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Una copia EURO 1,00 Giovedì 19 gennaio 2012 Anno XIV n. 2
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TORTONESE
Terminati gli interventi agli impianti d’illuminazione
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ITALIA E EUROPA INSIEME Bisogna studiare, bisogna lavorare, bisogna sbloccare il Paese. E farlo in una prospettiva europea. Al suo primo discorso pubblico Mario Monti spiega un quadro che peraltro è ormai noto. Sottolinea ancora una volta che “l’occhio non deve essere quello del breve periodo” e insiste e ritorna sul nodo cruciale, la questione europea: nessun Paese può andare da solo, ripete. Gennaio in questo senso è annunciato per l’ennesima volta come un mese decisivo. In realtà i grandi giochi della finanza mondiale continuano ad avere come obiettivo proprio l’Europa e le risposte continuano a profilarsi in uno scenario ancora poco chiaro. Sono inevitabili scelte strategiche a proposito dell’architettura del governo e del processo decisionale di Eurolandia e più ampiamente dell’Unione. Ma è molto difficile prendere queste decisioni, che vengono dunque rinviate, con costi ovviamente crescenti. È il paradosso che quasi un secolo fa un famoso giurista, Hans Kelsen, aveva enunciato: è necessaria una riforma per potere migliorare l’efficienza e la capacità di decisione, ma siccome la riforma è la maggiore decisione che si può prendere, il sistema è bloccato. Cinicamente verrebbe da dire che si arriverà alle decisioni quando i costi eccessivi dell’impasse attuale non potranno più essere scaricati su una parte più debole o più marginale, ma diverranno di fatto insostenibili. In realtà anche da questo punto di vista, cioè della caratteristica del processo decisionale, il percorso incontinua a PAGINA 4
VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632
OLTREPO’
Anniversario per il gonfalone della città di Novi Ligure
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Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
Sulla nave affondata anche una famiglia della nostra diocesi
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Primo Piano I 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II PAGINA 2
Attualità Appello a Monti contro la chiusura dei giornali PAGINA 6
Un luogo, una storia Le suore Benedettine quando erano a Broni PAGINA 13
E’ iniziata ieri, mercoledì 18 gennaio, e si concluderà mercoledì 25 la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Nella nostra Diocesi, sabato 28 gennaio, alle ore 18, presso la chiesa del Sacro Cuore a Tortona, il Vescovo Mons. Martino Canessa presiederà la solenne celebrazione di preghiera ecumenica. Servizio a PAGINA 4
Cerco, offro, vendo Cerchi lavoro? Leggi i nuovi annunci PAGINA 18
EVENTI / PAG. 11
LE FOTO / PAGG. 14, 15, 17
Il Caravaggio fitopatologo del professore Fogliani
I vostri presepi sul nostro giornale
BRONI - “Sembra un accostamento impossibile, eppure Michelangelo Merisi da Caravaggio intreccia il suo destino a quelli della viticoltura e della fitopatologia”. Così si esprime l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani nella prefazione al volume “Caravaggio, un fitopatologo ante litteram” di Giuseppe Fogliani, professore di Broni.
Continua anche su questo numero la pubblicazione delle foto dei vostri presepi che ci avete inviato nei giorni scorsi. Il successo dell’iniziativa è andato oltre ogni rosea previsione. Sono state davvero tante, infatti, le “cartoline” giunte in Redazione. E se oggi non troverete la vostra, non disperate: la pubblicazione continuerà anche sui prossimi numeri.
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Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
PRIMO PIANO
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
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Le parole di Giovanni XXIII e le parole di Benedetto XVI
Il 50° anniversario del CONCILIO VATICANO II Con questa prima nota di Fabio Zavattaro “Il Popolo” apre un “percorso” per leggere l’attualità alla luce del 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962) Gaudet mater ecclesia. È l’11 ottobre del 1962 quando Giovanni XXIII pronuncia queste parole, nella basilica vaticana di San Pietro. Discorso di apertura del Concilio ecumenico Vaticano II. Sono passati 50 anni dall’assise conciliare e il 2012 guarda a questo anniversario e all’Anno della Fede che Papa Benedetto ha voluto indire proprio per fare memoria dell’evento che ha segnato un profondo cambiamento nella vita della chiesa. Cinquanta anni sono poca cosa: “i percorsi spirituali come quello dell’assimilazione del Concilio sono cammini della vita che hanno bisogno di una certa durata e che non possono essere percorsi da un giorno all’altro”, ha affermato Benedetto XVI. Inoltre bisogna guardare al Concilio e ai documenti espressi dai Padri, riuniti nelle quattro sessioni e nelle tre intersessioni dal 1962 al 1965, non come un qualcosa da tenere nella libreria, ma come materia di continua riflessione e di aiuto anche nei tempi che stiamo vivendo. L’anno che si è appena concluso è stato davvero diffi-
cile sotto molti punti di vista, da quello economico in primo luogo; ma non sono mancate anche complessità politiche, e in alcuni paesi arabi le piazze hanno determinato la fine di regimi e dittature. Per i cristiani è stato un 2011 drammatico, segnato da sofferenze, discriminazioni, ferite. Papa Benedetto più volte ha parlato contro le violenze perpetrate nei confronti dei cristiani in diversi paesi dell’Asia e dell’Africa, non ultimi gli attentati compiuti contro chiese e fedeli in Nigeria, nella regione a maggioranza musulmana. Ecco che il Concilio ci viene in aiuto con le parole del documento sulla libertà religiosa “Dignitatis humanae”, approvato, da 2.308 tra cardinali, arcivescovi e vescovi, il 7 dicembre 1965. Già nel titolo del capitolo introduttivo leggiamo una affermazione che chiarisce subito l’intento propositivo del Concilio: “Il diritto della persona e delle comunità alla libertà sociale e civile in materia religiosa”. Nel testo si legge: “La libertà religiosa comporta che le comunità religiose non siano proibite di manifestare
liberamente la virtù singolare della propria dottrina nell’ordinare la società e nel vivificare ogni umana attività”. L’attualità della preoccupazione dei Padri partecipanti al Concilio è sotto i nostri occhi, e più volte i Papi hanno ribadito l’inviolabilità di questo diritto dell’uomo e dei popoli. Giovanni Paolo II nell’omelia pronunciata a Varsavia, il 2 giugno 1979, nella piazza della Vittoria, il luogo delle grandi celebrazioni del regime, disse, in quel primo viaggio nella sua patria, che “non si può escludere Cristo dalla storia dell’uomo in qualsiasi parte del globo, e su qualsiasi longitudine e latitudine geografica. L’esclusione di Cristo dalla storia dell’uomo è un atto contro l’uomo”. Parlando al Corpo diplomatico, lunedì 9 gennaio, Papa Benedetto è tornato sulle violenze che si susseguono in molti paesi come in Siria, nella Terra Santa, in Medio Oriente; ma non ha nemmeno taciuto le sofferenze che in varie parti del mondo i cristiani vivono a motivo della loro fede. Ecco così tornare il tema della libertà religiosa che,
ha affermato il Papa, “è caratterizzata da una dimensione individuale, come pure da una dimensione collettiva e da una dimensione istituzionale. Si tratta del primo dei diritti umani, perché essa esprime la realtà più fondamentale della persona”. Troppo spesso questo diritto è ancora “limitato o schernito”. Ricorda innanzitutto il ministro pachistano Shahbaz Bhatti, “la cui infaticabile lotta per i diritti delle minoranze si è conclusa con una morte tragica”. Ma non è un caso isolato. “In non pochi Paesi i cristiani – sono sempre le parole del Papa – sono privati dei diritti fondamentali e messi ai margini della vita pubblica; in altri subiscono attacchi violenti contro le loro chiese e le loro abitazioni. Talvolta, sono costretti ad abbandonare Paesi che essi hanno contribuito a edificare, a causa delle continue tensioni e di politiche che non di rado li relegano a spettatori secondari della vita nazionale. In altre parti del mondo, si riscontrano politiche volte ad emarginare il ruolo della religione nella vita sociale, come se essa fosse causa di intolle-
ranza, piuttosto che contributo apprezzabile nell’educazione al rispetto della dignità umana, alla giustizia e alla pace”. Proprio nel suo recente viaggio in Benin, il Papa aveva evidenziato come “essenziale” la collaborazione fra comunità cristiane e governi per aiutare “a percorrere un cammino di giustizia, di pace e di riconciliazione, in cui i membri di tutte le etnie e di tutte le religioni siano rispettati”. Così ai 115 ambasciatori e rappresentanti diplomatici presenti nella Sala Regia del Palazzo Apostolico, Benedetto XVI ha ribadito che il terrorismo motivato religiosamente “ha mietuto anche l’anno scorso numerose vittime, soprattutto in Asia e in Africa, ed è per questo, come ho ricordato ad Assisi, che i leaders religiosi debbono ripetere con forza e fermezza che questa non è la vera natura della religione. È invece il suo travisamento e contribuisce alla sua distruzione. La religione non può essere usata come pretesto per accantonare le regole della giustizia e del diritto”. Quanta sintonia con quanto si legge nella “Dignitatis humanae”: “Si fa
ingiuria alla persona umana e allo stesso ordine stabilito da Dio agli esseri umani, se si nega ad essi il libero esercizio della religione nella società, una volta rispettato l’ordine pubblico informato a giustizia”. E tornano le parole che il Papa ha pronunciato nel suo viaggio in Germania quando ha ricordato, nel discorso al Parlamento Federale, il Bundestag, che la visione cristiana dell’uomo è stata la forza ispiratrice dei padri fondatori dell’Europa unita: “sulla base della convinzione circa l’esistenza di un Dio creatore sono state sviluppate l’idea dei diritti umani, l’idea dell’uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla legge, la conoscenza dell’inviolabilità della dignità umana in ogni singola persona e la consapevolezza della responsabilità degli uomini per il loro agire. Queste conoscenze della ragione costituiscono la nostra memoria culturale. Ignorarla o considerarla come mero passato sarebbe un’amputazione della nostra cultura nel suo insieme e la priverebbe della sua interezza”. Fabio Zavattaro
4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE
VITA DELLA CHIESA
Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917
E’ iniziata ieri, mercoledì 18 gennaio, e si concluderà mercoledì 25 la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Nella nostra Diocesi, sabato 28 gennaio, alle ore 18, presso la chiesa del Sacro Cuore a Tortona, il Vescovo Mons. Martino Canessa presiederà la solenne celebrazione di preghiera ecumenica. Rivolgiamo lo sguardo ai cristiani ortodossi che costituiscono, grazie all’immigrazione, il secondo gruppo religioso d’Italia.
A PROPOSITO DELLA “DIVINA LITURGIA” Per gli Ortodossi la Liturgia è il cuore della Tradizione e la Tradizione è assolutamente intangibile. Nessuno, pro-
prio nessuno, può aggiungere, togliere o modificare alcunché. Un Cattolico “impegnato” cercava di convincere una devota nonnina russa Ortodossa a una vita religiosa più... moderna. “Perché, invece di dedicarvi a un Rito liturgico tanto fastoso e antiquato - le diceva - non vi attivate in cose più importanti e urgenti: l’annuncio; l’istruzione; la catechesi; gli incontri di riflessione e di preghiera; la morale; l’impegno nel sociale?”. “Da voi sembra proprio che il Rito sia solo una cosa secondaria. rispose la nonnina - Ma da noi la Liturgia è la preghiera di tutto il Popolo. Fa passare davanti agli occhi la vita di Cristo. Introduce ai misteri di Cristo meglio di tutto il vostro Catechismo, dei vostri libri, delle vostre conferenze, delle vostre prediche. Solo nella comunione della Chiesa si può entrare veramente nel mistero di Cristo, solo nei nostri santi Riti, nel mistero delle nostre Icone: un invito continuo a deporre ogni mondana preoccupazione. Per cominciare a capire bisogna partecipare alla Notte di Pasqua nella Chiesa Ortodossa: la Notte della gioia!”. LA BELLEZZA NELLA CHIESA La straordinaria bellezza della Liturgia Ortodossa, celebrata in Santa Sofia a Costantinopoli, verso l’anno 988 d. C, diede origine a una svolta fondamentale nella Storia d’Europa. La partecipazione dell’Imperatore, del Patriarca, del Clero, della Corte e della folla dei Fedeli; l’architettura, gli arredi, il cerimoniale, le luci, gli incensi, i paramenti, i canti; la solennità, lo splendore, la maestà, la ieraticità, ebbero un effetto decisivo e indelebile nell’anima dei Delegati russi, mandati dal Principe Vladimir di Kiev a scegliere la migliore tra le Religioni esistenti al Mondo. LE NOSTRE SEDI:
CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917
Ottavario di preghiera per l’unità ecumenica
UGUALI E DIVERSI I buoni fedeli Cattolici e Ortodossi, quando vengono a contatto, notano subito che tra loro “tutto è uguale, e tutto è diverso”. Vedono la somiglianza fondamentale e sono sorpresi dalle differenze. Ecco una piccola selezione dei molti motivi di curiosità e di perplessità dal punto di vista Ortodosso; alcuni di poco peso, altri più gravi; iniziando dai più immediati, quasi epidermici: 1. Il segno di Croce, fatto in modo diverso. 2. L’immagine del Crocefisso con i piedi sovrapposti e trafitti da un unico chiodo. 3. L’aggiunta di “e dal Figlio” (Filioque) nel Credo. 4. La Cresima e la Comunione (sotto forma di pane azzimo) separate dal Battesimo 5. L’inosservanza generale dei digiuni e delle astinenze. 6. Il celibato come requisito obbligatorio per i Sacerdoti. 7. La rigidità nel trattamento canonico dei fallimenti matrimoniali. 8. Le immagini sacre considerate come oggetto d’arte e di istruzione più che di venerazione. 9. Il senso del sacro inespresso per luoghi, reliquie, immagini, oggetti, azioni della Chiesa. 10. L’eliminazione della balaustra, che gli Ortodossi, invece, hanno sviluppato in altezza e ricoperta di icone (Iconostasi). 11. Le innovazioni nella Liturgia e nell’Arte sacra: l’introduzione di nuovi Riti e di nuove parole; di nuove musiche e di nuovi strumenti; di nuovi stili artistici e architettonici; il margine d’inventiva individuale dei Celebranti. 12. La prevalenza del didascalico, del moralistico, del sociologico nella Celebrazione liturgica a scapito della bellezza e del mistico.
Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
Gli inviati riferirono: “Siamo stati in Bulgaria, presso i Mussulmani: nei loro luoghi di preghiera non c’è gioia, ma tristezza. Siamo stati in Germania, dai Cattolici Tedeschi: nelle loro Chiese si prega con serietà, ma non c’è niente di bello. Quando siamo stati a Costantinopoli, in Santa Sofia, invece, non sapevamo più se eravamo sulla Terra o in Cielo, tanta era la bellezza! Anche ora non possiamo dimenticare quella bellezza. Questa è la Religione che fa per noi...”. LE IMMAGINI SACRE: L’ICONA NON E’ UN “QUADRO” La pittura occidentale ha seguito un suo itinerario che, specialmente col Rinascimento, l’ha condotta a porsi, sempre più decisamente, come “finestra che inquadra questo mondo”. Dipinti e statue possono avere soggetti religiosi, sacri, ma l’artista è tale in quanto impegnato e abile a riprodurre, sempre più perfettamente, il “reale”, il “vero”: ciò che l’occhio vede, ciò che il sentimento percepisce e la mente afferra di questo mondo. L’icona, invece, “è la Fede della Chiesa su tavola”. “Finestra che si apre sull’altro mondo”. Il pittore di icone non insegue la sua visione personale, ma segue la regola della tradizione ecclesiastica, che fissa con precisione il modo di rappresentare i Personaggi e gli Avvenimenti sacri, divino-umani. L’iconografo, dopo aver dipinto digiunando e pregando, non si firma. E il fedele, davanti all’icona, non si ferma ad ammirare e ad analizzare, ma si prostra ad adorare o a venerare. POSSIBILISMO E INTRANSIGENZA Da parte Cattolica, oggi, è assicurata, al massimo livello, la massima apertura al riconoscimento della Chiesa Ortodossa come Chiesa-So-
rella nell’unica Fede, rimasta sostanzialmente integra dall’una e dall’altra parte. Andando al cuore del problema, il Papa ha dichiarato la sua disponibilità a individuare, “evidentemente insieme, un modo d’esercitare il primato, che possa essere riconosciuto dagli uni e dagli altri, come servizio d’amore, ministero di unità universale” (UUS 95). Decisamente più rigida la posizione degli Ortodossi. Condizione indispensabile all’unione è - secondo loro il ripristino della condizione precedente lo Scisma, che essi ritengono alterata, più o meno, in tutte le altre Chiese, tranne che nella Chiesa Ortodossa. Sulla strada che porta all’unità dei Cristiani, insomma, sono precipitati enormi macigni. Molti li ritengono inamovibili. Anche in campo Cattolico, al di là delle buone maniere, stanno riguadagnando posizioni gli intransigenti. RIEDUCARSI A RESPIRARE A DUE POLMONI La nostra breve riflessione si conclude, anzi si rifugia, nell’insegnamento di Giovanni Paolo II: le due forme della grande Tradizione della Chiesa, Cattolica e Ortodossa, sono come “i due polmoni” di un unico organismo. La vitalità dell’organismo della Chiesa è normale solo quando entrambi i polmoni funzionano abbinati, a pieno ritmo. La diseducazione al funzionamento combinato, dovuta alla separazione millenaria, si supera - dice il Papa - attraverso un paziente esercizio di rieducazione dell’uno e dell’altro a respirare insieme; abbandonando l’idea che il polmone buono sia solo quello proprio (Cfr. EM, 12. GP II, Alla Curia, Roma 21.12.1999). don Roberto Lovazzano
Servizi CISL
Italia e Europa insieme continua da pagina 1 terno italiano va in paralle- un momento, ma un proceslo con quello europeo. È so, appunto di unificazione, evidente che non si può fatto di tanti momenti, ancontinuare a trarre risorse che contraddittori. Un lundalla benzina, per cui oc- go processo è affidato alla corre mettere in movimento responsabilità certo della contemporaneamente pro- classe politica, ma anche cessi di sviluppo e di cre- più ampiamente della cittascita e dall’altro di sosteni- dinanza italiana, articolata, bilità ed equità fiscale. plurale, complessa, così ricIl presidente del Consiglio ca di energie e nello stesso a Reggio Emilia, ricordan- tempo così difficile da rido il tricolore, deciso nel condurre a orizzonti condi1797, ha di fatto chiuso le visi. Tuttavia è capace di celebrazioni del 150° del- dare il meglio nelle situal’Unità, dando un ideale ap- zioni di emergenza ed è napuntamento nel 2061. turalmente aperta, proiettaCi sarà tempo per fare un ta su un orizzonte europeo. bilancio di questo anno di Con realismo allora si può celebrazioni, segnato da un procedere, per mettere ordiritrovato orgoglio nazionale ne e così, rendendo a ciae finito nell’altalena dello scuno il suo, centrare obietspread. Ha comunque di- tivi vantaggiosi per tutti. mostrato che l’Unità non è Francesco Bonini
Nel colloquio si è parlato del futuro del Paese
Monti in udienza dal Papa
CITTA’ DEL VATICANO - Un forte incoraggiamento verso l’azione di governo per portare l’Italia fuori dalle secche della crisi, nella piena consapevolezza del momento difficile che il Paese sta attraversando. È quello che il presidente del Consiglio Mario Monti ha tratto dalle due ore trascorse sabato 14 gennaio in Vaticano, dove ha incontrato prima papa Benedetto XVI e poi il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. “Cordiali colloqui’’, li ha definiti la sala stampa vaticana, in cui “le due parti’’ hanno anche “confermato la volontà di continuare la costruttiva collaborazione a livello bilaterale e nel contesto della comunità internazionale’’. All’indomani del declassamento da parte di Standard & Poor’s, i temi della crisi economica non potevano non essere al centro anche del debutto del premier Monti in Vaticano. “Sono stati affrontati temi che riguardano la situazione sociale italiana e il relativo impegno del governo, nonché il contributo della Chiesa cattolica alla vita del Paese’’, recita la stringata nota vaticana. Ma fin dall’inizio dell’incontro è stato quanto mai visibile come il Papa fosse interessato a ciò che l’esecutivo sta facendo per ridare slancio al Paese. Appena seduti al tavolo della Biblioteca, dopo aver chiesto della recente visita in Germania (“tempo brutto ma clima buono’’, ha risposto il capo del governo), Ratzinger ha sottolineato: “Avete cominciato bene ma in una situazione difficilissima... quasi insolubile’’: E il premier: “È importante cercare fin dall’inizio di dare il segno di una certa determinazione’’. Circa 25 minuti il colloquio tra i due “professori’’, poi altri 45 per quello di Monti con il card. Bertone. Dopo la visita, da ambienti di governo si sono sottolineati l’“attenzione’’ e il “totale sostegno’’ che sono stati mostrati all’azione dell’esecutivo nel cercare di risollevare il Paese in questo momento difficile. Nei colloqui si è “appena accennato’’ al tema dell’Ici alla Chiesa, di cui comunque il card. Bertone aveva recentemente detto che “va approfondito e studiato’’. Insomma, se ne parlerà più avanti. Gli argomenti più specifici del rapporto tra Stato e Chiesa saranno invece oggetto dell’incontro per l’anniversario dei Patti Lateranensi, da qui a un mese. AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
22 Gennaio - III Domenica del Tempo Ordinario
“Lasciarono le reti e lo seguirono”
Mc 1,14-20 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea,
fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre,
vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano
SANTE LIBERATA E FAUSTINA La Chiesa, oggi, 19 gennaio, fa memoria di due sorelle san- ne dei lavori di rete, Faustina e Liberata, nate nei primi decenni del VI secolo sturo del Duomo. a Rocca d’Olgisio, in provincia di Piacenza, dal nobile E ancora oggi Giovannato signore della Val Tidone. l’altare è dedicato Le più antiche notizie su queste due sante si trovano nel a loro. “Liber Notitiae Sanctorum Mediolani” del XIII secolo, dove Proprio nel 1618 si apprende che le due restarono orfane di madre poco dopo alcune loro relila loro nascita e della loro educazione si interessò un religio- quie furono donaso di nome Marcello. te ad altre chiese. A Piacenza arrivò una tibia di santa Il padre non avendo altri figli voleva far sposare le due so- Liberata, ora conservata nella chiesa di sant’Eufemia. relle, ma loro erano intenzionate a seguire la vita della con- Anche il cuore di Santa Liberata pare che fu trasportato a templazione e della preghiera, al servizio di Dio e per farlo Piacenza e collocato nella cripta della chiesa dedicata a fuggirono da casa. Si ritirarono in uno romitorio a Como do- Santa Margherita. Cripta che dopo recenti ricerche archeolove presero il velo dal vescovo Agiche si è rivelata essere quello che regrippino. Lo stesso padre, all’inistava di una chiesa paleocristiana finizio contrario alla vocazione delle ta sotto il livello della strada, databile DUE SORELLE figlie, destinò loro le sue ricchezal VI secolo d.C. e dedicata proprio a ze, che furono usate per la costruSanta Liberata. In Val Camonica si è MONACHE BENEDETTINE zione del monastero di S. Martramandata la leggenda che vede le CHE FONDARONO gherita, con annesso oratorio dedisante Faustina e Liberata, vivere in pecato a San Giovanni Battista, che nitenza in una grotta della regione A COMO IL MONASTERO fu vitale per oltre un millennio e presso Capo di Ponte. venne soppresso nel 1810, per orEsse intervennero miracolosamente a DI S. MARGHERITA dine napoleonico. fermare con le loro mani due massi Liberata e Faustina adottarono le che minacciavano il borgo. regole Benedettine, allora ai primi Vicino alla chiesa a loro dedicata, inpassi. Nel monastero le due vissero con umiltà e dedite alla fatti, si possono vedere due enormi massi che recano delle preghiera e vi morirono verso il 580. Sulla data della loro impronte di mani. Santa Liberata è spesso raffigurata in morte però non vi sono certezze e pare che non morirono in- compagnia della sorella in abito benedettino, con in mano sieme, ma forse a distanza di uno o due anni. un giglio segno di verginità. Il problema della data della loro morte ha molto impegnato i Nell’Italia del nord si sono conservate immagini di santa biografi che sono giunti a considerazioni diverse. Liberata con in braccio due bimbi in fasce che in qualche La data del 580 è stata accettata perché desunta dagli estre- caso sono identificati come i santi Gervasio e Protasio, frami dell’episcopato del vescovo di Como, Agrippino. telli gemelli figli di san Vitale e santa Valeria. Questo fa Alla loro morte, i corpi furono sepolti nel monastero. pensare ad una sovrapposizione del culto di santa Liberata e Intorno all’anno Mille, a causa delle invasioni barbariche, di santa Valeria, entrambe invocate contro i pericoli del parper sicurezza fu deciso di traslare le salme all’interno della to e della mortalità infantile. Grazie ad un ciclo di affreschi, città, nella cattedrale di Santa Maria. Il 18 gennaio 1317 fu del XIV secolo, originariamente nel monastero di Santa fatta una prima ricognizione dei corpi, che furono collocati Margherita e oggi conservato presso il Museo Civico di sotto l’altare maggiore, dove ritornarono, nel 1618, al termi- Como, abbiamo alcune scene di vita di Liberata e Faustina.
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“Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea”. L’evangelista Marco sottolinea che Gesù inizia a predicare dopo l’arresto di Giovanni. Con il Battista in carcere, la voce della giustizia che radunava le folle sulle rive del Giordano non si udiva più e il deserto tornava ad essere davvero deserto, luogo senza vita e senza parole. Ma anche Gerusalemme e tutta la regione circostante ridiventava muta e senza più profezia. Gesù, tuttavia, non si rassegnò al silenzio imposto da Erode. Prese perciò lui l’iniziativa e cominciò a parlare, non più in Giudea, come Giovanni, ma nella periferica Galilea, la più settentrionale delle tre regioni abitate dal popolo d’Israele e diventata una regione malfamata a motivo di forti infiltrazioni pagane. Nella “Galilea delle genti” si sentì risuonare per la prima volta il Vangelo, la buona notizia. Qui, dove poveri, pagani ed emarginati si mescolavano, Gesù cominciò a dire: “il tempo è compiuto”, ossia sono finiti i giorni nei quali la violenza, l’odio, l’abbandono, l’ingiustizia e l’inimicizia hanno il sopravvento, e sono iniziati gli ultimi tempi, quelli della vittoria di Dio, del bene sul male, della vita sulla morte. La storia degli uomini subisce una svolta: “il Regno di Dio è vicino”, annuncia Gesù. E’ il tempo del regno dell’amore, del perdono e della salvezza. Quello che era accaduto a Ninive con la predicazione di Giona ora, sulle rive del mare di Galilea, si realizzava in pienezza e per il mondo intero. Il Vangelo afferma: “Ora c’è qui uno che è più di Giona”. Sì, Gesù è molto più forte di Giona. Con lui inizia il regno dell’amore. Gesù tuttavia non è venuto a mostrare una nuova ideologia o a proporre un sistema di verità da apprendere e da diffondere. E’ venuto a portare l’amore e la pace. Ma all’intervento di Dio deve corrispondere l’impegno degli uomini. “Convertitevi”, chiedeva a tutti Gesù. Lo ripete anche sulla riva del lago di Tiberiade a Simone e Andrea, mentre erano intenti a gettare le reti; e continuando il cammino lo propone ad altri due fratelli, Giacomo e Giovanni, anch’essi occupati a riassettare le reti per la pesca. Erano modesti lavoratori, talora considerati anche di dubbia reputazione; eppure proprio a loro viene affidato un compito assolutamente straordinario: “Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini”. Gesù proponeva loro, forse nell’unico linguaggio che potevano intendere, una nuova prospettiva di vita; una vita non più ripiegata nella pesca di sempre, con le reti abituali e i tempi già scanditi, bensì un’esistenza immersa in un nuovo mare - quello della storia - perché traessero fuori gli uomini dalle acque agitate del mondo per condurli verso la salvezza. Per i quattro pescatori iniziava un nuovo tempo, una nuova storia, una nuova compagnia, non più con i pesci ma con gli uomini. Il Signore torna lungo il mare delle nostre giornate e della nostra vita e rivolge a ciascuno di noi, spesso ripiegati a riassettare le nostre reti, lo stesso invito di allora: “Seguitemi vi farò pescatori di uomini”. Il Vangelo nota che “subito” i quattro lasciarono le reti e lo seguirono. Il Signore viene dentro la rete ingarbugliata della nostra vita che spesso ci imprigiona, per scioglierla e per allargarla. Gesù vuole ampliare il nostro cuore all’amore. E quello che intuirono i quattro discepoli, dopo aver ascoltato l’invito di Gesù, è “la” parola sulla nostra vita, è il Vangelo, capace di indicare a ciascuno la sua vocazione, la sua strada, il suo cammino. Quei quattro, anche se non lo avevano capito appieno, si fidarono di quella chiamata e, “subito, lasciate le reti, lo seguirono”. Il Regno di Dio inizia in questo modo, sulle rive del mare di Galilea. E continua lungo la storia con la stessa logica: la parola di Gesù, il Vangelo, percorre le rive delle tante Galilee di oggi cercando uomini e donne disponibili a diventare “pescatori di uomini”.
le letture della domenica Prima Lettura Gen 3,1-5.10 Salmo Responsoriale Sal 24 Seconda Lettura 1Cor 7,29-31
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ATTUALITA’
Appello al Presidente del Consiglio sull’importanza del pluralismo
Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
Il discorso del 1993 a Pavia
“Ormai stanno morendo cento giornali” Quando “super Mario” Egregio Presidente, Ci troviamo costretti ad appellarci a Lei per segnalare la drammatica necessità di risposte urgenti per l’emergenza di un settore dell’editoria rappresentativa del pluralismo dell’informazione, un bene prezioso di cui si ha percezione solo quando viene a mancare. Alla data di oggi, infatti, queste aziende non sono in grado di programmare la propria attività, rischiano di dover a fine mese sospendere le pubblicazioni e anzi alcune hanno già chiuso i battenti. Si tratta dei giornali gestiti in cooperative espressioni di idee, di filoni culturali politici, voci di minoranze linguistiche, di comunità italiane all’estero, no profit per i quali esiste il sostegno previsto dalla legge per le testate non meramente commerciali, ma per le quali oggi non ci sono garanzie sulle risorse disponibili effettivamente per il 2012. C’è inoltre un urgenza nell’urgenza: la definizione delle pratiche ancora in istruttoria per la liquidazione dei contributi relativi all’esercizio 2010 che riguarda una trentina di piccole imprese. In assenza di atti certi su questi due punti sta diventando pressoché impossibile andare avanti, mancando persino gli elementi per l’accesso documentario al credito bancario. Nell’ancora breve, ma in-
tensa, attività del Suo Governo, non è mancata occasione per prendere atto della domanda di garanzie per il pluralismo dell’informazione, anche nella fase di transizione verso il nuovo quadro di interventi previsto a partire dal 2014. Siamo decisamente impegnati a sostenere una riforma. Con il Sottosegretario in carica fino a pochi giorni fa, Prof. Carlo Malinconico, era stato avviato un percorso di valutazione delle possibili linee di iniziative. È indispensabile riprendere questo dossier al più presto. Il nostro è un vero Sos che riguarda sia le procedure amministrative in corso, da sbloccare, sia la dotazione definitiva per l’editoria durante il 2012. Il Governo ha già preso atto dell’insufficienza dello stanziamento risultante da precedenti manovre sulla spesa pubblica e ha, perciò, condiviso una norma, approvata dal Parlamento, che include l’editoria tra i sog-
getti beneficiari del cosiddetto “Fondo Letta” della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’integrazione di questa somma con un prelievo (cifra ancora indeterminata). Ritenevamo e riteniamo che il provvedimento sulle “Proroghe”, divenuto frattanto “proroghe”, possa e debba contenere le misure opportune per stabilire l’impegno finanziario dello Stato durante il 2012. Siamo dell’avviso che sia indispensabile la destinazione da tale Fondo di una somma non inferiore a 100 milioni di euro, al fine di assicurare alle testate del pluralismo dell’informazione non meramente commerciale le condizioni minime di sopravvivenza, nelle more di un riordino del sistema di interventi per il quale ci sentiamo solidamente impegnati. Si tratterebbe di operare in una linea di equità, analogamente a quanto già fatto dal Governo per Radio Radicale,
verso l’indispensabile costruzione di un nuovo e più chiaro modello di intervento. Condividiamo nettamente l’idea che i contributi debbano sempre più essere misurati sulla base dell’impiego dei giornalisti e dell’effettiva diffusione delle testate e che sia davvero “impensabile eliminare completamente i contributi che sono il lievito di quella informazione pluralistica che è vitale per il Paese”, come Ella ha recentemente dichiarato in sintonia con una risposta che il Capo dello Stato diede tre mesi fa a un appello dei direttori dei giornali. Grati per l’attenzione d’intesa con Fnsi, Sindacati dei lavoratori, Associazioni di Cooperative del settore (come Mediacoop, Fisc e Federcultura/Confcooperati ve), giornali di idee, no profit, degli italiani all’estero, delle minoranze linguistiche Articolo21, e Comitato per la Libertà dell’informazione - vogliamo aver fiducia che una puntuale e tempestiva risposta eviti la chiusura di molte delle nostre testate e la perdita di migliaia di posti di lavoro tra giornalisti e lavoratori del nostro sistema e dell’indotto. Se i nostri cento giornali dovessero chiudere nessuna riforma dell’editoria avrebbe, ovviamente, più senso. Federazione Nazionale Stampa Italiana
La decisione della Corte costituzionale sull’ammissibilità dei quesiti
No al referendum; ora la politica si scuota No al referendum per l’abrogazione della legge elettorale del 2005, nota come “porcellum”. La decisione della Corte costituzionale sull’inammissibilità dei due quesiti è giunta nella tarda mattinata del 12 gennaio, al termine di una lunga seduta dei giudici, durata un giorno e mezzo, mentre fuori dal Palazzo della Consulta, a Roma, fervevano le dichiarazioni e le “preghiere” dei referendari. Sull’esito dell’esame della Corte il SIR ha intervistato Cesare Mirabelli, giurista e presidente emerito della Corte costituzionale. Qual è il significato della decisione della Corte costituzionale? “Evidentemente la Corte ha ritenuto che dall’eventuale abrogazione delle norme sottoposte a referendum sarebbe residuato un testo normativo che non avrebbe consentito il rinnovo del Parlamento senza altri interventi del legislatore. Punto centrale del dibattito sull’ammissibilità o meno dei referendum era, appunto, se si sarebbe mantenuta una legge elettorale adeguata per il rinnovo della
Camera e del Senato. Questo è un elemento essenziale. Non si possono creare situazioni nelle quali, in assenza di un intervento legislativo, non è possibile procedere al rinnovo delle assemblee”. Cioè, il rischio di “vuoto legislativo”... “Sì, l’incoerenza del sistema che sarebbe emerso da un’eventuale vittoria dei ‘sì’ al referendum era uno dei rischi paventati, ma pure l’eventuale reviviscenza delle norme precedenti”. L’abrogazione del ‘porcellum’ avrebbe portato alla reviviscenza del ‘mattarellum’ o a un vuoto che il legislatore avrebbe dovuto colmare per procedere a nuove elezioni? “Evidentemente la Corte ha ritenuto che, in caso di vittoria del referendum, sarebbe venuta a mancare una legge elettorale funzionate. Ed è questo vuoto legislativo che determina l’inammissibilità dei quesiti, per l’esigenza costituzionale che questi organi abbiano la provvista di una legge che, indipendentemente da ogni altro intervento, ne consen-
ta il rinnovo”. A suo parere, c’erano margini perché la Corte si pronunciasse in maniera diversa? “Il fatto che abbia discusso così diffusamente su un unico tema significa che è stato fatto un esame approfondito sui quesiti. È vero che, in via generale, se si tratta di un’abrogazione che ridisegna il sistema, come è stato per il sistema elettorale vigente rispetto a quello precedente, è difficile che l’abrogazione di tale norma possa far rivivere la legge precedente, aprendo quindi la strada al vuoto legislativo. Naturalmente ora i giochi rimangono aperti a livello politico, dal momento che è nella piena disponibilità del Parlamento trovare soluzioni adeguate rispetto agli elementi critici dell’attuale legge elettorale da più parti messi in luce”. Cosa può succedere ora? “Sarebbe auspicabile un lavoro parlamentare che riguardi la modifica della legge elettorale e alcune riforme istituzionali di rilievo. Mentre il governo concentra la sua azione sull’e-
conomia, sul risanamento e sullo sviluppo, le forze politiche in Parlamento potrebbero concentrarsi su queste riforme. Del resto anche in altre remotissime fasi della storia repubblicana l’azione governativa aveva un canale, mentre il governo, anzi l’allora assemblea costituente, si dedicava alle riforme istituzionali senza una contrapposizione tra maggioranza e opposizione”. Vedendo l’attuale classe politica e composizione del Parlamento, secondo lei questo è possibile? “È difficile, ma il Parlamento e la politica acquisterebbero un ruolo e una considerazione rilevanti se riuscissero a ridisegnare alcuni aspetti dell’assetto istituzionale e delle norme elettorali. Qui ora la politica si gioca la sua credibilità. Se il distacco tra opinione pubblica e classe politica si può accorciare, questo può avvenire solo se ci sarà la capacità di risolvere problemi istituzionali e trovare una convergenza su una legge elettorale che consenta una maggiore rappresentatività”. a cura di Francesco Rossi
parlava del “nostro” Baffi
Riordinando vecchie carte, ho ritrovato gli appunti relativi a un discorso tenuto da Mario Monti, allora rettore dell’Università Bocconi, nel corso di una iniziativa di studio su Paolo Baffi (Broni 1911 - Roma, 1989) che si svolse il 13 febbraio 1993 presso l’Aula Foscoliana dell’Università di Pavia, in occasione della “Giornata Paolo Baffi”, promossa dal Rotary Club Oltrepò. Baffi dal 1960 al 1975 fu Direttore Generale della Banca d’Italia, di cui fu nominato Governatore nel 1975; preferì dimettersi dall’incarico di Governatore nel 1979, cedendo il posto a Carlo Azeglio Ciampi, in seguito alle accuse (ben presto rivelatesi assolutamente infondate) che gli erano state rivolte di essere implicato in uno scandalo riguardante il settore edilizio. Nel suo intervento al convegno pavese del 1993, il prof. Monti sottolineò il fatto che Baffi mantenne sempre viva l’attenzione ai problemi della solidarietà sociale, cioè della tutela che lo Stato deve realizzare del tenore di vita delle fasce economicamente più deboli. L’argomento della tesi di laurea dell’allora studente bronese fu, all’Università Bocconi, nel 1932, “La profonda depressione economica mondiale”. Nello stesso anno, in seguito a un soggiorno di studi a Londra - notò Monti - Baffi era rimasto particolarmente colpito sia dalla vista dei minatori gallesi senza lavoro che, in fila indiana, cantando nenie melanconiche, chiedevano un penny, sia dallo spettacolo delle navi in disarmo e delle gru inattive. Monti, in ogni caso, che su questo punto provò a farsi interprete delle valutazioni che avrebbe potuto fare Baffi, sostenne che l’unico modo corretto per intervenire a favore dei ceti meno garantiti è quello di agire sul prelievo fiscale. È un inganno, invece - argomentò Monti - una solidarietà sociale che prema sul
pedale del disavanzo pubblico (lasciando quindi alle generazioni future l’onere del riequilibrio) e su quello della pratica di prezzi politici in materia di servizi. Ai miei appunti, umanisticamente centrati sulla figura umana dell’illustre economista bronese, sulle sue “radici”, grazie ad Internet (dato che l’intervento di Monti ebbe anche eco nei giornali nazionali), è possibile aggiungere le considerazioni professionali del rettore della Bocconi riguardo all’analisi del Governatore d’Italia (sosteneva Baffi: “Dal 1971 l’intenzione di risparmio delle famiglie italiane viene tradita dalle amministrazioni pubbliche”). Monti definì senza mezzi termini “tradimento” questo circolo vizioso in corso ininterrottamente da oltre 20 anni nel nostro Paese: “Le famiglie accumulano, l’amministrazione pubblica dilapida”. E con un’immagine letteraria: “Come i topi nella favola di Andersen, il risparmio delle famiglie italiane viene attratto dagli alti tassi di interesse, ma finisce nel mare del consumo”. Parlando del rapporto tra il risparmio e il settore pubblico, Monti sottolineò che il “tradimento” si chiama disavanzo corrente: “Il disavanzo pubblico corrente dovrebbe essere azzerato e se deve esserci deve essere giustificato da spese destinate agli investimenti”. La situazione italiana - ricordò - non ha confronti con il resto dei Paesi più industrializzati, ma soprattutto costituisce un “gioco che, se fatto a tassi di interesse reali superiori a zero, si chiama irresponsabilità finanziaria. In Italia il disavanzo pubblico assorbe il 38% del risparmio privato, rispetto al 12% dei Paesi del Sistema monetario europeo”. Quello che è chiaro, anche a un non esperto di economia, è che il serio e rigoroso Professor Monti, oggi premier, non ha “tradito” le sue rigorose idee “baffiane” espresse a Pavia vent’anni fa. Paolo Pulina
Giovedì 19 gennaio 2012
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IL POPOLO dell’
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Diego, Anna, Graziella e il piccolo Filippo sono tornati nella casa di Cervesina
Crociera da incubo per la famiglia Pioltini
CERVESINA - Venerdì 13 gennaio è una data che resterà impressa indelebilmente nei ricordi di quanti erano a bordo della Costa Concordia, l’ammiraglia della compagnia di Genova. La nave da crociera ha urtato uno scoglio di Punta Gabbianara, non lontana dall’Isola del Giglio. L’imbarcazione era partita alle 19.00 da Civitavec-
chia per un giro del Mediterraneo e diretta a Savona. Secondo quanto prevedono le norme di sicurezza doveva passare a cinque miglia dalla costa. Pare vi sia passata a soli 150 metri. Nell’urto violentissimo con il fondale marino la nave Concordia ha letteralmente strappato uno scoglio, che è rimasto conficcato nello squarcio a-
pertosi sulla carena della nave. Uno squarcio lungo almeno 70 metri sulla fiancata di sinistra e un’inclinazione di 80 gradi dalla parte opposta: si presenta così la Concordia. Sulle cause dell’incidente sono state aperte inchieste da parte della Capitaneria di porto e della Procura di Grosseto. Il comandante della Concordia Francesco Schettino è stato arrestato
con l’accusa di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave. Dalle indagini pare emergere infatti la responsabilità dello stesso comandante. La nave aveva 4.229 passeggeri a bordo. Sul posto sono intervenute unità della Guardia costiera, della Marina militare, dei Vigili del Fuoco per l’evacuazione. Encomiabile la popolazione del Giglio che si è prodigata in ogni modo per la prima assistenza ai superstiti. Al momento di andare in stampa il bilancio è di 6 vittime accertate e di 29 dispersi. Tra i superstiti segnaliamo i membri della famiglia Pioltini di Cervesina. Sulla nave c’erano il marito Diego, la moglie Anna Veneroni, il loro piccolo Filippo di soli 15 mesi ed una zia di Anna, Graziella Silva. Anche nei loro racconti il dramma di quelle ore e la testimonianza del grande cuore degli abitanti dell’isola del Giglio.
