento dell’Ufficio ecologia del Comune di Voghera, rappresentato da Elio Assereto. Ad accogliere il nuovo albero erano presenti i ragazzi delle classi prime accompagnati dai loro docenti. Gli alunni hanno proposto alcuni brevi pensieri, letti ad alta voce, per ricordarci come la qualità della nostra vita dipenda strettamente dagli alberi.
CERIMONIA / CASTANA Benedizione della Canonica Domenica 9 dicembre, alle ore 15,30, si terrà, alla presenza di Mons. Martino Canessa e delle autorità civili, l’inaugurazione e la benedizione della Canonica della parrocchia di Castana, compelatamente ristrutturata. Alle ore 16, sarà celebrata la Santa Messa dal Vescovo e al termine della celebrazione eucaristica sarà offerto a tutti i presenti un buffet presso la palestra comunale.
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Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
ATTUALITA’
La tassa sugli immobili va pagata dalle strutture con finalità commerciali e non da scuole e realtà assistenziali
Basta alle incomprensioni sul tema “Chiesa e Imu” ROMA - Dopo numerose polemiche, interminabili modifiche, passando per ben due bocciature del Consiglio di Stato, il ministero dell’Economia ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento per il pagamento dell’Imu da parte delle organizzazioni non profit. Quindi di tutti gli enti non commerciali e non solo della Chiesa, anche se si continua a parlare solo degli immobili della Chiesa. Questo regolamento dovrebbe permettere la chiusura, entro breve, della procedura d’infrazione aperta, su sollecitazione dei Radicali italiani, dalla Commissione europea. La questione era nata in considerazione dell’esenzione Imu stabilita all’art. 7, comma 1, lettera i), del decreto legislativo n. 504/1992 che riguarda immobili utilizzati dagli enti non commerciali destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive. Sulle vere attività commerciali la Chiesa ha sempre pagato l’Imu. Ora l’8 dicembre entrerà in vigore il decreto del ministero dell’Economia che dà attuazione all’art. 91-bis, comma 3, D.L. n. 1/2012. Il decreto in questione regolamenta l’Imu per gli enti non commerciali e stabilisce le modalità e tutte le procedure per l’applicazione anche proporzionale, a partire dal 1° gennaio 2013, dell’esenzione Imu per le unità immobiliari destinate allo svolgimento delle attività istituzionali con modalità non commerciali. Ma quali sono i requisiti che devono possedere gli enti non commerciali per poter essere soggetti all’esenzione
Dichiarazione dei Vescovi del Piemonte e della Valle d’Aosta sull’Imu e le scuole paritarie
Il cardinale Angelo Bagnasco e il ministro dell’economia Vittorio Grilli
Imu? Qui il decreto fa un elenco. Per esempio deve essere chiaro il divieto di distribuire utili e gli eventuali residui finanziari devono essere devoluti alle stesse finalità di solidarietà. Poi, elencati, ci sono i requisiti diversi a seconda dell’attività non commerciale che svolge l’ente: attività assistenziali e sanitarie, didattiche, ricettive, ricreative, sportive e culturali. Le strutture possono essere classificate come non commerciali (e quindi no-Imu) se offrono il servizio gratis, ma anche se incassano un corrispettivo “simbolico” non superiore alla metà della media dei prezzi dei listini delle attività adiacenti. Un’eccezione viene fatta per le strutture sanitarie accreditate o convenzionate che si sostituiscono al servizio sanitario nazionale. Per le attività didattiche si richiede che l’attività sia paritaria, non vi siano discriminazioni, sia previsto l’accoglimento di alunni portatori di handicap, il rispetto dei contratti di lavoro e che l’attività sia gratuita o con corrispettivi d’importo simbolico
e tali da coprire solamente una frazione del costo effettivo. Negli immobili misti, dove cioè vengono svolte attività istituzionali e negli stessi luoghi si esercita un commercio di qualsiasi genere, l’Imu sarà pagata secondo criteri proporzionali calcolati in base allo spazio, al numero dei soggetti coinvolti e al tempo di utilizzo. Confusione totale. Infatti, ora si aspetta l’emanazione di una successiva circolare applicativa per la spiegazione definitiva degli aspetti pratici. Una circolare che spiega un regolamento, che spiega a sua volta un decreto. Evviva! Ma allora le scuole paritarie, tutte le nostre materne parrocchiali, devono pagare l’Imu? Se questo fosse vero, si creerebbe un’evidente disparità di trattamento tra le scuole non statali e quelle statali, pur in un contesto che dovrebbe metterle sullo stesso piano. La legge di parità, infatti, nel 2000 definiva il sistema nazionale d’istruzione come composto da scuole gestite dallo Stato e da altri enti e privati sullo stesso piano, paritarie ap-
punto. Le scuole statali, infatti, l’Imu non la pagano e dunque non si capisce perché dovrebbero pagarla le scuole non statali ugualmente pubbliche. Il problema è l’interpretazione di “importo simbolico e tale da coprire solamente una frazione del costo effettivo”.La sopravvivenza delle nostre scuole materne parrocchiali dipende da queste poche righe. “Su questo specifico punto ci conferma il senatore Marco Stradiotto, membro della Commissione finanze e tesoro - mi sono confrontato con Vieri Ceriani, sottosegretario all’Economia con delega sull’Imu, il quale ribadisce l’importanza di comprendere che il pagamento deve essere una frazione del costo. Quindi, se le rette non arrivano al 100% dei costi, vuol dire che queste coprono solamente una frazione del costo, ciò significa niente Imu”. Conclusione: non cambia nulla. Una richiesta: ora basta con questa storia su Imu e Chiesa, non ne possiamo davvero più. Sergio Criveller
I vescovi del Piemonte e Valle d’Aosta esprimono gravi preoccupazioni per le norme relative al pagamento dell’IMU che colpiscono ingiustamente la scuola paritaria che svolge un servizio pubblico di primaria importanza e garantisce in molti paesi alle famiglie e bambini nella scuola dell’infanzia un servizio spesso unico e comunque indispensabile. Anche le scuole elementari, medie e superiori hanno sempre avuto da parte delle famiglie grande apprezzamento per la qualità e serietà del loro insegnamento. Va detto con chiarezza che queste scuole non ricavano alcun profitto finanziario, ma al contrario debbono essere sostenute oltre che dalle rette delle famiglie e dai sempre più ridotti contributi statali e regionali, anche dalle parrocchie o dagli Istituti religiosi che integrano un deficit che raggiunge cifre di anno in anno piu’ elevate, dati i costi del personale e della gestione. Come si possa chiedere a dette scuole di svolgere un servizio gratuito pena il pagamento dell’IMU o anche solo un contributo simbolico appare paradossale oltre che ingiusto. A questo punto diventerebbe inevitabile la chiusura che comporterebbe per lo Stato l’obbligo di finanziare solo in Piemonte un servizio scolastico per 60.000 alunni con le loro famiglie e migliaia di docenti e personale, in aggiunta alla scuola statale, che avrebbe costi molto elevati. In tutta Italia si tratterebbe di 750.000 alunni con alle
spalle le famiglie e decine di migliaia di docenti e personale per un costo quantificato di 5 miliardi di euro. Il nostro Paese è un caso anomalo in Europa dove sono molti gli Stati che finanziano in vari modi e forme ma sempre sostanziali, la scuola non statale. E’ giunto dunque il tempo che anche in Italia la scuola paritaria che fa parte del sistema di istruzione e formazione pubblica e risponde al principio di libertà di educazione e di scelta della scuola da parte delle famiglie,sia posta nelle stesse condizioni di quella statale, per svolgere a pari diritti e doveri il suo servizio e non debba far gravare sulle famiglie e sui gestori, i costi necessari come o-gni scuola, per il suo funzionamento. Chiediamo pertanto alle famiglie e alle comunità locali, ma anche a tutta la scuola di far sentire la loro voce per superare questa situazione di palese ingiustizia verso chi con sacrificio e impegno opera a favore delle nuove generazioni. La scuola paritaria non chiede privilegi rispetto a quella statale, ma solo la possibilità di offrire il suo contributo all’interno di tutta la scuola italiana per il raggiungimento delle sue finalità culturali ed educative. Unisce pertanto la sua voce a quella di tutta la scuola italiana che sta soffrendo per carenze sempre più gravi e merita il massimo di impegno da parte dello Stato, degli Enti locali e dell’intera società. Conferenza Episcopale Piemonte e Valle d’Aosta
La Caritas diocesana risponde concretamente all’appello della Siria TORTONA - Sono sempre più drammatiche le condizioni in cui vive la popolazione siriana. Le violenze continuano, come conferma mons. Antoine Audo, Presidente di Caritas Siria, nell’appello che ha lanciato nei giorni scorsi alla rete Caritas. Mentre si sta sviluppando la rete di accoglienza dei rifugiati siriani nei paesi confinanti (oltre 400.000 tra Libano, Giordania e Turchia) dove è già attivo il contributo delle Caritas nazionali di questi paesi, l’assistenza all’interno della Siria è molto più difficile e pericolosa. L’appello contiene due elementi nuovi, una sensibile crescita dell’impegno dello staff nazionale, creato da pochi mesi, che si sforza, con l’aiuto di decine di volontari, di coprire una area sempre più vasta del paese, nonostante l’oggettivo peggioramento della situazione e la difficoltà degli spostamenti. Si è passati inoltre a una concreta collaborazione con le organizzazioni musulmane; questo elemento assume un grande significato per ricreare condizioni di convivenza fra le varie entità religiose del paese, portate inevitabilmente a sospettare l’una dell’altra in conseguenza del
conflitto. “Almeno 1.500.000 persone sono gli sfollati interni che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni e oltre 2.500.000 sono le persone in grave stato di vulnerabilità. In quasi tutto il paese sono ben 330 gli edifici scolastici pubblici che danno un provvisorio rifugio a migliaia di sfollati e il loro numero continua a crescere. Molte famiglie hanno vissuto esperienze terrificanti di paura e di violenza e fra queste molte lamentano l’uccisione di uno o più parenti. Il trauma psichico che ne consegue è aggravato dal-
l’improvviso stato di povertà e dall’incertezza del futuro”. La situazione economica interna si è deteriorata. C’è scarsità di carburante e di combustibile per l’incombente inverno, i bambini non vanno a scuola, si temono rapimenti, sofferenza e paura attraversano tutto il paese e colpiscono tutte le comunità etniche e religiose. Le richieste che si presentano agli uffici di Caritas Siria sono innumerevoli ed è stato necessario selezionare le priorità ed elaborare un piano per le persone più vulnerabili in tutto il
paese. Saranno beneficiate le famiglie sfollate più in difficoltà, senza dimenticare le persone più povere già presenti fra la popolazione locale, in modo da non creare risentimenti. Lo staff di Caritas Siria selezionerà, grazie alla rete delle parrocchie, delle congregazioni e dei centri di accoglienza, le famiglie prive di reddito, con tre o più figli, o con figli disabili, le vedove e le persone anziane. Il progetto coprirà fino ad aprile 2013 e prevede di fornire i mezzi per affrontare l’inverno, che in Siria è molto freddo. Si tratta di un obiettivo limitato, ma della massima urgenza. Molte fra queste famiglie sono ospitate gratuitamente dalle comunità di accoglienza, che contribuiscono anche con i viveri, ma bisognerà prevedere alcune spese di supporto per gli affitti, che in qualche caso sono richiesti. La necessità di coperte e vestiti nasce da una fuga precipitosa nei mesi estivi, fatta solo con quanto si aveva addosso. Lo staff di Caritas Siria è operativo dalla sede principale di Damasco e nelle varie regioni, e porrà grande attenzione a rifornirsi del materiale presso i commerciati locali a un prezzo accessibile, tenute presenti
le già citate difficoltà del mercato. L’appello di Caritas Siria si aggiunge alle precedenti azioni lanciate già nel 2011 per le famiglie di Homs e di Aleppo, alle quali Caritas Italiana ha risposto con un primo contributo di 30.000 euro, ma l’aggravarsi della situazione richiede uno forzo di generosità. Caritas Italiana fa suo l’appello di Caritas Siria e lo rivolge con grande urgenza a tutte le comunità cristiane per assicurare un aiuto immediato e per le immani necessità che si dovranno affrontare per la ricostruzione del paese. L’ennesima crisi mediorientale interpella infine ancora una volta la comunità internazionale sulle gravi responsabilità e sull’immenso dolore che nasce dall’incapacità politica di trovare una risposta pacifica alle ricorrenti crisi di quest’area senza pace. È possibile contribuire alla colletta di solidarietà con: versamenti sul c/c postale n 12830147 intestato a Caritas Diocesana di Tortona, oppure con bonifico bancario tramite la UBIBanca, Iban: IT79S0690648677000000013136 specificando nella causale “Emergenza Siria”. m.b.
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ATTUALITA’
Si è riunita a Casale l’assemblea della FIPEG per il rinnovo delle cariche
Eletto il consiglio dei Piccoli Editori
CASALE MONFERRATO - L’assemblea per il rinnovo delle cariche della FIPEG si è tenuta venerdì 16 novembre nella città di Casale Monferrato, dove operano due soci, tra i fondatori della FIPEG (Federazione Italiana Piccoli Editori di Giornali) nel 1994: “La Vita Casalese” e “Il Monferrato”. La convocazione è stata alle 14.15 per la prima parte culturale, che è stata molto apprezzata dai partecipanti; prima la visita alla Sinagoga, tra le più belle d’Italia e d’Europa, poi al Museo del Duomo e alla Cattedrale, infine alla Biblioteca del Seminario. Alle 16.45 l’assemblea sociale si è tenuta nel Seminario stesso, dove Ro-
dolfo Rosso ha presentato la relazione sulla Riforma del lavoro, con la proiezione di appropriate slides. Poi Luciano Conterno ha espresso l’apprezzamento per la collaborazione dell’associazione alla Regione e ha dato la parola a Domenico Tomatis che ha esposto le linee di azione della Regione in questo periodo di rigidità dei bilanci. Il Presidente Pietro Policante ha ringraziato per quanto si fa con i giornali associati, sottolineando anche la ripresa della pubblicazione delle pagine regionali e ha chiesto di tener presente la liquidazione dei contributi carta e per le agenzie. Ha poi introdotto Guglielmo Gasparini e
Andrea Muraca che hanno presentato la “Nuova Rassegna Stampa Digitale: traguardi, obiettivi, prospettive”, con la proiezione di slides dal computer. Si è quindi svolta l’Assemblea Ordinaria della FIPEG per il rinnovo triennale delle cariche statutarie. Dopo l’approvazione delle relazioni del Presidente Pietro Policante, del tesoriere Alfonso De Giorgis con il conto economico e del segretario Paolo Busto, si è passati agli adempimenti statutari con il riscontro dei presenti e delle deleghe. Quindi si è proceduto alla votazione per il rinnovo delle cariche. Sono risultati eletti per il
Le borse di studio sono andate ai licei di Novi, Tortona e Casale
Consegnato il premio “Serena Tiseo”
ALESSANDRIA - Erano commossi, ma felici, Tiziana Bonazzi e Claudio Tiseo, i genitori di Serena, la giovane scrittrice novese prematuramente scomparsa nel 2010 e alla quale, con il contributo determinante delle associazioni di volontariato “Auser Insieme per Serravalle” e “I.r.i.s Volontari in Oncologia” di Novi Ligure, hanno voluto dedicare un premio letterario riservato ai giovani studenti della provincia di Alessandria. “La seconda edizione - hanno detto papà e mamma - ha ricevuto una risposta straordinaria da parte delle scuole nella nostra provincia e di questo vogliamo essere riconoscenti, oltre che agli studenti partecipanti, ai presidi e ai docenti che hanno creduto e spinto questa iniziativa la quale, intende promuovere tra i giovani la passione per la letteratura”. Ben diciassette, infatti, gli elaborati degli studenti giunti in finale e aventi per oggetto l’analisi critica del-
l’opera prima di un’autrice italiana del ’900. “Un grande ringraziamento è stato rivolto dai signori Tiseo alla Provincia di Alessandria, che con l’ex assessore al Volontariato e alle Pari Opportunità Maria Grazia Morando, e attualmente con l’assessore Graziano Moro. si è fatta carico anche quest’anno della pubblicazione degli atti del concorso, contenenti i testi premiati. Il grazie è stato esteso anche al Comune di Novi Ligure, in particolare all’assessore alla cultura Simone Tedeschi, che ha partecipato direttamente al premio con un contributo in denaro e agli orafi, i fratelli Ghio di Serravalle, che hanno donato le belle targhe per i vincitori. Trofei che, insieme ai premi in denaro (mille, cinquecento e duecentocinquanta euro da assegnarsi rispettivamente ai lavori primi tre classificati) sono stati consegnati il 23 novembre presso la Sala Giunta della Provincia di Alessandria, dal
Presidente Paolo Filippi e dall’assessore alla Pubblica Istruzione Graziano Moro. Ad aggiudicarsi questa seconda edizione del “Premio Tiseo”, che quest’anno gode anche del patrocinio della Regione Piemonte, sono state al primo posto Erika Barisone, con un elaborato su Sibilla Aleramo, frequentante lo scorso anno la III Liceo Classico “Amaldi” di Novi, al secondo posto Alessia Arbasino, con un elaborato su Oriana Fallaci, frequentante lo scorso anno la V Liceo Scientifico “Peano” di Tortona, al terzo posto Barbara Milano, con un elaborato su Maria Ortese, frequentante lo scorso anno la III Liceo Classico “Balbo” di Casale.La commissione ha inoltre “segnalato all’attenzione del pubblico”, per la validità del proprio lavoro, Giulia Francesca De Bernardi, autrice di un elaborato su Sibilla Aleramo, frequentante lo scorso anno la III Liceo Classico G. Plana di Alessandria.
prossimo triennio: Don Paolo Busto (Vita Casalese Casale Monferrato), Grazia Cavezzale Grazia (la Sesia Vercelli), Andrea Cirio (Nuova Provincia di Asti), Angelo Di Caso (Il Risveglio di Ciriè), Alfonso De Giorgis (Eco Risveglio Verbania), Massimo De Nuzzo (La Nuova Provincia - Biella), don Enrico Gattino (la Fedeltà di Fossano e l’Unione Monregalese di Mondovì), Mario Ghirardi (Corriere di Chieri), Vanni Giachino (Il Monferrato Casale e Il Piccolo - Alessandria), Valerio Maccagno (Il Saviglianese), Pietro Policante (Presidente uscente), Michele Porta (Eco di Biella), Claudio Verretto (Sprint e Sport - Torino) e Pietro Trossero (Eco del Chisone Pinerolo). Il presidente ha dichiarato completato l’ordine del giorno. Il nuovo Consiglio sarà convocato nel mese di dicembre per l’accettazione da parte dei consiglieri e la nomina delle cariche sociali. La seduta è poi proseguita con un raffinato lieto convivio dei convenuti con alcuni degli ospiti. d.c.
Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
Sarà presentato il libro di Roberto Delconte CASTELNUOVO SCRIVIA - Sarà presentato questa sera, giovedì 6 dicembre in “Sala Pessini” a Castelnuovo, alle ore 21.15, l’ultimo libro di Roberto Carlo Delconte, presidente della Biblioteca comunale castelnovese e responsabile del “Centro Studi Matteo Bandello e la cultura rinascimentale”. Si tratta di un agile, chiaro e completo manuale universitario in materia di diritto pubblico, che documenta “la vasta cultura giuridica dell’Autore e la sua appassionata attività di insegnamento e di ricerca”. Moltissimi gli argomenti affrontati: dai concetti giuridici preliminari, alle regioni; dalla nozione di “Stato” (con una mirabile sintesi sulla storia repubblicana italiana) alle varie Authority. L’autore insegna “diritto pubblico” da 6 anni presso l’Università del Piemonte orientale di Alessandria, nel Corso di laurea in Scienze ambientali (dove tale insegnamento è obbligatorio insieme a quello di “Diritto dell’ambiente”). Interverranno Gabriele Casoni (che ha scritto anche la bella prefazione al volume) -
direttore della Rivista giuridica “Lo Stato civile italiano”, di cui Delconte è apprezzato collaboratore da 24 anni e il Procuratore della Repubblica di Tortona Bruno Rapetti. Al termine della presentazione, che, anche per la testimonianza di un valente magistrato, offrirà spunti di attualità politicoistituzionale, seguirà un simpatico rinfresco durante il quale Delconte avrà l’occasione di salutare amici, colleghi e collaboratori che lo hanno accompagnato in questi anni nei suoi molteplici impegni di studio, di insegnamento e di lavoro.
Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
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UN LUOGO UNA STORIA
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IN LIBRERIA IL VOLUME “PROFUMATISSIMO” DEL LUNGAVILLESE ANDREA DAPRATI
In Oltrepò c’è “il posto dei tartufi” “Noi siamo dei cercatori, con un punto di domanda piantato nel cuore...” pagina a cura di MATTEO COLOMBO
C
hissà che un giorno non si possa arrivare anche ad annusare i libri. E non solo a leggerli. Che ogni casa editrice, per esempio, possa avere un suo profumo, una fragranza riconoscibile. Intanto, in attesa, è uscito da poco per Mursia un libro che profuma già, scritto dal lungavillese Andrea Daprati, che s’intitola “Il posto dei tartufi”. Un bel titolo, che strizza l’occhio al “Posto delle fragole”, il film del 1957 di Ingmar Bergman (gli argomenti delle due opere, in realtà, non c’entrano niente), con quella parola – “posto” – che è stata scelta invece di “luogo”, di “territorio”… Per dire uno spazio in cui si rimane, si sta. E, in effetti, in questa storia, che non è un manuale per aspiranti tartufai, ma una riuscita prova di narrativa, in cui si alternano parti descrittive e dialogiche, il lettore sta bene, si trova a suo agio e non sente il bisogno di partire né arrivare da nessuna parte. È una radura questo libro; in cui mettere le tende. “Nei suoli lombardi, dove la pianura tra il Po e le colline si restringe, c’è un triangolo di terra per metà piana e per metà collinare che considero il mio regno, il posto dove vivo e vado per tartufi, come mi aveva insegnato il
nonno quando ero bambino” – scrive l’autore nell’incipit. Poi, seguendo le sue orme tra i fossi di pianura e i boschi dell’Oltrepò Pavese, scopriamo personaggi, luoghi e aneddoti protagonisti della ricerca del prezioso tubero: l’uomo e il suo cane complici nella notte stellata o alle prime luci dell’alba, protetti dalla nebbia; gli altri tartufai, rivali da fuorviare e anticipare, furbacchioni che al mercato spacciano “patate” per tartufi, ma anche vecchi cercatori con un patrimonio di segreti e insegnamenti da condivi-
dere. E ancora gli animali della notte, la luce soffusa della luna che illumina appena il sentiero come in una magia, tanto che non è chiaro se a muovere la ricerca sia più la smania di trovare tartufi o il godimento nel tuffarsi tra le campagne. Insomma, il racconto di una vera e propria “malattia”, di una passione che Daprati, classe 1945, coltiva fin da bambino. Biologo e appassionato di scrittura, è presidente dell’Associazione Ricercatori Tartufi Oltrepò Pavese (ARTOP) e consigliere della Federazione Nazionale delle Associazioni dei Tartufai Italiani (FNATI). La sua attività lo ha portato alla classificazione di una nuova varietà di tartufo bianco pregiato denominata “Tuber magnatum varietà vittadinii Daprati”. Ma la sua storia personale, lontano dal laboratorio dell’Ospedale di Voghera dove lavorava, ha fatto di lui, semplicemente, un “cercatore”. Lo si capisce bene dalla frase che ha scelto di regalarci dopo il frontespizio: “Noi siamo dei cercatori, con un punto di domanda piantato nel cuore…”. Ah, questa è poesia. E ci indica che il libro, in certi suoi movimenti, parla della ricerca dei tartufi prendendola quasi a pretesto per parlare della ricerca e basta, della ricerca che vede impeFoto Capecchi
gnato ogni uomo nella sua vita. Non è un caso che, se gli chiedete che razza di cosa abbia mai scritto, Daprati vi risponderà che si tratta di “un libro d’amore”. Eh già. Amore per il suo hobby da cui si è fatto totalmente conquistare; amore per la sua terra, per un Oltrepò che vediamo, finalmente, da una angolazione nuova, “cantato” con una voce inedita; amore per il suo paese, per il cane Cinu, per il mitico personaggio del Ce, per il maestro indiscusso di tutti i tartufai, cioè Carlo Vittadini che lui chiama confidenzial-
mente “Carletto”. E al quale non manca mai di manifestare la propria gratitudine per la sua monumentale “Monographia”. Nei suoi due precedenti volumi, dei veri e propri manuali per addetti ai lavori, Daprati si soffermava su classificazioni e tecniche da tartufai. Qui, oggi, lascia che la sua penna diventi la penna del romanziere e si abbandona al fascino della natura, dei ricordi, delle atmosfere rarefatte di un passato che sta per scomparire… proprio come certe piante (come quella della vedetta lombarda nei pressi della tangenziale di Voghera) che una volta davano tartufi e oggi non ne danno più. Rimane in bocca, a fine lettura, un bel sapore. Delle cose buone e giuste dei nostri posti di provincia. E, infine, qualche domanda che resta in sospeso. Tipo: è vero che le fasi lunari condizionano la nascita dei tartufi? Qui si scontrano due scuole di pensiero. Ci sono i tartufai a favore di questa tesi e i tartufai che la confutano. Poi c’è Daprati. Che guarda la luna quando si perde nella campagna e quando si mette a scrivere sotto il portico di casa. E, togliendosi per un attimo il sigaro dalla bocca, vi squadra storto e poi dice: “A me interessa soltanto che la luna esista”.
Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
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EVENTI E CULTURA
Domenica 9 dicembre la presentazione del romanzo di Paolo Repossi
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Premiate dal sindaco di Zenevredo
Storie gialle della nostra piccola provincia Angelica e Carolina PIETRA DE’ GIORGI - Domenica 9 dicembre, alle ore 16, presso la sala consiliare del municipio, la Biblioteca “R. Moretti” organizza la presentazione del libro “La gestione dell’aria” di Paolo Repossi. Una pistola “nera, lucente e appiccicosa come uva matura”, capitata non si sa come nel carico d’uva che Roberto Ruffinazzi, imprenditore agricolo per tradizione, stava portando alla cantina sociale dopo la copiosa vendemmia. Un fatto che, da solo, sarebbe sufficiente a sconvolgere la monotona quotidianità di Montuburchielli, uno dei paesi che animano l’Oltrepò pavese, terra di antiche tradizioni vinicole. Per non parlare di frane che fanno preoccupare i geologi, la prima neve che comincia ad arrivare e una strana inquietudine che serpeggia tra gli abitanti del luogo. Una provincia tutt’altro che immobile quella raccontata dallo scrittore-giornalista Paolo Repossi nel suo ultimo romanzo giallo edito da Instar Libri. Ruffinazzi ha sempre condotto una vita tranquilla, fatta di lavoro nei campi, chiacchiere con gli amici nel bar del paese e un padre, Tullio, che “praticava il culto dei vecchi” accusando i giovani di non essere mai all’altezza di alcuna situazione. Pur apprezzando un’esistenza fatta di piccoli dettagli, come le estese vallate, l’erba medica in fiore a fine estate
e i rami delle robinie gelati in inverno, ogni tanto è assalito da una strana inquietudine, un desiderio sottile e pressante che lo incita a fuggire da tutto e da tutti e a scoprire il mondo celato oltre Voghera. Grazie all’inaspettato ritrovamento di quell’arma nel suo carico, Ruffinazzi va incontro alla sua occasione; i carabinieri scoprono che la pistola ha già sparato e il protagonista si trova coinvolto in una vicenda che, da piccolo coltivatore nato e cresciuto tra le vigne di famiglia, non sa bene come ge-
stire. Lo stile ironico e lo sguardo “leggero” che Repossi sembra posare su Montu-berchielli e i suoi abitanti invogliano a scrutare con vivace curiosità anche le pieghe più nascoste della provincia. Un Oltrepò fatto di storie schiette e profonde che conferiscono il giusto riscatto a personaggi che sarebbero dimenticati con troppa facilità. “Come l’Italia è definita il paese delle cento città, - dice Repossi - così la letteratura deve continuare a dar voce ai moltissimi piccoli centri, alle mille storie della provincia italiana e alle strade che la attraversano, sprofondate nel paesaggio e nelle narrazioni che intorno ad essa si stratificano”. La narrazione, che ruota intorno alla figura di Ruffinazzi, si presenta ben strutturata; nessuno stimolo alla ribellione nei confronti di un’esistenza di provincia grigia e abitudinaria, neppure l’ombra di un cenno di rivincita o riscatto: quello che si racconta nel libro è la quotidianità di un paese che, per quanto fittizio, è ben conosciuto dall’autore che, arrivato oggi al suo quinto libro, ha sempre iniziato a narrare dallo stesso luogo. Un posto dove, per altro, è nato e vive. Una scrittura semplice e diretta - un po’ come le peculiarità che caratterizzano la vita di provincia - che arriva al lettore con accurata immediatezza senza tenerlo sulla corda.
Mercoledì 12 dicembre al Civico di Tortona
“Terapia, terapia” e la crisi familiare
TORTONA - Quarto spettacolo della stagione del “Civico” tortonese, dopo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, “Tante belle cose” e “La locandiera”, mercoledì prossimo, 12 dicembre, alle ore 21, con una commedia brillante fra psicanalisi e crisi familiare in “Terapia terapia”, con Gianni Ferreri, Daniela Morozzi e Roberto Nobile, per la regia di Augusto Fornari. Sarà l’ultima serata del 2012, ma per l’apertura dell’anno nuovo, il 9 gennaio, bisogna appuntarsi l’arrivo della grande Franca Valeri. Il matrimonio è sempre stata
una risorsa inesauribile di ispirazione tragicomica perché il rapporto amoroso può trasformarsi in un incubo claustrale e tremendamente stretto e in una coppia non può che scatenare, alla lunga, attriti e incomprensioni e poi c’è la sceneggiatura naturale dei tradimenti, della gelosia, delle accuse reciproche e delle soluzioni alla stanchezza del rapporto. Una matura coppia napoletana, Ninì (Ferreri) e Lucia (Morozzi) Serpiello cerca di risolvere l’ennesimo momento di crisi andando dallo psicologo Mauro Angeli (Nobile), ma il rimedio psi-
Il Natale... in vetrina ZAVATTARELLO - Sabato 8 dicembre nella storica Piazza dal Verme di Zavattarello si terrà il mercatino di Natale. La manifestazione sarà caratterizzata dalla presenza di bancarelle per le vie del borgo che metteranno in vetrina prodotti tipici dell’Oltrepò Pavese, artigianato, hobbistica e oggettistica natalizia. Alle ore 12 sarà organizzato un pranzo con polenta della tradizione. Nel pomeriggio la piazza ospiterà spettacoli di giocolieri a cura dell’Associazione Culturale Iannà Tampé. In occasione della festa saranno distribuiti i dolciumi di Babbo Natale.
cologico e psicoterapeutico non solo non sembra funzionare, ma innesca un ulteriore problema: anche il medico è in una fase di stallo coniugale e, omeopaticamente, assorbe i problemi dei coniugi che dovrebbe curare e il transfert negativo che subisce lo atterra definitivamente aggiungendo problema a problema (e da qui si comprende la duplicazione del titolo). I tre attori sono noti soprattutto per la partecipazione alla fiction “Distretto di polizia”, l’intreccio è rapido e avvincente e le premesse per una serata di svago allegro e ben scritto ci sono tutte, perché niente come il matrimonio scatena fantasie satiriche e allusioni alla beatitudini dello stare da soli. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo e sui rimanenti appuntamenti in programma è possibile contattare tutti i giorni feriali la biglietteria del “Civico” al numero 0131.820195 oppure andare sul sito www.teatrotortona.famafantasma.it. Davide Ferreri
Campagna abbonamenti 2013 Abbonamento annuo: 45 euro Abbonamento d’amicizia: 50 euro Abbonamento sostenitore: 80 euro
festeggiate in paese
ZENEVREDO - Domenica scorsa, 2 dicembre, il sindaco di Zenevredo Pietro Gramegna, in una cerimonia ufficiale svoltasi presso il municipio alla presenza di un folto pubblico, ha premiato due ragazze di Zenevredo per importanti riconoscimenti che hanno fatto onore al piccolo centro oltrepadano. Si tratta di Angelica Olmo, anni 16, che quest’anno in Israele è diventata campionessa europea di triathlon ottenendo inoltre altri piaz-
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zamenti anche a livello mondiale e vincendo, tra l’altro, una gara di Coppa del Mondo. E di Carolina Massimiliani, anni 13, che aveva vinto due anni fa a Bari il Premio Aurora, importante Concorso a livello nazionale di scrittura creativa per autori in erba. Autorità e amici hanno successivamente festeggiato le ragazze premiate da Bea e Giorgio, presso il Centro Sportivo di Zenevredo. m.c.
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BAGNARIA - Dopo il successo dello scorso anno, l’amministrazione comunale di Bagnaria ripropone il progetto “Questa sera parliamo di…”. Si tratta di una serie di incontri a cadenza mensile su diverse tematiche. Gli incontri si terranno ogni mese sino ad aprile 2013, con inizio alle ore 20,45 nella sede del Centro di Aggregazione comunale situato nella frazione Ponte Crenna. Il 21 dicembre si parlerà di artrosi e osteoporosi, prevenzioni e cure con il dottor e Aldo Tarenzi specialista in Ortopedia e Traumatologia.
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Proseguono i lavori per il Museo Diocesano di Arte Sacra Il Polo Culturale Diocesano sta prendendo corpo. Si stanno concludendo i lavori del 2° lotto nell’ala ottocentesca del Seminario
Acciottolato nel percorso d’accesso al cortile del Museo
Proseguono a pieno ritmo i lavori di realizzazione del Museo Diocesano, ospitato nell’ala ottocentesca del Seminario Diocesano. Il secondo dei tre lotti nei quali è suddiviso il recupero e la trasformazione a Museo dell’edificio sono in via di ultimazione. Il complesso lavoro di restauro e recupero ha richiesto rilevanti attenzioni ed importanti risorse economiche per porre in essere quanto necessario al fine di adeguare il “contenitore” destinato a diventare, a lavori ultimati, un importante riferimento culturale per il territorio tortonese e non solo. La fortunata coincidenza di poter disporre nel medesimo plesso del Museo, della Biblioteca e dell’Archivio, consentirà all’insieme di venire incontro alle attese del visitatore, dello studioso e del ricercatore nell’ambito di quello che sarà il Polo Culturale Diocesano. Dopo aver portato a compimento i lavori previsti nel 1° lotto (strutture, predisposizione degli impianti tecnici, sostituzione di alcuni serramenti, posa dell’ascensore), sono state avviate le opere del 2° lotto che, a seguito di
gara ad evidenza pubblica, sono stati aggiudicati all’Impresa edile tortonese, Mutti Costruzioni Srl. Questo lotto verosimilmente dovrebbe essere completato entro la fine del mese di dicembre 2012 inizi gennaio 2013. Le opere del 2° lotto sono consistite nel rifacimento delle pavimentazioni, dei rivestimenti e degli intonaci, nella sistemazione degli impianti tecnici, nella fornitura e posa in opera di porte tecniche interne oltre alla sistemazione delle sale. La superficie complessiva a disposizione del Polo Culturale è di circa 2.300 metri quadrati (circa mille metri quadri dedicati al solo museo): un significativo ampliamento degli spazi culturali al servizio della città, della diocesi e a disposizione degli utenti. L’intera opera ha richiesto e ancora richiederà un apporto finanziario di rilevante impegno che la sola Diocesi non sarebbe stata in grado di affrontare. Il quadro economico di previsione dell’intervento nel suo complesso prevede i seguenti costi suddivisi nei tre lotti funzionali qui elencati:
Facciata dell’ala del Seminario destinata a ospitare il Museo
Facciata interna dell’ala del Museo
1° lotto euro 840.000,00 completato; 2° lotto euro 400.000,00 in corso di completamento e 3° lotto euro 440.000,00 con progetto completato e lavori da assegnare. L’assegnazione dei lavori del 3° lotto, la cui regia compete alla Direzione Regionale Beni Culturali, avverrà verosimilmente entro il mese di gennaio 2013. Quest’ultima trance di lavori interesserà le finiture e parte degli allestimenti; la messa a punto dei locali e le pitturazioni interne ed esterne. Il progetto che rappresenta la sintesi di un importante lavoro sinergico, ha visto convergere le competenze dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali Ecclesiastici nelle persone di Lelia Rozzo e Valeria Moratti, dell’Ufficio Economato Diocesano con Ernesto Stramesi e Renzo Dotti, dei funzionari delle Soprintendenze Giorgio Careddu e Luigi Pedrini, oltre che dell’architetto Lorenzo Bosco quale R.U.P. nominato dalla Direzione Regionale per i Beni culturali e del tecnico incaricato dello Studio di Architettura Ass.to Musso-Ruffino nella persona dell’architetto
Sala convegni
Michele Ruffino, incaricato della progettazione dell’opera. Le fotografie che vedete in questa pagina, documentano qualche frammento dell’attuale stato di fatto dei lavori. A questa importante opera hanno contribuito, oltre alla Diocesi di Tortona, anche la Regione Piemonte, la Fondazione CRTorino, la Società ARCUS Spa del Ministero Beni Culturali e la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Le contribuzioni deliberate per il progetto sono da intendersi non solo come erogazioni limitate all’opera, ma soprattutto come una scommessa per il futuro e un importante investimento sul territorio. Un intervento lungimirante, intelligente e decisivo, è stato fatto da un ente fortemente radicato nel territorio quale è la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona; essa ha saputo effettuare una scelta di qualità in favore dell’eccellenza locale. Infatti, ove si sviluppano interventi in favore della cultura si creano opportunità di crescita umana e sociale: un investimento sul territorio per il territorio.
Corridoio del piano primo
È questo un primo momento per fare sviluppo, promozione e crescita sociale prima, economica poi, materializzando l’obiettivo della crescita globale col motto che recita “dove c’è il libro non c’è la spada”. Il Polo Culturale Diocesano, come già sottolineato in altre occasioni, interpreta alla perfezione la scelta di indirizzo data con lungimiranza all’Ufficio Diocesano Beni Culturali da S. E. Mons. Martino Canessa Vescovo di Tortona per predisporre quanto necessario e dare avvio alla realizzazione dell’opera. Funzionalmente la struttura museale è stata concepita per essere completamente accessibile da soggetti con limitata capacità motoria, oltre che essere in grado di fornire un adeguato livello di sicurezza per le persone e per la tutela dei beni in essa custoditi; la vigilanza e il presidio della struttura è consentita da un unico punto di stazionamento (front-office con telecamere e allarmi), cosa che favorisce tra l’altro costi di gestione contenuti. Il museo deve essere in grado di promuovere e sviluppare il senso di appartenenza
al e dal territorio. Un’iniziativa in grado di favorire lo sviluppo di questo legame potrà trovare certamente terreno fertile attraverso le iniziative culturali e didattiche che promuoverà il museo. Oggi potrebbe essere maturo il momento di promuovere l’iniziativa “adotta un bene” per mezzo della quale far avvicinare e comprendere alla gente le belle e numerose opere destinate ad essere custodite ed esposte nel museo. Ciò potrà avvenire con un percorso graduale di avvicinamento, capace di promuovere l’adozione del bene artistico in modo ampio, che va dalla sua conoscenza fino alla ricerca delle risorse necessarie al suo restauro, per riacquisire l’antico splendore. È una proposta che potrebbe incontrare l’interesse del numeroso e propositivo associazionismo locale fino a estendersi, con un progetto mirato, alle scuole, senza trascurare la partecipazione dei singoli privati. Un modo per conoscere e far conoscere attraverso i beni storici artistici e religiosi, la storia della comunità diocesana da dove proveniamo per cercare di capire dove stiamo andando.
Particolare del serramento in COR-TEN
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Nel prossimo weekend in vendita nelle piazze di Alessandria e del territorio La Corale “S. Luigi Orione” di Tortona
Le Stelle di Natale per sostenere l’AIL Tre concerti natalizi
ALESSANDRIA - “Ogni malato di leucemia ha la sua buona stella”: il 7, l’8 e il 9 dicembre fa ritorno in 4.000 piazze d’Italia, anche nell’alessandrino e in altre aree della provincia, la manifestazione più importante promossa dall’AIL (Associa zione Italiana contro le Leucemie), fin dal lontano 1989, allo scopo di raccogliere fondi destinati alla lotta contro leucemie, linfomi e mieloma. La manifestazione, giunta alla sua XXIV edizione è posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e realizzata grazie all’impegno di più 20.000 volontari che offri-
ranno oltre 800.000 piantine a chi verserà un contributo minimo associativo di 12 euro. Le Stelle dell’AIL sono tutte caratterizzate dal logo dell’associazione. La manifestazione ha permesso in tutti questi anni di raccogliere importanti fondi destinati al finanziamento di progetti di Ricerca e Assistenza di alto valore scientifico e sociale e ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie del sangue. Il ruolo fondamentale dell’AIL è l’attività svolta in simbiosi con le strutture pubbliche, sia universitarie che ospedaliere, a favore dei
malati. L’organizzazione si basa sull’autonomia delle singole sedi provinciali e sul principio che i fondi siano spesi, nel più limpido dei modi, là dove sono raccolti e per gli obiettivi che di volta in volta vengono proposti: ricerca scientifica, assistenza sanitaria, formazione del personale. I rilevanti progressi della Ricerca Scientifica e le terapie sempre più efficaci e mirate, compreso il trapianto di cellule staminali, hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti affetti da tumori del sangue, ma è necessario il sostegno di tutti per raggiungere un obiettivo irrinunciabile: rendere leucemie, linfomi e mieloma sempre più guaribili. La sezione provinciale dell’associazione, Alessandria - AIL, inoltre, è impegnata a supportare il Reparto di Ematologia dell’Ospedale “S.S. Antonio e Biagio e C. Arrigo” nella gestione di un servizio di assistenza domiciliare che rappresenta una modalità di cura del paziente effettuata presso la sua abitazione. Le cure domiciliari consentono ai pazienti di essere se-
IL TUO PRESEPE IN CARTOLINA Torna il concorso de “Il Popolo” “Il tuo presepe in cartolina”
Inviaci, entro il 6 gennaio 2013, la foto del presepe che hai allestito a casa, a scuola, nella sede della tua Pro Loco, della tua biblioteca, nel tuo oratorio o in parrocchia. I Presepi più belli verranno premiati e pubblicati sul giornale. Le foto dovranno essere accompagnate da nome, cognome, indirizzo e numero di telefono. Inviale via mail a: ilpopolo@libero.it in formato .jpg e in alta risoluzione o via posta ordinaria all’indirizzo: Redazione Il Popolo, P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL)
guiti nella propria casa, salvaguardando così le loro esigenze personali e garantendo la vicinanza dei familiari e una qualità di vita di gran lunga migliore. Dallo scorso mese di giugno è disponibile la Casa AL-AIL , si tratta di un confortevole alloggio dove i pazienti possono soggiornare il tempo necessario a realizzare tutti i controlli successivi ad un trapianto di cellule staminali eseguito presso l’Ematologia dell’Ospedale Civile di Alessandria. L’invito rivolto alla popolazione è di cercare anche in provincia le “stelle dell’AIL” e compiere un piccolo ma importante gesto di solidarietà: con un’offerta minima di 12 euro ci si potrà assicurare uno dei simboli del Natale, ormai vicino, e allo stesso tempo dare il proprio preziosissimo contributo per fare sì che la data della sconfitta delle malattie onco-ematologiche sia sempre più vicina. Le Stelle di Natale dell’AIL si possono trovare in città ad Alessandria, a Novi Ligure, a Tortona e poi nei paesi di Basaluzzo, Castelletto, Francavilla, Fresonara, Serravalle Scrivia e Silvano d’Orba.
TORTONA - Il Gruppo Corale Orchestrale “San Luigi Orione” di Tortona offre alla provincia di Alessandria un Natale 2012 in musica. In programma, infatti, ci sono tre concerti. Si comincia sabato 8 dicembre, ad Alessandria, presso la chiesa di San Giovanni Evangelista, alle ore 21. Secondo appuntamento domenica 16 dicembre, sempre alle ore 21, con un concerto, a Mandrogne, presso la chiesa SS. Nome di Maria. Terzo e ultimo appuntamento musicale è per la vigilia di Natale, quando il 24 dicembre la Corale si esibirà a “casa”, ossia a Tortona, nel Santuario della Madonna della Guardia. Per questo ultimo appuntamento (inizio ore 22,45) è prevista la partecipazione dell’Ensemble “I Regi”. Tre momenti, dun-
que, per regalare alla comunità serate emozionanti che sapranno farvi da subito immergere nella magica atmosfera del Santo Natale. La “Corale”, infatti, è un’associazione attiva sul territorio proprio con la finalità di far conoscere la musica liturgica, sacra, lirica e di tradizione. In occasione dei tre concerti proporrà un programma vario e diversificato, offrendo un excursus sulle melodie più amate della tradizionale natalizia, italiana e non solo. Il Gruppo Corale Orchestrale San Luigi Orione opera sul territorio dal 1975 e collabora con artisti di alto livello. I concerti tenuti negli anni passati hanno sempre visto una numerosa partecipazione di pubblico. Direttore dei concerti sarà il Maestro Roberto Baldo e organista Alberto Do.
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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 6 al 12 dicembre 2012 Giovedì 6 dicembre: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Venerdì 7: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Sabato 8: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Domenica 9: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Lunedì 10: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403); Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630);
dalle ore 15.30 Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Martedì 11: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Mercoledì 12: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630)
Sette spettacoli al Civico sotto la direzione artistica della Coltelleria Einstein
Anna, Elisabetta e Maria: la fede di tre donne sante
SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30
La stagione del “Teatro Ragazzi e Giovani” TORTONA - Torna la Stagione del “Teatro Ragazzi e giovani 2012/13” che è stata presentata dall’assessore alla Cultura, Giorgio Musiari, dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Laura Castellano e dai direttori artistici della Compagnia Teatrale “Coltelleria Einstein, Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola. La stagione teatrale dei ragazzi e dei giovani è un sodalizio iniziato diversi anni fa che è l’emblema di come la sinergia tra varie realtà possa portare a progetti di grande successo. Anche quest’anno il Comune ha dato il suo supporto alla realizzazione della stagione Teatro Ragazzi e Giovani 2012/13. Come ha sottolineato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Laura Castellano: “non bisogna sottovalutare la valenza e l’importanza di fare teatro, per questo bisogna cercare di promuovere sempre più e sostenere attività teatrali come quella che, con costanza, portano avanti Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola. I bambini, i ragazzi e i giovani hanno un grande potenziale, elevata sensibilità, spirito critico e di osservazione e lo dimostrano anche nei progetti che, ogni anno, portano avanti con il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze”. L’assessore ha anche ringraziato la direzione artistica della Compagnia Teatrale
Una scena di “Cinderella Vampirella” che apre la Stagionea”
Coltelleria Einstein, nelle persone di Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola “che con dedizione e amorevole impegno si dedicano alla diffusione dell’arte teatrale tra i più piccoli”. Anche l’assessore Musiari ha messo in evidenza “l’importanza del teatro nella scuola, per avvicinare i ragazzi al teatro, specialmente in ambito didattico, perchè è un ottimo strumento di crescita culturale, sociale ed effettiva”. La Stagione di Teatro Ragazzi e Giovani 2012-2013, che si svolge al Civico di Tortona, apre il sipario il 10 e l’11 dicembre per tutte le classi delle Scuole primarie, con lo spettacolo “Cinderella Vampirella” messa in scena da “Teatro Pirata”. Si tratta di una rilettura del classico
teatro dei burattini all’originale maniera del Teatro Pirata, dove i personaggi (pupazzi e burattini) si muovono all’interno di una scatola magica in continua evoluzione. I titoli in cartellone sono sette e dopo l’apertura si prosegue il 29 e il 30 gennaio con “Branco di scuola Una storia di bullismo” per le Scuole Medie con la compagnia Nonsoloteatro, il 5 e 6 febbraio con “Kolok, i terribili vicini di casa” per la Scuola primaria 2° Ciclo con la Compagnia Milo e Olivia e TRG, il 19 febbraio con “Le avventure di Pinocchio” per la Scuola primaria 1° Ciclo a cura della compagnia Teatro d’Aosta, il 23 febbraio con “Il malato immaginario” per le Scuole Superiori con la Piccola Compagnia della Magnolia, l’11
e il 12 marzo con “Matematica e mirtilli” per la Scuola Media con la Coltelleria Einstein e si termina il 7 e 8 maggio con il “Cubo Magico” della compagnia Pandemonium Teatro rivolto alla Scuola dell’Infanzia. Il teatro è un’occasione per vivere momenti collettivi di divertimento, di attenzione e partecipazione. Lo spettacolo teatrale è un linguaggio artistico importante per la crescita e lo sviluppo dei bambini e dei ragazzi. E’ il linguaggio che mette in gioco lo spettatore e lo coinvolge in una visione che attiva immaginazione ed emozione. La stagione si avvale anche della collaborazione di Spiriti Agili Teatro per la direzione organizzativa e del Centro Sociale Anziani di Tortona. Le compagnie scelte per la stagione 2012 2013 si caratterizzano per la ricerca poetica e la qualità degli spettacoli. I temi trattati si muovono tra fiaba, storie originali ispirate al vissuto, scienza, classici del teatro. Gli spettacoli sono specificamente rapportati all’età a cui si rivolgono. Lavorando per la stagione, in questi anni, si sono intrecciati rapporti con insegnanti e famiglie e con l’attività teatrale rivolta ai ragazzi si continua a lavorare per la crescita comune nella città dove si vive. d.c.