Cena dell’amicizia per la Cri Protezione Civile su internet
PANCARANA - Anche in questo 2012, per iniziare bene il nuovo anno e creare un momento di convivialità in cui poter radunare tanti amici di Croce Rossa da tutta la provincia, il Gruppo Immagine (che raduna tutte le componenti dell’organizzazione di eventi e nella comunicazione sul territorio) ha pensato di dar vita ad una “Cena dell’amicizia” in programma sabato 21 gennaio alle ore 20.30 presso la Trattoria da Claudia a Pancarana. Un forte momento di aggregazione per tutti coloro che ruotano attorno al mondo del volontariato e più in particolare della Croce Rossa, ma
aperto a tutti: l’obiettivo è quello di radunare tutte le componenti, il personale dipendente e volontaristico, i loro amici e parenti, i comuni cittadini che hanno a cuore questa grande associazione umanitaria, per trascorrere insieme qualche ora di allegria e programmare insieme gli appuntamenti che contraddistingueranno il 2012 nelle piazze e tra la gente, tra idee e nuove proposte. Il costo della cena, dall’antipasto al dolce, è di 25 euro (una parte del ricavato andrà come offerta alla C.R.I.); prenotazioni inviando mail a immagine@cripavia.it o telefonando al 347.8750285.
RIVANAZZANO TERME - Sono stati cinque anni molto intensi e di duro lavoro per il settore di protezione civile del comune di Rivanazzano Terme. “Dal lato della prevenzione la struttura comunale si è dotata di un piano di emergenza che definisce i compiti del sindaco e dei suoi collaboratori, degli uffici tecnici, della polizia locale fino ad arrivare al volontariato e che individua le tipologie di rischio presenti sul nostro territorio e le procedure per affrontarle. - spiega soddisfatto il consigliere comunale Giorgio Leidi con delega alla Protezione Civile - E’ stato inoltre allestito il Centro Operativo Comunale e sono stati acquistati mezzi e materiali anche con il contributo della Regione Lombardia. Dal lato del volontariato nuovi volontari si sono aggiunti e numerosi corsi, da quelli base a quelli più specifici, hanno interessato il gruppo comunale. La struttura di protezione civile di Rivanazzano Ter-
me è stata sempre pronta dalla fase di allerta con attività di monitoraggio del territorio fino alla fase di emergenza e di soccorso alla popolazione. La nostra intenzione è quella di tenere alta l’attenzione su questo settore soprattutto per quanto riguarda l’informazione alla popolazione che è uno degli aspetti che approfondiremo. Infatti, fra i lavori in corso i volontari hanno intenzione di realizzare un sito internet al quale hanno già dedicato un centinaio di ore e il progetto di un sistema intercomunale di comunicazioni alternativo già esposto alla provincia di Pavia”. Ugo Celasco
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STRADELLA - VALLE STAFFORA Martedì 24: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Mercoledì 25: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Edicole aperte domenica 22 gennaio 2012 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 22 gennaio 2012 (Turno E): AGIP, via Montebello 6; IP, via Piacenza 67.
Un anno positivo per il comune di Godiasco GODIASCO - Il sindaco di Godiasco Anna Corbi Guado ha tracciato il bilancio del lavoro svolto dalla sua amministrazione durante il 2011. Nonostante la crisi e i tagli che non hanno risparmiato nessuno il comune è riuscito a realizzare importanti opere per migliorare i servizi per i cittadini. “Mi rendo conto che le azioni compiute, per quanto diversificate, rappresentano solo una piccola parte di tutte le cose che ci sono da fare nell’interesse di tutta la cittadinanza. - spiega il primo cittadino Anna Corbi Guado - Il 2012, pur tra le difficoltà del momento, ci vedrà al servizio della gente, con l’intenzione di far fruttare al massimo grado le risorse di cui disponiamo”. Nel corso del 2011 l’amministrazione comunale ha realizzato un’importante opera di riqualificazione del centro urbano di Salice Terme, di Piazza della Fiera a Godiasco e un intervento di stabilizzazione in località Cerreto. Il comune ha provveduto poi ad una parziale riqualificazione dell’illuminazione pubblica in Godiasco e Salice Terme e al consolidamento e la messa in sicurezza dei pavimenti posti al primo piano della Casa del Giovane di Godiasco. Per quanto riguarda istruzione e cultura, l’amministrazione Corbi ha acquistato l’archivio dei Mala-
spina di Godiasco, ha organizzato il concerto in onore delle 53 coppie del comune sposate da oltre 50 anni e tra le altre cose ha organizzato la seconda edizione del Salicedoro e interessanti incontri letterari con autori a cura della civica biblioteca. Il comune si è poi impegnato nella promozione turistica del territorio attraverso l’organizzazione di eventi, sagre e manifestazioni quali: la seconda edizione di “Boxe sotto le stelle memorial Gabriele Carini”, il ritorno del “Rally 4 Regioni” versione Amarcord Regolarità che sarà riproposto quest’anno, mercatini e iniziative per il 150esimo dell’Unità d’Italia. Al rilancio di sport e turismo ha contribuito la nascita del Parco Avventura realizzato nel parco delle Terme di Salice che si trova in fase di ampliamento. Questa nuova attività, insieme alla presenza delle Terme di Salice, Terme Presidente e delle strutture alberghiere contribuirà ad un ulteriore incremento di visitatori. Mattia Tanzi
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Saranno realizzati 14 mini alloggi a canone sociale e moderato
Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
E’ subentrato al posto di Pedemonte
Sono partiti i lavori nell’area Meriggi Roberto Serra in consiglio comunale
BRONI - Procede come da programma la sistemazione dell’area Meriggi. L’intervento di ristrutturazione, partito qualche mese, fa parte di un programma di riqualificazione a più ampio respiro che il Comune sta realizzando sia per il recupero dell’Ex Mulino sia per le zone limitrofe. “Sono partiti i lavori di recupero dell’edificio - il Sindaco Luigi Paroni fa il punto sull’avanzamento del progetto di recupero dell’ex Mulino Meriggi sono interventi finalizzati alla creazione, all’interno della corte originaria, di
14 unità abitative, parte da destinare a canone sociale e parte a canone calmierato”. I nuovi alloggi costeranno circa 1 milione e 300 mila euro finanziati senza gravare sulle casse comunali, in quanto la spesa verrà coperta metà con fondi regionali e metà da convenzioni con privati. “Al giorno d’oggi purtroppo sempre più anziani e famiglie faticano a pagare l’affitto: tutto aumenta,
mentre le pensioni e gli stipendi restano sempre gli stessi. - sottolinea l’Assessore ai Servizi Sociali Cristina Varesi - In questi ultimi anni abbiamo lavorato per sostenere concretamente chi ha bisogno, chi si trova in situazione, anche temporanea, di difficoltà”. “Iniziative importanti come questa, che aiuterà chi è solo o non riesce a pagare l’affitto a risolvere il problema della casa, testi-
moniano come l’operato dell’amministrazione sia volto alla realizzazione di una città ancora più vivibile e solidale. - conclude la Varesi - Nei prossimi mesi continueremo a tenere al centro del nostro agire le esigenze di tutti i cittadini, anche dei più deboli e degli anziani”. Il progetto, voluto dall’Amministrazione comunale anche nel rispetto delle disposizioni testamentarie della Maestra Romana Meriggi e realizzato sotto il vincolo della Soprintendenza ai Beni Architettonici, prevede la riqualificazione sia dell’ex mulino sia delle case coloniche adiacenti, oggi disabitate. Il piano terra, dove sono conservate le macine originali, verrà utilizzato come spazio di aggregazione destinato non solo ai residenti dei nuovi alloggi ma a disposizione di tutta la cittadinanza per l’organizzazione di iniziative pubbliche. Inoltre, nella zona dell’ex Mulino sorgerà un parcheggio pubblico che verrà intitolato alla memoria della Maestra Meriggi.
Cerimonia per i corsi di autodifesa Anniversario di “Cascina Bella”
VOGHERA - Nei giorni scorsi il sindaco Carlo Barbieri, accompagnato dagli assessori Vincenzo Giugliano (Sicurezza) e William Tura (Lavori Pubblici) ha partecipato alla consegna degli attestati di partecipazione alla seconda edizione dei corsi di autodifesa personale organizzati dal Comune, grazie alla collaborazione del maestro Gianni Montesanti e dell’agente di Polizia Locale Gianfranco Rossi. Alla cerimonia di premiazione erano presenti anche il comandante della Polizia Locale Giuseppe Calcaterra, il Vice Questore Aggiunto Mauro Zampiero, il tenente della Guardia di Finanza Valentina Usai, il maresciallo dei Carabinieri Giovanni Galletta. “Vorrei complimentarvi con tutti voi che avete seguito questo corso, giunto quest’anno alla seconda edizio-
ne. - ha detto il sindaco Visto il successo, ci rivedremo sicuramente il prossimo anno per la terza edizione. Vi ringrazio per la vostra partecipazione e il vostro impegno e mi auguro che questi corsi vi possano essere molto utili”. “Sapersi difendere in caso di necessità è molto importante per evitare il verificarsi di spiacevoli situazioni e può essere un ottimo deterrente contro la microcriminalità. ha detto l’assessore Giugliano - E’ ovvio che sia il Comune sia le forze dell’ordine faranno la loro parte. In questi mesi, ad esempio, abbiamo intensificato i controlli in molte zone della Città e continueremo anche in futuro a controllare le piazze e le periferie e ad intervenire ogniqualvolta un cittadino ci segnalerà qualche situazione anomala”. m.t.
BRESSANA BOTTARONE - Domenica 22 gennaio sarà commemorato il 67° anniversario del barbaro eccidio, perpetrato il 19 gennaio 1945 dai nazifascisti a Cascina Bella, in cui trovarono la morte i valorosi partigiani Natale Del Favero, Pierino Landini, Peppino Marabelli, Bordino Milanesi ed Erminio Milanesi. Saranno inoltre ricordati i caduti per la Libertà Paolo Bernini, Mario Casale, Erminio Guardamagna, Olmare Maggi, Guido Montagna e Giacomo Stafforini. La manifestazione si svolgerà secondo il seguente programma: ore 9 ritrovo in piazza Marconi presso la Sala Polivalente; ore 9.30 partenza in auto di una delegazione per deposizione fiori alla Croce di Cascina Bella e alla Cappella del Cimitero di Bressana Botta-
rone; ore 10 corteo da piazza Marconi per deposizione corona al monumento di via Cinque Martiri della Liberazione; ore 10.30 funzione religiosa nella parrocchia di San Giovanni Battista con la partecipazione della Corale S. Giovanni Battista; ore 11.20, nella Sala Polivalente Comunale, saluti del segretario ANPI di Bressana Bottarone, Giampietro Miracca, del Sindaco del Comune di Bressana Bottarone, Davide Rovati e del Presidente Sezione ANPI dell’Università di Pavia, Annalisa Totano. Seguirà l’intervento del sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo. Al termine la consegna delle tessere ad honorem. Nella Sala Polivalente ci sarà anche l’esposizione delle fotografie dei funerali dei Martiri di Cascina Bella.
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GODIASCO - Cambio della guardia tra le fila del gruppo consigliare di opposizione “Progredire Insieme” del Comune di Godiasco. Al dimissionario Eraldo Pedemonte è subentrato Roberto Serra, ex assessore della precedente amministrazione. “Al Sindaco Corbi - afferma Roberto Serra - ho precisato, nel corso del recente Consiglio Comunale, che è intenzione del gruppo “Progredire Insieme” di proseguire nella propria azione cercando un confronto corretto con la maggioranza. Non siamo interessati alla polemica sterile e fine a se stessa, vogliamo costruire qualcosa di positivo per il futuro del nostro Comune. Per far questo utilizzeremo tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione della minoranza per esercitare in pieno il proprio ruolo. Insieme ai colleghi Fabio Torlaschi e Luca Meisina, che ringrazio per il lavoro svolto fino ad oggi e per avermi voluto affidare l’incarico di capogruppo, cercheremo di tenere aperto un dialogo costante con i nostri concittadini informandoli sulla nostra attività. Nella consapevolezza di rappresentare una cospicua parte dell’elettorato, ovviamente siamo a disposizione per raccogliere suggerimenti, segnalazioni e per renderci interpreti di esigenze ed aspettative della cittadinanza”. È possibile anticipare quali saranno i punti sui quali vi confronterete con la Giunta? “Il nostro sarà un confronto a 360 gradi. In particolare, però, alcuni temi rivestono un carattere di priorità come, ad esempio, il futuro delle Terme di Salice s.p.a. con l’imminente cessione del
pacchetto di minoranza detenuto dal Comune e che è pari a circa il 47%. Altro tema sul tappeto è il P.G.T. (Piano di Governo del Territorio n.d.r.) strumento basilare per lo sviluppo futuro del nostro paese. Ci confronteremo anche sul Bilancio del 2012 dal quale apprenderemo come e cosa vorrà e potrà fare l’Amministrazione nel corso dell’anno. E poi il referendum sul cambio del nome del nostro Comune. I nostri concittadini saranno infatti chiamati, nel prossimo mese di marzo, ad esprimere il proprio consenso sulla trasformazione della denominazione da Godiasco a Godiasco Salice Terme. In questo caso, ritengo che ci sarà molto da lavorare per cercare di portare a casa un risultato positivo. Come “Progredire Insieme” siamo ovviamente favorevoli a questo cambio che porta vantaggi a tutti e nessuna controindicazione, ma nello stesso tempo cogliamo un certo malcontento dei godiaschesi che si sono sentiti penalizzati da alcune scelte compiute dall’attuale amministrazione, scelte che non vanno certamente nella direzione di una maggiore coesione tra Salice e Godiasco. Ecco, non vorrei che questo malcontento influisse sul risultato della consultazione referendaria”.
Una tesi di laurea su Voghera VOGHERA - Una nuova scuola dell’infanzia a Voghera. La progettualità non è attualmente una nuova iniziativa varata dall’Amministrazione Comunale, ma l’argomento di una tesi di laurea discussa da Giuseppe Amato (alla facoltà di Architettura dell’Università di Genova), che ha visto come correlatore, oltre ai proff. Guido Gozzoli e Fausto Novi, anche l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Voghera, William Tura. Il progetto discusso dallo studente durante la laurea riguarda la costruzione di una scuola dell’infanzia a completamento del plesso scola-
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stico composto dalla scuola elementare Provenzal e dall’asilo nido di Pombio. Si tratta di una progettualità in possesso dei requisiti di legge per ottenere eventuali finanziamenti regionali, statali o comunitari. “Mi fa molto piacere che uno studente abbia scelto la nostra città per presentare un progetto da discutere nella tesi di laurea. afferma l’assessore William Tura - Il mio assessorato ha collaborato alla stesura di questa tesi fornendo allo studente i dati necessari allo sviluppo dell’elaborato. Il risultato, non solo didattico ma anche progettuale, è stato davvero apprezzabile”.
Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
Il sindaco Ferrari ha studiato una strategia di marketing territoriale
“Vogliamo promuovere le nostre eccellenze”
MONTESEGALE - Il bilancio del Comune di Montesegale è in linea con il programma elettorale, nonostante la crisi finanziaria e la recessione economica. L’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Ferrari ha affrontato le difficoltà, realizzando progetti e opere importanti e migliorando la competitività e la sostenibilità dello sviluppo attraverso adeguate politiche territoriali di promozione economica e sociale. “Si è lavorato con l’impegno di ascoltare tutti: cittadini, associazioni enti ed istituzioni che sono stati una guida e nello stesso tempo un monito per le scelte del comune: tutelare i bisogni è un dovere dello Stato e di
tutti i suoi presidi di governo nel territorio. - spiega Carlo Ferrari - credo che l’amministrazione in questi anni si sia dimostrata all’altezza del compito sotto questi profili: nel dare risposta ai bisogni quotidiani dei cittadini e nella capacità di pianificare e di trovare le risorse economiche per realizzare investimenti strutturali e ancor più nella capacità di essere promotori e coordinatori di importanti iniziative di sviluppo economico. In questi anni, infatti, abbiamo lavorato per ricostruire la rete umana e civile dell’identità locale, riscoprendone l’orgoglio e scrivendo con la comunità il nostro originale percorso di sviluppo. Anni di impegno
per elevare la qualità della vita della comunità locale per un territorio che vuole divenire eccellente e competitivo. All’impegno per la valorizzazione del salame di Varzi DOP, si affianca quello per tutti i nostri prodotti Deco (il Pansegale, la Trêsa, la Mundiôla, il Salam da Côta)e per tutti gli altri prodotti tipici sia agro alimentari che artigianali, così come per la gastronomia e tutte le nostre tradizioni”. “Prtossimamente sarà presentato un libro su Montesegale che nasce dal desiderio di tutta la comunità locale di scoprire le proprie radici storiche. - continua Ferrari Questo progetto è stato realizzato in collaborazione e con il patrocinio della Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia, della Provincia di Pavia, della Comunità Montana Oltrepò Pavese, e sarà presentato ai cittadini appena terminati i lavori di stampa. Abbiamo richiesto alla Comunità Montana Oltrepò Pavese il finanziamento per la riqualificazione, consolida-
mento e messa in sicurezza della strada comunale che da Case del Molino arriva a Cencerate. Abbiamo richiesto alla Provincia di Pavia la messa in sicurezza e l’asfaltatura del tratto di strada CamolinoSanguignano (SP36) che versa in condizioni vergognose e che necessita di interventi repentini e risolutivi. Vogliamo promuovere la comunicazione del “luogo” con la messa a valore di tutte le eccellenze che lo caratterizzano, utilizzando un’azione mirata di animazione territoriale che ne consenta l’apertura all’esterno dei propri confini. Questa è la strategia di Marketing Territoriale che noi intendiamo perseguire. Ed è per questa ragione che Montesegale parteciperà ad “Expodeco2012”, che si terrà a novembre 2012 alla Fiera di Genova, con l’obiettivo di porre in essere azioni concrete per proiettare il prodotto territorio al di fuori dei confini regionali e nazionali, consolidando e sviluppando al tempo stesso la sua economia”.
Sono stati commemorati i protagonisti della Campagna di Russia
STRADELLA - Domenica 15 gennaio, si è tenuto nella chiesa parrocchiale “S.S. Nabore e Felice” di Stradella, un semplice quanto commovente tributo alla memoria di tutti i protagonisti Reduci, Dispersi e Caduti della Campagna di Russia. La cerimonia, organizzata dalla locale sezione UNIRR
(Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia), ha visto la presenza del sindaco di Stradella Pierangelo Lombardi, nonché la graditissima presenza dei reduci di guerra Giuseppe Gabetta e Aldo Bavagnoli. Nutrita la rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’arma: presenti i Labari
dell’UNIRR di Stradella e Pavia e della Sezione Autieri Oltrepò Pavese, le Bandiere dell’associazione Nazionale Reduci di Prigionia di Barbianello, dell’associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Pavia e di Santa Giuletta oltre ai gagliardetti dei Gruppi Alpini di Stradella, Broni, Barbianello, Casteggio, Strada Romera e Rovescala unitamente al Vessillo Sezionale A.N.A. Pavia. Al termine della Santa Messa, officiata da don Cristiano Orezzi e arricchita dai canti della corale parrocchiale, è intervenuto il presidente UNIRR Carlo Brandolini motivando ai presenti l’importanza e il dovere del ricordo di tutti i soldati che
La festa del Ringraziamento a Lungavilla LUNGAVILLA - Domenica 22 gennaio gli agricoltori di Lungavilla faranno festa: in collaborazione con la Parrocchia organizzano infatti la festa del Ringraziamento in occasione della ricorrenza di S. Antonio Abate. Il programma prevede alle ore 11 la celebrazione della S. Messa in chiesa, alle 12 la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli, a seguire il pranzo presso l’auditorium
Casa del Giovane. Nel pomeriggio alle 14,30 c’è l’esibizione del gruppo folkloristico di canti popolari “El Canfin”. Dalle 16, poi, verranno premiati i vincitori del concorso di disegno per bambini sul tema “L’uomo e la terra”. Per tutta la giornata in piazza saranno esposti i mezzi agricoli e verrà allestito anche un mercatino con i prodotti del territorio.
Certificazione ambientale Certificazione di qualità
Cementeria di Broni
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in Russia combatterono e tornarono, ma soprattutto dei tanti che non fecero più ritorno alle loro case, con un particolare pensiero rivolto ai tanti giovani oltrepadani - per la maggior parte alpini - provenienti da Stradella, dalla Valle Versa e da tutto il circondario che pagarono un tributo di sangue altissimo. Brandolini ha citato, visibilmente emozionato, la testimonianza di un soldato russo e del suo “incontro” con Dio prima di un assalto. Concludeva Maurizio Calchi leggendo la Preghiera dei Caduti, con la tromba che intonava il “Silenzio d’Ordinanza”, e suscitando forte commozione tra i presenti.
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IN BREVE EVENTI/ BARBIANELLO
Grande successo per il Presepe vivente Grande successo ha riscosso il Presepe vivente organizzato nel periodo delle feste natalizie a Barbianello. La rappresentazione della Natività è “andata in scena” nella sera della vigilia di Natale prima della celebrazione della Santa Messa e il giorno dell’Epifania, nel pomeriggio. Anche favorita da giornate climaticamente molto belle, la partecipazione dei cittadini di Barbianello e di quelli venuti da fuori è stata veramente molto numerosa. Il presepe è stato allestito nell’area adiacente il nuovo oratorio parrocchiale e ha coinvolto praticamente tutto il paese, tra i figuranti e coloro che hanno alacremente lavorato per far rivivere quello che accadde oltre duemila anni fa con la nascita del Salvatore.Gli organizzatori e il parroco Mons. Gianfranco Maggi hanno espresso unanime soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione, diventata ormai una felice tradizione della comunità barbianellese.
COMMEMORAZIONE/ VOGHERA Serata benefica dedicata a Romano Calvi La Pro loco Città di Voghera con il Comune di Voghera assessorato ai servizi sociali organizza per venerdì 27 gennaio presso il centro Auser di via Cignoli una serata a scopo benefico intitolata a Romano Calvi indimenticato consigliere della Pro loco recentemente scomparso. La serata che avrà inizio alle ore 21 vedrà sul palco il cantante Giangi con ospiti i Sacher Quartet e sarà presentata da Elio Pasquazzo storica voce di Radio Voghera e grande amico di Romano. L’intero incasso verrà devoluto al reparto Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Voghera. Per prenotazioni telefonare allo 0383/212688 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 oppure al 3484028216.
CERIMONIA / BRONI I Vigili onorano il patrono S. Sebastiano San Sebastiano martire è il patrono dei Vigili Urbani d’Italia. La sua festa ricorre il 20 gennaio e anche a Broni, domani, sarà celebrata con particolare solennità dal Comune di Broni e dal locale comando di Polizia locale, guidato dal commissario Fabio Alovisi. La cerimonia inizierà alle ore 17.45 con l’accoglienza delle autorità e degli ospiti in piazza Garibaldi; a seguire alle ore 18 la Santa Messa nella Basilica minore di San Pietro. Dopo la celebrazione eucaristica ci si porterà nella sala consigliare di palazzo Arienti, sede del Municipio, per gli interventi delle autorità e la relazione annuale sull’attività svolta dalla Polizia locale di Broni.
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Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
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EVENTI E CULTURA
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Il volume del professore raccoglie le ricerche di una vita “Lisistrata”, spettacolo innovativo che rilegge Aristofane
Il Caravaggio fitopatologo di Fogliani Gaia De Laurentiis sfida la guerra
BRONI - “Sembra un accostamento impossibile, eppure Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571 - 1610), genio tormentato della luce e autore di una rivoluzione pittorica, quella del chiaroscuro, che ha portato in primo piano i volumi dei soggetti facendoli prepotentemente emergere dal buio della scena, intreccia il suo destino a quelli della viti-
coltura e della fitopatologia”. Così si esprime l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani nella prefazione al volume “Caravaggio, un fitopatologo ante litteram” di Giuseppe Fogliani, professore di Broni con alle spalle una prestigiosa carriera accademica e pubblicistica. Una vita - la sua - vissuta all’insegna dello studio condotto con il più attento rigore scientifico, della passione per il “suo” Oltrepò, degli affetti famigliari e della fede cristiana. Il volume del professor Fogliani è stato presentato nello scorso mese di ottobre durante la cerimonia inaugurale del centro di Riccagioia in Torrazza Coste alla presenza del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Il libro di Fogliani è un affascinante viaggio attraverso anni e anni di attività di ricerca e sperimentazione che, a circa quattrocento anni dalla morte di Caravaggio, ha portato l’autore a riconoscere nel grande pittore un “fitopatologo ante litteram” e un “testimonial” dell’enologia e della viticoltura. Il punto di partenza fu l’assegnazione, nel 1979, a
trent’anni dall’inizio degli studi di Fogliani sulle virosi della vite, di una tesi di laurea dal titolo “La patologia vegetale attraverso i secoli: storia, letteratura e arte” che diede risultati insperati e convinse lo studioso bronese ad approfondire la questione della presenza della fitopatologia in Caravaggio, la cui pittura è risultata “nettamente scientifica come pure storica”, portando a definire dal punto di vista fitopatologico le malattie da lui dipinte sui quadri, in particolare “Cesto di frutta” e “Bacco”, ma anche altre opere quali “Bacchino malato”, “Cena in Emmaus”, “Riposo durante la fuga in Egitto”, “Giovane con canestro di frutta”. “Nel caso specifico di ‘Bacco’ - fa notare il professor Fogliani - la raffigurazione della virosi della vite è certamente parte integrante del complesso progetto di raffigurazione sintetica del mondo vitivinicolo”. Questo volume è dunque degno coronamento di un percorso di studio e di ricerca, ma anche segno della vitalità del suo autore che ancor oggi, a 89 anni, continua a coltivare la sua passione, prima di tutto per questa nostra terra oltrepadana.
A Cigognola domenica 29 gennaio l’anniversario
TORTONA - Nello spettacolo di mercoledì 11 gennaio scorso, andato in scena al “Civico” tortonese, tutti gli attori hanno onorato la recitazione e si sono cimentati in un allestimento diverso dal consueto ma equilibrato fra ironia e dramma, parodia e tragedia, anche perché l’autore di “Lisistrata”, Aristofane, può essere considerato il padre della satira che attira in sé elementi contrapposti come li ritrova nella realtà che vuole raccontare con sarcasmo e sberleffo. Gaia de Laurentiis è l’ateniese che si fa portavoce delle sue concittadine stanche di guerre e di mariti lontani o in pericolo e vuole rendere sacro un patto fra donne con un “giuramento che renda inviolabile questa nostra decisione”, con il quale “nessuna donna aspetterà più nessun uomo in casa”, perché vogliono fare uno sciopero del sesso. Stefano Artissunch, regista dello spettacolo, fa le veci dei protagonisti delle commedie aristofanee che a volte sospendevano le vicende per “spiegarle” in prima persona e dice al numeroso pubblico tortonese che tratterà i vari temi del commediografo, a partire dal Potere, “belva dai denti aguzzi”, già in Grecia sinonimo di
ipocrisia e sopraffazione e che gli artisti in scena saranno “come vespe” (titolo di un’altra sua commedia), animali iracondi che, soprattutto se vengono stuzzicati, pungono. Presenta anche il tipo di spettacolo che andremo a vedere: l’archeocabaret, testo e scenografia che partono dall’originale classico per affrontare quelle questioni cruciali che anche oggi andrebbe ridiscusse e messe in circolo per una adeguata analisi critica della società: sarà un dramma comico. Gli altri due protagonisti, Davide Quintili e Stefano Tosoni, bravissimi e con una naturale propensione comica che li fa interagire molto bene come coppia, fanno da spalla alla donna protagonista, una De Laurentiis in forma brillante, che si è impadronita del ruolo
nelle sue forme plurime: dolce e furente, garbata e irascibile. Aristofane ci fornisce una lezione sulla forza delle donne e su un’idea anti-militare di incredibile attualità, senza retorica e con la sola pregnanza delle argomentazioni e della volontà di questa paladina solitaria (“mi sono mossa perché nessuno si muoveva”) che piega gli uomini con la risolutezza dell’esempio combattivo (“Non sentite il dolore che sale dalle nostre terre?”). Sia con squarci tragici sia con siparietti gustosi da saltimbanchi, “Lisitrata” scorre veloce con una riflessione sulle cose sempre opportuna e originale. Alla fine la “regina” della pace viene chiamata a parlare con gli ambasciatori ateniesi e spartani, perché si è conquistata sul campo (non di battaglia) il prestigio della mediazione. Il suo discorso è accorato, vivo, sanguigno, perché le facce della guerra sono troppe e tutte piene di morte: “Bisogna portare la terra nel sangue, non mettere il sangue a terra”. L’ultima citazione è dalle “Lettere dei condannati a morte della Resistenza”, dal momento che l’insensato mattatoio della guerra non cambia colore nel corso dei secoli. Davide Ferreri
Il Festival si apre con “La Vedova allegra”
La battaglia di Nikolajewka Alessandria ospita l’operetta
CIGOGNOLA - L’Associazione Nazionale Alpini di Broni e il comune di Cigognola organizzano per domenica 29 gennaio l’annuale giornata in ricordo della battaglia di Nikolajewka. Quest’anno ricorre il 69° anniversario della battaglia, combattuta il 26 gennaio 1943, che fu uno degli scontri più importanti della seconda guerra mondiale durante il ripiegamento delle forze dell’Asse nel fronte orientale. Le forze italo-tedesche, provate, oltre che dai combattimenti, dal gelido inverno russo, si ritrovano ad affrontare alcuni reparti dell’Armata Rossa, asserragliatisi nel villaggio di Nikolajewka per impedire all’Armir e alla Wehrmacht la fuga dalla grande sacca del Don. Già dalle prime ore del mattino, la colonna
formata dalle truppe in fuga dalla Russia viene fatta oggetto di un bombardamento da parte di quattro aerei dell’Armata Rossa. In vista delle prime isbe del villaggio, viene mandata all’attacco la Tridentina, unica delle divisioni italiane ancora in grado di combattere. I russi sottopongono ad un fuoco costante i militari italiani, pochissimi rispetto ai russi, visto che buona parte della nostra colonna era costituita da soldati privi di armi e senza comando, sopravvissuti a lunghe marce nella steppa spazzata da burrasche di neve. Nonostante ciò, per tutto il pomeriggio le truppe italiane tengono testa all’esercito sovietico. Il prezzo pagato è altissimo: migliaia di soldati italiani cadono sotto i colpi dell’artiglieria nemica, altrettante migliaia sono
i feriti. Nonostante questo bagno di sangue, la battaglia di Nikolajewka deve essere considerata una vittoria: grazie a questo successo, si riesce infatti ad aprire un varco nella sacca del Don e il 31 gennaio 1943 la colonna riesce a raggiungere Shebekino e dunque la salvezza presso le linee amiche. Il programma della giornata di domenica 29 gennaio prevede alle ore 10.00 il ritrovo in piazza Castello a Cigognola, alle ore 10.30 l’alzabandiera, alle ore 10.45 il corteo al monumento dei Caduti, alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di San Bernardo Abate la celebrazione della Santa Messa con i canti del coro alpino “Italo Timallo” di Voghera. Chiuderà la manifestazione il tradizionale rancio alpino.
ALESSANDRIA - Da questa sera, giovedì 19 gennaio, alle 21 al Teatro Alessandrino torna il festival interamente dedicato all’operetta. Si incomincia con “La vedova allegra” di Franz Lehar che debuttò a Vienna il 30 dicembre 1905. Intramontabile classico in tre atti, l’operetta, racconta dell’arrivo all’ambasciata del Pontevedro a Parigi della signora Anna Glavari, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte. L’ambasciatore, il Barone Zeta, ha ricevuto l’incarico di trovare un marito pontevedrino alla vedova per conservare i milioni di dote del-
la signora in patria. Si prosegue venerdì 30 marzo con “Cin Ci La”, operetta in tre atti di Carlo Lombardo, con le musiche di Virgilio Ranzato, rappresentata per la prima volta il 18 dicembre 1925 al Teatro Dal Verme di
Milano. A Macao, il Principe Ciclamino ha sposato la timida Principessa Myosotis e, secondo l’usanza, tutte le attività e i divertimenti sono sospesi finché non viene consumato il matrimonio: vista l’inesperienza dei due, però, l’attesa potrebbe rivelarsi assai lunga. La rassegna terminerà giovedì 26 aprile con “Il pipistrello”, la più celebre operetta di Johann Strauss junior, su libretto di Haffner e Genée. Gli spettacoli sono portati in scena dalla Compagnia di Operette Alfafolies, nata nel 1990, sotto la direzione artistica di Augusto Grilli. Michela Ferrando
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IL POPOLO
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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 gennaio 2012 Giovedì 19 gennaio: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Venerdì 20: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Sabato 21: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 22: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264)
Fino al prossimo 20 febbraio le famiglie potranno presentare le domande
VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 23: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264; Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067); dalle ore 15,30 Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 24: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 25: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Edicole aperte domenica 22 gennaio 2012 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.
Promossi dal Comune di Pontecurone
Aperte le iscrizioni alle scuole della città Al via i corsi di italiano
L’edificio che ospita la Scuola del I Circolo in Corso Romita a Tortona
TORTONA - Sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2012/2013 per le scuole dell’infanzia e per le classi delle scuole di ogni ordine e grado. Per iscriversi c’è tempo fino al prossimo 20 febbraio. L’iscrizione riguarda esclusivamente le classi prime della scuola primaria e le sezioni di scuola dell’infanzia; per gli studenti delle classi successive al primo anno, l’iscrizione è disposta d’ufficio, per il tramite delle scuole frequentate. Alla Scuola dell’infanzia (Scuola Materna) possono essere iscritti i bambini che abbiano compiuto o compia-
no, entro il 31 dicembre 2012, il terzo anno di età. Possono essere iscritti anche i bambini che abbiano compiuto o compiano i tre anni di età entro il 30 aprile 2013 e per questi ultimi, l’ammissione alla frequenza è condizionata alla disponibilità di posti, all’esaurimento di eventuali liste di attesa, alla disponibilità di locali e dotazioni idonei, alla valutazione pedagogico-didattica del Collegio Docenti della Scuola, tenuto conto della precedenza che spetta alle domande di coloro che compiono tre anni di età entro il 31 dicembre 2012. Per la Scuola
Primaria (Scuola Elementare) i genitori o i soggetti esercenti la potestà genitoriale hanno l’obbligo di iscrivere, alla prima classe della scuola primaria, i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2012. Gli stessi hanno la possibilità di iscrivere, anticipatamente, anche i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile 2013, in base anche alle indicazioni fornite dai docenti della scuola dell’infanzia. Per la Scuola Secondaria di Primo Grado (Scuola Media), per l’anno scolastico 2012/2013 devono essere
iscritti alla classe prima della scuola secondaria di primo grado gli alunni in possesso della promozione o della idoneità a tale classe. Le domande di iscrizione alla classe prima della scuola secondaria di I grado, da indirizzare alla scuola prescelta, dovranno essere presentate per il tramite della scuola primaria di appartenenza, che provvederà a trasmetterle, entro i cinque giorni successivi alla scadenza del termine del 20 febbraio 2012, all’istituzione scolastica prescelta. Per la Scuola Secondaria di Secondo Grado (Scuola Superiore) le domande di iscrizione degli alunni frequentanti l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado negli istituti statali e paritari, devono essere trasmesse, per il tramite del Dirigente della scuola di appartenenza, all’Istituto Secondario di secondo grado prescelto. Le famiglie possono scegliere di effettuare l’iscrizione ad una delle diverse tipologie di istituti di istruzione secondaria di secondo grado previsti dai regolamenti relativi ai nuovi ordinamenti dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali. p.s.