Le voci di cinque corali nella chiesa di Alzano ALZANO SCRIVIA - Sabato 17 novembre la chiesa parrocchiale di Alzano era gremita di persone che hanno seguito con attenzione e simpatia l’esibizione di cinque corali nell’ambito della rassegna promossa dalla corale di Alzano, magistralmente diretta da Stefano Granata. Erano pure presenti il Sindaco Cisi, il diacono Ernesto Stramesi e il Vice sindaco di Molino Remo Torti. La rassegna si è aperta con l’esibizione della corale “Amore senza fine” di Alzano alla quale hanno fatto seguito le corali di Novi Ligure - parrocchia della Pieve, di Casei Gerola, che si è definita “balneare”, la corale dei bambini “Le note di Dio” di Sale diretti dal bravo
La corale “Le note di Dio” di Sale
Guido Coscia e, infine, la grandiosa corale “San Marziano” di Mede Lomellina, diretta da Alessandro Sonvico. Sono stati proposti canti liturgici che hanno dimostrato una grande preparazione e una altrettanto grande passione per il canto. La bellissima serata si è conclusa con l’esibizione della corale di casa che ha inter-
pretato un brano di significativo ringraziamento al Signore per il dono della vita. Prima della chiusura il Sindaco ha portato il saluto dell’amministrazione comunale mentre il Diacono dopo aver porto il saluto del Vescovo, impossibilitato a partecipare, ha auspicato il ripetersi di tali manifestazioni che rappresentano un momento d’incontro di diverse realtà tutte
però unite nel dare lode al Signore. Ha affettuosamente salutato i bambini di Sale che hanno commosso i presenti con la loro esibizione e tale affettuoso saluto ha rivolto a tutte le corali in particolare a quella di Mede, parrocchia della diocesi di Vigevano, che porta il nome del santo martire Marziano, primo Vescovo della Diocesi tortonese. In questo si vede anche che ogni chiesa diocesana non è chiusa in se stessa ma aperta all’incontro con gli altri. Ha presentato la serata, con molta verve, Angelo Torti di Molino. Un brindisi finale con dolci è stato offerto a tutti i presenti presso i locali della Società di Mutuo Soccorso.
Edicole aperte domenica 9 dicembre 2012 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.
TORTONA - “Sante Maria, Anna ed Elisabetta proteggete da tuono, lampo e da saetta”: un’invocazione popolare legata all’ambiente contadino ha dato il titolo al secondo incontro promosso dal Centro Italiano Femminile (CIF) in occasione dell’Anno della Fede. Sabato 1 dicembre, nel salone del Seminario in Tortona, guidati dalla riflessione della professoressa Patrizia Govi, i presenti hanno potuto confrontarsi con la fede di queste tre donne legate tra loro da vincoli di parentela: Anna, madre di Maria secondo il vangelo apocrifo attribuito a Giacomo, Elisabetta, “parente”di Maria secondo la redazione evangelica di Luca e la stessa Maria, la giovane donna di Nazareth, guardata soprattutto attraverso la riflessione dei Padri Conciliari. Dalle parole della relatrice si è visto come sia molto interessante e poco nota la figura di Anna, la cui memoria liturgica è fissata il 26 luglio, di cui nel luglio 1999 Papa Giovanni Paolo II ha detto: “La devozione verso sant’Anna, madre di Maria, ha incoraggiato il bisogno umano di celebrare e di santificare gli affetti domestici, la vita quotidiana e la tenerezza”. Anche Elisabetta, che per lunga tradizione è ricordata con il marito Zaccaria il 23 settembre, è stata oggetto di analisi, ma il centro del pomeriggio è stato, senza dubbio, dedicato a Maria di cui, nei testi conciliari, è sottolineata soprattutto la fede, facen-
done, così, un modello ed un punto di riferimento per la Chiesa che in Maria riconosce la propria vocazione e la propria missione. Il testo maggiormente utilizzato dalla professoressa Govi è stata la Lumen gentium, la Costituzione dogmatica sulla Chiesa, ma è stato interessante anche notare come l’intero Concilio Vaticano II sia circondato da una cornice mariana: Papa Giovanni XXIII ne ha deliberato l’apertura ufficiale in data 11 ottobre (1962), con esplicito riferimento al Concilio di Efeso che, proprio l’11 ottobre dell’anno 431, aveva proclamato Maria “Theotokos, Madre di Dio” e Papa Paolo VI ne aveva stabilito la chiusura l’8 dicembre (1965), nel giorno della celebrazione della sua Immacolata Concezione. Maria, dunque, Madre di Dio e Madre della Chiesa, come proclamata solennemente il 24 novembre 1964 da Papa Paolo VI, la donna dell’ascolto, la grande credente, la madre coraggiosa, l’immagine e il modello di vita spirituale e apostolica e di autentica vita cristiana. Maria Virginia Ghiglione
Incontri di AC interassociativi TORTONA - Anche nel corso del presente anno pastorale i Presidenti parrocchiali dell’Azione Cattolica di Sale, Tortona e Viguzzolo propongono un ciclo di tre incontri interassociativi secondo il seguente calendario: domenica 9 dicembre 2012 “Ho una tessera in più…e allora?” con il professor Piero Ponte, Presidente diocesano dell’Azione Cattolica, domenica 3 febbraio 2013 “Il Dio in cui credo. Riflessioni e impegni nell’Anno della Fede” con la presenza di don Luca Ghiacci, viceparroco nella chiesa cattedrale in Tortona; domenica 14 aprile “Impegno dei laici: novità del Concilio?” Una riflessione a partire dai Documenti del Vaticano II guidata dal professor Gianfranco Agosti, Consigliere nazionale di azione Cattolica. Gli incontri si svolgono tutti a Tortona, presso il Seminario, con inizio a partire dalle ore 15,30. Associati e amici sono attesi domenica 9 dicembre per ascoltare la riflessione del Presidente diocesano, per parlare, pregare insieme Maria, per fare anche un po’ di festa e per capire meglio cosa voglia dire “essere di AC”.
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Il Vescovo il 26 novembre ha celebrato i funerali del parroco di Gremiasco
L’ultimo saluto a Mons. Angelo Bassi GREMIASCO - Si sono celebrati lunedì 26 novembre alle ore 11 presso la chiesa parrocchiale di Gremiasco i funerali di Mons. Angelo Bassi, già parroco di Gremiasco, Castagnola e Garadassi, figura sacerdotale conosciuta e apprezzata in Val Curone e in tutta la Diocesi. Era mancato nel tardo pomeriggio di venerdì 23, nell’abitazione della sorella Alda in San Sebastiano dove si era trasferito negli ultimi anni, dopo la rinuncia del servizio pastorale delle parrocchie. La graziosa navata della chiesa ha fatto posto alle tante persone che nei lunghi anni del ministero hanno conosciuto, amato ed apprezzato don Bassi; all’altare numerosi sacerdoti hanno concelebrato il rito funebre, presieduto da Mons. Martino Canessa, vescovo di Tortona. Si distingue fra essi il parroco di Gremiasco don Luigi Bernini che è succeduto a Mons. Bassi. La liturgia è composta e raccolta; c’è posto per commozione e solennità, ma non per tristezza e rassegnazione; l’animazione liturgica è affidata al coro parrocchiale, diretto dalla signora Fernanda, appropriate poi le invocazioni alla preghiera dei fedeli pro-
Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
TORTONA E TORTONESE
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poste dai giovani. Durante l’omelia il Vescovo delinea brevemente la vita di Mons. Bassi, fermando l’attenzione sulle sue qualità umane di bontà e di generosità. Ha fatto memoria quindi il prestigioso riconoscimento che lo Stato d’Israele aveva a Lui riservato per il suo servizio a favore degli ebrei, durante la seconda guerra mondiale, mentre si trovava parroco a Rondanina: quella di “Giusto fra le nazioni”. Ha poi espresso le condoglianze alla sorella, alla cognata e ai nipoti come a tutte le comunità parrocchiali di cui don Angelo è stato parroco. Al termine della Messa il Sindaco Germano Nuvione ha parlato a nome della cittadinanza, manifestando i suoi sentimenti nel
ricordo riconoscente: “ringrazio Mons. Bassi per quello che è stato ed ha fatto per noi”. In effetti con Don Bassi si salutava così uno degli ultimi grandi protagonisti storici della vita della val Curone: protagonista della ricostruzione dopo la guerra, testimone dell’emigrazione dai paesi sempre più vuoti, ultimo di un antico nobile gruppo di sacerdoti che hanno fatto la storia non solo religiosa, ma anche civile delle nostre comunità. Testimoni di Dio e amici, nella semplicità e nel servizio, degli uomini. Preti semplici che hanno fatto onore alla valle e alla Chiesa. Così continuava il Sindaco: “il loro ricordo sia in benedizione. Don Bassi riassume quasi tutte queste care figure e in Cielo ora insieme a loro può continuare ad accompagnarci con dolcezza e generosità, in un mondo oramai cambiato, ma che non taglia le radici da cui è stato nutrito”. Ha poi ricordato don Angelo per la sua cultura storica e la sua opera educativa come maestro in alcuni paesi della valle. Dopo di lui si sono susseguite alcune altre testimonianze in memoria del defunto: un pensiero è giunto da Rondanina dove il ricordo si
Don Angelo, nonostante i tanti anni è rimasto vivo, un pensiero semplice e molto significativo di una giovane della parrocchia e infine la nipote ha dato lettura del saluto che Mons. Bassi aveva pensato per i presenti al rito: con commozione tra le righe leggiamo il cuore buono e sacerdotale di vive e muore nella fede, nella speranza e nella carità, facendo del bene. La serenità di Don Angelo emerge anche nell’ultima richiesta: il canto finale deve essere il Te Deum, l’inno che nella Chiesa si canta per il ringraziamento festoso e gioioso; in questo caso il “Grazie” di Don Angelo al Signore per la sua vita riuscita e il grazie dei presenti per il dono dei sacerdoti, che vivono a servizio del popolo di Dio per indicare la via del bene. Mentre si esegue il canto ci si avvia verso la piazza della Chiesa, lì al centro del paese Don Angelo riceve l’ultima benedizione del Vescovo e dei sacerdoti presenti, prima dell’ultimo viaggi nel cimitero di Monleale (le sue origini erano infatti nella frazione di Murisasco dove era nato il 31 marzo del 1914). Accanto ai suoi cari riposa ora nella pace. Claudio Baldi
IN BREVE EVENTI / TORTONA
Concerto di Natale del FAI Venerdì 7 dicembre. alle ore 21, presso la Chiesa di San Giacomo di Tortona si terrà il tradizionale concerto di Natale della Delegazione FAI, Fondo Ambiente Italiano, di Tortona. Il concerto di Natale a San Giacomo è uno degli appuntamenti fissi della Delegazione FAI, occasione per ascoltare insieme musica di qualità e per scambiarsi gli auguri. Quest’anno il concerto sarà a cura del M° Enzo Consogno, uno tra i Maestri più bravi della Provincia di Alessandria, è Direttore del “Coro Giuseppe Verdi” di Pavia e ha collaborato con uno dei più grandi baritoni italiani, Leo Nucci. La direzione del coro Giuseppe Verdi di Pavia gli ha permesso di allestire le più importanti opere del teatro lirico italiano presso prestigiosi teatri, quali l’Opera Forum di Copenaghen e il Teatro della Luna di Milano.
ASSOCIAZIONI / CASTELNUOVO Il miele per aiutare la Senologia “Un progetto per la donna, un progetto per la vita”: questo il filo conduttore delle iniziative messe in campo dall’associazione “Franca Cassola Pasquali” e il simbolo dell’impegno profuso ormai da oltre 20 anni dall’equipe dell’Unità di Senologia dell’Ospedale di Tortona, diretta dalla dottoressa Maria Grazia Pacquola, sul fronte della lotta contro i tumori. “A breve - ha annuciato il presidente dell’associazione Giannino Pasquali - presenteremo una nuova attrezzatura di cui si potrà dotare la Senologia, il Mammotome Elite, innovativo strumento di diagnosi precoce microinvasiva per la patologia mammaria”. L’appuntamento è per sabato 8 dicembre, in piazza ad Alzano e Molino dalle 9 alle 12, sul sagrato delle chiese parrocchiali per acquistare un vasetto di miele, prodotto dall’apicultrice Maria Carla Gulminetti di Sarezzano e sostenere il nuovo progetto dell’associazione.
ANNIVERSARI / MOLINO DEI TORTI
Il Piccolo Cottolengo e “Le rotelle della disabilità” TORTONA - Lo scorso 20 novembre, presso la scuola parificata “San Giuseppe” di Tortona, si è tenuto un incontro dal titolo: “Le rotelle della disabilità”. E’ stata una ottima opportunità per il Piccolo Cottolengo di Don Orione per farsi conoscere e per lanciare alle giovani generazioni importanti messaggi sul valore della vita, sull’assistenza e sull’ascolto di chi malato e sofferente. Presenti il coordinatore il dottor Fabrizio Cavanna e due educatrici Daniela e Giusy. È stata questa una bellissima opportunità di scambio di esperienze e conoscenze tra due realtà diverse ma vicine: i bambini del Piccolo Cottolengo, attraverso le parole e i racconti degli operatori presenti e i
circa 180 ragazzi delle quinte elementari, prime, seconde e terze medie del S. Giuseppe, unitamente ai docenti e alla nuova preside Suor Enrica Ferroglio, che si è dimostrata subito ben disponibile all’attuazione del progetto, fornendo così ai suoi ragazzi una diversa opportunità di apprendimento e di
crescita al di fuori delle aule scolastiche. I ragazzi si sono mostrati da subito molto interessati alle tematiche proposte e hanno fornito molti spunti di riflessione con le loro numerose e argute domande, a testimonianza dell’ambiente sano e stimolante in cui si trovano. L’intento del Piccolo Cottolengo, re-
Iniziativa per l’Avvento dell’associazione “CamminanDO”
cepito benissimo da tutti i presenti, è stato quello di raccontare la vita e la quotidianità di quella che, in fondo, è una casa normale e speciale al tempo stesso. Una “casa” dove abitano bambini che, nonostante le loro disabilità e le gravissime patologie vivono la loro esistenza in modo pieno e felice, assistiti e curati da personale medico, infermieristico e riabilitativo. È stato infine mostrato il video “Le rotelle della disabilità” che partendo proprio dal movimento di una carrozzina faceva riflettere sui doni che si hanno a partire proprio dalla possibilità di camminare e correre. Il Piccolo Cottolengo Don Orione è disponibile a incontrare altre scuole nell’ambito del progetto.
Ricordato don Angelo Nicrosini Domenica 2 dicembre nella parrocchia di Molino dei Torti nel 7° anniversario della scomparsa è stato ricordato il compianto parroco don Angelo Nicrosini, unitamente al fratello mons. Cesare. Erano presenti il Vescovo, il Sindaco Candido Meardi e molti parrocchiani che hanno reso testimonianza della stima profonda che li lega al ricordo del loro pastore “umile e grande allo stesso tempo”.
NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Il M° Graziano Fronzuto a Caleidoscopio La musica d’organo sarà la protagonista dell’appuntamento settimanale sulla 96,400 FM e in diretta su www.radiopnr.it (live streaming - multimedia). Nel Caleidoscopio che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 9 dicembre il conduttore Andrea Bobbio proporrà brani per organo suonati dal M° Graziano Fronzuto, membro di prestigiose associazioni musicali internazionali. L’appuntamento è per domenica sera o per martedì 11 dicembre alle ore 20,30.
ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE
Cena di digiuno dalle Suore Sacramentine TORTONA - Organizzata dall’associazione “CamminanDO - (Don Orione)” delle Suore Orionine, la sera di mercoledì 12 dicembre viene proposta l’iniziativa della “cena di digiuno” nel cuore del tempo liturgico dell’Avvento. Entrata di recente come appuntamento annuale dell’associazione, l’iniziativa costituisce un momento forte di preghiera, di silenzio e di meditazione davanti al S.S. Sacramento solennemente esposto. Si caratterizza per la rinuncia della cena materiale di questo giorno sostituita dal nutrimento spirituale della preghiera e della comunione al Corpo di Cristo, accompagnata da un gesto di generosa condivisione con i poveri del mondo accogliendoli tutti - come san Luigi Orione - nel proprio cuore e nella carità fra-
terna. La cena di digiuno quest’anno si terrà nella Cappella delle Suore Sacramentine non vedenti, in Via Emilia, a Tortona e sarà presieduta dal Vescovo sempre fedele a questo appuntamento. L’invito è rivolto a tutti: singoli, gruppi, associazioni e parrocchie. Al termine della celebrazione verrà distribuito il pane benedetto che sostituirà la cena. L’associazione “CamminanDO - (Don Orione)” è sorta alcuni anni fa come aggregazione di volontariato no profit. Si prefigge la diffusione del carisma delle Piccole Suore Missionarie della Carità e del sostegno alle loro opere missionarie nel mondo. Possono aderire laici, sacerdoti e religiosi di ogni provenienza geografica. Per conoscerla si può visitare il sito: www.suoredonorione.org.
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Giovedì 6 dicembre 2012 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -
SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:
VAL
prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 6 al 12 dicembre 2012 Giovedì 6 dicembre: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Venerdì 7: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Sabato 8: Dell’Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Domenica 9: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216)
OVI
BORBERA - OLTREGIOGO
Lunedì 10: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Martedì 11: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Mercoledì 12: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Edicole aperte domenica 9 dicembre 2012 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.
Il sindaco Robbiano e l’on. Lovelli si sono recati a Roma con gli operai novesi Torna la rassegna fino al 9 dicembre
L’Ilva non chiude e Novi per ora è salva “Dolci Terre di Novi”
Il sindaco Lorenzo Robbiano e l’On. Mario Lovelli a Roma con i lavoratori dell’Ilva
NOVI LIGURE - Durante il Consiglio Comunale del 26 novembre, il Sindaco Lorenzo Robbiano, in merito alla vicenda dell’Ilva, aveva informato l’Assemblea dell’invio di una comunicazione urgente al Presidente del Consiglio, Mario Monti e della decisione di essere a Roma, giovedì 29 novembre, nel giorno in cui si è svolta a Palazzo Chigi la riunione tra il Governo, le parti sociali e i vertici dell’Ilva. Nella lettera inviata a Monti
il sindaco esprimeva anche a nome del Consiglio Comunale, una grandissima preoccupazione sulla questione e auspicava che l’incontro di giovedì fosse determinante nell’assumere una decisione definitiva che riportasse alla normalità la situazione di incertezza perdurante. A Roma erano presenti l’on. Mario Lovelli, l’assessore provinciale Graziano Moro e il sindaco di Novi Lorenzo Robbiano per manifestare la sua preoccupazione circa il
futuro dei lavoratori Ilva di Novi e per essere accanto a loro in un momento difficile e di grande tensione. Finalmente venerdì 30 novembre, la trattativa tra governo, amministratori locali e parti sociali ha prodotto un decreto legge che, pur salvaguardando le esigenze di sicurezza ambientale, permetterà la continuità della produzione in una fase resa ancor più delicata per i danni causati dalla tromba d’aria che si è abbattuta nei giorni
scorsi sullo stabilimento tarantino, provocando la morte dell’operaio Francesco Zaccaria. Dopo un percorso cominciato nel mese di luglio, con un protocollo d’intesa che prevedeva lo stanziamento di 336 milioni di euro, si è giunti all’attuale testo che stabilisce che l’Ilva ha la gestione e la responsabilità della conduzione degli impianti ed è autorizzata a produrre e vendere i suoi prodotti fino al termine del periodo di validità dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata dal Ministero dell’Ambiente). All’AIA è stato attribuito lo status giuridico di atto legislativo, con l’istituzione della figura del Garante della vigilanza. Se gli accordi relativi agli investimenti indispensabili per attuare il risanamento non saranno rispettati, sono previste sanzioni. L’azienda siderurgica Ilva sopravvive e restano attivi tutti gli impianti, compreso quello di Novi in strada Boscomarengo, ma resta alta la preoccupazione per il futuro. A causa dello spegnimento di alcuni altiforni è, infatti, possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali. d.c.
Domenica 2 dicembre è stato anche presentato il libro “Le erbacce nel piatto”
I Mercatini di Natale di Rocchetta Ligure ROCCHETTA LIGURE Domenica 2 dicembre Rocchetta Ligure ha ospitato, nell’accogliente atmosfera di Palazzo Spinola, i Mercatini di Natale, organizzati dalla Pro Loco in collaborazione col Comune. Hanno partecipato oltre a numerosi espositori gli alunni delle Scuole che hanno prodotto oggetti ed elaborati molto apprezzati dai molti visitatori della mostra. La giornata è stata animata dall’associazione onlus la Band degli Orsi che ha voluto sostenere l’Ospedale “Gaslini” di Genova. Nel corso della giornata è stato anche presentato il libro “Le erbacce nel piatto (Dall’antipasto all’ammazzacaffè)” di Carlo Fortunato. La pubblicazione tratta una raccolta di ricette realizzate
con le erbe selvatiche infestanti considerando anche la biodiversità, la tradizione, e opportunità alimentari alternative. L’iniziativa persegue scopi benefici, poichè in questo caso le erbacce e i proventi che giungeranno dalla vendita della pubblicazione serviranno a sostenere
la Scuola elementare di Fresonara, un paese dove la chiusura del plesso significa “morire un po’ di più”. Un battaglia intrapresa da anni dal Comitato Civico “Salviamo la scuola di Fresonara” costituito da alcuni abitanti di Fresonara concretizzata da quattro anni con
l’istituzione di un doposcuola e da altre iniziative tendenti all’incentivazione dell’offerta. E’ certamente curioso, come paradossalmente le erbacce vengano utilizzate per salvare una struttura, quanto solitamente sono proprio queste devastarla dopo l’abbandono. Raccogliere erbe infestanti, per poi cibarsene, è un’antichissima tradizione, è un ricordo ben presente anche in chi, come l’autore, negli anni dell’infanzia è stato tra gli ultimi a viverla negli usi della propria famiglia e a riscontrarla nelle abitudini degli anziani di Fresonara. La raccolta di erbe spontanee è un piacevole pretesto per vivere e conoscere meglio la natura delle campagne e delle periferie.
NOVI LIGURE - Dolci Terre di Novi, rassegna enogastronomica giunta alla sua XVII edizione, ha oggi inizio presso il Centro Fieristico omonimo e terminerà domenica 9 dicembre. Tra le novità principali della kermesse, sono da segnalare la Cioccolateria (a cura delle Pasticceria “La Pieve”) e la Cioccolibreria, golose letture per grandi e piccini, a cura della libreria Buone Letture. Domani e domenica dalle 14,30 alle 18,30 saranno organizzati anche i chocolabs, veri e propri laboratori curati dallo chef pasticciere Massimo Migliaro. Naturalmente non potranno mancare tutti gli altri prodotti tipici del territorio: il Mercato delle Dolci Terre, prestigiosa rassegna di oltre cento bancarelle, organizzata in collaborazione con le Associazioni dei settori agricolo, artigianale e commerciale, proporrà il meglio dell’enogastronomia. Tutti i giorni sarà proposta la focaccia novese preparata dall’associazione panificatori con farine di grani locali. Spazio anche alla farinata, mentre nel centro degustazioni si potranno gustare piatti tipici regionali (pasta e fagioli, polenta con sugo di funghi, vitello tonnato e tanti altri) a cura dello chef Davide Ghezzi. Ovviamente, le merende golose delle ore 16 saranno a base di cioccolato. Nei quattro giorni della rassegna, il ristorante “Bunet”, adiacente al centro fieristico, proporrà gustose ricette della tradizione novese. Non poteva mancare l’Enoteca, gestita dalla delegazione di Alessandria della F.I.S.A.R, con la partecipazione del Consorzio Tutela del Gavi. Tra i vini presenti, saranno presenti i vincitori del “Premio Marengo Doc”, concorso enolo-
gico organizzato dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Alessandria. In degustazione sarà anche il Prosecco Cinzano prodotto dalla Campari. Inoltre, la Cooperativa Quetzal di Modica domani e domenica alle 11 e sabato alle 17 proporrà la degustazione “Fra Messico e Sicilia: alla scoperta della cioccolata di Modica”. Gli appuntamenti golosi saranno affiancati da eventi e tante manifestazioni alla riscoperta degli antichi sapori. Da non perdere il tradizionale appuntamento con la Notte Bianca in programma sabato 8 dicembre nel centro storico: in piazza Dellepiane alle 22 si terrà il concerto del coro gospel “Sunshine Gospel Choir”, mentre dalle 21 alle 22 negli androni dei palazzi e per le vie del centro storico vari cori (Corale Novese, Coro di Voci Bianche del Casella di Novi, A.S.A.M. Chorus di Stazzano, il Coro di Pozzolo Formigaro) allieteranno i visitatori ricreando la tipica atmosfera natalizia. Nell’androne di Palazzo Dellepiane sarà esposta la Natività realizzata dagli studenti dell’Istituto d’Arte Jona Ottolenghi di Acqui Terme. In linea con il tema della rassegna, nelle vie del centro saranno proposte degustazioni di cioccolata calda, a cura dell’associazione Animal’s Angel di Novi Ligure, di caldarroste, offerte dalle Croce Rossa di Novi, vin brulè, a cura del Gruppo Alpini di Novi e la polenta della Locanda del Santo Bevitore. In Piazza Carenzi, sarà allestita la pista per il pattinaggio sul ghiaccio. Fino alle 24 rimarranno aperti negozi, ristoranti, pizzerie, vinerie, bar e pasticcerie del centro storico. Michela Ferrando
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Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
NOVI E NOVESE
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Il Designer Outlet di Serravalle ha avuto più di 4 milioni di visitatori nel 2012
IN BREVE
Un anno di successi per la McArthurGlen
ASSOCIAZIONI / ARQUATA SCRIVIA
SERRAVALLE SCRIVIA - In un momento delicato per l’economia sentire parole positive è sicuramente motivo di incoraggiamento e soddisfazione. Nella conferenza stampa di fine anno realizzata dalla McArthurGlen italiana a Milano, la scorsa settimana, Roberto Meneghesso country manager del gruppo che gestisce 21 centri commerciali in Europa e cinque in Italia ha illustrato un bilancio 2012 che chiuderà con ricavi in aumento del 10% a 800 milioni. Quello che emerso dalle sue parole è che gli outlet di lusso di McArthurGlen sono scresciuti a dispetto della crisi. In un anno difficile come il 2012, anche grazie ad alcune nuove aperture e a una serie di eventi volti ad attirare l’attenzione del pubblico, il gruppo ha registrato un fatturato in aumento. Non solo una chiusura con il segno più, ma per la McArthurGlen c’è anche la previsione di aumentare gli investimenti in marketing e formazione e di spendere 65 milioni per ampliare due dei suoi cinque centri commerciali. Roberto Meneghesso ha spiegato che il Gruppo sta facendo in questo periodo i
Chiara Gambarotta, Daniela Bricola e Marco Semino di Serravalle Designer Outlet con Roberto Meneghesso, secondo da sinistra
budget per il prossimo anno e ha affermato che la sua aspettativa personale “è quella di riuscire a chiudere anche il prossimo esercizio con ricavi in aumento del 5%”. Gli 800 milioni di euro di fatturato provengono dai 670 brand distribuiti su 137.000 metri quadrati di superficie commerciale. McArthurGlen è l’unico gruppo a vantare in Italia una rete commerciale che soddisfa da nord a sud le esigenze degli italiani con i centri di Noventa di Piave, Barberino, Castel Romano e La Reggia a Marcianise, vicino a Napoli. Per quanto riguarda il Designer Outlet di
Serravalle Scrivia è stato un altro anno all’insegna dell’eccellenza con ben 4,7 milioni di visitatori per 183 negozi. Quello che si chiude è un anno straordinario e questo successo è il frutto di un continuo perfezionamento dell’offerta del centro, diretto da Daniela Bricola, che punta sulla qualità e sul servizio al cliente e sulla garanzia di convenienza. Anche nel 2012 l’offerta commerciale è stata arricchita attraverso nuove aperture di marchi eccellenti del panorama della moda italiana e internazionale. Un 20% di nuovi visitatori si sono aggiunti ad un numero sempre crescente
di turisti internazionali che nel 2012 ha raggiunto una quota del 23,5% (16,4%nel 2011) tra i quali il più grande gruppo organizzato di turisti Cinesi mai arrivato in Europa con oltre 2.700 persone in soli 4 giorni. In aumento sono i turisti provenienti dalla Russia, i Cinesi e i Coreani. Tra le principali ragioni di questo successo ci sono numerose e interessanti promozioni e i grandi eventi come il Vintage Fashion Festival e l’ottava edizione del Summer Music Festival che ha portato sul palco di Serravalle i migliori artisti jazz contemporanei. Anche per Natale è stata creata per i clienti un’atmosfera unica e ci sarà anche spazio per la solidarietà a favore dell’infanzia, in collaborazione con Make a Wish, l’organizzazione internazionale che si occupa di esaudire i desideri di bambini tra i 3 e i 17 anni affetti da gravi patologie. Fino al 9 dicembre nei negozi aderenti si potranno acquistare articoli selezionati, esposti in vetrina, il cui ricavato sarà interamente devoluto all’organizzazione, per esaudire almeno dieci desideri di altrettanti piccoli. d.c.
Campi invernali ai Piani di S. Lorenzo con la Pietra Verde
CANTALUPO LIGURE Dopo il successo dei campi estivi presso il Rifugio Escursionistico Piani di San Lorenzo, l’associazione naturalistica “La Pietra Verde” propone tre turni di campi invernali per giovani che desiderano una vacanza a stretto contatto con la na-
tura. I periodi saranno dal 22 al 24 dicembre, dal 27 al 29 dicembre e dal 2 al 4 gennaio 2013. Saranno proposte escursioni o ciaspolate, esplorazioni, giochi e alla sera racconti, leggende e videoproiezioni. Seguiti in ogni momento dagli Istruttori
IWE della Pietra Verde, grandi appassionati di natura e con riconosciuta esperienza nelle attività ludicodidattiche, i ragazzi vivranno un’avventura unica, un’esperienza indimenticabile che li coinvolgerà in ogni momento della loro permanenza. La sistemazione sarà con letti a castello in due camerate e i posti disponibili saranno 14 per turno. Il costo di ogni campo è di euro 125 a ragazzo con pensione completa, compresa assicurazione (per informazioni: assopietraverde@yahoo.it). Il Rifugio escursionistico “Piani di San Lorenzo” gestito dall’Associazione la Pietra Verde è di proprietà della Comunità Montana
NoviArte ospita la mostra “A prima vista” NOVI LIGURE - Continua il ciclo di mostre promosse dalla galleria Noviarte di Novi Ligure, che sabato 24 novembre ha inaugurato la mostra “A prima vista”, personale dell’ovadese Ezio Minetti, a cura di Maria Elisa Repetti. “A prima vista” riassume il senso della poetica dell’artista: è così che Minetti sceglie gli oggetti tramite cui esprimersi, in bilico tra suggestioni esistenziali e ludica ironia. Vecchie foto, scarpine, abiti e oggetti trovati ai mercatini, acquistano nuova vita e un senso del tutto inaspettato. Minetti, fresco di partecipazione alla 54^ edizione della Biennale di Venezia - Padiglione Italia - sezione torinese (a cura di Vittorio Sgarbi) è impegnato in una continua evoluzione del suo stile espressivo sempre originale, in bilico tra arte povera e concettuale, tra design e poesia. Il linguaggio di Minetti introduce in quello che è stato definito un “universo giocoso e sottilmente tentatore”.
Terre del Giarolo ed è ubicato a 1.101 m. di altezza alle pendici del Monte Giarolo sul versante della Val Borbera, si tratta di una vasta area pianeggiante composta da terrazzamenti una volta coltivati, è totalmente circondato da stupende faggete e abetaie che danno origine a un luogo incantevole e suggestivo che colpisce profondamente il visitatore. Si raggiunge dalla strada che si trova a metà strada tra Pallavicino e Borgo Adorno. La struttura, che è stata totalmente rifatta nel 2006, offre servizio di ricettività con un grande salone per i pasti, bar, camera per il pernottamento con letti a castello (12 posti), 4 bagni e 2 docce.
“Gocce di musica” per l’AVIS Domenica 2 dicembre ad Arquata Scrivia l’AVIS in collaborazione col Comune ha organizzato il concerto lirico “Gocce di musica” presso il centro Polifunzionale Juta. Tanta la gente presente alla serata che oltre ad applaudire in modo caloroso gli artisti, ha chiesto più volte anche il bis. Per il Comune era presente l’assessore alla cultura Nicoletta Cucinella, ha presentato Epifanio Travaino e hanno partecipato all’evento gli artisti Claudio Barbetti al pianoforte, Lisetta Rossi all’arpa, Alessio Bacci, al flauto, il tenore Silvano Santagata e le soprano Patrizia Santucci, Michela Guassotti ed Emanuela Cavazza.
EVENTI / ARQUATA SCRIVIA
Il Concerto d’Avvento Sabato 1 dicembre ad Arquata Scrivia presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo, ha ottenuto un ottimo successo di pubblico e di critica il Concerto d’Avvento al quale hanno partecipato la corale La Ginestra di Savona diretta da Michela Calabria, la corale Ars Musicae diretta da Roberto Sacco e la corale di Persi di Borghetto Borbera diretta da Lucia Moro.
SPORT / NOVI LIGURE Primo Memorial di arti marziali Domenica 9 dicembre, presso il Palasport di Novi Ligure, si terrà la gara individuale di Kata maschile e femminile Under 16. Sarà il I Memorial dedicato a Silvano Barison e Italo Remotti, e sarà organizzata dalla società il Tempio del Karate in collaborazione con il Comitato Provinciale di Alessandria dell’Ente di Promozione Sportiva C.S.A.IN (Centri Sportivi Aziendali e Industriali). Il compianto Silvano Barison è stato per anni un amico e partecipe di tante battaglie sportive con il Presidente Provinciale Giampiero Montecucco, dell’Ente di Promozione Sportiva C.S.A.IN e della Società Sportiva “Il Tempio del Karate” di Novi, presieduta da Gimmo Borsoi. La manifestazione ha carattere pegionale per il Piemonte e inizierà alle ore 9. Possono partecipare tutti gli atleti dai 5 ai 16 anni.