PONTECURONE - L’amministrazione comunale di Pontecurone, in collaborazione con l’associazione “Verso il Kurdistan”, organizza un programma di corsi gratuiti di italiano per migranti aperti a tutti gli stranieri residenti a Pontecurone. L’iniziativa, rappresenta, come in altre analoghe e positive esperienze viste in questi in anni in diversi Comuni limitrofi, un concreto passo in avanti nel processo di integrazione e di conoscenza con le realtà straniere presenti in paese. La conoscenza della lingua italiana è condizione irrinunciabile per permettere un migliore inserimento sociale, lavorativo e culturale delle tante persone straniere che vivono a Pontecurone e rappresenta, allo stesso tempo, un investimento che porterà frutti anche a favore dei cittadini italiani che potranno trovarsi facilitati nei rapporti quotidiani con una parte così rilevante della popolazione residente. Questa iniziativa è resa possibile, non solo al contributo dell’amministrazione comunale e alla struttura organizzativa dell’associazione “Verso il Kurdistan”, ma anche grazie al prezioso aiuto di diversi cittadini pontecuronesi che, su
base volontaria, hanno dato la loro disponibilità a tenere i corsi e ad aiutare nell’organizzazione degli stessi. Il Corso si può fare grazie alla Scuola Primaria “De Amicis” e alla S.O.A.M.S. che hanno messo a disposizione i locali e hanno dimostrato la loro attenzione alle tematiche dell’integrazione e del dialogo. I corsi inizieranno oggi, 19 gennaio, con un incontro di presentazione alle ore 14.30 presso la Scuola Primaria per il corso dedicato alle donne e in S.O.A.M.S., alle 20.30 ci sarà l’incontro dedicato agli uomini. A partire dalla settimana prossima, i corsi saranno sempre il giovedì, uno pomeridiano e uno serale, differenziati per i vari livelli di apprendimento.
Gli interventi sugli impianti di illuminazione pubblica Atti del convegno su Soldini TORTONA - Sono terminati nei giorni scorsi gli interventi di riqualificazione di alcuni impianti di illuminazione pubblica in città e nelle frazioni. I lavori sono stati realizzati dalla Società Enel Sole, senza alcun onere per l’amministrazione comunale. Sono sessanta i punti luce vecchi che sono stati sostituiti con nuovi apparecchi a Led modello Archilede. I nuovi apparecchi permettono un risparmio di energia rispetto alle vecchie lampade a vapori di mercurio di circa il sessanta percento, garantendo elevate performances illuminotecniche. Sono tredici le lampade sostituite in viale Dellepiane, otto in via Cunicolo, otto in strada Santa Lucia, cinque in via Graziano, sette in frazione Mombisaggio, tredici in frazione Rivalta Scrivia, tre in cascina Baldassera, e uno
in cascina Sant’Anna e Baldassera nuova. Inoltre, nell’ambito dei continui interventi manutentivi previsti sui propri impianti, Enel Sole ha provveduto ad effettuare un intervento di verifica della stabilità dei pali di illuminazione in acciaio, alluminio e ferro utilizzati per
il sostegno dei punti luce, al fine di prevenire fenomeni ammaloramento degli stessi. Questo intervento è stato eseguito su circa 300 pali nelle seguenti vie Cuniolo, Romagnolo, Einaudi, Fermi, Ghibaudi, Sammartin, Baxilio, Piemonte, Orsi, Sturla, Barabino, Patri, Anfossi,
FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443
Grandi, don Sparpaglione, Rosa, XX Settembre, Guala, Fornaci, don Legè, Bassi, Campanella, Brigata Tortona, Trento, don Quinzio, Pilotti e Fratelli Pepe. Stessi interventi sono stati fatti in strada per Villaromagnano, Costa Longarino, Paghisano, in frazione Mombisaggio Torre Calderai nelle vie Battegazzore, Magrassi, Sanquirico, in frazione Torre Garofoli e in strada Cerca. “Questi ulteriori interventi effettuati grazie alla disponibilità di Enel Sole - ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Orsi Carbone (nella foto) - stanno a dimostrare sia gli ottimi rapporti di stima reciproca tra il mio settore e il gestore sia la massima attenzione che l’amministrazione comunale ha nei confronti della sicurezza e dell’ambiente”. p.s.
CASTELNUOVO SCRIVIA - La Biblioteca di Castelnuovo Scrivia ha recentemente pubblicato gli Atti, curti dallo stesso Comune, in qualità di editore, del Convegno di studi dedicato Pier Angelo Soldini e realizzato nel 2010, anno del centenario della nascita dello scrittore e giornalista (nato a Castelnuovo il 25 maggio 1910 e morto improvvisamente a Volpedo il 12 luglio 1974). Molto variegati e pregevoli i contributi ora raccolti in volume, scritti da alcuni tra i migliori italianisti provenienti dalle Università di Pavia, Genova, Vercelli, Torino e la Cattolica di Milano, oltre ad alcuni altri studiosi ed al giornalista de “La Stampa” Brunello Vescovi. Gli autori sono: Clelia Martignoni, Chiara Lungo, Roberto Cicala, Antonello Brunetti,
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Angelo Ricci, Chiara Lombardi, Brunello Vescovi, Roberto Carlo Delconte (presidente della Biblioteca e curatore del Convegno e degli Atti), Giusi Baldissone e Chiara Parente. Chiude il volume una poesia del nipote dello scrittore Marco Franceschetti, oltre ad una breve nota biobibliografica di Soldini e l’indice degli autori citati. Si tratta, dunque, del primo significativo contributo di studio dedicato a Soldini, che mira a promuovere in modo serio, articolato e scientifico la conoscenza della sua straordinaria attività di scrittore e di giornalista (di cui si ricorda il prestigioso inserimento di Soldini nell’opera della Mondadori dedicata alla storia del giornalismo italiano a cura di Franco Contorbia dell’Università di Genova).
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TORTONA E TORTONESE
L’iniziativa “artistica” ha fatto incassare più di 8 mila euro
IN BREVE
Il Lions Club di Tortona aiuta la senologia TORTONA - Per tre giorni, lo scorso dicembre, il Circolo di Lettura di Tortona ha ospitato un evento molto particolare: una mostra di quadri che presentava delle caratteristiche peculiari e probabilmente uniche per la realtà locale del territorio. Insieme, vicine, esposte in una “galleria” creata ad hoc dall’architetto Alberto Milanese, c’erano ben 45 opere uniche che costituivano uno spaccato della realtà pittorica del Tortonese, con nomi del passato, del presente e del futuro. La possibilità di “riempirsi gli occhi” con queste opere è stata data dal Lions Club Tortona Castello che ha avuto un’idea geniale: mettere insieme l’amore per l’arte e l’attenzione per la realtà artistica locale con le finalità dello Statuto sintetizzate nel “We serve” (noi serviamo). E siccome per i volontari Lions uno degli scopi è proprio quello di servire la propria comunità, la scelta è caduta sull’Unità di Senologia di Tortona,
una realtà locale che da venticinque anni è impegnata intensamente in attività e ricerca clinica al servizio delle donne e delle loro famiglie alle prese con il tumore al seno. Quarantatre artisti hanno donato direttamente, oppure lo hanno fatto le loro famiglie, un quadro: tanti stili, tanti argomenti, tanti
modi di ritrarre la realtà, di esprimere sentimenti ed emozioni. Un’occasione unica per guardare, conoscere e portarsi a casa qualcosa di prezioso: chi lo ha fatto è riuscito, con un solo gesto, a rendere omaggio al talento e alla generosità dei pittori e, in più, ha aiutato a curare al meglio una delle più se-
rie malattie della nostra società. Ecco allora un sentito grazie al Lions Club Tortona Castello, agli artisti, a tutti coloro che sono intervenuti ed hanno contribuito al successo di questa prestigiosa iniziativa, al negozio d’arte “Passepartout”, all’azienda agricola “La Colombera”, al Circolo di Lettura, all’architetto Alberto Milanese, ad Andrea Franzosi ed all’associazione “Franca Cassola Pasquali”. Una task force di tutto rispetto che alla fine ha vinto la sfida a “gonfie vele”: un successo di pubblico notevole, tutte le opere vendute, un incasso ragguardevole: 8.700 euro. L’Unità di Senologia di Tortona cercherà di essere all’altezza sia della fiducia e della generosità che la circondano, sia del suo compito istituzionale: essere accanto alle donne del nostro territorio per prevenire e curare il Tumore al seno fino a renderlo progressivamente inoffensivo. Maria Grazia Pacquola
Terzo appuntamento della stagione degli “Amici della Musica”
RINGRAZIAMENTO
Concerto del pianista Andrea Bacchetti
L’affetto, la grande dimostrazione di stima, l’amicizia espressa attraverso la presenza, le preghiere, gli scritti e i fiori sono stati e saranno per sempre un sublime conforto ai familiari del compianto
TORTONA - Questa sera, giovedì 19 gennaio alle ore 21,15 al Teatro Civico di Tortona vi sarà l’atteso concerto del pianista Andrea Bacchetti con l’Orchestra Camerata Ducale di Vercelli. Terzo appuntamento della stagione, il concerto rappresenta il momento centrale della proposta dell’associazione “Amici della Musica” di Tortona, e rientra in un programma inteso a presentare episodi della grande musica del settececento, che inizia in pieno ambiente ba-
rocco con Bach, Haendel, Scarlatti e si chiude con Haydn, sopravvissuto al grande Mozart, senza dimenticare fra gli italiani il pur grande Luigi Boccherini. La serata si intitola “Le anime del ’700” perchè comprende due concerti con pianoforte (di cui il primo di Bach scritto per clavicembalo) e due episodi sinfonici, che illustrano così i vari aspetti di questo secolo così importante non solo nella musica. Si potrà ascoltare il Maestro Andrea Bacchetti,
beniamino del pubblico, in un programma che permette di confrontare la validità di questo pianista, alle prese con due diversi mondi musicali quali quelli di Mozart e Bach. Di recente Andrea Bachetti ha acquisito ancora una maggiore visibilità partecipando come ospite fisso alla trasmissione “Chiambretti Night” su Canale 5, confermando le sua qualità artistiche e nel contempo l’essere divenuto un vero personaggio mediatico. Nello scorso anno, con Salvatore Accardo, è stato possibile ascoltare e apprezzare l’orchestra Camerata Ducale di Vercelli, che anima la Stagione Concertistica locale con il recupero di brani della tradizione piemontese: questa volta sarà condotta dal violinista e fondatore Guido Rimonda, e ciò costituisce ulteriore motivo di interesse per la serata.
Con l’A.I.C. di Sale si viaggia in poltrona SALE - Sono ripresi gli incontri settimanali promossi dall’A.I.C. (Associazione di Impegno Culturale) di Sale, che portano il pubblico a viaggiare rimanendo comodamente seduto in poltrona. Dopo il brillante inizio del corso “Sì... viaggiare” con Donatella Novelli (nella foto) appassionata viaggiatrice, che giovedì 12 gennaio ha immerso il pubblico nel profumo della lavanda della Provenza, questa sera giovedì 19 sarà la volta di Giacomo Seghesio, ben noto ai Tortonesi per le sue appassionanti imprese con il CAI
Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
in giro per il mondo. Racconterà il suo cammino verso Santiago di Com-postela, seguendo l’impressionante via de la Plata, da Siviglia nel sud della Spagna, fino all’estremo Nord.
Un viaggio dell’anima da non perdere. Giovedì 26 gennaio un gradito ritorno: Federica ed Egidio Cristoferone porteranno i presenti “Nella terra dei Faraoni”. Concluderà il ciclo dedicato ai viaggi Don Vincenzo De Pascale con il racconto di un viaggio dell’anima: “Medjugorie, dove il cuore battee più forte, la mente si illumina, la vita cambia”. Gli incontri si terranno tutti alle ore 21 nella sala riunioni dell’ex Fatebenefratelli, in via G. Bruno 13. Nel frattempo sono ripresi anche i vari laboratori.
ASSOCIAZIONI / MOMPERONE
Cena sociale della Pro Loco I soci lavoratori e i simpatizzanti della Pro loco di Mom-perone si sono ritrovati presso il rinnovato agriturismo “Cascina Ca’ Bella” poco fuori San Sebastiano Curone per una piacevole serata conviviale. E’ stata questa l’occasione per illustrare a tutti i presenti i risultati ottenuti nel corso del 2011, che continuano un trend favorevole di ormai ventun anni e che hanno permesso la realizzazione di importanti opere a favore del paese. Il Consiglio dell’associazione ha annunciato di voler riproporre tutte le iniziative già fatte e riprenderà l’attività sabato 23 giugno con la tradizionale “cena sociale” e proseguirà fino a sabato 1 settembre. La serata è stata caratterizzata dalla partecipazione di tanti giovani provenienti dai paesi limitrofi che da alcuni anni animano questa splendida realtà della val Curone e garantiscono un ricambio generazionale foriero di nuovi successi. Il presidente Matteo Lavaselli ha voluto ringraziarli e ricordare a tutti che stare in Pro Loco vuol dire vivere in una grande famiglia dove la solidarietà vince sul tempo e su ogni altra cosa.
ANNIVERSARIO / CASTELLANIA
Premiati Marino Bartoletti e Pier Bergonzi nel ricordo del Campionissimo Lo scorso 2 gennaio, a Castellania, si sono svolte le celbrazioni in ricordo del 52° anniversario della scomparsa di Fausti Coppi. Alle 10.30, nella chiesa accanto al mausoleo in cui l’Airone è sepolto insieme al fratello Serse, il parroco don Francesco Sangiovanni ha celebrato la S. Messa, al termine, alla presenza dei figli di Coppi, di autorità e tanti sportivi, è stato consegnato il premio “Welcome Castellania” ai giornalisti Marino Bartoletti di Rai Sport e Pier Bergonzi della Gazzetta Sportiva. Gli altri riconoscimenti in memoria di Fausto Balduzzi, sono stati assegnati ai fratelli Franco e Angelo Mutti di Tortona e a Gian Pietro Beghelli.
NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA La poesia del Premio Metauro PIETRO BOVONE che nel ricordo del loro caro e nell’impossibilità di farlo singolarmente porgono, dal profondo del cuore, a tutti, un ringraziamento sentito e riconoscente. Viguzzolo, 19 gennaio 2012
La grande poesia sarà la protagonista dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM di Radio PNR e in diretta sul sito intemet www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda domenica 22 gennaio alle ore 20,30, il conduttore Andrea Bobbio proporrà testi tratti dall’antologia “Premio Metauro di poesia” curata dal professor Adriano Napoli e appena pubblicata da Marcos y Marcos di Milano. Le poesie, scelte e introdotte dall’autore del volume, recano le firme prestigiose di Mario Luzi, Umberto Piersanti, Femando Bandini, Milo De Angelis, Jolanda Insana, Valerio Magrelli, Davide Rondoni e Alessandro Moscè. L’appuntamento è fissato per domenica sera oppure, per martedì 24 gennaio, sempre alle ore 20,30.
ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE
ON. FUNEBRI ORGANIZZAZIONE
LA SICUREZZA DEL SANGUE COMINCIA DA ME
SANGUE DONATO VITE SALVATE
Fossati dal 1906
Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA
Via Emilia, 35 - Tortona
dalle ore 8 alle 10 - Tel. 0131-865327
Tel. (0131) 861063
Giovedì 19 gennaio 2012 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -
SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:
VAL
prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.
Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 gennaio 2012 Giovedì 19 gennaio: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Venerdì 20: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Sabato 21: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310)
La tredicesima edizione del concorso letterario presenta interessanti novità
OVI
BORBERA - OLTREGIOGO
Domenica 22: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Lunedì 23: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Martedì 24: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Mercoledì 25: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Edicole aperte domenica 22 gennaio 2012 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.
Il coro parrocchiale e Ars Musicae
Le “Storie del Novecento”: pronto il bando Concerto vocale a Persi SERRAVALLE SCRIVIA - Il Comune di Serravalle Scrivia, la Provincia di Alessandria, la Regione Piemonte, l’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria, il Centro Nazionale del Cortometraggio, il Circolo del Cinema di Tortona, con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, della BAA McArthurGlen Services e della Praga Services, bandisce la tredicesima edizione del premio letterario nazionale “Le storie del Novecento”, la quinta edizione del concorso per cortometraggi “NovecentoCortiaScuola” e la prima edizione del premio “Novecento Corti”. “Siamo nuovamente all’inizio del percorso che porta alla realizzazione di quella che ormai rappresenta un grande evento serravallese - commenta l’assessore alla Cultura Riccardo Lera - questo importante appuntamento culturale si rinnova non solo nella forma ma anche nei suoi contenuti: dal concorso letterario principe della rassegna nasce l’idea di un concorso letterario parallelo che si svolgerà esclusivamente sul web, dove gli stessi lettori giudicheranno gli scritti e ne eleggeranno il vincitore. Per quanto riguarda la parte dedicata ai cortometraggi, quest’anno saranno protagoniste le scuole da una parte, e un attenta selezione di cortometraggi provenienti dal Centro Nazionale del Cortometraggio di Torino dall’altra. Per quanto riguarda i contenuti invece la rassegna si apre a nuovi orizzonti: a farla da padrona non sarà solo la storia del XX secolo ma anche fatti e le storie vissute a partire dall’anno 2000 a oggi. Negli ultimi anni temi di grande rilevanza e accadimenti storici notevoli hanno, chi più chi meno, investito le vite di tutti: era giusto aprire la rassegna anche a racconti scaturiti o contestualizzati in questi primi intesi anni del XXI secolo”. Anche la Direttrice della Biblioteca Comunale “R. Allegri”, Pierangela Eliogabalo, ha voluto sottolineare gli ag-
Un momento della premiazione dell’edizione 2011
giornamenti apportati a questa edizione del concorso “Con grande interesse ed entusiasmo ci prepariamo a organizzare e svolgere le fasi della nostra rassegna culturale che, come ogni anno, impegna notevoli energie. Quest’anno le novità apportate sono di grande rilievo e rendono il nostro concorso più moderno e attuale come mai prima. Inoltre è con piacere che abbiamo deciso di allargare l’ambito e il contesto storico in cui poter svolgere i racconti, perché, siamo sicuri, in questi ultimi anni molti autori o semplici amanti della scrittura, hanno vissuto momenti da cui prendere spunto per ambien-
tare le loro opere”. Tra le novità, la Giuria del Concorso si è accresciuta di quattro nuovi membri: Roberto Almagioni, Elena Carrea, Benito Ciarlo e Graziella Gaballo. Il premio letterario nazionale “Le Storie del Novecento” è riservato a racconti inediti che si svolgano liberamente intorno ad avvenimenti o temi che hanno segnato la storia dal XX secolo fino a oggi. Grande novità di questa edizione è il fatto che i racconti possano ispirarsi anche ad accadimenti o temi non solo dello scorso secolo ma anche degli ultimi anni fino ad oggi. Ciascun concorrente potrà inviare alla segreteria un so-
lo racconto, in 4 copie e in forma rigorosamente anonima. Le opere dovranno essere inviate entro il 21 marzo 2012, a: Segreteria del premio Le storie del Novecento, presso Bibliote-ca “Roberto Allegri”, Serra-valle Scrivia. Il testo del racconto non dovrà superare le 20.000 battute (spazi inclusi). Oltre alle 4 copie cartacee, ogni concorrente dovrà inviare il CD con il testo del racconto e indicare il numero esatto di battute. La partecipazione al concorso è completamente gratuita e saranno premiati, tre racconti che riceveranno un riconoscimenti in denaro: per il primo classificato 1000 euro, per il secondo classificato 500 euro, per il terzo classificato 250 euro. I racconti classificati ai primi tre posti e altri segnalati dalla giuria saranno pubblicati in volume. I vincitori e gli autori segnalati riceveranno comunicazione diretta da parte della Segreteria del Premio inoltre i risultati del concorso saranno pubblicati sul sito web del Comune di Serravalle Scrivia: www.comune.serravalle-scrivia.al.it. La premiazione ufficiale dei racconti vincitori avrà luogo a Serravalle Scrivia nell’estate 2012.