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Ogni sua mostra è come un piccolo viaggio, una esperienza che difficilmente si dimentica. Dunque, non resta che indossare gli introvabili occhiali dell’artista lasciando che il nostro sguardo si posi su ogni opera come “a prima vista”. La mostra, presso la galleria Noviarte, sarà visitabile dal 24 novembre al 14 dicembre, dal martedì al sabato, (dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19).
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Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
TORTONESE E NOVESE
Il Comune è nell’associazione “Città della Terra Cruda” che organizza gli eventi
Novi Ligure ospita “(in)torno alla terra”
NOVI LIGURE - Da oggi, 6 dicembre, e fino a sabato, si svolge a Novi Ligure, una serie di importanti rassegne, promosse dal Comune, sostenuta dall’associazione nazionale Città della Terra Cruda, un network di Comuni ed enti pubblici caratterizzati dalla significativa presenza di costruito in terra cruda. Il titolo della manifestazione è: “(in)torno alla terra”. Il territorio di Novi Ligure, come molti altri dell’alessandrino, possiede infatti un ragguardevole patrimonio costruito in terra cruda e, dal 2004, l’amministrazione comunale sta operando affinchè esso venga adeguatamente tutelato, recupe-
rato e conosciuto tramite azioni di sensibilizzazione della popolazione, del mondo professionale, delle imprese edili e, non ultimo, della scuola. Quest’anno, in qualità di Socio, la città di Novi ospita l’Assemblea Annuale degli iscritti e, pertanto, il ricco programma prevede una serie di eventi che, a partire dal patrimonio in terra cruda, cercherà di estendere il proprio orizzonte a tematiche inerenti la tutela del paesaggio e del territorio. Oggi, presso il Museo dei Campionissimi, dalle ore 18.30 alle ore 20 ci sarà la presentazione di “Questa è la mia terra - Immagini e racconti delle case di terra in
Italia”, un libro pubblicato in occasione del decennale dell’associazione con la lettura di alcuni brani da parte degli studenti del Liceo Amaldi di Novi Ligure e l’accompagnamento musicale dell’associazione Gavazzana blues. Intervengono il Sindaco Lorenzo Robbiano, Paola Cavanna (Assessore all’Urbanistica), Maria Rosa Serra (Dirigente Settore Urbanistica), Luca Becciu (presidente associazione “Città della Terra Cruda”) e Giovanni Sacchetti (fotografo e autore del libro). Venerdì, al Museo dei Campionissimi, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, si terrà la riunione del Comitato Scientifico dell’associazione nazionale “Città della Terra Cruda”, mentre, dalle ore 15 alle ore 18.30, ci sarà una tavola rotonda di approfondimento sul tema del paesaggio e le case in terra, con le esperienze dei rappresentanti delle regioni Sardegna e Piemonte, della Soprintendenza per i beni paesaggistici del Piemonte, della Provincia di Alessandria e dell’associazione Città della Terra Cruda, anche attraverso la particolare visuale dell’obiettivo fotografico. Lo scopo sarà di confrontarsi sul tema del paesaggio, per approfondire quelle peculiarità di un patrimonio diffuso, soprattutto nella provincia di Alessandria, come le costruzioni in
terra cruda, per capire quale ruolo potrebbe andare ad esercitare anche al fine di un rilancio del territorio, a partire dalla conservazione delle sue caratteristiche paesaggistiche, naturalistiche e antropiche. Interverranno il Sindaco di Novi, Paola Cavanna (assessore all’Urbanistica), Gaia Bollini (associazione Città della Terra Cruda), Luigi La Riccia (Politecnico di Torino), Francesco Paludi (Regione Piemonte), Luigi Pedrini (Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Piemonte), Luisella Bellone (Provincia di Alessandria), Laura Cantarella (associazione Landform, docente del Politecnico di Torino) e Gianfranco Conti (Presidente associazione Terrae Onlus). Infine, sabato, a Palazzo Pallavicini nel salone di rappresentanza, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, si svolgerà l’Assemblea dei membri dell’associazione nazionale “Città della Terra Cruda” dei soci aderenti all’associazione (35 Comuni), provenienti dalle regioni Abruzzo, Marche, Sardegna e Piemonte, mentre, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, “(in) giro per case di terra”, ci sarà un tour del territorio con sosta all’azienda vitivinicola La Raia e visita al suo ampliamento in terra battuta (opera di Martin Rauch). Vittorio Daghino
Il calendario di “Orizzonti Novi” sostiene l’AIDO NOVI LIGURE - E’ in distribuzione in questi giorni la nuova edizione del calendario artistico novese, realizzato dall’associazione culturale Orizzonti Novi in collaborazione con l’AIDO. E’ il sesto anno consecutivo che l’associazione presieduta dal prof. Osvaldo Repetti (nella foto), che ha curato personalmente anche questa edizione, presenta un’opera che è entrata ormai nella tradizione dei Novesi e di chi a Novi si interessa. Il calendario riporta scritti e fotografie riguardanti la città, organizzati mensilmente. L’edizione 2013 propone la città come “luogo di vita”, come palcoscenico, come scenario in cui si sviluppano le attività delle persone, viste nei loro molteplici aspetti. Una città vista certamente nei suoi volumi architettonici, con le sue vie, le sue piazze, i suoi angoli caratteristici, ma anche e soprattutto con la sua gente, con gli avvenimenti che, oggi come ieri, la fanno diventare “comunità”. Scorrono immagini anche di persone, immerse nel loro ambiente di vita, nelle dimensioni che caratterizzano il loro essere inserite in un contesto, come avviene, per esempio, durante i numerosi eventi di cui il cittadino è protagonista, ieri come oggi. Una trasversalità temporale caratterizza infatti gli avvenimenti descritti e le fotografie che li accompagnano, per
cui possiamo rivivere il trascorrere del tempo ammirando, per esempio, il Teatro Marenco così come è oggi e come era in passato, all’epoca del suo splendore e della fruizione da parte della popolazione. Così come riviviamo i 120 anni della “Forza e Virtù”, la gloriosa società sportiva di Novi, con scritti e foto che ne illustrano il percorso. E il calendario segue un po’ il succedersi degli avvenimenti cittadini. Ma non mancano gli avvenimenti consueti: dalla festa patronale della Madonna della Neve alla Fiera di S. Caterina, senza dimenticare che Novi è l’Università del ciclismo e un luogo in cui si è fortemente sviluppato il volontariato. E c’è anche la Piazza della Stazione, vista come era negli anni ’30 e come è oggi col Movicentro. Una “chicca” ci riserva il mese di dicembre, con alcu-
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ne suggestive foto del Presepe vivente organizzato a Novi da Don Orione. Nelle prossime edizioni il calendario amplierà l’orizzonte ad altri gruppi, associazioni ed avvenimenti, perché di essi resti ricordo. L’associazione culturale Orizzonti Novi che ha dato vita all’iniziativa, e l’AIDO, che di questo calendario fa un’utile opera di promozione per i suoi fini di solidarietà sociale, rivolgono un ringraziamento a tutti i collaboratori: da Fausto Mogni, che ha messo a disposizione la sua ingente raccolta di fotografie, al Comune di Novi, che ha messo a disposizione il proprio archivio fotografico e in particolare a Michele Carrozzi, autore di tanti scatti “istituzionali”, a Dino Ferretti, stimato fotografo professionista, a Francesco Rojas Guelfo, ai familiari di Fulvio Rebora, storico fotografo della Novi del Novecento. Un ringraziamento anche ai fotografi del gruppo dell’Associazione che si sono cimentati a catturare aspetti della città e le cui foto sono in parte presenti in questo e nei Calendari precedenti e in parte sono state utilizzate per le Cartoline novesi: Chiara Aloisio, Elena Carrega, Anna Cristallo, Ester Cuzzolin, Daniela Demergasso, Elena Di Cara, Daniela Fava, Giulia Fossati, Irene Fossati, Pino Loiacono, Eugenio Masini, Fran-
cesca Paini, Osvaldo Repetti, Stefano Repetti, Antonella Ronzulli e Alessandro Vianello. Anche se quest’anno la presenza nel calendario è inferiore rispetto al passato, un pensiero gli organizzatori vogliono dedicare ancora a Michelangelo Mori, Egidio Mascherini, Serafino Cavazza, cultori della memoria della nostra città, cui sovente è stato fatto riferimento per il reperimento di notizie. Il Calendario è reperibile nelle librerie, nelle cartolerie e nelle edicole cittadine.
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La Pozzolese Calcio era il sogno di Carlo Fossati La Pozzolese mentre ricorda Carlo Fossati
POZZOLO FORMIGARO - Sono trascorsi quindici giorni dalla morte di Carlo Fossati, per tutti il Carluccio, anima e corpo del calcio pozzolese per mezzo secolo, deceduto a 86 a Novi Ligure. Occhi lucidi ma tanta riconoscenza alla Pieve di Novi il giorno del suo funerale. E’ stato un maestro di calcio e di vita, una passione sconfinata per lo sport visto come elemento per fare crescere i giovani ai valori più alti e nobili della vita. L’ha fatto a Pozzolo che non era la sua cittadina, lui era di Novi, ma il campo sportivo Frassati è stata la sua seconda casa. Famiglia, lavoro e finalmente campo. Nessun uomo di mezza età alzi la mano se non è passato dal campo sportivo per un provino, una o più stagioni con le maglie biancocelesti. Marcello Ghiglione racconta che quando, nel febbraio 1957, il vice parroco di San Martino don Piergiovanni Agnes diventa commissario straordinario dell’Unione Sportiva Pozzolese, Carlo Fossati, fondatore, tra l’altro della Società Ciclistica Pietro Fossati di Novi Ligure, ricevette l’incarico di allenare e di occuparsi della formazione delle squadre di calcio. Carluccio propose di promuovere la realizzazione di corsi pomeridiani di ginnastica. Le lezioni, programmate verso sera con una cadenza bisettimanale, sono tenute dal professor Nico Messina, insegnante di educazione fisica presso la scuola di avviamento “G. Boccardo” di Novi, futuro grande del basket internazionale. Nella primavera del 1959 Carlo Fossati, Giuseppe Fossati (Benedèt), Francesco De Marchi, e Remo Orlandi, organizzano il primo Torneo
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dei Bar, con lo scopo di avvicinare i giovani pozzolesi al calcio e, dalla loro selezione, formare una compagine dignitosa che potesse partecipare al campionato di Seconda Categoria, il primo della storia biancoazzurra. Iniziava l’epopea della Pozzolese, mirabilmente raccontata da Giacomo Martini nel saggio di alcuni anni fa. La squadra giocò fino a metà degli anni Sessanta nei gironi liguri poi in quelli piemontesi. Con l’aiuto di Cesare Martini, Carluccio si impegna nell’insegnare calcio soprattutto ai giovani, la prima squadra tra alti e bassi è il suo cruccio, ma senza drammi. Con la vittoria finale del campionato 1985-86, la Pozzolese torna in Seconda Categoria, rimanendoci per dodici stagioni consecutive. Nel 1995 riceve dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, la medaglia commemorativa per i tanti anni a servizio dello sport. Poi ancora tanti anni di Seconda, lo spareggio di Solero con il Nizza nel 1993 fino dopo una serie interminabile di rigore che salva la Pozzolese e infine l’ultima gioia per la promozione del 2010. Questo era Carluccio, che dall’alto avrà pensato “ragazzi che figura”, dopo lo 05 in casa proprio nel giorno del suo ricordo, ma si sarebbe rinfrancato per il coriaceo pareggio con il Tassarolo domenica scorso. Ancora Ghiglione ricorda e noi con lui: “la sua ironia e simpatia tutta novese, all’insegna dell’immancabile battuta, imparata, come soleva sempre ricordare, dai vecchi novesi. Aveva sposato una ragazza di Pozzolo, luogo dove ha lasciato il cuore in tutti i sensi”. Luca Rolandi
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Da leggere
a cura della Redazione
a confronto Il ricordo della Regina Elena Egr. Direttore, il 28 novembre sono stati ricordati i 60 anni dalla morte della Regina Elena. Si spense a Montpellier ove è sepolta. Figlia di Nicola Petrovic Niegos, principe del Montenegro, venne presa in sposa da Vittorio Emanuele, principe di Napoli. Era il 1896. Divenne regina d’Italia perché il 29 luglio 1900 Umberto I fu assassinato a Monza in un tuttora misterioso “complotto anarchico”. Madre di cinque figli, tra i quali Umberto II, Elena conquistò l’affetto degli italiani, sia durante la Grande Guerra, quando allestì al Quirinale l’Ospedale Territoriale n.1, sia con opere filantropiche, sia con il contatto diretto con i poveri. Il suo nome fu (e rimane) tra quelli più diffusi, proprio in suo ricordo. E’ sepolta a Montpellier, pressoché dimenticata. Vittorio Emanuele III è nella chiesa di Santa Caterina ad Alessandria d’Egitto, dimenticato. La Consulta dei Senatori del Regno lancia un appello: le Istituzioni sono indifferenti. Ma i cittadini faranno la loro parte per portare in patria le salme della Regina Elena e di Vittorio che lasciò l’Italia col titolo di “conte”. Carmine Passalcqua - via mail
Confagricoltura condivide la linea del Ministro Moavero Egr. Direttore condividiamo la ferma presa di posizione del ministro per gli Affari europei Enzo Moavero che, al termine del Consiglio Ue Affari Generali dedicati alla preparazione del vertice dei capi di Stato e di governo, ha dichiarato che L’Italia è pronta a mettere il veto se l'accordo sul bilancio europeo 2014-2020 non fosse equo per i nostri cittadini e fosse gravoso per il nostro Paese. Le recenti proposte della presidenza cipriota e del presidente del Consiglio europeo Van Rompuy hanno previsto una serie crescente di riduzioni del bilancio UE nella prospettiva dei prossimi anni. Riduzioni ancor più inaccettabili per Confagricoltura, considerato che toccano ancora la spesa per la Politica agricola comune. Confagricoltura Alessandria insiste sul fatto che l’Italia deve difendere la sua partita “dare/avere” con Bruxelles, deve migliorare la sua posizione di contribuente netto e, anche a questo fine, deve difendere il gettito del primo e del secondo “pilastro” della Pac a favore delle nostre imprese. Abbiamo sempre chiesto il mantenimento della spesa agricola ai livelli attuali fino al 2020 come anche il COPA-COGECA, il Comitato delle organizzazioni agricole e cooperative europee e il Parlamento di Strasburgo. L’accordo sul piano pluriennale finanziario sarà davvero equo se riuscirà a garantire questo obiettivo. E soprattutto così sarà equo per il nostro Paese, ma anche per le nostre imprese agricole. Gian Paolo Coscia Presidente di Confagricoltura Alessandria
Si abbassa lo spread ma non diminuiscono i problemi Egr. Direttore, leggo sui giornali di questa mattina alcuni titolo trionfalistici riguardo al famigerato spread, parola che ci è diventata famigliare, quasi un incubo! Titoli che con enfasi segnalavano la discesa dello spread al di sotto dei 300 punti base. Buona notizia, senza dubbio. Tuttavia restano grandissimi problemi. Soprattutto sul fronte dell’occupazione, o meglio della disoccupazione che morde sempre di più. In troppi non hanno un lavoro e come si fa a parlare di ripresa, di rilancio dei consumi, quando non c’è lavoro. Altra nota dolente l’opprimente imposizione fiscale. Se io penso alle tasse che dovrò pagare il mese di dicembre, il mio proposito di rilancio dei costumi va sotto l’uscio. Mi sembra che il governo dei tecnici si sia impegnato troppo poco sul fronte del lavoro e dell’aiuto alle fasce della popolazione con redditi medio-bassi, penso la stragrande maggioranza della popolazione. Ha tagliato, ma ai soliti noti, cioè ai più poveri. Se questa è la strada per rilanciare l’occupazione e i consumi, mi rimangono flebilissime speranze. Carlo Marini – via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Gianni Ghiglione
Benedetto XVI
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Cosa può dire all’uomo di oggi San Francesco di Sales? Come per tutti i personaggi, anche per san Francesco di Sales la corrispondenza è lo strumento migliore per capirne la vita e il messaggio. Nelle sue oltre 2100 lettere, infatti, il santo si manifesta in modo trasparente, e permette a noi di conoscerne la personalità affascinante. Don Gianni Ghiglione, salesiano e vero appassionato di San Francesco, pone particolare attenzione alla spiritualità salesiana, esaminando le lettere dal 1593 al 1610. L’autore è originario di Saluzzo e, da alcuni anni, è cappellano degli studenti della Scuola Superiore di Formazione di Psicologia della Comunicazione, il “Rebaudengo”, dove è anche responsabile del Collegio Universitario. Nel 20052006, ad Annecy, in Francia, ha studiato gli scritti di san Francesco di Sales. In questo volume propone ampi stralci delle lettere scritte dal santo, per farne conoscere a un pubblico più vasto l’eccezionale spiritualità. Il santo è anche il patrono dei giornalisti e colui che inventò i “manifesti” per rivolgersi anche ai fedeli più lontani.
Il libro propone “riflessioni, massime, esortazioni per la meditazione quotidiana” tratte da encicliche, discorsi, omelie e altri documenti di Benedetto XVI raccolte da Giuliano Vigini. Questa raccolta, nella varietà dei temi e degli aspetti che affronta, selezionandoli dal vasto corpus di insegnamenti di Be-nedetto XVI, si rivolge a un pubblico vasto come occasione preziosa per capire ciò che al Pontefice sta maggiormente a cuore nell’indicare a tutti il cammino verso una vita buona e felice. “Con la finezza del teologo e l’afflato del pastore universale” egli vuole “far conoscere a tutti la verità, la bellezza, l’armonia della fede”, che alimenta la speranza e genera l’amore. Questi principi “si calano nella concretezza dei problemi sociali ed economici delle persone ed edificano un umanesimo integrale”. La raccolta antologica si può definire “un mosaico” costituito da tante tessere, distribuite in ordine alfabetico, in ciascuna delle quali sono riportati pensieri di cui è indicata in modo preciso la fonte. Nelle pagine emerge chiara la sollecitudine di far arrivare a tutti la buona notizia di Gesù che salva ail mondo.
Salute oggi In questi ultimi anni si è molto sviluppato il mercato della propoli, questo prodotto che nasce come resina e serve all’alveare come difesa da attacchi batterici, muffe e miceti. Negli anni passati si sono scoperte alcune sue proprietà benefiche, efficaci anche sul nostro organismo e tutt’oggi confermate. Prodotta dalle api quale difesa per l’alveare, prima di tutto la propoli è un efficace antibatterico, antivirale e antimicotico; tradizionalmente è indicata nella cura di tutte le malattie che interessano l’apparato respiratorio, come mal di gola, raucedine, tonsilliti, laringiti, tosse e influenza, ma risulta efficace anche per i raffreddori e le allergie; possiede inoltre proprietà antinfiammatorie e anestetiche locali (se la si vuole usare localmente in pratiche confezioni spray), oltre che svolgere un’azione immu-
In attesa della prossima beatificazione, è da poco uscito un saggio su don Puglisi che dimostra, attraverso la vita, gli insegnamenti e l’agire del sacerdote del quartiere Brancaccio, come egli sia stato ucciso dalla mafia per la sua azione pastorale. La beatificazione di don Pino è sempre stata rimandata perché la sua uccisione era letta come motivata dal suo aver agito contro la mafia. E quindi la sua morte non sarebbe stato martirio. In questo testo, monsignor Bertolone postulatore della causa di beatificazione, dimostra, attraverso la vita, gli insegnamenti, l’agire tutto di don Puglisi, come egli sia stato ucciso “in odio alla fede” perché proprio il suo essere sacerdote e pastore fino in fondo, fedele al Vangelo che viveva e annunciava, nell’amore ai fratelli che il Signore gli aveva affidato, specialmente i più piccoli, proprio questo l’ha messo in rotta di collisione con la mafia. L’autore narra l’ultimo giorno di vita di don Pino, ne presenta un profilo biografico e evidenzia la sua accettazione libera e responsabile della probabile morte violenta.
a cura di Laura Notti
Il valido aiuto della propoli
nostimolante. Considerata come antibiotico naturale, la propoli ha assunto sempre più un ruolo preventivo anche per altre situazioni patologiche. Sfruttando la sua azione antibiotico-simile, essa è consigliata, sia per uso interno, che per uso esterno locale, in quelle patologie a carattere infettivo quali ad esempio cistiti, vaginiti, acne; ma è indicata anche nelle dermatiti e nei dolori articolari in generale. In natura, essendo la propoli una resina, si presenta appiccicosa, difficile da solubilizzare, e soprattutto dal gusto amaro caratteristico, disgustoso soprattutto per il palato dei più piccoli. Con i trattamenti delle case farmaceutiche che la trattano e confezionano, e l’aggiunta di aromi naturali quali menta, agrumi, frutti di bosco, o latte e miele, è pronta per essere più “felicemente”
consumata negli svariati formati presenti in farmacia: dallo sciroppo alle gocce, dalle pastiglie agli spray. Più frequentemente usate sono le gocce, di utilizzo e posologia più precise: di regola, la dose per uso interno, va dalle 60 alle 90 gocce al giorno, suddivise in tre somministrazioni (nei bambini la dose fa dimezzata). Poi, in vendita presso le farmacie, prodotti a base naturale che contengono anche propoli, utilizzabili proprio nei periodi invernali, per combattere la sintomatologia influenzale, come sciroppi per la tosse, pastiglie effervescenti a base di propoli e salicina, pennellature per la gola arrossata, ed altri esempi. E a proposito di preparazione del prodotto, ruolo importante nell’efficacia di questa sostanza naturale è la qualità e le regole di confezionamento. Ad esempio, è necessario che i prodotti a base di propoli siano di ac-
certata buona qualità, contengano una percentuale di almeno il 12% di bioflavonoidi, sostanze di cui è ricca la propoli, e la minore gradazione alcolica (l’alcol viene spesso usato nell’estrazione della propoli, per adeguarne la solubilità in prodotti di basso costo e non sempre di sicura qualità). I prodotti di nuova generazione, preparati con tecniche farmaceutiche innovative, assicurano i migliori benefici di questo prodotto naturale, quindi sicurezza e massima biodisponibilità. In generale non sono state accertate controindicazioni nei riguardi della propoli, anche se si possono presentare comunque fenomeni di allergia o intolleranza al prodotto, come per tutti i casi. E’ bene farsi consigliare quindi nella scelta del prodotto più idoneo alle esigenza del momento, parlandone col nostro medico di famiglia o col farmacista di fiducia.
Giovedì 6 dicem bre 2012 IL POPOLO
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CISL
Film da vedere
INFORMA Dicembre 2012 L’impegno della società civile per la tutela delle persone si realizza anche attraverso il nostro settimanale, dando spazio alla consulenza gratuita e alle novità socio-previdenziali fruibili nel territorio presso le competenti sedi locali della CISL. MERCATO DEL LAVORO Dal 18 luglio 2012 è in vigore la riforma del mercato del lavoro. E sono da evidenziare alcune delle principali novità in tema di ammortizzatori sociali, per gli eventi di disoccupazione che si verificano, a partire dal l° gennaio 2013, con l’istuzione dell’ASPI - Assicurazione sociale per l’impiego. FUNZIONE DELL’ASPI Presso la gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti dell’INPS, l’Aspi provvede per l’erogazione di una indennità mensile di disoccupazione ai lavoratori che hanno perduto involontariamente il lavoro. Nell’ambito di applicazione della nuova forma di sostegno al reddito rientrano tutti i lavoratori dipendenti. Tale indennità viene estesa anche agli apprendisti e ai soci di cooperativa che abbiano stabilito un rapporto di lavoro in forma subordinata. Rimangono esclusi dalla nuova assicurazione i dipendenti delle pubbliche amministrazioni con contratto subordinato a tempo indeterminato e gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato. Sono esclusi dall’accesso all’Aspi i soggetti che hanno interrotto il rapporto di lavoro per dimissioni o per risoluzioni consensuale del contratto, salvo nel caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Il lavoratore deve far valere almeno due anni di anzianità assicuarativa ed almeno 1 anno di contribuzione nel biennio precedente l’inizio del periodo di disoccupazione. INDENNITA’ E CONTRIBUTI La misura della nuova indennità (Aspi) è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali percepita negli ultimi 2 anni, comprensiva degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità aggiuntive. L’indennità non può superare, comunque, l’importo mensile massimo del trattamento di integrazione salariale (pari a euro 1.119,32 nel 2012). All’importo così determinato,viene applicata una riduzione del 15% dopo i primi 6 mesi di fruizione ed un ulteriore decurtazione del 15% dopo altri 12 mesi. Per il periodo di percezione della nuova indennità,viene riconosciuta la contribuzione figurativa settimanale, pari alla media delle retribuzioni imponibibili ai fini previdenziali dell’ultimo biennio. I contributi figurativi sono utili per il diritto e la misura dei trattamenti pensionistici,mentre non vengono considerati ai fini del diritto alla pensione ,nei casi in cui la normativa prescriva il computo della sola contribuzione effettivamente versata (ad esempio per la pensione di vecchiaia a 70 anni con almeno cinque anni di contributi). QUATTORDICESIMA PENSIONATI La quattordicesima mensilità è una somma aggiuntiva a favore dei titolari di uno o più trattamenti pensionistici, erogata in presenza di determinate condizioni reddituali e con una età pari o superiore a 64 anni. Nelle scorse settimane circa 200mila pensionati hanno ricevuto dall’INPS una richiesta di restituzione della quattordicesima corrisposta nel 2009, in via provvisoria,in attesa delle verifiche reddituali con l’Agenzia delle Entrate, avvenuta nel 2011. Il Patronato è in grado di assistere gli interessati per verificare la legittimità della richiesta di indebito. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
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a cura di Matteo Coggiola
“La bicicletta verde” in Arabia Wadjda, 10 anni, vive nella capitale Saudita. Vivace e affettuosa, litiga con un coetaneo del quartiere con cui non ha il permesso di giocare e che la provoca seguendola in bicicletta. Lei vorrebbe sfidarlo, mette gli occhi su una bicicletta verde in vendita in un negozio ma alle donne è proibito usarla. Ostacolata dalla mamma, la ragazza vuole provare a guadagnare da sola i soldi necessari. Un giorno viene a sapere che la scuola organizza una gara di recitazione del Corano con un premio in denaro al vincitore. Si dedica dunque con passione alla lettura dei versi coranici, al punto da incontrare il plauso dell’insegnante. Vince la competizione e ottiene il primo premio. Appena rivela di voler utilizzare i soldi
per acquistare la bicicletta, l’insegnante lo impedisce e decide che la cifra sarà devoluta agli amici palestinesi. Grande delusione, ma stavolta interviene la mamma che al ritorno a casa fa trovare alla figlia quella bicicletta verde, nuova e lucida. Wadjda salta subito in
sella e corre felice verso il mare. Questo film fotografa lo svolgersi della vita in un luogo dove l’incontro/scontro tra le regole imposte dal Corano e la modernità ai confini vive momenti difficili, in bilico tra emozioni, rinunce, dolori. Sul volto pulito di Wadjda si alterna-
no le sfumature di una ragazzina che fatica ad adattarsi a regole difficili da seguire, ma ha fiducia nella vita, nell’amicizia, nel reciproco scambio di affetti. La corsa finale in bicicletta verso il mare emana un’ansia di cambiamento forte e coraggiosa. Senza urlare né stravolgere sentimenti o denunciare cambiamenti, il copione pedina quel desiderio di umanità e saggezza che emerge quando il soffio dell’intelligenza prevale unendo persone di diverse generazioni. Pellicola che innerva una piccola vicenda nel grande flusso dei fatti che cambiano la Storia, ritratto vero della situazione femminile in Arabia Saudita, è valutabile come consigliabile, problematica e adatta per dibattiti.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Lo scorso 8 settembre a Mezzegra, sulle rive del lago di Como, il tortonese Paolo Miele e Veronica Molteni si sono uniti in matrimonio. Gli sposi al termine della cerimonia sono saliti su una tipica barca del lago chiamata “Lucia” in ricordo di quella usata dal famoso personaggio manzoniano.
La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
Acciughe al burro o all’olio Cibo sempre pronto e ricco di elementi nutritivi, l’acciuga salata era una moda gastronomica, che investiva tutto l’arco della Riviera ligure e il suo retroterra. Nel Tortonese e non solo, il commercio del pesce conservato fu per secoli monopolio degli anãcuè, gli acciugai. Per raggiungere le nostre valli i venditori risalivano le montagne, superando il Passo della Scoffera e le località di Torriglia e Propata, proseguivano sulla Via dei Feudi Imperiali e sull’Alta Via dell’Antola, raggiungendo Dernice, San Sebastiano Curone e Tortona. Vestiti di velluto sia con il caldo cocente sia con il freddo pungente, gli ambulanti avanzavano spingendo il carretto di frassino, srracolmo di barilotti e latte. Andavano casa per casa: il loro era un capillare lavoro di diffusione del prodotto al pubblico. “Anãcùde, belle donne!” Era l’allegro grido, con cui chiamavano a raccolta le massaie. Un’offerta carica di colore, di fascino. E particolarmente caratteristica era anche la presenza di acciughe nelle botteghe dei pizzicagnoli d’una volta. Tra le mercanzie il posto d’onore veniva riservato ai barili ricolmi d’acciughe salate, messe ben in vista, ricoperte da una lastra di vetro ancorata con un sasso.
Ingredienti per 4 porzioni 200 gr di acciughe sotto sale 1/2 spicchio di aglio sbucciato 2 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 cucchiaio di prezzemolo tritato finemente una noce di burro fette di pane casereccio q.b. Preparazione Strofinate energicamente l’aglio all’interno di una terrina dal bordo basso. Diliscate le acciughe incidendole con la lama di un coltellino lungo la schiena, dividete i due filetti ed eliminate la lisca centrale. Risciacquatele sotto un filo di acqua corrente, togliendo accuratamente il sale, le pinne e le eventuali lische restanti. Deponetele man mano su carta assorbente da cucina. Asciugatele e allineatele ordinatamente nella terrina. Irroratele con l’olio e copritele con la pellicola trasparente. Conservatele al fresco. Prima di servirle su di un piatto di portata, portatele a temperatura ambiente per almeno 30 minuti e spolverizzatele con il prezzemolo tritato.