Il vessillo comunale è in uso dall’11 gennaio 1952
BORGHETTO BORBERA - Lo scorso 26 dicembre, nella chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, nella frazione di Persi di Borghetto Borbera, proseguendo un’affermata tradizione, tanta gente ha preso parte al concerto di Santo Stefano. Protagonisti della bella serata musicale sono state la Corale di Persi e il coro “Ars Musicae” di Arquata Scrivia. Il Coro Ars Musicae si costituisce nella primavera del 1997 per animare la liturgia di un matrimonio. L’apprezzamento ottenuto in tale occasione spinge il coro ad accettare con entusiasmo l’invito per cantare in altre cerimonie. L’autunno successivo nasce
un piccolo gruppo corale che si distingue per il suo repertorio particolare che valorizza la musica sacra e profana del XV e XVI secolo e la musica popolare dei neri d’America. Da allora il gruppo ha tenuto numerosi concerti facendosi apprezzare, oltre che per l’originalità del repertorio, anche per la bravura tecnica e ottenendo sempre un grande successo da parte di pubblico e critica. Il coro, diretto dal M° Roberto Sacco, è formato da 12 elementi, a voci miste, prevalentemente dilettanti che coltivano la passione per il canto impegnandosi nelle prove di gruppo. g.t.
Alpinista novese veterano dello sport
Il gonfalone di Novi ha compiuto 60 anni Premio a Gianni Ghiglione NOVI LIGURE - Mercoledì 11 gennaio, il “Gonfalone” del Comune di Novi Ligure ha compiuto sessanta anni. Infatti, lo stesso giorno del lontano 1952, un apposito decreto del Presidente della Repubblica, concedette alla cittadina l’uso del vessillo utilizzato attualmente nelle manifestazioni ufficiali. Il firmatario fu il sen. Luigi Einaudi, primo Presidente della Repubblica ed è controfirmato da Alcide De Gasperi, all’epoca Presidente del Consiglio dei Ministri. Il documento riporta la descrizione minuziosa del gonfalone, costituito da un “Drappo partito di bianco e di rosso riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dello
stemma civico con l’iscrizione centrata in oro Città di Novi Ligure”. La denominazione di Città, trova un riferimento preciso in alcuni elementi del gonfalone come le parti metalliche, i ricami, i
cordoni, l’iscrizione e le bullette a spirale che, nel caso di Novi Ligure, sono color oro. Secondo l’attuale prassi, infatti, queste parti sono argentate se si tratta di un comune e dorate per le province e le città. Nella descrizione, inoltre, è precisato che il drappo termina “in alto con una fascia d’oro carica dei simboli di armi, d’argento, e di due ghirlande di verde poste ai lati; in basso, sopra le frange d’oro, due scacchi con la corona turrita”. Il decreto è stato registrato presso la Corte dei Conti il 18 marzo 1952 ed è stato trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio di Stato il 29 aprile dello stesso anno. Davide Daghino
NOVI LIGURE - E’ Gianni Ghiglione l’atleta dell’anno 2011 per la città di Novi. E’ stato premiato lo scorso mese di dicembre dall’Unione nazionale dei veterani dello sport di Novi Ligure. Ghiglione è alpinista del Cai, accademico di alpinismo e istruttore nazionale ed ha alle sue spalle oltre 38 anni di attività alpinistica durante i quali ha aperto trenta nove vie di particolare difficoltà. E’ inoltre direttore della scuola intersezionale di alpinismo e scialpinismo “Alphard” che opera in provincia di Alessandria. Tra le sue imprese figura l’apertura di una lunga e complessa via a Taghià, in Alto Atlante in
Marocco, dedicata al cinquantennale della sezione del Cai di Novi. E’ compagno di cordata di due tra glia alpinisti più famosi in Italia e nel mondo: Gianni calcagno e Giancarlo Grassi.
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Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
NOVI E NOVESE
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Grazie al trapianto di staminali non ci saranno più cicatrici post intervento
IN BREVE
Nuovo traguardo per la chirurgia novese
ASSOCIAZIONI / ARQUATA SCRIVIA
NOVI LIGURE - Un nuovo traguardo per l’ospedale San Giacomo nel campo della chirurgia ricostruttiva. Presso il reparto di Chirurgia Generale sono stati effettuati due interventi di trapianto di cellule staminali prelevate dal tessuto adiposo addominale del paziente stesso. La tecnica, già collaudata con successo in altri centri, è nota con il termine di “lipofilling” ed è tipica della chirurgia plastica ricostruttiva ma può essere adottata anche in chirurgia generale per risolvere situazioni altrimenti non trattabili. Il dottor Pier Carlo Rassu, chirurgo senologo del nosocomio novese, ha adottato questa tecnica in due pazienti; nel primo caso è stato trattata con successo una cicatrice della mammella sottoposta a radioterapia mentre, nel secondo caso, si
è sottoposto al trapianto delle cellule staminali un paziente con ulcere vascolari degli arti inferiori presenti da oltre un decennio e già trattate senza successo con interventi medici e chirurgici. Entrambi i pazienti sono stati operati in Day Surgery e sono stati dimessi il giorno dopo. Gli studi recenti hanno dimostrato co-
L’iniziativa al Museo dei Campionissimi
me il tessuto adiposo sia una fonte di cellule staminali che possono essere prelevate e trasferite in un sito ricevente per rigenerare un tessuto danneggiato. Il lipofilling viene indicato nei casi di radionecrosi (complicanza della radioterapia), danno tissutale da sostanze chemioterapiche, piaghe da decubito, ulcere
vascolari croniche, esiti cicatriziali di traumi, interventi chirurgici o ustioni e, in particolare nella ricostruzione della mammella per correggere cicatrici retraenti e deformanti, riempire aree atrofiche o depresse, fibrosi tessutali. La “tecnica - spiega il dottor Rassu - si basa sul prelievo di grasso cutaneo del paziente, generalmente dalla zona addominale, che viene opportunamente trattato per ricavarne le cellule staminali da impiantare nel sito da trattare. L’intervento dura circa un’ora e richiede la sedazione da parte dell’anestesista”. Grazie a questa nuova tipologia di trattamenti che va ad aggiungersi alla chirurgia oncoplastica della mammella l’ospedale di Novi oggi è in grado di offrire una più ampia gamma di servizi al pari di altre strutture più accreditate.
Record di accessi per il censimento
L’archivio sarà tutto in video Sportello del cittadino: i dati NOVI LIGURE - Il Museo dei campionissimi di Novi Ligure ha una nuova cabina video di regia che è stata inaugurata lo scorso 2 gennaio, ricorrendo il 52esimo anniversario della morte di Fausto Coppi. La nuova cabina di regia all’interno della struttura permette ai visitatori di vedere l’intero archivio da tutte le postazioni multimediali presenti nelle sale espositive. Con il nuovo sistema il visitatore potrà accedere ai filmati che la Rai continua a fornire, da ogni angolo del museo, in modo autonomo. Inoltre anche le aziende che utilizzeranno la
struttura per convegni potranno portare i filmati che intendono proiettare. L’intervento è stato a carico del Comune. La nuova strumentazione del museo, utilizzata per la prima volta in occasione del ricordo di Fausto Coppi, infatti, rientra nella voce finanziamenti informatici approvata nel bilancio di previsione comunale della primavera scorsa. L’intervento di modernizzazione degli impianti ha portato alla sostituzione dei vecchi monitor con nuovi schermi lcd dotati di tecnologia touch screen.
NOVI LIGURE - Positivo il bilancio di fine anno per lo Sportello del Cittadino, situato a piano terra di Palazzo Pallavicini, che offre informazioni, assistenza e consulenze in diversi ambiti. I servizi riguardano gli immigrati, i consumatori (Adiconsum, Adoc, Federconsumatori), consulenza Ate, assistenza sociale (Consorzio servizi alla persona), sportello Europa e Pari Opportunità. Lo Sportello del Cittadino è stato aperto al pubblico quasi due anni fa, nel febbraio del 2010 e ad oggi ha già registrato oltre 15 mila acces-
Dal 16 gennaio è attivo per i prelievi di tutto il Distretto
Riaperto l’ambulatorio di Vignole Borbera VIGNOLE BORBERA Con l’inizio anno riprende l’attività dell’ambulatorio subdistrettuale di Vignole Borbera situato presso il Centro Polifunzionale di Via Mazzini, nel quale si effettueranno sia l’ambulatorio infermieristico che i prelievi ematici su prenotazione. Il lunedì, a partire dal prossimo 16 gennaio, sarà aperto l’ambulatorio infermieristico con orario dalle 11.30 alle 12. Mentre dal 24 gennaio, con cadenza fissata il secondo e quarto martedì di ogni mese, si effettueranno i prelievi ematici su prenotazione, dalle 7.30 alle 8. Si prenota presso l’ufficio
si. Attraverso lo sportello, via mail o telefonicamente sono state raccolte oltre 1.800 segnalazioni, di queste circa 1.400, riguardano la manutenzione della città, l’ambiente, il verde pubblico e la viabilità. I casi risolti sono quasi 1.200, circa il 66% del totale. Nei mesi di ottobre e novembre lo Sportello ha offerto consulenza per il Censimento Istat 2011, insieme agli altri due centri di raccolta comunali situati presso i Vigili Urbani e l’ufficio IAT Daniela Piano, responsabile dell’Ufficio ha dichiarato che il picco di accessi allo sportello è stato molto alto in novembre, quando è partito il censimento e molti cittadini hanno chiesto informazioni e consulenza. Lo Sportello del cittadino è aperto al mattino da lunedì a sabato dalle 9 alle 12, al pomeriggio di lunedì e mercoledì dalle 14.30 alle 16.30.
L’Usam Karate ha presentato la disciplina Tao Ged La presentazione della disciplina Tao Ged organizzata dall’Usam Karate domenica 15 gennaio presso la sala del consiglio comunale, con il patrocinio del comune di Arquata e la sponsorizzazione dalla viticoltrice Professoressa Magda Pedrini e Arquata Costruzioni ha ottenuto un grande successo, erano infatti oltre 60 i partecipanti. Il relatore Maestro Flavio Daniele, brillantemente introdotto dal professor Natale Spineto, ha illustrato ai partecipanti, molti dei quali facenti parte dell’Unitre, il Tao Ged: disciplina di trasformazione interiore, armonica integrazione fra moderne dottrine psicologiche occidentali ed antiche tecniche psicoenergetiche orientali, risponde alla complessità della vita moderna portando equilibrio e serenità. Applicata al lavoro, allo sport e ai rapporti interpersonali, fa acquisire coscienza delle proprie forze e qualità interiori verso un “giusto” atteggiamento per risultati d’alto livello. Presente all’evento anche l’assessore alla Cultura Nicoletta Cucinella che, visto il successo ottenuto dalla manifestazione, si è già detta favorevole a promuovere altri appuntamenti per approfondire questa disciplina che permette di avvicinare Occidente ed Oriente.
EVENTI / POZZOLO FORMIGARO Letture in musica per la Giornata della Memoria Sabato 28 gennaio, presso la Sala del Consiglio Comunale di Pozzolo Formigaro, alle ore 21, in occasione della Giornata della Memoria, l’attrice Maria Antonietta Centoducati presenterà le letture musicate “Non perdonerò mai”. Sarà accompagnata al pianoforte da Ovidio Biagi. Ida Marcheria, l’ultima superstite del trasporto da Trieste del dicembre 1943 racconta, attraverso la voce di Antonietta Centoducati, il dramma vissuto con la sorella Stellina. Due ragazzine ebree condotte ad Auschwitz, nell’inferno del campo di sterminio. Sole di fronte alla morte e a ciò che resta della vita: gli oggetti dei deportati da smistare nel Kanada Kommando. La ribellione e la sopravvivenza quotidiana, il lavoro stremante nelle fabbriche del lager, le selezioni e le marce, il rientro come fantasmi in una Trieste che non vuole sapere.
CULTURA / SERRAVALLE SCRIVIA Quarto corso di fotografia digitale Questa sera, giovedì 19 gennaio, alle ore 21, a Serravalle presso l’ex Scuola Elementare, si terrà la presentazione del Quarto Corso di Fotografia Digitale che inizierà il 26 gennaio e terminerà il 10 maggio. Il corso è organizzato dall’Associazione Amici dell’Arte in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili, Cultura, Pubblica Istruzione e dell’Istituto Comprensivo del Comune di Serravalle Scrivia. Il corso è tenuto da Fausto Mogni, si svolgerà tutti i giovedì dalle ore 21 alle 23 e per i giovani è gratuito. Per informazioni e/o iscrizioni si può chiamare il numero 3474109278.
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accoglienza della sede distrettuale di Arquata telefonando al numero telefonico 0143/666848, in orario 1013 da lunedì a venerdì. Saranno accettate fino ad un massimo di venti persone per seduta e, poiché la valutazione degli esami da
effettuare avviene solo la mattina del prelievo, è possibile che per alcuni esami non di routine i pazienti debbano essere indirizzati al distretto di Arquata o direttamente presso il Laboratorio dell’Ospedale di Novi Ligure.
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Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
TORTONESE E NOVESE
Spiegati dalla Guida delle Valli Curone, Grue e Ossona
A piedi da Salogni al Passo Panà FABBRICA CURONE - I sentieri 113 e 114 della Guida Escursionistica delle Valli Curone, Grue, Ossona possono essere percorsi seguendo un unico itinerario poiché, in un cammino complessivo di 3,6 km, conducono dalle Stalle di Salogni al Passo Panà, con una piacevole sosta intermedia presso il Rifugio Orsi; possono essere percorsi anche a cavallo e in mountain bike. Il primo sentiero, “Le due fonti”, adatto ad escursionisti, ha inizio presso le Stalle nel comune di Fabbrica Curone a 1450 metri; si imbocca in leggera salita un evidente sentiero in direzione nord ovest fino a raggiungere la fontana Panpargnon, abbeveratoio per le mucche che pascolano nei dintorni. Successivamente si segue la strada sterrata che, entrando in una bellissima faggeta, prosegue in leggera salita. Dopo mezz’ora di cammino, superata una breve ripida discesa, si raggiunge il Rifugio Orsi a 1397 metri. Dal rifugio è possibile proseguire lungo il “Passo Panà”, itinerario adeguato a
tutti i livelli di preparazione. Attraversata la staccionata si giunge in pochi minuti a un prativo; tenendo la destra e seguendo i segnavia rossobianchi, si entra in una faggeta. Sulla sinistra del sentiero si erige un faggio ultrasecolare, uno dei più vecchi della zona. Proseguendo in leggera salita si raggiunge una valletta posta sotto il Monte Cosfrone, zona in cui esisteva un laghetto ora scomparso. Avanzando sempre nel bosco per altri dieci minuti si esce sulla cresta del Monte Panà ammirando un incantevole panorama sulla Val Borbera e sulle valli confinanti fino al mar Ligure con possibilità di vedere, nelle
giornate più limpide, l’Isola Gallinara nei pressi di Albenga. Chi volesse proseguire sul crinale, può scegliere di avanzare secondo due direzioni. A nord in ripida discesa si raggiunge il Monte Gropà (1446 m) dove è posizionato un rifugio attrezzato di seggiovia che in alcuni periodi dell’anno scende al paese di Caldirola; proseguendo sul crinale sempre in direzione nord è possibile raggiungere poi la vetta del Monte Giarolo (1473 m). Avanzando invece verso sud si sale alla vetta del Monte Ebro (1700 m) incontrando il sentiero 106 che giunge da Caldirola e dal Rifugio Orsi. Valeria Sala
Celebrata in parrocchia domenica 15 gennaio
Festa della Santa Infanzia a Pontecurone PONTECURONE - Domenica 15 gennaio alle ore11 presso la chiesa di S. Maria Assunta, la comunità parrocchiale di Pontecurone ha festeggiato la Santa Infanzia con una sentita celebrazione, presieduta dal parroco don Paolo Caorsi, allietata dalla locale corale San Luigi Orione e dalla partecipazione di un gruppo di suore missionarie della congregazione delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù di Sale. Da dieci anni i pontecuronesi e il gruppo catechistico collaborano con le suore per sostenere le loro missioni in Madagascar, contribuendo con generosità alla realizzazione di una scuola di più di quattrocento alunni di classi elementari e medie.
Le offerte raccolte quest’anno andranno, invece, alla fondazione di una nuova missione. Suor Gemma, recentemente rientrata dall’isola, ha portato la sua testi-
monianza diretta e i ringraziamenti della popolazione malgascia per la solidarietà dimostrata e ha contribuito a rinsaldare i vincoli di amicizia tra le due comunità.
Telai di sostegno campane Automazione campane Orologi da torre Referenze in tutta la Diocesi Consulenze e preventivi gratuiti
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Il trucco storico per le estetiste del Santachiara
Fallimenti in calo nel Tortonese per il 2011
TORTONA - Martedì 20 dicembre, nell’ambito delle ore pomeridiane riservate al laboratorio pratico di estetica, le allieve del secondo anno del corso professionale per estetiste dell’istituto Santachiara di Tortona, hanno svolto una gara interna con argomento “Il make-up nella storia: preistoria, antico Egitto, antica Grecia e antica Roma”. Il progetto è nato dalla collaborazione tra l’insegnante di tecnica professionale e l’insegnante di lingua inglese. Le allieve hanno, dapprima, trattato l’aspetto teorico in lingua straniera, approfondendo le diverse tematiche relative ai trattamenti estetici e ai cosmetici utilizzati, quindi hanno concretizzato le nozioni apprese con la realizzazione dei diversi tipi di make-up: l’obiettivo finale della gara era, infatti, di avvicinarsi il più possibile al trucco femminile nelle diverse epoche storiche, utilizzando i prodotti cosmetici odierni. Le allieve si sono suddivise in truccatrici e modelle, concordando sia la tipologia di trucco sia l’utilizzo di accessori al fine di rendere ancora più aderente all’originale la propria realizzazione. Gli esiti finali sono stati davvero all’altezza dell’impegno e dell’attenzione profusi: con un tocco di fantasia sono state in grado di supplire alle ovvie difficoltà nel reperire i materiali necessari e hanno dato vita a una passerella “storica”, sfilando davanti alla giuria esaminatrice, composta da alcune insegnanti del corso di estetica, insieme alle proprie modelle. Diverse truccatrici si sono aggiudicate i primi posti ex equo nelle diverse categorie. Nei prossimi mesi questo appuntamento si ripeterà ancora con la seconda parte storica, imperniata sulla corte di Re Sole, di Elisabetta I e su quella cinese all’epoca di Marco Polo, poi, a seguire, le diverse epoche storiche fino ad arrivare al Ventesimo secolo con gli anni Ottanta.
TORTONA - Le difficoltà, che hanno caratterizzato nel corso del 2011 l’economia locale, non hanno mancato di far sentire i loro effetti anche sull’andamento delle procedure fallimentari dichiarate nel corso dell’anno che hanno interessato imprese con sede nei comuni del Tortonese. Nell’anno appena concluso, infatti, sono stati dichiarati 15 fallimenti, cioè uno in meno rispetto al 2010; di questi 10 hanno interessato aziende con sede a Tortona, 2 aziende di Pontecurone, 2 di Sale e 1 di Volpedo. Complessivamente le imprese dichiarate fallite occupavano una sessantina di addetti e, quindi, un numero decisamente inferiore a quello delle aziende fallite nel 2010 che davano lavoro a circa 270 persone. Si tratta, dunque di aziende di piccole dimensioni (mediamente 4 addetti per impresa circa) operanti prevalentemente nei settori industriale e dei servizi. In particolare sono state dichiarate fallite 7 imprese del settore industria (intesa in senso lato e comprensiva, quindi, del comparto delle costruzioni), 2 del settore commercio e 5 del settore servizi nonché un’azienda agricola. Rispetto al 2010 è cresciuto il numero dei fallimenti nell’industria (erano risultati 6) e nei servizi (5) mentre è diminuito nel commercio (7); novità assoluta, invece, il fallimento di un’azienda agricola. I dati dei fallimenti, disaggregati per natura giuridica delle imprese coinvolte
Giorno dopo giorno le campane Sabbadini ci accompagnano nel nuovo millennio
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nella procedura concorsuale, evidenziano come le sentenze di fallimento abbiano interessate le società di capitale di cui ne sono state dichiarate fallite 6, le imprese individuali con 5 dichiarazioni e le società di persone con 4. In confronto al 2010 è diminuito il numero dei fallimenti di società di capitale (erano stati 9) mentre è aumentato quello delle imprese individuali (2); invariato, infine, il numero delle società di persone dichiarate fallite:4. Il confronto dei dati, in particolare di quelli relativi ai settori di attività economica delle imprese fallite, evidenzia, in qualche misura, l’evoluzione del ciclo economico: la crisi con i conseguenti fallimenti ha investito dapprima il settore dei commercio, tradizionalmente il primo a risentire del calo dei consumi, e successivamente il comparto industriale penalizzato, a sua volta, oltre che dalla minore domanda di beni proveniente dal settore commerciale indotta dalla flessione dei consumi, anche dalla domanda derivata di beni di investimento. I fallimenti dichiarati nel 2011 vanno ad incidere negativamente su una struttura economica - come è quella del Tortonese - già indebolita dalle vicende degli ultimi anni che hanno visto la chiusura di numerose unità produttive, con un’ulteriore indebolimento, quindi, delle prospettive occupazionali e di crescita di breve periodo dell’intera area. c.r.
Esercizi di stile per i Lions TORTONA - I Lions della zona di Tortona (Lions Club Tortona Host, Tortona Castello, Valli Curone e Grue, Castelnuovo Scrivia Matteo Bandello) con il patrocinio dei comuni di Tortona, Castelnuovo, S. Sebastiano organizzano venerdì 20 gennaio, alle ore 21,00, presso il Teatro Sociale di Tortona lo spettacolo teatrale “Esercizi di stile” messo in scena dalla compagnia tortonese “Gli Artefatti” con la regia di Emiliana Illiani. La serata, ad ingresso libero, è aperta a tutta la comunità. L’iniziativa inserita nell’ambito della “Giornata della Solidarietà” che coinvolge i Lions di tutto il Distretto 108 IA2 con manifestazioni organizzate in diverse città della Liguria e del Piemonte, intende diffondere un messaggio di amicizia, di speranza e di solidarietà.
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Da leggere
a cura della Redazione
a confronto Le liberalizzazioni sugli orari penalizzano il commercio Egr. Direttore, in merito alle liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali in vigore dal 1° gennaio 2012, ritengo possa avere conseguenze negative sui diritti dei lavoratori del settore, altro che incrementare occupazione e consumi. Nel contratto nazionale è previsto in maniera chiara che gli argomenti su organizzazione e orari di lavoro devono essere discussi da noi con le associazioni territoriali dei commercianti. Il motivo è semplice: sono solo gli attori del territorio che possono ravvisare una reale esigenza di modificare gli orari ed è il sindacato in grado di valutare una eventuale necessità e renderla compatibile con le esigenze di chi lavora, specialmente se donne. Mi rivolgo alle controparti, che, sono sicuro, condividono questa linea; attendiamo una convocazione a livello nazionale, tra ANCI, sindacato, istituzioni e associazioni datoriali in merito. Alessio Ferraris, segretario Cisl Alessandria
Il contributo regionale agli enti locali piemontesi Egr. Direttore, ammonta a circa 8 milioni di euro il contributo regionale assegnato al sistema degli enti locali piemontesi per la gestione associata delle funzioni e dei servizi. Lo scorso 30 dicembre è stata approvata la graduatoria regionale che assegna i contributi a 81 forme associative costituite in Piemonte per la gestione associata di funzioni e servizi comunali. L’importante provvedimento è un ulteriore passo della Giunta Cota che, seppur in un momento di forte contrazione delle risorse pubbliche, è al fianco degli enti locali in questa difficile fase di cambiamento. In Provincia di Alessandria sono state ammesse ai contributi regionali 17 forme associative: 14 Unioni di Comuni, 1 Convenzione e 2 Comunità Montane, a cui saranno assegnati complessivamente oltre 1 milione e 370 mila euro. Le funzioni finanziate sono quelle definite fondamentali, che dovranno essere obbligatoriamente gestite in forma associata dai Comuni sotto i 5 mila abitanti e, per i Comuni montani, sotto i 3mila abitanti: funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo; istruzione pubblica; viabilità e trasporti; polizia locale; gestione del territorio e dell’ambiente e settore sociale. Il bando aperto dalla Regione nello scorso mese di ottobre andava nella direzione di accompagnare i Comuni piemontesi verso l’obbligatorietà della gestione associata così come prevista dal decreto legge 78. Nella definizione dei criteri di assegnazione delle risorse, infatti, abbiamo premiato le forme associative strutturate, in particolare le Unioni di Comuni, in base al numero di servizi fondamentali che erogano e alla popolazione che raggiungono, con un’ulteriore premialità per il settore sociale e per quelle forme associative che coinvolgono i piccoli comuni, che sono di norma quelli più penalizzati nella possibilità di erogare servizi efficienti a costi standard. Come annunciato abbiamo ammesso a finanziamento, fino a capienza delle risorse, anche le convenzioni. Anche la tempistica molto rapida dell’istruttoria, permette di sostenere concretamente i Comuni nell’organizzazione e nella gestione dei servizi. La Regione è al fianco dei Comuni in una fase molto delicata. Nel 2012 entra, infatti, in vigore l’obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali e la Regione vuole essere di supporto, anche tecnico, per gli adempimenti di legge. Abbiamo approvato un disegno di legge che introduce importanti novità alla normativa e ci auguriamo che presto si inizi la discussione in sede di Consiglio delle Autonomie Locali e di Consiglio regionale. Elena Maccanti, assessore agli Enti locali Regione Piemonte Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Angela Ambrogetti
Antonia Arslan
P. Castaldi A.M. Rossi
Compagni di viaggio
Il cortile dei girasoli parlanti
Vangelo a colazione
LEV
Piemme
EMP
Pp. 390
Pp. 182
Pp. 320
Euro 24,50
Euro 14,50
Euro 15,00
Il libro, edito dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV), è la raccolta di alcuni dei testi delle interviste concesse da Giovanni Paolo II ai giornalisti che lo seguivano nei suoi viaggi. Suddivise per continenti le interviste hanno il pregio di mostrare un Papa meno ufficiale, nella sua genuina umanità, e comprendono un arco di tempo molto vasto. Ospita anche testimonianze prestigiose come quella del cardinale Stanislao Dziwisz, per quarant’anni segretario personale di Giovanni Paolo II e più di 40 fotografie, che aiutano il lettore a rivivere l’atmosfera di quegli incontri. Il volume è la prima fatica editoriale di Angela Ambrogetti, giornalista e vaticanista incallita (come si autodefinisce) che ha potuto consultare l’archivio della Radio Vaticana, dove ha recuperato pagine di un vero “magistero volante” del Papa Beato. L’introduzione è a cura del Direttore Generale della Radio Vaticana, P. Federico Lombardi e c’è anche un’intervista con Paloma Gómez Borrero, giornalista che ha seguito tutti i viaggi di Giovanni Paolo II e oggi di Benedetto XVI. In appendice c’è pure l’elenco completo dei viaggi.
Il nuovo libro di Antonia Arslan, narra di sentimenti, emozioni e ricordi, attraverso la forma del racconto breve capace di incantare e commuovere e di riproporre i temi cari alla scrittrice padovana, di origine armena. Nel volume l’autrice torna sulla questione armena, ma non solo. I personaggi sono tanti, variegati, emergono dai ricordi d’infanzia o dal periodo della guerra, ma spuntano anche dalla quotidianità: un viaggio in taxi, la visita a una chiesa a Venezia, o la passeggiata in un castello. Anche la sua malattia è narrata con serenità. “Questi racconti - come ha detto la scrittrice - sono piccoli angoli della mia sensibilità, flash che si sono presentati con gioia. Sono piccole storie che nascono per non rattristare. Cimentarmi con la forma breve è stata una sfida che ho raccolto volentieri”. Nella prefazione la Arslan dice che si tratta di “un viaggio in cui si rincorrono temi cari al cuore e alla penna: la spontaneità dell’infanzia, la gioia delle piccole cose, l’odio che contamina e deturpa, la forza invincibile dell’amore, l’insensatezza della guerra e il calvario armeno”.
Salute oggi In Italia prevale e persevera la convinzione che la nostra acqua potabile, ossia quella che sgorga dai nostri rubinetti, non sia buona, sicura, sana (nulla di più sbagliato); quindi l’uso di acque minerali imbottigliate è un’abitudine ormai consolidata, tanto da esserne i primi consumatori in Europa. In cinque anni dalla loro prima timida comparsa sul mercato, però, le vendite di caraffe filtranti per l’acqua del rubinetto si sono incrementate a tal punto da far vacillare il primato dell’acqua confezionata. Con la loro effettiva praticità (ci evitano il trasporto di pesanti confezioni di bottiglie), il poco ingombro, il poco costo (apparente) e soprattutto il miraggio di un’acqua sempre pura a disposizione di tutta la famiglia, la caraffa filtrante è divenuta un oggetto quasi indispensabile in cucina,
Questo libro è la testimonianza di come due coniugi possano crescere con i figli e donare loro il tesoro della fede grazie all’abitudine, semplice e preziosa, di pregare insieme al mattino, meditando le Sacre Scritture, e in particolare il Vangelo. Il volume raccoglie il commento a tutti i brani di Vangelo che si leggono nelle domeniche e nelle solennità. Vivere e pregare insieme è stato il metodo educativo di Gesù con gli apostoli e può essere quello dei genitori cristiani che vogliono educare i loro figli alla vita e alla fede. I due autori, sposati da 44 anni, sono genitori di 14 figli e hanno, per ora, 19 nipoti Pierluigi è ingegnere, esperto nel campo dell’energia, ed è stato uno dei primi leader del Rinnovamento dello spirito in Italia e del Rinnovamento carismatico in Europa. Anna Maria, laureata in filosofia, collabora con la Facoltà di scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano e, da alcuni anni, è impegnata nella presentazione e diffusione della cultura italiana all’estero. Insieme hanno scritto il libro autobiografico “Forza ragazzi. Racconti di una famiglia” (Ancora, Milano 1994).
a cura di Laura Notti
Caraffe filtranti sconsigliate
tanto da toccare quasi 900 mila unità vendute lo scorso anno. Come funzionano? Il cuore della caraffa è ovviamente il suo impianto filtrante, un filtro chimico a base di carboni attivi, resine e argento: i primi che servono a trattenere le sostanze più grandi (come nitrati, metalli pesanti e inquinanti) e, insieme a speciali resine, allontanano il cloro (che è la sostanza fondamentale per la disinfezione e depurazione, ma che dà all’acqua del rubinetto quel sapore leggermente sgradevole); l’argento che agisce come antibatterico. Da recenti prove di laboratorio e test, eseguiti su vari campioni di acqua, però, emerge la minore qualità dell’acqua filtrata dalle caraffe rispetto a quella del rubinetto: in poche parole il risultato del filtraggio è me-
diocre o addirittura peggiore rispetto alla purezza dell’acqua dell’acquedotto, poiché col filtraggio si riescono a eliminare sostanze indesiderate, ma non contempo l’acqua filtrata si può inquinare con delle nuove, non presenti nell’acqua del rubinetto. Chi più, chi meno, a seconda delle marche, le stesse cartucce filtranti possono, per esempio, rilasciare ammonio, sviluppare una carica batterica che non c’era in origine, o addolcire troppo l’acqua; i filtri trattengono bene il cloro, ma risultano inefficienti per quanto riguarda altre sostanze quali zinco, arsenico, calcio e magnesio; infine possono rilasciare nell’acqua i loro stessi elementi, cioè carbone attivo o resine (i produttori dichiarano che comunque queste particelle non sono dannose per la salute). Il rilascio di sostanze nell’acqua filtrata e la prolife-
razione batterica, aumenta alla scadenza del tempo di filtraggio della cartuccia, cioè 28-30 giorni, o dopo 100-150 litri di acqua. Occorre perciò cambiare i filtri della caraffa con puntualità, maneggiandoli con cura e mani pulite, eliminando i primi due litri di acqua filtrata e conservandola in frigo per poco tempo. Vale quindi la pena di interrogarsi sull’effettiva utilità di questi sistemi, considerando che l’acqua dei nostri rubinetti ha tutte le caratteristiche di potabilità e di qualità, come stabilito da leggi nazionali e dalle direttive europee, sotto indicazione dell’Organizzazione mondiale di sanità. Detto questo, a parte rarissime eccezioni, noi cittadini possiamo stare tranquilli: l’acqua dei nostri acquedotti, e quindi dei nostri rubinetti, è sana e pura, e non necessità di trattamenti aggiuntivi.
Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO o o, rc uarce g A o, ec rich legg rub a , B n co ndo ella lla ne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c tt zo d do mi e l r , i he ca altr c S i gl allo do . .. te
L’ A N G O L O
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VERDE
a cura di Alba Algeri
a cura di Matteo Coggiola
Gli azzurri fiori della pianta del piombo Al cinema il tema dell’anoressia
Il Plumbago, anche conosciuto come gelsomino azzurro è un arbusto rampicante con un fusto che arriva fino a 5 metri. E’ dotato di fiori di colore azzurro che fioriscono a spiga alla sommità dei fusti rampicanti. L’arbusto potato è adatto ad essere impiegato per creare pareti vegetali verticali. Dopo la fioritura si che si protrae per un lungo periodo di tempo, dall'inizio della primavera fino all'autunno ed è delicatamente profumata, può essere potato drasticamente perché i fiori ricompaiono nel nuovo anno. E’ un esemplare che necessita di luce soprattutto durante i mesi estivi, quando può essere lasciato al sole diretto per qualche ora al mattino. Da aprile a settembre si spruzza acqua sulla pianta fino al momento in cui compaiono i fiori ed è meglio evitare il sole di mezzogiorno. Deve essere bagnato almeno due volte alla settimana in primavera e in estate. In inverno si bagna solo quando il terreno è asciutto. Si coltiva nelle regioni dove la temperatura invernale non scende a -2 C°. I plumbago temono le gelate intense, in genere vengono coltivati all’aperto solo nelle regioni centrali e meridionali d’Italia. Nel resto della penisola si coltivano in vaso, per poterli spostare in luogo riparato durante l’inverno. E’ anche possibile coltivarli in piena terra, ma solo se si ha l’accortezza di proteggere in inverno le radici, utilizzando paglia o cortecce e coprendo i rami con agritessuto. Si concima con un fertilizzante liquido specifico per piante fiorite. Il terreno deve essere fresco e ben drenato, infatti, i plumbago temono i ristagni idrici, che causano spesso danni alle radici e al colletto della pianta. Si riproduce per talee in primavera e in autunno. L’arbusto è originario dell’Africa, anche se alcune specie sono originarie dell’Europa meridionale. Le specie appartenenti al genere plumbago sono una decina, diffuse in regioni tropicali e subtropicali del mondo intero, esclusa Australia. Tuttavia l’unica coltivata e conosciuta in Italia è la Plumbago capensis o auriculata. Le varietà appartenenti a questa specie sono poche e differiscono esclusivamente per il colore dei fiori, che possono essere azzurro cielo, oppure bianchi. In commercio si può trovare anche una varietà celeste scuro, che è stata selezionata di recente e ha già riscosso un notevole successo per la copiosa fioritura. Il nome significa “pianta del piombo”:perché si credeva che curasse l’avvelenamento da piombo Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
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Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.
Sara, quindici anni, in mezzo agli altri è una ragazza diligente e apparentemente senza problemi; quando resta con se stessa, si impone costrizioni, autodisciplina e regole ferree per imporre al proprio corpo un impossibile peso ideale. Nessuno sembra accorgersi di niente, né i genitori Enrico e Anna, né Clara e Martina, le amiche del cuore. Sara va avanti a digiuni forzati, corse nel parco spinte allo sfinimento, pranzi e cene gettati di nascosto nei bidoni dell’immondizia. È invisibile anche la sua “camera dei segreti”, uno spazio ricavato in un deposito dove la ragazza riesce a stare tranquilla e indisturbata. Un giorno però, durante una gita scolastica, Sara sviene. Il problema allora si rivela
in tutta la sua gravità, cogliendo di sorpresa soprattutto i genitori. Si tratta di “Maledimiele”, film drammatico appena uscito nelle sale. Al centro c’è l’anoressia, quella sensazione brutta che offre l’illusione di proporre un positivo cambiamento e invece corrode il fisico e la mente.
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Film da vedere
Si parla dell’anoressia in una quindicenne, l’età della crescita, delle scoperte e purtroppo anche delle facili seduzioni. Tema grosso, serio, importante. “Il copione - spiega il regista Pozzi - è modulato sul punto di vista di Sara per accompagnare lo spettatore dentro la dimensione
mentale della malattia. Ogni blocco narrativo è suddiviso ed evidenziato da un numero in cifre che indica il peso della protagonista”. Il regista dipana la densa materia con un andamento minimalista, più intimista che urlato, mette da parte sociologismi, sensi di colpa e lascia parlare le immagini: le reazioni incredule dei genitori, l’antagonismo madre-figlia, le trasformazioni umorali della ragazza. Lo sguardo è insolito e coraggioso, affidato ad un realismo aspro e asciutto. Il film, per i temi legati all’adolescenza, all’amicizia, alla famiglia, al rapporto genitori - figli e a quello delicato della malattia è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Sorridono felici Luca e Matteo Moglia, i due gemelli nati a Mornico Losana, lo scorso 11 settembre, da Davide e Manuela Defilippi e guardano al loro futuro, mentre sono coccolati da parenti e amici e dalla comunità mornichese.