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TRADIZIONI
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Antola al Po COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Il primo appuntamento diocesano, alla presenza delle mogli, si è svolto in Seminario domenica 25 novembre
Incontro formativo per i Diaconi sull’Anno della Fede TORTONA - L’anno Pastorale è ormai iniziato e anche la Comunità dei Diaconi Permanenti della Diocesi di Tortona riprende il suo percorso di formazione e aggiornamento. Dopo la solenne apertura dell’“Anno della Fede” di giovedì 11 ottobre in cattedrale, presieduta dal Vescovo Mons. Martino Canessa, che è stata veramente un momento di grande partecipazione a livello diocesano, per la presenza di numerosi fedeli, clero e religiosi, autorità civili, associazioni laiche e gruppi parrocchiali, domenica 25 novembre, nella solennità di Cristo Re e Signore dell’Universo, la famiglia dei Diaconi permanenti si ritrova unita alle ore 15.30 nel salone del Seminario. A questo primo incontro ne seguiranno altri, fino alla conclusione dell’ anno formativo, a maggio, con la presenza del Vescovo. Sono presenti le mogli dei diaconi e gli aspiranti che frequentano la Scuola Diocesana di formazione al diaconato e altri ministeri. All’ordine del giorno oggi il tema “I Diaconi e l’Anno della Fede”. Relatore e guida della Comunità è Mons. Pier Giorgio Pruzzi, Delegato diocesano, che invita alla riflessione i presenti, tracciando sinteticamente il contesto in cui tutti i fedeli, e i ministri ordinati in special modo, sono chiamati a svolgere il loro ministero nella Chiesa. Il Sommo Pontefice Benedetto
I Diaconi permanenti con le loro mogli e mons. Pier Giorgio Pruzzi
XVI ha indetto con la lettera apostolica “Porta Fidei” l’Anno della Fede. Questo lo scopo: “Proprio per dare rinnovato impulso alla missione di tutta la Chiesa di condurre gli uomini fuori dal deserto in cui spesso si trovano verso il luogo della vita, l’amicizia con Cristo che ci dona la vita in pienezza. Sarà un momento di grazia e di impegno per una sempre più piena conversione a Dio, per rafforzare la nostra fede in Lui e per annunciarLo con gioia all’uomo del nostro tempo”. Non a caso si è scelta la data di inizio dell’Anno della Fede: l’11 ottobre di 50 anni fa si apriva il Concilio Vaticano II, un
avvenimento epocale nella storia della Chiesa. Nella data dell’11 ottobre 2012, ricorrono anche i vent’anni dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, il cui testo fu promulgato dal Beato Papa Giovanni Paolo II come valido strumento al servizio della catechesi, allo scopo di illustrare a tutti i fedeli la forza e la bellezza della fede. Per chi è l’anno della Fede? A chi è rivolto? A tutti i credenti, laici, chierici, religiosi perché possano aumentare la loro fede. Non dimentichiamo che la fede è un dono che Dio dà agli uomini in egual misura, a noi il compito di farla cre-
scere e maturare. La società oggi è pervasa da un profondo secolarismo e dal relativismo. La fede, infatti, si trova ad essere sottoposta più che nel passato a una serie di interrogativi che provengono da una mutata mentalità, l’ambito delle certezze razionali coincide con quello delle conquiste scientifiche e tecnologiche. La Chiesa tuttavia ha sempre sostenuto che tra fede e scienza non vi possa essere alcun conflitto perché ambedue, anche se per vie diverse, tendono alla verità. Noi credenti dobbiamo essere il sale della terra, dice il Santo Padre: “Non possiamo accettare che il sale diventi insipido e la luce sia tenuta nascosta. Anche l’uomo di oggi può sentire di nuovo il bisogno di recarsi come la samaritana al pozzo per ascoltare Gesù, che invita credere in Lui e ad attingere alla sua sorgente zampillante di acqua viva”. Un rinnovamento della fede passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti: con la loro stessa esistenza nel mondo i cristiani sono infatti chiamati a far risplendere la Parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato. L’Anno della Fede è l’invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore, rivolto ai Cristiani di tutto il mondo, soprattutto in un momento di profondo cambiamento come quello che l’umanità sta vivendo. Cosa fare allora di concreto da par-
te dei Diaconi? Come primo passo recuperare il gusto per la lettura della Parola di Dio, espressa nella Bibbia: prendere dimestichezza e aumentare la conoscenza della Sacra Scrittura, con calma e attenzione, per lasciare spazio alla meditazione. Andare a Messa per celebrare insieme l’Eucarestia, punto di partenza e di arrivo di tutta l’azione liturgica. L’impegno di celebrare bene e fare in modo che i preti celebrino bene la S. Messa. Soprattutto dare ai fedeli tutte le indicazioni necessarie perché possano parteciparvi in modo consapevole, perché tutti insieme possiamo sentirci Chiesa. Che la Chiesa sia recepita come “madre” e la persona che ci sta di fianco come un “fratello da amare”. Riprendere e approfondire la conoscenza del Catechismo della Chiesa cattolica e consigliarlo come strumento per aumentare la nostra fede, riflettendo sulla formula della preghiera “Credo”. Amare non a parole ma con le opere, verso tutti usiamo comprensione, accoglienza e rispetto, lungi da noi il giudizio severo e scostante. Al termine della relazione ha fatto seguito un fraterno scambio di impressioni personali nella direzione di comuni intenti. Con la recita dell’Ufficio dei Vespri la riunione ha avuto termine. Piercarlo Peccorini
Dal 20 al 25 novembre la settimana di animazione comunitaria
Missionari e nuovi chierichetti a Sale SALE - Come lo scorso anno sono ritornati a Sale i Missionari di Villaregia per una settimana di animazione comunitaria e missionaria. Dal 20 al 25 novembre un nutrito programma di impegni per tutti i settori della comunità ha stimolato gli animi in occasione dell’anno della fede e della prossimità della novena e festa della Madonna Immacolata. Ogni mattina i ragazzi delle elementari e delle medie si sono ritrovati nelle chiese per il Buongiorno a Gesù. I missionari hanno visitato tutte le scuole, materna, elementare e media portando il segno delle realtà missionarie presenti nei Paesi poveri del mondo. Per i giovani ci sono stati incontri specifici in oratorio, particolari gruppi di ascolto e si è organizzata “l’operazione scatoletta”, col ritiro casa per casa di generi alimentari a lunga conservazione per le missioni all’estero gestite dalla comunità. Per gli anziani e ammalati i missionari hanno fatto visita a tutte le case di riposo del
paese e a numerosi ammalati nelle case private. Per i genitori dei ragazzi del catechismo c’è stato un incontro particolare e per le famiglie sono stati organizzati gruppi di ascolto presso alcune case del centro urbano. Per tutte le associazioni locali, gruppi attivi e persone impegnate nella comunità i Missionari hanno portato il loro stimolo all’impegno e suggerimenti per una più intensa opera di testimonianza: da “non-popolo” a “popolo di Dio”, “pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale”. Una liturgia penitenziale, una veglia missionaria, e celebrazioni feriali e festive hanno creato ulteriori momenti di riflessione e di ri-
conversione. Nell’ultimo giorno della presenza dei Missionari di Villaregia nella comunità di Sale e nella festa di Cristo Re dell’Universo si sono rinnovati gli impegni di alcuni gruppi giovanili al servizio della liturgia eucaristica. Il coro dei giovani “Le note di Dio” hanno rinnovato il loro impegno nel rendere le celebrazioni animate e colorate di musiche e suoni. Il gruppo dei chierichetti ha ribadito la propria volontà di servire il celebrante nella liturgia e al gruppo esistente se ne sono aggiunti sei nuovi. Sotto la preparazione e la guida di Fabrizio sono stati presentati al parroco e alla comunità e hanno dichiarato la loro volontà e il loro impegno a servire le celebrazioni liturgiche della comunità parrocchiale. Erano emozionati ma anche determinati di fronte al celebrante, all’assemblea e alle loro famiglie, più emozionate e commosse di loro. Ha avuto seguito il rito della vestizione e hanno poi preso posto accanto al celebrante nella celebrazione della messa eucaristica. Gianfranco Vistarini
...il meglio della nostra Arte a servizio della nostra Chiesa... Restauro dell’Antico Organo “Tornaghi 1843” nella Parrocchiale di Trezzano sul Naviglio (MI)
Giovedì 6 dicembre 2012 IL POPOLO
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SPORT E TEMPO LIBERO
Serie D girone A / 14^ giornata
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Serie D girone B / 16^ giornata
Derthona, pareggio contestato Il Voghera in testa alla classifica DERTHONA: VERBANO:
0 0
DERTHONA (4-4-2): Gallino, Zefi, Salerno, Tonetto, Tavella, Di Leo, Dimitrio, Montingelli (A), Miftah, Piscioneri (39’st Limone), Mazzocca. All. Banchieri VERBANO (4-3-3): Boerchio, Salice, Cozza, Capriolo, Guidi (A), Sasso (A), Gasparri, Lucenti, Doni, De Filippis (A), Aloe. All. Di Marco ARBITRO: Cipriani di Empoli NOTE: Giornata di sole ma fredda. Campo allentato TORTONA - Un Derthona molto rimaneggiato a causa di squalifiche e infortuni non riesce a superare il Verbano al termine di una gara combattuta. Al “Fausto Coppi” i ragazzi di Banchieri faticano a pro-
Il terzino Zefi
porre il solito gioco veloce su di un campo molto pesante. Nella prima frazione i leoncelli sfiorano la rete al 4’ con una conclusione volante di Miftah neutralizzata da Boerchio. Il Verbano reagisce con un tiro secco di Gasparri che fiora il palo. Il Derthona al 7’ della ripresa ha la palla del vantaggio grazie ad un calcio di rigore decretato dall’arbitro per un
fallo di mano netto di Sasso. Sul dischetto si presenta il bomber Miftah ma la sua conclusione debole e centrale viene neutralizzata dal giovane Boerchio. La squadra tortonese continua a premere creando diverse palle goal. Al 30’ Piscioneri fallisce il vantaggio fallendo la conclusione da posizione favorevole. A tre minuti dal termine Miftah, servito in profondità da Mazzocca trafigge il portiere avversario ma l’arbitro annulla la rete per una posizione di fuorigioco molto dubbia. La partita termina sullo zero a zero tra le proteste del pubblico nei confronti dell’arbitro. Il Derthona non vince ma muove la graduatoria salendo a quota 20 in attesa della difficile trasferta di Gozzano dove affronterà una squadra rinvigorita dalla cura del tecnico genovese Mango. Domenico Cremonte
Basket A2 donne / 10^ giornata
Broni Basket espugna il Cagliari
CAGLIARI: BRONI:
53 64
VIRTUS CAGLIARI: Nicolini 10, Vargiu 8, Rulli 26, Saba 2, Costa 5; Fava 1, Mastio, Niola 1. Non entrate: Murtas, Cavalieri. All. Tola. OMC CIGNOLI BRONI: Bergante 6, Surkusa 9, Carù 2, Leva 5, Zandalasini 24, Pellegrino 2; Zamelli 15, Besagni, Borghi, Tagliabue 1. All. Piatti.
ARBITRI: Pilati di Torino e Perciavalle di Grugliasco. NOTE: primo tempo 31-34 (parziali quarti: 14-13, 1721, 14-15, 8-15). BRONI - Terza trasferta in terra sarda e terza vittoria per la Omc Broni, che piega il fanalino di coda Virtus Cagliari. Dopo un primo quarto giocato punto a punto, le padrone di casa approfittano di 3-4 minuti di sbandamento delle ospiti per infilare un parziale di 9-0. Il quintetto di Carla Tola arri-
va sino al +10 (23-13), massimo vantaggio della partita. Le oltrepadane reagiscono prontamente con 6 punti consecutivi di Zamelli. A quel punto le ragazze di coach Piatti si sbloccano, iniziando a difendere con decisione. Nel corso del terzo quarto il vantaggio della Omc oscilla tra i tre ed i sette punti. Uno scarto minimo che viene gestito con tranquillità sino alla sirena finale. “Sapevamo che sarebbe stata una sfida ostica - dice coach Luigi Piatti - a dispetto della loro classifica, le nostre avversarie venivano da una serie di buone prestazioni. Sin dal primo allenamento di mercoledì avevo avvisato le ragazze perché mantenessero alta la concentrazione”. Ancora una volta sugli scudi Cecilia Zandalasini, che dal 10 al 12 dicembre prossimi parteciperà al raduno della nazionale seniores ad Orvieto. f.s.
Serie D girone A / 14^ giornata
La Novese cade a Carate Brianza FOLGORE CARAT.: 2 NOVESE: 0 (primo tempo 1-0) FOLGORE CARATESE: Sperduti, Zorzetto, Cheremeh, Bigioni, Gianola, Dallera, Rebuscini (43’ st Perego), Guidetti, Chiaia (28’ st Di Cuonzo), Sansonetti, Marrone (20’ st Concina). All. Zaffaroni. NOVESE: Teti, Torti, Cesana, Drudi, Ferrando, Camussi, Serra, Rebolini, Cardini (19’ st Celeste), Porceddu, Ghezzi (34’ st Taverna). All. Fasce.
ARBITRO: Fichera CARATE BRIANZA Dopo due risultati utili consecutivi, la Novese subisce a Carate Brianza la nona sconfitta stagionale. Al 18’ Guidetti, con un potente destro dal limite, costringe Teti a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner arriva la rete di Sansonetti, rapido ad approfittare di una corta respinta dell’estremo difensore biancoceleste su una conclusione di Rebuscini. Subito il gol gli ospiti iniziano a controllare la gara senza però concretizzare il possesso palla. Le
due occasioni più pericolose le crea Cardini, prima sul finale del primo tempo dopo un bello slalom di Drudi, poi di testa su cross di Torti dalla destra. La Folgore Caratese si difende con ordine e in pieno recupero con Guidetti mette al sicuro il risultato. La Novese riceve l’onore delle armi dal tecnico avversario Zaffaroni: “squadra di grande valore costruita per ben altra classifica”. Domenica prossima al “Costante Girardengo” arriva il Santhià che condivide il primato con il Bra. f.s.
MEZZOCORONA: VOGHERA: (primo tempo 1-1)
2 4
MARCATORI: pt 21’ De Angelis (M) su rigore, 23’ Alessandro (V); st 18’ Zirilli (V), 39’ Alessandro (V), 41’ Tirelli (M), 48’ Alessandro (V). MEZZOCORONA: Degasperi, Allegretti, Maniscalco (13’ pt Ciaghi), Ciminà, Pisetta (21’ st Grassi), Pasquetti, Lo Iodice, Tait, Maran (38’ st Barbetti), Tirelli, De Angelis. All. Giacomotti. VOGHERA: Gava, Guobadia, Ronchetti, Priolo, Corteggiano, D’Errico, Capi, Coccu (40’ pt Troiano), Buonocunto, Alessandro, Zirilli. All. Cotroneo. ARBITRO: Rossi MEZZOCORONA - Vittoria e primato. Il Voghera
Pareggio per il Tortona Villalvernia TREZZANO: TORTONA VILLALVERNIA:
espugna il campo del Mezzocorona e, approfittando dei pareggi di Caronnese e Pontisola, balza in testa alla classifica. Era da tempo che i rossoneri non guardavano i loro avversari dall’alto verso il basso. Dopo un primo tempo equilibrato, gli oltrepadani dilagano nella ripresa grazie ad una prestazione maiuscola del bomber Alessandro, autore di una tripletta. L’undici dell’ex Giacomotti vende cara la pelle, ma alla fine deve arrendersi di fronte ad un avversario in stato di grazia: nono risultato utile consecutivo, otto vittorie ed un pareggio. Al 21’ padroni di casa in vantaggio grazie ad un rigore concesso per un fallo di mano di Ronchetti. Passano appena due minuti e Alessandro pareggia approfittando di un errore della difesa trentina. Si va al riposo in parità. Nel secondo tempo il Voghera inizia a macinare gioco, raddop-
piando al 18’: Zirilli intercetta un pallone in area e batte Degasperi. Sotto di una rete i padroni di casa si scoprono, favorendo le ripartenze dei rossoneri. Alessandro prima colpisce il palo poi firma il suo secondo gol su lancio di Troiano. Quando la partita sembra finita Tirelli sorprende Gava dalla distanza. Il Mezzocorona ci crede, si lancia all’attacco e al 45’ colpisce un palo con Barbetti. Nei minuti di recupero ancora Alessandro, su assist di Zirilli, blinda successo e primato. CLASSIFICA: Voghera 35; Caronnese, Pontisola 34; Pergolettese 33; Olginatese 29; Lecco (-3) 25; Mapello B., Caravaggio 23; Aurora Seriate, Castellana 20; Seregno, St. Georgen, Montichiari 19; Pro Sesto, Alzano Cene 17; Fersina P. 16; Darfo Boario (-1), Mezzocorona 13; S. Angelo 12; f.s. Trento (-1) 9.
Eccellenza girone A / 15^ giornata
Sconfitta per l’Oltrepò 1 1
MARCATORI: 41’ Rossi, Di Lernia 49’ st TREZZANO: Borroni, Filadelfia, Tilocchi, Lupi, Ferrari, Rossi F, Giunti, Cattaneo, Luongo, Garghentini, Balzarini. All Caniato TORTONA: Gaione, Mazzariol, Balzo, Di Placido, Grancitelli, Cozzi, Shala, Genocchio, Incontri, Ceci, Geografo. All Sterpi ARBITRO: Pasciuto di Agrigento. TREZZANO - Una rete a tempo scaduto di Di Lernia consente al “Villa” del nuovo tecnico Sterpi di impattare la gara con il Trezzano. Il giovane trequartista tortonese risponde, con una azione personale, al goal dei locali messo a segno da Rossi nel primo tempo con un colpo di testa. Positiva la reazione della squadra che riesce a fermare il trend negativo delle ultime giornate tornando a fare punti. Mister Sterpi dovrà lavorare ancora molto per ridare alla squadra gioco e convinzione ma la “scossa” sembra esserci stata. Il “Villa” tornerà a giocare al “Coppi” domenica prossima per affrontare la Caratese, reduce dalla vittoria contro la Novese. CLASSIFICA: Bra, Santhià 31; Chieri 30; Lavagnese 29; Borgosesia 25; Verbania 23; Folgore Caratese 21; Derthona 20; Tortona Villalvernia 18; Chiavari, Sestri Levante 17; Gozzano 16; Bogliasco 15; Asti, Verbano 13; Trezzano 12; Novese 7; Imperia 6. d.c.
FENEGRO’: OLTREPO’: (primo tempo 2-0)
3 0
MARCATORI: pt 1’ Motta, 5’ Schiavano su rigore; st 26’ Carrafiello. FENEGRO’: Nicosia, Candolini, Galli, Brenna, Bello, Motta, Papis, Maino, Wade, Schiavano (33’ pt Carrafiello), Mezzotero (11’ st Loo). All. Papis. OLTREPO’: Mantovani, Hajrullai (1’ st Vercesi), Mauri, Cigagna (37’ pt Sciannameo), Balestra, Celori, Bruscaglia, Moltini, Farina, D’Aniello (34’ st Scagnetti), De Colombi. All. Chierico. ARBITRO: Zanellati di Seregno. FENEGRO’ - Una domenica da dimenticare per l’Oltrepò che subisce una pesante sconfitta e precipita in zona play out. Pronti via e l’undici di Chierico va sotto di due reti. Sul primo gol grave disattenzione della difesa che
lascia Motta libero in area, sul secondo ci mette lo zampino la terna arbitrale: Wade parte in evidente posizione di fuorigioco ma il segnalinee non alza la bandierina. L’attaccante entra in area e viene steso da Celori. Dal dischetto Schiavano raddoppia. Poi la traversa nega la gioia del gol a Farina. Nella ripresa i biancocelesti colpiscono un palo (De Colombi), una traversa (Moltini) e falliscono un rigore con D’Aniello che calcia centralmente. Ridotto in dieci per l’espulsione di Papis (imprecazione), il Fenegrò segna la terza rete in contropiede. “Abbiamo regalato il primo gol, poi poteva essere fuorigioco e non rigore la seconda rete. - dice negli spogliatoi mister Chierico - A quel punto una bella reazione, ma tra pali, traverse e l’errore dal dischetto, la palla non ne voleva proprio sapere di entrare”. Domenica prossima a Stradella il derby col fanalino di coda Garlasco. f.s.
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