La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
“Sübrìk” ovvero le frittelle di patate “Sübrìk” è il nome con cui a Tortona e nelle frazioni indicavano delle frittelle confezionate con uova, patate, formaggio, aglio e prezzemolo. Franca Viola Arezzi autrice di una rubrica di gastronomia sul giornale tortonese “Voltar Pagina”, edito negli anni Ottanta del ’900, le definisce con il francesismo “subrics”. Identiche preparazioni nelle campagne attorno a Castelnuovo erano chiamate: “farciulè ad pàtàk”, ossia frittelle di patate di piccole dimensioni. Queste crocchette di patate venivano servite come antipasto, ma anche come contorno. Oltre alla versione di base possono essere arricchite con prosciutto cotto, carne cotta tritata, prezzemolo tritato. Ingredienti per 4 porzioni 500 gr di patate farinose 6 cucchiai di grana grattugiato 4 cucchiai di pane grattugiato molto fine 2 uova abbondante olio extravergine d’oliva un pizzico di noce moscata, sale q.b.
Preparazione Mettete le patate in una pentola e ricopritele con acqua fredda. Portate a ebollizione, salate con un cucchiaino da tè di sale grosso e fate cuocere le patate una quarantina di minuti. Levatele dal fuoco, scolatele, sbucciatele e passatele allo schiacciapatate, lasciandole cadere in una terrina. Unite tre cucchiai di grana grattugiato, i tuorli, un pizzico di noce moscata. Regolate di sale e amalgamate bene il tutto, mescolando con la frusta. Se l’impasto sta insieme con difficoltà, aggiungete anche 1 o 2 albumi. Cospargete un piatto del restante grana grattugiato. Prendete di volta in volta un cucchiaio di impasto e con le mani ben pulite formate una polpetta piuttosto allungata e della grandezza di un piccolo uovo. Passatele nell’uovo sbattuto e poi deponetele sul grana grattugiato e fatevele rotolare, in modo che tutta la superficie ne sia cosparsa. Scaldate abbondante olio bollente, almeno mezzo litro, in una padella e fatevi friggere le crocchette, rivoltandole delicatamente con la paletta sino a perfetta doratura.
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Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
TRADIZIONI
Antola al Po COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Il presidente Lucchini traccia il bilancio del 2011
Nascerà un centro polifunzionale e un punto informativo
Ottimi risultati per l’Avis bronese Ponte Nizza progetta nuovi servizi BRONI - Ogni qual volta, dal 2005 ad oggi, si è trattato di tracciare a fine anno il bilancio dell’attività dell’Avis di Broni si è dovuto parlare di record. Ed anche per l’anno che si è da poco concluso la soddisfazione del Presidente della sezione bronese Giancarlo Lucchini (nella foto) è grande per i risultati ottenuti nel 2011. Sono i numeri ancora una volta a parlare: 924 sacche donate, 417 i donatori effettivi con l’ingresso di 47 nuovi donatori. Alla fine del 2005 le sacche donate erano poco più di trecento e i donatori 130. L’aumento esponenziale è evidente. “Sono davvero molto soddisfatto dei risultati ottenuti dalla mia sezione afferma Lucchini che si avvia al suo ultimo anno da presidente - abbiamo ulteriormente migliorato il trend positivo che ci accompagna dalla fine del 2005. E’ motivo di orgoglio per il nostro gruppo, non tanto per noi stessi, ma per il tanto bene che si è potuto fare a favore di chi ha bisogno. Abbiamo inoltre un obiettivo ambizioso, quello di arrivare nel 2012 a quota mille, a 1000 donazioni. Sarebbe davvero eccezionale e ci siamo ormai
molto vicini”. L’Avis di Broni archivia dunque un altro anno da “prima della classe”, un anno in cui è continuata l’opera di educazione e sensibilizzazione verso il tema della donazione del sangue, nelle scuole e poi nelle numerose occasioni che a Broni come nei centri limitrofi hanno visto i volontari dell’Avis presenti a manifestazioni, sagre di paese e così via. Un impegno quello della promozione che continuerà anche nel 2012 con un occhio di riguardo ai giovani. Il 2011 è stato pure l’anno in cui si è svolta la festa del donatore, tradizionale appuntamento che si ripete ogni due anni, durante la quale un al-
tro sogno si è avverato, ovvero l’intitolazione di una piazza di Broni ai volontari del sangue che va ad aggiungersi al monumento ai donatori di sangue collocato alcuni anni fa sempre in una zona centrale della città. “Continueremo a lavorare con passione - conclude Lucchini - perché siamo consapevoli che donare sangue fa bene agli altri, ma fa bene anche a chi dona. Sento il dovere di ringraziare i miei più stretti collaboratori con cui condivido la gestione della sezione e soprattutto tutti i donatori. Senza il loro impegno e la loro generosità risultati così lusinghieri non sarebbero diventati realtà”. L’Avis di Broni attende i donatori presso l’ospedale Arnaboldi tutti i venerdì, il primo sabato e il terzo lunedì di ogni mese, alla mattina. Aspetta anche i molti stranieri che vivono in zona. A loro il presidente Lucchini rivolge il suo ultimo appello: “anche coloro che, pur venendo da paesi stranieri, sono diventati cittadini italiani, devono sentire il dovere di avvicinarsi al gesto benemerito della donazione del sangue”.
PONTE NIZZA - Il 2012 per il comune di Ponte Nizza sarà un anno caratterizzato da importanti interventi che saranno servizi di qualità ai cittadini. Prima di tutto l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Luciano Domenichetti darà il via ai lavori di completamento di una sala polifunzionale, di un infopoint e della riqualificazione dell’area che circonda l’edificio. “Per questo intervento abbiamo acceso un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti e sosterremo una spesa di circa 90 mila euro - spiega il sindaco - e i lavori dovrebbero partire entro la primavera. All’interno dello stesso complesso abbiamo intenzione di creare una sala che ospiterà le associazioni (in particolare quella degli Alpini) e di realizzare la sede del Museo dell’Ex Ferrovia Voghera - Varzi. Questi interventi riguarderanno la parte del seminterrato dell’edificio. Quest’opera che ammonta a 90 mila euro dovrebbe essere finanziata dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. L’Infopoint
Il sindaco Mario Domenichetti
sarà sicuramente un importante luogo di promozione turistica per il nostro comune e per il territorio che ruota attorno alla valle di Nizza”. All’interno del centro polifunzionale è già operativa la biblioteca comunale, inaugurata nello scorso mese di luglio e coordinata dalla presidentessa Francesca Rossi. La biblioteca negli ultimi mesi ha organizzato numerosi incontri culturali che hanno visto la partecipazione di molti cittadini. “Sempre nel corso del 2012 - continua il primo cittadino Domenichetti - interverremo sul cimitero di Pizzo-
corno con la realizzazione di una nuova cappella con dei micropali al fine di garantire una maggiore sicurezza. Inoltre, per una spesa di 40 mila euro, ristruttureremo il porticato che si trova vicino alla sede del circolo Anspi di Pizzocorno. Si tratta di una struttura che potrà essere utilizzata nei mesi estivi per l’organizzazione di eventi e sagre”. Va sottolineato che tutti questi interventi, saranno realizzati nonostante un periodo di crisi che sta condizionando negativamente l’economia e le risorse dei piccoli comuni montani. Mattia Tanzi
Giovedì 19 gennaio 2012 IL POPOLO
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SPORT E TEMPO LIBERO
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Serie D girone A / 21^ giornata
Il Derthona a riposo
Goleada della Novese ad Alba
Pausa di riflessione
ALBESE: NOVESE: (primo tempo 0-3)
TORTONA - Il Derthona non scende in campo nella ventunesima giornata di campionato a causa dell’esclusione dell’Aquanera, decisa dalla Lega Dilettanti per gravi irregolarità all’atto dell’iscrizione. La squadra tortonese assiste ad un turno di campionato combattuto che evidenzia il momento di grazia della capolista Valle d’Aosta, capace di superare in casa il Santhià e di rimanere in testa alla graduatoria con grande autorità. Gli uomini di Bacci torneranno in campo sabato per disputare l’anticipo con il Lascaris mentre nel turno successivo saranno impegnati al mercoledì
1 5
MARCATORI: Mair al 4’, Soragna al 42’, Cardini al 46’ pt; Soragna 50’, Cardini al 59’, Staffolarini all’80’. ALBESE: Baudena, Fici, Nebbia, Cocito, Staffolarini, Mauri (dal 68’ Beltrame), Cagnasso, Gallesio (dal 52’ Piovano), Zenga, Perrone (dal 52’ Minniti), Cornero. All: Rosso. NOVESE: Teti, Tigani, Cesana (dal 73’ Bonanno), Taverna (dal 70’ Ilardo), Mazzucco, Camussi, Mair, Romani, Cardini (dal 60’ Rondinelli), Rolando, Soragna. All: Viassi. ARBITRO: Sig. Zuliani di Vicenza. NOTE: angoli 6-2, recupero 1-2. Ammoniti: Romani, Gallesio.
Gianluca Soragna
ALBA - La più bella Novese della stagione torna da Alba con un roboante 5-1 che non lascia dubbi sulla prestazione dell’undici di Viassi. Dopo appena 4 minuti i bianco celesti passano in vantaggio con Mair che finalizza da due passi un perfetto assist di Cardini, al termine di un veloce contropiede lungo la fascia destra. Il raddoppio degli ospiti si concretizza al 42’ quando Camussi lancia lun-
go e Soragna, senza nemmeno guardare la porta, mette la sfera alle spalle dell’immobile Baudena con un pallonetto di rara bellezza e precisione. È una Novese assoluta padrona del campo che nel recupero della prima frazione trova il 3-0. Camussi batte velocemente una punizione liberando Cardini che si allunga il pallone e infila di sinistro il portiere in uscita. La musica non cambia nella ripresa con l’undici di Viassi che, non pago delle reti realizzate nella prima frazione, trova il poker con un colpo di testa di Soragna, che firma la sua personale doppietta (50’). Non passano nemmeno nove minuti ed arriva la quinta marcatura dei bianco celesti. Mair salta come un birillo Cornero involandosi sulla sinistra, serve con l’esterno destro Cardini che batte nuovamente Baudena di prima intenzione. Il gol del-
la bandiera giunge all’80’ quando Staffolarini segna di testa in seguito a un corner battuto dalla destra. Nel finale Mair e Rolando sciupano due altre buone occasioni. Dopo due sconfitte consecutive la Novese ritrova il successo e lo fa nel modo migliore. La squadra di Viassi torna al quarto posto scavalcando il Derthona (oggi i leoncelli osservavano il turno di riposo) e portandosi a una sola lunghezza dal Santhià, terzo in classifica. Sabato al Girardengo arriva la Lavagnese. CLASSIFICA: Vallée d’Aoste 47; Chieri 43; Santhià 36; Novese 35; Derthona 34; Chiavari ed Acqui 30; Trezzano 29; Villalvernia e Pro Imperia 28; Caratese e Lavagnese 27; Verbano 26; Borgosesia 25; Bogliasco 22; Albese ed Asti 18; Cantù 6; Lascaris 3. Franco Scabrosetti
Serie D girone B / 21^ giornata
Voghera: secondo successo consecutivo VOGHERA: PRO PIACENZA: (primo tempo 0-0)
1 0
MARCATORE: 10’ st Colicchio su rigore. VOGHERA: Maggioni; Priolo, Molnar, Colicchio, Arenella; Coccu, D’Amico, Conti, Troiano; Speziale (29’ st Mazzei), Versace (41’ st Manuali). (12 Forti, 13 Aldano, 14 Bernini, 16 D’Errico, 17 Cascino). All. Giacomotti. ATLETICO PRO PIACENZA: Daffe; Fogliazza, Rieti, Lovattini, Cimmino (1’ st Esposito); Fulcini, Decò; Matteassi, Modaffari (10’ st Quaini), Mungo; Centofanti (22’ st Arena). (13 Musi, 14 Pulci, 15 Delledonne, 17 D’Amore). All. Franzini. ARBITRO: Xausa di Portogruaro.
NOTE: recupero 1’ e 4’. Espulso per gioco falloso Daffe al 8’ st. Corner: 7-3 per il Voghera. VOGHERA - Un rigore realizzato da Colicchio all’inizio della ripresa regala la prima vittoria casalinga del 2012 al Voghera, che incamera altri tre punti fondamentali per il morale e la classifica. Un successo sofferto quello contro la Pro Piacenza, come conferma mister Giacomotti negli spogliatoi: “È stata una partita dura - dice l’allenatore rosso nero - come del resto lo sono tutte in questo campionato, ma ci tenevamo a dare un seguito alla vittoria di Seriate. Anche oggi la squadra ha messo in campo coraggio, cuore e un grande spirito di sacrificio. Sull’episodio decisivo del rigore, sinceramente mi è parso che il portiere avesse toccato prima la palla, ma un
pizzico di fortuna non guasta, soprattutto se pensiamo che in stagione abbiamo spesso avuto situazioni sfavorevoli da questo punto di vista”. Il Voghera mette subito in chiaro le cose e al 22’ crea la più nitida palla gol della prima frazione. Speziale serve in profondità Versace, che salta Daffe in uscita, ma si defila troppo per riuscire a calciare a botta sicura: la sua conclusione è respinta sulla linea da Rieti. All’8’ della ripresa l’episodio che decide la partita con Speziale che va giù in area per un contatto veniale con Daffe. Tra le proteste dei giocatori piacentini l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri il terzino Colicchio regala i tre punti alla Voghe. A quel punto il Pro Piacenza si getta in avanti alla ricerca del pareggio e fa soffrire la difesa oltrepadana: “È subentrata un po’ di ansia da
vittoria - spiega Giacomotti - ed è normale che sia cosi, se pensiamo all’età media della squadra. Quello che conta però sono i tre punti, ora dobbiamo allontanarci in fretta dalle zone torbide della classifica, raggiungere il più in fretta possibile la quota salvezza e poi potremo toglierci grandi soddisfazioni”. Già dalla prossima sfida contro il Fidenza dovrebbe scendere in campo il neo acquisto Cavalli. CLASSIFICA: Sterilgarda Castiglione 44; Mapello Bonate 40; Pizzighettone 37; Caronnese 34; Olginatese 32; Voghera 31; Castellana, Pontisola 29; Rudianese 28; Alzano Cene, Atletico Pro Piacenza 27; Darfo Boario 26; Gozzano, Aurora Seriate 24; Seregno 23; Carpenedolo 22; Fiorenzuola 21; Gallaratese 19; Colognese, Fidenza 18. f.s.
I ragazzi della Federazione alessandrina accolti in Provincia
Premiate le giovani promesse del tennis ALESSANDRIA - Nei giorni scorsi sono stati ricevuti a Palazzo Ghilini i ragazzi della Federazione Tennis della Provincia di Alessandria guidati dal Delegato dottor Manfredi. L’assessore Provinciale allo Sport Raffaele Breglia insieme a Federico Riboldi, consigliere provinciale nonché assessore al Comune di Casale Monferrato hanno consegnato ai ragazzi gli attestati di riconoscimento per l’impegno profuso nello sport, grazie al quale hanno conquistato per la seconda volta nel torneo denomina-
to “Coppa delle Province” il titolo regionale e piazzandosi al quinto posto in classifica a livello nazionale. “I nostri ragazzi hanno superato tutte le fasi salienti del torneo con grande suc-
cesso, compresa la disputa finale a Torino, nella quale sono risultati vincitori per il secondo anno” - dice Manfredi. Breglia ha espresso grande soddisfazione per il risulta-
to ottenuto dalle giovani promesse sportive che danno lustro al territorio provinciale e sono di stimolo e di esempio per tutti i giovani ad impegnarsi nelle attività sportive. Manfredi ha consegnato a Vincenzo Fasanella di Telethon un assegno simbolico dei fondi raccolti dalla Delegazione. Alla cerimonia ha presenziato anche il consigliere regionale Roberto Santangeletta che si è unito al consigliere Riboldi nel ringraziamento ai ragazzi e alla Provincia di Alessandria.
nel derbyssimo contro la Novese. Il patron Tonetto fa il punto della situazione e ci dice: “Questo Valle d’Aosta è un avversario molto temibile che sta attraversando un momento di grande forma, meritando la prima posizione in classifica. Noi ci siamo allenati con grande determinazione per affrontare nel migliori dei modi le prossime tre sfide ravvicinate con Lascaris, Novese e Pro Imperia. Il Derthona farà di tutto per dare battaglia sino alla fine cercando di ottenere il massimo su tutti i campi. In primavera tireremo le somme”. Domenico Cremonte
Basket Promozione (13^ giornata)
Il derby al Lungavilla LUNGAVILLA NUOVA OLYMPIA
76 63
LUNGAVILLA: Ghietti 5, Maffioli 24, Mantica 17, Segagni 7, De Longhi 5, Chytiris 3, Bolzoni, Ragni 14, Ugge 1. All. Renzo Granata. NUOVA OLYMPIA VOGHERA: Regoli 9, Giorgi 2, Gal 16, Toccalino 26, Pagano 2, Bassi, Marini 2, Laneri 4, Castignetti 2, Cova. All. Andrea Pietro Lattuada. BRONI - Lungavilla fa l’en plein, conquistando la tredicesima vittoria in altrettante partite. Nel derby contro la Nuova Olympia la capolista, specie nel primo tempo, ha sofferto la zona della formazione vogherese. «La nostra non è una zona pura - spiega Andrea Pietro Lattuada, allenatore dell’Olympia -. Infatti abbiamo sempre un uomo che esce sul portatore di palla. Un sistema di gioco che l’anno scorso ci ha regalato grandi soddisfazioni in Prima Divisione. Quest’anno un po’ meno, ma sicuramente il salto di categoria si è fatto sentire». La neo promossa ha comunque retto il confronto con i più quotati avversari per i primi due quarti: squadre punto a punto, con continui break e contro break. Insomma un derby in piena regola quello del Pala “Gianni Brera” di Broni, dove Lungavilla gio-
ca le sue partite casalinghe per via dell’accordo con l’Oltrebasket. La chiave della sfida è stato l’inizio del terzo quarto, quando Voghera ha pagato stanchezza ed inesperienza, mentre Lungavilla ha inserito le marce alte ed è volata via: 49-41 (22’), 59-45 (27’). La Nuova Olympia ha avuto una reazione d’orgoglio al 36’ riportandosi a meno 5 (67-62). Nell’ultimo quarto Lungavilla ha amministrato il vantaggio senza problemi. «Ci confermiamo in testa alla classifica. - spiega Renzo Granata, allenatore di Lungavilla - Non nascondiamo le nostre ambizioni di primato, ma il campionato è ancora lungo e tutto può accadere. Ci sono 3-4 squadre in grado di lottare fino alla fine per la vittoria. Purtroppo negli ultimi tempi non riesco a preparare le partite con tutti gli effetti, causa malanni di stagione ed infortuni. Non vuole essere un alibi perché tutte le squadre hanno problemi di questo tipo. Ma sono convinto che nel tempo allenarsi con solo 8-9 elementi potrebbe danneggiarci». Rimane il sereno in casa Voghera: «Siamo partiti con l’unico scopo di ottenere la salvezza. - dice mister Lattuada - Stiamo disputando un ottimo campionato. Quando avremmo ottenuto la certezza della permanenza in categoria allora guarderemo alle squadre davanti». f.s.
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